N°10 Settembre 2018 - Milano Ristampa straordinaria - Dicembre 2018
DECIMO NUMERO
ci divertiamo?
MAComE
2 MAComE
MAComE
ci divertiamo?
Il fatto che si tratti di una comunità laboriosa e dedita al suo dovere non esclude il fatto che ci si possa divertire ed organizzare degli eventi. La Balera, il quale aspetto ricorda una grande lampada che illumina e guida i MAComE nelle notti più oscure, rappresenta una grande maglia dentro la quale è possibile combinare molteplici elementi per molteplici possibilità. L’arte non conosce freni o limitazioni motivo per cui questo edificio non possiede vere e proprie partizioni o suddivisioni interne ma anzi configurazioni che può assumere. Lo spirito di condivisione e di apertura verso gli alieni è continuo motivo di festeggiamenti e motivi in cui ritrovarsi: per questa ragione le due piazze divise dalla Balera sono spazi fondamentali e ora hanno un’organizzazione tale da permettere dei veri e propri eventi.
3
4
MAComE
Editori: Davide Vitali vitalidavide.vd@gmail.com 874999 Nemanja Lukac nemanjalukac.94@gmail.com 873982 Paola Ghiano paola.ghiano19@gmail.com 862858
Relatore:
prof. Stefano Guidarini
Correlatori:
prof. Christian Campanella arch. Samuele Paudice
Professori:
prof. Giancarlo Paganin prof. Paolo De Angelis prof. Daniele Palma
Casa editrice DECIMO NUMERO
COMUNITA’ MAComE sede all’interno del centro nevralgico “la Spinada” presso Consonno Olginate (LC)
Stamperia: N°10 Settembre 2018 Milano
Il nostro contatto di Verona
Distribuzione:
Milano e dintorni
Ristampa straordinaria Dicembre 2018 In occasione della tesi di laurea magistrale degli editori
MAComE magazine
In collaborazione con:
rivista di architettura Anno: MMXVIII Mese: IX Numero: 10
AUIC Architettura Architettura delle Costruzioni
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INDICE
indice 00.
MAComE ci divertiamo?
00
01.
Balera
06
02.
Piazze
03.
WIP
Conversione FlessibilitĂ Struttura
Mercato Erbe officinali
Funivia
28 34
6
Balera
MAComE
7
01
BALERA
8
MAComE
Concept
BALERA
9
abbigliamento
CIRCO OSSE ESIBIZIONI DORVATORIO DISCOTECA secon GN AM CINEMA ALL’ MENICA POMERIGGIO MOSTRE CONFERENZA MOSTRE CO APERTO CONCERTI CI FESTE MAComE PATTIN CENE mano daGNGNAMAM RC NFE AG AM FESTE MACom RENZA CENE ESIBIZIOO OSSERVATORIO DISCOT GIO GNAM ECA NI DOMENIC E PATTINAG GNAM CI A GI RC PO O O M CI ER OS NE IGGI SERV GNAM M ESIBIZIONI DO ATORIO DISCOTECA M A ALL’ APERTO CONCE O R CINEMA ALL’ MENICA POMERIGGIO OSTRE CONFERENZA TI m***a MOSTRE CO APERTO CONCERTI CI FESTE MAComE PATTIN CENE m***a RC N AG FE m***a FESTE MACom RENZA CENE ESIBIZIOO OSSERVATORIO DISCOT GIO EC NI CIRCO OSSE E PATTINAGGIO CINEM DOMENICA POMERIGGI A RVATORIO A ALL’ APER O WCW ES DI TO IB SC IZI C C OT ONI DO ONCE ECA CWC WCWCW CWC WCW WCWCW CINEMA ALL’ MENICA POMERIGGIO MOSTRE CONFERENZA RTI CWCW CWCW CWC CWCW WCW WCWCW C MOSTRE CO APERTO CONCERTI CI FESTE MAComE PATTIN CENE CWCW CWC CWC CWCW W WCW RC NFE AG WCW CWCW C CWCW FESTE MACom RENZA CENE ESIBIZIOO OSSERVATORIO DISCOT GIO CW CWC CWCW WCW EC NI CWCW C CW CIRCO OSSE E PATTINAGGIO CINEM DOMENICA POMERIGGI A ESIBIZIONI DO RVATORIO DISCOTECA A ALL’ APERTO CONCE O M R CINEMA ALL’ MENICA POMERIGGIO OSTRE CONFERENZA TI MOSTRE CO APERTO CONCERTI CI FESTE MAComE PATTIN CENE RC NFE AG FESTE MACom RENZA CENE ESIBIZIOO OSSERVATORIO DISCOT GIO EC NI CIRCO OSSE E PATTINAGGIO CINEM DOMENICA POMERIGGI A RV ESIBIZIONI DO ATORIO DISCOTECA M A ALL’ APERTO CONCE O CINEMA ALL’ MENICA POMERIGGIO OSTRE CONFERENZA RTI MOSTRE CO APERTO CONCERTI CI FESTE MAComE PATTIN CENE RC NFE AG FESTE MACom RENZA CENE ESIBIZIOO OSSERVATORIO DISCOT GIO EC NI CIRCO OSSE E PATTINAGGIO CINEM DOMENICA POMERIGGI A RV O ESIBIZIONI DO ATORIO DISCOTEC A ALL’ APERTO CON C A M E M EN R OS TI ICA PO TRE CINEMA ALL’ APERTO CO MERIGGIO FESTE MACCONFERENZA CENE NCERTI CI RCO OSSERV omE PATTINAGGIO ATORIO DISCOT ECA
n rifiutoi
