Paper blog.
Pubblicazione a stampa, composta di un numero variabile di pagine a cura di Lombardini22.
Ocio.
Aprile 2019
07/22
03 Ocio Parlare con chi ha idee diverse 04 Atmos Il nuovo brand che governa gli elementi 06
MIPIM 2019 Italia a vele spiegate
07
Le mostre di Aldo Cibic Broken Nature e Aesthetics of Vitality
08
Vivere l'attesa Una sinfonia di competenze per il Policlinico di Milano
10
Neuroscienze protagoniste in Lombardini22 Un festival e una rivista
11
Milano green building Porte aperte alla sostenibilità
12 Foresight Da una foresta di idee nuova linfa al Real Estate 14 Wow experience e multigenerazionalità Come l'ibridazione generazionale impatta (e impatterà) sull'ospitalità 15
Il lusso e la sensorialità L'evoluzione del marketing sensoriale I viaggiatori ieri e oggi Aspettative ed esigenze
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Connected Future Come avrebbe detto Gio Ponti: "Milano è un cristallo!"
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BIM come processo aziendale Verso una reale integrazione di ruoli e competenze
18 Progetti FOX Roma Le Village Palazzo Poste e Telegrafi Salerno Caselli Daziari CENTRO*Pontassieve CENTRO*Sesto Auchan Porte dello Ionio ML 2.2 Auriga Wide The Ten Building 34 Pubblicazioni Dicono di noi SPECIALE From everywhere to Lombardini22
Credits
Concept editoriale e graphic design: FUD Tutte le foto che trovate nel Paper blog sono state scattate dai fotografi Dario e Carlos Tettamanzi, Andrea Segliani, Laura Fantacuzzi, Maxime Galati-Fourcade, Beppe Raso, Luca Rotondo, Gaetano Del Mauro, Delfino Sisto Legnani, Marco Cappelletti, Laura Fantacuzzi, Maxime Galati-Fourcade e Malaka oppure dalle persone di Lombardini22. Ufficio Stampa: Luisa Castiglioni | luisa@press-office.co Gianluca Frigerio | gianfrigerio@live.com Stampa: MARIANI Tipolitografia Seguici su @lombardini22
91 103 112 Lombardini22 255 164 0 L22 226 35 26 DEGW 60 213 46 FUD 58 168 220 Cap DC Italia 151 27 47 Eclettico Design 0 87 130 Atmos
Editoriale
Testo: Franco Guidi
Ocio.
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Ocio.
Parlare con chi ha idee diverse
Parlare di ospitalità e di accoglienza in questi giorni è difficile, perché questi temi si sono caricati di valenze emotive molto forti. Lombardini22 è un luogo accogliente, da sempre. Capace di coinvolgere già dalla conformazione degli spazi, con la dolce discesa pedonale che porta al nostro laboratorio. Bianco ma tutt’altro che asettico, contaminato dal brusio del lavoro, dal colore dei vestiti, dal profumo delle idee e dalla fisicità dei materiali intorno a noi. Dalla luce che, decisa, cambia durante la giornata.
Lombardini22 ha costruito una comunità di professionisti aperta, in cui è forte il valore del confronto e della diversità. Un gruppo magnetico per la fucina dei talenti, che attrae storie, esperienze diverse. Persone che condividono la propria crescita professionale e umana.
È stata una scelta iniziale forte, come il bianco: stare insieme anche se diversi, soprattutto se diversi. Come una buona abitudine quotidiana, l'accoglienza è entrata profondamente nello stile di Lombardini22 ed è ancora più fertile. Oggi che siamo molti di più, genera ricchezza dalla diversità.
Nel nostro modo di fare impresa, in un mondo attraversato da cambiamenti strutturali e da shock improvvisi, è importante lavorare sulle capacità di adattamento.
Il Presidente Mattarella, a chi gli chiedeva cosa avrebbe consigliato al giovane Mattarella, ha risposto: "Parlare con chi ha idee diverse". Per farlo bisogna avere l’opportunità di conoscerle, in un ambiente di lavoro aperto al dialogo, e questo non è scontato. Questo è un privilegio.
L'accoglienza è una strategia, ci rende sempre pronti all'ibridazione, a mettere in discussione quello che sappiamo fare per imparare a farlo meglio.
Siamo un aggregato di visioni capaci di leggere il contesto da più punti di vista e anticipare il nuovo con consapevolezza, determinazione, e quel po’ di coraggio che fa bene. Così, insieme, siamo meno fragili.
Cosa sta succedendo?
Ocio.
Atmos
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a.
Il nuovo brand che governa gli elementi
b.
c.
a.
Elda Bianchi e Marco Amosso attraversano il tunnel esperienziale b. La musica, le sfumature di luce, le risate, l'accoglienza: un atmosfera di sensazioni per festeggiare il nuovo brand c. Un'esperienza multi sensoriale per raccontare la mission di Atmos: progettare atmosfere human centered
Cosa sta succedendo?
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d. Sei curioso? Esplora il nuovo sito di Atmos: atmosbp.it
Ocio.
Atmos governa luce, suono, colore e aria, aggregando soluzioni di ingegneria e di architettura. Come funzionano gli edifici? Quali sono gli elementi che lo fanno vivere? Atmos controlla la fisica degli elementi e i principi sensoriali che muovono la qualità degli ambienti, progetta sensazioni personalizzate, propone un servizio integrato che rende concreto l’invisibile. Attraverso un uso creativo e strategico di strumenti analitici avanzati, soluzioni e metodi, Atmos definisce la progettazione di edifici e ambienti confortevoli da occupare, facili da usare e leggeri nel loro impatto, grazie a un equilibrio ponderato dei quattro elementi.
