Periodico d’informazione dei Monti Dauni e della provincia di Foggia - n. 14/2015 - Registrazione del Tribunale di Foggia n. 32/05 Edito da : Zeropositivo A.p.s. -rocchetta Sant’Antonio (Fg) - Diretto da: Alessandro Gisoldi - info@lostruscio.it - www.lostruscio.it
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il mandatario Dott. Rocco Lisi
Internet veloce è un diritto dei Monti Dauni
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raffaelepiemontese.it
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Sui monti a caccia di voti O
Il Preappennino non ha i numeri per poter alzare la voce a Bari, ma in molti non sanno che qui è presente il polo energetico più grande d’Italia
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di un isolamento fisico con la mancanza di servizi primari. Ai candidati va posta questa priorità senza ma e senza se. I Monti Dauni possono essere realmente un trampolino di lancio per la Capitanata ma vanno garantiti i servizi primari, come la Pedesubappenninica, ferma vergognosamente a Bovino o come un polo sanitario di pronto soccorso per far fronte alle esigenze dei paesi montani e collinari. Inoltre è auspicabile una nuova idea di territorio visto come risorsa e non come peso. In questa sfida saranno soprattutto i candidati dei Monti Dauni a dover ribadire il concetto. Tra questi Luigi Inneo di Deliceto, Nino Santarella ex sindaco di Candela, Giovanni Cera nativo di Ascoli Satriano, Gaetana Solazzo di Accadia, Saverio Lamarucciola ex sindaco di Pietramontecorvino e Savino Di Biase, ex assessore al Comune di Castelluccio dei Sauri durane l’amministrazione targata Ortensio Campanaro . A loro è dato l’arduo impegno di poter realmente far conoscere i Monti Dauni a Bari cambiando fattivamente i processi di sviluppo e anche qualche pregiudizio.
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ra in molti si accorgono che i Monti Dauni esistono. Eppure i piccoli paesini arroccati sul crinale preappenninico sono lì da secoli. Di solito si viene nei Monti Dauni a caccia di asparagi, funghi, tartufi; in questi giorni, invece, tutti sono orientati alla caccia al voto per poter concorrere alla straordinaria occasione di potersi sedere nell’assise regionale. Bandendo ogni simbolo e linea politica sarebbe opportuno donare ai candidati che si apprestano a visitare i paesi dei Monti Dauni, un opuscolo con qualche informazione importante da tener bene in mente. Il Subappennino è una vera miniera di risorse. Tra le bellezze paesaggistiche e storico-culturali si nasconde il polo energetico più importante del meridione con imponenti quantità di energia messe a disposizione dell’intera nazione. Acqua, vento, metano e sole sono solo alcune delle grandi opportunità sfruttate in maniera intensiva per il bene della collettività nazionale. Purtroppo però se con una mano si prende con l’altra si abbandona il territorio alla mercé di una viabilità inesistente,
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Specialeelezioni2015
Rocchetta ricomicia da 3 Ranieri Castelli, Vito Feninno e Valentino Petruzzi in campo per una vivace campagna elettorale
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re liste per governare Rocchetta. Alla fine si sono presentati in 32 per un posto in cosiglio comunale. A correre per il terzo mandato è l’attuale sindaco Ranieri Castelli che guida la lista “Rocchetta Democratica” composta da alcune conferme dell’amministrazione uscente e quattro volti nuovi della politica locale. Come 5 anni fa a contendere lo scranno rocchettano a Castelli ci sarà la lista “Rocchetta Libera” guidata questa volta dal medico Valentino Petruzzi, mentre Circiello (che nel 2010 era candidato sindaco) cercherà un posto da consigliere comunale. La terza lista è invece una sorpresa sotto diversi punti di vista, intanto perchè fino alla fine non tutti credevano si potesse presentare e poi per i componenti, alcuni dei quali residenti fuori rocchetta, guidata
da Vito Feninno “Rocchetta Revolution” punta a vincere le elezioni con un programma molto provocatorio. Dopo la presentazione delle candidature, lo scorso 2 maggio, è iniziata ufficialmente la campagna elettorale per i 29 candidati consiglieri comunali e per i 3 candidati Sindaci. Se da una parte Petruzzi promette di «rinnovare senza interessi», dall’altra Feninno cerca di conquistare gli indecisi con la «Rivoluzione della Bolletta» ovvero l’azzeramento del pagamento delle utenze energetiche per tutte le famiglie rocchettane. Castelli, invece sostiene di poter «continuare a crescere insieme». Ma slogan a parte la competizione è animata molto dalla caccia delle preferenze dei candidati consiglieri, molti di loro prima esperienza con la campagna elettorale. È spa-
smodica infatti la ricerca di voti, effettuata casa per casa, famiglia per famiglia cercando di accaparrarsi la preferenza. Non sono mancati colpi di scena e frecciatine durante i primi tre momenti di confronto con il pubblico tenutesi nelle scorse settimane. Petruzzi ha presentato la sua squadra ed ha ribadito la volontà di cambiamento per il paese a partire dalla viabilità. Feninno invece ha sottolineato la necessità di essere trasparenti e onesti accusando gli avversari e asserendo che in questi giorni è arrivata voce di «raccomandazioni di lavoro in cambio della preferenza». Castelli ha messo in chiaro il bilancio di questi ultimi cinque anni asserendo che «Rocchetta è il paese dove si pagano le tasse più basse d’Italia». Punti di vista che potranno confrontarsi in un faccia a faccia pubblico all’americana tra i tre Candidati Sindaci promosso dal nostro giornale e moderato da un giornalista esterno, tutto in diretta sia con l’ausilio dello streaming che della radioweb.
