www.villadeste.it
Formula
18 BUCHE STABLEFORD 3 CATEGORIE
CALENDARIO GARE 1 Aprile Castello di Tolcinasco Golf & Country Club 15 Aprile Golf Club Carimate 1 Maggio Circolo del Golf Ugolino Firenze 20 Maggio Circolo Golf Torino “La Mandria” 10 giugno Golf Club Bergamo “L’Albenza” 17 Giugno Golf Club Milano
24 Giugno Circolo Golf Villa d’Este 8 Luglio Circolo Golf e Tennis Rapallo 2 Settembre Golf Club Monticello 8 Settembre Modena Golf & Country Club 16 Settembre Molinetto Country Club 23 Settembre Circolo Golf Venezia
FINALE INTERNAZIONALE 1-4 Novembre
Le Meridien Penina Golf and Resort Algarve, Portogallo Il campo da golf progettato da Sir Henry Cotton REGOLAMENTO: Potranno accedere alla Finale i vincitori del 1° netto di ogni categoria
Segreteria organizzativa:
Via Lodovico Ariosto 4, 20145 Milano Tel +39 02 46776391 Fax +39 02 46776333 Mail: milleeventigolf@milleeventi.it
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TRAVEL PARTNER:
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Associato
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Concept / Photo: José Altuna
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1 Adriana Volpe, 2 Massimo Lopez, 3 Maggie Gyllenhaal e Peter Sarsgaard, 4 Margaret Made
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Trattoria 21
EDITORIALE
RINNOVARCI aprendoci al futuro
when we look at the nature awakening we notice colors, tastes, moods and loves that change day by day. Mornings full of light, colorful trees, blue skies and the arrival of the warm sun after a cold winter, the will to go out and to leave heavy clothes in the wardrobe. Everything is moving and everything is changing because life never stopped, at least it looks so. During these inevitable changes Magic Lake is still a reference point for its affectionate readers. For us it means to progress and to be there and present ourselves with new protagonists, projects, friends, new stories and new adventures. The magazine and the certainty to find it periodically let the readers go beyond the negative attitude of an economic crisis that seems it will never end, common places, delusions, prejudices and wrong convictions. Our goal is to update and to open to new things to let you live the gifts of the present. This is our philosophy: to live with no fear to invest in new initiatives, because the life of a newspaper or of a magazine is an adventure that only brave persons can really understand to the full. In this edition we want to tell you good stories that encourage you to have confidence in the future. The cover is dedicated to Roberto Vecchioni, a smiling singer-poet and to his story which started not too far from us, in the Brianza area; then in the magazine some memories of the friends of the super Minister Corrado Passera referred to the time when he was living in Como; the glorious story of 105 years of Calcio Como 1907, today free from an agony which lasted 15 years it is back to people from Como; the will of Bennet Cantù to surprise. Milan opens its doors with the creativity of great designers in the Salone Internazionale del Mobile; Mons. Franco Buzzi receives us in the royal and majestic rooms of the Veneranda Biblioteca Ambrosiana; on the catwalks of the fashion show of Lorenzo Riva, glamour and elegance are the undisputed protagonists. So the spring edition with the nature awakening is to be discovered.
Gli Editori
The Editors Daniele Brunati Rosaria Casali
Daniele Brunati Rosaria Casali
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D ear Readers,
osservando attentamente il risveglio della natura, ci siamo accorti di quanto sia inesorabile il quotidiano mutare delle cose, dei colori, dei profumi, degli umori e degli amori. Mattine piene di luce, alberi che riprendono vigore e si colorano, cieli sempre più azzurri, l’arrivo del caldo tiepido dopo un inverno freddo e siberiano, la voglia di uscire lasciando nell’armadio gli abiti pesanti. Tutto si muove, tutto muta e si trasforma perché la vita non si è mai fermata, almeno in apparenza. In questi inevitabili cambiamenti Magic Lake rimane un saldo punto di riferimento per i suoi affezionati lettori. Ciò, per noi, non significa non progredire, ma esserci e ripresentarsi con nuovi protagonisti, progetti, amici, nuove storie e nuove avventure. La realtà del magazine e la certezza di ritrovarlo periodicamente consentono ai lettori di andare oltre le negatività di una crisi economica che sembra non avere mai fine, oltre i luoghi comuni, le delusioni, i pregiudizi e le errate convinzioni. Il nostro obiettivo è quello di rinnovarci, aprendoci al nuovo per far vivere intensamente a voi lettori i doni del presente. Questa è la nostra filosofia: vivere senza la paura di investire in nuove iniziative, perché la vita di un giornale o di un periodico, qualsiasi esso sia, è un’avventura che solo i coraggiosi riusciranno a comprendere sino in fondo. Su questo numero vogliamo raccontarvi ancora belle storie, quelle che fanno venire una gran voglia di avere fiducia nel futuro. La copertina, dedicata a Roberto Vecchioni, un sorridente cantante-poeta e la sua storia che inizia proprio a due passi da noi, nella Brianza comasca; all'interno, aneddoti appartenenti ai ricordi di alcuni amici del super ministro Corrado Passera quando viveva a Como; la gloriosa storia dei 105 anni del Calcio Como 1907, oggi liberato da un'agonia che durava da 15 anni, tornando nella mani dei comaschi; la voglia di stupire ancora della Bennet Cantù. Milano ci apre le porte con la creatività di grandi designer unita all'artigianalità dei mobilieri italiani per l'appuntamento del Salone Internazionale del Mobile; Mons. Franco Buzzi ci ospita nelle regali e maestose sale della Veneranda Biblioteca Ambrosiana; sulle passerelle della sfilata di Lorenzo Riva, glamour ed eleganza sono gli indiscussi protagonisti. E ancora molto da scoprire nell'edizione primaverile che accompagna la stagione del risveglio.
UPDATE and open to new things
Cari Lettori,
Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore
sommario summary
Patrocinata da • Sponsored by Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como Camera di Commercio di Como
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Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Provincia di Lecco Assessorato al Turismo Comune di Como Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Grafica • Graphic Andrea Pedretti
In copertina: Roberto Vecchioni photo © Paolo Acquati per RADIO ITALIA In the photo cover: Roberto Vecchioni photo © Paolo Acquati per RADIO ITALIA
Testi • Research and Material Daniele Brunati, Elisabetta Comerio, Marco Lombardo Giassetti, Alain Mességué, Luca Bernardi, Rosaria Casali, Daniela Fasola, Alberto Cavalli, Gian Enrico Ghilotti, Roberta Brucato, Sergio Luce, Piercesare Bordoli, Renata Romano, Michela Catalano, Stefania De Giorgi, Lorenzo Vanini, Eugenio Gandolfi, Marco Freschi, Marili Fontana, Banca BSI SA, Provincia di Como, Provincia di Lecco, Davide Lacchini, Emanuele Riva
50 88
ESCLUSIVA Corrado Passera, dicono di lui... Corrado Passera, about him.. PEOPLE Roberto Vecchioni, musica & parole Roberto Vecchioni, music & words Marco Onofri, alla base il rapporto umano Marco Onofri, the human relationship on top
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Marco Polli, tutto il mio impegno per il Golf Club Monticello Marco Polli, all my commitment for Golf Club Monticello
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Germano Bordoli, pittura giocosa, visionaria e ironica Germano Bordoli, funny, visionary and ironic paintings
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Ciao BU! Ciao BU!
Mariacira Veneruso, il continente bianco Mariacira Veneruso, white continent
Pubblicità • Advertising TBM Service, Marianna Sgheiz Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani (inserti Salute Più) Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri Foto • Photographic Material Paolo Acquati per RADIO ITALIA, Andrea Alfonso Tedeschi, Carlo Pozzoni, Andrea Butti, Francesco Corbetta, Maurizio Camponovo, Vasconi, Angelo Colombo, Emanuele Zamponi, Martin Forster, Daniele Zoccola, B. Mezzera, Mauro Lanfranchi, S.V.P. Carlo Borlenghi, Fabrizio Comerio, Zambra Archivi: PNRA, Vacheron Constantin, Musée de l'Elysée, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Famiglia Passera, Villa d'Este, Lorenzo Riva, vecchioni.org, Alain Mességué, Il Gattonero, A3, Petazzi Costruzioni, Provincia di Lecco, Provincia di Como, Comune di Valsolda, Giancarlo Vitali, Azienda Ospedaliera Sant'Anna, Cosmit, BSI, Grandi Mostre Como, Proposte Fair, Golf Club Monticello, Palazzo Vertemate Franchi, Mendrisiotto Turismo, CIFA, Tentori S.p.A., Pallacanestro Cantù, Ristorante Piazza Repubblica Archivio "Le stelle del Lago di Como": Provincia di Como Archivio Focus On: Chantecler, Fondazione Pietro Carsana, Contini, Collina d'Oro, ProgeCAD Segreteria di redazione • Editorial Support Team Elena Massari Amministrazione • Administration Daniela Fasola Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione
piazza Duomo 17 22100 Como Tel. 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it
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È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©
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ANNIVERSARI A.C. Como, 105 anni di storia A.C. Como, 105 anni di storia
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Carla Porta Musa, 110 e lode! Carla Porta Musa, 110 e lode!
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CIFA, un compleanno "Royale" CIFA, a "Royale" birthday
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cultura Veneranda Biblioteca Ambrosiana, cuore delle culture universali Veneranda Biblioteca Ambrosiana, heart of the universal cultures
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Fondazione Cologni, capi d'opera Fondazione Cologni, works of art
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NEWS E' cosmopolita la donna di Lorenzo Riva The woman of Lorenzo Riva is cosmopolitan
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E' VERO It's "VERO"
LU GA N O
GENÈVE
+41 91-923 51 56
+41 22-318 62 22
Via nassa 5
rue du rhône 62
ZÜRICH
ST. M O R I TZ
Bahnhofstrasse 64
Palace Galerie
+41 44-227 17 17
+41 81-833 51 77
36 100
Amici di Como & Magic Lake ospiti alla Fondazione Minoprio Amici di Como & Magic Lake guests at the Fondazione Minoprio
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Como Città dei Balocchi diventa maggiorenne Como Città dei Balocchi turns eighteen
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Magic Light Festival, seconda edizione Magic Light Festival, second edition
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Capodanno "IN" con la Famiglia Comasca New year's concert with the Famiglia Comasca I Saloni 2012 I Saloni 2012 Proposte 2012, progetti di ecosostenibilità Proposte 2012, projects environmental sustainability
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TERRITORIO Valsolda, "Piccolo Mondo Antico" Valsolda, "Piccolo Mondo Antico"
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SPECIALI C.I.A., Feeling great on Lake Como C.I.A., Feeling great on Lake Como
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Le stelle del Lago di Como The stars of Lake Como Più Salute Più Salute
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Alain Mességué: "mangiare meglio per vivere meglio" Alain Mességué: "healthy food and stay in shape"
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What's on What's on
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Eventi Concorso d'Eleganza Villa d'Este Concorso d'Eleganza Villa d'Este
ARTE Il primo BSI Album 2012 entra nel cuore dell'Africa The first BSI Album of 2012 goes to the heart of Africa Mostra Villa Olmo, la dinastia Brueghel Villa Olmo Exhibition, the Brueghel dinasty
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Magic Lake Lecco Giancarlo Vitali, l'urlo del colore Giancarlo Vitali, the scream of the color Dervio, il Paradiso della vela Dervio, sail Paradise Corenno Plinio, il borgo medievale Corenno Plinio, Medieval suburb
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Valvarrone, vista da 2.610 metri Valvarrone, view from 2.610 meters
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Tentori veicoli industriali, qualità, affidabilità e tecnologia Tentori veicoli industriali, quality, reliability and technology
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Magic MOUNTAIN VALTELLINA Valchiavenna, Palazzo Vertemate Franchi Valchiavenna, Palazzo Vertemate Franchi Magic SWISS TICINO Mendrisiotto e Basso Ceresio, una regione da scoprire Mendrisiotto and Basso Ceresio, a region to discover
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Hans Steiner, cronache della vita moderna Hans Steiner, commentary of modern life
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FOCUS ON Focus on Focus on
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Sport Bennet Cantù, emoziona sempre Bennet Cantù, an endless emotion
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Food and drink La Locanda degli Amici La Locanda degli Amici
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In cucina e in cantina con Davide e Emanuele In the kitchen and in the cellar with Davide and Emanuele
Enzo Fiore “Archivio Marilyn”, 2010, tecnica mista (resina, terra, foglie, radici…) su tela, cm. 185x140
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foto ŠForster Martin
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EVENTI
Concorso d'Eleganza VILLA D'ESTE di Roberta Brucato foto Archivio Villa D'Este
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foto ©Vasconi
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In the previous page, a view of Villa d'Este during the Concorso d'Eleganza 2011; on this page , above, vintage cars which took part in the contest, below the cars which won the different categories
foto ©Forster Martin
L’evento mondano per eccellenza della primavera, al Grand Hotel Villa d’Este e a Villa Erba di Cernobbio, anche quest’anno giunge puntuale: da venerdì 25 a domenica 27 maggio 2012 è di scena il Concorso d’Eleganza Villa d’Este. Una festa raffinata ed esclusiva che si rinnova dal 1929 e, dagli ultimi anni, con il patrocinio di BMW Group. È offerta la possibilità di ammirare le più belle auto d’epoca provenienti da tutto il mondo per i collezionisti, per i giornalisti del settore e soprattutto per gli appassionati di tutte le età. La formula sempre vincente, nella splendida cornice del parco di Villa d’Este - uno degli hotel più suggestivi del mondo - e nel magnifico giardino di Villa Erba, prevede la parata e l’esposizione di tutti i modelli insieme ai referendum pubblici per giudicare i preferiti e i più originali. Il premio più tradizionale ed ambito è sicuramente la “Coppa d’Oro Villa d’Este”, destinata alle Vetture d'Epoca ed attribuita per referendum pubblico (a Villa d'Este nella giornata di sabato entrata solo su invito). Ci sono poi il "Concorso d'Eleganza Design Award" per le Concept Car e Prototipi ed altri premi speciali destinati alle Vetture d'Epoca. Sempre a queste ultime è destinato il "Best of Show", assegnato dalla Giuria durante la cena di Gala a Villa d'Este alla chiusura del Concorso. Dallo scorso anno anche le Motociclette d’Epoca hanno un posto d’onore con un’esposizione dedicata di modelli da corsa e da turismo rigorosamente selezionati, esempi della migliore evoluzione tecnica e stilistica. Non resta che segnare nella propria agenda l’ultimo week end di maggio per provare nuove intense emozioni all’insegna del lusso e della creatività.
