magiclake autumn 2010

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LA PORTA IL PRIMO MOBILE DELLA TUA CASA REVER design Cini Boeri


trep-trepiu.com

Fiorella Radice

photo Romano Fotografie








Lettera a Sante, una persona speciale La prima tentazione di dedicarti due righe è nata in me dopo averti conosciuto in occasione di alcune serate organizzate per la presentazione del magazine Magic Lake. Bastava davvero poco, solo parlarti, per capire che la tua disponibilità era genuina, senza filtri, ne interessata, ma rivolta al bene della comunità, principio chiaro fin dal primo incontro. Ma la certezza di scriverti una lettera l’ho avuta dopo che Tu ci hai lasciato, come nel tuo stile, senza far clamore, senza disturbare, soffrendo in silenzio, solo con la tua Maria, quello stupendo incontro con cui hai costruito la tua vita e la tua famiglia. Sì caro signor Prefetto Sante, mi brucia ancora il ricordo della tua presenza “Amica” e dei momenti familiari che ci hai regalato durante la tua vita terrena. Bisognerebbe inventare un riconoscimento speciale per uno come te che ha sempre donato stima a chi la meritava, encomi, attestati e riconoscimenti pubblici. Ho dovuto riavvolgere in un attimo la pellicola di un documentario sui ricordi di molti momenti passati in compagnia alle cene di Amici di Como, quando ci raccontavi, con la tua semplicità, momenti belli o brutti del vivere quotidiano legato ai problemi più importanti dell’Italia e del territorio. I ricordi si interrompono lì, come in un bel film, conclusosi troppo presto per goderci le emozioni del finale. Ma non finisce la storia di Maria e di Sante; oggi Maria sta ancora soffrendo, ma il suo Re non l’ha lasciata. Giungono notizie che si stia divertendo progettando “ le Prefetture del cielo”. Maria, Sante continuerà a cavalcare al fianco della sua Regina, come un cavaliere di un'altra epoca, e per noi è, e rimarrà sempre, una Persona Speciale.

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Caro Sante, non puoi immaginare come sia stato difficile scrivere queste poche righe cercando di trovare le parole giuste senza rischiare di cadere nella facile retorica ma concentrandomi, senza deragliare, sulla persona speciale che eri. Con la tua presenza e la tua calma riuscivi a infonderci sicurezza, attraverso il sorridere alla vita riuscivi a convincerci che il dialogo, aperto e trasparente tra le persone, deve essere la panacea per continuare a vivere bene, ad amare e ad aiutare la nostra gente, la nostra città e la nostra terra. Perché ti considero speciale? Perché una persona speciale sa trasmettere, standoti vicina, quel calore che ti fa star bene; perché la persona speciale crede veramente e sempre in quello che fa, in quello che pensa e in quello che dice; la persona speciale ha i problemi che hanno tutti, magari anche di più, ma riesce sempre a trovare una soluzione anche nel tunnel più buio, e decide, convinta, che ciò che farà sarà sempre la cosa più giusta, per sé e, di conseguenza, per gli altri; la persona speciale non è perfetta ma sa trovare soluzioni per ogni problema e sa dare fiducia anche quando ha, lei stessa, paura; la persona speciale ti aiuta a scoprire la felicità che hai dentro e che non riesci a trovare da solo, ti insegna ad essere sempre te stesso anche nelle situazioni più difficili; la persona speciale si sa commuovere alle gioie e ai dolori degli altri, ma sa anche condividere i desideri e i sogni di chi gli sta più vicino; la persona speciale ti sta accanto ed è sempre pronta ad offriti il suo indispensabile aiuto senza mai chiedere nulla in cambio. Ecco perché, caro Sante,ti ho sempre considerato una Persona Speciale. Questa lettera voleva essere un umile riconoscimento mio personale, della redazione di Magic Lake e di tutti coloro che credono che esistano ancora delle persone Speciali, come l’Amico Sante Frantellizzi che, per il suo fare e il suo dare, è stato un esempio e sarà sempre uno stimolo e un punto di riferimento in questo mare in tempesta.

Daniele B.

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Live water as a home.

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Via Cibrario 2 Sestri Ponente GE tel +39 010 60 190 212

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5 EDITORIALE

NOVITA' d'autunno

Cari affezionati Lettori,

Dear affectionate Readers,

eccoci alla ripresa dopo la pausa estiva, che speriamo sia stata per tutti voi divertente, rilassante e perché no, anche godereccia. Tutta la redazione ha lavorato per proporvi delle novità che riteniamo essere importanti per continuare a crescere in qualità, in nuove proposte e per consolidare quel rapporto di stima e di fiducia che si è instaurato tra di noi. Vi confidiamo che abbiamo anche accarezzato la possibilità di aumentare la fogliazione a seguito delle numerose segnalazioni e proposte di servizi giunti in redazione ma, ormai, le 240 pagine stabilite per questa edizione erano già esaurite. Grazie per la vostra spontanea collaborazione, per gli argomenti interessanti e stimolanti suggeriti. In questo numero ne abbiamo scelti alcuni ai quali abbiamo riservato delle sezioni speciali. Il primo argomento è quello dedicato alla salute e al benessere, redatto a cura di due luminari comaschi, il prof. Giuseppe Perone e il dott. Tiziano Testori; con loro abbiamo affrontato in modo semplice il tema della prevenzione, come farla conoscere e promuoverla. Il secondo, sulla scia di quanto ci eravamo prefissati, di dare una conoscenza ampliata del nostro meraviglioso territorio ai lettori, è quello della nuova sezione dedicata alla montagna, in particolare alla scoperta della vicina Valtellina. Il terzo può essere considerato una summa dell'operosità delle eccellenze del nostro tessuto imprenditoriale, tutte da scoprire nella nuova sezione focus on. Confermata e rinnovata la nostra attenzione ai grandi eventi che si svolgeranno sul Lario nei prossimi mesi, dal Festival del Design in Brianza alla Città dei Balocchi, alle iniziative di promozione tematiche legate alla pratica del golf. Questi eventi sapranno coinvolgere e promuovere in modo intelligente le province di Como, Lecco e Monza Brianza, non più divise da confini disegnati dalla politica, ma unite da progetti che coinvolgono persone creative, operose, piene di talento che, con le loro capacità hanno dimostrato di sapersi mettere in gioco per portare sul nostro territorio, tra i più energici e invidiati al mondo, opportunità positive per tutti noi. Vi salutiamo, lasciandovi al piacere di sfogliare questo numero autunnale di MAGIC LAKE, la rivista che sa farsi amare per il suo impegno verso la conoscenza e la promozione di tutto ciò che è stato ereditato, inventato e costruito dalla nostra gente.

here we are after the summer break, we hope it was enjoyable, relaxing and why not, even pleasure-seeking for all of you. All the editorial staff worked to propose you some novelties that we consider important in order to continue and increase the quality and the new proposals and also in order to consolidate the relationship of esteem and trust with you. We can tell you that we took into account the possibility to increase the number of pages after the numerous suggestions and proposals we received, but the 240 pages set for this edition were quickly completed. Thank you for your spontaneous collaboration and for the interesting and stimulating topics you suggested us. In this edition we selected some and reserved them some special sections. The first topic is the one dedicated to health and wellness, wrote by two specialists, prof. Giuseppe Perone and dott. Tiziano Testori; with them we spoke of prevention, how to know it and promote it. The second one, following the project of supplying detailed information on our beautiful territory to our readers, is the new section dedicated to the mountain, in particular to the discovery of the variegated territory of the neighboring Valtellina. The third one can be considered a selection of topics which have the entrepreneurial excellence as a point in common and they are to be discovered in the new section focus on. Our attention towards the big events held on Lake Como in the next months is confirmed and renovated, from Festival del Design in Brianza to Città dei Balocchi and to the promotional initiatives linked to golf. These events will involve and promote the provinces of Como, Lecco and Monza Brianza in an intelligent way, they won’t longer be divided by borders set by politics, but they will be joined by projects that involve creative persons, full of talent. With their ability, they demonstrated that they can dedicate themselves to bring positive results on our energetic and worldwide envied territory. We conclude leaving you the pleasure to leaf through this autumn edition of MAGIC LAKE, the magazine that wants to be loved for its commitment toward the knowledge and the promotion of everything that was inherited, invented and built by our people.

Gli Editori

The Editors Daniele Brunati Rosaria Casali

Daniele Brunati Rosaria Casali

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Autumn NEWS


Finalmente un sistema di navigazione piacevolmente silenzioso.

Portoghese Yacht Club Chronograph. Ref. 3902 : «Appena possibile, invertire la marcia.» Una cosa è certa: gli strumenti utilizzati dai veri navigatori, come Vasco da Gama, sono meno invadenti. Uno di questi è già una leggenda della naviga zione: il Portoghese Yacht Club Chronograph. Il suo movimento meccanico di manifattura IWC, con funzione flyback e sistema di carica automatica a doppio cricchetto, garantisce la massima precisione nel raggiungimento del proprio personale approdo. Un silenzioso compagno di viaggio che non avrà mai nulla da ridire anche se vi dovesse capitare di cambiare rotta all’improvviso. Movimento cronografico meccanico di manifattura IWC | Funzione flyback | Sistema di carica automatica a doppio cricchetto IWC | Datario | Vetro zaffiro antiriflesso | Fondello in vetro zaffiro | Impermeabile 6 bar | Oro rosso 18 ct | IWC. Engineered for men.


® Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore

sommario

summary

Patrocinata da • Sponsored by Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como Camera di Commercio di Como Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Provincia di Lecco Assessorato al Turismo Comune di Como Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali

In copertina: Hugh Grant photo © Autodromo Nazionale Monza In the photo cover: Hugh Grant photo © Autodromo Nazionale Monza

Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati

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Grafica • Graphic Andrea Pedretti Testi • Research and Material Michele Tortora, Rodolfo Mecarelli, Don Piercarlo Contini, Luca Bernardi, Daniele Brunati, Rosaria Casali, Elisabetta Comerio, Isabella Nobile, Gian Enrico Ghilotti, Stefania De Giorgi, Franco Binaghi, Giuseppe Perone, Tiziano Testori, Elena Massari, Davide Lacchini, Marco Lombardo Giassetti, Andrea Frigerio, Renata Romano, Marili Fontana, Guido Capizzi, Idapaola Sozzani, Banca BSI SA Pubblicità • Advertising TBM Service, Paolo Fasola, Marianna Sgheiz Traduzioni • Translations Elena Pedretti

In copertina: GP Monza F1 photo © Autodromo Nazionale Monza In the photo cover: GP Monza F1 photo © Autodromo Nazionale Monza

Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri Foto • Photographic Material Carlo Pozzoni, Andrea Butti, Alberto Locatelli, Matteo Bigi, A3 Maurizio Camponovo, Isabella Nobile, Enrico Selva, Ivan Previsdomini, Attilio Selva, Imagina Studio, Abram, Pedrazzini, De Maria, Royal-T Graphic, Dario Fusaro Archivi: Centro Orientamento Pastorale, Autodromo Nazionale Monza, G.G. Brown III, Montanelli, Cappelletti, Festival del Film di Locarno, Pinacoteca Cantonale G. Züst, Rêve Zone, Suzuky, Banca BSI SA, Petazzi Costruzioni, Provincia di Lecco, Provincia di Como, Wire Team, Consorzio Turistico Terziere Superiore-Tirano, Ferrovie Retiche, Mendrisiotto Turismo Archivio Speciale Golf: Golf Club Villa D'Este, Golf Club Menaggio & Cadenabbia, Golf Club Monticello, Golf Club Carimate, Golf Club La Pinetina, Golf Club Lanzo, Golf Club Lecco Archivio Focus On: Poliform & Varenna, Meritalia, MagistraVini, Cartorama, IMAGO, Il Corazziere, Gruppo Ovas, RedPoint Communication, Roda, GSI SUISSE, Doppio Malto, La Filandina, Pallacanestro Cantù, Archivio Francesco Ballerini - CEFB Segreteria di redazione • Editorial Support Team Elena Massari Amministrazione • Administration Daniela Fasola Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Isabella Nobile, a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione

piazza Duomo 17 22100 Como Tel. 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it

www.comosmagiclake.com www.issuu.com/magiclakecomo 18

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In copertina: Ascanio Pacelli Katia Pedrotti photo © Enrico Selva In the cover: Ascanio Pacelli Katia Pedrotti photo © Enrico Selva

È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©

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PEOPLE Hugh Grant, mi sono regalato una Ferrari Hugh Grant, I make myself a present: a Ferrari Enrico Gelpi, un comasco da podio Enrico Gelpi, a citized of Como for the podium Innocenzo XI, il Papa del dialogo Innocenzo XI, the Pope of the dialogue Il Cavaliere d'Egitto The knight of Egypt TERRITORIO Blevio, una perla del lago Blevio, a pearl of the lake Il Museo dell'Unità d'Italia The Museum of the Unity of Italy E' proprio vero: c'era una volta il confine It is really true: once there was the border

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Gli antichi tesori dei monti lariani Ancient treasures on the mountains of the lake

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ANNIVERSARI Croce Azzurra, ogni giorno tutti i giorni da 10 anni Croce Azzurra, every day all day long since 10 years

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SPECIALI Festival del Design in Brianza Festival del Design of Brianza

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What's on What's on

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Salute No Problem Health No Problem

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Destinazione Golf Golf destination

dinastie Mr. George Garvin Brown III, dal 1870 generazioni di "spirito" Mr. George Garvin Brown III, history of a dinasty from 1870


COMO Piazza Duomo 13 Tel 031 262302

F A B R I C N 째1 A re-edi t ion of the 1910 or igina l, for the modern man

A N E N D U R I N G PAS S I O N F O R FAB R I C A N D I N N OVAT I O N S I N C E 1910

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Orticolario, giardinaggio evoluto Orticolario, evolved gardening

lago di Abbadia alla montagna dei Resinelli 140 Dal From the lake of Abbadia to the mountains of Resinelli

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Amici di Como e Magic Lake attraccano allo Yacht Club Como Amici di Como and Magic Lake dock at Yacht Club Como

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Convegni del Sestante, terza edizione Convegni del Sestante, third edition

note a La Filandina 148 Prestigiose Prestigious notes at La Filandina Generali del Turismo in Provincia di Lecco 150 Stati Stati Generali del Turismo in Provincia di Lecco

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L'Eucaristia al centro di ogni forma di comunità cristiana Eucharist at the center of any form of Christian community

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Rubens, show finale Rubens, the final show

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Città dei Balocchi, coming soon Città dei Balocchi, coming soon 1° Trofeo del Mattone 2010

211 1° Trofeo del Mattone 2010

Sport International GT Open, Roda -8 olè International GT Open, Roda -8 olè

212 Cantù sempre più in alto 214 Bennet Bennet Cantù higher and higher 216

Pro-Am under 15/12 Pro-Am under 15/12

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ARTE BSI Swiss, Architectural Award BSI Swiss, Architectural Award

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FOCUS ON Focus on Focus on

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Magic Lake Lecco Arturo Montanelli, il creativo del lago Arturo Montanelli, the creative artist of the lake

Eventi Il Green sul lago per ADMO The Green on the lake for ADMO

Advertising Petazzi Costruzioni, presenta residenza Le Viole Petazzi Costruzioni, presents residence Le Viole Cappelletti, una garanzia per l'alta gioielleria Cappelletti jewelry, a warranty of high jewelry

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Suzuki Swift, auto dell'anno Suzuki Swift, the car of the year

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Rêve Zone, un'esperienza di benessere in un ambiente da sogno Rêve Zone, a wellness experience in a dream place

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Magic MOUNTAIN VALTELLINA Dai vigneti ai ghiacciai, 100 anni del Trenino rosso del Bernina From Tirano to St. Moritz, travelling with the nose glued to the window Magic SWISS TICINO Rassegna gastronomica imperdibile Gastronomic festival unmissable

162 Rinascimento nelle terre ticinesi 164 IlRenaissance in the Ticino area

del Film di Locarno 167 Festival Film Festival of Locarno Border, pit stop to hog 2010 172 Como Como Border, pit stop to hog 2010

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Wire Team, i leaders delle produzioni televisive Wire Team, the leaders of TV productions

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Food and drink In cucina con Davide Lacchini In the kitchen with Davide Lacchini

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Luisa, lo chef dello Yacht Club Como Luisa, the chef of Yacht Club Como

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Lugano da vivere con gusto in Villa e al Mary Lugano to live with taste in Villa and at the Mary

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La sponda esclusiva del lago di Lugano Antico Grotto Caprino The exclusive shore of Lugano Lake Antico Grotto Caprino

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Doppio Malto, tripla vittoria Doppio Malto, triple victory


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PEOPLE

HUGH GRANT

"Mi sono regalato una

FERRARI" di Daniele Brunati foto Autodromo Nazionale Monza

Gran Premio d'Italia di Formula 1, Monza, domenica 12 settembre. Merita di essere narrato l’incontro inaspettato, fuori dai box delle rosse, con il divo di Hollywood protagonista di Notting Hill, l'attore inglese Hugh Grant, al quale siamo riusciti a strappare alcuni attimi tra un'intervista televisiva e l’altra. L'affascinante star è giunta a Milano in occasione della Vogue Fashion's Nigth Out, dove ha festeggiato i suoi 50 anni con la splendida Afef e pochi amici. L'occasione è quella ideale per farsi un regalo speciale: una Ferrari California. Hugh ci ha confidato di ricordare la sua fugace visita sul lago di Como come una scoperta entusiasmante. Ormai è passato qualche tempo dalla sua permanenza sulle nostre rive e i suoi ricordi si fanno un po' vaghi. Non dimentica, tuttavia, una serata passata con alcuni amici in un ristorante dall’aspetto un po' rétro (come cita testualmente lui), con un' ottima cucina locale e una terrazza romantica affacciata sul lago. Peccato che non si ricordi il nome, ma dice che lì vicino c'erano un piccolo porticciolo e una chiesetta . Quale sarà il ristorante di cui l'attore non dimentica l'atmosfera calda e cordiale? Provate ad immaginarlo voi dai pochi indizi che sono riuscito a raccogliere. Simpatico e disponibile, Hugh non ha potuto dedicarci altro tempo per un'intervista più completa, ma ci ha salutato con garbo, promettendoci un arrivederci a presto sul nostro bellissimo Lago. La nostra speranza è che questo non sia stato solo un modo gentile per dirci addio.

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A destra, la Ferrari di Alonso vincitrice del Gran Premio d'Italia Santander di Formula 1 On the right, Alonso's Ferrari winner of the GP Italia Formula 1

"I make myself a present a FERRARI" GP Italia Formula 1, Monza, Sunday 12th September. The unexpected meeting with the star of Hollywood, the protagonist of Notting Hill Hugh Grant, deserves to be mentioned. We tried and spent some moments with him between one interview and the other. The fascinating actor arrived in Milan on the occasion of the Vougue Fashon's Nigth Out, where he celebrated his 50th birthday with the beautiful Afef and few friends. This is the ideal occasion to make himself a special present: a Ferrari California. Hugh told us he remembered of his short visit on Lake Como, as a enthusiastic discovery. It was a long time ago when he visited our lake and so he hadn’t clear memories. Anyway he couldn’t forget an evening with some friends in a kind of retro restaurant (as he defined it) with very good local food and a romantic terrace on the lake. Unfortunately he couldn’t remember the name, but he remembered of a small harbor and a church nearby. What is the restaurant of which he remembers the friendly atmosphere? Try and guess with the few clue I collected. Friendly and polite, but with no much time to dedicate us for a more complete interview, Hugh said hi to us with the promise to come soon to our beautiful lake. Our hope is that it wasn’t just a nice way to say bye to us.

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PEOPLE

ENRICO GELPI

Un comasco

da PODIO

“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”...e noi abbiamo chiuso il sacco dopo averci fatto entrare la vittoria della Ferrari con Fernando Alonso, il terzo posto di Felipe Massa, la gioa dell’avvocato comasco Enrico Gelpi, presidente dell’ACI e tutto il GP di Monza con i suoi protagonisti illustri. Bottino ricco per Como e per Magic Lake all’autodromo brianzolo, grazie alla grande collaborazione, oltre che del presidente Gelpi e della gentile consorte, anche dell’efficiente ufficio stampa dell’ACI, in particolare del dott. Miceli e del dott. Leanza. La giornata parte presto con la visita di rigore ai box Ferrari. Cicerone d’eccezione è il responsabile della logistica, ing. Balocchi, foto di buon auspicio con tutto il team della ”rossa”, gustoso siparietto all’esterno dei box con foto per gli Amici di Como, incontrati dopo i festeggiamenti in occasione dei 58 anni di Pierluigi Marzorati (taglio

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di Daniele Brunati foto Autodromo Nazionale Monza, Carlo Pozzoni

della torta alle 9.58 in punto, all’interno dello spazio Ferrari). Dalle 12.00 in poi, nella saletta riservata dell’ACI, proprio sopra i box, inizia la sfilata degli ospiti venuti a rendere omaggio al padrone di casa. Molte anche le personalità giunte da Como, che abbiamo immortalato in una serie di foto, coinvolgendo anche il Ministro Fazio, che, seduto comodamente in poltrona intento a gustarsi il GP, con spiccata simpatia ci ha confessato di ritenere il lago di Como il più affascinante d’Italia. Bernie Ecclestone, Eric Clapton, Renato Pozzetto e Stefano Domenicali sono solo alcuni dei noti personaggi presenti, ma anche la politica e lo sport non sono stati da meno. Ritorniamo ora alla soddisfazione del presidente Gelpi nel vedersi circondato da tanti amici venuti da Como per condividere con lui il trionfo delle Ferrari. In una giornata che segna il prepotente ritorno di Alonso ai


Nella pagina precedente, Enrico Gelpi, presidente ACI e Bernie Ecclestone, patron della Formula 1; in questa pagina, nelle foto: 1. Enrico Gelpi con la moglie Simona; 2. Eric Clapton, rockstar; 3. John e Lapo Elkann; 4. Flavio Briatore, Elisabetta Gregoraci e Paolo Romani, Vice Ministro

primi posti della classifica ufficiale della F1, Como è stata protagonista. Ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere con alcuni nostri imprenditori. PASQUALE FORTE, imprenditore comasco, al momento della nostra telefonata impegnato in Turchia, ormai da tempo è salito a bordo delle più belle vetture di Maranello per migliorarne le performance e diminuirne il consumo e l’inquinamento. A lui abbiamo chiesto come è nata la liaison tra il Gruppo Ferrari e la Eldor, azienda comasca leader mondiale nel campo dei componenti avvolti. «Vorrei innanzitutto sottolineare, e lo faccio con personale orgoglio, che nel 2007 la Eldor ha ricevuto il Tech nology Award direttamente dal Gruppo Ferrari. La motivazione di questo riconoscimento, assegnato alla nostra

In the previous page, Enrico Gelpi, presidente of ACI and Bernie Ecclestone, patron of F 1; on this page, in the photos: 1. Enrico Gelpi with his wife Simona; 2. Eric Clapton, rockstar; 3. John and Lapo Elkann; 4. Flavio Briatore, Elisabetta Gregoraci and Paolo Romani, undersecretary

azienda per “l'incremento allo sviluppo tecnologico del team”, nasce da una forte collaborazione tra i due soggetti. L’impegno della Eldor riguarda soprattutto la Ferrari per Gran Turismo, non direttamente la Formula 1, anche se, ovviamente, di riflesso, le nostre tecnologie vengono utilizzate anche per testare le auto da corsa. Per entrare nel dettaglio, l’innovazione che la Eldor ha portato ai motori Ferrari riguarda la capacità di controllare la combustione cilindro per cilindro in modo da ottimizzarne i parametri e ridurre i consumi in termini di risparmio energetico (si registra una diminuzione del 15% di inquinamento), aumentandone la potenza. Quindi sì, anche se marginalmente, è come se la Eldor fosse salita sul podio con la rossa italiana». Non è stato l'unico riconoscimento...

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Nelle foto: 1. Daniele Brunati con Rodolfo Mecarelli, generale di brigata (GdF), e sua moglie Lucia; 2. gruppo di amici comaschi ai box Ferrari, tra cui Paolo De Santis , presidente C.C.I.A.A. di Como e Alessandro Maria Lodolini, procuratore capo di Como; 3. Aldo e Marco Spinelli con Bernie Ecclestone; 4. Fernando Alonso, Pierluigi Marzorati, Antonio Colombo e Paolo Cremascoli

«Due anni dopo, nel 2009, è la Volkswagen che chiama la Eldor a ritirare il suo premio alla VW Award. Si tratta della prima volta, nella storia dell’automobilismo, che il gruppo tedesco ritiene un’azienda italiana meritevole di vincere il primo premio». Ci si chiede sempre cosa avete in riserbo per il futuro. Immagino che per voi sia tutto già programmato... «La collaborazione con la Ferrari sta dando grandi risultati. Continuiamo a perseguire la nostra filosofia del risparmio energetico e stiamo lavorando proprio a stretto contatto con il Gruppo Ferrari per la realizzazione di auto elettriche e ibride. Il resto verrà scritto dalla storia». Lasciamo Pasquale Forte ai suoi tanti impegni, sicuri di ritrovarlo prossimamente tra le nostre pagine. Per riuscire a capire a fondo che cosa voglia dire per Como il Gp di Monza, sembra doveroso domandarlo a chi, da sempre, dà il benvenuto e ospitalità ai piloti e agli appasionati turisti: JEAN-MARC DROULERS, AD del Grand Hotel Villa d'Este. Formula Uno GP di Monza e Villa d’Este: quando è iniziata questa sto-

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In the photos: 1. Daniele Brunati with Rodolfo Mecarelli, brigadier (GdF), and his wife Lucia; 2. group of fans of Ferrari, among them Paolo De Santis, president of C.C.I.A.A. di Como, and Alessandro Maria Lodolini, chief prosecutor of Como; 3. Aldo and Marco Spinelli with Bernie Ecclestone; 4. Fernando Alonso, Pierluigi Marzorati, Antonio Colombo and Paolo Cremascoli

ria d’amore? «All’inizio degli anni ’70 la Formula 1 vede crescere considerevolmente l’audience mediatica; gli sponsor delle diverse squadre organizzano attorno ad esse e, soprattutto, ai piloti degli eventi di interesse per la loro promozione; Villa d’Este diventa, naturalmente, la cornice ove si ritrovano praticamente tutte le squadre, tranne la Ferrari, partecipanti al Gran premio di Monza. In quegli anni i piloti erano ancora dei gentlemen drivers e, dunque, approfittavano della loro permanenza per godersi le nostre strutture sportive, il Lago, i divertimenti fino a tarda ora e persino la partecipazione a simpatiche competizioni come la gara nautica organizzata da Villa d’Este con Tullio Abbate e le sue imbarcazioni, che vedevano Villeneuve esibirsi in spericolate manovre pur di tagliare per primo il traguardo e ritirare il premio messo in palio». Si ricorda anche chi fu il primo pilota ospite a Villa d’Este? «Non ricordo chi sia stato il primo pilota. Uno dei primi fu sicuramente Jackie Stewart che anche quest’anno abbiamo rivisto, sia in occasione del


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1. Aldo Spinelli con il Ministro Mariastella Gelmini; 2. Carlo Edoardo Valli, presidente ACI Lombardia, Gian Valerio Lombardi, Prefetto di Milano, il Ministro Maria Vittoria Brambilla, Enrico Gelpi, Ascanio Rozera, segretario generale ACI; 3. il Senatore Nitto Francesco Palma e Enrico Gelpi; 4. Daniele Brunati con il Ministro Ferruccio Fazio

Concorso d’Eleganza Villa d’Este, poiché vi aveva iscritto un’automobile della sua famiglia, sia dell’attuale Gran Premio». Chi Le ha lasciato il più bel ricordo, in tutti questi anni? «Gilles Villeneuve era un personaggio molto “colorito” e qualsiasi competizione, di barche -come già sopra- o di drink bevuti al bar, lo vedevano sempre protagonista». Parliamo di quanto sia stata importante la Vostra struttura alberghiera per dirottare su Como anche l’indotto che si è poi generato. «E’ pacifico che un Gran Premio storico come quello di Monza riesca ancora oggi ad attirare un numeroso pubblico internazionale che, per diversi giorni si ferma volentieri nei diversi alberghi del nostro Lago, approfittando dell’occasione per visitarlo o per rivedere i luoghi già conosciuti. Il Gran Premio, dunque, è un evento significativo che cadenza la nostra stagione. Sostengo, dunque, l’azione del Presidente Gelpi per far rimanere a Monza, che ne è la cornice storica, lo svolgimento del Gran Premio». ANTONELLO PASSERA, presidente del consorzio Como Imprenditori Alberghieri

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1. Aldo Spinelli with the Minister Mariastella Gelmini; 2. Carlo Edoardo Valli, president ACI of Lombardy, Gian Valerio Lombardi, Prefect of Milan, the Minister Maria Vittoria Brambilla, Enrico Gelpi, Ascanio Rozera, secretary-general of ACI; 3. the Senator Nitto Francesco Palma and Enrico Gelpi; 4. Daniele Brunati with the Minister Ferruccio Fazio

Quanto sono importanti i grandi eventi, come in questo particolare caso, il GP di Monza? «Devo dare merito agli alberghi del territorio ed ai consorzi, come la C.I.A. che io rappresento in prima persona, di essere in grado di mantenere un forte legame e dei buoni rapporti con i tour operator specializzati che gestiscono i flussi turistici in occasione di questo evento. Fino ad alcuni anni fa, il week-end del Gran Premio di Monza, è sempre stato il clou della stagione in termini di domanda alberghiera sul Lago di Como. L’aumento dell’offerta di camere nella periferia milanese e nelle zone limitrofe all’Autodromo ha determinato, oggi, una leggera flessione per nostre strutture. Per il futuro, è necessario, quindi, presidiare ed intervenire, con grande determinazione, per mantenere la nostra quota di mercato attraverso pacchetti turistici e mirate politiche di web-marketing». ROBERTO CASSANI, presidente del Consorzio di Imprese del Territorio per il Turismo. Quali sono gli effetti sul turismo della zona di Como ed in particolare sui suoi alberghi durante il periodo del GP di Monza?


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Nelle foto: 1. Bernie Ecclestone con Daniele Brunati; 2. Enrico Gelpi, Tullio Lauria, membro esecutivo ACI, e Ascanio Rozera; 3. Da sinistra, in alto, Fulvio Caradonna, Oscar Ronzoni, Simona Gervasini, Simona Gelpi, Alessandro Maria Lodolini e signora, Angelo Majocchi, Giorgio Gandola e sua figlia; in basso, Paolo De Santis, Daniele Brunati, Marco Fattorini, Enrico Gelpi e Pietro Bernasconi

In the photos: 1. Bernie Ecclestone with Daniele Brunati; 2. Enrico Gelpi, Tullio Lauria, executive member of ACI, and Ascanio Rozera; 3. From the left, abowe, Fulvio Caradonna, Oscar Ronzoni, Simona Gervasini, Simona Gelpi, Alessandro Maria Lodolini and his wife, Angelo Majocchi, Giorgio Gandola with his daughter; below, Paolo De Santis, Daniele Brunati, Marco Fattorini, Enrico Gelpi and Pietro Bernasconi

«Indubbiamente il GP di Monza rappresenta da sempre un veicolo di flussi turistici verso i nostri alberghi, non soltanto per la vicinanza, ma soprattutto perchè la bellezza del nostro territorio induce molti appassionati ad abbinare l'evento sportivo ad un lungo weekend sul lago di Como. Trattandosi poi di un turismo abbastanza elitario, l'indotto della manifestazione è rilevante non solo per le strutture ricettive, ma anche per molte altre attività commerciali (ristoranti, bar, negozi, servizi auto con conducente). Si consideri, inoltre, che una parte di coloro che visitano i nostri luoghi in concomitanza del GP, poi ritornano a prescindere dall’evento, chiaro segnale di apprezzamento dell'offerta turistica del territorio». La tre giorni del Gp di Monza ha visto anche due protagonisti comaschi in pista, impegnati nelle formule che hanno fatto da contorno alla gara di Formula 1. Davide Valsecchi, erbese, gareggiava nella Gp2, cioè la categoria di accesso alla F1 che si disputa negli stessi weekend del GP. Il ragazzo, che ha 23 anni, è uno dei giovani piloti più apprezzati in chiave futura e quest’anno ha ottenuto due podi e una pole position. Vittima di un'incomprensibile decisione dei commissari che lo hanno penalizzato per un

dubbio salto di chicane e di un contatto, è stato poco fortunato a Monza. Nel monomarca Porsche Cup era invece impegnato Davide Roda, autore di un'ottima rimonta che lo ha visto risalire dal fondo in 17esima posizione, nonostante abbia corso menomato ad un occhio per un incidente capitatogli alla vigilia. Chi meglio del presidente ENRICO GELPI può incorniciare con le sue parole questa meravigliosa giornata? Presidente, da uomo di sport come ha sempre dimostrato di essere, avrebbe mai pensato all’inizio della sua carriera di arrivare a sventolare la bandiera a scacchi del GP di Monza? «Il mondo dell’automobile e dell’automobilismo sportivo è stato sempre la mia passione, ma non avrei mai pensato di arrivare a tanto. Sono molto impegnato, ma soddisfatto». «In realtà la bandiera a scacchi è di competenza del direttore di gara, ma l’emozione più forte è quando sei sul podio per la premiazione, con decine di migliaia di tifosi sotto a festeggiare i piloti e tutto ciò si amplifica quando vince la Ferrari!»


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Nelle foto: 1. Roberto Miceli, responsabile ufficio stampa ACI e Enrico Gelpi; 2. Paolo Cremascoli, Daniele Brunati, Ercole Salvioni, Antonio Colombo, Gianni Salvioni; 3. Renato Pozzetto, Stefano Domenicali, Ferruccio Fazio, Paolo Romani e Enrico Gelpi; 4. Simona Gelpi,Sonia Majocchi, Enrico Gelpi, Angelo Majocchi, Simona Gervasini e Pietro Bernasconi

Como Le deve dare merito per l'impegno verso la città ed il territorio in occasione dell’Assemblea Internazionale della FIA, svoltasi grazie a Lei a Villa Erba e per la difesa contro il tentativo di scippo da parte di Roma del Gran Premio d’Italia che, storicamente è patrimonio di Monza e della Lombardia. Le è stato riconosciuto questo merito? «Io mi impegno per passione, per senso di responsabilità: se riesco a fare qualcosa per la mia città sono solamente contento e questo mi basta». La sua stima ed amicizia con Jean Todt porterà altri ritorni positivi sul Lago di Como? «Il consiglio mondiale dello sport che si è appena concluso doveva tenersi a Como, era già tutto organizzato e il Sindaco Bruni ci aveva concesso l’uso di Villa Olmo. Poi la vicenda disciplinare della Ferrari per il GP di Germania ha determinato lo spostamento della riunione nella sede ufficiale e neutra della Fia a Parigi. Comunque, Todt mi ha promesso che l’anno prossimo si farà ancora a Como un evento FIA di valenza mondiale».

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In the photos: 1. Roberto Miceli, pressa gent of ACI and Enrico Gelpi; 2. Paolo Cremascoli, Daniele Brunati, Ercole Salvioni, Antonio Colombo, Gianni Salvioni; 3. Renato Pozzetto, Stefano Domenicali, Ferruccio Fazio, Paolo Romani and Enrico Gelpi; 4. Simona Gelpi, Sonia Majocchi, Enrico Gelpi, Angelo Majocchi, Simona Gervasini and Pietro Bernasconi

Chi Le è stato più vicino in questi anni di impegno intenso? «Mia moglie, la mia famiglia, gli uomini e donne dell’Automobile Club di Como e i tanti amici che come me condividono l’interesse per il mondo dell’auto». Da esperto pilota, qual è il suo pronostico su chi risulterà primo quest’anno nella classifica piloti di Formula 1? «La lotta per il titolo è ancora incerta, vedo favorito uno della Red Bull, Hamilton è imprevedibile, anche se come italiano mi piacerebbe che vincesse un pilota della Ferrari». Chi è il suo pilota preferito? «Ayrton Senna per la Formula 1 e Sandro Munari per i Rally». Ora possiamo tranquillamente affermare che Como è stata protagonista della 81esima edizione del Gran Premio di Monza. Grazie avvocato Gelpi, sei riuscito a farci sentire per un giorno “ospiti d’Onore” nel gotha dell’automobilismo sportivo che veramente conta.