Rocchetta Revolution LISTA N. 2 CANDIDATO SINDACO VITO FENINNO Luigi Ruberto Luisa Castelli Angelo Annunziata Antonio Blasotta Livio Pandolfi Michele Lauriola Marco Amendola Claudio Casa Giuseppe Tinnirello
LISTA N. 1 CANDIDATO SINDACO RANIERI CASTELLI
LISTA N. 3 CANDIDATO SINDACO GIULIO VALENTINO F.SCO PETRUZZI
Nikla Castelli Antonio Di Letizia Francesca Feninno Donato Imperiale Massimo Magnotta Mirko Mastrogiacomo Francesco Antonio Petrillo Giuseppe Ramundo Franco Tarquinio Leonardo Torchella
Pompeo Circiello Raffaele Mangino Patrizia Garruto Natalino Alessio Accetturo Giuseppe Palladino Giuseppe Di Ficcio Giuseppina Sepa Giovanni Tallone Giovanni Corbo Vincenzo Rocco Castelli
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Rocchetta Libera
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Rocchetta Democratica
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in 2 per la cima di puglia
A Monteleone due avversari storici: Morra vs Campese
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onteleone, il più alto comune della Puglia apre la campagna elettorale con due liste che faranno sicuramente scintille e si contenderanno fino all’ultimo degli 861 elettori. L’attuale sindaco, il senatore Carmelo Morra, sarà contrapposto da un vecchio amico\nemico, Giovanni Campese, già sindaco fino a cinque anni fa che per primo si distaccò dalla politica del senatore aprendo
La Primavera di Monteleone
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LISTA N. 1 CANDIDATO SINDACO CAMPESE GIOVANNI Preziosi Concetta detta Tina De Rosa Carmelo Giangrande Antonio Liscio Maria Colangelo Antonio Volpe Doris De Vitto Antonio Morra Giuseppe Antonio Rigillo Pasquale detto Lino Santoro Angelo
una spaccatura e successivamente una nuova corrente politica. Il senatore dovrà lavorare molto sull’elettorato che per cinque anni è rimasto spaccato in due. Difatti sono stati solo 26 i voti che hanno decretato nel 2010 la vittoria di Morra e quindi la partita resta ancora aperta tra comizi senza esclusioni di colpi e vecchi fantasmi della politica che riemergono dopo anni portando in piazza fatti e misfatti.
LIBERTA’ LI
B E R TÀ
LISTA N. 2 CANDIDATO SINDACO MORRA CARMELO
Colangelo Felice Daniele Luigi Grosso Michele Guerriero Angelantonio Lalla Luigi Lamanna Albino Lobozzo Rosa Antonietta Morra Celeste Pasqauriello Concetta Pucillo Carmelo detto Salvatore Taggio Antonio
CARLANTINO NUOVE PROPOSTE CONTRO BIG CARLANTINO RINASCE
L’ALTRA CARLANTINO
LISTA N. 1 CANDIDATO SINDACO GRAZIANO COSCIA
LISTA N. 2 CANDIDATO SINDACO VITO GUERRERA
Pietro Goduti Antonietta Salcito Pasquale Polselli Emilio Perna Angela Maggio Angela Innaimo Giorgio Pozzuto Pasqualino Genovese Antonio Cicchetti
Loretta Negrino Sabrina Marino Eugenio Savastano Michele Pepe Michele Angelicola Elisabetta Pisani Matteo Pisani Antonio De Marco Pasquale De Marco
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alle ore 7.00 alle 23.00 i cittadini di Carlantino potranno decidere chi vincerà la competizione elettorale tra il giovane avvocato Graziano Coscia e l’ex sindaco, Vito Guerrera. Il paese dei monti dauni settentrionali dovrà quindi decidere se puntare sulla forza vitale dei giovani o sull’esperienza dei veterani.
