Calce bianca, Fossa verde, Murgia rossa.

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108 Collana Alleli / Research

Arte e architettura a Spinazzola Rassegna implementale per un parco urbano di opere nel paesaggio Comitato scientifico iniziale: Didi Bozzini, Dario Costi, Simone Racheli 2021 Simone Racheli + Dario Costi Campagna fotografica d’autore: Pierangelo Laterza Processo di partecipazione: Alessandra Ricciardelli Coinvolgimenti locali: artista Caterina De Bonis e architetto Roberta Pierro Sindaco: Michele Patruno Responsabile del procedimento: Michele Cornacchia Verifica strutturale e di sicurezza: Francesco Lo Moro

ISBN 978-88-6242-623-7 Prima edizione ottobre 2021 © LetteraVentidue Edizioni © Pierangelo Laterza per le fotografie © Dario Costi e Didi Bozzini per gli scritti e i disegni È vietata la riproduzione, anche parziale, effettuata con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l’autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto e opera ai danni della cultura. Nel caso in cui fosse stato commesso qualche errore o omissione riguardo ai copyrights delle illustrazioni saremo lieti di correggerlo nella prossima ristampa. LetteraVentidue Edizioni Srl via Luigi Spagna, 50P 96100 Siracusa, Italy www.letteraventidue.com


INDICE

7

GEOGRAFIE

18

PAESAGGIO, ARCHITETTURA E ARTE

27

PAESAGGI

36

IL PENSIERO DEL SINDACO

Didi Bozzini

Dario Costi

49

CAVA

66

ESPLORAZIONI

68

ORIZZONTE E STRATI

Simone Racheli

Dario Costi

73

LEGGÌO

88

LE PAGINE DELLA COMUNITÀ

95

LIBRO

Dario Costi

104

BIOGRAFIE

106

SULLA CALCE BIANCA



GEOGRAFIE 7




Didi Bozzini

PAESAGGIO, ARCHITETTURA E ARTE Dario Costi e Simone Racheli a Spinazzola Piegare e spiegare

18


L

a cava di bauxite di Spinazzola, l’antica Pinus Solus, si trova all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Il giacimento fu scoperto nel 1935 da Luca Nanna e Paolo Cappiello durante un sondaggio dei terreni circostanti la cittadina. La bauxite è la materia prima, ricca di ossidi e idrossidi di ferro e alluminio, dalla quale – tramite il processo Bayer – si ricava l’allumina, componente principale del prodotto finito, l’alluminio metallico propriamente detto. Nell’immediato dopoguerra il sito venne intensamente sfruttato per l’estrazione. Il minerale, cavato in grande quantità, veniva inviato al porto di Trani e, da lì, trasportato via mare a Porto Marghera, dove si trovavano le industrie di trasformazione del materiale grezzo in lastre d’alluminio. La cava di Spinazzola divenne, quindi, l’epicentro di una florida attività, che indusse l’arrivo di molti lavoratori dalle zone limitrofe. Così, tra gli anni Cinquanta e la fine degli anni Settanta del secolo scorso, questa porzione della Puglia conobbe un ventennio di notevole sviluppo economico. Ma, dall’inizio del lustro successivo, la concorrenza delle miniere africane, fattasi insostenibile a colpi di ribassi dei prezzi, determinò la progressiva quanto irreversibile dismissione del sito e l’abbandono del territorio da parte di un cospicuo numero di abitanti. Oggi, la cava è tornata ad essere quello che fu nel passato più remoto, una gemma minerale di colore rosso cupo, incastonata tra il verde della vegetazione e l’azzurro del cielo. Un luogo dal fascino raro, di singolare bellezza, che racchiude in sé tanto la storia naturale quanto quella civile di questa terra antica. Come un libro aperto, nelle cui pagine si possono leggere le vicende delle cose e delle persone. Storie di pastori erranti, di massari esperti nella lavorazione del latte e della lana o nella coltivazione dei cereali e della vite, di braccianti agricoli divenuti cavatori e poi operai. Ma, anche storie di sedimentazioni fossili, di grotte abitate da popolazioni primitive e di animali selvatici 19


Dario Costi

IL PENSIERO DEL SINDACO

36


C

i salutiamo dopo il primo sopralluogo e riceviamo un sacchetto verde con un nastro rosso. Dentro, un libro sulla storia di Spinazzola con la sua geografia. Sul fondo una piccola busta di carta grezza. Guardo tutte queste cose sul treno che ci riporta al nord. Sfoglio le pagine. Scopro la connessione profonda tra territorio, paesaggio, chimica della terra, città e costruzione. Tutto quello che avevamo intuito trova una dimostrazione scientifica, scopre una ragione geologica. Tutto quello che abbiamo visto ritrova un grado naturale di necessità e coerenza. «Vi lasciamo un pensiero da parte del Sindaco». Oltre a quel libro prezioso che ci ha svelato molte ragioni il piccolo regalo ha una diversa preziosità rilevatrice. È un semplice magnete, di quelli da applicare sui frigoriferi. Contiene una immagine urbana. È un tramonto alle spalle del Vulture che illumina malamente il borgo storico. In una fotografia forse troppo scura la luce è un bagliore che lega paesaggio e insediamento come se la città fosse attratta da quella profondità fino a saldarsi con essa. Nel contrasto tra chiaro e scuro le linee brune della fossa si fondono con le ombre dei Valloni. La cortina di calce scende verso le basamenta del castello confondendo i tetti scuri delle case con i piani della terra. Sul retro il titolo “Centro Storico.”

Questa immagine mi fa pensare. 37




ESPLORAZIONI


SIMONE RACHELI



LIBRO 95



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