L'opinionista news luglio 2022

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Mensile N. 6 - Luglio 2022 Anno VI

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Intervista a Boroli sull'Alfa Super incontro tra Astra S.p.A, Alfa Romeo Tonale e Carlo Boroli

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LavorOne, per chi cerca dipendenti LavorOne.it è la piattaforma innovativa che cambia la modalità in cui avviene l’incontro tra offerta e domanda di lavoro. LavorOne.it nasce dall’idea e dall’esperienza dei fondatori e dalle loro profonde radici nelle storie d’impresa e nella selezione del personale. Al di là delle incertezze e degli affanni del periodo storico... continua a pagina 3

Visita il portale web LavorOne.it

Loro Piana mostra la new collection In occasione di Milano Unica, Loro Piana presenta la nuova collezione di tessuti per l’Autunno Inverno 2023-2024 in cui riflette l’essenza dell’eleganza attraverso un gioco sapiente tra tradizione e creatività. Perché innovare, per la maison, significa elevare il proprio savoir-faire in modo genuino e autentico, naturale seppur moderno... continua a pagina 7

L'imprenditore Carlo Boroli, l'ed. Sabrina Marrano e Chiara Maesano di Astra S.p.A.

L’Alfa Romeo Tonale è il made in Italy che seduce e convince. Guida, stile e interni raccontano una storia di qualità e tradizione, quella che Astra S.p.A. riflette sul territorio novarese con le concessionarie di Arona e San Pietro Mosezzo (NO). Tonale è un SUV generoso e comodo, con una impeccabile strumentazione di bordo: digitalizzazione, confort, cura dei dettagli, caratteristiche tecniche di alto livello, sterzo precisissimo, insomma si propone sicuramente come

una delle proposte di gamma più agguerrite sul mercato. Sabrina Marrano, direttore de L’Opinionista, accompagna alla guida di Tonale l’imprenditore Carlo Boroli, amante dei motori e intenditore del settore. Carlo Boroli riceve le chiavi da Chiara Maesano di Astra S.p.A, leader della vendita e dei servizi automotive, e si racconta lungo il viaggio proprio da Arona a San Pietro Mosezzo. Si tratta di incontri magici perché corrono lungo il filo della

bellezza e delle passioni e ingranano sempre la marcia giusta…quella dell’italianità, dei caratteri forti ed esclusivi, delle scelte di dedizione. Boroli, perfettamente a suo agio sull’Alfa Romeo Tonale, durante la chiacchierata a bordo ci consegna peraltro una pagina interessantissima di rally…la sua “malattia” che è diventata un progetto d’impresa marchiato Best Impreza McRae Edition! Continua a pagina 5

Damien Bertrand, CEO Loro Piana

Da Schaeffler il Climate Action Day Il 22 giugno si è svolto il Climate Action Day in tutte le sedi Schaeffler nel mondo, da Herzogenaurach, in Germania, a Taicang, in Cina, da Port Elizabeth, in Sud Africa, a Fort Mill, negli Stati Uniti. Anche a Momo e nella sede Schaeffler di Milano, abbiamo messo da parte per qualche tempo le attività.... continua a pagina 18

Il CEO Peter Schardig e il suo team

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LavorOne fa incontrare Aziende e lavoratori

LavorOne.it: un punto d’incontro diretto e concreto, con profili selezionati, in una dinamica davvero smart LavorOne.it è la piattaforma innovativa che cambia la modalità in cui avviene l’incontro tra offerta e domanda di lavoro. LavorOne.it nasce dall’idea e dall’esperienza dei fondatori e dalle loro profonde radici nelle storie d’impresa e nella selezione del personale. Al di là delle incertezze e degli affanni del periodo storico, se c’è una criticità che sta diventando una costante in molti settori è quella che hanno le Aziende a trovare candidati che rispondano ai requisiti richiesti. Non basta un curriculum abbinato teoricamente a un annuncio: spesso chi esamina non può realmente

conoscere e comprendere le capacità e le competenze richieste. Ecco dunque che anche profili con grandi professionalità possono risultare in pratica inadeguati alle esigenze specifiche. LavorOne.it rivoluziona il momento di ricerca da ambo i lati: impresa e candidato. Si tratta di un format online estremamente friendly e smart, che agevola il processo di ricerca e selezione. Una formula evoluta ed efficace che permette alle aziende di fare valutazioni mirate. Questo significa ridurre i tempi, i costi e la dispersione di energie per ricerche che si rivelano infruttuose in quanto non

centrate. Il contatto scatta sulle competenze quindi su una o più figure già in linea con il lavoro, il ruolo, le mansioni cui è interessata l’azienda. Immaginiamo le ricerche tecniche, quelle di un saldatore, di un barman, di un mulettista, di un addetto macchine, tanto per fare degli esempi. E immaginiamo quale lingua possano parlare, con immediatezza e chiarezza, aziende e candidati “giusti” per la funzione. Ecco, LavorOne.it favorisce esattamente questo metodo. Un tipo di piattaforma che sicuramente ha appeal anche per i candidati che, a loro volta, pos-

sono valorizzare davvero le loro qualità. Sappiamo che LavorOne. it è work in progress, ha molti programmi in testa e sta lanciando addirittura un’applicazione attraverso la quale l’azienda potrà chattare con il candidato in modo veloce, efficiente, diretto. Ci precisa uno dei fondatori: «Quello che abbiamo messo in pista è uno strumento intuitivo, accattivante, estremamente pratico. Facile anche per chi non è iper-digitalizzato. Utile e conveniente per le aziende. La app è un passo avanti perché vogliamo che LavorOne.it abbia un impatto e una possibilità di interazione social.»

Un progetto ambizioso. Non ci sono già social media come LinkedIn ad avere queste caratteristiche? «Ci collochiamo in ambiti e piani diversi, ci rivolgiamo a un target differente. LavorOne.it interessa il mondo delle molte occupazioni tecniche o manuali, LinkedIn è più versato su altre tipologie di profilo professionale.» In poco tempo LavorOne.it ha già raccolto molti iscritti e continua a crescere, dimostrando di essere l’anello mancante, il salto di qualità nell’appuntamento tra azienda e candidati, l’occasione per mettere in relazione affinità positive e produttive.

Se si può sostenere che gli ultimi anni segnano anche un cambiamento culturale di approccio al lavoro, non si può sottovalutare la fatica pratica degli incontri adatti agli obiettivi e alle attività aziendali e ci sembra particolarmente interessante la strada spianata da LavorOne.it. I.P.

Irene Spagnuolo

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IVR, Gruppo Giacomini presenta la strategia

Ivr e il patrimonio tecnologico del Gruppo Giacomini protagonisti alla 42° edizione della mostra Expocomfort La 42° edizione di MCE – Mostra Convegno ExpoComfort in Fieramilano dal 28 giugno al 1° luglio – vede protagonista anche quest’anno IVR che da sempre partecipa a questo irrinunciabile appuntamento per il settore della Global Comfort Technology. MCE, la più importante fiera nell’ambito del comfort abitativo è un’occasione unica per il mondo idrotermosanitario, dei sistemi di climatizzazione e delle energie rinnovabili che trovano, qui, il giusto spazio per presentare le tecnologie più all’avanguardia.

disposizione dalle altre realtà del Gruppo Giacomini: EFFECTO Group – che unisce la competenza di Tecnomors, Grip e di Applied Robotics e la nuova nata Filiale di Monaco di Baviera ; KrioKlima società svizzera attiva bella produzione di sistemi di raffreddamento e nella gestione del freddo e del caldo ; Svizzera è anche SEAS con la sua tecnologia di produzione dell’acqua dall’aria, tecnologie per il risparmio energetico e idrogeno. Importantissimo anche l’ingresso nel settore del bilanciamento digitale

IVR – azienda parte del Gruppo Piero Giacomini opera da quasi 50 anni nel mercato idrotermosanitario con linee di prodotti per il riscaldamento, l’acqua, il gas, l’industria, servocomandi e valvole motorizzabili. I suoi punti di forza sono: - qualità dei prodotti. - numerose certificazioni che rispettano gli standard richiesti dai mercati internazionali - dinamicità e apertura all’innovazione Queste qualità fanno di IVR una tra le aziende leader del comparto a livello mondiale. Negli ultimi anni l’azienda è stata protagonista di un importante sviluppo, con continua implementazione della gamma prodotto. Una crescita significativa che ha reso IVR forte e in grado di esportare in oltre 80 Paesi al mondo anche grazie a un’offerta di prodotti sempre più attraente per il mercato. Per supportare tutto ciò, l’azienda ha creato una rete capillare di distribuzione con un fatturato di oltre l’80% nei mercati esteri. Alla MCE debutta inoltre la neonata filiale americana di IVR che porterà IVR a tornare protagonista sul mercato USA e Canada. IVR, da sempre considerata un player di qualità nel suo settore, si presenterà a MCE in una veste nuova, fresca e innovativa, pronta ad affrontare le sfide del nuovo decennio, sfruttando il patrimonio tecnologico messo a sua

Graziano, Piero e Flavio Giacomini

degli impianti e della domotica grazie al sistema Blossom. Tutte queste realtà, così compenetranti e sinergiche, hanno sviluppato nel tempo uno straordinario bagaglio tecnologico: dalla robotica alla meccanica di precisione legata all’orologeria d’alta gamma; dall’automotive alla domotica ed elettronica di processo; dalla produzione e trattamento dell’acqua fino a soluzioni di risparmio energetico e impianti complessi per aria primaria, raffrescamento e condizionamento.

Una quantità di conoscenze tali che unite insieme in una rete di professionalità coese, costituiscono un bacino di opportunità, sviluppo e innovazione. La messa a rete e l’interscambio di know how si concretizza in 6 siti di Ricerca e Sviluppo (2 in Svizzera, 2 in Italia, 1 in Germania e 1 negli Stati Uniti) e 3 siti produttivi in Italia, 1 negli USA e 3 in Svizzera. Tutto ciò renderà IVR ancor più competitiva e proiettata nel futuro.

vuole soddisfare all’interno del mercato idrotermosanitario i più alti standard e le esigenze dei consumatori. Grazie agli investimenti in tecnologie, rafforzamento di competenze elettroniche e informatiche, e nello sviluppo commerciale, IVR tende a un servizio sempre più costruito su misura che vede nella svolta green e nella possibilità di progettare soluzioni Hi-tech per il risparmio energetico all’avanguardia i suoi punti di forza. L’azienda, che da sempre presta atLa nuova serie di prodotti tenzione ai problemi di che IVR presenta a MCE impatto ambientale legati

a ogni fase del processo produttivo - privilegiando l'impiego di materiali ecocompatibili, nell'ottica di una piena tutela della salute e dell'ambiente circostante – presenterà a MCE soluzioni verdi e innovative per il mondo dell’idrotermosanitario.

