Recupero, Valorizzazione, Manutenzione nei Centri Storici

Page 1


ISBN 978-88-6242-084-6 Prima edizione Italiana, Marzo 2013 © 2013, LetteraVentidue Edizioni Tutti i diritti riservati È vietata la riproduzione, anche parziale, effettuata con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l’autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto e opera ai danni della cultura. Gli autori rimangono a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare. Book design: Francesco Trovato (Officina22) LetteraVentidue Edizioni S.r.l. www.letteraventidue.com Via Luigi Spagna, 50 L 96100 Siracusa, Italia


Indice 9

Integrare i saperi, innovare le prassi Vittorio Fiore, Francesca Castagneto

13

CONSERVAZIONE, MANUTENZIONE E GESTIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI E DEI BENI ARCHITETTONICI

14

Conservazione, manutenzione e gestione degli spazi pubblici e dei beni architettonici Gabriella Caterina OBIETTIVO QUALITÀ: UNA POLITICA DI MANUTENZIONE E GESTIONE DEL COSTRUITO

18

Rivitalizzazione dei centri storici e progetto della conoscenza Cinzia Talamo

22

Processi gestionali della città storica tra specificità e necessità di strategie unitarie. L’esempio dell’accessibilità Maria Luisa Germanà

26

30

Manutenzione e gestione del patrimonio culturale delle aree cimiteriali sotterranee di Napoli. Monitoraggio ambientale delle catacombe di San Gennaro e San Gaudioso Claudia Ciocia, Maria Rita Pinto, Mariagabriella Pugliese, Carla Zambella Per un sistema di gestione integrata dell’area portuale di Napoli, Molo Angioino e piazza Municipio. Renè Bozzella

34

Gestione del sistema di drenaggio della città antica di Genova Ida Chiappe

38

Il centro storico di Siracusa: non solo Ortigia. Esperienza di studio sulla Borgata Santa Lucia Patrizia Carnazzo

42

La promozione della tutela attiva nei siti Unesco. Il paesaggio culturale della "costiera amalfitana" Teresa Napolitano

46

Recupero e conservazione: qualità e sostenibilità passano dalla gestione. Antonio Marsolo METODI E TECNICHE PER IL RECUPERO EDILIZIO E URBANO

50 54 58

62 66 70

Centro, espansione, zona produttiva: il borgo di Marzamemi. Complessità e caratteri identitari Fernanda Cantone, Luca Tringali Identità rivelata dalla trasformazione Vittorio Fiore, Fernanda Cantone Il rivelamento dell’identità di un paesaggio stratificato per uno sviluppo sostenibile Rita Valenti, Giuseppa Maniscalco Colore per conservare, mantenere e valorizzare. Pietro Zennaro Il colore come segno caratteriale del paesaggio Giacinto Taibi, Tiziana Patanè Le linee guida per la conservazione e riqualificazione delle finiture esterne e del colore degli edifici, nei centri storici e in contesti di valenza paesaggistica della Sardegna. Bruno Billeci, Maria Dessì


74

Manutenibilità e flessibilità impiantisitica nel recupero di beni architettonici Michele Di Sivo, Cristiana Cellucci

78

L’illuminazione artificiale per la valorizzazione dei contesti antichi nell’area mediterranea Santina Di Salvo

82

Progetto Si.S.Sy - Site Specific System e smart materials per la valorizzazione degli spazi pubblici e riqualificazione funzionale dei beni architettonici Katia Gasparini

86

Smart Shading. Finitura di facciata per la riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione degli involucri edilizi. Alessandro Premier

90

Elementi di connessione tra Green economy e una procedura di gestione degli edifici esistenti Cherubina Modaffari

94

Sperimentazione dell’applicabilità di Hypucem per il recupero edilizio: le coperture continue piane a verde. Sara Bianchi

SPERIMENTAZIONI VIRTUOSE 110

114 118 122

Linee guida per la valorizzazione del centro storico del comune di Coccaglio. Applicazione di metodologie di conoscenza innovative per il piano di gestione e Conservazione programmata Stefano Della Torre, Stefania Bossi, Andrea Paneroni, Anna Pianazza The cases of Villa Sant'Angelo and Fossa. (AQ) Piani di Ricostruzione post-sisma tra conservazione e rigenerazione urbana Caterina Carocci Criteri, norme e linee guida per gli interventi nei Piani di Ricostruzione Caterina Carocci, Maria Rosaria Vitale Qualità urbana ed equità sociale nel finanziamento della ricostruzione in Abruzzo.. Caterina Carocci, Salvatore Giuffrida, Filippo Gagliano

126

Il recupero e la messa in valore della città di Segovia Giorgio Faraci

130

Valorizzazione dell’identità storica delle aree artigianali e commerciali urbane. Il caso studio della “Città Bassa” di Napoli Stefania Oppido I beni culturali tra manutenzione e valorizzazione. Il caso della “Palazzina Cinese” a Palermo Fulvio Lanzarone

SICUREZZA E RECUPERO: UN BINOMIO STRATEGICO 98

Naro. Architetture nei luoghi del dissesto Giovanni Francesco Tuzzolino, Francesco Scrudato

134

102

Programmi operativi per il restauro post sismico di patrimoni monumentali Rita Fabbri

139

RIGENERAZIONE URBANA TRA INCLUSIONE E INNOVAZIONE SOCIALE

140

I processi e i problemi della rigenerazione urbana tra inclusione e innovazione Corrado Baldi

106

Analisi della Condizione Limite di Emergenza (CLE) ed individuazione di possibili priorità di intervento sul costruito storico. Prime valutazioni sul centro urbano di Ferrara. Marco Zuppiroli


