Ocio 03 issue

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Paper blog.

Pubblicazione a stampa, composta di un numero variabile di pagine a cura di Lombardini22.

Ocio.

Aprile 2017

03/22

03 Ocio Spazio Necessario 04

Spalancare le finestre Nuovi spazi e restyling

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In verticale La nuova Torre Sassetti

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BSA Award Fatebenefratelli 14

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News dal MIPIM Lombardini22 porta Milano a Cannes

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Il design di nuovi format alberghieri Un'occasione di rilancio

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Data Center Architettura e cloud computing

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Bodio Center Certificazione ambientale

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L'edificio come organismo vivente L'ottimizzazione energetica di L22

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Progetto Eventi 2017 Creare valore

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Abbiamo sognato una festa di Natale Lombardini22 lancia Eclettico Design

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Spazi da mangiare Aree ristorazione

18 LEED e BREEAM Protocolli ambientali a confronto 19 Il wellness in camera Tra intimità e innovazione 20 Microsoft House Spazi interni 100% made in Italy 22 Centro Fucecchio Un’altra tappa per il progetto Relooking 24 AB Medica Nuovo Headquarters 26 Air Liquide DEGW rivoluziona la sede di Bari 28

Microsoft House + EY Communication design made in FUD

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Pubblicazioni Dicono di noi...


Credits

Concept editoriale e graphic design: FUD Tutte le foto che trovate nel Paper blog sono state scattate dai fotografi Dario e Carlos Tettamanzi, o dai videomaker Filippo PodestĂ , Paolo Martelli e Alessandro Bordoni, oppure dalle persone di Lombardini22. Ufficio Stampa: Luisa Castiglioni | luisa@press-office.co Stampa: MARIANI Tipolitografia

111 111 111 Lombardini22 255 164 0 L22 226 35 26 DEGW 60 213 46 FUD 58 168 220 CAP DC Italia 151 27 47 Eclettico Design


Editoriale

Testo: Franco Guidi

Ocio.

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Ocio. Spazio Necessario. “Lombardini22, il nuovo indirizzo dell'architettura italiana”. Era l'inizio dell'anno 2007. 10 anni dopo ribadiamo il concetto. Anzi, rilanciamo. L’indirizzo è lo stesso, ma raddoppia lo spazio.

Si è generata l'esigenza di avere più spazio, come dice il Presidente. Abbiamo vissuto una crescita entusiasmante in questi ultimi 2 anni, in cui abbiamo quasi raddoppiato il fatturato e siamo diventati il doppio noi. Abbiamo cavalcato la crescita scegliendo sempre di rimanere insieme, gomito a gomito, sotto lo stesso tetto. Perché crediamo che sia la collaborazione, la co-creazione, la ricchezza delle relazioni, ad aggiungere valore al nostro lavoro. Così si è creato un gruppo inclusivo e aperto, esperto e ingenuo, che genera energia, intelligenza collettiva, fascino, curiosità. Il gruppo funziona, è attrattivo per natura, le persone si avvicinano, si uniscono. Da domani avremo più spazio. Lo spazio fisico in cui il gruppo lavora insieme - privilegiato rispetto a quello virtuale - è da sempre il carattere forte della nostra identità: ambienti frugali, scatole bianche, da abitare e vivere. Siamo noi a riempirle. Spazio necessario alla crescita. Da un lato per il coinvolgimento di giovani talenti entusiasti sui business in cui siamo forti, di cui possiamo trasmettere e insegnare tanto. Dall’altro per l'inserimento di professionisti d'eccellenza nei business dove oggi non siamo, ma in cui vogliamo essere presenti e all’altezza della nostra reputazione. Spazio necessario alle personalità e alla loro espressività, alla nostra architettura multiautoriale, alle soluzioni creative in ingegneria, alla revisione continua dei processi imposta dalla digitalizzazione. In Lombardini22 ci sono 7 soci, tanti senior, tanti junior. Ognuno, a partire dai Partner, ha una personalità diversa, forte e creativa, con linguaggi e pensieri differenti: è ricchezza, nata da valori comuni e da una visione condivisa. Le personalità ricche hanno bisogno di spazio per svilupparsi: noi parliamo di “cantera”, di vivaio e come nel vivaio ogni tanto bisogna allargare, dare spazio alla crescita. Spazio necessario ai giovani, che oggi cercano una comunità larga, aperta, che li lasci liberi di entrare, curiosare, capire, appassionarsi,

sceglierla, oppure cercarne un'altra. In Lombardini22 vogliamo proporre un ambiente più simile a quello universitario, dove è possibile assaggiare diverse specialità, farne esperienza, per poi specializzarsi. La differenza? Lo specialista è inserito, partecipe e attivo, nella globalità del processo. Vogliamo essere una scuola che li rafforza sui valori fondamentali, applicati trasversalmente in tutte le discipline: trasparenza e rispetto; lavoro in team; rapporto con il cliente; curiosità, ricerca del meglio e qualità; essere a servizio, d'aiuto. Tutto questo è espresso e reso visibile dallo spazio fisico. Spazio necessario all'innovazione, a tutto ciò che ci permetterà di continuare a essere competitivi sul mercato, offrendo nuovi servizi e migliorando la qualità di quello che facciamo oggi. Per integrare le fasi di progettazione, costruzione e gestione e far funzionare al meglio i progetti per il nostro cliente, e naturalmente per far funzionare al meglio i nostri processi di progettazione, integrando le discipline presenti nel gruppo. Spazio necessario alla cultura e all'arte, per ricordarci che non siamo soli, che c’è sempre qualcuno più avanti di noi, che vede le cose in modo ancora diverso. Cultura e arte che vogliamo integrare nella nostra vita quotidiana, che rende l'ambiente in cui lavoriamo a volte spiazzante ma sempre fonte di sorpresa, di ispirazione, di dialogo con la comunità che ci circonda. Spazio necessario all'internazionalizzazione: il nostro modello non consiste nell'aprire nuove sedi, ma portare culture diverse dentro di noi, per trasmettere il nostro stile nel modo più autentico e significativo possibile. Un giorno, in modi diversi, i semi gettati ritorneranno in terra straniera come ambasciatori del modello appreso: italiano, autentico, fatto di qualità e radici. Il sogno a lungo termine è diventare una grande società di progettazione internazionale nata e radicata in Italia. Ma per questo abbiamo bisogno di un po’ di tempo, magari ne riparliamo fra una decina d’anni.


Cosa sta succedendo?