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Carlo Boroli al volante di Alfa Romeo Tonale Impossibile non celebrare Alfa Romeo, difficile non apprezzare Tonale, la nuova creatura della Casa torinese Alfa Romeo nasce nel ‘900 e, nota per le autovetture sportive, ha un ruolo d’onore nell'industria automobilistica italiana con le sue vetture da strada e concept car. Nel design e dal punto di vista tecnologico e innovativo è tra le case all'avanguardia a livello mondiale. Conosciamo Tonale, il SUV di casa Alfa Romeo, da Astra S.p.A, grande riferimento nel territorio novarese e non solo. L’idea di guidarla è subito allettante, in realtà cediamo il volante a Carlo Boroli, altro grande nome della storia imprenditoriale italiana, e ne approfittiamo per farci raccontare le sue imprese e insieme testare confort, solidità e maneggevolezza di Tonale. Carrozzeria, motore, sterzo, freni, strumentazione di bordo e comodità di viaggio ci vengono dunque confermate da Carlo Boroli, imprenditore che di auto se ne intende moltissimo. Quella di Boroli è una famiglia piemontese di imprenditori dal 1831, prima nel tessile, poi nell’editoria e successivamente anche nella viticoltura. Oggi la qualità del barolo, del nebbiolo, dello chardonnay dei vigneti e della cantina Boroli nelle Laghe è nota ed elogiata da ogni intenditore e dalle

più rinomate guide di settore. Ma lui, Carlo Boroli, non si accontenta e non si ferma. Fa della passione una nuova avventura imprenditoriale: da quella che si può definire una vera e propria “malattia” dei motori e del rally, parte il progetto Best Impreza McRae Edition. Boroli infatti, che gareggia ancora con la Subaru Impreza Gruppo A ufficiale, ex Colin McRae e Piero Liatti, è riuscito a far rivivere la mitica vettura portata al successo dal campione scozzese McRae. «La Best Impreza McRae Edition è una “continuation car”, ossia una vettura identica in ogni particolare a quella dell’epoca, se si escludono le migliorie consentite dall’attuale tecnologia, che non devono però snaturarne l’essenza; il tutto nel rispetto dei regolamenti Fia del Gruppo A» ci spiega. Verrà realizzata in 8 esemplari: i primi sette ricordano le vittorie di Colin nel Campionato del Mondo Rally al volante dell’Impreza ufficiale, mentre l’ottava celebra il Mondiale conquistato dall’asso scozzese nel 1995. Fiuto, competenza e determinazione sono i tratti distintivi di Carlo Boroli che, lungo la strada tra Arona e San Pietro Mosezzo

(NO) -le due sedi di Astra S.p.A.- ripercorre qualche tappa della sua vita, come i ricordi del tempo in cui il nonno lo portava, bambino, proprio ad Arona al San Carlone o le corse sulla pista di Go-Kart di Borgo Ticino che ancora frequenta. Ci pare evidente, nella sicurezza e nel piacere con il quale conduce Tonale, che la sintonia è tutta nella bellezza e nella qualità: «Alfa Romeo non tradisce e Tonale è un’ottima proposta. Qui il gusto italiano delle linee si combina con finiture di pregio, grandi prestazioni su strada, innovazione tecnologica.» Senza ombra di dubbio quello di Boroli è anche un apprezzabile parere tecnico viste le sue provette imprese da pilota: anche se lui si schernisce e preferisce definirsi un “gentleman driver”, Astra S.p.A. ha affidato la prova e l’emozione Tonale alla persona giusta! I.P.

Irene Spagnuolo

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Successo evento di Sibillamedia al Just Cavalli La casa editrice del giornale l’Opinionista news ha organizzato un’esclusiva serata al Just Cavalli di Milano Grande successo per l’evento esclusivo organizzato al Just Cavalli di Milano da Sibillamedia, casa editrice del giornale l’Opinionista news. Alla serata hanno partecipato moltissimi imprenditori e liberi professionisti che hanno accolto l’invito di Sibillamedia a prendere parte all’appuntamento organizzato con il duplice obiettivo, da un lato, di fare Public Relations, e dall’altro di ascoltare la presentazione del nuovo libro dell’avv. criminologa E. Panniello, intervista da Sabrina Marrano, giornalista, Editore di Sibillamedia e organizzatrice dell’evento. Una formula vincente, che raccolto l’entusiasmo di tutti i presenti. Cosi Sabrina Marrano: “Ringrazio tutti

i partecipanti all’evento, la redazione del giornale l’Opinionista news, tutto il team di Sibillamedia che ha lavorato per la buona riuscita della serata e la relatrice che ha toccato temi importanti come la violenza di genere. Ritornare a stare insieme è bellissimo: fare rete tra imprenditori è fondamentale e questa è stata l’occasione giusta per consolidare tanti rapporti e stringere nuove relazioni.

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Loro Piana: ecco la nuova collezione 2023/24 Tra heritage sartoriale e soluzioni all’avanguardia, i nuovi tessuti Autunno - Inverno si orientano al domani In occasione di Milano Unica, Loro Piana presenta la nuova collezione di tessuti per l’Autunno Inverno 2023-2024 in cui riflette l’essenza dell’eleganza attraverso un gioco sapiente tra tradizione e creatività. Perché innovare, per la maison, significa elevare il proprio savoir-faire in modo genuino e autentico, naturale seppur moderno. Significa esplorare nuove frontiere dello stile senza mai dimenticare la propria storia. In una simmetria perfetta tra heritage sartoriale e soluzioni all’avanguardia, i tessuti di Loro Piana si orientano, dunque, al domani. Ispirati alle potenzialità espressive ed estetiche della luce, suggeriscono nuovi modi di essere e di indossare, in un quotidiano sempre più dinamico, fluido, raffinato e contemporaneo. Dedicato alla frenetica vita urbana, Downtown è ideale per coloro che ricercano nell’abito comfort e performance impareggiabili, uniti a gusto e vestibilità. Realizzato in pura lana merino, questo tessuto dal peso e compattezza unici, tanto da renderlo resistente alle pieghe, si distingue per

Damien Bertrand, CEO Loro Piana

termoregolazione, igroscopicità e traspirabilità della fibra. Funzionale e autorevole in fatto di eleganza, anche il tessuto Solaro supera confini e convenzioni. Originariamente utilizzato per le divise coloniali di inizio Novecento - rigorosamente in pura lana per proteggere i soldati dal calore del sole, grazie soprattutto all’effetto cangiante dei colori - si trasforma in Green Nylwool Solaro, un blend di lana e nylon bio-based, sofisticato e dall’animo tecnico. In questo incessante susseguirsi di innovazione e artigianalità nasce Regenera System, l’ultimo rivoluzionario trattamento di Loro Piana che, come anticipato dal nome, regala una prolungata sensazione di benessere secondo la filosofia “mens sana in corpore sano”. Stampato su alcuni dei più esclusivi tessuti della maison, è realizzato nella versione in pura lana oppure in blend; il trattamento utilizza, infatti, la Bio-ceramica, un minerale naturale in grado di raccogliere e restituire il calore corporeo stimolando così la microcircolazione. Infine, con lo sguardo rivolto al passato ma non-

dimeno proiettato verso il futuro, l’ultima novità non può che riguardare il cashmere. Ottenuti dal sotto vello della Capra Hircus da cashmere nei colori originari, rigorosamente non tinti, i tessuti in Cashmere Raw vibrano di cromie naturali, dal bianco al marrone. Tono su tono o di diverse intensità, le fibre si intrecciano dando vita a tessuti fluidi e disegni armoniosi che impreziosiscono maglie, giacche, blazer e overcoat (anche double) in 100% Cashmere Raw dall’ineguagliabile morbidezza. Savoir-faire artigianale, tessuti innovativi e di rara qualità si fondono ad una sensorialità inconfondibile e ad un’estetica moderna. Forte dell’esperienza di oltre sei generazioni in campo tessile grazie a passione, ricerca e dedizione, Loro Piana mostra, ancora una volta, la sua eccellenza nel “saper fare”.

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Credit Solutions: le polizze cauzioni di Coface

Credit Solutions sostiene le imprese obbligate a una cauzione per gare e appalti pubblici o contratti privati Fattore chiave per fare business è essere considerati affidabili. La solidità finanziaria delle imprese, come la loro reputazione, è infatti essenziale nelle relazioni commerciali tanto quanto lo è per i loro bilanci, per la loro capacità di amministrazione ordinaria e di investimento. Non è dunque un caso che per le offerte relative a gare e appalti le imprese siano obbligate a stipulare una cauzione. Spesso questo può gravare troppo sulle liquidità azienda-

Stefano e Fabio Loglisci

li ed ecco che si rivela di grande sostegno l’offerta Coface di polizze cauzioni. Coface è uno dei leader mondiali nell’assicurazione dei crediti e cauzioni e ha molti strumenti di garanzia per sostenere le aziende e il loro fatturato. Ne parliamo con Corrado Cultraro di Credit Solutions, agenzia Coface: «la richiesta di una cauzione, comunemente prevista dagli Enti pubblici, è comunque diffusa anche tra imprese e in ambito privato. Ricorrere a una polizza

fidejussoria Coface libera le somme di denaro che altrimenti l’obbligato dovrebbe porre a garanzia, somme che quindi restano nella disponibilità delle imprese per le necessità di finanza ordinaria.» Le garanzie offerte da Coface spaziano in materia di appalti, ambiente, contributi, contratti tra privati in italia e all'estero, Regolamenti Comunitari, Leggi doganali, Leggi in materia di imposte e sono in ogni caso riconducibili a quanto altro necessiti di

essere garantito ai sensi di un contratto o di una normativa. Una “firma” Coface è sicuramente una serenità per il beneficiario, lascia al soggetto contraente le proprie disponibilità finanziarie e inoltre «è una fondamentale alternativa alle fidejussioni offerte dalle banche che rientrano nell’esposizione bancaria complessiva e quindi incidono sui volumi di credito erogabili.» Se una buona gestione dei flussi di cassa è determi-

nante per risultati positivi, da un lato è necessario ridurre al massimo il rischio di ritardi o mancati incassi da parte della Clientela, dall’altro è utile riuscire a dimostrare e sostenere la propria affidabilità senza immobilizzare risorse. Le proposte e le risposte Coface sono sempre all’altezza delle esigenze del business ed un’ottima referenza in qualsiasi ambito. Nella pratica Coface aiuta le imprese a dare le indispensabili garanzie di esecuzione dei lavori

Mauro Mazzocchi e Corrado Cultraro

Stefano Loglisci, Corrado Cultraro, Fabio Loglisci, Roberto Chiozza, Sabrina Sbalzarini, Fabrizio Maccini e Mauro Mazzocchi

e delle transazioni, consentendo loro un’attività più forte, più ampia, più tranquilla e tutelandone la reputazione sul mercato. I.P.

Irene Spagnuolo

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€405.000 da Cariplo e Comunità Novarese

Al via il Bando Emblematici Provinciali 2022 di Fondazione Cariplo e Fondazione Comunità Novarese onlus Novara. Gli Emblematici Provinciali sono iniziative di particolare rilevanza • per ogni territorio che può contare sulla competenza e professionalità delle Fondazioni Comunitarie. • Anche per il 2022, Fondazione Cariplo prosegue la collaborazione con le Fondazioni di Comunità per la promozione degli “Interventi Emblematici Provinciali”, a cui Fondazione Cariplo ha destinato, complessivamente, € 5.200.000. Per il territorio della Provincia di Novara, il bando prevede un budget totale di € 405.000 finalizzato a promuovere progetti coerenti con gli obiettivi strategici di Fondazione Cariplo che, per dimensione e valore filantropico, siano particolarmente rappresentativi e abbiano caratteristiche di “emblematicità”. Fondazione Cariplo si avvale ancora una volta del supporto delle Fondazioni di Comunità per la promozione e la diffusione dell’iniziativa, l’assistenza agli enti interessati e la candidatura di progetti sul territorio di ciascuna delle tradizionali province di intervento. AREE DI INTERVENTO Possono essere ammessi a contributo solo interventi in linea con il Documento Programmatico Pluriennale di Fondazione Cariplo e attinenti agli indirizzi strategici della Fondazione nelle Aree Arte e Cultura, Servizi alla Persona, Ambiente e Ricerca Scientifica. In sintesi, il bando sostiene interventi che siano in grado di promuovere: • lo sviluppo di comu-

