Il contro dizionario di architettura

Page 1


ISBN 978-88-6242-886-6 Prima edizione Dicembre 2023 © Luigi Prestinenza Puglisi © LetteraVentidue Edizioni È vietata la riproduzione, anche parziale, effettuata con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l’autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto e opera ai danni della cultura. Progetto grafico: Martina Distefano con Federica Panebianco Impaginazione: Federica Panebianco Editing: Federica Caponera LetteraVentidue Edizioni Srl Via Luigi Spagna 50 P 96100 Siracusa, Italia www.letteraventidue.com


contro dizionario di architettura


Indice

004 / A /

Luigi Prestinenza Puglisi


A / 018 Abiti Accademici Agiografia Allegorie Alsop Altezza Amore Analitico Anime Anything goes Anni Novanta e Sessanta Ansia Anticipo Antistar Apparire Appropriatezza Arancini molecolari Aravena Architetta Architetto Architetto critico Architetto condotto Architetto e grandi uomini Architetto sarto

Architettura disegnata Architettura e arte Architettura e politica Arcipelago Argan e Tafuri Aristotele Arte Arte classica Arte dematerializzata Arte e architettura Artificiale Ascoltare Asimmetria Assenza Assoluto Aulenti Autobiografie Autocritico Automobili e idee Autonomia o eteronomia Avanguardia Avversari Avvertenza

B / 038 Baker Barba Barbari Barucci Barocco anoressico Battiato e l’avanguardia Baudrillard Bauhaus

Bellezza Bellezza disturbata Bello Bello come giudizio Bianco Bibliografia Bidet Big Mac


Bipolari Body art Boeri Bosco verticale Brasini Brave persone Broadacre

Bronzo Brunelleschi Brutto Brutto e noia Brutto sano Building

C / 051 Camicia di forza Camomilla Cancel Culture Canone di bellezza Capire Cappella Sistina Carta da parati Carta stampata Casa ecologica Casa Farnsworth Casa Malaparte Casa Wittgenstein Casa sulla cascata Cassetta degli attrezzi Cavalla Celebrità Censura Centrini e tatuaggi Centri storici Centro Pompidou Cervello Chaise longue Chareau e Bijvoet Chipperfield Ciaramaglia Cibo Cinque punti Citazioni

Città Città ideali Classici dell’orrore Classifiche Coccia Coerenza Colpa Colpa retrospettiva Comunicazione Concept Concezione del mondo Concorsi di idee Confessionale Conservatore Consigli Consulente immobiliare Contraddizioni Copyright Correttori ortografici Cosa fare Costo Creatività Creatività inflazionata Crediti formativi Critica Critica e racconto Critica e verità Critica omissiva


Critica teleguidata Critici marchettari Critico

Curiosità Curricula Curriculum

D / 077 De Carlo Decorativismo De Lucchi Delusioni Denaro Derrida Design impegnato Destini comuni Destino Dieta Difetti Differenziologo Dio che ride

Dio giudice Dio occhiuto Discorsi Disegno Disorganico Dispetto Dissesto Distanza critica Diversamente romantico Diversità Doppio registro Doppio vincolo Dream

E / 089 Eclettismo Eco e la funzione Ecologia Ecological chic Effimero Ego Eisenman Elefante e ordine Elicottero Elogio della mala educazione Equivoci Eraclito e Parmenide Eroi

Errore Esagerata Esami di composizione Esseri razionali Estetica e semiologia Estetismo Estetismo e diseguaglianza Estremista Eterno Etica della scrittura Ettore Eupalino o l’architetto


F / 099 Falsi Fama e verità Famolo strano Fare acqua Fatti Favole Felicità Feyerabend Figli di papà Filosofia Filosofia e architettura Filosofia del no Fine Finzioni

Firmitas, utilitas e venustas Fiume Forma e contenuto Forma fantastica Forma funzione Forme geometriche elementari Forme nuove Fotogenia Frammentazione Franchini Frugalità Fuksas Funzione estetica

