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Le regole della lingua

In italiano il soggetto non è obbligatorio come in altre lingue, perché la desinenza del verbo indica la persona.

È però necessario quando:

• c’è un confronto tra due soggetti; Io sono italiana, tu sei francese.

• la persona che parla (o della quale si parla) fa un’azione insieme a un altro soggetto; Io e Lidia torniamo a casa.

• vogliamo evidenziare un soggetto.

Chi apre la porta? Vado io?

Essere

• Mariana è ucraina.

Sono affidabile.

Sikasso è una città piccola.

Il verbo essere indica uno stato o un modo di essere e si mette vicino al nome o all’aggettivo.

• Il verbo essere si può usare anche con una preposizione. In questo caso ha il significato di venire da o trovarsi.

Io sono di Milano.

Loro sono a casa.

La cucina è tra la sala e il bagno.

• Il verbo essere si può usare con la particella ci per indicare che qualcosa o qualcuno è presente, si trova lì. Spesso c’è / ci sono si usano negli elenchi di oggetti o con un gruppo di persone.

C’è un mercato a Sikasso.

Nella mia famiglia ci sono sette persone.

Nel frigo ci sono: un litro di latte, tre uova, due fette di prosciutto e del pane.

Avere

• Bambini, avete fame?

Le gemelle hanno 24 anni.

Hai un capello sulla giacca.

Cesar ha un cane.

Io e Andrea abbiamo la carta d’identità digitale.

Il verbo avere indica una proprietà, un possesso o una sensazione. Si usa anche per dire l’età.

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