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L’ultimo
Miglio 17 novembre 2014
Lostruscio
La viabilità sui Monti Dauni è la prima causa dell’isolamento dei piccoli comuni. Il neo-eletto Presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio, in visita a Rocchetta si è impegnato perchè questo problema diventi una priorità per Palazzo Dogana. E intanto i cittadini rischiano ogni giorno la vita, come è accaduto ai giocatori dell’Ischia...
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Mandatario: Ercole Santarella
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I Monti Dauni e le sue strade: la speranza di Miglio
Deliceto
TaRi ad Ascoli ed Accadia la protesta diventa movimento popolare A Sant’Agata oltre un milione di euro per l’energia sostenibile
N. 9 del 17 novembre 2014 Quindicinale d’informazione per giovani sull’intrattenimento e tempo libero dei monti dauni e della provincia di Foggia
Direttore responsabile Alessandro Gisoldi info@lostruscio.it
Direttore Editoriale Andrea Gisoldi redazione@lostruscio.it
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La collaborazione al giornale, la fornitura di articoli e foto è da ritenersi totalmente a titolo gratuito ed aperta a tutti.
Registrazione del Tribunale di Foggia n. 32/05
24 Candela diventa la città del Natale
Presentato il progetto per un mese ricco di iniziative, dai mercatini alla casa di Babbo Natale e le degustazioni della Mela e di BocconDivino
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I 100 anni di Nonno Peppe e della prima guerra Mondiale
Lostruscio
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Un momento della protesta “Anti-TARI” ad Ascoli
Un fondo speciale
per abbassare la Tari ad Ascoli
Dopo la protesta popolare che ha visto centinaia di persone protestare in piazza l’Amministrazione Danaro destina 55mila euro a chi ha subito rincari sui rifiuti
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Lostruscio
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scoli è diventata per qualche settimana la capitale della protesta anti-Tari in Italia. A testimoniarlo anche un servizio di “Porta a Porta” nel quale si faceva riferimento alla mobilitazione popolare del centro subappenninico. Tutto è partito da un tam tam sui social network, la rabbia per gli aumenti rispetto agli anni scorsi ha fatto scattare una mobilitazione che dalle parole (attraverso post su Facebook) è passata ai fatti. E il 21 ottobre centinaia di
persone si sono radunate in piazza per “marciae” verso il comune e chiedere all’Amministrazione Danaro l’abbassamento della tassa sui Rifiuti. Appena arrivati in Comune i manifestanti hanno letteralmente sommerso di fischi e urla il primo cittadino Savino Danaro, che, in compagnia dei consiglieri di maggioranza, ha potuto constatare di persona il malcontento della popolazione. «Noi, come ho ribadito più e più volte, abbiamo applicato le direttive nazionali in materia di TARI; ha detto il Sindaco Danaro alla folla. Purtroppo
Il servizio mandato in onda da “Porta a Porta”
Dopo il servizio di “Porta a Porta” la tassa sui rifiuti è stato oggetto di un consiglio monotematico aperto a tutti i cittadini
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Lostruscio
a livello nazionale ci troviamo difronte a un grande momento di difficoltà finanziaria e quindi non era nostra intenzione penalizzare le famiglie ascolane». La protesta ha comunque portato i risultati sperati. Il sindaco Danaro, infatti, si è impegnato a convocare una conferenza dei capi gruppo e un consiglio comunale monotematico, aperto a tutti i cittadini. E così è stato, il 31 ottobre è stato convocato un Consiglio Comunale monotematico e aperto ai cittadini. Dopo l’introduzione del Sindaco, la relazione dell’Assessore al bilancio Giusy Sciarappa, è stata la volta degli interventi di numeros cittadini e rappresentanti di organizzazioni iscritti a parlare. Nel suo intervento, il Sindaco ha precisato: «Oltre
alla manovra che andiamo a deliberare, considerate però, anche che quel numero di 900 famiglie che pagano meno, e ci sono cittadini che pagano tanto meno, specialmente chi aveva quelle superfici grandi, per effetto di questa normativa, paradossalmente chi ha superfici grandissime paga meno e quindi la manovra non è più di 55, ma la manovra è già di 130, 140.000,00 euro, che dobbiamo andare a trovare in bilancio e che non ci sono». La minoranza, infatti, attraverso le parole di Donato Ruscigno aveva chiesto l’innalzamento del fondo a 100mila euro. Al termine di oltre tre ore di discussioni è stato deliberato, come già previsto dall’amministrazione e confermato in sede di riunione dei capigruppo su iniziativa del Sindaco, di aumentare dagli originari 20.000 euro a 55.000 euro il fondo, già previsto nel bilancio 2014, destinato al parziale ristoro degli aumenti della TARI per tutti i contribuenti che, rispetto all’anno 2013, a seguito della nuova normativa nazionale in materia, hanno avuto nell’anno 2014 un aumento della tassa superiore al 20%. «Il contributo sarà erogato d’ufficio, senza istanza alcuna, a tutti i contribuenti aventi diritto che, alla data del 30/4/2015, avranno provveduto a pagare almeno 3 delle 4 rate poste a loro carico». Fanno saper dalla ragioneria del Comune. Ma come funzionerà questo rimborso? Secondo i dati in possesso dell’ufficio ragioneria del comune di Ascoli, per i contribuenti aventi diritto si è stimato che il contributo da assegnare sarà pari al 40% circa. Ad esempio:
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ad un contribuente in regola con i pagamenti che avesse avuto un aumento di € 100,00 verrà corrisposto un contributo di € 40,00 circa. Ma la polemica sembra lontana dall’essersi placata, infatti il Consigliere Sarcone continua a chiedere chiarimenti sui costi del servizio di Nettezza Urbana assegnato alla Tecneco per un importo di 820 mila euro per l’anno in corso. Gi risponde indirettamente il sindaco Danaro che in una nota sul sito del comune dichiara: «Nel ribadire che il costo complessivo del servizio di nettezza urbana per il Comune di Ascoli Satriano è proporzionalmente pari o inferiore a quello di comuni limitrofi (ad esempio il costo pro capite per ogni cittadino del Comune di Troia è di € 155,00, per i cittadini di Candela e di Rocchetta Sant’Antonio è di € 142,00, per i cittadini di Ascoli Satriano è di € 128,00), rinnovo ai contribuenti l’invito a recarsi presso i competenti uffici comunali per ogni informazione o richiesta di agevolazioni e assicuro che l’Amministrazione, da sempre attenta
alle esigenze di tutti, resta a disposizione, nei limiti di quanto oggettivamente e legittimamente possibile, per la risoluzione di specifiche problematiche di ogni cittadino». Le acque sembrano essersi calmate ad Ascoli Satriano, ma il fermento sotto sotto resta, e il movimento popolare, nato spontaneamente per protestare contro la pressione tributaria locale, potrebbe sfociare in una espressione politica pronta a sbaragliare le carte nella prossima tornata elettorale.
