SIG (Studenti Indipendenti Giurisprudenza) e’ il collettivo di giurisprudenza dell’organizzazione Link Studenti Indipendenti Bologna, nata circa 8 anni fa a Bologna e più di 10 in tutta Italia, dopo il movimento dell’Onda contro la riforma Gelmini. A Bologna si divide in collettivi di facoltà (con nomi diversi) e collettivi tematici (anch’essi con una propria autonomia). Link si occupa di sindacato studentesco universitario ed insieme all’UDS (Unione degli Studenti, che si occupa di sindacato studentesco liceale) fa parte della Rete della Conoscenza, organizzazione di secondo livello che si suddivide in aree tematiche (antimafia, antifascismo, ambiente, transfemminismo, migranti). STUDENTI INDIPENDENTI significa non essere direttamente subordinati ad alcun partito, sindacato, lobbie. Ciò non significa andare contro la politica o il partitismo ma significa mantenere una propria autonomia in attesa che il contesto sia opportuno per associarsi stabilmente ad una realtà sociale, politica di sinistra coerente con le nostre idee. La nostra azione politica si basa su collaborazioni di pari livello con associazioni specifiche come Non una di meno per la questione transfemminista, Libera e Mafiesottocasa per la lotta alle mafie, Fridays for Future per le questioni ambientali. CREDIAMO IN UN’UNIVERSITA’ ACCESSIBILE, GRATUITA, CHE SI OCCUPI DELLA “LIBERAZIONE DEI SAPERI” E NON SOLO DI ESAMI E VOTI.
DIDATTICA E PROSPETTIVE LAVORATIVE Come studenti di giurisprudenza, per riflettere sulla didattica ci siamo semplicemente posti alcune domande: pensiamo di star apprendendo bene? La didattica erogata è sufficiente, potrebbe essere arricchita? Siamo accompagnati nella costruzione del nostro futuro professionale? Rispondendo, ci sono venute in mente alcuni strumenti per rendere migliore la nostra carriera universitaria. La migliore occasione per realizzarli è la rappresentanza, occasione di collaborazione democratica tra gli studenti e l’Università.
‣ Superamento metodo frontale e didattica in senso stretto • Aumento della pratica con esperienze di simulazioni processuali e laboratori di redazione di atti giudiziari • Istituzionalizzare i laboratori tramite inserimento nel piano di studi oppure nelle proposte di competenze trasversali (*) • Inserire video di lezioni sul sito internet dei corsI • Possibilità di sostenere esami di altre facoltà, in vista dell’insegnamento, in accordo con le previsioni ministeriali per il nostro corso di laurea (*) Per giungere a questo risultato, sarebbe opportuno partire dalla via più veloce (corsi promossi e organizzati dal collettivo), per poi passare a interventi a lungo termine, cioè l’istituzionalizzazione. A questo punto, bisognerebbe vedere in che quadro inserirlo, se negli opzionali del 5° oppure nelle competenze trasversali (più propensi per la prima). L’obiettivo è rendere gratuito un tipo di formazione che di solito è a pagamento.
DIDATTICA E PROSPETTIVE LAVORATIVE ‣ Sbocchi occupazionali
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• Pratica anticipata: centralizzare nell’università la ricerca degli avvocati presso cui praticare piuttosto che far interfacciare studenti e ordine degli avvocati direttamente, ai fini di garantire maggiormente lo studente sulla buona qualità della pratica. • Aggiornare e riorganizzare la pagina del sito relativa a sbocchi occupazionali, mettendo link di rinvio a siti ufficiali/istituzionali, arricchendo descrizioni attuali (scarne e intuitive) • Maggior orientamento in uscita: favorire occasione di conoscenza delle occasioni professionali direttamente dai professionisti (tramite seminari soprattutto)
‣ Implementazione assistenza studenti e studentesse • Individuare tutor incaricati di garantire e attuare un’omogeneizzazione e parificazione della didattica tra corsi e nella gestione delle sessioni (questione parziali: istituzionalizzare la previsione di una sessione di parziali per gli esami annuali) ù • Tutorato con competenze generiche di “assistenza agli studenti” (approfondimenti, consigli sul corso, difficoltà nella didattica).
RAPPRESENTANZA Crediamo in un’idea di rappresentanza collettiva e non formalistica, basata sull’impegno del singolo nell’aiuto del/della proprio/propria collega piuttosto che sulla mera delega ai rappresentanti eletti. Il potere studentesco negli organi e’ stato notevolmente ridotto nel corso delle varie riforme e per questo serve una componente studentesca unita e compatta fuori dai “luoghi di potere”.
