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Mensile N. 8 - Novembre 2021 Anno V
lopinionistanews.it
@lopinionistanews
IN PRIMO PIANO
Viaggio nell’eccellenza con Fabio Leonardi CEO Igor
Scopriamo la Igor Gorgonzola, leader di produzione nel mondo, con Fabio Leonardi a bordo della nuova DS9 di DS STORE (NO)
Da sinistra: Alessio Cofrancesco responsabile DS Store Novara, Stefano Lavarini allenatore Igor Volley, Sabrina Marrano Direttore l'Opinionista News, Fabio Leonardi CEO Igor e presidente Igor volley e Ilaria Chippari di Automagenta
Quella di Igor Gorgonzola è una storia che dal 1935 è cresciuta attraverso quattro generazioni Leonardi, un marchio leader mondiale, una produzione di eccellenza, un virtuoso esempio di qualità della tradizione artigiana sapientemente valorizzata dal progresso tecnologico. Oggi il gorgonzola DOP di Novara è conosciuto, assaporato, distribuito ovunque. Un vero fiore all’occhiello del territorio e una grande industria che ha saputo conservare i principi della genuinità e il valore del gusto. Il nostro viaggio nella realtà Igor Gorgonzola ci porta a bordo della nuova DS9 di DS STORE Novara. Ci porta così nel suo mondo, in uno stabilimento dove produzione e impianti sono all’avanguardia, dove regna il rigore di un’igiene assoluta, dove l’innovazione si coniuga magnificamente con la memoria
storica di una bontà protetta e esaltata fino a farla diventare un formaggio di appeal sulle tavole e nelle cucine del globo intero. Ormai il gorgonzola è infatti un prodotto premium, apprezzato dal palato al consumo e largamente utilizzato nelle preparazioni gourmet. Il merito è probabilmente equamente dovuto in parte alla sua originalissima impronta e in parte al minuzioso, tenace e serio lavoro svolto in particolare proprio da Igor. Chiediamo dunque a Fabio Leonardi quali sono i principali punti di forza dell’Azienda: «passione, competenza, metodo, standard elevatissimi di controllo, best practive per un ottimo livello produttivo e gestionale, precisione, pulizia, innanzi tutto. Ma naturalmente abbiamo puntato su costanti investimenti, formazione e personale specializzato: siamo riusciti a sviluppare la nostra attività lavorando per
modernizzare il know how delle origini. Oggi anche per il mega impianto automatizzato abbiamo uno staff tecnico e un magazzino di ricambi pronti a qualsiasi evenienza, per esempio. Non ci fermiamo mai.» Sempre concentrata sulla qualità, Igor ha parallelamente dimostrato un’attenzione profonda al territorio con la consapevolezza dell’importanza delle radici, della cultura di appartenenza, del made in Italy. Ha creduto nelle interazioni, ha sviluppato relazioni, ha mantenuto il contatto con Novara e il suo patrimonio di aziende, intraprendenze, personalità. Ma in particolare continuiamo il viaggio sulla DS9 con Fabio Leonardi per raggiungere il Pala Igor Gorgonzola perché l’altro amore aziendale, nonché gloria novarese, è l’Igor Volley. La pallavolo femminile entra infatti nel cuore dei Leonardi e di altri illuminati imprenditori del territorio nel 2012 e non ne esce più: miete successi e traguardi, scrive pagine indimenticabili dello sport novarese e regala emozioni a ripetizione. A questo impegno Fabio Leonardi crede molto: «non mi sono soltanto appassionato alla pallavolo e alla squadra, mi sono appassionato alla dedizione per i giovani e per l’importanza che può avere lo sport nella loro formazione e nelle loro opportunità». Irene Spagnuolo
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L'ECCELLENZA IN UNA NEWS
Scopeto, leader forniture igieniche Quella di Scopeto è una storia che inizia nel 1981e si sviluppa grazie a una mentalità dinamica e innovativa, con una crescita che la porta ad affermarsi come azienda leader nella distribuzione di prodotti per la pulizia e l’igiene, attrezzature per la pulizia professionale degli ambienti, monouso in carta e plastica, articoli biodegradabili, abbigliamento personalizzato per aziende e dispositivi di protezione individuale. continua a pagina 3
Sabrina Marrano di l'Op News con Cristian Lardo titolare di Scopeto Srl
IMPRESA CONSAPEVOLE
Confindustria: coraggio in "rosa" Le donne imprenditrici piemontesi sono oggi più giovani, più attente all’impatto socio-ambientale dei propri business e al benessere dei propri dipendenti e collaboratori, sebbene spesso messe alle strette da condizioni economico-finanziarie tutt’altro che rosee e peggiorate in questi mesi per effetto indiretto dell’emergenza sanitaria. continua a pagina 7
Ambra Michela
PROFESSIONISTI AL TOP
90 imprenditori per l'Avv. Carrara Hanno partecipato 90 imprenditori alla serata dell’Avvocato milanese Giorgio Carrara che nello spazio Amici Miei Social Club ha presentato il suo libro “Separo ma non rompo”. continua a pagina 12
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L'ECCELLENZA IN UNA NEWS
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Scopeto, leader nelle forniture per l’igiene
Vasta gamma di prodotti per l’igiene e la pulizia, abbigliamento da lavoro e D.P.I. in pronta consegna
I fratelli Massimo e Cristian Lardo titolari di Scopeto Srl
Quella di Scopeto è una storia che inizia nel 1981e si sviluppa grazie a una mentalità dinamica e innovativa, con una crescita che la porta ad affermarsi come azienda leader nella distribuzione di prodotti per la pulizia e l’igiene, attrezzature per la pulizia professionale degli ambienti, monouso in carta e plastica, articoli biodegradabili, abbigliamento personalizzato per aziende e dispositivi di protezione individuale. Dal ’98, accanto al fondatore, entrano in azienda i due figli che mirano infatti subito ad espandere l’attività raggiungendo la grande Clientela del settore sanitario, dell’industria, delle scuole e dei centri sportivi. Noi abbiamo incontrato Cristian Lardo, uno dei due figli e contitolare di Scopeto, anima commerciale dell’Azienda che segue con attenzione e rigore logistica e organizzazione del servizio di consegne. Cristian, possiamo dire che Scopeto sia un’Azienda leader nel settore della distribuzione di prodotti per l’igiene e la pulizia. Quali sono i confini geografici della vostra attività? Lavoriamo in tutta Italia
ma siamo principalmente affermati nel nord e nel centro Italia dove consegniamo giornalmente a un grosso numero di Clienti storici e di nuovi Clienti. La vostra è una struttura molto bella, con un enorme magazzino e una gestione quotidiana decisamente impegnativa. Un investimento cospicuo! Cospicuo ma necessario per la nostra cultura e la nostra concezione aziendale. La nostra nuova sede di San Pietro Mosezzo si estende su 10.000 mq. con mezzi e magazzini che ci consentono di avere a disposizione più di 2000 articoli e di organizzare prontamente il servizio di preparazione degli ordini e distribuzione.
Sabrina Marrano direttore L'Opinionista News con Cristian Lardo
soprattutto di consegne vede dalla vostra struttura… sicure, celeri e affidabili. Si può dire che siamo Qual è l’elemento con- maniaci della pulizia ma notante di Scopeto e soprattutto del rispetto perché i Clienti vi scel- verso i Clienti: cura e assistenza per noi sono fongono? Innanzi tutto l’efficienza. damentali. Siamo credibili Siamo appunto struttura- e puntuali. ti per evadere gli ordini e soddisfare la Clientela in E invece i giochi che ci tutta Italia entro 3 giorni sono all’ingresso cosa lavorativi. Naturalmente rappresentano? Hanno contano anche l’ampia qualche attinenza con lo offerta di prodotti di cui spirito di lavoro sereno? disponiamo, l’esperienza Certo, bisogna affrontare di settore e la capacità di ogni giorno in modo conessere sempre flessibili centrato e professionale… per rispondere a tutte le esigenze della Clientela. Facciamo 15.000 consegne all’anno quindi siamo molto organizzati.
ma sempre con il sorriso. Riassumendo, il segreto del successo di Scopeto è racchiuso in qualità dei prodotti e efficienza del servizio, giusto? E questo basta a contrastare la concorrenza? Essenzialmente sì. Mettiamo al centro quei due pilastri e diamo il massimo. I competitors ci sono e non sono pochi, per questo la differenza la fanno il magazzino, l’eccellenza organizzativa, l’ottica di servizio e la tempestività.
Tu fai riferimento alla cultura della vostra Azienda. Come la riassumeresti? Dedizione al lavoro, passione, serietà. L’impegno e il sacrificio di mio padre sono gli stessi che mettiamo io e mio fratello, ciascuno per i settori che seguiamo in Azienda. E aggiungo la forza di squadra: credo nell’unione del team, nella motivazione dei collaboratori e nello spirito di lavoro sereno e appagante.
Quali sono i vostri Clienti più importanti? Operiamo molto con grandi realtà: dalle industrie alle imprese di pulizia, dagli istituti scolastici alle collettività. Ultimamente poi è cresciuta tantissimo la richiesta da parte di RSA e Case di Cura. Sono Clienti e luoghi che hanno bisogno di significativi quantitativi Possiamo dire che siete di prodotti di qualità ma maniaci della pulizia. Si
Il magazzino di Scopeto Srl a Novara
C’è un motto, un pensiero, un’idea che ti racconta e racconta Scopeto? Sì: mi piace che il tempo sia investito e non speso, che sia sempre un’esperienza e non sia mai perso. Cosa sogni per il futuro di Scopeto? Conservare i valori di mio padre che stiamo portando avanti, un’affermazione sempre più importante sul mercato e un buon clima di lavoro per tutti i nostri collaboratori.
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C'è l'accordo Confindustria - Intesa S. Paolo 150 miliardi per la crescita delle imprese con l’intesa siglata “Competitività, Innovazione, Sostenibilità” Milano, Carlo Bonomi, presidente di Confindustria e Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, hanno firmato oggi il nuovo Accordo per la crescita delle imprese italiane. Il nuovo percorso congiunto “Competitività, Innovazione, Sostenibilità” metterà a disposizione delle imprese italiane 150 miliardi di euro per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il PNRR. L’intesa siglata oggi consolida e rinnova la collaborazione più che decennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria che, grazie a un’interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, si è rafforzata nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2009, infatti, sono stati sottoscritti una serie di accordi improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro, finalizzati a rendere la finanza e il credito componenti strategiche al
servizio della competitività del mondo imprenditoriale. Sono stati declinati e condivisi temi cruciali quali: internazionalizzazione, sostegno alle filiere produttive, investimenti in ricerca e innovazione, valorizzazione degli aspetti qualitativi del credito. Queste iniziative congiunte hanno consentito di supportare decine di migliaia di imprese e PMI con credito per oltre 200 miliardi di euro, affiancandole nelle fasi più critiche di uno scenario economico in continua evoluzione. “Il plafond di 150 miliardi messo a disposizione delle imprese consentirà di attivare investimenti privati, generando un effetto moltiplicatore delle risorse messe a disposizione per gli investimenti pubblici dal PNRR, e creando nuove prospettive di crescita sostenibile per il sistema produttivo italiano e per l’intero Paese - ha affermato il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Dobbiamo accompagnare il Paese
verso l’uscita dalla crisi pandemica, abbandonando progressivamente le misure emergenziali, sostenendo la ripresa e cogliendo appieno le opportunità del PNRR. Insieme al programma di riforme da perseguire senza indugio, serve agire sui driver di crescita. L’Accordo che Confindustria e Intesa hanno firmato oggi si inserisce proprio in questo quadro”. “La nostra economia sta attraversando trasformazioni epocali. La transizione ambientale, energetica e digitale investirà intere filiere produttive e avrà un impatto forte anche sulle comunità. Serve grande attenzione e responsabilità da parte delle Istituzioni perché agiscano in modo graduale e proporzionale e sostengano i processi di ammodernamento del tessuto industriale”, ha concluso il leader degli industriali. Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo ha dichiarato: “Il nostro Paese registra una ripresa consistente e su-
periore rispetto alla media europea. Ora la vera sfida, anche alla base di questo accordo, è far sì che tale ripresa si consolidi nel tempo e sia diffusa, dando vita ad una economia strutturalmente più robusta, in grado di sostenere livelli di crescita del Pil stabilmente maggiori di quelli cui siamo abituati. Siamo un paese con fondamentali solidi e imprese forti, che hanno retto alla crisi pandemica e per i loro piani di crescita oggi mettiamo in campo 150 miliardi di euro rinnovando l’azione congiunta con Confindustria. In tal senso supporteremo ulteriormente la valorizzazione delle filiere che, dopo essere stato uno dei principali fattori di resilienza durante la crisi, oggi possono e devono costituire un propulsore decisivo per la ripartenza del tessuto produttivo del Paese. Il plafond, attivato per la fase di rilancio e per l’indispensabile transizione ecologica e tecnologica in cui ogni comparto industriale è coinvolto,
Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo e Carlo Bonomi, presidente di Confindustria
rientra nell’ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell’arco del PNRR, erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi da qui al 2026, di cui 270 miliardi per le imprese, al fine di accelerare, attraverso la mobilitazione degli investimenti privati, la digitalizzazione, i progetti infrastrutturali e ambientali, il rafforzamento del sistema sanitario, la ricerca, la coesione sociale che sono anche al centro della nostra collaborazione con Confindustria e delle strategie del Gruppo”. Oggi, con il picco dell’emergenza Covid-19 alle spalle, Intesa Sanpaolo e Confindustria propongono insieme un piano strategico volto ad accelerare il rilancio dell’economia reale italiana, mettendo al centro le competenze e le persone, lungo le direttrici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere, so-
stenibilità sono al centro dell’Accordo siglato da Intesa Sanpaolo e Confindustria per le imprese. In una logica di superamento delle misure straordinarie adottate nel corso della pandemia, Intesa Sanpaolo ha previsto diversi strumenti per favorire la transizione verso soluzioni ordinarie di credito a supporto della liquidità delle imprese e a sostegno del loro equilibrio finanziario. L’Accordo, della durata di 3 anni, è stato presentato e firmato oggi a Milano da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria e Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo. Nel corso dell’incontro, Alessandro Fontana, direttore Centro Studi Confindustria ha svolto un’analisi dello scenario macroeconomico e Anna Roscio, responsabile Sales & Marketing Imprese della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo guidata da Stefano Barrese, ha illustrato gli assi strategici dell’Accordo.
