l'Opinionista News Marzo 2020

Page 1

Copia gratuita

Mensile N. 2 - Marzo 2020 Anno IV

lopinionistanews.it

IN PRIMO PIANO

L'ora della responsabilità

Coronavirus, la Famiglia Burlone alle figlie: «Aiutiamo gli altri» Dopo questo, finchè ne avremo memoria, non daremo più per scontata la nostra normalità. Dopo la chiusura di scuole, musei, palestre, piscine, dopo le limitazioni negli spostamenti, dopo l'invito a stare in casa, dopo il crollo dell'economia, dopo la paura del contagio, dopo lo sconforto per così tante fragili vite umane perse, dopo la terribile consapevolezza che negli ospedali non ci sono respiratori sufficienti per tutti, dopo lo sfaldamento di tante nostre sicurezze, dopo la presa d'assalto dei supermercati e delle farmacie, dopo la presa di coscienza della vulnerabilità della nostra società, dopo la pandemia da Coronavirus che ha colpito poveri e ricchi, dipendenti, partite iva e politici, giornalisti e medici, nelle città e nei borghi più isolati, nel periferie e nei centri cittadini. Dopo tutto questo, comprendiamo quanto siamo fortunati e quanto la nostra normalità e il tran tran quotidiano della vita di tutti i giorni, siano un bene prezioso, che non daremo più scontato. Una lezione amara quanto importante anche per i nostri bambini e ragazzi, abituati ad una vita agiata, senza povertà e guerre e che ora invece stanno vivendo la battaglia al virus: isolati nelle proprie camerette, gli manca sentirsi parte della classe e si aggrappano alla didattica on line, unica ancora di salvezza della normalità perduta. Lo raccontano i coniugi

@lopinionistanews

@lopinionista_news

RISTRUTTURAZIONE 4.0

Nella casa in classe A4 con Morino A Gattinara, l'architetto Fabio Morino ci conduce in un affascinante viaggio nel mondo dell'architettura 4.0. facendoci visitare il cantiere della casa di ultima generazione da lui progettata partendo dalle esigenze dei committenti, ovvero dalla necessità della coppia di clienti di realizzare una casa per il proprio figlio e per la sua futura famiglia. L'architetto Morino ha pensato a tutto: ad esempio nella zona giorno open space, per evitare la diffusione degli odori della cucina, ha suddiviso i due ambienti mediante una suggestiva parete vetrata. Nella zona servizi ha inoltre previsto un'ampia lavanderia e una camera degli ospiti (la

quarta camera), con funzione dipéndance con portico a sé. Infine, il garage è provvisto di tre posti auto e corredato di un bancone per gli attrezzi, dove il padrone di casa, appassionato di motori, potrà intervenire comodamente sulla propria moto. continua a pagina 19

LA NOSTRA SALUTE

«Noi non siamo la nostra malattia»

In foto la Famiglia Burlone al completo

Burlone di Novara (lei insegnante nell'Istituto Maria Ausiliatrice, lui Ingegnere) che, in questi giorni sono a casa con le figlie Sara e Anna, rispettivamente di 23 e 21 anni e Martina, 9 anni, con sindrome di Down. Per le tre giovanissime è l'ora della responsabilità. I genitori gli hanno spiegato che ciò significa innanzitutto non fare vita sociale per evitare la diffusione del virus e poi aiutare i più fragili, gli anziani, andando a fare la spesa al posto loro, così che quest'ultimi possano restare a casa. Contemporaneamente, la famiglia novarese, ritrovandosi a tavola al mattino, si è resa conto che

RIAPRIAMO IL 4 APRILE

erano ben cinque anni che non facevano più colazione tutti insieme a casa e così ha riscoperto la felicità di questo momento quotidiano. Allora è vero: possiamo provare a trasformare questo momento in un'opportunità di responsabilizzazione sociale, di amore per il prossimo, di unione e di solidarietà. Possiamo riscoprire l'importanza della famiglia e finalmente comprendere quanto siamo stati finora fortunati. Se faremo tesoro di questa esperienza, il mondo che verrà dopo il Coronavirus sarà migliore di prima. Sabrina Marrano, fondatrice del giornale l'Opinionista News

Le donne affette da endometriosi raccontano le loro storie per accendere i riflettori su questa patologia: "Mi chiamo Lisa e ho 36 anni. Ho iniziato ad avere i primi sintomi di endometriosi quando ... continua a pagina 28

RUBRICA GASTRONOMICA

Con Prolo scopriamo i Baci di Fara Qui si preparano e vengono sfornati quotidianamente dolci ricercati e deliziosi, ma Il fiore all’occhiello è rappresentato sicuramente dai “Baci di Fara”, che hanno reso famosa la pasticceria Prolo... continua a pagina 30


Seguici sui nostri social @fitactivecastelletto

www.fitacl. 33ti9v88e00.i54t4

Castelletto Ticino - Via Sempione

- Te


3

VALSESIA

Sindaco Tiramani: una città a misura di bebè

Agiamo su diversi fronti per far sì che i bambini di Borgosesia possano crescere in una città bella e sicura LA RUBRICA DEL SINDACO

Il sindaco Paolo Tiramani assieme al piccolo Jacopo

Il tema legato ai bambini per la nostra Amministrazione è fondamentale, ogni nostro progetto, ogni nostra azione sono proiettati nel futuro: vogliamo far crescere Borgose-

sia in termini di vivibilità, sicurezza, disponibilità di servizi e di lavoro, perché vogliamo lasciare ai nostri bambini una città da amare. Per fare questo ci muo-

viamo su diversi fronti. In primo luogo,difendiamo strenuamente e a spada tratta il punto nascite presso l’Ospedale Santi Pietro e Paolo di Borgosesia, considerato

un’eccellenza nel nostro quadrante, per far sì che i bambini della Valsesia possano continuare a nascere qui, in totale sicurezza loro e delle loro mamme. A partire dalla sua nascita, ogni bambino di Borgosesia potrà contare, nel corso della sua crescita, su servizi messi a disposizione dal Comune esu una costante attenzione riservata a lui e alla sua famiglia: seguiamo le attività dell’Asilo Nido e abbiamo previsto tariffe agevolate per ampliare l’accesso a tutte le famiglie, così come negli altri ordini scolastici di competenza comunale (elementari e medie) curiamo i servizi e cerchiamo di andare incontro alle esigenze delle famiglie, sia in termini di costi che di tipologia di servizio. Per esempio proponiamo corsi sia sportivi che culturali, mettiamo a disposizione il Museo Conti, stiamo immaginando anche corsi di dialetto per far sì che i nostri bimbi non perdano il legame con le loro radici. Abbiamo un osservatorio sulla qualità della mensa e facciamo in modo che gli impianti sportivi siano sempre adeguati e disponibili: alimentazione e attività sportiva sono due elementi indispensabili per il benessere di tutti, a partire dall’infanzia. In questi due anni e mezzo siamo anche intervenuti sugli edifici scolastici, migliorandone le strutture e i servizi e rifacendo alcuni impianti nell’ottica di ridurre le emissioni di fumi nell’ambiente. La salvaguardia dell’ambiente è una delle nostre priorità: abbiamo la for-

tuna di vivere in una zona bella e potenzialmente molto sana, quindi dobbiamo fare in modo che nessuna attività derivante dall’antropizzazione del territorio possa rovinare gli equilibri che la natura ci offre. In collaborazione con l’Arpa effettuiamo dunque un controllo costante della qualità dell’aria e sono orgoglioso di poter dire che, anche in questo inverno in cui il problema delle polveri sottili ha afflitto in modo particolare anche la provincia di Vercelli, noi a Borgosesia non abbiamo mai registrato valori non consoni alle normative. Recentemente abbiamo rinnovato la società che gestisce la raccolta rifiuti e la cura del territorio comunale: è un importante esempio per i bambini vedere una città curata e pulita, e sarà per loro motivo di orgoglio vivere in un contesto di questo genere. Anche se viviamo in un territorio con grandi valenze naturalistiche, ci teniamo a far sì che il nostro Parco cittadino sia un luogo dove le famiglie e i bambini di Borgosesia possano trascorrere del tempo di qualità, per questo abbiamo realizzato diversi interventi, tra i quali l’installazione di giochi nuovi per i nostri bambini: sono giochi inclusivi, che possono far divertire anche i bimbi con qualche difficoltà: tutti insieme, possono godere di un’area sicura, attrezzata, pulita. Qui vengono organizzate diverse iniziative, molte delle quali sono proprio rivolte alle famiglie e ai bambini, allo

scopo di favorire la socializzazione e la fruizione del verde cittadino. Ho citato in apertura i servizi: stiamo lavorando per il futuro, facendo in modo che chi vive a Borgosesia non sia costretto a rivolgersi altrove per avere tutta una serie di servizi che sono utili per la vita quotidiana, dagli sportelli dell’Agenzia delle Entrate all’Inps, dagli uffici legati alla salute pubblica fino ai servizi erogati dallo stesso Comune. Per i ragazzini e gli adolescenti, lavoriamo molto sul fronte delle manifestazioni: organizzare eventi che animino la città è anche un modo per legare i nostri ragazzi alle tradizioni locali, facendo sì che un giorno siano loro stessi a garantirne la continuità. Come vedete, agiamo su diversi fronti per far sì che i bambini di Borgosesia, tra i quali c’è anche il mio piccolo Jacopo, possano crescere in una città bella, accogliente e sicura, dove sentirsi sempre parte di una comunità con cui condividere l’appartenenza a luoghi, tradizioni e affetti. Lo scopo del mio lavoro come Sindaco, e dei miei colleghi di Giunta, è proprio quello di rendere migliore questa città perché le future generazioni lo amino e vi rimangano legate: avere radici salde è una garanzia per la vita, è la certezza che nel mondo –qualsiasi sia lo svolgersi della vita di ciascuno – c’è sempre un posto dove poter tornare e sentirsi a casa. Il Sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani


4

VALSESIA

«Piccola Viola, il tuo sorriso è la mia forza» La famiglia D'Eredità organizza eventi benefici in aiuto della piccola Viola e degli altri bimbi speciali

“Viola ha 10 anni vive una vita serena: nonostante la malattia dimostra un coraggio e una forza straordinaria, va a scuola, gioca e ride molto; il suo sorriso è la mia forza. Viola è affetta dalla nascita da polimicrogiria, una rara patologia neurologica che comporta gravi difficoltà e disturbi a livello neurologico e motorio. Serve la ricerca e sono necessari i trattamenti terapeutici di supporto: farmaci e fisioterapia spiega così Orazio D'Ere-

dità, papà di Viola e presidente dell'Associazione benefica "Una camminata per Viola" - Nel 2014 io e Franca, la mia compagna e nonna di Viola, organizzammo la prima maratona benefica a Milano, la manifestazione ebbe successo e da allora iniziò- come Associazione, il nostro cammino a fianco di Viola.

effettivamente sentito dalla gente e così si riuscì ad acquisire le prime carrozzine, a donare i primi fondi per la ricerca-che è importantissima e dona speranza, in particolare con la collaborazione dell’Istituto Gaslini di Genova, e a sostenere le attività e i corsi di supporto quale la fisioterapia che aiuta i bambini e le loro famiglie a vivere una vita Con un minuto gruppo di il più possibile normale: volontari iniziammo a se- andare a scuola, divertirguire alcune famiglie del si, giocare. territorio, man mano si capì che il problema era Tutto ciò che facciamo

non è soltanto per Viola ma per tutti i bambini: stare vicino alle famiglie è altrettanto importante; oltre che donare i fondi alla ricerca facciamo interventi mirati sul territorio, conoscendo le famiglie possiamo fare delle donazioni, grazie agli aiuti e alla solidarietà che incontriamo nelle persone, mirate e specifiche. Siamo alla ricerca e a disposizione dei bambini e delle famiglie che potrebbero avere bisogno del nostro supporto, operiamo nel territorio della

Valsesia, della Valsesse- e le mancanze di attenra, del Vercellese e Nova- zione che impediscono a Viola di vivere come tutti rese". gli altri bambini. Quali difficoltà riscontrate? Le autorità vi sono Di recente abbiamo acvicine? “Le barriere archi- quistato anche dei giochi tettoniche possono es- idonei che sono stati insesere di impedimento alla riti nei parchi di alcune citquotidianità della vita del tà (es. Varallo e Civiasco), bambino - spiega Orazio il poter giocare assieme D'Eredità - Per barriere agli altri bambini è davvearchitettoniche non in- ro importante.” tendo solamente gli ostacoli che si incontrano nel Maggiori informazioni: percorso con la carrozzi- www.circuitoviola.org na ma tutto ciò che rende Orazio-349 7167475. difficoltosa la normalità Federico Zancaner della vita, tutti gli ostacoli

Salone XXV Aprile - VARALLO

E T N E M A M I PROSS

ricordati di RESPIRARE

Laboratorio esperienziale per riconnettersi con se stessi A cura di Carla Lorizzo, Counsellor professionista AICo

In collaborazione con Associazione Culturale Fiorile e Messidoro

Il respiro è una funzione fisiologica che diamo quasi per scontata. Eppure, è grazie al respiro se siamo vivi e, soprattutto, in relazione con l’ambiente. Il nostro modo di respirare può rivelare molto di ciò che siamo e di come stiamo nello scambio relazionale con il mondo: imparare a riconoscerlo ci permette di diventare più consapevoli e autentici. Prima di tutto con noi stessi e con le nostre potenzialità, anche legate al saper attraversare paura, rabbia, tristezza e altre sensazioni destabilizzanti e all’apprezzare veramente gli stati d’animo gradevoli. Le esperienze proposte con questo seminario intendono creare situazioni in cui poter contattare le risorse insite nel respiro e nella dimensione creativa e artistica: tra gli obiettivi, quello di portare consapevolezza e armonia in un progetto di vita da vivere con pienezza e intenzionalità. Si richiede abbigliamento comodo e calzini antiscivolo.

Curiosità? Dubbi? Info? Domande? Per saperne di più: Carla Lorizzo - tel. 338.8214658 email: carla.lorizzo@libero.it Il percorso si basa sui metodi e sugli strumenti del counselling e della teatroterapia, entrambe professioni disciplinate ai sensi della L. 14 gennaio 2013, nr. 4.


GATTINARA

5

Primaria, pronto a ripartire il corso di dialetto

“Al Dialet an ti scoli” fa riscoprire non solo la lingua ma anche le tradizioni e gli antichi proverbi gattinaresi Dopo il successo delle scorse edizioni e l’apprezzamento che ha ottenuto tra genitori e alunni, anche per il 2020, viene riproposto alla Scuola primaria di Gattinara il Progetto “Al Dialet an ti scoli” ideato dall’Assessore alle politiche giovanili e alle tradizioni locali, Elisa Roggia.

lando il Dialetto all’interno di un luogo che, tutto, richiama la nostra storia. Oltre ad insegnare i fondamenti del dialetto e delle tradizioni gattinaresi, il Corso ha lo scopo di incuriosire e fornire stimoli agli alunni, anche attraverso il gioco, con aneddoti, frasi dialettali e racconti popolari, in poche parole: con la vera anima della gattiAlla 4a edizione, pren- naresità. dono parte tutte le classi della scuola primaria. Il corso si concluderà con Nell’edizione 2020 vi è uno spettacolo dialettale una novità, infatti, con realizzato direttamente l’inaugurazione dell’Eco- dai bambini presso l’Aumuseo delle Arti, dei Me- ditorium Lux di Gattinara. stieri e delle Tradizioni, i «Abbiamo ideato questo ragazzi delle elementari progetto – spiega Elisa potranno immergersi nel Roggia, Assessore e anipassato Gattinarese po- matrice del progetto stestendo vedere da vicino gli so - per mantenere vivo il oggetti e gli attrezzi del dialetto gattinarese e vavivere contadino. lorizzare il patrimonio culturale locale. Insegnare il I bambini potranno entra- gattinarese nelle scuole è re in contatto diretto con il modo per salvare questa le nostre tradizioni par- meravigliosa lingua e per

trasmettere alle nuove generazioni modi di dire e espressioni tipiche della nostra tradizione che altrimenti si perderebbero e che diverrebbero incomprensibili». «Ci sono espressioni, sentimenti ed emozioni intraducibili nella lingua italiana che devono essere trasmesse ai nostri ragazzi. - commenta il Sindaco Daniele Baglione –Un grazie particolarmente sentito a quanti, anche per l’edizione 2020, lavoreranno per portare avanti questo progetto: in particolare Manuela Bertolino e Luca Caligaris, Roberto Moscotto e Mario Mostini, Ornella Zeno, Giacomo Caron Mazzola e altri gattinaresi D.O.C.G.».