Ogni progetto, ogni ambiente ed edificio è un sistema composito, stratificato, che ha come centro l’uomo. Quella di Atmos è una interpretazione virtuosa della materia che accorda fisica degli elementi, ingegneria, architettura e psicologia. Il building physics integra nel processo progettuale la migliore composizione delle variabili fisiche per determinare la percezione degli spazi. Suono e rumore, luce e buio, colore e neutralità, aria e temperatura vengono governati ed equilibrati per ottimizzare il comfort ambientale
d.
e incrementarne le performance, allargando le implicazioni positive anche agli aspetti economici, energetici e sociali.
Atmos considera la fisica delle costruzioni come una componente essenziale e integrante del processo progettuale. La competenza di Emanuele Siciliano, Director di Atmos, si innesta nella struttura e nel processo progettuale di Lombardini22, unendosi a professionalità già presenti all’interno del Gruppo. Atmos rende sistema l’unione virtuosa di competenze di alto profilo, che in Lombardini22 hanno trovato un ecosistema privilegiato di crescita. Una manifestazione corale, una elaborazione integrata che rappresenta uno scatto in avanti, verso il futuro del progetto human centered. e.
Lombardini22 guarda agli scenari del futuro e li rende parte della contemporaneità.
e. Emanuele Siciliano, Director di Atmos. Cheese!
Cosa sta succedendo?
Ocio.
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MIPIM 2019 Italia a vele spiegate
a.
Alla trentesima edizione del MIPIM non potevamo mancare. Anche quest'anno Lombardini22 era presente al Padiglione Italia come partner del network Milano & Lombardy: un’occasione preziosa per continuare a crescere e migliorarci, per proporre la nostra piattaforma di design service ai player internazionali e contribuire ad attrarre gli investitori nel nostro territorio. Lo stand Milano & Lombardy riflette la natura della città comunicando un senso di accoglienza e apertura. Un territorio universalmente percepito come fertile e proiettato verso il futuro, il luogo giusto dove essere e investire, dove innestare la nostra foresta di idee e coltivare semi di futuro. “Lombardini22 rafforza la sua presenza e si conferma pronta a rispondere ai bisogni dei grandi clienti internazionali che vogliono investire nel nostro Paese.” Paolo Facchini, Presidente Lombardini22
a. Franco Guidi e Paolo Facchini al MIPIM. Ponte Lombardini sullo sfondo
“Un MIPIM all'insegna della praticità commenta Alessandro Adamo, Director DEGW - la fiducia che ci concede il mercato permette incontri rapidi, in cui si parla di progetti concreti
e si arriva subito al dunque. Il fermento maggiore arriva dalle due realtà trainanti del Paese: Milano e Roma”. "Il Real Estate comunica sempre di più attraverso le persone, avvicinandosi a una dimensione e un design - finalmente! - Human Centered. L'attenzione durante il processo progettuale è quindi sempre più rivolta alla componente empatica e le esigenze emotive degli individui che fruiranno effettivamente gli ambienti." commenta Domenico D'Alessio, Managing Director di FUD Factory.
Cosa sta succedendo?
Ocio.
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Le mostre di Aldo Cibic Broken Nature e Aesthetics of Vitality a.
b. Un biglietto per la storia del futuro c. Libreria Ellissima by Aldo Cibic
b.
Alla XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, aperta dal primo marzo al primo settembre 2019, c’è anche Aldo Cibic, architetto e designer di fama internazionale, nostro compagno di viaggio da più di un anno. Aldo è co-curatore con il Dean Jongqi Lou e Huasen Zhao, dell'esposizione [Pīng Pāng]: urban / rural community building for our common future del D&I Tong ji University College of Design and Innovation di Shanghai all'interno del padiglione cinese, nell'ambito della mostra "Broken Nature: Design Takes on Human Survival", un’indagine approfondita dei legami che uniscono gli uomini all’ambiente naturale. Cibic è anche tra i protagonisti della Milano Design Week, dove racconta se stesso e il proprio lavoro con la mostra “Aesthetics of Vitality” al Savona 18 Suites in via Savona 18. Negli spazi, già arredati in modo permanente con suoi mobili e oggetti, Aldo inserisce disegni di progetto, fotografie e installazioni, coinvolgendo il visitatore nel percorso gioioso e articolato della propria poetica, tesa alla ricerca della rappresentazione di una nuova estetica della vitalità.
Cosa sta succedendo?
Ocio.
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Vivere l’attesa Progettare gli spazi dove "si aspetta"
a. Attesa accogliente Concept Lobby , Hotel HAYAT, Minsk
a.
b. Centri commerciali, lobby degli hotel, aree accoglienza degli uffici e degli ospedali... tanti sono i luoghi che prevedono, nella loro fruizione, il momento dell'attesa. Un tema trasversale alla progettazione che riguarda da vicino ogni Business Unit di Lombardini22. Per questo abbiamo intrapreso, insieme, una ricerca per capire come meglio gestire gli spazi interstiziali assecondando le esigenze e le sensazioni di chi le vive. Un approccio multidisciplinare che ha visto coinvolti diversi brand del Gruppo, orchestrati da Eclettico Design, responsabile di identificare, su un caso studio, le esigenze e strutturare una progettazione consapevole. L'obiettivo: definire un format di design del luogo di attesa. Uno spazio multisensoriale dove sono presenti elementi capaci di trasmettere allo stesso tempo accoglienza, privacy, sicurezza e controllo.
