Ocio 10 - Digital

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Paper blog.

Pubblicazione Digitale, composta di un numero variabile di pagine a cura di Lombardini22.

Ocio.

Dicembre 2020

10/22

03 Editoriale Il nostro 2020 in 10 parole 04

Una classifica della speranza Leader della crescita 2021 e altri racconti

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Give future back Restituire il futuro ai giovani

06 DesignTech La task force per progettare il futuro 07

La nostra app Desko Design-tech per lo space planning

08

Based in Milan A libera interpretazione

09

Il bacio gigante di pietra Bello anche solo da immaginare

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Six ideas per il workplace Un ciclo di eventi sugli spazi ufficio

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Foresight 2020 Tempi di reazione

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Energies’ Landscapes Quante calorie spreca l’umanità

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Grazie per esserci sempre A chi come noi supporta cultura e innovazione

20

Digitalizzare la sostenibilità Ecosistemi BIM per l’ecosistema

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Il progetto e il Nuovo Mondo Verso altri paradigmi della progettazione

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E come empatia Il nuovo valore del marketing mix

23

Retail oltre il Covid L’experience oltre la pandemia

24

Rafforzamento infrastrutturale Data Center post-Covid

25

PM: Il valore della competenza Tra professionalità e rapporti umani

26 Progetti 50 Pubblicazioni Dicono di noi

SPECIALE La città del futuro


Credits

Concept editoriale e graphic design: FUD Tutte le foto che trovate nel Paper blog sono state scattate dai fotografi Cortili Photo, Marco Cappelletti, Fabio Oggero, Filippo PodestĂ , Carlos e Dario Tettamanzi. Ufficio Stampa: Luisa Castiglioni | luisa@press-office.co Gianluca Frigerio | gianfrigerio@live.com Seguici su @lombardini22

91 103 112 Lombardini22 255 164 0 L22 226 35 26 DEGW 60 213 46 FUD 58 168 220 Cap DC Italia 151 27 47 Eclettico Design 0 87 130 Atmos


Editoriale

Testo: Franco Guidi

Ocio.

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Ocio. Il nostro 2020 in 10 parole Certo, il 2020 non poteva concludersi regalandoci un periodo di tranquilli festeggiamenti in famiglia. Ma finisce così un anno che rimarrà ben presente nella nostra memoria. Cosa dire alla fine di questo anno che non sia già stato detto, che non suoni ripetitivo e retorico? Cosa abbiamo imparato noi di Lombardini22 in questi dodici mesi? Provo a fare un elenco, con 10 parole chiave, delle cose più significative dell’anno e come dice Cattelan “non è una classifica”. 1. Contaminazione — Negli anni scorsi abbiamo teorizzato l’importanza della contaminazione, la capacità di ibridarsi per diventare più forti. Abbiamo imparato a distinguere la contaminazione che fa crescere da quella che ci fa ammalare. In questi mesi ci siamo resi conto dell’importanza della nostra struttura immunitaria e di come il nostro corpo combatte il virus. È una metafora potente che vale anche per Lombardini22: rimanere aperti e rinforzare i nostri valori, la nostra identità, il bello della nostra cultura. 2. Corrispondenza — Sapete quante e-mail vi ho scritto la domenica sera, ma non sapete quante risposte ho ricevuto. Non tantissime, ma tutte molto preziose per me. Non tutte scritte, ma comunque fonte di riflessioni e approfondimenti. In questi mesi ho pensato spesso a come si scrivevano i miei genitori, i vostri nonni. All’importanza della corrispondenza e alla bellezza di questo termine, al rispetto fra le persone che la rende possibile. Ai tempi lunghi e ai tremori dell’attesa. 3. Educazione — Stiamo assistendo a un processo di impoverimento culturale, a un percorso inerziale sul sentiero del minore sforzo. Noi crediamo nell’approfondimento, nell’insegnamento, nella voglia di imparare e mettersi alla prova. Solo così potremo essere artefici del nostro destino, non farci trascinare dalla corrente, non prendere la palla in testa, ma colpirla di testa, con intenzione.

4. Generatività — Ci sono profonde asimmetrie nel nostro mondo, anche nel nostro mondo professionale. Vogliamo fare il nostro per aiutare le persone a diventare sempre più capaci, sempre più in grado di fare da sole. Come nella leggenda di Re Salomone, noi siamo dalla parte della mamma che preferisce lasciare il bambino all’altra mamma, che vada, che si allontani da lei seppur con dolore. Il nostro destino è di generare, far crescere e lasciar andare, così come hanno fatto altri con noi, prima di noi. Lombardini22 vuole far crescere una comunità di professionisti da far invidia a tutti. 5. Emergenza — In questo anno abbiamo sentito parlare continuamente di emergenza. Una cosa comprensibile all’inizio della pandemia e meno comprensibile man mano che passavano i mesi e soprattutto in questi giorni. Noi cerchiamo di rispondere con la lungimiranza, la capacità di anticipare possibili eventi drammatici e mettere a punto dei piani di risposta. L’emergenza ci obbliga a provvedimenti straordinari gestiti da pochi, mentre la lungimiranza mette in valore l’intelligenza collettiva. 6. Interdipendenza — Abbiamo capito che siamo tutti legati, tutti connessi e il comportamento di ognuno di noi ha un impatto su chi ci è prossimo e anche su chi è lontano. In una democrazia avanzata come la nostra godiamo della libertà di decidere cosa fare, ma ogni nostra azione dovrà tenere conto dell’impatto sul contesto in cui viviamo. Occuparsi degli altri e del bene comune fa migliorare il contesto. Vivere in un contesto positivo è molto meglio, per tutti. Progettare pensando al contesto, architettonico, ambientale, economico e sociale è un dovere. 7. Sperimentazione — Siamo stati tutti partecipi di una straordinaria sperimentazione, per la prima volta in contemporanea a livello planetario. I canti dai balconi italiani hanno commosso i nostri colleghi australiani di Six Ideas. Ci siamo accorti che lavorare in remoto non solo era possibile, ma in qualche caso anche utile e bello. In noi rimarrà la voglia di sperimentare e trovare nuovi modi di fare e cose, nuovi sentieri. 8. Fiducia — Nei momenti di crisi ci si sente deboli e si guarda in su. Nella speranza di trovare una leadership in grado di farsi carico e di tirare le fila, di decidere velocemente per il bene di tutti. Ma è essenziale la fiducia che abbiamo nelle persone che ci guidano: solo se abbiamo fiducia ci

comportiamo in modo adeguato. Questo anno ci ha insegnato che è utile essere più partecipi della vita civile e politica, della scelta dei nostri leader. Anche solo per avere fiducia quando devono prendere decisioni che non ci piacciono. Anche nel lavoro cerchiamo di scegliere i nostri capi. 9. Solidarietà — Ci sono stati i murales dedicati agli infermieri e a tutte le persone che non si sono tirate indietro di fronte ai bisogni delle persone più fragili. È stato bello vedere questa dedizione, ma dobbiamo lavorare per far sì che non ce ne sia un bisogno così drammatico. È bello ispirarsi a questo concetto della risposta eccedente, del dare di più di quello che sarebbe dovuto, innescando processi virtuosi. Noi vogliamo testimoniare questa disponibilità a fare un passo in più, a colmare lo spazio, nella logica che qualche anno fa chiamavamo “bridge the gap”. 10. Ricostruzione — Apparentemente non c’è niente di distrutto, ma sappiamo che dobbiamo ricostruire. Le tre crisi mondiali che si sono succedute una dopo l’altra dimostrano i limiti del modello di sviluppo attuale. Abbiamo una grande opportunità di rinnovamento del patrimonio edilizio che ci riguarda da vicino. Continuiamo a investire in conoscenza per essere pronti a fare la nostra parte. Vogliamo essere protagonisti di questa nuova stagione. Come sento dire è tanta roba. Nella drammaticità di questo 2020 abbiamo avuto l’occasione di guardarci dentro e riflettere tanto su di noi e su quello che vogliamo veramente, per noi e per chi ci sta vicino. Tante decisioni sono state prese, di testa e di pancia. Saranno i prossimi anni a dirci se sono state decisioni giuste. A noi rimane comunque la consapevolezza che sono state decisioni oneste. Adesso è il momento di dedicarci alle persone a cui vogliamo bene e che ci vogliono bene. Un abbraccio orgoglioso.