In foto l'assessore Elisa Roggia

Lasciamoci contagiare dalla gioia dei bimbi L'entusiasmo spontaneo dei bambini è un antidoto fondamentale alla negatività che ci può travolgere LA RUBRICA DEL SINDACO

Come Amministrazione comunale da sempre abbiamo avuto occhio attento a bambini e alle famiglie perchè sono il nostro futuro. Dunque, abbiamo investito tantissimo nella riqualificazione dei parchi urbani e inserendo al loro interno dei giochi nuovi, abbiamo pensato a strutture ludiche inclusive, ideali anche per i piccoli diversamente abili. Ad esempio abbiamo scelto di installare delle altalene particolari, così da consentire a tutti di godere delle nostre aree verdi. Inoltre, al loro interno, abbiamo posto particolare attenzione nel posizionamento di panchine e talvolta anche di tavolini, dove i genitori e i nonni, possono rilassarsi, tenen-

Il sindaco Daniele Baglione

do sempre sott'occhio i propri figli o nipoti. Gattinara sta diventando un importante polo per i bambini, soprattutto per i minori in difficoltà, grazie all'apertura della nuova casa-famiglia nell'ex stazione ferroviaria. L'innovativa struttura residenziale, gestita dalla cooperativa I colori del sorriso, è stata da noi fortemente promossa ed ora accoglie bimbi e ragazzi fino ai 17 anni che provengono da contesti familiari difficili. La residenza gattinarese è diventata per loro la seconda famiglia. Fondamentale, per la no-

stra Amministrazione, è poi tramandare ai nostri bambini le tradizioni locali ed è con tale obiettivo che anche quest'anno, a scuola, si tiene il corso di dialetto gattinarese, in cui oltre alla lingua, vengono raccontati proverbi e aneddoti di vita in paese. Infine, rivolgo un invito a tutti noi adulti a prendere più da esempio i nostri bambini, i cui occhi ci aiutano a vedere il mondo con meno cupidigia. Il loro entusiasmo e la loro gioia spontanea sono antidoti fondamentali alla negatività che spesso ci può travolgere. Il Sindaco di Gattinara Daniele Baglione


6

BASSA VALSESIA

Per tutti è semplicemente e felicemente Gentian Gentian Casali, bimbo non vedente dalla nascita, sta affrontando una nuova sfida: imparare a leggere «Vederlo alzarsi da solo al mattino e dirigersi tranquillamente verso la sala può sembrare una piccola cosa ma per noi è una soddisfazione indescrivibile: il nostro piccolo Gentian sta imparando a rendersi autonomo»: chi parla è Erblina Morina, mamma di Gentian Casali, un bimbo di 5 anni, non vedente dalla nascita. Gentian è stato fortemente voluto dai suoi genitori, Erblina e Davide, che però non si aspettavano di doversi confrontare con questa disabilità. Tuttavia, dopo il primo momento di stupore e smarrimento e grazie al supporto delle famiglie, si sono rimboccati le maniche ed hanno deciso che Gentian avrebbe fatto la stessa vita di qualunque altro bambino della sua età. Dunque, un passo alla volta, Gentian, dapprima nell'ambiente domestico, ed ora anche all'esterno, ha sviluppato la propria autonomia e mostra una capacità di muoversi nello spazio che talvolta supe-

ra le abilità dei suoi coetanei. Con spontaneità, il piccolo Genty si muove in casa, tra i suoi giochi e nel giardino della propria abitazione scende i numerosi gradini con precisione e velocità. Chissà quanti di noi sarebbero capaci di farlo ad occhi chiusi? Eppure per Genty è un gioco da bambini. La sua energia e la sua dinamicità spesso disarmano i genitori: il piccolo si ricorda ogni cosa loro gli dicano e gliela ripropone al momento giusto. Grande appassionato di musica, chiede alla mamma di avviare il cd con i suoi brani preferiti, li canta e balla. Gentian è un bambino felice, gioioso, che ha fatto della sua particolarità il proprio grande punto di forza. Grazie al supporto di centri specializzati, dell'Unione italiana Ciechi e della rete di genitori di bambini non vedenti, la sua famiglia ha compreso come approcciarsi a lui nel modo ideale, con l'obiet-

tivo di fargli raggiungere grandi risultati. Gentian adesso sta affrontando una nuova sfida: imparare

a leggere, e lo fa iniziando a familiarizzare con i segni della lingua braille. Per i suoi compagni di

classe, alla scuola mater- semplicemente e felicena di Carpignano Sesia, mente Gentian. non è un diversamente Sabrina Marrrano abile perchè per tutti è

In foto Gentian Casali

A Romagnano Sesia il bando di lavoro over 58

Il Comune darà lavoro a 2 disoccupati "over 58" grazie al bando "cantieri di lavoro" della Regione Piemonte LA RUBRICA DEL SINDACO

Non è prevista indennità di fine rapporto né quota di tredicesima mensilità. Nell’ambito dei cantieri di lavoro vengono retribuite solo le giornate/ore effettivamente svolte, festività escluse. Non è prevista alcuna retribuzione in caso di malattia e/o assenza dal servizio, fatta salva la possibilità di recuperare le ore di lavoro non effettuate. La retribuzione spetta anche per i giorni di infortunio, nonché in caso di ricovero ospedaliero e relativa degenza, ma non oltre la durata del cantiere. In foto il Sindaco Alessandro Carini

La Regione Piemonte con determinazione dirigenziale del settore Istruzione, formazione e Lavoro n. 23 del 30/01/2020 ha approvato il progetto presentato dal Comune per l’impiego temporaneo e straordinario di n. 2 lavoratori (rispettando il principio di non discrimi-

nazione di genere) per attività di supporto ed integrazione al settore lavori pubblici. I posti disponibili sono destinati ad attività di abbellimento, valorizzazione, salvaguardia, manutenzione del verde pubblico per n. 12 mesi a 30 ore

settimanali – retribuzione lorda giornaliera Euro 29,70. La partecipazione al progetto è volontaria e non costituisce rapporto di lavoro con l’Ente utilizzatore, né costituisce titolo preferenziale per la partecipazione a concorsi e/o assunzione negli enti o nelle aziende pubbliche.

I destinatari dei cantieri in oggetto possono beneficiare di misure di sostegno al reddito come il Reddito di Inclusione (REI) o Reddito di Cittadinanza. Non possono partecipare al bando i percettori di ammortizzatori sociali, ovvero di misure adottate a tutela del reddito di chi ha perso il posto di lavoro

(indennità di disoccupazione NASPI, se dipendente, o indennità DISCOLL, se collaboratore autonomo o assimilato). La retribuzione dei cantieristi viene erogata mensilmente. A tale scopo essi sono tenuti a comunicare all’inizio del cantiere tutti i dati necessari per l’elaborazione di tutte le pratiche relative al cantiere di lavoro e analogamente dovranno essere tempestivamente comunicate eventuali variazioni di tali dati. Il cantiere di lavoro avrà durata di 260 giornate lavorative – 6 ore giornaliere – per n.2 lavoratori per attività di supporto ed integrazione agli operai per n. 30 ore settimanali. L’Amministrazione Comunale può disporre, se necessario, una sospensione dell’attività del cantiere e successiva ripresa. I partecipanti ai cantieri di lavoro sono soggetti alla

sorveglianza sanitaria ed alle misure di sicurezza previste dalle normative vigenti, in particolare il D. Lgs 81/2008. Per la durata del cantiere di lavoro i soggetti utilizzati conservano lo stato di disoccupazione. Si evidenzia che non possono accedere ai cantieri di lavoro, i soggetti che negli ultimi 12 mesi abbiano già partecipato a cantieri di lavoro. La domanda di partecipazione dovrà essere redatta sull’apposito modulo allegato al presente bando e dovrà pervenire all’ufficio Protocollo del Comune di Romagnano Sesia, inderogabilmente entro il giorno 20 MARZO 2020. Eventuali chiarimenti potranno essere richiesti in orario di ufficio ai seguenti numeri: Ufficio Servizi Sociali 0163/826869.


BORGOMANERO E VERGANTE

7

La Fondazione Caldara cerca casi di successo La storica fondazione di Nebbiuno sta cercando genitori, figli e nonni che raccontino la loro "missione" Nell’anno 1884 il Capitano Ermenegildo Vaneda, ideò l’apertura di una scuola d’infanzia in Nebbiuno con il consenso di azionisti e incoraggiato dal Venerando Don Antonio Gnemmi Parroco di Nebbiuno. Il percorso di crescita dei bambini venne seguito dalle Suore Benedettine, che svolsero egregiamente il loro lavoro sino al 1996 quando venne a mancare l’ultima suora rimasta, nota a tutti come “Suor Pancrazia”.

trasforma l’ex-scuola materna in un nuovo istituto al servizio dei bambini e delle famiglie del Vergante, aprendo il Micronido Piccoli Passi.

Con il finanziamento regionale ed una parte di mutuo l’edificio venne adeguato alle normative vigenti in materia di nidi e micronidi, con formazione al piano terra di zona dormitorio, zona soggiorno e di un piccolo ampliamento, costituito da una veranda, adibita a zona L’Ente quindi, sempre pasto per i piccoli ospiti nello spirito di fornire un con i servizi igienici per i servizio indispensabile ai piccoli e per i disabili ed cittadini, proseguì l’attività di scuola materna con personale diplomato laico sino alla fine del 2001. Purtroppo gli elevati costi ed il numero sempre più ridotto dei bambini, divisi fra la nostra scuola materna Vittoria Protasi e quella pubblica statale, aperta alla fine degli anni ’80, determinarono la chiusura della scuola materna nell’anno 2001. A questo punto, l’IPAB In foto Paola Cerri

infine con la cucina per la Nel 2012, l’ex-IPAB viene trasformato in fondazione preparazione pasti. di diritto privato senza fini Nell’anno 2008 l’Ente di lucro. Morale, con propri fondi, porta a termine la ristrut- Agganciandoci al presenturazione del primo piano te, nello spirito di servizio con formazione della lu- nei confronti del terridoteca, denominata “Lu- torio di Nebbiuno e del doteca Caldara” in onore Vergante, il comitato di dell’Ingegnere Aldo Cal- Gestione vorrebbe condara, uno dei maggiori tinuare a svolgere la probenefattori dell’Ente Mo- pria funzione, dedicando rale, che viene inaugurata attenzione ai cittadini con “qualche anno in più”. il 12.12.2010.

Se si osserva la società arrivano molti richiami dagli adolescenti e di conseguenza dai genitori degli stessi. Genitori e figli si trovano in situazioni complicate nella scelta di un indirizzo scolastico (scuola media superiore e università), che rischia di sfociare in una non scelta con l’abbandono del percorso scolastico.

che oggi sono contente, ma anche persone che lo sono meno. Persone che svolgono professioni o hanno imboccato la via di una “missione”. Insomma provare almeno a raccontare a genitori, nonni, figli, nipoti, come dicevamo prima non solo perle di saggezza, casi di successo, ma scampoli di vita vissuta.

Sono scelte complicate, in una società sempre più frenetica. Da qui l’idea di iniziare lo sviluppo, per ora in fase embrionale, di un progetto: Genitori, accompagnati dai figli. (sono benaccetti anche Nonni, accompagnati dai nipoti). È in effetti complesso dire se i soggetti interessati siano i figli o i genitori. Ci piace pensare che sia l’insieme dei soggetti. Come vorremmo procedere? Ci piacerebbe realizzare una serie di incontri presso la sede della fondazione Protasi Caldara, coinvolgendo persone che questa scelta l’hanno già fatta. Persone

Cerchiamo: • Persone disposte a raccontarsi, successi ed insuccessi (da 10 a 100 anni) • Genitori e nonni, con voglia di ascoltare e di chiedere, in pubblico ma poi anche in privato • Figli, nipoti scalpitanti. Complicato? Si ma la vita, che ci piaccia o no è complicata. Manifestate il Vs. interesse ad ascoltare, meglio ancora “a raccontarvi” semplicemente inviando una e-mail: paola.cerri61@gmail.com Paola Cerri

Plastic Revolution viene premiato da Cariplo

Plastic Challenge: nel Cusio parte la sfida alle plastiche monouso grazie al contributo di Fondazione Cariplo

“Lago d’Orta Plastic Revolution” è tra i vincitori del bando “Plastic Challenge. Sfida alle plastiche monouso” di Fondazione Cariplo. Per il progetto sono stati stanziati un totale di 150.000 Euro di cui 87.000 finanziati da Fondazione Cariplo. Un ottimo risultato che prevede una serie di azioni e progetti che dureranno due anni.

L’ente capofila è il Circolo di Legambiente “Gli Amici del Lago” che ha presentato il bando insieme ai comuni di Ameno, Briga Novarese, Miasino, Orta San Giulio, all’Organizzazione di Volontariato di Briga e all’Associazione Culturale Asilo Bianco che ha ideato e scritto il progetto. La fase operativa del progetto partirà nei prossi-

mi mesi e vedrà i comuni coinvolti fornire a ogni nucleo familiare un cestello portabottiglie provvisto di sei bottiglie in vetro, kit che verrà consegnato insieme a una brochure con una mappa delle fonti d’acqua sicure e accessibili sul territorio. Cuore del progetto, che si inserisce tra le numerose iniziative di tutela ambientale coordinate

dal Contratto di Lago per il Cusio, è la diminuzione drastica della plastica monouso nei grandi eventi culturali e sportivi. I cittadini del novarese sono attenti alla raccolta differenziata in ambito privato (superato l’obiettivo del 65%), ma non lo sono ancora abbastanza fuori casa. Alcuni accorgimenti concreti previsti dal progetto

saranno l’introduzione di lavastoviglie e stoviglie lavabili nel servizio mensa di scuole e centri estivi, ma anche per eventi enogastronomici, culturali e sportivi, l’inserimento di prodotti riutilizzabili negli esercizi commerciali e nelle strutture ricettive, l’ideazione di una borraccia di design, l’acquisto di cestini per la raccolta differenziata, la sostituzione

nelle pubbliche amministrazioni delle penne usa e getta con cancelleria biodegradabile, la piantumazione di alberi per i comuni virtuosi. In parallelo saranno organizzati incontri di sensibilizzazione con esperti su plastiche monouso e tematiche ambientali, e nell’ambito delle campagne nazionali di Legambiente “Spiagge e Fondali Puliti” e “Puliamo il Mondo” verranno svolte nel territorio iniziative di raccolta e classificazione dei rifiuti sulle rive, nelle acque e nell’ambiente con il coinvolgimento di sommozzatori, scuole e volontari. La riduzione della plastica monouso è una delle sfide più immediate e importanti che cittadini, associazioni e istituzioni sono chiamati ad affrontare. E il lago d’Orta è un luogo simbolico per questo progetto importante, attuale e ambizioso: tutti conoscono e ricordano la storia di un lago morto che è riuscito a rinascere.


ARONA E LAGO MAGGIORE

8

Fitness, ricomincia alla grande con Fitactive Il centro franchising FitActive di Castelletto Ticino inaugurerà la nuova stagione di corsi con la PoleDance

La stagione fitness 2020 ripartirà alla grande con il nuovo Palinsesto studiato apposta per i clienti del centro, amanti del fitness e per tutti coloro che vogliono rimettersi in forma. Il centro Frinchising FitActive di Castelletto Ticino conosciuto sul territorio per la sua

innovazione, affidabilità, semplicità e risparmio, ha introdotto un nuovo corso: la Poledence. “Sono tre anni che insegno questa speciale disciplina e dalla prima lezione è stato subito amore”, queste le parole di Giada Eustacchio (vedi foto) istruttrice di Poledance

presso il centro. La Poledance è una disciplina che ingloba ginnastica artistica, acrobatica e danza, si sviluppa su una pertica e aiuta a sviluppare la coordinazione nei movimenti, la forza e la flessibilità. Un corso adatto a tutti, senza distinzioni di sesso e senza limiti che offre ai clienti FitActive molti benefici: maggiore sicurezza in se stessi; più consapevolezza del proprio corpo e delle proprie potenzialità; più forza nelle braccia e nelle gambe. Portare la spesa da oggi grazie alla Poledance potrebbe essere meno faticoso del

solito, dunque non aspettate a prenotare una prova gratuita. E’sufficiente rivolgersi al personale molto gentile e disponibile presente alla reception e lasciarvi guidare verso una nuova ed esilarante esperienza. Coloro che sono interessati possono consultare gli orari del corso sull’ aggiornatissimo palinsesto, ricco di tante altre attività. FitActive - Via Sempione - Castelletto Ticino Tel. 339 88 00 544 Facebook: @fitactivecastelletto Pamela Romanello

I.P.

Happy Time, ludoteca per bambini e famiglie Happy Time è ideale per trascorrere ore serene e divertenti in un ambiente colorato, nuovo e simpatico

La ludoteca Happy Time a Meina, a due passi dal Lago Maggiore, oltre ad essere il luogo in cui i bambini possono giocare sereni e spensierati, interagendo con i coetanei, è anche la location ideale per i genitori ed i nonni. Infatti, all'interno di questa oasi di felicità è facile mettere da parte i problemi quotidiani e beneficiare così pienamente della sensazione di benessere, trascorrendo ore serene e di gioia insieme ai propri figli e nipoti. Fresca d’inaugurazione, la ludoteca, che ha già ottenuto un considerevole successo tra le famiglie, adesso attende il superamento dell'emergenza Coronavirus per poter partire alla grande con tutte le numerose ed entusiasmanti attività in programma. Infatti, all'in-

terno della struttura sono presenti ampie sale dedicate, tra le quali ad esempio spicca l'accattivante sala giochi progettata nei minimi dettagli per il sano divertimento dei più piccoli in completa sicurezza, con la possibilità per i genitori di guardare con gioia giocare i propri figli stando comodamente seduti ai bordi della sala. Per questi motivi, Happy Time è anche lo spazio ideale per l'organizzazione di divertenti feste di compleanno e di numerosi altri eventi che coinvolgono bambini e famiglie. Inoltre, per il ristoro di adulti e bambini è a disposizione il bar grazie a cui assaporare bevande calde e golose merende durante le stagioni più fredde, e gelati e leccornie fresche in estate. C'è poi molto altro: a ripro-

va che la Direzione della ludoteca ha pensato veramente a tutto, al suo interno è presente uno spazio fitness dedicato agli adulti, per l'esecuzione di esercizi e attività benefiche oltre che per il corpo, anche per la mente, con soluzioni per sconfiggere lo stress e l'affaticamento causati da una lunga giornata o da un'impegnativa settimana di lavoro. Inoltre, nella zona esterna, si può usufruire di un grazioso outdoor completo di tavoli e gazebo sotto cui ristorarsi nelle giornate estive più afose. Happy Time ha pensato anche al parcheggio fuoristante, rendendolo perfettamente sicuro grazie all'installazione di un efficiente sistema di videosorveglianza. Complice sicuramente il contesto in cui la struttura sorge - circon-

dato dai boschi, lontano dal rumoroso e fastidioso traffico cittadino, vicino al torrente Tiasca ed immerso nella natura dell’Alto Vergante - Happy Time ha tutte le caratteristiche di un luogo paradisiaco, un mondo per noi. Happy Time è l’occasione ideale finalmente per rilassarci, staccando mente e corpo dalla routine, concedendoci un momento di svago dal tran tran della vita quotidiana. "Affidare l’orologio della propria vita nelle mani di un figlio, in un pomeriggio di giochi: quando lo si riprende è di nuovo luminoso e segna tutti i secondi". (Fabrizio Caramagna). Davide Crudele

Happy Time Strada per Corciago - Meina Facebook: Happy Time Meina Tel. 371 468 8894

I.P.


