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Con l’imminente inizio dell’anno accademico è giunto anche il momento di riprendere la nostra vita universitaria fa8a certamente di feste improvvisate, schitarrate ai Giardini Margherita e a Piazza Verdi ma anche di dispera> tenta>vi di trovare una stanza decente a un prezzo acce8abile e di altre8anto complessi sforzi per districarsi tra i regolamen> di Ateneo, delle Scuole e dell’ERGO e per capire il regime di tassazione, i criteri di assegnazione delle borse di studio, di accesso agli studenta> ecc. Su feste, fes>ni, concer> e locali vari Bologna fornisce da sé un oHmo biglie8o da visita ed è bello scoprirla senza l’ingombrante presenza di anziani ciceroni che raccontano nostalgici delle loro noH brave; abbiamo deciso di provare, invece, a fornire qualche informazione u>le per rendere più semplice l’approccio con le modalità di accesso e fruizione dei servizi e delle agevolazioni a cui abbiamo diri8o. I tagli all’Università pubblica e la riorganizzazione degli Atenei, che hanno fa8o seguito alla “Riforma” Gelmini, hanno ristre8o le possibilità per noi studen> di partecipare aHvamente alla vita della nostra università e di incidere all’interno dei processi decisionali. L’ingresso dei priva> nel Consiglio di Amministrazione, l’introduzione del numero chiuso in tan>ssimi corsi di laurea e il generale aumento della contribuzione a carico degli studen> hanno rido8o in maniera significa>va la possibilità per tuH e tu8e di con>nuare il proprio percorsi di studi seguendo fino in fondo le proprie aspirazioni e valorizzando le proprie capacità. Riteniamo assolutamente fondamentale che tuH gli studen> e le studentesse abbiano una conoscenza piena dei diriH di cui godono e, sopra8u8o, siano perfe8amente informa> sui meccanismi di accesso alle possibilità e ai servizi che l’Ateneo e la Regione forniscono. Abbiamo scri8o, quindi, questa piccola controguida con l’obieHvo di dare un punto di riferimento (speriamo quanto più completo possibile) a chi dal prossimo se8embre si iscriverà all’UniBo, ma anche per provare a tracciare un quadro del contesto all’interno del quale affron>amo la nostra esperienza universitaria. Questo con il fine di so8olineare i limi> e le cri>cità con cui veniamo a scontrarci quo>dianamente e, di conseguenza, le ba8aglie e le rivendicazioni che abbiamo assunto in ques> anni, non solo per arginare la deriva post-‐Gelmini, ma anche per ricercare nuovi spazi di partecipazione e di tutela che estendessero la sfera dei diriH di cui uno studente universitario deve godere. Queste ba8aglie ci impegniamo a portarle negli organi collegiali, a8raverso il lavoro dei rappresentan>, ma proviamo a far sì che a8raversino anche le piazze e le mobilitazioni che animano Bologna e l’Emilia Romagna. Speriamo che questa controguida possa essere uno strumento efficace per rendere più semplice l’approccio alla vita universitaria bolognese ma anche uno s>molo per rifle8ere, agitarsi e impegnarsi per migliorare l’Università che frequen>amo e la ci8à in cui viviamo. Ci auguriamo perciò di incontrarci quest’Autunno non solo nei corridoi e tra le aule delle nostre Scuole ma anche nelle piazze e nei cortei studenteschi!
CHI SIAMO pag.4
GLI ORGANI ACCADEMICI 

LE BORSE DI STUDIO
pag.5
I SERVIZI RESIDENZIALI
pag. 22
CERCARE CASA
pag.
27
IL CALCOLO ISEE pag.8
CONTRIBUZIONE RIDOTTA
pag.32
GLI SPAZI PER STUDIARE
pag.15
LA MENSA
pag.35
ALL IN PER IL DIRITTO pag.19
ALLO STUDIO
pag.38
CHI SIAMO Ciao, ti starai forse chiedendo chi siamo. LINK Bologna nasce il 5 luglio 2013 dalla necessità di occupare quella terra di mezzo che divide il mondo della rappresentanza e quello del movimento. Questa città era fino a quel momento irrimediabilmente divisa tra chi riteneva che l'unica strada percorribile fosse quella del conflitto sociale e chi invece si richiudeva negli organi di rappresentanza cercando di risolvere i problemi dall'interno, senza sbilanciarsi troppo, in chiave completamente studentesca. Un gruppo di ragazze e ragazzi, a seguito delle elezioni studentesche del 2013, si chiese: "Come facciamo a creare partecipazione dal basso e lotte condivise per cambiare lo stato dell'Università di Bologna attraversando trasversalmente piazze e luoghi della rappresentanza? Come far capire a tutti che non si può lottare per la migliore università possibile nel peggiore dei modi possibili, e che quindi dobbiamo occuparci di antifascismo, antimafia, lottare contro chi devasta l'ambiente, contro le guerre e le culture xenofobe, omofobe e sessiste, ridare vita ai luoghi abbandonati, ripensare alla città, alla mobilità, capire che lo studente non si ferma alle pareti fisiche dell'Università ma riguarda tutta la sua vita durante la permanenza a Bologna? Come coinvolgere tutti in un'idea alternativa e partecipativa della rappresentanza, capace di travolgere chi ci ha rappresentato finora?" Consci del fatto che servisse una rete nazionale autofinanziata e indipendente da partiti, sindacati e lobby per poter aprire un percorso di confronto fruttuoso con studenti e studentesse di altre Università d'Italia, si misero a cercare e informarsi sulle realtà in quel momento esistenti. Sono passati tre anni e noi siamo ancora qui a rivendicare i nostri e i vostri diritti, a richiedere ascolto e a fornire a questo ateneo una rappresentanza negli organi accademici che sia attiva, convolgente e partecipativa. Nella maggior parte delle facoltà abbiamo dei gruppi collettivi formati da studenti e studentesse che vivono l'Università ogni giorno, cercano di migliorarla offrendo incontri formativi e sociali ponendosi come obbiettivo costante un'ottimizzazione su più fronti del nostro ateneo.
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GLI ORGANI ACCADEMICI E LA DEMOCRAZIA INTERNA
Corsi di Laurea Sono organi di primo livello, con limitato potere decisionale, ma con possibilità di formulare proposte ad organi superiori, quali Dipar>men> e Scuole di riferimento, in tema di programmazione e organizzazione didaHca, di revisione degli ordinamen> e dei regolamen> didaHci. Il Consiglio di ognuno di essi è composto dai docen> responsabili delle aHvità forma>ve e da tre rappresentan> degli studen>. I rappresentan> degli studen> in Consiglio di Corso di Laurea sono le figure di riferimento a cui rivolgersi in caso di necessità riguardan> le lezioni, gli orari, gli esami ed i rappor> con i docen>. Dipar.men. Sono le ar>colazioni organizza>ve dell’Ateneo per lo svolgimento delle funzioni rela>ve alla ricerca scien>fica e alle aHvità didaHche e forma>ve. Sono quindi organi di estrema rilevanza. Possono infaH stringere accordi con en> pubblici o priva> per promuovere ricerca e didaHca nel campo che ad essi compete. Inoltre ogni Dipar>mento fa capo a una Scuola alla quale può far proposte in merito alle modifiche e alle chiusure di Corsi di Laurea, Do8ora> e Specializzazioni. Il Dipar>mento si dota di un Consiglio e di una Giunta: • Il Consiglio: Oltre che stabilire i piani didaHci e di ricerca, si occupa dell’aspe8o economico e del rapporto di autovalutazione e propone alla Scuola (o alle Scuole) di riferimento le modifiche dei regolamen> dei Corsi di Laurea. Gli studen> nell’organo hanno un peso pari al 15% del numero dei docen> e ricercatori del Consiglio stesso. • La Giunta: Ha il ruolo di coadiuvare il Dire8ore del Dipar>mento nel deliberare in merito a tu8e le ques>oni e le materie che non sono di competenza esclusiva del Consiglio di Dipar>mento. In Giunta sono presen> due rappresentan> degli studen>. Scuole Le Scuole, al momento undici, sono le stru8ure organizza>ve di coordinamento delle aHvità di formazione dell'Ateneo e di raccordo tra i Dipar>men>. Hanno inoltre il compito di avanzare proposte riguardan> la chiusura o la modifica dei Corsi di Laurea al Senato e al Consiglio di Amministrazione, sulla base delle indicazioni dei Dipar>men> afferen>.
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La Scuola si dota di un Consiglio e di una Commissione Parite>ca. • Il Consiglio di Scuola I rappresentan> degli studen> in quest’organo sono il 15% del numero di docen> e ricercatori presen> in consiglio, considerando che ogni Dipar>mento contribuisce con il 10% dei propri docen>. In quest'organo, come in altri che analizzeremo più avan>, la componente studentesca è designata dai rappresentan> degli studen> dei Dipar>men> afferen> la scuola: non c'è elezione dire8a. • Commissione parite>ca docen>-‐studen> ha il compito di monitorare l’offerta forma>va, la qualità della didaHca e delle aHvità di servizio agli studen>. Elenco delle Scuole: • Agraria e Medicina Veterinaria; • Economia, Management e Sta>s>ca; • Giurisprudenza; • Farmacia Biotecnologie e Scienze Motorie; • Ingegneria e Archite8ura; • Le8ere e Conservazione dei Beni Culturali; • Lingue, Le8eratura, Interpretariato e Traduzione; • Medicina e Chirurgia; • Psicologia e Scienze della Formazione; • Scienze; • Scienze Poli>che Consiglio degli Studen. E' l’organo di rappresentanza degli studen> composto da 33 membri, ciascuno dei quali rappresenta l’intera comunità studentesca ed essi sono eleH tramite due differen> sistemi: • 13 membri vengono eleH secondo sistema uninominale, con candidature individuali; • 20 membri sono eleH per mezzo di un sistema proporzionale tra liste che perme8e ad ogni Scuola di esprimere dei rappresentan> nel Consiglio degli Studen>. Le liste vengono infaH presentate nelle circoscrizioni, coinciden> alle 11 Scuole, alle quali i candida> appartengono. Questo sistema macchinoso, che porta ad avere due modalità di elezione per lo stesso organo, va a comporre un Consiglio che designa tra i propri componen> i rappresentan> degli studen> in altri organi: Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Nucleo di Valutazione nonché Consulta Regionale degli Studen>. Un'eccessiva a8enzione alla composizione del Consiglio degli Studen> è quindi bilanciata dalla mancanza di elezione dire8a della componente studentesca in altri tre organi dell'Ateneo. Il Consiglio degli Studen> esprime pareri sul bilancio di previsione e sul conto consul>vo dell'Ateneo, sul Regolamento generale e didaHco d'Ateneo, sul Regolamento degli studen>, sulla modifica o chiusura di Corsi di Studio, sugli interven> rela>vi al diri8o allo studio, contribu> e tasse a carico dello studente. Senato Accademico Il Senato Accademico ha funzioni di coordinamento e di raccordo con le stru8ure in cui si ar>cola l’Ateneo e collabora con il Re8ore nelle funzioni di indirizzo, di inizia>va e di coordinamento delle aHvità scien>fiche e didaHche; collabora con il Consiglio di Amministrazione nelle funzioni di
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indirizzo strategico e di programmazione finanziaria annuale e triennale e del personale. Fanno parte del Senato Accademico 35 membri di cui solamente 6 sono studen>, tra l'altro eleH dal Consiglio degli Studen> tra i componen> del Consiglio stesso. Nonostante l'organo abbia mandato per 3 anni, i rappresentan> degli studen> rimangono in carica per due. Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione è l'organo responsabile dell’indirizzo strategico e della programmazione finanziaria e del personale di Ateneo. E' a quest'organo che spe8a l'ul>ma parola riguardo la modifica o la chiusura dei Corsi di Laurea, delle Scuole e dei Dipar>men>. Di quest'organo, oltre che il Re8ore, 5 membri interni e due rappresentan> degli studen> designa> dal Consiglio degli Studen>, vi sono 3 membri esterni, che non siano sta> dipenden> dell'Ateneo nei tre anni preceden> la nomina e che vengono scel> dal Senato Accademico. Nonostante l'organo abbia mandato per 3 anni, i rappresentan> degli studen> rimangono in carica per due. Nucleo di valutazione Il Nucleo di valutazione è l'organo dell'Ateneo preposto alla valutazione delle aHvità didaHche, di ricerca e amministra>ve ed è nominato dal Senato Accademico. Composto da un numero di membri compreso tra 5 e 7, di cui un rappresentante degli studen>, la maggior parte dei componen> è esterno all'Ateneo, Presidente del Nucleo compreso.
