Lo Spettacolo Viaggiante 1/2-2020

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# 1-2 • GENNAIO • FEBBRAIO 2020 • LVIII • WWW.ANESV.I T ORGANO UFFICIALE

ADERISCE A

Biglietti nominali sì o no? Necessari chiarimenti Carta di Qualificazione del Conducente e spettacolo viaggiante Le norme di sicurezza più recenti


THE ART OF ENTERTAINMENT

FERRIS WHEEL 45 MT. PORTABLE OPENING IN CAP D’ADGE PORT (FRANCE)

BALLOON TOWER "BATEAU VOLANT" OPENING IN JARDIN D'ACCLIMATATION (FRANCE)

AEROBAT “RAF SQUADRON 33” OPENING IN DENNLYS PARC (FRANCE) Technical Park s.n.c. - Via dell’Artigianato, 47 - 45037 Melara (RO), Italy - Tel: +39 0425 89 276 E-mail: info@technicalpark.com - website: www.technicalpark.com


ANESV-AGIS Presidenza Nazionale Via di Villa Patrizi, 10 00161 Roma Tel 0644231454 Fax 0645481356 www.anesv.it • info@anesv.it

Sezioni Territoriali

Sezione Piemonte, Valle d’Aosta Via dei Mille, 9 • 10123 Torino Tel. 0118127637 Fax 0118127632 anesv-servizi@libero.it Sezione Lombardia, Liguria P.zza Luigi di Savoia, 24 • 20124 Milano Tel. 0267397824 / Cell. 3288131787 Fax 026690410 anesvlombardialiguria@hotmail.it Sezione Tre Venezie P.zza Insurrezione, 10 • 35039 Padova Tel. 0498750851 Fax 0498751440 anesv3ve@agistriveneto.it Sezione Emilia Romagna, Marche, Umbria Via Amendola, 11 • 40121 Bologna Tel. 051254582 Fax 051255942 anesvbo@cineweb-er.com Sezione Toscana Via Fiume, 20 • 50123 Firenze Tel. 055216969 / Fax 055214015 amministrazione@agistoscana.it Sezione Lazio, Abruzzo e Molise Via di Villa Patrizi, 8 • 00161 Roma Tel. 0644231454 / Fax 064403612 info@anesvagisroma.com Sezione Campania, Calabria P.zza del Gesù Nuovo, 33 • 80134 Napoli Tel. 0815520311 Fax 0815521326 anesvnapoli@libero.it Sezione Puglia, Basilicata Via Melo, 185 • 70121 Bari Tel. 0805219404 Fax 0805237584 nicola.ladisa@agisbari.it

ANESV è anche:

I

EDITORIALE

n un clima ben poco invernale, ma favorevole per le attività che rappresentiamo, l’attività associativa è in piena attività. Tra le questioni che impegnano di più c’è quello legato alla normativa di settore. In questi giorni il Ministero, stando alle notizie di stampa, starebbe elaborando simo Piccaluga il testo di una nuova delega per il rior- di Mas nte dell’Anesv side Pre dino della disciplina dello spettacolo. Il momento politico è complesso ma pare che il Ministero abbia novità in serbo per tutti i settori dello spettacolo. In questo periodo però ci sono stati incontri con autorevoli esponenti del Ministero dell’Istruzione, per affrontare il tema della scolarizzazione dei ragazzi di famiglie itineranti. Abbiamo rappresentato le difficoltà e prospettato una soluzione praticabile, già sperimentata in provincia di Rovigo. I tecnici stanno valutando la cosa ma c’è interesse per la questione e tutti ci auguriamo che sia possibile prevedere un sistema di istruzione che tenga conto anche dei ragazzi che non hanno facilità a frequentare la scuola a causa dei continui spostamenti. La previsione di una elevazione dell’obbligo scolastico a 18 anni rende ancora più urgente la soluzione di questa problematica. Per i giovani che si troveranno a competere in un settore che richiede impegno, capacità imprenditoriali e competenze, l’istruzione è una questione fondamentale. Da mesi attendiamo l’approvazione delle modifiche al Codice della strada, che hanno subito un rallentamento a causa del cambio di Governo. La Camera sta attendendo alcuni pareri che riguardano i maggiori costi per lo Stato e dovrebbe calendarizzare nuovamente il provvedimento in primavera. Intanto gli emendamenti che interessavano l’Associazione sono stati presentati.

Un nuovo problema è emerso nelle scorse settimane riguardo ai sistemi di biglietteria dei parchi di divertimento. Dopo che l’Associazione ne ha ottenuto l’esonero, sembra che i provvedimenti che riguardano l’aggiornamento dei sistemi prevedano ancora biglietti nominali per la vendita online e i gratuiti. Siamo intervenuti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e della direzione generale della SIAE per evidenziare questa problematica e informeremo i soci non appena ci saranno novità. Buona lettura


Sommario #1-2 • gennaio febbraio 2020 • ANNO LVIII 06

#1-2 • gennaio febbraio 2020 • anno LVIII Copertina: iStockphoto Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 565/1996 Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma Direttore responsabile Massimo Piccaluga Vicedirettore Maurizio Crisanti Dalle sezioni Antonello Volpi, Ferdinando Uga, Adriano Rossi, Ermes Fornaciari, Sauro Martini, Ciro Guida, Cosimo Amato Direzione, amministrazione e pubblicità ANESV–AGIS Via di Villa Patrizi, 10 tel. 0688473-273 o 274 Fax 0645481356 info@anesv.it www.anesv.it www.parchipermanenti.it www.parchiavventuraitaliani.it

ANESV INFORMA

06 2020 10 Carta di Qualificazione del

Calendario della circolazione

Conducente: il punto sulla situazione

20

“Una giostra per tutti”: i passi avanti per l’inclusione nei parchi giochi

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PARCHI DI DIVERTIMENTO

Giostre sicure il ruolo indispensabile delle norme tecniche

automatizzate alle norme sul Secondary Ticketing: cosa sta accadendo?

elettronico esonerato da fatturazione e certificazione

32 La prevendita di biglietti 12 Aggiornamento delle biglietterie online non è un servizio 12

Grafica Massimiliano D’Affronto (mdaffronto@gmail.com) Stampa Tecnostampa Srl – Roma Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione non costituendo pertanto tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma».

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16

Registratore telematico: come trasmettere i dati da registratori non connessi a Internet

LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • NOVEMBRE DIEMBRE 2019


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PARCHI ACQUATICI

38 Piscine e acqua di scarico

38

PARCHI AVVENTURA

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Sistemi di protezione percorsi acrobatici. Collettivi e individuali

FUORICAMPO

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‘Need Power?’, tecnologia e design made in italy per spegnere l’ansia da cellulare scarico

58 Chi ha detto che i Comuni

d’Italia non possono allestire Aree Urbane, Parchi Gioco o Spazi Pubblici e Privati con Strumenti Musicali Outdoor?

60 Le amiche dello spettacolo viaggiante. Dall’«Osservatore Romano» del 2 agosto 2019

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ANESV INFORMA | DIVIETI DI CIRCOLAZIONE 2020

Calendario della circolazione 2020 Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso noto il calendario dei divieti di circolazione per il 2020 relativo ai veicoli superiori a 7,5 tonnellate.

I

Lunedì 6 gennaio 9.00-22.00 Domenica 12 gennaio 9.00-22.00 Domenica 19 gennaio 9.00-22.00 Domenica 26 gennaio 9.00-22.00

Ecco l’elenco delle giornate:

FEBBRAIO Domenica 2 febbraio 9.00-22.00 Domenica 9 febbraio 9.00-22.00 Domenica 16 febbraio 9.00-22.00 Domenica 23 febbraio 9.00-22.00

GENNAIO Mercoledì 1 gennaio 9.00-22.00 Domenica 5 gennaio 9.00-22.00

MARZO Domenica 1 marzo 9.00-22.00 Domenica 8 marzo 9.00-22.00

l testo contiene le date relative ai divieti per i mezzi pesanti sopra le 7,5 tonnellate, sulle strade extraurbane, nei giorni festivi e in altri giorni particolarmente critici per la circolazione. Il provvedimento ha l’obiettivo di garantire migliori condizioni di sicurezza nei periodi di maggiori traffico.

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LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020


Domenica 15 marzo 9.00-22.00 Domenica 22 marzo 9.00-22.00 Domenica 29 marzo 9.00-22.00 APRILE Domenica 5 aprile 9.00-22.00 Venerdì 10 aprile 14.00-22.00 Sabato 11 aprile 9.00-16.00 Domenica 12 aprile 9.00-22.00 Lunedì 13 aprile 9.00-22.00 Martedì 14 aprile 9.00-14.00 Domenica 19 aprile 9.00-22.00 Sabato 25 aprile 9.00-22.00 Domenica 26 aprile 9.00-22.00 MAGGIO Venerdì 1 maggio 9.00-22.00 Domenica 3 maggio 9.00-22.00 WWW.ANESV.IT • LO SPETTACOLO VIAGGIANTE

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ANESV INFORMA | DIVIETI DI CIRCOLAZIONE 2020

Domenica 10 maggio 9.00-22.00 Domenica 17 maggio 9.00-22.00 Domenica 24 maggio 9.00-22.00 Domenica 31 maggio 9.00-22.00 GIUGNO Martedì 2 giugno 7.00-22.00 Domenica 7 giugno 7.00-22.00 Domenica 14 giugno 7.00-22.00 Domenica 21 giugno 7.00-22.00 Domenica 28 giugno 7.00-22.00 LUGLIO Sabato 4 luglio 8.00-16.00 Domenica 5 luglio 7.00-22.00 Sabato 11 luglio 8.00-16.00 Domenica 12 luglio 7.00-22.00 Sabato 18 luglio 8.00-16.00 Domenica 19 luglio 7.00-22.00 Venerdì 24 luglio 16.00-22.00 Sabato 25 luglio 8.00-16.00 Domenica 26 luglio 7.00-22.00 Venerdì 31 luglio 16.00-22.00 Sabato 1 agosto 8.00-16.00 AGOSTO Domenica 2 agosto 7.00-22.00 Venerdì 7 agosto 16.00-22.00 Sabato 8 agosto 8.00-22.00 Domenica 9 agosto 7.00-22.00 Venerdì 14 agosto 16.00-22.00 Sabato 15 agosto 7.00-22.00 Domenica 16 agosto 7.00-22.00 Sabato 22 agosto 8.00-16.00 Domenica 23 agosto 7.00-22.00 Sabato 29 agosto 8.00-16.00 Domenica 30 agosto 7.00-22.00

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LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

SETTEMBRE Domenica 6 settembre 7.00-22.00 Domenica 13 settembre 7.00-22.00 Domenica 20 settembre 7.00-22.00 Domenica 27 settembre 7.00-22.00 OTTOBRE Domenica 4 ottobre 9.00-22.00 Domenica 11 ottobre 9.00-22.00 Domenica 18 ottobre 9.00-22.00 Domenica 25 ottobre 9.00-22.00 NOVEMBRE Domenica 1 novembre 9.00-22.00 Domenica 8 novembre 9.00-22.00 Domenica 15 novembre 9.00-22.00 Domenica 11 novembre 9.00-22.00 Domenica 29 novembre 9.00-22.00 DICEMBRE Domenica 6 dicembre 9.00-22.00 Martedì 8 dicembre 9.00-22.00 Domenica 13 dicembre 9.00-22.00 Domenica 20 dicembre 9.00-22.00 Venerdì 25 dicembre 9.00-22.00 Sabato 26 dicembre 9.00-22.00 Domenica 27 dicembre 9.00-22.00 Il decreto prevede, all’art. 9 comma 1 lett. f ), che possa essere presentata in Prefettura una istanza di deroga al divieto per la “circolazione dei veicoli utilizzati per lo spettacolo dal vivo e manifestazioni sportive, a condizione che sia presentata idonea documentazione attestante la necessità di circolazione nei periodi di vigenza del divieto”.