142

Strategie di riconnessione Roberto Di Giulio DALLA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA ALLA RIQUALIFICAZIONE URBANA

146

Manutenzione del patrimonio residenziale pubblico storico: esperienze a confronto Riccardo Pollo, Lino Romanato

150

Mapeado de los Procesos de Innovación en las Barriadas Rocío Ortega de la Morena

154

La riqualificazione dell’involucro edilizio per la rigenerazione urbana Veronica Brustolon, Roberta De Monte

RIGENERAZIONE E CONTESTO ECONOMICO 182

RUOLO DEGLI EDIFICI PUBBLICI NELLA RIGENERAZIONE URBANA 186

La riqualificazione urbana ed il sistema stazione: nuove opportunità di inclusione ed innovazione sociale Donatella Diano

190

Nuovi spazi per istituzioni antiche nel centro storico di Palermo Luigi Failla

STRATEGIE PER LA RIGENERAZIONE URBANA 158

Scicli: conservazione, trasformazione e valorizzazione del “capitale territoriale”. Teresa Cannarozzo, Giuseppe Abbate

162

La riqualificazione tecnologica che crea spin-off Antonella Violano, Monica Cannaviello

166

Bellezza e capitale: il mercato immobiliare di Ortigia e la forma monetaria del valore architettonico Salvatore Giuffrida, Giovanna Ferluga, Laura Martorina

IL PUNTO DI VISTA DELLE SCIENZE SOCIO-ANTROPOLOGICHE 194

Scenari urbani meridionali e narrative interculturali Carlo Colloca

198

Il Patrimonio della città sostenibile nel Mediterraneo. Progetti sostenibili per il centro storico di Tunisi Irene Marotta

Killing the Chinatown Myth. Between urban planning Revolution and Ruban Siege in the Barcelona Raval Neighbourhood Miquel Fernández, Maribel Cadenas

202

170

Integrazione e valorizzazione del rudere archeologico nei contesti urbani storicizzati. Antonella Chiazza

Will the innovative city please stand up? Critics on urban innovation models outside and inside southern Italy Arturo Di Bella

206

174

Coperture in vetro come opportunità di rigenerazione urbana Annalisa Lanza Volpe

Building Social Capital to Foster Local Development: The Experience of Opening a HUB in Siracusa Maria Olivella Rizza

178

Installazioni site specific -temporanee e virtuali- come strategie di rigeneraione urbana Vittorio Fiore, Luca Ruzza


213

SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO TERRITORIALE INTEGRATO NEI CENTRI STORICI

242

METODI DI VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ URBANA 214

Rigenerazione urbana al Porto Piccolo di Siracusa: un modello WebGIS per la valutazione economico-qualitativa Salvatore Giuffrida, Giovanna Ferluga, Filippo Gagliano

Sostenibilita’ ambientale e valorizzazione dei siti di eccellenza: un inventario dei consumi e delle emissioni della costiera sorrentina. Filomena Borriello SMART CITY

246

Reinterpretare gli spazi di relazione come corridoi ad alta prestazione tecnologica: il caso di Guangzhou in Cina Rossella Franchino, Caterina Frettoloso, Francesca Muzzillo

250

Centri storici e Smart Town: i centri minori come laboratori di nuova residenzialità sostenibile Antonella Mamì

MODIFICAZIONE URBANA: LA FORMA E L’USO SOCIALE 218

Sperimentazioni progettuali e regole condivise per la sostenibilità e l'innovazione dei processi di trasformazione dei centri storici calabresi. Il caso Bivongi. Massimo Lauria, Maria Azzalin

222

Le risorse nascoste. Strategie di riqualificazione urbana a Truccazzano (MI) Anna Paola Canevari, Maria Fianchini

254

Centri storici e Smart Town: mobilità sostenibile e infrastrutture virtuali Valeria Scavone, Marina Sinatra, Sofia Venezia

226

Resilienza e sviluppo urbano. Nuovi scenari per l’integrazione multi-culturale Katia Fabbricatti

258

Un modello interrelato per lo sviluppo turistico sostenibile di siti stratificati Giacinto Taibi, Rita Valenti, Massimo D’Aiello

262

Tecno-efficienza nella smart rigenerazione urbana Consiglia Mocerino

266

Una rigenerazione smart per i centri storici: da Smart Cities a Smart Heritage Starlight Vattano

270

Sostenibilità ambientale e regolamenti edilizi Francesco Palazzo

GESTIONE DELLE RISORSE 230

Recupero sostenibile nel centro storico di Petralia Soprana: strategie per il retrofit energetico. Simona Colajanni

234

Conservazione e miglioramento energetico negli edifici storici: studi ed analisi preliminari sul quartiere Monte a Piazza Armerina. Maria Rosaria Vitale, Angela Maria Savia

238

Riequilibrare i processi dissipativi degli antichi spazi di fruizione collettiva: risorse fragili e potenzialità latenti Serena Viola


IL PUNTO DI VISTA DELLE SCIENZE SOCIO-ANTROPOLOGICHE 274

Tales from the olive groves: the politics of communicating spatial identity, enterpreneurship, enpowerment and preserving cultural heritage trough experiential tourism for local olive growess during harvest time in Sant’Elia, Fiumerapido, Italy Charmaine Kaimikaua, Liza Salvatore

IL PUNTO DI VISTA DELLE SCIENZE SOCIO-ANTROPOLOGICHE 308

The Royal Opera House in Malta: from Ruin towards a new reality Konrad Buhagiar, Guillaume Dreyfuss, Maria Mifsud

314

Heritage politics and the governance of the abject in the centro storico of Naples Nick Dines È qui la festa! Identità locale e politiche di sviluppo in una comunità del Val di Noto Alessandro Lutri