VERBANIA E LAGO MAGGIORE

9

Luana e Renzo «Sogniamo di avere un figlio» Procreazione assistita: per Luana e Renzo, e per molte altre coppie, è la speranza di diventare genitori Luana Rizza e Renzo Dal Bello sono una coppia felicemente sposata dal 2007 e come la maggior parte delle persone che si amano desiderano un figlio. “Quando ci siamo sposati abbiamo fin da subito cercato di avere un bambino ma purtroppo non arrivava”, ci racconta Luana. “All’inizio pensavamo che la causa di tutto ciò fosse lo stress: la nostra è sempre stata una vita molto frenetica, su è giù per l’Italia, il lavoro ci costringeva a trascorrere la maggior parte del nostro tempo fuori casa. Ma intanto gli anni passavano e tra un tentativo e l’altro abbiamo iniziato a fare i primi accertamenti per valutare lo stato di salute di entrambi. Non è stato facile individuare le cause che impedivano a me e a mio marito di diventare

genitori, anche perché quando desideri un figlio e non arriva, ti scontri con una realtà fatta di tanti stereotipi e non sempre facili da superare. Spesso ci dicevano di stare tranquilli, che io e Renzo avremmo dovuto semplicemente rilassarci e concentrarci di più sulla coppia e un pò meno sul lavoro. Inoltre, quando sei molto giovane, come lo eravamo noi quando abbiamo iniziato a cercare un figlio, c’è il rischio che certe problematiche vengano prese un po’ sotto gamba. Anche i vari ginecologi ai quali ci siamo rivolti, infatti, se pur bravi, non davano troppo peso alle difficoltà che stavamo riscontrando; tendevano a rassicurarci piuttosto che approfondire con esami più specifici. Affidarsi a strutture e a medici esperti sul tema

dell’ infertilità e della sterilità può aiutare a non perdere la speranza di diventare genitori. “Il tempo dunque passava, racconta Luana e sdrammatizzando come solo una donna forte sa fare, aggiunge: “abbiamo investito la maggior parte delle nostre risorse economiche viaggiando, con la speranza, ogni volta, di tornare a casa in tre come scherzosamente ci dicevano parenti e amici. “Abbiamo praticamente girato il mondo”, dice Renzo sorridendo.“ Alla fine, dopo dieci anni trascorsi a programmare il nostro prossimo viaggio, a lottare contro l’endometriosi e ad altre patologie varie, siamo giunti alle nostre conclusioni: “alle mie ovaie, Luana afferma con una risata quasi liberatoria, non interessava nulla se io fossi stressata

o meno, il problema era un altro e andava affrontato seriamente. Dunque, consapevoli che da li a poco per loro si sarebbe aperto uno scenario pieno di difficoltà, fatto di indagini, visite mediche, esami, ecc ecc, con l’amore ed il sorriso si sono avvicinati al mondo della pma: procreazione medicalmente assistita”. Il percorso di una donna che decide di affidarsi alla procreazione medicalmente assistita non è un percorso semplice. Per questo si dice che una mamma pma è mamma da sempre. Nell’art.15, comma 2 della Legge del 19 febbraio 2004, n.40, viene illustrato lo stato di attuazione della legge in materia di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), comunemente conosciuta come legge 40, nata con lo scopo di aiuta-

re le coppie a raggiungere il proprio sogno di genitorialità. “In quale centro vi siete rivolti?”Risponde Luana: “All’inizio siamo migrati in Lombardia, dove ci siamo trovati molto bene, ma poi ci siamo chiesti: in Piemonte non esistono centri specializzati che possono seguirci? E per nostra immensa gioia abbiamo scoperto che a pochi chilometri da casa esiste l’Ospedale San Rocco di Galliate, che rappresenta un’ eccellenza sul nostro territorio. Desideravamo un luogo che fosse famigliare e l’abbiamo trovato, dicono. Con il supporto dei medici ed in particolare della dott.ssa E.F. responsabile del reparto, Luana e Renzo hanno dedicato all’Ospedale il loro progetto intitolato: “Pecore e Cavoli Pma” che nasce con il nobile scopo di aiu-

tare le coppie in difficoltà, supportandole psicologicamente e con piccoli gesti; come ad esempio quello di regalare ogni mese un kit farmacologico alle donne. Per sostenere economicamente il progetto è possibile acquistare le simpatiche “t-shirt” dedicate alla legge 40. Oggi giorno ci sono molti strumenti per dare ancora speranza a questi potenziali genitori, dunque è giusto parlarne, non farlo sarebbe come dire ad un malato di cancro che esiste la cura ma che non deve curarsi “Il nostro sogno più grande è quello di avere un figlio” evidenzia la coppia. E se non dovesse arrivare? “Saremo comunque felici, perché abbiamo riacceso la speranza ad altre coppie, avvicinandoli al mondo della procreazione assistita. Pamela Romanello


LOMBARDIA NEWS

10

Nella Casa Gialla si riscopre la vera serenità

Nella casa-famiglia di Busto Arsizio, Michele Bigonzi e la moglie danno amore e sicurezza ai bimbi disagiati «Anche se la devo chiamare “comunità d’accoglienza per minori”, per me questa è una casa, è una famiglia»: così dice Michele Bigonzi, che, con la moglie e una compagnia di amici, ha fondato nel 2009 l’onlus “La Casa Gialla” a Busto Arsizio, un luogo che ospita bambini - attualmente 7, di età compresa tra 0 e 6 anni con condizioni famigliari difficili. «Fino a poco prima erano con una mamma e con un papà - evidenzia Michele - Dunque quando entrano nella nostra casa si sentono soli. Noi proviamo a rendere la loro vita qui la migliore possibile. I bambini sono in attesa di adozione, di asilo o di ritorno in famiglia, anche se solo 1 su 10 ritorna nel proprio nucleo familiare originario. In quest'ultimo, nel 99% dei casi non hanno subito violenze, ma sono vittime dell'incapacità dei genitori di crescerli adeguatamente, per svariati motivi. Così, dopo numerose segnalazioni di un assistente sociale, un giudice ne decreta l’allontanamento». Nella casa-famiglia i

bambini vengono seguiti da un team di educatrici volontarie, 365 giorni l’anno e questo fa sentire tutti in un ambiente carico di affetto e di fiducia. Il nome “Casa Gialla” riporta al quadro omonimo di Van Gogh: la “Casa Gialla” fu affittata dal celebre artista con l'intento di riunire al suo interno una comunità fraterna che lottasse per un mondo migliore. «All’inizio non è stato facile: avevamo un progetto, ma non c’erano soldi - sottolinea Bigonzi - Grazie a due grandi donazioni siamo riusciti ad andare avanti: da parte di una signora che ha venduto la propria casa e ci ha lasciato la sua eredità; e da una fondazione milanese di giovani imprenditori. In questo modo abbiamo avuto il budget per ristrutturare la casa e comprare tutto il materiale necessario, ad esempio i giocattoli». Una grande catena di solidarietà unisce la “Casa Gialla” al territorio. Infatti, spiega Michele: «Ho il problema di gestire la quantità di aiuti che riceviamo: ogni giorno il panettiere

Casa Gialla lancia il progetto Il filo di Emma

del quartiere sforna solo per noi un enorme cesto di pane e ad esempio il bar ci dona le brioches rimaste invendute della giornata. Inoltre, durante l’estate, organizziamo una vacanza al mare per i bambini, finanziata da un’associazione milanese che ha preso a cuore il progetto». La “Casa Gialla” ha tanti programmi :«Abbiamo appena comprato l’ala di fianco alla nostra casa ed entro l’estate vorremmo ristrutturarla; inoltre ci piacerebbe creare uno

spazio dedicato solo ai neonati tra 0 e 2 anni, che hanno esigenze diverse rispetto agli altri». La Casa sembra stringere in un abbraccio caldo e rassicurante chi la vive quotidianamente e chi ogni giorno le affida la propria vita, le proprie speranze e il proprio futuro. L’amore regna indiscusso fra le sue mura, che racchiudono il battito di un cuore straripante di amore: un cuore giallo. “Più ci penso, più mi rendo conto che non c’è nulla che amare gli altri”. di più veramente artistico Vincent Van Gogh.

Davide Crudele

DOPO IL SUCCESSO DEL CORSO PRECEDENTE alziamo l’asticella con un

NUOVO CORSO PRATICO DI GIORNALISMO ISCRIZIONI APERTE A SOLI 300,00 €. Dott.Ing. Pietro Palmieri - 3355931890 - pietropalmieri.abclearning@gmail.com

Il corso si svolgerà tra aprile e maggio 2020 (date in corso di definizione) h. 20,00/22,00 - presso: ABC Learning Srl, Via Pietro Generali, 23 - NOVARA www.abclearning.it

DOTT.SSA SABRINA MARRANO (Albo Ordine dei Giornalisti del Piemonte) DOTT. FRANCESCO BRUNO (Albo Ordine dei Giornalisti della Lombardia) oltre alla partecipazione di qualificati esperti del settore


AMBIENTE E BUON SENSO

11

Le serre verticali: un progetto che funziona

Il progetto Ri-Genera consiste in un impianto per coltivazioni orticole intensive sviluppato verticalmente

Rimane sotto gli occhi di tutti la congiuntura socio economica che attanaglia il nostro paese, ciò nonostante non bisogna

lasciarsi prendere dallo sconforto e progettare percorsi innovativi, i quali possano riqualificare porzioni del territorio in

maniera positiva e propositiva. Riqualificare capannoni dismessi ed edifici abbandonati come caserme, magazzini e case cantoniere creando serre verticali a coltivazione idroponica, ovvero fuori suolo, che garantiscono una maggiore produzione di verdure con minimo consumo di acqua e senza uso di pesticidi. È questo l’obiettivo di Ri-Genera, il progetto promosso da ENEA in Veneto, che vede tra i firmatari Coldiretti Padova, Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, Advance Srl, Idromeccanica Lucchini Spa e

Gentilinidue. La serra verticale diventa un nuovo “elemento” urbano facilmente adattabile grazie alla possibilità di essere localizzata sia in edifici privi di particolari qualità, anche completamente ciechi, sia in edifici storici o con vincoli architettonici, perché permette di lasciare inalterato l’involucro entro cui viene inserito il sistema di coltivazione. All'interno, l’utilizzo delle luci a led che riproducono lo spettro solare accelerano la fotosintesi consentendo alle piante una rapida crescita con qualità organolettiche e

nutritive ottimali. Dalla collaborazione tra ENEA e Idromeccanica Lucchini è nato anche un modello di vertical farm mobile, chiamato “BoxXLand” per la coltivazione in container di prodotti orticoli in verticale e fuori suolo a ciclo chiuso. Entrambi i modelli possono essere utilizzati per riqualificare intere aree periferiche degradate con una nuova destinazione d’uso a fini produttivi, stimolando la nascita di distretti agroalimentari avanzati. Gian Carlo Locarni Giancarlo.locarni@gmail.com

In foto Gian Carlo Locarni

Il sapore del territorio nel miele Fornapis

L'artigianalità garantisce ai mieli sfumature di gusto sempre diverse a seconda dell'anno di produzione

naturale, antibatterico e antibiotico: il perfetto alleato del nostro sistema immunitario. Per scegliere tra i numerosi tipi di miele artigianali prodotti (tutti disponibili in vasetti da 250 gr, 500 gr e 1 chilo, anche in confezioni regali o bomboniere) Fornapis di Oleggio (Novara) ha sintetizzato le caratteristiche di ogni diversa produzione:

In foto Marco Beldi

Il miele Fornapis ha una caratteristica fondamentale: le sue sfumature di gusto sono sempre diverse perché è la natura a crearle, con i suoi tempi e le attese. Infatti, l'apicoltore Marco Beldì, fondatore di Fornapis, utilizza esclusivamente tecniche tradizionali, con il risultato di un miele il cui particolare sapore può variare a seconda dell'annata. Inoltre, l'uso di sistemi naturali e artigianali garantisce di ottenere dei mieli 100% piemontesi di elevata

GIRASOLE. Sapore: non molto dolce, asciutto, con aroma di polline. Proprietà: antinevralgico, febbrifugo, qualità e che conserva- consigliato contro il cole- ROVO. Sapore: profumo no intatte le proprie pro- sterolo. Calcificante delle delicato e sapore decisamente fruttato. prietà benefiche. ossa Proprietà: utile nel conI mieli Fornapis, ad esemtrastare le infiammaziopio, si segnalano per con- MILLEFIORI. tenere contengono note- Sapore: molto delicato, ni della bocca, allevia gli voli quantità di perossido senza retrogusti parti- stati influenzali e i disturbi di idrogeno, che aiuta a colari. Proprietà: azione della diarrea nei bambini. fermare le infezioni su- disintossicante del fegato Il colore è ambrato e scuro e la sua produzione è perficiali e, grazie alle loro diffusa in tutte le regioni preziose caratteristiche, CASTAGNO. possono contribuire an- Sapore: intenso con re- italiane che ad attenuare i sintomi trogusto amaro. delle ulcere gastriche e Proprietà: favorisce la cir- ACACIA. la stipsi, poiché conten- colazione sanguigna, an- Sapore: delicato, fine, velgono grandi quantità di tispasmodico, astringen- lutato. Proprietà: corrofruttosio. Dunque, il miele te, disinfettante delle vie borante, lassativo, antinFornapis si distingue per urinarie. Consigliato per fiammatorio per la gola, essere un vero toccasana anziani e bambini patologie dell'apparato

digerente, disintossicante del fegato, contro l'acidità di stomaco RODODENDRO. Sapore: molto delicato. Proprietà: ricostituente, calmante dei centri nervosi, utile contro l'artrite Per ulteriori informazioni è a disposizione il sito web www.fornapis.it Fornapis di Marco Beldi via Racc.Fornaci-Momo 19, Oleggio (NO) Tel. 370-3185474 mail: fornapis@tim.it

I.P.


12

NOVARA

Don B. Ferrero: «Educare non è uno scherzo» Il Salesiano: «Ogni bambino ha uno scopo nel mondo ma spesso viene alla luce sentendosi gettato nel buio» del mondo, farne un uomo è compito arduo di ogni madre ma prima ancora di un buon padre», a dirlo è don Bruno Ferrero in un intervento rivolta a famiglie e ragazzi organizzato presso il teatro don Bosco dell’istituto salesiano San Lorenzo. Il teologo villarbassese, direttore del “Bollettino salesiano”, è arcinoto per la propria produzione rivolta a famiglie e insegnanti che ha l’obiettivo di crescere gli uomini del domani secondo i valori della religione, della ragione e dell’amore.

In foto Don Bruno Ferrero

Novara. Concepire figli può essere l’atto più naturale del mondo, farne degli uomini può essere però estremamente complesso. La nostra società è industrializzata e moderna e nonostante la stagnazione siamo riusciti a conservare una fetta considerevole tra i grandi del mondo. Tuttavia, se confrontassimo l’indice di sviluppo umano con quello di fertilità, ci accor-

geremmo che benessere e fecondità sono collegati tra loro in rapporto inversamente proporzionale, ovvero al crescere del benessere diminuisce il numero di figli nati per donna. L’ISTAT annuncia che nel 2018 la media dei figli nati per coppia si attestava a 1,29, tale da non garantire il ricambio generazionale. Eppure, se «concepire un figlio può essere l’atto più naturale

cui lo stesso Santo Padre – che può allontanarsi di ha rilanciato l’importanza molto al fine di non soffodel sistema formativo ed care l’altro ma che tornerà educativo. sempre alla base, luogo «Ravvivare l’impegno per dove rilassarsi al termine e con le giovani genera- di una tensione». L’istante zioni, rinnovando la pas- in cui l’elastico si rilassa è sione per un’educazione ovviamente la metafora più aperta ed inclusiva, della sera, momento in cui capace di i genitori «I bambini lanciano ascolt, diatornando a logo coscasa per risegnali di dolore, truttivo spesso ignorati perché abbracciare e mutua i figli al ternon li guardiamo comprenmine di una con gli occhi» sione», ha giornata di scritto papa Francesco. tensione lavorativa. L’eSecondo don Bruno l’u- ducazione dunque serve manità si costruisce in infatti a costruire i primi famiglia anche se ogni mattoni che formeranno Don Bruno Ferrero ha di- giorno assistiamo ad un gli uomini del domani e se retto la casa editrice El- allontanamento drasti- la scuola deve insegnare ledici fino al 2009 ed ha co dell’amore familiare. Il a pensare, la famiglia ha il pubblicato oltre quaran- presbitero spiega che ai compito di educare il bimtacinque libri, perlopiù de- più piccoli andrebbe inse- bo alla sacralità della perdicati all’educazione, mol- gnato dapprima il modo sona affinché da grande ti dei quali di amare, non confonda le persone tradotti in prima che con gli oggetti di uso quo«Dobbiamo ravvivare lingua spa- l’impegno con le nuove l’amore in tidiano. gnola, te- generazioni, rinnovando senso stret- Ogni bambino così come desca e poto. «L’amo- ogni persona hanno uno la passione per una lacca. educazione più aperta». re è come scopo definito e tutti siaun elastico mo terribilmente imporL’educazione è al centro – afferma don Bruno, ri- tanti; al contrario, oggi della missione salesiana prendendo la risposta da molti giovani si sentoproprio in questi tempi in lui fornita ad una bambina no gettati nel mondo e

abbandonati. Il tassello fondamentale per cui l’impianto educativo può avere successo è la presenza di un concreto legame familiare. Si sa che tutti i piccoli uomini hanno bisogno di due ottimi genitori ma, se l’amore di una madre è dato per scontato, quello di un padre non lo è altrettanto. Don Bruno spiega che nel padre i più piccoli cercano protezione e rassicurazione. «I figli devono essere ascoltati – continua don Bruno – e per loro bisogna esserci sempre; essi lanciano segnali di dolore, ma spesso non ci accorgiamo della loro sofferenza perché non siamo abituati a guardarli con gli occhi». La stima del bambino si costruisce giorno dopo giorno nella famiglia d’origine, insegnando il rispetto e la gratitudine verso il prossimo ed educando ad amare per essere riamati, perché «a chi bussa sarà aperto» e chi semina amore lo raccoglierà. Vito Nardulli

Nel 1849 la Battaglia di Novara cambiò la storia Nel mese di marzo si celebra il 171°anniversario della battaglia novarese che modificò il corso degli eventi

“Soffermati sull’arida sponda. Vòlti i guardi al varcato Ticino”: così comincia la poesia “Marzo 1821” di Alessandro Manzoni, scritta nel 1848: era l’inizio della Prima Guerra d’Indipendenza, che si è conclusa nel 1849 con la Battaglia di Novara: il 23 marzo si festeggerà il 171°anniversario di una

battaglia che cambiò il corso della Storia. Ma per capire come i Piemontesi e gli Austriaci arrivarono a combattere in una città nebbiosa come Novara dobbiamo prima passeggiare sulla linea del tempo. È il 18 giugno 1815: Napoleone viene sconfitto a Waterloo dal Regno Uni-

to, dalla Russia e dalla Prussia. È la fine di un’epoca di libertà, cominciata dalla Rivoluzione Francese (1789), un’epoca in cui le libertà sognate dall’Illuminismo trovarono spazio in Francia, in Italia e nelle zone conquistate da Napoleone. Ma con la Battaglia di Waterloo tutti i sogni scomparvero: il