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Spalancare le finestre

Nuovi spazi, restyling del sito e canali social A 10 anni si diventa più grandi. Un po’ come quando arriva la primavera con la sua aria di cambiamento, anche in Lombardini22, in vista del decimo anniversario, è nata l’esigenza di riorganizzare le cose. Abbiamo fatto spazio innanzitutto, ci siamo “allungati” fino al civico 24 per ampliare le aree di lavoro e le prospettive, poi abbiamo disegnato la struttura che meglio ci rappresenta, in grado di comunicare all’esterno la solida complessità del Gruppo e i servizi che offre. Un organigramma che racconta la struttura chiarendo i ruoli di ciascun socio, le attività e i settori di intervento per trasmettere l’anima multidisciplinare di Lombardini22 e il suo servizio progettuale a 360°. Trasmettere, chiarire, comunicare. Questi gli obiettivi del progetto di restyling del nuovo sito. Un layout pulito e user friendly che accoglie gli utenti all’interno delle sue sezioni come un ospite negli spazi di Lombardini22; tante aree operative, molteplici attività ben distinte e una costante collaborazione e contaminazione tra

le discipline. Il nuovo sito del Gruppo permette ai visitatori di esplorare il mondo Lombardini22 in modo semplice, approfondisce le Business Unit e il ruolo di ciascun Partner e infine valorizza l’approccio e l’esperienza dei suoi collaboratori. In ogni momento esiste la possibilità di entrare nelle aree delle singole Business Unit attraverso un menu dedicato, come una bussola che chiarisce sempre la propria posizione all’interno della struttura. Lombardini22 goes social. Stessi obiettivi per i canali social di Lombardini22, riorganizzati in modo da dar voce alle singole Business Unit e ai rispettivi soci, attraverso un solo canale di riferimento per ciascun social network, che valorizzi il Gruppo. Trasmettere coerenza nelle comunicazioni e mantenere il focus sui contenuti, queste le linee guida del merge che ha coinvolto sette piattaforme: LinkedIn, Facebook, Twitter, Pinterest, Medium, Flickr e Vimeo.

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a. Work in progress, Spazio Necessario. Marzo 2017, Lombardini22, Milano


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b. Il nuovo organigramma del Gruppo Lombardini22

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Board Paolo Facchini - Partner & Chairman Franco Guidi - Partner & CEO Alessandro Adamo - Partner & Architect

Strategic Consultancy

Marco Amosso - Partner & Architect Elda Bianchi - Partner & CFO Roberto Cereda - Partner & Engineer

{

Adolfo Suarez - Partner & Architect

quantity survey & cost control

finance & administration

health & safety

quality

fire prevention

human resources

digital & computational design

R&D

Services

Operations

Urban & Building Marco Amosso Retail

Workplace Consultancy & Design Alessandro Adamo

Adolfo Suarez Engineering & Sustainability Roberto Cereda

Data Center Design & Construction A. Caccia

Branding & Communication Design D. D’Alessio - A. F. Ferrara

Hospitality & Residential Luxury Design I. Rebosio - G. Varsavia

Sei curioso? Visita subito il sito di Lombardini22!

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Cosa sta succedendo?

Progetto: L22 – Urban & Building

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In verticale La nuova Torre Sassetti e la sua identità forte e fuori dal tempo Il restyling della Torre in via Sassetti 32/2 sviluppato da L22 è ora in fase di completamento: l’edificio a uso uffici verrà occupato da Copernico, innovativo hub di professionisti e freelance.

Il nuovo edificio prevede una facciata continua vetrata, caratterizzata dalla sovrapposizione di una trama di sottili elementi orizzontali e verticali che sottolineano la scansione in piani e la griglia strutturale di facciata.

La torre si trova nella zona di Porta Nuova, con accesso da una piazza pedonale proprio di fronte al nuovo Palazzo Lombardia, lungo viale Restelli, nella frangia di tessuto urbano che proviene dal quartiere Isola e si dissolve a est verso un’area di recente trasformazione che culmina nel palazzo della regione. Questa zona è recentemente diventata per Milano un nuovo polo, una sorta di “nuovo centro”, sia commerciale sia residenziale.

Il progetto di riqualificazione è orientato a enfatizzare la presenza dell’edificio all’interno della piazza antistante, massimizzando l’altezza per dare un senso di maggiore verticalità. La costruzione galleggia su un ingresso completamente trasparente, a doppia altezza. L’intervento è stato progettato all’insegna delle parole chiave eleganza e atemporalità. La nuova Torre Sassetti ha un’identità forte, slegata da mode temporanee.

L’approccio progettuale di L22 segue una visione contemporanea dove la massimizzazione dell’efficienza e della flessibilità del futuro spazio adibito a uffici si compenetra con un design di facciata innovativo e un fluire di spazi e vedute dall’interno all’esterno e viceversa.

Nella dinamica zona di porta Garibaldi, il cambiamento continua a generare cambiamento. a.

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a. Ingresso principale e nuova facciata completata. La città si specchia. Gennaio 2017, Nuova Torre Sassetti, Viale Restelli, Milano b. La posa dell’ultima pietra, più vicino al cielo. Gennaio 2017, Nuova Torre Sassetti, Viale Restelli, Milano


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Progetto: L22 – Urban & Building + Engineering & Sustainability

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BSA Award Premio Building Simulation Applications a Fatebenefratelli 14 “Il premio è stato riconosciuto per l’integrazione di building simulation, building information modelling e l’approccio globale al design, attività che hanno permesso il coinvolgimento di competenze diverse, decisive per il successo del progetto.” Queste le parole della giuria del BSA 2017 mentre consegnava l’attestato di riconoscimento al team di Lombardini22, premio destinato ai progetti che, attraverso l’utilizzo di avanzate tecniche e/o software di simulazione, stimano e ottimizzano le performance energetiche e di comfort degli edifici progettati. Fatebenefratelli 14 prevede un’importante riqualificazione strutturale, edile e impiantistica, su un immobile di sei piani a destinazione uffici a Milano, in via Fatebenefratelli, appunto. Oltre alla necessità di adeguare l’edificio alle normative in vigore - barriere architettoniche e prevenzione

a. Facciata principale, render. Che fa sempre un certo effetto. Ongoing, Via Fatebenefratelli 14, Milano

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incendi - e a una importante riqualificazione energetica, l’esigenza era anche quella di aggiungere valore a un immobile che, per la sua collocazione urbana e le sue caratteristiche volumetriche, non aveva ancora avuto modo di esprimere le sue potenzialità. L’intera progettazione, a partire dalle prime fasi di studio di fattibilità, è stata simulata con l’ausilio di metodologie e software che fossero in grado di integrare e sincronizzare tutte le competenze interne della società di progettazione Lombardini22. Il modello coordinato e sincronizzato BIM, sviluppato attraverso il software Autodesk Revit, è stato la base da cui sono state esportate le geometrie del progetto e importate nel software di modellazione energetica IES VE.


