magiclake winter 2018

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EDITORIALE

Il Dono

The gift

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ari lettori,

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ear readers,

Esserci per gli altri: il dono più bello!! Cara Città dei Balocchi, buon compleanno! Da 25 anni in questo periodo sorprendi grandi e bambini, donando loro le più belle emozioni del Natale: passeggiare nelle strade affollate, ammirare le immagini colorate proiettate sulle case e sui palazzi come se fossero dipinti, perdersi con lo sguardo nelle mille luci degli alberelli decorati o delle candele accese vicino alle finestre, ascoltare melodie di cori spontanei, perdersi nelle vetrine che scintillano e vivere qualche giorno con gioia e serenità, insieme alle persone care. Ogni anno rendi Como generosa, cercando la sintonia tra l’azione e il cuore: non hai fatto mancare mai un sorriso e un gesto di solidarietà. In 5 lustri il vero Natale lombardo è a Como; milioni di persone vengono in città, ogni anno sempre più numerose perché qui non si sentono mai sole. Cara amica Città dei Balocchi, sei diventata la più grande e fantasiosa fabbrica di gioia, d’allegria, di speranza e di emozioni. Un anno è passato veloce e la gioia delle feste con la magia del Natale è arrivata puntuale con la purezza e le emozioni dei bambini espresse dai loro occhi: sarà la ricompensa per il tuo grande impegno, per far diventare speciali questi giorni per le famiglie, ma anche per chi soffre. Questo numero di Magic Lake è all’insegna del dono. Si comincia con Simona Atzori in copertina, donna straordinaria e grande artista che ha dedicato al dono la sua intera vita, si continua con tanti altri personaggi, come i benemeriti insigniti dell’Abbondino d’Oro, esempi da ammirare e seguire, senza dimenticare tutte le realtà, associazioni ed aziende, che rendono grande e generoso il nostro territorio.

Be there for other people: the best gift!!! Dear Città dei Balocchi, Happy Birthday! For 25 years in this period you entertain children and adults, giving them the most beautiful emotions of Christmas: walking in the crowded streets, admiring the colored images projected on the houses and on the palaces as if they were painted, getting lost with the look in the thousand lights of the decorated trees or of the alight candles close to the windows, listening to the melodies of spontaneous Christmas carols, getting lost in the glittered shop windows and living some days of joy and serenity together with the beloved ones. Each year you make Como generous, looking for the perfect harmony between action and heart with a smile or a gesture of solidarity for anybody. For 25 years the real Christmas of the Lombardy region is in Como; thousand people come to the city, every year they are more and more because here they never feel alone. Dear Città dei Balocchi, you have become the greater and fanciful factory of joy, fun, hope and emotions. A year passed by quickly and the joy of the holidays with the magic of Christmas has punctually arrived with the purity and the emotions of the children expressed by their eyes: this is the reward for your great engagement, to make these days special for families, but also for the people who suffer. This edition of Magic Lake is in the name of the gift. Starting with Simona Atzori on the cover, extraordinary woman and great artist who dedicated all her life to the gift, then many other personalities, such as the people who received the Abbondino d’Oro, examples to admire and follow, without forgetting all the associations and the companies that make our territory so generous.

Daniele Brunati Direttore

Daniele Brunati Director

Como



sommario summary Winter 2018/19 anno XIV n.4 magiclakecomo.it

PEOPLE SIMONA ATZORI

Dancing on Lake Como

In copertina / On the cover Simona Atzori foto di G. Rigon

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Simona Atzori, esempio di vita Simona Atzori, example of life L’étoile Raffaele Paganini, dal teatro all'Accademia L’étoile Raffaele Paganini, from the theatre to the Academy Mario Pittorelli, la mia storia con Amici di Como Mario Pittorelli, my history with Amici di Como ANNIVERSARY

city

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festeggia 70 anni con lo showroom milanese 56 Porada Porada celebrates 70 years with the showroom in Milan 70 anni in musica 58 AsLiCo, ASLiCo, 70 years with the music 60 anni per i bambini 60 Chicco, Chicco, 60 years for children degli Architetti, da 60 anni a Como 62 Ordine Ordine degli Architetti, in Como for 60 years

del Valduce festeggia 50 anni 64 IlThemonoblocco single block building of Valduce 133 mountain

celebrates the 50th anniversary

fotografico nazionale: i miei primi 40 anni 66 Concorso Concorso fotografico nazionale: my first 40 years Gentili Mosconi, 30 anni di storia 72 Gentili Mosconi, a history of 30 years Manara, una vita per la danza 74 Simonetta Simonetta Manara, a life for ballet

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swiss

Lions Club Como Plinio Il Giovane, visione del futuro 76 30° 30° Lions Club Como Plinio Il Giovane, a vision of future CULTURA e ARTE

della bellezza 50 LaTheforma shape of beauty I Gioielli di Mitoraj - Giacomo Braglia: Conversations

È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©

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Como

150 I Gioielli di Mitoraj - Giacomo Braglia: Conversations Il Museo Rinnovato 152 Modernised Museum Mario Rumi e il dono dell'acqua all'Africa 156 Mario Rumi and the gift of water to Africa 158 CITIES CITIES Vantadori: La ricerca del bello 161 Emilio Emilio Vantadori: The search of beauty



Como

Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Numero iscrizione ROC: 23521

sommario summary

Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Graphic design Andrea Pedretti Testi • Research and Material Daniele Brunati, Rosaria Casali, Elisabetta Comerio, Marina Moretti, Stefania De Giorgi, Alessandra De Nitto, Isabella Nobile De Agostini, Delia Carla Facchini, Marili Fontana, Gian Enrico Ghilotti, Fabrizio Comerio, Davide Lacchini, Emanuele Riva Pubblicità • Advertising TBM Service & C, Chiara Bordoli, Giangabriele Palimento Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani, Giulia Ilyna Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri

EVENTI d'Oro 2018, modelli da seguire 54 Abbondino Abbondino d'Oro 2018, models to follow dei Balocchi, da 25 anni dona la magia del Natale 80 Città Città dei Balocchi, for 25 years the magic of Christmas Como Christmas Light 96 Lake Lake Como Christmas Light in Festival, un'edizione... da paura! 98 Noir Noir in Festival, a...scary edition! di Como & Magic Lake a Villa Erba 104 Amici Amici di Como & Magic Lake at Villa Erba del Legno 2018 143 Festival Festival del Legno 2018 è donna 145 IlIl merletto merletto è donna

Foto • Photographic Material G. Rigon, Paolo Genovesi, Norberto Nobile, Luca Raddrizzani, Stefano Raddrizzani, Accademia di Musica e Danza Palazzo Valli Bruni, Nick Zonna, Laila Pozzo, Andrea Butti, Carlo Pozzoni, Francesco Corbetta, Gian Enrico Ghilotti, Vincenzo Martegani, Andrea Sala, Marina Moretti

146 Premio Internazionale di Letteratura Città di Como

Archivi: Archivio Porada, Chicco, AsLiCo, Ordine degli Architetti, Scuola di Danza Classica Teatro Sociale, Gentili Mosconi, Noir in Festival, Atelier Angela Couture, Riva 1920, Comitato per la Promozione del Merletto, Premio Internazionale di Letteratura Città di Como, Galleria d'Arte Contini, Emilio Vantadori, Musei Civici Como, Accademia di Belle Arti Como - IEDIstituto Europeo di Design, Mendrisiotto Turismo, Festival Noir, Petazzi Costruzioni, Magic Lake, Amici di Como, Roda, Mini Basket Cantù, TBM Service, Briantea84, Centocantù, Davide Uboldi, Vasconi

167 FASHION & LUXURY

Archivio Fashion&Luxury: Peter Ci, Tessabit, Gioielleria Cappelletti, Pomellato, Alyson Oldoini Archivio Focus On: Chantecler, Castello di Casiglio, Iperauto, Clerici Auto, Patrimony, Poliform, Autotorino- La Fiorida Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo Amministrazione • Administration Studio Associato Dott. Davide Bergna Tornelli - Dott. Roberto Principi Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione

Piazza Duomo 17 22100 Como Tel. + 39 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it

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Premio Internazionale di Letteratura Città di Como

173 FOCUS ON 190 SPORT FOOD AND DRINK

cucina e in cantina con Davide ed Emanuele 205 InIn the kitchen and the cellar with Davide and Emanuele


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PEOPLE

Simona Atzori ESEMPIO DI VITA di Marina Moretti foto G.Rigon, Paolo Genovesi, Norberto Nobile, Luca Radrizzani, Stefano Radrizzani

"I

limiti sono negli occhi di chi guarda… I limiti li abbiamo sempre lasciati agli altri, noi avevamo altro da fare". Si presenta così Simona Atzori. La sua storia di sogni, opportunità e libertà è la storia delle infinite possibilità di ognuno di noi, di essere diverso rimanendo sempre sé. Simona Atzori è una bravissima artista, ballerina, pittrice e scrittrice. Ma soprattutto è una grande donna. È nata senza le braccia, ma fin da bambina ha cercato e inseguito i suoi sogni e le sue aspirazioni. Oggi la sua danza, la sua pittura, la sua scrittura, ma ancor più la sua vita sono un messaggio per tutti. Abbiamo visto

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Como

Simona Atzori danzare e dipingere sul palco del Teatro Fumagalli di Cantù in una splendida ed emozionante serata organizzata dal Centro Culturale Padovese. Tra le sue finalità, l’associazione ne ha una che colpisce profondamente: far conoscere quanto di vero, di giusto, di bello sia stato espresso lungo i secoli dall’uomo in una visione cristiana della vita e della storia. Chi meglio di Simona Atzori poteva esprimere tutto questo? E’ stata un’esperienza meravigliosa nella condivisione di valori che sento miei. Mi sento molto onorata quando le persone scelgo-

no di dire qualcosa di loro attraverso la mia danza, la mia pittura e la mia storia. Questo è il senso di quello che faccio. Ballare cosa rappresenta per te? Un sogno che realizzo ogni volta che salgo sul palcoscenico. Io mi esprimo, parlo di una parte talmente profonda di me che solo la gestualità del corpo può raccontare. E ogni volta la storia può essere diversa, perché diversa è la situazione. La danza è stata amore a prima vista o è maturata nel tempo? Un colpo di fulmine. Io dico sempre: è stata la danza a scegliermi. Ero troppo piccola per


capire realmente quello che volevo. Ma la mia determinazione e la mia capacità di sognare sono state talmente forti da rendere questo amore ancora più intenso. L’altra tua grande passione è la pittura. Cosa ti emoziona nel dipingere? E’ un altro modo di esprimermi e raccontare. La pittura è qualcosa di profondo che ha un linguaggio diverso, che resta nel tempo. Ballare, dipingere o scrivere. Quale ti dà più soddisfazione? Tutte sono parti diverse di me. In questo viaggio, provo a portarle tutte con me. Quando il mio fisico mi dirà che non potrò

più ballare, danzerò dipingendo. Che ruolo ha la religione nella tua vita? Ho sempre avuto un forte legame con la fede. La prima cosa che ho compreso è che la mia fisicità non è un errore, ma è il mio modo di essere. Per me è un grande valore. Mi piace dire che il Signore mi ha disegnato così. Pensare di essere parte di un progetto divino più ampio cambia la prospettiva di vita. Quindi, la danza, la pittura, l’incontro con le persone, sono preghiera e sono il mio modo di ringraziare per quello che ho. Il momento più emozionate della tua vita?

Tantissimi, mi sento così fortunata! Forse l’emozione più forte è stata la partecipazione al Festival di Sanremo. Ho provato quasi paura, perché dietro quella telecamera c’era l’Italia. Parafrasando il titolo del tuo libro “Cosa manca alla gente per essere felice?” Non ho ricette né consigli, posso solo raccontare la mia esperienza. Bisogna passare attraverso le difficoltà. Solo così camminando nel buio del tunnel, un passo dopo l’altro, senza chiudere gli occhi, alla fine nel momento più inaspettato della nostra vita, la luce arriverà. Spesso è difficile vedere le persone sorridere. Ecco perché io sorrido sempre. E il sorriso, credetemi, può essere contagioso.

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Simona Atzori, example of life "T

he limit is in the eye of the beholder...we always left the limits to others, we had other things to do..." This is how Simona Atzori introduces herself. Her story of dreams, opportunity and freedom is the story of endless possibilities each of us possess, seeking to be different but remaining ourselves at all times. Simona Atzori is a gifted artist, dancer and author. But above all, she is a great woman. She was born without arms but since childhood she has tried to realise her dreams and aspirations. Today her dance, paintings, writing and even more her life are a message to us all. We watched Atzori dance and paint on the stage of Teatro Fumagalli in CantĂš in a splendid, emotional

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evening organised by Centro Culturale Padovese. Among the objectives the association has set itself is one that is profoundly striking: to let the world know how much truth, rightness and beautify has been expressed down the centuries by humankind in the Christian view of life and history. Who better than Simona Atzori could express all this? It was a wonderful experience to share values that I feel are mine. I feel very honoured when people choose to say something about themselves through my dance, my paintings and my story. This is the real sense of what I do. What does dancing mean to you?

A dream I realise every time I'm on stage. I express myself, I speak about such a profound part of myself that only the movements of my body can narrate it. And every time the story can be different because the situation is different. Was dancing love at first sight or did it come about over time? Love at first sight, like lightning. I always say, it was dance that chose me. I was too young to really understand what I wanted. But my determination and my capacity to dream was so strong that it made this love even more intense. Your other passion is painting. What exactly moves you when you're painting?


It's just another way to express myself and narrate stories. Painting is something deep that has a different language, it defies time. Dancing, painting or writing. Which gives you more satisfaction? They are all different parts of me. In this journey, I try to take all three of them along with me. When my body tells me one day that I can't dance any more, I'll dance in my paintings. What role does religion play in your life? I've always had a strong bond with religion. The

first thing I learnt was that my body as it is is not an error, just my way of being. For me it's an important quality. It would make me sorry to blame God for creating me this way. Thinking you're part of a bigger divine design changes our perspective on life. Hence, dancing, painting, meeting people are prayers and they are my way of thanking for what I have. The most moving moments of your life? There are many, I feel so lucky! Perhaps my participation in Sanremo Festival was one such

moment. I was almost scared because I knew behind that camera was Italy looking at me. Paraphrasing the title of your book, what do people lack to be happy? I don't have a recipe nor advice to offer, I can only tell my story. Only walking in the darkness of the tunnel, one step at a time, without closing our eyes, at the end at the most unexpected moment, the light arrives. Often it's hard to see people smile. That's why I always smile. And smile, believe me, is contagious.

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"I limiti sono negli occhi di chi guarda…. i limiti li abbiamo sempre lasciati agli altri, noi avevamo altro da fare"

"The limit is in the eye of the beholder... we always left the limits to others, we had other things to do" Centro Culturale Luigi Padovese Il Centro Culturale Luigi Padovese è un’associazione culturale nata a Cucciago da un gruppo di amici. Deve il suo nome a Monsignor Luigi Padovese, Vicario Apostolico dell’Anatolia, assassinato a Iskenderun il 3 giugno 2010, il quale aveva stabilito un legame di amicizia con la Parrocchia di Cucciago dove più volte si era recato. Il Centro Culturale si propone di perseguire con particolare attenzione le seguenti finalità: far conoscere quanto di vero, di giusto, di bello sia stato espresso lungo i secoli dall’uomo, in una visione cristiana della vita e della storia; presentare, dandone una valutazione critica alla luce dei principi evangelici, fatti, leggi, fenomeni culturali e sociali per cogliere e apprezzare quanto di positivo c’è in essi. A questo scopo, propone conferenze, dibattiti, mostre e altre iniziative culturali ed artistiche.

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Centro Culturale Luigi Padovese is a cultural association founded by a group of friends in Cucciago. The name comes from Monsignor Luigi Padovese, the apostolic vicar of Anatolia, murdered in Iskenderun on 3 June 2010, who had established a friendship with the parish of Cucciago he had visited on number of occasions. The cultural centre aims to pursue with great attention the following objectives: to spread awareness on how much truth, rightness and beauty have been expressed down the centuries by humankind in the Christian view of life and history; presenting facts, laws, cultural and social phenomena, giving them a critical evaluation on the basis of evangelical principles, to seize and appreciate all the positive values there are in them. With this purpose in mind, the centre organises conferences, debates, exhibitions, and other cultural, artistic events.

INFO Centro Culturale Luigi Padovese c/o Centro Parrocchiale S. Arialdo, via Cantù, 2 22060 Cucciago (CO) www.centroculturalepadovese.com centroculturalepadovese.info@gmail.com Tel+ 39 392 0931327


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PEOPLE

L’étoile Raffaele Paganini Dal teatro all'Accademia di M.M. foto Accademia di Musica e Danza Palazzo Valli Bruni

L'

Accademia di Musica e Danza Palazzo Valli Bruni ha celebrato la sua rinascita nella storica cornice dell’omonimo Palazzo per diventare un saldo punto di riferimento territoriale nella didattica Musicale e Coreutica, sotto la guida del direttore d’orchestra Roberta Di Febo, direttrice e fondatrice dell’Accademia, che ha scelto come stretto collaboratore l’étoile Raffaele Paganini, testimone unico del valore della danza. Novità assoluta è la costituzione di corsi preaccademici di musica e danza inaugurati dall’anno scolastico in corso con esami di passaggio e finali certificati con il logo del Ministero. L’Accademia quindi, ricostruisce la sua identità che include sia i nuovi corsi preaccademici, sia i corsi

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amatoriali già in essere da anni e denominati con il titolo “L’Accademia per Tutti!”. Per sottolineare il valore aggiunto del prestigioso Palazzo, è stata rinnovata anche la denominazione in “Accademia di Musica e Danza Palazzo Valli Bruni Giuditta Pasta-Como”. Viene mantenuto il legame con il Liceo Musicale Coreutico “Giuditta Pasta” istituito a Como nel 2013, uno dei pochi Licei riconosciuto dal Ministero con entrambe le sezioni: una dedicata alla Musica ed una alla Danza. La presenza dell’étoile Raffaele Paganini suggella la nascita dell’Accademia e del nuovo percorso formativo, grazie alla sua lunga carriera professionale. Come è nata la collaborazione con l’Acca-

demia Giuditta Pasta. E’ nata come nascono tanti progetti, con la passione per quello che facciamo. Oggi sono un insegnante, un danzatore, un coreografo, e mi piace trasferire quello che ho imparato da coloro che mi hanno preceduto, con la passione e la voglia di condivisione. Perché dopo tanti teatri più importanti di tutto il mondo, la scelta di un’accademia di provincia? A noi artisti, danzatori, succede una cosa molto semplice. Ogni palcoscenico è uguale a quello precedente, si abbassano le luci e non vedi più nulla. Il palcoscenico è sempre uguale, che sia il Royal Albert Hall di Londra, il Teatro alla Scala di Milano o il Teatro Pe-


truzzelli di Bari. Ho danzato tanti balletti di repertorio internazionale e mondiale, come il Lago dei Cigni, è sempre lo stesso su ogni palcoscenico, ciò che cambia è la lettura del pubblico. Non faccio differenza tra un grande teatro ed una scuola, ciò che conta è ciò che alberga al suo interno. Punto quindi sulla professionalità degli insegnanti; la vera differenza la fa un buon maestro che fa crescere un danzatore. Quale sarà il suo ruolo? Adesso siamo ancora nella fase di approfondimento del progetto, vorremmo fissare degli appuntamenti mensili, così da poter trasferire la mia esperienza. Primo impegno sarà quindi quello di trovare delle date opportu-

ne, che stiamo definendo in questo periodo. Cosa spinge a passare da una vita sulle punte a una vita da insegnante? E’ un fatto cronologico, purtroppo. Io sono un insegnante, il mio aver lasciato in anticipo a soli 34 anni il Teatro dell’Opera di Roma è avvenuto perché ritengo la danza nobile, per cui arrivato al culmine della mia carriera, e non c’era più spazio per un danzatore per fare altre cose, ho deciso di dare le dimissioni ed occuparmi di altri progetti. E’ stata una scelta intelligente, ho voluto cambiare registro e dedicarmi ad altre cose interessanti. Che ruolo ha avuto nella sua esistenza la passione per la danza? La passione è arrivata dopo, sono cresciu-

to con dei genitori artisti, papà danzatore e mamma cantante lirica. Il papà ha visto in me delle doti ed ha insistito perché entrassi alla scuola del Teatro dell’Opera di Roma. Una volta entrato è stato un innamoramento graduale, senza accorgermene. Cosa vuol dire ai giovani che si affacciano a questo mondo? Consiglio di non prendere la danza classica con severità, ma giocando, non giocando un gioco. Va presa con una dose di grande disciplina e sorriso, anche se ci sono delle difficoltà, nel tempo i passi migliorano. Poiché la danza classica è complicata e difficile, va presa in modo divertente, per questa ragione va presa come un gioco... non gioco.

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Raffaele Paganini from the theatre to the Academy

T

he academy of music and dance, Palazzo Valli Bruni, has celebrated its rebirth at the historical setting of namesake palazzo becoming a solid point of reference regarding music and dance training under the guidance of orchestra conductor Roberta Di Febo, founder and director of the Academy, who chose as her close assistant, Raffaele Paganini, a principal dancer an a unique testimony to the power of dance. A brand new addition is the pre-academic courses of music and dance inaugurated last year comprising exams certified by the Ministry of Education. Hence the Academy has rebuilt its identity and includes new pre-academic as well as recreational courses that have been availa-

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ble for years aptly earning it the title, Academy for Everyone. To highlight what makes the Academy special we should mention that it is now called, Accademia di Musica e Danza Palazzo Valli Bruni Giuditta Pasta-Como. The connection with the high school, Liceo Musicale Coreutico Giuditta Pasta, set up in Como in 2013, is this maintained, this is one of few high schools recognised by the Ministry of Education focusing on music and dance. The presence of star dancer, Raffaele Paganini, thanks to his long professional career, seals the rebirth of the Academy and its new training programmes. How did your collaboration with Accademia Giuditta Pasta come about?

It happened like many other projects, out of the passion with which we do what we do. Today I am a teacher, a dancer, a choreographer, and I like passing on what I have learnt from those that preceded me to others, with the enthusiasm and desire to share. How come after working for many famous theatres around the world you chose an academy in a small city? To us artists, dancers, something very simple happens. Eventually, every stage appears the same as the one preceding it, the lights dim and you see nothing. The stage is always the same whether it's Royal Albert Hall of London, Teatro La Scala of Milan or Teatro Petruzzelli of


Bari. I have danced many ballets of international fame such as Swan Lake, it's the same on every stage, what changes is the perception of the public. I don't make a distinction between a grand theatre and a school, what matters is what it houses. I aim for the professionalism of the teachers; the real difference comes from a good teacher who can make a dancer professionally grow. What is your role going to be? At the moment we are discussing the details of the project, we would like to make monthly classes so as to pass on my experience. My first responsibility will be to find suitable dates which we are defining in this period.

What made you go from dancing on the stage to a life as teacher? It's the passage of time, unfortunately. I am a teacher, I left the stage at an early age, I was only 34 when I left Teatro dell’Opera in Rome at the peak of my career, I consider ballet a noble art, there was nothing more for me to do, I decided to resign and take on other challenges. It was an intelligent move, I wanted to change and devote my time to other interesting projects. What place does your passion for dance hold in your life? Passion came later, I grew up with artist parents, my father is a ballet dancer and my mo-

ther an opera singer. My father spotted talent in me and insisted I attend the school in Rome's Teatro dell’Opera. Once I enrolled, gradually it was like falling in love without me noticing it. What advice would you give young people interested in ballet dancing? I suggest they don't take classical dancing too seriously but playfully, not like playing a game. It must be taken with great discipline but with lightness, even though there will be difficulties in time things improve. As classical dancing is complicated and difficult, it should be taken in an entertaining manner one reason it should be approached playfully.

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Sopra, a sinistra, il pubblico alla giornata di apertura dell'Accademia; a destra, Raffaele Paganini; a lato, alcuni dettagli degli affreschi del Palazzo Valli Bruni Above, on the left, the audience at the opening day of the Academy; on the right, Raffaele Paganini; on the side, some details of the frescoes of the Palazzo Valli Bruni

Accademia di Musica e Danza Palazzo Valli Bruni, Giuditta Pasta-Como Nel 2006 nasce a Como l’Accademia di Musica e Danza “Giuditta Pasta”. Grazie all’alto profilo voluto dalla fondatrice Roberta Di Febo, diventa un forte punto di riferimento territoriale nella didattica Musicale e Coreutica e apre sedi distaccate in collaborazione con Istituti prestigiosi in diverse città: Fino Mornasco, Cadorago, Monza e dallo scorso anno Lugano. La collaborazione con il Conservatorio di Como “Giuseppe Verdi”, porta l’Accademia nel 2015 ad ottenere la parità scolastica ed apre così il Liceo Musicale Coreutico “Giuditta Pasta” dando vita ad uno dei pochi Licei riconosciuto dal Ministero con entrambe le sezioni: una dedicata alla Musica ed una alla Danza. Il Liceo Musicale e Coreutico Giuditta Pasta, strettamente connesso all’Accademia, istituito nell’anno scolastico 2013/2014, è unico nella provincia di Como, è il terzo liceo coreutico attivo in tutta la Regione Lombardia e vede uno stretto rapporto di collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, il Teatro Sociale e il Conservatorio di Como. Da quest’anno l’Accademia Giuditta Pasta prende il nome di Accademia di Musica e Danza Palazzo Valli Bruni, Giuditta Pasta-Como.

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INFO Accademia di Musica e Danza “Giuditta Pasta” was established in Como in 2006. Thanks to the high profile sought by the founder, Roberta Di Febo, it became a solid point of reference in the teaching of music and dance opening branches in collaboration with prestigious institutes in various towns including Fino Mornasco, Cadorago, Monza, and starting last year, Lugano. The cooperation with the Conservatory of Como, Giuseppe Verdi, opened the way for the Accademia to officially gain recognition by the Ministry of Education in 2015 both in music and dance, leading to the foundation of one of few such high schools, Liceo Musicale Coreutico Giuditta Pasta, as of the academic year, 2013/2014, the only such school in the province of Como, and third of its kind specialising in the teaching of dance in the Lombardy region closely working in partnership with Accademia Nazionale di Danza di Roma as well as the Teatro Sociale and Conservatory of Como. Starting this year the Accademia Giuditta Pasta has adopted the name, Accademia di Musica e Danza Palazzo Valli Bruni, Giuditta Pasta-Como.

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Il Centro Internazionale Esposizioni e Congressi ha ospitato – il 27 e il 28 settembre – la prima edizione del World Manufacturing Forum, il più importante evento internazionale del settore manifatturiero che ha richiamato, a Cernobbio, la presenza di oltre 900 partecipanti. Più di 30 speakers internazionali tra leader dell’industria manifatturiera e digitale, istituzioni, policy makers e esperti del settore, provenienti da oltre 40 paesi hanno occupato per due giorni l’intero compendio di Villa Erba. Il compendio ha offerto ai partecipanti tutte le migliori facilities: un funzionale e tecnologicamente avanzato padiglione centrale con capienza fino a 1.500 sedute, un grande e meraviglioso parco da vivere nei momenti di pausa e un’affascinante Villa antica, gioiello di architettura realizzato a fine Ottocento. Questo grande evento economico internazionale ha permesso anche il recupero del cibo inutilizzato affinché possa essere ridistribuito ai meno abbienti attraverso apposite associazioni di volontari, Villa Erba infatti aderisce al programma Food For Good di Federcongressi, che prevede appunto il recupero delle eccedenze alimentari per ridurre sempre più gli sprechi alimentari.

The International exhibition and congress center of Villa Erba hosted – on September 27th and 28th – the first edition of the World Manufacturing Forum, the most famous international event of the manufacturing industry with more than 900 participants. Over than 30 international speakers: leaders of the manifacturing and digital industry, institutions, policy makers and industry experts, from over than 40 different countries, who connected for two days at Villa Erba. Villa Erba provided all guests with its best facilities: a functional and technologically advanced central pavilion with a capacity up to 1.500 seats, a wide wonderful park on the lakeshore where to relax during breaks and a fascinating ancient Villa, a jewel of architecture built at the end of the XIX century. This international and economic event also allowed to recover food excess, that was redistributed to poorest people through appropriate associations of volunteers. Villa Erba joined the Food For Good program by Federcongressi, which goal is to reduce food waste through the recover of food surplus.


