Unibo allo sBando: Controguida ai bandi ed alla città

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Con l’imminente inizio dell’anno accademico è giunto anche il momento di riprendere la nostra vita universitaria fa8a certamente di feste improvvisate, schitarrate ai Giardini Margherita e a Piazza Verdi ma anche di dispera> tenta>vi di trovare una stanza decente a un prezzo acce8abile e di altre8anto complessi sforzi per districarsi tra i regolamen> di Ateneo, delle Scuole e dell’ERGO e per capire il regime di tassazione, i criteri di assegnazione delle borse di studio, di accesso agli studenta> ecc. 
 Su feste, fes>ni, concer> e locali vari Bologna fornisce da sé un oHmo biglie8o da visita ed è bello scoprirla senza l’ingombrante presenza di anziani ciceroni che raccontano nostalgici delle loro noH brave; abbiamo deciso di provare, invece, a fornire qualche informazione u>le per rendere più semplice l’approccio con le modalità di accesso e fruizione dei servizi e delle agevolazioni a cui abbiamo diri8o.
 I tagli all’Università pubblica e la riorganizzazione degli Atenei, che hanno fa8o seguito alla “Riforma” Gelmini, hanno ristre8o le possibilità per noi studen> di partecipare aHvamente alla vita della nostra università e di incidere all’interno dei processi decisionali. 
 L’ingresso dei priva> nel Consiglio di Amministrazione, l’introduzione del numero chiuso in tan>ssimi corsi di laurea e il generale aumento della contribuzione a carico degli studen> hanno rido8o in maniera significa>va la possibilità per tuH e tu8e di con>nuare il proprio percorsi di studi seguendo fino in fondo le proprie aspirazioni e valorizzando le proprie capacità. 
 Riteniamo assolutamente fondamentale che tuH gli studen> e le studentesse abbiano una conoscenza piena dei diriH di cui godono e, sopra8u8o, siano perfe8amente informa> sui meccanismi di accesso alle possibilità e ai servizi che l’Ateneo e la Regione forniscono. Abbiamo scri8o, quindi, questa piccola controguida con l’obieHvo di dare un punto di riferimento (speriamo quanto più completo possibile) a chi dal prossimo se8embre si iscriverà all’UniBo, ma anche per provare a tracciare un quadro del contesto all’interno del quale affron>amo la nostra esperienza universitaria. 
 Questo con il fine di so8olineare i limi> e le cri>cità con cui veniamo a scontrarci quo>dianamente e, di conseguenza, le ba8aglie e le rivendicazioni che abbiamo assunto in ques> anni, non solo per arginare la deriva post-­‐Gelmini, ma anche per ricercare nuovi spazi di partecipazione e di tutela che estendessero la sfera dei diriH di cui uno studente universitario deve godere. 
 Queste ba8aglie ci impegniamo a portarle negli organi collegiali, a8raverso il lavoro dei rappresentan>, ma proviamo a far sì che a8raversino anche le piazze e le mobilitazioni che animano Bologna e l’Emilia Romagna. Speriamo che questa controguida possa essere uno strumento efficace per rendere più semplice l’approccio alla vita universitaria bolognese ma anche uno s>molo per rifle8ere, agitarsi e impegnarsi per migliorare l’Università che frequen>amo e la ci8à in cui viviamo. Ci auguriamo perciò di incontrarci quest’Autunno non solo nei corridoi e tra le aule delle nostre Scuole ma anche nelle piazze e nei cortei studenteschi!


CHI SIAMO pag.4

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GLI ORGANI ACCADEMICI

LE BORSE DI STUDIO

I SERVIZI RESIDENZIALI

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CONTRIBUZIONE RIDOTTA pag.17

LA MENSA pag.21

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IL CALCOLO DEL NUOVO ISEE pag.34

IL REDDITO DI FORMAZIONE

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CHI SIAMO Ciao, 
 > starai forse chiedendo chi siamo.
 LINK Bologna nasce il 5 luglio 2013 dalla necessità di occupare quella terra di mezzo che divide il mondo della rappresentanza e quello del movimento. 
 Questa ci8à era fino a quel momento irrimediabilmente divisa tra chi riteneva che l’unica strada percorribile fosse quella del confli8o sociale e chi invece si rinchiudeva negli organi di rappresentanza cercando di risolvere i problemi dall’interno, senza sbilanciarsi troppo, in chiave completamente studen>sta.
 Un gruppo di ragazze e ragazzi, a seguito delle elezioni universitarie del 2013, si chiese: “Come facciamo a creare partecipazione dal basso e lo8e condivise per cambiare lo stato dell’Università di Bologna a8raversando trasversalmente piazze e luoghi della rappresentanza? Come far capire a tuH che non si può lo8are per la migliore Università possibile nel peggiore dei mondi possibili, e che quindi dobbiamo occuparci di an>fascismo, an>mafia, lo8are contro chi devasta l’ambiente, contro le guerre e le culture xenofobe, omofobe e sessiste, ridare vita ai luoghi abbandona>, ripensare la ci8à, la mobilità, capire che la vita dello studente non si ferma dentro le pare> fisiche dell’Università ma riguarda tu8a la sua vita durante la permanenza a Bologna? Come coinvolgere tuH in un un’idea alterna>va e partecipata della rappresentanza, capace di travolgere chi ci ha rappresentato finora?”
 Consci del fa8o che servisse una rete nazionale indipendente e autofinanziata per poter aprire un percorso di confronto fru8uoso con studentesse e studen> di altre Università d’Italia, si misero a cercare e a informarsi sulle realtà in quel momento esisten>. (Dallo statuto: )
 “LINK-­‐Coordinamento Universitario me8e in rete realtà universitarie locali di ispirazione sindacale e poli>ca, indipenden> e autofinanziate, in grado di coniugare le proprie rivendicazioni con il movimento. Abbiamo l’obieHvo di promuovere i diriH degli studen> universitari e di affermarne il protagonismo nella costruzione di una società più giusta.
 Siamo na> dall’Onda, il grande movimento dell’autunno 2008 a difesa dell’università pubblica, che cambiò profondamente il mondo delle organizzazioni studentesche e cos>tuì una fondamentale occasione d’incontro tra realtà locali provenien> da storie e contes> diversi.
 In par>colare, gli studen> e le studentesse di LINK considerano un’università pubblica, laica e democra>ca, liberamente accessibile e autonomamente governata dalla comunità accademica come un luogo fondamentale per la costruzione di una coscienza di cambiamento e per il progresso economico, sociale e civile della nostra società, rifiutando le logiche del clientelismo e del profi8o.
 Le realtà territoriali aderen> cos>tuiscono LINK come luogo di elaborazione e realizzazione di un’azione poli>ca nazionale mirata ad abba8ere le barriere all’accesso ai saperi per tuH e per tu8e, rivendicare una didaHca di qualità e una ricerca libera, conquistare un nuovo welfare universale come base dell’uguaglianza e della ci8adinanza, fare della conoscenza il motore di un nuovo modello di sviluppo democra>co e sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale.
 Gli studen> e le studentesse di LINK si impegnano quindi per affermare il diri8o allo studio per tuH e per tu8e come nodo fondamentale nella costruzione di una società dell’uguaglianza, e in par>colare promuovono il diri8o all’abitare, alla mobilità, alle mense pubbliche, alla prevenzione e alla salute, a un reddito in grado di garan>re l’autonomia dalla famiglia, a una formazione di qualità, al valore legale e Per info e contatti:

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reale dei >toli di studio, all’accesso ai contenu> culturali nel senso più ampio, a un sapere libero da vincoli proprietari e pubblicamente accessibile, alla formazione con>nua, alla ricerca e all’arte libere, come dice la Cos>tuzione, da ogni vincolo ideologico, confessionale o economico, alle pari opportunità, alla qualità e alla dignità della vita quo>diana, a spazi e tempi di aggregazione ed espressione liberi dalle logiche del consumo mercificato, alla partecipazione democra>ca al governo delle università e delle ci8à.
 Per promuovere queste rivendicazioni, gli studen> e le studentesse di LINK u>lizzano tuH gli strumen> democra>ci del protagonismo sociale, come, ad esempio, le mobilitazioni studentesche e generali, gli organismi di rappresentanza, le vertenze locali e nazionali con le autorità accademiche e pubbliche, la costruzione di luoghi e momen> di aggregazione e mutualismo, l’informazione e la produzione culturale.
 LINK è parte dei movimen> e delle lo8e sociali contro il razzismo, il fascismo, il sessismo, l’omofobia, contro lo sfru8amento dell’essere umano e dell’ambiente de8ato dal profi8o e contro le oppressioni, le guerre e le violenze da esso generate.”

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GLI ORGANI ACCADEMICI E LA DEMOCRAZIA INTERNA

Corsi di Laurea
 Sono organi di primo livello, con limitato potere decisionale, ma con possibilità di formulare proposte ad organi superiori, quali Dipar>men> e Scuole di riferimento, in tema di programmazione e organizzazione didaHca, di revisione degli ordinamen> e dei regolamen> didaHci.
 Il Consiglio di ognuno di essi è composto dai docen> responsabili delle aHvità forma>ve e da tre rappresentan> degli studen>.
 I rappresentan> degli studen> in Consiglio di Corso di Laurea sono le figure di riferimento a cui rivolgersi in caso di necessità riguardan> le lezioni, gli orari, gli esami ed i rappor> con i docen>. Dipar.men.
 Sono le ar>colazioni organizza>ve dell’Ateneo per lo svolgimento delle funzioni rela>ve alla ricerca scien>fica e alle aHvità didaHche e forma>ve. Sono quindi organi di estrema rilevanza. Possono infaH stringere accordi con en> pubblici o priva> per promuovere ricerca e didaHca nel campo che ad essi compete. Inoltre ogni Dipar>mento fa capo a una Scuola alla quale può far proposte in merito alle modifiche e alle chiusure di Corsi di Laurea, Do8ora> e Specializzazioni. Il Dipar>mento si dota di un Consiglio e di una Giunta:
 • Il Consiglio:
 Oltre che stabilire i piani didaHci e di ricerca, si occupa dell’aspe8o economico e del rapporto di autovalutazione e propone alla Scuola (o alle Scuole) di riferimento le modifiche dei regolamen> dei Corsi di Laurea.
 Gli studen> nell’organo hanno un peso pari al 15% del numero dei docen> e ricercatori del Consiglio stesso.
 • La Giunta:
 Ha il ruolo di coadiuvare il Dire8ore del Dipar>mento nel deliberare in merito a tu8e le ques>oni e le materie che non sono di competenza esclusiva del Consiglio di Dipar>mento.
 In Giunta sono presen> due rappresentan> degli studen>. Scuole
 Le Scuole, al momento undici, sono le stru8ure organizza>ve di coordinamento delle aHvità di formazione dell'Ateneo e di raccordo tra i Dipar>men>. Hanno inoltre il compito di avanzare proposte riguardan> la chiusura o la modifica dei Corsi di Laurea al Senato e al Consiglio di Amministrazione, sulla base delle indicazioni dei Dipar>men> afferen>.

