Introduzione1
Questo testo si rivolge a persone – docenti di scuola ma non solo – interessate a comprendere se e come anche a scuola il gioco può essere un contesto e uno strumento a supporto dell’apprendimento. Nasce non da un’analisi teorica, ma dall’esperienza concreta di progettazione e realizzazione di un serious game che è stato reso disponibile su tutto il territorio nazionale e che, in edizioni successive, ha coinvolto varie migliaia di studenti di scuola secondaria. Benché si tratti di un gioco online, accessibile via web, Digitalscape – questo è il nome del progetto didattico e del gioco che è stato prodotto – è stato realizzato da un gruppo di professionisti della formazione – docenti di scuola ed esperti di formazione aziendale – e non da game designer o sviluppatori software. Certamente, non si tratta di un videogame di altissima qualità grafica e che offre una ricca esperienza immersiva. Ma il fatto che sia stato possibile svilupparlo pur con risorse assai limitate ci ha dimostrato, una volta ancora, che ciò che crea valore nella formazione sono non tanto gli strumenti tecnologici, che per altro non mancano, quanto le persone, con la loro sensibilità educativa e le loro competenze disciplinari, le loro buone idee e la loro buona volontà di cooperare. Il progetto Digitalscape è stato ideato e poi sviluppato nel 2020, durante il periodo del primo lockdown per COVID-19, con lo scopo di far vivere in modo positivo agli studenti la situazione di costrizione e chiusura imposta dalla pandemia, coinvolgendoli nella realizzazione di un obiettivo attraente: vincere una sfida attraverso la soluzione di problemi legati a tematiche di cittadinanza digitale, in uno scenario in cui le ore trascorse online sollecitavano lo sviluppo della consapevolezza e responsabilità del senso, delle potenzialità ma anche dei rischi, dello stare in rete. Nella sua dimensione di gioco a squadre, Digitalscape aveva l’ambizione di contribuire a sopperire alla for-
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A proposito del nostro argomento la letteratura disponibile è prevalentemente in lingua inglese. Per rendere più accessibile quanto segue, le citazioni sono tutte in lingua italiana, con traduzioni curate da noi quando necessario.
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