A CASALVECCHIO: LA GUERRA DEI "RI"
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Ri-generazione LISTA N. 1 CANDIDATO SINDACO NOÈ ANDREANO
LISTA N. 2 CANDIDATO SINDACO MAURO PICCIRILLI Nicola Andreano Maria Celozzi Michele Celozzi Leonardo Cutaio Vittoria Cutaio Giovanni De Salvia Giovanni F.sco Fratta Leonardo Iacomo Antonio Lavacca Luigi Simone
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Carolina Iacovelli Beccia Biagio Pio Vasti Francesco Ant. Simone Francesco Margollicci Michele W. Iacovelli Giuseppe Crescenzi Giuseppe Celozzi Nicola Criasia Giuseppe Orsogna Nicola
Uniti per il rinnovamento
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auro Piccirilli ci riprova ad indossare la fascia tricolore per altri 5 anni ma questa volta, come successo 5 anni fa si ritrova un Andreano a sfidarlo. Questa volta è Noé l’avversario avviando il paese alla scelta se Rigenerare o Rinnovare visto i nomei delle liste molto simili. Il medico Piccirilli punta sulla continuità mentre Andreano gioca la carta dell’innovazione.
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Specialeelezioni2015
Al Comune lui, lei ... e l'altro Il sindaco uscente pasquale Murgante scende in lizza contro Anna Eleonora Andreana e lo storico nemico Mario Gesualdo
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ui, lei... l’altro! Potrebbe essere un titolo di una sit-com americana ed invece è il dato della tornata elettorale di Accadia. Difatti, nel piccolo comune dei Monti Dauni Meridionali si contendono la fascia tricolore il sindaLISTA CIVICA N°1 Candidato coSindaco: uscente Pasquale Murgante, il suo nemico MARIO GESUADO storico Mario Gesualdo e Anna Eleonora An-
Cambiamo accadia “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”
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Martin Luther King
LISTA N. 1 CANDIDATO SINDACO MARIO GESUALDO Barra Filomena Botticella Alessia De Paolis Luigi Giampaolo Giovanni Gualtieri Carmine Maulucci Enzo Monteverde Isa Pedano Giovanni Tocco Pietro Zambri Carmelo
dreana che colorerà di rosa questa campagna elettorale. Trenta candidati tra big e nuove proposte che hanno già messo in piedi una campagna elettorale senza sconti. In modo particolare Murgante e Gesualdo sono già più volte arrivati ai ferri corti, mentre Andreana ha scelto una linea meno dura, ma nello stesso tempo propositiva. Un occhio particolare anche agli stranieri nella lista di Andreana con la presenza di un candidato non di origini italiane e con la proposta in programma per l’implementazione di una serie di servizi in favore degli immigrati da definire con l’apporto degli stessi destinatari «e saranno offerte opportunità - spiega Andreana - di incontro per stimolare sempre più la loro partecipazione alla vita di comunità». Murgante invece fa
SOLO PER ACCADIA
L’altra accadia
LISTA N. 2 CANDIDATO SINDACO PASQUALE MURGANTE
LISTA N. 3 CANDIDATO SINDACO ANDREANA ANNA ELEONORA
Caccavella Fabio Fabiano Gerarda Giampaolo Francesco Marinaccio Francesco Nigro Incoronata Rampino Giuseppe Russo Antonio Sansano Paolo Sansano Vito Schiavone Rocco
Botticella Emanuela Carmela Del Genio Maria Di Giorgio Rocco El Majery Saida Mastrangelo Carmine Nigro Vito Notario Paolo Paoletta Antonia Schiavone Luigi detto Gigi Schiavone Rosaria
leva sugli anni d’amministrazione e sui traguardi raggiunti con un programma di continuità con 28 punti che spaziano dal potenziamento dell’Asl, alla costruzione di una ludoteca, passando per un piano di recupero e valorizzazione di Rione Fossi. Gesualdo punta alla pacificazione sociale, alla trasparenza, al lavoro senza tralasciare l’ambiente, il territorio e i giovani. «Cambiamo Accadia -
spiega Mario Gesualdo - è un progetto che nasce dall’esigenza dei cittadini di Accadia di costruire un futuro sostenibile per la comunità, nasce dalla necessità di creare sviluppo e occupazione per restituire dignità ai cittadini, di dare centralità ai giovani favorendo situazioni di aggregazione e di partecipazione grazie a strumenti attuali e veloci».
