Schumacher La Wohnstadt Hamburg di
Sin dal 1904, Schumacher ha una chiara idea del significato della Großstadt nel presente. La Großstadt non è solo un organismo funzionaleproduttivo, ma è il luogo della società moderna in senso ampio: è la sua struttura fisicafunzionale, il suo ambiente sociale e culturale e infine la sua rappresentazione. In questa logica la Großstadt come Raumkunstwerk deve generare lo spazio abitabile per la nuova Großstadtkultur – questo è il “compito architettonico delle città”.
Fonti delle illustrazioni
Pp. 78 in alto, 80 in basso, 84 in basso a sinistra, 84 in basso a destra, 87 in alto, 94 in alto, 94 in basso — Plankammer Staatsarchiv Hamburg.
P. 31 in basso (© Staatsarchiv Hamburg 720-1/343-1/L0001135) — Staatsarchiv Hamburg (Bildarchiv Landesdenkmalamt).
Pp. 31 in alto (NSch : XVII : 3 : 20), 47 (NSch : XVI : 1.28), 48 in alto (NSch : XVI : 3.6), 48 in basso (NSch : XVI : 3.1), 80 in alto (NSch : XVII : 3.55a), 84 in alto (NSch : XVII : 3.49), 88 in alto (NSch : XXI : 205, Gebr. Dransfeld), 92 in alto (NSch : XVII : 2.66a), 95 in basso (NSch : XXI : 410, Gebr. Dransfeld), 109 in alto (NSch : XVII : 1.1(c)), 109 in basso (NSch : XVII : 1.2(b)), 127 (NSch : XX : 1.8), quarta (NSch : XVII : 2.66a) — Staats- und Universitätsbibliothek Hamburg, Nachlass Fritz Schumacher.
Pp. 56-57, 58-59, 60 in alto, 60 in basso — F. Schumacher, Wie das Kunstwerk Hamburg nach dem großen Brande entstand, Hamburg 1920.
P. 46 — F. Schumacher, Das Bauliche Gestalten, Leipzig 1926.
Pp. 32, 34 (G. Koppmann), 35 (H. Lübbert), 38 in alto (H. Lübbert), 38 in basso (H. Lübbert), 110 a sinistra — Schumacher, Ein Volkspark, München 1928.
Pp. 76, 77, 78 in basso (W. Schäfer), 81 (Gebr. Dransfeld), 85 in alto (H. Lübbert), 85 in basso (Gebr. Dransfeld), 87 in basso, 88 in basso (Gebr. Dransfeld), 92 in basso, 93, 95 in alto (Gebr. Dransfeld), 110 a destra — F. Schumacher, Das Werden einer Wohnstadt, Hamburg 1932.
ISBN 978-88-6242-919-1
Prima edizione italiana dicembre 2023
© LetteraVentidue
© Stefan Vieths
Come si sa la riproduzione, anche parziale, è vietata. L’editore si augura che avendo contenuto il costo del volume al minimo i lettori siano stimolati ad acquistare una copia del libro piuttosto che spendere una somma quasi analoga per fare delle fotocopie. Anche perché il formato tascabile della collana è un invito a portare sempre con sé qualcosa da leggere, mentre ci si sposta durante la giornata. Cosa piuttosto scomoda se si pensa a un plico di fotocopie.
Nel caso in cui fosse stato commesso qualche errore o omissione riguardo ai copyright delle illustrazioni saremo lieti di correggerlo nella prossima ristampa.
Progetto grafico: Francesco Trovato
Impaginazione: Raffaello Buccheri
LetteraVentidue Edizioni S.r.l.