278

Between nightlife and depopulation: the historical center of Catania. A case study Anna La Bruna

318

280

Pratiche e rappresentazioni dello spazio nel quartiere San Berillo a Catania. Un progetto di mappatura urbana. Vincenzo Luca Lo Re

320

287

PATRIMONIALIZZAZIONE E COSTRUZIONE SOCIALE DELLA LOCALITÀ NEI CENTRI STORICI DEL MEDITERRANEO

288

Patrimonializzazione e governance neoliberista Bernardino Palumbo

292

Sostenibilità e strategie di fruizione per il recupero del Patrimonio culturale nelle aree del Mediterraneo Maria Rita Pinto APPROCCI A CONFRONTO

296

Recupero e gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata: il caso del castello mediceo di Ottaviano Stefania De Medici

300

Strategie di valorizzazione del patrimonio culturale: il partenariato pubblico-privato Carla Senia

304

La valorizzazione di immobili pubblici ad alto pregio Flavia Leone

GLI AUTORI


Photo Š Andrea Ulivi

8

Obiettivo qualitĂ una politica di manutenzione e gestione del costruito


Integrare i saperi, innovare le prassi Vittorio Fiore Francesca Castagneto

Il Laboratorio ManUrba del DARC di Catania conduce una costante attività di ricerca che trova nella didattica delle Tecnologie del Recupero e della Riqualificazione e Manutenzione un fertile e cospicuo campo di sperimentazione e verifica. Il tema del Recupero dei Centri Storici, tanto imponente in Italia, pone ancora molteplici aspetti da sviluppare ed indagare specialmente in relazione alla fragilità del territorio dal punto di vista sismico ed idrogeologico che periodicamente pone le amministrazioni pubbliche ed il governo dello Stato a fronteggiare situazioni di emergenza. In queste occasioni chi studia da anni il tema della salvaguardia, della conservazione, del riuso e della manutenzione alle diverse scale, percepisce la lontananza tra il mondo della ricerca e quello dell’operatività, nonché le difficoltà di trasferire e mettere a disposizione di chi governa e gestisce non tanto soluzioni tecniche, quanto le tecnologie, i processi di gestione che la politica della trasmissione al futuro del patrimonio ereditato presuppone. In questo contesto culturale abbiamo voluto raccogliere le esperienze degli ultimi anni portate avanti dalle scuole di Architettura per aprire un tavolo di confronto, quasi un osservatorio della ricerca che oggi si continua a sviluppare alla luce delle innovazioni che caratterizzano le possibilità operative e relazionali. Una prima riflessione vuole soffermarsi sull’arricchimento del lessico caratteristico alle pratiche del recupero; le nuove parole: rigenerare, valorizzare, si sono affiancate a riqualificazione, riuso, manutenzione per indicare il coinvolgimento di altre discipline quali la sociologia, l’economia, le scienze antropologiche, alle quali si è sempre guardato come sponda culturale con cui collaborare, spinti dalla convinzione che il progetto dovesse esprimere livelli di appropriatezza, non solo tecnologica, ma di soddisfacimento sociale. «Le città, diventate il luogo delle tensioni, dove i problemi dei cittadini producono un modello di sviluppo non controllato, creano un progressivo incremento della distanza tra città e bisogni della società, distanza che determina abbandono e degrado»1. Recuperare diviene la via da percorrere per contrastare l’abbandono fisico di parti della città storica, per restituire ai cittadini la proprietà intellettuale del passato della comunità, nella convinzione che solo coinvolgimento e partecipazione dal basso possano contribuire ad un esito efficace della strategia. Rigenerare: tra le molte definizioni e gli usi figurati del termine, il riferimento al ‘formarsi di nuovo, riprodursi’, ‘restituire una precedente condizione di dignità, gloria, grandezza’, ‘restituire proprietà originarie’ costruisce un ambito concettuale ricco di molte suggestioni che possono trovare riscontri operativi e fornire ausili di metodo per il progetto alle diverse scale. Operando su ciò che ci è pervenuto, attraverso il sovrapporsi delle culture e dei processi trasformativi a velocità variabile, la rigenerazione urbana, intesa come ri-produzione, evoca un legame con visioni organiciste e indica la strada che dovrebbe condurre ad una nuova fase di vita, nuova in quanto l’uso e il ruolo degli edifici, e delle parti urbane cui essi appartengono, non può che essere lo specchio della relazione fra l’uso sociale e la forma, costruita per mezzo dell’architettura. Nella rigenerazione è implicito il concetto di continuità, in associazione a quello di innovazione; nel prolungare la vita di una cosa si assume la responsabilità di attribuzione o ri-attribuzione di valori che, anche se apparentemente offuscati, racchiudono significati che la comunità custodisce o di cui può riappropriarsi. Dare nuova vita, in questo senso, significa attualizzare le qualità di una città o di una sua parte: «Rigenerare significa far rinascere a nuova vita, rigenerare la città significa ripristinare la sua urbanità, cioè quella qualità della vita urbana e quelle relazioni sociali che definiscono la città in quanto entità fisica e sociale coesa e richiedono di essere ricostituite, poiché sono oggi logorate o impoverite»2. Rigenerazione come «riconnessione, ovvero ricostruzione di una relazione cruciale per la qua-

Vittorio Fiore, Francesca Castagneto

9


Photo Š Andrea Ulivi


Conservazione, manutenzione e gestione degli spazi pubblici e dei beni architettonici Conservation, maintenance and management of the public spaces and the architectonic assets.

