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UN PREMIO AI MAESTRI DEL CINEMA NEL NOME DEL TERAMANO GIANNI DI VENANZO

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SCATOLE DI NATALE

SCATOLE DI NATALE

Importante appuntamento annuale dal 1996

A sinistra, Piero Chiarini Presidente di Teramo Nostra. A destra, Sandro Melarangelo Direttore Artistico.

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Il Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica nasce nel 1996 per volontà dell’Associazione culturale Teramo Nostra con l’intento di celebrare un grande teramano del mondo del cinema sconosciuto praticamente ai suoi concittadini. Gianni Di Venanzo, a cui è intitolato il Premio, nato a Teramo il 18 dicembre 1920 e morto a Roma il 3 febbraio 1966, è considerato da tutti il più grande Autore della fotografia cinematografica italiana di tutti i tempi.

Seppure morto giovane, a soli 45 anni, Di Venanzo ebbe modo di esprimere le sue qualità rendendo immortali i film dei migliori registi italiani del momento. Collaborò infatti con i più grandi registi del periodo d’oro del cinema italiano e vinse per ben cinque volte il Nastro d’Argento quale direttore della fotografia dei film Il Grido (1957) di Michelangelo Antonioni, I magliari (1959) e Salvatore Giuliano (1961) di Francesco Rosi, Otto e mezzo (1963) e Giulietta degli Spiriti (1965) di Federico Fellini. Come scrive il critico cinematografico e presidente della giuria del Premio Di Venanzo, Stefano Masi, nel suo Dizionario mondiale dei direttori della fotografia (2007, Le Mani, realizzato proprio con il contributo del

Premio Internazionale Gianni Di Venanzo organizzato dall’Associazione Teramo Nostra) “… Nei film di Michelangelo Antonioni, Francesco Maselli, Francesco Rosi e Valerio Zurlini, Di Venanzo cambiò il look del bianco e nero italiano, rendendolo più aderente alla realtà…” E dunque nel nome di Gianni Di Venanzo l’associazione Teramo Nostra, guidata dal Presidente Piero Chiarini e dal Direttore Artistico Sandro Melarangelo, con il Premio Internazionale celebra ogni anno a Teramo il ruolo fondamentale nella realizzazione di un film degli Autori della Fotografia Cinematografica. La giuria, formata da esponenti del mondo del cinema e presieduta da Stefano Masi, individua ogni anno quattro vincitori a cui assegnare l’Esposimetro d’Oro in quattro distinte categorie: Fotografia per un film straniero, Fotografia per un film italiano, Carriera e Memoria. Dalle sesta edizione del 2001 è stato introdotto il riconoscimento “Targa speciale per la fotografia di una Fiction Tv” intitolata a Peppe Berardini e dalla 18^ edizione del 2013 la “Targa speciale della Giuria” intitolata a Marco Onorato. E ogni anno nel giorno della cerimonia di consegna dei premi Teramo diventa una sorta di Cinecittà abruzzese per la presenza di numerosi e qualificati cineasti: autori della fotografia, registi, produttori, attori, sceneggiatori, musicisti. Oltre ai grandissimi direttori della fotografia che sono arrivati a Teramo ogni anno per ritirare l’Esposimetro d’Oro (citiamo solo Vittorio Storaro, tre volte Premio Oscar), tantissimi sono stati gli ospiti illustri del mondo del cinema nel corso delle 20 edizioni tra registi, attori e attrici. Ma il Premio Di Venanzo è anche molto altro: la kermesse si sviluppa nell’arco di quattro settimane e oltre alle proiezioni di film e alla cerimonia di premiazione con le stelle del cinema, propone presentazioni di libri, convegni sul cinema e sull’arte, mostre di pittura e scultura, mostre fotografiche, concerti musicali, il tutto coinvolgendo l’intero territorio provinciale. All’interno del “Di Venanzo” è nato anche il “Premio Speciale Istituto G. Caporale”, arrivato alla 6^ edizione: il concorso premia il miglior video dedicato al rapporto tra uomo e animale. Il “Di Venanzo”, prima manifestazione che ha inteso valorizzare e premiare gli Autori della fotografia cinematografica, è punto di riferimento per il mondo del cinema italiano e internazionale ed è ovviamente diventato un appuntamento importante per Teramo e per l’Abruzzo intero. Tutta l’organizzazione poggia sulle “spalle” dell’Associazione Culturale Teramo Nostra che nel corso degli anni ha visto anche ridursi di molto i contributi degli enti pubblici.

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