PREMIO UGO GUIDI VIII EDIZIONE 2017
Premio Ugo Guidi
“Il disegno è la parte più intima dell’artista, è la parte più immaginativa, e quindi è la parte più vera” Marino Marini
Direzione Artistica, cura della mostra e del catalogo Lorenzo Belli Organizzazione Amici del Museo Ugo Guidi ONLUS Museo Ugo Guidi In collaborazione con OpenArt Project Accademia Maxy College di Mosca Coordinamento Comitato Scientifico Museo Ugo Guidi Ufficio Stampa Piero Garibaldi, Amici del Museo Ugo Guidi ONLUS Stefano Roni, Fondazione Terre Medicee Giuria Premio Ugo Guidi 2017 Isotta Boccassini, giornalista e esperta di comunicazione Vittorio Guidi, responsabile del Museo Ugo Guidi Monica Michelotti, artista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara Massimo Pasqualone, critico d’arte e curatore di mostre Domenico Monteforte, artista Daliano Ribani, mercante d’arte e gallerista Referenze fotografiche Julia Melnikova, Michele Chiroli, Lorenzo Belli, Vittorio Guidi Progetto Grafico Editografica, Pietrasanta Stampa Finito di stampare nel mese di novembre 2017 da Pixart Printing Si ringrazia I professori e il direttore del Maxy College di Mosca I partner ed i responsabili degli Enti coinvolti nel progetto Il direttore e la segreteria della Fondazione Terre Medicee La Fondazione Centro Arti Visive di Pietrasanta Galleria Convento Paolo Giannarelli Martina Iaccino Alexey Morosov Distribuzione gratuita - Ogni diritto di riproduzione è vietato Con il contributo del Consiglio regionale, ai sensi della LR 4/2009
Con il contributo e il Patrocinio di
Comune di Forte dei Marmi
Con il Patrocinio di
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PREMIO UGO GUIDI VIII EDIZIONE 2017
Premio Ugo Guidi
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’Amministrazione Comunale di Seravezza è orgogliosa di poter presentare quest’anno negli spazi espositivi delle Scuderie Granducali l’esposizione delle opere partecipanti al “Premio Ugo Guidi 2017” in contemporanea con la mostra “Connessioni. La metafisica di Ugo Guidi” organizzata dal Museo Ugo Guidi e dall’Associazione Amici del Museo Ugo Guidi Onlus. Il Premio, giunto alla sua ottava edizione, rappresenta un motivo di pregio indiscusso per tutto il territorio della Versilia ed ottiene ogni anno risonanza internazionale con la partecipazione di importanti realtà artistiche e culturali da tutto il mondo. Nell’arco della sua vita il maestro Guidi ha sempre voluto rimarcare di esser nato a Querceta. Questa orgogliosa affermazione delle proprie origini è sicuramente un ulteriore motivo di grande soddisfazione per l‘Amministrazione Comunale e per tutta la cittadinanza che vede adesso tornare sul proprio territorio l’esposizione legata alla figura di uno dei suoi concittadini più illustri. Questa esposizione chiude simbolicamente un anno, il 2017, ricco di soddisfazioni per il nostro Comune, che di anno in anno sempre più si caratterizza per un’opera di generoso supporto ad iniziative culturali ed artistiche di pregio e che contribuiscono in maniera importante all’immagine viva e culturalmente rilevante della Versilia. Un plauso va necessariamente a tutti coloro che con passione e voglia di proseguire un percorso di crescita si prodigano nell’organizzazione di queste importanti iniziative, alle quali il Comune di Seravezza e la Fondazione Terre Medicee non faranno mai mancare il loro supporto. Giacomo Genovesi Assessore alla Promozione e Valorizzazione del Territorio del Comune di Seravezza Vice Presidente Fondazione Terre Medicee
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Veduta interna del Museo Ugo Guidi
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IL MUSEO E I GIOVANI