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La Scuola si dota di un Consiglio e di una Commissione Parite>ca.
 • Il Consiglio di Scuola
 I rappresentan> degli studen> in quest’organo sono il 15% del numero di docen> e ricercatori presen> in consiglio, considerando che ogni Dipar>mento contribuisce con il 10% dei propri docen>.
 In quest'organo, come in altri che analizzeremo più avan>, la componente studentesca è designata dai rappresentan> degli studen> dei Dipar>men> afferen> la scuola: non c'è elezione dire8a.
 • Commissione parite>ca docen>-­‐studen>
 ha il compito di monitorare l’offerta forma>va, la qualità della didaHca e delle aHvità di servizio agli studen>. Elenco delle Scuole:
 • Agraria e Medicina Veterinaria;
 • Economia, Management e Sta>s>ca;
 • Giurisprudenza;
 • Farmacia Biotecnologie e Scienze Motorie;
 • Ingegneria e Archite8ura;
 • Le8ere e Conservazione dei Beni Culturali; 
 • Lingue, Le8eratura, Interpretariato e Traduzione;
 • Medicina e Chirurgia;
 • Psicologia e Scienze della Formazione;
 • Scienze;
 • Scienze Poli>che Consiglio degli Studen.
 E' l’organo di rappresentanza degli studen> composto da 33 membri, ciascuno dei quali rappresenta l’intera comunità studentesca ed essi sono eleH tramite due differen> sistemi:
 • 13 membri vengono eleH secondo sistema uninominale, con candidature individuali;
 • 20 membri sono eleH per mezzo di un sistema proporzionale tra liste che perme8e ad ogni Scuola di esprimere dei rappresentan> nel Consiglio degli Studen>. Le liste vengono infaH presentate nelle circoscrizioni, coinciden> alle 11 Scuole, alle quali i candida> appartengono.
 Questo sistema macchinoso, che porta ad avere due modalità di elezione per lo stesso organo, va a comporre un Consiglio che designa tra i propri componen> i rappresentan> degli studen> in altri organi: Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Nucleo di Valutazione nonché Consulta Regionale degli Studen>. Un'eccessiva a8enzione alla composizione del Consiglio degli Studen> è quindi bilanciata dalla mancanza di elezione dire8a della componente studentesca in altri tre organi dell'Ateneo.
 Il Consiglio degli Studen> esprime pareri sul bilancio di previsione e sul conto consul>vo dell'Ateneo, sul Regolamento generale e didaHco d'Ateneo, sul Regolamento degli studen>, sulla modifica o chiusura di Corsi di Studio, sugli interven> rela>vi al diri8o allo studio, contribu> e tasse a carico dello studente. Senato Accademico
 Il Senato Accademico ha funzioni di coordinamento e di raccordo con le stru8ure in cui si ar>cola l’Ateneo e collabora con il Re8ore nelle funzioni di indirizzo, di inizia>va e di coordinamento delle aHvità scien>fiche e didaHche; collabora con il Consiglio di Amministrazione nelle funzioni di

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indirizzo strategico e di programmazione finanziaria annuale e triennale e del personale.
 Fanno parte del Senato Accademico 35 membri di cui solamente 6 sono studen>, tra l'altro eleH dal Consiglio degli Studen> tra i componen> del Consiglio stesso.
 Nonostante l'organo abbia mandato per 3 anni, i rappresentan> degli studen> rimangono in carica per due. Consiglio di Amministrazione
 Il Consiglio di Amministrazione è l'organo responsabile dell’indirizzo strategico e della programmazione finanziaria e del personale di Ateneo.
 E' a quest'organo che spe8a l'ul>ma parola riguardo la modifica o la chiusura dei Corsi di Laurea, delle Scuole e dei Dipar>men>.
 Di quest'organo, oltre che il Re8ore, 5 membri interni e due rappresentan> degli studen> designa> dal Consiglio degli Studen>, vi sono 3 membri esterni, che non siano sta> dipenden> dell'Ateneo nei tre anni preceden> la nomina e che vengono scel> dal Senato Accademico.
 Nonostante l'organo abbia mandato per 3 anni, i rappresentan> degli studen> rimangono in carica per due. Nucleo di valutazione
 Il Nucleo di valutazione è l'organo dell'Ateneo preposto alla valutazione delle aHvità didaHche, di ricerca e amministra>ve ed è nominato dal Senato Accademico.
 Composto da un numero di membri compreso tra 5 e 7, di cui un rappresentante degli studen>, la maggior parte dei componen> è esterno all'Ateneo, Presidente del Nucleo compreso.

Breve riflessione Ecce8o che per il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione, nei quali i rappresentan> degli studen> rimangono in carica due anni, in tuH gli organi presenta> essi hanno mandato di tre anni, tempo sufficiente a garan>re un am-­‐ pio ricambio degli studen> iscriH all'Ateneo. Manda> così lunghi non consento-­‐ no una vera e propria rappresenta>vità delle par> studentesche, rappresenta>vità già minata dalla bassissima affluenza ai seggi, di gran lunga inferiore al 20% durante le ul>me elezioni. Si avverte inoltre una falla di democrazia dovuta all'ineleggibilità dire8a dei rap-­‐ presentan> degli studen> negli organi centrali per le scelte che l'Ateneo prende in materia di spesa, valutazione e amministrazione in genere: i rappresentan> in tali organi sono eleH infaH da e tra i membri di un organo ausiliario quale il Consiglio degli Studen>.

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LE BORSE DI STUDIO La borsa di studio è un finanziamento esente dall’Imposta sui Reddi>, volto ad incen>vare gli studen> che vi accedono per merito e/o necessità economica, il cui importo, dunque, varia in relazione all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e alla condizione domiciliare dello studente stesso.
 Il numero di borse che nell’anno 2015/2016 verranno assegnate nell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum è di 7995 (ripar>te per le diverse facoltà, sedi, >pi di laurea) e accessibili tramite graduatoria predefini>va.

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CLASSIFICAZIONE DELLO STATO DOMICILIARE DELLO STUDENTE
 In Sede Risultano in sede:
 -­‐gli studen> residen> in un comune la cui distanza dalla sede del corso di laurea frequentato sia percorribile con i mezzi di trasporto pubblico entro 45 minu>; -­‐gli studen> che prendono domicilio presso la sede del corso di laurea frequentato o nelle immediate vicinanze per un periodo inferiore ai 10 mesi dal 01.10.2014 al 30.09.2015; -­‐gli studen> residen> nei comuni nelle immediate vicinanze indica> nella tabella 1;
 -­‐gli studen> che nel corso dell’anno 2014/2015 prendono la residenza presso la sede del corso frequentato, ad eccezione degli studen> stranieri;
 -­‐gli studen> che, dopo presentazione della domanda di un servizio abita>vo, nel momento successivo alla pubblicazione delle graduatorie provvisorie, rinunciano all’assegnazione dell’alloggio;
 -­‐gli studen> che non si a8engono alle disposizioni del bando. Pendolari
 Risultano, invece, pendolari: -­‐gli studen> residen> in un comune la cui distanza dalla sede del corso di laurea frequentato sia percorribile con i mezzi di trasporto pubblico in un tempo superiore ai 45 minu> ed inferiore ai 90 minu>; -­‐ gli studen> residen> in un comune la cui distanza dalla sede del corso di laurea frequentato sia percorribile con i mezzi di trasporto pubblico in un tempo superiore ai 90 minu>, ma che prendono domicilio a >tolo gratuito presso la sede universitaria o nei comuni nelle immediate vicinanze (vedi tabella 1) per almeno 10 mesi.

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Fuori Sede
 Risultano, infine, fuori sede: -­‐ gli studen> residen> in un comune la cui distanza dalla sede del corso di laurea frequentato sia percorribile con i mezzi di trasporto pubblico in un tempo superiore ai 90 minu> e che prendono alloggio a >tolo oneroso presso la sede universitaria o nelle immediate vicinanze in stru8ure residenziali pubbliche, alloggi di priva> o en> per almeno 10 mesi dal 01.10.2014 al 30.09.2015.
 E’ fa8a eccezione per gli Is>tu> di Alta Formazione Ar>s>ca e Musicale e per la Scuola Superiore per Mediatori Linguis>ci di Misano Adria>co, il cui periodo minimo si riduce a 5 mesi dal 01.10.2014 al 21.07.2015, per studen> iscriH all’ulteriore semestre rispe8o alla durata dei corsi di studio del nuovo ordinamento.

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Gli studen> che frequentano corsi di studio le cui aGvità didaGche sono organizzate su più sedi, possono far valere, al fine del riconoscimento della borsa di studio per “Fuori Sede” o “Pendolare”, un domicilio ubicato in un comune non elencato nella tabella1 a condizione che nello stesso si svolga almeno il 50% delle aHvità didaHche. Inoltre, possono usufruire delle borse di studio per “Fuori Sede” o “Pendolare”, gli studen. stranieri:
 -­‐il cui nucleo familiare sia residente e percepisca reddi> in Italia. Essi seguono le stesse disposizioni degli studen> italiani; -­‐il cui nucleo familiare sia residente e percepisca reddi> dall’estero. In tal caso, essi devono presentare l’autocer>ficazione di domicilio all’ER-­‐GO, anche qualora abbiano la residenza presso la sede del corso frequentato; N.B.
 Gli studen> che cambiano domicilio nel corso dell’anno e che vogliono mantenere la borsa di studio sono tenu> a comunicarlo all’ER-­‐GO entro 30 giorni dal verificarsi dell’evento, presentando il rela>vo modulo di variazione di domicilio (scaricabile sul sito: www.er-­‐go.it nella sezione modulis>ca) e presentando la documentazione rela>va al nuovo e al vecchio domicilio, contestualmente alla comunicazione stessa nel caso in cui la variazione avvenga dopo il 26.01.2015.
 Agli studen> che non comunicano il trasferimento, la borsa di studio è revocata; nel caso di una comunicazione tardiva, invece, sarà applicata una penale pari al 10% della prima rata di borsa.
 Inoltre:
 -­‐Se la variazione è da domicilio gratuito ad oneroso prima del 26.01.2015, sarà a8ribuita la borsa di studio di “Fuori Sede”;
 -­‐Se la variazione è da domicilio gratuito ad oneroso dopo il 26.01.2015, sarà a8ribuita la borsa di studio di “Pendolare”;
 -­‐Se la variazione è da domicilio oneroso a gratuito,la borsa di studio a8ribuita è di “Pendolare” a prescindere dal periodo dell’anno.

COMUNE

PROVINCIA

COMUNE

PROVINCIA

AGLIANA ARGENTA ARQUA' POLESINE BAGNACAVALLO BAGNOLO IN PIANO BERTINORO BOARA PISANI BONDENO BORGO TOSSIGNANO BRISIGHELLA CAMPOGALLIANO CAMUGNANO CANARO CARPI CASALFIUMANESE CASOLA VALSENIO CASTEL DEL RIO CASTEL GUELFO DI BOLOGNA CASTELLO D'ARGILE

PT FE RO RA RE FC PD FE BO RA MO BO RO MO BO RA BO BO BO

CASTELLO DI SERRAVALLE CASTIGLIONE DEI PEPOLI CASTROCARO T. E TERRA DEL SOLE CAVRIAGO CENTO CEREGNANO CESENA COPPARO CORREGGIO RE COSTA DI ROVIGO COTIGNOLA FELONICA FIDENZA FINALE EMILIA FIORANO MODENESE FIORENZUOLA D'ARDA FIRENZE FONTANELICE FORLI' FORLIMPOPOLI

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COMUNE

PROVINCIA

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FORMIGINE MO FORMIGNANA FE FUSIGNANO RA GAMBETTOLA FC *Non è previsto l’u>lizzo del bonus. GONZAGA MN **N
 ISOLA DELLA SCALA VR LOIANO BO LUGO RA MAGNACAVALLO MN MARRADI FI MASI TORELLO FE MASSA LOMBARDA RA MELDOLA FC MIRANDOLA MO MONGHIDORO BO MONSELICE PD MONTEGROTTO TERME PD MONTERENZIO BO MONTEVEGLIO BO MONTIANO FC NOGARA VR NOVI DI MODENA MO OCCHIOBELLO RO OSTIGLIA MN PADOVA PD PARMA PR PIEVE DI CENTO BO POGGIO RUSCO MN POLESELLA RO PORRETTA TERME BO PORTOMAGGIORE FE PRATO PO PREDAPPIO FC RASTIGNANO BO RAVARINO MO RAVENNA RA REGGIOLO RE REVERE MN RIMINI RN

