Lo Struscio marzo 2015

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Sposnatri sDi auni 10 marzo 2015

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proprie per organizzare le ee id di ca ric a id Una gu ennici i panorami subapp nozze tra i suggestiv uni. dei piccoli comuni da e le professionalitĂ

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Mandatario: Ercole Santarella


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Associazione Turistica

Regione Puglia

Provincia di Foggia

Comune di Bovino

Associazione Nazionale Comuni Italiani

Touring club italiano

Puglia e Campania

PRO LOCO Bovino

d sfida

del Soffritto di maiale IX EDIZIONE

I sapori, la festa e i riti

PROGRAMMA

Biglietto: € 15 - Non Soci € 10 - Soci Slow Food

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PER INFORMAZIONI: Tel. +39 0881 966475 (Pro Loco) Tel. +39 0881 966720 (Uff. Cultura Comune) Tel. +39 0881 966557 – 912007 (GAL Meridaunia) web: www.comune.bovino.fg.it web: www.condottaufitataurasi.it web: www.facebook.com/dauniaslow web: www.prolocobovino.it COMUNITÀ PARTECIPANTI ALLA DISFIDA:

BOVINO, DELICETO, CASTELLUCCIO V., CASALNUOVO M., SANT'AGATA DI P., ORSARA di P., TROIA. ARIANO IRPINO, BONITO, FLUMERI, GESUALDO, GROTTAMINARDA, PATERNOPOLI, TAURASI, VALLESACCARDA. COMUNITÀ OSPTE: NOCERINO AGROSARNESE .

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PREVENDITE TICKET: A FOGGIA: LIBRERIA A FOGGIA: LUCA D’ANDREA + 39 3481743413 A BOVINO: PRO LOCO A Sant'Agata di Puglia: PRO LOCO

Condotta Foggia e Monti Dauni Condotta Irpinia Colline dell'Ufita e Taurasi

#disfidasoffritto2015

ORE: 9.00 | CORSO VITTORIO EMANUELE | INFOPOINT Registrazione dei partecipanti e allestimento delle postazioni della Disfida ORE: 10.00 | CENTRO STORICO | LA PRIMA MANGIATA Colazione contadina offerta dalle Comunità partecipanti alla Disfida ORE: 10.30 | CORSO VITTORIO EMANUELE | APERTURA GALLERIA dell'ARTIGIANATO, stand espositivi dell'artigianato dell'IRPINIA e dei MONTI DAUNI. Ore: 13.00 | CENTRO STORICO - PIAZZA DUOMO| Presentazione delle Comunità partecipanti alla Disfida Gara vicino “a lu callar” - 9ª DISFIDA DEL SOFFRITTO DI MAIALE ORE: 13.30 |INIZIO SOMMINISTRAZIONE SOFFRITTI Durante la giornata saranno allestiti stand con esposizione e vendita di prodotti tipici delle Comunità partecipanti. Oltre a… balli, canti, suoni

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ORE: 15.30 | CORSO V. EMANUELE - CENTRO STORICO | INFOPOINT Escursione guidata nel centro storico di uno dei Borghi più belli d'Italia e Bandiera Arancione

BOVINO - 15 MARZO 2015 BORGO ANTICO

Bovino Borgo più bello di Puglia - Vincitore 2014/2015 sfida dei Borghi - A.N.C.I.


Sui Monti Dauni si

respira aria di elezioni

Rinnovo del consiglio comuanle per Accadia, Carlantino, Casalvecchio di Puglia, Monteleone di Puglia e Rocchetta Sant’Antonio

S

i torna a votare nei Monti Dauni, non solo per le regionali, ma anche per il rinnovo dei consigli comunali nei piccoli comuni di: Accadia, Carlantino, Casalvecchio di Puglia, Monteleone di Puglia e Rocchetta Sant’Antonio. Le Elezioni Amministrative del 2015 si terranno in una data compresa tra il 10 maggio e il 30 maggio nei comuni con scadenza naturale del mandato degli organi eletti nel 2010. Andranno alle urne complessivamente 1.075 comuni in tutt’Italia. Per i comuni al voto è considerata la popolazione legale risultante dal Censimento 2011 che determina la modalità di voto (turno unico o con turno di ballottaggio) ed il numero di consiglieri ed assessori degli organi istituzionali con la riduzione del numero dei Consiglieri ed As-

sessori. Di riflesso nei cinque comuni al voto nel Preappennino dauno sarà applicata una composizione del consiglio comunale con 10 consiglieri e due assessori. Un vero fremendo in tutti e cinque i comuni con colpi di scena e campagne elettorali che si spostano sempre di più sui social network non disdegnando però il vecchio porta a porta.

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Pasqaule Murgante e Mario Gesualdo

Accadia Ad Accadia ad oggi emerge ancora un grande caos con tanti focolai tra liste e gruppi. Ancora tutto in alto mare tranne due uniche certezze. Difatti sono ben definite due coalizioni che ricalcano quanto già avvenuto cinque anni fa. Si ripropone la maggioranza uscente, con Pasquale Murgante a capo della civica riportando in campo l’attuale maggioranza caratterizzata dalla forte coesione con una sola eccezioni, data dal consigliere Mario Di Giorgio che non ha mai partecipato all’attività amministrativa garantendo solo poche presenze in Consiglio. Probabilmente Murgante avvierà un paio di innesti e due nuovi volti cercando di mantenere più possibile l’attuale squadra. Dall’altra parte, con la civica Cambiamo Accadia, scende in campo nuovamente l’imprenditore Mario Gesualdo, che ha composto una squadra di giovani, nata per coniugare l’entusiasmo giovanile all’esperienza maturata anche in questi 5 anni di opposizione capeggiate da Gesualdo. Un cammino, quello avviato da Gesualdo dal 2010, che ha marcato strettamente la giunta Murgante ottenendo anche una sentenza positiva del Tar. Gesualdo si propone con una civica che non è certamente di centro destra ma neanche di sinistra tutt’al più riformista. Monteleone di Puglia Quadro in via di definizione sul Comune più alto di Puglia. A contendersi la fascia tricolore a Monteleone dovrebbero essere il Sindaco in carica, ex senatore Carmelo Morra per la lista “Le Spighe” e Antonietta Colangelo per “La Primavera di Mon-

teleone”. Si ripeterebbe così la sfida del 2010. Allora prevalse per soli 13 voti la lista guidata da Morra. Carmelo Morra non riesce a trovare un successore all’interno della sua compagine e pur con problemi di salute e con un processo in atto che lo vede imputato per abuso d’ufficio (la sentenza è attesa per il 30 marzo) è deciso a riproporsi sullo scenario politico locale. Rumors davano la figlia Maria Tina in pole position per l’avvicendamento ma dopo un periodo di scauting per saggiare il gradimento nella popolazione monteleonese, l’ex senatore di Forza Italia avrebbe ritirato la candidatura. Né l’attuale vicesindaco pare che incontri i favori del