bistrot
ristoran te VINO DI CONS ONNO
ali
WCWC WCWC CWCW CWCW WCWC WCWC CWCW CWCW WCW CWC CWCWC CWCW WCWW CWCW CWCW C CWCW
o
spogliatoi
dispensa
POL ICAR BON ATO
POL ICA RBO NA TOPOL ICA RBO NA TO
POL ICA RBO NA TO
POL ICAR BON ATO POL ICAR BON ATO POL ICAR BON ATO
celle frigo
convivialità
docce doccedocdoccecedocdoccecedocdocce ce
POL ICAR BON ATO
teatro
c professui cine piatti magazzin onali stagion
mercatino performer camerini
POL ICA RBO NA TO
POL ICA RBO NA TO
POL ICA RBO NA TO POL ICA RBO NA TO POL ICA RBO NA TO
POL ICA RBO NA TO
POL ICA RBO NA TO
POL ICA RBO NA TO POL ICA RBO NA TO
POL ICA RBO NA TO
POL ICA RBO NA TO POL ICA
RBO NA TO POL ICA RBO NA TO
POL ICA RBO NA TO
SOCIAL TABLE
stare insieme
pan
ortagge i
prodotti tipici kmGN 0
ERA
ingresso
p e nro t za io n i
ba
gi
YO GALA B AL
POL ICAR BON ATO
expo
ca
rni scam bi
inin
mercato
formag
eser cizi
POL ICAR BON ATO
scambi
expo
ginnastica
gymg
stre e
str ala prroavteto a
H 24
no spreagli speschi co a pevnosl a e
MAComE
food t loc ale
scambi
expo
bi
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Conversione L’edificio della Balera, sfortunatamente è quello che è stato letteralmente travolto dagli agenti atmosferici e dalla furia dei vandali che nel corso degli anni l’hanno danneggiata. Inizialmente progettato solo il volume a U chiuso verso l’esterno con al centro un piccolo palco ma in fase di esecuzione è stato aggiunto alla costruzione un pergolato in modo tale da completare il perimetro dell’edificio. Da una ricostruzione fotografica dell’edificio di come poteva essere ai tempi, si può notare che il portico era tamponato verso l’esterno, escludendo del tutto la vista del paesaggio dall’interno. Probabilmente questa scelta è stata condizionata dalla funzione di salone delle feste che tende a convogliare l’attenzione verso il suo interno. Le analisi strutturali condotte prima del primo scenario hanno evidenziato la necessità di eliminare e sostituire i pilastrini del porticato oltre che a ripulire quel che rimane dell’edificio dalle macerie in laterizio. Dal momento che anche il pavimento è particolarmente danneggiato e deturpato dalla vegetazione infestante si prevede di rimuoverlo e prima di posizionarne uno nuovo sono previsti dei lavori per eliminare le barriere architettoniche presenti
condivision
e
intimità
Conversione
BALERA
11
12
MAComE
tra l’accesso all’edificio e l’attuale quota della Balera. Questi movimenti del suolo verranno sfruttati per la predisposizione delle tubazioni dei servizi primari quali acqua sanitaria, corrente elettrica e la fogna. Nonostante si tratti di un edificio esistente su cui la comunità convoglia
fin da subito le proprie energie per la sua messa in sicurezza, si dovrà aspettare fino al quarto scenario affinchè assuma la forma che ora è rappresentata nel Masterplan. La sua immagine non è troppo distante da quella che era anche nella mente del Conte Mario Bagno ma in
questo Masterplan la parte del patio è stata implementata ed aumentata. Il basamento originario si contrappone per materiale con la lanterna, leggera e fluttuane che atterra sulla vecchia pista da ballo. Questa grande matrice si trasforma in una maglia regolare che diviene una tela bianca su cui definire
Conversione
BALERA
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ciascuna volta un quadro differente. I due ballatoi che percorrono il perimetro interno triplicano il punto di vista di uno spettacolo oltre che a offrire un punto panoramico unico ed eccezionale. Questo volume è coperto da una struttura tessile che può essere retratta oppure allungata in modo
tale da non limitare le possibilità di combinazione ma bensì farle tendere all’infinito. Al suo interno potranno avere sede spettacoli teatrali, cene all’aperto che accolgono tutti i MAComE, una pista di pattinaggio o perchè no un concerto che irradia tutta Consonno.