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ROLO ROVIGO RUSSI SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO SAN CASCIANO IN VAL DI PESA SAN CESARIO SUL PANARO SANT'AGATA BOLOGNESE SANT'AGATA SUL SANTERNO SANTARCANGELO DI ROMAGNA SANT'ILARIO D'ENZA SASSUOLO SAVIGNANO SUL PANARO SAVIGNANO SUL RUBICONE SERMIDE SESTO FIORENTINO SOLIERA SPILAMBERTO SUSTINENTE TRESIGALLO VAIANO VERNIO VIGARANO MAINARDA VIGNOLA VOGHIERA ZOCCA

RE RO RA BO FI MO BO RA RN RE MO MO FC MN FI MO MO MN FE PO PO FE MO FE MO

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LIMITI ISEE ED ISPE DI ATTRIBUZIONE DELLE BORSE DI STUDIO Per l'anno accademico 2015/2016 i limi> massimi dell'ISEE stabili> dal Miur per l'anno accademico precedente (tra i 15.717,35 ed i 20.956,46 euro) sono aggiorna-­‐ > al valore del +0,2% e pertanto sono stabili> tra i 15.748,78 ed i 20.998,37 euro. Inoltre, per poter concorrere l’indicatore ISPE non deve superare il valore massimo di € 32.320,64.
 Allo stesso modo anche gli impor> minimi delle borse stesse sono sta> aggiorna> rispeHvamente: a) studen> in sede

da € 1.925,37 a € 1.929,22

b) studen> pendolari

da € 2.816,04 a € 2.821,67

c) studen> fuori sede

da € 5.108,14 a € 5.118,36

In par>colare, per l’Università di Bologna Alma Mater Studiorum, la soglia massima ISEE è pari a € 19.152,97 (leggermente più bassa, ad esempio, di quella della Toscana, che invece richiede un massimo di €22.000,00) gli impor> per fascia sono così distribui>:

Queste sono cifre generiche comprensive di una quota che, a richiesta per casi ali-­‐ mentari par>colari o ubicazione del corso frequentato in zone prive di servizi ER.GO, possono essere conver>te in prepagato per il servizio ristorazione(in tal ca-­‐ so l'importo complessivo del prepagato per il servizio ristora>vo è pari all'importo di borsa conver>to sommato ad un importo Er.GO aggiun>vo del 50%. Le quote conver>bili sono 4 : €200, €400, €500, €600). Per gli studen> inscriH all’ulteriore semestre rispe8o alla normale durata del corso di studio, la borsa sarà pari alla metà degli impor> cita> N.B. ProgeG di Mobilità
 Per quanto riguarda gli studen> che beneficiano del contributo per la mobilità in-­‐ ternazionale, essi hanno diri8o ad una borda di studio “In Sede”, indipendente-­‐ mente dalla propria residenza. Invece, gli studen> che partecipano senza beneficiare del contributo:
 -­‐ hanno diri8o alla borsa di studio “Fuori Sede”, nel caso in cui prendano domicilio all’estero a >tolo oneroso per una tempo pari o superiore a 10 mesi (dal 01.10.2015 al 30.09.2016) -­‐hanno diri8o alla borsa di studio “Pendolare”, nel caso in cui siano domicilia> all’estero per un tempo pari o superiore ai 10 mesi (dal 01.10.2015 al 30.09.2016), indipendentemente dalla propria residenza.
 Infine, gli studen> non residen> nei comuni delle tabella 1 e che non beneficiano del contributo per la mobilità, posso accedere alla borsa di studio “Fuori Sede” o “Pendolare” anche se la durata del soggiorno all’estero è inferiore ai 10 mesi, pur-­‐ ché autocer>fichino che la somma dei domicili, a >tolo oneroso o gratuito, in Italia e all’estero sia pari complessivamente a 10 mesi.

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TABELLE DI MERITO Gli studen> iscriH al primo anno dei corsi o delle specialis>che accedono ai servizi a concorso sulla base della sola condizione economica.
 -­‐ Per poter o8enere il saldo di borsa, tali studen> dovranno conseguire entro il 10 agosto 2016 i credi> previs> in tabella:

N.B. Gli studen> diploma> con 100 e lode possono calcolare la propria condizione economica considerando il proprio nucleo famigliare virtualmente aumentato di un componente, quindi con una maggiorazione di 0,35 del coefficiente di equivalenza u>lizzato per il calcolo dell’ISEE. Nel loro caso dovranno conseguire le seguen> condizioni di merito in credi> senza l’u>lizzo del bonus:

-Per poter o8enere confermare l’assegnazione della borsa e non res>tuire la prima rata, tali studen> dovranno conseguire entro il 30 novembre 2015 i credi> previs> in tabella:

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-Per poter confermare la borsa di studio, tali studen> dovranno conseguire i credi> previs> in tabella:

Ci sono, inoltre, le seguen> disposizioni par>colari per gli studen> con invalidità riconosciuta pari o superiore al 66%:
 -­‐inferiori requisi> di merito per l’accesso;
 -­‐assenza di requisi> per la conferma;
 -­‐maggiore durata dell’assegnazione di borsa e alloggio. BENEFICI CONNESSI ALLA BORSA DI STUDIO
 Idonei ma non assegnatari di borsa
 -­‐Gli studen> del primo anno devono confermare l’idoneità tramite il conseguimento dei credi> previs> per il proprio corso di studio, pena la revoca della borsa stessa;
 -­‐Gli studen> dal secondo anno in poi hanno diri8o ad un contributo di € 500,00 per la ristorazione e alla precedenza nelle graduatorie di studen> part-­‐>me.

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Idonei assegnatari di una borsa
 -­‐Gli studen> del primo anno (che abbiano raggiunto conseguimento di 20 credi> entro il 30.11.2016), sono inseri> automa>camente in una Fascia di Contribuzione Rido8a, di cui però il rimborso di tasse e contribu> avviene solo successivamente; -­‐Gli studen> di un ulteriore semestre rispe8o alla normale durata dei corsi, usufrui-­‐ scono dell’esonero totale della tassa d’iscrizione e di un esonero dei contribui> pari al 50% di quelli dovu>.
 -­‐Gli studen> idonei alla borsa di studio nell'a.a. 2014/2015, se in possesso dei soli requisi> di merito previs> per l'a.a. 2015/2016, hanno la precedenza rispe8o all'asse-­‐ gnazione del contributo di euro 200,00 per l'accesso agevolato ai servizi ristora>vi. !Studen> assegnatari solo del contributo ristorazione
 -­‐Agli studen> assegnatari del contributo ristorazione che accedono successivamen-­‐ te ad una borsa verrà detra8o da essa il 50% del contributo stesso, ovvero di euro € 200,00 .

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SCADENZE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
 La scadenza per la presentazione della richiesta è, sia per gli studen> matricole che per gli studen> degli anni successivi di tuH i corsi, è il 24 Se8embre 2016 (mentre il perfezionamento della presentazione della domanda tramite pec o pin entro il 28 se8embre). Cinque giorni prima della data di scadenza della domanda on line per i singoli benefici (es. 26 agosto 2015 rispe8o alla scadenza del 31 agosto 2015, nel caso dell'alloggio matricole) chi non risulterà ancora in possesso del numero di proto-­‐ collo INPS della Dichiarazione Sos>tu>va Unica (es. INPS-­‐ISEE-­‐2015-­‐ XXXXXXXXX-­‐ 00) potrà confermare la domanda on line, inserendo il numero di protocollo mi8ente CAF (es. CAF00021-­‐PG0000-­‐2015-­‐N0001163), contenuto nella RICEVUTA rilasciata al momento della richiesta dell'A8estazione ISEE. Sarà cura di ER.GO acquisire successivamente i da> dell'A8estazione ISEE, interrogando il sistema informa>vo di INPS, con trasmissione allo studente dei da> ISEE, ISP e coefficiente di equivalenza dell'A8estazione ISEE e indicazione dei benefici per i quali sarà valutata la domanda, da perfezionare a mezzo PEC o PIN. INCOMPATIBILITA’ E REVOCHE DELLE BORSE - La borsa di studio è incompa>bile con altre borse di studio erogate da en> pubblici o priva> (ad eccezione

delle borse concesse da is>tuzioni nazionali o straniere, quali Erasmus, Socrates ecc.), o borse assegnate per lo stesso anno presso altri corsi di Laurea o Facoltà. - Qualora, inoltre, i credi> indica> per ogni corso non vengano consegui>, la borsa viene revocata, pur

mantenendone l’idoneità e dunque i benefici che ne derivano (ad eccezione degli studen> del primo anno).
 In tuH i casi in cui decade l’iscrizione all’Università per l’anno 2015\2016, avviene una rinuncia agli studi o un trasferimento ad un altro ateneo che non sia della regione, si perde la borsa. In caso di revoca o perdita della borsa di studio, lo studente è tenuto alla res@tuzione del valore del contributo e dei servizi godu@.
 Bologna, ma rispeEo al bando del 2012-­‐2013 vengono soEraEe somme consisten@ di cui è ragionevole chiedere il ripris@no; i tagli colpiscono sia i fuorisede sia i pendolari sia gli studen@ bolognesi, per svariate cen@naia di euro che, specie in un periodo di recessione, ostacolano (quasi) per tuM l’esercizio del di-­‐ riEo cos@tuzionalmente garan@to ad accedere all’istruzione universitaria.

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RIFLESSIONI

Confrontando il bando delle borse di studio di Bologna con altri atenei parimen> considera> meritevoli, eviden> sono le diverse condizioni di welfare studentesco. Differenze sono riscontrabili, ad esempio, sulle soglie della Situazione Economica Equivalente dei diversi bandi, ove vediamo Bologna restringere l’accesso alle borse di studio di alcune cen>naia di euro rispe8o a Torino (ISEE massima di €19.596,00) e ancor più evidente rispe8o a Padova, più “di manica larga” sia per ISEE massima della prima fascia (€ 13.970,98 rispe8o ai €12.713,21 di Bologna) che per ISEE massima dell’ul>ma fascia (€20.956,46 rispe8o ai €19.152,97). Per quanto riguarda gli impor> di ciascuna borsa, L’Alma Mater Studiorum riesce a risultare più generosa, ma con un’evidente bassa proporzionalità come verificabile in tabella:

La fasciazione per o8enere le borse di studio a Bologna, infaH, risulta rigida e sud-­‐ divisa in soli 3 scaglioni. Aumentarne il numero sarebbe una proposta u>le, che consen>rebbe di limare le differenze e garan>re una maggiore equità.Allo stesso tempo la soglia ISEE massima indicata dal Miur è di 20.998,37 € mentre a Bologna la so-­‐ glia massima è leggermente più bassa e si ferma a 19.152,97€; sarebbe opportuno, dunque, innalzare la soglia massima avvicinandola il più possibile alla soglia stabili-­‐ ta dal ministero, per garan>re anche ad altri studen> la possibilità di vedersi riconosciuto un contributo per gli studi. Nessun taglio evidente è stato apportato rispe8o al bando del 2014-­‐2015 a Bologna, ma rispe8o al bando del 2012-­‐2013 vengono so8ra8e somme consisten> di cui è ragionevole chiedere il ripris>no; i tagli colpiscono sia i fuorisede sia i pendolari sia gli studen> bolognesi, per svariate cen>naia di euro che, specie in un periodo di recessione, ostacolano (quasi) per tuH l’esercizio del di-­‐ ri8o cos>tuzionalmente garan>to ad accedere all’istruzione universitaria. Le diseguaglianze sociali stanno acuendosi ed è compito della scuola e dell’università farsi “organi cos9tuen9” per inver9re stru;uralmente l’andamento che si sta registrando, colpevole dell’espulsione di migliaia di giovani dai percorsi forma9vi universitari.