nità sostenibili, coese e solidali; il benessere sociale ed economico dei cittadini dei territori di riferimento; la realizzazione, la crescita e l’inserimento attivo dei giovani nella comunità. Il Prof. Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo: “In questo particolare momento, il contributo per gli Interventi Emblematici Provinciali vuole essere occasione per la ripartenza di tutta la comunità attorno ad alcuni progetti trainanti, che sappiano aggregare e attivare energie e competenze, creando coesione e valore per le persone e il territorio. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di comunità forti, in cui ci si possa riconoscere e accogliere e il sostegno della Fondazione Cariplo va esattamente in questa direzione: promuovere comunità per costruire un futuro dove nessuno sia escluso”. Le regole relative all’ammissibilità degli enti sono illustrate nei “Criteri generali per la concessione di contributi” che si trova sul sito di Fondazione Cariplo www.fondazionecariplo.it e, per la provincia di Novara, tutte le indicazioni, sono contenute nel testo del bando sul sito www.fondazionenovarese.it. “Fondazione Cariplo sottolinea il Presidente di Fondazione Comunità Novarese onlus, Prof. Davide Maggi – prosegue la sua attività filantropica ed è al nostro fianco nel supportare gli enti non profit della provincia di Novara. Favorire interventi di grande valore ne-

gli ambiti dei servizi alla persona, dell’ambiente, dell’arte e della cultura e della ricerca scientifica significa investire sul futuro complessivo di un territorio che ha peculiarità precise di cui prendersi cura. Attendiamo, con fiducia, le idee delle organizzazioni con la prospettiva di condividere, con le comunità locali, nuove modalità per vivere meglio”. Per essere ammissibili al Bando, i progetti dovranno, comunque, essere in possesso dei requisiti di base: • localizzazione sul territorio di competenza della Fondazione Comunità Novarese onlus; • richiesta di contributo non inferiore a € 80.000 e non superiore al 50% dei costi totali preventivati; • durata massima di 36 mesi; • sostenibilità nel tempo dell’iniziativa. Fondazione Cariplo, sulla base delle candidature proposte da Fondazione Comunità Novarese onlus e nell’ambito degli obiettivi del bando, privilegerà i progetti che dimostrino un adeguato coinvolgimento di enti e organizzazioni in un’ottica di costruzioni di reti e alleanze; definiscano in modo chiaro gli obiettivi, l’impatto e i risultati attesi; illustrino un piano di attività chiaro; garantiscano adeguatezza tra bisogno rilevato, obiettivi, piano delle azioni, tempi e risultati attesi. E ancora: propongano appropriate procedure di monitoraggio e valutazione dell’impatto; mostrino un piano dei costi adegua-

to; adottino convenzioni per una gestione efficace delle attività; prevedano forme di collaborazione capaci di dar vita a interventi di rete e progettualità condivise; dimostrino esperienza e competenza dell’organizzazione proponente e della rete; prevedano il coinvolgimento della cittadinanza; prevedano diffusione di buone pratiche e replicabilità degli interventi; in caso di interventi nel settore del patrimonio storico e artistico, rappresentino i caratteri identitari del territorio, le nuove opportu-

nità di fruizione e le modalità di coinvolgimento delle comunità locali. Saranno inoltre privilegiati i progetti presentati da soggetti che non abbiano in precedenza beneficiato di contributi attraverso il canale degli interventi Emblematici Provinciali di Fondazione Cariplo a favore del territorio della provincia di Novara. Le organizzazioni proponenti sono invitate a prendere contatti con Fondazione Comunità Novarese onlus (chiamando lo 0321.611781

o inviando una mail all’indirizzo progetti@fondazionenovarese.it) in fase di stesura del progetto, in modo da confrontarsi preventivamente per presentare, progetti in linea con gli obiettivi del bando e corredati di documentazione corretta ed esaustiva. Le domande di contributo dovranno pervenire entro le ore 17.00 di mercoledì 12/10/2022. Per tutte le informazioni e i dettagli visitare il sito www.fondazionenovarese.it.

Presidente FCN Davide Maggi

Presidente Fondazione Cariplo Giovanni Fosti

dal 1953 sosteniamo le Famiglie nei momenti più difficili

IMPRESA FUNEBRE


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NOVA COOP, eletto il nuovo CDA 2022-2025 Confermato il presidente Ernesto Dalle Rive e approvato il bilancio 2021 che racconta il valore generato Una cooperativa che mantiene una rotta di navigazione salda anche di fronte alle crescenti incertezze dettate dai rapidi cambiamenti della congiuntura economica e a fattori politico sociali mondiali, impegnandosi a coniugare la difesa del potere di acquisto dei propri soci e consumatori con quella dei volumi e delle quote di mercato possedute. È questa la fotografia che emerge dalla 33ª Assemblea generale di Nova Coop che ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione che guiderà la cooperativa per i prossimi tre esercizi, ratificando la lista dei consiglieri indicati dalle assemblee territoriali eapprovato il bilancio civilistico e quello consolidato 2021. L’assemblea si è svolta con la modalità della delega del voto al Rappresentante designato. Il Consiglio di Amministrazione di Nova Coop 2022-25 è composto da:Silvio Ambrogio, Erik Barone, Luca Bergamasco, Antonio Borello, Dimitri Buzio, Ornella Caprioglio, Mara Caron, Antonietta Carpinelli, Luca Ciurleo, Armando Costelli, Bruno Crosa, Rossana Dalla Vittoria, Ernesto Dalle Rive, Mario Ferragatta, Sergio Fiorello, Chiara Fornara, Renato Germiniani, Fabrizio Gillone, Elisa Girola, Riccardo Messina, Mario Miranda,Francesco Naggi, Piero Nebbia, Giuseppe Nicolo, Luigi Oddone,RosaPatrizio, Anna Claudia Pellicelli, Benedetto Perotto, Giuseppina Ida Laura Tancredi, Lucia Ugazio. Il CdA della cooperativa, nella prima seduta tenutasi immediatamente dopo l’Assemblea, ha riconfermato alla carica di presidente Ernesto Dalle Rive ed indicato alla carica di vicepresidente vicario Lucia Ugazio. Al percorso di confronto sui diversi punti all’ordine del giorno hanno preso parte 25.638 soci di Nova Coop che, dal 7 maggio al 13 giugno hanno potuto esprimere il proprio voto per delega direttamente nei negozi, via mail certificata, fax o con consegna diretta allo studio legale delegato. Rispetto all’anno passato la partecipazione è cresciuta di 2794

votanti (+12%). I nuovi soci che hanno partecipato al voto per la prima volta sono stati 489 (1,9%). Nova Coop ha chiuso il 2021 con un valore della produzione di 1,078 miliardi di euro e un utile netto di 16,35 milioni di euro. Il bilancio consolidato di gruppo ha registrato un valore complessivo delle vendite consolidate a 1,821 miliardi di euro. Dichiarazione di Ernesto Dalle Rive, presidente di Nova Coop: «I risultati positivi consuntivati dalla cooperativa nel 2021 hanno confermato l’utilità del piano strategico che ha guidato il nostro sviluppo nell’ultimo triennio come strumento di confronto, verifica e rilancio dell’azione della cooperativa in un contesto difficile e incerto, nel quale la pandemia e le sue conseguenze di lungo periodo hanno largamente impattato sull’intero settore della Gdo e sulla sua organizzazione. I nostri obiettivi strategici sono stati costruire l’omnicanalità e affermare la centralità del cliente attraverso una molteplicità di azioni tra loro coerenti e sinergiche. A queste è stato necessario affiancare altre piste di lavoro per cogliere nuove opportunità di mercato, intervenire sulla struttura dei costi ed individuare nuove leve per garantire la sostenibilità della rete di vendita, consolidando e incrementando la fidelizzazione di soci e clienti. Nell’esercizio appena approvato abbiamo scelto di operare una verifica di impairment sul comparto immobiliare operativo come ulteriore elemento nel nostro percorso di trasparenza e rigore delle politiche di bilancio che, da sempre, guida le scelte strategiche del management della cooperativa di fronte alla valuation uncertainty determinata dagli effetti della crisi pandemica. A tutti i membri, confermati o di prima nomina, del Consiglio di Amministrazione, vanno i miei più sinceri ringraziamenti e i migliori auguri di buon lavoro». L’impatto sociale misurato dal Bilancio di condivisione 2021 È online su www.novacoop.info il Bilancio di Condivisione 2021 che,

per il terzo anno, racconta in forma ipertestuale il valore generato per soci e clienti insieme alle azioni e ai progetti ispirati da Nova Coop a supporto dei territori nei quali opera secondo gli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’ONU. Seguendo l’obiettivo di garantire l’accesso ad un’alimentazione corretta ed equilibrata per tutti, Nova Coop ha recuperato eccedenze alimentari per un valore complessivo di 6,5 milioni di euro attraverso il progetto “Buon Fine”, donandole a 65 onlus locali. Anche le giornate tematiche di raccolta solidale Dona la Spesa hanno condotto nel corso dell’anno due raccolte alimentari da 100 mila prodotti ciascuna, alle quali si sono aggiunte una raccolta alimentare speciale in favore di canili e gattili e l’iniziativa “Una mano per la scuola” per supportare i ragazzi delle famiglie più svantaggiate con la raccolta di materiali didattici e articoli di cancelleria. Con l’iniziativa Coop per la Scuola è stato possibile sostenere gli istituti scolastici della propria comunità, accumulando bollini con la propria spesa e donandoli alle scuole iscritte. In questo modo Nova Coop ha sostenuto con attrezzature per l’innovazione tecnologica e le attività didattiche a 3161 scuole piemontesi. Per consentire un ulteriore aiuto alle persone in difficoltà, Nova Coop ha introdotto la possibilità per i soci di devolvere i punti accumulati nel periodo 2020-2022 in solidarietà, trasformandoli in kit di prodotti alimentari a favore del Banco alimentare del Piemonte; supportare i progetti solidali di CasaOz Onlus (accompagnamento di giovani che affrontano la malattia con le loro famiglie), la ricerca scientifica sul Alzheimer condotta da Airalzh e le attività di Viviamo in Positivo, federazione che coordina le attività di volontariato clown in strutture di sanità pubblica e privata; aderire all’iniziativa CoopforAfrica per la lotta contro la diffusione del virus Covid-19 in paesi in particolari condizioni di difficoltà supportando

l’impegno diretto di Comunità di Sant’Egidio, UNHCR e Medici Senza Frontiere. L’attenzione del mondo cooperativo verso le giovani generazioni è una caratteristica che trae fondamento dall’obiettivo di favorire l’ingresso dei giovani e l’avvicendamento generazionale nella gestione cooperativa e si è tradotta in azioni per favorire una“istruzione di qualità” accessibile a tutti. Non solo donazioni di materiale didattico ma sviluppo di percorsi formativi con il proseguimento, anche in modalità ripensate per l’emergenza sanitaria, dei corsi didattici gratuiti di educazione al consumo consapevole in 627 classi, con percorsi di formazione e co-progettazione per i giovani di CoopAcademy e con collaborazioni dirette con le università attraverso lezioni in aula, case study su tematiche cooperative e percorsi seminariali. Il territorio, la salute e l’inclusione sociale sono stati

il focus anche della campagna “Scegli il prodotto Coop e INSIEME sosteniamo la ricerca contro il cancro” e del progetto BookBox. Nel primo caso, l’iniziativa di vendita del prodotto Coop ideata per sostenere la ricerca scientifica nella lotta alle neoplasie ha permesso di devolvere circa 111 mila euro alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – FPRC Onlus; nel secondo, il progetto promosso da Angsa Novara – Vercelli, dall’Associazione per l’autismo “Enrico Micheli” onlus e dalla Cooperativa Animazione Valdocco per l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi con disturbo dello spettro autistico, con la collaborazione di Nova Coop, ha permesso di allestire in numerosi punti vendita piemontesi piccole librerie negli spazi comuni dei centri commerciali. Con “Close the gap – riduciamo le differenze”, Coop si è schierata a livello nazionale a tutela

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Ernesto Dalle Rive, il Presidente Nova Coop

dell’uguaglianza di genere e per combattere le disparità che colpiscono la popolazione femminile. Oltre alla campagna di pressione per il taglio dell’iva sugli assorbenti dal 22 al 4%, questo impegno si è tradotto in un’azione di supporto alla rete di 115 servizi antiviolenza del Piemonte e il centro antiviolenza di Castano Primo in Lombardia in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre con politiche di sviluppo sostenibile è uno degli impegni principali di Coop, che ha avviato la campagna "Una buona spesa può cambiare il mondo". Nel 2021 questo impegno si è tradotto, tra le diverse azioni concrete, anche in un’iniziativa con il Comune di Torino per la rinaturalizzazione ditre ettari del Parco Stura Sud con nuove piante e arbusti.


