Ritorno all'abitare

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INDICE PREFAZIONE

6

1. UNA RICERCA, UN PROGETTO, UN LIBRO

9

2009, UNA BORSA DI STUDIO SEAO, IL RACCONTO DEL PROGETTO 2. A MILANO, COOPERATIVE A PROPRIETA' INDIVISA

9 10 13

A MILANO, MENTRE INIZIA IL NUOVO SECOLO

13

COOPERATIVE A PROPRIETÀ INDIVISA

14

LA SOCIETÀ EDIFICATRICE ABITAZIONI OPERAIE

16

LA CITTÀ COOPERATIVA: UNA MAPPA

21

LA CITTÀ PUBBLICA E LA CITTÀ COOPERATIVA A CONFRONTO

28

3. IL PATRIMONIO EDILIZIO DELLA SEAO TREDICI INTERVENTI IN CITTÀ 4. IL PATRIMONIO SOCIALE DELLA SEAO LE PERSONE CHE COSTRUISCONO LA COOPERATIVA 5. UN PROGETTO CONDIVISO

31 31 65 65 73

LA RICERCA DI UN DIALOGO PROGETTUALE CON GLI ABITANTI

73

UNA PRESENTAZIONE, UNA FESTA, UN QUESTIONARIO

74

SUGGERIMENTI DAL QUESTIONARIO

75

6. IL PROGETTO: SEAO E CITTÀ

81

DALLA CITTÀ IDEALE ALLA CITTÀ REALE

81

QUALI STRATEGIE INSEDIATIVE NELLA CITTÀ?

82

QUALI SONO GLI ELEMENTI CONDIZIONANTI?

85

QUALI REGOLE PER IL NUOVO INSEDIAMENTO?

88

7. IL PROGETTO: SEAO E INSEDIAMENTO

91

LOCALIZZAZIONE

91

UN GIARDINO DI CORTI

96

8. UN FUTURO POSSIBILE: VOCI DAL FUORI DALL'ESTERNO, UNO SGUARDO AL FUTURO BIBLIOGRAFIA

111 111 127


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1 Il racconto di una borsa di studio sulla cooperazione a proprietà indivisa, condotta attraverso tre anni di ricerca sul campo.

UNA RICERCA, UN PROGETTO, UN LIBRO 2009, UNA BORSA DI STUDIO Nel 1995, a Manchester, durante il congresso dell’ICA (International Cooperative Alliance, Alleanza Cooperativa Internazionale), viene formulata una Dichiarazione, che sintetizza in poche definizioni e principi, l’essenza profonda della cooperazione, a poco più di un secolo dalla nascita delle prime cooperative. Tra questi principi, il quinto afferma che “le cooperative devono attuare campagne di informazione per sensibilizzare l’opinione pubblica, in particolare i giovani e gli opinionisti di maggiore fama, sulla natura e i benefici della cooperazione”. Le cooperative si impegnano, dunque, in una attività di autopresentazione al mondo esterno, che permetta loro di non limitarsi in una realtà ristretta, che in qualche maniera potrebbe trasformarsi in un microcosmo elitario e muto. Le cooperative, insomma, devono parlare ad una società ampia, raccogliendo opinioni e punti di vista anche distanti, con il fine di diffondere e migliorare la propria qualità e così di influenzare positivamente la società di cui sono parte. In questo senso nel 2009 la Società Edificatrice Abitazioni Operaie ha indetto una borsa di studio sulle cooperative di

abitanti a proprietà indivisa, che ritorna ai principi della cooperazione come formulati a Manchester. Dopo 130 anni di vita, infatti, la SEAO ha sentito la necessità di spingere la propria storia verso il futuro; abbiamo quindi proposto che lo studio riportasse alla ragione stessa della nascita della cooperativa milanese: abitare insieme, a Milano. La situazione residenziale a Milano, infatti, porta alla luce gli elementi che fanno della cooperazione un modello estremamente attuale: la socializzazione, con un’edilizia di tipo partecipativo, nel quale i singoli privati si associano per fronteggiare le difficoltà legate al trovare casa; la finalità mutualistica, che riempie le falle lasciate dai soggetti pubblici; il mix sociale, dal quale dipende la qualità degli spazi urbani; la colonizzazione tanto delle zone centrali quanto della periferia, che evita una ghettizzazione degli strati sociali più deboli della popolazione. Questo libro raccoglie i risultati della ricerca, frutto della collaborazione con la SEAO, che è sfociata nel progetto di un insediamento futuro per la cooperativa, attraverso temi e processi che potranno essere utilizzati dalla stessa al momento di ampliare il proprio patrimonio edilizio.