Tari Ad Accadia
di Debora Stragapede
rimandanta ogni decisione Il Sindaco Murgante prende tempo e prospetta una soluzione sulla seconda Rata della Tassa sui rifiuti disposizione dei bidoni all’esterno del carcere dove poter buttare i rifiuti. I cittadini riusciranno a sostenere questi costi? Molti cittadini non possono permettersi di pagare questa elevata imposta, aumentata in modo paradossale. Mentre ad Ascoli la protesta ha riscontrato successo risolvendo il problema e arrivando ad un accordo con il Sindaco, ad Accadia i cittadini non hanno ricevuto nessun abbuono. Alla fine della seduta il Sindaco propone ai cittadini intervenuti di trovare un accordo in vista del pagamento della seconda RATA. Nel malcontento popolare si conclude così la protesta dei cittadini accadiesi.
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I costi eccessivi dell’imposta della Tari portano i cittadini di Accadia a protestare, incoraggiati dalla protesta avvenuta ad Ascoli, e speranzosi di poter raggiungere il medesimo risultato, decidono di chiedere il permesso per l’uso della sala Consiliare al fine di trovare un accordo sul pagamento o il ribasso della Tari. Dopo varie richieste e negazioni, il Sindaco Murgante, decide di riunire i manifestanti in sala Consiliare, per chiarire la questione Tari. «Tutti i Paesi incassano ulteriori entrate capaci di ricoprire il debito pubblico,- si difende il Sindaco - Accadia non riceve queste entrate per cui siamo stati costretti, in Consiglio Comunale ad applicare una maggiore percentuale per la Tari- e aggiunge - La popolazione ha effettuato una mal differenziata o addirittura non effetuato, aumentando così i costi del trattamento e del riciclo dei rifiuti». Ma chi è davvero l’artefice di tutto ciò? Questa è una delle domande più frequenti che si pongono i cittadini,che non riescono a trovare una risposta dal momento che sono stati messi a
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... E Sant’Agata s’illuminana d’Alterenergy
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di Errebi
Si scrive Alterenergy, si legge: migliorare l’efficienza energetica, aumentare il ricorso alle fonti rinnovabili, promuovere l’uso razionale dell’energia. Questa, in pratica, la sintesi di un interessante progetto promosso dall’ufficio del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia con il sostegno tecnico dell’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione. Di respiro europeo, il progetto coinvolge 8 stati che si affacciano sul Mediterraneo, e 18 organizzazioni Partner, rappresentate da Istituzioni pubbliche e agenzie specializzate. Un progetto che ha trovato in Sant’Agata di Puglia, caratteristico borgo medievale arroccato sui Monti Dauni meridionali, il punto d’incontro tra nuove tecnologie ad
alta resa energetica e basso impatto paesaggistico e uno stimolante programma di costante sensibilizzazione che vedrà il paese destinatario di interventi di efficienza energetica che si concentreranno, in materia di impianti elettrici e termici, su immobili comunali e nel settore della mobilità. Il protocollo di intesa tra Regione e Comune, è stato sottoscritto a Bari qualche giorno fa tra Luigi Russo, Sindaco di Sant’Agata di Puglia e Silvia Godelli, Assessore regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo. L’interessante progetto, al fine di sviluppare una maggiore conoscenza del risparmio energetico e della produzione di energia rinnovabile è già partito col promuovere concretamente la sensibilizzazione dei cittadini santagatesi verso la sostenibilità.