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CONTRIBUZIONE RIDOTTA Beneficio: Il beneficio della fascia di contribuzione rido8a consiste nella riduzione dell’importo del contributo previsto a carico degli studen>, determinato per gruppi di corsi, a favore di studen> dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna in possesso di determina> requisi> di merito, di reddito e di iscrizione.

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Studen. ammessi alla domanda: TuH gli studen> delle Università, degli Is>tu> dell'Alta Formazione Ar>s>ca e musicale, degli Is>tu> Superiori di Grado Universitario con sede in Emilia Romagna, che si iscrivono per l'a.a. 2014-­‐2015 a: -­‐Corsi di laurea ad ordinamento previgente di Scienze della Formazione Primaria di Bologna; -­‐Corsi di laurea (fino ad un anno oltre la durata normale); -­‐Corsi di laurea specialis>ca (fino ad un anno oltre la durata normale); -­‐Corsi di laurea specialis>ca a ciclo unico (fino a due anni oltre la durata normale); -­‐Corsi di laurea magistrale (fino ad un anno oltre la durata normale); -­‐Corsi di laurea magistrale a ciclo unico (fino a due anni oltre la durata normale); -­‐Corsi di specializzazione obbligatori per l'esercizio della professione (professioni forensi), Scuola di Specializzazione in Studi sull'Amministrazione Pubblica (S.P.I.S.A). Gli studen> iscriH a cui l'Alma Mater riconosce lo status di studente impegnato a tempo parziale hanno, inoltre, diri8o ad essere ammessi alla domanda.

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N.B. Non sono ammessi alla domanda: -­‐gli studen> che si iscrivono ad un corso che rilascia un >tolo inferiore o iden>co a quello di cui sono già in possesso; -­‐ gli studen> che si iscrivono per l'a.a. 2014-­‐2015 e si laureano entro marzo 2015.

"

Per oRenere il beneficio occorre: -­‐ essere iscriH all'a.a. 2015-­‐2016 entro il 30 dicembre 2015. Tu8avia, per gli studen> ammessi a Corsi di laurea a numero programmato il termine è quello previsto dai singoli corsi per le procedure di recupero pos>;

" -­‐ essere in possesso dei seguen> requisi> di reddito: "

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Fascia 1-­‐ riduzione 50% → ISEE 19.152,98-­‐24.049.99 € ; ISPE 32.320.65-­‐40.461.99 € Fascia 2-­‐ riduzione 40% → ISEE 24.050,00-­‐27.789.99 € ; ISPE 40.462,00-­‐46.379,99 Fascia 3-­‐ riduzione 30% → ISEE 27.790,00-­‐32.065,99 €; ISPE 46.380,00-­‐52.297,99 Fascia 4-­‐ riduzione 20% → ISEE 32.066,00-­‐37.408,99 €; ISPE 52.298,00-­‐58.213,99 Fascia 5-­‐ riduzione 10% → ISEE 37.409,00-­‐42.751,00 €; ISPE 58.214,00-­‐64.127,00

Nel caso in cui ISEE e ISPE del richiedente non appartengano alla stessa fascia, sarà preso in considerazione l’indicatore appartenente alla fascia che consente una riduzione minore (ad esempio, se l’ISEE è di € 30.000 e l’ISPE di € 55.000, lo studente sarà inserito nella Fascia 4 e non nella Fascia 3).

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-­‐ essere in possesso dei seguen> requisi> di merito: corsi di laurea: ✔" ✔" ✔"

2° anno → 25 credi>;
 3° anno → 80 credi>;
 4° anno → 135 credi>.

corsi di laurea – curriculum lungo di 6 anni: ✔" Per 2° anno → 15 credi> ✔" Per 3° anno → 47 credi> ✔" Per 4° anno → 79 credi> ✔" Per 5° anno → 110 credi> ✔" Per 6° anno → 140 credi> ✔" Per il 7°anno (primo f. corso) → 160 credi>

corsi di laurea – curriculum breve di 2 anni: ✔"

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Per 2° anno → 60 credi>

corsi di laurea magistrale/Specialis9ca a ciclo unico di 5 anni: ✔" ✔" ✔" ✔" ✔" ✔"

"

Per 2° anno → 25 credi> Per 3° anno → 80 credi> Per 4° anno → 135 credi> Per 5° anno → 190 credi> Per 6° anno → 55 (in più) Per 7° anno → 36 (in più)

corsi di laurea magistrale/Specialis9ca a ciclo unico di 5 anni -­‐ curriculum lungo di 7 anni: ✔" ✔" ✔" ✔" ✔" ✔" ✔"

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Per 2° anno → 17 credi> Per 3° anno → 54 credi> Per 4° anno → 90 credi> Per 5° anno → 127 credi> Per 6° anno → 164 credi> Per 7° anno → 201 credi> Per 8° anno (1° fuori corso) → 230 credi>

corsi di laurea magistrale/Specialis9ca a ciclo unico di 5 anni -­‐ curriculum breve di 4 anni: ✔" ✔" ✔"

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Per 2° anno → 31 credi> Per 3° anno → 112 credi> Per 4° anno → 169 credi>

corsi di laurea magistrale/Specialis9ca a ciclo unico di 6 anni: ✔" ✔" ✔" ✔" ✔" ✔" ✔"

Per 2° anno → 25 credi> Per 3° anno → 80 credi> Per 4° anno → 135 credi> Per 5° anno → 190 credi> Per 6° anno → 245 credi> Per 7° anno → 55 (in più) Per 8° anno → 36 (in più) Per info e contatti:

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corsi di laurea magistrale/Specialis9ca: ✔" ✔"

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Per 2° anno → 30 credi0 Per 3° anno → 80 credi0

corsi di laurea magistrale/Specialis9ca -­‐ curriculum lungo di 3 anni: ✔" ✔" ✔"

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Per 2° anno → 18 credi0 Per 3° anno → 47 credi0 Per 4° anno(1° fuori corso) → 70 credi0

Per Scienze della formazione primaria, per tuA gli indirizzi e orientamen0, il requisito richiesto è il conseguimento di 20 esami con media non inferiore a 26/30.
 Tutti i credi0 sopra indica0 devono essere verbalizza0 entro il 10 agosto 2015. Gli studen0 che, non avendo assolto entro il 31 marzo 2016 gli eventuali Obblighi Forma0vi Aggiun0vi (OFA), verranno iscriA al 1° anno ripetente, ma, ai fini della valutazione dei requisi0 di merito, verranno considera0 comunque iscriA al secondo anno. RIFLESSIONI 
 Persistono le rilevan0 cri0cità già emerse nel bando del 2014.
 La contribuzione ridoSa-­‐ stando a quanto indicato nel DPCM 9 aprile 2001, art. 7 e nel DPR 306 del 1997, art. 3-­‐ dovrebbe essere calcolata dai singoli Atenei in virtù dell'ammontare dell'ISEE di ciascun iscriSo, in modo da non scaricare l'onere della proporzionalità delle tasse sul diriSo allo studio. L'Emilia-­‐Romagna, invece, è l'unica regione in cui la ges0one dell'esenzione parziale dalla contribuzione è affidata all'Azienda regionale per il DSU (Er.go).
 Le conseguenze nega0ve di questa scelta sono molteplici:
 la contribuzione ridoSa, anziché essere un diriSo automa0camente riconosciuto allo studente in possesso dei requisi0 di reddito necessari, passa aSraverso l'inter-­‐ mediazione di un bando e speSa dunque solo a chi ne fa domanda;
 b) per beneficiare dell'esenzione parziale dalle tasse, vengono richies0 ulteriori requisi0, facendo sì che il diriSo alla contribuzione ridoSa si configuri piuSosto come una "mini-­‐borsa di studio". Oltre alla soglia ISEE, infaA, si rende necessario soddisfare gravosi criteri di merito, stabili0 in base al numero di credi0 accumula0 di anno in anno. E’ inoltre necessario non essere fuoricorso da più di un anno e non star conseguendo un 0tolo di studio equipollente a quello di cui si è già in possesso.
 É inammissibile, a tal proposito, pensare di negare l'esenzione ad uno studente con un basso livello di reddito che, anche se già in possesso di laurea o diploma universitario, voglia proseguire gli studi;
 c) una volta oSenuto il beneficio, resta peraltro difficile mantenerlo. Per esempio, in caso di trasferimento o passaggio da un corso di laurea ad un corso di laurea magistrale a ciclo unico, o al corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, l'anno di assegnazione della contribuzione ridoSa decorre dalla prima immatricolazione, a prescindere da quando si sia faSa domanda di trasferimento. Di conseguenza, anche il numero di credi0 richiesto per con0nuare a risultare idonei all'esenzione parziale, è quello accumulato dall'anno della prima immatricolazione, nonostante il passaggio di corso compor0 il non riconoscimento degli esami precedentemente consegui0.
 d) la fasciazione, oltre a comprendere un numero molto esiguo di fasce (appena cinque), è eccessivamente rigida e priva di proporzionalità: chi si trova inserito in una fascia ma ha un ISEE vicino al limite inferiore può trovarsi nella situazione di dover pagare il 10% di tasse in più rispeSo a qualcuno che si trova nella fascia che dà diriSo a una riduzione maggiore ma che ha un ISEE vicino al limite superiore.

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Una differenza di ISEE di pochi centesimi, quindi, può determinare un aumento considerevole del costo delle tasse universitarie! Il che è ancora più grave se consideriamo che esistono modelli di riduzione della tassazione decisamente più virtuosi del nostro: in Toscana, il sistema non è “a scaglioni” come in Emilia-­‐ Romagna, ma “a curva”, e prevede proporzionalità e progressività anche interne a ogni fascia; in Piemonte, invece, il sistema è esemplare perché prevede la cosiddeSa fasciazione con0nua: in base a una funzione matema0ca, l’importo da versare viene calcolato per ogni singolo studente in base al proprio personale ISEE. La funzione seguita è questa: per ISEE<11.000 → € 323,00

per 11.000<ISEE<50.000 → € (ISEE x 0,0255641 + 41,7949) per 50.000<ISEE<85.000 → € (ISEE x 0,0317143-­‐265,714) per ISEE>85.000 → € 2.430,00 È evidente quindi che, a causa dei requisi0 aggiun0vi richies0, gli studen0 idonei alla riduzione parziale della contribuzione diminuiscono dras0camente. Non è acceSabile la declassazione di un diriSo a beneficio; non è acceSabile che nel nostro ateneo non siano previste progressività e proporzionalità della tassazione su base esclusivamente reddituale. La presa in considerazione dell’ISEE come requisito di reddito necessario a oSenere la contribuzione ridoSa o qualsiasi altro beneficio erogato dall’azienda regionale per il DiriSo allo Studio (borse di studio, alloggi eccetera) risente, a par0re da quest’anno, inoltre, delle pesan0 cri0cità che comporta il ricalcolo dell’ISEE (vedi infra), cri0cità che assoAglieranno il numero degli idonei a oSenere qualsiasi beneficio.

