L'opinionista news febbraio 2022

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Mensile N. 1 - Febbraio 2022 Anno VI

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Tgroup e Intesa San Paolo: il nuovo welfare aziendale Accordo top tra il leader della logistica italiana e Intesa San Paolo

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PROTAGONISTI IN QUESTO NUMERO

Rigoni di Asiago e Saveurs&Nature Rigoni di Asiago, l'azienda italiana leader nel biologico della famiglia Rigoni, casa madre dei marchi Nocciolata, Fiordifrutta e Mielbio, ha acquisito Saveurs & Nature. Partner dell'operazione Crédit Agricole FriulAdria... continua a pagina 3

Andrea Rigoni, Amministratore Delegato di Rigoni di Asiago

30 anni per la Fondazione Cariplo Fondazione Cariplo compie 30 anni. Qualche dato: 35 mila progetti sostenuti sul territorio lombardo e nelle province piemontesi di Novara e Verbania. continua a pagina 5

Giovanni Fosti di Fondazione Cariplo

De Agostini riqualifica il quartiere Giuseppe Terracciano, AD di Tgroup e Stefano Cappellari, Direttore regionale Intesa Sanpaolo

I dipendenti della Tgroup, leader per il trasporto e la logistica, nel 2022 potranno beneficiare del programma di welfare che il gruppo di Biella ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo. Una novità che punta ad accrescere il benessere personale e familiare dei collaboratori, incrementando nel contempo il valore effettivo della premialità riconosciuta dall’azienda. Tgroup conta 34 filiali e circa 900 dipendenti. Collabora con brand nazionali e internazionali per la distribuzione e la gestione logistica, su tutto il territorio italiano ed europeo. uno dei pochi operatori di trasporti in Italia ad aver aderito fin dal 2019 al Global Com-

pact, iniziativa delle Nazioni Unite che promuove politiche di gestione d'impresa sostenibili. Il rinnovamento della flotta marciante attraverso l’utilizzo di mezzi elettrici al 100%, insieme ad un’attenzione costante per la tutela del benessere dei dipendenti, sono testimonianze concrete dell’impegno diTgroup. Il welfare aziendale, dalla salute alla conciliazione vita-lavoro, all’assistenza dei familiari fragili, sta assumendo un ruolo sempre più importante, valorizzato e richiamato anche dal PNRR. Il programma sottoscritto da Tgroup con Intesa Sanpaolo, comprende tutte le opzioni di scelta disponibili sulla piattaforma Welfare

Hub della banca. L’accordo garantisce l’accesso a oltre 20.000 attività commerciali convenzionate e a tutte le quattro aree tematiche disponibili: casa e famiglia, salute e benessere, risparmio e tempo libero, viaggi e mobilità. Le modalità di utilizzo comprendono il rimborso per esempio per le spese scolastiche, il versamento, per esempio a fondi di previdenza complementare e casse sanitarie, e il voucher. Per alcune tipologie di servizi, come palestre e scuole di lingua, è possibile chiedere l’accesso a specifiche strutture di proprio gradimento, vicine al luogo di abitazione o di lavoro.

È stata sottoscritta in questi giorni la convenzione tra il Comune di Novara e Fondazione De Agostini, rappresentata dalla Presidente Chiara Boroli, e le associazioni di Novara, tra cui: Sant'Egidio-Piemonte-ONLUS, ASD Novara Basket, ASD Polisportiva San Giacomo e altre. continua a pagina 7

Chiara Boroli Presidente Fondazione De Agostini

Le storie di 3 giovani imprenditori Mi presento: sono Marco Brugo Ceriotti, imprenditore di 4° generazione e amministratore, insieme a mia sorella, della Riseria Ceriotti Srl, azienda agroalimentare specializzata nella trasformazione e confezionamento di riso italiano. continua a pagina 8

Marco Brugo Ceriotti

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Rigoni di Asiago acquisisce Saveurs e Nature

Rigoni di Asiago, azienda italiana pioniera del biologico in Europa, acquisisce la francese Saveurs & Nature società è stata una decisione lungamente maturata e abbiamo scelto di realizzarla nell'interesse dell'azienda e dei suoi dipendenti " dice Jean-Michel Mortreau. "Avevo le idee molto chiare e il mio desiderio era quello di trasmettere la mia impresa a una realtà famigliare che condividesse i nostri valori e che avesse già una forte esperienza nell'agricoltura biologica. Il mio incontro con Andrea Rigoni è stato decisivo in termini di condivisioni di valori e della vision. Inoltre ho scoperto un'impresa le cui dimensioni e la complementarietà dei prodotti e delle competenze sono in grado di offrire delle entusiasmanti prospettive al team di Saveurs & Nature".

Andrea Rigoni, amministratore delegato di Rigoni di Asiago

Rigoni di Asiago, l'azienda italiana leader nel biologico della famiglia Rigoni, casa madre dei marchi Nocciolata, Fiordifrutta e Mielbio, ha acquisito Saveurs & Nature, la prestigiosa azienda francese specializzata in cioccolato biologico. Partner dell'operazione Crédit Agricole FriulAdria che ha erogato un finanziamento ESG linked collegato al raggiungimento di precisi obiettivi di sostenibilità da parte dell'azienda. Fondata nel 1923, Rigoni di Asiago è una delle più importanti aziende produttrici di biologico in Europa, segmento nel quale è stata pioniera. I suoi marchi, realizzati con materie prime

biologiche di alta qualità, hanno conquistato milioni di consumatori non solo in Italia ma anche a livello internazionale per la loro bontà e i valori legati alla sostenibilità. Oggi, la Francia è il mercato export più importante per l'Azienda veneta; qui la sua crema spalmabile Nocciolata, priva di olio di palma, è diventata la seconda nel ranking delle creme spalmabili (la prima per quanto riguarda il bio) ed è il marchio preferito da quei consumatori che cercano prodotti golosi naturali e rispettosi dell'ambiente. Fondata nel 2001, Saveurs & Nature, incarna i valori dei suoi fondatori, Valérie e Jean-Michel

Mortreau, appartenenti a una famiglia di agricoltori biologici profondamente convinti dell'importanza del bio. L'azienda è nata nel retrocucina del ristorante biologico "RestObio", a St Herblain, in cui i cioccolatini bio venivano offerti come accompagnamento al caffè. Il successo di questi cioccolatini fu talmente grande che la famiglia Mortreau decise di dedicarsi completamente alla produzione di cioccolato 100% bio. Nel corso degli anni, i loro prestigiosi prodotti si sono affermati con grande successo presso la distribuzione specializzata. La società, che si trova in Vandea, nel comune di Saint Sulpice Le Verdon, impiega oggi 70 dipen-

denti tra cui 32 Maitres Chocolatier. Un'acquisizione molto promettente grazie alla condivisione dei valori e alla complementarietà dei prodotti "Quando ho incontrato Jean-Michel Mortreau sono rimasto colpito dalla somiglianza dei nostri percorsi imprenditoriali e per la comunione fra il DNA di Saveurs & Nature e il nostro modo di vedere, che consiste nella volontà di creare un mondo migliore offrendo al consumatore prodotti biologici buoni da gustare e buoni anche per salvaguardare il pianeta" afferma Andrea Rigoni, Amministratore Delegato di Rigoni di Asiago. "La cessione della nostra

Un passaggio di testimone con progetti importanti Con l'integrazione di Saveurs & Nature alla sua azienda, Rigoni di Asiago rafforza la sua posizione di mercato sia in Francia sia a livello internazionale. Il progetto è quello di continuare a far crescere Saveurs & Nature nella distribuzione specializzata francese e all'estero e di unire le rispettive esperienze e capacità per accelerare l'innovazione, così che la sede produttiva di Montrèverd diventi polo di eccellenza per lo sviluppo del cioccolato biologico. "Desideriamo costruire un legame forte e collaborativo con il team di Saveurs & Nature per dar vita a un ambiente lavorativo famigliare, così come abbiamo fatto in Rigoni di Asiago; insieme guardiamo con fiducia ad un futuro di innovazione" afferma Andrea Rigoni. L'acquisizione è stata resa possibile grazie al supporto finanziario di Credit Agricole FriulAdria mediante la concessione di una linea di finanziamento a medio/lungo termine della tipologia ESG Linked, ovvero collegata a precisi obiettivi di sostenibilità al raggiungimento dei quali l'azienda potrà beneficiare di un miglioramento delle condizioni del prestito. "Siamo orgogliosi di aver accompagnato questa operazione che coinvolge due aziende clienti del nostro Gruppo, Rigoni di Asiago in Italia e Saveurs

& Nature in Francia – ha dichiarato Luca Fornari, responsabile Area Imprese Corporate di Crédit Agricole FriulAdria – Per noi si tratta di un finanziamento significativo non solo perché ci vede come unica banca partner ma anche perché contiene una forte impronta di sostenibilità, a dimostrazione di come la finanza possa rappresentare una leva strategica nel raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu". L'aspetto legale dell'operazione di finanziamento è stato seguito dallo Studio Orsinhger Ortu, nella persona dell'Avvocato Manfredi Leanza. A proposito di Rigoni di Asiago : Il Gruppo italiano Rigoni di Asiago realizza un volume di affari di circa 130 milioni di euro e ha una forza lavoro di 245 persone. Oggi, il Gruppo fondato da nonna Elisa nel 1923, è guidato dalla terza generazione della famiglia. Grazie alle convinzioni e ai valori in cui crede fortemente l'AD e Presidente Andrea Rigoni, l'azienda veneta è leader di mercato sul mercato interno e in grande crescita nei più importanti mercati internazionali con i suoi prodotti quali Fiordifrutta, 100% frutta bio, Nocciolata, la gamma di creme di nocciole spalmabili bio, e Mielbio, miele biologico 100% italiano. L'azienda oggi è fortemente orientata all'innovazione e all'espansione sui mercati internazionali. A proposito di Saveurs & Nature : Saveurs & Nature ha un volume di affari di circa 12 milioni di euro e una forza lavoro di 70 persone. L'80 % del fatturato è realizzato in Francia mentre il 20% all'estero. Oltre al marchio Saveurs & Nature, esclusivamente distribuito nella rete dei negozi biologici, l'azienda sviluppa altri tre marchi 100% bio: "Le chocolats de Pauline", "Les chocolat d'Augustin" e "Ikalia". La cioccolateria produce un'ampia gamma di tavolette di cioccolato, di cioccolatini, di praline ai cereali, di bonbon di cioccolato pralinato, e altri prodotti a base di pregiato cioccolato biologico.


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Bosch, Michelin e Sisal per la parità di genere Banca Ifis, Bip, Bosch, Michelin, Sisal ottengono l'importante certificazione di Winning Women instituite alle medie del settore e che vedono il 54% della popolazione aziendale femminile e il 40% di top manager donna, sono il risultato di un approccio pluriennale ma anche di numerosi progetti orientati a favorire l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva, dentro e fuori l’azienda. La Banca promuove network e iniziative di formazione ed empowerment al femminile e sostiene la flessibilità per coniugare le esigenze di lavoro e della famiglia. Su questo fronte, continueremo a investire e a fare concretamente innovazione anche nei prossimi mesi e anni». Robert Bosch S.p.A. ha fatto della sostenibilità e dell’innovazione i suoi punti di forza con prodotti connessi e intelligenti per la casa, la mobilità e l’industria.

Enrico Gambardella, presidente di Winning Women Institute

Milano. La parità di genere è sempre di più al centro di dibattiti istituzionali e all’attenzione di aziende che intendono valorizzare il potenziale delle donne riconoscendo la diversità come qualità in un’ottica non solo sociale ma anche nello sviluppo del business. La Legge Gribaudo sulla Certificazione delle Pari Opportunità, recentemente approvata dalle Camere, segnerà un cambio di passo su un tema sul quale in Italia la strada da percorrere è ancora lunga. Infatti, come conferma il rapporto sull’indice di uguaglianza di genere 2021 diffuso da European Institute for Gender Equality (EIGE), in un contesto dove l’Europa cresce solo dello 0,6% sull’anno precedente, l’Italia si posiziona al 14mo posto (63,3 punti su 100), inferiore di 4,4 punti rispetto alla media UE. Mentre dai dati di EWOB,

l’associazione European Women on Boards, la leadership femminile nel nostro Paese è ben lontana dall’essere bilanciata, con solo il 17% di donne nei livelli esecutivi, contro il più virtuoso 32% della Norvegia e il 24% della Gran Bretagna, e con il 3% di donne in posizione di CEO, percentuale scesa di un punto rispetto al 2021, il che ci posiziona in fondo alla classifica insieme con Germania (3%) e Svizzera (2%).

Italiana e Sisal, portando a diciannove il numero complessivo delle imprese certificate. L’aver scelto di certificarsi sottolinea da parte di queste aziende lo sforzo e la determinazione portata avanti negli anni per diffondere una cultura sempre più inclusiva all’interno delle loro realtà nella quale sia valorizzato il merito, il work-life balance, le politiche a sostegno della genitorialità, l’inserimento femminile nel lavoro, l’accesso a ruoli apicali e si riduca, fino ad azzerarlo, il divario retributivo.