Cosa sta succedendo?

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Una classifica della speranza Leader della crescita 2021 e altri racconti

Anche quest’anno la classifica Leader della crescita 2021 del Sole 24 Ore e di Statista ci vede presenti: siamo al 427° posto con un Cagr – tasso composto di crescita annuale – del 16,88%. Ma non solo: nel 2019, siamo di nuovo primi nella classifica delle Top 50 società di architettura e design italiane stilata dal Professor Aldo Norsa e dalla società Guamari (pubblicata da Edilizia e Territorio – Il Sole 24 Ore), confermando così il primato dell’anno precedente. A spiccare nella classifica del Sole 24 Ore sono le imprese che hanno mostrato dinamismo, velocità di reazione alle difficoltà, capacità di far evolvere il proprio modello di business per cogliere nuove occasioni di mercato. Con buona probabilità saranno le stesse qualità che accompagneranno le aziende a passare la tempesta perfetta del Covid relativamente indenni. Come dice Thomas Clark, Senior associate partner di Statista, dall’insieme di queste aziende rappresentate dal ranking emerge una realtà economica e imprenditoriale italiana che costituisce “una classifica della speranza, una luce oltre il tunnel della pandemia”. Farne parte ci dà tutto l’ottimismo necessario per affrontare i tempi difficili che stiamo attraversando. Nonostante siano numeri riferiti al 2019, e quindi pre-Covid, la nostra strategia di crescita e la focalizzazione su diversi mercati continuano a premiarci e ci permettono di rimanere saldi anche in tempi di turbolenza in cui abbiamo continuato a investire in ricerca e sviluppo e aperto nuove unità di business, nuovi servizi, nuove alleanze. Cioè, abbiamo continuato ad aprirci alla complessità, senza semplificare o chiudere gli orizzonti. Grazie a una community

a. Cresciamo come quest’albero, ma lui è più bello

straordinaria abbiamo infatti costruito una ‘struttura antisismica’, un modello che resiste alle intemperie. La leadership di fatturato ci premia, conferma che la nostra strategia funziona e ne siamo soddisfatti, ma lo siamo ancora più del ruolo che ci siamo guadagnati nella nostra comunità professionale. E soprattutto siamo consapevoli che la solidità della nostra crescita è legata allo sviluppo di tutto il mercato italiano e delle diverse comunità che lo rappresentano: e che vogliamo vedere crescere con noi.

a.


Cosa sta succedendo?

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Give future back Restituire il futuro ai giovani

Le scelte di oggi definiscono il futuro dei giovani. Qualcuno addirittura li invita a non farsi “rubare il futuro”. Lo sapevamo già, adesso è evidente. In questo anno turbolento noi di Lombardini22 abbiamo mantenuto la rotta, solidi e in crescita nella nostra struttura antisismica con un’età media di 35 anni. È una strategia quotidiana quella di fare spazio ai giovani, dare loro possibilità di apprendimento, accompagnarli alla scoperta dei loro talenti per germogliare. La consideriamo una via di restituzione alla comunità, evolvendo l’approccio da estrattivo a generativo. Vogliamo festeggiare il Natale 2020 insieme rafforzando l’impegno verso il futuro attraverso la collaborazione con una non-scuola che abita il nostro stesso territorio che condivide i nostri valori: apprendere tramite l’esperienza, stimolare talenti inespressi, nutrire l’autostima, ascoltare prima di giudicare, normalizzare l’errore, osare.

Sarà una collaborazione di scambio reciproco, che non si esaurisce in qualche borsa di studio ma traccerà un percorso pronto ad evolvere in base ai bisogni, in cui ognuno – scuola, azienda, studenti, professori, professionisti –ha qualcosa da prendere e da dare. Crediamo nei giovani e in chi, come noi, dà loro la possibilità di crescere attraverso un approccio personalizzato, di ascolto, credibilità, imprenditoria, visione appassionata a medio lungo termine. Ecco, questo è il nostro modo di provare a restituire il futuro ai giovani. Ispirandoci liberamente ad una scaglia poetica di Ivan Tresoldi * ‘chi getta semi ai giovani, farà fiorire il futuro’.

a. A Natale sono tutti più buoni. Persino noi

a.

*chi getta semi al vento, farà fiorire il cielo


Cosa sta succedendo?

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DesignTech La task force per progettare il futuro

a. Il circolo virtuoso e smart a cui abbiamo contribuito

Nei primi mesi della pandemia abbiamo vissuto un grande fermento culturale e sociale. L’impegno intenso e condiviso nella definizione di scenari del ‘post-Covid’ ha dato origine al White Paper DesignTech for Future promosso da DesignTech, hub per l’innovazione tecnologica nel settore design che sorgerà nell’ambito di MIND Milano Innovation District.

DEGW ha contribuito attivamente nell’ambito workplace, con il supporto di Workitect. Siamo convinti che il valore percepito dello spazio fisico resti cruciale per l’equilibrio organizzativo: vi si distilla la cultura d’impresa, è lo spazio relazionale dove si costruiscono comunità. È luogo di incontri, scambi di idee, punto nevralgico per relazioni e confronti.

La task force, composta da primari studi di architettura e design, al fianco di professionisti del mondo della ristorazione, della scuola e della sanità, ha stilato linee guida e spunti concreti per individuare possibilità e soluzioni nel breve, medio e lungo periodo. DesignTech for Future è stato sviluppato a partire da tavoli di lavoro tematici che hanno indagato la trasformazione degli spazi della vita quotidiana, rendendoli sicuri e adatti alla socialità post pandemia.

Negli spazi ufficio è quindi fondamentale mantenere il senso di appartenenza, rivedere il paradigma organizzativo e inserire le giuste tecnologie per luoghi di lavoro accoglienti e sicuri. Per ridefinire le nuove densità, i nuovi flussi e individuare linee guida praticabili per il domani è necessaria una visione a 360° che sappia integrare design, tecnologia, cultura manageriale, gestione degli ambienti, sensibilità e operatività dei lavoratori. In generale, si dovrà accelerare.

a.


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La nostra app Desko Design-tech per lo space planning

Agli interventi sul layout, sullo space planning e sull’organizzazione aziendale, la consulenza di DEGW ha aggiunto un nuovo servizio concepito per rispondere alle esigenze dei clienti in merito alla gestione di spazi e personale. È Desko, l’app che permette il monitoraggio dell’utilizzo degli ambienti di lavoro e la prenotazione di postazioni individuali e condivise, sale riunioni e parcheggi adattandosi flessibilmente ai livelli desiderati di occupancy e distanziamento. L’app mette a disposizione gli strumenti e le informazioni necessari per implementare e gestire la condivisione, aiutando a creare un ambiente che promuove il lavoro agile: Desko infatti implementa la capacità degli spazi di essere fluidi, adattivi, configurabili con l’obiettivo di generare condizioni migliori per raggiungere task e obiettivi personali e professionali. Ci piace sottolineare che Desko è stata sviluppata in sinergia da alcune business unit del nostro Gruppo: FUD per l’identità visiva e la user experience; DDLab per la progettazione tecnologica, lo sviluppo del software e dei processi interattivi di analisi dati; DEGW, che ha condiviso la propria competenza nelle dinamiche aziendali per quanto riguarda lo space planning, ovvero l’analisi delle risorse e dell’uso degli spazi e nella conseguente modellazione del luogo di lavoro.

a.

a. Non è bello come al cinema, ma anche qui si prenotano i posti


Cosa sta succedendo?