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ANESV INFORMA | CQC

Carta di Qualificazione del Conducente: il punto sulla situazione La scorsa settimana il Consiglio dei Ministri ha approvato la consueta legge annuale che recepisce le Direttive Europee. Tra queste la Direttiva 2018/645/ UE, che modifica la Direttiva 2003/59/CE, eliminando tuttavia la distinzione tra trasporti in conto proprio e Conto terzi e obbligando nella sostanza tutti gli autisti a dotarsi di questa autorizzazione.

Annotazione della CDC su una patente di guida.

L

a Direttiva del 2018 sostituisce integralmente l’art. 2 della Direttiva del 2003, ma continua a prevedere, all’art. 1, comma 2) alcune deroghe tra le quali, alla lett. h) i conducenti “dei veicoli che trasportano materiale, attrezzature o macchinari utilizzati dal conducente nell’esercizio della propria attività, a condizione che la guida dei veicoli non costituisca l’attività principale del conducente”, nonché di veicoli “a) la cui velocità massima autorizzata non supera i 45 km/h”, come nel caso di alcune carovane abitazione. Nulla cambia, quindi, per lo spettacolo

10 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

viaggiante in quanto la Direttiva del 2003, usava esattamente lo stesso testo. Anche le verifiche con l’associazione europea delle organizzazioni degli esercenti (UFE) hanno confermato che nel resto d’Europa i conducenti dello spettacolo viaggiante sono esonerati dalla titolarità della CQC. Diverso sarebbe il caso dell’impiego di autisti professionisti, i quali hanno l’obbligo di conseguire la CQC. Si tratta di casi molto rari nel nostro settore, ma in alcuni trasporti di attrazioni di grandi dimensioni o realizzate all’estero e trasportate in Italia questo può accadere.



PARCHI DI DIVERTIMENTO | AGGIORNAMENTO BIGLIETTERIE

Aggiornamento delle biglietterie automatizzate alle norme sul Secondary Ticketing: cosa sta accadendo? spettacolo viaggiante e parchi divertimento, esonerati dal biglietto nominale grazie all’Associazione dal DL 20 giugno 2019, sembrano nuovamente obbligati dai provvedimenti applicativi. di Maurizio crisanti

L’

Agenzia delle Entrate ha emanato lo scorso 19 giugno, dunque prima che il settore fosse esonerato, un provvedimento che individua gli obblighi dell’aggiornamento dei sistemi di biglietteria per il contrasto del secondary ticketing. Il provvedimento indica nuovi requisiti che comportano l’aggiornamento dei sistemi che rilasciano titoli di accesso per spettacoli piuttosto rilevanti. Diventa quindi obbligatorio l’inserimento di un codice CAPTCHA, per impedire l’acquisto massivo online attraverso specifici bot, l’identificazione dell’utente attraverso la raccolta di dati quali nome e cognome, 12 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

data di nascita, email e numero di cellulare – come questo si concili con la gestione dei dati personali in applicazione del GDPR è questione da studiare - e la limitazione della vendita per lo stesso evento di un massimo di 10 biglietti per utente, ovvero per numero di cellulare. La sanzione prevista per chi non si adegua consiste nel ritiro della carta di attivazione per chi non si adegua, cioè l’impossibilità di vendere titoli di accesso.

COSA FARE PER IL SETTORE DEI PARCHI DIVERTIMENTO? L’applicazione di queste disposizioni comporta enormi problemi nel settore, mai coinvolto nel fenomeno dell’acquisto massivo di biglietti e successiva rivendita a


AGGIORNAMENTO BIGLIETTERIE | PARCHI DI DIVERTIMENTO

prezzi molto superiori ed esonerato quindi dall’obbligo di emissione di biglietti nominativi. Tra questi: L’obbligo di aggiornamento dei sistemi, che comporta costi non indifferenti per i gestori La richiesta di raccogliere il numero di cellulare dell’acquirente e conseguente invio di SMS comporta gravosi adempimenti sia rispetto alle modifiche del sistema sia in relazione alle norme conseguenti al GDPR, che richiedono una attenta gestione del dato. L’impossibilità di vendere a un solo cliente non più di 10 titoli di accesso, impedisce di fatto la vendita a gruppi organizzati e tour operator, che ne ordinano a migliaia, con un ingente danno economico per tutta la categoria dei parchi divertimento. Si tratta di centinaia di milioni di Euro che non sarebbe più possibile incassare, se si considera che molte strutture distribuiscono decine di migliaia di titoli di accesso, con varie modalità, a tour operator, CRAL e piattaforme per il Welfare aziendale e che alcune strutture hanno raggiunto il 50% di vendita complessiva di biglietti

attraverso piattaforme online e cessione massiva. L’obbligo di emettere non più di 10 biglietti prevede inoltre che questi siano nominativi. Dunque in questo caso il provvedimento agenziale sembra reintrodurre un obbligo a carico dei parchi di divertimento dal quale una legge dello Stato ha invece esonerato il settore. L’obbligo di rendere nominativi anche i biglietti omaggio, secondo le disposizioni dell’Agenzia e l’impatto sul termine per l’annullamento a fine stagione dei biglietti open invenduti. Insomma tanta fatica per vedersi riconoscere l’esonero per poi essere sottoposti agli stessi obblighi dei settori chiamati a contrastare il secondary ticketing.

LE PROSPETTIVE Il tema è stato rappresentato all’Agenzia delle Entrate, tra gli esponenti politici che si sono occupati del contrasto al secondary ticketing e alla direzione generale della SIAE. A poche settimane dall’apertura della stagione 2020 dei parchi divertimento, è necessario fare chiarezza prima possibile su questi temi.

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PARCHI DI DIVERTIMENTO | REGISTRATORI DI CASSA E IL WEB

Registratore telematico: come trasmettere i dati da registratori non connessi a Internet Abbiamo già rappresentato i problemi di alcuni parchi divertimento, parchi acquatici e parchi avventura, nei quali l’intera superficie del non è coperta da una rete Wi-Fi o da una connessione web.

B

ar e punti ristoro, parcheggi, aree commerciali o dove si svolgono attività soggette a scontrino fiscale telematico sono a volte prive di connessione, perché è sufficiente la presenza di alberature o di cubature per tagliar fuori dalla rete Wi-Fi, che non può coprire superfici troppo ampie. Su questo punto si

16 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

è recentemente pronunciato il Ministero delle Finanze, con una risposta ad una interrogazione parlamentare a risposta immediata del 30 gennaio scorso. In caso di carenza di connessione l’Agenzia delle Entrate ha previsto un termine di 12 giorni per la connessione del


REGISTRATORI DI CASSA E IL WEB | PARCHI DI DIVERTIMENTO

tomatico a predisporre il file contenente i dati dei corrispettivi da trasmettere all’Agenzia delle entrate. L’RT, infatti, dopo la chiusura di cassa proverà a collegarsi con i server dell’Agenzia e, non appena il canale di colloquio sarà attivo, trasmetterà il file.

registratore telematico o l’invio dei dati tramite il portale, prelevando i dati del registratore su una memoria USB.

Se al momento di chiusura di cassa si dovessero avere problemi di connettività alla rete internet, ci saranno 12 giorni di tempo per trasmettere gli stessi o riconnettendo l’RT alla rete internet o copiando il file dei corrispettivi (sigillato dall’RT) su una memoria esterna (es. chiavetta USB) e utilizzando l’apposita funzionalità di upload di tale file presente nel portale Fatture e Corrispettivi. Tale procedura è utilizzabile in tutti quei casi in cui l’esercente ha problemi di connessione internet del suo RT.

Dal sito dell’Agenzia delle Entrate si legge infatti: “Chi usa un Registratore Telematico deve preoccuparsi solo di avere una connessione internet attiva, almeno al momento di chiusura della cassa, poiché In relazione ai periodi di chiusura dell’edopo questa operazione sarà l’RT in au- sercizio commerciale, l’esercente non

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PARCHI DI DIVERTIMENTO | REGISTRATORI DI CASSA E IL WEB

no, perché “il registratore telematico che momento della chiusura di cassa elabora e sigilla il file da trasmette e se già collegato alla rete internet inizia a effettuare più tentativi di invio del file da quel momento fino a che il sistema dell’Agenzia delle EnLa sottosegretaria al Ministero dell’Eco- trate acquisisce il file”. nomia e delle Finanze Maria Cecilia Guerra ha chiarito questi aspetti durante l’in- In merito alla necessità di una connessioterrogazione a risposta immediata del 30 ne alla rete Internet Guerra ha affermato gennaio in Commissione Finanze della che “Il registratore telematico può operare Camera, affermando tra l’altro che non ci la memorizzazione dei dati dei corrispetsono problemi di orario nella trasmissio- tivi e la conseguente emissione del docune dei dati, anche se i server dell’Agen- mento commerciale così come la chiusura zia saranno chiusi dalle 3 alle 5 del matti- di cassa anche offline… In questa ultima ipotesi il registratore telematico predispone in automatico il file dei corrispettivi giornalieri sigillando elettronicamente il file, garantendone quindi sicurezza e inalterabilità, e nel momento in cui l’apparecchio sarà connesso a Internet provvederà automaticamente a inviare lo stesso file ai server dell’Agenzia delle Entrate”. dovrà effettuare alcuna registrazione sull’RT: sarà quest’ultimo che, al momento della prima trasmissione dei corrispettivi della giornata di apertura, comunicherà le giornate di chiusura.”

Sui tempi di trasmissione la Sottosegretaria ha ricordato che “È necessario che il file arrivi all’Agenzia delle Entrate entro 12 giorni dalla chiusura di cassa ed è importante che il RT si connetta almeno una volta ogni 12 giorni per effettuare l’invio del file”. L’esercente o un suo delegato potranno verificare in qualsiasi momento anche sul portale dell’Agenzia delle Entrate la ricevuta dell’avvenuta trasmissione del file. Dunque anche nel settore del divertimento è possibile avvalersi dei registratori telematici anche quando non è possibile collegarli alla rete Internet. (M.C.)

Scontrino elettronico, il mancato invio dei corrispettivi 2019 è senza sanzioni se sanato entro il 30 aprile 2020 18 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

C

on la risoluzione n. 6 del 10 febbraio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni in merito all’applicazione delle sanzioni dovute nel caso di trasmissione in ritardo dei corrispettivi telematici nel primo semestre di avvio dell’obbligo. Per i dati del secondo semestre 2019, le sanzioni previste in caso di mancata trasmissione dei corrispettivi telematici non si applicano nel caso di invio entro il termine per la trasmissione della dichiarazione IVA, cioè entro la scadenza del 30 aprile 2020.


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“Una giostra per tutti”: i passi avanti per l’inclusione nei parchi giochi Quali progressi stanno facendo i parchi a tema nei confronti delle persone con disabilità? E qual è il contributo delle associazioni nella costruzione di percorsi realmente accessibili? Quattro esperienze a confronto su SuperAbile Inail.