G / 110 Gay Gehry Gehry e Borromini Geni Genius loci Gian Burrasca Giardinaggio Gibellina Gigantesco Giganti e nani Giocattoli froebeliani Giochi che stufano Giovani Giudizi Giudizio di gusto

Giurie Giusto Good Architecture Google Grande architetto Grande corsa Grande uomo Gratis Grattacieli Greco Gregotti Greenwashing e concept Greenwashing e ipocrisia Guggenheim Gusto


H / 123 Hadid Hadid e il vaso Heidegger Helg Hertzberger

Herzog & de Meuron Hitler HyperArchitettura HyperMinimalismo

I / 128 Icona Iconico Ideale Ideale che sfugge Idee Idee innovative Identità IKEA Imbroglio Immagine Immateriali Imperativi critici Imperfezione Impersonale cetriolo Impiegato del catasto Impressioni Incommensurabilità Indecisione Infelicità Infiltrazioni Infiltrazioni e bruttezza Infinito

Ingels Ingels e Koolhaas Innovazione Insegnare Insonnia Intellettuale Intelligenza Intelligenza artificiale Intensità del poetico Interesse International Style Interpretazione Intrecci Invarianti Iofan Ipocrisia Ipocrisia al quadrato Ironia Irrisolto Itaca e la modernità Italietta

J / 148 Johnson

Jung


K / 151 Kant Kintsugi

Koenig e altri critici Koolhaas

L / 154 Lapide Laurea Lavatrice Le Corbusier Legge del terzo incluso Lepre Less is more Libertà vigilata Libeskind Libreria

Libri cattivi Libri celebrativi Libri in due parti Lincoln-Zephyr Linguaggio Linguaggio del corpo Lobby Logica Loos

M / 162 Macedonie e centrifugati Maestri arrivabili Maestro Malevič Marchette Matti McLuhan Medioevo Mente Menzogna Meraviglia Meravigliare Meridionali Metafisica Metafora Metafora presa sul serio

Metafore e barzellette Meteoropatico Metodo Michelangelo Michelangelo e Kant Michelucci Mignolo alzato Milano Minimalismo patologico Minimo Miserabile aringa Mobili Moda Moda e architettura Modernità Moderno


Modulo e ornamento Mollino Monumenti Moralità Moralità dell’arte amorale Moretti

Morte Movimento Moderno Mulini Mulino Bianco Mutande di Prada

N / 181 Narrazioni Natalini Natura Nazismo Negazioni e paradossi Negozi Apple Nemici Nemico costruito Nero

Neutra e Schindler Nodo della rete Noia Non essere Non luoghi Norberg-Schulz Nouvel Nudismo Nuovi media

O / 189 Olio e burro Olivetti Ombre Opera aperta Opinioni Ordine e caos

Orecchio e gobba Ornamento Oro Oscurità Osso duro

P / 194 Pagano Palazzinari Panino Parallelogramma Parlare male Parole

Partiti critici Patetico PCI Peccato Pellegrin Pensiero laterale


Pensiero orrendo Perditempo Perdizione Perfezione Perriand Persico Persone Piacevole Pilastrino Piranesi Piranesi escluso Pixel Poesia Politically correct Polizia e pulizia Pompieri Porno attore Postmodernism Postfazione Potere

Presepe Presepistica Presti Preventivi Prezzo da pagare Principio di verità Problemi Professori Profezia dell’architettura Profumieri Progettazione razionale Proiezioni Promesse di felicità Proprietà transitiva Prosciutto Psicoarchitettura Pubblicitari Pujatti Punto di vista

Q / 215 Quadrare il budget Quadro Qualità

Quantum leap Quarto livello

R / 219 Radical chic Radicals Radici Rappresentare Rappresentazione Rasoio di Occam Realtà Reazionari

Regola e arabeschi Regola della penultima Regola delle tre esse Regole Reich Relativismo Render Reperti