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Based in Milan A libera interpretazione a.

C’è chi ci vede un’anamorfosi, l’illusione ottica per cui l’immagine viene proiettata in modo distorto, rendendo il soggetto riconoscibile solo se l’immagine viene osservata da un preciso punto di vista. C’è chi ci vede un omaggio a Escher, l’artista olandese che ci ha regalato incisioni e grafiche in cui gli animali si rincorrono e inseguono fuori e dentro il foglio, le mani si disegnano da sole, le scale si fanno tortuose, le geometrie impossibili e le prospettive incredibili. C’è chi ci vede un richiamo esplicito all’operosità, tutta milanese e lombardiana. Di sicuro il murales di Lombardini22 (anzi di Lombardini20) è il progetto con cui Artlane, collettivo che ha sede nei nostri spazi e usa l’arte per comunicare, si presenta alla città. L’opera site specific è un tributo ai Navigli, a Milano, ai milanesi – di nascita, acquisiti o di cuore.

Il progetto di valorizzazione urbana racconta il rapporto inscindibile tra la nostra società, i Navigli – il nostro territorio d’elezione in cui siamo fortemente radicati e dove è forte la storia della Milano imprenditrice e operosa – e la nostra città. A Hitnes, artista romano di fama internazionale alla sua prima opera a Milano, Artlane ha chiesto di lasciarsi ispirare dal territorio ponendo attenzione alla città e alle sue dinamiche, in particolare ai Navigli come contenitore e cornice dell’opera d’arte stessa. L’interpretazione per il resto è libera, aperta all’immaginario, alle suggestioni e ispirazioni di ognuno di noi. E così il suo titolo: ogni persona potrà e saprà dare un proprio appellativo a un’opera che non ha nome perché ognuno chiamerà a modo suo un frammento artistico che vuole essere parte costitutiva del paesaggio urbano e della nostra ritrovata quotidianità.

a. Hitnes all’opera. Gli perdoniamo le spalle

b.

b. Alcuni pesci sembra che vogliano mangiare il caco di fianco. Hitnes ha studiato l’opera al millimetro


Cosa sta succedendo?

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Il bacio gigante di pietra Bello anche solo da immaginare

Per la scultura Beso dell’artista cubano Wilfredo Prieto installata a luglio a CityLife, la nostra squadra di PM, guidata da Alberto Caccia con la fattiva collaborazione di Paride Falcetti, si è occupata del progetto definitivo esecutivo, del coordinamento delle operazioni di cantiere e dei servizi tecnici legati alla messa in opera dimostrando ancora una volta l’approccio trasversale su varie iniziative e vari mercati della nostra area di Project Management.

L’arte fa da sempre parte dell’identità di Lombardini22, ora con Artlane e con tutti i servizi che sappiamo offrire diventa un motore di nuove progettualità ed esperienze per la città. L’arte partecipa al rinnovamento costante di Milano: la scultura di Prieto fa infatti parte del progetto curato da Roberto Pinto che trasformerà il parco di CityLife in un museo d’arte contemporanea a cielo aperto che a regime ospiterà 20 sculture site specific realizzate da 12 artisti a chiamata e otto giovani under 40 che hanno vinto un concorso.

Installata all’ingresso del parco, la scultura si compone di due rocce di tonalite dell’Adamello. Le indicazioni di Wilfredo Prieto erano state tassative: i due pezzi, che accostati fra loro formano un bacio, dovevano essere gemelli ed essere massi erratici, ovvero blocchi di pietra trasportati dai ghiacciai lontano dal loro luogo d’origine, quindi modellati dalla natura e non dall’uomo. Perché il senso dell’opera sta nel contrasto fra la pietra grezza e millenaria delle Dolomiti e il paesaggio antropizzato dei grattacieli sullo sfondo. Le rocce sono state scovate in Val di Genova, in Trentino, a sette metri di profondità, e diventate arte (anche) grazie a Lombardini22 e a Pedretti Graniti, che ha scovato e cavato i blocchi di pietra, e a Gruber Logistics, che ha fornito i servizi logistici per il progetto.

a. Ci sono voluti anni per trovarle, una notte per portarle a Milano: le due rocce che si ‘toccano’, il Beso di Wilfredo Prieto a CityLife

a.


Eventi

Data: 2021 Luogo: Online

Ocio.

Six ideas per il workplace Un ciclo di eventi sugli spazi ufficio

Where Is My Office? È quello che ci stiamo chiedendo in tanti. Per primo Chris Kane, pensatore strategico e fondatore di Six Ideas che ha scelto proprio questa domanda per il titolo del suo ultimo libro sulla cultura degli spazi di lavoro. Con lui, e con il suo network di professionisti della consulenza nel mondo uffici, abbiamo lanciato un filone di eventi sulla cultura del workplace. Complice la nostra esperienza nel settore con la business unit DEGW guidata da Alessandro Adamo, massimo esperto del mondo uffici. In un contesto che sta cambiando completamente la visione e la cultura del lavoro, siamo costretti a ridimensionare le relazioni, gli spostamenti, a dover ripensare le sillabe dell’ufficio, per costruire un nuovo vocabolario del workplace. Il tempo presente è stato - e continuerà ad essere - per noi l’occasione per riflettere a fondo su questi temi, da cui è nata l’idea di un ciclo di incontri per instaurare un dialogo fertile sulle trasformazioni degli spazi ufficio, in relazione alla nuova socialità post pandemia.

a.

Il nostro obiettivo è continuare a promuovere cultura e innovazione, due punti cardine su cui si fonda la nostra comunità, per generare insieme idee rivoluzionarie per il nostro futuro. Presto comunicheremo le date degli incontri, seguiteci online per non perdere tutte le novità del 2021!

a. Con la sede di EY a Roma ci siamo sbizzarriti

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Eventi

Data: 15 Ottobre 2020 Luogo: Online

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Foresight 2020 Tempi di reazione a. FORESIGHT è l’appuntamento annuale con il futuro firmato Lombardini22. In quest’anno davvero particolare abbiamo condiviso la cultura attraverso il digitale, trasformando il format dell’evento in FORESIGHT Digital Summit, una piattaforma virtuale di confronto sul nostro futuro attraverso una sguardo multidisciplinare. I protagonisti sono stati 10 Master d’eccezione, relatori di livello internazionale selezionati nel mondo economicofinanziario, imprenditoriale, politico, tecnologico, della cultura urbana, della sociologia. Ci siamo confrontati con punti di vista lungimiranti, con i cambiamenti in divenire, con i Tempi di Reazione, plurali e personali. Perché in questo momento storico dove il tempo non è più lineare, abbiamo bisogno di altri criteri, di nuove coordinate per orientarci, affidandoci alla nostra capacità di reagire all’inaspettato.

a. Abbiamo seguito FORESIGHT 2020 come se fosse la partita della nazionale

b.

b. Franco Guidi sorride pensando che anche quest’anno ce l’abbiamo fatta

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Eventi

Data: 15 Ottobre 2020 Luogo: Online

Ocio.

Marco Bucci Sindaco di Genova e Commissario per la demolizione e ricostruzione del viadotto sul Polcevera

nel mondo aziendale, due aspetti necessari per produrre innovazione e generare valore.

