INDICE
Introduzione, Teresita Scalco e Moira Valeri 007
>> SAGGI 1 La fine della città vernacolare, Asu Aksoy 012 2 Le due facce della stessa medaglia, Ömer Kanıpak 024 3 Riflessioni sulla scena artistica di Istanbul: frizioni e sfide, Serhan Ada 036 4 Nuove istituzioni culturali nella vecchia Istanbul, Deni ˙z Ünsal
045
>> SCHEDE 1 Lo spazio urbano di Istanbul nel XVI secolo 058 2 Atelier Arnavutköy: strategie per la sostenibilità di Istanbul 060 3 Piazza Taksim 062 4 Gezi Park 064 5 Centro Culturale Atatürk 066 6 Cinema Emek 068 7 Complesso commerciale di Ümraniye 070 8 Istanbul Sapphire 072 9 Varyap Meridian 074 10 Centro commerciale Kanyon 076 11 Ka ithane Ofispark 078 12 Vakko Fashion Center 080 13 Sede della Do an Holding 082 14 Viale Ba dat 084 15 Il complesso MÇ 086 16 Nuovo ponte sul Corno d’Oro 088 17 Terzo ponte sul Bosforo 090 18 Il progetto Marmaray 092 19 Istanbul Fashion Incube 094 20 IKSV, la Biennale di Istanbul 096 21 Tophane Art Walk 098 22 Il design spontaneo 100 23 SALT 102 24 Istanbul Modern 106 25 Santralistanbul 108 26 Il Museo Rahmi M. Koç 110 27 Il Museo Sak p Sabancı 112 28 Il Museo dell’Innocenza 114 29 Il Museo Pera 116
30 Studio-X Istanbul 118 31 Kadınlar Pazarı – Il mercato delle donne 120 32 Il centro di Güngören 122 33 Bus Terminal di Esenler 124
** PUNTI DI VISTA Teresita Scalco e Moira Valeri
Una conversazione con Superpool 128
La mia Istanbul. Intervista a Serra Yılmaz 135
Lo sguardo su Istanbul di Gabriele Basilico 139
** APPARATI
Bibliografia 154 Indice dei nomi 156
006 |
↑ Uno dei tanti cantieri a Istanbul, sullo sfondo il ponte del Bosforo (fotografia di D. Yavuz, dalla serie There is another Istanbul).
↑ Il quartiere di Fener (fotografia di S. Longhi, dalla serie In Istanbul and yet so far, agosto 2011).
007
— di Teresita Scalco e Moira Valeri
Dicono che sto a cavallo tra Oriente ed Occidente. Una crisi d’identità!? Di chi!? Mia o loro!? Basta con queste sciocchezze. Chiudete la bocca e guardatemi. Guardate soltanto! Io sono un labirinto di strati, che è possibile decifrare solamente senza bussola. Fidatevi, lasciatevi andare. Fate attenzione, invece, a quello che portate via. Quando ripartirete, tutti i miei imperi, le mie religioni, le mie passioni, saranno per voi terreno fertile, dovunque andrete. Qualcuno mi difende, qualcuno mi oltraggia. Sono una sfida per quelli che leggono il futuro nel mio passato, un ostacolo per quelli che vedono solo il futuro. ¶ Le parole di Gündüz Vassaf, tratte da La voce di Istanbul [Vassaf 2007], sono state la nostra «bussola» ideale di navigazione nell’esplorazione del «labirinto di strati», nel «terreno fertile», tra gli «ostacoli» ma anche tra le «sfide» che le trasformazioni di Istanbul pongono. ¶ Questa guida fonda in gran parte le sue radici nei contenuti elaborati nella conferenza internazionale Istanbul City Portrait, tenutasi presso la Scuola di dottorato dell’Università Iuav di Venezia nel 2012, nella quale abbiamo articolato interdisciplinarmente i nostri diversi punti di vista sulla città in tre sessioni: Architettura, Società e Cultura. ¶ Arricchite da quell’esperienza, in questa pubblicazione abbiamo cercato di integrare la dialettica delle nostre diverse quanto complementari ricerche, offrendo una lettura trasversale in grado di “guidarci” tra le
| INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
010
| AUTORE | Nome Cognome
SAGGI —
012 |
LA FINE DELLA CITTÀ VERNACOLARE — di Asu Aksoy
¶ Oggi Istanbul appartiene al gruppo delle cosiddette mega-cities del mondo, condividendo caratteristiche simili con Mumbai, Shanghai, San Paolo, Città del Messico. Ha una popolazione di circa 14 milioni, cioè un abitante su cinque in Turchia vive a Istanbul, e per di più la sua crescita sembra inarrestabile: solo negli ultimi quattro anni la sua popolazione è cresciuta di oltre un milione. Una caratteristica comune a tutte queste mega-cities, a parte la loro dimensione, è che rappresentano le potenze economiche delle proprie nazioni producendo enormi profitti in grandi settori dell’economia nazionale. Città del Messico, per esempio, rappresenta quasi il 22% del PIL nazionale, e nel caso di Istanbul questo dato arriva quasi al 25%. Queste città cercano di collocarsi come centri di attrazione per gli investimenti globali, il commercio, i flussi finanziari. Essere una mega-city, infatti, significa organizzare e presentare le proprie risorse urbane affinché