T

ra il 2007 e il 2011 sono stati segnalati numerosi casi di persone con sindrome di Down a cui è stato impedito l’accesso a una o più attrazioni a Gardaland, il parco divertimenti

20 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

attivo dal 1975 a Castelnuovo del Garda, nel veronese. In un caso, la giostra negata era la Monorotaia, il trenino sopraelevato che percorre tutto il perimetro del parco. In altri l’ottovolante Blue Torna-


SUPERABILE | PARCHI DI DIVERTIMENTO

che impediscono l’accesso a determinate giostre a persone con ritardo mentale, problemi cardiaci e motori. Nella sindrome di Down, però, questi fattori hanno un’ampia variabilità e possono anche non esserci, quindi i protagonisti e le associazioni sostenevano che il divieto fosse determinato dalla visibilità della sindrome di Down, rispetto ad altre disabilità. Da allora sono passati più di dieci anni e passi avanti ne sono stati fatti: i parchi a tema, tra cui Gardaland, hanno affrontato la questione accessibilità e le associazioni hanno dato il loro contributo per percorsi davvero inclusivi. Fa il punto sulla questione Laura Pasotti, sulle pagine di SuperAbile Inail.

do e la Magic House, un’attrazione che crea un’illusione ottica e fisica in cui si ha l’impressione di trovarsi a testa in giù. Ci sono stati articoli sulla stampa, denunce e anche un’interrogazione parlamentare. Il punto centrale? Il divieto era giustificato per motivi di sicurezza, quelli

I casi di presunte discriminazioni all’interno dei parchi tematici sono stati il punto di partenza del percorso che, su sollecitazione di CoorDown, il Coordinamento delle associazioni delle persone con sindrome di Down, ha coinvolto parchi divertimento e imprese costruttrici nel progetto “Una giostra per tutti” per verificare la reazione di persone con disabilità fisiche e co-

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PARCHI DI DIVERTIMENTO | SUPERABILE

gnitive alle sollecitazioni delle giostre e a evacuazioni a sorpresa. “Le sperimentazioni hanno dimostrato che queste persone reagiscono come le altre, poi è ovvio che ci può essere l’elemento singolo che fa eccezione, ma questo vale per tutti non solo per chi ha esigenze particolari”, spiega Gianni Chiari, referente del progetto e consulente tecnico dell’associazione nazionale dei costruttori di attrezzature per spettacoli viaggianti (Ancasvi).

MIRAGICA E LEOLANDIA Al progetto, che ha portato alla definizione di raccomandazioni per progettisti, gestori, ospiti con esigenze speciali e personale dei parchi, hanno partecipato Miragica di Molfetta (Bari) e Leolandia, il parco di Capriate San Gervasio (Bergamo). Quest’ultimo è attivo dal 1971 (allora si chiamava Minitalia), ha circa 40 attrazioni, molte delle quali adatte anche alle persone con disabilità fisiche o cognitive. “Qualche anno fa, abbiamo iniziato a lavorare per rendere il parco accessibile a tutti”, racconta Stefano Ghislotti, account marketing di Leolandia. “Una giostra per tutti ci ha dato la possibilità di farci conoscere e far capire che anche le persone con disabilità possono vivere un 22 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

parco come il nostro”. Qualche esempio? Nel 2012 è stata inaugurata Mediterranea, un’attrazione con caravelle in grado di accogliere persone in sedia a ruote, i vialetti sono stati allargati, ci sono tariffe agevolate, un pass per l’accesso prioritario e la mappa dell’accessibilità con la classificazione delle giostre adatte alle diverse disabilità fisiche e la descrizione delle emozioni che si provano su ogni giostra per capire quali sono adatte a chi ha disabilità cognitive. “Nella mappa abbiamo utilizzato i colori del semaforo: verde indica che l’attrazione è tranquilla, il giallo che bisogna prestare attenzione e il rosso che è sconsigliata. Poi certo dipende dal tipo di disabilità”. Tra le giostre più adrenaliniche c’è la Donna cannone, una torre con salite e discese e una forte accelerazione, “che può creare la sensazione di cadere nel vuoto”. Nel 2018 sono stati 1,2 milioni i visitatori di Leolandia e tra loro ci sono stati moltissimi bambini o adulti con disabilità.

MIRABILANDIA SENZA BARRIERE Nessuna barriera architettonica e piena fruibilità da parte di persone con disabilità a Mirabilandia e Mirabeach, i due par-


SUPERABILE | PARCHI DI DIVERTIMENTO

chi divertimenti di Ravenna aperti all’inizio degli anni Novanta. “Mirabilandia accoglie tutte le persone con ogni tipologia di disabilità”, dice il direttore generale Riccardo Marcante. “Il nostro benvenuto parte da una corretta informazione digitale, con un documento disponibile sul sito con le informazioni sui limiti di accessi-

bilità per ogni attrazione, i servizi come l’accesso prioritario, gli ingressi omaggio e le tariffe agevolate per gli accompagnatori, il noleggio di sedie a rotelle e scooter elettrici per chi ha difficoltà a deambulare e di sedie galleggianti per le piscine”. Sono stati circa 10 mila i visitatori con disabilità nel 2018. “I criteri di accessibilità variano in base all’attrazione e si differenziano a seconda della disabilità”, spiega Marcante. “L’obiettivo è sempre la sicurezza degli utenti”. Qualche esempio? Kiddy Monster è indicata come attrazione “tranquilla”, ha dei gradini da superare per accedervi e richiede che la persona sia in grado di entrare e uscire in maniera autonoma oltre che di tenersi stretta durante il movimento. Motion Sphere è un’attrazione “forte” non accessibile da persone con mobilità ridotta, labirintite, patologie cardiache, limitazioni fisiche o disabilità, limitazioni cognitive e/o psicofisiche, limitazioni visuali. Anche Legends of dead town è “forte” con aree buie e può spaventare i visitatori. Molte le attrazioni “moderate” e “per bambini”.

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PARCHI DI DIVERTIMENTO | SUPERABILE

IL CASO GARDALAND E Gardaland? Nel 2018 sono stati circa 2,8 milioni i visitatori, tra loro anche 7 mila persone con disabilità. “Il percorso per renderlo accessibile è iniziato dodici anni fa e prosegue ancora oggi”, racconta il general manager Danilo Santi. “A un certo punto ci siamo resi conto che, rispetto alle esigenze delle persone con disabilità, eravamo al palo e che avremmo dovuto fare qualcosa per cambiare l’immagine del parco, considerato inaccessibile”. Attrezzature di supporto, passerelle per l’evacuazione in caso di emergenza, guide per l’accessibilità diverse a seconda della disabilità, un welcome desk dedicato e personale formato. “È un processo di cui siamo fieri e che ci sta dando soddisfazioni”, afferma Santi. Il percorso è stato possibile anche grazie al coinvolgimento delle associazioni. “Nel 2016 è nato un gruppo di lavoro sul tema”, sottolinea Roberto Vitali di Village4All: “Gardaland ha spiegato le problematiche di sicurezza, è stata fatta una visita del parco in sedia a rotelle per verificare i margini di miglioramento, le associazioni hanno dato suggerimenti che noi, come facilitatori, abbiamo tradotto in indicazioni su possibili interventi”. Del gruppo di lavoro facevano parte

Lorenza Bonaccorsi riceve Parchi Permanenti Italiani

associazioni di disabili motori, cognitivi e sensoriali. Tra loro c’era anche Blindsight, con la presidente Laura Raffaeli e la vicepresidente Simona Zanella. “Da parte nostra, abbiamo cercato di far capire che, in molti casi, le problematiche di accessibilità erano determinate da pregiudizi e che il confronto con le persone disabili poteva essere di aiuto”, spiega Zanella. Nel settembre 2018 le associazioni, tra cui CoorDown – che nel frattempo aveva firmato con Gardaland una convenzione in cui si stabiliva che la sindrome di Down di per sé non poteva essere un motivo di esclusione dalle attrazioni – sono state invitate a vedere i cambiamenti. “Tutte le nostre richieste sono state accolte e oggi le giostre sono tutte accessibili per i ciechi, alcune anche con i cani guida. Io e Isa, il mio pastore tedesco, abbiamo provato la nave pirata e lei si è divertita moltissimo, quasi più di me”, dice Zanella. “Il parco si è davvero dato da fare, i miglioramenti sono molti e l’atteggiamento è davvero cambiato”, fa eco Luigi Porrà, responsabile area legale di CoorDown. A breve partirà la seconda fase di Una giostra per tutti. “Da quando abbiamo iniziato sono stati fatti passi avanti sulla teoria, ora manca l’anello di congiunzione sulla pra-

timento elaborato dall’Associazione alcuni mesi fa. Nel pomeriggio si è svolto poi un colloquio informale con il Presidente ENIT Giorgio Palmucci, al quale seguirà un incontro istituzionale.

I

l 20 febbraio il presidente Giuseppe Ira è stato ricevuto dalla Sottosegretaria con delega al Turismo Lorenza Bonaccorsi. Nell’incontro è stata presentata la realtà dei parchi di divertimento quali forti attrattori turistici, molto attivi anche nella vendita di circa un milione di pernottamenti. È stata rappresentata l’esigenza che le aziende del settore siano considerate imprese turistiche. È stato anche esaminato il DDL sulle imprese culturali e creative, che contiene anche l’estensione dei benefici dell’Art Bonus al 2021, e formulate alcune proposte di integrazione. Il disegno di legge del Ministro Franceschini sarà presentato in Consiglio dei Ministri entro la fine di febbraio. Alla Sottosegretaria Bonaccorsi è stato illustrato anche il Rapporto sui parchi di diver24 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

Lorenza Bonaccorsi e Giorgio Palmucci


SUPERABILE | PARCHI DI DIVERTIMENTO

tica”, conclude Chiari. “Per esempio è necessaria una standardizzazione sulle guide per l’accessibilità, che devono essere le stesse ovunque, per rendere più facile la vita agli ospiti. Perché le buone pratiche non possono essere oggetto di concorrenza e il know how va condiviso. I parchi hanno fatto grandi passi avanti e le buone intenzioni ci sono”.

di solitudine, sperimentato sin da piccoli nel giocare da soli e, quindi, il desiderio di stare insieme ad altri quando si gioca o si fa sport”, ha detto la garante Filomena Albano. “A differenza degli adulti, infatti, i ragazzi considerano il gioco e lo sport come divertimento e piacere ed esprimono il desiderio di giocare con i loro pari”. Dall’altra parte, i ragazzi manifestano la difficoltà a entrare in relazione con i coetanei disabili in contesti di gioco e sport, la paura di sbagliare, di non sapere come comportarsi. Come intervenire? Con investimenti per sostenere progetti e servizi locali come ludoteche, ludobus, giochi di quartiere, consentendo la riappropriazione di spazi pubblici urbani senza barriere, ma anche con la formazione per gli operatori, la sensibilizzazione di famiglie e insegnanti e una mappatura di spazi ed esperienze. “Serve un cambiamento culturale ed educare all’inclusione, all’accoglienza e al riconoscimento della diversità fin da piccoli”.

PARCHI DIVERTIMENTO E ACCESSIBILITÀ: DIAMO I NUMERI Sono solo 234 i parchi gioco considerati inclusivi ovvero con giochi fruibili anche da minori con disabilità: si trovano soprattutto al Nord e al Centro e, spesso, non sono accessibili a chi ha disabilità intellettive o disturbo dello spettro autistico. È quanto emerge dal lavoro di studio avviato lo scorso maggio dalla Consulta delle associazioni e organizzazioni presieduta dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza con il supporto tecnico dell’Istituto degli Innocenti di Firenze. “Dai racconti dei ragazzi con disabilità Per gentile concessione della Redazione che abbiamo ascoltato emerge un vissuto di Superabile (INAIL)

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PARCHI DI DIVERTIMENTO | SICUREZZA

Giostre sicure il ruolo indispensabile delle norme tecniche

Se ripensate alla vostra infanzia a quando i genitori vi portavano la Luna Park od al Parco Divertimenti vi ritorneranno in mente quei momenti magici. di Gianni Chiari*

C

he emozione salire sulla giostra preferita, tutta piena di colori e luci, con i movimenti che ci facevano eccitare oppure ci spaventavano un po’. Il giro che finiva sempre troppo presto e chiedere di poterne fare altri. 28 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

In tanti anni di lavoro nel settore delle giostre e dei parchi di divertimento, ormai più di 35, rivedo nei bambini di oggi la stessa emozione, sorpresa, gioia che avevamo noi da bambini. A nessuno in quei momenti viene in mente che possa accadere qualcosa di negativo, men che meno di grave. Ricordo che


SICUREZZA | PARCHI DI DIVERTIMENTO

stavamo testando una nuova giostra in un parco con un collega, che per l’occasione aveva portato moglie e figlio di 6 anni. Nel vederlo un po’ scuro in viso mentre il papà provava la giostra assieme a me la mamma gli chiese: “sei preoccupato per papà?”. Lui candidamente rispose “No, la giostra è un gioco e non può fare del male”. Questa frase è ancora nella mia mente e vorremmo che fosse sempre così. Purtroppo alcune volte, pochissime per fortuna, non è proprio così. Le giostre oggi sono macchine complesse, con prestazione e performance notevoli, quindi occorre una grande cura progettuale e costruttiva. Fino alla fine degli anni ‘90, quindi in tempi abbastanza recenti, esisteva di fatto una norma tecnica di riferimento, la tedesca DIN 4112, utilizzata in tutto il mondo. È stato un caposaldo della sicurezza per decenni, ben collaudata, ma limitata principalmente agli aspetti strutturali e meccanici.

