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Impaginazione Layout Raffaello Buccheri
Traduzioni Translations Anu Mirjami Tolonen
Immagine di copertina Image cover Corrado Beldì
Produzioni grafiche e ricerca iconografica Graphic material and iconographic research Quinzii Terna Architecture (Chiara Quinzii, Diego Terna, Francesca Robustelli, Fabio Samele, Jonathan Eriksson, Yağmur Ceren Atay, Alessandra Colombo, Weixi Yan)
Coordinamento progetto Project Coordinator "Milano Urban Center" Paola Velluto, Myriam Alice Lunghini
Stampato a Giugno 2024 Printed in June 2024 presso la tipografia by the typography PressUp, Nepi (VT)
LetteraVentidue Edizioni Srl
Via Luigi Spagna, 50P 96100 Siracusa, Italy
www.letteraventidue.com
Chiara Quinzii Diego Terna
Milan Unlocked
Lo spazio pubblico dopo la pandemia
Milan Unlocked
Public space after Pandemic
Milano Urban Center Series
di Simona Collarini
Prologue
2023, after the Pandemic
1. The research
Public space after Pandemic 2020, Milan Public Space. An in-progress atlas of everyone's space 2021, the post-pandemic city
The spatial effects of the pandemic Post-lockdown policies in public space
The Unexpected Effects in the City Milan Unlocked, a new extroverted research Actions
Conclusions
2. Dialogues
Introduction
Diego Deponte
Simona Collarini
Demetrio Scopelliti
Francesco Allemano, Thomas Giglio
Momoyo Kaijima
Manfredi Catella
Corrado Beldì
Alessandro Maggioni
Carlos Moreno
Pierfrancesco Maran
Indice
Collana Milano Urban Center
di Simona Collarini
Prologo
2023, passata la pandemia
1. La ricerca
Lo spazio pubblico dopo la pandemia
2020, Milano spazio pubblico. Un atlante in divenire dello spazio di tutti
2021, la città post-pandemica
Gli effetti spaziali della pandemia
Le politiche post-lockdown nello spazio pubblico
Gli effetti inaspettati nella città
Milan Unlocked, una nuova ricerca estroversa
Azioni
Conclusioni
2. Dialoghi
Introduzione
Diego Deponte
Simona Collarini
Demetrio Scopelliti
Francesco Allemano, Thomas Giglio
Momoyo Kaijima
Manfredi Catella
Corrado Beldì
Alessandro Maggioni
Carlos Moreno
Pierfrancesco Maran
3. Research tools
Surveys
A square / Piazza San Materno, Milan
A park / Parco Lambro, Milan
A street / Via Porpora, Milan
Questionnaire
A school
4. Post-pandemic policies
Introduction
Policies
Map of policies
Pop-up bike lanes
Pavement extensions
Slow streets
Pedestrianization
School streets
Play streets
Terraces
Local markets
15-minutes City
Other policies
Bibliography
Credits Acknowledgements
3. Strumenti di ricerca
Esplorazioni
Una piazza / Piazza San Materno, Milano
Un parco / Parco Lambro, Milano
Una strada / Via Porpora, Milano
Questionario
Una scuola
4. Politiche urbane post-pandemia
Introduzione
Politiche
Mappa delle politiche
Piste ciclabili temporanee
Allargamento dei marciapiedi
Strade a velocità limitata
Pedonalizzazioni
Strade scolastiche
Strade per il gioco
Dehors
Mercati locali
Città a 15 minuti
Altre politiche
Bibliografia
Crediti
Ringraziamenti
Prologue
2023, after the Pandemic
On September 24, 1977, the writer Philip K. Dick delivered a famous speech in Metz, in which he claimed to have experienced alternate worlds to the one we inhabit, an experience that in a certain way explains the author's predilection for novels in which universally known events are subverted, describing "alternate presents": Dick depicts them as "overlapping realities like so many transparent films" that are continuously transformed into the current reality by a Programmer-Reprogrammer, whom "we call God", outside of time, who can intervene not only in the present and future, but also in the past, modifying – improving – the present without us being aware of it.
«[...] if a worse reality can have occupied the space where our world now stands, then it is reasonable to assume that the process of reworking is not necessarily finished: this is not the best of all possible worlds, just as it is not the worst»1
On the morning of July 25, 2023, the inhabitants of Milan woke up to the news of a massacre of trees that had occurred overnight, with 5,426 trees fallen, broken, uprooted by the fury of an exceptional storm. The notes from the municipality barely managed to describe the violence of the event, which was most strongly felt in the images of the magnificent plane trees of the Milanese avenues lying on the ground, on smashed cars, on torn-down gates, in now unusable parks.