Breve riflessione e attuale composizione Dopo decenni in cui gruppi di studenti direttamente afferenti a lobby cattoliche e partiti di governo sono stati i principali protagonisti all’interno degli organi universitari, abbiamo ritenuto necessario adottare un approccio nuovo e alternativo alla rappresentanza studentesca, incentrato sull’estensione del diritto allo studio, sulla costruzione di saperi critici, su nuove forme di partecipazione e sull’attenzione a tematiche politico-sociali. Alle ultime elezioni siamo riusciti ad ottenere un gran risultato, anche tramite l’attivazione dei vari gruppi di facoltà, facendo sì che gli Studenti Indipendenti fossero presenti in moltissimi Consigli di Laurea, di Dipartimento, e di Scuola. Inoltre abbiamo espresso 5 tra i membri del Consiglio degli Studenti (per i contatti vd. sotto). Anche per quest’anno accademico il nostro intento è quello di far sì che sempre più studenti abbiano la possibilità di vivere l’università senza problematiche legate alle condizioni economiche, attivando canali di partecipazione e di discussione.
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CERCARE CASA
CERCARE CASA
LE BORSE DI STUDIO La borsa di studio è un finanziamento esente dall’Imposta sui Reddi>, volto ad incen>vare gli studen> che vi accedono per merito e/o necessità economica, il cui importo, dunque, varia in relazione all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e alla condizione domiciliare dello studente stesso. Il numero di borse che nell’anno 2016/2017 verranno assegnate nell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum è di 8000 (ripar>te per le diverse facoltà, sedi, >pi di laurea) e accessibili tramite graduatoria predefini>va.
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CLASSIFICAZIONE DELLO STATO DOMICILIARE DELLO STUDENTE In Sede Risultano in sede: -‐gli studen> residen> in un comune la cui distanza dalla sede del corso di laurea frequentato sia percorribile con i mezzi di trasporto pubblico entro 45 minu>; -‐gli studen> che prendono domicilio presso la sede del corso di laurea frequentato o nelle immediate vicinanze per un periodo inferiore ai 10 mesi dal 01.10.2016 al 30.09.2017; -‐gli studen> residen> nei comuni nelle immediate vicinanze indica> nella tabella 1; -‐gli studen> che nel corso dell’anno 2016/2017 prendono la residenza presso la sede del corso frequentato, ad eccezione degli studen> stranieri; -‐gli studen> che, dopo presentazione della domanda di un servizio abita>vo, nel momento successivo alla pubblicazione delle graduatorie provvisorie, rinunciano all’assegnazione dell’alloggio; -‐gli studen> che non si a8engono alle disposizioni del bando.
Pendolari Risultano, invece, pendolari: -‐gli studen> residen> in un comune la cui distanza dalla sede del corso di laurea frequentato sia percorribile con i mezzi di trasporto pubblico in un tempo superiore ai 45 minu> ed inferiore ai 90 minu>; -‐ gli studen> residen> in un comune la cui distanza dalla sede del corso di laurea frequentato sia percorribile con i mezzi di trasporto pubblico in un tempo superiore ai 90 minu>, ma che prendono domicilio a >tolo gratuito presso la sede universitaria o nei comuni nelle immediate vicinanze (vedi tabella 1) per almeno 10 mesi dal 01.10.2016 al 30/09/2017.
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Fuori Sede Risultano, infine, fuori sede: -‐ gli studen> residen> in un comune la cui distanza dalla sede del corso di laurea frequentato sia percorribile con i mezzi di trasporto pubblico in un tempo superiore ai 90 minu> e che prendono alloggio a >tolo oneroso presso la sede universitaria o nelle immediate vicinanze in stru8ure residenziali pubbliche, alloggi di priva> o en> per almeno 10 mesi dal 01.10.2016 al 30.09.2017. E’ fa8a eccezione per gli Is>tu> di Alta Formazione Ar>s>ca e Musicale e per la Scuola Superiore per Mediatori Linguis>ci di Misano Adria>co, il cui periodo minimo si riduce a 5 mesi dal 01.10.2016 al 30.09.2017, per studen> iscriH all’ulteriore semestre rispe8o alla durata dei corsi di studio del nuovo ordinamento.
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Gli studen> che frequentano corsi di studio le cui aGvità didaGche sono organizzate su più sedi, possono far valere, al fine del riconoscimento della borsa di studio per “Fuori Sede” o “Pendolare”, un domicilio ubicato in un comune non elencato nella tabella1 a condizione che nello stesso si svolga almeno il 50% delle aHvità didaHche. Inoltre, possono usufruire delle borse di studio per “Fuori Sede” o “Pendolare”, gli studen. stranieri: -‐il cui nucleo familiare sia residente e percepisca reddi> in Italia. Essi seguono le stesse disposizioni degli studen> italiani; -‐il cui nucleo familiare sia residente e percepisca reddi> dall’estero. In tal caso, essi devono presentare l’autocer>ficazione di domicilio all’ER-‐GO, anche qualora abbiano la residenza presso la sede del corso frequentato; N.B. Gli studen> che cambiano domicilio nel corso dell’anno e che vogliono mantenere la borsa di studio sono tenu> a comunicarlo all’ER-‐GO entro 30 giorni dal verificarsi dell’evento, presentando il rela>vo modulo di variazione di domicilio (scaricabile sul sito: www.er-‐go.it nella sezione modulis>ca) e presentando la documentazione rela>va al nuovo e al vecchio domicilio, contestualmente alla comunicazione stessa nel caso in cui la variazione avvenga dopo il 27.01.2017. Agli studen> che non comunicano il trasferimento, la borsa di studio è revocata; nel caso di una comunicazione tardiva, invece, sarà applicata una penale pari al 10% della prima rata di borsa. Inoltre: -‐Se la variazione è da domicilio gratuito ad oneroso prima del 27.01.2017, sarà a8ribuita la borsa di studio di “Fuori Sede”; -‐Se la variazione è da domicilio gratuito ad oneroso dopo il 27.01.2017, sarà a8ribuita la borsa di studio di “Pendolare”; -‐Se la variazione è da domicilio oneroso a gratuito,la borsa di studio a8ribuita è di “Pendolare” a prescindere dal periodo dell’anno.
COMUNE
PROVINCIA
COMUNE
PROVINCIA
AGLIANA ARGENTA ARQUA' POLESINE BAGNACAVALLO BAGNOLO IN PIANO BERTINORO BOARA PISANI BONDENO BORGO TOSSIGNANO BRISIGHELLA CAMPOGALLIANO CAMUGNANO CANARO CARPI CASALFIUMANESE CASOLA VALSENIO CASTEL DEL RIO CASTEL GUELFO DI BOLOGNA CASTELLO D'ARGILE
PT FE RO RA RE FC PD FE BO RA MO BO RO MO BO RA BO BO BO
CASTELLO DI SERRAVALLE CASTIGLIONE DEI PEPOLI CASTROCARO T. E TERRA DEL SOLE CAVRIAGO CENTO CEREGNANO CESENA COPPARO CORREGGIO RE COSTA DI ROVIGO COTIGNOLA FELONICA FIDENZA FINALE EMILIA FIORANO MODENESE FIORENZUOLA D'ARDA FIRENZE FONTANELICE FORLI' FORLIMPOPOLI
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COMUNE
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PROVINCIA
FORMIGINE MO FORMIGNANA FE FUSIGNANO RA GAMBETTOLA FC *Non è previsto l’u>lizzo del bonus. GONZAGA MN **N ISOLA DELLA SCALA VR LOIANO BO LUGO RA MAGNACAVALLO MN MARRADI FI MASI TORELLO FE MASSA LOMBARDA RA MELDOLA FC MIRANDOLA MO MONGHIDORO BO MONSELICE PD MONTEGROTTO TERME PD MONTERENZIO BO MONTEVEGLIO BO MONTIANO FC NOGARA VR NOVI DI MODENA MO OCCHIOBELLO RO OSTIGLIA MN PADOVA PD PARMA PR PIEVE DI CENTO BO POGGIO RUSCO MN POLESELLA RO PORRETTA TERME BO PORTOMAGGIORE FE PRATO PO PREDAPPIO FC RASTIGNANO BO RAVARINO MO RAVENNA RA REGGIOLO RE REVERE MN RIMINI RN
COMUNE
PROVINCIA
ROLO ROVIGO RUSSI SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO SAN CASCIANO IN VAL DI PESA SAN CESARIO SUL PANARO SANT'AGATA BOLOGNESE SANT'AGATA SUL SANTERNO SANTARCANGELO DI ROMAGNA SANT'ILARIO D'ENZA SASSUOLO SAVIGNANO SUL PANARO SAVIGNANO SUL RUBICONE SERMIDE SESTO FIORENTINO SOLIERA SPILAMBERTO SUSTINENTE TRESIGALLO VAIANO VERNIO VIGARANO MAINARDA VIGNOLA VOGHIERA ZOCCA
RE RO RA BO FI MO BO RA RN RE MO MO FC MN FI MO MO MN FE PO PO FE MO FE MO
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LIMITI ISEE ED ISPE DI ATTRIBUZIONE DELLE BORSE DI STUDIO Per l'anno accademico 2016/2017 i limi> massimi dell'ISEE stabili> dal Miur per l'anno accademico precedente (tra i 15.748,78 ed i 20.998,37 euro) sono aggiorna> e pertanto sono stabili> tra i 15.333,33 ed i 23.000,00 euro. Inoltre, per poter concorrere l’indicatore ISPE non deve superare il valore massimo di € 50.000,00. Allo stesso modo anche gli impor> minimi delle borse stesse sono sta> aggiorna> rispeHvamente: a) studen> in sede
da € 1.929,22 a € 2.195,11
b) studen> pendolari
da € 2.821,67 a € 2.983,88
c) studen> fuori sede
da € 5.118,36 a € 5.192,56
In par>colare, per l’Università di Bologna Alma Mater Studiorum, la soglia massima ISEE è pari a € 23.000,00 gli impor> per fascia sono così distribui>:
Queste sono cifre generiche comprensive di una quota che, a richiesta per casi ali-‐ mentari par>colari o ubicazione del corso frequentato in zone prive di servizi ER.GO, possono essere conver>te in prepagato per il servizio ristorazione(in tal ca-‐ so l'importo complessivo del prepagato per il servizio ristora>vo è pari all'importo di borsa conver>to sommato ad un importo Er.GO aggiun>vo del 50%. Le quote conver>bili sono 4 : €200, €400, €500, €600). Per gli studen> inscriH all’ulteriore semestre rispe8o alla normale durata del corso di studio, la borsa sarà pari alla metà degli impor> cita> N.B. ProgeG di Mobilità Per quanto riguarda gli studen> che beneficiano del contributo per la mobilità in-‐ ternazionale, essi hanno diri8o ad una borda di studio “In Sede”, indipendentemente dalla propria residenza.