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Gelpi premia Fernando Alonso, Jenson Button e Felipe Massa Gelpi awards Fernando Alonso, Jenson Button and Felipe Massa

A citizen of Como for the Podium “Don't count your chickens before they're hatched”…and we counted our chickens after the win of the Ferrari with Fernando Alonso and the third place of Felipe Massa and we will never forget the happiness of Enrico Gelpi, a citizen of Como and the President of the ACI and of all the GP in Monza with its famous protagonists. An important win for Magic Lake and Como at the racetrack in Brianza, thanks to the collaboration with the president Gelpi and with his wife and also with the competent press office of the ACI, in particular of Mr. Miceli and Mr.Leanza. The day started early with the visit of the pit stop of Ferrari. The engineer Balocchi, responsible of the logistics, was the Cicero and after a picture with the whole Ferrari team and a picture for Amici di Como at the exit, it followed the celebration of the 58th birthday of the former basketball player Pieluigi Marzorati, with the cake at 9.58 am sharp, inside the Ferrari area. At 12.00 pm in the room reserved to ACI, located above the pit stop lots of guests arrived to honor the master of the house. Many personalities arrived from Como, lots of pictures also with the Minister Fazio. He was sitting in his armchair and he was enjoying the GP; in a very nice mood, he confessed us that he believes that Lake Como is the most fascinating lake of Italy. Bernie Ecclestone, Eric Clapton, Renato Pozzetto, ,Stefano Domenicali, just to quote but a few personalities at the event, but there were also personalities of politics and sport. But let’s go back to the satisfaction of the president Gelpi, he was surrounded by many friends who arrived from Como to share the win of the Ferrari with him. In a day that marked the strong return of Alonso in the first positions of the official classification of F1, Como was the protagonist. For sure PASQUALE FORTE was happy too, at the time of our phone call he was in Turkey, it’a a long time that the entrepreneur from Como drives the most beautiful cars of Maranello to improve the performances and to reduce consumption and pollution. «First of all, I would stress that I am very proud that in 2007 Eldor got the Technology Award directly from the Ferrari Group. The reason of this prize, given to the company for “enhancing the technological development of the team”, is due to a strong collaboration between the two companies. Eldor mainly collaborates with Ferrati for Gran Turismo, not directly for Formula1, even if our technologies are also used to test race cars. To go into details, the innovation that Eldor brought to the motors of Ferrari refers to the ability to control the combustion cylinder after cylinder, in order to optimize the parameters of the combustion, reducing the consumptions in terms of energy saving (a reduction of 15% in the pollution) increasing the power. So we can say that marginally it’s just like Eldor was on the podium together with Ferrari. After this award, two years later, in 2009, Volkswagen calls Eldor for delivering its award at the VW Award. It is the first time, in the car history, that the German group decides that an Italian company can get the first prize». What should we wait for the future? Is it everything already programmed? «The collaboration with Ferrari is giving good results. We continue and follow our philosophy of energy saving and we are working in close contact with the Ferrari Group to build electric and hybrid cars». To try and understand what it means the Gp in Monza for Como, we have to ask this question to a person who always welcomes and has drivers and fans as guests: JEAN-MARC DROULERS, MD of the Grand Hotel Villa d'Este Formula One GP in Monza and Villa d’Este: when did this love story begin? «At the beginning of the ‘70ies Formula 1 was increasing as a media event; the sponsors of the different teams were organizing around themselves, but above all round the drivers, promotional events; Villa d’Este became the place where all the teams participating to the Grand Premio in Monza used to meet, with the exception of the Ferrari. In those years the drivers still were gentlemen drivers and they took advantages of their stay, using our sports facilities, enjoying Lake Como and having fun until late at night, even participating in pleasing competitions, like the boat competition

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organized by Villa d’Este with Tullio Abbate and his boats, Villeneuve exhibited in spectacular ropes in order to be first and to win the prize. An historical Gran Premio like the one in Monza still attracts an international public, who spend some days in the different hotels on Lake Como and visit the area or the places they already know. The GP is a significant event during our season. I support the action of the President Gelpi to keep the GP in Monza, which represents its historical frame». ANTONELLA PASSERA, president of Como Imprenditori Alberghieri What is the importance of big events, just like in this particular case, the GP in Monza? «I have to mention the merit of the hotels of the territory and to the tourist offices, for example the C.I.A. that I directly represent, that are able to keep a strong bond and good relationships with the specialized tour operators that handle the tourist flows on the occasion of this event. Up to some years ago, the weekend dedicated to the GP in Monza was always considered the most important in terms of hotel requests on Lake Como. The increase of the hotel offers in the surrounding of Milan and nearby the racetrack determined today a light decrease requests for our hotels. For the future, it is necessary to preside and intervene with great determination to keep our market share through tourist packages and precise policies of web marketing». ROBERTO CASSANI, president of Consorzio di Imprese del Territorio per il Turismo What are the effects, from the touristic point of view, for the Como area and in particular for its hotels during the GP in Monza? «For sure the GP in Monza represents a vehicle of touristic flow in direction of our hotels since ever. Not only for the fact that we are close, but above all because the beauty of our territory attracts many fans who combine the sports event together with a long weekend on Lake Como. It is mainly elite tourism, the one that arrive for this occasion, for this reason it is relevant not just for the hotels, but also for the different commercial activities (restaurants, bars, shops, car services). Moreover we have to consider that some people who visit our area during the GP, come back on other occasions; it is a clear sign that they appreciate the touristic offer of our territory». Protagonists even on the circuit, in the morning Davide Valsecchi competed in GP2 and Davide Roda competed in the trophy Davide Roda. President Gelpi is the best person that can describe this beautiful day . President, you have always demonstrated you are a sports person, have you ever imagine at the beginning of your sports career that you could have reached and weaved the chequered flag of GP Monza? «The world of cars and sports car racing has always been my passion, but I never thought I could have gone that far. I am very busy, but satisfied». How did you live the emotion of the first time on the winning post of Monza? «Actually the chequered flag is a competence of the race director, but the most important emotion is when you are on the podium with thousands fans celebrating the drivers. All this is even bigger when the Ferrari wins!». Will your esteem and friendship with Jean Todt bring positive effects on Lake Como? «The International sport council which just ended was supposed to be held in Como, everything was organized and the Mayor Bruni gave us the permission to use Villa Olmo; then the disciplinary measures for the Ferrari during the GP in Germany, caused a change and the meeting was held in the official and neutral seat of FIA in Paris. Anyway Todt promised me that next year in Como there is an international event FIA». Now we can basically say that Como was the protagonist of the 81st edition of Gran Premio in Monza. Thank you president Gelpi, for a day you make us “special guests” in the real reign of sports cars.


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TERRITORIO

BLEVIO Una PERLA del Lago di Renata Romano foto Matteo Bigi

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Sotto, particolari architettonici del borgo di Blevio

Lungo la sponda est del Lario, a pochi chilometri dalla città di Como, si adagiano dolcemente cullati dallo sciacquio delle onde del lago sette piccoli agglomerati di antica origine: essi costituiscono il paese di Blevio. Nato come vilaggio di pescatori e contadini quando le sponde erano ricoperte solo da verdi prati, Blevio si trasformò nel 1800 in una ambita sede di villeggiatura per i ricchi e per i nobili che venivano da Milano e dall'Europa per cercare la pace e la tranquillità, nonché la purezza dell'aria e delle acque. Fu così che sorsero le favolose dimore che ancor oggi attraggono importanti ospiti e che, come nel passato, vedono vivere un turismo riservato ed elegante. Nell'Ottocen-

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Below, architectural details of the village of Blevio

to, grazie anche alla presenza vivace di proprietari come la famosa soprano Giuditta Pasta, Blevio ebbe come ospiti grandi nomi dell'arte e specialmente della musica come Donizzetti, Rossini e Bellini, quest'ultimo compose qui la sua celebre opera “Norma”. Oggi queste dimore si presentano, a volte convertite in appartamenti, in tutta la loro magnificenza e stupiscono il visitatore con le loro eterogenee architetture ed incantevoli giardini. Ma c'é da stupirsi anche riscoprendo l'antica Blevio, quella delle immagini religiose, quella delle piccole frazioni, quella delle viuzze e delle rive. Una Blevio che ci conduce a visitare la settecentesca chiesa dei Santi patroni Gordiano ed Epimaco che

conserva un pregevole organo Prestinari del 1821; una Blevio che ci invita a ripercorrere l'antica via Regia, attraversando le frazioni dove fra le antiche fontane e le cascate si affacciano cappelle votive, pilastri della storia del piccolo borgo; una Blevio che ci incuriosisce con le leggende di streghe e demoni che sulle pendici dei monti retrostanti avrebbero disseminato i massi erratici, sacri per gli antichi Celti; una Blevio che ci porta alle testimonianze di epoche lontane fino al Castel d'Ardona per poi ricondurci alla riva del lago per una passeggiata fra i giardini delle più belle dimore, per sentirci immersi nella fascinosa e romantica atmosfera dei bei tempi andati, ma qui ancora vivi.


In questa pagina, alcune delle caratteristiche dimore di prestigio visibili dal lago On this page, some characteristic luxury villas you can see from the lake

BLEVIO: A pearl of the LAKE Along the east shore of Lake Como, just few kilometers from the city of Como, seven small agglomerations of ancient origin softly lay cradled by the rinsing of the waves of the lake: they made the town of Blevio. Born as a village of fishermen and farmers, when the shores were covered only by greens lawns, in the 19th century Blevio turned to be a selected destination for rich and noble families who came from Milan and from Europe to seek the peace and the calm, as well as the cleanness of air and water.So the fabulous residences were born and still today, as in the past, they attract important guests who look for reserved a elegant tourism. In the 19th century, thanks to the

vivacious presence of owners, such as the famous soprano Giuditta Pasta, Blevio had as guests important names of art and music, for example Donizzetti, Rossini and Bellini, who composed here his famous opera "Norma". Today these residences are sometimes turned into apartments and with their magnificence they surprise the visitor with their heterogeneous architectures and enchanting gardens. But there is to also be surprised rediscovering the ancient Blevio, the one of religious images, the one of the small fractions, the one of the small streets and of the shores. Blevio leads us to visit the 18th century church of the SSs Gordiano e Epimaco, that preserve a valuable Prestinari organ

dated back to1821; Blevio invites us to follow the ancient via Regia, crossing the fractions, where between the ancient fountains and the falls you can find out votive chapels, pillars of the history of the small suburb; Blevio is also rich of legends of witches and demons who disseminated erratic rocks on the slopes of the mountains, which were sacred for the ancient Celtic populations; Blevio brings us testimonies of distant times up to the Castel d’ Ardona and then it brings back us to the shore of the lake for a walk among the gardens of the most beautiful residences, we feel dipped in the fascinating and romantic atmosphere of the beautiful ancient times, that here are still alive.

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EVENTI

Il GREEN sul LAGO

per ADMO di Elena Massari, Rosaria Casali foto di Enrico Selva

Sono le 8.00 di una domenica soleggiata di settembre come tante a Domaso ma, al rombo delle prime auto che percorrono la statale Regina fa eco un suono inconsueto, sullo sfondo di quello delle onde che accarezzano la riva. Il rumore è quello delle palline da golf che rompono la quiete dell'acqua, lanciate dalla riva verso un insolito green “galleggiate". Sono tiri forti e ben decisi, spinti dalla voglia di fare del bene. La rara e curiosa situazione alla quale assistiamo ha un solo precedente in quel di Firenze, sulle acque dell'Arno. Si tratta del primo “Domaso Golf Challenge 2010”. Incontriamo proprio lì, a

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dare il buon esempio alla popolazione il sindaco del paese, Pierangelo Leggeri, con gli assessori Raffaello Noghera e Giacomo Venini. Con l'entusiasmo di un gruppo ben affiatato e felici di poter mostrare il loro impegno, ci spiegano quale sarà lo scopo di questa manifestazione organizzata, in prima battuta, dalla Pro Loco e abbracciata, fin da subito, dall'amministrazione comunale. «L’evento ha lo scopo benefico di sensibilizzare la gente alla nuova collaborazione che sta nascendo fra AVIS Alto Lario e ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), che prevede l’apertura di un nuovo centro ADMO, proprio in alto


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I testimonial del Domaso Golf Challenge 2010 Ascanio Pacelli e la moglie Katia Pedrotti The testimonials of the Domaso Golf Challenge 2010 Ascanio Pacelli and his wife Katia Pedrotti

lago. L’augurio è che la formula scelta per l'evento di oggi sia quella giusta e che i prossimi anni si possa replicare». Impossibile non cogliere l’armonia del gruppo promotore: sguardi d'intesa, sorrisi e pacche sulle spalle tra Vairo Benetti, presidente della Pro Loco, i rappresentanti comunali, Paola Strada, medico di base di Domaso e Raffaela Livio, presidentessa della sezione ADMO Como, tutti attivissimi durante la giornata. Il pubblico numeroso, che assiste dalla passeggiata fronte lago, resta affascinato dalle parabole delle traiettorie delle palline che, lanciate dai golfisti dai tre Tee posizionati per la prima volta sulla battigia, sembrano delineare una cornice intorno alle decine di barche a vela che, con il proseguire della mattinata, s'infittiscono sulle acque del lago. Le palline cadono, per merito dei più abili e anche un po’ fortunati, sui curiosi green galleggianti al largo. Non poteva mancare in una giornata in cui il golf e la solidarietà sono i veri protagonisti, un golfista d’eccezione: Ascanio Pacelli (principe e pronipote di Papa Pio XII, ndr), accompagnato dalla moglie Katia che, lasciatosi alle spalle la partecipazione al Grande Fratello, è tornato a quella che è la sua professione, ma prima di tutto la sua passione. «Ovviamente io mi sono sentito coinvolto fin da subito in questo evento grazie al mio caro amico Vittorio Bersotti, del Valtellina Golf Club e, lo sono stato ancora di più una volta scoperto il valore benefico della manifestazione. Di fronte a questa premessa anche mia moglie Katia non ha esitato ad essere presente. La novità dei green galleggianti mi ha subito entusiasmato. Potrebbe essere la scelta ideale per riuscire ad incuriosire chi del golf ha un’idea del tutto sbagliata. Da una vita cerco di smentire dei falsi pregiudizi su questo sport, ancora di più da un anno a questa parte, da quando sono diventato consigliere PGIA (Professional Golfer Association of Italy). Non è assolutamente vero che il golf è uno sport economicamente poco accessibile. Di fatto un anno di golf costa meno di un anno di palestra». La domanda sembra scontata: il Lago di Como vede sulle sue sponde e nei territori

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limitrofi importanti e numerosi campi da golf. Conosci questa zona e ti è mai capitato di giocare qui? «Assolutamente sì. Ho giocato per tantissimi anni al Menaggio & Cadenabbia Golf Club, dove facevo gare da professionista e Pro Am. Per dirla tutta, ancora prima che il famoso George lo frequentasse. Erano i tempi antecedenti il GF, quando Ascanio Pacelli era un professionista di golf che puntava molto in alto. Come dimenticare l’incantevole luogo dove sorge uno tra i più antichi golf d’Italia? Ma sono stato anche a Monticello e al Golf Club La Pinetina. Inutile che sia io a dirlo, ma per un golfista queste sono le zone ideali per giocare e divertirsi». Golfista professionista, insegnante di golf, show-man sono i diversi ruoli in cui ti sei cimentato. Da ultimo, ma non per importanza, marito e padre. Dove Ascanio si sente più se stesso? «Ascanio è una persona che ha bisogno continuamente di nuovi stimoli, è uno cui piace fare tante e diverse esperienze. Ora Ascanio è una persona che lavora per far star tranquilla la propria famiglia, cercando di cogliere al volo quelle che sono le giuste opportunità. Non sono nato volendo far televisione e non ho studiato per farla, ma arrivo da una via breve che non vuol dire necessariamente più sicura. Ascanio rimarrà sempre professionista golfista, pur con la consapevolezza di non aver raggiunto mai il livello che sperava. Voglio allargare i miei orizzonti nel mondo del golf, riprendendo il filo della fase precedente il GF. Intanto, ho aperto un negozio di golf a Roma, il Roma Golf Center, a testimonianza che innanzitutto questo è il mio mondo. Adesso posso permettermi di avere un ruolo da golfista senza abbandonare del tutto l’idea della TV. Io e Katia abbiamo lavorato ad un programma su Sky Marco Polo “Una valigia per due” che andrà in onda nelle prossime settimane. Prima di tutto, però, viene Ascanio papà. Diventare padre è quanto di meglio la vita ti può regalare. Il rapporto tra me e mia figlia è talmente bello e talmente buffo che cerco di proteggerlo il più possibile. Mi piace proprio godermela e per lei

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A lato, alcuni dei partecipanti al Domaso Golf Challenge 2010 On the side, some of the players at Domaso Golf Challenge 2010

rinuncio facilmente a tutto il resto». Questa invece può essere una domanda insolita: forse non sai che Como ha dato i natali a Papa Odescalchi. Tu discendi da una famiglia altrettanto importante. Qual è il rapporto con la religione per Ascanio, pronipote di Papa Pio XII? «Forte di un’educazione che mi ha portato a credere in Dio, sono diventato di certo una persona religiosa e credo fermamente che ci sia qualcuno che ci osservi da lassù». Tu che sei un principe vero, racconti le fiabe a tua figlia? «In realtà è ancora presto, Matilda è pazza per Scooby Doo! Di certo le racconterò come va il mondo più che le favole, aiutandola a capire come si fa ad essere consapevoli e rispettosi degli altri». Noi che abbiamo imparato a conoscerlo durante il GF non abbiamo dubbi: nonostante gli stemmi e le ascendenze importanti, la persona semplice e rispettosa che è Ascanio sarà in grado di educare sua figlia secondo questi principi. Sulla stessa lunghezza d’onda e con altrettanta disponibilità anche Katia, la bionda valtellinese che, entrata nel Grande Fratello, fece girare la testa non solo ad Ascanio. Ne approfittiamo subito per parlare con lei delle sue origini: nata a Chiesa in Valmalenco, si è successivamente trasferita nella capitale. Chiesa in Valmalenco - Roma. Volo diretto e senza rimpianti? «Scalo a Milano, in realtà. Sono andata a vivere lì a soli 18 anni. Sono una persona estroversa e mi piacciono le città cosmopolite. Sarò sincera: amo casa mia, ma i luoghi in cui sono nata li apprezzo più ora che sono mamma di quando ero più giovane. In Valtellina ho la mia famiglia, quindi mi piacerà sempre. Sono nata con lo snow-board ai piedi e quello mi manca davvero. Sciare era il mio divertimento, la mia passione. Purtroppo, ora, vivendo a Roma, è uno sport che pratico meno, ma so che, appena sarà possibile, insegnerò a Matilda a sciare». Meno sci e più golf? «Sto muovendo i primi passi nel mondo del golf. Che io sappia giocare a golf è tutta un’al-

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Petazzi Costruzioni presenta residenza Petazzi Costruzioni Via per la Grona 18 Frazione Loveno - Menaggio (CO) Tel. 0344.32812 - www.petazzi.it Petazzi Costruzioni realizza a Menaggio, sul progetto dello Studio tecnico Nardi, un nuovo e signorile complesso residenziale composto da due ville unifamiliari denominato “Residenza Le Viole”. Situato in posizione dominante, è immerso in un’ampia e tranquilla zona verde: il lago e il cielo a portata di mano…uno scenario senza eguali che regala nuove ed intense emozioni.Entrambe le ville sono disposte su tre livelli con ampie terrazze a lago, giardino e piscina di proprietà esclusiva. La progettazione attenta al risparmio energetico garantisce la certificazione energetica in classe B.

Petazzi Costruzioni presents Le Viole real estate Petazzi Costruzioni is building a new and luxury residential complex in Menaggio, projected by Studio tecnico Nardi, it is made of two independent villas called “Residenza Le Viole”. Located in a dominating position, surrounded by a wide green area: the lake and the sky near at hand…a scenery with no equals, which gives new and strong emotions. Both villas are on three levels with large balconies on the lake, a garden and a private swimming pool. They are projected following the energy saving and they have the energy classification in class B.

Sopra, vista panoramica dalla Residenza Le Viole

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A lato, Katia Pedrotti; sotto, a sinistra il vincitore del Challenge, Moro Carlo; a destra, secondo classificato Celestino Petazzi, vincitore del Nearest to the Pit On the side, Katia Pedrott; below, on the left, the winner of the Challenge, Moro Carlo; on the right, the winner of the second place, Celestino Petazzi, winner of the Nearest to the pit

tra cosa. Ascanio mi insegna ad amarlo, ma se ascoltassi le mie amiche non dovrei giocare con lui: finiremmo per litigare». La tua scelta per la famiglia: hai evitato di diventare una gieffina come tante altre. Lode a Katia! «L’ho evitato perché sono una persona diversa. Preferisco centellinare le mie presenze e fare cose che servono veramente per il mio lavoro. Le reti nazionali, con un largo bacino d’utenza, purtroppo, danno poco spazio agli ex concorrenti del GF che vogliono, come me, intraprendere la carriera della conduttrice». Come è cambiata Katia da quando ha fatto il GF? «Cambiare è un processo fisiologico. Diventare mamma significa crescere. Sentire il proprio bambino in grembo trasforma profondamente una donna. E’ un'esperienza unica, che ho vissuto profondamente, ma che non ha modificato gli aspetti più birichini e sbarazzini della mia personalità. E’ proprio que-

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A lato, Ascanio Pacelli; sotto, a sinistra, una rappresentante della Pro Loco di Domaso; a destra, Raffaello Noghera, un rappresentante comunale On the side, Ascanio Pacelli; below, on the left, a member of the Pro Loco of Domaso; on the right, Raffaello Noghera, a staff member of the Municipality

sto carattere giocoso che cerco di trasmettere anche a mia figlia». Se un giorno fosse lei a dirti “voglio fare il GF"? «Non glielo impedirei di certo. La mia famiglia mi ha sempre consentito di fare le mie scelte e questo succederà anche con Matilda. Cercherò di darle dei consigli, ma nelle scelte importanti non le sarà mai imposto nulla». Una madre ha sempre delle aspettative per la propria figlia, quali sono le tue per Matilda? «La salute prima di tutto, il resto viene di conseguenza. Vorrei che riuscisse ad assorbire un po’ della purezza che contraddistingue chi, come me, è nato in un piccolo paesino, la semplicità che spesso manca a chi vive in città». Rapiti da due sguardi accesi e vivaci, occhi azzurri per entrambi, ci lasciamo coinvolgere da una coppia tanto affiatata nella vita personale come in quella professionale. Inutile dirlo ma, insieme, sembra abbiano trovato il loro “swing perfetto”.

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Sotto, la presidentessa dell'ADMO Como, Raffaela Livio; i vincitori del Domaso Golf Challenge 2010

Below, the president of ADMO Como, Raffaela Livio; the winner of the Domaso Golf Challenge 2010

The GREEN on the LAKE

for ADMO

ADMO Como Sig.a Raffaela Livio "Circolo Don Bassi" Via Monte Grappa, 17 22012 Cernobbio CO Cell. 345 1656464 e-mail: como@admolombardia.org Orari: mer. dalle ore 21.00 alle ore 22.30

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The first golf event on the shores of Lake Como was held in Domaso, the Domaso Golf Challenge 2010. The Pro Loco in collaboration with the public administration of Domaso and Valtellina Golf Club of Caiolo organized the Domaso Golf Challenge 2010. The competition was set following a professional event held in Florence, where the international golfers compete in throwing the balls from the starting tee located on the Ponte Vecchio to reach the floating green located on the Arno river. During the Domaso Golf Challenge the starting tee were positioned on the beach along the lake of Domaso in front of Villa Camilla and two foating green were positionedat 50 and 70 meters from the beach so that the spectators could admire the trajectory of the ball hit by the golfer. The testimonials of the event are Ascanio Pacelli and his wife Katia Pedrotti, who both took part in the Italian edition of the TV show Big Brother in 2004. Ascanio is a professional golfer. The charity event aims at sensitizing the people, promoting the new collaboration between AVIS Alto Lario and ADMO (Association of bone marrow donors), which foresees the opening of a new ADMO center in that area.



TERRITORIO

La sala del Museo di Como dedicata a Garibaldi The room of the Museum in Como dedicated to Garibaldi

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il Museo dell' UNITÀ d' ITALIA di Isabella Nobile * foto Carlo Pozzoni

"Lego la mia casa in Como [...] per un museo da intitolarsi a Giuseppe Garibaldi, in memoria del soggiorno che quel prode vi fece per 11 giorni nel giugno 1866". Con queste parole Carlotta, l’ultima discendente della nobile famiglia Olginati, morendo nel 1931 lasciava al Comune di Como il suo palazzo che era stato quartier generale dell’Eroe, con il vincolo di adibirlo a museo risorgimentale. Dopo quasi settant’anni, quindi, il sentimento liberale che aveva sostenuto l’affrancamento dal dominio austriaco e la costituzione di una realtà nazionale, incarnato nella figura di Garibaldi, era ancora vivo e tenace. Grazie al generoso legato, i cimeli garibaldini e le molte altre testimonianze della formazione dello Stato unitario, che fino al 1932 avevano occupato un locale di palazzo Giovio, vennero distribuiti nelle sale del primo piano di palazzo Olginati che si affacciano sulla piazza Medaglie d’oro. Un primo nucleo di questi oggetti era stato raccolto al termine dell’Esposizione Generale di Torino del 1884, un secondo in seguito all’inaugurazione del monumento a Garibaldi in piazza Vittoria nel 1889: in occasione della nuova esposizione del 1932 si verificarono ulteriori donazioni da parte dei cittadini comaschi. L’ultima sistemazione,

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A lato, dall'alto, berretti, elmo, spalline e cappuccio della Guardia Nazionale del 1848; al centro, da sinistra, quadro con 39 fotografie di volontari garibaldini della Provincia di Como che parteciparono alla spedizione dei Mille; a destra, camicia rossa appartenuta a Garibaldi e fotografia dell'eroe eseguita a Londra; sotto, una delle prime bandiere tricolori con le scritte: "20 marzo 1848 W Dio, l'Italia e Pio" e i colori bianco e verde erroneamente disposti On the left, from above caps, helmet, straps and hood of the National Guard in 1848; in the middle, from the left, a pictures with 39 photos of the voluntary of Garibaldi in the Province of Como who are taking part in the expedition of the Mille; on the right, a red shirt of Garibaldi and a photo of the hero in London; below, one of the first Italian flag with the writing: "20th March 1848 - W God, Italy and Pio" and the colors white and green in the wrong position

che risale al 1963 e corrisponde all’attuale, mantenne sostanzialmente la stessa organizzazione spaziale, ampliando tuttavia l’arco cronologico con l’inserimento della II guerra mondiale. Il percorso espositivo, che in occasione della ricorrenza del 2011 si intende valorizzare, ci trasmette il forte senso di partecipazione dei cittadini di Como alle vicende legate all’unità nazionale, non solo durante il Risorgimento, ma anche nel secolo scorso. Basta pensare alle tante persone che spontaneamente contribuirono offrendo i cimeli più disparati, nelle occasioni sopra ricordate, o al grande entusiasmo che accompagnò l’inaugurazione del Museo. D’altra parte poche città d’Italia possono dirsi garibaldine quanto Como. Non solo, infatti, Garibaldi operò militarmente nelle sue immediate vicinanze (battaglia di San Fermo, 27 maggio 1859), ma ebbe più volte occasione di soggiornarvi, anche proprio nel palazzo Olginati. Inoltre, parecchi dei suoi più stretti collaboratori erano nati nella nostra provincia: Enrico Pessina, Giuseppe Sirtori e Paolo Carcano fra gli altri. Il 150° anniversario dell’Unità potrà costituire l’occasione di mostrare il cammino verso l’unità non tanto come occasione di retorica quanto come testimonianza della vita e delle idee di tanti comaschi che ci hanno preceduto.

* Isabella Nobile, responsabile dei Musei Civici di Como 60


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Il dipinto di Francesco Capiaghi "Dopo la resa", ora esposto in Pinacoteca, che ritrae le truppe austriache che si arrendono ai patrioti comaschi il 22 marzo 1848 The painting by Francesco Capiaghi "Dopo la resa" now exhibited in Pinacoteca, which represent the Austrian troops that are defeated by the partesans of Como on 22nd March 1848

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Sotto, da sinistra, busto in marmo di Giuseppe Garibaldi, opera dello scultore comasco Pietro Clerici; a destra, la facciata di Palazzo Olginati, in cui ha sede il Museo Storico "Garibaldi"

Below, on the left, a marble statue of Giuseppe Garibaldi, by the sculptor of Como Pietro Clerici; on the right , the facade of Palazzo Olginati , the seat of the Historical Museum "Garibaldi"

The Museum

of the UNITY of ITALY

Carlotta, the last descendant of the noble family Olginati, died in 1931 and left her palace to the city of Como, with the tie to turn it into a museum of the Risorgimento entitled to Garibaldi. After almost seventy years, the feeling that sustained the constitution of a national reality was still alive and tenacious. Thanks to the generous legacy, the heirlooms linked to the time of Garibaldi and lot of other testimonies of the formation of the unitary State were exhibited in the rooms of the first floor of the

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palace Olginati. The last setup, dated back to 1963, corresponds to the actual one, substantially maintaining the same organization of the rooms, nevertheless widening the chronological arc including World War II. On the occasion of the anniversary in 2011, the exhibition path aims at giving value and transmitting us the strong sense of share of the citizens of Como with stories linked to the national unity, not only during the Risorgimento period, but also in the last century.

Info MUSEI CIVICI Museo Storico Giuseppe Garibaldi Piazza Medaglie d'Oro, 1 22100 Como Tel.: +39 031 252550 Email: musei.civici@comune.como.it www.museicivici.comune.como.it


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PEOPLE

INNOCENZO XI

Il PAPA del

DIALOGO

di Luca Bernardi foto Carlo Pozzoni

In occasione del quarto centenario dalla nascita vogliamo rendere omaggio ad uno dei pontefici piu' prestigiosi nella storia della Chiesa e sebbene sia arduo evidenziare esaurientemente i molteplici aspetti di un tale astro , tenteremo in poche righe di tratteggiarne le qualita' e le azioni salienti. Benedetto Odescalchi, futuro Papa Innocenzo XI, nasce a Como il 19 maggio 1611 da Livio Odescalchi e Paola Castelli. Compiuti i primi studi presso i Gesuiti, a 25 anni si reca a Roma dove fa conoscenza con il cardinale de la Queva; questi lo prende in simpatia e lo indirizza agli studi giuridici e Benedetto viene insignito a Napoli della laurea in utroque iure. L'esempio di alcuni padri Cappuccini lo induce a prendere gli ordini clericali e in seguito torna a Roma dove svolte alcune missioni delicate, merita la porpora cardinalizia a soli 34 anni. Benedetto coniuga giustizia con equitĂ ', spesso attuando misericordia. Nel 1645 si occupa della carestia a Ferrara, nel 1656 porta aiuti alle famiglie di Roma nel corso della pestilenza. Eletto Papa il 21 settembre 1676 assume il nome di Innocenzo XI. Una delle piu' grandi azioni di Innocenzo consiste nell'economia: vengono tagliate le spese superflue, rinuncia ad emolumenti a lui destinati, oltre che a paramenti e vesti nuove. Istituisce una congregazione economica sulla necessita' e la qualitĂ delle spese di palazzo. Combatte il nepotismo, solleva il popolo dalla carestia facendo arrivare grano da Danzica, riduce le tasse e combatte l'usura aprendo un monte di pegni ad interessi zero mentre gli usurai applicavano interessi del 20% da lui fatti ridurre al 12% quando era ancora cardinale. Si occupa inoltre dell'istruzione religiosa del popolo e della

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Dipinto raffigurante papa Innocenzo XI orante A painting representing Pope Innocenzo XI praying

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A lato, sopra, da sinistra autografo del Cardinale Benedetto Odescalchi del 1651; a destra, ritratto del Cardinale Benedetto Odescalchi. Sotto, lettera apostolica di Papa Innocenzo XI del 1861 On the side, above, from the left, the autograph of the Cardinal Benedetto Odescalchi 1651; on the right, a painting of the Cardinal Benedetto Odescalchi. Below, the apostolic letter of Pope Innocenzo XI 1861

cura degli infermi. Amante della semplicità, la sua stanza ospita un tavolino di legno con un crocefisso, un paio di sedie, pochi quadri alle pareti. Fin dall'inizio del pontificato intuisce la debolezza politica dell'Europa del tempo, in cui egoismi e nazionalismi impediscono uno sviluppo sia economico che sociale, e si sforza di far dialogare le potenze di allora con immenso sforzo diplomatico. In questo non pecca di protagonismo, spesso utilizzando intermediari di sua fiducia in compiti delicati badando al risultato piu' che al prestigio personale. Comprende che solo le radici cristiane possono garantire all'Europa la necessaria libertà di pensiero ed azione, e quando questa libertà viene minacciata da quanti vogliono utilizzare la forza e non il dialogo per imporre le proprie posizioni, rivendica il diritto di difendere questa libertà ad ogni costo. La difesa di Vienna rappresenta qualcosa di piu' che un'impresa militare: d'ora in poi l'Europa prenderà coscienza del suo ruolo nel mondo. Se oggi camminiamo per le nostre strade liberi di muoverci e di pensare liberamente lo dobbiamo certamente a quest'uomo straordinario, senza il cui apporto la storia avrebbe senz'altro preso un corso differente. Il ricordo di questa importante figura storica ci spinge a non dimenticare, cosi' da non perdere per errore di prospettiva le conquiste della nostra civiltà'.

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Sopra, moneta in rame di Papa Innocenzo XI

Above, both side of the copper coin of Pope Innocenzo XI

The POPE of the

DIALOGUE

On the occasion of the 4th centenary of the birth, we would celebrate one of the most prestigious popes in the history of the Church and although it is difficult to underline the different aspects of such a personality, we would try and describe the qualities and the important moments of his life. Benedetto Odescalchi, the future Pope Pope Innocenzo XI, was born in Como on 19th May 1611. His father was Livio Odescalchi and his mother was Paola Castelli. He finished his studies by the Jesuits and when he was 25, he moved to Rome and he met the cardinal de la Queva who helped him and addressed him to the juridical studies. Benedetto was honored of the degree in utroque iure in Naples. The example of some Cappuccini fathers induced him to take the clerical orders and subsequently he returned to Rome where he made some delicate missions, he deserved to become cardinal when he was only 34. Benedetto conjugated justice with equity, often using mercy. In 1645 he dealt with the famine in Ferrara, in 1656 he helped the families in Rome during the pestilence. He was elected Pope in September 21st 1676 and he took the name

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ANTEPRIMA ESCLUSIVA I cimeli appartenenti a Papa Innocenzo XI pubblicati in questa e nella pagina precedente sono stati gentilmente mostrati in anteprima e in esclusiva ai lettori di Magic Lake. Essi saranno oggetto di una mostra dedicata alla ricorrenza dei 400 anni dalla nascita di Benedetto Odescalchi nella primavera 2011 presso i Musei Civici di Como. The relics of Pope Innocenzo XI which are published on this page and in the previous one are presented in exclusive to the readers of Magic Lake. They will be displayed during an exhibition dedicated to the birth anniversary of Benedetto Odescalchi (400 years) in spring 2011 at the Musei Civici of Como.


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Sotto, da sinistra, le statue superstiti del monumento eretto a Vienna per la vittoria sui Turchi; a destra, monumento a Papa Innocenzo XI dello scultore Eli Riva foto Isabella Nobile

Below, on the left, the statues of the monument built in Vienna for the victory on the Turkish people; on the right, the monument of Pope Innocenzo XI by the sculptor Eli Riva

of Innocenzo XI. One of the greatest action of Innocenzo was an economic one: he cut the superfluous expenses, he renounced to his emoluments and to hangings and new dresses. He founded an economic congregation to control the need and the quality of the palace expenses. He fought nepotism and he helped the people to overcome famine, getting wheat from Danzig, he reduced taxes and he fought the usury opening a mountain of pawn at zero interests, while the usurers applied 20% interests, he made them cut at 12% while he was a cardinal. He took care of the religious education of the people and of the care of patients. He loved simplicity, in his room he used to have a wood table with a crucifix, two chairs and few pictures on the walls. Since the beginning of the pontificate he understood the political weakness of Europe of that time, in which egoisms and nationalisms prevented an economic and social development and he tried to make to converse those who got the power with an immense diplomatic effort. He wasn’t a protagonist and he had intermediaries he trusted who had delicate commitments, he cared more of the result than of the personal prestige. He understood that only the Christian roots could guarantee the necessary liberty of thought and action in Europe and when this liberty is threatened by those who wanted to use the strength and not the dialogue to impose their own positions, he claimed the right to defend this liberty at every cost. The defense of Vienna represented not just a military enterprise: from that moment Europe would take conscience of its role in the world. If today we walk in the streets and we are free to move and to think in full freedom, we also have to thank this extraordinary man, without his contribution the history would have taken a different course. The memory of this important historical person let us remember of our past in order to maintain the conquests of our civilization.