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LA MENSA 1. Sistema Er.Go per i servizi ristora.vi di Bologna I servizi ristora0vi sono aper0 a tuA gli studen0 dell'UniBo, tuSavia solo gli assegnatari di borsa di studio possono ricevere agevolazioni. Essi infaA possono richiedere che una parte della loro borsa di studio venga conver0ta in prepagato per il servizio di ristorazione da u0lizzare nelle mense e nei locali convenziona0 ER.GO. L'ente aggiunge alla quota conver0ta un importo aggiun0vo pari al 50%. La richiesta per la conversione della borsa, se la si vuole, deve essere selezionata durante la compilazione della domanda per la borsa di studio, nella quale è possibile scegliere tra quaSro quote da vincolare:

2. Mense, locali convenziona. e pun. ristoro E' possibile consumare il prepagato per il servizio ristorazione presso le mense messe a disposizione dall' ER.GO e presso i locali convenziona0. A causa delle di-­‐ verse ges0oni, ogni mensa ha un proprio tariffario. Ripor0amo qui il costo del pasto completo e il link del lis0no prezzi per ognuna di esse. Da quasi due anni è possibile poi prendere posto nei pun0 ristoro dota0 di microonde e distributori di snack e bevande per consumare il proprio pasto, magari preparato in precedenza. 2.1. Mense e confronto dei prezzi

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2.2. Alcuni locali convenziona.:

2.3. I pun. ristoro:

" 3. Riflessioni sul sistema bolognese e confronto con altri modelli Tra le cri0cità che emergono in merito al sistema ER.GO di erogazione del servizio di ristorazione, in riferimento agli studen0 dell'UniBo, vi è innanzituSo la non gratuità del servizio per gli studenti borsisti, ma l’adozione di un sistema di conversione di parte della borsa di studio, in prepagato per l’accesso al servizio ristora0vo, con un importo aggiun0vo pari al 50% versato dall’ER.GO. L’ER.GO tuSavia garan0sce per i borsis0 fuorisede iscriA all’Università di Modena e Reggio Emilia un servizio differente: mentre i borsis0 dell’UniBo, per accedere ad un contributo dell’ER.GO devono vincolare una propria quota di borsa di studio al servizio ristora0vo, i borsisti dell’UniMORE ricevono, su richiesta, un importo aggiuntivo alla borsa da destinare ai servizi ristorativi assegnato in base all’ISEE presentato; importo differente per ognuno dei tre scaglioni previs0 dal bando. Per ER.GO chi non è idoneo alla borsa di studio non ha diriSo ad alcun 0po di riduzione del costo del pasto, ma è costreSo a pagarne il prezzo pieno indipendentemente dal reddito familiare presentato. Il modello che l’ER,GO applica in maniera limitata ad i borsis0 fuorisede di Modena, ossia differenziare i vantaggi da erogare in base all'ISEE, è, in linea generale, esteso ai borsis0 pendolari ed in sede, se non anche ai non borsis0, da molte altre Università italiane; un modello al quale auspichiamo si possa iniziare a pensare anche per il nostro Ateneo. Per info e contatti:

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Confrontando l’Ateneo di Bologna con altri in Italia risulta che presso le università di Siena e Roma viene adoSato un sistema più efficiente: la regione Toscana pre- vede la gratuità sia del pasto completo che di quello ridotto per gli studenti assegnatari della borsa di studio.

*E' stata considerata la mensa di Piazza Puntoni, situata nella storica zona universitaria, dove la maggior parte degli stu-­‐ den0 spende il proprio tempo tra lezioni, studio e uscite serali. C'è però da precisare che a Bologna il prezzo pieno è riservato a tuA (anche se i borsis0 hanno un contributo aggiun0vo alla borsa), mentre per gli altri Atenei esiste un sistema di fasciazione che aSribuisce a valori ISEE più bassi prezzi più bassi di quello pieno. Un ulteriore elemento di cri0cità emerge in relazione alla mancanza di uniformità dei costi tra le varie mense e locali convenzionati in città. InfaA confrontando i vari prezzi, la tariffa per il pasto completo è di euro 6,00 presso la mensa Bononia University Restaurant e invece di euro 4,50 presso la mensa della Facoltà di Ingegneria. Alla mancanza di omogeneità di prezzi tra le varie mense e locali convenziona0, si aggiunge anche un ulteriore problema, quello della mancanza di copertura di tutti i poli universitari, come ad esempio quello di Medicina che risulta ancora del tuSo scoperto dal servizio mensa, così come il nuovo polo di Chimica ed Astronomia in zona Navile. La mancanza di una fasciazione per la determinazione del prezzo in base all’ISEE, aggiunta alla mancanza di gratuità del pasto per gli studen0 borsis0, non consente una proporzionalità necessaria nell’erogazione di un servizio essenziale, come quello ristora0vo, basato invece, su un sistema di fasciazione proporzionale e progressiva in altri atenei. La nostra proposta è dunque, quella di un’estenzione delle agevolazioni economiche nell’accesso al servizio, aSraverso l’introduzione di un sistema di cos0 del pasto, proporzionale alla fascia reddituale ISEE di appartenenza, con l’introduzione di una fasciazione ampia, dotata di più scaglioni, per garan0re una copertura maggiore, nonchè l’introduzione del pasto gratuito per gli studen0 assegnatari di borsa di studio, nel primo anno e in quelli successivi al primo.

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I SERVIZI RESIDENZIALI Condizioni necessarie per accedere ai benefici Non superare i seguen0 valori massimi: ISEE 19.152,97 -­‐ ISPE 32.320,64;
 [Per presentare domanda è indispensabile essere in possesso della nuova ASesta-­‐ zione ISEE (ISEE 2015),riferita alla condizione economica dell’anno 2013. E’ impor-­‐ tante aAvarsi tempes0vamente per oSenere la nuova ASestazione ISEE, poiché dalla data della richiesta decorrono circa 15 giorni prima di avere il numero di proto-­‐ collo INPS necessario per compilare la domanda on line.] Fuori sede: distanza tra il comune di residenza e la sede universitaria superiore ai 90 minu0 percorribili con mezzo pubblico. Merito: gli studen0 iscriA al primo anno dei Corsi di laurea sono, inizialmente, inseri0 in graduatoria sulla base della sola condizione economica.
 Gli studen0 iscriA ad anni successivi devono conseguire, entro il 10 agosto dell'anno di presentazione della domanda, i requisi0 previs0 dalla seguente tabella:

Nota 1 = Oltre al soddisfacimento di eventuali obblighi forma0vi, se previs0 all’aSo di ammissione ai corsi

Nota 2 = Oltre il numero previsto per l’ul0mo anno di corso, secondo quanto indicato dai rispeAvi ordinamen0 accademici Nota 3 = Non è previsto l’u0lizzo del bonus Nota 4 = numero di esami

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• COS’E’ IL BONUS
 Il bonus è una dotazione di credi0 aggiun0vi u0lizzabili per raggiungere il livello di merito minimo richiesto per accedere ai benefici dell’anno al quale lo studente in-­‐ tende iscriversi. Può essere u0lizzato anche per confermare la borsa di studio dell’anno al quale lo studente è iscriSo. Il bonus, se non u0lizzato si incrementa secondo questo schema:
 Al termine del Primo anno: 5, secondo anno: 12, terzo anno: 15
 Se il bonus viene u0lizzato perde la possibilità di incremento e negli anni successivi può essere u0lizzato solo l’eventuale residuo. Se per esempio si u0lizzano 2 credi0 per accedere ai benefici del secondo anno, il proprio bonus residuo, da u0lizzare per tuA gli anni successivi sarà di 3 credi0. Il bonus maturato e non fruito nel corso di laurea di primo livello può essere u0lizzato nel corso di laurea di secondo li-­‐ vello. •

• STUDENTI DIPLOMATI CON LODE
 Gli studen0 diploma0 con 100 e lode possono calcolare la propria condizione economica considerando il proprio nucleo famigliare virtualmente aumentato di un componente, quindi con una maggiorazione di 0,35 del coefficiente di equivalenza u0lizzato per il calcolo dell’ISEE. Nel loro caso dovranno conseguire le seguen0 condizioni di merito in credi0, o in esami nel caso di Scienze della Formazione Pri-­‐ maria, senza l’u0lizzo del bonus:

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COME PRESENTARE DOMANDA
 Per presentare domanda è indispensabile essere in possesso della nuova ASestazione ISEE (ISEE 2015), riferita alla condizione economica dell’anno 2013. Per oSenere l’ASestazione ISEE lo studente può rivolgersi a INPS, al CAF (Centro di Assistenza Fiscale) o al Comune e deve richiedere espressamente il calcolo dell’ISEE per prestazioni per il diriSo allo studio universitario. Al momento della richiesta viene rilasciata allo studente la RICEVUTA aSestante la presentazione della DSU (Dichiarazione Sos0tu0va Unica) con l’indicazione delle MODALITà DI RITIRO dell’ASestazione ISEE (presso INPS, CAF o Comune oppure direSamente all’indirizzo di posta eleSronica cer0ficata, indicato dallo studente richiedente). Solo l’ASe-­‐ stazione ISEE, con riportato il numero di protocollo della DSU (Dichiarazione Sos0tu0va Unica) aSribuito da INPS (es. INPS-­‐ISEE-­‐2015-­‐XXXXXXXXX-­‐00), conterrà il cal-­‐ colo dell’ISEE e sarà disponibile circa 15 giorni dopo la richiesta.
 Per il calcolo dell’ISEE è necessario presentarsi nel luogo scelto con la documentazione necessaria (consultare al riguardo la Guida all’ISEE a.a. 2015/2016).
 Entra0 in possesso dell’ASestazione ISEE, la domanda di benefici deve essere presentata esclusivamente tramite INTERNET, collegandosi al sito www.er-­‐go.it oppure presso i CAF (Centri di Assistenza Fiscale) convenziona0 con l’Azienda (l’elenco con l’indicazione delle sedi territoriali e degli orari di apertura è disponibile sul sito www.er-­‐go.it), i quali provvederanno a compilarla e a trasmeSerla ad ER.GO.
 Nella domanda on line di benefici lo studente inserirà SOLO il numero di protocollo INPS della Dichiarazione Sos0tu0va Unica (es. INPS-­‐ISEE-­‐2015-­‐XXXXXXXXX-­‐00) e visualizzerà in tempo reale i da0 ISEE, ISP e coefficiente di equivalenza dell’ASestazione ISEE, acquisi0 direSamente da ER.GO dal data base di INPS. ATTENZIONE: il numero di protocollo miSente (es. CAF000XX-­‐PG0000-­‐2015-­‐N0000000), contenuto nella RICEVUTA rilasciata al momento della richiesta dell’ASestazione ISEE, NON è il numero di protocollo INPS della Dichiarazione Sos0tu0va Unica (es. INPS-­‐ISEE-­‐ 2015-­‐XXXXXXXXX-­‐00) che sarà disponibile circa 15 giorni dopo la richiesta. Si ricorda, inoltre, che da quest’anno è in vigore il nuovo calcolo dell’ISEE, per il quale v. infra. QUANDO PRESENTARE DOMANDA
 -­‐Alloggio per: studen0 iscriA ad anni successivi dei corsi di laurea, di laurea magistrale a ciclo unico, di laurea magistrale, di laurea specialis0ca – matricole dei corsi di laurea magistrale – corsi di specializzazione e S.P.I.S.A. primi e secondi anni: scadenza entro il 10 agosto
 Graduatoria provvisoria: 26 agosto 2015
 Graduatoria predefini0va: 9 seSembre 2015.
 -­‐Alloggio per: studen0 matricole dei corsi di laurea, di laurea magistrale a ciclo uni-­‐ co: scadenza entro il 31 Agosto .
 Graduatoria provvisoria: 4 seSembre 2015
 Graduatoria predefini0va: 18 seSembre 2015.
 Gli studen0 idonei devono preconfermare l’acceSazione dell’alloggio, tramite versamento di € 100,00 entro le date soSo riportate; l’acceSazione sarà ritenuta defini0va o “con riserva” a seconda della posizione in graduatoria e in considerazione del numero dei pos0 disponibili;
 o entro il 2 seSembre 2015 gli studen0, nuovi richieden0, iscriA ad anni successivi di tuA i corsi, le matricole dei corsi di laurea magistrale e dei corsi di specializzazione devono versare la preconferma e compilare entro la stessa data il modulo di auocer0ficazione del pagamento sul sito www.er-­‐go.it; o entro il 9 seSembre 2015 le matricole dei corsi di laurea e dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico devono versare la preconferma e compilare entro la stessa data il modulo di autocer0ficazione del pagamento sul sito www.er-­‐go.it. 2.