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SPAZIO AUTOGESTITO
Angelillis
un voto per il riscatto dei Piccoli Comuni
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ntonio Angelillis, per tutti Tonino, non è un politico che si riduce ad amministrare e portare avanti gli obbiettivi di coalizione ma è soprattutto un uomo del territorio per il territorio. Lo dimostrano i fatti, la presenza e la voglia di continuare a combattere per gli ideali di giustizia che da sempre lo hanno contraddistinto. Angelillis pur essendo manfredoniano ha sempre preso a cuore le problematiche dei Monti Dauni, guardando ai piccoli comuni come una risorsa e non come una palla al piede. Difatti da assessore provinciale lottò per ottenere una delega speciale dedicata i piccoli comuni. Una azione che non rimase solo sulla carta ma che si concretizzò con atti messi in campo nella quotidianità, stabilendo, tra le altre cose, una sede del
coordinamento nazionale dei Piccoli Comuni a Candela. Un lavoro capillare che avviò la nascita di un cuscinetto istituzionale per collegare i sindaci dei Monti Dauni e dei piccoli comuni foggiani in generale con gli assessorati di competenza per la risoluzione di problemi come la viabilità, l’isolamento tecnologico e la valorizzazione sotto il profilo turistico di aree sconosciute a molti. La sua lunga esperienza ora ripropone la possibilità di avviare un vera rivoluzione partendo dalla Regione Puglia. La sua candidatura è espressione di un lungo viaggio tra la politica fatta dal basso e le stanze istituzionali, per continuare a dar voce alle istanze dei cittadini, sopratutto a quei cittadini che vivono nelle realtà più piccole e purtroppo dimenticate anche in
SPAZIO AUTOGESTITO
campagna elettorale per una mera legge dei numeri. Con “Noi a Sinistra per la Puglia”, Angelillis sposa il progetto di Michele Emiliano ma con la consapevolezza che a Bari dovranno confluire soprattutto i più piccoli, ossia, quelle realtà che per troppo tempo non hanno avuto voce in capitolo ma che contribuiscono con un patrimonio storico, culturale ed economico alla ricchezza dell’intera regione. «Molto spesso - spiega Angelillis - non ci accorgiamo che nei Monti Dauni c’è un vero forziere fatto di costumi e tradizioni e di castelli, chiese siti archeologici che inorgogliscono la Puglia. In queste aree, inoltre, si concentrano le più importanti risorse energetiche di Puglia, tra vento, sole, metano ed acqua. È assurdo che chi contribuisce così tanto per il bene dell’intera Regione è costretto a transitare su una rete viaria pessima e a
vivere al limite sei servizi per colpa di una politica miope che spesso guarda a questi centri non come una risorsa ma come un problema. Inoltre la Regione Puglia deve ringraziare quest’importante crinale dauno per la mole di fondi europei erogati. Il mio impegno è portare in Regione queste motivazioni per avviare una nuova stagione che dia a tutto il territorio di Capitanata la giusta attenzione ad iniziare da quelle aree maggiormente penalizzate e spesso dimenticate. Più che una promessa è un impegno di continuità rispetto a quanto fatto già con l’assessorato provinciale. I piccoli comuni entrano con me di diritto nelle discussioni regionali per ridonare la forza e il vigore oltre che le giuste speranze a quella colonna vertebrale - parafrasando una frase di Ciampi - che dona linfa alla nostra regione».
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Un incontro con i sindaci dei piccoli comuni dauni nel 2005
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A Troia
il grande risultato di “SportivaMENTE”
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di Leonardo Anzivino
Cresce il consenso per la manifestazione nata per combattere lo stigma delle persone affette da disagio psichico. Successo di presenze per il percorso enogastronomico e lo spettacolo di cabaret
Grande successo per la VII edizione di “Sportiva...mente” svoltasi tra Troia e Lucera dal 6 al 9 maggio scorso. Il progetto, ideato e coordinato da Giuseppe Pillo, psichiatra, responsabile del centro di salute mentale di Troia, combatte lo stigma delle persone con disagio psichico, con l’obiettivo di esser un importante momento di confronto, divertimento, conoscenza e intrattenimento. Dopo la conferenza stampa del 29 aprile, il 6 maggio dalle 14e30, è partita dall’ex convento di San Domenico un’animata sfilata lungo il corso principale di Troia, alla quale han partecipato tutte le squadre, dando vita ad un corteo di colori, fischi e canti, dove ognuno ha esposto con orgoglio i propri colori e striscioni, poi sfociata nella cerimonia inaugurale al cineteatro “Pidocchietto” alle ore 16.00, in cui i ringraziamenti maggiori son stati rivolti a chi tramuta la propria at-