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Francesca Spadaro e…"Un sogno per vivere"

“Un sogno per vivere” non è solo il titolo del romanzo di Francesca Spadaro, ma anche un’ispirazione di vita Un romanzo ambientato nel ‘900, con la seconda Guerra Mondiale che piomba sull’esistenza dei 5 protagonisti, può offrire uno spaccato duro e cocente di una realtà storica, indurre a riflettere sulle dinamiche di armi e battaglie, svelare i retroscena di ardore e amore della prima linea come delle retrovie. Ma “Un sogno per vivere” vuole andare oltre e lo fa mettendo a nudo valori e sentimenti, indagando sulle atmosfere, scavando negli orrori. Francesca Spadaro non giudica i fatti, lascia che il linguaggio e la narrazione diretti e talvolta crudi facciano emergere le molte facce della verità. Una verità che non biasima e non ammanta di romanticismo, semplicemente fotografa come una reporter curiosa, libera, attenta. In bilico tra guerra e amore, come paradossi, come antitesi che nelle concretezze si mescolano. Tra gli spettri di creature odiose

e spaventose, quei mostri della guerra che distruggono e portano con sé lacrime, morte e dolore, emergono forze inimmaginabili e resistenze che vanno al di là di quelle armate. I sogni, i legami, i sentimenti, trovano infatti ragioni per credere, lottare, sopravvivere. «Narro le brutture e le storture ma anche l’eroismo, le amicizie, l’amore, la potenza di fili invisibili che non possono saltare in aria neanche in tempo di guerra» ci dice Francesca Spadaro, autrice al suo esordio e personaggio vivace e poliedrico. In effetti “Un sogno per vivere” centra in pieno il vigore trainante del sogno, l’energia essenziale a tutto e a tutti, l’unica autentica ragione per riuscire a sopportare l’estrema ferocia di una guerra. A ben pensarci se abbiamo davvero in pugno un sogno forse mai nulla è perduto, forse ha senso sperare in ogni giorno, forse matura la determi-

nazione a realizzarlo. Per quanto arduo sia crederci, sullo sfondo di una micidiale guerra, l’ottimismo è un salvavita. In questa tenacia di carattere e visione costruttiva l’autrice è maestra: con fiducia, grinta, spirito positivo, Francesca Spadaro ha vissuto la sua vita come un puzzle, incastrando i pezzi una alla volta così come si era messa in testa di fare. «Dopo il liceo linguistico ho rifiutato l’idea dell’università ma ho ripreso gli studi molti anni dopo, laureandomi in giurisprudenza e poi in economia, quando già ero una donna sposata, lavoratrice e con figli. Un’avventura molto impegnativa ma felice!» Francesca Spadaro aveva soltanto bisogno di stimoli, di consapevolezze, di sfide da scegliere, quindi ogni volta è arrivato il momento giusto per soddisfare un desiderio. Naturalmente rimboccandosi le maniche e con grandi sacrifici di tempo e

impegno. E così proprio durante il lockdown del 2020 si è messa a spulciare ed elaborare la massa di appunti che aveva accumulato soprattutto negli anni dei viaggi, da bambina e ragazzina, con la madre e suo marito diplomatico: «sono state esperienze importanti, toccanti, suggestive. Nella mia mente tutto è diventato via via lezione e quindi mi sono buttata a capofitto nella scrittura…Del resto un

L'autrice Francesca Spadaro

libro era quel sogno che www.ilmiosognoperviveancora non avevo tirato re.com fuori dal cassetto!» I.P. Francesca Spadaro è una Irene Spagnuolo donna audace, brillante, in fervido work in progress. Quello che ci consegna è un libro che scuote, tocca, commuove. Ma ci motiva anche a investire sempre nei nostri sogni, quelli che niente e nessuno può davvero spezzare. “Un sogno per vivere” non è un libro facile, non si legge in un soffio ma resta Acquista il libro dentro come un tesoro.



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Campioni d’Italia gli Over 50 Walking Football Il calcio camminato uno sport che rappresenta una valida alternativa inclusiva, sana e costruttiva per tutti Sabato 18 giugno con la vittoria a Pisa gli Over 50 del Walking Football si sono laureati Campioni d’Italia nella 4^ edizione dei Campionati Italiani di Calcio Camminato. Gli eroi della giornata, incoronati campioni d’Italia, sono i seguenti: CAPETTA Marco (portiere); BOSELLI Enrico (portiere); ZAFFARONI Mauro (difensore) – allenatore; BERTONA Alfredo (difensore); SCOGNAMIGLIO Alfonso (difensore); RAMELLA Marco (difensore); MONTESANTI Domenico (difensore); GASSIN Antonio (centrocampista); VIGLIOTTI Marco (centrocampista); PALMIERI Pietro (centrocampista); FERRARIS Claudio (attaccante); VALENTINO Maurizio (attaccante) – capitano; MAZZARELLA Giovanni (attaccante) e BOLLINI Fabio (difensore) che non è potuto essere presente al campionato perché infortunato. Il Campionato Italiano si è disputato all’ombra della Torre di Pisa nella splendida cornice dell’Arena Garibaldi Stadio Romeo Anconetani. La vittoria è stata dedicata al piccolo Leo BALZARETTI, giocatore 12enne del Bulè Bellinzago, morto in un tragico incidente stradale. Bene anche gli Over 60 che nella stessa manifestazione si sono laureati Vicecampioni d’Italia con i seguenti componenti: GHIRARDELLI Sergio (portiere); MARTINOLI Luigi (portiere); ZURLO Mauro (difensore); BASSANO Giuseppe (difensore); DONDI Aldo (difensore); SACCO Rito (centrocampista); IRENE Giuseppe (centrocampista); FORMAGNANA Francesco (centrocampista); FERRARIS Roberto (attaccante); Riccardo BRUSTIA (attaccante) – capitano; BIGNOLI Daniele (attaccante) – ROSSI Pierluigi (allenatore). Il Novara Over 50 non è la prima volta che diventa Campione d’Italia infatti, dal 2018 (anno in cui si è disputato il 1° campionato italiano di Calcio Camminato) ad oggi, questa è la 4^ volta che si laurea campione assoluto: Anno 2018 – Campione d’Italia; Anno 2019 – Campione d’Italia; Anno 2020 – campionato fermo per

COVID; Anno 2021 – 3° posto; Anno 2022 – Campione d’Italia. Il presidente Luigi MARTINOLI e i dirigenti Pierluigi ROSSI ed Aldo DONDI si sono dichiarati molto soddisfatti della vittoria ottenuta dagli Over 50 e dell’ottimo 2° posto ottenuto dagli Over 60 che hanno perso di misura 2 a 1 con la formazione Over 60 del Bassano del Grappa. Si può tranquillamente affermare che la città di Novara, con i risultati ottenuti sino ad oggi, è la città che rappresenta al meglio il Calcio Camminato. Le origini di questo sport arrivano da oltremanica. Il Walking Football, infatti, nasce in Inghilterra nel 2011 come valida alternativa per tutti coloro che, per vari motivi, non possono più praticare il classico gioco del calcio, ma non vogliono rinunciare alla possibilità di proseguire con un’attività simile. Oggi il Campionato di "Walking Football" inglese conta 250 Squadre, con migliaia di tesserati. La regola principale del Walking Football è che non si può correre. Appena l’arbitro si accorge di questo viene fischiato un fallo e un calcio di punizione per la squadra avversaria. Il pallone non può superare il metro e mezzo di altezza e non è possibile intervenire in scivolata. I contrasti non sono consentiti. Il tutto è molto intelligente. Tutto questo serve per evitare infortuni, traumi e consentire anche a chi ha qualche difficoltà motoria di giocare e di divertirsi. I tempi di norma sono due di 15 o 20 minuti e si gioca sei contro sei. In sostanza passaggi rasoterra, dai e vai. Chi ha i piedi 'buoni' è avvantaggiato rispetto a chi ha meno tecnica individuale. La gara si svolge in un campo da calcetto. Si tratta di uno sport soprattutto "di testa", dove si azzerano i valori, tutta tattica, tecnica, capacità di smarcamento e moderato sforzo fisico, adatto agli Over 50 - Over 60 e Over 70, uomini e donne, ma giocabile a tutte le età. Saper usare entrambi i piedi in sostanza è un plus. L’importante comunque è divertirsi. Il

calcio camminato fa bene anche alla salute. Infatti produce benefici in termini di riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e ictus, migliorando la pressione sanguigna. Può essere efficace nei casi di lieve o moderata ipertensione e l'elevata attività aerobica produce notevoli miglioramenti nell'ossidazione dei grassi e nella potenza aerobica. Dopo i 40, gli anni in cui la maggior parte delle persone abbandonano il

rettangolo verde, il calcio camminato rappresenta un modo fantastico per stare in forma e godere di buona salute. Ci sono anche molti vantaggi per la salute psicologica e mentale, vale a dire alti livelli di gratificazione e soddisfazione personale con livelli di stress e fatica durante il gioco, nonostante il duro lavoro fisico. Inoltre questo sport offre, a una parte spesso isolata della comunità, la possibilità di essere coinvolta

La squadra vincente del "Walking Football"

in qualcosa che gli piace davvero, fare nuove amicizie, stringere relazioni durature con persone che la pensano allo stesso modo e in generale migliorare la propria cerchia sociale e la qualità generale della vita, facendole spesso sentire meno isolate e parte di un gruppo di persone affiatate. In conclusione il Calcio Camminato rappresenta una valida alternativa inclusiva, sana e costruttiva per il benessere della persona.

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Lorenzo Grosso, ecco il “3REG Ambassador”

“Essere triregghino significa organizzare un momento di confronto tra esponenti dei Giovani Imprenditori” Oggi intervistiamo Lorenzo Grosso, biellese classe 1989, laureato in ingegneria meccanica, titolare di HyperMec, start-up innovativa fondata nel 2017 che si occupa principalmente di progettare e costruire dumper gommati, ovvero macchinari impiegati per la movimentazione dei materiali nei cantieri, a quattro ruote motrici, omologati alla circolazione stradale. Lorenzo è attivo all’interno del Movimento dei Giovani Imprenditori di Confindustria, sia a livello biellese in qualità di vicepresidente, sia a livello regionale in qualità di “3REG Ambassador”, ovvero di coordinatore del gruppo piemontese del Comitato Triregionale Giovani Imprenditori, cosiddetto 3REG, che da oltre 50 anni organizza, in Liguria, il convegno nazionale dei Giovani Imprenditori.