Chiara Giaccardi Docente di Sociologia e Antropologia dei media all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Introduce il ruolo della Pubblica Amministrazione: costruire una visione a lungo termine di città e reagire velocemente alle emergenze, momenti in cui sono fondamentali i tempi e l’approccio a una mentalità da Project Manager. Dario Di Vico Editorialista del Corriere della Sera Mette in luce il tema dello smart working e il suo impatto sui layout domestici, sollevando il dubbio che una rivoluzione sperimentata durante l’emergenza Covid possa essere rischiosa, se adottata strutturalmente in modo rapido. Monica Frassoni Presidente della European Alliance to Save Energy (EU-ASE) Introduce il linguaggio europeo, parlando delle priorità per reagire alla pressione del cambiamento climatico e dell’idea di una Bauhaus europea, generatrice di creatività e luogo di crescita per i giovani, i protagonisti del futuro. Salvatore Majorana Direttore del Kilometro Rosso Innovation District Espone la propria prospettiva sul tema del lavoro, sottolineando l’importanza della dimensione della prossimità e del concetto di contaminazione

Giuseppe Remuzzi Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS Sceglie un tono equilibrato e razionale per affrontare il tema della pandemia, ricordando l’importanza delle precauzioni per limitare il diffondersi dei contagi: le mascherine, il distanziamento sociale, il lavarsi le mani, senza dimenticare di prendersi cura dei più vulnerabili.

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Dimostra come le relazioni e i legami siano i fattori di resilienza all’evento pandemico, una cesura da cui ricominciare a immaginare un futuro possibile fuori dai solchi già tracciati. Per farlo è necessaria un’odologia, una sapienza dei cammini che ristrutturi il modello attuale di società. Nerio Alessandri Presidente e Fondatore di Technogym

Paolo De Nadai Fondatore di ScuolaZoo e WeRoad, Presidente di OneDay Rappresenta la voce della nuova generazione e racconta come creare business con la community. Per farlo, i valori fondamentali da tener conto sono l’autenticità, il senso di appartenenza e il concetto di esperienza, un terreno di sviluppo anche per il settore del Real Estate.

Valeria Falcone Portfolio Manager & Real Estate Country Head – Italy di Barings La voce del Real Estate italiano ci fornisce il quadro di un settore complesso come quello immobiliare, che deve puntare alla sostenibilità e mettere al centro l’uomo, per ricreare una sorta di nuovo umanesimo.

Promuove uno stile di vita salutare, concentrandosi sui concetti di prevenzione e wellness, l’equilibrio tra corpo, mente e spirito, una componente essenziale per la sostenibilità del nostro pianeta. Carlo Cottarelli Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici italiani presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Sottolinea le riforme e gli investimenti improrogabili da mettere in atto per rilanciare l’economia del nostro paese e fronteggiare una caduta del reddito come non si era mai visto dai tempi della seconda guerra mondiale.

c. Per riguardare o approfondire gli speech dei nostri Master, vai su foresightmilano.it

c.


Eventi

Data: 23 Ottobre 2020 Luogo: Online

Ocio.

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Energies’ Landscapes Quante calorie spreca l’umanità?

Il ciclo di incontri Conscious Cities Festival si è concluso lo scorso 23 ottobre con l’evento Energies’ Landscapes, un panel digitale organizzato da TUNED e Lombardini22, che ha visto coinvolte diverse provenienze disciplinari per affrontare il tema della città che verrà e per ripensare il rapporto con la natura in relazione ai fondamentali: corpo, alimentazione, energia. Sul palco virtuale, protagonisti internazionali selezionati nel mondo universitario, architettonico, scientifico e della ricerca si sono interrogati sulle conseguenze che il consumo di energia causa al delicato equilibrio tra gli ecosistemi.

a.

Davide Ruzzon, Direttore scientifico di TUNED, riflette sulle modifiche del paesaggio naturale da un punto di vista energetico, concentrandosi sull’iper-artificialità delle città. Il contesto urbano crea un sovraccarico sensoriale che ci provoca stress e tensioni che influiscono sulla qualità della vita.

Delle conseguenze dello stress ne ha parlato Cinzia Di Dio, neuroscienziata e ricercatrice, affrontando il tema da un punto di vista neurofisiologico: lo stress è la risposta psicofisiologica del nostro organismo a una situazione di emergenza, che stimola la produzione di cortisolo.

a. Quello che perderemo se continueremo a progettare in modo poco responsabile

Sul tema anche Francesca Scazzina, esperta di nutrizione, evidenzia che in condizioni di stress si tende a consumare un maggiore numero di calorie e alimenti palatabili, il cosiddetto comfort food (o junk food), che migliorano l’umore in fase acuta ma danno meno sazietà. Sarah Robinson, architetta e filosofa, rapporta l’atto del mangiare a una dimensione progettuale: se è vero che l’ambientazione determina il gesto, allora il progettista può contribuire a trasformare il nostro rapporto con il cibo, intervenendo sull’ambiente domestico.

Alberto Giuntoli, architetto paesaggista e professore, fa un excursus sulle modificazioni del paesaggio agrario italiano ricordando come da secoli sia stato plasmato dall’attività umana: la campagna è mai stata davvero il luogo della natura? Chiude il cerchio Gianfranco Franz, progettista e professore di sostenibilità, che ricorre all’immaginario cinematografico e alle sue metafore, per raccontare il legame tra natura e città e ipotizzare un ritorno - forse utopico - allo stato originario idealizzato, che rallenti l’efficienza produttiva.


Eventi

Grazie per esserci sempre A chi come noi supporta cultura e innovazione.

Ocio.

Il 2020 è stato un po’ come un tatuaggio. Ci ha segnati per sempre, nel bene e nel male. In Lombardini22 ognuna delle nostre realtà ha dovuto ripensarsi rapidamente e seppur con tante difficoltà iniziali, non abbiamo mai smesso di progettare e di immaginare nuovi scenari. Ogni divisione ha cercato di dare risposte rapide alle esigenze del mercato, ma non avremmo potuto mantenere un certo standard senza la vicinanza ed il sostegno dei nostri partner, così preziosi in un anno davvero critico. Vogliamo ringraziarvi proprio tutti: chi crede nei nostri progetti insieme a noi, chi con uno sguardo lungimirante ci supporta da anni nel promuovere cultura e

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innovazione, chi ci affianca in questo percorso giorno dopo giorno. Il nostro desiderio è quello di continuare a ‘crescere insieme’ e portare avanti azioni concrete di vicinanza e fiducia reciproca, il perfetto punto di partenza per iniziare nel migliore dei modi il 2021. Grazie.


Speciale Cultura

Ocio.

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La città del futuro. Tornare alla normalità non è più un’opzione, ora è il momento di guarire le nostre città. Dobbiamo pensare a un cambiamento lungimirante, un intervento non tradizionale. Progettare città che rispecchino nuovi valori, che favoriscano il benessere dell’individuo. Dobbiamo riconoscere lo spazio pubblico come simbolo di equità e giustizia sociale.


Speciale Cultura

Ocio.

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È ora di guarire le nostre città e inventare altre possibilità. - JAGAN SHAH

DIRITTO ALLA SALUTE

DIRITTO ALLA BIODIVERSITÀ

può anche significare – secondo Raymond

Se le nostre abitudini sono cambiate, se

È questo il momento di focalizzare la

Neutra – riconoscere un “diritto al verde”

desideriamo una vita più sana, dobbiamo

nostra attenzione di progettisti non

riplasmare la città secondo nuovi bisogni,

sull’interno degli edifici ma sui vuoti

pensare a un’urbanistica che rispecchi

urbani dove le persone si incontrano.

altri valori, che entri più in contatto

Ma anche su un vuoto più ampio:

con la natura e favorisca il benessere

l’esterno delle città, le campagne, le aree

dell’individuo. Per controllare il consumo

“dimenticate” ma fortemente connesse

esterno dobbiamo iniziare dal risparmio

con la città, quel “back of house” in cui si

energetico del nostro corpo, e un buon

articola il retroscena del nostro spettacolo

progetto urbano che consideri prioritario il

urbano. E, ancora di più, sul selvaggio!

contatto con la natura è di grande aiuto.

