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EDITORIALE
IL FUTURO È ADESSO The future is now
Cari Lettori,
Dear Readers,
è finito il tempo delle parole. E’ arrivato il momento dei fatti. Il due ottobre c’è stata l’inaugurazione di Life Electric (all’interno di questo numero potrete leggere ogni dettaglio). Amici di Como ha donato l’opera alla città e, con il Consorzio Como Turistica, ha ristrutturato la diga foranea. Uno degli spazi urbani più suggestivi al mondo è diventato ancora più bello grazie all’opera di Daniel Libeskind, voluta per ricordare Alessandro Volta a 270 anni dalla nascita. L’obiettivo era portare a compimento Life Electric e ora, se ci voltiamo indietro, scopriamo che con tenacia abbiamo scalato una montagna e realizzato l’opera. Si tratta di un grande esempio di collaborazione fra pubblico e privato, un’operazione che ha iniettato nel territorio grandi risorse economiche: abbiamo fatto lavorare quasi 50 aziende e investito più di un milione di euro. Abbiamo vinto una grande sfida grazie a chi ha progettato e lavorato: professionisti, collaboratori, aziende e artigiani che solo il nostro territorio possiede. Ringraziamo Daniel Libeskind, chi ha creduto in questo progetto, chi lo ha sostenuto, chi ha lavorato anche il sabato la domenica, di giorno e di notte, al caldo al freddo e sotto la pioggia. E ringraziamo anche chi ha criticato in modo sensato e educato. Perché il confronto sulla città, sul tessuto urbano, sul futuro è sempre sano: opinioni diverse che si confrontano sono segno di vitalità. E questa città è viva. Un grazie al sindaco Mario Lucini, all’assessore Lorenzo Spallino e alla Giunta perchè hanno creduto subito nel progetto. Grazie anche a tutto il personale del Comune. Pubblico e privato insieme possono fare grandi cose e questa esperienza lo dimostra chiaramente. Un grazie enorme a Fondazione Cariplo e al suo presidente Giuseppe Guzzetti che, fin dal primo incontro, da appassionato del territorio, ha dato la sua adesione. Un grazie immenso ai sostenitori e agli sponsor privati, a Banca Intesa, alla Camera di Commercio, a Enti e associazioni di categoria. Con orgoglio possiamo dire che adesso la città possiede qualcosa in più, di nuovo, di permanente. Life Electric non è solo da ammirare: è da vivere, da sentire. Life Electric è un’opera viva, in continua mutazione, si muove e si colora dell’ambiente, partecipa allo spazio scomponendolo e ricomponendolo in un continuo gioco di luce e riflesso. Life Electric è una visione, uno sguardo al futuro. Futuro che è diventato presente.
we no longer have time for words. The time is ripe for action. October 2 the inauguration of Life Electric took place (go and read the details inside). Amici di Como donate the monument to the city and together with Consorzio Como Turistica restored the dyke. One of the most beautiful location in the world is even nicer now thanks to the monument by Daniel Libeskind, to celebrate the 270th anniversary of the birth of Alessandro Volta. The aim is to inaugurate Life Electric and now, if we turn back, we can say that we made it. It is a great example of collaboration between the public administration and the private sector, which brought about a huge amount of money: almost 50 companies worked on it and more than one million euro was invested. We faced a big challenge thanks to those who projected and worked on it: professionals, staff members, companies and specialized artisans of our territory. We have to say thank you to Daniel Libeskind, to those who believed in it and supported the project, to those who worked on Sundays and Saturdays, day and night, with good and bad weather and under the rain. We also would to say thank you to the people who criticize it in a nice way. It is always important to discuss about the city, our territory and our future: it is a always good to discuss together and to have different opinions. It is a sign that city is alive. Thank you to the mayor Mario Lucini and to the councillor Lorenzo Spallino, who believed in the project from the beginning. Public administration and private sector can be really successful when they work together and this is the proof. A special thank goes to Fondazione Cariplo and to his president Giuseppe Guzzetti who showed his interest in the project from the first meeting we had. We have also to thank the supporters and the private sponsors, Banca Intesa, the Chamber of Commerce, category associations. We are proud to say that now the city has something more, something new, something permanent. Life Electric is not only to admire: it is part of the city. Life Electric is alive, in evolution, it moves and gives color to the environment, it is part of the surrounding space and it keeps on creating and modifying lights and reflections. Life Electric is a vision, a glance towards the future. And the future is now.
Buona lettura.
Enjoy your reading. Gli Editori Daniele Brunati Rosaria Casali
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Como
Editors Daniele Brunati Rosaria Casali
sommario summary
PEOPLE
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Giulia: un bronzo mondiale Giulia: an international bronze medal Don Diego, 50 anni al servizio del prossimo Don Diego, 50 years of priest hood Gentili Mosconi, la maison del successo Gentili Mosconi, the successful company territorio
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Lungolago: ancora insieme Lakefront: together again EVENTI
In copertina: Life Electric foto © Nick Zonna In the photo: Life Electric foto © Nick Zonna
È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©
16
Como
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Il tempo di Life Electric The age of Life Electric
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Amici di Como e Magic Lake per Life Electric Amici di Como and Magic Lake for Life Electric
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Convegno del Sestante Convegno del Sestante
72 94 100
Rosa Blu: il grande cuore di Grandola e Uniti Rosa Blu: the big heart of Grandola e Uniti
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I Vasconi in mostra Photo exhibitions: I Vasconi
112 120
Cantù: legno in festa Cantù: festival of wood WOMENinNOVATION WOMENinNOVATION
122
Città dei Balocchi. 22 anni di sogni Città dei Balocchi. 22 years of dreams
136
Porsche Alpetour Porsche Alpetour
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Da Fellini a Berlusconi, Mességué: 40 anni di storia From Fellini to Berlusconi, Mességué: 40 years of history
The European House - Ambrosetti. Mezzo secolo con gli imprenditori The European House - Ambrosetti. 50 years with the enterpreneus Sui passi di Don Guanella On the footsteps of Don Guanella
ARMANI.COM/ATRIBUTE
Piazza Cavour 25 - Como
sommario summary
CULTUra
68
Il manufatto rivive. Dall'arte al design The new life of the artifacts. From art to design NEWS
128
Il dono dei mille: nuova Tac per Cantù The gift of mille: a new Tac for Cantù salute
141
o3epo
130
KOMO 147
Kinesiologia e test alimentari Kinesiology and food testing
EXHIBITION
106
Com'è Viva la Città Com'è Viva la Città
118
Biennale Internazionale del merletto Biennale Internazionale del merletto
city
SPORT
197
swiss
209
mountain
235 237 238 242 246 248 250 252 231 215
21° Pro-Am under 12-15 21° Pro-Am under 12-15 6° Trofeo del mattone 6° Trofeo del mattone ATP Tour Challenger ATP Tour Challenger Giro di Lombardia: vince Nibali e vince Como Giro di Lombardia: Nibali wins and Como wins Roda, un amore a quattro ruote Roda, a four wheel love Benvenuto, Mr. Capitano Welcome, Mr. Captain Le passioni di coach Gerry The passions of coach Gerry Briantea in rossonero Briantea in red and black
BOOK CORNER FOCUS ON FOOD AND DRINK
254 18
Como
In cucina e in cantina con Davide ed Emanuele In the kitchen and the cellar with Davide and Emanuele
Indirizzi Contacts
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Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore
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Patrocinata da • Sponsored by Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como Camera di Commercio di Como Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Davide Cantoni
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Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Grafica • Graphic Andrea Pedretti Testi • Research and Material Daniele Brunati, Davide Cantoni, Elisabetta Comerio, Marina Moretti, Ivan Damiano Rota, Stefania De Giorgi, Fabrizio Comerio, Luca E. Bernardi, Rosaria Casali, Marili Fontana, Gian Enrico Ghilotti, Federica Cavriani, Guido Capizzi, Tasos Tsiotas, Alain Mességué, Davide Lacchini, Emanuele Riva
Compila il documento e invialo al n. di fax 031 267044, via email a tbmservice@tin.it o spedisci in busta chiusa a TBM Service & C. Piazza Duomo 17, 22100 Como tel. +39 031 268989
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L'INAUGURAZIONE
IL TEMPO DI LIFE ELECTRIC foto Nick Zonna, Francesco Corbetta
La prima visione fu “un diamante nel lago”. Così parlò Daniel Libeskind, alcuni anni fa, durante una passeggiata sul lungolago di Como. Negli occhi dell’architetto stava nascendo qualcosa, un raggio di luce tra acqua e città, un’opera che fosse: “Un’installazione, una gateway fisica e ideale aperta sul ventunesimo secolo”. Il due ottobre 2015 la porta si è aperta: Life Electric è realtà. Un gioiello che svetta al termine della diga foranea sul tondello interamente restaurato dal Consorzio Como Turistica che ha così riportato uno spazio urbano allo splendore che si merita. Un dono che Libeskind, insieme con Amici di Como e numerosi partner e sponsor (tra cui Banca Intesa e la Camera di Commercio comasca), ha voluto fare alla città. Si tratta
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di una grande azione corale che ha visto in prima linea professionalità, aziende, gruppi industriali, associazioni di categoria, artigiani e amministrazione. Un progetto ambizioso che ha saputo valorizzare l’impresa locale, le potenzialità del territorio grazie all’intuizione di Libeskind. Life Electric è pensato in onore di Alessandro Volta a 270 anni dalla nascita. L’opera è pulita, lineare, profondamente contestualizzata all’ambiente. Ha la forma di due sinusoidi che si contrappongono e giocano reciprocamente tra curve e movimento con un effetto specchio che rende l’intera struttura parte integrante dello spazio. Uno spazio che viene scomposto e ricomposto in un movimento continuo di luce e riflessi.
Da sinistra, S.E. il prefetto Bruno Corda, il presidente di Consorzio Como Turistica Roberto Cassani, il presidente Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, il presidente di Amici di Como Silvio Santambrogio, il sindaco di Como Mario Lucini, il responsabile dei lavori Daniele Brunati, l'architetto Daniel Libeskind e il figlio Lev Libeskind
On the left, S.E. the perfect Bruno Corda, the president of Consorzio Como Turistica Roberto Cassani, the president Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, the president of Amici di Como Silvio Santambrogio, the mayor of Como Mario Lucini, project supervisor Daniele Brunati, the architect Daniel Libeskind and his son Lev Libeskind
The age of Life Electric The first vision was "a diamond in the lake". These are the words of Daniel Libeskind, some years ago, during a walk on the lakefront of Como. In the eyes of the architect something was about to be created, a ray of light between the water and the city, a monument that is: "An installation, a real and ideal gateway on the 21st century". In October 2 the door opened: Life Electric is there. A jewel at the end of the dyke, in the middle of the first basin of Lake Como. A gift that Daniel Liebeskind together with Amici di Como and many other partner and sponsors (among them Banca Intesa and the Chamber of Commerce of Como) wanted to give to the
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city. It is a great choral action supported by professional skills, companies, industrial groups, category association, handicrafts and administration. An ambitious project to give value to the potential of our territory thanks to the intuition of Daniel Libeskind. Life Electric is dedicated to Alessandro Volta for 270th anniversary of his birth. The monument is clean, linear, in harmony with the environment. It is made of two sinusoids which counterposes and create curves and moviment with a mirror effect which make the monument a completing part of the surrounding area. It is joined and separated in a continuous movement of lights and reflections.
Sopra, le autoritĂ insieme all'architetto Daniel Libeskind davanti a Life Electrc
Above, the authorities with Daniel Libeskind near Life Electric
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EVENTI
VISITA IN CANTIERE
Amici di Como e Magic Lake per
LIFE ELECTRIC Una serata, quattro location e la sorpresa: Nastassja Kinski di Daniele Brunati foto Francesco Corbetta, Luigi Corbetta, Nick Zonna
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Gli associati di Amici di Como, gli inserzionisti di Magic Lake, le autorità e gli ospiti della rivista il 27 luglio il cantiere Life Electric ha aperto eccezionalmente le sue porte per alcune ore. Infatti, a partire dalle 19, gli invitati hanno potuto ammirare per la prima volta da vicino il monumento dedicato ad Alessandro Volta che allora da soltanto alcune ore svettava sul rinnovato tondello della diga foranea. Un’occasione che nessuno ha volu-
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to perdere. Infatti, già qualche minuto prima dell’orario indicato, hanno iniziato a raggiungere la diga molti degli ospiti che, grazie anche alla complicità della magnifica serata, hanno potuto godere dello spettacolo offerto da Life Electric. Attorno alle 19.30 ha poi raggiunto la diga anche l’architetto Daniel Libeskind con la sua famiglia rendendo questo momento ancor più unico e indimenticabile.
In queste pagine, i protagonisti della visita in cantiere
On this page, the protagonists during the visit of the construction site
Amici di Como e Magic Lake for Life Electric The members of the association Amici di Como, the advertisers, the authorities and the guests of the magazine July 27 the construction site Life Electric exceptionally opened the doors for some hours. From 7.00 pm the guests admired the monument dedicated to Alessandro Volta for the first time on the renewed dyke.
An occassion which could not be missed. Some minutes before the indicated time the guests started to reach the dyke and in a beautiful evening they could enjoy the beauty of Life Electric. At 7.30 pm the architect Daniel Libeskind and his family reached the dyke making this moment even more exclusive.
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“La combinazione della bellezza di Como con la serentità del lago, con l’ispirazione che suscita Volta e con la stupenda ambientazione della diga foranea formano le fondamenta di Life Electric”.
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“The combination of the beauty of Como, the serenity of the lake, the inspiration of Volta and the stunning setting of the jetty, Fabrizio Milesi were all the foundations for Life Electric”.
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Life Electric è un’opera progettata in onore del grande scienziato comasco, Alessandro Volta, inventore della pila. Progettata da Daniel Libeskind, sarà donata alla città dall’archistar, dall’associazione Amici di Como e dal Consorzio Fabrizio Milesi Federicoe Pinidi & C. SAS Como Turistica con il sostegno del Comune di Como numerosi partner e sponsor. Sorgerà nel tratto terminale della diga foranea, di fronte a Piazza Cavour. L’installazione è pulita, lineare, profondamente contestualizzata all’ambiente: ha la forma di due sinusoidi che si contrappongono e giocano reciprocamente tra curve e movimento. L’opera fonde elementi energetici e scientifici a quelli naturali: crea un ideale terzo polo tra il Faro di Brunate e il Tempio dei giardini pubblici. Entrambe le opere, non a caso, sono dedicate a Volta. Il monumento vivrà su giochi di luce e riflessi a specchio in modo da incastonarsi coerentemente nello spazio circostante. ®
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Life Electric is a work of art which aims at honoring the scientist of Como, Alessandro Volta, who invented the battery. Projected and donated to the city of Como by the architect Daniel Libeskind, the association Amici di Como and Consorzio Como Turistica, with the support of the Municipality of Como and many other partners and sponsors. It is located at the end of the breakwater, in front of Piazza Cavour. Finanziaria The installation is clean, linear and totally linked to the surrounding environment: Le Perray S.p.A. it is made of two sine curves, which evoke the arch of the volt, they counterpose and play among curves and movement. The installation combines energetic, scientific and natural elements. It creates an ideal third pole located between the Lighthouse of Brunate and the Temple in the public gardens, both dedicated to Alessandro Volta. Life Electric, with reflections during the day and tricks of light in the night, becomes part of the surrounding environment with cohesion and refinement respecting the depth and the perspective from each side. RISTORANTE IMBARCADERO
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ospiti all'AERO CLUB Dopo la visita in cantiere la prima parte della serata Amici di Como – Magic Lake si è svolta all’interno dell’Hangar dell’Aero Club di Como, presieduto da Giorgio Porta, trasformato per l’occasione in un suggestivo palcoscenico dove il presidente di Amici di Como, Silvio Santambrogio, e il coordinatore, Daniele Brunati, hanno dato il benvenuto agli ospiti. Gli associati hanno così potuto avere una relazione sullo stato di fatto del progetto “Life Electric”, anche grazie a un video che ha mostrato le varie fasi di costruzione dell’opera. Momento clou dell’evento è stato l’intervento dell’architetto Daniel Libeskind, reduce dalla visita in cantiere, che ha ringraziato il sindaco Mario Lucini, l’assessore Lorenzo Spallino, Amici di Como e Consorzio Como Turistica per avere portato a compimento in modo così pregevole il progetto donato alla città.
After the visit of the construction site, the evening continued in the Hangar of the Aero Club of Como, with Giorgio Porta as the president of the club, which was transformed into a suggestive stage where the president of Amici di Como, Silvio Santambrogio and the coordinator, Daniele Brunati, welcomed the guests. The member of the association could see the development of the project "Life Electric", also thanks to a video which showed the different phases of project. The best moment of the evening was the speech of the architect Daniel Liebeskind, who was enthusiastic of the fact that the mayor Mario Lucini, the councillor Lorenzo Spallino, Amici di Como and Consorzio Como Turistica carried out the development of project in such an excellent way.
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La serata è proseguita nella sede dello Yacht Club Como, la società sportiva dedita alla nautica presieduta da Giancarlo Ge. Qui tra un ottimo buffet e uno spumeggiante calice di vino, gli ospiti hanno potuto intrattenersi ammirando il panorama del lago in una splendida serata estiva. Fra i tanti ospiti illustri, anche una gradita sorpresa Nastassja Kinski che non ha voluto mancare alla serata di presentazione di Life Electric. L’attrice, grande appassionata di arte moderna, è rimasta letteralmente estasiata di fronte al monumento e ha elogiato lo spirito mecenatesco degli Amici di Como che hanno voluto donare alla città un’opera di un’artista tanto famoso.
The evening continued in the he adquar ters of the Yacht Club Como, the sailing club with Giancarlo Ge as a president of the club. A great reception and a go o d sparkling wine in order to let the guests enjoy the lake view in a b eautiful summer evening. Among the dif ferent famous guests, there was the ac tress Nastassja K inski, who also to ok par t in the event. She has a passion for mo dern ar t and she appreciated the monument and the will of Amici di Como to donate it to the cit y.
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alla CANOTTIERI LARIO
Ultima tappa della serata la sede della Canottieri Lario dove il presidente Enzo Molteni ha accolto gli ospiti con un ottimo buffet di pesce e con una sorpresa apprezzatissima da tutti. Il carrettino dei gelati Luisita che ha creato un’atmosfera unica offrendo, oltre ai gusti tradizionali, anche il nuovissimo gelato Life Electric: una frizzante armonia di fior di panna con una punta fruttata agli agrumi. Inutile dire che è stato un successo. Tutti gli ospiti hanno poi terminato la serata portando a casa una copia del nuovo numero di Magic Lake Summer 2015.
The last part of the evening was held at the headquarters of Canottieri Lario, where the president Enzo Molteni welcomed the guests with a great fish buffet and with a surprise for everybody. The ice cream wagon of Luisita created a unique atmosphere and offered the traditional tastes as well as the new ice cream Life Electric: a fizzy mix of cream and a point of citrus fruits. It was a great success. All the guests came home with the new edition of Magic Lake Summer 2015.
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CONVEGNO DEL SESTANTE Nuove rotte del "fare impresa" in un mondo che cambia foto Maurizio Camponovo
“Le cose che si vedono sono terrene; quelle che non si vedono sono eterne”. All’insegna di questa citazione biblica, il Convegno del Sestante si conferma anche per l'edizione 2015, l’ottava, un passaggio centrale per gli attori economici. "Asset intangibili e creazione di valore" il fil rouge che ha legato gli interventi dei relatori davanti a un pubblico di duecentocinquanta persone ospitate nelle sale di Villa d'Este, a Cernobbio. Se è evidente la stretta correlazione tra asset tangibili e
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valore, può dirsi altrettanto tra “intangibles” e market value dell’impresa? Quale la loro importanza sia a livello di dottrina –tema rappresentato dal professor Bagna dell’Università di Pavia-, sia nel “daily business”, a fronte di situazioni di crisi e in operazioni di finanza straordinaria, come dettagliato dai Dott. Rovere e Rocchetti del Comitato Tecnico Corporate Finance Andaf? Il tema è più che attuale, se si considera che il 70% circa degli imprenditori non attribuisce agli intan-
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Nella pagina precedente, i relatori del Convegno; in alto, da sinistra, Prof. Emanuel Bagna, Dott. Gianluigi Rossi, Dott. Enrico Manaresi, al centro, da sinistra Daniele Brunati, Avv. Francesco Chiappetta, Dott. Enrico Rovere; sotto, da sinistra Dott. Fabio Selli, Dott. Roberto Rocchetti, Dott. Massimo Tammaro; in questa pagina, sopra, la platea; sotto Villa d'Este, sede del convegno On the previous page, the speakers of the Conference; above, on the left, Prof. Emanuel Bagna, Dott. Gianluigi Rossi, Dott. Enrico Manaresi, in the middle, on the left, Daniele Brunati, Avv. Francesco Chiappetta, Dott. Enrico Rovere; below, on the left , Dott. Fabio Selli, Dott. Roberto Rocchetti, Dott. Massimo Tammaro; on this page, the participants; below Villa d'Este, the venue of the conference
gibili un giusto spazio nello strategic plan di medio e lungo termine, benchĂŠ siano fattori capaci di creare un differenziale competitivo se opportunamente gestiti. Eppure, casi pratici di successo sono sotto gli occhi di tutti: da Ferrari, a Technogym, a Pirelli, e non solo per il valore del brand ma soprattutto per le lungimiranti misure intraprese in tema, rispettivamente, di comunicazione dei propri valori e human capital strategy, di realizzazione di un “best place to workâ€?, di governance e gestione del rischio. Testimonianze concrete, come nello stile del Convegno, portate in sala dagli
stessi attori. Il patrocinio di Amici di Como, un inquadramento generale della tematica da parte del Dott. Fabio Selli di Patrimony 1873, e una magistrale regia del moderatore Dott. Gianluigi Rossi in rappresentanza del Alumni Bocconi Como, hanno fatto da cornice a relazioni tese a fornire indicazioni circa un nuovo modo di fare impresa per vincere le nuove sfide che un contesto globale in continuo cambiamento pone, e a anticipare nuovi trend futuri per permettere alle imprese e ai loro professionisti dedicati di acquisire un vantaggio competitivo tipico dei first movers.
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In questa pagina, momenti del Convegno del Sestante In this page, pictures of Convegno del Sestante
Convegno del Sestante "That which is seen is earthly; that which is not seen is eternal." Under this biblical quotation, the Convegno del Sestante has also confirmed for the 2015 edition, the eighth, a major event for THE economic actors. "Intangible Assets and Value Creation" is the common thread that bound the speeches in front of an audience of two hundred and fifty people housed in the halls of Villa d'Este in Cernobbio. If there is a clear tight correlation between tangible assets and value, can the same be said of "intangibles" and the market value of the enterprise? What is their significance both at the level of doctrine -theme represented by Professor Bagna of the University of Pavia-, and in the "daily
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business�, faced with crisis situations and in extraordinary financial transactions, as detailed by Drs. Rovere and Rocchetti of the Technical Corporate Finance Committee Andaf? The issue is more than the current, considering that although they are factors that can create a competitive edge if properly managed, about 70% of entrepreneurs do not give them appropriate weighting in the strategic plan for the medium and long term. And yet, practical cases of success are plain for all to see: from Ferrari to Technogym to Pirelli, and not only for the value of the brand but also to the long term measures taken regarding, respectively, the communication of their values and ​​ human capital strategy, the im-
plementation of a "best place to work", governance and risk management. Concrete evidence, as in the style of the Conference, brought to the congress by the principal actors themselves. The patronage of Friends of Como, a general overview of the topic by Dr. Fabio Selli of Patrimony in 1873 and the masterful direction of moderator Gianluigi Rossi representing the Alumni of Bocconi Como, were the backdrop to speeches aimed at providing insights into a new way of doing business to meet the new challenges that a changing global context poses, and to predict new future trends to enable companies and their dedicated professionals to gain a competitive advantage typical of first movers.
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Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous Foundation, photo by Emanuele Zamponi
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In occasione di Expo 2015 il MiBACT ha promosso un ciclo di nove conferenze dedicate alle eccellenze culturali italiane, intitolato “Conservare per ricordare”. Una di queste conferenze, “Il manufatto rivive. Dall'arte al design”, ha voluto dare spazio a una riflessione sulla tradizione italiana del restauro, vero orgoglio nostrano la cui trasmissione è affidata agli Istituti di Restauro e alle Scuole di Alta Formazione, unitamente al significato del restauro nel contemporaneo, tra arte, design e architettura. L'incontro, ospitato il 10 luglio scorso nella suggestiva Sala della Passione della Pinacoteca di Brera, a Milano, è stato organizzato dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte e dall'ICRCPAL, l'Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario. Pier Luigi Vercesi, Direttore di Sette, ha moderato una tavola a cui sedevano relatori illustri, che pur essendo studiosi
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e cultori della materia hanno saputo usare un linguaggio divulgativo per coinvolgere il pubblico (più di cento persone tra addetti ai lavori e non) in una analisi a più voci sullo stato dell'arte di questa disciplina. Dopo i saluti di Franco Cologni, Presidente della fondazione omonima, Maria Cristina Misiti, Direttore dell’ICRCPAL di Roma, ha inaugurato la giornata di studi parlando delle nuove prospettive nella formazione del restauratore. La mattina si è suddivisa poi in tre momenti tematici: il primo dedicato alla metodologia e cultura del restauro tra passato e presente, il secondo alla formazione e l'ultimo alla progettazione consapevole. Annamaria Giovagnoli ha inaugurato la prima parte parlando dell'ISCR di Roma e della sua SAF (Scuola di Alta Formazione) di cui è Vice Direttore. Un ente in cui si svolgono contemporaneamente ricerca, formazione e attività sistematica e continua di restauro e
di sperimentazione. Letizia Montalbano, Direttore della SAF dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ha proseguito illustrando le offerte didattiche dell'OPD, unico istituto del MiBACT ad avere attivato 5 dei 6 percorsi formativi dedicati alla formazione del Restauratore di beni culturali previsti dall'ultima riforma. Tra le altre cose, l'OPD ha attivato da poco un Master dedicato al restauro delle opere contemporanee. Proprio di queste ha parlato Isabella Villafranca Soissons, Direttore dei Laboratori di Restauro di Open Care (Milano), che osserva: “parlare di restauro riferendosi ad opere contemporanee pare un ossimoro. Ma per il conservatore, la differenza tra arte del passato e del presente risiede nella diversità delle tecniche esecutive, e le materie del contemporaneo si usurano, arrugginiscono, ammuffiscono, fermentano, vengono infestate”. Questa deperibilità dei materiali, addirittura ricercata da alcuni artisti,
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Nella pagina precedente, interventi di conservazione e restauro su diversi materiali. In senso orario, dall'alto, Centro Restauro Materiale Cartaceo di Lecce, Centro Conservazione e Restauro "La Venaria Reale", ICRCPAL di Roma e Opificio delle Pietre Dure di Firenze In the previous page, conservation and restoration on various materials. Clockwise, from the top, Centro Restauro Materiale Cartaceo di Lecce , Centro Conservazione e Restauro "La Venaria Reale”, ICRCPAL Rome and Opificio delle Pietre Dure in Florence
In questa pagina, sopra, intervento di conservazione presso l'ICRCPAL - Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario; sotto, il Laboratorio di Conservazione e Restauro opere polimateriche di Open Care In this page, above, conservation work at the ICRCPAL - Central Institute for Restoration and Conservation of Archival and Library Heritage; below, the Laboratory of Conservation and Restoration of multi material works at Open Care
richiede un'interazione continua del conservatore con innumerevoli altre professionalità e soggetti quali autori, collezionisti, curatori, responsabili di archivi, musei e fondazioni. Cesare De Michelis, Presidente di Marsilio Editori, ha aperto la seconda parte del convegno descrivendo l'importanza della formazione nella nostra epoca, in cui il ritorno all'artigianato non deve sembrare una sconfitta che accompagna la vacuità delle promesse dell'era moderna, ma una riscoperta, un valore. A fargli da eco, il Direttore della Fondazione Cologni, Alberto Cavalli, ha sottolineato l'importanza della trasmissione del sapere, presentando il video dedicato al progetto di tirocini formativi “Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza”, promosso dalla Fondazione, e che quest'anno ha messo a bottega 35 giovani. Al tavolo anche due protagonisti del sistema-scuola. Gian Piero Brovedani, Direttore della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, e Rosa Maria Villani, Coordinatrice della Scuola dell'Arte della Medaglia dell'Isti-
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tuto Poligrafico e Zecca dello Stato di Roma. La terza e ultima sezione de “Il manufatto rivive”, dedicata ai temi della progettazione in rapporto al restauro o alla manutenzione, è stata affidata alle voci di Ettore Mocchetti, architetto ed Editorial Advisor della rivista AD, e Beppe Finessi, storico delle arti applicate e del design. Il primo ha reinterpretato il concetto di sostenibilità architettonica, non legato tanto ai temi green, quanto all'impegno del progettare costruzioni fatte per durare. Se nel Novecento ville ed edifici pubblici nascono e vivono con un orizzonte temporale di 50 anni, “oggi occorre corredare i progetti di un piano di investimenti di salvaguardia, revisione e sostituzione”. La conservazione in architettura significa quindi manutenzione, ma anche memento e monito per chi debba progettare, consapevole dei rischi di degrado. Finessi ha invece presentato esempi del restauro inteso come recupero creativo, di trasformazione, di “redesign” di oggetti già esistenti, da quelli quotidiani alle icone di design, riviste e stra-
volte da designer moderni. Un altro modo per restaurare, nel senso di far rivivere e rimettere in uso. Hanno concluso la mattinata gli interventi di due custodi di grandi patrimoni da preservare. Virginia Villa è Direttore del Museo del Violino di Cremona, depositario di un sapere, quello della liuteria cremonese, riconosciuto dall'UNESCO quale Patrimonio Immateriale dell'Umanità, ma anche polo di ricerca e di sviluppo per un saper fare che ha ancora molto da raccontare. Paola Candiani, infine, Responsabile Restauro e Conservazione dei Beni del FAI, ha chiuso i lavori con bellissime immagini, con un intervento intitolato “La grande mission di conservare e tramandare la bellezza”, mostrando l'importanza del restauro per il patrimonio delle bellezze italiane, che vanno accudite e preservate con cura. Bellezze che vedono i restauratori impegnati senza tregua in una lotta serrata contro gli effetti del tempo, nella ricerca e nell'intervento atti a ritardare, se non scongiurare, le conseguenze della caducità.
Lavorazioni artistiche di due Scuole presenti al convegno: la Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo e la Scuola dell'Arte della Medaglia dell'IPZS di Roma Artistic works of two schools present at the conference: the Spilimbergo Mosaic School in Friuli and the Arte della Medaglia School of IPZS Rome
The new life of the artifacts. From art to design In the context of Milan Expo 2015, the Italian Ministry of Heritage organized a cycle of nine conferences devoted to Italian cultural treasures, entitled 'Preserve to Remember.' One of these conferences, 'The new life of the artifacts. From art to design,' highlighted the Italian tradition of restoration, including training and education in this field and the importance of restoring contemporary art, design and architecture. The meeting, which took place on July 10 in the evocative Sala della Passione hall of the Pinacoteca di Brera, in Milan, was organized by Fondazione Cologni. Pier Luigi Vercesi, Editor in Chief of the weekly magazine Sette, hosted a round table with illustrious guests. After the welcoming speech by Franco Cologni, president of the namesake foundation, Maria Cristina Misiti, the director of the Institute for the conservation of ancient books of Rome, presented the new prospects in training of new restorers. The morning was divided into three parts, each devoted to a different theme. The first was on methodology and culture of restorers in the past and present; the second on training;
and the last on design and planning. Annamaria Giovagnoli introduced the first part talking about the School of Advanced Training in restoration in Rome, where she is deputy director. Letizia Montalbano, director of Opificio delle Pietre Dure in Florence, continued informing on the recent educational possibilities offered by a post-graduate course in restoring contemporary works. Exactly what Isabella Villafranca Soissons, director of the Open Care restoration ateliers in Milan expanded on. She explained how perishable materials, surprisingly sought-after by some artists, require a continuous interaction between the restorer and many other experts. Cesare De Michelis, president of the publishing house Marsilio Editori, opened the second part of the convention outlining the importance of talent and training. The director of Fondazione Cologni, Alberto Cavalli, underlined the importance of sharing knowledge and showed a video dedicated to the 35 apprentices of the project, 'A school, a job, route to excellence', devised by the Foundation. Two other protagonists of the training scheme, Gian Piero Brovedani,
director of Scuola Mosaicisti in Spilimbergo (Friuli), and Rosa Maria Villani, coordinator of Scuola dell'Arte della Medaglia in Rome, took part in the meeting. The third and last part, devoted to the theme of planning in relation to restoration and maintenance, was held by Ettore Mocchetti, architect and editorial advisor of AD magazine, and Beppe Finessi, an applied arts and design historian. The former gave a new interpretation of the concept of sustainability in architecture, not so much related to 'green' themes but to buildings designed to last. The latter gave examples of restoration in terms of creative recovery, of transformation, redesign, of what already exists. The morning was concluded by interventions of two custodians of great heritage in constant need of preservation: Virginia Villa, director of the Violin Museum in Cremona, and Paola Candiani, responsible for restoration and preservation of cultural heritage of FAI, who highlighted the importance of restoration of Italian cultural heritage in all its forms that must be cared for and preserved with great attention.
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The European House - Ambrosetti MEZZO SECOLO CON GLI IMPRENDITORI
VALERIO DE MOLLI di Elisabetta Comerio foto AKAstudio-collective
Il Gruppo The European House - Ambrosetti da cinquant’anni è a fianco dell’imprenditoria, non solo italiana. Anche quest’anno, 41^ edizione, a Villa d’Este di Cernobbio si è svolto il tradizionale Forum dedicato all’economia. “Il Forum di Cernobbio, quest’anno, si è svolto in un momento internazionale particolarmente delicato. L’Europa e gli Usa si trovano a dover gestire l’incertezza di una ripresa che continua a essere anemica, mentre la frenata della Cina sta continuando a generare fibrillazione delle borse e una volatilità dei mercati, gettando un’ombra sinistra sul futuro”, spiega Valerio De Molli, Amministratore Delegato di
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The European House - Ambrosetti. Il Forum è ormai un punto di riferimento mondiale (lo confermano le puntuali presenze dei più illustri politici, economisti, accademici): come si costruisce un successo tanto clamoroso? Non è necessaria una bacchetta magica per costruire e descrivere questo successo ma solo un approccio professionale rigoroso che, insieme ad un metodo e ad una grande capacità di produzione di contenuti proprietari, consente a The European House - Ambrosetti di garantire, ogni anno, un’alta qualità del Forum di Villa d’Este. Non è un caso se per
il secondo anno consecutivo The European House - Ambrosetti è stata nominata tra i migliori Global Think Tanks privati del “Global to go think tanks report” dell’Università della Pennsylvania. Più nello specifico, siamo il primo Think Tank privato italiano e il quarto europeo. Ogni anno seguono i lavori del Forum più di 100 testate nazionali e internazionali tra cui BCC, CNBC Europe/US, Financial Times, The Daily Telegraph. La partecipazione al Forum è limitata a 200 capi azienda e ogni anno c’è una lunga fila d’attesa a causa della limitatezza dei posti a sedere. Più di 200 uomini sono impegnati in attività di sicurezza. Non
dimentichiamo, inoltre, l’enorme valore che il Forum ha per tutto il territorio di Cernobbio, in termini di indotto e di marketing. Il Gruppo di colleghi che segue l’organizzazione del Forum di Villa d’Este è composto da 40 persone, di cui 10 costituiscono lo zoccolo duro. Quest’anno si è svolto il 4, 5, 6 settembre e già l’8 settembre è seguita la riunione di kick-off per la prossima edizione che si svolgerà il 2, 3, 4 settembre 2016. Kofi Annan, il quale ha già confermato la sua partecipazione per il prossimo anno, mi ha chiesto di incontrarci a New York, presso la sua Fondazione, per discutere l’organizzazione di un Paecekeeping mondia-
le in vista dell’edizione 2016. I giovani, pianeta ancora molto da esplorare: oggi i numeri dicono che uno su due è disoccupato. Esiste una ricetta per affrontare questo scottante problema? Siamo sempre più che mai convinti che riuscire a imprimere nel Paese un’iniezione di interesse per la creazione di impresa potrebbe fare la differenza, creando le premesse per una svolta. La maggior parte della nuova occupazione è creata da imprese di nuova formazione. Non scordiamoci che siamo il Paese con la disoccupazione più alta dell’ultimo ventennio. Se guardiamo ai giovani, il dato è
drammatico: come in Grecia e in Spagna, da noi un giovane su due non lavora. Si tratta di uno spreco di capitale intellettuale inaccettabile. Altri aspetti inquietanti: in Italia 22 milioni di lavoratori mantengono 40 milioni di persone, siamo il Paese che ha la più bassa partecipazione femminile al lavoro, per non parlare del fenomeno tanto dibattuto dei “NEET”, altro bacino di talenti in eterno stand by, che non studia e che non cerca occupazione. In estrema sintesi, i giovani devono entrare nella nuova prospettiva di “crearsi” un lavoro, per innestare nell’economia un circolo virtuoso di crescita e occupazione.