Comitato 3REG si defini- è respirato? sce Triregghino. “Il clima è stato senza caratterizzato Essere triregghino signi- dubbio fica vivere la responsa- dall’incertezza congiunbilità di organizzare un turale che ci costringe ad momento frizzante, cruciale e unico di confronto tra rappresentanti del Movimento dei Giovani Imprenditori, imprenditori virtuosi, rappresentanti istituzionali e leader politici; l’esito del convegno contribuisce all’autorevolezza istituzionale della nostra associazione. Essere triregghino, inoltre, significa lavorare con passione, dedizione e metodo per un obiettivo condiviso, insieme ad altri giovani che portano un’eccezionale molteplicità di esperienze e background: ingredienti di una ricetta infallibile per creare relazioni così efficaci dal punto di professionale, quanto autentiche dal punto di vista personale, Il Comitato 3REG nonché occasioni di nutrimento intellettuale.”

essere oltremodo resilienti nell’affrontare il presente nonché visionari, ai limiti della veggenza, nel pianificare il futuro. Tuttavia l’approccio a cui tutti

Cosa significa, per Lei, Dal punto di vista orgaappartenere al Gruppo nizzativo, come opera il Comitato 3REG? Giovani Imprenditori? “Condivido fermamente i valori del Movimento dei Giovani Imprenditori e credo nella grande opportunità di maturazione professionale e personale che un terreno estremamente vivo, stimolante e ricco di competenza come quello della nostra associazione (Confindustria, ndr), offre ad ogni imprenditore. Un piccolo aneddoto: ogni volta che rientro in azienda dopo un momento di confronto con gli amici imprenditori, Anna, la mia più stretta collaboratrice, mi dice di vedere in me occhi più brillanti!” Perché ha aderito al Comitato 3REG e qual è il suo valore aggiunto?

“Il Comitato 3REG, a livello giuridico, è un’associazione no profit il cui scopo è la diffusione della cultura d’impresa attraverso l’organizzazione del convegno. Il Presidente 3REG, che assume anche il ruolo di Project Leader (PL), resta in carica per un anno ed è, di volta in volta, il Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria della regione Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana. I primi riporti del PL sono i referenti delle 14 commissioni, ognuna delle quali gestisce un aspetto specifico dell’evento: dalla comunicazione agli allestimenti, passando attraverso il riconoscimento della certificazione ISO 20121 sulla gestione di eventi sostenibili. Ogni commissione è un team composto da giovani imprenditori afferenti alle 5 regioni che sono parte del Comitato (vi è anche la Valle d’Aosta). Complessivamente ogni anno ci sono circa 80 triregghini operativi.”

“Il Comitato 3REG è un esempio di organizzazione caratterizzata da un obiettivo molto specifico e da uno spiccato pragmatismo. Io ho avuto il privilegio di entrare a farne parte grazie ad Andrea (Notari, attuale Presidente GGI Confindustria Piemonte, ndr) di concerto con Christian (Zegna, at- “PaesEuropa. Tempo di tuale Presidente GGI Biel- una nuova globalizzazione” è stato il titolo del la, ndr). Convegno di Rapallo apChi è, o è stato, parte del pena concluso. Che aria si

Lorenzo Grosso, 3REG Ambassador del Piemonte

noi imprenditori, all’uni- cratici a livello di Paese, sono, stiamo facendo ap- socialmente responsabili pello rimane lucido, prag- a livello d’impresa.” matico, sistematico. Il nostro punto fermo Gruppo Giovani Imprenditori sono i nostri valori: demoConfindustria Piemonte


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RISTRUTTURAZIONE 4.0

Opere pubbliche incompiute, -64 quest’anno 379 opere incompiute, in calo rispetto alle 443 del 2020, anno in cui si era già registrata una diminuzione

La Delegazione Anaepa del Piemonte con il Presidente Nazionale Stefano Cristini

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) ha pubblicato nei giorni scorsi l’aggiornamento del Sistema Informativo di Monitoraggio delle Opere Incompiute (SIMOI), nel quale vengono inseriti annualmente gli elenchi delle opere pubbliche non completate facenti capo alle amministrazioni centrali e territoriali. Dall’elenco emerge che al 31 dicembre 2021 le opere incompiute erano pari a 379, in calo rispetto alle 443 (-14,4%) della fine del 2020, anno in cui si era già registrata una diminuzione rispetto all’anno precedente. Per

quanto riguarda le opere di competenza delle amministrazioni centrali, quelle incompiute scendono da 26 a 15 (-42,3%), mentre quelle relative alle amministrazioni locali si riducono da 417 a 364 (-12,7%). L’importo degli interventi necessari per completare le opere è pari a circa a 1,2 miliardi di euro, con una riduzione del 45,7% rispetto al valore del 2020. Più in dettaglio, i valori complessivi delle opere di competenza delle amministrazioni centrali si riducono del 55,9%, passando da 1,5 miliardi di euro circa a 656 milio-

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ni di euro, mentre quelli necessari per l’ultimazione dei lavori scendono da 1,5 miliardi di euro a 428 milioni (-71%). Per quanto riguarda le opere di competenza delle amministrazioni locali, l’importo diminuisce solo marginalmente, da 1,3 miliardi di euro a 1,2 miliardi (-7,7%), mentre quello necessario a completarle aumenta da 782 milioni di euro a 827 milioni (+5,7%). Dal 2021 è stata inserita nella rilevazione l’informazione sulle cause che hanno determinato il mancato completamento delle opere. Risulta che, in 153 casi (40%) la man-

canza di fondi è la causa dell’interruzione del processo di completamento dell’opera, in 115 casi (30%) si rilevano problemi tecnici, per 69 opere (18%) la causa è stata il fallimento, recesso o risoluzione contrattuale dell’impresa, 21 opere (6%) sono state interrotte per sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge, per 15 opere (4%) si riscontra un mancato interesse al completamento, mentre per 6 opere (2%) concorrono più cause contemporaneamente.

prestato particolare attenzione alla rilevazione delle opere incompiute prevista dall’art. 21 del D.lgs 50/2016, il quale prevede l’obbligo di inserimento delle stesse nel programma triennale dei lavori pubblici al fine di prevederne il completamento oppure l’individuazione di soluzioni alternative, tra cui il parziale riutilizzo, la cessione a titolo di corrispettivo per la realizzazione di altra opera pubblica, la vendita o la demolizione. Tale obbligo è in vigore a decorrere dal triennio di programmazione 2019Nel corso del 2021, il 2021, così come previsto Mims e le Regioni hanno dal Decreto MIT n. 14 del

16 gennaio 2018. In base alle norme vigenti, entro il 31 marzo di ciascun anno le stazioni appaltanti, gli enti e altri soggetti aggiudicatori individuano le opere incompiute di rispettiva competenza e trasmettono la lista al Mims. Anche in seguito della richiesta del Ministero di dedicare particolare attenzione al tema, i dati del 2021 relativi ad alcune Regioni presentano variazioni particolarmente significative, ad esempio, in termini di oneri per il completamento dell’opera. Anaepa - Confartigianato Edilizia

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Ottenere l’arredo dei sogni grazie a Far Mobili Progetti fotorealistici e moderne soluzioni come la realtà virtuale per avere davvero la casa dei sogni Iniziamo l’articolo con una domanda per i lettori: vi sembrano foto reali? La domanda non è affatto casuale…e ne comprenderete il motivo tra poche righe. L’acquisto di un ambiente domestico e del relativo arredamento, specie se di qualità, è uno di quegli acquisti che potremo concederci soltanto una o due volte nella vita: un acquisto importante che dovrebbe renderci felici! Ne parliamo con i ragazzi di Far Mobili, un team giovane ma con molti anni di esperienza, durante i quali hanno sempre più aumentato la vicinanza alle esigenze dei propri clienti. «Nel corso degli anni» ci racconta l’agente commerciale Fabio, «abbiamo spesso ricevuto clienti insoddisfatti dal proprio arredo già nel primo lustro dall’acquisto. Indagando più a fondo, abbiamo compreso come spesso l’utenza si affidava eccessivamente al proprio gusto oppure ai consigli del proprio arredatore, senza avere prima un riscontro visivo della propria idea, ritrovandosi infine a convivere con queste scelte e a trovare difetti o errori progettuali solo successivamente: dalla fatica di pulire il proprio ambiente alla difficoltà nella chiusura di ante o armadi per il poco spazio a disposizione, problematiche che ammettono diventare insostenibili nella vita di tutti i giorni». «Di fronte a questa situazione», prosegue Riccardo, titolare dell’azienda, «abbiamo a lungo considerato tutte le possibili soluzioni per non incorrere in errori del genere, per dare alla nostra clientela esattamente ciò che ricercava, rendendola e rendendoci soddisfatti del nostro lavoro. Abbiamo trovato la risposta che cercavamo tanto nei nostri collaboratori quanto nella tecnologia: ci siamo dapprima muniti delle più moderne tecnologie applicabili al nostro settore, per poi assumere nuovi e giovani progettisti, entusiasti di poter lavorare attraverso questi moderni strumenti». Ecco quale segreto e quale innovazione si celano dietro le foto (vi invitiamo a vederne di più sul sito di

Far Mobili)! «Le foto sono il risultato del nostro ambizioso progetto: grazie alle nostre renderizzazioni grafiche, l’idea di casa del cliente potrà prendere vita ancor prima che venga realizzata. Il tutto creando un progetto sulle esatte specifiche richieste e, soprattutto, modificabile in qualsiasi momento, fino ad ottenere il risultato voluto e procedere alla realizzazione del proprio ambiente domestico.» E non è tutto. «Dimentichi qualcosa!» aggiunge Francesca, Interior Designer e co-titolare di Far Mobili «abbiamo voluto fare ancora di più: per quanto il fotorealismo dei nostri progetti renda un’idea precisa del futuro arredo, abbiamo pensato di regalare ai nostri clienti tanto qualcosa capace di eliminare definitivamente ogni possibilità di errore progettuale, quanto un’esperienza genuinamente coinvolgente rispetto al classico processo di acquisto. Le stesse foto che vedete potranno infatti essere ‘vissute’ in prima persona: non è uno scherzo, ma la nostra esclusiva tecnologia di realtà virtuale!» Francesca, di cosa si tratta? «Dopo gli appuntamenti con il nostro consulente e la realizzazione del progetto, indossando un casco è possibile proiettarsi all’interno dell’ambiente progettato, muoversi al suo interno e modificarne elementi come colori, pareti o elettrodomestici, in tempo reale. Il tutto in scala 1:1! Cosa significa? Avere una reale percezione di spazi e ingombri e, soprattutto, avere un primo assaggio della propria casa futura per non aspettare altro che poter vivere al suo interno le nostre emozioni quotidiane.» I.P.

Irene Spagnuolo

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Penta Garden, il prato sintetico sempre verde Se non è possibile allestire un’area a verde naturale, è possibile scegliere realizzazioni di verde artificiale La parola d’ordine è VERDE perché l’impatto di un prato, di un giardino, di un’area green è sempre bellissimo. Il verde fa bene all’estetica e all’umore. Soprattutto nei contesti urbani, la densità di asfalto e cemento necessita di essere “rotta” dal piacere di aiuole, distese verdi, zone garden. Purtroppo però non è sempre possibile creare aree naturali: può servire molto tempo, occorre provvedere costantemente alla manutenzione, c’è poco spazio disponibile. Ecco che perfino specialisti del verde vero come Penta Garden, sono organizzati per realizzare anche punti verdi artificiali: «siamo per DNA portati all’erba naturale, è chiaro però che in molti contesti e circostanze, l’erba sintetica è una grandissima alternativa. Risolve e garantisce buoni risultati» ci spiega il tecnico Vincenzo Latella.