Reperti riciclati Retroscena Ribollita Rice Ricci Ricordare Rigore Rinascere

Riscrittura Rispettabilità Ristoranti alla milanese Ritratto Riunione di condominio Rogers Rossi

S / 233 Salvare il mondo Santo miracolista Sartoriale Scacco Scala mobile Scaldabagno Scambio Scarpa Scarpe Scarpe col rialzo Scatole Scelte Scenario futuro Schumacher Scomparsa del critico Scoperte Scorrere Sforzo Sedere rosa Semplicità Senso Serres Sesso teorico Sfasciume Sfide Sfigologia Sfogliatelle Sfondo

Sfuggire Sicilia Simmetria Sintassi e paratassi Smanettoni Smart Smart e fregature Socrate Sofferenza Soffrire in silenzio Soldi sprecati Solito stronzo Spadolini Spazio infinito Spazio tempo Specchio e finestra Spiegazioni Standard Stati Generali Stazione di Afragola Stella e Kiesler Stile Stile e invarianti Storia e fantascienza Storie Storiella zen Strabismo di Venere Stupire


Stupore Strunzatielle

Superiorità morale Superporcherie

T / 258 Tabù Tafuri Tafuri e Portoghesi Tagliabue Tanga Teatralizzazione Telescopio Tempi Tempo da misurare Tendenza Teoria Teoria unificata

Terragni Titolo Tolleranza Tonfi clamorosi Topolino Torta alla panna Trasgressione Travasare il valore Tre segreti Tripadvisor Trump Turbotenda

U / 269 Ugo Aringa Umorismo Uncreative writing Universo di pazzi

Uno vale uno Urbanistica Urna e pitale

V / 274 Valore Valori Valorizzazione Vasellinizzatore Velleità estetizzanti Vento Venturino Ventura Verità

Verosimile Verde Vestiario sadomaso Viganò Vigliacchi Vinti Virtuale Virtualità


Visioni Vita

Vita e metafora Volgare

W / 283 Warhol Wittgenstein

Wright rimbambito

Y / 286 Yuka

Yvonne Gallis

Z / 288 Zevi Zeviano

Zia Letizia


Introduzione Il contro dizionario che state sfogliando affronta l’architettura dei giorni nostri anche quando parla del passato. È composto da più di 600 voci che coprono cinque aree tematiche: i protagonisti, l’estetica, la teoria progettuale, le strategie della comunicazione, l’ecologia e il greenwashing. Si tratta di parole, nomi e concetti ricorrenti nel dibattito architettonico e utilizzate dalla critica e dai più rilevanti studi di progettazione per descrivere innovazioni degne di interesse, ma anche per vendere idee scarsamente innovative, spacciate come di grande rilevanza sociale e concettuale. Il dizionario dovrebbe servire per aiutare a osservare con sguardo originale e disincantato una disciplina in continua trasformazione, rilevante e della quale non possiamo fare a meno ma in cui abbondano retorica e luoghi comuni. Ha anche una pretesa teorica; orientare in un periodo in cui non ha senso scrivere trattati. Infatti, se è oramai assodato che non esistono punti fermi, bisogna tuttavia trovare qualche riferimento, se non altro per non girare in tondo. Il critico, e tutti in misura più o meno specializzata lo siamo, non è più il custode di una verità che gli sfugge, o peggio il guardiano dell’ortodossia (oppure, ed è più o meno lo stesso, dell’anti-ortodossia) ma un nodo della rete in grado di accelerare e moltiplicare, oppure di mortificare