Carmelo Morra e Antonietta Colangelo

primo cittadino che tra i suoi non riterrebbe alcuna figura in grado di emergere. Dalla parte della “Primavera” Antonietta Colangelo, moglie del Consigliere regionale Pino Lonigro, sarebbe la scelta naturale di un percorso iniziato 5 anni fa e continuato con una dura ed efficace Opposizione. Tuttavia, se Colangelo dovesse rinunciare, a scaldare i motori sarebbe Pasquale Rigillo, consigliere comunale della “Primavera”, uomo dalla lunga esperienza politica e acerrimo oppositore di Carmelo Morra. O addirittura, potrebbe ritornare a contendersi la fascia tricolore l’ex Sindaco Giovanni Campese, l’uomo che ha dato il via al declino di Morra.


Rocchetta Sant’Antonio Gioca la carta del terzo mandato Ranieri Castelli, sindaco uscente di Rocchetta Sant’Antonio che dopo aver vinto con un lauto consenso nel 2010 e nel 2005, ci riprova per dar continuità alla politica amministrativa messa in campo da circa 20 anni con la civica Rocchetta Democratica. Saranno probabilmente quattro i nuovi volti che andranno ad affiancare gli attuali amministratori nella rovente campagna elettorale partita già da mesi sui socialnetwork. Due potrebbero essere le liste che andranno a giocarsi la partita per la consiliatura 2015/2020. La prima è Rocchetta Libera - L’alternativa C’è, una civica nata nel 2010 che ha dato in questi anni filo da torcere all’attuale amministrazione con un opposizione forse più presente su facebook che nei banchi del consiglio comunale. Il leader Pompeo Circiello lascia il posto al medico foggiano Valentino Petruzzi che porterà avanti una squadra ancora da definire ma già particolarmente agguerrita. Ancora in alto mare nella composizione della lista ma con le idee ben chiare il movimento politico di Vito Feninno, vecchio volto della politica rocchettana che ci riprova a creare una coalizione dopo i tentativi andati a male del 2005 e del 2010. Buongiorno Rocchetta o Rocchetta Revolution, questi i nomi papabili (e messi ai voti sul web) della civica che dovrebbe ospitare anche il consigliere di

Ranieri Castelli, Valentino Petruzzi e Vito Feninno

opposizione, eletto con Rocchetta Libera ed ora indipendente, Luigi Ruberto. Clima rovente anche a Carlantino e Casalvecchio, anche se non ci sono ancora dei nomi e delle vere e proprie coalizioni. I due sindaci uscenti dovrebbero ripresentarsi alle urne con due squadre molto simili a quelle del passato con l’idea di dar continuità a quanto già fatto. Ora si aspetta la data ufficiale per l’election day da parte del Ministero per oliare la macchina elettorale e dar vita nei monti dauni ad una nuova pagina politica che sicuramente ci riserverà qualche sorpresa e qualche scontro all’ultimo voto. and.gis.

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Gli anni d’oro quando anche il Sud sembrava più forte I-Sud porta a Candela StefaniaCraxi per riscrivere una tragica pagina di storia

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«È

nostra profonda convinzione che nessun sistema di prevenzione o di repressione del terrorismo potrà assicurarci la vita libera e pacifica alla quale aspiriamo, se esso non sarà combattuto con l’azione politica e diplomatica là dove esso nasce». Parole queste pronunciate da Bettino Craxi e ora attuali come non mai, non solo a livello nazionale ma su scala mondiale. L’attualità delle parole di Bettino Craxi hanno spinto la società I-Sud ad avviare un momento dibattito sullo statista che ha cambiato, per molti versi, la storia dell’Italia. Protagonista dell’evento, tenutosi a Candela lo scorso 6 marzo, è stata la figlia del leader del garofano rosso, Stefania Craxi che attraverso una ricostruzione dei fatti partendo dal libro ‘Bettino Craxi, Io parlo e continuerò a parlare’ ponendo l’accento sul un profilo del leader socialista rispetto alle politiche messe in campo per il Mezzogiorno con dati e numeri che evidenziano come il Sud dell’Italia solo durante questa fase politica targata Craxi ha ottenuto delle concrete

risposte per uno sviluppo reale e alla portata di tutti. «Sono profondamente convinto - ha ribadito il cofounder di I-Sud Giuseppe Sciretta - che oggi una vera politica per il Mezzogiorno non esista e che quanto fatto nelle prima repubblica per il sud sia stato fortemente ostacolato proprio per impedire lo sviluppo della nostra terra». «Mio padre - ha affermato Stefania Craxi - è la vittima di un sistema che ha attuato un vero golpe portando alla distruzione dei partiti e alla metastasi in cui ora trova una profonda agonia».

cofounder I-Sud Giuseppe Sciretta e Stefania Craxi


Vi aspettiamo per le vostre cerimonie e banchetti

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t i r f f o s l e d a d i f La dis I

sapori di una volta, se portati a tavola, sono senza dubbio una vera battaglia tra tentazioni e voglia di mantenere la linea ma nei monti dauni la parola battaglia acquisisce un senso diverso e si trasforma in una disfida. Difatti raggiungendo le nove edizioni, la manifestazione culinaria organizzata dalle condotte Slow Food “Foggia e Monti Dauni” e “Irpinia, Colline dell’Ufita e Taurasi”, in collaborazione con il Comune di Bovino, il Gal Meridaunia e la Pro Loco di Bovino, si svolgerà domenica 15 marzo a partire dalle 10.00 della

mattina. Cibo, cultura e identità: queste le parole che caratterizzeranno la prossima Disfida del Soffritto di Maiale, ospitata per il secondo anno consecutivo nella favolosa cornice del centro storico di Bovi-

A Bovino il 15 marzo i centri irpini e dauni

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si sfideranno a suon di pentole no. Dalle 10.00 della mattina, le comunità di Ariano Irpino, Bonito, Bovino, Castelluccio Valmaggiore, Casalnuovo Monterotaro, Deliceto, Flumeri, Gesualdo, Grottaminarda, Nocerino Agrosarnese, Orsara di Puglia, Paternopoli, Sant’Agata di Puglia, Taurasi e Vallesaccarda offriranno ai partecipanti un assaggio della “Colazione Contadina” nel corso di una degustazione che si snoderà tra le vie del centro storico di Bovino.


tto nei Monti Dauni spesso si prediligeva il maiale nero per la qualità della carne e dei sapori, preservando per secoli una razza autoctona ora in via d’estinzione. L’appuntamento quindi è per il 15 marzo prossimo. L’ingresso è riservato a 800 partecipanti quindi affrettati a sedevi a tavola.