Congresso di Vienna cancellò qualunque forma di libertà. Era l’inizio della Restaurazione: i governi assoluti, monarchie con pieni poteri, tornarono sui troni di tutta Europa. L’Italia venne nuovamente divisa in numerosi staterelli: Regno di Sardegna comandato dalla dinastia Sabauda, Lombardo-Veneto (pupazzo e direttamente governato dagli Austriaci), Granducato di Toscana, Stato Pontificio, Regno delle Due Sicilie… Ma ciò che l’uomo ha ottenuto non può essere soppresso e cancellato per sempre: non si può cancellare il Passato, l’uomo non dimentica. Non vale solo per ciò che l’umanità ottiene tramite battaglie: vale anche per gli orrori, le guerre, i disastri, dai tempi più antichi fino ai giorni nostri. Siamo rimasti al 1815: andiamo avanti nel tempo. 1820-21: i moti in Spagna, in Sud America, nel Lombardo-Veneto e gli arresti di Piero Maron-

celli e Silvio Pellico. Però in Italia non cambia nulla. Passeggiamo sulla linea del tempo e finalmente arriviamo al fatidico anno: il 1848, la “Primavera dei popoli”. È il 18 marzo: a Milano cominciano insurrezioni e rivolte, le “5 giornate di Milano”. Gli Austriaci, capeggiati da Radetzky, fuggono e si rifugiano nel “Quadrilatero”, territorio compreso fra le fortezze di Verona, Mantova, Legnago e Peschiera. Il 23 marzo 1848 le truppe sabaude guidate dal re Carlo Alberto varcano il Ticino e dichiarano guerra all’Impero austriaco. Ben resto si uniscono a loro il Granducato di Toscana, lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie. Ma la coalizione non dura a lungo: il piccolo Regno di Sardegna rimane solo a combattere contro il potente e gigantesco Impero austriaco. La guerra non può finire bene: le truppe sabaude perdono terreno, perdono battaglie, perdono fidu-

cia. Arriviamo, finalmente, al 23 marzo 1849: la Battaglia di Novara (o della Bicocca). Circa 50.000 piemontesi fronteggiano 75.000 austriaci: pur in inferiorità, i soldati sabaudi combattono tenacemente. Fino al pomeriggio riuscirono a resistere, ma l’arrivo di rinforzi austriaci diede il colpo di grazia all’esercito del Regno di Sardegna. Il re Carlo Alberto, vista la sconfitta, abdicò in favore di suo figlio, Vittorio Emanuele. Il 24 marzo fu firmato l’Armistizio di Vignale nella Cascina Tavernette. Ma non era la fine del Risorgimento: 12 anni dopo, il 17 marzo 1861, Vittorio Emanuele verrà incoronato Re d’Italia. Onoriamo il ricordo della nostra Storia; onoriamo il ricordo di chi ha combattuto per un futuro migliore; onoriamo il ricordo di un Passato buio per un Futuro luminoso. Davide Crudele


13

NOVARA

«Sogno un bar blu e bianco come il Novara»

Ad una chat, preferisce una chiacchierata tra i tavolini del bar: Anna Panzera è una “influencer di positività” «Il mio sogno è aprire un bar tutto mio chiamato “Caffè di Anna”, tutto blu e bianco, con lo stemma del Novara, dove i tifosi possono vedere le partite». Così esordisce Anna Panzera: ha 35 anni, è una delle ragazze dell’Associazione Down Novara e barista del Circolo degli Amici, che ha aperto i battenti ad ottobre 2019 nel quartiere San Rocco a Novara. Nel rivelare il suo sogno appare disinvolta così come quando serve i clienti che entrano quotidianamente nel bar:«Grazie all’apertura del Circolo» dice «siamo qua davanti alle persone a mostrare il nostro talento, a far vedere che anche noi valiamo». Ci vuole coraggio a rapportarsi con le persone: coraggio da leonesse, che ha, però, permesso di far uscire dal guscio anime gentili e premurose, quasi di altri tempi. Anna ne è l’esempio. In lei delicatezza e tenacia sono in perfetto

In foto Anna Panzera

equilibrio: questa ragazza appare in tutta la sua dolcezza e al contempo comprendiamo, dalle sue parole, con quanta forza si sia impegnata per raggiungere i risultati che oggi vediamo. Anna punta l'obiettivo e lo raggiunge coraggiosamente, superando le difficoltà.

dicendoti: «Usa questa perché è piena di colori, così ti rallegri!». Un’allegria contagiosa: infatti non puoi che sorridere ascoltandola mentre tenta una delle sue imitazioni. Anna ci confessa il suo sogno più grande:«Avere un marito, sposarmi e avere dei bambini». Sogno semL’apertura del Circolo ha plice, ma non banale, che permesso alle ragazze, ed rispecchia la sua grande in particolare ad Anna, di sensibilità d’animo. trovare la propria strada e soprattutto un posto nel Ancora una volta Anna ci mondo: un mondo che stupisce andando controancora guarda con oc- corrente, in un mondo in chi indifferenti o talvolta cui si fanno sempre meno pieni di pregiudizi chi non figli e si mette il proprio risponde ai canoni dettati “io” davanti al “noi due”, della società. rinunciando all’amore e In una società, appun- preferendo il piacere perto,tendente all’esclusione sonale e il consenso sui e sempre più veloce nel social. Circolo si trovano calma e serenità: appena entrati, Preferisce una chiacchiesi respira aria di positività. rata tra i tavolini del bar, Ed avvicinandosi al ban- infondendo a tutti calocone si scopre che il caf- re umano, rispetto a una fè ha un gusto diverso: è sterile chat sui social: indolce, ma non stucchevo- somma, si può dire che le; è colorato, come quella Anna sia una “influencer bustina di zucchero che di positività”. Davide Crudele Anna sceglie fra le tante

«La mia storia in una canzone che spacca»

Martina Melani guarda sempre le stelle, che altro non sono che i sogni di una ragazza di poco più di 20 anni “…e nonostante gli occhi addosso e i pregiudizi della gente andiamo avanti, come se fosse una scommessa che abbiam fatto quando siam venuti al mondo”: questo è il ritornello della canzone “#sindromedidare” di Alexo Vitruviano. Il cantautore piemontese ha realizzato un video musicale insieme alle ragazze dell’Associazione Down Novara e agli alunni di una classe della scuola primaria Don Ponzetto per far conoscere quante siano le difficoltà che quotidianamente incontrano le persone cosiddette “diverse”. E quanto grande sia anche il loro cuore. A proposito di quest'ultimo, abbiamo intervistato Martina Melani: la sua è una gioia contagiosa, che esprime scrutandoti con due occhi piccoli e vivaci: lei è una delle ragazze dell’Associazione Down Novara e barista del Circolo degli Amici. «Mi piace lavorare al bar,

servire la gente, fare i caffè e portare le brioche. Però lavorare è faticoso!» ci dice ridendo. Ma Martina non sta solo dietro a un bancone: lei due volte a settimana indossa costume e occhialini e va in piscina a nuotare, una sua grande passione. «Nell’acqua mi sento libera. Ho vinto anche delle gare - rivela, mostrandoci orgogliosa una sua medaglia da 1°classificata - mi sono emozionata moltissimo». L’ambiente sereno che circonda Martina è palpabile sia nel bar sia nelle sue parole:«Qua al Circolo ho trovato molte amiche, con le quali condivido le attività settimanali dell’Associazione: teatro, yoga, danza, sport. Ci vogliamo bene, anche se qualche volta litighiamo un po’, ma sono cose che tra amiche succedono». Dopo una iniziale timidezza, Martina diventa un fiume in piena e lascia uscire i suoi sentimenti:«-

Mi è piaciuto molto partecipare alla canzone di Alexo, un bravissimo cantante con una voce che spacca il mondo: dentro di me mi sono emozionata e ho anche pianto. Alexo ha scritto questa canzone per noi, per raccontare il nostro mondo e le nostre difficoltà, che spesso la gente non comprende». Infatti la canzone dice: “è cominciato un altro giorno, con tutte le difficoltà... che per me sono dei massi”. «Ci vuole un po’di pianto quando ascolti la canzone» ci dice. Un modo originale, forse, per invitarci ad emozionarci, perché un’emozione è empatia, è il faro che sa indicarci la via per abbattere le barriere del pregiudizio. Dopo la lunga chiacchierata con Martina e dopo averla vista destreggiarsi fra caffè, vassoi e compagne salgono alla mente le parole del grande astro- In foto Martina Melani fisico Stephen Hawking: “Per quanto difficile possa fare. Guardate le stelle, di Martina guardano sem- ragazza di poco più di 20 pre le stelle, che altro non anni. essere la vita c’è sempre invece dei vostri piedi”. Davide Crudele qualcosa che è possibile E i due piccoli occhi vivaci sono che i sogni di una


14

NOVARA

Bothina Elafify, una guerriera indomabile

Studentessa del Carlo Alberto, Bussy, 16 anni, non vedente dalla nascita, supera gli ostacoli con tenacia “Illumino spesso gli altri, ma io rimango al buio” Alda Merini. In una fredda ma luminosa mattina di febbraio incontro una ragazza speciale: Bothina Elafify. Bothina, chiamata da tutti Bussy, è non vedente dalla nascita, ma frequenta regolarmente il liceo linguistico Carlo Alberto di Novara, studia gli stessi argomenti dei suoi compagni di classe e si appassiona moltissimo a ciò che fa. Al suo fianco c’è un’insegnante speciale, la professoressa Sylvie Monarque: «Lavorare con Bussy è una lezione di vita. Il suo coraggio e la sua forza di volontà sono straordinari e non si abbatte mai davanti agli ostacoli dovuti alla sua disabilità». Studiare non è facile: i libri di testo comuni non hanno l’accessibilità per la barra braille. «Per studiare uso dei libri digitali» dice Bussy «che ordino dalla Biblioteca per i ciechi di Monza: mi arriva a casa il CD e vengono trascritti in formato Word.

Lavoro con la barra braille e la sintesi vocale Joyce». In un mondo che cerca sempre di più la velocità Bussy fa fatica a stare dietro a tutto il lavoro che ha. Ma lei «lotta con la propria determinazione:» dice Sylvie «per i suoi studi supera anche la fatica, raddoppia gli sforzi e raggiunge sempre il traguardo che si prefigge». Passioni e sogni sono nitidi nella sua mente:«Fino alle elementari adoravo la scienza. Ora amo francese e tedesco. Il mio sogno» dice Bothina «è diventare traduttrice di francese e professoressa di tedesco. Suono la tastiera, leggo libri e riviste della Biblioteca di Monza». Assistere Bussy non è un compito facile, ma la professoressa Sylvie ci dice che «fin dalla prima liceo si è creato tra di noi un bellissimo rapporto improntato alla fiducia e alla stima reciproca». Nella sua vita non ha trovato sempre persone come Sylvie.

Sfiorando questo argomento, la voce di Bussy indugia, qualche lacrima scende lungo il suo viso. Però trova il coraggio e riesce a dirci cosa le è capitato: «Nella mia vita ho conosciuto persone che sembravano brave e

gentili. Ma conoscendole meglio ho imparato cosa fossero. Continuavano a dirmi: “Perché cammini lentamente? Perché hai sempre timore?» Parole pesanti come pietre, che schiacciano Bussy dentro la sua disabilità, piene

di indifferenza e di quella falsa credenza di conoscere cosa sia la normalità. Bussy ha 16 anni, ed ha tutta la vita davanti: può realizzare i propri sogni, vivere felice. È una guerriera indoma-

bile pur nella sua fragilità. “La grande vittoria, che oggi appare facile, è il risultato di una serie di piccoli successi che sono passati inosservati” Paulo Coelho. Davide Crudele

Novara oltre la media: 820 nascite in un anno A proposito di bambini, il quartiere che ha riempito più culle è Sant’Agabio con 134 bebè in un anno

“E lo aspettava la brumàl Novara”: così recita la poesia “Piemonte” di Giosuè Carducci che associa la nostra città alla nebbia, da sempre caratteristica di Novara. Chari, invece, sono i dati forniti sulla popolazione dal Comune di Novara aggiornati al 31 dicembre 2019. Da questi si evince che la popolazione residente a

Novara è di 104.223 abitanti: le donne sono più numerose degli uomini di 3000 unità. Sant’Agabio e San Martino sono i quartieri più popolosi: da soli infatti assorbono il 25% della popolazione. Invece agli ultimi posti della classifica troviamo le frazioni di Agognate e di Pagliate. La popolazione stranie-

ra residente a Novara è composta da 16.290 persone, il 15% degli abitanti: interessante notare in questo caso che gli uomini superano le donne, pur di poco. Le nazionalità più presenti sul territorio sono quella marocchina, pakistana, rumena, albanese e peruviana. La comunità marocchina

è di gran lunga la più numerosa, contando più di 2000 persone e quasi 700 famiglie. Curioso dato è la divisione fra maschi e femmine: tra la comunità pakistana gli uomini sono quasi il doppio delle donne (911 a 588), invece fra le comunità russa, moldava, ucraina e rumena sono le donne a superare gli uomini, anche di quat-

tro volte. Probabilmente il lavoro di quest’ultime, badanti, influisce sulla loro massiccia presenza sul territorio novarese. Il quartiere con più immigrati è Sant’Agabio, poi Sant’Andrea e a seguire il Centro, con un rapporto di 5 a 1: dato particolare se si è soliti pensare che solo le periferie siano diventate “quartieri ghetto”. Una prova concreta dei dati forniti è il gran numero di esercizi commerciali etnici che si snodano lungo le vie di questi quartieri. Ma la più alta percentuale di stranieri per residenti italiani si trova ad Agognate: per 38 abitanti sono presenti 20 immigrati. Passando ai nuovi arrivati, il quartiere che ha riempito più culle è stato Sant’Agabio con 134 bebè: dall’altro lato il quartiere che ha dovuto salutare più anime è stato San Martino. Globalmente i nati nel 2019 sono stati 820 e i morti 1.148: per ogni 100

morti 71 sono i neonati, numero poco sopra la media nazionale (100 a 67). Resta un dato preoccupante, come ha recentemente sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La natalità più bassa si riscontra al Villaggio Dalmazia: 5 nati per 24 morti su una popolazione di neanche 800 persone. Infatti ciò si può notare dall’assenza della scuola primaria, ora adibita a scuola per adulti stranieri, e la scomparsa degli esercizi commerciali, un tempo gestite da famiglie del quartiere. «Questo è un problema che riguarda l’esistenza del nostro Paese» sostiene il Presidente Mattarella «Le famiglie sono il tessuto connettivo dell’Italia. Le famiglie sono l’Italia. L’Italia non è fatta dalle Istituzioni ma dai suoi cittadini, dalle persone che vi vivono». Davide Crudele


15

NOVARA

C'è bisogno di Fair Play, nello sport e nella vita L’importanza del fair play e il progetto green card di FIGC: impariamo dalla spontaneità dei bambini

Mattia Cacicia premiato a Torino per aver giocato con la squadra avversaria, in carenza numerica

Vi è mai capitato di pensare che al mondo non ci sia lealtà? Che servirebbe lavorare sul gioco sportivo come valore? Sul rispetto delle regole ma, soprattutto, degli altri? Lo sport da anni si sta occupando anche di questo: attraverso lo sport, i bambini si allenano, fanno amicizia, si divertono, imparano a giocare come membri di una squadra, rispettando le regole e acquisiscono abilità e ideali vitali per il loro benessere, per la loro autostima e fiducia: questo è “Fair play": un’espressione che significa gioco leale. Non si tratta di una regola scritta, bensì di un comportamento eticamente corretto. Significa rispettare le regole e l'avversario, accettare e riconoscere i propri limiti, sapere che i risultati sportivi ottenuti sono correlati all'impegno profuso. Lo sport praticato con fair play offre agli individui l'opportunità di conoscere meglio se stessi; di fissare e di raggiungere, attraverso la perseveranza

e il sacrificio, gli obiettivi prefissati; di ottenere successi personali; di non nascondersi dietro agli alibi, di acquisire e migliorare le proprie capacità tecniche e dimostrare abilità; di interagire socialmente e divertirsi. Nel 1975 il Comitato Int. Fair Play pubblicò “La Carta del Fair Play”, in 10 punti: 1. Fare di ogni incontro sportivo, indipendentemente dall’importanza della competizione, un momento privilegiato, una festa; 2. conformarmi alle regole e allo spirito dello sport praticato; 3. rispettare i miei avversari come me stesso; 4. accettare le decisioni dei giudici sportivi, sapendo che, come me, hanno diritto all'errore, ma fanno tutto il possibile per non commetterlo; 5. evitare le cattiverie e le aggressioni nei miei atti, nelle mie parole; 6. non usare artifici o inganni per ottenere il successo; 7. rimanere degno della vittoria, così come nella sconfitta; 8. aiutare chiunque con la mia pre-

senza, la mia esperienza e la mia comprensione; 9. portare aiuto a ogni sportivo (…); 10.essere un vero ambasciatore dello sport(…) Coni, Asi, Figc da anni sono al lavoro affinchè questi principi siano messi sempre più spesso in campo Di FIGC è la GREEN CARD che può essere assegnata al calciatore o alla Squadra nel suo complesso. Premia gesti spontanei dei giovani, come ad esempio Interrompere una chiara occasione da goal per soccorrere un giocatore; Auto-sanzionare un fallo o una rimessa a favore della squadra avversaria; bambini che interrompono il gioco per ”schiamazzi” del pubblico; Bambini che si prestano a giocare con gli avversari in difficoltà numerica… tutte quelle azioni, insomma, che fanno risaltare la bellezza dello sport. Direttore Generale Polisportiva San Giacomo Novara Ilaria Filippi

Animali nel Cielo, il servizio di cremazione

L'impresa "Animali nel Cielo" di Novara si prende cura delle spoglie dei nostri cari amici a quattro zampe Cani, gatti e gli altri animali d'affezione, sono da tutti noi accolti, accuditi e percepiti sempre più come componenti della famiglia ed è per questo motivo che, quando vengono a mancare, siamo veramente sofferenti e carichi di dolore e sconforto. Per molti di noi la loro perdita è una ferita che difficilmente si rimarginerà e siamo consapevoli che, arrivati a questo punto, l'unica cosa che si può fare ancora per loro, è dargli un degno post vita. A questo scopo corre in nostro aiuto l'impresa funebre Animali nel Cielo, fondata due anni fa a Novara ed entrata da subito nel cuore delle persone. Infatti oltre ad essere la prima imprese funebre per animali da compagnia (cani, gatti, conigli e altro) sulla città e provincia, si distingue per offrire ai proprietari un servizio curato nei minimi dettagli, dedicato con attenzione e sensibilità al passaggio dalla vita alla morte degli amici a quattro zampe.