TUNED e DEGW hanno indagato insieme lo spazio di attesa, a partire dalle condizioni psicologiche di chi lo vive e identificando nel sentimento di cura uno dei pilastri del format. FUD ha analizzato la comunicazione di molteplici strutture che includono un'area di transizione, per identificare un codice grafico: dallo studio del colore alla scelta del font e del linguaggio, con l'obiettivo di creare un sistema di orientamento immediato ed efficace. Atmos ha individuato le migliori soluzioni di illuminotecnica e acustica, per un ambiente capace di infondere sicurezza e tranquillità . L'unione delle competenze diverse è stata accomunata dalla stessa visione: unire le competenze per creare linee guida efficaci e trasversali e risolvere uno dei temi centrali di ogni luogo che viviamo.
Ocio.
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c.
b. Amundi Wave reception c. Food Court Le Befane Centro Commerciale
d. Prime sensazioni di chi vive l'attesa all'interno di un pronto soccorso
d.
Eventi
Data: 12 marzo 2019 Luogo: Spazio Lombardini22
Ocio.
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Neuroscienze protagoniste in Lombardini22 Un festival e una rivista
a.
Nel 2013 – attraverso il progetto culturale “Empatia degli Spazi” – abbiamo introdotto le neuroscienze come strumento di sintonizzazione tra l’architettura e i bisogni delle persone, avviando così un percorso che nel 2016, con Davide Ruzzon, ha portato alla creazione di TUNED.
come strumento di supporto all’urbanistica e all’imprenditoria edile, ricerche sull’impatto neurologico ed emotivo degli ambienti architettonici, la mappatura del disagio psichico nella città moderna e contemporanea, fino alle politiche pubbliche di resilienza urbana portate avanti dall’amministrazione di Milano.
A novembre abbiamo ospitato una tappa di Conscious Cities 2018, il festival londinese che affronta il grande tema della progettazione dell’ambiente costruito focalizzando l’attenzione sul benessere, la consapevolezza e la reattività positiva delle persone destinate ad abitarlo. Conscious Cities è un nuovo campo di ricerca teorica e pratica nato nel 2015 dopo la pubblicazione sul Guardian dell’articolo “Un manifesto per le città coscienti”, firmato dall’architetto Itai Palti e dal neuroscienziato Moshe Bar. La sessione milanese della conferenza multidisciplinare ha intrecciato temi come la finanza sostenibile, la psicologia urbana
A marzo 2019 abbiamo presentato il primo numero della rivista Intertwining con un parterre d’eccezione: Davide Ruzzon, Alessandro Gattara, editor della rivista, il filosofo Umberto Curi, lo storico dell’architettura Fulvio Irace, la storica dell’arte contemporanea Angela Vettese. Rivolta a comprendere l’esperienza dello spazio e della costruzione dell’architettura da un punto di vista corporeo oltre che cognitivo, la rivista dà voce alle scienze e alle arti insieme – con particolare attenzione ai contributi offerti dalle neuroscienze – poiché entrambe sono indagate come forme di conoscenza fondamentali per abbracciare la natura complessa di questo tema.
a. Intertwining - Unfolding art and science (Mimesis Edizioni, Mimesis International 2018)
Eventi
Data: 20 marzo 2019 Luogo: Spazio Lombardini22
Ocio.
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Milano green building Porte aperte alla sostenibilità “Insieme ai principali player del green building internazionale abbiamo aperto le porte del nostro studio per raccontare l’impegno quotidiano di Lombardini22 nell’ambito della sostenibilità edilizia.” Roberto Cereda, Partner Lombardini22 e Director L22 Engineering & Sustainability b. "Attraverso il nuovo brand Atmos progettiamo atmosfere grazie all'uso strategico di principi sensoriali. Cosa è il suono? Energia, comunicazione, una dimensione personale e spaziale." Emanuele Siciliano, Director di Atmos "Nei progetti Retail che abbiamo portato avanti, una delle sfide più interessanti è stata integrare le sorgenti di luce naturale e artificiale. Della luce non parla mai nessuno, ma è uno degli elementi più determinanti e incisivi in progettazione." Andrea Cacaci, Light Designer "Cosa è il colore? Il colore non esiste. È una sensazione. Eppure è l'elemento più riconoscibile di un brand, la prima cosa che memorizziamo e di cui ci ricordiamo." Sara Ubaldini, Color Designer
a.
a. Roberto Cereda fa gli onori di casa nell'ambito dell'iniziativa "Studi di progettazione aperti", il ciclo di eventi promosso da MCE e Green Building Council Italia b. Da sinistra, composti e attenti: Emanuele Siciliano, Sara Ubaldini e Andrea Cacaci
Eventi
Ocio.
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Foresight Da una foresta di idee nuova linfa al Real Estate Il primo evento di Lombardini22 fuori dai nostri spazi. Un grande festival d'estate il cui driver sarà l'innovazione. Una full immersion nei trend dell'Hospitality, del Retail e del Workplace, raccontati da protagonisti d'eccellenza che si alterneranno sul palco insieme a visionari, innovatori e startup. La sfida? Portare nuova linfa al mondo Real Estate. a.
a. Un intreccio di idee che guarderemo dall’alto per trovare le soluzioni del futuro
Hospitality & Atmosphere
“La creazione di uno spazio non significa automaticamente architettura. Con lo stesso spazio, è possibile fare un capolavoro o causare un disastro”. Così ha affermato Jean Nouvel, e in effetti lo spazio è solo una componente del nostro habitat, quella più tangibile e misurabile nelle sue proporzioni, dimensioni, ritmo. Poi c’è l’impalpabile: tutto un insieme di fattori che fanno dello spazio un luogo, o un ambiente, ma soprattutto un’atmosfera. Saper governare tali fattori determina la qualità dell’ambiente, il suo grado di “accoglienza” e
i livelli di benessere che è in grado di creare. Si tratta, in definitiva, di rendere piacevole tale insieme lavorando su livelli intimamente connessi e interdipendenti: quindi sullo spazio e le sue finiture, e insieme sulla luce, il suono, il colore, l’aria e anche i suoi ‘profumi’. Ciò significa offrire servizi che possono non essere immediatamente ponderabili ma che, in realtà, sono potenti generatori di valore aggiunto.