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Alle 13.00 l’appuntamento con il Soffritto di Maiale, il migliore dei quali sarà premiato da una giuria tecnica altamente specializzata. Durante la giornata si effettueranno anche escursioni guidate nel centro storico del paese. Un vero tripudio di sapori, che trova la massima espressione quando incontra la tradizione. Il soffritto di maiale infatti più che una pietanza è un vero rituale che si tramanda di generazioni. In questo periodo dell’anno che va da gennaio a marzo le famiglie si riunivano per l’uccisione del maiale e il soffritto, rigorosamente preparato con il guanciale del maiale e peperoni sott’aceto, veniva servito per festeggiare e ripagare le fatiche di un anno intero. Ancora oggi in molte comunità persiste la tradizione di allevare almeno un maiale per ogni famiglia ed in modo particolare

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Favino: candelese ‘DOC’

Nicola Gatta, sindaco di Candela: «ho invita to ufficialmente Pierfr Favino a Candela per co ancesco nferirgli la cittadinanz a onoraria viste le sue origini» o inv

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«H

itato ufficialmente Pie rfranAd oggi ha all’attivo oltr cesco Favino a Candela e 4o film, 18 fiction e 5 per confecortometraggi. Inoltre ha rirgli la cittadinanza ono dato la voce a ben 7 raria, non capolavori come il plurip solo in virtù delle origini remiato Revolutionary della sua famiglia, ma Road. Radici, quelle daune, anche per sancire pubb da sempre difese con licamente un rapporto indelebile con la nostra forza anche nei suoi comunità», così il Sindaco di Candela, Nicola Ga tta ha annunciato sulla sua pagina facebook l’in iziativa da mettere in campo quest’estate per dare una riconoscenza all’attore cinematrografic o Pierfrancesco Favino, oggi tra gli artisti più famosi e apprezzati al mondo. Di origini daune da parte di entrambi i genitori, Favino, si diploma all’Acca demia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma: tra i suoi film come afferma acnhe Michele Placido. «E’ maestri, Luca Ronimpressionante la facilità con cui Favino passa dal coni e Orazio rom ane sco al to- scano (come Costa. nella fiction su Bartali ) e al pugliese, nelle sue varie declinazioni.- racconta Michele Placido in un’intervista al Corriere. Perché un conto è l’accen to di Candela, il paese al confine con la Lucania dov’è nata sua madre Stella, un altro quello di Foggia dov’è nato suo padre Aldo prima di partire, orfano a 11 anni, per Torino a studiare in seminario, un altro l’accento di Ascoli Satriano, il mio paese (di cui Favino fa un’eccellente imitazione), un altro ancora quello di Cerignola, il paese di Giusep pe Di Vittorio in cui si è cimentato nella fict ion Rai».


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L’archeologia

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made in Ascoli incanta anche Firenze A scoli Satriano ambasciatrice dell’archeologia pugliese. Anche quest’anno la città dei Grifoni ha partecipato a TourismA, Salone Internazionale dell’Archeologia, tenutosi a Firenze dal 20 al 22 Febbraio 2015 presso il Palazzo dei Congressi. L’evento è stato organizzato dal mensile Archeologia Viva (prima grande rivista scientifica italiana dedicata al patrimonio storico/archeologico mondiale, diretta dal Dott. Piero Pruneti). Nel pomeriggio di Sabato 21 Febbraio, difronte a una platea di 1500 persone, composta per lo più da professori universitari e da archeologi provenienti da tutte le parti del mondo, è stato presentato il ricco patrimonio archeologico della città ascolana, esempio lampante, in Italia e non solo, di una politica lungimirante che investe nella

tutela, nella conservazione e nella fruizione dei beni culturali. Durante i lavori di presentazione, il Sindaco Savino Danaro e l’Assessore alla Cultura Biagio Gallo, hanno conferito al Dott. Piero Pruneti il premio “Grifoni d’oro”, per il grande impegno profuso in questi anni. “Invito tutti a visitare l’antica Ausculum – ci dice commosso il Dott. Pruneti- per essere testimoni di una ricchezza archeologica paragonabile a quella dei musei più grandi e famosi del mondo, inusuale per un piccolo centro urbano”. Per l’occasione l’Amministrazione Comunale ha fatto allestire all’interno del Palazzo dei Congressi di Firenze uno stand fisso, unico del sud Italia insieme alla Valle dei Templi di Agrigento, con alcuni pannelli fotografici raffiguranti la mostra “Policromie del Sublime”.


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d

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Speciale weddingbook

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Il giorno del matrimonio circondati dalle bellezze architettoniche dei piccoli centri subappenninici

Scegliere location ma anche professionalità e prodotti di una terra sepre più in rivalutazione

Sposarsi sui

Monti Dauni 10 marzo 2015

Dal castello di Bovino alla Cattedrale di Troia decine di location da sogno per un matrimonio ùindimenticabile

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Da qualche anno sembra essere sempre più di tendenza sposarsi sui Monti Dauni anche per chi non vive in questi paesini. Sono, infatti, stati registrati incrementi di richieste di nozze nella Cattedrale di Troia o di Bovino, o anche sempre più matrimoni civili nell’incantevole cornice di Palazzo Padula, sede municipale di Candela con la sua sala “porpora”. L’idea di sposarsi sui Monti Dauni fa subito immaginare paesaggi incantevoli di verdi colline macchiate di rossi papaveri, viali alberati, campi di grano baciati dal sole, Castelli e Palazzi storici circondati da viuzze dove il temposembra essersi fermato. Queste sono le immagini che più rappresentano la nostra Terra e che potrebbero riflettersi nel vostro evento, se deciderete di organizzare il vostro Matrimonio qui, in uno dei piccoli centri

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del subappennino. Ma c’è anche altro... il giorno più importante della vostra vita può diventare indimenticabile non solo per quello che vi circonda, ma anche per chi vi circonda. Sono molte, infatti, le professionalità che potrete scegliere per accompagnarvi nel giorno delle vostre nozze. Dalla splendida location di Villa Jamele al tocco magico dei Parrucchieri Scapicchio di Bovino, senza dimenticare la preparazione certosina delle bomboniere di Anastasia dei “Capricci di Angie”, e le tante boutique di alta moda tra le quali spiccano Griffes di Deliceto, Accaidea di Accadia, MM Moda in di Candela. Lasciando immortalare tutto dagli scatti fotografici di Potito Priore. Sposarsi sui monti dauni significa farlo in un territorio in cui la storia e la natura sono ancora in perfetta armonia… Organizzare il matrimonio qui significa ricordarlo immerso nella natura, varia e ricca di colori , in un continuo susseguirsi di verdi e fertili colline che circondalo la piana del Tavoliere da Casalnuovo Monterotaro a Rocchetta Sant’Antonio.