Ricordando che per legge tutti i nostri amici animali devono essere cremati, questa impresa oltre ad offrirne la possibilità, mette a disposizione grande esperienza e sensibilità emotiva nella gestione di questa delicata attività. Come funziona: contattata Animali nel Cielo, l'utente può decidere se portarle di persona il proprio animale oppure essere raggiunto a casa o sul posto per il recupero della salma. Inoltre può scegliere tra due tipologie di cremazione: 1. Personalizzata, prevede la restituzione delle ceneri alla famiglia all'interno di un'urna, scelta dai proprietari tra le numerose tipologie disponibili ( in ceramica, legno, alluminio, oro o sughero) e personalizzabili; 2. Ordinaria, più economica, prevede invece la cremazione del proprio animale insieme ad altri, senza restituzione delle ceneri. La cremazione viene comunque sempre effettata nel centro specializzato di

Rho (Milano) e l'intero iter è sempre seguito, dalla A alla Z, da Animali nel Cielo, che cura la salma fino al momento della restituzione delle ceneri alla famiglia. Il prezzo del servizio varia a seconda della taglia e del peso dell'animale ed inoltre comprende l'attenta gestione delle pratiche veterinarie Asl. Per tutti i dettagli, potete consultare le tariffe pubblicate con trasparenza sul sito ufficiale di Animali nel Cielo. A riprova dell'affidabilità e della serietà di questa impresa funebre, si segnala l'elevato numero di utenti che hanno scelto di avvalersi del suo servizio, unitamente ai molti feedback positivi ricevuti in occa- novarese è la risposta sione di fiere ed incontri. ideale. Francesca Sciortino Se dovessimo scegliere solo due parole per descrivere Animali nel Cielo Animali nel cielo sicuramente utilizzeremCremazione animali mo: umanità e sensibilità, Cell. 348 1750621 fondamentali in questo animalinelcielo@hotmail.com lavoro. Dunque, è proprio www.animalinelcielo.it il caso di sottolinearlo: per Facebook: @animalinelcielo l'ultimo viaggio dei nostri I.P. amici animali, l'impresa


8MILA BATTUTE

16

In ricordo del piccolo Leonardo, una lezione per tutti

Leonardo Russo muore maltrattato a soli 2 anni: la sua storia ci insegna a rompere il muro dell'indifferenza È il nostro secondo viag- sario analizzare il male e gio che ci porta ad ana- la sofferenza, e non per lizzare nei dettagli delitti, accettarli come una realtà omicidi e storie nere del umana “normale”, ma per nostro territorio. cercare di affrontarli e suGesti inspiegabili e estre- perarli. mi compiuti da parte di quell’animo umano che Le definizioni noi tutti possediamo, ma Omicidio: dal latino homiche alle volte "possiede", cidium, composizione di assumendo sfaccettature -homo (uomo) e -cidium di ira e rabbia incontrolla- (cidio, uccidere). ta. Da cosa deriva l’ira che È il delitto di chi sopprispinge l’uomo a creare me una o più vite umane situazioni incomprensibili che, nel diritto penale, ase tanto reali, quanto inac- sume diverse sfumature cettabili? Scrivere di que- in relazione alla modalità sti casi non è piacevole, con cui viene compiuto: ma sarà nostro compito doloso, premeditato, preguidare il lettore verso un terintenzionale, colposo, giudizio più completo e plurimo... obiettivo. Infanticidio: significa etiLa domanda che ci por- mologicamente uccisione giamo è sempre la stessa: di un neonato. Questa deperché scrivere di cro- finizione varia a seconda naca nera? Perchè sco- della legge penale dei vari vare dettagli sulla mor- paesi e delle varie epoche, te delle persone? ma il bambino ad oggi è Sarebbe meglio non ave- definito come soggetto re casi su cui scrivere, lo dotato a pieno titolo dei ripetiamo sempre a di- propri diritti; si è cessato scapito del nostro lavoro; di pensare che comporma queste notizie, sono tamenti “impulsivi” degli sempre più frequenti. adulti, quali scoppi d’ira o E bisogna capire, se si perdite di controllo, siano vuol dire la propria. Biso- innocui, perché intenziogna comprendere e saper nali e sporadici. ascoltare, per evitare e commentare a sproposi- L’omicidio di Leonardo to tragedie come quella Russo che vi racconteremo; e “I bambini non si toccano”. soprattutto è d’obbligo Con questa frase è stato rispettare il silenzio del accompagnata la fiaccodolore. lata in onore di LeonarSarà nostro intento sen- do Russo, bimbo di due sibilizzare i cari lettori af- anni ucciso a Novara il 23 finché questi accadimenti Maggio 2019. Leonardo non vengano replicati, con si trova in casa quando il fine arduo un’ambudi rendere Il bambino presenta una lanza, chiaprevedibi- grave emorragia interna mata dalla li atti che madre Gaia al fegato, non respira sembrano e dal suo e ha un occhio gonfio avere tutte compagno le caratteristiche tranne Nicolas, sopraggiunge in quest’ultima. Corso Trieste, a Novara. La tragedia dell’uomo Il bambino presenta una sta in questo: per com- grave emorragia interna prendere che cosa sia al fegato, non respira e ha veramente bene è neces- un occhio gonfio e chiuso.


CONTRO LA VIOLENZA

17

«È caduto dal letto e non la forza utilizzata contro onardo avrebbe subito in gridato all’unisono la grarespira più» pronuncia di- questo bambino - affer- precedenza vità della sperata Gaia «Salvatelo o ma il Pm - Non è degna sono pasI maltrattamenti situazione, vi ammazzo di un essere sati come lasciandosi che Leonardo aveva tutti» infie- Leonardo muore poche umano”. banali disfuggire la subito in precedenza risce il com- ore dopo tra l’incredulità Non ci sono sattenziocomprensono passati come pagno. parole, e ni: i graffi sione reabanali disattenzioni e lo sconcerto di tutti Ma i socnon do- erano morsi le dei fatti, corritori, dopo aver visto vrebbero proprio esserci. di cani, gli ematomi era- forse perché troppo crula gravità della situazione, Il silenzio, in casi come no cadute causate da un da da immaginare; di un comprendono immedia- questi, ha un aspetto am- gioco vivace. Ecchimosi egoismo umano che pertamente che a provocare biguo. Da un lato il silen- sul capo, sul torace, sulla vade le strade del mondo l'emorragia non è stata zio, prima dell’omicidio, schiena e persino sui ge- e passeggia scavalcando una banale disattenzione, è sempre la prima arma nitali. cadaveri e innocenti. ma un atto intenziona- del delitto, e sfocia in le drammatico: un calcio tragedie “imprevedibili”. Inoltre c'è l’atteggiamen- Leonardo, vivace e innoall’addome, probabilmen- Dall’altro il silenzio, dopo to di Gaia, che negli ultimi cente com’era, è l’unico te, come specificherà me- l’accaduto, che andrebbe periodi l'aveva portata a che non avrebbe dovuto glio in seguito l’autopsia. rispettato per non cadere troncare amicizie e legami e potuto fare nulla, anche Leonardo muore poche in giudizi comuni che in- di parentela, a cancellarli se, con la sua morte, ci ha ore dopo tra l’incredulità e crementano il dolore, sfo- anche dai social network, lasciato un grande meslo sconcerto di tutti. cia invece in un fiume di e cambiare il proprio nu- saggio silenzioso, che, Gaia attonita, assiste commenti poco ragionati mero di telefono: proprio come uomini, dobbiamo inerte al tragico evento; e dettati dall’emozione. da quando aveva comin- rispettare senza ulteriori tra i presenti c'è chi ci sot- Una signora del quartiere ciato a frequentare Nico- parole inutili. tolinea che non piange. dichiara, in un program- las. Durante l’interrogatorio di ma tv di una rete privata, Per comprendere mequattro ore, invece, la gio- di sapere S u p p o s i - glio: dialogo con una vane madre dà voce ad che il com- “Non ci sono parole per zioni o ca- psicoterapeuta uno sfogo isterico: crisi, pagno era l’aggressività e la forza tene caupianti e una difficile depo- solito pic- utilizzata contro questo sali chiare? Abbiamo incontrato Masizione. Mentre il compa- chiare la bambino” afferma il Pm Di chi è la falda Granata, Psicologa gno Nicolas si avvale della g i o v a n e “che non è degna di un responsa- e Psicoterapeuta, Diretfacoltà di non rispondere. madre. bilità? trice del Centro di Conessere umano” L’accusa di omicidio voLa respon- sulenza Familiare Comoli, lontario aggravato de- I vicini raccontano di at- sabilità è di tutti noi. Dello che ci ha aiutato molto creta il carcere immedia- teggiamenti poco conso- sguardo di una madre che nell'approfondimento del to ma per Gaia vengono ni per la gestione di una pare assistere impoten- tema. Che cosa ne pensa previsti gli arresti domi- famiglia, come frequenti te alla morte del proprio di questa storia? ciliari, poiché incinta di un uscite notturne, e affer- figlio; di un compagno «Innanzitutto, è bene evialtro bambino. Nicolas, in mano di non aver mai irascibile che sembra pre- denziare che più gli eventi carcere, tenta di togliersi sentito il bambino pian- tenda di poter salvare un accadono vicino a noi, più la vita. “Non ci sono pa- gere: perché? bambino ormai spacciato; ci colpiscono e sono reali. role per l’aggressività e E i maltrattamenti che Le- di un contesto che non ha Quando sappiamo di fatti del genere il nostro pensiero è uno solo: “Allora è vero! Può davvero succedere!”. Per noi tutti resta un fatto incomprensibile: è infatti inaccettabile che un bambino inerme sia vittima di una rabbia incontrollata». Perché accade che coloro che dovrebbero tutelare il bambino sono in realtà gli stessi che invece lo attaccano?

«Perché la violenza su Come viene percepito? un bambino inerme? Alcuni bambini vengono È un problema comples- usati da un coniuge conso, senza soluzioni pre- tro l’altro, alcuni non sono confezionate. proprio calcolati, altri anIl meccanismo di inibizio- cora sono un gran peso o ne della violenza è utile sono utilizzati per esaudiper la sopravvivenza del re un bisogno dei genitori, genere umano: il princi- altri sono un diritto.» pio di accudimento della prole, è insito nella madre Come prevenire questi portata a tutelare il bam- eventi? bino attraverso il legame «Una riflessione è d’obdi accudimento. bligo: bisogna cercare di Psicologicamente la di- ascoltare e recuperare i namica che innesca col- valori prioritari, ovvero lera e furore nell’adulto un insieme di regole, etiè complessa: il bambino, che, dalla cui obbedienza che viene percepito ostile deriva l’autoaffermazione e disubbidiente, che non vera della persona. piega al volere dell’adulto, Le persone vanno ascolappare come se “umilias- tate, i legami vanno salvase” l’adulto, e ribellandosi guardati, e bisogna essecon il pianto alimenta la re sempre più empatici». collera. È giusto giudicare? Questo nell’adulto pro- « I problemi vanno ascolvoca delle risposte, tra tati e non giudicati, le cui quella di esercitare il persone vanno aiutate e suo potesuppor taUna riflessione che re: questa te a gestire risposta si un legame è d’obbligo: bisogna ha se l’a- cercare, per prevenire, p r o b l e dulto nutre di ascoltare e recuperare matico o un senso di un disagio i valori prioritari i n s i c u rezemotivo za, se nel passato vi sono personale. esperienze di umiliazio- Più gli eventi sono dramni subite, traumi infantili matiche, più sono imporripetuti, trascuratezza tanti il rispetto e l’assenza emotiva. di giudizio: la legge farà il In generale, chiediamoci suo corso». sempre quale sia il signifiFranco Luna cato del bambino in quella coppia. Che valore ha?


SPECIALE GUIDA ALLO STILE

18

«Con il perfetto hair look creo il personaggio» I Vergottini hanno dato vita al caschetto della Carrà, al casco d’oro della Caselli e al bob di Vidal Sasson

In foto Jill Vergottini

È una storia nella storia quella della famiglia Vergottini, che ha inizio negli anni ‘40. Parrucchieri e curatori d’immagine che, durante gli stravolgenti anni ‘60 e anni ‘70, hanno donato alla moda italiana un tocco di classe e di qualità. I Vergottini non sono semplici parrucchieri, ma veri e propri ideatori di personaggi unici e iden-

di questa cultura, ci racconta il look perfetto per creare un personaggio, regole fondamentali che vengono da un passato scritto dalla sua famiglia e dai molti divi della moda italiana degli anni d’oro Insomma, lo stile e l’ar- del boom economico. te del “taglio Vergottini” trovano sicuramente po- Mi raccomando la fransto nell'immaginario degli gia è il libro di Jill Vergottini che il 9 Marzo sarebbe italiani. Oggi, Jill Vergottini, erede dovuto essere presentato a Novara, ma a causa delle disposizioni regionali inerenti al Covid-19, l’evento, come tanti altri, è stato rinviato. Un libro per gli amanti della moda e dello stile italiano, di uno stile senza tempo, fatto di tradizione e innovazione. I Vergottini diventano famosi per le loro idee innovative, in particolare lo studio del capello e della cute. Un metodo che desta stupore negli anni ‘40, e che Jill sapientemente impara e mette in pratica e che rende disponibile ai suoi lettori. tità libere: dalla Carrà con il suo caschetto biondo a Caterina Caselli e il suo noto “casco d’oro”; dalle virgolette perfette di Louise Brooks all’innovativo bob di Vidal Sasson.

In una nostra intervista, ci rivela che le donne non frequentano più settimanalmente il parrucchiere, e di conseguenza la cura del capello a casa diviene una pratica complessa. L’utilizzo di uno shampoo adatto e di prodotti idonei sono fondamentali per non incorrere in rischi che potrebbero costare alla salute e al proprio portafoglio.

“La mia mission è dare alla donna la libertà di essere sempre in ordine. Per esempio l’utilizzo del bianco su determinate persone, oltre che donare un tocco fresco, preserva il capello” ci consiglia Jill. La percezione del taglio e del colore è soggettiva, ma un buon parrucchiere delinea ciò che è meglio in relazione alla qualità della pelle o al colore degli occhi, o più semplicemente in relazione al capello stesso. “Il mio compito è portare la cliente a comprendere e comprendersi”. Il taglio Vergottini crea uno stile di vita, un’immagine. Una vera e propria rivoluzione culturale in atto: sono i primi tagli facili, quelli da rifare comodamente a casa, senza cotonature o bigodini, quelli per le donne che lavorano e hanno molti impegni. Jill Vergottini si racconta in un libro Mi raccomando la frangia, in cui, grazie ad un vissuto straordinario e un’esperienza ricchissima, parla alle donne che vorrebbero innovare il proprio taglio alla ricerca di un’identità nuova e alle giovani aspiranti parrucchiere. Curiosità e stimoli nuovi sono le parole d’ordine di questo libro. Nell’attesa dell’evento vi lasciamo con una lista stilata dalla stessa Jill Vergottini di clienti-tipo. E voi in quale vi trovate? Fateci sapere. L'eterna insoddisfatta: sa già prima di entrare che uscirà scontenta, si lamenta per qualsiasi cosa, per la musica, per la vicina al cellulare, per il troppo silenzio, per il giornale che vorrebbe leggere ma non c'è. La decisa su tutta la linea: ha le idee chiare e un'ottima conoscenza di sé e dei suoi difetti, non cambia spesso ma quando lo fa è drastica, non ammette errori. La decisa sui dettagli: non cambia facilmente, si agita e ha dei punti fermi inamovibili, per esempio la riga al centro (a proposito lo sapevate che la riga da donna è a sinistra e quella da uomo a destra? Peccato, però, che madre natura ci abbia dotato di viso asimmetrico ed è meglio assecondare ciò che ci sta meglio piuttosto che una

regola). La "faccia lei": è una vera sfida, può rivelarsi una passeggiata o un inferno, di sicuro non va mai data per scontata, perché anche se sembra anonima cova dentro di sé il desiderio di sentirsi diversa. La liceo, museo: la ricerca ossessiva della giovinezza logora. Dopo i 45 no

ai capelli lunghi a metà schiena (o di più), un bel taglio alla chioma abbona 10 anni e qualche colpo di sole o una tinta naturale da cui non spunti la ricrescita possono regalare ancora qualche anno di giovinezza in più. Francesca Sciortino


RISTRUTTURAZIONE 4.0

19

Casa in classe A4 con l'architetto Fabio Morino A Gattinara, l'innovativa abitazione è stata progettata in collaborazione con il geometra Germano Picco

In foto l'architetto Fabio Morino

Risparmio energetico, comfort e design convivono armoniosamente nella casa di ultima generazione ideata dall'architetto Fabio Morino a Gattinara, dove il cui cantiere procede spedito verso l'ultimazione. Entrando al suo interno, l'architetto ci conduce in un affascinante viaggio nel mondo dell'architettura 4.0. Partiamo dalle esigenze dei committenti, ovvero dalla necessità della coppia di clienti di realizzare una casa per il proprio figlio,e per la sua futura famiglia. La richiesta era di spazi comuni molto ampi per sfruttarli insieme ai futuri figli e di una zona notte ben suddivisa: due camere singole e un bagno per i bambini, e una bella camera matrimoniale con bagno padronale. Inoltre,sempre seguendo le esigenze dei committenti, a cui piace passare il proprio tempo con amici e parenti, l'architetto ha dedicato molta attenzione all'esterno, posizionando una bella piscina a ridosso del portico, che diventa così uno spazio di condivisione che ben collega il giardino con l'interno della casa. L'architetto Morino ha

pensato a tutto, ad esempio nella zona giorno open space, per evitare la diffusione degli odori della cucina, ha suddiviso i due ambienti mediante una suggestiva parete vetrata. Mentre per riporre la spesa o i bidoncini della raccolta differenziata, ha progettato un piccolo locale adiacente alla cucina adibito a dispensa. Nella zona servizi ha inoltre previsto un'ampia lavanderia e una camera degli ospiti (la quarta camera), con funzione dipéndance con portico a sé. Infine, il garage è provvisto di tre posti auto e corredato di un bancone per gli attrezzi, dove il padrone di casa,appassionato di motori, potrà intervenire comodamente sulla propria moto. Risparmio energetico Per ottenere l'abbattimento dei costi in bolletta, è stato innanzitutto studiato l'orientamento della casa, a sud, con il posizionamento su tale lato di 22 pannelli fotovoltaici che producono circa 6 kw di energia, e con l'installazione sempre su tale lato anche delle vetrate maggiori, così da sfruttare la luce solare. Per consentire comunque

di usufruire del portico per pranzare in estate,nonostante il sole, sono stati predispostidei sistemi per che garantire l'ombra nelle ore più calde durante la stagione estiva. Al primo piano, anche le camere sono esposte a sud, ma sono dotate di finestre più piccole per proteggerle dalla luce diurna in estate e dal freddo in inverno. Si evidenzia poi che la struttura portante della casa è stata realizzata in legno XLAM, che ne ha consentito la rapida realizzazione nonostante la metratura significativa, circa 200 metri quadri, e dotata di cappotto termico. Inoltre i serramenti sono a triplo vetro e i solai sono tutti coibentati così da garantire all'intera abitazione, la massima efficienza energetica. Altro aspetto fondamentale è che questa casa non avrà riscaldamento a gas, ma verrà alimentata tramite una pompa di calore ad energia elettrica presa in parte dalla rete e in parte dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto. Il calore all'interno sarà distribuito mediante pannelli radianti, dunque a pavimento, per garantire il completo comfort

termico. Degno di nota è anche l'impianto di ventilazione meccanica controllata, l'aria è costantemente purificata, mediante filtraggio in entrata e la conseguente espulsione dell'aria satura. Design L’architetto Morino ha inserito una copertura in lamiera graffata che oltre a essere altamente resistente, dà un tocco più contemporaneo e alternativo rispetto alle tegole. La casa è dunque il perfetto connubio tra tradizione, in linea con il contesto, e innovazione, con l'utilizzo di materiali all'avanguardia e tecniche di costruzione nuove. La realizzazione del progetto,che concretizza il sogno dei committenti, è quindi frutto di un attento lavoro di squadra tra il progettista, che soddisfa le esigenze del cliente, e le maestranze che operano in cantiere. Il risultato è arte. Architetto Fabio Morino Corso Valsesia 130, Gattinara Tel. 328-1797407 Instagram: fma_fabiomorinoarchitetto

I.P.