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News dal MIPIM Lombardini22 porta Milano sulla Croisette Grande trionfo a Cannes di Paolo Facchini Al MIPIM 2017, la più grande fiera immobiliare del mondo che vede partecipare 2.600 società provenienti da 90 Paesi, Lombardini22 è stata scelta come società di progettazione di riferimento per il panorama milanese, presente nel Padiglione Italia insieme a Comune di Milano, Camera di Commercio e Regione Lombardia.

 La nostra mission è ambiziosa: Value Added, creare valore in ogni progetto e generare fiducia nel settore del Real Estate. Lombardini22 è in costante crescita, in 10 anni di attività ha voluto puntare sull’Italia e su Milano, dare valore ai giovani, porre un’attenzione particolare alla città e alle sue dinamiche, investire su tecnologie, innovazione e cultura. Ed è questo che abbiamo voluto comunicare durante la nostra esperienza al MIPIM come partner di Milano, trovandoci in

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a. Il nostro Presidente Paolo Facchini orgoglioso della presenza di Lombardini22 allo stand milanese. MIPIM 2017, Cannes b. Squadra, entusiasmo e opportunità in vista. Da sinistra: Marco Amosso, Giuseppe Amitrano, Roberto Cereda, Franco Guidi, Gianluca Mazzi, Paolo Facchini e Alessandro Adamo. MIPIM 2017, Cannes

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perfetta sintonia con le prospettive a aspettative del Sindaco Beppe Sala che ha raccontato con orgoglio la città e i suoi sviluppi. Gli investitori internazionali non puntano più ai Paesi ma si focalizzano sulle città più attrattive: per questo Milano deve continuare a investire sul binomio cultura e innovazione per creare una città smart e sostenibile. Al MIPIM, si è parlato delle opportunità di sviluppo milanesi, dagli scali ferroviari all'area EXPO: sono occasioni di sperimentazione di nuove tecnologie per il governo della mobilità, per il rinnovamento del patrimonio edilizio, per motivare approcci "Cradle to Cradle". Milano è pronta per diventare una città sostenibile dal punto di vista economico e sociale, oltre che ambientale. Siamo molto soddisfatti di questa esperienza, orgogliosi del trionfo italiano – e in particolare milanese – nel panorama internazionale. Ci portiamo a casa tanti stimoli, nuove opportunità e il sole di Cannes che ci ha accompagnato fino all’ultimo giorno.


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c. Un ultimo sguardo al mare di Cannes. Arrivederci al 2018. MIPIM 2017, Cannes Foto di Franco Guidi

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La Milano che ci meritiamo di Franco Guidi Milano e i giovani: una sfida su cui Lombardini22 punta da sempre. Un tema cruciale anche per Beppe Sala, sindaco di Milano, che proprio qui al MIPIM2017 ha citato come obiettivi principali attirare nuovi talenti e diventare sempre più Internazionali. Milano è una città con un potenziale enorme, con 9 università frequentate da 200 mila studenti di cui l’8% sono stranieri; giovani che, dopo gli studi, decidono di fermarsi e lavorare nelle sedi italiane dei grandi gruppi internazionali che da qualche anno stanno ridisegnando lo skyline della città. Basti pensare per esempio a Microsoft, Amazon, Google, Samsung… giganti dell’high-tech che stanno portando in centro Milano il proprio headquarter, aprono le loro porte alla città,

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d. Alessandro Adamo e Roberto Cereda baciati dal sole allo stand Parigi. MIPIM 2017, Cannes

creano posti di lavori per nuovi talenti. Banche, emittenti televisive, assicurazioni: le grandi società italiane ed estere investono sul territorio lombardo intrecciandosi con lo sviluppo immobiliare della metropoli, vista l’esigenza di trovare spazi adatti ai loro uffici e dipendenti. Necessità nata anche dalla Brexit, che ha portato tante aziende con sede a Londra a doversi ricollocare in Europa. Stiamo diventando una vera e propria potenza attrattiva a livello internazionale, sia dal punto di vista del business sia del turismo, anche grazie all’eccellente operato dei protagonisti del Real Estate che stanno al passo, anzi anticipano il cambiamento. Al MIPIM ci hanno riconosciuto, hanno visto la Milano che ci piace e che vogliamo, hanno capito che è il momento di investire qui, nelle aree riqualificate, nei nuovi quartieri. Le opportunità ci sono, gli obiettivi comuni anche e Lombardini22 è in prima linea, come sempre, per costruire il futuro che la nostra città, i nostri giovani, si meritano.


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a. Camerate, sharing & living. Generator Hostel, Via Principe Amedeo, Roma

Il design di nuovi format alberghieri Un’occasione di rilancio del sistema hotel Italia di Giuseppe Varsavia

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L’Italia è un Paese di hotel a 3 stelle, lontano dagli standard internazionali e dalla domanda turistica estera, che chiede sempre più strutture dalle 4 stelle in su. I dati riportano che ben il 46,1% dei 33.290 alberghi italiani è classificato a 3 stelle, mentre i 5 stelle sono solo 428, pari all’1,3% del totale. Un altro dato significativo mostra che circa il 55% degli hotel italiani è composto di microstrutture che hanno meno di 24 camere. Le ultime statistiche del 2016 mostrano un notevole incremento della richiesta di hotel upper upscale e luxury. Il mercato dello sviluppo e della ricerca si sta quindi polarizzando, confermando la componente strutturale dell’offerta italiana: da un lato strutture di alto livello allineate allo standard internazionale e dall’altro hotel di fascia midscale&economy. I nuovi format di quest’ultimo settore, declinati da un design originale e creativo, si stanno affacciando come proposte concrete e fortemente radicate, e il loro successo è un motivo di riflessione. L’offerta alberghiera in queste nuove formule è imperniata sull’architettura degli spazi e sulla capacità dell’interior designer di declinare al meglio accoglienza e servizi che, nell’offerta tradizionale, tendono a essere rigidamente standardizzati. Grazie a novità come il coworking, la possibilità di usufruire di soggiorni brevi, brevissimi o di medio periodo, e soprattutto un modo radicalmente nuovo di concepire gli spazi comuni, i diversi format sul mercato come Generator, Moxy, Yotel, The Student Hotel stanno intercettando la fascia di mercato che abbandona la formula del vecchio hotel 3 o 2 stelle e che agli alberghi tradizionali preferisce Airbnb. Per il mercato italiano che ha una grande quota di hotel midscale&economy la via di un approccio innovativo di questo tipo, che attraverso l’interior design proponga soluzioni nuove e originali, sembra sempre più urgente e necessaria come soluzione a una costante perdita di utenti e di quote di mercato.