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’idea del “Premio Ugo Guidi” nasce per la volontà di valorizzare giovani artisti di indiscusse qualità tecniche e creative. Le prime sette edizioni del premio si sono sviluppate nell’ambito delle mostre “Il Maestro presenta l’Allievo” ed era rivolto agli studenti delle Accademie di Belle Arti statali italiane. A queste edizioni hanno aderito le venti Accademie italiane con la premiazione totale di ben ventuno giovani. La qualità del premio consisteva nel far segnalare dal docente dell’Accademia l’allievo ritenuto più rappresentativo come qualità del suo corso: in tutte le edizioni sono stati segnalati oltre 200 giovani artisti di provenienza internazionale che saranno i maestri del domani. A queste edizioni nel corso degli anni si è collegata l’esposizione dei primi tre classificati in una mostra personale congiunta a loro riservata nel Museo MUG di Forte dei Marmi. Questa ottava edizione del premio, rivolta ai giovani allievi dell’Accademia di Mosca MAXY College, ha visto l’esposizione di tutti gli undici studenti nella mostra a loro riservata nel Museo Ugo Guidi – MUG nel mese di novembre 2017. Nelle Scuderie Granducali di Palazzo Mediceo di Seravezza viene riproposto l’allestimento di tutte le opere con la vincitrice del premio stesso insieme a una piccola testimonianza dell’opera di Ugo Guidi in concomitanza con il quarantennale della sua scomparsa. Il Museo è giunto al 12° anno di vita ed ha realizzato al suo interno oltre 130 mostre d’arte contemporanea ma ritengo sia giusto dare spazio e visibilità anche ai giovani. Vittorio Guidi Museo Ugo Guidi – MUG www.ugoguidi.it
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Gli studenti del MAXY College di Mosca al lavoro presso il Centro Arti Visive di Pietrasanta
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iamo lieti che la storia iniziata nel 2014, quando un gruppo di studenti del Moscow Academic Art College per la prima volta ha visitato la regione Toscana, la culla dell’arte e della cultura rinascimentale e dell’arte europea in generale, ottiene un riconoscimento, così come un progetto annuale per una cooperazione culturale tra Italia e Russia. Nell’estate del 2017, facendo rivivere la tradizione dei viaggi con borsa di studio come nel 19° secolo l’Accademia Imperiale di belle arti, il MAXY college con il sostegno del partner italiano costante, il Centro Arti Visive di Pietrasanta, e con il sostegno finanziario di un sponsor privato, ha fornito l’opportunità ai suoi dieci migliori studenti e a due studenti di altri licei d’arte russi di giungere in Toscana per una pratica artistica in plein-air. I giovani talenti sono stati selezionati sulla base di un concorso secondo i risultati di visione di lavori e anche secondo il rendimento scolastico e la frequenza. Di conseguenza, in Italia vi sono giunti i più meritevoli: gli studenti operosi, talentosi e disciplinati. Nel corso dei secoli la Toscana è stata una meta per gli artisti provenienti da tutto il mondo; proprio lì i giovani artisti, armati di tavolozze, sono andati in cerca di un ideale di bellezza, trovato nell’antichità e ritrovato nel Rinascimento. A seguito di quattro settimane di tirocinio gli studenti hanno acquistato un’esperienza indimenticabile che aiuta a fare un buon scatto in una scienza difficilissima da padroneggiare che è la maestria pittorica. Vorrei sottolineare, citando il direttore Eugeny Kravtsov, che questo programma per i giovani artisti è in primo luogo un duro lavoro: l’orario giornaliero molto fitto, ricco di attività pratiche e teoriche, è una garanzia di successo e di crescita professionale. Il contatto con una cultura secolare apre i nuovi orizzonti alla creatività e aumenta il livello culturale generale dello studente. È molto importante quando lo studio della teoria dell’arte avviene tra le sue testimonianze materiali, circon-
