marinayachting.it
Pickot “Scuola Militare Teulié”
Pavilion Planus Continuum
sliding partition hinged doors wall covering designed by Antonio Citterio. trep-trepiu.com
Photo, Gionata Xerra
Artwork, William Xerra
Concept and Styling, Ravaioli Silenzi Studio, Studio Limbo, F. Radice
In copertina Franco Zeffirelli foto di XXXXXX In copertina Franco Zeffirelli foto di XXXXXX
22 88 92 108 138 142 28 46 120 160 168 40 52 60 64 69 76 82 98 112 116 128 10
sommario summary
PEOPLE Zeffirelli il tessile e Villa Erba Zeffirelli, the textile and Villa Erba L’uomo che fa vedere l’Africa The man who let the Africa’s watch Ciak sul Lago per Banderas Banderas Ciak on the Lake Polti: una serata My Challenge Polti: a My Challenge evening Riccardo Tisci, dal Comasco al vertice di Givenchy Riccardo Tisci, from Como to the top of Givenchy Talenti emergenti nel mondo della moda Talented young people break into the World of Fashion EVENTI Proposte, vetrina mondiale del tessuto d’arredamento e del tendaggio Proposte the Shop Windows for Furnishing and drapery Fabrics
146 155 163 164 74 132 150
Como abbraccia Vienna nel segno dell’arte Como embraces Vienna through Art Il meglio del design italiano nei Saloni 2008 The best of italian design at Saloni 2008 Insubria Top, l’eccellenza sul Lago di Como Insubris Top, excellence on the Lake of Como Maggiolini a Villa Carlotta Maggiolini at Villa Carlotta ANNIVERSARI Il 60° della Legge delle Leggi The 60th Anniversary of the Law of Laws TERRITORIO Sala Comacina dal Barbarossa ai Beccaria Sala Comacina from Barbarossa to the Beccarias Rifugio Palanzone, un secolo di accoglienza Palanzone Mountain Hut a Century of Hospitality Terre dell’acqua Lands of Water Il fascino discreto di un albergo storico The discrete charm of an historic hotel Gli aerei galleggianti del Lago di Como The Como’s Lake seaplanes Raccolta differenziata, la Provincia fa scuola Waste Separation, Como shows how L’amicizia, punto di forza del gruppo Friendship, team’s stenght point A Poliform il “Premio Ernst & Young” At Poliform the ‘Ernst & Young Award’ Dalla Brianza le porte del mondo From Brianza the gates of the World Sessant’anni di Chateau d’Ax Chateau d’Ax is Sixty
106 176 181 186 191 196 58 198 200 202 204 167 145
Giem, da mezzo secolo la moda passa da Olgiate Giem: Fifty Years of Olgiate Fashion La Seta, fiore all’occhiello dei mestieri d’arte Silk manufactoring, the jewel in the crown of artistic craft Il grande cuore di Como Como’s big heart Filarmonica Volta, la Musica a Como Filarmonica Volta, Music in Como ART BSI e l’Arte saldamente correlate BSI and the Arts strongly bound together SPECIALE MODA Le stagioni in bianco e blu di Marina Yachting Marina Yachting’s Seasons in white and blue SPECIALE VIAGGI Anakao Ocean Lodge, l’ultimo Eden dell’Oceano Indiano Anakao Ocean Lodge the last Eden on the Indian Ocean SPORT L’Hockey degli Amici Campione d’Italia The Hockey of ‘Friends’ is Campion of Italy Gianluca Roda, un imprenditore che corre Gianluca Roda, an enterpreneur on the Move NGC mecenati in tutti gli sport NGC: Patrons of all Sports Premio a Montecarlo per Joe Fly Award in Montecarlo for Joe Fly Il San Paolo corre veloce San Paolo races away! La Piccola Giulia Petazzi, cavallo che passione Little Giulia Petazzi: just crazy about horses FOOD AND DRINK Locanda dell’Isola Comacina e Locanda Tirlindana Isola Comacina Inn and Tirlindana Inn Navedano, l’ospitalità passione di famiglia Navedano, hospitality is a family passion Terminus e Terme, il prestigio è di casa Terminus and Terme, where Prestige is at Home Il Caicco salpa il piazza Volta The Caicco sets sail in Piazza Volta Un angolo di New York nel centro di Como A New York corner in the Middle of Como ADVERTISING È nato il Porsche Club Lario The birth of the Porsche Club Lario Smart dressed by Hello Kitty Smart dressed by Hello Kitty
magic lake cresce Cari Lettori,
abbiamo deciso di scrivere questo editoriale perché vogliamo condividere con voi tre importanti traguardi che abbiamo raggiunto. Primo, e forse più importante, i numerosi attestati di stima espressi dai nostri lettori italiani e stranieri nei confronti delle nostre pubblicazioni “Magic Lake Como’s Review” e “What’s On”, uniti all’aumento di richieste di abbonamento; secondo, la diffusione ancora più capillare e mirata su tutto il territorio nazionale grazie alla partnership intrapresa con “Sofipost” e, terzo, un omaggio riservato ai nostri abbonati: allegato a questo numero troveranno un magazine di qualità, il “Luogo Ideale”, grazie alla concreta collaborazione instaurata con l’Iper. Per concludere un sincero grazie alle Istituzioni, agli inserzionisti che sin dal primo numero hanno creduto in questo progetto editoriale, a tutti i lettori che lo apprezzano e all’associazione “Amici di Como”, partner indispensabile e fondamentale che ha reso possibile la realizzazione delle pubblicazioni. Ed ora buona lettura in compagnia delle 188 pagine…Al prossimo traguardo. Gli Editori Daniele Brunati Rosaria Casali
Dear Readers,
we decided to write this editorial in order to share with you the great goals we reached. First and most important, the high esteem with which our Italian and foreign readers held our magazines “Magic Lake Como’s Review” and “What’s On” with a consequent rising of subscription requests. Second, a most capillary and focused nationwide distribution thanks to “Sofipost” partnership, and third, an homage reserved to our subscribers: with this issue you will find as attachment a quality magazine, “The ideal place”, with the collaboration of Iper. To conclude, we wish to thank the Institutions, all advertisers who by the first number appearance have believed in our publishing plan, finally all readers who have appreciated it, and “Amici di Como” Association, most important and fundamental partner, which allowed the publication to be performed. Now, we wish you a good reading in company with more than 188 pages..until the new goal. The Editorial Board Daniele Brunati Rosaria Casali
MAGIC LAKE IS GROWING UP
EDITORIALE
13
16
17
18
19
PEOPLE
T PE ER OR PI TL OE R I O
ZEFFIRELLI
il tessile e Villa Erba di Paolo Annoni
Franco Zeffirelli tra i suoi tessuti nella sua villa di Roma (foto Brel-Genovese) Franco Zeffirelli surrounded by cloths into his villa in Rome (photo by Brel-Genovese) 22
23
IN T ERV ISTA ESCLUSI VA
Se non fosse stato per la seta di Como, probabilmente Franco Zeffirelli non sarebbe mai nato. Non ce ne vorrà il Maestro per questo azzardo, ma è lui stesso a citare, nella sua autobiografia, il nobile tessuto lariano oltre alle lane inglesi come il mezzo attraverso il quale suo padre corteggiava discretamente sua madre. I tessuti pregiati della tradizione tessile comasca e italiana di ieri e di oggi, il maestro del cinema e del teatro italiano, una splendida villa del Lario e due statue. Sono questi gli ingredienti dell’incontro esclusivo e frizzante tra Magic Lake e Franco Zeffirelli in occasione della presentazione di Proposte 2008. Nato a Firenze il 12 febbraio del 1923, Zeffirelli è un patrimonio del nostro Paese. La sua vita, un film, che è passata anche dal Lago di Como. «Venni diverse volte a Villa Erba. Le prime con Luchino, naturalmente, e c’era ancora sua madre». Luchino è, naturalmente, Luchino Visconti e la madre Carla Erba, che Giuseppe Visconti di Modrone sposò nel 1900 a Cernobbio. Sul Lago di Como, gli Erba avevano fatto realizzare l’omonima villa di ispirazione manierista alla fine dell’Ottocento per ricevere illustri ospiti e personalità del mondo culturale, politico e industriale di inizio secolo. Ed ecco il primo inedito aneddoto. «All’imbarcadero della villa c’erano due statue, due ninfe. Dopo anni, quando la famiglia aveva già ceduto la dimora di Cernobbio, le vidi nel giardino di Castelgandolfo – dove Visconti aveva pensato di andare ad abitare dopo aver lasciato la storica abitazione di via Salaria – Uberta, sorella minore di Luchino, donna generosa e buona come pochi al mondo, non conosceva la storia delle ninfe, che raffiguravano la madre Carla Erba e credo una zia – o più probabilmente la nonna, Anna Brivio o una cugina, dato che Carla era figlia unica – Chiesi a Uberta di darle a me. Oggi sono qui nella mia villa di Roma e ogni volta che le guardo penso al Lago di Como e all’imbarcadero di Villa Erba. Non si preoccupino i comaschi, le tengo molto bene, potete venire pure a vederle. Sa, ho deciso di lasciarle in eredità proprio a Como, è giusto che tornino a Villa Erba». Quali altri episodi la legano a Cernobbio? «Quanti ricordi ho del lago... quel grande bosco che ora non c’è più, dove Uberta raccoglieva e accudiva con l’aiuto di altri volontari branchi di cani randagi trovati un po’ ovunque». Zeffirelli tornò più volte a Villa Erba. Nel 1972 ad esempio, a incontrare l’amico Luchino, che già paralizzato sul lato destro, stava completando il montaggio del film Ludwig. Luchino Visconti morirà quattro anni più tardi. Ha mai pensato di girare un film sul Lago di Como? «Un film sul lago? In effetti non ne ho mai avuto l’occasione, ci vorrebbe un soggetto adatto a un luogo così bello, una storia». Come i Promessi Sposi? «Si certo, ma non pensi di cogliermi in fallo – risponde con la solita franchezza Zeffirelli spalleggiato dal figlio Pippo - quella dei Manzoni è ambientata sull’altro ramo del Lago di Como. Lei forse non ricorda invece “Malombra” di Mario Soldati, che venne girato tra Valsolda e la Villa Pliniana». Come no, per la protagonista Soldati avrebbe voluto una certa Alida Valli, celebre comasca e già interprete di “Piccolo mondo antico”. Lasciamo per un momento il Lario per tornare a parlare di tessuti è per questo in realtà Zeffirelli che ci ha concesso l’intervista. So che non ama la parola testimonial, ma come nasce la sua collaborazione con “Proposte”, la rassegna dei tessuti pregiati per l’arredamento che ha luogo proprio a Villa Erba. So che verrà in maggio a Cernobbio. «Non è vero che mi dà fastidio essere definito testimonial – precisa il maestro – soprattutto se si parla di tessuti, la mia vita è segnata dalle stoffe. Mia madre era sarta e io giocavo fra le stoffe, gli abiti per signora e la seta da bambino». Si perché, come abbiamo detto la storia di Zeffirelli, fin dall’infanzia, sembra uscita da un romanzo, da un film. La madre, Adelaide Garosi, sarta con un atelier a Firenze, moglie di un avvocato – che
24
morì prima della nascita di Franco - oltre che musicista, pianista e appassionata di Mozart, si innamorò di Ottorino Corsi, facoltoso commerciante di stoffe e grande rubacuori, anch’egli già sposato. Adelaide rimase incinta e decise con grande coraggio di tenersi il bambino, al quale non potè dare però il nome del marito. Il padre, riconoscerà il figlio molti anni dopo. Nel frattempo Adelaide, ricordando un’aria dell’Idomeneo aveva fatto registrare come “Zeffiretti”. L’impiegato comunale commise un errore di trascrizione, così il cognome divento Zeffirelli. La madre morirà quando Franco aveva solo otto anni. «Io ho sempre vissuto tra le stoffe. Mio padre era rappresentante di tessuti anche per un’azienda di Como, la Rosasco – I Rosasco, storica famiglia comasca, dai primi del Novecento diedero vita ad un autentico impero del tessile, con tessitura a Appiano Gentile, che affiancò quella di Como e una torcitura a Domaso - I Rosasco erano delle persone stupende, degli amici veri, avevano una villa nel Chianti e durante la guerra ricordo che ci rifugiammo proprio in quella casa». Il rapporto con la seta e le stoffe non è terminato quando ha scelto la via dell’arte? «Assolutamente no, anzi. Iniziamo con il dire che agli albori facevo sia il costumista sia lo scenografo, proprio per la mia grande competenza in materia di tessuti. Oggi come ieri nei miei spettacoli parte dell’entusiasmo che trasmetto viene dato da stoffe stupende, dai velluti, dalle sete, anche negli abiti contemporanei cerco ricchezza e qualità, un bello spettacolo richiede dei begli abiti». Ha mai acquistato direttamente dei tessuti a Como? «Ma certamente, tante volte, soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta, quando lavoravo per la Scala di Milano, ero di casa tra i setaioli comaschi. Amo tanto i tessuto pregiato ed è per questo che ho accettato così volentieri la proposta di essere testimonial di Proposte. Il tessile fa parte della grande tradizione italiana. Anzi lasciatemi lanciare anche un messaggio ai giovani imprenditori comaschi. Non dovete perdere la qualità. Uno scadimento della qualità sarebbe subito sensibile e snaturerebbe il prodotto comasco». Che personaggio, Zeffirelli, che mente brillante e che vita avventurosa. Per chi volesse sapere di più del Maestro, in libreria si trova la sua biografia edita da Mondadori, in cui vengono raccontati i fatti con aneddoti, franchezza e grande semplicità. In questi giorni sta uscendo la traduzione in russo del libro. «Con la Russia ho sempre avuto un feeling particolare – ricorda infine il regista - Anche nei momenti bui io portavo i miei spettacoli a Mosca, dal Romeo e Giulietta, all’Amleto con Albertazzi, a Gesù di Nazareth, Fratello Sole Sorella Luna, vi portai pure una mostra di pittura scenografica».
Costumi e scenografie ricchissime nella Traviata di Franco Zeffirelli (foto C.M. Falsini) Costumes and scenography very rich in the Franco Zeffirelli’s Traviata (photo by C.M. Falsini)
Zeffirelli, the textile and Villa Erba
Had it not been for Como’s silk, Franco Zeffirelli would probably never have been born. Although you don’t need the Master himself to verify this, he’s the very one (in his autobiography) who mentions how his father used noble Como cloth and English wool to quietly court his mother. The fine cloth of the present and past Comascan and Italian textile tradition, the maestro of Italian cinema and theatre, and a a splendid Lario Villa with two statues: these are the ingredients of Magic Lake’s exclusive and effervescent meeting with Franco Zeffirelli to mark the presentation of Proposte. Born in Florence on 12th February 1923, Zeffirelli is a National
Heritage. His life a film which touched Lake Como too. “I often used to come to Villa Erba. At first with Luchino of course – when his mother was still alive”. Luchino refers of course to Luchino Visconti and his mother Carla Erba whom Giuseppe Visconti di Modrone married in 1900 in Cernobbio. The Erbas had had the mannerist-inspired villa of the same name built on Lake Como in the late 1800s to entertain illustrious guests and personalities from the world of cuture, politics and industry at the beginning of the last century. And here’s the first previously unheard anecdote: “Down at the villa’s jetty there used to be two statues, two nymphs. Years later when the family
had already given up their Cernobbio home, I saw them in the garden of Castelgandolfo – where Visconti had decided to go and live after leaving the historic residence in Via Salaria – Uberta, Luchino’s younger sister, who was the nicest, most generous person imaginable did not know the story of the nymphs which depicted their mother Carla Erba and I believe an aunt (or even more probably their grandmother Anna Brivio or a cousin seeing that Carla was an only child). I asked Uberta if I could have them. Today they’re here in my Rome villa; and every time I see them I think of Lake Como and that jetty in Villa Erba. Comascans rest assured: they’re in good hands! You can even come and see
25
26
them. You know, I’ve decided to bequeath them to the town of Como; it’s only right that they go back to Villa Erba”. What other things in Cernobbio have remained in your heart? “I’ve so many memories of the lake and the big wood (no longer there), where together with other volunteers Uberta would round up and take care of packs of stray dogs from all over the place”. Zeffirelli returned to Villa Erba several times in 1972 to see his friend Luchino, who already paralyzed on his right side was completing editing work on the film Ludwig; he was to die four years later. Have you ever thought of shooting a film on Lake Como? A film on the lake? In effect I’ve never really had the chance; you’d need a suitable story line for such a lovely spot... a story”. Like The Betrothed? “Yes sure – but don’t think you can wrong-foot me!” replies Zeffirelli with characteristic frankness endorsed by his son Pippo. “Manzoni’s is set on the other branch of Lake Como. On the other hand you might not remember Malombra by Mario Soldati, which was filmed between Valsolda and Villa Pliniana”. We
certainly do; Soldati would have like the movie to have starred a certain Alida Valli, a famous Como girl who had already been in ‘Piccolo mondo antico’. But let’s leave the Lario for a moment and return to the subject of fabrics which is why Zeffirelli agreed to be interviewed. I know you’re not very keen on the word ‘testimonial’, but how did you come to collaborate with ‘Proposte’ the fine furnishing fabrics fair actually taking place in Villa Erba? I understand you’ll be coming to Cernobbio in May... “It’s not true that being labelled as ‘testimonial’ irritates me”, the maestro points out, “especially when fabrics are being discussed; textiles have been a basic part of my life. My mother was a tailor and I used to play with pieces of cloth, ladies’ dresses and kiddies’ silk”. Yes because as we’ve said, right from his early years the story of Zeffirelli seems to have come out of a novel, a film. His mother Adelaide Garosi, a tailor with an atelier in Florence, was the wife of a lawyer who died before Franco was born; she was also a musician, a pianist with a passionate love for Mozart,
and fell in love with Ottorino Corsi an affluent textile merchant and heart-throb who’d also been married before. Adelaide became pregnant and coragiously decided to keep the child, despite the fact it couldn’t be given the father’s name. He was to recognise his son many years later. In the meantime Adelaide had him registered as ‘Zeffiretti’ after an Idomeneo aria. The townhall clerk wrote this surname down wrongly as ‘Zeffirelli’. His mother died when Franco was only eight. “So I’ve always been surrounded by items of cloth. My father was a textile rep for a Como firm as well called Rosasco. (The Rosascos were a historic Como family who back in the early 1900s built up a real textile empire with mills in Appiano Gentile and Como, and a wring twist in Domaso). The Rosascos were lovely people and true friends; they had a villa in Chianti where I remember us sheltering during the war”. So your affair with silk and cloth didn’t end when you chose the art trail? “Not at all – quite the reverse. To begin with, in the early days I was both costume designer and set designer, as a result of being very clued up when it came to fabrics. Both now and then the enthusiasm I manage to generate in my performances derives in part from the gorgeous items of cloth, velvet and silk
– and I look for luxuriance and quality in contemporary garments too; a fine performance requires fine clothes”. Have you ever purchased textiles directly from Como? “I certainly have many times, especially back in the 50s and 60s when I was working for La Scala in Milan; I was part of the Como silk trading family. I really love fine fabrics and that’s why I accepted the ‘Proposte Testimonial’ assignment so willingly. Textiles are part of the great Italian tradition. In fact I’d also like to send a message to Como’s young entrepreneurs: hang on to high quality. Lowering quality standards would be felt immediately and corrupt Como’s production”. What a personality Zeffirelli is! What a brilliant mind and what an adventurous life! If you’d like to find out more about the Master, you can get his biography published by Mondadori in bookshops with facts recounted frankly and simply in anecdotes about him. At this very time a Russian translation of the book is coming out. “Russia has always held a special place in my heart”, the director recalls. “Even in my darkest moments I’ve taken my work to Moscow, from Romeo and Juliet to Hamlet with Albertazzi, Jesus of Nazareth, Brother Sun Sister Moon; and I even took a set painting exhibition”.
Sopra, Villa Erba a Cernobbio, la villa di ispirazione manierista venne relizzata alla fine dell’Ottocento per ricevere illustri ospiti e personalità del mondo culturale, politico e industriale Above, Villa Erba in Cernobbio, the manneristinspired villa built on Lake Como in the late 1800s to entertain illustrious guests and personalities from the world of cuture, politics and industry
27
EVENTI
PEOPLE
Proposte
Il presidente di Proposte, Piercarlo Viganò The Proposte President, Piercarlo Viganò
Vetrina mondiale del tessuto d’arredamento e del tendaggio Il top del tessuto d’arredamento mondiale torna protagonista nella sede espositiva di Villa Erba dal 7 al 9 maggio per Proposte. Nell’ultima edizione la fiera ha accolto 107 espositori di cui 56 italiani e 51 stranieri. Si tratta del gotha del settore, le aziende insieme hanno un fatturato di 1 miliardo e 400 milioni di euro e oltre 11mila dipendenti. I visitatori della scorsa edizione sono stati 7.573, di cui 4.859 stranieri e 2.714 italiani. Un pubblico estremamente qualificato dato che a Proposte accedono solo gli operatori del settore. Per affrontare il mercato globale è necessario e vitale fare sistema. Da quest’anno infatti la fiera ha ottenuto la collaborazione e l’appoggio concreto della Regione Lombardia e il particolare del suo presidente Roberto Formigoni e dell’assessore all’Industria, Piccola e Media Impresa Massimo Corsaro che con la sua consueta lungimiranza ha istituito il Comitato Lombardia per la Moda, rappresentato sul nostro territorio dal vice-presidente Luca Ronzoni. Come di consueto Proposte è un esclusivo palcoscenico per il tessuto pregiato, ma anche una serie di appuntamenti collaterali di grande richiamo.
28
Top world furnishing fabrics are in the spotlight to the Villa Erba exhibition center (7th - 9th May) for Proposte. The last edition of the fair had 107 exhibitors 56 of whom were Italian and 51 foreigners. This is the sector’s élite: altogether the companies have an invoice of 1 billion 400 million euros and a workforce of over 11 thousand. There were 7,573 visitors last time, of whom 4,859 were foreigners and 2,714 Italians, but all of whom were highly qualified seeing that admission to Proposte is restricted to sector operators. To confront the global market it is necessary and vital that we operate as a system. In fact, starting this year the fair has obtained the collaboration and tangible support of the Lombardy Region and particularly of its President Roberto Formigoni and of the Councilor for Industry, Small and Medium-sized Businesses Massimo Corsaro who, with his customary farsightedness, has set up the Lombardy Committee for Fashion, represented in our area by vice-president Luca Ronzoni. As normal Proposte will be an exclusive showcase for fine fabrics, as well as offering a series of very
Proposte The Shop Window for Furnishing and drapery Fabrics 29
LA SCHEDA Gli organizzatori: Ascontex Promozioni e Consorzio Tendaggio Italiano Quando: Dal 7 al 9 maggio Dove: Villa Erba a Cernobbio Gi orari: 9-18 (l’accesso all’esposizione è su invito e riservato esclusivamente a editori tessili, produttori di imbottito, converter, grossisti, operatori del contract, grandi catene di distribuzione) Gli espositori: 105 da Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svizzera. L’elenco completo degli espositori è sul sito www.propostefair.it Organizzazione di Proposte srl Consiglio di Amministrazione: Piercarlo Viganò presidente, Giorgio Giardini vice-presidente, Mauro Cavelli consigliere, Marco Cazzaniga consigliere, Michele Eger consigliere. Direttore: Massimo Mosiello. Responsabile Segreteria operativa. Paola Motta. Immagine e comunicazione: Studio Michelangelo EVENTI COLLATERALI DI PROPOSTE 2008 7 maggio ore 21 - Regione Lombardia e Proposte invitano al Teatro Sociale di Como per l’opera “La Cenerentola” con la presenza di Franco Zeffirelli - Serata a sostegno di Comocuore 8 maggio ore 12, Villa Erba - Franco Zeffirelli e il presidente di Proposte incontrano i giornalisti della stampa internazionale 8 maggio ore 18.30, Villa Erba - Renzo Arbore L’Orchestra Italiana - Concerto su invito con la presenza di Franco Zeffirelli
Quest’anno è prevista una serata al Teatro Sociale, il 7 maggio, con una rappresentazione della Cenerentola di Rossini, il giorno successivo appuntamento con Renzo Arbore a Villa Erba, ma il “colpo” messo a segno da Proposte per il 2008 riguarda una prestigiosa quanto inedita collaborazione con Franco Zeffirelli. Piercalo Vigano, presidente di Proposte, sul Lario è di casa, è un imprenditore puro e concreto, che non si fa tanti problemi a “mostrare i muscoli”, come dice lui, se c’è da discutere con questa o quella autorità per il bene della fiera. Nel consiglio direttivo del comitato organizzatore da sempre, gia guida di Ascontex Promozioni, socio di maggioranza di Proposte srl, Viganò è al primo anno di presidenza di Proposte. Prima di parlare della rassegna vuole ricordare un collega, Filippo Mambretti, recentemente scomparso. «Ha lasciato un grande vuoto professionale e umano a me e a Proposte» dice Viganò, che poi si presta a rispondere alle domande di Magic Lake. Iniziamo l’intervista, naturalmente dalla “Z” di Zeffirelli, un maestro del cinema e del teatro estimatore del tessile pregiato. Come è nata l’idea di coinvolgere Franco Zeffirelli nel progetto Proposte? «La risposta è semplicissima. Proposte e Zeffirelli si incontrano perché il maestro del cinema e del teatro
italiano è noto internazionalmente. Basti pensare che è stato recentemente nominato Personaggio dell’anno al Metropolitan Opera di New York. Per creare immortali suggestioni all’interno delle sue opere, Zeffirelli ha sempre saputo utilizzare in maniera unica al mondo i tessuti e i tendaggi. Zeffirelli è un grande conoscitore di tessuti, la sua storia parla chiaramente, è un tecnico qualificato del gusto, pur senza essere parte del nostro settore. Lo potremmo definire un sapiente utilizzatore; non solo è riuscito ad apprezzare la parte artistica che i tessuti d’arredamento esprimono, ma spesso li ha impiegati nella scenografia come motivo evocatore degli eventi. Ricordo l’edizione della Traviata a Roma nel 2007: mentre nel primo atto compaiono in scena tessuti e velari rossi, azzurri, arancioni, in seguito tutto diventa scuro, nero addirittura come anticipazione della morte di Violetta. Il contributo di Zeffirelli per la nobilitazione del tessuto italiano attraverso il cinema e il teatro, e la divulgazione dei nostri prodotti attraverso le immagini di film immortali valgono più di una qualsiasi esposizione». Un incontro obbligato quindi, ma non penso casuale. Quale è stata la scintilla che vi ha fatto collaborare? «Nel settembre scorso eravamo al ristorante durante una fiera a Bruxelles; i piatti non arrivavano, così con i
miei collaboratori abbiamo iniziato a pensare a qualche idea a effetto per Proposte. Nessuno dei progetti mi sembrava adeguato, fino a quando la nostra pierre Vittoria Ceriani ha fatto il nome di Zeffirelli. La scintilla è scattata lì: dopo un secondo abbiamo iniziato a lavorare per avere con noi il maestro». Vi sentite una grande responsabilità nell’essere rimasti la più importante fiera tessile del settore e l’unica rimasta sul territorio lariano? «Certo, ci sentiamo una grossa responsabilità, ma le responsabilità non ci spaventano. Ogni giorno dobbiamo profondere un grande impegno per mantenere le nostre quote di mercato, in una situazione economica mondiale estremamente critica. La stessa energia che mettiamo nel nostro lavoro la dedichiamo a far sì che Proposte continui a essere la fiera di settore numero uno al mondo. Riguardo al territorio lariano, crediamo che la sede di Villa Erba sia ideale per questo tipo di manifestazione. Gli espositori e i buyer italiani e stranieri adorano il Lago di Como. Proposte nasce nel 1993 a Villa Erba e da 16 edizioni ha mantenuto la stessa location crescendo sempre a livello di numeri». Che valore aggiunto rappresenta una rassegna come Proposte per il turismo sul Lago di Como e quale
attractive fringe events. This year there’ll be an evening at the Teatro Sociale on 7th May with the staging of Rossini’s Cinderella; the next day it’s Renzo Arbore’s turn at Villa Erba; but Proposte 2008’s ‘big deal’ concerns its prestigious first-time collaboration with Franco Zeffirelli. Pircarlo Vigano the President of Proposte is at home on the Lario; he’s a straight, no-nonsense businessman who’s quite prepared to ‘throw his weight’ as he puts it, when it comes to convincing anyone in authority what’s best for the fair. He’s always been on the organising committee’s executive board and already heads Ascontex Promozioni, Senior shareholder of Proposte srl, but this is Vigano’s first year in charge of Proposte. Before talking about the exhibition he wanted to mention his colleague Filippo Mambretti, who passed away recently. “He’ll be sorely missed both professionally and as a person by myself and at Proposte”, said Viganò who then agreed to be interviewed by Magic Lake. So we began our interview naturally with ‘Z’ for Zeffirelli, that master of stage and screen and fine furnishing fabrics. Why was it decided to involve Franco Zeffirelli in the Proposte project?
“That’s an easy one: Proposte and Zeffirelli meet because the Italian theatre and cinema master is internationally renown. Suffice it to say that he has been recently nominated Personality of the Year by the Metropolitan Opera of New York. Zeffirelli has always known how to use textiles and curtains in a unique way to create immortal grandeur in his works. Zeffirelli has a vast knowledge of cloth, as is clear from his past; he’s technically qualified despite not being in our sector. He could be defined as a knowledgeable user who has not only managed to appreciate the artistic overtones of furnishing fabrics, but he has often used them in the set design as an evocative motif. I remember the 2007 edition of Traviata in Rome: while the first act shows red, azure and orange textiles and curtains, afterwards everything become dark, even black, as if to anticipate the death of Violetta.. The publicity spin-off enjoyed by the Italian textile trade as a result of Zeffirelli’s movie and theatre work is invaluable; the exposure our products get through immortal film footage beats exhibitions every time”. So it was in the stars, but hardly a chance event... what was the final spark that kindled your collaboration? “We were in a restaurant during a Brussels exhibition waiting for the food to arrive, so my collaborators
The organizers: Ascontex Promozioni and Consorzio Tendaggio Italiano When: May 7th-9th Where: Villa Erba in Cernobbio Opening: 9 am - 6pm (Access to the exposition is upon invitation and exclusively reserved for textile editors, padding producers, converters, wholesalers, contract operators and large scale retail chains) The exhibitors: 105 from Italy, Austria, Belgium, France, Germany, Great Britain, Holland, Portugal, Spain and Switzerland. The complete list of exhibitors is available at the website www.propostefair.it The organization of Proposte srl Board of Directors: Piercarlo Viganò, President, Giorgio Giardini, Vice-president, Mauro Cavelli, Councilor, Marco Cazzaniga, Councilor, Michele Eger, Councilor, Director: Massimo Mosiello, Head of the Operative Secretarial Staff: Paola Motta, Image and Communication: Studio Michelangelo PROPOSTE 2008 COLLATERAL EVENTS May 7th, 9 pm - Regione Lombardia and Proposte invite you at Como’s Teatro Sociale di Como for “Cinderella” - The show will support Comocuore, with the presence of Franco Zeffirelli May 8th, 12 am, Villa Erba - Franco Zeffirelli and the President of Proposte will meet the international press May 8th, 6.30 pm, Villa Erba - Renzo Arbore L’Orchestra Italiana – Concert upon invitation with the presence of Franco Zeffirelli
30
Nella pagina precedente, Villa Erba. A destra, espositori e compratori nei padiglioni del polo espositivo durante l’ultima edizione di Proposte On the previous page, Villa Erba. Right, exhibitors and buyers in the exhibition center pavilions during the last edition of Proposte
31
LA SCHEDA Gli organizzatori: Ascontex Promozioni e Consorzio Tendaggio Italiano Quando: Dal 7 al 9 maggio Dove: Villa Erba a Cernobbio Gi orari: 9-18 (l’accesso all’esposizione è su invito e riservato esclusivamente a editori tessili, produttori di imbottito, converter, grossisti, operatori del contract, grandi catene di distribuzione) Gli espositori: 105 da Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svizzera. L’elenco completo degli espositori è sul sito www.propostefair.it Organizzazione di Proposte srl Consiglio di Amministrazione: Piercarlo Viganò presidente, Giorgio Giardini vice-presidente, Mauro Cavelli consigliere, Marco Cazzaniga consigliere, Michele Eger consigliere. Direttore: Massimo Mosiello. Responsabile Segreteria operativa. Paola Motta. Immagine e comunicazione: Studio Michelangelo EVENTI COLLATERALI DI PROPOSTE 2008 7 maggio ore 21 - Regione Lombardia e Proposte invitano al Teatro Sociale di Como per l’opera “La Cenerentola” con la presenza di Franco Zeffirelli - Serata a sostegno di Comocuore 8 maggio ore 12, Villa Erba - Franco Zeffirelli e il presidente di Proposte incontrano i giornalisti della stampa internazionale 8 maggio ore 18.30, Villa Erba - Renzo Arbore L’Orchestra Italiana - Concerto su invito con la presenza di Franco Zeffirelli
Quest’anno è prevista una serata al Teatro Sociale, il 7 maggio, con una rappresentazione della Cenerentola di Rossini, il giorno successivo appuntamento con Renzo Arbore a Villa Erba, ma il “colpo” messo a segno da Proposte per il 2008 riguarda una prestigiosa quanto inedita collaborazione con Franco Zeffirelli. Piercalo Vigano, presidente di Proposte, sul Lario è di casa, è un imprenditore puro e concreto, che non si fa tanti problemi a “mostrare i muscoli”, come dice lui, se c’è da discutere con questa o quella autorità per il bene della fiera. Nel consiglio direttivo del comitato organizzatore da sempre, gia guida di Ascontex Promozioni, socio di maggioranza di Proposte srl, Viganò è al primo anno di presidenza di Proposte. Prima di parlare della rassegna vuole ricordare un collega, Filippo Mambretti, recentemente scomparso. «Ha lasciato un grande vuoto professionale e umano a me e a Proposte» dice Viganò, che poi si presta a rispondere alle domande di Magic Lake. Iniziamo l’intervista, naturalmente dalla “Z” di Zeffirelli, un maestro del cinema e del teatro estimatore del tessile pregiato. Come è nata l’idea di coinvolgere Franco Zeffirelli nel progetto Proposte? «La risposta è semplicissima. Proposte e Zeffirelli si incontrano perché il maestro del cinema e del teatro
italiano è noto internazionalmente. Basti pensare che è stato recentemente nominato Personaggio dell’anno al Metropolitan Opera di New York. Per creare immortali suggestioni all’interno delle sue opere, Zeffirelli ha sempre saputo utilizzare in maniera unica al mondo i tessuti e i tendaggi. Zeffirelli è un grande conoscitore di tessuti, la sua storia parla chiaramente, è un tecnico qualificato del gusto, pur senza essere parte del nostro settore. Lo potremmo definire un sapiente utilizzatore; non solo è riuscito ad apprezzare la parte artistica che i tessuti d’arredamento esprimono, ma spesso li ha impiegati nella scenografia come motivo evocatore degli eventi. Ricordo l’edizione della Traviata a Roma nel 2007: mentre nel primo atto compaiono in scena tessuti e velari rossi, azzurri, arancioni, in seguito tutto diventa scuro, nero addirittura come anticipazione della morte di Violetta. Il contributo di Zeffirelli per la nobilitazione del tessuto italiano attraverso il cinema e il teatro, e la divulgazione dei nostri prodotti attraverso le immagini di film immortali valgono più di una qualsiasi esposizione». Un incontro obbligato quindi, ma non penso casuale. Quale è stata la scintilla che vi ha fatto collaborare? «Nel settembre scorso eravamo al ristorante durante una fiera a Bruxelles; i piatti non arrivavano, così con i
miei collaboratori abbiamo iniziato a pensare a qualche idea a effetto per Proposte. Nessuno dei progetti mi sembrava adeguato, fino a quando la nostra pierre Vittoria Ceriani ha fatto il nome di Zeffirelli. La scintilla è scattata lì: dopo un secondo abbiamo iniziato a lavorare per avere con noi il maestro». Vi sentite una grande responsabilità nell’essere rimasti la più importante fiera tessile del settore e l’unica rimasta sul territorio lariano? «Certo, ci sentiamo una grossa responsabilità, ma le responsabilità non ci spaventano. Ogni giorno dobbiamo profondere un grande impegno per mantenere le nostre quote di mercato, in una situazione economica mondiale estremamente critica. La stessa energia che mettiamo nel nostro lavoro la dedichiamo a far sì che Proposte continui a essere la fiera di settore numero uno al mondo. Riguardo al territorio lariano, crediamo che la sede di Villa Erba sia ideale per questo tipo di manifestazione. Gli espositori e i buyer italiani e stranieri adorano il Lago di Como. Proposte nasce nel 1993 a Villa Erba e da 16 edizioni ha mantenuto la stessa location crescendo sempre a livello di numeri». Che valore aggiunto rappresenta una rassegna come Proposte per il turismo sul Lago di Como e quale
attractive fringe events. This year there’ll be an evening at the Teatro Sociale on 7th May with the staging of Rossini’s Cinderella; the next day it’s Renzo Arbore’s turn at Villa Erba; but Proposte 2008’s ‘big deal’ concerns its prestigious first-time collaboration with Franco Zeffirelli. Pircarlo Vigano the President of Proposte is at home on the Lario; he’s a straight, no-nonsense businessman who’s quite prepared to ‘throw his weight’ as he puts it, when it comes to convincing anyone in authority what’s best for the fair. He’s always been on the organising committee’s executive board and already heads Ascontex Promozioni, Senior shareholder of Proposte srl, but this is Vigano’s first year in charge of Proposte. Before talking about the exhibition he wanted to mention his colleague Filippo Mambretti, who passed away recently. “He’ll be sorely missed both professionally and as a person by myself and at Proposte”, said Viganò who then agreed to be interviewed by Magic Lake. So we began our interview naturally with ‘Z’ for Zeffirelli, that master of stage and screen and fine furnishing fabrics. Why was it decided to involve Franco Zeffirelli in the Proposte project?
“That’s an easy one: Proposte and Zeffirelli meet because the Italian theatre and cinema master is internationally renown. Suffice it to say that he has been recently nominated Personality of the Year by the Metropolitan Opera of New York. Zeffirelli has always known how to use textiles and curtains in a unique way to create immortal grandeur in his works. Zeffirelli has a vast knowledge of cloth, as is clear from his past; he’s technically qualified despite not being in our sector. He could be defined as a knowledgeable user who has not only managed to appreciate the artistic overtones of furnishing fabrics, but he has often used them in the set design as an evocative motif. I remember the 2007 edition of Traviata in Rome: while the first act shows red, azure and orange textiles and curtains, afterwards everything become dark, even black, as if to anticipate the death of Violetta.. The publicity spin-off enjoyed by the Italian textile trade as a result of Zeffirelli’s movie and theatre work is invaluable; the exposure our products get through immortal film footage beats exhibitions every time”. So it was in the stars, but hardly a chance event... what was the final spark that kindled your collaboration? “We were in a restaurant during a Brussels exhibition waiting for the food to arrive, so my collaborators
The organizers: Ascontex Promozioni and Consorzio Tendaggio Italiano When: May 7th-9th Where: Villa Erba in Cernobbio Opening: 9 am - 6pm (Access to the exposition is upon invitation and exclusively reserved for textile editors, padding producers, converters, wholesalers, contract operators and large scale retail chains) The exhibitors: 105 from Italy, Austria, Belgium, France, Germany, Great Britain, Holland, Portugal, Spain and Switzerland. The complete list of exhibitors is available at the website www.propostefair.it The organization of Proposte srl Board of Directors: Piercarlo Viganò, President, Giorgio Giardini, Vice-president, Mauro Cavelli, Councilor, Marco Cazzaniga, Councilor, Michele Eger, Councilor, Director: Massimo Mosiello, Head of the Operative Secretarial Staff: Paola Motta, Image and Communication: Studio Michelangelo PROPOSTE 2008 COLLATERAL EVENTS May 7th, 9 pm - Regione Lombardia and Proposte invite you at Como’s Teatro Sociale di Como for “Cinderella” - The show will support Comocuore, with the presence of Franco Zeffirelli May 8th, 12 am, Villa Erba - Franco Zeffirelli and the President of Proposte will meet the international press May 8th, 6.30 pm, Villa Erba - Renzo Arbore L’Orchestra Italiana – Concert upon invitation with the presence of Franco Zeffirelli
30
Nella pagina precedente, Villa Erba. A destra, espositori e compratori nei padiglioni del polo espositivo durante l’ultima edizione di Proposte On the previous page, Villa Erba. Right, exhibitors and buyers in the exhibition center pavilions during the last edition of Proposte
31
Sotto, alcuni tessuti esposti nell’ultima edizione di Proposte Below, some fabrics exhibited in the Proposte last editoion
indotto genera? «Crediamo che Proposte abbia dato in questi anni un grosso contributo al territorio lariano, sia mantenendo altissimi numeri di presenze e visitatori sia promuovendo lo stesso Lago di Como a livello turistico in tutto il mondo. Stiamo parlano di un indotto straordinario, che va ben al di là dei giorni della rassegna, quando non è possibile trovare liberi una camera d’albergo o un tavolo al ristorante. Devo dire inoltre che soprattutto ultimamente l’importanza di Proposte è stata recepita in pieno dalle autorità del territorio, e in special modo dalla Regione Lombardia. Da quest’anno abbiamo avviato insieme un percorso che ci permetterà di adempiere agli impegni gravosi a livello economico che ci aspettano. Il contributo ricevuto ci permette di guardare con rinnovato entusiasmo al futuro. È importante fare squadra con le altre realtà, cosa che abbiamo fatto aderendo a Made in Milano, ed è ancora più importante che vi sia una regia che permetta di promuovere le più importanti fiere tessili italiane e, lo dico senza falsa modestia, la nostra è la rassegna di settore più importante del mondo».