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Data Center

Lo stretto rapporto tra architettura e cloud computing

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a. Data Center interno con colori corporate. Ottobre 2014, Alcatel Lucent, Vimercate (MB)

Il mercato dei Data Center è in forte espansione e le opportunità legate al mondo dell’impresa da parte dei provider di servizi Data Center ne sono la dimostrazione. La mole dei dati che ogni azienda dovrà progressivamente gestire è in crescita esponenziale così come la complessità dei sistemi di gestione preposti. Per ogni impresa si pone dunque una riflessione sulla impostazione della struttura organizzativa e di gestione dei dati secondo criteri di: accessibilità, disponibilità, stabilità e soprattutto sicurezza. Fattori che hanno forti ripercussioni sui requisiti dei nuovi DC sempre più mission critical facilities (e quindi sulla loro progettazione, realizzazione, allestimento e gestione) e sui costi collegati.

informatica messe in campo, ma anche l’edificio riveste un ruolo imprescindibile per la corretta funzionalità, operatività e sicurezza del sistema. Sono moltissime le variabili da tenere in considerazione per costruire un Data Center sicuro per la protezione fisica delle macchine e quindi dei dati in esse immagazzinati. L’organizzazione interna deve essere chiara per spostare senza incidenti le costose apparecchiature che necessitano di temperature controllate, gli impianti devono garantire la continuità del servizio anche in caso di gravi danni ai diversi componenti dell’infrastruttura e garantire i servizi di manutenzione senza interruzioni di rete.

I maggiori provider di servizi di Data Center sono ormai presenti anche in Italia e altri stanno arrivando: sta nascendo un mercato che prima non c’era e questo offre alle aziende la possibilità di scegliere se continuare a fare da sole o affidarsi a un fornitore di servizi specializzato. Questo fenomeno è riconducibile alla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea che ha dichiarato non più valido il Safe Harbor (Porto sicuro), l’accordo tra Unione Europa e Stati Uniti che consente alle imprese americane di conservare i dati personali degli utenti europei sia in territorio europeo che statunitense, attuando la direttiva Ue 95/46 sulla protezione dei dati personali. Il Safe Harbor è stato utilizzato da più di 4.500 società americane prime tra tutte quelle legate al business di internet come Facebook e Google. Oltre a questi dati oggettivi, il trend sta cambiando anche in Italia a fronte dell’aumento del traffico dati con relativa variazione della loro fruizione (cloud, mobile), la digitalizzazione della pubblica amministrazione e la necessità sempre più sentita da parte delle aziende di portare in outsourcing i propri dati.

L’Uptime Istitute individua per questo una serie di requisiti che i Data Center devono avere per dimostrare la loro sostenibilità operativa. Gli standard sono basati su una classifica divisa in 4 livelli tra cui il più elevato è il TIER IV, con una disponibilità del servizio pari a 99.9% prevedendo un’architettura completamente ridondata a livello di circuiti elettrici, di raffreddamento e rete. Il mercato dei Data Center è in forte espansione e CAP DC Italia vuole intercettare i bisogni emergenti dei grandi player, indagando le prospettive di evoluzione di questo mercato, alla luce dello stretto rapporto tra architettura e cloud computing e del ruolo assolutamente strategico dei DC per il business.

CAP DC Italia, brand del Gruppo Lombardini22, è pronta a rispondere con competenza e rapidità a tutti questi temi, per questo è consapevole che la sicurezza dei dati non dipende solamente dalle apparecchiature e dalle strategie di sicurezza


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Progetto: L22 – Engineering & Sustainability

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Bodio Center Un caso studio di certificazione ambientale Si è concluso con successo il processo di certificazione BREEAM per il Bodio Center di Milano, un complesso direzionale di oltre 65.000 metri quadrati in viale Bodio. Un grande traguardo per L22, brand del gruppo Lombardini22, che ha coordinato l’operazione.

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L’obiettivo era ri-certificare gli edifici Bodio 1, Bodio 2, Bodio 3 secondo il nuovo protocollo BREEAM In-Use International 2015 e individuare interventi utili a migliorare il punteggio già ottenuto nella precedente certificazione. Il primo passo verso l’ottenimento della certificazione è stato quello di determinare il livello dei tre edifici analizzati rispetto agli standard del protocollo. Lo studio dei consumi degli edifici durante un ‘periodo di performance’ di 12 mesi e l’analisi delle attività svolte nella conduzione e gestione degli edifici, hanno permesso di individuare misure di efficientamento energetico e di definire policy e strumenti legati a una gestione più sostenibile degli edifici, come per esempio la scelta di

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a. Accoglienza certificata a tutta altezza, ingresso Bodio 2. 2015, Bodio Center. Viale Bodio 37, Milano b. Sbarco ascensori e verde ai piani, interno Bodio 2. 2015, Bodio Center. Viale Bodio 37, Milano c. Ballatoi di accesso ai piani, geometrie, luce e spazi flessibili. 2015, Bodio Center. Viale Bodio 37, Milano

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prodotti di pulizia interna non dannosi, soluzioni per la riduzione dei consumi idrici e per la mobilità sostenibile. Il processo di certificazione ha quindi introdotto elementi di sostenibilità nei processi quotidiani di gestione degli edifici senza adottare percorsi complessi legati alle grandi ristrutturazioni ma valorizzando l’esistente. L’intera operazione è stata condotto da L22 e Habitech in accordo con CBRE Global Investors. CBRE Global Investors ha agito in qualità di Investment e Asset Manager dei tre immobili per conto di un primario investitore istituzionale. L’obiettivo è stato raggiunto: gli edifici hanno conseguito il livello GOOD. Cos’è BREEAM BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method for buildings) è il protocollo di certificazione di sostenibilità ambientale degli edifici più diffuso al mondo. L’affidabilità della certificazione è legata al sistema di monitoraggio dei consumi e delle performance.


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L’edificio come organismo vivente

L’ottimizzazione energetica di Lombardini22

È sempre più riconosciuto il valore ambientale, economico e strategico della sostenibilità energetica per la costruzione architettonica e per la gestione degli edifici. Per questo Lombardini22, anche grazie all'inserimento di nuove professionalità d’eccellenza all’interno della sua Business Unit L22 Engineering & Sustainability, ha deciso di offrire un nuovo servizio di ottimizzazione energetica volto al miglioramento dell’efficienza e alla riduzione degli sprechi, attraverso attività di consulenza, monitoraggio e manutenzione.