9


10

L'archivio storico di Via Calvi 10

SEAO, IL RACCONTO DEL PROGETTO “La Società Edificatrice Abitazioni Operaie (SEAO) in occasione del 130° anniversario della sua fondazione, allo scopo di riaffermare il ruolo della cooperazione e i valori e principi che ne costituiscono le basi fondamentali, indice un concorso per una borsa di studio riservata a giovani studiosi che intendano svolgere una ricerca, redatta in lingua italiana, su La cooperazione per l’abitazione a proprietà indivisa in Milano e provincia. Gli ambiti della ricerca potranno essere: storico, economico, sociologico, urbanistico”. Estratto dal Bando di Concorso indetto dalla cooperativa nel 2009. Gli eventi che hanno portato alla realizzazione dello studio presentato in questo libro hanno avuto inizio nel 2009, ma hanno radici profonde e ben più lontane nel tempo. Nel 2009, in occasione del 130° anniversario della fondazione della SEAO, abbiamo concretizzato l’idea, che già da qualche tempo stavamo accarezzando, di bandire una borsa di studio per realizzare una ricerca sul ruolo e l’importanza delle cooperative edilizie

a proprietà indivisa nella realtà milanese. Abbiamo sempre ritenuto che questa iniziativa fosse coerente con l’agire cooperativistisco, agire che va oltre il mero perseguimento dello scopo sociale ma fa anche proprie tutte quelle azioni volte a diffondere la cultura della cooperazione, soprattutto verso le generazioni più giovani che hanno avuto meno opportunità di conoscerne le reali potenzialità. La SEAO non è mai stata insensibile a questi temi e infatti, nel tempo, ha dedicato una parte, per quanto modesta, del suo bilancio, a iniziative volte a salvaguardare il patrimonio di documenti che ne costituiscono l’archivio storico e a conservare memoria del suo operato dalla nascita, nel 1879, ai giorni odierni. Nel cercare di raggiungere un numero relativamente ampio di giovani ricercatori interessati al mondo della cooperazione, abbiamo voluto lasciare ai candidati libertà di inquadrare il tema della cooperazione edilizia a proprietà indivisa nell’ambito di loro interesse: la ricerca poteva infatti essere focalizzata su aspetti storici, economici, sociologici o urbanistici. I diversi progetti che ci sono pervenuti, tutti molto validi e interessanti, riguardavano aspetti storici della cooperazione, analisi sociologiche

o socio-urbanistiche. La scelta non è stata facile, ma alla fine il Consiglio di Amministrazione ha scelto di premiare il progetto presentato dagli Architetti Chiara Quinzii e Diego Terna soprattutto perché era quello maggiormente rivolto al futuro e perché a molti di noi è apparso come l’ideale continuazione di quel progetto di Città ideale che già i nostri predecessori tentarono di realizzare alla fine del 1800. Non dobbiamo dimenticare che la cooperativa veniva da decenni nei quali l'identità stessa della società era messa in discussione, tra chi propendeva di passare ad un consiglio di professionisti e chi voleva mantenere intatto lo spirito volontaristico dei consiglieri; tra chi vedeva la necessità di legarsi a realtà più grandi, attraverso delle fusioni tra cooperative, e chi sentiva come necessaria l'indipendenza della società; tra chi avrebbe voluto tornare alla possibilità di vendere il patrimonio della cooperativa e chi considerava un obbligo il mantenimento dell'indivisione della proprietà. Un periodo difficile, dunque, che veniva amplificato da una ulteriore difficoltà, sempre maggiore, di reperire aree a buon mercato entro i confini comunali, fenomeno che dagli anni '80 ha, in


11

La Città Ideale pratica, quasi impedito qualsiasi nuova edificazione della cooperativa. Non a caso l'intervento di Pantigliate, il primo a porsi consapevolmente al di fuori della città di Milano, è stato motivo di fortissima discussione identitaria in seno al Consiglio e all'associazione stessa. Quel periodo, del quale rimane oggi una ormai endemica difficoltà a reperire aree, è passato attraverso un rafforzamento dello spirito societario, che ha ritrovato dunque la forza di non guardare più, solamente, al suo interno, ma di proiettarsi, nuovamente, verso il futuro. La ricerca premiata, in effetti, prevedeva di iniziare da un’analisi del patrimonio edilizio cooperativo milanese e della composizione del corpo sociale della nostra società per arrivare ad un progetto che tenesse conto delle nuove esigenze abitative emergenti e ha richiesto un continuo confronto e il coinvolgimento non solo dei Consiglieri ma pure della Segreteria, che con pazienza e competenza ha fornito i dati necessari all’elaborazione e che, in questa sede, vorremo ringraziare. Come nel duro cammino verso una nuova consapevolezza dello spirito societa-