nelle pagine precedenti: Pianta edificio balera sopra: Sezione prospettica
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MAComE
Flessibilità La grande flessibilità in pianta di quest’edificio è permessa e mantenuta dalla totale libertà in pianta che però viene movimentata dalla presenza sulla struttura in copertura di un carroponte la quale funzione principale è quella di spostare degli oggetti, sostenere un telo divisorio oppure trasformarsi nel fondale scenico. Questo nuovo grande spazio coperto è il simbolo della comunità, faro che illumina gli edifici limitrofi ed è catalizzatore di eventi unici.
sopra: vista interna nella pagina seguente: schemi flessibilità edificio
Flessibilità
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BALERA
ATTIVITA’ DIURNE
ATTIVITA’ NOTTURNE
CONFERENZA CON BUFFET
EXIBITION
CENA ALL’APERTO
CONCERTO
FESTA DI MAComE
DOMENICA POMERIGGIO
CINEMA ALL’APERTO
DISCOTECA
MERCATO
PISTA DI PATTINAGGIO
OSSERVATORIO
CIRCO
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MAComE
Strutture La struttura della nuova versione del patio della Balera è composto da due file di pilastri distribuiti in modo tale da generare un pergolato. La forma e il passo dei pilastri riprende quello originario eccezione fatta per le sezioni che, dato che si prevede uno sviluppo in altezza di 10 metri, sono state aumentate. La scansione per piani genera due ballatoi calpestabili tra loro sovrapposti e un impalcato che serve a proteggere il carroponte e il meccanismo della copertura mobile.
Schema statico Lo schema statico è stato suddiviso in 2 categorie strutturali: • La struttura primaria è composta da dei telai rigidi incastrati tra di loro. • La struttura secondaria è composta da delle travi incernierate per non per non trasmettere momenti sulle membrature principali, che genererebbe uno sforzo di torsione nelle sezioni primarie. Sono stati previsti, lungo le intersezioni dei lati del rettangolo, delle strutture rigide di controvento per evitare che il sistema strutturale generi delle labilità. Inoltre la struttura rigida del corpo è vincolata a terra con una cerniera, annullando così i momenti sulla fondazione.
Titolo
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TITOLO
Materiale (NTC2018 – 4.2.)
Con la filosofia di progetto ci si è posto il vincolo di utilizzare dei materiali riciclabili che fossero facilmente smontabili in qualsiasi momento. Si è adottato l’acciaio sia per la sua compatibilità con la filosofia d’intervento che per coerenza strutturale. Si è scelto di adottare l’acciaio S355, con snervamento pari a 355 MPa per sezioni spesse meno di 40mm e 335MPa per dimensioni comprese tra 40mm e 80mm. Spessore nominale “t” dell’elemento Norme e qualità degli acciai
UNI EN 10025-2
t ≤ 40 mm
40 mm < t ≤ 80 mm
fyk [N/mm2]
ftk [N/mm2]
fyk [N/mm2]
ftk [N/mm2]
235
360
215
340
S 235
L’acciaio ha un coefficiente di sicurezza pari a γM0 pari a 1,05 per sezioni di classe 1-2-3-4 il quale riduce lo sforzo di snervamento del 5% ottenendo la resistenza di progetto Rd-S235 pari 223,81 MPa.
Azioni sulle costruzioni (NTC2018 – Capitolo 3)
Azioni verticali Per quanto riguarda i carichi verticali si è cercato di utilizzare dei solai leggeri che sorreggono dei sovraccarichi di tipo residenziale, manutenzione e azioni della neve.
Carico dei solai piani P1 e P2: G1 - Pesi propri dei materiali strutturali (NTC2018 – 3.1.2.)
G1 Descrizione Lamiera grecata non collaborante EPS 75/570. 0,7 mm sovraccarico massimo 8,77 (luce ~ 1,5 m)
Spessore [m]
Pesospecifico [kN/m3]
Carico [kN/m2]
0,075
-
0,095 G1
0,095
G2 - Carichi permanenti non strutturali (NTC2018 – 3.1.3.)