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L’approccio è quello del Design Thinking, che in questo caso prevede un accurato processo di analisi dei consumi attraverso un audit energetico, seguito dalla definizione degli esami da attivare e quindi da una serie di attività di miglioramento pianificate sui tempi di ritorno economico, in funzione dei consumi. Con questo tipo di approccio, l’edificio viene trattato come un organismo vivente, con la sua storia e i suoi processi da riconoscere e monitorare. Il progetto di miglioramento viene definito quindi sul piano pluriennale, per garantire un intervento più mirato ed efficiente, e ritorni sempre maggiori.

a. Immagine evocativa di un edificio che respira. Data non pervenuta, ma sicuramente primavera. Luogo: immaginiamo Milano


Eventi

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a. Timeline eventi 2017. Concept: Value Added

Concept: IL WORKPLACE CHE CREA VALORE Issue: Il nuovo HQ di Microsoft Italia: l’ufficio come ‘connecting hub’ Partner di riferimento: Alessandro Adamo

Concept: IL RETAIL CHE CREA VALORE Issue: La città che diventa Outlet Village Partner di riferimento: Adolfo Suarez

giugno 2017

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Concept: L’ARCHITETTURA CHE CREA VALORE Issue: Light and Deep Renovation: storie di successo Partner di riferimento: Marco Amosso

settembre 2017

2

3

4

luglio 2017

maggio 2017

Concept: L’ENGINEERING CHE AGGIUNGE VALORE Issue: Soft Landing: come evitare il rischio della autodeterminazione nella gestione degli impianti Partner di riferimento: Roberto Cereda

novembre 2017

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ottobre 2017

Concept: LA CITTA’ CHE CREA VALORE Issue: City Design e competitività economica Partner di riferimento: Franco Guidi

Concept: L’HOSPITALITY CHE CREA VALORE Issue: L’hotel italiano alla conquista del mondo Partner di riferimento: Paolo Facchini

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Progetto Eventi 2017 Una serie di incontri ad alto tasso di valore aggiunto

Nell’anno del suo decimo compleanno, Lombardini22 ha scelto il tema value added per il Progetto Eventi 2017 che lo approfondisce secondo le diverse aree di business: architettura, hospitality, retail, workplace, ingegneria, urban regeneration. Gli appuntamenti si svolgono durante il corso dell’anno, secondo tre format: big party, gli appuntamenti più mondani e apprezzati, con una prima parte istituzionale seguita da uno scatenato djset; gli eventi tematici, che sono conversazioni sul tema della “creazione di valore” per ogni area di business di Lombardini22, con un punto di vista trasversale sul core del gruppo: cultura, arte, territorio, innovazione. E infine gli eventi estemporanei, quelle occasioni da cogliere al volo, che non rientrano nel programma iniziale, ma vi si inseriscono inaspettatamente. Gli eventi sono coordinati dal team di FUD che gestisce l’iniziativa a 360 gradi, dal concept, alla creazione di contenuti, dall’installazione alla comunicazione.

Vuoi saperne di più sugli eventi? Scrivi alla nostra Event Manager & PR Lucia: l.matti@l22.it


b. Sala Unplugged come la hall di un hotel luxury, completa di pianista col pianoforte a coda. Dicembre 2016, Christmas Party, Lombardini22

Data: 22 dicembre 2016 Luogo: Spazio Lombardini22

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a. Benvenuti nel mondo dei sogni. Ingresso tinto di amaranto e ospiti in black tie. Dicembre 2016, Christmas Party, Lombardini22

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Abbiamo sognato una festa di Natale Il nostro Christmas Party lancia Eclettico Design

Rossi i nastri di velluto sugli abeti, rossa la carta lucida dei pacchi, rosso il vino nei calici alzati. E rosso, ma di un tono più intenso e sofisticato, col nome proprio di amaranto, la passatoia che accoglie gli ospiti al Christmas Party di Lombardini22, evento di lancio di Eclettico, nuovo brand dedicato al luxury interior design per residenze e ospitalità. Il team, guidato da Igor Rebosio e Giuseppe Varsavia, è composto da personalità d’eccellenza per ogni disciplina dell’architettura. Innamorato dei dettagli, appassionato di modernità e tradizione, ispirato dai desideri del cliente, Eclettico regala un’esperienza unica, fatta su misura. Proprio su questo insight abbiamo strutturato la serata, creando, all’interno dei nostri versatili spazi, un’atmosfera ricercata capace di suggerire momenti indimenticabili. I punti cardine dell’approccio di Eclettico Design sono tre: i sogni, da dove nascono i desideri, che si traducono in materia quando diventano segni concreti, primi passi verso la realizzazione di un progetto.

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c. “Dimmi una parola e ti racconterò una storia” disse il Cantastorie per tutta la serata. Dicembre 2016, Christmas Party, Lombardini22

Eventi

E infine i sensi, gli strumenti che ci permettono di percepire e apprezzare quello che abbiamo creato. L’incontro di queste tre parole ha modellato i momenti della serata che ha visto coinvolti un cantastorie capace di incantare il pubblico con la sua dialettica toccante e un musicista che, chino sul pianoforte a coda, creava melodie ammalianti. Tutt’intorno, preziosi elementi d’arredo decoravano gli spazi, come in un lussuoso hotel nel centro storico di una città d’arte, mentre le luci color amaranto bagnavano la folla danzante. Un’atmosfera unica, quasi onirica, che l’indomani ha lasciato agli invitati la sensazione condivisa di aver fatto uno splendido sogno. Abbiamo deciso di chiudere così il 2016, festeggiando insieme ai nostri collaboratori e amici più cari il nostro ultimo successo, che legittima Lombardini22 nel mondo del luxury interior design per il settore alberghiero e residenziale. Perché “quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna insieme comincia la realtà.”


Cultura

Position Paper: XXI, XXII pubblicato sul sito lombardini22.com e su Medium/@lombardini22

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Spazi da mangiare Le aree ristorazione riflettono il cambiamento sociale mangiare coppia famiglia gruppo

lavorare

riposare

incontrare

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Negli ultimi anni il food è diventato una delle leve principali per modellare determinati spazi sociali e misurarne l’efficienza. Dall’area dedicata alla ristorazione aziendale alle ampie Food Court nei centri commerciali, la tendenza si sposta verso spazi versatili, multipurpose con una ricca e diversificata offerta in termini di prodotti e di ambienti. Spazi più “smart” nella gestione dei flussi e nella logistica delle prenotazioni, luoghi senza orari, sempre accessibili e funzionanti che consentono una fruizione liquida degli stessi. In questo modo l’atto di consumare cibo si allontana dalla ritualità tradizionale, diventando esplorazione di molteplici possibilità, occasione di networking e momento attivo di interazione con lo spazio.