Nella pagina precedente, veduta di Villa d'Este durante il Concorso d'Eleganza 2011; in questa pagina, sopra, auto d'epoca partecipanti al Concorso; sotto, le macchine vincitrici di ogni categoria
In questa pagina, sopra, la macchina vincitrice della Coppa d'Oro 2011; sotto, la famiglia Lopresto, vincitrice della Coppa d'Oro 2011
foto ©Forster Martin
foto ©Forster Martin
On this page, above, the car which won the Gold Cup 2011; below, the family Lopresto, who won the Gold Cup 2011
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The worldly event for excellence in the spring time, at the Grand Hotel Villa d'Este and at Villa Erba in Cernobbio, is back on time: from Friday 25th to Sunday 27th May 2012 it takes place the Concorso d’eleganza Villa D’Este. A refined and exclusive event since 1929, in the last few years under the patronage of the Bmw Group. You can admire the most beautiful vintage cars coming from all over the world for collectors, for journalists of this sector and above all for passionate fans. The winning formula, together with the beautiful location of the park of Villa d’Este – one of the most exclusive hotel in the world – and with the wonderful garden of Villa Erba, foresees the parade and the exhibition of all the models for the public referendum (at Villa d'Este on Saturday only with invitation), to judge the best and the most original ones. The most traditional and desirable prize is the “Gold Cup Villa d’Este” for vintage cars given by the public referendum. Then there are the “Concorso d’Eleganza Design Award” for Concept Cars and for Prototypes and the “Best of Show” decided by the Jury during the Gala dinner in Villa d’Este at the end of the contest. From last year also Vintage Motorcycles have a special place with an exhibition dedicated to selected racers and tourism motorcycles, examples of the best technical and stylistic evolution. You should put on your agenda the last weekend of May to experience intense emotions linked to luxury and creativity.
NEWS
E' COSMOPOLITA la donna di LORENZO RIVA foto Archivio Lorenzo Riva
Collezione prêt-à-porter Lorenzo Riva Primavera/Estate 2012. New York, Doha, Shangai: un connubio ideale tra chic, etno e glam, per descrivere il "viaggio" tra Occidente e Oriente di una donna cosmopolita. Lorenzo Riva propone un mash-up di linee e volumi: una intrigante e cinematografica liaison di generi che uniscono lo stile contratto di Lone Scherfig, le visioni esotiche di Nayla Al Khaja e il tocco evergreen delle muse di Woody Allen, da Julia Roberts a Scarlett Johansson. Tessuti strutturati per abiti e giacche in bouclé quadrettato, pantaloni skinny. Tessuti morbidi come il cady e la georgette. Chiffon sfumati, goffrati, per la sera linee a sirena: mikado rosso o nero, pieghe svolazzanti in organza ultraleggera per essere regine della notte. Lorenzo Riva è stato recentissimamente acquisito dalla HDC Holding che ha in programma per lui nuove strategie commerciali, tra le quali l'apertura di un monomarca nel quadrilatero della moda milanese, l'ampliamento della diffusione soprattutto in Cina, Russia e Paesi Arabi, e la creazione di una nuova linea uomo. Per lo stilista inizia una seconda giovinezza.
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Collezione prêt-à-porter Lorenzo Riva Primavera/Estate 2012 Prêt-à-porter collection Lorenzo Riva Spring/Summer 2012
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Collezione prêt-à-porter Lorenzo Riva Primavera/Estate 2012 Prêt-à-porter collection Lorenzo Riva Spring/Summer 2012
The WOMAN of LORENZO RIVA is cosmopolitan Pret-Ă -porter collection Lorenzo Riva Spring / Summer 2012. New York, Doha, Shangai:a combination of chic, ethno and glam, to describe the trip between West and East of a cosmopolitan woman. Lorenzo Riva proposes a mash-up of lines and volumes: an intriguing and cinematographic liason that ties the contracted style of Lone Scherfig, the exotic visions of Nayla Al Khaja and the evergreen touch of the muses of Woody Allen, from Julia Roberts to Scarlett Johansson. Structured fabrics for dresses and jackets in squared bouclĂŠ, skinnu pants. Soft fabrics as the cady and the georgette. Vanished and embossed chiffons, siren lines for the evening: red or black Mikado, fluttering folds in extra light organdy to be the queens of the night. Lorenzo Riva recently was acquired by the HDC Holding which aims at developing new commercial strategies, among which the opening of a single brand boutique in the quadrilateral of the Milanese fashion, the distribution in China, Russia and Arabian countries and the creation of a new man collection. For the fashion designer this looks like a second youth.
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fanno vivere emozioni uniche, che il nostro patrimonio artistico e culturale è un tesoro da scoprire, che la gastronomia è genuina e che i sapori sono veri, che sappiamo divertirvi e farvi rilassare con un accurato relax, che abbiamo tanti bei campi da golf per soddisfare professionisti e neofiti, che abbiamo centri congressuali attrezzati per il turismo d’affari, che non ci siamo improvvisati albergatori ma che ospitiamo con cura e passione da più di due secoli, che l’accoglienza dei nostri alberghi è quella che riservereste al vostro migliore amico, ma una sola cosa vogliamo dirvi:
We could say that Lake Como and the city of Como let you live unique emotions, that our artistic and cultural heritage is a treasure to be discovered, that our food is genuine and the tastes are real, that we know how to entertain you and how to relax you, that we have many beautiful golf courses to satisfy experts and beginners that we have equipped convention center for business tourism, that we don’t leave anything to chance but we have a hotel tradition made of care and passion which started more than two centuries ago, that our hotels welcome you as you will welcome your best friend. We would tell you just one thing:
il tempo è un bene prezioso, scegliete di viverlo con noi!
time is precious, spend it with us! foto Corbetta
Potremmo dirvi che il lago e la città di Como
Antonello Passera Presidente C.I.A.
Il Consorzio raggruppa i maggiori alberghi di Como, Cernobbio, Moltrasio, Tremezzo e rappresenta un attore importante che, con azioni concrete, partecipa alla promozione ed allo sviluppo del comparto turistico lariano. Offre al mercato interessato un’attività di servizio nella logistica alberghiera per l’organizzazione di grandi eventi congressuali a Villa Erba e su tutto il territorio provinciale e lavora in stretta collaborazione con tutti gli enti, sia pubblici che privati, impegnati alla crescita qualitativa della destinazione “Como ed il suo lago” nel mondo.
Our association gathers the best hotels in Como, Cernobbio, Moltrasio and Tremezzo. It acts as an important institution, through concrete actions, for promoting and developping lake Como Turism. C.I.A. offers services in hotel logistics to organize large events in Villa Erba and in the surrounding territory. In addition, the association works in close collaboration with all institutions, both public and private, that are committed to improve the quality of the destination “Como and its lake” around the world.
Per informazioni e prenotazioni grandi eventi rivolgersi a Mizar: www.mizarconventions.com Per prenotazioni singole rivolgersi direttamente agli alberghi For informations and event reservations, please apply to Mizar: www.mizarconventions.com For individual reservations, please apply directly to the hotels
Golfing in Como
Villa d’ Este
www.golfvilladeste.com
Monticello
www.golfclubmonticello.it
Lake Como
Menaggio & Cadenabbia www.menaggio.it
La Pinetina
www.golfpinetina.it
Carimate
www.golfcarimate.it
G. C. Lanzo •
Menaggio & Cadenabbia•
Lanzo
www.golflanzo.it
Le Robinie
www.golf.lerobinie.com
Barlassina
www.barlassinacountryclub.it
Varese
G. C. Varese •
• G. C. Lecco • Como • Golf Villa d’Este • G. C. Carimate
G. C. Monticello • G. C. La Pinetina • Barlassina Country Club • G. C. Le Robinie •
www.golfclubvarese.it
Lecco
www.golfclublecco.it
Concept & Styling © TBM Service - Como; foto: Carlo Pozzoni, Mattia Vacca, Andrea Butti, Francesco Corbetta, Alberto Locatelli, Comune di Como, A3.
PEOPLE
ROBERTO VECCHIONI
MUSICA & PAROLE di Rosaria Casali, Elena Massari, Daniela Fasola foto Archivio www.vecchioni.org INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE Vi chiederete cosa accomuna Roberto Vecchioni, incontrato esattamente un anno dopo la sua straordinaria vittoria al Festival della Canzone Italiana di Sanremo, e il Lago di Como. «Sono nato a Carate Brianza, a 10 km da Como. Ho avuto la fortuna di esibirmi a Como, a Campione d’Italia, a Bellagio, a Lecco. Adoro il Lago di Como e la sua capacità di mostrarsi come “un silenzio decadente meraviglioso”. Ci sono mari che fanno chiasso, il Lago di Como no. La sua atmosfera è poetica, i suoi tramonti meravigliosi,…» Eccolo qui il comune denominatore tra un luogo che ispira poesia e un uomo a cui bastano due parole per essere poetico, su due piedi e in una conversazione come tante. «Mi permetta una domanda ovvia». «Niente è ovvio in verità». Ed è questa la realtà nelle sue canzoni: nulla è scontato, anche il più
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banale racconto di un ragazzo che impara ad innamorarsi, si esprime in una particolare combinazione di parole e musica, quasi ineguagliabile. Ad un anno esatto dalla sua vittoria al Festival di Sanremo. Qual è il ricordo piu' vivo? «Esperienze del genere non sono ricordi, ma momenti che fanno parte del presente. Il Festival io ce l'ho qui vicino, è a un metro, a un secondo da me; impresso nella mia anima. Non devo ricordare molto, per me è molto viva l'immagine, come se fosse ieri. E’ il culmine della carriera di un artista, una sensazione che ti rimane addosso per una vita». Sanremo 2012: il Prof. passa il testimone ad Emma. Qual è il suo parere su una canzone che porta in sé un po’ della sua eredità?