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E’ proprio vero:

C’ERA UNA VOLTA IL CONFINE di Rodolfo Mecarelli * foto Andrea Butti

Avevo scritto due anni fa un articolo sul confine che corre tra la provincia comasca e la Svizzera. La Confederazione stava per entrare nello spazio Schengen e il titolo che caratterizzò l’articolo fu “C’era una volta il confine”. Fino ad un certo punto obiettivamente legato alla reale situazione, per un altro verso un po’ provocatorio: la Svizzera, pur restando uno Stato extracomunitario stava per entrare tra i paesi che hanno voluto condividere uno Spazio (c.d. Schengen) all’interno del quale le persone (in questo caso solo le persone) possono circolare liberamente, senza più essere sottoposti - in maniera sistematica - ai controlli della polizia di frontiera. E per questo evento (scrissi “storico”) il titolo ben inquadrò ciò che stava, in quel momento, per cominciare. Sono trascorsi due anni e altri passi (questa volta senza… pedule) sono stati fatti lungo il confine, finalizzati a far cadere altre barriere, e non solo quelle fisiche. Nel 2009, nel territorio del comune di Drezzo, i Finanzieri, da decenni presenti all’omonimo valico che veniva dagli stessi militari aperto al mattino e chiuso alla sera, una notte di ottobre, anziché chiuderlo, lo hanno lasciato aperto, senza più neanche presidiare, in armi e permanentemente, l’ul-

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timo lembo di territorio nazionale prima di andare in Svizzera o il primo per coloro che entrano in Italia. Cos’è accaduto? Semplice e complessa, nello stesso tempo, la risposta. La Guardia di Finanza ha considerato fossero maturi i tempi per abbandonare (si fa per dire!) i valichi così detti minori, cioè quei tratti di confine riservati ai passaggi soprattutto dei nostri frontalieri e poche - e di scarsa importanza economica - merci. Schengen (anche se per le merci e le valute il regime doganale non è mutato) non poteva passare inosservato a coloro che - come appunto le Fiamme Gialle - da oltre due secoli sono ai confini d’Italia, come ci ricorda la scritta presente in tutte le caserme del Corpo a mo’ di monito per migliaia di finanzieri: “Vedette insonni del confine, le più lontane, le più sole. Perché questo è il giuramento, il comandamento, il premio”. Ma non solo Schengen. I sistemi economici e finanziari ormai globalizzati ( il citatissimo battito d’ali di una farfalla in Cina che muove l’aria in America e viceversa), reti di comunicazioni attraverso le quali siamo sempre “connessi” come ironicamente ci ricordava un comico televisivo qualche tempo fa, le già numerose problematiche legate al mondo del lavoro delle migliaia di


Veduta aerea dei monti dell'alto lago Areal view of the mountains of the high lake

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Sotto, cabina di pilotaggio di un elicottero della Guardia di Finanza in volo durante la vigilanza, dall'alto, del confine svizzero-comasco

connazionali frontalieri che ogni giorno vanno e tornano dalla Svizzera, non potevano lasciare indifferenti i Finanzieri. E così - anche con il gusto della sfida all’immobilismo parassitario che sembra debba spesso connotare le funzioni della Pubblica Amministrazione - ci si è messi all’opera, ovviamente con i responsabili della Dogana, per esaminare la situazione del confine comasco anche alla luce delle esperienze operative maturate in questi ultimi anni, con lo scopo di sopprimere tutti quei servizi di vigilanza che fossero risultati antieconomici nel rapporto costi/benefici (in questo caso, le spese per il personale e per le attività svolte confrontate con i vantaggi effettivi della popolazione e delle casse dell’Erario) tenendo bene in evidenza, in più, la doverosa necessità di rimotivare il personale assegnato alle zone di frontiera, attraverso servizi più efficienti ed efficaci. Si è costituita e messa al lavoro un’apposita commissione centrale a Romacomposta da dirigenti della Guardia di Fi-

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Below, the piloting cabin of an elicopter of the Guardia di Finanza, flying and controlling the Swiss border

nanza e dell’Agenzia delle Dogane, la quale, accolta in tempi rapidissimi e favorevolmente la proposta dei rispettivi colleghi comaschi, ha disposto la sperimentazione di un nuovo tipo di vigilanza. Già, perché di questo si tratta. Anziché stare immobile al confine nei valichi di passaggio, ora le Fiamme Gialle sono su tutto il territorio, ben oltre la stessa frontiera. Maggiore qualificazione dei servizi e, soprattutto, più sicurezza per i cittadini. Quest’ultimi, infatti, hanno potuto constatare, in brevissimo tempo, la presenza di un maggior numero di pattuglie sulle strade, in particolare quelle dei comuni vicini alla frontiera. E visto che la sperimentazione ha dato sul campo gli effetti previsti (e sperati), confermando così la giustezza di quanto era stato analizzato e proposto, in questi ultimi mesi si è passati alla seconda fase del progetto: l’apertura del confine, senza più sbarre e cancelli da aprire e chiudere ad orario, anche presso i valichi di Ronago, Lanzo d’Intelvi e in parte anche di Oria Valsolda.

Decine di militari recuperati su e per il territorio: in pattuglia con le auto, una volta al valico, un’altra lungo le vie che portano alla frontiera, un’altra ancora nei posti di controllo in retrovalico. Più dinamismo, più mobilità. Soprattutto, come già evidenziato, ma è bene ricordarlo, più presenza sul territorio, in concorso alle altre Forse di Polizia, a tutela della sicurezza dei cittadini dei comuni Comaschi. In altre zone del confine, laddove il transito delle merci e delle persone è di gran lunga maggiore e importante, i Finanzieri e i Doganieri sono rimasti. Brogeda Autostrada, il valico commerciale di Ponte Chiasso, la Stazione ferroviaria Internazionale di Chiasso. Ma non c’è dubbio che si è ormai messo in movimento, tra l’Italia e la Svizzera e non solo lungo il comune confine, un congegno moderno, sensibile alle attese delle persone-cittadini e che non potrà che migliorare, sempre nell’ottica di recare loro una migliore qualità del lavoro e degli affari privati. Allora è proprio vero: c’era una volta il confine,


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Below, officials of the Fiamme Gialle during a mission along the border. The first on the left is also a pilot and commander of the elicopters of Guardia di Finanza, aeria l means used for different institutional activities, for example the help on the mountains

Sotto, ufficiali delle Fiamme Gialle durante una ricognizione lungo il confine. Il primo a sinistra è anche un pilota e comandante degli elicotteri della Guardia di Finanza, mezzi aerei impiegati in molteplici attività istituzionali, tra le quali il soccorso in montagna.

per i comaschi, non è più solo un auspicio: è una bella realtà. Non solo territoriale in senso stretto in quanto rappresenta (deve rappresentare) una realtà culturale, sociale e, naturalmente, politica. Non perdiamo questa occasione. Durante gli incontri propedeutici alla stesura della proposta da inviare a Roma, non si è parlato solo di servizi valutari, doganali e anticontrabbando. Non si poteva, per dare dignità a quel po’ di cultura e di intelligenza che ancora ci fanno compagnia, non sottolineare che le sbarre al confine rappresentano, in ogni caso, un non-senso culturale, una frattura alla libertà: di muoversi, di andare, tornare, viaggiare, di conoscere, di commerciare, fare affari, scambiare le proprie esperienze con quelle degli altri di Paesi diversi. In sostanza, un ostacolo a mettersi alla prova godendo di più libertà: senza passaggi obbligati dove una guardia potrà (o meno) controllarci anche senza il nostro consenso e solo in funzione del transito. E allora carpe diem: non perdiamo un’occasione come questa solo vedendone

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l’aspetto più elementare. Cioè quello di poter passare la frontiera quando si vuole, anche senza la vigilanza. Lo stesso Accordo di Schengen va in questa direzione che è, per l’appunto, culturale, sociale, economica e politica. Voliamo oltre alle nostre - seppur importanti per ognuno di noi - individualità e scorgiamo nelle nuove modalità di muoversi sul confine una fantastica possibilità di aggiungere mattoni alla casa comune. I nostri vicini svizzeri non potranno tirarsi indietro davanti a proposte illuminate e pragmatiche perché nella globalizzazione ci sono anche loro. Per la verità ci sono entrati - finanziariamente parlando - molto prima di tanti altri. Ciò che oggi può sembrare di difficile soluzione, o addirittura impossibile, domani- osservato e analizzato alla luce di altre, successive esperienze e con l’insostituibile contributo dei “portatori sani” di idee innovative- potrà essere realizzato. Chi è comasco o chi conosce un po’ la storia del confine con la Confederazione avrebbe mai potuto pensare di non sentirsi più porre

la rituale domanda: “Lei ha niente da dichiarare?” e poter transitare liberamente al di là o al di qua della frontiera? Eppure è accaduto. E mentre coloro che hanno responsabilità politiche nazionali sono al lavoro per raggiungere accordi idonei a far avvicinare sempre di più la Svizzera all’Unione Europea e all’Italia, i cittadini comaschi e i loro locali amministratori possono continuare l’opera essendone, tra l’altro, attori e non comprimari. Dimostrando - come è nelle loro corde - che la frontiera, può e deve essere un punto di incontro, di aggregazione e di crescita proprio nel rispetto delle regole che ogni Paese si è voluto dare esprimendosi, in tal modo, nella propria inviolabile sovranità. Questo, e non altri, è il concetto di libertà tra i popoli. E’ così, e non ce ne sono diversi, il modo di diventare, e restare, persone responsabili della scelta quotidiana di ciò che e’ lecito e ciò che non lo è.

* Rodolfo Mecarelli, Generale di Brigata della Guardia di Finanza



Sotto, i cippi di confine sono, comunque, sempre presenti, come le pattuglie dei finanzieri, lungo i crinali delle montagne a segnalare i limiti nazionali dei due paesi confinanti

Below, the stones of the border are anyhow present, together with the platoon of the financiers, positioned along the mountains in order to set the national borders

It is really true:

ONCE THERE WAS

THE BORDER

Two years ago I wrote the article entitled " Once there was the border" on the occasion of the adhesion of the bordering Switzerland to the Schengen Agreement. It seemed a futuristic title, a simple (and startling) declaration of intents rather than the synthesis of the reality of that moment and, above all, of want it would have arrived later. Instead here we are, in 2010, with a historical border, the Swiss Confederation (it hasn’t the same customs and monetary regime of the European Union yet), open as it had never been before. In fact, the passes of Drezzo, Ronago, Lanzo d’Intelvi and Oria Valsolda – which cover a long part of the border – no longer foresee the presence of the Financiers, but they also stay open the whole day, without bars or closed gates during the night.

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This is the result of what the Guardia di Finanza (Department of Internal Revenue) – in collaboration with the Customs – strongly wanted, considering not just the area Schengen, shared by Switzerland too, but also of the changes due to technology, in particular communication eliminated the borders of all the countries in the world. In this case, Italy reached important goals, many Financiers can carry out more effective institutional assignments on the territory, so the people of Como are more protected and facilitated in the different daily job relationships with the neighboring Switzerland. So the article of two years ago turned to be very appropriate and it allows us to entitle this article: “IT IS REALLY TRUE: ONCE THERE WAS THE BORDER”.




In questa pagina, foto di interni ed esterni della scorsa edizione di Orticolario On this page, photos of the internal and external of the last edition of Orticolario

EVOLVED Gardening From 1st to 3rd October 2010 it is held the second edition of Orticolario, the location is still the exclusive scenery of Villa Erba in Cernobbio, "for an evolved gardening", three days focused on the excellence of flowers and plants, presented by the best Italian and foreign flower and plant experts. A particular attention is dedicated to the scenografic and aesthetical aspect thanks to the flower composition of great effect in the center of a pavilion where you can find a garden too, it represents a sort of flower catalogue where the best researches and productions are exposed. For the occasion, the essences and their peculiarities are illustrated to the visitors by a staff of the Fondazione Minoprio. Also outside, in the park, a catalog field is prepared with

some exemplars of flower-beds and garden flowerings. Inside the pavilions, at the end of the two main wings, there are two "aesthetical" angles, prepared by the company from Como, Rattiflora and the Sicilian Association Milazzo Flora. The program also foresees lectures, book presentation, courses and floral workshops, besides laboratories and animations for children and the possibility, for all visitors, to go with the hot-air balloon and to admire the gardens of some villas on the lake, that usually cannot be visited.Orticolario is an initiative organized by Societa’ Ortofloricola Comense and S.O.G.E.O srl, with the support of Orticola di Lombardia, with a charity aim: the proceeds of the event are given to charity associations in the territory.

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EVENTI

Amici di Como & Magic Lake attraccano allo

YACHT CLUB COMO di Elisabetta Comerio foto Carlo Pozzoni

Una vera serata tra amici quella che ha avuto luogo martedì 22 giugno allo Yacht Club Como per la presentazione dell’edizione estiva della rivista Magic Lake. Nessuna location poteva essere più adatta della prestigiosa sede comasca, che ha accolto con entusiasmo questa “invasione”, dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere uno dei luoghi più suggestivi affacciati sul primo bacino del lago di Como. Autorità, inserzionisti, protagonisti e persone vicine alla rivista, oltre agli associati di Amici di Como hanno partecipato a questo appuntamento, dimostrando una forte affezione nei confronti di Magic Lake. Oltre a Daniele Brunati, editore della rivista, si sono susseguite sul palco illustri personalità: il Prefetto di Como, Dott. Michele Tortora, Giancarlo Ge, “padrone di casa”, Silvio Santambrogio,

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presidente di Amici di Como, Antonello Passera, presidente della CIA, Mons. Domenico Sigalini, Vescovo di Palestrina, Fabio Dadati, assessore al turismo della Provincia di Lecco, Paolo Cremascoli, presidente della NGC e il Sindaco di Como, Stefano Bruni. Al termine della presentazione gli ospiti sono stati accolti nella rinnovata sala ristorante, una finestra sul lago di Como, per un impeccabile dinner buffet preparato dallo chef Sig.ra Luisa, affiancata dal suo professionale staff. Uno speciale evento ha poi chiuso la serata: la presentazione, in anteprima, del disco “W la Suisse”, che vede protagonista l’associato di Amici di Como, Lorenzo Vanini, insieme a Dorino Rigetti, con la partecipazione straordinaria di Alberto Radius e del folker per eccellenza del lago di Como, Davide Van De Sfroos.


In queste pagine, immagini del pubblico presente alla serata di presentazione

On these pages, the public during the evening of the event

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Sopra, il nuovo consiglio di Amici di Como. Da sinistra, Silvio Santambrogio, Roberto Bruni, Celestino Petazzi, Daniele Brunati, Alberto Frigerio, Claudio Quarta, Guido Gieri, Fabrizio Milesi, Mario Pittorelli

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Below, the new council of Amici di Como. From the left, Silvio Santambrogio, Roberto Bruni, Celestino Petazzi, Daniele Brunati, Alberto Frigerio, Claudio Quarta, Guido Gieri, Fabrizio Milesi, Mario Pittorelli


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S.E. Michele Tortora, prefetto di Como

S.E. Mons. Domenico Sigalini, Vescovo di Palestrina

Stefano Bruni, Sindaco di Como

S.E. Michele Tortora, prefect of Como

S.E. Mons. Domenico Sigalini, Bishop of Palestrina

Stefano Bruni, mayor of Como

Da sinistra, Fabio Dadati, assessore della Provincia di Lecco; Antonello Passera, presidente C.I.A. From the left, Fabio Dadati, councillor of the Provincie of Lecco; Antonello Passera, president of C.I.A.

Da sinistra, Giorgio Pozzi, consigliere regionale, Marco Mazzoni, Siticibo From the left, Giorgio Pozzi, regional councillor, Marco Mazzoni, Siticibo

Amici di Como and Magic Lake dock at YACHT CLUB COMO A real evening among friends was the one held on 22nd June at the Yacht Club Como for the presentation of the summer edition of the magazine Magic Lake. No other place could have been more appropriate than the prestigious seat in Como, which welcomed with enthusiasm this “invasion” showing, once again, that it is one of the most suggestive places on the first basin of Lake Como. Authorities, advertisers, protagonists and people linked to the magazine, as well as members of Amici di Como, took part in this appointment, showing a great affection for Ma-

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gic Lake. Besides Daniele Brunati, editor of the magazine, other important people took part in the event: the Prefect of Como, Michele Tortora, Giancarlo Ge, “master of the house”, Silvio Santambrogio, President of Amici di Como, Antonello Passera, President of CIA, Mons. Domenico Sigalini, Bishop of Palestrina, Fabio Dadati, Tourism Councillor of the Province of Lecco, Paolo Cremascoli, president of NGC and the Mayor of Como, Stefano Bruni. At the end of the presentation the guests were welcomed in the renewed restaurant room, a window on Lake Como, for a dinner buffet prepared by Ms Luisa, chef of the club, and by her staff. A special event closed the evening: the preview presentation of the album “W la Suisse”, the protagonists were the member of Amici di Como, Lorenzo Vanini, together with Dorino Rigetti, with the extraordinary participation of Alberto Radius and of the folker of Lake Como, Davide Van De Sfroos.


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Sotto, da sinistra, Giancarlo Ge, presidente dello YCC; a destra, Mogol, ospite della serata. Sotto, altri moemnti della serata

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Below, on the left, Giancarlo Ge, president of YCC; on the right, Mogol, guests of the evening. Below, other moments of the evening


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In queste pagine, immagini della cena tenutasi presso il Ristorante Yacht Club di Como

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On these pages, the buffet dinner held at the Ristorante Yacht Club of Como

testo

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La serata si è conclusa con la splendida esibizione della DoroDoc Band

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The evening ended with the beautiful exhibition of the DoroDoc Band

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EVENTI

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Convegni del Sestante terza edizione di E. C. foto Carlo Pozzoni 2

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7 “Mala tempora currunt: convivere con un ambiente economico senza prospettive di sviluppo”. Questo il tema del terzo Convegno del Sestante che ha avuto luogo, come di consueto, nelle magnifiche sale del Grand Hotel Villa d’Este, mercoledì 7 luglio 2010. L’intento del comitato organizzatore, composto dalla Banca della Svizzera Italiana, l’associazione Amici di Como, Studio Rag. Giorgio Torres e Associati, IUS&TAX e TBM Service, era quello di proporre un tavolo di confronto e di approfondimento, rivolto a professionisti e imprenditori, capace di affrontare con diversi approcci metodologici l’analisi dell’attuale contesto economico, che quotidianamente pone nuove sfide. Ha introdotto i lavori Fabio Selli, BSI Lugano (7). Hanno preso parte in qualità di relatori, moderati dall’avvocato Gianluca Vigo di Torre Bairo (1), il professor Alessandro Penati (2), docente di Corporate Finance dell’Università Cattolica di Milano, Gianfilippo Cuneo (3), presidente del Comitato Investimenti Synergo SGR SpA, il professor Enzo Pulitanò (6), presidente dell’Associazione Italiana Giuristi d’Impresa, il dottor Fausto Salvador (5) e il professor Luigino Bellusci (4), docente a contratto Master in diritto processuale tributario dell’Università di Bari.

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Nella pagina precedente, i relatori del convegno; in questa e nella pagina successiva, i partecipanti

In the previous page, the speakers of the meeting; in this page and in the next one, the participants

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A destra, il comitato organizzatore, da sinistra, Fabio Selli, Daniele Brunati, Ferdinando Paglia, Vigo di Torre Bairo, Fabrizio Milesi e Paolo Grandi On the right, the organizing committee from the left, Fabio Selli, Daniele Brunati, Ferdinando Paglia, Vigo di Torre Bairo, Fabrizio Milesi and Paolo Grandi

"Mala tempora currunt: cohabit with an economic environment without perspectives of development." This the theme of the third Conference of the Sexstant took place, as usual, in the magnificent rooms of Grand Hotel Villa d’Este, on Wednesday 7th July 2010. The aim of the organizing committee composed by the Banca della Svizzera Italiana, the association Amici di Como, Studio Rag. Giorgio Torres e Associati, IUS&TAX and TBM Service, was to propose a round table for professionals and entrepreneurs, in order to face the analysis of the present economic situation with different methodological approaches, which always set new challenges. Alessandro Penati, teacher of Corporate Finance at Università Cattolica of Milano, Gianfilippo Cuneo, president of the Investment Committee Synergo SGR SpA, Enzo Pulitanò, president of the Italian Association Jurists of enterprise, Fausto Salvador and Luigino Bellusci, teacher at Master contract in tributary right at the Università of Bari took part as speakers, while the lawyer Gianluca Vigo di Torre Bairo took part as a moderator.

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EVENTI

L’EUCARISTIA

al centro di ogni forma di comunità cristiana di Don Piercarlo Contini foto Centro Orientamento Pastorale

Dal 21 al 24 giugno 2010 la Diocesi di Como ha ospitato la sessantesima settimana nazionale di orientamento pastorale promossa dal COP di Roma. Attualissimo il tema proposto dal convegno svoltosi presso la Casa Incontri Cristiani di Capiago (Como): “Le relazioni pastorali tra clero, religiosi, laici e territorio”. Centinaia i convegnisti giunti da tutta Italia, sacerdoti, religiosi, laici impegnati nelle diverse realtà parrocchiali e diocesane. Relatori e partecipanti hanno portato il loro contributo di idee ed esperienze. Al Convegno ha partecipato anche Mons. Mariano Crociata, segretario Generale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che ha sviluppato il tema: Chiesa-Comunione, fondamento e anima della pastorale. Mons. Domenico Sigalini, Presidente della Commissione CEI per il laicato, Vescovo di Palestrina e Presidente del COP (Centro Orientamento Pastorale) ha concluso con una sua sintesi i lavori ed ha indirizzato a nome del Centro a tutti i parrocchiani rimasti senza preti, (realtà sempre più estesa) una lettera in cui li esorta a diventare sempre più corresponsabili della vita parrocchiale. Anche Magic Lake e Amici di Como hanno collaborato all’ottima riuscita di questo appuntamento. Durante un simpatico rinfresco offerto dagli Amici di Como nel cortile della Curia Vescovile, è stata consegnata ad ogni partecipante una copia dell’edizione 2010 della rivista, ancora una volta ambasciatrice del nostro territorio. La stessa rivista pubblicava un' interessante intervista a Mons. Sigalini. Durante i lavori della settimana si è percepito che al fine di comprendere le nuove forme di comunità ecclesiali nella loro impostazione occorre ispirarsi alle prime comunità cristiane con una rinnovata apertura al territorio, un rinnovato spirito di fraternità, una cura particolare delle relazioni tra le diverse realtà ecclesiali e territoriali, con l’apporto della sensibilità femminile, nonché quello dei diversi carismi presenti nella Chiesa. Senza dimenticare la storia delle diverse parrocchie. Fondamentale sarà porre l’Eucaristia al centro della vita di queste nuove realtà che vanno emergendo senza trascurare l’apporto intelligente e generoso degli organismi di partecipazione ecclesiale, quali i consigli pastorali, composti da persone con una solida formazione cristiana.

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Nella pagina precedente, la celebrazione eucasistica conclusiva. Da sinistra, Mons. Sigalini, presidente del COP; a destra, Mons. Crociata, Segretario Generale della C.E.I.) In the previous page, the ending Eucharistic celebration. On the left, Mons. Sigalini, president of COP; on the right, Mons . Crociata, General Secretary of C.E.I.

Un momento dell'assemblea presso la "Casa incontri Cristiani" di Capiago A moment of the assembly at the "Casa incontri Cristiani" in Capiago

EUCHARIST

at the center of any form of Christian community

From the 21st to 24th June in the Diocese of Como there was the 60th national week of pastoral orientation promoted by the COP in Rome. The theme that was proposed at the conference held at the Casa Incontri Cristiani di Capiago (Como)is very topical: "The pastoral relationships among clergy, religious people, laymen and the territory." Hundreds people came from Italy: priests, religious people, laymen involved in different parish and diocesan realities. Chairmen and participants brought their contribution of ideas and experiences. Mons. Mariano Crociata General secretary of the CEI (Italian Episcopal Lecture) also took part in the Conference and he developed the theme: Church-Communion, base and soul of the pastoral mission. Mons. Domenico Segalini President of the Committee CEI for the laymen, Bishop of Palestrina and President of the COP (Pastoral Orientation Center) ended with his synthesis and in the name of the Center to all the parishioners remained without a priest, he addressed a letter in which he exhorts them to become more and more responsible of the parish life. Also Magic Lake and Amici di Como collaborated to the good result of this appointment. During a friendly break offered by Amici di Como in the courtyard of the Episcopalian Curia, every participant received a copy of the edition 2010 of the magazine, which one again represented our territory. In the magazine there was also an interesting interview to Mons. Sigalini. During the meeting of the week it was understood that in order to know new forms of church community in their formulation, it is necessary to follow the example of the first Christian communities with a renewed opening to the territory, a renewed spirit of fraternity, a particular care of the relationships among the different church and territorial realities, with the contribution of the female sensibility, as well as that of the different present charismas of the Church, without forgetting the history of the different parishes. It is fundamental to set the Eucharist in the center of the life of these new realities that are emerging without neglecting the intelligent and generous contribution of the church participating organs, for example the pastoral councils composed by people with a solid Christian education.

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EVENTI

RUBENS

SHOW finale foto Carlo Pozzoni

Si è conclusa con oltre 88.000 presenze l'esposizione dedicata a Rubens e ai fiamminghi a Villa Olmo, la settima delle grandi mostre organizzate dall'assessorato alla Cultura del Comune di Como, che ha chiuso i battenti domenica 25 luglio. La festa di chiusura della rassegna è stata l’ennesima conferma del successo di tutto l’evento. La grande serata “barocca” è stata regalata alla città dall’associazione Amici di Como, in collaborazione con due associati: Ance Como e Confartigianato Imprese Como. In linea con la filosofia di puro me-

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cenatismo che caratterizza l’associazione, Amici di Como ha voluto ancora una volta rivolgere la propria attenzione alla promozione del capoluogo, attraverso il sostegno ad un appuntamento di rilievo, capace di accrescere l’offerta culturale e turistica sia a livello locale che internazionale. Durante la serata il già suggestivo parco di Villa Olmo si è animato con lo straordinario spettacolo di proiezioni in 3D sulla facciata della villa, fontane danzanti e fuochi artificiali, in un vero e proprio tripudio barocco.


Nelle pagine, immagini dello spettacolo pirotecnico di chiusura della mostra a Villa Olmo; sotto, gli sponsor della serata, da sinistra Lorenzo Peroni - Confartigianato Como, Silvio Santambrogio - Amici di Como e Valentino Carboncini - Ance Como

On these pages, photos of the closing firework show of the exhibition in Villa Olmo; below, the sponsors of the evening, from leftLorenzo Peroni - Confartigianato Como, Silvio Santambrogio - Amici di Como and Valentino Carboncini - Ance Como

RUBENS, the final SHOW The exhibition dedicated to Rubens and to the Flemish artists in Villa Olmo ended with over 88.000 visitors, it is the 7th of the great exhibitions organized by the Culture Councilor of Como, which closed on 25th July 2010. The closing party of the exhibition represented a further confirmation of the success of the whole event. The great "Baroque" evening was a present of the association Amici di Como to the city, in collaboration with two members of the association, Ance Como and Confartigianato Imprese Como. In line with the philoso-

phy of pure patronage that characterizes the association, Amici di Como, once again, wanted to turn its attention to the promotion of the city, supporting an important event, which increases the cultural and touristic offer both at local and at international level. During the evening, the already suggestive park of Villa Olmo became animated with the extraordinary show of 3D projections on the faรงade of the villa, dancing fountains and fireworks, in a real Baroque jubilation.

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PEOPLE

IL CAVALIERE

d'Egitto foto Archivio Francesco Ballerini - CEFB

In occasione del centenario della morte di Francesco Ballerini il CEFB (Centro di Egittologia Francesco Ballerini) organizza, in collaborazione con l’associazione Amici di Como, sabato 9 ottobre 2010 una Giornata di Studi e una Mostra per promuovere la riscoperta non solo di un grande egittologo e orientalista italiano, ma anche di un importante cittadino comasco, poco conosciuto nella sua stessa città d’origine. Francesco Ballerini, nato a Como nel 1877, subito dopo la laurea intraprende l’attività di insegnamento presso il ginnasio-liceo del “Collegio Gallio”. Nel 1902 inizia la collaborazione presso il Museo Egizio di Torino e fin da subito viene coinvolto nelle attività di ricerca sul campo promosse dal direttore Ernesto Schiaparelli: partecipa a numerose missioni condotte in varie località dell’Egitto, fra cui si ricordano la Valle delle Regine, dove prende parte alla scoperta della tomba di Nefertari, e Deir el-Medina a Tebe (Luxor). L’importanza della sua attività scientifi-

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ca viene riconosciuta nel 1905 quando S.M. il Re d’Italia lo nomina Cavaliere della Corona d’Italia. Nel 1910, tuttavia, un'improvvisa malattia lo priva prematuramente della vita. Gli interventi previsti per la Giornata di Studi, alla quale parteciperanno il dr. Christian Leblanc (CNRS – MAFTO, Mission archéologique française de Thèbes-Ouest), il dr. Beppe Moiso (ACME - Associazione Amici Collaboratori del Museo Egizio di Torino), la prof.ssa Patrizia Piacentini (Università degli Studi di Milano), il prof. Alessandro Roccati (Università degli Studi di Torino) e il dr. Angelo Sesana (CEFB – Centro di Egittologia Francesco Ballerini), permetteranno di ripercorrere le attività di Francesco Ballerini e le scoperte cui diede un importante contributo, avvenute nel contesto della ricerca archeologica italiana in Egitto agli inizi del ‘900. Nella Mostra, che sarà inaugurata a conclusione della giornata, verranno esposte le lettere e le fotografie originali dello studioso.


Sotto, Francesco Ballerini davanti all’accampamento della Missione Archeologica Italiana a Qau el-Kebir, nel 1905

Below, Francesco Ballerini in front of the camp of the Italian Archeological Mission in Qau el-Kebir, in 1905

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The KNIGHT of Egypt On the occasion of the centenary of Francesco Ballerini’s death, the CEFB – "Francesco Ballerini" Centre of Egyptology (with sponsorship from the “Amici di Como” Association) will hold a Study Day and Exhibition on Saturday 9th October 2010, in order to promote the rediscovery of a great Italian Egyptologist who was also an expert on Middle-Eastern civilizations, and who was regrettably little known in his native town of Como, but who nevertheless was a very active member of the Town Council and many other local organizations. Francesco Ballerini was born in Como in 1877. Immediately after having attained his degree, he was appointed as a teacher in the High School at “Collegio Gallio”. In 1902, he started collaborating with the Egyptian Museum in Turin, and at this time became a member of the Italian archaeological expedition to Egypt, headed by Ernesto Schiaparelli. Francesco Ballerini took part in many archaeological missions in various parts of Egypt, among which the Valley of the Queens, where he was directly involved in the discovery of the tomb of the Queen Nefertari, and Deir

el-Medina Thebes (Luxor), Qau el-Kebir, Asiut, Ermopoli, Giza and Eliopoli. The importance of his scientific activity was recognized by H.M. the King of Italy in 1905, when he was awarded the "Cavaliere della Corona d’Italia" (Knight of the Crown of Italy). In 1910, a sudden illness took him away too early. The presentations at the Study Day, in which Christian Leblanc (CNRS. MAFTO, Mission archéologique française de Thèbes-Ouest), Beppe Moiso (ACME - Association Friends and Collaborators of the Egyptian Museum in Turin), Patrizia Piacentini (The University of Milan), Alessandro Roccati (The University of Turin) and Angelo Sesana (CEFB – Centre of Egyptology “Francesco Ballerini”) are taking part, will remind participants of all the achievements of Francesco Ballerini and the discoveries to which he gave basic contributions thus becoming an important member of Italian archaeological research taking place in Egypt at the beginning of the 20th Century. The Exhibition, which will officially open after the presentations, will feature letters and original photographs of the Italian scholar.

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EVENTI

Città dei Balocchi COMING SOON

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Diciassette anni e diciassette edizioni che hanno portato la Città dei Balocchi ad imporsi come la manifestazione natalizia più seguita, popolata ed attesa della regione. Incurante delle superstizioni, il Consorzio Como Turistica, organizzatore della kermesse, è certo che questa edizione sarà l’ennesimo successo. Tante novità, come un’apertura al territorio, inteso come lago e monti, molti personaggi che popoleranno le giornate degli innumerevoli visitatori della manifestazione, ma anche conferme attese da grandi e bambini. Tra queste l’arrivo di Babbo Natale alla vigilia, la grande festa per il Capodanno, sempre sul lungo lago e l’arrivo della Befana il giorno dell’Epifania. L’appuntamento è sempre per dicembre, quando il nastro della XVII edizione sarà ufficialmente tagliato e quando, ancora una volta, il Natale tornerà ad invadere Como con la Città dei Balocchi. Seventeen years, seventeen editions that have brought the Citta’ dei Balocchi to become the most followed and crowed event at Christmas. Consorzio Como Turistica, organizer of the kermis, knows that this edition will be another success. Many novelties, for example an opening of the territory for its mountains and its lake, for the people who will take part in the different events, but also for many adults and children. Among those, the arrival of Santa Klaus, the great party of the New Year’s Eve, held on the lake, the celebration of Epiphany. The appointment is always in December, when the ribbon of the 17th edition will be officially cut and when, once again, Christmas will return and invade Como with Citta’ dei Balocchi.

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Provincia di Como


SPECIALE GOLF

Lo SPLENDIDO territorio del Lago di Como Lo splendido territorio del Lago di Como ed i suoi prestigiosi campi da golf sono la meta ideale per tutti gli appassionati golfisti. E’ una destinazione ambita da tutti gli amanti di questo sport che sono alla ricerca di luoghi ricchi di arte, di cultura e di bellezze naturali di eccellenza. Lo sport in generale e, nello specifico il Golf, è un interessante catalizzatore per il turismo che ben si innesta con l’offerta turistica complessiva della Provincia di Como e di Lecco. Il turismo attivo è diventato ormai un must per qualsiasi territorio che voglia essere protagonista in questo settore, e il Lago di Como con la sua potente offerta golfistica, possiede campi tra i più prestigiosi d’Italia. Cominciamo con il Golf Club di Menaggio, il secondo più antico d’Italia con la sua importante biblioteca golfistica; il Golf Club di Monticello, dove l’abilità dei giocatori viene messa a dura prova per il suo percorso altamente tecnico; la sorprendente bellezza del Golf Club Villa d’Este e i Golf Club di Carimate, la Pinetina di Appiano e il Golf Club di Lanzo in Val d’Intelvi. Senza dimenticare il Golf Club Lecco, situato ad Annone, in una delle zone più belle della verde brianza. Con questo obiettivo si è pensato di lanciare un progetto quinquennale di sviluppo territoriale, avendo il Golf come punta di diamante e di prestigio dell’offerta turistico-sportiva complessiva. Obiettivo strategico è “catturare” l’interesse di oltre 10 mila nuovi turisti appassionati di golf. Un’operazione di co-marketing sportivo del valore stimato di 20 milioni di euro. “Per la prima volta metteremo in rete 7 circoli di golf di alto profilo, che diventeranno un’offerta di eccellenza per quel che concerne questo specifico segmento. Crediamo che sia una novità che Operatori del settore e le Istituzioni pubbliche tentino questa forma di collaborazione”, spiegano gli Assessori al Turismo della Provincia di Como e Lecco, rispettivamente Achille Mojoli e Fabio Dadati. “Attualmente il nostro sistema turistico ospita mediamente circa un milione di turisti all’anno, per un totale di 2,800 milioni di pernottamenti. La nostra sfida è creare una duplice offerta, concorrenziale con quanto avviene anche all’estero, sia in termini di prezzo che di servizio offerto al turista-golfista. Ci muoveremo, pertanto, sullo sviluppo di nicchie di mercato, come appunto lo sport del Golf, in grado di generare affari per entrambe le province di Como e Lecco. E’ il primo progetto di una piattaforma che vedrà lo

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sport sempre più al centro dell’offerta turistico-alberghiera”. Secondo l’International Association of Golf Tour Operator (Iagto) il numero di appassionati di golf nel mondo è cresciuto in misura esponenziale (da 7,9 milioni del 1989 a 13 milioni nel 2000) è annualmente aumentato di un 8%. Da questa indagine emerge un altro dato rilevante ai fini del marketing territoriale: solo il 7% del budget di questa clientela( circa 40 milioni di dollari nel 2000), infatti, viene spesa per gli ingressi nei campi da golf, mentre il restante 93% viene assorbito dall’economia presente sul territorio ( 29% alloggio; 25%trasporto; 21%ristorazione e bar; 9% divertimenti; 6% per regali). L’offerta promossa dagli assessorati provinciali prevede un’azione destinata ai cosiddetti golfisti “puri”, che si muovono da soli, concentrati quasi esclusivamente sul gioco. Si tratta di utenti che pernottano mediamente 5 notti provando diversi campi presenti sul territorio. La provincia di Como e quella di Lecco mirano realisticamente, nei prossimi 4 anni, a “conquistare” 5 mila appassionati di Golf per un totale di 25 mila pernottamenti. La seconda offerta è per un target più esteso. Verrà lanciata una “carta prestigio” rivolta a coppie e famiglie, che prevede di contattare circa 10.000 potenziali ospiti tra giocatori e famigliari, per un soggiorno di circa 7 giorni. Sarà possibile giocare su tutti i campi in rete, incluso il Villa d’Este Golf Club e parallelamente, verranno organizzate visite guidate alle eccellenze artistiche e culturali del territorio del Lago di Como e shopping in negozi selezionati. Un progetto che potrà generare, a medio termine, più o meno 100 mila pernottamenti collegando le due offerte, insomma “ 7 days 7 greens”. Per intercettare in modo professionale questi flussi sono stati organizzati, a luglio e settembre, una serie di educational con tour operator stranieri specializzati in pacchetti viaggio per golfisti. Sotto il profilo promozionale Il Lago di Como sarà presente nelle più importanti fiere di settore, e curerà anche l’immagine dell’offerta golfistica ospitando media e giornalisti di settore. Il territorio della Provincia di Como, come quello della Provincia di Lecco, è ricco di accoglienti hotel e ristoranti in riva al lago, che sono la meta ideale per trascorrere rilassanti soggiorni e degustare piatti tipici dai sapori antichi ma, nel contempo, non privi di innovazione. Insomma il Lago di Como è destinazione che meraviglierà per professionalità, bellezza e unicità.