Food court di Adolfo Suarez

a. Grafico romboidale. Rapporto tempo-seduta nelle Food Court dei centri commerciali b. Illuminazione artificiale e controllo della luce naturale all’interno della rinnovata Food Court di Centro dei Borghi. 2015, progetto Relooking Unicoop Firenze, Cascina località Navacchio

La leva del food sta cambiando profondamente gli equilibri dei centri commerciali. Tema sempre più rilevante, il food si struttura oggi in aree tematiche ad hoc come le Food Court, vere e proprie àncore di successo e fatturato crescenti che esaltano le sinergie tra operatori, “piazze” indipendenti dagli orari dilatati che creano consumi indotti e portano benefici a cascata, soprattutto negli shopping center di terza generazione. Le Food Court offrono un’esperienza in evoluzione, da osservare attentamente, e ormai si rivelano anche asset strategici per affrontare la crescita dell’ecommerce. In che modo? Alzando l’asticella della qualità: non solo la classica offerta di fast food, ma proposte “healthy” che intercettano popolazioni più ampie. Un ritorno “slow” ma accelerato, in termini di servizio, da una crescente gestione digitale dei processi. Il progetto architettonico deve intercettare questi scenari in mutazione con altrettanta qualità. Come? Facendo della Food Court un luogo di piacere sinestetico: perché se un centro commerciale può già dare tante risposte al nostro “leisure time”, la Food Court è una tra le più

interessanti e saporite, e se ben condotta può dare risultati sorprendenti.

Ristorante aziendale di Franco Guidi Un tempo si andava in mensa, e il solo nome, “mensa”, evocava colori e sapori incerti e un po’ sbiaditi. È poi arrivato un tempo in cui la mensa cambiò d’abito, diventando ristorante aziendale, con tutti gli annessi arnesi concettuali e sensoriali. La città stessa stava cambiando, e mescolava ovunque intrattenimento e lavoro, mentre il lavoro incorporava il leisure. E quale luogo più di un’ex-mensa poteva incarnare il leisure, mentre offriva i suoi grandi spazi anche per lavorare? In effetti erano tempi strani, stava succedendo qualcosa… Stava arrivando lo “smart working”. E anche il ristorante diventò “smart”. Fu un ibrido assoluto: perché infine non si condivideva semplicemente cibo, ma relazioni, interazioni, cultura e lavoro. E si faceva rete. Ci volle del tempo per capire che tutto ciò era una risposta del corpo alla virtualizzazione delle relazioni urbane impressa dalla tecnologia. Ma proprio la tecnologia è l’ingrediente di una nuova fase: che chiamiamo 3.0. Gli spazi della ristorazione aziendale continuano ad aumentare le funzioni, e si aprono anche alla città, ma gestendosi in modo ancora più “smart”: e si digitalizzano. Quella tecnologia che era passata dal mondo leisure dei consumer a quello produttivo del business, torna al leisure, ma all’interno del business. Meraviglioso cortocircuito! Tipico dei nostri tempi straordinari. D’ora in poi, si aprono mille scenari: quante possibilità ha un’azienda per essere attrattiva facendo leva sul cibo?


Ocio.

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c.

c. Ristorante aziendale al 2° piano (600 posti con area VIP, terrazza, zona lounge e free flow) ideato e attrezzato per favorire l’incontro e lo scambio di idee fra colleghi. 2014, sede NestlĂŠ, Assago, Milano

d.

d. Canteen, ampia area social & food con spazi versatili e buon appetito. Ongoing, sede Allianz Trieste, Trieste

b.

e. Eat, Shop and Fun. Architettura, brand e esperienza si intersecano in un unico ambiente. Ottobre 2016, Food Court Bicocca Village, Milano

e.


Cultura

Position Paper: XX pubblicato sul sito lombardini22.com e su Medium/@lombardini22

Ocio.

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LEED e BREEAM Protocolli ambientali a confronto di Roberto Cereda

I LEED o BREEAM sono i marchi di certificazione i più diffusi e riconosciuti a livello mondiale e hanno l’evidente capacità di raccontare l’impegno nella sostenibilità e la qualità implicita di un manufatto con estrema immediatezza. Non forniscono solo uno strumento per la valutazione delle prestazioni ambientali del costruito, ma sono entrambi delle vere e proprie guide di supporto alla progettazione, alla costruzione e alla gestione dell’edificio. Inoltre i flussi di mercato che ruotano attorno alle certificazioni ambientali si legano anche al mondo finanziario e incidono sulla resa dell’immobile in termini di maggiori canoni locativi (incrementi fino al 6%) e prezzi di vendita (incrementi dal 16% al 35%)1. I due protocolli ambientali, nati in contesti culturali differenti dal punto di vista economico e legislativo, sono tuttavia accomunati da diversi aspetti, avendo entrambi adottato un sistema di certificazione volontaria e strumenti di valutazione basati su checklist (framework)

di criteri-requisiti ambientali da rispettare obbligatoriamente (requisiti minimi) per accedere alla certificazione. L’elenco di requisiti è molto articolato ed è finalizzato ad attribuire all’edificio un punteggio globale. In funzione del risultato ottenuto l’edificio può accedere a diversi livelli di certificazione: - LEED: Certified, Silver, Gold, Platinum. - BREEAM: Acceptable, Pass, Good, Very Good, Excellent, Outstanding Lombardini22, forte di un solido team di ingegneri energetici e di professionisti certificati LEED AP e BREEAM Assessor, contribuisce allo sviluppo delle best practices e dei sistemi di certificazione nel nostro Paese: dal punto di vista istituzionale, come partner del US Green Building Council e, nella pratica, seguendo i propri clienti fin dalla prime fasi di brief di progetto in modo da costruire edifici che raggiungano sempre la massima efficienza e sostenibilità energetica possibile.

LEED

a.

NEW CONSTRUCTION

NUOVE COSTRUZIONI

NUOVE COSTRUZIONI + RISTRUTTURAZIONI IMPORTANTI

INTERVENTI DI SOLO FIT OUT

DESIGN & CONSTRUCTION (BD+C)

INTERIOR DESIGN & CONSTRUCTION (ID + C)

INTERVENTI DI FIT OUT + RISTRUTTURAZIONI IMPORTANTI GESTIONE IN ESERCIZIO DI IMMOBILI ESISTENTI E OCCUPATI

AREE URBANE / QUARTIERI

a. Tabella di suddivisione dei protocolli in funzione della tipologia di intervento

BREEAM

REFURBISHMENT & FIT-OUT

OPERATION & MANTEINANCE (O+M)

IN-USE

NEIGHBORHOOD DEVELOPMENT (ND)

COMMUNITIES


Cultura

Position Paper: XXIII pubblicato sul sito lombardini22.com e su Medium/@lombardini22

Ocio.

