Lo stato dell'arte. Giovani artisti in provincia di Lucca

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LO STATO DELL’ ARTE

LO STATO DELL’ ARTE

GIOVANI ARTISTI IN PROVINCIA DI LUCCA

JONATHAN BOCCA

DAVIDE BONDIELLI

DESIRÈE PUCCI

THOMAS PUCCI

ROLENZO

MARTINO SANTORI

TIPSTUDIO

LO STATO DELL’ ARTE

GIOVANI ARTISTI IN PROVINCIA DI LUCCA

Un progetto di ALKEDO APS

Direzione Artistica Lorenzo Belli

Curatela Alessandro Romanini

Realizazzione Video Estefania Nativo

In collaborazione con

Associazione OpenArt Project

Associazione Amici del Museo Ugo Guidi ETS

Fondazione Centro Arti Visive Pietrasanta

CATALOGO

Coordinamento Lorenzo Belli

Testo introduttivo di Lorenzo Belli

Testo critico di Alessandro Romanini

Progetto Grafico Estefania Nativo

Crediti fotografici Alkedo APS

ESPOSIZIONE

15-16 Marzo 2024

01-02-03 Novembre 2024

Fondazione Centro Arti Visive - Ex Convento di San Francesco

Via dei Frati 6, Pietrasanta LU

LO STATO DELL’ARTE

Video documentari canale YouTube: @allartof

Instagram: @allartof

Facebook: associazionealkedo

toscana incon tempo

LO STATO DELL’ ARTE

Il progetto” Lo Stato dell’arte” è stato finanziato dalla regione Toscana per due annualità attraverso il bando Toscanaincontemporanea: ciò ha consentito di poter ampliare il progetto a più distretti artistici.

Con “Lo stato dell’arte. Giovani artisti a Lucca” abbiamo perciò proceduto ad una rilevazione, anche in provincia di Lucca, degli artisti under 35 presenti, con un proprio studio o spazio dedicato. Successivamente, al fine di ottenere un campione efficace, io ed il Professor Alessandro Romanini abbiamo selezionato gli artisti sulla base delle diverse discipline espressive e delle capacità di ricerca e di sperimentazione artistiche.

L’obiettivo specifico è, quindi, la individuazione e valorizzazione della creatività degli artisti emergenti al fine di creare un’istantanea dell’attuale panorama artistico locale.

Utilizzando le potenzialità dei linguaggi audiovisivi ed espositivi per ogni artista o collettivo coinvolto è stato realizzato un documentario audiovisivo, della durata indicativa di 5 minuti, volto a descrivere le prerogative della poetica e delle dinamiche espressive presenti in ogni singolo artista.

Le fotografie ed i filmati sono la base per la costituzione di un archivio, consultabile on line, dedicato alla giovane creatività toscana tramite i profili Youtube, Facebook e Instagram di Alkedo APS, uno strumento di facile fruizione ed efficace per vari scopi di promozione, studio e valorizzazione. Questo archivio digitale, promosso e diffuso grazie alla collaborazione con l’associazione OpenArt Project, sarà anche un prodotto atto alla conoscenza del Genius loci e alla promozione dell’opera dei singoli artisti censiti. Ogni filmato è improntato, non solo sulla genesi delle opere, ma anche sul percorso visuale che l’artista ha pensato per l’osservatore per dare vita ad una esperienza esaustiva.

“Lo stato dell’arte” ha, inoltre, uno scopo secondario rispetto a quello di documentazione e divulgazione delle varie personalità creative under 35 del territorio, prefigurandosi di sviluppare una funzione didattica teorico-pratica della documentazione raccolta. Il progetto inoltre contempla la costituzione di un vero e proprio archivio della creatività di distretto da estendere, poi, all’ambito regionale ad ogni sistema locale.

Per questo progetto sono state realizzate due mostre collettive, presso gli spazi dell’ex convento di San Francesco di Pietrasanta, in collaborazione con la locale Fondazione Centro Arti Visive di Pietrasanta: la prima in marzo ha coinvolto gli artisti del distretto versiliese, la seconda è stata allargata agli artisti del restante territorio provinciale.

Il presente catalogo raccoglie quindi l’intera visione sul territorio di Lucca e provincia con la partecipazione di TIPSTUDIO, Thomas Pucci, Davide Bondielli, Jonathan Bocca, Rolenzo, Martini Santori e Desirée Pucci.