L'Assessore al Turismo della Provincia di Como Achille Mojoli e l'Assessore al Turismo della Provincia di Lecco Fabio Dadati durante l'incontro con l'AD di Iagto e i presidenti dei sette Golf Club comaschi e lecchesi

The BEAUTIFUL area of Lake Como The beautiful area of Lake Como and its prestigious golf courses are the ideal destination for those who love golf, because it represents a perfect combination among golf, art, culture and excellent natural beauties. Sports in general, and golf in particular, are good catalyst for tourism with a rich touristic offer in the Province of Como and Lecco. The active tourism became a must for any territory that wants to be a protagonist in this sector and Lake Como with its strong golf offer boasts some of the most prestigious courses in Italy. You can start with the Golf Club di Menaggio, the second most ancient of Italy with its important golf library; the Golf Club di Monticello, where the ability of the players is tested in its highly technical course; the surprisingly beauty of the Golf Club Villa d’Este and the Golf Club di Carimate , the Pinetina di Appiano and the Golf Club di Lanzo in Val d’Itelvi. You cannot forget the Golf Club di Annone, located in the Province of Lecco, in one of the most beautiful area of the green Brianza. Following this goal, it is foreseen a 5 year project of territory development, having golf as the top of the diamond in the general tourist-sports offer. The strategic goal is to “capture” the interest of more than 10,000 new tourists who love golf. An operation of sports co-marketing, which amounts to 20 million euro.“For the first time we are promoting 7 golf clubs of high profile, which will be an excellent offer in that specific segment. We believe that it is something new to see that people of the sector and public institutions are working together in this way” explain the Councilors of Tourism of the Province of Como, Achille Mojoli and of the Province of Lecco, Fabio Dadati. “Now our tourist system has about one million tourists every year, for a total of 2,800 million overnight stays. Our challenge is to create a double offer, which has to be competitive for those who come from abroad, both in the prices and in the service offered to the tourist-golfer. So we are moving and developing some niche of the market, for example golf, which can increase business for both provinces of Como and of Lecco. It is the first project of a platform which will see sports more and more in the center

of the tourist-hotel offer”. According to the International Association of Golf Tour Operator (Iagto) the number of golf lovers increased from 7,9 millions in 1989 to 13 millions in 2000 and now it is increasing of 8%. The data show other interesting information for the local marketing: just 7% of the budget of these tourists (about 40 million dollars in 2000) is spent for the entrances in golf courses, while the remaining 93% is spent in the territory ( 29% hotel; 25% transport; 21% restaurants and bars; 9% amusements; 6% presents). The offer promoted by the provincial councilors foresees an action devoted to the so called “pure” golfers, who travel by themselves, who are concentrated almost on golf. They usually overnight 5 nights and they go to different golf courses in the territory. The Province of Como and the one of Lecco realistically aim at conquering 5,000 golfers in the next 4 years, for a total of 25,000 overnight stays. The second offer is for a larger target. There will be the “prestige card” for couples and families, which foresees to contact about 10,000 potential guests and their families for a stay of around 7 days. They will have the opportunity to play on all the courses of the area, including Villa d’Este Golf Club, in the meantime they will follow guided tours to the artistic and cultural excellences of the territory of Lake Como and they will also go shopping in selected shops. This project could bring about , more or less 100,000 overnight stays linking the two offers, that is “7 days 7 greens”. To promote this project in a professional way, in July and in September, there were some educational meetings with foreign tour operators specialized in packages for golfers. From the promotional point of view, Lake Como will be present in the most important fairs of the sector, together with media and journalists. The territory of the Province of Como, such as the one of the Province of Lecco, is rich in nice hotels and restaurants on the lake shores, which are the ideal destination to spend relaxing stays and to taste typical dishes with ancient flavours, but also with some innovation. So Lake Como is a destination that will surprise for the professional skill, the beauty and the uniqueness.

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Golf Club Villa d’Este

18 Holes

Presidente / President: Giancarlo Rizzani Direttore / Manager: Andrea Contigiani Architetto / Architect: Peter Gannon (1926) Percorso: 18 buche. mt. 5732, par 69 / Course: 18 holes, 5732 metres, par 69 Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, pro shop, servizio caddy, golf cart, sala bridge, bar, ristorante, valet parking Amenities: driving range, putting green, pitching green, pro shop, caddy service, golf cart, bridge room, bar, restaurant, valet parking Stagione: aperture da marzo a dicembre / Open: March-December Giorno di chiusura: martedì (non festivi) / Closed on: Tuesdays (except public holidays) Altitudine: circa 400 mt. s.l.m. / Altitude: about 400 metres a.s.l. Località: 7,6 km da Como – 54 km da Milano / Situated: 7,6 km from Como – 54 km from Milano INFO: Via per Cantù, 13 – 22030 Montorfano (Co) Tel. (+39) 031 200200 www.golfvilladeste.com info@golfvilladeste.com

Golf Club Menaggio & Cadenabbia

18 Holes

Presidente / President: Vittorio Roncoroni Direttore / Manager: Doris Sivalli Architetto / Architect: John Harris (1965) Percorso: 18 buche. mt. 5476, par 70 / Course: 18 holes, 5476 metres, par 70 Attrezzature: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala video Amenities: putting green, driving range pitching green, ristorante, bar, pro shop, sala bridge, sala video Stagione: aperture da marzo a novembre / Open: March-November Giorno di chiusura: nessuno / Closed on: open every day Altitudine: circa 455 mt. s.l.m. / Altitude: about 455 metres a.s.l. Località: 40 km da Como – 87 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 87 km from Milano INFO: Via Golf, 12 – Grandola ed Uniti (Co) Tel. (+39) 0344 32103 www.menaggio.it segreteria@golfclubmenaggio.it

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Golf Club Monticello

36 Holes

Presidente / President: Marco Polli Direttore / Manager: Walter Gabaglio, Marco Vercelloni Architetto: L’attuale configurazione è realizzata da Graham Cook / Architect: present layout is by Graham Cook Percorso: 36 buche, percorso rosso mt. 6410 – percorso blu mt. 6041, par 72 / Course: 36 holes, red course 6410 metres - blue course 6041 metres, par 72 Attrezzature: campo pratica, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscine, ristorante, bar, snack bar Amenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pools, restaurant, bar, snack bar Stagione: aperture da febbraio a dicembre / Open: February-December Giorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays) Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l. Località: 12 km da Como – 30 km da Milano / Situated: 12 km from Como – 30 km from Milano INFO: Via Volta, 63 – 22070 Cassina Rizzardi (Co) Tel: (+39) 031 928055 www.golfclubmonticello.it monticelloreception@gmail.com

Golf Club Carimate

18 Holes

Presidente / President: Giuseppe Crippa Direttore / Manager: Giuseppe Nava Architetto / Architect: Piero Mancinelli (1961) Percorso: 18 buche, mt. 6021 par 71 / Course: 18 holes, 6021 metres, par 71 Attrezzature: driving range, putting green, pitching green, golf cart, tennis, piscina, ristorante, bar, pro shop Amenities: driving range, putting green, pitching green, golf carts, tennis court, pool, restaurant, bar, pro shop Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year round Giorno di chiusura: lunedì non festivo / Closed on: Mondays (except public holidays) Altitudine: 300 mt. s.l.m. / Altitude: 300 metres a.s.l. Località: 15 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 15 km from Como – 20 km from Milano INFO: Via Airoldi, 2 – 22060 Carimate(Co) Tel. (+39) 031 790226 www.golfcarimate.it info@golfcarimate.it

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Golf Club La Pinetina

18 Holes

Presidente / President: Roberto Tavecchio Direttore / Manager: Simone Laurenti Architetti / Architect: John Deering Harris (1971), Gianni Albertini (1976), David Mezzacane (2001) Percorso: 18 buche, mt. 5528 par 70 / Course: 18 holes, 5528 metres, par 70 Attrezzature: bar, ristorante, driving range, putting green, pitching green, golf cart, pro shop, sala bridge, pitch & putt (6 holes) Amenities: bar, restaurant, driving range, putting green, pitching green, golf carts, pro shop, bridge room, pitch & putt (6 holes) Stagione: apertura tutto l’anno / Open: year round Giorno di chiusura: martedì non festivo / Closed on: Tuesdays (except public holidays) Altitudine: 370 mt. s.l.m. / Altitude: 370 metres a.s.l. Località: 25 km da Como – 35 km da Milano / Situated: 25 km from Como – 35 km from Milano INFO: Via Al Golf, 4 – 22070 Appiano Gentile (Co) Tel. (+39) 031/933202 www.golfpinetina.it info@golfpinetina.it

A. S. D. Golf Club Lanzo

9 Holes

Presidente / President: Giovanni Porta Direttore / Manager: Gladys Bordoli Architetto / Architect: Donald Harradine Percorso: 9 buche, mt. 5094 par 68 / Course: 9 holes, 5094 metres, par 68 Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, noleggio golf cart, noleggio attrezzature, pro shop, bar, ristorante Amenities: putting green, pitching green, driving range, golf cart rent, golf bag rent, pro shop, bar, restaurant Stagione: da marzo a novembre / Open: from March to November Giorno di chiusura: lunedì non festivo (da giugno a settembre aperto tutti giorni) / Closed on: Monday (from June to September seven days a week) Altitudine: 1000 mt. s.l.m. / Altitude: 1000 metres a.s.l. Località: 40 km da Como – 70 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 70 km from Milano INFO: Località Piano delle Noci – 22024 Lanzo Intelvi (Co) Tel: (+39) 031 839057 www.golflanzo.it segreteria@golflanzo.it

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Golf Club Lecco

18 Holes

Presidente / President: Pier Luigi Donegana Direttore / Manager: Luca Angelini Architetto / Architect: Enrico Colombo Percorso: 18 buche, mt. 5683 par 71 / Course: 18 holes, 5683 metres, par 71 Attrezzature: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, corsi per bambini, car rent, pro shop, piscina all’aperto, bar, ristorante Amenities: putting green, pitching green, driving range, golf clinic, children’s courses, car rent, pro shop, outdoor swimming pool, bar, restaurant Stagione: apertura tutto l’anno (chiuso dal 7 al 23 gennaio) / Open: year round (except for 7th to 23rd January) Giorno di chiusura: martedì non festivo / Closed on: Tuesdays (except public holidays) Altitudine: 250 mt. s.l.m. / Altitude: 250 metres a.s.l. Località: 40 km da Como – 20 km da Milano / Situated: 40 km from Como – 20 km from Milano INFO: Frazione Pizzighettone, 1 Annone Brianza (Lc) tel. (+39) 0341 579525 www.golfclublecco.it info@golfclublecco.it

GERA LARIO

I GOLF del TERRITORIO

COLICO

DONGO

GOLF CLUB MENAGGIO & CADENABBIA

BELLANO MENAGGIO VARENNA

GOLF CLUB LANZO

TREMEZZO

BELLAGIO LIERNA

CAMPIONE D’ ITALIA

LAGLIO

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MANDELLO DEL LARIO

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LECCO

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ARGEGNO

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GOLF CLUB PUSIANO VILLA D’ESTE

LAGO DI ANNONE

CANTÙ

GOLF CLUB LECCO

GOLF CLUB CARIMATE

PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

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CAPPELLETTI una garanzia per l'alta GIOIELLERIA

La Gioielleria Cappelletti di Cantù rappresenta un punto fermo della tradizione orafa del territorio comasco e brianzolo, una passione tramandata di padre in figlio, una storia iniziata nel 1937, quando l’attenzione era rivolta soltanto all’orologeria, per poi aprirsi, successivamente, anche al mondo della gioielleria. La scelta fatta nel corso degli anni da Paolo Cappelletti, titolare del negozio, è di tutelare la clientela offrendo un panorama di collezioni appartenenti alle Maisons di gioielleria più qualificate quali Bulgari, Pomellato, Mikimoto, Buccellati, Chantecler, Damiani, Gucci, Dodo, Mimì, Misani e di orologeria come Cartier, Blancpain, Franck Muller, Officine Panerai, Baume & Mercier, Hublot, di cui la boutique canturina è concessionario ufficiale, senza esimersi dal dare la possibilità ai clienti di creare preziosi ad hoc. La Gioielleria Cappelletti offre a queste griffes la possibilità di mostrarsi in tutto il loro splendore nelle vetrine espositive monomarca che dal 2009 ornano via Matteotti, a Cantù, grazie alla ristrutturazione di una “casa di ringhiera” che si trova proprio di fronte al negozio sede di vendita. Alcuni appuntamenti scandiscono poi il calendario degli affezionati clienti: due volte all’anno, in occasione delle stagioni primavera e autunno, presso la “Casa del Pozzo”, un’altra palazzina ristrutturata in via Matteotti, a pochi passi dalla boutique di vendita, hanno sede eventi monomarca dedicati alle presentazioni delle nuove collezioni delle Maisons di cui la Gioielleria Cappelletti e' ambasciatrice. Il protagonista dell’autunno 2010 è Pomellato, che dal 16 al 24 ottobre, entrerà in scena con i suoi nuovi gioielli. Gli stessi marchi sono poi abbinati, una volta all’anno, a Gare di Golf che si svolgono sul prestigioso green del Golf Club Carimate. L’eccellenza dell’alta gioielleria e orologeria, la qualità delle griffes più eleganti, la garanzia di una storia che prosegue da più di settant’anni. Questo è la Gioielleria Cappelletti.

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CAPPELLETTI jewelry:

a warranty of high JEWELRY

The Jewelry Cappelletti of Cantù represents a reference point in the jewelry tradition in Como and in Brianza, a passion transmitted from father to son, everything started in 1937, when the attention was turned only to the watchmakers and then they started working in the jewelry sector. During the years the choice made by Paolo Cappelletti, owner of the shop, is to sell quality products to the customers offering them collections of the most important jewelry brands, that are Bulgari, Pomellato, Mikimoto, Buccellati, Chantecler, Damiani, Gucci, Dodo, Mimì, Misani and of watchmakers as Cartier, Blancpain, Franck Muller, Officine Panerai, Baume & Mercier, Hublot, of which the boutique in Cantù is the official dealer, giving the customers the possibility to create precious ad hoc solutions. The Jewelry Cappelletti offers these brands the possibility to be exhibited at the top in the single brand window that from 2009 embellish via Matteotti, in Cantù, thanks to the restructuring of a so called “casa di ringhiera” (handrail house) that is right in front of the shop. The important appointments are twice a year, on the occasion of spring and fall, by the “Casa del Pozzo” (House of the Well), another palace which was restructured in via Matteotti, which is located not far from the shop, it hosts events devoted to the presentations of the new collections of the brands that the Jewelry Cappelletti sells. The protagonist of Fall 2010 is Pomellato, from 16th to 24th October there is the presentation of the new jewels. The same brands are then linked once a year to Golf Competitions held on the prestigious green of Golf Club Carimate. The excellence of the high level jewelry and watchmakers, the quality of the most elegant brands, the guarantee of a history that continues for more than seventy years. All this is the Jewelry Cappelletti.

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TERRITORIO

Gli ANTICHI TESORI dei Monti Lariani di Franco Binaghi foto Attilio Selva

Da diversi anni l’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Como realizza pubblicazioni aventi come tema il contesto naturale del comasco. “Oltre a far conoscere gli aspetti ambientali del nostro territorio, a volte poco noti, con queste pubblicazioni intendiamo portare avanti una vera e propria politica di educazione ambientale rivolta a tutti e non solo, come tradizionalmente si è portati a pensare, centrata sul mondo scolastico, – afferma l’Assessore Provinciale Paolo Mascetti. – Siamo infatti profondamente convinti che la comprensione delle dinamiche che hanno portato alla nascita del nostro meraviglioso contesto naturale abbiano come conseguenza un accresciuto rispetto per l’ambiente.” Nell’alveo di tali iniziative è stata di recente affrontata una tematica particolare, quella dei fossili, che ha sempre suscitato interesse anche in chi non è esperto o appassionato della materia, se non altro per il richiamo ad epoche smisuratamente lontane rispetto alla scala umana, le cui tracce di vita si rinvengono oggi pietrificate sui nostri monti. Grazie infatti ad Attilio Selva, appassionato ed esperto comasco, che ha messo a disposizione il materiale da lui elaborato in anni di ricerche, la Provincia ha potuto realizzare una bella pubblicazione (ritirabile gratuitamente presso l’Assessorato Ecologia della Provincia), contenente per la prima volta una sistematica e dettagliata descrizione dei ritrovamenti paleontologici effettuati nel corso degli anni sul territorio comasco. Il territorio della provincia di Como è infatti molto ricco di affioramenti fossiliferi, i cui ritrovamenti sono riconducibili ai principali

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Fossile di crostaceo marino proveniente dal giacimento di Osteno

Fossile di Saurichthys, pesce predatore dei mari triassici simile a un barracuda

Fossil of sea crustacean of the repository in Osteno

Fossil of Saurichthys, predator fish of the Sea Triassic similar to a barracuda

periodi geologici. Tra i giacimenti più importanti vi è l’affioramento carbonifero della Val Sanagra, che ha permesso di portare alla luce fossili di oltre 310 milioni di anni fa, formatisi nel periodo Carbonifero in un ambiente dominato da foreste di felci giganti, licopodi e equiseti. I fossili della Val Sanagra sono in uno stato di conservazione tale da mostrare i dettagli minuti delle fronde delle felci e, fatto molto raro, contengono i primi semi comparsi nella storia della Terra. Un altro sito degno di nota è il giacimento giurassico di Osteno, noto a livello mondiale per l’eccezionale stato di conservazione dei fossili che mostrano peculiari dettagli anatomici come le antenne e i muscoli dei crostacei. La fauna di Osteno consente di ricostruire una parte del Giurassico, caratterizzata dalla presenza di un ambiente marino particolarmente ricco di pesci e crostacei. Tra gli eccezionali ritrovamenti di Osteno si citano la Squaloraja, un pesce con caratteristiche intermedie tra lo squalo e la razza, o l’emblematico Ostenocaris cypriformis, uno strano animale che ha permesso agli studiosi di istituire una nuova classe di crostacei precedentemente sconosciuta alla scienza. Un’altra zona che merita attenzione è la Val Menaggio. Negli strati rocciosi di queste aree sono state individuate faune noriche (Triassico superiore) particolarmente ricche di pesci, in particolare i generi Saurichthys (che ricordano gli attuali barracuda) e Thoracoperus (pesci volanti). Fossili

più recenti, comunque sempre risalenti a decine di milioni di anni fa, si rinvengono negli strati del Rosso Ammonitico Lombardo e della Maiolica, formazioni rocciose di età giurassico/cretacica che interessano il settore meridionale del Triangolo Lariano (Alpe del Vicerè), particolarmente ricche, come ne attesta il nome, di ammoniti.

ANCIENT treasures on the Mountains of the Lake Since some years the Environment Council Department of the Province of Como makes publications about the natural landscape on Lake Como. "Besides presenting the environmental aspects of our territory, that only a few know, with these publications we would pursue a real policy of environmental education for everybody and not just for schools, as someone may think”, says the Provincial Councillor Paolo Mascetti. Among these initiatives, recently it was faced a particular theme, the one of the fossils. They have always been a source of interest also for those who are not experts or impassioned of the subject, because they represent a call to the


Ammonite proveniente dall’Alpe del Viceré

Impronta di felce proveniente dal giacimento fossilifero della Val Sanagra

Ammonit of the Alpe del Viceré

Fern mark of the fossil repository in Val Sanagra

ancient times if compared to the human beings, moreover their traces of petrified life can be found on our mountains today. Thanks to Attilio Selva, a impassioned expert, who put at disposal his material of years of researches, the Province made a beautiful publication (to get for free at the Environment Council Department of the Province of Como) with a systematic and detailed description of the paleontological recoveries carried out during the years on the territory of Como. The territory of the province of Como is in fact very rich of fossils, whose recoveries are dated back to the principal geologic periods. Among the most important layers there is the carboniferous breakthrough of the Val Sanagra, that allowed to bring to the light fossils of over 310 million years ago, formed in the Carboniferous period, in an environment dominated by forests of giant ferns, clubmoss and equisetum. The fossils of the Val Sanagra are in a state of such maintenance that they show the minute details of the leafy branches of the ferns and, a very rare thing, they contain the first seeds appeared in the history of the Earth. Another site worthy of note is the Jurassic layer of Osteno, it is known at world level for the exceptional state of maintenance of the fossils that show peculiar anatomical details as the spar and the muscles of the shellfishes. The fauna of Osteno allows to reconstruct a part of the Jurassic time, characterized by the presence of a sea environment which was particularly rich in fishes and shellfishes. Another area

that deserves attention is the Val Menaggio. In the rocky layers of these areas noric faunas (superior Triassic) particularly rich in fishes is been individualized. More recent fossils, however always going back to about ten million years ago, are recovered in the layers of the Lombardy Red Ammonite, and of the Maiolica, rocky formations of Jurassic/cretacic age that interest the southern sector of the Triangolo Lariano (Alpe del Vicerè), which are particularly rich in ammonite.

L' Assessore Dott. Paolo Mascetti 127



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lake foto Archivio Montanelli

Lecco ARTURO MONTANELLI

IL CREATIVO del LAGO The creative artist of the LAKE 133


Nella pagina accanto, Casa di Pietra, Fiumelatte; a sinistra, Parco Sant'Andrea, Menaggio In the next page, Casa di Pietra, Fiumelatte; on the left, Parco Sant'Andrea, Menaggio

di Stefania De Giorgi foto Archivio Montanelli

Un creativo a 360 gradi: dal design ad architetture imponenti ad interventi paesaggistici e poi l’arte. Come si definisce Arturo Montanelli? «La mia personalità irrequieta, sempre in movimento, fa sì che non mi accontenti dei risultati ottenuti, ma accende in me sempre una nuova voglia di sperimentare, di progredire nella ricerca. E' un continuo mettersi in discussione e confrontarsi, anche in campi che si discostano dalla mia formazione di partenza, cercando contaminazioni culturali e approcci a nuove tecnologie». Arturo Montanelli e Velasco Vitali, due lecchesi che strabiliano Venezia con “Off Leash”. Come è nata l’idea del museo itinerante e quali affinità intercorrono fra personalità così creative? «Io e Velasco ci conosciamo da tempo immemorabile, per cui fra noi c’è un’affinità a tutto tondo e non solo nel campo lavorativo. Il punto fondamentale che ci accomuna è proprio la passione che entrambi abbiamo per la materia, elemento cardine della nostra creatività: dare dignità ai materiali poveri come ferri, guaine bituminose e cemento, che poi nella loro articolazione acquisiscono nobiltà nel divenire ope-

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ra d’arte. Da vari confronti creativi è nato il sodalizio che ci ha portato poi alla realizzazione di diversi progetti. Abbiamo cominciato con Extramoenia, mostra allestita prima a Palermo e successivamente portata al Palazzo della Ragione a Milano. Lavorando per il progetto del suo nuovo studio in Sicilia, è nata l’idea di creare un'istallazione al Pier 54 di New York sul tema del meticcio e del mix di culture che continua a generarsi; inoltre l’espressione del concetto del transitorio dà vita all’esigenza di proporre architetture che possano permettere di essere riconfigurate in luoghi diversi. L’idea era quella di far proseguire la mostra in siti in cui fosse presente l’acqua, perciò si voleva che le destinazioni successive fossero Trieste e poi il Nord Europa. Per ora siamo approdati a Venezia. Qui Il museo itinerante è realizzato con un agglomerato di ghiaia nera da riciclo, in diverse granulometrie, legata da una resina, soluzione di solito usata per interventi di geotecnica fluviale. Il tentativo è stato quello di creare uno spazio monomaterico che non prevaricasse le opere esposte, un tubo di decompressione, uno spazio calmo che si ponesse come mediazione fra la città e l’opera, il cui contenitore potesse diventare un elemento della mostra stessa».


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Lei ha saputo riportare un armonico connubio fra gli edifici carichi di passato e qualcosa di elevatamente attuale, sia per i materiali che per le tecnologie applicate. Come definisce il suo approccio con le architetture esistenti? «La mia è una formazione da paesaggista, che mi porta, prima di iniziare qualsiasi progetto, a cercare di leggere l’identità del luogo e i suoi valori intrinseci. Applico lo stesso criterio quando mi trovo a dover intervenire su un edificio che sia industriale o storico: il tentativo è quello di mettere in evidenza gli elementi positivi esistenti e di interporre un dialogo fra antico e moderno con un progetto che abbia un pensiero manifesto. Ancora una volta si rende protagonista la materia, vengono scelti pochi materiali come codice di linguaggio architettonico. Detti materiali, talvolta, sono frutto di altissima tecnologia contemporanea e vengono scelti anche per i particolari effetti cromatici ottenuti dalla riflessione della luce. Il punto di partenza è quello di non creare mai un falso storico, ma il rispetto dell’esistente con interventi dichiarati con chiarezza».

Sotto, allestimento della Biennale del Progetto Off Leasch Below, preparation of the Biennale of the project Off Leasch

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La realizzazione della ciclopedonale di Abbadia Lariana potrebbe essere una svolta per il territorio, un incentivo ad una forma di mobilità sostenibile. In base a quali criteri è maturato il suo progetto? «Il progetto, concepito insieme all’architetto Paolo Bodega, ha vinto il concorso che aveva come richiesta la realizzazione di una pista ciclo-pedonale, da posizionare sullo stesso piano della superstrada che collega Lecco ad Abbadia Lariana. La nostra intuizione è stata quella di portare il percorso il più vicino possibile al piano dell’acqua e riguadagnare i circa sei chilometri di litorale, di spiagge e di percorsi andati perduti in seguito alla costruzione della strada. Così, abbiamo pensato di proporre un’infrastruttura che permettesse di recuperare gli arenili e gli elementi della sottovia della superstrada da destinare a spazi per attività ludiche e sportive. Il valore potenziale di questa proposta è la riappropriazione da parte degli abitanti di un tratto di lago e di costituire un'attrattiva turistica di rilievo».


"la MATERIA, elemento cardine della nostra CREATIVITĂ€" "the MATTER, key element of our CREATIVITY" Sotto, Arturo Montanelli con Velasco Vitali Below, Arturo Montanelli with Velasco Vitali

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Sopra, ciclopista di Abbadia Lariana Above, cycling track of Abbadia Lariana

A 360 degree creative artist: from design to imposing architecture, landscape interventions and then art. How can Arturo Montanelli be defined? «My restless personality always turns on a new desire of trying experiments, of progressing in the search. I keep on discussing and comparing, trying cultural contaminations and approaches to new technologies». Arturo Montanelli and Velasco Vitali, two person of Lecco who surprise Venice with “Off Leash”. How did the idea of a touring museum start and what are the affinities between such creative artists? «The fundamental linking point is the passion for the matter: to give dignity to the poor materials that in their articulation acquire nobility and become works of art. We started with Extramoenia, exhibition prepared in Palermo first and then in Palazzo della Ragione in Milan. Working on this project in his new study in Sicily, he had the idea to create an installation at the Pier 54 in New York on the subject of half-cast and the mix of cultures that keeps regenerating. In Venice, the touring museum is made of a mix of black gravel to be recycled. The attempt is to create a monomatter area not to prevail on the exposed works». You created harmonic combinations between historical building and very modern building, both for the materials and for the applied technologies. How do you define your approach with the existing architectures? «I come from a landscape preparation, so before I start a project, I try and

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read the identity of the place and its hidden values. I apply the same criterion when I have to work on an industrial or historical building: the attempt is to stress the existing positive elements and to establish a dialogue between the ancient and the modern with a project that has a clear line. Once again the matter is the protagonist, few materials are selected to have a code of architectonical language. These materials are the result of a very high contemporary technology and they are selected for particular color effects obtained by the reflection of the light. The starting point is to avoid creating a historical fake work, but to respect the existing one with declared clear interventions». The realization of the cycling-walking track in Abbadia Lariana could represent a turn in the territory, an incentive for a form of sustainable mobility. What criteria did you follow to develop your project? «The project was studied together with the architect Paolo Bodega, he won the contest for the realization of a cycling-walking track, it has to be positioned on the same area of the freeway which connects Lecco with Abbadia Lariana. Our intuition was to have the track as close as possible to the water and regain about 6 kilometers of coast, beaches and path that were abandoned, due to the freeway construction. So we thought to propose an infrastructure in order to reuse the stretches of sand and the elements of the road under the freeway in order to use them for free time and sports activities».


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TERRITORIO

Veduta aerea di Abbadia Lariana Aereal view of Abbadia Lariana

Dal LAGO di Elisabetta Comerio foto Alberto Locatelli, Archivio Provincia di Lecco 140


di Abbadia... 141


...alla MONTAGNA


del PIAN dei Resinelli


Immagini panoramiche Panoramic views

Sulla sponda orientale del ramo lecchese del Lario, la superstrada verso Colico e Sondrio si delinea sotto le pareti del monte San Martino fino ad Abbadia Lariana. Fa da spartitraffico una grande torre del XII secolo, detta la Torraccia, resto di una fortificazione medievale che dà il benvenuto al visitatore. Dove si devia per rientrare sul tracciato lacuale, la chiesa di San Martino biancheggia nelle muraglie del XIII-XV secolo, con qualche affresco; qui si distende il paese, attrezzato con spiagge. Un antico monastero ha dato il nome alla località; già dedicato a San Pietro dei benedettini ed unito a San Vincenzo in Prato di Milano nell’833, fu ricostruito nel 1272 dai Serviti; ad essi appartenne il Conventino, ora abitazione privata, a lato della parrocchiale di San Lorenzo. Dei numerosi filatoi, rimane quello della famiglia Monti (circa 1818), ora Museo del Setificio, con ruote, canali, e un altissimo piantello in tondo dell’epoca. Il paese vecchio sta a monte della ferrovia, con murature medievali, affreschi murali, caseggiati barocchi, fino alla chiesa neoclassica di San Rocco (1839). A regolare il sole in paese c’è l’imponente sagoma della Grigna Meridionale (2184 m), mentre le finestre rivolte al lago si affacciano sul profilo montuoso del Triangolo Lariano. La recente riqualificazione della passeggiata sul lago regala, inoltre, momenti di relax ed ampi scorci di lago. Fanno parte del comune di Abbadia Lariana, oltre che di Mandello del Lario, Ballabio e Lecco, anche i Piani Resinelli, un vasto altopiano pianeggiante tra i 1200 e i 1300 m d’altezza. La località è adagiata ai piedi della Grignetta ed è costituita da una distesa di prati tra boschi di faggi, betulle e conifere, dolcemente digradanti verso Abbadia e Mandello. I Piani Resinelli si propongono come centro alpinistico tra i più importanti d’Italia, con un ampio ventaglio di possibilità sportive: traversate ed ascensioni, facili ed impegnative e innumerevoli vie di roccia di ogni grado di difficoltà ne fanno una palestra di roccia tra le più belle e frequentate. Notevole anche il Museo Naturalistico delle Grigne che offre un’interessante carrellata di tutti gli aspetti paesaggistici e naturalistici del gruppo delle Grigne. Ai Piani Resinelli esiste anche una complessa rete di miniere che continua a stupire per le recenti scoperte di nuovi cunicoli, binari e di un carrello in ottimo stato di conservazione, diventate percorso di visite guidate.


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Sopra, a destra, casa museo delle Grigne del parco del Valentino Above, on the right, house museum of the Grigne mountains in the park of Valentino

From the LAKE of Abbadia to the MOUNTAINS of Resinelli On the oriental bank of the branch of Lecco on Lake Como, the freeway towards Colico and Sondrio is delineated under Monte San Martino until Abbadia Lariana. The divider is a huge tower dated back to the 12th century, called the Torraccia, it is part of a medieval fortification that welcomes the visitors. In the point where you change direction to follow the lake shores, the church of San Martino can be seen through the 13th and 14th century walls with some frescos; here the village is equipped with beaches. The place is named after an ancient monastery; it was already dedicated to San Pietro dei benedettini and linked to San Vincenzo in Prato of Milan in 833; in 1272 it was rebuilt by the Serviti; the Small convent is their property and now it is a private residence, at the side of the parish church of San Lorenzo. Of the numerous spinning wheels, it remains just the one of the Monti family (around 1818), now it is the Silk Museum, with wheels, channels and a high ancient round throwing-mill. The old village is above the railway, with medieval walls, mural frescos, baroque houses, up to the neoclassical church of San Rocco (1839). The sun in the village is regulated by the imposing outline of the Mountain Grigna Meridionale (2184 meters),

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while the windows in direction of the lake lean out on the mountainous profile of the Triangolo Lariano. The recent requalification of the walk on the lake promenade gives also moments of relax and wide views of the lake. The Piani Resinelli are part of the municipalities of Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Ballabio and Lecco, they are a big level plateau about 1200 and 1300 meters high. The place is located at the feet of the Grignetta and it is made of lawns among woods of beech trees, birch trees and conifers, which softly descending towards Abbadia and Mandello. The Piani Resinelli are one of the most important alpine center in Italy, with many sports opportunities: easy and difficult crossing and climbing, and many rock streets of different difficulty levels make them one of the most beautiful and attended rock gym. The Naturalistic Museum of the Grigne is also notable, it offers an interesting range of landscapes and naturalistic aspects of the group of Grigne. At the Piani Resinelli it also exists a complex net of mines, which still surprises for the recent discoveries of new burrows, binaries and a cart in good state of maintenance, which represents a destination for tourists.