Essere consapevoli della situazione significa adoperarsi perché cambi veramente il modello culturale e si acceleri il percorso per arrivare ad una Cosa dicono le aziende certificate da Winning reale parità di genere. Women Institute In questo senso Winning Women Institute apre il Frederik Geertman Am2022, aggiungendo agli ministratore Delegato importanti nomi che han- di Banca Ifis dichiara: no già ottenuto la Gender «Banca Ifis è da sempre Equality Certification altre attenta ai temi di diversity grandi realtà quali Banca e inclusion. I nostri numeIfis, Bip, Bosch, Michelin ri, che spiccano rispetto

«Bosch è un’azienda multiculturale, da sempre attenta alle tematiche legate all’inclusione. Crediamo fortemente che solo dal confronto fra punti di vista differenti possa nascere la scintilla dell’innovazione e per questo coltiviamo un ambiente in cui ognuno possa sentirsi sé stesso, valorizzato e ispirato per dare il proprio contributo al meglio. La nostra realtà promuove la valorizzazione di ogni tipo di diversità in ogni sua sfaccettatura e declinazione, compresa quella di genere. La tematica dell’inclusione femminile è quanto mai sentita in azienda dove la maggior parte dei collaboratori proviene da studi tecnici e in entrata le numeriche femminili sono ridotte rispetto a quelle maschili. Su questo particolare fronte si sono concentrati i nostri sforzi recenti nell’ambito delle politiche di inclusione. Abbiamo scelto di far coincidere il percorso di valorizzazione, promozione del talento e supporto alle risorse femminili, già in atto in azienda, con il percorso di certificazione di Gender Equalilty di Winning Women Institute affinché il progetto guadagnasse ampiezza, sistematizzazione e misurabilità. Gli indicatori richiesti dal

precorso di certificazione hanno rappresentato una bussola chiara per misurare la bontà delle nostre iniziative e, ora che abbiamo la consapevolezza di avere intrapreso un cammino virtuoso, ci guideranno anche in futuro - dichiara Roberto Zecchino, Deputy General Manager & Vice President Human Resources and Organization Bosch South Europe». Michelin Italiana S.p.A., filiale del noto gruppo multinazionale, marchio leader nel settore della produzione e vendita di pneumatici, presente nel nostro Paese da più di 110 anni. «Il rispetto delle persone e il rispetto dei fatti sono due valori cardine di Michelin Italiana. Nel corso degli anni abbiamo portato avanti con impegno molte azioni per progredire sulla parità di genere e avevamo la convinzione di essere sulla buona strada, ma, vista la sensibilità del tema, volevamo dare fattualità ai risultati raggiunti, facendo riferimento non alle nostre opinioni, ma ai riscontri di un ente terzo a cui affidare l'analisi della nostra situazione secondo una metodologia definita – commenta l’ing. Simone Miatton, Presidente e Amministratore delegato di Michelin Italiana –. L’ottenimento della Certificazione di Winning Women Institute ci dà grande soddisfazione ed è il coronamento del programma che abbiamo annunciato ai nostri dipendenti nel 2019, "Uniti per fare la differenza", nato per dare un rinnovato impulso alle azioni sulla diversità e l'inclusione. È anche un bel riconoscimento per tutte le donne e gli uomini della nostra azienda, che si sono impegnati a fondo, con grande abnegazione e spirito valoriale, e che ringrazio per questo, permettendoci di arrivare a questo risultato. Nel percorso verso la Certificazione abbiamo individuato anche delle aree di miglioramento e abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con esempi di buone pratiche di altre aziende che potremo fare nostre. Il progresso non ha fine e, quindi, siamo già impegnati a identificare e mettere in opera

le azioni che ci permettano di fare ancora meglio, non solo per soddisfare i requisiti della Legge Gribaudo, ma per rendere il nostro ambiente di lavoro sempre più attraente per i dipendenti di oggi e di domani». Sisal S.p.A. è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato, attiva in Italia, Marocco, Spagna e Turchia. La strategia poggia su tre pilastri: sostenibilità, innovazione digitale e internazionalizzazione. «Zero gender pay gap entro il 2030 è un obiettivo strategico di Sisal e, per questo, il tema della gender equality è al centro del nostro piano aziendale di crescita – spiega Ruggero Dadamo, Chief People Officer di Sisal –. L’assessment previsto dal percorso di Certificazione Winning Women Institute ci ha consentito di acquisire consapevolezza sulle molte dimensioni che concorrono al vero azzeramento del gender pay gap. Identificare i divari da colmare ci ha portato a prendere decisioni sulla priorità delle azioni da mettere in campo per migliorare nel tempo. La certificazione WWI restituisce una fotografia significativa dell’organizzazione sul gender balance, ma si configura anche come un passo concreto nel percorso che abbiamo intrapreso ed esplicitato nel nostro Purpose: costruire un futuro più responsabile, insieme a tutta la popolazione di Sisal. Essere sostenibili, oggi, significa anche essere trasparenti con stakeholder e dipendenti e mettere al primo posto le regole per la tutela delle persone e la promozione degli individui, a beneficio di tutta la società. Sisal ha sviluppato il piano di attività in tema di diversity & inclusion ben prima che questo fosse richiesto espressamente dalla Legge Gribaudo con diverse azioni che puntano alla valorizzazione delle persone a al loro benessere, guardando con particolare interesse anche alle nuove generazioni che saranno certamente più attratte dalle aziende che hanno questa visione».


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La Fondazione Cariplo spegne 30 candeline Dalla nascita ad oggi, sono 35 mila progetti sostenuti mettendo a disposizione oltre 3,5 miliardi di euro vo Campus Universitario in Novara, il Comune di Novara per il progetto "Il cuore verde di Novara. Costruzione del sistema dello spazio pubblico tra il Castello, il Parco dei Bambini e i Baluardi della città ". Scendendo nel dettaglio, al settore Ambiente sono stati destinati 4,4 milioni di euro a sostegno di 47 progetti di tutela e valorizzazione ambientale. Tra questi, il progetto Vedogiovane. Impresa Sociale onlusdi BORGOMANERO progetto Green R-Evolution sul Bando My future per aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei ragazzi della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado sull’importanza della sostenibilità ambientale nella quotidianità e favorire la comprensione del loro ruolo di protagonisti della transizione ecologica.

Giovanni Fosti Presidente Fondazione Cariplo

Fondazione Cariplo compie 30 anni. Qualche dato: 35 mila progetti sostenuti sul territorio lombardo e nelle province piemontesi di Novara e Verbania. Oltre 3,5 miliardi di euro donati a iniziative sociali nei tradizionali quattro settori di intervento: Ambiente, Arte e Cultura, Ricerca scientifica, Servizi alla persona. Un impegno e una forza che guarda avanti al futuro. La vera sfida per la Fondazione, oggi più che mai, è saper leggere la realtà e i suoi cambiamenti per imparare continuamente come essere utile e come generare valore per le comunità. Farsi vicini alle persone, sostenendo chi opera sul territorio e chi sperimenta nuovi modi di costruire coesione; contrastare le disuguaglianze perché tutti possano avere accesso alle stesse opportunità, nella convinzione che il patrimonio più grande per il Paese sia la singola persona; sostenere la ricerca e l’innovazione continua per generare conoscenza

condivisa e crescita. Questo è ciò che caratterizza il metodo della Fondazione e lo sguardo con cui vuole guardare ai prossimi anni.

piemontesi di Novare del Verbano Cusio Ossola. Da sempre fondazione Cariplo a concentrato il proprio impegno in quattro settori di intervento: ambiente, Arte e Cultura, Da quando è nata nel ricerca scientifica, servizi 1991 la Fondazione ha alla persona. raccolto una eredità centenaria, quella della Cassa In questi 30 anni Fondadi Risparmio delle provin- zione Cariplo ha contrice lombarde Cariplo, che, buito alla realizzazione di oltre a quella bancaria, oltre 35 mila progetti nel svolgeva attività filantro- campo dell’Arte e Cultupiche fin dal 1816 sotto la ra, per l’Ambiente, per la guida della Commissione Ricerca Scientifica e per Centrale di Beneficenza il Sociale, mettendo a dilo stesso nome mantenu- sposizione di queste inito ancora oggi dall’organo ziative oltre 3,5 miliardi di di indirizzo dell’ente filan- euro. tropico proprio a confer- • 2.298 progetti nel setmare il legame storico e tore AMBIENTE per valoriale con quelle radici. 214,1 milioni di euro Nei primi anni di vita Cari- • 13.786 progetti sosteplo ha definito un metodo nuti per ARTE E CULcon cui operare, si è strutTURA per 1161,2 turata attraverso stratemilioni di euro gie, ambiti di intervento e • 2.338 progetti nel professionalità capaci di settore RICERCA rendere concreta la proSCIENTIFICA per pria missione che guarda 538,1 milioni di euro le persone, le comunità, • 17.178 progetti nel il territorio, e che consiste settore SERVIZI nel sostenere progetti deALLA PERSONA per gli enti non profit in Lom1.735 milioni di euro bardia e nelle province

TERRITORIO NOVARA Nel territorio di NOVARA in questi 30 anni di attività filantropica Fondazione Cariplo sono stati sostenute 1100 iniziative donando al territorio oltre 82 milioni di euro. Difficile davvero ricordarli tutti, certamente significativi sono quelli cosiddetti emblematici ovvero progetti di particolare importanza per il territorio e la comunità. Qualche esempio: l’ Ente di gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore per il progetto "Parco tematico del paesaggio fluviale naturale, coltivato e costruito", il Consorzio intercomunale per il progetto per migliorare la disabilità, l’Associazione Amici della Neurochirurgia Enrico Geuna Anegaper l’iniziativa PATOLOGIE NEUROLOGICHE E QUALITA' DELLA VITA, la Diocesi di Novara per il progetto "Casa della Cooperazione Sociale"., l’Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" (Vercelli) per il completamento del nuo-

La Ricerca scientifica ha invece ricevuto contributi per quasi 3,9 milioni di euro suddivisi in 13 progetti. Su questo fronte, ad esempio sul territorio novarese ha avuto un ottimo successo per il progetto Progetto SI Scuola Impresa Famiglia, nato nel 2018, che ha permesso di ammodernare i laboratori didattici di 76 istituti tecnici ad indirizzo meccatronico e 17 istituti tecnici ad indirizzo agrario della Lombardia e delle province del Verbano – Cusio – Ossola, dotandoli delle tecnologie di Industria 4.0. L’Istituto OMAR di Novara ha ottenuto un contributo sul progetto progetto Automazione 4.0

quelli realizzati nel settore dei Servizi alla persona per oltre 51 milioni di euro. Sono state destinate risorse pari 658 mila euro presentati sulle due edizioni del bando Lets GO, un aiuto eccezionale in difesa delle attività di sostegno e assistenza ai più fragili, di quelle legate alla cultura e alla tutela dell’ambiente, messe a rischio dalla pandemia. Molto importanti i progetti novaresi sul tema welfare come, ad esempio, il progetto Family Like, che coinvolge gli enti di 46 comuni, nell’attivazione di iniziative che facilitino l’accesso ai servizi educativi e di supporto alle famiglie con bambini e adolescenti. Nel 2000 Fondazione Cariplo ha inoltre permesso la nascita della Fondazione Comunità Novarese, un ente filantropico autonomo e indipendente che realizza sul territorio novarese iniziative di utilità sociale, ambientale e culturale. Fondazione Cariplo ha in questi anni destinato alla fondazione comunitaria 27 milioni di euro.

“Cosa sarebbe stato il nostro territorio senza l’impegno costante e generoso di Fondazione Cariplo? In 30 anni sul territorio di Novara sono stati donati 82 milioni di euro una cifra importante che ha permesso la realizzazione di 1100 progetti, dando opportunità ai giovani, rispondendo in maniera concreta e sollecita ai bisogni emergenti, offrendo un’offerta culturale più ampia e destinata anche a chi solitamente non ne ha accesso, investendo sui Il settore Culturale è stato capitali umani, credendo destinatario di oltre 22,7 nella nostra comunità. milioni di euro per 394 iniziative. Tra i proget- Questo compleanno è ti di maggior impatto il quindi una bella occasioProgetto LAIVin, che so- ne per essere soddisfatstiene laboratori musicali ti di quanto fatto e per e teatrali nelle scuole per guardare oltre, stimolanpromuovere il protagoni- do sia le iniziative più insmo culturale dei giovani. novative sia quei progetti Premiato l’Istituto Bellini che valorizzino la nostra di Novara per il progetto memoria e il nostro patriTeatro Instabile, l’ Istituto monio culturale e umano Istruzione Superiore E. “hanno commentato i Fermidi Arona per il pro- novaresi Davide Maggi, getto Viaggio nella com- membro del Consiglio Amministrazione, media e il Liceo classico di Carlo Alberto per il pro- Mauro Nicola e Cesare Emanuel, membri della getto Ultracor(p)i Commissione Centrale 640 progetti sono invece di Beneficenza.