Un milione e cinquecento mila euro per migliorare l’efficientamento energetico degli edifici e dei mezzi pubblici. Il protocollo di intesa tra Regione e Comune è stato sottoscritto a Bari
Con l’attenzione rivolta soprattutto al riciclo di materiali organici, come oggetti e cose di uso quotidiano, presso la scuola primaria di primo grado di Sant’Agata di Puglia si è infatti dato avvio ad un progetto nel progetto che, grazie alla collaborazione del Teatro
Pubblico Pugliese, vede i bambini santagatesi protagonisti da alcune settimane di una serie d’incontri dove proprio i materiali di riciclo, come bottiglie di plastica, lattine ed altro diventano oggetti di scena e di base di un laboratorio teatrale che assume così una vera e propria funzione di narrativa ludica. Un vero e proprio Comitato di Coordinamento è stato anche costituito presso il Comune della cittadina foggiana tra il Sindaco, coadiuvato da un gruppo di lavoro costituito da alcune risorse lavorative comunali: Tania Giovane, Segretario Comunale e Giuseppe Balzano, tecnico comunale; al loro impegno si unisce quello di Giuseppe Paciello, Energy Manager e Nadia Rinaldi e Lino Marino, rispettivamente assessore e consigliere comunale di maggioranza con delega alla Programmazione. Scopo del Comitato sarà quello di monitorare la fase dell’esecuzione dei lavori che farà seguito agli studi effettuati da Ambiente Italia, agenzia di ricerca, consulenza e progettazione per la sostenibilità ambientale.
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Viabilità sui Monti Dauni: Miglio raccoglie la sfida di Andrea Gisoldi
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Il neo Presidente della Provincia di Foggia sceglie Rocchetta per iniziare il suo tour tra i comuni dauni. I cittadini a Miglio: «Ormai non si viaggia più su strade ma tratturi»
utte le strade portano a Roma ma nessuna degna di questo nome raggiunge i Monti Dauni. È sempre più drammatica la situazione in cui sono abbandonate le arterie di collegamento del preappennino. Un dato emblematico che ha obbligato le comunità a ridurre al minimo gli spostamenti. Anche l’economia locale ne risente pesantemente proprio perchè diversi fornitori, stanchi di dover mandare i mezzi in manutenzione ogni qualvolta si raggiungono i piccoli comuni foggiani, hanno limitato gli approvvigionamenti per le attività commerciali preappenniniche. Nel banco degli imputati la Provincia di Foggia, che gestisce e detiene la proprietà della maggior parte della rete viaria foggiana. La lunga vacatio tra Pepe e Miglio ha lasciato in eredità una situazione da terzo mondo, con strade ridotte a brandelli e opere manutenzione limitate al minimo. Esempio dello scempio è Rocchetta Sant’Antonio e Candela con l’ormai nota Sp 99. Una strada che collega i due paesini al resto della provincia e che ormai è ridotta all’osso a causa di frane e smottamenti che insistono sulla base stradale. Proprio per dare delle prime risposte e per prendere visione della situazione, il neo presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio, ha fissato la prima uscita istituzionale a Rocchetta Sant’Antonio, incontrando il paese e le
Sopra uno dei tanti incidenti ai mezzi pesanti sulle provinciali dei Monti Dauni
istituzioni comunali. «Ci troviamo in una situazione disastrosa – ha puntualizzato il sindaco di Rocchetta, Ranieri Castelli – e per anni siamo stati dimenticati anche dalle programmazioni regionali nate proprio per arginare i problemi viari del territorio preappenninico. Non possiamo pazientare per altro tempo – ha continuato Castelli – vista l’inadeguatezza delle strade e la pericolosità delle stesse per i cittadini di Rocchetta e non solo. Nella pratica bisogna sbloccare le risorse economiche rinvenienti dai ribassi d’asta del progetto Strade Facendo per utilizzarli sulla SP 99 in maniera celere. Circa 6 milioni di euro – spiega Castelli – che potrebbero in parta creare le condizioni per un canale risolutivo del problema viario di Rocchetta». Dopo aver ascoltato tutte le istanze il neo Pre-
sidente della Provincia di Foggia ha dato la sua completa disponibilità a risolvere la questione. «Sono partito da Rocchetta proprio per dare un segnale di vicinanza ai cittadini che vivono quotidianamente il disagio di una rete viaria a brandelli – spiega Miglio. Nel venire qui a Rocchetta mi sono reso conto di persona dei disagi che vivete quotidianamente e per questo che mi attiverò di persona per avviare si da subito le iniziative di primo intervento, come la segnaletica orizzontale e di pericolo oltre a sollecitare la polizia provinciale a presidiare queste aree. Spero di poter in tempi brevi darvi buone notizie – conclude Miglio».
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Vitelli Maiali Puledri da allevamenti locali
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Tragedia sfiorata
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Un pullman con 35 ragazzi finisce in una voraggine nei pressi di Rocchetta Scalo A Rocchetta si stava rischiando una vera tragedia. In occasione della gara di campionato Foggia – Ischia, è avvenuto quello che in molti avevano già annunciato e prospettato anche a Miglio. Il pullman della squadra dell’Ischia Isola Verde, indirizzato dal navigatore satellitare, ha imboccato per raggiungere Rocchetta, la Sp 99Bis che collega lo scalo ferroviario al paese. Il tratto è chiuso al traffico da anni perchè ridotto a brandelli da un numero smisurato di frane e smottamenti che hanno trascinato a valle interi pezzi di strada. La segnaletica che vieta l’accesso è fatiscente e poco visibile anche perchè il cartello è stato letteralmente inghiottito dal fango. L’autista del mezzo ha proseguito per alcuni chilometri sulla strada dissestata fino a interrompere la corsa a causa di una voragine causata da uno smottamento. La pericolosità della strada e le condizioni non hanno permesso al mezzo di poter effettuare una manovra per uscire fuori dalla voragine e così il mezzo e i 35 ragazzi a bordo sono rimasti bloccati sull’or-
lo di un precipizio con la strada che continuava a sbriciolarsi al di sotto delle ruote. Dato l’allarme sono intervenuti sul posto i carabinieri della locale stazione di Rocchetta, che hanno messo in salvo i giovani calciatori. Dopo aver messo al sicuro tutti, i dirigenti dell’Ischia hanno contattato i dirigenti del Foggia, Virgilio Caivano e Vittorio Mancini che in pochi minuti hanno realizzato la situazione. La squadra dell’Ischia, a piedi, non sarebbe mai arrivata in orario. Cosi’, invece di pensare alla partita che avrebbero vinto senza giocare, hanno allertato la Polizia Municipale, la locale sezione delle Protezione Civile, ed è partita una processione di auto composta dagli abitanti di Rocchetta Sant’Antonio. Il soccorso ha dato i suoi frutti: i ragazzi dell’Ischia sono arrivati al campo di Rocchetta Sant’Antonio con mezz’ora di ritardo sull’orario di inizio della gara ma appena in tempo per giocare. Per la cronaca la gara é finita con il risultato di 2-0 per l’Ischia. Una beffa per il Foggia? No. Soltanto la sana legge dello sport.