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In questa pagina, in alto, a sinistra, il premier Matteo Renzi con il prefetto di Como Bruno Corda, il sindaco di Cernobbio Paolo Furgoni e l'amministratore delegato di The European House - Ambrosetti Valerio De Molli; a destra la platea; sotto da sinistra Matteo Renzi con Kofi Annan; il Premier durante il suo intervento; il ministro Paolo Gentiloni; il ministro Maria Elena Boschi; il ministro Marianna Madia; l'onorevole Matteo Salvini e l'onorevole Enrico Letta On this page, above, on the left, the premier Matteo Renzi with the perfect of Como Bruno Corda, the mayor of Cernobbio Paolo Furgoni and the managing director of The European House - Ambrosetti Valerio De Molli; on the left, the audience; below on the left Matteo Renzi with Kofi Annan; the Premier; the minister Paolo Gentiloni; the minister Maria Elena Boschi; the minister Marianna Madia; the honourable Matteo Salvini and the honourable Enrico Letta
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Sopra, a sinistra, Giuseppe Sala e sua moglie; a destra, Elisa di Francisca, Samantha Cristoforetti, Paolo Rinaldi (Special Olympics), Giuseppe Marotta ; sotto, Rosaria Casali e Daneie Brunati con Kofi Annan Above, on the left, Giuseppe Sala and his wife; on the right Elisa di Francisca, Samantha Cristoforetti, Paolo Rinaldi (Special Olympics), Giuseppe Marotta; below, Rosaria Casali and Daniele Brunati with Kofi Annan
The European House - Ambrosetti 50 years with the enterpreneus For the last 50 years The European House - Ambrosetti has stood shoulder to shoulder with the business community, and not only in Italy. This year too, the 41st edition of the traditional forum devoted to economy was held in Villa d’Este di Cernobbio. "This year's meeting took place at a critical moment for the international community. Europe and USA have to manage uncertainties relating to a weak economic recovery, whereas slowing down of the Chinese economy sent shock waves to stock exchanges, causing market volatility worldwide and shedding serious doubts for an upturn in the future", explained Valerio De Molli, the general manager of The European House-Ambrosetti. The forum has become a point of reference worldwide (confirmed by the regular presence of top ranking politicians, economists and
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academics) how is such a remarkable success achieved? You don't need a magic wand to achieve this sort of success, just a serious professional approach which together with an efficient method and capability to produce significant content allow The European House - Ambrosetti to guarantee a top quality convention year after year. It's not by chance that The European House - Ambrosetti has been nominated one of the best Global Think Tanks in Global to go think tanks report by the University of Pennsylvania. More specifically we're the first, private Think Tank in Italy and fourth in Europe. Every year over 100 national and international media representatives cover the meeting, BCC, CNBC Europe/US, Financial Times and The Daily Telegraph among them. Participation to the fo-
rum is limited to 200 company owners/managers and every year there's a long waiting list due to the limited places available. Over 200 men are recruited to guarantee security. It should also be noted that the forum by generating much publicity and business is of great value for Cernobbio and its environs A group of 40 people are involved in the organization of, Forum di Villa ’dEste, as it's generally known, although only 10 of these people handle much of the ground work. This year it took place on Sep 4th to 6th and on 8th was held the kick-off meeting for next year's meeting which will take place between Sep 2nd and Sep 4th 2016. Kofi Annan, who has confirmed he'll be attending, asked to meet me in New York to discuss the organization of peacekeeping worldwide that will be a topic of discussion at the 2016 edition. The young generations can be defined, an entire planet awaiting exploration: statistics say one in two is unemployed. Is there a remedy for this worrying issue? We are more than ever convinced that generating interest for the creation of new business concerns can make a difference that may in turn mark a turning point. Most of the jobs created come from new companies. Let's not forget we're one of the counties with the highest number of unemployed over the last 20 years. If we consider the young, the numbers are dramatic, like in Greece and Spain, one out of two is unemployed. It's an enormous waste of intellectual capital. There are other disquieting aspects: in Italy some 22 million workers maintain 40 million citizens, in our country women's employment is among the lowest not to mention the just as worrying NEET generation. In short, young adults must seriously consider creating their own jobs to enable the economy to grow and create further jobs.
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GIULIA: UN BRONZO MONDIALE Podio e gioia per l'atleta sostenuta da Amici di Como e Magic Lake con "Adotta un Campione" di Marina Moretti foto Archivio Special Olympic
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Torna in Italia con una bella medaglia di bronzo conquistata ai Giochi Mondiali Special Olympics 2015 la ventiduenne Atleta lodigiana Giulia Gellera che, insieme alla squadra di pallavolo, si è qualificata al terzo posto con la squadra di volley. Il suo sogno si è avverato. Giulia ha dato il massimo, così come tutti gli atleti Special Olympic italiani che ai Giochi di Los Angeles, dal 25 luglio al 2 agosto, hanno conquistato ben 85 medaglie in totale, di cui 25 ori, 29 argenti e 31 bronzi. Per Giulia, come per ogni Atleta, è il riconoscimento di un percorso personale di crescita importante, non solo in termini sportivi; c'è una gratificazione, c'è la voglia di vincere ma non l'ossessione, perché la vittoria in Special Olympics non passa attraverso il risultato in senso stretto,
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non riduce lo sport ad una mera competizione, ma ne esalta i contenuti incarnando quei valori sani che donano gioia ed emozione a ogni traguardo raggiunto. E' la vittoria dello “sport unificato” perché è nel giocare insieme, atleti con e senza disabilità, che si costruisce una società fondata sul rispetto e sull'inclusione. Insieme a Giulia hanno preso parte ai Giochi Mondiali 101 Atleti italiani provenienti da 13 differenti regioni che hanno gareggiato con oltre settemila avversari arrivati a Los Angeles da ogni parte del mondo. La medaglia di Giulia è una gioia anche per Como. Giulia è infatti stata ‘adottata’ da Amici di Como e Magic Lake nell’ambito della campagna “Adotta un campione” lanciata da Special Olympics per sostenere gli Atleti italiani a Los Angeles.
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In queste pagine immagini di Giulia Gellera e degli Atleti italiani ai Giochi Olimpici di Los Angeles On these pages, photos of Giulia Gellera and the Italian athlets at the Olympic Games held in Los Angeles
Giulia: an international bronze medal She won’t be coming back to Italy empty handed, what with the bronze medal from the 2015 Special Olympics World Games that 22-year old Lodi native Giulia Gellera earned alongside her volleyball team, taking third place in the tournament. Truly a dream come true. Giulia gave it her all, just like her compatriots at the Special Olympics in Los Angeles, held from July 25th to August 2nd, as the Italians took 85 medals overall, 25 of which were gold, 29 silver, and 31 bronze. For Giulia, just as for every athlete, it is the honor of a lifetime, not just in terms of athletics but in personal growth: there’s a sense of gratification, the will to win without the obsession, because this Special Olympics achievement is more than just a vic-
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tory in a mere competition, but rather a proper reflection of the hard work and values that go into the joy and emotion of achieving your goals. It’s victory over “unified sport” because for athletes, with or without disabilities alike, playing alongside one another means both respect and inclusion. Giulia partook in the World Games in Los Angeles with 101 Italian teammates spread across 13 different regions and competing against over seven thousand opponents from all over the world. Giulia’s medal also brings great joy to Como. She was, after all, “adopted” by Amici di Como and Magic Lake for the “Adopt a champion” campaign launched by Special Olympics in support of Italian athletes in Los Angeles.
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DON DIEGO, 50 ANNI AL SERVIZIO DEL PROSSIMO Il vescovo di Como celebra questo importante anniversario con un dono alla città di Luca E. Bernardi foto Carlo Pozzoni (dal libro "Un vescovo, un prete, un uomo ... per strada"), archivio Mons. Diego Coletti, archivio Settimanale della Diocesi di Como, Fernando Pozzi, Sergio Baricci Quest'anno, S.E. Mons. Diego Coletti ha celebrato il suo 50esimo anniversario di sacerdozio. Un evento vissuto insieme a tutta la Diocesi anche con un dono speciale per la città di Como. Quale bilancio può fare della sua attività pastorale, tagliato il traguardo dei 50 anni di ordinazione sacerdotale? Sono stati anni belli e intensi. Due i sentimen-
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ti che abitano il mio animo guardando al mio cammino di prete. Il primo è la gratitudine. Quando pensiamo al nostro percorso di vita, abbiamo la tentazione di guardare alle cose che mancano, ai problemi, alle difficoltà, alla vecchiaia che incombe. Dovremmo, invece, riflettere su tutto il bene che abbiamo ricevuto e su quanto il Signore ci ha concesso di fare. Il secondo sentimento è la misericordia.
Il Papa, con l’indizione di un Anno Santo straordinario, ci ha raccomandato di accogliere e meditare su questo dono. Misericordia di cui siamo innanzitutto oggetto. Mi viene in mente un’affermazione di san Paolo alla quale ho fatto ricorso più volte. L’apostolo dice: “Siamo incaricati di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata!” (2Cor 4,1). Il Signore ha avuto misericordia di
Sopra, a destra, Don Diego il giorno dell'ordinazione (il terzo della fila); a sinistra, Don Diego riceve la veste sacerdotale
noi, tante persone hanno avuto la pazienza di perdonarci e sopportarci. Quali personalità religiose o laiche hanno maggiormente ispirato la sua missione? Nessuno di noi è un’isola. Tutte le persone che incontriamo sono importanti. Viviamo in una trama di rapporti, che si chiama Chiesa, che ci sostiene, ci accompagna, ci corregge e, quando, occorre, saggiamente ci rimprovera. Senza questo contesto la nostra vita sarebbe impossibile da vivere. Ha sempre curato le problematiche dell'educazione e della famiglia, quali criticità e quali prospettive intravvede nella società attuale? Mi sembra che si stia diffondendo un’illusione rischiosa, soprattutto per i più giovani. Un’illusione che riassumerei così: “La vita è più bella se è più provvisoria”. Tutto ciò che inserisce nella vita un impegno a lungo termine, di alto livello, carico di valori, è spesso visto come una gabbia destinata a ricaderci addosso e a farci soffrire, a renderci meno veri, meno autentici nelle relazioni e negli impegni che assumiamo. È vero piuttosto il contrario. Abbiamo bisogno di una spina dorsale, sempre da rivitalizzare, da ripresentare fresca e nuova, ogni giorno, a noi stessi e
Above, on the right, Don Diego the day of the ordination (the third of the line); on the left, Don Diego receives his priestly habit
al Signore. Senza di essa siamo come molluschi. La vita ci cade addosso come qualcosa d’informe e di non significativo. Penso che proporre a tutti, a partire dai giovani, la bellezza e il coraggio di sfide assolute, ampie, grandi, nelle quali impegnarci, sia un modo per garantire la qualità della vita e strapparla da quell’illusione, pericolosa, che si è più veri se, ogni mattina, alzandoci, possiamo ricominciare sempre daccapo e cambiare tutto, amicizie e affetti compresi. Ha sempre posto l'accento sulla fede come esempio da offrire dell'incontro con Gesù, e ha offerto questo esempio durante le sue visite pastorali così capillari in questi anni, quali testimonianze l'hanno colpita maggiormente? La visita pastorale, annunciata il Giovedì Santo del 2009, è iniziata nell’autunno di quello stesso anno. A oggi ho incontrato 300 parrocchie sulle 338 che compongono la nostra estesa e bellissima diocesi. Ovunque ho toccato con mano la bellezza e la solidità della fede delle nostre comunità. Mi colpiscono la spontaneità dei giovani; le testimonianze di santità quotidiana di tante persone che assistono amici o familiari in difficoltà (spesso a causa della malattia); le storie di fragilità
che hanno trovato ascolto e aiuto grazie alla sensibilità di chi vive la parrocchia; l’umanità delle famiglie. Il nostro impegno, come pastori, è quello di aiutare i credenti a conservarsi saldi e ben radicati nei valori del Vangelo. In questo periodo storico attraversato dai pericoli del relativismo e del fondamentalismo il Cristianesimo moderno non ha vita facile, quale direzione indica all'uomo moderno per realizzare se stesso? La forza del Cristianesimo è nell’universalità del suo messaggio: Dio si è fatto Uomo e s’incarna nella nostra umanità in ogni tempo e in ogni luogo. È nella filiale relazione con Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo che si realizza, autenticamente, anche il nostro essere uomini e donne. Che significato ha il dono della campana che ha voluto fare alla città di Como in occasione dei suoi 50 anni di sacerdozio? Una delle quattro campane della Cattedrale – sottoposte a restauro – doveva essere sostituita. Ho deciso di prendermi questo impegno come forma di ringraziamento: un dono per la Chiesa di Como, alla quale voglio bene e che ogni giorno mi accoglie nel mio servizio alla sua guida.
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In questa pagina e nella successiva, diversi momenti dei 50 anni di sacerdozio di Mons. Coletti In this page and the next one, some moments of 50 years anniiversary of priesthood
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Don Diego, 50 years of priesthood What is your balance of the pastoral activity after having reached 50 years of priest ordination? I spent beautiful and intense years. When I look back in the years the feelings in my soul are two: the first one is the gratitude. When we think about our life, we usually think about the things we miss, the problems, the difficulties and the fact that we are getting older. Instead, we should think about the good things and about what Jesus let us do. The second feeling is the mercy. The Pope, with the extraordinary declaration of the Holy Year, told us to welcome and to meditate on this gift. Mercy is part of our lives. God had mercy for us. Many people had the patience to forgive us and to support us. Who are the religious or laic personalities who inspired your mission? No one of usi s an island. All the people we
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meet are important to us. We live different relationships, but they are all linked to the Church, which support us and correct us and also scold us when needed. Without this contest our life would be impossible to live. You have always been involved in the topics of education and family, what are the critical points and the prospective in the present days? I think that there is a risky illusion, about all among young people. An illusion I would summarize in this way: “Life is better if it is provisory”. Everything that is linked to a long term commitment, of high level, with values involved is considered a jail which is going to cause us pain and less real. Instead, the contrary is true. We need to follow a clear path, we have to cultivate our values and we have to be in a good relationship with God. Otherwise we are not having a future and we cannot give a real
meaning to our life. In this historical moment we are experiencing relativism and fundamentalism and Christianity is not experiencing an easy life, what is the direction the modern man has to follow? The strenght of Christianity is the universality of its message: God became Man and he is incarnated in our humanity every time and in every place. It is part of the relationship with God who is Father, Son and Holy Ghost who is part of our life as men and women. What is the meaning of the bell you wanted to donate to the city of Como on the occasion of your 50 years of priesthood? One of the four bells of the Cathedral –which underwent a restoration – has to be replaced. I decided to take care of it as a way to say thank you: a gift for the Church of Como, which welcomes me every day in the service.
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SUI PASSI DI DON GUANELLA Un viaggio tra luoghi e spirito
di Marina Moretti foto Archivio Fotografico Guanelliano
Per conoscere e capire don Luigi Guanella, il suo spirito, la sua multiforme opera di carità, dobbiamo innanzitutto vederlo e inquadrarlo nella cornice della sua valle nativa. Dobbiamo proiettarlo nei luoghi e dentro il paesaggio montano che gli furono familiari e ai quali rimase affezionato per tutta la vita. Dobbiamo seguirlo nelle sue peregrinazioni e contemplarlo nell’atmosfera valchiavennasca e lariana, nel territorio geografico della Diocesi di Como. Dobbiamo camminare sui suoi passi, nelle sue orme. É questo il principio ispiratore del progetto “Sui passi di don Luigi Guanella… Il senso di
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un cammino” messo a punto dalla Provincia Sacro Cuore dei Servi della Carità quattro anni fa in occasione della canonizzazione del suo fondatore e completato ora nell’anno centenario della morte. Incontriamo don Adriano Folonaro e Silvia Fasana, i due autori dell’omonima guida cartacea che completa il progetto multimediale. Don Adriano: «Questo libro è un piccolo “Cammino di Santiago” tra i monti e le valli delle province di Como e di Sondrio ricalcando, a piedi, le orme di don Luigi Guanella, montanaro e camminatore instancabile. Perché
una persona la conosci meglio se calpesti il suo terreno, se vedi i suoi panorami». Silvia: «Questo progetto rappresenta inoltre un’importante occasione per favorire la fruizione del territorio in chiave turistica e culturale durante tutto l’anno». Don Adriano: «Abbiamo voluto far conoscere questo straordinario santo della carità, vissuto tra l'Ottocento e il Novecento, attraverso i luoghi in cui è nato e in cui ha operato». Silvia: «“Sui passi di Don Guanella” può aiutare a vedere il territorio con occhi nuovi, cioè quelli di un santo, perché è lui che racconta i suoi luoghi da uomo profondamente radicato nel suo terri-
Sopra, veduta di Fraciscio di Campodolcino, Sondrio
torio. Ma può anche essere semplicemente per il turista laico una guida naturalistica, storica, artistica di paesi e città dall’inconfondibile bellezza...». Don Adriano: «Si tratta di un percorso pedonale che congiunge Campodolcino a Como lungo 150 chilometri (e non a caso erano 150 le Ave Maria che lui recitava ogni giorno nella Corona del Rosario), che si snoda lungo antichi sentieri, alla Via dello Spluga alla Via Francisca alla Via Regina, passando per i luoghi più importanti legati alla vita di Don Guanella». Silvia: «Dalla casa natale di Fraciscio, alla chiesa
Above, view of Fraciscio of Campodolcino, Sondrio
parrocchiale di S. Giovanni Battista di Campodolcino dove fu battezzato, al “Motto del vento” di Gualdera, al Santuario di Gallivaggio, a Olmo, a Chiavenna, a Prosto di Piuro, a Savogno, a Nuova Olonio, a Traona, a Pianello del Lario e poi, in battello, a Como, fino al Santuario del Sacro Cuore, dove riposano le sue spoglie». Don Adriano: «Per capire un uomo che è anche un santo devi vederlo nella cornice in cui ha vissuto. Don Guanella nasce a Fraciscio in un paese dalla prospettiva geografica limitata, stretto fra le montagne. Un paese in cui impara la sobrietà, la carità, l’umiltà, la fatica. É straordinario vedere
come, da un orizzonte così ristretto, il suo cuore si sia aperto al mondo intero». Silvia: «E visto che in ogni cammino è necessaria una pausa di riflessione, la guida comprende anche cinque sentieri meditativi. Qui è Don Guanella stesso a interpellare il passante su temi particolari, come la vita dell’uomo, la sua vocazione, la paternità di Dio, la provvidenza e la carità». Don Adriano: «Capiremo molte cose di lui e, magari, potremo assorbire un po' di quel suo spirito montanaro, tenace e generoso, che lo ha portato ad essere amico di Dio e amico degli uomini».
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Sopra, interno della casa natale di Luigi Guanella
Above, the interior of the home of Luigi Guanella
On the footsteps of don Guanella If you want to know and understand don Luigi Guanella, his soul and his charity, you have to take into account the valley where he was born. You have to think of him in the places and in the mountains which were so familiar for him he never forgot. You have to follow him in his walkings and in the atmosphere of Val Chiavenna and Lake Como, part of the Diocese of Como. This is the principle that inspired the project “Sui passi di don Luigi Guanella… Il senso di un cammino” (On the footsteps of don Luigi Guanella… The meaning of a path) developed by the Province Sacro Cuore dei Servi della Carità four years ago on the occasion of the canonization of the founder
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and ended this year for the 100 anniversary of his death. We met don Adriano Folonaro and Silvia Fasana, the two authors of the guide book which is part of the multimedia projects. Don Adriano: «This book is a small “Pilgrim of Santiago” among mountains and valleys of the provinces of Como and Sondrio, following the path of don Luigi Guanella, a man born in the mountains, a tireless walker. You can know a person in a better way when you walk where he walked and when you see what he saw». Silvia: «This project represents an important occasion to promote the territory in a tourist and cultural way during the entire year». Don Adriano: «We wanted to present this ex-
traordinary saint of charity, who lived between the 19th and the 20th century, considering the places where he was born and where he lived». Silvia: «“Sui passi di Don Guanella” can help and see the territory with new eyes, the ones of a saint, because he was very much linked to the territory. But it is also a simple guide about nature, history and art of the beautiful little villages and nice cities». Don Adriano: «It is a path of 150 km that links Campodolcino with Como (it is not by chance that he used to say 150 Ave Maria on the rosary a day) which goes along ancient paths, from via Regina to Via dello Spluga and to Via Francisca, passing
On the left, meditative path of Pianello del Lario; on the right, the Sanctuary of the Sacred Heart in Como
A sinistra, sentiero meditativo a Pianello del Lario; a destra, il Santuario del Sacro Cuore a Como
ADRIANO FOLONARO SILVIA FASANA
ADRIANO FOLONARO SILVIA FASANA
SUI PASSI DI DON LUIGI GUANELLA in cammino con il Santo tra Fraciscio e Como
SUI PASSI DI DON LUIGI GUANELLA LYASIS EDIZIONI
surrounded by the mountains. In this village he learned sobriety, charity, humility, strain. It is extraordinary to see, in this little reality, how his heart was open to the entire world». Silvia: «Considering the fact that on every path you need to take a rest, the guide includes 5 meditation paths. Don Guanella asks questions on particular subjects, such as man’s life, vocation, fatherhood of God, providence and charity». Don Adriano: «We could understand many apsects of his life and we could absorb a little of his mountain spirit, determined and generous, that made him a friend of God and a friend of the people».
in cammino con il Santo tra Fraciscio e Como
by important places linked to the life of don Guanella». Silvia: «From his home town of Fraciscio, to the parish church of S.Giovanni Battista of Campodolcino where he was baptized, to the “Motto del vento” di Gualdera, the Sanctuary of Gallivaggio, Olmo, Chiavenna, Prosto di Piuro, Savogno, Nuova Olonio, Traona, Pianello del Lario and then, on the boat you can reach Como, until the Sactuary of the Sacred Heart, where he is buried». Don Adriano: «You can understand a man who is also a saint when you see the place where he lived. Don Guanella was born in Fraciscio, a village which is limited from the geographical point of view, because it was
Per conoscere e capire san Lu carità, dobbiamo proiettarlo de nei luoghi che gli furono familiar per tutta la vita. In queste pagine vogliamo cam scoprire i luoghi della sua infanz sue prime fondazioni, accompag i suoi ricordi e i suoi scritti. Capiremo molte cose di lui e m po’ di quel suo spirito montan lo ha portato ad essere amico soprattutto dei più poveri e sol
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In copertina: alba sui m dal sagrato della parr «Non lo sapete che voi come aquile (don Gu
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ROSA BLU: IL GRANDE CUORE DI GRANDOLA E UNITI di Elisabetta Comerio foto Archivio La Rosa Blu
C’è un grande cuore che batte sul lago di Como, a Grandola e Uniti, quello della grande famiglia della “Casa della solidarietà La Rosa Blu”, inaugurata lo scorso 28 settembre. Sorta accanto alla Residenza Sanitaria Disabili, gestita dal 2001 da Anffas, la struttura nasce come completamento del polo di servizi socio-sanitari voluto per soddisfare i bisogni della popolazione fragile di ogni età. «L’idea nasce dalla sempre maggiore richiesta di assistenza che ci viene fatta non solo dal territorio comasco, ma da tutta la regione. Grazie
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a questa struttura, saremo in grado di offrire a 70 posti letto per persone disabili e sarà possibile ospitare fino a 30 persone in diurnato», ci spiega il direttore, Massimo Bottazzi. «La casa della Solidarietà La Rosa Blu offrirà anche una serie di servizi all’avanguardia, rivolti sia agli ospiti della casa sia a persone esterne, come ad esempio la piscina e la palestra che entreranno a regime a fine anno e che saranno fruibili da disabili, ma anche da scolaresche, anziani per ginnastica dolce e saranno disponibili anche per riabilitazioni post-traumatiche
Sopra, un momento dell'inaugurazione; sotto, la struttura
Above, a moment of the inauguration; below the building
e post ospedaliere». La nuova struttura è sviluppata su quattro piani che offrono al loro interno una Residenza Sanitaria assistenziale per Disabili e una per anziani, cinque minialloggi, un laboratorio ergoterapico diurno, un ristorante self service aperto anche ad avventori esterni, un micronido aziendale, diversi ambulatori e, come già indicato, una palestra e una piscina con ingressi autonomi. “Questo significa che quando la struttura sarà a pieno regime occuperà circa 70 operatori
e sarà davvero aperta al territorio”. Il progetto è stato realizzato dall’Associazione Locale e Organizzazione di Volontariato ANFFAS ONLUS Centro Lario e Valli in collaborazione con la Cooperativa Sociale Rosa Blu di Grandola e Fondazione La Rosa Blu Onlus. Visitando il sito www.anffasmenaggio.it è possibile scoprire le tantissime possibilità offerte dalla nuova struttura ed è altresì possibile, con una donazione, entrare a far parte della grande famiglia della “Casa della solidarietà La Rosa Blu”.
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In queste pagine, momenti dell'inaugurazione de "La Rosa Blu" On these pages, moments of the inauguration of 'La Rosa Blu'
Rosa Blu: the big heart of Grandola e Uniti There is a big heart that beats on Lake Como, in Grandola e Uniti, the one of the big family of “Casa della solidarietà La Rosa Blu”, inaugurated September 28 2015. Close to the Disabled Sanitary Residence, run by Anffas since 2001, it was born as part of the socialsanitary services to meet the need of disabled of any age. "The idea was born from the assistance requests we have not just in the territory of Como, but in the entire region.
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Thanks to this structure, we can offer 70 beds to disabled and during the day we can guest up to 30 persons", explains the director, Massimo Bottazzi. "Casa della Solidarietà La Rosa Blu also offers different services to the guests of the structure and to people who don't stay in the structure, for example the swimming pool and the gym that at the end of the year could be used by disabled, but also to school kids, ederly people and also for people who
have to recover from and injury of from a surgery". The new structure is divided into four floors, with a Sanitary Residence for Disabled and one for elderly people, five little apartements, a daily occupational theraphy, different clinics and as already metioned, a gym and a swimming pool with an entrance ticket. "This means that when the all structure is working there are 70 employees and it is open to the territory". The project is carried
out by the local association and voluntary organization ANFFAS ONLUS Centro Lario e Valli in collaboration with Cooperativa Sociale Rosa Blu of Grandola and Fondazione La Rosa Blu Onlus. Go to the web site www. anffasmenaggio.it and you can discover many possibilities offered by the new structure and with a donation is also possible to become part of the big family of “Casa della solidarietà La Rosa Blu”.
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Vivaio Via Padre Meroni 4 Albavilla Tel. 031 626478 Fax 0313354791 e-mail florofrigerio@alice.it
Progettazione e realizzazione giardini Verde pubblico e privato Manutenzione aree verdi Impianti irrigazione
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Sede legale Piazza Motta 8 Albese Tel. + 39 031 426876 Cell +39 335 7327932 - 3357327933 P.I. 01715110134
TERRITORIO
LUNGOLAGO: ancora insieme foto Archivio T.B.M.
Lakefront: together again La passeggiata temporanea Amici di Como, inaugurata due estati fa grazie all’impegno dell’associazione imprenditoriale comasca, di Consorzio Como Turistica e di tanti sponsor privati, fino al 30 novembre sarà fruibile da turisti e cittadini di Como. Da fine settembre, questo tratto di lungolago è anche una delle location privilegiate dalla quale è possibile ammirare, oltre al panorama splendido del primo bacino del lago, anche il monumento Life Electric di Daniel Libeskind, opera inaugurata ufficialmente il 2 ottobre.
The temporary promenade Amici di Como, inaugurated two years ago, was promoted by the association Amici di Como, Consorzio Como Turistica and many private sponsors, up to November 30 can be visited by tourists and citizens of Como. From the end of September this part of the lakefront is also one of the priviledged location from which it is possible to admire not just the beautiful view of the first basin of Lake Como, but also the monument Life Electric by Daniel Libeskind, officially inaugurated October 2.
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EXHIBITION
COM'È VIVA LA CITTÀ Cento anni d'arte a Villa Olmo foto Carlo Pozzoni
Prende il titolo da una nota canzone di Giorgio Gaber la mostra ‘Com’è viva la Città – Art & the City 1913-2014’ - www.mostrevillaolmocomo.com - in corso fino al 29 Novembre nella dimora storica di Villa Olmo. “La mostra – scrive il curatore Giacinto Di Pietrantonio riflette più sui cittadini che sulle architetture, seppur queste non manchino, guarda più ai rappresentanti che al rappresentato, insomma è la vita di città. In quasi tutte le opere, che sono per la maggior parte contemporanee, si vedono immagini di persone e, quando non ci sono, la loro presenza è fortemente evocata da spazi, cose e modi di vivere”. ‘Com’è viva la Città’ raccoglie oltre cinquanta opere che, attraverso diversi media, supporti e linguaggi espressivi, indagano i modi del vivere quotidiano attraverso lo sguardo di artisti italiani ed internazionali. Una panora-
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mica lunga un secolo: quello della nascita e dell’affermarsi della città moderna. “Tra estetica e vita attiva – prosegue Di Pietrantonio parla di voi e noi, della città che si realizza con e nel quotidiano delle pratiche dei cittadini, prese a riferimento per una mostra che vuole parlare più dei cittadini che della città. È per questo che abbiamo scelto opere che sono rappresentazione della loro rappresentanza, il ritratto del loro esserci ed essere immagine di città come cittadinanza”. Nell’ambito del ricco programma di incontri ed eventi collaterali, si è svolto il progetto "Fuori di mostra" coinvolgendo sei Spazi privati che operano nel mondo dell’arte e 14 artisti che si sono proposti in maniera molto diversificata tra di loro con l’obbiettivo comune di sviscerare il “sentire la città” nelle diverse situazioni e stati d’animo.
In queste pagine, immagini della mostra On these pages, images of the exhibition
Com'é Viva la Città The art exhibition at Villa Olmo, in course till Nov 29, takes its title from a Giorgio Gaber song, Com’è Viva la Città, the full title adds, Art & the City 1913-2014 - www. mostrevillaolmocomo.com. "The exhibition," explains curator Giacinto Di Pietrantonio, "is a reflection more on the people than architecture, even though this isn't lacking, looks more at the representatives than the represented, in short it's on life in the city. In nearly all the artworks, most of which are contemporary, people are depicted, and when they're absent, their presence is strongly evoked by space, things and way of life." Com’è Viva la Città displays 50 works of art which by means of various media, support and expressive language investigate the daily life through the eyes of Italian
and international artists. A panorama one century old, narrating the birth and growth of modern cities. "From aesthetics to active life, "continues Di Pietrantonio, "it talks about you and us, of the city that accomplishes itself with and through the practical lives of citizens, the exhibition aims to talk more about the people than the city. That's why we selected artworks that represent this best portraying the existence of citizens." As part of the rich calendar of meetings and related side events, the Fuori di Mostra (outside the exhibition) took place at private venues involved in the world of art, 14 artists offered highly diversified works with the common objective of fully exploring the idea of 'feeling the city' in different situations and states of mind.
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EVENTI
Sopra, da sinistra, Piero Vasconi, Antonio Vasconi, Giovanni Gastel e Paolo Furgoni
Below, on the left, Piero Vasconi, Antonio Vasconi, Giovanni Gastel and Paolo Furgoni
I VASCONI IN MOSTRA di Elisabetta Comerio foto Archivio Vasconi
Davvero un grande successo quello della mostra fotografica “I Vasconi” tenutasi nella splendida cornice di Villa Erba a Cernobbio. Inaugurata dal fotografo di moda di fama mondiale Giovanni Gastel, nipote di Luchino Visconti, e dal sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni, la mostra ha saputo raccontare attraverso le 400 immagini esposte una storia centenaria legata alla famiglia Vasconi. In quell’occasione Giovanni Gastel, presidente dell'Associazione Fotografi Italiani Professionisti, ha consegnato la tessera d'onore dell'AFIP a “i Vasconi”, per la prima volta ad una famiglia di fotografi. Dopo questa importante iniziativa, che ha registrato 2.200 presenze in tre giorni, il Foto
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Cine club Cernobbio si è subito messo al lavoro per l’organizzazione del 37° Concorso Fotografico Nazionale 2015 che come termine di presentazione delle fotografie ha il 15 ottobre. Il 37° Concorso Fotografico Nazionale 2015 prevede i seguenti temi: “Cernobbio”, “Como: la Città”, “Il Lago di Como – i monti e le valli del Lario”, “Il Canton Ticino”, “Il Palio del Baradello - edizione 2015” e un “Tema Libero”. Come di consueto, tra le fotografie pervenute, saranno selezionati dei premi speciali legati sempre al nostro territorio e quello “Amici di Como” in particolare dedicato al monumento “Life Electric” di Daniel Libeskind, in onore di Alessandro Volta.
Premio speciale Guarisco a Biagio Melchiorre di Capestrano - Aq Special prize Guarisco to Biagio Melchiorre di Capestrano - AQ
Premio speciale Amici di Como a Fabrizio Malinverno di Olgiate Comasco - CO Special prize Amici di Como to Fabrizio Malinverno di Olgiate Comasco - CO
1째 premio Como a Paolo Ortelli di Menaggio - CO 1st prize Como to Paolo Ortelli di Menaggio - CO
1째 premio Natura a Sala Franco 1st prize Natura to Sala Franco
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Sopra, foto di gruppo del Foto Cine Club Cernobbio
Photo exhibition "I Vasconi" The photo exhibition "I Vasconi" held in the beautiful location of Villa Erba in Cernobbio turned out to be real success. Inaugurated by the famous fashion photographer Giovanni Gastel, nephew of Luchino Visconti and by the mayor of Cernobbio, Paolo Furgoni, the exhibition was made of 400 photos which described the centenary history of the family Vasconi. On that occasion Giovanni Gastel, president of Associazione Fotografi Italiani Professionisti (Italian Association of Professional Photographers) gave the honor card of AFIP to "the Vasconi", for the first time to a family of photographers. After this important event with 2.200 participants in three days, Foto Cine club Cernobbio started working to organize the 37th Photography National Contest 2015 with last delivery date 15 October. The 37th Photography National Contest 2015 has the following subjects: “Cernobbio”, “Como: la Città”, “Il Lago di Como – i monti e le valli del Lario”, “Il Canton Ticino”, “Il Palio del Baradello - edition 2015” e un “Tema Libero”. As usual, among the selected shots there are special awards always linked to our territory and to "Amici di Como" in particular dedicated to the monument “Life Electric” by Daniel Libeskind, to celebrate Alessandro Volta.
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Above, group photo of Foto Cine Club Cernobbio
37° Concorso Fotografico Nazionale
mettere a he e libri . premiate, a tutti i bre 2015
Foto Cine Club
6ª Edizione in fotografia digitale
Italia e Svizzera 2015
Cernobbio
con foto
io.
VILLA D’ESTE CERNOBBIO - LAGO DI COMO
CITTA’ di CERNOBBIO
appone
esi delle
a Giuria di tutto il
FAMIGLIA COMASCA
di una
tteristico
COMUNE di CARATE URIO
EVENTI
CANTÙ: LEGNO IN FESTA di Stefania De Giorgi foto Archivio Riva 1920, A3
Simbolo indiscusso della lavorazione artigianale del legno, Cantù ha trovato la modalità per incrementare la visibilità nei mercati del mondo. La “Festa del Legno” giunta alla terza edizione, si è svolta dal 19 settembre al 4 ottobre, con un calendario densissimo di appuntamenti che hanno coniugato il mondo della tradizione e del design. Nell’anno di Expo, la manifestazione vuole dimostrare come l’ambito manifatturiero del legno è in continuo fermento dettato dalla ricerca innovativa valendosi della versatilità di un materiale così nobile come, da tutti i tempi è il legno. Gli operatori del settore sono stati disponibili ad aprire al pubblico i luoghi nei quali la materia legnosa assume il nuovo aspetto, la nuova struttura e la nuova funzione. Anche per l’edizione di quest’anno l’iniziativa “Botteghe aperte” ha conseguito un no-
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tevole consenso da parte degli avventori, i quali hanno potuto visitare gli spazi e le tecnologie con le quali prendono vita oggetti di culto e di vita quotidiana. Sempre in occasione della “Festa del legno” è stato organizzato un workshop creativo multidisciplinare legato al rapporto fra design e cibo. Nello showroom museo del legno di Maurizio Riva, si sono susseguiti interessanti convegni tenuti da illustri protagonisti del mondo del design e del cibo. Sono intervenuti l’ingegnere e designer Paolo Pininfarina, che ha analizzato il rapporto fra l’architettura e il car design, e l’architetto Mario Bellini, vincitore di numerosi “Compassi d’oro” per creazioni che ormai fanno parte della storia del design, figura iconica nel panorama dell’architettura ha spaziato a 360° dai progetti di masterplannig a quelli di allestimenti per mostre e musei,
dall’architettura all’industrial design. Per il pubblico giovanissimo sono stati attivati numerosi laboratori didattico-creativi e divertenti attraverso i quali i bambini hanno avuto la possibilità di venire a contatto direttamente con una materia viva che è opportuno conoscere fin dalla tenera età. La città, in questa occasione si lascia coinvolgere con esplicito entusiasmo, offrendo spazi pubblici per alloggiare istallazioni inerenti al tema trattato, come la “Panca Tabu” ricavata da un unico tronco lungo otto metri con sedici sedute colorate collocata nel centro di Cantù. Per gli imprenditori, per gli esercenti e per i cittadini Il corollario della manifestazione è come non vivere di fasti passati ma mettersi in discussione pronti ad affrontare le innovazioni tecnologiche per affermare la propria supremazia al cospetto del territorio nazionale.