possano attrarre gli attori globali. Per questo motivo nelle diverse mega-cities le iniziative e gli investimenti gestiti dallo Stato sono molto simili: costruzioni di autostrade, ponti, aeroporti sempre più grandi, impianti di trasporto container, cavalcavia, tunnel. Sembra esserci una certa frenesia nel costruire alberghi di lusso, centri commerciali, multiplex sempre più grandi, porti turistici, residenze con piscine e strutture per il tempo libero. Essere una mega-city significa “grande è bello”, e in questo contesto il capitalismo è alimentato dalla sua stessa produzione e riproduzione. Tutte le mega-cities vogliono proiettare l’immagine di scintillanti panorami di grattacieli che si distinguono per tutto ciò a cui le nuove classi abbienti aspirano, secondo la loro visione di appartenenza a una città globale. Globale significa qualità della vita, che dovrebbe
013 | SAGGIO N. 1 | La fine della città vernacolare
arrivare non solo con la gentrification ma anche con festival, spettacoli, offerte per i Giochi olimpici, parchi a tema e così via. Oggi ogni mega-city deve dare un segnale di appartenenza a questo status per attirare flussi di denaro e persone abbienti; ogni mega-city deve investire nel proiettare tale immagine. ¶ Istanbul ha svolto efficacemente questo ruolo dal 2002, cioè da quando il governo locale e quello centrale sono guidati dallo stesso partito politico, il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP) presieduto dall’attuale primo ministro, Recep Tayyip Erdoğan [il 10 agosto 2014 Recep Tayyip Erdoğan è stato eletto Presidente della Repubblica, n.d.c.]. Il Primo Ministro è stato in passato il sindaco di Istanbul [1994-1998, n.d.c.] ed essere diventato capo del governo ha fatto sì che la sua visione per la città potesse avere l’appoggio del governo centrale. Se prima del 2002 c’erano differenze politiche tra la capitale Ankara (dove si trova il governo centrale) e Istanbul, la situazione è cambiata a favore del governo locale della città con le elezioni del 2002 [il governo centrale e quello locale di Istanbul dal 2002 sono guidati dallo stesso partito politico, l’AKP, n.d.c.]. Sono state attuate le politiche urbane neoliberali che il Primo Ministro aveva propagandato quando era sindaco della città. È stato intrapreso un processo di trasformazione urbana senza precedenti con implicazioni significative per la cultura pubblica della città. Istanbul è diventata il palcoscenico per l’attuazione delle politiche neoliberiste dell’AKP in carica che mira a fare della città la potenza globale della Turchia al confine con l’Europa. Il radicale processo di rigenerazione e ristrutturazione di Istanbul ha iniziato a creare tensioni per l’identità stessa della città. Si tratta di una trasformazione travolgente e totalizzante grazie all’alleanza tra la volontà politica nazionale e locale, nonché, naturalmente, ai potenti interessi economici sia a livello locale che globale. I principali pilastri di questa trasformazione si possono identificare nella finanza e nel settore immobiliare. Il ventre morbido della logica neoliberista della trasformazione di Istanbul, invece, è la cultura – per essere precisi la cultura pubblica della città. ¶ Secondo la visione del governo, Istanbul dovrebbe diventare un centro finanziario con ambizioni globali. Nel 2009 il governo centrale ha approvato un piano urbano che include disposizioni e adeguamenti giuridici per l’attuale costruzione di un nuovo complesso nel distretto di
056
| AUTORE | Deniz Ăœnsal
SCHEDE —
072 | SCHEDA | N. 8
titolo: Istanbul Sapphire autore: Tabanlıo lu Architects data: 2011 collocazione: Eski Büyükdere Caddesi 1 D:1, Levent di Hülya Erta
Il principale distretto finanziario di
protetti dalle negative condizioni clima-
Istanbul si trova lungo viale Büyükdere,
tiche e dal rumore esterno. All’interno
che si estende da Şişli a Maslak. I gratta-
del competitivo mercato immobiliare, la
cieli allineati lungo i 13,5 km di lunghezza
soluzione che distingue Istanbul Sapphi-
del viale offrono una panoramica della
re dagli altri edifici è proprio lo spazio di
metropoli. Non è un caso che l’edificio
questa buffer zone: ogni tre piani l’area è
più alto in Turchia e il settimo in Euro-
occupata da un giardino al piano terra e
pa si trovi su questo asse. Con un par-
da balconi ai due piani superiori che si af-
cheggio multipiano dal quinto al decimo
facciano su di esso.
