ATLANTE DEI BORGHI SOLITARI D’ABRUZZO

Page 1

Collana Alleli / Research

Comitato scientifico

Edoardo Dotto (ICAR 17, Siracusa)

Emilio Faroldi (ICAR 12, Milano)

Nicola Flora (ICAR 16, Napoli)

Antonella Greco (ICAR 18, Roma)

Bruno Messina (ICAR 14, Siracusa)

Stefano Munarin (ICAR 21, Venezia)

Giorgio Peghin (ICAR 14, Cagliari)

ISBN 978-88-6242-790-6

Prima edizione novembre 2022

© LetteraVentidue Edizioni © Giovanni Caffio

È vietata la riproduzione, anche parziale, effettuata con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l’autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto e opera ai danni della cultura.

Nel caso in cui fosse stato commesso qualche errore o omissione riguardo ai copyright delle illustrazioni saremo lieti di correggerlo nella prossima ristampa.

Coordinamento editoriale: Francesco Trovato

Elaborati grafici: Giovanni Caffio Fotografie: Giuseppe Marino

Immagini satellitari: Ortofoto 1:10000 [2013] AGEA - esec. voli RTI BLOM CGR - e-Geos

Volume realizzato con il contributo del Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. d’Annunzio”, Chieti-Pescara

LetteraVentidue Edizioni Srl

Via Luigi Spagna 50 P 96100 Siracusa, Italia

www.letteraventidue.com

136

ATLANTE DEI BORGHI SOLITARI D’ABRUZZO

Un viaggio in sessantacinque tappe alla scoperta dei più piccoli tra i piccoli comuni abruzzesi Sessantacinque piccolissimi paesi (da) dove osservare il mondo

Giovanni Caffio

L’ATLANTE

8 11 14 20 29

Interni, fragili, marginali… solitari Un obiettivo umile e ambizioso Il perimetro della ricerca Fasi, metodi e strumenti La campagna fotografica (G. Marino)

34 36 42 48 54 60 66 72 78 84 90 96 102 108 114 120 126 132 138 144 150 156 162

PROVINCIA

DI CHIETI

Borrello Castelguidone Civitaluparella Colledimacine Colledimezzo Dogliola Fallo Fraine Gamberale Guilmi Lettopalena Montebello sul Sangro Monteferrante Montelapiano Pennadomo Pennapiedimonte Pietraferrazzana Roio del Sangro Rosello San Giovanni Lipioni Taranta Peligna Tufillo

434

Alcune parzialissime considerazioni

LA RICERCA
INDICE
POST SCRIPTUM INDICE

168 170 176 182 188 194 200 206 212 218 224 230 236 242 248 254 260 266 272 278 284 290 296 302 308 314 320 326 332 338 344 350

PROVINCIA DI L’AQUILA

Acciano

Anversa degli Abruzzi Bisegna Calascio e Rocca Calascio Campotosto Cansano Caporciano Carapelle Calvisio Castel del Monte Castel di Ieri Castelvecchio Calvisio Civitella Alfedena Cocullo Collepietro Fagnano Alto Fontecchio Gagliano Aterno Molina Aterno Ofena Opi Ortona dei Marsi Prata d’Ansidonia Rocca di Cambio Rocca Pia San Benedetto in Perillis Sant’Eusanio Forconese Santo Stefano di Sessanio Secinaro Tione degli Abruzzi Villa Sant’Angelo Villa Santa Lucia degli Abruzzi

356 358 364 370 376 382 388 394 400 406 408 414 420 426

PROVINCIA DI PESCARA

Abbateggio Brittoli Corvara Pescosansonesco Pietranico Salle Sant’Eufemia a Maiella Vicoli

PROVINCIA DI TERAMO Castel Castagna Fano Adriano Pietracamela Rocca Santa Maria

la RICERCA

INTERNI, FRAGILI, MARGINALI… SOLITARI

1. Per una rassegna dei principali testi cfr. la sezione Riferimenti bibliografici.

2. V. Teti, Quel che resta, Donzelli, Roma 2017; Il senso dei luoghi, Donzelli, Roma 2004.

3. A. Tarpino, Il paesaggio fragile, Einaudi, Milano 2016; Spaesati, Einaudi, Milano 2012.

4. F. Arminio, Vento forte tra Lacedonia e Candela, Laterza, Roma-Bari 2018; Geografia commossa dell’Italia interna, Mondadori, Milano 2013; Oratorio bizantino, Ediesse, Roma 2011.