Sopra, da sinistra, Maurizio Riva, Elena e Marika Riva con Mario Bellini; a destra, Carlo Cracco; sotto, Paolo Pininfarina durante il suo intervento alla Festa del Legno Above, from the left, Maurizio Riva, Elena and Marika Riva with Mario Bellini; on the right, Carlo Cracco; below, Paolo Pininfarina during the Festival of Wood
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La famiglia Riva con Carlo Cracco
Riva's family with Carlo Cracco
Festival of wood Undisputed symbol of the craftsmanship of wood, Cantu has found ways to increase its visibility world markets. The "Festival of Wood" now in its third year, was held from September 19th to October 4th, with a calendar brimming with events that combined the worlds of tradition and design. In this year of Expo, the event aims to demonstrate how the world of wood manufacturing is in constant change dictated by innovative research making use of the versatility of a material as noble and timeless as wood. The sector professionals opened to the public the areas where the basic material as-
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sumes a new appearance, a new structure and a new function. Once again this year's edition saw the "open boutique" initiative which was a remarkable success with visitors, who were able to see the workshops and the technology which bring to life both cult and of everyday objects. Also at the "Festival of wood" a multidisciplinary creative workshop was organised linked to the relationship between design and food. The Wood Museum workshop of Maurizio Riva, was venue to interesting meetings held by illustrious personalities in the world of design and food. Speakers included the engineer and
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La "Panca Tabu" in piazza Garibaldi
designer Paolo Pininfarina, who analyzed the relationship between architecture and car design, and architect Mario Bellini, winner of numerous "Golden Compasses" for creations that are now part of the history of design, iconic figure in the panorama of architecture, he covered all aspects from projects of masterplanning to those of layout for exhibitions and museums, from architecture to industrial design. For the very young audience there were numerous educational creative workshops through which the children had the opportu-
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The "Bench Tabu" in Piazza Garibaldi
nity to experience direct contact with a living material that should be understood from a tender age. The city, on this occasion, became enthusiastically involved offering public areas to accommodate exhibits such as "Bench Tabu" carved from a single trunk eight meters long with sixteen coloured seats located in the centre of Cantu. For entrepreneurs, for merchants and citizens alike the corollary of the event is how not to live off past glories but to be ready to face the technological innovations to assert their supremacy in front of the nation.
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EXHIBITION
BIENNALE INTERNAZIONALE DEL MERLETTO di Marina Moretti foto Archivio Comitato per la Promozione del Merletto
Expo chiama, Cantù risponde. La tavola è il tema della 12ª Edizione della Biennale Internazionale del Merletto, a Cantù dall’11 al 25 Ottobre, in linea con la grande manifestazione “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. E il Comitato per la Promozione del Merletto canturino ha colto al volo l’opportunità creando tovaglie su cui posare ciò che di meglio la natura e l’uomo offrono oggi all’umanità per il suo sostentamento. Gli architetti Patricia Urquiola, Alessandro Mendini, Luca Scacchetti, Ugo La Pietra, sono stati invitati a partecipare all’evento, nella sezione “Merletti & Design 2015”, con la progettazione di una tovaglia. Le mani pensanti delle merlettaie hanno dato forma concreta alle opere, sottolineando ancora una volta come quest’arte incantevole sia capace di illuminare la casa, la mensa dell’uomo, la tavola delle grandi feste. La tovaglia con pizzi e ricami ha proprio la funzione di nutrire lo spirito, dare gioia agli occhi e suscitare stupori. E’ la bellezza che siede a tavola con noi. Se poi è di pizzo di Cantù, alla bellezza si uniscono l’eleganza, la grazia, la raffinatezza. E nella sezione “Le Tavole Degli Chef”, alcuni dei maestri italiani più accreditati sono stati invitati ad allestire una “Tavola d’Autore”, proponendo uno scenario con complementi e servizi ritenuti da loro il meglio per bellezza e funzionalità. Nei mesi precedenti la Biennale, il Comitato per la Promozione del Merletto ha inoltre sostenuto una serie di eventi, pensati come “anteprime esclusive” per raccontare ai visitatori dell’Expo la straordinaria maestria delle merlettaie nel realizzare anche esemplari dal design contemporaneo, espressione di uno storico saper fare d’eccellenza, ancora praticato sul territorio canturino. Un passa parola tra le madri e le figlie che continua nel tempo e supera con eleganza il variare delle mode, il cambio generazionale, il mercato globale.
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Milan Expo calls, Cantù responds. The theme is the 12th edition of Biennale Internazionale del Merletto (lacework), in Cantù from October 11th to 25th in line with the Expo theme of Feeding the World, Energy for Life. Cantù's committee for the promotion of lacework promptly seized the opportunity by creating tablecloths on which to lay the best of what nature and humans produce to feed all humanity. Architects Patricia Urquiola, Alessandro Mendini, Luca Scacchetti, Ugo La Pietra, have been invited to participate in the Merletti & Design 2015 section of the event by realizing a special tablecloth. Deft fingers of the lacemakers gave concrete form to the project once again highlighting how this enchanting art is able to illuminate a home, the dining table at grand feasts. Tablecloth with lace and embroidery truly feeds the spirit, delights the eyes, and awes. As if beauty sits with us at the table. And if it is lacework from Cantù, beauty is matched by elegance, grace and refinement. In the Table of Chefs section some of the best Italian masters were asked to lay a special table with all the complements and services deemed necessary for both elegance and functionality. In the months prior to the Biennale, the committee also organized a series of events as a sort of exclusive entrée to introduce the extraordinary skills of lacamakers to Expo visitors by realizing also lacework bearing contemporary designs; modern expressions of historical knowhow still surviving in Cantù. Word of mouth is still continuing, passing these skill from mothers to daughters, the new generations have handsomely overcome the challenges of changing times and fashions not to mention global markets.
A sinistra, Merletto Urquiola in opera; a destra, Patricia Urquiola On the left, Merletto Urquiola; on the right, Patricia Urquiola
A sinistra, Merletto Scacchetti in opera; a destra, Luca Scacchetti On the left, Merletto Scacchetti; on the right, Luca Scacchetti
A sinistra, Merletto Mendini in opera; a destra, Alessandro Mendini On the left, Merletto Mendini; on the right, Alessandro Mendini
A sinistra, Merletto La Pietra in opera; a destra, Ugo La Pietra On the left, Merletto La Pietra ; on the right, Ugo La Pietra
Info
Per ulteriori informazioni: For further information: Comitato per la Promozione del Merletto Tel. + 39 348 22 15 068 email: info@merletti.it www.merletti.it
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EVENTI
WOMENinNOVATION di Elisabetta Comerio foto Archivio WOMENinNOVATION
WOMENinNOVATION è la seconda edizione del format di social art #ingredientesegretod che quest’anno si svolge dal 17 ottobre al 20 novembre a Villa Bernasconi, grazie all’accordo stipulato tra Il Comune di Cernobbio e la cooperativa sociale Il Biancospino. «Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, l’amministrazione comunale di Cernobbio, insieme all’impresa sociale “Il Biancospino”, dà spazio alla seconda edizione di #ingredientesegretod ovvero: WOMENinNOVATION, progetto che trova già nell’organizzazione un motivo di originalità, in quanto creato attraverso un lavoro sinergico tra i soggetti coinvolti», sottolinea Eleonora Galli, assessore all’integrazione e coesione sociale del Comune di Cernobbio. «Tre settimane in cui Villa Bernasconi farà da scenario a diverse iniziative legate al tema dell'innovazione sociale - spiega Michele Borzatta, Presidente di Biancospino - rese possibili dall’entusiasmo e dalla disponibilità a partecipare che il team creativo del progetto sta incontrando sul nostro territorio e non solo: per noi questo è già un'importante prova della capacità inclusiva e della forza di networking che il tema WOMENinNOVATION riesce ad attivare». Il palinsesto della seconda edizione è ricco e variegato. La prima è Women Drawing Innovation:
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una mostra internazionale di illustrazioni raccolte attraverso un bando in cui è stato richiesto di valorizzare e promuovere la relazione tra “donne e innovazione” attraverso immagini inedite. Tra le 120 opere pervenute da tutto il mondo (Iran, Cina, Francia, Spagna, Argentina, Giappone, Lituania, etc), sono state selezionate 60 illustrazioni, giudicate le più meritevoli da un prestigioso Comitato di Valutazione. La mostra di illustrazioni allestita presso Villa Bernasconi ospiterà anche il lavoro artistico di sette special guest. La seconda iniziativa, Aperitivo Innovativo, propone per tutti i venerdì di apertura della mostra speech meetings, ognuno dedicato a una specifica declinazione del tema “donne e innovazione”: WomenInArt, WomenInWelfare, Women@Work. La terza iniziativa proposta da WOMENinNOVATION è rivolta ai più piccoli (6-11 anni): le giornate ospiteranno tre KidsLab, uno per settimana. I bambini potranno fare esperienze diverse con l’innovazione tecnologica. Tutti, donne e uomini, famosi e non, sono invitati a dire cosa è per loro l’innovazione al femminile attraverso un video selfie o un commento da postare sulla pagine facebook dell’evento “IngredientesegretoD”. Per ulteriori dettagli sul progetto e per conoscere gli aggiornamenti sul programma: weinnovation.info.
Sopra, a sinistra, l'illustrazione di Klaas Verplancke; a destra, l'llustrazione di Veronica Grech; sotto, a sinistra, l'illustrazione di Stefano Misesti; a sinistra, l'illustrazione di Arianna Papini
Above, on the left, the illustration by Klaas Verplancke; on the right, the illustration by Veronica Grech; below, on the left, the illustration by Stefano Misesti; on the left, the illustration by Arianna Papini
WOMENinNOVATION is the second edition of the format of social art #ingredientesegretod which this year takes place from October 17th to November 20th at Villa Bernasconi, thanks to the agreement signed between the Municipality of Cernobbio and Il Biancospino. "After the positive experience of last year, the Municipality of Cernobbio, together with social services organisation Il Biancospino will open its doors to the second edition of #ingredientesegretod namely: WOMENinNOVATION, a project that already finds in its organisation a motif for originality, in that it is created through a synergy between the parties involved," says Eleonora Galli, commissioner for integration and social cohesion of the city of Cernobbio. "Three weeks in which Villa Bernasconi will be the scenic venue of various initiatives related to the theme of social innovation - explains Michele Borzatta, President of Biancospino - made possible by the enthusiasm and willingness to participate that the creative team of the project is finding in our area and not only: for us this is already an important affirmation of the inclusiveness and the strength of networking that the theme WOMENinNOVATION is capable of producing." The program of the second edition is rich and varied. The first is Women
Drawing Innovation: an international exhibition of illustrations collected through a competition which focussed on the enhancement and promotion of the relationship between "women and innovation" through new images. Among the 120 works submitted from around the world (Iran, China, France, Spain, Argentina, Japan, Lithuania, etc), 60 illustrations have been selected, the most deserving judged by a prestigious Evaluation Committee. The exhibition of illustrations held at Villa Bernasconi will also host the artistic work of seven special guests. The second initiative, Innovative Aperitif offers, every Friday of the exhibition, speech meetings, each dedicated to a specific variation of the theme "Women and innovation": WomenInArt, WomenInWelfare, Women @ Work. The third initiative proposed by WOMENinNOVATION is directed to children (6-11 years). The event will host three KidsLabs, one per week, where the children can experience innovation technological firsthand. Everyone, men and women, famous or not, are invited to express what feminine innovation means to them through a video selfie or a comment posted on the event Facebook page "IngredientesegretoD". For more details about the project and for updates on the program: weinnovation.info.
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CITTA' DEI BALOCCHI 22 ANNI DI SOGNI 28 novembre 2015 - 6 gennaio 2016 foto Francesco Corbetta
La Città dei Balocchi costituisce un’attrattiva unica sul nostro territorio grazie ad un programma che si rinnova ogni anno – siamo giunti alla 22esima edizione - pur mantenendo alcune delle caratteristiche che ne rappresentano la forza: la quasi totale gratuità delle iniziative – quelle a pagamento rientrano in iniziative legate alla solidarietà -, la poliedricità delle stesse che spaziano dallo sport alla cultura, dalla didattica all’aspetto ludico, e la complicità della magia natalizia. Con un ulteriore valore aggiunto, quello di costituire un’attrattiva turistica di grande richiamo in un periodo tradizionalmente sopito come quello invernale. Per la sua completezza e ampiezza di proposte – 40 giorni di eventi - la Città dei Balocchi proietta Como fra le città europee che possono vantare un Natale così ricco di animazioni per grandi e bambini. Tutte le edizioni della kermesse natalizia, fin dalla prima, hanno rappresentato per la città e per il territorio una grande festa, pensata e dedicata a tanti bambini ed a tante famiglie che hanno potuto trascorrere momenti educativi e ludici. Lo sport sarà protagonista grazie alla presenza dell’attesissima pista del ghiaccio che farà capolino in piazza Cavour, sua collocazione ideale, e al Trofeo podistico che ogni
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anno riscuote sempre maggiore successo. L’enogastronomia e l’artigianato troveranno spazio all’interno del mercatino tipico situato, anch’esso, tra piazza Cavour e via Plinio. Il progetto scuole unirà cultura, didattica e divertimento grazie alla presenza di diversi laboratori che avranno come tema principale la luce, in linea con la tematica dell’Anno Internazionale della Luce proclamato dall’Unesco. Per Como questo significa anche valorizzare un personaggio importantissimo di cui non si parla mai abbastanza, Alessandro Volta e la sua invenzione, la pila. Così, il Tempio Voltiano, il Teatro Sociale, i Musei civici di Como, la Pinacoteca, la Chiesa di San Giacomo, il Broletto, la Biblioteca e le piazze comasche saranno sedi delle tante iniziative pensate e volute per le famiglie. Una nuova edizione del Como Magic Light Festival incornicerà con spettacolari proiezioni il cuore della manifestazione e saprà ancora una volta stupire lo sguardo dei tanti visitatori. I grandi eventi che caratterizzeranno la manifestazione saranno poi l’arrivo di Babbo Natale il giorno della vigilia, il Capodanno e l’arrivo della Befana. Insomma, anche quest’anno Como avrà il suo magico Natale grazie alla Città dei Balocchi (www.cittadeibalocchi.it).
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In queste pagine, immagini della 21° edizione In these pages, images of 21st edition
Citta' dei Balocchi 22 years of dreams Città dei Balocchi represents a unique attraction in our territory thanks to a program which every year renovates - we reached the 22nd edition - still maintaining some of the characteristics which are its strenght: most part of the initiatives is free - those which are not free are linked to charity projects -, they go from sport to culture, from education to entertainment in the magic atmosphere of Christmas time. The added value is to create a tourist attraction even in the time when the city is usually very quiet. Thanks to the professional skills and to the different proposals - 40 days of events - Città dei Balocchi let Como be one of the cities at European level which can enjoy a Christmas time rich in entertainment for adults and children. All the editions of the events, from the very beginning, have always represented for the city and for the territory a nice moment dedicated to all the children and families who spent a great time. Sport is the protagonists thanks to the presence of the ice rink in Piazza Cavour and the Run
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Competition has always been a succesful event. Food and handicraft are always important and can be found between piazza Cavour and via Plinio in the Mercatino Tipico. The project for school combine culture, education and entertainment thanks to the different laboratories focused on Light, following the Annual Topic proclamed by the Unesco. For the city of Como this means to be focused on a very important person born in Como, the scientist Alessandro Volta and his invention, the battery. Tempio Voltiano, Teatro Sociale, Musei civici di Como, Pinacoteca, the church of San Giacomo, Broletto, the library and the squares of Como are the headquarters of many events for families. A new edition of Como Magic Light Festival embelishes the city and surprises all the visitors. The other important event are the arrival of Santa Klaus on 24th December, the New Year's Eve and the arrival of the Befana. So also this year Como is going to have its magic Christmas thanks to Città dei Balocchi (www.cittadeibalocchi.it).
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Bella, buona, italiana Nel 2013 a New York ha vinto il Design Award. Italia Mini, un capolavoro italiano di innovazione e stile. Ecco i segreti della macchina per fare la pasta di Dominioni Group. Italia Mini è studiata per ingombrare poco e produrre rapidamente. Ma il suo design la rende a tutti gli effetti anche un oggetto “da guardare”. Per tutti quelli che subiscono il fascino di veder nascere un prodotto.
La bellezza e la funzionalità tipiche del design italiano e il sapore nel nostro piatto per eccellenza, la pasta, trovano in Italia Mini un fantastico punto di sintesi. Prodotto dalla Dominioni Group di Lurate Caccivio, azienda specializzata in tecnologia alimentare, progettata da Fabrizio Dominioni, questo piccolo gioiello di innovazione e design, rosso come le Ferrari di Maranello, sforna 12 kg di pasta lunga e corta e fino a 20 kg di ravioli. La Dominioni Group nasce nel 1966 per iniziativa di Pietro e attualmente guidata dal figlio Fabrizio che ha ampliato la produzione grazie a progettisti qualificati e tecnologie sempre più sofisticate. Oggi la società costruisce oltre 100 modelli di macchine
per la costruzione di pasta fresca pastorizzata e confezionata, secca, lunga e corta, linee per lasagne, cannelloni e piatti pronti, prodotti tipici regionali e della cucina internazionale. A Fabrizio Dominioni abbiamo chiesto di raccontarci la storia di questo gioiello. Italia Mini nasce dal 2013 per permettere al settore HO.RE.CA. (Hotellerie, Restaurant e caffè) di produrre in casa gli ingredienti di base che spesso si acquistano da fornitori esterni con costi più alti e qualità inferiore. In realtà abbiamo solo reso semplice quello che già esisteva, una sorta di mix tra il casalingo e l’industriale, aggiungendoci un elemento tipicamente italiano: la bellezza. Italia Mini è una
macchina che non deve stare dietro le quinte, ma viene messa in vetrina per la gioia di chi vuole vedere il prodotto mentre viene fatto. La fortuna di questo oggetto è anche la personalizzazione... Certamente. Italia Mini nasce rossa con un elegante richiamo tricolore, ma può anche essere brandizzata. Il caso Google è curioso. Ci è arrivato un ordine via mail per la macchina; concluse le trattative ho pensato di dare in omaggio al cliente la personalizzazione grafica. “Mandateci il vostro logo e lo metteremo sulla macchina”. Il logo era quello di Google! Ho pensato ad un errore... “No, no, nessun errore siamo proprio noi!”. Disegnata dall’architetto Paolo Albano, Italia Mini è un capolavoro italiano di innovazione e stile che ha conquistato i player internazionali da Google, Eataly, Autogrill a RedBull... Albano ha firmato a Como anche il monumento al mito Rivarossi. Un architetto o un designer? Sono due modi diversi di dare forma alle idee. Medesimo concetto, ma approccio e sviluppo differenti. Il design in Italia Mini, per esempio, è molto elegante con un contrasto tra la parte del sostegno morbida e la parte operativa meccanica. Un lavoro di sintesi molto intenso. La sua line contribuisce a renderla familiare, elegantemente funzionale. Oltre a gnocchi rigati e lisci e ravioli di diversi formati, la macchina Italia Mini può produrre molte varianti di pasta lunga (spaghetti, linguine, tagliatelle, pappardelle) e corta (maccheroni, fusilli, gargaelli, gnocchi sardi, radiatori)..
NEWS
A sinistra, Merletto La Pietra iSopra, la Tac Aquilion Lightning
Above, Tac Aquilion Lightning
IL DONO DEI MILLE: NUOVA TAC PER CANTÙ di Marina Moretti foto archivio Cassa Rurale ed Artigiana di Cantu'
Il grande cuore di Cantù ha vinto la sua battaglia. Grazie alla solidarietà e alla generosità di mille benefattori, l’ospedale Sant’Antonio Abate ora ha una nuova Tac. E non una Tac qualsiasi, bensì il modello Aquilion Lightning, il primo del genere installato in Italia. Tanti i cittadini, le famiglie, le aziende, le associazioni, gli enti e le cooperative di Cantù e del Canturino, ma anche del comasco in generale, che hanno donato piccole o grandi somme di denaro. Lo scorso 8 maggio, il presidente della Cassa Rurale di Cantù aveva lanciato la sfida e, davanti ai duemila soci riuniti per l’Assemblea annuale, aveva proposto di raccogliere almeno 75mila euro di donazioni che la Banca avrebbe triplicato per raggiungere la somma dei 230mila necessari all’acquisto. Lo slogan coniato per l’occasione era: “l’unione fa la forza e la Cassa Rurale di Cantù la moltiplica per tre”. E ora grazie alla collaborazione fra la Banca, la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca e l’Azienda Ospedaliera Sant’Anna, il presidio di via Domea dispone di un’apparecchiatura all’avanguardia. “La nuova Tac è il positivo risultato di una
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collaborazione tra persone che non hanno voluto rimanere indifferenti di fronte a una necessità ‘di tutti’", ha commentato Angelo Porro, presidente della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, “Gli oltre mille benefattori, le numerose Associazioni, la Fondazione Comasca Onlus che ha svolto il ruolo di catalizzatore, la nostra Banca, che ancora una volta non ha voluto sottrarsi al ruolo di promotore del ‘bene comune’: nessuno dei protagonisti di questa bella storia si è fatto intimorire dal periodo storico non certo facile. Tutti hanno saputo riconoscere ciò che andava fatto e l’hanno fatto. Senza alcun tentennamento.” La nuova Tomografia Assiale Computerizzata è l’Aquilion Lightning a 32 strati che andrà a sostituire quella attualmente in uso (a 8 strati), ormai obsoleta. “Si tratta di un grande risultato che consentirà di potenziare il parco tecnologico e di ampliare l’offerta di prestazioni ai cittadini” ha sottolineato Marco Onofri, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Ospedale Sant’Anna. La Tac è un’apparecchiatura di fondamentale importanza per l’ospedale, usata 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Sopra, foto di gruppo in occasione della firma dell'atto di donazione
Above, a group photo on the occasion of the signature of the donation act
The gift of 1.000: a new Tac for Cantù Big-hearted Cantù has won its battle. Thanks to the solidarity and generosity of a thousand donors Sant ’Antonio Abate hospital now has a new CT scanner, and not just any CT scanner but the AquilionLightning model, the first of its kind in Italy. Many citizens, families, companies, associations, corporations and cooperatives in Cantù and its environs but also from Como area in general donated big and small sums. On May 8th, 2015, the president of the bank, Cassa Rurale di Cantù, launched this challenge before 2,000 associates at their annual meeting asking for the collection of at least €75,000 which the bank would triplicate to reach the necessary sum of €230,000 to purchase the new CT scanner. The slogan coined for the initiative was: 'Unity is strength, and the Cassa Rurale di Cantù will multiply it by three.' And now thanks to the collaboration between the bank and Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, and Como's Sant ’Anna hospital, Sant ’Antonio Abate has a cut-
ting-edge CT scanner. "The new scanner is the positive result of a collaboration of people who chose not to be indifferent when faced with a necessity that would benefit everyone" commented Angelo Porro, the president of Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, "Over 1,000 donors, numerous associations, the Fondazione Comasca Onlus, which catalyzed the initiative, our bank, once again participated in promoting this good deed. None of the protagonists in this beautiful story feared the difficult times we're living in. Everyone acknowledged what was needed to be done and went ahead and achieved it without hesitation." The new AquilionLightning, a 32-layer CT scanner, will replace the old 8-layer scanner in use today. "It's a great result, it means offering more modern technology to the citizens" underlined Marco Onofri, general manager of Sant ’Anna hospital. CT scanner is of fundamental importance for the hospital and is used 24 hours a day, seven days a week."
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K inesiologia
e test alimentari Dr. Guido Corti
Quali sono i metodi per individuare le cause di un problema alimentare? Attualmente si ricorre: al RAST, al PRICK, al dosaggio delle IgG, alla de granulazione dei basofili, al VEGA TEST, ai TEST KINESIOLOGICI manuali. Ci spiega la differenza tra i vari metodi? Il RAST definisce solo le allergie vere verso gli alimenti; si tratta di sottoporsi ad un prelievo di sangue per la ricerca delle Ig E (cioè gli anticorpi specifici dell’allergia) circolanti nel sangue. Il PRICK TEST è l’equivalente del RAST, ma viene effettuato ponendo delle gocce sulle braccia dell’interessato e facendo penetrare una piccola quantità di estratto nel sottocute; anche questo esame cerca solo le vere allergie alimentari (tramite Ig E presenti nel tessuto sottocutaneo); è di risposta rapida (15 minuti) e viene eseguito anche presso il mio studio. E cosa ci dice riguardo ai vari test per alimenti proposti da vari laboratori? Sono test per lo più basati sulla degranulazione dei basofili o sulla ricerca delle Ig G specifiche. A mio parere sono di scarsa utilità, in quanto manca completamente l’intervento del medico che interpreti l’esame. Mi capita spesso di visitare pazienti che hanno fatto questi test, ma non hanno risolto i loro problemi. Pare che questi test individuino soprattutto le intolleranze alimentari (mancano infatti le Ig E specifiche per l’alimento in questione, che determinano la reazione allergica). Ci parli allora dei risultati ottenuti con il vega test e con i test kinesiologici. Sono entrambi metodi che sfruttano i campi energetici
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dell’organismo. Il VEGA TEST misura la forza muscolare tramite un apparecchio apposito. Io preferisco il TEST KINESIOLOGICO manuale, anche se più lungo e complesso, in quanto richiede l’intervento del cervello della persona testata, cosa che non accade nel VEGA TEST. In pratica i vari alimenti da testare sono contenuti in fialette che vengono poste una per volta sotto un magnete posizionato sul torace: non esiste, quindi, il contatto dell’organismo con la sostanza e non vi sono perciò rischi di reazioni indesiderate. Io procedo poi al test muscolare vero e proprio valutando la forza di un determinato muscolo e da questo capisco se la sostanza crea problemi o meno all’organismo. Sta a me, in base alla mia esperienza e preparazione, comprendere il motivo per il quale la sostanza crea il problema: se allergia, o intolleranza, o difficoltà digestiva, o dismicrobismo intestinale, o altro. Devo quindi dare al paziente le giuste indicazioni su come comportarsi verso quel determinato alimento. Il tutto richiede circa un’ora di tempo e viene svolto durante la visita medica nel mio studio. Con il test kinesiologico e’ possibile determinare solo i problemi alimentari? Cer tamente no. Tramite tecniche apposite è possibile valutare l’incidenza dello stress, delle intossicazioni, della caduta delle difese immunitarie, ecc…Una volta individuato il problema, io uso esclusivamente rimedi naturali, in par ticolare Ayur vedici: si trat ta di erbe o frut ti, o gemme, o radici, o minerali, trat tati con procedure par ticolari e secolari, che ne esaltano i poteri positivi, annullando gli ef fet ti collaterali.
piÚ STUDIO MEDICO DOTT. GUIDO CORTI Via Garibaldi 15 22012 Cernobbio Tel. +39 031 510100 segreteria@dottcorticernobbio.it www. dottcorticernobbio.it SYNLAB (ex San Nicolò) Viale Innocenzo XI, 70 22100 Como Tel. +39 031 2764111
Salute
K inesiology
and food testing
What are the methods used to identif y the causes of food related disorders? Currently several are available: RAST (Radioallergosorbent Test), Prick Test, search for the immunoglobulin, IgG, basophil degranulation observation, Vega Test, and manual Kinesiology Test. Can you explain the differences between them? RAST is defined as allergy to certain foods. It involves taking a blood sample and looking for IgE (i.e. specific antibodies). The Prick Test is the same as RAST Test but is done by placing drops on the arm making sure a small quantity of extract penetrates the skin. This test too is used to look for real food allergies (via IgE present in the subcutaneous layer of the skin, and gives quick results, in 15 minutes; it can be done at my surger y. What can you tell us about the various types of tests done in various labs? They're tests based on basophil (type of white blood cell) degranulation and search for specific IgGs. I think they are of scarce value as there's no doctor involved in the interpretation of the tests. I have often met patients who have had these tests done without solving their problems. It would seem that these tests mostly identif y food intolerance (specific IgEs, which determine the allergic reaction for the food item in question, are in fact missing). Tell us about the results obtained with Vega Test and Kinesiology Test
They both exploit the energy fields of the body. The Vega Test measures the muscle force via a dedicated device. I prefer the manual Kinesiology Test even if it takes longer and is more complex because it requires the involvement of the brain of the person undergoing the test. In practice various food items to test are placed in phials and one by one are put under a magnet positioned on the chest. There is no contact between the potentially harmful substance and body hence there's no risk of an unwanted reaction. I then proceed with the actual muscle test evaluating the force of a particular muscle and from this understand if the substance under investigation can create a problem for the body or not. It's up to me, on the basis of my training and experience, to understand the reason the substance is creating problems and determine whether it is it an allergy, intolerance, difficulty to digest, dysbiosis (intestinal microbial imbalance), or some other disturbance. I therefore have to give the patient the right advice on how to deal with that particular food item. Tests and examination can be done at my surgery and take only about an hour. Is the Kinesiology Test only used to determine food related problems? Certainly not. With appropriate techniques it is possible to assess levels of stress, intoxication, fall in immune response etc. Once the problem has been identified, I only use natural remedies, especially Ayurvedic, herbs or fruit, buds, roots, or minerals treated with particular, centuries-old procedures which enhance their positive powers and eliminate side effects.
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PEOPLE
GENTILI MOSCONI LA MAISON DEL SUCCESSO di D.C. foto Archivio Gentili Mosconi
Il segreto del successo? E’ una ricetta che miscela sapientemente e con cura: visione imprenditoriale sogno, ricerca e sviluppo unite a una struttura veloce e snella, mai elefantiaca. La Gentili Mosconi di Casnate con Bernate è nata nel 1988. Una scommessa di due giovani, poco più che ventenni: Francesco Gentili e la sua futura moglie, Patrizia Mosconi. La maison debutta specializzandosi in cravatte e foulard. Già sei mesi dopo l’apertura arriva il primo dipendente quindi, nel giro di pochi anni, una crescita incredibile: il nome diventa un brand riconosciuto e di altissima qualità. I marchi più esclusivi si innamorano di questa produzione elitaria di tessuti. Prodotti che nascono grazie a un perfetto punto di intesa tra artigiananato, antiche sapienze e tecnologia:
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foulard e sciarpe, tessuti per prêt-à-porter e alta moda oltre a una piccola parte dedicata al settore Home di altissimo prestigio. “Utilizziamo solo fibre naturali, come la seta, la lana, il cachemire e lini cotoni” racconta Francesco Gentili. Il debutto come converter. E poi? All’inizio questa scelta non ha incoraggiato i clienti. Ma abbiamo scommesso, avevamo 23 anni, con la testa piena di sogni e lo stomaco vuoto. Poi il tempo ci ha dato ragione, essere un converter è stata la nostra fortuna: siamo sempre stati più veloci, snelli e specializzati dei nostri concorrenti. Ne è seguito uno sviluppo senza sosta Siamo nati quando il mondo della moda ha cominciato a cambiare, era l’inizio della salita.
Eravamo in 2 a luglio ‘88, ora siamo una realtà di 60 persone con 30 milioni di fatturato. Appunto: nel 2008 il vostro fatturato era di 15 milioni e il personale la metà di oggi. Facile intuire il capolavoro imprenditoriale: numeri raddoppiati negli anni di una crisi feroce E’ vero, siamo cresciuti negli anni più difficili restando flessibili, leggeri e reattivi, cosa che aziende più grandi non possono fare. L’ultima sfida, lo scorso settembre, è stata l’acquisizione, dopo il fallimento Olmetto, della ex stamperia Lpm che ora è tornata a chiamarsi con il nome originario: Emme Srl. Negli anni ’70 è stata una delle punte di diamante del serico lariano. Non l’abbiamo acquistata per verticalizzarci,
In queste pagine, immagini della maison Gentili Mosconi
anzi: la stamperia sarà conto terzi e aperta a tutti. E’ stata la voglia e la necessità di avere una struttura di altissima qualità. Ho chiamato il vecchio proprietario, Franco Malinverno, perché la stamperia Emme nel periodo della sua gestione è stata uno dei gioielli di Como. A 80 anni è tornato al suo mestiere ed è felicissimo. Il suo contributo è fondamentale. E poi c’è il sogno della scuola. Si, vogliamo aprire all’interno della Emme una scuola, una piccola classe di 8-10 ragazzi da formare e far crescere perché diventino i migliori stampatori sulla piazza. Il progetto partirà nel settembre 2016. Tre anni fa avete costruito un nuovo stabile interamente ecocompatibile. Si, sono 2mila metri quadrati: è il primo a
On these pages, images of maison Gentili Mosconi
Como completamente verde. Siamo autosufficienti sotto ogni fronte grazie a fotovoltaico e geotermico. Non è stata una scelta facile, anche sul fronte economico ma comunque prevalso il coraggio volevo dare un esempio come imprenditore e lasciare un messaggio ai miei figli. Stiamo anche sostituendo i furgoni con mezzi totalmente elettrici. E’ un percorso lungo ma ne vale la pena. Non cambierò il clima ma quando fa caldo, non piove e si parla di effetto serra, so di aver fatto la mia parte. La nuova sede ospita anche l’archivio storico. Si, possediamo più di 28.000 disegni a mano da fine 800 a oggi oltre a un migliaio di libri antichi. A differenza di altri il nostro archivio
non è specializzato ma nasce dalla passione: si va dalle lane della Scozia al tessuto africano. Insomma, alla fine di tutto: qual è il segreto del successo? Non lo so. Ma so che devo ringraziare il buon Dio, mia moglie, i miei figli, i clienti e i fornitori. Ma chi davvero bisogna ringraziare sono le persone che lavorano per noi: da chi pulisce gli uffici, a chi stira, controlla tessuti e foulard. Devo ringraziare le stiliste, i disegnatori, gli autisti, Il campionario, la contabilità, chi segue la produzione e chi la qualità. Devo ringraziare tutte le 60 persone che ogni mattina si alzano, salutano i famigliari e vengono a lavorare per noi. Io spero che con il lavoro si possa dare dignità e sono certo che il lavoro sia svolto con dignità.
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Gentili Mosconi the successful company The secret of the success? It is a good combination of enterpreneurial spirit, dream, research and development in a fast and easy structure. Gentili Mosconi of Casnate con Bernate was born in 1988. A bet of two young persons, who were in their 20ies: Francesco Gentili and his future wife, Patrizia Mosconi. The company starts with ties and scarves. 6 months after the opening the first employee and in few years an incredible growth: the name becoms a famous and high quality brand. The most exclusive customers felt in love with this special production of fabrics. These products represented a perfect combination among handicraft, ancient knowledges and technology: scarves and prêt-à-porter fabrics, high fashion and a part of the production dedicated to high quality home fabrics. "We just use natural fabrics, such as silk, wool, cachemire and linen cotton" says Francesco Gentili. The debute as a converter. And then? Initially this choice didn't encourage the customers. We bet, we were 23, lots of dreams and an empty stomach. Then our choice paid back, being a converter turned out to be our fortune: we became faster, more efficent and more specialized then our competitors. And you kept on growing. We were born when the fashion world started to change, it was the beginning of a long way. In July 1988 there just were the two of us, today we are a company of 60 persons and 30 million
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turnover. In 2008 your turnover was 15 million and the people involved were half of today. A real enterpreneurial success: doubling the numbers in the years of the crisis. It is true, we grew in the most difficult years staying flexible, light, responsive, what bigger companies cannot do. The last challenge last September was the acquisition after the bankrupcy Olmetto, of the former print house Lpm which now has his original name: Emme Srl. In the 70ies it was one of the diamond point of the silk district in Como. We didn't buy it to cover a further part of the productive stage, actually it will be third party and open to everybody. Our will and our need was to have a very high quality structure. I called the ex owner, Franco Malinverno, because the print house Emme at his time was very successful. He is 80 now and he is back to his job and he is very happy. His contribution is very important. And the dream of a school. Yes, we want to open a school inside Emme, a small class of 8-10 kids to teach them to be best best printers, the project starts in Septembef 2016. Three years ago you built a new building which is completely environmental friendly.
Yes, 2 thousands square meters: it is the first one in Como which is completely green. We are self-sufficient thanks to the photovoltaic and geothermic. It wasn't an easy choice, also from the economic point of view, but we are brave and we would be an example as enterpreneur and leave a message to my children. We are also change our trucks with electrical means. It takes time but it is worth. We are not changing the climate conditions but we are playing our part in fighting against the greenshouse effect. The new headquartes also has the historical archive. Yes, we have more than 28.000 drawings, from the end of the 19th century and more than one thousand ancient books. Our archive is not specialized but it comes from our passion: from the wool of Scotland to the African fabric. So finally you have to tell us what is the secret of the success? I don't know. For sure I have to thank God, my wife, my children, my customers and my suppliers. But those I really have to thank are the persons who work for us: stylists, designers, drivers, the sampling department, the accountancy department, those who are in charge of the production and of the quality. 60 persons who wake up every morning, say by to their family and come to work for us. I hope that with the work we can give dignity and I am sure that the work can be done with dignity.