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A Natale tutte le strade portano al Castello di Casiglio At Christmas all roads lead to Castello di Casiglio


C U LT U R A

Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi

La forma della bellezza

Franco Cologni, Chairman of homonymous Foundation, photo by Emanuele Zamponi

di Alessandra de Nitto

“L

a forma della bellezza” è il poetico titolo di un volume fresco di stampa, pubblicato da Idea Books nelle due edizioni italiana e inglese, grazie a una felice collaborazione con la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. Si tratta di un progetto inedito, che si propone di celebrare e far conoscere al pubblico, attraverso un “beau livre” di grande formato, magnificamente illustrato, la straordinaria maestria dei grandi artigiani italiani: un affascinante spaccato del saper fare di eccezione, che rappresenta una inimitabile ricchezza e un ineguagliabile patrimonio del nostro Paese. Un viaggio appunto, quasi un Grand Tour contemporaneo, nella bellezza e nella maestria, at-

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traverso 35 ritratti di Maestri importanti, rappresentativi di settori molto diversi dei mestieri d’arte italiani: dalla sartoria alla calzatura al costume di scena; dall’arredo alla decorazione; dalla ceramica al vetro al mosaico. E ancora tessuti, merletti e ricami; gioielleria e argenteria, per finire con alcuni mestieri d’arte della tradizione, fiore all’occhiello del nostro alto artigianato: tra questi la profumeria, la liuteria, il restauro, l’arte del presepe napoletano e delle luminarie, la coltivazione di rose uniche al mondo. Si tratta naturalmente soltanto di una stretta ma significativa selezione, un prelibato assaggio della “grande bellezza” italiana, che appassiona e consente di intra-

vedere un intero mondo, fatto di abilità e talento, di originalità e autenticità, di rarità e preziosità, nel segno delle molteplici, ricchissime tradizioni locali ma aperto anche alle sfide della contemporaneità, delle nuove tecniche e tecnologie, dei cambiamenti del gusto e della sensibilità estetica, alla collaborazione con il mondo del progetto. Osserva Franco Cologni nella sua prefazione che: “La bellezza dell’Italia, dei suoi paesaggi e delle sue città, è sempre stata legata alla mano dell’uomo: che fosse architetto o artista, maestro d’arte o musicista, lo splendore delle corti italiane (vero antenato del moderno design d’autore) è uno splendore fatto a mano, che nasce dal fuoco delle


Sopra, preziosi ricami dell'Atelier Pino Grasso, Milano ©Laila Pozzo Sotto, a sinistra, eleganti creazioni in legno di Bottega Ghianda, Milano ©Emanuele Zamponi; sotto, a destra, le sapienti mani di Carlo Andreacchio, maestro della Sartoria A. Caraceni, Milano ©Eleonora Proietti

botteghe e dal talento del maestro”. I Maestri scelti e raccontati dalla Fondazione Cologni, su gentile invito di Idea Books, per rappresentare questa eccellenza unica al mondo, sono testimoni e artefici preziosi, che ci trasmettono una grande lezione, non solo d’arte ma anche di vita: perché leggere questi ritratti personali commuove profondamente. Sono storie bellissime di talento e di abnegazione totale, spesso storie di eredità familiari portate avanti con passione, storie anche di grande coraggio imprenditoriale e di successo. Un esempio eloquente per le giovani generazioni, troppo spesso a causa nostra disattente e disinformate, ma chiamate a raccogliere il testimone prezio-

Above, precious embroidery from Atelier Pino Grasso, Milano ©Laila Pozzo Below, on the left, refined creations in wood from Bottega Ghianda, Milano ©Emanuele Zamponi; on the right, the skilfull hands of Carlo Andreacchio, master tailor at Sartoria A. Caraceni, Milano ©Eleonora Proietti

so di questi saperi che fanno parte della nostra storia e della nostra cultura e che non possono non essere tutelati, promossi e portati avanti attraverso il ricambio generazionale. Con sensibilità e lungimiranza Peter Marino, architetto e designer di fama internazionale, chairman di Venetian Heritage, nella sua nota introduttiva mette in luce le peculiarità del lavoro dei grandi artigiani e il loro insostituibile ruolo nella cultura del progetto contemporaneo: “Poche attività umane come l’artigianato sanno parlare la lingua poetica del bello: ogni gesto compiuto dai grandi artigiani presentati in questo libro è come la parola di un verso, precisa, insostituibile, necessaria. Questa

pubblicazione offre dunque uno sguardo prezioso su questi rari artefici dell’eccellenza… Senza anguste nostalgie di un passato ormai irripetibile, ma al contrario evocando quegli scenari della vastità contemporanea che, proprio come gli orizzonti di un domani nuovo, e migliore, possano aiutarci a credere, e a sapere, che solo la consapevolezza umana (e il talento) consentono la creazione, la protezione, la trasmissione del bello”. Un libro che parla agli occhi, alla mente e al cuore, anche grazie a un corredo iconografico d’eccezione, coinvolgendo il lettore in uno spazio-tempo altro, quello della bottega artigiana, denso di valori, di bellezza, di sacralità.

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Sopra, a sinistra, violini in costruzione sul banco di lavoro di Bissolotti Violins, Cremona ©Dario Garofalo; a destra, il mobile "Bubble dressoir" del maestro Giuseppe Rivadossi, Nave ©Laila Pozzo; sotto, a sinistra, il volume "La forma della bellezza" edito sia in italiano sia in inglese ©Francesco Rossetti; al centro, gli scenografici coni in legno del maestro Giuseppe Rivadossi, Nave ©Ottavio Tomasini; a destra, carta da parati "Owl's head" di Fabscarte, Milano ©Laila Pozzo

Above, violin being made on the workbench of Bissolotti Violins, Cremona ©Dario Garofalo ; on the right, the dresser "Bubble dressoir" made by master craftsman Giuseppe Rivadossi, Nave ©Laila Pozzo; below, on the left, the book "Italian Masters of Beauty" published both in Italian and English ©Francesco Rossetti; in the middle, the impressive wooden cones made by master craftsman Giuseppe Rivadossi, Nave ©Ottavio Tomasini; on the right, wallpaper "Owl's head" by Fabscarte, Milano ©Laila Pozzo

The shape of beauty "I

talian Masters of Beauty" is the poetic title of a new book published by Idea Books in English and Italian thanks to a fruitful collaboration with Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. This original project aims at celebrating and informing the public about the extraordinary mastery of great Italian craftsmen and women via a beautifully illustrated coffee table book, a fascinating cross section of exceptional skills representing the inimitable heritage of our country. A journey, almost a contemporary Grand Tour, through beauty and craftsmanship via the portraits of 35 important masters repre-

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senting a wide selection of Italian arts and crafts, from tailoring to footwear to theatre costumes, interior decorating, furnishing, ceramics, glass artworks to mosaics. And more: fabrics, embroidery, lacework, jewellery and silverware, to end with some traditional examples of superior craftsmanship including perfumery, violin-making, restoration, Neapolitan nativity scene construction and lighting, as well as breeding unique roses. Naturally this is only a small but meaningful selection, a delectable taste of the great Italian beauty which fascinates everyone offering a glimpse to an entire world of rare and

precious objects made with skill and talent, originality and authenticity, coming from a multitude of rich local traditions also open to the challenges of the contemporary world we live in, not shying from new techniques and technologies, responding to changes in taste and aesthetic sensibilities in collaboration with the world of design. Franco Cologni in his preface observes: “The beauty of Italy, of its cities, is invariably tied to the hand of man: whether architect of artist, master craftsman or musician, the splendor of the Italian courts (true forerunner of modern design) is a handmade splendor, born


A sinistra, elegante tavolo in stile del brianzolo Marco Belloni, Barlassina ©Courtesy Belloni; a destra, il sapiente uso della carta trasformata in opera d'arte da Caterina Crepax, Milano ©Denise Bonenti. Sotto, a sinistra, oggetti d'uso d'eccezione in corno di Mauro Lorenzi, Milano ©Courtesy Lorenzi Milano Al centro, decori d'intaglio ed ebanisteria, fiori all'occhiello di Belloni, Barlassina ©Courtesy Belloni . A destra, vestito in carta di Caterina Crepax, Milano ©Susanna Pozzoli On the left, elegant brianzolo style table by Marco Belloni, Barlassina ©Courtesy Belloni; on the right, skilful use of paper transformed into a work of art by Caterina Crepax, Milano ©Denise Bonenti; below, on the left, objects for exceptional use made of horn by Mauro Lorenzi, Milano ©Courtesy Lorenzi Milano; in the middle,decorations for intaglio carving and cabinet-making, the crown jewel of Belloni, Barlassina ©Courtesy Belloni; on the right, dress made of paper by Caterina Crepax, Milano ©Susanna Pozzoli

of the fire of the bottega and the talent of master.” The master craftsmen and women profiled by Fondazione Cologni, on kind invitation by Idea Books, to represent this unique excellence, are testimonies and precious creators who teach us a relevant lesson not only in arts and crafts but also in life: reading these portraits is indeed a deeply moving experience. They are beautiful stories of talent and commitment stories of family inheritance continued with passion; stories of great entrepreneurial courage and success. An eloquent example for today's young people who are often, mostly for our fault,

misinformed or distracted but are invited to take over the knowledge and skills that are part of our history and culture that must be safeguarded, promoted and continued by the new generations. With foresight and sensitivity Peter Marino, architect and designer of international fame, chairman of Venetian Heritage, in his introduction highlights the work of great craftsmen and women and their irreplaceable role in contemporary culture: "There are few human activities that can speak the poetic language of the beautiful like the work of artisans: every gesture made by the great artisans in this book is a

word in a line of poetry, precise, necessary, irreplaceable. Without any narrow nostalgia for a bygone past, a past that can never return, but on the evoking vast contemporary landscapes, which, like the horizons of a new and better tomorrow, can help us believe, help us fell, the only human self-awareness (and talent) can make the creation, protection and trasmission of beautiful possible". A book that appeals to the eyes, to the mind and heart, also thanks to excellent illustrations, introducing the reader into the fascinating world of artisans and their craft dense with values, beauty and holiness.

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EVENTI

Abbondino d’Oro 2018

Modelli da seguire

di Marina Moretti foto Andrea Butti

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erimonia intensa ed emozionante nel Salone d’onore di Villa Olmo per la consegna degli Abbondini d’Oro 2018, la civica benemerenza assegnata ogni anno dal Comune di Como che premia le persone e gli enti che si sono distinte con opere concrete nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con particolare collaborazione alle attività della pubblica amministrazione, con atti di coraggio e abnegazione civica. Al momento di presentare i premiati di quest’anno - padre

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Giovanni Bonacina, Luigino Nessi e l’associazione Abio Como – la presidente del Consiglio Comunale Anna Veronelli ha detto: “Siete modelli da seguire per una città che sceglie il bene e l’amore come cifra della loro convivenza. Il filo rosso è il dono che ognuno loro ha fatto agli altri”. Queste le motivazioni delle benemerenze. Padre Giovanni Bonacina: per avere dedicato la sua intera esistenza all'insegnamento e avere cresciuto generazioni di comaschi, educandoli all'amore per il sapere e coltivandone lo spirito critico. Luigino Nessi:

per aver servito, in oltre cinquant'anni di impegno generoso e infaticabile, le persone più fragili della nostra comunità e avere affiancato al volontariato nel campo sociale l'impegno nella promozione dello sport per i più giovani e nelle assemblee municipali. Abio Como Onlus - Associazione per il Bambino in Ospedale: per avere accolto e assistito con umanità e premura da trent'anni - grazie al prezioso impegno offerto dai Volontari - i bambini e le famiglie che vivono la delicata e difficile esperienza del ricovero ospedaliero.


Abbondini d’Oro 2018 Models to follow

A

n intense, emotional ceremony was held in Salone d’onore of Villa Olmo, at this annual event Municipality of Como awarded Abbondini d’Oro, citizen's prizes, to individuals and associations who have distinguished themselves with worthy achievements in the fields of science, arts, industry, work, education and sports in collaboration with local authorities showing acts of courage, and self-sacrifice for the common good. Presenting the award receivers, Father Giovanni Bonacina, Lui-

gino Nessi and the nonprofit Abio Como, the speaker of Como City Council, Anna Veronelli, said: "You are models to follow for a city that chooses love and goodwill as a basis for living together. The common theme is the gift each has given others." The motivation for the merits: Father Giovanni Bonacina for devoting his entire life to teaching and raising generations of Comaschi educating them to love, appreciate learning, and cultivate a spirit of discernment. Luigino Nessi for serving the less fortunate

in our society for over 50 years with a generous, tireless commitment and supporting voluntary social services promoting sports for the young also at municipal assemblies. Abio Como, a nonprofit organisation focusing on children in hospital, for helping hospitalised children and their families with humanity and sensitivity for over 30 years. Thanks to the irreplaceable work of these volunteers children and their families could meet the difficult challenge of hospitalisation.

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ANNIVERSARIO

PORADA

festeggia 70 anni con lo showroom milanese di Elisabetta Comerio foto archivio Porada

"T

utto nasce dall’amore per il legno”. Questa la frase riportata sul sito dell’azienda brianzola Porada nata nel 1948 con una produzione di sedie e diventata oggi leader nel settore dell’arredamento. Una storia di famiglia che si è aperta negli anni ad importantissime collaborazioni con designer dal profilo internazionale come Tarcisio Colzani, Patrick Joiun, Carlo Ballabio, Marconato e Zappa, Opera Design, Studio Buratti, David Dolcini, Stefano Bigi, Gino Carollo e Emmanuel Gallina. Da 70 anni il design, la qualità dei materiali e la profonda conoscenza artigianale consentono a Porada di affermarsi in Italia e nel mondo e su queste basi l’azienda desidera costruire il futuro mantenendo saldi i suoi valori sia professionali che

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umani. Proprio nell’anno del settantesimo anniversario dalla fondazione dell’azienda, Porada ha voluto festeggiare con una nuova sfida, aprendo uno spazio di 100 metri quadri nel cuore di Milano, con quattro luminose vetrine affacciate su una delle vie più eleganti del quadrilatero della moda, via Borgospesso 18. Dopo l’inaugurazione a sorpresa ad aprile, lo showroom Porada si rinnova. Quello milanese è un ambiente studiato per integrarsi con il lusso della sua straordinaria location, rinunciando ad un look minimal per arricchirsi nell’allestimento e nelle decorazioni. Preziose boiserie retroilluminate in legno e carta da parati, alternate a pareti in bronzo, danno vita ad ambienti caldi e raffinati, che strizzano l’oc-

chio agli anni 50 e 60. La nuovissima collezione Eighteen, presentata al Salone di Milano, si esprime in tutto il suo potenziale, abbinata ai best seller delle collezioni precedenti. La zona notte con i comodini Ziggy Night e il letto Ziggy, la zona dining importante, dominata dal tavolo Thayl, e l’area living impreziosita dal divano componibile Argo, dalla libreria Dalida e dalla credenza Atlante. Uno spazio che rappresenta una ricca variazione sul tema per Porada, sempre fedele al suo stile ma capace di reinventarsi in tante forme diverse, qui in un chiaro esempio di lussuosa casa milanese. Lo showroom è aperto dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00. Lunedì e sabato aperto solo su appuntamento.


PORADA celebrates 70

years with the showroom in Milan

"E

verything was born from the love for the wood”. These words can be found on the website of Porada, a company located in Brianza and founded in 1948. It started with the production of chairs and now it is a leader company in the furniture. A family history that during the years developed important collaborations with international designers such as Tarcisio Colzani, Patrick Joiun, Carlo Ballabio, Marconato e Zappa, Opera Design, Studio Buratti, David Dolcini, Stefano Bigi, Gino Carollo and Emmanuel Gallina. For 70 years the design, the quality from the materials and the deep handicraft knowledge let Porada be famous in Italy and in the world, so that the company can build the future relying on its professional and human values. During the 70th anniversary of the foundation of the company, Porada decided to face a new challenge opening an area of 100 meters in the heart of the city of Milan, with four bright windows located on one of the most elegant street of the fashion district, via Borgospesso 18. After the surprise inauguration in April, the Porada showroom is renewed. The area in Milan is studied to be integrated with the luxury of its extraordinary location, renouncing to a minimal look in favor of a rich decoration. Precious backlit woodworks and wallpaper alternated with walls in bronze to create warm and refined environments, typical of the 50’s and 60’s. The newest Eighteen collection, presented at the Salone di Milano, expresses its potentials, combined with the best sellers of the previous collections. The night area with the bedside tables Ziggy Night and the bed Ziggy, the important dining area, dominated by the table Thayl, and the living area embellished by the modular sofa Argo, from the bookshelves Dalida to the cupboard Atlas. A space that represents a rich variation on the subject for Porada, always faithful to its style but also able to be reinvented in so many different ways, such as in the luxury house of Milan. The showroom is open from Tuesday until Friday, from 10.00 am to 6.00 pm. On Mondays and Saturdays open by appointment.

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ANNIVERSARIO

AsLiCo 70 anni Fedora Sorrentino, Presidente Teatro Sociale di Como - AsLiCo

in musica

di Elisabetta Comerio foto archivio AsLiCo

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ondata nel 1949, AsLiCo, l’Associazione Lirica Concertistica Italiana, che storicamente promuove l’opera e la musica lirica in Italia ed in Europa, nel 2019 compirà 70 anni e con lei il celebre Concorso per giovani cantanti lirici d’ Europa. Il Concorso AsLiCo, una delle più importanti manifestazioni in ambito lirico a livello europeo, ogni anno seleziona centinaia di giovani cantanti per assegnare ai vincitori i ruoli principali delle stagioni liriche di OperaLombardia e di altre attività di AsLiCo come il Festival Como Città della Musica, Pocket Opera, i concerti liricosinfonici ed i progetti di Opera Education. Oltre ad essere un’importantissima vetrina per nuovi cantanti di talento, il Concorso offre loro la possibilità di completare una formazione di altissimo livello, accedendo così ad un’opportunità unica che valorizza e sostiene i migliori giovani artisti europei. L’AsLiCo in 70 anni ha selezionato e lanciato

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grandi talenti della lirica italiana del calibro di Luis Alva, Carlo Bergonzi, Piero Cappuccilli, Mirella Freni, Nicola Martinucci, Paolo Montarsolo, Katia Ricciarelli, Renata Scotto, e – qualche anno più in là - Simone Alaimo, Daniela Dessì, Ambrogio Maestri, Michele Pertusi, Giuseppe Sabbatini, per nominarne solo alcuni. Dal 2002 ad oggi AsLiCo gestisce l'intera attività teatrale del Teatro Sociale di Como che, aperto oltre 300 giorni all’anno, è sede frenetica delle mille attività. Oltre alla programmazione di spettacoli di prosa, danza e alle stagioni di opere e concerti, il Teatro Sociale di Como - AsLiCo produce numerosi progetti musicali innovativi rivolti ad ogni tipo di pubblico che hanno portato negli ultimi anni riconoscimenti ed importanti premi su scala internazionale. Opera Education la piattaforma di educazione musicale per le scuole, produce opere liriche per il giovane pubblico, precedute da percorsi didattici e

si rivolge ad una fascia che comprende i genitori in attesa di un bimbo per estendere i suoi progetti 0-18 anni ad oltre 150.000 giovani solo in Italia ed esportando la propria formula anche all’estero. A luglio il Festival Como città della musica, prolunga l’attività di spettacolo ospitando artisti di fama internazionale ed aprendo la kermesse con le grandi opere liriche in una speciale versione ‘partecipata’ dai cittadini. AsLiCo rimane una delle associazioni culturali di riferimento in Italia ed in Europa anche grazie ad uno staff gestionale che vanta la presenza di forti personalità tra le quali Fedora Sorrentino, Presidente di AsLiCo dall’ottobre 2017, Barbara Minghetti (presidente AsLiCo dal 2008 al 2017) ora Manager e curatrice dei progetti speciali, Giovanna Lomazzi, vera e propria ‘signora della lirica’, esperta della vocalità operistica e Casting Manager ed infine Giovanni Vegeto Direttore Generale.


AsLiCo

Sopra, da sinistra, Piero Cappuccilli, Renata Scotto, Mirella Freni e Katia Ricciarelli Above, from the left, Piero Cappuccilli, Renata Scotto, Mirella Freni and Katia Ricciarelli

70 years with the music

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ounded in 1949, AsLiCo, Associazione Lirica Concertistica Italiana (Italian Concert Lyric Association), which historically promotes the work and the lyric music in Italy and in Europe, in 2019 turns 70 and so does the famous contest for young lyric singers of Europe. The Contest AsLiCo, one of the most important events in the lyric sector at European level, selects every year hundreds of young singers to give to the winners the main roles of the lyric seasons of OperaLombardia and of other activities of AsLiCo such as Festival Città di Como della Musica, Pocket Opera, the lyric-symphonic concerts and the projects of Opera Education. It also represents an important window for new talented singers, the Contest offers them the chance to continue with a high-level training and to make a great experience as well as to support young European talents. In 70

years AsLiCo selected and launched great talents of the Italian lyric, like Luis Alva, Carlo Bergonzi, Piero Cappuccilli, Mirella Freni, Nicola Martinucci, Paolo Montarsolo, Katia Ricciarelli, Renata Scotto, and – some years later - Simone Alaimo, Daniela Dessì, Ambrogio Maestri, Michele Pertusi, Giuseppe Sabbatini, to quote but a few. From 2002 to the present days AsLiCo manages the whole theatre activity of Teatro Sociale of Como that is open 300 days a year and it is a seat of thousand activities. Beside the program of shows of prose, dance and the seasons of opera and concerts, Teatro Sociale of Como AsLiCo produces many innovative musical projects for different public that brought in the last years many recognitions and important awards at international level. Opera Education the platform of music education for the schools, produces lyric

works for young people, preceded by didactic paths and it is addressed to parents expecting a baby and a 0-18 age group including over 150.000 young people in Italy exporting the formula also abroad. In July Festival Como city of music continues its activity welcoming international artists and opening the festival with important lyric works in a special edition with the ‘participation’ of the citizens. AsLiCo remains one of the cultural reference association in Italy and in Europe also thanks to the managing staff made by strong personalities, like Fedora Sorrentino, President of AsLiCo from October 2017, Barbara Minghetti (president AsLiCo from 2008 to 2017) today Manager and in charge of special projects, Giovanna Lomazzi, the real ‘lady of lyric poetry’, expert of opera vocalism and Casting Manager and last but not least Giovanni Vegeto General Director.

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ANNIVERSARIO

CHICCO da 60 anni per i bambini foto archivio Chicco

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hicco dove c’è un bambino” è uno di quegli slogan che tutti ricordano. Forse però non tutti sanno che dietro Chicco, c’è una multinazionale nata 72 anni fa a Como che oggi conta ricavi per 1,7 miliardi di euro e 8.500 dipendenti. E c’è una storia di un imprenditore comasco, il Cavaliere del Lavoro Pietro Catelli, che a soli 26 anni fonda un’agenzia commerciale per Articoli Sanitari e Affini – Artsana - e che, nel 1958, quando diventa papà, crea un marchio dedicato al mondo dell’infanzia chiamandolo Chicco, diminutivo del nome del suo primogenito Enrico. Da allora sono trascorsi 60 anni e Artsana ha voluto celebrare il compleanno del suo brand più noto con una mostra sbarcata a Pitti Bimbo, l’importante Fiera internazionale dedicata al childrenswear lo scorso giugno, portata poi nei principali mercati esteri del Gruppo e tornata a casa per Natale, al Broletto, cuore della manifestazione Como Città dei Balocchi. La mostra ripercorre l’evoluzione dei costumi degli italiani visti attraverso la lente di Chicco e delle soluzioni che l’azienda ha saputo offrire per rispondere alle sempre nuove esigenze delle famiglie semplificandone la vita. Ma il Natale di Artsana va oltre le celebrazioni di Chicco: l’azienda rinnova il legame con il territorio con iniziative quali una mostra al Museo Giovio curata dal Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate – donato da Pietro Catelli alle generazioni future in occasione dei suoi 80 anni - e la

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donazione di 2 punti relax e cambio all’interno della Pinacoteca e di una nursery presso il Museo Giovio. Quello con il territorio è un legame che peraltro non si limita al periodo natalizio, ma che è piuttosto una costante nel tempo. Nel quartier generale di Artsana, a Grandate (CO), trova spazio l’asilo aziendale aperto anche alle famiglie residenti nel territorio, mentre presso l’Ospedale Sant’Anna di Como c’è il Villaggio dei Bambini, l’asilo nido creato per i figli dei dipendenti della struttura cui sono state peraltro donate recentemente anche quattro sale d’attesa a “misura di bambino” con arredi colorati e giocattoli. Sono solo alcune delle iniziative che il Gruppo, sotto la regia di Francesca Catelli, terzogenita del fondatore di Artsana, continua a sostenere sul territorio mentre prosegue nel proprio percorso di crescita. Basti pensare alle ultime novità, tra cui l’acquisizione del 100% di Prenatal Group (prima partecipato al 50%) e il lancio di nuovi brand come Goovi, linea ideata con Michelle Hunziker e dedicata a prodotti cosmetici per tutta la famiglia. Artsana si è inoltre aggiudicata la licenza esclusiva per lo sviluppo e produzione di seggiolini e passeggini di fascia alta sotto il marchio tedesco Recaro mentre gli azionisti del Gruppo (Investindustrial e la famiglia Catelli) hanno acquisito Htl Strefa, azienda specializzata in dispositivi medici pungidito, con l’obiettivo di aggregarla con PIC e sviluppare un importante polo globale medicale.


I prodotti simbolo della storia Chicco The symbolic products of the Chicco story

60 years for children "C

hicco dove c’è un bambino” was a famous Italian commercial. But maybe not everybody knows that behind Chicco there is multinational company opened 72 years ago in Como, today its turnover amounts to 1,7 billion Euro with 8.500 employees. There is an history of an entrepreneur of Como, Pietro Catelli, Cavaliere del Lavoro, who opened a commercial agency for Sanitary and Similar Articles – Artsana - when he was 26 years old. In 1958, when his first son was born, he decided to create a brand dedicated to the childhood, Chicco, nickname of his son Enrico. And now after 60 years, Artsana decided to celebrate the birthday of its most famous brand, with an exhibition held at Pitti Bim-

bo, the important international fair dedicated to childrenswear in June 2018 and then brought to the main foreign markets of the Group and now back home for Christmas, at Broletto, heart of the event Como Città dei Balocchi.The exhibition is about the evolution of the Italian habits seen through the lens of Chicco and and of the solutions that the company has been able to offer to reply to the demands of the families simplifying their life. But Christmas of Artsana is not only made by the celebrations of Chicco: the company renovates the connection with the territory with different initiatives such as the exhibition at Museo Giovio organized by Museo del Cavallo Giocattolo of Grandate - donated by Pietro Catelli to the future generations on the occasion of his 80th birthday - and the donation of two relax stations inside the Pinacoteca and a nursery at the Museo Giovio. The relationship with the territory is not limited to the Christmas time, but it is a steady relationship. At the headquarters of Artsana, located in Grandate (Como) there is the company kindergarten which is also open to

the family of the territory, while at the hospital Sant’Anna of Como there is Villaggio dei Bambini, kindergarten created for the children of the employees of the hospital, which also got four waiting rooms “made for children” with colored pieces of furniture and toys.These are only few initiatives developed by the Group, under the direction of Francesca Catelli, daughter of the founder of Artsana, which continues and supports the territory while it continues growing. Actually the last news are 100% acquisition of Prenatal Group (before the participation was 50%) and the launch of new brands, such as Goovi, line studied with Michelle Hunziker and dedicated to cosmetic products for the whole family. Artsana also received the exclusive license for the development and production of child seats and strollers of high level under the German brand Recaro, while the shareholders of the Group (Investindustrial and the Catelli family) acquired Htl Strefa, company specialized in lacing devices, aiming at including it with PIC and developing an important medical global pole.