«Just after 4 am, a very violent storm hit Milan. Wind gusts at a speed of over 100 kilometres per hour, 40 mm of water in 10 minutes (as much as normally falls in a month). The consequences are extremely serious for the city: trees uprooted in all neighbourhoods, impassable roads, roofs torn off, cars crushed by trunks, schools unusable. A unique event in the history of Milan»2
A unique event that left the city with a mutilated green heritage; a city, perhaps, more aware of climate change, which makes weather conditions more extreme and imposes a general reflection and action to make
1. The quotations of the writer are from the speech held at Metz, and collected in the book edited by Lawrence Sutin and the Estate of Philip k. Dick, The Shifting Realities of Philip K. Dick. Selected Literary and Philosophical Writings, Pantheon, 1995.
Il 24 settembre 1977 lo scrittore Philip K. Dick pronuncia a Metz un famoso discorso nel quale afferma di aver avuto esperienza di mondi alternativi a quello nel quale ci troviamo, esperienza che in un certo modo spiega la predilezione dello scrittore per romanzi nei quali vengono sovvertiti gli eventi universalmente conosciuti, descrivendo dei «presenti alternativi»: Dick li descrive come «realtà sovrapposte come tante pellicole trasparenti» che vengono continuamente tramutate nella realtà in atto da un Programmatore-Riprogrammatore, che «noi chiamiamo Dio», al di fuori del tempo, che può intervenire non solo nel presente e nel futuro, ma anche nel passato, modificando – migliorandolo – il presente senza che noi riusciamo ad accorgercene.
«[…] se una realtà peggiore può aver un tempo occupato lo spazio in cui ora si trova il nostro mondo, allora è ragionevole ritenere che il processo di rimaneggiamento non sia necessariamente concluso: questo non è il migliore dei mondi possibili, così come non è il peggiore»1.
La mattina del 25 Luglio 2023, gli abitanti di Milano si svegliano con la notizia di una strage di alberi avvenuta nella notte, 5.426 alberi caduti, spezzati, sradicati dalla furia di un temporale eccezionale. Le note del Comune riescono a malapena a descrivere la violenza dell'evento, che si ritrova con più forza nelle immagini dei grandiosi platani dei viali milanesi a terra, sulle auto sfondate, sulle cancellate divelte, nei parchi ormai inagibili.
«Poco dopo le ore 4 del mattino, si è abbattuto su Milano un violentissimo temporale. Raffiche di vento a una velocità di oltre 100 chilometri orari, 40 mm d'acqua in 10 minuti (quanta ne cade normalmente in un mese). Le conseguenze sono gravissime per la città: alberi divelti in tutti i quartieri, strade inagibili, tetti scoperchiati, auto schiacciate dai tronchi, scuole inagibili. Un evento unico nella storia di Milano»2.
Un evento unico, che lascia la città con un patrimonio verde mutilato; una città, forse, più consapevole del cambiamento climatico, che rende più
1. Le citazioni dello scrittore sono tratte dal discorso tenuto a Metz e raccolte nel libro Se vi pare che questo mondo sia brutto, tradotto dall'inglese da Gianni Pannofino, Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano, 1999.
Partner architectural practice Atelier Bow-Wow Professor at ETH Zurich
QTA We deeply appreciate your practice, because, throughout your career, you have intertwined professional commissions, researches, publications and teaching. Within this vast experience, you have many times explored the concept of public space. Even in the small projects like private single houses you always work on a strong relation with the exterior. What is for you Public Space? Do you think the Pandemic has changed its perception or its physicality?
MK In Japanese traditional society, public space has been primarily associated with the spaces of temples or shrines, it can be conceived more as sort of Common Space, like some streets, precursor of shopping malls. These spaces emerged as places for gatherings en route to a temple or to a special destination. The development of Japanese roads served various purposes, in particular for travelling in a geographically elongated country. People needed to travel from city to city so Edo government established mile roads1 to traverse the entire nation.
I think some shopping malls can trace their origins to travelling on these mile roads, not only by merchants, but also including some load rights owners travelling from their homeland to central Edo (today Tokyo), bringing even hundreds of people, but also much smaller groups, travelling on foot.