G2 Spessore [m]
Pesospecifico [kN/m3]
0,025
7,00
0,175
-
-
0,500
Lastre per sottofondi greenline
0,010
11,23
0,112
Pavimento in X
0,030
7,00
0,210
-
-
Descrizione Assito in legno in legno di latifoglie Impianti
Elementi divisori
Carico [kN/m2]
0,400 G2
1.397
18
[m]
[kN/m3]
0,025
7,00
0,175
-
-
0,500
Lastre per sottofondi greenline
0,010
11,23
0,112
Pavimento in X
0,030
7,00
0,210
-
-
Assito in legno in legno di latifoglie Impianti
MAComE
Elementi divisori
[kN/m2]
0,400 G2
1.397
qC - Sovraccarichi (NTC2018 – 3.1.4.)
q Cat. C Carico [kN/m2]
Descrizione Cat. C5 – Aree suscettibili di grandi affollamenti, quali edifici per eventi pubblici, sale da concerto, palazzetti per lo sport e relative tribune, gradinate e piattaforme ferroviarie.
5,00 qC
0,170
Carico del piano d'ispezione G1 - Pesi propri dei materiali strutturali (NTC2018 – 3.1.2.)
G1 Descrizione Lamiera grecata non collaborante EPS 75/570. 0,7 mm sovraccarico massimo 8,77 (luce ~ 1,5 m)
Spessore [m]
Pesospecifico [kN/m3]
Carico [kN/m2]
0,075
-
0,095 G1
0,095
G2 - Carichi permanenti non strutturali (NTC2018 – 3.1.3.)
G2 Spessore [m]
Pesospecifico [kN/m3]
0,025
7,00
0,175
-
-
1,000
Lastre per sottofondi greenline
0,010
11,23
0,112
Pavimento in X
0,030
7,00
0,210
Descrizione Assito in legno in legno di latifoglie Impianti
Carico [kN/m2]
G2
1,497
qH - Sovraccarichi (NTC2018 – 3.1.4.)
q Cat. H Carico [kN/m2]
Descrizione Cat. H - Coperture accessibili per sola manutenzione e riparazione
0,500 qH
0,500
Carico del solaio piano copertura G1 - Pesi propri dei materiali strutturali (NTC2018 – 3.1.2.)
G1 Descrizione Lamiera grecata non collaborante EPS 75/570. 0,7 mm sovraccarico massimo 8,77 (luce ~ 1,5 m)
Spessore [m]
Pesospecifico [kN/m3]
Carico [kN/m2]
0,075
-
0,095 G1
0,095
Titolo
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TITOLO
G2 - Carichi permanenti non strutturali (NTC2018 – 3.1.3.)
G2 Spessore [m]
Pesospecifico [kN/m3]
0,025
7,00
0,175
-
-
0,200
Lastre per sottofondi greenline
0,01
11,23
0,112
Copertura in X
0,03
7,00
0,500
Descrizione Assito in legno in legno di latifoglie Impermeabilizzante
Carico [kN/m2]
G2
0,987
qH - Sovraccarichi (NTC2018 – 3.1.4.)
q Cat. H Carico [kN/m2]
Descrizione Cat. H - Coperture accessibili per sola manutenzione e riparazione
0,500 qH
0,500
qS - Azioni della neve (NTC2018 – 3.4.)
qs=qsk ∙ μi ∙ CE ∙ Ct qS Valore di riferimento del carico della neve al suolo
NTC2018 – 3.4.2. Zona I - Alpina
qsk = 1,39 [1 + (as/728)2]
2,444218316
Coefficiente di forma delle coperture
NTC2018 – 3.4.3. 0° ≤ α ≤ 30°
μi
0,8
Coefficiente di esposizione
NTC2018 – 3.4.4. Normale
CE
1,00
Coefficiente termico
NTC2018 – 3.4.5. Assenza di uno specifico e documentato studio
Ct
1,00 qS
1,955
Azioni particolari Per quanto riguarda il carico del carroponte, si è deciso di adottare una trave con lo stesso carico al metro pari a 260kg/m molto simile ad una trave HEM500 da 2,65 kN/m. Inoltre sul carroponte ad 1/3 della sua luce si è posizionato un carico nodale per simulare il carico lo spostamento dell'elemento tecnologico. Il carico verticale è pari a 50.000N (circa 5 ton) e i carichi orizzontali rispettivamente nelle direzioni x e y sono state ipotizzate al 10% del carico verticale, ovvero, 5.000N.
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MAComE
Azioni Orizzontali Per quanto riguarda i carichi orizzontali si sono adottati le azioni del vento e del sisma.