Il mondo della tecnologia evolveva velocemente, quelle delle norme tecniche altrettanto, noi non potevamo rimanere fermi su una vecchia norma tecnica, per quanto buona e collaudata essa fosse. Con i lavori preparatori della Direttiva Macchine 89/392/CEE sembrò aprirsi un nuovo scenario europeo che avrebbe portato le giostre in quella direttiva. I lavori per la norma tecnica europea iniziarono sotto la segreteria del BSI inglese già nel 1988 con la creazione del CEN/TC 152 Macchine ricreative e da divertimento – sicurezza, pensando appunto che prima o poi saremmo rientrati in direttiva macchine od in una direttiva specifica per le giostre. Così non è avvenuto ed ancora oggi non rientriamo ne in Direttiva Macchine ne in una direttiva specifica. Se questo sia stato un bene od un male è ancora oggetto di discussione tra gli esperti, di certo non beneficiamo della marcatura CE specifica e della conseguente libera circolazione europea.

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PARCHI DI DIVERTIMENTO | SICUREZZA

sicurezza dei bambini devono venire messa da parte protezionismi e competizioni, si deve fare ragionevolmente tutto il possibile. Utilizzo il termine ragionevolmente non a caso, ma per sottolineare che si deve rimanere concreti nelle soluzioni proposte e prendere comunque atto che anche nel nostro settore il “rischio zero” non esiste, purtroppo. Ma non ci accontentiamo delle ottime statistiche che ad oggi abbiamo, meglio pensare che un incidente è già uno di troppo. Tornando all’importanza della norma tecnica Europea ci ha consentito di sviluppare una forte collaborazione con il comitato internazionale ASTM F 24, sempre sulle giostre, molto attivo in USA, Canada e Sud America. Abbiamo iniziato un lavoro di armonizzazione tra le due sponde dell’oceano che ha portato dei buoni risultati. Nel senso che le norme ASTM sulle giostre sono di fatto armonizzate con le nostre europee del CEN. Nel 2010 c’è stata un’iniziativa dei Russi in ambito ISO per preparare una norma tecnica mondiale sulle giostre. Subito noi Italiani con l’UNI abbiamo aderito ed è così che siamo entrati a far parte del ISO/TC 254 comitato tecnico gemello del CEN/TC 152. In 5 anni di lavoro abbiamo pubblicato la norma ISO 17842 in 3 parti ed un Technical report ISO/TR 17929. Sono buone norme tecniche che ci hanno consentito anche di preparare i lavori di revisione della norma europea. Infatti in parallelo abbiamo preparato la nuova EN 13814:2019 che è stata pubblicata nel maggio 2019. Questa nuova norma europea EN è di fatto la sorella gemella della norma ISO. Abbiamo cercato di dare al mondo intero, il nostro mondo, dei riferimenti importanti per la sicurezza, che siano affidabili, testati e concreti. Solo attraverso le norme tecniche internazionali è stato possibile raggiungere questi risultati. Ha richiesto moltissimi sforzi, umani ed economici, ma ne è valsa la pena. L’industria Italiana, con la collaborazione dell’UNI e dell’Associazione Nazionale dei Costruttori ANCASVI, ha sempre svolto un ruolo di protagonista a livello internazionale ed intende ancora farlo in futuro.

Questa situazione spinse però la Commissione Europea ad emanare il mandato M/233 del 4 dicembre 1996 per la preparazione di una norma tecnica Europea sulla sicurezza delle giostre. A dire il vero i lavori erano già iniziati da almeno 8 anni, ma questo mandato sembrava aprire nuove prospettive. Ancora una volta aspettative deluse e dopo poco il BSI decise di rinunciare alla segreteria. Per non perdere il lavoro di anni l’industria Italiana del settore decise assieme all’UNI di chiedere la segreteria del CEN/TC 152, ancora oggi l’UNI è il segretario europeo. Con uno sforzo enorme rispetto alle nostre limitate disponibilità economiche siamo riusciti a completare il lavoro ed a pubblicare la norma tecnica Europea EN 13814:2004 Macchine e strutture per fiere e parchi di divertimento – Sicurezza, dopo ben 17 anni di lavori a livello internazionale. Furono tanti, ma ad oggi non sapremmo come fare senza la norma europea EN 13814:2004. È stata adottata in ben 43 paesi come riferimento per la sicurezza delle giostre, ben oltre i membri del CEN e della stessa Unione Europea. Uno dei grandi benefici nel partecipare alla preparazione di una norma tecnica internazionale è che ti da la possibilità di mettere attorno allo stesso tavolo tanti esperti, ognuno con il suo bagaglio di vissuto e questo arricchisce tutti. Quando poi si parla di (*) Segretario Tecnico ANCASVI (da UNInotizie) 30 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020



PARCHI DI DIVERTIMENTO | BIGLIETTI ONLINE

La prevendita di biglietti online non è un servizio elettronico esonerato da fatturazione e certificazione La vendita online di biglietti, mediante una piattaforma automatizzata, per eventi di spettacolo, sport e cultura, resa da una società a privati (B2C) si qualifica come servizio di intermediazione ed è un servizio che non può fruire della disciplina prevista per i servizi elettronici, che, in particolare, esonera dagli obblighi di fatturazione e di certificazione fiscale dei corrispettivi (articolo 22, comma 1, numero 6-ter, Dpr n. 633/1972 e decreto Mef 27 ottobre 2015). A stabilirlo il principio di diritto n. 26 pubblicato il 16 dicembre 2019.

L’

Agenzia, infatti, rileva che tale servizio non può annoverarsi tra i “servizi prestati tramite mezzi elettronici” indicati nell’articolo 7, paragrafo 1, del regolamento Ue n. 282/2011, dal momento che il paragrafo 3, lettera t) del medesimo articolo ne prevede l’esplicita esclusione. Diversamente, il servizio, offerto dalla stessa società ai privati, di stampa da remoto del biglietto acquistato online (“stampa da 32 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

casa”) è accessorio al servizio di intermediazione reso tramite la piattaforma automatizzata (articolo 12, Dpr n. 633/1972) e funzionale affinché il cliente ottenga effettivamente la disponibilità del biglietto. Tale accessorietà gli garantisce il medesimo trattamento Iva applicabile al servizio di intermediazione, inclusi gli adempimenti in tema di fatturazione e di certificazione telematica dei corrispettivi.


BIGLIETTI ONLINE | PARCHI DI DIVERTIMENTO

Parimenti anche il servizio di spedizione dei biglietti acquistati online presso il domicilio fisico indicato dagli acquirenti si deve considerare accessorio al servi-

zio principale di intermediazione, effettuato tramite piattaforma e deve scontare lo stesso trattamento Iva. (Fonte: Fiscooggi-Agenzia delle Entrate)

forma automatizzata, sulla quale gli organizzatori mettono in vendita i biglietti per l’accesso ad eventi di spettacolo, sport e cultura, ed accessibile dagli acquirenti via Internet o per il tramite di call-center o punti vendita autorizzati, si qualifica come servizio di intermediazione, ai sensi dell’articolo 46 della Direttiva n. 2006/112/CE (c.d. “Direttiva IVA”), tratPRINCIPIO DI DIRITTO tandosi di una prestazione di servizi resa N. 26 DEL 16/12/2019 a persone che non sono soggetti passiOGGETTO: IVA - Servizio di prenotazio- vi d’imposta da parte di un intermediario ne online di biglietti per l’accesso ad even- che agisce in nome e per conto altrui. ti di spettacolo, sport e cultura – Servizi di stampa da remoto e di spedizione fisica Tale servizio, peraltro, non può annoverardei biglietti acquistati online – Trattamen- si tra i “servizi prestati tramite mezzi eletto fiscale – Obblighi di fatturazione e di tronici”, di cui all’articolo 7, paragrafo 1, del certificazione regolamento d’esecuzione (UE) n. 282 del Il servizio reso da una società a priva- 2011, in considerazione dell’esplicita escluti acquirenti (B2C) mediante una piatta- sione stabilita dal paragrafo 3, lettera t),

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PARCHI DI DIVERTIMENTO | BIGLIETTI ONLINE

del medesimo articolo 7 (cfr., in tal senso, le “Note esplicative relative al luogo di prestazione dei servizi di telecomunicazione, di teleradiodiffusione ed elettronici” pubblicate, in data 3 aprile 2014, dalla Commissione europea). Conseguentemente, non può applicarsi al servizio in questione la disciplina IVA dettata per i servizi elettronici, in particolare l’esonero dagli obblighi di fatturazione e l’esonero dagli obblighi di certificazione fiscale dei corrispettivi, previsti rispettivamente dall’articolo 22, comma 1, numero 6-ter), del DPR n. 633 del 1972 e dal decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 27 ottobre 2015.

il tramite della piattaforma automatizzata, ai sensi dell’articolo 12 del DPR n. 633 del 1972, essendo funzionale a far sì che il cliente ottenga effettivamente la disponibilità del biglietto acquistato. In quanto accessorio, il servizio di cui trattasi è assoggettato al medesimo trattamento IVA applicabile al servizio di intermediazione, compresi gli adempimenti in materia di fatturazione e di certificazione dei corrispettivi. Analogamente, il servizio di spedizione materiale dei biglietti acquistati online presso il domicilio fisico indicato dai relativi acquirenti – a fronte del quale la società riaddebita a questi ultimi le spese di trasporto applicate dai vettori – costituisce servizio accessorio, ex articolo 12 del DPR n. 633 del 1972, al servizio principale di intermediazione reso dalla società, al cui trattamento IVA deve essere assoggettato.

Diversamente, il servizio offerto dalla medesima società ai privati acquirenti, consistente nella possibilità di stampare da remoto il biglietto acquistato online (c.d. “stampa a casa”), in relazione al quale la società percepisce apposita remunerazione, si qualifica come accesso- IL DIRETTORE CENTRALE rio al servizio di intermediazione reso per (firmato digitalmente)

34 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020



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PARCHI ACQUATICI | ACQUE DI SCARICO

Piscine e acqua di scarico La comprensione e la corretta interpretazione delle normative che trattano l’argomento delle acque di scarico delle piscine è molto complessa, poiché nulla di quanto riportato sui Codici si riferisce specificamente alle piscine. di Rossana Prola*

È

quindi necessaria la comprensione del quadro generale nel quale, come spesso accade, le piscine trovano difficoltà ad inserirsi. La legge di riferimento è il D.Lgsl. 152/06, aggiornato innumerevoli volte, noto come

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Testo Unico dell’Ambiente (TUA), nella sua Parte IV Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche. Il tema specifico delle acque di scarico delle piscine non viene mai trattato e si deve quindi procedere per analogia.