rio, quindi, la prima fase della ricerca ci ha permesso di puntualizzare, riordinare e aggiornare una serie di informazioni, che, pur già in nostro possesso, non erano mai state organizzate in un corpo organico. Ciò ci ha anche stimolato a prestare maggiore attenzione a problematiche che superano quelle di carattere puramente gestionale e si addentrano in aspetti più sottili, ma non meno importanti, di un abitare di migliore qualità. Perché non dobbiamo dimenticare che, se il diritto ad una abitazione decorosa è irrinunciabile, casa è qualcosa di più di un alloggio – casa deve essere anche un luogo dello spirito. Il progetto del Giardino di Corti che viene qui presentato rispecchia questa visione, prevedendo spazi comuni per il vivere pubblico e spazi privati modulabili in base alle esigenze individuali, da realizzare in una dimensione, anche economica, alla portata di una cooperativa come la nostra. Affondando le sue radici nella nostra storia centenaria, il progetto riesce a librarsi verso risultati che stimolano a rinnovare il nostro spirito, ipotizzando, tra l'altro, soluzioni ad alcuni dei maggiori problemi che da anni frenavano l'aumento di patrimonio della cooperativa, come il

reperimento delle aree, e rilanciando con forza una sintonia con i nostri soci, attraverso, per esempio, la ricerca di un dialogo progettuale condiviso con le persone che abitano, o abiteranno, nelle nostre case. Ci pare quindi che i risultati di questa ricerca ribadiscano che, pur rimanendo saldamente ancorati alla realtà, è possibile immaginare una città e un abitare migliore e auspichiamo che ciò che oggi potrebbe apparire utopistico diventi domani una nuova realtà. Nel diffondere, con la pubblicazione di questo libro, i risultati di questa ricerca, speriamo di compiere un primo passo in questa direzione. Il Consiglio di Amministrazione Società Edificatrice Abitazioni Operaie.


ABITARE / VIA DI VITTORIO 32

22

LA VITTOR

NUMERO DI ALLOGGI PER EDIFICIO >200

200 - 100

100 - 60

60 - 30

30 - 10

ABITARE / VIA COMASINA 87

<10

ABITARE / VIA CARLI 34 ABITARE / VIA SCHERILLO 4

A AB ABITARE / VIA ZANOLI 15-19 ABITARE / VIA ARMELLINI 10

ABITARE /

ECOPOLIS / VIA SAPRI

ECOPOLIS / VIA CEFALONIA 11

SEAO / VIA CASELLA 32

DEGRADI / VIA ZANZOTTERA 3,9,12,14

DEGRADI / VIA SILLA 124

DEGRADI / VIA ANGHILERI 6

ECOPOLIS / VIA RIZZARDI 12 ECOPOLIS / VIA GIORGI 13 ECOPOLIS / VIA GIORGI 15

DEGRADI / VIA RASARIO 3

SEAO / VIA ESPINASSE 30 SEAO / VIA CASELLA 30

CORRIDONI / VIA CECHOV 20 ECOPOLIS / VIA TRENNO 41 ECOPOLIS / VIA TRENNO 15 ECOPOLIS / VIA OSMA 5 ECOPOLIS / VIA DIOMEDE 60

ECOPOLIS / VIA GIORGI 9-11 ECOPOLIS / VIA GORLINI 7-9

ECOPOLIS / VIA DI VITTORIO 44 ECOPOLIS / VIA FERRIERI 12 DEGRADI / VIA FERRIERI 16

DEGRADI / VIA CHIOSTERGI 2

DEGRADI / VIA CALDERA 109,111,115 DEGRADI / PIAZZA GIOSIA MONTI 7-9

DEGRADI / VIA CACCIATORI 1,12,14,16,18

DEGRADI / VIA CALDERA 145 DEGRADI - VIA ZOIA 76 CORRIDONI / VIA SCANINI 58,60,65,67 CORRIDONI / VIA COLLA 6-12

DEGRADI / VIA ZOIA 89

CORRIDONI / VIA QUINTO ROMANO 48 CORRIDONI / VIA ROANE 2,4,5,6,7,8

VERCELLESE / VIA MASSARENTI 14 VERCELLESE / VIA FRASSINETTI 12 VERCELLESE / VIA NOVARA 42 VERCELLESE / VIA CACCIALEPORI 19 VERCELLESE / VIA FRASSINETTI 10 VERCELLESE / VIA CACCIALEPORI 7/A VERCELLESE / VIA CACCIALEPORI 8 M.A.M. / VIA GULLI M.A.M. / VIA MALATESTA