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Successo top per "L'eccellenza viaggia in DS" Le auto DS sono un'eccellenza, così come le realtà imprenditoriali selezionate da l'Op News e DS Store (NO) Un nuovo entusiasmante progetto ha preso vita grazie alla collaborazione tra il giornale l'Opinionista news e Ds Store - Automagenta Novara: raccontare le storie degli imprenditori che promuovono le eccellenze del territorio, attraverso una serie di interviste ai protagonisti condotte da Sabrina Marrano Direttore del giornale l'Opinionista news a bordo degli ultimi prestigiosi modelli DS, messi a disposizione dal Ds Store di Novara (Strada per Biandrate). Infatti le auto DS, con i loro particolari pregiati, la cura nei dettagli e l'eleganza delle forme, oltre ai materiali di qualità (innanzitutto le pelli che compongono la carrozzeria) rappresentano un'eccellenza, così come lo sono le realtà imprenditoriali selezionate da l'Opinionista News e DS Store - Automagenta Novara per essere raccontate attraverso i canali Social (Facebook, Instagram, Youtube e Linkedin) e Digital (www.lopinionistanews.it) del giornale
ma anche del DS Store e delle aziende protagoniste. Il nostro viaggio alla scoperta dell'eccellenza è iniziato con l'intervista a Fabio Leonardi, AD di Igor Gorgonzola - azienda leader nel mondo nella produzione del tipico formaggio italiano - e Presidente Igor Volley la squadra che in Serie A continua a raccogliere vittorie e successi. Con Sabrina Marrano di l'Opinionista news e in compagnia di Alessio Confrancesco e Ilaria Chippari di Ds Store Novara siamo stati condotti da Fabio Leonardi all'interno dello stabilimento di Cameri - polo centrale di tutta la produzione di gorgonzola del Piemonte - e poi a bordo della nuova DS9 guidata dall'imprenditore - a cui è stata data in dotazione l'auto per una settimana - abbiamo raggiunto prima il Pala Igor (casa della Igor Volley) e poi il DS Store: un viaggio durante il quale Fabio Leonardi, attraverso le domande di Sabrina Marrano, ha raccontato storie e aneddoti sul gorgonzola
e sulla propria azienda, inoltre commentando con entusiasmo l'esperienza di guida su DS9. E sempre con DS9 abbiamo effettuato un'altra serie di interviste ad un'altra eccellenza italiana: si tratta della Cantina Travaglini, il cui prestigioso vino nebbiolo Gattinara - che trae il nome dall'omonima città vercellese - ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Alla guida dell'azienda la
famiglia Travaglini, di cui è emersa la storia, i progetti e la passione grazie a madre e figlia: Cinzia Travaglini e Alessia Collauto, due incredibili donne che hanno guidato con entusiasmo DS9 per portarci in visita alle colline dove sorgono i preziosi vigneti. Di eccellenza abbiamo parlato anche nel settore dell'interior design, grazie al coinvolgimento dello storico mobilificio Rubinelli di Fontaneto
d'Agogna, realtà nata nel lontano 1800 a diventata un brand riconosciuto a livello nazionale e internazionale grazie alle capacità della famiglia Rubinelli, oggi guidata da Gaudenzio, Elena e Luciana. Proprio quest'ultima è stata protagonista delle videointerviste di l'Opinionista news, a bordo di un gioiellino di casa DS, la DS7, dal carattere deciso e contemporaneamente elegante e confortevole,
così come lo sono i progetti d'arredo di Rubinelli. Il progetto prosegue a gonfie vele e le prossime interviste vedranno protagoniste altre eccellenti realtà imprenditoriali del territorio, tra le quali, vi anticipiamo Riseria Ceriotti, con l'incontro di Marco Brugo, anche Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Novara Vercelli Valsesia. Continuate a seguirci!
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Fabio Leonardi CEO Igor e Sabrina Marrano di l'Op News
Alessio Cofrancesco e Ilaria Chippari di DS Store Novara, Sabrina Marrano di l'Op News e Luciana Rubinelli di Rubinelli Mobili
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Fondazione Cariplo sostiene cinque progetti
Occupabilità, giovani, cambiamenti climatici, laboratori teatrali e musicali nelle scuole le parole chiave delle famiglie in condizione o a rischio di povertà, sulla scorta dell'esperienza maturata a Milano con programma Qu.bì (2 milioni di euro) con l'istituzione a livello A partire dalla crisi gelocale di fondi dedicati nerata dalla pandemia, la al sostegno di progetti Fondazione ha rivisto la in collaborazione con propria programmazione le fondazioni di comuorganizzandola secondo nità sul territorio (proalcuni obbiettivi strategici gramma QuBì Plus); che mobilitano le diverse e inoltre la partecicompetenze interne alla pazione al programstruttura per lavorare sulle ma nazionale contro principali sfide emergenti le povertà educative per il presente e il futuro (14,5 mln) realizzato della nostra società: sfiinsieme alle fondaziode demografiche; camni di origine bancaria Non si tratta delle uniche biamenti climatici, tutela che aderiscono ad novità: nei giorni scor- dell'ambiente e della bioAcri. si infatti la Commissione diversità; contrasto alla occupabilità; • contrasto alla povertà Centrale di Beneficenza, povertà; educativa e digitale presieduta dal presidente, nuove forme della partecon il lancio del nuovo Giovanni Fosti, ha appro- cipazione culturale; ricerca progetto TOP - Tutovato il Documento previ- scientifica; sistemi terriring Online Program Giovanni Fosti di Fondazione Cariplo sionale programmatico toriali di welfare; abitare che punta ad aiutare annuale per il 2022, che sociale; capacity building 2.500 minori fragili 73 mila euro per il soste- za e la consapevolezza dei definisce gli obiettivi e le ri- delle organizzazioni non nello studio, che hangno di 5 nuovi progetti per ragazzi della Scuola Pri- sorse per l'attività filantro- profit. no subito perdite di il territorio di Novara. Nei maria e Secondaria di Pri- pica; per il prossimo anno, apprendimento (Legiorni scorsi la Fondazio- mo Grado sull'importanza il budget complessivo è di Se il 2020 è stato l'anno arning loss) per la ne ha anche approvato la della sostenibilità ambien- circa 150 milioni di euro dell'emergenza e il 2021 mancanza di accesso programmazione 2022 tale nella quotidianità e fa- (lo scorso anno 138milio- l'anno del tentativo di alle tecnologie e al dicon cui ha incrementato vorire la comprensione del ni) a sostegno di iniziative nuova normalità, il 2022 gitale. il budget per le attività fi- loro ruolo di protagonisti e progetti di utilità sociale, si prefigura come l'anno lantropiche del prossimo della transizione ecologica in partnership con le reti della ripartenza, con una • Sul fronte dell'occupabilità 4,7 mln di euro anno: 150 milioni di euro del territorio, gli enti non forte attenzione per il Pia(nel 2021 erano 138 mln). - Vedogiovane. Impresa profit e le istituzioni e con no Nazionale di Ripresa saranno a sostegno All'interno delle sfide fi- Sociale onlus di BORGO- la fondamentale collabo- e Resilienza (PNRR) che di iniziative per l'inlantropiche, l'attività della MANERO progetto Green razione delle Fondazioni porterà su tutto il territoserimento lavorativo Fondazione si confronterà R-Evolution e l'occupazione di di Comunità locali. Anche rio italiano, e quindi anche con le azioni previste dal giovani (ad esempio il territorio di Novara con sul territorio di riferimento Piano Nazionale di Ripre- Il bando Laiv si prefigge i propri progetti si conten- della Fondazione, ingenti i giovani NEET, che sa e Resilienza approvato di raggiungere l'obiettivo derà una parte di queste risorse in grado di innenon studiano e non dal Governo lo scorso lu- strategico di Fondazione risorse destinate a tutta la scare un rilancio generatilavorano) e persone in glio. difficoltà. Cariplo nuove forme della Lombardia e alle province vo in tutti i campi di attività partecipazione culturale di Novara e del Verba- istituzionale della FondaMilano – Il Consiglio di intende sostenere l'espe- no-Cusio-Ossola. zione. Negli ultimi mesi la Importante anche l'impeAmministrazione di Fon- rienza laboratoriale, teaFondazione ha pertanto gno sul fronte della cultudazione Cariplo ha ap- trale e musicale, attuando "La Fondazione ha deciso analizzato gli sviluppi del ra dove, ad esempio, oltre provato la concessione di nuove soluzioni e strate- di aumentare le risorse a PNRR, valutando come 12mln di euro sono impe5 contributi a favore del gie e promuovendo la re- disposizione dell'attività massimizzare il proprio gnati nel recupero di luoterritorio di Novara per un alizzazione di laboratori su filantropica a sostegno apporto alla comunità an- ghi abbandonati o poco totale di 73 mila euro. Oc- tutto il territorio . di progetti degli enti non che attraverso azioni che utilizzati, per mitigare le cupabilità, giovani, camprofit del territorio, consa- contribuiscano a facilitare brutture sui territori e vabiamento climatico, labo- ISTITUTO STATALE SU- pevole del fatto che ci tro- e raccordare meglio con il lorizzare il patrimonio culratori teatrali e musicali PERIORE "C.T. BELLINI" viamo in un momento in territorio il piano naziona- turale e paesaggistico, per nelle scuole i temi chiave. NOVARA progetto Teatro cui è importante produrre le, per le quali ha stanziato favorire il riavvicinamento del pubblico alle attiviInstabile tutti insieme uno sforzo 5 milioni di Euro. tà culturali e per percorsi CONTRIBUTI PER LA Istituto Istruzione Supe- straordinario. E' il momenPROVINCIA DI NOVA- riore E. Fermi ARONA to di agire, con grande at- Tra le numerose iniziative educativi e di formazione RA: progetto Viaggio nella tenzione all'utilizzo delle programmate per il 2022 nelle scuole. Il bando DigitarSI si pone commedia risorse, a fare sì che enti, rientrano molte delle aziol'obiettivo, a medio termi- LICEO CLASSICO E LIN- organizzazioni, istituzioni ni di risposta alle criticità La Fondazione intende ne, di aumentare le com- GUISTICO supportare il ripensamenSTATALE ed aziende operino insie- emergenti, ad esempio: petenze dei futuri diplo- CARLO ALBERTO NOVA- me per produrre un impat- • Welfare in ageing, 4 to e il rinnovamento delle milioni di euro a di- forme di partecipazione mati degli Istituti tecnici ad RA progetto Ultracor(p)i to maggiore, per evitare di sposizione di progetti culturale, indirizzo tecnologico nelle "C'è di che essere orgo- duplicare gli sforzi o addisperimentanper la domiciliarità de- do nuovi modelli di fare discipline STEM, grazie al gliosi nel vedere che le or- rittura vanificarli agendo gli anziani; e vivere la cultura come miglioramento della qua- ganizzazioni che operano ciascuno per proprio conlità della didattica, anche sul nostro territorio sanno to. E' una grande occasio- • iniziative di contrasto al modalità di crescita per cambiamento climati- le persone e sviluppo dei nei laboratori scolastici. cogliere le opportunità di ne per mostrare la progetco, tutela dell'ambien- territori. Coinvolgere pubsostegno ai loro progetti tualità del nostro territorio te e biodiversità (oltre blici diversi nelle attività e - ITI OMAR di Novara pro- offerte da Fondazione Ca- partecipando ai bandi 4 milioni di euro); getto Automazione 4.0 nei luoghi della cultura, ririplo – hanno commentato della nostra fondazione. Davide Maggi, membro Anche l'iniziativa lancia- • nuove povertà: per mi- pensare i modelli di offerta gliorare la condizio- e soprattutto di accesso Il Bando My future deside- del Consiglio di Ammini- ta insieme a Telethon sul ne socio-economica all'arte e alla cultura, in ra aumentare la conoscen- strazione e Mauro Nicola, fronte delle malattie rare membro della Commissione Centrale di Beneficenza, entrambi novaresi.– Soprattutto quando le iniziative si rivolgono ai giovani, e al potenziamento delle loro competenze, con uno sguardo verso il futuro a cui dobbiamo continuare a guardare con speranza. Certo non possiamo accontentarci di stare a guardare, ma agire insieme agli enti non profit e alle istituzioni per rendere concrete iniziative che possono cambiare o migliorare il contesto nelle nostre comunità locali"
mostra un'attenzione verso problemi di cui pochi si occupano" hanno concluso i rappresentanti sul territorio di Fondazione Cariplo.