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dato dalla campagna Toscana e dai monumenti di cultura. Diventa più utile nel processo di apprendimento quando le attività pratiche conducono agli autentici maestri della pittura accademica. Con certezza possiamo constatare che il programma delle pratiche estive in Toscana OPVS PRACTICUM si è affermato come un luminoso e unico progetto in costante evoluzione. A conferma di ciò è stato l’invito a partecipare al Premio Nazionale Italiano Ugo Guidi nel 2017 come primo degli istituti d’istruzione accademica non italiano ad essere ammesso a questo concorso. A seguito del lavoro in plein-air del 2017 a Pietrasanta sono stati selezionati i migliori lavori di ogni studente partecipante al progetto e successivamente consegnati al Comitato Scientifico del Museo Ugo Guidi per la valutazione. Siamo molto lieti che la nostra studentessa Daria Mantsereva sia risultata vincitrice del premio ed esprimiamo una enorme gratitudine all’organizzazione e alla Giuria del Premio Ugo Guidi per l’opportunità concessa e per il riconoscimento. Senza dubbio questo darà ai nostri studenti un enorme stimolo alla creatività e aprirà il loro potenziale per la conquista di nuovi vertici Esprimiamo la speranza di una proficua collaborazione. Julia Melnikova Moscow Academic Art College Coordinatore del progetto OPVS PRACTICVM 2017
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sprimo la mia profonda gratitudine agli organizzatori, al Comitato Scientifico e ai dirigenti del Museo Ugo Guidi e a tutti coloro che hanno partecipato a questo evento, che cosÏ hanno sostenuto il nostro programma delle pratiche estive in Italia. Il Premio Ugo Guidi, al quale fortunatamente i nostri studenti hanno preso parte quest’anno, per molti sarà un forte incentivo per la crescita professionale e una viva impressione nel loro destino creativo. Sergei Onuchkin Moscow Academic Art College Capo di pratica pittorica, 2017
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INTRODUZIONE ALL’OTTAVA EDIZIONE DEL PREMIO UGO GUIDI 2017
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l Premio Ugo Guidi cerca da anni di stabilire nuovi legami tra i giovani studenti artisti e la società, riconoscendo all’arte un importante e centrale ruolo formativo. Questa rassegna ha come obiettivo primario quello di far conoscere, come primo passo per il loro percorso di crescita, i giovani che operano in Toscana nell’ambito dell’arte contemporanea. In occasione dell’edizione 2017, l’ottava, del Premio Ugo Guidi sono stati invitati a partecipare gli studenti dell’Accademia d’Arte MAXY College di Mosca che hanno svolto nel corso della stagione estiva una residenza artistica a Pietrasanta (LU). I giovani artisti Anna Novikova, Daria Mantsereva, Arseniy Kolodin, Daria Kalashnikova, Natalia Balakhontseva, Anastasia Shkineva, Arina Iatsenko, Dmitrii Shurin, Polina Efanova, Margarita Simonova, Mariia Sotnikova e Liubov Zhikhareva hanno partecipato con una singola opera pittorica. La giuria composta da Isotta Boccassini, giornalista e esperta di comunicazione, Vittorio Guidi, responsabile del Museo Ugo Guidi, Monica Michelotti, artista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, Massimo Pasqualone, critico d’arte e curatore di mostre, Domenico Monteforte, artista, Daliano Ribani, mercante d’arte e gallerista, ha decretato come vincitrice la giovane studentessa Daria Mantsereva.