VERCELLESE / VIA CACCIALEPORI 4

M.A.M. / VIA PISA

CORRIDONI / PIAZZA ANITA GARIBALDI 13

COOP ATM / VIA PRIMATICCIO 196

M.A.M. / VIA TRIESTE

FERRERA / VIA LODOVICO IL MORO 147

SOLIDARIETÀ / VIA OVADA 8

DEGRADI / VIA ROMA 28

7.967 ALLOGGI COOPERATIVE A PROPRIETÀ INDIVISA A MILANO

DEGRADI / VIA MATTEOTTI 9-15


LA VITTORIA / PIAZZA BRUZZANO 4

23

A 87

ABITARE / VIA EMPOLI 9 LA VITTORIA / VIA MARCHIONNI 3 ABITARE / VIA GRASSINI 5

LI 34

ABITARE / VIA MAESTRI DEL LAVORO 4

LLO 4

ABITARE / VIA ADRIATICO 30 ABITARE / VIA CECCHI 1-2

ABITARE/ VIA ORNATO 58 ABITARE / VIA PALANZONE 12 ABITARE / VIA VAL DI LEDRO 23

PRATOCENTENARIO / LARGO DELLA PILA 61 PRATOCENTENARIO / VIALE TESTI 210 ABITARE / VIA CICERONE 17 ABITARE / VIA DE CALBOLI 14 ABITARE / VIA ORNATO 7

NOLI 15-19 MELLINI 10

ABITARE / VIA VAL D'OSSOLA 19 ABITARE / VIA HERMADA 8 - 14 ABITARE / VIA SCARSELLINI

LLA 32

ABITARE / VIA GRAZIOLI ABITARE / VIA CONTE VERDE 17

PRIMO MAGGIO / VIA RUCELLAI 12

PRATOCENTENARIO - VIALE TESTI 110 PRATOCENTENARIO / VIALE TESTI 100 PRATOCENTENARIO / VIA VAL MAIRA 4-6 PRATOCENTENARIO / VIA CINO DA PISTOIA 15

ABITARE / VIA DAVANZATI 28 ABITARE/ VIA ABBA 26 ABITARE / VIA LIVIGNO 20 PRATOCENTENARIO / VIA TAORMINA 11 LARIO / VIA BIRAGHI 18 UNIONE E PROGRESSO / VIA DEL PROGRESSO 22 LARIO / VIA LARIO 39 LARIO / VIA NAVA 18

COOP ATM / VIA TEODOSIO 104

ELLA 30 COOP ATM / VIA CAMERINI 7 PRATOCENTENARIO / VIA VOLTURNO 35

ECOPOLIS / VIA VOLTA 49

ABITARE / CORSO GARIBALDI 62

ORTICA / VIA S. FAUSTINO 5

14 NETTI 12 A CACCIALEPORI 19

ALEPORI 4

SEAO / VIA CALVI 10 SEAO / VIA SOTTOCORNO 6

SEAO / VIA GRASSELLI 4 SEAO / VIA GRASSELLI 2 SEAO / VIA PIRANESI 31

TRIESTE

MORO 147

SEAO / VIA PIRANESI 27 SEAO / VIA OLTROCCHI 8/A SOLIDARIETÀ / VIA NORICO 4

SOLIDARIETÀ / VIA MECENATE 115 SOLIDARIETÀ / VIA TAGLIAMENTO 9

SOLIDARIETÀ / VIA BACCHIGLIONE 1

SOLIDARIETÀ / VIA BENACO 34

SOLIDARIETÀ / VIA UCCELLI DI NEMI 3

SOLIDARIETÀ / VIA BRENO 2

SEAO / VIALE RISORGIMENTO 34

SOLIDARIETÀ / VIA S.MIROCLE 1 SOLIDARIETÀ / VIA S.MIROCLE 3

CASETTE / VIA OGLIO 16

COOP ATM - VIA BRIOSCHI 93

SOLIDARIETÀ / VIA SERRATI 28

ECOPOLIS / VIA CASCELLA 1

SOLIDARIETÀ / VIA S.MIROCLE 5 ECOPOLIS / VIA MEDEA 15 ECOPOLIS / VIA MEDEA 10 ECOPOLIS / VIA MONTE PALOMBINO 4 ECOPOLIS / VIA ROGOREDO 39 ECOPOLIS / VIA ROGOREDO 41 SOLIDARIETA' / VIA BOTTONI 10