questo ambito è stato rinnovato il bando Sottocasa per arricchire l'offerta culturale nei territori fragili di Milano, sostenendo iniziative capaci di promuovere la partecipazione culturale di fasce sempre più ampie della popolazione residente e di intercettare pubblici sia locali sia cittadini. • Oltre 14 milioni di euro sul fronte della ricerca scientifica andranno al sostegno dei giovani ricercatori, la data science, l'economia circolare, la ricerca in ambito biomedico, per l'agricoltura e per iniziative sul fronte cibo e salute. • 2,5 mln di euro andranno per una nuova iniziativa per il benessere emotivo, psicologico e relazionale delle giovani generazioni causate o aggravate dalla pandemia; 3,5 mln di euro per l'abitare sociale delle persone fragili; • Oltre 4,5 mln di euro per sostenere progetti di capacity building, il trasferimento di conoscenza al Terzo Settore, per rafforzare le competenze di chi vi lavora, il miglioramento organizzativo, la pianificazione e controllo, la comunicazione, per la trasformazione digitale e tecnologica, il fundraising; per iniziative che abbiano al centro temi tra cui i beni culturali, ambientali e naturali, la loro tutela, la mobilità sostenibile, l'attrattività dei ricercatori (ERC), il cofinanziamento a progetti europei ed il sostegno ad iniziative culturali sul territorio e quelle a favore dei giovani. Non mancherà il sostegno con circa 21,4 milioni di euro alla rete delle 16 fondazioni di comunità locali in Lombardia e nelle province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola, con cui Cariplo collabora per la capillarità delle iniziative; e 15 milioni di euro per i cosiddetti progetti emblematici maggiori, destinati a rotazione sul territorio, che nel 2022 si concentreranno sulle zone di Sondrio, Mantova e Lodi (5mln di euro per ogni provincia).
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Confindustria: la tenacia delle imprenditrici Resilienti, tenaci, pronte a mettersi in gioco: è questa la fotografia dell’Imprenditoria femminile oggi
La delegazione di Confindustria Giovani Piemonte
Ambra Michela di Emmevi MV Spa di Cuceglio
Le donne imprenditrici piemontesi sono oggi più giovani, più attente all’impatto socio-ambientale dei propri business e al benessere dei propri dipendenti e collaboratori, sebbene spesso messe alle strette da condizioni economico-finanziarie tutt’altro che rosee e peggiorate in questi mesi per effetto indiretto dell’emergenza sanitaria. Qui due loro testimonianze. “Come diceva Rita Levi Montalcini le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente, portando avanti due pesi, quello privato e quello sociale. Son convinta che, nonostante l’evoluzione degli ultimi decenni, questa condizione sia ancora troppo legata ad un modello culturale, sociale e lavorativo da cui facciamo fatica a separarci. Bisogna lavorare tenacemente per far sì che a mano a mano si passi dal 20% di imprese femminili che ci sono attualmente in Italia a una proporzione di maggio-
re equilibrio delle stesse. Le donne devono essere messe nella condizione e nel contempo mettersi nella condizione di esprimere il loro potenziale lavorativo in qualsiasi fase della vita, a prescindere dalle ambizioni familiari. Il modello di leadership deve cambiare, ancora oggi nella piccola e media impresa l’imprenditore è anche il top manager che si avvale di una serie di collaboratori e che prende su di sé gran parte delle decisioni strategiche ed operative. Questo fa si che il suo impegno debba essere assoluto; e purtroppo troppo spesso è inconciliabile con l'essere anche delle mamme. Deve quindi cambiare il paradigma culturale e gestionale dove l’azienda è gestita da un team, e dove il leader è a servizio del team per definire le linee strategiche e supportarlo nel raggiungimento degli obiettivi operativi. I numeri indicano che in Italia tra il primo trimestre
2020 e il primo trimestre 2021 le nuove imprese femminili under 35 sono aumentate di oltre l’8% e l’aspetto rilevante è che le donne investono maggiormente su iniziative di corporate social responsability o attività legate al green molto che più degli uomini. Direi quindi che le basi su cui costruire non mancano. Metto sul tavolo l’esperienza che ho vissuto nell’ultimo Convegno Generale GI di Napoli tenutosi ad ottobre. Abbiamo partecipato un workshop su “Donne & Export”, un mix di case history legate all’innovazione, alle opportunità e alla voglia di rischiare che hanno avuto certe donne. E che ce l’hanno fatta. Credo che con il giusto approccio e le giuste competenze il gender gap possa colmarsi molto più velocemente di quanto crediamo.”
Alessia Giorgia Caramello di Caramello Ezio & C. s.r.l. di Demonte
“Essere donna e fare impresa in Italia, nella mia esperienza personale e lavorativa non ha mai presentato difficoltà, semmai sfide, e come sappiamo molto bene noi imprenditori, le sfide portano con sé enormi opportunità. La prima sfida a cui si va inevitabilmente incontro è l’abbattimento dei luoghi comuni, vere e proprie “acque chete” del mondo del lavoro, apparentemente innocui ma con impatti negativi enormi. La seconda sfida, direttamente legata alla prima, è il cambiamento culturale, complesso processo che, per essere efficace, deve affrontare una continua rinascita. L’azienda di cui sono socia insieme a mio fratello, si occupa di imAmbra Michela Presidente dei Giovani piantistica e automazione Imprenditori di Confin- elettrica industriale; appena entrata in azienda, dustria Canavese
tre anni fa, ho subito preso atto dell’enorme complessità nell’inserire figure femminili in organico con la qualifica di cablatore elettrico.
tare avanti questa visione sono tanto gli uomini quanto le donne. Si dà per scontato che una donna lavori in amministrazione ed un uomo in produzione, si occupano entrambi di numeri e di processi, ma il luogo comune non viene comunque superato. Aziende e scuole rappresentano il vero motore del nostro paese e se lavorano sinergicamente possono davvero avviare quel processo di cambiamento che tutti vogliamo vedere, portando le istituzioni a prenderne atto e a legiferare su una nuova realtà. L’obiettivo non è chiaramente che per ogni posizione lavorativa ed in ogni scuola vi sia il cinquanta per cento preciso di presenza femminile ed il restante cinquanta per cento di presenza maschile, perché, oltre ad essere impossibile, non è il vero traguardo che si vuole raggiungere. L’obbiettivo è che i ragazzi scelgano gli studi ed il lavoro secondo i propri gusti e le proprie capacità e non in quanto uomo o donna con il peso degli obblighi sociali e delle pressioni culturali. Così come il lavoro deve essere lasciato libero da dinamiche di genere, allo stesso modo anche la sfida non deve essere gestita da gruppi di interesse partecipati al cento per cento dallo stesso sesso, perché si rischierebbe, come spesso accade, di ridicolizzare la tematica annientando le possibilità di progresso e portando a risultati opposti a quelli sperati. Insieme siamo più forti, è il claim che dovrebbe valere sempre.”
Venendo dal mondo della consulenza, in cui la disparità di genere non esiste, ero totalmente impreparata sull’argomento e non ne capivo le motivazioni, mi chiedevo “è possibile che nessuna donna abbia intrapreso degli studi attinenti e scelga di candidarsi per questa posizione?”. La risposta è arrivata con calma, non prima di aver avviato un dialogo con le scuole superiori, gli istituti professionali e le agenzie di ricerca e selezione del personale, risulta ancora forte l’idea che Alessia Giorgia esistano lavori maschili e Caramello Ezio & C. s.r.l. lavori femminili e a por- di Demonte (CN)
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OSM, il piano finanziario e la cassa delle PMI
L’appuntamento con OSM e Barbara Delponte affronta il tema cruciale di un’attenta gestione del cash flow Uno degli aspetti più critici, per i titolari di PMI, è il piano finanziario. Spesso infatti gli imprenditori tendono ad affidare al commercialista tutte le operazioni contabili e fiscali senza tenere il controllo mensile del cash flow e senza avere una puntuale gestione di costi e ricavi. Questo purtroppo può comportare problemi di liquidità difficili da affrontare, scarsa redditività dell’attività o degli investimenti, sconveniente ricorso al credito. Il primo fondamentale fattore di successo dell’impresa è invece un corretto, efficace e monitorato piano finanziario, un’ottica chiara e solida di guadagno, un’adeguata produzione di beni e servizi che realizzi la soddisfazione della clientela. Ciò vuol dire essenzialmente mettere al centro il rapporto tra entrate e uscite, investire in maniera proficua per mantenere l’azienda in condizioni di efficienza, avanguardia e appeal, muoversi in condizioni profittevoli, avere sempre ben chiaro il fatturato, l’ammontare dei crediti e dei debiti, la sostenibilità dei piani
Barbara Delponte
narli a produrre ricchezza. Proprio come lo è il fronte dei fidi, dei finanziamenti e insomma in generale dell’esposizione bancaria. Tutti i titolari di PMI hanno informazioni e conoscenze sulla gestione finanziaria? Probabilmente per molti è interessante segnalare la MIND BUSINESS SCHOOL, un percorso formativo di alto livello. Intanto forse tutti possono giovarsi della partecipazione al prossimo appuntamento di “Aperitivi tra imprenditori” organizzati da Barbara Delponte, consulente aziendale e capoarea OSM per le provincie di Novara e VCO: aziendali. In sostanza lo stato di salute della PMI è qualcosa da verificare costantemente. È indispensabile che l’imprenditore ne abbia consapevolezza e faccia comprendere al responsabile amministrativo -o all’impiegato che comunque lo affianca nello svolgimento e nel disbrigo delle attività aziendali quotidiane- l’importanza di una gestione attenta e rigorosa. Ogni spesa deve essere utile, ogni acquisto
deve essere effettuato al miglior prezzo/qualità, ogni credito deve essere riscosso. Praticamente il titolare della PMI deve quindi fare in modo che i collaboratori siano formati e orientati al miglior risultato possibile, in termini di risparmio, di guadagno, di operatività funzionale agli obiettivi. In una valutazione ottimale peraltro non deve rientrare soltanto il fatturato ma anche le occasioni perse perché la differenza
La quarta tavola rotonda
tra quanto l’azienda potrebbe fatturare e quanto effettivamente fattura è una perdita secca, esattamente come la dispersione di energie, risorse e mezzi e le spese insensate o eccessive. Peraltro, quando all’imprenditore sfugge il polso della situazione e si trova ad agire in affanno, per sopperire a mancati incassi, per ammortizzare costi sbagliati o sostenere spese impreviste, perde la necessaria lucidità e
rischia di sfibrare motivazione e lavoro del team. «Impossibile che la PMI si trovi al momento del versamento annuale delle imposte del tutto sprovveduta e sorpresa: è un indubbio indice di inesistente o scarso controllo di gestione!» dice Barbara Delponte. Quante PMI poi hanno un buon piano di accantonamenti o di investimenti del surplus? È un punto critico: capita che si spendano soldi invece di desti-
13 dicembre ore 18 PIANO FINANZIARIO PMI La partecipazione è gratuita. Gli incontri si terranno presso la Strattoria di Montrigiasco (Arona) dove sarà servito un aperitivo di benvenuto. Per partecipare? Si può inviare una mail a barbara.delponte@edac-iprofile.it I partecipanti riceveranno l’esclusivo test I-Finance! I.P.