In between these large cities there were small towns with hostels surrounded by spaces for merchants. This kind of space, therefore, has been originally sort of a basic shopping mall. This was what we can't define "public space": the roads developed
1. During the Edo Period (1603-1868), the Tokugawa shogunate established Five Main Roads (五 街道, Gokaidō) to facilitate travel to and from Edo Castle, the shōgun's headquarters in Edo. [...] The five roads had government-designated stations where official travelers could find lodging and transport services. [...] The starting point of the government roads was a zero-marker at Nihonbashi (Japan Bridge) in central Edo. From there, mounds were placed on both sides of the roads at one li intervals to the destinations. The mounds were called ichi-ri-zuka (一里塚, one-li mounds; a li was equal to 2.44 miles) The mounds were generally 9 feet high and 15 feet in diameter and planted with hackberry trees.
Dennis Kawaharada, Edo Roads: Gokaidō (Five Main Roads), from the blog Pacific Journeys: Home and Away (https://denniskawaharada.wordpress.com/edo-period-roads/).
Dialogo con Momoyo Kaijima
Partner dello studio Atelier Bow-Wow Professoressa all'ETH di Zurigo
QTA Apprezziamo profondamente il tuo lavoro perché, fin dall'inizio della tua carriera, hai intrecciato commissioni professionali, ricerche, pubblicazioni e insegnamento, e, all'interno di questa vasta esperienza, hai lavorato molte volte sul concetto di spazio pubblico: anche nei piccoli progetti di singole case private, osserviamo sempre una forte relazione con lo spazio esterno. Cos'è per te lo spazio pubblico? Pensi che la pandemia ne abbia cambiato la percezione o la fisicità?
MK Lo spazio pubblico tradizionale giapponese è stato principalmente legato agli spazi dei templi o dei santuari, può essere concepito più come uno "Spazio Comune", come alcune strade, precorritrici dei centri commerciali. Sono nati come luoghi per condividere un modo di avvicinarsi a un tempio o a un luogo speciale.
Utagawa Hiroshige, Sumo Match in the Precints of the Ekoin Temple, about 1847-52.
Utagawa Hiroshige, Combattimento Sumo nel circondario del Tempio Ekoin, 1847-52 ca.
Dialogue with Manfredi Catella
CEO and founder of COIMA SGR President of the Riccardo Catella Foundation
QTA In our book for Milano Urban Center, "Milan Public Space. An in-progress atlas of everyone's space", we have often noted one of the prominent characteristics of the city of Milan: the close collaboration and dialogue with private entities. In recent years, these private entities have frequently played a role not only in enhancing the architectural quality of buildings but also in shaping and managing the connected public spaces. Among the public spaces that have undoubtedly transformed the city are the streets, squares, and new green areas of Porta Nuova, where, through a public-private partnership with the Municipality of Milan, the Catella Foundation and COIMA are managing the new and important Parco BAM (Biblioteca degli Alberi Milano).
In this regard, we ask: What is public space for you, and specifically, what are the characteristics of Milanese public space in your opinion?
MC The theme of public space is and has always been a structural aspect in our approach to city development. It is a recurring theme from the urban strategy perspective, particularly in terms of our belief that the quality of a city is evident within the visual cone of people, at a limited height, ranging from ground level to 5-10 meters. The vast majority of what we see when in a city is, therefore, the ground level. Based on these simple considerations, we plan interventions by considering this void between buildings as public space, a fundamental element of the project. This void has a shape defined by the frame that delimits it, by the surrounding architectures, by its materiality, and by a characterizing use (which is different if the space is primarily used by cars, bicycles, children, or people with dogs): it is a space that needs to be designed, not a residual space resulting from a function considered primary and necessary or constructed as a random imprint of what happens around it. From the perspective of real estate development, it is not a leftover place; rather, it is an element in itself that requires specific design.
Dialogo con Manfredi Catella
CEO e fondatore di COIMA SGR Presidente di Fondazione Riccardo Catella
QTA Nel nostro libro per Milano Urban Center, Milano Spazio Pubblico. Un atlante in divenire dello spazio di tutti, abbiamo più volte notato come una delle caratteristiche salienti della città di Milano sia lo stretto legame di collaborazione e dialogo con i privati, i quali negli ultimi anni si sono fatti spesso promotori, non solo di un innalzamento della qualità progettuale degli edifici, ma anche degli spazi pubblici connessi e della loro gestione e manutenzione. Tra gli spazi pubblici che hanno sicuramente cambiato il volto della città ci sono le vie, le piazze e le nuove aree verdi di Porta Nuova in cui tra l'altro la Fondazione Catella e COIMA, attraverso una partnership pubblico-privata con il Comune di Milano, stanno curando la gestione del nuovo importante parco BAM – Biblioteca degli Alberi Milano.