ECOPOLIS / VIA MEDEA 19 ECOPOLIS / VIA MEDEA 11 ECOPOLIS / VIA FELTRINELLI 13 ECOPOLIS / VIA MONTE PIANA 12

SOLIDARIETÀ / VIA S.BERNARDO 13

SOLIDARIETÀ / VIA MANDURIA 108

0

0,5

1

2 km


24

COSTELLAZIONI* COOPERATIVE AD ESTENSIONE E DENSITÀ VARIABILI ABITARE SOCIETÀ COOPERATIVA 2588 ALLOGGI

ECOPOLIS 1398 ALLOGGI

LA SOLIDARIETÀ COOPERATIVA INQUILINI CASE ECONOMICHE 594 ALLOGGI

COOPERATIVA EDIFICATRICE FILIPPO CORRIDONI 434 ALLOGGI

LARIO PER LE CASE POPOLARI SOCIETÀ COOPERATIVA 140 ALLOGGI

MUTUA ALLEANZA MILANESE COOPERATIVA EDIFICATRICE 132 ALLOGGI

PRIMO MAGGIO PRECOTTO COOPERATIVA EDIFICATRICE 101 ALLOGGI

COOPERATIVA LA VITTORIA 90 ALLOGGI


* ispirati da Bruno Munari

0

EDIFICATRICE FERRUCCIO DEGRADI 764 ALLOGGI

1

5 km

EDIFICATRICE DIPENDENTI A.T.M. 618 ALLOGGI

SOCIETÀ EDIFICATRICE ABITAZIONI OPERAIE 395 ALLOGGI

CASETTE COOPERATIVA EDIFICATRICE 28 ALLOGGI

EDIFICATRICE FERRERA 24 ALLOGGI

CASE POPOLARI VERCELLESE SOCIETÀ COOPERATIVA 347 ALLOGGI

COOPERATIVA EDIFICATRICE PRATOCENTENARIO E SASSETTI 278 ALLOGGI

ORTICA COOPERATIVA EDIFICATRICE 21 ALLOGGI

UNIONE E PROGRESSO COOPERATIVA EDIFICATRICE 15 ALLOGGI

25


INQUADRAMENTO / SCALA 1:2000

38 *

VIA ESPINASSE 30

VIA NAS

ESPI SE

NUMERO PIANI SUPERFICIE TOTALE SUPERFICIE RESIDENZIALE SUPERFICIE NON RESIDENZIALE SUPERFICIE COMMERCIALE SUPERFICIE UFFICI

* ristrutturato completamente nel 1978

NUMERO ALLOGGI NUMERO LOCALI NUMERO LOCALI MEDIO PER ALLOGGI DIMENSIONE MEDIA ALLOGGI NUMERO ABITANTI SUPERFICIE PER ABITANTI NUMERO MONOLOCALI NUMERO BILOCALI NUMERO TRILOCALI DIMENSIONE MEDIA MONOLOCALE DIMENSIONE MEDIA BILOCALE DIMENSIONE MEDIA TRILOCALE NUMERO PERSONE PER MONOLOCALE NUMERO PERSONE PER BILOCALE NUMERO PERSONE PER TRILOCALE MONOLOCALI SOVRAFFOLLATI (PIÙ DI 2 PERSONE) BILOCALI SOVRAFFOLLATI (PIÙ DI 3 PERSONE) TRILOCALI SOTTOUTILIZZATI (MENO DI 2 PERSONE) TRILOCALI SOVRAFFOLLATI (PIÙ DI 4 PERSONE) PERMANENZA MEDIA NELL’ALLOGGIO CANONE RESIDENZIALE MEDIO ANNUO

4 m 2121 m2 1580 m2 541 m2 500 m2 41 2

28 78 2,79 2 m 56,45 56 m2 28,23 0 6 22 2 m m2 45,45 m2 59,45 1,67 2,09 0 0 5 0 ANNI 19 € 660.49

75%

25%

0% 21% 79%


39

PLANIMETRIA / PIANO TIPO

0

5

10 m


68

SOCI ABITANTI IN DETTAGLIO

395 SOCI ABITANTI

714 TOTALE ABITANTI

9 203 183

SOTTO I 30 ANNI TRA I 30 E I 65 ANNI OLTRE I 65 ANNI

2,3% 51,4% 46,3%

121 345 248

SOTTO I 30 ANNI TRA I 30 E I 65 ANNI OLTRE I 65 ANNI

16,9% 48,3% 34,8%

NUCLEI FAMILIARI / SOCI ABITANTI

48,1%

30,9%

1

2

14,4%

6,6%

3

PIU’ DI 3

GIOVANI SOTTO I 30 ANNI 3,7% (1,8% SUL TOTALE)