TIPOLOGIA DEGLI SCARICHI: Le acque di scarico sono distinte in acque reflue urbane, acque reflue industriali e acque assimilate alle reflue urbane per caratteristiche e limiti quantitativi (art.74). La corretta classificazione delle acqua è importante poiché le sanzioni sono solo amministrative in caso di scorretta gestione di acque domestiche o assimilate, ma diventano penali in caso di acque industriali. Il primo scoglio da affrontare è proprio nella classificazione delle acque di piscina. Vediamo le definizioni. Art. 74, comma 1, lett. h) Acque reflue industriali: qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici od impianti in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento (art. 2, comma 1, D.Lgs. n. 4/2008) Art. 74, comma 1, lett. g) Acque reflue domestiche: acque reflue domestiche: acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche Art.101 comma 7 Acque reflue assimilate alle domestiche punto e): aventi caratteristiche qualitative equivalenti a quelle domestiche e indicate dalla normativa regionale. La decisione se considerare assimilate alle domestiche oppure industriali le acque di scarico delle piscine non è obiettivamente facile, poiché nessuna delle definizioni suddette appare adatta alla situazione specifica. L’acqua di scarico di una piscina, intesa come quella della vasca, è mediamente molto più pulita di quella dello scarico di una abitazione o di un hotel, ma quantitativamente è, almeno considerando le misure medie di una piscina, molto maggiore. In mancanza di indicazioni o di linee guida, quindi, ognuno decide per sé, in base alle proprie convinzioni personali. La decisione più saggia sarebbe comunque quella di prevedere limiti quantitativi, considerando, ad esempio, un limite di 150 mc. Il volume dell’acqua contenuta nella vasca è, infatti, proporzionale al volume del controlavaggio dei filtri a sabbia, che costituiscono, come vedremo in seguito, un aspetto non trascurabile del processo di depurazione.

GLI SCARICHI DI UNA PISCINA SI POSSONO DIVIDERE IN TRE TIPOLOGIE: L’acqua di ricambio e/o di rabbocco periodico WWW.ANESV.IT • LO SPETTACOLO VIAGGIANTE 39


PARCHI ACQUATICI | ACQUE DI SCARICO

tramite le pompe dell’impianto, se la quota della fognatura è più alta dello scarico.

I PARAMETRI LIMITE DELLO SCARICO Gli scarichi del punto 1) e 3) sono costituiti da acqua pulita, ma chimicamente trattata. Gli scarichi del contralavaggio, descritti al punto 2) contengono, oltre ai prodotti chimici, solidi sospesi e sostanze organiche in misura variabile a seconda della frequenza del controlavaggio e del numero di utenti della piscina. Nella stragrande maggioranza dei casi i parametri di solidi sospesi, COD e BOD sono molto lontani da quelli Questo scarico avviene per gravità, ed dei limiti previsti dal D.lgs. 152/2006. è regolabile con una valvola manuale (o anche automatica, volendo). La quantità Gli scarichi delle acque devono rispettare dell’acqua di ricambio giornaliero è stabi- parametri specifici e possono essere effetlita dalla Norma UNI 10637-2016 in 30 lt a tuati al suolo, in corpi idrici superficiali e in fognatura. A seconda della destinazione bagnante. dello scarico (domestico o industriale) van L’acqua del controlavaggio dei filtri no rispettati limiti leggermente diversi che Questa tipologia di scarico avviene in riguardano principalmente parametri chipressione, con la portata della/e pompa/e mici, contenuti nella Tabella n.3 dell’Alledell’impianto. La quantità dipende dalla gato n.5 alla Parte Terza (non è un labirinto, tipologia e dalla portata dei filtri utilizza- prima o poi se ne viene fuori…). ti. Può andare da zero (nel caso di filtri a [V. Tabella] cartuccia) a una quantità calcolabile con la portata al minuto moltiplicata per il nume- Il parametro chimico impossibile da rispetro dei minuti necessari a lavare un filtro. tare per una piscina è quello del cloro attivo Questa quantità non si somma alla prece- libero, previsto con il limite massimo di 0,2 dente, e in alcuni casi può sostituirla. ppm per lo scarico in corpi idrici superficiali e 0,3 ppm in fognatura. Il tenore di cloro L’acqua dello svuotamento annuale va abbattuto prima dello scarico, cosa asÈ pari al volume contenuto nel bacino, solutamente fattibile, con un sistema di doviene scaricata a gravità, nel qual caso il saggio di apposite sostanze chimiche, doflusso è regolabile, oppure a pressione, tato di sensore di flusso. Tabella 3. Valori limiti di emissione in acque superficiali e in fognatura (estratto) Numero parametro Parametro Unità di misura Scarico in acque superficiali Scarico in fognatura 1 pH 5,5 – 9,5 7 BOD5 (come O2) mg/l 40 250 8 COD (come O2) mg/l 160 500 9 Alluminio mg/l 1 2 16 Ferro mg/l 2 4 17 Manganese mg/l 2 4 21 Rame mg/l 0,1 0,4 25 Cianuri totali mg/l 0,5 1 26 Cloro attivo libero mg/l 0,2 0,3 30 Cloruri mg/l 1200 1200 33 Azoto ammoniacale mg/l 15 30 (come NH4) 40 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020



PARCHI ACQUATICI | ACQUE DI SCARICO

Esiste anche un altro limite importante che è quello dei cloruri, che non può superare i 1200 ppm, limite molto inferiore a quello necessario per produrre cloro tramite una cella elettrolitica (che è intorno ai 4-5000 ppm), rendendo di fatto impossibile scaricare l’acqua salata delle piscine trattate con elettrolisi del sale. Sono però in commercio da tempo celle elettrolitiche che lavorano a bassa salinità e consentono di rispettare tale parametro. Un altro limite che può riguardare le piscine, in particolare le acque del controlavaggio, è quello realtivo ai solidi sospesi, nonché quelli relativi alle sostanze organiche. Lo scarico di acqua di piscina al suolo è invece regolato dalla tabella n. 4 dell’Allegato 5 alla parte terza del D.Lg s. 152/06 e, per le acque industriali, si vieta espressamente lo scarico di composti organo alogenati e sostanze che possono dare origine a tali composti nell’ambiente idrico. Tradotto in pratica, non è possibile scaricare acqua trattate con cloro al suolo. Ciò significa che tutte le piscine disinfettate con cloro che non dispongono né di fognatura né di corpi idrici superficiali nei quali sacricare …non possono scaricare! 42 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

L’AUTORIZZAZIONE AGLI SCARICHI L’art. 124 del 152 recita: 1.Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati … omissis … 4.In deroga al comma 1, gli scarichi di acque reflue domestiche in reti fognarie sono sempre ammessi nell’osservanza dei regolamenti fissati dal gestore del servizio idrico integrato ed approvati. Vanno quindi sempre richieste le autorizzazioni allo scarico per le acque industriali, mentre non sono necessarie quelle per le acque domestiche o assimilate, fermo restando il rispetto dei parametri della Tab.3 sopra riportata e le disposizioni previste dagli enti gestori degli scarichi stessi, che spesso chiedono di rispettare una procedura di comunicazione. Ancora una volta si evidenzia quanto sarebbe importante che le acque di scarico delle piscine fossero considerate sempre domestiche o assimilate e non industriali, anche perchè la procedura di autorizzazione allo scarico è piuttosto complessa, lunga ed onerosa. LE SANZIONI Per comprendere l’importanza del rispetto della normativa sulle acque di scarico, elenchiamo alcune sanzioni:


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PARCHI ACQUATICI | ACQUE DI SCARICO

Superamento dei valori limite dello scarico: multa da 3.000 a 30.000 euro Scarico non autorizzato: multa da 6.000 a 60.000 euro Scarichi di acque reflue industriali non autorizzati: arresto da due mesi a due anni Scarichi di acque reflue industriali non autorizzati contenenti sostanze pericolose: arresto da tre mesi a tre anni Superamento dei valori limite dello scarico di acque reflue industriali: arresto fino a due anni Come si può vedere, di nuovo l’importanza della classificazione dell’acqua di piscina diventa fondamentale, poiché la differenza delle sanzioni è notevole, passando da sanzioni amministrative, seppure pesanti, a sanzioni penali.

PER SEMPLIFICARE… Recentemente un decreto riguardante le agevolazioni per la PMI (Piccole e Medie Imprese) ha stabilito che le acque di scarico delle piscine sono da considerarsi sempre domestiche, ad eccezione delle acque di scarico del controlavaggio, che devono essere opportunamente tratttate. La frase “ad eccezione delle acque di controlavaggio, che devono essere opportunamente trattate” è molto piaciuta a quasi tutte le regioni, le province, i Comuni, gli Enti gestori che hanno scritto qualcosa riguardo le acque di scarico delle piscine. È una bella frase, che scarica tutta la responsabilità a qualcun altro, senza te-

44 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

nere assolutamente conto del significato delle parole. Come si tratta l’acqua del controlavaggio di un filtro? Filtrandola, magari? Come detto sopra, l’acqua di controlavaggio del filtro viene scaricata in pressione, in molti casi si tratta di metri cubi di volume, quindi anche una vasca di decantazione (che sarebbe molto grande!) dotata di troppo pieno superficiale non consentirebbe la sedimentazione delle sostanze solide e organiche, che sono comunque praticamente sempre al di sotto dei limiti.

IN CONCLUSIONE L’auspicio è quello di trovare qualcuno, presso il Ministero dell’Ambiente, così gentile da voler condividere delle Linee Guida per la gestione delle acque di scarico delle piscine. Aiuterebbe davvero tanto a fare chiarezza. Nell’attesa del nostro principe azzurro è molto importante spiegare sempre chiaramente come funziona una piscina, anche in tema di acque di scarico. Certamente, va sempre abbattuto il tenore di cloro prima di scaricare. Va posta attenzione ai limiti dei cloruri per la produzione di cloro per elettrolisi. Va evitato il trattamento dell’acqua di controlavaggio, inutile e impossibile. (*) Presidente di ProfessioneACQUANET, membro esperto della Commissione Piscine all’interno del UNI e membro per la normazione europea all’interno del CEN.



PARCHI AVVENTURA | SICUREZZA DEI PERCORSI

Sistemi di protezione percorsi acrobatici Collettivi e individuali I Percorsi acrobatici sono strutture sportive-ricreative che, come tante altre strutture con il medesimo scopo, possono causare un danno all’utente; i danni cui sono esposti gli utenti sono prevedibili e devono essere esplicitati nel Manuale uso e manutenzione (argomento affrontato nell’articolo precedente) redatto del fabbricante. di Luigi Trippa*

In questo articolo prendiamo in esame i sistemi di sicurezza che proteggono dalle caolendo fare un parallelo con strut- dute e dagli urti contro gli ostacoli (deceleture in alcuni casi simili possiamo razione ammissibile in entrambi i casi). comparare i percorsi acrobatici alle strutture delle aree da gioco (comune- Molto spesso i percorsi acrobatici vengomente definiti “giochi per bambini” instal- no considerati, dai meno esperti, differenlati nelle aree pubbliche all’aperto), con la ti dalle aree da gioco poiché i primi prevedifferenza, sostanziale, che i percorsi acro- dono l’uso di DPI (imbracatura, cordini e batici richiedono supervisione da parte carrucola) mentre i secondi non richiedono DPI: ERRATO. I percorsi acrobatici come dell’organizzazione.

