Gianluigi Mondaini
Paolo Bonvini
Giovanni Rocco Cellini
Gianluigi Mondaini
Paolo Bonvini
Giovanni Rocco Cellini
TEMI E RIFLESSIONI PER IL PROGETTO
STRATEGIE. Forme e spazi per una nuova scuola “hub di servizi e conoscenza”
Gianluigi Mondaini
SISTEMI. La città educante
Paolo Bonvini
POTENZIAMENTI. Dispositivi architettonici di interazione per le scuole
Giovanni Rocco Cellini
AMBIENTAZIONI. Un approccio olistico per trasformare gli spazi scolastici in ambienti di apprendimento attivo
Lorenzo Duranti
IMMAGINAZIONI. Attività partecipative di co-creazione a servizio della ricerca architettonica sulle scuole
Tommaso Sorichetti
SPERIMENTAZIONI METAPROGETTUALI PER LE SCUOLE DI UNA PICCOLA CITTÀ ITALIANA: IL CASO DI CIVITANOVA
MARCHE (MC)
a cura di Giovanni Rocco Cellini
Ripensare gli spazi delle scuole preesistenti: un inventario
Istituto Comprensivo “Via Regina Elena”
Istituto Comprensivo “Via Ugo Bassi”
Istituto Comprensivo “Via Tacito”
Istituto Comprensivo “Sant’Agostino”
Biografie
“hub di servizi e conoscenza”
Gianluigi Mondaini
>Tra i motivi che ancora ostacolano una reale innovazione degli spazi per la formazione c’è la mancanza di un vocabolario architettonico aggiornato e soprattutto condiviso tra i vari attori del processo, dagli artefici delle comunità scolastiche, dirigenti e insegnanti, ai progettisti e agli amministratori. Questi ultimi, siano loro tecnici dell’amministrazione pubblica o politici, come gli altri partner della filiera ideativa, oltre a facilitare costruzione o rigenerazione, devono essere consapevoli dell’urgenza di rinnovamento in questo delicato ambito che è lo spazio della formazione dei cittadini del futuro. La ricerca descritta nei testi che articolano questo libro è rivolta in particolare a questo tassello del processo e cercherà di condividere tra le parti, lavorando su un caso specifico, le possibili strategie di intervento, individuando e proponendo forme architettoniche capaci di relazione tra innovazione spaziale e innovazione didattica.
Il Rapporto sull’Edilizia Scolastica pubblicato nel 2020 dalla Fondazione Agnelli si conclude senza appello, «gli edifici scolastici italiani non sono più adeguati. Non lo sono da due punti di vista essenziali: come strutture fisiche e come spazi per una buona didattica, nel presente e nel futuro prossimo»1
Dall’Osservatorio Nazionale dell’Edilizia Scolastica del Paese si rileva che il dato dell’età media di costruzione delle nostre scuole è di circa 55 anni il che evidenzia la certa inadeguatezza, in primis, della forma dello spazio architettonico rispetto alle attuali necessità didattiche e a seguire delle datate caratteristiche tecnico-costruttive incapaci di far fronte agli attuali standard qualitativi del costruire. Si comprende facilmente la necessità di intervenire su questo ingente patrimonio (che sarebbe) dedicato alla formazione dei giovani studenti (e che di fatto è il luogo) dove passano gran parte del loro tempo in età evolutiva. Data l’involuzione demografica, molti edifici potrebbero essere abbattuti o sostituiti vista la loro attuale inadeguatezza spaziale e tecnica al compito per il quale furono immaginati, ma molti altri, quelli con verificabile
A una rapida introduzione del progetto di ricerca è seguito un gioco introduttivo utile a rendere meno formale l’aula e a mobilitare i corpi delle bambine e dei bambini per riattivare l’attenzione e soprattutto per far sperimentare la connessione tra movimento fisico nello spazio e attività cognitiva.
È stata posta una base teorica condivisa relativamente alle emozioni principali degli esseri umani. Con l’uso di un poster di forma esagonale creato per l’occasione, sono state spiegate le sei emozioni principali associate a un diverso colore (basi scientifiche per la scelta in Cowen, Eckman, Mellers, Plutchik), avendo cura di fare domande per far raccontare esempi, e in modo che fosse chiaro e univoco cosa si intendesse per ogni emozione. Le emozioni associate ai colori sono:
• gioia: giallo
• sorpresa: azzurro
• rabbia: rosso
• tristezza: indaco
• paura: verde
• disgusto: viola
Le sei emozioni associate ai colori. Cluster delle emozioni (Scuole Primarie a sinistra, Scuole Secondarie di I grado a destra) degli Istituti Comprensivi (dall’alto in basso): Via Regina Elena, Via Ugo Bassi, Via Tacito, Sant’Agostino
Temi e riflessioni per il progetto
a cura di Giovanni Rocco Cellini
4 ISTITUTI COMPRENSIVI 18 EDIFICI SCOLASTICI
I.C. VIA REGINA ELENA (E)
I.C. VIA UGO BASSI (B)
I.C. VIA TACITO (T)
I.C. SANT’AGOSTINO (A)
E1-E5
E2-E7 E3
E4-E6 E8
STRADA: ORIENTARE
INGRESSO: INVITARE
ATRIO: ACCOGLIERE
CORRIDOI: INTERFACCIARE
AULA MAGNA: RADUNARE
PALESTRA: MUOVERSI
REFETTORIO: RISTORARE
SCALE: CONNETTERE
BAGNI: SERVIRE
AULE: ACCOMODARE
LABORATORI: ESPLORARE
CORTILE: RESPIRARE
Istituto Comprensivo Via Ugo Bassi
Localizzazione: Via U. Bassi, 30
Anno di costruzione: 1982
Strategia urbana
Scuola
Edifici uso pubblico
Spazi attrezzati
Relazioni potenziali
Soglie vs Barriere
Spazi liberi potenziali
Risorse ambientali
Spazi da condividere
Mobilità dolce
1 Nuovi laboratori per la scuola e la città; 2 Connettivo per usi molteplici; RIPROGRAMMARE USI
INCREMENTARE SPAZI
3 Pensilina con nuovo blocco aule/laboratori/ sala polifunzionale per la cittadinanza; 4 Nuove aule;
POTENZIARE SETTING
5 Strumenti didattici per aule e laboratori; 6 Pavimentazione e attrezzature gioco all’aperto.
Dispositivi a-tipici è un libro di possibili azioni strategiche che il gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura dell’Università Politecnica delle Marche (responsabile scientifico Prof. Gianluigi Mondaini) ha redatto per offrire al Comune di Civitanova Marche (MC) un repertorio di idee utile ad eventuali futuri interventi di riqualificazione delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado diffuse nel suo territorio. Partendo da una ricognizione dello stato di fatto di tutti gli edifici preesistenti, nella loro consistenza fisica e nel loro rapporto urbano, l’indagine meta-progettuale si è sostanziata del coinvolgimento creativo degli attori protagonisti del mondo della scuola per recepirne desideri e istanze utili a ideare spazi a loro vicini, sia funzionalmente che emotivamente. Tali sollecitazioni sono state messe a sistema con le ragioni della disciplina del progetto a servizio della tipologia scolastica, tenendo conto delle più recenti forme didattiche e spazialità di scuole innovative.