Nel centro storico di Como il ristorante i TIGLI in THEORIA propone ai suoi ospiti – in un’ala contigua all’edificio storico edificato da Branda Castiglioni nel 1400 – l’intimità di sale esclusive ed eleganti, realizzate con materiali pregiati che riconsegnano l’atmosfera rustica, ma insieme ricercata, della cultura Walser. Le sale Contadina, Principessa, Dama e Regina si distinguono per la cura dei differenti dettagli che fanno da cornice alle originali proposte gastronomiche. Una festa per i sensi di chi apprezza la varietà dei sapori freschi e genuini della tradizione del nostro territorio, che vengono accompagnati da una selezionata proposta di vini e offerti da un servizio attento e puntale. Sono a disposizione dei clienti la grande Sala del 1400, un Tavolo dello Chef, un suggestivo Lounge Bar e una Sala da Tè.
Ristorante • Stube • Lounge Bar • Tea Room
Via Bianchi Giovini, 41 • Como • Tel. +39 031 305272 – +39 031 301334 • info@theoriagallery.it • www.intheoria.it
Text eng. TEXT ENG 30 di Text texte foto Text text
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SPORT
PORSCHE ALPETOUR Un'esperienza indimenticabile di Tasos Tsiotas (Vice President - Porsche Club Danmark) foto Tasos Tsiotas
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“Viviamo in Norvegia, abbiamo deciso di arrivare a Menaggio un paio di giorni prima dell'inizio della Porsche Alpetour. Il paesaggio e i bellissimi paesini che si affacciano sul lago sono unici. " Ada and Geir (Porsche CLub Norway)
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Guidare la tua Porsche sulle Alpi non è soltanto l'emozione di schiacciare il pedale e girare il volante per sentire l'accelerazione della macchina e i tornanti - è vivere la vita fino in fondo. Il cielo è azzurro, il profumo delle montagne si confonde con il dolce aroma della benzina, il finestrino è abbassato e il vento ti viene addosso - è una sensazione unica che si prova ogni anno quando il Porsche Club della Danimarca, della Svezia e della Norvegia affronta il viaggio verso le Alpi Italiane. Era sabato mattina, l'ultimo weekend del mese di luglio 2015 e noi eravamo sulla E35 verso la Svizzera per poi arrivare alla nostra destinazione, Menaggio, sul Lago di Como. Mancavano solo 100 km a Menaggio e il tempo era nuvoloso e piovoso. Facevo fatica a vedere la macchina dietro di noi. Altri partecipanti che erano già arrivati a Menaggio ci avevano detto che il tempo sul Lago di Como era stupendo, non vedevamo l'ora di arrivare, era il nostro settimo Alpetour ed eravamo entusiasti. Gli anni scorsi la parte iniziale del viaggio è sempre stata fantastica. Venezia by night e l'indimenticabile Arena di Verona rimarranno sempre nei nostri cuori come ricordi indelebili. Con questi presupposti, sapevamo che non sarebbe stato facile sorprendere i partecipanti di questa edizione. Ma i miei timori sono svaniti quando abbiamo iniziato ad avvicinarci al Lago di Como: il tempo è diventato soleggiato e caldo, il paesaggio era semplicemente mozzafianto. Che spettacolo! Io e mia moglie Helle ammiravamo il paesaggio senza proferire parola. Il motore sei cilindri della nostra Porsche era meraviglioso curva dopo curva verso Menaggio, un paese pittoresco caratterizzato da edifici storici. Nel nostro gruppo c'erano 31 Porsche e 52 participanti, considerando l'altra stagione a Menaggio, è stato difficile trovare un albergo che ci ospitasse tutti. Abbiamo deciso di dividerci in due alberghi, il Grand Hotel Menaggio e il Grand Hotel Britannia Excelsior, entrambi eccellenti 4 stelle. Le nostre Porsche erano parcheggiate davanti ai due alberghi e hanno rappresentato una vera attrazione per i turisti. Diversi modelli e diversi colori, dai primi anni '70 agli ultimi modelli, erano schierate per farsi ammirare. La meravigliosa Porsche Cayman GT4 in modo particolare era in perfetta armonia con l'ambiente circostante. Alle 17.00 siamo partiti dall'albergo con una barca privata in direzione di Bellagio, "la perla del Lago di Como". Sulla barca abbiamo sorseggiato un aperitivo di benvenuto e alcuni snack godendo una vista spettacolare. Una volta arrivati a Bellagio, abbiamo passeggiato lungo i vicoli stretti caratterizzati da piccole caffetterie e gelaterie. Dopo la barca privata ci ha portato al ristorante per la cena. È stato un vero piacere cenare sulla bellissima Isola Comacina, abbiamo apprezzato il menu del ristorante Locanda dell'Isola Comacina caratterizzato da piatti semplici e ricchi di sapori, cosi come il vino, inoltre abbiamo conosciuto il proprietario, Benvenuto, che ha spiegato la storia dell'isola mentre era intento nella preparazione di un caffè speciale per i suoi ospiti, seguendo una ricetta speciale! Scendeva la sera e le acque del lago diventavano come una tela luminosa, tutte le luci dei villaggi circostanti si riflettevano armoniosamente nel lago. Il rientro in barca verso l'albergo è stato indimenticabile! Dopo il meritato riposo e una deliziosa colazione ci siamo riuniti in Piazza Giuseppe Garibaldi, nel cuore di Menaggio. Eravamo orgogliosi e felici poichè le autorità locali ci hanno permesso di far partire l'Alpetour 2015 dalla piazza storica. La sosta successiva è stata al Riva Factory e la destinazione finale era l'hotel Caminetto a Folgarida, sulle Dolomiti.
Porsche Alpetour Driving your Porsche through the Alps is about more than just the thrill of pressing the pedal and steering the wheel to feel the car’s acceleration and smooth turns - it's about living life to the fullest. The clear sky above you, the smell of the mountains mixing with the sweet aroma of burning fuel, the window pulled down and the wind rushing against you - it is this unique sensation we’re after every time the Porsche Club of Denmark, Sweden and Norway sets off on its yearly trip to the Italian Alps.It was Saturday morning, on the last week of July 2015, when we were cruising down the E35 highway to cross through Switzerland and towards our first destination, Menaggio, found by the famous Lake of Como. We had less than 100 km left to Menaggio and the weather was cloudy and rainy. I could barely see the car following us through the rear mirror. We had already been told by some of the other participants who had already arrived in Menaggio that the weather around Lake Como was wonderful, so naturally we were very anxious to get there too. This was our 7th Alpetour and the expectations were high. In previous years, the starting part of the trip had always been incredible, with historical and cultural touches to it. We have enjoyed the beautiful Venice by night, the unforgettable Verona Opera, shared memories and feelings that still remain deep in our hearts. So with this in mind, we knew that it would not be easy to impress this year’s participants. But my worries all vanished as we began to approach the Lake of Como: the weather had changed to warm and sunny, and the landscape before us was simply breathtaking. What a view! Both I and my wife Helle suddenly fell silent as we admired the scenery. Our Porsches’ flat-six engines were sounding marvelous as we took the one turn after the other driving downhill towards Menaggio, a picturesque little town with buildings preserved to look almost exactly as they did 100 years ago. There were about 31 Porsches and 52 participants in our group and, as the hotels in Menaggio have regular customers, it was hard to find a single hotel to host all off us. So we decided to split between two hotels,the Grand Hotel Menaggio and the Grand Hotel Britannia Excelsior, which were both exceptional and with all their 4 stars in place. Our Porsches, parked in a row in front of the two hotels, constituted an unexpected attraction for the visitors of the area. Several models and colors, from the early 70's to the latest Porsche model produced, were aligned there for everyone to admire. The marvelous Porsche Cayman GT4 in particular blended in perfectly with the beautiful surroundings. At 17:00 that day, we were picked up from the hotels by a private boat and sailed to Bellagio, “the Pearl of Lake Como”. We started our boat ride with a welcoming drink and had a few delicious snacks as we gazed at the lake's famous panorama view. Once we reached land again, we walked through the characteristic century-old buildings and the narrow streets with their small cafes and gelato shops. Until the time to sail further to our dining restaurant came. It was a true pleasure to experience the beauty of Isola di Comacina, to try the excellent menu of the restaurant Locanda dell' Isola Comacina with its uncomplicated and flavoursome food and wine, as well as to meet the owner, Benvenuto, who explained the history of the island while preparing a special coffee for all his guests, in his own magical way! As the evening approached, the lake waters gradually turned into a bright canvas where all the village’s twinkling lights were harmoniously reflected. The night cruise returning to the hotels was unforgettable! After a good night’s sleep and a delicious breakfast we all gathered at the Piazza Giuseppe Garibaldi, in the heart of Menaggio. We were filled with a sense of pride and joy that the local authorities had allowed us to use this historical square for the official start of the Alpetour 2015. The next stopover was for lunch at the Riva Factory, with our final destination being the hotel Caminetto in Folgarida, in the Trentino Dolomites.
"Home in Norway, we decided to arrive in Menaggio a couple of days prior to the official start of Porsche Alpetour. The scenery and all the small beautiful villages in this part of Italy is astonishing". Ada and Geir (Porsche CLub Norway)
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TOOSH: LA SCIARPA DEI VIP foto Archivio Toosh
E’ un must per gli amanti degli accessori e del lusso made in Italy. Toosh è il celebre brand di sciarpe che ha conquistato le celebrities di tutto il mondo. Michelle Obama, Jennifer Aniston e Andy Garcia sono solo alcuni dei vip che lo hanno sfoggiato in più occasioni. Queste sciarpe sono delle fedelissime riproduzioni dei preziosi Shatoosh Indiani e Nepalesi, soffici e leggere grazie alla composizione in cashmere extra-fine lavorato tramite un processo assolutamente esclusivo del brand. Il risultato sono stole di pregio e stile, realizzate nel totale rispetto degli animali e dell’ambiente, preservando così la sopravvivenza dell’Antilope Tibetana, minacciata dal commercio dello shahtoosh. La collezione Toosh si distingue per l’ampia gamma cromatica e per le stampe esclusive, dove si fondono il classico e l'innovativo. Nello showroom, situato all’interno di un edificio storico di Milano, si può trovare l’in-
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tera gamma Toosh che si sviluppa in tre differenti armature di stole, tutte in 100% cashmere: il twill, la qualità più pesante, fedelissima riproduzione dello Shatoosh indiano, in quanto ne riprende le caratteristiche di qualità e sofficità, oltre alla fattura artigianale tipica della mano d’opera indiana e nepalese; il voile, più leggero e delicato, molto apprezzato per la sua eleganza e leggiadria; la garza, la perfetta via di mezzo, ideale per le mezze stagioni. L’azienda è impegnata anche in progetti importanti, come "Terre Lontane", sviluppato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, in cui gli artisti hanno avuto l'opportunità di esprimere liberamente sulle tele la loro creatività e di vedere il loro lavoro realizzato su soffici stole. Il risultato sono opere sospese tra arte e moda, due mondi paralleli e affini che si scambiano continue promesse e a volte, come in questo caso, riescono ad incontrarsi.
Eco Toosh – известный бренд шарфов, «топовый» для любителей аксессуаров и предметов роскоши, произведённых в Италии, давно покорил сердца мировых знаменитостей. Среди них такие имена, как Мишель Обама, Дженнифер Энистон, Энди Гарсия, а также многие VIP-посетители Expo 2015. Эти шарфы являются точными репродукциями драгоценных индийских и непальских шарфов шатуш, мягких и легких, благодаря особому и эксклюзивному процессу обработки сверх тонкого кашемира. Результат – драгоценные накидки и шали, созданные при бережном отношении к животным и окружающей среде и позволяющее сохранить тибетскую антилопу, которая производит самую дорогую шерсть. Коллекция Toosh отличается широким диапазоном расцветки и уникальными рисунками, сочетая в себе классику и инновации. С коллекцией Toosh можно ознакомиться в экспозиционном
зале, расположенном в старинном здании в Милане. Ассортимент представлен тремя основными видами накидок и шарфов, все из 100% кашемира: твил, тяжелая разновидность, точно воспроизводящая индийский шатуш по качеству, мягкости и мастерству отделки, типичной для индийских и непальских изделий; легкая и тонкая вуаль, высоко ценящаяся за элегантность и изящество; кисея, идеальная «золотая середина», прекрасно подходящая для весны и осени. Фирма активно принимает участие в таких проектах, как «Далёкие края», разработанные в сотрудничестве с Академией Брера. Художники получают возможность свободно выражать свое творчество сначала на холсте, а затем их работы переносятся на мягкие шарфы и накидки. В результате получается произведения, рождённые при взаимосвязи искусства и моды, двух параллельных и родственных миров, которые постоянно перекликаются и взаимообогащаются.
It 's a must for lovers of luxur y accesso ries made in Italy. Toosh is the famed scarf that has won over celebrities all over the world. Michelle Obama, Jennifer Aniston and Andy Garcia are just some of the VIPs that have flaunted it in more than one occasion. These scarves are faithful reproductions of prized Indian and Nepalese Shatoosh, sof t and light thanks to an ex tra-fine cashmere composition obtained using a process exclusive to the brand. The result is a precious, st ylish product realized with respect to animals and the environment, hence protecting the Tibetan antelope and helping this animal threatened by the Shatoosh trade sur vive. The collection stands out for its wide color range and exclusive prints blending classic and innovative motifs. In the showroom, situated inside their historic store in Milan, the entire Toosh range is
available in three dif ferent tex tures, all of them 100% cashmere: the twill, with a heavier qualit y, a faithful reproduction of Indian Shatoosh as it possesses the same sof t feel and qualit y besides the handcraf ting st yle t ypical of Indian and Nepalese artisans; the voile, lighter and delicate, is appreciated for its elegance and prettiness; the garza, perfectly half-way, is ideal for spring and fall. The company is also involved in important projects such as, Terre Lontane (distant lands), developed in collaboration with Accademia di Belle Arti di Brera, where artists have had the opportunit y to freely express their creativit y on canvas and see their work realized on sof t wraps. The results are works suspended between art and fashion, two parallel, akin worlds which continuously exchange promises and at times, as in this case, manage to meet.
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GIANFRANCO FERRÉ HOME: IL FASCINO DELL'ELEGANZA MASCHILE foto Preview nuovo catalogo Gianfranco Ferré Home
Il nuovo catalogo di Gianfranco Ferré Home presenta una collezione completa che interpreta in maniera contemporanea, elegante e sobria il lusso degli ambienti della casa, grazie anche all’esperienza di Jumbo Collection. È una collezione che fonde lo stile classico con elementi di elegante modernità, dando vita ad un mix accogliente e alla moda. Con 160 pezzi d’arredamento made in Italy, che comprendono divani, poltrone, tavoli e tavolini, sedie, letti, panche, pouf e console, Gianfranco Ferré Home propone uno stile di vita da cui il cliente si lascia ispirare, con elementi nei toni dei blu, dei grigi, dei beige e tessuti di cotone e lana che si rifanno all’eleganza maschile, creando zone giorno, pranzo, camere da letto e studi totalmente personaliz-
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zabili grazie agli abbinamenti e alle composizioni possibili. Nelle 340 pagine del nuovo catalogo si ritrovano elementi esotici che riportano alla mente paesi lontani, il desiderio di viaggiare e il fascino di culture straniere, ma anche dettagli che ricordano l’atmosfera delle antiche ville inglesi, come l’intaglio, finezza dell’artigianalità dell’intera collezione, l’accoglienza della pelle e le finiture scure e invecchiate dei legni, segno distintivo della nuova linea di Gianfranco Ferré Home. Gli ambienti emanano luminosità grazie ai dettagli in nichel, mentre l’ottone e la foglia oro impreziosiscono e scaldano l’atmosfera. Il catalogo racchiude anche un’anticipazione della nuova collezione accessori, presentata a Mosca durante I Saloni WorldWide 2015.
Новый каталог Gianfranco Ferre Home представляет богатую коллекцию предметов интерьера, которая благодаря опыту Jumbo Collection интерпретирует концепцию роскоши домашней обстановки в элегантном и строгом современном духе. Удачное сочетание классического стиля с элементами современности создаёт уникальное ощущение моды и уюта. Это 160 предметов мебели, сделанные в Италии: диваны, кресла, столы и столики, стулья, кровати, пуфы и консоли. Gianfranco Ferre Home предлагает оттенки синего, серого и бежевого цвета, шерстяные и хлопковые ткани, напоминающие о мужской элегантности, и создаёт индивидуальный стиль гостиных, столовых, спален и кабинетов. 340 страниц
нового каталога включают экзотические элементы, напоминающие о дальних странах, о желании путешествовать, погрузившись в очарование иных культур, и уникальные детали, воссоздающие атмосферу старинных английских вилл, как, например, прекрасная резьба, выполненная лучшими мастерами, мягкая кожа, темная отделка и состарившееся дерево – отличительные черты новой линии Gianfranco Ferre Home. Интерьеры отличаются особым светом благодаря наличию деталей из никеля, а латунь и сусальное золото украшают и создают теплую атмосферу. Каталог также содержит новую коллекцию аксессуаров, представленную в Москве во время I Saloni Worldwide 2015.
Gianfranco Ferré Home's new catalogue presents a new, complete collection, a contemporary interpretation of elegant and sober luxury at home thanks also to the experience of Jumbo Collection. It's a collection that blends classic style with modern, elegant touches producing a welcoming, fashionable mix. With 160 pieces of furniture made in Italy including sofas, armchairs, tables, chairs, beds, trunks, footstools and console tables, Gianfranco Ferré Home offers a style of life to inspire their clients, with tones of navy blue, grey beige, cotton and wool fabrics producing a masculine elegance creating day zones, lunch area, bedrooms and studies that can be totally personalized thanks to compositions and matching pos-
sibilities available. In the 340-page new catalogue there are exotic aspects that recall distant countries, the desire to travel and charm of foreign cultures but also details that remind of the atmosphere in old English villas such as intaglio and refined craftsmanship found in the entire collection presented, as well as the comfort of leather and dark finishing of aged wood, all distinguishing signs of Gianfranco Ferré Home's new line of products. Rooms are luminous thanks to details in nickel, whereas brass and golden leaf embellish and warm the atmosphere. The catalogue also encloses a preview of the new collection of accessories presented in Moscow during the furniture event, I Saloni World Wide 2015.
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L’arte della stampa
Gabriela Spector, “Figure”, Olio su tela, 162x132 cm.
Gabriela Spector, è un'artista svizzero-argentina, scultrice e pittrice. Dopo gli studi di Belle Arti in Argentina ha frequentato l'Accademia di Carrara e lavorato presso la fonderia Battaglia a Milano. Per le sue sculture privilegia il bronzo e la terracotta. Al centro della sua attenzione e della sua sensibilità, il tema della figura umana: la donna, la coppia, la famiglia. Ha anche esplorato il tema del viaggio, delle migrazioni e dell’identità che si ritrova nella sua pittura ad olio su tela e su carte geografiche. Ha esposto in numerosi musei e gallerie, in Europa e Sud America. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private. Attualmente, lavora nel suo atelier a Vacallo, a due passi dalla frontiera, dove tiene anche corsi privati. www.gabrielaspector.com
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photo Nick Zonna
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EXHIBITION
Polittico Stefaneschi - recto secondo decennio del Trecento tempera e oro su tavola dalla basilica di San Pietro (Città del Vaticano) Città del Vaticano, Musei Vaticani Su gentile concessione del Servizio Fotografico dei Musei Vaticani, © Governatorato dello Stato della Città del Vaticano Polittico Stefaneschi - recto second decade of 1300AD, tempera and gold on wood panel from San Pietro Basilica (Vatican), Vatican Museums, courtesy of Servizio Fotografico dei Musei Vaticani, © Governatorato dello Stato della Città del Vaticano
LA MAGNIFICENZA DI GIOTTO di Stefania De Giorgi foto Electa Milano ospita fino al 10 gennaio 2016 a Palazzo Reale la mostra “Giotto, l’Italia”, inaugurata il 2 settembre, progettata e curata, con Serena Romano, da Pietro Petraroia (Éupolis Lombardia). Una grande mostra, uno dei Maestri più grandi di tutti i tempi; come è nata la scelta di portare Giotto a Milano? All’inizio del 2012, quando non era stato ancora nominato il Commissario Italia per Expo 2015, era evidente che occorresse pensare subito ad un “palinsesto culturale” dell’evento. Il mio compito specifico era allora di sostenere l’ideazione e l’avvio di un programma di mostre in rapporto con i musei italiani. Fu durante una mostra al PAC di Milano, dedicata al disegno dei cartoni animati della Pixar, che improvvisamente mi sembrò inevitabile per l’Italia presentare al mondo le sue arti figurative - le arti del disegno, come si diceva in antico - nella persona del massimo esponente della pittura di tutti i tempi: Giotto. Trovai poi l’incoraggiamento di Giuseppe Sala e di Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani. La sorprendente adesione di molti soggetti prestatori, pubblici e privati, ha fatto il resto: è stato possibile - caso finora unico - presentare in un’unica mostra ben quattordici
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pezzi di Giotto. Tra questi il Polittico Stefaneschi, mai visto nella sua storia fuori dal Vaticano; e poi il frammento di dipinto murale, con due teste di santi, proveniente proprio dalle mura dell’antica Basilica costantiniana di San Pietro, mai esposto in mostra e oggi di proprietà privata. Personalmente ha una particolare affezione al Maestro? Non sono uno specialista di medioevo, ma con questa mostra, al fianco di una grande specialista come Serena Romano, mi è sembrato davvero di incontrare Giotto, nella incessante sua ricerca di innovazione e nella sua incredibile capacità di leadership addirittura plurisecolare. La magnificenza delle molteplici opere di Giotto avrà creato imbarazzo nella selezione. In base a quali criteri è stata operata? Più che superare l’imbarazzo della scelta l’obiettivo da centrare era quello di rappresentare il complessivo percorso di Giotto, dalle opere giovanili alla gloriosa maturità, attraverso un numero selezionatissimo e prezioso di opere, che sono tutte pietre miliari nella storia della pittura, di sicura provenienza. Non abbiamo voluto nessuna opera di
Polittico Stefaneschi - verso secondo decennio del Trecento tempera e oro su tavola dalla basilica di San Pietro (Città del Vaticano) Città del Vaticano, Musei Vaticani Su gentile concessione del Servizio Fotografico dei Musei Vaticani, © Governatorato dello Stato della Città del Vaticano Polittico Stefaneschi - verso second decade of 1300AD, tempera and gold on wood panel from San Pietro Basilica (Vatican), Vatican Museums, courtesy of Servizio Fotografico dei Musei Vaticani, © Governatorato dello Stato della Città del Vaticano
autore diverso, per lasciare il “campo”, come avrebbe detto Dante Alighieri, solo a lui, a Giotto. L’allestimento straordinariamente efficace nel consentirne lo studio, anche contemplativo, ideato da Mario Bellini arricchisce un’esperienza visiva e cognitiva dell’arte del fondatore della nostra pittura che mi permetto di definire senza pari. La mostra si sviluppa in un percorso che da capolavori realizzati in età giovanile giunge a quelli compiuti con mano matura. Che cosa ritiene possa rimanere a livello emotivo a colui che visita la mostra? L’emozione non è irrazionale, ma è una componente essenziale dei processi di elaborazione delle conoscenze, anche tecnico-scientifiche, così come lo è delle relazioni interpersonali. Giotto è un grande comunicatore, non soltanto un incredibile imprenditore culturale: riesce ad arpionare mente e cuore con le sue narrazioni, con l’epifania dei suoi santi che si sporgono dai polittici come se si affacciassero da solenni logge a parlare col solo sguardo proprio con ciascuno noi. Quali sono state le maggiori problematiche da affrontare nell’organizzazione per il reperimento delle opere? E per il trasporto? Per l’individuazione delle opere hanno fatto da guida le antiche fonti e
la sterminata bibliografia esistente su Giotto; ma è stata determinante la relazione di fiducia e di cooperazione che si è stabilita fra noi curatori ed i proprietari delle opere, pubblici e privati, per ottenerne il prestito: siamo riusciti a far capire che si sarebbe trattato di un’occasione forse irripetibile. Quanto al trasporto, alla professionalità degli incaricati si è aggiunto l’aiuto di Giotto medesimo, la capacità sua e dei suoi collaboratori di progettare molte opere su tavola in modo da poterle produrre a Firenze con ogni cura e poi trasportarle per parti sino al luogo di destinazione, dove ricomporle. Ritiene che Giotto possa rappresentare l’emblema artistico italiano di tutti i tempi? Beh, sinceramente questa non è una mia opinione, ma credo sia un convincimento pacificamente diffuso, senza bisogno di tirate retoriche. Lo stesso Michelangelo Buonarroti - ma non fu certo il solo! - prese le mosse dallo studio delle sue opere. Tanta pittura europea e americana, anche del novecento, sta a dimostrarlo: nell’ultima sala della mostra sono proprio le dichiarazioni di artisti vicini ai nostri tempi a darcene testimonianza.
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Polittico Baroncelli, 1330 ca. - tempera e oro su tavola dalla basilica di Santa Croce, cappella Baroncelli (Firenze) - Fondo Edifici di Culto – Ministero dell’Interno. Su concessione della basilica di Santa Croce, Firenze/ Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno/Mondadori Portfolio/Domenico Ventura/Roma
Polittico Baroncelli, 1330 ca. - tempera and gold on wood panel from di Santa Croce Basilica, Baroncelli Chappel (Florence) - Fondo Edifici di Culto – Ministry of the Interior. Courtesy of Santa Croce Basilica, Florence/ Fondo Edifici di Culto, Ministry of the Interior/Mondadori Portfolio/ Domenico Ventura/Rome
The magnificence of Giotto At Palazzo Reale, between Sep 2nd, 2015 and Jan 10th, 2016, Milan will be hosting the exhibition, Giotto, Italia, organized by curators Serena Romano and Pietro Petraroia (Éupolis Lombardia). A great exhibition on one of the masters of all time, how did you manage to bring Giotto to Milan? Early 2012, when Commissario (general manager) Italia for Expo 2015 was still not nominated, it was clear that a cultural calendar had to be drawn up for the event. My job specifically was to devise exhibitions in association with Italian museums. It was during an exhibition at Milan's PAC, devoted to animation drawings by Pixar, that suddenly it struck me as inevitable for Italy to showcase its figurative art forms - the art of drawing as it used to be called - to the entire world through the works of Giotto, perhaps best representatives of Italian art. I then received encouragement from Giuseppe Sala, the commisario, and Antonio Paolucci, director of Vatican Museums. Surprising participation of many private collectors and state institutions ready to lend Giotto works in their possession did the rest. It was hence possible, for the first time, to display
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no fewer than 14 works by Giotto under the same roof, including Polittico Stefaneschi, never before seen outside of Vatican, and fragments of wall painting bearing the heads of two saints originating in the ancient Constantine Basilica of San Pietro, today privately owned and never seen in an exhibition before. Do you have a personal attachment to the maestro? I'm not a medieval art specialist, but in this exhibition, working with a remarkable specialist like Serena Romano, it seemed like meeting Giotto in person, his incessant efforts for innovation and incredible leadership that lasted centuries. The magnificence in so many works of Giotto's must have created problems on what to select. On what basis did you make your choices? More than deciding what to select, our aim was how best to represent Giotto's evolution as an artist, form his early works to his glorious production in later years, across a carefully selected ensemble of precious works of ascertained origin considered milestones in art history. We
Cuspide con Dio Padre e angeli giĂ parte del Polittico Baroncelli tempera e oro su tavola dalla basilica di Santa Croce, Cappella Baroncelli (Firenze) - San Diego, The San Diego Museum of Art Pinnacle with God the Father and angels, Polittico Baroncelli, tempera and gold, from Santa Croce Basilica, Baroncelli Chappel (Florence) - San Diego, The San Diego Museum of Art
did not include works by anyone else to leave the 'field' as Dante would have said, to him alone, to Giotto. The setting, lay-out, extraordinarily efficient to allow study and contemplation, conceived by Mario Bellini, enriches the visual and cognitive experience of the art of the founder of Italian art which I would hazard to summarize, has no equal. The exhibition showcases masterpieces realized at a young age and extends to those in mature years of the artist, what do you think will impress the visitor at an emotional level? Emotion is not irrational but an essential component in the way the mind processes knowledge, also scientific-technical information, as it does in interpersonal relations. Giotto is a great communicator, not only an amazing cultural entrepreneur, he manages to harpoon the heart and mind with his narrations, with the epiphany of saints jutting from polyptyches (panels) as if they were peering from solemn loggias to talk only through their eyes to each and every one of us. What were the main issues you encountered organizing the search for these priceless works of art, and their transport?
Madonna col bambino in trono e due angeli 1288 ca. - tempera e oro su tavola dalla chiesa di San Giorgio alla Costa (Firenze) Firenze, Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte Mondadori Portfolio/Domenico Ventura Madonna and child on throne with two angels 1288 ca. - tempera and gold on wood panel, from San Giorgio alla Costa (Florence) Florence, Museum of Diocesano, Santo Stefano al Ponte Mondadori Portfolio/Domenico Ventura
Locating the works was carried out through the historical sources and the vast bibliography available on Giotto but the determining factor was the reciprocal trust established between us the curators and the owners of the works be they private or public that enabled us to borrow these invaluable artworks. We managed to convey the idea that it would probably be a once in a lifetime occasion. Regarding transport, the serious professionals involved were aided by Giotto himself, in Florence he and his assistants realized many works on wooden panels which could be taken apart, transported to their destination and reassembled. Do you believe Giotto can truly represent Italia art of all time? Well, I do, sincerely this is not just my opinion, it is a commonly accepted fact that doesn't necessitate longwinded rhetoric. Michelangelo Buonarroti himself, and not only him, learned his art from Giotto's works. Much European and American art, even of 20th century, clearly shows this, in the last room of the exhibition are the statements of artists themselves, also close to our times, that give us convincing testimony to it.
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ROBERTO CAVALLI GUCCI
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L'ANNO DEL DANDY di Ivan Rota foto Nick Zonna
Colori chiari, outfit da dandy retrò e attenzione ai dettagli sartoriali. La vetrina di Milano Moda Uomo ha invaso la città e i riflettori sulle passerelle delle case di moda più famose al mondo, sono ora puntati sulla ricerca delle tendenze maschili per la prossima stagione primavera/estate 2016. Tantissime le case di moda che come al solito hanno partecipato facendo sfilare uomini dai look sempre più trasversali. Molta attenzione è stata data alla direzione di Alessandro Michele per la nuova collezione firmata Gucci in cui, per la prima volta, hanno fatto la loro comparsa delle ballerine da uomo. Tendenze, queste, che precorrono i tempi trasportandoci in un futuro in cui l’uomo moderno sceglie accessori femminili mai usati prima d’ora. Le stampe floreali fanno ancora una volta il loro ingresso in passerella seguendo la tradizione del brand che pone sempre l’accento su petali colorati freschi e primaverili. Camicie e pantaloni si fanno slim e sopra la caviglia, ma non troppo per essere infine messi in risalto dai colori talvolta accesi e spesso pastello scelti per questa collezione.Raffinatezza e semplicità sembrano essere invece le parole chiave per Calvin Klein dove in passerella si respira un’aria nuova composta in prevalenza da linee piuttosto pulite e tonalità intense. Lusso, stile e classicità sono i tre punti cardine che legano le nuove collezioni della prossima stagione di Dolce & Gabbana e Ermenegildo Zegna pensate entrambe per eventi eleganti dove primeggiano da una parte giacche doppiopetto e materiali pregiati come la seta . I colori conquistano perfino il cuore di Ermanno Scervino che li trasferisce su pullover traforati in perfetta armonia con le restanti fantasie della capsule collection, tra cui camouflage e pied de poule. Il solito rigore da Giorgio Armani. Inoltre tante feste, non tutte di prima qualità e internazionali, ma accontentiamoci. Inavasione di blogger tra cui il più amato, ovvero Gian Maria Sainato: look raffinato e altero, con già due milioni di "seguaci". Un vero e proprio idolo della rete.
VERSACE JOHN RICHMOND
ROBERTO CAVALLI ERMENEGILDO ZEGNA
Pale colors, dandy outfits, attention to detail. Milano Moda Uomo, focusing on menswear, invaded the city, the most famous fashion houses took to the city's catwalks enjoying the spotlight. All on the lookout for trends in men's fashion for the 2016 spring/summer season. Numerous fashion designers, as usual, took part with their models showcasing an increasingly transversal look. The new Gucci collection under the guidance of creative manager Alessandro Michele drew much attention where for the first time ballet dancers made an appearance. Trends that seem to take us to a future when modern men will choose feminine accessories never before utilized. Floral prints again were paraded on catwalks following the tradition of the brand that highlights fresh, colored petals recalling spring. Shirts and pants are slim-fit, trouser legs hang over the ankles, nothing's exaggerated though, colors sometimes bright sometimes pastel provide just the right tones for this collection. Refinement and simplicity seem to be the key words for Calvin Klein mainly focusing on clean cuts and intense tones. Luxury, style and classicism are the three elements that define Dolce & Gabbana and Ermenegildo Zegna's collections for the next season both thinking of elegant gatherings necessitating double breasted jackets tailored using fine fabrics like silk. Colors conquered even Ermanno Scervino who used them in his pullovers in perfect harmony with the patterns in the capsule collection including camouflage and houndstooth. The usual strict precision from Giorgio Armani. Many parties, not all prime quality, or international, but one has to make do. Invasion of bloggers, among the most admired, Gian Maria Sainato, donning a refined, lofty look, and enjoying 2 million followers, a real web idol.
PHILIPP PLEIN
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A. S. D. MENAGGIO & CADENABBIA GOLF CLUB
“Per una scelta di stile” Le uniche 18 buche sul Lago di Como dove puoi sentirti in vacanza a due passi da casa! Stacca dai soliti contesti cittadini e goditi l’atmosfera rilassante e familiare del nostro Club.
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I CHI È CHI di Ivan Rota foto Nick Zonna
"Questa nuova edizione di “I Chi è Chi” mette a confronto coloro hanno già realizzato con successo il proprio sogno imprenditoriale o professionale con chi questo sogno si appresta a concretizzarlo esprimendo al meglio lo spirito della nuova Milano di Expo, dove tradizione, ricerca e voglia di sperimentare si incontrano nel segno dell’innovazione” così l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Moda e Design Cristina Tajani che prosegue: ”Come Amministrazione siamo impegnati nel favorire tutti i momenti di confronto, approfondimento e di proposta, convinti che attraverso la sinergia tra enti pubblici e privati si possano mettere in circolo energie positive per lo sviluppo e la capacità attrattiva dei giovani talenti a Milano”. I premi sono consegnati a 10 giovani idee selezionate dal Comune di Milano tra i progetti di ricercatori, giovani imprenditori e startupper che abbiano realizzato un modello di business vincente o che siano protagonisti di un percorso di crescita professionale a livello nazionale e internazionale. Le giovani idee sono: Orange Fiber srl, La.Te, Anna Maddalena Ghielmi, MyFoody, Meo Fusciuni, Mariella Bussolati, XMetrics, Federica Fracassi, Wishraiser, Opendot. A aggiudicarsi “I Chi è Chi” nelle categorie: Moda, Alessandro Dell’acqua, Stilista - Cinema e Regia, Stefano Accorsi; Attore e Regista e Brand Ambassador di Peugeot - Bellezza, Tomaso Trussardi, Ceo Trussardi Spa - Design , Giulio Cappellini, Architetto e Designer - Sport, Silvia Rizzo, Amazzone - Charity, Antonella Camerana, Presidente Di Missione Sogni - Luxury Food & Beverage, Stefano Agostini, Ceo Sanpellegrino - Made In Italy, Carlo Beretta, Ceo Bottega Veneta - Musica e Arte, Alexander Pereira, Sovrintendente e Direttore Artistico de La Scala di Milano. Al conduttore Piero Chiambretti è stato consegnato, da Giuseppe Modenese, Presidente Onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana il premio speciale Elio Fiorucci. Chiambretti ha effettuato un vero siparietto divertendo tutti gli astanti.“I Chi è Chi Awards” sono stati istituiti nel 2001 e ogni anno premiano personaggi che si distinguono in tematiche legate all’eccellenza ed all’attualità. Chi è Chi è un progetto editoriale di Crisalide Press, casa editrice indipendente di Milano fondata nel 1982, ed è stato ideato da Cristiana Schieppati.