qW - Azione del vento
(Eurocode 1 – Section 5) Per quanto riguarda l’azione orizzontale del vento si è adottato l’Eurocodice 1 e l’NTC2018. Friction coefficients (cfr) (Eurocode 1 – 7.5)
(Eurocode 1 – Table 7.10 - Frictional coefficients cfr for walls, parapets and roof surfaces.) Surface
Friction coefficient cfr
Smooth (i.e. steel, smooth concrete)
0,01
Friction coefficients (Vb,0)
(NTC2018 – 3.3.) (NTC2018 – Tab. 3.3.I - Valori dei parametri Vb,0, a0, ks) Zona
Descrizione
vb,0 [m/s]
A0 [m]
ks
1
Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia (con l’eccezione della provincia di Trieste)
25
1000
0,40
Directional factor (cdir) The value of the directional factor, cdir, for various wind directions may be found in the National Annex. The recommended value is 1,0. Seasonal factor (cseason) The value of the season factor, cseason, may be given in the National Annex. The recommended value is 1,0. Terrain cateogry
(Eurocode 1 – Table 4.1 – Terrain categories and terrain parameters) Terrain category III - Area with regular cover of vegetation or buildings or with isolated obstacles with separations of maximum 20 obstacle heights (such as villages, suburban terrain, permanent forest)
Turbulence factor (Kl) Kl = 1
z0 [m]
zmin [m]
0,3
5
Titolo
TITOLO
qE - Azione del vento
L’azione del vento risulta molto più gravosa rispetto a quella del sisma perché il luogo del manufatto è caratterizzato da sismi sismi di lieve intensità. Si è comunque provveduto alla definizione dello spettro di risposta scaricando dal sito del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il file excel “Spettri-NTCver.1.0.3.xls”, utili per definire lo spettro del sisma nella località in esame. Fase 1 Geolocalizzando il comune di Olginate si ottiene un ag di 0,021g con un tempo di ritorno TR di 50 anni.
Fase 2 Viene definita la vita nominale della costruzione (NTC2018 - 2.4.1 – Vita Nominale di progetto)
(NTC2018 – 2.4.2. Tab. 2.4.I – Coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni nelle verifiche SL) Tipo di costruzione
Vita nominale VN
2 - Costruzioni con livelli di prestazioni ordinari
≥ 50 anni
Viene definita la classe d’uso (NTC2018 - 2.4.1 – Classi d’uso) Classe III
Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Industrie con attività pericolose per l’ambiente. Reti viarie extraurbane non ricadenti in Classe d’uso IV. Ponti e reti ferroviarie la cui interruzione provochi situazioni di emergenza. Dighe rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale collasso.
Viene calcolato il periodo di riferimento per l’azione sismica VR = VN ∙ CU (NTC2018 - 2.4.1 – Tabella 2.4.II – Valori del coefficiente d’uso CU)
Classe d’uso
III
Coefficiente CU 1,5 All’interno del foglio di calcolo si inserisce la Vita nominale (VN) dell’opera di 50 anni e il coefficiente d’uso (CU) in classe III di 1,50.
21
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MAComE
Fase 3 Viene definita la categoria di sottosuolo.
(NTC2018 – 3.2.2. – Categorie di sottosuolo e condizioni topografiche) (NTC2018 – Tabella 3.2.II. – Categorie di sottosuolo che permettono l’utilizzo dell’approccio semplificato)
C
Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti con profondità del substrato superiori a 30 m, caratterizzati da un miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di velocità equivalente compresi tra 180 m/s e 360 m/s.
Vengono definite le condizioni topografiche
(NTC2018 – 3.2.2. – Categorie di sottosuolo e condizioni topografiche) (NTC2018 – Tabella 3.2.III. – Categorie topografiche)
T3
Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media 15° < i < 30°
Valore massimo del fattore di struttura delle costruzioni in acciaio (NTC2018 – 7.3.1. – Analisi lineare o non lineare) (NTC2018 – Tabella 7.3.II. – Valori massimi del valore di base q0 del fattore di comportamento allo SLV per diverse tecniche costruttive ed in funzione della tipologia strutturale e della classe di duttilità CD) Costruzioni d’acciaio (§ 7.5.2.2) e composte di acciaio-calcestruzzo (§ 7.6.2.2) Tipologia Strutture intelaiate Strutture con controventi eccentrici
q0 CD”A”
CD”B”
5,0 αu/α1
4
Assumiamo un coefficiente di duttiltà CD”A” pari a 5,00 Regolarità in altezza
(NTC2018 – 7.3.1. – Analisi lineare o non lineare)
Regolare in altezza
KR=1
Fattore di struttura q Il valore di q utilizzato per la componente verticale dell’azione sismica allo SLV, a meno di adeguate analisi giustificative, è q = 1,5 per qualunque tipologia strutturale e di materiale, tranne che per i ponti per i quali è q = 1. Per il sisma è sviluppata un’analisi lineare dinamica utilizzando una combinazione quadratica completa CQC (Complete Quadratic Combination). Servendosi di MidasGen 2018 con la “RS function” nel sottomenu “dynamic loads” viene importato lo spettro di risposta per lo stato limite salvaguardia della vita umana (SLV). Tutti i carichi sono stati convertiti in masse utilizzando i coefficienti di combinazione (Ψ) della combinazione sismica allo SLU. (NTC2018 – 2.5.5.) E + G₁ + G₂ + P + Ψ21 x Qk1 + Ψ22 x Qk2 + ... E - SLE E – SLE = E + G1 + G2 + 0,6 x qC + 0,0 qH + 0,0 qS E – SLE = E + G1 + G2 + 0,6 x qC
Titolo
23
TITOLO
Azioni delle costruzioni (NTC2018 – 2.5.)