Rivalutare i centri storici, riutilizzare l’ambiente costruito ormai obsoleto, ma disponibile a ricevere tecnologie appropriate per rispondere alle esigenze del vivere contemporaneo, ri-localizzare le risorse materiali, culturali e relazionali specifiche di un luogo, sono azioni di cura della città, di mantenimento in efficienza dell’esistente e di corretta gestione del territorio. Recentemente Salvatore Settis ha affermato che: «La cultura urbanistica, il più delle volte senz’anima, che da anni sacrifica il territorio e l’ambiente a speculatori che si muovono seguendo il proprio profitto, consegna i centri storici e il patrimonio architettonico di antica struttura all’abbandono e al degrado, consuma le campagne e cementifica ogni spazio disponibile per lo sviluppo disordinato della città, ha reso il paesaggio il grande malato d’Italia». Le conseguenze dannose sulla qualità di questo bene comune e sulla qualità della vita rendono urgente l’inversione di rotta, una rivoluzione a tutela dei luoghi in cui si vive e dei valori etici, civili e sociali ad essi associati. Si vuole, in questa prospettiva, ragionare intorno ai metodi e alle prassi per il miglioramento dell’esistente, azioni virtuose ispirate dalle specificità dei beni su cui si opera e messe in atto per garantire una crescita che punti sulla qualità e non sulla quantità: non occorrono nuove case, non occorre distruggere altro territorio; esistono tanti spazi pubblici da riqualificare, tanti beni architettonici da recuperare; e si richiede uno sforzo enorme per rendere energeticamente efficiente ciò che esiste. To revalue the historical centres, to re-use the built environment by now obsolete, but available to receive appropriate technologies in order to answer the requests of modern life, re-localizing the material, cultural resources and relational detailed lists of a placet, are actions of cure of the city, maintenance in efficiency of the existing and of corrected management of the territory. Recently Salvatore Settis has asserted that: «The town-planning culture, often carried out for the most part without soul, that sacrifices the territory and the environment to speculators that stir following his own profit from years, delivery the historical centres and the architectural patrimony of ancient structure to the abandonment and degrade, it consumes the countries and cemented every available space for the messy development of the city, it has made the landscape the great sick of Italy». The harmful consequences on the quality of this common good and on the quality of life calls for a turnabout, a revolution to protect the places in which we live and their ethical, civil and social values. From this point of view, we want to reason about the methods and the routines for the improvement of historical centres; a virtuous action inspired by the specificities of the goods on which we operate. This kind of strategy is carried out to guarantee a growth that favours the quality instead the quantity: new houses are not needed, it‘s not necessary to destroy other territory; so many public spaces exist to retrain, so many architectural goods to be recovered; and for an enormous effort is asked for energetically making efficient what it exists. (Francesca Castagneto e Patrizia Carnazzo)

13


Photo Š Andrea Ulivi


Rigenerazione urbana tra inclusione e innovazione sociale Urban regeneration between social inclusion and social innovation

Dal 1990 la Commissione europea ha cominciato a promuovere politiche di rigenerazione urbana attraverso il Green Paper on the Urban Environment. Questo documento programmatico indicava come prioritari i seguenti obiettivi: il miglioramento dell’ambiente urbano, il riuso delle aree abbandonate a seguito dei processi di deindustrializzazione e la limitazione della diffusione urbana. Tali obiettivi hanno inciso sulla progettazione della città storica, ponendo interrogativi relativamente al coinvolgimento del passato urbano in una visione strategica del presente e del futuro. Riflettere sulla rigenerazione dei centri storici significa interrogarsi sul ripristino della qualità della vita urbana e sulle relazioni sociali che vi hanno luogo. I centri storici, in quanto entità fisiche e sociali, richiedono di essere ricostituiti garantendo la conservazione del senso dell’abitare, oltreché della consistenza materiale. Non si può, ad esempio, trascurare la trasformazione in chiave multiculturale che li sta caratterizzando, in particolar modo nelle città del Mediterraneo. Si sono così delineate, negli ultimi vent’anni, politiche e pratiche di rigenerazione urbana che aspirano a produrre innovazione sociale e culturale, e non solo manutenzione/recupero urbanistico e crescita economica. Tali programmi si basano sulla necessità di costruire alleanze e partenariati tra gli attori locali, al fine di mobilitare risorse per lo sviluppo in un quadro di mezzi limitati e crescenti domande, mirando ad un progetto di rigenerazione integrata. L’interazione stabile tra gli attori locali dovrebbe consentire di sviluppare una base comune di conoscenza e comprensione delle dinamiche che determinano l’esclusione sociale, in modo che sia possibile porvi rimedio. L’interazione, infatti, potrebbe favorire la costruzione di un clima di maggiore fiducia tra cittadini, amministratori locali e progettisti/esperti, nonché una migliore comprensione dei problemi, aumentando l’efficacia dell’azione rigenerativa. Since 1990, with the Green Paper on the Urban Environment, the EC has been enhancing urban regeneration policies. Urban environment improvement, limitation of urban expansion, and reuse of the deindustrialised areas were among the main EC targets. The regeneration of historical cities was also affected in view of a strategic urban development rooted in its history, which has an impact on social relations and quality of life. A new trend of policies and practises of urban regeneration has been launched, whose inspiring criteria are not only economic development and urban maintenance but also social innovation and culture. These aspects are increasingly important in the multicultural structure of contemporary cities. In a scenario dominated by growing needs and decreasing resources, stable partnerships and alliances between local stakeholders are crucial also in view of a deeper understanding of the dynamics which pave the way to social exclusion and the provision of appropriate counteracting policies. Social exclusion is not a phenomenon limited to ethnic groups but can also affect local social groups (for example, young people are often marginalised with respect to the decision process of social, cultural, and political life in urban areas). In an integrated regeneration approach trust degree between citizens, architects and local administrators can be expected to augment with positive effects on the technical solutions adopted and on economic and social development. (Mara Benadusi, Carlo Colloca e Maria Olivella Rizza)