32
and I began to think of some brilliant idea for the next edition of Proposte; nothing very inspiring came up until our P.R. lady Vittoria Ceriani mentioned the name Zeffirelli. Straight away we started working on how to avail ourselves of the maestro’s services”. Do you feel the responsibility of being the sector’s most important textile fair and the only one left in the Como area? “Sure, we feel this huge responsibility, but we’re used to that; everyday’s a struggle to maintain our position in the market, in a highly fraught world economic situation. The same energy we put into our work is released so that Proposte will continue being the no. 1 world sector fair. Regarding the Lake Como area, we consider the Villa Erba setting to be ideal for this kind of event. Italian and foreign buyers and exhibitors all love Lake Como. Proposte was born in 1993 in Villa Erba and 16 editions in the same location have seen numbers grow in continuation”. What bonus for Lake Como’s tourism does a big fair like Proposte represent and what spin-off does it generate? “I think Proposte has made a big contribution to the
Lariano area over the years, both by constant high numbers of visitors and by the worldwide promotion of Lake Como as a tourist attraction. We’re talking about an astonishing spin-off, and not only when the fair is on, when it’s impossible to find vacancies free in hotels or tables free in restaurants. I have to say that especially recently the importance of Proposte has got through to local authorities, beginning with the Lombardy Region. This year together with the Region we’ve undertaken a course of action which will enable us to tackle our forthcoming funding commitments. The contribution received by the Lombard Fashion Committee whose Como representative is Vicepresident Luca Ronzoni, will enable us to face the future with renewed enthusiasm. It’s important to team up with other business entities (which we’ve done by bringing ‘Made in Milan’ into the fold), but also that management structures are in place for the promotion of the leading Italian fabrics fairs – and may I say in all modesty, our exhibition handles the most important sector in the world”.
34
35
36
ANNIVERSARI
A sinistra, il prefetto di Como, Sante Frantellizzi, a destra, il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano Left, Como’s Prefect, Sante Frantellizzi. Right, President of the Republic Giorgio Napolitano
Sessant’anni
della Costituzione italiana 40
41
ANNIVERSARI
La Costituzione italiana ha sessant’anni. La “Legge delle Leggi” della Repubblica italiana, entrata in vigore il 1 gennaio del 1948, ha tagliato un prestigioso traguardo sottolineato dal discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Parlamento. “Magic Lake” non è voluta mancare a questo evento con un messaggio di auguri, a cui ha fatto eco la replica proprio di Napolitano in uno scritto giunto in redazione: «L’occasione mi è gradita per associare gli auguri del Capo dello Stato per l’iniziativa editoriale» oltre al plauso «per contribuire alla diffusione dei valori fondamentali della nostra Carta Costituzionale». «La Costituzione - aveva detto il Presidente nel suo discorso alle Camere - rappresenta più che mai nella sua comprovata validità un patrimonio comune. L’Italia vive insieme con l’Europa, tutte le incognite, le sfide e le tensioni del mondo che ci circonda, con le sue molteplici, incalzanti trasformazioni. È mia
convinzione che non manchino al nostro Paese le forze per superare le prove di questa fase storica e questo cruciale momento. È però necessario porre mano a quel rinnovamento della vita istituzionale, politica e civile, in assenza del quale la comunità nazionale, in tutte le sue parti, sarebbe esposta a crisi gravi. La condizione del successo è in un concorso di volontà, che non può, non deve mancare. Un concorso di volontà più forte di tutte le ragioni di divisione, pur nello svolgimento di una libera dialettica politica e sociale. Ci unisce e ci incoraggia in questo sforzo la grande, vitale risorsa della Costituzione repubblicana». Un messaggio per i nostri lettori, turisti e comaschi giunge pure dal prefetto di Como, Sante Frantellizzi. Ed è rivolto a tutti coloro che avranno occasione in queste settimane di apprezzare le bellezze del Lario. «La Costituzione ha sessant’anni, ma portati piuttosto bene – dice il rappresentante del governo nel suo scritto
Le celebrazioni a Como The Como’s celebrations
Un progetto grafico (sopra) di un giovane studente dell’Itis Ripamonti di Como accompagnerà le celebrazioni lariane per il 60° anniversario della Costituzione Italiana. Il 7 maggio, in coincidenza con il 10° anno dalla fondazione dell’Università dell’Insubria di Como, è previsto un convegno che celebrerà entrambi gli eventi. Il 2 giugno le tradizionali celebrazioni della festa della Repubblica saranno accompagnate da concerti. Gran finale il 24 ottobre con un convegno dedicato agli studenti e una mostra fotografica sul biennio 1946-1948. A graphic project (above) by a Como’s Itis Ripamonti young student will attend the 60th annuiversary Lario’s celebrations of the Italian Costitution. On 7th May, together with the 10th year of Como’s Insubria University foundation, there will be a conference to celebrate both the events. On 2nd June the Italian Republic traditional celebration will be attended by music concerts. The big end on 24th October when will be organized a conference dedicated to students and a photo exhibition about the 1946-1948 two-year period.
A destra, il Tricolore, sopra il prefetto con il sindaco di Como, Stefano Bruni e il comandante della polizia locale, Francesco Graziani Right, the Tricolore italian flag, above the Prefect together with Como’s Principal, Stefano Bruni and Vincenzo Graziani, local police chief 42
Da sinistra, Marco, Gilberto e Giacomo Menin Left to right, Marco, Gilberto and Giacomo Menin
per Magic Lake - I fondamenti della “Legge delle Leggi” sono nel riconoscimento dei diritti umani universali, civili e sociali, per i singoli e per le formazioni sociali ove si svolge la personalità dell’uomo. Sono fondamenti a cui non possiamo e non dobbiamo rinunciare, che non possiamo e non dobbiamo mettere a repentaglio, per non disperdere il patrimonio di ideali, umani e sociali, in essi contenuti. Il mondo è assai mutato dal 1948 e, di conseguenza, i cambiamenti si faranno, ma essi dovranno sempre salvaguardare e sviluppare quel patrimonio, mantenendo viva la Costituzione, rivivendone e riaffermandone quotidianamente i principi. Compito, quest’ultimo, che spetta a tutti i cittadini, perché, come ha affermato Calamandrei, “La Costituzione non è una macchina che, una volta messa in moto, va avanti da sé. Perché si muova bisogna ogni giorno, in questa macchina, rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere quelle promesse, la propria responsabilità”». Il prefetto di Como presiede il Comitato per la Valorizzazione della Repubblica che ha programmato per quest’anno una serie di iniziative pubbliche per non dimenticare un traguardo che tutti gli italiano dovrebbero festeggiare e non scordare. Per gli appuntamenti e per altre importanti informazioni sul territorio vi rimandiamo al sito della Prefettura, www.utgcomo.it
The 60th Anniversary of the Law of Laws The Italian Constitution is sixty years old. The “Law of Laws” of the Italian Republic, that became effective on January 1st 1948, has reached an important goal, as the President of the Republic Giorgio Napolitano pointed out in his address. “Magic Lake” marked this important milestone with a message of best wishes echoed by the same Napolitano through a message we received at our editorial offices: “I would like to take the opportunity to express the best wishes of the Head of State for this editorial initiative” and a plaudit “for the contribution in extending the main values of our Constitutional Chart” In his message to the Chambers of Parliament the President had said “more than ever, in its proven validity, the Constitution represents a common heritage. Italy, along with Europe, is going through all the uncertainties, challenges and tensions of the world around us, with its numerous, persisting
44
transformations. I am convinced our Country is not lacking the strength to pass the test of this historical phase and crucial moment. However, we must bring about the renewal of civil, political and institutional life, otherwise the national community in all its parts will be exposed to severe crises. The condition for success is in a concurrence of wills that cannot, must not fail. A concurrence of wills stronger than all the reasons for divisions, within a free social and political debate. The great, vital resource of the Republican Constitution unites and encourages us in this effort”. A message to our readers, tourists and native alike, also comes from the Prefect of Como, Sante Frantellizzi, and is directed to all those who will have the opportunity to visit the Lario area in the next weeks. In his commentary for Magic Lake, the government’s representative says” The Constitution is sixty years old,
but it don’t show very much. The basis of the “Law of Laws” is the acknowledgement of civil and social universal human rights for individuals and social situations in which Man’s personality is expressed. These are foundations we cannot and must not relinquish, that we cannot and must not jeopardize, otherwise we will lose the heritage of human and social ideals that they hold. The world has changed a lot since 1948, therefore, changes will take place, but they must always protect and develop that heritage, maintaining the Constitution alive, reliving and reaffirming its principles every day. This is a task that lies with all citizens, because, as Calamandrei said “The Constitution is not a machine that once activated can go along by itself. In order for it to move, it needs fuel, the spirit and desire to maintain those promises, ones own responsibility”.
The Prefect of Como presides over the Committee for the Improvement of the Republic that has organized a series of public events this year to celebrate a milestone all Italians should celebrate and not forget. For details on the events and further important information on our area we suggest you visit the prefecture website, www. utgcomo.it
Sopra, un momento del messaggio alle Camere per il 60° della Costituzione Italiana Above, a moment of the 60th Anniversary Italian Constitution message to the Chambers of Parliament
45
COMO abbraccia VIENNA nel segno dell’ARTE
di Lorenzo Morandotti
46
Lo spettacolo pirotecnico per l’inaugurazione della mostra a Villa Olmo (foto Sergio Baricci) The pyrotechnic show for the Villa Olmo’s exhibition opening (photo by Sergio Baricci) 47
EVENTI
A sinistra, Ritratto del dottor Hugo Koller di Egon Schiele. A destra, Ritratto di Johanna Staude, olio su tela (incompiuto) di Gustav Klimt del 1917-1918. Sotto, L’abbraccio (Coppia di amanti II) di Egon Schiele, olio su tela del 1917
Ex Oriente Lux. Como torna a rivolgersi ad Est, e nello spacifico alla culla della Mitteleuropa, per costruire una nuova tappa del percorso di grandi esposizioni che, dal 2004 al 2007, ha finora portato in riva al lago 350mila visitatori. Fino al 20 luglio a Villa Olmo, la storica dimora neoclassica disegnata dall’architetto Simone Cantoni, 75 opere provenienti dal Museo del Belvedere di Vienna permettono di compiere un viaggio senza pari nella storia dell’arte europea, dal Barocco al primo ‘900: un entusiasmante caleidoscopio di forme e di colori, da non perdere. E’ la seconda volta nel giro di due anni che Palazzo Cernezzi punta, confermando in veste di curatore ufficiale l’assessore Sergio Gaddi, su una mostra collettiva, dopo
Left, Egon Scheile Portrait of Dr. Hugo Koller. Right, Gustav Klimt Portrait of Johanna Staude (unfinished), 1917/18 oil on canvas. Below, Egon Schiele Embrace (Couple d’Amants), 1917 oil on canvas
La mostra a Villa Olmo la rassegna dello scorso anno dedicata agli Impressionisti dal Museo Nazionale di Belgrado. Di nuovo lo sguardo è ad ampio raggio. Un “abbraccio”, come recita il titolo della rassegna, che prende spunto dall’omonimo dipinto di Egon Schiele del 1917 che celebra la passione e la disperazione dell’amore rappresentando una coppia che si abbandona a una stretta senza fine. Como in tal modo si gemella idealmente nel segno dell’arte e della cultura con una delle grandi capitali europee. Il cui simbolo è appunto il Belvedere, il cui fulcro è la collezione più grande al mondo di dipinti di Gustav Klimt con due capolavori assoluti come i dorati Giuditta I e Il bacio, quadri divenuti icone dell’arte del primo Novecento e del Belvedere che li ospita. Il viaggio nelle nove sale di Villa Olmo - da sperimentare anche in forma tematica (la donna, il ritratto, il paesaggio, il potere, il trascendente, la famiglia, le emozioni sono alcune
48
PEOPLE
ipotesi) nasce con una precisa scansione cronologica. Parte dal tardo Barocco viennese dell’epoca di Maria Teresa con dipinti che celebrano il potere ma aprono anche sconcertanti finestre sul futuro come le opere inquiete dell’eccentrico Messerschmidt, autore dei famosi “busti fisionomici”, sculture a grandezza naturale, dalle bizzarre ed esasperate mimiche facciali, per poi passare con il “ritorno all’ordine” ottocentesco, ai colori vividi dello stile
Biedermeier e alla Belle Epoque austriaca, dove spicca il bel ritratto di Anton Romako dell’Imperatrice Elisabetta, la mitica Sissi. Il percorso tocca il culmine con gli autori legati alla Secessione, il movimento artistico nato nel 1897, e all’Espressionismo Viennese. Di Klimt oltre agli splendidi paesaggi, spicca il magnifico Ritratto di Johanna Staude. Simbolo della mostra è Egon Schiele (1890-1918), maestro di inquietudini e carnalità
49
EVENTI
50
che ben rappresenta le tensioni dell’incipiente XX secolo. Basti soffermarsi davanti a Madre con due bambini, autentico monumento al dolore. E che Schiele fosse un maestro del ritratto capace di sintetizzare in pochi segni i tratti l’anima lo testimoniano La moglie dell’artista e Prigioniero russo. Il viaggio si conclude con le opere di quegli artisti austriaci che sono maggiormente in contatto con le avanguardie europee del primo Novecento, tra cui spicca il talento espressionista di Oskar Kokoschka. Insomma una mostra che promette di bissare i successi precedenti, per la qualità e la varietà dei dipinti esposti. Non mancheranno le sorprese di contorno, con la proposta della compagnia “Teatro in Mostra”, che in un’apposita tensostruttura accanto a Villa Olmo propone la pièce Visioni di Salomé tratta dalla Salomé di Oscar Wilde. Nato da un progetto di Laura Negretti, in scena con Alessandro Baito il testo di Paolo Giorgio, che cura anche la regia, sintetizzata in una parabola “multimediale” l’ossessione propria di ogni artista, il bisogno eterno di ottenere un risultato irraggiungibile. Lo spettacolo, della durata di circa 50 minuti, è stato concepito, sia a livello drammaturgico che di messa in scena, in modo tale da poter essere fruibile da una fascia di pubblico molto ampia, dalle scuole medie in poi. Ma non è tutto. Nell’ambito della mostra il pianista comasco Christian Leotta sarà infine protagonista al Teatro Sociale di una maratona dedicata a Beethoven e alle sue 32 Sonate per pianoforte, testo sacro per eccellenza della letteratura pianistica.
Como embraces Vienna through Art
Sopra, l’assessore Sergio Gaddi e Agnes Husslein direttrice del museo Belvedere di Vienna
Above, the Councillor Sergio Gaddi and the Belvedere’s director, Agnes Hussleinthe
Ex Oriente Lux. Como turns to the East once more, to the very heart of Mitteleuropa, with another in its series of grand exhibitions which from 2004 to 2007 brought 350,000 visitors to the shores of the lake. Up until 20 th July Villa Olmo (the historic neoclassical residence designed by the architect Simone Cantoni) 75 works from Vienna’s Museo del Belvedere will take us on a unique journey through the history of European art, from Baroque to the early 1900s: an engaging kaleidoscope of colours and shapes not to be missed. This is the second time in two years that Palazzo Cernezzi and its official curator Councilor Sergio Gaddi have chosen the collective exhibition format, after last year’s event devoted to Belgrade National Museum’s Impressionist collection. Once more the scope is wide-ranging; an ‘embrace’ as
L’ABBRACCIO DI VIENNA Klimt, Schiele e i capolavori del Belvedere
THE EMBRACE OF VIENNA Klimt, Schiele and Belvedere’s masterpieces
Como, Villa Olmo (via Cantoni, 1) fino al 20 luglio
Como, Villa Olmo (Via Cantoni, 1) On till 20th July
Orari: martedì, mercoledì e giovedì 9.00-20.00
Open: Tuesday, Wednesday and Thursday 9am
venerdì, sabato e domenica 9.00-22.00
- 8pm Friday, Saturday, and Sunday 9am - 10pm
Lunedì chiuso
Closed: Monday
Biglietti: Intero: 9 euro. Ridotto: 7 euro. Gruppi
Tickets (full price): 9 euros. Concessions: 7 euros.
(min. 20 persone - gratuito per l’accompagnatore)
Parties (min. 20 people - group leader: no charge)
Gratuito: bambini fino a 6 anni, disabili con
Free admission: children under 6, disabled visitors
accompagnatore
with companion
On line: www.ticketone.it
On line: www.ticketone.it
Catalogo: Silvana Editoriale
Catalogue: Silvana Editoriale
Sito internet: www.grandimostrecomo.it
Website: www.grandimostrecomo.it
Infoline: tel. 039.206868. Prenotazione Gruppi
Infoline tel: 039 20 68 68. Local group bookings
locali: tel. 031.571979 - fax. 031.3385561
tel: 031 571979 - fax: 031 3385561
Prenotazione Gruppi Nazionale: Ad Artem
National group bookings (Ad Artem)
tel. 02.6597728
tel: 02 6597728
the exhibition is entitled, inspired by Egon Schiele’s 1917 painting of the same name which celebrates the passionate desperation of love depicted by a couple lost in interminable embrace. Como is thus ideally twinned artistically and culturally with one of the great capitals of Europe, whose emblem is in fact the Belvedere – the centrepiece of which is the largest collection in the world of paintings by Gustav Klimt, including two absolute masterpieces: the gilded Judith the 1st and The Kiss, pictures which were to become art icons of the early 1900s and the Belvedere housing them. The journey through Villa Olmo’s nine halls – which also lend themselves to various themes (women, portraits, landscapes, power, the transcendent, the family and emotions might all be relevant) – is envisaged with a precise chronological order. It starts out from the late Viennese Baroque of Maria Teresa with pictures which celebrate power but which open unsettling windows on the future as well, such as the disquieting works of the eccentric Messerschmidt, author of the famous ‘physiognomic busts’: lifesized sculptures with bizarre and exasperated facial mimicry; then on to the 19 th century ‘return to order’ with vivid Biedermeier-style colours and the Austrian Belle Epoque, where Anton Romako’s portrait of the Empress Elizabeth (the legendary Sissi) stands out. The journey reaches its climax with the artists connected with the Secession – the artistic movement born in 1897, and Viennese Expressionism. Apart from Klimt’s stupendous landscapes, his magnificent Portrait of Johanna Staude also stands out. The exhibition’s symbol is Egon Schiele (18901918), the master of the unrest and carnality so representative of the incipient 20 th century. Just pause before Mother with two Children, that authentic monument to pain. That Schiele was a master of portraits able to sum up with a few strokes the very essence of the soul is testified to by The Artist’s Wife and Russian Prisoner. Our journey comes to an end with those Austrian artists who were most in touch with early 20 th century European avant-garde movements, among whom Oskar Kokoschka’s expressionist talent stands out. All told an exhibition whose quality and variety promises to repeat previous events’ successes. There’ll be one or two fringe surprises, thanks to the company ‘Theatre on Show’ who’ll be staging Visions of Salome from Oscar Wilde’s Salome in a special marquee next to Villa Olmo. Brainchild of Laura Negretti, starring Alessandro Baito, and written and produced by Paolo Giorgio, it sums up in a multi-media parable every artist’s obsession and their eternal need to go just that one step further... The show lasting about 50 minutes has been designed from both the point of view of drama and staging to appeal to a wide cross-section of audiences, from middle school upwards. And that’s not all: as part of the exhibition Como pianist Christian Leotta will round things off at the Teatro Sociale with a marathon performance of Beethoven’s 32 Piano Sonatas, pianists’ sacred literary piece par excellence.
Sala Comacina from Barbarossa to the Beccarias
SALA COMACINA di Franco Bartolini Foto Franco Bartolini e Mattia Vacca 52
Dal Barbarossa ai Beccaria 53
TERRITORIO
Sotto, l’ingresso di Villa Beccaria a Sala Comacina Below,Villa Beccaria’s gate in Sala Comacina
Appena si entra in Sala Comacina, provenendo in auto da Como, un cartello giallo sulla destra dice “Tomba di Cesare Beccaria”. È un falso, forse per far colpo - non ce ne sarebbe bisogno, tanti sono i motivi di interesse per questa antica pieve – sul turista ignaro. Infatti, nel giardino a monte di Villa Beccaria, non è sepolto Cesare Bonesana, marchese di Beccaria, celebre giurista autore del fondamentale “Dei delitti e delle pene”, nonché progettista di istituti carcerari, bensì il figlio Giulio, fratello di secondo letto di Giulia, già moglie di Pietro Manzoni, madre di Alessandro, il “Don Lisander” autore dei Promessi Sposi. Tutti i Beccaria, compreso il giovane Alessandro, uscito da collegio dove l’aveva quasi esiliato sua madre per essere libera, hanno soggiornato in questa nobile casa con grande e ricco giardino che si affaccia sul braccio del lago di fronte all’Isola Comacina, come vedremo ricca di almeno duemila anni di storia, hanno frequentato questa casa letterati e patrioti del Risorgimento italiano. Un libro non basterebbe per raccontarene le vicende e il gossip. Basti dire che, pur moglie di Pietro Manzoni, Giulia aveva un flirt con Giovanni Verri, fratello di Pietro (patrizio, scrittore, fondatore dell’Accademia dei Pugni), amante di una sorella di Cesare e di questi amico-
54
As one enters Sala Comacina, coming from Como by car, a yellow sign on the right says “Tomb of Cesare Beccaria”. It is false, set there maybe to impress the unsuspecting tourist, even though there is no need, for many are the reasons that make this ancient parish interesting. In fact, the garden behind Villa Beccaria is not the burial ground of Cesare Bonesana, Marquis of Beccaria, notorious jurist author of the basic “Of crimes and punishments”, and designer of prisons, but of his son Giulio, brother by a second marriage to Giulia, wife of Pietro Manzoni, mother of Alessandro, the “Don Lisander” author of “The Betrothed”. All the Beccarias stayed for a time in this noble house with its rich and grand garden facing the branch of the lake in front of the Comacina island, including young Alessandro, just out of college where his mother had almost exiled him to be free. The mansion was also attended by men of letters and patriots throughout the Italian Risorgimento, an entire book could not hold all the stories and gossip connected to it. For example, Giulia, even though married to Pietro Manzoni, had a flirt with Giovanni Verri, brother of Pietro (patrician, writer, founder of the “Accademia dei Pugni”) lover of one of Cesare’s sisters and his friend and mentor. The mother
ispiratore. La madre di Giulia era Teresa de Blasco, alla cui morte, dopo soli 40 giorni, il Beccaria sposò Anna Barbò, dalla quale ebbe Giulio, appunto sepolto nel tempietto del citato giardino. Sua sorella andò a vivere a Parigi con poeta Carlo Imbonati (1796), anch’egli amico di Cesare. Il Manzoni, poi dedicò all’Imbonati un carme, in seguito ripudiato, che ne celebrava gli elevati valori morali. Questa è storia recente, L’Isola Comacina, oggi ideale passeggiata panoramica e parco archeologico, purtroppo non valorizzato come meriterebbe, anche se al centro di un progetto che stenta a decollare, affonda le sue radici nei secoli, all’epoca della colonizzazione del Lago di Como ad opera dei Romani (I secolo A.C.) e forze anche prima dell’arrivo dei Celti sul Lario, nel VI secolo a.C. Le tracce degli antichi abitatori dell’isoletta sono ben visibili nei ruderi della basilica paleocristiana di Sant’Eufemia (la santa venerata dai Templari) dell’excastello (castel è il nome che i locali danno alla Cumana, poi Comacina) dall’aula battesimale biabsidata, bizantina, che conserva lacerti di affreschi carolingi. L’attuale chiesa barocca di San Giovanni, sorge con molta probabilità su un’ex-villa romana, anche se Plinio il Giovane non fa cenno dell’isola nelle sue lettere. L’episodio più gustoso che la riguarda chiama in causa Federico I, il Barbarossa, al tempo delle sue guerre in Italia, in particolare contro Milano, di cui la Comacina era alleata insieme con Bellagio. Vinta Milano, l’imperatore svevo si presentò in barca, tutto solo, davanti all’isola che resisteva, come ormai faceva ai vasi assalitori da 500 anni. Bastò la fama del Barbarossa per far arrendere i comacini. Non contenti, però, i comaschi, fedeli a Federico, decisero che gli isolani meritassero una lezione e, nel 1169, misero tutto a ferro e fuoco. Oggi, a fine giugno, ogni anno con la Sagra di San Giovanni, viene ricordato l’incendio dell’Isola, con uno spettacolo pirotecnico e, talvolta, con una battaglia navale seguita da sbarco. E’ un mistero, un vero giallo, che la Comacina, per secoli nel Medioevo baluardo fortificato e luogo di intensa cristianità – al punto di essere detta Cristopolis per le sue cinque chiese – si poi piombata nell’oblio, praticamente fino al suo acquisto da parte di Alberto del Belgio e successiva donazione (1927) ad alcune istituzioni italiane, sotto il patronato di Maria José di Savoia. Insomma, re, regine, principesse, racconti di tesori nascosti, leggende, tradizioni popolari animano questo angolo stupendo di Lario come se fossero rievocati da un nostrano Shakespeare. Con un corollario di tragedie e maledizioni. E dalle acque del lago la fantasia fa risalire, leggiadro, il fantasma della cristiana regina dei Longobardi, Teodolinda. Infine, in terraferma si impongono due passi nei medievali vicoli e piazzette di Sala. L’atmosfera che si ricava dall’insieme non si dimentica.
of Giulia was Teresa de Blasco, upon whose death, after only 40 days, Beccaria married Anna Barbò, from whom he had Giulio, that is buried in the little temple in the aforementioned garden. His sister went to live in Paris with the poet Carlo Imbonati (1796), also a friend of Cesare. Manzoni dedicated a poem to Imbonati, later disowned, that celebrated his high moral values. This is recent history, but the Comacina island, today an archeological park and the ideal site for a panoramic walk, goes back over the centuries to when the Romans occupied Lake Como (I century B.C.) and maybe before the arrival of the Celtic populations in the area, in the VI century B.C. Traces of its ancient inhabitants are clearly visible in the remains of the paleocristian basilica of Saint Eufemia (the same saint that was venerated by the Knights Templar) and of the Byzantine double apse baptismal room which holds some Carolingian frescoes, in what was once the castle (castel is one of the names with which the locals called the island, that became Cumana, and then Cumacina). The baroque church of S. John was probably built on the site of a roman villa, even though Plinio il Giovane never mentions the island in his letters. One of the most curious episodes regarding the island is related to Federico I, the Barbarossa, and the time of his wars in Italy, particularly against Milan, to which the Comacina island was allied, along with Bellagio. Once Milan was won over the Swedish emperor came to the island, that had resisted against all assailants for over 500 years, on a boat alone. His reputation was enough for it to surrender. But Como, allied to Federico, was not satisfied and decided the islanders needed to be taught a lesson and in 1169 sacked the island. Today, every year at the end of June the S. John festival remembers this event with fireworks evoking the burning of the island, and sometimes a naval battle and subsequent landing are staged. The fact that this island, a fortified bulwark throughout the Medieval period, renown for its intense Christian spirituality – so much so to be at one time called Cristopolis because of its five churches - was later practically forgotten until its purchase by Alberto of Belgium and successive donation (1927) to some Italian Institutions under the patronage of Maria Josè of the Savoia, is a real mystery. So kings, queens, princesses, stories of hidden treasures, legends and popular traditions along with tragedies and curses liven this beautiful corner of Lake Como as if evoked by some local Shakespeare. Even the spirit of Teodolinda, the Christian queen of the Longobards, is said to come out of the lake’s waters. Finally, a tour of the medieval streets and squares of Sala on the mainland provide an overall unforgettable atmosphere.
Sopra, i resti della basilica di Sant’Eufemia e una veduta di Sala Comacina Above, the ruins of Saint Eufemia’s Basilica and and a Sala Comacina’s view
56
Sopra, la chiesa di San Giovanni Above, Saint Giovanni church
57
FOOD AND DRINK
LOCANDA DELL’ISOLA COMACINA Dove una cena diventa un evento indimenticabile Nel 1948, incuranti della maledizione che incombeva sull’isola, il setaiolo Carlo Sacchi e il campione di motonautica Sandro De Col, contattano Lino Nessi proponendogli di impiantare una Locanda nell’isola, allora abitata solo da serpi. Improvvisamente Sandro De Col scompare tragicamente in un incidente di motonautica e Carlo Sacchi viene ucciso a Villa d’Este dalla contessa Bellentani. Lino Nessi, frustrato vorrebbe abbandonare il progetto, ma la scrittrice inglese Francis Dale gli suggerisce l’esorcismo del fuoco. Questo veniva già praticato ai tempi dei greci, che lo facevano come rito di ringraziamento per il raccolto. Da allora ogni volta che qualcuno onora la mensa della Locanda dell’Isola si svolge il rito del fuoco. Da una terra abbandonata, maledetta e scomunicata, è così rinata una tradizione di ospitalità che continua tutt’oggi. La Locanda è un luogo unico, esclusivo, diverso da tutti gli altri ristoranti. Il locale, aperto sul lago, luminoso nei mesi più freddi ed ideale nella stagione estiva per l’atmosfera gradevolmente rinfrescata dalle brezze del lago, può ospitare fino a duecento ospiti. Benvenuto Puricelli ha mantenuto nella sua integrità (e nei sapori) il menù del “Cotoletta”, soprannome di Lino Nessi. La locanda è aperta da inizio marzo a fine ottobre. Durante l’estate si può pranzare e cenare tutti i giorni, durante le altre stagioni il turno di riposo è al martedì. Il menù, unico e tipico dal 1948 comprende antipasto all’isolana, trota alla contrabbandiera, rottami di pollo in padella, grana all’escavadora, arance alla castellana, caffé all’uso delle canaglie in armi e vino, al prezzo fisso di 60 euro bevande comprese, non si accettano carte di credito. Il servizio traghetto da Sala Comancina è garantito dalle 9 alle 24. Si raccomanda la prenotazione. Locanda dell’Isola Comacina tel. +39 0344 55083 – 0344 56755 fax +39 0344 57022 www.comacina.it
ISOLA COMACINA’S INN Where dinner becomes an unforgettable event In 1948 ignoring the curse hanging over the island, silk trader Carlo Sacchi and speedboat champion Sandro De Col contacted Lino Nessi with a proposal to erect an inn on the island (where only snakes lived at that time). Suddenly Sandro De Col was tragically killed in a speedboat accident and Carlo Sacchi was killed in Villa d’Este by Countess Bellentani. Lino Nessi felt frustrated and wanted to ditch the plan, but an English writer Francis Dale suggested exorcism by fire. This used to be practised in ancient Greek times as a harvest thanksgiving ritual. Since that first exorcism, every time anyone dines at the Locanda dell’Isola the fire ritual is re-enacted. Thus abbandoned, cursed and excommunicated land has reinstated a hospitalty tradition still continuing to this day.
LOCANDA LA TIRLINDANA La Locanda La Tirlindana di Patricia e Frederic Proserpio è un ambiente raccolto e con un’atmosfera soffusa, dove Patricia si sbizzarrisce con piatti di cucina creativa. Un metodo di intendere la buona tavola che parla di sole, di aromi dell’oro, di paste asciutte fumanti, pane fragrante, torte appena sfornate. Chiusura nella stagione invernale il mercoledì, la cucina è aperta fino alle 22. Si accettano tutte le principali carte di credito.
LA TIRLINDANA INN The Patrica and Frederic Proserpio Locanda La Tirlindana is a secluted place and with a soffused atmosphere where Patricia enjoys herself with dishes of creative cuisine. A way of interpreting god food that speaks of sunshine, garden vegetables, piping, hot pasta dishes, fragrant bread cakes straight from the oven. Closed wednesday only in the winter season. The cuisine is open till 10 p.m. All credit cards will be accepted. Locanda la Tirlindana Sala Comacina (Co) - piazza Matteotti tel. +39 0344 56637 Servizio catering - p.patricia@libero.it Http://tirlindana.lariovalle.com
58
The Inn is unique, exclusive and different from all other restaurants. The establishment gives onto the lake, is light in the winter months, and ideal in summer with its cool lake breeze; it can accommodate up to 200 guests. Benvenuto Puricelli has not betrayed (including its tastiness) the menu of the ‘Cotoletta’, Lino Nessi’s nickname. The inn is open from the beginning of March to the end of October. In summer you can dine there every day; the rest of the year it’s closed on Tuesdays. The menu – unique and typical since 1948 – includes island-style starters, smugglers’ trout, panned chicken pieces, Parmesan à la Escavadora, oranges à la Castellana, ‘scoundrels-in-arms’ coffee, at a set price of 60 euros drinks included. No credit cards. Ferry sevice from Sala Comacina guaranteed 9am - 12pm. Booking advisable.
di Samantha Panzeri foto Franco Bussetti e Felice de Paoli 60
Rifugio PALANZONE Un secolo di ACCOGLIENZA 61
TERRITORIO
62
Posto al centro del Triangolo lariano, in posizione panoramica sul sottostante Lago di Como e sulle Prealpi Lombarde, il Rifugio Palanzone svolge la sua funzione di accoglienza sin dal 1908. È questo infatti l’anno di inaugurazione di quello che, inizialmente denominato Rifugio popolare al Monte Palanzone, di proprietà del Club Pizzo Badile, è oggi noto come Rifugio “A. Riella”. In mezzo quarant’anni di storia gloriosa che hanno visto sostare tra quelle mura alpinisti, topografi o semplici viandanti, tutti legati dalla passione per le alte vette. La struttura è, dal 1938, di proprietà del Cai; lavori di ammodernamento si sono susseguiti nel tempo, ma è stata la donazione dei familiari del socio Cai Angelo Riella, caduto in Valle Spluga che, nel 1972, ha consentito una radicale modifica, anche nel nome. Sin qui la storia. Ma il Rifugio Riella è soprattutto meta di una suggestiva passeggiata, molto amata dai lariani che in quei luoghi sanno di poter trovare aria pulita, tranquillità e una vista mozzafiato sul ramo comasco del Lario. Giungere alla meta non è complicato. Fissata la partenza a Brunate (715 m) – raggiungibile da Como preferibilmente in funicolare – occorre proseguire fino alla località di San Maurizio (906 m), a piedi – seguendo la via carrozzabile che sale ripida, tra grandi e profumati giardini – oppure tramite un servizio di autobus, con fermata nel piazzale
della stazione della funicolare. Dalla capanna Cao (980 m) si procede, lungo una mulattiera immersa nel bosco fino a raggiungere la baita Carla (997 m) da dove si prosegue trascurando le possibili deviazioni, fino alla baita Bondella (1075 m) e, poco oltre, alla baita Fabrizi (1100 m). Dalla baita Boletto il sentiero si fa più ripido sino a giungere alla sella sul costone occidentale del monte omonimo, superata la quale la vista si apre e spazia sulle acque del ramo comasco del Lario. Da questa sella il tracciato si fa di nuovo pianeggiante fino alla Bocchetta di Molina. Per proseguire lungo il tracciato della Dorsale del Triangolo Lariano si deve procedere quasi in piano, superare alcuni valloncelli, e addentrarsi in una faggeta di straordinaria bellezza. Questo tratto suggestivo di sentiero, risale verso la Bocchetta di Lemna (1167 m) che collega la Val di Gaggia con la Val di Bova, sovrastante l’Erbese. Se si valica la bocchetta, dopo pochi minuti, si incontra la Capanna Mara (1125 m). Da qui si deve risalire alla Bocchetta di Lemna per raggiungere, in circa mezz’ora di cammino, la Bocchetta di Palanzo (1210 m) “ponte” di unione tra la Valle di Cairo, sovrastante Palanzo e la erbese Valle Piot. Da questa bocchetta, percorrendo la mulattiera che taglia il versante occidentale del Monte Palanzone si giunge in breve al rifugio Riella (1275 m).
Palanzone Mountain Hut A Century of Hospitality
Slap bang in the middle of the Lariano Triangle with panoramic views of Lake Como below and Lombardy’s Alpine Foothills, Palanzone Moutain Hut has been offering wayfarers hospitality since 1908. It was in that very year that the inauguration took place of what was first known as the People’s Shelter of Mount Palanzone, owned by the Club Pizzo Badile and now called the ‘A. Riella’ Hut. In between, 40 years of glorious history have seen mountaineers, topographers and simple wayfarers – all sharing that same love of high peaks – stop off there. Since 1938 the building has belonged to the CAI (Italian Alpine Club); modernisation has taken place over the years, but it was the donation of the hut by the family of CAI member Angelo Riella (who fell to his death in Valle Spluga in 1972) which led to major alterations, also of its name. All this is history. But the Riella Hut is above all the destination of an evocative walk, one much loved by Comascans who know how clean the air is up there, how quiet it is, and what breathtaking views there are of the Como branch of the Lario. Getting up to the hut is not complicated. Choosing Brunate (715 m) as a starting out point – the best way up there from Como is to use the funicular railway – you have to walk up to the locality of San Maurizio (906 m) on a steep surfaced road between large scented
INFO Tempo medio di percorrenza: ore 3 Difficoltà: il percorso è agevole, non presenta difficoltà particolari Average duration of walk: 3 hours Difficulty: an undemanding walk presenting no special problems
gardens, otherwise take a bus in the square of the funicular station. From the CAO hut (980 m) go on up a mule track through a wood as far as the Baita Carla (a hut at 997 m), from which you press on ignoring any turn-offs until you get to the Baita Bondella (a hut at 1075 m), then soon after to Baita Fabrizi (1100 m). From the Baita Boletto the path gets steeper and steeper until it reaches the col of the craggy western ridge of the mountain of the same name; once over this the view opens up sweeping over the Como branch of the Lario. After this col the terrain flattens out again until you reach Bocchetta di Molina. Following the Lariano Triangle Ridge route you have to go along a flattish bit, cross some small glens, and walk into an unusually beauiful beech wood. This evocative stretch of the path now climbs back up towards Bocchetta di Lemna (1167 m) connecting Val di Gaggia to Val di Bova, above the Erba area. By crossing over the pass you’ll only take a few minutes to come to the Capanna Mara (a hut at 1125 m), whence you have to climb back up to the Bocchetta di Lemna for about half an hour to get to the Bocchetta di Palanzo (1210 m), the ‘bridge’ joining the Valleys of Cairo above Palanzo and Piot near Erba. From this pass you go along the mule track cutting across the western side of Monte Palanzone and soon reach the Riella Hut (1275 m).
LOMBARDIA terre
dell’ACQUA
LANDS OF WATER
64
65
Nelle pagine precedenti, il fiume Ticino, a sinistra, il Lago di Como a Lenno, sopra, ancora il Ticino e il fiume Tormo di Arzago (Bergamo). Sotto, il Tormo On the previous pages, the Ticino river, left the Lake of Como at Lenno, above, again the Ticino and the Tormo river in Arzago (Bergamo province). Below, the Tormo
Dott. Pier Gianni Prosperini Assessore Giovani, Sport, Promozione Attività Turistica Regione Lombardia Dott. Pier Gianni Prosperini Regional councilor for Youth, Sport and Tourist promotion Lombardy Region
66
Turismo sulla via dell’acqua. Non esistono in Lombardia solo il Lago di Como e gli altri grandi bacini. Grazie alla rinnovata collaborazione tra Magic Lake e l’assessorato alla Promozione dell’attività turistica della Regione Lombardia, retto da Pier Gianni Prosperini, andiamo ora alla scoperta di quella che si può definire una vera e propria terra d’acqua. La straordinaria ricchezza d’acqua ha determinato l’aspetto morfologico di questo territorio, ma ha anche influito sui sistemi di produzione e sulla cultura delle popolazioni che l’hanno abitata sin dall’antichità. Tra i corsi d’acqua principali, oltre al Sesia, al Ticino e al Po, scorrono copiosi i torrenti Agogna e Terdoppio e i due rami del Canale Cavour. Per la sua posizione, la regione presenta un clima continentale umido che ha favorito lo sviluppo delle attività agricole e una straordinaria organizzazione della campagna. Un complesso sistema idrico di rogge e canali, infatti, ha creato le condizioni per la presenza di mulini e cascine a corte chiusa, tipico insediamento di residenza e luogo di produzione che ha caratterizzato la storia e le tradizioni della pianura padana. A margine delle coltivazioni, da secoli vengono piantati alberi di gelso per l’allevamento del baco da seta. Nonostante da circa un trentennio il territorio abbia visto alcune trasformazioni per lo sviluppo di attività industriali, oggi riconosciute a livello internazionale, l’habitat e in special modo il parco protetto del Ticino non sono stati stati intaccati. Qui si possono tutt’oggi ammirare micro ambienti vegetali creati artificialmente, ma ricchi di vita. In particolare i boschi di fondo valle spesso sono sommersi dalla piene del fiume e sono popolati da salici, pioppi, olmi, ma anche querce, noccioli e biancospini. Il ricco ecosistema acquatico e vegetale ha dato così origine ad una grande biodiversità di uccelli, mammiferi, rettili e anfibi.
La Lomellina e la provincia di Vigevano sono terre da ammirare non solo per l’abbondanza delle risorse naturali, ma anche per la ricchezza della loro storia. Quasi tutti i centri della Lomellina conservano edifici religiosi e castelli, simboli dell’avvicendamento del potere temporale e spirituale che ha caratterizzato la storia di questa terra. Da una parte, infatti, la chiesa romanica di S. Pietro a Robbio o il santuario della Madonna della Bozzola sono solo alcune dei monumenti religiosi disseminati sul territorio. Dall’altra, si annoverano il Castello di Scaldasole, di Cozzo e di Sartirana. In particolare quest’ultimo risale al XIV secolo ed è il più grande della Lomellina. Attualmente le sue sale ospitano il Museo per gli Argenti Contemporanei, per l’ oreficeria moderna, per le arti tessili e la grafica d’ arte. Ricco di testimonianze artistiche e architettoniche è Lomello, un nucleo di origini alto medioevali che vede ancor oggi la presenza del maestoso Castello, ma soprattutto del Battistero di S. Giovanni ad Fontes e della cattedrale di S. Maria Maggiore, che risalgono rispettivamente al V e X secolo. Capoluogo naturale di tutto il territorio è Vigevano e la sua spettacolare piazza Ducale costruita nel rinascimento. Fu realizzata grazie ai suggerimenti di Leonardo da Vinci e del Bramante e fu pensata come prolungamento del Castello Sforzesco. Venne modificata due secoli dopo dal vescovo de Lobkowitz che la trasformò nel sagrato del Duomo, divenuto famoso per il tesoro della cattedrale accumulato negli anni, le cui prime donazioni furono elargite da Francesco II Sforza. Ma al di là del Castello, del Duomo e del Palazzo Ducale, Vigevano conserva ancora un impianto urbanistico omogeneo nonostante l’avvicendamento di epoche e stili diversi: il barocchetto in particolare ha lasciato un po’ ovunque tracce del suo passaggio nella cultura architettonica locale.