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La campagna Nova Coop contro gli sprechi

Nel 2021 la Cooperativa ha donato a 65 onlus beni per 6,5 milioni di euro con il nuovo Progetto Buon Fine In occasione della 9ª Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, Nova Coop promuove in tutti i suoi punti vendita una campagna informativa per sensibilizzare soci e clienti su questa tematica, tra gli obiettivi al centro degli sforzi per costruire un mondo più sostenibile dell’Agenda Onu 2030. Secondo i dati 2020 dell’Osservatorio Waste Watcher, lo spreco alimentare in Italia ogni anno si attesta attorno ai 10 miliardi di euro. Una cifra molto significativa che, secondo la FAO, bisogna impegnarsi a dimezzare entro il 2030. Il valore maggiore del food waste si concentra nelle cucine delle famiglie italiane ma è sempre in questo ambiente che è più facile mettere in campo strategie di recupero virtuose. Per questo è importante lavorare sulla sensibilizzazione. Grazie alla comunicazione dei dati, in pochi anni già il 57% degli italiani ha aumentato la propria con-

sapevolezza nei confronti milioni di euro. Nella prodello spreco alimentare. vincia di Vercelli ha ceduto gratuitamente beni per Anche la grande distribu- un valore di circa 195 mila zione organizzata deve di euro. fare la sua parte e Nova Coop partecipa diretta- Il valore della raccolta ha mente a questo impegno, subìto negli ultimi dodici fin dal 2003, attraverso mesi un sostanzioso inil proprio Progetto Buon cremento rispetto all’anFine, che provvede a re- no precedente, quando cuperare tutti i giorni da- il Buon Fine aveva pergli scaffali le merci ritirate messo di rimettere in per problemi di integrità circolazione beni per un o prossimità di scadenza valore complessivo di ma ancora integre e com- 5,688 milioni di euro, pari mestibili. Questi prodotti vengono donati ad associazioni no profit operanti sul territorio, generalmente in prossimità dei punti vendita, e contribuiscono non solo a ridurre lo spreco alimentare e la produzione di rifiuti ma aiutano concretamente tante realtà del terzo settore a calmierare i costi di acquisto di beni alimentari, arricchire la dieta degli assistiti e aumentare il numero dei pasti o delle spese solidali servite. Nel 2021, tramite il Buon Fine, Nova Coop ha donato merci e prodotti edibili a 65 onlus locali per un valore complessivo di 6,5

Ernesto Dalle Rive Presidente Nova Coop

a più di un milione di pasti distribuiti a persone bisognose. La ragione del trend generale di crescita si spiega con una sempre maggiore consapevolezza del problema nella filiera e di capacità organizzativa nel recuperare le merci ancora idonee. In più, nel corso del 2021 è cresciuta in maniera generalizzata la domanda di sostegno da parte delle onlus, spingendo Nova Coop a supportare la logi-

ca del “maggior bisogno”. Silvio Ambrogio, Direttore Politiche Sociali Nova Coop: <Secondo alcuni studi solo il 5% dello spreco alimentare complessivo si origina nel comparto della distribuzione, che è quindi tra gli attori più efficienti della filiera. Questi prodotti però possono rappresentare ancora una risorsa per aiutare tante persone in stato di difficoltà. Attraverso il Progetto Buon

Fine costruiamo collaborazioni durature, e a chilometro zero, con le realtà del terzo settore impegnate quotidianamente in questa sfida, per cercare di arrivare dove c’è più bisogno con la migliore efficacia e rapidità possibile>. La campagna informativa verrà condotta in tutti i 65 punti vendita Nova Coop e sui canali web e social della Cooperativa.


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Fondazione De Agostini riqualifica quartiere Sottoscritta la convenzione tra Comune di Novara, Fondazione De Agostini e alcune associazioni sportive

Chiara Boroli Presidente Fondazione De Agostini

È stata sottoscritta in questi giorni la convenzione tra il Comune di Novara, rappresentato dal Dirigente del Servizio Politiche Sociali, Politiche Giovanili e Pari Opportunità, Patrizia Spina e dal Dirigente del Servizio Ambiente Verde Pubblico Strade e Pubblica illuminazione, Walter Imperatore, Fondazione De Agostini, rappresentata dalla Presidente Chiara Boroli, e le associazioni di Novara: Comunità di Sant'Egidio-Piemonte-ONLUS, rappresentata dalla Presidente Daniela Sironi, ASD Novara Basket, rappresentata dal Presidente Finetti Ugo Fedele Federico, ASD Polisportiva San Giacomo, rappresentata dal Presidente Sergio Ferrarotti, Gymnasium Academy SSD, rappresentata da Andrea Sacchi, ASD Top Dance & Show, rappresentata dal Presidente Tiziana Napoli, finalizzata alla realizzazione del progetto “Sport per tutti a Sant’Andrea”. Il progetto “Sport per tutti a Sant’Andrea” “Sport per tutti a Sant’Andrea” intende promuovere lo sport come veicolo di benessere e inclusione, rendendo fruibili, attrezzati e vitali due spazi attualmente sottoutilizzati del quartiere, e organizzando attività sportive gratuite, dimostrative e interattive rivolteagli abitanti di Sant’Andrea ma

anche alla cittadinanza in generale. I lavori di riqualificazione riguardano due aree distinte del quartiere: il campo da basket di via San Rocco e l’area di via Serazzi, che sarà oggetto di un completo rifacimento e dotata di attrezzature sportive per l’allenamento all’aperto. Gli spazi, attualmente in stato di parziale degrado, saranno messi a disposizione del progetto di rigenerazione urbana dall’Amministrazione Comunale, che parteciperà alla co-progettazione dei lavoriin collaborazione con Fondazione De Agostini e sarà coinvolta nella programmazione delle attività e negli incontri di animazione sportiva promossi delle associazioni e dagli enti territoriali. L’attuale campo da basket di via San Rocco sarà rimodernato e messo in sicurezza; verranno rifatti il fondo, i muretti laterali e la recinzione. Saranno sistemate le luci esterne, i canestri e le panchine circostanti per consentire agli spettatori di assistere alle partite. Saranno, altresì, rese disponibili due porte da calcetto amovibili. L’area di via Serazzi sarà invece completamente riqualificata con una nuova pavimentazionee verrà allestita con attrezzi sportivi per l’allenamento all’aperto.L’attuale panchina, che corre lungo tutto il perimetro per far

di promozione e avvicinamento allo sport, per facilitare l’accesso alla pratica sportiva da parte di soggetti che si trovano in situazione di fragilità e di bisogno, secondo un calendario e dei programmi che saranno concordati con il Comune e le altre associazioni coinvolte nel progetto. Le attività che saranno messe in campohanno l’obiettivo di promuovere lo sport come veicolo di benessere, di autonomia e di inclusione, per favorire il pieno sviluppo della persona e valorizzarne il potenziale di crescita.Le proposte sarannorivolte ai bambini e ai giovani della città e alle loro famiglie, ma anche al sistema territoriale che si occupa di educazione e cura dei ragazzi: servizi, scuola, associazioni, gruppi di sì che lo spazio possa es- genitori. sere goduto nel miglior modo possibile, verrà La Comunità di San Egiresa utilizzabile. dio si impegna a promuoL’area, che sarà decorata vere il coinvolgimento da uno street artist, po- della comunità locale al trà essere fruita per alle- progetto, a integrazionamenti,individuali o di ne delle proprie attività gruppo, di calistenica o di educative e ad arricchire parkour o semplicemente il contenuto delle attività dagli amanti dello sport sportive previste con iniall’aria aperta per un trai- ziative, anche non sporning outdoor. tive, di valore e impatto Fondazione De Agostini sociale a beneficio della si farà carico di tutte le popolazione del quartiere spese e gli oneri neces- di Sant’Andrea, con una sari alla ristrutturazione e attenzione particolare alle all’allestimento delle due situazioni di fragilità. aree. Si impegna, inoltre, a A completamento dei la- collaborare con le assovori di riqualificazione, gli ciazioni sportive e/o altri spazi saranno presi in ca- soggetti individuati dalla rico dall’Amministrazione Fondazionenell’indiviComunale che ne garan- duazione dei bambini e tirà la manutenzione ordi- delle bambine che ponaria e straordinaria. tranno beneficiare di alcune Borse Sport per avviciIl ruolo delle associazio- narli alla pratica sportiva. ni ASD Novara Basket, ASD Polisportiva San Le dichiarazioni dei Giacomo, Gymnasium partner Alessandro CaAcademy SSD, ASD Top nelli, sindaco di NovaDance & Show, in qualità ra, ha commentato: “Lo di partner del progetto, si sport che aggrega e non impegnanoad attuare nei lo fa soltanto da un punnuovi spazi attività di ca- to di vista delle attività, rattere sportivo e sociale, ma con un forte risvolto promuovendo un’ampia di tipo sociale: il progetto sinergia tra i diversi at- “Sport per tutti”, infatti, tori e coinvolgendo i loro rappresenta un percorso iscritti, le famiglie e tut- virtuoso, un modello che ti i bambini e ragazzi del abbiamo avuto modo di quartiere. Per un periodo applicare e verificare in di cinque anni avranno altre zone della città, fila possibilità di usare a nalizzato ad una stretta titolo gratuito,per alcuni collaborazione tra enti, dei propri corsi, le aree istituzioni ed associazioni sportive per un monte che si uniscono per la reore settimanale stabilito alizzazione di un progetto e organizzeranno gratui- di rigenerazione urbana. tamente attività ed eventi Anche a Sant’Andrea e in

via Serazzi verrà dunque realizzato uno spazio di aggregazione ed inclusione sociale per i giovani del quartiere e della città. Un ringraziamento alla Fondazione De Agostini da cui nasce il progetto e a tutte le associazioni che, a vario titolo, opereranno per far crescere la nostra comunità”. Chiara Boroli, Presidente di Fondazione De Agostini, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di essere giunti allasottoscrizionedi questa convenzione che segna l’inizio di una nuova collaborazione con associazioni ed enti sportivi novaresi insieme ai quali abbiamo condiviso obiettivi e finalità del progetto “Sport per tutti a Sant’Andrea”. Per FondazioneDe Agostini questa iniziativa rientra nell’ambito di un più ampio intervento di riqualificazione delle periferie della città di Novara che ci ha visto al fianco del Comune già da tempo, prima con la realizzazione del Giardino Marco Adolfo Boroli e ora con il recupero di queste due aree adibite allo sport. Desidero ringraziare tutti i partner per la disponibilità e l’entusiasmo con cui hanno partecipato agli incontri nel corso di questi mesi e sono certa che le iniziative e gli eventi che organizzerannonei nuovi spazidiverranno

occasioni importanti per restituire ai ragazzi della città momenti di svago, di benessere e di socializzazione tanto urgenti e importanti soprattutto in questo periodo”. Fondazione De Agostini. Fondazione De Agostini nasce nel marzo del 2007 a Novara. Fortemente radicata nel territorio, dove il Gruppo De Agostini è presente dal 1908, la Fondazione persegue principalmente finalità di utilità sociale per dare risposte concrete ai bisogni espressi dalle categorie più deboli. Fondazione De Agostini è attiva in quattro ambiti principali: disabilità, educazione e formazione, inclusione sociale, emergenze. Alleviare la sofferenza e il disagio delle persone più deboli o colpite da gravi calamità, favorire l’educazione, la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro quali strumenti di crescita e valorizzazione della persona, promuovere l’accoglienza dei più svantaggiati ponendo attenzione alle loro fragilità, sono alcuni degli obiettivi che la Fondazione De Agostini persegue dal 2007, attraverso la realizzazione di 258 interventi e circa 19 milioni di euro erogati.

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Le storie di 3 giovani imprenditori piemontesi Tre membri di spicco del Gruppo Giovani Imprenditori di Confinustria Piemonte raccontano la propria realtà marchio privato. L’export è un settore trainante non solo per la Riseria Ceriotti (circa la metà della produzione), ma anche per l’intero comparto produttivo risiero.

Marco Brugo Ceriotti

Mi presento: sono Marco Brugo Ceriotti, imprenditore di 4° generazione e amministratore, insieme a mia sorella Laura, del-

la Riseria Ceriotti Srl, aziendaagroalimentarefondataa Novaranel 1934 especializzata nella trasformazione e confezio-

namento di riso italiano e i suoi sottoprodotti. Oggi la Riseria Ceriottiè presente sui più importanti mercati del mondo,

quali USA, Canada, Brasile, Emirati Arabi, Australia, Sud Africa, oltre a UK, Svizzera e UE; sia a marchio proprio che a Sono Enrico Piantato, imprenditore vinicolo di terza generazione, che prima di poter rilevare l’azienda storica fondata dal nonno nel lontano 1946, la Guasti Clemente & figli, e nella quale oggi ricopro il ruolo di amministratore unico, nel 2013 ho fondato la mia società che si occupa di consulenza in ambito export per altre realtà vinicole italiane, oltre a produrre una piccola quantità di vino che viene distribuita con il marchio Laficaia.