Irene Spagnuolo
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I Giovani Imprenditori CNA Piemonte Nord Il gruppo molto attivo sul territorio ha una nuova presidente: Melissa Gambaro, artigiana orafa di Galliate a Valenza. “Ringrazio CNA Piemonte Nord per questo incarico – ha dichiarato la nuova presidente – e Gaetano Cessati per l’impegno di questi anni. Il nostro gruppo ha lavorato in particolare su due ambiti: l’orientamento scolastico, attraverso inizia-
In foto Valentini, Gambaro, Cessati, Pasteris e Pasquino
Nel 2011 in Italia a fronte di 100 imprenditori ‘anziani’ c’erano mediamente 153 giovani pronti a sostituirli. Nel 2020 il ‘ricambio’ è sceso a 85, mentre in Paesi come Francia e Spagna il tasso di sostituzione intergenerazionale, nonostante una flessione, è stabilmente ben al di sopra di 100. Nel nostro Paese è arrivato il momento di invertire questa rotta. Ma come? Favorendo l’imprenditoria giovanile, non con misure estemporanee, ma con interventi che facciano emergere la volontà di un Paese di investire nel proprio futuro. Per fare questo occorre riformulare le priorità, rivedere la mappa delle scelte, eliminare i disequilibri della distribuzione delle risorse. Le giovani imprese possono essere determinanti nella fase di ripartenza dell’Italia e dell’Europa. Di questo bisogna tenere conto. Indagine CNA: i Giovani Imprenditori sono ottimisti per il futuro Da un’indagine commissionata in estate da CNA Giovani imprenditori, il raggruppamento d’interesse dell’Associazione degli artigiani e delle imprese a livello nazionale che si dirama poi sui territori, emergono dati interessanti sulle necessità e le richieste delle giovani imprese per il futuro. L'indagine si articola su una direttrice quantitativa e una qualitativa, la prima per misurare l'impatto della crisi provocata dalla pandemia mentre la seconda per disegnare lo scenario e le prospettive. Quasi il 47% degli intervistati prevede un miglioramento della situazione
economica nei prossimi 12 mesi mentre solo il 22,4% vede un peggioramento. Inoltre il 72,2% del campione è convinto che con l’uscita dalla pandemia si creeranno nuove opportunità di sviluppo e crescita per le giovani imprese. Il livello di fiducia nel futuro riflette anche il come è stata vissuta la profonda crisi. Quasi un terzo del campione ritiene che la propria impresa abbia vissuto l’esperienza della pandemia in modo migliore rispetto alle altre imprese del settore, mentre il 47,3% indica di aver risentito degli effetti negativi in linea con il comparto di riferimento. “Il dinamismo dei giovani – afferma Marco Pasquino, direttore CNA Piemonte Nord - tuttavia deve fare i conti con un ambiente che non incoraggia il fare impresa. I principali ostacoli sono la mancanza di adeguati percorsi formativi, la scarsa capacità del sistema bancario di sostenere progetti imprenditoriali innovativi e di qualità, l’assenza di un sistema mirato di incentivi per favorire la riconversione green di micro e piccole imprese, nessuna attenzione da parte delle istituzioni al tema del passaggio generazionale e del trasferimento d’impresa. Il patrimonio rappresentato dai giovani costituisce infatti il fattore strategico decisivo per il successo, la qualificazione e l’innovazione della cultura imprenditoriale futura. Al nostro interno il gruppo CNA Giovani Imprenditori è importante perché analizza e propone soluzioni ai problemi del fare impresa dal punto di vista dei giovani
imprenditori, s’impegna nella rappresentanza verso le istituzioni, il mondo economico e la società civile. I giovani imprenditori sono protagonisti attivi nel sistema CNA e uno stimolo prezioso verso un rinnovamento del fare impresa”. Nuova presidente per il gruppo CNA Giovani Imprenditori Piemonte Nord Il gruppo dei Giovani Imprenditori è molto attivo all’interno di CNA Piemonte Nord, l’Associazione degli artigiani e delle imprese delle province di Novara, Vercelli, VCO. Giovedì 11 novembre 2021 si è svolta l’assemblea nell’ambito del percorso congressuale di CNA Piemonte Nord sul tema ‘Ripartire.Insieme’, che vede il rinnovo delle cariche direttive in tutti i livelli dell’Associazione. Il gruppo CNA Giovani Imprenditori Piemonte Nord ha quindi nominato il nuovo presidente del gruppo che resterà in carica per i prossimi quattro anni: è Melissa Gambaro, artigiana orafa di Galliate. Melissa Gambaro faceva già parte del precedente Direttivo del gruppo con presidente Gaetano Cessati e resterà in carica per i prossimi quattro anni. Era stata tra i vincitori del premio ‘Che Impresa fare Impresa’ e tra i protagonisti dell’omonimo fumetto, curato da CNA Piemonte Nord e realizzato dal disegnatore Bruno Testa. Ha aperto la sua attività di produzione e vendita di gioielli artigianali nel 2017 a Galliate, dopo aver frequentato il liceo artistico ed essersi impegnata in un percorso di formazione professionale
tive rivolte agli studenti e svolte nelle scuole dei nostri territori, e la promozione di incontri diretti tra piccole imprese, per favorire nuove opportunità di lavoro. Purtroppo la pandemia ha interrotto queste attività, ma non ci ha impedito di continuare a confrontarci per trovare nuove idee e nuovi stimoli. Le nostre iniziative, grazie alla campagna vaccinale che nel nostro Paese ha dato risultati incoraggianti, adesso possono riprendere. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, con Melissa Gambaro, presidente CNA Giovani Imprenditori il supporto della nostra Associazione”. crescere. in questa fase e di esseSul tema della digitaliz- re al loro fianco in questo CNA a supporto delle zazione si è soffermato processo”. All’assemblea imprese nei processi di anche il presidente CNA sono intervenuti, inoltre, digitalizzazione Giovani Imprenditori Pie- il presidente uscente del Durante l’assemblea monte Andrea Valen- gruppo CNA Giovani Imè stato presentato lo tini, che ha partecipato prenditori Piemonte Nord ‘Sportello CNA Digitale’, all’evento. “È fondamen- Gaetano Cessati, il preun nuovo progetto di CNA tale – ha detto Valenti- sidente CNA Piemonte Piemonte Nord che ha ni – adottare sistemi di Nord Massimo Pasteris, il preso il via grazie alla col- innovazione digitale in direttore CNA Piemonte laborazione di un gruppo azienda. Per essere più Nord Marco Pasquino, la di imprese associate per competitivi devono esse- responsabile del gruppo offrire nuovi servizi alle re introdotti in tutti i livelli, territoriale CNA Giovani imprese. L’obiettivo è di come quello della comu- Imprenditori Piemonte aiutarle in questa fase nicazione, della produzio- Nord Maria Grazia Pedridi ripartenza, che richie- ne, dell’organizzazione. ni. Sabrina Maio de una forte spinta alla Il nostro impegno, come digitalizzazione per es- Giovani Imprenditori, è Ufficio Comunicazione sere competitive e per di supportare le imprese e Stampa CNA Piemonte Nord
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dal 1953 sosteniamo le Famiglie nei momenti più difficili
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Parla Confartigianato: prospettive per le PMI Giorgio Felici (Presidente Conf. Imprese Piemonte): “La mobilità delle persone contribuisce alla ripresa” Vengono illustrate le principali evidenze riguardanti il Piemonte riportate nel report Covid-19 ‘Dentro la ripresa, tra rimbalzi e incertezze’ dell’Osservatorio nazionale Confartigianato Imprese. Prendendo a riferimento la mobilità delle persone in attività produttive durante il periodo precedente alla pandemia (dal 3/01 al 6/02 2020) si osserva che gli spostamenti registrati nel periodo estivo 2020 risultano mediamente inferiori del 19,7% e quelli verificatisi nel periodo estivo 2021 risultano mediamente inferiori del 13,5%. La performance relativa alla mobilità delle persone risulta quindi ancora negativa ma in miglioramento a dimostrazione della faticosa, ma reale, attivazione della fase di risalita. L’unica provincia per cui si rileva una mobilità delle persone in recupero nel periodo estivo 2021 rispetto al pre-Covid è Verbano-Cusio-Ossola.
2021 si avvicina ai livelli pre-pandemia (+0,2%). Le esportazioni dei prodotti realizzati nei settori di MPI segnano invece ancora un trend negativo del -7,6%, determinato dalla contrazione a doppia cifra dell’export di prodotti di abbigliamento (-29,6%), tessili (-24,2%) e altra manifattura (-19,7%); tre settori in cui si concentra il 42% dell’export totale di MPI. In recupero tutti gli altri settori: Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili (+19,2%), Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili) (+12,4%), Prodotti alimentari (+10,9%), Mobili (+8,8%) e Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (+1,1%).
Degli 8 territori piemontesi 4 mostrano un incremento dell’export dei beni prodotti nei 9 settori di MPI nei primi sei mesi del 2021 rispetto ai primi sei del 2019: Torino (+18,7%), Verbano-CuLa domanda estera di sio-Ossola (+9,1%), manufatti made in Pie- Cuneo (+5,5%) e Asti monte nei primi 6 mesi del (+1,8%). Sul fronte lavoro
Giorgio Felici presidente di Confartigianato Imprese Piemonte
si osserva come conseguenza del rimbalzo produttivo, per rispondere ad una domanda tornata vivace, una dinamica positiva per le entrate previste in ingresso dalle imprese nell'autunno 2021 (settembre- novembre) rispetto allo stesso periodo del 2019. Protagoniste indiscusse di questa tendenza le MPI piemontesi che vedono la dinamica in salita del +33,5% superiore al +28,3% del totale imprese. Alla crescente domanda di lavoro si affianca la crescita della difficoltà di reperimento
di manodopera che rag- mesi del 2021 supera giunge a settembre 2021 quello dello stesso pequota 38,7%. riodo pre-crisi a Novara (+1,0%). Il dato sulle cesI dati riferiti alle imprese, sazioni mostra dinamiancora di difficile lettura, che, nei primi 8 mesi del ci permettono due tipi di 2021 rispetto lo stesso analisi: quella sulle iscri- periodo pre Covid-19, di zioni e quella sulle ces- riduzione più accentuate sazioni. Nei primi 8 mesi di quelle rilevate in media dell’anno la natalità im- negli ultimi anni (-34,2%). prenditoriale resta ancora Nei 24 settori con valori di inferiore del 6,9% rispet- fatturato e/o produzione to al periodo gennaio-a- nei primi sei mesi 2021 gosto 2019, dinamica in superiori ai valori dei primi linea con quella rilevata a sei mesi del 2019, sono livello nazionale (-7,0%). coinvolti il 39,7% degli addetti di MPI con magIl numero di start up ri- giore specializzazione nei levato nei primi otto settori che vanno bene
(>+38,2% nazionale). Tra i settori in recupero figura quello delle Costruzioni la cui crescita risulta trainata da interventi in Superbonus 110%. L’indicatore che misura la capacità di traino dell’incentivo a favore del settore – calcolato rapportando il valore degli investimenti messi a detrazione relativi a lavori conclusi al valore aggiunto delle costruzioni – si attesta al 4,6% nella nostra regione, valore inferiore a quello nazionale (5,7%) e a quello delle principali economie come Emilia-Romagna (6,0%),
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PROFESSIONISTI AL TOP
Mastrosimone, avvocato procuratore sportivo Noto avvocato novarese civilista e penalista, Paolo Mastrosimone è anche un eccellente procuratore di calcio Quella di Paolo Mastrosimone è la storia di un bambino che cresce con la passione per il mondo calcistico e non la perde davvero mai. Juventino sfegatato ma soprattutto estimatore delle abilità sportive e atletiche in campo, segue il gioco con un’attenzione che matura negli anni. Si laurea in giurisprudenza, fa la sua gavetta legale e apre dapprima il suo studio principale a Novara poi quello di Galliate, occupandosi di diritto di famiglia, diritto civile e dei contratti, diritto penale, ma non abbandona né lo stadio né uno speciale interesse per tutto quello che gli ruota intorno. Non è soltanto un fan, osserva e si fa una vera e propria cultura del calcio e delle prestazioni dei giocatori. Si potrebbe dire davvero che negli anni allena l’occhio, intercetta la performance speciale, affina la percezione del talento. Con il tempo, infatti, scopre di avere fiuto, confrontandosi ed allo
stesso tempo ricevendo apprezzamenti da diversi dirigenti del settore sui ragazzi da lui segnalati. L’attrazione è forte e così negli ultimi 12 anni si è avvicinato al calcio in maniera sempre più professionale: da grande tifoso a sponsor del Novara Calcio a procuratore. Non possiamo non chiedergli cosa pensa del futuro della squadra cittadina. C’è un progetto serio, ci sono quindi le premesse per pensare davvero a un rilancio. Da tifoso accanito della squadra della mia città, sono fiducioso. Paolo Mastrosimone oggi segue e rappresenta alcuni giovani della zona, quelli in cui ha intravisto la fiammella del salto possibile. Sono giocatori in erba che hanno bisogno appunto di un’occasione e quindi di un procuratore. Cosa fa esattamente un procuratore di calcio? Gira continuamente e calpesta i campi, innanzi tutto. Vedere, vedere e rivedere. È così che si in-
tercettano giovani talenti in azione. Poi il procuratore fa da trait d’union tra il ragazzo, la famiglia, la sua società di appartenenza e altre società di calcio che potrebbero essere interessate ad acquisirlo in squadra. Quello dei giovani calciatori è un percorso difficile e complicato e il procuratore deve imparare a conoscerli bene, nelle loro luci e nelle loro ombre. Poi possono arrivare gli ingaggi, i contratti, i guadagni e naturalmente un avvocato procuratore è un alleato prezioso. Sono i procuratori quindi che possono aprire ai ragazzi l’opportunità di qualche provino per squadre via via più importanti? Sì, sono i procuratori. In effetti in pratica il procuratore deve avere la necessaria rete di contatti, da un lato con osservatori, segnalatori e allenatori e dall’altro con squadre e dirigenti sportivi. Poi bisogna imparare a capire cosa può fare il ragazzo e dove è possibile portarlo.