piano sottoterra, un centro commerciale che occupa il piano terra e quattro piani interrati, appartamenti ai piani superiori e un osservatorio al 55° piano, il grattacielo arriva fino a 261 m, inclusa la sua antenna. Istanbul Sapphire è stato progettato dallo studio Tabanlıoğlu Architects, coinvolto anche nella progettazione di molti edifici del quartiere. Completato nel 2011, la massa sottile dell’edificio tocca terra con un involucro curvo. L’edificio è composto di due gusci indipendenti. Il guscio esterno di vetro lascia entrare l’aria naturale grazie a tre fori situati ogni tre piani. Tra il guscio interno – che delimita le residenze – e quello esterno c’è una buffer zone grazie alla quale gli abitanti dell’edificio sono
073 | SCHEDA | Istanbul Sapphire
← Sezione trasversale, particolare della buffer zone (photo courtesy Tabanlıo lu Architects) p. successiva ↑ Istanbul Sapphire (fotografia di M. Germen).
098 | SCHEDA | N. 20
titolo: Tophane Art Walk collocazione: Tophane e Karaköy di Teresita Scalco
Negli ultimi anni, nel quartiere di Topha-
proliferare di queste nuove gallerie.
ne sono fiorite numerose gallerie e spazi
A nord, attorno a Çukurcuma Caddesi,
dedicati all’arte contemporanea. Dalla
oltre a una miriade di negozi d’antiqua-
fermata del tram, tra la moschea di Kılıç
riato misto a modernariato, si può trova-
Ali Paşa ad opera di Mimar Sinan e la sede
re Piartworks, mentre salendo verso viale
della Mimar Sinan University, si aprono a
Istiklal, Galeri NON, Rampa e Arter. Ar-
raggiera una serie di percorsi in cui si può
ter si definisce uno “spazio per l’arte”, ed
scoprire la scena artistica istanbuliota. To-
è stato inaugurato nel 2010 dalla Vehbi
phane Art Walk nasce come iniziativa ci-
Koç Foundation (VKF), con l’intento non
vile nel 2010 con l’obiettivo di mappare il
solo di esporre ma anche di produrre
↑ Galleria P LOT (fotografia di M. Germen, 2011).
099
83/2, si trova PİLOT, un ex nightclub de-
artistiche.
gli anni Settanta convertito in una galle-
Verso l’area portuale di Karaköy invece, nel
ria d’arte contemporanea che promuove
2011 un ex magazzino è stato convertito nel-
anche mostre retrospettive dell’arte turca.
lo spazio espositivo Galeri Manâ (in turco significa: concetto, significato) che presenta progetti espositivi ed editoriali in grado di fondere i dialoghi interdisciplinari attorno alle ricerca contemporanea sulle arti. Infine, lungo Sıraselviler Caddesi, al civico
Si rinvia alla pagina Facebook da cui è possibile scaricare la mappa aggiornata dei luoghi e degli appuntamenti: www.facebook.com/ pages/TOPHANE-ART-WALK.
↑ L’opera Rainbow di Sarkis alla Galeri Manâ (fotografia di A. E. Co kun Orlandi, 2013).
| SCHEDA | Tophane Art Walk
opere d’arte e promuovere nuove pratiche
PUNTI DI VISTA —
LUOGHI E OPERE
1 Lo spazio urbano di
16 Nuovo ponte sul Corno d’Oro
Istanbul nel XVI secolo
17 Terzo ponte sul Bosforo
2 Atelier Arnavutköy: strategie
mappa 1
per la sostenibilità di Istanbul
18 Il progetto Marmaray
mappa 1
19 Istanbul Fashion Incube
3 Piazza Taksim
20 IKSV, la Biennale di Istanbul
4 Gezi Park
21 Tophane Art Walk
5 Centro Culturale Atatürk
22 Il design spontaneo
6 Cinema Emek
23 SALT
7 Complesso commerciale
24 Istanbul Modern
di Ümraniye
25 Santralistanbul
mappa 1
26 Il Museo Rahmi M. Koç
8 Istanbul Sapphire
27 Il Museo Sakıp Sabancı
9 Varyap Meridian
28 Il Museo dell’Innocenza
mappa 1
29 Il Museo Pera
10 Centro commerciale Kanyon
30 Studio-X Istanbul
11 Kagithane Of ispark
31 Kadınlar Pazarı – Il mercato
12 Vakko Fashion Center
delle donne
13 Sede della Dogan Holding
32 Il centro di Güngören
14 Viale Bagdat 15 Il complesso IMÇ
mappa 1 33 Bus Terminal di Esenler