Il territorio abruzzese, così come in generale quello italiano relativo all’arco alpino e alla dorsale appenninica, è caratterizzato dalla presenza di innumerevoli centri abitati di piccole dimensioni. Questi paesi, un tempo asse portante dell’economia locale oggi sempre più fievole traccia della storia passata, stanno perdendo da decenni parti consistenti della propria popolazione secondo un ritmo lento e apparentemente inarrestabile. All’origine di questo spopolamento ci sono molteplici cause endogene ed esogene: catastrofi ambientali succedutesi nel tempo, cambi di paradigma di carattere socio-economico, nuovi assetti territoriali causati da infrastrutture e insediamenti produttivi. Secondo diversi studiosi1, lo spopolamento, soprattutto in vaste aree pedemontane, montane e insulari, ha ormai assunto una natura strutturale caratterizzando ampie zone in cui il problema del disagio insediativo è solo uno, se non il più visibile, degli effetti di cause eterogenee e sinergiche. Descritto e analizzato nelle sue molteplici implicazioni da studiosi quali Vito Teti2 e Antonella Tarpino3, raccontato con lirismo e partecipazione da Franco Arminio4, questo processo di sparizione dei centri storici ha provocato, come ulteriore conseguenza, la trasformazione di gran parte della fisionomia dei territori annessi: cancellazione delle forme dell’abitare ma anche mutazione del paesaggio limitrofo. Tale condizione nelle aree dei centri minori risulta poi essere stata acutizzata dalla assenza nel passato di efficaci politiche economiche statali rivolte a favorire nuove e più moderne infrastrutture materiali e immateriali. In questo modo, i piccoli centri hanno, di fatto, perso la possibilità di sopravvivere e, nei casi in

Atlante dei borghi solitari d’Abruzzo

8

cui non sono stati ancora del tutto abbandonati, continuano a esistere grazie a una sorta di resistenza caparbia.

Per contrastare questo declino, nel 2014 il governo italiano ha predisposto l’ambizioso piano della Strategia Nazionale delle Aree Interne5, un piano elaborato all’interno dei più ampi programmi di coesione territoriale, che ribalta l’approccio basato sullo sviluppo industriale e la predominanza delle grandi metropoli ponendo nuovamente al centro dell’agenda politica i territori considerati marginali. È interessante notare come nella SNAI le aree interne siano individuate e classificate a seconda della loro “distanza” dai servizi primari quali istruzione, salute e mobilità, e pertanto il loro essere “interne” non è in riferimento al corpo geografico e territoriale quanto al loro essere distanti dalle possibilità di accedere ai diritti civili contemplati dalla nostra costituzione.

Per questo atlante, invece di usare gli aggettivi “interno”, “piccolo”, “fragile”, “marginale”, “negletto”, che spesso sono associati a questi borghi nella pubblicistica, ho preferito il meno scontato e prevedibile “solitario”.

Vista da Acciano verso il paesaggio circostante, foto di G. Marino.

5. Strategia Nazionale per le Aree Interne: definizioni, obiettivi, strumenti e governance. In Materiali Uval. Documenti, n. 31 2014.

9 La ricerca

IL PERIMETRO DELLA RICERCA

9. S. Polci, R. Gambassi, 1996/2016. Eccellenze e ghost town nell’Italia dei piccoli comuni. Rapporto promosso da Confcommercio e Legambiente, 2008. urly.it/3p5w7 (Consultato il 25 giugno 2022).

10. M. La Nave, P. Testa (a cura di), Atlante dei Piccoli Comuni 2015. IFEL Fondazione ANCI, Roma 2015.

Nell’approcciare questa ricerca ci si è mossi cercando di perseguire due finalità, ovvero elaborare una descrizione dello stato di spopolamento dei comuni abruzzesi, avendo come termine di riferimento temporale il 2020, e capire quali trasformazioni negli ultimi venti anni abbiano subito i centri maggiormente sofferenti sotto il profilo demografico.

Prima di iniziare, pertanto, è stato necessario delimitare il campo d’indagine utilizzando un criterio semplice e affidabile, ovvero il numero assoluto di residenti nei comuni. Secondo il rapporto di Confcommercio e Legambiente 1996/2016 Eccellenze e ghost town nell’Italia dei piccoli comuni 9 un comune è considerato “sofferente”, ovvero a rischio di disagio insediativo, quando scende al di sotto dei 5.000 abitanti (i cosiddetti Piccoli Comuni10.