L'avvocato Paolo Mastrosimone con Sabrina Marrano Direttore del giornale l'Opinionista News
Parliamo di adolescenti, un’età delicata, in cui spesso i genitori premono perché si concentrino sulla scuola o in cui loro hanno poca determinazione al sacrificio. Vuoi dire che quella del calcio è una scelta impegnativa? Certamente. Come per ogni ambito, il livello professionistico e la carriera sono il risultato di abilità, preparazione, dedizione e determinazione. Ci vuole testa, oltre alle gambe. È vero che i procuratori guadagnano cifre da capogiro? In verità per anni più che guadagnare si spende andando in giro costantemente “sui luoghi di lavoro”, vale a dire i campi di calcio. Poi dipende da quali giocatori si arrivano a rappresentare ma in ogni caso i compensi stratosferici sono rari e si riscontrano quasi esclusivamente in serie A. Io vivo principalmente del mio lavoro di avvocato ed al momento rivesto il ruolo di procuratore più per pas-
sione che per ambizioni economiche! Lavorare divertendosi è quasi come non lavorare (sorride), gli impegni sono molti, per ora si semina, si spera di raccogliere quanto prima i frutti di questo lavoro, che io personalmente ritengo splendido! Si racconta che proprio tu quando l’eccellente e versatile Bruno Fernandes giocava a Novara nel 2012 hai intravisto subito le sue doti fenomenali… Proprio così, anche se gli amici dicevano che esageravo io lo guardavo e vedevo un campione. Dal Novara è passato all’Udinese, poi alla Sampdoria, poi allo Sporting Lisbona e infine al Manchester Utd. Ne ha fatta di strada, non mi ero sbagliato! (e qui sorride nuovamente) Intanto fai parte dell’Associazione presieduta dall’avvocato Claudio Pasqualin, AvvocatiCalcio, giusto? Esatto, già da qualche anno e ne sono fiero. Per me tutto il mondo del
calcio è emozione, divertimento, competenza e crescita. Un amore che mi accompagna dall’infanzia e un giorno spero mi porti a realizzare qualche sogno. Si può sapere quali sogni? Il primo sarebbe sicuramente quello di gestire calciatori importanti, magari proprio i ragazzi che sto seguendo. Poi chissà, in un domani più lontano potrei quasi ambire a una squadra di calcio, a una presidenza…sarebbe bellissimo! Davvero lo sguardo dell’avvocato Mastrosimone si illumina ad ogni passaggio di palla, sul campo e in ogni parola che dedica a questa sua seconda attività. Al di là delle sue affidabili e accreditate conoscenze giuridiche e calcistiche, è un ottimo uomo di relazioni, un comunicatore e un motivatore entusiasta: è abbastanza facile credere che riuscirà ad esaudire i suoi desideri. I.P.
Irene Spagnuolo
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90 imprenditori per l'Avv. Giorgio Carrara
Grande successo per l’evento organizzato dal giornale l’Op news e dedicato al libro “Separo ma non rompo”
Scarica QUI il libro
Sabrina Marrano direttore l'Opinionista News, l'avvocato Giorgio Carrara, Valter Arino e Fiorenzo Zaggia durante la presentazione del libro "Separo Ma Non Rompo"
Hanno partecipato 90 imprenditori alla serata dell’Avvocato milanese Giorgio Carrara che nello spazio Amici Miei Social Club ha presentato il suo libro “Separo ma non rompo”. La serata si è svolta con un primo momento di presentazione del libro “Separo ma non rompo”, prima opera dell’Avv. Giorgio Carrara che tratta della sua esperienza personale di padre divorziato, invitando ad una separazione consapevole rivolta specialmente alla tutela dei figli.
presenti.
In qualità di partners hanno partecipato all’evento organizzato dal giornale l'Opinionista news: la Pro Loco di Castellazzo Novarese, che ha cucinato la paniscia e servito prodotti del territorio tra cui salame e gorgonzola; la Cantina Valle Roncati che ha offerto il vino rosso da pasto; la start-up Wineliness con i loro vini da aperitivo; Risoperla azienda agricola di Balzola (AL) con il suo riso; Pasticceria Prolo con i suoi baci di Fara La presentazione è sta- IL LIBRO “SEPARO MA ta moderata da Sabrina NON ROMPO” Marrano, Direttore del Giornale l’Opinionista «Separo ma non rompo» News, che ha posto l’ac- è il promettente titolo del cento sui capisaldi del li- libro di cui è autore il mibro di Giorgio Carrara. lanese Giorgio Carrara, La seconda parte della avvocato civilista appasserata, invece, si è svilup- sionato di diritto di famipata come apericena ed è glia, insegnante di diritto stato un momento fonda- e economia in un istituto mentale di public relation superiore, padre separaper tutti gli imprenditori to.
Un avvocato che da più di vent’anni si occupa di separazioni e divorzi si potrebbe definire divorzista ma non è un titolo che fa per lui, tutt’altro. Carrara è forte di valori umani, culturali e professionali che hanno disegnato per lui un ruolo di moderazione del conflitto che affianchi i coniugi verso una separazione consensuale, dolce e assai meno traumatica di quella che nei fatti o nell’immaginario siamo abituati a conoscere. Forse è stato ciò che ha respirato nella sua famiglia d’origine, forse la lezione della sua esperienza personale, forse un’innata e generosa sensibilità o forse tutto questo insieme: famoso per il suo accompagnamento delle coppie a una separazione pacifica e rispettosa, per Carrara “Separo ma non rompo” prima di un libro è ispirazione e missione quotidiana. Purtroppo quando l’a-
more si sgretola o vacilla, dall’avvocato arrivano sentimenti di disprezzo, di rabbia, di tristezza, di paura, di smarrimento. Lui sceglie di non cavalcarli, di non acuire gli scontri, di ridurre le distanze e lenire la frattura. Lo fa con l’ascolto, innanzi tutto. Perché ascoltare significa accogliere e non giudicare. Lo fa perché sa che le separazioni possono essere vissute come strappi e lacerazioni oppure come cambiamenti, magari evoluzioni. Lo fa perché al centro mette i figli e la genitorialità, quindi la necessità che marito e moglie trovino un accordo per la serenità di tutti. Lo fa perché una “sana separazione”, come gli piace chiamarla, è davvero possibile. «L'avvocato deve essere prima di tutto un cuore: un altruista, uno che sappia comprendere gli altri uomini e farli vivere in sé, assumere i loro dolori e
sentire come sue le loro ambasce», Carrara cita un grande pensiero di Piero Calamandrei, il pensiero che ogni giorno cerca di onorare con i clienti. Ma come fa un avvocato a dare supporto per tutte le fragilità, ad orientare nelle difficoltà, a comprendere il dolore e le sue derive? «Mi spingo con la consulenza giuridica, con il conforto dell’empatia e con i consigli fin dove posso. Ma naturalmente ho scelto di collaborare con un avvocato penalista, un coordinatore genitoriale, una psicoterapeuta e una psicologa giuridica, proprio per assicurare il supporto competente alle persone con problemi più profondi e complessi.» Lo dice con la sua vociona autorevole ma delicata, il sorriso largo di chi maneggia con cura parole e stati d’animo, l’entusiasmo di chi dedica ogni energia al servizio di ciò in cui crede. Sì, Carrara crede davvero
nelle coppie che invece di scoppiare con gran fragore e furibonde liti possono trovare la via di un’armonia sostenibile. Nel suo libro cita anche Robin Williams: «Sono le persone più tristi a fare del loro meglio per rendere felici le altre persone. Perché sanno cosa significa stare male e non vogliono che nessun altro si senta in quel modo.» Una verità che Carrara incarna perché ha affrontato in prima persona un matrimonio felice e un epilogo da far diventare altrettanto felice. «Sì, ho deciso di mettere a disposizione quello che ho vissuto e imparato ai clienti che vengono da me per separarsi.» “Separo ma non rompo” è un capolavoro di semplicità e di intensità: si legge d’un fiato, offre risposte e direzioni, tratta con attenzione la sofferenza e illumina il futuro. I.P.
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Consulente patrimoniale per UnipolSai (NO)
UnipolSai Novara amplia e potenzia i suoi servizi e adesso cerca un nuovo consulente patrimoniale esperto abbia buone doti organizzative e di relazione. Chiediamo a Francesco Arino quali sono gli orari e la sede di lavoro: «La sede dell’Agenzia è a Novara ma non è necessaria né la residenza né la presenza fissa giornaliera in città qualora il consulente sia appunto già abituato a svolgere il suo lavoro in completa indipendenza, come auspichiamo.»
UnipolSai di Novara è un’agenzia monomandataria storica, affermata e radicata sul territorio dal 1990, che vanta un consolidato parco Clienti costituito da Aziende e privati. È la risposta assicurativa alle diverse esigenze: mobilità, casa, lavoro, salute, protezione, risparmio. Una realtà familiare che
ha saputo crescere, stare al passo con i tempi, essere innovativa e offrire sempre un servizio di qualità. Un ambiente dinamico come quello di UnipolSai Novara non si ferma mai e vuole evolvere, soddisfare ogni richiesta della Clientela e garantire massima competenza e professionalità.
In quest’ottica oggi investe in alcuni dei settori chiave e per potenziare la sua attività cerca un consulente patrimoniale esperto in ambito investimenti, risparmio gestito, previdenza complementare e protezione della persona. La ricerca può interessare chi ha queste specializzazioni e almeno due o tre
anni di esperienza maturata nel campo, quindi indicativamente una persona tra i 25 e i 50 anni di età che abbia qualità di intraprendenza, problem solving, empatia e capacità di lavorare in team. In effetti in UnipolSai Novara può inserirsi una risorsa già autonoma, che voglia organizzarsi il tempo e il lavoro in autonomia e
non sarà deputato in via prioritaria alla ricerca di nuovi Clienti.» L’agenzia novarese ha infatti già un numero di Clienti davvero significativo e questo spiega perché non è determinante procacciarne di nuovi, è invece essenziale seguire in maniera adeguata quelli in portfolio. Le premesse sono ottime: una possibilità allettante insomma per spiriti vivaci e professionalità già forIn UnipolSai Novara con- mate, pronte a una sfida tano i risultati e il rispetto impegnativa ma appadei Clienti, sono quindi gante. favorite le skills di autogestione! Questa sembra Non resta che segnalare davvero un’ottima notizia gli indirizzi email ai quali per chi aspira a una po- inviare il curriculum: sizione con possibilità di assicura2013@gmail.com esprimere conoscenze e info@unipolnovara.it potenzialità. I candidati saranno poi contattati da UnipolSai Volete una persona che Novara e valutati in sede. si occupi di procurare Clienti ai quali proporre Noi de L’Opininionista i servizi? News esprimiamo un «Il consulente sarà chia- grande in bocca al lupo! mato in primis ad occuparsi del portfolio Clienti I.P. Irene Spagnuolo già attivo e nutrito quindi
DIVERSAMENTE SINDACO
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La piccola Lucia gli scrive e lui crea il parco Ho inserito subito il parco giochi di Foresto nel nostro progetto “Adotta un parco”, racconta il Sindaco LA RUBRICA DEL SINDACO
Il Sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani
Borgosesia. Erano i primi di giugno quando una ragazzina di 11 anni residente nella frazione borgosesiana di Foresto, Lucia, scrisse una lettera al Sindaco Tiramani per chiedergli di realizzare nella sua frazione un’area giochi attrezzata per attività sportiva all’aperto. Come è sua abitudine,
Paolo Tiramani non lasciò affatto cadere la cosa: si attivò immediatamente, infatti, per accontentare Lucia e con lei tutti gli altri bambini di Foresto.In breve, ha dato l’incarico per progettare, organizzare ed effettuare l’intervento, ed oggi il parco di Foresto è realtà: una bellissima ed accogliente
area giochi dove i bambini potranno trascorrere del tempo in totale sicurezza. «Ho inserito subito il parco giochi di Foresto nel nostro progetto “Adotta un parco” – racconta il Sindaco – grazie al quale quest’anno abbiamo potuto riqualificare numerosi parchi gioco della nostra città, praticamente
il doppio di quelli che annualmente ci occupiamo di aggiornare negli arredi e nel manto erboso. Oggi, con il termine dei lavori a Foresto, questo progetto si completa e possiamo dire, senza timore di smentita, che è stato un grande successo della nostra amministrazione: gli sponsor privati (che ringrazio di cuore) sono stati molti, a comprova della generosità e lungimiranza del tessuto sociale borgosesiano, sempre pronto ad impegnarsi a favore della comunità». Il nuovo parco sarà presto inaugurato ufficialmente e Paolo Tiramani intende mantenere in toto la promessa che fece a Lucia quando lei gli chiese di realizzare il parco: «Le ho promesso di realizzare lo spazio per giocare all’aperto – dice infatti – ma le ho anche detto che l’avrei invitata all’inaugurazione e così faremo: non abbiamo ancora fissato una data, ma sarà a breve, perché questo parco possa diventare un regalo di Natale della nostra amministrazione a tutti i bambini della nostra città. Esso è il frutto di una bella sinergia tra tutti i membri del nostro gruppo, tra i quali desidero ingraziare in particolare Eleonora Guida per la passione che sempre profonde in ogni progetto.Ci vediamo presto a Foresto!».