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ANNIVERSARIO

Ordine degli Architetti di foto archivio Ordine degli Architetti

di Stefania De Giorgi foto Archivio Ordine degli Architetti

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l ruolo degli architetti nello sviluppo edilizio e nelle trasformazioni di una città è sempre stato molto importante. Il 27 ottobre 2018 si è tenuto un incontro celebrativo per i 60 anni dalla fondazione dell’Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori Conservatori della provincia di Como. Un appuntamento rivolto a tutti gli iscritti per porre l’accento sui protagonisti che, nel corso degli anni, hanno influito sull’architettura del territorio. L’evento ha avuto sede nell‘ex casa del Fascio, emblema della cultura architettonica moderna, con diversi interventi che hanno evidenziato il valore socio-culturale della figura dell’architetto. Ogni territorio lancia sfide che vengono raccolte dai progettisti, i quali si confrontano con le variabili e le difficoltà che i determinati contesti storici impongono. Le diverse iniziative rappresentate nell’ambito della serata sono state sviluppate dalla Commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti, della quale Stefano Larotonda è il consigliere referente e Niccolò Nessi

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il coordinatore. Per enfatizzare l’operato degli iscritti all’albo professionale comasco del primo decennio, dal 1958, anno della fondazione, al 1968, è stata redatta la pubblicazione “Catalogo dei ritratti” distribuito a tutti i partecipanti della serata, in cui sono rappresentati i progetti più significativi degli architetti che con i loro lavori hanno lasciato un importante traccia sul territorio. La pubblicazione è stata curata da: Fabio Cani, Stefano Larotonda, Gianfredo Mazzotta e Michele Pierpaoli. In apertura di serata, dopo l’introduzione del presidente Michele Pierpaoli, è stato proiettato il documentario “Pionieri: il racconto di un’epoca. Cecco Castiglioni ed Emilio Terragni”. Nel filmato, curato da Stefano Larotonda, Niccolò Nessi, Giacomo Ortalli, Marco Ortalli, Michele Pierpaoli con il supporto tecnico di Alberto Canepa, sono raccolte alcune video-interviste con i racconti della vita lavorativa di due architetti che possono essere considerati “pionieri” di una generazione con un modo nuovo di

interpretare la progettazione architettonica. Stefano Larotonda, Niccolò Nessi e Giacomo Ortalli hanno curato la mostra che è stata visibile solo il 27 ottobre: “Immaginario” realizzata con una raccolta di immagini selezionate dagli iscritti dell’Ordine e corredate da una breve motivazione della scelta. L’istallazione ha rilevato gli interessi degli architetti attraverso un resoconto delle opere più rappresentative dal dopoguerra ad oggi viste e interpretate dagli stessi professionisti. Ne è conseguito un collage di immagini che ha raccontato sessant’anni di trasformazioni del territorio con la produzione architettonica di un periodo ancora poco esplorato. Sui temi suggeriti dall’anniversario si è svolto un interessante dialogo fra Alberto Caruso, architetto ed ex direttore della rivista “Archi”, Riccardo Blumer, direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio, Federico Bucci prorettore del Polo di Mantova del Politecnico di Milano e Alberto Longatti, giornalista e storico.


da 60 anni a Como

Ordine degli Architetti in Como for 60 years

T

he role of architects in development projects and transformation of cities has always been important. On 27 October 2018 a meeting was held to celebrate the 60th anniversary of the foundation of the Order of Landscape, Planning and Preservation Architects in the province of Como. The meeting was open to all the members to emphasize the role of the protagonists who over the years have influenced the architecture encountered throughout the province. The event took place in the former Casa del Fascio, a symbol of modern architecture, with numerous speeches highlighting the social and cultural role of architects. Every territory presents challenges taken on by planners who discuss options and difficulties that a specific historical setting necessiates. Various initiatives presented during the course of the evening were developed by the Culture Commission of the Order of Architects of which Stefano Larotonda is the advisor of reference and Niccolò Nessi the

coordinator. To underline the achievements of the members of the Order in Como during the first decade of the Order, from 1958, when it was founded, to 1968, the Catalogue of Portraits was published and distributed to all the participants, the publication contained all the significant building projects of the architects that left an important mark on the territory. The catalogue was edited by Fabio Cani, Stefano Larotonda,Gianfredo Mazzotta and Michele Pierpaoli. The evening began with an introduction by President Michele Pierpaoli followed by a documentary: Pioneers: The Story of an Era. Cecco Castiglioni and Emilio Terragni. The film, curated by Stefano Larotonda,Niccolò Nessi,Giacomo Ortalli, Marco Ortalli and Michele Pierpaoli with technical support from Alberto Canepa, included video interviews narrating the lives of the two architects that can be considered pioneers of a generation with a new way of designing architecture. Stefano Larotonda, Niccolò Nessi and

Giacomo Ortalli curated the exhibition, Imaginary, that was only possible to see on 27th October, realised by putting together a collection of images selected by the members of the Order and accompanied with a note explaining why they were chosen. The installation revealed the role of the architects through an account of the most representative buildings after the end of WW II to today seen and interpreted by the architects themselves. It was followed by a collage of images that documented 60 years of transformation of the territory via architecture projects in a period still little explored. On the themes that arose at the anniversary celebration an interesting dialogue took place between Alberto Caruso, architect and former chief editor of Archi magazine, Riccardo Blumer, director of Accademia di architettura di Mendrisio, Federico Bucci, deputy rector of Polo di Mantova del Politecnico di Milano and Alberto Longatti, a journalist and historian.

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ANNIVERSARIO

Il monoblocco del Valduce

festeggia i 50 anni Suor Emanuela Bianchini, Superiora Generale della Congregazione delle Suore Infermiere dell'Addolorata

di Elisabetta Comerio foto Andrea Butti

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bbiamo incontrato Suor Emanuela Bianchini, da 11 anni Superiora Generale della Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata, in una mattinata di piena attività dell’Ospedale Valduce di Como. Come sempre entusiasta, determinata e con uno spiccato senso del dare, ha ripercorso con noi le celebrazioni per i 50 anni del monoblocco della struttura sanitaria cittadina, festeggiati lo scorso settembre. “Raccontare cinquant’anni di storia, qualsiasi storia, significa ripercorrere un tratto importante di vita, rivivere momenti belli e momenti meno entusiasmanti, ricordare le persone e i fatti. Cinquant’anni di storia non possono certo passare inosservati perché lungo il loro succedersi si sono compiute tante trasformazioni e tante opere di accoglienza e di carità nella gloria di Dio”. Ripercorriamo le tappe storiche dell’Ospedale Valduce. Madre Giovannina morente raccomandò a Suor Giuseppina Pozzi il suo istituto e questa fu fedele alla sua richiesta e con gran cuore si prodigò a portarla avanti. La casa di via Vitani era diventata piccola per assistere il numero crescente di ammalati e Madre Pozzi, superando con coraggiosa determinazione le gravi difficoltà di natura finanziaria e burocratica

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che si frapponevano alla sua realizzazione, fece costruire la clinica Valduce e il 24 luglio 1879 con le consorelle si trasferì da via Vitani alla nuova clinica. Ma con il passare del tempo anche questa divenne piccola e il 27 settembre 1962 iniziarono i lavori per un nuovo ampliamento che portarono il 1 luglio 1968 all’apertura del nuovo monoblocco. Cosa c’è alla base del servizio alla persona? L’ospedale è cresciuto tanto, è diventato una famiglia sebbene il contesto sociale e politico sia cambiato e curare richieda più ampio spazio alla preparazione e alla professionalità. Ricordiamo che il nostro ospedale cattolico deve continuare nella fedeltà al carisma originario di madre Giovannina Franchi che ha speso la sua vita per i poveri e i sofferenti e con il suo esempio ci ha fatto capire che la domanda di salute è sempre una domanda di bisogno, di fragilità e di povertà che attende adeguate risposte. L’obiettivo e la preoccupazione non deve essere l’eccellenza solo sotto il profilo sanitario, ma anche sotto l’aspetto umano e spirituale, prefiggendosi di curare il malato nella sua interezza. Suor Emanuela ha un messaggio ben preciso da inviare in occasione di questa celebrazione.

Le suore della Congregazione sentono il dovere di rinnovare, con gran cuore, i sentimenti di gratitudine e di profonda riconoscenza per la presenza di tutte le persone che hanno voluto esprimere la loro amicizia, stima e comprensione, sollecitandoci a perseguire gli ideali e le finalità iniziali secondo gli insegnamenti della fondatrice beata Giovannina Franchi. Le tante attestazioni di stima ricevute sono state fonte di incoraggiamento e sprone a proseguire in futuro il nostro impegno assistenziale e caritativo, contando sulla collaborazione di ciascuno nella propria professionalità, che rinnova la fedeltà al nostro apostolato di curare i corpi per arrivare alle anime. La nostra gratitudine più sincera è di aver ricevuto il dono così grande di essere al servizio di chi soffre. Quale è la sfida generale? Vorrei riprendere le parole di Mariella Enoc, procuratrice speciale, che ha ben definito le strategie: “La sfida generale è dotarsi di strumenti manageriali e assetti di governance senza scordare le proprie radici, sostenendo nel presente e trasmettendo nel futuro il messaggio futuro di cui sono portatrici". Oggi la Congregazione è presente a "Villa Beretta" in provincia di Lecco, a Lugano alla Clinica Moncucco e nella missione di Buenos Aires.


The single block building of Valduce celebrates the 50th anniversary

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e met Suor Emanuela Bianchini, for 11 years she is Mother Superior of the Congregation Suore Infermiere dell’Addolorata in a busy morning for the Ospedale Valduce di Como. She is always enthusiastic, determined and with a generous attitude, she spoke with us about the celebration of 50th anniversary of the single block building of the city hospital held in September 2018. “When you tell about a history of 50 years, any history, you tell of an significant part of any life with happy moments and less enthusiastic ones, you remember people and facts. 50 years cannot be noticed because in that period of time you experience many changes and many charity actions in the glory of God”. Let’s go back to the most important moments of Ospedale Valduce. While Madre Giovannina was dying, she asked Suor Giuseppina Pozzi to take care of her institute and she did her best to continue with all the activities of the institute. The house in via Vittani turned to be small due to the increasing numbers of patients and Madre Pozzi, overcoming the huge financial and bureaucratic difficulties, managed to build the hospital Valduce and on

Nelle foto, alcuni momenti della celebrazione avvenuta lo scorso 27 settembre, alla presenza di S. E. il Vescovo di Como e delle Istituzioni cittadine In the photos, some moments of the celebration of 50th anniversary

24th July 1879 with her sisters she moved from via Vittani to the new hospital. But it became small too and on 27th September 1962 the building of the new area started and on 1st July 1968 they opened the new single block building. What is at the base of the service to the person? The hospital grew a lot, it has become a family even though the social and political contest changed and the care needs an accurate preparation and high professional skills. Our Catholic hospital has to continue and follow the original charisma of madre Giovannina Franchi who spent her life for poor and the suffering people and with her example she let us understand that the matter of health is a matter of need, fragility and poverty that implies adequate replies. The goal and the worry must be not only the excellence from the sanitary point of view, but also from the human and spiritual point of view, in order to develop the complete care of the patient. Suor Emanuela has a precise message to give on the occasion of this celebration: The Sisters of the Congregation have the desire to

renovate with a great heart the feelings of gratitude and deep thankfulness to all the people who wanted to express their friendship, appreciation and comprehension, urging us to pursue the ideals and the initial aims following the teachings of the founder Giovannina Franchi. All the appreciation we received represents a source of encouragement to continue with our charitable engagement in the future counting on the collaboration of each professional, that renovates the loyalty to our care apostleship of bodies to reach the souls. Our most sincere gratitude is to have received a gift: to help people who suffer. What is the general challenge? I would use the words of Marinella Enoc, special attorney, who well defined the strategies:"The general challenge is to be provided with managerial tools and governance assets without losing our roots, supporting the present and transmitting in the future the message they bring. Today the Congregation of Suore Infermiere dell’Addolorata is also present in “Villa Beretta” in the Lecco area, in a charity center in Buenos Aires and in Lugano at the clinical Moncucco.

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Concorso Fotografico Nazionale

I miei primi 40

organizzatori concorso - soci del Foto Cine Club Cernobbio

di Elisabetta Comerio

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uarant’anni e non sentirli: è con questo spirito che il concorso fotografico internazionale, promosso dal Foto Cine Club Cernobbio, ha vissuto l’atto conclusivo nella cornice di Villa d’Este dove sono avvenute le premiazioni dei vincitori della 40ª edizione, la 9ª in digitale. E anche questa volta i numeri hanno testimoniato lo spessore qualitativo e l’innegabile appeal che la rassegna ogni anno conferma: sono state oltre 1.500, infatti, le foto selezionate dalla giuria e ammesse al concorso, provenienti da una cinquantina di province italiane, oltre che dalla vicina Svizzera per ben 219 autori. Di queste 169 immagini hanno preso parte alla premiazione di Villa d’Este e 55 (di 40 autori) sono state quelle che hanno ottenuto riconoscimenti. Il concorso - che gode della “raccomandazione Fiaf” 2018 - era suddiviso come sempre in diversi temi: Como, Cernobbio, Canton Ticino, Palio del Baradello, tema libero (bianco e nero, natura, paesaggio, reportage, ritratto,

soggetti diversi), ma assegnava anche numerosi premi speciali, compresi quelli per gli under 18, degli Amici di Como e delle immagini provenienti dalla città giapponese di Tokamachi, gemellata con Como. Esattamente quarant’anni fa, dunque, il Foto Cine Club Cernobbio nella persona del suo presidente, Antonio Vasconi, dava il via al concorso che oggi può contare su un gruppo di consiglieri appassionati, fra cui il figlio dello stesso Vasconi, Piero, a sua volta fotografo professionista. «L’edizione 2018 - dicono all’unisono - ha avuto un’adesione numerosa e ha fatto registrare un livello qualitativo altissimo, per cui il compito della giuria non è stata affatto semplice. Non è un caso, dunque, che molti autori partecipanti al nostro concorso siano fotografi professionisti che hanno ottenuto riconoscimenti a livello internazionale. Questo ci riempie ancora più di orgoglio, spronandoci a continuare e migliorare, se possibile, la rassegna». Antonio e Piero Va-

sconi - che nella loro vita di fotografi hanno ritratto tutte le star politiche e del jet set internazionale ospiti di Villa d’Este - hanno ricevuto, nell’occasione della premiazione, un riconoscimento da parte del Foto Cine Club Cernobbio per il loro impegno in questi anni e per l’amore che hanno sempre dimostrato per la fotografia. La loro attività è sintetizzata nel breve intervento di Antonio Vasconi, contenuto nel catalogo distribuito durante la premiazione e reso possibile grazie al contributo di Bianchi Group, che recita così: “La fotografia è storia. I Vasconi sono la storia della fotografia. Villa d’Este, dall’alto dei suoi 146 anni storia alberghiera, ci riconosce 100 anni di professione e documentazione nelle tre generazioni dei Vasconi. Il nostro archivio storico fotografico è la prova del nostro lavoro. La nostra attività culturale vive al Foto Cine Club Cernobbio da oltre 40 anni. Il Concorso fotografico nazionale premia la bellezza delle immagini”.


premio speciale Vasconi Ghigo a Marco Elli di Carugo - Co

premio speciale foto Cine Club Cernobbio a Loris Olivieri di Torino

premio speciale Liala a Irene Briz di Dongo - Co

premio speciale Sante Frantellizzi a Lucio Di Giovannantonio - Cascina PI

premio speciale foto Elit a Matteo Castelnuovo di Erba - Co con tre foto

premio speciale foto Elit a Matteo Castelnuovo di Erba - Co con tre foto


1 premio TICINO a Pietro Airoldi di Cassina Rizzardi - Co con due foto

1 premio COMO a Mauro Lanfranchi di Lecco con tre foto

1 premio CERNOBBIO a Renato Cittadino di Olgiate Comasco - Co

premio speciale amici di Como 2018 a Achille Ballerini di Casnate - Co

premio speciale Bianchi Group a Fabrizio Ferraris di Borgaro Torinese - TO

premio speciale Famiglia Comasca a Alfredo Negroni di Parabiago - MI


Libero PAESAGGIO - 1 premio a Stefano Caldera di Cantù- Co con due foto

1 premio BARADELLO a Mauro Valli di Maslianico - Co

Libero REPORTAGE - 1 premio a Daniele Zaffonato di Santorso - VI

Libero BIANCO e NERO premio a Stefania Tais di Salgareda - TV

Libero NATURA - 1 premio a Fabrizio Ferraris di Borgaro Torinese - TO con due foto

TOKAMACHI - 1 premio a Junji Netsu


premio speciale foto Elit a Matteo Castelnuovo di Erba CO con tre foto

Libero RITRATTO - 1 premio a Amiro Albiani di Corsanico LU

Libero SOGGETTI DIVERSI - 1 premio a Simone Sonetti di Vicopisano PI

My first 40 years

Forty years and still young: this is the spirit of the international photo contest promoted by Foto Cine Club Cernobbio that was held in the beautiful setting of Villa d’Este where the winners of the 40th edition (9th digital edition) received the prizes. Also during this edition the data have shown the high quality and the undeniable appeal as in any other edition: 1.500 photos selected by the panel and admitted to the contest, coming from 50 Italian provinces as well as from Switzerland, 219 photographers. 169 photos took part in the prize giving ceremony at Villa d’Este and 55 (40 photographers) got awards. The contest - with the patronage of Fiaf 2018 - consisted in different subjects: Como, Cernobbio, Canton Ticino, Palio del Baradello, free subjects (black and white, nature, landscape, reportage, portrait, different subjects), but there were also some special prizes, such as those for under 18 photographers, the prize Amici di Como and some pictures coming from the Japanese city

Tokamachi, twin city of Como. 40 years ago, Foto Cine Club Cernobbio represented by his president, Antonio Vasconi, it was held the first edition of the contest that today can count on a group of impassioned advisors, among them the son of Vasconi, Piero, who also is a professional photographer. «In the edition 2018 - they both say - there has been many participants and a very high quality, therefore for the panel hasn’t been an easy job. It is not by chance that many photographers who took part in the contest are professional photographers who received international awards. For this reason we are really proud and we would like to continue and improve the contest». During the prize giving ceremony, Antonio and Piero Vasconi - who photographed many international politicians and celebrities at Villa d’Este - received an award by the Foto Cine Club Cernobbio for their commitment during these years and for their dedication towards photography.


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ANNIVERSARIO

GENTILI MOSCONI 30 anni di storia di Elisabetta Comerio foto archivio Gentili Mosconi

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entili Mosconi, trent'anni di storia di un’azienda leader nei tessuti ad alta gamma. Come è cambiato il mercato in questi tre lustri? E’ cambiato il mondo e di conseguenza il prodotto, il mercato e i clienti. 30 anni fa i lucidi si facevano a mano, la stampa digitale non esisteva e i telai non avevano i rapporti a campo intero. Dall’Alta moda al prêt-à-porter la strada era più lunga, alle sfilate bisognava essere invitati e non erano in diretta. Oggi tutto va veloce, tempi, costumi e mode. Bisogna inventarsi continuamente per un cliente a cui bisogna stuzzicare l’appetito, perché già sazio di tante offerte. Quale è stato il più grande successo raggiunto dall’azienda in questi 30 anni? Non esistono grandi successi. Il successo è fatto di piccoli passi, visioni e sogni che si tra-

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mutano in realtà. Il successo è avere dei collaboratori fantastici a cui dobbiamo tanto. Il successo è di aver visto nascere e crescere una realtà che 30 anni fa non esisteva. Gentili Mosconi Home ha aperto le porte al tessuto d’arredamento. Cosa vi ha spinto ad ampliare con tanta deteriminazione gli orizzonti dell’azienda? E’ stata una crescita naturale. La nostra divisione Home è l’Alta moda della casa. Altissima qualità e progetti su misura. Quali i progetti futuri della Gentili Mosconi? Dopo l’acquisizione della stamperia nel 2015, l’acquisizione di quote in un laboratorio accreditato nel 2017, il prossimo passo è l’apertura dell’ufficio di New York a Gennaio 2019. Il futuro comincia adesso. Ruffini insegna.


Gentili Mosconi A history of 30 years G

entili Mosconi, 30 years of a company leader in the field of high quality fabrics. How did the market change in these 30 years? The world has changed and so have the product, the market and the customers. 30 years ago the sketches were made by hand, digital printing didn’t exist and the loom didn’t have the full field. From High Fashion to prêt-àporter there was a longer way, at the fashion show you had to be invited, today they are live. Today everything is fast, time, outfits and trends.You have to keep on updating for a customer who is very demanding, due to so many offers. What is the biggest success your company achieved in these 30 years? I won’t speak of big successes, the success is made step by step, ideas and dreams that become reality. The success is to have a wonder-

ful staff we have to be proud of. The success is to see our company growing, a company that 30 years ago didn’t exist. Gentili Mosconi Home has opened its doors to the fabrics for furniture. Why did you firmly decide to open the horizons of the company in this direction? It has been a natural growth. Our Home Division is the High Fashion for home. Very high quality and customized solutions. What are the future projects of Gentili Mosconi? After the acquisition of the printing company in 2015, the acquisition of some shares of a specialized laboratory in 2017, the next step is the opening of an office in New York in January 2019. The future begins now, as Remo Ruffini of Moncler says.

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Simonetta Manara

Una vita per la danza di Marina Moretti foto archivio Scuola di Danza Classica Teatro Sociale

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a trent'anni, è un importante punto di riferimento per chi ha la danza nel cuore. Fondata nel 1988, la Scuola di Danza Classica Teatro Sociale celebra questo significativo anniversario il 20 dicembre, con uno spettacolo di beneficienza a favore di Adricesta Onlus che vede in scena tutte le allieve, dalle più piccole alle più grandi, impegnate nelle coreografie ispirate a "Il Burattino con l'Anima" di Petruška. La direzione artistica della Scuola è affidata alla signora Simonetta Manara Schiavetti - fondatrice ed insegnante - la cui formazione, prima come ballerina e poi come Maestra, è avvenuta tra Como e Milano con maestri di grande fama, tra i quali Bruno Telloli, già primo ballerino della Scala. Ha inoltre avuto l'opportunità di lavorare con artisti di prestigio come Luigi Sironi, Giuliana Barabaschi, Walter Venditti e molti danzatori appartenenti al Corpo di Ballo scaligero. Come è nata questa passione? Ho sempre avuto la danza nel cuore finché

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è diventata la mia vita ed è apparso quasi naturale, visto lo stretto legame della mia famiglia con il Teatro Sociale, collaborare alla sua rinascita nel 1988 fondando la Scuola di Danza Classica, quando riaprì dopo gli anni di chiusura e i conseguenti lavori di restauro. Quale la soddisfazione più bella di questi anni di insegnamento? Riuscire a trasmettere alle bambine questa mia passione, perché la tecnica è importante, ma l’amore per la danza è tutto. E poi è emozionante vedere le mie vecchie allieve tornare con le loro figlie che vogliono iscriversi alla scuola. Avete collaborato in questi anni anche alla stagione lirica? E’ capitato spesso che mi fossero richieste coreografie specifiche, ricordo ad esempio una bellissima rappresentazione di Adriana Lecouvreur, e poi spesso le allieve più grandi hanno avuto l’opportunità di partecipare alla stagione.

Lei ha avuto l’occasione di lavorare con dilettanti e professionisti affermati, cosa resta di tutto questo? I solidi rapporti umani che si vengono a creare, fatti di rispetto e passione Il ricordo più bello di questo anno del trentesimo anniversario? Al saggio di fine scuola, le mie assistenti mi hanno fatto una grande sorpresa. Al termine della coreografia hanno proiettato 30 anni di fotografie della scuola di danza. Un momento davvero emozionante non solo per me. E poi l’ideazione dello spettacolo benefico del 20 dicembre. Tutto il ricavato della serata sarà devoluto ad Adricesta Onlus (Associazione Donazione Ricerca Italiana Cellule Staminali Trapianto e Assistenza), impegnata particolarmente a promuovere il progetto "Un buco nel muro", indirizzato a sconfiggere la solitudine dell'isolamento dei ricoverati presso i reparti di oncoematologia pediatrica, chirurgia pediatrica e trapianti.


A life for ballet F

or over thirty years, it is an important reference point for those who live for ballet. Founded in 1988, Scuola di Danza Classica Teatro Sociale (Ballet School Teatro Sociale) celebrates this important anniversary on December 20, with a charity show for the association Adricesta Onlus which involves all the girls, from the little ones to the oldest ones, in the choreography inspired to "The Puppet with the Soul" by PetruĹĄka. Simonetta Manara Schiavetti - founder and teacher - is the artistic director of the School, she trained as a ballet dancer and then as a teacher between Como and Milan with famous teachers, such as Bruno Telloli, who was principal dancer of Teatro alla Scala in Milan. Moreover she got the chance to work with prestigious artists, such as Luigi Sironi, Giuliana Barabaschi, Walter Venditti and many ballet dancers part of the Ballet Staff of Verona. How did you develop this passion? Ballet was always in my heart, until it has

become my life and so it turned out to be something natural, since my family has a close relationship with Teatro Sociale, to be involved into its rebirth in 1988 with the foundation of the Scuola di Danza Classica, when it reopened after many years of closing and the consequent restoration works. What is the most beautiful satisfaction during this years of teaching? To try and transmit my passion to these girls, because the technique is important, but the love for the dance is everything. And then I beautiful thing when my old dancers come back with their daughters who want to attend the school. In these years did you also collaborate with the lyric season? I was often asked for specific choreography, I remember of a beautiful representation of Adriana Lecouvreur, and often the oldest girls get the chance to participate in the lyric season.

Did you get the chance to work with amateurs and famous professionals, what do you keep with you? I keep the solid human relationships we create, which are made of respect and passion. What is the most beautiful memory of this year of the 30th anniversary? The dance recital at the end of the school, my assistants had a great surprise. At the end of the choreography they projected 30 years of photographies of the school of dance. It was a very touching moment, not only for me. And then the organization of the charity show on December 20. The whole proceeds of the evening will be transferred to Adricesta Onlus (Italian Association Donation Research for Stem Cells Transplant and Assistance), involved in particular to promote the project "A hole in the wall", addressed to defeat the solitude of the isolation of the patients of the pediatric onco-hematology, pediatric surgery and transplants.

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ANNIVERSARIO

30° Lions Club Como Plinio il Giovane Il guidoncino del club è stato disegnato da Rosella Motta una delle socie fondatrici The club driver has been designed by Rosella Motta, one of the founding partners

Visione del futuro

di Elisabetta Comerio foto Francesco Corbetta, Andrea Butti

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elle parole della vice presidente Rosaria Casali l'esperienza di "Essere Lions" nella ricorrenza del trentennale del suo club. Come ha conosciuto i Lions? Con internet e i social l’amicizia e quindi il modo di relazionarci con gli altri, è cambiato. Hanno enormi potenzialità ma non sempre sono utilizzati nel modo corretto e, gli amici “virtuali” non sempre sono amici “reali”. Ho fatto questa premessa per testimoniare di persona quanto il sentimento dell’amicizia, quella con la “A” maiuscola, quella “reale”, sia importante per fare del bene e per migliorare se stessi. Ed è proprio grazie all’Amica Giuditta che ho avuto modo di conoscere il mondo dei Lions e il Lions Club Como Plinio il Giovane di cui quest’anno ricorre il 30° anniversario dalla fondazione. Presieduto da Rosanna Jemoli per il secondo anno, ha annoverato sin dalla nascita, 1988, solo donne fino allo scorso anno quando è entrato il primo socio, Alessandro Cavallo. Attualmente il club annovera 25 soci, persone volontarie, altruiste e impegnate responsabilmente nei diversi service all’insegna del motto del Lions Clubs In-

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ternational: “We serve”. Un grazie a tutte loro e ad alcune “past” socie per avermi accolto con affetto, entusiasmo e sincera benevolenza nella grande famiglia dei Lions Clubs. L’Amicizia è anche uno dei cardini del Codice dell’Etica Lionistica. Si, è uno degli otto principi ai quali i soci si ispirano. I valori e gli scopi sono fedeli a quelli originari, le azioni che li mettono in pratica si adeguano e si contestualizzano così come i service, che si adeguano ai nuovi bisogni, alle nuove necessità di una società che cambia in ogni momento. Come? Ad esempio, quest’anno in occasione del trentennale del nostro club, ho proposto un “nuovo” service: “Progetto Arianna: fido in pediatria” che ho sintetizzato nella frase “Coccole per il cuore e sorrisi per il buonumore”, rivolto ai piccoli pazienti ricoverati in ospedale nei reparti di pediatria. Progetto prontamente condiviso dall’Ospedale Sant’Anna - ASST Lariana, sostenuto dall’Associazione Amici di Como e da Lions Club Como Plinio il Giovane, patrocinato dall’Or-

dine dei Medici, dalla Città dei Balocchi e da Bennet, realizzato dall’Associazione Amici del Randagio e coordinato dall’Associazione ABIO Como, ai quali rivolgo un grazie dal cuore. Questo nuovo service può anche essere considerato come un esempio di lionismo attivo, concreto, reso possibile soprattutto grazie al club ben consapevole e orgoglioso del passato ma pronto a raccogliere nuove sfide con passione per continuare ad essere uno strumento di bene. Quali sono i service tradizionali? Nel nostro Club, grazie alle socie che l’hanno fondato, a quelle che nel corso del trentennio ne hanno fatto parte e alle attuali, i service portati avanti con costanza e determinazione sono tantissimi. Solo per citarne alcuni: il Servizio Cani Guida dei Lions, la raccolta degli occhiali usati, il libro parlato, il sostegno alla Casa Famiglia, il Progetto Martina, lo Screening oculistico, lo Screening impedenzometrico, la Campagna prevenzione educazione sanitaria, l’abuso sui minori e molti altri ancora. Service per il futuro?