Sposi a Candela - ©Foto Star Foggia

Hirpinus vi aspetta:

Pranzo di Pasqua e Pasquetta

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Cerimonie: Battesimi, Prime Comunioni e Cresime

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Specialità di Pesce - cucina tipica irpina

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Allestimento nuziale di Cristina Cucci

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Le cittadine qui testimoniano importanti avvenimenti storici, artistici e architettonici e tutto ciò viene confermato in ogni struttura e location che sceglierete per il Vostro matrimonio. Ogni struttura è, infatti, unica e inimitabile, affonda le proprie radici nel passato e può diventare la scenografia ideale per circondare il ricordo indelebile che rimmarrà immerso nella vostra memoria. «Il matrimonio semplifica la vita, ma complica la giornata»; così Edmond Rostand considerava questo stupendo evento che segna la vita di milioni di persone. Probabilmente la giornata più complicata per una coppia è proprio quella delle nozze; tra mille impegni pensieri ed equilibri particolarmente delicati. Ogni donna desidera essere perfetta e impeccabile nel giorno delle proprie nozze, ma a volte, per esserlo, bisogna ricorrere a qualche piccolo stratagemma. Idem per l’uomo che se pur legato ad un retaggio culturale che lo vede virile e privo di narcisismi, oggi come mai è legato all’estetica forse più della donna. Nella progettazione e nella definizione del vostro look di nozze è impor-

tante che selezioniate quegli elementi che vorreste venissero nascosti o al contrario esaltati, in modo da mettere in evidenza la vostra naturale bellezza e rendere meno evidenti altri piccoli difetti. Un compito che potrà essere facilitato da una professionista come Cristina Cucci, wedding planner. In ogni matrimonio, una coppia di futuri sposi è alle prese con l’organizzazione del convivio perfetto vivendo veri stati d’ansia. Qualcosa che può far parte del passato se entra in scena Cristina Cucci con le sue doti creative, la sua grande esperienza e l’attenzione per i dettagli che la contraddistingue. Lei saprà dar vita come sempre a un evento indimenticabile. Programmare ogni minimo dettaglio della giornata, occuparsi degli inviti, della location, del menu, dell’abito della sposa e delle damigelle, per non parlare del viaggio di nozze, non è certo cosa da poco... Ma una vera wedding planner saprà accontentare tutti e regalare agli sposi il giorno più bello della loro vita. Con la scelta del ristorante, o del catering, un passo importante è stato già fatto, ma, insieme a questo, nell’organizzazione di un matrimonio, altrettanto importante per la riuscita dell’evento, è senza dubbio la scelta del menù di nozze. Un menù di qualità è legato sempre ad un cuoco stellato. In Puglia sono pochi ad avere un nome che rappresenta anche una garanzia. Uno di questi è senza dubbio Peppe Zullo, uno chef dalla grande professionalità che dispone di numerose sale e location per ospitare ogni genere di eventi e ricevimenti. Una struttura, quella di Peppe Zullo, che a Villa Jamele ha creato un ambiente ideale per trascorrere il giorno più

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importante della propria vita coccolati dalla raffinatezza dei piatti e dalla salubrità del luogo, a pochi kilometri da Orsara. Un intrecciarsi di spazi e location diverse ed una varietà di momenti magici, il tutto accompagnato dai sapori delle originali pietanze e dai vini di Peppe Zullo. Ma se la vostra idea di banchetto nuziale è legata al catering, un luogo leggendario e da favola, immerso nella storia e nella natura potete trovarlo a Bovino. Difatti la Stazione di Posta di Bovino un antico caseggiato sulla riva del fiume Cervaro. Imponente e dai grandi spazi, l’Antica Posta ha ogni elemento per poter far diventare le nozze una pagina di un libro di fiabe. Un

ponte d’acceso, una maestosa fontana, un piccola cappella dedicata a San Lorenzo e uno spazio aperto incastonato in mura perimetrali fortificate sono i presupposti per un vero banchetto nuziale alternativo e straordinariamente moderno. Alla fine della giornata di festa, inizia un nuovo percorso, una nuova famiglia e un nuovo ambiente domestico. In definitiva possiamo dire che se siete in procinto di organizzare il vostro matrimonio e volete che quel giorno sia memorabile e allo stesso tempo di tendenza non potete non pensare di scegliere di farlo sui Monti Dauni con l’aituo dei Monti Dauni e delle professionalità del posto. E allora... auguri e figli maschi!

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CONSIGLI PER UN MATRIMONIO PERFETTO di Cristina Cucci - Wedding Planner

Budget e

il budget Primo step è definire trimonio di spesa per l’intero ma

Fil rouge, stile e tema e

fil rouge, Se definite prima il stile ed il il filo conduttore, lo sarà più io, tema del matrimon to il resto. semplice decidere tut

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Chiesa e location e

deriva più La scelta della prima che dal re, da un legame familia gusto estetico. spazio alla Sulla seconda invece, ità di scefantasia e alla possibil aderisca più e gliere la location ch te sie al tipo di coppia che

Fioraio e

etto di un Non sottovalutate l’eff floreale, ovbuon allestimento nei minimi viamente curato tutto della sposa, dettagli, dal bouquet on del rialla chiesa, alla locati cevmento.

Fotograto e Videomaker

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ne a chi vi affidate. Prestate molta attenzio trimonio potreste Magari il giorno del ma flash, ma quando il essere stanchi dai tanti quello che riportematrimonio sarà finito, o proprio le foto rà in vita i ricordi, sarann ed il video. à il ricordo quanTanto bello ed intenso sar fotografo ed il vito saranno stati bravi il deoperatore scelti!