Eventi
Retail & Data
Workplace & Experience
Ocio.
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Nel 1994 usciva “L’intelligenza collettiva” di Pierre Lévy, un libro che scommetteva sulla grande “rivoluzione” della rete per produrre il grande salto di qualità (una società intelligente a livello di massa), grazie allo scambio di informazioni e conoscenze permesso dalle migliaia d’interconnessioni informatiche che si stavano sviluppando in tutto il mondo. Allora il virtuale non era ancora così pervasivo, ma ora quelle interconnessioni sono miliardi e l’immaterialità dell’interazione umana è talmente acquisita che vi siamo immersi, per così dire, “con tutte le scarpe”, comprese quelle che sempre di più compriamo nei negozi virtuali: croce e delizia del “brick and
mortar”! Ma non è più tempo di contrapporre il fisico al virtuale. Il Big Data è qui, e dobbiamo cavalcare l’onda. L’enorme quantità di informazioni oggi a disposizione è la più grande opportunità (e difficoltà) che abbiamo per capire una domanda sempre più articolata e complessa: ma dobbiamo saperla leggere.
Da sempre il workplace è una forma di equilibrio instabile tra la razionalità dell’evoluzione tecnologica e gli aspetti umanistici, ma forse mai come in questa fase storica tecnologia e “umano” condividono un comune denominatore: la comunicazione. In un mondo ormai profondamente virtualizzato, dove lo spazio di lavoro d’ufficio non è più macchina ma organismo flessibile dove analogico e digitale sono sempre più intrecciati, le aziende la promuovono con ambienti di lavoro che facilitano le “collisioni” anche casuali tra le persone, anche perché
produttive. Quali saranno i nuovi e instabili equilibri? È questa la domanda da porre. E una sfida da affrontare senza riserve, sempre ricordando ciò che diceva Giancarlo De Carlo in quella che oggi diremmo la “post occupancy evaluation” di un suo progetto d’abitazioni degli anni ’50 (di cui gli abitanti stravolsero tutte le premesse razionali): “Conta l’orientamento e conta il verde e la luce e potersi isolare, ma più di tutto conta vedersi, parlare e stare insieme. Più di tutto conta comunicare”.
Interrogare i dati, selezionarli, visualizzarli e metterli in relazione è quindi un tema cruciale: anche per la qualità degli spazi architettonici del Retail, che sempre più devono fornire risposte in termini di “esperienza”.
Ocio alla community
Speciale
Aprile 2019
Ci sono circa venti nazionalitĂ diverse in Lombardini22, accomunate dallo stesso tratto: siamo tutti Lombardiniani. Abbiamo chiesto ai nostri colleghi internazionali la loro visione su Milano, Lombardini22 e come la diversitĂ di culture porti valore alla community. Ci hanno risposto cosĂŹ.
Ocio alla community
Speciale
Aprile 2019
EFE ALTUNCU, TURCHIA
BOBAN PAVLOVIC, SERBIA
crocevia di culture e influenze: questo ci
La definizione “Design italiano”, che si tratti di architettura, arredamento o prodotto, è un marchio di qualità riconosciuto. E Milano ne è il fulcro. Lombardini22 è uno dei più dinamici e creativi workplace in Italia, forse nel mondo, che unisce specialisti di diverse discipline. Le influenze ittite, greche, bizantine e ottomane che fanno parte della
Mi ha conquistato e ispirato l’ambiente giovane e creativo che riflette una vera “aria di business”. MARIJA ZIVIC, SERBIA
mia cultura possono portare grande valore alla nostra community.
rende molto flessibili e aperti alle idee. Un buon mix di approcci, conoscenze e relazioni diverse è una grande risorsa per l’azienda, soprattutto perché genera energia e ispirazione per i progetti. EVERLYNE ANYANGO SAIDA, KENYA
Per me essere qui è un sogno che si avvera. Milano è tra le migliori città del design al
L’ambiente di lavoro, le esperienze e le
mondo, imposta letteralmente il passo per
persone qui sono fantastiche. In Serbia, il mio
il design architettonico. In questi cinque
paese d’origine, organizziamo il workflow
anni è stato un piacere guardare questa
in modo diverso e penso che la capacità di
città svilupparsi e diventare quello che è
Mi sono innamorato di Milano: unisce
applicare modelli di lavoro alternativi possa
oggi e sono molto curiosa di scoprire come
la professionalità e il cosmopolitismo
contribuire a raggiungere risultati positivi.
cambierà in futuro. Dico sempre che io
THANOS KONSTANTAKOPOULOS, GRECIA
dell’Europa centrale e settentrionale con la bellezza e i sapori del Sud Europa. La prima
e Lombardini22 ci siamo trovate, non un ZLATINA ABADJIEVA, BULGARIA
cosa che mi ha colpito di Lombardini22 è
giorno prima non un giorno dopo. Mi ha attratto l’ambiente, la diversità, l’atmosfera,
stato lo spazio di lavoro aperto e scorrevole
Lombardini22 realizza progetti di forte
i progetti. Vengo dal Kenya e penso al mio
che consente alle persone di collaborare
impatto, ben congegnati, con uno stile che
continente come Raw, c'è così tanto da
e scambiare idee. Sono nato in Grecia,
condivido. Perché lavorare in un'azienda
scoprire... se potessi riassumerlo in una frase
ho studiato nel Regno Unito e in Italia e
è come essere in una relazione: bisogna
direi sicuramente:
penso che le mie esperienze, professionali e
guardare nella stessa direzione, avere una
personali, aggiungano un estro internazionale
visione simile. Vengo dalla Bulgaria, un Paese
alla comunità.