Invece, gli studen> che partecipano senza beneficiare del contributo: -‐ hanno diri8o alla borsa di studio “Fuori Sede”, nel caso in cui prendano domicilio all’estero a >tolo oneroso per una tempo pari o superiore a 10 mesi (dal 01.10.2015 al 30.09.2016) -‐hanno diri8o alla borsa di studio “Pendolare”, nel caso in cui siano domicilia> all’estero per un tempo pari o superiore ai 10 mesi (dal 01.10.2015 al 30.09.2016), indipendentemente dalla propria residenza. Infine, gli studen> non residen> nei comuni delle tabella 1 e che non beneficiano del contributo per la mobilità, posso accedere alla borsa di studio “Fuori Sede” o “Pendolare” anche se la durata del soggiorno all’estero è inferiore ai 10 mesi, pur-‐ ché autocer>fichino che la somma dei domicili, a >tolo oneroso o gratuito, in Italia e all’estero sia pari complessivamente a 10 mesi.
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TABELLE DI MERITO Gli studen> iscriH al primo anno dei corsi o delle specialis>che accedono ai servizi a concorso sulla base della sola condizione economica. -‐ Per poter o8enere il saldo di borsa, tali studen> dovranno conseguire entro il 10 agosto 2017 i credi> previs> in tabella:
N.B. Gli studen> diploma> con 100 e lode possono calcolare la propria condizione economica considerando il proprio nucleo famigliare virtualmente aumentato di un componente, quindi con una maggiorazione di 0,35 del coefficiente di equivalenza u>lizzato per il calcolo dell’ISEE. Nel loro caso dovranno conseguire le seguen> condizioni di merito in credi> senza l’u>lizzo del bonus:
-Per poter o8enere confermare l’assegnazione della borsa e non res>tuire la prima rata, tali studen> dovranno conseguire entro il 30 novembre 2015 i credi> previs> in tabella:
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-Per poter confermare la borsa di studio, tali studen> dovranno conseguire i credi> previs> in tabella:
Ci sono, inoltre, le seguen> disposizioni par>colari per gli studen> con invalidità riconosciuta pari o superiore al 66%: -‐inferiori requisi> di merito per l’accesso; -‐assenza di requisi> per la conferma; -‐maggiore durata dell’assegnazione di borsa e alloggio. BENEFICI CONNESSI ALLA BORSA DI STUDIO Idonei ma non assegnatari di borsa -‐Gli studen> del primo anno devono confermare l’idoneità tramite il conseguimento dei credi> previs> per il proprio corso di studio, pena la revoca della borsa stessa; -‐Gli studen> dal secondo anno in poi hanno diri8o ad un contributo di € 500,00 per la ristorazione e alla precedenza nelle graduatorie di studen> part-‐>me.
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Idonei assegnatari di una borsa -‐Gli studen> del primo anno (che abbiano raggiunto conseguimento di 20 credi> entro il 30.11.2017), sono inseri> automa>camente in una Fascia di Contribuzione Rido8a, di cui però il rimborso di tasse e contribu> avviene solo successivamente; -‐Gli studen> di un ulteriore semestre rispe8o alla normale durata dei corsi, usufruiscono dell’esonero totale della tassa d’iscrizione e di un esonero dei c ontribui> pari al 50% di quelli dovuti. -‐Gli studen> idonei alla borsa di studio nell'a.a. 2014/2015, se in possesso dei soli requisi> di merito previs> per l'a.a. 2015/2016, hanno la precedenza rispe8o all'asse-‐ gnazione del contributo di euro 200,00 per l'accesso agevolato ai servizi ristora>vi. Studen> assegnatari solo del contributo ristorazione -‐Agli studen> assegnatari del contributo ristorazione che accedono successivamen-‐ te ad una borsa verrà detra8o da essa il 50% del contributo stesso, ovvero di euro € 200,00 .
" " SCADENZE - Domanda di borsa di studio per matricole e anni successivi di tutti i corsi: dal 14 luglio al 26 settembre 2016. " Il perfezionamento della domanda deve essere effettuato al massimo entro il 28 settembre.
-Gli studenti Fuori Sede o pendolari devono presentare ad ER.GO l'autocertificazione di domicilio a partire dal 7 settembre 2016. Il modulo, disponibile soltanto on-line,sul sito www.ER-GO.it, va compilato e trasmetto telematicamente entro il 20 ottobre 2016. Lo stesso vale per gli studenti stranieri.
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INCOMPATIBILITA’ E REVOCHE DELLE BORSE La borsa di studio è incompatibile con altre borse di studio erogate da enti pubblici o privati, incluse le borse di studio rilasciate a studenti stranieri, le borse di dottorato, gli assegni di ricerca e ogni altro intervento economico avente la medesima finalità della borsa di studio. Fanno eccezione le borse di studio concesse da istituzioni nazionali o straniere volte a integrare con soggiorni all’estero l’attività di formazione e di ricerca degli studenti (Erasmus, Socrates ecc..).
RIFLESSIONI Il sistema delle borse di studio è una delle più grandi conquiste del welfare studentesco, che in un sistema ideale dovrebbe garantire il diritto allo studio a ogni studente, appiattendo le disparità economiche e offrendo a chiunque la possibilità di intraprendere un percorso universitario. Tuttavia spesso la realtà è ben diversa: le fasciazioni ISEE, non di rado molto rigide, non offrono un’adeguata rappresentazione dell’effettiva situazione economica dei destinatari delle borse, e la tendenza è quindi quella di escludere molti che invece avrebbero diritto a un sostegno da parte dell’università. Quest’anno la città di Bologna ha apportato dei lievi miglioramenti rispetto agli anni precedenti e anche alla situazione di altri atenei, come Padova e Torino, ugualmente considerati meritevoli: gli scaglioni della fasciazione da tre sono diventati quattro: questo garantisce una differenziazione ulteriore che dovrebbe, in linea teorica, portare a una maggior aderenza del modello alla realtà economica degli studenti; le borse di studio sono aumentate lievemente di numero (dalle 7995 del 2015 alle 8000 di quest’anno); Il tetto massimo ISEE, fissato per il 2015/2016 a 20.000 euro dal MIUR, è quest’anno passato da 19.000 a 23.000 euro a Bologna, rendendo quindi più accessibile la borsa a un numero maggiore di studenti, almeno in linea teorica. Tali miglioramenti non sarebbero stati possibili senza la mobilitazione dal basso di gruppi di studenti che, seppure al di fuori degli organi, hanno reagito al taglio indiscriminato delle borse di studio e degli alloggi. Senza la militanza attiva e le azioni vertenziali di questi ultimi probabilmente la realizzazione di questi cambiamenti sarebbe stata impossibile. Chiaramente la situazione è ancora migliorabile: una fasciazione a quattro scaglioni risulta comunque insufficiente per offrire una mappatura completa della situazione di molti studenti universitari; inoltre il tetto a 23.000 euro non contempla molti soggetti teoricamente non idonei ma che nei fatti si vedono spesso precluso il diritto allo studio per l’impossibilità di gestire i costi dell’università. Possibili soluzioni potrebbero essere quelle di allargare ulteriormente le maglie della scala su cui si calcola l’ISEE, introducendo una sotto-fasciazione più dettagliata, sul modello della Toscana, e ponendosi come obiettivo l’innalzamento del tetto massimo di ISEE e ISPE (attualmente fissato a 50.000).
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CONTRIBUZIONE RIDOTTA Beneficio: Il beneficio della fascia di contribuzione ridotta consiste nella riduzione dell’importo del contributo previsto a carico degli studenti dell’Università di Bologna, ne possono beneficiare solo coloro che sono in possesso di determinati requisiti di merito, reddito e iscrizione.
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Studen. ammessi alla domanda: Tutti gli studenti delle Università, degli Istituti dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, degli Istituti Superiori di Grado Universitario con sede in Emilia Romagna, che si iscrivono all’a.a. 2016-2017, nello specifico: -Gli studenti che si iscrivono al corso ad ordinamento previgente in Scienze della Formazione Primaria per la durata normale del Corso più 2 anni; -Gli studenti che si iscrivono a corsi di laurea e laurea magistrale, fino ad un anno oltre la durata normale del corso di studi, ed ai Corsi di laurea Magistrale a ciclo unico fino a due anni oltre la durata normale del Corso; -Gli studenti appartenenti alle categorie a cui l’Alma Mater riconosce lo status di studente impegnato a tempo parziale: laurea (sei anni più uno), Magistrale (3 anni più uno) e laurea Magistrale in Giurisprudenza a ciclo unico (7 anni più uno); -Gli studenti che scelgono una durata breve del Corso di laurea, di Laurea Magistrale e Laurea Magistrale a ciclo unico, per la durata del curriculum prescelto; -Gli studenti iscritti a Scuole di Specializzazione obbligatorie per l’esercizio della professione: Diploma di Specializzazione per le Professioni Legali “E. Redenti” e Diploma di Specializzazione in Studi sull’Amministrazione Pubblica, per la durata legale del corso. N.B. Non sono ammessi alla domanda: -‐gli studen> che si iscrivono ad un corso che rilascia un >tolo inferiore o iden>co a quello di cui sono già in possesso; -‐ gli studen> che si iscrivono per l'a.a. 2014-‐2015 e si laureano entro marzo 2015.
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Per oRenere il beneficio occorre: -‐ essere iscriH all'a.a. 2016-‐2017 entro il 29 dicembre 2017. Tu8avia, per gli studen> ammessi a Corsi
di laurea a numero programmato il termine è quello previsto dai singoli corsi per le procedure di recupero pos>;
" -‐ essere in possesso dei seguen> requisi> di reddito: "
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Fascia 1-‐ riduzione 50% → ISEE da € 23.000,01 a € 28.880,63; ISPE: fino a € 100.000 Fascia 2-‐ riduzione 40% → ISEE da € 28.880,64 a € 33.371,84 ISPE: fino a € 100.000 Fascia 3-‐ riduzione 30% → ISEE da € 33.371,85 a € 38.506,71 ISPE: fino a € 100.000 Fascia 4-‐ riduzione 20% → ISEE da € 38.506,72 a € 44.922,89 ISPE: fino a € 100.000 Fascia 5-‐ riduzione 10% → ISEE da € 44.922,90 a € 51.337,89 ISPE: fino a € 100.000
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-‐ essere in possesso dei seguen> requisi> di merito: corsi di laurea: ✔" ✔" ✔"
2° anno → 25 credi>; 3° anno → 80 credi>; 4° anno → 135 credi>.