Abiti ed accessori e impor-

mente L’abito di lui è sicura , l’abito della rlo ga ne tante, ma inutile protagonista prisposa ha il ruolo del avere la A maiunicipale e dovrebbe scola.


te, andrà scelto di festa che desidera to per i vostri il tipo di intrattenimen Inviti, partecipazioni a mo qualche dia n ce Tutte noi donne no bomboniere e lo- ospiti.Prendete spunto da ospiti, sia e tta tra stati do si che, chi co matrimonio in cui siete compormessi quan C’è chi le sceglie classi o. e sia nel caso fot a to cu pri a. pia nel caso vi sia dell’abito da spos e, chi inserisce la pro rat prio annoiati. ito unico, realta, che possa contrario, se vi siete pro Se poi troviamo l’ab Qualunque sia la sce si o gn triso ma il n il vostro. noi, a del Voi potete rimediare co lizzato apposta per essere adeguata al tem rr rendere ancor 60 ed i 40gio Non solo, adesso , pe avvera. monio e spedita tra i o ricevimento, più speciale il vostr prima del matrimonio. e ni co uc rr pa e o cc Tru o anche con essendo un ripotete personalizzarl i si occuperà Per le bomboniere, Scegliere con cura ch ans pe varie:l’angolo onio, buffet di degustazioni cordo del vostro matrim quel giorno è del vostro aspetto e amelle, rum e piuttosto ch dei confetti, delle car te a qualcosa di utile, le. nta me da fon o ecc. endipolvere”! sigari, rum e cioccolat e le farete veil classico oggetto”pr Rivedrete quelle foto vimento, intrattenimento Wedding Cake ecake, dere per tutta la vita. ice R cia dding , che vi fac Quindi un bel trucco e buffet di degustazione tipo Alla fine arriverà la we lla festa. cia on acc un lla de ste be ura esi a si regina della chius sentire belle, e un Per ogni coppia di spo giornata ma ona ed accomla ta . tut tto a rfe ist pe res to e en ch Deve essere bella, bu tura di ricevim io. o ag tip o scenografia. vostr in base al pagnata dalla giusta che vi faccia sentire a Le varianti sono tante,

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postale regolamentato ioni di posta più imporaveva destinata a sede dei r la cui sicurezza le erano mate. le inizia ad utilizzare osta verrà destinata a la seconda guerra mondiale

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a un decennio dal 1947 al Monopoli di Stato la sceglie acco coltivato nei poderi e di Posta è rimasta fino al Guevara. all’interno della misura hi Rurali, due progetti a e dalla Comunità Euroare un importante lavoro ndi di valorizzarla. Ora vero e proprio ‘contenitore’ i di classe.

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ta n o c c a r e h c o s r o c r e p Un il vostro matrimonio

Le tendenze wedding per la prossima stagione vi aspettano al “Love &...” a Bovino

Un magico appuntamento per le coppie dei Monti Dauni

Eleganza, raffinatezza, luce, bagliori e profumi sono le caratteristiche del magico appuntamento che attende le giovani coppie di sposi dei monti Dauni.Una domenica di primavera dedicata al mondo della sposa. Un evento organizzato dalla wedding planner Cristina Cucci presso l’Antica Stazione di Posta di Bo-

vino. “Love &...” si snoderà lungo le splendide sale al piano terra della storica struttura, dove le coppie di futuri sposi potranno trovare le idee più originali e le proposte più raffinate per la loro festa di nozze - abiti, gioielli, fiori, bomboniere, partecipazioni, fotografi, musicisti e animatori, cake design, agenzie viaggi e

tanto altro - il tutto valorizzato e impreziosito dal fascino della location nella quale verranno allestiti gli stand e dal magico tocco dell’organizzatrice. Le tendenze wedding per la prossima stagione vi attendono dunque all’evento “love &...” con ingresso gratuito. Per info e prenotazioni www.cristinacucci.com.

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Fidanzamento, corredo e matrimonio del passato Un tempo nei piccoli centri le occasioni e luoghi per un giovane di poter incontrare gli occhi di una ragazza erano, solitamente, la chiesa, in occasione della messa domenicale e di altre feste religiose, i ricevimenti di nozze e i battesimi, e presso le fonti, dove ci si recava per prendere acqua o a lavare. Per i contadini, anche i grandi lavori agricoli, durante i quali si cantava e si ballava, erano occasioni per la nascita di amori. Un modo per dichiarare il proprio amore ad una ragazza era spesso affidato al canto di una serenata, in cui si esaltavano le bellezze e le qualità della donna (ma accanto alla serenata d’amore vi era pure quella d’ingiuria, per vendicarsi di eventuali rifiuti). Sicuro dei propri sentimenti, il giovane si dichiarava tramite “l’ambasciata” che mandava alla famiglia della ragazza. Questa la si faceva, generalmente nei giorni festivi, tramite intermediari, che potevano

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essere anche parenti dell’innamorato. La famiglia, dopo aver valutato le qualità morali ed economiche del giovane, dava il suo consenso. In tempi più antichi, in quest’incontro si discuteva anche della dote della ragazza. I due giovani naturalmente non erano presenti in questa prima fase. In un giorno di festa il giovane insieme alla propria famiglia si presentava in casa dell’amata e dava ufficialità al rapporto. Questo momento era solennizzato dal regalo dell’anello. Da quel momento la sfera di libertà della ragazza si restringeva: ella poteva uscire poche volte e sempre accompagnata, mentre il giovane doveva

ridurre al minimo le visite, e in casa doveva esserci sempre la presenza di un familiare. Si usciva assieme nei soli giorni festivi, accompagnati da un familiare della ragazza. Durante il fidanzamento, secondo le possibilità economiche, il ragazzo e i suoi genitori regalavano oggetti in oro, mentre la ragazza ricambiava con camicie, fazzoletti, calze. Un dono rituale si aveva la domenica delle Palme quando l’uomo regalava una palma particolarmente elaborata, spesso accompagnata da un oggettino in oro, e la ragazza ricambiava con una torta di ricotta. Maturi i tempi per il matrimonio, le due famiglie si incontravano per decidere sulla dote, sul corredo, sul mobilio, sulle spese matrimoniali. Il tutto si svolgeva in un clima di grande tensione che a volte portava anche alla rottura del fidanzamento. Raggiunto un accordo, si andava dal notaio per forma-


lizzarlo in un atto ufficiale e per fissare la data del matrimonio. La donna portava la dote in denaro o beni immobili, i mobili della camera da letto e il corredo. Questo, costituito da lenzuola, cuscini, coperte, tovaglie, tovaglioli, biancheria intima, capi d’abbigliamento e altro, doveva essere completo e di buona qualità. Di ciascun articolo potevano esserci quattro, sei, otto o 12 pezzi, secondo le possibilità economiche della famiglia. All’uomo, in-

vece, spettava “lu stipe”, il tavolo, le sedie, la cristalliera, i piatti, i bicchieri, le posate, il ripiano in legno per impastare il pane “lu tumbagne”, “lu lahenature”, “lu vrasciere”, “l’arraccialarde”, “la setella”, “lu teneirrè”, e quant’altro andava a completare l’arredo della cucina. Il corredo dello sposo era più ridotto e meno impegnativo. Intorno al fidanzamento fiorivano credenze, riti e pratiche magiche (fatture e filtri magici), soprattutto tra le ragazze, per

conoscere il proprio futuro matrimoniale, il mestiere del marito o per influenzare i sentimenti dell’amato. Ne ricordiamo uno: la sera si recitavano tre Ave Maria e un Salve Regina per propiziarsi un sogno rivelatore. Una tavola apparecchiata o una vigna o un campo ben arato erano un segno favorevole: l’innamorato l’avrebbe sposata. Una “supela” di spine o un lago d’acqua, invece, indicavano cattiva sorte nel matrimonio.