V

46 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020


SICUREZZA DEI PERCORSI | PARCHI AVVENTURA

forma di assistenza fornita da una o più persone. Per motivi afferenti a diverse leggi e normative tecniche dobbiamo innanzitutto dividere in due macro-gruppi i 4 sistemi sopra elencati: 1. Sistemi che non prevedono l’uso di imbracature-cordini e moschettoni; 2. Sistemi che prevedono l’uso di imbracature-cordini e moschettoni. Questa suddivisione è necessaria in quanto le imbracature, i cordini ed i moschettoni rientrano nei DPI di Terza categoria secondo quanto stabilito dal Regolamento UE 2016/425 pertanto il noleggio e/o la cessione in uso temporaneo (non l’uso privato sportivo) di tali attrezzature è consentito a persone competenti e addestrate o sotto la supervisione di persona competente e addestrata (ovvero l’istruttore di percorsi acrobatici). Secondo questa suddivisione, il sistema 2 ed il sistema 3 del primo elenco (individuali e sicura assistita) prevedono l’uso di DPI di Terza categoria. Il sistema 1 ed il sistema 4 sono sostanzialmente differenti ed opposti in quanto il sistema collettivo è parte della struttura ed il progettista è l’unico responsabile della scelta mentre nel sistema di “aiuto” la responsabilità della corretta progettazione è in capo al professionista ma, grande responsabilità è in capo al gestore il quale deve essere in grado di garantire la corretta organizzazione degli istruttori e dei partecipanti.

definiti nella norma UNI EN 15567-1:2015 prevedono l’utilizzo di un sistema di protezione (poi vedremo quali tipi) quando il partecipante si trova ad una altezza maggiore di 1 metro dal suolo. Naturalmente pressoché tutti i percorsi acrobatici si sviluppano ad altezze ben superiori ad 1 metro dal suolo, tuttavia ho personalmente riscontrato che questo limite è piuttosto PERCHÉ DEVE ESSERCI UN SISTEMA sconosciuto dai gestori e, in alcuni casi, dai DI PROTEZIONE QUANDO I PEDI DEL PARTECIPANTE SI TROVANO, fabbricanti. RISPETTO AL SUOLO, AD UNA ALTEZZA SUPERIORE AD 1 METRO? SISTEMI DI PROTEZIONE La norma tecnica di riferimento UNI EN Dobbiamo far riferimento al concetto di ener15567-1:2015 definisce 4 sistemi di sicurezza: gia potenziale ovvero l’energia legata all’azio1. Collettivi: ringhiere, parapetti, reti, ne della forza peso che si può esprimere facilmaterassi elastici, pavimenti ad assorbi- mente con la formula U=mgh, dove: mento dell’impatto; 2. Individuali: imbracatura, cordino e fune U = unità di misura m = massa di sicurezza; 3. Sicura assistita: imbracatura e fune di g = accelerazione di gravità sicurezza collegata ad una o più persone h = altezza in cui si trova la massa ad un certo livello rispetto al suolo in posizione che utilizzano tecniche appropriate; 4. Aiuto: i partecipanti beneficiano di una di quiete WWW.ANESV.IT • LO SPETTACOLO VIAGGIANTE 47


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Senza voler scrivere un trattato di fisica (peraltro non sono un fisico) possiamo però semplificare provando a fare un esperimento su una bilancia che abbiamo in casa, sarebbe opportuno provare con una bilancia analogica/digitale che prevede la possibilità di fissare per qualche secondo la forza (in Kg) che abbiamo raggiunto durante il nostro esperimento. Se avete la bilancia dovreste poi reperire un gradino di circa 50 cm. (non vi consiglio altezze maggiori se non volete distruggere lo strumento di misura), quindi dovete salire sul gradino e lanciarvi sul piatto della bilancia cercando di non ammortizzare troppo l’impatto piegando le ginocchia (attenzione ai menischi).

ha un ruolo fondamentale nei danni che questi subisce. Più è alta la caduta e maggiore dovrà essere lo spazio di frenata, se vogliamo ridurre i danni. Proprio per questo motivo le norme tecniche UNI EN 1176 sono state redatte, al fine di elaborare dei testi per i fabbricanti di “aree da gioco”, anche per stabilire quali caratteristiche devono avere le superfici di assorbimento dell’impatto. Se dobbiamo trattare la decelerazione la formula corretta è: Fi= (m x v):t, dove:

Bene, se avete fatto l’esperimento il valore impresso sul display dipenderà da due fattori: 1. La vostra massa (m) in Kg; 2. La vostra capacità di ammortizzare (decelerare) l’impatto sulla bilancia.

La norma tecnica UNI EN 15567-1:2015 stabilisce che, qualsiasi sia il sistema di protezione scelto, la decelerazione massima ammissibile deve essere 6 g (ovvero 6 volte la forza di gravità). Semplificando molto, una persona che pesa 80 Kg. può resistere al massimo ad una forza pari ad una massa di 480 Kg. superando questa forza peso il soggetto subisce gravi traumi. La risposta alla domanda iniziale pertanto è: il partecipante deve essere protetto da un sistema di sicurezza adeguato a seconda della capacità della struttura di assorbire le forze sprigionate e del dislivello che l’utente compie in caso di caduta. In ogni caso, quando i piedi del partecipante si trovano ad una distanza dal suolo superiore ad 1 metro deve essere presente un sistema

Più alto è il valore della massa più alto sarà il valore in Kg. espresso sul display, più siete stati in grado di ammortizzare l’impatto (tempo di decelerazione più lungo) meno alto sarà il valore espresso sul display. Sarebbe opportuno provare più volte modulando l’ammortizzamento per apprezzarne le differenze. Siamo certi di una cosa: il tempo di decelerazione è importante almeno quanto l’altezza di “caduta libera”, ovvero la decelerazione (g negativi) di una persona che cade 48 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

Fi = forza di impatto m = massa v = velocità all’istante dell’impatto t = tempo di decelerazione


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guati, per ridurre al minimo i danni da caduta. Nel manuale uso e manutenzione redatto dal fabbricante saranno elencati i sistemi collettivi in modo da rendere questi facilmente sostituibili (ad es. le reti di protezione e/o i pavimenti ad assorbimento dell’impatto avranno riferimenti normativi specifici).

SISTEMI DI SICUREZZA INDIVIDUALI I sistemi di sicurezza individuali sono suddivisi in 5 categorie: A. a chiusura automatica; B. a chiusura automatica e autobloccante; C. a chiusura automatica, autobloccante, progettato per ridurre la possibilità di distacco involontario; D. a chiusura automatica, autobloccante, progettato per evitare la possibilità di distacco involontario; E. collegamento permanente senza possibilità di distacco per tutto lo sviluppo del percorso.

di sicurezza. Ma il sistema di sicurezza individuale protegge sempre l’utente? L’utente potrebbe trovarsi nella condizione di essere esposto alla caduta quando i suoi piedi sono a 1,5 mt. ed il sistema di sicurezza individuale non garantisce l’attivazione corretta in caso di caduta? Di fatto ho riscontrato che in alcuni casi l’utente, lungo la fase iniziale dell’accesso al percorso acrobatico, si trovi in una porzione della scala ove non vi è la garanzia assoluta che il sistema di sicurezza individuale funzioni correttamente (per motivi legati a misure e tipi di accessi) e non è previsto un sistema di sicurezza collettivo.

SISTEMI DI SICUREZZA COLLETTIVI Il progettista, tenuto conto dei valori che i calcoli di progettazione avranno espresso, dovrà dotare i percorsi acrobatici di parapetti o ringhiere, per prevenire le cadute, oppure reti, materassi elastici e/o pavimenti ad assorbimento dell’impatto ade50 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

Appare subito evidente che i sistemi di sicurezza individuali che rientrano nella categoria “E” non sono dotati di chiusura in quanto hanno caratteristiche completamente differenti rispetto a tutti gli altri. Dal sistema “A” al sistema “D” invece vi è un incremento sostanziale della sicurezza tuttavia le caratteristiche fisiche del sistema potrebbero non apparire così differenti le une dalle altre. Ma occorre a questo punto fare una precisazione: nessuno di questi sistemi è più o meno sicuro in merito alle considerazioni trattate in precedenza sulle forze di impatto e la massima decelerazione ammissibile. I sistemi individuali nella norma UNI EN 15567-1:2015 sono stati suddivisi secondo la possibilità/probabilità di scollegarsi dalla linea di sicurezza, ovvero la possibilità di essere utilizzati in modo sbagliato dall’utente. In pratica: A. l’utente può scollegarsi involontariamente dalla linea di sicurezza; B. l’utente può scollegarsi involontariamente dalla linea di sicurezza; C. l’utente può eludere il sistema per scollegarsi dalla linea di sicurezza;


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inseriti nei DPI in uso all’utente oppure facenti parte del sistema di sicurezza installato permanentemente sul percorso. Il percorso acrobatico, successivamente all’accesso, frequentemente prosegue più o meno sulla stessa quota della P1, attraverso delle attività che avranno un incremento o un decremento di quota poco rilevanti, nell’ordine del 7%, ovvero su uno sviluppo di 10 mt. avremo un incremento oppure un decremento di circa 0,7 mt. Nel caso in cui si avrà un incremento o un decremento maggiore dovrà essere considerata l’energia potenziale che l’utente acquista nel caso in cui perda il controllo dei propri movimenti e scivoli all’indietro o in avanti venendo trasportato verso il punto più basso rispetto al punto di partenza, in questo caso la norma UNI EN 15567-1:2015 non indica parametri limite di inclinazione nell’avanzamento inclinato, tuttavia il rischio di collisione contro un ostacolo deve essere preso in considerazione.

D. l’utente deve manomettere il sistema per scollegarsi dalla linea di sicurezza; E. l’utente non può manomettere in nessun modo il sistema per scollegarsi dalla linea di sicurezza.

COME È COSTRUITO UN PERCORSO ACROBATICO? Frequentemente un percorso si sviluppa attraverso un accesso, più o meno inclinato, che consente all’utente di raggiungere una piattaforma fissata al sostegno (albero o struttura artificiale) che per semplificazione definiamo P1. Durante il tragitto verso l’alto l’utente incrementa la sua “energia potenziale”. Il sistema di sicurezza progettato per proteggere l’utente durante la salita deve garantire che, in caso di caduta, la forza di arresto venga assorbita in gran parte dal sistema e che solo forze residue vengano trasmesse all’utente, garantendo una decelerazione inferiore a 6 g. Per garantire la sicurezza dell’utente possono essere compresi dei dispositivi di assorbimento dell’energia che possono essere 52 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

Il sistema di sicurezza dovrà essere progettato tenendo conto del tipo di cordino utilizzato dall’utente (lunghezza, caratteristiche tecniche di allungamento e capacità di assorbimento) e della morfologia del partecipante, poiché nell’avanzamento verticale dell’accesso, orizzontale o inclinato lungo il percorso, il calcolo del dislivello di caduta è il rapporto tra il punto di collegamento del cordino all’imbracatura dell’utente, il punto di collegamento alla linea di ancoraggio e la lunghezza del sistema capace di assorbire la forza di impatto generata dalla caduta. Semplificando: se l’utente compie un dislivello di caduta di 1 mt. ed è collegato ad un cordino di lunghezza pari a 1 mt., vincolato ad un punto fisso senza alcun elemento capace di assorbire l’energia sviluppatasi (quindi decelerare progressivamente), l’utente è esposto ad un “fattore di caduta” pari ad 1 e potrebbe subire danni per l’arresto repentino della caduta (eccesso di decelerazione e forza di arresto grave). Nella progettazione pertanto dovranno essere considerati tutti gli aspetti relativi anche alla morfologia dell’utente infatti, un partecipante la cui statura è di 180 cm. nel caso in cui cada su un percorso progettato per una utenza la cui statura massima sia