corsi di laurea – curriculum lungo di 6 anni: ✔" Per 2° anno → 15 credi> ✔" Per 3° anno → 47 credi> ✔" Per 4° anno → 79 credi> ✔" Per 5° anno → 110 credi> ✔" Per 6° anno → 140 credi> ✔" Per il 7°anno (primo f. corso) → 160 credi>
corsi di laurea – curriculum breve di 2 anni: ✔"
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Per 2° anno → 60 credi>
corsi di laurea magistrale/Specialis9ca a ciclo unico di 5 anni: ✔" ✔" ✔" ✔" ✔" ✔"
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Per 2° anno → 25 credi> Per 3° anno → 80 credi> Per 4° anno → 135 credi> Per 5° anno → 190 credi> Per 6° anno → 55 (in più) Per 7° anno → 36 (in più)
corsi di laurea magistrale/Specialis9ca a ciclo unico di 5 anni -‐ curriculum lungo di 7 anni: ✔" ✔" ✔" ✔" ✔" ✔" ✔"
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Per 2° anno → 17 credi> Per 3° anno → 54 credi> Per 4° anno → 90 credi> Per 5° anno → 127 credi> Per 6° anno → 164 credi> Per 7° anno → 201 credi> Per 8° anno (1° fuori corso) → 230 credi>
corsi di laurea magistrale/Specialis9ca a ciclo unico di 5 anni -‐ curriculum breve di 4 anni: ✔" ✔" ✔"
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Per 2° anno → 31 credi> Per 3° anno → 112 credi> Per 4° anno → 169 credi>
corsi di laurea magistrale/Specialis9ca a ciclo unico di 6 anni: ✔" ✔" ✔" ✔" ✔" ✔" ✔"
Per 2° anno → 25 credi> Per 3° anno → 80 credi> Per 4° anno → 135 credi> Per 5° anno → 190 credi> Per 6° anno → 245 credi> Per 7° anno → 55 (in più) Per 8° anno → 36 (in più)
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corsi di laurea magistrale/Specialis9ca: ✔" ✔"
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Per 2° anno → 30 credi0 Per 3° anno → 80 credi0
corsi di laurea magistrale/Specialis9ca -‐ curriculum lungo di 3 anni: ✔" ✔" ✔"
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Per 2° anno → 18 credi0 Per 3° anno → 47 credi0 Per 4° anno(1° fuori corso) → 70 credi0
Per Scienze della formazione primaria, per tuA gli indirizzi e orientamen0, il requisito richiesto è il conseguimento di 20 esami con media non inferiore a 26/30. Tutti i credi0 sopra indica0 devono essere verbalizza0 entro il 10 agosto 2015. Gli studen0 che, non avendo assolto entro il 31 marzo 2016 gli eventuali Obblighi Forma0vi Aggiun0vi (OFA), verranno iscriA al 1° anno ripetente, ma, ai fini della valutazione dei requisi0 di merito, verranno considera0 comunque iscriA al secondo anno. RIFLESSIONI Le criticità che riscontriamo nel servizio della contribuzione ridotta sono molteplici. La contribuzione ridotta stando a quanto indicato nel DPCM 9 aprile 2001, art.7 e nel DPR 306 del 1997, art.3 dovrebbe essere calcolatadai singoli Atenei in virtù dell'ammontare dell'ISEE di ciascun iscritto in modo da non scaricare l'onere della proporzionalità delle tasse sul diritto allo studio. L'Emilia Romagna, invece, è l'unica regione in cui la gestione dell'esenzione parziale dalla contribuzione è affidata all'Azienda regionale per il DSU (Er.go). Le conseguenze negative di questa scelta sono molteplici: a) la contribuzione ridotta, anziché essere un diritto automaticamente riconosciuto allo studente in possesso dei requisiti di reddito necessari, passa attraverso l'intermediazione di un bando e spetta dunque solo a chi ne fa domanda; b) per beneficiare dell'esenzione parziale dalle tasse, vengono richiesti ulteriori requisiti, facendo sì che il diritto alla contribuzione ridotta si configuri piuttosto come una "mini-borsa di studio". Oltre alla soglia ISEE, infatti, si rende necessario soddisfare gravosi criteri di merito, stabiliti in base al numero di crediti accumulati di anno in anno. È inoltre necessario non essere fuoricorso da più di un anno e non star conseguendo un titolo di studio equipollente a quello di cui si è già in possesso. É inammissibile, a tal proposito, pensare di negare l'esenzione ad uno studente con un basso livello di reddito che, anche se già in possesso di laurea o diploma universitario, voglia proseguire gli studi; c) una volta ottenuto il beneficio, resta peraltro difficile mantenerlo. Per esempio, in caso di trasferimento o passaggio da un corso di laurea ad un corso di laurea magistrale a ciclo unico, o ad un corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, l'anno di assegnazione della contribuzione ridotta decorre dalla prima immatricolazione, a prescindere da quando si sia fatta domanda di trasferimento. Di conseguenza, anche il numero di crediti richiesto per continuare a risultare idonei all'esenzione parziale, è quello accumulato dall'anno della prima immatricolazione, nonostante il passaggio di corso comporta il non riconoscimento degli esami precedentemente conseguiti; d) la fasciazione, oltre a comprendere un numero molto esiguo di fasce (appena cinque), è eccessivamente rigida e priva di proporzionalità: chi si trova inserito in una fascia ma ha un ISEE vicino al limite inferiore può trovarsi nella situazione di dover pagare il 10% di tasse in più rispetto a qualcuno che si trova nella fascia che dà diritto a una riduzione maggiore ma che ha un ISEE vicino al limite superiore.
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Una differenza di ISEE di pochi centesimi, quindi, può determinare un aumento considerevole del costo delle tasse universitarie! Il che è ancora più grave se consideriamo che esistono modelli di riduzione della tassazione decisamente più virtuosi del nostro: in Toscana, il sistema non è “a scaglioni” come in Emilia Romagna, ma “a curva” e prevede proporzionalità e progressività anche interne a ogni fascia; in Piemonte, invece, il sistema è esemplare perché prevede la cosiddetta fasciazione continua: in base a una funzione matematica, l’importo da versare viene calcolato per ogni singolo studente in base al proprio personale ISEE.
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LA MENSA 1. Sistema Er.Go per i servizi ristora.vi di Bologna I servizi ristorativi sono aperti a tutti gli studenti dell'UniBo, tuttavia solo gli assegnatari di borsa di studio possono ricevere agevolazioni. Essi infatti possono richiedere che una parte della loro borsa di studio venga convertita in prepagato per il servizio di ristorazione da utilizzare nelle mense e nei locali convenzionati ER.GO. L'ente aggiunge alla quota convertita un importo aggiuntivo pari al 50%. La richiesta per la conversione della borsa, se la si vuole, deve essere selezionata durante la compilazione della domanda per la borsa di studio, nella quale è possibile scegliere tra quattro quote da vincolare:
2. Mense, locali convenziona. e pun. ristoro E' possibile consumare il prepagato per il servizio ristorazione presso le mense messe a disposizione dall' ER.GO e presso i locali convenziona0. A causa delle di-‐ verse ges0oni, ogni mensa ha un proprio tariffario. Ripor0amo qui il costo del pasto completo e il link del lis0no prezzi per ognuna di esse. Da quasi due anni è possibile poi prendere posto nei pun0 ristoro dota0 di microonde e distributori di snack e bevande per consumare il proprio pasto, magari preparato in precedenza. 2.1. Mense e confronto dei prezzi
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2.2. Alcuni locali convenziona.:
2.3. I pun. ristoro:
" 3. Riflessioni sul sistema bolognese e confronto con altri modelli Tra le cri0cità che emergono in merito al sistema ER.GO di erogazione del servizio di ristorazione, in riferimento agli studen0 dell'UniBo, vi è innanzituSo la non gratuità del servizio per gli studenti borsisti, ma l’adozione di un sistema di conversione di parte della borsa di studio, in prepagato per l’accesso al servizio ristora0vo, con un importo aggiun0vo pari al 50% versato dall’ER.GO. L’ER.GO tuSavia garan0sce per i borsis0 fuorisede iscriA all’Università di Modena e Reggio Emilia un servizio differente: mentre i borsis0 dell’UniBo, per accedere ad un contributo dell’ER.GO devono vincolare una propria quota di borsa di studio al servizio ristora0vo, i borsisti dell’UniMORE ricevono, su richiesta, un importo aggiuntivo alla borsa da destinare ai servizi ristorativi assegnato in base all’ISEE presentato; importo differente per ognuno dei tre scaglioni previs0 dal bando. Per ER.GO chi non è idoneo alla borsa di studio non ha diriSo ad alcun 0po di riduzione del costo del pasto, ma è costreSo a pagarne il prezzo pieno indipendentemente dal reddito familiare presentato. Il modello che l’ER,GO applica in maniera limitata ad i borsis0 fuorisede di Modena, ossia differenziare i vantaggi da erogare in base all'ISEE, è, in linea generale, esteso ai borsis0 pendolari ed in sede, se non anche ai non borsis0, da molte altre Università italiane; un modello al quale auspichiamo si possa iniziare a pensare anche per il nostro Ateneo.
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Confrontando l’Ateneo di Bologna con altri in Italia risulta che molti miglioramenti possono essere fatti: nella prima tabella la situazione a Torino, nella seconda quella di Pisa:
Un ulteriore elemento di criticità emerge in relazione alla mancanza di uniformità dei costi tra le varie mense e locali convenzionati in città. Infatti confrontando i vari prezzi, la tariffa per il pasto completo è di euro 6,00 presso la mensa Bononia University Restaurant e invece di euro 4,50 presso la mensa della Facoltà di Ingegneria. Alla mancanza di omogeneità di prezzi tra le varie mense e locali convenzionati si aggiunge anche un ulteriore problema, quello della mancanza di copertura di tutti i poli universitari, come ad esempio quello di Medicina che risulta ancora del tutto scoperto dal servizio mensa, così come il nuovo polo di Chimica, Biotecnologia e Farmacia in zona Navile. Con il nostro gruppo di facoltà del Fabit, Linkage, abbiamo iniziato a farci carico di questa mancanza per quanto riguarda il polo del Navile, organizzando pranzi sociali molto partecipati. Questa pratica che ci permette di supplire ad un bisogno con lo strumento del mutualismo e, allo stesso tempo, rivendicare l’apertura di una mensa in un complesso situato in un quartiere dormitorio del tutto sprovvisto di servizi. La mancanza di una fasciazione per la determinazione del prezzo in base all’ISEE, aggiunta alla mancanza di gratuità del pasto per gli studenti borsisti, non consente una proporzionalità necessaria nell’erogazione di un servizio essenziale, come quello ristorativo, basato invece, su un sistema di fasciazione proporzionale e progressiva in altri atenei. La nostra proposta è dunque, quella di un’estensione delle agevolazioni economiche nell’accesso al servizio, attraverso l’introduzione di un sistema di costi del pasto, proporzionale alla fascia reddituale ISEE di appartenenza, con l’introduzione di una fasciazione ampia, dotata di più scaglioni, per garantire una copertura maggiore, nonché l’introduzione del pasto gratuito per gli studenti assegnatari di borsa di studio, nel primo anno e in quelli successivi al primo. Inoltre, per quanto riguarda la mensa di Piazza Puntoni, segnaliamo che la società che ha in gestione il servizio mensa (Elior Spa), oltre a praticare prezzi del tutto inaccessibili a gran parte degli studenti, calpesta i diritti dei lavoratori della mensa: carenza di organico, turni lunghi e faticosi, mancato rispetto dei diritti sindacali. Quest’anno i lavoratori hanno messo in campo uno sciopero molto partecipato per rivendicare i propri diritti: noi siamo dalla loro parte, perché la mensa deve essere un servizio pubblico in grado di garantire i diritti di chi lavora e di noi studenti.