Tourism on the water-ways. Lombardy doesn’t only have Lake Como and the other big lakes. Thanks to the renewed collaboration between Magic Lake and the Region’s Councillorship for the Promotion of Tourism held by Pier Gianni Prosperini, we will explore what can truly be considered a land of water. The extraordinary abundance of water characterizes the morphologic aspect of this land, also influencing the production systems and the culture of the local population that has been living here since ancient times. Among the main rivers, together with Sesia, Ticino and Po, there are the big torrents Agogna and Terdoppio and two branches of the Cavour Channel. For its position, this region enjoys a continental wet climate that contributes to the development of agricultural activities and an excellent organization of the countryside. A complex water system of channels,
in fact, has created the conditions for the presence of mills and farmsteads with closed court, typical residence and production place which marked the history and the traditions of the Padan Plain. In addition to cultivations, for centuries mulberry trees have been raised for sericulture. Despite for about ten years the territory has been undergoing transformations because of the development of industrial activities,which today are internationally renowned, the natural habitat, and especially the protected area of the Ticino Park, have remained untouched. It is therefore still possible to see artificially created, but lively, vegetal micro-habitats. In particular, the woods of the lower valley are often flooded by the river spates and are populated by willow trees, poplars, elms, as well as by oaks, hazelnut trees and thorn trees. The rich water- and vegetal ecosystem has thus originated a great biodiversity of birds, mammals, reptiles and amphibians. The region of Lomellina and the entire province of Vigevano are beautiful lands which are characterized not only by the abundance of natural resources, but also for their significant history. Almost all the centres of Lomellina preserve sacred buildings and castles, symbols of the alternation of secular and religious power that marked the history of this land. In fact, if one side, the Romanesque church of S. Pietro a Robbio or the Sanctuary of Madonna della Bozzola are just some of the religious monuments scattered throughout the territory, on the other, Castles of Scaldasole, of Cozzo and of Sartirana are a portion of its several historical monuments. The latter dates back to the XIV century and is the biggest one of Lomellina. At present its halls host the Museum of Contemporary Silver Handiwork, Modern Goldsmith, Textile Arts and Art Graphic. Full of artistic and architectural elements, Lomello is a high-medieval nucleus where, still today, tourists can see the majestic castle, but most of all the Baptistery of S. Giovanni ad Fontes and the Cathedral of S. Maria Maggiore, which date back respectively to the V and X centuries. Natural capital of the entire territory is Vigevano with its spectacular piazza Ducale, built during the Renaissance. Realized thanks to the indications of Leonardo da Vinci and of Bramante, and designed as extension of the Sforza Castle, two centuries later it was modified by the Bishop Lobkowitz who transformed it in the Cathedral’s churchyard, famous for the treasure of the cathedral accumulated in years, whose first donations were given by Francesco II Sforza. But, apart from the Castle, the Cathedral and the Ducal Palace, Vigevano preserves a homogeneous urbanistic plan, despite the alternation of different eras and styles: in particular, late Baroque left everywhere its traces on local architecture.
67
TERRITORIO
Il FASCINO
discreto
di un albergo
STORICO
69
Il Grand Hotel Villa Serbelloni, citato regolarmente sia da Condé Nast Traveller che da Travel & Leisure tra i migliori 100 alberghi del mondo, sorge sulla punta del promontorio di Bellagio, la piccola cittadina medioevale chiamata “la perla del lago” per la sua bellezza e la sua posizione privilegiata al centro dl lago di Como. Fino dal 1873, quando fu trasformato da casa privata in hotel di lusso, il Grand Hotel Villa Serbelloni ha ospitato la migliore aristocrazia europea e oggi offre a tutti gli amanti della qualità della vita una vacanza davvero fuori dal comune, lontano dal chiasso e vicini a se stessi. Le sue sale con i soffitti affrescati, le camere, il Salone Reale, con gli splendidi lampadari in vetro di Murano e i grandi specchi ricchi di dorature, possono ancora oggi essere ammirati in tutto il loro fascino originario. Uno dei segreti che ha reso possibile mantenere questa atmosfera un po’ magica è la presenza in albergo della famiglia Bucher, proprietaria del Grand Hotel da generazioni. I Bucher abitano in albergo e riescono davvero a dare ai propri ospiti, sia che vengano per vacanza o per lavoro, la sensazione di essere in una grande casa del secolo scorso che ogni anno riapre le porte per accogliere gli amici di sempre. Atmosfera d’altri tempi, ma naturalmente un’offerta in linea con i desideri di oggi: due ristoranti, diretti dallo chef Ettore Bocchia, (Terrazza Serbelloni, il più elegante, affacciato sul lago, e “Mistral”, più informale, al bordo della piscina, che offre anche piatti di cucina molecolare), due campi da tennis, due piscine (una al coperto), palestra (una dedicata al cardio-fitness con attrezzature Technogym e una dedicata al metodo Pilates), campo da squash, e Villa Serbelloni SPA che offre programmi bellezza e benessere da 1 a 6 giorni, tra cui alcuni programmi specifici per l’uomo. L’albergo dispone anche di appartamenti residence e di un molo privato che permette di arrivare in motoscafo e di partire direttamente dall’hotel per le escursioni sul lago. ALBERGO (aperto da Aprile a metà Novembre) Grand Hotel, 5 stelle, lusso, inaugurato nel 1873 61 camere e 20 suites. Tutte con vista lago o parco, aria condizionata, telefono diretto, minibar, radio, TV via satellite, cassaforte, asciugacapelli. Tennis, spiaggia e molo privato. Piscina all’aperto a bordo del lago e piscina al coperto con due vasche, una per adulti e una per bambini con scivolo e spazio gioco. RESIDENCE L’ULIVO (aperto da Marzo a fine Novembre) 12 appartamenti arredati, da 2 a 4 posti letto Camera, soggiorno, angolo cottura attrezzato, aria condizionata, riscaldamento centrale, telefono, TV. VILLA SERBELLONI SPA (aperta da Marzo a fine Novembre) Beauty farm e centro fitness Club Francesco Conti. Palestra, squash, sauna, bagno turco. Cardio-fitness con
70
The discrete charm of an historic hotel The Grand Hotel Villa Serbelloni, is regularly mentioned by Condé Nast Traveller and by Travel & Leisure as being among the top 100 hotels in the world. It stands on the point of the Bellagio promontory, the pride of the little medieval town known as “the pearl of the lake” for its beauty and its privileged position at the centre of Lake Como. Since 1873, when it was transformed from a private house into a luxury hotel, the Grand Hotel Villa Serbelloni has played host to the cream of European aristocracy and offers, to all those who appreciate the finer side of life, a holiday that is truly out of the ordinary: far from the madding crowd and close to oneself. The staircases, the frescoed ceilings, the rooms, the Salone Reale, with its splendid chandeliers in Murano glass and rich gilt mirrors, can still be admired in all their original splendour. One of the secrets which has allowed atmosphere to be conserved is the presence of the Bucher family, who have owned the Grand Hotel for generations. The Buchers live in the hotel and pride themselves on the way they give their guests, be they holidaymakers or corporate visitors, the feeling of being in a great country house of the last century which every year opens its doors to welcome old friends. An atmosphere of yesteryear, but naturally also an experience that meets the expectations of today’s clientele: two restaurants, directed by chef Ettore Bocchia, (Terrazza Serbelloni, an elegant terrace overlooking the lake, and “Mistral”, a more informal poolside setting with a menu that includes innovative molecular cuisine dishes), two tennis courts, two swimming pools (one indoor), two gymnasium spaces (one dedicated to cardio-fitness equipped by Technogym, the other dedicated to the Pilates method), a squash court, and Villa Serbelloni SPA offering beauty and wellbeing programmes lasting 1 to 6 days,
71
attrezzature Technogym. Palestra per il metodo Pilates. Personal trainer. Trattamenti di bellezza. Culla di Olos. Massaggi con le pietre calde. Programmi benessere e bellezza da uno a sette giorni. Meeting aziendali 6 sale e piccoli salotti per le riunioni di gruppo. Ospitalità max: 400 persone nel Salone Reale. Possibilità di avere una sala ristorante riservata. Attrezzatura congressuale completa con TV a circuito chiuso e impianto per traduzione simultanea.
including specific programmes for men. The hotel also offers residence apartments and a private landing stage allowing guests to arrive by boat or go on boating excursions directly from the hotel garden. Hotel - Open from end March to mid November Luxury 5 Stars Grand Hotel. First opened in 1873. 61 rooms and 20 suites. All with views of the lake or private park, air conditioning, direct telephone lines, minibar, radio, satellite TV, safe, hairdryer. Tennis courts, private beach, landing stage. Open-air swimming pool beside the lake plus two indoor pools: one for adults and one for children with slide and play area.
Sopra, lo chef Ettore Bocchia
Eventi 21-26 APRILE 2008 - MOSTRA DI ACQUERELLI Più di 80 artisti provenienti da tutto il mondo esporranno le loro opere al Grand Hotel Villa Serbelloni durante il 1° Festival Internazionale degli Acquerelli, che si terrà a Bellagio dal 21 al 26 aprile. Ingresso libero. Più di 80 artisti provenienti da tutto il mondo esporranno le loro opere al Grand Hotel Villa Serbelloni durante il 1° Festival Internazionale degli Acquerelli, che si terrà a Bellagio dal 21 al 26 aprile. Ingresso libero. 5-7 SETTEMBRE 2008 - 7° TROFEO VELE D’EPOCA E CLASSICHE Agli inizi di settembre tornerà il tradizionale appuntamento con il Trofeo Vele d’Epoca e Classiche sponsorizzato dal Grand Hotel Villa Serbelloni e organizzato dal Circolo della Vela di Pescallo. Per informazioni: www.circolodellavelapescallo.it Agli inizi di settembre tornerà il tradizionale appuntamento con il Trofeo Vele d’Epoca e Classiche sponsorizzato dal Grand Hotel Villa Serbelloni e organizzato dal Circolo della Vela di Pescallo. Per informazioni: www.circolodellavelapescallo.it
72
“L’Ulivo” Residence – Open from March to late November 12 furnished apartments sleeping 2-4 people. Each apartment offers bedroom, living room with fully equipped kitchen area, telephone, TV, air conditioning/ central heating. Villa Serbelloni SPA - Open from March to late November Beauty farm and fitness centre . Gymnasium, squash, sauna, Turkish bath. Cardio-fitness using Technogym equipment. Pilates. Health and beauty programmes from one to seven days. Personal trainer. Business meetings 7 meeting rooms plus small rooms for group work. Max capacity: 300 participants (Salone Reale).
Private restaurant available by arrangement. Conference equipment includes closed circuit TV and simultaneous translation system.
INFO Grand Hotel Villa Serbelloni Via Roma, 1 - 22021 Bellagio (Como) - Italy Phone +39 031 950216 Fax +39 031 951529 e-mail inforequest@villaserbelloni.com Internet http://www.villaserbelloni.com
ART
BSI e L’ ARTE
saldamente
correlate
Olafur Eliasson e Ceal Floyer, da Alighiero Boetti a Philippe Parreno, da Daniel Buren a Liam Gillick, da Fausto Melotti a Massimo Grimaldi e Massimo Bartolini, da Mario Merz a Simon Starling, BSI Art Collection intende costruire una collezione che annulli distanze cronologiche, geografiche e linguistiche, per seguire piuttosto lo sviluppo e l’evoluzione di alcuni problemi e tematiche dell’arte moderna e contemporanea, fino alla più stringente attualità. L’incremento della collezione si è, ad oggi, sviluppato in buona parte sul completamento delle diverse sedi BSI. Qui si è voluto accentuare, sull’esempio dell’intervento di Peter Halley, il carattere “site/context specific” degli interventi. Si è cercato, cioè, di delineare progetti espositivi rispondenti il più possibile alle caratteristiche architettoniche, storiche, economiche e sociali del contesto in cui le opere d’arte e gli edifici sono collocati. Da queste premesse, si può facilmente desumere come il lavoro sulla sede di Lugano, Palazzo BSI, con i progetti specificatamente pensati da quattro
artisti di diverse generazioni (Buren, Barry, Armleder e Gillick) ma avvicinabili per alcune delle problematiche che affrontano, e tutti strettamente rispondenti alle caratteristiche spaziali del contesto architettonico, sia, per coerenza e dimensioni, l’esempio fin ora più evidente di questa volontà.
main criteria for which is to acquire significant works such as installations, sculptures, collages, sketches and photographs from artists of particular renown. BSI has defined its approach towards art and collection by exhibiting the works of contemporary artists in its offices, and in certain cases by commissioning works specifically for these spaces. The BSI Art Collection, which ranges from Franz Ackermann to Ian Kiaer, from Robert Barry to Olafur Eliasson and Ceal Floyer, from Alighiero Boetti to Philippe Parreno, from Daniel Buren to Liam Gillick, from Fausto Melotti to Massimo Grimaldi and Massimo Bartolini and from Mario Merz to Simon Starling, aims to build a collection that seeks to eliminate chronological, linguistic and geographical distances, in order to follow the development and evolution of certain issues and themes in modern and contemporary art, right up to the most current examples. The collection has grown mainly as a result of the refurbishment of BSI’s branches. Here the aim was to emphasize, using the example of Peter Halley’s work, the “site/context-specific” nature of the works; seeking, wherever possible, to develop exhibition projects that are in harmony with the architectural, historic, economic and social features of the surroundings in which the works of art and the buildings are located. It is easy to see that, in terms of coherence and size, the most striking example of this approach to date is the work at the Lugano, Palazzo BSI, premises, which has projects that were specially
conceived by four artists (Buren, Barry, Armleder and Gillick) from different generations, but which can be drawn together by virtue of the issues they address, and which all respond strongly to the spatial characteristics of that extraordinary architectural context.
Proprio per sottolineare ulteriormente il fatto che all’istituto bancario sta molto a cuore il collezionismo contemporaneo d’avanguardia in modi e forme originali e per mettere in maggiore risalto la recente espansione sui mercati asiatici, BSI organizza un’importante mostra sull’Arte Contemporanea cinese presso la sua sede di Lugano, dal 3 aprile al 6 giugno 2008. L’esposizione, intitolata Free Zone: China, propone opere (fotografie, sculture, installazioni, video e dipinti) di venti artisti cinesi tra i più rinomati internazionalmente; queste opere appartengono alla BSI Art Collection e a collezioni private.
BSI SA è stata fondata nel 1873 a Lugano ed è la banca più antica del Cantone Ticino; essa è specializzata nella gestione patrimoniale e nei servizi alla clientela privata e istituzionale ed è presente sui principali mercati finanziari internazionali. In Svizzera è presente con sette filiali. Banca BSI, fin dalla sua nascita, è stata e continua a essere all’avanguardia nel promuovere eventi e progetti di grande interesse nel campo della cultura e dell’arte, nella convinzione che il valore di ogni patrimonio, non solo finanziario o immobiliare, sia un bene prezioso per la comunità in cui la banca stessa opera. La presenza dell’arte in BSI è fortemente radicata, così BSI Art Collection nasce nel 2000 dalla volontà di legare BSI al collezionismo contemporaneo d’avanguardia in modi e forme originali. Si tratta di una raccolta interamente dedicata all’arte contemporanea, il cui criterio guida punta all’individuazione di artisti di particolare rilievo di cui acquisire esemplari significativi di opere tra installazioni, sculture, collage, disegni e fotografie. BSI ha caratterizzando il suo approccio verso l’arte e il collezionismo ospitando nelle sue sedi opere di artisti contemporanei, in alcuni casi attraverso commissioni specifiche e appositamente realizzate per quei contesti. Da Franz Ackermann a Ian Kiaer, da Robert Barry a
BSI and the Arts strongly bound together BSI SA was founded in Lugano in 1873, and is the oldest bank in the canton of Ticino; it specialises in asset management and related services for private and institutional clients and is present in the major financial markets worldwide. The bank has seven branches in Switzerland. Since its creation, BSI has been and continues to be at the forefront of promoting popular cultural and art events and projects as part of its conviction that the value of every asset, not just financial and real estate assets, is important to the community that the bank serves. BSI has a firm commitment to the arts, as demonstrated by the BSI Art Collection, which was created in 2000 as a result of the bank’s desire to involve itself in avantgarde contemporary collecting in an original manner. The collection consists entirely of contemporary art, the
74
To further emphasize the fact that the bank is involved in avant-garde contemporary collecting in an original manner and to draw attention to the recent expansion of the bank on the Asian markets, BSI organizes a major exhibition of Chinese Contemporary Art in its headquarters located in Lugano, from April, the 3rd to June, the 6th, 2008. The exhibition, entitled Free Zone: China, will be displaying works (photographs, sculptures, installations, videos and paintings) by twenty of the most internationally renowned Chinese artists; these works belong to the BSI Art Collection and private collections.
Nella pagina precedente, “Palazzo BSI Lugano”, Liam Gillick. Sopra, a destra “Rainbow” di Jiang Zhi e “Vivien” di Alex Katz (© BSI Art Collection) On the previous page, ‘Palazzo BSI Lugano’, Liam Gillick. Top right, ‘Rainbow’ by Jiang Zhi and ‘Vivien’ by Alex Katz (© BSI Art Collection)
INFO 3 aprile - 6 giugno 2008 lunedì - sabato 10.00 - 18.00, chiuso domenica. Entrata libera.
3 April - 6 June 2008 Monday - Saturday 10.00 - 18.00, closed Sundays. Free entry.
Internet: www.bsi.ch/BSIArtCollection
75
Gli aerei
GALLEGGIANTI del lago
76
di Como
di Cesare Baj Foto Aero Club Como Idrovolante: una parola che fa sentire sapore d’avventura, che evoca visioni di luoghi lontani e sperduti in cui non possono giungere né i normali aerei, né gli elicotteri. Pensate alla foresta pluviale tropicale, ai grandi fiumi e alle loro reti di affluenti. Pensate alle infinite distese di conifere e betulle della taiga nordeuropea, canadese e siberiana, alle migliaia di laghi e laghetti di origine glaciale, uniche radure nell’intrico dei boschi. Pensate ancora alle coste, spesso scoscese o dotate di una spiaggia di soli pochi metri oppure disabitate, ostili e inaccessibili all’interno. Sono questi gli ambienti in cui l’idrovolante è stato e rimane tuttora un insostituibile mezzo di esplorazione e di trasporto. E pensate al Lago di Como, un sublime connubio di acque, monti, villaggi dal sapore antico, magnifiche
ville. Ricchezze che i visitatori del territorio e gli stessi comaschi possono apprezzare al meglio facendo un giro in idrovolante. A Como esiste infatti l’Idroscalo italiano. L’Aero Club Como, esercente dell’Idroscalo, è l’unico in Europa a gestire una scuola di volo per idrovolanti e anfibi, che è anche la più antica del mondo, essendo stata fondata nel 1930. Chi vola a Como come socio-pilota, come frequentatore abituale o anche come occasionale visitatore può scendere su laghi, fiumi e canali, sulle rive del mare, sulle isole e può sorvolare in piena sicurezza a bassa quota qualsiasi corso d’acqua. Con l’idrovolante si può godere della visione dall’acqua, tipica della barca, e dopo pochi istanti di quella visione d’insieme di territori e paesaggi
che solo l’aereo può fornire. Un giro classico parte dallo splendido anfiteatro di Como e si prolunga nei primi due bacini in un’interminabile sequenza di ville e giardini: Villa Olmo, Villa Erba, Villa Pizzo, Villa d’Este, la Pliniana, Villa Passalacqua, Villa Oleandra, per citare solo quelle che si vedono nei primi minuti di volo. Dopo la punta di Torriggia il lago volge verso nord e si entra in un tratto più stretto, in cui le ripide pendici dei monti fanno da quinte a uno scenario selvaggio. I pochi paesini, traforati di viuzze, scalinate di pietra e passaggi sospesi, sono qualche volta spaccati da un orrido e da una scrosciante cascata. Giunti ad Argegno cambia di nuovo tutto: ecco aprirsi innanzi a noi l’ampio e languido paesaggio del centro lago. Questo piccolo paradiso di ulivi e cipressi, in cui non è mai inverno o, per dirla come Cesare Cantù, «non si
77
TERRITORIO riconosce il gennaio dall’aprile», ha fatto innamorare di sé schiere di poeti e pittori di ogni paese. I grandi alberghi, i parchi, le promenades parlano di uno splendido passato di grande turismo internazionale, di un tempo in cui Bellagio e Cadenabbia erano famose come Venezia, Cannes, Baden-Baden e Madera. In questa parte del bacino troviamo l’unica isola del lago, la cui storia – è destino di tutte le isole – è ricca quasi come quella dell’intera provincia di Como, tanto che lo stretto braccio di lago che la separa dalla costa è stato chiamato “la Gibilterra del Lario”. Poi si prosegue verso l’alto lago, contornato da monti innevati fino a tarda primavera, alpeggi e laghetti, oppure si ridiscende lungo il più aspro ramo di Lecco, che vede la roccia nuda della Grigna e del Moregallo gettarsi direttamente nelle acque. Il ritorno a Como può avvenire, da Lecco, lungo la corona dei laghetti brianzoli oppure, a partire da Bellagio, passando direttamente sul lago di Lugano, Campione e Mendrisio. Ciò che si è detto fa capire come l’idrovolante sia un meraviglioso strumento di conoscenza geografica. Ci permette di vedere dall’alto i rapporti tra luoghi e regioni, i bacini idrografici, le reti di comunicazione, le coltivazioni, le attività economiche, l’assetto urbanistico; con l’idrovolante si può cogliere insomma nella sua interezza e complessità ciò di cui, da terra o dall’acqua, si può avere una visione solo parziale. Con gli idrovolanti e anfibi di Como attraversiamo l’Europa seguendo grandi fiumi e canali navigabili: il Po, l’Adda, il Ticino, l’Arno, il Piave e all’estero il Rodano, il Reno, la Senna, il Tamigi, fino ai fiumi della Lapponia, usati per il trasporto dei tronchi e ai sessantamila laghi della Finlandia. È affascinante, oltre che istruttivo, seguire per esempio l’Adda da quando lascia il lago di Como a quando confluisce nel Po. Ciò che colpisce di più sono tuttavia le opere dell’uomo. Sulle sponde si possono vedere, sovente ancora in uso o funzionanti, i traghetti, le chiuse, i canali, le ruote ad acqua, le alzaie su cui i cavalli tiravano le barche controcorrente fino a Lecco. L’emozione maggiore nel volo con l’idrovolante è data dai
senso di meraviglia e stupore. L’Aero Club Como ha due caratteristiche che lo distinguono da tutti gli altri aero club. Si trova al centro di una città e quindi tutte le normali attività aeroportuali - movimenti di aerei, riscaldamento dei motori, manutenzione, rifornimenti, lezioni e così via - avvengono nel normale flusso della vita di un centro cittadino. Per i comaschi l’andirivieni di aerei sul tratto di passeggiata a lago in cui si trova l’Aero Club è una cosa assolutamente normale e non è raro vedere scolaresche invadere l’hangar, bambini ai comandi degli aerei parcheggiati sul piazzale, un anfibio in coda con le automobili durante il rientro dal lago o un pilota che fa salire all’ultimo momento, con il motore già in moto, un amico che passava per caso. È bello vedere come questo strano mezzo di trasporto
BSI and the Arts strongly bound together
Sopra, l’idrovolante “Lake 250” dell’Aero Club Como in volo su Carate. A sinistra, il “PA 18” davani a Villa Balbianello a Lenno Above, the Aero Club Como ‘Lake 250’ seaplane flying on Carate. Left, the ‘PA 18’ in front of Villa Balbianello at Lenno rapidi cambiamenti di quota, dal toccare gli estremi in pochi minuti. Nelle nostre zone si passa dalla fascia più bassa e più densamente abitata, in cui si vede da vicino brulicare la vita in tutti i suoi minimi aspetti, alle fasce boscose dei castagni, poi dei pini, poi della semplice erba, dei licheni, fino alla fascia estrema della roccia e del ghiaccio. Più in alto ancora si possono vedere gli infiniti e affascinanti paesaggi atmosferici. Da migliaia di metri di quota, nelle belle giornate, lo sguardo può spaziare su buona parte dell’arco alpino e sull’intera Pianura padana. Appena dietro i monti ci sono Genova, Lione, Ginevra, Zurigo, Innsbruck; un po’ oltre l’Elba, la Corsica, la Francia, la Germania, tutte mete facilmente raggiungibili in un paio d’ore o poco più. Ogni volo sul lago di Como è diverso dall’altro, e anche dopo averne fatti migliaia ogni volta si riprova lo stesso
78
sia intimamente connaturato con la città e la sua popolazione. D’altro canto il pilota che abita a Como o negli immediati dintorni, così come il visitatore, hanno un enorme privilegio: quello di potersi trovare sull’aereo in pochissimi minuti. Mezz’ora di pausa durante il lavoro? Non c’è nulla di più corroborante che un giretto sul lago o lungo le pendici dei monti. Pochi minuti a piedi o in bicicletta per raggiungere l’hangar e, dopo un altro minuto, stiamo già volteggiando lontano dall’acqua. Il secondo aspetto peculiare dell’Aero Club Como è l’ambiente internazionale. Ogni giorno arrivano piloti da ogni parte d’Europa per conseguire l’abilitazione al pilotaggio degli idrovolanti. Si sentono parlare tutte le lingue e ogni pilota lascia alla comunità comasca il suo patrimonio di esperienza e di conoscenze.
Idrovolante: una parola che fa sentire sapore d’avventura, che evoca visioni di luoghi lontani e sperduti in cui non possono giungere né i normali aerei, né gli elicotteri. Pensate alla foresta pluviale tropicale, ai grandi fiumi e alle loro reti di affluenti. Pensate alle infinite distese di conifere e betulle della taiga nordeuropea, canadese e siberiana, alle migliaia di laghi e laghetti di origine glaciale, uniche radure nell’intrico dei boschi. Pensate ancora alle coste, spesso scoscese o dotate di una spiaggia di soli pochi metri oppure disabitate, ostili e inaccessibili all’interno. Sono questi gli ambienti in cui l’idrovolante è stato e rimane tuttora un insostituibile mezzo di esplorazione e di trasporto. E pensate al Lago di Como, un sublime connubio di acque, monti, villaggi dal sapore antico, magnifiche ville. Ricchezze che i visitatori del territorio e gli stessi comaschi possono apprezzare al meglio facendo un giro in idrovolante. A Como esiste infatti l’Idroscalo italiano. L’Aero Club Como, esercente dell’Idroscalo, è l’unico in Europa a gestire una scuola di volo per idrovolanti e anfibi, che è anche la più antica del mondo, essendo stata fondata nel 1930. Chi vola a Como come socio-pilota, come frequentatore abituale o anche come occasionale visitatore può scendere su laghi, fiumi e canali, sulle rive del mare, sulle isole e può sorvolare in piena sicurezza a bassa quota qualsiasi corso d’acqua. Con l’idrovolante si può godere della visione dall’acqua, tipica della barca, e dopo pochi istanti di quella visione d’insieme di territori e paesaggi che solo l’aereo può fornire. Un giro classico parte dallo splendido anfiteatro di Como e si prolunga nei primi due bacini in un’interminabile sequenza di ville e giardini: Villa Olmo, Villa Erba, Villa Pizzo, Villa d’Este, la Pliniana, Villa Passalacqua, Villa Oleandra, per citare solo quelle che si vedono nei primi minuti di volo. Dopo la punta di Torriggia il lago volge verso nord e si entra in un tratto più stretto, in cui le ripide pendici dei monti fanno da quinte a uno scenario selvaggio. I pochi paesini, traforati di viuzze, scalinate di pietra e
Sotto, l’idrovolante “Dornier 24 T” in ammaraggio nel Primo Bacino Above, the ‘Dornier 24 T’ seaplane alighting on water in the First Basin
passaggi sospesi, sono qualche volta spaccati da un orrido e da una scrosciante cascata. Giunti ad Argegno cambia di nuovo tutto: ecco aprirsi innanzi a noi l’ampio e languido paesaggio del centro lago. Questo piccolo paradiso di ulivi e cipressi, in cui non è mai inverno o, per dirla come Cesare Cantù, «non si riconosce il gennaio dall’aprile», ha fatto innamorare di sé schiere di poeti e pittori di ogni paese. I grandi alberghi, i parchi, le promenades parlano di uno splendido passato di grande turismo internazionale, di un tempo in cui Bellagio e Cadenabbia erano famose come Venezia, Cannes, Baden-Baden e Madera. In questa parte del bacino troviamo l’unica isola del lago, la cui storia – è destino di tutte le isole – è ricca quasi come quella dell’intera provincia di Como, tanto che lo stretto braccio di lago che la separa dalla costa è stato chiamato “la Gibilterra del Lario”. Poi si prosegue verso l’alto lago, contornato da monti innevati fino a tarda primavera, alpeggi e laghetti, oppure si ridiscende lungo il più aspro ramo di Lecco, che vede la roccia nuda della Grigna e del Moregallo gettarsi direttamente nelle acque. Il ritorno a Como può avvenire, da Lecco, lungo la corona dei laghetti brianzoli oppure, a partire da Bellagio, passando direttamente sul lago di Lugano, Campione e Mendrisio. Ciò che si è detto fa capire come l’idrovolante sia un meraviglioso strumento di conoscenza geografica. Ci permette di vedere dall’alto i rapporti tra luoghi e regioni, i bacini idrografici, le reti di comunicazione, le coltivazioni, le attività economiche, l’assetto urbanistico; con l’idrovolante si può cogliere insomma nella sua interezza e complessità ciò di cui, da terra o dall’acqua, si può avere una visione solo parziale. Con gli idrovolanti e anfibi di Como attraversiamo l’Europa seguendo grandi fiumi e canali navigabili: il Po, l’Adda, il Ticino, l’Arno, il Piave e all’estero il Rodano, il Reno, la Senna, il Tamigi, fino ai fiumi della Lapponia, usati per il trasporto dei tronchi e ai sessantamila laghi della Finlandia. È affascinante, oltre che istruttivo, seguire per esempio l’Adda da quando lascia il lago di Como a quando confluisce nel Po. Ciò che colpisce di più sono tuttavia le opere dell’uomo. Sulle sponde si possono vedere, sovente ancora in uso o funzionanti, i traghetti, le chiuse, i canali, le ruote ad acqua, le alzaie su cui i cavalli tiravano le barche controcorrente fino a Lecco. L’emozione maggiore nel volo con l’idrovolante è data dai rapidi cambiamenti di quota, dal toccare gli estremi in pochi minuti. Nelle nostre zone si passa dalla fascia più bassa e più densamente abitata, in cui si vede da vicino brulicare la vita in tutti i suoi minimi aspetti, alle fasce boscose dei castagni, poi dei pini, poi della semplice erba, dei licheni, fino alla fascia estrema della roccia e del ghiaccio. Più in alto ancora si possono vedere gli infiniti e affascinanti paesaggi atmosferici. Da migliaia di metri di quota, nelle belle giornate, lo sguardo può spaziare su buona parte dell’arco alpino e sull’intera Pianura padana. Appena dietro i monti ci sono Genova, Lione, Ginevra, Zurigo, Innsbruck; un po’ oltre l’Elba, la Corsica, la Francia, la Germania, tutte mete facilmente raggiungibili in un paio d’ore o poco più. Ogni volo sul lago di Como è diverso dall’altro, e anche dopo averne fatti migliaia ogni volta si riprova lo stesso senso di meraviglia e stupore. L’Aero Club Como ha due caratteristiche che lo
79
PEOPLE
PEOPLE
Una location inusuale An unusual location
L’hangar è sempre più usato come location per eventi, spettacoli, presentazioni, mostre, conferenze, sfilate, cene di aziende o associazioni. Al fascino dell’ambiente industriale di rilevanza storica, unisce la presenza di curiose macchine volanti, alcune delle quali storiche. Gli ospiti possono anche approfittare dell’occasione per fare un giretto in idrovolante. The hangar is being used more and more as a venue for events, shows, presentations, conferences, parades, and office or club dinners. In addition to the fascination of a historically relevant industrial environment, you are surrounded by curious (including some historic) flying machines. Guests can even take advantage of the occasion to go for spin in a seaplane.
Idrovolanti per film e pubblicità
Seaplanes for films and advertising
Sopra, la scalinata che porta a Santa Tecla. A sinistra, uno dei suggestivi vicoli acciottolati, con le basse volte Above, the stairway to Santa Tecla Churc. Left, one of the suggestive cobbled lanes with low vaults
L’idrovolante, nell’immaginario, è il mezzo dell’avventura e per muoversi negli ambienti naturali più selvaggi. Ma è anche il mezzo per accedere ai luoghi più belli ed esclusivi del pianeta. Per questo gli idrovolanti di Como sono stati usati in moltissimi film e pubblicità. The image of seaplanes is that of an adventurous way to travel around in the wildest of natural surroundings. But it’s also the best means of transport to reach planet earth’s most beautiful and exclusive spots. That’s why Como’s seaplanes have been used in hundreds of movies and commercials.
Il “Museo dell’Idrovolante” The ‘Seaplane Museum’
È in fase molto avanzata il progetto, studiato dall’Aero Club, di questo nuovo museo, che arricchirebbe non poco l’offerta culturale e di intrattenimento della nostra città. Esso avrebbe la rara e affascinante caratteristica di sorgere nello stesso luogo ove l’attività del tema museale si svolge quotidianamente. Il Museo sarebbe ospitato nella palazzina che sta dietro l’hangar, di proprietà comunale, che potrebbe presto rendersi disponibile. Il Museo dell’Idrovolante è progettato secondo le più moderne concezioni museologiche, che rendono ogni visita un’occasione non solo per conoscere qualcosa di nuovo, ma anche per divertirsi. L’iniziativa nasce con la determinante collaborazione e sostegno del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, delle amministrazioni e di alcune associazioni locali, tra cui gli “Amici di Como”.
distinguono da tutti gli altri aero club. Si trova al centro di una città e quindi tutte le normali attività aeroportuali - movimenti di aerei, riscaldamento dei motori, manutenzione, rifornimenti, lezioni e così via - avvengono nel normale flusso della vita di un centro cittadino. Per i comaschi l’andirivieni di aerei sul tratto di passeggiata a lago in cui si trova l’Aero Club è una cosa assolutamente normale e non è raro vedere scolaresche invadere l’hangar, bambini ai comandi degli aerei parcheggiati sul piazzale, un anfibio in coda con le automobili durante il rientro dal lago o un pilota che fa salire all’ultimo momento, con il motore già in moto, un amico che passava per caso.
80
È bello vedere come questo strano mezzo di trasporto sia intimamente connaturato con la città e la sua popolazione. D’altro canto il pilota che abita a Como o negli immediati dintorni, così come il visitatore, hanno un enorme privilegio: quello di potersi trovare sull’aereo in pochissimi minuti. Mezz’ora di pausa durante il lavoro? Non c’è nulla di più corroborante che un giretto sul lago o lungo le pendici dei monti. Pochi minuti a piedi o in bicicletta per raggiungere l’hangar e, dopo un altro minuto, stiamo già volteggiando lontano dall’acqua. Il secondo aspetto peculiare dell’Aero Club Como è l’ambiente internazionale. Ogni giorno arrivano piloti
This new museum project envisaged by the Aero Club is now in its final stages; it should greatly enrich our town’s cultural and entertainment amenities. One of its unusual and fascinating aspects would be that it would be sited where the museum’s subject matter is actually going on. The museum would be housed in the small building behind the hangar, belonging to the council, which might soon be made available. The Seaplane museum is envisaged in keeping with modern concepts of museums – not just places for educational visits, but fun days out too. The project is the brainchild of the significant collaboration and backing of Milan’s Science and Technology Museum, and local administrative bodies and associations including the ‘Friends of Como’.
81
PEOPLE
PEOPLE
raccolta differenziata
la PROVINCIA di Como
FA SCUOLA
di Andrea Bambace e Laura Bernasconi (C.R.E.A.)
Waste Separation Como shows how 82
83
TERRITORIO
Sopra, particolari cassonetti sul lungolago. In basso a destra, Villa Saporiti, sede dell’amministrazione provinciale di Como Above, particular caissons on the lakefront. Bottom right, Villa Saporiti, the Como’s Provincial Administrative headquarter
Strade piene di sacchi, marciapiedi mangiati dalla spazzatura. Un’immagine che scredita l’Italia intera. L’emergenza rifiuti di Napoli ha messo in luce quanto sia fondamentale adottare una strategia di raccolta differenziata: e Como, da questo punto di vista, fa scuola. La provincia lariana è infatti tra le quindici più virtuose in materia di raccolta differenziata, che cresce mediamente del 2-3% all’anno. Nel 1992 il tasso di differenziata non superava il 7%, nel 2006 si attestava sul 43,3%. Mediamente, ogni Comune della provincia di Como gestisce dodici raccolte differenziate per tipologia di rifiuto: la raccolta “monomateriale”, ossia quella che viene effettuata porta a porta, riguarda principalmente carta, vetro, metalli, plastica e materia organica, mentre per altri rifiuti (verde, ingombranti, apparecchi elettrici e rifiuti
Streets full of bags of rubbish, pavements submerged in refuse. Scenes casting a slur on the whole of Italy. Naples’s refuse emergency has highlighted the importance of a refuse separation strategy: and as far as this is concerned Como’s leading the way. The Province of Como is in fact among the top 15 regarding waste separation, which is increasing at an annual rate of 2-3%. 1992’s separation rate of around 7% leapt to 43.3% in 2006. On average the Province of Como’s municipal authorities handle 12 separated refuse types: ‘monomaterial’ collection (i.e. door-to-door) is mainly concerned with paper, glass, metal, plastic and organic waste, whereas other types of waste (garden, bulk items, electric appliances and hazardous urban waste) have to be disposed of at council recycling tips.
FRANCESCO CATTANEO assessore provinciale all’Ambiente FRANCESCO CATTANEO Provincial Concillor concerned with the Environment
85
PEOPLE
Sopra, una veduta del Lago di Como (foto Augusto Santini) e i giardini di Villa Carlotta (foto Attilio Sampietro - Menaggio) Above, a Lake of Como’s view (photo by Augusto Santini) and the Villa Carlotta’s gardens (photo by Attilio Sampietro - Menaggio)
86
urbani pericolosi) vengono utilizzate le piattaforme ecologiche comunali. Degno di nota è poi il Piano di gestione dei rifiuti urbani e speciali, appena approvato da Villa Saporiti, che traccia obiettivi ambiziosi: portare - entro 5 anni - il tasso di differenziata al 60%. Si punterà poi alla costruzione di un nuovo impianto di compostaggio (trasformazione dei rifiuti organici) nell’area est della provincia, e a una riduzione dei rifiuti prodotti pro-capite (attualmente, 1,33 chili/abitante al giorno) con progetti che punteranno, ad
Worth mentioning is the domestic and special Waste Management Plan recently passed by Villa Saporiti which sets ambitious targets: to achieve – within 5 years – a separation rate of 60%. Then the construction of a new composting unit (to treat organic waste) is envisaged in the eastern part of the province, and a reduction in the pro-capita refuse produced (currently 1.33 kilos/person a day); plus schemes aimed for example at cutting down on the paper consumed in our own Provincial Administrative
esempio, alla riduzione del consumo di carta proprio negli uffici dell’amministrazione provinciale. Differenziare, però, non significa solo salvaguardare l’ambiente. Permette infatti anche di risparmiare: la raccolta differenziata costa generalmente meno della smaltimento o della termodistruzione dei rifiuti. «Possiamo chiaramente dire di esser tra le quindici province più virtuose d’Italia. La nostra politica spiega l’assessore provinciale all’Ecologia, Francesco Cattaneo - ha puntato a completare le piattaforme ecologiche e a sviluppare la raccolta porta a porta. Il centro di smaltimento dell’umido aperto alla fine del 2005 a Guanzate ha permesso poi alla provincia di fare passi da gigante. Nel 2005 raccoglievamo 1.000 tonnellate all’anno di umido, nel 2006 ne abbiamo raccolte 10mila».
offices. But separation isn’t just about protecting the environment. In fact it’s about saving money too: separated waste generally costs less to dispose of or incinerate. “We pleased to be able to say that we’re one of the top 15 most virtuous provinces in Italy. Our policy”, explains Provincial Ecology Councillor Francesco Cattaneo, “has focussed on completing recycling tips and improving door-to-door collection. The organic waste disposal site open at the end of 2005 in Guanzate has enabled the province to go forward in leaps and bounds. In 2005 we collected 1000 tonnes of organic waste a year; in 2006 we collected 10,000”.