Il progetto contribuisce a promuovere l’arte contemporanea e le innovazioni linguistiche tra gli artisti emergenti, incoraggiando la sperimentazione visiva e verbale per esprimere la componente poetica in modo più efficace. In sintesi, si mira a promuovere l’arte contemporanea combinando la documentazione delle opere d’arte con una componente didattica e di interattività per la valorizzazione della cultura, promuovendo contemporaneamente la crescita degli artisti emergenti under 35 operanti nel territorio toscano.

GENIUS LOCI. FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

È noto che operare nel settore dell’arte e della cultura in Toscana, per i giovani creativi, non è un’attività priva di rischi e conseguenze.

Molto spesso risuona l’adagio che l’Italia in generale e la Toscana in particolare, con il suo retaggio di storia dell’arte e dell’architettura e, in genere, di cultura, “non è un paese per giovani”.

Ma in realtà, come ci mostrano le opere dei creativi under 35 della città di Lucca – come avevano fatto in precedenza i loro colleghi in altre aree della Toscana – il passato non cessa di tornare, in forme inattese, ma comunque efficaci in termini di ampiezza espressiva ed espansione nel tempo.

Una generazione, quella in oggetto, che ha saputo saldare la ricca tradizione artistica toscana e locale con le iconografie e il dibattito linguistico contemporaneo.

Spesso avvalendosi della tecnologia non come fine ma come strumento, per implementare articolate strategie espressive e comunicative.

Proprio in quest’ultimo contesto intende operare il progetto portato avanti dall’Associazione Culturale Alkedo APS, non solo cercando di dare visibilità al lavoro di interessanti emergenze creative ma anche stimolando allo stesso tempo la creazione di un network di interazioni nell’ottica dello scambio e della critica costruttiva reciproco, affrancandosi dal solipsismo spesso incoraggiato dagli strumenti digitali e dal social networking.

TIPSTUDIO è stato fondato dai designers Imma Matera e Tommaso Lucarini con sede a Pietrasanta e Firenze ed ha come caratteristica saliente una cultura del progetto che affida grande importanza alle proprietà dei materiali e al loro portato antropologico e storico.

Il materiale diventa anche un dispositivo per attivare la percezione del fruitore e attivare narrazioni ed esperienze sensoriali ulteriori e articolate.

La strategia progettuale del duo creativo incrocia vari territori, declinando la relazione forma-funzione e la dialettica etica-estetica in maniera complessa e variegata; relazionandosi con gallerie d’arte, aziende, clienti privati e istituzioni pubbliche.

La loro attitudine sperimentale si sposa perfettamente con la lezione proveniente del passato, che li porta ad operare in territori come Pietrasanta, dove il saper-fare viene tramandato di generazione in generazione da secoli, depositandosi sul tessuto sociale e sui materiali utilizzati e a Firenze, dove le mura trasudano storia dell’arte.

Lo stesso tipo di rapporto con l’heritage culturale di Pietrasanta e la stessa attitudine alla sperimentazione, abitano l’opera di Thomas Pucci, figlio di questa terra, nota al mondo per le sue capacità produttive in campo artistico.

Pucci, ha fondato il suo lavoro su una solida esperienza nei laboratori locali a stretto contatto con artigiani e artisti sin dalla tenera età, potendo così sviluppare una mirabile capacità tecnica.

Capacità che si abbina a un’innata curiosità che lo ha portato a lavorare a latitudini “esotiche” e antipodiche (Australia e Thailandia), confrontandosi con tecniche, materiali e soprattutto culture visuali distanti da quella occidentale ed eurocentrica.

Nonostante la giovane età, ha focalizzato l’attenzione e modellato la sua tecnica e la sua poetica sulle varie componenti socio-culturali, politiche ed artistiche connesse all’ambiente e, più in generale, alla natura, rapportata all’individuo, cercando attraverso l’arte plastica di affrancarsi da una visione meramente antropocentrica.

Questo tipo di sensibilità e finalità si riverbera nella relazione e selezione dei materiali, nel tipo di lavorazione applicata e soprattutto negli esiti espressivi e nelle strategie di interazione con l’osservatore.

Davide Bondielli grazie al combinato disposto della formazione accademica a Carrara - dove ha studiato in maniera approfondita le tecnologie multimediali e le loro potenzialità espressive - e di un’attitudine spiccatamente sperimentale, ha strutturato gradualmente un linguaggio articolato e ricco.

