GOOD LIVING INVERNO

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good living NUMERO

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TESSUTI D’ARREDO

Per personalizzare la tua casa

BENESSERE

Ti sveliamo il metodo per tornare in forma dopo le feste senza sacrifici

BRINDIAMO

Con la gelatina di champagne e altre ricette super facili da preparare

STOCCOLMA

Tra ghiaccio e cultura, un week end per vivere la magia dell’inverno

MAKEUP

La tendenza 2011 per il viso e il trucco per le feste

winter magic La fine dell’anno inaugura l’inverno – una stagione che sa essere a suo modo meravigliosa. La magia del Natale, il freddo e la neve.

ITALIA 3,00€ – ESTERO 6,00€

Trimestrale di informazione periodica. Anno X, numero 01 – Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – -70% - LO/MI

www.luxurybooks.it


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Direttore Editoriale CSABA DALLA ZORZA Direttore Responsabile PAOLA LOALDI Coordinamento generale FRANCESCA NATALI Editing dei testi GRAZIA DE FRANCESCHI Impaginazione grafica ELENA PELOSI Illustrazioni KRISTINA KLARIN ISABELLA RICCI Collaboratori Chiara Cesaroni Ginevra De Bernardinis Anna Lorenzi Yvonne Marchiselli Cécile Palma Francesca Pavesi Giulia Sbernini Margherita Schachter Jasmine Talbot Sarah Maria Zilli

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Stampa CHINCHIO INDUSTRIA GRAFICA SPA Rubano (PD)

good living good living è un magazine Luxury Books

MARKETING & ADVERTISING federica.mettica@luxury-group.net

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EDITO da Luxury Books Srl | Largo Francesco Richini, 14 – 20122 Milano | Reg. Trib. di Milano n. 413 del 15/07/02 © Testo e concept grafico Luxury Books srl 2011 Tutti i diritti di produzione artistica e letteraria riservati. Vietata la riproduzione | Good Living è un marchio registrato | Trimestrale d’informazione | Anno 10 numero 1 fascicolo gennaio-febbraio 2011 ABBONAMENTI E ARRETRATI Prezzo per copia: € 3,00. Abbonamento annuale a quattro numeri: sconto 30%. Prezzo dell’abbonamento: € 8,40 anziché € 12,00. Pagamento anticipato al momento della sottoscrizione. Tariffa valida solo per gli abbonamenti in Italia. Per le tariffe di abbonamento all’estero consultare l’Editore. Non si effettuano spedizioni in contrassegno. Numeri arretrati: il doppio del prezzo di copertina, indipendentemente dal fascicolo richiesto.

IN COPERTINA FOTO Simon Watson ALTRI CREDITI FOTOGRAFICI Le immagini dei prodotti pubblicati alle pagine 4-5, 7275, 97 e 99 sono di proprietà delle rispettive case di produzione. Salvo ove diversamente specificato le immagini sono di Getty Images.


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Sommario 28 PIATTO UNICO Vellutata bianca di fagioli con alloro e pancetta GOURMET TIPS Manzo in cocotte Filetto al pepe con verdure PICCOLA ACCADEMIA DI CUCINA Partecipa anche tu ai nostri corsi!

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LEGGERE LE ETICHETTE Prét a laver (in casa) 100 AGENDA CASA Inverno

dalla copertina

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BRINDIAMO Con la gelatina di champagne e altre ricette super facili da preparare

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BEAUTY EXPERT Piedi a prova di freddo

TESSUTI D’ARREDO Per personalizzare la tua casa

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BEAUTY FOCUS Prevenire con l’anti-âge

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STOCCOLMA Tra ghiaccio e cultura, un week end per vivere la magia dell’inverno 60

SCELTI PER VOI Makeup delle feste

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MAKEUP La tendenza 2011 per il viso e il trucco per le feste

salute & benessere

BENESSERE Figurella ti svela il metodo per tornare in forma dopo le feste

bellezza

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ricevere & cucina ARTE DELLA TAVOLA Oro e argento per la tavola di Natale 28 SCUOLA DI CUCINA Piccoli pani per le feste Biscotti allo zenzero Casetta di Hänsel e Gretel

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CUCINA LEGGERA Passatelli in brodo

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BUONE MANIERE Travel etiquette

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L’OPINIONE Parenti serpenti

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PIANTE & FIORI Idee déco per l’inverno

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in tutti i numeri

housekeeping

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, 72cato

tempo libero

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BENESSERE Riossigenare i polmoni

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INFUSIONE PERFETTA Fiori di thé

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PROVATO PER VOI Il regalo che cambia la vita

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SALUTE Prevenire l’osteoporosi

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COME FARE Ginocchia da sci

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LA NOSTRA DIETA Rigenera il tuo corpo con il melograno

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Must Haves Lo sapevi che? In agenda, inverno In farmacia Dal web Oroscopo Indirizzi

ultima pagina Le cose che amo, di Csaba dalla Zorza

GELATINA ALLO CHAMPAGNE MINI PIE CON CIPOLLA, PATATE E FORMAGGIO TORTINO DI SELVAGGINA TORTA CON FRUTTA SECCA SYLLABUB AL CALVADOS

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gourmandise di fine anno TESTO I CSABA DALLA ZORZA RICETTE I NIGELLA LAWSON FOTO I PETRINA TINSLAY

Le feste di dicembre e quelle di gennaio sono un momento di indulgenza totale per il palato – coscienti che poi si dovrà ricominciare con un po’ di regime, in questi giorni lasciamo che la tavola ci alletti con i suoi profumi e le sue texture meravigliose.


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INVERNO I IN CUCINA CON CSABA

Nigella Lawson è un mito per me e il suo libro “how to be a domestic goddess” appena tradotto in Italiano, è un costante punto di approvvigionamento di ricette scenografiche e meravigliose, ma al tempo stesso facili da preparare. Adoro tutto ciò che si cuoce nel forno, e in inverno questa parte della mia cucina sembra non dormire davvero mai. Quando dicembre gira la pagina sul calendario, per me inizia un conto alla rovescia meraviglioso: ventitré giorni che mi separano dalla vigilia, e quindi dall’inizio di una grande festa per il palato e per gli occhi. Nigella è la vera regina della casa e le sue ricette hanno un grande vantaggio: riescono sempre. Puoi prepararle anche per la prima volta quando hai ospiti, sarai certa che la ricetta non ti tradirà. Per stupire i miei ospiti cerco di abbinare qualche piatto sofisticato (come le mitiche pie inglesi) a contorni e primi piatti semplicissimi: una crema di verdure con crostini, un’insalata di radicchio, noci e arance. Se non hai voglia di preparare il dessert, taglia una torta o un semplice panettone acquistato, ma prepara tu stessa una crema alla vaniglia da servire tiepida. Marron glacés e clementini di stagione saranno un complemento perfetto.

DELIZIE DIVINE È il libro che ha consacrato alla fama Nigella Lawson, la più grande e la più amata food writer inglese. Il suo “how to be a domestic goddess” uscito nel 2000 è una rivoluzione in cucina: le ricette sono meravigliosamente spiegate, le fotografie fanno venir voglia di accendere il forno e mettere le mani in pasta all’istante. Dopo dieci anni Luxury Books celebra questo libro-cult pubblicandone la prima edizione italiana. Delizie Divine, 374 pagine – 42,00€. In tutte le librerie e sul sito www.luxurybooks.it