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Il pagamento della preconferma può essere effeSuato mediante una delle modali-­‐ tà indicate nel bando e deve essere comunicato ad ER.GO esclusivamente on line, compilando l’apposita maschera reperibile seguendo il percorso www.er-­‐go.it – autocer0ficazione preconferma. La cer0ficazione del pagamento effeSuato dovrà essere presentata al momento dell’assegnazione del posto alloggio.
 N.B. Il mancato pagamento, il pagamento in ritardo, la mancata comunicazione del pagamento stesso entro le date di scadenza sopra riportate, saranno considera0 rinuncia al servizio e l’eventuale borsa di studio assegnata (art. 5 comma 10 del Bando per Borse di Studio), pertanto, sarà ricalcolata secondo l’importo previsto per gli studen0 in sede. In questo caso si procederà all’assegnazione dell’alloggio e quindi al ricalcolo della borsa di studio dell’importo previsto per gli studen0 fuori sede solo se, al termine delle assegnazioni dei pos0 agli studen0 che abbiano regolarmente versato la precon-­‐ ferma, vi siano ancora pos0 disponibili e faSa salva, comunque, la permanenza nell’al-­‐ loggio per almeno 10 mesi nell’a.a. 2015/2016. Assegnazione an0cipata per le matricole dei corsi di laurea, laurea magistrale a ciclo unico: nel caso di pos0 disponibili, per gli studen0 matricole idonei al posto alloggio per l’a.a. 2015/2016 che ne facciano richiesta si procederà con l’assegnazione dell’al-­‐ loggio dal 24 seSembre 2015, seguendo l’ordine delle graduatorie. La reSa forfeSaria prevista per il periodo 24 seSembre -­‐ 30 seSembre è pari ad € 50,00 da versare al momento dell’’ingresso contestualmente alla reSa del mese di oSobre. La richiesta per l’assegnazione an0cipata va presentata tramite il servizio Scrivici accessibile da Dossier studente sul sito di ER.GO, entro il 18 seSembre 2015

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Riflessioni Nel bando Ergo emesso quest’anno riguardante i servizi residenziali del territorio dell’Emilia Romagna non si riscontrano notevoli differenze con il bando dell’anno scorso e sopraSuSo non è possibile evidenziare miglioramen0 e novità che avrebbero sicuramente giovato allo studente, date le molteplici cri0cità che è possibile rilevare meSendolo semplicemente a confronto con il bando analogo emesso in Toscana. InfaA, analizzando le condizioni per poter accedere alla graduatoria possiamo evi-­‐ denziare già alcune differenze sostanziali rispeSo al bando toscano: -­‐lo studente fuori sede secondo l’ Er-­‐go deve essere residente a 90 minu0 dalla sede universitaria, ben trenta minu0 in più rispeSo al conteggio previsto dall’azienda to-­‐ scana, che invece considera meritevole di servizio residenziale lo studente che dista a 60 minu0 tra residenza e sede universitaria; -­‐Il faSore merito nel bando toscano risulta meno severo e quindi più inclusivo; infaA per magistrale e magistrale a ciclo unico al primo anno, occorrono 20 credi0 per fare richiesta di servizio abita0vo, mentre secondo il bando dell’Emilia Romagna ne servo-­‐ no 25 per la magistrale a ciclo unico e 30 per la magistrale. Differenza notevole che evidenzia come il bando Er-­‐go risul0 poco inclusivo e limitato; -­‐il requisito economico nel bando toscano per accedere al servizio prevede soglie di reddito più alte (ISEEP 20 000, ISPEP 33 000) quindi più inclusive, permeSendo ad una fascia più ampia di studen0 l’idoneità e l’accesso al servizio. -­‐La data di scadenza per la presentazione della domanda servizio residenziale è ec-­‐ cessivamente vicina all’emissione del bando Er-­‐go, anche rispeSo al bando toscano (4 seSembre per le matricole; 10 agosto per gli studen0 iscriA agli anni successivi al primo), e meSe a serio repentaglio il diriSo allo studio. InfaA l’idoneo al servizio che banalmente scegliesse di iscriversi all’Università a fine agosto o ai primi di seSembre (come spesso accade) non avrebbe tempo sufficiente per presentare la domanda e rischierebbe l’esclusione dalla possibilità di esercitare quello che do-­‐ vrebbe essere un suo diriSo: l’alloggio; -­‐il dsu Toscana offre un servizio abita0vo, per i vincitori di borsa annuale, completa-­‐ mente gratuito. L’ente emiliano romagnolo (eccezion faSa per Modena), invece, offre solamente un servizio agevolato, prevedendo una reSa di qualche cen0naio di euro in due rate di pagamento. Il dsu della Toscana offre, inoltre, un contributo affiSo (fino ad un importo massimo di 1980,00 € per i vincitori di borsa annuale), nel caso in cui l’azienda non riesca a soddisfare con gli alloggi messi a disposizione tuSe le richieste di quan0 risultano idonei al servizio abita0vo. Iniziando a migliorare tuA i parametri sopra elenca0, rispeSo ai quali l’Er-­‐go risulta inadempiente al proprio dovere di garan0re un welfare reale, è una necessità non più rimandabile per una regione che si propone di scalare la classifica delle migliori università mondiali e per chi grida viSoria quando l’Alma Mater viene posizionata al primo posto tra gli atenei italiani. Il diriSo all’abitare per lo studente universitario oggi rappresenta un’esigenza priori-­‐ taria, e un ateneo che non riesce a dotarsi di un servizio essenziale per un vero di-­‐ riSo allo studio, non merita e non può scalare nessuna classifica, tantomeno se s0-­‐ lata sull’opinione degli studen0, che vivono e arricchiscono la ciSà giornalmente.

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CERCARE CASA A BOLOGNA Trovare un posto leSo in questa ciSà può 
 essere molto facile come estremamente fa0coso e stressante. Vi si presenteranno piccoli buchi 
 oppure gigantesche stanze da dividere con altre tre persone: l’importante è riuscire a cogliere l’occasione al momento giusto. Qua di seguito alcuni dei più popolari e si0 internet che ospitano gli annunci di chi offre (e di chi cerca) casa a Bologna.
 -­‐ www.kijiji.it 
 -­‐ www.bakeca.it 
 -­‐ www.easystanza.it Il Comune di Bologna, inoltre, meSe a disposizione un sito che, oltre a favorire l’incontro di domanda e offerta, fornisce un ventaglio di informazioni u0li a chi prende casa per la prima volta:
 -­‐ www.cercocasa.bo.it Altrimen0, si può sempre far un giro per le bacheche di via del Guasto proprio vicino a Piazza Verdi! Segnaliamo questo progeSo direSamente dal portale www.casa.bo.it:
 “Il progeSo Nonni adoSano studen0, proposto da Confabitare-­‐Associazione Proprietari Immobiliari di Bologna, nasce alcuni anni fa con l'intento di rispondere alle esigenze economiche degli studen0 e, contemporaneamente, di contrastare il fenomeno del mercato nero degli affiA. L'inizia0va vede protagonis0 in prima persona anziani soli o in coppia, che danno la loro disponibilità ad accogliere in casa propria uno studente in cambio di compagnia, un po' di assistenza e qualche servizio (come ad esempio la spesa, l'acquisto delle medicine o le commissioni quo0diane). 
 Lo studente, dal canto suo, ha a disposizione una stanza singola, già pronta ed arredata, e senza dover pagare alcun affiSo!
 Inoltre lo studente non ha nessun vincolo e può lasciare la dimora a proprio piacere, senza alcun preavviso.” Tipologie di contraG per studen.
 La legge 9 Dicembre 1998, n. 431, che disciplina la locazione degli immobili, prevede varie 0pologie di contraA, di cui due sono quelli principali:
 -­‐ contraSo a canone libero (4+4) in cui le par0 (proprietario e inquilino) stabiliscono liberamente l'ammontare del canone e le altre condizioni della locazione con l'unico obbligo di rispeSare la durata contraSuale minima di 4 anni, al termine dei quali il proprietario può recedere soltanto con disdeSa mo0vata (necessità propria, familiare, intenzione di vendere, integrale ristruSurazione dell'immobile, ecc) da inviare con raccomandata R/R almeno sei mesi prima della scadenza. In mancanza di disdeSa, la locazione si rinnova per altri 4 anni. Al termine degli 8 anni sarà possibile disdire il contraSo per fine locazione, con leSera raccomandata R/R da inviare almeno sei mesi prima della scadenza. L’inquilino, sempre se occupa l’immobile come abitazione principale, ha diriSo ad una detrazione IRPEF di € 300,00 annui se percepisce un reddito annuo lordo fino ad € 15.493,71; se supera tale reddito, e fino ad € 30.987,41, la detrazione sarà di € 150,00; Per info e contatti:

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-­‐ contraSo a canone concordato o concertato ad uso abita0vo (3 anni +2), ad uso transitorio (1-­‐18 mesi) o ad uso per studen0 universitari fuori sede (6-­‐36 mesi). Il ContraSo concordato ad uso per studen0 universitari fuorisede prevede lo stesso canone dei contraA ad uso abita0vo ed usufruisce delle medesime agevolazioni fiscali, in regime di Irpef o in cedolare secca. La durata può essere compresa fra un minimo di 6 e un massimo di 36 mesi. Alla scadenza il contraSo potrà essere disdeSo soltanto dall’inquilino, ed in mancanza di disdeSa si rinnova per lo stesso periodo. In un contraSo cointestato, è prevista la possibilità di recesso unilaterale di ciascun inquilino e il subentro (per la residua durata del contraSo) di un altro inquilino. Alla scadenza della proroga, il contraSo termina automa0camente e per proseguire occorre s0pulare un nuovo contraSo.
 Il modello di contraSo da u0lizzare è unicamente quello concordato. Per gli studen0 universitari non è obbligatoria questa 0pologia contraSuale. Si può optare per un contraSo a canone libero, ma in questo caso la durata minima non potrà essere inferiore ai quaSro anni. I genitori degli studen0, residen0 in un comune distante almeno 100 km dalla sede dell’università, potranno portare in detrazione il 19% dei canoni effeAvamente paga0 per i figli fino ad un massimo di € 2.633,00 annui. Il contraSo può essere intestato ai genitori. Denunciare il nero 1) Il mercato nero è vantaggioso.
 La domanda è: per chi?
 • E’ vantaggioso per il proprietario di casa, perché non paga le tasse allo Stato italiano. Così facendo il nostro avvoltoio commeSe due crimini: ruba allo Stato e a tuA i ciSadini, soSrae agli affiSuari i loro diriA di inquilini. Qual è la conseguenza? Che egli ha automa0camente trasgredito la legge e diviene passibile di denuncia. Se lo studente è in grado di dimostrare di aver abitato in una casa e di aver corrisposto un affiSo in nero, il proprietario di casa non ha scampo: il ladro è solo lui. • E’ vantaggioso per gli studen0, che possono andare via in qualsiasi momento. Lo studente che paga in nero non può rivendicare alcun diriSo a meno di non dimostrare che di faSo s0a abitando in un determinato luogo. L’assenza di un contraSo non permeSe di avere un prezzo fisso da pagare per tuSa la durata dell’affiSo, non dà il diriSo legale di pretendere l’ammodernamento e la riparazione delle struSure della casa. Se è impossibile dimostrare che lo studente abbia abitato in quella casa potrebbe anche voler dire che si può essere buSa0 fuori senza preavviso e senza mo0vo. Inoltre, il contraSo è divenuto parte dei criteri di valutazione per l’accesso alla borsa di studio Adisu. La conclusione è che il mercato nero non è vantaggioso per lo Stato e i ciSadini, perché si perdono le imposte sull’affiSo; non è vantaggioso per gli inquilini che perdono i loro diriA, non è vantaggioso per il proprietario di casa perché da quel momento in poi deve avere 0more di tuA gli inquilini a cui affiSa, che potrebbero denunciarlo in ogni momento. 2) Di fronte alla legge l’affiSuario in nero è colpevole tanto quanto il proprietario. Se questo fosse vero, allora un rapinato andrebbe in galera col rapinatore. Chi corrisponde un affiSo in nero (cioè senza contraSo registrato) è viAma di un abuso ai suoi danni, e in nessun modo le colpe possono ricadere su di lui. ASenzione però: se il contraSo esiste, ma non è in regola, questo potrebbe ritorcersi contro l’affiSuario. Per info e contatti:

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Un altro caso è quello in cui il contraSo è in regola, ma il proprietario di casa chieda più soldi di quelli paSui0. Anche in quel caso, l’aver corrisposto una somma superiore a quella stabilita nel contraSo è una truffa da parte del proprietario di casa, e va ostacolata in tuA i modi. Davan0 alla legge, il colpevole è lui, davan0 al giudice sarà tenuto a rimborsare tuSe le somme corrisposte non paSuite.