Oggi in effetti con l’erba sintetica decorativa “l’effetto naturale” può arrivare facilmente ovunque: tra le strade di un paese, in un cortile condominiale, in un’area parcheggio, lungo il perimetro di aziende o centri commerciali. Permette di valorizzare gli spazi cittadini e talvolta, in occasione di un evento speciale, trasformare piazze e corsi in una distesa verde dove passeggiare e allestire giochi e divertimenti. Robusta, sempre verde e rigogliosa, subito pronta all’uso, l’erba sintetica per arredo urbano permette, in pochi giorni, di dare un nuovo volto a rotonde, aree spartitraffico, aree pedonali, parcheggi, zone di passaggio che appaiono spesso trascurate. «Uno dei motivi che più giustificano il giardino sintetico è che impegnano meno il proprietario alla manutenzione. Le aree artificiali appaiono

sempre curate, non richiedono lavoro e attenzioni quotidiane. Noi di Penta Garden continuiamo a sostenere i polmoni naturali e la cultura green, anche considerando quanto bene fanno all’aria e alla salute; nell’ottica della soddisfazione del Cliente abbiamo però compreso che non potevamo escludere le opzioni artificiali» continua Latella. Quello in green sintetico è un investimento oculato e durevole, soprattutto per chi non ha o non vuole impiegare l’opera fissa di un giardiniere e la continua irrigazione. «Sì, noi lavoriamo per Enti Pubblici e per privati, anche con l’erba artificiale, in molte differenti ambientazioni. A livello estetico siamo in grado di realizzare giardini che replicano proprio quelli naturali ma resta sempre inteso che questi non portano alla Terra e ai suoi abitanti i benefici di quelli “origi-

nali”». Per orientarsi tra scelte naturali e sintetiche, forse sono opportune molte valutazioni, di luogo, finalità, rapporto costi-benefici. Quindi un consulente come Penta Garden si rivela sempre prezioso perché ha conoscenza ed esperienza per offrire tutto il supporto utile. «È vero, noi cerchiamo sempre di capire cosa vuole il Cliente, quali

caratteristiche e quale zone incolte, degradate e precisa destinazione ha abbandonate, stendiamo l’area da trattare, qual è volentieri tappeti erbosi! » il contesto nel quale è inI.P. serita, come rispondere ai bisogni. In tutto questo ci Irene Spagnuolo sta a cuore la riqualificazione: peroriamo sempre la causa ambientale e quando dobbiamo invece realizzare aree in sintetico lo facciamo nell’ottica di abbellire almeno gli spazi. Piuttosto che vedere Visita la loro pagina

Auto elettriche...le opportunità e le perplessità

La spinta ai veicoli elettrici porta grandi benefici ma c’è preoccupazione per le centinaia di aziende automotive In ogni organo d’informazione sia esso via web o cartaceo ed arrivando ai tg nazionali, si sente disquisire dell’opportunità dell’abbandonare i motori termici in favore delle auto elettriche. Il Parlamento europeo ha licenziato da non molto il pacchetto denominato Fit for 55, per tagliare le emissioni di gas serra, esprimendosi anche sullo stop alla vendita di auto aventi trazione termica al 2035. L’Unione Europea ha deciso di fermare dal 2035 la vendita di auto nuove che emettono anidride carbonica allo scarico. Praticamente si conterà solo il punto di emissione del motore. La proposta dovrà adesso andare all’esame dei Governi, all’interno dei quali si troverà probabilmente maggiore consapevolezza delle difficoltà produttive, infrastrutturali, economiche e sociali legate a questa impostazione che per molti viene definita radicale. Dopodiché si aprirà un tavolo di trattativa tra Consiglio europeo, Commissione e Parlamento che potrebbe arrivare ad apportare modifiche an-

che molto significative. Vale la pena ricordare però che vi sono emissioni di polveri se non sottili almeno classificate fini, comuni a tutti gli autoveicoli sebbene elettrici o a idrogeno, emissioni dovute alle polveri generate dell’attrito delle gomme con l’asfalto e degli impianti frenanti. Tale impatto non viene considerato nelle vetture elettriche o a idrogeno, attenzione a tale impatto viene spostato altrove, cioè alla produzione dell’idrogeno o dell’elettricità. Non c’è alcuna agevolazione per i combustibili al cosiddetto impatto climatico zero, esemplificando i biocarburanti o i carburanti di sintesi. Così si arriva ad opinioni divergenti di chi vuole proteggere l’ambiente. Per il nostro Paese una spinta ai veicoli elettrici porterebbe grandi benefici ma c’è rimane correttamente preoccupato per le centinaia di aziende dell’indotto del comparto automotive. Una delle ultime stime afferma che oltre il 20% di tutti i gas serra in Europa proviene dai trasporti. Per raggiungere

quella neutralità climatica individuata entro il 2050, l’Unione Europea ha presentato il pacchetto Fit for 55 che prevede tra l’altro che l’0rizzonte temporale del 2030 nel quale le case automobilistiche debbano ridurre le emissioni delle auto nuove del 55% e nel 2035 del 100%. I veicoli elettrici migliorano la qualità dell'aria grazie alle emissioni inferiori, ma tutti hanno un'impronta di carbonio se non altro legata al processo di produzione e a quello di riciclo dei materiali. In tal senso, il nuovo regolamento europeo sulle batterie dovrebbe garantirne la sostenibilità sociale e ambientale. Nel nostro Paese, le immatricolazioni di veicoli elettrici nel 2021 sono state quasi il 10% delle vendite totali. Allo stato dell’arte attuale sono oltre 200.000 i punti di ricarica presenti in tutta Europa, numeri ancora lontani dall’obbiettivo europeo di arrivare a 3,5 milioni entro il 2030. Federauto sebbene riconosce gli obiettivi seppur ambiziosi del pacchetto Fit for 55, però la stessa

Federauto rimane convinta che per raggiungere i traguardi climatici sia necessario un approccio più concreto e reale agli obbiettivi, che tenga conto degli interessi di tutti gli attori coinvolti siano essi gli stakeholder fino ai consumatori finali, basato su di un chiaro mix tecnologico che coinvolga tutte le soluzioni ritenute tecnologicamente compatibili. La decarbonizzazione del trasporto su strada non dovrebbe essere socialmente ed economicamen-

te penalizzante. I recenti sviluppi come la pandemia e la guerra in Ucraina, afferma sempre Federauto, hanno aumentato le incertezze e le insicurezze. I prezzi delle materie prime e dell'energia sono in crescita e la dipendenza da poche fonti di approvvigionamento comporta rischi critici per l’intera filiera dell’automotive. L'elettrificazione della mobilità può aiutare nel ridurre la dipendenza dall’importazioni di combustibili fossili a lungo ter-

mine ma allo stesso tempo comporta il concreto rischio di creare nuove dipendenze da materie prime e batterie, mantenendo la creazione di valore al di fuori dell'Europa. Contestualmente in questi giorni il Parlamento europeo approva la tassonomia con nucleare e gas. Continuiamo a lavorare a testa bassa per l’indipendenza energetica e lo sviluppo sostenibile. Gian Carlo Locarni Giancarlo.locarni@gmail.com


VIVERE SOSTENIBILE

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Schaeffler organizza un "Climate Action Day"

Schaeffler si impegna a raggiungere l'obiettivo di 1,5 gradi fissato dall'Accordo sul clima di Parigi del 2015 Il 22 giugno si è svolto il Climate Action Day in tutte le sedi Schaeffler nel mondo, da Herzogenaurach, in Germania, a Taicang, in Cina, da Port Elizabeth, in Sud Africa, a Fort Mill, negli Stati Uniti. Anche a Momo e nella sede Schaeffler di Milano, abbiamo messo da parte per qualche tempo le attività quotidiane e ci siamo fermati per un confronto aperto sul clima. Ognuno dei circa 83.000 collaboratori del Gruppo Schaeffler ha infatti interrotto il lavoro per 90 minuti per concentrarsi sulle questioni climatiche. Negli oltre 4.000 Workshop, sono state presentate numerose idee per ridurre le emissioni di CO2 attraverso l’uso di materiali green, produzione green, prodotti green e le proprie azioni nelle rispettive aree aziendali. I Workshop si sono svolti in modalità online o in piccoli gruppi in presenza, a seconda delle circostanze specifiche, in tutti i luoghi di lavoro, sia negli uffici che negli stabilimenti.

po. “Il Climate Action Day è stato un appuntamento molto importante e un segnale forte nel nostro percorso comune verso la neutralità climatica. Evidenzia l'immensa dedizione e la volontà che abbiamo qui in Schaeffler nel costruire un futuro più sostenibile", ha affermato Klaus Rosenfeld, CEO di Schaeffler. "Possiamo raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi climatici solo se tutti si impegnano a contribuire lavorando insieme". Il Gruppo Schaeffler sarà ad impatto climatico zero entro il 2040. Questo obiettivo abbraccia l'intera supply chain dell'azienda. La produzione di Schaeffler (Scope 1 e 2) sarà climaticamente neutra ancora prima, entro il 2030. Schaeffler ha organizzato un Climate Action Day globale Schaeffler si impegna a raggiungere l'obiettivo di 1,5 gradi fissato dall'Accordo sul clima di Parigi e i propri ambiziosi target climatici.

Migliaia di idee per la Un percorso condiviso protezione del clima verso la neutralità climatica Il Climate Action Day globale si è svolto per tutti Schaeffler si impegna a gli 83.000 collaboratori raggiungere l'obiettivo di Schaeffler. 1,5 gradi fissato dall'Ac- È stata sottolineata l'imcordo sul clima di Parigi portanza del tema dele i propri ambiziosi target la protezione del clima climatici a livello di Grup- in azienda, creando un

senso condiviso sull'importanza del raggiungimento degli obiettivi climatici. "Con questa iniziativa, abbiamo proposto un'esperienza interattiva e stimolante per rendere tangibile il percorso di Schaeffler verso la neutralità climatica e per suscitare entusiasmo, curiosità e impegno per la protezione del clima e la sostenibilità in Schaeffler", ha aggiunto Klaus Rosenfeld. Sono state presentate un totale di oltre 20.000 idee per la protezione del clima lungo l'intera catena del valore in Schaeffler da parte dei collaboratori di tutto il mondo: dall'uso di materiali sostenibili, al maggiore utilizzo di energie alternative fino al noleggio di e-bike. Le idee verranno ora sviluppate e testate internamente. Donazioni per i progetti sostenibili Ancor prima dell’inizio dei Workshop, i collaboratori Schaeffler hanno contribuito attivamente al successo del Climate Action Day e al raggiungimento degli obiettivi climatici con il Climate Ride, recandosi a lavoro in quel giorno con modalità il più “climate-friendly” possibili: a piedi o in bicicletta, con i mezzi pubblici o il carpooling, guidando un'auto elettrica o tramite

smart working. Per ciascuna di queste azioni, i collaboratori hanno raccolto punti che Schaeffler convertirà in una donazione a progetti sostenibili in tutto il mondo. L’impegno di Schaeffler in Italia In occasione del Climate Action Day, anche i collaboratori di Schaeffler in Italia, insieme a tutti i collaboratori del Gruppo Schaeffler nelle diverse sedi del mondo, si sono fermati a riflettere con Workshop e attività formative, sull’impatto dei cambiamenti climatici nell’ambito privato e in azienda, per dare il loro contributo attivo e collettivo in modo da affrontare questa sfida in modo decisivo. Molto forte è stato il coinvolgimento e la partecipazione in questa giornata ricca di attività per sensibilizzare e far discutere sul tema. I numerosi team organizzati appartenenti alle diverse Divisioni e Funzioni, e tutti i team dello stabilimento di Schaeffler WPB Italia, si sono riuniti con un obiettivo comune: trovare, a partire dalla propria area lavorativa, spunti per avvicinarsi all’obiettivo aziendale della neutralità climatica entro il 2040. Le modalità scelte in Italia per i Workshop sono sta-

te virtuali, in formato ibrido e in presenza, con la partecipazione attiva dei colleghi dello stabilimento di produzione nei turni sia diurni che notturni. Le preziose idee e i contributi emersi dalla giornata permetteranno non solo di proseguire con le buone iniziative già in atto, ma di integrarne di nuove per la vita in azienda, in home office, ed anche nella vita personale di ognuno di noi. Con il nostro piccolo o grande contributo, abbiamo aggiunto un nuovo tassello verso un domani più sostenibile. “Green Minds” e “Great ideas for a greener Schaeffler”, questi alcuni dei nomi e dei claim scelti dai vari team che sono già una promessa verso questo impegno e proposito. Nella nostra sede di Momo, alcuni collaboratori hanno persino partecipato attivamente al Climate Action Day aderendo appieno allo spirito dell’iniziativa Climate Ride, quindi recandosi in ufficio in bicicletta. Diverse sono già le azioni implementate localmente in Schaeffler Italia: ricordiamo, tra le altre, l’iniziativa di sostenibilità “Plastic free”. Un impegno preso diverso tempo fa verso l’eliminazione completa delle plastiche in azienda. “Noi di Schaeffler in Italia abbiamo ben chiaro che

la sostenibilità, in tutto ciò che facciamo, non può mai essere al secondo posto,” ha dichiarato Peter Schardig, CEO di Schaeffler in Italia e President Automotive Technologies Europe, anch’egli moderatore attivo di un team di lavoro durante la giornata. “Per questo abbiamo da tempo attivato misure dedicate e tangibili. Sono sicuro che continueremo in questa direzione, ancor più stimolati e ispirati da questa giornata, a rendere il nostro futuro in azienda e a casa sempre più green.” I dettagli completi dell'impegno del Gruppo Schaeffler per la sostenibilità sono disponibili nel suo ultimo Report di Sostenibilità: L’evento globale del Climate Action Day si è tenuto anche in Italia per sensibilizzare sul tema i collaboratori, coinvolgendoli ad agire in modo concreto in campo di protezione climatica sotto il claim #GreenMakesTheDifference.