Inserendosi perfettamente in una dimensione postmediale in linea con i tempi e con il dibattito artistico internazionale, utilizza, infatti, le diverse discipline e tecniche, senza soluzione di continuità, scegliendo di volta in volta in base alle esigenze e alle finalità.

Pittura, fotografia, grafica e scultura, arti del tempo e arti dello spazio vengono fuse armonicamente nella sua sintesi espressiva.

La soggettività della fotografia affinata a fianco di docenti e professionisti di alto profilo del medium si sposa perfettamente con la soggettività del disegno, della scultura e della grafica e trova sempre più spesso sbocchi tematici nell’ambito sociale e relazionale.

La solidità del suo linguaggio espressivo si misura anche dalla capacità di declinarlo nei vari contesti, artistici e comunicativi inseriti nelle dinamiche del marketing e del flusso mediatico, dimostrando la capacità di creare focus tematici e atmosfere dense di significati, come nel caso della cover dell’ultimo disco de La rappresentante di Lista, “Giorni Felici”.

L’età anagrafica non conta neanche per Desirée Pucci che ha saputo elaborare una tecnica scultorea notevole ed ha optato per elementi naturali, floreali come fulcro della propria sperimentazione formale e tecnica.

L’elemento naturale non è rappresentato in maniera pedissequa, l’artista non opta per una riproduzione mimetica ma articola una sintassi spaziale che sfrutta lo sviluppo armonico e variegato della natura per orchestrare giochi di luce e trasmettere sensazione materiche nel fruitore.

Quest’ultimo effetto è frutto di una conoscenza approfondita dei materiali e delle loro potenzialità artistiche e di una perizia tecnica che viene orientata alla dimensione espressiva.

Gli artisti fin qui descritti, gravitano intorno al distretto apuo-versiliese e prediligono perlopiù materiali come il marmo ed il bronzo, che in questo territorio esprimono il “Genius Loci” della tradizione artistico-artigiana del territorio, discorso differente invece per gli artisti lucchesi che partono, rielaborandolo, da un materiale legato da centinaia di anni alla storia locale: la carta.

L’opera di Rolenzo si articola sul margine fluido e in continua mutazione tra l’essere umano e la tecnologia, dove quest’ultima non diventa finalità di stupefazione e meraviglia, ma strumento di indagine.

L’artista lucchese coglie la dimensione antropologica della tecnologia, come medium di connessione fra umano mondo circostante, in grado di registrare le mutazioni e i voli dell’animo umano e allo stesso tempo di orientarli.

È in questa dimensione che Rolenzo crea un connubio fra etica ed estetica, una critica

– in senso elaborativo – e un’analisi, non gridata né didascalica della ininterrotta pioggia di immagini che ogni giorno ci investe, la maggior parte delle quali destituite di fondamento comunicativo.

L’artista utilizza la stessa matrice iconica per finalizzarla a una traduzione dei moti sensibili dell’individuo, per creare flussi d’immagini che siano in grado di sollecitare la pulsione all’esplorazione scopica dell’individuo ed immergere quindi il fruitore in una dimensione esperienziale e riflessiva.

Che si tratti di codici binari o sistemi numerici complessi oppure di simbologia astratta e ipotetica della tratta dalla tecnologia e della scienza, l’artista li utilizza come strumenti d’indagine e di espressione.

Martino Santori ha saputo fondere armonicamente in una dimensione sincretica non solo discipline eterogenee ma anche dinamiche diversificate in un flusso finalizzato a rileggere e ri-narrare l’esistente e ridonare linfa vitale ai principi comunicativi e relazionali.

L’eredità dadaista, nella sua componente eversiva e dinamitarda delle convenzioni, la lezione di Huzinga di “Homo Ludens” si uniscono sinergicamente con l’attitudine all’analisi e alla rielaborazione dell’osservato.

Novello flâneur, l’artista utilizza il walking/wanderung unito all’ascolto simpatetico come tecnica e allo stesso tempo come supporto con cui riscrivere una realtà composta da un mosaico di componenti normalmente trascurate nel flusso dei ritmi circadiani impiegatizi; rumori, tempi morti, derive e approdi, danno vita a un universo dominato da poesia e ironia.

Il video, l’elaborazione sonora e l’editoria, scandagliano, decompongono e “rieditano” l’esistente, creando un palinsesto fluido e complesso, con cui il fruitore può creare soggettivamente narrazioni visive alternative non previste dalle griglie preordinate dai media.