Monti Dauni sempre più abbandonati
chiude anche il distretto sanitario Troia-Accadia
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Distretto che accorpi in futuro le esigenze di 30 Comuni e che dovrà rispondere contemporaneamente alla domanda e alle istanze relative alla salute di tutti i cittadini che vivono in quei territori. Le scelte calate dall’alto non possono, se non tengono conto dei bisogni dei cittadini, rispondere alle aspettative dei pugliesi e le tesi di Manfrini, Direttore Generale dell’ASL FG, secondo cui “i cittadini non si accorgeranno praticamente di nulla” e che il cambiamento non si riverserà sull’erogazione di servizi, saranno invece fortemente smentite dal modo in cui sarà difficilmente accessibile, per la popolazione residente nei 16 Comuni interessati dalla soppressione del distretto, l’iter amministrativo delle cure richieste o da richiedere, che porterà ad un reale ed oggettivo indebolimento del diritto costituzionale alla tutela della salute.
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Un silenzio imbarazzante”, così definisce il sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri, quanto ha fatto seguito agli appelli accorati del territorio per la difesa degli essenziali servizi alla comunità forniti dal Distretto Socio-Sanitario di Troia-Accadia, di cui l’ASL ha deliberato con atto d’imperio la soppressione lo scorso 16 ottobre. Un appello passato ignorato, nonostante i richiami arrivati sino in Regione Puglia da parte di Pino Romano, capogruppo PD, che ha affermato con forza che “La riorganizzazione del sistema sanitario e quindi ospedaliero nella nostra Regione, deve andare incontro e non contro le esigenze dei territori, ragion per cui il Gruppo PD ha da tempo intrapreso la propria campagna di ascolto e, prima di prendere ogni decisione importante, come quelle sulla sanità, tiene conto dei pareri degli amministratori locali e dei cittadini”. Di assoluta urgenza attivarsi nei confronti di quello che è un atto che, attraverso un nuovo assetto organizzativo, prevede una riorganizzazione dei distretti in chiave macrodistrettuale con la quale il Distretto Socio-Sanitario Troia-Accadia va incontro alla soppressione, con il conseguente accorpamento di tutte le attuali funzioni da esso espletate al Distretto di prossima istituzione di Lucera-Troia. È allarmante pensare ad un
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La tecnologia arriva sui banchi: A Rocchetta lavagne multimediali di nuova generazione e a Pietramontecorvino si va in classe con l’Ipad
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Quando la scuola si fa hi-tech È di questi giorni la pubblicazione dei dati dell’indagine di Legambiente che vede l’inadeguatezza e pericolosità delle scuole d’Italia e in modo particolare del sud. Fortunatamente non tutti gli istituti sono in condizioni pietose e soprattutto nei Monti Dauni sono già stati fatti grandi passi per garantire agli alunni aule e strumenti di nuova generazione. È il caso di Pietramontecrovino e Rocchetta Sant’Antonio, dove le due amministrazioni hanno dotato i ragazzi di strumenti importanti per favorire la scuola 2.0. Proprio in questi giorni a Pietra è stato consegnato un tablet per ogni alunno di terza media. Si tratta uno strumento con caratteristiche all’avanguardia (Sistema Operativo Android, schermo Multi-Touch, tecnologia 3G e connettività wireless, fotocamera anteriore e posteriore) che consentirà agli alunni di poter affiancare ai tradizionali “metodi” di studio un prezioso strumento di condivisione del sapere. Il tablet è infatti uno
strumento di lavoro e di edutainment personale ma anche un dispositivo perfetto per l’apprendimento e la didattica. Già due anni fa anche Rocchetta Sant’Antonio aveva dotato gli alunni delle elementari e delle medie di un tablet proprio per valorizzare l’apprendimento attraverso nuovo strumenti di didattica tecnologica. Inoltre entrare nelle classi del plesso Francesco De Sanctis di Rocchetta significa immergersi in un mondo interattivo e molto distante da quelle scuole fatiscenti che siamo abituati a vedere. Nelle classi da ormai 5 anni sono presenti le lavagne interattive multimediali, dette anche L.I.M. o lavagna elettronica. Si tratta di una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini e tante altre funzioni. Una grande opportunità che l amministra zio i locali stanno dando ai giovani cittadini che si approcceranno con la società del domani con competenza e saper fare.