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Peter Schardig, CEO di Schaeffler in Italia e President Automotive Technologies Europe (primo a destra nella foto, in fondo) con un gruppo di collaboratori in uno dei tanti Workshop organizzati nelle sedi di Momo, Milano e nello stabilimento di produzione.


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TERRITORIO

Barca a vela: vacanze, avventura, team building Per il perfetto relax, per l’avventura in barca a vela o un’esperienza di team building contate su Dragon Sail Estate è sinonimo di mare e vacanze, se poi ci aggiungiamo la barca il sogno è servito! Del resto non abbiamo sempre bisogno di pensare a maxi crociere e neanche a viaggi extra lusso, il desiderio più diffuso è quello della perfetta combinazione tra relax e avventura. Per un giorno, per un week end, per una settimana, chi non ha mai avuto voglia di salpare per un’esperienza di navigazione? Altri colori, altri profumi, altri ritmi, nulla di paragonabile alla routine della terraferma, della città, dello stress e pure delle formule turistiche classiche. Il pensiero corre alla romantica barca a vela e all’affascinante figura del provetto skipper. Per questo abbiamo raggiunto Nicola Bianchi di Dragon Sail, charter velico a Varazze nella meravigliosa Liguria. «Dragon Sail offre emozione, benessere, natura, libertà» ci spiega illustrandoci le differenti proposte per gite e vacanze, a bordo della barca a vela di cui è skipper. Nicola Bianchi organizza infatti uscite giornaliere, opzioni week end e vacanze settimanali, in particolare: Golfi del Tigullio e dei Poeti, Costa Azzurra, Corsica, Isola d’Elba. Il suo impegno è quello di costruire una risposta su misura: itinerario, attività e confort sono concor-

La barca ormeggiata a Varazze

dati e gestiti in maniera da soddisfare al meglio le aspettative e le richieste specifiche. «Il benessere della libera vita in barca si può coniugare con la pesca, con le immersioni, con lo snorkeling, con la formazione e la pratica per chi vuole apprendere le arti marinare, con gli approdi per una cena o una sosta in una determinata località. Tutto questo magari con lo spettacolo naturale dei giocosi delfini, con il brivido della notte stellata cullati dalle onde, con la speciale atmosfera che si crea in un ambiente inusuale e magico.» L’esperienza famiglia o in piccoli gruppi è scandita in effetti dai gusti personali: c’è chi predilige la vacanza naturista e in barca può goderla in assoluta armonia, c’è chi ama l’ebbrezza del viaggio notturno bagno incluso, c’è chi adora le ore di quiete tra chiacchiere e partite a carte. Nicola Bianchi, responsabile innanzi tutto di sicurezza e conduzione della barca, ascolta, intercetta e poi programma: studia i tempi, pianifica il viaggio, fa in modo che il breve o lungo soggiorno in barca a vela sia proprio quello immaginato e inseguito dai vacanzieri. «Devo capire chi si imbarca, cosa si aspetta, come accontentarlo. Abbiamo la coppia che festeggia un anniversario, il gruppo di amiche che sceglie

la barca per un addio al nubilato, la famiglia che vuole relax, insomma naviganti e situazioni molto differenti di cui prendersi cura.» Scopriamo poi che Dragon Sail è in mare quasi tutto l’anno. Fatti salvi i mesi di gennaio e febbraio, Nicola Bianchi è pronto ad accogliere e a trasportare, anzi giura che ci siano molti periodi in cui il mare e la barca a vela sono una scelta speciale. A tal proposito è interessante la versione vacanza in acqua come possibilità di team building, idea che le Aziende possono appunto prevedere fuori dalla stagione estiva. Dragon Sail può offrire la hostess che si occupa della spesa, prepara i pasti, provvede alle pulizie delle parti comuni e aiuta lo skipper…oppure può lasciare “all’equipaggio dei vacanzieri” l’arduo compito! Non fantasticate, provate! Almeno una volta nella vita bisogna lasciare la riva e veleggiare.

Nicola Bianchi, skipper di Dragon Sail

I.P.

Irene Spagnuolo

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Il mare cristallino di Elba


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VIVERE SOSTENIBILE

Il grande successo della Mostra “I Parachini” Grande successo della mostra “I Parachini” inaugurata a Briona e poi allestita a Novara fino al 17 luglio Ci introducono alla Mostra “I Paracchini” inaugurata a Briona il 9 luglio Fiorenzo Zaggia di Edil Zeta s.r.l. e Valter Arino di UnipolSai, entrambi amici e sostenitori dell’opera di don Franco Parachini, acquarellista e pittore di un’antica famiglia di rinomati artisti piemontesi. Proprio curata da don Franco Parachini, la Mostra raccoglie in foto e in dipinti le opere di una tradizione che parte dal 1860: un vero spaccato di Storia e di pregio figurativo. Quella dei Parachini è una famiglia che lascia un patrimonio di bellezza e valore sparso in Chiese, Palazzi d’epoca, castelli, Gallerie, Musei, libri, visibili dal Piemonte alla Lombardia fino a Londra, in Inghilterra. Di generazione in generazione passa il sacro fuoco delle espressioni creative e della dedizione alla materia e alle raffigurazioni: fini conoscitori della decorazione, del ritocco, dell’olio su tela che si distinguono per disegni, ritratti, opere di restauro.

Una ricchezza di contributi culturali di cui don Franco oggi è interprete fiero, garbato, evoluto. Se ciascun Parachini ha manifestato la vocazione all’arte con preziosi risultati, don Franco rappresenta oggi una sintesi di tutte le ispirazioni: una sintesi delicata, profonda, spirituale e assolutamente originale. I suoi acquerelli sono emozione allo stato puro! La stessa emozione che all’inaugurazione della Mostra trapela dalle parole entusiaste e gioiose di Zaggia e Arino, letteralmente rapiti dall’intensità delle opere e felici di celebrare don Parachini. Amano l’arte e probabilmente sorprenderanno in futuro con nuove occasioni e nuove Mostre. Del resto parliamo anche con don Franco, umile e amabile come sempre, una grandezza d’animo e talento che pare quasi voler sfuggire alla gloria: «sono animato dalla passione…Osservo la realtà, ne traggo ispirazione per sublimarla con i colori dei miei acquerelli.»

Don Franco Parachini peraltro, pur privilegiando l’acquerello, ci cimenta con maestria anche in lavori ad olio e pratica altre tecniche come lo stucco e la sabbia: tutto ciò a conferma di una personalità artistica variegata e poliedrica degna di profonda attenzione. Ci piace pensare che una così feconda produzione artistica sia stata vista e apprezzata da molti ammirati visitatori. Il successo della Mostra è il meritato tributo a una famiglia di rara sensibilità e bravura artistica, ma è anche una stupenda opportunità per conservare testimonianze della Storia e del territorio. È sempre un privilegio godere dell’incanto dei prodotti dell’ingegno, dell’estro e della dedizione. Non possiamo dunque che essere grati a don Franco Parachini, ai suoi avi, a chi come Zaggia e Arino si prodiga affinché non vada mai perduta un’importante memoria.

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I.P.

Irene Spagnuolo

Don Franco Parachini in mezzo a Fiorenzo Zaggia e Valter Arino, organizzatori della mostra


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Da Grani&Salami le eccellenze del territorio Gennaro Adamo ci porta alla scoperta delle eccellenze del territorio: tra valore, storia e piacere a tavola Abbiamo “adottato” Gennaro Adamo, titolare e cuoco di HOSTeRIA e di GRANIeSALAMI a Novara, come guida alle bontà alimentari e ai nomi della tradizione produttiva del nostro territorio. Non soltanto perché notoriamente ha fatto della selezione di qualità una mission, la sua marcia in più è una ricerca emotiva e culturale sulla cucina e sulla ritualità della tavola. Ha iniziato con HOSTeRIA un fitto giro per Aziende Agricole e Imprese locali che potessero offrirgli gli ingredienti giusti per la preparazione dei suoi originalissimi piatti. In un menu che vede la carne protagonista quasi assoluta, la prima decisione è quella di celebrare la razza piemontese. Da lì persegue l’idea di cercare un fornitore macellaio e macellatore, qualcuno cioè che potesse assecondarlo nei tagli più particolari. Lo trova nella Macelleria di Frattini Roberto con sede a Bellinzago, in attività dal 1980 e apprezzato per la qualità delle carni ma anche per l’esperienza e la perizia.

Cotoletta alla bolognese

È un colpo di fulmine, si capiscono in un attimo e fanno faville. Se le portate di carne in HOSTeRIA sono molte e tutte eccellenti, si intuisce subito che spicca la super idea di cotolette impanate senza osso e con osso: un taglio fesa e la ormai mitica DOPPIA ORECCHIA D’ELEFANTE. Fino a circa 500 grammi di carne basic o presentata in modalità gourmet con condimenti e accompagnamenti tutti da scoprire. Frattini Roberto si conferma il fornitore per eccellenza, perfettamente in armonia con la passione e gli obiettivi di Gennaro Adamo, sempre pronto ad accettare una sfida di taglio: quella della doppia orecchia è certamente la più complessa e singolare ma non si può dire sia l’unica. Del resto quando un cuoco ristoratore come Adamo si mette in testa di fare innovazione e di creare nuovi percorsi gastronomici, c’è poco da resistere ed opporsi! Anzi, La Macelleria di Frattini Roberto diventa alleato fisso delle prodezze gastronomiche pen-

sate da Gennaro Adamo che, quando lancia l’avventura di GRANIeSALAMI e decide di aprirsi alla cucina regionale di tutta Italia con uno speciale menu che al posto dei classici secondi ospita la sezione “Italia a morsi”, lo coinvolge in una ghiotta ricetta: quella della cotoletta alla bolognese, per la quale Frattini non fornisce fesa di scottona ma fesa di vitello giovane. La cotoletta alla bolognese è una delle tante specialità culinarie del nostro Paese, una ricca e antica delizia della memoria bolognese la cui ricetta ufficiale è stata depositata con atto notarile presso la Camera di Commercio di Bologna nel 2004 da parte dell'Accademia italiana della cucina ed è tutelata e valorizzata dall'Unione dei Ristoranti Buon Ricordo. Vediamo Gennaro Adamo e Roberto Frattini da GRANIeSALAMI proprio durante una consegna di fassona piemontese e la prima cosa che si percepisce è una bella e profonda complicità: la complicità tra golosi estimatori della

bontà ma anche la complicità tra imprenditori ispirati ai medesimi valori e felici di lavorare per valorizzare le migliori materie prime italiane. COTOLETTA ALLA BOLOGNESE Con il vitello e gli ingredienti per la panatura, la bolognese è connotata dalla presenza di due elementi-principe: il parmigiano reggiano e il prosciutto crudo dolce di Parma. Garantiamo che è decisamente appetitosa ma, invece di crederci sulla parola, andate a verificare da GRANIeSALAMI! I.P.