Si è provveduto alla definizione delle combinazioni dei carichi allo SLU, SLU sisma e SLE NTC2018 – 2.6.1. Tab. 2.6.I – Coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni nelle verifiche SL Coefficiente
A1
Carichi permanenti G1
Sfavorevoli
γG1
1,30
Carichi permanenti non strutturali G2
Sfavorevoli
γG2
1,50
Azioni variabili Q
Sfavorevoli
γQi
1,50
Categoria/Azione variabile
Ψ0j
Ψ1j
Ψ2j
Categoria C5 - Affollati
0,7
0,7
0,6
Categoria H - Coperture accessibili per sola manutenzione
0,0
0,0
0,0
Neve (a quota ≤ 1000 m s.l.m.)
0,5
0,2
0,0
Vento
0,6
0,2
0,0
(NTC2018 – 2.5.2. Tab. 2.5.I – Valori dei coefficienti di combinazione)
Combinazioni delle azioni (NTC2018 – 2.5.3.)
Combinazione fondamentale, generalmente impiegata per gli stati limite ultimi (SLU): (NTC2018 – 2.5.1.)
γG1 x G1 + γG2 x G2 + γp x P + γQ1 x Qk1 + γQ2 x Ψ02 x Qk2 + γQ3 x Ψ03 x Qk3 + ... SLU1 (prevalente cat. A)
SLU 1 = 1,3 x G1 + 1,5 G2 + 1,50 x qC + 1,50 x 0,0 x qH + 1,5 x 0,5 x qS + 1,5 x 0,6 x qW SLU 1 = 1,3 x G1 + 1,5 x G2 + 1,50 x qC + 0,75 x qS + 0,9 qW
SLU2 (prevalente cat. H)
SLU 2 = 1,3 x G1 + 1,5 G2 + 1,5 x qH + 1,5 x 0,7 qC + 1,5 x 0,5 x qS + 1,5 x 0,6 x qW SLU 2 = 1,3 x G1 + 1,5 x G2 + 1,50 x qH + 1,05 x qC + 0,75 x qS + 0,9 qW
SLU3 (prevalente Neve)
SLU 3 = 1,3 x G1 + 1,5 x G2 + 1,5 qS + 1,5 x 0,7 qC + 1,50 x 0,0 x qH + 1,5 x 0,6 x qW SLU 3 = 1,3 x G1 + 1,5 x G2 + 1,50 x qS + 1,05 x qC + 0,9 qW
SLU4 (prevalente Vento)
SLU 4 = 1,3 x G1 + 1,5 x G2 + 1,5 qW + 1,5 x 0,7 qA + 1,5 x 0,5 qS + 1,50 x 0,0 x qH SLU 4 = 1,3 x G1 + 1,5 x G2 + 1,50 x qW + 1,05 x qA + 0,75 qS
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MAComE
Combinazione frequente, generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) reversibili: (NTC2018 – 2.5.3.)
G1 + G2 + P + Ψ11 x Qk1 + Ψ22 x Qk2 + Ψ23 x Qk3 + ... SLE1 (prevalente cat. A)
SLE1 = G1 + G2 + 0,7 x qC + 0,0 x qH + 0,0 qS + 0,0 x qW SLE1 = G1 + G2 + 0,5 x qC
SLE2 (prevalente Cat. H)
SLE2 = G1 + G2 + 0,0 x qH + 0,7 qC + 0,0 qS SLE2 = G1 + G2 + 0,3 qA
SLE3 (prevalente Neve)
SLE3 = G1 + G2 + 0,2 qS + 0,7 qC + 0,0 qS + 0,0 x qW SLE3 = G1 + G2 + 0,2 qS + 0,7 qC
SLE4 (prevalente vento)
SLE1 = G1 + G2 + 0,2 x qw + 0,7 qC+ 0,0 x qH + 0,0 qS + 0,0 x qW SLE1 = G1 + G2 + 0,5 x qA + 0,7 qC
Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all’azione sismica E: (NTC2018 – 2.5.5.)