L' Assessore al Turismo, Fabio Dadati


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MUSICA

Prestigiose note

a LA FILANDINA

Lo scorso mese di luglio ad Abbadia Lariana, presso la Filandina, un piccolo edificio affacciato sul lago, destinato in passato alla lavorazione della seta ed ora studio d’arte privato, si sono tenuti due corsi di masterclass per cantati lirici e maestri accompagnatori. Questa iniziativa chiamata “Lirica sul Lario”, la prima del genere sul ramo di Lecco, si è avvalsa da subito di nomi di spicco internazionale come il direttore d’orchestra Maestro Marcello Mottadelli, che ne è stato l'ideatore e il direttore artistico e dei Maestri Leone Magiera e Nicola Martinucci in qualità di docenti. “Lirica sul Lario” ha avuto l’importante sostegno e contributo della Provincia di Lecco, della Fondazione Cariplo, della Camera di Commercio, del comune di Abbadia Lariana e si è avvalsa del patrocinio di numerosi importanti Enti del territorio lecchese quali, per citarne alcuni l' Unione Industriali, il Rotary Club Lecco e il FAI. Il notevole successo dell’iniziativa, che non ha mancato di suscitare stupore e curiosità tra gli abitanti e turisti lecchesi, è da attibuire sicuramente alla grande professionalità dei Maestri e all’impegno dei numerosi allievi che a fine corso hanno offerto a tutti due bellissimi concerti cui ha attivamente partecipato, in veste di presentatore, anche l’attore Enrico Beruschi. La musica lirica, protagonista

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indiscussa di tutto il mese di luglio abbadiese, ha entusiasmato tutti ed ha portato così alla nascita dell’Accademia Internazionale Lariana “Antonio Ghislanzoni” - formazione e perfezionamento per giovani musicisti, con sede nella Filandina ad Abbadia. Presidente dell’Accademia A. Ghislanzoni è il Maestro Marcello Mottadelli e il direttore artistico è Sabino Lenoci, altro nome di grandissimo prestigio nel mondo della musica lirica e non solo. Il prossimo mese di ottobre l’Accademia aprirà un masterclass tenuto dalla celebre soprano Raina Kabaivanska con concerto finale il 15 ottobre.

tadelli, who promoted and directed it and the Maestri Leone Magiera and Nicola Martinucci as teachers. The opera is the undisputed protagonist of the whole month of July in Abbadia, it thrilled all and it brought so to the birth of the Accademia Internazionale Lariana "Antonio Ghislanzoni" – training and improvement for young musicians, with the headquarters in the Filandina in Abbadia (the president is the Maestro Marcello Mottadelli and the artistic director is Sabino Lenoci). The next month, in October, the academy will open a masterclass held by the famous soprano Raina Kabaivanska with a final concert on October 15.

PRESTIGIOUS notes at La Filandina The last month of July in Abbadia Lariana, near the Filandina, a small building leaned out on the lake, which was used in past for the workmanship of the silk and now it is a private study of art, two courses of master class were held for opera singers and teachers. This is the first initiative of this kind on the branch of Lecco and it is called "Lyric on the Lario", used immediately important international names, for example the orchestra director is Maestro Marcello Mot-

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EVENTI

Stati Generali del Turismo in

PROVINCIA DI LECCO

Strutture, servizi, pacchetti, informazione, promozione. Lo stato dell’arte, le azioni in fase di realizzazione, i progetti per il futuro Lecco Auditorium Camera di Commercio di Lecco

Venerdì 1 ottobre ore 17.00 – 19.00 Relatori: Vico Valassi, Presidente della Camera di Commercio di Lecco Virginio Brivio, Sindaco di Lecco Achille Mojoli, Assessore al Turismo della Provincia di Como Andrea Monti, Assessore al Turismo della Provincia di Monza e Brianza Daniele Nava, Presidente della Provincia di Lecco Fabio Dadati, Assessore al Turismo Provincia di Lecco, Coordinatore del Sistema turistico del Lago di Como Severino Beri, Presidente Federalberghi provincia di Lecco Franco Gattinoni, Presidente Nazionale AINeT (Associazione Italiana Network Turistici) Gianfranco Bucher , Grand Hotel Villa Serbelloni Stefano Maullu, Assessore Regionale al Turismo, Commercio e Fiere on. Michela Vittoria Brambilla, Ministro del Turismo (invitata)

Palazzo Falck

Sabato 2 ottobre ore 9.00- 13.00 Workshop h. 09.00 – 09.50. Il Turismo può essere un valore per Artigianato e Industria? Franco Keller, Presidente Confindustria Lecco, Riccardo Bonaiti, Presidente API Lecco, Arnaldo Redaelli, Presidente Confartigianato Lecco, Modera Giancarlo Ferrario, direttore Giornale di Lecco Video di presentazione delle attività di Lariofiere h. 10.00 – 10.50. Montagna, Lago, Brianza. Come integrare l’offerta turistica. Massimo Fossati, ITB Barzio; Andrea Colzani, C Hotel Cassago Brianza, Ercole Crippa, Hotel Griso Lecco. Ramona Villa, Sal Tour Lecco. Modera Ernesto Galigani, direttore La Provincia di Lecco h. 11.00 – 11.50. Arte, Fede, Storia, Vela, Montagna e Canoa. La sfida di Sport e Cultura Francesca Colombo, Segretario Generale MITO Settembre Musica; Silvia Cima Rauzi, FAI Lecco; Alberto Barenghi, presidente International Flying Dutchman Class; Pierluigi Donegana, presidente Golf Club Lecco. Modera Katia Sala, direttore editoriale La Gazzetta di Lecco, Teleunica h. 12.00 – 12.50. Turismo, Enogastronomia, Agricoltura. Vince il territorio. Giulio De Capitani, Assessore regionale all’Agricoltura Claudia Crippa, consorzio IGT Terre Lariane; Consorzio Terre Alte, Peppino Ciresa, presidente Unione Commercianti Lecchesi, Giovanni Ciceri, vicepresidente Lariofiere. Modera Angelo Panzeri, caporedattore Il Giorno edizione Lecco.

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Valtellina

Dai VIGNETI ai GHIACCIAI i 100 anni del

Trenino Rosso del BERNINA


di Gian Enrico Ghilotti foto Archivio Consorzio Turistico Terziere Superiore - Tirano - Ph. Ivan Previsdomini Archivio Ferrovie Retiche

I grandi alpinisti romantici inglesi di fine Ottocento avrebbero sicuramente apprezzato questa meraviglia dell’umanità che solo nel pronunciarla ha il già merito di farci stupire come bambini in attesa di una sorpresa: il Trenino Rosso del Bernina. Loro che erano aristocratici, scrittori ed esploratori, prima che alpinisti, si erano innamorati dei luoghi e dei paesaggi attraversati oggi dal rosso trenino svizzero, facendo così scoprire al mondo con le loro scalate e con i loro diari di viaggio, da veri pionieri del turismo, questo “Gran Tour” tra l'Italia e la Svizzera che fa la corte, girandoci intorno, al grande Piz Bernina, orgoglioso e regale con i sui 4048 m. Proprio il Bernina dà il nome a questa favola rossa su rotaia, la linea ferroviaria ad aderen-

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za (e non a cremagliera), più ripida d’Europa che, nel 2010, ha compiuto i suoi primi 100 anni. 100 anni di saliscendi, da nord a sud e ritorno, attraversando le Alpi, dai vigneti della Valtellina ai ghiacciai del Bernina. Ultimata nel 1910, questa magnifica linea ferroviaria, che di fatto è un’incredibile opera di ingegneria e di rispetto per la montagna, porta dalla storica cittadina valtellinese di Tirano (429 m.s.m.) oltre i ghiacciai del Passo del Bernina (2253 m.s.m.) fino a raggiungere l’Engadina e le sue rinomate perle turistiche di Pontresina e di St.Moritz. Una salita che in soli 22 km in linea d’aria copre un dislivello di 1824 metri. affrontando pendenze del 70 per mille senza l’ausilio della cremagliera, ma solo grazie alla trazione elettrica. I primi progetti per la

realizzazione di una tratta ferroviaria tra Tirano, la Val Poschiavo e l’Engadina portano la data di fine Ottocento. “Le vivaci relazioni amichevoli e commerciali tra i Grigioni e la Valtellina invocavano un metodo di trasporto più rapido e moderno lungo il passo del Bernina…”, così riportava la rivista “Schweiz Bauzeitung” già nell’edizione del 1912. Prima di allora si viaggiava in diligenza e il tempo di percorrenza tra Samaden e Tirano era di ben nove ore. Troppe per i passeggeri e per le botti di vino valtellinese dirette ai mercati del Nord Europa. Il tempo era denaro anche allora e l’avvento dell’energia elettrica di trazione per la ferrovia contribuì a dare i natali anche alla linea del Bernina. All’inizio non era stata pensata per il funzionamento durante


Sopra, a sinistra, il Santuario della Madonna di Tirano (XVI sec.); a destra, da Tirano verso Teglio: i vigneti terrazzati del versante retico

tutto l’anno. Troppo grande era il rispetto della natura in questo tracciato di montagna. Solo nel 1910, un inverno meno nevoso del solito suggerì l’acquisto di uno spazzaneve a vapore e così, tre anni più tardi, la linea del Bernina iniziò a rimanere in funzione tutto l’anno. Fu una lungimirante scelta non solo tecnologica, ma soprattutto turistica. Oggi i cento anni di saliscendi al cospetto del Bernina hanno dato i loro frutti. Sono oltre 700.000 i viaggiatori che ogni anno decidono di vivere l’esperienza di un viaggio con il Trenino Rosso su una linea ferroviaria che il National Geographic annovera tra le dieci linee ferroviarie più belle al mondo. Non a caso, nel 2008, l’UNESCO ha voluto inserire il Trenino Rosso con le sue due linee, quella del

Above, on the left, the Sanctuary of the Holy Mary of Tirano (16th century); on the right, from Tirano towards Teglio: the terraced vineyards of the Rethic side

Bernina e quella dell’Albula, che da St.Moritz porta a Thusis, tra i Patrimoni dell’Umanità. Un fantastico modo per festeggiare un compleanno centenario. E se gli anni non si sentono le meraviglie sicuramente scorrono sui grandi finestrini panoramici, comodamente seduti a bordo del Bernina Express, uno dei tanti convogli (d’estate si può viaggiare anche sulle gialle carrozze scoperte) che percorrono giornalmente la tratta centenaria che collega la Valtellina con la Val Poschiavo e con l’Engadina. Un viaggio da favola, letteralmente incollati ai finestrini, come se si stesse sfogliando un grande album con il meglio dell’iconografia e del paesaggio alpino. Un paesaggio orgogliosamente coccolato e mantenuto integro, pronto per i nostri oc-

chi, dove ingegneria, ambiente e montagna sembrano convivere del tutto “naturalmente”. Le immagini di pascoli, laghi, montagne, ghiacciai, paesi e boschi si susseguono per tutto il viaggio, declinate in tutti i colori che le stagioni sanno regalare sulle Alpi. “Siamo al mondo per stupirci” scriveva Goethe. Non vi sarà difficile crederlo, seduti con il naso sul finestrino, passando di curva in curva, per ben 20 paesi, 196 ponti, decine di viadotti e 55 tunnel, in viaggio da Tirano a Thusis, dai colori e dai sapori della Valtellina ai magnifici silenzi retici delle montagne del Canton Grigioni. Una favola di viaggio…un "gran tour” dai vigneti ai ghiacciai.

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From Tirano to St. Moritz, TRAVELLING with the nose glued to the window The railway dream of the Bernina Line starts in Tirano 1407 feet (429 metres) – one of the most famous historical town of Veltlin, today it is the Wine City and Slow City. The Bernina Line actually starts from a city of art in the heart of the Alps, to remind us that the human architecture and the landscape architecture can and must live together. Leaving Veltlin, in its first curve the Bernina Line almost ca-

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resses the 16th century Basilica della Madonna di Tirano, one of the most important religious monuments in Lombardy, and then it starts to climb and reveal surprises among the chestnut groves, leaving behind the vineyards of the renowned wines of Veltlin, which are, not by chance, red too. You don’t really have the time to feel you are travelling that, just like children, you are enchanted when the train looks like it runs after itself on the circular viaduct of Brusio. It is one of the many engineering works, for sure the most photographed, so much to become the symbol of UNESCO World Heritage. Such an unbelievable emotion makes you feel to sit, just like many lillipuzianis, in a train model. The Bernina Line continues and climbs

on reaching Poschiavo, capital of this valley, the Val Poschiavina, it has been linked to Veltlin for centuries, both for the language and for the culture, after having circled the lake green cobalt. After Poschiavo the train starts its real slope reaching the station of Ospizio Bernina 7391 feet (2253 metres). It is a railway climb, passing from one bridge to the other, from one tunnel to the other, from one curve to the other, from Cavaglia, with its Geologic Park of the "Giardino dei ghiacciai” to the station of the Alp Grüm, panoramically located on the glacier of Palù. Immediately after every trip it always happens a magic. While the Bernina Line turns again, near the entry to Engadina, don’t be surprised if, as animated by the magic of an


Nelle foto, il Bernina Express, paesaggio invernale al Passo del Bernina

elf climbed on the train from the woods of the Val Poschiavina, everybody will get up incredulous, looking like in a great cinemascope at 360°, the Italian Alps, with the Bergamo Alps in the background embracing the Retiche Alps, freshing up geography in a single look. Leaving the Bernina Pass the train starts to descend, passing by the Lago Bianco (White Lake) and the Lej Nair (Black Lake), that mark the watershed between the basin of the Po and the one of the Reno accompanying their waters from here to the Black Sea. It is difficult to look at all that is over your windows, especially in winter, when here -crossing the Bernina Pass - the Bernina Line races with its fantastic slowness between walls of snow and white snow ca-

In the photo, the Bernina Express, winter landscape at the Bernina Pass

kes vanished in the blue of the sky or in the white of the snow lifted by the wind. By now you will think you are used to surprises but, after having left the stations of departure of the two cable cars of Lagalb and Diavolezza, you will meet the holder of the name of your train: the Bernina. The holder of the name of your train: the Bernina waits for you for the first true meeting with it. You will see it at your sight, while with the eyes you will climb the great glacier of the Morteratsch, in the homonym small station in the wood. Don’t worry if sometimes, surliness and reservedly, “the great Bernina” won’t make itself perceive, covered by clouds. Its court of glaciers and peaks will be there, only for your eyes. By now the trip of the centennial

is about to end, when you arrive in Engadina. The first stop is Pontresina, one of the most important city for the historical tourism in Engadina and from there, after the last turns in the woods and after four hours of wonder from the windows, here is St. Moritz, with its jet-set lifestyle, with its lake, with those colors that fascinated the divisionist painter Segantini. A walk on the lake, a chocolate at Hanselmann (…remembering movies and literature…) and above all a visit to the Museo Segantini and then, with a simple change of platform, the dream of your trip can continue, departing to Thusis through the AlbulaPass, cuddled as always by your Bernina Line. Once again…with "the nose glued to the window."

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MARCO LUPI vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996 scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”.

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Ticino

GASTRONOMIA e CULTURA

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EVENTI

Nelle foto, immagini di alcune delle oltre 30 cantine visitabili nel Mendrisiotto

RASSEGNA GASTRONOMICA imperdibile dal 1 al 31 ottobre di Marili Fontana foto Archivio Mendrisiotto Turismo La Rassegna Gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio è un appuntamento imperdibile per coloro che amano la buona tavola e la tradizione. In questa regione, particolarmente caratterizzata da una particolare varietà e qualità di prodotti eno-gastronomici, il ritorno di questa rassegna saluta annualmente i colori autunnali. Un territorio si scopre anche attraverso i prodotti della terra ed i piaceri della tavola. Il Mendrisiotto è una regione privilegiata ed apprezzata dal profilo enogastronomico, ma la Rassegna Gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio non è strettamente legata ad una proposta di piatti tipici, bensì spazia nella grande offerta della cucina internazionale. Ognuno dei 46 ristoranti che, di regola, aderiscono a questa iniziativa sviluppa-

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ta dall’associazione GastroMendrisiotto in collaborazione con Mendrisiotto Turismo, propone un piatto e/o un menu. I prezzi, così come la proposta e tutti i dati relativi al ristorante o grotto in questione, sono pubblicati in un libretto che serve anche a raccogliere i timbri che danno diritto ad un premio immediato e ad un premio-fedeltà. La qualità della manifestazione è data da un severo regolamento di partecipazione e da un comitato che sorveglia l’andamento annuale dei ristoranti-partecipanti. Apprezzata da coloro che abitano della regione e dai turisti questa rassegna propone anche un vino in degustazione acquistabile anche a bicchiere. Scoprire una regione attraverso i sapori della buona tavola: quale migliore occasione per conoscere il Mendrisiotto e Basso Ceresio?


In the photos, some of the more than 30 wine cellars you can visit in the Mendrisiotto

GASTRONOMIC FESTIVAL unmissable from 1 to 31 october The Gastronomic Festival of Mendrisiotto and of the lower part of Ceresio is an appointment that people who love good food and tradition cannot miss. In this region, particularly characterized by a variety of wines and gastronomic products, the return of this festival annually greets the autumn colors. A territory can also be discovered through the products of the area and the pleasure of its food. The Mendrisiotto is a privileged region and it is appreciated for its wine and food, but the Gastronomic Festival of Mendrisiotto and lower part Ceresio it is not tightly tied to a proposal of typical dishes, on the contrary it offers food of the international tradition. Each of the 46 restaurants that they usually take part in this initiative promoted

by the association GastroMendrisiotto in collaboration with Mendrisiotto Turismo, proposes a dish and/or a menu. The prices, as well as the proposal and all the data related to the restaurant or grotto, are published in a book that also collects the stamps that give the right to an immediate prize and to a fidelity prize. The quality of the event is determined by specific rules and by a committee that controls the annual course of the participating restaurants. Appreciated by those who live in the region and by tourists, this festival also proposes a wine to taste which can be bought in glass. Discover a region through the tastes of good food: what better occasion to get to know Mendrisiotto and of the lower part of Ceresio?

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C U LT U R A

IL RINASCIMENTO nelle terre Ticinesi di Elisabetta Comerio foto Archivio Pinacoteca Cantonale G. Züst

Da sinistra, tele raffiguranti San Sebastiano e San Cristoforo, di Bernardino Luini, Cattedrale di Como From the left, painting representing San Sebastiano and San Cristoforo, by Bernardino Luini, Cathedral of Como

Nella pagina successiva, da sinistra, Bernardino Luini, Sant' Anna, tavola, 1523 circa, Filadelfia, Philadelphia Museum of Art; Bramantino, Fuga in Egitto, tavola, 1510-1515 circa Orselina, Madonna del Sasso In the next page, from the left, Bernardino Luini, Sant' Anna, painting, 1523 circa, Filadelfia, Philadelphia Museum of Art; Bramantino, Fuga in Egitto, painting, 1510-1515 circa Orselina, Madonna del Sasso

Info

Pinacoteca cantonale Giovanni Zust dal 9/10 2010 al 10/01 2011 CH-6862 Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera Tel. 0041 (0) 91 816 47 91 - Fax 0041 (0) 91 816 47 99 www.ti.ch/zuest

Il Museo Bagatti Valsecchi sbarca in Ticino, per la precisione a Rancate, Mendrisio, presso la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, con l’esposizione “Il Rinascimento nelle terre ticinesi”, dal 9 ottobre 2010 al 10 gennaio 2011. La mostra, curata da Giovanni Agosti, Jacopo Scoppa e Marco Tanzi, si propone di indagare lo svolgimento delle vicende figurative in Canton Ticino tra Quattro e Cinquecento. Per la prima volta, in occasione di questa esposizione, verrà ripercorsa la storia della produzione artistica rinascimentale della vicina Svizzera, e non solo, coinvolgendo tesori artistici

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racchiusi nella nostra città. Sarà idealmente sfogliato un capitolo ineludibile dell’arte lombarda ed europea del periodo, attraverso una cinquantina di opere appartenenti ad artisti tra i quali Bramantino e Bernardino Luini, grazie alle quali sarà possibile seguire il mutare degli stili in un territorio di confine. La ricerca, come detto, non si è però fermata in Ticino. Infatti, durante la mostra, saranno esposte delle opere appartenenti al Duomo di Como, per la precisione uno stendardo processionale realizzato da Bartolomeo da Ponte Tresa, rappresentante la Pentecoste, due grandi

tele di Bernardino Luini raffiguranti San Sebastiano e San Cristoforo, e altre due grandi tele di Santi, Abbondio e Gerolamo in una, Provino e Amanzio nell’altra, attribuite a Ludovico De Donati. Queste opere fanno parte di un prezioso patrimonio conservato nella cattedrale comasca che sarà riportato in primo piano dall’esposizione ticinese. Anche Varese verrà coinvolta in questo progetto. Infatti, dal 16 ottobre 2010 al 10 gennaio 2011, il refettorio settecentesco dell’ex convento di Sant’Antonio ospiterà due tavole del più importante pittore varesino del rinascimento: Francesco De Tatti.


RENAISSANCE

in the Ticino area

The Museum Bagatti Valsecchi arrives in Ticino, to be precise in Rancate, Mendrisio, at the Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, with the exhibition “Il Rinascimento nelle terre ticinesi”, (Renaissance in Ticino) from 9th October 2010 to 10th January 2011. The exhibition, organized by Giovanni Agosti, Jacopo Scoppa and Marco Tanzi, aims at analyzing the figurative representations in Canton Ticino between 15th and 16th century. For the first time, on the occasion of this exhibition, there is a presentation of the Renaissance artistic production in Switzerland

and not only, including artistic treasures hidden in our city. Around 50 works of art of painters such as Bramantino and Bernardino Luini to introduce an important chapter of the Lombardy and European art, in order to understand the different styles in a border territory. The research, as already said, didn’t stop in Ticino. During the exhibition, you can also see works of art of the Cathedral in Como, for example a procession standard by Bartolomeo da Ponte Tresa, representing the Whitsun, two big canvas by Bernardino Luini representing Saint Sebastian and Saint

Christopher and other two big canvas of Saints, one with Abbondio and Gerolamo and the other one with Provino and Amanzio, are attributed to Ludovico De Donati. These works of art are part of a precious artistic heritage of the Cathedral in Como, which has an important position in the exhibition in Ticino. Even Varese is involved in this project. Actually, from 16th October 2010 to 10th January 2011, in the 18th century refectory of the former convent of Sant’Antonio two works of art of the Renaissance painter of Como, Francesco De Tatti, are displayed.

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Nuova Swift presentata durante l'inaugurazione del nuovo showroom della concessionaria esclusiva per Como Autotecnica A & B

New Swift presented during the inauguration of the new showroom of the exclusive car dealers in Como Autotecnica A & B

SUZUKI SWIFT THE CAR OF THE YEAR Como e Suzuki, un binomio indissolubile ormai. A dimostrazione di questo, il capoluogo lombardo è stato scelto per la presentazione in anteprima nazionale della neonata creatura della casa automobilistica giapponese: la nuova Swift. Tre giorni per mostrare alla stampa e ai concessionari di tutta Italia la vettura di punta del marchio nipponico che è stata oggetto di un restyling, con miglioramenti nelle prestazioni e nel design e con un'evoluzione in termini di risparmio di carburante, emissioni di CO2, performance di guida, sicurezza e stile. Swift, il modello più venduto nella storia di Suzuki, è considerata un modello strategico grazie alle sue caratteristiche improntate sulla facilità e sul piacere di guida. La quarta generazione di Suzuki Swift presenta un modello lievemente rinnovato a livello estetico e con notevoli miglioramenti che ne incrementano la capacità dinamica. Notevoli investimenti sono stati fatti sul versante della sicurezza: infatti, nuova Swift, assicura una maggiore stabilità, grazie alle nuove misure della carrozzeria, costruita principalmente in acciaio. Premiata con le cinque stelle nei crash test Euro NCAP, la nuova stella del firmamento delle auto è stata presentata anche nell’incantevole location della concessionaria Suzuki esclusiva per Como, Autotecnica A & B di Montorfano. I titolari hanno accolto, nella nuova sede dello showroom di Montorfano (uno spazio espositivo di 1.500 mq), i loro fedeli clienti ed amici organizzando una serata unica ed utile per poter testare la nuova Suzuki Swift. A dimostrazione dell’alto livello e dell’importanza della serata erano presenti i vertici nazionali della casa giapponese: Nobuo Fujita, presidente di Suzuki Italia e Massimo Nalli, direttore generale della divisione auto. Insomma, non è semplice riuscire a migliorarsi, giorno dopo giorno, modello dopo modello. Suzuki lo fa, di generazione in generazione, in sicurezza, confort ed eleganza.

Como and Suzuki, an indissoluble union. To demonstrate this, the city of the Lombardy region was selected for the national preview presentation of the newborn creature of the Japanese car company: the new Swift. Three days to show the top level car of the Japanese brand to the press and to the Italian car dealers that underwent a restyling, with improvements in the performances and in the design and with an evolution in terms of fuel saving, CO2 emissions, driving performance, safety and style. Swift, the most sold model in the history of Suzuki, a strategic model for its characteristics focused on easiness and pleasure of driving. The fourth generation of Suzuki Swift slightly introduces a slightly renewed model from the aesthetical point of view with notable improvements that increase its dynamic ability. Notable investments were made on safety: in fact, the new Swift assures a great stability, thanks to the new measures of the car body, mainly built in steel. Awarded with the five stars in the European crash test NCAP, the new star of the firmament of the cars was presented in Como in the enchanting location of the car dealer Suzuki, Autotecnica A & B in Montorfano. The owners welcomed their clients and friends, in the new showroom of Montorfano (an exhibition area of 1.500 meters), organizing an unique evening to be able to test the new Suzuki Swift. To demonstrate the high-level and the importance of the evening they were the national leaders of the Japanese company: Nobuo Fujita, president of Suzuki Italia and Massimo Nalli, general manager of the car division. It is not simple to succeed in improving, day after day, model after model. Suzuki does it, generation after generation, in safety, comfort and elegance.

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EVENTI

Festival del Film di LOCARNO di Guido Capizzi e Idapaola Sozzani foto Š Festival del Film Locarno

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Nella pagina precedente, veduta della Piazza Grande di Locarno; sotto, "Pardo d'onore" Swisscom. da sinistra, Katrin Ayacher, JIA Zhang-ke, Cina, Marco Solari, © Festival del Film di Locarno / De Maria In the previous page, a view of Piazza Grande in Locarno; below "Pardo d'onore" Swisscom. From the left Katrin Ayacher, JIA Zhang-ke, Cina, Marco Solari, © Festival del Film di Locarno / De Maria

Ha parlato di rigore e tradizione il presidente del Festival del film di Locarno, Marco Solari, presentando il nuovo direttore artistico, Olivier Père, che a sua volta ha invitato pubblico e critica a lasciarsi sorprendere. Molte novità, tutte volte a migliorare la sostenibilità ambientale di un evento giunto alla 63^ edizione. Fiore all’occhiello del Cantone Ticino, che ha aumentato il contributo per gli anni fino al 2015, il Festival ha confermato il suo ruolo di “finestra del mondo” con una fornitissima selezione di film d’autore e di opere prime. Il Pardo d’onore è stato assegnato a Jia Zhang-Ke, regista cinese autore di “Platform” (2000), Leone d’oro a Venezia nel 2006 con “Still Life”, autore di 9 lungometraggi e 3 documentari, l’ultimo dei quali “I wish I knew” presentato a Cannes nel 2010. Premiata anche Chiara Mastroianni, figlia di Marcello e Catherine Deneuve, con l’Excellence Award Moet & Chandon. Di Chiara Mastroianni più che come attrice dei due film presentati a Locarno – “Non ma fille tu n’iras pas danser” e “L’homme au bain” – ricordiamo “Prêt-à-porter” di Robert Altman e “Le parole di mio padre” di Francesca Comencini. Due temi sui quali Chiara ha insistito sono le vecchie abitudini nel giudicare le donne, spesso soffocate dalla famiglia e l’adolescenza, età difficile per tutti. Argomenti trattati in diversi film proiettati a Locarno. Sia nella splendida cornice di Piazza Grande, con lo schermo più grande d’Europa, sia nelle varie sale in città. La cinematografia francese l’ha fatta da padrona a Locarno con 62 film. Dagli USA ne sono arrivati 52, 51 dalla Svizzera, 40 dalla Germania e 15 dall’Italia. Tra i 19 film proiettati in Piazza Grande – contenente fino a 8000 posti – si è rivisto “Uomini contro” di Rosi.

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Sotto, da sinistra, Olivier Père, direttore artistico del Festival con il regista Francesco Rosi, "Pardo alla carriera" 2010, © Festival del Film di Locarno / Pedrazzini


Sotto, Excellence Award Moet&Chandon, Chiara Mastroianni, © Festival del Film di Locarno / Abram Below, from the left, Olivier Père, artistic director of the Festival with the movie maker Francesco Rosi, "Pardo alla carriera" 2010, © Festival del Film di Locarno / Pedrazzini

Below, Excellence Award Moet&Chandon, Chiara Mastroianni, © Festival del Film di Locarno / Abram

Film Festival of LOCARNO Marco Solari, the president of the Film Festival of Locarno spoke of rigor and tradition, presenting the new artistic manager, Olivier Père, who invited the public and the critics to let them be surprised. Many novelties, all of them aim at improving the environmental sustainability of an event which reached its 63th edition. It is a flower to the buttonhole for Canton Ticino that increased the contribution for the next years, until 2015. The Festival confirmed its role of “window of the world” with a rich selection of author film and first works. The Leopard of Honor was assigned to Jia Zhang-Ke, Chinese director author of “Platform” (2000), Gold Lion in Venice in 2006 with “Still Life”, author of 9 feature films and 3 documentaries, the last of which “I wish I knew you” presented in Cannes in 2010. Chiara Mastroianni, daughter of Marcello and Catherine Deneuve, was awarded the Excellence Award Moet & Chandon. In Locarno she presented "Non ma fille tu n'iras pas danser" and "L’ homme au bain" but we mainly remember Chiara Mastroianni in “Pret-a-porter” by Robert Altman and “Le parole di mio padre” by Francesca Comencini. She insisted a lot on these two themes: the old habits to judge women, often suffocated by the family and the adolescence, a difficult age for everybody. These subjected were present in different films projected in Locarno, both in the splendid frame of Piazza Grande, with the biggest screen in Europe, and in the different theatres of the city. The French cinematography has dominated the Festival of Locarno with 62 films. 52 films were from USA, 51 from Switzerland, 40 from Germany and 15 from Italy. Among the 19 films projected in Piazza Grande- with more than 8000 seats – “Uomini contro” by Rosi.

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ARTE

Seconda edizione del BSI SWISS ARCHITECTURAL AWARD

Sotto, uno dei progetti presentati dell'architetto Kéré: "School extension in Gando"

E’ l’architetto Diébédo Francis Kéré (Burkina Faso/Germania) il vincitore della seconda edizione del BSI Swiss Architectural Award, premio internazionale di architettura promosso da BSI Architectural Foundation, con il patrocinio dell’Ufficio Federale della Cultura a Berna e dell’Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera Italiana) e in collaborazione con l’Archivio del Moderno, Mendrisio. Il Premio, che ammonta a 100.000 franchi, viene assegnato ogni due anni ad architetti under 50 che abbiano saputo offrire “un contributo rilevante alla cultura architettonica contemporanea, dimostrando una particolare sensibilità al contesto paesaggistico e ambientale”. Il vincitore di questa seconda edizione, Diébédo Francis Kéré, è stato premiato per “la singolare capacità di creare edifici che, pur profittando delle competenze tecniche apprese durante la formazione compiuta in Europa, sono saldamente radicati nella tradizione culturale e nel tessuto sociale del proprio paese di origine, il Burkina Faso, e sono l'esito di un intenso coinvolgimento delle comunità locali”. Il premio sarà consegnato al vincitore il 18 novembre all’Accademia di architettura a Mendrisio (Svizzera) nel corso di una cerimonia che segnerà anche l’apertura dell’esposizione dei lavori presentati dai candidati. I lavori saranno raccolti in un volume monografico.

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Below, one of project presented by the architect Kéré: "School extension in Gando"

BSI Architectural Foundation promuove le conoscenze, la formazione e la ricerca nel campo dell’architettura. In particolare la Fondazione prevede l’istituzione di un premio di architettura biennale (BSI Swiss Architectural Award) e sostiene l’attività ed i progetti promossi nell’ambito del suo allestimento, quali mostre, pubblicazione e presentazioni. La BSI Architectural Foundation è una delle Fondazioni di BSI SA. Fanno parte del Consiglio di Fondazione Felix R. Ehrat (Presidente), Mario Botta (Vice Presidente), Alfredo Gysi e Marco Solari.

Gli appuntamenti 17 novembre 2010, conferenza stampa presenziata dal vincitore e visita in anteprima dell’esposizione dei lavori presentati dai candidati 18 novembre 2010, cerimonia di premiazione e inaugurazione dell’esposizione dei lavori presentati dai candidati. Accademia di architettura, Palazzo Canavée. Mendrisio (Svizzera)


vince l’architetto DIÉBÉDO FRANCIS KÉRÉ Sotto, a sinistra il vincitore del premio l'architetto Diébédo Francis Kéré; a destra, il premio che gli sarà consegnato. Edizione limitata di Liam Gillick, 10 esemplari per BSI. CrNi-Stahl (ChromNickel-Stahl) - Prodotto da Flury Modellbau GmbH, Egliswil

Below, on the lef, the winner of the award, the architect Diébédo Francis Kéré; on the right, the award he will receive. Limited edition by Liam Gillick, 10 copies for BSI. CrNi-Stahl (ChromNickel-Stahl) - Prodotto da Flury Modellbau GmbH, Egliswil

Second edition of BSI Swiss Architectural Award The winner is the architect Diébédo Francis Kéré The architect Diébédo Francis Kéré (Burkina Faso/Germany) is the winner of the second edition of the BSI Swiss Architectural Award, international prize of Architecture promoted by BSI Architectural Foundation, under the patronage of the Swiss Federal Office of Culture in Bern and by the Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera Italiana) and in partnership with the Archivio del Moderno, Mendrisio. The award, which totals 100,00 Swiss francs, is assigned every two years to architects under 50, who have made “a significant contribution to contemporary architecture and who have shown particular sensitivity to the landscape and environmental context”. The winner of this edition, Diébédo Francis Kéré, has been awarded for his “exceptional capacity to create buildings that, while benefiting from the technical knowledge he gained while studying in Europe, are deeply rooted in the cultural tradition and social fabric of his country of origin, Burkina Faso, and are the result of local communities’ intense involvement”. The award will be given to the winner on 18th November at the Accademia di architettura di Mendrisio (Switzerland) at a ceremony that will also mark the opening of the exhibition of works submitted by the candidates. The works will also be collected in a catalogue.

The BSI Architectural Foundation promotes knowledge, training and research in the field of architecture. It presents a biennial architecture award (BSI Swiss Architectural Award) and sponsors activities and projects as part of that event, including exhibitions, publications and presentations. The BSI Architectural Foundation is one of the BSI AG Foundations. Felix R. Ehrat (President), Mario Botta (Vice-President), Alfredo Gysi and Marco Solari are members of the Foundation Board.

Calendar of events 17 November 2010, Accademia di architettura, Palazzo Canavée, Mendrisio, Switzerland Press conference attended by the winner, and preview of the exhibition of works submitted by candidates. 18 November 2010, Accademia di architettura, Palazzo Canavée, Mendrisio, SwitzerlandAwards ceremony and inauguration of the exhibition of works submitted by candidates

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EVENTI

Como border

PIT STOP TO HOG 2010 foto Royal-T Graphic

Il 17 luglio Como si è svegliata con il rombo delle Harley che hanno invaso piazza Cavour. Sono arrivate in riva al nostro lago 485 esemplari, autentici gioielli di tutte le fogge e cilindrate, una diversa dall’altra, come è costume nella famiglia degli harleysti. Sono state registrate presenze da tantissimi paesi europei: Germania, Inghilterra, Svizzera, Francia, Austria e Croazia, solo per citarne alcuni. Insomma, un successo annunciato che non ha tradito le aspettative. I bikers hanno cominciato ad arrivare in piazza Cavour a partire dalle 10.30, poi, con il passare dei minuti, il “salotto” comasco è stato invaso da tantissimi esemplari, tanto che alcuni hanno dovuto sostare fuori della piazza. Anche Magic Lake, insieme a Mitchumm, è stata presente a questo appuntamento con l’edizione Summer

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2010 della rivista che è stata distribuita gratuitamente a tutti i partecipanti insieme alla maglia ricordo dell’evento. I motociclisti sono poi stati invitati al Caffè Ambrosiano di piazza Cavour per un aperitivo offerto dall’organizzazione. Alle ore 12.00 è partita la parata per le vie di Como, coadiuvata dalle forze d'ordine cittadine. Un grande entusiasmo ha accompagnato lungo tutto il tragitto i Chapter che hanno letteralmente invaso le vie comasche, raccogliendo applausi lungo tutto il tragitto. Al termine della parata, il corteo ha proseguito fino a Lugano dove altri 10.000 bikers attendevano per continuare la grande festa. Il 2011 è vicino..i lavori per la prossima edizione sono già in corso e qualsiasi idea è benvenuta.