87
PEOPLE
PEOPLE
L’UOMO
che fa vedere l’Africa di Emanuele Caso
The man who let Africa watch 88
89
PEOPLE
PEOPLE Nelle pagine precedenti e sotto (foto Mauro Tamburini), il dottor Giuseppe Perone e i bambini di Afagnan e Tanguietà On the previous pages and below (photo by Mauro Tamburini), doctor Giuseppe Perone and Afagnan and Tanguietà children
Giuseppe Perone, l’uomo che ridà la luce ai bambini africani, ci accoglie nel suo studio della clinica comasca Villa Aprica, dove è primario dell’Unità oculistica. Luminare di fama internazionale, è preso da mille impegni. Ma se si parla di Africa e solidarietà, il tempo si ferma. Da 8 anni, infatti, Perone si reca costantemente in Togo e in Benin a portare scienza, umanità e speranza alle poverissime popolazioni di Afagnan e Tanguietà, villaggi dove si trovano due ospedali fondati da intrepidi missionari Fatebenefratelli che negli anni Settanta giunsero in quei luoghi totalmente privi di presidi sanitari. Oggi gli ospedali sopravvivono grazie anche agli aiuti di varie associazioni italiane, tra le quali “Gli Amici di Tanguieta” (www.amiciditanguieta.org) di cui il professor Perone è consigliere. «Perché lo faccio? – dice quasi stupito dalla nostra curiosità – Perché mi ritengo l’uomo più fortunato del mondo. A 49 anni, ho due splendidi figli, Alessio di 18 anni e Sonia di 16, una moglie meravigliosa, Mariangela, nel lavoro ho raggiunto grandi traguardi e dopo aver conosciuto la povertà da giovane ora non ho più alcun problema economico. Però, nella vita di uomo, tutto questo non basta». Serve, secondo Perone, un fine superiore. «Me lo hanno insegnato – racconta il primario - i tanti uomini eccezionali che ho incontrato fino ad oggi, dal mio maestro Ferdinando Trimarchi a Francantonio Bertè e Angelo Spallino. La vita diventa speciale soltanto se sei utile agli altri, per questo ad un certo momento senti dentro di te l’esigenza di fare del bene dove c’è la sofferenza». E fu così che sul finire degli anni ’90, quasi per caso, durante una serata tra amici, Perone scoprì le esperienze di altri medici in Benin e Togo e decise di seguirle portando in quegli angoli d’Africa i primi strumenti medici, le sue enormi conoscenze ma soprattutto la sua umanità. Oggi, grazie a lui, negli ospedali di Afagnan e Tanguietà esiste un presidio di oftalmologia. «Il primo viaggio fu nel 2001, il prossimo è fissato per il 19 aprile – racconta il professore – Da allora, io e le persone che mi seguono in questa avventura, non ci siamo più fermati. E’ una forza superiore che ti guida, senti che devi andare a portare aiuto a chi ne ha bisogno». Tutti, praticamente, laggiù, dove i più gravi problemi agli occhi e alla vista non risparmiano nemmeno i bambini. «Ogni volta che un bambino rischia di perdere la vista – dice Perone – dentro di te cresce quasi una rabbia che ti spinge a voler fare di più e meglio. Ma quando invece riesci a salvare un piccolo, o chiunque altro, allora senti che devi proseguire e non arrenderti mai».
Giuseppe Perone, l’uomo che ridà la luce ai bambini africani, ci accoglie nel suo studio della clinica comasca Villa Aprica, dove è primario dell’Unità oculistica. Luminare di fama internazionale, è preso da mille impegni. Ma se si parla di Africa e solidarietà, il tempo si ferma. Da 8 anni, infatti, Perone si reca costantemente in Togo e in Benin a portare scienza, umanità e speranza alle poverissime popolazioni di Afagnan e Tanguietà, villaggi dove si trovano due ospedali Founded by fearless missionaries of Fatebenefratelli that in the Seventies came to those places completely without health services. Today hospitals survive thanks to aid by various Italian associations. The professor Perone is Councilor of one of those associations, “Gli Amici di Tanguieta” www.amiciditanguieta.org. <Perché lo faccio? – dice quasi stupito dalla nostra curiosità – Perché mi ritengo l’uomo più fortunato del
90
mondo. A 49 anni, ho due splendidi figli, Alessio di 18 anni e Sonia di 16, una moglie meravigliosa, Mariangela, nel lavoro ho raggiunto grandi traguardi e dopo aver conosciuto la povertà da giovane ora non ho più alcun problema economico. Però, nella vita di uomo, tutto questo non basta>. Serve, secondo Perone, un fine superiore. <Me lo hanno insegnato – racconta il primario - i tanti uomini eccezionali che ho incontrato fino ad oggi, dal mio maestro Ferdinando Trimarchi a Francantonio Bertè e Angelo Spallino. La vita diventa speciale soltanto se sei utile agli altri, per questo ad un certo momento senti dentro di te l’esigenza di fare del bene dove c’è la sofferenza>. E fu così che sul finire degli anni ’90, quasi per caso, durante una serata tra amici, Perone scoprì le esperienze di altri medici in Benin e Togo e decise di seguirle portando in quegli angoli d’Africa i primi strumenti
medici, le sue enormi conoscenze ma soprattutto la sua umanità. Oggi, grazie a lui, negli ospedali di Afagnan e Tanguietà esiste un presidio di oftalmologia. <Il primo viaggio fu nel 2001, il prossimo è fissato per il 19 aprile – racconta il professore – Da allora, io e le persone che mi seguono in questa avventura, non ci siamo più fermati. E’ una forza superiore che ti guida, senti che devi andare a portare aiuto a chi ne ha bisogno>. Tutti, praticamente, laggiù, dove i più gravi problemi agli occhi e alla vista non risparmiano nemmeno i bambini. <Ogni volta che un bambino rischia di perdere la vista – dice Perone – dentro di te cresce quasi una rabbia che ti spinge a voler fare di più e meglio. Ma quando invece riesci a salvare un piccolo, o chiunque altro, allora senti che devi proseguire e non arrenderti mai>.
91
Ciak sul LAGO per
BANDERAS
92
93
PEOPLE
Alcuni scatti delle riprese con Antonio Banderas a Villa D’Este di Cernobbio (foto Carlo Pozzoni ed Emilio Andreoli) Some images of Antonio Banderas film in Cernobbio’s Villa D’Este (photo by Carlo Pozzoni and Emilio Andreoli)
E alla fine arrivò anche Zorro. Dopo James Bond, Luke Skywalker e naturalmente Danny Ocean, ecco un altro eroe di celluloide che si cala sulle acque del Lago di Como. Niente maschera, spada e cavallo però per il bell’Antonio Banderas, la star sex symbol lanciata da Pedro Almodóvar che ha girato nel primo weekend di marzo alcune scene del film di Richard Eyre “The Other Man” (che uscirà nel corso del 2009 scritto a quattro mani da Eyre e Charles Wood). Palcoscenico prescelto dalla produzione, nientemeno che il grand hotel più famoso del mondo, Villa d’Este a Cernobbio, e lo specchio d’acqua antistante, solcato da Banderas disteso su uno splendido motoscafo Riva. Nel cast e ospiti del Lario, anche Liam Neeson (Schindler list e Gangs of New York) e Laura Linney (The Truman show, Mystic river). Complice le splendide giornate di sole, un autentico anticipo di primavera, Banderas, accompagnato dalla moglie e indimenticata star, Melanie Griffith, ne ha approfittato anche per fare un po’ di shopping nella strettoia, a Cernobbio, e per gustarsi un’insalatina di carciofi con scaglie di grana, risotto al radicchio di Verona e zenzero, tagliata di manzo e tortino al cioccolato, al ristorante Giardino. Il tutto innaffiato da una bottiglia di pregiato Amarone. Antonio Banderas, ammiratissimo e al centro del mirino dei fotografi armati di teleobiettivi dal molo di Cernobbio e dalla Villa Pizzo (la distanza di sicurezza era di circa mezzo chilometro). Affiancato dalla bionda attrice Laura Linney, ha girato alcune scene del film a bordo di un motoscafo. L’attore spagnolo, elegantissimo nel suo completo scuro da “bel tenebroso”, si è concesso qualche momento di svago a bordo del motoscafo con la sua partner sul set, ma ha soprattutto lavorato sodo: è rimasto sul set per l’intera giornata e le scene sono state girate in gran parte in riva al lago. Attorno alla troupe formata da una ventina di persone è stato steso un blindatissimo cordone di sicurezza che prevedeva
94
BANDERAS
Ciak ON the LAKE
misure di protezione a prova di gossip. Dal molo di Villa d’Este, per l’occasione trasformata in una sorta di bunker, il motoscafo degli attori è stato seguito tutto il giorno da un natante della polizia di Stato. La produzione di “The Other Man” segue quella di “Guerre Stellari”, di “Ocean’s Twelve” e di “007 Casino Royale”. Grazie a Banderas Lariowood cala così un altro asso. L’agenzia che si è occupata della location comasca è stata come per “Ocean’s Twelve” di George Clooney nel 2004 e “007 Casino Royale” nel 2006 è la Panorama Srl. Grazie a simili iniziative ormai il cinema è di casa sul Lario. Che gode notevoli benefici in termini di promozione turistica dalla presenza di produzioni internazionali. Sicuro l’effetto turistico di questo ennesimo spot mediatico per il territorio lariano, come ha sottolineato il presidente della Provincia, Leonardo Carioni (Villa Saporiti è infatti
intervenuta facendo da tramite con la produzione per ospitare il set sul Lario): «Ritengo non solo giusto ma addirittura doveroso aver fatto quanto possibile per agevolare il lavoro della produzione e della troupe del film visto che questi grandi eventi cinematografici rappresentano dei veri e propri spot internazionali, oltretutto a costo zero, con un grandissimo ritorno di immagine per il nostro lago e il nostro territorio». Il manager della Panorama Srl, Stefano Biraghi, ha voluto ringraziare gli enti locali e «in particolare la Provincia di Como e il suo presidente, che con la loro preziosa collaborazione logistica hanno reso più agevole il nostro lavoro. È un esempio di grande disponibilità che ci ha positivamente colpito e che - unitamente alla incantevole bellezza dei luoghi - certamente terremo presente per il futuro».
And in the end Zorro came too. After James Bond, Luke Skywater and of course Danny Ocean yet another celluloide hero splashes down on Lake Como. But no mask, sword or horse for handsome Antonio Banderas the sex-symbol star launched by Pedro Almodòvar who over the first weekend in March shot some scenes from Richard Eyre’s movie ‘The Other Man’ (which was written jointly by Eyre and Charles Wood and will come out in 2009). The set chosen by the production team is none other than the most famous grand hotel in the world, Villa d’Este in Cernobbio and the stretch of water in front of it, which Banderas reclining on a magnificent Riva motorboat will slice through. Members of the cast and Lario guests include Liam Neeson (Schindler’s List and Gangs of New York) and Laura Linney (The Truman Show and Mystic River). Beautiful sunny, spring-like weather played its part, so Banderas accompanied by his wife and not-to-beforgotten star Melanie Griffith made the most of it, also to do a bit of shopping where the road narrows in Cernobbio and enjoy an artichoke salad flaked with Parmesan cheese, a Veronese radicchio and ginger risotto, slices of beef and chocolate tartlets at the Giardino restaurant. And all washed down with a bottle of fine Amarone. The greatly-admired Antonio Banderas was in the sights of photographers armed with telephoto lenses on the jetty at Cernobbio and at Villa Pizzo (a security cordon of about half a kilometer was operative). Together with blond actress Laura Linney, he was filmed in some scenes of the film on a motorboat. The Spanish actor, mega-elegant in the dark suit of a ‘moody good-looker’, had a quick bit of fun on the boat with his partner on the set; but it was mostly all hard work: he stayed on set the whole day with most of the footage covering scenes on the shores of the lake. All around the 20-strong crew a massive gossip-proof
security cordon was set up. From the Villa d’Este landing stage which had been turned into a sort of bunker for the occasion, the actors’ motorboat was shadowed all day by a State Police boat. The making of ‘The Other Man’ is a follow-up to ‘Star Wars’, ‘Ocean’s Twelve’ and ‘007 Casino Royale’. So thanks to Banderas Lariowood comes up trumps again. The agency handling the Como location Panorama Srl was the same one used for ‘Ocean’s Twelve’ by George Clooney in 2004 and ‘007 Casino Royale’ in 2006. Activity of this kind means that cinema is completely at home on the Lario, which benefits greatly from hosting international productions in terms of tourism promotion. This umpteenth media coverage is sure to produce a tourism spin-off for the Como area, as was pointed out by Provincial President Leonardo Carioni (Villa Saporiti in fact acted as a go-between with the production team to facilitate the filming on Lake Como): “In my view, we were not only right but duty-bound to do our utmost to accommodate the production work and film crew, considering that these big movie events are real international commercials; they moeover cost nothing and give a fantastic boost to the image both of our lake and our area in general”. Panorama Srl’s manager Stefano Biraghi wished to thank the local authorities and “in particular the Province of Como and its president, who with their invaluable logistic contribution have greatly facilitated our work. It has been an impressive example of helpfulness which – together with the stunning beauty of the scenery – we shall definitely bear in mind for the future”.
95
L’AMICIZIA
punto di FORZA
Oltre 70 imprese, una famiglia che cresce, condividendo strategie e obiettivi. Amici di Como, nata per essere una presenza forte e concreta, pone le sue basi sulla voglia di ogni singolo imprenditore di sostenere i valori della nostra gente, perché ama la nostra terra e desidera agire per la sua valorizzazione e la sua promozione. Una filosofia, quella sposata dall’associazione, estranea alle evoluzioni dei diversi momenti economici e politici, ma improntata sulla continuità, sulla trasparenza e sulla
determinazione. Amici di Como, da ormai sei anni mecenate del territorio, amplia i suoi orizzonti grazie al coinvolgimento di nuove aziende e all’ambizione che la spinge verso traguardi sempre più importanti e prestigiosi. Quest’anno c’è stata infatti l’adesione di nuove realtà aziendali e industriali che hanno dato ancora una volta prova della crescente credibilità che Amici di Como ha guadagnato e che permetterà in futuro di raggiungere obiettivi ancora più autorevoli.
Xxxx x x sdlkfjslkdfj sd+ùf sdfklsòdlfkslòdfk sdkfsdf
Oltre 70 imprese, una famiglia che cresce, condividendo strategie e obiettivi. Amici di Como, nata per essere una presenza forte e concreta, pone le sue basi sulla voglia di ogni singolo imprenditore di sostenere i valori della nostra gente, perché ama la nostra terra e desidera agire per la sua valorizzazione e la sua promozione. Una filosofia, quella sposata dall’associazione, estranea alle evoluzioni dei diversi momenti economici e politici, ma improntata sulla continuità, sulla trasparenza e sulla
determinazione. Amici di Como, da ormai sei anni mecenate del territorio, amplia i suoi orizzonti grazie al coinvolgimento di nuove aziende e all’ambizione che la spinge verso traguardi sempre più importanti e prestigiosi. Quest’anno c’è stata infatti l’adesione di nuove realtà aziendali e industriali che hanno dato ancora una volta prova della crescente credibilità che Amici di Como ha guadagnato e che permetterà in futuro di raggiungere obiettivi ancora più autorevoli.
TERRITORIO
Gli ultimi mesi del 2007 e i primi del 2008 sono stati un periodo importante per Amici di Como. Nostra guida in questo viaggio tra iniziative di grande impatto sul territorio è il general manager di Chateau D’Ax, Fabio Corsini, consigliere e socio di Amici di Como da lunga data. Cosa ha spinto un manager di successo come Lei ad impegnarsi negli Amici di Como? “Il mio impegno e soprattutto quello di Chateau D’Ax, società che rappresento, con Amici di Como è stimolato dall’identificazione nella mission dell’associazione. Personalmente sono orgoglioso di far parte di questa realtà come consigliere. Credo che tra i tanti obiettivi centrati il più difficile e ambizioso sia stato coinvolgere tanti imprenditori comaschi nel progetto creando un gruppo di valore assoluto”. Anche negli spot della
98
Gli ultimi mesi del 2007 e i primi del 2008 sono stati un periodo importante per Amici di Como. Nostra guida in questo viaggio tra iniziative di grande impatto sul territorio è il general manager di Chateau D’Ax, Fabio Corsini, consigliere e socio di Amici di Como da lunga data. Cosa ha spinto un manager di successo come Lei ad impegnarsi negli Amici di Como? “Il mio impegno e soprattutto quello di Chateau D’Ax, società che rappresento, con Amici di Como è stimolato dall’identificazione nella mission dell’associazione. Personalmente sono orgoglioso di far parte di questa realtà come consigliere. Credo che tra i tanti obiettivi centrati il più difficile e ambizioso sia stato coinvolgere
tanti imprenditori comaschi nel progetto creando un gruppo di valore assoluto”. Anche negli spot della sua azienda, cerca sempre un richiamo al Lago di Como. “E’ impossibile non rimanere affascinati dal Lago di Como e i continui richiami che possono trasparire dalla comunicazione di Chateau D’Ax non sono altro che il “senso di appar tenenza” verso un territorio tra i più belli ed eleganti d’Italia”. Di recente in un’intervista su Style ha menzionato il suo impegno nell’associazione, garantendo agli Amici di Como una vetrina nazionale. “Nell’intervista mi si chiedeva quali fossero i miei interessi extralavorativi quindi mi è stata data l’oppor tunità di esaltare il valore di un’iniziativa ancora sottovalutata dagli abitanti del territorio e in alcuni casi dalle stesse istituzioni”. Quindi quale messaggio si sentirebbe di dare a un imprenditore che voglia entrare nell’associazione? “Credo che la mission principale di Amici di Como sia rivolta allo sviluppo e alla conservazioni dei valori che contraddistinguono il territorio lariano,riuscendo con il nostro contributo ad espor tarli anche fuori dai confini del Lario. Agli imprenditori che ancora non fanno par te dell’ associazione dico solo semplicemente che: La nostra terra è anche Vostra e merita il vostro impegno e attenzione, l’associazione e’ formata da imprenditori ma soprattutto da “amici”, il gruppo ha bisogno anche di Voi. Dieci minuti del vostro tempo per ascoltare le nostre iniziative da realizzare insieme non sono molti ma possono dare tanto”. I riflettori ora su quanto realizzato dagli Amici di Como.
XV Edizione Como Città dei Balocchi
sua azienda, cerca sempre un richiamo al Lago di Como. “E’ impossibile non rimanere affascinati dal Lago di Como e i continui richiami che possono trasparire dalla comunicazione di Chateau D’Ax non sono altro che il “senso di appartenenza” verso un territorio tra i più belli ed eleganti d’Italia”. Di recente in un’intervista su Style ha menzionato il suo impegno nell’associazione, garantendo agli Amici di Como una vetrina nazionale. “Nell’intervista mi si chiedeva quali fossero i miei interessi extralavorativi quindi mi è stata data l’opportunità di esaltare il valore di un’iniziativa ancora sottovalutata dagli abitanti del territorio e in alcuni casi dalle stesse istituzioni”. Quindi quale messaggio si sentirebbe di dare a un imprenditore che voglia entrare nell’associazione? “Credo che
la mission principale di Amici di Como sia rivolta allo sviluppo e alla conservazioni dei valori che contraddistinguono il territorio lariano,riuscendo con il nostro contributo ad esportarli anche fuori dai confini del Lario. Agli imprenditori che ancora non fanno parte dell’ associazione dico solo semplicemente che: La nostra terra è anche Vostra e merita il vostro impegno e attenzione, l’associazione e’ formata da imprenditori ma soprattutto da “amici”, il gruppo ha bisogno anche di Voi. Dieci minuti del vostro tempo per ascoltare le nostre iniziative da realizzare insieme non sono molti ma possono dare tanto”. I riflettori ora su quanto realizzato dagli Amici di Como.
XV Edizione Como Città dei Balocchi
14 anni di successi, di record fatti registrare dalle molteplici e sempre diverse iniziative proposte, migliaia di bambini cresciuti con la tradizionale kermesse di Como, abituati a vivere il Natale con le tinte della Città dei Balocchi. La passione e l’entusiasmo sono i motori principali che in tutti questi anni hanno dato agli organizzatori e ai numerosi sostenitori la spinta per proseguire il cammino intrapreso nel 1994 e per continuare a regalare momenti entusiasmanti e coinvolgenti. Sono molteplici i motivi per cui l’associazione Amici di Como ha scelto di essere
14 anni di successi, di record fatti registrare dalle molteplici e sempre diverse iniziative proposte, migliaia di bambini cresciuti con la tradizionale kermesse di Como, abituati a vivere il Natale con le tinte della Città dei Balocchi. La passione e l’entusiasmo sono i motori principali che in tutti questi anni hanno dato agli organizzatori e ai numerosi sostenitori la spinta per proseguire il cammino intrapreso nel 1994 e per continuare a regalare momenti entusiasmanti e coinvolgenti. Sono molteplici i motivi per cui l’associazione Amici di Como ha scelto di essere il primo sostenitore della manifestazione natalizia: il desiderio di permettere ai
il primo sostenitore della manifestazione natalizia: il desiderio di permettere ai bambini di imparare divertendosi, la voglia di costruire un angolo di Natale nella nostra magnifica città, la volontà di essere parte attiva nell’evento natalizio per eccellenza della Regione Lombardia, l’impegno nell’essere in prima linea nella promozione dei valori della famiglia. La XV edizione sarà ricca di sorprese ed eventi di qualità, mantenendo la filosofia sposata negli ultimi anni, quando la Città dei Balocchi ha proposto attività ed iniziative di alto livello culturale, senza dimenticare comunque l’aspetto ludico dell’evento. Tante le novità racchiuse nel programma della prossima
edizione! Non è certamente questo il momento per svelarle tutte, i visitatori dovranno restare ancora un po’ con il fiato sospeso… Quello che è possibile anticipare, e non è poco, è che il prossimo anno, per proseguire nella promozione e valorizzazione dello sport, la Città dei Balocchi riproporrà, in piazza Cavour, la pista del ghiaccio, con le sue suggestioni, che ancora una volta sarà palcoscenico di grandi atleti e di migliaia di neofiti.
bambini di imparare divertendosi, la voglia di costruire un angolo di Natale nella nostra magnifica città, la volontà di essere parte attiva nell’evento natalizio per eccellenza della Regione Lombardia, l’impegno nell’essere in prima linea nella promozione dei valori della famiglia. La XV edizione sarà ricca di sorprese ed eventi di qualità, mantenendo la filosofia sposata negli ultimi anni, quando la Città dei Balocchi ha proposto attività ed iniziative di alto livello culturale, senza dimenticare comunque l’aspetto ludico dell’evento. Tante le novità racchiuse nel programma della prossima edizione! Non è certamente questo il momento per svelarle tutte, i visitatori dovranno restare ancora un po’ con il fiato sospeso… Quello che è possibile anticipare,
e non è poco, è che il prossimo anno, per proseguire nella promozione e valorizzazione dello sport, la Città dei Balocchi riproporrà, in piazza Cavour, la pista del ghiaccio, con le sue suggestioni, che ancora una volta sarà palcoscenico di grandi atleti e di migliaia di neofiti.
99
PEOPLE
PEOPLE
Celebrazioni per il IV Centenario della morte del Cardinale Tolomeo Gallio
sed guisd sdirugnd iosdx viosdn sed guisd sdirugnd iosdx viosdn vòn dxoònvòxkdcvòxncò xc vòn dxoònvòxkdcvòxncò xc sed guisd sdirugnd iosdx viosdn vòn dxoònvòxkdcvòxncò xc sed guisd sdirugnd iosdx viosdn vòn dxoònvòxkdcvòxncò xc
Amici di Como membro del Comitato d’onore delle Celebrazioni in onore del Cardinale Tolomeo Gallio, nostro illustre concittadino e primo Segretario di Stato Vaticano della storia della Chiesa, ha voluto offrire alla collettività due eventi prestigiosi: l’elevazione spirituale del Coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” che ha avuto luogo il 19 ottobre nel Duomo di Como. Una cattedrale gremita ha assistito, coinvolta ed entusiasta, all’esibizione degli oltre 60 cantori. Presenti a questa serata le Autorità cittadine, S.E. il Vescovo di Como, Monsignor Diego Coletti, grazie al quale è stato possibile organizzare questa grande Elevazione e che, nella stessa serata, ha riconosciuo alla nostra Associazione il concreto impegno per il territorio. Il secondo evento, a conclusione delle Celebrazioni, ha visto Amici di Como fattivamente impegnata nell’accoglienza di S.E. Cardinal Tarcisio Bertone, attuale Segretario di Stato Vaticano.
Celebrazioni per il IV Centenario della morte del Cardinale Tolomeo Gallio Per l’occasione è stato realizzato un omaggio “simbolico” del territorio lariano consistente in un particolare ed esclusivo album fotografico realizzato con una speciale copertina in “legno”. Al suo interno, è stata inserita una selezione di foto rappresentative del nostro capoluogo e del Cardinale Gallio: immagini del Pontificio Collegio Gallio, delle ville appartenute al Cardinale, come segno dell’enorme patrimonio lasciato alla città dal nostro illustre concittadino, e momenti emblematici della venuta a Como del Coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”. Inoltre, Clerici Tessuto, prestigiosa azienda serica lariana, storica associata ad Amici di Como, ha prodotto un foulard in seta, a ricordo della tradizione tessile del nostro territorio, che è stato consegnato a Sua Eminenza. Legno e Seta due elementi capaci di essere perfetta sintesi dell’essenza del nostra gente.
sed guisd sdirugnd iosdx viosdn sed guisd sdirugnd iosdx viosdn vòn dxoònvòxkdcvòxncò xc vòn dxoònvòxkdcvòxncò xc sed guisd sdirugnd iosdx viosdn vòn dxoònvòxkdcvòxncò xc sed guisd sdirugnd iosdx viosdn vòn dxoònvòxkdcvòxncò xc
Amici di Como membro del Comitato d’onore delle Celebrazioni in onore del Cardinale Tolomeo Gallio, nostro illustre concittadino e primo Segretario di Stato Vaticano della storia della Chiesa, ha voluto offrire alla collettività due eventi prestigiosi: l’elevazione spirituale del Coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” che ha avuto luogo il 19 ottobre nel Duomo di Como. Una cattedrale gremita ha assistito, coinvolta ed entusiasta, all’esibizione degli oltre 60 cantori. Presenti a questa serata le Autorità cittadine, S.E. il Vescovo di Como, Monsignor Diego Coletti, grazie al quale è stato possibile organizzare questa grande Elevazione e che, nella stessa serata, ha riconosciuo alla nostra Associazione il concreto impegno per il territorio. Il secondo evento, a conclusione delle Celebrazioni, ha visto Amici di Como fattivamente impegnata nell’accoglienza di S.E. Cardinal Tarcisio Bertone, attuale Segretario di Stato Vaticano.
Per l’occasione è stato realizzato un omaggio “simbolico” del territorio lariano consistente in un particolare ed esclusivo album fotografico realizzato con una speciale copertina in “legno”. Al suo interno, è stata inserita una selezione di foto rappresentative del nostro capoluogo e del Cardinale Gallio: immagini del Pontificio Collegio Gallio, delle ville appartenute al Cardinale, come segno dell’enorme patrimonio lasciato alla città dal nostro illustre concittadino, e momenti emblematici della venuta a Como del Coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”. Inoltre, Clerici Tessuto, prestigiosa azienda serica lariana, storica associata ad Amici di Como, ha prodotto un foulard in seta, a ricordo della tradizione tessile del nostro territorio, che è stato consegnato a Sua Eminenza. Legno e Seta due elementi capaci di essere perfetta sintesi dell’essenza del nostra gente.
sdòixcv oidfncò xòcinòx cò n vco nòcnò xcn òxc òxc nvxàcx òc sdòixcv oidfncò xòcinòx cò n vco nòcnò xcn òxc òxc nvxàcx òcsdòixcv oidfncò xòcinòx cò n vco nòcnò xcn òxc òxc nvxàcx òc
100
101
Amici di Como e la solidarietà In omaggio alle nostre radici e ai nostri costumi, e sulla scia del successo riscosso nel 2007, Amici di Como ripropone al Teatro Sociale l’ultima produzione della compagnia “I Legnanesi” dal titolo “Regna lo rogna” nelle serate del 21 e 22 aprile 2008. Saranno due serate all’insegna del sorriso e della solidarietà a favore dei progetti di Como Cuore Onlus e Croce Azzurra di Como.
Lo sport e gli Amici di Como Il legame che unisce lo sport e gli Amici di Como ogni anno si rinnova e cresce. Tante le discipline sportive sostenute e promosse dall’associazione. Per la stagione 2008 è stata rinnovata la fiducia alla Como Nuoto, storico team lariano. Riconfermata poi la sponsorizzazione della 102° edizione del Giro di Lombardia, prestigioso evento sportivo che ogni anno invade le vie del capoluogo. Il presente dice soprattutto di Hockey Como Under 16, neo campioni italiani nella loro categoria, e atletica San Paolo di Cantù, che hanno portato il nome di Amici di Como nell’olimpo dello sport nazionale. Grazie a Joe Fly, poi, l’associazione e la rivista Magic Lake varcano i mari di tutto il mondo durante le più importanti regate internazionali. Il futuro avrà invece le tinte del verde del manto erboso dei campi di golf: infatti l’assoluta novità sarà il “I Trofeo di Golf Amici di Como”, che si svolgerà il 26 e 27 aprile sul green di Villa D’Este.
sed guisd sdirugnd iosdx viosdn vòn dxoònvòxkdcvòxncò xc sdòixcv oidfncò xòcinòx cò n vco nòcnò xcn òxc òxc nvxàcx òc
102
Amici di Como e la solidarietà
Lo sport e gli Amici di Como
In omaggio alle nostre radici e ai nostri costumi, e sulla scia del successo riscosso nel 2007, Amici di Como ripropone al Teatro Sociale l’ultima produzione della compagnia “I Legnanesi” dal titolo “Regna lo rogna” nelle serate del 21 e 22 aprile 2008. Saranno due serate all’insegna del sorriso e della solidarietà a favore dei progetti di Como Cuore Onlus e Croce Azzurra di Como.
Il legame che unisce lo sport e gli Amici di Como ogni anno si rinnova e cresce. Tante le discipline sportive sostenute e promosse dall’associazione. Per la stagione 2008 è stata rinnovata la fiducia alla Como Nuoto, storico team lariano. Riconfermata poi la sponsorizzazione della 102° edizione del Giro di Lombardia, prestigioso evento sportivo che ogni anno invade le vie del capoluogo.
Il presente dice soprattutto di Hockey Como Under 16, neo campioni italiani nella loro categoria, e atletica San Paolo di Cantù, che hanno portato il nome di Amici di Como nell’olimpo dello sport nazionale. Grazie a Joe Fly, poi, l’associazione e la rivista Magic Lake varcano i mari di tutto il mondo durante le più importanti regate internazionali. Il futuro avrà invece le tinte del verde del manto erboso dei campi di golf: infatti l’assoluta novità sarà il “I Trofeo di Golf Amici di Como”, che si svolgerà il 26 e 27 aprile
sul green di Villa D’Este.
103
SPORT
L’Hockey degli Amici CAMPIONE d’Italia
Una cavalcata vincente suggellata dal 5-3 finale della partita disputata al palazzo del ghiaccio di Como. Una squadra che ha dominato la stagione e che ha conquistato il primo scudetto nella storia dell’hockey su ghiaccio lariano. Il merito di questa impresa va ai ragazzi della formazione Under 16 “Amici di Como”. I giovani allenati da Danilo Bertotto hanno vinto quasi tutti gli incontri disputati nel corso della stagione 2007-2008. L’unico passo falso, lo stop ai rigori nella seconda gara dei playoff a Trento. Per il resto sono state tutte partite dominate dai giovani comaschi, che hanno imposto il loro ritmo contro ogni
avversario. E alla fine una stagione magica è stata suggellata dalla festa finale al termine della gara decisiva contro i pari età dell’Alleghe, chiusa con un 5-3 a favore dei padroni di casa. Il giusto premio per il progetto dei dirigenti, capitanati dal presidente Carlo Morini e da Luca Ambrosoli. La squadra è infatti stata costruita puntando sui più forti atleti comaschi, integrati con alcuni promettenti elementi del Torino e del Bormio. Una collaborazione tra società che ha dato i suoi frutti e che ha avuto l’appoggio degli “Amici di Como”, che hanno voluto
aiutare un progetto che aveva l’obiettivo di coniugare competitività e valorizzazione del vivaio. «Siamo molto soddisfatti – sostiene il presidente Morini – per questo grande risultato. La squadra Under 16 si è resa protagonista di un’annata indimenticabile. Il titolo nazionale è stato un riconoscimento per il lavoro di tutti e per chi ha creduti in noi, a partire dagli “Amici di Como”, uno sponsor che ha seguito con passione un torneo che ricorderemo per sempre e che si è chiuso con un risultato storico per la nostra città».
The Hockey of ‘Friends’ is Champion of Italy A winning ride crowned by the 5-3 final in the match conended in Como’s ice palace. A team who dominated the season and won the first shield in the history of Lariano ice hockey. The merit for this undertaking goes to the boys of the ‘Friends of Como’ Under 16s’ team. The young people trained by Danilo Bertotto won nearly all the games played in the 2007-2008 season. Their only false move: the penalty meltdown in the 2nd playoff match in Trento. The rest were walkover matches for the young Comascans, who set the pace for their opponents. This magic season was rounded off by the final celebrations at the end of the decider against Alleghe opponents of the same age, with the home side winning 5-3; a fitting prize for the management team project, captained by the Chairman Carlo Morini and Luca Ambrosoli. The squad in fact based on the strongest Como players, also embodied promising talent from Turin and Bormio. This collaboration between clubs has borne fruit and was also backed by the ‘Friends of Como’, who wanted to support a project aimed at combining competitiveness with exploiting the talent pool. “We’re absolutely over the moon,” reports Chairman Morini, “about this positive outcome. The Under 16s’ team was insrumental in making this an unforgettable year. The national title was an acknowledgement of everybody’s hard work and those who believed in us, first and foremost the ‘Friends of Como’, sponsors who followed – with passionate interest – a tournament that will never be forgotten, wound up with a historic result for our town”.
107
Polti: Polti: a My Challenge evening
PEOPLE
108
PEOPLE
una serata
My Challenge «Desideravo con tutto il cuore che la mia storia svelasse i segreti del successo ai giovani, spesso prigionieri dell’indecisione, timorosi di intraprendere perché privi di possibilità finanziarie. Desideravo che la storia della mia vita insegnasse loro a uscire dai limiti imposti dagli altri, di armarsi di umiltà, di rimanere come sono sempre stati e di non montarsi la testa se il successo li dovesse premiare». Franco Polti nasce in un piccolo centro della provincia di Cosenza ai piedi della Sila dove il padre Stefano, originario del Lago di Como, si è trasferito per ragioni di lavoro. E’ proprio in Calabria che vive quelle esperienze a volte dolorose, come la dura permanenza in un convento di frati e la morte dell’amato fratello Nicola, che saranno determinanti nella formazione del suo carattere indomito e portato naturalmente a mettersi sempre alla prova, senza arrendersi mai. Franco Polti è un “self made man” che, grazie alla felice intuizione di sfruttare la forza del vapore e alla sua forza di animo, ha imposto il marchio Polti nel mondo. La storia della sua vita è un invito appassionato rivolto ai giovani affinché seguano le proprie inclinazioni senza timori e pregiudizi. Storia che ora è racchiusa nel libro “Franco Polti: My Challenge. Una storia vera con le parole di Alberto Neri”, con prefazione del professor Francesco Alberotni (ed. Lampi di stampa / Serie Actabook 156 pagine 12 euro). Gli Amici di Como hanno festeggiato il socio Franco Polti durante un’esclusiva serata al Loom Cafè di Como, alla presenza delle maggiori autorità cittadine. Due attori hanno letto passaggi del libro dell’imprenditore, che si è detto commosso per la splendida festa. Non sono pochi 63 anni per un’autobiografia? «Anzi, avrei dovuta scriverla prima – risponde Franco Polti - È da parecchio che i miei clienti in giro per il mondo me la chiedevano. Quando in un anno si
“With all my heart I hoped my story would reveal the secrets of success to young people who are so often slaves of indecision and afraid of taking up challenges through lack of funds. I wanted my life story to teach them to break out of the limits placed on them by others, to arm themselves with humility, and to always be themseves and not to become big-headed should they be rewarded by success”. Franco Polti was born in a little town in the province of Cosenza at the foot of the Sila where his father Stefano had moved to do with his job. And Calabria was the very place where he was to learn some bitter lessons from life like his hard time in a monastery run by friars and the death of his dear brother Nicola, events which were instrumental in moulding the indomitable character of someone who always wants to be stretched to the utmost but never give in. Franco Polti is a self-made man who thanks both to his fortunate hunch about exploiting steam power and to his own strength of character has spread the Polti trademark round the world. The story of his life is a passionate invitation to young people to use their gifts fearlessly without prejudices. A story now told in the book “Franco Polti: My Challenge. A true story in the words of Alberto Neri”, with a preface by Professor Francesco Albertoni (pub. Lampi di stampa / Serie Actabook 156 pages 12 euros). The Friends of Como held a celebration for member Franco Polti at an exclusive evening at Como’s Loom Cafè, attended by leading civic dignitaries. Two actors read excerpts from a book by the businessman who said how moved he was by the splendid party. Isn’t 63 a bit young to be writing an autobiography? “I should have written it earlier in fact”, replies Franco Polti. “For years now my customers round the world have been asking me to do it.
Franco e Teresa Polti Franco and Teresa Polti 109
vendono dieci milioni di ferri da stiro tipo Vaporella… tutti vogliono sapere tutto». L’autobiografia dell’imprenditore è stata presentata in anteprima con una serata esclusiva al Four Seasons Hotel di Milano. Presenti i più importanti personaggi del mondo dello sport, della TV e del jet set. Socio di Amici di Como, Franco Polti è indissolubilmente legato al territorio lariano e alle sue bellezze. A Como è tornato dalla Calabria per mietere i suoi primi successi professionali. È in questo territorio che decide di stabilirsi, di creare una famiglia, di iniziare ed espandere la sua attività professionale. La passione per il Comasco e il desiderio di esserne protagonista attivo si evince scorrendo il libro e culmina con i due capitoli che raccontano l’esperienza come patron della Pallacanestro Cantù. Parole d’affetto, per la Città del mobile e i suoi tifosi. «Emozioni indimenticabili». Come ha fatto a costruire il suo impero?. «Ho creduto nelle mie idee, ho lottato senza sosta per sostenerle, ho motivato chi mi è stato vicino!» risponde Polti. Per conoscere tutti i segreti di questa fantastica storia, di un “sogno americano” trasportato sulle sponde del Lario non vi resta ora che leggere il libro “Franco Polti: My Challenge”.
When you manage to sell 10 million Vaporella-type steam irons... everybody wants a low-down”. The businessman’s autobiography preview was presented at an exclusive evening at Milan’s Four Seasons Hotel. All the top names from the world of sport, TV and the jet set were there. A member of Friends of Como Franco Polti is indissolubly tied to the Lario area and its beauty. He came back to Como from Calabria to reap his first business successes. This is where he decided to settle, raise a family and start to expand his business. His passionate love for the Como area and his desire to be actively involved in it are apparent in the book culminating in the two chapters dealing with his experiences as patron of Pallacanestro Cantù. His affectionate description of Furniture Town and its fans: “Unforgettable emotions”. How did he succeed in building his empire? I believed in my ideas; I pushed them forward tirelessly; and I motivated those around me!” Polti replies. To learn all the secrets of this fatastic story, an ‘American dream’ transferred to the shores of Lake Como, the only thing left to do now is read the book “Franco Polti: My Challenge”.
IL GRUPPO POLTI Polti è, oggi, il primo produttore a livello Europeo di piccoli elettrodomestici a vapore, leader di mercato in diversi Paesi Europei. Con oltre 1.600.000 di pezzi venduti annualmente, una presenza in 30 nazioni e più di 100 prodotti a catalogo, il Gruppo Polti ha un trend in continua crescita ed è una delle pochissime imprese a produrre interamente sul territorio nazionale e perciò in grado di controllare direttamente ogni fase del processo produttivo. Il fatturato annuo, pari a oltre 120 milioni di euro, viene realizzato per il 46% in Italia. Il resto d’Europa (soprattutto Spagna, Portogallo e Francia) rappresenta un altro 50% del giro d’affari. Il restante 4% viene realizzato nel Paesi del Medio ed Estremo Oriente. Per quanto riguarda le linee di prodotti, gli apparecchi per la pulizia a vapore rappresentano il 48% del fatturato, la linea di aspirapolvere il 10%, mentre le vendite di apparecchi per lo stiro il 37,4% del totale. Le altre aziende del Gruppo, oltre alla Polti Spa, sono: AromaPolti (caffè in capsule), PoltiPlast (componenti plastici dei prodotti), Bianchi (trasporti del gruppo), Progresso Casa (centri assistenza tecnica). Le filiali del Gruppo Polti si trovano in: Spagna, Francia, Portogallo, Messico e Asia.
Sopra, un momento della serata organizzata dagli Amici di Como al Loom Cafè. A sinistra, Franco Polti con il prefetto di Como, Sante Frantellizzi Above, a moment of the evening at Como’s Loom Cafè organized by the ‘Friends of Como’. Left, Franco Polti and Como’s Prefect Sante Frantellizzi
The Polti Group Polti is now the top European producer of small steam household appliances and the market leader in several European Countries. With over 1,600,000 items sold yearly, a foothold in 30 nations, and 100 different products in its catalogue the Polti Group’s trend is one of steady growth; it’s one of the tiny number of firms confining its production solely within national borders and can thus monitor each phase of production directly. Italy accounts for 46% of its annual turnover of 120 million euros. The rest of Europe (principally Spain, Portugal and France) makes up 50% of its yearly business; the remaining 4% is accounted for by Far and Middle Eastern Countries. As far as product lines are concerned steam cleaning appliances make up 48% of the turnover, vacuum cleaners 10%, and ironing appliance sales account for
110
37.4% of the total. In addition to Polti Spa the Group’s other companies include: AromaPolti (instant coffee), PoltiPlast (products’ plastic components), Bianchi (the Group’s transport division) and Progresso Casa (technical servicing centres). The Polti Group has branches in: Spain, France, Portugal, Mexico and Asia.
