Programma Scienze Politiche - Elezioni Universitarie 2016

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PROGRAMMA DI SCIENZE POLITICHE DIDATTICA Nella nostra facoltà, specialmente nelle lauree triennali, viviamo spesso i problemi dovuti a forme di didattica frontali, non inclusive e che non permettono di sviluppare una conoscenza critica della materia di studio. L'obiettivo dell'Università dovrebbe essere quello di accrescere le capacità di rielaborazione e di collaborazione, dotando gli studenti degli strumenti necessari. - Tutti i corsi di laurea della facoltà di scienze politiche prevedono lo studio delle basi teoriche e delle metodologie per condurre ricerche sociali. Spesso, però, non vi è la possibilità di strutturare lavori di ricerca in gruppo che permettano di condividere, rielaborare e mettere in pratica i saperi appresi sui libri di testo. - Chiediamo che gli studenti abbiano maggiore peso nella scelta delle date d'esame, per evitare che si verifichi la sovrapposizione delle prove finali. - Nel corso di studio Sviluppo e Cooperazione Internazionale e nel corso Scienze Politiche, Sociali, Internazionali lo studio delle lingue non prevede la somministrazione degli strumenti minimi necessari alla formazione personale e professionale. Chiediamo un potenziamento dei corsi di lingua già previsti. - Nel corso di studio di Sviluppo e Cooperazione Internazionale chiediamo di avere la possibilità di frequentare corsi tenuti in lingua straniera, così da apprendere non solo le competenze grammaticali ma anche di speaking LIBERAZIONE DEI SAPERI Riteniamo fondamentale far sì che la conoscenza venga liberata dalle concezioni ortodosse e che sia la base di una società fondata sull'inclusività e sulla libera circolazione dei saperi, senza limitazioni poste dalla logica del profitto. - Riteniamo che i saperi debbano essere liberi e che quindi l’accesso ad una facoltà e il conseguente percorso formativo debba essere privo di qualsiasi ostacolo, che sia di natura economica o sociale o di natura logistica. E’, per noi, inaccettabile vivere una condizione in cui gli studenti che non superano il test di ammissione si ritrovino ad un bivio fra l’ iscriversi ad altri corsi di laurea (molto spesso con poca determinazione) o rinunciare alla carriera universitaria. Gli studenti non possono essere i fantasmi di questo paese: mentre si discute della manovra finanziaria e del futuro della nostra nazione, ribadiamo con forza che questo autunno, i conti, il governo dovrà farli anche con noi. Siamo universitari, vogliamo studiare, avere una formazione di qualità e avere un futuro non precario, non possiamo accettare la logica del tutti contro tutti che ci viene imposta dall’attuale sistema formativo. Dopo l’introduzione, dal prossimo anno, del numero chiuso in molti corsi di laurea di Scienze Politiche, chiediamo con forza che sia ripristinato l’accesso libero ai corsi, in maniera da permette a tutte e tutti di scegliere cosa frequentare.


- Nel corso di un anno ogni studente spende in media circa 300 euro per acquistare i libri di testo. E' nostra intenzione far sì che i manuali vengano forniti direttamente dall'Università, in comodato d'uso, al fine di eliminare tutte le barriere poste al diritto allo studio. - Appunti, papers e altro materiale di cui noi studenti ci dotiamo per approfondire e rielaborare le materie di studio dovrebbero poter essere gratuiti e facilmente reperibili. Chiediamo la diffusione di materiali e testi non coperti da copyright, tramite appositi dispositivi di condivisione. - Nel corso degli ultimi anni è accaduto che fosse limitata la partecipazione degli studenti agli incontri tenuti nella facoltà di Scienze Politiche. E' fondamentale poter accedere e partecipare liberamente a seminari a crediti, incontri, workshop organizzati periodicamente dall'Università con personalità accademiche, che affrontino le principali tematiche inerenti al corso di studio. - Spesso i tirocini curriculari dimostrano di avere enormi limiti dal punto di vista formativo. In aggiunta l'Università fa pesare sullo studente la maggior parte del lavoro burocratico per contattare e stabilire un rapporto con le strutture extra-universitarie. Chiediamo un potenziamento del servizio, anche per avere una maggiore scelta per quanto riguarda le strutture nelle quali svolgere l'attività di tirocinio. VALUTAZIONE Forme di valutazione spersonalizzanti e superficiali non sono funzionali all'apprendimento degli strumenti necessari alla comprensione dei temi di studio. Il paradigma valutativo attuale non permette una reale crescita formativa e una valorizzazione delle competenze, e al contrario si fa portatore di un modello di società in cui si da valore al merito individuale e alla competizione tra studenti. C'è il bisogno di ripensare radicalmente il sistema della valutazione, affinchè venga meno la logica dei parametri standardizzati che non sono stati pensati per dare valore alle peculiarità del singolo individuo o del contesto preso in analisi. - Chiediamo che tra le modalità di prove d'esame, sia prevista la possibilità di svolgere lavori di gruppo, così da favorire forme di collaborazione e di condivisione di conoscenze tra studenti - Chiediamo la somministrazione di simulazioni di prove d'esame - Chiediamo che gli esami di lingue straniere non vengano svolti in forma scritta, ma in forma orale. SPAZI Non tutti, specie in tempo di crisi, possono permettersi di svolgere iniziative e assemblee in spazi privati. Inoltre, il ruolo dell’università pubblica dovrebbe essere quello di partecipazione collettiva di tutti alla vita politica e culturale a livello accademico e cittadino. - Chiediamo una significativa riduzione dei trenta giorni d'anticipo necessari per prenotare un'aula universitaria, per permettere l'organizzazione di iniziative culturali e assemblee aperte a tutte e tutti



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