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Appassionati di Instagram ‘invadono’ TROIA La community di IgersFoggia debutta off-line con una serie di eventi per scoprire e promuovere la bellezza del territorio

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pugliesi e insieme andare alla scoperta del centro storico di Troia. Pausa pranzo a Orsara di Puglia, presso il “presidio slowfood di Peppe Zullo alla scoperta dell’orto dei Sapori e del bosco dei sapori perduti, guidati dallo Chef che rappresenterà la Regione Puglia al prossimo Expo di Milano. Un Instameet all’insegna del gusto e dei sapori unici e antichi, che ancora vengono gelosamente conservati e tutelati da chi ne ha riconosciuto l’importanza storica e territoriale. Un #instameet semplice e ricco come le materie prime e la bellezza dei Monti Dauni che ci ospitano e ci meravigliano”.

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ppassionati di Instagram a rapporto. La community di Igers Foggia ha brindato in bellezza il debutto off-line, organizzando il primo #InstameetFG15. Grande impatto, infatti, ha avuto il primo Instawalk, tenutosi il 1° marzo a Troia, preceduto (il 28 febbraio), dall’evento ‘Locande d’Europa’ promosso ed organizzato da Gal Meridaunia e dal tour operator Svegliarsi nei Borghi, durante il quale gli Igers sono andati alla scoperta dei sapori che caratterizzano questo territorio partecipando a workshop e show cooking tematici e incontrando direttamente i produttori delle eccellenze gastronomiche locali come i salumi della ditta Giannelli, che da anni ha scelto di intraprendere una produzione totalmente a km zero, i vini delle cantine Pirro ed SPQT che conservano la tradizione dell’autoctono vitigno Nero di Troia e la celebre Passionata, il dolce tipico della pasticceria Casoli di Troia”. L’#instameetFG15 nasce come un Instawalk aperto a tutti gli appassionati di Instagramers che hanno avuto la possibilità di conoscere i Local Manager delle community

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Arminio in visita nella Capitale del paesaggio Istituita dall’associazione “Comunità provvisore” e stimolata dall’ottimo scrittore Franco Arminio, con la “Festa d’inverno della paesologia”, anche Sant’Agata di Puglia ha ospitato cuori in cerca di suggestioni. di Errebi

Le foto a corredo dell’articolo sono di di Gino Magnisio

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revico e Sant’Agata di Puglia: cos’hanno in comune questi due caratteristici paesi sull’orlo della Campania e della Puglia? Apparentemente nulla, ma a ben guardare, un sottile filo in qualche modo li lega. Ambedue luoghi dallo sguardo attento all’orizzonte silenzioso di terre arrese, sono paesi che, sentinelle di solitari avamposti, si scrutano in lontananza Hanno in comune qualcosa di profondo, pur nell’altezza delle loro montagne: a partire dalla bellezza della poesia della vita che ha rinunciato a correre, per finire alla lentezza del tempo che in questi luoghi silenziosamente continua a scorrere. Paesi dove è anco-

ra possibile provare a cercare emozioni profonde: solchi come vicoli svuotati dove il silenzio assordante continua a raccontare ancora storie di esistenze celate dietro porte serrate. E proprio tra le tante porte chiuse in vicoli che sanno di ricordi, a Trevico “La casa della paesologia” ha spalancato l’uscio ad una prospettiva nuova, bella e interessante. È questo il senso che l’associazione “Comunità provvisorie”, e il noto scrittore, paesologo e poeta Franco Arminio hanno voluto dare ad una casa dove incontrarsi per promuovere una particolare forma di attenzione ai piccoli paesi,


in particolare a quelli arresi, isolati e poco visitati. Già, perché nelle odierne e tecnologiche mappe di luoghi non luoghi, nel moderno disfacimento di umanità e comunità, il vero viaggio da compiere dovrebbe essere quello coraggioso e rivoluzionario che si riesce a compiere all’inverso. La bellezza della scoperta vera, infatti, oggi non consiste nella smania dell’andare, ma nella capacità del ritorno. Che poi si traduce in un cammino fatto di riscoperta del proprio respiro, della propria esistenza, del proprio territorio. Scrive infatti proprio Franco Arminio in un suo ottimo libro: “Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, significa rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza”. Ecco che, allora, anche quella che può apparire una semplice passeggiata dall’alto del balcone d’Irpinia, Trevico fino alla loggia delle Puglie, Sant’Agata, può avere la capacità di trasformarsi in un vero e proprio viaggio in

cerca di risposte. Che ognuno forse, quando insegue la propria anima, porta già dentro sé stesso. E sono davvero i luoghi dall’assenza che probabilmente oggi possono ricondurci all’esistenza, grazie al poeta Franco Arminio, che è riuscito ad indicare a tanti la strada in questo senso. Tra il silenzio di porte arrese e il rumore del vento che soffia irruente, infatti, può capitare che nel ricordo di mille anime fuggite, un solitario vicolo di paese attenda, paziente, di sorridere proprio alla tua che ritorna.

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Bovino in pole position per il Borgo dei Borghi

lle Falde del Kilimangiaro, la fortunata trasmissione del terzo canale Rai, decreterà ‘Il Borgo dei Borghi’ 2014/2015. Sarà la stupenda cittadina di Bovino a rappresentare la Puglia in una all’ultimo rintocco di campana con altri 20 Borghi dello Stivale, uno per ogni regione. Sarà proprio il pubblico a decidere il borgo da portere in alto sul podio. Da Lunedì 23 Febbraio, fino a Domenica 22 Marzo, potrete scegliere il vostro Borgo dei Borghi. Difatti le 20 cittadine si contenderanno il giudizio degli utenti web che, fino a Domenica 22 Marzo, avranno la possibilità

di contribuire con il proprio voto all’elezione del “Borgo dei Borghi”. Ogni utente potrà votare non più di una volta ogni 24 ore, fino al termine della sfida su http://www. allefaldedelkilimangiaro.rai.it Una grande opporutnità per l’intero crinale dei Monti Dauni che proprio in queste occasioni deve dare il massimo per creare coiesione e per permettere a Bovino di vincere l’ambizioso traguardo. Non ci dimentichiamo che la Puglia è stata definita dal National Geographic la regione più bella al mondo quindi è aspucabile votare Bovino!