TERRITORIO
POLIFORM il “PremioErnst & Young A
L’Imprenditore dell’Anno 2007”
Sopra, da destra, Alberto Spinelli e Giovanni Anzani, amministratori delegati di Poliform con il premio Ernst & Young. A destra, una delle sedi Poliform Above, right to left, Alberto Spinelli and Giovanni Anzani, managing director of Poliform with the ‘Ernst & Young’ Award. Right, one of Poliform’s industries
At Poliform the ‘Ernst & Young Award for the Entrepreneur of the Year 2007’ 112
113
Riflettori puntati sul design italiano nel corso della cerimonia di consegna del “Premio Ernst & Young L’Imprenditore dell’Anno 2007” svoltasi a Milano nella suggestiva location di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa. Giovanni Anzani, Alberto Spinelli e Aldo Spinelli, rispettivamente amministratori delegati e presidente di Poliform (Inverigo, Como) hanno ricevuto il riconoscimento Ernst & Young nella categoria Communication perché l’azienda è “riuscita negli ultimi cinque anni, attraverso la propria attività di comunicazione, a modificare il posizionamento presso il consumatore finale e a diventare un punto di riferimento nell’arredo di fascia alta”. “Poliform My Life My Style” è uno slogan che ha fatto il giro del pianeta. Poliform è oggi una realtà industriale tra le più significative del settore dell’arredamento internazionale. Protagonista di un’avventura imprenditoriale di grande successo, l’azienda ha fatto della continua ricerca della qualità la propria missione, rinnovando le proprie proposte per interpretare sempre al meglio gli stili di vita e i trend più contemporanei. Fondata nel 1970, evoluzione di un’impresa artigiana nata nel 1942, fin dall’inizio l’azienda ha espresso una forte concezione industriale. Il suo obiettivo: sfruttare appieno le potenzialità di una produzione seriale e ingegnerizzata, prestando una costante attenzione alle trasformazioni del mercato, che sta diventando sempre più globale. Uno degli elementi fondamentali che hanno consentito la crescita e l’affermazione di Poliform sta nell’apporto creativo dei molti, prestigiosi designer che hanno collaborato e collaborano con l’azienda, architetti di fama internazionale quali Marcel Wanders, Carlo Colombo, Vincent Van Duysen, Paolo Piva, Paola Navone, Studio Kairos, Roberto Barbieri, Roberto Lazzeroni. Poliform dedica le proprie risorse creative e produttive anche all’attività, parallela e complementare, delle grandi forniture internazionali. Si possono annoverare importanti realizzazioni di altissimo standard, quali il complesso West End Quay di Londra, l’Aol Time Warner Center a New York, le camere presidenziali della Clinton Library di Little Rock o il Palmolive Building a Chicago. Oltre agli ad e al presidente di Poliform, sul podio del “Premio Ernst & Young” quale Vincitore Nazionale è stato chiamato Lorenzo Targetti, amministratore delegato del
Gruppo Targetti, protagonista nel settore dell’illuminazione architettonica di interni ed esterni a livello internazionale, mentre Giuseppe Bisazza, presidente di Trend Group (Vicenza), ha ricevuto il riconoscimento nella categoria Global. Avviato nel 1986 negli Stati Uniti da Ernst & Young, il Premio viene oggi assegnato in oltre 40 Paesi con l’obiettivo di riconoscere i meriti di imprenditori e imprenditrici che si sono contraddistinti nella conduzione della propria organizzazione e nello sviluppo economico e sociale dei paesi di appartenenza. I vincitori di ogni singola nazione concorrono a livello internazionale per l’assegnazione dell’Ernst & Young World Entrepreneur of the Year Award, che si svolge annualmente a Montecarlo. Una soddisfazione particolare per Poliform, presente con il suo amministratore delegato, Giovanni Anzani, da anni nel consiglio direttivo di Amici di Como, nonché consulente editoriale di Magic Lake. Il Premio, alla sua undicesima edizione, si è svolto per la prima volta in Italia nel 1997. Ernst & Young, leader mondiale nei servizi professionali, è impegnata ad accrescere la fiducia del pubblico nelle società di servizi
professionali e nella qualità del financial reporting.
collaborate with the company; internationally renowned architects such as Marcel Wanders, Carlo Colombo, Vincent Van Duysen, Paolo Piva, Paola Navone, Studio Kairos, Robert Barbieri and Roberto Lazzeroni. Poliform also pours its creative and production resources into parallel, complementary activities of large-scale international supply. Work of the highest possible standard has been carried out such as London’s West End Quay complex, New York’s AOL Time Warner Center, Little Rock’s Clinton Library presidential chambers or Chicago’s Palmolive Building. In addition to Poliform’s managing directors and chairman, the ‘Ernst and Young Award’ podium was shared with the National Winner Lorenzo Targetti the manging director of the Gruppo Targetti, a leading international company in the sector of inside and outside architechtural illumination, whereas Giuseppe Bisazza chairman of the Trend Group (Vicenza) received a Global Category award. Launched in the United States in 1986 by Ernst & Young, the Award is now given in over 40 countries in recognition of the talents of business people whose management skills in their companies have stood out as well as in the social and economic development of their own countries. National winners then compete for the Ernst & Young World Entrepreneur of the Year Award held every in Montecarlo. A great honour for Poliform represented by their managing
director Giovanni Anzani, who for years has been on the executive board of Friends of Como in addition to being an editorial adviser to Magic Lake. The 11th edition of the Award was held in Italy in 1997 for the first time. Ernst & Young – world leaders in the provision of professional services – is committed to raising the public’s confidence in such services and in the quality of financial reporting.
I NUMERI DI POLIFORM 3 i marchi aziendali 6 le sedi dell’azienda 500 i dipendenti 2 le società commerciali estere partner 65 gli anni di storia dell’azienda 73 i paesi in cui siamo presenti 827 i rivenditori a livello internazionale SHOWROOM NEL MONDO L’attenzione per il mercato internazionale ha portato Poliform a sviluppare un vero e proprio network mondiale, con l’obiettivo di arrivare ad essere presente con punti vendita, flagship stores e consociate estere in un numero sempre maggiore di paesi. Il network Poliform può essere attualmente stimato in più di 1000 negozi sparsi in oltre 70 paesi del mondo.
A destra, Palazzo Mezzanotte, a Milano, sede della Borsa Italiana Right, Mezzanotte Palace in Milano, the Borsa Italiana Congress and Training Centre
Italian design was in the spotlight during the presentation ceremony of the ‘Ernst & Young Award for the Entrepreneur of the Year 2007’ held in Milan at the evocative Palazzo Mezzanotte venue, home to the Stock Exchange. Giovanni Anzani, Alberto Spinelli and Aldo Spinelli managing director and chairman respectively of Poliform (Inverigo, Como) received the Ernst & Young award for the category Communication, because the company “has managed over the last five years – thanks to successful communication – to reposition itself vis-a-vis its final consumers and become a reference point in top-of-themarket furnishing”. “Poliform My Life My Style” is a slogan which has been round the world. Poliform is now a huge name in the international furnishing industry. As protagonist of a highly successful entrepreneurial venture, the company’s philosophy has been one of a continuous search for quality as it has successfully updated its output in keeping with all that is modern in lifestyles and trends. Founded in 1970 it had evolved from its artisan origins back in 1942, and right from the start its very essence was industrial. Its aim: to fully exploit production line engineering potential, while closely monitoring trends in an ever-more global market. One pivotal factor in Poliform’s growth and success has been the creative contribution made by many prestigious designers who have collaborated and still do
114
POLIFORM IN FIGURES 3 company tradenames 6 company sites 500 employees 2 foreign business partner companies 65 years of company history 73 countries we operate in 827 international retail outlets SHOWROOMS THROUGHOUT THE WORLD Poliform’s emphasis on international markets has led to the setting-up of a real worldwide network, so as to be there on the spot with sales outlets, flagship stores and foreign partners in an ever-increasing number of countries. The Poliform network is currently estimated to consist of more than 1000 shops spread over 70 countries of the world.
115
TERRITORIO
Dalla Brianza le porte nel mondo di Davide Cantoni
Nuovo show room a Milano, in via Molino delle Armi XXXXXXXXXX
«La chiave del successo per un’azienda sta sempre nella qualità del progetto». Così i suoi prodotti sono sbarcati alle prossime Olimpiadi di Pechino, negli Stati Uniti e in buona parte del pianeta. Tiene alto il nome della Lombardia nel mondo la TreP & TrePiù di Cabiate. Dal 1982 il marchio è leader della porta d’arredamento moderna e classica. L’amministratore delegato, Silvio Santambrogio, crede fortemente nell’economia del territorio come punto di lancio del prodotto lariano e brianzolo sulle principali piazze del mercato mondiale. «Che si parli di tessuti, mobili o vestiti - dice Santambrogio, che è anche consigliere di Amici di Como - ogni imprenditore deve ricordare che bisogna lavorare ad altissimo livello. Io credo che il territorio abbia tutte le caratteristiche e le competenze per farlo. Ci sono molte aziende di altissimo profilo che lavorano benissimo su scala internazionale, altre sicuramente potranno seguirle». In un’area operativa di 40.000 metri quadrati, nel cuore della Brianza mobiliera la TreP & Tre Più conta sul lavoro d’equipe di progettisti, architetti, personale e tecnologie avanzate. Una fusione di competenze e ingegno che permette di produrre porte, pareti e ante scorrevoli di assoluta qualità. Prodotti che diventano oggetti di design di fascino esclusivo. «Quando un’azienda sviluppa un progetto - spiega Santambrogio - deve sempre pensare a un prodotto che possa essere proposto ai mercati di tutto il mondo. Se l’idea è buona e diventa progetto bisogna poi contare su buona produzione e un dopo-vendita di qualità. Questa è una strada per il sicuro successo». L’azienda, lo scorso febbraio, ha inaugurato un showroom a Milano (in via Molino delle Armi), ormai capitale mondiale del design e centro nevralgico e creativo dei migliori architetti e designer. Il nuovo spazio, di 500 metri quadrati, mette a disposizione tutta la gamma di prodotto: il design d’avanguardia dei progetti di TRE-Più realizzati da nomi di riferimento come Antonio Citterio, Cini Boeri, F. A.Porsche e Luca Scacchetti, la selezione di porte d’arredamento, oltre a un’area riservata al contract e ai progetti su misura. L’azienda brianzola ha di recente scelto Villa Erba a Cernobbio come location per le fotografie dell’ultimo catalogo. «Una location prestigiosa e bella, una volta allestita la scena il risultato è stato straordinario» sottolinea Santambrogio. Uno stimolo perché anche altri colleghi individuino nel Lario la sede naturale per cataloghi, eventi e convention. «Credo sia giusto interpretare i bisogni di questo straordinario territorio - sottolinea l’imprenditore - perché andare a Milano o in altre città lombarde quando abbiamo questa meravigliosa terra?»
117
From Brianza the gates in the World
Sopra, Silvio Santambrogio, sotto e nelle pagine precedente lo showroom di Milano Above, Silvio Santambrogio, below and on the previous pages, the showroom in Milan
118
“The key to a company’s success depends on the quality of its planning”. So its products are heading for the next Olympic Games in Peking, the USA and most of the world. TreP & TrePiù in Cabiate promote Lombardy in the World. Since 1982 they’ve been leaders in modern and classic furniture doors. Managing Director Sivio Santambrogio believes strongly that the local economy is the starting point from which to launch Lariano and Brinza products onto world markets. “Whether it’s fabrics, furniture or clothing”, says Santambrogio – who’s also on the board of Friends of Como, “businessmen just have to remember to turn out high-quality goods. I believe our area’s got what it takes to do just that. There are loads of high-profile firms whose work easily meets international requirements; others can definitely follow suit”. Covering a 40,000 square-metre operational area in Brianza’s furniture heartland TreP & TrePiù’s team includes, designers, architects, and advanced personnel and technology. A mix of skill and ingenuity leading to the production of sliding doors and walls of superlative quality, products becoming spellbinding design objects. “ When a firm’s designing something”, explains Santambrogio, “it’s
got to have a world vision for that product. If an idea’s good which reaches the design stage, then it’s down to high-quality production and after-sales service. That’s the secret of sure success”. In February the firm inaugurated a showroom in Milan (in Via Molino delle Armi), the world’s design capital and creative nerve centre of top architects and designers. The new 500 square-metre area will be showcasing the whole product range: TRE-Più’s avant-garde designs realised by such reference names as Antonio Citterio, Cini Boeri, F.A.Porsche and Luca Scacchetti, a selection of furniture doors, and an area reserved for contract stipulation and tailor-made requests. The Brianza company recently chose Villa Erba in Cernobbio as a location for its latest catalogue’s photos. “It’s a beautiful prestigious location, and once the scene was set the results were stupendous”, enthuses Santambrogio. So an incentive for other colleagues as well to choose the Lario as a natural backdrop for catalogues, events and conventions. “I feel it’s right to interpret the requirements of this remarkable area”, the businessman stresses. “Why go to Milan or some other Lombard town when we have this wonderful place?”
119
Il meglio del design italiano
nei Saloni
2008
120
121
T E ER VR EI TN OT RI I O È veramente unico al mondo quello che da anni, tutti i mesi di aprile, si svolge nell’ambito del settore arredocasa/contract. I Saloni, oltre a essere la manifestazione merceologica principale del settore a livello internazionale, sono un’occasione di incontro globale – di affari, di immagine e di comunicazione – senza paragoni. Quest’anno questo kolossal va in onda dal 16 al 21 aprile sempre presso Fiera Milano a Rho. Protagonisti come di consueto tra le quasi 2.000 aziende espositrici, decine di realtà del design e dell’arredamento brianzolo. Cantù e la Brianza ben rappresentano il top del settore del legno-arredo italiano e nella scorsa edizione hanno incantato i circa 270mila visitatori di cui 165mila esteri da 145 Paesi. Un rinnovato entusiasmo per l’evento di quest’anno che occuperà oltre 220mila metri quadrati in un affiatato gioco di squadra condotto dalle cinque realtà della manifestazione: il Salone Internazionale del Mobile, Eurocucina, il nuovo SaloneUfficio/Biennale Internazionale dell’Ambiente del Lavoro (ex Eimu) che si rinnova nel nome di immediata comprensione per omologarsi alle altre manifestazioni e rendersi meglio visibile, il Salone Internazionale del Bagno, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e il SaloneSatellite. Come sempre infinita sarà la varietà di proposte. Il Salone Internazionale del Mobile con il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo presenterà l’eccellenza attraverso tutte le tipologie dell’arredo domestico, dal pezzo unico al coordinato, e tutti gli stili dal classico al design al moderno oltre a ciò che farà tendenza. Con il meglio in merito di mobili per cucina, oltre a complementi d’arredo e alla proposta collaterale Ftk (Technology for the Kitchen) dedicata all’innovazione tecnologica degli elettrodomestici da incasso, Eurocucina – alla sua 17ª edizione – si confermerà il palcoscenico più completo del settore. Novità in tema di ufficio per il cambio di nome di Eimu che diventa SaloneUfficio, di più immediata lettura e in sinergia con le altre manifestazioni dei Saloni rimanendo la vetrina d’eccellenza per mobili e accessori per l’ambiente ufficio, banche, istituti assicurativi, uffici postali e comunità oltre a soluzioni per l’home office. Alla proposta commerciale si affianca il format del macrotema trasversale intitolato Ufficio Fabbrica Creativa per riportare l’attenzione sugli uffici moderni considerati le fabbriche di oggi, luoghi di produzione di creatività. Un concorso aperto alle aziende espositrici declinerà il macrotema offrendo una serie di prodotti e soluzioni tecnologiche nuovi. Un evento collaterale realizzato dal celebre
artista Michelangelo Pistoletto presso la Loggia dei Mercanti a Milano interpreterà invece il tema in maniera inedita, mentre alcuni convegni, tra cui quello di Designing Designers “Uffici e spazi di lavoro per i lavoratori della conoscenza”, saranno un momento di incontro tra economisti, sociologi, imprenditori, architetti e designer che anticiperanno l’ufficio del futuro e il futuro della creatività. Inoltre, un accordo di collaborazione con il principale organo di categoria, l’Ifma/International Facility Management Association coinvolgerà operatori di alto profilo e di stampo internazionale interessati al Facility e alle innovazioni del settore per la gestione dello spazio ufficio. Altra biennale dell’edizione 2008 dei Saloni è il Salone Internazionale del Bagno, appuntamento ormai imperdibile per chi vuole essere aggiornato in tempo reale sulle novità degli accessori e mobili per bagno, cabine doccia e impianti sauna, porcellana sanitaria, radiatori, rivestimenti, rubinetteria sanitaria, vasche da bagno e idromassaggio. Infine, il SaloneSatellite proporrà come sua tradizione tanti prototipi di mobili inventati da giovani creativi.
Ufficio.2008 Ufficio Fabbrica Creativa Dal 16 al 21 aprile Milano, Loggia dei Mercanti orario continuato Convegni, seminari e workshop Convegno Ifma / International Facility Management Association Giovedì 17 aprile Centro Congressi, Sala Aquarius Fiera Milano, Rho
Accanto all’eccellenza dell’offerta commerciale, alla grande varietà di prodotti nuovi, agli scenografici allestimenti degli stand e ai servizi impeccabili che rendono la visita nel quartiere fieristico più agevole e facile, i Saloni offrono una rosa imperdibile di eventi collaterali in fiera e a Milano. La sorpresa maggiore – dal 16 al 21 aprile nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale e dal 16 aprile al 29 giugno nel Refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie – sarà l’evento che coinvolgerà l’artista di fama internazionale Peter Greenaway e L’Ultima Cena di Leonardo, icona per eccellenza del patrimonio culturale di Milano e dell’Italia nonché opera d’arte tra le più famose al mondo, rinnovando la felice collaborazione dei Saloni con il Comune di Milano ed estendendola alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano.
Luogo: Fiera Milano, Rho Data: 16-21 aprile 2008 Orari: dalle 09.30 alle 18.30. Ingresso riservato agli operatori del settore. Domenica 20 aprile ingresso aperto anche al pubblico. SaloneSatellite: aperto al pubblico tutti i giorni della manifestazione dalle 09.30 alle 18.30. Totale espositori: 2.375 compresi i partecipanti al SaloneSatellite Superficie netta espositiva: 226.000 metri quadrati Superficie lorda espositiva: 530.000 metri quadrati
Eventi collaterali ai Saloni 2008 L’Ultima Cena di Leonardo dal 16 al 21 aprile Milano, Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi ogni venti minuti dalle 10.30 alle 22.00 dal 16 aprile al 29 giugno Milano, Refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie Martedì, mercoledì e giovedì su prenotazione ogni venti minuti dalle 19.30 alle 22.30 Segno Arte Uffici Evento di Michelangelo Pistoletto & Cittadellarte per Salone
Designing Designers Uffici e spazi di lavoro per i lavoratori della conoscenza9ª edizione Sabato 19 aprile, dalle 10.00 alle 17.30 Centro Congressi, Sala Sagittarius Fiera Milano, Rho I numeri dei Saloni 2008
Salone Internazionale del Mobile 47a edizione nazionale – 30a internazionale Salone Internazionale del Complemento d’Arredo 22a edizione Prodotti esposti: camere da letto, letti singoli, armadi, sale da pranzo, tinelli e soggiorni, mobili da ingresso, mobili per bambini e ragazzi, mobili singoli, tavoli e sedie, mobili in giunco, midollino e rattan, mobili da giardino, imbottiti. Eurocucina Salone Internazionale dei Mobili per Cucina 17a edizione Prodotti esposti: cucine in laminato plastico, cucine in legno, cucine in metallo, cucine laccate, cucine in muratura, complementi d’arredo per cucina. FTK – Technology for the Kitchen Proposta collaterale di Eurocucina - 3ª edizione Prodotti esposti: innovazione tecnologica elettrodomestici da incasso e delle cappe d’arredo
degli
SaloneUfficio Biennale Internazionale dell’Ambiente del Lavoro 14a edizione Prodotti esposti: arredamenti per ufficio, arredamenti per banche e istituti assicurativi, uffici postali e comunità, sedute per ufficio e comunità, home office, impianti di sicurezza per ufficio, banche e comunità, riscaldamento e condizionamento d’aria per ufficio, complementi d’arredamento per ufficio, illuminazione e installazioni per ufficio, servizi. Salone Internazionale del Bagno 2a edizione Prodotti esposti: mobili per bagno, accessori per bagno, accessori per bagno, cabine doccia e impianti sauna, porcellana sanitaria, rubinetteria sanitaria, radiatori, rivestimenti, vasche da bagno e idromassaggio. SaloneSatellite 11a edizione Progettisti attesi: 570 designer inclusi gli studenti delle 22 scuole internazionali di design Elenco espositori: www.cosmit.it
122
123
Every April, every year, the home/contract furnishing sector is caught up with an event quite unlike any other, anywhere in the world. This unique experience is the Saloni – not just the leading event in the sector at global level, but also a matchless occasion for an international meeting of minds – not to mention business, image and communication. This year, the colossus will again spread its wings from 16th to 21st April, at the Milan Fairgrounds, Rho. Protagonists as usual among the almost 2000 exhibiting companies; dozens of operational entities of Brianza design and furnishing. Cantù and Brianza are right at the top of the Italian woodcraft/furnishing sector, and at the event’s last edition they enthralled about 270,000 visistors including 165,000 foreigners from 145 different countries. Renewed enthusiasm will fuel the work in progress for the Saloni, which will encompass over 220,000 square metres in a tight-knit team effort that will include the Salone Internazionale del Mobile, Eurocucina, the new SaloneUfficio, International Biennial Workspace Exhibition (formerly EIMU) - the new name that says it all, bringing it into line with the other events and giving it greater prominence, the International Bathroom
offering. This will be entitled “Ufficio Fabbrica Creativa” (The Office as Creative Hub), which will turn the spotlight on modern offices – viewed as the factories of today – hubs of creative activity. All the exhibiting firms will have an opportunity to take part in an open competition that will explore the cross-theme through a series of products and innovatory technological solutions. There will also be a collateral event, conceived by the renowned artist Michelangelo Pistoletto providing an entirely new take on the theme, and there will be several conventions, including Designing Designers “Offices and Workplaces for Knowledge Workers”. These will provide an opportunity for economists, sociologists, entrepreneurs, architects and designers to come together and discuss the office of the future and the future of creativity. Furthermore, a collaboration agreement with the top organisation in the category, the IFMA/International Facility Management Association, will bring in high-profile international operators involved with the Facility and with sectorial innovations for workspace management. Another biennial feature of the 2008 edition of the Saloni is the International Bathroom Furniture Exhibition, which has now become an unmissable appointment for those who want
124
Furniture Exhibition, the International Furnishing Accessories Exhibition and SaloneSatellite. As always, there will be an infinite variety of goods on offer. The Salone Internazionale del Mobile, together with the International Furnishing Accessories Exhibition will be a showcase for excellence covering all types of domestic furnishing, from single pieces to coordinates, and every conceivable style, from classic to design to modern, not to mention trendsetters. Offering the very best in kitchen furniture, as well as furnishing accessories and its collateral offering FTK (Technology for the Kitchen), devoted to technological innovation in built-in electrical appliances, Eurocucina – now in its 17th edition – will prove to be the most all-embracing platform in its sector. On the office front, there is a change of name for EIMU, which has become SaloneUfficio, a name that says it all and brings it into line with the other Saloni events, a showcase of excellence for furniture and accessories for the workplace, banks, insurance companies, post offices and communities, as well as solutions for the home office. This year, too, there will be a macro cross-theme running alongside the purely commercial
to be kept up to date in real time on the latest in accessories and bathroom furniture, shower cubicles and saunas, sanitary ware, radiators, coverings, bathroom taps, bath and whirlpool tubs. Last but not least, SaloneSatellite will continue its tradition of showcasing a great many furniture prototypes created by talented young designers. Quite apart from the excellence of the commercial offering and the huge variety of new products, the beautifully choreographed stands and the impeccable services that make any visit to the exhibition complex more user-friendly and accessible, the Saloni will also include an unmissable range of collateral events, to be held both at the Fairgrounds and in the city itself. The greatest surprise will be the event – from 16th to 21st April in the Sala delle Cariatidi at Palazzo Reale and from 16th April to 29th June in the Refectory at the Convent of Santa Maria delle Grazie – featuring the internationally-renowned artist Peter Greenaway along with an icon of Milan’s and Italy’s cultural heritage par excellence, not to mention one of the most famous works of art in the world, setting the seal once again on the happy relationship between the Saloni and the Municipality of Milan and, by extension, the Ministry for Architecture and the Cityscape of Milan.
The best of italian design
at Saloni
2008
Collateral Events at I Saloni 2008 Leonardo’s Last Supper from 16th to 21st April Sala delle Cariatidi, Palazzo Reale, Milan every twenty minutes from 10.30am to 10pm from 16th April to 29th June Refectory of the Convent of Santa Maria delle Grazie, Milan Tuesdays, Wednesdays and Thursdays (bookings must be made) every twenty minutes from 7.30pm to 10.30pm Art Sign Offices Event by Michelangelo Pistoletto & Cittadellarte for SaloneUfficio 2008 Ufficio Fabbrica Creativa from 16th to 21st April Loggia dei Mercanti, Milan open all day Conferences, Seminars and Workshops IFMA Conference / International Facility Management Association Thursday 17th April
125
Sala Aquarius, Conference Centre Milan Fairgrounds, Rho Designing Designers Offices and Workspaces for Knowledge Workers 9 th edition Saturday 19th April, from 10am to 5.30pm Sala Sagittarius, Conference Centre Milan Fairgrounds, Rho I Saloni 2008: the Figures Place: Milan Fairgrounds, Rho Date: 16/21.04.08 Opening Hours: from 9.30am to 6.30pm. Trade only. Sunday 20 April: open to the public at large SaloneSatellite: open to the public every day, from 9.30am to 6.30pm, during the event Total exhibitors: 2,375 including those taking part in SaloneSatellite Net exhibition area: 226,000 square metres Gross exhibition area: 530,000 square metres Salone Internazionale del Mobile 47th national edition – 30 th international edition
Products on display: bedrooms, beds, wardrobes, dining rooms, dining nooks and living rooms, hall furniture, children’s furniture, occasional furniture, tables and chairs, rush and rattan furniture, garden furniture, upholstered furniture. Accessories, objects, ornaments and fabrics. Eurocucina International Kitchen Furniture Exhibition 17th edition Products on display: plastic laminate kitchens, wood kitchens, metal kitchens, lacquered kitchens, masonry kitchens, kitchen furnishing accessories. FTK – Technology for the Kitchen Eurocucina’s collateral proposal – 3rd edition Products on display: the innovatory technology of built-in electrical appliances and cooker hoods. SaloneUfficio International Biennial Workspace Exhibition 14th edition Products on display: office furniture, fixture and fittings for
banks and insurance offices, post offices and other public spaces, seating for offices and public spaces, home office, alarm systems for offices, banks and public spaces, office heating and air-conditioning, office accessories, office lighting and wiring systems, services. International Bathroom Exhibition 2nd edition Products on display: bathroom furniture, bathroom accessories, shower cubicles and saunas, sanitary ware, bathroom and laundry tapware, radiators, wall and floor coverings, bath tubs and whirlpool tubs. SaloneSatellite 11th edition Number of designers expected: 570 designers including students from the 22 international design schools involved Pavilion: 28 Net exhibition area: 4,500 square metres Frequency: Annual List of exhibitors: www.cosmit.it
International Furnishing Accessories Exhibition 22nd edition
126
127
TERRITORIO
Sessant’anni
di Chateau d’Ax
Restare leader in un mercato che non offre più alcuna certezza è la sfida recente del gruppo Chateau d’Ax, che dal 1948 studia, progetta e costruisce divani di qualità nelle case di chi ama le cose belle. L’azienda brianzola che festeggia il sessantesimo anniversario affronta il mercato con un prodotto “democratico” di grande qualità e design ricercato ma accessibile a tutti. Chateau d’Ax, che distribuisce in franchising in tutta Italia, si è adeguata ai tempi: copre tutte le fasce, cerca di soddisfare tutte le esigenze. Il mercato del mobile in Italia raggiunge attualmente un fatturato di 12 miliardi di euro, di cui quello del salotto occupa una fetta pari al 14%, con un fatturato di circa 1.6 miliardi di euro. In termini percentuali il gruppo Chateau d’Ax occupa una quota del 10% dell’intero mercato del salotto. Lo sviluppo del marchio come franchising ha avuto il suo start up nel 1995 e oggi conta sul territorio nazionale 130 punti vendita e 3 outlet, dove sviluppa il 30% del fatturato del gruppo. Un altro 30% vede l’azienda occupata nello sviluppo del mercato Usa e il restante 40% in quello europeo. Gli ultimi tredici anni, dal 1995, vissuti sulla corsia di sorpasso, a bruciare traguardi prestigiosi con una crescita costante. Chateau ha chiuso il 2007 con un fatturato globale che la riconferma leader del mercato italiano: ancora in crescita (12%). Il sell out nel nostro Paese è stato di 168 milioni di euro. La storia Chateau d’Ax: la solidità di una fortezza, la leggerezzadi un apostrofo. Il fascino medievale unito alla cadenza raffinata del francese. Ma non bisogna lasciarsi ingannare: il nome è vagamente nobiliare e sicuramente esotico, promette e mantiene robustezza ed eleganza, ma dietro c’è un’azienda italianissima, che ha scelto di chiamarsi così per una precisa strategia commerciale. Il francese, al momento della scelta del brand, era infatti funzionale al mercato d’oltralpe, che ai tempi della guerra del vino boicottava i prodotti italiani. Chateau d’Ax, oggi azienda leader nella produzione e commercializzazione di imbottiti, nasce nei primi anni ‘50 a Lentate sul Severo, provincia di Milano, cuore della Brianza. E da un’intuizione del fondatore, Bruno Colombo, si specializza nel segmento imbottiti diventando un punto di riferimento mondiale nel settore. L’idea di trasformare il marchio ”Fratelli Colombo” in Catecù d’Ax venne durante a una tappa del Tour de France, di cui l’azienda era uno sponsor: Nel logo vennero inseriti un leone e uno scudo. Il gruppo Chateau d’Ax oggi è diretto dai figli del fondatore, Walter e Antonio, e conta su diverse aziende in Italia, Romania, Cina e Stati Uniti con produzioni mirate ai singoli mercati di riferimento. Il prodotto I salotti Chateau d’Ax rispondono da sempre a concetti abitativi declinati attorno allo slogan “bello e accessibile” proprio di un prodotto “democratico”. L’impronta genetica di ogni pezzo è segnata dal gusto e dalla capacità di
128
129
ricerca della Brianza, da un marchio che ha sviluppato una gamma inconfondibile: oltre 300 modelli esclusivi dal country ai classici sino ai contemporanei e al design. Una scelta fra più di mille colori. Un progetto (di cui il salotto è il punto forte) sviluppato a 360 gradi. Sebbene oggi il prodotto Chateau d’Ax finisca per soddisfare ogni tipo di esigenza nel settore casa, l’azienda nasce con una netta specializzazione nella produzione del divano, che può essere rivestito in pelle, tessuto o microfibra. Nel 1999 nasce quello che viene definito sinteticamente “Divisione Notte”: un progetto che oggi dispone di 65 punti vendita specializzati nel settore notte, all’interno dei quali oltre al letto viene proposta una collezione completa di armadi, reti, materassi, complementi, biancheria. In occasione del prossimo “Salone del mobile
A destra, Fabio Corsini, manager di Chateau d’Ax, sopra una cucina del brand biranzolo. A sinistra, la camera da letto Fifty e, nelle pagine precedenti, il salotto Atlantis Right, Fabio Corsini, Chateau d’Ax manager. Above, a Chateau d’Ax kitchen, the Fifty bedroom and, on the previous pages, the Atlantis living room
130
2008” saranno tenute a battesimo altre due importanti e impegnative novità che consolideranno il brand Chateau d’Ax come leader sul mercato. La “Divisione Cucine” che offrirà una gamma completa di prodotti, elettrodomestici e complementi e “Dax Design” una nuova linea di mobili di altissimo design firmata da due tra i più stimati architetti italiani di fama mondiale: Cini Boeri e Michele Delucchi. Queste le novità che verranno presentate nel bellissimo show room di 1500 metri quadrati che l’azienda inaugurerà per l’occasione a Milano in Largo Augusto 8. Un altro obiettivo non meno ambizioso porterà il marchio a diventare protagonista in Europa sviluppando ulteriormente il progetto franchising in quelle nazioni dove Chateau d’Ax è già presente: Belgio, Portogallo, Francia, Spagna e Olanda.
Chateau d’Ax
Staying on top in what has become a risky market is the challenge taken up recently by the Chateau d’Ax group, which since 1948 has studied, designed and manufactured quality sofas for the homes of people who love beautiful things. The Brianza company now celebrating its 60th anniversary takes on the market with ‘democratic’ products of great quality and refined design which are accessible to everyone. Chateau d’Ax with franchises all over Italy has kept up with the times: it covers all brackets and tries to meet all requirements. Italy’s furniture market has a current turnover of 12 billion euros, with lounge items accounting for 14% with a turnover of about 1.6 billion euros. In percentage terms the Chateau d’Ax group’s market share is 10% of the entire lounge market. The brand’s involvement with franchising
started up in 1995 and there are now 130 sales outlets and 3 factory outlets in Italy, generating 30% of the group’s turnover. A further 30% results from building up US markets and the remaining 40% from the European market. The last 13 years since 1995 have been lived in the fast lane with steady growth burning up ambitious targets. Chateau wound up the year 2007 with an overall turnover reconfirming its role as leader in the Italian market: it’s still growing (12%). The sell out in our Country was 168 million euros.
d’Ax was founded in the early 1950s in Lentate sul Seveso (in the Province of Milan) in the heart of Brianza. Following its founder Bruno Colombo’s hunch it specialized in upholstery achieving worldwide acclaim in that sector. The idea to transform the ‘Colombo Bros’ tradename into Catecù d’Ax came during a leg of the Tour de France which the company sponsored; a lion and a shield were added to the logo. Nowadays the Chateau d’Ax group is run by the founder’s sons Walter and Antonio, and has branches in Italy, Romania, China and the United States, which tailor production to particular markets’ needs.
is SIXTY
The History Chateau d’Ax: the solidity of a fortress, the lightness of an apostrophe. Mediaeval allure combined with refined French cadence. But make no mistake: this vaguely noble – and definitely exotic – name promises (and delivers) robustness and elegance, but behind it there’s a 100% Italian company whose choice of name was one of pure business strategy. French was chosen for the brandname in order to break into the French market when a ‘wine war’ had led to Italian products being boycotted. Today’s leading company in the production and marketing of upholstered goods Chateau
The Product Chateau d’Ax lounges have always reflected a concept of living encapsulated in the slogan ‘beautiful and accessible’ pertaining to a ‘democratic’ product. Each item’s genetic identity is a brainchild of Brianza taste and research flair, from a brand which has developed an inimitable range: over 300 exclusive lines from country to classic right up to contemporary and design; with a choice of more than 1000 colours. A project (highlighting lounges) of kaleidoscopic realisation. Although Chateau d’Ax products can now supply homes with virtually anything, the
company was conceived as a specialist in the production of sofas, which may be covered in leather, fabric or microfibre. The succinctly named ‘Night Division’ came into being in 1999: a project now boasting 65 sales outlets specializing in bedroom items; apart from beds there’s a complete collection of wardrobes, sprung/slat bed bases, mattrasses, accessories and bed-linen. To mark the next ‘Salone del Mobile 2008’ (Furniture Fair) two important and ambitious new ideas are going to be launched, which are certain to consolidate the Chateau d’Ax brand’s position as market leader. The ‘Kitchen Division’ which will be offering a whole range of products, appliances and accessories, and ‘Dax Design’ a new furniture line of superlative design by two of Italy’s most acclaimed, world famous architects: Cini Boeri and Michele Delucchi. These new developments will be presented in the magnificent 1500 square-metre showroom the company will be inaugurating to mark the occasion in Milan in Largo Augusto 8. Another equally ambitious objective to upgrade the brand’s European image is the further development of franchising schemes in countries where Chateau d’Ax already operates: Belgium, Portugal, France, Spain and Holland.
131
SPECIALE MODA
Le stagioni in bianco e blu
di Marina Yachting
Marina Yachting nasce con un heritage autentico, una storia vera fatta di uomini e di luoghi. Con quell’energia antica che pervade ancora il viso e lo sguardo della gente di mare, con la forza del mare di roccia con tutti i colori, i sapori e gli odori della terra ligure, scoscesa, ma dolce. Una storia che inizia nel 1878, quando Nicolò Gavino, marinaio dallo spirito intraprendente sceglie di fermarsi nella sua Genova, dove apre una bottega nella quale vende lane, tela, e capi marinari. Decide di importare e venderle le divise degli ufficiali inglesi. Le giacche sono di panno blu, le tratta con olio e grasso di balena creando un giaccone marinaro veramente waterproof, che diventa il capostipite del “Pickot” di Marina Yachting. L’attività prosegue di generazione in generazione. Giorgio Gavino, pronipote del capostipite sceglie come logo lo spinnaker rigato e gonfio di vento. Il trattamento waterproof dei capi avviene in maniera più scientifica, la produzione di giacconi diventa sostanziosa, e la distribuzione li porta nei migliori negozi italiani. Il successo coincide con la nascita di quell’asse Milano-Golfo del Tigullio. Marina Yachting propone anche la maglia blu classica dei marinai in filato idrorepellente: la prima, realizzata in cotone Idrostop (che consente una totale impermeabilità, mantenendo una straordinaria morbidezza e un’estrema naturalezza del capo), si chiama “Titti”, e da allora insieme al “Pickot” diventa simbolo della collezione. Sulla storia e sul significato di questi due oggetti si basano da allora la filosofia e il carattere del marchio Marina Yachting.
Marina Yachting’s Seasons in white and blue
Marina Yachting was born of authentic heritage, a true story made up of men and places. With that ancient energy still etched in the faces and expressions of seafaring folk, with the power of the rocky sea, and all the colours, tastes and smells of the Ligurian land: precipitous yet gentle... Our story begins in 1878 when enterprising mariner Nicolò Gavino decided to settle down in his native Genova and open a little shop selling wools, oilskins and seafaring clothing. He decided to import and sell English officers’ uniforms. He treated the blue cloth jackets with oil and whale blubber creating a really waterproof sailing jacket, which was to become the forerunner of the ‘Pickot’ by Marina Yachting. His great grandson Giorgio Gavino chose a striped, windfilled spinnaker as a logo. Garments were now waterproofed more scientifically, jackets were produced in bulk, and they were distributed to leading Italian shops. Success coincided with the Milan-Gulf of Tigullio axis. Marina Yachting also brought out a classic blue sailors’ jersey made of water-repellent yarn: the first, made in Idrostop cotton (which makes garments completely waterproof while still remaining remarkably soft and natural-looking), was called ‘Titti’; since then together with ‘Pickot’ it has become the symbol of the collection. The story and the significance of these two objects have been the basis of the philosophy and the character of the brand Marina Yachting ever since.
132
133
Costume blu intero in licra con cinturina bianca Far “Archivio” con all’interno: occhiello, targhetta per personalizzazione e tracolla per portarlo in spalla
Women’s Collection S/S 08
Collezione Donna P/E 08
Pickot “Archivio” doppiopetto in cotone Idrostop®. Con tracolla interna (vedi immagine sotto)
134
“You see, you need a sea design; the line alone has movement and life. I can paint your dress: that’s a doddle; but paint it in such a way that the world sees you under the blue – now that’s art! And even beneath the green transparency of the water something lives and moves; and that very something is what the sea consists of...” Eduard von Keyserling Waves
“Vedi, ci vuole il disegno per il mare; solo la linea ha movimento e vita. Io posso dipingere il tuo vestito: niente di più facile; ma dipingerlo in modo che ognuno veda che ci sei tu, sotto l’azzurro, questa è vera arte. E anche sotto la trasparenza e il verde dell’acqua c’è qualcosa che vive e si muove, e proprio in questo qualcosa consiste il mare”. Eduard von Keyserling Onde La Collezione Donna primavera - estate 2008, esplora più che mai i segni simbolici del mare: la potenza dei bianchi accanto ai blu, la sobrietà dei tagli, le linee pulite che si traducono in righe di colore. Righe replicate e interpretate con fogge inesauribili nei quattro temi Archivio, Banchina, Marina, Mare. Bianco e blu prendono il volo nelle giacche tra cui Orion, Far e Pickot. Il logo-spinnaker trionfa dopo un calibrato restyling. È una donna con il mare dentro quella immaginata da Marina Yachting: il bianco e blu la vestono sulle strade di città o su una passeggiata lungomare. La sensualità si esprime con le righe che la fasciano, la disegnano, sottolineano l’incedere di un passo. Righe nell’infinita varietà di maglieria di jersey di cotone: t-shirt, abiti stretch, gonne che avvolgono la silhouette e giocano con le curve e il movimento. Il giacchino sailor è stato ridotto nei volumi, più asciutto, più sagomato: un taglio che assieme alla leggerezza del faille, una viscosa poliestere seta, esalta i tratti dell’eleganza naturale. Tagli semplici, forti, disegnati sul corpo con linee aderenti alla figura. Sul bianco entra il tono grezzo degli ecrù e degli argilla, con ricami e trasparenze. Preziosi i piccoli dettagli, dagli occhielli ai bottoni piccolissimi in metallo con logo smaltato bianco e blu, alle sottili cinturine che esaltano i tratti della femminilità. Le giacche a vento sono leggerissime, non solo sulla pelle ma anche alla percezione dello sguardo. Un gusto dei migliori anni Cinquanta ma estremizzato da modernissima semplicità di tagli. A volare ancora insieme al vento dell’estate, i pantaloni: larghissimi, impalpabili, bianchi come nuvole. Stessa vaporosità per le camicie che sono sagomate nel taglio ma ampie di volume, leggere nei cotoni quasi garza.
I costumi sono venduti con confezione borraccia
Pull Idrostop® in cotone con Macrologo in vendita con sacca (foto sotto)
Abito in jersey Macrologo
FLIP-FLOP Macrologo
The Women’s Collection spring - summer 2008 more than ever before delves into the sea’s symbolism: the power of whites next to blues, the sobriety of the cuts, the clean lines that translate into stripes of colour. Stripes replicated and interpreted with inexhaustible versions in the four themes Archivio, Banchina, Marina and Mare (Archive, Quay, Marina and Sea). White and blue take off in the jackets including including Orion, Far and Pickot. The spinnaker-logo triumphs after calibrated restyling. Marina Yachting’s woman has the sea within her: white and blue clothe her in town or on a walk along the promenade. Sensuality is expressed with stripes wrapping round her as they paint her and emphasize her gait. Stripes in an infinite variety of cotton jersey knitwear: t-shirts, stretch clothes and skirts that wrap the silhouette as they play with curves and movement. The little ‘sailor’ jacket has been reduced in volume and is more basic and form-hugging: a cut which together with the lightness of the faille (a viscous polyester silk) embellishes its natural elegance. Strong simple styles drawn on the body with figure-hugging lines. The white has rough ecru and clay overtones, with embroidery and transparent areas. There are gorgeous little details from the buttonholes to the tiny metal buttons with the enamelled blue and white logo, and the narrow little belts emphasizing the feminine form. The wind jackets are very light, not only on one’s skin but also in their look. So the best of the 50s taste taken to the extreme by ultra-modern simplicity of styling. Fly away again together with the summer wind, trousers: bell-bottomed, impalpable, white as clouds. The same gossamer quality for the shirts which are cut to shape but very roomy, and made of light almost gauze-like cottons.