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Michele Placido riapre alla grande il teatro Giordano
Una cittadina speciale” per “ Candela
Riapre dopo molti anni di restauro il Teatro comunale foggiano “Umberto Giordano”. Ad illustrare gli eventi in programma, il sindaco di Foggia Franco Landella e il direttore artistico, l’ascolano, Michele Placido. Il concerto inaugurale dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, diretta dal maestro Riccardo Muti, è in programma il 10 dicembre. La Stagione teatrale 2014-15 avrà inizio il 13 dicembre. In cartellone grandi nomi da Pietrafrancesco Favino a Beppe Fiorello, da Ambra Angiolini a d antonio Albanese. « Non si poteva che riaprire alla grande il Giordano» ha commentato Placido.
“Ben Fraj Arbia ha giurato fedeltà alla Repubblica Italiana e alle sue leggi. Per la prima volta un cittadino straniero, residente a Candela dalla nascita, acquista la cittadinanza italiana. Ad Arbia vanno i migliori auguri da parte di tutta la comunità candelese”. Così il sindaco di Candela Nicola Gatta ha annunciato l’importante traguardo di integrazione sul suo profilo Facebook. Candela si conferma un paese dalle larghe vedute e dalla grande ospitalità. La storia di Arbia è una storia simile a tante altre che però a trovato nella comunità di Candela una vera casa è una vera comunità. Sono storie come queste che rendono il crinale del preappennino un luogo unico e ancora carico di tanti valori spesso dimenticati altrove.
A Faeto un concorso per la tutela delle minoranze linguistiche I comuni di Faeto, Celle di San Vito, Casalvecchio di Puglia e Chieuti in collaborazione con la Provincia di Foggia e l’Euromediterranea, nell’ambito delle “Azioni per la Tutela delle Minoranze Linguistiche Storiche”, hanno bandito un concorso fotografico, artistico, letterario, dal titolo “Ricordi Senza tempo”. Possono partecipare i giovani dai 9 ai 17 anni residenti nella Provincia di Foggia, con un’opera inedita. L’obiettivo generale è avvicinare le nuove generazioni alla ricerca e riscoperta della realtà culturale delle comunità francoprovenzali e arberesche, ancora presenti nei comuni della provincia di Foggia. Per info www.comune.faeto.fg.it .
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Deliceto Festeggia
i 100 anni
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della grande Guerra e di Nonno Giuseppe Per la cabala niente è causale. Numeri e eventi fanno parte tutti di un unico progetto. E forse è proprio vero se si tiene conto della storia di Giuseppe Antonaccio di Deliceto che ha raggiunto il traguardo dei 100 anni proprio nel giorno della festa delle forze armate, che segna la fine del primo conflitto mondiale. 100 anni dalla grande guerra e 100 anni di vita a favore della Patria, proprio perchè nonostante la veneranda età Antonaccio è ancora il presidente dell’associazione reduci e combattenti nel paese dei Monti Dauni e non ha nessuna intenzione di lasciare quest’im-
portante compito, sopratutto se di mezzo c’è il futuro dei bambini ai quali tramandare gli orrori della guerra per far si che tutto questo non capiti mai più. «Intere città distrutte, leggi razziali, la barbarie dei forni crematori, poi la guerra si estese a tutti i continenti e così all’improvviso si muore e si vive. Questa è la guerra – dichiara l’arzillo presidente – Io sono stato in Grecia e in Russia ed ho visto gli orrori della guerra. Immagini bruttissime che non dimenticherò mai anche oggi che ho ormai 100 anni». E sull’attendibilità dei ricordi di nonno Giuseppe c’è la testimonianza del figlio Luigi
Giuseppe Antonaccio raggiunge il traguardo dei 100 anni proprio nel giorno della festa delle forze armate, il 4 novembre e nello stesso giorno la Proloco di Deliceto inaugura una mostra sul centenario della Prima Guerra Mondiale
Antonaccio, che ci spiega quanto suo padre sia importante per l’intera comunità perchè i suoi aneddoti rappresentano un vero e proprio libro di storia illustrato per i più giovani. «Ti racconta tanti episodi – spiega il figlio Luigi – ricorda i nomi di tutti i commilitoni». Dello stesso avviso Antonio Montanino, sindaco di Deliceto che racconta parlando di Antonaccio «Ogni anno ci fa la cronaca delle due guerre, per noi è un grandissimo esempio soprattutto tenendo conto delle 122 vittime tra i soldati di Deliceto. E proprio a loro è dedicata una mostra con i cimeli dell’epoca». Mostra curata dalla Proloco del paese che attraverso il suo presidente Tino Baldassarre auspica di «voler
creare in questo posto un museo con una mostra permanente». «Ogni volta che guardo il tricolore – racconta il neo centenario – è sempre una grande emozione. Dietro quel vessillo abbiamo combattuto alacremente senza mai venir meno al senso del dovere. Oggi vediamo una generazione che non ha più rispetto delle istituzioni dei simboli e della Repubblica frutto del sangue di tanti miei commilitoni morti in battaglia per darci la possibilità di vivere questa libertà. Io continuerò sempre a gridare viva l’Italia anche se gli anni mi porteranno via le forze non dimenticherò mai quanto è costata questa nostra società attuale». L’elisir di lunga vita di nonno Giuseppe probabilmente sta proprio nel ricordo. Quella memoria incancellabile che ogni giorno ti rende libero ed importante grazie al bagaglio di esperienze maturato in 100 anni.