Alberona nell’Unione M. Cornacchia I Comuni si organizzano consorziando i servizi e diminuendo la spesa

C’è anche Alberona nella nascente Unione dei Comuni denominata “Monte Cornacchia”. Il Consiglio Comunale, infatti, ha completato l’iter di approvazione dello Statuto e dell’Atto Costitutivo dell’unione promossa dal Comune di Biccari e della quale sono parte integrante, oltre ad Alberona e all’Amministrazione comunale biccarese, i comuni di Castelluccio Valmaggiore, Faeto e Roseto Valfortore.

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Tutti uniti per portare sul podio la piccola cittadina dei monti dauni

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Candela: 400mila € Alberona per la scuola a Expo 2015

E’ iniziata la fase di ammodernamento dell’edilizia scolastica a Candela: un intervento finanziato con fondi MIUR per un importo totale di circa 400mila euro e che terminerà in prossimità della fine dell’anno scolastico. Investimenti nell’istruzione che proseguiranno anche nei prossimi mesi: il Comune di Candela ha ottenuto tutti i finanziamenti previsti dal piano di Edilizia Scolastica varato dal Governo Renzi. Oltre ai circa 50mila euro assegnati per gli interventi di piccola manutenzione (con l’hashtag #scuolebelle), altri 327.850,00 euro finanzieranno un progetto definitivo presentato dal Comune di Candela nel settembre 2013, per interventi di adeguamento degli impianti ed efficientamento energetico (#scuolesicure).

Ci sarà anche Alberona all’Expo di Milano, l’Esposizione Universale dedicata al tema “nutrire il pianeta, energia per la vita”. La rete Anci de “I Borghi più belli d’Italia”, di cui Alberona fa parte, ha acquistato uno spazio all’interno di Expo: ogni settimana, a partire da maggio, quell’area accoglierà delegazioni e materiale di promozione dei paesi riconosciuti quali eccellenze dell’entroterra italiano. Lo spazio de “I Borghi più belli d’Italia”, quindi, esporrà anche materiale informativo, brochure e poster di Alberona. All’Expo, Alberona sarà presente anche grazie alla nuova “Guida ai Borghi più belli d’Italia”. Di ciascuna località, la nuova pubblicazione propone immagini, storia, aneddoti, spirito del luogo, piaceri e sapori.

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Sui Monti ora c’è chi ci guida

BOVINO Meridaunia alla BIT: presenta la guida turistica dei Monti Dauni. 180 pagine tra storia e cultura, castelli e fortezze, natura, antichi tesori e enogastronomia

Già a disposizione nei comuni di Foggia e Provincia la ‘Guida turistica dei Monti Dauni’. Un lavoro curato dal GAL Meridaunia che per la prima volta racconta in maniera identitaria e completa l’area dei 30 Comuni dei Monti Dauni della Puglia. La Guida - 180 pagine tra storia e cultura, castelli e fortezze, natura, antichi tesori e enogastronomia - è stata presentata alla Bit di Milano. Il vademecum firmato Gal Meridaunia raccoglie anche proposte di viaggio, tradizioni, riti millenari e feste che oggi richiamano sull’Appennino migliaia di visitatori. In chiusura una sezione dedicata al Set Jetting, ovvero i luoghi dei Monti Dauni che sono stati location di film e di cortometraggi. Dopo la conferenza stampa milanese, la Guida sarà presentata a Bari, Foggia e nei Comuni dei Monti Dauni.

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e d n e c c ia r a t t e h c Roc la memoria

Il 21 marzo Gabriele Greco in l’Amico Ritrovato La Biblioteca mette in campo tre eventi sulle Foibe e sulla Shoah «per non dimenticare»

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hoah-Foibe: il giorno della memoria” questo il tema cardine su cui orbitano tre eventi organizzati a a Rocchetta con i testimoni oculari delle foibe e dell’olocausto. La Biblioteca comunale “G. Libertazzi” di Rocchetta Sant’Antonio, in collaborazione con l’associazione LiberaMente ha delineato un percorso con momenti di riflessione sui drammi che hanno inorridito la nostra società e che ancora oggi restano impuniti. La tre giorni ha avuto inizio a Febbraio con un momento di grande emozione legato alla Shoah dove i ragazzi e gli adulti hanno potuto ascoltare direttamente dalle parole del sopravvissuto Nicola Corbo gli orrori dei campi di concentramento. Il secondo evento, tenutosi lo scorso 7 marzo, ha ripercorso le tragiche giornate vissute nel nord est del nostro Paese con gli eccidi ai danni della popolazione ita-

liana della Venezia Giulia e della Dalmazia, occorsi durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra, dove trovò la morte un figlio di Rocchetta, il carabiniere Michele Castellano, barbaramente trucidato a Malga Bala. L’ultimo evento (21 marzo ore 10) vedrà la straordinaria partecipazione diGabriele Greco che, in occasione della Giornata conclusiva, regalerà agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo II” e ai partecipanti una lettura originale di alcuni passi del romanzo di Fred Uhlman, “L’amico ritrovato”.

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L’ex assessore all’agricoltura crede fermamente nel rilancio dei Monti Dauni e del Gargano.

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Quella delle prossime elezioni regionali è una sfida importante, cui è legato a doppio filo il destino della Capitanata. Io profonderò il massimo impegno affinché sia un destino di rinascita, veicolando in Regione, qualora dovessi essere eletto, le istanze della mia terra, la Capitanata, affinché, differentemente da quanto accaduto in passato, occupi un ruolo centrale accanto a Bari e non più sotto il suo ingiustificabile ed inaccettabile predominio. Per questo motivo ho scelto il motto “Io non sono barese”, un motto che non intende offendere chi è nato in terra di Bari ma affermare, confermare, rafforzare difendere un principio identitario di chi appartiene alla Capitanata, andando contro le logiche adottate in questi anni da assessori e consiglieri nostrani che, anziché tutelare gli interessi di Capitanata, hanno passivamente avallato le deleterie politiche filobaresi. Le politiche regionali, sono diventate appunto “baresi” perché chi doveva ha rinunciato a svolgere il proprio ruolo di difensore e rappresentante del territorio e delle sue aspettative.