Ma qui con l’avvertenza etica di “non cambiare eventualmente nulla,

In questi mesi abbiamo realizzato il valore dello spazio naturale per compensare l’extra stress psicofisico della vita quotidiana - Colin Ellard

che è design anche questo”: ritirandosi, conservando, proteggendo le biodiversità”.

DIRITTO AL VERDE Rimodellare lo spazio urbano, dunque: dal punto di vista epidemiologico, ciò ha significato storicamente lavorare sul ruolo cruciale delle infrastrutture, delle catene alimentari, delle reti di trasporto dell’acqua e dell’energia per proteggerci e salvaguardare la nostra salute. Oggi

personale per ogni abitante anche al 20° piano di un condominio. Come quel “diritto al cielo” che Piero Bottoni progettò con la sua celebre finestra detta la“bottoniana”: non solo verde pubblico quindi ma una natura urbana diffusa e distribuita tridimensionalmente.

Non c'è terreno più fertile di una crisi planetaria per pensare davvero alla possibilità di un cambio di paradigma. - Adolfo Suarez


Speciale Cultura

Ocio.

DIRITTO ALLO SPAZIO PUBBLICO COME SIMBOLO DI EQUITÀ E GIUSTIZIA SOCIALE È il grande tema: lo spazio e la sua accessibilità non equamente inclusiva è l’aspetto che la pandemia ha più enfatizzato e che un’accorta progettualità deve in qualche misura affrontare. Come una società incoraggia le ‘capacità umane’ (Sarah Williams Goldhagen) dovrebbe essere il nuovo criterio di misurazione

Partendo dall’osservazione del suo territorio (India), Jagan Shah testimonia di un movimento che è anche la manifestazione di un fallimento sociale, economico, di governo politico dello spazio urbano: il ritorno massivo da parte di migranti che abbandonano le città per tornare ai villaggi di origine, una sorta di rifiuto della città come frutto di una visione autoreferenziale dell'architettura, come “utopia nucleare” che risponde esclusivamente alla logica intrinseca dei suoi manufatti e che ci richiama a nuove responsabilità per una dimensione urbana più inclusiva ed equilibrata tra artificio e natura e riferendosi allo storico Lewis Mumford, concorrano a una reale socializzazione della creatività.

dello spazio sociale. C’è la necessità di soluzioni “multi-layer”, di una città fatta di differenti “strati temporali di densità” (Elisabeth Merk) per rispondere al mix di diversità di cui è composta e accogliere le diverse comunità. Soluzioni in cui la qualità emotiva è molto importante: come si sentirà chi vivrà in questi luoghi? Che ruolo gioca l’architettura in tutto questo?

Se guardiamo al passato, a un momento così cruciale per la storia dell'Occidente, da una congiuntura che fu anch'essa climatica (ma inversa alla nostra, essendo una piccola era glaciale), di saturazione della popolazione, di scarsità alimentare (e di peste), il passaggio all'utopia rinascimentale che ne seguì fu anche dovuto a una chiamata alle armi di un “esercito di artisti” trasversali che incrociando scienza, arte e tecnologia furono dei veri e propri game changer capaci di attivare nuove modalità di pensiero: dunque una mobilitazione della creatività. In ogni crisi c'è implicitamente

È ora di guarire le nostre città e inventare altre possibilità, anche di lavoro, coltivando abilità e competenze dimenticate - Jagan Shah

questa opportunità, anche nella nostra, da cogliere a condizione di abbandonare qualsiasi approccio deterministico (non resiliente) e di esercitare un pensiero associativo e transdisciplinare per proporre idee pionieristiche della città di domani, reintegrandovi la natura in modo non tradizionale.

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Speciale Cultura

Questi contenuti sono emersi durante gli eventi “The City we Have in Mind� che hanno visto partecipi: Eve Edelstein, Colin Ellard, Giangi Franz, Sarah Williams Goldhagen, Harriet Harris, Susan Magsamen, Alessandro Melis, Elisabeth Merk, Upali Nanda, Itai Palti, David Quammen, Davide Ruzzon, Richard Sennett, Jagan Shah e Adolfo Suarez.

Ocio.

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Cultura

Ocio.

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Digitalizzare la sostenibilità Ecosistemi BIM per l’ecosistema di BIM Team

La pausa forzata imposta dalla pandemia globale ha concesso il tempo di riflettere in modo più organico sul nostro modello economico e sull’importanza strategica della sostenibilità, evidenziando importanti questioni come il Green Deal o gli investimenti ESG (Environmental, Social, Governance). Per quanto riguarda il settore Real Estate, driver comune sono i protocolli volontari di sostenibilità, strumento cardine attraverso cui i grandi fondi immobiliari attestano la loro aderenza ai principi di responsabilità. Lombardini22 è alla ricerca continua di nuove procedure e vuole affinare gli strumenti per mettere a sistema le numerose competenze trasversali della propria community, per la creazione di progetti sempre più sostenibili. Ruolo chiave è stato giocato dalla Business Unit L22 Engineering & Sustainability che attraverso i suoi professionisti della sostenibilità è in grado di affrontare i diversi processi di certificazione e attività fortemente specialistiche, instaurando anche un costante percorso di ricerca e sviluppo insieme al BIM Team. Il lavoro è quindi focalizzato nel valutare la rispondenze ai criteri della certificazione LEED, analizzando le informazioni contenute nei modelli BIM, con possibilità di ricevere degli alert in tempo reale durante il processo progettuale. L’attività del consulente di sostenibilità è complessa e riguarda più discipline, ricoprendo competenze che afferiscono al progettista e al project manager. Con il progettista condivide

a. La redazione di FUD non capisce niente di BIM, quindi abbiamo pensato di inserire delle lucine. Gli esperti sono loro

mansioni analitiche e progettuali relative al calcolo e verifica di requisiti tecnici specifici e valutazione di soluzioni. Con il project manager condivide il monitoraggio del processo nella rispondenza a determinati standard di qualità. Per questo i benefici del processo digitale sono relativi alla fase operativa del calcolo dei crediti ma anche e soprattutto a quelle attività di affiancamento della progettazione e di coordinamento tra tutti gli attori coinvolti. Il BIM dunque come strumento cognitivo grazie alla sua caratteristica principale, ossia la coerenza tra il dato e la sua visualizzazione, facilita non solo il calcolo operativo, ma anche tutte le operazioni a corollario, di coordinamento e controllo, che in realtà sono il cuore dell’attività del LEED AP.

a.


Cultura

Ocio.

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Il progetto e il Nuovo Mondo Verso altri paradigmi per la progettazione di BIM Team

a.

a. Vedi la storia delle lucine, ma con i dadi

Siamo abituati ad avere tutto sotto controllo: musica infinita sui nostri smartphone, numero di passi giornaliero ben monitorato, progressi della nostra attività fisica, spostamenti registrati ai limiti di ciò che sia sano sapere di se stessi e di chi ci sta vicino. Non è un caso che tutti vorremmo sapere di più, perché oramai avere accesso a una grande quantità di dati fa parte della nostra vita.

meno nel mondo dei servizi e soprattutto nella progettazione e nell’industria delle costruzioni. In quest’ambito da qualche anno l’introduzione del BIM e di metodi digitali sta contaminando le competenze e rimettendo in gioco alcuni punti fermi come la sintesi, il controllo del progetto, la confrontabilità, l’organizzazione di processo, basandosi su criteri più oggettivi.

Ma cosa è avvenuto in quelle professioni, come quelle legate alle costruzioni, in cui la riduzione della risoluzione non è necessariamente fattibile, per questioni di etica, di responsabilità, di necessità tecnica dell’approfondimento? Per capirlo, dobbiamo tornare un attimo indietro al 1979, quando Philip B. Crosby, nel suo “La Qualità è Gratis” e con la teoria “Zero Difetti” dipingeva un quadro, forse utopico, ma molto utile per la gestione della produzione e dei servizi.