RISTRUTTURAZIONE 4.0

20

La vecchia casa cambia volto con Proverbio

Novara, l'architetto Proverbio ha trasformato un vecchio immobile in una moderna villa con ogni confort L'architetto Laura Proverbio ha accettato la sfida del committente: trasformare la vetusta casa unifamiliare lasciata in eredità dai nonni, in una moderna villa, energeticamente efficiente e esteticamente impattante, ideale per il proprio nucleo familiare.

In foto Laura Proverbio

stente ed il suo adeguamento alle attuali prescrizioni igienico – sanitario ed energetiche. Proprio agendo in quest’ottica progettuale, è stato traslato verso l’alto di soli cm. 20 il primo solaio dell’abitazione per poter rendere abitabile il piano terra e raggiungere l’altezza di legge di cm. La casa, degli anni 270, senza però alterare '50,aveva una serie di la sagoma edilizia esilimitazioni a livello di di- stente. stribuzione interna, di strutture e di impianti. Si è poi provveduto ad Soprattutto si presen- apportare alcune moditava con un piano terra fiche alle aperture esidestinato ad autorimessa stenti in facciata, per gae cantina, non abitabile rantire i corretti rapporto e soltanto con un piano areo-illuminanti nei sinsuperiore destinato alla goli ambienti; all’interno residenza. dell’edificio sono state demolite alcune tramezze Dunque il primo fonda- in virtù di una nuova dimentale obiettivo era stribuzione planimetrica, il recupero funzionale è stata rifatta la copertura dell’involucro edilizio esi- e posati nuovi impianti in

sostituzione di quelli preesistenti. Quindi è stato creato un involucro edilizio che rispondesse alle esigenze di contenimento energetico, capottato esternamente e fornito di pompa di calore a energia elettrica alimentata dai pannelli fotovoltaici posizionati sul tetto. Inoltre, a pavimento sono stati posizionati i pannelliradianti che garantiscono una perfetta temperatura sia in inverno che in estate. Estremamente innovativa, all'interno, è anche la componente illuminotecnica, il cui impatto estetico crea ambienti suggestivi. Per creare gli effetti, sono stati utilizzati dei profili a led incassati nelle controsoffittature - graziosi giochi di ribassamenti che movimentano i volumi -

dei faretti puntiformi che illuminano i particolari ad esempio la zona giorno e la camera da letto - e infine dell'illuminazione a sospensione, come nel caso del vano scala e della zona pranzo e penisola della cucina. Inoltre, la domotica garantisce il comfort, consentendo la facile gestione dell'illuminazione nelle due zone, notte e giorno, e l'apertura e chiusura automatica dei frangisole elettrificati, il tutto comodamente gestito da touchscreen o smartphone. L'abitazione è stata completata da un outdoor che presenta lo stesso linguaggio architettonico dell'interno e che dunque assicura continuità cromatica e materica. Inoltre, una strategica presenza arborea tutela la privacy degli abitanti della casa da occhi indiscreti. Il risultato finale è un immobile unifamiliare totalmente riqualificato, libero su quattro lati, sviluppato su due livelli,inserito in un quartiere di Novara, zona S. Martino, molto richiesto a livello di mercato immobiliare, ma dall’impianto urbanistico piuttosto vecchio e caratterizzato per lo più dalla presenza di stabili pluripiano degli anni ’50 – ’60 e da pochi edifici indipendenti. Inoltre la villa ad oggi si presenta con un aspetto architettonico esterno di particolare impatto, in quanto Proverbio ha rivestito parzialmente la facciata con doghe di lamiera nera, ha utilizzato serramenti neri (a doppio vetro, dunque altamente performanti) , frangisole (sempre a favore del contenimento energetico) e grigliati in legno. In questa villafunzionalità e design convivono e si fondono equilibratamente per soddisfare le esigenze pratiche ed estetiche del Committente. Laura Proverbio architetto via Torelli 14/b Novara tel/fax 0321.451334 mobile: 333.4431999 mail: proverbiolaura@gmail.com pec: laura.proverbio@archiworldpec.it

I.P.

In foto la casa prima del restauro dell'architetto Proverbio


RISTRUTTURAZIONE 4.0

21

Bonus facciate, la Confartigianato chiarisce

Confartigianato fa il punto con Agenzia delle entrate su procedure e finanziamenti per il Bonus facciate Tre incontri a Vercelli, Novara e Verbania con i rappresentanti dell'Agenzia delle entrate, dei Comuni, degli amministratori condominiali e del Banco Bpm Tre incontri dedicati a “Il Bonus facciate e i provvedimenti della legge di stabilità per il settore costruzioni” sono organizzati da Confartigianato Imprese Piemonte Orientale con il patrocinio dei Collegi dei Geometri e degli Ordini degli Architetti, dell’Agenzia territoriale per la casa (Atc), dell’Associazione amministratori condominiali, dei Comuni di Novara, Vercelli e Verbania e con la collaborazione del Banco BPM. Si vuole, cioè, illustrare la legge ma definire anche le modalità della procedura necessaria per usufruire della misura stabilita dal Governo e delle opportunità per ottenere finanziamenti.

zione dall’imposta lorda di ammontare pari al 90% delle spese documentate e sostenute nel 2020 relative agli interventi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici. Per analizzare l’importante agevolazione, Confartigianato Imprese Piemonte Orientale organizza tre incontri sul tema con l’autorevole partecipazione dell’Agenzia delle Entrate, per meglio focalizzare la novità normativa e del Banco BPM, per illustrare le possibilità di accesso al credito. Il calendario degli incontri è in fase di organizzazione. L’ingresso sarà gratuito e riservato ai partecipanti registrati.

Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a info@artigiani.it oppure contattare Confartigianato ImpreIl tema se Piemonte Orientale al La nuova agevolazione si numero di telefono 0321 concretizza in una detra- 661111.

Il cappotto termico per case in centro storico FDA per isolare efficacemente le case in centro propone il cappotto termico Nobilium a basso spessore Il perfetto comfort termico d'estate e d'inverno è tutt'altro che un aspetto secondario per la propria casa, specie se pensiamo al momento in cui arriva la bolletta energetica e scopriamo che, oltre ad aver talvolta patito il freddo o caldo tra le mura domestiche, a seconda della stagione, abbiamo inoltre speso una considerevole cifra. Il sistema per abbattere drasticamente i consumi c'è e si chiama: isolamento termico. Contribuisce in questo senso la realizzazione di un efficiente cappotto termico, disponibile in diverse soluzioni in rapporto alla tipologia del materiale isolante che si sceglie di utilizzare. Infatti, i cappotti possono essere prodotti con EPS, lana di roccia, fibra di legno o stiferite. L'impresa di Donato Alberto Fedrigo, la FDA Srls di Fara Novarese, ha una lunga esperienza nella messa in opera di sistemi di isolamento termico e acustico e sul territorio rappresenta un punto di

riferimento per il settore. Merito innanzitutto della grande professionalità di Donato, un vero maestro nell'arte dell'isolamento e del cartongesso, con una squadra di operatori specializzati in grado di offrire soluzioni efficaci in tempi brevi. Accanto a lui, la figlia Julia, che supporta il padre nell'attività, occupandosi con precisione di tutta la parte documentaria. Sono questi alcuni dei motivi per cui la FDA oggi è un'impresa che riscuote notevole successo, suscitando recensioni entusiaste tra coloro che la scelgono per i lavori di isolamento. Grazie al Bonus Facciate adesso è il momento ideale per chiamare la FDA, che si occuperà di consigliarvi l'isolamento giusto nel vostro interesse, di effettuare rilievi precisi, di utilizzare prodotti esclusivamente certificati Rofix e di procedere alla loro installazione. Inoltre, FDA ha una soluzione ad hoc per l'isolamento termico efficace delle case in centro stori-

co: si chiama Nobilium ed costo della spesa energeè il performante cappotto tica. a basso spessore. I risulF.D.A. Srls tati saranno così il benesVia Cavour 31, Fara Novarese sere termico costante nelTel. 338-8392922 la vostra abitazione e un fedrigodonatoalberto@alice.it I.P. deciso abbattimento del


RISTRUTTURAZIONE 4.0

22

La casa ha il tuo stile, con Design Ceramiche A due passi da Novara lo showroom di materiali ceramici e non per la casa è un sogno ad occhi aperti

Trecate, pomeriggio. Arrivando da Novara si scorge chiaramente Design Ceramiche, sulla destra. La sua forma imponente trasmette bene l'idea di solidità, ordine e cura. Le bandiere si stagliano, suggerendo autorevolezza. La vera sorpresa però è dentro: varcate le porte in vetro ci si ritrova come all'interno di una elegante villa, arredata con gusto, dove i materiali si rincorrono per creare effetti che lusingano la vista e il tatto. Al centro, sul pavimento mosaicato, poggia un tavolo di pietra riccamente ornato. Tutto intorno varie ambientazioni si susseguono, mostrando stili e colori, modernità e classicismo, giochi di chiaroscuro. A destra, una parete in legno si svela realmente solo al tatto, lasciando incredulo il visitatore: piastrelle. Liste che conservano l'aspetto e la ruvidità tipici del legno e ingannano l'occhio. A sinistra troviamo invece l'esatto opposto: ampie lastre riproducono l'effetto lucido del marmo, incorniciando un angolo relax con stile. "Anche i marmisti hanno

qualche difficoltà a distinguerlo" racconta Rocco Introcaso con un certo orgoglio, dopo averci accolti con un bel sorriso: "è un prodotto molto personalizzabile". Sta parlando del Gres, della versatilità che gli permette ormai di raggiungere le nostre case in mille declinazioni diverse: dal pavimento al rivestimento, dal pannello talmente sottile da essere retroilluminato, fino a complementi d'arredo come piani cucina, tavolini e via dicendo. Osservando le proposte di Design Ceramiche ci si rende conto di come davvero le possibilità siano infinite. Non è un caso che oggi il Gres stia conoscendo una sua età dell'oro. "È un materiale nobile e versatile e noi, da attività di piccole dimensioni, siamo molto competitivi in fatto di personalizzazione e prezzo. Il Gres permette di associare ad un'estetica eccellente - grazie a stampe all'avanguardia - la leggerezza e solidità del materiale. Anche i top brand della moda lo utilizzano" continua Rocco, mentre ci guida in uno sbalorditivo viaggio tra ambienti in netto contra-

sto tra loro. Si passa da situazioni di ispirazione vittoriana a moderne riproduzioni di cemento ornato da scritte, ideali per loft e impianti sportivi. "La casa è sempre più vista come luogo in cui si riflette la personalità del proprietario e non solo come semplice luogo in cui abitare. In quest'ottica, il Gres è il materiale che si presta maggiormente. Noi ci occupiamo anche della posa, seguiamo il cliente dall'inizio alla fine". Arrivati in fondo, ad attenderci c'è una larga scala che curvando ci porta al piano superiore, dove le sorprese non sono finite: forme e colori, eleganti, inconsuete, sgargianti. Sono le soluzioni pensate per il bagno e il riscaldamento di casa tua. Il viaggio continua mentre il tramonto, attraverso le vetrate, rende l'atmosfera magica. Luca Gagliardi

Design Ceramiche, Corso Roma 220. Tel. 032176290 www.designceramicherivestimenti.it Facebook: Design Ceramiche Trecate

In foto Rocco Introcaso


RISTRUTTURAZIONE 4.0

23

Elia Restauri, al via il restyling delle facciate

Con la storica impresa di Romentino gli interventi sugli immobili sono finanziabili dal super Bonus Facciate Dagli interventi decorativi di recupero e manutenzione delle facciate degli edifici, sia storici che moderni, alle opere finalizzate ad ottenere un considerevole risparmio energetico, attraverso gli interventi di isolamento termico, come la realizzazione di cappotti, la Elia Restauri è garanzia di affidabilità e qualità. Merito innanzitutto della grande esperienza dell'impresa, fondata negli anni 70' da Antonio Elia, oggi vicepresidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, con Delega per il Settore Edilizia. Merito poi delle maestranze artigiane che compongono la ditta, il cui valore è stato sancito ufficialmente dalla Regione Piemonte con l'assegnazione del prestigioso certificato di Eccellenza artigiana. Inoltre, punto di forza della Elia Restauri è anche la costante formazione del personale specializzato, che nel corso degli anni ha acquisito

sempre maggiori competenze, sia sul piano tecnico, che normativo, al fine di soddisfare completamente le differenti esigenze della committenza. Alla Elia Restauri si devono ad esempio: gli interventi di raffinata fattura nel Duomo di Novara e sugli esterni di palazzo San Carlo ad Arona; le delicate operazioni per la

ricostruzione di intonaci e fregi sui campanili SS Nome di Gesù a Cameri, di Traffiume Cannobio, di San Bernardo di Trecate ed ancora sui palazzi Michelangelo, Savio e Venezia in piazza Martiri. Inoltre, la Elia Restauri è altamente specializzata nell'applicazione di rivestimenti tradizionali colorati sulle opere dell'edilizia

civile moderna e gestisce con cura il recupero delle superfici in cemento armato, deturpate da stacchi e rotture causate dagli agenti atmosferici, occupandosi, tra l'altro di impermealizzazioni. A proposito del Bonus Facciate, novità 2020, Antonio Elia sottolinea che si tratta di una grande opportunità per tutti:

tigianato e presidente regionale categoria Decoratori, evidenzio che appena possibile l'associazione terrà delle serate, nelle sedi di Novara, Vercelli e Verbania, durante le quali incontreremo professionisti, amministrazioni e Agenzia delle entrate per fare chiarezza sul tema Bonus facciate. Per informazioni potete visitare il sito di Confartigianato oppure chiamare i nostri uffici». La Elia Restauri ha dunque avviato un proficuo rapporto di collaborazione con i maggiori professionisti del settore edile al fine di offrire un servizio completo e capace di soddisfare le diverse per i titolari e inquilini di necessità della commitimmobili, che possono tenza. effettuare il restyling delle facciate godendo di Elia Restauri di Elia Antonio & C un'agevolazione fiscale Decorazione finora senza eguali; e per e conservazione immobili le imprese, per operare Via Sant'Antonio da Padova, con un particolare occhio 28068 Romentino (NO) di riguardo alla conservaTel. 0321860625 zione e alla valorizzazione www.eliarestauri.it degli edifici. info@eliarestauri.it Così Antonio Elia: «Come vicepresidente di ConfarI.P.

Fratelli Sarchiello: ristruttura chiavi in mano L'impresa edile Fratelli Sarchiello può occuparsi di tutto, rispettando i tempi e garantendo il prezzo Finalmente hai trovato la casa adatta a te: sorge in un luogo strategico, è facilmente accessibile e gli ambienti sono molto luminosi. Necessita solo di un intervento di ristrutturazione per trasformarsi nello spazio dei tuoi sogni: ad esempio è necessario sostituire i serramenti, così da installare soluzioni a doppio vetro che consentono di abbattere gli sprechi di energia e risparmiare sui costi in bolletta; vanno cambiati i pavimenti, l'impianto elettrico ed idraulico necessita di efficientamento, c'è da abbattere un paio di pareti e in alcuni punti vanno realizzate delle controsoffittature. Non sarebbe male, inoltre realizzare un bel cappotto termico. Infine, va studiato l'arredamento. Dunque, inizi man mano a contattare un'impresa edile, un serramentista, un idraulico, un elettricista, un cartongessista, un imbianchino, fai vedere ad ognuno il lavoro e nel frattempo ti rechi nei diversi

In foto Antonino Sarchiello

negozi di arredamento oppure dagli artigiani mobilieri. L'imprevisto è dietro l'angolo: un lavoro, non preventivato ma che in corso d'opera risulta necessario, fa diluire i tempi e non permette agli altri di andare avanti negli interventi. Pensavi di entrare nella nuova casa entro la data X ed invece

non vedi la luce in fondo al tunnel; inoltre, i costi stanno lievitando e tu non lo avevi considerato. E se potessi tornare indietro e scegliere un approccio diverso alla ristrutturazione? La soluzione esiste e si chiama Fratelli Sarchiello. Dunque ritorniamo al momento in cui vuoi ristrut-

turare: contatti Antonino Sarchiello, gli esponi le tue esigenze. L'impresa edile fa un sopralluogo, redige il piano dei lavori e ti mostra il risultato finale mediante render realistici; ti presenta gli interventi calendarizzandoli e definendo costi certi. Oltre all'effettuazione dei lavori di edi-

lizia, l'impresa - tramite la ristrutturazione, chiavi in sua rete di partner - può mano. occuparsi del colore delle pareti, dei serramenti, F.lli Sarchiello Srls dei pavimenti, dell'arreEdilizia di qualità damento, delle luci, del costruzioni e ristrutturazioni termoarredo e di tutto il Via Alessandro Volta 8/10 - San resto. Dunque l'impresa Pietro Mosezzo (No) Fratelli Sarchiello ti gaf.llisarchiellosrls@gmail.com rantisce un unico interTel. 3452179132 locutore, con il risultato 0321 233948 di perfetta ed efficiente I.P.