The new edition of, I Chi è Chi (Who's Who?) compared those who already achieved success in their business or profession and those whose dream of achieving the same success is in the making, best expressing the true spirit of Milan Expo where tradition, research, desire to experiment meet innovation," comments Cristina Tajani, the councilor responsible for labor policies, economic development, fashion and design, and continues, "as administrators we are committed to favoring discussion, analysis, suggestions, new ideas, convinced that through the synergy between state and private institutions we can inject positive energy to develop the creative skills of young talents in Milan." Prizes are awarded to 10 ideas, selected by Milan municipality from many submitted by young entrepreneur, researchers, start-uppers who realized a winning business model or are achieving significant professional success at national or international level. The winning 'young' ideas are: Orange Fiber srl, La.Te, Anna Maddalena Ghielmi, MyFoody, Meo Fusciuni, Mariella Bussolati, XMe-
trics, Federica Fracassi, Wishraiser, Opendot. The I Chi è Chi winners in other categories: Fashion, Alessandro Dell’acqua, Fashion designer, actor, filmmaker, Stefano Accorsi, actor filmmaker and brand ambassador for Peugeot - Bellezza, Tomaso Trussardi, Ceo Trussardi Spa – Design , Giulio Cappellini, architect and designer – Sport, Silvia Rizzo , Amazzone – Charity, Antonella Camerana, president of Missione Sogni - Luxury Food & Beverage, Stefano Agostini, Ceo Sanpellegrino - Made In Italy, Carlo Beretta, Ceo Bottega Veneta - Music and Art, Alexander Pereira, superintendent and artistic director at La Scala of Milano. TV host Chiambretti received the special prize, Elio Fiorucci, from the hands of Giuseppe Modenese, honorary president of Camera Nazionale della Moda Italiana. Chiambretti put on a brief show to entertain everyone present. The I Chi è Chi Awards began in 2001 and every year gives prizes to current high achievers. It is an event conceived by Cristiana Schieppati and organized by the independent publishers, Crisalide Press, of Milan founded in 1982.
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EVENTI
GIVENCHY, POWER OF LOVE di Ivan Rota foto Nick Zonna Dopo aver conquistato Manhattan alla scorsa Fashion Week di New York con una sfilata/performance spettacolare in collaborazione con l'artista Marina Abramovic e una festa in un garage per celebrare il suo decimo anno da Givenchy, la maison francese e Riccardo Tisci celebrano l’apertura della prima boutique Givenchy a Milano in via Sant’Andrea 11. Il party si è tenuto nelle ex Cristallerie Livellara nel quartiere Bovisa con un allestimento in linea con il concept della festa di New York.Per il suo ritorno a Milano, Riccardo Tisci ha immaginato una serata sotto il segno della ‘Power of Love’, che aveva già realizzato a New York. Il momento inaspettato per tutti gli ospiti è stato l’esibizione a sorpresa della regina del rap americana Nicki Minaj. Alla serata erano presenti tra gli altri: Philippe Fortunato, CEO di Givenchy, con la moglie Marie, Donatella Versace, Roisin Murphy, Naomi Campbell, Mariacarla Boscono, Ilona Staller, Ornella Muti, Amanda Lear, Gianna Nannini, Marco Mengoni, Luca Guadagnino, Lapo Elkann, Afef Tronchetti Provera, Benedetta Mazzini, Delfina Delettrez Fendi, Anna dello Russo, Carine Roitfeld, Eva Herzigova, Liya Kebede, Greta Varlese, Joan Smalls, Candice Swanepoel, Eva Chow, Alessandra Ambrosio, Michelle Rodriguez, Teresa e Francesco Maccapani Missoni, Anita Caprioli, Alan Cappelli Goetz,S tefania Rocca. Tutte le celebrities presenti hanno indossato abiti di Givenchy by Riccardo Tisci. After conquering Manhattan at New York Fashion Week with a spectacular fashion show in collaboration with Marina Abramovic, and a garage party to celebrate their 10th anniversary as Givenchy, the French fashion house and Riccardo Tisci celebrated the opening of the first Givenchy boutique in Milano, at 11 Via Sant’Andrea. The party was held at the former Cristallerie Livellara in Milan's Bovisa quarter in line with the same decor and party concept as in New York. For his return to Milan, Riccardo Tisci conceived an evening with the motto, Power of Love, he had already organized in New York. The main surprise of the evening for all was the unexpected appearance and performance of America's rap queen, Nicki Minaj.
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EVENTI
LETIZIA MORATTI, LADY EXPO di Ivan Rota foto Nick Zonna
Grande serata per gli Amici della Lirica il 24 giugno nella fantastica cornice di Palazzo Visconti, nel centro di Milano. Ospite d’onore l’ex Sindaco di Milano Letizia Moratti, ancora amatissima da tutti essendo stata lei a portare Expo in città. Tantissimi gli ospiti: il direttore di Libero Maurizio Belpietro, il sociologo Francesco Alberoni, il presidente di Ferrovie Nord Carlo Malugani, la giornalista e scrittrice Candida Morvillo, la nutrizionista Evelina Flachi, la neonatologa Iolanda Minoli il presidente del Premio Internazionale “Jouan Montalvo” Guaman Jara Allende, il grande ritrattista Bob Krieger, e l’orafo Fulvio Maria Scavia. E ancora, Roy Alessandrello, presidente della Camera di Commercio Italo-Russa e i Consoli Generali di Milano Philip Reeker (U.S.), Karla Georgina Martinez Herrera (El Salvador) e Julieta Cobanaj (Albania). L’atmosfera si è subito fatta emozionante per le espressioni di “nostalgia” verso l’ex Sindaco. Daniela Javarone ha introdotto la serata rin-
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graziando le autorevoli presenze e gli ospiti intervenuti, ha poi lasciato la parola ad Andrea Mascaretti, ex assessore del Comune di Milano, che ha voluto raccontare ai presenti il lungo percorso che ci ha condotto a Expo Milano 2015, una storia iniziata dieci anni fa grazie alla ferma volontà, alla tenacia e al fondamentale operato dell’ex primo cittadino di Milano, a testimonianza del suo grande amore e dedizione alla città. Candida Morvillo ha poi ha voluto ricordare agli ospiti il prestigioso percorso professionale e umano di Letizia Moratti, imprenditrice di successo, personaggio di spicco della politica, prima donna ad essere nominata Presidente della Rai, primo sindaco donna di Milano. Letizia Moratti si è commossa per l'accoglienza del pubblico. Riferendosi a Expo ha ricordato il grande impegno profuso da tutta la sua squadra per vincere la battaglia che vedeva Smirne contrapposta a Milano. Nel ricevere dalle mani di Daniela Javarone la targa che
l'ha premiata quale “Lady Expo 2015”, l’ex sindaco ha voluto ricordare anche i progetti importanti a suo tempo presentati per cambiare la città. Per la Moratti, Expo è stata un'esperienza unica e ha ricordato che per Milano occorrono sempre nuovi progetti di sviluppo. E lei è sempre agguerrita e li vuole trovare. Prima di concludere la serata, Daniela Javarone ha inoltre voluto consegnare due targhe ‘Donna Expo 2015’ alla professoressa Evelina Flachi per l’impegno nel promuovere in Italia l’Educazione Alimentare e alla professoressa Iolanda Minoli, per il prezioso costante impegno nell’assistenza ai neonati prematuri, grazie anche alla fondazione onlus da lei creata. All’evento non potevano certo mancare i City Angels, intervenuti insieme con il loro fondatore Mario Furlan e il presidente onorario Michele Ferrario Hercolani. A tutti gli ospiti della serata è stato offerto dalla ditta Abaton di Savona un omaggio dalle sue prestigiose collezioni di profumi e saponi.
Letizia Moratti, Lady Expo A grand evening for Amici della Lirica on Jun 24th in the fantastic setting of Palazzo Visconti, central Milan. Guest of honor was no other than the former mayor of Milan, Letizia Moratti, still admired by all as it was her that brought Expo 2015 to the city. Numerous other guests: Chief editor of daily, Libero, Maurizio Belpietro, the sociologist Francesco Alberoni, the president of Ferrovie Nord Carlo Malugani, journalist/author, Candida Morvillo, nutritionist Evelina Flachi, the neonatologist, Iolanda Minoli, the president of Premio Internazionale “Jouan Montalvo” Guaman Jara Allende, the great portrait artist, Bob Krieger, and goldsmith, Fulvio Maria Scavia. More still, Roy Alessandrello, president of Italo-Russian Chamber of Commerce, and some general consuls in Milan: Philip Reeker (U.S.), Karla Georgina Martinez Herrera (El Salvador) and Julieta Cobanaj (Albania). The atmosphere soon became
moving with expressions of 'nostalgia' for the former mayor. Daniela Javarone in her opening speech thanked the distinguished guests and passed the microphone to Andrea Mascaretti, former councilor of Milan city hall, who told the audience the long process that brought the Expo to Milan, a story that began 10 years ago which became a reality thanks to the firm will, tenacity and fundamental conduct of Moratti, which unequivocally showed her love and dedication to the city. Candida Morvillo then reminded the guests of the prestigious professional life of Moratti, a successful businesswoman, prime politician, first woman to be elected President of RAI and first woman to be the mayor of Milan. Moratti was visibly moved by the warm reaction of the public. Referring to the Expo she recalled the commitment of her entire team to win the Expo competing against the Turkish city of Izmir to host this world
event. On receiving the 'Lady Expo 2015' prize from Daniela Javarone, Moratti also reminded the important projects initiated during her mandate to change the city. For her, the Expo is a unique experience and highlighted the fact that Milan always needs new projects to continue developing, and she, combative that she is, wants to find them. Daniela Javarone also awarded ‘Donna Expo 2015’ prize to professor Evelina Flachi for her commitment to promote food education in Italy and to professor, Iolanda Minoli, for her work in looking after premature babies through the non-profit foundation she runs. The evening couldn't be complete without the City Angels who participated along with their founder, Mario Furlan, and honorary president, Michele Ferrario Hercolani. All the guests received gifts of perfumes and soap coming from the prestigious collections of Abaton di Savona.
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EVENTI
WELCOME MRS. OBAMA foto Nick Zonna
E’ lei la regina di Expo, la first lady americana Michelle Obama giunta a Milano nel mese di giugno con le figlie e la mamma per visitare l’esposizione universale. Ad accoglierla, oltre alla signora Renzi, il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, ed Emma Bonino. Dopo aver visitato Palazzo Italia (ed aver assistito a uno spettacolo speciale dell’Albero della Vita dalla terrazza dell’edificio) la first lady ha incontrato gli studenti della International School di Baranzate per poi recarsi al padiglione Usa, dove si è trattenuta fino al termine della visita. She's the queen of Expo, the American first lady Michelle Obama arrived in Milano in June accompanied by her mother and daughters to visit the Universal Exposition. To welcome her, besides Mrs Renzi, was Giuseppe Sala, the principal Expo commissioner, Maurizio Martina, the minister for agriculture, and Emma Bonino. After visiting Palazzo Italia (and watching a special show at Tree of Life from the building terrace), the first lady met students from International School of Baranzate before proceeding to USA pavilion where she stayed until the end of her visit.
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EVENTI
STONE E BONO, SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE Stone and Bone, international charity foto Nick Zonna
Con un look supercasual adatto all’occasione, fra sorrisi e saluti ai fan, l’intramontabile Sharon Stone ha incantato Expo. L’attrice americana, trasformata ormai da molto tempo in ambasciatrice dei diritti umani, ha visitato il Padiglione “Save the Children”, associazione partner dei progetti Re:Build della Fondazione Pilosio. E proprio l’incantevole Sharon è stata scelta per consegnare il «Pilosio Building Peace Award» alla ginecologa e attivista somala Hawa Abdi, candidata al Nobel per la Pace nel 2012 e considerata la “Madre Teresa della Somalia” per le sue iniziative negli anni della carestia e della guerra civile. Nell’occasione la star Hollywoodiana è stata insignita del titolo di Building Peace Ambassador per il suo impegno nel settore umanitario. Un impegno che condivide con un’altra star, il leader degli U2 Bono Vox che a Expo ha partecipato all’incontro per promuovere il World Food Programme. Accanto a lui il premier Matteo Renzi, che ha sottolineato come lotta alla fame e lotta alla povertà siano il motivo stesso per cui si fa politica. Un vero ‘duetto’ contro la fame nel mondo. With a super casual look perfectly fitting the occasion, smiling and waving at fans, Sharon Stone enchanted the Expo. The American actress turned defender of human rights for some time now visited the pavilion of Save the Children, an association and partner of Re:Build, Fondazione Pilosio. Enchanting Stone was chosen to present the Pilosio Building Peace Award to Somali gynecologist Hawa Abdi, nominated for a Nobel Peace Prize in 2012 and considered Mother Teresa of Somalia for her initiatives during the years of famine and civil war. The Hollywood star was awarded the title of, Building Peace Ambassador, for her work in protecting human rights. A commitment she shares with the lead singer of U2, Bono Vox, who at Expo participated in the convention to promote World Food Program. Next to him, Italian Prime Minister, Matteo Renzi, underlined the fact that fighting poverty is the real motive for being a politician. A real 'duet' against famine in the world.
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EVENTI
per EXPO
foto Nick Zonna Como
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POLIFORM
Un padiglione che si estende per oltre 4mila metri quadrati composto da una rete interattiva che collega i primi tre piani e che permette ai visitatori di interagire con l'ambiente circostante: è questa l'immagine con cui il Brasile si è voluto presentare ad Expo Milano 2015. Un progetto dello Studio Arthur Casas, in collaborazione con l'Atelier Marko Brajovic, vincitore del concorso pubblico indetto dall'Institudo de Arquitetos do Brasil (IAB), che dedica una forte attenzione all'ambiente. La struttura è formata da due corpi: uno a cielo aperto in cui sono piantati orti ed alberi che i visitatori possono osservare dall'alto grazie ad un percorso accessibile attraverso una rete sospesa su cui camminare. L'altro corpo, coperto, ospita invece un teatro, dei laboratori e spazi di servizio tra cui il bar e l'area ristorante situata all'ultimo piano della struttura. Poliform Contract ha contribuito ad arredare le due aree destinate al ristoro e al relax dei visitatori progettando i tavoli in
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corian e le sedute in cuoio per il ristorante oltre che le sedie e i tavolini con top in metallo e in corian per la zona bar. Realizzazioni custom in collaborazione con lo Studio Arthur Casas che dimostrano ancora una volta la capacità della divisione Contract di offrire arredi pensati e sofisticati non solo per spazi privati ma anche per aree pubbliche e di svago. Poliform ha collaborato al Padiglione Vanke, progetto dall'architetto Daniel Libeskind, dove viene narrata al mondo una storia cinese sotto forma di "Foresta virtuale": uno spazio unico composto da circa 300 schermi installati in modo irregolare dove viene proiettato un cortometraggio della durata di 8-10 minuti che ritrae momenti di vita delle comunità cinesi, evidenziando il ruolo fondamentale svolto dallo Shitang nella quotidianità. I momenti di incontro e di scambio all'interno dell'area riservata ai partner è arredata con librerie Web disegnate da Daniel Libeskind per Poliform.
A pavilion that extends over an area of 4,000 sqm consisting of an interactive netting that connects the first three floors and allows the visitor to interact with the surrounding environment. This is the image with which Brazil wanted to participate in Milan Expo 2015. It was designed by Studio Arthur Casas, in collaboration with 'Atelier Marko Brajovic, the winner of the contest held by Institudo de Arquitetos do Brasil (IAB), which places great importance on the environment. The facility is made up of two parts, one outdoors with plants and trees that the visitors can observe from above via a suspended net on which they can actually walk. The other, indoors, houses a theater, workshops, a bar and a restaurant situated on the top floor. Poliform Contract supplied the furniture for the realization of the bar and restaurant where the visitors can relax, more specifically corian
tables and leather seats for the restaurant and chairs and tables with metal and corian tops for the bar area were suppled. Custom-made in collaboration with Studio Arthur Casas, it shows once again that the Contract division is perfectly capable of supplying furniture not only for private homes but also for public areas. Poliform also contributed to Vanke Pavilion, designed by architect Daniel Libeskind, where, in a virtual forest setting, a Chinese story is told. An exceptional space consisting of 300 irregularly installed screens where 8-10- min shorts are shown that narrate episodes from the life of a Chinese community highlighting the fundamental role of the Shitang in everyday life. The area reserved for the partners holding meetings and interacting inside the pavilion is furnished with Web bookcases designed by Daniel Libeskind on behalf of Poliform.
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INTESA SANPAOLO
Intesa Sanpaolo, Official Global Partner di Expo Milano 2015, ha allestito uno Spazio espositivo multi-funzionale nel cuore di Expo su una superficie di quasi 1.000 metri quadrati, progettato dall’architetto Michele De Lucchi e realizzato con materiali interamente ecologici e riciclabili, che evocano gli elementi naturali e richiamano i temi dello sviluppo sostenibile e del rispetto per l’ambiente. Luogo di grande impatto visivo e emozionale, il padiglione attrae il visitatore in un’esperienza coinvolgente grazie alle tecnologie interattive e alla presenza di importanti opere d’arte di proprietà della Banca, come “Officine a Porta Romana” di Umberto Boccioni. Il palinsesto delle iniziative di Intesa Sanpaolo si è articolato in cinque aree tematiche all’insegna dello Sharing, il principio ispiratore del progetto, inteso come condivisione di esperienze, emozioni, storie capaci di generare valore: Sharing Arts, Sharing The World, Sharing Creativities, Sharing Visions, Sharing Stories. Quindi un ricco palinsesto interamente
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dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, poi esperti e celebri pensatori protagonisti di incontri e conferenze, e un progetto di edutainment rivolto alle famiglie con un ricco calendario di appuntamenti didattici, laboratori teatrali e artistici per stimolare la creatività di grandi e più piccoli. Anche una Filiale di Intesa Sanpaolo dove i visitatori hanno la possibilità di sperimentare soluzioni tecnologiche d’avanguardia, modalità innovative di accedere ai servizi bancari e di fruire delle sinergie tra spazio fisico e spazio digitale. E l’iniziativa Ecco la mia Impresa con cui la banca ha dato l’opportunità a oltre 400 aziende, in rappresentanza del Made in Italy di qualità, di essere ospitate nei sei mesi dell’esposizione universale per raccontare la propria storia, organizzare incontri, sviluppare relazioni e nuovi business. Quasi un centinaio di queste sono lombarde, scelte con la massima attenzione alla rappresentatività del territorio e all’attinenza ai temi di Expo 2015.
Intesa Sanpaolo, of ficial global partner of Milan Expo 2015, had a multi-functional pavilion of their own right in the heart of Expo; the nearly 1,000 -sqm area designed by Michele De Lucchi was entirely realized using eco-friendly, renewable materials recalling the theme of sustainable development and respect for the environment. Visitors to the pavilion experience a fascinating visual, emotional impact thanks to interactive technology and important works of art owned by the bank such as Umberto Boccioni's Of ficine a Porta Romana. The initiatives of Intesa Sanpaolo focused on five themes with the common denominator, sharing, which inspired the whole project, intended as sharing experiences, emotions and stories that can generate human values: Sharing Arts, Sharing The World, Sharing Creativit y, Sharing Visions, Sharing Stories. Therefore a rich program totally devoted to enhancing the cul-
tural heritage of Italy, experts and well-known thinkers taking part at conferences, and an edutainment project for the families with a rich calendar including educational, theater and art workshops to stimulate creativit y in children and adults alike. There's also an area for Intesa Sanpaolo as a bank where the visitors can experiment with advanced technological so lutions, innovative methods to access banking ser vices taking advantage of the synergy between physical and digital space. The bank also gave the opportunit y to 400 companies, under the heading, Here's My Company, to showcase qualit y Italian brands at the Expo for the whole of the six-month duration of the event to tell their success stories, hold meetings, develop relations and exploit new business prospects. Around a 100 of these were from Lombardy carefully chosen to truly represent the region, and respected the Expo theme.
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CIFA
Venti aree di ristoro attive ad Expo Milano 2015 sono targate Cifa. Cir Food, Cooperativa italiana di ristorazione ha scelto infatti il Centro Italiano Forniture Alberghiere per le attrezzature tavola e cucina. L’azienda si presenta dunque come Top Partner di CIR food per i suoi format di cucina che vengono proposti all’interno della manifestazione. L’obiettivo delle 20 aree ristoro è quello di fornire un servizio rapido e di qualità eccellente che possa garantire una scelta ampia e rinnovata per soddisfare anche i palati gourmet. Un progetto ambizioso, che vede la proposta di 5 nuovi concept: “Tracce” come ristorante “Free Flow”, “ViaVai" e “Let’s Toast” per i quick service restaurant, “Chiccotosto” per la caffetteria, snack e “Aromatica” per un ristorazione di alto livello. Cifa ha contribuito all’allestimento di tutte le aree CIR food con porcellana a marchio Royale e Dudson, posateria Salvinelli, cristalleria Bormioli Rocco, strumenti di cottura Pentole Agnelli, macchinari da banco e tanti altri complementi e piccole attrezzature sia da cucina che da tavola. “Essere stati scelti da Cir per questa importante occasione di promozione del Made in Italy” - afferma Angelo Fanfarillo,
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Vice Presidente di Cifa - “è per noi grande motivo di orgoglio, e dimostra ancora una volta quanto la nostra azienda sia vicina e sensibile alle richieste del mercato. Oggi la nostra mission è quella di affiancare i nostri clienti, essere vicino, consigliare la scelta più opportuna e raggiungere insieme l’obiettivo – continua Fanfarillo - Ho volutamente citato alcune aziende che ci hanno supportato in questi mesi, e non è un caso che siano tutte aziende italiane, grandi e piccoli produttori, questo perché ho la certezza e credo fermamente che il Made in Italy possa dire ancora molto, ed Expo per molti segnerà la rinascita”. “Il trait d’union della collaborazione tra Cir food e Cifa, aziende 100% Italiane, - ha dichiarato Daniele Ferrari, Direttore Divisione Ristorazione Commerciale CIR food – risiede principalmente nella condivisione degli stessi valori che guidano, quotidianamente, le scelte aziendali e che trovano una grande affinità con il tema centrale della manifestazione “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”. Sicuramente un bel risultato per Cifa, che si dimostra ancora una volta azienda leader nel settore della ristorazione commerciale.
20 bars, cafés and restaurants at Milan Expo bear the brand of the Italian hotel suppliers CIFA, (Centro Italiano Forniture Alberghiere), CIR Food (cooperativa italiana di ristorazione) has in fact chose CIFA to supply them with furniture and kitchens. The company is therefore the top partner of CIR Food for their kitchens utilized at the Expo. The objective of the 20 food and refreshment areas is to give fast and quality service that can guarantee a wide choice to satisfy all including the gourmets. An ambitious project offering five new concepts: 'Tracce,' free flow restaurant, 'ViaVai' and 'Let’s Toast,' quick service restaurant, 'Chiccotosto' café and snack bar, 'Aromatica' quality restaurant. CIFA participated in the realization of all the CIR Food eateries supplying Royale and Dudson porcelain, Salvinelli cutlery, Bormioli Rocco crystal ware, Pentole Agnelli cooking utensils, and espresso machines and many other kitchen equipment and appliances big and small. "To be selected by CIR on this important occasion to promote products made in Italy," com-
ments Angelo Fanfarillo, vice president of CIFA," for us is a good reason to feel proud, it shows once again how close and sensitive our company is to market demand. Today our mission is to stand by our clients, to sustain them, advise the best solution and together achieve objectives," continues Fanfarillo, "I deliberately quoted some companies that have supported us these months, and it's not a coincidence that they're all Italian companies big and small, this is because I'm certain that Made in Italy brands have a lot to say and Expo for many will catalyze a rebirth. "The collaboration between CIR Food and CIFA, both 100% Italian," says Daniele Ferrari, division director of commercial restaurant business of CIR Food, "is based on sharing the same values which guide the day to day choices made by the two companies that go hand in hand with the central theme of the Expo, Feeding the World, Energy for Life." An excellent result for CIFA which has proved itself once again a leader in commercial restaurant business.
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RIVA 1920
Per celebrare Expo 2015 il cui tema è Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, Riva 1920 ha realizzato Pangea, tavolo di circa 80 metri quadrati progettato da Michele De Lucchi in esposizione presso il Padiglione Zero, curato da Davide Rampello e disegnato dallo stesso architetto. Il progetto si ispira e prende il nome da Pangea unico continente che in origine si ritiene includesse tutte le terre emerse e che durante le successive ere geologiche si è diviso nei vari continenti. Il progetto dell’architetto Michele De Lucchi ripropone un ritorno alle origini e all’unità, senza confini di Stato, pregiudizi, differenze tra popoli, discriminazioni di razza e di classe intorno al tema universale del cibo. Il tavolo Pangea è la ricostruzione dall'aspetto del pianeta in quella felice epoca nella quale terre, oceani, uomini e natura erano una cosa unica. È fatto da tanti tavoli separati sagomati della forma originale dei presupposti continenti. I tavoli hanno tante gambe a testimonianza che tutto si muove e il nostro compito è semplicemente quello di stare in equilibrio. Al centro della realizzazione del progetto il rispetto per l’ambiente
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e la salvaguardia del patrimonio arboreo attraverso l’impiego di legni di riuso per i quali, da sempre, Riva 1920 si distingue. Kauri, legno millenario recuperato dal sottosuolo e proveniente dalla Nuova Zelanda per il piano a liste incollate e Briccole, pali di rovere recuperati della laguna di Venezia per le 271 gambe a sostegno dell’intera struttura. Riva 1920 ha creato un’esperienza in cui immergersi a 360° gradi, dalla quale traspare tutta la sapienza legata alla tradizione della lavorazione del legno. A Expo anche il "Cavallo da tiro: Pace e Speranza" design Valerio Cometti per Riva 1920, dedicato "a tutti coloro che hanno creduto in Expo e con il loro lavoro hanno contribuito al suo successo". Alto più di tre metri, il cavallo è stato collocato davanti all' ufficio del Commissario unico di Expo Giuseppe Sala. Riva 1920 ha curato anche gli arredi del Ristorante Fairmont, sia all’interno che nell’open bar del Monaco Pavilion, lo spazio verde che prende vita nel chiosco gelati di Grom e ha realizzato uno splendido tavolo in Kauri millenario della Nuova Zelanda e resina per Ferrari Spazio Bollicine all’interno del Padiglione Eataly.
To celebrate Milan Expo 2015 whose theme is: Feeding the Planet, Energy for Life, Riva 1920 realized Pangea, a table of 80 sqm designed by Michele De Lucchi and displayed in Pavilion Zero under the supervision of Davide Rampello, the architect who designed the pavilion. The project borrows its name from Pangea the continent which enclosed all continents as one before they separated in successive geologic eras into the continents we have today. Architect Michele De Lucchi's project suggests a return to the origins and unity, without state borders, prejudice, differences between people, racial or social class discrimination regarding the universal theme of food. The Pangea table is the reconstruction of the planet in that unique era when land, oceans, humans and nature were one. It is made of many separate tables with outlines indicating the shape of the continents. Tables have many legs denoting that everything is in motion and our duty is simply to find a balance. At the core of the realization of the project is respect for the environment and
safeguarding forests through the reuse of wood for which Riva 1920 has distinguished itself. Kauri, millennium-old wood from New Zealand found underground, was utilized for the top and oak wood poles recovered in the Venetian lagoon were used for the 271 legs to support the whole structure. Riva 1920 created an allround experience to enjoy from which transpires all the know-how relating to the tradition of woodwork. At the Expo Riva 1920 also presented the, Workhorse: Peace and Hope, designed by Valerio Cometti dedicated to all those who believed in the Expo and contributed to its success. Over two meters tall, the horse is placed in front of the general manager of Expo, commissioner Giuseppe Sala's office. Riva 1920 also took care of the furnishing of the Fairmont restaurant, both inside and the open bar of Monaco pavilion, the greenery of Grom ice-cream stand and realized a splendid New Zealand Kauri and resin table for Ferrari Spazio Bollicine (sparkling wine-makers) inside the Eataly pavilion.
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NESSI & MAJOCCHI
C’è molto di Como nel grande evento internazionale Expo 2015. Tra i protagonisti la Nessi & Majocchi SpA che ha partecipato al consorzio temporaneo d’impresa che ha realizzato il Padiglione della Repubblica dell’Angola e precedentemente le sette palazzine del Villaggio Expo di Cascina Merlata, per quattrocento alloggi, per ospitare il personale delle delegazioni. Il padiglione dell’Angola si trova proprio all’inizio del decumano e non passa inosservato: è il padiglione africano più grande di tutta l’esposizione. Come mai l’Angola? “Quando i Paesi si sono affacciati a Milano – rispondono Giampiero e Angelo Maiocchi – hanno invitato alle gare d'appalto le principali aziende nazionali. Noi, come società Expo Angola scarl partecipata anche dalle imprese Cile SpA e Mangiavacchi Pedercini SpA di Milano, abbiamo partecipato al bando dell’Angola e siamo stati scelti. Progettista e Direttore dei Lavori è l’architetto Federico Acuto di Masterplanstudio di Milano, Project Manager e Responsabile dei Lavori l’architetto Horacio Daniel Toso
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dell’Atlantic Alliance di Londra”. E’ un padiglione di dimensioni notevoli, alto sedici metri per quattro piani. Il padiglione si presenta come una sequenza di volumi indipendenti ma interconnessi. La parte anteriore è caratterizzata da uno spazio centrale a tutta altezza e balconate affacciate. Lo spazio è distribuito da un percorso a rampa che conduce sia ai piani delle mostre, sia alla copertura attrezzata a giardino e orto botanico. Nella parte centrale sono collocati gli uffici della commissione governativa angolana e in copertura un ristorante. In quella terminale si trovano gli spazi di gestione e per la stampa, nonché il palco per gli spettacoli all’aperto. Il corpo di collegamento centrale, vero e proprio connettivo verticale, è composto da scala a doppia rampa e due ascensori che consentono il rapido deflusso dei visitatori. A fine Expo, il padiglione dell’Angola verrà smontato, caricato su container, trasportato al porto di Genova, stivato su navi e inviato al porto di Luanda e quindi sarà rimontato interamente per essere adibito a museo nazionale.
There is a lot of Como at the Milan Expo 2015. One of the protagonists is certainly, Nessi & Majocchi SpA, which participated in the temporar y consortium which realized the Republic of Angola's pavilion, and previously, seven blocks of Villaggio Expo of Cascina Merlata, containing 400 apartments to accommodate the personnel of various delegates. The Angolan pavilion is right at the beginning of the main thoroughfare crossing the Expo area and is hard to miss, it's the largest African pavilion at the Expo. Why Angola? " When the participating countries came to Milan, respond Giampiero and Angelo Maiocchi, they invited national companies to submit projects. Along with us also Chile SpA and Mangiavacchi Pedercini SpA of Milan took part, we participated in the Angola section and were selected. Project designer, building director was architect Federico Acuto of Masterplanstudio of Milano, the project manager and
supervisor of building works on behalf of architect Horacio Daniel Toso of Atlantic Alliance in London�. It's a sizeable pavilion, 16 meters high on four floors. It is like four independent but interconnected spaces. The front part has a full-height central area with balconies. The space is distributed via ramps that lead to both the exhibition floors and covered areas hosting a botanical garden. In the central part are placed the Angolan government's offices and a restaurant. At the far end are situated the mass media services as well as an outdoor show venue. The central connecting body, an actual vertical connection, is made up of a double ramp and two elevators to rapidly stream out the visitors. At the end of the Expo, the Angolan pavilion will be disassembled, put in containers, transported to the Port of Genoa and shipped to Luanda where it will be entirely remounted and transformed into a national museum.
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Noi di Union Cafè garantiamo la qualità del nostro servizio ogni giorno, e lo facciamo da oltre 40 anni. Ogni prodotto che rendiamo disponibile viene accuratamente selezionato tra tutti quelli presenti sul mercato, a partire dal caffè, la cui miscela viene scelta tra quelle di maggior pregio e conservata in condizioni climatiche tenute sotto controllo in modo costante, in modo che il momento di ogni pausa caffè possa diventare veramente il momento giusto. Per scoprire di più scriveteci a info@unioncafe.it
M.V.B.
Sono firmate M.V.B. le pavimentazioni di ben tre padiglioni di Expo Milano: si tratta della Germania, degli Stati Uniti e dell’Angola. Una presenza notevole per l’azienda di Bregnano, che nasce da rapporti consolidati con le aziende lombarde che hanno preso parte ai lavori per la realizzazione dell’Esposizione Universale. In tutti e tre i casi, la scelta di M.V.B. è stata guidata da qualità, performance ed estetica dei prodotti, oltre che dalla reputazione dell’azienda e dai tempi rapidi di campionamento e consegna. Per il padiglione tedesco, M.V.B. ha fornito a Frigerio Ceramiche i materiali per realizzare 2.200 mq di superficie esterna e 400 all’interno, creando un interessante gioco di colore nelle aree esterne grazie alle particolare sfumature delle pavimentazioni, realizzate con un mix design originale contenente aggregati selezionati pregiati. Per il padiglione Usa, Vanoncini ha proposto piastre di due dimensioni nell’elegante tono del grigio quarzite, utilizzate nelle aree esterne e scoperte del piano terra. Per il padiglione dell’Angola, la pavimentazione esterna fornita a Nessi&Majocchi richiama i lastricati delle strade portoghesi, che evocano il passato coloniale del Paese africano: un risultato ottenuto grazie alle caratteristiche finiture e ai materiali impiegati da M.V.B., in grado di conferire un effetto “pietra naturale” alla pavimentazione.
Flooring in the pavilions of Germany, USA and Angola at Milan Expo bear the initials, M.V.B., a remarkable success for the Bregnano based company which came about thanks to consolidated working relations with firms in Lombardy that participated in the realization of the Universal Expo facilities. In all three cases, the selection of M.V.B. was guided by quality, performance, and aesthetics of the products proposed as well as the reputation of the company for fast sampling and delivery. For the German pavilion M.V.B. supplied Frigerio Ceramiche materials to pave a 2,200-sqm external and 400-sqm internal floor space, creating an eye-catching external area with particular tones realized using a mix of original designs containing selected, quality materials. For the US Vanoncini suggested two different sizes of tiles, an elegant tone of gray quartz for the outdoor and uncovered indoor area on the ground floor. For the Angola pavilion Nessi&Majocchi were supplied to carry out the external flooring and recalls the Portuguese road paving style that evokes the colonial past of the African country; a result obtained thanks to the characteristic finishing and materials M.V.B. utilized that gave a natural stone effect to the floor.
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SICURITALIA
Sicuritalia è impegnata ogni giorno a Expo 2015 nell’ambito della fornitura di servizi di sicurezza, controllo e accoglienza. Il leader in Italia nel settore della Security, con ricavi per 300 milioni di Euro e 7.000 dipendenti, conferma così la sua partnership con l’evento espositivo più importante del mondo. Sicuritalia è già da due anni, infatti, fornitore per i cantieri di Expo relativamente ai servizi di vigilanza e ora, dal giorno dell’inaugurazione, ha presidiato la sicurezza e i controlli ai gate di accesso a Expo: uno degli aspetti di maggiore sensibilità per una manifestazione che ha accolto milioni di visitatori da tutto il mondo e a cui l’azienda ha fornito il suo prezioso contributo grazie dell’expertise acquisita in anni di gestione della sicurezza di poli fieristici, porti, aeroporti, tribunali ed insediamenti civili e militari con elevate esigenze di protezione. Per queste attività, Sicuritalia ha utilizzato tecnologie avanzate per l’individuazione di oggetti e di sostanze proibite e apparati radiogeni, sia mobili che fissi, per il controllo di bagagli e merci. Come spiega Lorenzo Manca, Presidente e AD del gruppo, “Per lo svolgimento dei servizi per Expo 2015 abbiamo impiegato oltre 300 persone, di cui circa i 2/3 nuovi assunti. Expo 2015 è il più importante evento espositivo internazionale e rappresenta per Sicuritalia un’ulteriore certificazione della professionalità e della qualità dei servizi resi”.
Sicuritalia is busy everyday at Milan Expo 2015 supplying security, crowd control and reception services. Leader in Italy in the Security sector, with a tournover 300 million Euro and 7.000 employees. The group is a partner at this world event. Sicuritalia has in fact been serving the Expo for two years during its construction patrolling the building site, and starting the day of inauguration has been in charge of security, controlling the gates that allowe access to the Expo site, one of the most sensitive points for an event of this size that has attracted millions of visitors from all over the world. All this is possible thanks to the wide experience and expertise of Sicuritalia acquired over many years of security management at trade fairs, ports, airports, law courts, civil and military establishments. To efficiently carry out their work, Sicuritalia uses high technology to discover illegal substances, and fixed and mobile X-ray machines to scan baggage and goods. As the president and general manager of the group, Lorenzo Manca, explains, "To carry out security services at Expo 2015 we have deployed 300 people, two thirds of whom newly recruited. Milan Expo 2015 this year is the most important international exposition and for Sicuritalia it is further certification of the professional, quality service we supply."
