Young Photographers from Italian Academies

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Ideato e promosso da/ Conceived and promoted by

con la collaborazione di/ With the collaboration of

Partner culturali/ Cultural partners

Accademia di Belle Arti Catania/ Academy of Fine Arts of Catania presidente/ chairman Lina Scalisi direttore/ director Vincenzo Tromba consiglio di amministrazione/ board of managment Lina Scalisi Vincenzo Tromba Carmelo Nicosia Simone Marano Rosario Spina consiglio accademico/ academic council Antonio Arcidiacono Marcella Barone Riccardo Cristina Rocco Froiio Enrico La Rosa Gianni Latino Maria Liliana Nigro Ambra Stazzone Vincenzo Tromba Sebastian Passati Leonardo Giuseppe Rizzo direttore amministrativo/ administrative director Alessandro Blancato Assia Italia Giardinello direttore di ragioneria/ accounting director Mara Sileci

© 2021 tutti i diritti riservati all rights reserved Accademia di Belle Arti Catania Gli autori per testi e foto Authors of texts and photos LetteraVentidue Edizioni corso Umberto I, 106 96100, Siracusa – Italia Finito di stampare nel mese di ottobre 2021 Stampato in Italia Published in October 2021 Printed in Italy

Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e degli autori, per testi e immagini. No part of this book may be distributed, posted, or reproduced in any form by digital or mechanical means without prior written permission of the publisher.

Stampato su carte Fedrigoni/ printed on Fedrigoni papers Copertina/cover Splendorlux mirror bronzo 320 g/m² Pagine interne/inner papers Woodstock camoscio 140 g/m² X-Per premium white 140 g/m²


Young photographers from Italian Academies a cura di/curated by Rosario Antoci Giuria/ Yiury Gianluigi Colin Rosario Antoci Alfredo Corrao Giovanna Giordano Enzo Gabriele Lenza testi/ texts Rosario Antoci Giovanna Giordano Salvatore Piazza Stefania Paxhia Lina Scalisi Vincenzo Tromba Dipartimento di Progettazione arti applicate/ Department of Applied Arts Design corso in Fotografia secondo livello DASL011/ course of photography

Ragusa Foto Festival

professori/ professors Rosario Antoci Carmelo Bongiorno Carmen Cardillo Ezio Costanzo Egidio Liggera Carmelo Nicosia Emanuela Nicoletti Adriano Pricoco Ambra Stazzone Armando Romeo Tomagra Vincenzo Tromba Gianpiero Vincenzo

Direttore artistico/ Artistic Director Steve Bisson

Direttore e Fondatore/ Director and Founder Stefania Paxhia

Comitato scientifico/ Rosario Antoci, ABA Catania Professor Aldo Bonomi, sociologist and founder AASTER Alfredo Corrao, professor and photographer MIBACT Donata Pizzi, photographer and collector Velasco Vitali, painter and sculptor Assistente di produzione/ Production assistant Leandra Russo Project Manager Fabio Florio Assistenti di progetto e fundraising/ Project and fundraising assistants Serena Bella Valentina Ricciardo Amministrazione/ Administration Giuseppe Antoci Stefania Arezzo

progetto grafico/ graphic design Gianni Latino cura redazionale/ editing Giorgia Di Carlo traduzioni/ traslantions Emanuela Nicoletti comunicazione digitale/ Digital communication Isabella Gliozzo ufficio stampa/ press office Giuseppe Lazzaro Danzuso controllo qualità/ quality check Sergio Zito impianti e stampa/ printing plants and press Zeta printing, Palermo

si ringraziano/ our thanks to Maria Francesca Bonetti Giuseppe Cucè Roberto Vito D’Amico Pina Di Stefano Carmelo Nicosia Salvatore Piazza Lina Scalisi Armando Romeo Tomagra Vincenzo Tromba Francesco Trovato


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Young Photographers from Italian Academies è stato ideato e organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Catania in partnership con il Ragusa Foto Festival, e patrocinato dalla SISF, ed è rivolto a tutte le istituzioni italiane di livello terziario per promuovere e valorizzare i lavori degli studenti di corsi di fotografia che evocano il tema dell’edizione 20/21 del Festival. L’obiettivo è costruire la sezione italiana di “Blurring the Lines”, programma internazionale di talent scouting rivolto ai neolaureati nelle discipline delle arti visive. Young Photographers from Italian Academies was conceived and organized by the Academy of Fine Arts of Catania in partnership with Ragusa Foto Festival, and sponsored by SISF, and is aimed at all Italian tertiary institutions to promote and enhance the work of the students of photography courses that evoke the theme of the 20/21 edition of the Festival. The aim is to build the Italian section of “Blurring the Lines”, an international talent scouting program for graduates in the visual arts disciplines.