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I SERVIZI RESIDENZIALI Condizioni necessarie per accedere ai benefici Non superare i seguenti valori massimi: ISEE € 23.000,00 e ISPE 50.000,00; (Per presentare domanda è indispensabile essere in possesso della nuova Attestazione ISEE (ISEE 2016), riferita alla condizione economica dell’anno 2015). (È importante attivarsi tempestivamente per ottenere la nuova Attestazione ISEE, poiché dalla data della richiesta decorrono circa 15 giorni prima di avere il numero di protocollo INPS necessario per compilare la domanda on line.) Fuori sede: distanza tra il comune di residenza e la sede universitaria superiore ai 90 minu0 percorribili con mezzo pubblico. Merito: gli studenti iscritti al primo anno dei Corsi di laurea sono, inizialmente, inseriti in graduatoria sulla base della sola condizione economica. Gli studenti iscritti ad anni successivi dei corsi di laurea devono conseguire, entro il 10 agosto dell'anno di presentazione della domanda 25, 80, 135 crediti (gradualmente negli anni). • (Casi più specifici, come i corsi di laurea magistrale o il corso di Scienze della Formazione Primaria, possono essere riassunti nella tabella della pagina http://www.er-go.it/?id=6934 “TAB I Requisiti di merito richiesti al 10 agosto per ACCEDERE ai benefici borsa di studio e posto alloggio”). • COS’E’ IL BONUS Il bonus è una dotazione di credi0 aggiun0vi u0lizzabili per raggiungere il livello di merito minimo richiesto per accedere ai benefici dell’anno al quale lo studente in-‐ tende iscriversi. Può essere u0lizzato anche per confermare la borsa di studio dell’anno al quale lo studente è iscriSo. Il bonus, se non u0lizzato si incrementa secondo questo schema: Al termine del Primo anno: 5, secondo anno: 12, terzo anno: 15 Se il bonus viene u0lizzato perde la possibilità di incremento e negli anni successivi può essere u0lizzato solo l’eventuale residuo. Se per esempio si u0lizzano 2 credi0 per accedere ai benefici del secondo anno, il proprio bonus residuo, da u0lizzare per tuA gli anni successivi sarà di 3 credi0. Il bonus maturato e non fruito nel corso di laurea di primo livello può essere u0lizzato nel corso di • laurea di secondo li-‐ vello. • STUDENTI DIPLOMATI CON LODE Gli studen0 diploma0 con 100 e lode possono calcolare la propria condizione economica considerando il proprio nucleo famigliare virtualmente aumentato di un componente, quindi con una maggiorazione di 0,35 del coefficiente di equivalenza u0lizzato per il calcolo dell’ISEE. Nel loro caso dovranno conseguire le seguen0 condizioni di merito in credi0, o in esami nel caso di Scienze della Formazione Pri-‐ maria, senza l’u0lizzo del bonus: COME PRESENTARE DOMANDA •ISEE Per presentare domanda è indispensabile essere in possesso della nuova Attestazione ISEE (ISEE 2016), riferita alla condizione economica dell’anno 2015. Per ottenere l’Attestazione ISEE lo studente può rivolgersi a INPS, al CAF (Centro di Assistenza Fiscale) o al Comune e deve richiedere espressamente il calcolo dell’ISEE per prestazioni per il diritto allo studio universitario. Al momento della richiesta viene rilasciata
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. allo studente la ricevuta attestante la presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) con l’indicazione delle modalità di ritiro dell’Attestazione ISEE (presso INPS, CAF o Comune oppure direttamente all’indirizzo di posta elettronica certificata, indicato dallo studente richiedente). Solo l’Attestazione ISEE, con riportato il numero di protocollo della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) attribuito dall’INPS conterrà il calcolo dell’ISEE e sarà disponibile circa 15 giorni dopo la richiesta. Per il calcolo dell’ISEE è necessario presentarsi nel luogo scelto con la documentazione necessaria (consultare al riguardo la Guida all’ISEE a.a. 2016/2017). •COMPILARE DOMANDA SU INTERNET Una volta entrato in possesso dell’Attestazione ISEE, la domanda di benefici deve essere presentata esclusivamente tramite INTERNET, collegandosi al sito www.er-go.it oppure presso i CAF (Centri di Assistenza Fiscale) convenzionati con l’Azienda (l’elenco con l’indicazione delle sedi territoriali e degli orari di apertura è disponibile sul sito www.er-go.it), i quali provvederanno a compilarla e a trasmetterla ad ER.GO. QUANDO PRESENTARE DOMANDA? • Alloggio per: studenti matricole dei corsi di laurea, di laurea magistrale a ciclo unico: scadenza entro il 30 agosto. Graduatoria provvisoria: 6 settembre 2016. • Alloggio per: studenti iscritti ad anni successivi dei corsi di laurea, di laurea magistrale a ciclo unico, di laurea magistrale, di laurea specialistica – matricole dei corsi di laurea magistrale – corsi di specializzazione e S.P.I.S.A. primi e secondi anni: scadenza entro il 10 agosto. Graduatoria provvisoria: 25 agosto 2016 PRECONFERMA DEFINITIVA O CON RISERVA: Gli studenti idonei devono pre-confermare l’accettazione dell’alloggio, tramite versamento di €100,00 entro il 12 settembre 2016; le matricole devono compilare entro la stessa data il modulo di autocertificazione del pagamento sul sito www.er-go.it. La certificazione del pagamento effettuato dovrà essere presentata al momento dell’assegnazione del posto alloggio. PRESA DELL’ALLOGGIO: Gli studenti nuovi richiedenti che risulteranno idonei all’alloggio in graduatoria, riceveranno una e-mail di convocazione (entro la fine di settembre) con l’indicazione della data, dell’orario e del luogo in cui presentarsi. In caso di mancata presentazione senza aver preventivamente richiesto un diverso appuntamento, l’assenza verrà considerata rinuncia all’alloggio per l’a.a. 2016/2017.
DOCUMENTI DA PRESENTARE: Per poter procedere all’assegnazione del posto, bisogna presentarsi muniti di: •Copia della ricevuta del versamento di € 250,00 di deposito cauzionale; •Copia della ricevuta del versamento della pre-conferma di € 100,00 ; •Copia della ricevuta del versamento del saldo della prima mensilità (quest’ultima dipende dallo studentato in cui si è assegnati); •Copia di un documento di identità valido: gli studenti stranieri dovranno presentare copia del passaporto e copia del permesso di soggiorno o, se in fase di rinnovo, copia della ricevuta della richiesta di rinnovo; •2 fotografie formato tessera. Nella seguente tabella troverete uno schema riassuntivo delle spese necessarie alla presa dell’alloggio, le quali, per i primi mesi fino a dicembre (mese di erogazione della prima rata della borsa di studio) saranno totalmente a carico dello studente:
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Riflessioni Come emerso dalla tabella, uno dei problemi più rilevanti e più sentiti dagli studenti assegnatari è la distanza; molte residenze Er.Go, infatti, si trovano in zone estremamente lontane dal centro storico e dalla zona universitaria, comportando non solo un’ulteriore spesa, nonché quella dell’abbonamento per l’autobus, ma anche uno status di isolamento da aule studio, mensa, ma anche da locali e spazi sociali. Crediamo che gli alloggi universitari debbano essere spazi di inclusione e socialità, in cui lo studente possa sentirsi realmente a casa; per questo è necessario eliminare quelle diverse limitazioni, sia per quanto riguarda i tempi di ospitalità breve e prolungata sia per i consumi elettronici e informatici (es. proxy). È necessario anche aprire una riflessione critica sui tempi di assegnazione degli alloggi stessi, i quali sono disponibili a partire dai primi giorni di ottobre, quando le lezioni sono già iniziate in moltissimi corsi. È possibile, in effetti, entrare in studentato almeno una settimana prima dall’assegnazione ufficiale, ma è necessario, allo stesso tempo, pagare una somma che ammonta a circa 15 euro a notte. La richiesta per l’assegnazione anticipata va presentata tramite il servizio Scrivici accessibile da Dossier studente sul sito di ER.GO, entro il 18 settembre 2016. Altre criticità che emergono confrontando il bando dell’Er.Go con il bando del DSU Toscana: •Scadenze troppo vicine all’emissione del bando stesso; •Requisiti di merito troppo severi; •Nessun contributo da parte dell’azienda nel caso di mancata assegnazione; •I servizi abitativi non sono totalmente gratuiti (come avviene in Toscana); lo studente vedrà detratti dalla borsa di studio i mesi di affitto delle residenze (tra i 200 e i 260 euro).
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CERCARE CASA A BOLOGNA Trovare un posto leSo in questa ciSà può essere molto facile come estremamente fa0coso e stressante. Vi si presenteranno piccoli buchi oppure gigantesche stanze da dividere con altre tre persone: l’importante è riuscire a cogliere l’occasione al momento giusto. Qua di seguito alcuni dei più popolari e si0 internet che ospitano gli annunci di chi offre (e di chi cerca) casa a Bologna. -‐ www.kijiji.it -‐ www.bakeca.it -‐ www.easystanza.it Il Comune di Bologna, inoltre, meSe a disposizione un sito che, oltre a favorire l’incontro di domanda e offerta, fornisce un ventaglio di informazioni u0li a chi prende casa per la prima volta: -‐ www.cercocasa.bo.it Altrimen0, si può sempre far un giro per le bacheche di via del Guasto proprio vicino a Piazza Verdi! Segnaliamo questo progeSo direSamente dal portale www.casa.bo.it: “Il progeSo Nonni adoSano studen0, proposto da Confabitare-‐Associazione Proprietari Immobiliari di Bologna, nasce alcuni anni fa con l'intento di rispondere alle esigenze economiche degli studen0 e, contemporaneamente, di contrastare il fenomeno del mercato nero degli affiA. L'inizia0va vede protagonis0 in prima persona anziani soli o in coppia, che danno la loro disponibilità ad accogliere in casa propria uno studente in cambio di compagnia, un po' di assistenza e qualche servizio (come ad esempio la spesa, l'acquisto delle medicine o le commissioni quo0diane). Lo studente, dal canto suo, ha a disposizione una stanza singola, già pronta ed arredata, e senza dover pagare alcun affiSo! Inoltre lo studente non ha nessun vincolo e può lasciare la dimora a proprio piacere, senza alcun preavviso.” Tipologie di contraG per studen. La legge 9 Dicembre 1998, n. 431, che disciplina la locazione degli immobili, prevede varie 0pologie di contraA, di cui due sono quelli principali: -‐ contraSo a canone libero (4+4) in cui le par0 (proprietario e inquilino) stabiliscono liberamente l'ammontare del canone e le altre condizioni della locazione con l'unico obbligo di rispeSare la durata contraSuale minima di 4 anni, al termine dei quali il proprietario può recedere soltanto con disdeSa mo0vata (necessità propria, familiare, intenzione di vendere, integrale ristruSurazione dell'immobile, ecc) da inviare con raccomandata R/R almeno sei mesi prima della scadenza. In mancanza di disdeSa, la locazione si rinnova per altri 4 anni. Al termine degli 8 anni sarà possibile disdire il contraSo per fine locazione, con leSera raccomandata R/R da inviare almeno sei mesi prima della scadenza. L’inquilino, sempre se occupa l’immobile come abitazione principale, ha diriSo ad una detrazione IRPEF di € 300,00 annui se percepisce un reddito annuo lordo fino ad € 15.493,71; se supera tale reddito, e fino ad € 30.987,41, la detrazione sarà di € 150,00;
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-‐ contraSo a canone concordato o concertato ad uso abita0vo (3 anni +2), ad uso transitorio (1-‐18 mesi) o ad uso per studen0 universitari fuori sede (6-‐36 mesi). Il ContraSo concordato ad uso per studen0 universitari fuorisede prevede lo stesso canone dei contraA ad uso abita0vo ed usufruisce delle medesime agevolazioni fiscali, in regime di Irpef o in cedolare secca. La durata può essere compresa fra un minimo di 6 e un massimo di 36 mesi. Alla scadenza il contraSo potrà essere disdeSo soltanto dall’inquilino, ed in mancanza di disdeSa si rinnova per lo stesso periodo. In un contraSo cointestato, è prevista la possibilità di recesso unilaterale di ciascun inquilino e il subentro (per la residua durata del contraSo) di un altro inquilino. Alla scadenza della proroga, il contraSo termina automa0camente e per proseguire occorre s0pulare un nuovo contraSo. Il modello di contraSo da u0lizzare è unicamente quello concordato. Per gli studen0 universitari non è obbligatoria questa 0pologia contraSuale. Si può optare per un contraSo a canone libero, ma in questo caso la durata minima non potrà essere inferiore ai quaSro anni. I genitori degli studen0, residen0 in un comune distante almeno 100 km dalla sede dell’università, potranno portare in detrazione il 19% dei canoni effeAvamente paga0 per i figli fino ad un massimo di € 2.633,00 annui. Il contraSo può essere intestato ai genitori. Denunciare il nero 1) Il mercato nero è vantaggioso. La domanda è: per chi? • E’ vantaggioso per il proprietario di casa, perché non paga le tasse allo Stato italiano. Così facendo il nostro avvoltoio commeSe due crimini: ruba allo Stato e a tuA i ciSadini, soSrae agli affiSuari i loro diriA di inquilini. Qual è la conseguenza? Che egli ha automa0camente trasgredito la legge e diviene passibile di denuncia. Se lo studente è in grado di dimostrare di aver abitato in una casa e di aver corrisposto un affiSo in nero, il proprietario di casa non ha scampo: il ladro è solo lui. • E’ vantaggioso per gli studen0, che possono andare via in qualsiasi momento. Lo studente che paga in nero non può rivendicare alcun diriSo a meno di non dimostrare che di faSo s0a abitando in un determinato luogo. L’assenza di un contraSo non permeSe di avere un prezzo fisso da pagare per tuSa la durata dell’affiSo, non dà il diriSo legale di pretendere l’ammodernamento e la riparazione delle struSure della casa. Se è impossibile dimostrare che lo studente abbia abitato in quella casa potrebbe anche voler dire che si può essere buSa0 fuori senza preavviso e senza mo0vo. Inoltre, il contraSo è divenuto parte dei criteri di valutazione per l’accesso alla borsa di studio Adisu. La conclusione è che il mercato nero non è vantaggioso per lo Stato e i ciSadini, perché si perdono le imposte sull’affiSo; non è vantaggioso per gli inquilini che perdono i loro diriA, non è vantaggioso per il proprietario di casa perché da quel momento in poi deve avere 0more di tuA gli inquilini a cui affiSa, che potrebbero denunciarlo in ogni momento. 2) Di fronte alla legge l’affiSuario in nero è colpevole tanto quanto il proprietario. Se questo fosse vero, allora un rapinato andrebbe in galera col rapinatore. Chi corrisponde un affiSo in nero (cioè senza contraSo registrato) è viAma di un abuso ai suoi danni, e in nessun modo le colpe possono ricadere su di lui. ASenzione però: se il contraSo esiste, ma non è in regola, questo potrebbe ritorcersi contro l’affiSuario.