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RIO MARE
Rio Mare è stata tra le prime aziende a credere in Expo Milano 2015 con il progetto Best Food Generation. L’iniziativa, avviata nel 2011 con l’obiettivo di educare i giovani ai principi di una corretta alimentazione, ha coinvolto oltre 6.000 scuole primarie per un totale di quasi 800.000 alunni. In quest’ottica è stata realizzata, in collaborazione con Expo Milano 2015, una guida per i ragazzi e loro famiglie che suggerisce un percorso di visita all’Esposizione Universale consigliando alcune tappe correlate ai temi dell’importanza di una alimentazione consapevole e responsabile. Rio Mare è presente nel Future Food District all’interno del Supermercato del Futuro di Coop come unico brand a presidiare l’area conserve ittiche, dove il visitatore ha la possibilità, grazie alla tecnologia, di avere informazioni su quello che acquista: dalle caratteristiche di base ai dati nutrizionali fino all'impatto sull'ambiente, alla storia e alla provenienza. Questo progetto è in linea con l'impegno dell'azienda per una comunicazione responsabile e trasparente, grazie all’utilizzo di sofisticati software infatti viene garantita con assoluta certezza la provenienza dei prodotti e tracciata la storia di ogni confezione di tonno. Rio Mare, inoltre, che da sempre pone grande attenzione alla qualità dei suoi prodotti e promuove l’eccellenza della tradizione gastronomica italiana, è presente nel ristorante di "Italia del Gusto" all’interno di Eataly, dove i visitatori possono degustare ogni mese piatti diversi, preparati con i prodotti dell'azienda. Infine, Rio Mare è presente anche nel padiglione CIBUSèITALIA di Federalimentare tra i marchi eccellenti del padiglione simbolo dell’industria alimentare italiana, dove vengono accolte le delegazioni commerciali estere.
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Rio Mare was among the first to believe in Milan Expo 2015 and presented the Best Food Generation project. The initiative, launched in 2011 to educate the young generations to have a healthy diet, is devoted to Italian primary schools and today counts over 6,000 schools with 800,000 pupils in total taking part. With this view in mind a guide has been written in collaboration with Milan Expo 2015 for youngsters and their families advising an itinerary linking the themes of responsible and informed nutrition. Rio Mare is taking part in the Expo in the Future Food District, inside the supermarket, Supermercato del Futuro di Coop, as the only canned fish brand where the visitors can obtain all the info they need on the product they're purchasing from the nutritional properties to the environmental impact to the history and origin of the product. This project is in line with the commitment of the company for a responsible, transparent communication policy; thanks to the use of sophisticated software the origin of tuna going into every can is traced and guaranteed. Rio Mare which also places great importance on the quality of their products has always promoted Italian gastronomic tradition and is present in the restaurant, "Italia del Gusto", inside Eataly, where visitors can taste different dishes prepared with the company's products every month. What's more, Rio Mare is also in the pavilion, CIBUS è ITALIA, run by Federalimentare which represents top Italian food brands where commercial delegates from abroad are welcomed.
MERITALIA
Nell’ambito di Expo City Events, e in collaborazione con la rivista Interni, il Comune di Milano e i Saloni, Meritalia ha ospitato nello scenografico showroom di via Durini, 23 la serata inaugurale di "Design Meets Food. Milano Meets the World". Un viaggio a tappe nei flagship store di eccellenza e nelle location più suggestive della città di Milano, per immergersi in un dialogo sorprendente tra i protagonisti dell’arredamento italiano e quelli dell’alta cucina del nostro Paese. Una serata di successo, quella di Meritalia lo scorso 6 maggio, con un focus speciale sull’eccellenza italiana in fatto di design e di food. A farne da perfetti ambasciatori lo chef stellato Davide Oldani e l’industrial designer Giulio Iacchetti, che insieme hanno intrattenuto gli ospiti intavolando una vivace discussione sulla “disobbedienza” e le sue più inconsuete declinazioni. Una piacevole serata tra amore per il gusto e per il design.
As part of Expo City Events and in collaboration with the magazine, Interni, Municipality of Milan and Saloni, Meritalia hosted the inauguration of the event, "Design Meets Food, Milano Meets the World" in their scenic showroom situated in Via Durini, 23. A journey divided into a number of stages visiting flagship stores and the most suggestive locations in Milan, to engage in surprising conversations with the protagonists of Italian furniture making and haute cuisine. An evening of success for Meritalia that took place on May 6th with a special focus on Italian excellences regarding design and food. As ideal ambassadors Michelin-star chef Davide Oldani and industrial designer Giulio Iacchetti talked with the guests holding a heated debate on the topic of disobedience and its most unusual ramifications. A pleasant evening savoring the love for good food and design.
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NUOVA OUTBACK.
Ora vedere è potere. 20th Anniversary edition
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GRAND HOTEL TREMEZZO
SHERATON LAKE COMO In occasione di Expo, Grand Hotel Tremezzo ha ampliato la carta del T Bar sotto la guida dell'executive chef Osvaldo Presazzi, inserendo dei nuovi Hamburger dal sapore unico tra i quali il ”T Burger” di manzo con pancetta affumicata, senape antica, cipolle di tropea, formaggio Lariano, uova bio, il Cheeseburger di Seitan, pomodori, lattuga, zucchine, pesto al basilico, lo Spicy Fish Burger di gamberi e salmone affumicato coda nera e il Fancy Burger di tartare di Manzo con salsa tartara e tartufo nero. Per quanto riguarda Sheraton Lake Como, durante l’estate sono stati ospitati due eventi food al ristorante Gusto nell’ambito del progetto “An Italian Food Affair” che si focalizza sul lavoro degli chef per esporre le loro specialità attraverso i social media. L’evento rappresenta una vera e propria vetrina digitale di eccellenze gastronomiche. I temi degli eventi sono stati: “Pizze e focacce con farine italiane” e “Gelato Gourmet”. “Nell’anno di Expo 2015 si è pensato di dare importanza ad una serie di eventi legati al food coinvolgendo produttori locali, chef, ma anche il mondo digital rappresentato dai food blogger e da diverse community per ospitare aziende, giornalisti, esposizione di prodotti, showcooking” ha spiegato il direttore di Sheraton Lake Como, Davide Spriano. “Siamo molto contenti di avere in squadra lo chef Molon. Gusto e tradizione – ha aggiunto - questo è quello che ci si aspetta assaggiando i suoi piatti".
To coincide with the Milan Expo 2015, Grand Hotel Tremezzo added new dishes to their T Bar menu, thanks to the executive chef Osvaldo Presazzi, including new hamburgers with a unique taste such as T Burger made with beef, smoked bacon, mustard, Tropea onions, local cheese and organic eggs; Seitan Cheeseburger with tomatoes, lettuce, zucchini and pesto; Spicy Fish Burger with shrimps and smoked salmon; Fancy Burger with beef tartare, tartare sauce and black truffles. The Sheraton Lake Como meanwhile hosted two food events at Gusto Restaurant, as part of the project, An Italian Food Affair, which focused on the work of chefs to give visibility to their specialties through the social media. The events offered a digital window on gastronomic excellence. The themes were, Pizza and focaccia bread made with Italian flour, and Gourmet gelato. "During the Milan Expo year, a series of food events were organized involving the local producers, chefs, but also the digital media represented by food bloggers and various communities hosting companies, journalists product exhibitions and show cooking," explained the director of Sheraton Lake Como, Davide Spriano, "we're very pleased to have chef Molon in our team; taste and tradition," he added, "that's what we expect trying Carlo's dishes".
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reale group. al centro, tu. C’è un Gruppo che ha un modo unico di pensare alle Persone, ascoltare i loro bisogni e rispondere alle loro esigenze. È Reale Group. Un Gruppo fatto di tante realtà, che ha un ricco bagaglio di esperienze, valori, progetti e un solo obiettivo: far sentire ogni Socio, ogni Assicurato e ogni Cliente al centro di un’attenzione unica.
AGENZIA DI LECCO GIUSEPPE BARLASSINA, GIAN ENRICO BARLASSINA E VERONICA GREPPI SRL Via Carlo Porta, 1 - 23900 Lecco (LC) - Tel. 034 1363394 - Fax 034 1285650
DCG COMPANY
I video proiettati nella sala paesaggi del Padiglione Zero, quello che introduce i visitatori all'Expo, sono nati a Como. Li ha realizzati la società Dcg Company, sede in via Tentorio, dieci dipendenti e uno stuolo di giovani collaboratori. Non si tratta di comuni filmati, sono immagini riprese e proiettate a 360 gradi, in una speciale stanza a pareti curve. Un risultato che si deve alle tecnologie messe in campo dall'azienda comasca, studiate per garantire una definizione altissima e offrire un'esperienza coinvolgente. Spettacolari le foto aeree del sito di Rho ad altissima definizione effettuate tra il 2013 e quest'anno per monitorare i lavori e mostrare come l'area ha cambiato volto nel corso del tempo. «ln ogni volo sono state scattate 600 foto di dettaglio, poi abbiamo unito le immagini per ottenere una risoluzione elevatissima – spiega il titolate Pierluigi Mariano, con il direttore artistico Noemi Bedetti - Quello che ci differenzia non sono i video a 360 gradi, ma la qualità delle immagini. Per riproduzioni come quelle proposte nei padiglioni di Expo ogni telecamera ha una risoluzione enorme, pari a 4k». Sempre per Expo, Dcg Company è stata scelta per il Padiglione Uruguay, per la gestione degli impianti di proiezione ultra wide screen sincronizzati con schermi movimentati da 3 bracci robotici e per il Padiglione Cile per il montaggio dell’impianto audio.
The video projectors in Pavilion Zero, the one that introduces visitors to Milan Expo, come from Como. They were made in Como by DCG Company based in Via Tentori which has 10 permanent employees and a group of young collaborators. The videos are far from ordinary footage , they were filmed and projected at 360° in a special hall with curved walls. A result based on technology realized by DCG Company to guarantee ultra high definition that captivates the viewer. Bird's eye photos of the Expo site at Rho taken between 2013 and this year monitored the progress of site construction showing the transformation of the area over that time span. "On every flight some 600 details were shot, we then assembled the images to obtain a very high resolution view," explains company owner Pierluigi Mariano, with artistic director, Noemi Bedetti, "what makes us stand out are not 360° videos but their quality. The footage screened at the Expo pavilions have an enormous resolution equaling 4k". DCG Company was also selected for the Uruguay pavilion to install and manage their video system projecting on ultra wide screens synchronized with three robot arms, and by Chilean pavilion for the installation of their sound system.
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NUOVA DEFIM ORSOGRIL
Le soluzioni di Nuova Defim Orsogril al servizio di Expo 2015 con grigliati, reti e recinzioni. Tra le diverse applicazioni dei prodotti della società scelti per contribuire alla realizzazione dell’esposizione universale milanese spiccano due progetti su tutti: l’Albero della Vita, il simbolo per eccellenza di Expo, e il Padiglione del Brasile. Nuova Defim ha contribuito alla costruzione dell’Albero della Vita fornendo il grigliato in acciaio per le scale interne e per i ballatoi esterni (col grigliato Venustum). Per il padiglione del Brasile, Nuova Defim Orsogril ha fornito il grigliato in acciaio Cor-Ten, una scelta caratteristica voluta dai progettisti per utilizzare un materiale naturale, in linea con il concept del padiglione stesso, dotato di un colore caldo e avvolgente. Non solo, il padiglione, progettato dallo studio Mosae di Milano, ha fatto della permeabilità visiva un punto di forza che lo distingue da tutti gli altri, una caratteristica garantita dal grigliato stesso che, a seconda del punto di vista, lascia libera la visuale fino a offuscarla parzialmente o totalmente. La bontà dei lavori e il rispetto delle ridotte tempistiche sono il risultato anche della stretta collaborazione tra i progettisti e l’ufficio tecnico di Nuova Defim Orsogril.
Nuova Defim Orsogril grating, welded mesh and fence solutions to serve Expo 2015. Among the various company's products applications selected for the universal exhibition in Milan, two projects stand out above all: the Tree of Life, considered the Expo main attraction and the Brazilian Pavilion. Nuova Defim supported the Tree of life realization providing the steel mesh internal structure, stair treds and external walkways (with the grating called Venustum). For the Brazilian pavilion, Nuova Defim Orsogril supplied Cor-Ten steel gratings, a challenging choice designed by the architects who wanted to use natural materials in line with the pavilion concept, characterized by a warm embracing color. Moreover the pavilion, designed by Mosae, Milan based architectural bureau, has made a strength of its visual permeability to stand out over the others, a feature granted by the grating itself, which allows a free or none view through depending on the individual point of view. The quality of the work and compliance with the reduced time schedule is also the result of the close collaboration between the designers and Nuova Defim Orsogril technical department.
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GESTIONE MAGAZZINI, MANUTENZIONE ORDINARIA, FACCHINAGGI, DEPOSITO C/TERZI, PULIZIE, LAVORAZIONI C/TERZI, LOGISTICA, FORNITURA MANODOPERA
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UNICREDIT
Nel corso dei sei mesi di Expo, UniCredit, ha realizzato in Lombardia numerose attività dedicate all’internazionalizzazione e alle imprese che vogliono ampliare il proprio business all’estero. In particolare numerosi b2b tra aziende clienti e buyers esteri, oltre ai 12 b2b Network Dinner che hanno coinvolto 80 buyer, provenienti da delegazioni estere, che sono stati appositamente suddivisi secondo la filiera di appartenenza e 80 aziende espositrici del Padiglione "CibusèItalia", oltre a 61 aziende del settore AgriFood invitate da UniCredit. Gli incontri in questione si sono svolti a Milano, nella Tree House di UniCredit, in piazza Gae Aulenti. Inoltre, si sono svolti anche un focus di settore sull’agroalimentare e un incontro b2b sul vino, svoltosi in collaborazione con Confagricoltura Lombardia nella splendida dimora di Villa Fenaroli a Rezzato in provincia di Brescia, al quale hanno partecipato buyer venuti direttamente dagli Stati Uniti e 30 imprenditori lombardi da tutta la Regione.
Over the six months of Milan Expo 2015, UniCredit has organized numerous activities in Lombardy aiming to internationalize companies and help them expand their business abroad. In particular, numerous B2B were held between client companies and foreign buyers, besides over 12 B2B network dinners involving 80 buyers from overseas delegations, which were deliberately subdivided depending on their field of work, and 80 companies exhibiting in CibusèItalia pavilion, as well as 61 companies from the AgroFood sector that were invited by UniCredit. The meetings in question took place in Milan, in the Tree House of UniCredit situated in Piazza Gae Aulenti. What's more a conference focused on food farming an another B2B was held on wine in collaboration with Confagricoltura Lombardia at the splendid mansion, Villa Fenaroli, Rezzato, in the province of Brescia, which was attended by buyers from America and 30 entrepreneurs from Lombardy.
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CASINO' DI CAMPIONE D'ITALIA
In occasione di Expo 2015 il Casinò di Campione ha ideato la promozione Bus Mob Expo con un autobus a due piani - il caratteristico mezzo di trasporto londinese - in inedita veste promozionale, in circolazione ogni giorno nelle strade del centro di Milano. Al piano superiore un’esplicita iscrizione: “Il divertimento non è mai stato così vicino”. All’interno del veicolo si può giocare in una simulazione del Casinò, gratis, e con un pizzico di fortuna vincendo gradevoli gadget. A tutti viene infine lasciato un coupon spendibile a tavoli e slot del Casinò Campione d’Italia. La promozione della casa da gioco dell’enclave italiana in Svizzera viaggerà nelle vie del centro con quella del cartellone che uno dei principali teatri di Milano ha predisposto per l’Expo, dove svetta il musical “Priscilla la regina del deserto”.
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For the occasion of Milan Expo 2015, Casinò di Campione has come up with the idea of Bus Mob Expo, a London Transport double- decker, riding around the center of Milan to promote the casino. The upper deck bears the slogan: Entertainment has never been this close. On board you can actually have a good at playing as if at the casino itself, free of charge, and with a bit of luck may even win a prize. Ever yone gets a coupon to spend at Casinò di Campione d'Italia. The promotion of the casino situated in the Italian exclave embedded in nearby by Switzerland will continue in Milan along with the billboard of one of Milan's main theaters staging the musical, Priscilla la regina del deserto (Priscilla the queen of the desert).
CHICCO
Camila Ratznovich e le figlie con Giuseppe Sala, Amministratore Delegato Expo 2015
Chicco, sponsor ufficiale di Expo 2015 per la Children Hospitaly, ha messo a disposizione delle famiglie una serie di servizi e prodotti utili per vivere al meglio la visita al sito espositivo: una «Welcome area» per dare accoglienza e fornire indicazioni logistiche su tutti i punti/ servizi di Hospitality; passeggini di cortesia a disposizione gratuita dei genitori, per consentire loro di muoversi liberamente, senza dover portare il passeggino da casa; 14 Aree Nursery dove è possibile trovare tutto il necessario per l’allattamento e il cambio dei più piccoli, grazie a una fornitura di 350.000 salviettine detergenti, 50.000 confezioni di pannolini e oltre 30.000 prodotti tra fasciatoi, federe, cuscini per l’allattamento e mangia-pannolini; più di 1.000 prodotti per la pappa tra seggioloni, rialzi sedia e scalda-biberon in 10 punti Ristoro del sito espositivo. “Far parte di Expo Milano 2015 è per noi motivo di orgoglio”, afferma Marco Schiavon, Country Manager Chicco Italia, Spagna e Portogallo. “Stiamo realizzando ciò per cui lavoriamo ogni giorno: essere vicini ai bambini e alle loro famiglie sempre, per prenderci cura di loro e costruire così il loro futuro partendo dal presente”.
Chicco, an official sponsor at Milan Expo 2015 for Children Hospitaly, has put a series of services and useful products at the disposal of families to better enjoy their visit to Chicco's exhibition area at the Expo including a welcome area to help the visitors find their way around the Hospitality easily; strollers are provided free of charge to enable parents to walk around freely without having to bring a stroller from home, 14 nursery areas have all that's needed for breastfeeding, and nappy changing thanks to 350,000 wipes, 50,000 nappies, and over 30,000 other products ranging from baby-changing tables, pillows for breastfeeding, nappy disposal units and over 1,000 products for infant feeding including children's seats, bottle warmers available at 10 refreshment points within the site. "Being part of Milan Expo is a reason to feel proud, "says Marco Schiavon, Country Manager Chicco Italia, Spain and Portugal, "we are realizing what we work for everyday: being close to young children and their families, always, to take care of them and build a future starting from the present."
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EVENTI
LA LIRICA PREMIA LE PAROLE di Ivan Rota foto Nick Zonna
Grande colazione di fine stagione per l'Associazione Amici della Lirica di cui è presidente Daniela Javarone. Mozzarella con crema di rucola, riso venere con zucchine trombetta e pomodori datterini’: è cominciata così la colazione al Grand Hotel Principe di Savoia per festeggiare l’uscita dell’ultimo libro di Bruno Vespa, scritto con Candida Morvillo dal titolo: “La signora dei segreti. Il romanzo di Maria Angiolillo, amore e potere nell’ultimo salotto d’Italia”, editore Rizzoli. Candida Morvillo ex direttore di Novella 2000 (dal 2008 al 2011), scrittrice e
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firma de Il Corriere, nel 2006 vincitrice del Premio Ischia under 35; direttore di Vanity Fair, ha fatto una grande ricerca sulla lombarda Angiolillo, una vita che comprende anche il rapimento di un figlio. Il suo vero nome è Maria Girani e sposò il conte di Beurges e poi in seconde nozze Renato Angiolillo proprietario del quotidiano Il Tempo (fondato nel 1946 e diretto dallo stesso Renato). Lei divenne la regina del salotto più importante di Roma: al suo desco sedevano tutti i potenti. Bruno Vespa è stato a pranzo da Maria 51 volte. La presentazione mila-
nese è stata grandiosa con i City Angels ai quali è stata devoluta la somma incassata con la vendita del libro. Vespa era felicissimo della festa che gli è stata dedicata con tante signore che sarebbero state perfette nel salotto della Angiolillo dove sedevano fianco a fianco Andreotti e Fanfani. Ai pranzi gli invitati erano sempre 12. Ore 21,15 aperitivo e ore 21,30 inizio cena che terminava regolarmente alle 23. Poi qualcuno si fermava a chiacchierare sul suo bel terrazzo verde. Nel libro si parla anche di un’altra regina dei salotti Romani, ovvero Isabelle Colonna,
Sopra, a sinistra, Daniela Javarone; a destra, Giuliano Pisapia, Bruno Vespa e Daniela Javarone; sotto, Bruno Vespa, Candida Morvillo, Daniele Brunati e Giuliano Pisapia Above, on the left, Daniela Javarone; on the right, Giuliano Pisapia, Bruno Vespa and Daniela Javarone; below, Bruno Vespa, Candida Morvillo, Daniele Brunati and Giuliano Pisapia
vedova del principe Marcantonio Colonna, assistente al Soglio Pontificio. La Colonna era anche chiamata l’archipapessa e i suoi pranzi nel suo palazzo erano leggendari. L’incontro tra la Colonna e l’Angiolillo Vespa non l’ha voluto raccontare per non rovinare il gusto della sorpresa e della lettura. Daniela Javarone ha distribuito targhe e fiori e ringraziato Marco e Simona Abbaton, gli Amici di Como e Daniele Brunati per la rivista Magic Lake, Alessandro Trani per “Milano 24 Ore News”, il sindaco Giuliano Pisapia che sedava accanto a Vespa con Cinzia Sac-
co, Arturo Artom, il Console dell’Ecuador, Narcisa Soria, Marina Nurizade, moglie del Console Generale russo a Milano, i City Angels di cui è madrina, Carmen Giambelli, il direttore e lo staff del Principe di Savoia con il Maitre Andrea (direttore di Sala), Cristiana Rossello, il professor Antonino Di Pietro, Laura Donini, Solinas e Baldrighi de Il Giornale, il generale Mauro del Vecchio, il notaio Michele Hercolani, Giorgina Martinez, Console Generale El Salvador, Castelli, Silvana Giacobini, Bob Krieger, Giorgio Mazzanti (Eni), Jolanda Minoli, l’Angelo dei Bambini;
ne ha fatti nascere 18mila grazie ad apparecchiature nuove che sviluppano il neo nascituro anche a un peso inferiore a un kilo, candidato Nobel. Manuele Fortunato del Piccolo Teatro di Milano ha letto alcune pagine del libro che descrivono l’Agiolillo. Vespa, affabile e simpatico, è stato disponibile con tutti gli ospiti: iniziò a scrivere a 16 anni per Il Tempo, nato nel 1944 è stato direttore del tg1-Rai per tre anni. Dal 1996 conduce la trasmissione “Porta a Porta”. Per Daniela Javarone un altro happening di successo: glamour e cultura insieme, come solo lei sa fare.
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Sopra, a sinistra, Giancarlo Mazzuca, Pierfranco Faletti, Daniele Brunati; a destra, i City Angels; sotto, a sinistra, Bruno Vespa con Candida Morvillo; a destra, gli ospiti
Above, on the left, Giancarlo Mazzuca, Pierfranco Faletti, Daniele Brunati; on the right, City Angels; below, on the left, Bruno Vespa and Candida Morvillo; on the right, guests
Lyrics gives a prize to the words A great end of season meal for the opera lovers of, Associazione Amici della Lirica, presided by Daniela Javarone. Mozzarella with rocket cream, black venus rice with pumpkin and tomatoes, that's how the meal at Grand Hotel Principe di Savoia began to celebrate the publication of Bruno Vespa and Candida Morvillo's book, La Signora dei Segreti (The Woman of Secrets), on the life of Maria Angiolillo, romance among the powerful she hosted in her salon, the last of its kind in Italy. Candida Morvillo, former Editor-in-Chief of Novella 2000 (from 2008 to 2011), writing for Il Corriere, the winner of the literary prize, Premio Ischia under 35, in 2006, Editor-in-Chief of Vanity Fair, did a lot of research on the life and times of Lombardy-born Angiolillo which included the kidnapping of her son. The Milan presentation of the book was a great occasion in the company of City Angels who would receive the
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proceeds from the sale of the book to use in their charitable initiatives. Vespa was thrilled with the social gathering held in his honor surrounded by many women who would have been perfect in Angiolillo's drawing room sitting side by side with political leaders like Andreotti and Fanfani. Daniela Javarone handed out commemorative plaques and flowers and thanked Marco and Simona Abbaton, Amici di Como and Daniele Brunati of Magic Lake magazine, Alessandro Trani of Milano 24 Ore News, Milan's mayor, Giuliano Pisapia seated next to Vespa with Cinzia Sacco, Arturo Artom, the consul of Ecuador, Narcisa Soria, Marina Nurizade, the wife of Russia's general consul in Milan, the City Angels and their representative, Carmen Giambelli, the manager and staff of Principe di Savoia with maitre Andrea, Cristiana Rossello, professor Antonino Di Pietro, Laura Donini, Solinas and Baldrighi of
Il Giornale, General Mauro del Vecchio, notary Michele Hercolani, Giorgina Martinez, general consul of El Salvador, Castelli, Silvana Giacobini, Bob Krieger, Giorgio Mazzanti (Eni), Jolanda Minoli, l’Angelo dei Bambini (angel of children), the organization using modern equipment helped the births of some 18,000 babies some of them under one kilo of weight, and has been nominated for a Nobel Prize. Manuele Fortunato of Piccolo Teatro di Milano read a few pages from the book on Angiolillo. Vespa, charming and friendly mingled with the crowd, he began writing at the age of 16 for the daily, Il Tempo; born in 1944, he was the director of TV news program, TG1-RA1, for three years. Since 1996 he has hosted the TV talk show, Porta a Porta. For Daniela Javarone this was yet another successful meeting ably blending glamour and culture as she knows how to do best.
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Emozione d'autunno nel Mendrisiotto
In copertina, la Valle di Muggio; in questa pagina, sopra, a sinistra, immagine di una vecchia cantina; al centro. un paiolo; a sinistra,immagine di un grotto
In the cover, Valle di Muggio; on this page, above, on the left, photo of an ancient cellar; in the middle, a pot; on the left, the photo of a grotto
di Marili Fontana foto Mendrisiotto Turismo
I colori, gli odori ed anche i sapori dell’autunno nel Mendrisiotto piacciono davvero a molti! Le giornate si accorciano, la luce del sole è meno vibrante, compaiono le prime nebbioline e l’estate diventa un piacevole ricordo, ma le sensazioni che questa stagione trasmette a chi visita la regione del Mendrisiotto in questa regione sono ricche di piacevoli emozioni. Le tavole diventano ricche di piatti fumanti dall’aspetto invitante, le cantine si riempiono di nuove uve e la gente cerca nuove occasioni per incontrarsi e trascorrere in buona compagnia le belle serate dall’atmosfera autunnale. Sensazioni e situazioni nella regione del Mendrisiotto, quella più a sud della Svizzera, che fanno parte della tradizione, così come della tradizione fanno parte una serie di belle manifestazioni che contraddistinguono questo da altri luoghi. L’arrivo di questa bella stagione
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presenta un calendario ricco di manifestazioni culturali ed enogastronomiche particolarmente intrigante, ritrovabili sul sito www.mendrisiottoturismo.ch come sulla pagina Facebook, dove è sempre possibile ottenere aggiornamenti in merito agli eventi in agenda. Nel mese di ottobre imperdibile è per tutti l’occasione di partecipare alla tradizionale Rassegna Gastronomica, che si contraddistingue per il grande numero e la qualità dei ristoranti partecipanti che, durante tutto il mese di ottobre, propongono piatti dedicati. Una manifestazione che, pur sapendosi costantemente rinnovare, piace molto al pubblico che la segue da oltre mezzo secolo e che ne apprezza anche i particolari omaggi. Per scegliere di trascorrere un bel momento a tavola nel Mendrisiotto suggeriamo di consultare il calendario delle manifestazioni.
In questa pagina, un vigneto
In this page, a vineyard
Autumn emotions in Mendrisiotto Many people love the colors, the tastes and the flavours of autumn in the area of Mendrisiotto. The days are shorter, the sun light is soft, tou can see some fog around and the summer is only a memory: autumn transmits great emotions in this region. The tables are rich in inviting dishes, the cellars have new grapes and people look for new occasions to meet and spend nice evenings together in the autumn atmosphere. Sensations and situations in the Mendrisiotto region, the one in the southern part of Switzerland, are part of the tradition, as well as different events linked
to this area. The arrival of this beautiful season is characterized by a calendar rich in cultural events and food festivals (for details go to mendrisiottoturismo.ch and Facebook). In October you cannot miss the traditional Food Festival, which is characterized by the all the different restaurants involved with some special dishes during the entire month of October. An event that has always something new to propose and so it is followed by many people. To have a nice time enjoying the local food in the Mendrisiotto we suggest you to take a look at the calendar of the events.
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EVENTI
TICINO: GRANDE MUSICA, GRANDI FILM di Guido Capizzi foto Nick Zonna, Estival Jazz
La ricetta la copio da Italo Calvino quando scriveva: “Quei film mi divertivo a vederli e mi divertivo ancora di più a rifletterci sopra, a smontarli, a demolirli, a sceverare il vero dal falso, perché anche quelli brutti erano interessanti e istruttivi”. Aggiungo che oltre ai film si potrebbe fare lo stesso ragionamento sulla musica. Per chi ama la musica e i film ci possono essere generi che vengono più apprezzati (jazz, classica, rock, gialli, azione, romantici, eccetera), ma la buona musica come la buona cinematografia vengono seguite con spirito sereno. Così è bello vedere piazze e sale piene di appassionato pubblico. Lugano e Locarno, da anni, propongono due eventi di spessore internazionale che richiamano un parterre di sempre più numerosa gente: Estival Jazz, con due serate anche a Mendrisio e tre in piazza della Riforma, musica di elevato tenore con cantanti e musicisti provenienti da tutti i continenti e il Festival del Film, di-
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ventato uno dei più attesi e seguiti – come Berlino, Cannes e Venezia – con lo schermo più grande d'Europa nella sempre più gremita piazza Grande. La cronaca ci segnala voci, titoli, premi e critica degli specialisti. A me piace pensare allo sforzo degli organizzatori che rendono diffuse al mondo intero le due città ticinesi e che sono già al lavoro per le edizioni del 2016 di Estival Jazz a Lugano, con i concerti gratuiti “open air” e del Festival del Film di Locarno dal 3 al 13 agosto 2016, con il concorso internazionale e le sezioni “Cineasti del presente”, “Pardi di domani” e “Open doors”, per scoprire nel presente gli autori e i film destinati ad avere futuro. E perché a ogni evento c'è l'impegno di qualcuno che ci lavora con intuito, pazienza e amore, vale ringraziare per Lugano Andreas Wyden e il direttore artistico Jacky Marti e per Locarno il presidente Marco Solari, il direttore operativo Mario Timbal, il direttore artistico Carlo Chatrian.
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Sopra, a sinistra, il regista Hong Sangsoo, vincitore del Pardo d'Oro; al centro, Marlen Khutsiev, vincitore del Premio alla carriera; a destra, Edward Norton attore premiato con il Pardo Excellence Award Moet&Chandon; sotto, a sinistra, Shozo Ichiyama e Masayuki Mori vincitori del Premio Raimondo Rezzonico; al centro, Andy Garcia premiato con Pardo Leopard Club Award Above, on the left, Hong Sangsoo director award Pardo d'Oro; in the middle, Marlen Khutsiev Lifetime Achievement Award Golden Leopard; on the right, Edward Norton honored with the Excellence Award Pardo Moet & Chandon; below, on the left, Shozo Ichiyama producer and Masayuki Mori president Office Kitano con il premio Raimondo Rezzonico Pardo Oro; in the middel, Andy Garcia Pardo awarded Leopard Club Award
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▃Early Years ▃Elementary School ▃Middle School ▃High School
▃Early Years ▃Elementary School
ISCRIZIONI APERTE PER SETTEMBRE 2015 per studenti dai 2 ai 14 anni
ISCRIZIONI APERTE PER SETTEMBRE 2015 per studenti dai 3 agli 8 anni
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Great music, great movies The Italian writer Italo Calvino said: "I like to watch movies and I like even more think over, to go into the single details, because even the worst ones are interesting and educational".We could apply the same rule to music. Those who like music and movies can appreciate more jazz, classic, rock, action, love stories and so on, but good music and good movies are followed with a sincere feeling. It is great to see squares and theatres sola out. Lugano and Locarno, for many years, propose two important international events which attract many people: Estival Jazz, with two evenings in Mendrisii and three in piazza della Riforma, music of famous artists and musicians coming from all over the world; Festival del Film became one of the most important festivals - together with Berlin, Cannes and Venice – with the biggest screen of Europe in the
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crowded piazza Grande. Voices, titles, awards and experts can be found in the newspapers. I like to think about the efforts the organizers to let the two cities of Ticino be famous all over the world, actually they are already working for the two editions of 2016 of Estival Jazz in Lugano, with the free "open air" concerts and of Film of Locarno from 3rd to 13th August 2016, with the international contest and the sections “Cineasti del presente”, “Pardi di domani” and “Open doors”, to discover in the present days the authors and the movies of the future. Every event is linked to the commitment of someone who works with devotion, passion and love, for Lugano is Andreas Wyden and the art director Jacky Marti and for Locarno the president Marco Solari, the operation manager Mario Timbal and the art director Carlo Chatrian.
L’arte della stampa
Marco Lupi, “L’amicizia che conta” 2012, tecnica mista su tela, cm. 120x140
Marco Lupi, vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996 scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”. www.marcolupi.com
LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws
EVENTI
Sopra, l'edificio visto dall'esterno
Above, the building from the outside
LAC: 29MILA METRI DI ARTE, MUSICA E CULTURA foto Studio Pagi
Inaugurato ai primi di settembre, il LAC Lugano Arte e Cultura è il nuovo centro culturale dedicato alle arti visive, alla musica e alle arti sceniche, che si candida a diventare uno dei punti di riferimento culturali della Svizzera, con l’intento di valorizzare un’ampia offerta artistica ed esprimere l’identità di Lugano quale crocevia culturale fra il nord e il sud dell’Europa. Poco più di cinque anni di cantiere e ora il Lac, diretto da Michel Gagnon, apre i suoi 29 mila metri quadri di superficie alle sue molteplici vocazioni. All’interno della suggestiva struttura architettonica affacciata sul lago, troverà spazio una ricca programmazione di mostre ed eventi, stagioni musicali, rassegne di teatro e danza, insieme a una varietà di iniziative culturali e un folto programma di attività per i giovani e le famiglie: il Museo d’Arte della Svizzera italiana, una nuova sala concertistica e teatrale da 1000 posti per le stagioni di LuganoInScena e di LuganoMusica e della stagione concertistica della Radiotelevisione Svizzera. Per l’esordio, una grande festa cittadina per tre fine settimana con numerosi eventi, culminanti nell’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Vladimir Ashkenazy.
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A sinistra, sala espositiva; a destra, il teatro
LAC: 29 thousand meters of art, music and culture
On the left, the exbition hall; on the right, the theatre
Inaugurated early September, 2015, LAC (Lugano Arte e Cultura) is the town's new cultural center devoted to visual arts, music and theater aiming to be one of major cultural references in Switzerland. The intention is to offer a wide choice and express the identity of Lugano at the crossroads of northern and southern Europe. After five years of work, LAC, directed by Michel Gagnon, has opened its 29,000 sqm of surface to multiple art forms. Inside the suggestive facility facing the lake there will be a wealthy calendar of exhibitions, cultural events, concerts, theatre and dance for all tastes, for the young as well as the adult population and families. Museo d’Arte della Svizzera italiana will be the venue for art exhibitions, a concert hall that can seat 1,000 will host the theater season, Lugano In Scena, and Lugano Musicale, concerts broadcast by Radiotelevisione Svizzera. LAC debuted with a grand reception open to the public that continued for three weekends with numerous events culminating in Beethoven's 9th symphony directed by VladimirAshkenazy.