E + G₁ + G₂ + P + Ψ21 x Qk1 + Ψ22 x Qk2 + ... E – SLE (Direzione sfavorevole calcolata automaticamente) E – SLE = E + G1 + G2 + 0,6 x qA + 0,0 qH + 0,0 qS + 0,0 qw E – SLE = E + G1 + G2 + 0,6 x qA
Classificazione delle sezioni (NTC2018 – 4.2.3.1 Classificazione delle sezioni)
Le classi delle sezioni ad I sono state reperite dal “Manuale pratico per la progettazione delle strutture in acciaio” di B. Cordova. Piano
Elemento
Profilo
Compressione (MPa)
Flessione (MPa)
S235
S235
Tw [mm]
Tf [mm]
P1
Trave secondaria
HEB100
Classe 1
Classe 1
6,0
10,0
P2
Trave secondaria
HEB100
Classe 1
Classe 1
6,0
10,0
P3
Trave secondaria
HEA100
Classe 1
Classe 1
5,0
8,0
PCop
Trave secondaria
HEA100
Classe 1
Classe 1
5,0
8,0
c/t
Compressione
Trazione
Le classi delle sezioni ad cave sono state calcolate con la seguente formula: ε=1,00 per l’acciaio S235. Classe 1 compressione: c/t≤33ε Classe 1 flessione: c/t≤72ε Classe 2 compressione: c/t≤38ε Classe 2 flessione: c/t≤83ε Piano P0-P1 P1 P1-P2 P2 P2-P3 P3 P3-PCop PCop
Elemento
Profilo
Altezza interna (c)
Spessore (t)
Pilastro
Profilo quadrato cavo 150 mm x 150 mm, sp. 10 mm
130
10
13
Classe 1
Classe 1
Trave primaria
Profilo quadrato cavo 150 mm x 150 mm, sp. 8 mm
134
8
16,75
Classe 1
Classe 1
Pilastro
Profilo quadrato cavo 150 mm x 150 mm, sp. 8 mm
134
8
16,75
Classe 1
Classe 1
Trave primaria
Profilo quadrato cavo 150 mm x 150 mm, sp. 5 mm
140
5
28
Classe 1
Classe 1
Pilastro
Profilo quadrato cavo 150 mm x 150 mm, sp. 4 mm
142
4
35,5
Classe 2
Classe 1
Trave primaria
Profilo quadrato cavo 150 mm x 150 mm, sp. 4 mm
142
4
35,5
Classe 2
Classe 1
Pilastro
Profilo quadrato cavo 150 mm x 150 mm, sp. 12 mm
126
12
10,5
Classe 1
Classe 1
Trave primaria
Profilo quadrato cavo 150 mm x 150 mm, sp. 12 mm
126
12
10,5
Classe 1
Classe 1
Titolo
TITOLO
Sforzi della struttura Si assume la Rd-S235 dell’acciaio S235 come valore limite pari a 223,89 MPa. Risultati Dalla modello si ottiene che lo sforzo massimo degli elementi beam è pari a 196,1 MPa e -214,9 MPa nella combinazione SLU4 con prevalente l’azione del vento
Beam stress SLU4 - Combined 196,1 158,8 121,5 084,1 046,8 000,0 -028,0 -065,3 -102,7 -140,4 -177,4 -214,8 Unità: MPa
25
26
MAComE
01 Fondazione a platea in calcestruzzo armato (C25/30) con tirafondi annegati in acciaio 02 Guaina elastocementizia monocoprente per fondazioni in calcestruzzo 03 Sigillatura con malta espansiva 04 Pavimento in pietra porfido 05 Sottofondo in sabbia 06 Piastra di centraggio in acciaio (S235) 07 Pilastro in acciaio (S235) con profilo quadrato cavo, 150 mm x 150 mm, sp. 10 mm 08 Grigliato elettrofuso in acciaio (S235) zincato a caldo 09 Trave secondaria in acciaio (S235) con profilo HEB100 10 Trave primaria in acciaio (S235) con profilo quadrato cavo, 150 mm x 150 mm, sp. 8 mm 11 Solaio non collaborante in acciaio in lamiera grecata, H.75mm, sp. 0,7 mm con sovraccarico massimo di 8,77 kN 12 Cemento legno ad alta densitâ&#x20AC;Ą (1350 kg/m3) 13 Pavimento in gomma SBR con bolle antiscivolo 14 Gancio ad occhiello in acciaio inox (AISI 316) 15 Parapetto in acciaio inox (AISI 316) con rete in trecce di 7 fili sp. 1,5mm 16 Pilastro in acciaio (S235) con profilo quadrato cavo, 150 mm x 150 mm, sp. 8 mm 17 Facciata esterna in policarbonato con resistenza ai raggi U.V. 18 Pilastro in acciaio (S235) con profilo quadrato cavo 150 mm x 150 mm, sp. 4 mm 19 Trave secondaria in acciaio (S235) con profilo HEA100 20 Pilastro in acciaio (S235) con profilo quadrato cavo, 150 mm x 150 mm, sp. 12 mm 21 Mensola trapezoidale in acciaio (S235), H. 300mm, B mag. 300 mm, B min. 100 mm sp. 10 mm 22 Trave di supporto binario in acciaio (S235) con profilo HEB100 23 Binario in acciaio (S235) saldato alla trave di supporto sp. 8 mm 24 Carroponte biassale in acciaio con portata di progetto di 5.000 kg 25 Copertura avvolgibile 26 Trave secondaria in acciaio (S235) con profilo HEA100 27 Trave primaria a mensola in acciaio (S235) con profilo quadrato cavo 150 mm x 150 mm, sp. 12 mm 28 Sottostruttura della copertura a graticcio in acciaio (S235) con profilo a C, H 50 mm, B 50mm, sp. 3mm 29 Copertura in lamiera in acciaio verniciato con giunti drenanti a labirinto
Titolo
29
25
28
TITOLO
27
29
25
28
27
26
26
