Ezio Bruno De Felice. Allestimenti domestici

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INDICE

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INTRODUZIONE

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UN PROGETTISTA AUTENTICAMENTE MODERNO A CONFRONTO CON L’ANTICO

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LA CASA IN CALATA TRINITÀ MAGGIORE

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ALTRI INTERNI: UN FILO ROSSO CONTINUO

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SCHEDA BIOGRAFICA

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RINGRAZIAMENTI

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BIBLIOGRAFIA

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INDICE DEI NOMI


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ezio bruno de felice: allestimenti domestici


UN PROGETTISTA AUTENTICAMENTE MODERNO A CONFRONTO CON L’ANTICO

La maggior parte delle opere progettate e realizzate da Ezio Bruno De Felice si colloca a cavallo tra il progetto di restauro, il riuso, il recupero, la ristrutturazione e l’integrazione di preesistenze architettoniche ed il nuovo allestimento di musei esistenti. Anche sotto il profilo della collocazione geografica, tali opere si situano in contesti fortemente stratificati e densi di valori storici, sia dal punto di vista materiale che immateriale. In tutto il suo lavoro il rispetto e l’attenzione amorevole per il passato si alimentano di una profonda conoscenza e si rinnovano attraverso una tensione autentica a vivere con pienezza il proprio tempo, sia sul piano delle tecniche e delle metodologie, che su quello della risposta alle attese ed alle istanze legate all’uso ed ai modi di vivere, abitare e lavorare della modernità. Questo atteggiamento appare con chiarezza paradigmatica nei progetti di restauro di edifici dal carattere monumentale, oggetto di numerose pubblicazioni, ma è riconoscibile anche nei progetti di intervento nelle preesistenze di tono minore, ed è portante sia nei progetti di spazi museali che nei meno noti progetti di spazi domestici o per il lavoro, in cui più intenso ancora è l’intreccio tra la volontà di valorizzare l’antico e la necessità di rispondere alle domande poste da un uso quotidiano. Il modo di procedere nella progettazione a confronto con l’antico proprio di Ezio De Felice è stato definito come «scrittura tra scritture interrotte»1, un atteggiamento non sostanzialmente diverso da quello adoperato nella progettazione di edifici ex-novo, caratterizzato, a confronto, dalla continuità

Ezio De Felice, Deposizione, olio su tela, cm. 60x74, anni Quaranta, Fondazione De Felice

1. C. Gambardella, Presentazione, in M. Cocchieri, Ezio Bruno De Felice Architetto, Alinea, Firenze 2006, p. 6. un progettista autenticamente moderno a confronto con l’antico

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In questa pagina e a fronte: Museo Provinciale di Salerno, portico di ingresso, fotografie di Paolo Monti, Fondazione De Felice, Archivio Fotografico, faldone n. 151

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un progettista autenticamente moderno a confronto con l’antico

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LA CASA IN CALATA TRINITÀ MAGGIORE

Ezio De Felice progetta e realizza nei primi anni Novanta una casa per sé e per la moglie, l’arch. Eirene Sbriziolo, in Calata Trinità Maggiore, nel centro storico di Napoli, in prossimità di Piazza del Gesù. La casa si trova all’interno di Palazzo Morisani, un antico palazzo il cui nome attuale è dovuto all’illustre ginecologo napoletano Ottavio Morisani1 che lo acquistò nel 1906, ma il cui primo nucleo data nel XVI quando fu costruito per volontà di Scipione Capece; la proprietà passò successivamente al conte di Placentro e, dopo altri passaggi, ai duchi di Vargas di Cagnano che lo ristrutturarono. Nel 1760 era noto come palazzo Cassero, dal principe generale Francesco Statella della famiglia Cassero, che lo abitava e che probabilmente lo fece ancora ristrutturare; durante il secondo conflitto mondiale fu danneggiato e parzialmente ricostruito e poi sopraelevato, finché la proprietà fu smembrata intorno agli anni Settanta del XX secolo2. L’appartamento ristrutturato ed abitato da De Felice occupa alcuni ambienti del piano nobile, sormontati altri ambienti nel piano ammezzato, tutti prospicienti la strada, cui si accede dalla scala posta a destra nel cortile del Palazzo. Ebbi la prima occasione di vederlo nel 2010, grazie alla cortesia di Eirene Sbriziolo, che oltre ad abitarlo e custodirlo con amorevole attenzione per ogni dettaglio, ebbe la generosità di spiegarmi la natura del progetto con la precisione e con la ricchezza di senso che è propria di chi conosce le ragioni di ogni cosa, a

Il soggiorno della casa, con affaccio su Calata Trinità Maggiore

1. Il cui nipote omonimo, Storico dell’Arte e Professore Ordinario dell’Arte Medioevale moderna all’Università di Catania, conobbe e collaborò con Ezio De Felice in studi e mostre. 2. I. Ferraro, Napoli Atlante della città storica – Centro antico, Oikos Edizioni, Napoli 2017, pp. 301-318. la casa in calata trinità maggiore

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Planimetria dell’area in cui insiste Palazzo Morisani, in prossimità della Piazza del Gesù e del complesso conventuale di Santa Chiara

piazza del gesù

calata trinità maggiore

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vico carrozzieri

16 m

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0

4m

Pianta dell’appartamento al primo livello

0

la casa in calata trinità maggiore

4m

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la casa in calata trinità maggiore

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la casa in calata trinità maggiore

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altri interni: un filo rosso continuo

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