gelatina allo champagne INGREDIENTI PER 8 PERSONE 300 ml, più 50 ml, di acqua 300 g di zucchero semolato la scorza e il succo di 2 limoni 650 ml di champagne 8 fogli di gelatina 2 cestini di ribes bianco o 3-4 cestini di lamponi, facoltativo 1 cucchiaino di zucchero a velo, se usi i lamponi 1 stampo per gelatina da 1,25 litri, unto con un po’ di olio di mandorle o vegetale Metti l’acqua e lo zucchero in una pentola dal fondo spesso e porta a ebollizione; fai sobbollire per 5 minuti, poi togli dal fuoco, unisci la scorza dei limoni e lascia in infusione per 15 minuti. Filtra il tutto in una caraffa graduata, poi unisci il succo dei limoni e lo champagne; dovresti aver raggiunto il segno dei 1,2 ml, altrimenti aggiungi ancora un po’ di acqua o di succo di limone, a tua scelta. Metti in ammollo la gelatina in acqua fredda per 5 minuti perché si ammorbidisca; nel frattempo versa 50 ml di acqua in un pentolino e porta a ebollizione; togli dal fuoco, strizza la gelatina e amalgamala all’acqua. Versa un po’ del composto allo champagne e limone nel pentolino, poi riversa il tutto nella caraffa. Versa il liquido nello stampo e, quando è freddo, mettilo in frigorifero a rassodare per circa 6 ore. Quando è ora di sformare la gelatina, riempi il lavello a metà di acqua calda e immergi lo stampo per circa 30 secondi. Appoggia un piatto grande sopra la gelatina, capovolgi lo stampo e scuotilo. Se la gelatina non scende, rimetti lo stampo nell’acqua per altri 30 secondi e riprova. Se hai usato uno stampo a cupola, decora la gelatina ai bordi con il ribes bianco, se invece ne hai usato uno per ciambella, riempilo al centro. Anche i lamponi vanno benissimo, spolverizzati con un po’ di zucchero a velo – così armonizzi il luccichio giallino della gelatina con il rosso altrimenti troppo carico dei lamponi. Puoi lasciare che il ribes bianco risplenda della sua luce opalina senza alcun intervento esterno.

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MINI PIE CON CIPOLLA, PATATE E FORMAGGIO


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TORTINO DI SELVAGGINA


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I ARTE DELLA TAVOLA

Oro e argento per le feste

TESTO I CSABA DALLA ZORZA FOTO I BART VAN LEUVEN SERVIZIO FOTOGRAFICO REALIZZATO DA FLAMANT A MILANO – CORSO MAGENTA,10

Torna la tavola barocca e opulenta, realizzata con tocchi dorati che scaldano la luminosità dell’argento, e materiali preziosi lavorati a regola d’arte per creare contrasto con le geometrie moderne. Per un risultato che abbina materia e colore, luce e ombre in modo sapiente e dosato. Una tavola ispirata ai fasti e alle grandi coreografie di Versailles, eppure moderna nei contenuti e assolutamente contemporanea nello stile. È questa la tendenza dettata dalla moda per la tavola della fine anno 2010: oro zecchino abbinato ad argenteria preziosa, cristallo e porcellana fine. Sebbene le imitazioni siano già ovunque (ogni cosa che detta tendenza ha i suoi degni seguaci d’imitazione pura) possedere la “materia nobile” e portarla in tavola per le feste di fine anno è decisamente diverso. A creare il ritorno dell’oro giallo come colore dominante sulla tavola delle feste dopo qualche decennio di assenza è stata Sofia Coppola, che con il suo “Marie Antoinette”, interpretato da Kirsten Dunst, nel 2006 ha fatto rivivere in modo concreto attraverso il grande schermo la magia della tavola ricca e opulenta. Sono bastate poche scene, nelle quali la regia propone tavole imbandite di cristalli bordati d’oro zecchino e posate interamente realizzate in questo nobile metallo, per scatenare la “gold-mania” ad Hollywood: star dello spettacolo e padrone di casa sensibili alle tendenze della moda hanno iniziato ad ordinare ai negozi specializzati in argenteria per la tavola posate in oro zecchino – o posate in argento placcate in oro. Un anno dopo la moda arriva

in Europa – ma siamo ancora ai piani molto alti. Servono altri tre anni di design, sperimentazioni, mode e tendenze ispirate dalle più acclamate riviste patinate per consacrare l’oro il colore della tavola del Natale 2010.

LEGNO, ORO E ARGENTO Sono i tre materiali protagonisti della tavola delle feste più tradizionale e innovativa al tempo stesso. Per creare un effetto informale che smorzi la grande opulenza di una tavola così bella – in modo da lasciare che gli ospiti si sentano sempre a proprio agio – viene eliminata la tovaglia e si apparecchia direttamente sulla tavola in legno, lucidata e incerata a regola d’arte per mettere in risalto le posate dorate (o in argento). Un runner in eco pelliccia e un candelabro in argento creano la giusta atmosfera invernale, ripresa con piccoli dettagli anche nei toni della sala da pranzo, che si addobba per l’occasione con luci soffuse, candele, cuscini e plaid in eco-pelo. Per dare alla stanza, e alla tavola, una nota di calda accoglienza, l’ideale è accostare l’argento a materiali più caldi e rustici, creando interessanti contrasti non solo nei colori, ma anche nelle texture e nelle altezze.

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È L’ORO GIALLO LA NUOVA TENDENZA SULLA TAVOLA 2010 – 2011: LE COLLEZIONI DEI MAESTRI ORAFI E ARGENTIERI SONO GIÀ IMITATISSIME E DETTANO LA MODA PER LA MISE EN PLACE DI NATALE.

Due grandi candele al centro della tavola, posizionate in vasi di vetro, fanno da contrasto all’eleganza imprescindibile di un candelabro in argento cesellato, che porta luce dall’alto e crea una coreografia elegante e tradizionale contrapposta alla grande contemporaneità dell’apparecchiatura sulla tavola nuda.

DETTAGLI DI STILE La tavola delle feste ha bisogno di cura e di piccoli dettagli che la fanno essere unica – non solo scintillante, ma anche molto curata. Un dettaglio imprescindibile è il segnaposto e la sua versione contemporanea è una foglia in argento che sorregge una ghianda spargi sale: a ciascun commensale il suo! La brocca per l’acqua in argento fa da contrapposizione alla leggerezza del vetro. Le bottiglie di vino possono andare in tavola senza essere scaraffate (se il vino lo consente). In l’alternativa, si userà un decanter o una brocca trasparente. Il sottopiatto in argento – un classico per il Natale – può essere interpretato in chiave moderna accostato a piatti con una grande banda bicolore, bianca e visone, appoggiati direttamente sul runner. Non può mancare ad un pranzo formale e deve essere pulito e lucido, anche se non viene usato per le pietanze. Come l’argento, anche l’oro si può lavare con un sapone per le stoviglie delicate, a mano come in lavastoviglie, quindi terminate le feste può essere riposto senza grande fatica, tenendo magari a portata di mano i cucchiaini da caffè, che possono essere usati per le occasioni speciali anche lontani dai classici giorni di fine anno.

LA GOLD WISH LIST – DEMOCRATICA ED ECONOMICA Se acquistare un servizio di posate in oro è troppo costoso per le tue sole tasche (e certamente possiamo essere d’accordo) fai come fanno le fashion guru e metti il tuo servizio in una wish list sul web. Wishpot.com è il sito dove puoi caricare le liste con gli oggetti dei tuoi desideri, chiedendo ad amici e parenti di regalarti ciò che desideri contribuendo ciascuno secondo le proprie possibilità. Il tuo servizio si comporrà pezzo per pezzo (come nella lista nozze) e Greggio Argenti la spedirà a mano a mano che sarà completa.

IN QUESTO SERVIZIO – in apertura e in questa pagina, servizio di posate da tavola dorato modello 1250, spargitalco segnaposto, brocca modello 700. Pagina accanto, sottopiatto modello Cellini, candelabro a sette fiamme modello 916, brocca modello Settecento.

PER SAPERNE DI PIÙ Consulta il sito internet www.greggio.it


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SCUOLA DI CUCINA I CASETTA DI PAN DI ZENZERO

Come

Hänsel e Gretel

Una casetta di biscotto fatta con le tue mani – per decorare la casa durante le feste. Preparata in due comodi stampi preformati in silicone è facile da fare anche per le meno esperte! RICETTA I LUCA MONTERSINO FOTO I BART VAN LEUVEN ESECUZIONE I CSABA DALLA ZORZA


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PREPARA L’IMPASTO E CUOCI LA TUA CASETTA LA SERA PRIMA – POI POTRAI DEDICARTI CON CALMA AL MONTAGGIO E ALLA DECORAZIONE.