Ci troviamo in un mondo dove possiamo imparare da noi stessi, mettendo a sistema le metriche di progetti diversi, definire standard e rapporti tra le parti non più in senso solamente compositivo, ma in senso programmatico, in senso spaziale. Abbiamo l’opportunità di applicare logiche numeriche per provare a scavare nell’efficienza di ciò che progettiamo, e di averle pronte per essere consultate nel prossimo progetto e in quello dopo ancora. Dobbiamo avere il coraggio di disaffezionarci allo strumento del disegno, non eliminandolo dal nostro modus operandi, ma riequilibrandone il potere. Dobbiamo, insomma, cominciare a utilizzare i dati per progettare, e non per analizzare quanto progettato.

Qualità come conformità a requisiti definiti in modo preciso a priori, qualità come prevenzione e non controllo a posteriori, qualità come preoccupazione del management e non come ufficio separato e indipendente, qualità come risparmio sui costi dell’inefficienza. Tutto questo bagaglio di buoni propositi è ormai radicato nella cultura industriale e manifatturiera, mentre lo è


Cultura

Ocio.

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E come empatia Il nuovo valore del marketing mix di Domenico D’Alessio

Nella realtà in cui viviamo, interconnessa e digitale, è diventato fondamentale capire le persone e innovare continuamente. La progettualità gioca un ruolo chiave nel generare innovazione attraverso il design thinking, che combina empatia, strategia e creatività e crea soluzioni che si rivolgono a tutti i livelli visivi, sociali, emotivi e intellettuali. L’empatia serve a riconoscere ciò che è rilevante per il consumatore e a capire in modo profondo sogni e bisogni delle persone, per identificare nuovi territori di potenziale sviluppo e innovazione. Brian Fetherstonhaugh, Worldwide Chief Talent Officer a The Ogilvy Group, ha modificato totalmente la prospettiva sul ruolo e sul valore delle 4P (Product, Price, Place, Promotion) trasformandola nel modello delle 4E (Experience, Exchange, Everyplace, Evangelism), consigliando di puntare all’esperienza completa che il prodotto può dare al consumatore, che sceglie ciò che lo emoziona, instaurando così un dialogo destinato a durare nel tempo.

a.

E come riuscire a ottenere l’attenzione del consumatore? È necessario che avvenga uno scambio di valore. Exchange eleva l’idea di prezzo al di là della transazione in un rapporto reale con il cliente: nell’acquisto si celebra quello scambio narrativo attraverso cui chi compra restituisce valore alla marca partecipando alla grande conversazione digitale e condividendo le proprie scelte. L’e-commerce abbatte i muri dei negozi e sono i consumatori a creare i propri percorsi d’acquisto. Il senso di “everyplace” si traduce anche in una solida presenza sui social, così come nella costruzione di un sito web del proprio brand. Ogni marchio dovrebbe rappresentare un tema universale, che sappia scatenare forti emozioni, perché quando il consumatore diventa discepolo di un marchio, significa che il brand è diventato parte della sua vita e così, difendere ciò che ama è una missione, condividerlo è manifestare uno status.

La pandemia ha rivelato la mancanza di empatia radicata nei nostri sistemi sociali, abitativi, lavorativi e urbani. Allo stesso tempo, è stata la motivazione per trovare soluzioni creative atte ad alleviare le circostanze che abbiamo condiviso. L’empatia e la fisicità dovranno trovare nuove relazioni attraverso la progettazione di valori connessi e noi siamo convinti che il sistema olistico di valori empatici è e sarà il nuovo prodotto che commercializzeremo e acquisteremo.

a. Alle 4 E si aggiunge la quinta: l’empatia


Cultura

Ocio.

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Retail oltre il Covid L’experience oltre la pandemia di Domenico D’Alessio a.

Con la pandemia si sono sviluppati nuovi modelli di acquisto e di consumo e la shopping experience è inevitabilmente diventata Covid experience, facendo sperimentare ai consumatori code per gli ingressi ai supermercati, attese per slot liberi nella consegna della spesa, tempi imposti per la permanenza all’interno dei negozi. Noi di FUD guardiamo oltre con uno sguardo diverso: il momento eccezionale che stiamo vivendo può e deve essere per tutti fonte di riflessioni, possibilità e sperimentazioni orientate al futuro. Nell’ambito della comunicazione, tutto è stato rimodulato in coerenza con lo scenario della pandemia. Un contesto che ha riportato al centro il brand management, le azioni di marketing mirate a creare nella mente delle persone una percezione, un valore intangibile, un’immagine attraente di un prodotto o di un’azienda. Il Covid ha evidenziato che solo un approccio più emozionale ed esperienziale e una maggiore attenzione al sociale attraggono oggi i clienti e il loro ingaggio reale e duraturo.

a. L’ingresso colorato di Toys Center – nel Centro Commerciale i Gigli a Campo Bisenzio – ci fa tornare un po’ bambini

Valorizzando le competenze multidisciplinari del Gruppo Lombardini22, FUD guarda al mondo, studia le dinamiche in essere e quelle in divenire, si pone domande e cerca risposte. A partire da un’attenta analisi iniziale, alla genesi della brand experience, fino alla creazione di esperienze multisensoriali in ambito retail attraverso progetti pragmatici e coerenti con il brand e con il messaggio che si vuole veicolare. Il punto vendita diviene emblematico luogo di relazione, emozione e intrattenimento, che integra design, comunicazione e tecnologia. Perché il brand deve essere utile, empatico, interessante nel momento giusto. È quello che la persona vive, e ricorda. b.

b. Store Prénatal nel centro Da Vinci Village Fiumicino (Roma)


Cultura

Ocio.

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Rafforzamento infrastrutturale Data Center post-Covid di Alberto Caccia

Uno degli effetti delle restrizioni per l’emergenza Covid è stata la crescita dell’utilizzo di servizi digitali in vari ambiti della nostra vita. Le piattaforme di collaborazione online hanno sostenuto in modo massivo non solo il lavoro da remoto, ma ogni aspetto della nostra quotidianità durante il lockdown: il lavoro, la didattica a distanza, gli incontri con gli amici, l’intrattenimento. In un periodo di inevitabile distanziamento fisico, è emerso con chiarezza il ruolo della tecnologia per colmare il distanziamento sociale. Ma quante organizzazioni hanno avuto difficoltà a implementare efficienti modalità di lavoro da remoto per le carenze delle infrastrutture aziendali? Quante scuole hanno faticato a organizzare la didattica a distanza per le limitazioni imposte dai loro server? Il processo in atto è irreversibile: uno degli effetti più duraturi del lockdown sarà la remotizzazione delle nostre attività, a cui seguirà un bisogno crescente di soluzioni tecnologiche affidabili a sostegno di questo processo. I data center si stanno consolidando come nodi interconnessi di ecosistemi digitali e in questo senso parteciperanno certamente al necessario processo di rafforzamento infrastrutturale. Gli operatori già presenti sul territorio nazionale stanno attivando interventi di ampliamento e consolidamento delle loro infrastrutture, e in parallelo è evidente un crescente interesse da parte dei principali player internazionali, che stanno pianificando lo sbarco in Italia con la costruzione di nuovi data center, un processo di ampliamento in cui anche noi di Lombardini22 crediamo. Tutto questo, grazie alle esperienze acquisite negli anni attraverso gli interventi realizzati e grazie alla collaborazione con il network internazionale CAP DC, di cui fa parte la nostra business unit.

a.

a. Strutture sicure e solide. A CAP DC, noi, affideremmo tutto


Cultura

PM: il valore della competenza Tra professionalità e rapporti umani di Alberto Caccia