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3) Con l’affiSo in nero senza contraSo il proprietario di casa può cacciare l’affiSuario in ogni momento.
 FALSO! La legge prevede che in qualsiasi caso chi abita deve avere un minimo di preavviso, che può variare dai 2 ai 6 mesi e dipende sempre dal 0po di contraSo. Inoltre la L. 431/98 prevede che lo sfraSo sia possibile se il contraSo d’affiSo non è registrato. Dunque, se avete modo di dimostrare il vostro status di inquilini, ancora una volta la legge è dalla parte di chi paga l’affiSo.
 4) L’affiSo aumenta normalmente ogni anno.
 FALSO! La cifra da corrispondere al proprietario di casa è solo ed esclusivamente quella prevista dal contraSo. TuSo ciò che si paga deve essere paSuito prima. In caso di variazione, si deve procedere al rinnovo del contraSo.
 5) Le spese di registrazione del contraSo sono a carico dell’inquilino.
 FALSO! Le spese di registrazione del contraSo vanno ripar0te tra locatore e locatario. Le spese di ges0one dei servizi interni alla casa sono a carico degli inquilini tenu0 a provvedere alle piccole manutenzioni dell’immobile e delle cose che fanno parte dell’arredo. Scaldabagno roSo? Infissi rovina0? Spesso il proprietario di casa cerca di far pagare allo studente le riparazioni e i lavori rela0vi alle struSure o ai servizi presen0 dentro l’abitazione. La riparazione di eleSrodomes0ci, impian0, mobilia già presente all’interno della casa è a carico del proprietario dell’abitazione nella maggior parte dei casi. In caso di acquisto di un eleSrodomes0co nuovo, in generale, la spesa non grava sugli affiSuari, ammesso che il deperimento di quello esistente dipenda solo dalla normale usura. Perché è importante avere il contraSo registrato? Con il contraSo regolarmente registrato all’ufficio delle entrate si ha la possibilità di accedere alle misure di diriSo allo studio per i fuori sede, in par0colare alla borsa di studio di importo pari a circa il doppio rispeSo alla borsa di studio di chi viene considerato pendolare. TuSe le 0pologie contraSuali regolarmente registrate sono valide ai fini dell’assegnazione della borsa di studio. E’ preferibile comunque il contraSo cosiddeSo “per studen0 fuori sede”. Registrare il contraSo è conveniente al proprietario perché, in tal modo, solo il 60% del canone percepito viene soSoposto a tassazione IRPEF e nei comuni defini0 “ad alta tensione abita0va” il pagamento della tassa di registro si riduce al 70% dell’importo ordinario. Anche per gli studen0 sono previste detrazioni fiscali del 19% nella dichiarazione dei reddi0 (che equivale a due/tre mensilità). Quali sono le caraSeris0che del contraSo di locazione per studen0 fuori sede?
 Durata: da un minimo di sei mesi ad un massimo di trentasei.
 Canone: è determinato da accordi che, in ogni Comune, s0pulano le Associazioni dei proprietari e degli inquilini. Il canone varia in considerazione della zona e della 0pologia dell’alloggio. La contraSazione fissa la fascia di oscillazione (importo canone minimo e massimo) entro la quale, in base alle caraSeris0che dell’alloggio, il canone viene determinato.

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Clausole contraSuali: non possono essere derogate dalle par0, poiché si soSoscrive il modello contraSuale allegato all’accordo nazionale s0pulato tra le associazioni degli Inquilini e quelle dei proprietari.
 Clausole illegiAme: non può essere superato il valore massimo del canone aSribuito alla zona. Perché è importante avere la ricevuta dell’affiSo?
 Il nostro ordinamento giudiziario prevede che sia il debitore a dimostrare di avere onorato il pagamento. E’, quindi, sempre necessario dimostrare di aver pagato il canone e risulta fondamentale oSenere e conservare le ricevute di pagamento dell’affiSo, unico modo per dimostrare di avere pagato se il proprietario ci chiama in giudizio per morosità . Chi si deve far carico dei lavori interni?
 I lavori sicuramente a carico del conduSore sono quelli dipenden0 dai danni provoca0 dallo stesso inquilino o suoi familiari conviven0. Non sono a carico del conduSore quelli “interni” (interno muri e innovazioni come l’impianto autonomo di riscaldamento, cambio caldaia, impianto eleSrico, ecc.) e quelli derivan0 dall’usura del tempo. Quali sono i termini per il recesso an0cipato del contraSo?
 La legge prevede sei mesi di an0cipo ma è consigliabile specificarlo nel contraSo: “si può lasciare l’appartamento in qualsiasi momento dando un preavviso di tot mesi”, se si preferisce avere la possibilità di dare un preavviso inferiore ai sei mesi. Cosa prevede la legge riguardo al deposito cauzionale ( la cosiddeSa “caparra”)?
 Il deposito cauzionale, la somma di denaro versata al proprietario al momento della firma del contraSo, non può essere d’importo superiore alle tre mensilità. E’ preferibile scrivere in forma privata (o nel contraSo stesso) se si desidera scalare gli ul0mi mesi di affiSo con l’importo del deposito cauzionale, in quanto per legge ciò non è previsto. Accorgimen0 da adoSare quando si entra in una nuova casa:
 • fare l’inventario del mobilio e degli eleSrodomes0ci presen0 nell’appartamento e firmare questo documento insieme al proprietario;
 • farsi dare il libreSo della caldaia, sia per avere l’informazione esaSa sull’anno di acquisto del bene, sia per poter ricorrere all’assistenza;
 • fare fotografie auten0che (basta essere nella foto con il quo0diano in mano, conservando ovviamente lo stesso) della casa per cer0ficare le condizioni dell’immobile. Questo serve ad evitare che il padrone di casa, una volta scaduto il contraSo, possa avanzare pretese illegiAme, tra cui la non res0tuzione del deposito cauzionale, a causa di ipote0ci danni infliA all’immobile;• come specificato all’inizio, è sempre conveniente avere un contraSo di locazione regolarmente registrato. Anche se a volte ciò risulta molto complicato, conviene comunque firmare un contraSo privato con il proprietario e farsi sempre dare le ricevute dell’affiSo mensile.

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SfruRa al massimo quello di cui disponi
 Con il d.lgs. n.23, 14 marzo 2011, cambia la tassazione sugli affiA per il proprietario di casa. Per i contraA di locazione non c’è più l’obbligo di pagare l’imposta di registro e i bolli e si paga direSamente una tassa fissa riferita al 0po di contraSo e al canone. La registrazione presso l’Agenzia delle Entrate deve essere effeSuata entro 30 giorni dalla s0pula del contraSo. Se ciò non avviene scaSano le sanzioni per il proprietario. Cosa deve sapere l’inquilino:
 • per tuSo il periodo di pagamento della cedolare secca il proprietario non può aumentare il canone e non può nemmeno adeguarlo all’indice d’inflazione ISTAT;
 • non bisogna più pagare la tassa di registro. •Quali sono i margini di tutela che conseguono a questa nuova norma0va?
 La nuova norma0va sulla “cedolare secca” consente la registrazione da parte dell’inquilino del contraSo d’affiSo, a prescindere dalla volontà del proprietario. InfaA è possibile andare all’Agenzia delle Entrate e registrare un contraSo (se si ha la possibilità di dimostrare di abitare nella casa da almeno 30 giorni. Le prove possono essere: contraA del telefono o di internet s0pula0 al nome dell’inquilino, la posta, i pacchi ricevu0, ricevute dell’affiSo, ecc.). dell’affiSo, ecc.).
 In quel momento scaSa la nuova norma0va e il proprietario è obbligato a firmare con l’inquilino un contraSo 4+4 (che comunque prevede la possibilità di recedere da parte dell’inquilino con un preavviso massimo di 6 mesi) ad un canone inferiore alla media. 
 Conviene comunque contaSare la nostra associazione, Link-­‐Coordinamento Universitario, che meSerà tuA gli strumen0 a disposizione per aprire tale vertenza con i proprietari di casa;
 • quali sono le sanzioni e le conseguenze per omessa registrazione del contraSo di affiSo?
 In primo luogo il Decreto Legisla0vo ha introdoSo il raddoppio delle sanzioni per chi omeSe di indicare i canoni di locazione o ne indica un importo inferiore. Poi, occorre ricordare che la registrazione del contraSo deve avvenire entro 30 giorni dalla data di s0pula. Dopo tale data scaSano le sanzioni che di seguito vengono illustrate e riportate ai commi 8 e 9 dell’art. 3 del decreto legisla0vo 23 del 14 marzo 2011.
 • la durata della locazione è stabilita in quaSro anni a decorrere dalla data della registrazione, volontaria o d’ufficio; 
 • al rinnovo si applica la disciplina di cui all’ar0colo 2, comma 1, della citata legge n. 431 del 1998 (in pra0ca un contraSo di durata 4 anni rinnovabili altri quaSro anni salvo il diriSo del proprietario di rioSenere il bene per necessità);
 • a decorrere dalla registrazione il canone annuo di locazione è fissato in misura pari al triplo della rendita catastale, oltre l’adeguamento, dal secondo anno, in base al 75% dell’aumento degli indici ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli impiega0 ed operai. Se il contraSo prevede un canone inferiore, si applica comunque il canone stabilito dalle par0. Inoltre, in base quanto previsto dal comma 9 dell’art. 3 la norma0va “puni0va” si applica anche se nel contraSo di locazione registrato sia stato indicato un importo inferiore a quello effeAvo o se sia stato registrato un contraSo di comodato fiAzio.

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IL CALCOLO DEL NUOVO ISEE Lo strumento con cui l’ER.GO valuta la condizione economica di chi richiede prestazioni per il 
 diriSo allo studio è l’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente): la possibilità di oSenere una borsa di studio o avere una riduzione delle tasse universitarie dipende quindi (anche) dal nostro ISEE. Il calcolo dell’ISEE è complicato ed è preferibile rivolgersi a INPS, al Comune ma sopraSuSo al CAF (Centro di Assistenza Fiscale) al quale va espressamente chiesto il calcolo dell’ISEE per prestazioni per il diriSo allo studio. Al mo-­‐ mento della richiesta viene consegnata una ricevuta che tuSavia NON è l’ASe-­‐ stazione ISEE che sarà disponibile solo 15 giorni più tardi.