LA CASETTA DI BISCOTTO Ingredienti Per il pan di zenzero 360 g di zucchero di canna grezzo 110 g di zucchero semolato 360 g di burro 10 g di cannella macinata 25 g di zenzero in polvere 90 g di uova intere 25 g di latte intero fresco 720 g di farina 10 g di lievito chimico 2 g di sale cioccolato bianco fuso Per la glassa di decorazione 200 g di zucchero a velo 35 g di albume d’uovo succo di limone 1 Metti i due tipi di zucchero nella ciotola di un mixer. 2 Aggiungi il burro tagliato a pezzetti. 3 Versa la cannella, lo zenzero e il sale. 4 Aziona il mixer e impasta il tutto per qualche minuto. 5 Devi ottenere un composto simile a grosse briciole di pane. 6 Unisci a filo nella ciotola le uova leggermente sbattute.

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7 Versa il latte. 8 Completa l’impasto aggiungendo la farina, un cucchiaio alla volta, e il lievito chimico per dolci. 9 Stendi la pasta con il matterello fino ad un’altezza di circa 5 millimetri. 10 Ritaglia con un coltello delle forme di pasta da inserire negli stampi in silicone: saranno i vari pezzi che andranno a costituire le parti della tua casetta. 11 Pressa i pezzi di pasta dentro le varie forme dello stampo con le mani leggermente infarinate. 12 Schiaccia la pasta molto bene in modo da prendere tutti i disegni e i dettagli dello stampo e rifinisci bene i bordi in modo che la pasta non fuoriesca. 13 Aggiungi gli avanzi di pasta nelle diverse forme, schiacciala bene contro i bordi, quindi inforna a 180°C per circa 20 minuti. 14 Lascia raffreddare molto bene, quindi sforma con cura ogni singolo pezzetto. 15 Disponi tutti i pezzetti sformati sul piano da lavoro e inizia a costruire la tua casetta. 16 Unisci tra loro i diversi pezzi seguendo le istruzioni che trovi nella confezione dello stampo. Utilizza il cioccolato bianco fuso e temperato come collante (un consiglio: prepara due casette, una da mangiare e una di bellezza. Per questa seconda utilizza del silicone per tenere uniti i pezzetti. In questo modo potrai lasciare la casetta esposta per tutte le feste senza rischio di cedimenti!). Prepara una glassa bianca facendo montare l’albume d’uovo con lo zucchero a velo e per ultimo completa con le gocce di succo di limone. Decora il tetto con la glassa bianca che simulerà la neve lasciandola seccare all’aria un paio d’ore sino a che si solidificherà.

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Home Sweet Home di Silikomart è il doppio stampo in silicone creato per realizzare la casa dei tuoi sogni in marzapane, cioccolato o pan di zenzero. www.silikomart.com 14

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TANTI PEZZI PREFORMATI COTTI A 180°C PER SOLI 20 MINUTI – POI LASCIA RAFFREDDARE MOLTO BENE E SFORNA CON CURA.

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piatto unico I inverno TESTO I A CURA DELLA REDAZIONE FOTO I PETRINA TINSLAY

Vellutata bianca di fagioli con alloro e pancetta

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[per 4 persone] Unisci 2 cucchiai di olio d’oliva e 1 cucchiaio di burro in una padella grande su fuoco medio. Una volta che il burro è sciolto, aggiungi 2 cipolle a fette, 1 cucchiaino di sale e 2 foglie di alloro e cuoci finché la cipolla risulta tenera e trasparente. Unisci 3 scatole di fagioli cannellini da 400 g, scolati, e 1 litro di brodo di pollo e porta ad ebollizione, poi riduci la fiamma e fai sobbollire per 10 minuti. Rimuovi le foglie di alloro e con il frullatore a immersione riduci la zuppa in una purea senza grumi. Taglia a striscioline sottili 50 g di pancetta e falla saltare finché diventa croccante, quindi distribuisci la vellutata nelle scodelle, aggiungi un po’ di olio extravergine d’oliva e completa con la pancetta.


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GOURMET TIPS ADVERTORIAL

MANZO IN COCOTTE Un grande classico, reinterpretato in chiave fashion, per un bollito di Natale che diventa contemporaneo. Testo a cura della redazione Foto di Bart Van Leuven Ingredienti

Prepara questa ricetta in una

fiamma e lascia sobbollire

per 8 – 10 persone

grande cocotte o in una pentola,

per circa un’ora e 30 minuti,

1,5 kg di punta di petto

poi usa le cocotte individuali

coprendo parzialmente.

3 foglie di alloro

per servirla. Metti la carne

Aggiungi un po’ di acqua solo

12 grani di pepe nero

nella pentola, aggiungi l’alloro,

se necessario, schiuma con un

1 cucchiaino di sale grosso

il pepe in grani, il sale, l’aglio,

mestolo all’occorrenza. Unisci

2 spicchi d’aglio

l’aceto di malto, lo zucchero

per finire le carote e cuoci ancora

80 ml di aceto di malto

e le cipolline pulite. Aggiungi

10 minuti, poi spegni la fiamma.

90 g di zucchero di canna

sufficiente acqua a coprire il tutto,

Filtra il brodo, taglia la carne

6 cipolline, pulite

poi accendi la fiamma al massimo

e suddividi nelle cocotte

12 carote baby

e porta ad ebollizione. Abbassa la

da portata. Servi caldo.

SCOPRI LA QUALITÁ DELLA GHISA SMALTATA E VETRIFICATA La ghisa smaltata e vetrificata è perfetta per cucinare su ogni fonte di calore, induzione compresa. La ghisa di Staub è una lega ricca di carbonio che viene ricoperta totalmente con uno speciale smalto vetrificato: è igienica e non arrugginisce mai. Trattiene a lungo il calore e lo diffonde lentamente ed in modo omogeneo. La ghisa smaltata trattiene altrettanto bene il freddo e perciò può essere impiegata per conservare gli alimenti in frigorifero. Tutte le cocotte di Staub sono smaltate all’interno con uno speciale smalto nero opaco, molto resistente agli sbalzi termici, alle alte temperature e persino alle scalfitture. I prodotti Staub sono garantiti a vita. Staub è una società del Gruppo Industriale Zwilling

www.zwilling.it


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Magici dettagli Le piante e i fiori della stagione fredda sono piuttosto resistenti e si prestano molto bene a piccoli lavori di decorazione da fare aspettando le feste, per personalizzare la tua casa e accenderla della luce magica dell’inverno. TESTO I ANNA LORENZI FOTO I PAUL LĂ˜WE


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FLOWERS I IDEE DÉCO PER L’INVERNO

L’inverno è per eccellenza sinonimo di neve candida, freddo pungente, voglia di stare in casa e di riscoprire le tradizioni. Non appena i pomeriggi diventano presto sera, si cerca con maggior desiderio il tepore delle mura domestiche, rifugiandosi davanti al camino con in mano una tazza di cioccolata fumante. Accade d’istinto ogni anno e all’improvviso abbiamo il bisogno di riscaldare il buio delle sere d’inverno con una luce

calda, un tocco di natura, un dolce che ci avvolge con il suo profumo speziato. Basta davvero poco per dare atmosfera alla tua casa e farlo con le tue mani è un modo per passare il tempo dando vita a qualcosa di unico e personalizzato, nonché spesso economico. Superato lo scoglio iniziale della difficoltà (spesso è solo nelle nostre idee) puoi cimentarti anche tu in pratici “how to” che diventeranno l’hobby delle sere d’inverno. good living inverno - 57


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SULLA PORTA, AD ACCOGLIERE CHI ARRIVA DA FUORI, BASTANO POCHI RAMI DI ABETE INTRECCIATI TRA LORO CON L’AIUTO DI UN PO’ DI FIL DI FERRO. BIANCO, SEMPREVERDE E LUCE La vita si rappresenta con due semplici cose: le piante verdi e il fuoco, due elementi che in città sono sempre più rari e che puoi portare nella tua casa con la decorazione d’interni. Piccole candele che diffondono una luce tremolante ed elementi di stile capaci di abbinare il sempreverde forte e maestoso alla delicatezza del bianco, del legno naturale non trattato, dell’oro pallido e dei beige caramello – vero colore tendenza dell’inverno 2010 – 2011, ovviamente valido anche per la casa e non solo per quanto riguarda l’abbigliamento.