20
20
15 10
24
24
23 22 21
23 22 21
11
12
13
10
11
15 12
13
19
19
18
18
15 10
11
12
13
10
11 14
15 12
13
14
09
09
17
17
16
16
15 10
11
12
13
10
11 14
15 12
14
09
09
08
08
07 06
13
07 01
02
03
04 06 05
01
02
03
04
05
27
Piazze
28
MAComE
29
02
PIAZZE
30
MAComE
Concept
PIAZZE
31
32
MAComE
Per
Per quanto riguarda lâ&#x20AC;&#x2122;edificio coperto a U esistente sono state ripensate e riposizionate le funzioni al suo interno che anche in questo caso condizionato dallo stile di vita dei MAComE. Senza aver operato ad un cambio di volumetria è possibile trovare nella porzione di sinistra un mercato coperto fisso, la quale pertinenza si può espandere anche al di fuori
sopra: vista esterna giorno/notte delle piazze
dell’edificio aprendosi verso la piazza. Questa infatti è scandita da una serie di pali che sono sia illuminazione urbana che aggancio per il posizionamento di teli protettivi per i banchi del mercato. Invece l’altra porzione di pianta è stata convertita a bistrot: anche questo spazio prevede un’espansione verso
PIAZZE
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l’esterno che in questo caso offre uno scandito orto di erbe officinali e di altri prodotti alimentari. L’articolazione di questi due grandi spazi urbani risente chiaramente dalla volontà di dare un ordine e sistemazione generale al sito, due piazze dicotomiche che contrappongono
da una parte elementi geometrici e dall’altra elementi sinuosi, la prima più rumorosa per via della vita che anima i mercati e gli scambi commerciali, l’altra al contrario predilige un’atmosfera più intima e tranquilla.
WIP
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MAComE
35
03
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MAComE
Funivia L’ostacolo più grande di Consonno è forse la sua posizione così isolata e sperduta. A nostro avviso invece è un punto di forza che però, dovendo parlare di costruzioni e di cantieri è necessario pensare a come fare per trasportare i materiali sulla collina. La soluzione che sembra essere la più idonea per un eventuale uso anche oltre ai tempi dei cantieri è quella della progettazione di una funivia. Il suo tracciato è stato disegnato andando a intercettare dei punti strategici in modo tale da ridurre i viaggi della carpenteria. A partire dalla stazione ferroviaria di Caloziocorte si avrebbe la prima stazione utile all’inizio della strada carrabile che conduce a Consonno, dalla parte di Olginate. La seconda stazione potrebbe essere costruita all’interno dell’edificio il Pavesino che ad oggi rappresenta il limite oltre il quale le macchine non possono accedere. In questo modo, una volta che i grandi cantieri saranno chiusi essa potrà portare i visitatori e i MAComE direttamente sulla nuova piazza. La nuova funivia collegherebbe Consonno con i paesi limitrofi e perché no, potrebbe spingersi anche oltre, superando il Monte Regina e giungendo direttamente a Milano.
nella pagina seguente: collage futuristico progetto
Funivia
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MAComE
Pensate che bello sarebbe poter osservare Consonno dalla funivia che lentamente ti viene in contro, possente, colorata e variopinta. Una piccola navicella spaziale che dal mortorio di Olginate ti conduce nel mondo sfavillante dei MAComE. Questo mezzo futuristico sarebbe un’ottimo stratagemma per evitare che vi siano divisioni tra la comunità e gli alieni, non vi sarebbero più limiti e confini, ma un flusso continuo di persone, culture e tradizioni. Questa infrastruttura sarebbe piaciuta, sicuramente al Conte Mario Bagno, sembra piuttosto strano che non ce ne sia nemmeno una bozza (magari il Pavesino era stato pensato come primo approdo). Con questo mezzo i collegamenti e le connessioni sarebbero infiniti: si potrebbe approdare a Consonno direttamente da Parigi, Londra, Honk Kong e perchè no Sidney. Essendo anche la funivia parte di questo progetto evolutivo, verrebbe predisposto per un implemento funzionale che si tramuterebbe in hyperloop così da avere delle connessioni infinite e ultra rapide. Un futuro visionario e veloce che è sempre meno utopico quanto attuabile.
Funivia
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MAComE magazine