Nel caso di Jonathan Bocca le categorie disciplinari vanno riscritte così come le modalità d’interpretazione della dialettica forma-funzione.

La solida preparazione garantita dallo IED e quella sperimentale di “fabricante”, studente di uno dei centri formativi più innovativi a livello internazionale (dove sono transitati dei personaggi fra i più creativi e innovativi del panorama artistico

internazionale come Apichatpong Werasethakul, Saodat Ismailova e Carlos Casas) ha permesso all’artista di scardinare i confini disciplinari per crearne di nuovi.

Innovazione che riguarda sia la metodologia che le finalità, l’etica e l’estetica, superando la dimensione seriale del design, esorbitando sistematicamente nel mondo dell’espressione tout-court.

Le sue opere mantengono la funzione, come esige il design ma traducono il suo articolato e complesso universo mentale, cognitivo e creativo.

Grazie alla sua attitudine sperimentale e alla sua visione poetica i sogni e le peregrinazioni della mente si trasformano in oggetti funzionali innervati da una solida e strutturata dimensione etica.

Bocca infatti predilige l’utilizzo di materiali riciclati come la carta, che modella e colora sia per donare – con successo – attraverso inserimenti centrali e o interstiziali nella dimensione domestica, una componente poetica all’abitare sia per palesare il potere lirico e comunicativo dei materiali.

Materiali che l’artista restituisce a nuova vita estetica e funzionale dopo che hanno terminato il loro ciclo. Recuperandoli dall’immondizia, li rimodella e “ricontestualizza” in un nuovo processo vitale e poetico.

La sensibilità ambientale non diventa didascalica ma si fonde armonicamente con la dimensione poetica e con la propensione etica, per proporre una visione possibile di un’esistenza diversa.

Alessandro Romanini

GIOVANI ARTISTI IN PROVINCIA DI LUCCA

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- Jonathan Bocca
- Davide Bondielli
- Desirèe Pucci
- Thomas Pucci
- Rolenzo
6- Martino Santori
7- TIPSTUDIO

JONATHAN BOCCA

Jonathan Bocca (1998) è uno scultore e designer toscano di Lucca. Ha conseguito la laurea in Interior e Furniture Design presso l’IED di Firenze e ha avuto l’opportunità di sperimentare presso il Centro di Ricerca Fabrica a Treviso. Qui ha studiato e lavorato su nuovi materiali per le sue sculture e i suoi oggetti. La peculiarità dei suoi lavori si concentra sull’uso della carta riciclata, un materiale prodotto dai rifiuti delle principali industrie della sua città natale, Lucca. Elaborata per alcuni giorni, diventa un composto estremamente resistente, quasi completamente organico e facilmente gestibile. Jonathan mira a sensibilizzare sull’uso del riciclo dei rifiuti organici nella nostra vita quotidiana. Egli ritiene che il design non dovrebbe utilizzare materiali non riciclabili; mira a diffondere la possibilità di cambiare il modo in cui il design è concepito, partendo da materiali poveri e riciclati, reinterpretandoli e dando loro una nuova vita e un nuovo significato. L’ispirazione per gli oggetti deriva dai sogni, trasformati in realtà attraverso la creazione di creature oniriche.

DAVIDE BONDIELLI

Davide Bondielli é un artista nato a Viareggio nel 1991. Laureato all’Accademia di belle Arti di Carrara, indirizzo Arti Multimediali, sperimenta la sua arte attraverso diversi mezzi che vanno dalla fotografia alla pittura, dalla scultura alla grafica.

Dal 2013 fa parte del collettivo dell’Officina Dada Boom, che per anni cerca di portare l’arte nei quartieri popolari, lontana dai salotti elitari, rendeondola fruibile a tutti. Pochi anni dopo fonda assieme ad alcuni amici l’associazione culturale BAM, con cui organizza concerti, mostre collettive e produzione di birra artigianale nella provincia di Lucca. Durante gli anni accademici lavora in uno studio grafico nella sua città natale, Viareggio, con Pier Luigi Da Prato, esperienza che lo farà appassionare al mondo della comunicazione visiva. Grazie alle lezioni accademiche del prof Marco Signorini nasce il suo interesse per la fotografia.

Pochi anni dopo segue il maestro Massimo Vitali nel suo studio fotografico. Partecipa a varie collettive fotografiche.