tività nella quotidianità dell’utopia possibile. Tale celebrazione si è completata con la proiezione del cortometraggio a cura del dottor Pillo, dove è stato messo in evidenza lo spirito e l’entusiasmo dei protagonisti impegnati negli eventi sportivi che diventano così un modo per inserirsi nella comunità. Il 7, in piazza Duomo a Lucera v’è stata “la festa dell’accoglienza” a cura della pro loco locale con spettacoli di piazza, stand espositivi, balli tradizionali, sbandieratori, artisti di strada. Alle 19e30 dell 8, ma a Troia, presso piazza Giovanni XXIII c’è stata “la corte dei miracoli” a cura della proloco di Troia, anche qui con stand espositivi, un percorso enogastronomico, uno spettacolo di piazza con band e gruppi locali e con la presenza straordinaria del duo cabarettista Enzo e Sal, della trasmissione “Made in sud” di rai2. Dal 7 al 9 maggio, all’interno dello stadio
comunale di Lucera si è disputato il torneo internazionale di calcetto, i volti degli atleti sono stati felici e speranzosi, preparati per disputare la partita della vita con il gioco di
squadra che diventa metafora della rete sociale e che combatte il pregiudizio per preservare la dignità del soggetto emarginato. Il calcio insegna ad uscire dall’isolamento ed a giocare di squadra, a star insieme agli altri; futile dire che il vincitore è stato lo sport e l’integrazione, con la malattia mentale che si è trovata così in fuorigioco. Infine, alle 13.00, su Corso Regina Margherita a Troia, abbiamo apprezzato la sfilata in auto dei gruppi sportivi con la seguente premiazione avvenuta alle 14.30, a cura di rappresentanti delle istituzioni dello sport.
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DI GIOIA ELEZIONI REGIONALI - 31 MAGGIO 2015
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240gr di vero gusto e sapore
Un tartufo (scorzone) da record è stato cavato nel territorio di Pietramontecorvino, tra i boschi dei onti dauni settentrionali. Pesa 240 grammi e può bastare per preparare un primo per 80 persone. La raccolta dei tartufi in questa area della Puglia è diventata una vera occasione per entrare a far parte delle capitali del tartufo.
#pietramontecorvino
Janko cacciatore da Guinness World Record
Un cinghiale da guinness world record è stato cacciato in agro di Bovino. L’animale appartiene alla razza di cinghiale solengo con un peso 167 kg a una distanza di 170 mt. Ad abbatterlo l’attuale vicepresidente dell’ATC di Foggia e della federazione dell’Arci Caccia Mariolino Lo Russo, di Rocchetta sant’Antonio, detto Janko. Janko viene da un’antica famiglia di cacciatori come suo nonno Mario e suo padre Peppone. In 32 anni di porto d’armi ha abbattuto oltre 500 lepri e circa 250 cinghiali.
#bovino
Auguri a Anna e Federico
55 anni di matrimonio tutti da festeggiare per Anna Zizza e Federico Finelli di Rocchetta Sant’antonio. Lo scorso 6 marzo la “giovane coppia” ha spento 55 candeline di vita coniugale. Auguri da noi de Lo Struscio e dai figli e nipoti.
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di ENNEBI
Sant’Agata invasa dalle Harley
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Migliaia le persone accorse sulla “Loggia della Puglia” per ammirare le tante moto arrivate per il secondo motoraduno di harleysti. Un primo maggio tra motori, storia e spettacoli La piazza del paese che in un batter d’occhi si trasformata da grigio spiazzo della monotonia, ad allegra tavolozza di colori primaverili, dove alla bellezza di abbaglianti moto di grossa cilindrata ben si accostava quella di splendide ragazze motocicliste, le Bikers. Ed è subito festa, tra sorrisi e stupori, tra fragori di potenti motori e luccichii di stupende motociclette. Sono state centinaia, infatti, le favolose moto americane Harley, con i loro potenti e inconfondibili fragori, a gremire la piazza della bella cittadina daunia in occasione del secondo moto incontro organizzato ancora una volta da Rocco Carrillo e la sua associazione “Angels on the road”. Già, perché proprio alle donne motocicliste i coniugi santagatesi Rocco e Giusy Carrillo, promotori e organizzatori della manifestazione hanno voluto dedicare questa seconda edizione del moto incontro. Un omaggio dedicato alla bellezza, dunque, una splendida e riuscitissima manifestazione che ha trovato concretezza e soddisfazione proprio nel