My Diverse Culture!
Ocio alla community
Speciale
Aprile 2019
FELIPE CARDONA, COLOMBIA
DALIA KAMAL, SUDAN
KRISTINA AZARIC, SERBIA
Milano è la città con più offerte di lavoro in
Ho vissuto in quattro Paesi - Egitto,
Mi ha attratto l'aspetto multidisciplinare
Italia, questo fa capire l'alta quantità delle
Sudan, Malesia e Austria – e sperimentato
dell'azienda e credo che la collaborazione tra
aziende che hanno scelto di avere la propria
diverse culture che hanno ampliato il mio
le diverse professioni porti risultati innovativi
sede qui. Lombardini22 ha diverse aree di
orizzonte: dalla tranquillità ospitale della
e migliori. Il mio background formativo,
competenza e propone un’offerta completa
cultura africana alla precisione di quella
tra Belgrado e Milano, e l'esperienza
sia per i clienti che per i collaboratori.
asiatica. Sono arrivata in Italia guidata dalla
professionale che ho acquisito in tutta
L’ambiente di lavoro è creativo, dinamico,
mia passione per gli architetti e gli artisti
Europa hanno influenzato le mie capacità
e la mia personalità colombiana, calma e
italiani come Aldo Rossi, Bramante e Carlo
organizzative: un valore aggiunto per il mio
positiva, è molto utile nell'ambito della
Scarpa. Lombardini22 mi ha intrigato per
team nella missione di spostare i limiti del
pianificazione e controllo delle attività.
la sua composizione: architetti, ingegneri,
possibile in architettura.
designer… una vera e propria squadra per AMALIA GUERRIERO, ECUADOR
realizzare progetti completi. Credo che la
MOUNA GHEDAMSI, TUNISIA
crescita professionale avvenga in gruppo.
Sono convinta che siamo l'unica società di progettazione in Italia con un approccio innovativo, moderno e sostenibile in ogni lavoro.
Sono rimasta colpita da questa città vibrante, HASSENE TRABELSI, TUNISIA
perfetta per cominciare la mia carriera professionale.
Milano è dinamica, in evoluzione e allo stesso
Lombardini22 riflette lo spirito di Milano
tempo in equilibrio tra storia e modernità.
nella sua continua ricerca di opportunità di
Lavorare qui significa aprirsi a nuove
sviluppo e condivisione. Qui ho imparato
opportunità in una delle città più variegate
molte cose sulle lingue e ho notato che la
e moderne d'Europa. Lombardini22 è
differenza di linguaggi ha il potere di portare
caratterizzata dalla diversità delle persone che
l’immaginazione a un altro livello, un ottimo
la compongono, una ricchezza che crea un
strumento per il design!
ambiente in cui è piacevole lavorare.
Ocio alla community
Speciale
Aprile 2019
DARREN DEGOOD, STATI UNITI
JUAN CONDE, COLOMBIA
OMAR AZIZ , EGITTO
Lombardini22 offre l'opportunità di avere una visione e comprensione più ampia del processo di progettazione.
Sono arrivato a Milano per perseguire
Il grande vantaggio di Lombardini22 è la diversità: di progetti, di nazionalità, di età.
“l’Italian Dream” basato sui fondamenti del Made in Italy, un concetto famoso in tutto il mondo e sinonimo di eccellenza, ricerca e tecnologia all’avanguardia. Principi ispiratori che rispecchiano la filosofia di Lombardini22. Siamo una realtà dinamica e in crescita che crede nelle nuove generazioni, nelle nostre idee e nel nostro modo di pensare e progettare. Il mio background sviluppato tra Colombia, Italia e Stati Uniti, mi permette ogni giorno di affrontare con flessibilità, insieme al mio team, progetti internazionali.
La nostra community Bulgaria Colombia Egitto Ecuador Grecia Italia Kenya Lituania Santo Domingo Serbia Spagna Sud Africa Sudan Tunisia Turchia Ucraina USA Venezuela
Cultura
Position Paper: LIII Continua a leggere i Position Paper su ocio.lombardini22.com
Ocio.
14
WOW experience e multigenerazionalità Come l’ibridazione generazionale impatta (e impatterà) sull’ospitalità di Igor Rebosio e Giuseppe Varsavia
a.
“Way Out of this World” recita per esteso ciò che chiamiamo “WOW”, l’effetto con cui ogni operatore dell’hospitality deve fare i conti per trasformare semplici ospiti in affezionati clienti e primi ambasciatori della propria struttura. Un tema sul quale è superfluo dire che non esistono formule universali, valide per tutti. Tanto più se si tratta di ascoltare il trend multigenerazionale: un tema progettuale oggi tra i più stimolanti, e con maggiori potenzialità di prefigurare in modo credibile il mondo WOW del futuro. L’hospitality multigenerazionale chiama il mondo del progetto a una sfida seducente: attrarre i mercati recenti e nuovi e, attraverso loro,
alimentare e consolidare le prospettive più stabili (e spesso fidelizzate) della generazione X e dei baby boomer in insiemi complessi e bilanciati. Questo significa mettere in equilibrio percorsi esperienziali multipli, paralleli e differenziati per atmosfere, convergenti per punti, condivisi per sezioni. E soprattutto saperli declinare con coerenza in tutti gli aspetti fisici delle strutture: nell’arredo, nella cura dei dettagli, nella qualità del design, nell’armonia e accoglienza delle camere, nell’atmosfera degli spazi comuni, nella fluidità di rapporto tra interior e outdoor, e infine nella relazione organica con le attrazioni del contesto.
a. Waiting for tonight al Generator Hostel di Roma. Un progetto di Eclettico Design
Cultura
Position Paper: LII, LI Continua a leggere i Position Paper su ocio.lombardini22.com
Ocio.