Nelle foto, alcuni momenti della 30° Charter Night in Sala Bianca, Teatro Sociale In the photos, some moments of the 30th Charter Night in Sala Bianca, Teatro Sociale

Attraverso votazioni i Lions di tutto il mondo hanno scelto il Diabete come la principale missione umanitaria per il futuro. Oltre 422 milioni di persone convivono con il diabete ed è la causa di morte di 5 milioni all’anno. Tre sono le aree di sviluppo di progetti a supporto: Stile di vita sano: sensibilizzazione al problema supportando la prevenzione e il controllo della malattia promuovendo una sana alimentazione e l’attività fisica; Rete di supporto: incoraggiare l’autonomia dei diabetici e il controllo della malattia grazie a relazioni di supporto e alla condivisione di esperienze; Diagnosi e cure: rafforzare l'intera rete di cure per il diabete con screening, sviluppo di infrastrutture, adeguamento delle attrezzature e altre iniziative. Qual’è l’impegno del club? A livello di club possiamo dare il nostro contributo attraverso iniziative di diverso genere. Una è stata attuata lo scorso ottobre grazie alla sensibilità della presidente che ha accolto la mia proposta di organizzare la 30° Charity Night in “armonia e sintonia con l’essenza dei Service Lions”. L’anniversario del nostro club è

stato celebrato offrendo agli invitati un menù a sorpresa a basso contenuto glicemico, all’insegna del service dedicato proprio al Diabete. Inoltre, grazie alla generosità di molte persone Amiche è stato possibile realizzare anche un service sociale e uno di formazione. Questo anche grazie alla fiducia incondizionata accordatami dalla presidente e dai soci del club e, soprattutto, alla squadra di professionisti che hanno reso concreta la realizzazione della serata di gala prestando la loro professionalità gratuitamente in nome dell’Amicizia e del rispetto per i principi lionistici. A partire da Joseph, noto musicista e cantante non vedente coinvolto grazie alla nostra socia Franca Bottacin, al nostro “Cavaliere” il grande chef Davide Lacchini, la professoressa Isa Botta con la Fondazione Enaip Lombardia – centro servizi formativi- sede di Como, con lo chef Massimiliano Tansini e il maitre Ciro Busiello e il coordinatore Francesco Beretta e gli allievi e le allieve, all’Hotel Regina Olga – Ristorante Cenobio con il direttore Massimo Abbati, e l’amico Franco Rocchi, il Frutteto Lorena, il pastificio Gilio con Michele Borzatta, France-

sco Corbetta, Alessandro Zanchini, il Centro di Lavoro Guidato de La Nostra Famiglia, Maria Pia e Roberto Zanchini e a Marinella Farina, Andrea e Stefano Cantaluppi, Gianmaria Gambotti, Luca Chiarella e Massimo Croci del Ristorante Caffè Teatro. Quest’anno ricorrono i 50 anni di LCIF. Quali sono le iniziative del Club? L’inizio del nuovo centenario del Lions Clubs International coincide con il cinquantesimo del Lions Clubs International Foundation. LCIF è il braccio umanitario del Lions Clubs International ed è la ONG numero uno al mondo, secondo il report del Financial Times. Molteplici sono le aree di intervento: Diabete, ambiente, oncologia pediatrica, fame, vista, catastrofi o emergenze naturali, bisogni umanitari. La “Campagna 100” lanciata in questa occasione è forse l’iniziativa più importante per raccogliere 300 milioni di dollari in 3 anni. Anche 6 Distretti italiani hanno beneficiato dell’aiuto della Fondazione. E anche in questa occasione il Lions Club Como Plinio il Giovane si adopererà per dare un aiuto concreto alla Fondazione che appartiene a tutti noi.

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30� Lions Club Como Plinio il Giovane A vision of the future

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ounded in Como on 18 October 1988 by 22 members, currently the Lions club has 25 members, volunteers, generous and responsible people working in various services with the motto of Lions Club International: We Serve. The founding members alongside those who have been a part of the club for three decades or so have supplied numerous social services on a regular basis and with determination. To give a few examples: Lions guide dogs for the blind, collection of used prescription glasses, audio books, support for Casa Famiglia, the Martina Project, eyesight and hearing screening campaigns, health education programmes, prevention of abuse on children, and many more. Lions Club Como Plinio il Giovane belongs to Lions Clubs International, the largest organisation of its kind with 1.4 million members operating in 46,000 clubs distributed in over 200 countries.

Il Club alla fondazione

Mariangela Pedretti Bertotto, Lidia Mantovani Bianchi, Lorenza Gridavilla Botta, Patrizia Clerici Cavadini, Rosella Motta Corti, Gabriella Sampietro Curioni, Renata Sala Herskovits, Maria Mambroni Mantovani, Federica Nessi Marzorati, Maria Luisa Terragni Milani, Giuliana Rossi Panini, Anna Sanfilippo Puglisi, Carla Battistini Ragazzi, Patrizia Alfieri Rossini, Gabriella Salvatore Scaramuzza, Rosella Rotoli Scardaccione, Teresa Lucarelli Smuraglia, Marina Marelli Spinelli, Luisa Spina Stella, Patrizia Gasperoni Terragni, Nicoletta Perlasca Viganò, Mariella Vittani Zerosi.

Il Club del 30°

Rosanna Jemoli, Federica Andreoli, Giuditta Barzetti, Elena Bianchi, Rosanna Bolzoni, Franca Bottacin, Daniela Calligarich, Gabriela Candeo, Rosaria Casali, Alessandro Cavallo, Simona Criscuolo, Rosa Di Malta, Nadia Gaffuri, Marina Marelli, Donatella Moroni, Rosella Motta, Monica Orsenigo, Maria Grazia Papa, Mariangela Pedretti, Anna Maria Peronese, Mariangela Previtera, Anna Sant’Elia, Giovanna Sironi, Marialuisa Spina, Chiaretta Visconti.

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odice etico dei Lions Club Dimostrare con l'eccellenza delle opere e la solerzia del lavoro la serietà della vocazione al servizio. Perseguire il successo, chiedere le giuste retribuzioni e conseguire i giusti profitti, ma senza pregiudicare la dignità e l'onore con atti sleali e azioni meno che corrette. Ricordare che nello svolgere la propria attività non si deve danneggiare quella degli altri; essere leali con tutti, sinceri con se stessi. Ogni dubbio circa il proprio diritto o pretesa nei confronti di altri deve essere affrontato e risolto anche contro il proprio interesse. Considerare l'amicizia come fine e non come mezzo, nella convinzione che la vera amicizia non esista per i vantaggi che può offrire; che la vera amicizia non richiede nulla, e che se ne devono accettare i benefici nello spirito che la anima. Sempre adempiere ai propri obblighi di cittadino nei confronti del proprio paese, del proprio stato e della propria comunità e agire con incessante lealtà nelle parole, negli atti e nelle azioni. Donare loro spontaneamente lavoro, tempo e denaro. Essere solidali con il prossimo offrendo compassione ai sofferenti, aiuto ai deboli e sostegno ai bisognosi. Essere cauti nella critica, generosi nella lode, sempre mirando a costruire e non a distruggere.

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ODE OF ETHICS To show my faith in the worthiness of my vocation by industrious application to the end that I may merit a reputation for quality of service. To seek success and to demand all fair remuneration or profit as my just due, but to accept no profit or success at the price of my own selfrespect lost because of unfair advantage taken or because of questionable acts on my part. To remember that in building up my business it is not necessary to tear down another’s; to be loyal to my clients or customers and true to myself. Whenever a doubt arises as to the right or ethics of my position of action towards others, to resolve such doubt against myself. To hold friendship as an end and not a means. To hold that true friendship exists not on account of the service performed by one to another, but that true friendship demands nothing but accepts service in the spirit in which it is given. Always bear in mind my obligations as a citizen to my nation, my state and my community, and to give them my unswerving loyalty in word, act and deed. To give them freely of my time, labor and means. To aid others by giving my sympathy to those in distress, my aid to the weak, and my substance to the needy. To be careful with my criticism and liberal with my praise; to build up and not destroy.


L’arte della stampa

Marco Lupi, "Adrenaliniche trasparenze", cm 30 x 30, tecnica mista su tela

Marco Lupi, vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996 scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”. www.marcolupi.com

LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws


EVENTI

Como Città dei Balocchi

di Marina Moretti foto Andrea Butti

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er il venticinquesimo anno consecutivo, si riaccende la magia del Natale grazie a Como Città dei Balocchi. Un quarto di secolo in cui la manifestazione, nata per i bambini e per le famiglie comasche, con il passare del tempo è diventata un’attrattiva a carattere internazionale che richiama a Como centinaia di migliaia di visitatori di ogni fascia di età. Il dono è il tema portante della 25° edizione per significare quello che Consorzio Como Turistica ha voluto fare in tanti anni per Como. Fiore all’occhiello è il Magic Light Festival che con le proiezioni architetturali trasforma la città in una location dall’atmosfera fiabesca e indimenticabile. Poi il mercatino di Na-

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tale, la pista del ghiaccio, la mostra di presepi giunta alla 18ª edizione, le attività per i bambini, il Natale in divisa, il Progetto Scuola, la Ruota panoramica, la Giostra, la musica nelle piazze, l’arrivo di Babbo Natale e della Befana con migliaia di doni per i bambini e i fuochi artificiali per il capodanno sul lago. E ancora, tanto spazio per la solidarietà. Perché Natale deve regalare a tutti un sorriso. Como Città dei Balocchi è un evento organizzato da Consorzio Como Turistica, promosso e sostenuto da Comune di Como, con il contributo di Regione Lombardia, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Camera di Commercio e con Amici di Como come main sponsor.


da 25 anni dona la magia del Natale

For 25 years the magic of Christmas

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or 25 years, the magic of Christmas is back thanks to the event Como Città dei Balocchi. Initially it was created for the children and the families of Como and then it turned out to be an international event that attracts hundred thousand people of any age. The gift is the main topic of the 25th edition to express what Consorzio Como Turistica did for Como in some many years. The jewel in the crown is Magic Light Festival that with the architectural projections transforms the city into a location with a fairy and unforgettable atmosphere. Then the Christmas market, the ice rink, the exhibition of Cribs, the activities for children,

the Christmas with the police, the School Project, the panoramic wheel, the carousel, the music in the square, the arrival of Santa Claus and of Befana with thousands presents for the children, the fireworks for the New Year’s Eve on the lake. And also a great attention for charity projects. Christmas has to bring a smile to everyone. Como Città dei Balocchi is an event organized by Consorzio Como Turistica, promoted and supported by the municipality of Como, with the contribution of the Lombardy region, with the support of Fondazione Cariplo and Chamber of Commerce and with Amici di Como as a main sponsor.

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Festival

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XXV Edizione

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EVENTI

STELLE SUL LAGO DI COMO foto Andrea Butti

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er la prima volta insieme, 4 chef stellati del territorio, Mauro Elli del Cantuccio di Albavilla, Edoardo Fumagalli della Locanda del Notaio di Pellio Intelvi, Gianni Tarabini de la Preséf di Mantello, Stefano Masanti de Il Cantinone di Madesimo, con la regia magistrale dello chef Federico Beretta del Feel di Como e con i cocktail ricercati di Marco Gheza bartender de Il Sereno di Torno si sono esibiti in uno cooking show senza precedenti. Un esclusivo Charity Dinner, organizzato il 29 novembre nell’ambito di Città dei Balocchi, a bordo del Battello Manzoni ancorato al Pontile Funicolare, a favore dell’Associazione La Nostra Famiglia.

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ogether for the first time, 4 local chefs boasting Michellin stars, namely: Mauro Elli of Cantuccio di Albavilla, Edoardo Fumagalli of Locanda del Notaio in Pellio Intelvi, Gianni Tarabini of Preséf di Mantello, Stefano Masanti of Il Cantinone di Madesimo, with the masterful supervision of chef Federico Beretta of Feel in Como accompanied by refined cocktails by Marco Gheza bartender of Il Sereno di Torno performed in a live cooking show of distinction. An exclusive Charity Dinner organised on 29 November in the Christmas setting of Como aboard the passenger boat, Battello Manzoni, anchored to Funicolare pier, in favour of Associazione La Nostra Famiglia.


Sopra, da sinistra, Edoardo Fumagalli e Gianni Tarabini; al centro, da sinistra, Stefano Masanti e Mauro Elli; sotto, da sinistra, Federico Beretta e Marco Gheza

Above, from left, Edoardo Fumagalli and Gianni Tarabini; in the middle, from left, Stefano Masanti and Mauro Elli; below, from left, Federico Beretta and Marco Gheza

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Luci di Natale a CantĂš Chistmas light in CantĂš

Luci di Natale a Cernobbio Chistmas light in Cernobbio

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Lake Como Xmas LIGHT 15 dicembre ‘18 6 gennaio ‘19

Finanziaria

Le Perray S.p.A.

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evento organizzato da

main sponsor

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a magia del presepe, la tradizione, lo spirito che da secoli incarna questa raffigurazione artistica e il Lago di Como, il suo movimento silenzioso, i suoi paesaggi mozzafiato, i suoi angoli più caratteristici. Un connubio perfetto di emozioni e bellezza. Nasce così Lake Como Christmas Light – Il più bel presepe del mondo. Un nome che esprime il valore di un progetto ambizioso mediante un elemento, la luce, nella patria che ha dato i natali ad Alessandro Volta e che spesso è proposto al grande pubblico per eventi culturali, scientifici e di intrattenimento. Il Consorzio Como Turistica in collaborazione con 14 Comuni dislocati lungo il Lago, con Amici di Como e con diversi enti e sponsor privati, infatti, proporrà al pubblico delle grandi occasioni uno spettacolo di pregevolissima attrazione con lo scopo di offrire momenti appaganti per la vista e lo spirito in un periodo nel quale il turismo sul Lago di Como registra una flessione fisiologica. Da Cernobbio a Brienno, da Lenno a Menaggio per poi traghettare in provincia di Lecco con il gioiellino di Varenna; e ancora Bellagio, Lezzeno, Nesso fin giù a Torno e Blevio. Chiese, monumenti, angoli di paese, ponti e porticcioli, con una spruzzata di colore, caratteristica principale di un altro evento che richiama milioni di visitatori: il Como Magic Light Festival giunto alla 9a edizione. Il Natale a Como da 25 anni è festa, è solidarietà, è per i bambini un momento di grande gioia, per i grandi un appuntamento imperdibile. Con questo nuovo progetto sarà molto di più: un evento completo di emozioni sensoriali a 360°. La Città dei Balocchi e Lake Como Christmas Light si propongono quindi di “ridisegnare” il Natale lariano con un presepe di luce, di colori, di luoghi incantevoli e suggestivi che rimarranno impressi nel cuore e nella mente di chi vorrà vivere questa esperienza meravigliosa.



EVENTI

Noir in Festival

un'edizione...da paura! Jo Nesbø (Raymond Chandler Award) ph. Thron Ullberg

foto Noir in Festival

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oir in Festival ricco di eventi e personaggi fra Como e Milano, dal 3 al 9 dicembre, una XXVIII edizione, diretta da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova, secondo la doppia vocazione che la manifestazione ha assunto in questi anni per esaltare l’attività di formazione - a Milano nel campus universitario di IULM - insieme a quella di scoperta, spettacolo, glamour - al Teatro Sociale di Como. Fedele al suo carattere interdisciplinare che da sempre fonde cinema e letteratura, memoria e attualità, fumetto e new media nel segno di un unico genere, il Noir del 2018 ha due campioni esemplari in Joe Dante (Premio Noir alla carriera nel cinema) e Jo Nesbø (Raymond Chandler Award). Ma anche gli appuntamenti con Dario Argento, Gianfranco Manfredi e autorevoli esperti di “zombilogia” per i 50 anni di un film-capostipite come La notte dei morti viventi di George A. Romero, l’incontro con Katharina Kubrick nell’anniversario di un altro capolavoro come 2001: Odissea nello spazio, la giornata intitolata The British Touch con tre grandi signore del nuovo mystery anglosassone, come Jill Dawson, Sujata Massey, Sarah Pinborough. Tra sorprese e conferme Noir in Festival 2018 ha offerto un ampio spettro di suggestioni ed emozioni nel segno del brivido e della fantasia, fino a poter essere definita davvero un’edizione… da paura in più di un senso.

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Noir in Festival ...a scary edition!

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oir in Festival rich in events and characters between Como and Milan, from December 3 to December 9, 28th edition, directed by Giorgio Gosetti, Marina Fabbri and Gianni Canova, following the double vocation of the event that through the years supported the training activity - in Milan in the IULM university campus - together with the activity of show and glamour - at Teatro Sociale of Como. Following its interdisciplinary vocation that combines cinema and literature, memory and current actuality, comics and new media in the name of one single genre, the Noir 2018 has two great examples in Joe Dante (Noir Award to the career in the cinema) and Jo Nesbø (Raymond Chandler Award). But also the appointments with Dario Argento, Gianfranco Manfredi and authoritative experts of “zombilogy“ for 50 years of a progenitor - film - as Night of the living dead by George A. Romero, the appointment with Katharina Kubrick on the anniversary of another masterpiece as 2001: a space odyssey, the day entitled The British Touch with three great ladies of the new Anglo-Saxon mystery, such as Jill Dawson, Sujata Massey, Sarah Pinborough. Among surprises and confirmations Noir in Festival 2018 offered a wide range of suggestions and emotions in the name of thrill and imagination, in order to define it a scary edition…scary from different points of view.

INFO www.noirfest.com Studio Coop Via Santa Croce in Gerusalemme, 107 - Roma Tel. +39 06 8603111 + 39 06 86213298 noir@noirfest.com Consorzio Como Turistica Piazza Duomo, 17 – Como Tel. +39 031 268989 comoturistica@tin.it

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PEOPLE

MARIO PITTORELLI

La mia storia con Amici di Como di Elisabetta Comerio foto Amici di Como

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niziamo dagli esordi. Come è nata la sua lunga storia con l’associazione Amici di Como? L’ormai lunga storia di Amici di Como inizia sul finire degli anni’90. L’idea iniziale è partita da Daniele Brunati e da me perché ritenevamo che insieme avremmo potuto catalizzare l’attenzione di un gruppo di amici, disposti a mettere una cifra che avrebbe permesso interventi sul territorio sia in capo sportivo che turistico e altrettanto di immagine in generale. Ricordo che nel 2001 alla prima riunione informativa, alla quale invitammo gli amici che pensavamo più sensibili alle iniziative che volevamo proporre, eravamo in sette. L’entusiasmo e la voglia di fare che riscontrammo in quella prima riunione ci diedero la spinta necessaria per continuare. A novembre 2001 costituimmo l’Associazione e da lì è partita l’avventura. Ricordo che la prima operazione che facemmo fu la sponsorizzazione per consentire al vogatore Gilardoni la partecipazione al campionato mondiale canottieri di Lucerna. Col nostro contributo riuscì a partecipare e fu un trionfo perché vinse il Mondiale. Amici di Como è una realtà che dal 2011 ha fatto dell’amore per il territorio il suo motore. Una filosofia polinterventista che ha

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agito in diversi ambiti. Quale dei tantissimi progetti sostenuti e portati a termine dall’associazione Amici di Como l’ha reso più orgoglioso di presiedere per tanti anni l’associazione e di esserne oggi Presidente Onorario? Amici di Como ha effettuato innumerevoli interventi sul territorio. Quello che ritengo il più importante è la posa del monumento di Libeskind sull’estremità della diga. Mai, nemmeno nei miei sogni più ambiziosi, avrei potuto pensare di riuscire in un’impresa simile Mi piace pensare che quando nessuno di noi sarà più qui questo rimarrà, a ricordare un gruppo di imprenditori che è entrato e resterà nella storia di Como. Oggi oltre 130 aziende fanno parte dell’associazione. Come è avvenuta questa importante crescita? Cosa spinge tante aziende del territorio ad entrare a far parte di Amici di Como? La crescita dell’associazione è stata decisamente difficile inizialmente. Io stesso ho fatto pressione a volte presso amici e conoscenti. Superato un certo limite di partecipanti poi è stato tutto più facile dato il prestigio dell’associazione. Non farne parte sembra un demerito; un fiore all’occhiello che non ti puoi

permettere di non avere. Città dei Balocchi e Amici di Como sono un binomio ormai inscindibile. L’impegno dell’associazione nel periodo natalizio è il miglior augurio di Natale per Como. Cosa significa fare parte di questo importante progetto? Amici di Como nasce da un gruppo di persone che già collaboravano per realizzare la Città dei Balocchi: è stato naturale l’interscambio tra le associazioni, e la collaborazione ha portato agli eccellenti risultati attuali. Città dei Balocchi è un evento meraviglioso di cui parla tutto il mondo e Amici di Como è orgogliosa di esserne il Main sponsor. Cosa vede nel futuro dell’associazione? Io vedo molto bene il futuro dell’associazione anche se proseguire e implementare le meravigliose cosa fatte è difficile. Abbiamo in mente e in cantiere progetti che stupiranno i cittadini di Como. Il problema che vedo, è che dovremmo trovare dei giovani, e dico giovani per modo di dire, ossia che abbiano l’età che avevamo noi soci fondatori all’inizio dell’avventura, che possano subentrare con noi alla guida dell’Associazione portando nuove idee e contribuendo in modo fattivo alla crescita della stessa.


Sopra, il monumento Life Electric; a destra, Mario Pittorelli con Daniele Brunati

Above, Life Electric; on the right, Mario Pittorelli with Daniele Brunati

My history with Amici di Como L

et’s start from the beginning. How did your long story with the association Amici di Como start? It’s a long story the one with Amici di Como, it started in the late 90’s. The first idea was of Daniele Brunati and I when we realized that we could have at disposal a certain amount of money to use for our territory, both in the sports and in the tourist sector but also to promote the general image of the territory. I remember that in 2001 at the first informative meeting in which we had invited the most reactive friends towards new initiatives: a total of 7 friends. We met at the Hotel Boschetto and we were so enthusiastic that we decided to continue. In November 2001 we founded the association and we started this adventure. I remember the first project we sponsored was the participation of the oarsman Gilardoni, to let him take part into the world championship in Lucerne. He could participate and he also won becoming world champion. From 2011 Amici di Como is driven by the love for the territory. This is a multi-faceted philosophy that involves different fields. Do you have a special

project supported and realized by the association that made you particularly proud of being president of the association for many years and honorary president now? Amici di Como carried out many projects on our territory. The one I am particularly proud of is the monument by Libeskind located on the extremity of the lakefront. It’s something I couldn’t even dream of. I like to think that when we are no more here, we will be remembered as a group of entrepreneurs who made the history of Como. Today over 130 companies they are part of the association. How has this important growth happened? Why do many companies of the territory decide to be part of the association Amici di Como? Initially the growth of the association wasn’t easy. I have to put some pressure on friends and acquaintances. After we reached a certain number of participants it turned out to be easier, thanks to the prestige of the association. You have to be part of it; it represents the jewel in the crown a company must have. Città dei Balocchi and Amici di Como

go hand in hand. The commitment of the association during the Christmas is the best wish for Como. What does it mean to be at the forefront to support this important project? Amici di Como was born thanks to a group of persons who already collaborated to create the event Città dei Balocchi and so the interchange between the two associations and the collaboration brought the present excellent results. Città dei Balocchi is a wonderful event, famous all over the world and Amici di Como is proud of being the main sponsor. What do you see in the future of the association? I see a bright future for the association even thought it is hard to improve the beautiful projects already developed.We have in mind few projects to develop and the citizens of Como will be impressed. The problem I see is that we should find some young entrepreneurs, who have the same age we had when we started this adventure, who can represent the future of the association bringing new ideas and a good contribution to the growth of our association.

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Amici di Como e Magic Lake a

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foto Carlo Pozzoni

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illa Erba, una location d’eccezione affacciata sulle rive del lago di Como dove si respira un’eleganza che ha ispirato negli anni artisti e cineasti, ha fatto da cornice alla serata autunnale di Amici di Como e delle riviste Magic Lake e What’s On. La Villa cernobbiese il 2 ottobre ha accolto gli oltre 340 ospiti che hanno preso parte a questo appuntamento che ha coinvolto le due diverse realtà che convivono nello splendido parco. Il centro fieristico, prima, è stato sede della presentazione dei tanti progetti dell’associazione, di un’anteprima della 25° edizione di Como Città dei Balocchi e del numero autunnale della rivista Magic Lake. Al termine di questo momento istituzionale, che

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tra i tanti relatori ha visto anche la presenza di Sua Eccellenza, il Prefetto di Como, Ignazio Coccia, del Sindaco di Como, Mario Landriscina, e del Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi, la folta platea si è spostata nella villa antica dove un’eccellente cena ha dato modo ai tanti ospiti di godere di tutta l’eleganza di questo luogo. A Villa Erba gli ospiti hanno gustato un menù scelto e preparato dall’azienda associata Enoteca Catering. Un ringraziamento particolare a loro e alla Nostra Famiglia che si è occupata dell’abbellimento floreale degli oltre 30 tavoli. Un grazie anche all’azienda Nespoli Vivai che ha allestito l’Ala Lario in occasione della presentazione.


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illa Erba, an exceptional location on the shores of Lake Como where you can breath the elegance that through the years inspired artists and moviemakers, was the setting of the autumn evening of Amici di Como and the magazines Magic Lake and What' s On. Villa Erba is located in Cernobbio and on 2nd October welcomed over 340 guests who took part in this appointment, two different settings in the beautiful park. Initially, the exhibition center was the seat of the presentation of so many projects of the association, of a preview of the 25th edition of Como CittĂ dei Balocchi and of the autumn edition of the magazine Magic Lake. At the end of this institutional moment,

characterized by the presence of many guests and also the prefect of Como Ignazio Coccia, the mayor of Como, Mario Landriscina and of the President of the Regional Council Alessandro Fermi, the audience moved to the ancient villa to taste an excellent dinner and to enjoy the elegance of the place. In Villa Erba the guests enjoyed a menu chosen and prepared by the associated company Enoteca Catering. A particular thanks goes to them and to the association La Nostra Famiglia, who was in charge of the flower decoration of over 30 tables. A special thanks also goes to the company Nespoli Vivai in charge of the flower decoration of the Ala Lario used for the presentation.

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alazzo Visconti a Milano ha aperto le porte alla collezione dell'Atelier Angela Couture. Oltre trent’anni di storia, un’esperienza che nasce da una passione profonda, un’ispirazione che affonda le sue radici nella migliore tradizione della Milano creativa: questo è Sartoria Angela Alta Moda. Nella prestigiosa cornice della dimora seicentesca, la collezione Autunno Inverno 2018-19 offre per il giorno cappotti

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e giacconi cashmere double, uniti e stampati, poi abiti crepella arricchiti da borchie e strass, abiti da cocktail con tulle e pizzi macramé ricamati. Per la sera, giacche ricamate con cristalli e paillettes; abiti lunghi in mikado, velluto, organza e pizzi ricamati. Per i tessuti della collezione, l'Atelier Angela Couture si avvale da anni della preziosa collaborazione della Clerici Tessuto. www.sartoria-angela.eu


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alazzo Visconti in Milan has opened its doors to the collection of the Atelier Angela Couture. Over 30 years of history, an experience that was bon from a deep passion, an inspiration that has its roots in the best tradition of the Milanese creativity: this is Sartoria Angela Alta Moda. In the prestigious location of the 17th century palace, the collection Autumn Winter 2018-19 offers for the day coats and cashmere

jackets double, united and printed fabrics, and also dresses enriched by studs and strass, cocktail dresses with tulle and macramĂŠ laces. For the evening, embroidered jackets with crystals and paillettes; long suits in mikado, velvet, organza and embroidered fabrics. For the fabrics of the collections Atelier Angela Couture relies on the precious collaboration with Clerici Tessuto for many years. www.sartoria-angela.eu

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EVENTI

Una notte scintillante per un compleanno speciale foto Nick Zonna

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na serata intima, circondata da parenti e amici. Daniela Javarone ha festeggiato il suo compleanno con un evento “Special Night for only friends” presso un noto ristorante di Milano. Tra gli invitati non potevano mancare il wedding designer Enzo Miccio, l’opinionista Raffaello Tonon, la scrittrice Elena D’Ambrogio Navone, il giornalista Riccardo Signoretti, Mario Furlan dei “City Angels”

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di cui è madrina, e tanti altri amici. E’ noto come Daniela Javarone sia da tempo impegnata in importanti progetti benefici e spesso organizza serate di gala e prestigio per dare voce e risonanza a queste iniziative. Dal 2012 è inoltre Presidente dell’Associazione “Amici della Lirica”, che ospita personaggi di spicco di livello nazionale ed internazionale in location prestigiose della città di Milano.


A shiny evening for a special birthday

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n intimate evening surrounded by parents and friends. Daniela Javarone celebrated her birthday with an event “Special Night for only friends” in a famous restaurant in Milan. Among the guests, the wedding designer Enzo Miccio, the columnist Raffaello Tonon, the writer Elena D’Ambrogio Navone, the journalist Riccardo Signoretti, Mario Furlan of “City An-

gels” of which she is the godmother and many other friends. Daniela Javarone is involved in important charity projects and often she organizes gala dinner to support these initiatives. Since 2012 she is the president of the association “Amici della Lirica”, which guests famous personalities at national and international level in prestigious locations in the city of Milan.