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IL CASO
Successo Squid Game, quali effetti sui ragazzi? Bambini a rischio trauma per via della serie violenta di Squid Game, l’1, 2, 3 Stella splatter a schiaffi e spari La serie di Squid Game sta creando non pochi problemi tra i bambini e gli adolescenti.Partiamo dallo spiegare che cos’è Squid Game. Squid Game è un prodotto Netflix, dove 456 concorrenti sono in gara per un gioco della morte. Persone disperate, in crisi, in piena povertà o quasi, arruolati con un po’ di inganno e mistero in una gara mortale. Chi vince intasca 45.600.000.000 won, l’equivalente di 33 milioni di euro. Le prove sono dei giochi da cortile dalle conseguenze estreme: chi vince va avanti, chi no viene eliminato: ucciso. E’ una sorta di cinema splatter, noto anche come gore che rappresenta un sotto-genere cinematografico del cinema horror basato sugli effetti speciali, che descrivono lo schizzare del sangue o la lacerazione dei corpi umani, con eventuale conseguente fuoriuscita di interiora.L’autore,di questa favola splatter sul capitalismo e la società della competizione, è Hwang Dong-hyukche ci ha lavorato per quasi 10 anni vedendosi il suo la-
Dott.Ing. Pietro Palmieri
voro spesso cestinato. Invece Squid Game è’ diventata una storia di un successo inaspettato, mondiale e virale. Questo prodotto sta creando diversi problemi nei comportamenti dei bambini e degli adolescenti derivanti sia dall’emulazione e sia dal punto di vista traumatico della psiche. Infatti assistiamo quotidianamente che nell’intervallo delle lezioni diversi bambini giocano a “1, 2, 3 Stella”, come succede nella serie tv ed imitano gli spari e quindi l’eliminazione fisica di chi perde. O addirittura presi a schiaffi e percossi dai coetanei sempre perché hanno perso al gioco. La serie tv è vietata ad un pubblico di età inferiore ai 14 anni però quando sei bambino adolescente la mente non è in grado di gestire la complessità di determinate esperienze a cui puoi avere accesso e per cui non possiedi competenze emotive-cognitive di rielaborazione e integrazione dentro di te. Tutto questo non fa altro che alimentare nella mente e nella vita dei nostri
figli il peggio con ricadute e risvolti emotivi enormi. Concetti negativi come lo scarso valore della vita, la violenza fine a se stessa e arrivare a vincere soldi al costo della vita. Queste emotività si depositano in modo caotico e disorganizzato negli ado-
lescenti con il rischio di trasformarsi in esperienze traumatizzanti, dovute al fatto che il soggetto non riesce a gestire queste situazioni nella propria psiche e perciò ne rimane disturbato e impattato. È qualcosa di cui noi genitori dobbiamo essere assolutamente consapevoli. Altrimenti nella vita dei nostri figli entra il peggio e nella loro mente, dimensioni ed esperienze che hanno significati e risvolti emotivi enormi (la vita e la morte lo sono; la violenza fine a sé stessa lo è; il gioco che si trasforma in esperienza per vincere soldi o per subire la morte lo è) si depositano in modo caotico e disorganizzato. Potendosi anche trasformare in esperienze traumatizzanti, ovvero che il soggetto non riesce a gestire nella propria psiche e perciò ne rimane disturbato e impattato. Bambini che guardano “Squid game” e poi ne simulano le azioni nel loro gioco durante l’intervallo scolastico forse stanno semplicemente imitando ciò che hanno visto. O forse ci stanno comunicando che dentro di loro è entrato qualcosache devono buttare fuori, perché non sanno dove metterlo. Il gioco è il loro modo per tentare di farlo”. Ad esempio tanti adulti non hanno mai superato la visione di certi horror, come L’Esorcista, in quanto certi contenuti
non vengono metabolizzati quando la mente non ha le competenze per riuscire a farlo. Insomma “’vietato ai minori di 14 anni” non è un messaggio che reprime la crescita: in casi come questi la protegge, la sostiene e la promuove. Questo successo planetario sta generando un grandissimo introito, ma ricade negativamente sui nativi digitali che non hanno la capacità di analizzare con uno sguardo freddo e distante questa serie che diventa quindi tanto discussa, tossica e temuta per la violenza che sta portando tra i più piccoli, con episodi di bullismo verbale e fisico. Infatti “1,2,3 stella e poi muori” è il passaparola dei bambini. Gli episodi di violenza che sono stati denunciati nelle ultime settimane sono sempre più in crescita soprattutto nelle scuole primarie. Nonostante Netflix abbia messo subito le mani avanti con un “vietato ai minori di anni 14”, ciò non ha impedito ai più piccoli di guardare la serie o parte delle scene più cruenti portandoli quindi a questa emulazione pericolosissima. Da tutto questo nasce l’allarme prima da parte dei genitori, degli insegnanti, degli psicologi infantili, e per concludere delle Forze dell’Ordine per il rischio di emulazione tra i giovanissimi.
Vedo tanti genitori che per non essere infastiditi dai loro bambini permettono loro di guardare di tutto su TV, Ipad, smartphone, ecc. , anche durante il momento dei pasti, convinti che sia cosa buona e giusta. Il ruolo dei genitori deve tornare ad essere quello preponderante di educatori. Far guardare ai propri bambini quei cartoni animati e serie televisive che contengano i contenuti più appropriati per dar loro modo di sviluppare la loro personalità e che possano mostrare valori e comportamenti che ben si possano adattare allo loro vita sociale. Per cui genitori, al fine di evitare l’insorgere di gravi traumi nella psiche dei vostri figli, derivanti dalla visione di materiale violento e inappropriato per la loro età, cerchiamo di vigilare e sovrintendere a tutto quello che quotidianamente ci viene proposto sui mezzi di comunicazione e cerchiamo di far crescere i nostri figli in un mondo sano e reale inculcando i veri valori della vita. Io da bambino il massimo della violenza che ho visto è stata quella subita da Bruto da parte di Braccio di Ferro. Dott. Ing. Pietro Palmieri Tel. 3355931890 mail: ing.pietropalmieri@ gmail.com I.P.
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RISTRUTTURAZIONE 4.0
Il restauro, asset di sviluppo dell’economia
A Roma la Commissione Restauro degli Stati Generali del Patrimonio con il Vice Ministro Pichetto Fratin
Il presidente Stefano Crestini e la giunta di ANAEPA Confartigianato Edilizia
Roma. Ha preso avvio la commissione restauro degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, che si è insediata nella sede di Via Veneto nell’antico complesso architettonico dei Cappuccini, proprio a fianco di Palazzo Piacentini sede del Mise Ministero dello Sviluppo Economico. L’apertura dei lavori è stata affidata al Vice Ministro dello Sviluppo Economico senatore Gilberto Pichetto Fratin. “Lo scopo della Commissione sarà quello di lavorare affinchè il restauro italiano diventi un asset di sviluppo dell’economia nazionale e una oppor-
tunità di lavoro e di occupazione per le future e giovani generazioni” ha dichiarato Ivan Drogo Inglese presidente della Commissione. Per il vice Ministro Pichetto Fratin “il restauro deve rappresentare punti di pil” confermando inoltre che “il patrimonio rappresenta il fattore di attrattività del turismo italiano e come tale deve essere costantemente restaurato”. Il presidente Drogo Inglese ha concluso dichiarando che “Se il restauro diventerà un asset economico nazionale guadagnerà l’attenzione istituzionale e politica che merita e ciò si trasformerà
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in azioni concrete di so- plenaria composta dai stegno come bonus e in- rappresentanti delle più centivi”. autorevoli ed importanti organizzazioni, private e LA PRESIDENZA pubbliche, che operano La presidenza della com- nel settore del patrimonio. missione restauro è sta- I commissari ta affidata temporane- Sono stati nominati dieamente ed ad interim a ci commissari: Emanuele Ivan Drogo Inglese che Amodei, Gabriele Bisepresiede anche gli Stati gni, Roberto Borgogno, Generali del Patrimonio Enzo Costantini, Giorgia Italiano mentre la segre- Marrocco Cazzetta, Gioteria è affidata a Roberta vanna Mastrotisi, Alberto Caragnano giuslavorista Rui, Kristian Schneider, che insegna all’Università Lanfranco Secco Suardo Lumsa. e Carla Tomasi. GLI STATI GENERALI DEL PATRIMONIO Gli Stati Generali del Patrimonio Italiano sono una consulta permanente e
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Il Viceministro Pichetto Fratin
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VIVERE SOSTENIBILE
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Il business ecologico firmato Ferro e Metalli R. Traldi «Il recupero dei rifiuti è la base di una cultura necessaria: quella del riciclo e della sostenibilità»
Giulia Lamarca
Visita il nostro sito web Roberto Traldi con uno dei suoi mezzi aziendali
Viviamo l’epoca della sovrabbondanza di rifiuti e delle discariche sempre piene in una condizione ambientale non più sostenibile. È necessario radicare l’abitudine al riciclo, dare nuova vita ai rifiuti, sposare una cultura ecologica. Proprio per questo è ancora più interessante conoscere il recupero dei rifiuti da vicino, attraverso chi ne ha fatto un’attività aziendale. Abbiamo incontrato Roberto Traldi della FERROeMETALLI, storica Azienda di Galliate, fondata dal padre Gianni nel 1975. L’Azienda inizialmente si occupava del recupero di materiali ferrosi e non ferrosi, con l’ingresso dei figli nel 1996 ha sempre più ampliato attività ed organico fino a riuscire a provvedere alla raccolta per riciclo
di tutti i rifiuti non perico- ferro, un trituratore per la losi. riduzione volumetrica del legno e un trituratore per Quali sono dunque i ma- metalli, plastica e carta. teriali che provvedete a trasportare e recupera- In cosa consiste esattare? mente la vostra attività Trasportiamo e recupe- e cosa fate per i Clienti? riamo tutti i rifiuti non Innanzi tutto andiamo pericolosi: ferro, metalli, a ritirare rifiuti, presso i carta, vetro, legno, rifiu- cantieri, negli stabilimenti ti biodegradabili, plasti- o nelle Aziende: abbiaca, inerti come cemento, mo i mezzi per caricarli mattoni, ceramiche. e trasportarli nel nostro magazzino dove poi preGrazie in particolare al pariamo, con la riduzione tuo ingresso in Azienda volumetrica, il materiale avete quindi ampliato al riciclo e quindi lo conl’attività? feriamo alla parte finale Sì, la mia idea sin dall’ini- della filiera ovvero la fonzio è stata quella di forni- deria per i metalli e i centri re al Cliente il servizio più di trasformazione per gli completo possibile quindi altri materiali. nel tempo ci siamo dotati Funzioniamo anche da di attrezzature e macchi- centro di raccolta: i Clienti nari adeguati e all’avan- possono quindi portare i guardia per la lavorazio- rifiuti non pericolosi presne dei rifiuti: ad esempio so i nostri magazzini. una cesoia per tagliare il In pratica facciamo cer-
nita e separazione, togliamo le impurità e selezioniamo materia buona, così circa il 90% dei rifiuti che passano dal nostro magazzino è riciclato. In quale territorio operate? Indicativamente nel raggio di circa 50 km dalla sede dell’Azienda ma per esigenze dei nostri Clienti siamo andati a fare recuperi anche più lontano, come in Liguria o in Veneto. C’è molta concorrenza nel vostro settore e come vi distinguete dai competitors? Sì, c’è abbastanza concorrenza. Quello che ci differenzia sicuramente è la celerità degli interventi; a questo aggiungiamo professionalità, puntualità e prezzi concorrenziali.