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L’importante è non eccedere, mai. Non servono mille elementi e tonalità, anzi puntare sul tono su tono rende tutto più facile ed immediato. In più, potrai far vivere le tue creazioni in casa dall’inizio di dicembre sino alla fine di gennaio. Un elemento d’arredo con i colori classici del Natale, nel tipico abbinamento rosso-oro-verde è così strettamente natalizio da poter essere sfoggiato, con gusto, solo il 25 dicembre.

I FIORI DELL’INVERNO E LE GHIRLANDE Anziché acquistare costosi centrotavola, puoi preparare da sola i tuoi per decorare la tavola delle feste, non solo a Natale o nelle occasioni speciali, ma ogni volta che ne hai il desiderio. Basta una composizione semplice, da fare il giorno prima, con pochi elementi: una ghirlanda metallica o di midollino ancora da decorare, dei rami di ardisia con bacche neutre (o rosse, per il giorno di Natale), qualche bicchierino di vetro da liquore e delle candeline bianche senza profumazione. Bastano una forbice e 10 minuti di tempo per disporre i rametti in ogni bicchiere e accendere le candeline! La tua corona personale è pronta per illuminare con gioia ed eleganza il centro di una tavola tutta bianca. Soprattutto se vivi in città, l’inverno ti toglie il piacere di poter perdere la vista sul verde, o comunque sulla natura. Puoi costruirti piccoli angoli di natura in casa con poche cose e una spesa minima: lasciati ispirare da una bella foto e trova il tuo modo personale di portare il fresco pungente e i profumi della campagna tra le mura cittadine. Sulla porta, ad accogliere chi arriva da fuori, bastano pochi rami di abete intrecciati tra loro con l’aiuto di un po’ di fil di ferro. La semplicità è sempre la chiave dell’eleganza e una decorazione di solo abete, verde e profumata, è la soluzione perfetta per la porta di ingresso o le finestre di casa. Con un po’ di fil di ferro puoi creare un maxi fiocco di neve e legarci attorno delle frasche di pino o pungitopo con del filo di nylon. Il fil di ferro lascia spazio alla fantasia e la ghirlanda può assumere la

forma anche di un cuore o di una stella. Agrifoglio, ardisia, rami di pino, muschio e vischio sono gli elementi naturali che segnano l’arrivo di questa stagione e possono essere tutti utilizzati per delle mini-opere di bricolage. Vasetti di cotto o di ceramica da cui far spuntare foglie e bacche possono essere disseminati per casa o abbinati in piccoli gruppi. E poi ciclamini, giacinti, narcisi, tulipani e amarilli – veri protagonisti della natura invernale, diventano un complemento d’arredo vero e proprio se si sceglie un vaso design e si ricopre la terra con cortecce di pino, sassolini, muschio. Il Natale è anche e soprattutto la festa dei bambini (di ogni età) e dedicare ai piccoli un’attenzione speciale farà gioire loro quanto te stessa. Perché non prendere ispirazione da Santa Lucia? In alcune città italiane e nel nord Europa è una tradizione, fatta di processioni di bambini in tunica candida e copricapo di agrifoglio intrecciato e candele. Si celebra la sera del 13 dicembre, ma è un’idea carina per divertire dei bambini per tutto il mese.


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VIAGGIARE I ATMOSFERE MAGICHE A NORD

Sindrome di Stoccolma Visitare la Scandinavia in questa stagione è vivere la quintessenza dell’inverno: romantico, innevato, pieno di luci scintillanti e ricco, ricchissimo, di attività culturali e gastronomiche. Un viaggio da cui si torna affetti dal mal-di-Svezia.

TESTO I MARGHERITA SCHACHTER FOTO I STOCKHOLMTOWN.COM


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Della Svezia generalmente si conoscono poche cose prima di un viaggio, giusto qualche parola chiave: neve, ABBA, Nobel, Ikea, Volvo, salmone. Al rientro qualche luogo comune è sfatato (come l’idea errata di un Paese freddo e inospitale) qualcuno è ampiamente confermato (le belle ragazze) e si è scoperto qualcosa di nuovo: come la devozione alla Casa Reale. Volare verso Stoccolma in inverno significa ritrovarsi per magia a sorvolare paesaggi da cartolina, fatti di casette di legno innevate, comignoli fumanti, luci scintillanti e boschi di abeti: la materializzazione delle più nordiche e stereotipate fantasie. Poi si atterra e si viene catapultati nella realtà di una capitale che sembra il futuro, fatta di edifici in vetro e acciaio che svettano su costruzioni avveniristiche e in stile anni Sessanta. È il fulcro dello shopping e della vita cittadina, modernizzato negli anni del dopoguerra con centri direzionali e ampi viali trafficati. Qui si trovano i negozi, i cinema e l’imponente Kulturhuset, sede di mostre e manifestazioni culturali. Un primo impatto ben diverso dalle aspettative, ma basta percorrere pochi passi per incontrare i primi palazzi rétro, e dopo pochi minuti a piedi, i canali, i ponti, le isole e le vedute della città che ne costituiscono l’immaginario collettivo.

STORIA A GAMLA STAN Stoccolma si sviluppa su quattordici delle 24.000 isole dell’arcipelago circostante a metà fra il Mar Baltico e il Lago Mälaren; è quindi una città d’acqua, che vive di chiuse, ponti e traghetti. Il centro cittadino e le sue isole sono visitabili a piedi, basta schivare le bici sulle piste ciclabili, mentre un elaborato sistema di metropolitane, autobus, tram e traghetti collega in pochi minuti anche i parchi della periferia o le zone di nuova edificazione che nel complesso contano due milioni di abitanti. Punto di partenza indiscusso per ogni visita, il centro storico che si estende dalla terraferma all’isola di Gamla Stan e lo Stadhuset, il municipo dove ogni anno si celebra il banchetto dei Premi Nobel. L’edificio, di un particolare gusto eclettico quasi


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medioevale racchiude al suo interno, oltre alle sale del Consiglio Comunale, le stanze che ospitano la premiazione e la grande sala dorata (un contemporaneo mosaico totale di gusto bizantino che raffigura la storia nazionale fin dalle imprese del 1525 del padre della Svezia moderna, Gustav Vasa). Oltrepassato il ponte ci si ritrova sull’isola che fu il primo insediamento dei fondatori, da esplorare passeggiando fra le viuzze – strette fino a 90 cm! Qui si può entrare a visitare la cattedrale medioevale. Di rito protestante, ospita una statua di San Giorgio e il drago del 1489, dove il drago è un futuristico collage di corna di alce dipinte. Qui si sposano i regnanti di Svezia, e basta chiedere ad un qualunque stoccolmese per farsi raccontare – per filo e per segno – del matrimonio recentemente celebrato della Principessa Vittoria, erede al trono.

e il momento perfetto per una visita è il sabato pomeriggio quando ci si può imbattere in un susseguirsi di vernissage innaffiati da fiumi di snaps (grappa aromatica) e birra. Arte di strada, botteghe artigiane e atelier di stilisti emergenti lasciano spazio a SoFo – l’area più underground della città. Qui è ambientata Millennium, la trilogia di Stieg Larsson che, con il romanzo Uomini che odiano le donne, e i suoi protagonisti (il giornalista Mikael Blomkvist e la hacker-punk Lisbeth Salander), ha sbancato le classifiche dei best seller e botteghini di mezzo mondo. Qui ci sono i locali dove si ascolta rock ed elettronica, i caffè più cool, i designer emergenti, i bistro di cibo naturale e biologico. Se Londra ha Soho, Stoccolma ha SoFo (acronimo di South of Folkungagatan, via locale che taglia in due il quartiere) e non la fa certo

STOCCOLMA TI FA SMETTERE DI ESSERE UN TURISTA E TI TRASFORMA IN UN VIAGGIATORE, MERAVIGLIATO DA QUESTA CITTÀ COSÌ EUROPEA EPPURE COSÌ DIVERSA. IL RIENTRO SI TINGE DI MELANCONIA, MA CI SI PUÒ CONSOLARE ALLA BOTTEGA SVEDESE DELL’IKEA. Poco distante il Palazzo Reale, immenso ed imponente, e i musei che ne conservano arredi e manufatti storici. Divertente l’Armeria, dove è possibile visitare il cavallo impagliato di Gustavo II e gli abiti indossati dal Re Gustav III al momento del suo assassinio – per una tradizione di morti ammazzati che arrivano fino ai giorni nostri, con la scomparsa del Primo Ministro Olof Palme, freddato nel 1986 e del Ministro degli Esteri Anna Lindh, pugnalata nel 2003.