Costume blu intero con cinturino in lycra
cappello a righe con ferro per modellarlo
135
La scarpa Hydra Tra le novità della collezione P/E 2008, la scarpa Hydra (come la più estesa costellazione dell’emisfero australe), primo modello di calzatura proposto da Marina Yachting, dotata di Footbed, un plantare idrorepellente brevettato, estraibilie e lavabile. Hydra nasce dalla sinergia di tecnologie avanzate, materiali pregiatissimi e una ricerca estrema di semplicità strutturale e stilistica. Come tutti i capi concepiti Marina Yachting Hyhdra ambisce alla durevolezza. Il design riprende la semplicità dell’onda ed i colori bianco e blu, elementi di connotazione storici di Marina Yachting.
Costume in lycra blu macrologo con coulisse
Far “Archivio”in cotene/lino gommato e all’interno: occhiello, targhetta per personalizzazione e tracolla per portarlo in spalla (foto a destra)
Pickot “Archivio” doppiopetto in cotone Idrostop®. Con tracolla interna vedi foto sotto
136
I costumi sono venduti con conferzione borraccia
Collezione Uomo P/E 08
Men’s Collection S/S 08
“…Corto assaporava il salmastro dell’oceano e lasciava che il suo sguardo si perdesse in quel livido orizzonte dove c’era posto per tante vite e per tanti sogni. Amava quei lunghi silenzi e le immense distanze: non c’erano confini segnati. “Volevo parlare con lei Corto Maltese, - sussurrò Pandora. Da dove viene lei?” - “Da tutti i mari del mondo”. Hugo Pratt Corto Maltese
“... Corto savoured the salty taste of the ocean allowing his gaze to lose itself in that leaden horizon where there was a place for so many lives and so many dreams. How he loved those long silences and vast distances: there were no borders marked here. “I wanted to speak to you Corto Maltese”, whispered Pandora. “Where are you from?” “From all the seas of the world”. Hugo Pratt Corto Maltese
La Collezione Uomo Marina Yachting primavera-estate 2008 rafforza i canoni estetici del marchio con un logo, che interpretato con raffinatissime varianti, esalta la caratterizzazione nei quattro temi: Archivio, Banchina, Marina, Mare. Le mode passano, lo stile resta. Il celebre Pickot® viene rivisitato nel tema Archivio con sapientissimo garbo, così che i nuovi segni particolari gli conferiscano contemporaneità e ne conservino allo stesso tempo la memoria. Le mitiche giacche Nelson, Orion e Far sono interpretate con linee più contemporanee e virtuose finiture interne ed esterne. Bianchi e blu duettano in righe mutevoli nel graficissimo tema Banchina che si declina anche in una corrente di ecrù tono su tono che traduce i colori della spiaggia. Materiali innovativi e semplicità di linee come l’oxford di nylon che mantiene la memoria delle pieghe d’uso. I capi del tema Marina, che hanno i requisiti tecnici dei da regata, esprimono il rigore di una forte vocazione estetica. Colori saturi e vibranti come cieli di mare dopo i temporali estivi: bianchi ghiaccio, grigi alluminio, comparse di blu elettrici. Nastrature interne rivestono le cuciture e assicurano l’impermeabilità. Fodere in nylon trilaminato consentono la traspirazione e conservano la leggerezza alla vista e al tatto. I particolari tecnici diventano temi stilistici: le zip sono impermeabili e gommate, il logospinnaker diventa un motivo catarifrangente posto sulla manica. La maglieria affida la forza dello stile alle righe macro, usate senza incertezza e trattate Idrostop®. Il tema Mare, beach time di Marina Yachting, è fatto di colori primari e grafie essenziali. Un alfabeto che scrive storie di mare nei boxer da bagno: taglio classico in lycra con motivi cromatici e grafici che evocano la segnaletica dei codici marini.
Pull in cotone Idrostop® con Macrologo in vendita con sacca
FLIP-FLOP Macrologo
Costume blu intero in lycra con coulisse
Cappello a righe con ferro per modellarlo
Marina Yachting’s spring-summer 2008 Men’s Collection is consolidating the brandname’s aesthetic canons with a logo, which interpreted with the most refined of variations, highlights characterization in the four themes: Archive, Quay, Marina and Sea. Fashions pass, style remains. The celebrated Pickot° is revisited in the theme Archive with the most erudite suavity, in such a way that new embellishments succeed in blending modernity with memory. The legendary Nelson, Orion and Far jackets are given a more contemporary slant and subtle inside and outside finishes. Blue and white form a duo in fickle stripes in the highly graphic Quay theme, also featured in a layered tonal stream of ecru indicative of the colours of the beach. Innovative materials and simple lines like the nylon oxford which ‘remembers’ past wearing folds. Marina theme garments technically suited to regattas express the rigour of a strong aesthetic calling. Vibrant, saturated colours like seascape skies after a summer thunderstorm: ice white, aluminium grey and electric blue flashes. Inside taping over the seams guarantees impermeability. Linings in 3-layered nylon allow transpiration and are light to look at and touch. Technical features become fashion statements: the zips are water-resistant and rubberized, and the spinnakerlogo is transformed into a reflecting motif on the sleeve. The knitwear’s stylistic strength derives from its bold macro stripes; treated with Idrostop°. The Sea theme, Marina Yachting’s beach time, consists of primary colours and basic writing. An alphabet that writes seafaring stories on boxer bathing shorts: a classic style in lycra with chromatic motifs and graphics reminiscent of marine code signs.
Le immagini dello speciale di Marina Yachting Le immagini della nuova campagna di Marina Yachting sono firmate da Massimo Vitali, fotografo-artista che ha valorizzato la moda senza tempo del marchio marinaro. Vitali ha scelto un gruppo distinto di modelli e di modelle disposti in modo grafico, ordinato e rigoroso che, in un contesto contraddittorio, sono accomunati dallo stesso abbigliamento. Sguardo fermo, convinto, sicuro, fiero dello stile che si indossa, a dimostrazione di un senso di appartenenza che si vuole far conoscere e mostrare con consapevolezza ed orgoglio.
The Hydra shoe Among the novelties in the S/S 2008 collection is the Hydro shoe (like the largest constellation in the southern hemisphere); Marina Yachting’s first footwear item is supplied with Footbed, a patented, extractable, washable, water-repellent insole. Hydra is the result of a combination of advanced technology, top-quality materials, and rigorous, structurally and stylistically simple research. Like all Marina Yachting garments Hydra aims at durability. The design depicts the simplicity of the waves and the colours blue and white – elements with historical connotations for Marina Yachting. The images of the Marina Yachting special The images of Marina Yachtings new campaign are signed by Massimo Vitali, an artist photographer who has valorized the maritime brand’s timeless fashions. Vitali has chosen a distinctive group of models set out in a graphic, orderly, and rigorous way in a contradictory contest, who share common clothing. They look unmoveable, convinced, sure, proud of the style they’re wearing, as if to demonstrate their sense of belonging which they wish to share and show off with awareness and pride.
137
PEOPLE
RICCARDO
TISCI
dal Comasco al VERTICE di GIVENCHY di P.An.
138
139
Riccardo Tisci ha una storia unica nel suo genere. Il 34enne Direttore artistico di Givenchy ha di recente ampliato il suo ruolo all’interno della maison e ora, oltre alle collezioni Haute Couture, Ready to Wear e Accessori Donna, lo stilista disegnerà anche le collezioni Ready to Wear e Accessori Uomo. La prima collezione uomo disegnata da Riccardo Tisci sarà la Primavera/Estate 2009. La storia di Riccardo cresciuto a Cermenate, in provincia di Como, in una famiglia che aveva già otto figlie, è un susseguirsi di eventi e scelte straordinari “Mio padre era un venditore ambulante di frutta e andava da un villaggio all’altro con il suo camion. Alla sua morte mia madre ha perso tutto. Ho iniziato a lavorare all’età di 16 anni per pagarmi gli studi e, lavoretto dopo lavoretto, ho cominciato ad acquisire un certo grado di sicurezza” ricorda Riccardo. A 17 anni, teenager, lascia il focolare domestico per frequentare la Central Saint Martin School of Arts di Londra. “Il mio Dna è italiano al 100% e ne vado fiero, ma all’Inghilterra devo tutto. In Gran Bretagna se hai talento ti sostengono. Alla Central
Nelle pagine precedenti, Riccardo Tisci con la top model italiana, Mariacarla Boscono e un’immagine delle sfilate Givenchy Prêt à porter Primavera / Estate 2008 On the previous pages, Riccardo Tisci and Mariacarla Boscono, the italian top model and an image of Givenchy’s Prêt à porter Spring / Summer 2008 defiles
140
Saint Martins non solo mi hanno permesso di entrare anche se non sapevo una parola d’inglese, ma mi hanno anche concesso una borsa di studio”. Uscito a pieni voti dal prestigioso istituto inglese, torna in Italia e lavora per quasi cinque anni all’ombra di grandi marchi come Antonio Berardi, Coccapani, Puma e Ruffo Research, un’esperienza poliedrica che lo arricchisce, plasmando il suo apprendistato nel settore, e grazie alla quale deciderà di diventare libero professionista. Nel settembre 2004 presenta la sua prima collezione firmata Riccardo Tisci. Orchestrata come una sorta di happening piuttosto che come sfilata tradizionale secondo le buone consuetudini del prêt-à-porter milanese, la presentazione genera non solo stupore, ma anche un nuovo fashion feeling, un feeling di nuova eleganza e, al contempo, di innovativo savoir faire. Una scelta di chic moderno che ora sembra essere la linea guida per la sua interpretazione dello spirito Givenchy. Nei suoi primi tre anni nella maison, Riccardo Tisci ha dimostrato una grande intuizione ed è stato capace di portare una prospettiva moderna alla storica maison.
Una direzione creativa unica assicurerà maggiore coerenza e rinforzerà lo sviluppo a lungo termine. In questo contesto, Riccardo Tisci ha creato il nuovo store concept al 28 di rue du Faubourg Saint-Honoré a Parigi. “Molta gente riduce sistematicamente le creazioni di Hubert de Givenchy ai modelli indossati da Audrey Hepburn. Tuttavia questi rappresentano solo una parte infinitesimale del suo lavoro. E nemmeno la più importante. Secondo me il periodo tra gli anni cinquanta e settanta è stato l’apoteosi di Givenchy. Aveva la reputazione di stilista tradizionale, ma in realtà era un vero pioniere. Quello che voglio fare ora, in realtà, è perpetrare lo spirito di Hubert de Givenchy, ma alla maniera di Riccardo Tisci”.
RICCARDO TISCI from Como to the top of Givenchy
Riccardo Tisci’s story really is a one-off. Givenchy’s 34year-old Artistic Director has recently broadened his inhouse role at the maison; so now in addition to the Haute Couture, Women’s Ready to Wear and Accessories collections, the stylist will also be designing the Men’s Ready to Wear and Accessories collections. Riccardo Tisci’s first men’s collection will be the Spring/Summer 2009 one. The story of Riccardo who grew up in Cermenate in the Province of Como in a family already consisting of eight children is a remarkable succession of choices and events. “My father used to drive his lorry round the villages selling fruit. When he died my mother lost everything. I started work when I was 16 to pay for my education, and the various little jobs I
did enabled me to build up my confidence”, Riccardo recalls. As a teenager of 17 he left home to attend the Central St Martin School of Arts in London. “My DNA is 100% Italian and I’m proud of it, but I owe everything to England: talent is rewarded in Great Britain; not only did Central St Martins enrol me without my speaking a word of English, but they even gave me a scholarship”. Having passed out of the prestigious English institute with flying colours, he came back to Italy and worked for five years under the umbrella of such big names as Antonio Berardi, Coccapani, Puma and Ruffo Research, an enriching eclectic experience which moulded his apprenticeship in this sector and enabled him to set up on his own. In September 2004 he presented his first Riccardo Tisci collection. With its format as a ‘happening’ rather than that of the traditional catwalk (which is Milan’s normal pret-à-porter custom), the presentation was to generate not only astonishment but also a whole new ‘fashion feeling’, one of new elegance combined with innovative savoir faire: a modern chic choice which now seems to be the guideline for his
interpretation of the Givenchy spirit. In his first three years in the maison, Riccardo Tisci has shown great intuition and has managed to give the historic house a more modern slant. One creative management department will ensure greater consistency as well as consolidating long-term development. In this context Riccardo Tisci has created a new concept store at 28 Rue du FaubourgSaint-Honoré in Paris. “Many people automatically reduce Hubert de Givenchy’s creations to the kind of clothes worn by Audrey Hepburn. But that’s just a tiny fraction of his work – and by no means his best. In my view Givenchy was on the crest of the wave in the period between the 50s and 70s: this apparently traditional stylist was really a true pioneer. What I’m in fact trying to achieve now is to carry on the Hubert de Givenchy spirit, but to do it Riccardo Tisci’s way”.
A sinistra, alcune immagini delle sfilate Givenchy Prêt à porter e Haute Couture Primavera / Estate 2008 Left, some images of Givenchy’s Prêt à porter and Haute Couture Spring / Summer 2008 defiles
141
PEOPLE
TALENTI EMERGENTI
nel mondo della MODA di Serena Brivio
142
Non rientrano nella classifica stilisti-prodotto marketing oriented. Realizzano quello che gli va seguendo l’estro del momento, fuori da ogni conformismo. Le loro creazioni sono legate dallo stesso filo conduttore: l’amore per l’arte, soprattutto contemporanea. Nel mondo del fashion, i due talenti comaschi, Otto Bussetti e Alessandro Pezzati, ci sono arrivati in momenti diversi, guadagnandosi subito grande visibilità e ammirazione. Il primo a farsi notare è stato Otto, classe ’79, figlio di Silvano Bussetti, affermato designer lariano. Dopo il diploma liceale, si specializza come cool-hunter (cacciatore di tendenze). Nel 2003 apre un concept store nel centro storico cittadino: una sfida personale e una scommessa per uscire dal guscio familiare. La sua idea moda ruota attorno all’idea di “vintage” personalizzato: camicie, T-shirt, felpe e pantaloni vissuti, rielaborati con ricami, stampe o altri interventi manuali, all’insegna dell’artigianalità e dell’unicità. Nel 2004 Bussetti debutta con il suo brand “Compl/8” a Pitti Immagine Uomo, la più importante rassegna di abbigliamento maschile, da sempre interessata a far crescere nuovi marchi.
Non passa inosservato. Anzi, conquista notevoli consensi tra stampa e compratori. Oggi i suoi capi sono esposti nelle vetrine più trendy del mondo. Un paio di stagioni fa, Pitti gli ha anche assegnato il premio “Delivering Fashion Into The Next 100 Years” per la migliore rivisitazione della divisa da lavoro. Altra storia quella di Alessandro Pezzati, ventenne iscritto al terzo anno della Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano. Dipingere è sempre stata la sua ragione di vita. Lavora non solo con i pennelli, ma anche con materiali di recupero, come pacchetti di sigarette, scontrini e altri oggetti d’uso quotidiano. Qualche mese fa, le sue opere sono capitate sul tavolo di Dolce & Gabbana (pare ci sia lo zampino del padre Maurizio, noto industriale serico). I due stilisti ne sono rimasti talmente affascinati che hanno deciso di far realizzare ad Alessandro alcune T-shirt e una camicia, sfilate con successo nell’ultima collezione maschile. Di colpo Alessandro è balzato alla ribalta della cronaca, è stato sommerso da mille proposte di collaborazione. L’inatteso colpo di fortuna non ha però cambiato i suoi piani: sfondare come artista. Un sogno più facile da realizzare con tutor del calibro di Dolce & Gabbana. Serena Brivio
Sopra, Otto Bussetti, a sinistra, Alessandro Pezzati Above, Otto Bussetti, left, Alessandro Pezzati
143
ADVERTISING
Smart dressed
by HELLO KITTY
Sotto, alcuni dei lavori di Alessandro Pezzati e la “giacca clown” di Otto Bussetti Below, some paintings by Alessandro Pezzati and the ‘clown jacket’ by Otto Bussetti
TALENTED YOUNG PEPLE break into the World of Fashion 144
They’re not in the marketing oriented product stylists’ hit parade. They design whatever non-conformist whim takes their fancy. But their creations do have one theme in common: their love for art – especially if it’s contemporary. Two talented young Comascans Otto Bussetti and Alessandro Pezzati have – at slightly different times – made it onto the fashion scene and enjoyed immediate limelight and admiration. The first to get himself noticed was Otto (born in ‘79) the son of Silvano Bussetti, a successful Como designer. After obtaining a high school diploma, he specialised as a cool-hunter (trend spotter). In 2003 he opened a concept store in the town’s historic centre: a personal challenge and an attempt to leave the family comfort zone. His fashion idea was to personalise ‘vintage’ garments; T-shirts, pile garments and worn trousers would be revamped with embroidery, prints or otherwise touched up by hand, to give them a unique craft slant. In 2004 Bussetti launched his ‘Compl/8’ brand at Pitti Immagine Uomo, the leading showcase for menswear, which has always focused on promoting new labels. It
was not to go unnoticed: indeed, it was applauded by buyers and press alike. His apparel is now on display in the trendiest shop windows in the world. A couple of seasons ago he was awarded the Pitti Prize ‘Delivering Fashion into the Next 100 Years’ for providing a totally new slant on work kit. Third year student at Milan’s Fine Arts Academy, 20-year-old Alessandro Pezzati’s is quite a different story. Ever a painting fanatic he augments his brushwork with such everyday rescued scraps as cigarette packets, receipts and so on. A few months ago examples of his work ended up on a Dolce & Gabbana table – rumour has it that his father Maurizio (a well-known silk magnate) had a say in this. The two stylists were so gobsmacked that they got Alessandro to design some T-shirts and an ordinary shirt, which were showcased successfully in the last menswear collection parade. Alessandro’s overnight fame has meant he’s been snowed under with job collaboration offers. But this unexpected stroke of luck hasn’t changed his plans: to make it as an artist. Your dream’s more likley to come true when you’ve got Dolce & Gabbana teaching you.
Noi donne lo sappiamo benissimo: la grandezza di un regalo non è proporzionale al suo valore … S.C.A. City Car, concessionaria ufficiale di vendita ed assistenza Smart, ha abbracciato questa filosofia creando per l’universo femminile Smart dressed by Hello Kitty. Un’idea nata dalla collaborazione con Camomilla, azienda italiana distributrice esclusiva nel nostro Paese dei prodotti Hello Kitty, la simpatica gattina giapponese che ci fa sorridere anche con un “piccolo” regalo … Small Gift, Big Smile! Smart dressed by Hello Kitty prevede oltre alla personalizzazione della carrozzeria, un kit di allestimento Hello Kitty per gli interni, arricchiti grazie alla mini valigia, al tappetino, al portacellulare, al coprispecchietto, … al maxi pupazzo. La piccola City Car, destinata a diventare l’oggetto del desiderio di ogni ragazza, è inoltre dotata di radio con lettore cd, mp3, bluetooth e funzione vivavoce. La nuova Smart dressed by Hello Kitty è in vendita esclusivamente negli showroom S.C.A. City Car presenti in tutto il Nord Italia al prezzo di Euro 13.100,00 - versione benzina - e ad Euro 14.000,00 – versione diesel. Per ricevere informazioni sono attivi il sito www. smallcarbigsmile.com e il numero verde 800 985 245.
We ladies are well aware of the fact: the size of a present is not proportional to its value... S.C.A. City Car, authorised Smart dealers for sales and servicing have embraced this philosophy by creating Smart dressed by Hello Kitty for the female universe. This was the brainchild born of the collaboration with Comomilla, the Italian company who are the sole distributors in our country of products called Hello Kitty, a lovely little Japonese cat who makes us smile even with ‘little’ presents... Small Gift, Big Smile! In addition to that, Smart dressed by Hello Kitty includes personalizing your car’s bodywork, Hello Kitty kitting out the inside embellished with a mini-case, a little mat, a mobile phone holder, a mirror cover, and... a maxi-puppet. The little City Car, every girl’s dreamcar, is moreover supplied with a radio and CD player, MP3, bluetooth and a hands-free kit. The new Smart dressed by Hello Kitty is on sale exclusively in S.C.A. City Car showrooms all over Northern Italy for 13,100 euros (petrol version) and for 14,000 euros (diesel version). To get information visit our website www. smallcarbigsmile.com or freephone us on 800 985 245.
Smart dressed by Hello Kitty è in vendita presso gli showroom del Gruppo S.C.A.: S.C.A. Como - via Cecilio, 4 - Como S.C.A. Valmadrera - via XXV Aprile, 49 - Valmadrera LC S.C.A. Merate - via Bergamo, 78 - Merate LC S.C.A. Service - via Milano, 38 - Cantù CO S.C.A. City Car - via Bertini, 8 - Milano S.C.A. City Car - via Bramante, 36/38 - Milano S.C.A. City Car - via per Cassano, 155 - Busto Arsizio VA Sondrio Diesel - via Industriale, 431 - Berbenno Valtellina SO Antares Parma - via Lavagna 1/A - Parma www.grupposca.com
Smart dressed by Hello Kitty is on sale at S.C.A. Group’s showrooms: S.C.A. Como - via Cecilio, 4 - Como S.C.A. Valmadrera - via XXV Aprile, 49 - Valmadrera LC S.C.A. Merate - via Bergamo, 78 - Merate LC S.C.A. Service - via Milano, 38 - Cantù CO S.C.A. City Car - via Bertini, 8 - Milano S.C.A. City Car - via Bramante, 36/38 - Milano S.C.A. City Car - via per Cassano, 155 - Busto Arsizio VA Sondrio Diesel - via Industriale, 431 - Berbenno Valtellina SO Antares Parma - via Lavagna 1/A - Parma www.grupposca.com
145
XXXXXX
Da mezzo secolo
la moda passa
da GIEM
Giem: Fifty Years of Olgiate Fashion
146
A sinistra, Giulio Giampietri, sopra, la moda uomo di Giem Left, Giulio Giampietri, above, the Giem’s menswear
Da mezzo secolo Olgiate Comasco, cittadina della provincia lariana collocata in posizione strategica sulla direttrice Como-Varese è un punto di riferimento per l’abbigliamento grazie a Giem. Emilio Giampietri, già affermato sarto toscano, nei primi anni Cinquanta sale dalla Lunigiana fino a pochi chilometri dal confine con la Svizzera per stabilirsi con la famiglia. Nel 1957 apre una sua azienda di confezione, che da piccolo laboratorio conosce un’immediata crescita. La produzione è limitata ai pantaloni e alla jeanseria. «Avevamo due laboratori e una buona rete di vendita in particolare in Lombardia e in Piemonte, confezionavamo fino a 1000 pantaloni al giorno – ricorda il figlio di Emilio, Giulio, titolare del Mondo Moda Giem dalla scomparsa del padre – La mia vocazione, però a differenza di mio padre era più prettamente commerciale, così con il mio ingresso in azienda ci siamo via via trasformati da fabbricanti a grossisti». Questa non sarà l’unica mutazione del Mondo Moda Giem, sì perché Giulio Giampietri è un imprenditore illuminato e capace di precorrere i tempi. Così già a metà degli anni Settanta l’ex stabilimento di Olgiate inizia a trasformasi in negozio, dove su un piano viene venduta la merce all’ingrosso e sull’altro quella al dettaglio. Inizialmente Giem si specializza nel “su misura”, tagli sartoriali e tipico gusto italiano fanno immediatamente presa sulla clientela. «La vendita dei vestiti si avviava però a una nuova rivoluzione e noi eravamo pronti a cambiare» ricorda
For 50 years Olgiate Comasco, a little town in the Province of Como strategically situated on the main Como-Varese road, has been pivotal for clothing thanks to Giem. In the early 50s acclaimed Tuscan tailor Emilio Giampietri and his family moved up from the Lunigiana to settle down just a few kilometers from the Swiss border. In 1957 he opened a tailoring business in a small workshop which grew immediately. Production was limited to trousers and jeans garments. “We had two workshops and a good sales’ network, especially in Lombardy and Piedmont; we used to turn out up to 1000 pairs of trousers a day”, reminisces Emilio’s son Giulio, who has headed Mondo Moda Giem since his father’s death. “My role however – unlike my father’s – was strictly a business one; so when I came into the company we gradually switched from being manufacturers to wholesalers”. This was not to be Mondo Modo Giem’s only transformation, for Giulio Giampietri was a far-sighted entrepreneur who knew how to keep up with the times. So already in the mid 60s the former Olgiate factory was turning into a shop, with one floor selling goods wholesale and the other retail. Giem initially specialised in ‘tailor-made’ garments, and elegant sartorial style and typical Italian taste were an immediate hit with customers. “But the sale of clothes was about to be revolutionised and we were there ready to change”, Giampietri recalls. The era of the wholesalers had ended and by the end
147
Sopra, gli abiti da cerimonia di Giem Above, Giem’s cerimonial-wear
148
Giampietri. Il tempo dei grossisti è infatti ormai finito e Giem, alla fine degli anni Ottanta ha già cambiato di nuovo pelle. Il ristrutturato capannone è ora un raffinato show-room con una superficie di vendita di 3mila metri quadrati, tutti dedicati al dettaglio. «Abbiamo sempre garantito, nonostante i volumi, l’assistenza di un negozio classico, con un servizio di riparazione e trasformazione degli articoli “just in time”, grazie al nostro laboratorio interno». Oggi al Mondo Moda Giem si possono trovare capi dei maggiori stilisti, da Armani a Zegna, da Canali a Max Mara, G-Star, Liu-Jo e Marella. «Il servizio è uno dei nostri punti di forza, grazie a personale qualificato in grado di interpretare i gusti dei nostri clienti. Dagli anni Novanta abbiamo allargato ulteriormente la nostra gamma di prodotti venduti, aggiungendo le calzature, la moda bimbo, senza dimenticare che da sempre offriamo l’abbigliamento da cerimonia per la donna e per l’uomo». Il marchio Giem ha da tempo varcato i confino della provincia, non ha mai pensato di aprire altri punti
vendita? «Ci conoscono tutti perché abbiamo sempre creduto e investito molto in pubblicità. Ho avuto la possibilità di aprire altre sedi, ma anche sempre pensato che se vuoi seguire bene un’attività devi seguirla direttamente. Certo oggi avremmo bisogno di una maggiore superficie di vendita e penso che il futuro di Giem possa andare in questa direzione, ora che mia figlia Barbara è entrata in azienda con la stessa passione, ambizione e capacità che avevo io alla sua età». Nonostante i 35 dipendenti, i 4 sarti del laboratorio interno, Giem ha mantenuto le dimensioni di un’azienda familiare, non è raro trovare alle casse del negozio lo stesso Giampietri, o la moglie Graziella, braccio destro di Giulio nella conduzione dell’attività. Abbigliamento e non solo nella vita di Giulio Giampietri, un uomo che non sta mai fermo, da qualche anno è anche imprenditore edile, ha edificato tra l’altro la casa anziani San Giulio di Beregazzo con Figliaro, è presidente dell’Olgiatese, società locale di calcio, socio del Rotary di Monticello e degli Amici di Como. «Sono anche agricoltore – sorride Giampietri – abbiamo una tenuta che è anche riserva di caccia, dove rompo lo stress della settimana con la passione della terra, che mi ha tramandato mio padre».
Sopra, la moda bimbo Above, toddler’s fashion
of the 80s Giem was in its new skin. The refurbished warehouse was now a posh showroom with a 3000 square-metre sales’ area, all given over to retail. “We’ve always guaranteed – despite bulk aspects – an old-fashioned ‘just in time’ sales’ service including garment repairs and alterations, thanks to our in-house workshop”. Nowadays Mondo Moda Giem handles clothing by leading stylists from Armabi to Zegna, from Canali to Max Mara, G-Star, Liu-Jo and Marella. “Service is one of our strong points, thanks to qualified staff who can relate to our customers’ tastes. Since the 90s we have further broadened our product range to include footwear, toddlers’ fashion and not to forget the Giem’s men’s and women’s cerimonial-wear. The Giem brand has long since crossed the province border...; haven’t you ever considered opening new sales’ outlets? “Everybody’s heard of us because we’ve always believed in and invested a lot in advertising. I could have opened other branches, but I’ve always thought you’ve got to be on the spot to monitor a business properly.
We could certainly do with more floor space today and that’s what I envisage for Giem’s future, especially now that my daughter Barbara has joined us with the same enthusiasm, ambition and ability that I had at her age”. In spite of having a workforce of 35 and 4 in-house workshop tailors, Giem is still basically a family concern; and it’s not unusual to see Giampetri himself at the shop’s cash desks, or his wife and right hand Graziella running the show. But there’s more to Giulio’s life than just clothing – he never stands still. For some years he’s been running a construction company and built the San Giulio old folks’ home in Beregazzo con Figliaro; he’s president of a local foofball club ‘the Olgiatese’ and a member of the Friends of Como’s Rotare di Monticello. “I’m a farmer too”, smiles Giampietri. “We’ve got a smallholding cum game reserve where I chill out after a stressful week with the same passionate love of the soil as my father”.
149
SPECIALE VIAGGI
ANAKAO OCEAN LODGE L’ultimo Eden dell’Oceano Indiano
“Un carretto ricolmo di paglia avanza sulla distesa sabbiosa, poco lontano una piccola mandria di zebù si accalca alla pozza d’acqua utilizzata sia dagli animali che dagli abitanti del piccolo villaggio. A pochi metri dal pozzo, alte dune sabbiose, bianche come la neve, si protendono in un mare dai riflessi turchesi e smeraldo. Dall’alto lo sguardo spazia su questo paradiso sconosciuto di spiagge immacolate e silenzi infiniti. Un luogo di magia, lontano dal mondo convenzionale, da scoprire senza fretta, coscienti di essere là, su quella linea invisibile varcata solo da pochi e privilegiati viaggiatori. In realtà, quella linea immaginaria, si trasforma in un’ineluttabile verità passeggiando sulla soffice sabbia corallina di
150
Anakao, un luogo simbolo, situato lungo la costa sudoccidentale del Madagascar, a circa quaranta minuti di barca veloce dalla cittadina di Tulear. Un luogo lontano da tutto e da tutti, in cui lo spazio temporale è cristallizzato dalle innumerevoli tradizioni ancestrali che scandiscono il vivere quotidiano dei malgasci” così il fotogiornalista Mauro Parmesani descrive le infinite sorprese di Anakao un luogo magico sulla Terra che per bizzarre e fortunose circostanze è rimasto incontaminato e al di fuori delle rotte caotiche del turismo di massa. Una destinazione nuova ed esclusiva per coloro che nell’anima sono veri viaggiatori. Anakao, nel Madagascar meridionale, è una piccola gemma
preziosa nascosta tra le baie turchesi dei Mari del Sud. Un’intera splendida baia a mezza luna, di sabbia bianca finissima, di fronte ad un tratto di mare che ad ogni ora del giorno si rinnova in colori e sfumature strabilianti. La barriera corallina al largo protegge la costa e regala fondali sorprendentemente ricchi di vita. Tutto questo e molto di più è Anakao per una vacanza esclusiva in uno degli ultimi Eden dell’Oceano Indiano. Comodi trasferimenti in barca veloce da Tulear (40 minuti) assicurano i collegamenti con l’esclusivo Anakao Ocean Lodge. Il sapiente utilizzo dei materiali locali, soprattutto pietra bianca lavorata a mano e
prezioso legno di palissandro, è stato alla base della costruzione dei 25 chalet perfettamente integrati in questo straordinario eco-sistema e distribuiti su due linee: una fronte mare, a pochissimi passi dalla spiaggia, e una seconda, parallela, più alta sulla duna, con stupenda vista sul mare. Tutti gli chalet sono dotati dei principali confort: aria condizionata, minibar, zanzariere e sala da bagno con doccia ed asciugacapelli. Particolarmente luminosi, ognuno dispone di una terrazza privata per i momenti di relax. Tre chalet con soppalco, in splendida posizione fronte mare, sono stati concepiti appositamente per le famiglie e in grado di ospitare
fino a 2/3 bambini mentre l’Anakao Suite dispone di una cameretta separata per gli ospiti più piccoli. Nella zona centrale un bar, un ristorante e diverse zone relax intorno alla “piazzetta”, fulcro centrale del Lodge. Un centro benessere e un gift-shop completano la struttura. Il trattamento All-inclusive garantisce la completa soddisfazione dell’ospite. Tutta l’area di Anakao è protetta dallo status di Parco Naturale anche per la sua preziosa barriera corallina che regala entusiasmanti esperienze subacquee (l’equipaggiamento per le immersioni è disponibile al Lodge). Non è raro poi scorgere le balene da Giugno a Settembre quando vengono organizzate escursioni
in barca per emozionanti ed indimenticabili incontri ravvicinati con questi splendidi cetacei. Le piccole isole di Nosy Ve e Satrana, a poche decine di minuti di barca dal Lodge, emergono dal reef in tutto il loro più fulgido splendore con le acque cristalline a lambire spiagge rosate di incontamina bellezza in quello che può apparire com l’ultimo Eden. Ad un’ora di fuori strada dal Lodge merita una visita anche il Parco Nazionale di Tsimanampetsotsa: un eco-sistema di grandissimo valore con un lago salato abitato da una splendida colonia di fenicotteri rosa. Quando poi il sole tramonterà al di là dell’orizzonte, sul mare di fronte ad Anakao, e le mille splendide sfumature del cielo annunciano la notte, avrete la certezza che la
151
“A straw-filled cart proceeds over the stretch of sand..., not far away a small herd of zebu crowd round the pool of water used by both the animals and the inhabitants of the little village. A few metres away from the well tall sand dunes as white as snow stretch out into a sea of turquoise and emerald reflections. From above one’s gaze sweeps over this unknown paradise of immaculate beaches and infinite silences. A place of magic, far from the world of convention, to be discovered at leisure; we are aware of being there... on that invisible line crossed only by a few privileged travellers. In reality, that imaginary line turns into ineluctable truth walking on the soft coral sand of Anakao, a symbolic place on the south-western coast of Madagascar, a trip of about 40 minutes in a fast boat from the little town of Tulear. A spot far from everything and everybody, where temporal space is crystallised by the innumerable age-old traditions articulating the everyday lives of the Madagascans”, is how photoreporter Mauro Parmesani describes the infinite surprises of Anakao, that magic place on the Earth that bizarre and fortunate circumstances have left uncontaminated and off the chaotic routes of mass tourism. So a new and exclusive destination for those who deep down in their souls are real travellers. Anakao in southern Madagascar is a precious little jewel hidden among the turquoise bays of the Southern Seas. A whole splendid half-moon of a bay of fine white sand before an expanse of sea which every day puts on stunning new colours and hues. The coral reef off shore protects the coast and ensures that the bottom of the sea is surprisingly rich with life. Anakao is all this and much more for an exclusive holiday in one of the last Edens in the Indian Ocean. Comfortable tranfers in a fast boat from Tulear (40 minutes) provide sure connections with the exclusive Anakao Ocean Lodge. Skillful use of local materials, especially the white hand-crafted stone and precious wood, were basic to the construction of the 25 chalets which integrate perfectly with this extraordinary eco-system and are laid out in two lines: one on the seafront just behind the beach, and a second parallel one higher up on the dunes, with a magnificent view over the sea. All the chalets have standard facilities: air-conditioning, minibars, mosqito nets, and bathrooms with showers and hairdryers. They’re very light and all have private patios to relax on. Three chalets in a fantastic seafront position have mezzanine floors, and were specially designed to accommodate families with up to 2/3 children; the Anakao Suite on the other hand has a separate little bedroom for younger guests. The central zone has a bar, a restaurant and various relaxation areas round the ‘piazzetta’, the Lodge’s focal point. A wellness centre and a giftshop complete the amenities. The Allinclusive package guarantees complete satisfaction for our guests. The whole Anakao area is protected by its status as a Nature Park partly due to its precious coral reef and attendant scuba diving thrills (diving gear is available at the Lodge). Whales can often be spotted between June and September when boat trips are organised for exciting and unforgettable close encounters with these magnificent cetaceans. A short boat trip away from the Lodge the small islands of Nosy Ve and Satrana rise above the reef in all their radiant slendour, their crystal waters lapping on pink-tinged beaches of uncontaminated beauty in what might appear to be the last Eden. An hour’s drive from the lodge in an off-road vehicle takes you to The Tsimanampetsotsa National Park: this invaluable eco-system with a salt lake in inhabited by a splendid colony of pink flamingoes. Then when the sets over the horizon on the sea opposite Anakao and a thousand beautiful hues of colour announce the
152
ANAKAO OCEAN LODGE The last Eden of the Indian Ocean
Un’esclusiva di
Rallo Travel & Lifestyle
informazioni e prenotazioni presso: Rallo Worldwide Travel s.r.l. numero verde 800628722 w w w. r a l l o w o r l d w i d e . i t Viaggi Mentasti 22100 Como via Recchi, 17 Tel. 031.270202 fax 031.573000 www.viaggimentasti.it stefano.poletti@viaggimentasti.it 22100 Como via Manzoni, 2 Tel. 031.303522 fax 031.300490 22077 Olgiate Comasco via Vittorio Emanuele, 22 Tel. 031.945757 fax 031.990384 22063 Cantù via Milano, 51 Tel. 031.2276000 fax 031.3515196 22036 Erba via Ferraris, 7 Tel. 031.4448000 fax 031.3335092 22015 Gravedona via Regina di Ponente, 106 Tel. 0344.89105 fax 0344.89115 153
TERRITORIO
Franco Cologni, presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte The President of the Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte Franco Cologni
La SETA fiore all’occhiello
dei mestieri d’arte SILK MANUFACTORING The jewel in the crown of artistic craft 154
155
Il filato d’alto pregio della provincia di Como ha un rilievo straordinario, nell’ambito dell’artigianato artistico d’eccellenza in Europa e nel mondo. Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, in collaborazione con il Centro di ricerca “Arti e mestieri” attivo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha curato il volume “La Grande Europa dei Mestieri d’Arte. Artigianato artistico d’eccellenza nei Paesi dell’Unione Europea”, una mappatura dei mestieri d’arte europei tra
cui, appunto, spicca la lavorazione della seta a Como. La ricerca affronta l’importanza culturale del settore dell’artigianato, mettendone in luce la forza economica e fornisce i dati specifici dell’Italia: oltre 1.400.000 imprese (34,8% del totale UE), più di 3,5 milioni di addetti, un contributo alla ricchezza generata in Italia di quasi 148 miliardi di Euro pari al 12,5% del valore aggiunto nazionale al netto dell’agricoltura. Focalizzando l’attenzione a livello locale si scopre l’importanza dell’artigianato per la provincia di Como: 17.857 imprese artigiane, con un’incidenza del 40% sulle imprese totali, contro la media del 33% dell’intera regione Lombardia. La punta di diamante dell’artigianato comasco è il settore tessile, che in un clima di generale stagnazione riesce comunque a mantenersi in attivo: mentre il fatturato nazionale è di 9,1 miliardi di euro, con una crescita del 2%, la provincia di Como ha fatto registrare la crescita record del 5,1%. I risultati dimostrano l’estrema importanza del tessile per Como, sottolineata anche dalla ricerca, che mette in luce un mestiere d’arte che nobilita la provincia dal XVI secolo: la lavorazione della seta. Le imprese comasche del settore sono organizzate in una rete altamente specializzata in cui ogni azienda si occupa di una singola fase della produzione. Questo permette di mantenere uno stretto controllo su ogni segmento realizzativo, assicurando la pregiata qualità del prodotto finito. È il settore serico con le sue circa 730 aziende e i suoi 16.300 addetti divisi tra tessitura dei filati, stampa e finissaggio dei tessuti e confezionamento degli articoli, a comporre l’anima economica del territorio della provincia. Data la grande responsabilità che pesa sul settore, diventa importante per le imprese l’inserimento di personale competente e aggiornato; a questo scopo è stata istituita, nel 1995, la Fondazione del Setificio, che si occupa della formazione di un corpo docenti capace di fornire ai giovani le competenze necessarie. A vigilare sull’aggiornamento dei metodi produttivi è invece un altro ente pubblico attivo dal 1923: la Stazione Sperimentale per la Seta dedito allo studio applicato per conto delle imprese. La ricerca non si limita a elencare i mestieri d’arte d’Europa, ma propone un’analisi dettagliata degli artigianati artistici dei diversi Paesi mettendo in luce le loro tradizioni e le loro interazioni con il territorio. «Parole di seta e sillabe di velluto: così la poetessa americana Emily Dickinson, forse il più grande genio poetico del suo tempo, descrive i divini messaggi dell’amore. Dalla poesia alla letteratura, dai complicati
A sinistra, un tessuto serico per arredamento Left, a silk furnishing fabric 156
The Province of Como stands out for its high-quality yarn among artistic craftsmanship of excellence in Europe and the rest of the world. The Cologni Foundation of Artistic Crafts in collaboration with the research centre ‘Arts and Crafts’ (active in Milan’s Catholic University of the Sacred Heart), has edited the research book ‘The Great Europe of Artistic Crafts: Artistic Craftsmanship of Excellence in the Countries of the European Union’. This mapping out of European artistic crafts among other things highlights Como’s silk processing. The research tackles the craft sector’s cultural importance as it highlights its economic strength and provides specific figures for Italy: over 1,000,000 businesses (34.8% of the EU total), a workforce of more than 3.5 million, and almost 148 billion euros in terms of wealth generated in Italy on a par with 12.5% of the growth reserve surplus excluding agriculture. Zooming in on the local scene you realise just how important the artisan sector is for the Province of Como: 17,857 artisan businesses making up 40% of the total number, compared with an average of 33% for the whole of Lombardy. Right at the cutting edge of Como craftsmanship is the textile sector which, despite the prevailing climate of stagnation, is showing returns: 9.1 billion euros’ national turnover, with a growth rate of 2%; the Province of Como on the other hand has enjoyed record growth of 5.1%. These results demonstrate the textile industry’s pivotal importance for Como, borne out too by the research that sheds light on an artistic craft which has ennobled the province since the 16th century: the weaving of silk. The Como firms in this sector are organised in a highly specialised network with each company handling one particular phase of production, which is thus under tight control ensuring that the finished product is of optimum quality. The silk sector made up of 730 companies and a workforce of 16,000 split into yarn weaving, printing and finishing of fabrics, and making up articles represents the area’s economic soul. Given the great responsibility the sector carries, it’s crucial for businesses to employ competent staff who are technically up to date; to this end the Fondazione del Setificio was set up in 1995 in order to train a teaching team to equip young people with the necessary skills. The monitoring of the updating of production methods on the other hand has been undertaken by a public body since 1923: the Experimental Silk Station conducts applied studies on behalf of businesses. Research is not restricted to listing Europe’s artistic crafts, but entails detailed analyses of Europe’s artistic artisans
by shedding light on their traditions and their rapport with an area. “Words of silk and syllables of velvet” is how American poetess Emily Dickinson – possibly the greatest poetic genius of her time – describes the divine messages of love. “From poetry to literature, from the complicated ceremonials of power to the splendour of baroque cvanvasses; whenever a concept requires enhancement, excellence needs highlighting, or supremacy needs
A sinistra, un antico telaio (Per gentile concessione Museo didattico della Seta di Como - via Castelnuovo, 9 - tel 0039 031 303180) Left, an ancient loom (Courtesy of Museo didattico della Seta di Como) 157
cerimoniali del potere allo splendore delle tele barocche, ogni volta che occorre innalzare un concetto, sottolineare un’eccellenza, certificare una supremazia, si ricorre alla seta» spiega Franco Cologni, presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. «E quando si parla di seta - prosegue - si parla di Italia. Parlando di creatività nel mondo del lusso e della moda, dobbiamo necessariamente parlare dei creativi. E in Italia la figura del “creativo” è sempre formata da un altro binomio inossidabile: il Designer e il Maestro d’Arte. È alla loro competenza tecnica, alla loro mente creativa e alla loro mano intelligente che dobbiamo il successo del Made in Italy. E come il “Made in Italy” (quando associato alle creazioni dell’artigianato artistico di più alto livello) assume lo status di una garanzia, di un riconoscimento oggettivo di qualità, così il suo prestigio si applica perfettamente alla grande tradizione comasca dell’Arte della Seta, che insieme alle meravigliose bellezze paesaggistiche di questa zona ha reso il Lago di Como famoso e amato in tutto il mondo. Sì, amato, perché è sempre l’amore il grande motore che motiva le
certification we fall back on silk”, explains President of the Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte Franco Cologni. “And when you talk about silk, you talk about Italy. And when we talk about creativity in the world of luxury and fashion, we must of necessity talk about creative people. And in Italy the ‘creative persona’ always has inevitable double-barrelled overtones of the Designer and the Master of Art”. “And it’s to their expertise, creative minds and skillful hands that we owe Made in Italy’s success. And just as ‘Made in Italy’ (when it’s associated with artistic craft creations of the highest level) assumes the status of a guarantee, of an objective recognition of quality, so can its prestige be applied perfectly to the great Como tradition of the Art of Silk, which together with the area’s breathtakingly beautiful scenery has made Lake Como famous and loved the world over. Yes, loved – because love is the great driving force motivating actions and determining the success of an idea”.