Parco Biblioteca degli Alberi, 2003-18. Parco Biblioteca degli Alberi, 2003-18.
Surveys
A square / Piazza San Materno, Casoretto, Milan
7.20 The bus no. 62 turns into Via Mancinelli in the direction of Porta Romana.
Bus no. 55 crosses the square.
Shops open: newsagents', bakery Acqua e farine, the church (7 people inside).
Other 4 people enter the church.
A man running.
The porter at no. 12 takes out the organic, paper and plastic. Two people having slept on cardboards behind the flowerbeds in front of the oratory arrange their belongings and go away.
An announcement says: today funeral of don Antonio, 93 years old.
55 going to Loreto.
I order tea and custard brioche at the bakery (they have changed management two years ago).
55 going to Lambrate.
7.36 The light is full now, but the street lights are still on. An Amsa truck turns from Via Accademia into Via Casoretto. A woman running.
7.40 Kids going to school start to be seen. A man running. A woman running.
An electric 62 going to Porta Romana.
7.41 Street lights shut off.
Mirta trattoria opens the shutter.
7.47 In Via Accademia, Amsa collects the waste.
A person passes with a racing bike. Some kids go to school on their own, others, even older, with a parent.
Along the pavements, at every doorway, there are yellow plastic bags for waste and white bins for paper.
55 going to Loreto.
62 going to Porta Romana.
A man running.
Esplorazioni
Una piazza / Piazza San Materno, Casoretto, Milano
7:20 L'autobus 62 gira in via Mancinelli in direzione Porta Romana.
L'autobus 55 passa nella piazza.
Negozi aperti: l'edicola, il panificio Acqua e farine, la Chiesa (7 persone presenti al suo interno).
Entrano in chiesa altre 4 persone.
Un uomo corre.
Il portiere al civico 12 porta fuori l'umido, la carta e la plastica.
Due persone che hanno dormito sui cartoni dietro le aiuole davanti all'oratorio sistemano le loro cose e vanno via.
Un cartello dice: oggi alle 11 funerale don Antonio, anni 93.
55 direzione Loreto.
Ordino thè e brioche alla crema al panificio (hanno cambiato gestione due anni fa).
55 direzione Lambrate.
7:36 La luce è ormai piena, ma i lampioni sono ancora accesi.
Un camion dell'Amsa da via Accademia gira a destra in via Casoretto.
Una donna corre.
7:40 Si iniziano a vedere ragazzini dirigersi verso scuola.
Un uomo corre.
Una donna corre.
62 elettrica direzione Porta Romana.
7:41 Si spengono i lampioni.
La trattoria Mirta apre la serranda.
7:47 In via Accademia il camion dell'Amsa ritira la spazzatura.
Una persona passa su una bicicletta da corsa.
Alcuni ragazzini vanno soli a scuola, altri, anche più grandi, con un genitore.
Lungo i marciapiedi, a ogni portone, ci sono sacchi gialli della spazzatura e bidoni bianchi per la carta.
55 direzione Loreto.
62 direzione Porta Romana.
Un uomo corre.
55 direzione Cimitero di Lambrate.
Questionnaire
Among the research tools, the questionnaire has become a recognized method, often revealing its indispensability for a thorough understanding of people's needs, the unveiling of hidden potentials related to space usage, people's behaviours and more or less planned practices.
It is a tool that allows receiving and recognizing data, but at the same time, sharing reflections, informing citizens, involving them in research, studying the current situation and describing future scenarios.
Talking with people allows us to expand the availability of input, necessary for the project to become more welcoming, capable of receiving that degree of unpredictability that makes it alive and increases its quality.
The questionnaire of the Milan Unlocked research was carried out near a school, involving the parents of the students, with the idea that the school itself is, as Carlos Moreno says, the capital of the neighbourhood, that is the possible centre of the proximity city, imagining not only the centrality of instruction and sociality among the younger ones as a founding element of our society, but also its possible extension to all inhabitants of different age groups in the neighbourhoods.
We chose a school that we attend, in order to have a deeper knowledge of it and ease in communication.