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A sinistra, sopra, Roberto Vecchini; sotto, concerto a Lamezia On the left, above, Roberto Vecchioni; below, a concert in Lamezia
«Emma mi ha chiesto di cantare con lei. Per quanto le voglia bene mi è piaciuto che quello del Festival fosse un episodio così unico nella mia vita. Credo che la sua canzone sia costruita benissimo, e che lei sia una delle voci più straordinarie che abbiamo in Italia». Una vita piena "di musica e parole". Quanto questi elementi Le sono serviti per capire la vita e quanto per spiegarla a chi la sta ad ascoltare? «Io senza parole e musica non sarei stato nessuno. Nel corso della mia vita mi sono reso conto che non mi sarebbero bastate le cose di tutti i giorni, le diverse forme d'arte, i colori,… Nell’unione tra la storia meravigliosa della parola e il suo senso comune che abbiamo tutti addosso unito al valore universale della musica ci sta il mio modo
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di comunicare. La musica la capiscono tutti comunque e ovunque. Sin da quando ero bambino ho portato queste due forme di comunicazione con me: facevo canzoncine già a 6-7 anni perché capivo che era bello cantare quello che dicevo e venivo ascoltato molto di più. Ho scelto la canzone come maniera più facile per comunicare; in realtà nella mia vita ci sono i saggi, i romanzi, le conferenze, gli incontri. La canzone è un riassunto, una sintesi di quella che, forse, è la cosa più difficile da comunicare, le emozioni. Ancora oggi, non passa sera in cui io non pensi ad una canzone che porti in sé quello che ho vissuto durante la giornata. Non mi serve nemmeno scriverle perché se veramente è qualcosa di importante, la ricorderò anche il giorno dopo». La scelta di continuare la carriera accade-
Simmons. Nient’altro.
La scienza migliora il riposo
Per chi ama il benessere e la raffinatezza un materasso Simmons è di casa. Lo straordinario comfort e l’incomparabile fascino assicurano un riposo impareggiabile. Perchè i materassi non sono tutti uguali e per dormire bene c’è bisogno di Simmons. Nient’altro.
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A sinistra, sopra, Roberto Vecchioni con Gianni Morandi; sotto, con la famiglia al termine della serata finale di Sanremo 2011 On the left, above, Roberto Vecchioni with Gianni Morandi; below, with his family at the end of the last evening of Sanremo 2011
mica, mantenendo un rapporto così diretto con i giovani le è stata utile per riuscire a comunicare con i giovani che la ascoltano? «In realtà la chiave giusta, universale per la comunicazione non la trovi mai. Ci sono due categorie che noi ricerchiamo continuamente: le donne e i giovani. Impossibile capire veramente una donna per un uomo, e forse per una donna stessa, come è impossibile capire i giovani. Anche solo perché i giovani sono tutti diversi uno dall'altro, per cultura, per educazione, per formazione. Li accomuna però la loro assoluta volontà di essere considerati, ascoltati. Vogliono che gli adulti abbiano fiducia in loro». Con Guccini, De Gregori e De Andrè ha segnato la storia della musica italiana. Scel-
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ga una canzone, sua o scritta da altri, che regalerebbe ai posteri. «La risposta esce senza pensarci troppo: “Luci a San Siro”, poi argomenta. Sono tantissime le canzoni che meritano, anche se nel loro essere minimali raccontano la storia, tante volte sentita, di un ragazzo che impara ad innamorarsi. Forse veramente la canzone che più rappresenta il mondo che vorrei è quella dell'ultimo Festival “Chiamami ancora amore”. E’ una canzone popolare, non ermetica o chiusa. Una canzone che arriva. Ci sono moltissime canzoni di grandi cantautori italiani, da Celentano, Modugno, Mogol, De Gregori, Dalla e Battiato che avrei voluto cantare personalmente. Le mie parole si riferiscono alle canzoni degli anni '70 perché quello è il periodo che io adoravo, il periodo della grande
Salone Internazionale del Mobile di Milano 17 - 22 Aprile 2012 Pad. 20 Stand A05-B04
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“Io senza parole e musica non sarei stato nessuno”
riscoperta delle canzoni». Uomo di cultura, profondo conoscitore del tempo e dell'essere umano, forte coscienza critica, fascinoso ( e qui il professore ci regala una grande risata: “Ma voi lo sapete che ho quasi settant’anni, sono un nonno?..come se non lo sapesse che il fascino dipende da tutt’altro, ndr) e gentiluomo. E’ più facile sopravvivere ai grandi successi o ai grandi dolori della vita? «Ho avuto una buona formazione e una buona educazione per affrontare entrambe queste situazioni. Forse l’unica via di scampo è quella di riuscire a mantenere un’equilibrata distanza e, soprattutto, trovare un buon motivo per lenire i dolori». Esperienze forti in ogni campo: ci racconti la Sua Africa. Il Kenya cosa rappresenta per Lei? «Purtroppo è molto tempo che manco dal Kenya. Ma, in fondo, quello che volevo fare l'ho fatto. Con l’aiuto di molte persone, enti, istituti bancari siamo riusciti a costruire una scuola ed un ospedale a Nairobi. C'è volu-
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to molto tempo ma ce l'abbiamo fatta. Ora l'obiettivo è costruire un ospedale per le puerpere perché, è indubbio, la mortalità infantile in Kenia è devastante». “Vorrei mandare in frantumi memoria, pensieri, almeno per un saluto; e avere ancora vent'anni, ancora tutto da dire per un minuto”. Sono le sue parole in “Gli amici miei”. Se quel minuto fosse ora? «Sicuramente in quel minuto abbraccerei tanti amici che non ho più. Per me l'amicizia è il sentimento più alto, anche più dell'amore per certi aspetti. Anche solo perché in amore puoi anche essere da solo, vivere un amore non corrisposto, ma in amicizia bisogna essere in due per forza. L’amicizia c’è e c’è per due persone. Ed io ne ho persi tanti di amici, per colpa mia o per colpa loro, perché il tempo ci ha portati lontano perché il tempo ha cambiato le cose. Ma il tempo non lo puoi fermare, ci ho provato ma...». In realtà la sua musica, anche solo per un attimo, sembra fermarlo davvero. «Allora grazie..perché le canzoni forse sono fatte per essere al di fuori del tempo».
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foto ©Andrea Alfonso Tedeschi
Sotto, Roberto Vecchioni in occasione della presentazione a Roma del suo cd di "I colori del buio"; nella pagina seguente, a sinistra, durante una conferenza; a destra, firma il suo ultimo libro "Scacco a Dio", Einaudi, 2011
MUSIC & WORDS What does Roberto Vecchioni, who won the Festival della Canzone Italiana di Sanremo exactly one year ago, have in common with Lake Como? «I was born in Carate Brianza, a town located 10 km away from Como. I had the chance to perform in Como, in Campione d’Italia, in Bellagio and in Lecco. I love Lake Como and its ability to show itself as a “marvelous decadent silence". There are some seas that makes noise, not Lake Como. Its atmosphere is poetic and its sunsets are marvelous…». This is what a place that inspires poetry and a man who makes poetry using a couple of words in a simple conversation have in common. «Let me ask you an obvious question». «Nothing is obvious as a matter of fact». This is what his songs represent: nothing is taken for granted, even the most banal story of a boy who learned to fall in love can be expressed in a particular combination of words and music which turns to be almost incomparable. You won the Festival di Sanremo exactly one year ago. What is the first memory you have right now? «Such an experience is not a memory, but moments that are part of the present. The Festi-
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val is here, it is nearby me, a second away from me; it is in my soul. I don’t have to remember much, for me the image is alive, it seems like it happened yesterday. It is the top of the career of an artist, a feeling that stays with you for the rest of your life». Sanremo 2012: the winner is Emma. What is your opinion of a song that carries some of your heritage? «Emma asked me to sing with her. I love her, but I wanted that festival to be a single experience for me. I believe that her song is created in a proper way and she is one of the most extraordinary voices we have in Italy». A life full “of music and words”. How much have these elements helped you in understanding life and how much have they helped you in explaining it to those who listen? «Without words and music I would have been no one. During my life I understood that the things of everyday, the different forms of arts, the colours wouldn’t have been enough…In the union between the wonderful history of words and its common sense we feel, together with the universal value of the music, there is my way to communicate. Everybody understands the music
anyway and anywhere. When I was a child, I carried these two forms of communication with me: I made little songs when I was 6 or 7 years old, because I liked singing and people listened to me much more. I decided that singing was the easiest way to communicate, actually in my life there are essays, novels, lectures, meetings. The song is a summary, a synthesis of what is the most difficult thing to express, the emotions. Even today, every evening I think of a song that represents what I experienced during the day. I don’t even need to write them, because it is something important, I will remember it even the day after». You continued teaching, so you kept a direct contact with young people. Was this choice useful to try and communicate with young people who listen to you? «Actually the correct and universal key of communication is hard to find. There are two categories we are always looking for: women and young people. For a man it is impossible to truly understand a woman, and maybe for a woman too, as it is impossible to understand young people. Young people are different one to the other, for culture, for education, for background. But they
On the previous page, Roberto Vecchioni on the occasion of the presentation of his cd of "I colori del buoi" (the colors of the darkness) in Rome; below, on the left, during a conference; on the right, he signs his last book "Scacco a Dio" (Check to God), Einaudi, 2011
all want to be considered and listened. They want adults to trust them». With Guccini, De Gregori and De Andrè you wrote the history of the Italian music. Select a song, yours or written by another artist, you will give as a present to the future generations. «The answer is simple: “Luci a San Siro” (Lights in San Siro). Many songs are good songs, they are minimal but they tell the story, we heard so many times, of a boy who learns to fall in love. Maybe the song that mostly represents the world I dream of is the one of the last Festival “Chiamami ancora amore” (Call me again love). It is a popular song, it is not hermetic or close. It is a song that arrives to the people. There are lots of songs of great Italian singers, Celentano, Modugno, Mogol, De Gregori, Dalla and Battiato, that I would have personally sing. I refer to the songs of the ‘70ies, because I loved those years, when people rediscovered the songs». Man of culture, accurate expert of the time and of the human being, strong critical conscience, charming man (here he loudly laughs: «Do you know that I am almost 70 years old and I am a
grandfather?...». He pretends he doesn’t know that the charm depends on something else) and gentleman. Is it easier to survive to great successes or to great sorrows in life? «I had a good background and a good education to face both these situations. Perhaps the only way out is to find a good balanced distance and, above all, to find a good reason to relieve your pains». Strong experiences in every field: tell us about Your Africa. What does Kenya represent to you? «Unfortunately it’s a long time I don’t go to Kenya. But, after all, I already did what I wanted. I had the support of many people, bodies, bank institutes and we manage to build a school and a hospital in Nairobi. It took a lot of time, but we made it. Now the goal is to build an hospital for women who give birth, because children mortality in Kenya is devastating». “Vorrei mandare in frantumi memoria, pensieri, almeno per un saluto; e avere ancora vent'anni, ancora tutto da dire per un minuto” (“I would destroy memory, thoughts, at least for a greeting; and still be 20, everything still to say for one minute”). These are your words of
the song “Gli amici miei” (My friends). Should this minute be now? «For sure in a minute I will embrace my friends who I no longer have. For me friendship is the highest feeling, also higher than love in some aspects. Only because in love you can also be alone, you can live an non corresponded love, but in friendship you have to be two. Friendship exists and it exists for two persons. I lost many friends, for my fault or for their fault, because the time brought us away or because the time changed things. But you cannot stop the time, I tried but…». Your music seems that can stop the time, even just for a minute. «Well thank you…because songs are written for being out of the time».