Sopra, copertina della ricerca “La grande Europa dei mestieri d’arte. L’artigianato artistico d’eccellenza nei Paesi dell’Unione Europea”. A destra, dei tessuti di seta Above, the cover of the research book ‘The Great Europe of Artistic Crafts: Artistic Craftsmanship of Excellence in the Countries of the European Union’. Right, silk fabrics
158
159
EVENTI
Insubria Top
l’ECCELLENZA sul Lago di Como
Il Lago di Como ancora una volta sa sorprendere. Nelle prossime settimane si sentirà molto parlare di eccellenza, si cercherà di definire cosa sia e cosa significhi: si parlerà di Insubria Top. Insubria Top è la Fiera dell’Eccellenza che avrà luogo a Cernobbio, nel Centro Congressi Villa Erba, nelle date del 19 e 20 aprile 2008 (ingresso libero). Ma che cos’è l’eccellenza? Semplificando si può dire che eccellenza è qualità e prestigio e questa non sembrerebbe una novità in un periodo in cui prevalgono il lusso e la moda, ma il concetto qui è molto diverso. Cerchiamo di capire perché. La fiera accoglierà le imprese che hanno come obiettivo il raggiungimento dei massimi standard qualitativi nel proprio settore di appartenenza: il punto di forza dei prodotti delle aziende espositrici sarà, appunto, l’eccellenza. Le aziende espositrici sono state selezionate tra quelle che ripongono particolare attenzione nel processo produttivo, nella progettazione, nella scelta dei materiali e nel design. Il concept è quindi ben lontano da quello ambiguo ed effimero di lusso e svincolato dalla moda e dalle tendenze del momento: Insubria Top è sinonimo di prodotti ad alto
valore aggiunto, il cui significato economico riflette anche la volontà di offrire al mercato un prodotto il cui valore non depauperi col passare del tempo, ma che, al contrario, ne risulti accresciuto. Per questo motivo verranno tenuti convegni per il settore business durante i quali verrà approfondito il concetto dell’eccellenza, soprattutto quella del nostro territorio, ricco di storie imprenditoriali che fondano le radici del loro successo in scelte di qualità. Il 16 di aprile si terrà il convegno “Eccellenza del territorio: gli uomini e la storia” presso una sede istituzionale della Camera di Commercio di Como. Il territorio è un incrocio di elementi legati alle persone e alle attività che in esse si sviluppano. Per comprendere la situazione e le potenzialità di sviluppo di un territorio bisogna innanzitutto considerarne lo sviluppo storico, delimitarne i confini e comprendere quali possono essere gli interventi di natura infrastrutturale che ne possano migliorare l’attrattiva, sia per coloro che vi risiedono sia per coloro che intendono sviluppare attività economiche. Partendo da questa prospettiva il convegno sviluppa i temi dell’evoluzione del territorio in chiave storica analizzando in particolare i fattori di innovazione e competitività, gli
aspetti infrastrutturali tanto in una dimensione locale quanto in una globale e presenta alcune case histories di imprese particolarmente significative in riferimento al legame tra iniziative imprenditoriali e caratteristiche del territorio. Parteciperanno come relatori: Renato Fiocca, professore ordinario dell’Università Cattolica; Lanfranco Senn, professore ordinario della Bocconi (presidente del Centro di economia regionale e dei trasporti di Milano, MM); Aldo Carera, professore straordinario di Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere; Paolo De Santis, presidente della Camera di Commercio Como. Inoltre interverranno le aziende e i rispettivi rappresentanti come Pasquale Forte di Eldor e proprietario di Podere Forte. Anche la madrina della fiera sarà di eccellenza: Donatella Bianchi, conduttrice di Linea Blu, in onda tutti i sabati su Rai Uno, che consoliderà il ruolo fondamentale del settore della nautica all’interno della manifestazione. Ma la fiera ha anche un’altra peculiarità: la combinazione del momento dell’esposizione dei prodotti con momenti living di grande intrattenimento e formazione. La convinzione alla base della Fiera è che solo combinando
i momenti della conoscenza e dell’esperienza si possa approdare ad un godimento vero e responsabile dei prodotti, attraverso il quale fruire non solo delle loro doti estetiche e funzionali, ma anche dei significati più profondi, che sono proprio i presupposti della loro eccellenza. Gli ospiti potranno usufruire di drive test e prove in acqua, percorsi studiati per scoprire i luoghi Insubrici e per dare valore al rispetto del Codice della strada, valorizzando gli aspetti enogastronomici, artistici e architettonici della zona. Si potranno vivere esperienze di degustazione per riscoprire i prodotti tipici, tesoro di memoria, saperi e cultura del territorio. Esperti falconieri, venuti dall’Inghilterra, offriranno l’occasione di avvicinarsi a esemplari eleganti e spettacolari, per il divertimento dei più piccoli, ma anche degli adulti. Ci saranno dimostrazioni di golf, con la possibilità di confrontarsi con insegnanti dello sport e ricevere consigli preziosi. Tutto questo e molto altro ancora. La Fiera dell’Eccellenza offre a tutti l’opportunità di venire a contatto con l’eccellenza, di conoscerla, toccarla, gustarla, viverla. Per far diventare l’eccellenza un’emozione.
Il centro espositivo Villa Erba, a Cernobbio The Villa Erba exhibition center in Cernobbio
Insubria Top the excellence on the Lake of Como Once more Lake Como hides a surprise. Over the next few weeks the topic of debate will be excellence, what it is and what it means: in other words, Insubria Top. Insubria Top, the Trade Fair promoting excellence, will take place at Cernobbio, at the Villa Erba Congress Centre on 19 th and 20 th April 2008 (free admission). But What exactly is excellence? Using simple words excellence could be described as quality and prestige, and this wouldn’t be a novelty in times where luxury and fashion prevail, but the concept here is very different. Let’s try to understand why. The Fair will host firms whose aims are to attain the highest standards of quality in their specific field: the strong point of the products made by the firms exhibiting is precisely excellence. These firms have been selected because they dedicate special attention to the production process, designing, choice
160
of materials and aspect. The concept is therefore quite far from the ambiguous and fleeting idea that fashion and current tendencies convey: Insurbia Top stands for products with immense added value, whose economic status reflects the desire to offer the market a product that will increase with value in time. For this reason meetings will be organized for the business sector that will discuss the concept of excellence, especially that excellence present in our area so rich in case histories that have founded the roots of their success in choices regarding quality. On the 16th of April will take place the convention of excellence of the territory: men and history, institutional center of the room of Chamber of Commerce of Como. Territory is a cross of elements bounded to the people and the activities that develop in them. To understand
the situation and the potentialities of a territory it’s necessary to consider the historic development, to delimitate the borders and to understand which can be the infrastructural interventions that can improve the attractive, either for those who settle and for those who want to develop economic activities. This is the reason why the convention develop the territories’ evolution themes through an historical vision analysing the innovative and competitive skills, infrastructural aspects as well as in a local dimension like in a global one. It presents some case histories of significant enterprise referring to the bound between business ventures and characteristics of the territories. The chairmen will be: Renato Fiocca, teacher ordinary Catholic University; Lanfranco Senn, teacher ordinary Università Bocconi (president of the Center of regional economy and the
transports in Milan, MM); Aldo Carera, extraordinary of contemporary History in the Faculty of linguistic Sciences and foreign literatures; Paolo De Santis, president of the Chamber of Commerce of Como. Besides will intervene the firms and the respective representatives as Pasquale Forte, Eldor president and owner of Podere Forte. The host of the Fair is also excellent: Donatella Bianchi, the host of the popular television program Linea Blu broadcasted every Saturday on Rai Uno, will highlight the fundamental role of the naval sector in the exhibition. The Fair has another special feature: the exposition of products is combined with delightful experiences which can be described as both enjoyable and instructive. One of the basic notions of the Fair is that only by combining knowledge and experience can these products truly be
appreciated and so the beauty and functionality, as well as other deeper qualities so intrinsic in their excellence, be exploited. The guests will be free to test drive on land and lake circuits especially designed to explore the beauty of Insurbia without infringing the Highway Code, and fully appreciating the local food, wine, art and architecture. Local products, stories, culture and curiosities can be savored. Hawk handlers from England will provide the opportunity to see unique and spectacular falcons for the pleasure of both young and old. There will be golf demos with the chance to talk to sports instructors and ask questions. All this and much, much more. The Fair on Excellence is an opportunity for everyone to come into contact w ith excellence, to get to know it, touch it, taste it, experience it… to let excellence become an emotion.
161
TERRITORIO
Il GRANDE Cuore di Como
COMO’S Big Heart
Comocuore onlus, fondata nel 1985, ha lo scopo di promuovere iniziative di informazione e prevenzione delle malattie cardiovascolari. Opera in stretta collaborazione con le divisioni di Cardiologia degli Ospedali Sant’ Anna e Valduce di Como, aderisce a Conacuore (Coordinamento Operativo Nazionale Cuore) che raggruppa le 150 associazioni del Cuore sparse su territorio nazionale e ha ricevuto per il 2007 l’attestato di eccellenza dall’Istituto Italiano della Donazione. Lo scorso anno Comocuore ha preso avvio l’Operazione salva-gente 2007- MiniAnne (www. salvagente2007.it), progetto pilota per educare all’emergenza e al massaggio cardiovascolare le nuove generazioni, fino a farla diventare materia di insegnamento nelle scuole. Oggi si stima che, le morti per arresto cardiocircolatorio in Italia, ammontino a 70.000 in un anno. Partito nel maggio 2007, MiniAnne ha raccolto l’adesione di 20 scuole della provincia di Como. Ad oggi gli studenti addestrati sono 1.100. Ad ogni studente viene consegnato un Kit che comprende il manichino MiniAnne, un manuale, un Dvd . I ragazzi devono diventare a loro volta istruttori, trasmettendo quanto appreso a scuola ai propri familiari, ma anche agli amici, realizzando l’effetto formazione a cascata. Il progetto di portata nazionale ha costi notevoli, per questo motivo è stata studiata la formula “Adotta una classe” meccanismo di raccolta fondi con il quale le aziende possono contribuire per sostenere i costi per addestrare una classe alla tecnica di RCP. Le iniziative di Comocuore sono sostenute dalgi “Amici di Como”.
INFO Associazione Comocuore via Rovelli 8 22100 Como Tel 031.278862 fax 031.278862 3302831 e-mail comocuor@tin.it www.comocuore.org
Comocuore onlus (tax-back charity) founded in 1985 aims to promote the spread of information about and prevention of cardiovascular disease. Working in close colloboration with the Cardiological Departments of the Sant’Anna and Valduce Hospitals, it’s a member of Conacuore (National Heart Operational Coordination) a group of 150 Heart Associations all over Italy, who obtained the 2007 excellence award from the Italian Donation Institute. Last Year Comocuore launched the 2000 Life Saving Operation - MiniAnne (www.salvagente2007.it), a pilot scheme to train young people for emergency action and cardiovascular massage, and have the subject taught in schools. Every year 70,000 are estimated to die in Italy of
cardiac arrest. Launched in May 2007, 20 of Como Province’s schools have joined MiniAnne. So far 1100 students have been trained. Each student gets a Kit with a MiniAnne mannequin, a manual and a DVD. The young people in turn become instructors, sharing what they’ve learnt with friends and family, producing domino-effect training. This national scheme is very costly, so an ‘Adopt a Class’ formula has been devised to raise funds by businesses contributing to costs to train a class in cardiac resuscitation techniques. Comocuore onlus enterprises are supported by the “Firends of Como”
163
La MUSICA a Como di Claudio Berni
foto Carlo Pozzoni
Pagine di Verdi, Mascagni, Rossini, Cajkovskij, Musorgskij, Gershwin, Bacharach, ma anche le celebri marce del tradizionale repertorio bandistico popolare. Sempre eseguite magistralmente da un ensemble prestigioso, affiatato, “innamorato” della musica e consapevole di rinnovare – anno dopo anno – una storica tradizione comasca. E’ questa la realtà della Filarmonica Cittadina Alessandro Volta 1890, che quest’anno compie 137 anni di vita e rinnova la sua attività al servizio della musica e della città di Como. Il corpo bandistico, diretto dal maestro Mauro Novati e composto da una cinquantina di elementi – tutti musicisti non professionisti, in gran parte “veterani” dello spartito, ma anche giovani molto promettenti – si esibisce gratuitamente in numerosi concerti nell’arco dell’anno, in modo particolare in occasione di appuntamenti tradizionali religiosi e civili (per esempio, la processione del Venerdì Santo al SS.Crocifisso; i festeggiamenti del Patrono S. Abbondio; la commemorazione dei Defunti il 2 novembre; la commemorazione dei Caduti il 4 novembre; il 25 aprile, Festa della Liberazione, il
164
concerto a lago di metà luglio), ma anche per eventi o manifestazioni organizzati da enti o privati. Segno che la “Filarmonica” è ritenuta elemento indispensabile e insostituibile per sottolineare le date e i momenti più importanti della realtà lariana. Ma non solo. Il suo statuto, infatti, stabilisce tre scopi e altrettanti campi di attività: promuovere e divulgare la musica popolare bandistica; mantenere “vivo” il corpo musicale in grado di effettuare prestazioni bandistiche richieste dal Comune di Como; promuovere lo studio, la preparazione e la prima istruzione musicale necessaria per l’esecuzione di concerti con particolare riferimento ai giovani. E proprio a loro è rivolta la scuola allievi della “Filarmonica”, per trasmettere la passione e l’educazione musicale e formare nuovi elementi che intendano suonare nell’ensemble. LA STORIA Nata nel 1871 con il nome di “Corpo di Musica Città di Como” vive alterne vicende fino a fondersi nel 1921 con la concorrente “Filarmonica Alessandro Volta
spa” nata nel 1890. Il nuovo corpo musicale, che prende il nome di “Filarmonica Cittadina Alessandro Volta”, attraversa il ‘900 tra piccoli e grandi eventi storici e, anche dopo alterne vicende, consolida dagli anni ’50 in poi la sua attività e la sua importanza per la città. E’ guidata da valenti maestri, tra cui Ugo Bottacchiari, Pietro Berra, Emilio Tufacchi, Attilio di Marco, Antonio Maria Paolucci e Antonio Romano. Un grande direttore è stato Alfonso Maria Matrella (1965 e 1968-1988), abile orchestratore e raffinato compositore di origini pugliesi, che ha avuto tra i suoi allievi il futuro jazzista Sante Palumbo e che ha diretto “La Cittadina” per le celebrazioni del centenario nel 1971, quando l’organico era composto da ben 78 elementi. Dopo la direzione di Vincenzo Lauciello (1988-2005), da maggio 2007 l’ensemble è guidato da Mauro Novati, classe 1965, un appassionato musicista, diplomato in tromba al Conservatorio G. Verdi di Milano. Nel corso degli anni la bravura dei musicisti comaschi ha potuto esprimersi anche fuori dai confini locali. Come è avvenuto nel 1973 con il concerto nella Sala Grande del Concertgebouw di
FILARMONICA VOLTA Music in Como
Scores by Verdi, Mascagni, Rossini, Tchaikovsky, Musorgsky, Gershwin and Bacharach, but famous marches from popular traditional band music too. And all played expertly by a prestigious, close-knit ensemble ‘in love’ with music as every year they dust down a historic Como tradition. That’s what the Filarmonica Cittadina Alessandro Volta 1890 is all about; the band is 137 years old this year and will be reconfirming its service to music and the town of Como. The 50-member band is conducted by Maestro Mauro Novati and all the musicians are amateurs – mostly ‘veteran’ performers and a few promising young people – who play for nothing in numerous concerts over the year, especially on traditional religious or civil occasions (such as the Good Friday procession to the SS.Crocifisso church; celebrations of the Patron Saint Abbondio; All Souls memorial services on 2nd November; the 25th April Liberation Festival and the lakeside concert in mid July). But they also play at semi-official or private events or shows; all this indicates that the ‘Filarmonica’ is an absolute ‘must’ to underscore
Como’s most important dates and events. But that’s not all. The band’s statute specifies three aims and areas of activity: to promote and promulgate polular band music; to ensure that the band is up to giving performances as required by Como Town Council; to promote the study of music, training and basic musical education necessary for concert performances with particular reference to young people. They’re the very ones the ‘Filarmonica’ Music School is targeting so as to imbue them with a love for music, educate them musically and bring on new members to play in the ensemble. THE HISTORY Founded in 1871 with the name ‘Corpo di Musica Città di Como’, the band went through various phases until 1921 when it joined forces with its rival ‘Filarmonica Alessandro Volta spa’ founded in 1890. The new musical group called ‘Filarmonica Cittadina Alessandro Volta’ lived through the 1900s with its big and small historical events and – vicissitudes notwithstanding – consolidated its activities and
165
TERRITORIO
ADVERTISING
il tesseramento al Filarmonica Social Club è così possibile sostenere l’attività dell’ensemble e dare un aiuto organizzativo indispensabile per continuare una tradizione così significativa per Como.
IL DIRETTIVO Il consiglio direttivo della “Filarmonica” è composto da: Pierluigi Gorla (presidente), Natale Cavadini (segretario), e i consiglieri Cinzia Allevi, Aristide Campisani, Giorgio Bellati, Virginio Fagetti, Michela Mercuri, Vittorio Mottola, Walter Nenci, Antonio Piccolo, Renzo Pigni. Maestro, Mauro Novati; Presentatrice, Raffaella Roncoroni.
2008, DUE CONCERTI DA NON PERDERE Ricordiamo due tradizionali appuntamenti che sono stati recentemente definiti dagli organizzatori: Festa della Mamma, domenica 11 maggio, alle 15.30, in piazza San Fedele a Como; Festa della Repubblica, lunedì 2 giugno, alle 11, in piazza Duomo a Como.
IL FILARMONICA SOCIAL CLUB La “Filarmonica Cittadina”, patrocinata dal Comune di Como, vive grazie anche al contributo materiale ed economico di numerosi cittadini comaschi. Attraverso
I CONTATTI Filarmonica Cittadina Alessandro Volta 1890 Sede: via Tommaso Grossi 4, Como Sito Internet: www.filarmonicavolta.it E-mail: info@filarmonicavolta.it Folder informativo: “Gli Appuntamenti della Cittadina”
Il maestro Mauro Novati dirige un corpo bandistico composto da una cinquantina di elementi Maestro Mauro Novati the conductor of the 50-member band importance for the town in the 50s. It was led by talented maestros, including Ugo Bottacchiari, Pietro Berra, Emilio Tufacchi, Attilio di Marco, Antonio Maria Paolucci and Antonio Romano. One great conductor was Alfonso Maria Matrella (1965 and 1968-1988), who was skilfull at orchestration and a refined composer of Apulian origin; one of his pupils was future jazzman Sante Palumbo. He also conducted ‘La Cittadina’ to mark the 100th anniversay celebrations in 1971, when the band was 78 strong. After Vincenzo Lauciello’s spell as conductor (1988-2005), since May 2007 the ensemble has been led by Mauro Novati (b. 1965), a man with a passion for music who qualified as a trombonist at Milan’s G.Verdi Music School. Over the years the Como musicians’ virtuosity has found expression beyond local borders as well: as happened in 1973 with a concert in Amsterdam’s Grand Concertgebouw Hall to mark the 25th anniversary of Queen Juliana’s reign; in Fulde to mark the twinning of Como with the German town; in Canton Ticino and in other Italian localities. THE EXECUTIVE The executive board of the ‘Filarmonica’ is made up of: Pierluigi Gorla (Chairman), Natale Cavadini (Secretary), and members Cinzia Allevi, Aristide Campisani, Giorgio
166
Bellati, Virginio Fagetti, Michela Mercuri, Vittorio Mottola, Walter Nenci, Antonio Piccolo and Renzo Pigni. Conductor, Mauro Novati; Presenter, Raffaella Roncoroni. THE FILARMONICA SOCIAL CLUB The ‘Filarmonica Cittadino’ (patronised by Como Town Council), also survives thanks to the material and financial contributions of many Como citizens. By joining the Filarmonica Social Club you’re supporting the ensemble’s activities as well as giving a hand with the organisation, which is vital for the continuation of such a highly significant Como tradition. 2008 - two concerts not to be missed Let’s remember two traditional dates which have recently been established by the organisers: Mother’s Day, Sunday 11th May at 3.30pm, in Piazza San Fedele in Como; Festival of the Republic, Monday 2nd June at 11am, in Piazza Duomo in Como. CONCTACT US AT Filarmonica Cittadina Alessandro Volta 1890 Address: Via Tommaso Grossi 4, Como Website:www.filarmonica.it E-mail: info@filarmonicavolta.it Info folder: ‘Gli Appuntamenti della Cittadina’
La data è destinata a rimanere nella storia, sabato 9 febbraio 2008, quando un nutrito gruppo di appassionati nonché possessori di almeno una Porsche si è riunito per dare vita ufficialmente al Porsche Club Lario. L’assemblea costituente del Porsche Club Lario si è tenuta sotto la supervisione dei referenti di Porsche Italia e del Porsche Club Italia. Il primo presidente del Club è Flavio Panzeri, Pietro Bianchi è vicepresidente, fanno parte del consiglio direttivo anche: Sergio Ciceri, Alessandro Gedda, Giovanni Meazzi, Raffaele Morra, Mauro Origoni, Massimo Sesana e Marco Teli. Il sogno di creare un gruppo unito che condividesse la stessa passione per Porsche si è realizzato dopo quattro anni di duro lavoro da parte di alcuni dei soci fondatori. Il Porsche Club Lario è diventato il Club ufficiale che copre il territorio delle tre province di Como, Lecco e Sondrio. Potranno aderire all’associazione tutti i proprietari di un’autovettura Porsche. Un gruppo di lavoro unito e compatto sotto un unico marchio con l’obiettivo primario di organizzare delle iniziative per i soci accomunati dalla passione per le splendide vetture sportive della casa tedesca. La sede ufficiale del Porsche Club Lario sarà a Lecco nella nuova - di prossima apertura - filiale Service del Centro Porsche Como. L’inaugurazione ufficiale della struttura è prevista nei prossimi mesi su un territorio già di competenza del Centro Porsche lariano. In questo modo la concessionaria Porsche di Como, sotto la supervisione del titolare Marco Teli, riuscirà a coprire perfettamente ed efficientemente attraverso i suoi servizi di vendita e di assistenza l’intera area di Como, Lecco e Sondrio.
The birth of the Porsche Club Lario
Amsterdam in occasione del 25° di regno della regina Giuliana; a Fulda, in occasione del gemellaggio di Como con la cittadina tedesca); in Canton Ticino e in altre località italiane.
E’ NATO IL PORSCHE CLUB LARIO
Saturday 9th February 2008 is destined to go down in history as the date when a sizeable group of enthusiasts and owners of at least one Porsche met for the official inauguration of the Porsche Club Lario. The constituent assembly was convened under the auspices of Porsche Italia and Porsche Club Italia. The first chairman of the Club is Flavio Panzeri with Pietro Bianchi as deputy chairman; the executive board is also made up of Sergio Ciceri, Alessandro Gedda, Giovanni Meazzi, Raffaele Morra, Mauro Origoni, Massimo Sesana and Marco Teli. The dream of forming a united group of Porsche freaks was realised after four years of hard work on the part of some of the founding members. The Porsche Club Lario has become the official Club covering the three Provinces of
Como, Lecco and Sondrio. All Porsche vehicle owners are welcome to join. It’s a compact united working group under one label whose main aim is to organise events for members with the same passionate interest in the German company’s splendid sports cars. Porsche Club Lario’s official headquarters will be in Lecco in the new – opening shortly – Service Branch of Centro Porsche Como. The official inauguration of the premises is envisaged during the next few months in an area already supervised by Centro Porsche Lariano. In this way the authorized Porsche di Como dealer (under the supervision of the owner Marco Teli) will be able to provide superlative and efficient sales and servicing cover for the whole area of Como, Lecco and Sondrio.
A sinistra, alcuni dei consiglieri del Porsche Club Lario Left, some Porsche Club Lario council members
167
TERRITORIO
Maggiolini
a Villa
Carlotta L’arco di ingresso a Campione d’Italia The Campione d’Italia Access Arc 168
169
TERRITORIO Tradizione e modernità. I preziosi mobili intarsiati di Giuseppe Maggiolini, ebanista che nel Settecento annoverò tra i suoi clienti case reali e famiglie della grande nobiltà lombarda, e le linee sobrie e affilate degli arredi disegnati da Giuseppe Terragni, massimo esponente del Razionalismo, movimento che negli anni Trenta rinnovò l’architettura italiana. Sono i protagonisti dei due progetti sviluppati dal Centro Promozione Brianza di Cabiate, associazione che riunisce oltre 50 aziende per lo più attive nel settore del legno-arredo. L’obiettivo che accomuna le due iniziative è il desiderio di far conoscere e riscoprire, non soltanto al grande pubblico ma anche agli stessi mobilieri brianzoli, l’ingegno e le intuizioni di Maggiolini e di Terragni, anche per trovare nelle loro creazioni nuovi stimoli per essere sempre più competitivi sui mercati mondiali. Una sfida che si sviluppa, appunto, lungo due sentieri:
la tradizione del mobile classico e la modernità del design applicato all’arredamento. In comune, il grande ebanista, che diede vita allo stile “Maggiolini”, e l’architetto razionalista hanno anche il Lario. Maggiolini nacque nel 1738 a Parabiago, nel Milanese, da una famiglia oriunda del lago di Como. Terragni venne alla luce a Meda (Milano) nel 1904, ma visse a Como, dove realizzò le sue opere più importanti, tra cui la Casa del Fascio e il Monumento ai Caduti. “Progetto Eccellenza - Giuseppe Maggiolini Ebanista” è stato battezzato l’omaggio al celebre intarsiatore del Settecento, un’iniziativa che si snoda attraverso quattro significative tappe di un percorso lombardo che inizia simbolicamente nel Museo di Villa Carlotta, a Tremezzo, sul lago di Como (www.villacarlotta.it), per poi proseguire, con cadenza annuale, a Villa Corvini a Parabiago (nella primavera del 2009), nella Villa Reale di
TERRITORIO Monza e al Palazzo Reale di Milano, per i quali l’ebanista fornì arredi e pavimenti. Nella dimora di Tremezzo, famosa per i suoi meravigliosi giardini botanici, fino al 15 maggio i visitatori potranno conoscere la figura e l’opera di Maggiolini attraverso i suoi pregiati mobili e numerosi reperti storici, dagli attrezzi ai disegni. Nell’ambito del “Progetto Giuseppe Terragni Designer”, invece, schizzi e studi di tavoli, sedie, poltrone, scrivanie e librerie, tracciati dall’architetto razionalista, sono stati trasformati dapprima in progetti - grazie all’impegno di una dozzina di istituti d’arte, scuole professionali, centri di formazione e università - e poi in prototipi veri e propri costruiti da una decina di aziende di arredamento brianzole. Una quindicina i “pezzi” realizzati, che faranno parte integrante di un evento che verrà dedicato al maestro razionalista. Un’iniziativa, quest’ultima, tuttora in fase di studio e di definizione.
A sinistra, il Casinò Bellagio a Las Vegas, sopra, Villa Olmo, a Como Right, the Casino Bellagio in Las Vegas, above, Villa Olmo, in Como
Maggiolini a Villa Carlotta 170
Tradizione e modernità. I preziosi mobili intarsiati di Giuseppe Maggiolini, ebanista che nel Settecento annoverò tra i suoi clienti case reali e famiglie della grande nobiltà lombarda, e le linee sobrie e affilate degli arredi disegnati da Giuseppe Terragni, massimo esponente del Razionalismo, movimento che negli anni Trenta rinnovò l’architettura italiana. Sono i protagonisti dei due progetti sviluppati dal Centro Promozione Brianza di Cabiate, associazione che riunisce oltre 50 aziende per lo più attive nel settore del legno-arredo. L’obiettivo che accomuna le due iniziative è il desiderio di far conoscere e riscoprire, non soltanto al grande pubblico ma anche agli stessi mobilieri brianzoli,
l’ingegno e le intuizioni di Maggiolini e di Terragni, anche per trovare nelle loro creazioni nuovi stimoli per essere sempre più competitivi sui mercati mondiali. Una sfida che si sviluppa, appunto, lungo due sentieri: la tradizione del mobile classico e la modernità del design applicato all’arredamento. In comune, il grande ebanista, che diede vita allo stile “Maggiolini”, e l’architetto razionalista hanno anche il Lario. Maggiolini nacque nel 1738 a Parabiago, nel Milanese, da una famiglia oriunda del lago di Como. Terragni venne alla luce a Meda (Milano) nel 1904, ma visse a Como, dove realizzò le sue opere più importanti, tra cui la Casa del Fascio e il Monumento ai Caduti.
“Progetto Eccellenza - Giuseppe Maggiolini Ebanista” è stato battezzato l’omaggio al celebre intarsiatore del Settecento, un’iniziativa che si snoda attraverso quattro significative tappe di un percorso lombardo che inizia simbolicamente nel Museo di Villa Carlotta, a Tremezzo, sul lago di Como (www.villacarlotta.it), per poi proseguire, con cadenza annuale, a Villa Corvini a Parabiago (nella primavera del 2009), nella Villa Reale di Monza e al Palazzo Reale di Milano, per i quali l’ebanista fornì arredi e pavimenti. Nella dimora di Tremezzo, famosa per i suoi meravigliosi giardini botanici, fino al 15 maggio i visitatori potranno conoscere la figura e l’opera di Maggiolini attraverso i suoi pregiati mobili e
numerosi reperti storici, dagli attrezzi ai disegni. Nell’ambito del “Progetto Giuseppe Terragni Designer”, invece, schizzi e studi di tavoli, sedie, poltrone, scrivanie e librerie, tracciati dall’architetto razionalista, sono stati trasformati dapprima in progetti - grazie all’impegno di una dozzina di istituti d’arte, scuole professionali, centri di formazione e università - e poi in prototipi veri e propri costruiti da una decina di aziende di arredamento brianzole. Una quindicina i “pezzi” realizzati, che faranno parte integrante di un evento che verrà dedicato al maestro razionalista. Un’iniziativa, quest’ultima, tuttora in fase di studio e di definizione.
171
TERRITORIO
172
173
SPORT
In basso a destra, Gianluca Roda. Sotto, la Ferrari 430 Gt2, con cui Roda ha partecipato all’International Gt Open dello scorso anno, ottenendo un successo, due secondi posti e tre terzi Bottom right, Gianluca Roda, below the Ferrari 430 GT2 that Roda drove last year in the International GT Open title, achieving success with two second and three third places
SPORT
Gianluca RODA Un imprenditore che corre di Massimo Moscardi
«L’importante è trovare il giusto equilibrio tra il lavoro, la famiglia e le passioni». Gianluca Roda, 48 anni, presidente del Gruppo Rodacciai, inquadra in questo modo la sua vita. Nel mondo del lavoro è a capo di un’azienda di 1.400 dipendenti, 7 stabilimenti e 980 milioni di euro di fatturato, ma allo stesso è un personaggio di primo piano nell’automobilismo sportivo. Roda è infatti da anni, esattamente dal 1981, un apprezzato pilota nelle più importanti competizioni in Italia e in Europa. Dopo gli esordi nei rally, in cui si è tolto molte soddisfazioni, si è dedicato completamente alla pista (la prima volta a Vallelunga nel 1988 alla “Due ore”, vinta in coppia con Massimo Pigoli su una Bmw 325). E nei più importanti autodromi mondiali l’imprenditore comasco ha preso l’abitudine di salire sul podio: in ben 60 occasioni, su 195 corse disputate, si è piazzato tra i primi tre. Tra i successi più importanti spicca, nel 1992, la vittoria nel campionato italiano Turismo gruppo A con una Ford Sierra. Senza dimenticare, in tempi più recenti, l’affermazione al rally storico “Tour de Spagna”. Nella stagione 2008 punta al titolo nell’International Gt Open in cui è portacolori ufficiale della Porsche con una 997 Gt2. Al suo fianco il giovane austriaco Richard Lietz. Lo scorso anno, invece, ha affrontato la stessa serie con una Ferrari 430 Gt2, ottenendo un successo, due secondi posti e tre terzi. Il campionato si corre sui
176
177
SPORT
Gianluca RODA
Below, the Gianluca Roda’s Porsche 997 Gt2
più famosi tracciati del mondo: Monza, Magny Cours, Spa, Valencia, Brands Hatch, ad esempio. Tra i piloti vi sono personaggi che hanno corso in Formula 1 e altri che sono stati protagonisti della Gp2. «Il mio segreto? Affrontare le corse come un vero professionista – spiega Roda – La preparazione fisica viene prima di tutto, ma è anche un discorso mentale. Quando sono negli autodromi stacco da quella che la mia vita di tutti i giorni. Non penso al lavoro e alla mia azienda. La mia concentrazione è soltanto per la gara. E in questo mi dà una grande mano Lele Saldarini, la persona che dopo il 2003, quando avevo deciso di lasciare il mondo dell’automobilismo, mi ha riavvicinato a questo sport». «Negli autodromi mi interesso personalmente di tutto, parlo con chi segue la mia auto, intervengo nell’organizzazione – aggiunge – Non mi piace delegare ad altri». Poi al lunedì il rientro al timone della Rodacciai, con la pesante responsabilità di proseguire sulla strada tracciata da papà Giuseppe, scomparso pochi mesi fa.
Gianluca è professionale e concentrato quando partecipa alle gare negli autodromi; determinato e sempre pronto a nuovi investimenti per far crescere ulteriormente la sua azienda. Senza dimenticare la famiglia. Ed è proprio da suo padre, Giuseppe, che oltre che la passione per il lavoro, Gianluca ha ereditato quella per i motori. Beppe Roda, infatti, era stato un campione di motonautica e aveva anche conquistato un record del mondo. E oggi, nel segno della continuità anche i figli di Gianluca si sono avvicinati all’automobilismo. Il 18enne Andrea corre in Formula Renault 2000, il 14enne Giorgio gioca a calcio, ma allo stesso tempo ha già iniziato a girare con i kart. «È bellissimo avere figli che condividono la stessa passione, scambiarsi consigli e impressioni» dice ancora il pilota e imprenditore. E chissà, magari un giorno, nemmeno troppo lontano, i Roda potrebbero correre assieme per unire anche nell’automobilismo un percorso comune e una tradizione vincente, nel lavoro e nella vita.
“What’s important is to find the right balance between one’s work, family and passionate interests”. That’s how Gruppo Rodacciai President Gianluca Roda (48) sums up his life. He heads a business with a 1400strong workforce, 7 factories and a 980 million-euro turnover, in addition to being a leading light in the field of motor racing. Roda has in fact for many years – since 1981 to be exact – made his mark as a driver in both Italian and European competitive events. After a rewarding start rallying he switched over to track events (first of all in Vallelunga in 1988 at the ‘Due Ore’, which he won teamed up with Massimo Pigoli in a BMW 325). And world-famous racing circuits have got used to seeing the businessman on the rostrum: on no fewer than 60 occasions covering 195 races he’s figured among the top three. The year 1992 was to witness one of his greatest wins, in the Italian Group A Tourism Championships, in a Ford Sierra. And not to be forgotten was his more recent performance
in the historic ‘Tour de Spain’ rally. In the 2008 season he’s got the International GT Open title in his sights as the official Porsche standard bearer in a 997 GT2, teamed up with a young Austrian Richard Lietz. Last year on the other hand he competed in the same event with a Ferrari 430 GT2 achieving success with two second and three third places. The championships are held on such famous world tracks as Monza, Magny Cours, Spa, Valencia and Brands Hatch. Both Formula 1 and GP2 drivers take part. “What’s my sectret? Being really professional”, explains Roda”. You’ve got to be up to scratch both physically and mentally. Once I’m on the racetrack I simply blot out my everyday life; I forget my work and my business, I just focus on the race. That’s where Lele Saldarini comes into the picture; after I’d decided to quit racing in 2003 he’s the one who brought me back into this sport”. “My approach is very hands-on: I talk to the technical team and I get involved in organisational aspects”, he adds. “I’m not into delegation”.
Then on Monday it’s back to running Rodacciai as he takes up the challenge of stepping into the shoes of his father Giuseppe, who passed away a few months ago. Gianluca is professional and focused when he takes part in racing events; and he’s determined and always prepared to invest in company expansion. Not to forget his family. Apart from his passionate work ethic, Giunluca has also inherited his father Giuseppe’s enthusiasm for motors. Beppe Roda was in fact a speedboat champion and was even a world record holder. And now Gianluca’s sons have caught the motor racing bug too. Andrea aged 18 races in Formula Renault 2000 and 14-year-old Giorgio plays football – but he’s also taken up go-karting. “It’s great when your children are keen on the same things and you can exchange tips and views”, reiterates the driver and businessman. And who knows, maybe one day soon the Rodas will be able to go motor racing together on the same track in the same winning tradition at work and in life.
An Entrepreneur on the Move Sotto, la Porsche 997 Gt2 di Gianluca Roda
178
179
PEOPLE
NGC, mecenati in tutti gli sport
Un marchio impegnato nel settore sanitario che è apprezzato e conosciuto tra gli appassionati di tutti gli sport ad ogni livello. Una società di ricerca, sviluppo, produzione di dispositivi medici all’avanguardia e di progettazione e realizzazione di sale operatorie, terapie intensive e di reparti tecnologicamente avanzati sempre più nota per il suo impegno nel settore agonistico. La Ngc, che ha sede a Novedrate, in provincia di Como, è infatti un’azienda impegnata con un ruolo di primo piano nel mondo dello sport, per passione e per un grande riscontro di visibilità, come spiega il vicepresidente, Natale Bellotti. «Siamo primo sponsor nel ciclismo – afferma - con la squadra professionistica Ngc Medical-Otc Porte, negli Elite con la Ngc-Pagnoncelli-Perrel e il Pool Cantù». Ma non solo. La società sostiene inoltre numerose formazioni lariane delle categorie giovanili, quali il Canturino e la Fiorin tra gli Juniores, il Velo Club
180
181
PEOPLE
This brand is involved in sanitary ware and is appreciated and well-known by sports fans at all levels. The company which researches, develops and poduces state-of-the-art medical equipment, as well as designing and constructing operating theatres, intensive therapy units and technologically advanced departments, is enjoying increasingly more acclaim for its commitment in competitive sport. Ngc based in Novedrate in the Province of Como in fact plays a leading role in the world of sport, out of its passionate love for sport and to get exposure as Vice President Natale Bellotti explains: “We’re cycling’s main sponsor”, he says, “with the professional team Ngc Medical-Otc Porte, in the Elite with Ngc-PagoncelliPerrel and Pool Cantù”. And that’s not all; the company moreover supports many Como teams in the junior category, such as Canturino and Florin (in the Juniores), Cadorago Sailing Club, Figinese, Capiaghese and Puginatese. But Ngc’s isn’t just peddle-pushing support. “In basketball we’re no. 2 sponsors of Pallacanestro Cantù in the A1 Tricolore series”, Bellotti once more points out. “We also back Abc Cantù in C1 and Virtus Cermenate in C2”. Great importance is attached to being involved in motor sports as well, with top national and international names. “In the GP Motorbike Championships our logo is on Randy De Puniet’s Honda. In Italy’s Asphalt Rallies Trophy Ngc is on the Peugeot driven by Marco Silva and Gianni Pina, tricolour champions in 2007. In the Reault 2.0 Formula we’re with Federico Leo, whereas in the Ducati Challenge we back the 100% Bikers Team”. Ngc is close to the football world too through the sponsorship of the Novedrate team and Stefano Borgonovo’s football school. The Como company is moreover involved in sponsoring events, for instance the Milan-San Remo cycle race. But now back to cycling. “We’re involved in Elite/Professional cycling schemes”, Natale Bellotti goes on. “We try to get young people to approach this discipline in a very precise way as far as its rules are concerned, guaranteeing that the best of them will take part in the top category. And so far we’ve been rewarded with several wins. Among others I love to remember the Giro d’Italia ‘baby’ with Marco Marzano, the Italian Elite Championships with Marco Cattaneo, and two outright Ukrainian championships with Volodymyr Zagorodny”. “The team and the professional cycling events are undoubtedly the ones giving us the greatest exposure”, he adds, “but we’ve also had positive feedback from all the other types of involvement which have made our company more and more a household name. We’ve definitely enjoyed a huge image boost vis-à-vis our customer base”. But quite apart from getting exposure, Ngc’s involvement is also a pivotal reference vehicle for sport: “We’re simply playing our part”, claims Bellotti,
Ngc: Patrons of all Sports
Ngc è secondo sponsor della Pallacanestro Cantù e primo sponsor nel ciclismo con una squadra professionistica Ngc Medical-Otc Porte, negli Elite con la Ngc-Pagnoncelli-Perrel e il Pool Cantù Ngc is no. 2 sponsors of Pallacanestro Cantù in basketball and cycling’s main sponsor with the professional team Ngc Medical-Otc Porte, in the Elite with Ngc-Pagoncelli-Perrel and Pool Cantù
“although it’s also true that some people are noticeable by their absence, instead of being where they should be – side by side with those making great sacrifices to achieve something positive”. The objectives for 2008 are ambitious. “We’re hoping to obtain optimum exposure by taking
part in the Giro d’Italia and repeat or – whyever not? – improve on the various 2007 results”, he winds up. “Regarding the future we’ll be assessing whatever we think might enhance our company image, so we’ll be involved both in the sporting and non-sporting world, according to what funds we have available”.