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Il premio di questa edizione consiste nella riproduzione dell’opera “Cavallo e cavaliere” del Maestro Guidi riportata a pagina 3. L’esposizione presso le Scuderie di Villa Medicea di Seravezza delle opere che hanno partecipato al Premio Ugo Guidi 2017, si svolge in contemporanea con la mostra celebrativa del quarantennale della scomparsa del Maestro dal titolo “Connessioni. La metafisica di Ugo Guidi” qui illustrata da pagina 27. L’idea è quella di creare un rapporto-confronto tra l’attualità delle opere dei giovani studenti russi e l’arte di Ugo Guidi e di alcuni Maestri suoi contemporanei in modo da proporre un confronto generazionale nell’ottica di abbattere distanze temporali ed estetiche e di favorire un dialogo artistico tra le opere in rassegna. La formula di affiancare un riconosciuto maestro a nuove proposte artistiche internazionali, vuole promuovere e rafforzare il dialogo e confronto fra le culture attraverso la pratica artistica. Un ringraziamento va agli eredi di Ugo Guidi, alla Direzione della casa Museo Ugo Guidi, ai professori dell’Accademia MAXY College di Mosca e agli Enti e Istituzioni che con il loro sostegno hanno permesso che questo importante evento si potesse realizzare ancora una volta. Lorenzo Belli Direttore Artistico Premio Ugo Guidi
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MANTSEREVA DARIA VINCITRICE PREMIO UGO GUIDI 2017
La Giuria riunita il 15 ottobre presso la Casa Museo Ugo Guidi ha decretato , con maggioranza assoluta, l’opera di Mantsereva Daria vincitrice del Premio Ugo Guidi 2017 con la seguente motivazione:
è stata scelta per l’immagine evocativa e l’emozione suscitata sviluppando una “ L’opera dimensione onirica e dando al fruitore la possibilità di immaginare il limite e l’oltre ”
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Mantsereva Daria, olio su cartone, cm. 25x19
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Novikova Anna, olio su cartone, cm 22x29
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Zhikhareva Liubov, olio su cartone, cm. 22,5x20,5
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Efanova Polina, olio su cartone, cm. 21x15,5
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Balakhontseva Natalia, olio su cartone, cm. 19x14
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Iatsenko Arina, olio su cartone, cm. 34x28
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Kolodin Arseniy, olio su cartone, cm. 31,5x20
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Shurin Dmitrii, olio su cartone, cm. 35x25
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Simonova Margarita, olio su cartone, cm. 35x18.5
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Sotnikova Mariia, olio su cartone, cm. 35x20
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Kalashnikova Daria, olio su cartone, cm. 33,5x20
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La Giuria del Premio Ugo Guidi 2017 durante la selezione delle opere
Alcune delle opere partecipanti al Premio Ugo Guidi 2017 esposte al Museo
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MOSTRA CELEBRATIVA
CONNESSIONI
LA METAFISICA DI UGO GUIDI 7 DICEMBRE 2017 - 7 GENNAIO 2018 SCUDERIE GRANDUCALI, VILLA MEDICEA DI SERAVEZZA (LU)
CONNESSIONI
LA METAFISICA DI UGO GUIDI a cura di Lorenzo Belli “Si guardi come Guidi intende il rapporto della masse, come sente tutto il sistema delle connessioni, delle diagonali che precipitano verso il basso, senza arresti con impeto e sicurezza”. Pier Carlo Santini , Il nuovo Corriere
A quarant’anni dalla scomparsa di Ugo Guidi vogliamo ricordare l’artista e l’uomo che ha dedicato la sua vita all’arte con una selezione di opere che dialogano con il suo tempo, affrontando temi ancora attuali. L’intera opera di Ugo Guidi, pervasa da un sottile gioco psicologico, si è andata via via allontanando dall’elemento naturalistico nel tentativo di superamento del naturalismo accademico che ha permeato i lavori giovanili. Sembra che il linguaggio di Ugo Guidi sia premonitore di quel cambiamento che gli anni ’80 porterà alla società post industriale: il mondo si ritroverà interconnesso in co-