www.vecchioni.org
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TERRITORIO
VALSOLDA
"Piccolo Mondo Antico"
di Renata Romano foto Comune di Valsolda
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Nella pagina precedente, tramonto; in questa pagina, sotto, vista di Valsolda dal lago
1941, il regista Mario Soldati approda alla frazione di Oria, nel comune di Valsolda. Nella sua mente creativa scorre la trama di “Piccolo Mondo antico”, il capolavoro di Antonio Fogazzaro, che con maestria sta trasformando in quelle immagini , che sono entrate di prepotenza nella storia del cinema italiano. Il grande letterato dell'Ottocento amava molto questi posti definendo la valle “ un'amica tenera dei primi anni” e per lei compose versi, dai quali traspare tutto il suo affetto per i luoghi e per le persone conosciute durante i suoi giorni di permanenza presso la Villa Fogazzaro, oggi di proprietà del Fai, a cui fu donata, dopo un attento restauro, dal Marchese Giuseppe Roi, pronipote dello scrittore. In onore di Fogazzaro poeta ogni anno viene indetto il prestigioso premio omonimo di poesia, rivolto ai giovani più dotati, in questa espressione letteraria. Ma Valsolda non è solo prosa e poesia, è anche natura, pittura, architettura e svago. Il territorio comunale si estende a mezzaluna rivolta verso il lago Ceresio, protetto alle spalle da una cortina di monti, che ne fanno una quinta scenografica di tutto rispetto, proteggendolo dai venti più freddi e creando un microclima invidiabile. Questo panorama vario, dall'acqua alle vette più impervie, ha alimentato la creatività di importanti pittori: nel 1500 il grande Pellegrino Tibaldi e nel secolo successivo l'artista internazionale Paolo Pagani. Nella Casa Pagani, ove visse, è stato allestito un interessante museo, che conserva stucchi, bozzetti e sculture dei due celebri figli di
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In the previous page, sunset; on this page, below, view of Valsolda from the lake
questa valle incantata. Il museo si trova a Castello e questo ci permette di visitare questa affascinante frazione, abbarbicata ad una rocca: la storia ed il toponimo ci raccontano dell'antica presenza seicentesca di un castello fortificato. Anche la traccia urbanistica del paesino conserva, con le sue linea semicircolari, memoria dell'antica costruzione. E' qui che nel mese di ottobre ogni anno si celebra una ricca sagra, con figuranti in costume medioevale, apertura delle antiche cantine e degustazione di prodotti gastronomici locali. Ed è qui che, entrando nella vicina chiesa di San Martino, veniamo accolti da una moltitudine di personaggi, che veleggiano sulle volte, dipinti da Paolo Pagani, quando, al ritorno dalla Moravia, volle donare questo capolavoro al proprio paese. Libero di creare, senza committenti, diede sfogo al suo genio raggiungendo i massimi vertici della pittura barocca. Dopo tanta arte rivolgiamo la nostra attenzione alla soverchiante natura che ci circonda, protetta nella Riserva naturale: attorno a noi, lungo percorsi ben tracciati, andiamo alla scoperta di una ricca e rigogliosa vegetazione, che vanta un'altissima percentuale di flora endemica; cerchiamo la suggestiva fauna delle Prealpi ed individuiamo misteriose grotte nascoste negli anfratti dei monti. Lasciamo questa valle con un ultimo sguardo verso il cielo, dove è facile vedere volare maestosa l'aquila reale, con un desiderio ed una promessa: ritornare presto, perchè c'è ancora molto da scoprire!
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Sotto, a sinistra, museo Casa Pagani; a destra, le opere conservate nel museo
Below, on the left, the museum Casa Pagani; on the right, some painters in the museum
VALSOLDA "Piccolo Mondo Antico" In 1941 the movie maker Mario Soldati reached the suburb of Oria, in the municipality of Valsolda. In his mind there was the plot of “Piccolo Mondo antico” (Little Word of the past), a masterpiece by Antonio Fogazzaro, who turned it into images which became part of the Italian cinema. The great writer of the 19th century loved this area and defined the valley “a tender friend of his childhood” and so he composed lines in which you can feel all the affection for the places and for the people he met during his stay in Villa Fogazzaro, now property of the FAI (the National Trust for Italy). But Valsolda also means nature, painting, architecture and relax. The territory of the municipality is like a crescent toward Lake Lugano, sheltered by a curtain of mountains. This view, from the water to the most inaccessible peaks, inspired the creativity of important painters: in
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the 16th century the great Pellegrino Tibaldi and in the 17th century the international artist Paolo Pagani. In the Casa Pagani, in Castello, there is an interesting museum with plasters, sketches and sculptures of the two important sons of this spellbound valley. In Castello, it takes place an important festival every year in October, with people dressed in medieval clothes, opening of wine cellars and tasting local products. When you enter in the church of San Martino, you find a crowd of characters on the vaults, painted by Paolo Pagani. After so much art, you can turn your attention to the surrounding nature protected in the reserve: around you there are well traced runs, with a rich and blooming vegetation, which boasts a high percentage of endemic flora and you can see mysterious caves hidden in the ravines of the mountains.
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ESCLUSIVA
MARIA CASPANI
maya di giulio
LELLA PASSERA
PAOLO DE SANTIS
PIETRO GIARDINI
Dicono About di lui . .. him... INTERVISTE IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE
di Marco Giassetti Lombardo foto Archivio Famiglia Passera
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A sinistra, Corrado Passera, Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti On the left, Corrado Passera, Minister of Economic Development, Infractures and Trasports
...Corrado Passera 70
MARIA CASPANI
Maria, Corrado e la barca. Se c’è un ricordo che lega Maria Caspani all’attuale ministro Passera è quel giorno della lezione a vela, tanti anni fa su quel lago da cui tutto è partito. «Ai tempi frequentavamo la stessa compagnia, eravamo in tanti, ma per questioni di età io ero più amica di suo fratello. Ci vedevamo spesso, eravamo un gruppo di famiglie numerose, frequentemente si andava tutti insieme a giocare a ping pong a Villa Flori, a casa Passera. Poi arrivò quel giorno…». Racconti… «Facevamo appunto il corso di vela allo Yacht Club Como e ci ritrovammo insieme su un Flying Junior. Solo che ci dimenticammo a riva il tappo e quindi…». Quindi naufragio… «Già. Ecco, quello che ricordo è che io venni presa dal panico, mentre lui, calmissimo, rispose che un capitano non abbandona mai la sua nave. E così voleva fare, solo che io mi buttai in acqua e feci capottare la barca. Ci dovettero venire a salvare, una figura…». Insomma: un vero comandante… «Sicuro: già da giovane aveva un alto senso del dovere, sarebbe certamente affondato con la barca». Lo vede così anche oggi? «Sicuramente, è sempre stata una persona rigorosa anche se tutt’altro che noiosa, anzi. Solo che aveva già allora l’idea di voler impegnarsi per gli altri». Serio ma non troppo, quindi. «Corrado è sempre stata una persona spiritosa e simpatica, in sua compagnia si stava bene. Nello stesso tempo ha sempre studiato con l’idea di costruirsi una strada importante. Al liceo come all’università. Per questo non sono affatto sorpresa di quello che ha raggiunto»”. Maria, Corrado and the boat. Should it be a memory that links Maria Caspani with the present Minister Passera is the day of the sailing lesson many years ago. «At that time we had the same friends, we were a big group and I was closest in age to his brother. Anyway we see each other a lot, we were a group of big families and often we went and played ping pong in Villa Flori. Then one day…». One day… «We were at the sailing course at the Yacht Club Como and the two of us were on a Flying Junior. But we forgot the cap ashore and so…». Shipwreck… «Yes. I remember I was panic stricken, on the contrary he was very clam and he told me that a captain never abandons his ship. This is what he wanted to do, but I plunged in water and the boat turned over. We were rescued, how embarrassing…». He was a real captain… «Absolutely: since he was young he had a strong sense of duty, for sure he would have sink with the boat». Do you think that today he stayed the same? «No doubt, he always was a rigorous person, but he wasn’t boring at all. We already had the idea he wanted to do something for the other people». So he was serious but not too much. «Corrado has always been a funny and nice person to stay with. At the same time he always studied with an idea in his mind: to build himself an important path. At the high school and at the university. For this reason I wasn’t surprised that he reached this position».
MAYA DI GIULIO
«Lo conosco dalla prima media, c’erano sezioni separate: i maschi di qua e le femmine di là, ma si stava sempre insieme. E poi eravamo nella stessa classe al liceo. Dunque …». Dunque Maya Di Giulio è una di quelle persone che si possono definire amiche di Corrado Passera, molto amiche. «Ancora oggi mi chiama per le cene della nostra classe. Ci tiene molto, mi dice sempre: “Dài Maya, organizza”. E infatti ne avevo preparata una per lo scorso 4 giugno, ma poi si è scoperto che il 28 maggio si sarebbe sposato. E a ottobre, quando l’ho sentito, dopo due settimane è diventato ministro. Eppure lo so che se trovo la data giusta ci viene …». Amici per sempre allora... «Certo. Corrado come ai tempi della scuola è una persona tranquilla, educata e impegnata, ma non pensi che fosse il primo della classe o un secchione. Eravamo persone normali e così siamo rimaste, nonostante il Sessantotto». L’anno del vostro liceo … «Già, al Volta di Como. Ci era proibito tutto, noi ragazze col grembiule nero, i ragazzi con la camicia bene allacciata. Niente scioperi, niente rivoluzione: alla fine dalla nostra classe in sei sono usciti con 60 alla maturità, Corrado compreso. Mai successo di nuovo nel liceo più difficile di Como …». Un ricordo particolare di Corrado? «La sua agenda. Noi lo prendevamo in giro perché la portava sempre con sé per prendere appunti, così come fa ancora oggi. Questo lo differenziava dagli altri e credo che quello che è diventato sia solo un passaggio naturale della sua vita». Per cui se un giorno da ministro diventasse premier? «Sarei molto contenta, ma certamente non sorpresa: si è sempre occupato della cosa pubblica, fin da giovane. Però, di sicuro, con affetto dico anche che non cambierei la mia vita con la sua: occuparsi degli altri è davvero una missione». «I know him since the first year of the middle school, the classes were separated – boys on one side and women on the other side – but we were always together. And then we were in the same class at the high school. So…”. So Maya Di Giulio is one of the person who can be defined a friend of Corrado Passera. A close friend. “Still today he calls me to organize dinners with our classmates. It is really important for him, he always tells me: “Come on Maya, organize it”. And actually I organized one on 4th June 2011, but then we discovered that on 28th May 2011 he had his wedding. In October I talked to him and after two weeks he became Minister. But I know that if I find the right day he will come…». Friends forever… «Sure, Corrado is a very calm, polite and committed person. But he wasn’t the best student or a grind. We were normal persons and so we are, despite 1968». The year of your high school… «Yes, we were at the Volta High School. Everything was forbidden, girls used to wear black dresses and boys well fastened shirts. No strikes, no revolution: in our class 6 students got the highest marks at the end, one of them was Corrado. It never happened again in the hardest high school of Como…». Do you have a particular memory of Corrado? «His diaries. We used to make fun of him because he had always his diary with him, just like he does today. He was different from the other people and I think that what he became is just a natural step of his life». So from Minister could he become Prime Minister? «I would be very happy for him but for sure I wouldn’t be surprised: he always cared of the public thing, since he was young. But for sure I can say I wouldn’t change my life with his life: his job is a real mission».
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«Parlare della mia amicizia con Corrado Passera? Lo faccio molto volentieri». Paolo De Santis è una delle figure più importanti dell’industria alberghiera della città ed è anche presidente della Camera di Commercio e di Sviluppo Como, ma soprattutto, con l’attuale ministro ha passato molta della sua gioventù. Amici da quanto? «Tra me e Corrado c’è un solo anno di differenza e questo ha significato, visto che eravamo entrambi studenti al Volta nella stessa gloriosa sezione B, avere gli stessi professori, lo stesso corridoio per l'intervallo, in parte gli stessi amici». La stessa compagnia, praticamente. «Certo, ricordo che convivevamo mattinate intere al Tennis Como e anche che abbiamo fatto diverse vacanze sugli sci insieme. E a proposito di tennis…». Racconti… «…frequentavamo più o meno quindicenni un corso estivo al "Brallo", nella campagna pavese ed in coppia, dopo un'ora intera di colpi al volo cercando di colpire un bersaglio, vincemmo il primo premio della gara di volée». Eravate bene assortiti, insomma. «Beh, d'altra parte lui era già lungo lungo ed io piccolo, ma veloce…». Poi la Bocconi. «Sì, anche se poi alla fine abbiamo scelto strade diverse e ci siamo persi un po’ di vista. Ma la nostra amicizia ha sempre radici profonde e ci e' stato possibile alimentarla anche grazie a suo fratello Antonello, che come me ha preferito fare impresa e vivere a Como». Così è nato Sviluppo Como. «Già, l’ho potuto costruire anche grazie a Corrado ed ora che si deve occupare di rimettere in moto il motore del Paese spero proprio, anche se dal microcosmo di Como, di potergli dare una mano».