Chi si occupa di project management sa bene che il successo di un progetto non può misurarsi solo nel rispetto di tempi e costi. I progetti sono fatti da e per le persone e capirne i bisogni, le aspettative, le ansie e le paure, è e sarà sempre determinante per il successo di ogni progetto. Le settimane di lockdown, in cui la necessità di stare vicini ai nostri interlocutori è emersa con ancora più chiarezza, ci hanno ricordato il valore fondamentale della qualità dei rapporti umani. In Lombardini22 abbiamo sempre considerato la competenza e l’impegno come tratti imprescindibili del nostro modo di lavorare. Anche il mercato ci dimostra una maggiore attenzione alla professionalità dei project manager, a dimostrazione della diffusa consapevolezza che questo ruolo richiede conoscenze e competenze specifiche, ben oltre il buonsenso e l’improvvisazione. Durante questo periodo ci siamo interrogati su cosa potremo fare in futuro per prevenire o mitigare gli effetti di un altro evento cosi

a.

a. La riscoperta della competenza per noi è una boccata d’ossigeno. Come quella che prendiamo al mare

devastante. In ambiente di progetto, questa tensione sta generando una crescente attenzione ai temi di Risk Management anche in ambienti tradizionalmente meno attenti a questi temi. Ci aspettiamo che in futuro saremo chiamati come project manager a dedicare più tempo e tecniche più strutturate all’identificazione dei rischi, alle valutazioni di probabilità e impatto e alla definizione di piani di gestione del rischio. Grazie a competenze articolate, profonde e riconosciute dal mercato.


Progetti

Progetto: L22 Civil Engineering

Ocio.

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a. Chi non vorrebbe essere su quella terrazza?

a.

Š BE.ST Belingardi Stefano Architect

b.

b. Pattern di luce

FRAME BUILDING

L22 Civil Engineering / progetto preliminare, definitivo, esecutivo, pratiche amministrative,certificazione LEED, direzione lavori e collaudi Arch. Stefano Belingardi Clusoni - Be.St Belingardi Stefano Architect / architetto progettista delle facciate e direzione artistica MILANO

2018 - 2020


Progetti

Progetto: L22 Civil Engineering

Ocio.

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a.

a. Spazio al futuro nel cuore storico della cittĂ

b. b. Ostello o coworking?

WEWORK SAN MARCO

L22 Civil Engineering / progetto preliminare ed esecutivo, direzione lavori, CSP e CSE, il progetto impiantistico meccanico ed elettrico, coordinamento con GAe Engineering per la fire strategy

MILANO

2019


Progetti

Progetto: L22 Urban & Building, L22 Engineering & Sustainability

Ocio.

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a.

b.

b. Vigentina9 ha vinto l’AEC Excellence Awards 2020, il concorso annuale di Autodesk, nella categoria Building Design

c. a. Un building che di certo non passa inosservato

c. Per progettare il futuro si inizia con carta e penna

d. Rigore obliquo

d.

VIGENTINA9

L22 Urban & Building / pratiche amministrative, progettazione architettonica preliminare, definitiva ed esecutiva, direzione Lavori, CSE e CSP L22 Engineering & Sustainability / progettazione impiantistica preliminare, definitiva ed esecutiva, certificazione LEED, prevenzione incendi, acustica MILANO

2018 - 2020


Progetti

Progetto: L22 Urban & Building, DEGW, L22 Engineering & Sustainability

Ocio.

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a.

a. La finestra su Brera

b. Amiamo Milano anche se è trafficata

b.

BASTIONI DI PORTA NUOVA 19 / VIA SOLFERINO 43

L22 Urban & Building / restyling e riqualificazione facciate, progettazione integrata, ristrutturazione degli interni a destinazione terziario, direzione lavori generale e specialistica DEGW / progetto di fit-out per l’utilizzatore L22 Engineering & Sustainability / progetto impiantistico e certificazione energetica LEED GOLD - Core&Shell MILANO

2018 - 2020


Progetti

Progetto: L22 Retail

Ocio.

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a.

a. Oasi commerciale alle porte di Roma

b. CosĂŹ scenografico che sembra un film

b.

VALMONTONE OUTLET VILLAGE

L22 Retail / concept design, progetto esecutivo, progetto antincendio, direzione lavori e sicurezza, certificazione energetica

VALMONTONE, ROMA

2020 - ongoing


Progetti

Progetto: L22 Retail, FUD

Ocio.

30

a.

b. Toilette in palette. Abbiamo fatto anche la rima

a. Rosso, identitario, vitale: benvenuti a Lingotto!

b.

IL NUOVO CENTRO COMMERCIALE LINGOTTO

L22 Retail / concept design, progettazione architettonica definitiva ed esecutiva per la realizzazione del nuovo Padiglione 5 e per il restyling del Centro esistente (gallerie, piazze e portali d’accesso), CSP e CSE FUD / wayfinding & signage TORINO

2019 - 2020


Progetti

Progetto: L22 Retail, FUD

Ocio.

31

c.

c. Un bella curva prima del secondo giro di shopping

d.

d. C'è chi scende e c'è chi sale


Progetti

Progetto: L22 Living

Ocio.

32

a. Dov'è Wally?

a.

b.

b. Alternanza architettonica, spazi modulabili per l’abitare

CASCINA MERLATA L22 Living / studio di fattibilità preliminare e concept design

MILANO

2020


Progetti

Progetto: L22 Living

Ocio.

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c.

d.

c. Luce di fine estate su un building bellissimo d. Nuovi panorami architettonici a Milano


Progetti

Progetto: L22 Living

Ocio.

34

a.

a. Così bello che sembra un quadro

b. Tradizione o modernità, a voi la scelta

b.

HELIOPOLIS L22 Living / Studio di fattibilità preliminare e concept design

MILANO

2020


Progetti

Progetto: L22 Living

Ocio.

35

a.

a. L'edera del vicino è sempre piÚ verde

b.

b. Quando gli assembramenti si chiamavano vita sociale si poteva anche giocare a pallavolo sul pianerottolo

TULOU L22 Living / studio di fattibilitĂ preliminare e concept design

MILANO

2020


Progetti

Progetto: DEGW, L22 Engineering & Sustainability

Ocio.

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a.

a. La perfetta accoglienza che illumina la giornata

b.

b. Per pensare "Out of the box" prima bisogna entrarci

c.

c. Macchie di colore su open space

AURIGA CONSULTING HEADQUARTER

DEGW /space planning, interior design, progetto preliminare, progetto esecutivo L22 Engineering & Sustainability / progetto dell’impianto elettrico e di ventilazione FANO, PERUGIA

2019 - 2020


Progetti

Progetto: L22 Engineering & Sustainability, DEGW, Atmos, FUD

Ocio.

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a.

a. Comodi come al cinema

b. Le prime luci del mattino: naturali e sostenibili

b.

NUOVA SEDE AGOS

DEGW / workplace change management, workspace, interior design, politica arredi, progettazione definitiva, esecutiva, responsabile lavori, CSE, CSP, direzione lavori L22 Engineering & Sustainability / progettazione meccanica ed elettrica, audio/video Atmos / progettazione acustica FUD / wayfinding, physical branding MILANO

2017 - 2020


Progetti

Ocio.

38

c. Molteplici soluzioni, un unico fil rouge

c.

d.

d. Un ampio menu di spazi sostenibili


Progetti

Progetto: DEGW, FUD

Ocio.

39

a.

a. Oggi ripassiamo i colori primari

b. Cabine squadrate per creativitĂ senza confini

b.

JTI CAMP

DEGW / interior design, fit out, direzione lavori, workplace change management FUD / physical branding, direzione artistica

MILANO

2019 - 2020


Progetti

Ocio.

c.

c. Qualcuno ha detto che ci piacciono i colori?

d.

d. Il physical branding fatto bene: un cammello gigante al neon

e.

e. Benessere dei lavoratori al 100%. Giallo, il colore dell’energia

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Progetti

Progetto: DEGW

Ocio.