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Ortoterapia: Un’opportunità che arriva sui Monti Dauni, grazie al progetto “Agro/Horticultural Therapy”
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Orsara insegna a vivere meglio partendo dall’orto Imparare a prendersi cura di se stessi, ad avere fiducia nelle proprie capacità, relazionandosi con l’ambiente, le piante e l’universo vivente di un orto: è questo l’obiettivo di “Agro/Hortocultural Therapy”, l’iniziativa che sarà attivata a Orsara di Puglia. Il Comune di Orsara di Puglia, rispondendo a un bando finanziato con fondi strutturali ed emanato dal Gal Meridaunia, ha ideato un progetto di cui beneficeranno persone con lievi disabilità cognitive. La sottoscrizione di un protocollo d’intesa ha assicurato la preziosa collaborazione dell’Arif (Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali) e dell’Asl Foggia. Alle figure tutoriali e ai partecipanti sarà possibile utilizzare spazi e strumenti del vivaio forestale di Orsara, nel Bosco Acquara. Ed è proprio nel vivaio che gli utenti del progetto realizzeranno il loro orto. Ci riusciranno dopo aver appreso semplici conoscenze relative alle tecniche vivaistiche. Il percorso che sarà intrapreso ha l’obiettivo
di stimolare il lavoro di gruppo, favorire la capacità di prendersi cura di organismi viventi, aiutare a riconoscere i tempi della natura. Le attività si svolgeranno in aula e all’interno del vivaio forestale: in aula si procederà alla formazione teorica, mentre nel bosco sarà sviluppata la pratica. I partecipanti impareranno a seminare, avranno modo di sperimentare direttamente la messa a dimora delle piantine che vedranno crescere, potranno creare aiuole e realizzare piccoli interventi di ingegneria naturalistica. Si utilizzerà un approccio ludico e, con l’aiuto dei partecipanti, si creerà una storia attorno al piccolo orto-vivaio da curare nel tempo. La coltivazione di un orto, dunque, assume un valore diverso rispetto al solo dato nutrizionale e produttivo, diventando un modo per far crescere l’autostima, per relazionarsi felicemente con se stessi, con gli altri e con la natura, una vera e propria terapia.
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Montagna in festa con le escursioni a Sant’Agata
La tradizionale manifestazione organizzata dalla sezione di Foggia del Club Alpino Italiano si è tenuta sulla “Loggia delle Puglie”. Centinaia di visitatori per l’occasione hanno gremito il paese. di Errebi
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Le foto a corredo dell’articolo sono di Michele Perrone
Non si era ancora spenta a Sant’Agata di Puglia l’eco della festa dei paesi Bandiera Arancione, che già il paese si preparava ad accogliere e vivere un’altra iniziativa di apprezzabile rilevanza turistica. Proprio “La Loggia delle Puglie”, infatti, con le sue bellezze paesaggistiche e il suo patrimonio di arte, storia e cultura ha accolto ed ospitato la tradizionale “Festa della Montagna”. L’ottima iniziativa è stata promossa ed organizzata dalla sezione di Foggia del Club Alpino Italiano al fine di suscitare e diffondere l’amore per la montagna e per la natura, con escursioni che vanno dalle semplici camminate di inizio e fine stagione, fino ad arrivare a
vere e proprie passeggiate per sentieri d’alta montagna.Quale occasione migliore, allora, di una bella escursione a Sant’Agata di Puglia, stupendo angolo della provincia foggiana, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e suggestivo borgo medievale, con il suo magnifico castello, dal quale si gode uno splendido panorama che abbraccia l’incrocio di più paesi, un centro storico dai caratteristici vicoli che conservano intatti valori e sapori tipici di un paese ricco di memoria e dove boschi e pinete ancora si vestono dei colori splendidi delle stagioni. A rendere possibile e realizzabile l’importante e valida iniziativa che ha coinvolto tantissi-
mi appassionati della montagna e l’intero piccolo borgo subappenninico, ha contribuito in maniera fondamentale anzitutto l’impegno attivo della sezione foggiana del Club Alpino Italiano con il suo dinamico Presidente, ing. Ferdinando Lelario che ha incontrato la premurosa disponibilità del Sindaco di Sant’Agata di Puglia Gino Russo, sempre sensibile alle iniziative volte alla promozione turistica del suo paese. Apprezzabile, ai fini dell’organizzazione a Santagata, è stata anche la dedizione delle varie associazioni locali: Pro Loco, Il Belvedere del Calzolaio, l’associazione Vita, la disponibilità di alcune ditte del luogo e il fondamentale im-
pegno del prof. Michele Perrone, punto di riferimento locale del Club Alpino e Presidente proprio dell’Associazione Culturale con museo etnografico “Il Belvedere del Calzolaio”. Gli ingredienti ci sono stati tutti, quindi, affinché l’interessante iniziativa si trasformasse subito in una vera e propria festa, con oltre cinquecento visitatori giunti a Sant’Agata per trascorrere una bella giornata tra pinete, boschi e sentieri, tra i piccoli e stretti vicoli e numerose testimonianze storiche ed artistiche. E di una grande e bella festa si è trattato, con al centro proprio la montagna: punto d’incontro gioioso tra chi la ama e la visita e chi, quotidianamente, la vive.