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Un altro caso è quello in cui il contraSo è in regola, ma il proprietario di casa chieda più soldi di quelli paSui0. Anche in quel caso, l’aver corrisposto una somma superiore a quella stabilita nel contraSo è una truffa da parte del proprietario di casa, e va ostacolata in tuA i modi. Davan0 alla legge, il colpevole è lui, davan0 al giudice sarà tenuto a rimborsare tuSe le somme corrisposte non paSuite.
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3) Con l’affiSo in nero senza contraSo il proprietario di casa può cacciare l’affiSuario in ogni momento. FALSO! La legge prevede che in qualsiasi caso chi abita deve avere un minimo di preavviso, che può variare dai 2 ai 6 mesi e dipende sempre dal 0po di contraSo. Inoltre la L. 431/98 prevede che lo sfraSo sia possibile se il contraSo d’affiSo non è registrato. Dunque, se avete modo di dimostrare il vostro status di inquilini, ancora una volta la legge è dalla parte di chi paga l’affiSo. 4) L’affiSo aumenta normalmente ogni anno. FALSO! La cifra da corrispondere al proprietario di casa è solo ed esclusivamente quella prevista dal contraSo. TuSo ciò che si paga deve essere paSuito prima. In caso di variazione, si deve procedere al rinnovo del contraSo. 5) Le spese di registrazione del contraSo sono a carico dell’inquilino. FALSO! Le spese di registrazione del contraSo vanno ripar0te tra locatore e locatario. Le spese di ges0one dei servizi interni alla casa sono a carico degli inquilini tenu0 a provvedere alle piccole manutenzioni dell’immobile e delle cose che fanno parte dell’arredo. Scaldabagno roSo? Infissi rovina0? Spesso il proprietario di casa cerca di far pagare allo studente le riparazioni e i lavori rela0vi alle struSure o ai servizi presen0 dentro l’abitazione. La riparazione di eleSrodomes0ci, impian0, mobilia già presente all’interno della casa è a carico del proprietario dell’abitazione nella maggior parte dei casi. In caso di acquisto di un eleSrodomes0co nuovo, in generale, la spesa non grava sugli affiSuari, ammesso che il deperimento di quello esistente dipenda solo dalla normale usura. Perché è importante avere il contraSo registrato? Con il contraSo regolarmente registrato all’ufficio delle entrate si ha la possibilità di accedere alle misure di diriSo allo studio per i fuori sede, in par0colare alla borsa di studio di importo pari a circa il doppio rispeSo alla borsa di studio di chi viene considerato pendolare. TuSe le 0pologie contraSuali regolarmente registrate sono valide ai fini dell’assegnazione della borsa di studio. E’ preferibile comunque il contraSo cosiddeSo “per studen0 fuori sede”. Registrare il contraSo è conveniente al proprietario perché, in tal modo, solo il 60% del canone percepito viene soSoposto a tassazione IRPEF e nei comuni defini0 “ad alta tensione abita0va” il pagamento della tassa di registro si riduce al 70% dell’importo ordinario. Anche per gli studen0 sono previste detrazioni fiscali del 19% nella dichiarazione dei reddi0 (che equivale a due/tre mensilità). Quali sono le caraSeris0che del contraSo di locazione per studen0 fuori sede? Durata: da un minimo di sei mesi ad un massimo di trentasei. Canone: è determinato da accordi che, in ogni Comune, s0pulano le Associazioni dei proprietari e degli inquilini. Il canone varia in considerazione della zona e della 0pologia dell’alloggio. La contraSazione fissa la fascia di oscillazione (importo canone minimo e massimo) entro la quale, in base alle caraSeris0che dell’alloggio, il canone viene determinato.
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Clausole contraSuali: non possono essere derogate dalle par0, poiché si soSoscrive il modello contraSuale allegato all’accordo nazionale s0pulato tra le associazioni degli Inquilini e quelle dei proprietari. Clausole illegiAme: non può essere superato il valore massimo del canone aSribuito alla zona. Perché è importante avere la ricevuta dell’affiSo? Il nostro ordinamento giudiziario prevede che sia il debitore a dimostrare di avere onorato il pagamento. E’, quindi, sempre necessario dimostrare di aver pagato il canone e risulta fondamentale oSenere e conservare le ricevute di pagamento dell’affiSo, unico modo per dimostrare di avere pagato se il proprietario ci chiama in giudizio per morosità . Chi si deve far carico dei lavori interni? I lavori sicuramente a carico del conduSore sono quelli dipenden0 dai danni provoca0 dallo stesso inquilino o suoi familiari conviven0. Non sono a carico del conduSore quelli “interni” (interno muri e innovazioni come l’impianto autonomo di riscaldamento, cambio caldaia, impianto eleSrico, ecc.) e quelli derivan0 dall’usura del tempo. Quali sono i termini per il recesso an0cipato del contraSo? La legge prevede sei mesi di an0cipo ma è consigliabile specificarlo nel contraSo: “si può lasciare l’appartamento in qualsiasi momento dando un preavviso di tot mesi”, se si preferisce avere la possibilità di dare un preavviso inferiore ai sei mesi. Cosa prevede la legge riguardo al deposito cauzionale ( la cosiddeSa “caparra”)? Il deposito cauzionale, la somma di denaro versata al proprietario al momento della firma del contraSo, non può essere d’importo superiore alle tre mensilità. E’ preferibile scrivere in forma privata (o nel contraSo stesso) se si desidera scalare gli ul0mi mesi di affiSo con l’importo del deposito cauzionale, in quanto per legge ciò non è previsto. Accorgimen0 da adoSare quando si entra in una nuova casa: • fare l’inventario del mobilio e degli eleSrodomes0ci presen0 nell’appartamento e firmare questo documento insieme al proprietario; • farsi dare il libreSo della caldaia, sia per avere l’informazione esaSa sull’anno di acquisto del bene, sia per poter ricorrere all’assistenza; • fare fotografie auten0che (basta essere nella foto con il quo0diano in mano, conservando ovviamente lo stesso) della casa per cer0ficare le condizioni dell’immobile. Questo serve ad evitare che il padrone di casa, una volta scaduto il contraSo, possa avanzare pretese illegiAme, tra cui la non res0tuzione del deposito cauzionale, a causa di ipote0ci danni infliA all’immobile;• come specificato all’inizio, è sempre conveniente avere un contraSo di locazione regolarmente registrato. Anche se a volte ciò risulta molto complicato, conviene comunque firmare un contraSo privato con il proprietario e farsi sempre dare le ricevute dell’affiSo mensile.
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SfruRa al massimo quello di cui disponi Con il d.lgs. n.23, 14 marzo 2011, cambia la tassazione sugli affiA per il proprietario di casa. Per i contraA di locazione non c’è più l’obbligo di pagare l’imposta di registro e i bolli e si paga direSamente una tassa fissa riferita al 0po di contraSo e al canone. La registrazione presso l’Agenzia delle Entrate deve essere effeSuata entro 30 giorni dalla s0pula del contraSo. Se ciò non avviene scaSano le sanzioni per il proprietario. Cosa deve sapere l’inquilino: • per tuSo il periodo di pagamento della cedolare secca il proprietario non può aumentare il canone e non può nemmeno adeguarlo all’indice d’inflazione ISTAT; • non bisogna più pagare la tassa di registro. •Quali sono i margini di tutela che conseguono a questa nuova norma0va? La nuova norma0va sulla “cedolare secca” consente la registrazione da parte dell’inquilino del contraSo d’affiSo, a prescindere dalla volontà del proprietario. InfaA è possibile andare all’Agenzia delle Entrate e registrare un contraSo (se si ha la possibilità di dimostrare di abitare nella casa da almeno 30 giorni. Le prove possono essere: contraA del telefono o di internet s0pula0 al nome dell’inquilino, la posta, i pacchi ricevu0, ricevute dell’affiSo, ecc.). dell’affiSo, ecc.). In quel momento scaSa la nuova norma0va e il proprietario è obbligato a firmare con l’inquilino un contraSo 4+4 (che comunque prevede la possibilità di recedere da parte dell’inquilino con un preavviso massimo di 6 mesi) ad un canone inferiore alla media. Conviene comunque contaSare la nostra associazione, Link-‐Coordinamento Universitario, che meSerà tuA gli strumen0 a disposizione per aprire tale vertenza con i proprietari di casa; • quali sono le sanzioni e le conseguenze per omessa registrazione del contraSo di affiSo? In primo luogo il Decreto Legisla0vo ha introdoSo il raddoppio delle sanzioni per chi omeSe di indicare i canoni di locazione o ne indica un importo inferiore. Poi, occorre ricordare che la registrazione del contraSo deve avvenire entro 30 giorni dalla data di s0pula. Dopo tale data scaSano le sanzioni che di seguito vengono illustrate e riportate ai commi 8 e 9 dell’art. 3 del decreto legisla0vo 23 del 14 marzo 2011. • la durata della locazione è stabilita in quaSro anni a decorrere dalla data della registrazione, volontaria o d’ufficio; • al rinnovo si applica la disciplina di cui all’ar0colo 2, comma 1, della citata legge n. 431 del 1998 (in pra0ca un contraSo di durata 4 anni rinnovabili altri quaSro anni salvo il diriSo del proprietario di rioSenere il bene per necessità); • a decorrere dalla registrazione il canone annuo di locazione è fissato in misura pari al triplo della rendita catastale, oltre l’adeguamento, dal secondo anno, in base al 75% dell’aumento degli indici ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli impiega0 ed operai. Se il contraSo prevede un canone inferiore, si applica comunque il canone stabilito dalle par0. Inoltre, in base quanto previsto dal comma 9 dell’art. 3 la norma0va “puni0va” si applica anche se nel contraSo di locazione registrato sia stato indicato un importo inferiore a quello effeAvo o se sia stato registrato un contraSo di comodato fiAzio.
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IL CALCOLO ISEE
Lo strumento con cui l’ER.GO valuta la condizione economica di chi richiede prestazioni per il diriSo allo studio è l’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente): la possibilità di oSenere una borsa di studio o avere una riduzione delle tasse universitarie dipende quindi (anche) dal nostro ISEE. Il calcolo dell’ISEE è complicato ed è preferibile rivolgersi a INPS, al Comune ma sopraSuSo al CAF (Centro di Assistenza Fiscale) al quale va espressamente chiesto il calcolo dell’ISEE per prestazioni per il diriSo allo studio. Al mo-‐ mento della richiesta viene consegnata una ricevuta che tuSavia NON è l’ASe-‐ stazione ISEE che sarà disponibile solo 15 giorni più tardi.