SOFO BOHÉMIENNE Spostandosi verso sud ed oltrepassando la chiusa di Slussen si arriva sull’isola di Södermalm, antitesi bohémienne alla frenesia commerciale di Norrmalm. Qui le strade sono popolate di gallerie d’arte

rimpiangere. Qui sorge il nuovissimo Fotografiska, centro per la fotografia contemporanea inaugurato nel 2010 e con già all’attivo mostre di caratura internazionale.

ANDAR PER MUSEI Stoccolma è tutt’altro che una città da assaporare solo nelle strade ed annovera i musei più interessanti e avanguardistici d’Europa. Raggruppati in due delle isole dell’arcipelago gli spazi espositivi pubblici esplorano l’arte internazionale quanto il folklore locale e la pittura scandinava, senza tralasciare il design – fiore all’occhiello della produzione di arte applicata locale. Sull’isoletta di Skeppsholmen risiedono l’Ostasiatiska Museet, dedicato all’etnografia

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asiatica ed in particolare cinese, con una vasta collezione di manufatti e una programmazione di mostre temporanee (non ultima quella esclusiva e frequentatissima che ha portato in Svezia alcune statue dell’Esercito di Terracotta cinese). Proseguendo a piedi per pochi minuti si incontrano alcune statue irriverenti di Niki de Saint Phalle e Jean Tinquely che ci accolgono in pieno stile Centre Pompidou: siamo arrivati al Moderna e Arkitectur Museet. Dedicato ai grandi artisti internazionali del ‘900 il primo (con Dalì, Mirò, Matisse, Calder ecc.) e all’architettura nazionale il secondo. Nell’isola a fianco, quella di Djugarden (ex parco reale), un’altra serie di musei immersi nella natura, sepolta sotto un lunare manto di neve in questa stagione ed invece verde e lussureggiante in estate. Si arriva dal centro con il vecchio tram n°7 e poi si cammina passando in rassegna un edificio museale via l’altro. Primo, il Nordiska Museet, imponente edificio dedicato al folklore e alla realtà sociale svedese dagli albori ai giorni attuali. Si prosegue incontrando l’edificio moderno costruito letteralmente attorno all’opera esposta. Il Vasa

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Museet ospita infatti l’omonimo veliero del 1628 affondato pochi minuti dopo il varo e ripescato dalle acque tre secoli dopo. Una gloria nazionale ed una vista davvero imponente, perfetta accoppiata per una gita di famiglia al vicino luna park cittadino o allo Skansen, il primo museo a cielo aperto del mondo. Skansen è un parco di 300.000 mq dove sono state installate o ricostruite 150 costruzioni rurali tipiche del Paese. (Incredibilmente) abitate davvero offrono la possibilità di vedere arti e mestieri di un tempo, animali da cortile e la fauna selvatica locale – da visitare però solo in estate o in inverno in concomitanza delle festività, quando aprono i battenti tutti i chioschi di cibi tipici e vengono organizzati balli folkloristici, giochi e giostre. Per chi si sente più adulto, e il pubblico canuto lo dimostra, la casa museo di Prins Eugens, che nel 1918 rinunciò al trono per seguire la sua vocazione di pittore ed esteta. Nella sua dimora, la Waldemarsudde, si possono ammirare stanza dopo stanza i suoi lavori e quelli di altri vedutisti della scuola scandinava. Prima di rientrare, una sosta per una fika (merenda tradizionale) nella serra del Rosendals Slotts per un tipico caffè


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svedese e una kanelbullar, girella alla cannella o di lussekatter, brioche allo zafferano, bio ovviamente. Qui i musei sono ampi, curati, accoglienti, con servizi di altissimo livello – dalla caffetteria alle aree relax – anche per via delle temperature esterne qui nei musei si entra volentieri e si fa molta fatica ad uscire.

SOCIAL LIFE Per entrare in sintonia con un’altra cultura non basta osservarla dietro una teca, e il modo migliore è viverla con i ritmi locali. I centri commerciali e le vie dello shopping sono uno dei non-luoghi migliori per mischiarsi agli stoccolmesi DOC. Ai magazzini Alhéns per le grandi firme, da NK per gli stilisti locali e al Gallerian (a pochi passi uno dall’altro a Norrmalm) si può sbirciare il gusto per l’abbigliamento – in questa stagione tutto stivali di pelo e berretti pesanti. Per le vetrine più blasonate il quartiere di Östermalm offre tutte le boutique internazionali, in un contesto fra i più blasonati della città. Per il design basta entrare in uno dei tantissimi negozi di complementi di arredo ed accessori che qui sono davvero tanti,

simili, e più o meno democratici. Un’Ikea ininterrotta di vetrine. Altro elemento imprescindibile, la gastronomia, che anche qui come in tutto il mondo vive un momento di grazia. Molto più elaborata di quella che conosciamo grazie, ovviamente, al ristorante e alla bottega svedese di Ikea, ai piatti tipici della tradizione (la husmanskost, cucina di casa) come le polpettine con purè, aringa in salamoia e salmone affumicato. Chef stellati hanno portato l’offerta dei ristoranti nella capitale ai primi posti nelle mete dei gourmet, con menù a prezzi poco competitivi ma dove gustare sperimentazioni culinarie che vanno ben oltre pesce freschissimo e carne di alce. Ma l’odore che rimane impresso nella mente è quello dei chioschi, i grillen, che sfornano sui marciapiedi in centro quanto in periferia, hot dog farciti con smilzi würstel, senape e ketchup. Davvero popolari, sfidano in popolarità gli onnipresenti caffè.

FRA TRAGHETTI E TUNNELBANA Se si ha a disposizione un giorno in più si può optare per una rilassante crociera fra le isole dell’arcipelago (in inverno solo al sabato), una gita

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sull’isola di Lindigö sulle orme dello scultore Carl Mills, che qui ha fondato la sua casa museo con parco artistico, o una gita urbana da fare semplicemente prendendo la tunnelbana, ossia la metropolitana. Più che un mezzo di trasporto è essa stessa un’opera d’arte, “la più lunga del mondo”. Il 90% delle stazioni, prevalentemente della linea Blu, sono state decorate fin dagli anni Cinquanta da artisti famosi con dipinti, sculture, mosaici ed oggi graffiti e video art. Da non perdere le fermate di Centralen, Rådhuset, Solna centrum, mentre scendendo a Skogskyrkogården è possibile visitare l’inconsueto sito UNESCO Patrimonio dell’umanità che è il Cimitero nel bosco, dove riposano personaggi famosi, tra cui Greta Garbo. Altra destinazione per gli appassionati di architettura e pianificazione urbanistica, il nuovo quartiere di Hammarby Sjostad è un grande esempio di investimento pubblico ecosostenibile. Completamente ad impatto zero, con pannelli solari, teleriscaldamento e servizi di prima classe, è un programma dell’amministrazione cittadina volto alla sperimentazione di forme di convivenza metropolitana sostenibile. Più che bello da vedere, rivoluzionario da immaginare e da realizzare – almeno per noi che veniamo dall’Italia.