Un ruolo che, con passione, impegno e determinazione, mi candido a svolgere io che ho sempre lottato –vincendo molte battaglie- per il rilancio delle imprese della provincia di Foggia, per la valorizzazione delle risorse storiche, artistiche ed enogastronomiche dei Monti Dauni, per la crescita occupazionale della Capitanata. Perché la Capitanata, con i suoi Monti Dauni custodi di storia, scrigni di tradizioni e depositari di grande cultura e col suo Gargano ricco di suggestioni tuttora inespresse, è la terra in cui sono nato e cresciuto e per la quale ho già fatto tanto, come dimostrano le tangibili attività condotte durante le mie esperienze di sindaco di Candela e assessore provinciale all’agricoltura . Ma tanto altro c’è da fare. La Capitanata è la terra dove ho deciso di far crescere le mie quattro figlie, Mariana, Asia, Alice e Zoe e dove vorrei che rimanessero una volta terminati gli studi: per adesso è un sogno ma con impegno, passione, onestà e senso del bene comune possiamo fare in modo che diventi realtà.

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Santarella in Regione per riportare la Capitanata al centro


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di Errebi

Un “don“ i s e a p e u d r e p Le foto a corredo dell’articolo sono di di Gino Magnisio

Mons. Michele Falcone festeggiato tra Castelluccio dei Sauri e Sant’Agata:

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«QUANDO LA VITA SI TRASFORMA IN GIOIA» arte del saper vivere, consiste nell’avere gli occhi di chi ne ha passate tante e il sorriso di chi le ha superate tutte. Chissà se Mons. Michele Falcone, docente di Teologia Morale all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo II” di Foggia e autore di numerose e ottime pubblicazioni conosce questa vecchia, saggia e sempre attuale massima? Certo è che, conoscendolo, sappiamo bene quanto il noto teologo di Castelluccio dei Sauri incarni appieno questo detto illuminato. Una vita, quella sua, attraversata spesso da eventi e prove difficili che ancora oggi gravano sulle sue spalle quanto il peso di una croce pesante, e un sorriso, quello suo, capace di alleviare, viceversa, anche il peso delle croci degli altri. Magari anche solo con un grazie. Come ha scelto di fare in occasione del suo 70° compleanno che, tra l’altro, è coinciso anche con i suoi 35 anni di insegnamento teologico: due tappe importanti del suo percorso di sacerdote e insegnante, appesantito da avversità, ma superate sempre da un sorriso alla vita. Nell’invito

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“grazie compagni di viaggio“


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In occasione del 70° compleanno di Mons. Michele Falcone, il Sindaco di Sant’Agata di Puglia, Gino Russo, a nome della comunità santagatese dona un’artistica targa in segno di stima e affetto al sacerdote che per oltre 20 anni è stato parroco nella bella cittadina .daunia

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Grazie di Castelluccio dei Sauri, dove erano presenti anche il Sindaco Antonio del Priore e l’Arcivescovo Metropolita di Foggia-Bovino, Mons. Vincenzo Pelvi. Anche l’Amministrazione Comunale di Sant’Agata di Puglia per la bella ricorrenza non ha voluto far mancare la propria vicinanza a Mons. Falcone, sacerdote e dinamico animatore sociale e culturale che proprio alla bella cittadina dei monti dauni ha dedicato gran parte della sua vita e della sua attività pastorale come parroco. E proprio in ricordo di quegli anni, menzionati per l’occasione con grande trasporto dal Sindaco di Sant’Agata di Puglia Gino Russo, l’Amministrazione Comunale ha dedicato e donato a Mons. Falcone un’artistica targa quale segno di stima e affetto sincero a nome dell’intera comunità santagatese.

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che Mons. Falcone ha fatto avere ai suoi numerosi amici e conoscenti per condividere questi suoi momenti importanti, si leggeva, infatti, proprio il senso profondo della sua nota generosità: “Voglio ricordare e ringraziare i tantissimi compagni di viaggio, incontrati a vario titolo nel corso di questi anni, convinto che quello che ho ricevuto da loro è stato più di quello che ho dato”. E sono stati in tanti a condividere con lui il “Concerto per la vita” che il coro A.D.A. del Centro Solidarietà Anziani di Pratola Serra, animato dal prof. Domenico Sozio, gli ha dedicato per l’occasione nella chiesa Madonna delle

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PsicoLogica...Mente Rubrica a cura della Dott.ssa Giuseppina Cappa psicologa

La famiglia..le nostre radici

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a famiglia è il primo luogo in cui l’individuo entra in contatto con la realtà sociale e, dunque, quello che può maggiormente influire, nelle prime fasi della vita (infanzia, fanciullezza) ma anche successivamente, attraverso la formazione della personalità, la costruzione dei primi attaccamenti e l’acquisizione dei ruoli sociali. La configurazione e le dinamiche del sistema familiare sono strettamente connesse al contesto socio-culturale in cui è inserito. Il ciclo di vita del nucleo è influenzato a partire dagli eventi significativi, positivi o critici, che essa incontra sul suo percorso poiché ne modificano la struttura e la sua evoluzione, nonché i molteplici ruoli. Dunque, la famiglia è una vera e propria istituzione, si assume compiti educativi riguardanti la trasmissione dei valori sociali e l’integrazione dei suoi membri nella società. In primis però dobbiamo riconoscere la famiglia come “nucleo affettivo”, il cui compito principale è quello di dare amore e stabilità ai suoi membri. Il progetto educativo, spesso realizzato in modo inconsapevole, attraverso la creazione di una rete di relazioni e messaggi, che definisce le aspettative reciproche e l’identità di chi ne fa parte, richiede un’armonia dei

È il primo luogo in cui l’individuo entra in contatto con la realtà

rapporti fra i vari membri e una crescita equilibrata delle loro personalità. Partendo da ciò che si palesa la differenza fra una famiglia in grado di realizzare progetti educativi positivi e la famiglia psicologicamente disfunzionale: la prima è capace di assorbire i cambiamenti attraverso una ristrutturazione delle relazioni, la seconda cerca di negare le trasformazioni o addirittura scarica gli effetti sui soggetti più deboli. È da tener presente che il disagio di un singolo influenza ed è a sua volta influenzato da tutti i componenti della famiglia, dato che questa rappresenta un sistema e come tale è composto da parti che interagiscono continuamente l’una con l’altra. Le fasi di sviluppo e di crisi contribuiscono a modificare le modalità con le quali ogni singolo membro della famiglia svolge il suo ruolo. In questo processo di cambiamento la famiglia, tuttavia, attiva risorse specifiche, quali la capacità di adattamento e di riorganizzazione. Non sempre però questo si verifica in modo funzionale. Le relazioni all’interno della stessa possono a volte diventare problematiche o addirittura molto conflittuali. È tuttavia indispensabile che ogni singolo membro del sistema si impegni e collabori nell’interesse comune;solo cosi si potranno superare anche le criticità che si presenteranno nel corso della vita.


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