I da0 necessari a richiedere il calcolo dell’ISEE sono: 1. Da0 anagrafici rela0vi alla composizione del nucleo familiare; 2. Da0 rela0vi alla casa di abitazione (se di proprietà o in locazione o altro); 3. Da0 rela0vi al patrimonio mobiliare (deposi0 e con0 corren0 bancari e postali, 0toli e obbligazioni, etc...): saldo contabile aAvo al 31/12/2015 e valore della giacenza media annua del 2015; 4. Da0 rela0vi al patrimonio immobiliare (fabbrica0 compresa la casa di abitazione di proprietà, terreni edificabili, terreni agricoli), rileva0 al 31/12/2015: 5.Reddi0 assoggeSa0 ad imposta sos0tu0va o a ritenuta a 0tolo d’imposta, i reddi0 esen0 da imposta, i proven0 agrari da dichiarazione IRAP, i reddi0 fon-‐ diari di beni non loca0 soggeA alla disciplina IMU, i traSamen0 assistenziali, previdenziali ed indennitari non soggeA ad IRPEF e non eroga0 da INPS, i reddi0 da lavoro o fondiari prodoA all’estero (riferi0 al 2014); Assegni periodici percepi0 e corrispos0 per il mantenimento dei figli (riferi0 al 2014); 6. Autoveicoli e altri beni durevoli. Inoltre si consiglia di portare le tessere sanitarie di ogni membro della famiglia, preven0vamente avere aSestato eventuali condizioni di disabilità di un membro della stessa, qualora sulla casa di proprietà gravi un mutuo va chiesto al proprio is0tuto di credito di aSestarlo, mentre se la casa d’abitazione è in affiSo si necessita del contraSo d’affiSo. Eventuali piccole omissioni o difformità nella compilazione del modulo, segna-‐ late dall’INPS o dalla Agenzia delle Entrate, non ne inficiano la validità salvo poi verifica successiva dell’ente erogatore del servizio e qualora il richiedente riscontri delle inesaSezze nelle sezioni non autodichiarate (in par0colare dichiarazione dei reddi0 o altra documentazione riferita alla situazione reddituale e patrimoniale)può presentare una documentazione sos0tu0va che provi tale inesaSezza entro dieci giorni dalla comunicazione dell’INPS oppure compilare un ulteriore modulo integra0vo, autocer0ficando tali componen0. Se tuSavia, trascorsi i quindici giorni dalla richiesta iniziale, il richiedente non abbia ricevuto risposta gli è permesso autodichiarare tuSe le componen0 necessarie al calcolo dell’ISEE aSraverso lo stesso modulo integra0vo, ricevendo così un’aSestazione provvisoria dell’ISEE valida fino all’invio defini0vo da parte dell’INPS.
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1.Il nucleo familiare di riferimento: a) In presenza di genitori che condividono la stessa residenza dello studen-‐ te richiedente, l’ISEE valido per prestazioni di diriSo allo studio universita-‐ rio coincide con l’ISEE ordinario; b) In presenza di genitori che NON condividono la stessa residenza dello studente richiedente, si prende come riferimento l’ISEE ordinario A MENO dei seguen0 due casi: lo studente vive fuori dall’unità abita0va della fami-‐ glia da almeno due anni e in un’abitazione non di proprietà di un suo membro oppure lo studente ha conseguito nei preceden0 due anni un reddito superiore ai 6500 euro all’anno. Se valgono ques0 due casi, il ri-‐ chiedente cos0tuisce un nucleo familiare a sé stante; c) Lo studente coniugato (che abbia eventualmente figli che non ricadano nelle preceden0 due condizioni) fa parte del nucleo abita0vo di origine cui si esclude, ovviamente, il coniuge (ed eventuali figli).
2. Il reddito e il calcolo dell’ISR (Indicatore della Situazione Reddituale)
La somma dei reddi0 e delle spese riferite a ciascun membro del nucleo familiare: a) Reddito complessivo ai fini IRPEF; b) Reddi0 soggeA a imposta sos0tu0va o a ritenuta a 0tolo d’imposta;c) Ogni altra componente reddituale esente da imposta compresi i reddi0 da lavoro dipendente matura0 e tassa0 all’estero; d) Proven0 deriva0 da aAvità agricole; e) Assegni per il mantenimento dei figli; f) TraSamen0 assistenziali, previdenziali e indennitari; g) Reddi0 fondiari rela0vi ai beni non loca0 soggeA alla disciplina dell’IMU; h) Reddito figura0vo delle aAvità finanziarie; i) Reddito lordo dichiarato ai fini fiscali nel Paese di residenza da parte de gli appartenen0 al nucleo familiare. A ciascun membro del nucleo familiare va poi soSraSo: a) Importo di assegni periodici effeAvamente corrispos0 al coniuge considerando anche gli assegni per il mantenimento dei figli; b) Fino a un massimo di 5.000 €, le spese sanitarie des0nate a disabilità; c) Fino a un massimo di 3.000 €, una quota pari al 20% dei reddi0 da lavoro dipendente, nonché degli altri reddi0 da lavoro ad essi assimila0 a fini fiscali; d) Importo dei reddi0 agrari rela0vi alle aAvità agrarie indicate dall’ar0colo 2135 del codice civile; e) Fino a un massimo di 1.000 €, una quota dei reddi0 da pensione inclusi nel reddito complessivo, alterna0vamente al punto c). Al nucleo familiare, quindi una volta sola, va inoltre soSraSo: 1. In caso il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione, il valore del canone annuo previsto nel contraSo di locazione, per un ammontare massimo di 7000 euro incrementato di 500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo; 2. In caso il nucleo familiare abbia al suo interno persone non autosufficienTi, la spesa sostenuta inclusiva dei contribu0 versa0 per collaboratori domes0ci e addeA all’assistenza personale, dichiara0 all’INPS o alterna0vamente l’ammontare della reSa versata per l’ospitalità alberghiera. Inoltre per persone con disabilità media si soSrae la cifra di 4000 euro (+1500 euro se minorenni), con disabilità gra-‐ ve 5500 euro (+2000 euro se minorenni) e sempre per persone non autosufficien0 di 7000 euro (+2500 euro se minorenni).
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È importante sapere che occorre dichiarare tra i reddi0 esen0 da imposta anche la borsa di studio e i compensi percepi0 per le collaborazioni studentesche retribuite nell’anno 2013.Per le borse di studio non erogate dall’ ER.GO e per i compensi percepi0 per le collaborazioni studentesche retribuite occorre richiedere apposita cer0ficazione all’ente per il diriSo allo studio e/o all’Università di riferimento. L’ER.GO provvederà poi a soSrarre dal valore dell’ISEE l’importo della borsa di studio e/o dei compensi percepi0 per le collaborazioni studentesche retribuite nell’anno 2013 e dichiara0 tra i reddi0 esen0 da imposta, rapportandoli al corrispondente parametro della scala di equivalenza. 3. Il patrimonio immobiliare Il patrimonio immobiliare è il valore dei fabbrica0, delle aree fabbricabili e dei terreni intesta0 a persone non esercen0 aAvità d’impresa a cui va detraSo l’eventuale ammontare debito per i mutui contraA. 4. Il patrimonio mobiliare Per ciascun membro della famiglia si sommano: a) Deposi0 e con0 corren0 bancari e postali; b) Titoli di Stato ed equipara0; c) Azioni; d) Partecipazioni azionarie; e) Masse patrimoniali; f) Altri strumen0 e rappor0 finanziari; g) Il valore del patrimonio neSo per le imprese individuali in contabilità ordinaria.
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GLI SPAZI PER STUDIARE Elenco delle sale studio dove studiare, biblioteche comunali ed Emeroteca del Mulino. Palazzo Paleotti - via Zamboni n. 25 orari: dal lunedì alla domenica 9.00 - 22.00
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Sala studio di via Azzo Gardino n. 33, presso il Centro Polifunzionale Unione orari: dal lunedì al venerdì 9.00 - 19.00 sabato e domenica 11.00 – 19.00
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Sala studio di via Belle Arti n. 8 orari: dal lunedì al venerdì 9.00 - 20.00 sabato 9.00 - 14.00
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Sala studio di via Albertoni 15 (sostituisce la sala studio al piano terra del Polo Murri) orari: dal lunedì al venerdì 8.00 - 20.00 sabato 8.00 - 13.00
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Sala studio di via Gandusio n. 10 orari: lunedì 14.00 - 23.00 dal martedì alla domenica 10.00 - 23.00
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Sala studio di via Belmeloro n. 14 orari: dal lunedì al venerdì 8.45 - 18.45
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Sala studio di via Ranzani n. 14 orari: dal lunedì al venerdì 8.30 - 19.00
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Sala studio di via Filippo Re n. 2 orari: dal lunedì al venerdì 8.30 - 19.00
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Sala studio di via Filippo Re n. 10 orari: dal lunedì al venerdì 9.00 - 18.45
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Sala studio di viale Berti Pichat n. 6 orari: dal lunedì alla domenica 9.30 - 22.00
Sala studio di via Petroni n. 13/b orari: dal lunedì alla domenica 9.00 - 23.00
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Sala studio di via Zamboni n.7 orari: dal lunedì al sabato 8.30 - 21.00 domenica 14.00 - 21.00
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Sala studio di Imola - Piazza del Duomo n. 9 (Palazzo del Pero) orari: dal lunedì al venerdì 8.15 - 18.45
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Sala Studio Prometeo di via Massarenti 9 orari: dal lunedì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore 22.00 Biblioteche, risorse digitali e sale studio L'Università di Bologna comprende un'ampia rete di strutture, servizi bibliotecari e documentali per fornire supporto allo studio e alle attività didattica, di ricerca, professionali e culturali. Ecco le principali. BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI BOLOGNA VIA ZAMBONI, 33 Orari: dal lunedì al venerdì 8.40 – 18.45 Sabato 8.40 – 13.20
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BIBLIOTECA GIURIDICA "ANTONIO CICU" - DSG VIA ZAMBONI 27/29 Orari: da lunedì al giovedì 8.00 – 20.30 Venerdì 8.00 – 18.45 Sabato 8.00 – 13.30
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BIBLIOTECA GIURIDICA "ANTONIO CICU" - DSG. SEDE BELMELORO 10 (SPISA) VIA BELMELORO, 10 Orari: dal lunedì al venerdì 8.00 – 17.00 Sabato 8.00 – 13.00
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BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE - DSE STRADA MAGGIORE 45 Orari: dal lunedì al venerdì 9.00 – 17.00 BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI STRADA MAGGIORE, 45 Orari: dal lunedì al giovedì 9.00 – 18.00 Venerdì 9.00 – 14.00 !