Enrico Piantato

Luigi Giordano

La Giordano & C. Spa è una realtà di 180 persone, nata nel 1924 a Cuneo. L’azienda nasce nei primi anni ’20. Dopo quasi un secolo e tre generazioni di imprenditori, oggi, la Giordano & C. è una delle più complete realtà impiantistiche nel panorama nostrano. Le competenze spaziano dalla distribuzione energetica in stabilimento, alle linee di processo e all’Industria 4.0, passando per la greenenergy e il settore civile. La Giordano oggi è strut-

L’Italia rappresenta di fatto il maggior produttore di riso in Europa: con le sue 1.526.864ton di riso greggio coltivate su una superficie totale di 227.038 ettari, supera Franciae Spagna. Ma è soprattutto a livello qualitativo che il riso Made in Italy si consolida come prodotto agroalimentare molto apprezzato:i dati export del primo semestre della campagna 21/22 di riso lavorato fanno segnare un +48,5% rispetto alla campagna precedente, portando così l’Italia a produrre da sola più della metà dell’export di riso a livello europeo. [Fonte: AIRI] I maggiori mercati di interesse sono UK, Svizzera e

Medio Oriente, nei quali la Riseria Ceriotti opera con successo da diversi anni. Le sfide che ci attendono nel prossimo futuro sono rappresentate dai nuovi mercati d’oriente, primo fra tutti quello cinese, che grazie all’ottimo lavoro svolto dall’AIRI – Associazione Industrie Risiere Italiane, che insieme al Ministero delle politiche agricole ha visto aprire una via commerciale privilegiata e senza precedenti, con protagonista assoluto il riso italiano. Ma ancora maggiore, ritengo che la sfida più grande sarà quella di combattere il repentino aumento di prezzi legati all’impennata dei costi delle materie prime, dei servizi e dell’energia, che rischiano di limitare fortemente la competitività non solo del reparto risicolo, ma di tutto l’agroalimentare italiano, che potrebbe vanificareil trend di crescita registrato. calo delle vendite; invece, grazie all’ulteriore impegno sul digitale abbiamo riscontrato un consolidamento della clientela già esistente in uno con la nascita di nuovi rapporti che hanno permesso un incremento delle vendite.

Da sempre ho creduto nell’export e, cercando di ripercorrere le tappe del nonno che già nel 1950 aveva aperto una succursale a Londra per poter

esportare i suoi vini nel Regno Unito, così come subito dopo fece negli USA, nel 2013 ho aperto un’agenzia a Riga (capitale della Lettonia e posizione strategica per le CIS) iniziando così a vendere nei mercati dell’est Europa. Al momento siamo presenti con i nostri prodotti in 52 paesi e in totale l’export rappresenta il 60% del nostro fatturato. Con l’arrivo della pandemia, la conseguente impossibilità di spostamenti ed il venir menodelle Fiere internazionali come Prowein e Vinitaly, da sempre principali vetrine e punti d’incontro con i maggiori buyer, avevamo il timore di assistere ad un

turata con 4 dipartimenti tecnici multidisciplinari (elettrotecnico, meccanico industriale, termofluidico e sviluppo Software industriale), ha una forte vocazione estera ed è presente con le sue sedi in Italia (Boves), USA (South Carolina) e UK (Selby). Gli attuali cantieri e progetti esteri di nostra pertinenza si dislocano principalmente in : Usa, Messico, Romania, Inghilterra, Francia, Belgio e Svizzera. In passato abbiamo an-

che lavorato molto in Algeria, Spagna, Germania a più riprese e Canada. A breve entrerà un grosso progetto in Russia, che insieme all’Asia per noi è ancora una parte di mercato nuova. Oggi l’estero pesa circa un 35-40% del fatturato annuo. L’obiettivo è quello di arrivare a un 50%, continuando a sviluppare soprattutto il mercato Statunitense nel quale siamo presenti con continuità dal 2010. Il portafoglio ordini della

Giordano è composto da un 70% dal mercato industriale, i paesi che quindi nel recente futuro saranno trainanti, sono quelli in cui decidono di investire i nostri clienti. Sicuramente i paesi dell’Est Europa e dell’America Centrale sono quelli che di recente hanno attirato i maggiori investimenti industriali. La nostra Mission è quella di supportare i nostri clienti ovunque nel mondo, con alto know-how tecnologico e flessibilità.

I mercati più importanti continuano ad essere gli USA, il Canada, l’Inghilterra e tutta l’area UE, mentre la Cina, dalla quale ci si aspettava ormai da anni una crescita sembrerebbe invece in frenata. Per l’esercizio appena iniziatoci si aspetta un’ulteriore crescita con l’apertura di nuovi mercati emergenti, ed è proprio di ieri un primo ordine dal continente africano.


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Le aspettative delle piccole imprese per il 2022 I piccoli imprenditori CNA Piemonte Nord guardano avanti con cauto ottimismo e qualche preoccupazione Cosa si aspettano i piccoli imprenditori dal 2022? Di certo sperano in un anno sprint, anche se in questo momento di certo ci sono solo le tante incertezze, che derivano in particolare dalla situazione pandemica e dal rincaro dei costi per l’energia e delle materie prime. Ai piccoli imprenditori l’ottimismo e la voglia di guardare avanti con fiducia però non mancano: lo confermano i dati dell’indagine realizzata nelle scorse settimane da CNA a livello nazionale proprio sulle aspettative per il nuovo anno, alla quale hanno partecipato anche un centinaio di imprese associate a CNA Piemonte Nord. L’atteggiamento più ottimista si rileva in prevalenza negli imprenditori del settore dei servizi alle imprese, quelle che hanno meno difficoltà nell’adozione delle misure per il contenimento della pandemia, come lo smart working. Ottimismo più diffuso anche in quelli

che lavorano nell’ambito delle costruzioni, un settore sostenuto dalle misure dei bonus edilizi e per l’efficientamento energetico, che sta trainando la ripresa economica in Italia. Per contro, ad essere molto più caute nel fare previsioni sono le imprese del turismo e dei servizi alla persona: per loro l’incertezza sul futuro pesa di più e per questo sono poco fiduciose. A dare conferma ancora una volta che la piccola impresa è stata, e continuerà ad essere, fondamentale per la tenuta e la crescita dell’economia del Paese sono i dati che riguardano l’occupazione. Per tutto lo scorso anno l’Osservatorio lavoro CNA curato dal Centro studi della Confederazione, ha rilevato una tendenza continua all’espansione dell’occupazione nelle piccole imprese, il che dimostra come la ripartenza del mercato del lavoro tra i piccoli sia già una realtà avviata da tempo.

Massimo Pasteris, Presidente CNA Piemonte Nord

Il sistema produttivo delle piccole imprese è riuscito infatti subito a intercettare la ripresa economica così come aveva resistito alla recessione con ammirevole caparbia, continuando a garantire all’Italia benessere e coesione sociale. Va segnalato, però, che una parte degli intervistati che hanno partecipato all’indagine CNA sulle aspettative delle piccole imprese, ha preferito non sbilanciarsi, perché secondo loro ci sono ancora troppe incertezze per azzardare qualsiasi previsione. “La prima incertezza spiega il direttore CNA Piemonte Nord Marco Pasquino - è senza dubbio quella sanitaria, legata in particolare all’andamento dei contagi da Covid-19. Questo fattore è determinante per l’andamento dell’economia, anche se il successo della campagna vaccinale può scongiurare nuove chiusure e stop forzati alle attività produttive. A cre-

are grande incertezza e a causare problemi alle imprese in questo momento è soprattutto il rincaro dei prezzi dell’energia e quello delle materie prime. Il caro-bolletta dell’energia, insieme al perdurare della pandemia da Covid-19, rischia infatti di ridurre i margini di guadagno delle imprese. Negli ultimi mesi è stato registrato un importante aumento dell’inflazione, determinato anche dalla repentina crescita dei prezzi delle materie prime energetiche. E così, le prospettive di consolidamento della ripresa iniziata nel 2021, rischiano di essere compromesse”. L’impennata delle bollette riguarda l’intero sistema produttivo, non solo le imprese energivore ma anche e soprattutto le micro e piccole imprese che sopportano la maggior parte degli oneri generali di sistema. Un problema che CNA denuncia da tempo, e che in questa situazione sta compromettendo quoti-

dianamente l’operatività delle piccole imprese, con rilevanti rischi di sospensione dell’attività per le imprese più esposte. Tra queste rientrano le imprese del settore dell’autotrasporto. “È quindi necessaria aggiunge il presidente CNA Piemonte Nord Massimo Pasteris - la riforma rapida e drastica della struttura della bolletta, che garantisca una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema tra le diverse categorie di utenti e legata all’effettivo consumo. Inoltre, va affrontata la revisione della disciplina delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia, limitando i benefici alle sole aziende che abbiano effettivamente realizzato interventi di efficienza energetica e vanno ridotte le imposte sul carburante per non fermare l’autotrasporto. La propensione a un atteggiamento positivo di buona parte delle imprese intervistate è trascina-

to un po’ al ribasso dalla consapevolezza di questi fattori di rischio che non possono essere ignorati. Nei nostri territori però cominciamo a vedere un certo dinamismo, che conferma il trend in crescita di produzione e fatturato, ed anche quello della demografia delle imprese. Il 2021 si è chiuso infatti con un segno positivo all’anagrafe delle imprese della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, di cui le nostre province di Novara, Vercelli e VCO fanno parte. È un indicatore positivo, seppur di lieve entità, dovuto principalmente al trend favorevole del comparto dell’edilizia ed al forte ridimensionamento delle cessazioni che, tradizionalmente, si concentravano come fenomeno di stagionalità a chiusura anno. Un buon segnale che indica un’inversione di tendenza che deve essere incoraggiata e rafforzata, anche mediante un utilizzo intelligente dei fondi del PNRR”.

Marco Pasquino, Direttore CNA Piemonte Nord



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G. Carrara, l’avvocato che risolve e previene Tutta questione di approccio. Difende e assiste in cause e contenziosi ma la sua prima mission è prevenire! Abbiamo conosciuto Giorgio Carrara nel 2021 in occasione dell’uscita del suo primo libro, “Separo ma non rompo”, un viaggio umano e legale nella separazione dolce, quella che preserva il benessere dei figli e non (s)travolge i coniugi. Lui, avvocato e insegnante, ha scritto da persona e da professionista a chiunque si trovi ad affrontare la crisi di una coppia che

Scarica il libro

L'avvocato Giorgio Carrara

decide di lasciarsi: lo ha fatto forte della sua esperienza, della sua grande competenza e di una sensibilità straordinaria. Il successo del libro era scontato, per l’importanza dei contenuti ma anche per la grazia con cui ha affrontato temi dolorosi. Del resto Giorgio Carrara è l’avvocato del buon senso, del rispetto, dei patti chiari e delle regole di tutela civile: l’avvocato che risolve. Da anni come civilista si occupa di molto altro, accanto al diritto di famiglia e dintorni. È specializzato in diritto del lavoro, ha svolto delicate operazioni di recupero crediti, ha gestito situazioni di sovra indebitamento e, in particolare, segue società ed imprenditori af-

finché affrontino meglio quotidianamente attività e problemi. «Una mia grande passione è collaborare con le imprese nella fase di redazione dei principali contratti in ambito commerciale (locazione, comodato, fornitura, appalto e sub-appalto, mediazione, agenzia, somministrazione) curando l’inserimento di idonee clausole di salvaguardia.» Le inclinazioni professionali raccontano benissimo l’avvocato Carrara: offre assistenza, sia in ambito giudiziale che stragiudiziale, nelle fasi di esecuzione e di scioglimento o estinzione di un contratto, quando l’impresa si trova davanti a complicazioni, patisce inadempienze o rischia difficoltà, ma è so-

prattutto orientato a far lavorare bene e in sicurezza le aziende con contratti “personalizzati”. «Purtroppo alcune società ricorrono a modelli standard in uso o scaricati da internet e poi alla prova dei fatti i contratti stipulati non rispondono pienamente alle esigenze, le espongono a problematiche interpretative, si rivelano lacunosi o addirittura capestro». Un contratto ben fatto è in effetti l’unica strada per regolare adeguatamente un rapporto e, peraltro, per le imprese è uno strumento di efficienza, efficacia, serietà, professionalità. Una consulenza preventiva dell’avvocato Carrara aiuta a scongiurare o limitare i gravosi costi e affanni di qualsiasi contro-

versia che può insorgere nelle attività commerciali. In questa ottica il suo lavoro al servizio del mondo imprenditoriale è davvero ancora più prezioso di quello che può svolgere a posteriori in sede di causa. Prevenire e risolvere in maniera equilibrata e soddisfacente sono i suoi diktat e per questo il suo valore aggiunto sono proprio il talento naturale e la formazione continua in direzione di una «moderazione legale» a prova d’urto! «Non voglio parlare solo di me e del mio studio, tengo molto a rivolgermi alle tante aziende che al principio del 2022, dopo due anni piuttosto tortuosi, cercano la loro migliore rotta. Auguro che la trovino e che vivano un

anno di mercato più sereno. A ciascun singolo lettore auguro poi un nuovo anno di motivazione ed entusiasmo, nella vita professionale e in quella lavorativa.» Cogliamo volentieri questi auguri e in qualche misura speriamo siano stimolo per far entrare in ogni attività la vision illuminata e sapiente dell’avvocato Giorgio Carrara. I.P.