1. Distribuzione geografica di tutti i 305 Comuni in Abruzzo e confronto del numero di residenti al 1° gennaio 2020.

Tuttavia questo dato per l’Abruzzo apre una casistica troppo ampia. Infatti, secondo i dati ISTAT riferiti al 2020, nella regione sono presenti ben 251 comuni con queste caratteristiche a fronte di un totale di 305. In pratica, l’82% dei comuni abruzzesi è a rischio di disagio abitativo. Andando a studiare ancora meglio i dati, di questi 251 comuni, 196 hanno meno di 2000 abitanti – 64% del totale – e ben 65 meno di 500 abitanti – 21% del totale.

È proprio su questi 65 comuni che si è concentrata l’indagine, poiché si tratta di centri oramai quasi disabitati in cui il rischio di estinzione è particolarmente elevato.

Atlante dei borghi solitari d’Abruzzo

14

Densità abitativa (ab/kmq)

Teramo

0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 120.000

Chieti: 147 Teramo: 157,3

L’aquila: 58,4

Pescara: 259,0 Abruzzo: 119,5 Italia: 197,4

Pescara

Chieti L’Aquila

15 La ricerca

0 proiez. A-A’ sez. B-B’ A’

100m B’

Rocca di Cambio Campotosto Castel del Monte Gamberale Santo Stefano di Sessanio Opi Bisegna Calascio Rocca Pia Civitella Alfedena Rocca Santa Maria Castelvecchio Calvisio Pietracamela Ortona dei Marsi Rosello Carapelle Calvisio Civitaluparella Cocullo

San Benedetto in Perillis Sant’Eufemia a Maiella Roio del Sangro Secinaro

Villa Santa Lucia degli Abruzzi Collepietro Prata d’Ansidonia Caporciano Cansano Montebello sul Sangro Borrello Monteferrante Brittoli Castelguidone Colledimacine Fraine Fano Adriano Montelapiano Lettopalena Guilmi Pennapiedimonte Fontecchio Fagnano Alto Gagliano Aterno Corvara Anversa degli Abruzzi Acciano Sant’Eusanio Forconese Pietranico Tione degli Abruzzi Fallo

1.433 1.420 1.346 1.343 1.251 1.250 1.210 1.210 1.181 1.123 1.073 1.045 1.005 1.003 920 910 903 897 878 878 870 859 850 849 846 836 835 810 804 800 779 775 770 751 745 740 680 674 669 668 665 650 625 604 600 591 590 581 575 570 555 545 540 531 519 482 460 460 452 450 450 445 445 425 357

Provincia di Chieti

44
0
100m 775 0 100 250 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1.443
Villa Sant’Angelo Tufillo San Giovanni Lipioni Pescosansonesco Ofena Castel di Ieri Molina Aterno Pennadomo Taranta Peligna Castel Castagna Abbateggio Salle Dogliola Vicoli Colledimezzo Pietraferrazzana A B
45 Castelguidone
198,5 38,6 8,4
179,4
135,6 56,3 34,1 23,2 46,0 52,8 45,2 24,3 150,8 113,3
57,4 56,6 6,5 Italia Castelguidone
Età
15-64 0-14 > 65 67% 28% 5% 55% 40% 6% Struttura popolazione Al 2020 Evoluzione demografica 343 1221 978 1220 1095 551 Numero di abitanti dal 1861 al 2020 1861 1871 1881 1901 1911 192 1 193 1 1936 1971 196 1 195 1 198 1 1991 2020 2001 2011 Romania Russia TOTALE 6 0 6 0 1 1 Dichiarazioni 2020
Indice stranieri Reddito medio procapite €
650,0 2,0 13.383 17.203
36,4 18.369
64,9
Abruzzo Indice ricambio pop. attiva
media Indice di invecchiamento Indice vecchiaia Indice dipendenza anziani Indice dipendenza strutturale
168 Provincia de L’Aquila PROVINCIA DI L’AQUILA 23 Acciano 24 Anversa degli Abruzzi 25 Bisegna 26 Calascio e Roccacalascio 27 Campotosto 28 Cansano 29 Caporciano 30 Carapelle Calvisio 31 Castel del Monte 32 Castel di Ieri 33 Castelvecchio Calvisio 34 Civitella Alfedena 35 Cocullo 36 Collepietro 37 Fagnano Alto 38 Fontecchio 39 Gagliano Aterno 40 Molina Aterno 41 Ofena 42 Opi 43 Ortona dei Marsi 44 Prata d’Ansidonia 45 Rocca di Cambio 46 Rocca Pia 47 San Benedetto in Perillis 48 Sant’Eusanio Forconese 49 Santo Stefano di Sessanio 50 Secinaro 51 Tione degli Abruzzi 52 Villa Sant’Angelo 53 Villa Santa Lucia degli Abruzzi
169 53 52 51 50 49 48 47 46 45 44 43 42 41 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 0 10 20 30 km L’Aquila