BIBLIOTECA DI DISCIPLINE ECONOMICHE "WALTER BIGIAVI" VIA DELLE BELLE ARTI, 33 Orari: dal lunedì al venerdì 8.00 – 18.45 Sabato 8.00 – 12.45
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BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE "PAOLO FORTUNATI" - STAT VIA DELLE BELLE ARTI, 41 Orari: dal lunedì al giovedì 8.30 – 18.15 Venerdì 8.30 – 15.00
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BIBLIOTECA DI DISCIPLINE UMANISTICHE VIA ZAMBONI, 36 Orari: dal lunedì al giovedì 9.00 – 22.30 Venerdì 9.00 – 18.30 Sabato e domenica 11.00 – 19.00
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BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA E COMUNICAZIONE – FILCOM VIA AZZO GARDINO 23 Orari: dal lunedì al venerdì 9.00 – 19.00
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BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DELLE ARTI - DARVIPEM. SEZIONE DI MUSICA E SPETTACOLO VIA BARBERIA, 4 Orari: dal lunedì al venerdì 9.00 – 18.30
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BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI LINGUE, LETTERATURE E CULTURE MODERNE - LILEC VIA CARTOLERIA, 5 Orari: dal lunedì al venerdì 9.00 – 18.30
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BIBLIOTECA "EZIO RAIMONDI" DEL DIPARTIMENTO DI FILOLOGIA CLASSICA E ITALIANISTICA - FICLIT VIA ZAMBONI, 32 Orari: dal lunedì al venerdì 9.00 – 18.30
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BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DELLE ARTI - DARVIPEM. SEZIONE DI ARTI VISIVE "I.B. SUPINO" PIAZZA G. MORANDI, 2 Orari: dal lunedì al venerdì 9.00 – 18.30
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BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA CULTURE CIVILTÀ - DISCI. SEZIONE DI SCIENZE DEL MODERNO P.ZZA SAN GIOVANNI IN MONTE, 2 Orari: dal lunedì al venerdì 9.00 – 18.30 Sabato 9.00 – 12.00
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BIBLIOTECA INTERDIPARTIMENTALE DI MEDICINA. BIBLIOTECA BIOMEDICA VIA FILIPPO RE, 8 Orari: dal lunedì al venerdì 8.30 – 18.50
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BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI FARMACIA E BIOTECNOLOGIE FABIT VIA BELMELORO, 6 Orari: dal lunedì al giovedì 8.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00 Venerdì 8.00 – 14.00
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BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOLOGICHE, GEOLOGICHE E AMBIENTALI - BIGEA. SEZIONE DI BIOLOGIA VIA SELMI, 3 Orari: dal lunedì al giovedì 8.30 – 18.00 Venerdì 8.30 – 14.00
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BIBLIOTECA INTERDIPARTIMENTALE DI MATEMATICA, FISICA, ASTRONOMIA E INFORMATICA. BIBLIOTECA DI FISICA VIA IRNERIO, 46 Orari: lunedì e mercoledì 9.00 – 18.00 Martedì e giovedì 9.00 – 17.30 Venerdì 9.00 – 15.00
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BIBLIOTECA INTERDIPARTIMENTALE DI MATEMATICA, FISICA, ASTRONOMIA E INFORMATICA. BIBLIOTECA DI MATEMATICA P.ZZA PORTA SAN DONATO, 5 Orari: dal lunedì al venerdì 9.00 – 18.00
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BIBLIOTECA INTERDIPARTIMENTALE DI AGRARIA. BIBLIOTECA DI AGRARIA "GABRIELE GOIDANICH" VIALE G. FANIN, 40 Orari: dal lunedì al venerdì 8.30 – 18.30
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BIBLIOTECA INTERDIPARTIMENTALE DI VETERINARIA. BIBLIOTECA DI MEDICINA VETERINARIA "G.B. ERCOLANI" VIA TOLARA DI SOPRA, 50 (OZZANO DELL’EMILIA) Orari: dal lunedì al venerdì 8.30 – 18.00
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BIBLIOTECA INTERDIPARTIMENTALE DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA. BIBLIOTECA DI INGEGNERIA "GIAN PAOLO DORE" VIALE DEL RISORGIMENTO, 2 Orari: dal lunedì al venerdì 8.30 – 19.45
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BIBLIOTECA INTERDIPARTIMENTALE DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA. BIBLIOTECA "FRANCO P. FORABOSCHI" (DICAM) VIA TERRACINI, 28 Orari: dal lunedì al venerdì 9.00 – 19.00
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FONDAZIONE FEDERICO ZERI. UNIVERSITÀ DI BOLOGNA PIAZZETTA G. MORANDI, 2 Orari: dal lunedì al venerdì 10.00 – 18.00
RITMOLENTO Via San Carlo, 12/A https://www.facebook.com/RitmoLento-1197605863586683/?fref=ts Ritmolento è uno spazio sociale e circolo Arci alla cui gestione partecipiamo direttamente come Link Bologna Studenti Indipendenti. Vieni a trovarci: oltre ad una sala studio, mettiamo in campo uno spazio ricreativo, culturale, ludico e politico per una generazione che vuole alzare la testa dalla precarietà e vivere a pieno la propria esperienza di studio, di lavoro e di vita.
ALL IN: UNA BATTAGLIA DAL BASSO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
I dati continuano a confermare una realtà sempre più cupa per l'Università pubblica. Gli atenei italiani sono diventati un luogo escludente ed estraneo all’obiettivo di un’università di massa e di qualità. A farne le spese sono soprattutto gli studenti e i più giovani che non proseguono più gli studi dopo il diploma: dal 2004 ad oggi le immatricolazioni sono diminuite di oltre 66.000 unità; l’Italia è il fanalino di coda europeo per tasso di laureati sotto i 34 anni (23,9% contro il 37% della media Ue). Il nostro sistema universitario sta subendo da anni un processo di grave ridimensionamento. Dalla riforma Gelmini (tagli del 90% al diritto allo studio, precarizzazione della ricerca e attuazione di un disegno di governance verticista ed aziendalista) ai decreti attuativi del Ministro Profumo, che non hanno minimamente risolto la situazione. Basti pensare all’aumento dell’importo della tassa regionale sul diritto allo studio che grava sugli studenti. Allo stesso modo, il Governo Renzi non sta dando segnali di cambiamento. È ben noto l’impatto disastroso che ha avuto la modifica dei criteri di calcolo dei parametri ISEE e ISPEP sull’accesso al diritto allo studio in mancanza di una revisione delle soglie per risultare idonei alla borsa di studio. Il dato che si registra è l’esclusione del 30% (circa) degli ex- idonei alla borsa di studio, con il conseguente tasso di abbandono dal sistema universitario. Al tempo stesso manca, ancora oggi, la definizione del Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep), indispensabili per garantire un’estensione uniforme sul territorio nazionale del Diritto allo Studio e per garantire i necessari finanziamenti al sistema sulla base delle esigenze. Siamo profondamente convinti che oggi parlare di Diritto allo Studio non significhi solo parlare di borse di studio, ristorazione e residenze, ma anche immaginarsi un diverso sistema-Paese, condurre una battaglia contro le disuguaglianze sociali, investire pienamente nella formazione e nella ricerca di base come questione di interesse generale, contro il modello escludente di istruzione elitaria e di risorse concentrate in pochi hub di eccellenza della ricerca in pochi settori con prospettive immediate di profitto economico. L’Italia può uscire dalla palude nella quale ristagnano molte università partendo dalla riforma strutturale più urgente: garantire a tutte e tutti, studentesse e studenti, il diritto allo studio, superando la tradizionale logica assistenziale e residuale che lo ha contraddistinto per inserirlo dentro un sistema di welfare universale che guarda ai bisogni degli individui. Con questo spirito e con questa volontà abbiamo scritto e messo a disposizione la proposta di Legge d’Iniziativa Popolare sul Diritto allo Studio, lanciata da «All In - Per il Diritto allo Studio», comitato promosso da più di 30 realtà fra forze sindacali, associazioni, movimenti, partiti politici, a sostegno della quale stiamo raccogliendo firme in tutta Italia: una proposta dal basso per la piena attuazione del diritto allo studio garantito dalla Costituzione, a partire da un aumento di borse, residenze e mense universitarie, dall'accesso alla cultura e dai trasporti, fino al reddito di formazione, strumento di welfare e di emancipazione sperimentato nei Paesi scandinavi. Abbiamo inserito nella proposta anche il reddito di formazione, ritenendo l’autodeterminazione dell’individuo un elemento fondamentale per la democrazia, la crescita collettiva e individuale. Link Bologna si è impegnata da subito per rivendicare il diritto allo studio che ci meritiamo e a raccogliere le firme per la Lip. Con l’inizio del nuovo anno accademico 2016/17 torneremo nelle facoltà e nelle piazze della città per continuare questa campagna.
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La proposta in pillole: 1. Il diritto allo studio per tutti! Ogni studente ha diritto a agevolazioni tariffarie sul servizio mensa, sul Trasporto Pubblico Locale e sull’accesso ai luoghi culturali; canoni calmierati per la locazione di immobili nel Comune in cui ha sede l’Ateneo e l’assistenza sanitaria gratuita. 2. Mai più idonei non beneficiari! Saranno istituiti tre differenti fondi, a finanziamento esclusivamente statale per garantire l'effettività e l'omogeneità delle prestazioni, destinati ad assicurare la copertura totale delle borse di studio, l'efficienza e l'adeguatezza dei servizi e la fascia di esenzione dalle tasse. La gestione dei servizi rimarrà invece una competenza regionale, in quanto strettamente legata ad esigenze locali. 3. Definiamo un LEP, cioè il contenuto di una Borsa di Studio! L'ammontare della borsa di studio deve essere definito, in modalità differente per gli studenti in sede, pendolari e fuori sede, sulla base del calcolo dei costi del materiale didattico, dei pasti, delle tariffe di trasporto, della partecipazione alle attività culturali cittadine, dell'ammontare dell'affitto e delle relative spese accessorie, con un criterio realmente rispondente alle necessità dello studente e più ampio rispetto a quanto prefigurato nel D.Lgs. 68/ 2012. 4. Arriva la Borsa Servizi! Gli studenti con reddito non molto superiore alla soglia richiesta per avere accesso alla borsa di studio, potranno usufruire della Borsa Servizi, il cui ammontare deve definito sulla base del calcolo dei costi di trasporto e dei pasti, in modalità differente a seconda che gli studenti siano in sede, pendolari o fuori sede. 5. La Borsa di Studio deve essere funzionale! La Borsa di studio dovrà essere tassativamente erogata per la prima metà entro due settimane dall'immatricolazione o entro il 30 settembre e per la totalità entro il 30 marzo, affinché questa possa rispondere alle esigenze materiali degli studenti e non sia solo un mero rimborso. 6. Abbiamo diritto all'assistenza sanitaria! Gli studenti fruiscono di assistenza sanitaria gratuita nella Regione in cui ha sede l'università, anche se non si tratta di quella di residenza. 7. Gli alloggi diventano adeguati ai nostri bisogni! Il numero di alloggi verrà adeguato all'ammontare degli studenti aventi diritto, attraverso la costruzione di nuove strutture e la conversione degli immobili in disuso; ogni struttura sarà dotata delle attrezzature necessarie per le attività di studio e sportive e dovrà assicurare agli studenti genitori di dimorare nelle residenze con i propri figli. Alle residenze potranno accedere, in subordine ai fuori sede titolari di borsa, anche gli studenti in sede e pendolari con borsa, nonchè i fuori sede senza borsa, favorendo l'autodeterminazione di chi sceglie di vivere fuori dal contesto familiare. 8. Il servizio mensa diventa accessibile e di qualità! È previsto un sistema di controllo della qualità dei pasti con il diretto coinvolgimento degli studenti ed è introdotta una tariffa agevolata che non potrà superare i 2,50 euro per coloro che hanno reddito inferiore a 28000 euro, e i 4 euro per tutti gli altri. 9. La mobilità internazionale diventa realtà! L'erogazione effettiva della borsa di studio dovrà avvenire in concomitanza dei periodi trascorsi all'estero e la sua integrazione sarà proporzionata al costo della vita nel Paese ospitante. 10. Borse a più studenti! La soglia ISEE viene innalzata per la borsa di studio a 23.000 euro, mentre la soglia ISEE per la borsa servizi viene fissata a 28.000 euro, contestualmente chiediamo l'abolizione dell'ISPE, che con l'introduzione del nuovo calcolo si è rivelato il principale fattore di esclusione dai benefici di DSU. 11. Istituiamo la NO Tax Area Gli studenti con ISEE ricompreso entro i 28.000 euro saranno esentati dalle tasse: un passo avanti verso la gratuità dell'istruzione universitaria. 12. Introduciamo il Reddito di Formazione! Una specifica declinazione del reddito di base, finalizzata a promuovere e consentire la reale autodeterminazione degli studenti 13. Non perdiamo l'Orientamento! Sarà introdotto uno specifico sistema di orientamento destinato agli studenti iscritti alla scuola secondaria per assicurare una adeguata conoscenza dei benefici di Diritto allo Studio a cui hanno diritto, al fine di promuovere la crescita delle immatricolazioni.
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