139


Photo Š Andrea Ulivi


Sostenibilità e sviluppo territoriale integrato nei centri storici Sustainability and integrated development in Mediterranean urban centres

Connesso al tema della rigenerazione urbana è quello dello sviluppo sostenibile di un territorio. Quando si ragiona in termini di sostenibilità (ambientale, sociale, economica) occorre soffermarsi sulle criticità che il processo di rigenerazione dei centri storici può innescare nel Mediterraneo. Dal punto di vista spaziale, i grandi progetti di rinnovo urbano hanno accelerato il processo di frammentazione, invece di contrastarlo. In alcuni casi, gli investimenti concentrati nei centri storici hanno portato alla penalizzazione di aree della città più periferiche. In altri casi, invece, sono stati i centri storici a venire marginalizzati; ad esempio in assenza di investimenti all’insegna della mobilità sostenibile (quali bike sharing, car sharing, car pooling, etc.). I nuovi “distretti della cultura” cercano di produrre incrementi di valore anche nelle aree circostanti il centro storico. Sono, infatti, animati dall’idea che anche le aree di degrado possano assumere una nuova centralità in ambito urbano. Un rischio, però, è che la rigenerazione generi un processo di espulsione degli abitanti a basso reddito dal centro storico, anche per effetto dell’ingresso di nuove tipologie di popolazione a reddito più elevato. Invece di benefici distribuiti all’intera comunità locale, si rischia di produrre utili limitati ai soli proprietari immobiliari. Occorre, quindi, soffermarsi sul requisito di centralità come fattore dinamico, che i centri storici devono recuperare nell’ottica di una riflessione più complessa sul futuro della città. Uno sviluppo alternativo, infatti, non comporta soltanto il miglioramento delle condizioni materiali, ma anche e soprattutto l’ampliamento della partecipazione sociale e politica di residenti e city users. D’altro canto, non si possono immaginare centri storici sostenibili se la progettazione non si caratterizza per una maggiore “riflessività”, ovvero una maggiore attenzione per i destinatari della progettazione – le persone ed il loro vissuto quotidiano – attraverso una sinergia fra urbanisti, amministratori locali, sociologi e antropologi. Urban regeneration cannot be in conflict with environmental, social and economic sustainability. Sometimes urban renovation of historical centres has been obtained through big interventions. As a result, peripheries have been further marginalized or historical centres fragmented instead of been unified. Other kinds of interventions have discouraged sustainable mobility (bike sharing, car sharing, car pooling, etc.) and marginalised historical centres. That in particular has happened when the culture districts have been considered the main engine of value production. Other undesirable effects of big renovation investments on historical centres have been the unequal distribution of the renovation’s benefits: low income residents have been often progressively expelled and the advantages have been monopolised by real estate owners. Renovation planning policies must take into consideration not only the improvement of material conditions for residents and city users but also the effects on the residents’ political and social participation. Planning policies have to be co-designed by urban designers, local political authorities, sociologists and anthropologists to encourage participatory methods. (Mara Benadusi, Carlo Colloca e Maria Olivella Rizza)

213


Photo Š Andrea Ulivi


Patrimonializzazione e costruzione sociale della località nei centri storici del Mediterraneo

Patrimonialization and the social construction of historic urban centers in the Mediterranean

Il tema del marketing turistico applicato alla città antica nel Mediterraneo è strettamente legato alle politiche di patrimonializzazione su scala urbana. La tematica, infatti, invita a una riflessione sui discorsi e le attività di produzione culturale attraverso cui luoghi, persone, “tradizioni” vengono plasmati e trasformati per essere protetti, esibiti e valorizzati nei centri storici. Quali connessioni esistono tra processi di patrimonializzazione e progetti di rigenerazione urbana nel Mediterraneo? Manutenzione, valorizzazione e recupero comportano un’opera di selezione degli oggetti/luoghi/persone da preservare o rigenerare, e una conseguente enfatizzazione del loro valore economico, politico, sociale. In gioco non è solo un lavoro di tipo urbanistico. Nell’organizzazione e sviluppo dei nuovi assetti urbani si attivano politiche di rilancio del locale che esprimono livelli di identificazione diversi: politico-istituzionali, tecnico-specialistici, civico-associazionistici, devozionali, orientati al business oppure influenzati dai media. I discorsi e le prassi politiche si interfacciano con i saperi e le tecnicalità degli esperti. I cittadini a loro volta mettono in atto processi di identificazione rispetto a tali pratiche e saperi, e alle politiche che li informano e rendono pensabili. A volte, per contrastare lo sforzo di quanti partecipano alla costruzione sociale del patrimonio urbano, possono attivarsi azioni anti-egemoniche di resistenza alla patrimonializzazione. Le élites culturali si trovano nel mezzo di questo intreccio, e a loro volta sono portatrici di interessi sociali specifici; così come lo sono gli organi di stampa e più largamente mass-mediali. I processi di patrimonializzazione nei centri storici del Mediterraneo danno adito a dinamiche sociali complesse che, vanno indagate e restituite nella loro processualità e multi-dimensionalità. What connections exist between patrimonialization processes and urban regeneration projects in Mediterranean historic centers? Our interest in this call for papers is to stimulate the debate and critical thinking on discourses and practices of cultural production through which places, people, "traditions" are publically molded and transformed on an urban scale. Cultural heritage conservation, in fact, involves an effort to select objects/sites/people to preserve or regenerate, and a consequent emphasis on their economic, political, social value. Regeneration of historic centers is not only a matter of physical and infrastructural maintenance and recovery. The organization and development of new urban settings in the Mediterranean activate revitalization policies of “locality” which express different levels of identification: political and institutional, as well as technical and specialist; civic, devotional, as well as media and business oriented. Political discourses and practices interface with experts’ knowledge and technicalities. Citizens, in turn, react to patrimonialization policies. They are not passive recipients, they can actively incorporate or refuse the political and symbolic dimensions of these processes. Sometimes, for instance, in order to counter the social construction of urban heritage, civil society organizations and other interest groups engage in anti-hegemonic actions of resistance. With their specific social interests, cultural elites may be in the middle of this “arena”, just like the press and large media companies. The construction of cultural heritage, in fact, is a source of social tensions where identity-based conflicts come to light. The “governmental rationality” implicit in these policies should be also taken into deep consideration. In other words, the dynamics of patrimonialization in Mediterranean historic centers must be investigated in their relationality, processuality and multi-dimensionality. (Mara Benadusi, Carlo Colloca e Maria Olivella Rizza)