183
ADVERTISING
NAVIGAZIONE, vedere il lago dal LAGO Sarà una bella stagione da vivere sul Lago quella di quest’anno. L’orario primaverile della Navigazione Lago di Como è entrato in vigore il 23 marzo e durerà fino al 23 maggio, quindi sarà la volta di quello estivo che si protrarrà fino al 5 ottobre. Una serie di nuove corse con maggiori possibilità di escursioni caratterizzano le offerte alla clientela turistica. Ma non solo. La direzione propone tante proposte tra le quali segnaliamo: La crociera per Piona, che offre l’opportunità di ammirare la regione lariana dalla sua angolazione migliore, ossia dal lago. Si può pranzare a bordo con tutta calma lasciandosi sommergere dalla pacata bellezza del paesaggio. Giungendo a Piona si avrà l’impressione che il tempo si sia fermato. Tra i chiostri dell’Abbazia si può respirare ancora aria di medioevo, sensazione
rafforzata dai monaci che tuttora vi risiedono. La crociera per Bellagio, luogo incantevole situato sul promontorio che divide il ramo comasco da quello lecchese. Non a caso illustri letterati, poeti, musicisti e artisti sono passati per questi luoghi e ne hanno ricordato il fascino nelle loro opere. Tra sogno e romantiche atmosfere, da provare, le crociere notturne del sabato con cena e ballo, un’emozione diversa dal solito in una cornice avvolgente e suggestiva. Per gli amanti dell’arte e della storia la Navigazione propone nel Centrolago, il fascino dell’Isola Comacina e le molte ville: l’incantevole Villa Balbianello a Lenno, Villa Carlotta a Tremezzo, Villa Melzi a Bellagio, Villa Monastero e Villa Cipressi a Varenna.
In alternativa a questi itinerari si possono scegliere brevi tour, come quello tra Como, Cernobbio, Moltrasio e Torno con partenze cadenzate a 15 e 45 minuti, oppure partendo da Bellagio e toccando Menaggio, Villa Carlotta, Tremezzo e Lenno. Oltre a battelli, aliscafi e traghetti è possibile navigare anche sullo storico e glorioso piroscafo Concordia, oppure sulla moderna e nuova Motnave Orione, dotata di tre ponti e con servizio bar e ristorante. La capienza massima è di 700 passeggeri, di cui 440 comodamente seduti (inclusi 260 posti ristorante). Informazioni 031.579.211 oppure 800.55.18.01 www.navigazionelaghi.it
NAVIGAZIONE, vedere il lago dal LAGO Sarà una bella stagione da vivere sul Lago quella di quest’anno. L’orario primaverile della Navigazione Lago di Como è entrato in vigore il 23 marzo e durerà fino al 23 maggio, quindi sarà la volta di quello estivo che si protrarrà fino al 5 ottobre. Una serie di nuove corse con maggiori possibilità di escursioni caratterizzano le offerte alla clientela turistica. Ma non solo. La direzione propone tante proposte tra le quali segnaliamo: La crociera per Piona, che offre l’opportunità di ammirare la regione lariana dalla sua angolazione migliore, ossia dal lago. Si può pranzare a bordo con tutta calma lasciandosi sommergere dalla pacata bellezza del paesaggio. Giungendo a Piona si avrà l’impressione che il tempo si sia fermato. Tra i chiostri dell’Abbazia si può respirare ancora aria di medioevo, sensazione
184
rafforzata dai monaci che tuttora vi risiedono. La crociera per Bellagio, luogo incantevole situato sul promontorio che divide il ramo comasco da quello lecchese. Non a caso illustri letterati, poeti, musicisti e artisti sono passati per questi luoghi e ne hanno ricordato il fascino nelle loro opere. Tra sogno e romantiche atmosfere, da provare, le crociere notturne del sabato con cena e ballo, un’emozione diversa dal solito in una cornice avvolgente e suggestiva. Per gli amanti dell’arte e della storia la Navigazione propone nel Centrolago, il fascino dell’Isola Comacina e le molte ville: l’incantevole Villa Balbianello a Lenno, Villa Carlotta a Tremezzo, Villa Melzi a Bellagio, Villa Monastero e Villa Cipressi a Varenna.
In alternativa a questi itinerari si possono scegliere brevi tour, come quello tra Como, Cernobbio, Moltrasio e Torno con partenze cadenzate a 15 e 45 minuti, oppure partendo da Bellagio e toccando Menaggio, Villa Carlotta, Tremezzo e Lenno. Oltre a battelli, aliscafi e traghetti è possibile navigare anche sullo storico e glorioso piroscafo Concordia, oppure sulla moderna e nuova Motnave Orione, dotata di tre ponti e con servizio bar e ristorante. La capienza massima è di 700 passeggeri, di cui 440 comodamente seduti (inclusi 260 posti ristorante). Informazioni 031.579.211 oppure 800.55.18.01 www.navigazionelaghi.it
185
Premio a Montecarlo per
Joe Fly di Marco Corti
186
187
SPORT
Award in Montecarlo for
Joe Fly
Per il debutto ufficiale nella classe Melges 32 il Joe Fly sailing team ha scelto un palcoscenico importante, partecipando alla XXVI edizione della Primo Cup Trophée de Suisse nel Principato di Monaco. Più che il risultato l’armatore e timoniere di Como Giovanni Maspero cercava su questa nuova barca (dopo la grande esperienza sul Melges 24, classe particolarmente amata da Maspero) l’affiatamento del team e un appropriato “rodaggio” in prospettiva futura. Così il quarto posto finale di Joe Fly a Montecarlo - con Giovanni Maspero al timone, Andrea Felci, Giovanni Puntello, Federico Michetti, Andrea Bussani, Federico Insabato, Giandomenico Gambacorta, e, in via del tutto eccezionale, Matteo Savelli in “prestito” da Mascalzone Latino - può essere considerato positivo se si considera anche l’esperienza dei vincitori del team di Kismet, con Francesco Bruni. Ma la soddisfazione più importante per il Joe Fly sailing team è arrivata a terra, a vele ormai riposte sotto coperta. Infatti lo Yacht Club de Monaco per rendere omaggio a Franco Rodino, apprezzato velista e giornalista scomparso, nonché grande habituè della Primo Cup sin dalla sua creazione nel 1985, ha deciso di istituire un premio alla sua memoria assegnandolo proprio a Giovanni Maspero. Un premio che non vuole essere l’ennesimo legato alla performance sportiva ma il riconoscimento di una filosofia di fare sport basata sui rapporti umani e il piacere di stare insieme condividendo gioie e dolori. Valori da sempre primari per il Joe Fly sailing team. Se a ciò uniamo lo stile, la sportività e il riconosciuto fair play del team comasco ecco che il cerchio si chiude. Tanta è stata poi la soddisfazione nel ricevere il premio dalle mani di Sua altezza serenissima il Principe Alberto II. Insomma un’iniezione di fiducia non solo per Giovanni Maspero (a Montecarlo Joe Fly era presente anche con i colori dello Yacht Club Cortina d’Ampezzo) ma per tutto il suo gruppo che dal 16 al 19 aprile sarà chiamato ad un impegno di grande prestigio in Florida, a Miami, per il campionato mondiale della classe Farr 40. E proprio in Florida confluirà il meglio del meglio della vela, e Joe Fly ci sarà.
Nelle pagine precedenti e a sinistra, il Joe Fly sailing team alla XXVI edizione della Primo Cup - Trophée de Suisse nel Principato di Monaco. Sotto, Federico Insabato a sinistra riceve il premio dal principe Alberto II di Monaco
188
For their official debut in the Melges 32 Class, the Joe Fly sailing team chose an important venue by taking part in the 26th edition of the Primo Cup – Trophée de Suisse in the Principality of Monaco. Rather than a good result Como’s fitter-out and helmsman Giovanni Maspero was using this new boat (after the highly positive experience on Melges 24, one of Maspero’s favourite classes), to assess the crew’s teamwork and ‘run in’ the craft appropriately for the future. So all things considered Joe Fly’s 4th place in the Montecarlo finals – with Giovanni Maspero at the helm, Andrea Felci, Giovanni Puntello, Federico Michetti, Andrea Bussani, Federico Insabato, Giandomenico Gambacorta, and the unusual fact that Matteo Savelli was ‘on loan’ from Mascalzone Latino – was quite positive, especially if you take the experience of Francesco Bruni’s winning Kismet team into account. But the Joe Fly sailing team’s greatest reward came back on shore when the sails had already been stowed away: by way of a tribute to the prestigious yachtsman and journalist the late Franco Rodino (who had faithfully attended the Primo Cup since its introduction in 1985) the Monaco Yacht Club decided to name an award after him, which was in fact presented to Giovanni Maspero. This isn’t yet another prize relating to sporting performance, but rather a recognition of the philosophy that sport should be be based on human relationships and the simple pleasure of being together and sharing joy and grief. Such values have always been high on Joe Fly sailing team’s list of priorities. Add to that the sportsmanship and acknowledged fair play of the Como team and you’ve got it made. Then there was the added satisfaction of having the award presented by His Serene Highness Prince Albert 2nd. So a vote of confidence – and not just one for Giovanni Maspero (at Montecarlo Joe Fly bore Cortina d’Ampezzo’s colours too) but for his whole group who from 16th to 19th April will be taking on a highly prestigious assignment in Florida (Miami), at the Farr 40 Class world championships. And right there in Florida there’ll be some sailing giants – and of course Joe Fly!
On the previous pages and left, the Joe Fly sailing team in the 26th edition of the Primo Cup – Trophée de Suisse in the Principality of Monaco. Below, Federico Insabato receving the award by Prince Albert 2nd of Monaco
PEOPLE
SPORT
Il San Paolo corre veloce
di Anna Campaniello Medaglia d’argento ai campionati regionali di corsa campestre e settimo posto assoluto agli italiani. La squadra di atletica Allieve del Gruppo Sportivo San Paolo di Cantù ha solo pochi mesi di vita ma si è già fatta notare con importanti risultati in Lombardia e su scala nazionale. L’Associazione sportiva brianzola ha, nel settore dell’atletica, un centinaio di iscritti, dai bambini di 6 anni fino agli adulti. Il salto di qualità, con la creazione di una squadra agonistica nazionale, è stato possibile all’inizio di questa stagione grazie alla sponsorizzazione del gruppo Amici di Como. «Al momento abbiamo 9 atlete, ma il nostro obiettivo è
190
di arrivare in breve tempo a 15 – sottolinea il direttore sportivo, Pier Mario Frigerio – La squadra è appena nata e abbiamo iniziato a gareggiare partendo dalle corse campestri, con ottimi risultati. Presto saremo impegnati anche nelle diverse discipline su pista. Gestire le atlete a questi livelli comporta grosse spese per una società e il passo è stato possibile grazie all’impegno degli Amici di Como». Le atlete, ragazze nate negli anni 1991 e 1992, si allenano quotidianamente per almeno un’ora. Della preparazione si occupano, oltre al direttore sportivo, gli allenatori Angelo Frigerio, Gianfranco Bidoggia, Manuela Moscatelli e Sandro Ghielmetti.
191
«È un impegno molto importante per le ragazze – dice il direttore sportivo – ma le nostre atlete sono molto motivate e abbiamo sicuramente delle giovani promettenti, che possono ottenere risultati significativi. Abbiamo un’ottima squadra e speriamo di poter andare avanti puntando ad obiettivi sempre più alti». Il Gruppo Sportivo San Paolo di Cantù ha una storia quasi centenaria, perché è nato come associazione calcistica nel 1910. Oggi, il settore del football può contare su oltre 400 giocatori, a partire dai “pulcini” che tirano i primi calci al pallone. A questo settore si è aggiunto quello della pallavolo, con circa 150 atleti iscritti ai corsi e impegnati nelle attività agonistiche, oltre appunto a quello dell’atletica, disciplina che vede un centinaio di iscritti impegnati nelle diverse specialità.
Nella pagina precedente, da sinistra, Mara Urgnani, Stefania Quagliani, Valentina Elli, Serena Tagliabue e Carlotta Pagani. Sopra, il podio di Boario Terme. A sinistra, Mara Urgnani e Carlotta Pagani Carlotta in azione alla Cinque Mulini On the previous page, left to right, Mara Urgnani, Stefania Quagliani, Valentina Elli, Serena Tagliabue and Carlotta Pagani. Above, the Boario Terme podium. Left, Mara Urgnani e Carlotta Pagani Carlotta running to Cinque Mulini
192
193
PEOPLE
San Paolo
races away!
A sinistra, Serena Tagliabue agli Italiani di Monza e Ilaria Castiglioni. Sotto, le Allieve dopo la gara di Monza con gli allenatori. A sinistra, Angelo Frigerio, a destra Sandro Ghielmetti e il direttore sportivo Pier Mario Frigerio Left, Serena Tagliabue at the Monza’s Italian Championship and Ilaria Castiglioni. Below, the Allieve tema after Monza race toghether with the coaches Angelo Frigerio (on the right) and the sport manager Pier Mario Frigerio
A silver medal in the regional cross-country championships and an outright seventh place in the Italian nationals. The athletics team Cantù’s Allieve del Gruppo Sportivo San Paolo has only been going for some months, but it has already achieved excellent results both at Lombard and National level. In its track events’ section the Brianza Sports Association has around 100 people enrolled, from 6-year-olds to adults. The leap in quality and the forming of a national competitive team was made possible at the start of the season thanks to sponsorship by the Friends of Como group. “We’ve currently got 9 athletes, but our short-term aim is to get up to 15”, sports manager Pier Mario Frigerio emphasizes. “The team is brand new and we began running competitively in cross-country events with great results. We’ll soon be attempting various track disciplines as well. Managing athletes at these levels entails a lot of costs for a club, and taking this step was made possible by Friends of Como’s commitment”. The girl athletes born in 1991 and 1992 train for at least an hour a day. In addition to the sports manager, coaches Angelo Frigerio, Gianfranco Bidoggio, Manuela Moscatelli and Sandro Ghielmetti, are also involved in training. “This commitment is crucial for the girls”, says the sports manager, “but our athletes are highly motivated and we’ve certainly got some promising young talent, who can achieve significant results. We’ve got an excellent team and we hope to go on with ever higher goals in our sights”. Cantù’s Gruppo Sportivo San Paolo goes back nearly a century, becase it started life as a football club in 1910. Today the soccer section boasts over 400 players, kicking off with the ‘pulcini’ who are kicking a ball around for the first time. Next to join the fold was volleyball, with about 150 players enrolled on courses and active competitively; then there’s athletics of course accounting for around a hundred members involved in various specialised areas. The Hockey of ‘Friends’ is Champion of Italy A winning ride crowned by the 5-3 final in the match conended in Como’s ice palace. A team who dominated
194
the season and won the first shield in the history of Lariano ice hockey. The merit for this undertaking goes to the boys of the ‘Friends of Como’ Under 16s’ team. The young people trained by Danilo Bertotto won nearly all the games played in the 2007-2008 season. Their only false move: the penalty meltdown in the 2nd playoff match in Trento. The rest were walkover matches for the young Comascans, who set the pace for their opponents. This magic season was rounded off by the final celebrations at the end of the decider against Alleghe opponents of the same age, with the home side winning 5-3; a fitting prize for the management team project, captained by the Chairman Carlo Morini and Luca Ambrosoli. The
squad in fact based on the strongest Como players, also embodied promising talent from Turin and Bormio. This collaboration between clubs has borne fruit and was also backed by the ‘Friends of Como’, who wanted to support a project aimed at combining competitiveness with exploiting the talent pool. “We’re absolutely over the moon”, reports Chairman Morini, “about this positive outcome. The Under 16s’ team was insrumental in making this an unforgettable year. The national title was an acknowledgement of everybody’s hard work and those who believed in us, first and foremost the ‘Friends of Como’, sponsors who followed – with passionate interest – a tournament that will never be forgotten, wound up with a historic result for our town”.
195
SPORT
La Piccola
Below and left, Giulia Petazzi riding Piccola Lark, her pony, and on the podium
Little Giulia Petazzi: just crazy about horses
Giulia PETAZZI
Sotto e a sinistra, Giulia Petazzi in sella sul suo pony, Piccola Lark e sul podio
Cavallo,
che PASSIONE L’equitazione, uno sport che si pratica in costante contatto con la natura e in particolare con gli animali. Una disciplina entusiasmante e divertente quanto severa e rigida, in grado di formare il carattere dei giovani. E proprio sui giovani, anzi su una giovane amazzone di Menaggio sono puntati i riflettori di Magic Lake. Giulia Petazzi non ha ancora compiuto gli undici anni (è nata il 30 luglio del 1997) ma dall’anno scorso è stata selezionata per rappresentare la Lombardia in competizioni nazionali. La selezione regionale dei giovani cavalieri si chiama “Green Team”. «Far parte del Team – spiegano dalla Federazione sport equestri lombarda - deve significare, divertimento, impegno e buon comportamento sia in campo gara che fuori». Giulia per la sua giovane età è impegnata nel “Circuito Pony”, giunto alla sua sesta edizione. Il programma di quest’anno è articolato in sei tappe per
196
soddisfare le esigenze tecniche degli istruttori e favorire una corretta progressione sportiva degli allievi e si concluderà il 23 novembre a Birago (Milano). Lo scorso dicembre a Bienate di Magnago (Milano) nel centro ippico Le Ginestre si era invece svolta la finale del Circuito Pony Lombardia 2007 di salto ostacoli. Il centro ippico Prato Rotondo di Porlezza schierava la sua squadra di cavalieri con Matteo Visdomini e Matteo Restelli e di amazzoni: Alice Mauri e naturalmente Giulia Petazzi. La squadra di Giulia è seguita da Massimiliano Ferrario, noto cavaliere di salto ostacoli che ha al suo attivo numerosi risultati in concorsi nazionali e internazioni (ha vinto di recente una gara nella categoria Unire a Piazza di Siena - Roma) . È lo stesso Ferrario a riassumere l’andamento dell’anno agonistico del team: «Quest’anno, l’impegno è stato notevole sia per quanto riguarda gli allenamenti fatti in maneggio in
modo costante e sia negli spostamenti per le varie gare disputate sul territorio lombardo. Ho visto crescere i ragazzi gara dopo gara, sono stati bravi, hanno sempre ascoltato i miei consigli e insieme abbiamo raggiunto questi traguardi». Giulia, la più piccola amazzone del gruppo, è riuscita a salire sul gradino più alto del podio. Sul suo pony, Piccola Lark, è arrivata prima assoluta nella categoria BP80. La cavallina di Giulia ha esattamente un anno in più dell’amazzone. Ma quando è nata la passione per l’equitazione di questa giovane campionessa? «Ho iniziato circa tre anni fa, ma è il primo anno che facciamo sul serio. Anche perché il Natale scorso il mio papà (il noto imprenditore edile Celestino Petazzi, associato ad Amici di Como ndr) mi è fatto trovare nel box della scuderia una bellissima pony con un fiocco rosso. È stato il più bel regalo che potesse farmi! Da allora, ho imparato ad accudirla ed è nato un bel rapporto di rispetto reciproco». Un sogno che si è realizzato e ha permesso che se ne verificasse un altro. «Si, quello di poter dedicare questo trofeo soprattutto al mio papà Celestino, che mi ha sempre seguita e sostenuta. Naturalmente ringrazio di cuore i miei istruttori Massimiliano e Claudio Ferrario. Una cosa è certa: insieme con i miei compagni di scuderia formiamo una bella squadra di amici perché tra noi non c’è competizione ma quello che ci unisce è solo Passione e amore per il cavallo». Che carattere Giulia, una ragazzina da seguire per quello che farà nello sport e nella vita.
Equitation is the one sport constantly combining natural surroundings with of course animals. This discipline – as engaging and enjoyable as it is strict and rigorous – is character-building for young people. And young people, or rather one young Menaggio Amazon, is in the Magic Lake spotlight this time. Giulia Petazzi isn’t even 11 yet (she was born on 30th july 1997), but since last year she’s been representing Lombardy in national competitive events. The young riders’ regional selection is called ‘Green Team’. “Being in the Team”, the Lombard Equestrian Sports Federation explain, “implies enjoyment, commitment, and good behaviour both on and off the competition course”. At her age Giulia is in the ‘Pony Circuit’, now up to its 6th edition. This year’s programme is divided into 6 legs so as to meet the instructors’ tests of technique and facilitate the pupils’ correct sporting progression; it will wind up on 23rd November in Birago (Milan). In December in Bienate di Magnago (Milan), Le Ginestre riding centre was the venue for the finals of the Lombardy 2007 Pony Circuit’s fence jumping event. Porlezza’s riding centre Prato Rotondo fielded its team of riders with Matteo Visdomini and Matteo Restelli, and Amazons Alice Mauri and of course Giulia Petazzi. Giulia’s team is overseen by Massimiliano Ferrario, a well-known horseman who’s made his mark at fence jumping contests both at home and abroad (he recently won an event in the Unire category in Piazza di Siena - Rome). Ferrario himself sums up the team’s competitive year: “This year has been one of remarkable commitment both regarding continual stable
training and travelling around to various contests all over Lombardy. I’ve seen the young people improve event after event; they’ve been good and have listened to my advice all the time – together we’ve achieved what we set out to do”. The group’s youngest Amazon Giulia has made it right to the top of the rostrum. On her pony Piccola Lark she was the outright winner of the BP80 category. Giulia’s little steed is exactly one year older than the Amazon. But exactly when did the young champion’s passionate love of horse riding begin? “It all began about three years ago, but this is the first year we’re taking it seriously. Partly because my dad (the famous construction boss Celestino Petazzi, member of friends of Como ed.) put a surprise in the stable box at Christmas – a lovely pony with a red ribbon. It was the nicest present he could have given me! Since then I’ve been learning how to look after her and a relationship of mutual respect has been born”. One dream come true has paved the way for another. “Yes, to be able to dedicate this trophy above all to my father Celestino, who’s been right behind me and supported me all the way. Of course I thank my instructors Massimiliano and Claudio Ferrari with all my heart. One thing’s sure: my stable colleagues and I form a great team of friends because we’re not competing against each other, but we are united in our passionate love for horses”. What strength of character Giulia has! Watch out for the little girl’s achievements in sport and life.
197
L’OSPITALITA’ passione di famiglia
All’epoca in cui il viaggio era un’esperienza di pochi privilegiati, sarebbe entrato nel diario del “buon mangiare”. Ieri come oggi, una sosta al “Navedano” è infatti un’esperienza da custodire tra i ricordi, un’emozione che appaga i cinque sensi. Entrando sono i fiori a colpire l’attenzione: un armonioso mosaico di corolle e rampicanti che, come un giardino, si sviluppano in ogni sala. Estate e inverno, dialogando con il verde esterno e creando un’avvolgente atmosfera di ospitalità. Ed è questa caratteristica, l’ospitalità, l’anima del locale e il tratto distintivo dei suoi proprietari, Lella e Giuliano Casartelli. Loro prima preoccupazione è quella di far sentire gli ospiti come a casa propria. Non è certo un caso che il Navedano sia diventato la tappa preferita delle celebrities di passaggio sul Lago di Como. Lella e Giuliano pensano a soddisfare le loro golosità, ma anche il loro desiderio di privacy. Così ogni stagione si allunga la lista dei personaggi famosi che raggiungono questo luogo di alta gastronomia, immerso in un parco post-industriale dove sono ancora visibili le tracce di storici opifici serici. Poco lontano dalla casa di Alessandro Volta, alla fine di una strada che sembra tracciata col compasso, il ristorante disegna il panorama con il suo inconfondibile color mattone. All’interno l’ingresso-salotto, già lussureggiante come una serra, introduce alle due sale destinate agli ospiti, complementari, ma molto diverse. Classica e raffinata la prima, riservata ad eventi privati, rustico-chic la seconda, più grande ma con angoli raccolti e schermati da quinte fiorite. Tutti gli ambienti si affacciano su un’ampia veranda, illuminata la sera da torce e candele. Lella e Giuliano Casartelli si sono occupati personalmente degli arredi, pochi mobili di carattere come il tovagliato e le decorazioni, che cambiano ogni settimana. Anche il menù è sempre unico e differente. Un’avventura del palato che attraversa la tradizione mediterranea con l’aggiunta di un tocco contemporaneo. Il martedì il ristorante è chiuso per l’intera giornata, il mercoledì è chiuso per il pranzo. La prenotazione è consigliabile (telefono 031.308080).
198
In an era when travelling was for the privileged few, it would have merited a ‘good food’ entry in their diaries. Today as yesterday a stop-off at ‘Navedano’ is in effect something to be remembered, an experience to satisfy the five senses. On going in you are struck by the flowers: a harmonious mosaic of corollas and climbing plants which – as if in a garden – thrive throughout the whole premises. Summer and winter alike, in symbiosis with the green outside they create a cosy atmosphere of hospitality. And hospitality is the very essence of the place and its proprietors Lella and Giuliano Casartelli, whose one concern is to make diners feel at home. And it’s no coincidence that Navedano has become a favourite stop-off for visiting celebrities on Lake Como. Lella and Giuliano not only look after their stomachs but also their desire to have privacy. So each season there’s an ever-longer list of big names coming to savour the gastronomical delights of a place set deep in a post-industrial park, where you can still see the remains of historic silk mills. Not far from Alessandro Volta’s house at end of a road which looks as if it had been plotted with a compass, the unmistakable brick colour of the restaurant marks the view. The hothouse lushness of the entrance/ lounge leads on to the two diners’ rooms which albeit totally different complement each other. The first has an air of classic refinement, the second bigger one (a private functions’ room) a rustic-chic air, with its snug, flower-adorned, partitioned-off corners. All the premises look out onto a wide verandah, lit up at night by flares and candles. Lella and Giuliano Casartelli saw to the furnishing personally: furniture with a lot of character, like the table-cloth/serviettes and decoration which change every week. The menu too is always unique and different. An adventure for the taste buds where traditional Mediterranean is given a modern touch. The restaurant is closed all day on Tuesdays and lunchtime Wednesdays. Booking advisable (tel: 031 30 80 80).
Hospitality is a family passion
FOOD AND DRINK
Ristorante Navedano
Via Pannilani 22100 Como Italia Telefono +39 031.308080 fax +39 031.3319016 www.ristorantenavedano.it
199
FOOD AND DRINK
Il Ristorante “Bar delle Terme”
Albergo Terminus can moreover offer visitors wishing to stay in Como for more than just a few days two wellappointed flats. The two premises of about 100 and 300
Terminus and Terme Where Prestige is at Home
Il prestigio è di casa
In the heart of Como the Albergo Terminus dominates the most prestigious part of town. In pure liberty style and completely refurbished, the hotel on the promenade of the provincial capital Como offers hopitality to very refined national and international customers who can expect some big changes this season. Just recently the prestigious Sala Venezia was inaugurated with its modern hi-tech facilities. The room with its four windows looking out over the lake can hold up to 50 people and is extremely versatile: envisaged as a meetings’ venue, it can be used for working lunches and private dinners as well.
Sopra, la Sala Venezia, sotto, veduta dal Lago Above, the Sala Venezia, below, a Lake wiew
Nel cuore di Como, l’Albergo Terminus domina il punto più prestigioso della città. In puro stile liberty e completamente ristrutturato, l’hotel posto sul lungolago del capoluogo lariano, offre accoglienza alla clientela nazionale e internazionale più raffinata a cui per la nuova stagione vengono proposte delle importanti novità. Da poco è stata inaugurata la Sala Venezia, prestigioso locale dotato delle attrezzature tecnologiche più moderne. La sala, che con le sue quattro finestre si affaccia direttamente sul lago, può contenere fino a 50 persone ed è estremamente versatile: concepita come sala riunioni, può essere utilizzata anche per pranzi di lavoro e cene private. Inoltre l’Albergo Terminus è in grado di offrire ai clienti che desiderino trascorrere a Como più di qualche giorno, due appartamenti di altissimo pregio. I due locali, che misurano circa 100 e 300 metri quadri, hanno interni di
200
lusso, una vista mozzafiato sul primo bacino del Lago di Como oltre ad essere dotati di tutti i confort alberghieri , tra cui l’uso del fitness e del parcheggio. In questo suggestivo contesto si distingue il Bar delle Terme, accogliente caffè-ristorante che nella sua saletta interna può ospitare fino a 30 coperti nell’atmosfera intima tipica del club privato, mentre nella suggestiva terrazza a lago trovano posto circa 100 clienti. Il Bar delle Terme,rivolto anche ad una clientela non residente offre piatti unici che si basano sulla semplicità della cucina italiana, abbinando la freschezza dei prodotti alla creatività dello chef. Proprio questa è la chiave che rende il Bar delle Terme uno dei punti di riferimento della clientela comasca che conta... «Un locale riservato dove star bene , fuori dagli schemi del solito ristorante», così lo definisce Maurizio Gerosa, gestore e “inventore” del Bar delle Terme.
Sopra, il Bar delle Terme Above, the Bar delle Terme
Albergo Terminus Lungo Lario Trieste, 14 22100 Como Tel. +39 031 329 111 Fax +39 031 302 550 info@albergoterminus.it www.albergoterminus.it
square metres have luxurious decor, a stunning view of Lake Como’s first basin, and also provide all kinds of hotel comforts, fitness and parking facilities. In this evocative context, the Bar delle Terme stands out as a welcoming caffè-restaurant which can seat up to 30 in its inside room with its cosy private club feel, whereas the pleasant lake-side terrace caters for about 100 customers. The Bar delle Terme, catering for non-residents too, offers one-course dishes based on good plain Italian cooking with fresh produce getting the chef’s creative touch. This is the very key to the success of the Bar delle Terme with the Como in-crowd... “A discreet establishment where you feel alright, not like your avearge conventional restaurant”, is how Maurizio Gerosa the manager and ‘inventor’ of the Bar delle Terme describes it.
201
FOOD AND DRINK
FOOD AND DRINK
Il Caicco Nato dall’esperienza di una società specializzata nel settore della ristorazione e dell’ospitalità del turista, con locali in punti strategici e di grande interesse turistico, il ristorante “Il Caicco” è una realtà nuova ed elegante che ben presto si è imposta nel panorama gastronomico comasco. Ubicato nel cuore piazza Volta, il salotto buono della città, con vista sul monumento dedicato al grande scienziato comasco, il ristorante richiama nell’arredamento e negli allestimenti proprio un Caicco, la classica imbarcazione da crociera del Mediterraneo. Arredati con gusto e sapienza da abili designer e architetti, gli spazi del Caicco sono concepiti per rispondere alle esigenze dei comaschi e dei turisti di passaggio sul Lario. All’interno i colori sono caldi, i legnami raffinati e perfino le lampade sono vere e proprie opere d’arte. Incantano le finestre incorniciate di pietra, con affaccio sul verde del cortile interno. La cantina è a vista, nel caratteristico corridoio del locale, dove il soffitto è basso e di legno, proprio come su una nave. Impagabile lo spazio esterno con oltre 80 coperti (150 i posti a sedere complessivi). Tavoli e sedie direttamente sulla piazza richiamano per foggia e colori l’arredo del pontone di un’affascinante e lussuoso yacht di 30 metri. La cucina è internazionale, si passa dal pesce fresco a dell’ottima carne. Da non perdere l’ampia scelta di primi piatti, con la pasta che viene sempre fatta in casa. In alternativa alla cucina classica, l’ottima pizza cotta nel forno a legna e realizzata con un impasto lievitato naturalmente. Le pietanze scelte per indimenticabili pranzi e cene, naturalmente, vengono accompagnati da un’ampia scelta di vini selezionati. Il Caicco è chiuso il mercoledì, tutti gli ambienti sono climatizzati, il personale è stato formato per assistere i turisti di ogni nazionalità e lingue. Tutte le carte di credito sono ben accette.
202
The restaurant ‘Il Caicco’ was born of the experience of a company which specialises in the catering and tourist hospitality sector, with establishments in places of great strategic and tourist interest; this new and elegant eatery has already made inroads into Como’s gastronomic scene. Situated in the heart of Piazza Volta (the town’s fine salon) with a view of the great Como scientist’s monument, the restaurant is reminiscent of the decor and furnishings of an actual Caicco, the classic Mediterranean cruiser. Furnished with the taste and expertise of competent designers and architects, Caicco’s layout was tailored to meet the needs of Comascans and passing tourists on the Lake Como. Inside the colours are warm, the wooden decoration refined, and even the lights are real works of art. The stone-framed widows overlooking a green inner courtyard are simply charming. The cellar is visible in the low wooden-ceilinged corridor, just like on a ship. The outdoor area is superlative with over 80 placesettings (a total seating capacity of 150). Tables and chairs right on the square are reminiscent of the shape and colours of the decor of an enthralling 30-metre luxury yacht. The cuisine is international: fresh fish and excellent meat. There’s a huge choice of first-course dishes including homemade pasta. Instead of classic cookery, you can also opt for a wood-stove pizza made with naturally raised pastry. Your choice of unforgettable lunches and dinners can of course be washed down with an excellent selection of fine wines. The Caicco is closed on Wednesdays; the premises are airconditioned and staff have been trained to cater for tourists of all nationalities and langages. All credit cards are accepted. Il Caicco Restaurant - Pizzeria Piazza Volta 53 - Como Reservations and info Tel: 031 24 25 87 Fax: 031 3306849
The Caicco sets sail in Piazza Volta
salpa in piazza Volta
Il Caicco
Ristorante – Pizzeria Piazza Volta 53 – Como Prenotazioni e info Tel 031.242587 Fax 031.3306849
203
FOOD AND DRINK
Ristorante “LA COPPOLA”
Un angolo
di New York nel centro di Como C’è un angolo di New York nel cuore di Como. Un locale esclusivo, dove rivive il clima di un tipico ristorante di Little Italy, nella Grande Mela, dove il connubio fra la classica cucina meridionale da esportazione, e quella newyorkese, danno vita a un mix di sapori unico nel suo genere. E’ degno di un film americano in bianco e nero anche il nome del locale, La Coppola Italiano Restaurant. Situato al centro di Viale Lecco, una delle principali arterie del centro città, costeggiata dalle mura medievali, è comodamente raggiungibile anche in auto, con ampio parcheggio di fronte, e servizio relativo.
of New York in the Middle of Como
There’s a little bit of New York in the heart of Como. An exclusive eatery where you can relive the atmosphere of a Little Italy restaurant in the Big Apple, where a combination of classic southern emigrant cookery and that of New York produces a unique mix of flavours. The name of the place merits a black and white American movie as well: La Coppola Italiano Restaurant. Right in the middle of Viale Lecco (one of the town centre’s main streets), it’s flanked by mediaeval walls and easily reached by car too, with ample parking space opposite and related service.
La Coppola è dotato di oltre 100 coperti divisi in tre suggestive sale. L’ambiente è caratterizzato da arredi in boiserie, cuoio, capitonè, legni verniciati a mano, accessori e stampe d’epoca originali. Nulla è lasciato al caso, per ricreare l’atmosfera tipica della New York degli anni ruggenti.
The Coppola offers 100 place-settings in three pleasant rooms. The decor is in boiserie, leather, capitonné upholstery, hand-painted wood, and accessories and period prints – nothing has been left to chance to recreate the atmosphere in the New York of the roaring 20s.
Oltre all’ambiente, è il menù ad attrarre l’affezionata e variegata clientela. Una ricca varietà di hamburger giganti, carni alla griglia “all’americana”, ma anche piatti tipici della cucina di una volta, come gli arancini e le melanzane in carrozza. E ancora l’assortimento di pesce, con filetti di salmone e tonno, le innumerevoli insalate, e gli affettati accuratamente selezionati. Un capitolo a parte meritano i sandwiches, ricchi e originali, con contorni e salse, che li trasformano in piatti completi, e rappresentano una valida alternativa ai menù tradizionali. Le pizze sono fatte con passione e cura tipìcamente napoletane, con gli ingredienti migliori, e una vasta scelta di forme, sapori, cotture e lievitazioni.
But quite apart from the ambience, it’s the menu that attracts an affectionate and varied customer base: a huge variety of giant hamburgers, grilled meat ‘American style’, but typical old-fashioned fare too like oranges and aubergines in carrozza. And then a selection of fish, with salmon and tuna fillets, lots of salads and carefully selected cold meat cuts. The sandwiches merit their own page; full and original, with side-snacklets and sauces which make them complete meals, they’re a good alternative to traditional food.
Sono queste le principali attrattive del menù della Coppola, capace di soddisfare i palati più esigenti, il tutto accompagnato da un’accurata selezioni di vini da tutto il mondo. Un’idea originale per una cena intima o con gli amici. Un locale caldo e accogliente, dove consumare un pranzo veloce ed economico, ma ben ricercato, con piatti unici del giorno sempre diversi. La Coppola è aperto tutti i giorni a pranzo e cena, escluso la domenica a mezzogiorno.
204
A Corner
Ristorante La Coppola Viale Lecco, 79 22100 COMO Tel +39 031 241814. www.lacoppolarestaurant.it @: Lacoppola@hotmail.com MSN: La coppola@hotmail.com
The pizzas are made with passionate, typically Neapolitan care, using the best ingrediants and a great variety of shapes, flavours, baking methods and yeasts. So these are the highlights of Coppola’s menu, guaranteed to satisfy the most demanding of palates – and all washed down by carefully selected wines from all over the world. A really original idea for a cosy little dinner with or without friends; warm welcoming premises for a cheap, quick – but well-researched – meal, with ever different onecourse dishes of the day. Coppola is open every day at lunch and dinner time, except Sunday lunchtimes.
205
Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO)
Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore piazza Duomo 17 - 22100 Como Tel. 031.26.89.89 e-mail info@comosmagiclake.com Patrocinata da • Sponsored by Regione Lombardia Provincia di Como Comune di Como Comunità Montana Lario Intelvese Comunità Montana Alto Lario Occidentale Camera di Commercio di Como Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Comune di Como Azienda Turistica di Campione d’Italia Cai Como, Touring Club Italiano Progetto editoriale • Research Editors Daniele Brunati Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani Direttore responsabile • Executive Manager Franco Bartolini Direttore editoriale • Editor-in-Chief Paolo Annoni Grafica Alfio Barindelli, Marianna Borrelli
Copyright Edizioni DIELLE srl Milano - per gentile concessione
Testi • Research and Material Paolo Annoni, Cesare Baj, Andrea Bambace, Franco Bartolini, Serena Brivio, Anna Campaniello, Vittoria Ceriani, Antonella Clemente, Emanuele Caso, Elisabetta Comerio, Viviana Dalla Pria, Katia Trinca Colonel, Ursula Giustina, Lorenzo Morandotti, Massimo Moscardi, Samantha Panzeri, Mauro Peverelli, Enrico Sala, Erika Sala, Regione Lombardia assessorato al Turismo, Pubblicità • Advertising Andrea Pedretti Traduzioni • Translations Jerry Edwards, Lisa Riva, Luca Bernardi Revisione testi • Proof reading Carla Pomoni Foto • Photographic Material Sergio Baricci, Franco Bartolini, Brel-Genovese, C.M. Falsini, Augusto Santini, Felice de Paoli, Attilio Sampietro - Menaggio, Carlo Pozzoni, BSI, Aero Club Como, Emilio Andreoli, Aero Club Como, Augusto Santini, Mattia Vacca, Franco Bussetti, Studio Michelangelo, Settore fotografico Quirinale, Regione Lombardia assessorato al Turismo, Provincia di Como assessorato all’Ambiente, archivio Editoriale srl, Amici di Como, Joe Fly, Gruppo S.C.A., Poliform, Centro Porsche Como, TBM Service, Cantieri Lillia, Marina Yachting Segreteria di redazione • Editorial Support Team Elena Account • Account Simona Amministrazione • Administration Rosaria Casali Pubblicità • Advertising
Amici di Como
Regione Lombardia
Provincia di Como
Comune di Como
Comunità Montana Lario Intelvese
Comunità Montana Alto Lario Occidentale
C.C.I.A.A.
Azienda Turistica Campione d’Italia
TBM Service & C. piazza Duomo 17 22100 Como Tel. 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it WWW.COMOSMAGICLAKE.COM
206
207