On July 17 Como woke up with the roar of the Harley that invaded Piazza Cavour. 485 Harley Davidson reached the lake shores, they are authentic jewels of all models and capacities, one different from the other, as it is custom in the family of those who love Harley Davidson. They came from many European countries: Germany, England, Switzerland, France, Austria and Croazia, only to quote just a few. Also Magic Lake, together with Mitchumm, took part in this appointment with the edition Summer 2010 of the magazine that was distributed to all the participants together with a t-shirt of the event. The bikers

were invited then to the Caffè Ambrosiano in Piazza Cavour for an appetizer offered by the organization. At 12.00 pm they started a parade in the streets of Como, followed by the city police. A the Chapter was accompanied with great enthusiasm along the whole journey, they literally invaded the streets of Como, picking up applause along the whole journey. At the end of the parade, they continued up to Lugano where others 10.000 bikers waited to continue the great party. 2011 is nearby..people are already working for the next edition are already in progress and any idea is welcome.

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TERRITORIO

WIRE TEAM

i leaders delle produzioni televisive foto Archivio Wire Team

Il mondo della produzione televisiva ha vissuto, come altri settori ad alto contenuto tecnologico, un notevole cambiamento strutturale. Il modo di produrre un evento ha subito influssi che hanno modificato l’approccio iniziale prettamente artistico ed intuitivo, in un approccio ove il connubio tecnica e professionalità è determinante. Oggi parlare di televisione vuol dire saper produrre in modo tale da consentire all’utente di vivere, in diretta e da casa, lo spettacolo e le emozioni di un evento in modo attivo. Wire Team SA, una realtà presente da quasi un trentennio nelle produzioni di eventi, ha vissuto in modo attivo e propositivo le varie fasi tecnologiche, passando dall’analogico al digitale ed ora all’alta definizione. Una cura particolare per le risorse umane ed un'attenta evoluzione tecnologica hanno consentito lo sviluppo di una filosofia aziendale la cui cura del dettaglio consente di consegnare un prodotto di altissimo contenuto qualitativo. La società inoltre è strutturata in modo tale da disporre di mezzi di produzione e di trasmissione che consentono un servizio completo che parte dalla produzione sino alla consegna in casa del prodotto mediante il sistema satellitare. Una struttura cresciuta grazie all’allestimento dei mezzi di produzioni e trasmissione satellitare, interpretando quindi le esigenze dei clienti in modo attivo. Un mondo in continua evoluzione e con necessità di

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La comunicazione via radio e via cavo è deterninante per la buona riuscita di un evento

The communication by radio and by cable is determining for a successful event

crescita costante ha portato la società ad acquisire, nel 2009, un’importante realtà del settore consentendole un’ulteriore espansione della propria presenza. La storia ha portato la struttura ad essere particolarmente importante nel settore sportivo. Con una clientela internazionale è presente, da anni, in importanti eventi quali MotoGP, Formula 1, Calcio -sia campionato Italiano di serie A, che incontri di nazionali di calcio-, Champions League, gare di Coppa del Mondo di sci per non citarne che alcune. La nostra presenza invade, in modo discreto ma costante, le case dei telespettatori spesso e giustamente ignari della realtà di una produzione in diretta, ove ogni dettaglio deve essere curato affinché la trasmissione sia tale da rendere attivamente partecipe l’utente. Tutto deve essere attentamente coordinato e pianificato: i mezzi di produzione, le risorse umane, la logistica, i rapporti con l’organizzatore e l’ente televisivo, in un contesto sempre di vivo coinvolgimento e di passione professionale. Per Wire Team il futuro rappresenta il presente, per cui si cavalcano le varie evoluzioni tecniche sia di produzione che di trasmissione in modo costante, incluso il 3D, nel rispetto tuttavia della filosofia aziendale che pone la qualità come elemento essenziale del proprio prodotto, unico mezzo per trasmettere tutta l’adrenalina di un evento allo spettatore.

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Sotto, l'allenatore Trapattoni intervistato da Wire Team

Below, the coach Trapattoni during an interview by Wire Team

WIRE TEAM the leaders of TV productions The world of the TV production experienced, as many other sectors with high technological contents, an important structural change. The way to organize an event is submitted to influences that modified the initial approach, which mainly was artistic and intuitive, into a approach where the combination between technique and professional skill is fundamental. Today to speak of television means to know how to produce in a way that the user can live, live or at home, the show and the emotions of an event in an active way. Wire Team SA is present in the production of events since 30 years and it took part in the different technological phases in an active way, passing from the analogical to the digital and now to the high definition. A particular care to human resources and a careful technological evolution allowed the development of a business philosophy, in which the attention to the details allows the delivery of a product of high-quality content. Moreover the company is structured in order to have means of production and transmission that allow a complete service from the production to the delivery of the product at home thanks to a satellite system. This structure grew through the preparation of the production means of and satellite transmission, interpreting therefore the customer’s need in

an active way. In a world in continuous evolution and with necessity of constant growth, in 2009 the company acquired an important area of this sector, allowing a further expansion. It became very important in the sports sector. Now they have international customers and they are present in international events such as MotoGP, Formula 1, Soccer - both Italian First League and national soccer games -, Champions League, Ski World Cup to quote but a few. Its presence invades, in discreet but constant way, the people's houses, who are often and justly unaware of the reality of a live production, where every detail has to be studied so that the customer has an active part in the TV program. Everything has to be carefully coordinated and planned: means of production, human resources, logistics, relationships with the organizer and the television corporate body, following a concept of involvement and of professional passion. For Wire Team the future represents the present; the various technical evolutions are always at the forefront both in the production and in the transmission, including 3D, in the respect nevertheless of the business philosophy that sets the quality as essential element of the production, the only way to transmit the whole adrenaline of an event to the spectator.

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DINASTIE Ultima parte

george garvin brown III

Dal 1870 generazioni di "SPIRITO" INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE

di Marco Lombardo Giassetti foto Archivio G. G. Brown III

Ultima puntata di Magic Lake dedicata a Mr. George Garvin Brown III. Di rito, un’occasione per i ringraziamenti. La redazione della rivista ne ha uno davvero speciale da rivolgere a Mr. Brown, che ci ha aperto le porte della sua casa e della sua vita, senza riserve e che ci ha permesso di raccontare questa affascinante storia. LE DONNE La moglie canadese, poi Antonella, poi tante amiche, quelle delle foto. Garvin III glissa, però ricorda con orgoglio quelle 26 ragazze che ha aiutato – in maniera disinteressata, precisiamolo – a crescere e a studiare fino all’università: “E a tutte è andata benissimo”. La stessa cosa che ha fatto anche per gli studenti, questa volta maschi, di un college che ha aperto nel Connecticut per dare una speranza a chi ce la vuole fare: “E’ una parte importante della mia vita: è una scuola dove

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si impara anche la musica classica, c’è il teatro e anche l’auditorium. Io l’ho finanziata e quando mi hanno detto come avrei voluto chiamarla, ho risposto: con il nome della mia prima moglie. E non c’è niente di strano: ci siamo amati, è la madre dei miei figli, è una gran persona, appassionata di musica classica. Quando vado a parlare con i ragazzi e le ragazze che sostengo, dico sempre loro: nella vita ci si sposa e si divorzia, l’importante è rimanere amici. Io con mia moglie mi sono separato per colpa di piccole cose: ad esempio a lei piaceva l’opera, a me il rock. Ma se sei stato tanto innamorato da arrivare a sposarti, è assurdo non restare amici dopo…”. LA FAMIGLIA Qui entrano in campo gli affetti, George Garvin Brown III ne parla con orgoglio evidente, parla delle sorelle, una delle quali ha aperto un albergo-museo diventato “il numero 1 in


Above, G.G.Brown with the whole family

Sopra, G.G.Brown con la famiglia al completo

Usa e il numero sei nel mondo”. E poi parla dei figli, George Garvin IV e Campbell, entrambi impegnati a proseguire la tradizione di famiglia nell’azienda di liquori ed entrambi sposati “con una canadese come la mamma”. Poi i quattro nipoti, “tutti sotto i dieci anni, per questo è meglio che le mie barche siano a motore piuttosto che a vela: è meglio che siano comode come una casa. Unico problema: non c’è un George Garvin Brown V, mia nuora non ha voluto.”. Una grande famiglia, insomma, per la quale lottare e magari redimersi, come racconta Garvin senza reticenze: “Non mi vergogno a dirlo: come è stato per mio padre, anch’io ho avuto problemi con l’alcol. E dire che sulle nostre bottiglie scriviamo: bevete responsabilmente”. Non è stato così, insomma: “Quattro anni fa mio figlio un giorno mi dice: “Papà, ti ricordi di ieri sera?”. E io:

“No, perché?”. E lui: “Perché sei tornato a casa e hai sbagliato porta: sei entrato da me che eri mezzo nudo, solo che eri nudo nella parte sbagliata…”. Lì, a quel punto, in quel momento, ho detto stop: sono stato 3 mesi in una clinica specializzata dello Utah e adesso non bevo e non fumo più e mi sento meglio. La vita spesso ti porta su una strada sbagliata, ma ti dà sempre la possibilità di rimediare”. IL FUTURO Il computer continua a passare foto su foto, la vita prosegue, ma l’avventura di Garvin III resta fissata in quelle foto, belle, buffe, hard, commoventi e artistiche, le mille facce di un uomo che non si è ancora stancato di fare affari con il mondo: “Viaggio avanti e indietro dall’America perché continuo a curare gli aspetti finanziari della mia azienda. Ho la mia collezione di automobili – la più

vecchia è una Porsche 356 SC del 1965, poi ce ne sono altre quattordici, Ferrari comprese –, ho una vita completamente realizzata. Sto bene insomma…”. Allora, alla fine si può dire che George Garvin Brown III non è solo l’immagine di una delle aziende più famose del mondo, ma è pure un uomo come tutti, che si gode la vita, la sua casa nel centro di Milano con "vista sul lago di Como" e le sue emozioni: “Certo che sono uno che si emoziona: non avrei scelto sennò di vivere qui da voi…”. L’ascensore della sua vita allora punta al prossimo piano anche se, Garvin, davvero, ci pensi bene: le manca qualcosa? Silenzio. Poi: "Sì, qualcosa c’è. Vorrei qualche viaggio in meno e un po’ di tranquillità in più. Vorrei stare un po’ da solo a giocare con le mie foto e godere di tutto quello che la vita mi ha dato”. Compresa la casa in centro con "vista sul lago".


Sotto, le passioni di G.G.Brown: donne, motori e fotografia Below, the passions of G.G.Brown women, cars and photography

Last episode of Magic Lake dedicated to Mr. George Garvin Brown III. As usual, an occasion to thank him. The editorial staff of the magazine has a special one to address to Mr. Brown, he opened us the door of his house and of his life, without reserves, and he let us tell this fascinating story. WOMEN A Canadian wife, then Antonella, then many friends, the ones we can see in the photos. Garvin III avoids the issue, but he remembers the 26 girls he helped in the studies until they graduated: “They all made their own way”. He did the same thing with some male students in a college in Connecticut to give a new hope to those who want to make it: “It is an important part of my life: it is a school where they also learn classical music, there is the theatre and the auditorium. I financed it and when I was asked what name I would give to the school, I decided to give the name of my first wife. There is nothing weird in it: we loved each other, she is the mother of my children and she has a great passion for classical music. When I go and speak with the boys and girls I help, I always tell them: in life you get married and you divorce, the important thing is to stay friends. For example I divorced with my wife because of small things: for example she liked opera, I liked rock. But when you are so in love that you decide to get married, it’s silly not to stay friends…”. FAMILY Now we talk of feelings, George Garvin Brown III speaks with an evident pride, he talks of one of his sisters, who opened a hotel-museum which became “the number 1 in the US and the number 6 in the world”. Then he speaks of his children, George Garvin IV and Campbell, they are both involved in the traditional family liquors company and they are both married “with a Canadian just like the mother”. And then four grandchildren, “all younger than 10 years old, this is the reason why it is better that my boats are motorboat instead of sailing boat: it is better they are comfortable just like at home. The only problem is that there isn’t a George Garvin Brown V, my daughter-in-law didn’t want it”. A big family, I fought and redeemed myself for my family, Garvin told without hiding: “I am not ashamed to tell that just like my dad, I had problems with alcohol. Think that on our bottles we write: drink responsibly”. It wasn’t so: “ Four years ago my son told me: “Dad, do you remember of yesterday evening?”. I answered: “No, why?”. He said: “You came back home and you entered in the wrong

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foto A3

History of a DYNASTY from 1870

room: you entered in my room and you were almost naked, but you were naked in the wrong part…” From that moment, I said stop: I stayed in a specialized clinic in Utah for three months and now I quit smoking and drinking and I feel better. Life can take you to the wrong way, but it gives you the chance to put everything right. THE FUTURE The computer is full of photos, life continues, but the adventure of Garvin III is fixed in those nice, funny, hard, touching, artistic photos, thousands of faces of a man who still wants to make business with the world: “I travel to and from the US because I am still involved in the business of my company. I collect cars – the oldest one is a Porsche 356 SC dated back to 1965, then there are other 14, inclu-

ding the Ferrari – I am completely fulfilled. I feel good…”. So at the end we can say that George Garvin Brown III is not just the image of one of the most famous company in the world, but he is also a man just like the others, he enjoys life, his home in the center of Milan with a view on Lake Como and his emotions: “For sure I am a person who is moved: otherwise I wouldn’t have decided to live here…” The elevator of his life now is heading to the next floor, but Garvin, think very well, do you miss something? He stays in silence and then he says: “Yes, I miss something. I would travel a little bit less and I would have more peace. I would stay alone for a while and play with my photos. And I would also enjoy everything life gave me.” Including my home with a view on the lake.


Ricordando G.G.BROWN III George Garvin Brown III ha messo il punto

la notte tra il 19 e 20 settembre. La sua storia, quella che Magic Lake vi ha raccontato a puntate, sarebbe potuta continuare. Ma il suo libro invece ha vissuto l’ultima pagina, dopo un’esistenza esaltante, che ha riservato – come capita - grandi gioie e dolori difficili da oscurare, ma che ha fatto di lui, l’erede della più grande distilleria d’America, una persona che sapeva vivere. E soprattutto amare. Questo è sembrato Garvin nell’ora abbondante che ci aveva dedicato per aprirsi a chi non lo conosceva bene. Un tempo passato (purtroppo) in un attimo, pieno di racconti sempre affascinanti che l’italiano americanizzato di cui era dotato, aveva reso ancora più avvincenti. Sembrava di stare in un film, insomma, con quelle foto della sua storia personale di imprenditore playboy che scorrevano, nessuna esclusa, su un computer che ora diventerà il suo memoriale. Un incontro, quello nella sua casa a Milano, che appunto aveva rivelato un Garvin innamorato, della vita sicuramente, di tutte le sue donne (“non si può odiare una persona che si ha amato intensamente”, diceva) e di questo piccola parte del mondo, tra Milano e il lago di Como, che aveva scelto come il centro del suo cuore. Garvin amava ed era ricambiato, perché se parlate di lui a tutte le persone che gli erano vicino, non troverete mai un’incrinazione nello sguardo, una nota stonata nelle parole. Garvin era Garvin, e anche noi l’avevamo capito. Per questo Magic Lake continua a raccontarvelo, come se lui potesse ancora continuare dopo quel punto. Perché tutti vivono per non morire ma non tutti muoiono ancora vivi. Garvin Brown III ci è riuscito. E la sua storia resterà indimenticabile.

Marco Giassetti Lombardo Daniele Brunati Rosaria Casali

Remembering G.G.BROWN III George Garvin Brown III left us the night between 19th and 20th September. His story, the one that Magic Lake told you in serial form, could have continued. But his book came to an end, after an exciting life, which reserved him – as it happens -great happiness and difficult sorrows to hide, but the heir of the most important American distillery turned to be a person able to enjoy life. Above

all a person able to love. This is how Garvin was during the good hour we spent together, in which he described his life. Unfotunately it was a short time, anyway it was full of fascinating stories that his American-style Italian made them even more fascinating. It looked like we were in a movie, with the photos of his personal story of a playboy-enterpreneur on the screen of his computer, that now it will become his memorial. During the meeting in his house in Milan, we met Garvin who was in love, for sure in love with life, with his women (“you cannot hate a person you deeply loved” he said) and also in love with this small part of the world, between Milan and Lake Como, he selected as

center of his heart. Garvin loved people and people loved him, because if you speak of him with all the people who were his friends, you will never find a doubtful glance, a discordant note in the voice. Garvin was Garvin and we understood that. For this reason Magic Lake continues and tells of him, just like he could continue after that moment. Because everybody lives not to die, but not everybody dies alive. Garvin Brown III made it. His story will be unforgettable. Marco Giassetti Lombardo Daniele Brunati Rosaria Casali

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FOCUS

ON

Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo. Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and not, which are able to improve continuously and which with their work are personally committed in the promotion of our territory in the world.

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Il "Governo Incontra" Como The "Government Meets" Como

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Oriente & Occidente uniti da IMAGO West & East unified by IMAGO

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Assarredo & GFK-Eurisko verso il futuro Assarredo & GFK-Eurisko towards the future

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Claudio Quarta conquista Londra Claudio Quarta conquers London

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L'oasi di Poliform & Varenna in Bahrain The oasis of Poliform & Varenna in Bahrain

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Andrea Camesasca, "radici per l'innovazione" Andrea Camesasca, "roots of innovations"

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MagistraVini nel segno dell'arte MagistraVini in the name of art

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Gruppo Ovas, intralogistica su misura Ovas Group, customized intralogistic

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Meritalia veste il Tre Merli a Trieste Meritalia dresses Tre Merli a Trieste

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Magic Lake

il "GOVERNO INCONTRA" Como

Sopra, da sinistra, S.E. Michele Tortora, prefetto di Como con il Ministro Gianfranco Rotondi; a destra, l'on. Daniela Santanchè con il Ministro

E’ stata una bella occasione di incontro quella che si è tenuta alla biblioteca comunale di Como il 5 luglio scorso. L’iniziativa è stata promossa dal Ministro per l’attuazione del programma di Governo, Gianfranco Rotondi e dal Sottosegretario di Stato, Daniela Santanchè, nell’ambito del programma “Governincontra”, una campagna itinerante di comunicazione con la quale il Governo, incontrando le realtà locali, intende da una lato fornire un’appropriata informazione sullo stato di realizzazione del programma e sulle principale iniziative adottate e dall’altro ascoltare le esigenze del territorio. In effetti l’incontro del 5 luglio non ha tradito le attese: dopo l’intervento di apertura del Ministro Rotondi, che si è soffermato sul tema del federalismo, sottolineandone gli aspetti collegati al miglioramento degli standard qualitativi dei servizi ed alla più oculata razionalizzazione delle risorse pubbliche, si sono avvicendati alla tribuna autorevoli rappresentanti del territorio comasco, che hanno messo in luce le principali problematiche locali davanti ad una platea qualificata ed attenta. Ne è emerso un quadro di una provincia attiva, laboriosa, con una qualità della vita che rimane alta se paragonata ad altre aree del territorio nazionale, ma tuttavia non priva di criticità. In primo luogo, la crisi economica si sta facendo sentire pesantemente sul tessuto produttivo comasco, richiedendo un'intelligente politica

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Above, on the left, S.E. Michele Tortora, prefect of Como with the Minister Gianfranco Rotondi; on the right, Daniela Santanchè with the Minister

di sviluppo e di sostegno all’economia. In questa ottica, un ruolo non secondario può essere giocato dagli investimenti infrastrutturali, di cui la provincia ha particolarmente bisogno (miglioramento dei collegamenti ferroviari e stradali, piattaforme intermodali per il trasporto delle merci). E’ stata anche auspicata la necessità di adottare politiche sociali a sostegno dei ceti più deboli della società e di investire sui giovani ed in particolare sul sistema scolastico ed universitario della città, perché dall’innovazione è possibile trovare le occasioni di rilancio dell’economia. Inoltre, è stata auspicata una pubblica amministrazione più moderna, meno orientata al rispetto formale delle procedure burocratiche e più vicina alle esigenze degli imprenditori. Al termine dell’incontro, le conclusioni sono state affidate al Sottosegretario Daniela Santanchè, che ha illustrato gli interventi del Governo per fronteggiare la crisi, sottolineando in particolare gli aspetti positivi della manovra economica recentemente varata, che ha consentito di mantenere in ordine i conti pubblici senza penalizzare i ceti produttivi del Paese. In sintesi: un importante ed apprezzato momento di dialogo e di confronto tra Governo ed esponenti della realtà territoriale per approfondire congiuntamente la situazione comasca ed individuare le migliori strategie di intervento. di Michele Tortora, Prefetto di Como


The "GOVERNMENT MEETS" Como

The event, held on 5th July in Como, was promoted by the Minister for the realization of the Government Program, Gianfranco Rotondi, and by the State Undersecretar y, Daniela Santanchè, as a part of the program “Governincontra”, a touring communication campaign in which the government meets the locals and aims at supplying a correct information on the realization of the program and on the main initiatives adopted and it also aims at listening to the territor y needs. Af ter the opening speech of Minister Rotondi, who spoke of federalism, underlining the aspects connected to the improvement of the ser vice qualit y standards and to the rationalization of the public resources, important personalities of Como stressed the main local problems. The general outline was the one of an active province, with a high life qualit y if compared with other realities of the national territor y, even though there are also some critical points. First of all the economic crisis is hitting the production in the Como area, so an intelligent development and support policy is needed. In this perspective, the in-

frastructural investments have an important role and the province relies on them (improvement in the railway and street connections, intermodal platforms for good transportation). Then social policies are ver y important too, in order to sup port the weakest classes and to invest on young people and in particular on the school and universit y system of the cit y. Moreover, the public administration has to be more modern, less oriented on the respect of the bureaucratic aspects and close to the entrepreneur’s needs. At the end of the meeting, the Undersecretar y, Daniela Santanchè, illustrated the inter ventions the Government did to face the crisis, underlining the positive aspects of the recently approved economic maneuver, in order to have the public account in order, without penalizing the production classes of the countr y. In short: an important and appreciated dialogue and comparison between the Government and the personalities of the territor y to go into details on the situation in Como and to detect the best inter vention strategies. di Michele Tortora, Prefect of Como

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Magic Lake

ASSARREDO & GFK-EURISKO verso il futuro

Assarredo, con lo scopo di ottenere una maggiore consapevolezza sulle abitudini di acquisto dei consumatori italiani per quanto riguarda i complementi d'arredo ed avere la possibilità di comprendere come saranno i trend futuri, ha commissionato a GFK-Eurisko una ricerca sulle nuove tendenze che caratterizzano la casa e l'abitare. Partendo da dati riguardanti le stanze maggiormente amate all'interno della casa ed arrivando fino all'individuazione di sette tipologie diverse di appartamento, segnalandone le caratteristiche, lo scopo è stato fornire un ampio quadro del vivere contemporaneo. La ricerca ha seguito due linee direttive principali: l'esplorazione delle nuove tendenze sulla casa e sull'abitare e la comprensione delle diverse culture di acquisto. "Dalla ricerca è emerso che l'87% degli italiani presi in considerazione sono possessori di una casa - sottolinea il presidente di Assarredo Giovanni Anzani - e che questa è ritenuta il bene più prezioso, in quanto rappresenta la famiglia e il sé. L'arredamento non è considerato come un bene destinato a durare all'infinito, ma che può essere modificato e rinnovato a seconda del cambiamento di gusto o stile di vita dei consumatori". Per quanto riguarda le stanze più

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amate all'interno della casa, ai primi posti si situano la camera matrimoniale e la cucina, seguiti dal soggiorno; i luoghi del riposo e quelli della convivialità familiare e sociale rappresentano le due anime della casa. Inoltre è molto importante per gli intervistati che la casa sia lo specchio dei propri gusti personali e delle proprie necessità. Questo porta ad una maggiore autonomia nella scelta dell'arredamento. Anche a fronte di questo desiderio di "fare da sé", nell'acquisto dell'arredamento sono privilegiati i negozi di mobili e la grande distribuzione rispetto agli artigiani o ai negozi specializzati. Mantiene inoltre una grande importanza ai fini dell'acquisto la qualità del prodotto e il prezzo dello stesso. Nell'individuazione di sette modi italiani di vivere ed arredare la casa, si è notato come, a seconda dello stile abitativo preso in considerazione, varino le caratteristiche dell'arredamento e del modo di pensare e vivere la casa. "Siamo sicuri con questa ricerca - conclude il presidente Giovanni Anzani - di aver fornito ai nostri associati uno strumento importante, che permetterà alle imprese di essere ancora più competitive e fornirà nuovi spunti nel percorso di rinnovamento continuo che le caratterizza da sempre".


ASSARREDO & GFK-EURISKO towards the future

Sopra, in alto, Giovanni Anzani, presidente di Assarredo; in basso, da sinistra, Giuseppe Minoia, presidente di GFK Eurisko; a destra, Cesare Bergamini, responsabile segreteria Assarredo Assarredo aims at getting a great awareness on the purchase habits of the Italian consumers regarding the furniture complements and having the possibilit y to understand the future trends; it commissioned a research on the new house and living trends to GFK-Eurisko. Starting from the data on the most beloved rooms in the house and ending with 7 dif ferent t ypes of apartments, detecting the characteristics; the goal is to present an wide picture of the contemporar y way of living. The research followed two principal directive lines: the exploration of the new house and living trends and the understanding of the dif ferent purchase cultures. " The research showed us that 87% of the Italian own a house - stresses the president of Assarredo Giovanni Anzani - and this is considered the most precious good, because it represents the family and the identit y. The furniture is not seen as a good which is destined to last forever, on the contrar y it can be modified and renewed according to the change of taste or lifest yle of the consumers”. Regarding the most beloved rooms inside the house, in the first

Above, on the top, Giovanni Anzani, president of Assarredo; below, on the left, Giuseppe Minoia, president of GFK Eurisko; on the right, Cesare Bergamini, secretary of Assarredo places are the bedroom and the kitchen, followed by the living room; the places of the rest and those of the family and social life represent the two souls of the house. Besides it is ver y important for the inter viewees that the house is the mirror of the personal tastes and of the personal needs. This allows more autonomy in the choice of the furniture. Despite the desire to “do by oneself ”, in the purchase of pieces of furniture the stores and the big distribution are preferred, rather than the artisans or the specialized shops. The qualit y of the product and the price have also a great importance. Detecting 7 Italian ways to live the house and to furnish it, you can notice that , according to the house st yle taken into consideration, the furniture characteristics and the way of thinking and living a house change. “ With this research we are sure – says the president Giovanni Anzani – we supplied an important instrument to our associates, so that the companies can be even more competitive and they will also have more information for the continuous renovation which characterize them since ever”.

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Magic Lake

l'oasi di POLIFORM & VARENNA in Bahrain

Sopra, il nuovo flagship store di Poliform in Bahrain Above, the new flagship sore of Poliform in Bahrain

Poliform il 12 maggio ha celebrato l’opening del nuovo flagship store in Bahrain, a testimonianza del consolidato radicamento del brand sul mercato arabo. La struttura sorge in Palm Square, un cubo bianco immerso nel cuore della piazza, ritagliato da ampie vetrate che offrono un quadro di soluzioni di alta gamma per tutte le esigenze di arredo: sistemi giorno, camere da letto, cabine armadio e cucine in grado di soddisfare i gusti più sofisticati. Dedizione alla qualità, abilità nell’interpretare i trend contemporanei, versatilità e accortezza nell’individuare i bisogni di una clientela globale sono le caratteristiche che hanno fatto di Poliform uno dei leader mondiali nel settore dei mobili di design. Ciò che rende unico il brand è la grande abilità nel personalizzare i propri prodotti a seconda dei gusti del cliente, il quale viene seguito nell’intera realizzazione di un Home-project su misura. Poliform e Varenna, quali sinonimi di high design ed eleganza, si riconfermano i leader del settore in un’area geografica rinomata per la ricerca del lusso e della qualità made in Italy.

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The oasis of Poliform and Varenna in Bahrain

Sopra, gli ambienti firmati Poliform & Varenna Above, pieces of furniture by Poliform & Varenna

Bahrain, giving evidence to the consolidated roots of the brand in the Arabian market. The building rises in Palm Square, a white cube immersed in the middle of the square, cut out with wide windows that offer an insight into high-end solutions to all interiors needs: day systems, bedrooms, walk-in-closets and kitchens able to satisfy even the most sophisticated tastes. Commitment to quality, ability to interpret contemporary lifestyle trends and a flair for understanding the needs of its global clientele are the characteristics that make Poliform one of the worldwide leader in the design furniture sector. What makes the brand unique is the great ability in customizing the products according to Client’s taste, who is followed in the entire realization of a custom-made Home-project. Poliform and Varenna, synonymous of high design and elegance, reconfirm themselves the leading Company of the sector in a geographic area renowned for its research of luxury and made-in-Italy quality.

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Magic Lake

MAGISTRAVINI nel segno dell' ARTE

Sopra, il Maestro Ercole Pignatelli con l'imprenditore Claudio Quarta, ai piedi della scultura "La Colonna d'Ercole"; a destra, un particolare della scultura Ercole Pignatelli e Claudio Quarta sono due uomini che hanno affermato il loro successo nel territorio lombardo, il primo ha eletto Garzola come meta per ritemprarsi lontano dalla frenesia milanese, il secondo ha scelto Como come città di adozione, ma nonostante il legame con i luoghi che li hanno accolti, hanno voluto sottolineare l’indissolubile vincolo con la propria città natale. Nove metri di intensa salentinità è quello che ha spinto l’imprenditore Claudio Quarta a farsi mecenate di un’opera realizzata dal Maestro Ercole Pignatelli che riassume quelle che sono state e che sono le peculiarità della città di Lecce. Una celebrazione della pietra leccese e della propria capacità di donare alla città una luce che riverbera sugli opulenti ricami che solo la plasticità del barocco sa regalare. Germinazioni, questo il titolo dell’opera dalle caleidoscopiche forme amorfe, è un omaggio alla storia cittadina attraverso il richiamo al colore e alla trasposizione del barocco, mediata con il background creato in tanti anni di culture e di arte scivolate accanto all’artista. L’opera rappresenta molto di più delle citazioni artistiche e delle percezioni emozionali. La scultura, dalle imponenti dimensioni, è stata posta all'ingresso della città di Lecce, punto strategico poichè da qui si deve necessariamente transitare per raggiungere qualsiasi destinazione o per

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Above, on the left, the Master Ercole Pignatelli with the enterpreneur Claudio Quarta; on the right, the sculpture "The pillar of Hercules" uscire dalla città in direzione nord. Tale collocazione ci rimanda ad un parallelo con Le Colonne d’Ercole, oltre le quali c’è l’ignoto: nell’antichità come oggi esse possono simbolicamente considerarsi la rappresentazione del varco verso la scoperta del nuovo. Sono i due protagonisti che hanno superato, attraverso quella strada alle porte di Lecce, il limite del conosciuto e, abbandonando le certezze e le sicurezze, si sono avventurati alla scoperta di luoghi nei quali hanno maturato la propria formazione e la propria concezione del mondo. E come Ulisse, che dopo avere sfidato l’ignoto infine torna nella sua terra carico di bagagli di esperienze, Claudio Quarta ed Ercole Pignatelli pongono nel loro territorio un trionfo delle proprie consapevolezze. Un trionfo racchiuso nella “colonna d’Ercole”, la quale come un menhir s’innalza verso il cielo e termina la sua corsa con un tucano nero dal becco giallo ed uno bianco col becco carminio. I volatili simboleggiano il dialogo fra le civiltà, la fusione tra il vento del nord e il vento dell’Africa, l’andare oltre gli ideali ormai consolidati di un popolo per vincere i pregiudizi e ampliare le conoscenze. Il monumento può essere riassunto come l’incontro tra il presente ed il passato, fra la tradizione e la tecnologia; “un ponte con gli antichi fasti del passato artistico di questa terra”, come dice lo stesso Pignatelli.


MagistraVini in the name of ar t

Ercole Pignatelli and Claudio Quarta are two men that affirmed their success in the Lombardy region, the first one chose Garzola as the place to recover from the Milanese frenzy, the second one chose Como as an adoption city, but despite the bond with the place where they have been welcomed, they wanted to stress the indissoluble bond with their native city. Nine meters of intense bond with Salento is what encouraged Claudio Quarta to be patron of a work of art that summarize the characteristics of the city of Lecce, created by the Master Ercole Pignatelli. A celebration of the stone of Lecce and of his ability to give a light that reverberates on the opulent embroideries represented only in the plasticity of the Baroque. Germinations, this is the title of the work of art with kaleidoscopic "amorphous" forms, which is a homage to the history of the city, through the colour and the Baroque transposition, matched with the background created in so many years of cultures and arts which were very close to the artist. But the work of art represents much more than the artistic quotations and of the emotional perceptions. The sculpture with its huge dimensions, is situated in the only direction that lets it reach any destination, the entrance of the city of Lecce, which is also the exit toward north, according to the point of

view and it is really the position that allows a parallel with the pillar of Hercules, behind there is just the unknown: in the ancient times as today, they can symbolically represent the passage towards the discovery of new things. They are the two protagonists that overcame the doors of Lecce through that road, the limit of the unknown, abandoning the certainties and the safeties, they tried and discovered places in which they developed their training and their idea of the world. And like Ulysses, who after having finally challenged the unknown returned on the land with his experiences, Claudio Quarta and Ercole Pignatelli brought a triumph of their awareness in their territory. A triumph contained in the “pillar of Hercules�, that like a menhir is lifted in the sky and ends its run with a black toucan with a yellow beak and a white one with a reddish beak. The birds represent the dialogue among different cultures, the fusion between the wind of the north and the wind of Africa, the will to go over the ideals set by the people, to win prejudices and to widen the knowledge. The monument can be reassumed as the meeting between the present and the past, between the tradition and the technology; "a bridge with the ancient splendor of the artistic past of this land", as Pignatelli says.

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MERITALIA veste il TRE MERLI a Trieste

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foto Imagina studio

Tranne la struttura, l’hotel è stato curato da Meritalia, anche per le illuminazioni. Gli arredi sono stati realizzati su misura proprio per poter fornire ad ogni visitatore ogni comfort. Tutte le stanze sono curate nei dettagli e sono una diversa dall’altra per poter fornire esclusività al progetto. Copriletti e tendaggi sono in tessuto coordinato ed ogni stanza è caratterizzata da un colore diverso sempre in sintonia con l’ambiente. È un hotel essenziale, di puro design, dove la modernità si sposa appieno con il comfort. L’hotel è l’unica struttura in tutta Trieste a ridosso sul mare, con accesso diretto ed ampia terrazza panoramica dove godersi un po’ di relax e tutti i servizi del bar e dove tra non molto sorgeranno delle suite esclusive. L’hotel è volutamente contenuto nelle dimensioni, proprio per poter fornire il massimo servizio al cliente in modo che possa sentirsi “a casa”. Contenuta è anche la reception, con illuminazioni d’effetto e pannelli a led alle pareti del corridoio d’ingresso per un’atmosfera magica, fino a giungere al desk, dove si possono osservare i grandi pannelli retrostanti alti 3,5 metri illuminati e decorati a foglia argento, come se si assistesse ad una pioggia iridescente. Tutto ciò rigorosamente bianco e lucido. A dare il tocco finale, “la Michetta”, design Gaetano Pesce per Meritalia, renderà piacevole l’attesa per il check-in.

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MERITALIA dresses TRE MERLI in Trieste

Except for the building, the hotel was entirely made by Meritalia, also for the illumination. The pieces of furniture were selected according to the guests’ needs in order to supply any comfort to the guests. Every room shows a great attention to the details and any room is characterized by a different colour which is coordinated with the environment. It is an essential hotel, of pure design, where modernity goes on equal footing with comfort. This is the only hotel in Trieste that is located so close to the sea, with direct access and a wide terrace where you can enjoy a little bit of relax and all the services of the café and where exclusive suite are about to be ready soon. The hotel was studied to be small, so that it can supply the best services to the guests to let them feel “like home”. The reception is also contained, with effect illuminations and led panels on the walls of the entrance corridor which convey a magic atmosphere, at the desk there are huge panels, 3,5 meters high, illuminated and decorated by a silver leaf, as it was an iridescent rain. Everything is in polish white. To give a final touch, “la Michetta”, design by Gaetano Pesce for for Meritalia, will assure you a pleasant time before the check-in.