Nel 2022 viene selezionato per la residenza artistica in Lunigiana Photobuster con il collettivo fotografico Cesura.

Nel 2024 realizza l’immagine della cover del singolo “La città addosso” e dell’LP “Giorni felici” del gruppo La Rappresentante di lista.

DESIRèe PUCCI

Nata a Pietrasanta il 3 Luglio 1994, si dipoloma all’Istituto D’Arte Stagio

Stagi Pietrasanta, nel 2013.

Nel 2018 a Viareggio patecipa alla sesta biennale d’arte contemporanea all’Hotel Espanade, vincendo il premio “Giovani” con l’opera “ Stone Flowers”.

Nel 2018 a Forte dei Marmi partecipa alla IV edizione premio internazionale “Michelangelo Buonarroti” classificandosi 3°e aggiudicandosi anche il premio speciale “Michelangelo Buonarroti” con l’opera “Margherite”.

Nel 2019 a Seravezza partecipa alla V edizione premio internazionale “Michelangelo Buonarroti” aggiudicandosi il 1°premio con l’opera “Primavera”.

Nel 2023 espone in Francia, presso la Galleria Thomè, Parigi.

Nel 2023 a Carole (VEN) partecipa alla 21^ edizione di ScoglieraViva con l’opera “La Calla”. Simposio internazionale di scultura all’aperto che, nel corso degli ultimi trent’anni, ha trasformato la scogliera della città di Caorle in un vero e proprio museo a cielo aperto.

Nel 2024 viene scelta dal Comune di Pietrasanta come ambasciatrice per la manifestazione Sylacauga Magic of Marble Festival” dedicata all’arte scultorea a Sylacauga, Alabama USA. Opera eseguita in loco ed esposta presso BB Comer Memorial Library. “Rebirth 2024”

Nel 2024 a Tarzo (VN) partecipa alla 13^ edizione come Artista Italiana a SPAZI PUBBLICI PALPITANTI.

Progetto di riqualificazione sociale e culturale per il borgo di Fratta, finanziato dall’Unione Europea NextGenerationEU e promosso dal comune di Tarzo. Opera “Risveglio di coscienza”

THOMAS PUCCI

Nato nel 1993 a Pietrasanta, si appassiona all’arte fin da bambino. Terminati gli studi presso l’istituto d’Arte Stagio Stagi di Pietrasanta nel 2012, inizia a lavorare in vari laboratori artistici pierasantini di scultura, formatura e fonderie che gli permettono di collaborare con artisti di fama internazionale: Ivan Theimer, Kirsten Ortwed, Igor Mitoraj e Ferdinando Botero. Nel 2017 la voglia di esplorare e ampliare le sue conoscenze. Intraprende un viaggio in Australia e Indonesia lavorando a Sydney presso una fonderia artistica sperimentando nuove idee e cimentandosi nella scultura. Affascinato dalla natura incontaminata, dalla flora e fauna Australiana, al suo rientro in Italia nel 2019 decide di trasferire le sue emozioni e i suoi studi in un progetto intitolato ”Tempo del Sogno”, focalizzando l’attenzione sul tema dell’ambiente. Espone nel 2019 in Danimarca, International Contemporary Art Exhibition at the Ølsted Skulpturpark museum park.

Notato dalla Galleria Lorien di Copenaghen, espone per il progetto di sensibilizzazione ambientale, global goals x art Collective exhibition 2019, dove riscuote molto Interesse.

In Italia partecipa a varie mostre collettive, Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti 2019, aggiudicandosi 3 posto sezione scultura, 2021 finalista scultura, 2022 premiato come ospite menzione speciale scultura, dal maestro Ivan Theimer.

Dal 2021 lavora nel suo studio e fonderia d’arte a Pietrasanta, dove collabora a progetti nazionali e internazionali con vari artisti , continuando a scolpire e sperimentare la sua visione artistica.

I materiali utilizzati variano dal bronzo, vetro, ceramica e resina.

ROLENZO

L’artista è nato a Lucca nel 1989 e opera con lo pseudonimo di Rolenzo impegnandosi in una ricerca artistica profondamente riflessiva e innovativa, concentrata sullo svelamento delle sfumature più complesse della relazione tra l’essere umano e il mondo digitale. La sua pratica artistica è caratterizzata da una continua sfida delle convenzioni tradizionali dell’arte, attraverso l’esplorazione di nuovi medium e l’adozione di una prospettiva critica nei confronti della tecnologia moderna.