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stanze equilibrio tra utile e futile, tra condiviso e diviso ed ogni legame con la terra e la natura sembrerà essere funzionale alla mera sopravvivenza. È difficile assegnare ad uno dei molti periodi artistici di Ugo Guidi il grado massimo della sua maturità, rinvenire in uno di questi la pienezza di una ricerca espressiva che si identifichi con l’identità autentica dell’autore. La sua traiettoria individuale si intreccia con i linguaggi e le espressioni del suo tempo e con quello della grande generazione di artisti amici come Treccani, Rosai, De Grada, Soffici, Funi che frequentarono Forte dei Marmi e il suo atelier dal secondo dopoguerra. L’esposizione vuole premiare quelle forme, riconducibili alla natura umana, che esprimono l’inquietudine dell’uomo moderno e che contraddistinguono l’opera di Guidi in un percorso parallelo ad altri artisti
come Marino Marini, Sergio Hernandez od altri maestri contemporanei. Si riscontra in Guidi una ricerca di armonia, di unità delle forme quasi a voler ricomporre un equilibrio rotto dove i valori plastici vengono via via assorbiti dalle scioltezze di linea e la presenza di quei ritmi essenziali ma nervosi capaci di dar vita alla pittura. Così la suo opera oscilla costantemente fra ricerca di nuovi materiali, tra opere sacre e profane, tra frammento e totalità, tra caos e armonia: tra gli inconciliabili poli della nostra esistenza. Immerso in queste contrapposizioni, il percorso di Guidi ha esplorato due mondi apparentemente opposti: l’universo espressionista, organico e corporeo e quello formale più lirico e astratto. Guidi svela nella opere esposte il rifiuto di compiacenze estetizzanti proprie della scuola del suo maestro Dazzi ma anche un rapporto di
odio-amore con l’arte naturalistica. La sua visione parte dal mondo reale per poi essere declinata in nuove forme e composizioni che si possono definire metafisiche. L’elemento naturale di stampo classico si trasforma via via in una scomposizione dello spazio, all’assenza di piani definiti ed ad una semplificazione formale dei soggetti che andrà a delineare la sua posizione artistica. In tutta l’opera di Guidi si ritrova una sincerità della rappresentazione che rispecchia il partecipare emotivo dell’artista anche per temi importanti come la religione o la grande mutazione tecnologica e sociale degli anni ’60 e ’70. Guidi rappresenta quindi l’incessante ricerca dell’essere umano per il superamento della sua condizione terrena e la volontà di controllo sugli agenti ambientali. L’uomo vittorioso, primordiale, ancestrale perde la sua autorevolezza nelle pieghe del mondo moderno ma, contemporaneamente, perde il suo contatto con la sua genuinità e la sua natura. Per questo la sua attività artistica si sofferma anche a indagare gli esseri viventi soffermandosi sul rapporto
tra il mondo animale e l’uomo cogliendo semanticamente le loro relazioni. Ed infatti le figure dell’artista che abbiamo voluto esporre rappresentano prevalentemente corpi e animali ed il loro costante rapporto: il gruppo-gregge e la costante guerra per la sopravvivenza pervaso da un senso di costante dialogo con la natura. Questi tentativi di danze, figure, apparizioni oniriche spesso galleggiano su di un orizzonte senza tempo in un mondo in costante cambiamento: sono come diapositive da un teleobiettivo puntato sulla società contemporanea. Le macchine e la tecnologia della civiltà post-industriale modificano la visione del mondo così Guidi vira dal classicismo delle figure verso una progressiva trasformazione della sua tecnica. Per Guidi vi è una componente etica imprescindibile nell’arte e nel suo impegno a creare. Egli infatti si propone di rappresentare il cambiamento dei tempi pur restandone fuori, come se fosse uno spettatore attivo del mutare delle relazioni e della tecnologia,
rimanendo sempre fedele alla sua inquietudine e alla ricerca del vero e dell’arcano. Guidi si fa sperimentatore che indaga nuovi materiali nei linguaggi dei temi a lui più cari: quasi volesse andare al di la della fisica dei soggetti ritratti. L’evoluzione dello stile riflette la difficoltà del vivere: si passa da una situazione di allineamento con la natura ad una costante ricerca di equilibrio. Lo stesso equilibrio che pervade l’opera di Marino Marini nella sua composizione di elementi simbolici che tentano di risvegliare la coscienza di esistere in contrapposizione con la negatività di una distorta percezione di se stessi e di ciò che ci circonda. Alcuni artisti hanno fatto loro il racconto dell’inquietudine dell’uomo e del rapporto di questo con la Natura: Guidi e Marini sono stati infatti testimoni di un’epoca, ma anche premonitori di quella tensione tra tradizione e innovazione che ha portato gli artisti di quella generazione a sviluppare una propria ricerca artistica come àncora di salvataggio. 27
