Stampateo numero 11

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n. 11

Monte San Savino - Maggio 2015

Idee per Monte San Savino: lettera di una cittadina Continuando sulla scia del numero dieci, in cui raccoglievo suggerimenti per Monte San Savino, ho ricevuto una mail di una mia lettrice. Liliana Rossi, un’infermiera “mamma di figli grandi”, come lei stessa si definisce, e nonna. credo che uno dei compiti di StampAteo sia proprio questo: ascoltare, raccolgiere e dare visibilità a quello che i cittadini pensano. Ecco cosa scrive Liliana: Ciao sono Liliana, una tua compaesana.Ho letto con piacere le numerose iniziative per il Monte, che vorrebbero incentivare il turismo facilitando così un po' la rinascita del paese in un momento così difficile economicamente. Io volevo però anche porre l'attenzione sui ragazzi e su ciò che il paese offre...non abbiamo un palazzetto dello sport, non abbiamo comunque un impianto che permetta ai ragazzi di scegliere uno sport che non sia calcio o palla a volo. Molti sono costretti a spostarsi nei paesi limitrofi per trovare alternative. Foiano per esempio offre il nuoto...ed è proprio questo il punto dolente della mia lettera...La piscina è fatiscente e non sappiamo se potrà riaprire la prossima stagione, mi chiedevo se il comune di Monte San Savino potesse in qualche modo collaborare alla ristrutturazione della stessa collaborando con il comune di Foiano. I bambini e gli adulti che la frequentano sono numerosi e provengono da tutti i paesi vicini; se ogni paese facesse un piccolo sforzo e collaborasse, forse la spesa sarebbe più sopportabile per tutti e le persone non sarebbero costrette a rinunciare.

E-mail: luca.stanghini@gmail.com

Mi è venuta questa idea e te ne ho voluto parlare...se possiamo fare qualcosa ne sarei veramente contenta. Grazie per l'attenzione.. Mi sembra interessante quello che Liliana propone: in assenza di possibilità di strutturare un’offerta di servizi a tutto tondo per un Comune, perchè non paventare la collaborazione tra diversi territori vicini? Alcuni comuni si sono fusi insieme nella gestione già da tempo (vd. l’esperienza di Castelfranco di Sopra e Pian di Scò). Questa sarebbe una tendenza generale, volta ad ottimizzare le prestazioni e a distribuire le risorse in modo efficace ed efficiente. Gestire un Comune come se fosse un orto a proprietà privata, in una congiutura come quella che attraversiamo in questo momento, è assolutamente limitante. Mi unisco allora all’intuizione di Liliana: vogliamo davvero “fare politica”? Allora cominciamo da qui, cominciamo dalla COLLABORAZIONE. E’ chiaro che per fare questa cosa ci vuole una certa serietà di intenti e una guida politica senza macchia e senza paura, univoca e determinata. Serve quindi la volontà di sacrificare qualcosa per ottenere una prospettiva più ampia e dei risultati che ricadano sulla vita dei cittadini. Allo stato attuale il bilancio delle collaborazioni extra comunali della nostra amministrazione mi sembra risultare a somma zero... Spero colgano il suggerimento di Liliana. In ogni caso, come sempre, IO CI SONO.

blog: www.lostampateo.com

by Luca Stanghini Facebook: Luca Stanghini


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