binomio “donne e motori”. Un accostamento che, sia pure solo per un giorno, ha avuto la capacità di far girare insieme alle ruote delle tante moto giunte da tutta Italia, anche la scarsa economia ricettiva di un paese solitamente teso ai circoscritti e brevi vantaggi derivanti dalla stagione estiva, quando va bene. Una bella opportunità, dunque, offerta al paese dall’iniziativa degli appassionati harleysti Carrillo, e confortata dal Patrocinio e dal contributo del Comune di Sant’Agata di Puglia, con l’attivissimo Sindaco Gino Russo ed i suoi dinamici collaboratori, sempre attenti a proposte capaci di attrarre presenze e risorse in loco. Omaggiare le bikers è stato per gli organizzatori quest’anno anche un modo per gratificare le donne che salendo su una moto, assieme ai pericoli della strada, sfidano molto spesso anche i pesanti pregiudizi della gente. Se è vero, infatti, che quando si pensa ai motociclisti viene spesso in mente il duro e ribelle biker in
sella alla sua Harley, immagine distorta nel tempo da particolari e caratteristici modelli cinematografici, quando invece si parla di donne motocicliste, ecco che spesso le cose si complicano. E addirittura si logorano. Fino al punto che anche qualche minuto di uno spettacolino di sexy car wash, notoriamente consueto in ogni e qualsiasi manifestazione che ha a che vedere con raduni di auto o moto, finisce per suscitare qualche polemica. Ma, pure nel rispetto di ogni e qualsiasi opinione, se è vero che il passo tra giudizio e pregiudizio spesso è più breve di un giro di ruota, quello che emerge in simili circostanze è facilmente sintetizzabile in un vecchio detto che torna inesorabilmente attuale: “Fa più rumore un albero che cade, che un’intera foresta che cresce”. Anche se, a ben guardare, mettendosi “a tagliare” con impegno, un albero che cade prima o poi lo trovi comunque. Del resto, come ricorda il grande De Andrè in una sua nota e splendida canzone, si sa che molto spesso “…la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio; si sa che la gente dà buoni consigli, se non può più dare cattivo esempio”.
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I verdi Monti Dauni
immersi dai rifiuti foggiani?
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nni di lavoro nella promozione della raccolta differenziata con metodo porta a porta nei paesini dei Monti Dauni Meridionali potrebbero andare in fumo. È sempre più concreta la possibilità che i rifiuti foggiani dalla prossima settimana potrebbero essere smaltiti nella discarica di Deliceto. Come è noto la discarica ex Frisoli a Passo Breccioso è stata chiusa in quanto è priva di autorizzazione integrata ambientale. Fino a martedì scorso ha funzionato grazie ad ordinanze sindacali che il primo cittadino Franco Landella non può più rinnovare. Da lunedì le celle dell’impianto di biostabilizzazione saranno piene e non sarà possibile raccogliere i rifiuti per strada. Per questo si sta valutando l’ipotesi di chiedere alla discarica comunale di Deliceto di poterli smaltire. L’amministrazione comunale aveva indicato, quale soluzione all’emergenza, la possibilità che il presidente della Regione Nichi Vendola firmasse un’ordinanza urgente per riaprire la discarica ex Frisoli. Ma a quanto sembra questa
strada non è percorribile. Sono stati dunque ascoltati i responsabili degli impianti di pubblico servizio di Cerignola e Deliceto e dell’impianto privato della Cooperativa “San Michele”. Fatta eccezione per quello di Deliceto, per gli altri due siti sono stati riscontrati problemi nella capacità di accoglimenti dei rifiuti. Sulla base di questi elementi l’Oga ha disposto di valutare la possibilità di poter utilizzare – senza costi aggiuntivi – l’impianto di Deliceto sino all’ottenimento dell’Aia per il sito di Passo Breccioso. «Se questo accadesse - afferma Alfonso Di Stefano, assessore nel Comune di Rocchetta Sant’Antonio - la discarica di Deliceto si riempirà in poco tempo, di conseguenza, anche i comuni virtuosi come i nostri che fanno la differenziata a breve avranno il problema del conferimento dei rifiuti indifferenziati». Dello stesso avviso anche Luigi La Riccia, candidato con il Movimento 5 Stelle alla Regione, il quale lunedì pomeriggio ha messo in piedi una protesta davanti ai cancelli della discarica di Deliceto come vediamo nella
L’immondizia di Foggia verso Deliceto La discarica ex Frisoli non riaprirà
integrato dei rifiuti, composta da linea di biostabilizzazione e di compostaggio e da discarica di servizio. La parte secca del rifiuto è trasferita all’impianto, anch’esso pronto, di Manfredonia per essere trasformata in balle di combustibile da rifiuto (CDR). Con questa decisione per la terza volta si minaccia l’ambiente incontaminato dei Monti Dauni. È ancora aperta la ferita per gli abitanti di Monteleone di Puglia costretti a convivere con la discarica di Difesa Grande (Ariano Irpino). Idem per i residenti di Panni, brutalmente mal menati per aver difeso il piccolo comune dalla minaccia della discarica di contrada Ischia.