I da0 necessari a richiedere il calcolo dell’ISEE sono:
 1. Da0 anagrafici rela0vi alla composizione del nucleo familiare;
 2. Da0 rela0vi alla casa di abitazione (se di proprietà o in locazione o altro);
 3. Da0 rela0vi al patrimonio mobiliare (deposi0 e con0 corren0 bancari e postali, 0toli e obbligazioni, etc...): saldo contabile aAvo al 31/12/2014 e valore della giacenza media annua del 2014;
 4. Da0 rela0vi al patrimonio immobiliare (fabbrica0 compresa la casa di abitazione di proprietà, terreni edificabili, terreni agricoli), rileva0 al 31/12/2014: 5.Reddi0 assoggeSa0 ad imposta sos0tu0va o a ritenuta a 0tolo d’imposta, i reddi0 esen0 da imposta, i proven0 agrari da dichiarazione IRAP, i reddi0 fon-­‐ diari di beni non loca0 soggeA alla disciplina IMU, i traSamen0 assistenziali, previdenziali ed indennitari non soggeA ad IRPEF e non eroga0 da INPS, i reddi0 da lavoro o fondiari prodoA all’estero (riferi0 al 2013);
 Assegni periodici percepi0 e corrispos0 per il mantenimento dei figli (riferi0 al 2013);
 6. Autoveicoli e altri beni durevoli.
 Inoltre si consiglia di portare le tessere sanitarie di ogni membro della famiglia, preven0vamente avere aSestato eventuali condizioni di disabilità di un membro della stessa, qualora sulla casa di proprietà gravi un mutuo va chiesto al proprio is0tuto di credito di aSestarlo, mentre se la casa d’abitazione è in affiSo si necessita del contraSo d’affiSo. Eventuali piccole omissioni o difformità nella compilazione del modulo, segna-­‐ late dall’INPS o dalla Agenzia delle Entrate, non ne inficiano la validità salvo poi verifica successiva dell’ente erogatore del servizio e qualora il richiedente riscontri delle inesaSezze nelle sezioni non autodichiarate (in par0colare dichiarazione dei reddi0 o altra documentazione riferita alla situazione reddituale e patrimoniale)può presentare una documentazione sos0tu0va che provi tale inesaSezza entro dieci giorni dalla comunicazione dell’INPS oppure compilare un ulteriore modulo integra0vo, autocer0ficando tali componen0. Se tuSavia, trascorsi i quindici giorni dalla richiesta iniziale, il richiedente non abbia ricevuto risposta gli è permesso autodichiarare tuSe le componen0 necessarie al calcolo dell’ISEE aSraverso lo stesso modulo integra0vo, ricevendo così un’aSestazione provvisoria dell’ISEE valida fino all’invio defini0vo da parte dell’INPS.

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1.Il nucleo familiare di riferimento:
 a) In presenza di genitori che condividono la stessa residenza dello studen-­‐ te richiedente, l’ISEE valido per prestazioni di diriSo allo studio universita-­‐ rio coincide con l’ISEE ordinario;
 b) In presenza di genitori che NON condividono la stessa residenza dello studente richiedente, si prende come riferimento l’ISEE ordinario A MENO dei seguen0 due casi: lo studente vive fuori dall’unità abita0va della fami-­‐ glia da almeno due anni e in un’abitazione non di proprietà di un suo membro oppure lo studente ha conseguito nei preceden0 due anni un reddito superiore ai 6500 euro all’anno. Se valgono ques0 due casi, il ri-­‐ chiedente cos0tuisce un nucleo familiare a sé stante;
 c) Lo studente coniugato (che abbia eventualmente figli che non ricadano nelle preceden0 due condizioni) fa parte del nucleo abita0vo di origine cui si esclude, ovviamente, il coniuge (ed eventuali figli).

2. Il reddito e il calcolo dell’ISR (Indicatore della Situazione Reddituale)

La somma dei reddi0 e delle spese riferite a ciascun membro del nucleo familiare: a) Reddito complessivo ai fini IRPEF;
 b) Reddi0 soggeA a imposta sos0tu0va o a ritenuta a 0tolo d’imposta;c) Ogni altra componente reddituale esente da imposta compresi i reddi0 da lavoro dipendente matura0 e tassa0 all’estero; d) Proven0 deriva0 da aAvità agricole;
 e) Assegni per il mantenimento dei figli;
 f) TraSamen0 assistenziali, previdenziali e indennitari;
 g) Reddi0 fondiari rela0vi ai beni non loca0 soggeA alla disciplina dell’IMU; h) Reddito figura0vo delle aAvità finanziarie;
 i) Reddito lordo dichiarato ai fini fiscali nel Paese di residenza da parte de gli appartenen0 al nucleo familiare. A ciascun membro del nucleo familiare va poi soSraSo:
 a) Importo di assegni periodici effeAvamente corrispos0 al coniuge considerando anche gli assegni per il mantenimento dei figli;
 b) Fino a un massimo di 5.000 €, le spese sanitarie des0nate a disabilità;
 c) Fino a un massimo di 3.000 €, una quota pari al 20% dei reddi0 da lavoro dipendente, nonché degli altri reddi0 da lavoro ad essi assimila0 a fini fiscali;
 d) Importo dei reddi0 agrari rela0vi alle aAvità agrarie indicate dall’ar0colo 2135 del codice civile;
 e) Fino a un massimo di 1.000 €, una quota dei reddi0 da pensione inclusi nel reddito complessivo, alterna0vamente al punto c). Al nucleo familiare, quindi una volta sola, va inoltre soSraSo: 1. In caso il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione, il valore del canone annuo previsto nel contraSo di locazione, per un ammontare massimo di 7000 euro incrementato di 500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo; 2. In caso il nucleo familiare abbia al suo interno persone non autosufficienTi, la spesa sostenuta inclusiva dei contribu0 versa0 per collaboratori domes0ci e addeA all’assistenza personale, dichiara0 all’INPS o alterna0vamente l’ammontare della reSa versata per l’ospitalità alberghiera. Inoltre per persone con disabilità media si soSrae la cifra di 4000 euro (+1500 euro se minorenni), con disabilità gra-­‐ ve 5500 euro (+2000 euro se minorenni) e sempre per persone non autosufficien0 di 7000 euro (+2500 euro se minorenni). Per info e contatti:

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È importante sapere che occorre dichiarare tra i reddi0 esen0 da imposta anche la borsa di studio e i compensi percepi0 per le collaborazioni studentesche retribuite nell’anno 2013.Per le borse di studio non erogate dall’ ER.GO e per i compensi percepi0 per le collaborazioni studentesche retribuite occorre richiedere apposita cer0ficazione all’ente per il diriSo allo studio e/o all’Università di riferimento. L’ER.GO provvederà poi a soSrarre dal valore dell’ISEE l’importo della borsa di studio e/o dei compensi percepi0 per le collaborazioni studentesche retribuite nell’anno 2013 e dichiara0 tra i reddi0 esen0 da imposta, rapportandoli al corrispondente parametro della scala di equivalenza. 3. Il patrimonio immobiliare
 Il patrimonio immobiliare è il valore dei fabbrica0, delle aree fabbricabili e dei terreni intesta0 a persone non esercen0 aAvità d’impresa a cui va detraSo l’eventuale ammontare debito per i mutui contraA.
 4. Il patrimonio mobiliare
 Per ciascun membro della famiglia si sommano:
 a) Deposi0 e con0 corren0 bancari e postali;
 b) Titoli di Stato ed equipara0;
 c) Azioni;
 d) Partecipazioni azionarie;
 e) Masse patrimoniali;
 f) Altri strumen0 e rappor0 finanziari;
 g) Il valore del patrimonio neSo per le imprese individuali in contabilità ordinaria.

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IL REDDITO DI FORMAZIONE L’accesso ai luoghi della formazione e l’idea di una cultura accessibile a tuSe e tuA 
 sembrano essere ormai un’utopia. Ciò è dato sicuramente dall’assenza di una Legge Nazionale sul 
 DiriSo allo Studio e dalle strategie compe00ve, dove le borse di studio vengono assegnate in base al merito e chi ha determinate esigenze o ri-­‐ streSe possibilità economiche è des0nato a restare indietro e ad abbandonare i propri studi. Un’alterna0va che possa contrastare il fenomeno dell’abbandono scolas0co (nell’ul0mo anno ha raggiunto una percentuale del 17% solo nel Mezzogiorno, mentre a livello nazionale ha raggiunto il 26%) e il crescente tasso di N.E.E.T. (soggeA implicitamente “espulsi” dai luoghi della formazione e non inseri0 in un percorso lavora0vo) è il reddito di formazione: una forma di erogazione monetaria assegnata ai soggeA in formazione che si basi sulle condizioni di partenza e che miri ad un processo di potenziale autonomia, in quanto svincolerebbe i soggeA dall’economia familiare. L’assenza di un sistema welfaris0co includente e realmente emancipatorio, inasprisce le disuguaglianze degli individui, lega0 indissolubilmente alla condizione familiare di partenza, non permeSendo una libera scelta dei percorsi forma0vi o l’espulsione da ques0. Nell’ul0mo secolo quasi tuA i sistemi di welfare in Europa si sono dota0 di misure di sostegno al reddito minimo, solo Italia e Grecia non garan0scono questo livello di protezione sociale. In questo contesto il modello del Belgio risulta emblema0co: il CPAS (Centro Pubblico di Aiuto Sociale) fornisce un sussidio a tuA i maggiorenni che scelgono di vivere al di fuori dell’ambito familiare: presentando un contraSo d’affiSo, gli studen0 percepiscono 415 euro al mese oltre al sussidio familiare di 105 euro, riservato a tuA i maggiorenni, ed un sussidio alimentare di 125 euro. Solitamente ques0 modelli prevedono che gli studen0 che percepiscono il reddito possano lavorare solo per salari mensili molto bassi o part-­‐0me. Il reddito cessa di essere percepito nel momento in cui lo studente entra nel mondo del lavoro oppure termina gli studi. Ogni tre mesi vi sono dei controlli perentori: gli studen0 devono documentare il proprio curriculum di studi e non possono essere boccia0 più di una volta. Gli studen0 hanno diriSo, inoltre, ad una borsa di studio nel caso in cui le condizioni economiche familiari siano al di soSo di una soglia prefissata. Il reddito garan0sce l’accesso semigratuito a tuSe le aAvità culturali quali speSacoli, concer0, teatri. In Finlandia, uno dei primi Paesi in cui gli studen0 percepiscono un reddito di studio, l’istruzione è garan0ta a tuA in maniera gratuita e le borse di studio universitarie non sono assegnate in maniera “premiale”, ossia legate a criteri di merito, ma su una semplice base economica.
 A modelli come quello belga o finlandese si contrappone invece la concezione del welfare studentesco all'italiana, che appare di natura preSamente assistenziale e familista. InfaA il nostro sistema non è in grado di garan0re la mobilità sociale, un importante faSore che s0molerebbe lo sviluppo sociale, economico e culturale del nostro Paese: non è un caso che più del 70% degli studen0 e delle studentesse an-­‐ cora oggi scelga il proprio percorso di studi sulla base della condizione familiare di partenza.

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Il modello basato sul Reddito per i soggeA in formazione risponde invece all’esigenza di garan0re un diriSo allo studio neSamente diverso da quello legato al modello assistenziale. C'è infaA bisogno che venga garan0to allo studente il diriSo di scegliere il prodoSo culturale di cui intende avvalersi, in modo che questo possa sviluppare e col0vare liberamente le proprie aAtudini ed i propri interessi, costruendo autonomamente la propria soggeAvità. In quest'oAca il Reddito di Formazione elimina alla base le disuguaglianze sociali di partenza, facendosi mezzo privilegiato di aSuazione del principio di eguaglianza sostanziale sancito all'art.3 comma 2 della Cos0tuzione.

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 • Un'analisi dei fondi e dei bilanci regionali che coinvolga gli studen0, al fine della costruzione di Fondi per il reddito che ripar0scano fondi percepi0 dalle Regioni op-­‐ pure che si finanzino aSraverso l'introduzione di microimposte o con altri mezzi analizza0 in maniera condivisa.
 • L'introduzione di un Reddito di formazione che garan0sca la sostenibilità del per-­‐ corso di studi in maniera del tuSo svincolata dai criteri restriAvi di merito previs0 nel bando per l'aSribuzione delle borse di studio.

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