Grafica divertente di Davide Di Gennaro Se c’è un elemento che emerge più di altri nell’approccio di studio FM alla progettazione grafica credo sia, da sempre, la volontà di comunicare il contenuto con leggerezza. Con il piacere di fare un mestiere che ha le sue regole e i suoi codici, certo, ma anche con la consapevolezza che è un mestiere basato sui contrasti, sulle licenze poetiche e, in fondo, sul divertimento. Guardando a una panoramica di oltre venticinque anni di carriera, mi rendo conto che una sottile ironia di fondo sia proprio la costante che lega il percorso creativo di studio FM e che ne definisce l’identità, in cui si ritrovano colori sempre un po’ sopra le righe, forme che non hanno paura di essere irriverenti (si veda il progetto di identità per il Mudec) e un uso della tipografia consapevole ma mai prevaricante, come a lasciare il disegno libero di esprimersi. Potrei essere di parte, in effetti, e lo sono perché ho un rapporto speciale con lo studio. In FM ho svolto il mio primo tirocinio dopo pochi mesi che ero arrivato a Milano, e lì ho capito che cosa volesse dire “fare il grafico”. Per tanti anni sono stato collaboratore di Sergio all’università e da lui ho capito come parlare di grafica a chi vuole imparare questo mestiere. E quindi, anche ora che posso riferirmi allo studio FM come a un collega, non riesco a fare a meno di provare quel rispetto che si tributa a chi ha dato una svolta alla tua vita, a chi è stato capace di affascinarmi in modo così potente da indicarmi una direzione da seguire nella mia professione. 2
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E proprio in relazione a questa mia esperienza formativa, sono convinto che nel lavoro di FM emerga fortissima la dedizione che lo studio ha nella pratica dell’insegnamento. Si vede nel piacere con cui i progetti vengono divulgati (questo libro ne è un esempio) e nell’importanza che viene data al dialogo con i propri collaboratori, siano essi dei professionisti del design o dei giovani neolaureati. Una voglia di condivisione e di arricchimento reciproco, democratico, che coincide per me con il fatto che FM si sia presentato da subito con il nome di studio: quasi a dichiarare un approccio collettivo al progetto, senza protagonismi. Tutto ciò nel 1996, quando l’epoca dei grandi maestri stava tramontando, il panorama grafico italiano stava affrontando il delicato passaggio dall’analogico al digitale e l’ingombrante eredità della grafica pubblicitaria anni ottanta era ancora presente, soprattutto a Milano. In questo contesto, lo studio FM ha avuto il merito di ridefinire lo standard, di contribuire a creare un linguaggio contemporaneo che in Italia stava faticando a nascere. In parte i riferimenti venivano dal mondo anglosassone, così avanti nel linguaggio visivo e nel rispetto del ruolo del graphic designer, ma si mescolavano con l’eredità del periodo d’oro della grafica italiana, penso soprattutto allo Studio Boggeri e allo stile svizzero in salsa milanese di Max Huber. Con questi ingredienti lo studio FM riesce da venticinque anni a creare un equilibrio delicato ed efficace, costruendo identità che sembrano sempre molto naturali, immediate senza essere banali e soprattuto contemporanee senza essere alla moda. E che funzionano, sempre, benissimo. studio FM milano
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Studio FM Milano Lo Studio FM Milano si occupa di graphic design e art direction con una particolare attenzione al mondo della cultura, dell’arte, dell’architettura e del disegno industriale. È stato fondato nel 1996 da Barbara Forni e Sergio Menichelli che lavoravano insieme nello studio di Ettore Sottsass nei primi anni novanta e da Cristiano Bottino, rientrato da New York. Oltre che dai tre fondatori, FM è costituito oggi da altri quattro soci designer più giovani: Libero Corti, Domenico Liberti, Francesco Scagliarini e Ilaria Tomat. I progetti di FM spaziano dalla carta stampata all’ambito digitale, dall’editoria a progetti di allestimento e segnaletica. Nel corso degli anni i lavori dello studio, sviluppati per committenti italiani ed internazionali, hanno meritato molti riconoscimenti e pubblicazioni. Alcuni soci dello Studio FM Milano accompagnano la professione di designer grafico e art director con una intensa attività didattica in differenti scuole. studiofmmilano.com
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Works 1996-2022
06 Mudec, Museo delle Culture di Milano 12 Robot. The human project 14 Roy Lichtenstein
40 Urmet group 42 FM, Fellini Museum 44 La Scatola Magica
68 MIT. Senseable City Guides 70 Interaction 20 72 Typographic Entomology
46 La Fil, Filarmonica di Milano
76 Brioni
48 IMUV, Musei civici di Verona
78 Atlante del design italiano dal 1960 al 2003
50 Karma Clima. Malene Kuntz
80 Mufoco, Museo fotografia contemporanea
52 OGR, Officine Grandi Riparazioni
82 Muving, Museo virtuale Garofalo
56 OGR, Snodo Restaurant
86 Cassina
58 Coop supermercati
88 Riders magazine
34 The Cork Book
60 AB, Alessandro Benetton a Playlife story
90 Innesti Grafting
36 Quadriennale di Roma
62 Miroglio textile
38 Spazio Base
64 HIGH
96 UPIM, Ultimo prezzo Milano
39 Color Therapy
66 Filatelia Milanese
98 Paradiso
16 Aeroporto Hamad di Doha: grafica per le lounge e gli activity nodes 24 Poltrona Frau 26 Rudolf Group. Better Chemistry 28 Pedrali 30 DWP, Digital Water Pavillion 32 Living Nature
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92 Dainese corporate book
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Living Nature Salone del Mobile
Identità visiva / campagna di comunicazione / editoria / segnaletica / grafica allestimento
Architettura: Studio Carlo Ratti associati
Milano 2018
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La Fil, Filarmonica di Milano Milano 2018
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Logo design / identità visiva / campagna di comunicazione / art direction
Nome inventato da Mavì Cerenza
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AB, Alessandro Benetton a Playlife story
Book design / art direction
Styling: Filippo La Bruna
Treviso 2013
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MIT, Senseable City Guides
Collana editoriale / illustrazione / infografica
Massachusetts Institute of Technology Boston 2011
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Cassina Lissone, Monza Brianza 2016
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Logo restyling / identità visiva / editoria / packaging / grafica allestimenti
Foto: Beppe Brancato
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Paradiso
Poster design
2008
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