PAOLO DE SANTIS
«Yes, I am very happy to talk about my friendship with Corrado Passera». Paolo De Santis is one of the most important persons who works in the hotel industry in the city and he is also president of the Chamber of Commerce and Development of Como, but above all, he spent most of his youth with the present Minister. Friends for how many years? «We just have one year difference and this meant a lot, we were both students at the Volta high school in the same glorious section B, we had the same teachers and some friends in common». You went out with the same group of friends. «Yes, I still remember of our mornings at the Tennis Como and we went skiing many times together. And talking about tennis…». Talking about tennis… «…when we were about 15, we took summer lessons at “Brallo”, in the countryside of Pavia and in double, after a whole hour of volley, trying and hit a target, we won the first prize of the volley competition». You were a good team. «Well, he was very very tall and I was short, but fast…». Then the Bocconi University. «Yes, but then we took different paths and we didn’t meet so often. But our friendships still has deep roots and it continued thanks to his brother Antonello, who made my same choice, to be entrepreneur and to live in Como». So it was born Sviluppo Como (Development Como). «Yes, I built it also thanks to Corrado and now that he is involved in setting in motion the motor of our country, I hope that from the microcosm of Como, I can give him a hand».
Pietro Giardini è uno di quelli che si chiamano amici di una vita. Oggi medico chirurgo oculista, era uno studente delle medie quando conobbe quel ragazzo già alto e decisionista ed è per questo che non è sorpreso da quello che oggi è diventato. Com’era Corrado prima di diventare Passera? «Aveva un carattere forte, fin da giovane era serio e programmatore, ma una persona con cui stare insieme era divertente». Episodi particolari? «Beh, fu lui a insegnarmi ad andare in moto. Aveva un Corsarino Morini basso e rosso che contrastava già allora con il suo fisico. Così a Villa Olmo mi fece salire e mi spiegò come guidarlo tra un colpo di frizione e l’altro: ci sapeva già fare». Anche con le ragazze? «Diciamo che aveva carisma. Però non era uno da discoteca, anche se sapeva vivere bene». La vostra amicizia così è andata avanti… «Sicuro. Abbiamo passato diverse vacanze insieme prima e dopo di avere famiglia, a sciare come in barca a vela. Solo ricordi belli». E come lo vede oggi? «Vedo che non è cambiato e che ancora gira con la sua agenda in mano per prendere appunti importanti, un suo gesto tipico. Così com’è tipico il modo in cui prende appunti quando è a colloquio con qualcuno: non è una posa, ma davvero Corrado dimostra di ascoltarti seriamente». Lo ha sentito ultimamente? «Un po’ meno: ho la pudicizia di non rompergli le scatole sapendo che il poco tempo libero che ha lo dedica a moglie e figli. Comunque quando lo sento evito accuratamente di parlare con lui di politica». Insomma: pregi? «Non è cambiato affatto: è uno che non la mette giù dura nonostante quello che è diventato, ha un grande spirito di servizio, sempre pronto a mettersi a disposizione per gli altri». E se poi diventasse premier? «Ne sarei davvero felice e lo dico come cittadino prima che come amico». Pietro Giardini is a person you call a forever friend. Today he is an eye surgeon, he was in the middle school when he met that tall and decision making guy and for this reason he is not surprised of what that guy became. How was Corrado before he became the Minister Passera? «He already had a strong personality, he was serious and he programmed everything. But he was also a person you could enjoy staying with». Any particular episode? «Well, he taught me how to drive a motorbike. He had a short and red Corsarino Morini, in contrast with his body. So in Villa Olmo I listened to him and I started with one hit of friction and another hit of friction: he was good». Also with girls? «He had charisma. He wasn’t a disco person, but he knew how to live well». Your friendship continued… «Yes. We went on holiday together many times, before and after we have a family, we went skiing and sailing. I just have good memories». How do you see him today? «I can see that he hasn’t changed. I can see that he still has his diary in his hand to take important notes, it is something typical of him. It’s also typical the way he takes notes when he talks with someone: it is not a pose, Corrado shows you that he is seriously listening to you». Did you talk with him recently? «I little bit less: I don’t want to bother him because I know he hasn’t much free time and he usually dedicates it to his wife and his children. Anyway when I talk with him, I’d rather avoid talking about politics». What are his qualities? «He hasn’t changed: he is a simple person, despite the important position he has. He has a strong spirit of service, always ready to do something for the other people». And if he became a Prime Minister? «I would be really happy. I say that first as a citizen and then as a friend».
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PIETRO GIARDINI
A destra, Corrado Passera con la mamma Lella; sotto, con la sorella Bianca e il fratello Antonello On the right, Corrado Passera with his mother; below, with his sister Bianca and his brother Antonello
LELLA PASSERA
«Corrado e' sempre stato bravo. Bravo a scuola, bravo con noi genitori e con i suoi fratelli e molto aperto verso chi gli stava vicino. Più di altre cose quando penso a mio figlio adesso, penso alla sua straordinaria energia e alla sua volontà di ferro. Cose che gli sono servite per raggiungere un' ottima posizione. Ha sempre voluto vedere lontano e misurarsi in campi non solo strettamente professionali. Non ha mai nascosto il suo interesse per la società civile e ricordo molto bene la sua, e la nostra, grande soddisfazione quando ha potuto mettere a disposizione la sua esperienza manageriale alle Poste. Tantissimo studio, altrettanta preparazione sul campo, diplomazia e una naturale propensione a risolvere situazioni molto difficili: non mi stupisce che in novembre abbia accettato il ruolo di Ministro dello Sviluppo. Io ero un po' più freddina...E' un compito complesso e arduo che a volte mi sembra impossibile anche per lui, ma ho tanta fiducia nel suo equilibrio e anche questa volta ce la farà». «Corrado has always been good. Good at school, good with his parents and with his siblings and very open with the people around him. When I think of my son, first of all I think of his energy and his strong will. He uses these skills to reach a very good position. He always was a far-sighted person and he faced any challenge. His interest for the society was evident and I remember of his and our great satisfaction when he could put his managerial experience at disposal of the Postal Service. Lot of study, but also lot of experience, diplomacy and a natural attitude to sort out very difficult situations: I wasn’t surprised when in November he decided to accept the assignment as Minister of Development. At first I was a little detached…it is a complex and difficult task for him too, but I am very confident and also this time he will be successful».
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C U LT U R A
VENERANDA BIBLIOTECA AMBROSIANA
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Nella pagina precedente, sala Federiciana; a sinistra, Mons. Franco Buzzi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana; a destra, la Sacrestia del Bramante In the previous page, the Federiciana room; on the left, Mons. Franco Buzzi, prefect of the Biblioteca Ambrosiana; on the right, the Sacristy of Bramante
di Luca Bernardi foto © Veneranda Biblioteca Ambrosiana - Milano
Magic Lake svela ai suoi lettori i tesori dell’Ambrosiana attraverso le parole del suo prefetto, Mons. Franco Buzzi, al quale va il nostro sincero ringraziamento per la cortese disponibilità. La Biblioteca Ambrosiana ha recentemente raggiunto il traguardo dei 400 anni: qual è stata l’idea originaria che ne ha determinato la fondazione? «Federico Borromeo si trovava a Roma presso la Biblioteca Apostolica Vaticana tra il 1585 e il 1595. Quando divenne Arcivescovo di Milano volle aprire una grande libreria ispirandosi alla Biblioteca Vaticana, ma con il proposito geniale di renderla accessibile al pubblico per un allargamento della cultura. Prese spunto dal Cardinale Angelo Rocca, agostiniano, conosciuto a Roma, che nel
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1604 aprì al pubblico la Biblioteca Angelica, che richiamava anche studiosi stranieri. L’idea di Federico maturò con lo studio di importanti autori fiamminghi, in particolare il Lipsio, nelle cui opere il modello di biblioteca era mediato da quello alessandrino di museum, cioè luogo delle muse, caratterizzato dalla presenza di studiosi mantenuti dallo Stato per la lettura e l’approfondimento dei testi. Nasce così l’idea di un “Collegio dei Dottori”, quindi la biblioteca non è solo un contenitore di volumi, ma diventa un luogo culturale vivo, dove ci si poteva confrontare. Se da un lato si assiste ad un certo allargamento dell’utenza, dall’altro vi è anche un aspetto elitario costituito dal Collegio di altissima formazione, specializzato nelle diverse forme del sapere e interessato sia a tutte le scienze umanistiche
che alla produzione scientifica. Inizialmente costituito da 30 persone, il numero venne successivamente ridotto a 16». Cosa conserva la Biblioteca? «Nel 1572 sorse a Milano la prima università dei Gesuiti a Brera, con 12 cattedre private. La raccolta libraria dell'Ambrosiana era molto specializzata e comprendeva la linguistica, le lingue morte, caratteri esotici, perché doveva essere aperta a ricevere la documentazione da istituti culturali presenti in tutto il mondo. Vi erano libri comperati nel Mediterraneo (Marocco, Turchia, Grecia), manoscritti, pezzi unici da salvare, libri provenienti dal Nuovo Mondo, India, Cina, Giappone. Si fecero mandare i primi libri a stampa con riassunto in latino. Il progetto era universalistico, poiché tutte le culture dovevano essere in
grado di conoscersi e confrontarsi, in modo che nella società civile potessero coesistere e comprendersi ideologie diverse per favorire un vivere civile. Il patrimonio è di circa un milione di libri, 800.000 antichi (dal 1500 al 1800) e 36.000 faldoni di manoscritti, di cui migliaia sono miniati. Sono relativi a culture diverse (aramaico, ebraico, greco, latino, etiopico, slavo), vi sono papiri risalenti al I secolo a. C. (avanti Cristo) fino a carteggi del 2000. Nel 1618 Federico aprì al pubblico la pinacoteca, inizialmente una galleria per quadri di Caravaggio, Botticelli, Tiziano. Non pensò ad una pinacoteca dove fossero affastellati quadri, ma un progetto culturale capace di auto generarsi, di trasmettersi . Se non vi è nessuno che diventi capace di produrre, il patrimonio culturale è morto. Sviluppò quindi la
cultura figurativa costituendo le accademie distinte in scuola di legno, pittura, scultura, architettura. La pinacoteca fu aperta dal 1618 alla seconda metà del Settecento, quando Maria Teresa d’Austria la trasportò a Brera. Il patrimonio grafico e librario dell'Ambrosiana con gli anni si è allargato, con i lasciti di molte famiglie nobili e raccolte di incisioni. Federica Galli ha lasciato 50 incisioni, il prof Fasana ha lasciato più di 10.000 volumi sulle lingue parlate in India. Oggi i libri della biblioteca non vengono comprati, la raccolta continua tramite l’accademia, quindi negli ultimi 50 anni il termine Accademia è cambiato rispetto al discorso sviluppato dal fondatore Federico Borromeo. Il cambiamento cominciò quando Papa Giovanni costituì l’accademia di studi borromaici che comprende tut-
to l’epistolario di Carlo Borromeo. Giovanni XXIII intuì la necessità di istituire un centro di studi dedicato alla scoperta delle fonti di Carlo e Federico Borromeo. Adesso i lasciti alla biblioteca di professori incrementano il fondo. Attualmente la Biblioteca è anche Accademia e comprende tre settori: biblioteca, pinacoteca e accademia. Nel 2000 fu istituita l’accademia di studi ambrosiani che tratta i testi di Ambrogio Vescovo. Nel 2008 l’Accademia Ambrosiana si è allargata e comprende 7 classi di ricerca (1. italianistica - da San Francesco al 2000 -; 2. greco latina; 3. patristica – letteratura cristiana greca e latina -; 4. Ancien Régime – età moderna e sviluppi dal 1500 a fine 1700 a tutto campo - ; 5. studi di slavistica: protoslavo, russo /1800-1900; 6. Vicino Oriente – quattro sezioni: arabistica,
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Sotto, a sinistra, "Ritratto di Musico" di Leonardo da Vinci, 1485; a destra e nella pagina successiva, disegni di Leonardo compresi nel Codice Atlantico conservato presso la Biblioteca Ambrosiana; sotto, la sala del Cartone di Raffaello
giudaistica, armenistica e siriaca; 7. Estremo Oriente – Cina, Giappone, India, Tibet, Corea Vietnam -) con più di 600 professori e ricercatori a costituire un centro di studio dei documenti conservati». Il periodo attuale è attraversato da una profonda crisi di valori: quali iniziative ritiene indispensabili per promuovere la formazione delle nuove generazioni? «Si tratta di una risposta a diversi livelli. Innanzitutto vi è il progetto di apertura popolare con programmi didattici dedicati ai bambini con corsi interni per la conoscenza della scrittura (storia della scrittura), su quali supporti veniva attuata (pietra, papiro, carta) con l’utilizzo di riproduzioni di documenti. Ai bambini si spiega il concetto del ritratto attraverso le sacre famiglie, il presepio. Inoltre vengono isolati dal grande percorso quadri particolari che vengono spiegati, poi i bambi-
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ni possono frequentare i laboratori. Per i licei vi è la possibilità di introdurre classi con gli insegnanti per conoscere la tradizione testuale dei classici (Senofonte, Tucidide, Cicerone), mostrando la "tradizione testuale"; su questa base gli studenti possono capire come si arriva alla costruzione di un’edizione critica e si appassionano all’ambiente. Vi sono offerte di alta scuola di specializzazione in Filologia, vi è la possibilità di frequentare un master. Riguardo all’aspetto divulgativo è stato sfascicolato il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, comprensivo di 1119 fogli, in 12 volumi rilegati in origine non facilmente consultabili, ogni foglio comprende più di un disegno e la consultazione dei volumi provocava tensioni meccaniche. L’operazione ha permesso di costruire a partire dal 2009 mostre tematiche per esporre integralmente il codice a Milano, con serie di 24 mostre successive su architet-
tura civile, militare, acque, luce, moto, meccanica, botanica, volo uccelli. Ogni mostra dura 3 mesi e poi i fogli sono riposti per tre anni. Prevediamo inoltre di offrire pacchetti tematici all’estero anche come fonte di finanziamento». Quali ricordi la legano al territorio comasco? «Considero Como come mia città, di cui ricordo gli studi presso il Collegio Gallio dei Padri Somaschi. Ricordo Piazza Cavour, il lago, un paesaggio rimasto fisso nel profondo dell’animo. Mi lega a Como l’erudizione comasca legata a Plinio e Giovio con un patrimonio culturale enorme. In particolare ricordo l’idea tipica di Paolo Giovio di associare pinacoteca e biblioteca, con ritratti degli antenati posti al di sopra dei libri. Anche in Biblioteca Ambrosiana vi sono 96 copie della galleria dei ritratti di Paolo Giovio».