It is a kindergarten in the Feltre neighbourhood in district III. It is therefore a school for children aged 3 to 6, in a historically well-planned and structured neighbourhood by the group coordinated by arch. Gino Pollini, composed of Luciano Baldessari (who drafted the project for the kindergarten), Giancarlo De Carlo, Ignazio Gardella, and Angelo Mangiarotti, constructed between 1957 and 1960.
The location of the school and the conformation of the neighbourhood are to be strongly considered in relation to the responses provided by citizens. It is indeed a neighbourhood with medium-high density (but with a decent typological and building variety), with a strong presence of green areas, represented not only by the Parco Lambro (one of the largest parks in Milan), but also by many other areas organically designed with buildings.
The kindergarten, as well as the nursery and elementary school, is located in the centre of a huge green courtyard enclosed by residential buildings and has its own large garden, part of the more general school project.
The neighbourhood is well served by the Udine metro station of the green line and by numerous bus lines that connect it not only to the city centre but also to neighbouring municipalities, such as Segrate.
Questionario
All'interno degli strumenti della ricerca, il questionario è ormai un metodo riconosciuto, che rivela spesso il suo essere indispensabile ai fini di una conoscenza approfondita delle necessità, dei bisogni, del disvelamento di potenzialità nascoste legate agli usi dello spazio, ai comportamenti delle persone, alle pratiche più o meno pianificate.
È uno strumento che permette di ricevere e riconoscere dei dati, ma, contemporaneamente, di condividere delle riflessioni, di informare i cittadini, coinvolgendoli nella ricerca, nello studio della situazione in atto, nella descrizione di immaginari futuri.
Parlare con le persone ci permette di allargare la disponibilità di input, necessaria affinché il progetto si renda più accogliente, capace di ricevere quel grado di imprevedibilità che lo rende vivo e ne aumenta la qualità.
Il questionario della ricerca Milan Unlocked è stato svolto nei pressi di una scuola, coinvolgendo i genitori degli alunni, con l'idea che la scuola stessa sia, come dice Carlos Moreno, la capitale del quartiere, ovvero il possibile centro della città di prossimità, immaginando non solo la centralità dell'istruzione e della socialità tra i più giovani come elemento fondante della nostra società, ma anche un suo possibile ampliamento a tutti gli abitanti di diverse fasce di età dei quartieri.
Abbiamo scelto una scuola che frequentiamo, in modo da averne una conoscenza più approfondita e una facilità nella comunicazione.
Si tratta di una scuola dell'infanzia nel quartiere Feltre nel municipio III. È dunque una scuola rivolta a bambini dai 3 ai 6 anni, in un quartiere storicamente ben progettato e strutturato dal gruppo coordinato dall'arch. Gino Pollini, composto da Luciano Baldessari (che ha redatto il progetto della scuola dell'infanzia), Giancarlo De Carlo, Ignazio Gardella e Angelo Mangiarotti, realizzato fra il 1957 e il 1960.
La posizione della scuola e la conformazione del quartiere sono da tenere in forte considerazione rispetto alle risposte fornite dai cittadini. Si tratta infatti di un quartiere a media alta densità (ma con una discreta varietà tipologica ed edilizia), con una forte presenza di aree verdi, rappresentate non solo dal parco Lambro (uno dei parchi più grandi di Milano), ma anche da molte altre aree progettate in maniera organica con gli edifici.
La scuola dell'infanzia, così come l'asilo nido e la scuola elementare, si trova al centro di una enorme corte verde racchiusa dagli edifici residenziali e possiede un suo vasto giardino, parte del più generale progetto scolastico.
Questionnaire A school
Questionario Una scuola
Gender
Donna Woman Uomo Man
18-25
25-35
35-45
45-55
> 55
Quartiere District (Feltre, Udine, Cimiano, Lambrate)
Con i mezzi pubblici (metropolitana, tram, autobus) By public transport (underground, tram, bus)
In automobile By car
Non frequentava ancora la scuola Not attending school yet Accompagnamento in macchina da parte della madre
Accompanied by car by mother
Piste ciclabili temporanee
Pop-up bike lanes
Allargamento dei marciapiedi Pavements extensions
Strade a velocità limitata Slow streets
Pedonalizzazioni Pedestrianization
Strade scolastiche
School streets
Strade per il gioco
Play streets
Dehors Terraces
Mercati locali Local markets
Città a 15 minuti 15-minutes City
Altre politiche Other policies
Mappa delle politiche Map of policies
Piste ciclabili temporanee Pop-up bike lanes
Allargamento dei marciapiedi Pavements extensions
Strade a velocità limitata Slow streets
Pedonalizzazioni Pedestrianisation
Strade scolastiche School streets
Strade per il gioco Play streets
Dehors Terraces
Mercati locali Local Markets
Città a 15 minuti 15-minute city
Altre politiche Other Policies
Bogotà
Medellin
Viña
Allargamento dei marciapiedi
Pavements extensions
Due to social distancing, shops allowed entry to only a few people at a time indoors, leading to long queues on pavements. With the "queue" becoming a new pavement user, many cities have temporarily expanded their pedestrian spaces as a strategy to enable social distancing among pedestrians in front of retail shops.