Comm. Resp. Fatima Fatone
foto a lato. «Questa politica obsoleta pensa di risolvere i problemi provocandoli altrove - spiega La Riccia - ogni sforzo del territorio dei Monti Dauni rischia di essere vanificato per colpa di chi non ha mai fatto niente per risolvere il problema rifiuti a Foggia». Difatti il problema è la mole di rifiuti, poiché ora il sito è programmato per garantire il servizio ad una popolazione di poco più di 30 mila abitanti, mentre garantire lo sversamento alla città capoluogo significherebbe ospitare rifiuti per circa 160 mila abitanti. Al danno si aggiunge la beffa perchè i rifiuti foggiani non sono differenziati a differenza dei piccoli comuni del preappennino che hanno raggiunto anche il 60% ottenendo anche importanti riconoscimenti come quello assegnato da Legambiente per i comuni “Ricicloni”. Il trasferimento dei rifiuti da Foggia a Deliceto sarà effettuato dai mezzi dell’Amiu Puglia, andando a saturare in breve tempo il bacino preappenninco. L’impianto di Deliceto è il fiore all’occhiello del territorio con un nuovo impianto del ciclo
ELEZIONI REGIONALI 31 MAGGIO 2015 (SCHEDA VERDE) si vota nella sola giornata di domenica
Lostruscio
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dalle ore 7 alle ore 23
per votare barra il simbolo FORZA ITALIA e scrivi accanto MIRANDA 23
Alfonso,
lo “Chef Super”
partito da Ascoli
È ascolano il finalista della trasmissione “La Prova de Cuoco” della Clerici in onda su Raiuno.
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Lostruscio
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scoli ha tanti figli di cui andar fiera, ed oggi ne avrà uno in più: Alfonso della Croce. Chef proprietario del ristorante pescarese “Flaiano da Alfonso” che concorrerà alla finale della “prova del Cuoco”, il programma di antonella Clerici in onda su Rai Uno, per aggiudicarsi il titolo di “Super Chef”. Alfonso dopo aver vissuto i primi anni della sua vita tra i vicoli di Ascoli Satriano, ed aver avuto i primi approcci con i fornelli nella storica pasticceria di mamma Immacolata e papà Leonardo, a 13 anni si trasferisce a Roccaraso per frequentare la scuola alberghiere. Sin da subito lavora nei migliori ristoranti della rinomata località sciistica. A soli 20 anni decide di aprire un ristorante nel cuore di Pescara. La sua cucina viene subito apprezzata da tutti e gli permette di partecipare alla trasmissione di
Antonella Clerici, vincendo diverse sfide della “Prova del Cuoco” fino ad approvare alla semifinale del 15 maggio scorso, dove si aggiudica l’approdo alla finale battendo in un derby dauno uno chef di Lucera. La determinazione e l’amore per la cucina lo hanno portato, alla finale di Superchef. «Ho avuto la fortuna», aggiunge Alfonso, «di trovare un ambiente bellissimo. Dopo l’emozione della prima diretta, adesso davanti alle telecamere mi diverto. Per me la tv è come andare a fare una partita a calcetto: è un di più nella mia vita dove al primo posto c’è il lavoro». Nel vedere ai fornelli il giovane ascolano si comprende subito che proprietario di «Flaiano da Alfonso» è un sognatore «con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole», per utilizzare una celebre citazione di Ennio Flaiano, l’artista che dà il nome al ristorante.
