Lillo Rizzo
E a Parigi va in scena il nuovo Maggio francese
il fotoreportage
La mobilitazione sociale contro la legge sul lavoro ha portato a ripetuti scontri di piazza tra studenti e polizia, che ricordano quelli del ’68. Negli ultimi tre mesi la protesta si è estesa anche alle raffinerie, alle centrali nucleari, agli aeroporti. Le “nuit debout” a place de la Republique…
La rivolta
Lanci di lacrimogeni contro sampietrini n di Paola Vallatta
Dal 31 marzo, giorno della prima manifestazione a Parigi contro la legge El Khomri – quella che i giornali italiani definiscono il “jobs act francese” – e della prima nuit debout (la notte in piedi), che raccolse a Parigi, a place de la Republique, un eterogeneo gruppo di oppositori alla riforma del lavoro, non c’è stata manifestazione senza scontri. Durante gli ultimi tre mesi, la protesta si è anche estesa (dalle piazze alle centrali nucleari, alle raffinerie, agli aeroporti) ed è stata periodicamente scandita dai cortei, sempre terminati con lanci di lacrimogeni e sanpietrini. Quello dello scorso 26 maggio, ad esempio, ottava giornata di mobilitazione sindacale contro la legge e 56esima “notte”, si è concluso in place de la Nation tra cariche e fumo, come se si fosse in un altro, lontano, maggio, quello sessantottino. Anche qui, la polizia ha fermato parecchie persone, 36 nella sola Parigi e 77 nel Paese. La Francia, va ricordato, è ancora nello stato di emergenza decretato all’indomani degli attentati terroristici del 13 novembre 2015 (prolungato fino al 26 luglio), e la capitale è pattugliata: i militari presidiano le strade e ogni sera, verso il tramonto, le camionette della polizia si moltiplicano attorno a place de la Republique. Nel frattempo, la legge El Khomri, contestata fin dal suo apparire, prima attraverso una petizione, che in un paio di settimane ha raccolto oltre un milione di firme, poi, sempre più, nelle piazze, il 12 maggio è passata di forza all’Assemblée Nationale, l’equivalente della Camera dei deputati, grazie all’articolo 49.3, che consente di far adottare una legge senza sottoporla al voto.Tra gli articoli più controversi l’art.2 che, in tema di tempo di lavoro, prevede che l’accordo interno a un’impresa possa prescindere da quanto negoziato in sede nazionale per il settore (ad esempio, una retribuzione delle ore straordinarie inferiore a quella prevista dall’accordo collettivo).
Gli scontri In questa e nelle pagine successive, una serie di immagini che
80
numero 27
documentano le giornate di scontri nel centro di Parigi tra studenti, lavoratori e
numero 27
polizia, in occasione del varo della “Loi du travail” da parte del governo francese
81
Lillo Rizzo
82
numero 27
il fotoreportage
numero 27
83
Paola Vallatta
84
numero 27
il fotoreportage
numero 27
85
Lillo Rizzo
86
numero 27
il fotoreportage
numero 27
87