287


Gli autori

Giuseppe Abbate, Ricercatore di Urbanistica, Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura giuseppe.abbate@unipa.it

Maribel Cadenas Álvarez, architect speciality in urban planning by the University of Seville (ETSA) and Degree in Social and Cultural Anthropology at the Autonomous University of Barcelona.

Maria Azzalin, dottore di Ricerca in Tecnologia dell'Architettura, Università Mediterranea di Reggio Calabria Dipartimento di Architettura e Territorio DArTe maria.azzalin@unirc.it

Anna Paola Canevari, ricercatore, Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DAStU, Politecnico di Milano annapaola.canevari@polimi.it

Corrado Baldi, professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano corrado.baldi@polimi.it

Teresa Cannarozzo, professore ordinario, Urbanistica, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo, teresa.cannarozzo@unipa.it

Sara Bianchi, dottoranda in Recupero Edilizio ed Ambientale Università Federico II di Napoli, Dipartimento di Configurazione ed Attuazione dell’Architettura sarabianchi@libero.it Bruno Billeci, ricercatore, Restauro, Università degli Studi di Sassari bbilleci@uniss.it Filomena Borriello, dottoranda in Metodi di Valutazione per la Conservazione Integrata, Recupero, Manutenzione e Gestione del Patrimonio Architettonico, Urbano ed Ambientale, Universita' di Napoli Federico II filomenaborriello@alice.it Stefania Bossi, assegnista PhD, Dipartimento ABC (Architecture, Built environment and Construction engineering) Politecnico di Milano stefania.bossi@polimi.it Renè Bozzella, dottorando in Metodi di Valutazione per la Conservazione Integrata, Recupero, Manutenzione e Gestione del Patrimonio Architettonico, Urbano ed Ambientale XXVI ciclo Università degli Studi Federico II di Napoli; renebozzella@alice.it Veronica Brustolon Collaboratore alla didattica, Politecnico di Milano, Polo di Mantova; Università IUAV di Venezia veronixarch@hotmail.com Konrad Buhagiar, founding partner of Architecture Project and Senior Visiting Lecturer at the University of Malta. He is co-editor of The Founding Myths of Architecture (Black Dog Publishing/ Artifice).

320

Fernanda Cantone, ricercatore, Tecnologia dell’Architettura, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Catania, Laboratorio ManUrba, DARC fernandacantone@alice.it Monica Cannaviello, dottore di ricerca in Tecnologie dell'architettura e dell'ambiente, Seconda Università degli Studi di Napoli monica.cannaviello@virgilio.it Patrizia Carnazzo, dottore di ricerca in Tecnologia dell’Architettura, Dipartimento di Architettura, Laboratorio ManUrba, Università degli Studi di Catania, , patriziacarnazzo@tiscali.it Caterina Carocci, ricercatore, Restauro, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Catania c.carocci@unict.it Francesca Castagneto professore associato, Tecnologia dell’Architettura, Università degli Studi di Catania, Laboratorio ManUrba, Dipartimento di Architettura f.castagneto@unict.it.it Gabriella Caterina, professore ordinario, Tecnologia dell’Architettura, Università di Napoli Federico II caterina@unina.it Cristiana Cellucci, dottoranda in Progettazione ed Ingegneria del Sottosuolo e dell’Ambiente Costruito, Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti e Pescara c.cellucci@unich.it, cristiana.cellucci@gmail.com Antonella Chiazza, dottoranda in Recupero dei Contesti Antichi e Processi Innovativi nell’Architettura, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo. antonella.chiazza@tin.it


Ida Chiappe, dottoranda in Recupero Edilizio e Ambientale, Università degli Studi di Napoli Federico II, Specializzanda in Beni Architettonici e del Paesaggio, Università degli Studi di Genova ida@arch.unige.it, idachiappe@libero.it Claudia Ciocia, dottore di Ricerca in Recupero Edilizio ed Ambientale, Dipartimento di Architettura, Università di Napoli Federico II claudia.ciocia@gmail.com Simona Colajanni, professore associato, Architettura Tecnica, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo, simona.colajanni@unipa.it Carlo Colloca, ricercatore Sociologia dell’Ambiente e del Territorio, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università degli Studi di Catania, componente del Consiglio Scientifico della Sezione di Sociologia del Territorio dell’Associazione Italiana di Sociologia carlo.colloca@unict.it Massimo D’Aiello, architetto max.daiello@gmail.com Stefano Della Torre, professore ordinario, Dipartimento ABC (Architecture, Built environment and Construction engineering) Politecnico di Milano stefano.dellatorre@polmi.it Stefania De Medici, ricercatore, Tecnologia dell’Architettura, Università degli Studi di Catania, Laboratorio ManUrba, DARC Dipartimento di Architettura sdemedi@unict.it Roberta De Monte, Collaboratore alla didattica, Università IUAV di Venezia roberta_de_monte@hotmail.it Maria Dessì, Dottoranda, Laboratorio LACHE (Analisi e conservazione del Patrimonio Culturale) Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, Alghero, Università degli studi di Sassari, maria_dessi@tiscali.it, mdessi@uniss.it Donatella Diano, dottore di Ricerca in Recupero Edilizio ed Ambientale, Università degli Studi di Napoli Federico II dodiano@unina.it