Rolenzo ha saputo farsi notare con opere ed installazioni innovative nel corso degli anni. Nel 2019, ha vinto il primo premio all’evento Artecno a Treviso, un riconoscimento che ha segnato un importante traguardo nella sua carriera. Sempre nello stesso anno, ha partecipato a Not Only Cigarettes una mostra in un distributore di sigarette con Luca Leggero, un progetto che ha sfidato le convenzioni tradizionali del mondo espositivo.

Nel 2020, un anno segnato dalla pandemia, Rolenzo ha collaborato con l’artista internazionale Biancoshock e ha partecipato alla UNESCO Peace Forum in Cina con il progetto SOCOD-19, progetto digitale che ha coinvolto centinaia di persone e attirato l’attenzione dei media. Il 2021 ha visto un ulteriore sviluppo del suo lavoro. Oltre a partecipare a Paratissima e al Premio Combat Prize, ha creato un’installazione coinvolgente all’Orto Botanico per il Qui Festival. Questa opera ha interagito profondamente con il contesto naturale, mentre Rolenzo ha ricevuto il Premio Arte contro le discriminazioni dalla Croce Rossa Italiana a Lucca, sottolineando il valore sociale del suo lavoro.

Nel 2022, ha realizzato il murale per Pescatori di Porte, accompagnato da un QR code per sensibilizzare sull’ambiente e la salute del mare. Questo progetto ha dimostrato il suo impegno verso tematiche ecologiche e sociali. Nel 2023, Rolenzo ha avuto un ruolo di spicco durante la Torino Art Week, partecipando a due eventi in contemporanea: Paratissima Circus e Nice & Fair, che hanno offerto una vetrina per le sue opere, consolidando la sua presenza nel panorama artistico torinese. Infine, nel 2024, parteciperà al Progetto BAU a Viareggio, un ambizioso cofanetto che raccoglie 150 pezzi unici di altrettanti artisti, dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di collaborare in un progetto collettivo di grande respiro.

Con un percorso artistico ricco e variegato, Rolenzo continua a esplorare e innovare, lasciando un’impronta originale nel panorama dell’arte digitale contemporanea.

MARTINO SANTORI

Martino Santori nasce a Lucca il 28 settembre 1995. Si laurea nel 2018 in Scienze dei Beni Culturali presso l’università di Pisa, conseguendo poi nel 2022 il diploma di secondo livello di Arti Visive, indirizzo Grafica, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2021 fonda il collettivo ciaocasa con il quale organizza a Lucca l’esposizione indipendente O.L.W.I.F.! e nel 2023 a Torino il festival di editoria indipendente Fauss Fest. Tra il 2023 e il 2024 collabora con Giulia Fegez al progetto Dar Alì.

La sua pratica nasce come osservazione del contemporaneo, attivata attraverso tecniche processuali come il cammino e l’ascolto, mirate a una ri-narrazione ironica e poetica. Attraverso l’impiego di media differenti, dal video al suono all’editoria, il suo lavoro si articola in progetti stratificati e frammentati dal carattere ludico.

Il suo lavoro è stato esposto nel contesto di Lunigiana Land Art, Cartavetra Art Gallery Firenze, Associazione 21, Lodi, in collaborazione con Gucci per Gucci Ancora, Cité des Arts de Paris, Galleria San Fedele.

TIPSTUDIO

TIPSTUDIO, fondato dai designers Imma Matera e Tommaso Lucarini, è un duo creativo con base tra Pietrasanta e Firenze. Lo studio ha una visione del progetto che si basa su una ricerca materica che si sviluppa attraverso un processo narrativo esplorando i confini odierni. I loro progetti nascono dalla fusione di aspetti antropologici, analisi concettuali e sui territori. L’approccio di TIPSTUDIO è caratterizzato dalla ricerca di una connessione profonda con il materiale con l’obiettivo di generare esperienze sensoriali attraverso un continuo intreccio tra arte, artigianato e comunicazione. Attualmente, TIPSTUDIO opera in ambiti come la direzione artistica, la consulenza creativa e il design di prodotti e collectible design. Collaborano con diverse gallerie, aziende e clienti privati. La loro produzione spazia dalle edizioni limitate e numerate ai progetti su misura. Nel 2022, sono stati selezionati come Talent on Show di Elle Decor durante la Milano Design Week.

LO STATO DELL’ ARTE

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Stampato ad ottobre 2024

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