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Candela diventa la città del Natale
Un ricco mercatino natalizio con oltre 40 espositori. Luci, colori, sapori e atmosfere del Natale. Artigianato e prodotti tipici, e per i più piccoli la grande “Casa di Babbo Natale”. Appuntamenti a partire dal 6 dicembre
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andela si candida quest’anno a diventare la “Città del Natale” dei Monti Dauni. L’intenzione dell’Amministrazione Comunale Guidata da Nicola Gatta, è infatti quella di essere centro attrattore nei giorni delle festività che precedono e seguono il Natale. Per farlo si è puntato sulla continuità dei mercatini di Natale e sull’introduzione di
Le foto a corredo dell’articolo sono di Peppe Bellofatto
un luogo magico, chiamato “Casa di Babbo Natale”. Anche quest’anno Candela rinnova il tradizionale appuntamento con il Mercatino di Natale: lungo il corso principale, in casette in legno, in perfetto stile montano, oltre quaranta espositori vi aspettano per il vostro shopping natalizio con dolci, prodotti tipici, articoli da regalo e artigianato. Per questa edizione la durata si è allungata
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a tre giorni: da sabato 6 dicembre a lunedì 8 dicembre. Lungo il corso principale di Candela sarà incantevole passeggiare e ove si potranno acquistare souvenir, prodotti tipici, abbigliamento e manufatti artigianali. Ma il mercatino sarà anche una via del gusto, dove scoprirela gastronomia dei Monti Dauni, attraverso gli stand di botteghe di prodotti enogastronomici, ristoranti e pasticcerie locali. E poi la il tributo della cittadina dei Colli Ameni ad un prodotto che da qualche anno è divetato simbolo indiscutibile dell’autunno gastronomico candelese, la Mela coltivata nelle campagne che circondano la cittadina. A far da cornice, poi, agli stand artiginali, gastronomici e di idee regalo, quest’anno ci sarà una spettacolare scenografia realizzata con le luminarie natalizie. Un modo unico di far respirare la giusta aria di festa in vista del Natale. A partire dai giorni del mercatino, sarà possibile visitare la Casa di Babbo Natale, all’interno del suggestivo scenario di Palazzo Ripandelli. Quest’anno non perdete l’occasione di fare un regalo speciale ai vostri figli: una visita alla Casa di Babbo Natale. Dal 6 dicembre al 6 gennaio, la dimora del ‘nonnino’ più amato dai bambini si mostrerà in tutto il suo splendore a quanti vorranno farsi incantare dalla magia dei suoi interni dalla grande sala con il camino allo studio dove Babbo Natale legge le letterine dei bimbi di tutto il mondo. Ma non solo! Babbo Natale in persona sarà lì ad accogliere i più piccoli per ricevere le letterine e scattare foto ricordo. Il 7 dicembre, inoltre, si terrà l’immancabile appuntamento con i falò dell’Immacolata: alle ore 19:30, in P.zza Plebiscito, in concomitanza con la benedizione e accensione dei falò, verranno accese anche le
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storico della città. In luminarie d’autore, che abquesto senso, l’ammibelliranno il paese durante nistrazione comunale tutto il periodo natalizio. ha dato una spinta Appuntamento gastropropulsiva all’inizianomico invece è per il 13 tiva “La città del Nadicembre, con la terza tale”, fornendo struedizione di BocconDivino, menti e sinergie per il l’appuntamento con i piat«E’ un programma che prende il buon funzionamento ti della tradizione culinaria della stessa. locali e con i pù pregiati nome della Città del Natale perchè se «In occasione delle vini di Capitanata. A far da i mercatini di Natale a Candela rapcornice, gli splendidi interni presentano un elemento di forte ri- feste natalizie 2014 dice il sindaco Nicola di Palazzo Ripandelli che chiamo turistico, da quest’anno sarà Gatta - assieme alle accoglierà gli ospiti. categorie economiLa giunta Gatta ha sposato più ampio lo spazio espositivo e più che della città, l’amdunque l’idea di rilanciare ricca l’offerta di eventi : dalla casa di ministrazione comul’immagine di una mani- Babbo Natale, al BocconDivino fino nale ha ritenuto di festazione che avrà come anche alle spettacolari luminarie » facilitare la nascita e target quella delle famiglie (Nicola Gatta, sindaco di Candela) lo sviluppo di un procon bambini, anche attraverso attenzioni nell’accoglienza, negli alle- gramma di intrattenimento per il target turistimenti a basso impatto ambientale, nella stico attratto originariamente dai Mercatini di valorizzazione della natura e del patrimonio Natale, giunti alla decima edizione a Candela.
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LA Festa dei Morti tra fede e folclore a sant’agata di puglia Uno stimolante incontro culturale tenutosi in occasione della celebrazione dei defunti ha perfezionato e arricchito quest’anno la valida e ben riuscita “Sagra dei Ciccecuòtte”. di Errebi
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Le foto a corredo dell’articolo sono di Gino Magnisio.