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145 cm. è soggetto ad una forza di arresto 5. la necessità di inserire un freno di emerpiù grave in quanto, a parità di lunghezza genza nel caso in cui il freno primario si del cordino, vi è un incremento del “fattoguasti e vi sia un rischio significativo di re di caduta”. lesioni gravi dell’utente. Inserite tra le attività del percorso e/o poste Di seguito un breve vademecum: al termine dello stesso sono frequenti le “te- i sistemi di sicurezza (collettivi e individuali) sono definiti dal progettista; leferiche” o “tyrolienne”, attività realizzate in modo che l’utente sia “sostenuto” da una le caratteristiche dei sistemi di sicurezza (sia collettivi che individuali) sono defune in acciaio e, con l’uso di una carrucoscritti nel Manuale uso e manutenzione; la e per effetto della gravità, l’utente venga trasportato, più o meno velocemente, da un per la sostituzione di un sistema di sicurezza collettivo si deve tenere presente sostegno all’altro oppure fino a terra. che, se non è possibile reperire sul mercato un prodotto a quello indicato dal Naturalmente, le teleferiche sono l’unica progettista (ad es. non è più in produzioattività di un percorso acrobatico ove la ne) si dovrà reperire sul mercato un procaduta è impossibile, in quanto l’utente è dotto pressoché identico (capacità di as“sospeso alla fune portante” tuttavia, ansorbimento o caratteristiche della rete); che se non è possibile la caduta si dovrà prendere in considerazione l’energia po- per la sostituzione di un cordino di collegamento si deve tenere presente che, tenziale che il corpo dell’utente acquista se non è possibile reperire sul mercato durante il tragitto e che, frequentemente, un dispositivo identico a quello indicarichiede che vengano installate protezioto dal progettista (ad es. non è più in ni collettive, quali ad es. materassi elastiproduzione) si dovrà reperire sul merci oppure reti. cato un dispositivo pressoché identico In merito alle teleferiche occorre appro(lunghezza, materiale di fabbricazione, fondire meglio alcuni aspetti sia pratici che norma di riferimento); normativi, infatti la norma tecnica di riferimento UNI EN 15567-1:2015 tratta un ca- per la sostituzione di una imbracatura si potrà considerare un modello simile (ferpitolo a parte riferito alla corretta progettamo restando la norma di riferimento); zione di una teleferica. per la sostituzione di una carrucola si dovrà verificare con attenzione il tipo Innanzitutto occorre suddividere le telefedi fune in acciaio (diametro della fune riche in due categorie principali: e tipo) installata sui percorsi acroba1. Teleferiche con fune di sicurezza: Si intici prima dell’acquisto della carrucotendono teleferiche con fune di sicurezla, pertanto consiglio di verificare con za quelle che sono progettate prevedencura le informazioni del libretto del do una fune portante (anche definita di prodotto che oggi si possono scaricare avanzamento) ove è collocata la carrudal sito web del fabbricante; cola ed una fune aggiuntiva con funzio molta attenzione deve essere prestane di sicurezza; ta alla compatibilità tra DPI (non tutti i 2. Teleferica a fune singola: Si intendoDPI sono compatibili tra di loro) pertanno teleferiche a fune singola quando la to consiglio di verificare con cura, prima fune portante (o di avanzamento) coindi un nuovo acquisto, le informazioni del cide con la fune di sicurezza. libretto del prodotto che oggi si possono scaricare dal sito web del fabbricante; Per quanto riguarda la progettazione delle protezioni in corrispondenza dell’arrivo nel caso in cui si debba valutare l’acquisto di un nuovo sistema di sicurezdella teleferica, si devono prendere in conza (collettivo e/o individuale) e non si siderazione i seguenti aspetti: hanno elementi sufficienti si consiglia 1. la velocità in prossimità dell’arrivo; di contattare il il progettista dei percor2. le capacità dell’utente di rispondere attisi acrobatici e/o il fabbricante. vamente all’urto contro la protezione; 3. il tipo di protezione; (*) Titolare di FormUp 4. lo sviluppo della decelerazione; 54 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020



FUORICAMPO | CELLULARI SEMPRE CARICHI

‘Need Power?’, tecnologia e design made in italy per spegnere l’ansia da cellulare scarico Una gamma di prodotti, studiati e realizzati da un team di esperti, consente di ricaricare facilmente il cellulare anche fuori casa. Oggi, con decine di point e un’app rivoluzionaria, Need Power diventa il racconto di un’idea vincente.

D

ifficile non percepire un filo d’ansia quando la batteria del cellulare comincia a scendere inesorabilmente verso il basso. Si parla, ormai, di ‘nomofobia’: è la paura che scatena la disconnessione, quella che, secondo gli scienziati cinesi e coreani, si comincia ad avvertire nel momento in cui si accende la spia della low battery, generando sintomi a livello fisico destinati a peggiorare in futuro. Sul fronte commerciale, il timore di scaricare la batteria potrebbe costringere le persone ad acquistare sempre più device portatili, come i comuni power bank, che, utili finché non esauriscono la loro autonomia, necessitano di essere ricaricati esattamente come un normale cellulare. Nasce, quindi, un’esigenza sempre più impellente: trovare un modo per ricaricare lo smartphone in giro per la città, in un negozio o in qualunque spazio pubblico, senza cadere nella fobia di cui parlano gli studiosi. Da qui, un’idea che è una valida ed innovativa risposta a questa problematica: ‘Need Power?’, il progetto, interamente italiano nel design e nella tecnologia, che risponde al bisogno di ‘tenere in vita’ il cellulare ovunque ci si trovi. Presente in decine di need power point, esercizi commerciali e pubblici che hanno scelto di offrire questo fondamentale servizio al cliente, il progetto, che in pochi anni ha incrementato la sua gamma di soluzioni e la sua presenza sul territorio, soddisfa pienamente la necessità di ricaricare lo smartphone in maniera pratica, sicu-

56 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

ra e veloce. Studiati e realizzati da un team di esperti e designer, i prodotti della famiglia Need Power sono da tavola, da terra o a sospensione e, a seconda del modello, sono dotati di LCD da 17 pollici ADV incorporati per trasmettere video e foto, sportelli con cavo 3 in 1, tastierino numerico per la privacy e la sicurezza, led illuminanti, porta flyer e, ultimo ma non meno importante, sono personalizzabili con qualunque logo e scritta. Già presenti in mostre e fiere, dove sono stati testati con centinaia di ricariche giornaliere, le soluzioni che Need Power propone sono il frutto di un lungo lavoro, che mira tanto a superare lo stress contemporaneo da cellulare scarico quanto a creare una rete di soccorso, grazie ai punti di ricarica e all’apposita segnalazione geolocalizzata. C’è, infatti, un’ulteriore rivoluzione nel progresso dettato da Need Power: un’app che, con il sistema di geolocalizzazione e l’invio di una notifica push, segnala all’utente il sito più vicino per usufruire gratuitamente del servizio di ricarica promuovendo, allo stesso tempo, il point che lo ospita. Con una lungimirante vision che mira a creare un circuito di need power point, supportato da un’applicazione ultramoderna sul mercato, e un settore Ricerca e Sviluppo dedito a realizzare una varietà di soluzioni adattabili ad ogni ambito e in continua evoluzione, Need Power si afferma come la realtà più promettente nel panorama della ricarica per cellulari nei luoghi e nei contesti pubblici. Il progetto, inoltre, si sposa bene con i tempi di permanenza nei parchi a tema e il desiderio di relax che ivi si respira, consentendo ai clienti di vivere serenamente l’esperienza di divertimento con il cellulare sempre carico. Per informazioni Effegroup.org



FUORICAMPO | MUSICARREDO

Chi ha detto che i Comuni d’Italia non possono allestire Aree Urbane, Parchi Gioco o Spazi Pubblici e Privati con Strumenti Musicali Outdoor?

Un nuovo modo di allestire aree esterne private e pubbliche da musicarredo.it

M

usicarredo è considerato dagli addetti ai lavori una geniale trovata che può coinvolgere un ampio range di collocazioni come elemento di arredo urbano. Meravigliose soluzioni sonore ideali per progettisti e allestitori di aree verdi e spazi comunali di intrattenimento, che stanno riscontrando particolari attenzioni da parte di designers e creativi del mondo dell’urbanistica. Ma non solo! Le molteplici soluzioni di colori, forme e tipologie degli strumenti a percussione, possono coinvolgere in modo perfettamente adeguato tutti gli operatori del mondo dell’intrattenimento per bambini e gestori di aree dedicate a luna park, parchi divertimento. aree verdi e ludiche per grandi e piccini. Nessun Limite di Età PER ASILI E SCUOLE DELL’INFANZIA I suoni e le attività ricreative musicali hanno una funzione molto importante nei moderni pro-

grammi di pedagogia scolastica. A tale scopo i nostri strumenti musicali a percussione seguono alla perfezione gli standard qualitativi richiesti con adeguate caratteristiche di forma, colori e materiali a norma. Si Adattano in Qualsiasi Ambiente SPAZI APERTI PRIVATI O AREE URBANE Aree verdi di intrattenimento, parchi divertimenti pubblici e privati in zone urbane, trovano ampia compatibilità con colori e forme dei nostri strumenti che possono essere personaliz­ zati secondo le più svariate esigenze di dimensione e spazio. Ampia collocabilità grazie alle svariate configurazioni sia in termini di misure che di forme. Soluzioni di Arredo Design Colori e cromature adatte a qualsiasi tipologia di progetto urbano. Il gioco e l’intrattenimento associato alla musica nelle aree pubbliche nasce dall’esigenza di aumentare il concetto di condivisione e creatività tra i bambini, con lo scopo di fornire un servizio utile ed efficiente alle famiglie. Da qui la possibilità di coinvolgere più bambini all’interno della stessa stessa area ludica o di intrattenimento didattico.

58 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020


Nessun Limite di Età I suoni e le attività ricreative musicali svolgono funzioni molto importanti nei moderni programmi di pedagogia scolastica. A tale scopo i nostri strumenti musicali a percussione seguono alla perfezione gli standard qualitativi richiesti con adeguate caratteristiche di forme, colori e suoni.

Ideale per Parco Giochi, Scuole di Musica, Asili, Aree Urbane Lo Xilofono è uno strumento a percussione intuitivo, grazie al suo aspetto colorato, allegro e armonioso attira facilmente l’attenzione dei bambini. Dedicare un’area allestita con i nostri strumenti musicali nel vostro parco, offre sicuramente ulteriori opportunità di coinvolgere un maggior numero di bambini.


FUORICAMPO | SUORE DEL LUNA PARK

Le amiche dello spettacolo viaggiante

Dall’«Osservatore Romano» del 2 agosto 2019 «Io sono la prima suora ufficialmente giostraia in Italia, Geneviève la seconda: da decenni ormai facciamo parte dell’Anesv (Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti) che fa capo all’Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo)».

E

da poco – prosegue divertita Anna do al viale, sorridenti e accoglienti davanAmelia – «ci hanno dato la meda- ti al loro stand. Ti avvicini, e non vorresti glia d’argento per fedeltà al sinda- andartene più: davvero sono porta aperta cato!». per chi passa. Tra i colleghi piccoli e grandi delle giostre, gli avventori, i frequentatori ANNA AMELIA E GENEVIÈVE, del luna park, il gatto che si è fatto adotPICCOLE SORELLE DI GESÙ tare e quanti vanno a trovarle, le religiose Le scorgi subito, entrando dal luna park rappresentano un punto di riferimento per di Ostia. Le Piccole sorelle sono lì, in fon- e nel mondo degli «artisti dello spettacolo 60 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020


SUORE DEL LUNA PARK | FUORICAMPO

viaggiante». Perché per iniziare con il piede giusto, bisogna usare le parole giuste: e chi lavora al luna park — spiegano le Piccole sorelle — vuole essere chiamato così, esercente dello spettacolo viaggiante. Altri termini, infatti, sono ormai connotati negativamente: «Quante volte ad esempio — spiega sorella Geneviève — sui giornali si legge “la banda dei giostrai” o “i giostrai hanno rubato”, ed è un peccato perché in realtà sarebbe un termine bellissimo: il giostraio infatti è colui che fa girare la giostra». La vocazione viene da lontano, e ha strade avvincenti. «Sono nata a Siena in una famiglia credente anche se non praticante — si presenta Anna Amelia — Ero piccolina quando ci siamo trasferiti nel Lazio: mio padre faceva lo scalpellino, con il travertino ha lavorato in via della Conciliazione, alla Stazione Termini, ad Anzio, Nettuno, finché ci trasferimmo vicino Tivoli e poi a Roma. Mamma era alle Poste: doveva sempre fare domanda per seguirlo nei suoi spostamenti, con noi figli. Roma mi piace molto: certo, ora la città è più

confusionaria e meno aperta — se metti poveri contro poveri è il divide et impera: e questo è grave perché sciupa tutto. È un grande peccato perché Roma aveva in sé il senso dell’accoglienza». Geneviève, invece, è nata in Francia. «Da giovane sognavo di andare con i primi popoli. Avevamo una fraternità con i pigmei in Camerun e una con gli indios in Brasile ma era troppo caldo per la mia salute: quando ho fatto il noviziato in Sahara sono dovuta tornare durante l’estate. Allora le responsabili mi invitarono a orientarmi verso paesi più freddi. Chiesi i profughi, andai in Austria (ho anche lavorato in fabbrica) e qualche tempo dopo sono arrivata in Svizzera: stavo con le giostre, giravamo, montavamo e smontavamo. A Pasqua ho festeggiato cinquant’anni che sono con le giostre!». La fraternità a cui appartengono le Piccole sorelle è nata in Algeria per i nomadi poi man mano, sempre sulle orme di Charles de Foucault, sorella Magdeleine in Francia si è rivolta a sinti, rom, zingari, e le re-

