singolari
TUTTO PASSA, TUTTO MARCO LUPO
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La panchina è come una barca che scivola mentre il sole si infila nelle scarnificazioni che riproducono iniziali e cuoricini e parolacce nelle palazzine bianche a cento metri dal tappeto di foglie. Lei ha la carnagione dei cereali, lui muove le dita lunghe sulla fascia verde che le tiene i capelli. Profumano di mela. Quella primavera gli dà la sensazione dell’acqua frizzante, come quando si piega il bicchiere e il liquido scende attraverso la lingua, le bollicine esplodono, la bocca si rinfresca. Hanno gli occhi scuri e guardano un vecchio 5
di fronte a loro, su una panchina piazzata sotto un platano. Lui le tocca un seno. Lei finge di arrabbiarsi. Lui stringe il capezzolo. Il vecchio muove i piedi tra le foglie e guarda qualcosa, da qualche parte nel palazzo bianco che li ha visti crescere. Quell’anno fanno di tutto per salvarsi. Nessuno ha ciò che merita, ma loro sono a una distanza dignitosa dalla felicità. Hanno appena vent’anni, lui ne compie ventiquattro a marzo, lei ventuno a luglio. Si sono sistemati in un monolocale, a metà strada tra l’ufficio dove lui impila moduli assicurativi per una società che affitta automobili e il pastificio dove lei lavora da poco meno di un anno. I mobili gli sono stati regalati da uno zio di lui. Sono scuri e pieni di cassetti. La cucina 6
andava di moda negli anni novanta. Funziona e non occupa tutto lo spazio a disposizione. La madre di lei si chiama Clara e soffre di crisi depressive. Una volta al mese o una volta ogni due mesi va da loro a cena. Porta sempre una torta di mele e una bottiglia di vino bianco. Il padre di lei è morto quando aveva la pertosse: caduto da un’impalcatura in un tunnel scavato dalla ferrovia. Lui è il terzo di sette figli. Il padre e la madre sono vivi e invecchiano in una città lontana, a sette ore di macchina, su una collina dove un bosco di ulivi secolari ricorda cicatrici di battaglie, di grandinate di sassi, di respiri trattenuti tra cespugli bassi, vendicativi. La casa di famiglia è bianca e ci sono otto stanze. Di fronte alla facciata principale c’è il frutteto, e accanto una pineta. Sul lato posteriore della casa la terra è più scura, ha il colore del rame. 7