Il wellness in camera Tra intimità e innovazione di Igor Rebosio e Giuseppe Varsavia

b.

b. Acqua, terra, aria e fuoco: gli elementi di una Spa personale. 2016, nuovo concept Hotel, Roma

La stanza d’albergo sta vivendo una forte trasformazione dei suoi spazi: le superfici destinate in senso stretto alla camera si riducono a favore di quelle riservate alla cura del corpo. È il bagno, infatti, che sta estendendo i suoi confini e, come già nelle geografie domestiche, sta attraversando una vera e propria metamorfosi tecno-sensoriale. Soprattutto negli hotel più prestigiosi, i limiti del bagno si dissolvono. Luogo riservato per eccellenza, più di ogni altro legato alla dimensione del sé, il suo involucro si indebolisce fino quasi a fondersi con lo spazio della camera, lasciando che i due ambienti si compenetrino. E in questa nuova dimensione, a un tempo fisica e digitale, il bagno diventa un ambiente sempre più “esperienziale”: coagulando, nel privato, le forme, gli strumenti e la sofisticazione tecnologica dei luoghi specializzati per il wellness collettivo, diventa una vera e propria spa intima e personale. Questo nuovo bagno esteso, allo stesso tempo intimo e relazionale, riservato e panoramico, è oggi un nuovo tempio del corpo e un oggetto privilegiato del progetto d’interni: da maneggiare con cura e con cultura.

a. La cura del corpo come mantra per l’interior design. 2016, nuovo concept Hotel, Roma

a.

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Progetti

Progetto: DEGW, FUD

Ocio.

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— DEGW ha creato per Microsoft nell’iconico edificio di Herzog & de Meuron un mix di spazi interni 100% made in Italy in linea con i valori aziendali: apertura, visibilità, flessibilità, energia, dinamismo e innovazione. Un ambiente dinamico, trasparente, riconoscibile e aperto alla città, un punto di riferimento per l’azienda, i clienti e i partner. Lo spazio è stato pensato eclettico, casual, confortevole e vario, con colori naturali e con qualche tinta accentuata, con corpi illuminanti personalizzati e con elementi d’arredo unici, fatti su misura, creando un ambiente di lavoro migliore, più intelligente e più flessibile.

b. Incorniciate da leggere strutture di legno, con verde e piante, le Creative Garden sono zone riservate, con un’ottima acustica per brainstorming

a. Microsoft House è già un’icona per l’architettura e per la vita della città. DEGW ha studiato spazi interni casual, confortevoli e flessibili

b.

c. Il piano terra (e il primo) è aperto al pubblico per eventi e showcase di prodotti. Tanto verde, accoglienza e una scultorea scala centrale ideata e realizzata da DEGW

a.

c.


Ocio.

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d.

d. Lo scenografico tavolo a specchio riflette il nuovo skyline di Milano nel Social hub, dedicato alla cittĂ

e. Natura e sport sono i temi degli altri Hub che ci hanno ispirato arredi, finiture, soluzioni ad hoc. Oltre al wayfinding progettato da FUD

e.

f.

f. Al quinto piano lo spazio The Loft a tripla altezza regala una vista esclusiva su Milano. La sala riunioni da 16 persone si riconosce da lontano grazie a uno dei nostri orgogli: il lampadario realizzato per noi da Viabizzuno

MICROSOFT HOUSE

DEGW / Space planning, interior design, modifica impianti, change management FUD / Communication Design & Physical Branding

MILANO

GENNAIO 2017


Progetti

Progetto: L22 – Retail

Ocio.

— Un’altra tappa per il più vasto progetto Relooking in cui L22 ha avuto un ruolo strategico per il grande progetto di rinnovamento di molti centri commerciali di Unicoop Firenze. Un percorso corale e coordinato che genera attenzione e valore. L22 ha sviluppato il concept per il restyling anche del centro commerciale Coop.fi di Fucecchio vicino a Firenze, secondo i valori di identità, luce, accoglienza e domesticità, semplicità e chiarezza.

22

a. Uno sciame di faretti sul controsoffitto dogato segna il passo delle persone, accompagnandole all’interno della piccola galleria commerciale

a.

b. Il bianco è il protagonista del restyling interno. Anche le doghe sono uno strumento di pulizia visiva ed estetica

b.

c. E luce fu: morbida o diretta. Il cuore della galleria – il vecchio lucernaio – diventa un’oasi di verde, grazie alla pavimentazione in legno, a comodi arredi

c.


Ocio.

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d. Anche i negozi e lo spazio dedicato ai soci sono valorizzati dal progetto di restyling. Sono più visibili, riconoscibili, vicini ai clienti

f. Un nuovo controsoffitto fa miracoli! Nasconde gli impianti e regala un nuovo tetto – bello e scenografico

d.

e.

e. Trasformare lo spazio rendendolo dinamico e, insieme, accogliente. Piccole magie messe a punto da L22 nella felice collaborazione con Unicoop Firenze

f.

CENTRO FUCECCHIO

L22 / Concept design, Fattibilità tecnico Economica, Progettazione definitiva, Progettazione esecutiva e Direzione lavori

FUCECCHIO — FIRENZE

DICEMBRE 2016


Progetti

Progetto: DEGW

Ocio.

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— Non è usuale progettare uffici dentro un motoscafo, ma è questa la metafora dell’headquarter di AB Medica a Cerro Maggiore, progettato da Giuseppe Tortato. AB Medica – società specializzata nello sviluppo e nella distribuzione di sofisticati robot medici e analisi del DNA – si è rivolta a DEGW per un nuovo progetto di Space Planning e Interior Design che si misurasse con la sua geometria atipica, anche suggerita dai vincoli di un lotto a triangolo allungato, e ne ottimizzasse tutti gli spazi.

a.

b. DEGW ha raggiunto una piena valorizzazione delle superfici e delle diverse profondità di piano, distribuendo le postazioni lavoro (chiuse e in open space) lungo il perimetro dello spazio e implementandole con un’articolata anima centrale di supporti

b.

c. La qualità si vede dai dettagli. Il banco reception richiama le forme fluido- dinamiche di un’imbarcazione, proprio come l’edificio

c.


Ocio.

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a. La reception dà il benvenuto a ospiti, visitatori, collaboratori. AB Medica ha voluto una sede rappresentativa, un edificio ‘veloce’ e funzionale d. Produttività e leisure, lavoro e ristoro, si combinano nei nuovi ambienti di AB Medica, fatti di accoglienza e benessere

d.

e.

e. Un Hub diffuso, dove le varie aree si snodano intorno a un lungo e sinuoso bench creando un ambiente mixed use dove la produttività formale incontra relazioni di lavoro più colloquiali e istantanee

AB MEDICA HEADQUARTERS

DEGW/ Space planning, Interior design, Politica arredi standard, Disegno degli arredi su misura

CERRO MAGGIORE - MILANO

2015


Progetti

Progetto: DEGW

Ocio.

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— DEGW ha rivoluzionato la sede di Bari di Air Liquide, leader mondiale dei gas, delle tecnologie e dei servizi per l’industria e la sanità, presente in oltre 80 Paesi. La totale riqualificazione dell’interno ha trasformato lo spazio, rendendolo più luminoso e aprendolo in una nuova distribuzione del layout. Le pareti vetrate illuminano e ampliano lo spazio valorizzato da nuovi materiali e arredi.

a. Completamente rinnovata con il progetto firmato DEGW, la facciata della palazzina che ospita la sede di Bari della multinazionale Air Liquide

a.

b.

b. Le grafiche con le cromie Air Liquide movimentano l’ambiente interno, rendendolo dinamico e colorato


Ocio.