‣ Trasparenza nei processi di valutazione della facoltà e nell’attività degli organi con iniziative che siano pubbliche e che diano la possibilità estesa di partecipare pur non essendo rappresentanti •
‣ Strutturare la valutazione dei dati aggregati delle valutazioni sui professori, rendere questi dati accessibili per poter avere visione globale dei feedback degli studenti (non solo sanzionare,
ma anche considerare i consigli sui miglioramenti del corso e vagliare le proposte degli studenti)
SPAZI UNIVERSITARI ‣ Risolvere l’emergenza aule e riorganizzare gli spazi universitari, anche a fini di socialità
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• Organizzare le aule in base alla frequenza, quindi eventualmente fare delle modifiche all’organizzazione dopo l’inizio dei corsi • Creare un Hub, cioè ricavare nell’università anche spazi diversi dall’aula studio, in cui poter ripetere insieme, fare lavori di gruppo, ecc... • Rivalutazione degli spazi del Cicu e ampliamento dei luoghi accessibili per gli studenti • Modificare il regolamento di facoltà per la richiesta aula, senza richiedere la previsione del garante scientifico, ma prevedendo un’assunzione di responsabilità del richiedente che deve assicurare che l’incontro rispetti la Costituzione e i valori di Ateneo. • Apertura della Cicu domenicale
MUTUALISMO Il concetto di mutualismo è un concetto cardine all'interno della nostra Organizzazione, in quanto permette di andare incontro ai bisogni materiali degli studenti e delle studentesse, coprendo tutte le lacune dell'attuale modello di welfare studentesco. È un processo che permette di abbattere l'individualismo sempre più diffuso all'interno dell’università, per creare rete e cooperazione tra studenti e studentesse.
‣ Book Sharing universitario con piattaforma online ‣ Giornalino di facoltà ‣ Spazi specifici per attività mutualistiche (es. terzo piano Cicu)
TERZA MISSIONE Accanto ai due obiettivi fondamentali della formazione e della ricerca, l'Università persegue una terza missione, opera cioè per favorire l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società. noi crediamo che tale impegno debba essere implementato e potenziato.
‣ Festival dell’AltroDiritto • Collaborazione tra studenti, studentesse, docenti e associazioni esterne per l’organizzazione di una o più giornate su temi d’attualità, come la lotta alla mafia, la questione di genere, la questione ambientale e la repressione carceraria • Progettazione di seminari, workshop, cineforum, attività di socialità sui temi scelti ‣ Sportello di assistenza legale a migranti, studenti erasmus e studenti internazionali • Creazione negli spazi di facoltà di uno sportello di assistenza legale per migranti, studenti erasmus e studenti internazionali, gestito da studenti volontari - sotto forma di tirocinio curriculare o di attività extracurriculare con CFU formati appositamente dai docenti delle materie attinenti. ‣ Tirocinio facoltativo dell’ultimo anno in carcere o nei centri di accoglienza (tramite accordi con Polo Universitario Carcerario e centri d’accoglienza)
‣ Creazione del portale OpinioBo
• Portale online in cui gli studenti e le studentesse possono dare consigli, presentare proposte, progetti, istanze su percorsi extradidattici che possono essere organizzati in Università.
CORSO DI ITALOFRANCESE L’Unibo offre la possibilità di intraprendere a giurisprudenza un percorso di studi a doppio titolo, tra Italia e Francia, di diritto francese e diritto italiano, conseguendo due lauree nei due ordinamenti. Questo corso, che tra l’altro fa guadagnare all’unibo punti in merito all’internazionalizzazioni nel ranking delle migliori università, è sempre meno attenzionato: una forte disorganizzazione di base che rende il corso a tratti insostenibile, poco dialogo tra le università partner, poche informazioni e mai tempestive.
‣ Individuazione di un referente ad hoc del corso ‣
‣ Nessuna penalizzazione nel recuperare i crediti per coloro che non riescono/vogliono partire al terzo anno
‣ Cambiare lo sbarramento linguistico (richiedere il B1 e non B2 e alla fine del primo anno ed eventualmente del secondo (è escludente chiedere il B2 prima di passare l’anno in Francia, l’abilità linguistica va migliorata soprattutto durante l’anno all’estero)
‣ Introduzione degli opzionali nel piano di studi
‣ Garantire una residenza universitaria in Francia a tutta la classe italo-francese
‣ Maggiore riconoscimento del corso • possibilità di scegliere il master al quinto anno • punto in più alla laurea • possibilità di fare lo stage in Italia (ad oggi possibile solo in Francia) e la tesi all’estero (ad oggi non possibile)
‣ Creazione di una griglia di conversione dei voti che sia pubblica ed accessibile agli studenti e prevedere la conversione dei voti sopra o uguali alla propria media ‣ Organizzare incontri informativi prima che siano chiuse le iscrizioni al corso ‣