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mountain

Valtellina e Grigioni SILENZIO INNEVATO


di Gian Enrico Ghilotti foto Vincenzo Martegani

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hi se lo ricorda il silenzio. Intorno a noi sembra non si possa fare a meno di una colonna sonora. Una volta il grande chiassoso era il traffico. Ora non vi è luogo collettivo dove musica, parole e qualsivoglia rumore di sottofondo non assolva al suo compito sociale di alleviare la nostra solitudine. Il silenzio è il grande assente. L’abbiamo fatto diventare come un famigliare un po’ antipatico. Uno di quelli che, se ci si presenta in casa, ci imbarazza. Dobbiamo trovare qualche cosa da fare. Qualche cosa da dire. Perché lui fa solo silenzio. Chissà che problema ha? Per questo lo frequentiamo poco. In fondo ci spaventa. Ma lui, il silenzio, molte volte ci aiuta o ci ha aiutati. Certo lo fa con il suo carattere, silenzioso e taciturno. Prendendoci per mano per aiutarci a capire, a riflettere meglio e – paradossalmente – a sentire. E allora, per farcelo diventare un poco più simpatico, forse è meglio andare a trovarlo a casa sua. Farci insieme una passeggiata. Senza parlare, naturalmente. Se no lui se ne va. In verità sta anche dentro di noi, ma quella è un’altra storia. Forse è più facile farci aiutare da chi lo conosce meglio di noi. Lui è un tipo riservato, forse anche timido, e allora è meglio andarlo a trovare facendoci accompagnare da una sua amica. Una che, quando arriva l’inverno, aspettiamo e che ci è sempre stata simpatica, fin da quando eravamo bambini. La neve. La stagione è quella giusta. Non che le altre non piacciano al silenzio ma, visto che lui ci è un po’ antipatico, in primavera, in estate e anche in autunno basta poco per distrarci e scappare da lui. Come per le stagioni anche i luoghi non fanno una grande differenza per andarlo a trovare. Ma, anche in questo caso, visto che in questa rubrica parliamo di montagna e le abbiamo giustamente associato l’aggettivo di magica, le immagini che trovate qui, ci portano proprio da lui. Molte sono state scattate poco dopo che la sua amica neve è andata, prima di noi, a trovarlo. Sono foto di silenzio innevato. Fatte in mezzo alla neve, con la neve tutt’intorno, sopra e sotto. Questa volta non vi parlo di un luogo. Non di una valle particolare, di un incontro con qualcuno o di una storia che spieghi un paese o un altro di questa parte di Alpi, tra la Valtellina e il Canton Grigioni. Ma, per provare a convincervi che questo silenzioso parente tanto antipatico poi non lo è, mi faccio aiutare dagli scatti di un fotografo che il silenzio se lo va a cercare e, spesso, c’è riuscito perfino a convincerlo a stare dentro l’inquadratura. Tanto per farlo diventare più simpatico. Parlando di silenzio, va detto che oggi stanno aumentando quelli che si sono accorti di lui. Sempre più persone cercano la quiete, che in fondo è solo l’anticamera di dove lui solitamente vive. Lo scelgono come compagno di viaggio. Ci costruiscono attorno perfino una vacanza. Il segreto è farlo diventare un de-

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siderio. Lui si concede. Ci chiede solo un poco di impegno. Nulla di difficile. Le immagini che vedete in queste pagine sono luoghi delle nostre vallate e delle nostre montagne, raggiungibili da tutti. Non sono vette, non sono grotte inesplorate. Nulla di pericoloso o estremo. Niente di adrenalinico. Sono solo paesaggi che ci scorrono accanto in queste montagne. Basta andare un poco più in là di un parcheggio, scendere dalla macchina e farsi due passi a piedi. Basta solo uscire. Certo, il nostro potenziale amico ha i suoi gusti. Preferisce le ore del mattino, quelle che solitamente ci fanno litigare con il cuscino. E’ in quelle che dà il meglio di sé. Quando precede l’alba o anche in quelle della sera, quando aiuta la notte a tirare il sipario del giorno. Una passeggiata con lui, in questi momenti ne vale di sicuro la pena. Non importa dove trascorrete la vostra vacanza. Che siate in albergo, in b&b, in rifugio o in casa da amici, puntate la sveglia e uscite. Se nevica il sogno si fa completo. Spegnete tutto quello che solitamente governa le vostre giornate e affatica i vostri occhi. Camminate. Sì, ma fa freddo!. Basta coprirsi. Quando nevica, il silenzio si impegna ancora di più. Tanto che convince tutti, uccelli, piante e perfino il vento a far silenzio. E’ un silenzio colorato di bianco, impalpabile, farinoso e leggero. Ci abbraccia e ci aiuta magicamente a sentire suoni che non ricordavamo più, come quello del nostro respiro. Qualche fruscio è permesso. Il silenzio e il suono non sono uno l’antitesi dell’altro. Se ve n’è uno non può esserci l’altro, ma la presenza o l’assenza di uno dei due fa apprezzare l’altro. Se non vi fosse silenzio non potremmo sentire il cric croc della neve fresca sotto gli scarponi o quel tonfo un po’ cicciotto come un borbottìo che fa la neve quando lascia il ramo dove si era posata per far posto ad altra, più nuova. Non sono rumori che disturbano i pensieri. Tutt’altro. Finalmente liberi da disturbi esterni, si rincorrono nella nostra mente, come se stessero giocando. Senza ansia , sfogliamo l’album della memoria. Ritroviamo altri volti, rivediamo altri momenti. Se c’è silenzio, la memoria sta al caldo. Sono solo emozioni e lui, il silenzio, le ha contenute per molto tempo. Conservandole come fa la neve con le orme degli animali del bosco. Ma, essendo un tipo riservato, non ha voluto svelarcele prima. Aspetta che noi si vada a trovarlo. Nevica leggero. Ogni fiocco é diverso dall’altro. Come gli uomini, d’altronde. Lo scrive bene Adam Gopnik nel suo libro L’invenzione dell’inverno: "La verità ultima sui fiocchi di neve è che si diversificano sempre più mano a mano che scendono. Maltrattati dal vento e dal tempo, si trasformano come per magia in disegni strani e complessi, sino a quando, finalmente toccano terra. E, allora, come noi, si sciolgono”. In silenzio. E la dolcezza del pensare di rientrare al caldo, diventa emozione.

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Snowy Silence S

ilence is fast becoming a tourist destination. A therapy to escape, a least while on holiday, the stress caused by noise that accompanies us in our daily lives. More and more people are seeking peace and quiet which, deep down, is where silence usually resides. They choose it as a travel companion, even building a holiday around it. The secret is to transform it into a desire. It plays along demanding only a little bit of effort from us. Nothing hard. The images you can see on these pages show our valleys and mountains easily accessible by all. They are not peaks, not unexplored caves, they are not dangerous nor extreme. Not an injection of adrenaline also because mountains in their silence contain one of their natural ingredients. All you have to do is go look for it taking a break from the usual winter holidays, actually, this is true for all seasons but winter is particularly suitable for silence hunting. Snow, often a synonym of silence itself, contributes to the wonderment. Various townships and winter resorts situated in the mountains stretching from Valtellina to the Swiss canton of Grison are

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INFO www.valtellinaturismo.com www.martegani.it

now equipped, so to speak, to meet this increasing demand from tourists. It didn't take much, also because nature already supplies the all-important silence ingredient. Hence, there is no lack of tourist offers combining mountains and silence ranging from skiing in solitude at dawn experiencing total silence, stopping to investigate the footprints of a roe deer or white hare that ventured on the slope before anyone else during the night. It is equally exciting to take a walk in the woods wearing snow rackets treading on soft, fresh snow, surrounded by total silence marvelling that we can hear our own heartbeat. But possibilities don't end here, also for those who don't ski and took a few days off to savour silence, the advice is the same: Get up early. That's the best time to enjoy silence. Whether you're staying in a hotel, a b&b, a mountain shelter or friend's house, set the alarm and go out. If it snows, your dream will be completeley realised. You walk, also around town, and follow one of the trails that safely lead into nature and you're well on your way to realising your silent dream.

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L’arte della stampa

Marco Lupi, "Adrenaliniche trasparenze", cm 30 x 30, tecnica mista su tela

Marco Lupi, vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996 scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”. www.marcolupi.com

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swiss

Ticino

FOODTRAIL un’esperienza per scoprire la cultura ed alcuni sapori del centro storico di Mendrisio!


di Marili Fontana foto Mendrisio Turismo

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l Mendrisiotto non è nuovo a presentare eventi o a organizzare manifestazioni legate al mondo dell’enogastronomia. Data l’abbondanza e la qualità dei prodotti presenti in questo ricco e gustoso territorio, sono infatti innumerevoli le proposte legate al buon mangiare ed al buon bere. FoodTrail è una proposta turistica innovativa che suggerisce di scoprire le città svizzere con itinerari degustativi molto particolari, prefiggendosi l’obiettivo di permettere di scoprire una città e gli angoli più particolari, seguendo un itinerario di degustazioni che viene presentato tappa dopo tappa. Da qualche settimana FoodTrail è presente anche nel Cantone Ticino ed è diventata una delle nuove offerte di visita che l’Organizzazione Turistica Regionale ha preparato per presentare il centro storico di Mendrisio, seguendo i medesimi principi ritenuti dall’offerta FoodTrail in altre città svizzere. Il percorso è semplice, di facile percorrenza ed è adatto anche alle famiglie con bambini. Per partecipare basta prenotare una data sul sito foodtrail. ch, eventualmente anche consultando la proposta presentata sul sito mendrisiottoturismo.ch. Il giorno confermato per la visita, ci si deve recare all’Infopoint di Mendrisiotto Turismo, dove è possibile ritirare il materiale che permette di iniziare questa piccola “caccia al tesoro” sfiziosa. I partecipanti devono restare vigili, leggere con attenzione, seguire gli indizi e scoprire così dove si trovano le 6 tappe che vengono proposte a Mendrisio per le degustazioni. È prevista un’alternativa vegetariana e analcolica: chi non desidera mangiare carne e/o bere alcolici può segnalarlo al commerciante presso il quale fa tappa e gli verrà servito un prodotto sostitutivo. La scoperta di Mendrisio sarà sicuramente piacevole, come confermato dai molti che hanno già provato quest’esperienza ed anche le golose specialità locali, scelte per essere presentate in abbinamento alle tappe del percorso.

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FOODTRAIL:

An experience to discover the culture and some tastes of the historical center of Mendrisio!

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endrisiotto is used to present events or organize food and wine festivals. A territory rich in quality products which offers many proposals for tasting good food and good wine. FoodTrail is an innovative tourist proposal to discover the Swiss cities with very particular tasting itineraries, to discover a city and the most hidden corners and to follow a path of tasting step by step. For some weeks FoodTrail is also active in Canton Ticino and it represents an alternative visit that the Regional Tourist Organisation presents to explore the historical center of Mendrisio, following the same principles that FoodTrail has in other Swiss cities. The path is simple and it is suitable also for families with children. To participate you only have to book a date on foodtrail.ch, you can also take a look to the proposal presented on the web site mendrisiottoturismo.ch. The day you have selected for the visit you have to go to the Infopoint of Mendrisiotto Tourism where you can collect the material to start this little fanciful “treasure hunt�. The participants have to be attentive, pay attention in reading and discover the 6 stops proposed for the tastings in Mendrisio. There also is a vegetarian and nonalcoholic alternative: those who don’t want to eat meat and/ or drink alcohol can inform the dealer and have an alternative selection. No doubt you will enjoy discovering Mendrisio, as confirmed by many people who already made this experience and tasted the local food selected to be presented in combination with the stops along the path.

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Nell’edificio storico costruito in prossimità del lago e del Duomo nella seconda metà del Quattrocento dal vescovo di Como Branda Castiglioni, è ospitato il ristorante “I TIGLI in THEORIA”. Elementi tipici dell’architettura quattrocentesca come la pietra, il soffitto a cassettoni e gli archi gli fanno da cornice. Lo spazio luminoso, diviso in tre sale, offre anche il privilegiato tavolo dello Chef, con vista cucina. La serietà del lavoro è interpretata in un’opera corale, tutti i dettagli sono curati con operosità, tenacia e provata esperienza del nostro personale. Ogni giorno una squadra motivata e coinvolta partecipa al successo personale e collettivo svolgendo un rito di raffinatezza, accudimento e passione. La rigorosa selezione della materie prime, l’appassionata ricerca dei sapori rari e genuini sono i principi ispiratori della cucina, le proposte una grande certezza, esaltate da un’ampia carta di vini, tra cui spiccano pregiate etichette. Un suggestivo Lounge Bar invita a trascorrere momenti in tutto relax e a sorseggiare miscele pregiate.

Ristorante • Lounge Bar Via Bianchi Giovini, 41 • Como • Tel. +39 031 305272 – +39 031 301334 • info@theoriagallery.it • www.intheoria.it


EVENTI

Festival del Legno

foto archivio Riva 1920

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oltissimi gli appuntamenti con il design canturino nell’ambito del Festival del Legno che si è svolto a Cantù dal 29 settembre al 14 ottobre, manifestazione che celebra le eccellenze della filiera produttiva del legno-arredo e si propone come occasione per far incontrare innovazione e tradizione, cultura e bottega. Un’edizione fortunata del Festival che può vantare un’alta partecipazione di pubblico, con presenze superiori di oltre la metà rispetto alla passata edizione. Fra i vari eventi, Riva 1920 ha aperto le porte del suo Riva Center mettendo in mostra la maestria artigiana del saper fare. www.comune.cantu.co.it.

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any appointments with the design in Cantù during Festival del Legno (Wood Festival) held in Cantù from September 29 to October 14, the festival celebrates the excellences of the production of wood-furniture and aims at combining innovation and tradition, culture and handicraft. A fortunate edition of the Festival that is characterized by many visitors, the numbers are more than doubled compared to the previous edition. Among the different events, Riva 1920 opened the doors of his Riva Center showing the ability of handicraft. www.comune.cantu.co.it.

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WORLD CAR DESIGN OF THE YEAR

Range Rover Velar è nata per essere all’avanguardia. Il suo design futuristico unisce eleganza e semplicità, dalle maniglie delle portiere a filo allo spoiler posteriore integrato. La trazione integrale AWD offre una guida sicura e raffinata quanto tutti i suoi dettagli. Una vera opera di design minimalista che non ha rivali. O meglio, che li ha battuti tutti conquistando il titolo di World Car Design Of The Year 2018.

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EVENTI

Il merletto è donna

foto archivio Comitato per la Promozione del Merletto

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a mostra "Il merletto è donna", a cura del Comitato per la Promozione del Merletto, che si è svolta nell'ambito della VI edizione del "Festival del legno" di Cantù, ospitata presso la splendida sede del Cortile delle Ortensie di Via Matteotti, è stata un grande successo sia per l’affluenza dei visitatori che per le manifestazioni di apprezzamento ricevute. Il Comitato, sotto la guida di Renata Casartelli, associa donne appassionate dell'arte del merletto e si distingue per perseguire con costante impegno la più ambiziosa finalità di valorizzare questa preziosa tradizione cittadina: la conservazione di un ricco patrimonio di esperienze e abilità è posta così a fondamento di una inesausta ricerca di confronto con l'attualità e di aggiornamento stilistico, organizzando corsi specifici di qualità. La mostra "Il merletto è donna" propone una sintesi tanto efficace quanto raffinata delle attività di promozione sviluppate negli anni dal Comitato canturino, sorto nel 1992, attraverso un'articolazione del tema in varie sezioni che raccolgono testimonianze e ricerche sulla creatività, l'ingegno, la progettualità, la cultura del saper fare e la costanza dell'insegnare al femminile.

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he exhibition “Il merletto è donna” (The lace is a woman), organized by Comitato per la Promozione del Merletto (Committee for the Promotion of the Lace), which was held during the 6th edition of “Festival del legno” (Wood festival) of Cantù, in the beautiful location of Cortile delle Ortensie in Via Matteotti, was a great success both for the number of visitors and for the appreciation shown. The Committee, under the guidance of Renata Casartelli, associates women with a passion for laces and it aims at pursuing with constant passion the most ambitious goal to give value to this precious local tradition: the conservation of a rich heritage of experiences and ability, as a foundation of an inexhaustible research of comparison with the present and of style update, organising specific quality courses. The exhibition “Il merletto è donna" proposes a very effective and refined synthesis of the promotion activities developed during the years with the Committee of Cantù, founded in 1992, through a presentation of the subject divided into different sections in order to collect testimonies and researches on the creativity, the intelligence, the planning, the culture of being able to do it and the constancy of the women teaching.

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EVENTI

Premio Internazionale di Letteratura Città di Como foto archivio Premio Internazionale di Letteratura Città di Como

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ono stati circa 2.500 i partecipanti da tutto il mondo alla V edizione del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como che si è concluso nella Sala Bianca del Teatro Sociale con la proclamazione dei vincitori. La giuria, composta da personalità autorevoli del mondo della letteratura e dell’arte, fra cui la scrittrice Dacia Maraini, ha fatto la sua scelta. Vincitrice nella sezione Narrativa edita è la scrittrice siciliana Maria Attanasio, con il libro La ragazza di Marsiglia, ritratto dell’unica donna che partecipò all’impresa dei Mille. Nella sezione Narrativa Opera Prima, al primo posto l’attrice Laura Morante, con la raccolta di racconti Brividi immorali. Nella sezione Saggistica vince il giornalista

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Domenico Quirico, con il reportage Succede ad Aleppo. Miglior opera straniera, Il complotto Toscanini, di Filippo Iannarone; Opera multimediale, Ofelia di Alma Carrano; Poesia edita a Sebastiano Aglieco; miglior racconto Stefano Cavallini, Core; Margherita Nani e Daniela Raimondi primo posto per Opera inedita. Premi speciali a Mariano Sabatini, Primo venne Caino, thriller; Alessia Racci Chini, L’ottava confraternita, fantasy; Gianluca Barbera, Magellano, romanzo storico; Francesca Ceci, Badù e il nemico del sole, libro per ragazzi. Durante la cerimonia, spazio anche all’iniziativa benefica Every child is my child, con l’attore Andrea Bosca, testimonial del progetto.


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bout 2.500 participants coming from all over the world took part in the 5th edition of the Premio Internazionale di Letteratura CittĂ di Como (International Prize of Literature City of Como) held in the Sala Bianca of Teatro Sociale with the proclamation of the winners. The panel is made of authoritative personalities of the world of literature and art, among them the writer Dacia Maraini, made her choice. The Sicilian writer Maria Attanasio, with her book (La ragazza di Marsiglia) won the Narrative section, which is a portrait of the only woman who took part in the enterprise of the Mille (the soldiers of Garibaldi). In the Narrative First Work section, the first place goes to the actress Laura Morante, with her tales Brividi im-

morali. In the Essay section the journalist Domenico Quirico wins with his reportage Succede ad Aleppo. The best foreign work is Il complotto Toscanini, by Filippo Iannarone; multimedia Work, Ofelia by Alma Carrano; Published Poetry to Sebastiano Aglieco; best story Stefano Cavallini, Core; Margaret Nani and Daniela Raimondi first place for unpublished Work. Special prizes to Mariano Sabatini, Primo venne Caino, thriller; Alessia Racci Chini, L’ottava confraternita, fantasy; Gianluca Barbera, Magellano, historical novel; Francesca Ceci, BadÚ e il nemico del sole, book for children. During the ceremony, the promotion of the charity initiative Every child is my child, with the actor Andrea Bosca, testimonial of the project.

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Caravaggio. L’urlo e la Luce

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l libro “Caravaggio. L’urlo e la Luce” racconta l’opera caravaggesca suddivisa nelle cinque stanze di un’ideale mostra. Il lettore/spettatore è invitato ad entrare dentro la scena per diventarne partecipe. Autore del volume è Roberto Filippetti docente di lettere a Venezia e iconologia e iconografia cristiana presso l’Università Europea di Roma.

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he book “Caravaggio. L’urlo e la Luce” is about the work of Caravaggio divided into the five rooms of an ideal exhibition. The reader/spectator is invited to enter in the scene to be part of it. The author of volume is Roberto Filippetti, Literature and Christian ico nography professor in Venice at the Università Europea di Roma.

Ti ricordi quel Natale T R i ricordi quel Natale: dal rito della trippa della vigilia, alla poesia recitata prima del lauto pranzo; dal ceppo destinato al camino per quel giorno incantato, all’Ernani, il “resgiù” della grande cascina della Brianza. Tradizioni di un tempo raccolte nel libro “Ti ricordi quel Natale” realizzato da Emilio Magni e Pierluigi Comerio per Carlo Pozzoni Fotoeditore, dal quale emerge uno spaccato del Natale che fu. Tutto ci riporta a quel giorno: anche i disegni di Alessio Centemeri e le poesia di Emilia Noseda Fontana che arricchiscono la strenna.

emember that Christmas: from the tradition of the trippa on the eve, to the poetry recital before the rich lunch; from the log for the fireplace in that magic night, to the Ernani of the big farmhouse in Brianza. Old traditions collected in a book “Ti ricordi quel Natale” by Emilio Magni and Pierluigi Comerio for Carlo Pozzoni Fotoeditore, a portrait of what Christmas used to be. Everything goes back to those days: also the sketches by Alessio Centemeri and the poem by Emilia Noseda Fontana enrich the book.

Il primo quarto di luna

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nna Danielon, nata e cresciuta a Como, si è occupata a lungo di educazione ambientale, coniugando così l’amore per la natura con il lavoro. Ideatrice di molti progetti per le scuole, ha anche realizzato materiale informativo e promozionale nell’ambito del turismo sostenibile e culturale. Dalla confluenza di tutte queste esperienze è nata l’idea di “Il primo quarto di luna” un romanzo-avventura per ragazzi che sta sostenendo una campagna di crowdfunding con Bookabook per poter poi essere pubblicato. Un romanzo ambientato a Firenze e che vede protagonisti due ragazzini, Alex e Liam. Il racconto è ambientato ai giorni nostri ma la trama è collegata a una misteriosa lettera del 1600 e alla figura dello scienziato Galileo Galilei.

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nna Danielon, born and raised in Como, she was active in the environmental education, combining her love for nature with her job. She developed many projects for schools with informative and promotional material in the field of sustainable and cultural tourism. From the union of all these experiences she thought of a novel-adventure for children “Il primo quarto di luna” which is supported by the crowdfunding campaign with Bookabook to be published. A novel set in Florence with two protagonists, Alex and Liam. The novel is set in our times but the plot is linked to a mysterious letter dated back to the 17th century and the physicist Galileo Galilei. Como

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ARTE

Due grandi mostre alla Galleria d’Arte Contini "Giacomo Braglia: Conversations" e "I Gioielli di Mitoraj"

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opo il successo delle mostre “Igor Mitoraj: The Art of Wearing Art - I Gioielli di Mitoraj” e “Giacomo Braglia: Conversations” inaugurate a Venezia lo scorso maggio, la Galleria d’Arte Contini le ripropone, dal 29 dicembre 2018 al 22 aprile 2019, nelle due sedi di Cortina d’Ampezzo, in concomitanza con l’esposizione del grande maestro Arturo Martini. La mostra “I Gioielli di Mitoraj” vuole riproporre un’ampia selezione di gioielli: oltre venti pezzi tra collane, bracciali, anelli e spille, testimonianza di una profonda ricerca tra tradizione, gusto, armonia, bellezza e arte, attraverso la lavorazione di materiali preziosi quali l’oro giallo, bianco, rosa e l’argento. L’esposizione valorizzerà dunque l’attenzione di Mitoraj per il gioiello, considerato non solo accessorio ma, soprattutto, opera d’arte da poter indossare. Il piacere di convivere con un’opera d’arte, la profonda empatia che essa genera in chi la possiede,

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è l’esperienza che ogni collezionista ben conosce, un’empatia che nel caso dei gioielli d’artista – con i quali il rapporto è anche fisico – diventa ancor più profonda. Volti che si tramutano in anelli o in bracciali luminosi e dorati, collane composte da sinuosi frammenti arborei e di figure, soggetti mitologici dai toni eleganti e splendenti dell’argento: questa collezione dimostra, ancora una volta, l’ecletticità e la capacità di Mitoraj di mettersi alla prova attraverso la sperimentazione di nuove espressioni artistiche quali la gioielleria. Vi sarà quindi l’opportunità di scoprire un Mitoraj più intimo e raccolto, con le sue tematiche basate sulla purezza delle forme e la misura della materia, dove equilibrio delle proporzioni e costante ricerca artistica prendono l’aspetto di monili realizzati in metalli preziosi, dando vita a opere in miniatura con lo stesso impatto emozionale e la medesima forza di una scultura. In “Giacomo Braglia:

Conversations” l’immagine fotografica non si limita a cogliere un momento o una situazione per fissare un ricordo, ma esprime il desiderio dell'artista di racchiudere nel fotogramma stesso la propria percezione e interpretazione di un preciso istante. Natura, animali, persone, città sono i soggetti che Braglia sceglie per le sue fotografie, dimostrando un profondo interesse per le superfici riflettenti. L’immagine specchiata, creata dal riflesso sull’acqua, su una pozzanghera, su una vetrina o su uno specchio, diventa così strumento creativo. La mostra è l’esito di un’indagine personale dell’artista sul proprio linguaggio espressivo, ma non solo: è anche l’analisi di una comunicazione silenziosa tra gli oggetti, le persone, lo spazio, gli animali e il mondo nel quale viviamo. Il riflesso dell’immagine, in quanto fenomeno fisico, diventa riflessione sul mondo, come atto del pensiero.


Nella pagina precedente, le fotografie di Giacomo Braglia; in questa pagina, i Gioielli di Igor Mitoraj In the previous page, photographs of Giacomo Braglia; in this page, the Jewels of Igor Mitoraj

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fter the success of exhibitions: Igor Mitoraj: The Art of Wearing Art - The Jewels of Mitoraj, and Giacomo Braglia: Conversations, inaugurated in Venice last May, the Galleria d’Arte Contini is again proposing the exhibitions from 29 December 2018 to 22 April 2019 in their two Cortina d’Ampezzo branches simultaneous to the exhibition of works by the great master Arturo Martini. During The Jewels of Mitoraj event, a large selection of jewels are to be displayed including over 20 pieces of necklaces, bracelets, rings and brooches, embodying ample research into tradition, taste, harmony, beauty and art employing precious materials like white, yellow and rose gold, and silver. The exhibition will therefore highlight the focus of Mitoraj on jewels he considers not only an accessory but above all a work of art to wear. We experience the pleasure of living

with a work of art, the profound empathy it generates and the experience that every collector knows well; an empathy that in the case of art jewellery the relationship is also physical becoming even more profound. Faces turn into rings or luminous, golden bracelets, necklaces made of sinuous arboreal fragments and figures, or mythological subjects of elegant tones and resplendent silver: this collection shows once again how eclectic and skilful Mitoraj is in his endeavour to find new expressions in jewellery design via experimentation. There will therefore be opportunity to discover a more intimate, more focused Mitoraj with his themes based on purity of form and size of materials whereby the balance in the proportions and ongoing artistic research take on the aspect of necklaces realised using precious metals giving life to miniature works of art with the same emotional

impact the same force of a sculpture. In Giacomo Braglia: Conversations, the photographic image is not limited to capturing a moment or situation to freeze a memory in time but express the desire of the artist to enclose within the same frame his own perception of a particular instant. Nature, animals, people, cities are subjects Braglia chooses for his photographs showing a profound interest for reflecting surfaces. The image reflected on water, on water in a pothole, on a shop window or mirror becomes a creative tool. The exhibition is the result of a personal investigation of the artist on his language of expression but not only that: it is also the analysis of the silent communication between objects, people, space, animals and the world we live in. The reflection of the image, in terms of physical phenomenon, becomes a reflection on the world as an act of thought.

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ARTE

Il Museo RINNOVATO

Collana in granati dalla tomba della “maga” necklace found in the tomb of the sorceress

Applique in bronzo raffigurante Dioniso con la pantera Bronze wall lamp depicting Dionysius with panther

di Isabella Nobile De Agostini foto Musei Civici Como

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a sezione di archeologia romana del Museo “Paolo Giovio” è stata aperta al pubblico nel 2001, ma dopo quella data sono avvenute a Como e nel comasco numerose scoperte che hanno arricchito il quadro delle nostre conoscenze. Il ritrovamento più importante è sicuramente quello di viale Varese angolo via Benzi, un’area di oltre 6.000 mq che fu utilizzata per tutta l’età romana, dal I secolo a.C. al V d.C. Da qui sono stati recuperati numerosissimi reperti, molti dei quali dalla metà di novembre possono essere ammirati nelle vetrine del Museo. Al tempo dell’imperatore Augusto, infatti, in quest’area si trovava una necropoli ad incinerazione disposta lungo una strada larga 5 m, con monumenti funerari di un livello piuttosto elevato. Qualche tempo dopo, sempre lungo la via, si innalzarono alcuni edifici residenziali, tra cui una locanda per viaggiatori, oltre ad un grande edificio pubblico. Infine un vasto incendio

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nel III secolo distrusse il quartiere, che venne abbandonato e nuovamente occupato da una necropoli, questa volta ad inumazione. Proprio grazie a quell’incendio è stato possibile ritrovare le suppellettili presenti nei vari ambienti della locanda al momento della distruzione, che hanno fornito un eccezionale documento di vita quotidiana. Il crollo del tetto, infatti, ha sigillato tutto quanto si trovava all’interno, consentendo agli archeologi di ricostruire la sua articolazione: una spaziosa cucina, una sala da pranzo, diverse piccole stanze da letto. L’ambiente più spazioso era la cucina, con un ampio focolare in laterizi, due grandi mortai ricavati nel pavimento e la normale attrezzatura di una cucina, come una graticola e uno spiedo per cuocere le carni. Il reperto più apprezzato è però senza dubbio un’applique in bronzo che raffigura Dioniso su una roccia con la pantera, uno degli animali sacri al dio, ai


Graticola in ferro rinvenuta presso il focolare della cucina della locanda Iron grill found by the hearth in the kitchen of the inn.