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Comm. Responsabile il candidato
Lostruscio
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Nel piccolo centro dei Monti Dauni appuntamento con l’infiorata cittadina: tappeti di petali e composizioni floreali arricchiranno le vie cittadine per stupire i visitatori attesi da tutta la puglia
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14 maggio 2015
Lostruscio
Candela diventa la città dei Fiori Ogni anno, oramai da quattro anni, Candela in Fiore attira, a fine maggio, centinaia di visitatori curiosi di assistere alla preparazione di un lungo racconto scritto con i fiori. La piazza principale si riempie di un tappeto di fiori custodito dalle balconate e dalle inferriate dei palazzi storici e in cima dalla Chiesa Matrice. La manifestazione floreale “Candela in Fio-
re” nata nel 2011, si è arricchita l’anno scorso della prima infiorata cittadina, grazie alla collaborazione dei maestri infioratori di Pescasseroli, cittadina gemellata con il Comune di Candela. L’origine dell’infiorata, la copertura di una strada con un manto di fiori artisticamente composti, nasce a Genzano, località in provincia di Roma, più di duecento anni fa. La tradizione si legava alla processione del Corpus Domini, un’ usanza che resiste ancora oggi. Nel 2014 il Sindaco di Candela Gatta coltiva l’idea di valorizzare le immense risorse del territorio candelese e dei Monti Dauni. Ci vuole un’idea eclatante, qualcosa di una certa validità artistica, come l’Infiorata che in Puglia è poco diffusa . Contatta così il gruppo infioratori di Pescasseroli e dopo qualche mese un gruppo di maestri visita Candela per un sopralluogo tecnico, ed elaborano, con i volontari della Pro Loco Candela, un articolato progetto. La scelta su dove realizzarla, ricade su Piazza Plebiscito e Corso Emanuele III
arteria posta in leggera pendenza che dona valore aggiunto al colpo d’occhio delle centinaia di persone che nei due giorni dell’evento visitano la cittadina e le sue bellezze artistiche e architettoniche. Nella preparazione dell’Infiorata si distinguono vari momenti: sabato 23 in mattinata inizia l’esecuzione delle sagome che vengono tracciate sul tratto stradale; nel pomeriggio gli artisti infioratori, con l’aiuto dei tanti volontari, cominciano a tappezzare di fiori e materiali misti i disegni già tracciati sul lastricato di P.zza Plebiscito. Il lavoro di “infioratura” dura fino a tarda notte e l’indomani, domenica 24 maggio, il tappeto floreale è pronto per stupire i visitatori. Nella serata della domenica uno spettacolo musicale e la degustazione di piatti tipici locali chiudono la festa di primavera.
di Sebastiano Masciola
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Lostruscio
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ROCCO CICIRETTI
L’addio all’ultimo Comunista
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14 maggio 2015
Lostruscio
Nel 1991 deluso dalla nascita del PDS prese bandiera e quadro del PCI e abbandonò il partito. Al suo funerale qualche giorno fa il feretro avvolto nella bandiera rossa con falce e martello è stato accompagnato dall’inno comunista Rocco Ciciretti, classe 1930, di Sant’Agata di Puglia, si era iscritto al Partito Comunista, nel 1946, quando aveva solo 16 anni. Vi rimase iscritto fino a quando, nel 1991, il partito si sciolse, per far posto ad altre formazioni politiche di sinistra. La profonda fede politica e l’amore smisurato per il PCI portò il “compagno” Rocco Ciciretti ad allontanarsi, amareggiato e deluso, da quella scelta politica. Non prima, però, di aver scritto decine di lettere di disapprovazione alla segreteria nazionale, e a Occhetto in persona. Le passioni, tuttavia, quelle forti e profonde, quelle alle quali dedichiamo la nostra esistenza, non si chiudono, sfinite, alla fine di un stagione, anche quando il cambiamento è dettato da situazioni importanti e autorevoli. Continuano a vivere nel cuore. Un cuore, quello del “compagno” Rocco Ciciretti, che nono-
stante l’età avanzata e i mille tentativi che la vita mette in atto per provare a smorzare gli entusiasmi, era ancora capace di emozionarsi davanti all’insegna con la falce ed il martello della vecchia sezione del PCI di Sant’Agata, che proprio lui aveva portato via risentito, all’indomani dello scioglimento del partito, insieme alla vecchia bandiera della sede. Da allora, li aveva sempre custoditi a casa sua. Gelosamente. Come si custodiscono le cose di valore. Preziosi, infatti, erano per lui quei suoi ideali che aveva dovuto riporre tra le pieghe del suo cuore e quelle della bandiera rossa conservata in un cassetto di un mobile di casa. Una bandiera che Rocco Ciciretti da quel lontano 1991 faceva sventolare puntualmente ogni 25 di aprile, ed ogni primo maggio, dal balcone della sua abitazione, mentre le note di “Bandiera Rossa” echeggiavano, sempre a
tutto volume, dal suo vecchio registratore per l’intero vicolo del quartiere. Ritrovava così l’orgoglio e la gioia di sentirsi ancora un “comunista” vero. Alcuni giorni fa, giunto a 85 anni, il suo cuore ha smesso di battere, e lui “se n’è andato” accompagnato dalle note coinvolgenti della suo amato inno, suonato per l’occasione dalla Banda cittadina, e riscaldato dalla sua vecchia bandiera del partito che avvolgeva il feretro. Con lui ha voluto portare via l’insegna con la falce e il martello, che tanti anni fa sovrastata la sezione santagatese del partito, il disco con il suo inno del cuore, e la vecchia bandiera rossa che aveva gelosamente custodito a casa sua per tanti anni, quasi a voler ricordare agli
altri che i grandi ideali, quando sono davvero tali, ti seguono sempre, ovunque. È stato questo l’ultimo desiderio di Rocco Ciciretti, che ha così voluto concludere il suo cammino di vita proprio come lo aveva percorso nei suoi ultimi 70 anni: da vero comunista.
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Elezioni regionali 2015