Irene Spagnuolo

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La vera amicizia è una ricchezza da coltivare L’ingegnere Pietro Palmieri offre un interessante e attuale spunto di riflessione sul vero valore dell’amicizia L’amicizia è un tema trattato già nel mondo romano-repubblicano da Cicerone. Egli nell’opera intitolata “De amicitia”, parlando dell’amicizia, scriveva: “Tutti sanno che la vita non è vita senza

L'ing. Pietro Palmieri

amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi”. Una affermazione che, seppur antica, esprime un messaggio ancora moderno. Tale affermazione è retta da principi solidi ed esprime

verità. Infatti l'uomo che non gode della vera amicizia diventa introverso e schiavo delle sue angosce e paure, vivendo in una perenne disperazione. È, dunque, vero che l'amico è un sostegno dolce e

caro, perché è capace di far superare, attraverso consigli, i momenti più brutti della vita. Questo concetto si evince anche da una famosa pagina de “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni.

L'autore racconta l'incontro tra Renzo e un amico, avvenuto dopo un'assenza di forse due anni. I due amici, contenti di essersi ritrovati, si confidano le loro avventure avvenute durante il periodo di separazione. E così, anche parlando di sventure e di cose che non si sarebbe mai creduto di vedere, trovano sollievo. Il proverbio dice che “chi trova un amico trova un tesoro”. In queste poche parole, dettate dalla saggezza popolare, si può trovare una grande verità. L’amicizia infatti, quando è vera e disinteressata, si può considerare un tesoro dal valore inestimabile. Un dono prezioso, straordinario, che può cambiare la vita. Aristotele, interrogato su che cosa fosse un amico, rispose: “Un’anima sola che abita in due corpi”. Pensieri bellissimi, eppure, ancora oggi, c’è qualcuno che si ostina a non comprendere fino in fondo il grande valore dell’amicizia. Quella vera, infatti, è basata sulla stima reciproca. Certo, l’amicizia richiede sforzo e impegno. Tutti vogliono avere un amico, ma nessuno si preoccupa di esserlo. Ci preoccupiamo di cercare qualcuno che possa aiutarci e confortarci nei momenti di difficoltà. Ma poi, quando bisogna dare una mano al prossimo, non siamo sempre pronti. A volte ci abbandoniamo alla pigrizia e non vogliamo sforzarci. Un altro errore comune è quello di cercare soltanto amicizie interessate, che possano fruttare qualcosa. Ciò è comprensibile e umano ma l’amicizia non può essere soltanto questo. Deve saper andare oltre. Non può fermarsi soltanto a un dare per ottenere, altrimenti diventa uno squallido commercio di sentimenti ed emozioni. La vera amicizia è quella che ha la costanza di resistere attraverso qualunque difficoltà. Un vero legame di amicizia si basa su tre principi fondamentali: fiducia, lealtà e reciproca stima. Il rapporto che si crea rispettando questi tre principi sarà duraturo. Se due amici si perdono di vista, anche per un lungo periodo, il loro incontro, anche

se a distanza di tempo, assumerà un carattere sicuramente positivo. In questo caso il sentimento di simpatia sarò maggiore a quello che c’era in precedenza, in quanto la mancanza e la distanza avranno contribuito ad accrescerlo. Non bisogna per forza perdere di vista un amico per sentire questo sentimento, ma d’altronde si capisce quando si vuole bene a una persona solo quando questa si allontana, o nel peggiore dei casi quando la si perde. In alcuni casi, per non perdere o rovinare un’amicizia, si è disposti a fare degli enormi sacrifici, talvolta anche un po' autolesionisti, con il fine di far star bene prima l’altro e poi se stessi. Questi casi non sono molto frequenti al giorno d’oggi, basta tornare di un centinaio di anni per ritrovare degli episodi in cui un uomo sarebbe disposto a sacrificare la propria vita per un amico. Non è mai tempo perso quello trascorso con un vero amico perché non si smette mai di imparare e si riesce a trarre un vantaggio sia dalle esperienze positive che da quelle negative. Parlare con una persona cara, sia che si parli di cose belle o di cose brutte, è sempre di grande conforto. Al giorno d’oggi, però, i legami di amicizia non rispettano tutti e tre i principi fondamentali innanzi enunciati. Di fatto le amicizie che si instaurano nella società odierna sono per lo più delle amicizie formali, illusorie, opportunistiche e la maggior parte di queste finisce con un tradimento. Quali sono i fattori da attribuire a questo cambiamento? Sicuramente il fatto che viviamo in una società basata sul conformismo ma anche al fatto che le persone sono diventate meno aperte e meno disponibili sviluppando un interesse solo ed esclusivamente per se stesse. Mi chiedo quindi se sarà possibile recuperare quei principi di fedeltà, lealtà e di reciproca stima che sono alla base di un vero rapporto di amicizia. E come diceva Alessandro Manzoni, nella lirica il 5 maggio, “ai posteri l’ardua sentenza”. I.P.


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I sogni e le soluzioni a domicilio per la sposa Quello di Marilena Rinaldo non è un Atelier di abiti da sposa: è una bacchetta magica che realizza i sogni! Marilena Rinaldo, modellista e creativa intraprendente, ottimista e romantica, ha lanciato in piena pandemia un’attività su misura per i bisogni e i desideri delle spose! Davvero su misura perché lei, la stilista e la sarta disegnano e poi realizzano abiti del tutto unici perché la sposa arrivi all’altare proprio con il vestito che sognava quando era una bambina… «Le creazioni Marilena Rinaldo sono pensate sullo stile, sui gusti, sulla silhouette della sposa. Una sposa che deve vedersi e sentirsi bellissima, a proprio agio, protagonista» ci spiega Marilena con il suo spirito allegro ed energico. Naturalmente tutto è studiato con la sposa, dalla stoffa ai colori al model-

lo, alla quale vengono poi sottoposti tre bozzetti tra i quali sceglierà quello del cuore. Da lì parte l’opera di taglio e cucito che porta dalla prima prova alla grande emozione finale. Ma Marilena Rinaldo è andata oltre. Oltre l’abito e oltre i confini territoriali. Oltre al vestito da sposa su misura, le Clienti hanno infatti la possibilità di trovare una serie di altre utilità: dall’avvocato che possa assisterle per i contratti con i fornitori o con le pratiche relative al green pass ai fornitori stessi (per scarpe e bomboniere ad esempio) e ai diversi professionisti consigliabili per il matrimonio, come wedding planner, hairstylist, consulente d’immagine e make up artist. Praticamente un circolo virtuoso che ruota intorno alle esigenze e alle aspi-

razioni della Clientela. La cura di Marilena, peraltro, è quella di collaborare con “realtà simili”: predilige quindi il made in Italy e la cura artigianale insomma produttori e professionisti che operano con la sua stessa cultura di qualità ad personam. «Credo che amare il proprio lavoro e coccolare i Clienti sia il segreto di ogni azienda che vuole sfidare il tempo. Del resto il matrimonio è un momento così prezioso e importante che merita ogni dedizione». Oltre i confini territoriali si è invece spinta con un servizio all’avanguardia, comodo e davvero apprezzatissimo dalle impegnate donne moderne. Marilena Rinaldo ha previsto infatti un vero e proprio servizio a domicilio,

Marilena Rinaldo di Atelier Marilena Rinaldo Spose e alcune sue creazioni

disponibile in tutta Italia tutti i giorni della settimana. Se la sposa non può andare in atelier, sono Marilena Rinaldo e la sua stilista ad andare dalla sposa! Il periodo non è dei migliori per quasi tutti i settori economici ma le attività improntate a personalizzazione, qualità e servizi speciali sono sicuramente destinate a destare molto interesse e a mietere successi. La Rinaldo d’altronde pare averne già la dimostrazione: «sì, sono estremamente fiduciosa. Sono una persona positiva e comunque intravedo buoni segnali. La primavera e l’estate vedranno tante splendide spose con le realizzazioni Marilena Rinaldo!» Da come parla di tessuti, vestiti, accessori e dettagli organizzativi, si intui-

scono passione, determi- cuno che pensa a voi nazione, entusiasmo. Ma, dove, come e quando vopiù di tutto, la voglia di lete! dare e fare la differenza e la differenza, oggi più che Atelier Marilena Rinaldo Spose mai, la fanno proprio le Cameri (NO) proposte che rispondono marlenagreco767@gmail.com ai bisogni e ai piaceri della Cell: 351 776 7624 clientela. I.P. Care spose, ora si può Irene Spagnuolo proprio dire che c’è qual-


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Oltre 3 milioni ai Comuni per mobilità green

I fondi regionali andranno ai Comuni che perseguono gli obiettivi del Ministero per la transizione ecologica LA RUBRICA DELL'AMMINISTRAZIONE

pologie. Le tre tipologie di interventi – precisa il consigliere - dovranno essere accompagnate da misure di sensibilizzazione e formazione nei confronti della cittadinanza, con il coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati: un aspetto, questo, particolarmente significativo, in quanto le azioni devono mirare alla cura del territorio ma anche ad accompagnare i cittadini a riconoscere il loro ruolo da protagonisti responsabili nella cura dei beni pubblici e promuovere iniziative di educazione civica. Ogni Comune potrà presentare una sola domanda di agevolazione e non saranno ammessi interventi che prevedono la realizzazione di progetti di più Comuni».

Rosa Maria Monfrinoli

Il “Programma di interventi per l’adattamento degli ambiti urbani a nuove forme di mobilità sostenibile e attiva” della Regione Piemonte, secondo quanto previsto dal Ministero per la transizione ecologica, e inserito nel Piano regionale Qualità dell’aria e nel progetto “Piemonte verso un presente sostenibile” è stato presentato ai 76 Comuni che attuano le misure di limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti previste dal Piano Regionale e alle Province del Piemonte «con l’obiettivo – spiegano il presidente della Provincia Federico Binatti e il consigliere delegato all’Ambiente e Transizione ecologica Rosa Maria Monfrinoli - di supportare i Comuni nella realizzazione di interventi per l’adattamento degli ambiti urbani a nuove forme di mobilità sostenibile e attiva, attuando un programma di interventi basato sull'idea di spazio pubblico come luogo di incontro e socializzazione. Questo per trasformare gli stessi spazi pubblici in modo rapido ed economico per disincentivare l’uso del mezzo privato e incentivare invece l’uso della bi-

cicletta e altre modalità di trasporto non impattanti. I Comuni del Novarese interessati sono Arona, Borgomanero, Cameri, Galliate, Novara, Oleggio e Trecate. Si tratta di un progetto che sarà al centro di una manifestazione d’interesse, che dovrebbe andare a bando nel mese di febbraio e chiudersi con il prossimo mese di ottobre, rivolta alle Amministrazioni comunali e che prevede la concessione di contributi in conto investimenti e in spesa corrente. Un’iniziativa che ci sembra particolarmente importante, dato che nei Comuni del Novarese interessati esistono diversi luoghi pubblici che potrebbero essere in questo senso trasformati, rigenerati dal punto di vista urbanistico e rivitalizzati sul piano della socialità, con un indiscusso beneficio per l’ambiente e per la qualità dell’aria. Data la qualità del programma, l’Amministrazione provinciale si rende sin d’ora disponibile nel supporto tecnico degli Enti locali che decideranno di partecipare alla manifestazione d’interesse». Le misure coincidono, oltre che con quelle inseri-

Le risorse disponibili ammontano a complessivi 3.201.000 euro per le annualità 2022-2023. «Il contributo concedibile a ogni singolo Comune – aggiunge in proposito il te nel Piano regionale di interventi dovranno ne- consigliere - non può suqualità dell’aria, «anche cessariamente contenere perare i 300.000 euro. La con quelle del Piano re- almeno due delle tre ti- quota massima di finangionale della Mobilità e dei Trasporti, con il Piano regionale per la Mobilità delle Persone, il Piano regionale della Logistica e il Programma regionale di Mobilità ciclabile. Il programma – dettaglia il consigliere Monfrinoli, che ha partecipato all’incontro del 27 gennaio - intende finanziare interventi in ambito urbano attraverso l'applicazione di principi di mobilità sostenibile, qualità urbana, inclusione sociale, decarbonizzazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Al futuro bando potranno essere ammessi gli interventi finalizzati alla realizzazione di tre tipi di progetto: l’agevolazione di programmi sperimentali che incentivano l’utilizzo della bicicletta secondo la modalità “bike to work” nell’ambito del progetto “Vivo” della ReS E RV I Z I O C O N T I N UATO gione, la realizzazione di segnaletica, percorsi ciclabili e aree pedonali V i a P e r r o n e 5 / A - N OVA R A e programmi di riforestazione urbana secondo le linee dl progetto “Urban Forestry” della Regione e realizzazione di interventi di depavimentazione. Per essere ammissibili, gli

ziamento assegnata dalla Regione Piemonte alle Amministrazioni richiedenti sarà̀ pari al 100% per importi di progetto inferiori o uguali a 50.000 euro e pari all’80% per importi di progetto maggiori di 50.000 euro per la quota eccedente i 50.000 euro. In questo caso la restante quota è a carico del soggetto beneficiario finale del contributo. Nel caso di importi superiori a 50.000 euro il contributo regionale è cumulabile con altre fonti di finanziamento fino alla completa copertura dei costi. Le Amministrazioni comunali potranno progettare un pacchetto di interventi tra quelli ammissibili a finanziamento, da realizzare o realizzati a partire dal primo marzo 2021, nei limiti della quota prevista la spesa di investimento dell’80% o spesa corrente del 20%, come approvato nell’ambito del progetto del Ministero. Le valutazioni – conclude il consigliere – saranno aperte entro il gennaio del prossimo anno».