e deviare, l’energia del sistema. In questa operazione è meglio ricorrere ad un insieme di voci che possono essere liberamente incrociate tra loro, come quelle di un dizionario, che a una riflessione organizzata su principi gerarchicamente strutturati. Insomma: procedendo più per paratassi che per sintassi. Per illuminazioni che per deduzioni. Per liberi accostamenti che per rigide concatenazioni. Purtroppo, la carta non restituisce completamente la ricchezza e la fluidità della rete nella quale ogni voce, cioè ogni post, suscita molteplici reazioni: dalle più intelligenti alle più deliranti. Tutte importanti per ridefinire il senso, mostrando la plasticità di frasi che si vorrebbe bloccate a un significato predefinito e, invece, suggeriscono inattese interpretazioni, contraddizioni e aperture. Dietro alla critica del metodo, non è difficile intravedere l’insegnamento di Paul Feyerabend, un filosofo della scienza poco frequentato – e ciò è paradossale – dai critici. Sfortuna difficilmente spiegabile se, oltretutto, pensiamo che non c’è filosofo, da Ludwig Wittgenstein a Martin Heidegger, da Gilles Deleuze a Bruno Latour che non sia stato saccheggiato dagli architetti che si sono occupati di teoria. Le oltre 600 voci del dizionario non riescono, insomma, a celare avversione e sospetto per tutte le metafisiche, forti e deboli, che scrivono le loro parole con la maiuscola: Bellezza, Metodo, Verità, Nichilismo, Architettura. Mi piacerebbe che qualcuno scoprisse, a partire dalla copertina e anche contro ogni apparenza, che sono state pensate solo con le minuscole.


Abiti / Accademici / Agiografia / Allegorie / Alsop / Altezza / Amore / Analitico / Anime / Anything goes / Anni novanta e sessanta / Ansia / Anticipo / Antistar / Apparire / Appropriatezza / Arancini molecolari / Aravena / Architetta / Architetto / Architetto critico / Architetto condotto / Architetto e grandi uomini / Architetto sarto / Architettura disegnata / Architettura e arte / Architettura e politica / Arcipelago / Argan e Tafuri / Aristotele / Arte / Arte classica / Arte dematerializzata / Arte e architettura / Artificiale / Ascoltare / Asimmetria / Assenza / Assoluto / Aulenti / Autobiografie / Autocritico /Automobili e idee / Autonomia o eteronomia / Avanguardia / Avversari / Avvertenza

018 018 / A /

Luigi Prestinenza Puglisi


Abiti Il critico Adolf Behne lo aveva capito: sono gli organici, gli espressionisti come Hugo Häring i veri funzionalisti. Per loro infatti per ogni necessità c’è una forma, la migliore, la più adeguata, la meno generica. Per i classicisti come Mies van der Rohe e Le Corbusier a essere importanti sono gli universali, cioè, in sostanza, le idee della composizione. Solo così si può capire la ragione per la quale Häring fa una stanza diversa dall’altra e Mies glielo rimprovera suggerendogli invece di fare spazi ampi e squadrati dove possa accadere di tutto. In fondo, lo scontro tra Häring e Mies è lo scontro eterno all’architettura: tra chi crede all’abito su misura e chi ai contenitori disegnati in forma sublime.

Accademici Il problema degli accademici è che vorrebbero essere nello stesso tempo avanguardia e conservazione. Essere innovativi ed essere i custodi di tutte, anche le peggiori, tradizioni.

Agiografia Le forme della propaganda e della agiografia sono ricorrenti nella democrazia, nelle più crudeli dittature e nei testi di storia dell’architettura. Non sarebbe difficile demistificarle, eppure, quando ce le raccontano, ci cadiamo. Poi con il tempo si scopre che la città di Il contro dizionario di architettura

/ A /

019


Ciaramaglia Chi conosce Alvaro Ciaramaglia? Uno dei bravi architetti che ha subito il demenziale capovolgimento dei valori che la cultura accademica ha imposto. Per fortuna degli storici e i critici del prossimo futuro che avranno davanti il compito di riscrivere la storia dell’architettura italiana.