Laminetta in oro incisa con simboli di divinità e cilindretto in oro contenente un’altra laminetta in piombo, dalla tomba della “maga” Gold foil with inscription of divine symbols and golden cylinder containing another foil made of lead found in the tomb of the sorceress

suoi piedi, il tirso nella sinistra e un vaso da cui esce del vino nella destra. Sullo sfondo, una pianta di vite. Come l’incendio per la locanda, un’altra calamità ha paradossalmente preservato molti oggetti (perfino i recipienti di vetro) contenuti nella necropoli che costituisce l’ultima fase dell’insediamento: un’esondazione del Cosia, infatti, ha riempito di fango le tombe, impedendo il crollo delle coperture. Fra di esse spicca la cosiddetta “tomba della maga”, del IV sec. d.C., chiamata così perché conteneva, oltre a diversi recipienti in vetro e gioielli in materiali preziosi, una laminetta in oro con un'iscrizione magica e un astuccio cilindrico pure in oro contenente un’altra laminetta arrotolata in piombo. Questi oggetti venivano indossati come amuleti a scopo protettivo perché si riteneva che le formule magiche incise avessero il potere di tenere lontani i demoni. Un altro dato interessante proviene dallo scheletro:

l’esame antropologico ha rivelato nelle ossa della defunta, di 25-29 anni d’età, un'elevata concentrazione di arsenico; ciò ha portato gli esperti ad avanzare l'ipotesi che la donna esercitasse un'attività nella quale era previsto l'uso di sostanze coloranti o pigmenti che contengono arsenico, come ad esempio l'ocra. Per esporre al pubblico i risultati di questi studi sono state predisposte nuove vetrine all’interno della sezione romana e si è voluto cogliere l’occasione per realizzare una revisione dell’allestimento esistente, aggiungendo anche altri nuovi reperti, sempre di provenienza locale, che meritano di essere valorizzati per la loro importanza storica. Sono stati pertanto anche aggiornati tutti i pannelli e le didascalie degli oggetti in base agli studi più recenti ed il materiale didascalico è stato predisposto sia in italiano sia in inglese, per rendere la sezione più facilmente fruibile anche per i visitatori stranieri.

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Mazzo di chiavi in ferro rinvenute nella sala da pranzo della locanda A bunch of iron keys found in the dining room of the inn

Ricostruzione grafica degli ambienti della locanda Reconstruction of the inside of the inn.

Modernised Museum T

he Roman archaeology section of Paolo Giovio Museum of Como was inaugurated in 2001 but since then numerous discoveries have been made in Como and its surrounds enriching the museum considerably. The most significant discovery must be the one made in Viale Varese, intersecting Via Benzi, an area of over 6,000 square metres that was used throughout the Roman period, from 1st century BC to 5th century AD. Here numerous artefacts have been excavated most of which can now be seen in the museum. At the time of Emperor August this area accommodated a necropolis of cremated corpses occupying a street 5 metres wide with funerary monuments of quality. Some time later, still along this street, some residential buildings were erected including an inn for travellers alongsi-

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de a sizeable public building. A fire spreading on a vast scale in 3rd century destroyed the area which was consequently abandoned but was subsequently transformed into another necropolis but of buried corpses. Thanks to that vast fire it was possible to find the remains of furnishings in various inns giving extraordinary details from daily life at the time. The collapsing of the roof sealed all there was inside allowing archaeologists to reconstruct how it was laid out: an ample kitchen area, a dining room, a number of small bedrooms. The largest room was the kitchen with a large, brick hearth, two big mortars set on the floor, and ordinary kitchen utensils such as a grill and a spit to roast meat. The most appreciated artefact must be the bronze wall lamp depicting Dionysius on a rock with a panther, a sacred


Il settore dell’allestimento dedicato alle necropoli The displays devoted to the necropolis

Alcune vetrine della rinnovata sezione di archeologia romana Some displays in the renovated section on Roman archaeology.

animal, at his feet, thyrsus to his left and vase on his right from which wine is pouring out. In the background is a grapevine. Like the fire in the inn, another disaster ironically preserved many objects (even glass containers) found in the necropolis representing the final phase of the settlement. This was the flooding of River Cosia which filled the tombs with mud preventing the collapse of their covers. Among them is the so called, tomb of the sorceress, dated 4th century AD, which, besides several glass receptacles and jewels made of precious materials, contained a gold foil with a magic inscription and a cylindrical pouch also made of gold containing a rolled up foil made of lead. These objects were worn as amulets to ward off evil. Another piece of interesting information comes from

a skeleton. Anthropological examination of the bones of the deceased woman, of 25-29 years, revealed a high concentration of arsenic; this led the experts to hypothesise the woman did a job involving dyeing materials or pigments such as ochre which contained arsenic. To display the results of this investigation to the public, new glass casings have been placed in the Roman section of the museum and taking the opportunity the entire display was modernised and new artefacts from local excavations deserving of attention due to their historical importance were added to the collection. All the information panels and captions hav been updated on the basis of latest research findings and now appear both in Italian and English to help all visitors enjoy the experience of visiting the museum.

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EVENTI

Mario Rumi

e il dono dell'aqua all'Africa di Elisabetta Comerio foto Carlo Pozzoni

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a Famiglia Comasca, storica associazione cittadina che da anni è impegnata nella promozione del territorio e di tutte le sue eccellenze, il 24 novembre ha aperto le sue porte alla mostra voluta in ricordo di Mario Rumi che dopo la scomparsa del figlio nel deserto del Sahara fondò un’associazione e si dedicò alla realizzazione di pozzi in Africa. Mario, proprio in ricordo del figlio Manuel, si impegnò nel tentativo di alleviare, per quanto possibile, uno dei problemi che più affliggono la popolazione africana e che è

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stato probabilmente la causa della morte di Manuel, la scarsità idrica. Da questa consapevolezza è nato il desiderio di muoversi nel continente africano creando pozzi d’acqua utilizzando la manodopera locale e supervisionando tutte le operazioni. Il viaggio si è sviluppato trasversalmente e ha portato alla creazione di oltre 200 pozzi. L’esposizione presenterà moltissime foto scattate da Mario Rumi durante i suoi soggiorni, offrendo la possibilità di un cammino ideale in quella terra per moltissimi chilometri, ma rac-

coglierà anche molti documenti come lettere e riconoscimenti raccolti in questi anni. La mostra accompagnerà il visitatore in viaggio da nord a sud del continente africano, offrendo molti spunti di riflessione, con l’intento di non dimenticare. Mario, scomparso qualche anno fa, ha voluto lasciare un importante esempio e un insegnamento per i giovani sull’importanza di prestare aiuto a chi è meno fortunato e sull’importanza della tenacia nel raggiungimento di un traguardo.


Nella pagina precedente, Adriano Giudici e Rita De Maria, presidente e vicepresidente della Famiglia Comasca; in questa pagina, alcune immagini della mostra In the previous page, Adriano Giudici and Rita De Maria, president and vicepresident of Famiglia Comasca; in this page, some images of the exibition

MARIO RUMI and the gift of water to Africa

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amiglia Comasca, historical local association that for years was committed in the promotion of the territory and of its excellences, on November 24 it opened its doors to the exhibition in memory of Mario Rumi, who after the disappearance of his son in the desert of Sahara founded an association and dedicated himself to the construction of wells in Africa. Mario, in memory of his son Manuel, tried and helped to alleviate, as far as possible, one of the problems that

plagues the people of Africa and that was probably the cause of Manuel's death, the water shortage. From this awareness he decided to work in the African continent creating water wells using local manpower and overlooking all the operations. The journey has developed transversely and ended with the creation of over 200 wells. The exhibition presents many photos taken by Mario Rumi during his stays, offering the possibility of an ideal path in that land for many kilometers,

but it also presents many documents such as letters and recognitions collected during the years. The exhibition takes the visitor to a journey from the north to the south of the African continent offering food for thought, in order not to forget. Mario passed away few years ago leaving an important example and a teaching for young people on the importance of helping people who are less fortunate and on the importance of the tenacity to reach a goal.

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ARTE

Francesco Corbetta, Matera

CITIES di Stefania De Giorgi foto Francesco Corbetta Marco Brenna, WW, Venice in mask

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ello studio di Francesco Corbetta il 25 ottobre ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra “Cities” rimasta visitabile fino al 10 novembre. Un’esposizione intrigante, un dialogo fra la fotografia e le opere pittoriche per raccontare la città. Metropoli o piccoli centri, libri di pietra da leggere nella stratificazione del costruito, con i segni trasfigurati dal dedalo di drammi storici. Narrazione di luoghi e non-luoghi, si enfatizzano le contraddizioni, il fermento, l’incedere incalzante del tempo rappresentato nelle mutazioni, visi, sagome e persone avvinte dagli spazi urbani. In apertura della mostra il presidente dell’Ordine degli Architetti

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P.P.C. di Como ha rappresentato il concept dell’evento, nato da un’idea di un gruppo di artisti con l’esigenza di volersi misurare su un tema complesso, vasto e dalle caleidoscopiche visioni. Dalla voglia di esprimere la propria concezione sulla città è scaturita la mostra come momento di confronto e ad introdurla è stato il presidente dell’Ordine degli Architetti di Como Michele Pierpaoli. Cinque artisti, cinque opere, cinque espressioni: Francesco Corbetta con la sua fotografia “Matera” rappresenta lo sgombero dei Sassi di Matera nel 1952 uno “strappo” alla civiltà contadina. Elena Borghi con “la città nella città” un lavoro composto da scenari

immaginari costituto da15 tele recanti soggetti diversi e autonomi che insieme creano una nuova visione. Carlo Pozzoni con “Digital City” la città vista non dagli occhi, ma dagli strumenti digitali della gente. Marco Brenna con “WW, Venice in mask” un giro in gondola con le maschere antigas, un monito per non dimenticare, un presente che potrebbe ripetersi o si è già ripetuto. Fabrizio Musa con “NYC from Freedom. JCQ.TXT 16_2018 “libertà del tratto con sperimentazioni di colate e sfumature, su un supporto costituito dal disegno prima fotografato e poi tessuto con fili bianchi e neri seguito dall’intervento degli acrilici.


Fabrizio Musa, NYC from Freedom. JCQ.TXT 16_2018

Carlo Pozzoni, Digital City

Elena Borghi, Le città nella città

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n the studio of Francesco Corbetta on October 25 it was held the inauguration of the exhibition “Cities” until November 10. An intriguing exhibition, a dialogue between photography and paintings to speak about the city. Big cities or small villages, books made of stone to read in the stratification of what it was built, with signs transformed during the historical tragedies. Storytelling of places and non-places stressing the contradictions, the ferment and the time passing by represented in mutations, faces, silhouettes and persons squeezed in the urban areas. For the opening of the exhibition, the president of the architect association P.P.C.

of Como represented the concept of the event, developed by a group of artists willing to face a complex and wide subject characterized by kaleidoscopic visions. The exhibition comes from the desire to represent the personal idea of the city and it turned out to be a moment of comparison, the president of the architect association of Como, Michele Pierpaoli, introduced it to the public. Five artists, five works, five expressions. Francesco Corbetta with his photography “Matera” represents the removal of the Stones of Matera in 1952, a “rip” to the rural civilization. Elena Borghi with “the city in the city” a work made of imaginary sceneries made

of 15 paintings with different and independent subjects that together build a new vision. Carlo Pozzoni with “Digital City” the city seen not by the eyes, but by the digital instruments of the people. Marco Brenna with “WW Venice in mask” a gondola boat ride with antigas masks, a warning not to forget a present that can come back again or that already came back. Fabrizio Musa with “NYC from Freedom. JCQ. TXT 16_2018” free tract with experimentations of pouring and shades, on a support made by the drawing first photographed and then woven with white and black yarns made with the intervention of acrylics.

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ARTE

La ricerca del bello

di Elisabetta Comerio foto Archivio Vantadori

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i sono persone che manifestano la propria attitudine al bello in molti modi nel corso della loro vita, professionale e non. Uno di questo è Emilio Vantadori, che per venticinque anni è stato maestro dell’accoglienza a Villa d’Este, esprimendo la ricerca del bello attraverso l’organizzazione di eventi indimenticabili nella cornice dell’Hotel Cernobbiese. A riprova di questo, la sua carriera si è chiusa con un importante riconoscimento, l’attribuzione 3° Classificato Categoria Miglior FXB Manager – Hotel 5 stelle lusso ExcellenceAwards 2011 - By Viaggiatore /Gourmet. Conclusa questa avventura Emilio ha aperto il suo cuore ad una nuova passione, ovvero la lavorazione della creta ”Modellato” che gli ha permesso di esprimere in un modo nuovo la sua creatività. Con il maestro Massimo Clerici, scultore comasco di fama internazionale, ha iniziato la sua avventura all’Associazione Giosué Carducci di Como. E’ però nel 2014 che inizia la vera e propria creatività con sculture varie e ritratti. Due anni fa, con l’aiuto del fratello Alberto, anche lui artista, inizia una fase creativa a due, che porta alla realizzazione di un trittico “Natività” presente tra le opere esposte nella mostra di presepi organizzata nella Chiesa di San Giacomo in occasione della Città Balocchi. “Stiamo lavorando anche nella realizzazione di un ritratto di Papa Wojtyla- spiega Emilio - un ritratto a cui sono molto legato, perché avendolo conosciuto personalmente desidero esprimere attraverso il nostro lavoro tutta la dolcezza che lo sguardo del Santo Padre riusciva a trasmettere e quel sorriso indimenticabile che solo lui sapeva regalare”. Tra le sculture di Emilio spiccano alcuni pezzi a lui molto cari che ricorrono nelle collettive a cui l’artista cernobbiese partecipa. Lorenzo Riva con il cane Andrea, il riposo del pastore, il Saggio, Beppe Spadici, Brigitte Bardot, Maria Callas, sono alcuni dei ritratti a cui l’artista è particolarmente legato perché rappresentano personaggi che Emilio ha incontrato nel corso della sua vita e che lo hanno colpito per la loro autenticità. In questi anni si è venuta a creare una vera e propria collezione, quella di un artista comasco capace di esprimere nelle sue sculture le emozioni di un incontro, l unicità di uno sguardo, la delicatezza di un gesto.

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here are different ways to express an aptitude towards the beauty during one person’s professional and private life. Emilio Vantadori, was the master of hospitality at Villa d’Este for 25 years, expressed his search of beauty in the organization of unforgettable events in the setting of the grand hotel located in Cernobbio. His career ended with an important recognition, the 3rd place in the Category Best FXB Manager - 5 star Luxury Hotel ExcellenceAwards 2011 - By Viaggiatore / Gourmet. At the end of this adventure Emilio opened his heart to a new passion, that is the working of the clay “Modellato” (Modeled) that let him express his creativity in a new way. With the master Massimo Clerici, sculptor of international fame, his adventure started at the association Giosué Carducci of Como. It is nevertheless in 2014 that his creativity started with different sculptures and portraits. Two years ago, with the help of his brother Albert, who is also an artist, started a creative phase together, which leaded to the creation of a triptych representing the "Nativity" which is part of the works exhibited during the Christmas crib exhibition held in the Church of San Giacomo on the occasion of the event Città dei Balocchi. “We are also working on the representation of a portrait of Pope Wojtyla - explains Emilio - a portrait to which I am very much tied, because I personally knew him and with our work I would express his sweet eyes and the unforgettable smile”. Among his sculptures, Emilio has some favourites that he usually selects for the collective exhibitions. Lorenzo Riva with his dog Andrea, the rest of the shepherd, the Wise man, Beppe Spadici, Brigitte Bardot, Maria Callas, are some of the portraits to which the artist is particularly bound because they represent some characters that he met in his life, who struck him for their authenticity. In these years he has created a true collection, the one of an artist from Como who can express the emotion of a meeting, the uniqueness of a glance, the delicacy of a gesture through his sculpture.

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DESIGN

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Imparare a vivere il fashion foto Archivio Accademia di Belle Arti Aldo Galli - IED Como

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a città di Como è una delle capitali del tessile e della moda nel mondo. La moda non è solo creatività. È sperimentazione e ricerca. Permea il contesto nel quale vive. La filiera moda è uno dei settori più produttivi del Made in Italy e del Made in Como. Formare professionisti in grado di gestire questo settore è la missione del corso di Fashion & Textile Design di Accademia di Belle Arti Aldo Galli - IED Como, riconosciuto dal MIUR come Diploma Accademico di Primo Livello. Le discipline proposte dal piano di studi, che ha il pregio di svilupparsi sfruttando la sinergia con le aziende presenti sul territorio, mirano a formare una figura professionale che sia in grado di rapportarsi concretamente a tutte le fasi della produzione industriale e della commercializzazione del prodotto tessile e di moda, combinando un’adeguata padronanza dei metodi e delle tecniche artistiche tradizionali all’uso degli strumenti tecnici e informatici. Le figure professionali che usciranno dal

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Corso di Fashion & Textile design avranno un’adeguata padronanza dei metodi e delle tecniche artistiche tradizionali, e contemporaneamente specifiche competenze disciplinari e professionali nell’uso innovativo degli strumenti della rappresentazione e delle pratiche artistiche riguardo alla comunicazione, al fashion design, al product design, al textile design. Il corso si sviluppa attraverso il rapporto con le aziende e i professionisti del SistemaModa Comasco ed internazionale, grazie alla partnership con l’industria tessile e le istituzioni locali. In questo contesto si colloca il Progetto Career Card, coordinato da Marina Nelli, coordinatrice del Corso di Laurea in Fashion & Textile Design. Nato dalla collaborazione con importanti aziende del territorio, è un’iniziativa volta all’incontro degli studenti con la realtà d’impresa, attraverso la realizzazione di progetti per lo sviluppo del business. Per rendere ancora più importante la componente pratica del corso, un grande


Da sinistra, Fashion Graduate Show, la sfilata di fine corso di Accademia Galli; l'abito presentato ad Orticolario 2018; le studentesse Loretta Marino e Vittoria Xerra

From the left, Fashion Graduate Show, the end show course of Accademia Galli; the dress presented at Orticolario 2018; the students Loretta Marino e Vittoria Xerra

mente con seta certificata GOTS riconosciuto come il più importante standard per la produzione sostenibile di indumenti e prodotti tessili realizzati con fibre naturali da agricoltura biologica come cotone biologico o lana biologica. Il concetto di design sostenibile è un concetto che caratterizza la progettazione di un prodotto o di un sistema sociale ed economico nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo. In tal modo l’azione del design si amplia a 360°; si parla quindi di design strategico e design di sistema, che guarda al sistema di prodotti e servizi che insieme forniscono una risposta ad una domanda di benessere globale. Lavorare a livello di sistema permette di avere un alto livello di innovazione, perché non vengono progettati solo oggetti, ma ad essere progettati sono anche gli attori, le partnership tra imprese, i rapporti tra aziende, utenti, istituzioni e attori sociali, cercando nuove configurazioni che permettano di avere un minore impatto ambientale e sociale.

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contributo è rappresentato dall’utilizzo della Factory (Laboratorio di idee) interamente dedicata alla nascita e allo sviluppo di idee creative nell’ambito moda. Tra le importanti collaborazioni instaurate da Accademia di Belle Arti Aldo Galli - IED Como c’è quella con Mantero Seta Spa, in occasione dell’edizione 2018 di Orticolario, evento culturale dedicato a tutti coloro che vivono la natura come stile di vita. Giardinaggio, botanica, paesaggio, arte e design hanno trovato spazio nell’abito scultura Woman in “Sage” Silk, ideato da Tiziano Guardini, eco-designer che quest’anno ha presentato per la prima volta, durante la Milano Fashion Week, la sua nuova collezione dal titolo The Sustainable Kit, una proposta ricercata e totalmente “green” in cui fashion e natura trovano il loro equilibrio. L’abito, realizzato dalle studentesse Victoria Xerra, Loretta Marino e Brigitta Gaiani, è stato presentato durante la Charity Dinner in Maschera di Orticolario 2018. L’abito è stato realizzato intera-

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La Factory di Accademia Galli The Factory of Accademia Galli

Learning to live fashion T

he city of Como is a textile and fashion capital of world standing. Fashion is not only creativity. It is experimentation and research. It permeates the world in which in lives. Fashion is one of the most productive industries bearing the labels Made in Italy and Made in Como. Training professionals capable of managing this sector is the mission taken on by Fashion & Textile Design faculty of Accademia di Belle Arti Aldo Galli - IED Como, recognised by Italy's ministry of education and research, MIUR, as a first level, academic diploma. The subjects in the course of study, developed in collaboration with local companies, aim to train professionals who will be able to manage in concrete terms all the stages in industrial production as well as marketing and sales of the textile products combining adequate competence regarding traditional, artistic methods and techniques with technical and IT skills. The

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qualified professionals graduating on completion of the Fashion & Textile Design course will have mastered traditional methods and techniques but at the same also specific professional skills in using innovative tools and artistic practices concerning communication, fashion design, product and textile design. The course has been developed via collaboration with local companies and professionals working in Como's fashion industry, SistemaModa Comasca, and thanks to the ongoing partnership with the local textile companies and authorities. The so-called, Career Card Project, coordinated by Marina Nelli, the supervisor of the degree course, Fashion & Textile Design, is a part of this course. Born out of an alliance with important local companies this is an initiative to inform the students of the real world of business through realisation of business development projects. To render the practical


Il gruppo di lavoro di Accademia Galli con Tiziano Guardini The working group of Accademia Galli with Tiziano Guardini

aspects of the course even more effective, a considerable contribution is made by Factory (a workshop of ideas) entirely devoted to the birth and development of creative ideas in the world of fashion. Among the collaborations established by Belle Arti Aldo Galli - IED Como is that of Mantero Seta Spa on the occasion of the flower show, Orticolario 2018, a cultural event dedicated to all those that aim to experience nature as a form of lifestyle. Gardening, botany, landscape, art and design converged on the gown, Woman in Sage Silk, designed by Tiziano Guardini, the eco-designer who, this year, presented his new collection, The Sustainable Kit, a totally green collection where fashion and nature are in harmony, for the first time at Milano Fashion Week. The gown was realised by students, Victoria Xerra, Loretta Marino and Brigitta Gaiani, and presented during the fancy dress Charity Dinner of Ortico-

lario 2018. The dress was entirely realised with silk certified, GOTS, the most important standard for the sustainable production of clothes and textile products employing natural fibres obtained via organic farming such as organic cotton or wool. The concept of sustainable design is characterised by the design of a product or a social, economic system respecting the environment we live in. This way, the design companies can expand to 360°; it is therefore a strategic approach to design, adopted as a system, regarding products and services that together respond to the need for global wellbeing. Working as part of a system allows a high level of innovation as not only objects but also executors, partnerships between companies, consumers, authorities, social operators are designed in a search for new configurations, associations that lead to a reduced impact on the environmental and society.

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FASHION & LUXURY

MORESCHI Sneaker in nabuk spazzolato, per coniugare il gusto sportivo con il classico dello stile inglese.

Brushed Nabuk Sneaker, it combines a sporty look with the classic British look of a dress shoe

Кроссовки из матового нубука, прекрасное сочетание спортивного вкуса и английского классического стиля.

SARTORIA TRAMAROSSA Denim fatto a mano in Veneto dal 1967, unisce la confezione sartoriale tradizionale alle vestibilità contemporanee.

Handmade Denim “Made in Veneto” from 1967, it combines traditional tailoring with contemporary wearability.

Denim ручной работы, производящийся в Венето с 1967 г., прекрасное сочетание традиционного пошива и современного стиля.

Z ZEGNA Felpa 100% lana merino superfine, il "TECHMERINO" di Zegna regola il calore, facilita la traspirazione e assicura comfort e comodità.

100% Merino wool sweatshirt , Zegna's "Techmerino " regulates heat, facilitates perspiration and ensures comfort.

Спортивный свитер из 100% супертонкой мериносовой шерсти. «TECHMERINO» от Zegna оптимально регулирует теплообмен, обеспечивая комфорт и удобство.

Piazza Duomo 10/11/13, Como peterci.it Como

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FASHION & LUXURY POMELLATO - NUDO La struttura del bracciale Nudo scolpita in oro rosa è un geniale esempio della maestria degli orafi Pomellato. Disponibile in due audaci versioni, Nudo Maxi sfoggia uno splendido topazio Blu London, mentre Nudo Solitaire è impreziosito da uno sfavillante pavé di diamanti bianchi.

The structure of the bracelet Nudo sculptured in pink gold is an brilliant example of the mastery of the goldsmiths Pomellato. Available in two bold versions, Nudo Maxi with a beautiful Blue topaz London, while Nudo Solitaire is embellished by a sparkling pavé of white diamonds.

Структура браслета NUDO из розового золота является прекрасным примером изящного ювелирного искусства мастеров Помеллато. Предлагается в двух вариантах: Nudo Maxi с великолепным топазом Blu London или Nudo Solitaire со сверкающим бриллиантовыми паве.

POMELLATO - RITRATTO In omaggio alla Terra, dispensatrice di “gioielli”, le pietre della collezione Ritratto sono accuratamente selezionate per le loro individuali qualità naturali. La bellezza preziosa di Malachite, Diaspro Rosso, Occhio di Tigre e Lapislazzuli, incontra la personalità unica di ogni donna.

A tribute to the Land, which offers the “jewels”, the stone of the Ritratto collection are accurately selected for their individual natural qualities. The precious beauty of Malachite, Red Diaspore, Tiger Eye and Lapislazzuli, meets the unique personality of each woman.

В честь нашей Земли, источника и хранительницы всех драгоценных камней, камни коллекции RITRATTO тщательно подобраны по своим неповторимым природным качествам. Драгоценная красота малахита, красной яшмы, тигрового глаза и лазурита подчеркивает уникальную индивидуальность каждой женщины.

POMELLATO - ICONICA Iconica si arricchisce di tre bracciali, sei paia di orecchini a cerchio singolo o doppio e due nuovi sautoir. Realizzati in oro bianco o rosa, alcuni pezzi si impreziosiscono con un pavé di diamanti bianchi o brown, per un look sparkling anche di giorno.

Iconica enriched of three bracelets, six pairs of earings with single or double circle and two new sautoir. Made in white or pink gold, some pieces are embellished by a pavé of white or brown diamonds, for a sparkling look also during the day.

В коллекции ICONICA появились три новых браслета, шесть пар серёг с одним или двумя кольцами и два ожерелья ‘sautoir’. Изготовленные из белого или розового золота некоторые драгоценности украшены паве из белых или коричневых бриллиантов, что придаёт даже днём особый блеск или, как говорят, ‘look sparkling’.

Via Matteotti 30, Cantu' gioielleriacappelletti.it 168

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FASHION & LUXURY ALANUI Dal mood nomade e lo stile luxury, il cardigan Alanui sfoggia un design oversize avvolgente ed è realizzato in prezioso cashmere dove a spiccare è la proposta di colori, accesa e fantasiosa.

From the nomadic lifestyle and the luxury style, the cardigan Alanui is characterized by an oversize wrap design and it is made of precious cashmere, in different bright and fancy colors

Идеальный для путешественников, роскошный обволакивающий кардиган Alanui представляет дизайн oversize и сделан из ценнейшего кашемира, где важным элементом являются яркие фантазийные цвета.

CHLOÉ Nuova arrivata della famiglia Chloé, la neo it-bag Tess sottolinea la caratteristica silhouette tonda sofisticata della Maison ed è un accessorio perfetto per look versatili e dallo stile inconfondibile.

New entry in the Chloé family, the new it-bag Tess stresses the typical sophisticated round silhouette of the Maison and it is a perfect accessory for a versatile look and a unique style.

Новая сумка от Chloé it-bah Tess подчеркивает характерный изысканный круглый силуэт бренда и является прекрасным аксессуаром для универсального и безошибочного стиля.

VALENTINO GARAVAN Per un tocco contemporaneo dai richiami retrò, i nuovi stivali Rockstud firmati Valentino si contraddistinguono per lo stile sofisticato. Da indossare con abiti e gonne romantiche oppure jeans dal gusto più rock.

For a contemporary touch with retrò details, the new Rockstud boots by Valentino are distinguished for the sophisticated style. To wear with dresses and romantic skirts or with jeans for a rock look.

Новые сапоги Rockstud от Valentino выделяются своим изысканным стилем, сочетая современность и элементы ретро. Сапоги можно носить с романтическими платьями и юбками или джинсами в стиле рок.

Via Milano 107, Como tessabit.com Como

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FASHION & LUXURY ALYSONOLDOINI - Black Violet - Cuir D’Encens 20 ml Una nobile Violetta, un rinfrescante Anice. L’accento legnoso e l’unione tra Eliotropio ed il succo di Lampone, creano una miscela ipnotica, narrata in un diario classico del bon ton. Il fascino inedito del Pepe rosa. Il Miele dorato avvolge le note al sentore di cuoio. Accenti speziati alla Cannella. Il Patchouli, resina orientale, ed il prezioso legno di Oud, si fondono in un’opulenta Vaniglia. Un’incantevole rievocazione per non dimenticarsi.

A noble Violet, a refreshing Aniseed. The woody accent and the marriage of Heliotrope and Raspberry juice, create an hypnotic blend, whispered in a classic bon-ton diary. A new appeal of pink Pepper. A sensual gold Honey embraces the notes called Russian leather, spiced with Cinnamon. The oriental resin like Patchouli and the precious Oud wood, blended with an opulent Vanilla. An enchanting and unforgettable recalling to each other.

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ALYSONOLDOINI®- ALYSON Platinum La linea performante e moderna del formato 20 ml suggella un iconico oggetto. La trama liscia e l’effetto coccodrillo si dividono equamente lo spazio con texture a specchio. Il formato è ricaricabile e necessita solo di un “clic”, per cambiare la fiala. La linea istituzionale del formato 100 ml è interamente vestita dalla superficie a specchio. Solo i lati del flacone sono visibili per scoprire la fragranza. Il tasto erogatore è stato studiato per amplificare la percezione olfattiva della micro-nebulizzazione.