24

RISTRUTTURAZIONE 4.0

Appartamento in città, ricavare la 3ª camera

Martelli & Johnson ridistribuiscono gli spazi interni dei vecchi appartamenti per renderli nuovamente pratici Da un vecchio appartamento anni '70 ad un alloggio moderno, efficiente e dotato di ogni comfort: si tratta del progetto sviluppato a Milano dallo studio novarese di architettura Martelli & Johnson e il cui risultato ha incontrato la piena soddisfazione della committenza. Quest'ultima, una famiglia milanese, aveva principalmente un'esigenza: ricavare nel proprio appartamento la terza camera da letto e, contestualmente, ottenere una rimodulazione degli spazi interni in linea con l'attuale stile di vita del nucleo familiare. Dunque, mediante un attento studio e a seguito di accurato sopralluogo, gli interior designer Sergio Martelli e Michael Johnson hanno predisposto una serie di proposte, con piante arredate, tra cui la clientela ha mixato, dando così vita al proprio personale progetto definitivo. Il primo significativo cambiamento è stato effettuato all'ingresso dell'alloggio, dove una parte dell'ampio spa-

zio qui presente è stato utilizzato per dare invece maggiore respiro al resto della casa, così da consentire di ricavare la terza camera da letto. Un armadio a parete, posizionato all'ingresso, è diventato l'ambiente ideale in cui conservare ad esempio la lavatrice. La zona giorno, prima frammentata in differenti locali (cucina, sala da pranzo e salotto) così come prevedevano i criteri architettonici di ormai mezzo secolo fa, è stata trasformata dai due interior designer in un moderno open space, dove la suddivisione degli spazi, a seconda della propria funzione viene invece definita dall'illuminotecnica e dall'arredamento. Dunque nella zona cucina, i piani di lavoro sono ben illuminati grazie a faretti diretti, mentre nell'area del salotto, le luci diventano soffuse, creando l'atmosfera ideale per rilassarsi sul divano. Di fronte a quest'ultimo, il televisore, tenuto in sospensione

dalla controparete piastrellata sui toni del grigio, così come il cliente ha richiesto. Nella zona notte, protagonista è la camera matrimoniale, dove è stata ricavata anche una nuova cabina armadio, oltre ad un bagno ensuite. Inoltre, nell'area dei servizi, il box doccia di 1,50 metri che occupa l'intera parete del bagno, è un'oasi di benessere in cui rilassarsi quotidianamente a fine giornata, come in una spa. Infine, il disimpegno grazie ad un gioco di volumi mediante controsoffittatura, presenta adesso dei faretti a led che lo illuminano suggestivamente. Un progetto raffinato per un ambiente elegante, confortevole e finalmente rispondente alle esigenze della famiglia che attualmente lo abita. Michael Johnson 3336726906 Sergio Martelli 3394348734 Facebook: OADU Martelli&Johnson Architetti

I.P. In foto Sergio Martelli (sopra) e Micheal Johnson (sotto)

In foto il prima (sopra) e dopo (sotto) del bagno


I NOSTRI SOLDI

25

Con Orion le aziende accedono a Fondimpresa La formazione dei propri dipendenti viene seguita da Orion Srl e finanziata dal fondo interprofessionale

In foto Dr. Gian Luca Milani

Come funziona il fondo Fondimpresaè un fondo interprofessionale promosso da Confindustria, CGIL, CISL e UIL, che consente alle aziende aderenti di destinare una parte dei contributi obbligatori per finanziare la formazione dei propri dipendenti e migliorare le loro competenze professionali. Fondimpresa accantona nel conto individuale di ciascuna azienda aderente, denominato “Conto Formazione”, una quota pari al 80% del contributo obbligatorio dello 0,30% sulle retribuzioni dei propri dipendenti versato al Fondo tramite l’INPS.

affluiscono nel "Conto formazione" sono a disposizione dell'azienda che può utilizzarle per fare formazione ai propri dipendenti nei tempi e con le modalità che ritiene più opportuni sulla base di piani condivisi dalle rappresentanze delle parti sociali. Le risorse accantonate nel “Conto formazione” sono proporzionali al numero dei dipendenti; per un’impresa che ha pochi dipendenti è più difficile accumulare le somme necessarie a coprire i propri fabbisogni formativi; per tale motivo Fondimpresa prevede la possibilità di presentare piani formativi integrando le risorse Le risorse finanziarie che del “Conto formazione”

con finanziamenti a fondo perduto specifici per le PMI (fino a un limite fissato). La possibilità del contributo aggiuntivo è offerta da “Avvisi di finanziamento” a sportello dedicati ad un preciso target o a una particolare tematica.

ulteriore onere contributivo ma semplicemente il versamento di una quota parte di un contributo che si sarebbe in ogni caso versato in quanto obbligatorio. La proposta di Orion Srl Orion srl supporta le aziende clienti erogando progetti formativi finanziati sia di grandi che di piccole dimensioni. L'impresa si occupa di tutte le attività burocratiche legate al finanziamento minimizzando gli oneri a carico dell’azienda. Tutte le attività ed i costi legati alla formazione possono essere inclusi all'interno del finanziamento.

Per evitare che le risorse per la formazione possano rimanere inutilizzate, il regolamento di Fondimpresa prevede che, dopo 24 mesi dalla fine dell’anno del versamento, i soldi non spesi da ogni singola azienda e accantonati nel rispettivo “Conto formazione” confluiscano nel “Conto di sistema” per finanziare, tramite avvisi, la formazione su tematiche prioritarie per la generali- Per la predisposizione e tà delle imprese aderenti. gestione della pratica di finanziamento è riconoIn questo modo si indica la sciuta da Fondimpresa propria volontà di affidare una quota parte a favore a Fondimpresa il proprio della Orion srl; per corcontributo INPS dello rettezza professionale ri0,30%; è importante sot- chiederemo tale quota di tolineare che l’adesione nostra competenza solo in a Fondimpresa non com- caso di esito positivo delporta per l’azienda alcun la domanda presentata.

A domanda … risposta ! Dove si svolge il corso? Il corso si svolge interamente presso la sede aziendale nelle date ed orari che si andranno a definire • Quando riceverò il contributo? Il contributo viene bonificato direttamente sul vostro conto corrente al termine delle attività formative e amministrative; generalmente dopo 60 giorni dalla rendicontazione riceverete la liquidazione del contributo richiesto. • Ho pochi dipendenti, posso comunque fare domanda per accedere al contributo? Per impostare un buon progetto formativo e per avere maggiori possibilità di accedere al contributo consigliamo di predisporre la domanda solo se si hanno almeno 5 persone interessate al corso • Quali sono gli argomenti del corso? Con il “Conto formazione” sono finanziabili tutte le tematiche formative che possono servire all’impresa

(sicurezza, formazione tecnica, informatica, gestionale, software, linguistica, etc.); sono rimborsabili anche i corsi interni aziendali tenuti dal proprio personale dipendente • Come faccio a sapere quanto vale il mio “Conto formazione”? Per verificare l’ammontare degli importi accantonati bisogna registrarsi sulla piattaforma di Fondimpresa; è necessario essere in possesso di firma digitale e di email “PEC”. Orion srl supporta interamente l’azienda nelle pratiche per il recupero delle credenziali Orion Srl è disposizione per ogni chiarimento e per un eventuale incontro in cui analizzare i contributi disponibili per le vostre esigenze aziendali. ORION SRL - Corso Roma 138 Gravellona Toce (VB) Tel. 0323/20.90.09 info@orionweb.it www.orionweb.it

I.P.

«La disciplina ai tempi del Coronavirus» Quello che sta accadendo in questi giorni è quasi surreale e dà delle ricadute sulla vita quotidiana di tutti noi. Ci è stato chiesto, a causa dell’emergenza CORONAVIRUS, di cambiare le nostre abitudini e i nostri comportamenti per evitare il contagio e non sovraccaricare le strutture sanitarie. LA DISCIPLINA in questi casi è l’antidoto migliore per evitare che l’epidemia si trasformi in PANDEMIA. Gli stessi cinesi da cui è partito tutto, stanno dando la prova al mondo che se tutti rispettano il protocollo l’emergenza rientra in tempi relativamente brevi, con un ritorno alla normalità. "Anche per investire sui mercati occorre disciplina"

In foto Giorgio Caucino e Giuseppe Paone

Vi ricordate questi titoli? Ci dimentichiamo in fretta, i mercati avevano corretto con la stessa entità ma non c’era il CORONA-

VIRUS che tanto suscita paura e ANSIA. Il risparmiatore “vede“ le perdite di breve periodo anche quando vengono recuperate dopo poco tempo, errori che nel lungo periodo sono i più costosi se portano ad errate decisioni (uscita dai mercati). I suggerimenti sono dunque sempre gli stessi, ma devono diventare comportamenti affettivi! (PROTOCOLLO ANTIVIRALE) Mantenere il giusto ORIZZONTE temporale (DISCIPLINA), la giusta diversificazione (DISCIPLINA) e farsi assistere da un esperto professionista che deve aiutare a gestire l'ansia da perdite applicando questi semplici concetti!! Giuseppe Paone e Giorgio Caucino Banca Generali S.p.A. Ufficio dei Consulenti Finanziari Corso Valsesia 56, Gattinara (VC) Tel. 0163 826270 Fax 0163 642127

I.P.


LA NOSTRA SALUTE

26

«Noi endine illuminiamo di giallo i Comuni» Le donne vercellesi affette da endometriosi promuovono la campagna "Facciamo luce sull'endometriosi"

In foto Vania Mento

Un sorriso smagliante, energia contagiosa e capelli rosa: lei è Vania Mento, la vercellese promotrice dell'iniziativa "Facciamo luce sull'endometriosi". Sul suo profilo Facebook, visibile a tutti, lei si definisce un'attivista: da un paio di anni lotta e si impegna per far sì che l'endometriosi non sia più una malattia sconosciuta ed invisibile. E, per essere visti, niente è meglio che accendere i riflettori su questa patologia. Di giallo, ovviamente, il colore dell'endometriosi. La incontriamo per un caffè e quattro chiacchiere tra "endine", come ci chiamiamo tra noi affette da endometriosi. Vania, come ti è venuta l'idea di far illuminare i monumenti italiani di giallo? "È nata così, per caso. Stavo riflettendo sul fatto che spesso i monumenti e i palazzi di città vengono illuminati per sensibilizzare i cittadini riguardo a diverse tematiche, perciò mi sono detta "Perché non lo facciamo anche noi?" così ho scritto su Messenger al mio sindaco, Andrea Corsaro, chiedendogli se avesse voluto appoggiare questa iniziativa. Mi ha risposto immediatamente, con

entusiasmo, dicendomi che avrebbe fatto illuminare qualcosa di giallo. Era il 13 gennaio." Come hai fatto a rendere la cosa così virale? "In realtà non ho fatto niente di particolare. Ho scritto di questa idea sul gruppo Facebook dedicato alla marcia e da quel post ogni ragazza ha autonomamente iniziato a contattare il proprio sindaco. Per avere uniformità nelle richieste, noi del Team Italy abbiamo preparato un esempio di mail da inviare ai Comuni." Tu sei un vulcano di idee e, ovviamente, non sei rimasta con le mani in mano... cosa hai pensato? "Visto che la Call to action sull'illuminazione aveva riscosso tanto consenso, mi sono detta "Perché fermarsi qui?". Così con l'aiuto della mia amica Erika, che ha un negozio in centro a Vercelli, abbiamo lanciato l'idea di colorare le vetrine di giallo. Basta un fiocco, un palloncino, un fiore... un qualsiasi tocco giallo per dire "noi siamo con voi". Inoltre , ai negozi che vorranno aderire, daremo del materiale informativo e dei fiocchetti gialli da distribuire ai clienti. Ho contattato anche alcune associazioni sportive del

territorio, che manifesteranno la loro vicinanza alla nostra lotta giocando indossando qualcosa di giallo sopra la loro divisa."

molto orgogliose dei risultati ottenuti nella nostra zona: sono molte le amministrazioni comunali che, non solo ci hanno risposto con entusiasmo, Ti aspettavi un risultato ma ci hanno aiutato nella del genere? realizzazione delle fo"Sinceramente no. Quando ho provato a contattare Venezia, ho ricevuto risposta affermativa il giorno stesso. In poco più di un mese hanno aderito oltre 200 amministrazioni. Quest'anno il Team Italy è più unito che mai, ogni ragazza si sente parte di qualcosa di veramente grande e unico, perciò partecipa attivamente alla riuscita di ogni iniziativa. Ricordo che ognuna, a proprie spese, sta facendo i volantini e i fiocchetti gialli, perché non tutte le amministrazioni hanno potuto provvedere alla stampa del materiale informativo." Vania, grazie del tempo che ci hai dedicato. Vuoi aggiungere altro? "Voglio ringraziare tutte le persone che si stanno dedicando alla realizzazione di queste iniziative. La voce di una è la voce di tutte, ma sarà la voce di tutte che farà la differenza. Perciò vi aspetto tutte a Roma il 28 marzo per la settima edizione della WorldWide Endomarch." Noi endine della Valsesia e del Vercellese siamo

tocopie dei materiali da distribuire. È per questo motivo che ci teniamo a ringraziare in particolar modo i nostri sindaci, quelli con cui abbiamo avuto contatti diretti: Eraldo Botta ( sindaco di

Varallo Sesia), Paolo Tiramani (sindaco di Borgosesia), Daniele Baglione (sindaco di Gattinara) e Sergio Fantone (sindaco di Masserano)


LA NOSTRA SALUTE

27

Il 28 marzo tutta l'Italia s'illumina di giallo

"Facciamo luce sull'endometriosi" accende i riflettori su questa patologia che agli occhi di tutti è invisibile

Marzo è il mese dedica- tabù parlarne. Molte donto alla consapevolezza ne si vergognano a raccontarsi e spesso i sintodell'endometriosi. mi vengono sottovalutati Si stima che una donna dagli stessi medici. su dieci ne soffra: siamo 3 milioni di donne in Ita- Per questo motivo è nata lia, oltre 175 milioni nel la call to action "Facciamo mondo. luce sull'endometriosi" : per accendere i riflettori Trattandosi di una pato- su questa patologia, che logia che interessa prin- agli occhi di tutti è invisicipalmente l'apparato bile, ma che per chi quogenitale e riproduttivo tidianamente la vive è femminile, è quasi un fonte di incomprensioni e

sofferenza. Abbiamo chiesto ai Comuni italiani di illuminare di giallo palazzi, monumenti, piazze e luoghi simbolici il 28 marzo, in occasione della giornata mondiale dell'endometriosi, o nel primo giorno utile nel mese di marzo. Ad oggi si contano oltre 200 amministrazioni comunali coinvolte. Vercelli è stato il primo, ma in

Piemonte sono numerosi i Comuni che hanno aderito: a Torino si illuminerà la Mole Antonelliana, a Novara la cupola di San Gaudenzio, Gattinara e Borgosesia accenderanno il palazzo comunale per tutto il mese di marzo. E poi ancora: Varallo Sesia, Castelletto sopra Ticino, Trecate, Livorno Ferraris, Santhià, Asti, Torrazza Piemonte, Casa-

le Monferrato, Bra, Domodossola. Solo per citarne alcuni. In Lombardia, ad esempio, il Pirellone "indosserà" la scritta Endo, mentre la punta della UniCredit di Milano si tingerà di giallo. Tutta Italia sarà illuminata di giallo: dal Maschio Angioino a Napoli al palazzo municipale di Pordenone, passando per la Rocca Malatestiana di Rimini

fino ad arrivare a Taormina. Citarle tutte è impossibile, ma sulla nostra pagina Facebook l'elenco è in continuo aggiornamento. Invitiamo le amministrazioni comunali interessate a partecipare, a contattarci tramite i nostri canali social, in modo da poterli aggiungere ai nostri sondaggi.


LA NOSTRA SALUTE

28

I nostri antinfiammatori per l'endometriosi Tre strategie (antinfiammatoria, sostegno ormonale e dieta) per migliorare questa dolorosa patologia LA RUBRICA DELLA FARMACIA CHIABRERA

L'endometriosi è uno dei problemi femminili più importante di oggi, conseguente alla situazione sociale moderna. Le donne contemporanee infatti hanno in media meno gravidanze ed in età più avanzata rispetto alle generazioni precedenti, riducendo al minimo gli effetti positivi che la gestazione ha nell'antagonizzare questa patologia, causata essenzialmente da un disequilibrio tra ormoni progestinici ed estrogenici. La patologia colpisce circa il 10% delle donne in età fertile ed è una problematica ingravescente negli anni, che colpisce un numero sempre maggiore di pazienti. Come detto prima, alla base dell'endometriosi esiste uno squilibrio tra estrogeni e progesteroni, con dominanza estrogenica, causa di diversi problemi nella donna. Questo eccesso di estrogeni causa infiammazio-

ne, quindi la prima modalità di cura è il ricorso agli antinfiammatori. In natura il primo rimedio a cui ricorrere sono gli OMEGA3 che aiutano a curare la sintomatologia dolorosa a livello pelvico. Per quanto concerne invece l'azione diretta, per andare a riequilibrare il rapporto estro-progestinico, bisogna procedere con l'utilizzo di piante con una spiccata azione progestinica da assumere dal decimo giorno del ciclo, specie in quelle donne che presentano un ciclo anticipato, indice appunto di tale carenza. La pianta principe è Agno Casto, la quale dà quello stimolo progestinico che favorisce la protezione nei confronti dell'endometriosi, da assumere 1 compressa 3 volte al giorno. Grande importanza ha anche il discorso dietetico: si è visto infatti che il consumo eccessivo di cibi animali, carne rossa, insaccati e zuccheri che fer-

mentano nell'intestino è concausa di endometriosi. Consumare invece cibi ricchi di fibre e di antiossidanti, tipo frutta e verdura, e assumere integratori a base di sostanze antiossidanti, come vitamine e selenio, può aiutare a contrastare la patologia. Con queste tre strategie (antinfiammatoria, sostegno ormonale e dieta), si riesce già a migliorare notevolmente questa dolorosa patologia sostanzialmente a carattere infiammatorio. A questo punto bisogna porsi il perché alcune cellule che fisiologicamente escono dalle tube e vanno nell'addome a ridosso del ciclo mestruale in certe donne causino endometriosi ed in altre no. La causa va ricercata in un problema di tipo immunitario: il corpo di alcune donne, circa il 10%, non ha la capacità di uccidere queste cellule che vanno a livello peritoneo. Ecco allora che, per chi ha ten-

denza all'endometriosi o manifesta già i primi sintomi di questa patologia, è importante fare dei cicli nel periodo premestruale con Echinacea, pianta specifica per attivare quelle difese immunitarie necessarie ad antagonizzare lo sviluppo dell'endometriosi. Per ultimo, per capire come mai generalmente la gravidanza ponga fine a questa patologia, bisogna sapere che lo stato gravidico determina una sorta di botta progestinica, che inibisce la predominanza estrogenica, portando nel corso dei 9 mesi di gestazione alla remissione dello stato infiammatorio e all'endometriosi, manifesta. In conclusione abbiamo capito che l'endometriosi è causata sostanzialmente da un fatto sociale che porta ad una diminuzione di gravidanze, ad una dieta proinfiammatoria, troppo ricca di zuccheri raffinati e proteine animali, e

a un deficit immunitario. Tutto ciò sta portando ad un aumento di tale patologia, spesso recidiva, che va risolta , in molti casi, con interventi chirurgici e che può causare sterilità.

Karen Picchetti Farmacia Chiabrera Piazza Cavour 7, Novara Tel. 0321 611077 Facebook: Farmacia Chiabrera

I.P.