Cibo Perché oggi il cibo è visto come un’arte? Una delle risposte potrebbe essere: perché a differenza della pittura, della scultura o dell’architettura propone un approccio semplice al tema del gusto. Un piatto piace o non piace e ciascuno può dare immediatamente il suo giudizio. L’arte propriamente detta ha, invece, rispetto al tema del piacere un atteggiamento più complesso, se non tortuoso e di differimento: un quadro può subito risultare indigesto, una buona architettura può sconcertare. E chiunque, di fronte a queste visioni del mondo – penso per esempio a una tela cubista o un’opera di Marcel Duchamp o di Daniel Hirst – si ferma al “mi piace” o al “non mi piace” fa la parte del salame. Ecco perché la cucina è diventata l’arte di tutti. Ciascuno può capitalizzare subito il proprio bisogno di bello e dire la sua senza aver bisogno di mediazioni complesse e intellettualmente frustranti e defatiganti.

062 / C /

Luigi Prestinenza Puglisi


Cinque punti La grande idea di Le Corbusier fu di trovare, attraverso i cinque punti dell’architettura moderna, un legame tra la costruzione in cemento armato e le forme della modernità. Ci sarà un criterio per mettere in relazione la nuova dimensione ecologica con le forme della nostra hypermodernità?

Citazioni Benedetto Croce diceva che chi cita si appoggia alle stampelle degli altri e quindi è bene evitare di farlo. Citare, però, qualche volta è bene. Soprattutto quando si deve fare una affermazione scontata e non si ha il coraggio di attribuirne la paternità a noi stessi. Attribuirla a un altro, soprattutto se ad un filosofo autorevole, può essere utile.

Città E se l’arte fosse come Ludwig Wittgenstein immaginava il linguaggio, cioè una città composta da quartieri tra loro diversi? Noi ci ostiniamo a trovare una teoria unificante e, invece, ogni quartiere (medioevale, ottocentesco, razionalista) ha le sue regole. E tutti crediamo di sapere cosa sia una città ma, poi, non riusciamo mai a definirla.

Il contro dizionario di architettura

/ C /

063


Infinito Quando si accede in uno spazio, si dovrebbe intravedere il paesaggio esterno. La ragione è che in tal modo trasformiamo l’orizzonte in un materiale di progettazione: l’esterno sembra essere parte dell’interno che così appare più grande. È questo il motivo per il quale a noi piace guardare il mare e ogni distesa illimitata, in questo caso siamo noi l’interno in cui entra l’esterno. Ed è forse il motivo per il quale Leopardi, quando non pensava a Silvia che però lo avrebbe reso ben più felice, stava a contemplare oltre la celebre siepe. Un infinito – l’orizzonte – sopperiva alla mancanza di un altro infinito: l’amore.

Ingels Bjarke Ingels, un architetto attento allo spazio, alle funzioni, al contesto e alla storia. Utilizza la geometria sino al limite ammissibile per ottenere sorprese inaspettate, nuovi usi, nuove relazioni. Chi crede che il suo successo sia solo il frutto di una astuta comunicazione, probabilmente non ha visto dal vivo le sue opere.

Ingels e Koolhaas Cosa dà fastidio di Bjarke Ingels? Che ha successo, uno sfrontato successo. E, poi, che porta alle estreme conseguenze i metodi progettuali del primo Rem Koolhaas, privandoli delle argomentazioni disciplinari che, invece, ammantavano i discorsi dell’olandese. 138 / I /

Luigi Prestinenza Puglisi


Se si fa una speculazione edilizia tirando in ballo Le Corbusier e Mies van der Rohe, nessun critico batterà ciglio, se si fa riferimento solo agli interessi dei committenti, si grida allo scandalo. Un giorno qualcuno però dovrà pur mostrarci quali differenze, in termini etici, ci siano tra i metri cubi di Koolhaas e quelli di Big. P.S. Se volete il plauso non mostrate mai piacere in quello che fate e non dite mai, in una società che gode della sofferenza e dei finti no, che Yes is more.

Innovazione Il fatto che viviamo in una società che ha introiettato l’innovazione come valore fondante, comporta che non ha più senso parlare di avanguardia come eccezione. La sperimentazione è la regola. Viviamo in un periodo di avanguardie istituzionalizzate. In questa logica rientrano anche i passi indietro per resettare il procedere in avanti. Tradizionalisti e reazionari non lo sanno, ma anche loro fanno parte del gioco della sperimentazione continua. Come le deiezioni che fanno parte del metabolismo.