The modern and high-performing line of the 20 ml format seals an iconic object. The smooth filling and the croco effect equally occupy the space with a mirror texture. The format is rechargeable and it is a good travel friend, it needs just one “click”, like a lipstick, to change the vial. The institutional line in the 100 ml format is entirely covered by the mirror surface, just the sides of the bottle are visible to discover the fragrance. The dispenser button has been studied to amplify the olfactory perception of the micro-nebulization.

Via Pasquale Paoli 20, Como Via Montenapoleone 21, Milano alysonoldoiniparfums.com

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FOCUS F

ocus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo.

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Focus

on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territor y in the world.

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Chantecler, Puro Spirito di Capri Chantecler, Pure Spirit of Capri

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Ai tre fondatori di Poliform il premio “L’imprenditore dell’Anno” To the three founders of Poliform, "L'imprenditore dell'anno" Award

GranLusso e GranSport al Grand Hotel Villa d’Este GranLusso and GranSport at Grand Hotel Villa d’Este

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Patrimony 1873 evoluzione continua Patrimony 1873 evolution continues

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Progetto Arianna, Fido in Pediatria Progetto Arianna, Fido in Pediatria

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Clerici Auto in costante crescita Clerici Auto and its constant growth

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Castello di Casiglio, location senza tempo Castello di Casiglio, a timeless location

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La Fiorida, armonia naturale La Fiorida, natural harmony

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Chantecler, Puro Spirito di Capri F O C U S

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Maison di alta gioielleria, fondata nel 1947 a Capri, Chantecler è rinomata per la sua maestria nel creare pezzi artigianali d'eccezione, fin dai tempi della Dolce Vita che, per la loro bellezza, hanno fatto innamorare personaggi del jet set internazionale, famiglie reali, celebrità e icone della moda. Oggi Chantecler è guidata dai fratelli Aprea: Costanza, Maria Elena e Gabriele con la moglie Teresa che, con passione, trasmettono i valori e le tradizioni del marchio e continuano a raccontare lo spirito di Capri con la stessa purezza ed originalità del padre e del fondatore Pietro Capuano: creazioni innovative dallo stile intramontabile, pezzi unici ed esclusivi, iconici gioielli prêt-àporter, sono ancora oggi l’elemento differenziante di questa Maison. Oggi Chantecler ha sede a Milano e uffici operativi a Valenza, con boutique a Capri, Milano e Tokyo e oltre a 150 “ambassadors” nel mondo. Campanelle è sicuramente la collezione più iconica conosciuta e rappresentativa della Maison. Nel 1944 Chantecler realizzò la prima campana in bronzo e la donò al Presidente Americano Roo-

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sevelt che la fece suonare a Washington il giorno della fine del conflitto. Nel 1950, poi, creò la prima Campanella gioiello, la Prèmiere, regalo prezioso per la Contessa Edda Ciano. Da quel momento, per ogni occasione speciale, la Maison disegna una Campanella originale, come la Daisy realizzata per le figlie del Presidente Americano Barack Obama. Le Campanelle sono da sempre i gioielli più ambiti di Chantecler. Realizzate in pavé di pietre preziose, in oro e diamanti, in pietre dure e semipreziose, sono piccoli capolavori di arte orafa da indossare e da collezionare, capaci di interpretare lo stile di ogni donna: ultima nata la Campanella con diamanti bianchi e Corallo Rosso. La Collezione Bon Bon esalta, invece, le pietre della tradizione locale isolana, Corallo, Turchese, Onice che prendono vita nelle forme e nei colori di gioielli divertenti, eleganti e sempre attuali: un tributo alla tradizione mediterranea, che rappresenta l’anima di Chantecler. Concessionaria del marchio è la Gioielleria Cappelletti di Cantù, via Matteotti 30.


Chantecler, Pure Spirit of Capri

Maison of high jewelry, founded in 1947 in Capri, Chantecler is renowned for its ability in creating exceptional homemade pieces, starting from the Dolce Vita. Thanks to their beauty, they made people of the international jet set, royal families, celebrities and fashion icons fell in love with them. Today Chantecler is guided by the brothers Aprea: Constanza, Maria Elena and Gabriele with his wife Teresa who, with passion transmit the values and the traditions of the brand and continue expressing the spirit of Capri with the same purity and originality of his father and of the founder Pietro Capuano: innovative creations of everlasting style, unique and exclusive pieces, iconic prêt-à-porter jewels, are still today the special elements of this Maison. Today Chantecler is located in Milan, its operative offices are in Valenza, with boutiques in Capri, Milan and Tokyo and over 150 "ambassadors" in the world. Campanelle is certainly the most famous and representative collection of the Maison. In 1944 Chantecler developed the first bronze bell and donated it to the American

President Roosevelt who made it sound in Washington the day of the end of the conflict. In 1950, then, it created the first Jewel Bell, the Prèmiere, precious present for the Countess Edda Ciano. From that moment, for each special occasion, the Maison creates an original Little Bell, such as the Daisy made for the daughters of the American President Barack Obama. The Little bells are always the most longed for jewels of Chantecler. Made in pavé of precious stones, in gold and diamonds, in hard and semiprecious stones, they are little masterpieces of jewelry art to wear and to collect, to interpreter the style of every woman: the last born was the Little Bell with white diamonds and Red Coral. The Bon Bon Collection instead exalts the stones of the insular local tradition, Coral, Turquoise, Onyx that come from the shapes and the colors of amusing, elegant and always present-day jewels: a tribute to the Mediterranean tradition, which represents the Chantecler spirit. Official dealer: Gioielleria Cappelletti in Cantù, via Matteotti 30.

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Ai tre fondatori di Poliform il premio “L’imprenditore dell’Anno” F O C U S

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Nel suggestivo contesto di Palazzo Mezzanotte lo scorso 20 novembre si sono svolte le premiazioni della XXII edizione del Premio Ernst & Young “L’imprenditore dell’Anno”, in occasione delle quali i tre soci fondatori di Poliform, Alberto Spinelli, Aldo Spinelli e Giovanni Anzani sono stati insigniti del premio per la categoria “Globalization”. Anche quest’anno il Premio “L’Imprenditore dell’Anno” aggiunge alla sua storia nominativi eccellenti che, come Poliform, portano in sé i valori positivi legati alla società, alla cultura e alla storia dell’Italia. La motivazione della giuria che ha assegnato

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il premio a Poliform è la seguente “per la lungimiranza, il dinamismo e la determinazione con cui hanno saputo sviluppare il proprio brand, leader internazionale nel mercato dell’arredamento, portabandiera del design italiano nel mondo”. Nato nel 1986 in America, il Premio Ernst & Young viene oggi assegnato in oltre 40 Paesi, con l’obiettivo di riconoscere il merito di imprenditori che si sono distinti nella guida della propria società e nello sviluppo economico e sociale delle nazioni di appartenenza creando valore con spirito innovativo e visione strategica.


To the three founders of Poliform, "L'imprenditore dell'anno" Award

In the suggestive setting of Palazzo Mezzanotte the 22nd edition of Ernst & Young, the Entrepreneur of the Year Award ceremony was held on 20 November where the three founders and partners of Poliform, Alberto Spinelli, Aldo Spinelli and Giovanni Anzani received the award in the Globalisation category. Also this year Entrepreneur of the Year has added excellent names like Poliform to their list of winners carrying with them positive values connected with the society, culture and history of Italy. The motivation of the jury awarding the

prize to Poliform is as follows: "For the foresight, dynamism and determination with which they developed their brand, an international leader in the furniture market, a standard bearer of Italian design in the world." Established in USA in 1986, Ernst & Young Award is today assigned in over 40 countries in recognition of entrepreneurs who distinguish themselves guiding their societies and facilitating social and economic development of their nations creating value with an innovative spirit and strategic vision.

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Progetto Arianna, Fido in Pediatria F O C U S

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La vera protagonista è lei. Si chiama Janet, una simpatica cagnolina meticcia che assomiglia a un labrador. Da novembre ha iniziato a far visita ai bambini ricoverati nella Pediatria dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia nell’ambito del Progetto Arianna – Fido in Pediatria. Si tratta di un regalo speciale, che riporta nel reparto del presidio comasco gli Interventi Assistiti con Animali (IAA), una tipologia di pet therapy, grazie al sostegno di Amici di Como e del Lions Club Como Plinio Il Giovane, come service per il trentennale, e alla collaborazione con Abio Como, associazione appena insignita dell’Abbondino d’Oro, con il patrocinio diell'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Como, di Bennet e di Città dei Balocchi, che quest’anno festeggia la 25esima edizione. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici del Randagio onlus, ed è intitolata alla memoria di una bimba comasca di 9 anni, mancata nel giugno scorso. La piccola, durante i suoi ultimi giorni di vita in ospedale, aveva espresso come ultimo desiderio di poter avere la compagnia di un cane. Immediata è stata la risposta degli operatori sanitari, di Abio Como e degli Amici del Ran-

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dagio che sono riusciti a esaudire questo desiderio. Da novembre nel reparto di Pediatria dell'Ospedale Sant'Anna, diretto dal prof. Angelo Selicorni, è presente una volta alla settimana un coadiutore cinofilo professionista con un cane addestrato che coinvolge bimbi e ragazzi con obbiettivi educativi e ricreativi. L’attività permette di sviluppare in particolare l'aspetto ludico anche se, la frequenza settimanale degli accessi, potrà rappresentare un appuntamento importante per quei bambini lungodegenti e per i pazienti con disabilità che sono seguiti in reparto. L’esperienza nazionale e, soprattutto, internazionale sottolinea in modo scientifico e inequivocabile che gli interventi assistiti con animali possono avere una valenza di supporto alle cure, in particolare per i pazienti lungodegenti, una ricaduta educativa, soprattutto per i bambini con disabilità, e, in ogni caso, una grossa valenza ludico-ricreativa per migliorare la qualità di vita di tutti i bambini ricoverati. Un segno tangibile di una vicinanza sensibile e delicata nei confronti dei bambini che grazie alle amorevoli attenzioni dei cani avranno la possibilità di trascorrere alcuni momenti in serenità.


Progetto Arianna, Fido in Pediatria

The true protagonist is her. Her name is Janet, a cute little dog who looks like a labrador. In November she started visiting children who are in the Pediatrics of the Hospital Sant’Anna in San Fermo della Battaglia for the project Arianna - Fido in Pediatria. It represents a special gift, because in the department of the hospital brings the Interventi Assisititi con Animali (IAA), a sort of pet therapy, thanks to the support of Amici di Como and Lions Club Como Plinio Il Giovane, as a service for the 30th anniversary, and to the collaboration with Abio Como, association which just received the prize Abbondino d’Oro, with the patronage of the Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Como, Bennet and Città dei Balocchi, that his year celebrates its 25th anniversary. The initiative is realised in collaboration with the Association Amici del Randagio onlus and it is entitled to the memory of a 9-year-old little girl, who passed away last June. During her last days of life in the hospital, she expressed her last wish: to have the company of a dog. The sanitary operators immediately fulfill her wish

with the help of Amici del Randagio and Abio Como. In the Pediatrics department, directed by Angelo Selicorni, once a week a professional dog assistant with a trained dog who involves children and kids with educational and recreational goals. The activity is focused on the playful aspect even though the week frequency of the accesses, represents an important appointment for children who stay at the hospital for a long period and for patients with disabilities who are followed in the department. The national and above all international experience stresses in a scientific and unequivocal way that the interventions assisted with animals can have a valence of support of the treatments,in particular for long-term care, an educational relapse, above all for children with disabilities and in any case, a playful-recreational big valence to improve the quality of life of all the children who are staying in the hospital. A sign of a sensitive and delicate closeness towards the children who thanks to the loving attentions of the dogs will have the possibility of spending some peacefulmoments.

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Castello di Casiglio, location senza tempo F O C U S

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Immerso nella verde Brianza, circondato da un parco secolare con piscina, si erge il Castello di Casiglio: antico fortilizio la cui nascita risale al 900 d.C. ed oggi adibito ad albergo, ristorante e location per ricevimenti nuziali, meeting ed eventi privati. Situato ad Erba, non lontano dal lago di Como e Milano offre la possibilità di vivere ogni giorno un’emozione diversa. Il Castello offre Sale dal gusto Medievale, le più antiche, con volte e mattoni a vista, possono ospitare fino a 120 persone e la sala Colonne, con colori caldi e tenui, fino a 300 con la sua ampia e luminosa vetrata

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che si affaccia su un’estesa terrazza volta al parco. Le 46 camere sono state realizzate coniugando lo charme del Castello allo stile moderno della Villa Elena. Si sviluppano in diverse tipologie: standard, superior junior suite e la Suite, ubicata nella torre del Castello e posta su due livelli, il cui salotto ha una vista a 360 gradi sul panorama. Dotate di tutti i comfort, le camere aiutano a vivere la quiete che circonda il Castello. Il Ristorante, aperto tutti i giorni dona sapori autentici della tradizione locale e mediterranea e vanta un’ampia selezione di vini.


Castello di Casiglio, a timeless location

Castello di Casiglio is surrounded by a centuries-old park with swimming pool. An ancient castle which has become hotel, restaurant and location for weddings and meetings. It offers rooms with medieval taste, the most ancient, with vaults and exposed bricks, can accommodate up to 120 people and the Colonne room, with its warm colors, up to 300. The 46 rooms have been created

combining the ancient charme of the Castle with the modern style of Villa Elena. The rooms are standard, superior, junior suite and the Suite, located in the tower of the Castle and set on two levels, whose lounge has a 360 degree view of the landscape. The restaurant, open every day, offers authentic flavors and aromas of the local and Mediterranean tradition.

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GranLusso e GranSport al Grand Hotel Villa d’Este F O C U S

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La splendida eleganza del Grand Hotel Villa d’Este ha fatto da cornice, giovedì 11 Ottobre, alla presentazione della nuova Maserati Levante da parte della concessionaria Scuderia blu nelle due versioni GranLusso e GranSport. Anche per il 2019 la casa del Tridente prosegue la strada già tracciata nel corso del 2018, proponendo due diversi allestimenti personalizzabili in base alle esigenze di ogni cliente. La GranLusso pone l’accento su lusso e comfort, mentre la GranSport fa della dinamica il suo fiore all’occhiello. L’attesissimo restyling della vettura non poteva avere che scenografia migliore di quella del Lago

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di Como: l’unveiling delle Maserati Levante è stato accompagnato da un magnifico spettacolo di fontane luminose che ha incantato tutti i presenti. Nel corso dell’intera serata i presenti hanno potuto gustare le creazioni di alcuni maitres chocolatier: un’esperienza sensoriale unica, la cui arte testimonia l’artigianalità italiana, la cura per il dettaglio e l’attenzione verso le materie prime. Valori che si sposano perfettamente con l’eccellenza italiana di cui Maserati si fa portavoce a livello mondiale e che hanno conferito un “gusto” speciale ad una serata magica.


GranLusso and GranSport at Grand Hotel Villa d’Este

T h e wo n d e r f u l e l e g a nce o f G ra n d H ote l V i l l a d ’ E ste was th e p e r fe c t l o ca ti o n f o r th e p re se ntati o n o f th e n e w M ase ra ti Le va nte by th e ca r d e a l e r S cu d e ri a b l u i n th e t wo ve r si o ns G ra n Lusso a n d G ra n dSp o r t o n O c to b e r 11. I n 2019 M ase ra ti co nti nu e s i n th e sa m e d i re c ti o n o f 2018 , p ro p osi n g t wo d if fe re nt cus to m ize d so l uti o ns a cco rd i ng to th e custo m e r s’s n e e ds . G ra n Lusso is f o cuse d o n l u x u r y a n d co mfo r t, whi l e G ra nSp o r t is f o cuse d o n d y n a m i c s . T h e l o n g - a wa ite d re s t yl i n g o f th e ca r co u l d n’ t h a ve a b e t te r l o ca ti o n: L a ke

Co m o. T h e u nve i l i n g o f M ase ra ti Le va nte was a cco m p a ni e d by a m a g ni f i ce nt sh o w o f l i g ht fo u nta i ns th at e nch a nte d e ve r y b o d y. D u ri n g th e wh o l e e ve ni n g ch o co late tasti ng by m a itre ch o co l a ti e r : a u ni q u e se nso r y, whi ch a r t te stif i e s th e Ita l i a n cra f t sm a nshi p, th e ca re o f th e d e ta i l a n d th e se cti o n o f th e i n g re d i e nt s . Va l u e s th a t ca n b e we l l co m b i n e d with th e Ita l i a n va l u e o f e xce l l e n ce o f whi ch M ase rati is a g o o d e xa m p l e a n d h a ve g i ve n a sp e ci a l “ taste ” to a m a g i c e ve ni ng .

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Patrimony 1873 evoluzione continua F O C U S

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Nata per soddisfare le complesse esigenze finanziarie di importanti famiglie internazionali, Patrimony prosegue la sua evoluzione senza perdere le proprie radici. Dopo aver aperto un ufficio nella prestigiosa Bahnhofstrasse a Zurigo, Patrimony trasferisce la propria sede centrale in riva al lago di Lugano nel Palazzo Albrizzi. Da sempre vicina alle esigenze delle piccole e medie imprese, segue i trends ai quali queste realtà sono esposte per offrire soluzioni che ne facilitino le opportunità di crescita mitigando al contempo i rischi. La complessità e la globalizzazione dell’attuale contesto competitivo rappresentano una sfida importante per imprese familiari di media e piccola dimensione, l’apertura e lo sviluppo di iniziative al di fuori dei confini nazionali diventano una necessità. Coordinare la rapidità decisionale e l’eccellenza di prodotto, caratteristiche chiave delle imprese familiari, con il crescente carico amministrativo e burocratico necessario per imporsi sul mercato, diventa il fattore critico di successo. Viviamo in un mondo in continua evoluzione tecnologica che pone sempre nuove e più complesse sfide alle imprese. Il concetto stesso d’impresa si sta evolvendo verso un’architettura sempre più aperta e dai confini non più chiaramente definiti. Il «mobile office» ossia l’ufficio virtuale dove il collaboratore usando un cellulare ed un computer portatile crea un ambiente lavorativo al di fuori dei confini fisici dell’ufficio, ne è un esempio. Definire, quindi, quali saranno i meta-

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fattori critici di successo per la piccola media impresa familiare diventa vitale, come essenziale è la scelta dei partners che possono validamente accompagnare l’imprenditore in questo viaggio. Per rispondere a queste esigenze, Patrimony ha rinforzato i propri servizi di consulenza finanziaria ad imprenditori e imprese familiari con un team di esperti in complesse operazioni di finanza straordinaria in grado di fornire servizi di consulenza “tailor made” alle specifiche necessità dei propri clienti durante l’intero ciclo della loro attività imprenditoriale. Il posizionamento di Patrimony all’interno del gruppo EFG, uno dei primari gruppi bancari internazionali con radicata presenza in più di quaranta località in quattro continenti, e la conseguente rete internazionale rappresentano un ulteriore fattore distintivo che Patrimony mette a disposizione della propria clientela. Inoltre, per rispondere all’accresciuta complessità dei patrimoni dei clienti più sofisticati in un contesto economico in continua evoluzione, Patrimony offre evoluti sistemi di analisi del rischio sviluppati internamente da un team di esperti professionisti in materia. E’ la capacità di fare sistema, di coordinare una molteplicità di attori, di trovare soluzioni olistiche che evitino il conflitto tra i soggetti coinvolti la qualità distintiva di Patrimony, la cui missione è quella di essere il partner di fiducia dei propri clienti accompagnandoli con servizi ad alto valore aggiunto nel loro percorso verso il successo.


Patrimony 1873 evolution continues

Created to satisfy the complex financial needs of international families, Patrimony is continuing its evolution without losing sight of its roots. After opening offices in the prestigious Bahnhofstrasse of Zurich, Patrimony has moved its head office to Palazzo Albrizzi on the shores of Lake Lugano. Always at the service of small-medium companies, it follows trends to which these companies are subjected to and offer solutions that facilitate growth opportunities as well as mitigating risks. The complexity, and current competitive globalisation, is a serious challenge for family-run small-medium companies and development of new initiatives overseas becomes a necessity. Coordinating rapid decisions and quality products, key characteristics of family-run businesses, with the growing administration or bureaucratic load required to access markets, become critical factors for success. We live in a constantly evolving technological world presenting new, more and more complex challenges for companies. The concept of a company itself is evolving towards an increasingly open structure with boundaries no more clearly defined. The 'mobile office' where employees using a smartphone and a laptop create a workplace beyond the confines of a traditional office is a good example. To define, therefore, what the critical meta-factors for

success will be for small-medium companies becomes vital as is essential the choice of partners that can professionally accompany entrepreneurs on this journey. To respond to these needs, Patrimony has reinforced its advisory services to entrepreneurs and family-run businesses with a team of experts to manage complex financial operations offering tailor-made advisory on specific needs of their clients throughout their entrepreneurial life cycle. Patrimony is part of EFG group, one of main international banking groups, with long-standing presence in over 40 locations in four continents with a consequent international network, a further distinguishing factor that Patrimony puts this network at the disposal of its clients. Furthermore, to respond to the growing complexity of the wealth of their more sophisticated clients in an ever changing economic context, Patrimony offers advanced systems of risk analysis internally developed by a team of experts. It is the ability to make a system working, coordinating a multitude of actors, finding holistic solutions that avoid conflict among the subjects involved the distinguishing quality of Patrimony whose mission continues to be a trustworthy partner of its clients accompanying them to success through high quality services.

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Clerici Auto in costante crescita F O C U S

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I numeri sono eloquenti: negli ultimi quindici anni il fatturato ha raggiunto la soglia dei 100 milioni di euro ed è cresciuto del 233%. Nello stesso periodo il numero di auto vendute è più che raddoppiato (5.717 unità lo scorso anno, 130% di crescita). Sono via via cresciuti anche i dipendenti, oggi 148 nelle varie sedi operative nelle province di Como, Varese e Milano. Il gruppo Clerici Auto ha radici e cuore comasco - tutto è partito nel 1969 con la mitica officina Alfa Romeo a Lurate Caccivio - ma è oggi una delle aziende più performanti nel settore auto a livello regionale. E lo è sempre di più tanto che nel mese di settembre, a Milano, è stato inaugurato il secondo salone espositivo KIA, in via Cassinis 7, nell’area sud della metropoli (zona Rogoredo). «L’iniziativa - spiega Marco Clerici, Ceo del Gruppo - nasce sulla scorta del successo ottenuto con la prima apertura milanese, sempre con Kia, che ci ha scelto due anni fa come partner per il flagship store di via Gallarate, accanto alla sede della casa automobilisti-

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ca. Abbiamo molta fiducia rispetto al nuovo salone e le prime settimane di attività hanno fornito riscontri positivi». Per l’azienda si avvicina anche un traguardo importante, quello dei cinquant'anni. Tutto è nato, come detto, dall'iniziativa di Roberto Clerici che aprì l’officina di riparazioni e vendita per il marchio Alfa Romeo. Nel 1998 la prima grande svolta con l’apertura a Tavernerio e l’ingresso dei marchi Saab e Land Rover, affiancati negli anni da nuove aperture a Varese, Olgiate, Saronno, Novedrate e dall'ingresso di altri brand quali Daihatsu e KIA (2000), BMW e Mini Service (2006), Citroen Service e Skoda (2009) e Jaguar (2013). «Dopo due anni di crescita - dice Clerici - il mercato dell’auto si è stabilizzato. Noi anche negli ultimi mesi abbiamo registrato una crescita del venduto intorno al 20% per il nuovo e al 30% per l’usato. Fra i trend di mercato c’è la crescita dell’ibrido su cui Kia è tradizionalmente forte, e dell'elettrico a cui Jaguar, con I-Pace, si è recentemente e con profitto dedicata.»


Clerici Auto and its constant growth

Figures speak for themselves: in the last fifteen years the turnover reached the threshold of 100 million Euro, a 233% growth. In the same period the number of sold cars is more than doubled (5.717 units last year, 130 % of growth). Always more employees, up to 148 in different operative seats in the provinces of Como, Varese and Milan. The roots are the heart of Clerici Auto Group are in Como - everything started in 1969 with the famous workshop Alfa Romeo in Lurate Caccivio - and today it is one of the best company in the car sector at a regional level. And it is still growing, in fact in September, in Milan, they inaugurated the second KIA showroom in via Cassinis 7, in the south area of Milan (Rogoredo district). «The initiative says Marco Clerici, Ceo of the Group - was born after the success of the first showroom in Milan, always with Kia, which selected us as a partner for the flagship store in via Gallarate, close to the seat of the motor house. We are very trustful regarding the new showroom and during the first weeks

we have already had positive feedbacks». The company is also reaching a n important anniversary: 50 years of activity. As already said, everything was born from the idea of Roberto Clerici, who opened the workshop to repair and to sell the brand Alfa Romeo. In 1998 the first big step with the opening of the seat in Tavernerio and the entry of the brands Saab and Land Rover, together with other seats Varese, Olgiate, Saronno, Novedrate and the entry of other brands, that is Daihatsu and KIA (2000), BMW and Mini Service (2006), Citroen Service and Skoda (2009) and Jaguar (2013). « After two years of growth - says Clerici - the car market is stabilized. In the last few months we registered a growth of the sold cars which account for 20% of new cars and 30% of used cars. Among the market trends there is an increase in the hybrid cars, on which Kia is traditionally strong and of the electric cars, where Jaguar, with I-Pace, recently dedicated with success.»

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La Fiorida, armonia naturale F O C U S

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Il miglior antidoto al rigore dell’inverno? Abbandonarsi a quell’armonia che, nonostante la stagione fredda, è sempre la natura ad offrire in un’autentica fattoria alpina, ove dai doni del territorio si è creato un tesoro offerto con amore a tutti i suoi ospiti. La Fiorida di Mantello, in provincia di Sondrio, è un’azienda agrituristica che sorge nell’ampia e verde pianura che accompagna dal Lago di Como alla Valtellina: qui tutto prende vita da ritmi e riti tradizionali, dell’agricoltura e dell’allevamento, che ne ispirano le produzioni tipiche, la ristorazione, l’ospitalità ed i percorsi di benessere. Il crepitio ed i profumi del focolare che arde appena varcato l’ingresso iniziano a far pregustare il calore degli ambienti in pietra e legno locali, affacciati sulla campagna circostante. Lo sguardo scorre sulla natura che continua nel percorso tra vasche, bagno turco e saune della spa, in cui protagonisti sono i prodotti stagionali dell’azienda agricola e del territorio, come i bagni di latte o di vino, i massaggi con estratti d’uva e melograno, accompagnati da sorsi di suc-

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co di mele o di mirtillo, biscottini o golosi taglieri di salumi e formaggi. La genuinità della tavola coccola anche il palato, con le perle della ristorazione, ingredienti selezionati da Chef Gianni Tarabini e dalla sua brigata tra i prodotti della filiera corta de La Fiorida o tra i migliori produttori locali, sono alla base delle proposte presentate nelle sale tematiche del tradizionale Quattro Stagioni o nell’avvolgente atmosfera de La Preséf, Stella Michelin dal 2013. Il riposo è d’obbligo, nella quiete delle ampie camere dal genuino comfort rustico. Non può mancare una visita alle stalle, dove i più piccoli sono accompagnati in questo magico mondo anche dalle coinvolgenti attività delle fattorie didattiche. La Fiorida srl Società Agricola Azienda Agrituristica Valtellina via Lungo Adda - Mantello (SO) tel. 0342680846 sito: www.lafiorida.com shop on line: www.lafiorida.com/negozio


La Fiorida, natural harmony

The best antidote to face a cold winter? Follow the harmony of the nature in a true alpine farm, despite the winter season, where from the gifts of the territory it was created a treasure offered with love to all its guests. Florida of Mantello, in the province of Sondrio, is a farmhouse located in the wide and green plain that leads Lake Como to Valtellina: here everything starts from traditional rhythms and rites, of the agriculture and of the breeding, that inspire the typical productions, food and hospitality as well as wellness paths. The crackling and the perfumes of the fireplace that burns at the entrance let you imagine the warmth of the environments in local stone and wood, facing the surrounding country. Your glance goes to the nature that continues in the path among pools, Turkish bath and sauna of the spa, in which the protagonists are the seasonal products of the farm and of the territory, such as the baths of milk or wine, the massages with extracts of grapes and pomegranate, accompanied by sipping apple, honey

or blueberry juices, biscuits or tasting cold cuts and cheeses. The genuine products can also be tasted in the restaurant, Chef Gianni Tarabini and his brigade select the ingredients among the products of the farmhouse La Fiorida or among the best local producers, to create the dishes proposed in the special halls dedicated to the traditional Four Seasons or in the fascinating atmosphere of La PresĂŠf, Michelin Star from 2013. It is compulsory you take a break in the calm of the wide rooms characterized by the genuine rustic comfort. You cannot miss the visit of the stables, where the little visitors can discover this magic world also with engaging activities of the didactic farms. La Fiorida srl SocietĂ Agricola Azienda Agrituristica Valtellina via Lungo Adda - Mantello (SO) tel. 0342680846 sito: www.lafiorida.com shop on line: www.lafiorida.com/negozio

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Sport

Street GOLF

di Elisabetta Comerio foto Carlo Pozzoni

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l golf alla portata di tutti. Questa la filosofia che sta dietro all’iniziativa Street Golf, nata nel 2011 dall’idea di tre ragazzi bergamaschi e poi esportata in tante città italiane come Torino, Verona, Portofino, Lecce, Varese e da quest’anno anche Como. Il desiderio è quello di far uscire dai club esclusivi l’elegante disciplina sportiva ed ampliare quindi i suoi orizzonti. La sfida è quella di proporre gli ingredienti più semplici e cari al mondo del golfistico come aria aperta, panorami inusuali ed affascinanti, puro relax e sana, vera competizione inserendoli in un contesto inusuale, come quello cittadino. La tappa comasca si è svolta con la partnership di Circolo Golf Villa D’Este e il patrocinio del Comune di

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Como. La manifestazione infatti ha visto la realizzazione nel centro storico di Como di 9 buche: in piazza Volta, piazza Cavour, piazza Grimoldi, piazza Verdi, via Boldoni, piazza Martinelli, via Lambertenghi, via Diaz e via Carcano. Domenica 23 settembre il centro di Como si è trasformato in un green dove tanti neofiti, appassionati e turisti si sono cimentati in questo sport, grazie anche al supporto di esperti. Infatti, in Piazza Volta è stato allestito per l’occasione un villaggio che, oltre ad essere punto di accoglienza e di ritrovo per tutti i giocatori, ha rappresentato una zona “prova” aperta a tutti coloro hanno voluto mettersi alla prova sotto la guida di maestri qualificati.