Irene Spagnuolo

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Gennaro Adamo

Gennaro Adamo e Roberto Frattini


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PAGINE DA GUSTARE

Estate: tempo di grigliate super Ecco alcune regole che vanno seguite per preparare un'ottima grigliata

Riccardo Franchini

Il tempo bello e caldo sono elementi fondamentali per l’organizzazione di una sana, genuina e gustosa grigliata da consumarsi in giardino con gli amici. Vi sono alcune regole che vanno, però, seguite per preparare una perfetta grigliata di carne, pesce o verdure. Innanzitutto, il “combustibile”: a mio modo di vedere deve sempre essere a legna, perchè conferisce un profumo inconfondibile agli alimenti cucinati (l’aggiunta della carbonella servirà solo a mantenere meglio il calore). Il fuoco va preparato ed acceso almeno quaranta minuti circa prima di iniziare a cuocere. Solo quando la fiamma non sarà più viva e le braci avranno acquistato un colore rosso intenso, sarà arrivato il momento giusto per mettere la griglia a scaldare sul barbecue. Ricordatevi sempre di pulire per bene le grate della griglia, utilizzando, prima l’apposita spazzola di ferro e, poi, uno straccio imbevuto di aceto bianco di vino; spennellatela, poi, con olio di oliva. Per capire se la brace è pronta sarà utile questo semplice accorgimento: provate a passare la mano a 4–5 centimetri di distanza dalla griglia: se avvertirete un forte calore, potrete iniziare con la cottura.

Procuratevi un pennello o un rametto di rosmarino per aspergere gli alimenti con il condimento (che avrete preventivamente preparato) durante la cottura; attenzione però a non esagerare con i grassi, perchè colerebbero sulla brace, rischiando di riattivare il fuoco e di bruciare ciò che state cucinando. Salate gli alimenti solo a fine cottura (mai durante) per evitare la dispersione di liquidi e l'indurimento delle fibre. Per essere sicuri di cuocere perfettamente la vostra grigliata potrete aiutarvi utilizzando l’apposito termometro, con cui si può rilevare la temperatura interna dei cibi (soprattutto se cucinerete carne di maiale o di pollo, che devono sempre essere ben cotte). Per rendere la carne più tenera e saporita, potrete lasciarla a marinare per almeno un paio d'ore in una emulsione di olio di oliva, sale, pepe ed altri aromi quali cipolla a fettine, aglio, alloro, timo o prezzemolo (ottime sono le famose “erbe provenzali”). Asciugate bene la carne prima di cuocerla. La carne che meglio si presta alla cottura sulla griglia è quella di manzo, le cui parti migliori sono il filetto, la costata, la lombata. La carne di maiale si presta altrettanto bene alla cottura alla griglia, in

particolar modo le braciole e le costine. Se grigliate carne di pollo o agnello tenetela più lontana dalla sorgente, mentre, se il pesce ricordatevi che ha tempi di cottura più brevi di quelli della carne, e tende facilmente a bruciare: usate, quindi, temperature meno elevate o tenetelo meno vicino alla fonte di calore. Un paio di ore prima della cottura ungete il pesce con olio, salatelo e cospargetelo con foglioline di salvia, salvia elegans e rosmarino. I pesci interi saranno accuratamente puliti all'interno e farciti con sale, rosmarino, salvia e prezzemolo; lasciate invece le squame, in quanto, in questo modo, ridurrete il rischio di bruciacchiare la carne. A cottura ultimata la pelle si staccherà tutta insieme. Se volete grigliare i crostacei infilateli su spiedini di legno e

Una grigliata di carne mista

cuoceteli a calore moderato per qualche minuto, girandoli spesso. Anche alcune verdure sono particolarmente adatte per una grigliata: melanzane, zucchine, peperoni, pomodori, cipolle. Ognuna di queste verdure richiede un trattamento particolare: le melanzane, che tendono a perdere acqua in cottura, saranno tagliate a fette di almeno un centimetro di spessore; è consigliabile lasciare le fette immerse per una mezz'ora in acqua salata, per fare loro perdere un poco di amaro. Le zucchine, rigorosamente fresche, saranno tagliate per il lungo a fette più sottili, che andranno cotte dai due lati per pochissimo tempo, in modo che rimangano croccanti. Tagliate i peperoni a falde di circa 2 centimetri, dopo averli nettati dalle costole interne; resteranno più teneri se li farete cuocere per più tempo dal lato della buccia. Scegliete dei pomodori molto sodi, meglio se un poco acerbi; tagliateli a metà, salateli e lasciateli scolare per una mezz'ora per far loro perdere un poco di acqua. Tutte le verdure vanno, comunque, cotte a fuoco medio, non necessitano di marinatura, ma è sufficiente una spennellata di olio extravergine di oliva prima della cottura. L’olio va ben scolato prima di mettere le verdure sul fuoco, per fare in modo che, cadendo sulle braci, non provochi delle fiammate, bruciandole. La cottura oscilla dai 3 ai 5 minuti per lato, meglio usare le pinze per girarle. Dopo la cottura, vanno gustate al naturale, con un filo di olio extravergine di oliva e del sale.

In foto la chef Michela Guzzi

Costine di maiale alla griglia INGREDIENTI: • Costolette dorsali (circa 1kg.) Per il RUB: • • • • • •

30 gr. di sale 25 gr. di zucchero di canna 1 cucchiaio di pepe nero macinato 1 cucchiaio di paprika 1 cucchiaino di aglio in polvere salsa barbecue q.b., per glassare PREPARAZIONE

Macinare in polvere le spezie. Applicare il RUB sulle costine e porle in frigorifero per una notte. Il giorno successivo, accendere la griglia posizionando la carbonella nel lato opposto a dove si andrà a porre la carne, in modo da ottenere un calore indiretto. Lasciare cuocere per circa un'ora e mezza. A questo punto, cospargere le costine con la salsa BBQ ed avvolgerle nella carta stagnola. Rimettere sulla griglia per 45 minuti. Riprendere le costine e caramellarle velocemente sulla fiamma. Chef Michela Guzzi

A cura del Food & Wine blogger Riccardo Franchini

Le costine di maiale alla griglia


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Risoperla Al 7.4 di Vicolungo con l'Op news

Lo show cooking organizzato nel ristorante novarese ha visto protagonista il risotto, in due gustose ricette Continuano con crescente interesse e successo, sia da parte del pubblico che degli chef, le puntate delle video ricette dedicate a “RISOPERLA”, organizzate dalla giovane e creativa redazione de “L’Opinionista News”, diretta e condotta, con professionalità, da Sabrina Marrano, con la regia video di Elisa Rendinella e le foto di Federica Nastri. Sempre presenti, per illustrare i loro prodotti, Daniele Buffa e suo papà Giovanni, imprenditori agricoli e titolari dell’Azienda Agricola “Buffa Giovanni”, con sede a Balzola, in provincia di Alessandria (ai confini con la provincia vercellese). Ad oggi, numerosi sono gli chef della Provincia di Novara, che hanno avuto modo di provare la gamma di Risoperla (Carnaroli classico, riso Roma, riso Baldo, riso Roma semi integrale), realizzando primi piatti eccellenti, sia dal punto di vista della consistenza, della cromaticità, sia per i sapori e gli abbinamenti creativi proposti, di volta in volta. L’ultima video ricetta registrata in ordine di tempo è stata quella presso il ristorante “AL 7.4” di

Vicolungo (NO), dove abbiamo incontrato il giovane e dinamico chef Paolo Terzi. La location è situata nella piazza principale del paese, di fronte al suggestivo castello sforzesco ed è dotata di un dehor esterno, che permette di potersi accomodare nella bella stagione, sotto ampi ombrelloni. L’ambiente interno, che si sviluppa su due piani, è accogliente e curato. Paolo ci aspettava in cucina per preparare due interessanti risotti, dai profumi e dai sapori “estivi”. Nel primo, è stato utilizzato un Risoperla “Roma”, tostato solo con un filo d’olio, senza utilizzo di cipolla o soffritto, sfumato con un vino bianco e portato alla cottura (intervenuta, in qualità di “sous chef” anche la nostra Sabrina Marrano, la quale, ormai, sta scoprendo tutti i segreti per un risotto perfetto!). In fase di mantecatura sono stati aggiunti, a freddo, il pesto di basilico e lo stracchino di capra, che hanno conferito un tocco di freschezza. Risultato? Un risotto gradevole per equilibrio di profumi e sapori, che può essere assaporato e gustato anche nel periodo estivo. Per la seconda video ri-

Sabrina Marrano e Riccardo Franchini

cetta, chef Paolo ha utilizzato, invece, un Risoperla “Carnaroli classico”, sempre con la stessa tecnica di tostatura, al quale ha aggiunto prosciutto crudo e fiori di zucca in cottura e, alla fine, dopo la mantecatura, ha guarnito il piatto con una delicata crema di pomodorini datterini gialli, che hanno dato una nota di dolcezza, di cremosità e di cromaticità (nelle foto alcuni momenti della preparazione dei risotti e i piatti finali). La “prova” degustazione al tavolo, operata da Sabrina e da me è risultata sicuramente all’altezza delle aspettative. Vi ricordo che l’Azienda Agricola Buffa (che vanta una coltivazione di riso annua di 9.000 quintali circa) si estende, per 120 ettari, al confine tra la provincia di Vercelli e quella di Alessandria, in un territorio, da sempre, deputato alla coltivazione del riso, grazie alla presenza di due elementi naturali fondamentali: l’acqua, ricca di sali minerali e la pianura sconfinata, ai quali possiamo aggiungere il clima particolarmente adatto da permettere lo sviluppo della pianta del riso (oryza), che, in queste

situazioni, si trova perfettamente a proprio agio. Come acquistare RISOPERLA? Sicuramente in Azienda, ma anche online, attività questa che sta dando eccellenti risultati e che sta portando un pubblico sempre più vasto a far conoscere i prodotti che possono essere comodamente ordinati e ricevuti direttamente a casa. La spedizione del prodotto avviene in tutta Italia, con consegna al domicilio nell’arco massimo di 48/72 ore. Continuate a seguirci e vi presenteremo i prossimi appuntamenti foto/ video, per farvi conoscere e scoprire i segreti per un risotto perfetto, originale, diverso e, comunque, gustoso! I.P.

A cura del Food & Wine blogger Riccardo Franchini

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Sabrina Marrano e chef Paolo Terzi

Giovanni e Daniele Buffa, Riccardo Franchini, Sabrina Marrano e chef Paolo Terzi

GIORNALE L’OPINIONISTA NEWS Registrazione Tribunale N. 639 del 20.11.2017. Sibillamedia di Sabrina Marrano - Sede legale Via Montenapoleone 8 - 20121 Milano Partita Iva: 02534130030, Telefono: 333-4280649. Direttore Responsabile: Sabrina Marrano. Sito: lopinionistanews.com, Facebook: L’Opinionista news, Instagram: lopinionista_news, YouTube L’opinionista news. Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale Srl (Cilavegna) - Grafica e impaginazione: Edimen Srl. E-Mail: direttore@lopinionistanews.com - amministrazione@lopinionistanews.com | Per la tua pubblicità: 333-4280649 - sabrinamarrano@sibillamedia.com


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