Rocca di Cambio Campotosto Castel del Monte Gamberale Santo Stefano di Sessanio Opi Bisegna Calascio Rocca Pia Civitella Alfedena Rocca Santa Maria Castelvecchio Calvisio Pietracamela Ortona dei Marsi Rosello Carapelle Calvisio Civitaluparella Cocullo

San Benedetto in Perillis Sant’Eufemia a Maiella Roio del Sangro Secinaro

Villa Santa Lucia degli Abruzzi Collepietro Prata d’Ansidonia Caporciano Cansano Montebello sul Sangro Borrello Monteferrante Brittoli Castelguidone Colledimacine Fraine Fano Adriano Montelapiano Lettopalena Guilmi Pennapiedimonte Fontecchio Fagnano Alto Gagliano Aterno Corvara Anversa degli Abruzzi Acciano Sant’Eusanio Forconese Pietranico Tione degli Abruzzi Fallo

Villa Sant’Angelo Tufillo San Giovanni Lipioni Pescosansonesco Ofena Castel di Ieri Molina Aterno Pennadomo Taranta Peligna Castel Castagna Abbateggio Salle Dogliola Vicoli Colledimezzo Pietraferrazzana

1.433 1.420 1.346 1.343 1.251 1.250 1.210 1.210 1.181 1.123 1.073 1.045 1.005 1.003 920 910 903 897 878 878 870 859 850 849 846 836 835 810 804 800 779 775 770 751 745 740 680 674 669 668 665 650 625 604 600 591 590 581 575 570 555 545 540 531 519 482 460 460 452 450 450 445 445 425 357

202 Provincia de L’Aquila 0 100m
835 0 100 250 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1.443
A B B’ A’
100m 0 proiez. A-A’ sez. B-B’
203 Cansano Indice stranieri Reddito medio procapite € 198,5 38,6 8,4 200,0 13,2 13.598 17.203 179,4 36,4 18.369 135,6 57,0 256,7 31,8 23,2 46,0 49,2 45,2 24,3 150,8 79,3 57,4 56,6 6,5 166,7 Italia Cansano Abruzzo Indice ricambio pop. attiva Età media Indice di invecchiamento Indice vecchiaia Indice dipendenza anziani Indice dipendenza strutturale 15-64 0-14 > 65 59% 27% 14% 56% 36% 11% Struttura popolazione Al 2020 Evoluzione demografica 242 1834 1556 1233 1438 270 545 851 Numero di abitanti dal 1861 al 2020 1861 1871 1881 1901 1911 1921 193 1 1936 1971 196 1 1951 198 1 1991 2020 2001 2011 Kosovo Nigeria Rep. Domin. Romania Congo Ghana Slovacchia Israele TOTALE 10 2 2 1 1 0 1 1 18 11 2 0 0 0 1 0 0 14 Dichiarazioni 2020

Villa Santa Lucia degli Abruzzi sorge sulle pendici sud-orientali del Gran Sasso e si affaccia, tra Ofena e Castel del Monte, sulla sottostante valle del fiume Tirino. L’attuale impianto urbano è quello tipico del borgo medievale privo di fortificazioni con un andamento a nastro che segue le curve di livello del terreno. Poche le abitazioni in pietra con prevalenza del tipo a schiera. Il nucleo centrale più antico si è costituito intorno alla sorgente di Villocchera che dava anche il nome al borgo prima che prendesse il nome di Villa Santa Lucia in onore della santa siracusana in Corfinio. Tra gli edifici più importanti si ricordano le chiese di San Rocco, Santa Lucia e San Nicola, presso il cimitero, e il palazzetto

354 Provincia de L’Aquila

Mattozza. Più in basso, a sud del paese, si trova la vicina frazione di Carrufo, antica Castrum Rufi, che presenta un nucleo storico di origine medievale ben conservato con la chiesa San Carlo Borromeo posta al suo ingresso. Il comune fa parte del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

355
Villa Santa Lucia degli Abruzzi

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.