E questo è il sentimento che pervade il viaggiatore meravigliato che visita questa città, così europea e così diversa nei dettagli della quotidianità dei suoi cittadini. Si pensa di poterla visitare in un week end e dopo quattro giorni la lista delle cose ancora da fare è sempre più lunga. A Stoccolma da novembre a marzo il sole cala praticamente dopo pranzo, quando sui davanzali delle finestre si accendono una via l’altra le candele e le luminarie scintillano nelle strade. I negozi e i musei restano aperti fino alle 18, ora di cena, e la giornata sembra già finita. Ma la vita notturna è in realtà frenetica e alterna locali trendy e un po’ yuppie come lo Skybar in Stureplan o le cantine adibite a club delle vie di Södermalm. In inverno le serate sono lunghe e gli stoccolmesi hanno capito come godersele, che le si passi in casa a bere glögg e pepparkaka (vino caldo speziato e biscotti allo zenzero) o in qualche party a sorseggiare cocktail stile Manhattan. Si vive davanti ai camini accesi o nelle affollate discoteche, aspettando la primavera. Che dura mesi, e quando, per converso, il sole non tramonta mai i parchi cittadini vengono invasi di famiglie che una casa sembrano volerla scordare, almeno fino al successivo autunno.

LA MEDIOEVALE GAMLA STAN, LE VIE NARRATE NEI LIBRI DI STIEG LARSSON, I MILLE MUSEI E LE CROCIERE NELL’ARCIPELAGO INNEVATO... A STOCCOLMA OGNI META È A MISURA DI FAMIGLIA.

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PARTIRE la notte in cui non si dorme mai Il buio a Stoccolma cala presto, ma è proprio allora che la città sembra risvegliarsi: le candele alle finestre, le vie dello shopping gremite di gente, musei, ristoranti e locali dove rifugiarsi dal gelo elettrizzante del Nord. Testo di Margherita Schachter

informazioni utili www.visitsweden.com Sito ufficiale dell’Ente del Turismo. Mete, consigli, prenotazioni. Tel. 02 36006503. www.sweden.se Sito ufficiale dello Stato svedese. Informazioni su società, attualità, politica, cultura. beta.stockholmtown.com Arrivare, vivere, mangiare e visitare la capitale.

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e raffinati della città. Per comprare e

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consumare al banco la cucina locale.

www.hotelstureplan.se

HÖTORGSHALLEN

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T-Hötorget

svedese classico-moderno. In posizione

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strategica per muoversi nella città.

e multietnico, dove si trova di tutto e persone da ogni parte del mondo.

STREET FOOD E HAUTE CUISINE

HEMKÖP

CHIOSCO DI SLUSSEN

Klarabergsgatan50

Street food svedese: sandwich di renna e

Supermercato nei magazzini Alhéns, tutti

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i prodotti per le famiglie svedesi comuni.

su una panchina vista Gamla Stan.

www.svedesidentro.it Lo sguardo di chi, italiano, sente di essere nato nel posto sbagliato.

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DESIGN DEMOCRATICO

Nytorget 4 (Sodermalm)

10 SWEDISH DESIGNERS

Market biologico con bistro. Per gustare la

Götgatan 25

Stoccolma – Incontri 2010 Lonely Planet Ed.

cucina svedese contemporanea più eco-chic.

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What’s On Guida sugli eventi. In omaggio ai Centri del turismo (all’Arlanda Airport e al Cityterminalen).

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Cooperativa di designer dedicati a tessuti al metro e complementi per la casa.

Un banco del pesce in un allegro mercato

DESIGN TORGET

storico – fra i ristoranti più rinomati della città.

Tanti punti vendita per la città e in aeroporto.

PELIKAN Blekingegatan (Sodermalm)

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LANGHOLMEN HOTELL & VANDRARHEM

classica husmanskost, polpette con purè di

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Isola di Langholmen

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L’isola è un parco ed in estate ci si ritrova

Blasieholmshammen

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BED & BREAKFAST 4 TRAPPOR

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Gotlandsgatan 78

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luminoso. Da preferire una texture mat per ottenere un’allure patinata. Blush nelle tonalità nude: rosa cipria delicato. OCCHI – Colori meno aggressivi anche sulle palpebre. I toni sono soft nelle nuances naturali, caffellatte, castagna e avorio, ma non mancheranno sfumature viola, grigie, blu. Le sopracciglia sbiadite sono off. Sì a sopracciglia vere e naturali ben curate e al mascara che apre lo sguardo. LABBRA – Per lipstick e gloss, ideale è il rosso declinato in tutte le sue versioni, dal chiaro allo scuro fino al rossonero. Non importa che rosso sia, basta che sia rosso, dicono i guru del makeup! Sono da evitare invece il rossetto fucsia e tutte le tonalità fredde. NAIL – Unghie nei toni caldi del marrone, beige, terra per un tocco chic. Effetto colore pieno. MAKEUP TIPS: applicare il fondotinta con un pennello a forma rotonda e piatta con movimenti rotatori, si userà meno prodotto e si lascerà sulla pelle soltanto il necessario per una perfetta copertura, l’eccesso sarà rimosso dalle setole sintetiche del pennello stesso. Un vero effetto pelle su pelle. A CHI È CONSIGLIATO QUESTO LOOK – Look per le donne moderne, che lavorano, si impegnano nella vita diurna e si truccano sempre con garbo e discrezione. NON APPARIRE e’ il diktat primario, o meglio, apparire per essere. L’immagine diventa sostanza.

NEO DARK Questa stagione ha riscoperto i viola, i blue navy, i grigi polvere dai riflessi metal. È il neo dark, il makeup d’ispirazione rock, che punta tutto sullo sguardo: intenso e deciso con smokey eyes resi soft dai bagliori sparkling dei toni acciaio e silver. Il griglio-blu è di moda, una gradazione ancora più “trendy” del nero, che perde la sua convenzionalità a favore di un look più urbano, sfumato e “portabile”. Le labbra si annullano con un velo di fondotinta e si illuminano con un gloss trasparente

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e lucido appena accennato nella parte centrale. L’effetto è un po’ teatrale, ma di sicuro impatto se portato con disinvoltura. Il makeup va esplorato in tutte le sue forme: si sperimentano nuances gotiche e accenti dark da modulare anche sulle unghie. Come per le passate stagioni, gli stilisti hanno sempre nell’anima un amore nascosto per il dark, che sfocia nel trucco con idee creative.

COME SI REALIZZA IL TREND VISO – Pelle diafana da trattare con una base correttiva e illuminante prima del fondotinta, per creare un alone di luce uniforme su tutto il viso. Per cancellare i segni della stanchezza ed attenuare le linee d’espressione, è consigliato un prodotto all over ricco di pagliuzze dorate effetto shimmer. Sì a fard e cipria, ma solo se tono su tono, per non creare stacchi cromatici evidenti. OCCHI – Ombretti in polvere glitterati. Righe, eye liner a tratti netti che inventano nuove forme. Gli eye-shadows si usano in gradazione dal bianco gesso al grigio fino al blu. Un tocco di pigmento silver enfatizza lo sguardo con scintille argento lamè. LABBRA – Sono quasi impercettibili. Disegnate con gloss che si usano senza contornare la bocca con la matita, per un healthy look fresco e giovane. NAIL – Per chi desidera un makeup coordinato le nuances per questo look sono il pearly white, l’acciaio, il navy fino al viola. Da scegliere nelle nuove texture ad asciugatura rapida e a lunga durata. MAKEUP TIPS: è consigliato applicare sulla palpebra un leggero strato di matita da sfumare con un pennello adatto. L’effetto sarà più naturale e decisamente meno aggressivo. Se si usa una palette con più cromie, quelle più di tendenza vanno dal grigio al viola, si deve sfumare l’ombretto più scuro su tutta la palpebra superiore evidenziando con un pennellino l’arcata sopraccigliare per dare maggiore profondità allo sguardo. Le sopracciglia vanno ben delineate. A CHI È CONSIGLIATO QUESTO LOOK – A donne consapevoli, forti, che sanno osare e che, per volontà o per look, amano essere notate!