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Il lusso e la sensorialità L’evoluzione del marketing sensoriale di Paolo Facchini e Davide Ruzzon
Un hotel è di fatto un set cinematografico, dove l’architetto costruisce la scenografia per mettere in scena la “vita che vorrei”. Il viaggio è una pausa dal proprio reale, perché apre sempre una possibilità. Lo spazio dell’albergo incarna quella possibilità, quell’attesa. La pratica e i rituali da trasformare in forma architettonica da parte degli operatori del settore non dovrebbero essere quelli quotidiani quanto piuttosto quelli immaginari, connettendosi con le attese emotive delle persone.
potrebbe allora consistere, piuttosto che nell’opposto della volgarità, nell’opposto di un film scritto male, senza sceneggiatura né soggetto. Dove esiste una storia coerente, esiste una sapiente corrispondenza, una concinnitas avrebbe detto Leon Battista Alberti, tra tutti gli elementi in gioco, tra tutti i livelli sensoriali agiti attraverso l’immersione del corpo umano in movimento nello spazio. È la ricerca di questa armonia orchestrale che deve guidare l’ingresso della dimensione sensoriale nel progetto, pena la riduzione dei sensi a strumento d’inganno, come avrebbe detto Platone.
Come diceva Coco Chanel: “Alcune persone pensano che il lusso sia l’opposto della povertà. Non lo è. È l’opposto della volgarità”. Il lusso
I viaggiatori ieri e oggi Aspettative ed esigenze di Paolo Facchini
È interessante comparare la prima e l’ultima edizione del Traveller’s Choice di TripAdvisor, la classifica istituita nel 2002 dal celebre portale che elegge le migliori strutture votate dai viaggiatori, classificate per categoria e territorio. Le esigenze e le abitudini dei consumatori non sono cambiate. La location, come sempre, è al primo posto tra le preferenze. La ristorazione poi risulta sempre più determinante. C’è poi un “pacchetto” di requisiti, che comprende: pulizia, comfort, servizio che è sempre più sinonimo di rapporto umano e stile, ovvero arredamento, cura dei dettagli, design ricercato, armonia e accoglienza degli ambienti.
Ma non solo, i viaggiatori, oltre a volersi sentire coccolati, ambiscono a vivere un’esperienza unica e irripetibile per autenticità, calore, distinzione, e sorprendente oltre ogni loro aspettativa. Quindi location, pulizia, comfort, stile, servizio, ristorazione, e anche stupore… Tutto ciò, ben amalgamato insieme (ovvero, ben progettato), farà fidelizzare i viaggiatori e li renderà i primi ambasciatori della propria struttura.
Cultura
Position Paper: XLVIII Continua a leggere i Position Paper su ocio.lombardini22.com
Ocio.
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Connected Future Come avrebbe detto Gio Ponti: "Milano è un cristallo!" di Domenico D'Alessio
Milano è nelle condizioni storiche adatte per sviluppare un brand strategico in grado di rappresentare un’interfaccia forte e seducente per i cittadini, i turisti, gli investitori internazionali. a.
Milano ha dimostrato di saper creare sinergie efficaci tra i suoi operatori, pubblici e privati, eccellenti e trasversali. In questi anni Milano ha incrementato sensibilmente la sua reputation nei diversi ranking internazionali. Ma quale futuro immaginiamo? Vorremmo vedere profilarsi una tessitura elastica, una matrice in cui il real estate ha un ruolo fondamentale, dove il “Cristallo Milano” potrebbe dispiegare le sue diverse sfaccettature attraverso una grande metafora di futuro connesso, dove ogni operatore fa la propria parte, ma dove tutti gli attori partecipano organicamente al disegno complessivo di un tessuto comune. Un disegno che: • connette spazi, quartieri, città, territori, centralità e margini. • connette natura e artificio, pieni e vuoti, densità diverse. • connette opportunità, scalabili e differenziate. • connette persone, cittadini, istituzioni, operatori pubblici e privati in modo tra loro “osmotico”. • si rigenera in continuazione: flessibile e reattivo al cambiamento.
a. Il cielo è azzurro sopra Milano
Cultura
Position Paper: L Continua a leggere i Position Paper su ocio.lombardini22.com
Ocio.
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BIM come processo aziendale Verso una reale integrazione di ruoli e competenze di Roberto Cereda
Il rapporto tra innovazione digitale e processi immobiliari è un tema estremamente importante della contemporaneità. I cambiamenti generati dalla tecnologia sono impetuosi, a tratti ingovernabili. Gli strumenti, i processi e le metodologie progettuali che il Building Information Modeling mette in gioco ci obbligano a continui aggiornamenti organizzativi e soprattutto a una sempre più stretta integrazione tra tutti gli operatori. Il BIM è il processo di creazione e gestione di un modello di informazioni, in forma di singolo sistema messo in rete tra i professionisti coinvolti, che permette di creare modelli tridimensionali affidabili, aggiungere una quarta dimensione (stima dei costi integrata ai disegni) e una quinta dimensione (programmazione delle attività e delle fasi costruttive), attraversando così l’intera vita di un edificio: fase progettuale, di realizzazione, d'uso e di manutenzione.