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Lina Scalisi Presidente, Accademia di Belle Arti di Catania Chairman, Academy of Fine Arts, Catania

Nel mio ruolo di Presidente dell’Accademia di Belle Arti vivo quotidianamente il privilegio di assistere alla nascita e alla creazione di progetti e idee che danno corpo e voce al talento dei nostri giovani artisti. La mostra Young photographers from Italian Academies è uno di questi. Un progetto che, servendosi delle moltissime potenzialità della quinta arte, la fotografia, ci porta a riflettere su un tema allo stesso tempo perenne e attuale: il desiderio. Se c’è una cosa che quest’inedita e pervicace epidemia non ci ha sottratto, infatti, è la voglia di desiderare. Ci ha tolto tempo –il bene più prezioso –, ci ha privato di momenti di gioia e convivialità, ci ha reso gesti semplici, complessi e macchinosi. Ma desiderare, che sia questo una semplice serata spensierata, il tocco di una mano, l’abbraccio di amico, quello non è stato minimamente scalfito degli eventi, ma da essi, anzi, forse rafforzato. Ed è dunque in questo contesto che si colloca questa mostra, che si pone l’ambizioso progetto di catturare le tante facce del desiderio, di dargli un volto, un’immagine, una definizione. L’Accademia di Belle Arti di Catania, in preziosa sinergia con il Ragusa Foto Festival, e tramite il lavoro dei suoi tanti talenti nonché dei suoi infaticabili docenti, fra tutti Rosario Antoci, mente e anima di questo progetto, si fa ancora una volta portavoce di un bisogno collettivo. Curare, tramite l’arte, le nostre ferite e dare voce, tramite il talento, ai nostri desideri. In my role as President of the Academy of Fine Arts, I experience daily the privilege of witnessing the birth and creation of projects and ideas that give body and voice to the talent of our young artists. The exhibition “Young photographers from Italian Academies” is one of these. A project that, using the countless potentialities of the fifth art, photography, leads us to reflect on a theme that is both perennial and topical: desire. If there is one thing that this unprecedented and stubborn epidemic has not taken away from us, in fact, it is the desire to desire. It has deprived us of time – the most precious resource –, it has deprived us of moments of joy and conviviality, it has made simple gestures complex and convoluted. But to desire, be it a simple carefree evening, the touch of a hand, the embrace of a friend, that has not been affected by events at all, but by them, indeed, perhaps strengthened. And it is therefore in this context that this exhibition is placed, a show that has the ambitious project to capture the many faces of desire, to give it a face, an image, a definition. The Academy of Fine Arts of Catania, in precious synergy with the Ragusa Foto Festival, and through the work of its many talents as well as its tireless professors, among all Rosario Antoci, mind and soul of this project, is once again the spokesman of a collective need. To cure, through art, our wounds and to give voice, through talent, to our desires.



Autori

Authors

—12 progetti selezionati tra i 55 candidati da 19 scuole italiane. 4 vincitori—

—12 projects selected from 55 candidates from 19 Italian fine arts schools. 4 winners—


Alessia Baldi

Vincitore/ Winner

Unicum

2021

22— 23


Accademia di Belle Arti Roma

Unicum nasce dall’idea di raccontare il rapporto fra due gemelli da una prospettiva profondamente intima e simbolica. Il progetto è iniziato con un’osservazione degli spazi privati e dei comportamenti quotidiani dei miei soggetti, per poi passare ad una meticolosa raccolta di informazioni e immagini del loro vissuto, dall’infanzia fino ad oggi. Nelle prime sessioni di scatto abbiamo lavorato sul linguaggio del corpo e su concetti quali distanza/vicinanza, tensione/ abbandono, confidenza/diffidenza fino a trovare i giusti incastri fisici ed emotivi. L’utilizzo della performance ci ha permesso di raggiungere una dimensione di naturalezza nel toccarsi e nel guardarsi, liberando il corpo da certe convenzioni sociali. Contemporaneamente sono stati messi in relazione elementi che riportano il concetto della dualità e del contatto. Il titolo del progetto rappresenta il desiderio dei due gemelli, simili ma allo stesso tempo diversi, di rifondersi in un unicum che li riporti all’esperienza precedente la nascita. Vediamo gesti intimi costretti, dove la vicinanza diventa inappropriata e l’inibizione frena la tenerezza; solo in un secondo tempo riescono a ritrovare la libertà e il piacere di sentirsi uno complemento dell’altro.


