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l'Unità Laburista - Che sia l'anno buono - Numero 27 del 30 dicembre 2019

Mafie

L’anno bellissimo

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Antonella BUCCINI

“Rinascita-Scott”, l’operazione dei carabinieri contro la cosca Mancuso, che ha comportato 334 arresti e tra questi politici e professionisti oltre agli affiliati, avrebbe dovuto riempire giornali, occupare le televisioni, determinare dibattiti, sollecitare approfondimenti. L’eco, invece, è stata fiacca e marginale come sottolineato dallo stesso Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri che ha coordinato le indagini. Le dimissioni del ministro Fioramonti dovrebbero indurre ad una seria riflessione governo e paese sulla priorità assoluta dell’istruzione per l’emancipazione e la crescita di una nazione in luogo dell’onanistica serie di valutazioni della stessa maggioranza e dell’opposizione sulle ragioni strategiche e personali che hanno determinato la scelta.

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Richiamano, dunque, la nostra attenzione le nocciole turche nella nutella, le dichiarazioni di Di Maio del lunedì e le precisazioni del martedì, le repliche afone di Zingaretti, il destino del capitano per il sequestro della nave Gregoretti, le percentuali dei rimpatri del governo in carica e di quello precedente (per chi tifi?), anche il tizio che a Taranto simula un’aggressione da parte di inesistenti immigrati. La sensazione che il nostro sguardo sia volutamente orientato mentre c’è un altrove dove le cose sono manipolate, distrutte o accadono, è forte. I più avveduti devono procedere a vista, cercando di evitare inciampi o le insidie della rete e cogliere le occasioni di avvicinamento ad una verità sotterranea che potrebbe anche non emergere mai. Si pensi alle stragi, alla morte di Falcone e Borsellino, ad Ustica. Non a caso Borsellino sosteneva che politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo. L’evidenza che un paese nella morsa della criminalità organizzata e contiguo al precipizio di una scuola morente non ha futuro non ha posto nell’agenda dei politici. Del resto siamo i più ignoranti d’Europa e i dodicesimi del mondo. Forse non è un caso che siamo anche i più corrotti del continente. Non ci resta che confidare nei rigurgiti di consapevolezza confluiti nelle sardine e nelle migliaia di calabresi che a Vibo Valentia hanno partecipato al corteo organizzato da Libera per esprimere vicinanza e gratitudine ai carabinieri per l’operazione “Rinascita Scott”.

Intanto si sta concludendo l’anno bellissimo profetizzato dal premier al quale ilgrande Totò avrebbe potuto replicare: ma mi faccia il piacere!

Auguri a tutti e in bocca al lupo!

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