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PROVATO PER VOI I BEAUTY EXPERT

Piedi a prova di freddo PROVATO E SCRITTO DA I GINEVRA DE BERNARDINIS FOTO I DYLAN ELLIS

In estate siamo obbligate a prendercene cura per indossare i sandali – in inverno le calze coprenti ci fanno scudo e la pigrizia vince. Avere piedi impeccabili anche dentro agli stivali è importante per preservare la morbidezza della pelle ed evitare fastidiose seccature.


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QUESTA CREMA SEMBRA UN MAXI TUBETTO DI DENTIFRICIO ANNI CINQUANTA – È COSÌ SEXY CHE LA LASCIO VOLENTIERI SUL COMODINO. I piedi sono la parte più trascurata del mio corpo – lo ammetto, ed essere ipotiroidea non mi aiuta: la loro pelle è sottile e si secca con grandissima facilità. Per averli belli e morbidi dovrei mettere la crema due volte al giorno e dormire con antiestetici (comodi, sì – ma decisamente poco sexy) calzini di cotone! La mia ricerca della crema miracolosa dunque è iniziata tempo fa e non è ancora finita, perché l’aspettativa è piuttosto elevata. Vorrei un prodotto che idrati in modo intenso senza ungere, pratico da portare con me quando viaggio, sufficientemente concentrato da non dover richiedere un’ora di massaggio ogni sera. Chiedo troppo? Forse sì, ma quest’inverno ho deciso di darmi una chance finale, e di investire un po’ di tempo in una beauty routine delle mie estremità, fosse anche solo per il fatto che

mi vergogno di avere i piedi secchi (secchissimi) e segnati come quelli di una donna molto vecchia. Se a ciò aggiungiamo l’idea che oramai alle feste di capodanno si va praticamente in sandali alti e calza super velata, è arrivato davvero il momento di fare di necessità virtù.

PRIMO PASSO: PACKAGING SEDUCTION Mi piace mettermi la crema sui piedi poco prima di scivolare tra le lenzuola – per questo sono sedotta dal packaging color metallo della mia nuova crema: sembra un maxi tubetto di dentifricio anni cinquanta. Non so voi, ma io ho la necessità di evitare che la mia dolce metà mi veda spalmarmi sulle estremità creme anti calli dall’improponibile packaging fosforescente, quindi nella mia scelta considero sempre anche la confezione (sì, lo so, sono superficiale – ma qualche leggerezza una ragazza deve pur concedersela, no?). Sul mio comodino la mia nuova crema è perfetta, la prima sera me

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ne massaggio un po’ su ciascuno dei piedi e mi lascio andare a constatare che non è unta e ha un delicato profumo che mi mette di buon umore. In aggiunta, la sua base di burro di karité rende immediatamente più morbida la pelle, almeno sulla sua superficie, e quindi la prima parte dell’obiettivo è raggiunto.

SECONDO PASSO: APPLICAZIONE QUOTIDIANA E SCRUB Al momento dell’acquisto sono scesa a compromessi con me stessa: applicherò la crema una volta al giorno (non due, proprio non sono così costante) ma farò lo scrub una volta alla settimana. Il secondo giorno quindi mi concedo il lusso di uno scrub generoso, che lascia la pelle dei miei piedi più sottile e decisamente più libera dalle cellule morte. Quando applico la crema sento la differenza: è come se entrasse meglio nella pelle e se i piedi potessero berla dissetandosi in un tutt’uno. Alla fine della prima settimana sono orgogliosa del fatto che non ho sgarrato neanche una sera – per questo tenere la crema sul comodino è efficace, altrimenti una volta sotto le coperte troverei mille e una scusa per non alzarmi più. Sul calendario mancano quattro settimane a capodanno, e nella cabina armadio ho messo in bella vista i sandali Chanel con il tacco, che metterò per i festeggiamenti.


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BEAUTY FOCUS anti-âge È la formula magica del terzo millennio: prevenire l’invecchiamento cutaneo (soprattutto del viso) anziché curarlo – ma quali creme mantengono la promessa miracolo? Testo di Ginevra de Bernardinis

Ristrutturare la pelle nel profondo, agendo contro le rughe, ma anche dando alle cellule tutta l’energia necessaria per reagire ai danni provocati da sole, stress, aria inquinata, surriscaldamento degli ambienti nei mesi freddi. Oggi la tendenza è la prevenzione, non la riparazione. Per questo una buona crema anti-âge, da applicare mattino e sera già a partire dai 35 anni, è un gesto di beauty routine essenziale per mantenersi giovani e cancellare giorno dopo giorno i segni dell’età provocati dal passare del tempo. Delarom propone nella sua gamma di prodotti vegetali la Crème Anti-âge Restructurante all’olio di argan bio. Una crema morbida e vellutata, molto fresca e delicatamente profumata, che si fonde sulla pelle del viso con un unico gesto, idratando e ammorbidendo all’istante. Applicata mattino e sera, ristruttura progressivamente la pelle grazie all’olio d’argan biologico (estratto a mano dai noccioli dell’albero d’Argania Spinosa, in Marocco, è conosciuto anche con il nome di “oro liquido” per le sue virtù benefiche). Poiché la secchezza della cute amplifica lo sviluppo delle rughe sulla pelle del viso, mantenere ottimale l’idratazione è fondamentale, e questa azione è affidata al burro di karité bio, che insieme alla vitamina E unita all’estratto di mimosa aiutano la pelle a rimanere quanto più possibile protetta e inattaccabile dagli agenti esterni. Una coccola di bellezza da concedersi due volte al giorno – mattino e sera – indispensabile prima di andare a dormire, per svegliarsi con un viso disteso, idratato e luminoso, sul quale i segni del tempo si accumuleranno a ritmo molto più lento. La sua formula concentrata consente un’applicazione veloce – basta una piccola quantità di prodotto – la sua azione rigenerante e liftante è visibile sin dalle prime applicazioni, purché si abbia costanza di impiego.

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GOOD LIVING PARTNERS good living è un magazine realizzato da Luxury Books in collaborazione con un numero selezionato di aziende di qualità, che desiderano offrire alle proprie clienti un trimestrale di stampo moderno, raffinato e pratico al tempo stesso.

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Corso Trieste, 206/208 Castellamare di Stabia (NA) Le Fer sas di Mauro Ferrentino & C. Via G. Cosenza, 51 Montella (AV) – Brunat Gioielli srl Via del Corso, 132/134 Napoli – Ciccolella srl – Via Carlo Poerio, 7 Napoli – Cislaghi & Figli srl P.zza Mercato, 266 Salerno – Il Cigno di Adelina De Santis Corso Garibaldi, 241 Vallo della Lucania (SA) BG Gioielleria Botti di Gerardo Botti Via Famiglia De Mattia, 15 EMILIA ROMAGNA Cento (FE) – Gioielleria R.T. di Gallerani A. e Gallerani G. snc – Corso Guercino, 64