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Valtellina
Settanta chilometri di libertĂ
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In queste pagine, il paesaggio della Via dei Terrazzamenti
di Gian Enrico Ghilotti foto Ivan Previsdomini, Foto E.Monech
Siete pronti per una passeggiata nella cultura di una valle alpina? Avete a vostra disposizione ben settanta chilometri che vi condurranno in un morbido saliscendi tra vigneti, borghi storici, punti panoramici o semplici ma ristorative aree di sosta. Il tutto a mezza costa, sul dorso italiano delle Alpi Retiche, tra la Bassa e la Media Valtellina. Li potete percorrere sia a piedi che in bicicletta, la tappa la scegliete voi. Potete decidere di partire da dove volete, lasciando la statale 36 dello Stelvio, da Morbegno fin su a Tirano. Il paesaggio e la cultura non hanno un indice. Lasciano a chi sfoglia o percorre le loro pagine la fantastica libertà di scegliere il proprio ritmo, la propria andatura. Bene, allora “Benvenuti sulla Via dei Terrazza-
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menti”. Sì, ma cos’è un terrazzamento? Se cercate sul vocabolario la sua definizione leggerete che è un ripiano coltivabile di un terreno in pendio sostenuto da gradoni. Sostantivo maschile. Ma vi basterà affacciarvi anche su un solo chilometro di questo panoramico percorso ciclo-pedonale per capire che quel sostantivo maschile di fatto disegna, come un ricamo artistico, l’intero paesaggio di una vallata. Seguendo con lo sguardo chilometri e chilometri di muretti a secco, tra un rosario di chiese, alcune piccole e altre inaspettatamente grandi, con campanili che sullo sfondo giocano a nascondino con i filari delle viti, non vi sarà difficile pensare che quel sostantivo maschile, terrazzamenti, declinato al plurale, avrebbe
diritto ad una piccola licenza grammaticale e potrebbe benissimo essere definito un “sostantivo eroico”. Per la gente di Valtellina, che in quel ricamo ci vive, è un paesaggio consueto. E’ il loro paesaggio e la loro storia insieme. A gradini, come la vita stessa. Faticosa sì, ma anche generosa se ben coltivata. Orgogliosa, tanto da far diventare una secolare battaglia contro le leggi della gravità, arte, ottimi vini e il disegno stesso che, con le montagne di sfondo, fa riconoscere il paesaggio della loro vallata. Ecco perché sulla Via dei Terrazzamenti, di camminata in camminata, di pedalata in pedalata, di sosta in sosta, vi viene incontro la storia, la cultura e la vita della gente valtellinese. Qui siete nel regno dei grandi vini Doc e Docg della Val-
On these pages, views of Via dei Terrazzamenti
tellina, Grumello, Sassella, Inferno, Sforzato, Valgella e Maroggia. Per rendervi piacevole l’andatura, tutto il percorso, oltre ad essere diviso in tappe, si snoda oscillando tra i 300 e i 700 metri di quota. Non solo, lungo tutto il tracciato di questa panoramica passeggiata sono state allestite oltre quaranta aree di sosta, tutte attrezzate con panchine, dove troverete pannelli che vi informeranno sulla natura dei luoghi che state attraversando, dandovi informazioni sui beni artistici e architettonici che potrete visitare a due passi dal tracciato del percorso della Via stessa. Vi basterà seguire pochi metri di sentiero, oppure scendere qualche gradino tra i terrazzamenti per visitare borghi storici come Villa di Tirano, Bianzone, Teglio, Ponte in Valtelli-
na, Chiuro, Tresivio, Berbenno e Dazio e cittadine più aristocratiche come Tirano, Sondrio e Morbegno. Beh! Come vedete le soste non mancano. A partire dalle famose case vinicole valtellinesi, dove potrete degustare ed acquistare i grandi vini, orgoglio produttivo di questa terra retica. Senza contare poi i tanti agriturismi, B&B e alberghi che, sul percorso e nelle cittadine di fondovalle, vi aiuteranno a pianificare il vostro soggiorno e tutte le vostre tappe. Tutta la Via dei Terrazzamenti è dotata di una buona segnaletica, è percorribile anche da persone con differente abilità e molte delle sue tappe sono anche collegate da mezzi pubblici. Se volete la bicicletta la potete anche noleggiare servendovi del recente servizio “Valtelli-
na Rent a Bike”, attivo tra Tirano, Sondrio e Morbegno. Tutte le informazioni sulla Via dei Terrazzamenti le trovate sul sito del Distretto Culturale della Valtellina - www.distrettoculturavaltellina.it - dove tra l’altro potrete scaricare le varie mappe del percorso e le schede informative e bibliografiche su ogni singola tappa. La stagione migliore per percorrere la Via dei Terrazzamenti? Potremmo dirvi tutte, vista l’esposizione a sud di tutto il suo tracciato e la quota ridotta. Certo che l’autunno, quando le notti allungandosi lasciano che i giorni si prendano il vezzo di sfoggiare i loro colori più caldi, prima del sopraggiungere del bianco, potrebbe essere un buon consiglio. Che altro dirvi? Buona passeggiata.
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70 kilometres of freedom Via dei Terrazzamenti is the view path for walking and for bikes along the south part of the Rethic coast of Valtellina, it links Morbegno with Tirano, the Low and the Medium Valley. Along 70 kilometres it crosses one of the most typical area of Valtellina, characterized by the presence of famous vineyards, where important DOC and DOCG wines of Valtellina are produced. Along the path of terracing there are more than 40 rest stops, with benches and informative panels about the surrounding area, supplying information about art and architecture of the area. Just follow the path or walk few steps below the terracing and you can visit historical hamlet, such as Villa di Tirano, Bianzone, Teglio, Ponte in Valtellina, Chiuro, Tresivio, Berbenno and Dazio and most historical ci-
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ties such as Tirano, Sondrio and Morbegno. You cannot miss the famous wine cellars, where you can taste and buy the famous wine of the area. Along the way and in the cities you can find different accomodations, B&B and hotels which at your disposal. The entire Via dei Terrazzamenti has signs along the way, also for people with different abilities and many stops can also be reached by public meansof transportations. You can also rent a bike using the recent service “Valtellina Rent a Bike”, active among Tirano, Sondrio and Morbegno. On the web site Distretto Culturale della Valtellina - www. distrettoculturavaltellina.it - you can download the different maps of the route and the information material as well as the biography of the single destination.
Sopra, veduta di Tirano
Above, view of Tirano
Info
Per ulteriori informazioni: For further information: www.distrettoculturalevaltellina.it www.valtellinaturismo.com info@valtellinaturismo.com www.valtellina.it info@valtellina.it Valtellina Rent a Bike www.valtelbike.com www.fondazionefojanini.provincia.so.it
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TERRITORIO
CORRIERE UNA STORIA SEMPLICEMENTE BUONA di Gian Enrico Ghilotti foto Andrea Basci
Se continuiamo a parlare di gastronomia rischiamo l’obesità. Non di cibo per fortuna, anche perché la nostra ottima dieta mediterranea ci salva, ma di parole. Ne usiamo troppe, le disponiamo sul piatto delle nostre conversazioni quotidiane con distratta abbondanza. Non curandoci degli avanzi, di quelle mal pronunciate o, al più, di quelle declinate con magniloquenza da “esperti” dell’alimentazione. Una volta si mangiava per nutrirsi, con la gioia e la serenità di stare in famiglia, per “condividere” la vita. Per il piacere della convivialità. Ora mentre si mangia, si parla. Spesso, troppo spesso, di altro cibo. E se ci mettessimo a dieta? Le parole in fondo sono ingredienti della nostra alimentazione sociale quotidiana. Alcune
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di queste, proprio come gli ingredienti, sono abusate, altre invece sono dimenticate nella dispensa del nostro vocabolario. Due in particolare mi stanno a cuore e ve ne vorrei parlare: modestia e semplicità. Non le ho scelte a caso. Ve le propongo perché sono due ingredienti difficilissimi da usare. Nella ricetta di vita andrebbero segnalate con la discrezionalità del q.b. “quanto basta”. Ad ognuno l’accortezza di saperle dosare. Specie oggi che i commensali della grande abbuffata gastronomico multimediale - e non solo loro - a questi due ingredienti preferiscono una bella manciata di arroganza, condita con una spolverata di “so tutto io”. Ma veniamo alle nostre due parole. Per parlarvene mi faccio aiutare da una don-
FOCUS
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Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo. Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territor y in the world.
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Cappelletti: il segreto dei gioielli Pomellato Cappelletti: the secrets of Pomellato's jewels
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Pezzoli Petroli, 50 anni di storia in un libro Pezzoli Petroli, 50 years of history in a book
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Bsi: nuova sede nella splendida villa ex Ratti Bsi: the new headquarters in the beautiful villa ex Ratti
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Toyota e Ovas: uniti per i clienti Toyota and Ovas: together for the customers
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Basket Cantu': con Iperauto e' sempre fiesta Basket Cantu': with Iperauto it is always a fiesta
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Como capitale del gospel Como capital of gospel
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Como-Tokamachi, un viaggio per l'amicizia Como-Tokamachi, a travel for friendship
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CAPPELLETTI: IL SEGRETO DEI GIOIELLI POMELLATO F O C U S O N
Grazie all’ormai consolidata collaborazione con la gioielleria Cappelletti di Cantù, il marchio italiano Pomellato ha potuto mostrarsi in tutta la sua magnificenza durante un appuntamento esclusivo che si è svolto nel mese di aprile al Golf Club di Carimate. Ospiti della serata i membri di diversi Lions Club del territorio: Cantù-Mariano, Como Plinio il Giovane, Olgiate Comasco e Monticello. Durante l'evento sono stati esposti gioielli della collezione classica e alcuni pezzi della nuova collezione di Pomellato, unici nell'accostamento di pietre, forme, colori. I gioielli sono stati mostrati agli ospiti dai funzionari dell'azienda orafa milanese che hanno spiegato le peculiarità di ogni pezzo. Dopo il momento conviviale, grazie anche all’ausilio di proie-
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zioni, sono stati svelati i segreti della realizzazione dei gioielli, esempi di una creatività che anticipa e spesso diviene punto di riferimento per tutto il settore. Si è sottolineato come, nonostante la richiesta dei pezzi delle diverse collezioni sia sempre maggiore, gli stessi vengono realizzati artigianalmente in Italia da orafi che creano il gioiello manualmente nella sua interezza, utilizzando solo materie prime con elevati standard qualitativi. Nonostante la richiesta nazionale ed internazionale dei preziosi sia in continua crescita, infatti, le creazioni firmate Pomellato rimangono pezzi unici, grazie alla manodopera altamente qualificata, rappresentata oggi da 100 artigiani orafi attivi presso la sede centrale di Milano.
CAPPELLETTI: THE SECRETS OF POMELLATO'S JEWELS
Thanks to what is now a well-established collaboration with the Cappelletti jewelers of Cantu, the Italian brand Pomellato showed itself in all its glory during an exclusive event which took place in April at the Golf Club Carimate. Guests of the evening were members of several Lions Clubs of territory: Cantu-Mariano, Como Pliny the Younger, Olgiate Comasco and Monticello. During the event there was a display of the classic collection of Pomellato jewelry and a few pieces of the new collection, as always unique in the combination of stones, shapes, colors. Jewels were shown to the guests present thanks to the presence of personel from the Milanese company, who explained the peculiarities of each piece. After the con-
vivial pause, thanks also to the help of projections, secrets of the creation of jewelry were revealed, examples of creativity that anticipates and often becomes the reference point for the entire sector. It is of note that, despite the increase in demand of pieces from the different collections, they are still handcrafted in Italy by goldsmiths who create the jewel manually in its entirety, using only raw materials with the highest quality standards. Despite the fact that the national and international demand for precious pieces is growing, the pieces by Pomellato remain unique, thanks to a highly qualified workforce, represented today by 100 goldsmiths active at the Milan headquarters.
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PEZZOLI PETROLI, 50 ANNI DI STORIA IN UN LIBRO F O C U S O N
Grande festa a Villa del Grumello per l’anniversario della Pezzoli Petroli, l’azienda di Bregnano fondata da Adriano Pezzoli che ha voluto celebrare con i familiari, gli amici e i dipendenti questo traguardo invidiabile: i 50 anni di attività di una delle prime dieci realtà economiche della provincia di Como. Moltissimi gli ospiti, le autorità e alcune delle principali figure di riferimento dell’economia comasca che hanno voluto condividere questa storica serata, occasione anche per presentare il libro “Adriano Pezzoli – un cuore imprenditore”. Perché raccontare la storia della sua vita? Lo spiega lui stesso nelle prime pagine del volume curato da Mario Mascetti. “Prima di tutto, è un atto d’affetto per i miei familiari”. E scorrono le pagine in cui le immagini di famiglia si sovrappongono e accompagnano quelle dell’attività imprenditoriale.
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Perché la Pezzoli Petroli è nata e poggia su questo forte piedistallo. La grande casa con giardino per le tre famiglie, la sua e quella delle figlie, vicina all’azienda. “Poi perché la comunicazione dell’esperienza vissuta vuole essere la consegna di un’eredità di ottimismo e di fiducia in se stessi nell’affrontare le vicende della propria esistenza. Ed anche di senso di responsabilità nell’assumere impegni e decisioni. Il racconto della mia esperienza è un messaggio per chi – come me 50 anni fa – si trova a un bivio e deve scegliere la strada da percorrere. E’ importante porsi degli obiettivi, avendo il coraggio di cogliere le opportunità e agendo sempre con onestà verso se stessi e verso gli altri e sentirsi parte della realtà in cui si vive anche per lasciare spazio alle proprie passioni, che devono crescere intorno al lavoro, come il giardino intorno alla casa”.
PEZZOLI PETROLI, 50 YEARS OF HISTORY IN A BOOK
Big celebrations in Villa del Grumello to mark the anniversary of Pezzoli Petroli, the company founded in Bregnano by Adriano Pezzoli, in the company of family, friends and employees upon reaching an enviable goal: the 50th anniversary of one of the top ten economic powerhouses of the province of Como. Many guests, authorities and some of the main figures in the economy of Como were present to share this historic event. it was also an occasion to present the book "Adriano Pezzoli - a entrepreneurial heart". Why tell his life story? He explains himself in the first pages of the book edited by Mario Mascetti. "First of all, it is an act of love for my family." And scrolling through the pages we see images of his family overlapping and accompanying those of the business. Because Pezzoli Petroli was born and is based on this
strong foundation. The big family home and garden for his own and his three daughters’ families, close to the company. "And because the communication of a lifetime of experience is the delivery of a legacy of optimism and self-confidence in dealing with the events one’s life. And also a sense of responsibility in making decisions and commitments. The story of my experience is a message for those who - like me 50 years ago - are at a crossroads and must choose which way to choose. It’s important to set goals, have the courage to seize the opportunity and always act with honesty towards one’s self and towards others and feel part of the reality in which we live also to make room for one’s own passions, which should grow around one’s work, as a garden grows around the house".
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BSI: NUOVA SEDE NELLA SPLENDIDA VILLA EX RATTI F O C U S O N
Gabriele Corte Responsabile mercato italiano BSI Europe
Sono i prestigiosi locali dell’ex Fondazione Ratti a ospitare la nuova sede di Como del Gruppo svizzero BSI, storico marchio del private banking attivo a livello internazionale. La sede di Como, aperta a inizio 2015 nel quadro del rafforzamento della presenza di BSI in Italia e creata per seguire più da vicino le province di Como, Lecco e MonzaBrianza, va ad aggiungersi a quella principale di Milano in cui sono riunite tutte le società italiane del Gruppo: BSI Europe succursale italiana (filiale bancaria italiana di BSI Europe, controllata al 100% da BSI), EOS Servizi Fiduciari, BSI Merchant e Aeon Trust. In attesa della conclusione dei lavori di ristrutturazione della villa già sede della Fondazione Ratti, BSI si è inizialmente stabilita in una sede provvisoria nella centrale piazza Volta, ma da metà ottobre i sei dipendenti comaschi di BSI occupano gli uffici al primo piano dello storico edificio sul Lungo Lario Trento. Quella lariana, così come tutte le altre sedi BSI nel mondo, non sarà una semplice filiale bancaria ma ospiterà anche una selezione della prestigiosa collezione artistica della banca, la BSI Art Collection. In questo modo, i dipendenti e i clienti potranno ammirare opere di grandi artisti internazionali, tra i quali Peter Halley, John Chamberlain e Christopher Williams. La nuova sede, uno dei simboli più forti dell'operosità comasca, rappresenta anche un patto speciale e di lunga durata che la banca ha voluto in qualche modo sottoscrivere con la città
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lariana. Infatti, come sostiene Gabriele Corte, responsabile del mercato italiano per BSI Europe: “tra i motivi che ci hanno portato dapprima ad aprire una filiale a Como e, in seguito, a entrare in una sede tanto prestigiosa c’è sicuramente la volontà di stabilirci su questo territorio in un’ottica di lungo periodo”. Tale convinzione si riflette anche nella crescita occupazionale registrata dalla filiale comasca di BSI: “Eravamo partiti con tre persone, Fabio Asnaghi, Carlo Castelnuovo e Marco Meni, che hanno trovato in BSI una banca che ha fornito loro gli strumenti per fare un ottimo lavoro sin da subito. Per quanto ci riguarda, nei primi otto mesi a Como siamo andati complessivamente ben oltre le attese. Per questo, abbiamo quasi subito rafforzato l'organico con una quarta persona e, successivamente, abbiamo fatto altre due nuove assunzioni con l’ingresso di Alessandro Corti e Davide Pini” dichiara Corte. Secondo il manager di BSI una delle ragioni di tale successo e di questa rapida espansione è da ricercarsi anche nella piena rispondenza fra la modalità con cui la banca serve la clientela in un'ottica di pluriservizio e consulenza a livello d'impresa nonché un terreno molto fertile per la quantità di ottimi imprenditori presenti a Como: “Abbiamo ritenuto Como estremamente interessante come sistema economico e questo giustifica gli investimenti stabili che intendiamo fare sul territorio” conclude Corte.
BSI: THE NEW HEADQUARTERS IN THE BEAUTIFUL VILLA EX RATTI
La nuova sede di BSI a Como
The prestigious premises of the Fondazione Ratti are to house the new Como’s branch offices of the Swiss banking Group BSI, the historical and internationally renowned private bank. The Como branch was opened in early 2015 to strengthen the BSI presence in Italy and to follow more closely the districts of Como, Lecco and Monza-Brianza. The Como branch, is in addition to the main Italian headquarter of BSI in Milan where are based all the Italian companies of BSI: BSI Europe Italian branch (the Italian banking subsidiary of BSI Europe, 100% controlled by BSI), EOS Fiduciary Services, BSI Merchant and Aeon Trust. Pending the completion of the renovation of the former Villa Ratti Foundation’s headquarter, BSI had initially established a temporary office in the central Piazza Volta but, by mid-October, the six employees of BSI Como will be based in the offices at the first floor of the historic building on the Lungo Lario Trento. The Larian branch, along with all other BSI locations around the world, will not be a simple banking branch but will also host a selection from the prestigious art collection of the bank, the BSI Art Collection. Employees and customers alike will have the opportunity to enjoy artworks by major international artists, including Peter Halley, John Chamberlain and Christopher Williams. The new location in Come, one of the
strongest symbols of the industriousness of the city, is a special long-term commitment that the bank aims to have with the city. In fact, as Gabriele Corte, head of the Italian market for BSI Europe, says: "Among the reasons that led us to open a branch in Como and, then, to choose such a prestigious venue there is definitely a willingness to settle in this area for the long term. "This belief is also reflected in employment’s growth of the Como branch of BSI: "We started with three people, Fabio Asnaghi, Carlo Castelnuovo and Marco Meni, who found in BSI a bank that has provided them with the tools to perform a great job from the outset. As far as we are concerned, in the first eight months in Como we far exceeded expectations. For this reason, we almost immediately strengthened the team with a fourth person, and then we made two new hiring with the arrival of Alessandro Corti and Davide Pini," said Corte. According to the manager of BSI one of the reasons of this success and this rapid expansion is the full match between the bank’s multi-service approach and advisory model also for companies and the very fertile entrepreneurial ground of Como: “We considered the Como’s economic system extremely interesting. This endorses the long-term investments we are willing to do in this area”.
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TOYOTA E OVAS: UNITI PER I CLIENTI F O C U S O N
Paolo Carassini General Manager di TMHIT
E’ effettiva da luglio l'incorporazione per fusione della Ovas Tmh di Erba, che diventa la nuova sede di gestione diretta per Milano e Brianza, ma anche per tutto il Nord Est, del gruppo Toyota material handling Italia, leader a livello nazionale, già presente a Bologna e Torino. L'acquisizione di uno dei concessionari della società in un'area importante per riuscire a rispondere in modo più tempestivo ed efficace alle esigenze del mercato rientra in un modello organizzativo ben preciso, che Tmhit ritiene strategico per lo sviluppo futuro. Il personale dipendente è entrato a far parte del gruppo che con queste acquisizioni ha oltre 300 dipendenti diretti. "Aver saputo interpretare la nostra organizzazione territoriale - spiega Paolo Carassini, general manager di Toyota material handling Italia - è stato fondamentale in questi ultimi anni: la scelta di affiancare l'azione diretta di sede a quella indiretta, ma puntuale e quotidiana dei dealer, si è rivelata strategica. Siamo arrivati così ad una governance mista del territorio che garantisce la gestione diretta dei grandi clienti e la vicinanza al territorio attraverso strutture indipendenti, oltre 100 i dealers, per massimizzare la copertura capillare tenendo al centro le esigenze dei nostri interlocutori, inclusa la creazione di centri Rental Store. Oggi questa governance mista viene ulteriormente
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rinforzata - precisa Carassini - per avere una maggior incisività e rapidità di risposta al mercato, ma allo stesso tempo per garantire ai dealer un maggior supporto nello svolgimento del proprio business, che si esprime nell’affiancamento nelle trattative di rilievo, in un parco macchine a disposizione per demo, noleggi ed attività promozionali". La sede di Milano e Brianza nasce integrando una struttura già presente che ha sempre avuto un contatto diretto con il cliente. “A questa realtà verrà attribuito il compito di coordinamento sul territorio di tutti gli altri dealer, per un maggiore supporto strategico che ci differenzia dai competitors - spiega Michele Loda, branch manager di Sede MilanoBrianza – il progetto fa parte di un’evoluzione della nostra azienda per seguire più da vicino il mercato in risposta alle grandi multinazionali. Avere una sede diretta in una zona strategica come quella della Brianza è una dimostrazione che Toyota vuole investire in Italia, un punto di partenza per sviluppare il business e creare nuovi posti di lavoro. Tmhit – conclude Loda - crede molto nelle potenzialità della zona e della sua clientela ed è convinta che seguendo direttamente il cliente si potranno centrare gli obiettivi, mantenendo un tessuto di concessionari locali che lavoreranno in stretta sinergia con noi”.
TOYOTA AND OVAS: TOGETHER FOR THE CUSTOMERS
Effective July, Ovas TMH, with headquarters in Erba, has merged with and will henceforth be incorporated under Toyota Material Handling Italia, a national leader with a strong presence in Bologna and Turin. In doing so, Ovas has become the new headquarters for direct management in Milan and Brianza, as well as for the entire Northeast. Acquiring one of the company’s dealerships in such an important territory allows for a more prompt and effective response to market needs, reflecting a specific business plan that TMHIT considers to be vital for future development. Additional personnel arrived on the scene at the headquarters, boosting the direct employee count to over 300. “We had a certain idea of our territorial organization – says Paola Carassini, general manager of Toyota Material Handling Italia – and, therefore, it has been fundamental in the last few years to move forward strategically by combining both direct affairs in the headquarters with indirect yet punctual and daily affairs at dealerships. This has led us to the point of blended governance around the territory, guaranteeing direct relations with our biggest customers as well as a territorial advantage through independent structures, such as our over 100 dealerships. This approach maximizes coverage while also considering the needs of our stakeholders, exemplified by the creation of Rental Store centers. Today, this
form of blended governance has been further reinforced – Cassarini goes on – in order to have a major impact and responsiveness to market demands, yet at the same it guarantees all-around support to dealerships for business matters, as shown through negotiation assistance and the use of demos, rentals and professional activities.” The headquarters for Milan and Brianza was devised by integrating an already-existing location that has always been a direct contact point for customers. “This branch will have the task of coordinating with all other dealerships in the territory, leading to a stronger strategic link that will make us stand out from competitors,” explains Michele Loda, branch manager at the Milan-Brianza headquarters. “The project represents our company’s evolution as an organization that stays on top of market needs, as opposed to other larger multinational companies. Having offices in such a strategically delicate area like Brianza goes to show that Toyota is willing to invest in Italy, taking the first step in regional business development and creating new jobs. TMHIT – Loda sums up – believes in the area’s potential and its clientele, and is therefore convinced that serving up direct customer relations will put the company on the right track towards meeting its goals, while in the process maintaining a network of local dealerships that will build strong cohesion amongst everyone involved.”
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BASKET CANTU': CON IPERAUTO E' SEMPRE FIESTA F O C U S O N
Iperauto Spa è sempre più vicina ai giganti del basket e per il secondo anno consecutivo fornisce alla Pallacanestro Cantù le auto Ford per accompagnare i giocatori negli spostamenti durante tutta la stagione. Mercoledì 23 settembre presso la sede del concessionario Iperauto di Via Tentorio, 3 a Como, sono state consegnate delle fiammanti vetture Ford Fiesta a Laquinton Ross, Marco Laganà, Kenny Hasbrouk, Jared Berggren e Brady Heslip. Un bel regalo per i giocatori che utilizzeranno queste automobili per tutto il campionato. E anche un’occasione per incontrare i giocatori e fare quattro chiacchiere sulla nuova stagione. La Ford Fiesta è raffinata
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e elegante, rappresenta il perfetto equilibrio fra elevata qualità e design innovativo. Ogni singolo componente è progettato con l’unico obiettivo di creare un’auto di qualità che duri nel tempo. Iperauto è il fornitore della flotta aziendale della Pallacanestro Cantù, di cui è anche Silver Sponsor con il marchio Scuderia Blu. Quest’anno sulla divisa dell’Acqua Vitasnella compariranno sia il logo Maserati Scuderia Blu che il logo Ford Iperauto. Alla consegna delle chiavi erano presenti Laura Parolini e Bruno Parolini, patron di Iperauto, Federico Calafiore, FCSD District Manager - Nord Italia di Ford e Silvia Zambelli, FCSD Zone Manager.
BASKET CANTU': WITH IPERAUTO IT IS ALWAYS A FIESTA
Iperauto Spa is always closer to the giants of basket and for the second year in a row it supplies the Ford cars to the players of Pallacanestro Cantù for the whole season. On Wednesday 23rd September at the headquarters of Iperauto in Via Tentorio, 3 in Como they delivered brand new Ford Fiesta to Laquinton Ross, Marco Laganà, Kenny Hasbrouk, Jared Berggren and Brady Heslip. A nice present for the players who apre using these cars for the entire season. It is also nice occasion to meet the players and to talk with them about the new season. Ford Fiesta is refined and elegant, it represents the
perfect balance between high quality and innovative design. Every single element is projected aiming at creating a quality car which lasts for long. Iperauto is the supplier of all the cars for Pallacanestro Cantù, of which it is also Silver Sponsor with the brand Scuderia Blu. This year on the jersey of Acqua Vitasnella there are both the logo Maserati Scuderia Blu and the logo Ford Iperauto. For the delivery of the keys there were Laura Parolini and Bruno Parolini, in change of Iperauto, Federico Calafiore, FCSD District Manager Nord Italia of Ford and Silvia Zambelli, FCSD Zone Manager.
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COMO CAPITALE DEL GOSPEL F O C U S O N
Per tre giorni Como è diventata la capitale del gospel. E da Como il gospel ha contagiato Expo. Tutto è iniziato con il Coro Gap, Gospel Always Positive che, nell’anno centenario della morte di San Luigi Guanella, ha organizzato, ai primi di settembre, il Workshop “Gospel 4 Africa” 2015 invitando una straordinaria musicista, Chantea Kirkwood accompagnata dal suo team di artisti proveniente da Nashville, Tennessee. “Con questa iniziativa – ha commentato Carlo Rinaldi, direttore del Coro Gap e coordinatore del progetto “Gospel 4 Africa” – abbiamo voluto creare nella magica cornice del Lago di Como un grande coro con cantanti provenienti da tutta Italia che hanno vissuto un’esperienza unica con artisti arrivati direttamente dagli Stati Uniti, dove il genere gospel affonda le sue radici”. E pro-
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prio come negli States, domenica 6 settembre i fedeli hanno potuto partecipare a un momento unico di preghiera e di gioia, una vera messa gospel celebrata nella cattedrale di Como. Un altro momento straordinario, sabato 5 settembre, è stato il concerto sul Sagrato della Veneranda Fabbrica del Duomo presso Expo 2015. Il coro Gap è nato all’inizio del 2006 per trasmettere quello spirito di servizio e di carità-amore che caratterizzano il carisma guanelliano. Una musica d’impatto, viva, gioiosa, emozionante, travolgente, spirituale e profonda: una musica che parla dritta al cuore. Da qui il nome: Gospel Always Positive. Nel 2014 ha registrato il Cd “ Sogni e Segni d'Africa d'Infinito Gospel” per sostenere, attraverso il canto, le missioni Guanelliane in Africa.
COMO CAPITAL OF GOSPEL
For three days Como became the capital of gospel music. From Como gospel captured the Expo people. Everything started with the Gap Choir. On the occasion of the 100 year anniversary of the death of San Luigi Guanella, at the beginning of September, Gospel Always Positive organized the Workshop “Gospel 4 Africa” 2015 invited an extraordinary musician, Chantea Kirkwood with her team of artists coming from Nashville, Tennessee. “We organized this event - said Carlo Rinaldi, director of the Coro Gap and coordinator of the project “Gospel 4 Africa” – because in the beautiful location of Lake Como we wanted to create a big choir with singers coming from all over Italy who lived a unique experience with artists coming from the States, where the
gospel music was born". And just like in the States, on Sunday 6th September the occasion was good for praying and staying together with joy, a Gospel Mass celebrated in the Cathedral of Como. Another extraordinary moment, on Saturday 5th September, it was held a concert in the churchyard of the Veneranda Fabbrica del Duomo of Milan in Expo 2015. The Gap choir was born in 2006 to transmit the spirit of charity and love taking inspiration from San Luigi Guanella. A music of great impact, a music that is touching, emotional, spiritual and deep: a music that speaks to the heart: Gospel Always Positive. In 2014 the Cd “ Sogni e Segni d'Africa d'Infinito Gospel” was recorded to support the missions in Africa.
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COMO-TOKAMACHI, UN VIAGGIO PER L'AMICIZIA F O C U S O N
Quella tra Como e Tokamachi è un’amicizia, come risaputo, che dura ormai da quattro decenni. A tenere vivo questo rapporto è stata, in rappresentanza e su richiesta del Comune di Como, la Famiglia Comasca e il suo storico presidente, Piercesare Bordoli, che aveva fatto proprio questo legame e non mancava mai di ricordarne l’importanza. Il gemellaggio tra le due città, nato anche per l’affinità che entrambe possiedono con il mondo serico, nel corso del 2015 è stato celebrato con un calendario fitto di eventi e con viaggi che le rispettive delegazioni hanno fatto nei due paesi. Il gruppo comasco che ha valicato i confini per raggiungere la città giapponese nello scorso mese di luglio era formato, tra gli altri, dai consiglieri Stefano Legnani, Laura Bordoli, Eva Cariboni e dal vicepresidente dell’associazione Famiglia Comasca Adriano Giudici. Insieme a loro anche Laura Clerici, la bambina che negli anni Settanta scrisse una lettera al sindaco di Tokamachi, dopo essere rimasta colpita da un articolo di giornale che parlava della volontà di attivare il gemellaggio. Ci racconta di questo viag-
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gio nella verde Tokamachi Adriano Giudici: “La cosa che più ci ha colpito è stata l’accoglienza straordinaria che ci è stata riservata. Siamo stati seguiti passo passo durante tutto il soggiorno, siamo stati ospiti ad una cena di gala organizzata in nostro onore dal Comune, siamo stati invitati in consiglio comunale dove ci è stato chiesto di prendere la parola per esprimere le nostre impressioni sui giorni trascorsi in città”. Insomma, la delegazione lariana è stata accolta con tutti gli onori, grazie anche all’associazione per il gemellaggio giapponese che ha seguito tutti i dettagli del soggiorno. “Una curiosità riguarda l’albergo dove abbiamo soggiornato, il Belnatio. Infatti, lo stemma dell’hotel è un fiore disegnato da Laura Clerici, che anni fa contribuì a dare vita a questa amicizia. Un altro particolare interessante riguarda la costruzione della struttura alberghiera: alcuni professionisti giapponesi raggiunsero Como per respirare l’aria del lago e riportare l’atmosfera comasca nell’architettura dell’albergo, a conferma del legame davvero importante tra le nostre due città”.
COMO-TOKAMACHI, A TRAVEL FOR FRIENDSHIP
Como and Tokamachi, as everybody knows, are friends for 40 years. This relationship was carried on by Famiglia Comasca and the historical president Piercesare Bordoli, in representation and on request of the Municipality of Como. The sister cities have also something in common regarding the silk district, the year 2015 was also celebrated with a calendar of many events and travels in the two countries. The delegation of Como crossed the borders to reach the Japanese city in July 2015, among them there were the councilors Stefano Legnani, Laura Bordoli, Eva Cariboni and the vice president of the association Famiglia Comasca Adriano Giudici. With them there was also Laura Clerici, the child who nin the 70ies wrote a letter to the mayor of Tokamachi, after she read the article on the newspaper about the will to create a special relationship between the two cities.Adriano Giudici speaks to the
travel to the green Tokamachi: “The most beautiful thing was the way they welcomed us. They took care step by step of our stay, we were guests of a gala dinner organized for us by ther Municipality of Tokamachi, we were invited in the city council, where we were asked to tell our sensations about the days we spent in the city”. We were welcomed in the best way, thanks to the Japanise association for the sister cities which took care of the details of our stay. “A curiosity about the hotel where we stayed, the Belnatio. The symbol of the hotel is a flower by Laura Clerici, who years ago gave her contribution to start this friendship. Another interesting detail is about the building of the hotel: some Japanese professionals came to Como to breath the air of the lake and recreate the same atmosphere in the architecture of the hotel, this is to show the important relationship between the two cities”.
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AL CASINÒ CAMPIONE D’ITALIA ANCHE L’EURO FA IL TUO GIOCO. • AI TAVOLI DI POKER CASH, CHEMIN DE FER, CRAPS: SOLO EURO • A TUTTI GLI ALTRI TAVOLI VERDI: FRANCHI + EURO • ALLE SLOT MACHINES: FRANCHI + EURO
Entra in gioco la moneta unica europea, ma il divertimento non cambia: finalmente puoi giocare anche in euro. Un motivo in più per condividere con noi tante emozioni e piacevoli momenti all’insegna dell’alta ristorazione, con spettacoli e concerti.
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europeancasinoassociation.org
Il gioco è vietato ai minori di anni 18 Il gioco può causare dipendenza patologica
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“Il Coraggio Di Osare. Nini Binda: Lo Sportivo, L’imprenditore Il Politico” “Il Coraggio di osare. Nini Binda: lo sportivo, l’imprenditore il politico”. Una lunga storia, un’avventura umana e professionale narrata nel libro-intervista di Roberto Festorazzi. L’autore comasco ha voluto raccontare la vita di Nini Binda. Erede e continuatore di una delle grandi dinastie dell’industria serica lariana, negli anni cinquanta è stato campione di fuoribordo e ha ottenuto record mondiali di velocità. Dal 1998 al 2002 è stato assessore in Comune a Como occupandosi, in particolare, di arredo urbano. Di sé Binda racconta: “Le esperienze sportive mi hanno forgiato regalandomi un sistema nervoso a prova di Bomba”. Il giorno del suo ottantesimo compleanno ha sposato la compagna di una vita, Chicca Arnaboldi. “Il Coraggio di osare. Nini Binda: lo sportivo, l’imprenditore il politico”. A long story, a human and professional adventure in the book-interview by Roberto Festorazzi. The author wrote about the life of Nini Binda. Heir of one of the important dynasty of the silk industry in Como, in the 50ies he was a off-shore championship and he got international speed awards. From 1998 to 2002 he was assessor in the Municipality of Como, in particular he was in charge of street furniture. Binda says: "The sports experiences make my nervous system unbeatable". The day of his 80th birthday he married his lifetime love, Chicca Arnaboldi.
“La libertà” Giornalista, romanziere, poeta, imprenditore, viaggiatore. La biografia di Romano Franco Tagliati è un’incredibile avventura. Personaggio eclettico, stupisce ancora e, con la sua ultima pubblicazione, cambia registro e si affida alla fiaba illustrata. “La libertà”, edito da Studio Michelangelo, è una metafora, un’allegoria della condizione umana. Come un Orwell moderno Tagliati racconta, attraverso la storia di un uccello in gabbia, contraddizioni e incapacità dell’uomo che cerca la propria emancipazione. Le illustrazioni di Angelo Ruta, tanto chiare e perfetta da ricordare certa pittura giapponese, aggiungono profondità bellezza al racconto. Journalist, novelist, poet, entrepreneur, traveller. The biography of Romano Franco Tagliati is an incredible adventure. Eclectic person, he astonished us once again and with his last work he changes register and experiments the illustrated fairy tale “La libertà”, published by Studio Michelangelo, is a metaphor, an allegory of the human condition. Just like a modern Orwell, Tagliati tells of the history of a bird in a cage, contradictions and the inability of the man who looks for emancipation. The illustrations by Angelo Ruta are so clear and perfect to rimind us of a certain Japanese paintings, they add a deep beauty to the fairy tale.