A proposito di professionalità, nel vostro lavoro quanto contano competenze e aggiornamento? Contano moltissimo e infatti siamo in formazione costante, tanto dal punto di vista della gestione e delle pratiche amministrative che sul piano operativo. Essere all’avanguardia presuppone preparazione!
Se un Cliente ha anche rifiuti pericolosi come vi comportate? Siamo iscritti nella categoria degli Intermediari quindi possiamo contattare un’Azienda specializzata oppure segnalarla direttamente al Cliente. Faccio l’esempio di una cisterna del gasolio nella quale è presente un residuo di carburante: chiamiamo l’Azienda che Servizio recupero e trasporto rifiuti di ogni gen può fare la bonifica della Avete quindi personale cisterna e rilasciare la reCommercio rottami ferrosi e metallici lativa certificazione, poi esperto? Sì, abbiamo collaboratrici provvediamo noi al ritiro Servizio containers e cisterna. compattatori amministrative, autisti e della I.P. personale specializzato.
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VIVERE SOSTENIBILE
Penta Garden, artista del giardino verticale Per la nota Azienda novarese, il giardino verticale è una delle opere verdi del presente e del futuro Chi non ha presente le meravigliose pareti verdi e i giardini a sviluppo verticale? Sono bellezze che tutti ammiriamo ma sono anche opere che richiedono grande professionalità, esperienza e talvolta un prezioso tocco artistico. Le soluzioni di giardino verticale sono diverse ma tutte rispondono a più scopi e offrono grandi risultati. Sono pensate tanto per gli interni che per gli esterni, le seconde sono però quelle forse più scenografiche e di maggior impatto. Le aree verdi verticali sono innanzi tutto un modo per abbellire, arredare e portare un po’ di natura e vegetazione anche laddove gli spazi non consentono il consueto sviluppo orizzontale. In realtà sono anche un intervento di peculiare salubrità perché migliorano la qualità dell’aria e della vita delle persone, hanno un’ottima efficacia fonoassorbente e insonorizzante e possono addirittura realizzare
un cappotto termico degli edifici. Penta Garden, sempre attenta alla cura del verde pubblico e privato, all’avanguardia nelle tecniche e nelle soluzioni, rispettosa dell’ambiente e della sua valorizzazione, è specializzata anche nella progettazione e realizzazione di queste fantastiche opere verticali che oggi più che mai rompono la cementificazione, diventano elemento di benessere e design, contribuiscono a un’ossigenazione importante dei centri urbani. Per la progettazione collabora con Archè, costruttrice del Marinelli System, e in esecuzione vanta davvero una conoscenza fondamentale per le scelte più sicure e durature. La competenza di Penta Garden è infatti essenziale per valutare le condizioni di spazio e contesto, le più consigliate specie e varietà di piante e le combinazioni più funzionali, oltre che esteticamente gradevoli. L’esplosione di colori e
Visita la loro pagina Vincenzo Latella di Penta Garden con Sabrina Marrano direttore di L'Op News e a destra un esempio di giardino verticale
profumi è sicuramente il risultato di un intervento “a regola d’arte”, per questo Penta Garden si distingue per i sopralluoghi e i lavori minuziosi. L’uso di strutture a pannelli di minimo ingombro consente peraltro installazioni davvero ovunque: dai terrazzi alle recinzioni ai muri di contenimento fino ad intere facciate. Con questi insoliti e moderni giardini si può davvero ridisegnare l’aspetto di case e centri abitati
con validi e preziosi vantaggi in un’ottica sempre più eco-sostenibile. Le facciate verdi del resto influiscono positivamente sul micro-clima e sull’umore e apportano anche benefici di straordinaria importanza contro il surriscaldamento e l’inquinamento: i sistemi di inverdimento delle facciate infatti abbassano le temperature ambientali e producono una riduzione del dispendio energetico per il raffrescamento
estivo e il riscaldamento invernale. Proprio per le speciali potenzialità e proprietà dei giardini verticali, è assolutamente indispensabile la consulenza esperta di Penta Garden che può guidare a una spesa oculata tanto con le opportune scelte di piante quando con quelle relative alla fertilizzazione, all’irrigazione e alla manutenzione. Con le aree verdi verticali la bellezza è davvero un valido alleato della Sa-
lute nostra e del pianeta e ci sembra il più rilevante dei motivi per apprezzarle ancora di più! Sono un fiore all’occhiello della passione e dello spirito di servizio di Penta Garden, come anche tutti i lavori di potatura per i quali questo è il periodo ideale... Anzi, prendete nota, sono i mesi giusti per potare e fare interventi di sistemazione e preparazione delle aree verdi. I.P.
Irene Spagnuolo
Perché la Cina alza la produzione di carbone A cosa serve la partecipazione a Glasgow visto che il Governo cinese ha ordinato l’aumento del carbone? Che tra il G20 e la COP26 di Glasgow la Cina mettesse in atto il vecchio sistema del cosiddetto pesce in barile per decidere di non decidere se ne aveva avuto sentore, una spinta nazionalista sotto il profilo ambientale ed energetico molto forte, atta a preservare la propria nazione a discapito della comunità internazionale. Verrebbe da domandarsi a cosa serva la partecipazione cinese alle riunioni istituzionali internazionali visto che il Governo cinese ha ordinato l’aumento della produzione nelle miniere di carbone del Paese, dopo che la carenza di energia ha lasciato milioni di case e aziende in balia delle interruzioni di corrente. Tre delle principali province carbonifere si sono impegnate ad aumentare la produzione, hanno affermato alcune agenzie di stampa cinese. La Cina si è mobilitata in fretta per far fronte alla stretta energetica, adottando una serie di misure per assicura-
re la fornitura alle famiglie e mantenere operative le fabbriche della seconda economia più grande del mondo. Una circolare del massimo pianificatore economico del Paese, ha esortato a promuovere la firma di contratti di fornitura di carbone a medio e lungo termine tra aziende che generano energia e i fornitori di riscaldamento, nel tentativo di garantire carbone sufficiente per il settore, soprattutto per uso domestico. Secondo i funzionari e gli analisti del settore, le carenze di energia nascono da una combinazione di fattori, tra cui l'ingente dipendenza del Paese dal carbone, l'instabilità delle fonti pulite e l'aumento delle attività di produzione nel contesto della ripresa economica. Il comparto termico occupa ancora una grande parte della produzione energetica della Cina, rappresentando quasi il 70% a livello nazionale. I prezzi del carbone sono aumentati a causa della scarsità
Gian Carlo Locarni
delle forniture, spingendo le centrali elettriche a ridurre la loro produzione per evitare perdite dovute ai limiti ufficiali sui prezzi dell'elettricità. Nei primi otto mesi dell'anno, il consumo di energia della Cina è aumentato di circa il 14% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, durante il periodo la capacità di produzione di energia installata è aumentata solo del 10% circa. Oltre alla scarsità dell'offerta, anche la crescente domanda di elettricità derivante dalla forte ripresa economica
ha contribuito alla carenza che si è verificata. Poiché le attività di produzione in alcuni Paesi sono state ostacolate dalla pandemia, la domanda globale di beni prodotti in Cina è aumentata notevolmente, il che ha incrementato il consumo di energia in alcune città costiere. Quello che sta aggravando la crisi energetica sembrerebbe essere un calo nella produzione di energia pulita. Per esempio, nel mese di settembre la produzione di eolico in alcune regioni cinesi è
scesa improvvisamente a 70.000 kWh a causa delle cattive condizioni meteorologiche, in netto contrasto con l'effettiva capacità installata per tale fonte, pari a 10 milioni di kWh secondo i dati dei pianificatori economici del paese. La più grande società di servizi del Paese si è impegnata ad evitare tagli o interruzioni di corrente, dicendo che rafforzerà la distribuzione di energia in tutta la rete, coordinerà la trasmissione di elettricità alle province e regioni carenti e terrà d'occhio i consumi. Anche le autorità locali si stanno muovendo in tal senso. In una delle province carbonifere ad esempio, agli operatori elettrici è stato richiesto di rafforzare le previsioni e gli avvertimenti in termini di carenze energetiche, mentre altre province hanno richiesto ai produttori di energia di ridurre le interruzioni per manutenzione, di rafforzare le capacità di produzione nelle ore di punta e di passare a nuove fonti se necessa-
rio. Sul fronte finanziario, il principale regolatore bancario e assicurativo della Cina ha inviato una circolare in merito al rafforzamento del sostegno finanziario per la produzione di carbone, elettricità e sul mantenimento dell'ordine nel mercato delle merci. Il documento della China Banking and Insurance Regulatory Commission sollecita l'impegno per soddisfare le ragionevoli esigenze di finanziamento dei produttori di energia, carbone, acciaio e metalli non ferrosi, allo scopo di assicurare le forniture e stabilizzare i prezzi. Nel testo, le banche e gli istituti assicurativi vengono invitati a offrire servizi finanziari solidi per assicurare le forniture di energia ed elettricità per l'inverno e la primavera, oltre a sostenere attivamente le principali aree di produzione del carbone e le imprese chiave del settore per aumentare l'offerta di carbone termico. Gian Carlo Locarni Giancarlo.locarni@gmail.com
L'ITALIA S'È DESTA
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Maria Porro da Fiera Milano a Expo Dubai
Maria Porro all'Innovation Talk di Expo Dubai 2020: “Beautiful but sustainable, the Italian way of design”
Maria Porro, presidente del Salone del mobile
Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano, è intervenuta, oggi, all'Innovation Talk intitolato Beautiful but sustainable: the Italian way of design, organizzato da ITA, Italia Trade Agency, in collaborazione con il Consolato Generale Italiano a Dubai e l'Ambasciata Italiana ad Abu Dhabi. Accanto a lei, gli ospiti che hanno preso parte al dibattito sono stati: l'architetto Massimo Iosa Ghini, Nabyl Chenaf, professore di Architettura e Preside della Scuola di Architettura Arte e Design dell'Università Americana a Dubai e Antonella Mansi, Presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana. Ha introdotto il talk Paolo Glisenti, Commissario Generale dell'Italia a Expo 2020 Dubai, che è poi stato moderato da Roberto Luongo, direttore dell'agenzia ICE, mentre Nicola Lener, ambasciatore italiano negli Emirati Arabi, ha chiuso l'appuntamento.
Tema del talk è stata la bellezza che connette le persone tra loro e al pianeta e che è innata nel sistema di produrre moda e design in Italia. Progettare bellezza fa parte, infatti, della tradizione, dell'heritage e della cultura italiani. Una bellezza che è da sempre, prima di tutto, sostenibile, etica, funzionale, qualitativa. Una bellezza che il design e la moda italiani progettano con la natura, in modo circolare, inclusivo e olistico. Perché si progetta a lungo termine, coniugando artigianalità e digitale, rispettando i sistemi e i materiali naturali. Maria Porro ha portato come esempio il comportamento virtuoso del Salone del Mobile.Milano che, con l'evento speciale dello scorso settembre, ha dato prova di come si possano realizzare e misurare grandissimi eventi internazionali in modo circolare e sostenibile. Per il "supersalone", infatti, si sono utilizzati 160.000 metri quadrati di materiali
Al Wasl Plaza at Expo 2020 Dubai
smontabili e rimontabili, 50.000 metri quadrati di truciolare riciclato al 100% e si sono piantumati 200 alberi: azioni che hanno portato al risparmio di 553.000 kg di Co2 non immessi nell'aria. La Presidente del Salone del Mobile.Milano ha, poi, illustrato la road map che FederlegnoArredo ha recentemente varato per la trasformazione green dell'intero settore, il cui obiettivo ambizioso è diventare la filiera di riferimento mondiale per la sostenibilità. Un decalogo che non è un mero slogan ma che sottende azioni e pratiche concrete da realizzarsi nei prossimi cinque anni. Tra i diversi focus, si parla di attenzione al ciclo di vita dei prodotti con l'obiettivo di allungarne la durata; di valorizzazione delle materie prime sostenibili; di un approccio ecologico esteso a tutto il ciclo produttivo; di recupero di materia ed energia; di certificazioni e educazione; di attenzione
alle persone. Conclude Maria Porro: "Stiamo organizzando la sessantesima edizione del Salone del Mobile. Milano mettendo ancora
una volta al centro la sostenibilità. Riusciremo a vincere anche questa sfida, puntando sulla qualità, facendo sistema con tutti gli attori coinvolti, connet-
tendo persone, iniziative e attività lungo tutto il processo e misurando scientificamente ogni nostra azione".