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“Cavalli al pascolo”, 1971, china su carta ,cm 45x35 “Pecore”, 1974, china su carta, cm 50x35 “Gregge con cane”, 1969, china e tempera su cartone telato, cm 24x18
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“Uomo e cavallo”, 1969, tempera su cartone telato, cm 24x18 “Cavallo e cavaliere”, tempera, cm 50x35 “Cavallo e cavaliere”, china e tempera su carta, cm 50x35
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[7] “Cavaliere e cavalli”, polistirolo colorato, cm 50x40 [8] “Dialogo”,1971, tecnica mista su cartone, cm 50x35 [9] “Folla”, 1969, china acquarellata su cartone telato, cm 24x18 [10] “Pescatore”, 1970, olio su tela, cm 48x34 [11] “Pescatore”, china e tempera su carta, cm 45x30 [12] “Figura con pesci”, tecnica mista su carta, cm 50x70 [13] “Cavallo e cavaliere” (riproduzione per Premio Satira Politica Forte dei Marmi), multiplo in bronzo, cm 25x19x11
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[14] Marino Marini, “Acrobata”, olio su tavola, cm 30x24 [15] Marino Marini, “Giocolieri”, olio su tavola, cm 32,5x22,5 [16] Aldo Salvadori, ceramica, cm 26x25x12 [17] Sergio Hernandez, “Cavallo e cavaliere”, tecnica mista su carta, cm 51x34 [16]
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Cenni biografici di Ugo Guidi Ugo Guidi (Querceta 1912 - Forte dei Marmi 1977) è stato uno degli scultori più rappresentativi del ‘900. È stato allievo di Arturo Dazzi, prima, poi assistente di Emilio Greco ed infine insegnante di scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara. La sua introduzione al mondo della cultura artistica si può collocare con la sua prima mostra personale presso “La Strozzina” di Firenze nel 1956. È stato amico e sodale di Ottone Rosai, Carlo Carrà, Arturo Dazzi, Ardengo Soffici, Bruno Cassinari, Giuseppe Migneco, Mino Maccari, Ernesto Treccani, Raphael Alberti e molti altri artisti e uomini di cultura. Le sue opere si trovano presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e, la Galleria d’Arte Moderna di Roma, la Galleria d’Arte Moderna Palazzo Pitti a Firenze, nel Museo dello Sport a Barcellona, nel Consejo Superior de Deportes di Madrid, nelle Federazioni Gioco Calcio di Francia, Germania, Belgio e Olanda. Nel corso degli anni è stato invitato alle più importanti mostre in Italia e all’estero. Museo Ugo Guidi M.U.G. La casa-museo è l’ultima e unica testimonianza della feconda stagione culturale del secondo ‘900 presente a Forte dei Marmi, dove Ugo Guidi (1912-77) ha vissuto e realizzato tutte le sue sculture. In essa si possono ammirare oltre 500 opere, tra sculture, disegni e tempere, che vanno dagli anni ’40 al ‘77 e che mostrano lo sviluppo del maestro. La Soprintendenza di Lucca-Massa Carrara , per una migliore conservazione, ha provveduto alla catalogazione di tutto il patrimonio delle opere in scultura presenti nel museo. L’Ente Museo è amministrato dall’Associazione Amici del Museo Ugo Guidi ONLUS e ”si propone di tutelare, promuovere e sviluppare la conoscenza dell’arte di Ugo Guidi e di documentare e valorizzare l’arte moderna e contemporanea, nonché di promuoverne lo studio e la conoscenza”(art.1 dello Statuto). La casa-museo è stata inserita nelle Case della Memoria della Toscana, è stata aperta per le Giornate di Primavera del FAI (Fondo Ambiente Italiano) e segnalata da Italia Nostra tra le piccole realtà museali d’eccellenza in Italia. Oggi è luogo di cultura in cui vengono allestite mostre di artisti contemporanei che dialogano con opere, video, performance, installazioni con le opere di Ugo Guidi. Si attuano partecipazioni con musei, fondazioni e gallerie d’arte in collaborazione con il MIBACT, la Regione Toscana e Accademie di Belle Arti nazionali e internazionali.
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