“Il racconto della festa dei morti sui monti Dauni tra saperi e sapori”. È stato questo il titolo di un interessante incontro culturale che si è tenuto a Sant’Agata di Puglia in occasione della celebrazione dei defunti e che in qualche modo ha perfezionato e arricchito un’altra ottima e interessante iniziativa, la “Sagra dei Ciccecuòtte”. Le due valide manifestazioni sono state promosse e realizzate dalla Pro Loco di Sant’Agata, con il patrocinio del Comune. La Sagra, svoltasi in collaborazione con l’Associazione Santagatesi nel Mondo, ha in qualche modo riproposto l’antica tradizione dei Ciccecuòtte,
tradizionale dolce santagatese tipico del periodo dei morti. L’incontro culturale, invece, si è svolto il giorno dopo la Sagra in collaborazione con la dinamica Associazione Culturale “LiberaMente” di Rocchetta Sant’Antonio e in qualche modo ha illustrato e commentato questa e altre tradizioni legate al periodo dei defunti . E se una buona e attenta organizzazione ha portato ad una magnifica riuscita della Sagra, con centinaia di persone venute anche da fuori provincia ad immergersi nel clima familiare della valida iniziativa, un interesse altrettanto particolare ed attento ha ottenuto pure
Dopo la scomparsa dal calcio professionistico del 2012, i rossoneri ritornano in serie “C”
Il culto dei defunti sui Monti Dauni nel racconto del Presidente dell’associazione Culturale “LiberaMente” di Rocchetta della paura della morte unisce da sempre i nostri paesi che davanti all’evento estremo si trasformano in un’unica grande comunità in cammino verso la speranza dell’eterno desiderio di ri-unione con i propri defunti. Interessanti e significativi anche gli interventi di altri ospiti, come quello dello studioso e ricercatore santagatese Raffaele Letterio e del Sindaco di Sant’Agata di Puglia, Gino Russo. Attraverso il racconto delle realtà dei vari paesi, il noto giornalista Gisoldi ha dimostrato come le distanze e le diversità diminuiscono e si annullano attraverso sentimenti che, ponendosi come particolare momento d’incontro, ci riportano alle nostre comuni radici, rafforzando in questo particolare periodo la Storia. Nostra, e dei nostri avi.
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l’incontro culturale successivo alla Sagra, dal momento che è riuscito a coinvolgere le persone con competenza e completezza su un tema forte ed importante che trova riscontro nel valore antropologico dei riti legati proprio al culto dei morti. L’iniziativa si proponeva infatti di tracciare un excursus narrativo in quelle che sono le numerose tradizioni e le molteplici usanze legate alle celebrazioni dell’antichissimo culto dei defunti non solo a Sant’Agata di Puglia, ma anche nei tanti altri paesi del Subapennino Dauno. Tra fede e folclore, allora, l’attivissimo giornalista Andrea Gisoldi, de “Lo Struscio” e ospite gradito dell’iniziativa ha coinvolto le persone intervenute presso il saloncino degli incontri della Pro Loco santagatese narrando degli ideali e delle tradizioni che da sempre legano tra loro i nostri paesi con il sottile ma indelebile filo della cultura dei defunti. Attraverso la narrazione antropologica dei riti e delle usanze che pur nella loro diversità rappresentano comunque un unico e singolare momento forte che unisce le diverse realtà locali, Andrea Gisoldi ha illustrato come in effetti il comune sentimento di esorcizzazione
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Il lupo ha trovato un vincitore Cerimonia di Premiazione a Roseto Valfortore
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per l’edizione 2014 del “ Premio Lupo”
omenica 19 ottobre a Roseto Valfortore, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei vincitori del “Premio Lupo”, il premio letterario del Subappennino Dauno. Erano presenti all’evento la dott.ssa Berardino Lucia in rappresentanza dell’assessorato al Mediterraneo, Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, il aindaco di Faeto Antonio Melillo, il vicesindaco Maria De Rosa, il primo cittadino di Alberona Antonio Fucci, di Biccari Gianfilippo Mignogna e di Volturino Antonio Santacroce. Regista del concorso e della cerimonia, il rosetano, inossidabile e sempre fidato Pasquale Frisi, che con il suo impegno, la sua incessante perseveranza, ha reso possibile un’edizione in “forma dualistica”. Il concorso letterario, infatti, quest’anno, ha aperto le porte ad un’altra forma d’arte: la pittura; quindi, non solo parole, ma anche immagini e colori, che raccontano paesaggi, monumenti, luoghi e persone dell’Appennino Dauno, “Il “Premio Lupo”, nato nel lontano 2006, con lo scopo di promuovere e valorizzare la meravigliosa terra dei Monti Dauni, la sua storia e le sue tradizioni, attraverso la scrittura, ha visto la partecipazione di concorrenti da tutte le re-
gioni d’Italia. Sono stati premiati i vincitori del concorso nelle due sezioni, ma anche i lavori meritevoli di segnalazione, pur non rientranti nei primi tre: Roberto Barbato da Catania, Greco Sebastiano da Acireale (CT), Margaret Palumbo del (Mississauga) Canada, Amalia Testa da San Severo, Pasquale Guerrieri da Lucera, Giovanni Salcito da Lucera, Pietro Petti da Lucera e Anna Russo da Biccari.Sono risultati vincitori del Concorso sezione Pittura al terzo posto Domenico Ingino da Serino (AV),; al 2° posto Giovanni Maglio da Mercogliano (AV), e 1° classificato Carmine Antonio Mazziale da Campobasso. Anche per la sezione scrittura ci sono state menzioni speciali e premiati; menzione speciale a Vittorio Caratozzolo di Trento, a Matilde D’Imperio di Biccari, a Erika Salvagno di Bovino e all’adolescente Gelsomino Morena. I vincitori del Concorso sezione scrittura sono stati: 3° classificato Francesca Piscioneri di Caulonia (Reggio Calabria); 2° classificato Lucia Guida da Pescara e 1° classificato Elisabetta Papa di Chiaravalle (Ancona). Colonna sonora della cerimonia le note del maestro pianista Giuseppe Perna.
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