In the previous page, on the left, "Ritratto di Musico" by Leonardo da Vinci, 1485; on the right and on this page, drawings by Leonardo included in the Atlantic Code kept in the Biblioteca Ambrosiana; below, the room of the Cartone by Raffaello
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Sotto, la sala Leonardi con il "Ritratto di Musico" e i leonardeschi
Below, the room Leonardi with the "Ritratto di Musico" and the works of art by Leonardo
HEART of the universal CULTURES Magic Lake reveals the treasure of the Ambrosiana to his readers thanks to the words of the prefect, Mons.Franco Buzzi. The Ambrosiana Library recently reached the goal of 400 years: why was it founded? «Federico Borromeo became Archbishop of Milan and he wanted to open a big library taking inspiration from the Vatican Library, but with the idea of giving access to the public. The idea of Federico developed with the study of important Flemish artists, in their works the model of library was combined with the Alexandrian model of museum, characterized by the presence of experts for the reading and for the deepening of the texts who were paid by the state. So it was born the idea of a “Collegio dei Dottori” (Doctor College) and the library became not just a collection of volumes, but also a lively cultural place». What is the present heritage of the Library?
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«The heritage amounts to about one million books, 800.000 ancient ones (from 16th to 18th century) and 36.000 manuscripts, thousands of them are illuminated. They are related to different cultures (Aramaic, Jewish, Greek, Latin, Ethiopian, Slavonic) you can find papyrus dated back to the 1st century and also correspondence of 2000. In 1618 Federico opened the picture gallery to the public, which initially was a gallery with paintings of Caravaggio, Botticelli and Tiziano. Then he developed the figurative cultures constituting separate academies for painting, sculpture and architecture». What are the initiative you consider essential to promote the training of the new generations? «First of all there is the project to open it to the public with educational programs dedicated to children, to high schools and then there are possibilities of specialization in Philology and
the possibility to attend a Master. Regarding the popular aspect, the Atlantic Code with 1119 leaves was opened». What are your memories of Como? «I see Como as my city, I remember when I studied at Collegio Gallio of the Somaschan Fathers, Piazza Cavour, the lake. I am linked to Como thanks to the erudition of the two Pliny and of Giovio who represent a huge cultural heritage».
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C U LT U R A
Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous foundation, photo by Emanuele Zamponi
Capi d'OPERA di Alberto Cavalli foto di Emanuele Zamponi
In occasione delle Giornate Europee dei Mestieri d'Arte (30 Marzo – 1 Aprile 2012), la Fondazione Cologni ha organizzato la mostra “Capi d'Opera. Le eccellenze del saper fare a Milano e in Lombardia”, inaugurata a Milano presso il Museo di Palazzo Morando. Realizzata in partnership con il Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, l'esposizione ha avuto lo scopo di incrementare l’attenzione sul patrimonio dei mestieri d’arte italiani e in particolare sul “saper fare” di botteghe, atelier, opifici, maestri artigiani di Milano e della Lombardia. I maestri e gli oggetti sono stati selezionati dall'architetto e designer Ugo La Pietra, esperto di arti applicate e infaticabile animatore di azioni culturali volte a riavvicinare la cultura del progetto, tipica del design, al saper fare dei maestri artigiani. Presso gli spazi di Palazzo Morando è
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stata dunque allestita una vera e propria galleria di tesori, capi d’opera e capolavori dei settori più ricchi e creativi dell'artigianato lombardo: dalla liuteria al legno, dalle pipe ai coltelli, dalla seta al pizzo, ma anche la moda, la ceramica, i metalli, la pelletteria e i tessuti, l'argento e il vetro… fino alle nuove declinazioni più sperimentali e innovative. Oltre agli oggetti, i gesti: sono infatti stati attivati quattro piccoli atelier, dove i maestri artigiani hanno dialogato con il pubblico dimostrando una volta in più quanta passione, abilità e concentrazione siano necessarie per svolgere un mestiere “a regola d'arte”. La mostra è stata resa possibile grazie al sostegno della Maison ginevrina Vacheron Constantin: la sensibilità della più antica manifattura di alta orologeria nei confronti dei mestieri d'arte si è da sempre manifestata in efficaci
Sopra, il maestro laccatore giapponese Munenori Yamamoto per Vacheron Constantin, © archivio Vacheron Constantin; nelle pagine successive, capi d'opera eseguiti dai maestri artigiani
Above, the Japanese master lacquerer Munenori Yamamoto for Vacheron Constantin, © archive Vacheron Constantin; in the following pages, works made by the artisans
Works of ART opere di mecenatismo culturale. Vacheron Constantin ha portato a Palazzo Morando il maestro laccatore giapponese Munenori Yamamoto, esponente della Maison Zôhiko, fondata a Kyoto trecento anni fa. Prima dell'inaugurazione della mostra, sempre presso Palazzo Morando, ha avuto luogo un convegno organizzato dal Gruppo Lombardo della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e realizzato anche grazie al sostegno del Cavalier Attilio Camozzi, dedicato al tema “Dall'atelier alla bottega all'impresa. Il mestiere d'arte e l'eccellenza imprenditoriale lombarda”. Grazie alle testimonianze personali dei Cavalieri e di altri ospiti d'onore, quali l'economista Stefano Micelli (autore del volume “Futuro Artigiano”), è stato possibile interrogarsi sul ruolo e sul futuro dei mestieri d'arte, sulla formazione e sull'apprendistato.
On the occasion of the European Days of the Métiers d'Art, the Cologni Foundation organized in Milan the exhibition “Capi d'Opera. Le eccellenze del saper fare a Milano e in Lombardia” (Masterpieces. The excellences of savoir-faire in Milan and in Lombardy). In collaboration with The Councillor of Culture of Milan, a gallery of works of art of the most creative sectors of Lombard crafstmanship was staged at Palazzo Morando. Moreover, the artisans could communicate with the public through the four ateliers which were set up in the premises. The exhibition was made possible by the support of the Maison Vacheron Constantin, that took the Japanese master lacquerer Munenori Yamamoto. Before the inauguration of the exhibition a conference took place, organized by the Lombard Group of the Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro on the topic “From the atelier to the enterprise. Craftsmanship and the entrepreneurial excellence in Lombardy”.
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PEOPLE
MARCO ONOFRI
Alla base il rapporto UMANO di Daniele Brunati foto Archivio Azienda Ospedaliera Sant'Anna
Ospedale Sant’Anna, 27 gennaio 2012. Una cordiale chiacchierata a ruota libera con il direttore generale dottor Marco Onofri, da poco più di un anno alla guida dell’azienda più importante del territorio comasco. Iniziamo con alcune sue dichiarazioni rilasciate alla stampa dopo circa un mese dall’inizio della sua attività: «Mi sembra ci siano le condizioni giuste per operare al meglio». Per continuare con: «Posso confermare che dopo il primo mese di lavoro, in azienda operano straordinarie professionalità. Ora si tratta di conferire ulteriore slancio con spirito di squadra». Il rapporto umano è alla base della relazione medico–paziente. Quanto è cambiato oggi, nel suo ruolo di manager, l’approccio con le persone?
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«Prima la persona si rivolgeva a me per avere un'opinione tecnica. Oggi le cose sono un po' cambiate, perchè parlando pur sempre di sanità, non affronto l'argomento solo da un punto di vista clinico, ma anche amministrativo. Il rapporto umano rimane però alla base del mio operato, perchè la carta vincente è scegliere buoni collaboratori con i quali potersi confrontare». Quando operava in qualità di primario di cardiologia le sue scelte venivano prese in totale libertà. Oggi invece, come direttore generale, deve seguire direttive sanitarie, politiche... «La Regione dà degli indirizzi, ma l'applicazione è poi contestualizzata. Personalmente, ho avuto la possibilità di scegliere le persone
Sopra, ingresso principale del nuovo Ospedale Sant'Anna
di cui mi fidavo di più, perché sono certo che sia necessario avere al proprio fianco professionalità capaci di completarci. Io possiedo un’esperienza sanitaria pluriennale, ma non ho una competenza tecnico amministrativa tale da permettermi di agire in totale autonomia, quindi ho dovuto affidarmi a qualcuno che ne avesse maggiore cognizione». Ad un anno di distanza dal suo insediamento crede di aver fatto le scelte giuste? «Ho avuto la fortuna di trovare e scegliere validi collaboratori, in particolare un direttore sanitario di cui mi fido moltissimo e un direttore amministrativo, scelto dal dottor Mentasti, che io ho avuto la fortuna di “ereditare”». Quali sono stati i principali problemi incontrati all'inizio della sua attività? «Abbiamo dovuto fare i conti con un ospedale nuovo, delocalizzato rispetto a quello vecchio, che agiva su una fascia di persone diverse, ovvero su una periferia multi provinciale che vede l'ospedale di Como come un importante punto di riferimento. Oltre alla delocalizzazione, c'era da gestire un nuovo
Above, entrance of the new Ospedale Sant'Anna
modello organizzativo che la Regione ci ha offerto di poter seguire, ovvero l'ospedale organizzato per intensità di cure, che necessita di un supporto logistico importante». Il nuovo ospedale, sia dal punto di vista strutturale che organizzativo, vi ha però permesso di avanzare anche sotto il profilo della tecnologia. «É assolutamente così. L'acquisto di “Vero”, acceleratore lineare di ultima generazione, ma non solo, ci ha permesso di essere assolutamente all'avanguardia per quanto riguarda le cure mediche offerte al paziente. Certo, questo ha comportato anche un aumento dei costi. Noi abbiamo ricevuto un ospedale con un buon bilancio economico ed una struttura organizzativa-gestionale ottimamente avviata. L’obiettivo è proseguire in questa direzione». Crede che l'ospedale sia a pieno regime a livello di personale? «Credo che il numero di persone sia adeguato. Non riesco a immaginarmi un incremento. Guai però a pensare di aver concluso il no-
stro lavoro, dobbiamo continuare a migliorare l'organizzazione non solo del presidio di Como, ma di tutta la rete che comprende anche gli ospedali di Cantù, Mariano, Menaggio». Ed ora ci concediamo tre domande semplici, dirette. La prima: quale è stata la sua più grande soddisfazione? «La capacità degli operatori di rispondere alle nuove esigenze, di adattarsi. Quando abbiamo chiesto collaborazione la risposta è stata eccellente, quasi superiore alle aspettative». Se fosse un mecenate, quale investimento farebbe? «Mi piacerebbe realizzare il nuovo blocco operatorio dell'ospedale di Cantù perchè le migliorie spingono gli utenti a scegliere una struttura piuttosto che un’altra e motivano fortemente i collaboratori». E il “vecchio” Sant’Anna? «Oggi presso quella struttura si svolgono attività ambulatoriali, ma il progetto prevede che tra poco più di un anno diventi una cittadella sanitaria. La città di Como se la merita».