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Magic Lake

Oriente & Occidente uniti da IMAGO

Sopra, Claudio Gaggio con il figlio Alessandro in occasione dell'inaugurazione del nuovo concept store IMAGO ad Hong Kong

Ha aperto ufficialmente i battenti lo scorso 22 gennaio IMAGO, il primo concept store di Gruppo Cartorama all’interno dello Shopping mall "iSquare" di Hong Kong, con una grandiosa inaugurazione con oltre 200 ospiti italiani e internazionali. Una grande innovazione per il mondo della cartoleria e della regalistica: un punto vendita capace di allestire un’esperienza di esplorazione e di scoperta da parte del cliente attraverso una pluralità di suggestioni, provenienti sia dalla grande varietà di prodotti offerti, sia dall’architettura stessa dell’ambiente: uno spazio nuovo, d’impatto, carico di fascino, confortevole, attrattivo. L’apertura del primo Imago fa parte di un progetto d’ampia visione, che ha visto una seconda recentissima apertura a Hong Kong nel mese di settembre, all’interno del centro commerciale Tuen Mun Town Plaza di Tuen Mun, con uno spazio che registra un elevatissimo passaggio e visibilità. Il progetto vedrà poi la realizzazione nei prossimi mesi di altri 5

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Above, Claudio Gaggio with his son Alessandro on the occasion of the opening of the new concept store IMAGO of Hong Kong

punti vendita a Singapore, e successivamente a Shanghai, Pechino e Shenzhen per un allargamento del mercato estero. L’azienda, acquisita dal fondo Barclays Private Equity nel dicembre 2008, ha una storia trentennale in Italia: dai quaderni Snoopy e Furia Cavallo del West alla fine degli anni Settanta, al primo trolley per la scuola nel 2002, è diventata punto di riferimento per quel che riguarda le novità e le maggiori licenze nel mondo non solo del tessuto e cartotecnica per la scuola, ma anche di gadget e decorazioni natalizie. All’interno dei negozi Imago i clienti potranno trovare i prodotti di alcune delle licenze più famose del Gruppo, come Dimensione Danza, Fiorucci, Benetton, Hollywood, Sweet Years, Baci & Abbracci, Guru, simbolo del fashion d’alta qualità italiana e marchi sportivi noti in tutto il mondo come Ferrari, Lonsdale, Inter, Juventus, All Blacks, Springboks, AC Milan, Pickwick, senza tralasciare Smiley, Van Gogh e Marie Claire, marchi di fama internazionale.


West and East unified by IMAGO

It officially opened on 22nd January 2010. IMAGO is the first concept store of the Cartorama Group and it is located inside the Shopping mall "iSquare" of Hong Kong, a great inauguration with over than 200 Italian and international guests. A great innovation in the world of the stationery and gift: a point sale able to prepare an experience of exploration and discovery for the customer thanks to a plurality of suggestions, deriving both from the great variety of products which are offered and from the architecture of the environment: a new full of charm, comforting and attractive space. The opening of the first Imago is part of a wider project, the second recent opening in Hong Kong in September, inside the mall Tuen Mun Town Plaza in Tuen Mun, an area with a high passage of people and visibility. The project continues in the next months with the opening of other 5 sale points in Singapore, and then in Shanghai, Peking and Shenzhen to enlarge the

foreign market. The company, bought by the fund Barclays Private Equity in December 2008, has 30 years‘ history in Italy: from the notebooks Snoopy and Fury Horse of the West at the end of the seventies, to the first trolley for the school in 2002, it has become a point of reference for new products and the greatest licenses in the world of the fabric and stationery for the school, but also of gadget and Christmas decorations. In the shops Imago the customer can find the products of some of the most famous licenses of the Group, such as Dimensione Danza, Fiorucci, Benetton, Hollywood, Sweet Years, Baci & Abbracci, Guru, symbol of the fashion of high Italian quality products and sports brands known all over the world as Ferrari, Lonsdale, Inter, Juventus, All Blacks, Springboks, AC Milan, Pickwick, as well as Smiley, Van Gogh and Marie Claire, brands of international fame.

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Magic Lake

CL AUDIO QUARTA conquista LONDRA

Tanti riconoscimenti alla prima partecipazione a due importanti concorsi internazionali. Un anno ricco di medaglie il 2010 per Magistravini s.r.l., che con le sue due cantine in Puglia e Campania ha anche ottenuto degli ottimi posizionamenti nelle più qualificate guide internazionali che costituiscono il riconoscimento di un percorso di qualità avviato da tempo, grazie alla collaborazione in azienda di personale altamente qualificato e all’impiego di materie prime d’eccellenza prodotte nelle proprie tenute di Casino Nitti, nell’avellinese e nel beneventano. Luca Maroni 90 Punti per Greco di Tufo, Salice Salentino e Niuru Maru; Veronelli 2 Stelle (Vino Ottimo) per Falanghina, Fiano e Suavemente; Gambero Rosso 2 Bicchieri Rossi (Vino in finale per il massimo risultato) per Falanghina e Greco. “Siamo orgogliosi di ricevere manifestazioni oggettive e qualificate che premiano la qualità dei nostri prodotti in continua crescita” afferma Claudio Quarta “i frutti che abbiamo appena iniziato a cogliere sono il risultato di un processo di Global Quality che abbraccia tutte le attività delle aziende sin dalla preparazione del terreno e dalla coltivazione dei vigneti alle pratiche di affinamento dei nostri vini”. MAGISTRAVINI una rete di cantine strutturate “a grappolo”, nelle quali si producono vini d’eccellenza, per restituire insieme al sapore della terra, anche la storia, l’identità , i saperi di territori votati da secoli alla produzione vitivinicola.

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Claudio Quar ta conquers LONDON

Many recognitions at the first participation to two important international contests. A year rich in medals for Magistravini s.r.l., with its two wine cellars in Puglia and Campania it got very good positions in the most qualified international guides that represent the recognition of a quality line started a long time ago thanks to the collaboration of a highly qualified staff and to the use of excellent materials, produced in the estate of Casino Nitti, in the areas of Avellino and Benevento: Luca Maroni 90 Points for Greco di Tufo, Salice Salentino and Niuru Maru; Veronelli 2 Stars (Excellent Wine) for Falanghina, Fiano and Suavemente; Gambero Rosso 2 Red Glasses (Wine in final for the maximum result) for Falanghina and Greek. "We are proud to receive objective and qualified awards for the quality of our products which are in continuous growth” says Claudio Quarta “the fruits we just started to gather are the result of a process of Global Quality that embraces all the activities of the companies, starting from the ground preparation and from the cultivation of the vineyards and ending with the refinement of our wines”.MAGISTRAVINI a net of wine cellars structured “at bunch” for the production of excellent wines, to return not just to the taste of the ground, but also the history, the identity and the tastes of the wine tradition since centuries.

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ANDREA CAMESASCA radici per l'innovazione

Il “Corazziere”, pregiato e rinomato hotel 4 stelle situato a Merone, nel cuore della Brianza, con un ristorante considerato come una delle realtà enogastronomiche più importanti della Lombardia, negli ultimi mesi ha proposto un interessante ed impegnativo progetto di recupero di un ex mulino ad acqua, attiguo alla struttura. Il progetto è stato ideato dall’amministratore Andrea Camesasca e si è aggiudicato il 1° Premio nella categoria “Innovazione nel Turismo”, nell’ambito del concorso indetto dal Governo Italiano in occasione della Giornata Nazionale dell’Innovazione, con la seguente motivazione: “per aver saputo reinterpretare in chiave moderna ed innovativa l’utilizzo dell’antica energia dell’acqua coniugandola con molteplici aspetti culturali, salutistici e di sostenibilità”. In particolare, il progetto vincitore "radici per l’innovazione” prevede lo sviluppo di un nuovo concept ricettivo per un turismo sostenibile attraverso un ambizioso programma di recupero del mulino ad acqua da destinare, in parte, a museo permanente che farà da sfondo ad attività quali corsi settimanali di produzione di pane casalingo, di culinaria o anche enologici in grado di offrire interessanti pacchetti completi di vacanze-relax-culinario-didattiche, nonché naturalistiche. Secondo Andrea Camesasca sarà inoltre possibile alimentare l’intera struttura alberghiera sfruttando solo l’energia elettrica fornita dalle ruote messe in moto dalla corrente del fiume Lambro.

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ANDRE A CAMESASCA roots for innovation

The “Corazziere” is an appreciated and famous 4 star hotellocated in Merone, in the heart of Brianza, with a restaurant that is considered one of the most important wine and food realities of the Lombardy region, in the last few months it proposed an interesting and binding project of restoration of an former water mill nearby the property. The project was conceived by the administrator Andrea Camesasca and it got the 1° Prize in the category "Innovation in the Tourism", in the contest announced by the Italian Government on the occasion of the National Day of the Innovation, with the following motivation:”it reinterpreters the use of the ancient energy of the water in a modern and innovative way, connected it with many cultural, health and sustainability aspects”. In particular, the winning project “roots of innovations” foresees the development of a new receptive concept for a sustainable tourism through an ambitious program of recovery of the watermill to destine partly to a permanent museum that will be the background for different activities, such as weekly courses for the production of home bread, cooking courses and also wine courses, in order to offer interesting complete vacation-relaxcooking-didactic and naturalistic packages. According to Andrea Camesasca, it will also be possible to give light to the whole hotel structure using the electric energy supplied by the wheels activated by the flow of the Lambro river.

Sopra, Andrea Camesasca con il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano e il Ministro per la pubblica amministrazione e innovazione, Renato Brunetta Above, Andrea Camesasca with the President of the Italian Republic, Giorgio Napolitano and the Minister for public administration and innovation, Renato Brunetta

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Magic Lake

GRUPPO OVAS intralogistica su misura

INTRALOGISTICA è una parola che descrive la fitta e complessa rete di strumenti e di processi che si interfacciano con le attività di movimentazione, di stoccaggio e di flussi produttivi interni alle aziende. Dai punti di carico-scarico alla movimentazione fisica delle merci con tutte le informazioni relative per una logistica più efficace, supportata da strumenti evoluti, sicuri e di facile utilizzo. Il Gruppo Ovas è una realtà di oltre un centinaio di persone, suddivise in apposite divisioni aziendali che si occupano rispettivamente di carrelli elevatori, service/noleggio, scaffalature industriali di magazzino, software dipartimentali e movimentazione automatica delle merci. Le divisione carrelli, scaffalature sono gestite da Ovas, nella sede di Erba dove operano anche gli ingegneri informatici di Ovas Logistix, che sviluppa pacchetti software per la gestione del magazzino, della produzione e di tutti i processi logistici, mentre Eutro Log è la società del gruppo che progetta e realizza soluzioni complete per l'automazione industriale. Le caratteristiche e i punti forti dell'offerta OVAS che si distingue fortemente nel panorama dei fornitori di attrezzature rivolte al settore della logistica, ci vengono presentate, durante un incontro denso di spunti, dal presidente della società, Danilo Lecchi. Dal passato al presente: quali scelte vi hanno portato dove siete ora? E che cosa vedete in futuro per la vostra azienda? «Ovas nasce nel 1978 come azienda per il commercio di carrelli elevatori, stringendo una partnership tuttora valida con l'azienda Cesab. In seguito si è entrati più direttamente nel mondo della logistica, affiancando al marchio Cesab la distribuzione del marchio BT

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azienda Svedese, leader mondiale nel settore delle macchine per magazzino. È nata così un'attività che ha portato alla costituzione di un ufficio progettazione layout di magazzini ed in seguito è stato abbastanza naturale cominciare a confrontarci con problematiche di gestione del flusso delle merci insieme al flusso delle informazioni. Dapprima abbiamo collaborato con soggetti esterni per poi realizzare pacchetti software in proprio. La quinta divisione, Eutro Log, è nata invece dal sempre maggior coinvolgimento per la fornitura di strutture dinamiche ed impianti automatici. Se parliamo del futuro, la mia idea è che tutto questo abbia ancora ampiamente motivo di essere proposto, sia in modo completo e integrato, che differenziato come singola linea di prodotto a cura delle nostre divisioni operative. A seconda delle esigenze espresse dalle aziende clienti siamo in grado di offrire un pacchetto completo oppure se necessitano solo di un'offerta specifica». Quindi siete in grado di offrire ex novo una soluzione completa, ma anche un servizio continuativo sulle diverse linee di prodotto, per soddisfare esigenze via via emergenti? «Certo, anzi, l'elemento della continuità fa parte da sempre della nostra storia, come dimostra l'attività di service: non semplici fornitori ma partner che rimangono a disposizione dell'azienda Cliente ben oltre il momento di installazione della macchina o dell'impianto. Il Gruppo Ovas si può interfacciare come fornitore di soluzioni di intralogistica complete, ma al suo interno operano singole realtà in grado di agire in modo autonomo, con le proprie risorse e le proprie logiche commerciali».


OVAS GROUP customized intralogistic

INTRALOGISTIC is a word that describes the complex net of tools and processes that are interfaced with movement activities, storage and production flows in the companies. From the points of load-unloaded to the physical movements of goods with all the relative information for more effective logistics, supported by updated, safe and easy-to-use tools. The Group Ovas is a reality of over hundred people, divided in special business departments that respectively deal with elevator carts, service / rental, industrial store shelves, departmental software and automatic movement of goods. The division dollies, shelves are managed by Ovas, in the seat of Erba, where the computer engineers of Ovas Logistix also operate, it develops software packages for the store management, for the production and for all the logistic processes, while Eutro Log is the company of the group that plans and realizes complete solutions for the industrial automation. The characteristics and the strong points of what OVAS offers, strongly distinguishes it in the panorama of the suppliers of equipments for the logistics, are presented by the president of the company, Danilo Lecchi, during an informative meeting. From the past to the present: what are the choices that brought you here? How will your company be in the future? «Ovas was born in 1978 as a company for commerce of carts elevators, tightening a partnership, which is still valid, with the company Cesab. Then it entered the world of logistics, together with Cesab it started to distribute the brand of

the Swedish company BT, world leader in the sector of the store machines. This business brought the planning of a construction office of store layout and subsequently it has been a natural step to start to face the problem of managing the flow of goods together with the flow of information. At first we collaborated with external staff and then we started making our own software packages. The fifth division, Eutro Log, was born for the raising involvement in the supply of dynamic structures and automatic plants. Speaking of the future, I can say that my idea is that everything has still broadly to be proposed, both in complete and in integrated way, in order to diversify a single production line followed by our operative divisions. According to the demands of the customers, we can supply a complete package or also a single specific offer». So you can offer a new complete solution, but also a steady service for the different lines of a product in order to satisfy emerging needs? «Sure, the element of the continuity is part of our history, as it is shown by the service activity: not simple suppliers but partners, which stay at disposal of the customer company also after the moment of the machine or plant installation. The Group Ovas is able to interface complete solutions as a supplier, but inside of it there are also single realities which can act autonomously with their resources and their commercial logics».

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NovitĂ 2011: noleggio imbarcazioni


Salute no problem a cura di: Tiziano Testori, Giuseppe Perone


Nelle societa’ evolute in cui tutti i bisogni primari son stati soddisfatti, il mantenimento di uno

stato di salute ottimale, prerequisito fondamentale per un’alta qualità della vita, riveste un ruolo sempre più importante. Il crescente interesse sull’ argomento e la moderna consapevolezza che si può essere in forma a qualsiasi età si concretizzano nella nascita di numerose testate e di trasmissioni televisive che riscuotono il successo in termini di vendite o di audience. Magic Lake non poteva essere indifferente a questa nuova realtà ed ha deciso di cimentarsi anche in questo campo con lo spirito che contraddistingue la nostra testata: evidenziare sul territorio le eccellenze, trattando argomenti di benessere e salute di interesse generale in modo professionale ed etico . Si deve fornire un' informazione trasparente, corretta e possibilmente validata dall’assise scientifica internazionale quando si trattano argomenti molto delicati come la salute, per non ingenerare false aspettative o peggio ancora essere fuorviante nei confronti del lettore che rappresenta l’utente finale della prestazione medica. Tra gli associati di Amici di Como la redazione di Magic Lake ha chiesto di fare da apripista per questa nuova iniziativa a Giuseppe Perone e Tiziano Testori che sono stati scelti non solo perchè fanno parte della nostra associazione, ma anche perche possiedono oggettivi indicatori in campo medico che testimoniano la loro attendibilità e competenza nei rispettivi campi di azione. Gli indicatori oggettivi sono rappresentati dalle loro pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali che possono essere consultate sulle banche-dati mondiali del sapere medico, dai libri scritti e pubblicati non solo in italiano ma anche in inglese e in altre lingue, dalle cariche istituzionali ed associative che ricoprono ed infine dall’ apprezzamento di cui godono presso i loro colleghi per la competenza e professionalità. In questa rubrica affronteremo temi di ordine generale con cui quasi tutti noi abbiamo avuto a che fare in passato o avremo a che fare in futuro, che sono rappresentati dalle nuove frontiere dell’oftalmologia e della salute orale. Siamo sicuri che questa nuova iniziativa editoriale incontrerà il favore dei nostri lettori e stimolerà le eccellenze sanitarie del territorio a fornire il loro contributo per migliorare la qualità di vita di tutti noi.

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I

n the evolved societies, where all the primary needs have been satisfied, the maintenance of an optimal health is a fundamental prerogative for a high life quality and it has a more and more important role. The increasing interest on this matter and the modern awareness that people can be in shape at any age, are concretized in the birth of numerous magazines and TV programs that are successful in terms of sale or audience. Magic Lake could not be indifferent in front of this new reality deciding to develop this field and following the spirit that countersigns our magazine: to focus on the excellences of our territory and to speak of wellness and health in a professional and ethical way. Information that will be supplied, have to be transparent, correct and possibly confirmed by the international scientific community, when the subjects are very delicate, such as health, no false or worse misleading expectations for the readers are admitted. Magic Lake asked to start this new project to Giuseppe Perone and Tiziano Testori, they are associates of Amici di Como but they were also selected because they know very well the medical field thanks to their testified reliability and competence in their concentrations.The objective indicators are represented by their scientific publications on international magazines which can be consulted on the international medical data centers, on the books they wrote and published not just in Italian, but also in English and in other languages, moreover they have institutional and associative positions and they are appreciated by their colleagues for the competence and professional skills. In this section you will find themes of general order that everybody had to deal with in past or will have to deal with in the future, which are represented by the new frontiers of ophthalmology and oral health. We are sure that this new editorial initiative will have the approval of our readers and will foster the health excellences of our territory in order to give a contribution to increase the life quality of all of us.


1 Prof.

Di cosa si occupa la chirurgia refrattiva ? È una branca relativamente recente della chirurgia oftalmica dedicata alla correzione dei vizi di refrazione, tanto per intenderci miopia, ipermetropia e astigmatismo. In parole povere si tratta di tecniche chirurgiche estremamente sofisticate per liberare i nostri pazienti dalla schiavitù degli occhiali. Ma proprio tutti possono buttar via gli occhiali? Sì, oggi possiamo dire che proprio tutti possono liberarsi dalla schiavitù degli occhiali e questo solo in centri altamente specializzati, dopo attenta valutazione del caso che richiede tecnologie di avanguardia e opportune tecniche chirurgiche. Quale consiglio darebbe ad un paziente che vorrebbe sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva ? L’esperienza ormai ultraventennale in questo campo mi ha dato la possibilità di affermare con certezza che la chirurgia refrattiva è una super-specializzazione. Come in tutti gli altri campi, anche nella moderna oftalmologia ci si deve affidare ad un professionista esperto, che abbia in dotazione tutto il corredo tecnologico e professionale per valutare il caso e consigliare la strategia migliore, sapendone motivare la scelta ed indicare gli effetti collaterali. Ma come fanno i pazienti a capire che sono capitati nel centro giusto e nelle mani giuste? I centri “super tecnologici” in Italia non sono tanti. Una diagnostica strumentale di avanguardia, laser ad eccimeri di ultima generazione ed in pianta stabile nel centro, laser intrastromale, sale operatorie ad alto livello tecnologico e certificazioni di qualità rilasciate dalla ACERSOI non sono requisiti che tutti i centri possiedono. E’ necessario verificate sempre che i chirurghi siano in grado di eseguire con la stessa padronanza le varie tecniche chirurgiche. Dalle sue parole ci sembra di capire che i chirurghi veramente preparati in materia dispongono di varie tecniche chirurgiche per liberare i portatori di occhiali da questa “schiavitù”. Ce le può illustrare brevemente? Le tecniche chirurgiche sono molteplici e possiamo fare una prima netta distinzione tra tecniche di superficie, vale a dire quelle che vanno a modificare il potere refrattivo della cornea e tecniche di impianto di lente. Per Le prime è indispensabile disporre di tecnologie di avanguardia come il laser ad eccimeri, uno strumento in grado di modificare il profilo corneale cambiandone il potere refrattivo mediante l’asportazione controllata di tessuto corneale; altra tecnologia di estrema avanguardia, per ora disponibile solo in pochissimi centri in Italia, è il laser a femtosecondi o laser intrastromale (noi nel nostro centro siamo stata i primissimi in Italia a disporre di questa tecnologia nel 2005), che sta determinando cambiamenti epocali e davvero impensabili in tutta la chirurgia oftalmica e non solo in quella refrattiva. Con il laser intrastromale è possibile eseguire tagli corneali con la precisione di un micron. Con le tecniche di superficie PRK (Fotocheratectomia) e lasik ( Laser Intrastromal Keratomileusis) possiamo correggere miopia ipermetropia e astigmatismi di lieve entità (la nostra preferenza è per la tecnica lasik con laser intrastromale, che garantisce risultati veramente eccezionali e l’assenza assoluta di complicanze). La lasik è una tecnica chirurgica assolutamente indolore che viene eseguita con una banale anestesia con collirio; l’intervento nelle mani di chirurghi esperti dura non più di un paio di minuti ed il paziente è già operativo dopo poche ore. Abbiamo poi le tecniche che utilizzano l’impianto di “invisibili” lenti intraoculari, per difetti refrattivi più importanti. Per l’esecuzione di questa tecnica ho ideato una metodo di “impianto semplificato con iniettore” proprio per impiantare la lente in modo più semplice e attraverso una micro incisione, che ho presentato al congresso nazionale AICCER ( associazione italiana chirurgia della cataratta e refrattiva ) tenutosi a Napoli con una chirurgia in diretta. Qual è, allora, l’ultima frontiera ? In chirurgia refrattiva parlare di ultima frontiera è un problema perché le evoluzioni si susseguono di continuo. Potremmo però affermare che l’introduzione negli ultimi anni del laser a femtosecondi o laser intrastromale sta determinando cambiamenti epocali e davvero impensabili in tutta la chirurgia oftalmica e non solo in quella refrattiva.

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2

Perchè quando si richiedono più pareri a più professionisti di solito si ricevono proposte terapeutiche differenti fra di loro e spesso discordanti? I pazienti sono spesso disorientati perché gli odontoiatri, come i medici in generale, non comunicano in modo adeguato e non dedicano loro sufficiente tempo spiegando che, pur esistendo una sola diagnosi ci sono diversi piani di trattamento. Il paziente deve essere conscio che il proprio caso clinico può essere risolto in diversi modi. Molte volte il curante si spiega in modo sommario e illustra una sola modalità di cura che, di solito, è la modalità di trattamento in cui si sente più preparato. Il paziente, non convinto, richiede un altro parere, magari ricevendo un’informazione completamente diversa. Perde fiducia nella categoria medica e comincia a peregrinare da uno specialista all’altro. Il disperato bisogno d’informazione da parte del paziente, che sempre più naviga in Internet, è confermato dal monitoraggio continuo del nostro portale www.implantologiaitalia.it che vede più di 6.000 visitazioni ogni mese. Inoltre la scelta di uno specialista è fornita dal passaparola fra conoscenti, non il consiglio fornito da un altro medico o da un’istituzione sanitaria. I metodi di valutazione “fai da te” prevalgono nei sistemi sanitari che non diffondono dati sulla performance delle strutture e non rendono accessibili i curricula dei curanti. Anche se in questo campo bisogna essere molto cauti, non contano solo gli attestati professionali, ci vorrebbero indicatori di qualità più complessi. Forse in un futuro prossimo, anche in Italia, le istituzioni diffonderanno linee guida con indicatori di qualità che contribuiranno ad elevare lo standard qualitativo delle cure erogate al paziente. In campo odontostomatologico si sente parlare soprattutto di Implantologia, questo perché le terapie tradizionali sono obsolete? Le terapie tradizionali non sono assolutamente obsolete. I dati della letteratura scientifica in campo odontoiatrico e la nostra esperienza clinica dimostrano come le terapie convenzionali quali la protesi fissa, la parodontologia (la cura delle gengive e dell’osso di supporto), l’endodonzia (le devitalizzazioni), se ben eseguite, danno risultati eccellenti. L’odontoiatria non deve perciò perdere di vista la sua “mission” che è quella, in primis, di curare i pazienti, mantenedo i loro impianti originali. Diverse multinazionali producono impianti e investono soprattutto in Congressi e Marketing implantare. Quando invece con le terapie convenzionali non è possibile curare i denti originali, l’implantologia rappresenta uno straordinario trattamento che può ridare funzione ed estetica ai nostri pazienti. L’implantologia esprime le sue potenzialità di cura soprattutto nei pazienti che hanno perso tutti o alcuni denti e presentano denti naturali completamente sani vicino alla zona compromessa. Non è più consigliato dalla comunità scientifica e clinica a livello internazionale di limare, ad esempio, due denti sani per sostituire un dente mancante. Bisogna però tenere presente che ogni caso clinico necessita di una diagnosi personalizzata. In medicina non si può generalizzare e standardizzare i piani di cura. È vero che nel vostro settore c’è crisi? Il settore sta attraversando un momento di crisi, anche se sarebbe forse più giusto chiamarla trasformazione. Innanzitutto è diminuita la patologia in favore di una più efficace prevenzione e, d’altro canto, è aumentato il numero di professionisti. La professione si è enormemente complicata in termini di competenze richieste per assolvere una prestazione di qualità. Di conseguenza il professionista singolo fa fatica a tenersi aggiornato in tutte le varie branche dell’odontostomatologia. Oggi in odontostomatologia ci sono diverse specialità che all’estero sono già assodate da anni, ma che stanno per essere introdotte anche in Italia. Attualmente è presente solo la specialità in Chirurgia Orale. Nelle grandi città, soprattutto al nord, molti professionisti si sono uniti in gruppi che si occupano di differenti specialità del settore. Il lavoro di team, la specializzazione, la trasparenza degli onorari e l’elevata professionalità ci permetteranno di uscire dalla crisi e di curare anche tutti coloro che non accedono alle cure odontoiatriche/implantari, (più del 60% della popolazione).

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Prof. GiuseppePerone

What does the refractive surgery imply? It is a quite recent branch of the ophthalmic surgery and it is devoted to the correction of the refractive problems, that is myopia, hypermetropia and astigmatism. They represent extremely sophisticated surgical methods to free our patients from the slavery of the glasses. But is this represent a solution to the glasses for everybody? Yes, everybody can be free from the slavery of the glasses just in highly specialized centers, after a careful evaluation of the case that requires advanced technologies and appropriate surgical techniques. What is the suggestion you will give to a patient who want to undergo refractive surgery? My experience is of more than 20 years and I can say that the refractive surgery is a super-specialization. As in all the other fields, also in the modern ophthalmology you have to rely on a experienced professional with all the technological and professional means to evaluate the case and suggest the best strategy, to give a motivation to the choice and to explain the side effects. How can the patients understand that they are in the right center and in the right hands? In Italy there are few “super technological� centers. They need to have a modern instrumental diagnostic, last generation lasers and highly technological operating rooms and quality certifications released by the ACERSOI. It is also important to verify that the surgeons are able to perform the various surgical techniques at a high level. From your words we understand that the best surgeons follow different surgical techniques to free patients from the slavery of the glasses. Can you shortly describe them? There are many surgical techniques and we can make a first clear distinction among the surface techniques, that is those which modify the refractive power of the cornea and techniques of lens plant. For the first ones, it is essential to use technologies at the forefront such as the laser, an instrument which is able to modify the corneal profile, changing the refractive power with the removal of the corneal tissue; another extremely modern technology is the femtosecond laser or intrastomal laser, it is available only in few centers in Italy (in our center we were the first in Italy to use it in 2005). It is determining big changes, unthinkable in the whole ophthalmic surgery, not just in the refractive one. With the intrastomal laser, it is possible to perform corneal cuts with the precision of a micron. With the techniques of surface PRK (Photocheratectomy) and lasik (Laser Intrastromal Keratomileusis) we can correct myopia, hypermetropia and light astigmatisms (our preference is for the lasik technique with intrastomal laser which grants great results and no problems at all). The lasik is an absolutely painless technique that is performed with a banal anesthesia with eyewash; the intervention in the hands of experienced surgeons lasts no more than a couple of minutes and the patient it is already recovered after a few hours. We have then the techniques that use the plant of "invisible" intraocular lenses, for more important refractive defects. For the execution of this technique I have conceived a method of " simplified plant with injector" to install the lens in a simple way and with a micro incision, I have introduced it at the national congress AICCER (association Italian surgery of the cataract and refractive surgery) held in Naples performing a live surgery. Wha is the last frontier? In refractive surgery to speak of last frontier is a problem, because the evolutions are continuous. We would however affirm that the introduction of the femtosecond laser or of the intrastomal laser has determined big changes in the last years, which would have been unthinkable in the whole ophthalmic surgery and not just in the refractive surgery.

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D o t t . T i z i a n o Te s t o r i

People ask for different opinions to different professionals and they usually get different treatments, that often are very different one to the others, why? Patients are often disorientated because dentists, as all the doctors, in general don't communicate in a suitable way and they don't devote them enough time to explain that a single diagnosis can imply different plans of treatment. Patients have to be aware that their own clinical case can be resolved in different ways. Many times the doctor explains himself in a general way and he illustrates just a single treatment, which is usually the treatment in which he feels more prepared. When patients are not convinced, they ask for another opinion and sometime they receive completely different information and they start going from one doctor to the other. The desperate need of information can be detected through the Internet, patients keep on visiting our web site www.implantologiaitalia.it, 6.000 visit per month. Moreover the choice of a specialist is made following the suggestions of other people, not the suggestions of another doctor or of a sanitary institutions. The methods of individual evaluation prevail in the sanitary systems where no data on the performances of the structure and the curricula of the specialists are available. Even though, in this field, people have to pay attention, the professional certificates are not enough, it is important to have more complex quality indications. Perhaps in a next future, also in Italy, institutions supply guidelines with quality indications that will contribute to increase the quality standards of the treatments. In the odontostomatologic field people usually speak of Implantology, is it because traditional therapies are obsolete? Traditional therapies absolutely are not obsolete. The data of the scientific literature in the odontoiatric field and our clinical experience show that conventional therapies, for example fixed prosthesis, parodontology (the care of the gums and the bone of support), the endodonzy (the devitalizations), if well done, give excellent results. Dentists don't have to lose sight of their "mission" that it is that in primis to take care of patients, keeping their original fittings. Different multinational companies produce fittings and they invest especially in Congresses and Marketing. Instead with the conventional therapies it is not possible to take care of the original teeth, implantology represents an extraordinary treatment that can give back function and aesthetics to our patients. Implantology expresses its care potentialities especially in patients that have lost all or some teeth and introduce completely healthy natural teeth next to the compromised zone. The international scientific and clinic community no longer recommend to level, for instance, two healthy teeth to replace a lacking tooth. It has to be kept in mind that every clinical case needs a personalized diagnosis. In medicine you cannot generalize and standardize the plans of care. Is that true that your field is experiencing a crisis? Yes, our field is experiencing a crisis, even though it is better to call it a transformation. First of all the pathology is decreased in favor of a more effective prevention and the numbers of dentists is increasing. The profession became enormously complicated in terms of competences, which are required in order to perform a quality performance. The single dentist finds hard to be updated in all the different branches of odontostomatology. Today in odontostomatology there are different specialties that in foreign countries have already been used for years and they are also be introduced in Italy. Currently it is present only the specialty in Oral Surgery. In big cities, above all in the north, many dentists work in groups that deal with different specialties. Team work, specialization, transparency in the costs and high professional skills will allow us to overcome the crisis and to take care also those people who have no access to the odontoiatric tratments (more than 60% of the population).


EVENTI

Una bellissima giornata di sole ha fatto da cornice alla prima edizione del“Trofeo del Mattone” , Special sponsor Petazzi Costruzioni Srl, svoltosi sul percorso del prestigioso Menaggio & Cadenabbia Golf Club lo scorso 28 agosto. Sul Tee di partenza, i 104 giocatori – un record per questa prima edizione - scherzavano tra loro, poi all’arrivo sul green della buca 18 un po' di delusione, alcune smorfie e qualche sorriso facevano intravedere i probabili vincitori del conteso trofeo, molto particolare, senza alcun dubbio originale e molto“reale”, realizzato artigianalmente da “Il Coccio”di Menaggio in collaborazione con Selva Arredamenti di Carlazzo. La cerimonia di premiazione ha visto la consegna dei premi ai vincitori direttamente dalle mani del Presidente del Golf Club, sig. Vittorio Roncoroni. E per concludere questa prima edizione lo chef Giancarlo Morelli, de “La locanda del Pomiroeu”ha preparato un buffet con mille prelibatezze per tutti i golfisti. A beautiful sunny day framed the first edition of the “Trofeo del Mattone” Special, sponsor Petazzi Costruzioni Srl, held on the green of the prestigious Menaggio & Cadenabbia golf club on 28th August 2010. On the starting Tee, 104 players – a record for this first edition – who were joking, then when they got on the green of the 18 hole rage, grimace and some smiles let us understand the possible winners of the particular and original trophy, organized by “il Coccio” of Menaggio in collaboration with Selva Arredamenti of Carlazzo. Worthy conclusion was the prize giving carried out by the President of the golf club, Mr Vittorio Roncoroni. To celebrate this first edition the chef Giancarlo Morelli, de “La locanda del Pomiroeu” sealed this first edition, preparing a buffet with lots of delicacies for the golfers. CATEGORIA UNICA 1° COPPIA NETTO Formenti Massimo - Formenti Alessandra 47 1° COPPIA LORDO Zanotta Andrea – Presti Walter 41 2° COPPIA NETTO Cagliani Ludovico – Di Giura Luca 42 3° COPPIA NETTO Manzolini Daniele – Castelli Ugo 42 PREMI SPECIALI 1° COPPIA LADY Monolo Anna – Mazzucchi Lucia 36 1° COPPIA SENIOR Spreafico Riccardo – Vitali Federico 39 1° COPPIA JUNIOR Visdomini Matteo – Petazzi Giulia 35 1° COPPIA MISTA Noseda Federica – Martini Luciano 37 NEAREST TO THE PIN MASCHILE BUCA 3 Visdomini Matteo 1.51 NEAREST TO THE PIN FEMMINILE BUCA 3 Pedraglio Rita 8.90 NEAREST TO THE PIN MASCHILE BUCA 10 Lanfranconi Massimo 1.29 DRIVING CONTEST MASCHILE BUCA 12 Di Giura Luca DRIVING CONTEST FEMMINILE BUCA 12 Dambrine Camille

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SPORT

INTERNATIONAL GT OPEN

RODA -8...olé foto Archivio Roda

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Avevamo lasciato, all’inizio dell’estate, Gianluca Roda e il compagno Lietz pronti per la gara a SPA. Risultato: la Porsche, dai motori rombanti, riapre la classifica del campionato con il duetto Lietz-Roda due volte terzi e ad appena 12 punti da Barba-Kaffer, gli alfieri dell’AF Corse Ferrari. Appena pochi giorni e la competizione si sposta a Magny-Cours. Importanti performance, fatte di sorpassi e partenze spettacolari. In terra francese la Porsche replica e incrementa le vittorie con un week-end trionfale. Al quinto appuntamento dell’International GT Open 2010, Autorlando Sport ritrova il sorriso del podio sul più alto gradino. Roda e Litez vincono la gara 2 e accorciano le distanze dalla Ferrari: -8! Il secondo posto a Magny-Cours è per Narac-Pilet (ISMA) seguiti da Barba-Kaffer. Continua anche il percorso vittorioso della coppia Roda-Lietz nel Campionato Italiano Gran Turismo e nel Campionato GT Spagnolo: due vittorie da podio al Mugello ed a Estoril hanno entusiasmato gli animi degli spettatori. La lotta è ancora ferrata, nel futuro prossimo altre tre tappe importanti ma di sicuro la coppia Roda-Lietz, a giudicare dalle premesse, sarà protagonista di questo Internatinal GT Open 2010.

At the beginning of the summer, we left Gianluca Roda and the teammate Lietz ready for the competition in SPA. Result: the Porsche, with the rumbling motors, reopens the championship classification with the duo Lietz-Roda twice third and at 12 points from Barba-Kaffer. Just few days and the competition moved to Magny-Cours. Important performances, with overtaking and spectacular starts. In France, Porsche repeated and increased the wins with a triumphal weekend. At the fifth appointment of the International GT Open 2010, Autorlando Sport regains its smile on the higher step of the podium. Roda and Lietz won the competition 2 and cut the distances from Ferrari: -8! The second place in Magny-Cours goes to Narac-Pilet (ISMA) followed by Barba-Kaffer. The winning trend of the teammates Roda-Lietz continues in the Italian Gran Turismo Championship and in the Spanish GT Championship: two podium wins at Mugello and at Estoril gave enthusiasm to the spectators. The competition is tight, three other important stages are close, but for sure, considering the premises, RodaLietz will be the protagonists of this International GT Open 2010.