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FUORICAMPO | SUORE DEL LUNA PARK

ligiose hanno cominciato a vivere e a lavorare con loro. «In Italia — racconta sorella Anna — abbiamo sempre avuto una fraternità con i nomadi, a Bologna, in Calabria, adesso le sorelle vivono a Bari in un campo facendo piccoli lavori e vendendo sacchetti di lavanda o sassi dipinti, sulle strade. Prima si impagliavano le sedie, si svolgevano occupazioni stagionali. Anche con i circhi hanno lavorato delle sorelle... operaie del circo. In realtà sarte, bigliettaie, cuoche, tutti modi per essere presenti lì. Alcune di noi erano addirittura artiste: abbiamo avuto una sorella che faceva le marionette e oggi c’è una sorellina americana che sta seguendo la scuola per imparare a fare teatro». I primi passi sono stati compiuti proprio in Svizzera «con il circo della famiglia di Priscilla, una nostra sorella morta pochi mesi fa. Era figlia di un’artista, suo papà era deceduto cadendo dal filo, la mamma l’aveva riportata nella sua famiglia d’origine, ma Priscilla ha continuato a mantenere rapporti con i parenti paterni. Così, una 62 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020

volta entrata in fraternità, sorella Madeleine l’ha invitata a continuare con il circo: ha dedicato tutta la sua vita ai circensi in Italia, Svizzera, Germania e, negli ultimi tempi, Stati Uniti. Ovunque hanno un grande ricordo di lei!». È un mondo, questo delle giostre, estremamente variegato, al di là dei nostri facili stereotipi: ciò che funge da denominatore comune — spiega ancora Anna Amelia — è il senso del viaggio. In Italia, ad esempio, «ci sono i sinti (la maggioranza sono sinti italiani, tantissimi in Veneto e Romagna) che non vivono nei campi ma girano con le famiglie in carovane andando di festa in festa. Qualcuno comincia a fermarsi, qui al luna park ci sono due famiglie. Poi ci sono quelli che vengono dal circo (alcuni sinti, altri no), artisti che a un certo momento si fermano, qui a Ostia ad esempio abbiamo un domatore di leoni. Poi ci sono quelli di Bergantino, il famoso paesino di costruttori di giostre vicino Rovigo, conosciuti in tutta Europa; ci sono quelli che lavoravano nelle giostre come meccanici


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o che vi sono entrati dopo essersi sposa- completamente perché, invece, c’è una ti. Persone provenienti non solo dall’Italia, religiosità profonda». ma anche da Spagna e Francia». L’idea di inserirle al Luneur venne a soOggi il luna park non è visto di buon oc- rella Magdeleine: siccome vicino alle Tre chio, c’è molto razzismo sociale e cultu- Fontane c’era questo grande luna park, rale attorno, ma in passato non era così. lei volle che le Piccole sorelle fossero «Le leggi ricordavano come i luna park presenti anche lì (chiamò lo stand “Notavessero anche una funzione sociale — te di luce”); sono ancora moltissimi i roprosegue Anna Amelia — Erano inte- mani che ricordano la loro bella casetta si come luogo di aggregazione. Oggi in- di legno. All’inizio quelli del Luneur «tevece non viene più valorizzato tutto ciò mevano che li volessimo convertire, poi che aveva e ha una funzione sociale: le hanno visto che li rispettavamo. E hangiostre vengono allontanate sempre più no iniziato a prenderci bonariamente dai centri abitati, sono separate da dove in giro, ci chiedevano: ma il vicariato è si fa la fiera, è sempre più faticoso avere i d’accordo che stiate qui?». permessi, mentre prima c’erano leggi che obbligavano i comuni a dare posto a que- Dapprincipio le Piccole sorelle continuaste realtà». Nel nuovo clima non stupi- rono a vivere alle Tre Fontane, poi si trasce che «al Luneur si lavorasse molto più sferirono alla Montagnola dove un grupdi quanto non avvenga qui a Ostia». Qui po di giostrai viveva in carovana. «Siamo — le fa eco Geneviève — «le cose van- state tanti anni in due camionette insieno male. Dall’anno scorso in particolare è me agli amici, vivendo in tutto e per tutmiseria. Anna Amelia e io siamo anziane, to come loro. Poi il comune non ha più una piccola pensione già l’abbiamo, ma voluto nessuno lì, e ha dato delle case le famiglie che devono vivere di questo popolari al Laurentino. Da un lato è stalavoro se non trovano un impiego fuori, to un bene, ma dall’altro no perché la decisione, senza offrire una vera alternanon ce la fanno». tiva, ha sfasciato una comunità che si Quando parlano del mondo delle giostre, conosceva e si voleva bene. Il comune le Piccole sorelle parlano davvero del- ha semplicemente messo insieme tante la loro famiglia. Quella di Anna Amelia e situazioni problematiche senza pensare Geneviève, infatti, è una storia lunga qua- ad amalgamare persone e bisogni. E così rant’anni, vissuta accanto ai viaggianti e tanti dei nostri ragazzi sono finiti nella alle carovane di giostrai per testimoniare droga...». la tenerezza di Dio: «Lavorando insieme, stando insieme, vivendo insieme, tu con- Siamo ai primi anni Ottanta: le Piccole sorelle decidono comunque di continuadividi». re a vivere in carovana con quanti non «Quando fai lo stesso lavoro — prosegue hanno ricevuto la casa. «Siamo andate in Anna Amelia — sei una di loro, c’è uno un altro terreno, vicino piazza dei Naviscambio continuo. Io non sapevo nem- gatori, con un gruppo di famiglie». meno cosa fossero il polo positivo e il polo negativo! Un elettricista del Luneur Poi una nuova decisione politica promi ha insegnato tante cose per l’elettrici- voca una rottura definitiva nella comutà, altri mi hanno aiutato a usare gli stru- nità. «Quando hanno chiuso il Luneur e menti per lavorare il legno, un altro eser- ci hanno mandato via tutti è stato veracente mi ha insegnato a fare i primi passi mente duro. La prima volta non avevaper l’uso del computer... Ci diamo reci- mo perso il lavoro, questa volta sì. Per procamente una mano: loro ci insegnano circa due anni siamo state in giro, qualmolte cose, noi li aiutiamo anche come che festa qua e là con gli amici del luna presenza di Chiesa perché è molto diffi- park. Poi ci hanno accolte qui al Parcocile che ci sia una presenza di Chiesa in lido di Ostia. All’inizio facevamo avanquesti mondi spesso considerati ai mar- ti e indietro con Roma, poi ci hanno ofgini, guardati con distanza, sbagliando ferto una vecchia carovana di legno e in WWW.ANESV.IT • LO SPETTACOLO VIAGGIANTE 63


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seguito un camion: erano in condizioni disastrose, ma piano piano — con molto lavoro e pazienza — abbiamo sistemato tutto. Ora siamo in tre; c’è con noi anche sorella Emma, che aveva vissuto alcuni anni con i sinti e i rom». E se all’inizio preti e suore non venivano mai al luna park, ora grazie alle Piccole sorelle li si vede. Anche se molti sono preoccupati: «“Ma non è un ambiente troppo difficile per voi?” ci chiedono. Assolutamente no, rispondiamo, anche perché gli amici delle giostre vigilano su di noi!». E le Piccole sorelle su di loro: «Sono i nostri cappellani!» le definiscono gli artisti del Parcolido. Tra i momenti forti, quando muore qualcuno nella comunità delle giostre, le Piccole sorelle vanno a parlare con il prete, spesso debbono fare un lavoro di mediazione. «Purtroppo c’è ancora una certa diffidenza della Chiesa verso i giostrai. Molti pensano che la gente del luna park conduca una vita senza principi morali. E allora — racconta Anna Amelia — devi far capire che, dietro gli stereotipi o la diffidenza, c’è sempre la persona con le sue sofferenze e le sue gioie». Che poi le soddisfazioni non mancano, come quando nascono rapporti bellissimi tra uomini di Chiesa e artisti.

to una piccola croce. Lui mi guarda e mi dice: “Sto già meglio sorella”. E l’indomani è tornato e me l’ha ripetuto: “Sai, mi ha fatto bene”». A questo punto sorella Geneviève ci invita a fare due passi con lei. Usciamo dal luna park e rientriamo da un cancelletto: stiamo ripercorrendo i passi che Papa Francesco ha compiuto durante la visita a sorpresa alle Piccole sorelle il 3 maggio del 2015, durante il percorso verso la vicina parrocchia Regina Pacis dove lo aspettavano tante persone. «È entrato da questo cancelletto. Io ero dietro la porta. Ha percorso questo piccolo vialetto, gli si è anche incastrata la veste, qui sulla rete (Ride). C’era una mamma incinta e il Papa l’ha benedetta». Un bimbo ci sbuca davanti: «È lui, è Oscar, l’amico di Papa Francesco!» esclama Geneviève (ma Oscar non ha voglia di sorridere oggi: è arrabbiato con Anna Amelia perché non gli ha fatto portare i colori a casa, «mi ha detto che potevo usarli solo davanti all’Arca»).

Sorella Geneviève sorride divertita e grata mentre ci racconta l’improvvisata del Papa: «Lo abbiamo saputo un quarto d’ora prima che sarebbe venuto! È anche entrato nel caravan: abbiamo cercato di sistemare tutto in pochi minuti. La Sono tanti i racconti che ci fanno le Pic- sera non ritrovavo più niente!». cole sorelle. «Una giovane — ricorda Anna Amelia — aveva deciso che non In verità il carro è ordinato, semplice, avrebbe fatto la prima comunione per- accogliente. Ci commuoviamo spesso ché sua sorella era stata trattata male al davanti alle persone, raramente al cocatechismo. Sono intervenuta, ho parla- spetto dei luoghi, ma quando entriamo to con il vescovo, ho mediato per far- nella parte più intima del caravan, gli la arrivare fino in fondo, inclusa la cre- occhi ci si velano di lacrime: è la cappelsima: lei si è convinta, però ha voluto la con il Santissimo. «Per noi è il centro. che la facessero con lei anche le cugi- È Gesù. Il Papa ha pregato mettendo la ne. E così ci siamo messe qui, da una mano sul tabernacolo». parte, per il catechismo. La prima comunione l’ha fatta sull’autoscontro: è stata Se esiste una Chiesa bella (per citare una messa indimenticabile. È questa la Anna Amelia), se esistono persone bellissime, è anche grazie a posti così. Posti Chiesa bella!». a cui si accede passando per un viottoliGeneviève ricorda invece quando le si no sterrato invisibile ai più che — dopo presentò un ragazzo visibilmente ma- quel 3 maggio di quattro anni fa — è stalandato: «Implorava il mio aiuto. Non to chiamato dalle famiglie che vi vivosapevo bene cosa fare... Allora gli ho no “Viale Papa Francesco”. Con tanto di messo la mano sulla fronte, ho recitato cartello, alto e svettante. un Padre Nostro con lui e gli ho regala64 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE • GENNAIO FEBBRAIO 2020



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