Insegnare Fu Olgivanna Lazović che nel 1928 si impossessò della vita di Frank Lloyd Wright. Ci voleva un osso duro per resistere ad un egocentrico che si riteneva il migliore architetto degli ultimi cinquecento anni e che si era mandato da solo un telegramma per complimentarsi che il suo Imperial Hotel non fosse caduto durante il terremoto di Tokyo. Lei era attrezzata per contenerlo. Una danzatrice serba montenegrina forgiata alla dura Il contro dizionario di architettura

/ I /

139


M

Macedonie e centrifugati / Maestri arrivabili / Maestro / Malevič / Marchette / Matti / McLuhan / Medioevo / Mente / Menzogna / Meraviglia / Meravigliare / Meridionali / Metafisica / Metafora / Metafora presa sul serio / Metafore e barzellette / Meteoropatico / Metodo / Michelangelo / Michelangelo e Kant / Michelucci / Mignolo alzato / Milano / Minimalismo patologico / Minimo / Miserabile aringa / Mobili / Moda / Moda e architettura / Modernità / Moderno / Modulo e ornamento / Mollino / Monumenti / Moralità / Moralità dell’arte amorale / Moretti / Morte / Movimento Moderno / Mulini / Mulino Bianco / Mutande di Prada

162

162 / A /

Luigi Prestinenza Puglisi


Macedonie e centrifugati Se il postmodernismo era arte della citazione, l’eclettismo di oggi è arte del riciclo e della trasformazione. La citazione conserva i pezzi separati come nelle macedonie, il riciclo prepara centrifugati dove ogni ingrediente scompare nel tutto. Va da sé che i centrifugati possono avere pochi ingredienti, anche uno solo. E che alcuni sono saporiti, altri meno.

Maestri arrivabili Ci sono Maestri inarrivabili e Maestri arrivabili. I mediocri scelgono i secondi così, realizzando anche opere molto modeste, possono sentirsi alla loro altezza.

Maestro Se qualcuno pensa che tu sia il suo Maestro vuol dire che non sei stato un buon Maestro.

Malevič Mi chiedo perché sia così rilassante guardare il mare. Forse perché è la distanza più lunga che possiamo abbracciare, quella in cui lo sguardo arriva sino alla linea dell’orizzonte senza essere disturbato da alcun impedimento. Qualcosa di simile credo caratterizzi gli spazi infiniti di Kazimir Malevič. Il contro dizionario di architettura

/ M /

163


Specchio e finestra Ci sono progettisti specchio e progettisti finestra. I primi ti aiutano a capire il tuo mondo interiore mostrandoti il loro, e così ti costringono alla concentrazione. I secondi ti fanno affacciare sul mondo, ti stimolano all’espansione.

Spiegazioni Coloro che vogliono giudicare un’architettura dai suoi contenuti pratici, nel caso migliore, sono come coloro che giudicano un romanzo o un film dalla trama. Nel caso peggiore, sono come coloro che spiegano le barzellette.

Standard La prima metà del Novecento è segnata da ideologie collettiviste: Adolf Hitler, Iosif Stalin, Benito Mussolini e la catena di montaggio di Henry Ford. La seconda dal mito della libertà individuale: da John Kennedy a Martin Luther King sino ai movimenti del Sessantotto. Nei primi del Novecento il sogno era una casa standardizzata, oggi un computer personalizzato. Questo cambiamento epocale è prodotto anche da una nuova arte: pop, concettuale, land, body... Pensateci: nella prima metà del ’900 si tracciano linee astratte con la precisione di Piet Mondrian, nella seconda metà del ’900 si abbandona il quadro stesso e si fa arte del proprio corpo. 252 / S /

Luigi Prestinenza Puglisi


Stati Generali Al prossimo che organizza gli Stati Generali di qualche cosa darò uno schiaffone. Due, se al posto di Conferenza, adopera la parola Lectio Magistralis.