41

a.

a. Ed è subito salotto privato

b. Vincono gli spazi geometrici...

b.

VITTORIA HUB DEGW / space planning preliminare, esecutivo, interior design, direzione lavori

MILANO

2019 - 2020


Progetti

Ocio.

c. ...e modulabili per ogni esigenza

d. Riunioni a prova di privacy

c.

d.

42


Progetti

Progetto: DEGW, Atmos

Ocio.

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b.

a.

c.

a. Infilare piante ovunque possibile, per stare meglio b. Si accendono i riflettori: benvenuti in Hilti

c. Sognando posti esotici in pausa caffè

UFFICI HILTI

DEGW / workplace change managment, fit-out, interior design, adeguamento impiantistico Atmos / WPS, comfort acustico

MILANO

2019 - 2020


Progetti

Progetto: FUD

a.

a. Le sillabe grafiche dei caruggi liguri b. Scopri una nuova dimensione dell’abitare Clicca per navigare il sito

c. La bellezza di poter vivere vista mare

c.

b.

d.

d. Una brochure senza filtri

CARUGGIO 123 FUD / branding, creative, design, storytelling

CHIAVARI, GENOVA

2020


Progetti

Progetto: FUD

a.

a. Segrate + Green, semplice no?

b. Il perfetto work-life balance

b.

SEGREEN BUSINESS PARK

FUD / branding, creative, design, digital, 3D visualisation & rendering

SEGRATE, MILANO

2019 - 2020


Progetti

Progetto: FUD

Ocio.

46

c. c. Quando si dice aprirsi verso l’esterno

d. La user experience fatta bene

d.

Clicca per navigare il sito


Progetti

Progetto: FUD

Ocio.

47

a.

a. Spazi aperti, percorsi, relazioni: qui si racchiude tutta l’essenza di Vitae

b. Vitae, un progetto adatto a tutti. Schermi e non.

b.

Clicca per navigare il sito

VITAE FUD / branding, creative, design, digital

MILANO

2020


Speciale Progetti

Ocio.

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Un progetto in CapsLock.

Tecnologia piĂš avanzata, collaborazione tra saperi e competenze trasversali si uniscono nei rinnovati uffici di EY, nel centro storico di Roma. Capital, appunto. DEGW ha guidato il progetto della nuova sede curandone tutte le fasi di sviluppo in collaborazione con FUD per il physical branding e con TUNED per il progetto del wavespace, cuore tecnologico del building.


Speciale Progetti

Ocio.

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a.

a. Immersi nel progetto

Il concept dell'alveare

Valori e materiali

Il wavespace

Forti le relazioni tra i valori aziendali trasmessi e le soluzioni materiche adottate. E così la tecnologia si esprime nelle trasparenze del vetro, l’integrazione nell’intreccio dei materiali tessili, la forza collaborativa nella tenacia dell’acciaio, la sostenibilità negli elementi naturali, il dinamismo nel respiro di un materiale vivo come il legno.

Nel wavespace, cuore tecnologico del building, è stato adottato, in via sperimentale, un metodo progettuale che parte da alcune ricerche sviluppate nell’ambito delle neuroscienze e le applica alla configurazione dello spazio architettonico. Le aree del wavespace si articolano in 7 stanze, ognuna dedicata ad altrettante attività che costituiscono una sequenza esperienziale evocativa.

b. Linee di luce moltiplicano gli spazi

Il concept del progetto è rappresentato dall’immagine dell’alveare, figura declinata in un duplice significato: un livello organizzativo, riferito all’idea di operosità, e un livello di riconoscibilità corporate, come rimando cromatico (giallo e nero) alla brand identity di EY.

900 Workstations

400 Posti Meeting

300 Postazioni Collaborative

b.


Speciale Progetti

Ocio.

50

c. c. Roma è bella anche a luci spente

Space planning e interior Sviluppata su 9 piani fuori terra, la nuova sede EY di Roma ha pianta rettangolare con una corte quadrata centrale e due nuclei simmetrici di circolazione verticale e servizi ai lati della corte. Forma dell’edificio e suo adattamento alla domanda organizzativa hanno fornito le indicazioni e le linee guida per la pianificazione degli spazi interni, ma anche la posizione e l’orientamento dello stabile rispetto al contesto urbano sono stati determinanti per alcune scelte.

Physical branding Un progetto di brandizzazione degli spazi che si sviluppa, da una parte, in continuità con la sede milanese – per esempio in elementi come le pellicole di natura astratta che dosano le trasparenze e le identità sulle pareti vetrate dei diversi ambienti o nell’esplicitazione dei valori EY attraverso la ricorrenza di frasi mirate e “better question” nei punti strategici di sosta e di passaggio – mentre, a un altro livello, diventa contestuale, elaborando nuovi contenuti tematizzati sulla città di Roma in modo non stereotipato. d. Piccolo box, massima operosità

d.

18.000

9

3

7

Metri quadri

Piani fuori terra

Piani interrati

Neuroscience rooms

"Questo progetto è l’esempio tangibile di come si può armonizzare il rigore richiesto da un brand globale come EY e la sperimentazione di nuovi contenuti progettuali. Il concept sviluppato insieme esprime bene come l’architettura possa accompagnare salti organizzativi notevoli, abilitati dai processi di digitalizzazione, per una piena libertà e flessibilità d’uso dello spazio nel tempo. Ma esprime anche valori di ricerca su temi oggi di frontiera, come le neuroscienze, che qui abbiamo applicato all’area EY wavespace, la parte più innovativa e sperimentale di tutto il progetto." Alessandro Adamo, Director DEGW e Partner Lombardini22


Pubblicazioni

Fonte: Forbes Pubblicato: Giugno 2020

a.

a. Il futuro dell’interior design tra nuove funzioni, densità, esigenze visto dai grandi protagonisti del progetto. Tra le autorevoli voci coinvolte dal magazine di economia c’è anche il nostro AD

Ocio.

51

a.

Leggi l’articolo completo


Fonte: Il Sole 24 Ore Pubblicato: 25 Novembre 2020

Ocio.

52

a.

a. Sostenibili, digitali, in crescita costante. Alcune delle nostre peculiaritĂ piĂš importanti sono plus valorizzati dalla classifica annuale elaborata da Statista per Il Sole 24 Ore

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Pubblicazioni

Fonte: Vanity Fair Pubblicato: 3 Giugno 2020

a.

a. I consigli pratici di Alessandro Adamo per un perfetto home working: ergonomia, funzionalitĂ , privacy e la sorpresa di alcune suggestioni futuristiche per stimolare immaginazione e concentrazione. Come la shower office e il computeratoio

Ocio.

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a.

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Pubblicazioni

Fonte: Arketipo Pubblicato: 16 Giugno 2020

Ocio.

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a.

a. Attira attenzione e voglia di approfondire la nascita di L22 Living che porta in ambito residenziale l’approccio del Design Thinking, che da sempre rappresenta il nostro spirito

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Pubblicazioni

Fonte: Il Messaggero Pubblicato: 12 Settembre 2020

Ocio.

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a.

a. Una società di progettazione crea un'app? Sì, se la società di chiama Lombardini22 e l’app serve a prenotare e monitorare gli ambienti di lavoro. A conferma della nostra visione a 360° che integra design, tecnologia, cultura manageriale, gestione degli spazi

Leggi l’articolo completo


Pubblicazioni

Fonte: Il Sole 24 Ore Pubblicato: 21 Ottobre 2020

Ocio.

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a.

a. Lingotto, un’icona di Torino rinasce grazie a L22 Retail. Maria Chiara Voci ne sottolinea la valenza simbolica, tanto più nel periodo di restrizioni e chiusure che stiamo vivendo

Leggi l’articolo completo


“Adesso è il momento di dedicarci alle persone a cui vogliamo bene e che ci vogliono bene.” – F. G.


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