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SPORT

BENNET Cantù sempre più in ALTO di Elisabetta Comerio foto Archivio Pallacanestro Cantù

BENNET Cantù higher and higher Impossibile non innamorarsi della Pallacanestro Cantù, non farsi coinvolgere dalla passione che ruota attorno alla squadra, dell’entusiasmo che si respira al Pianella. Neanche il gruppo Bennet, leader della grande distribuzione, ha saputo resistere al fascino della storica società brianzola e ha deciso di sposare il progetto NGC per i prossimi tre anni, diventandone sponsor unico. Una scelta dettata dall’attaccamento di Bennet alla bandiera canturina e dal desiderio di portare ancora più in alto il nome della Pallacanestro. Un binomio importante anche per l’appartenenza delle due aziende comasche, Ngc Medical e Gruppo Bennet, all’associazione Amici di Como. Un esempio importante di una sinergia nata per promuovere le realtà storiche del nostro territorio, capaci di esportare con successo il nome della nostra provincia oltre i confini locali e nazionali.

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Impossible not to fall in love of Basketball Cantù, of the passion that is around the team, of the enthusiasm that you breathe at the Pianella. Not even the group Bennet, leader of the great distribution, could resist to the charm of the historical club of Brianza and they decided to support the project NGC for the next three years, becoming the single sponsor. A choice dictated by the attachment of Bennet to the flag of Cantu’ and by the desire to bring even higher the name of Basketball. An important union even for the fact that the two companies from Como, Ngc Medical and Group Bennet, are members of the association Amici di Como. An important example of synergy born to promote the historical realities of our territory, which are able to export the name of our province over the local and national borders with success.


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SPORT

16° PRO-AM UNDER 15/12 UNDER 15/12 16° PRO-AM MAJOR SPONSOR MAJOR SPONSOR

PROFESSIONISTI e GIOVANI PROMESSE

sullo stesso GREEN foto RedPoint Communication

Strepitoso il successo riscosso dalla Pro-Am Under 15/12 sponsorizzata per il secondo anno da Petazzi Costruzioni srl. Sono state ben 52 le squadre partecipanti che si sono contese la vittoria di una gara unica nel panorama golfistico italiano. Le squadre sono composte da un Professionista e da un Amateur Under 15 o Under 12. Gli allievi competono al fianco dei propri maestri, collaborando costruttivamente per ottenere il miglior risultato finale. Da sottolineare l’ottima prestazione della giovanissima giocatrice del Menaggio & Cadenabbia Golf Club, Ilaria Ferrari, la quale ha contribuito alla vittoria finale con il Professionista Lattanzi Emanuele. Per la categoria Under 12 si sono aggiudicati il titolo 2010 il Professionista del Golf Club Padova Mori Vittorio insieme al suo allievo Martini Pietro. Marco Donghi è il vincitore della classifica individuale Professionisti con un 64 lordo.

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PROFESSIONAL and YOUNG PLAYERS on the same GREEN

Great success of Pro-Am Under 15/12 sponsored by Petazzi Costruzioni srl for the second year. There were 52 participating teams, which play to gain the first place in a unique competition in the Italian golf world. The teams are composed by a Professional and an Under 15 or Under 12 Amateur players. The learners compete together with their masters and collaborate to get the best final result. To mention is the excellent performance of the young player of the Menaggio & Cadenabbia Golf Club, Ilaria Ferrari, who contributed to the final victory with the Professional Lattanzi Emanuele. For the category Under 12 the Professional player of the Golf Club Padova, Mori Vittorio, together with his pupil Martini Pietro got the title 2010. Marco Donghi is the winner of the individual classification Professionals with a 64 gross.

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ANNIVERSARIO

CROCE AZZURRA

OGNI GIORNO TUT TI I GIORNI

di Andrea Frigerio foto Maurizio Camponovo


da 10 ANNI 219


In questa e nelle pagine successive, alcune immagini delle varie attività giornaliere dei volontari della Croce Azzurra

Si è appena concluso, lo scorso luglio, il primo decennio di attività dell’associazione che garantisce il soccorso urgente e non urgente nella città di Como. Il claim scelto per festeggiare i 10 anni della Croce Azzurra di Como non poteva essere più appropriato: OGNI GIORNO, TUTTI I GIORNI. E’ la maggiore associazione di volontariato operante in ambito di trasporto sanitario extraospedaliero dell’intera provincia di Como, che conta nella sola sezione di Como 130 volontari, persone comuni che ogni giorno, al di fuori delle proprie attività lavorative di impiegati, operari, imprenditori, pensionati, studenti e casalin-

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On this page and in the following ones, some pictures of the different daily activities of the volunteers of Croce Azzurra

ghe, mettono a disposizione il loro tempo per garantire un servizio indispensabile 24 ore su 24, 365 giorni all’anno e permettono così una risposta pronta e tempestiva a tutte le richieste urgenti e non urgenti. Spesso, infatti, non si conosce l’intero mondo di cui Croce Azzurra è parte fondamentale; spesso si pensa che Croce Azzurra sia solamente l’ambulanza che, con lampeggianti e sirena accesi, corre sul luogo di un incidente o di un malore per prestare soccorso, per portare gli infortunati il più presto possibile in ospedale. In realtà ciò che esiste dietro a quell’ambulanza è un mondo molto più complesso,

più articolato, che si basa sull’indispensabile attività di volontariato delle persone comuni, sulla formazione continua e necessaria a garantire una qualità del servizio il più possibile professionale, su mezzi di trasporto all’avanguardia, dotati di tutte le tecnologie oggi utilizzabili da coloro che fanno del soccorso la loro passione, ma non la loro professione, rinunciando ad ore di sonno prima di un giorno di lavoro o a trascorrere una giornata festiva con i propri cari. Croce Azzurra Como ogni giorno garantisce due ambulanze adibite al soccorso urgente, a queste si affiancano cinque ulteriori mezzi e un’auto-


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Chi lavora ogni giorno per la pulizia degli ambienti nelle strutture alberghiere ha esigenze mirate e specifiche. Da Polti Professional, la linea specializzata per la pulizia a vapore professionale, nasce Mondial Vap 4500. Compatta e maneggevole, ma allo stesso tempo potente (6 Bar max di pressione vapore) e versatile, garantisce, grazie al vapore, una forza igienizzante profonda e naturale, senza l’utilizzo di detergenti chimici. In più ha una molteplicità di funzioni che generalmente appartengono a modelli di dimensioni superiori: vapore, aspirazione, iniezione/estrazione, lavaggio freddo/caldo con detergente. Il maniglione di trasporto con vaschetta porta oggetti e porta documenti consente poi www.polti.com di avere tutto a portata di mano. 221


vettura che effettuano servizi di trasporto non urgente per i privati cittadini: ricoveri, dimissioni, terapie continuative quali la dialisi o semplicemente esami o visite specialistiche. Complessivamente ogni anno Croce Azzurra effettua più di 5000 interventi di soccorso e 7000 servizi di trasporto non urgente; sono stati oltre 80.000 gli interventi garantiti nel primo decennio di attività. Numeri che fanno riflettere, che stupiscono se si analizza che non stiamo parlando di una società ma di un’associazione senza scopo di lucro, che spesso deve faticare per far quadrare i bilanci di fine anno, come sovente accade nel mondo del volontariato. Questo primo decennio di attività ha comunque evidenziato una necessità fondamentale per Croce Azzurra Como: una nuova sede. E’ per questo motivo

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che l’associazione ha deciso di intraprendere un grande sforzo e di costruire la sua nuova sede operativa. Un edificio studiato per fare fronte a tutte le necessità tecniche e logistiche e per garantire una soluzione definitiva a tutti i problemi dell’attuale ubicazione. E’ grazie anche all’interessamento di Amici di Como, da sempre associazione che ha seguito da vicino lo sviluppo degli ultimi anni e che spesso è stata la madrina di Croce Azzurra che, proprio durante il festeggiamento del suo decennale, è stato possibile presentare il progetto esecutivo della nuova sede operativa. L’immobile, un edificio di due piani di quasi 400mq. è stato progettato dal rinomato studio di architettura comasco Vaccarella e Associati tenendo in grande considerazione gli aspetti di ecosostenibilità e di

risparmio energetico. Certamente si tratta di un progetto importante ed ambizioso, di un obiettivo che difficilmente Croce Azzurra potrà raggiungere senza l’aiuto della Città e dei suoi amministratori, di coloro che credono nell’associazione e che la vorranno sostenere negli anni a venire; E’ anche per questo motivo che ancora una volta Amici di Como ha deciso di essere al fianco di coloro che svolgono veramente attività importanti per la città. Dopo questi dieci anni Como ha imparato a conoscere la sua associazione e le persone che la compongono, a riconoscerne i valori ed il significato fondamentale dell’attività, a far capire che non arriva semplicemente “un’ambulanza” ma è arrivata “la Croce Azzurra di Como”… e fortunatamente sarà sempre così… OGNI GIORNO, TUTTI I GIORNI


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EVERY DAY all day long since 10 years Croce Azzurra Como is the main voluntary association handling the extra-hospital sanitary transport in the entire province of Como and this year it celebrates its first 10 years of activity with the claim EVERY DAY ALL DAY LONG. Just in the section of Como the association has 130 volunteers, common people who every day spend their time to grant a service round the clock, 365 days a year and thanks to them the service is supplied in an effective and timely way for urgent and not urgent needs. Croce Azzurra is not just the ambulance that goes with flashings and siren on the places of an accident or that gives help in case of emergencies; it is a more complex world, which is much more articulated. It is based on voluntary service of common people, on brand-new means of transports, with all the technologies used by those who have a passion for the voluntary service even if they are not professionals, people who spend sleepless hours in the night before they go to work or who spend a feast day in the ambulance rather than with their families. Every

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day Croce Azzurra Como grants 2 ambulances for urgent help, then there are 5 means of transports and a car for non urgent transport services for private citizens: totally every year Croce Azzurra covers more than 5000 emergency services and 7000 non urgent transport services; more than 80.000 services in its first 10 years of activity. These data make reflect and surprise too if you think that we are not talking of a company, but of an non-profit association that has to work hard to balance the budgets at the end of the year, as it often happens in the world of voluntary services. Also for this reason, once again Amici di Como decided to be at the side of those who carried out important activities for our city. After 10 years Como learned to know this association and the people who are part of it, to recognize the values and the fundamental meaning of this activity, to understand that it is not just coming “an ambulance” but “the Croce Azzurra di Como”… and fortunately it will be always so…EVERY DAY, ALL DAY LONG.

Info Croce Azzurra Como Via M.Monti, 4 22100 Como Tel: 031.300.699 Fax:031.299.210 E-mail: croceazzurra.como@croceazzurra.net IBAN: IT 68 U 08430 10900 00 00 00 261085 Codice Fiscale per devolvere il 5x1000: 95003160132


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FOOD AND DRINK

In CUCINA con DAVIDE LACCHINI In the KITCHEN with DAVIDE LACCHINI

di Davide Lacchini foto Carlo Pozzoni

“PRIMA AGONI POI MISSOLTINI” All’origine, appena pescati, hanno il nome di agoni, in seguito, dopo il procedimento di essicazione, di salagione e di conseva in contenitori chiamati missolte, prendono il nome di missoltini. I missoltini sono una sorta di conserva ittica tipica del lago di Como. L’agone (alosa finta lacustris) è un parente stretto dell’aringa e può essere consumato in carpione oppure infarinato e fritto al burro e salvia. La pesca dell’agone è regolamentata fin dall’inizio del Medioevo e avviene nei mesi di giugno e luglio con tecniche diverse: reti, bilanciere ed esche artificiali. Per diventare missoltini l’agone subisce una complessa lavorazione: i pesci vengono eviscerati, lavati, salati strofinandoli e lasciati in salagione per circa 12 ore . Poi vengono nuovamente lavati e preparati per l’essicazione: appesi con spilloni inox al sole, quindi riposti in contenitori alternati alle foglie di alloro (Laurus Nobilis), pressati con torchi per la fuoriuscita del grasso e lasciati

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in conservazione per circa 90 giorni, secondo un procedimento esclusivamente artigianale tramandato di padre in figlio. I missoltini si gustano dopo averli riscaldati sulla griglia solo il tempo necessario, altrimenti, se troppo cotti, le carni divengono legnose anziché rosse e morbide. Sono infine sgrassati con uno spruzzata di aceto e conditi con olio e prezzemolo. L’accompagnamento ideale dei missoltini è la polenta calda, che ne ammorbidisce il sapore deciso, ma nel corso degli anni sono stati inseriti anche in nuove ricette .

“FIRST TWAITE SHAD THEN MISSOLTINI” At the origin when they are just fished they are called twaite shad then, after the drying up, the salt process and the storage in boxes called “missolte”, they change their name into “missoltini”, being named after those boxes. The “missoltini” are a half-preserved fish typical of Lake Como.


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SPADELLATA DI GARGANELLI MISSULTÀA” DOSE ( Dose per n 6 persone )

"PAN OF GARGANELLI MISSULTÀA" ( to serve 6 )

GNOCCHI DI PATATE ALLA LARIANA dose per 6 p. ( Dose per n 6 persone )

360 g. garganelli, 6 missoltini, 200 g. salsa di pomodoro, 240 g. pomodori a cubetti, 2 rametti di timo selvatico, 1 spicchio di aglio, 1/2 verza, 1 dl. di vino bianco secco, 1,5 dl di olio di oliva, 1 scalogno, 50 g. di prezzemolo, sale e pepe quanto basta. Eliminare la testa e la coda dei missoltini e le eventuali squame, farli rinvenire in abbondante acqua fredda per circa 15 minuti quindi scottarli leggermente da entrambi le parti in una padella antiaderente. Sfilettarli facendo attenzione ad eliminare le lische, tagliando i filetti ottenuti in listarelle e metterli in marinatura con il vino bianco e uno spicchio di aglio per circa mzz'ora. Tritare finemente lo scalogno, soffriggerlo in una padella a saltiere con l’aggiunta di olio di oliva extra vergine, aggiungervi i filetti di missoltino, il timo selvatico, i pomodori a cubetti, la verza tagliata finemente e rosolare per alcuni minuti. Irrorare con il vino bianco, lasciare svaporare, aggiungere il prezzemolo tritato e la salsa di pomodoro.Cuocere riducendo brevemente. Nel frattempo, cuocere i garganelli in abbondante acqua e scolarli al dente, un poco umidi, versandoli nella padella dove è stata precedentemente preparata la salsa quindi spadellare in continuazione a fuoco vivace. Servire aggiungendo un filo di olio di oliva extra vergine a crudo.

360 g. garganelli pasta, 6 “missoltini”, 200 g. of tomato sauce, 240 g. of tomatoes cut into small pieces, 2 sprigs of wild thyme, 1 clove of garlic, 1/2 cabbage, 1 dl. dry white wine, 1,5 dl of olive oil, 1 green onion, 50g. of parsley, salt and pepper. Cut head, tail and possible scale of the missoltini; let them in abundant cold water for about 15 minutes, slightly burn them on both sides in the frying pan and cut watching out to eliminate the fishbones. Cut the fillets into small parts and put them in a pan with the white wine and a clove of garlic for around 30 minutes. Mince the green onion, fry lightly in a frying pan adding the extra virgin olive oil; then add the fillets of “missoltini”, the wild thyme, the tomatoes cut into small pieces, the cabbage cut into small pieces and brown for some minutes. Add the white wine, leave the alcoholic part to evaporate and add the minced parsley and the tomato sauce. In the meantime, cook the garganelli in abundant boiling water and a little damp, add them in the frying pan where you have previously prepared the sauce and fry lightly and continuously. Serve adding a thread of extra virgin olive oil.

Per l’impasto: 750 g. patate lesse con buccia, n. 1,2 tuorli d'uovo, 120 g. farina bianca, un pizzico di noce moscata, n. 2 cucchiai di grana grattugiato. Per la salsa: 60 g. burro, 30 g. cipolla, n.1 spicchio di aglio, 60 g. pancetta tesa dolce, 150 g. polpa di pomodoro, 1/2 bicchiere di vino bianco, 150 g. di formaggio di alpeggio tipo robiola o casoretta. Procedimento per la salsa: soffriggere nel burro lo spicchio d'aglio (che andrà poi tolto), la cipolla tagliata finemente e la pancetta tagliata a fiammifero. Versare il vino bianco, lasciare ridurre e aggiungere la polpa di pomodoro.Preparare il formaggio tagliato a piccoli cubetti. Una volta lessate, pelare le patate ancora calde e schiacciarle con il passapatate, incorporarvi le uova e lasciare raffreddare leggermente a temperatura ambiente. Unire all’impasto tiepido la farina, il formaggio grana, un pizzico di noce moscata e lavorare con le mani ottenendo un composto asciutto e morbido. Stendere il composto poco alla volta come un grissino, tagliarlo formando dei pallini di circa 1 cm. e premerli facendoli scivolare sui rebbi di una forchetta per incavarli. Cuocerli affogandoli in acqua salata in ebollizione per circa 4 minuti: il tempo necessario perchè affiorino a galla, scolarli e condirli con la salsa precedentemente preparata, aggiungendo il formaggio.

Info Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il Ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como, Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como.

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LAKE STYLE POTATO GNOCCHI ( to serve 6 )

Dough: 750g. boiled potatoes with peel, n.1,2 yolks of eggs, 120g. white flour, a pinch of nutmeg, n.2 teaspoons of Parmesan cheese. Sauce: 60g. of butter, 30g. of onion, n.1clove of garlic, 60g. sweet tense bacon, 150g. pulp of tomatoes, 1/2 glass of white wine, 150 g. of robiola or casoretta cheese. Procedure for the sauce: fry lightly the clove of garlic in the butter, (then remove it) the onion and the bacon, both cut into small pieces; pour the white wine, add the pulp of tomatoes; prepare the cheese cut into small dices. Once the potatoes are boiled, peel them and put them in the potato masher, then add the eggs; leave to slightly cool to temperature environment. Add the flour, the Parmesan cheese and the pinch of nutmeg to the dough, work it with the hands getting a dry and soft mixture. Stretch the mixture like a bread-stick and cut it into little balls of around 1 cm each. Press them on a fork to give them a round shape and cook them in salty boiling water for about 4 minutes; drain them and season them with the prepared sauce adding robiola or casoretta cheese.

MEDAGLIONI DI VITELLO VESTITO AL MANTO VERDE CON FANTASIA DI VERDURE E FUNGHI PORCINI TRIFOLATI ( Dose per n 6 persone )

MEDALLIONS OF CALF DRESSED WITH A GREEN MANTLE OF VEGETABLES AND EDIBLE MUSHROOMS.

400 g. di filetto di vitello,150 g. di petto di pollo,150 g. di spinaci cotti,n. 1 tuorlo di uovo, n.6/8 fette di pancetta arrotolata,1/2 bicchiere di brandy,un pizzico di noce moscata sale e pepe q.b. Legare il filetto di vitello, insaporirlo con sale e pepe e scottarlo in un soute a fuoco vivace per circa 3 minuti, flambare con in brandy e lasciare raffreddare. Passare al tritacarne per 2/3 volte il petto di pollo e gli spinaci ben strizzati, al composto aggiungere un tuorlo d’uovo, sale , pepe e un pizzico di noce moscata. Passare il tutto al robot mixer per rendere la farcitura omogenea di un colore verde. Slegare i filetti e spalmare la farcitura sopra ogni filetto , ricoprire il tutto con fette di pancetta e arrotondare in carta da forno, legare come un arrosto, arrotolare il tutto in carta stagnola e cuocere in forno preriscaldato a 170 °/175 ° con spillo a sonda con temperatura al cuore di 55/60 gr. A cottura avvenuta tagliarlo a fette dello spessore di circa 1 cm e servire accompagnato con verdure e funghi trifolati.

400 g. of calf fillet, 150 g. of chicken breast, 150 g. of cooked spinaches, n. 1 yolk of egg, n.6/8 slices of rolled bacon, 1/2 glass of brandy, a pinch of nutmeg salt and pepper . Tie the calf fillet, add salt and pepper and burn it in a soute for about 3 minutes, pour brandy and wait until it gets cool. Pass the chicken breast and the squeezed spinaches into the meat grinder for 2/3 times, then add a yolk of egg, salt, pepper and a pinch of nutmeg. Pass everything in the robot mixer to make the homogeneous compound of a green color. Untie the fillets and smear the compound above every fillet, cover everything with slices of bacon and round off in oven paper; tie as a roast, roll up everything in tinfoil and cook it in a preheated oven to 170 °/175s ° with pin to probe and inside temperature of 55/60 grs. After the cooking cut it into slices of around 1 cm and serve it accompanied with vegetables and edible mushrooms.

( to serve 6 )

Davide Lacchini was born in Como in 1961. Now he is Food and Beverage Manager, Chef and Gourmet Consultant at the Hotel Regina Olga and at the restaurant Cenobio. He worked for Ristorante Al musichiere, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; Ristorante Club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como, Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno, residence of the royal family of Saudi Arabia; Casino’ di Campione d’Italia. Consultant and contributor of the book published by the Province of Como “Dal Lario alla Brianza” (From Lario to Brianza). Editorial consultant of the book “In cucina” (In the kitchen) printed by the Como Provincial Association of Chefs.

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FOOD AND DRINK

LUISA lo chef dello Yacht Club Como The chef of Yacht Club Como

Sopra, la signora Luisa Butti con la figlia Claudia Above, Mrs. Luisa Butti with her daughter Claudia Lei è la regina del ristorante dello Yacht Club Como e, con il suo carisma e la sua professionalità, era impossibile che fosse diversamente. La signora Luisa, così la conoscono tutti, è lo chef e l’anima del ristorante del prestigioso club comasco da ormai tredici anni. La nuova sala al primo piano e una vista mozzafiato sul lago sono gli ultimi regali che il presidente dello Yacht Club Como, Giancarlo Ge, le ha voluto fare. Ci confida che, ogni volta che la sera spegne le luci e si trova immersa nello splendido panorama del lago, ancora si sente emozionata. Il menù offre un’ampissima scelta di piatti appartenenti ad una tipologia di cucina casalinga, con un inevitabile e apprezzatissimo richiamo alle nostre tradizioni gastronomiche: risotto con pesce persico e lavarello d’estate, polenta, brasato e cazzuola d’inverno, solo per citarne alcuni. È impossibile non menzionare poi la famosa torta di mele, la punta di diamante dei dessert, preparata seguendo un'antica ricetta di oltre cent'anni. Un lungo viaggio ha portato lo chef Luisa fino a qui: l’esordio nelle cucine del ristorante “Silenzio”, dodici anni in quello della “Como Nuoto”, otto anni in birreria per poi approdare nella sua nuova casa, in riva al lago, condivisa con la figlia Claudia. Insomma, una cucina d’eccezione, forte di una tradizione di famiglia che si tramanda da generazioni in un ambiente senza eguali, che regala agli ospiti, oltre al piacere del palato, anche uno spettacolo per gli occhi.

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She is the queen of the restaurant of the Yacht Club Como and with her charisma and her professional skill she couldn’t be different. Mrs. Luisa, as everybody calls her, is the chef and the soul of the restaurant of the prestigious club in Como for 13 years. The new room at the first floor and a breathtaking view are the last presents that the president of the Yacht Club Como Giancarlo Ge wanted to give her. She tells us that in the evening every time she switches off the lights and she is absorbed in the beautiful view of the lake, she feels excited. The menù offers an ample choice of “house” dishes with an inevitable and appreciated reference to our gastronomic traditions: risotto with perch fish and whitefish in summer and polenta and braised meat in winter, to quote but a few. Then the famous apple cake, the point of diamond among the desserts, is prepared following a recipe dated back 100 years ago. A long journey brought the chef Luisa here: the debut in the restaurant “Silenzio”, twelve years in the one of the “Como Nuoto”, eight years in a brewery and then on the lake shores, together with her daughter Claudia. Exceptional food and a tradition that is passed from generations in a unique surrounding, which gives to the guests not just a pleasure for the palate, but also a show for the eyes.


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FOOD AND DRINK

LUGANO da vivere con GUSTO... LUGANO to live with TASTE...

..."IN" VILLA

Gli aperitivi musicali più esclusivi di tutto il Lago di Lugano sono senza alcun dubbio quelli al Ristorante Parco Ciani – La Villa che ha festeggiato il primo compleanno! La suggestiva cornice della terrazza esterna del rinomato ristorante situato nel parco cittadino ospita tutti i giovedì sera, quello che è diventato un appuntamento cult della movida non solo ticinese. Tantissime persone scelgono di trascorrere una serata all’aperto divertendosi, ascoltando buona musica dal vivo con la regia di DJ Set, assaporando cibi sfiziosi e curati al royal buffet, chiacchierando con numerosi ospiti V.I.P. e per proseguire questo appuntamento must anche nella stagione invernale basta attraversare la strada! Proprio di fronte al ristorante e al Palazzo dei Congressi c’è l’ex Asilo Ciani di Lugano che per l’occasione diventa il luogo ideale dell’evento “LA VILLA” che, con lo stesso format degli aperitivi musicali estivi accoglie nella magica atmosfera della grande sala, il pubblico degli happy hour per un imperdibile appuntamento che fa tendenza firmato GSI SUISSE. Ristorante Parco Ciani – La Villa, Piazza Indipendenza, 4, Lugano, tel. 004191 9238656 - info@gsisuisse.ch

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The most exclusive musical appetizers on Lake Lugano are with no doubt at the Restaurant Parco Ciani - La Villa actually they celebrated the first birthday! Every Thursday evening, in the suggestive frame of the external terrace of the famous restaurant in the city park, people meet for an important appointment of the movida in Ticino. Many people choose to spend a evening outside and have a good time, listening to good live music with DJ Set, tasting nifty food of the royal buffet, talking with different VIP. This appointment also continues in the winter season, just cross the road! In front of the restaurant and of the Palazzo dei Congressi you find the former Kindergarten Ciani of Lugano, for this occasion it becomes an ideal place for the event “LA VILLA” that, with the same format of the summer music appetizers, welcomes the public in the magic atmosphere of the great room the public of the happy hour for a trendy event promoted by GSI SUISSE. Ristorante Parco Ciani - La Villa, Piazza Indipendenza, 4, Lugano, tel. 004191 9238656 - info@gsisuisse.ch


...e al MARY

Sul lungo lago di Lugano, accanto al municipio di piazza Riforma, un elegante palazzo in stile Liberty ospita lo storico ristorante “Mary”, il cui “fiore all’occhiello” sono, senza alcun dubbio, le squisite pizze, che fanno concorrenza a quelle della vicina Italia. La recente ristrutturazione ha reso più accogliente il dehors fronte lago che permette di ammirare il lago da una particolare prospettiva, mentre al primo piano ci sono le sale riservate a soddisfare diverse esigenze della clientela, da riunioni d’affari a coffee break aziendali, da cene romantiche a ricorrenze particolari. A far da cornice a questi piacevoli momenti, la splendida vista lago, la professionalità di tutto il personale che come divisa ha il sorriso sincero e la garanzia di un locale firmato GSI SUISSE. Per ogni informazione ristorante, pizzeria Mary, piazza Rezzonico, 2, Lugano; pubblicherelazioni@gsisuisse.ch, tel. 00 41 91 923 10 58.

On the lake shore of Lugano, close to the town hall in Piazza della Riforma, in an elegant building in Liberty style you find the historical restaurant "Mary", its "flower to the buttonhole" for sure are the delicious pizzas, which compete with those of the near Italy. The recent restructuring made the dehors in front of the lake more pleasant so that you can admire the lake from a particular perspective, at the first floor there are rooms reserved to satisfy different customers’ needs, from business meeting to business coffee breaks, from romantic dinners to particular events. A splendid view of the lake frames this beautiful moments, the professional skill of the staff is characterized by a sincere smile and guaranteed by GSI SUISSE. For any information: Ristorante pizzeria Mary, Rezzonico plaza, 2, Lugano; pubblicherelazioni@gsisuisse.ch, tel. 00 41 91 923 10 58.

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FOOD AND DRINK

La sponda esclusiva

DEL LAGO DI LUGANO

ANTICO GROTTO CAPRINO Se cercate un luogo speciale per vivere un’esperienza indimenticabile, dove i sapori risvegliano il palato e i profumi i ricordi dimenticati, circondati da una natura incontaminata e un paesaggio incantevole, non potete non andare, almeno una volta nella vita, al rinnovato Antico Grotto Caprino. Sito tra pochissime casette tipicamente ticinesi, ai piedi del monte Caprino, questo posto davvero unico si può raggiungere esclusivamente via lago con i battelli della navigazione oppure con i taxi boat dal pontile di fronte a piazza Rezzonico a Lugano o direttamente con il servizio privato dell’ Antico Grotto Caprino, proprio come per quei ristoranti caratteristici che si trovano sulle isole della laguna veneta. Seduti al tavolo del ristorante, si è rapiti dalle emozioni suscitate dalla vista davvero unica e inusuale del golfo di Lugano, suggestioni che vengono ulteriormente rese indimenticabili quando, grazie al servizio impeccabile del personale, vengono serviti i piatti preparati accuratamente dallo chef che, oltre alle ricette speciali della cucina italiana, propone tante leccornie tipiche della tradizione dell’antico grotto. Questo locale raffinato e ricco di charme è una location ideale per cene romantiche indimenticabili, business meeting, eventi, feste di compleanno, matrimoni ed ogni iniziativa che desideri un tocco di classe.

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The exclusive shore

OF LUGANO LAKE

ANTICO GROTTO CAPRINO If you are looking for a special place to live an unforgettable experience, where the tastes wake up your palate again and the perfumes bring back forgotten memories, where you are surrounded by an uncontaminated nature and an enchanting landscape, you have to go at least once in life, at the renewed Antico Grotto Caprino. It is located among few cottages in Ticino’s style, at the feet of Monte Caprino, it is a unique place you can reach only by boat with the boats of the public navigation, with the taxi boat from the pier in front of piazza Rezzonico in Lugano or with the private service of Antico Grotto Caprino, just like those restaurants that you can find on the islands of the Venetian lagoon. When you are sitting at the table of the restaurant, you will experience unique and unusual emotions given by the sight on the gulf of Lugano, unforgettable suggestions also enhanced by the impeccable service, the chef prepares special dishes of the Italian cuisine together with many delicacies typical of the kitchen of the ancient grotto. This refined and rich place of charme is an ideal location for unforgettable romantic dinners, business meeting, events, birthday parties, weddings and every initiative in which you desire a touch of class.

Info Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 24, da ottobre ad aprile nei week-end e per eventi privati. Gradita la prenotazione. Antico Grotto Caprino Cantine di Caprino 6823 Caprino Tel. Ristorante: 0041 (0) 91 922 50 85 Direttore Mobile: 0041 (0) 76 421 50 84 www.anticogrottocaprino.ch anticogrottocaprino@gsisuisse.ch

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FOOD AND DRINK

Doppio Malto

TRIPLA VITTORIA

di Elisabetta Comerio foto Birrificio Doppio Malto

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Sopra, l'equipe del Doppio Malto al completo Above, the staff of the Doppio Malto

“La birra è la prova che Dio ci ama e vuole che siamo felici”, Benjamin Franklin. Senza addentrarci nel campo del profano, crediamo di poter affermare che questa è una filosofia condivisa da molti, considerando il fatto che, secondo dati diffusi da Assobirra, circa 30 milioni di italiani consumano questa bevanda. Gli stessi italiani saranno orgogliosi di sapere che una delle birre più buone del mondo si chiama Mahogany ed è prodotta a Erba. Ad affermarlo non siamo noi, ma i 40 giudici riunitisi in una giuria d’eccellenza in occasione dell’International Beer Challenge 2010, uno dei più autorevoli campionati mondiali di birra, tenutosi a Londra. Il birrificio Doppio Malto Brewig Company di Erba ha conquistato, infatti, il primo e il terzo gradino del podio con due “creature” di cui Alessandro Campanini, fondatore e mastro birrario di formazione canadese, insieme al figlio Alex e a Manolo Lia, va molto fiero: la già citata Mahogany, birra ambrata tipo india pale ale ad alta fermentazione, medaglia d’oro, e la Zingibeer, già vincitrice del concorso nazionale “Birra dell’Anno 2010”, questa volta medaglia di bronzo. Un risultato importante che Alessandro Campanini vuole dividere con i soci Alessandro Brusadelli, Maurizio Minoretti e Stefano Padoan. Al birrificio Doppio Malto Brewig Company, in via Milano, si producono sette birre artigianali, una a bassa e sei ad alta fermentazione. In un ambiente fatto di classici tavoli da birreria e un grande bancone da bar spiccano oggetti curiosi di modernariato provenienti dagli Stati Uniti, dove Alessandro Campanini si reca per cercare sempre nuove ispirazioni, passando, ovviamente, per il Canada, luogo dove il mastro birraio erbese ha imparato l’arte della birra e che ha ispirato le tecniche di lavorazione utilizzate nella brasserie comasca. Al birrificio Doppio Malto Brewig Company, le birre possono essere accompagnate da un menù composto da tipica cucina mediterranea: la pizza, se ne preparano infinite varietà con ingredienti accuratamente selezionati, e da specialità come lo gnocco fritto, tigelle con salumi, oltre wurstel e crauti. Inoltre, ogni fine settimana, tantissime proposte fuori menù per accontentare i clienti più affezionati. Ora, in alto i calici! Un brindisi per celebrare la medaglia d’oro, uno per festeggiare la medaglia di bronzo ed uno per il birrificio Doppio Malto Brewig Company, un must per gli amanti della birra.

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Sotto, le medaglie d'oro e di bronzo ricevute a Londra e le due birre vincitrici: da sinistra, Mahogany e Zingibeer

Sotto, i tre birrai del Doppio Malto, Alessandro Campanini, il figlio Alex e Lia Manolo, a Londra

Below, the gold and the bronze medals received in London and the two winning beers, Mahogany e Zingibeer

Below, the three beer producers of Doppio Malto, Alessandro Campanini, his son Alex and Lia Manolo, in London

Doppio Malto

TRIPLE VICTORY

"The beer is the proof that God loves us and wants us happy", Benjamin Franklin. Without going into the profane, we believe we can affirm that this is a philosophy shared by many, considering the fact that, according to the data issued by Assobirra, around 30 million Italian consume this drink. The Italians, and not just them, will be happy to know that one of the best beers in the world is called Mahogany and it is produced in the province of Como, in the town of Erba. It’s not just us that we affirm this, but 40 judges gathered up together as a jury of excellence on the occasion of the International Beer Challenge 2010, one of the most important world championship of beer, held in London. The brewery Doppio Malto Brewig Company of Erba conquered, in fact, the first and the third position of the podium with two "creatures" of which Alessandro Campanini, founder and brewery master of Canadian formation, together with his child Alex and Manolo Lia, is very proud: the beer we already mentioned, Mahogany, pale ale beer Indian type at high fermentation, which already won the national contest “Beer of the year 2010”, this time bronze medal. It is an important result for Alessandro Campanini, who wants to share it with his business partners Alessandro Brusadelli, Maurizio Minoretti e Stefano Padoan. At the brewery Doppio Malto Brewery Company, in via Milano, seven handicraft beers are produced, one at low and six at high fermentation. In an environment made of classical beer house tables and a big coffee counter from, you can find curious objects coming from United States, Alessandro Campanini always goes there to look for new inspirations, passing obviously from Canada, a place where the master from Erba learned the art of the beer that inspired the techniques used in the brasserie in Como. At the brewery Doppio Malto Brewery Company beers can be accompanied by a typical Mediterranean menu: different types of pizza, prepared with selected ingredients, but also specialities, like the fried potato dumpling, tigelle with meat, wurstel and sauerkraut. Moreover, every weekend, many menu proposals to satisfy the most affectionate clients. Now lift the glasses: a toast to celebrate the gold medal, a toast to celebrate the bronze medal and a toast the brewery Doppio Malto Brewig Company, a must for the beer lovers.

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Sadi per l’ambiente

Linea “GREEN LINE”

✓ per cucina ✓ per lavanderia ✓ per mani ✓ per ambienti Linea “SC”

✓ alta qualità ✓ ottima resa ✓ profumazione persistente

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