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The HUMAN relationship on top Ospedale Sant'Anna, 27th January 2012. A friendly talk with the general manager, Marco Onofri. It’s one year that he is the directing
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the most important hospital in the province of Como. The human relationship fundamental in the relationship between doctor and patient. How much did the approach with the people change? «In the past the patient used to come to me in order to have a technical opinion. Today things have changed, I don’t just face the problem from the clinical point of view, I also face it from the administrative point of view. Anyway the human relationship
is fundamental, because the winning choice is to choose a good staff to work with». After one year from the beginning of your job, do you think you made the right choices? «I was lucky because I found and I chose a well-prepared staff, in particular a sanitary manager I really trust and an administrative manager, chosen by doctor Mentasti, I had the fortune “to inherit"». What were the main problems you had to
In questa pagina, veduta aerea della struttura dell'Ospedale Sant'Anna, San Fermo della Battaglia On this page, aerial view of the Ospedale Sant'Anna, San Fermo della Battaglia
face at the beginning of your activity? «We had to handle a new hospital, delocalized if compared with the previous one, that acted on a multi provincial outskirts. A part from the delocalization, we had to set a new model of organization, that is according to the care intensity, which needs an important logistic support». The new hospital, both from the structural point of view and from the organization,
let you improve also from the technological point of view. «Of course. The purchase of “Vero”, the linear accelerator of last generation and some other purchases let us be at the forefront in the medical care offered to the patient». Do you think the staff is working at full capacity in the hospital? «I think that it is fine. But there is still a long way to go». What is your greatest satisfaction? «The
ability of the operators to respond at new requests and to adapt». Should you be a patron, what is the investment you will do? «I would create the new operatory block of the hospital in Cantù». And the “old” hospital Sant’Anna? «Today that building is used for ambulatory activities, but the project foresees that it will become a sanitary center a bit more than one year. The city of Como deserves it».
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NEWS
Dorian Cosentino, primario di Radioterapia, Ospedale Sant'Anna, San Fermo della Battaglia Dorian Cosentino, the head physician of Radioteraphy, Ospedale Sant'Anna, San Fermo della Battaglia
E' VERO di Luca Bernardi foto Archivio Azienda Ospedaliera Sant'Anna
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VERO, acceleratore lineare di ultima generazione per combattere i tumori VERO, the linear accellerator of the last generation to treat cancers
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Sala operativa
L’Ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia (Como), in prima linea nella lotta ai tumori, si è di recente dotato di un acceleratore lineare di ultima generazione, il VERO, unico in Italia e per l’Europa presente a Bruxelles e frutto di un investimento di sei milioni di euro. La prima terapia con il Vero è stata effettuata l’8 novembre scorso. Il primario della Radioterapia del Sant’Anna, Professor Dorian Cosentino, spiega per i lettori di Magic Lake il funzionamento dell’apparecchiatura: «La radioterapia ha avuto negli ultimi anni un progresso tumultuoso, se pensiamo che venti anni fa era possibile unicamente irradiare un target neoplastico statico, mentre è aumentata enormemente la flessibilità degli acceleratori lineari, grazie non tanto alla meccanica, che è rimasta in gran parte invariata, ma soprattutto allo sviluppo del software operativo. Precursori
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Operative room
del Vero sono stati la tomoterapia e il Cyberknife, tuttavia il VERO raccoglie le precedenti esperienze e, oltre a permettere tutti i trattamenti possibili con le precedenti apparecchiature, è in grado di definire con precisione il target neoplastico con elevati gradi di libertà, in modo da “scolpire” la dose radiante. Poiché il software gestionale è ancora in corso di implementazione, le potenzialità dell’apparecchiatura sono ancora da valutare e riteniamo possibili nuove tecniche di trattamento. Ovviamente, per ottenere la massima informatività possibile dai dati che stiamo raccogliendo, sarà necessaria una regia sovra regionale e una intensa collaborazione tra i diversi Centri Italiani ed esteri al fine di decidere le linee di studio. Nell’utilizzo sui pazienti abbiamo già potuto verificare che l’apparecchiatura risponde alle aspettative, ottenendo il
massimo risparmio dei tessuti sani a fronte della massima concentrazione della dose tumoricida. Una grande novità di questo trattamento sarà a breve la possibilità di attuare la radioterapia sterotassica che consiste non solo nel trattare più focolai neoplastici contemporaneamente, ma anche di seguire i movimenti diretti e indiretti sia delle strutture tumorali che di quelle contigue sane, operando il cosiddetto “tracking” tumorale. I pazienti a cui è rivolto principalmente il trattamento sono quelli che necessitano di trattamento radioterapico esclusivo, in particolare affetti da tumori di prostata, testa e collo, polmone, encefalo». Il Profrofessor Cosentino termina l’intervista ricordando che sono in corso diversi protocolli di studio che permetteranno per la prima volta di stilare le Linee Guida per l’utilizzo ottimale dell’apparecchio.
Below, on the left, Dorian Cosentino, head physician of Radiotheraphy, Luciano Bresciani, Health Councillor of the Lombardy Region, Marco Onofri, general manager of the Azienda Ospedaliera Sant'Anna
Sotto, da sinistra, Dorian Cosentino, primario di Radioterapia, Luciano Bresciani, Assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Marco Onofri, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Sant'Anna
It's "VERO" The Hospital Sant’Anna in San Fermo della Battaglia (Como) is at the forefront in the fight against cancer, recently it started using a linear accelerator of last generation, the Vero, the only one in Italy, in Europe is used just in Bruxelles, which represents an investment of 6 million Euro. The first treatment with the Vero was carried out on 8th November 2011. The head physician of Radiotherapy in the Sant'Anna, Professor Dorian Cosentino, explains the equipment to the readers of Magic Lake: «Radiotheraphy has had a tumultuous progress in the last few years, 20 years ago it was just possible to irradiate a static neoplastic target, now the flexibility of the linear accelerator has incredibly increased, thanks not to the mechanics, which is mainly unchanged, but above all to the development of the
operating system. The precursors of the Vero were the Tomo Therapy and the Cyberknife, anyway the Vero collects the previous experiences and besides allowing all the possible treatments with the previous equipment, it is able to define the neoplastic target with high degrees, so that it can “carve” the irradiant dose. Since the management software is still being implemented, the equipment potentials have to be evaluated and new treatment techniques are to be developed. To get the maximum possible information from the data available, it is necessary to have not just a regional but a larger coordination and an intense collaboration among the different Italian and foreign centers, in order to set the study guidelines. In the use on the patients we have already been able to verify that the equipment
responds to the expectations getting the maximum protection of the healthy tissues to fight the cancer cells. A great news regarding this treatment is the possibility to use the stereotaxic radiotherapy, which not only consists in the simultaneous treatment of neoplastic hotbeds, but also in the control of the direct and indirect movements of the cancer and the healthy structures, carrying out the so-called cancer tracking. The patients who undergo this treatment are those who need an exclusive radiotherapy treatment, in particular for prostate, head and neck, lung and encephalon cancer». Professor Cosentino ends the interview remembering that there are different study protocol which can allow the possibility to write some guidelines for the optimal use of the equipment.
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EVENTI
MagicLake & Amici di di Elisabetta Comerio foto Francesco Corbetta 100
ospiti alla
Como Fondazione Minoprio
In queste pagine, l'arrivo degli ospiti presenti alla serata di presentazione dell'edizione Winter 2011/2012 di Magic Lake presso la Fondazione Minoprio
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In these pages, the guests at the presentation evening of Magic Lake edition Winter 2011/2012 at the Fondazione Minoprio
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Nelle foto, la platea presente in sala; nella pagina seguente, sotto, da sinistra, Silvio Santambrogio, presidente dell'Associazione Amici di Como; Mario Colombo, consigliere della Fondazione Minoprio; Giovanni Anzani, vicepresidente di Amici di Como; Roberto Cassani, presidente del Consorzio Como Turistica
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In these pages, the guests in the presentation room; below, on the left, sotto, Silvio Santambrogio, president of the Associazione Amici di Como; Mario Colombo, councillor of the Fondazione Minoprio; Giovanni Anzani, vicepresident of Amici di Como; Roberto Cassani, president of Consorzio Como Turistica
Villa Raimondi è circondata da un vasto parco botanico di sette ettari dove sono raccolte oltre 300 essenze arboree principali e circa 1600 arbusti e alberi minori. Il parco di Minoprio, che fra i suoi esemplari monumentali vanta una magnifica Magnolia grandiflora e un Tiglio centenario, si presenta come un archivio naturale. Questa è la cornice nella quale si è svolto l’evento di presentazione dell’edizione Winter 2011 della rivista Magic Lake. L’auditorium di Villa Raimondi, immersa nello splendido parco della Fondazione Minoprio, ha infatti accolto il primo momento della serata: sul palco della sala conferenze, sono intervenuti, oltre all’editore del magazine, Daniele Brunati, anche Mario Colombo, consigliere del-
la Fondazione, Silvio Santambrogio, presidente di Amici di Como insieme ad altri rappresentanti del consiglio direttivo dell’associazione, Roberto Cassani, presidente di Consorzio Como Turistica e Roberto Bernasconi, presidente della Caritas che ha presentato alla folta platea il progetto del Fondo Diocesano di Solidarietà Famiglia Lavoro della Diocesi di Como sostenuto dalla rivista, dalla Città dei Balocchi e da Amici di Como. Gli oltre 250 ospiti della rivista e dell’associazione presenti alla serata si sono poi recati nella serra dove, in un ambiente suggestivo e molto natalizio, si è svolta la cena, un momento conviviale che caratterizza gli appuntamenti di Magic Lake e di Amici di Como.
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Sopra, parte del consiglio direttivo di Amici di Como, da sinistra, Giovanni Anzani, Mario Pittorelli, presidente onorario di Amici di Como; Celestino Petazzi, Roberto Bernasconi, presidente della Caritas, Pietro Porro, Silvio Santambrogio e Daniele Brunati; nelle pagine seguenti, gli ospiti presenti
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Above, some members of the board of directors of Amici di Como, on the left, Giovanni Anzani, Mario Pittorelli, honorary president of Amici di Como; Celestino Petazzi, Roberto Bernasconi, president of Caritas, Pietro Porro, Silvio Santambrogio and Daniele Brunati; in the following pages, the guests of the evening
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Magic Lake and Amici di Como GUESTS at the FONDAZIONE MINOPRIO Villa Raimondi is surrounded by a huge botanical park of seven hectares with over 300 principal arboreal essences and around 1600 bushes and small trees. The park of Minoprio boasts a magnificent Magnolia grandiflora and a centenary lime tree among its monumental collection and it represents a natural heritage. This is the location of the event linked to the presentation of the winter edition 2011 of the magazine Magic Lake. In the auditorium of Villa Raimondi, surrounded by the beautiful park of the Fondazione Minoprio, it took place the first part of the evening: on the stage of the conference room the speeches were held by the editor, Daniele Brunati, the adviser of the foundation,
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Silvio Santambrogio, president of Amici di Como, together with other representatives of the executive board, Roberto Cassani, president of the Consorzio Como Turistica and Roberto Bernasconi, president of the Caritas who explained to the public the project of the Diocese Fund of Charity Family Work of the Diocese of Como supported by the magazine, by CittĂ dei Balocchi and by Amici di Como. For over 250 guests of the magazine and of the association the evening continued in the greenhouse, where the dinner was characterized by a suggestive and Christmas atmosphere, this is a convivial moment which characterized the appointments of Magic Lake and Amici di Como.