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RISTRUTTURAZIONE 4.0

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Superbonus, i “crediti cedibili una sola volta” Confartigianato Piemonte chiede di procedere subito con lo stralcio dell'articolo 28 del DL Sostegni ter

Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino

“Mettiamo ad esempio un condominio di dieci appartamenti che aveva già deliberato lavori per 500 mila euro. I condomini erano tranquilli di poter cedere il proprio credito alla banca e, grazie a quello, avviare la riqualificazione della palazzina. Oggi con le novità introdotte in gazzetta ufficiale n21 del 27 gennaio 2022 dal DECRETO-LEGGE 27 gennaio 2022, n. 4 Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, questi cittadini si trovano di fronte ad un Istituto di Credito che nega la cessione -dato che anch’esso

si era organizzato per cederlo a sua volta e ora non lo può più fare-, con il risultato che se non hanno la capacità finanziaria di pagare i lavori o bloccano tutto o si indebitano. Una sciagura. La stessa cosa capiterà alla famiglia che ha deciso di ristrutturare la propria casa puntando sulla cessione delle detrazioni alla banca per poi pagare l’impresa che ha realizzato i lavori: ora rischia di vedersi chiudere la porta in faccia dall’istituto di credito e di ritrovarsi un buco da centinaia di migliaia di euro”. Sono gli esempi che porta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino per spiegare la grandissima apprensione di cittadini e imprese per le conseguenze che avrà la pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto

Edilizia di qualità – costruzioni e ristrutturazioni Via Alessandro Volta 8/10 – San Pietro Mosezzo (No) f.llisarchiellosrls@gmail.com Tel. 3452179132 / 0321 233948

sostegni ter contenente la novembre ad oggi, si è asmodifica alla cessione del sistito, di fatto, ad un concredito. tinuo cambio delle regole e ora, chi si fiderà più di “Preoccupazione per tut- pianificare lavori che preti i bonus edilizi -afferma vedano lo sconto in fattuDe Santis-. Cittadini, im- ra o la cessione del creprese, istituti di credito dito? Per non parlare dei tutti bloccati in mezzo al preventivi già siglati per guado”. lavori del 2022 ove sono E per le imprese il danno previsti questi meccanieconomico ed il rischio di smi: carta straccia nella fallimento è dietro l’an- migliore delle ipotesi. golo: hanno concesso lo sconto in fattura e si sono “In questo modo – soesposti con i propri forni- stiene De Santis - non si tori perché attendevano di scoraggiano certo i 'furbi', vedersi liquidato il credito ben capaci di aggirare le dal soggetto a cui inten- complicazioni burocradevano cederlo, in caso di tiche, ma si rallentano, rifiuto di quest’ultimo, ora invece, le operazioni di rischiano il crack. acquisto dei crediti, soprattutto da parte degli Seppur condividendone operatori finanziari, in gli intenti, di limitare le particolare quelli prossimi infiltrazioni criminali ed il a raggiungere la capariciclaggio di denaro, que- cità di assorbimento dei sto decreto ha generato crediti stessi. Il risultato è una sfiducia nei confronti un inevitabile incremendel decisore politico. Da to degli oneri finanziari e

una contrazione pericolosa del numero di operatori che possono operare acquisizioni. In una parola, si finisce per bloccare l'utilizzo dei bonus edilizia e il rilancio del settore”.

20.942 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2020. Al 31 dicembre 2021, complessivamente, sono stati attivati in Piemonte 7.215 interventi con il superbonus 110%.

“La ripresa in atto – continua De Santis - è decisamente trainata dalle costruzioni che diventano tassello fondamentale per la sostenibilità del debito pubblico.”

Confartigianato chiede di procedere subito con lo stralcio dell'articolo 28 del DL Sostegni ter o di modificarlo per rendere possibile almeno due cessioni dei crediti fiscali e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritto all'albo degli intermediari finanziari). Poi, bisogna concedere necessariamente un periodo transitorio a imprese e famiglie per poter chiudere le operazioni di cessione/ sconto in fattura in corso con le regole previgenti.

In Piemonte il Sistema Casa offre lavoro a oltre 81.422 imprese (oltre la metà riguardano l’edilizia) di cui il 48,9% artigiane (39.800 realtà), che impiegano oltre 170mila addetti. In base agli ultimi dati della Camera di Commercio, emerge che nel 2021 in Piemonte sono nate 24.958 nuove aziende edili. Il balzo è del +19,2% rispetto alle

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RISTRUTTURAZIONE 4.0

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Da Far Mobili la tua casa da virtuale a reale Dal 1973 ad oggi Far Mobili ha cambiato pelle e oggi è il futuro dell’arredamento a portata di click

Visita il sito web Il team di Far Mobili

Far Mobili viene fondata a Borgosesia in Valsesia nel 1973 dal brianzolo Franco Farina: è un mobilificio che si afferma e vive grandi stagioni fino alla generale crisi economica del 2008 che incrina gli affari e soprattutto richiede nuove concezioni. Entrano in azienda i figli, Francesca e Riccardo, giovanissimi (19 anni lei e 24 lui) e volenterosi e nel 2012 si mettono all’opera in una nuova sede tentando il rilancio. Ma l’arredamento è classico e le strategie non sono ancora abbastanza moderne quindi l’operazione non si rivela facile. Nel 2015 in seguito a un ictus e al raggiungimento dell’età della pensione, il padre Franco lascia il timone alle nuove leve ed è allora che Francesca e Riccardo capiscono che devono trovare una innovativa sintesi tra preparazione, resistenza, svolta. Hanno studiato e fatto esperienza, la sfida diventa rivoluzionare azienda, formule di lavoro, servizi alla clientela. «Innanzi tutto abbiamo

scoperto in noi la passione e la determinazione necessarie a prendere il testimone e a fare scelte innovative coraggiose. Il primo passo è stato ultimare la ristrutturazione che era già in corso, poi recuperare altri 500 mq di spazio espositivo e creare un magazzino logistico. In pochissimi anni abbiamo così completamente rinnovato l’immagine di Far Mobili» racconta Francesca, interior designer che per l’azienda segue brand identity, marketing e comunicazione. Per lei e il fratello Riccardo, che ha la direzione generale contabile e amministrativa e segue il personale e la sua formazione, l’anno di grande riscontro della trasformazione è il 2019: finalmente energia, investimenti ed entusiasmo danno i loro frutti e i fratelli Farina portano Far Mobili a considerevoli risultati nel settore progettazione e arredo casa. Purtroppo la pandemia, con i pesanti risvolti ben noti sull’economia dell’intero Paese, avrebbe potu-

to frenare bruscamente la loro espansione ma Francesca e Riccardo tirano fuori risorse umane, professionali e digitali all’avanguardia e uno spirito costruttivo e lungimirante. «Abbiamo pensato di ovviare alle impossibilità o difficoltà di spostamento e implementare i servizi ai Clienti: se loro non potevano raggiungerci in mobilificio, dovevamo portare il mobilificio nelle loro case. Avevamo già in programma consulenze di arredo e videoconferenze online, la pandemia e i lockdown ci hanno dato l’ulteriore spinta per mettere a punto e avviare nuove modalità di relazione con la Clientela. Con strumenti come zoom e skype siamo entrati appunto a progettare direttamente a domicilio.» Un esempio di rinnovamento in linea con un mercato esigente e una situazione socio-sanitaria ancora scossa e precaria. Abbatte i problemi di circolazione, allarga la geografia dell’attività e traghetta la Far Mobili a

un nuovo format di offerta. Ma non è ancora tutto: Far Mobili ha lanciato un vero e proprio software di progettazione immersivo che permette ai Clienti dotati di un apposito caschetto di entrare virtualmente nel progetto. L’idea sviluppata da Francesca e Riccardo Farina è decisamente ultramoderna e consente un’esperienza di arredo del tutto esclu-

siva. È la storia di un vecchio mobilificio diventato un mobilificio 4.0 con una visione smart, che sfrutta la tecnologia conservando però i valori fondanti dell’impresa ovvero la centralità della soddisfazione del Cliente e la personalizzazione delle soluzioni. Consulenza, progettazione, vendita a portata

di click ma anche posa e assistenza post vendita secondo la migliore tradizione. Un modello di mobilificio che approfondiremo nel prossimo appuntamento: da virtuale a reale! Far Mobili Borgosesia (VC) www.far-mobili.it I.P.

Irene Spagnuolo


VIVERE SOSTENIBILE

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Con Penta Garden le pareti diventano giardini Scelte di bellezza e sostenibilità che riqualificano il design urbano e fanno contenimento energetico Quello dei giardini verticali è un tema appassionante e importante. Ha sicuramente un piacevole impatto l’aspetto estetico delle facciate urbane che si trasformano in aree fiorite e boschi ma questo non è l’unico grande valore di queste opere. I giardini verticali apportano notevoli vantaggi a luoghi e persone per: la rigenerazione dell’aria; il miglioramento dell’isolamento termico e il conseguente contenimento energetico; la riduzione dell’inquinamento acustico. Sicuramente possiamo considerare quella dei giardini verticali una scelta di bellezza, di arredo e di riqualificazione urbana in un’ottica di sostenibilità ambientale: danno un nuovo volto alle città, si possono installare anche in spazi ridotti, aiutano la vivibilità, sono soluzioni ecologiche.

Ne parliamo con Penta Garden, azienda novarese specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di aree verdi pubbliche e private: «le facciate verdi sono elementi di benessere e design, rompono la cementificazione, influiscono positivamente sul micro-clima e sulla qualità di vita, contribuiscono a un’ossigenazione importante dei centri urbani. E non dimentichiamo quanto possono essere utili in un’ottica di insonorizzazione ed isolamento. Peraltro i giardini verticali possono svolgere la funzione di vero e proprio “cappotto termico”: sono una soluzione sostenibile per migliorare l’efficienza energetica degli edifici» ci spiega Vincenzo Latella. In effetti recenti studi tecnici confermano che le pareti vegetali permettono di ridurre l’energia necessaria per il raffrescamento

d’estate e il riscaldamento d’inverno, oltre a generare un aumento del comfort complessivo, tanto in termini visivi che di benefici pratici. Quanto sono importanti conoscenze ed esperienze nella realizzazione di questi giardini? Secondo Latella di Penta Garden «la competenza è fondamentale per valutare le condizioni di spazio e contesto, le più consigliate specie e varietà di piante e le combinazioni più funzionali, oltre che esteticamente gradevoli. Un buon risultato è il frutto di un intervento ben ponderato. Per questo facciamo sopralluoghi, valutazioni accurate e lavori minuziosi. Per la progettazione collaboriamo con Archè, costruttrice del Marinelli System, e per la realizzazione utilizziamo strutture a pannelli di minimo ingombro che ci permettono di realizzare giardi-

ni verticali ovunque: dai terrazzi alle recinzioni ai muri di contenimento fino ad intere facciate condominiali.» La professionalità di un’azienda come Penta Garden è ciò che può guidare a una spesa oculata, a un’installazione a regola

d’arte, alle scelte più opportune anche per quanto riguarda fertilizzazione, irrigazione e manutenzione. Le aree verdi verticali hanno insomma straordinarie proprietà e si rivelano direzioni lungimiranti e positive di

speciale interesse per la biodiversità urbana, per la sostenibilità ambientale, per il taglio dei costi energetici. È dunque facile comprendere perché sono una delle maggiori espressioni della filosofia e dell’attività di Penta Garden!

