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Lo bello stilo NoCost Lavignetta

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Oroscopo

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Firenze NoCost che scrive di moda per Lungarno? Sì, la realtà surclassa la fantasia. Partendo da un capo di abbigliamento la guida (anti)turistica più pazza che ci sia ci racconta il passato e il presente di grandi uomini e lucenti donne che Firenze l’hanno resa unica e senza tempo. Perché lo (bello) stile è tutto. www.nocost.guide

Il cappello del conte

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IERI

di Marco Tangocci e Davide Di Fabrizio

Ve ne raccontiamo una, ed è una storia che ha da poco compiuto cent’anni. Siamo a Firenze, un giorno imprecisato tra il 1917 e il 1920, e qualcuno ha lasciato un cappello a cilindro sul bancone di un bar. È di ottima fattura – in feltro, lana purissima – anche se vagamente liso sui lati. Il bar è il Caffè Casoni di via de’ Tornabuoni, e sono circa le 19. Il conte Camillo Negroni, uomo dalle forti passioni, è il proprietario del cappello. Le forti passioni sono, in ordine rigorosamente casuale: l’alcol, le donne, i cowboy, l’America, il gioco d’azzardo. E i cappelli a cilindro, chiaro. Il sole è lì lì per tramontare, dicevamo, e quel cappello al bancone del Caffè Casoni è ormai consuetudine. Non ha bisogno di presentazioni, come di certo non ne ha bisogno il conte. Sono le 19 e scatta dunque l’ora dell’aperitivo e, in particolare, l’ora dell’Americano (bitter, vermut rosso e una spruzzata di soda). Il nostro conte, come usa fare, ordina il primo della solita lunghissima serie ma, lui che per il gin dava di matto, quel giorno imprecisato di un’annata non proprio precisata chiede al barman Fosco Scarselli un’aggiunta del suddetto in sostituzione della soda. E quella “cosuccia” sarebbe diventata solamente il cocktail italiano più bevuto al mondo. Semplice, come per un mago tirare fuori un coniglio da un cappello a cilindro.

OGGI

di Teresa Vitartali

Il conte Negroni era un elegante mezzo cowboy mezzo dandy che non usciva mai senza il suo cappello. Amava viaggiare tra città mondane e radure da film western, perennemente in giro per il mondo. E se oggi passeggiasse ancora per il centro? Dove comprerebbe i suoi cappelli? Firenze è ricca di attività che tuttora realizzano artigianalmente tessuti, cappelli, scarpe, borse, ecc. In particolare, la creazione artigianale di cappelli a Firenze ha origini addirittura medievali, evolvendosi e raggiungendo forme moderne e innovative. Molto probabilmente il conte vi avrebbe consigliato uno di questi brand fiorentini: ALEX CAPPELLI, realtà che esiste da tre generazioni. Creazioni che mixano artigianalità antica e look moderno, tutto realizzato a mano. SUPER DUPER HATS, brand giovanissimo ma cresciuto in fretta. Ogni cappello, acquistabile online, viene realizzato localmente e spedito con un approccio green in 72 ore. Potete trovarli anche presso la Manifattura Tabacchi. REINDHARD PLANK, brand di sperimentazione e trasformazione. Il fondatore ha studiato a Vienna e lavora principalmente nella campagna fiorentina. Utilizza materiali classici per creare artigianalmente un cappello moderno e dall’aspetto innovativo.

LAVIGNETTA

di Lafabbricadibraccia

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