Milano, la grafica. Specchio di un pensiero forte di Gianluigi Colin*
Il vecchio e caro Marco Tullio Cicerone ha sempre qualcosa da insegnarti e per introdurre questo libro dedicato al lavoro progettuale di Francesco Dondina, mi sono tornate alla mente queste parole del grande protagonista della cultura classica: «Chi guarda un vero amico, in realtà, è come se si guardasse in uno specchio». Con Francesco, per me è stato davvero così. E non solo per un’idea comune del progettare, ma anche per una sensibilità umana e professionale che ci ha resi sempre vicini e che lo ha portato a seguire e curare, sin dagli esordi, l’immagine della totalità della mia produzione artistica.
È un lungo viaggio, il suo, che si è intrecciato con il mio in un contesto culturale di Milano molto fertile e dove Francesco Dondina a pieno titolo appare come un esponente davvero significativo. Partiamo dunque, tanto per dare un inquadramento storico, dai primi anni Ottanta: non c’è dubbio che quegli anni – caratterizzati dal tormentone dell’edonismo reaganiano di Roberto D’Agostino, dall’estetica di Fiorucci, dalla fine degli anni di piombo e dalle canzoni di Madonna – hanno rappresentato essenzialmente il declino dell’ideologia. Una filosofia che tocca anche il graphic design, dove si manifesta inevitabilmente anche il declino dell’ideologia modernista per lasciare spazio a una nuova corrente che incide (purtroppo) su molti ambiti delle arti applicate, del design e dell’architettura. Il suo nome ha in se qualcosa di apocalittico: “postmoderno”.
A dire il vero, in quegli anni a Milano, sembrava che nessuno se ne fosse accorto, a parte chi abitava nella zona di Porta Gari baldi, per via di un paio di grattacieli ora rimossi alla vista attraverso una radicale azione iconoclasta. Infatti, in quegli periodo erano ancora molto attive figure del tutto estranee a quel movi mento: si pensi a Max Huber, Bob Noorda, Salvatore
Gregorietti, Roberto Sambonet, Giancarlo Iliprandi, Armando Milani, Italo Lupi, Pierluigi Cerri, i G+R Associati e tra i “più giovani”, Mario Piazza, Franco Achilli, Maurizio Milani, la maggior parte dei quali ancora legati all’International Style di Scuo la Svizzera e con una spiccata propensione per l’autorialità. Accanto a queste figure più affermate e per certi versi allineate al linguaggio dominante, spiccavano profili fuori campo che, in qualche modo, davano voce a nuove istanze come il grandissimo e poliedrico Gianni Sassi o Mario Convertino che, in quegli anni confusi e discontinui, quanto a riferimenti culturali, emergevano per talento e originalità nel rappresentare la cultura, e le visioni dinamiche del loro tempo: dalla forza della poesia come unione di energie, al sapere intorno alla cucina, molto prima dell’invasione fastidiosa degli chef stellati. Certo, non dimentichiamo che allora andavano in scena le invenzioni di Memphis e Alchimia che nella grafica trovavano un loro riflesso nei lavori di Cristoph Radl e di altri giovani adepti di Ettore Sottsass e Alessandro Mendini. Una scuola in qualche modo unica, sicuramente ammaliante e specchio radicale di un sentire irriverente e sofisticato.
Malgrado questo, i primi anni Ottanta a Milano godevano ancora dell’onda lunga dei mitici Sessanta e Settanta e gran parte degli intellettuali, degli artisti, dei designer, degli architetti e dei galleristi di riferimento di allora erano ancora tutti lì a fare la loro parte e non era difficile incontrarli in giro per la città, alle inaugurazioni di mostre o agli incontri letterari: Bruno Munari, Umberto Eco, Gillo Dorfles, Bruno Danese e Jacqueline Vodoz, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Marco Zanuso, Gae Aulenti, Enzo Mari, Lea Vergine, Achille Castiglioni, Emilio Tadini, Giorgio Lucini e Vanni Scheiwiller, Giovanni e Annama ria Gandini che con la loro Milano Libri hanno dato vita a uno dei luoghi di incontro più interessanti per quella eterogenea comunità di intellettuali. Dell’immagine e della parola.
Dondina Associati è uno studio di progettazione grafica con sede a Milano, fondato da Francesco Dondina nel 1986. Progetta e sviluppa identità visive, marchi, logotipi, advertising, packaging, libri, allestimenti, siti web, con una predilezione per il settore artistico e culturale.
www.dondina.it
Leonardo 500 Nel 2019 il Castello Sforzesco di Milano ha partecipato alle celebrazioni del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci con una grande iniziativa dedicata alle opere del maestro durante il
suo soggiorno alla corte di Ludovico il Moro.
In questa occasione sono stati mostrati al pubblico per la prima volta i lavori di restauro degli affreschi di Sala delle Asse ed è stato presentato un ricco palinsesto di mostre
e di iniziative culturali da maggio 2019 a gennaio 2020. Dondina Associati ha realizzato il progetto di identità visiva e il sistema di comunicazione in collaborazione con Civita.
Colin, No News Good News
L’autobiografia visiva di Gianluigi Colin, artista e art director del Corriere della Sera per oltre trentacinque anni. Il lavoro testimonia l’evoluzione dell’immagine del principale quotidiano italiano a partire dai primi anni Ottanta del
Novecento fino a oggi insieme alla ricerca artistica del suo art director. Numerosi i testi critici che accompagnano il racconto dell’autore tra i quali quelli di John Berger, Gillo Dorfles, Arturo Carlo Quintavalle e Vincenzo Trione.
Muba, Museo dei Bambini Milano Francesco Dondina è stato tra i soci fondatori del progetto culturale che ha portato alla costituzione del primo Museo dei bambini in Italia e che alla fine degli anni ‘90 ha avuto tra i suoi ispiratori Bruno Munari. Dal 2012 Francesco Dondina è art director del Muba e il suo studio Dondina Associati ha curato nel corso di questi anni il progetto di identità visiva, la collana editoriale Mubabooks, l’immagine coordinata delle mostre temporanee e i diversi materiali e programmi di comunicazione visiva.
Poster design
In questa sezione finale, una selezione di poster disegnati da Francesco Dondina negli ultimi anni.
• Angelo Mangiarotti, ADI Museum Compasso d’Oro, 2021
• 25 aprile 1945-2021
• Omaggio a Milton Glaser, Clara Hutton Gallery, Colorado, 2021
• Teach /learn, Signs for, l’educazione non si ferma, 2020
• Dantedì, Corriere della Sera, 2021
• Coexist, Slanted Magazine, 2020