Arturo Di Bella, dottore di ricerca in Geografia Culturale, docente di Geografia Sociale, assegnista di ricerca in Geografia Politica ed Economica, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università degli Studi di Catania arturo.dibella@unict.it Roberto Di Giulio, professore ordinario, Tecnologia dell’Architettura, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Ferrara dgr@unife.it Nick Dines, Lecturer in Migration Studies, Roma Tre University & Adjunct Assistant Professor in Sociology, John Cabot University, Rome nikdines@hotmail.com Santina Di Salvo Assegnista di ricerca, Dipartimento di Architettura, Università di Palermo santina.disalvo@unipa.it Michele Di Sivo, professore ordinario, Tecnologia dell’Architettura, Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti e Pescara mdisivo@unich.it Guillaume Dreyfuss, AP 2001. Master degree in Built Environment: Sustainable Heritage, University College London, coeditor of The Founding Myths of Architecture (Black Dog Publishing/ Artifice). guillaume@ap.com.mt Rita Fabbri, professore associato, Restauro, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Ferrara, Laboratorio TekneHub del Tecnopolo dell’Università di Ferrara - Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna fbr@unife.it Katia Fabbricatti, dottore di Ricerca in Recupero Edilizio e Urbano, Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Napoli Federico II katiafabbricatti@alice.it Luigi Failla, dottorando in Recupero dei Contesti Antichi e Processi Innovativi nell’Architettura, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo luigifailla.arch@gmail.it

Giorgio Faraci, dottorando di Ricerca Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura, Dottorato in Recupero dei Contesti antichi e Processi innovativi nell’Architettura giorgio.faraci@unipa.it Giovanna Ferluga, architetto gio.ferluga@virgilio.it Miquel Fernández González, PhD in Social Anthropology and MA in Criminology and Sociology of Law at the University of Barcelona (UB). http://intensificantvidesnervioses.wordpress.com http://ub.academia.edu/MiquelFernández Maria Fianchini, ricercatore, Tecnologia dell’Architettura, dipartimento di Architettura e studi urbani DAStU, Politecnico di Milano maria.fianchini@polimi.it Vittorio Fiore, professore associato, Tecnologia dell’Architettura, Università degli Studi di Catania, Laboratorio ManUrba, DARC Dipartimento di Architettura vitfiore@gmail.com, manurba@unict.it Rossella Franchino, professore associato, Tecnologia dell’Architettura, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale "Luigi Vanvitelli" - Seconda Università degli Studi di Napoli rossella.franchino@unina2.it Caterina Frettoloso, ricercatore, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale "Luigi Vanvitelli" - Seconda Università degli Studi di Napoli caterina.frettoloso@unina2.it Filippo Gagliano, dottore di ricerca in Analisi, pianificazione e gestione del territorio fmgagliano@gmail.com Katia Gasparini, assegnista di Ricerca, Università Iuav di Venezia, Dipartimento di Progettazione e Pianificazione in ambienti Complessi katia.gasparini@iuav.it Maria Luisa Germanà, professore associato, Tecnologia dell’Architettura, Università degli studi di Palermo, Dipartimento di Architettura, Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Centri Storici (CIRCES) marialuisa.germana@unipa.it

321


Salvatore Giuffrida ricercatore, Estimo, Università degli Studi di Catania, DARC Dipartimento di Architettura sgiuffrida@dica.unict.it Charmaine Kaimikaua, PhD, lecturer, Cypress College and Santa Monica College, USA ckaimikaua@cypresscollege.edu Fulvio Lanzarone, dottore di ricerca in Recupero e Fruizione dei Contesti Antichi, docente a contratto Università Kore di Enna e Università degli Studi di Palermo. arch.lanzarone@virgilio.it Annalisa Lanza Volpe, dottoranda in Recupero dei Contesti Antichi e Processi Innovativi nell'Architettura Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura annalisa.lanzavolpe@unipa.it Anna La Bruna, ricercatore, Università di Catania, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali alabruna@unict.it Massimo Lauria, professore associato, Tecnologia dell'Architettura, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento di Architettura e Territorio DArTe mlauria@unirc.it Flavia Leone, dottore di ricerca in Recupero edilizio ed ambientale, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II flavialeone@virgilio.it Vincenzo Luca Lo Re, Corso di laurea magistrale Storia e cultura dei paesi mediterranei, Università degli studi di Catania Facoltà Scienze Politiche luca.lore30@gmail.com Alessandro Lutri, ricercatore, insegna discipline antropologiche, Dipartimento di Scienze umanistiche, Università degli Studi di Catania alelutri@unict.it Antonella Mamì, professore associato, Tecnologia dell’Architettura, Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura antonella.mami@unipa.it Giuseppa Maniscalco, architetto giusi_maniscalco@libero.it

322

Irene Marotta, dottoranda in Recupero dei Contesti Antichi e Processi Innovativi nell'Architettura, Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura. irenemarotta@gmail.com

Francesco Palazzo dottorando in Recupero dei Contesti Antichi e Processi Innovativi nell'Architettura, Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Architettura. francesco.palazzo01@unipa.it, archpalazzo@libero.it

