3 minute read
Barba Fantasy
UOVO STUDIOS, LA CELLULA D’ARTE POLIFUNZIONALE
di Virginia Landi
Advertisement
“Ho iniziato dopo aver annusato un odore che non conoscevo. Quando ho scoperto essere quello dei colori a olio… Il resto è venuto da solo”. La frase è quella che si legge sul sito personale di Bue2530 e racconta l’inizio della storia che lo porta fino a Uovo Studios, nuovo studio di tatuaggi e spazio di 240 metri quadrati a Pontassieve. Bue2530 è street artist dal 1997, da quando era solo un ragazzino e disegnava tra le vie delle città con la sua crew, da quando in Italia non c’era Internet e la varietà dei murales si poteva vedere solo sulle riviste men-
sili. Poi arriva la passione per l’arte, diventa tatuatore, illustratore, pittore, costruisce macchinette per tatuaggi, comincia a maneggiare la ceramica, discipline della stessa famiglia che possono coesistere in un luogo unico. Uovo Studios è un ambiente polifunzionale, uno sguardo di insieme e un progetto che nasce dall’esigenza di contenere le sue espressioni artistiche, dal quadro al tattoo, in una galleria in cui saranno ospitate le performance di diversi artisti. Tra i suoi disegni si riconoscono tratti e sfumature estremamente differenti tra loro: “non c’è qualcosa in particolare a cui mi ispiro. Disegno quello che mi succede, esasperando linee e anatomie, forme fresche, a volte simpatiche, che si mescolano liberamente e non si identificano in uno stile unico”— racconta Bue2530. “Prendete l’esempio del tatuaggio; è una delle arti più povere, ma si lascia affascinare dalla pittura, da icone che si influenzano a vicenda. Voglio che le persone in questo studio possano fruire di manifestazioni artistiche diverse, che circolano libere e senza costrizioni.” Un’immersione tra pareti e oggetti dal design vintage in un punto di incontro che racchiude, proprio come un uovo, i lavori che gli appartengono.
Barba Fantasy
di Virginia Landi viaggio, la curiosità e l’emozione della scoperta che contraddistingue i bambini ma sa coinvolgere anche gli adulti. “Il mondo dei
Un universo fantastico raccontato bambini l’ho conosciuto prima attraverso attraverso le avventure colorate lo studio e poi con l’esperienza diretta, ho di un “Omino vestito di Ros- lavorato a Dynamo Camp, sono operatore so”, un viaggio fiabesco fin sulla ludico pedagogico di circo e l’ho insegnato luna, come solo un sognatore potrebbe fare. per tanti anni” — prosegue Nardin. “Con È “Barba Fantasy”, l’ultimo albo pubblica- loro ho scoperto uno spazio fatto di merato da Km Edizioni, casa editrice indipen- viglia in cui gli adulti possono lasciarsi dente di Firenze specializzata in libri per trasportare per osservare il presente da bambini, interamente disegnato da Edoar- angolazioni e prospettive diverse, a volte do Nardin, artista dai mille dimenticate”. volti, oggi anche autore per Il volume, che contiel’infanzia. Evoluzione creativa del suo spettacolo teatrale “Barba Fantasy Show“, il progetto nasce da uno Un libro per bambini ne anche un omaggio a Bruno Munari - la prefazione non a caso è di Silvana slancio di ricerca verso nuove forme espressive. “Il libro è ispirato al mio spettacolo “Barba Fantasy Show”, debuttato nel 2016 da 0 a 100 anni, l’inno alla fantasia di Sperati, presidente dell’omonima Associazione fondata nel 2001- è soprattutto un inno alla fan— racconta l’autore. “Dopo anni ho sentito l’esigenza Edoardo Nardin tasia.“La fantasia è un’alleata impordi sperimentare una moda- tantissima dell’agire lità di fruizione nuova, che quotidiano, è senza è cresciuta soprattutto quando non è più retorica, è un pensiero laterale, è cercastato possibile presentarlo dal vivo. Mi pia- re alternative. Viene spesso attribuita ceindagare sulla trasversalità dei linguag- all’infanzia ma non ha età. Davanti agli gi, rivelano i modi in cui si può animare un ostacoli e ai momenti difficili, come quello progetto artistico”. Arti visive e perfor- che stiamo vivendo, è una mano tesa in mative accendono le sue ispirazioni, nostro aiuto”. Un progetto illustrato atin un continuo dialogo fra i linguaggi traverso le caratteristiche “faccine”, ormai espressivi più vari, con i quali racconta di tratto distintivo dell’autore, che suggerisce sé e dei suoi lavori. Nella ricchezza del te- ai lettori di tornare a sperimentare la sto, spiccano i temi legati alla dimensione propria creatività e a farne alleata del circo ma anche quelli che affrontano nella vita quotidiana. l’amore e l’identità di genere, o celebrano il