Pavements extensions are implemented in various ways, with movable elements, paint, or furnishings.
Buenos Aires, New York, London, Toronto, and Milan are examples of cities that carried out pavements extensions during the pandemic, while New Zealand implemented this strategy nationally, with dedicated funding. Washington DC temporarily extended pavements near retail shops in many locations, Montreal took measures to increase pavement widths within the so-called "health corridors," subsequently approving a plan to expand the project in a second phase.
Some cities, even before the pandemic, were implementing this policy: San Nicolas, Mexico, has been working since 2019 on the Placemaking Plan SNG2030, with tactical urbanism actions to create greater pedestrian safety. These measures were then used during the pandemic to support
A causa del distanziamento sociale, i negozi hanno consentito l'ingresso al chiuso solo a poche persone per volta e ciò ha portato alla presenza di lunghe file sui marciapiedi. Con la "coda" come nuovo utente del marciapiede, molte città hanno temporaneamente ampliato i propri spazi pedonali come strategia per consentire il distanziamento sociale tra i pedoni davanti ai negozi.
Le estensioni del marciapiedi vengono realizzate in vari modi, con elementi mobili, vernici o arredi.
Buenos Aires, New York, Londra, Toronto e Milano sono esempi di città che hanno operato estensioni dei marciapiedi durante la pandemia, mentre la Nuova Zelanda ha implementato questa strategia, ma su scala nazionale, con finanziamenti dedicati. Washington DC ha temporaneamente ampliato i marciapiedi vicino ai negozi al dettaglio in molte località, Montreal ha adottato misure di incremento della larghezza dei marciapiedi nei cosiddetti "corridoi sanitari", approvando poi un piano per espandere il progetto in una seconda fase.
Alcune città, già prima della pandemia, applicavano questa
1. Municipality of Milan, AMAT, Public Space. Design guidelines, Milan, 2021.
1. Comune di Milano, AMAT, Spazio Pubblico. Linee guida di progettazione, Milano, 2021.
2. Expansion of the pedestrian space, Corso Buenos Aires, Milan, 2023.
2. Ampliamento dello spazio pedonale, corso Buenos Aires, Milano, 2023.
3. UN-Habitat, widening of pavements in San Nicolás de los Garza, N.L. Mexico, 2021.
3. UN-Habitat, allargamento marciapiedi a San Nicolás de los Garza, N.L. Messico, 2021.
During the pandemic, outdoor dining areas or terraces have become a common feature of the street landscape in various cities around the world. The intention of this urban policy is to facilitate restaurants and other commercial activities to continue operating despite the heavy restrictions due to the COVID-19 pandemic, by adding outdoor spaces that help maintain physical distancing and improve ventilation compared to indoor spaces.
Terraces have proven to be an effective strategy to allow businesses to operate during restrictions and keep economic activity going, especially for businesses with small spaces or no outdoor areas.
In relation to this policy, cities have implemented various strategies, such as using spaces previously used as parking (parklets), wide pavements, green areas, or even, in some cases, closing entire stretches of street to vehicular traffic.
Milan, with the so-called "Coffee table Decree" (Council Resolution No. 13 of May 14, 2020), has doubled the outdoor areas related to bar/restaurant activities and created new pedestrian areas, which have then been made permanent.
New York launched the Open Restaurants program, allowing
I dehors sono diventati una caratteristica comune del paesaggio stradale durante la pandemia in diverse città del mondo: l'intento di questa politica urbana è di facilitare ristoranti e altre attività commerciali a continuare a operare nonostante le pesanti restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19, aggiungendo spazi esterni che aiutano a mantenere il distanziamento fisico e migliori condizioni di ventilazione rispetto allo spazio al chiuso.