PAGINE DA GUSTARE
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WINELINESS: per chi ha il pallino del vino Quello che non c’era, adesso è Wineliness: la cantina del vino sublime e tanti servizi per goderne!
Quella del vino è una storia di cultura e piacere e, come tutte le storie, ha bisogno di qualcuno che ce la racconti, ce la faccia vivere e amare! A questo hanno pensato Stefano Rada, Vincenzo Parrulli e Luigi Piana, tre giovani sommelier che si sono conosciuti durante il loro percorso formativo
e hanno trasformato la passione in un progetto. Un progetto battezzato con un nuovo nome, Wineliness, per descrivere proprio la sensazione che si prova a degustare il vino perfetto. I ragazzi di Wineliness offrono la loro professionalità e propongono idee e possibilità innovative. Non
Vincenzo Parrulli, Stefano Rada e Luigi Piana
aprono la classica enoteca, lanciano un servizio di broker di vino. Scelgono prodotti alternativi e speciali, indagano e selezionano vini per una cantina di alta qualità, per chi apprezza opzioni pregiate, per chi ha le papille in cerca di emozioni, per chi è caccia del calice inusuale. Selezionano i produttori
che si avvalgono di processi o colture particolari: più dei soliti vini, vogliono bottiglie straordinarie, spiriti territoriali esclusivi, note e sentori poco noti e preziosi. Con questa politica, Wineliness fa emergere i vini rari e aiuta i produttori emergenti a farsi conoscere e a far conoscere prodotti d’eccellenza difficili da trovare. Quali sono dunque concretamente i servizi della start up Wineliness? Innanzi tutto la consulenza di orientamento a vino di livello per ristoranti, organizzatori di eventi, bar ed esercizi commerciali. Una consulenza qualificata rivolta anche ai privati che vogliono investire nel mondo del vino o semplicemente bere consapevolmente o togliersi lo sfizio di una bevuta memorabile, provando ad esempio uno champagne affinato a -52 metri sotto il livello del mare! E, ancora, un servizio di sommelier a domicilio o
on demand: i clienti privati e non possono chiamare Wineliness per avere indicazione su che vino regalare o quale vino portare da amici o ancora quale vino servire durante una cena se si vuole fare bella figura. Questo servizio sarà presto disponibile sotto forma di comoda applicazione per smartphone così potremo davvero avere sempre un sommelier personale a portata di mano. Il servizio di sommelier a domicilio è disponibile anche con servizio incluso quindi durante la cena ci sarà un sommelier professionista che farà tutta la spiegazione del vino scelto. Dulcis in fundo, dal 2022 Wineliness si declinerà anche in e-commerce. Intanto per Natale è possibile usufruire di un’idea tutta da assaporare, ideale per gli estimatori del vino: la campagna “Per Natale regala un sommelier” prevede l’acquisto di doni in
voucher digitali che includono uno o più servizi in base al budget che si vuole destinare per il pensiero da mettere sotto l’albero: pacchetto consulenze on demand cena con il sommelier. Per ogni altra informazione, basta consultare il sito web wineliness.com. La notizia più gustosa resta comunque l’idea di celebrare il vino. Il vino che è tradizione ma anche economia fondamentale del nostro Paese. Bello che tre giovani leve abbiamo in mano studio, direzione e gestione di un’attività che valorizza un bene del nostro patrimonio! Irene Spagnuolo
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PAGINE DA GUSTARE
Benvenuto inverno: alla scoperta della tradizione
Avete mai sentito parlare della Masarada o della gustosa Bagna Cauda?
Riccardo Franchini
L’inverno è il periodo più adatto per riscoprire antiche ricette che attingono alla tradizione e che ci fanno assaporare i profumi ed i gusti di una civiltà contadina, che, seppur povera, sapeva regalare piatti saporiti, gustosi e prodotti con materie prime semplici ma genuine. Avete mai sentito parlare della Masarada? Si tratta di un antico piatto vegetariano contadino preparato con diverse verdure (patate, zucchine, carote, sedano, cipolla, basilico), che vengono bollite e poi passate in padella. Talvolta si passava alla versione più “ricca” e veniva aggiunta la salsiccia (luganiga). Le patate, le verze e le zucchine, per il loro basso costo e la facilità di coltivazione, han-
Cassoeula
no permesso, per decenni, di creare ricette facili e veloci. Ne sono un esempio le Zucchine ripiene, che di ripieno avevano ben poco, se non del pane raffermo, delle uova, del latte e del formaggio prodotto in casa. Con la verza, poi, in questo periodo si cucinava di tutto: dagli involtini (Caponet), ripieni, anche in questo caso con gli ingredienti che si riusciva a reperire da avanzi vari (i famosi “vanzusc”) e la cui ricetta variava a seconda della zona, alla intramontabile Casoela (o Cassoeula), che non credo abbia bisogno di molte presentazioni. Si tratta di un piatto invernale tipico della cucina popolare piemontese e lombarda, i cui ingredienti principali sono, ovviamente, la verza (meglio
se gelata dai primi freddi) e le parti meno nobili del maiale, come la cotenna, il musetto, i piedini, la testa e le costine (esiste, poi, la versione, diffusa soprattutto nella Lomellina, che sostituisce al maiale alcune parti dell’oca). Un primo piatto decisamente povero era il Pancoec (pancotto), preparato con pane raffermo, latte, burro, formaggio e sale (costava pochissimo e riempiva immediatamente lo stomaco); ci sono, però riedizioni in chiave moderna, che lo sanno rendere un piatto gradevole. Avvicinandosi, però, il Natale, ecco che comparivano sulla tavola altri piatti decisamente più “importanti” e ricchi, come la Rustida, preparata con carne di manzo o vitello, lonza di maiale, pollo e salsiccia, il tutto cotto con abbondante cipolla rossa e conserva di pomodoro. Sempre in periodo di feste (mentre, oggi, lo mangiamo abitualmente) veniva preparato il Brasato al Nebbiolo, con carne (meglio se Fassona piemontese), con una serie di erbe aromatiche, verdure e l’immancabile Nebbiolo (vino tipico piemontese per eccellenza), che conferisce morbidezza, sapore e colore vivace alla carne). Un altro piatto che ha segnato la storia gastronomica (non solo locale) e che ha arricchito le tavole durante le feste, soprattutto nel periodo autunnale ed invernale è, senza dubbio, il Bollito Misto (di cui andava ghiotto anche
Paniscia novarese
il Re Vittorio Emanuele II) coi classici 7 tagli di carne con diverse varianti (testina di manzo, lingua, coda, punta di vitello, biancostato, gallina, cappello del prete, oltre al cotechino o il sanguinaccio), accompagnato con il bagnetto verde (con olio, prezzemolo ed aglio), con il pepe e con le diverse mostarde e salse fatte in casa. Parlando di un piatto preparato con materie prime povere, mi viene in mente la Bagna Cauda (o Caoda), preparata (e servita) calda con acciughe, olio e aglio ed utilizzata come intingolo per le verdure fresche della stagione autunnale. Essendo una pietanza sostanziosa, solitamente, viene considerato un piatto unico. Voglio concludere ricordando due primi diventati il simbolo di due territori (quello della “bassa” e quello “montano”): la Paniscia novarese e la Panissa vercellese, il famoso risotto, con la verza (gelata), il salam d’la duja, i fagioli borlotti, il sedano, il pomodoro, il pepe, il vino rosso fermo ed altri ingredienti a seconda della fantasia dello chef e gli Gnocchi ossolani, che sono uno tra i piatti attualmente più valorizzati della cucina ossolana e che consistono in un impasto di farina di castagne, passata di patate lesse, di zucca, condita con burro di nocciole e formaggio d’alpe. Riccardo Franchini Food & Wine Blogger
In foto lo Chef Massimiliano Tamilia
Paniscia alla Via Veneto INGREDIENTI PER 4 PERSONE: • • • • • • • • • • • • • • • •
320g di riso arboreo 1 costa di sedano 1 carota 400 g di verza 100 g di polpa di pomodoro 400g di fagioli borlotti 80 g di cotenna di maiale 1,5 litri di acqua 100 g di lardo 150 g di cipolla tritata 200 g di salame della duja 100 ml di vino rosso fermo Sale q.b. Pepe q.b. Burro q.b. Grana q.b.
PREPARAZIONE Mettete i fagioli in acqua fredda a bagno per 24 ore. Soffriggete in una pentola sedano, carote, cipolla, lardo, salame della duja e cotenna, il tutto tagliato finemente Intanto tagliate la verza e aggiungerla al soffritto insieme ai fagioli e sfumate con il vino, mettendo successivamente la polpa di pomodoro. A parte tostate il riso e aggiungetelo in pentola. Aggiungete acqua o brodo vegetale fino a cottura. Aggiustate di sale e pepe. Spegnete il fuoco e mantecate con burro e grana. Servite in un piatto accompagnandolo con il porro croccante Buon appetito! Chef Massimiliano Tamilia
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Risoperla: le nuove videoricette con gli chef
Chef Ponzio propone un Carnaroli Risoperla con gorgonzola, pere, nocciole piemontesi, sfumato al Brandy Continuano, con successo, le puntate delle video ricette dedicate a “RISOPERLA”. Artefici di questa iniziativa, la Redazione de l’Opinionista News, Daniele Buffa, giovane imprenditore agricolo e contitolare - unitamente al padre Giovanni - dell’Azienda Agricola “Buffa Giovanni”, con sede a Balzola, in provincia di Alessandria (ai confini con la provincia vercellese) e diversi qualificati chef, specializzati nella preparazione dei risotti. Ho partecipato a tutte le serate, che hanno riscosso notevole interesse sia per la presentazione dei prodotti, sia per la realizzazione dei piatti (in cucina, poi, ai fornelli, ha fatto il suo ingresso trionfale la direttrice Sabrina Marrano, in qualità di….sous chef !).
immediata. Come acquistare RISOPERLA? Sicuramente in Azienda, ma, da qualche tempo anche online, attività questa che sta dando eccellenti risultati e che sta portando un pubblico sempre più vasto a far conoscere i prodotti che possono essere comodamente ordinati e ricevuti direttamente a casa: il Carnaroli bianco (classico), il Roma bianco e il Roma semi integrale. La spedizione del prodotto avviene in tutta Italia, con consegna al domicilio nell’arco massimo di 48/72 ore E a proposito di video ricette, l’ultima registrata in ordine di tempo è stata quella presso il ristorante B&T GOURMET di Arona, dove lo chef Giovanni Ponzio ha preparato un Carnaroli Risoperla classico con gorgonzola, pere, nocciole piemontesi IGP, sfumato al Brandy. Un mix fra tradizione e creatività, che ha permesso di realizzare un piatto di riso davvero delizioso, per sapori e fragranze.
Ricordiamo che l’Azienda Agricola Buffa si dedica, Fulvia e Daniele Buffa con il titolare di B_T Gourmet e Sabrina Marrano da cinque generazioni, alla coltivazione ed alla mi golosi appuntamenti, lavorazione del riso. Daper farvi conoscere e sconiele, figlio di Giovanni, prire i segreti per un risotha saputo, però, coniugato perfetto! re la tradizione secolare con l’innovazione, apporI.P. tando evidenti migliorie Riccardo Franchini in campo tecnologico ed Continuate a seguirci e vi informatico. Così, accanto aggiorneremo sui prossiFood & Wine Blogger ai processi di coltivazione, che continuano secondo le antiche metodologie, quello su cui oggi si può maggiormente lavorare sono: la fase di lavorazione, con utilizzo di macchinari all’avanguardia per ottenere un prodotto finito sempre migliore e il settore commerciale. In quest’ultimo ambito, infatti, “complice” anche la giovane età di Daniele, più incline al web ed alle tecniche di comunicazione, l’azienda ha realizzato un restyling dal punto di vista dell’immagine, con la creazione di un sito (www.risoperla.it), che permettesse di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto, l’azienda, il territorio in cui si colloca, il suo modo di coltivare e lavorare il riso, ma anche per realizzare una comu- Sabrina Marrano Direttore del giornale l_Opinionista news nicazione più efficace ed nella cucina di B_T Gourmet Un momento delle riprese da B_T Gourmet GIORNALE L’OPINIONISTA NEWS Registrazione Tribunale N. 639 del 20.11.2017. Edizioni Sibillamedia. Sede: via Gallarini 3, Ghemme | Partita Iva: 02534130030, Telefono: 333-4280649. Direttore Responsabile: Sabrina Marrano. Sito: www.lopinionistanews.it, Facebook: L’Opinionista news, Instagram: lopinionista_news, YouTube L’opinionista news. Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale Srl (Cilavegna) - Grafica e impaginazione: Edimen Srl. E-Mail: direttore@lopinionistanews.it - amministrazione@lopinionistanews.it | Per la tua pubblicità: 333-4280649 - sabrinamarrano@sibillamedia.com
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