Stazione di Afragola La stazione di Afragola di Zaha Hadid, come diversi altri suoi edifici, sembra un vestito troppo grande cucito addosso a un cliente minuto e dimesso. Forme avveniristiche che alludono alla società dei flussi e dei grandi numeri ma che sono utilizzate poco e restano vuote per la maggior parte del tempo. La montagna ospita un topolino.

Stella e Kiesler Friedrich Kiesler era alto più o meno un metro e cinquanta (se è vero che non raggiungeva i cinque feet) e aveva molto successo con le donne. Secondo Lucia Dlugoszewski, le faceva sentire uniche. Alle feste puntava sempre alla più bella e più alta. Aveva una moglie, Steffi, e una amante fissa, Lillian, con la quale si sposerà un anno e mezzo prima della morte. Ma, il suo cuore batteva per Stella, l’aiutante cinese. Racconta Buffie Johnson: “Veniva sotto il mio portico e... aveva bisogno di qualcuno che l’ascoltasse parlare di Stella, Stella, Stella”.

Il contro dizionario di architettura

/ S /

253


Virtuale Chi crede che il virtuale copi il reale, si dimentica che da sempre è il reale che copia il virtuale. Noi vogliamo apparire come le nostre idee, per quanto volgari possano essere. È la vendetta di Platone: Iperuranio first.

Virtualità È il presente che ti dà la chiave per capire il passato e mai viceversa. Prendiamo per esempio la scrittura su Facebook. Grazie al presente riesci a vedere che da sempre si scrive per ottenere dei like. Con la differenza che oggi i like li mettono le singole persone che ti leggono, mentre prima i like li cercavi da quella strana persona virtuale che è il genere umano. E, siccome il genere umano non parla, o lo facevi parlare attraverso i dati di vendita o, addirittura, te ne inventavi la reazione nella immaginazione. Il paradosso è che oggi, che siamo dominati dalla virtualità, parliamo con le persone reali e ieri, che eravamo dominati dalla realtà, parlavamo con le persone (l’umanità) virtuali. Insomma, i rapporti tra virtualità e realtà li capiamo meglio oggi che ieri, quando li subivamo, e sono molto più complessi di quello che vorrebbero gli intellettuali piagnoni che non sanno vivere il presente e rimpiangono sempre il passato.

Visioni Il Movimento Moderno si è affermato perché ha proposto una visione, anzi più visioni, della società. 280 / V /

Luigi Prestinenza Puglisi


Ha mostrato che si poteva e doveva vivere in modo diverso e come. Da tanto tempo gli architetti – soprattutto gli italiani – evitano di prefigurare il futuro. Non progettano né città né modi di vivere. Si sono messi a competere, quando va bene, con i tecnici rinunciando al loro ruolo. L’unità di abitazione di Marsiglia, casa Farnsworth, il Guggenheim di New York sono prima di tutto delle visioni. È solo su questo piano che l’architetto recupera credibilità e ruolo.

Vita Si dice che è l’opera che conta. Invece, a contare di più è la vita. Fateci caso, gli artisti che amiamo di più, li amiamo a causa della loro vita. E, difatti, ogni grande artista, anche se la sua vita non è granché, cerca di romanzarla per dare maggiore profondità e interesse al proprio lavoro.

Vita e metafora Tutta la vita è metafora, cioè scambio. Esistono metafore retoriche e fantasiose ( per esempio, chiamare un portiere di calcio Saracinesca) e metafore strutturali ( per esempio l’albero genealogico o la clessidra che attraverso spostamenti di granelli fa intravedere il tempo). Il segreto degli abili artisti o degli abili imbonitori è farti sembrare la metafora da loro creata come strutturale, anzi come l’essenza della cosa stessa. E, così, si crede che la Nuvola sia veramente una nuvola e il Bosco verticale sia veramente un bosco. Ciò vale per coloro che apprezzano e per i detrattori i Il contro dizionario di architettura

/ V /

281



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.