5 storie: «Noi non siamo la nostra malattia»

Le donne affette da endometriosi raccontano le loro storie per accendere i riflettori su questa patologia Mi chiamo Lisa e ho 36 anni. Ho iniziato ad avere i primi sintomi di endometriosi quando andavo all'università; ricordo che mi venivano dei dolori così intensi da mancarmi il fiato: era come essere trafitta da parte a parte da decine di lame, un dolore indescrivibile. Ho cambiato diversi ginecologi, una decina di pillole, antidolorifici da sballo, ma il problema restava. Tutti sostenevano che avere male in quei giorni era del tutto normale. Poi non so se io mi sono rassegnata, o se il mio corpo si è abituato al dolore, ma sta di fatto che ho passato degli anni in cui sono stata asintomatica. Poi, al solito controllo annuale, durante l'ecografia il medico mi chiese se stessi bene: avevo una ciste di 10 cm che ricopriva un ovaio. Una cosa grande quanto un cd. Nella mia pancia. E io non sentivo niente.

Avevo 33 anni, 13 anni dopo i primi sintomi. Ad oggi ho collezionato 3 interventi chirurgici, una resezione intestinale e una salpingectomia bilaterale. Dovrò prendere la pillola fino alla menopausa, perché la recidiva per me è dietro l'angolo.

poiché l'equipe che mi ha operata non era specializzata. Cercando sui vari social, ho ritrovato Lisa, un'amica d'infanzia: lei mi ha indirizzata al centro specializzato di Peschiera del Garda, dove sono tutt'ora in cura. La mia "amica" la tengo a bada con la pillola e, Mi chiamo Erika e ho 34 nonostante tutto, io conanni. tinuo a cavalcare la mia A 18 anni ho subito il pri- Harley e a vivere la mia mo intervento, a causa vita. dei forti dolori durante il ciclo: mi hanno asportato Mi chiamo Stefania e ho due teratomi di 15 cm in 41 anni. entrambe le ovaie. Fino al Ho scoperto di avere l'en2013 tutto bene, poi ho dometriosi quando ne iniziato di nuovo a stare avevo 22, sottoponendomale. Visite su visite, ma mi al mio primo intervento secondo i medici ero io chirurgico. la "pazza" che non sop- Rispetto ad altre donne portava un banale dolore con la mia stessa patomestruale. logia, posso dire di esseNel 2016, dopo varie eco- re un po' più "fortunata" grafie, tac e risonanze, poiché i dolori li ho semhanno deciso di opera- pre avuti solo durante le re per vedere cosa c'era: mestruazioni. avevo una grave infezione Dolori di pochi giorni ma alle tube ed endometriosi intensi, paragonabili a infiltrata tra utero e inte- quelli del parto, che hanstino. Dopo l'intervento i no impedito il normale dolori non si sono fermati, svolgimento delle mie at-

tività quotidiane. La più grande battaglia contro l'endometriosi l'ho combattuta per avere figli, anni di cure ormonali e dure sconfitte,ma alla fine ho vinto io. Endometriosi 0- Stefania 2 (come i miei due splendidi bimbi). Mi chiamo Cristina e ho 40 anni. Ho iniziato a stare male dopo la nascita del mio secondo figlio, nel 2011. Ho fatto decine di visite ed ecografie, ma nessuno riusciva a capire cosa re-

almente avessi. L'endometriosi mi è stata diagnosticata nel 2018 da un medico specializzato. Ogni mese erano, e sono tutt'ora, dolori lancinanti: fitte che partono dallo stomaco e corrono giù fino alle gambe; ho un flusso così abbondante che soffro di svenimenti, devo fare attenzione anche quando sto guidando. Nonostante tutto sorrido alla vita e cerco di condurre una vita il più normale possibile.

Mi chiamo Valentina e ho 34 anni. Dopo tanti anni di dolori e pacche sulla schiena, finalmente durante l'ennesima notte al pronto soccorso di Vercelli, una bravissima ginecologa mi ha detto: "Signora, lei sa di avere endometriosi?" da lì il buio piu totale, fino a trovare Lisa, che mi ha indirizzata verso un bravo medico specializzato. Sono appena stata operata e sono in convalescenza. La mia battaglia è appena iniziata.


29

LA NOSTRA SALUTE

Esenzione ticket negli stadi più gravi, vittoria La storia dell'endina Michela Masat: «Convivo con un dolore cronico e combatto contro l'indifferenza» si distingue dal normale dolore mestruale nel momento in cui si nota che è tale da interferire con le attività quotidiane. Questa patologia può ridurre drammaticamente la qualità di vita, in termine di interventi subiti, di dolore, di possibilità esistenziali e professionali perdute. I dolori non solo ti bloccano il corpo ma anche la mente. Inoltre, può compromettere relazioni di coppia, sociali e lavorative. Ti limita in molte cose, attività quotidiane come, ad esempio, i lavori domestici, una passeggiata, i propri hobby, lo studio, il lavoro, l’esercizio fisico, la cura dei figli ecc sono notevolmente compromesse dai sintomi dolorosi. In foto Michela Masat

L’ endometriosi è una malattia molto diffusa quanto ignorata: non è il solito mal di pancia per il ciclo.

È molto di più di “un terribile crampo". Dunque, sin dalla più giovane età è molto importante sapere che i dolori

mestruali e i rapporti dolorosi non sono normali e che non devono essere taciuti. Il dolore da endometriosi

Si pensa che sia impossibile vivere di dolore cronico, ma purtroppo, non è così: ti stravolge la vita, ti cambia, ti divora dentro e succhia le energie. E non è facile da accettare una malattia come questa,

soprattutto se colpisce le parti del corpo più delicate e che esprimono la propria identità. È un’invadente coinquilina alla quale abbiamo chiesto più volte di andarsene ma rimane lì, irremovibile nei suoi passi. Bisogna imparare a conviverci,andare avanti lottando senza mollare. E dall’endometriosi, dal dolore pelvico cronico poi si può arrivare ad altre malattie correlate come la neuropatia del pudendo, cistite interstiziale, vescica ed intestino neurologici, vulvodinia, fibromialgia ecc. I sintomi sono variabili da donna a donna, quelli più frequenti sono: dolore pelvico, mestruazioni dolorose talvolta abbondanti, dolore durante i rapporti sessuali, dolore alla minzione e defecazione, difficoltà o urgenza ad urinare, stitichezza e/o diarrea, stanchezza cronica. I suoi sintomi vengono confusi con altri disturbi più comuni come

ad esempio la sindrome del colon irritabile e ciò comporta un ritardo diagnostico che va dai 5 ai 9 anni. Ci sono donne che sono asintomatiche e si accorgono di averla solo perché non riescono a rimanere incinta. Nel 30/40% dei casi la malattia causa infertilità. Informazione, prevenzione e diagnosi precoce: sono le principali armi per combatterla. Il 12 gennaio 2017 l’endometriosi nei suoi stadi più gravi, ovvero 3 e 4, è stata inserita nei LEA (Livelli Essenziali d’Assistenza) garantendo così l’esenzione su alcuni esami: visita di controllo, eco transvaginale, eco transrettale, eco addome e clisma opaco. Tutti ogni 6 mesi. Si tratta di una grande vittoria dopo tanti anni di lotte da parte di tutte le donne affette e delle associazioni, ma non ci fermiamo qui. Michela Masat

Focus sugli apparecchi ortodontici per bimbi Il Dentista Dr. Ezio Bernardi valuta come intervenire sui piccoli pazienti in tutti i casi di mal occlusione Oggi abbiamo a disposizione un'ampia gamma di presidi terapeutici per risolvere positivamente quasi ogni situazione di mal occlusione (apparecchi mobili, fissi, posizionatori in silicone, trattamenti chirurgici). Per intervenire tempestivamente è importante una visita preventiva in età scolare al piccolo paziente con un'attenta valutazione da parte del professionista. Ove poi si riscontrino delle anomalie di crescita dei denti, si interviene con un'impostazione rigorosa: Rx panoramica dentaria, Rx laterale del cranio, presa delle impronte. Da questo materiale si ricava un tracciato ortodontico su cui vengono eseguite tutte le misurazioni necessarie a valutare tempi e modi del trattamento. Sempre fondamentale, a mio giudizio, l'azione ortopedica degli apparecchi, che consente, caso per caso, di liberare le basi ossee da vincoli di masticazione. Personalmente, in giovani pazienti,

propendo per trattamenti mobili, meno invasivi e con scarsi potenziali cariogeni, rispetto ad apparecchi fissi da mantenere per lunghi periodi. Da qualche tempo sono entrati in uso i posizionatori trasparenti in silicone, che possono ottenere ottimi spostamenti degli elementi dentari e vengono sopportati meglio so-

prattutto dagli adulti.Comunque la valutazione di quali apparecchi usare è sempre appannaggio del professionista. Dr. Ezio Bernardi Medico Chirurgo Dentista Via G. Ferrari 2D, Novara Tel. 0321 628236

I.P.


30

ENOGASTRONOMIA

Ecco qui i Baci di Fara della Pasticceria Prolo Con le sue leccornie tradizionali la Pasticceria Prolo è stata insignita del certificato di Eccellenza artigiana

La pasticceria caffetteria PROLO si trova nel centro del piccolo paese di Fara Novarese e riceve gli ospiti in un ambiente moderno, luminoso ed accogliente. A rendere, però, ancor più piacevole il locale è la presenza delle tre simpatiche titolari: mamma Emanuela, con le figlie Silvia e Stefania, che lo gestiscono con professionalità e grande passione dal 1996. Il punto di forza di questa pasticceria sono soprattutto le materie prime utilizzate, per tutti i prodotti, che sono di alta qualità, di eccellenza e di nicchia, accuratamente scelte dopo un accurato studio delle caratteristiche organolettiche, dei profumi e dei sapori… Qui si preparano e ven-

gono sfornati quotidianamente dolci ricercati e deliziosi, ma Il fiore all’occhiello è rappresentato sicuramente dai “Baci di Fara”, che hanno reso famosa la pasticceria Prolo, anche a livello nazionale. Si tratta di golosi dolcetti preparati con pasta di nocciole (rigorosamente piemontesi IGP), cacao, zucchero, burro (in quantità moderata) e mandorle amare. Per la ganache centrale viene, invece, utilizzato cioccolato belga “Callebaut” (una particolare qualità di cioccolato selezionato nel corso degli anni). La ricetta, che è decisamente antica, risale intorno all’anno 1955 e prevede che la pasta di nocciole e cacao sia colata con un apposito attrezzo e lasciata risposare

per almeno 24 ore. Infatti, verrà cotta il giorno successivo e i baci vengono infornati per 9 minuti, nel forno caldo, a 200 gradi circa.Il prodotto finito (il marchio è registrato) è, ovviamente, fantastico e vale la pena di provarlo (e riprovarlo!). La pasticceria Prolo, grazie a questi dolci, ma anche alla sua qualità in generale, ha ottenuto l’importante riconoscimento di “Eccellenza Artigiana”. A cura del Food blogger Riccardo Franchini Pasticceria Gelateria Caffetteria Prolo Via C. Battisti, Fara Novarese Tel. 0321 829241 Facebook: @PasticceriaProlo

I.P.

Emanuela (al centro) con le figlie Silvia e Stefania Prolo


31

ENOGASTRONOMIA

Il cioccolato giova alla salute? Il cacao contiene caffeina e teobromina che possono funzionare come blandi stimolatori, con effetto anti-stress e anti depressivo

Tagliatelle con capriolo al cacao e riduzione al Nebbiolo INGREDIENTI:

Come tutti saprete, il cioccolato si ottiene dal cacao (Teobroma Cacao), che è il frutto di una pianta originaria dell’America tropicale, che produce una bacca di 30 cm che contiene 30-40 semi. Questi vengono, dopo il raccolto, lasciati alcuni giorni a fermentare e poi sottoposti a torrefazione (che conferisce il classico profumo al cacao) e, quindi, sono polverizzati e frantumati dando origine alla pasta di cacao, dalla quale si ottengono sia la “polvere” che il “burro di cacao”. Esistono diverse varietà di cacao: il Criallo, di qualità superiore e di produzione limitata, che viene utilizzato per produrre cioccolato di alta qualità, il Forastero, dal sapore persistente, leggermente acido, il Trinitario, un incrocio tra il Criallo ed il Forastero, il Cru, un cacao più pregiato dal quale viene prodotto un cioccolato finissimo. Esistono le varietà Madgascar, Ghana e Trinidad.

Già popolazioni antichissime (gli Olmechi, seguiti dai Maya e dagli Atzechi) ritenevano che il cacao avesse effetti benefici sulla salute. L’uso medicinale del cacao o del cioccolato come farmaco o come veicolo per assumere altre medicine si diffuse in Europa alla metà del 1500. Da allora il cacao/cioccolato veniva utilizzato per i più svariati problemi di salute: per stimolare il sistema nervoso di pazienti epatici, per migliorare la digestione o la funzione renale e stimolare la motilità intestinale, per far fronte all’anemia ed alla fatica mentale. Gli effetti benefici prodotti dal cioccolato vengono attribuiti a due sostanze presenti nel cacao: i “flavonoidi” e gli “acidi grassi saturi”. Il cioccolato più “benefico” è quello fondente, in quanto riduce il livello dei leucotrieni, cioè citochine, che possiedono funzioni sfavorevoli sull’apparato cardio-vascolare. Il cacao contiene, inoltre,

• 1 kg di farina • 12 tuorli • acqua • 2 kg di capriolo • 20 gr di cacao amaro in polvere • scaglie di cioccolato fondente • aglio • cipolla • erbe aromatiche • pomodoro pelato o passata • vino rosso Nebbiolo

Riccardo Franchini

caffeina (in quantità dieci volte inferiore rispetto al caffè) e teobromina, un altro eccitante. Le due sostanze, pur presenti in piccole quantità, possono funzionare come blandi stimolatori, con effetto anti-stress e anti depressivo. Ovviamente, non va, però, mai dimenticato che, ancorchè il cioccolato sia buono e...”faccia bene”, va sempre consumato con moderazione e in quantità contenuta. Ho trovato alcune domande e risposte decisamente interessanti, che voglio condividere con voi. Il cioccolato fa ingrassare? Il suo elevato potere calorico è legato alla presenza di grassi e zuccheri. Una tavoletta da 100 grammi di fondente apporta 542 calorie ed una al latte 565, mentre una porzione da 80 grammi di pasta pomodoro e basilico fornisce circa 422 calorie ed una fetta di crostata con marmellata 550. Il cioccolato possiede inoltre un

indice glicemico relativamente basso, nel senso che non fa aumentare la glicemia in modo rapido come alcune bevande zuccherine. Il cioccolato aumenta il colesterolo? Nel cacao e nel cioccolato fondente non si trova traccia di colesterolo, mentre il cioccolato al latte ne contiene 16 mg ed una tazza di cioccolata circa 8 mg (la stessa quantità di 100 grammi di yogurt parzialmente scremato). Con quale vino possiamo abbinare il cioccolato? La teoria più classica è che venga consumato bevendo un Barolo Chinato o, comunque, un vino liquoroso. Io, amante dei vini delle nostre colline novaresi, ho provato abbinamenti con i vari passiti di Erbaluce (o Uva Greca). Oggi proviamo l’”azzardo”? Beviamoci insieme una bella Vespolina!

PREPARAZIONE PER LA PASTA Mettete la farina su un piano di lavoro, formate un buco al centro e immettete i tuorli. Impastate lentamente fino a formare un palla, lasciate riposare per 20 minuti. Poi tirate la pasta con un mattarello, spolverate con farina e arrotolate l'impasto. Da qui calcolate 1 cm e tagliate a coltello: ecco fatte le tagliatelle. LA PREPARAZIONE DEL CAPRIOLO Soffriggete le verdure, aggiungete il capriolo precedentemente marinato e rosolate bene. Sfumate con il vino rosso e con il resto della marinatura. Infine, aggiungete il cacao in polvere ed il pomodoro e lasciate cuocere per circa 30 minuti a fuoco lento. A fine cottura, impiattate e aggiungete nel piatto alcune scaglie di cioccolato. Chef Massimiliano Tamilia

A cura del Food blogger Riccardo Franchini

Vespolina e Nebbiolo sono il nostro territorio

Gli abbinamenti più consigliati di questi vini sono con i salumi, gli arrosti, i formaggi a media stagionatura La VESPOLINA, a bacca nera,è un vitigno autoctono presente già in epoca antica e viene coltivato nelle regioni Piemonte (soprattutto nelle province di Novara, Vercelli, Biella, Alessandria) e Lombardia (nell’oltrepò pavese). E’conosciuto anche con il nome di ughetta o uvetta. Il nome Vespolina deriverebbe dal fatto che le vespe sono particolarmente attirate dalla dolcezza delle sue bacche mature all’epoca della vendemmia, che avviene

verso la prima metà di ottobre. Generalmente, la sua maturazione avviene in 3 mesi in botti grandi da 20-25 Hl, di rovere ed altri tre mesi circa di affinamento in bottiglia. Dalla vinificazione in purezza delle uve Vespolina si ottiene un vino dal colore rosso rubino vivo, profumato con sentori di fiori e spezie, di frutti di bosco, di corpo leggero ma piuttosto amabile, con un discreto quadro acido. E’, però, utilizzato anche in abbinamento ad altre va-

rietà quali Barbera, Croatina, Lessona, Bramaterra, Boca, Fara, Sizzano, Gattinara, Ghemme. Ben si accompagna ai salumi, a primi piatti con ragù di carne, alle minestre, alle carni bianche e rosse arrostite. Da provare anche con i pesci d’acqua dolce. E’, insomma, un vino da tutto pasto, gradevole, vinoso, che ci ricorda tutti i profumi del nostro territorio. Va servito a 16°- 18° C di temperatura. Il NEBBIOLO (conosciuto

anche col nome di Spanna) può essere considerato il vitigno autoctono, a bacca nera, più presente in Piemonte e in parte della Lombardia. E’ un vino adatto ad essere utilizzato anche per vini da invecchiamento di alta qualità (doc e docg). Il termine parrebbe derivare da "nebbia", ma non è chiaro se per definire l'aspetto dell'acino, scuro, ma appannato (annebbiato) da abbondante pruina oppure se dovuto alla maturazione molto

tardiva delle uve, che porta spesso a vendemmiare nel periodo in cui sono già presenti le nebbie autunnali, cioè dopo la metà di ottobre.È un vitigno che produce uve di alta qualità per una serie di caratteristiche: buon equilibrio tra colore, corpo, acidità, aromi persistenti e volatili, robustezza alcolica. È, pertanto, un’uva adatta ad essere vinificata in purezza o, con minimi apporti, per la produzione, come detto, di vini definibili "nobili" per struttura e

durata, previo adeguato affinamento. Per quanto attiene alle sue caratteristiche organolettiche possiamo evidenziare che ha un colore rosso più o meno intenso e un buon profumo con fondo di viole; un sapore armonico e ben riconoscibile. La temperatura di servizio va dai 18° ai 20° e gli abbinamenti più consigliati sono con i salumi, gli arrosti, i formaggi a media stagionatura. A cura del food & wine blogger Riccardo Franchini



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.