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108 - inverno good living


Impaginato GL inverno

23-11-2010

16:41

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Parma – Alberti sas di Alberti Giancarla & C. Via La Spezia, 6/A Parma – Barbieri Gioielli snc di Barbieri Eugenio & C. – Via XX Marzo, 4/C Parma – Martini U. & C. snc Via Repubblica, 66 Piacenza – Dovani L’Argento di Caldani Maria Chiara & C. snc – Corso Vitt. Emanuele, 237 Riccione (RN) – Riccione Argento di Carla Piccioni & C. sas – Viale Virgilio, 11 FRIULI VENEZIA GIULIA Bagnarola (PN) – Morassut srl Piazza IV Novembre, 14 Pordenone – Populin Riccardo Corso Vitt. Emanuele, 9 Trieste – G. Oppenheim di Alberto Oppenheim – Via Mazzini, 38 Udine – Nitta Gioielli srl – Via Rialto, 19 Udine – Vitrum snc di Degano Marco e Tosolini I. – Piazza Matteotti, 11/2 LAZIO Roma – Anastasia Maurizio Via F. P. de Calboli, 5 – 1° piano Roma – Angeletti Marcello & C. snc Via Condotti, 11/A Roma – Argenteria Frugoni srl – Via Arenula, 83 Roma – Fornari 1905 srl – Via Frattina, 133 Roma – I.P.P. di Isabella Piroli Via della Farnesina, 247/249 Roma – Limentani Argenti di Limentani Susanna & C. snc Via del Portico D’Ottavia, 63 Roma – Mondello Luigi snc – Via Montanara, 1 Roma – New Old srl – Via Marcantonio Colonna, 12 LIGURIA Genova – Natoli Gioielleria spa Via XX Settembre, 137/R La Spezia – Caracciolo Antonio srl Corso Cavour, 58 Sestri Ponente (GE) – Dell’Acqua Maria Jole Via Sestri, 138/R LOMBARDIA Bergamo – Rota Fumagalli srl Via IV Novembre, 2 Besozzo (VA) A. Soma srl – Via XXV Aprile, 49 Brescia – Elite Casa di Giacomina Pasotti & C. snc – Via Vitt. Veneto, 32 Brescia – Zanolli spa – Via Ancona, 64/66 Codogno (LO) – Cassoni Lista Nozze di Lombardi Valeria – Via Roma, 74 Dalmine (BG) – Cornali Gioielleria snc di Cornali Marco & Antonella – Largo Europa, 17 Gallarate (VA) – Zaro Isidoro & C. srl Corso Italia, 10 Legnano (MI) – Mores sas di Alessia Olivetto & C. – Corso Italia, 43/A Mantova – Giuseppe Michielotto 2004 srl Via XX Settembre, 10 Mantova – Tosoni snc di Tosoni & Araldi Via Oberdan, 12 Melegnano (MI) – Ottolini Rusca snc di Rusca Moreno e Rusca Ennio Piazza Risorgimento, 3 Milano – Bongiorni Cristalli Porcellane Argenti srl – Via Marghera, 2 – MM Wagner

Montichiari (BS) – Gioielleria Rossi di Rossi Roberto & C. snc – Via Trieste, 9 Monza – Gilberticasa sas di S. e M. Cristina Gilberti – Via Sacconi, 2 (ang. Via Dante) Monza – Gioielleria Pavan di Pavan Antonio & C. snc – Via Pergolesi, 8 Pogliano Milanese (MI) Andrea Paternostro Gioielliere srl Piazza Tarantelli, 1 Rho (MI) – Moretti snc di Moretti Diego & C. – Via Madonna, 32 San Donato Milanese (MI) – Bottega d’Arte Orafa sas di Galazzi Paolo & C. – Via Libertà, 21 Sesto Calende (VA) – Fontana Luigi & C. snc Piazza Garibaldi, 30 Varese – Fontana Paolo – Via C. Croce, 9 Varese – Verga Antonio srl – Via Marcobi, 1 MARCHE Ancona – Wargas Sisti dei F.lli Melani srl Corso Garibaldi, 37/39 S. Benedetto del Tronto (AP) – Gioielleria “Fenocchi” di Mascolo A. & Sforza L. snc Via U. Bassi, 21 S. Benedetto del Tronto (AP) – Santori snc di Santori Luigi & C. – Via A. Manzoni, 4/6 PIEMONTE Biella – Pivano Stefano di Borello Massimo & C. snc – Via Italia, 14 Domodossola (VB) – Gioielleria Brizio srl Via Briona, 14 Lessolo (TO) – Scantamburlo srl Via Arduino Casale, 77/A Torino – Buosi – CBR sas di Rossi Bruna & C. Via Angrogna, 16 Torino – Succ. G. Berruto sas di F. ed E. Gaidano & C. – Piazza Vitt. Veneto, 7 PUGLIA Andria (BA) – Bonadies Gioielli sas di Bonadies Rag. Giovanni & C. Via Regina Margherita, 16 Barletta (BA) – Talenti srl Via Renato Coletta, 16 Cerignola (FG) – Prisma di Ladogana Maria Via XXV Aprile, 7/A Fasano (BR) – Gioielleria Carrieri sas di Aurelio e Giuliano Carrieri C.so Vittorio Emanuele, 25 Foggia – Maria Natale srl Corso Vittorio Emanuele, 58 Foggia – Merli sas di Merli Gino Andrea Viale XXIV Maggio, 65/67 Galatina (LE) – Domina Argenti di Stella Salvatora – Via Gallipoli, 35 Lecce – Oreste Troso di Mario Molendini & C. sas – Piazza S. Oronzo, 7 Martina Franca (TA) – Teresa Pizzigallo di Romanelli Teresa – Via Virgilio, 36 SARDEGNA Bosa (NU) – Gioielleria Vadilonga di Alberto Giorgio Vadilonga sas P.zza 4 Novembre, 23 Cagliari – M.G.G. Loddo di Giampiero Loddo & C. sas – Via Paoli, 1 Cagliari – Rolla srl – Via Mazzini, 3 Nuoro – Rosas 1945 di Rosas Fabio & C. sas Via Lamarmora, 145

Sassari – Chieffi Stefano di Franco Chieffi Piazza Castello, 13 SICILIA Agrigento – Lattuca Giovanna & C. sas Piazza Cavour, 25 Canicattì (AG) – Cantini srl Via C. Battisti, 24 Catania – Sebastiano Rapisarda Gioielli srl Via G. Leopardi, 18/20 Comiso (RG) – Domina srl Via Generale Amato, 114/B Giampilieri Marina (ME) – Urbano S.S. 114 Km. 15231 Marsala (TP) – Class Regali srl Via Roma, 72 Marsala (TP) – Gioielleria Laudicina di F. e Maria Pia Laudicina sas Piazza Marconi, 55 Palermo – Cristal Flint srl – Via Houel, 5/C Palermo – Porzio Peralta Maurizio Via R. Settimo, 73 Palermo – F.G. Fecarotta Gioielli srl Via R. Settimo, 68 – 1°piano Palermo – Longo Joy sas Mario Longo & C. Via Messina, 3/B-5 Siracusa – Boncordo Antonino – Via Reno, 23 Termini Imerese (PA) – Giuffre’ Giuseppe & C. snc – Via Stesicoro, 55 TOSCANA Caprona – Vicopisano (PI) – Centro Orafo Pisano di Capone Sergio & C. sas Via del Ponte, 1 Orbetello (GR) – Mida 85 di Maria Arena Corso Italia, 71/73 TRENTINO ALTO ADIGE Bolzano – Tomasi Gioielleria srl Piazza Municipio, 13 Lavis (TN) – Obrelli Gioielleria dal 1929 srl Via Roma, 27/33 Rovereto (TN) – Gioielleria San Marco snc di Tait Bruna & C. – Via Rialto, 9 Rovereto (TN) – Perini Ciro snc di Paolo Lucia & Franco – Via Tartarotti, 39 Trento – Tomasi Gioielli srl – Via Mazzini, 44 UMBRIA Perugia – Centro Casa di Alessandrelli F.lli snc – Via G. Dottori, 1/3 Perugia – Galeazzi snc di Rosalba e M.M. di Galeazzi – Via Mazzini, 10 Spoleto (PG) – Tomasini Francia snc Corso Garibaldi, 50 VENETO Bassano del Grappa (VI) – Pengo Amedeo snc di Pengo Paola & C. – Via Parolini, 2 Portogruaro (VE) – A. Coassin & Figlio di Coassin Antonio & C. sas Corso Martiri Libertà, 134 Treviso – Morandin Regali srl Via Palestro, 52 Venezia – Rigattieri srl San Marco, 3532-33-36 Verona – Gioielleria di Daria Boner di Boner Daria & C. sas Vicolo Samaritana, 6/B Vittorio Veneto (TV) – Speranza Livio sas di Speranza W. & A. – Via Gen. Lioni, 17

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