Visita la loro pagina Sabrina Marrano di L'Op News insieme a Vincenzo Latella di Penta Garden


VIVERE SOSTENIBILE

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La mobilità green e il risparmio sui consumi Per la sostenibilità ambientale «valutiamo mobilità green e ecobonus 2022 per moto e scooter elettrici»

Con i lockdown imposti dalla pandemia, ridotti gli spostamenti e gli elementi inquinanti, abbiamo tutti osservato un ambiente rigenerato. Un ambiente che infatti ha sempre più bisogno di essere protetto con una cultura di sostenibilità che preservi risorse e abbassi appunto

Christian Crepaldi di Nova Cart

il livello di inquinamento. In questa ottica la mobilità green è uno dei temi caldi: ridurre l’impatto ambientale significa adottare soluzioni a tutela del pianeta, dell’aria, della nostra stessa salute. Occorre dunque una rivoluzione dei mezzi di trasporto: biciclette, mezzi

elettrici, rottamazione di vetture vecchie. Si tratta di un’evoluzione necessaria che garantisce minore inquinamento acustico, minori emissioni dannose, migliore vivibilità. Ne parliamo con Christian Crepaldi della storica Nova Cart di Trecate, officina di autoriparazioni e

gommista, specializzata in GPL e in disabilità, che dal 2020 ha investito in GREEN con E-CAR Novara, marchio interamente dedicato ai mezzi elettrici: «l’elettrico è il futuro. Anzi, dovrebbe essere il presente. La svolta eco-sostenibile non è più rinviabile e la mobilità verde è una scelta di sensibilità importante.» E-CAR Novara è concessionario di Silence, scooter top di gamma, elettrico 50 e 125, con un innovativo e performante sistema di batteria sganciabile, come un trolley: si rimuove agilmente e si porta a caricare ovunque, a casa o in ufficio! Un sistema che sostanzialmente funziona anche da antifurto del mezzo e che comunque garantisce una estrema praticità. Si tratta di una marca spagnola di alta qualità con un design davvero gradevole: «in effetti funzionalità, prestazioni e aspetto estetico sono il grande mix di un mezzo che sicuramente

riscontra il gradimento del mercato. Ha una buona dotazione e una bella linea, si guida bene, è un mezzo brillante che per la versione S01+ di serie arriva a 110 km/h, con un’autonomia di circa 130 km. Davvero un prodotto premium.» Le resistenze all’adozione di veicoli elettrici, dovute al costo iniziale di acquisto, sono in realtà superate dalla riduzione della spesa di gestione, tanto in termini di “alimentazione” che di bollo, assicurazione e manutenzione. I mezzi elettrici godono poi ora di speciali incentivi: sono cioè disponibili i contributi statali per acquistare a prezzo ridotto ciclomotori, motocicli e altri mezzi appartenenti alla categoria L dei veicoli, purché nuovi di fabbrica e ad alimentazione elettrica o ibrida, con o senza rottamazione. Avanti insomma con l’ecobonus 2022 per moto e scooter! Le novità di E-CAR Novara non sono finite: è attesa per metà anno la microcar green S04 presentata al salone a Milano. Chiediamo qualche anticipazione a Christian Crepaldi: «è un quadriciclo con potenza variabile da 8 a 19 CV. La batte-

ria rimovibile garantisce un’autonomia di 149 km. Un’altra proposta di alto livello che aspettiamo con entusiasmo. La qualità di Silence di Barcellona è ormai una certezza e il plus della batteria sganciabile si conferma un dettaglio tecnico di valore.» Capiamo che Crepaldi e E-CAR Novara, continuando la tradizione di Nova Cart, credono molto nel servizio al Cliente e nell’avanguardia dell’offerta, ma anche nella filosofia green. Non c’è dubbio: per l’ambiente e per la nostra qualità di vita, le scelte verdi sono essenziali. NOVA C.A.R.T. S.n.c. di Crepaldi A. e C. Via Mottarone 7 28069 TRECATE (NO) Tel. 0321/71791 e-mail: info@nova-cart.it Visita il nostro sito scansionando il codice QR I.P.

Irene Spagnuolo

Visita il sito web


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TERRITORIO

Igor Volley: super coach Lavarini si racconta

“Da ragazzo ero uno scarsissimo atleta, però ho sempre ammirato chi arrivava in alto”. Così è arrivato in A

Pamela Romanello di L'Op News insieme al coach Stefano Lavarini

Stefano Lavarini, il coach della Igor Volley Novara e da quest’anno anche Commissario Tecnico della Polonia, è un uomo che ha dedicato più di vent’anni alla pallavolo femminile; una vita di sacrifici ma anche di tante soddisfazioni, come racconta in questa breve intervista. Come è nata la passione per la pallavolo?: “Da ragazzo ero uno scarsissimo atleta - confessa sorridendo- non avevo molte prospettive nello sport però di contro ho sempre ammirato quelli che arrivavano in alto. All’epoca i ragazzi della mia generazione se a 14 anni non giocavano a calcio andavano a vedere le ragazzine che si allenavano a pallavolo, ed io ero tra questi”. Cosa ti piace della tua professione? “Più che dalla pallavolo, sono attratto dal ruolo che ricopro all’interno della squadra: mi piace l’idea di dare un contributo più sotto il profilo umano che tecnico. Infatti, curo molto le relazioni e osservo tutto, non mi sfugge nulla; forse è anche un po’ questo che caratterialmente mi accomuna alla pallavolo femminile”. Ti senti un protagonista? “Protagonista in un contesto sportivo che, se penso al mio passato, non

ho mai avuto. Diciamo che il mio ruolo di allenatore è il riscatto che ho ottenuto per non essermi mai sentito un bravo atleta. Però se parliamo di veri protagonisti - sottolinea- il focus si sposta sulle mie giocatrici”. Cosa ti rende orgoglioso del tuo Team? “La tenacia, la costanza e la precisione con cui le mie ragazze si impegnano , lavorano e raggiungono i risultati.

La pallavolo femminile è ricca di sfaccettature che ogni giorno la rendono non solo piena di contenuti ma anche molto affascinante”. Come si diventa Allenatore della serie A? “Seguendo un metodo che abbia come finalità il raggiungimento degli obiettivi. Tendenzialmente io sono un lavoratore: la mia forma mentale mi porta ad affrontare con estrema

serietà tutto ciò che faccio: studio tanto, mi preparo, osservo gli avversari e cerco di essere sempre concentrato su ogni allenamento e in ogni partita”. Che rapporto hai con l’empatia? “Da questo punto di vista mi considero un allenatore che pensa al di là della comunicazione. Non sono di molte parole, però per la mia squadra ed il mio staff ci

sono, ci sono sempre”. Che cosa ti fa più arrabbiare? “Sono una persona che difficilmente perde la pazienza: non mi fa arrabbiare l’errore, il dovermi ripetere durante gli allenamenti, ma non tollero la superficialità, il menefreghismo da parte di chi lavora con me. Nutro da sempre l’idea che il conseguimento dei grandi livelli di gioco si ottengano grazie al duro lavoro di

squadra”. Si può arrivare in serie A senza lavorare tanto? “Questo è ciò che capita ai grandi talenti - risponde ironico- ma sono cose che capitano raramente. Di fatto credo che chi arriva in serie A è abituato alla fatica, al sacrificio, alla devozione e alla serietà. È uno stile di vita da cui difficilmente ci si libera se si è dei professionisti”. Pamela Romanello


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TERRITORIO

Un pranzo "stellato" al Ristorante Paradiso

Paradiso è molto più di un Ristorante e con i Salesiani offre un ricco menu di possibilità per i bisognosi

RISTORANTE PARADISO un pranzo stellato ANTIPASTI

nessuno resti a pancia vuota

1

Una settimana alimentare per un ragazzo: euro 90

2

Una settimana alimentare per la comunità: euro 900

3

Un mese alimentare per un ragazzo: euro 360

PRIMI

per assaporare il calore di famiglia

1

Un letto nuovo, con tutto: euro 450

2

Un comodino: euro 120

3

Un armadio per una camera: euro 500

SECONDI

per nutrire corpo e anima

1

Un tavolo per la cucina: euro 350

2

Una sedia per la cucina: euro 70

3

Materiale per la sala da pranzo per 10 ragazzi: euro 200

4

Un box doccia nuovo: euro 250

5

Una poltrona per il salotto: euro 100

6

Ritinteggiare una stanza: euro 300

7

Cambiare una finestra: euro 2400

8

Aggiustare il tetto: euro 7500

DESSERT

i dolci dello zainetto

1

Libri per un intero anno scolastico: euro 270

2

Materiale scolastico per un intero anno: euro 90

Intestatario AGS per il Territorio Iban IT 56 D 03069 09606 100000115755 Erogazioni liberali per vostri fini istituzionali

Don Giorgio De Giorgi, Denise Regalli, Fiorenzo Zaggia e don Franco Parachini

Paradiso in realtà non è un Ristorante ma un progetto di ristoro. Uno di quei progetti di sostegno e conforto a chi è in difficoltà che rappresentano il tessuto di umanità con il quale affrontare e superare il disagio. Ce ne parla Fiorenzo Zaggia, che sul sito della sua Impresa, la Edil Zeta di Briona (NO), si presenta con un principio peculiare: “da soli si va veloce, ma insieme si va lontano”. Sono parole che esprimono una filosofia di vita e lavoro e si ritrovano perfettamente nell’idea che sostiene sul fronte sociale con don Giorgio De Giorgi, ex Direttore dell’Istituto Salesiano San Lorenzo di Novara e ora Economo Ispettoriale Salesiano del Piemonte e della Valle D’Aosta. Fiorenzo Zaggia è legato ai Salesiani, ha conosciuto e ammirato don Giorgio durante gli anni della sua direzione novarese e, in occasione delle nozze di perla nel 2022 (ben 30 anni di matrimonio!), voleva essere parte di un’iniziativa di aiuto ai giovani che vivono situazioni o momenti problematici. A celebrare l’amore voleva insomma fosse proprio qualche concreta azione amorevole.

L’idea è diventata una campagna di crownfounding grazie allo storico e prezioso attivismo di AGS per il Territorio, Associazione Giovanile Salesiana che si occupa appunto di accoglienza, inclusione, inserimento nel mondo del lavoro. “Ristorante Paradiso” ha un menu speciale ovvero un ricco menu di solidarietà per sostenere concretamente i progetti rivolti a famiglie, giovani, minori italiani e stranieri nei tanti oratori salesiani presenti sul territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta: Antipasti perché nessuno resti a pancia vuota, Primi per assaporare il calore di famiglia, Secondi per nutrire corpo ed anima Dessert che sono i dolci dello zainetto. Con Fiorenzo Zaggia e don Giorgio De Giorgi, con i Salesiani di AGS, con le Aziende aderenti che contribuiscono a “Ristorante Paradiso, possono unirsi tutti con libere erogazioni. Più che mai in questo periodo il pensiero di Fiorenzo Zaggia merita attenzione ed entusiasmo: «c’è sempre qualcuno più sfortunato per il quale poter fare qualcosa e avevo proprio voglia di impegnarmi, di fare un passo

vero verso gli altri. Credo peraltro che unire le forze sia sempre la scelta migliore!» Zaggia ha ragione e appassionatamente si è lasciato ispirare dalle opere salesiane e dalla figura di don Giorgio. Un ottimo esempio da seguire. Del resto a Novara ad esempio, come ci ricorda ancora Zaggia: «quanti bambini e ragazzi sono passati dall’Oratorio e dalle Scuole Salesiane? Un mondo di lezioni, di educazione, di crescita. Io ho apprezzato molto la figura di don Giorgio e di tanti salesiani, oggi collaborare è più di un dovere morale, è una gioia.» Il menu stellato prevede tante portate, tutte utili, tutte buone. Ciascuno può partecipare nella misura possibile, sarà la somma dei gesti a servire davvero un’esperienza “gourmet”. Essere e sentirsi comunità rende tutto più facile e tutti più felici, ricordiamolo sempre. Il bene che si fa torna e ci auguriamo dunque che l’anniversario di Fiorenzo Zaggia e signora sia una festa splendida. I.P.