Imponendo una gestione coerente ed esplicita dei ruoli professionali, in termini di competenza decisionale, gestione di informazioni e responsabilità, il BIM struttura nuovi metodi di lavoro all’interno di un team di progetto: implica una maggior trasparenza nel processo progettuale, promuove un processo più collaborativo, impiega meglio la professionalità dei progettisti stimolandoli verso un approccio meno individualistico e più ricco. Allo stesso tempo rivela la sua natura più profonda: il BIM non è tanto uno strumento progettuale (un software) ma un processo aziendale che promuove nuovi assetti organizzativi.
a. a. Temi sviluppati estesamente nell’evento conclusivo del programma culturale di Lombardini22 per il 2018, dedicato al rapporto tra innovazione digitale e processi di sviluppo, progettazione e costruzione del nostro ambiente artificiale. Ospiti di Roberto Cereda: Regina De Albertis (manager di Borio Mangiarotti e neoeletto Presidente Giovani ANCE) e Davide Albertini Petroni (DG Risanamento Spa e Presidente di Urban Land Institute Italia).
Progetti
Progetto: DEGW
Ocio.
18
a.
a. L'anima hight tech si fonde con le superfici grezze dello storico palazzo romano
b.
c.
b. Accolti dalla tecnologia organica dell'area welcoming c. In diretta dalla stanza ovale
Ocio.
19
d. Lavorare White & Industrial
d.
e. Pieni e vuoti, vedo non vedo. Un'alternanza di privacy e fluiditĂ
e.
FOX ROMA DEGW / Space planning, interior design, direzione artistica
ROMA
2018
Progetti
Progetto: DEGW
Ocio.
20
a.
b.
c.
e.
a. Alla corte dello smartworking c. Da convento del '400 a ecosistema aperto dedicato alle startup
Ocio.
21
b. La mattina fuori, dentro la tranquillitĂ
d.
d. Tecnologia e storia, rigore e calore, sotto lo stesso tetto e. Affacciati sul futuro
LE VILLAGE DEGW / Interior design, fit out, direzione lavori, allestimento artistico (con Artkademy)
MILANO
2018
Progetti
Progetto: L22 Urban & Building, Eclettico Design
Ocio.
22
a. Intarsi, marmi, cristalli. Living gioiello
a.
b.
b. Accurati accostamenti di colori, oggetti, arredi, finiture, texture e tessuti c. Fronte strada, lungomare di Salerno
c.
Ocio.
23
d. Rivoluzioni in scala e. Un pianerottolo d'eccellenza
e.
f. Posti in prima fila sull'orizzonte
d.
f.
PALAZZO POSTE E TELEGRAFI SALERNO
L22 / Progetto architettonico e impiantistico (concept, preliminare, definitivo, esecutivo) direzione artistica, interior design aree comuni ECLD / Direzione artisitca, concept design, interior design
MILANO
2018
Progetti
Progetto: L22 Urban&Building
Ocio.
24
a. a. CosĂŹ leggero che scivola anche il cielo b. La storia diventa accessibile
c. La nuova passerella pedonale regala insoliti punti di vista
b.
c.
d. Il cortile coperto migliora la fruizione dello spazio
Ocio.
25
d.
e. La nuova immagine degli ex Caselli Daziari mette in luce lo scenario affascinante dell’Arco della Pace
e.
CASELLI DAZIARI
L22 / rilievo del monumento, progetto definitivo ed esecutivo per il restauro, riqualificazione e riconversione dei caselli, pratiche amministrative, direzione lavori e direzione artistica, coordinamento sicurezza, strutturale e impiantistica MILANO
2013-2017
Progetti
Progetto: L22 Retail
Ocio.
26
b. Disegno e pattern. Pulizia formale e gioco grafico
a.
b.
a. Comfort luminoso e ambientale c. Blu notte e rosso Coop
c.
CENTRO*PONTASSIEVE L22 / Progettazione architettonica preliminare e definitiva, lighting design, direzione artistica
PONTASSIEVE (FI)
2018
Progetti
Progetto: L22 Retail
Ocio.
27
a. Le nuvole invitano a guardare in alto b. Una sosta spettacolare sotto alberi maestosi, per grandi e piccoli
b.
c. Accolti da una pioggia di luci
a.
c.
CENTRO*SESTO L22 / Progettazione architettonica preliminare e definitiva, lighting design, direzione artistica
SESTO FIORENTINO (FI)
2018
Progetti
Progetto: L22 Retail
Ocio.
28
c. Lo spazio è un racconto, una narrazione popolare che parla del luogo, dei suoi talenti, delle sue vocazioni
c.
a.
a. La natura e le tradizioni locali attirano lo sguardo b. La manualitĂ artigiana come ispirazione narrativa
b.
Ocio.
29
d.
d Libere composizioni di lampade a sospensione, omaggio a un territorio
e.
e. Intrecci di vimini per il cortile dei pescatori
e.
AUCHAN PORTE DELLO JONIO
L22 / Restyling e ampliamento, concept, progetto architettonico preliminare, definitivo ed esecutivo, progetto impiantistico elettrico e termotecnico, LEAD consultant, coordinamento interdisciplinare
TARANTO
2018
Progetti
Progetto: CAPDC
Ocio.
30
b.
b. Più colore ai Data Center
a.