I dehors si sono rivelati una strategia efficace per consentire alle attività ricettive di operare durante le restrizioni e mantenere l'attività economica aperta, soprattutto per quelle che possiedono spazi piccoli o che non dispongono di spazi esterni. In relazione a questa politica le città hanno applicato diverse strategie, come l'utilizzo di spazi precedentemente usati come parcheggi (parklet), ampi marciapiedi, aree verdi o addirittura, in alcuni casi, l'intero tratto stradale chiuso al traffico veicolare. Milano, con il cosiddetto "Decreto tavolini" (deliberazione consiliare n. 13 del 14 Maggio 2020), ha duplicato
3. Temporary terraces, Vancouver, Canada, 2020/21 (source City of Vancouver, QTA re-elaboration).
3. Dehors temporanei, Vancouver, Canada, 2020/21 (fonte City of Vancouver, rielaborazione QTA).
5. Lou Cartet-Dupuy-LeTrait de Lou, illustration for the guide to designing terraces. Une réforme des étalages et terrasses à Paris (A reform of exhibition spaces and terraces in Paris), Paris, France, 2021.
5. Lou Cartet-Dupuy-LeTrait de Lou, illustrazione per la guida alla progettazione dei dehors. Une réforme des étalages et terrasses à Paris (Una riforma degli spazi di esposizione e dei dehors a Parigi), Parigi, Francia, 2021.
2. Terrace in the parterre of Via Pacini, Milan, 2023.
2. Dehors nel parterre di via Pacini, Milano, 2023.
6. NYC's Temporary Open Restaurants Program, requirements for the design of terraces, New York, USA, 2020.
6. NYC's Temporary Open Restaurants Program (Programma Temporaneo Ristoranti Aperti), requisiti per la progettazione dei dehors, New York, USA, 2020.
Mercati locali Local markets
Farmers' and local markets spaces are important economic areas in the city, upon which many people rely in their daily lives, both economically and socially. Due to the pandemic, markets faced challenges with restrictions to avoid crowding and maintain physical distancing, making it difficult for many people to access genuine and affordable products.
This situation demanded creative ideas from professionals: digitization has been part of the solution, introducing a broader online presence, offering home delivery of various locally produced foods.
In Milan, home delivery logistics experienced a significant growth during the pandemic, but the city benefits from the historical presence of outdoor neighbourhood markets which, albeit restricted and greatly reduced in the number of stalls (for a long time, vendors of non-essential products couldn't display their goods), played a fundamental role from both an economic and social standpoint. Many local markets in the United States organized drive-in markets, where sellers line up to pack and deliver goods to a queue of cars. In Portland, larger parking lots in low-income neighbourhoods were transformed into local farmers' markets: the Come Thru Market
Gli spazi dei mercati agricoli e locali sono importanti spazi economici della città, su cui molte persone fanno affidamento nella loro vita quotidiana, sia economicamente che socialmente. A causa della pandemia, i mercati sono stati esposti alle criticità dei blocchi, per evitare affollamenti e rispettare la distanza fisica e ciò ha reso difficile l'accesso di molte persone a prodotti genuini e a buon prezzo. La situazione ha richiesto nuove idee creative da parte dei professionisti: la digitalizzazione è stata parte della soluzione, introducendo una presenza online più ampia, offrendo consegne a domicilio di vari alimenti prodotti localmente.
A Milano, la logistica delle consegne a domicilio ha subito una forte crescita durante la pandemia, ma la città gode della presenza storica di mercati rionali all'aperto che, pur contingentati e fortemente ridotti nel numero delle bancarelle (per molto tempo gli ambulanti di prodotti non strettamente necessari non potevano esporre i loro prodotti), hanno ricoperto un ruolo fondamentale da un punto di vista economico e sociale.
2. UN-Habitat's Block by Block, market in Dhaka, Bangladesh, 2020.
2. Block by Block UN-Habitat, mercato a Dhaka, Bangladesh, 2020.
4-5. Rythu Bazar in Indira Gandhi Municipal Stadium, Vijayawada, India, 2020.
4-5. Rythu Bazar nello stadio municipale Indira Gandhi, Vijayawada, India, 2020.
1. Open streets in the Isola district. Piazza Minniti (detail), Open Streets programme, Milan, 2020.
1. Strade aperte nel quartiere Isola. Piazza Minniti (dettaglio), programma Strade aperte, Milano, 2020.
3. Market in Via Osoppo, Milan, 2020. 3. Mercato di via Osoppo, Milano, 2020.
Città a 15 minuti 15-minutes City
The pandemic has made the needs of contemporary cities clearer and highlighted the importance of services and the quality of public space in neighbourhoods in everyday life.