Irene Spagnuolo


PAGINE DA GUSTARE

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Le azioni vincenti dei Ristoratori di successo Evento gratuito riservato ai Ristoratori che vogliono avere successo e incrementare gli utili aziendali

Asd Sparta con il vicesindaco Marina Chiarelli

Barbara Delponte

La ristorazione è stata tra i settori economici più colpiti di questi ultimi due anni,vero? I ristoratori lamentano in effetti gravi difficoltà causate dalla pandemia, dai lockdown, dalla situazione generale piuttosto critica. Sono affaticati da un lavoro e da orari che non sentono ripagati dagli incassi, rincorrono il personale carente o incompetente, non sanno più a quale pubblicità affidarsi per riempire i locali. La gestione dei ristoranti non è affatto facile. E non lo è perché c’è molta concorrenza, perché sono cambiate le esigenze e i gusti della Clientela, perché è necessaria una strategia imprenditoriale solida. I ristoranti di successo sono guidati da imprenditori di successo. Questa è la prima regola sulla quale non si può transigere: il ristorante è un’azienda, deve vendere, deve essere organizzato e gestito in modo funzionale, effica-

ce, remunerativo! Un ristorante deve produrre utili e per farlo occorre una mentalità orientata al risultato supportata da conoscenze e strumenti concreti per raggiungere gli obiettivi, formazione e piena padronanza degli elementi fondamentali di gestione aziendale. «Non c’è più tempo, il momento è adesso. I ristoratori hanno bisogno di una bussola per fare le scelte giuste, allentare lo stress, migliorare l’andamento dei loro locali, ottenere i guadagni che meritano.» Ce lo dice Barbara Delponte, consulente aziendale e capoarea OSM per le provincie di Novara e VCO, anticipandoci il contenuto dell’evento gratuito per ristoratori che si terrà: 21 febbraio 2022 dalle ore 15 alle ore 19 (con aperitivo compreso) presso Phenomenon, Strada Provinciale 229, 10 – Fontaneto d’Agogna (NO) dove si parlerà di:

Come trovare e gestire il personale • Come aumentare l'utile aziendale • Come avere più tempo libero ed avere comunque successo I relatori saranno Olindo Cren e Luciano Purpi, imprenditori nella ristorazione, formatori e soci fondatori OSM Restaurant. I posti sono limitati quindi è consigliabile iscriversi tramite il QR Code per riservare il posto. «L’occasione è sicuramente molto importante perché consente ai ristoratori di apprendere l’approccio innovativo e il sistema applicato dai loro colleghi di successo, di investire qualche ora di tempo per mettere sulla bilancia nuove idee e metodi e togliere errori, ma anche per scoprire qualche ingrediente segreto del business» continua Barbara Delponte che, con Camilla Alliata, Consulente Area Novara & VCO, accoglierà i risto-

ratori a Fontaneto. Insomma sul tavolo ci sono molti argomenti spinosi e una forte spinta alla trasformazione positiva: lo spirito dell’incontro del 21 febbraio è proprio quello di fornire l’esempio di azioni pratiche e incisive. La sfida da vincere è avere tanti Clienti a pranzo e cena tutti i giorni, far funzionare il ristorante-azienda, fare reale fatturato e ricavarsi anche una vita più serena. Perché tutto ciò non resti soltanto un sogno frustrato, tutti i ristoratori devono affrontare il new deal della gestione. I.P.

Irene Spagnuolo


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PAGINE DA GUSTARE

Uso dei tuberi in cucina: per delle ottime e sfiziose ricette Topinambur, rapa, ravanello e barbabietola vere e proprie delizie

Riccardo Franchini

I tuberi sono vegetali importanti per l’organismo, in quanto contengono sostanze di varia natura, quali carboidrati, vitamine e sali minerali. La lista di questi alimenti è molto lunga, anche se, spesso, ci si limita, in cucina, ad utilizzarne soltanto alcuni. Tralascio le Patate, le cui varie proprietà e ricette sono note a tutti. Ce ne sono, molti altri che fanno parte della tradizione alimentare del passato e che si possono gustare in numerose ricette. È il caso del Topinambur, dal sapore delicato e gustoso, noto anche come “carciofo di Gerusalemme” o “rapa tedesca”. Originario del Nord America, era coltivato dagli indiani che vivevano nel New England. È simile allo zenzero, ha

polpa di colore bianco/ giallastro, croccante, succosa e dolce, dal sapore che ricorda il carciofo. Ha una sottile buccia marroncina e, può essere mangiato crudo o cotto. Si può reperire tutto l’anno ed è un’eccellente fonte di potassio, tiamina, niacina, fosforo, rame, magnesio, vitamine e acido folico. È una verdura dal basso apporto calorico ed è presente in gran quantità l’inulina, una fibra amidacea solubile che non viene metabolizzata dagli enzimi ma solo dal colon: ciò rende il topinambur un alimento prebiotico, utile per il benessere dell’intero sistema digerente; a causa del suo sapore amarognolo, favorisce, così, la secrezione della bile e dei succhi gastrici. L’inu-

lina poi, se assunta con abbondante acqua, favorisce il senso di sazietà rendendo il topinambur un alleato per i regimi ipocalorici e per la perdita di peso. Altro tubero di antica memoria è la Barbabietola (rossa o bianca) già conosciuta dai Romani, ampiamente consumata in passato e rivalutata, negli ultimi anni, anche nella cucina moderna. Il colore rosso viene dato dalla betacianina, un pigmento molto idrosolubile. La barbabietola viene mangiata sia cruda, in insalata, che cotta: contiene potassio, vitamine, magnesio, riboflavina, ferro, rame, calcio, tiamina, acido folico, zinco e niacina. La Rapa appartiene alla famiglia del cavolo, della senape e del ravanello e veniva coltivata in Medio Oriente già oltre 4000 anni fa. Ha una polpa bianca, soda, fragrante, dal sapore delicato; è ricca di potassio, vitamina C e acido folico. Si consuma sia cruda a fette, grattugiata o lessata per ricavarne purè o zuppe. Il Ravanello è stato tra i primi ortaggi ad essere coltivato nel Mediterraneo orientale e si presenta in diverse specie: rosso, nero, bianco. Ha una polpa compatta, croccante, bianca, dal sapore leggermente piccante, ma, nel contempo, rinfrescante. In genere, si consuma crudo, in insalata, viene utilizzato anche come guarnizione e può essere un ingrediente in alcune salse. ll Daikon (o Lobok) è una specie di ravanello orientale, molto utilizzato nei Paesi asia-

tici e compare in diverse ricette. Ha una forma allungata (come una grossa carota), dalla polpa bianca e molto succosa; si può consumare crudo in insalata, tagliato a fettine, marinato o cucinato fritto o stufato, anche se, in tal modo, perde un po’ il suo sapore caratteristico. È ricco di vitamina C, contiene poche calorie e poche fibre. La Pastinaca ha una polpa il cui sapore ricorda la nocciola: si serve cruda, grattugiata nelle insalate, ma anche cotta, utilizzata nelle zuppe o nel purè. È calorica, ricca di potassio, acido folico, magnesio, rame, fosforo e vitamine. La Manioca è un tubero proveniente dal Messico e dal Brasile ed è un tubero importante e diffuso per l’alimentazione dei popoli del centro e sud America, ma anche dell’Africa e dell’Asia. Ha una forma allungata, una buccia marrone e una polpa che varia dal bianco al giallo, al rosa, al rosso. In base alla varietà, può essere dolce o amara (da quest’ultima, si ricava la “Tapioca”, una farina adatta a molte ricette). Da questo numero, ci sarà la preziosa collaborazione di Michela Guzzi, una giovane, talentuosa e creativa chef, con alle spalle una già significativa ed importante esperienza all’estero. Ci illustrerà e ci farà conoscere le sue deliziose ricette, che sicuramente renderanno più speciali i nostri piatti! Riccardo Franchini Food & Wine Blogger

In foto la chef Michela Guzzi

Topinambur caramellato, croccante di semi e frutti rossi INGREDIENTI PER IL CROCCANTE: • • • • •

20 g di noci 20 g di avena 20 g di semi di zucca 80 g di zucchero 20 g di acqua INGREDIENTI PER LA ZUPPA:

• 230 g di topinambur, lavato e tagliato a cubetti di 2 cm • 1 cucchiaio di burro • 1 foglia di alloro • 1/2 cucchiaino di sale • 285 ml di latte • brodo vegetale, se necessario INGREDIENTI PER GUARNIRE: • • • •

prezzemolo microgreen olio di noci yogurt frutti rossi (lamponi, ribes) PREPARAZIONE

Per il croccante: mettere avena, semi di zucca e noci in una teglia e infornare per 5 minuti a 180 gradi. Mescolare bene e cuocere per altri 8-12 minuti. Fare un caramello biondo con zucchero e acqua e versarlo sui semi. Stendere finemente tra due fogli di carta forno con un mattarello. Tagliare della dimensione desiderata. Per la zuppa: scaldare il burro in una casseruola capiente a fuoco medio, una volta sciolto aggiungere il topinambur (a cubetti), l’alloro e il sale. Cuocere circa 15-20 minuti, fino a quando il topinambur è ben dorato. Aggiungere il latte, circa 150 ml di brodo vegetale e cuocere a fuoco lento per 5 minuti. Trasferire il contenuto della pentola in un frullatore. Frullare per un paio di minuti, fino a ottenere un composto liscio come la seta. Per servire: versare la zuppa nelle ciotole e decorare con yogurt e olio di noci, guarnire con il croccante. Aggiungere frutti rossi e prezzemolo microgreen. Buon appetito! Chef Michela Guzzi

Daikon

Topinambur


PAGINE DA GUSTARE

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Risoperla e le nuove video ricette con gli chef

Sempre più numerosi gli chef del territorio protagonisti delle video ricette di Risoperla e l’Opinionista news Le puntate delle video ricette dedicate a “RISOPERLA” stanno riscuotendo consensi e crescente interesse sia da parte del pubblico, sia degli chef che presentano i loro risotti. Alla base di tale “gustosa” iniziativa, abbiamo la Redazione de “L’Opinionista News”, la regia video/fotografica di Elisa Rendinella, Daniele Buffa, giovane imprenditore agricolo e contitolare - unitamente al padre Giovanni - dell’Azienda Agricola “Buffa Giovanni”, con sede a Balzola, in provincia di Alessandria (ai confini con la provincia vercellese) e diversi qualificati chef, specializzati nella preparazione dei risotti. Nella presentazione delle serate e con le interviste effettuate, ho avuto modo di constatare la qualità dei prodotti offerti, che hanno permesso di realizzare risotti eccellenti sia dal punto di vista della consistenza, sia per i sapori e gli abbinamenti creativi proposti dagli chef. A proposito di video ricette, l’ultima registrata in ordine di tempo è stata quella presso il nuovissimo ristorante “PALEOSETTE” di Arona (aperto da un mese circa), dove Ferdinando Moia, chef di notevole esperienza e grande interprete nella preparazione dei risotti, ha proposto un riso “Roma” Risoperla classico, bagnato con brodo vegetale di carota nera, sfumato al Barbera d’Asti docg Superore di “Carllin de Paolo”, con successiva aggiunta di more bianche di gelso, stracchino, e guarnito con granella di nocciole piemontesi IGP. Risultato finale eccellente sia dal punto di vista visivo, sia per i profumi, per il gusto e per le diverse consistenze (nelle foto alcuni momenti della preparazione del risotto e il piatto finale).

lavorazione del riso. Daniele, figlio di Giovanni, ha saputo coniugare la tradizione secolare con l’innovazione, apportando migliorie sia in campo tecnologico che informatico. Infatti, accanto ai processi di coltivazione, che continuano secondo antiche metodologie e tecniche, quello su cui oggi si può maggiormente lavorare sono: la fase di lavorazione, con utilizzo di macchinari all’avanguardia per ottenere un prodotto finito sempre migliore, il marketing ed il settore commerciale. In questi ultimi settori, Daniele, ha saputo realizzare un restyling dal punto di vista dell’immagine, con la creazione di un sito (www.risoperla. it), così da far conoscere ad un pubblico sempre più vasto, l’azienda, il territorio in cui si colloca, il suo modo di coltivare e lavorare il riso, ma anche per realizzare una comu- Il food blogger Riccardo Franchini, lo chef Ferdinando Moia, Daniele Buffa di Risoperla e il direttore de l'Op news Sabrina Marrano nicazione più efficace ed La spedizione del prodotimmediata. to avviene in tutta Italia, Come acquistare RISO- con consegna al domiciPERLA? Sicuramente in lio nell’arco massimo di Azienda, ma, da qualche 48/72 ore tempo anche online, attività questa che sta dando Continuate a seguirci e vi eccellenti risultati e che aggiorneremo sui prossta portando un pubbli- simi appuntamenti foto/ co sempre più vasto a video, per farvi conoscere far conoscere i prodotti e scoprire i segreti per un che possono essere co- risotto perfetto! modamente ordinati e I.P. ricevuti direttamente a casa: il Carnaroli bianco Riccardo Franchini (classico), il Roma bianco e il Roma semi integrale. Food & Wine Blogger

Vi ricordo che l’Azienda Agricola Buffa si dedica, da cinque generazioni, alla coltivazione ed alla GIORNALE L’OPINIONISTA NEWS Registrazione Tribunale N. 639 del 20.11.2017. Sibillamedia di Sabrina Marrano - Sede legale Via Montenapoleone 8 - 20121 Milano Partita Iva: 02534130030, Telefono: 333-4280649. Direttore Responsabile: Sabrina Marrano. Sito: lopinionistanews.it, Facebook: L’Opinionista news, Instagram: lopinionista_news, YouTube L’opinionista news. Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale Srl (Cilavegna) - Grafica e impaginazione: Edimen Srl. E-Mail: direttore@lopinionistanews.it - amministrazione@lopinionistanews.it | Per la tua pubblicità: 333-4280649 - sabrinamarrano@sibillamedia.com


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