GN
SI DE
&
Y DB
IL BU
a. Come un circuito. Geometrie ipnotiche, essenzialità c. La pulizia dello spazio è premessa di efficienza e sicurezza
c.
ML 2.2
Cap DC / Project management, construction management, analisi di fattibilità, progettazione e realizzazione chiavi in mano, gestione pratiche autorizzative, gestione processo di commissioning, predisposizione manuali di operations e manutenzione MILANO
2018
Progetti
Progetto: DEGW, FUD
Ocio.
31
c. Unire i punti, orientarsi con le costellazioni
b.
a.
a. Ricerca materica e pensiero per uno spazio facile da navigare b. Tra interno ed esterno, ogni parete è una costellazione. All’interno, le costellazioni di Mirò sono colore puro
c.
AURIGA DEGW / Space planning e interior design FUD / Physical branding e wayfinding
BARI
2018
Progetti
Progetto: FUD
Ocio.
32
a.
b.
a. Una nuova identità per una nuova mission
c. Un panorama che riempie di energia
b. Un’identità forte per un racconto suggestivo. Su tutti i supporti
c.
d. Servizi, funzioni, opportunità
d.
WIDE FUD / Concept e naming, graphic design, adv, website, video, editorial
CASSINA DE’ PECCHI (MI)
2018
Progetti
Progetto: FUD
Ocio.
33
a. Trasparenze velate da un colore che diventa segno e simbolo
a.
b.
b. La comunicazione viaggia online c. Carta e penna per invitare alla scoperta della nuova business destination alle porte di Milano
c.
THE TEN BUILDING FUD / Concept e naming, branding, graphic design, editorial, website, social media marketing
SAN DONATO MILANESE (MI)
2018
Pubblicazioni
Fonte: Il Sole 24 Ore Pubblicato: novembre 2018
Ocio.
34
a.
a. Come creare un legame e un equilibrio piÚ soddisfacente tra ambiente e persona? Le neuroscienze sono il presupposto per una nuova visione dell’architettura. Lo spiega il dialogo appassionato tra Davide Ruzzon e Alessia Maccaferri
Fonte: Il Giorno Pubblicato: dicembre 2018
Ocio.
35
a.
a. Non siamo certo archistar, ma siamo sicuramente fieri del nostro modello progettuale e imprenditoriale che diventa una stimolante case history per Il Giorno
Pubblicazioni
Fonte: Il Sole 24 Ore Pubblicato: gennaio 2019
Ocio.
36
a.
a. Alberto Caccia svela al Sole alcuni segreti del mondo nascosto dei dati: il vero oro dell’economia digitale
Pubblicazioni
Fonte: DDN Pubblicato: settembre 2018
CENTRALE DELL’ACQUA. MILANO
È stata inaugurata la scorsa estate la nuova Centrale dell’Acqua di via Cenisio 39, uno spazio dedicato all’acqua, alla sua gestione, ai suoi valori, all’eredità di Leonardo da Vinci. MM, che dal 2003 gestisce il Servizio Idrico Integrato della città, ha voluto trasformare la storica centrale di Cenisio, una delle più antiche centrali di pompaggio dell’acquedotto milanese, nel primo spazio interamente dedicato all’acqua pubblica, al suo racconto, alla sua tutela e ai suoi valori, rendendo fruibili i suoi spazi. Il concept progettuale è stato ideato da FUD e DEGW, entrambi appartenenti al Gruppo Lombardini22, specializzati rispettivamente in brand design e consulenza strategica per lo spazio ufficio. Un progetto che nasce dall’unione di due sistemi valoriali, quello architettonico della centrale e quello dell’elemento acqua, da cui è nato un immaginario multilivello che racchiude i concetti di liquido, trasparente, milanese, contemporaneo e connesso. A cui si aggiungono gli stati dell’acqua (solido, liquido e gassoso), che si sintetizzano in forme grafiche diventando tre pattern identitari, ognuno dei quali, a sua volta, scelto per rappresentare un aspetto della nuova centrale (architettura, acquedotto, digital). FUD e Dewg interpretano così una tematica centrale dell’attualità, che deve radicarsi nella cultura e nella quotidianità di ogni cittadino e contribuire allo sviluppo di uno scenario futuro sostenibile. lombardini22.it; www.mmspa.eu Laura Galimberti
32
a.
a. I concetti di liquido, trasparente, milanese, contemporaneo e connesso di Centrale dell’Acqua sono interpretati con rigore da un magazine che guarda al presente e al futuro del design
Ocio.
37
Pubblicazioni
Fonte: Il Sole 24 Ore Pubblicato: dicembre 2018
Ocio.
38
a.
a. Eclettico cura l’Interior Design del nuovo Pestana CR7 Lifestyle Hotel, che aprirà nel 2019 nel cuore della più importante tra le Città imperiali del Marocco. Ne parla anche il Sole 24 Ore
Pubblicazioni
Fonte: Domus Pubblicato: marzo 2019
a.
a. Domus include il nostro compagno di viaggio Aldo Cibic nello speciale che fotografa alcuni degli studi di architettura oggi piĂš interessanti e meritevoli di attenzione a livello mondiale
Ocio.
39
“Unione, aggregazione e contaminazione ci fanno crescere ogni giorno in questo magico laboratorio di idee.” – A. A. Questa è la copia N°
di 500.
Ogni copia è stata pensata e progettata a Milano, in Via Lombardini 22, a scopo esclusivamente informativo. Hanno lavorato a questo progetto circa 230 persone di cui 127 Architetti, 67 Ingegneri, 18 Brand Designer, 10 componenti dello staff e 7 Partner. —