GIOVANI COPPIE SOTTO I 35 ANNI 5,7% (1,8% SUL TOTALE)

GIOVANI FAMIGLIE SOTTO I 35 ANNI 10,5% (1,5% SUL TOTALE)

FAMIGLIE NUMEROSE > 4 PERSONE 19,2% (1,3% SUL TOTALE)

ANZIANI OLTRE GLI 80 ANNI 26,3% (12,7% SUL TOTALE)

ANZIANI CON BADANTI 2,5% (0,8% SUL TOTALE)

FAMIGLIE CON UN SOLO FIGLIO 75,4% (10,9% SUL TOTALE)

FAMIGLIE CON GENITORE ANZIANO 3,85% (0,25% SUL TOTALE)

GENITORE SOLO CON FIGLIO/A 10,7% (3,3% SUL TOTALE)

GENITORE SOLO CON FIGLI 7% (1% SUL TOTALE)

COPPIE OLTRE I 65 ANNI 60% (18,5% SUL TOTALE)

PROFESSIONI / SOCI ABITANTI ARTIGIANI CASALINGHI COMMERCIANTI DISOCCUPATI IMPIEGATI

0,25% 2,5% 1,8% 0,5% 33,4%

0% 0,25% 2,5% 0% 0,8% 1% 0,25% 0,25% 20% 13,4%

INSEGNANTI LIBERI PROFESSIONISTI OPERAI PENSIONATI STUDENTI

1% 4,3% 22,3% 32,4% 1,5%

0,75% 0,25% 1,5% 2,8% 5 ,3% 17% 21,8% 10,6% 0,75% 0,75%

TITOLO DI STUDIO / SOCI ABITANTI TOTALE SEAO ABC

LICENZA ELEMENTARE LICENZA MEDIA DIPLOMA SUPERIORE LAUREA

14,2% 46,1% 35,9% 3,8%

SOTTO I 30 ANNI >30 <65 ANNI OLTRE I 65 ANNI

[di cui 0% 9% 91% ] 10,4% 3,8% [di cui 1% 40% 59% ] 22% 24% [di cui 4,2% 77,5% 18,3% ] 19,8% 16,2% [di cui 6,7% 97,3%

0% ]

2%

1,8%


SOCI RICHIEDENTI IN DETTAGLIO

329 SOCI RICHIEDENTI

554 TOTALE RICHIEDENTI

65 220 44

SOTTO I 30 ANNI TRA I 30 E I 65 ANNI OLTRE I 65 ANNI

19,7% 66,9% 13,4%

SOTTO I 30 ANNI TRA I 30 E I 65 ANNI OLTRE I 65 ANNI

169 316 69

30,5% 57% 12,5%

NUCLEI FAMILIARI / SOCI RICHIEDENTI

58,6%

20,4%

1

2

15,5%

5,5%

3

PIU’ DI 3

GIOVANI SOTTO I 30 ANNI 30% (17,6% SUL TOTALE)

GIOVANI COPPIE SOTTO I 35 ANNI 10,4% (2,1% SUL TOTALE)

GIOVANI FAMIGLIE SOTTO I 35 ANNI 11,8% (1,8% SUL TOTALE)

FAMIGLIE NUMEROSE > 4 PERSONE 16,7% (0,9% SUL TOTALE)

ANZIANI OLTRE GLI 80 ANNI 3% (1,8% SUL TOTALE)

ANZIANI CON BADANTI 10,4% (2,1% SUL TOTALE)

FAMIGLIE CON UN SOLO FIGLIO 60,8% (9,4% SUL TOTALE)

CON GENITORE ANZIANO 5,6% (0,3% SUL TOTALE)

GENITORE SOLO CON FIGLIO/A 28,4% (5,8% SUL TOTALE)

GENITORE SOLO CON FIGLI 15,7% (2,4% SUL TOTALE)

GENITORE SOLO CON FIGLI 11,1% (0,6% SUL TOTALE)

COPPIE OLTRE I 65 ANNI 16,4% (3,3% SUL TOTALE)

FAMIGLIE CON GENITORE ANZIANO 11,8% (1,8% SUL TOTALE)