Cecilia Del Gatto

Vincitore/ Winner

Emilio

2020

28— 29


Accademia di Belle Arti Brera Milano

Emilio prende vita dall’osservazione di un’abitazione di Porto San Giorgio e deve il suo titolo al nome dell’uomo che lì ha vissuto fin dalla sua nascita. Emilio, dal 1954, ha annotato sulle pareti esterne – scrivendo direttamente sui mattoni – gli eventi per lui più rilevanti. Un desiderio di manifestazione della memoria individuale, la cui stratificazione contribuisce oltremodo alla memoria collettiva del momento presente. Sulle mura, osservazioni individuali su fenomeni naturali o eventi storici si fanno substrato di un ricordo che diventa patrimonio collettivo. Un occhio attento e straniato, ingenuo e puro, si rivolge a una realtà che scorre apparentemente uguale a se stessa nel lento fluire della piccola provincia: ininterrottamente, per cinquant’anni, ne ha saputo cogliere il divenire e la sua traccia indelebile, per poi riconsegnarlo ai posteri, scegliendo per sé il ruolo di narratore silenzioso della sua cittadina.


Sirtori Klim

Vincitore/ Winner

White Bedroom

2020

34— 35


CFP Bauer Milano

White Bedroom è un progetto visivo realizzato durante il primo lockdown. Nasce dalle domande: cos’è la privacy? Cosa rappresenta e da cosa è rappresentata? Ponendo questo interrogativo ad alcune persone, ne è risultato che molti associano il concetto di privacy ad un luogo chiuso: la casa, la propria stanza; uno spazio intimo, spesso solitario. Questo tempo intimo era però riempito dall’utilizzo dei device, permettendo una costante comunicazione con l’Altro, col fuori. Questa contraddizione di forma, il convulso desiderio di colmare lo spazio privato con altro, mi ha spinto ad indagare i luoghi dove questo tempo veniva impiegato. Imbattendomi nella White Bedroom, una delle tante stanze “private” di Voyeur House TV, rappresentazione metaforica di un acquario umano, sono rimasto attratto da un puzzle posato sul pavimento. Quel puzzle e il desiderio di vederlo compiuto mi hanno guidato nel realizzare ogni giorno, una schermata di quella stanza dal 1 maggio al 28 giugno 2020, interessandomi alla sociologia e all’intrusività dello sguardo che il nostro tempo sottende. Dove siamo? Chi sono? Perché quel puzzle e perché quel soggetto?


Luca Verardi

Vincitore/ Winner

Cuore di cane

2021

40— 41


Accademia di Belle Arti Roma

Come Poligraf Poligrafovic, protagonista dell’omonimo scritto di Bulgakov, ci muoviamo erranti nella notte tra desideri e passioni, mai sazi di ciò che non abbiamo. Le immagini vogliono restituire il circolo vizioso al quale il desiderio ci soggioga: attrazione, soddisfacimento, apatia, mancanza. I versi accompagnano lo sguardo osservante all’interno dello spazio fotografato, dando suono all’emotività del visivo. Chi fotografa non lo fa come un mero osservatore ma come un partecipante attivo alla vita dalla quale sottrae immagini e invita l’osservatore a muoversi intorno ad esse, a non rimanere solo uno statico occhio distanziato, ma ad avvicinarsi, girare intorno e allontanarsi per poi reimmergersi nel nero e nel bianco di questi malinconici sentimenti umani. Un qualsiasi tentativo di oggettiva descrizione delle passioni che anelano l’animo umano è in partenza fallimentare, l’unica intraprendibile via per la loro comprensione è l’empatia, gemma rara celata dentro ognuno di noi nelle più remote zone del nostro io; attraverso essa possiamo sentire il desiderio altrui e accoglierlo, in un metafisico abbraccio che va da noi all’altro.



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