The ville du 1/4 h, or 15-minutes City concept has been developed since 2016 by the scholar Carlos Moreno and works at the neighbourhood scale, aiming to make essential activities such as work, shops, healthcare, schools, cultural facilities, parks, sports, and leisure spaces accessible within a 15-minute walk or bike ride from home. The 15-minutes City is defined by four fundamental principles: density, proximity, diversity, and ubiquity. Improving quality of life and environmental impact are the two main objectives implemented in the concept of the 15-minutes City.
Alongside the 15-minutes City, administrations have worked on new models such as the Compact City, Car-free city, and Superblocks: in addition to Milan, cities like Paris (Le Paris du 1/4 Heure), Barcelona (Superilles), Melbourne (20-minutes neighbourhood), Ottawa (the 15-minutes neighbourhood), Bogotá (Barrios Vitales) are working on this policy for general urban development. Among the nations, Scotland (20-minutes neighbourhoods) and Sweden
La pandemia ha reso più chiare le necessità delle città contemporanee e mostrato l'importanza dei servizi e della qualità dello spazio pubblico dei quartieri nella quotidianità. La Ville du 1/4 h o il concetto di Città a 15 minuti è stato sviluppato, fin dal 2016, dallo studioso Carlos Moreno e lavora sulla scala del quartiere puntando a rendere accessibili vicino a casa, entro 15 minuti a piedi o in bicicletta, attività essenziali come lavoro, negozi, assistenza sanitaria, scuole, strutture culturali, parchi, sport e spazi per il tempo libero. La Città a 15 minuti è un concetto definito da quattro principi fondamentali: densità, prossimità, diversità e ubiquità. Il miglioramento della qualità della vita e l'impatto sull'ambiente sono i due obiettivi fondamentali implementati nel concetto della Città a 15 minuti. Insieme alla Città a 15 minuti, le amministrazioni hanno lavorato su nuovi modelli come la città compatta/Compact City, la città senza auto/ Car-free city e i Superblocchi/Superblocks: oltre a Milano, lavorano su questa politica, nell'ottica di un generale sviluppo urbano, Parigi (Le Paris du 1/4 Heure),
1. 15-minutes City, Municipality of Milan, AMAT, Public Space. Design Guidelines, 2021.
2. Neighbourhoods within 20 minutes, Melbourne Plan 2017-2025, Melbourne, Australia, 2017.
1. Città a 15 minuti, Comune di Milano, AMAT, Spazio Pubblico. Linee guida di progettazione, 2021.
2. Quartieri a 20 minuti, Piano per Melbourne 2017-2025, Melbourne, Australia, 2017.
3. The model neighbourhood of the 15-minutes City, Paris, France, 2022.
3. Il quartiere modello della Città a 15 minuti, Parigi, Francia, 2022.
La pandemia ha modificato il volto delle città, stravolgendone gli usi, trasformando i comportamenti, aprendo a nuove e originali forme di fruizione. Lo spazio pubblico è stato volano di questa trasformazione, territorio del possibile, spazio aperto a nuove potenzialità, accogliente nei confronti dei bisogni dei cittadini, catalizzatore di inediti fenomeni urbani: da simbolo della crisi a luogo di una possibile soluzione.
Il libro indaga i cambiamenti in atto nelle città, raccogliendo, anche attraverso dieci interviste ad esperti locali ed internazionali, punti di vista differenti, costruendosi come un grande dialogo, osservando e sollecitando una riflessione sugli usi degli spazi pubblici: propone, dunque, una forma di indagine verso una nuova visione della città, attraverso una osservazione profonda delle attività svolte nello spazio di tutti.
The pandemic modified the faces of cities, overturning their uses, transforming behaviours, opening up to new and original forms of enjoyment. Public space has been the driving force behind this transformation, a territory of possibilities, open space to new potentials, welcoming towards the needs of the citizens, a catalyst for unprecedented urban phenomena: from a symbol of crisis to a place of a possible solution.
The book investigates the ongoing changes in cities, gathering different points of view, also through ten interviews with local and international experts, constructing itself as an extensive dialogue, observing and prompting reflection on the uses of public spaces: therefore, it proposes a form of investigation towards a new vision of the city, through a deep observation of the activities in everyone’s space.