PROFESSIONI / SOCI RICHIEDENTI ARTIGIANI CASALINGHI COMMERCIANTI DISOCCUPATI IMPIEGATI

1,5% 2,1% 1,2% 1,5% 43,2%

0% 1,5% 2,1% 0% 0,6% 0,6% 1,2% 0,3% 28,9% 14,3%

INSEGNANTI LIBERI PROFESSIONISTI OPERAI PENSIONATI STUDENTI

3,3% 14,3% 8,2% 12,2% 12,5%

2,7% 6,1% 1,8% 9,1% 5,5%

0,6% 8,2% 6,4% 3,1% 7%

TITOLO DI STUDIO / SOCI RICHIEDENTI TOTALE SEAO ABC

LICENZA ELEMENTARE LICENZA MEDIA DIPLOMA SUPERIORE LAUREA

SOTTO I 30 ANNI

>30 <65 ANNI OLTRE I 65 ANNI

6,7% 26,4% 52,6%

[di cui 4,6% 22,7% 72,7% ] 5,8% 0,9% [di cui 13,8% 64,4% 21,8% ] 14,6% 11,8% [di cui 20,3% 69,9% 9,8% ] 30,7% 21,9%

14,3%

[di cui 19,2% 61,7% 19,1% ]

7,6%

6,7%

69


88

QUALI REGOLE? LE CARATTERISTICHE DELL'INSEDIAMENTO TIPO INTERO QUARTIERE

UNO O PIÙ BLOCCHI IN UN ISOLATO

AREA PICCOLA UNITARIETÀ E INDIPENDENZA

UNITARIETÀ E CONDIVISIONE

AREA GRANDE EDIFICIO

PARTE DI EDIFICIO

UNITARIETÀ E CONDIVISIONE

UNITARIETÀ / INDIPENDENZA

a prezzi calmierati e potrebbero trovare all’interno della cooperativa un ambiente di coesione sociale. Per quanto riguarda il fabbisogno interno della SEAO, l’identikit, per così dire, del socio richiedente evidenzia come il soggetto tipo sia una donna (ancora oggi ritenuto soggetto debole, purtroppo), di circa quarantacinque anni di età, single, impiegata, con diploma superiore come titolo di studio, tendenzialmente già residente a Milano e milanese di nascita. Tale individuo non sembra fare del tutto parte delle categorie sopra elencate, ad evidenziare ancora una volta come la cooperativa, in realtà, non offra un puro servizio sociale rivolto alle categorie più disagiate ma tenda a rivolgersi a soggetti del ceto medio, che, però, molto facilmente, potrebbero ricadere in uno stato di bisogno. Negli ultimi anni, come ricordato nel capitolo precedente, anche a causa della mancanza di politiche pubbliche per la casa, l’identikit del socio richiedente si è avvicinato alle categorie sopracitate, accomunando le necessità dei cooperatori a quelle dei soggetti ritenuti deboli: questo dato fa ritenere dunque una localizzazione presso particolari aree di fabbisogno, come università, centri medici, quartieri disagiati una possibilità tutt’altro che trascurabile.

FRAMMENTARIETÀ E CONDIVISIONE

UNITARIETÀ E INDIPENDENZA

AREA PICCOLA / AREA GRANDE

QUALI REGOLE PER IL NUOVO INSEDIAMENTO? Abbiamo visto come alcune possibilità insediative comportino una azione condivisa con altri soggetti, spesso facenti parte dello stesso mondo cooperativo, e come altre, invece, permettano una azione autonoma al fine di realizzare un nuovo insediamento. La cooperativa SEAO, all’interno di LegaCoop, rappresenta un eccezionale esempio, non solo di longevità, ma anche di azione. Nonostante la sua dimensione e la sua gestione, che può apparire, per molti tratti, assai semplificata, la cooperativa vuole rivestire un ruolo attivo, non solo realizzando nuovi alloggi per i suoi soci, ma anche aprendo un dibattito sulla propria peculiare maniera di abitare insieme. Solo nell’ultimo intervento progettato, a Merezzate, la cooperativa ha rinunciato ad una totale autonomia ed indipendenza realizzativa, a favore di un grande progetto comune con altre cooperative milanesi, mettendosi, ancora una volta, in discussione, ma ovviamente spinta, tra le altre cose, dalla scarse possibilità alternative. All’interno di un grande insediamento sono naturalmente possibili

criteri di indipendenza ed unitarietà, ma il più importante elemento di qualità è sicuramente dato dalla possibilità di condividere con altri soggetti servizi di maggior livello e dimensione (che spesso la cooperativa non è riuscita a fornire ai propri soci abitanti). L’essere parte di un grande insediamento riduce, però, la possibilità di essere esempio per un nuovo modello abitativo, più integrato all’interno del tessuto della città, recuperando alcuni dei caratteri salienti, che la rendono un modello ancora attuale e replicabile. Riteniamo che la SEAO, oggi, dovrebbe lavorare sulla città con la flessibilità dei piccoli numeri, degli interventi puntuali che si inseriscono nel tessuto cittadino, per diminuire le tempistiche degli interventi e i rischi derivati dai grandi numeri. Per fare questo, dopo una lettura delle possibilità di insediamento offerte oggi a Milano e, in seguito ad una analisi degli elementi condizionanti il progetto, ci chiediamo quali dovrebbero essere le principali caratteristiche di un nuovo progetto per la cooperativa. La prima domanda dovrebbe essere: qual è il giusto numero per un nuovo insediamento?