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olf for everybody. This philosophy is behind the initiative Street Golf, it was born in 2011 with the idea of three boys of Bergamo and then exported in so many Italian cities like Turin, Verona, Portofino, Lecce, Varese and this year also Como. The wish is that of the elegant sports discipline leaves the exclusive clubs to open its horizons. The challenge is to propose the most simple and important elements of the world of golf, such as open air, unusual and fascinating landscapes, pure relaxation and healthy, true competition in an unusual setting, the city. The event held in Como was organized thanks to the partnership with Golf

Villa d’Este and the patronage of the Municipality of Como. 9 holes in the city center of Como: piazza Volta, piazza Cavour, piazza Grimoldi, piazza Verdi, via Boldoni, piazza Martinelli, via Lambertenghi, via Diaz and via Carcano. On Sunday, September 23, the city of Como turned into a green where many neophytes, lovers and tourists try and play golf, thanks to the support of experts. In fact, in piazza Volta has been organized a village for this occasion that was a welcome point but also a meeting point for all the players, representing a “test � area open to all the people who try and play with qualified teachers.

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Sport

IL GIRO DI LOMBARDIA 112ª EDIZIONE

di Fabrizio Comerio foto Centocantù

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no spettacolo incomparabile: questa la sensazione - o meglio, la certezza - avuta assistendo alla 112ª edizione del Giro di Lombardia, la classica autunnale conclusasi nel lungolago di Como il 13 ottobre scorso. La giornata limpida e le magiche riprese delle telecamere Rai hanno offerto veramente il meglio della nostra città e del suo lago confermando ancora una volta che spettacoli come questo costituiscono un prezioso atout nel campo della promozione turistica. Sul piano sportivo l’attesa dei tifosi italiani è andata parzialmente delusa: Vincenzo Nibali - trionfatore un anno fa sullo stesso traguardo - dopo aver illuso i suoi fans ha dovuto arrendersi a pochi chilometri dal traguardo, dando spazio al francese Thibaut Pinot, anch’egli tra i favoriti della vigilia assieme allo spagnolo e campione del mondo Alejandro Valverde. Il corridore della Groupama-FDJ è arrivato da solo sul traguardo di Como, dopo aver staccato Vincenzo Nibali sull’ascesa verso Civiglio, penultima asperità di giornata. Il siciliano, che sembrava in crisi nei chilometri conclusivi, è riuscito comunque ad artigliare un ottimo secondo posto, scattando lungo la discesa da Monte Olimpino

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verso la città e allungando sui rivali che l’avevano appena raggiunto. L’atleta della Bahrain-Merida ha chiuso con un gap di 32 secondi. La volata per il terzo posto è andata a Dylan Teuns, giunto sul traguardo 43 secondi dopo Pinot. Nelle parole del vincitore c’è tutta la soddisfazione per l’impresa: «Tra le classiche monumento il Lombardia è la più bella secondo me. Ho sempre sognato di vincerla. Sono al massimo della forma, ma vincere davanti a Nibali è qualcosa di davvero speciale. Sono felice che abbia attaccato con me sul “muro” di Sormano. Quella è stata la chiave per il successo». L’italiano, dal canto suo, non è deluso per non essere riuscito a bissare la vittoria di un anno fa: «Di più non potevo fare. Pinot è uscito bene della Milano-Torino, ha avuto un buon periodo, era veramente al top della condizione. È quello che ci vuole per imitare quello che ho fatto io l’anno scorso. Appena ripreso dagli inseguitori, sono ripartito. Con la forza che rimaneva sono riuscito ad ottenere questo secondo posto grazie alla mia grinta. Per un atleta come me conta molto di più la vittoria ma oggi è una sorta di riscatto dopo tutto quello che è successo. È un buon risultato».


Sport

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n incomparable show: this sensation - or better, the awareness - you had during the 112th edition of Giro di Lombardia, the classical autumn bike competition which ended on the promenade of Como in October 13th. The limpid day and the magic of the cameras of RAI TV offered the best of our city and Lake Como confirming once again that such events represent a precious contribution in the tourist promotion. From the posts point of view, the Italian fans were a bit disappointed: Vincenzo Nibali - who won last year on the same finishing line - after having deceived his fans, ew kilometers from the finishing line he had to leave space to the French Thibaut Pinot, who was also among the favorites of the eve with the Spanish world champion Alejandro Valverde. The cyclist of Groupama-FDJ arrived on the finishing line of Como, after having overtaken Vincenzo Nibali on the ascent towards Civiglio, penultimate challenge of the day. The Sicilian cyclist, who was looking in difficulty in the conclusive kilometers, managed to conquer a very good result, the second place, with a sprint on the slope of Monte Olimpino towards

the city and lengthening on the rivals who had just reached him. The athlete of Bahrain-Merida closed with a gap of 32 seconds. The flight for the third place is the one of Dylan Teuns who arrived on the finishing line 43 seconds after Pinot. Great satisfaction in the words of the winner: "Between the classic ones, Lombardia is the most beautiful one in my opinion. I have always dreamt of winning it. I am in the best shape of my life, but winning before Nibali is something really special. I am happy that he faced the “wall” of Sormano with me. That was the key of the success». On the other hand, the Italian athlete is not disappointed of his performance: “I couldn’t do more than what I did. Pinot has gone out well from Milano-Torino, he did well and he was at the top of his shape. This is what you need to imitate what I did last year. As soon as the other cyclists reached me, I moved ahead. With the strength left, I reached the second place thanks to my determination. For an athlete like me, the victory is fundamental but today it is a sort of redemption after what it happened. It is a good result».

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Sport

GIORGIO E GIANLUCA RODA

due generazioni una sola vittoria di Marina Moretti foto archivio Roda

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er Gianluca Roda, questo era il 30° anno da pilota. Ed è stato un anno davvero speciale, finito con la vittoria nell’European Le Mans Series 2018 insieme al figlio Giorgio. Due generazioni a confronto per un’unica passione di famiglia, quella per i motori e un sogno, vincere insieme. Un sogno che si è avverato nell’ultima gara, sul circuito lusitano di Portimao, dove la coppia Roda, insieme al bravo pilota comasco Matteo Cairoli, era arrivata con un bottino di 80,5 punti, guadagnati negli appuntamenti di Le Castellet, Monza, Red Bull Ring, Silverstone e Spa-Francorchamps che ha permesso loro di chiudere in scioltezza. La loro Porsche numero 88 ha centrato il terzo posto in gara, sufficiente per trionfare nel campionato. L’anno scorso ci avevano provato con

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la Ferrari, ma non ce l’avevano fatta. Quest’anno, su insistenza di papà Gianluca, sono tornati alla Porsche e hanno centrato il successo, tagliando un altro traguardo: sono il primo equipaggio padre – figlio a laurearsi campioni nella serie continentale. “Lo scorso anno – ha commentato Giorgio Roda - quando chiesi a mio papà di correre con me non potevo pensare di iniziare una grandissima avventura che ci ha portato ad essere i primi padre e figlio a laurearsi campioni nell’European Le Mans Series. Ovviamente il grazie più grande va al team Proton Competition che ci ha sempre messo a disposizione una squadra di veri professionisti. Il titolo team è la ciliegina sulla torta di una stagione sicuramente entusiasmante”.


Sport

Two generations, one win F

or Gianluca Roda, this was his 30th year as a driver. And it turned out to be a special year, which ended with the win of European Le Mans Series 2018 with his son Giorgio. Two generations in comparison for the only family passion, the one of cars and a dream, to win together. A dream that became reality in the last race, on the Portuguese track of Portimao, where the two Roda, together with the good driver of Como, Matteo Cairoli, reached 80,5 points, collected in the appointments of Le Castellet, Monza, Red Bull Ring, Silverstone and Spa-Francorchamps so that they could easily end. Their Porsche number 88 got the third place, that was enough to win the championship. Last year they tried

with the Ferrari, but they didn’t make it. This year, pushed by the father Gianluca, they got back to the Porsche and they reached the success, crossing another finishing line: it is the first time that a team of a father and a son became champion in the continental series. “Last year – says Giorgio Roda - when I asked my dad of competing with me I couldn’t imagine to start a great adventure that lead us to be the first father and son team to become champion in the European Le Mans Series. For sure we have to thank the team Proton Competition with his professional team. The title team is the jewel in the crown of a very exciting season”.

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Sport

ANDREA SALA

Mr. IronMan di Marina Moretti foto archivio Andrea Sala

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appuntamento vale una vita di emozioni sportive: il Campionato del Mondo IronMan 70.3 che si è disputato il 2 settembre nella Nelson Mandela Bay di Port Elizabeth in Sudafrica. Una massacrante gara di triathlon di cui 1900 metri a nuoto, 90 km in bicicletta e 21 di corsa a cui ha preso parte, fra i migliori triatleti italiani, anche Andrea Sala, di Monguzzo, residente a Londra. Già partecipare all’IronMan 70.3 rappresenta un traguardo. La competizione è solo su invito e occorre qualificarsi in una delle 90 gare che si tengono ogni anno in tutto il mondo. Andrea ha staccato il pass per il Sudafrica ad Elsinore in Danimarca il 17 Giugno. Su 5500 atleti in gara, si è classificato al 252esimo posto. Il percorso prevedeva una nuotata in oceano con partenza dalla spiaggia di Kings Beach, il ciclismo con una prima parte nell’entroterra e poi lungo le bellissime coste sud-est della città, per finire con la corsa sul lungomare con i tantissimi spettatori a incitare gli atleti provenienti da tutto il mondo.

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he appointment is worth a life of sports emotions: the Championship of the World IronMan 70.3 held on September 2 in the Nelson Mandela Bay of Port Elizabeth in South Africa. An exhausting competition of triathlon; swim: 1900 metres, bike: 90 km. and run: 21, where amongst the best Italian triathletes there was Andrea Sala, from Monguzzo, who lives in London. The participation to IronMan 70.3 already represents a finishing line. You can only be invited in taking part to the competition and you need to be qualified in one of 90 competitions that take place each year in the world. Andrea took the pass for South Africa in Elsinore (Denmark) on June 17. 5500 athletes took part in the competition and he got the 252nd position. The path included a swim in the ocean departing from the beach of Kings Beach, cycling with a first part in the inland and then long the most beautiful coasts south-east of the city, to finish with the run on the seafront with many people supporting the athletes coming from all over the world.

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Sport

DAVIDE UBOLDI protagonista del Campionato Italiano Sport Prototipi

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Sport

Minibasket Cantù

di Fabrizio Comerio foto archivio Minibasket Cantù

Uno dei fiori all’occhiello di Progetto Giovani Cantù è senza dubbio il settore minibasket. E non solo dal punto di vista meramente sportivo, ma anche e soprattutto nell’ambito della formazione educativa e della preparazione in vista del momento in cui faranno il loro esordio nel mondo dei “grandi”. Responsabile del minibasket, oltre che allenatore e istruttore, della società brianzola è Matteo Alberio che traccia un quadro completo dell’attività canturina. “Ad oggi abbiamo circa un centinaio di bambini - afferma - tra maschi e femmine divisi in sette gruppi. Il nostro è, in primis, un lavoro educativo che richiede la massima attenzione. Non a caso, infatti, la società ha investito molto in questo campo con div erse iniziative che hanno coinvolto non soltanto i ragazzi, ma anche i loro genitori”. Il riferimento è al progetto Basket School nel quale la società Pgc ha investito molto e ha rivolto notevoli sforzi. “Come ho detto - prosegue Alberio - la crescita umana dei nostri bambini è da porre in prima fila, rispetto a tutto il resto. Vogliamo

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dare un importante contributo da questo punto di vista e la loro formazione ci vede sempre molto attenti. La collaborazione instaurata con la Virtus Cermenate va letta anche in questo senso e abbiamo trovato la massima rispondenza anche in questa società all’avanguardia”. Il minibasket, infatti, è prima di tutto un gioco: prova ne è che si comincia dai bambini nati nel 2013 ai quali, ovviamente, non si può (e non si deve) chiedere agonismo, ma solo divertimento. “Infatti - continua il responsabile tecnico di Pgc - in questa direzione vanno gli incontri e le serate promosse dalla società con i genitori dei bambini per renderli partecipi del nostro progetto e responsabilizzarli per quanto attiene la nutrizione e il benessere dei loro ragazzi”. Un impegno anche economico notevole fronteggiato dalla società anche grazie all’aiuto di alcuni sponsor. “Amici di Como è uno di questi e il loro sostegno è vitale per continuare sulla strada intrapresa”, conclude Alberio.


una scuola di vita

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Minibasket Cant첫 a school of life O

ne of the crown jewels of Cant첫's youth project, Progetto Giovani Cant첫 (PGC), is without doubt basketball for kids, and not just from sports point of view but especially education that will prepare them for the world of adults. Matteo Alberio, in charge of the project as well as coach outlines their activities in Cant첫. "Today we have about 100 children, "he says, "including boys and girls divided into 7 groups. Our aim, first of all, is education and necessitates much attention. It is not a coincidence that we have invested in this field via a series of initiatives that have involved not only the kids but also their parents." Alberio was referring to Basketball School project where PGC has invested a lot and made a remarkable effort. "As I was saying," continues Alberio, "the growth of our children as responsible human beings comes first with respect to all the rest. We want to make a significant con-

tribution from this point of view and their education is of prime importance to us. The collaboration with Virtus Cermenate should also be interpreted in this sense, we have indeed had a great response from this forward looking basketball club. Basketball for kids, referred to as minibasket, is above all a game, and kids born in 2013 begin playing it, obviously they can't, or even mustn't, be asked to play competitively, it should only be for fun. "As a matter of fact, " adds Alberio, "this is the aim of meetings and evenings organised by PGC with the parents of the kids to get them involved with our project and inform them regarding nutrition and wellbeing of their kids." The PGC requires considerable funding raised thanks also to some sponsors. "Amici di Como is one of them and their support is vital to continue developing the project," concludes Alberio.

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Sport

In vasca con BRIANTEA84

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unedì 8 ottobre ha preso il via la stagione targata BLM Briantea84. Confermata la struttura organizzativa di settore, con Alessandro Pezzani nel ruolo di coordinatore tecnico e Ilaria Spadaro e Carlo Capararo rispettivamente al vertice dei comparti Finp (Federazione italiana nuoto paralimpico) e Fisdir (Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali). Tre gli impianti di allenamento utilizzati per tutta la durata della stagione, Cantù (dove si svolgerà gran parte della preparazione settimanale), Giussano e Como Muggiò. Parallelamente all’attività ordinaria, prosegue la collaborazione avviata lo scorso anno con la piscina di Cantù e Sport Management (società che gestisce l’impianto): oltre all’utilizzo dello spazio acque per le squadre Finp e Fisdir, si rinnova per la stagione 2018-19 l’organizzazione di corsi di nuoto per bambini e adulti con disabilità in collaborazione con lo staff tecnico di Briantea84. L’offerta sportiva proposta prevede anche la formula con tutor, ossia l’inserimento di

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atleti con disabilità in corsi di nuoto per normodotati affiancati da tecnici formati Finp-Fisdir. Sulla scia del successo riscosso a Cantù, la stessa offerta sportiva verrà proposta da questa stagione anche nella piscina di Giussano, in collaborazione con Sport Active, realtà che ha da subito dimostrato grande interesse e attenzione per il progetto paralimpico proposto da Briantea84. Prosegue ad alto ritmo il percorso sportivo agonistico e promozionale e trova continuità anche il lavoro avviato con il settore preagonistico, progetto avviato lo scorso anno e strategico al perseguimento di un obiettivo a lungo termine, ossia formare e crescere atleti agonisti partendo dalla più giovane età. Ad oggi sono 6 gli atleti coinvolti, 3 nell’ambito Finp e 3 nell’ambito Fisdir, dai 10 anni in su. “Siamo pronti a ripartire - ha commentato Alessandro Pezzani a inizio stagione -, le sensazioni sono belle e non vediamo l’ora di metterci a lavorare. La scorsa stagione ha avuto esiti molto positivi, la struttura organizzativa che abbiamo dato al settore ha dimostrato di essere una scelta vincente”.


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Swimming with BRIANTEA84 O

n Monday October 8 the season of BLM Briantea84 has started. Confirmed the organizational facility, with Alessandro Pezzani as a technical coordinator and Ilaria Spadaro and Carlo Capararo respectively at the vertex of the divisions Finp (Italian Federation of Paralympic swim) and Fisdir (Italian Federation Paralympic sport of intellective relational). Three training facilities for the whole season, Cantù (for most part of training sessions during the week), Giussano and Como Muggiò. Alongside the ordinary activity, the collaboration that started last years with the swimming pool of Cantù and Sport Management (the company that manages the facility) continues; as well as the use of the water area for the teams Finp and Fisdir, also renovates for the season 2018-19 the organization of swimming courses for children and adults with disabilities in collaboration with the technical staff of Briantea84. The sports offer proposed also foresees the formula with tutor, that is the athletes with

disabilities take part in swimming courses for able-bodied with the help of technicians of Finp-Fisdir. After the success obtained in Cantù, the same sports offer can be available in the swimming pool of Giussano, in collaboration with Sport Active, reality that suddenly demonstrated the great interest and attention for the Paralympic project proposed by Briantea84. The agonistic and promotional sports paths continues at high rhythm and so does the work developed in the pre-agonistic sector, a project which started last year in the pursuit of a long term goal: to train and grow athletes starting from the youngest age. Up now there are 6 athletes involves, 3 in Finp and 3 in Fisdir, starting from 10 years old. “ We are ready to start again - says Alessandro Pezzani, at the beginning of the season - we have good vibes and we can’t wait to start and work. Last season had very positive results, the organization we gave turned out to be a winning choice”.

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RISTOREXPO GENOVA Il format di Ristorexpo è sbarcato a Genova. Forte dell’esperienza ventennale nell’organizzazione della fiera della ristorazione sul territorio comasco, Lariofiere ha portato nella città ligure, dal 14 al 17 ottobre, la prima edizione di RistorExpo Genova, con l’obiettivo di coniugare l’eccellenza della cucina e la valorizzazione del territorio. Circa 100 eventi tra show cooking con i grandi chef, fra cui Davide Lacchini, degustazioni di vini, scuole di cocktail e di presentazione del cibo, incontri sui mestieri che ruotano attorno al settore ricettivo, appuntamenti sulla corretta alimentazione, e tanto altro ancora. Fra gli espositori presenti anche l’azienda Cantaluppi di Tavernerio. Organizzatore, curatore e ideatore della manifestazione è Giovanni Ciceri, presidente di Confcommercio Como, mentre direttore di RistorexpoGenova è Silvio Oldani. Il progetto è quello di continuare sulla strada della doppia edizione annuale, una a Lariofiere e una nella città ligure, già dal 2019.

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The Ristorexpo format arrived in Genoa. After 20 year experience in the organization of the restaurants’ fair in the territory of Como, Lariofiere brought in the city located in the Liguria region, from October 14 to 17, the first edition of RistorExpo Genoa, aiming at combining the excellence of the cuisine and the promotion of the territory. About 100 events between show cooking of great chefs, among them Davide Lacchini, wines tastings, cocktail schools and food presentation schools, meetings on the jobs linked to this sector, meetings on the correct alimentation, and much more. Among the exhibitors there was also the company Cantaluppi of Tavernerio. Organizer and creator of the event is Giovanni Ciceri, president of Confcommercio Como, while director of RistorexpoGenova is Silvio Oldani. The project is to continue with the two editions every year, one in Lariofiere and the other one in Genoa, already from 2019.


CUCINA & CANTINA KITCHEN & CELLAR di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni

Nocetta di salmone al finocchietto su letto di spinacino e salsa agli agrumi Salmon with fennel on a bed of spinach salad and citrus sauce Fass N°9 Alto Adige Doc 2007 - Girlan

Pesce spada marinato - Presentato a Ristorexpo Genova Marinated swordfish - Presented at Ristorexpo Genova "Vermignon” Toscana Igt 2017 - Tenute Lenzini

Davide Lacchini Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como". Insignito nel giugno 2014 del Cavalierato della Repubblica Italiana.

Emanuele Riva C

lasse 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d'Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore.

Si ringrazia per la disponibilita' e la collaborazione il direttore dott. Massimo Abbati,gli chef di cucina Fabiano Marzano, Giulio Micalef dell'Hotel Regina Olga di Cernobbio. Si ringrazia la ditta Cifa per la fornitura di attrezzature tavola e cucina. Como

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"Fass N°9" Alto Adige Doc 2007 Girlan

Nocetta di salmone al finocchietto su letto di spinacino e salsa agli agrumi

Salmon with fennel on a bed of spinach salad and citrus sauce

Ingredienti per 6 persone

To serve 6

6 trancetti di salmone dal peso di 130 g cad, g 60 di spinaci da insalata, 10 g di finocchietto dray, 1 limone, 1/2 arancia,1 dl di vino bianco secco, 0.5 dl di olio oliva e.v. ,1/2 litro di fumetto di pesce, 20 g di pinoli, sale e pepe q.b

6 pieces of salmon (130 g each), 60 g of spinach salad, 10 g of dry fennel, 1 lemon, 1/2 orange, 1 dl of white wine, 0,5 dl of olive oil, 1/2 liter of fish broth, 20 g of pine nuts, salt and pepper

Preparazione

Preparation

Grigliare leggermente le nocette di salmone e disporle in una teglia da forno. Irrorate con 1/3 del vino, aggiungete l'olio e il fumetto e insaporite con sale e pepe. Collocare in forno a cuocere a temperatura di 160 gradi per circa 10 minuti. Nel frattempo versate il restante liquido in una casseruola, aggiungete il succo di un limone e di mezza arancia, portate a ebollizione e lasciate ridurre almeno della metà, aggiustate di sapore e legate la salsa con un poco di maizena. Prendete le foglie di spinaci, saltatele velocemente in padella con poco olio mantenendole croccanti e disponetele al centro del piatto. Appoggiate sopra qualche pinolo tostato, la nocetta di salmone cosparsa di finocchietto e ricoprite con la salsa agli agrumi.

Lightly grill the salmon pieces and put them on a baking-pan and add sprinkle with 1/3 of wine, oil, fish broth and add some salt and pepper, then cook at a temperature of 160 for about 10 minutes. In the meantime poured the rest of the liquid in a saucepan, add the lemon juice and half orange, boil it and leave it to reduce of at least half, adjust the taste and tie the sauce with a bit of corn flour. Take the spinach leaves and quickly cook them in a frying pan with a bit of oil, keep them crispy and put them in the middle of the plate, lean over some toasted pine nuts, the salmon cover with fennel and cover with the citrus sauce.

La Schiava Gentile del lago di Caldaro in versione invecchiata!? Sfatiamo il mito del vitigno di pronta beva da consumare fresco d’annata! Queste vecchie bottiglie, conservate con cura dalla cantina di Cornaiano e appena messe in commercio, vogliono dimostrare tutt’altro! Sicuramente un’attenzione alle nuove richieste di mercato, ma soprattutto la voglia moderna di scoprire il potenziale dei singoli vitigni. Nel calice un tipico rosso scarico, con riflessi però ramati dati dall’invecchiamento in bottiglia; emana radioso profumi balsamici di erbe essiccate, di frutta rossa prima matura e poi in confettura di rabarbaro. A seguire intrecci di spezie acido/amare come tamarindo, cardamomo e chiodo di garofano. Morbidezza e freschezza di palato. Non banalmente lo abbiniamo a pesce grasso arricchito di semi e profumi natalizi. Bere a 16°C.

"Fass N°9" Alto Adige Doc 2007 Girlan

The wine Schiava Gentile of the lake Caldaro in an aged version? Don’t think about a grape variety ready to drink fresh of the year! Those old bottles stored with care in the cellar of Cornaiano and now on sale to demonstrate the opposite! For sure an attention towards the new market requests, but above all the modern will to discover the potential of the single grape variety. In the glass a typical light red, with copper reflections created by the bottle ageing; it is characterized by a balsamic bouquet of dried grasses, first ripe red fruits and then rhubarb jam. A combination of acid/ bitter pieces, like tamarind, cardamom and cloves. Softness and freshness of palate. Not banally we combine it with fat fish enriched with seeds and Christmas tastes. To serve at 16°C.

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"Vermignon” Toscana Igt 2017 Tenute Lenzini

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Pesce spada marinato (presentato a Ristorexpo Genova)

Marinated swordfish (presented at Ristorexpo Genova)

Ingredienti per 6 persone

To serve 6

0,5 kg filetto di pesce spada, 125 g di sale fino,150 g di zucchero semolato,1,5 lt di latte, la buccia di 1 arancia, 1 limone, alcune foglie di menta e di melissa, 5 g di semi di finocchio, 5 g di semi di coriandolo, 1 anice stellato, alcuni granelli di pepe creola o rosa, 18 filetti d'agrume, perle di caviale a discrezione

0,5 kg of swordfish fillet, 125 g of fine salt, 150 g of granulated sugar, 1,5 lt of milk, the peel of 1 orange, 1 lemon, some mint leaves and some lemon-balm leaves, 5 g of fennel seeds, 5 g of coriander seeds, 1 star anise, some grains of creole or pink pepper, 18 citrus fillets, caviar pearls at your discretion.

Preparazione

Preparation

Mescolate il preparato per la marinatura e ricoprite il trancio di pesce spada. Lasciate coperto a 3-4 gradi per circa 48 ore, girando il pezzo di spada ogni 12 ore circa (il composto diventerà in parte liquido). Togliete il trancio dalla marinatura e immergetelo nel latte, il pesce perderà l'eccessiva salatura ma rimarranno i profumi. Conservate nel frigorifero per una notte. Ora lavate il pesce con acqua fredda e asciugatelo. E' pronto per essere servito, tagliato fine con l'affettatrice. Volendo arricchire maggiormente la ricetta, decorare con alcune perle di caviale e qualche filetto d'agrume.

Mix the preparation of the marinating and cover the swordfish fillet. Leave it covered at 3-4 degrees for about 48 hours, turn the sword piece every 12 hours (it will become partially liquid). Remove the fillet of swordfish from the marinating and put it into the milk so that there fish will lose the excessive salting but not the perfumes, leave it in the refrigerator for one night. Now wash the fish with cold water and dry it. It is ready to be served, thinly cut with a slicer. Should you want to enrich the dish, add some caviar pearls and some citrus fillets.

Como

Incontro di terra, radici e mani! Prima di tutto di terra, Gragnano in provincia di Lucca, incontaminata e dimenticata zona Toscana nelle vicinanze liguri. Scopriamo le radici, che affondano in un vigneto da 10 anni coltivato in biodinamica; ed infine parliamo di mani, quelle di Michele e Benedetta, con un legame passionale e di pura dedizione al vino. Questo calice, espressione di sapidità data dal Vermentino, unita all’aromaticità viva e tagliente del Sauvignon blanc, soddisfa anche i palati più esigenti. Sfaccettature verdi e nobili del vitigno francese ben bilanciate alla predominanza delle uve locali. Si abbina perfettamente ad un aperitivo contemporaneo ma anche ad antipasti di struttura e persistenza grazie alla sua morbidezza. Da bere a 12/14°C in calice sottile.

"Vermignon” Toscana Igt 2017 Tenute Lenzini A combination of land, roots and hands! First of all of the land, Gragnano in the province of Lucca, uncontaminated and forgotten area of Tuscany, close to the Liguria region. We discover the roots: a vineyard cultivated in biodynamics for 10 years and the hands: the ones of Michele and Benedetta with their passion and dedication for the wine. This glass expresses the richness given by the Vermentino combined with the intense and cutting taste of the Sauvignon blanc, which satisfies also the most demanding mouths. Green and noble characteristics of the French grape variety, well balanced with the predominance of the local grapes. It can be perfectly combined with a contemporary aperitif but also with structured and persistent appetizers thanks to its softness. To serve at 12/14°C in a thin glass.




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