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c. Gli spazi sono attentamente calibrati tra esigenze di privacy e di relazione. A cadenzarli sono le meeting room, gli uffici in open space e individuali, e l’area break

d. La luce e gli arredi eleganti e comodi a tutto design migliorano efficenza e sensazioni

c.

AIR LIQUIDE HEADQUARTERS

d.

DEGW/ Progettazione architettonica, Impiantistica, Coordinamento sicurezza, Direzione lavori, Interior design, Space planning

BARI

2015


Progetti

Progetto: FUD

Ocio.

— FUD Brand Making Factory per la nuova sede di Microsoft Italia a Milano ha curato lo sviluppo di un sistema di comunicazione integrata relativo al progetto degli interni e alla gestione del processo di cambiamento del luogo di lavoro. Dal naming del building – Microsoft House, nome scelto attraverso workshop con il leadership team di Microsoft alla definizione del logo dell’edificio, dal progetto di Wayfinding, fino al Welcome Digital Book, strumento cardine del processo di workplace change management per dipendenti e collaboratori.

Herzog & de Meuron building

MS Colour

<

MS Logo

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a.

b. a. Per la prima volta, Microsoft ha un logo dedicato a un suo proprio building. Grazie a FUD b. c. Tradurre graficamente la nuova identità della Microsoft House: una sfida coinvolgente e appassionante d. Il sistema di pittogrammi creato da FUD caratterizza iconograficamente gli elementi principali dell’edificio

d.

c.

MICROSOFT HOUSE

FUD / Branding, Physical Branding, Video, Welcome Digital Book

VIA PASUBIO 12, MILANO

FEBBRAIO 2017


Progetti

Progetto: FUD

Ocio.

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a.

— È stata inaugurata nel cuore di Milano la nuova sede di EY, un edificio totalmente green con ambienti rivoluzionari progettati da DEGW. FUD Brand Making Factory ha realizzato un progetto di comunicazione in grado di raccontare l’edificio attraverso diversi strumenti, per ampliare il target, far vivere la struttura e dare spazio ai protagonisti del progetto. FUD ha gestito la produzione del Media Pack che comprende il comunicato stampa, i servizi fotografici e il website. Ha inoltre coordinato le riprese e la produzione dei video.

c.

c. La foto del drone regala una prospettiva unica. La sede di EY raccorda un complesso di architetture costruite in tempi diversi nel centro di Milano

a. Con “Workplace of the future”, EY ha espresso la volontà di adottare un diverso modello di lavoro e una nuova concezione degli spazi. Workplace of the future è anche un sito dedicato alla nuova sede e a tutti i partner coinvolti

Curiosi?

b.

b. I video prodotti da FUD raccontano con la viva voce dei protagonisti sfide, obiettivi, conquiste di un progetto vasto e ambizioso

EY NEW MILAN HEADQUARTERS

FUD/ Physical branding, Media Pack, Video, Welcome Digital Book

VIA MERAVIGLI, 12/14, MILANO

FEBBRAIO 2017


Pubblicazioni

Fonte: Retail&Food Pubblicato: gennaio – febbraio 2017

Ocio.

a.

a. Adolfo Suarez, Partner Lombardini22 e direttore di L22 Retail, è stato intervistato dalla rivista specializzata Retail&Food. Un racconto approfondito in cui Adolfo mette in evidenza con semplicità, chiarezza e praticità la situazione di oggi del mercato Retail e le sua dinamiche di evoluzione, e spiega l’approccio di L22 e il suo processo progettuale, particolarmente specializzato in un settore così complesso

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Pubblicazioni

Fonte: Il Sole24Ore, Il Sole 24 Ore – Casa 24 Plus Pubblicato: 22 febbraio 2017

a.

a. DEGW “è come il prezzemolo”: quando si parla di grandi Headquarter e sedi aziendali, è sempre in mezzo. Così anche nell’overview di Paola Pierotti sul Sole 24 Ore che spazia su tutti i grandi progetti per uffici appena conclusi o in corso in Italia, DEGW è citata per i nuovi uffici di Microsoft e EY a Milano, e di Fater a Pescara. Non poteva mancare l’intervista ad Alessandro Adamo, Partner Lombardini22 e Direttore DEGW

Ocio.

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Pubblicazioni

Fonte: L’Ufficio Tecnico Pubblicato: marzo 2017

Ocio.

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* trovate tutto l’articolo sull’area press di Lombardini22.com

a.

a. L’Ufficio Tecnico è un mensile di tecnica edilizia e urbanistica per amministrazioni pubbliche, professionisti e costruttori. Ha scelto Lombardini22 come case history per il proprio pubblico di riferimento per raccontare di come una società di progettazione multidisciplinare ha saputo implementare il BIM “come strumento di razionalizzazione del lavoro (in questo caso progettuale) ma anche di messa in comune di conoscenze”. A scrivere l'articolo sono stati proprio i professionisti specializzati di Lombardini22: Giulio Drudi - BIM Manager; Paolo Citelli - BIM Coordinator; Marcella Bonanomi - PhD Student al Politecnico di Milano


Pubblicazioni

Ocio.

Fonte: Largo Consumo Pubblicato: febbraio 2017

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a.

a. L’articolo di Benedetta Bagni, integrato con i contributi di Adolfo Suarez - Partner Lombardini22 e Direttore L22 Retail, e Stefano Cesari - Direttore Patrimonio Tecnico Unicoop Firenze, racconta in modo rapido ed esaustivo la vastità e la complessità di Relooking, il progetto di rinnovamento di molti Centri Commerciali di Unicoop Firenze in Toscana. L22 ha supportato Unicoop Firenze nell’individuare una strategia progettuale puntuale e organica insieme, e a rinnovare 8 centri commerciali (a oggi, il nono è già in fase di concept)


Pubblicazioni

Fonte: Corriere della Sera Pubblicato: 21 febbraio 2017

a.

a. L'articolo di Fabio Savelli è immediato, sostanziale, illuminante. Non ha bisogno di altre parole

Ocio.

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Fonte: Archiworld Pubblicato: gennaio 2017 Ocio.

a. Il restyling del Centro Sarca, progettato da L22 e finalista ai MAPIC Awards 2016, sta facendo il giro del mondo! Su questo numero di Ocio, per esempio, lo troviamo in Corea. Una case history di successo che racconta come una ristrutturazione esperta e ponderata può far rinascere un sistema Retail

Pubblicazioni 35

a.


Ogni giorno, da 10 anni, affrontiamo nuove sfide con un approccio genuino e sperimentale, forti di una grande esperienza, individuale e collettiva.

– M. A.

Marco Amosso Partner & Architect — Director of L22 Urban & Building


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