Antonio Marsolo dottorando in Recupero dei Contesti Antichi Processi Innovativi nell’Architettura Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Architettura DARCH. antonio.marsolo@unipa.it

Berardino Palumbo, professore ordinario, Antropologia Sociale, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali,Università di Messina bpalumbo@unime.it

Laura Martorina, architetto, lau.mar@hotmail.it Maria Mifsud AP 2006. Master degree in Conservation Technology, University of Malta, associate member of the International Scientific Committee of Earthen Architectural Heritage (ISCEAH) and member International Committee of Archaeological Heritage Management (ICAHM) Consiglia Mocerino, dottoranda, Dipartimento DATA-Università di Roma La Sapienza cmocerino@gmx.it Cherubina Modaffari, dottore di ricerca in Tecnologia dell’Architettura. Assegnista di ricerca con borsa Post-Doc all’estero. Università Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento DARTE (Architettura e Territorio) cherubina.modaffari@unirc.it Francesca Muzzillo, professore associato, Tecnologia dell’Architettua, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale "Luigi Vanvitelli" - Seconda Università degli Studi di Napoli francesca.muzzillo@unina2.it Teresa Napolitano, dottore di Ricerca in Recupero Edilizio ed Ambientale, Università degli Studi di Napoli Federico II teresanapolitano@email.it Stefania Oppido, dottore di Ricerca in Recupero Edilizio ed Ambientale, Università degli Studi di Napoli Federico II, Istituto di Ricerca sulle Attività Terziarie C.N.R. Napoli stefaniaoppido@libero.it Rocio Ortega de la Morena, Ricercatrice, Master: Innovazione nella Architettura, Tecnologia e Design, Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Siviglia rosinforous@gmail.com

Andrea Paneroni, ingegnere, libero professionista (Architettura e Restauro, Brescia) panes@fastwebnet.it Tiziana Patanè, architetto patane.tiziana@email.it Anna Pianazza, architetto, libero professionista (Architettura e Restauro, Brescia) anna-pianazza@fastwebnet.it Maria Rita Pinto, professore ordinario, Tecnologia dell'Architettura, Dipartimento di Architettura, Laboratorio LRRM, Università degli Studi di Napoli Federico II pinto@unina.it Riccardo Pollo, ricercatore, Tecnologia dell’Architettura, Dipartimento di Architettura e Design, Politecnico di Torino riccardo.pollo@polito.it Alessandro Premier docente a contratto di Tecnologia dell’Architettura - Università Iuav di Venezia alessandro.premier@iuav.it Mariagabriella Pugliese, ricercatore, Fisica Applicata, Dipartimento di Scienze Fisiche, Università degli Studi di Napoli Federico II pugliese@na.infn.it Maria Olivella Rizza, ricercatore, Economia, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università degli Studi di Catania olivella.rizza@gmail.com Lino Romanato, ingegnere edile - Funzionario tecnico ATC Projet To S.r.l. - Torino l.romanato@atc.torino.it Luca Ruzza, ricercatore, Discipline dello Spettacolo, Dipartimento di Storia dell’Arte e dello Spettacolo, Università di Roma La Sapienza, set designer, Open Lab Company lucaruzza@libero.it, info@openlabcompany.com


Liza Salvatore, MA, Santa Monica Sister Cities Program, Italian cultural educator liza.salvatore@gmal.com Angela Maria Savia, architetto, dottorando in Conservazione dei Beni Architettonici, Università di Napoli “Federico II” mariangelasavia@libero.it

Starlight Vattano, dottoranda in Recupero dei Contesti Antichi e Processi Innovativi nell'Architettura, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo starlight.vattano@unipa.it Sofia Venezia, architetto sofiavenezia@hotmail.it

Valeria Scavone, ricercatore, Urbanistica, Dipartimento di Architettura valeria.scavone@unipa.it

Serena Viola, ricercatore Tecnologia dell’Architettura, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II serena.viola@unina.it

Francesco Scrudato, architetto, Tutor Universitario ICAR-14 Facoltà di Architettura – Università degli Studi di Palermo francescoscru@gmail.com

Antonella Violano, ricercatore di Tecnologia dell’Architettura, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale "Luigi Vanvitelli" Seconda Università degli Studi di Napoli antonella.violano@unina2.it

Carla Senia, dottore di ricerca in Tecnologia dell’Architettura, Università degli Studi di Catania, Laboratorio ManUrba, DARC Dipartimento di Architettura c.senia@tin.it Marina Sinatra, architetto marinasinatra@live.it Giacinto Taibi professore associato, Disegno dell’Architettura, Dipartimento di Architettura DARC, Università degli Studi di Catania giacinto.taibi@gmail.com Cinzia Talamo, professore associato, Tecnologia dell’Architettura, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano cinzia.talamo@polimi.it Luca Tringali, architetto, cultore della materia ICAR 12, Laboratorio ManUrba, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Catania

Maria Rosaria Vitale, ricercatore, Ricercatore, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Catania mvitale@unict.it Carla Zambella, specializzanda in fisica medica presso il Laboratorio LARA, Dipartimento di Scienze Fisiche zambella@na.infn.it Pietro Zennaro, professore associato, Tecnologia dell’Architettura, Dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi, Università Iuav di Venezia pietro.zennaro@iuav.it Marco Zuppiroli, architetto I.T.A.B.C. – CNR, Area della Ricerca Roma 1 - Montelibretti marco.zuppiroli@itabc.cnr.it Tiziana Patanè, architetto patane.tiziana@email.it

Giovanni Francesco Tuzzolino, professore associato, Composizione Architettonica e Urbana, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo giovannifrancesco.tuzzolino@unipa.it Rita Valenti, professore associato, Disegno dell’Architettura, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Catania r.valenti@unict.it

323



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.