Via Luigi Spagna 50 P 96100 Siracusa, Italia
www.letteraventidue.com
Stefan ViethsLa Wohnstadt Hamburg di Schumacher
Indice
9
1. Il fenomeno della Großstadt tra cultura moderna e luogo concreto
15
2. Verso una concezione progettuale per la metropoli: la Großstadt Hamburg
45
3. Il Kunstwerk Hamburg e la costruzione di un paradigma
69
4. La Wohnstadt Hamburg: la città come spazio abitabile
105
5. Un modello alternativo per la città moderna
121
Apparati
Bibliografia - Biografia
2
Verso una concezione progettuale per la metropoli: la Großstadt
La
concezione progettuale per la Großstadt Hamburg riflette un’idea di architettura e un’idea di città che Schumacher sviluppa negli anni prima del suo arrivo ad Amburgo, in un processo di intenso studio e lavoro teorico e progettuale.
Schumacher studia architettura a Monaco e a Berlino. Dopo il suo diploma nel 1893 lavora nello studio di Gabriel von Seidl e nello Stadtbauamt Leipzig. In questi anni si allontana dallo storicismo ampiamente diffuso nella seconda meta dell’Ottocento e diventa un protagonista del movimento della riforma culturale intorno al 1900. Pubblica con grande successo una serie di scritti e di studi – tra gli altri, saggi su Alberti, Goethe e Nietzsche – che riflettono bene il discorso culturale di questi anni. Nel 1901 viene chiamato come professore ordinario al Politecnico di Dresda1.
Nel 1903 Schumacher è tra gli organizzatori della Erste Deutsche Städteausstellung a Dresda, un momento cruciale sia per la carriera di Schumacher, che per lo sviluppo dell’urbanistica come disciplina. Si tratta di un passo decisivo per un nuovo modo di intendere la città del presente: presentando un inventario vasto del progetto urbano contemporaneo in Germania, l’esposizione offre la base per un’ampia riflessione sulla città e sulla dinamica del suo drammatico sviluppo all’inizio
1. Cfr. C. Weller, Reform der Lebenswelt durch Kultur. Die Entwicklung zentraler Gedanken Fritz Schumachers bis 1900, in H. Frank (a cura di), Fritz Schumacher, Reformkultur und Moderne, Hatje, Stuttgart 1994, pp. 41-65.
4 La Wohnstadt Hamburg: la città come spazio abitabile
Unaspetto principale della concezione urbana di Schumacher riguarda la Großstadt come luogo per abitare – la Wohnstadt Hamburg. Partendo da una nuova tipologia di isolati urbani, Schumacher sviluppa qui i quartieri residenziali per la nuova società urbana, caratterizzati da innovative soluzioni per l’abitazione economica ma anche da una precisa e differenziata articolazione degli spazi urbani – strade e Grünzüge, piazze e parchi – e da un attento posizionamento degli edifici pubblici, i nuovi monumenti civili della metropoli. Insieme al nuovo Stadtpark – “la casa popolare all’aperto” – questi quartieri si inseriscono nella struttura esistente del tessuto della città ed estendono il sistema degli spazi urbani fortemente relazionato alla topografia fluviale tra Alster ed Elbe, interpretando la città come spazio abitabile.
Il significato specifico dei quartieri residenziali nella concezione della Großstadt sta sia nella realizzazione fisica dell’abitare che nella sua rappresentazione come parte integrale della nuova forma urbana. La realizzazione della Wohnstadt Hamburg parte da una necessità funzionale: la “questione delle abitazioni” è un problema essenziale della Großstadt determinata dalla drammatica mancanza di case popolari in generale, ma anche dalla qualità bassissima degli alloggi esistenti. I nuovi quartieri quindi offrono una soluzione tipologica che riguarda la questione funzionale, i problemi di densità, di aria e di luce. Ma questo aspetto di carattere “socio-igienico” secondo Schumacher non è sufficiente:
In alto. Quartiere Veddel, veduta aerea, sullo sfondo gli Elbrücken. In basso. Quartiere Veddel, plastico.
In alto. Quartiere Veddel, Volksschule Veddel (Arch. Schumacher). In basso. Quartiere Veddel, complesso residenziale (Arch. Behrens).
In alto. Quartiere Jarrestadt, veduta aerea, sullo sfondo lo Stadtpark. In basso. Quartiere Jarrestadt, veduta aerea parziale, al centro l’isolato residenziale con i giardini pubblici (Arch. Schneider).