89

10

NUMERO MINIMO ABITAZIONI

40

NUMERO MASSIMO ABITAZIONI

SERVIZI PER CHI ABITA + SERVIZI PER LA CITTÀ

IL GIUSTO NUMERO PER LA COMUNITÀ

Al di sotto di un certo numero, la gestione diviene onerosa, si riduce la coesione sociale e non c’è sufficiente massa critica per la creazione di servizi comuni. Al di sopra di certi numeri, però, si ottiene l’effetto opposto: la condivisione di troppe persone di uno spazio, a volte lo lascia deserto; le persone sono tanto numerose da non riuscire a conoscersi; il senso di intimità che necessita la casa e la qualità spaziale generale, con densità troppo alte, vanno in crisi. L’insediamento tipo della SEAO ha in media 30-35 appartamenti - il più piccolo presenta 23 alloggi, il più grande 64 - numeri, dunque, abbastanza ridotti, che non hanno mai portato a problemi di ordine sociale, ma che lamentano comunque una mancanza di spazi di condivisione e, allo stesso tempo, di intimità. Gli stabili della SEAO, come evidenziato nel capitolo precedente, sono raramente monofunzionali, ovvero ridotti alla sola funzione abitativa. Spesso sono presenti negozi, magazzini, uffici e piccoli servizi ad uso pubblico che ne arricchiscono la composizione e il mix sociale. La seconda domanda si chiede, quindi, in che grado deve tendere il nuovo intervento al mix funzionale e quali sono

MONOFUNZIONALE / PLURIFUNZIONALE

i tipi di servizi più importanti per chi vi abita? Alcuni di questi potrebbero essere, per gli stessi abitanti del nuovo insediamento, servizi alla residenza, come quelli citati nelle risposte ai questionari: posti bici e moto, orti, serre, aree gioco per i bambini, lavanderie comuni, sale riunioni e piccole foresterie, ma anche depositi per gruppi di acquisto, laboratori con utensili per hobby e fai da te, foyer legati alle portinerie, per incontrarsi e chiacchierare prima di entrare in casa. Ci potrebbe essere poi, oltre ai normali spazi commerciali, un altro livello di servizi più aperto alla città e al quartiere, come un asilo nido, una piccola biblioteca, orti e giardini con aree gioco ad uso pubblico, locali doposcuola, laboratori per artigiani e incubatori per giovani imprese, ma anche spazi espositivi e culturali, che, per esempio, aprano l’archivio della SEAO alla città e stimolino discussioni e dibattiti sul mondo cooperativo. Mentre il primo tipo di spazi di servizio risulta auspicabile per migliorare la qualità delle dotazioni della casa e per incentivare la coesione sociale e l’abitare insieme, il secondo tipo ci sembra ancora più fondamentale, perché simbolo di uno scambio più intenso tra la SEAO e il mondo cooperativo, ma soprattutto tra

la SEAO e la città che la ospita, Milano. La terza questione riguarda il tipo di appartamenti e per quali persone. Abbiamo già visto quale è il possibile identikit del socio richiedente, ma qual è il modello di casa della SEAO? Riassumendo dai capitoli precedenti, lo stabile tipo è di circa 2100 mq di superficie, ha in media 5 piani, 36 alloggi e 65 abitanti, con un mix funzionale che vede le altre funzioni non residenziali a circa il 10% della superficie totale. L’alloggio tipo invece è un bilocale di poco più di 50 mq con tendenzialmente un solo abitante, che vi risiede in media da almeno 15 anni e paga un canone annuo medio di 860 Euro. La fotografia di quanto esistente registra un tipo di intervento tipico del tessuto consolidato milanese, con alloggi di piccole dimensioni: tale modello, come appare anche dalle risposte ai questionari date dagli stessi abitanti, non appare più attuale. Alla luce di quanto detto, il capitolo seguente delineerà una nuova ipotesi progettuale che parte dai caratteri attuali del patrimonio cooperativo per unirli ai caratteri emersi dall’analisi sociale e a riflessioni più generali a scala urbana e architettonica sul tema dell’abitare.



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