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EVENTI
Sopra, Alain Mességué nella nuova Alain Mességué SPA di Ascona; nella pagina successiva, sopra, da sinistra, un piatto di Alain Mességué e la piscina del Parkhotel Delta di Ascona; sotto, da sinistra, la presentazione del libro e la copertina
Above, Alain Mességué in the new Alain Mességué SPA of Ascona; in the next page, above, from left, a dish by Alain Mességué and the pool of Parkhotel Delta of Ascona; below, from left, the book launch and the cover
DA FELLINI A BERLUSCONI MESSÉGUÉ: 40 ANNI DI STORIA foto Carlo Pozzoni
Ancora una volta Alain Mességué ci stupisce. L’uomo imprevedibile che tutti conosciamo vuole dare nel suo ultimo libro “La dieta del Sorriso” (Cairo Editore, con la curatela di Gian Paolo Serino) un’immagine di sé più intima. Che sta tutta racchiusa in quel sottotitolo: “La mia vita, i miei segreti”. Mességué, guru delle diete e delle erbe, uno dei nutrizionisti, naturopati e fitoterapisti più famosi del mondo, si racconta ripercorrendo alcune tappe della sua vita professionale, riflettendo con lo spirito e l’ironia che lo contraddistinguono. Oltre quarant’anni di carriera - ma lui preferirebbe forse parlare di “missione” - riassunti in rapidi tocchi e in episodi che acquistano qui un particolare significato, aiutando a comprendere l’uomo Mességué. Quasi un bilancio umano, che l’autore fa e offre generosamente al suo pubblico, e soprattutto a suo figlio. È, infatti, da una chiacchiera-
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ta con lui che nasce l’idea di ricostruire in punti la sua vita fino a qui, splendido soggetto per un libro di avventura in cui Alain Messèguè si racconta attraverso una ventina di personaggi, da Federico Fellini a Franco Zeffirelli, da Naomi Campbell a Silvio Berlusconi, da Ugo Tognazzi ad Alberto Sordi, da Lino Banfi a Maurizio Costanzo, da Jerry Calà a Marcello Mastroianni, da Adolfo Celi a Enrico Vanzina, da Flavio Briatore a Gualtiero Marchesi. Tutti ospiti conosciuti in oltre 40 anni di attività. Si scopre così che, dietro il professionista noto a tutti, si nasconde un uomo instancabile che dà suggerimenti e consigli per aiutare a stare bene mangiando meglio, regala ricette che mescolano ingredienti sani e sorprendenti, sfata credenze e false convinzioni sull’alimentazione e i trucchi per dimagrire. E tanti sorrisi. Perché sorridere è la prima ricetta per stare bene.
From Fellini to Berlusconi Mességué: 40 years of history Alain Mességué is up to his amazing antics yet again. In his latest book “La dieta del Sorriso” (Publisher Cairo Editore, under the guidance of Gian Paolo Serino), the unpredictable man we’ve all come to know paints a picture of his most intimate self. The subheading says it all: “My life, my secrets”; Mességué, a diet and herbal guru as well as a nutritionist, naturopath and physiotherapist of global notoriety, tells a story that delves into various chapters of his professional life, reflecting upon them with characteristic energy and irony. Over forty years of work – although he might prefer to call it a “mission” – are summarized with quick strokes and episodes that hold rather meaningful significance, helping us understand who Mességué really is. This seemingly humanistic harmony is what the author draws up oh-so-generously for his readers, and even more so for his son. After all, the idea of reconstructing his life so far in various expe-
riences came about during a conversation with his little one, a more than splendid theme for an adventurous book that sees Alain Messèguè speak through a few dozen characters, from Federico Fellini to Franco Zeffirelli, Naomi Campbell to Silvio Berlusconi, Ugo Tognazzi to Alberto Sordi, Lino Banfi to Maurizio Costanzo, Jerry Calà to Marcello Mastroianni, Adolfo Celi to Enrico Vanzina, and Flavio Briatore to Gualtiero Marchesi. All people he has met in over 40 years in the business. It is evident that behind the professional that became a household name is a tireless individual who dishes suggestions and advice on how to help others eat better and live healthier, delivering recipes that mix healthy and unexpected ingredients while debunking commonly misconceived ideas and beliefs on nutrition and tricks to losing weight. He does it all with a side of smiles: the healthiest ingredient of them all.
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via Rodari 6, 22100 Como tel. 031 264042 www.ristorantesociale.it
SPORT
21° PRO - AM UNDER 12/15 29 giugno 2015 - Grande giornata di golf per tutti i giocatori Under 12 e 15 al Menaggio e Cadenabbia Golf Club. Un sogno che si realizza per tanti ragazzi…essere affiancati da veri professionisti. Una giornata all’insegna dello sport e del divertimento, resa possibile grazie all’impegno della Petazzi Costruzioni e a tutti gli altri sponsor che per il sesto anno consecutivo si sono impegnati a sostenere l’evento. A fine gara un delizioso buffet offerto a tutti i golfisti.
29th June 2015 - Great day of golf for all the players Under 12 and Under 15 at Menaggio and Cadenabbia Golf Club. A dream that becomes true for many participants...to play by the side of a pro. A day dedicated to sport and entertainment, it has been possible thanks to the contribution of Petazzi Costruzioni and many other sponsors who support the organization of the event for the 6th year in a row. The event ended with a delicious reception for all the players.
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SPORT
6° Trofeo del Mattone Domenica 12 luglio il Menaggio e Cadenabbia Golf Club ha ospitato la sesta edizione del “Trofeo del Mattone”, sponsorizzata dalla Petazzi Costruzioni. Numerosi gli iscritti che sono accorsi per contendersi l’ambito trofeo. La giornata di sole ha reso la gara ancor più piacevole. La manifestazione si è conclusa con la consegna dei premi ai vincitori direttamente dalle mani del Presidente del Golf Club Dott. Vittorio Roncoroni, a seguire una cena per i partecipanti. Sunday 12th July in the Menaggio e Cadenabbia Golf Club the 6th edition of the “Trofeo del Mattone” was held, it was sponsored by Petazzi Costruzioni. Many participants were involver in the event. The sunny day let the people enjoy even more the event. At the end the prize giving by the president of the Golf Club, Vittorio Roncoroni, followed by a dinner for the participants.
6° TROFEO DEL MATTONE 12 LUGLIO 2015 CATEGORIA UNICA 1° COPPIA NETTO CASARTELLI STEFANO – CASARTELLI LORENZO 1° COPPIA LORDO MC CANN JACK – MACK CANN EAMONN 2° COPPIA NETTO CEREGHINI FABRIZIO – VISDOMINI ADRIANO 3° COPPIA NETTO SAVORANI ALDO – MAGNI GIORGIO PREMI SPECIALI 1° COPPIA LADY PETAZZI MADDALENA – VENINI MARIA 1° COPPIA SENIOR CINCOTTI ROBERTO – CINCOTTI EMANUELA 1° COPPIA MISTA MAFFIOLI ENZO – CARACCIO NADIA 1° COPPIA JUNIOR PETAZZI ANDREA – RECCHIA MICHELE
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NEAREST TO THE PIN MASCHILE BUCA 3 NEAREST TO THE PIN FEMMINIEL BUCA 3 DRIVING CONTEST MASCHILE BUCA 12
ZANOTTA A. N.P. PETAZZI CELESTINO
DRIVING CONTEST FEMMINILE BUCA 12
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SPORT
ATP TOUR CHALLENGER Dieci anni di grandi successi
di Fabrizio Comerio foto Ludovico Giussani, Elvira Pezzotti
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E’ sempre uno spettacolo unico assistere al Challenger Città di Como. Perché il tennis, molte volte sottovalutato, è uno sport che fa della psicologia, della resistenza e della forza i propri punti di forza. Sei tu contro l’avversario, che magari conosci, sai già come potrà colpire la pallina, ma ogni scambio è sempre un’emozione diversa, e il risultato alla fine non è sempre quello che ti aspetti (vedi Vinci contro Serena Williams negli Usa Open). A Como da dieci anni si coltiva una passione vera e sana e questo torneo che fa parte dell’Atp si sta guadagnando il giusto rispetto in ambito internazionale. Quest’anno per la prima volta si è giocato nella prima settimana di settembre, mentre solitamente era in programma a fine agosto, ma poco è cambiato. A trionfare nella decima edizione del torneo è stato il russo Andrey Kuznetsov, numero
Sopra, Andrey Kuznetsov e Daniel Brands
Above, Andrey Kuznetsov and Daniel Brands
90 nella graduatoria mondiale, che ha battuto in finale il tedesco Daniel Brands 51° nel 2013, con il punteggio 6-4 6-3.Giulio Pini, presidente del circolo Villa Olmo, dove si è svolto il torneo, è soddisfatto: “Sono contento di come abbiamo lavorato quest’anno, non era facile visto il cambio di data, cosa per cui noi non possiamo fare davvero nulla. C’è stato un buon riscontro di pubblico e si è visto un tennis davvero di livello. Kuznetsov ha sicuramente meritato di portarsi a casa questo Challenger”. Ora intanto si è già al lavoro per il prossimo. “Appena finito - rivela Pini - abbiamo già cominciato a pensare al prossimo anno, qualcosa ci sarà da migliorare. Sono convinto che questo sport e questo torneo siano determinanti anche per portare turismo nella nostra città, dunque è sicuramente un bene per tutta Como”.
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In queste pagine, momenti della premiazione
Atp Tour Challenger Watching the tennis event, Challenger CittĂ di Como, is always a unique experience. Tennis, often underrated, is a sport where psychology and resistance are inbuilt parts. It's you against your opponent, someone you may know well, you know how he or she will hit the ball, but every exchange always produces a different emotion, and the result is not always what you expect (remember Roberta Vinci vs Serena Williams at US Open?). For the last 10 years the Challenger tournament, part of ATP, held in Como has gained many passionate supporters and due, international respect. This year for the first time it took place during the first week of September rather than the usual last week of August, which made little difference to the outcome. In
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On these pages, moments of the prize giving
this 10th edition the Russian player, Andrey Kuznetsov, ranked 90 in ATP, triumphed by beating Germany's Daniel Brands, ranked 51 in 2013, with the score of 6-4 6-3. Giulio Pini, president Villa Olmo tennis club, where the tournament was held, was more than satisfied: "I'm pleased with the organization this year," he said, "it wasn't easy bearing in mind the change of date, something we couldn't really do anything about. Kuznetsov really deserved to win this 'Challenger.' We're already working on next year's event, and intend to make further improvements. I'm convinced this sport and this tournament will be decisive also in bringing tourists to our city hence it's certainly good for all of Como".
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GIRO DI LOMBARDIA
Vince Nibali e vince Como di Fabrizio Comerio foto Carlo Pozzoni
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E’ stato fantastico, il Giro di Lombardia di quest’anno: un autentico capolavoro. Vero che ha vinto Vincenzo Nibali, e già questo basterebbe per rendere tutto più bello, ma uno scenario e soprattutto un arrivo così non sono di certo paragonabili ad altre corse. Il percorso misurava in totale 245 km, i ciclisti sono partiti da Bergamo fino ad arrivare in piazza Cavour e la sfida si è svolta in 6 ore e 15 minuti. La gara è stata appassionante, i corridori hanno affrontato diverse salite tra le quali il difficilissimo muro di Sormano, ma Nibali, lo Squalo dello Stretto, ha fiutato l’odore del sangue nella discesa di Civiglio a 17 km dall’arrivo. L’italiano ha tagliato il traguardo in solitario e con le mani al cielo, questa per lui infatti è stata la prima vittoria in una delle cinque gare "Monumento". Un italiano torna quindi sul gradino più alto del podio dopo Damiano Cunego nel 2008 e dunque la vittoria di Nibali assume ancora più valore. Una vetrina importantissima per Como che ha mostrato in
In queste pagine, momenti della gara
On these pages, moments of the competition
Eurovisione le bellezze e le potenzialità di questa città e ha saputo organizzare al meglio tutta la competizione e la zona del traguardo. Tutto è andato alla grande: Nibali dopo aver vinto è salito sul palco montato appositamente per la manifestazione e ha cantato l’inno d’Italia davanti a tantissime persone che lo hanno applaudito e osannato, senza far mancare il proprio calore anche al secondo e terzo classificato, lo spagnolo Moreno giunto a 21 secondi e il francese Pinot a 32. Lo Squalo una volta tagliato il traguardo si è commosso fino alle lacrime per questa autentica impresa, perché per scendere a quella velocità da Civiglio ha dimostrato sicuramente fegato ma anche una voglia di vincere incredibile e lui ne aveva tantissima. Il Giro di Lombardia dopo molti anni tornava con l’arrivo a Como ed ha portato fortuna ai colori italiani. Una marea di gente, bambini, turisti e famiglie tutti insieme per godersi questo spettacolo; insomma una domenica da ricordare.
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In questa pagina, l'arrivo al traguardo di Vincenzo Nibali; nella successiva, alcuni momenti della giornata
Giro di Lombardia: Nibali wins and Como wins This year's cycling race around Lombardy, il Giro di Lombardia, was simply fantastic, a masterpiece. Italy's cycling star Vincenzo Nibali won, this alone made it all the better, but a setting, an arrival like this is not comparable to other races. The riders left Bergamo and cycled 245 km to arrive at Piazza Cavour in Como taking 6 hours and 15 min to complete the race. It was truly exciting, the riders had to tackle some steep climbs including the very difficult climb in Sormano, but Nibali, the Shark of Messina, as he's known, could smell success rushing downhill at Civiglio, barely 17 km from arrival. The Italian racer crossed the finishing line raising his arms into the air, this for him was the first victory in the top five races. An Italian was therefore on the podium after Damiano Cunego in 2008 rendering Nibali's success even more precious. It was a great opportunity to showcase the attractions of Como in Eu-
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In the previous page, the arrival of Vincenzo Nibali; on this page, some moments of the day
rovision and prove that the city is capable of organizing the final stage of a big event of this sort. It all went well, Nibali after winning stood on the stage built especially for the occasion and sang the Italian national anthem before a huge crowd that applauded him without hiding their appreciation also of the second and third placed racers, Spain's Moreno (21 seconds behind) and France's Pinot (32 seconds behind). The Shark after crossing the finishing line broke into tears for this remarkable achievement, riding downhill from Civiglio at that speed he showed courage but also an incredible desire to win, he had both in abundance. The final stage of, Il Giro di Lombardia, after many years returned to Como bringing luck also to Italy. An enormous crowd of people, children and tourists came together to enjoy the show, in short, it was a memorable Sunday.
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RODA, UN AMORE A QUATTRO RUOTE foto Archivio Roda La passione per le corse è una vera tradizione per gli uomini della famiglia Roda, una passione che il padre Gianluca ha tramandato ai figli Giorgio e Andrea. Tutti e tre impegnati nei rispettivi campionati con soddisfazioni più o meno grandi. Il pluricampione Gianluca Roda sta disputando con la nuova Corvette C7.R della Larbre Competition il campionato FIA World Endurance Championship per la categoria LMGTE Am, insieme a Paolo Ruberti e Kristian Poulsen. Due buoni piazzamenti nelle ultime gare: a fine agosto 5° posto al Nurburgring e a metà settembre 7° posto nella Sei Ore di Austin, sul circuito che tradizionalmente ospita il Gran Premio degli Stati Uniti di Formula Uno. Andrea Roda ha conquistato ancora una volta la zona punti nella ELMS
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2015. Il comasco, in forze all’Algarve Pro Racing Team si è messo in mostra a Le Castellet, in occasione della sua seconda apparizione stagionale alla guida della Ligier JSP2 preparata dalla compagine portoghese. Un anno fa, proprio in Francia, Andrea debuttò in ELMS, esperienza che è servita a dargli la possibilità di concentrarsi sulla guida in questo 2015, condizione che ha favorito il raggiungimento dell’ottavo posto finale. Meno fortunato il fratello Giorgio che con la Ferrari 458 Italia di AF Corse ha terminato anzitempo la trasferta francese sul circuito del Paul Ricard. Ancora una volta, come al Red Bull Ring prima della pausa estiva, il radiatore della Rossa di Maranello ha tradito il comasco e il suoi coequipier mentre erano al comando della gara.
Roda, a four wheel love Passion for races is a true tradition for the men of the family Roda, a passion that the father Gianluca passed to his sons Giorgio and Andrea. All three are involved in the different championships and they got significative results. Gianluca Roda won many times and now he is competing with the new Corvette C7.R of the Larbre Competition the FIA World Endurance Championship for the category LMGTE Am, together with Paolo Ruberti and Kristian Poulsen. Two good results in the last competitions: at the end of August 5th place at Nurburgring and in the missile of September 7th place in the Six Hours of Austin, on the circuit that traditionally guests the Grand Prix of United States of Formula
One. Andrea Roda conquered once again the point area of ELMS 2015. Now he is competing for Algarve Pro Racing Team and he did good at Le Castellet, on the occasion of his second performance of the season with Ligier JSP2. A year ago, in France, Andrea competed for the first time for ELMS, thanks to this experience he could be better focused on racing this year, reaching the 8th place final. His brother Giorgio wasn't so lucky with Ferrari 458 Italia of AF Corse, he ended before finishing the French rave on the circuit of Paul Ricard. Once again, as it happened at Red Bull Ring before the summer stop, the radiator of the Red of Maranello caused problems to Giorgio and his coequipier while they were racing first.
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BENVENUTO, Mr. CAPITANO di Fabrizio Comerio foto FKD fotoagenzia
Non è comasco, è vero, Andrea Ardito è nato a Viareggio, ma non importa a nessuno, perché lui, ultimo vero capitano del Calcio Como, ha sudato e sputato sangue per la città lariana. Un guerriero, uno che non molla mai, questo è quello che era in campo con la divisa azzurra. Andrea vuole rimettersi in gioco, ha chiuso la sua carriera da calciatore con la promozione in serie B e ora ne inizia un’altra da allenatore in seconda della Primavera comasca. “Negli ultimi anni mi sono accorto che la strada giusta per me sarebbe stata quella dell'allenatore - dice - in campo mi è sempre piaciuto aiutare i compagni. In questi primi mesi mi sto trovando benissimo, è davvero uno stimolo continuo, anche se sono l’assistente del mister e non ho una panchina mia, mi sto divertendo e lavoro alla grande. Il mio sogno è ovviamente diventare primo allenatore ma sono agli inizi e devo ancora imparare i trucchi del mestiere”. Ha giocato in serie A, B e C, ha avuto molti mister ma non ha un esempio da seguire o un idolo da emulare. “Ho cer-
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cato di imparare da tutti, ho capito quello che è meglio fare oppure no. Vi svelo un segreto: negli ultimi sette anni avevo un quaderno dove mi segnavo ogni cosa dopo gli allenamenti e le partite, gli schemi, gli esercizi e tutto quello che mi interessava sapere e capire”. Ogni uomo si pone degli obiettivi: “Il mio è sicuramente trasmettere qualcosa ai ragazzi. Credo che metterci passione sia la cosa più importante e questo la squadra lo percepisce”. A pochi mesi dalla sua ultima partita con la maglia del Como, e la fascia di capitano, Ardito definisce la promozione in B sicuramente il momento più bello della sua carriera: “Ho iniziato a vincere qui e ho finito allo stesso modo. É stata un’emozione fantastica, la più forte senza dubbio della mia carriera, un sogno senza troppi giri di parole. Como mi è rimasta dentro, vedere la gioia di così tante personemi ha riempito il cuore. Qui ho tutto, è una città che mi ha dato tanto e sono felice perché in qualche modo ho contribuito a scrivere la storia di questa società.”
In queste pagine, Andrea Ardito e atleti della Primavera del Calcio Como
In these pages, Andrea Ardito and some athlets of Primavera of Calcio Como
Welcome, Mr. Captain Andrea Ardito is not from Como, he was born in Viareggio, but nobo dy cares, b ecause he is the last and real captain of Calcio Como, he played hard and put passion in what he did for Como. A warrior, on the f ield he never gave up. An drea wants to star t a new career af ter his career as a pla yer in serie B , he is the assistant coach in the Youth sec tor of Calcio Como. “ In the last few years, I noticed that for me the right place was the one of the coach – he said – on the f ield I always liked to help my team mates . D uring these f irst months I am doing ver y well, it is a constant incitement, even as an assistant coach, I am having fun and I work hard. My dream is to b ecome head coach, but I have just star ted and I have to improve ”. He played in serie A , B and C , he had had many coaches but he do esn’t have an e xample to follow. “ I
tried to learn from all of them, I understo o d the way I want to follow. I tell you a secret: in the last 7 years I had a bo oklet where I wrote ever y thing af ter prac ticing and games, ever y thing that I need to know and understand ”. Ever y man has goals: “My goal is to transmit something to the kids . Passion is the most impor tant thing and the team knows it ”. Few months af ter his last game with the jersey of Como, Ardito def ines the promotion in B the most beautiful moment of his career: “ I star ted to win when I was here and I f inished in the same way. It was a great emotion, the strongest in my career, a real dream. Como is in my hear t, I was so e xcited to share this emotion with so many people. Here I have got ever y thing, the cit y gave me a lot and I am happy because I played my par t in the histor y of this club”.
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LE PASSIONI DI COACH GERRY di Fabrizio Comerio foto Pallacanestro Cantù
Giorgio Gerosa, per tutti Gerry, è il classico ragazzo che con passione, lavoro e impegno è arrivato dove voleva. Nonostante abbia solo 30 anni, più della metà li ha vissuti quotidianamente al Pianella di Cantù: masticando basket, parlando di basket, giocando a basket e allenando. É partito dal Progetto Giovani, rubando i segreti ai più bravi maestri di pallacanestro e quest’anno è stato promosso come terzo allenatore di serie A. La strada per lui è appena iniziata. “É sicuramente un onore essere qui - afferma Gerosa - l’emozione è tantissima. Devo ringraziare tutti, dal Presidente Anna Cremascoli a Antonio Munafò, responsabile del progetto giovani, a tutti quelli che hanno creduto in me”. Già, più di dieci anni nel Pgc non si cancellano facilmente: “É stata una scuola di vita il Progetto Giovani, sono cresciuto sia a livello professionale che come uomo. Ho avuto la fortuna di seguire molti allenatori preparatissimi a ciascuno dei quali ho rubato qualcosa di fondamentale per la mia crescita. Ora inizio un nuovo
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percorso, una nuova avventura ma continuerò a tenere un occhio sul settore giovanile”. Comincia dunque una nuova esperienza con Fabio Corbani, allenatore della Vitasnella: “Fabio è davvero incredibile, in ogni allenamento mette un’energia e una voglia fuori dal comune. Mi piace il suo stile di allenamento, sembra quasi da settore giovanile, molto lavoro sui fondamentali e sulla precisione di ogni singolo movimento. Mi sto trovando benissimo perché spinge tutti a migliorarsi, non parlo solo dei giocatori ma anche di noi assistenti. É uno stimolo continuo, dunque diventa anche divertente essere ogni giorno in palestra, ci sono sempre motivazioni nuove. Cercherò di carpire il più possibile dai suoi insegnamenti”. Che obbiettivi ti poni per questo tuo primo anno di serie A? “Sicuramente guadagnarmi il rispetto e la stima da parte di giocatori, staff e società. Poi, per quello che sarà il domani non so, per ora non ci penso, la vita può regalare emozioni nuove ogni giorno”.
Nella pagina precedente, a destra, Gabriele Gerosa; a sinistra Awudu Abass; sopra, la panchina della prima squadra
In previous page, on the right, Gabriele Gerosa; on the left, Awudu Abass; above, the bench of Basket Cantù
The passions of Coach Gerry Giorgio Gerosa, known as Gerr y, is a guy who puts passion, hard work and commitment in what he does. He is only 30 years old and he spent more than half of his life at the Pianella in Cantù: living for basket, speaking of basket, playing basket and practising. He started with Progetto Giovani (Youth Project) stealing secrets to the best basketball coaches and this year he reached the position of Assistant coach in serie A . He just started. "I am honored to be here - said Gerosa - it is a strong emotion. I have to say thank you to ever ybody, from the President Anna Cremascoli to Antonio Munafò, responsible for Progetto Giovani, and to the people who believed in me". More than 10 years in Pgc cannot be easily cancelled: "Progetto Giovani was a school of life, I grew from the professional and from the personal point of view. I followed many coaches who were ver y professional and I stole something from each of them in
order to improve. Now I am going to start a new way, a new adventure, but I will still continue to follow the youth sector". He starts a new experience with Fabio Corbani, head coach of Vitasnella: “Fabio is really incredible, in ever y practice he puts lots of energy. I like how he organize the practice, simular to the youth sector, lots of work on the fundamentals and on the precision of ever y single movenent. I work ver y well with him because he wants ever ybody to improve, not just the players but also the assistant coaches. He is a source of inspiration, so it is fun to go to the gym ever yday, there are always new motivations. I will tr y to learn as much as possible from him". What are your goals for the first year in serie A? "Fo sure to gain respect and consideration from the players, the staf f and the club. Regarding the future, I don' t think about it, life can give you new emotions ever y day".
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BRIANTEA IN ROSSONERO di Fabrizio Comerio foto Briantea84 Una settimana con i colori rossoneri del Milan per i ragazzi della Briantea84 di Giorgio Pagani. Dal 2 all’8 agosto scorsi si è infatti svolto nel centro sportivo di Brallo di Pregola, il Milan Junior Camp, nel quale la squadra canturina con 11 giocatori della Rolafer ha preso parte allo stage targato Milan. Il progetto, denominato Special Soccer Camp, ha l’obiettivo di integrare nelle sessioni estive rossonere bambini e ragazzi con disabilità. Tommaso Nava, tecnico Rolafer Briantea84 afferma: “Questa prima esperienza al Milan Junior Camp è stata molto positiva. Siamo partiti con un gruppo eterogeneo, ma questo non ha mai rappresentato un problema o un ostacolo all’integrazione, diversificando le attività in funzione delle capacità calcistiche dei ragazzi. Quattro nostri giocatori sono stati inseriti nel programma di allenamenti insieme con tutti gli altri partecipanti del camp: per loro un grandissi-
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mo riconoscimento del valore in campo e delle loro abilità di gioco. Mentre gli altri hanno svolto una preparazione dedicata con me e con Luca Brienza”. Non sono mai mancati momenti di divertimento tutti insieme. “L’attività della settimana si è svolta con un ritmo sostenuto – evidenzia ancora Nava - a tratti impegnativo. La cosa molto bella di questo camp, infatti, è che nessuno si è sentito escluso. Ognuno ha fatto parte del gruppo e soprattutto ha tratto vantaggio da questi giorni a Brallo: gli allenatori del Milan Junior Camp sono stati molto bravi nel coinvolgere i ragazzi, ci hanno dato consigli su come impostare gli esercizi e migliorare gli aspetti tecnici e fuori dal campo la simpatia è stata il collante per trascorrere piacevoli momenti insieme. Anche il rapporto con i coetanei è stato positivo, quindi sicuramente è stata un’esperienza da ripetere”.
In queste pagine, gli atleti della Briantea84
In these pages, athlets of Briantea84
Briantea in red and black A week with the red and black colors of AC Milan for the guys of Briantea8 4 of Giorgio Pagani. From 2nd to 8th August in the spor ts center of Brallo di Pregola it is held the Milan Ju nior Camp, in which the team of Cantù with 11 players of Rolafer to ok par t in the stage organized by AC Milan. The projec t, called Sp ecial Soccer Camp, aims at integrating disabled children and kids during the summer sessions . Tom maso Nava, of Rolafer Briantea8 4 says: “ This is my f irst e xpe rience at Milan Junior Camp was really positive. We star ted with a miscellaneous group, but it didn' t represent a problem or an obstacle for the integration, diversif yingthe ac tivities according to the soccer skills of the guys . 4 of our players fol lowed the training program with all the other par ticipants of
the camp: an impor tant recognition of their value and their skills on the f ield. Instead the other guus followed a dedicated preparation with me and Luca Brienza" . We also spent nice moments together. " The ac tivit y of the week was carried out at a go o d pace - stressed again Nava - sometimes even demanding. Ac tually the most beautiful thing of camp is that no one was lef t apar t. Ever ybo dy was par t of the group and learned during these days in Brallo: the coaches of Milan Junior Camp were ver y go o d, they gave us suggestions on how to organize the prac tice and to improve the technical aspec ts and out of the f ield we had a great time together. Also with the guys of the same age the relationship was ver y go o d, so it is an e xperience to repeat " .
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FOOD AND DRINK
CUCINA & CANTINA KITCHEN & CELLAR
di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni
Davide Lacchini
Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como". Insignito nel giugno 2014 del Cavalierato della Repubblica Italiana.
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Emanuele Riva
Classe 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d' Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore.
Si ringrazia per la disponibilità e la collaborazione il direttore sig. Massimo Abbati, gli chef di cucina Fabiano Marzano e Luca Albanito dell'hotel Regina Olga di Cernobbio Si ringrazia la ditta CIFA per la fornitura di attrezzature tavola e cucina
BUSECCA ALLA MILANESA
BUSECCA ALLA MILANESA
ingredienti per 6 persone
To serve 6 Kg 1,2 of pre cooked tripe - gr 150 of tomato cut into small pieces - gr 200 of carrots - gr 100 of celery cut into small pieces - gr 200 of potatoes - 1 onion - gr 50 of butter - gr 50 of lard - gr 50 of Parmesan cheese - gr 200 of dry Spanish beans 3 liters of broth - 1 spoon of double-concentrate of tomato - 1 glass of dry white wine - salt and pepper
1,2 Kg di trippa riccia precotta - 150 g di pomodori tagliati a dadini - 200 g di carote e 100 g di sedano tagliati a cubetti - 200 g di patate - una cipolla - 50 g di burro - 50 g di lardo - 60 g di formaggio grana - 50 g di cipolla - 200 g di fagioli Spagna secchi - 3 lt di brodo - un cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro - un bicchiere di vino bianco secco - sale e pepe q.b. Per la gremolata: un mazzetto di prezzemolo - uno spicchio d'aglio - 3 foglie di salvia - un rametto di rosmarino (tutto tritato molto fine).
For the mixture: 1 bunch of parsley - 1 clove of garlic - 3 leaves of sage - 1 bunch of rosemary (everything finely minced)
Preparazione: Cuocere i fagioli di Spagna, avendo cura di metterli in abbondante acqua tiepida almeno 12 ore prima. Privare la trippa del cordone di grasso, sbollentarla per alcuni minuti in acqua con poco aceto per poterla sgrassare ulteriormente, scolarla bene e poi tagliarla a pezzetti della lunghezza di 1,5 cm circa. In una casseruola far rosolare leggermente la cipolla tritata con il lardo battuto e il burro, quindi aggiungere la trippa, il sedano e le carote e far brasare il tutto per almeno 15 minuti, avendo cura di mescolare di tanto in tanto con un mestolo di legno. Sfumare con il vino, aggiungere il brodo bollente e far cuocere a fuoco moderato per 30 minuti, poi aggiungere la dadolata di pomodori, il doppio concentrato e le patatate tagliate a metà che, a cottura ultimata, andranno schiacciate completamente per addensare il sugo. Continuare la cottura a fuoco basso per almeno un'ora. Lasciare riposare per alcuni minuti in modo che il grasso della trippa che riaffiora in superficie possa essere schiumato. Aggiungere i fagioli Spagna cotti precedentemente e riportare a ebollizione ancora per alcuni minuti, poi aggiungere la gremolata. Servirla molto calda con formaggio grana grattugiato .
Preparation: Cook the Spanish beans apart after you have left them in lukewarm water for at least 12 hours. Remove the fat part from the tripe, boil it for a few minutes in water and a bit of vinegar to degrease it, then cut it into small pieces. In a pot brown the minced onion with the lard and the butter, then add the tripe, the celery and the carrots. Braise for 15 minutes and once in a while mix with a wood spoon. Add some wine first and then some boiling broth, cook for 30 minutes at a low heat, then add the tomatoes, the doubleconcentrate of tomato and the potatoes cut into two, after 15 minutes mash the potatoes to thicken the sauce. Continue the cooking at a low heat for at least 1 hour. Leave it to rest for some minutes so that the fat of the tripe that gets to the top can be skimmed. Add the Spanish beans, previously cooked; boil for some minutes and then add the mixture. Serve it very hot with some Parmesan cheese in the top.
“BOLLA DI URBANO” CESANESE DEL PIGLIO SUPERIORE DOCG 2011 - PILEUM Dal Cuore dell’Italia proviene questo vino poco conosciuto ma tanto buono! Il vitigno Cesanese affonda le sue radici nella zona di Frosinone. Sin dall’epoca romana è coltivato nella zona collinare ai bordi della capitale. Il calice è caratterizzato da un corpo importante, da tannino e da alcol grazie ad una prolungata maturazione in pianta. La freschezza al palato è sorprendente e convincente su moltissimi abbinamenti con il cibo. Un vero autoctono selvatico ma ben addomesticato. 18° C.
“BOLLA DI URBANO” CESANESE DEL PIGLIO SUPERIORE DOCG 2011 – PILEUM This very good but not so famous wine comes from the heart of Italy! The Cesanese grape is located in the area of Frosinone. From the Roman time it was grown on the hills close to the city of Rome. It has an important body, tannin and alcohol due to its long ripening on the plant. The freshness is stunning and it can be well combined with many different dishes. A real local grape which can be good combined.18° C.
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TAGLIATA DI TONNO AL SESAMO CON FICHI E ZABAIONE DI ZUCCA
TUNA WITH SESAME, FIGS AND PUMPKIN CREAM
“EISACKTALER” VELTLINER VALLE ISARCO DOC 2013 - KUEN HOF PETER E BRIGITTE PLIGER
Ingredienti per 6 persone
To serve 6 n. 1 tuna slice of 900 gr. - n. 3 spoons of sesame seeds - n. 2 shallots - n. 1 bunch of parsley - n.1 bunch of rosemary - n. 2 dl of extra virgin olive oil - n.3 figs - 200 gr of boiled pumpkin - n.2 egg yolks - 100 gr cream - 40 gr. of butter - Ginger - salt
Immersione nella frutta esotica, gialla, fresca, ben definita e non sgarbata. Eleganti ricordi di buccia di melone e pepe bianco, tipici del vitigno Veltliner Verde. Si alternano decisi tocchi minerali che andranno ad arricchire il sorso! Ingresso soffice e rotondo grazie ad un tenore alcolico che supera i 14° con un equilibrio sorprendente! Il calice si colora di giallo vivo e le lacrime confermano il corpo. Una chicca di vanto per il Nord Italia. Da bere a 12°C.
Un trancio di tonno da 900 g - 3 cucchiai di semi di sesamo - 2 scalogni - un mazzetto di prezzemolo - un rametto di rosmarino - 2 dl olio di oliva extra vergine - 3 fichi - 200 g di zucca lessata - 2 tuorli d'uovo - 40 g di burro - 100 g di panna liquida - zenzero - sale q.b Preparazione: Tagliare per il lungo il trancio di tonno e ricavare tre filetti. Preparare una marinata con lo scalogno, il prezzemolo tritato, il rosmarino, il sale e l'olio e ricoprire i filetti di tonno che rimarranno almeno 30 minuti a riposare nel frigo. Nel frattempo lessare la zucca con uno scalogno, passarla al mixer, aggiungere i tuorli d'uovo, la panna, un pizzico di zenzero e, se il composto risultasse troppo asciutto, aggiungere un poco di brodo, aggiustare di sale e cuocere lo zabaione a bagnomaria, mescolando velocemente con una frusta e aggiungendo poco alla volta alcuni fiocchetti di burro. Mantenere in tiepido e sempre a bagnomaria. Prendere i filetti di tonno, pulirli leggermente dalla marinatura e passarli nei semi di sesamo. Scottarli in padella con olio di oliva e aggiungere anche i fichi tagliati a fette. Il tonno cuoce molto velocemente, quindi andrà solo scottato il tempo necessario affinchè il sesamo prenda colore mentre all'interno il filetto tagliato dovrà risultare leggermente crudo. Servire la tagliata di tonno intercalando ad ogni fetta il fico e accompagnarlo con lo zabaione alla zucca.
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Preparation: Cut i n l e n g ht th e tu n a sl i ce a n d g e t thre e f i l e t s . M i x th e sh a l l ot s with th e m i nce d p a r sl e y, th e rose m a r y, sa lt a n d o i l a n d th e n use th e m i x tu re to cove r th e tu n a sl i ce s whi ch h a ve to s ta y i n th e f ri d g e fo r a t l e ast 30 m i nu te s . I n th e m e a nti m e b o i l th e p u m p k i n w ith o n e sh a l l ot, m i x it a n d th e n a d d th e e g g yo l k s , a b it o f g i n g e r a n d o f it is to o d r y a lso a d d a b it o f b roth , ch e ck th e sa lt a n d co o k it a t b a i n - m a ri e m i x i n g with a whisk a n d a d d so m e p i e ce s o f b ut te r. (ke e p it l u ke wa r m a t b a i n - m a ri e) Ta ke th e tu n a f i l e t s a n d re m ove a b it o f th e m i x tu re a n d th e n p ass th e m i n th e se sa m e se e ds . S e a r i n a p a n with o l i ve o i l , a d d so m e f i gs cut i nto sm a l l p i e ce s . T h e tu n a co o k s fast so j ust se a r it u nti l th e se sa m e b e co m e s b ro w n a n d i nsi d e th e cut f i l e t h as to b e ra w. S e r ve th e tu n a f i l e t s with so m e p i e ce s o f f i gs o n th e si d e a n d th e p u m p k i n cre a m .
“EISACKTALER” VELTLINER VALLE ISARCO DOC 2013 - KUEN HOF PETER E BRIGITTE PLIGER Immersion in exotic yellow fresh fruit, well defined taste. Elegant memories of melon peel and white pepper, typical of the Veltliner Verde. A good mix of mineral tastes which enrich the taste! Soft and round entrance thanks to the alcohol level which is not higher than 14 degree and it is characterized by a surprising balance! The glass has a clear yellow colour and the drops confirm the body. A special wine from the North of Italy. To serve 12°C.