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EVENTI
Como Città dei Balocchi diventa MAGGIORENNE
di Elisabetta Comerio foto Francesco Corbetta, Maurizio Camponovo, Carlo Pozzoni, Andrea Butti
Sono stati davvero molti, in occasione della XVIII edizione, gli amici della Città dei Balocchi che hanno voluto prendere parte alla manifestazione natalizia comasca. Su tutti, vorremmo citare due persone che, con la propria presenza, hanno voluto essere testimonial di iniziative benefiche. Il primo è stato Mons. Diego Coletti, Vescovo di Como, che oltre al consueto incontro con i bambini presso il Teatro Sociale per spiegare loro il significato dei simboli del Natale, ha preso parte alla Città dei Balocchi inaugurando l’iniziativa della mongolfiera solidale. Infatti, giovedì 8 dicembre in piazza Verdi la mongolfiera Bianchi Group ha permesso a bambini e adulti di provare l’emozione di un volo vincolato sopra i tetti di Como, dando ai visitatori anche l’opportunità di compiere un gesto di solidarietà. Infatti, l’intera somma raccolta durante la giornata grazie all’offerta delle tante famiglie che hanno preso parte all’iniziativa, è stato devoluto in beneficenza al Fondo di Solidarietà Famiglia Lavoro della Caritas di Como. Sabato 17 dicembre è stata invece la volta della celebre cantante Ivana Spagna che ha scelto di essere presente alla Città dei Balocchi leggendo brani del suo libro “Briciola, storia di un abbandono”, il cui ricavato è stato e sarà devoluto (e tutt’oggi nelle librerie), all’ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali. Un grande regalo sia per la manifestazione, sia per i visitatori ed i suoi tanti fan. Due giornate di festa che sono state il perfetto corollario di un’edizione che ha riservato grandi sorprese a tutti i piccoli e grandi visitatori: dalla casa alla foresta di Babbo Natale allestite in piazza Cavour, le caratteristiche casette che ospitavano aziende agricole, aziende alimentari e produttori del territorio e di altre regioni italiane, il Capodanno sul lago che ha coinvolto migliaia di giovani e famiglie, l’arrivo di Babbo Natale e della Befana, evento di chiusura della kermesse.
Como Città dei Balocchi turns eighteen On the occasion of the 18th edition of the Città dei Balocchi, many friends decided to take part in the Christmas event held in Como. Above all we would like to mention two persons, who decided to support charity projects with their presence. The first one is Mons. Diego Coletti, Bishop of Como, who had a meeting with the children at the Teatro Sociale to explain them the meaning of the symbols of Christmas, he took part in the event of Città dei Balocchi with the inauguration of the initiative of the charity hot-air balloon. On Thursday 8th December in piazza Verdi the hot-air balloon Bianchi Group let children and adults experience a flight on the roofs of Como, giving the visitors the chance to make a charity gesture. Actually the entire amount collected during the day thanks to the help of many families who took part in this initiative was given to the Fund of Charity Family Work of the Caritas of Como. On Saturday 17th December, the famous singer Ivana Spagna decided to participate in the Città dei Balocchi and she read some abstracts from her book “Briciola, storia di un abbandono” (Briciola, story of an abandonment), the money raised were and will be given to the ENPA, National Body To Protect Animals. This is a great gift for the event, for the visitors and for her fans. Two important days to celebrate an edition which gave lots of surprises to children and adults: from the house to the forest of Santa Klaus located in piazza Cavour, the cottages which guest agricultural and food companies and producers of the Como territory and of other Italian regions, the New Year’s Eve on the lake which involved thousands of young people and families, the arrival of Santa Klaus and the Epiphany, which was the last appointment.
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Capodanno
Nelle pagine del servizio, alcune immmagini della scorsa edizione della CittĂ dei Balocchi In these pages, some photos of the past edition of the CittĂ dei Balocchi
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Babbo Natale / Villaggio
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SolidarietĂ
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LAB Educazione Civica
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Celebrities
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Eventi
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Arrivo della Befana
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EVENTI
Amici di Como
Nelle pagine del servizio, alcune immmagini della seconda edizione del Magic Light Festival In these pages, some images of the second edition of the Magic Light Festival
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MAGIC LIGHT FESTIVAL SECONDA EDIZIONE di Elisabetta Comerio foto Francesco Corbetta
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Nel mese di dicembre, a Como, è diventata un’abitudine vedere persone con lo sguardo rivolto all’insù per ammirare le proiezioni architetturali del Magic Light Festival, il più grande festival di luci della regione Lombardia. Infatti anche quest’anno, nell’ambito della manifestazione Como Città dei Balocchi, l’associazione Amici di Como ha voluto regalare alla città questo scenografico e suggestivo appuntamento con la luce. Tema preponderante dell’iniziativa in questa sua seconda edizione è stato l’Anno Internazionale delle Foreste, in linea con quanto proposto nel programma della kermesse. Alberi e boschi sono state le immagini ricorrenti utilizzate per le proiezioni architetturali che hanno vestito alcuni edifici del centro cittadino, insieme, ovviamente, alle immagini prettamente natalizie.
In December it is a tradition that in Como people look up on the buildings to admire the architectural projections of the Magic Light Festival, the most important light festival of the Lombardy region. Actually also this year, during the event Como Città dei Balocchi, the association Amici di Como, wanted to donate this scenographic and suggestive appointment with the light. The main topic of the initiative of this second edition was the International Year of the Forests, in line with what it was proposed in the program of the event. Trees and woods were the images used for the architectural projections which dressed some buildings of the historical center together with the Christmas images.
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EVENTI
Capodanno "IN" con la FAMIGLIA COMASCA di Piercesare Bordoli foto Zambra
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Nelle foto, immagini della scorsa edizione del "Concerto di Capodanno" al Teatro Sociale di Como; sotto, a destra, il presidente della Famiglia Comasca, Piercesare Bordoli con il Prefetto di Como, S.E. Michele Tortora; sotto, l'insostituibile presentatore-attore Diego Gaffuri
In these pages, some photos of the last edition of "Concerto di Capodanno" at the Teatro Sociale di Como; below, on the right, the president of the Famiglia Comasca, Piercesare Bordoli with the Prefect of Como, S.E. Michele Tortora; below, the irreplaceable presenter-actor Diego Gaffuri
New Year's Concert with the FAMIGLIA COMASCA Risale all’ormai lontano 1988 la decisione della Famiglia Comasca di realizzare anche a Como il “Concerto di Capodanno.” Lungi da noi l’idea di scimmiottare Vienna, ci siamo rivolti alle due bande comasche di maggior spicco, ovvero la “Cittadina” e la “Baradello”. La prima ha declinato, la seconda con molta avvedutezza ha accolto il nostro invito ed ha preparato il concerto del 1989; eravamo ai primi di novembre del 1988 e l'allora presidente Giorgio Galli dimostrò coraggio, condividendo appieno il nostro entusiasmo. In tutti questi anni abbiamo potuto constatare la costante crescita del complesso bandistico che si potrebbe ormai definire “Orchestra”. Sono passati ventiquattro concerti e nel 2013 raggiungeremo il 25°. La “Baradello” sta già lavorando per un concerto degno della ricorrenza. Anche il presentatore, l’attore Diego Gaffuri, è con noi dall’inizio ed ogni anno ci gratifica con la lettura di poesie in dialetto comasco. La cornice di questo bel quadro è da sempre il Teatro Sociale che con il suo splendore impreziosisce tutto ciò che si svolge al suo interno. Gli ultimi cinque concerti si possono ascoltare sul sito www.famigliacomasca.net.
The decision of the Famiglia Comasca to promote the event “New Year’s Concert” goes back to 1988. Our idea wasn’t to copy the concert of Wien, we addressed to the two most important concert bands of Como, that is “Cittadina” and “Baradello”. The first one didn’t accept the invitation, the second one decided to take part in it and they prepared the concert in 1989; at the beginning of November in 1988, the President Giorgio Galli showed courage and he shared our enthusiasm. All over the years we noticed the constant growth of the band and now it can be defined as a proper “orchestra”. 24 concerts were performed and in 2013 we will celebrate the 25th anniversary. The “Baradello” is already working for a concert up to the expectations. Also the presenter, Diego Gaffuri, is with us since the beginning and every year he also gives us the pleasure to listen to dialect poems of the Como area. The location for this important event is traditionally the Teatro Sociale, with its splendor it embellishes everything. The last five concerts can be listened on the web site: www.famigliacomasca.net.
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EVENTI
SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE Nelle pagine del servizio, immagini della scorsa edizione del Salone Internazionale del Mobile di Milano
di Stefania De Giorgi foto Archivio Cosmit
Nel 2011 si sono festeggiati i primi cinquant’anni dell’evento che nel corso del tempo è diventato una caratteristica peculiare della città di Milano. L’impegno lavorativo per gli addetti ai lavori è frenetico e gravoso per riproporsi sempre in un modo nuovo e per dimostrare la solita impareggiabile qualità. L’ormai consueto annuale appuntamento si svolgerà da martedì 17 a domenica 22 aprile presso Fiera Milano a Rho, con una novità per il grande pubblico che potrà accedere in fiera anche il sabato oltre all’abituale domenica. Siamo tutti a conoscenza della difficile situazione economica di molti Paesi e non ultimo il nostro, eppure questo evento ci strabilia con un notevole incremento di numeri. Il Salone Internazionale del Mobile e dei Mobili per Cucina, Euro Cucina, il Salone Internazionale del Bagno, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e il Salone Satellite andranno a occupare 209.000 metri quadrati espositivi del quartiere fieristico. Per la 51a edizione sono attesi oltre 300.000 visitatori, conferma della fiducia che ha sempre contraddistinto gli espositori, presenti in 2.500 in questa edizione. Continua l’omaggio agli uomini che con la loro creatività e la loro audacia hanno reso grande il mondo del design. “Design Dance” è uno spettacolo, in collaborazione con il Teatro dell’arte della Triennale, per far danzare, dare una voce, un corpo, a quegli oggetti che hanno contribuito a creare il sogno del design italiano. Milano come sempre apre il suo cuore antico e pulsante per accogliere nella Pinacoteca Ambrosiana un’istallazione multimediale: “Librocielo”. Questi sono solo alcuni dei tanti regali che l’edizione 2012 dei Saloni ci riserva….il resto è tutto da scoprire.
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In these pages, photos of the last edition of the Salone Internazionale del Mobile of Milan
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NEW YORK - LAS VEGAS - WASHINGTON - HOUSTON - FRANKFURT - AMSTERDAM - MILAN - LAKE OF COMO - VENICE - ROME
In 2011 the Saloni celebrated 50 years, in the course of the years this event became a peculiar characteristic of the city of Milan. The employees work hard to present themselves always in a new way and to show the usual inimitable quality. The usual annual appointment is held from Tuesday 17th to Sunday 22nd April at the Fiera Milano in Rho, this year the exhibition is open to the public not just on Sunday, but also on Saturday. We all know the difficult economic situation many Countries are experiencing, anyway this event surprises us with a huge increase in numbers. The Salone Internazionale del Mobile e dei Mobili per Cucina (International Furniture and Kitchen Exhibition), Euro Cucina, the Salone Internazionale del Bagno (International Bathroom Exhibition), the Salone Internazionale del Complemento d’Arredo (International Furniture Complement Exhibition) and the Salone Satellite (Satellite Exhibition) will cover 209.000 square meters of the fair district. The 51st edition is waiting for 300.000 visitors, to confirm the trust that always countersigned the exhibitors, 2.500 in this edition. The homage to the men who gave a great contribution to the world of design thanks to their creativity and to their skills. “Design Dance” is a show, in collaboration with the Teatro dell’arte della Triennale, to let dance, give a voice, a body to those objects that contributed to the dream of the Italian design. As always the city of Milan opens its ancient and pulsating heart to welcome a multimedia installation in the Pinacoteca Ambrosiana: “Librocielo”. These are just some of so many gifts of the Saloni edition 2012…all the rest is to be discovered.
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Milano. Salone Internazionale del Mobile, pad. 03 - stand E35/E39/F36
OAK Industria Arredamenti SpA - Via Marmolada 3/5 - 22063 Cascina Amata - Cant첫 COMO Italy - Ph. +39.031.73711
EUROCUCINA
EUROCUCINA Tutte le precedenti edizioni di Eurocucina hanno suscitato un notevole interesse da parte degli addetti ai lavori, soprattutto perché quello della cucina è un campo nel quale la tecnologia copre un ruolo determinante. Le automazioni, gli elettrodomestici nati da una ricerca sempre più avanzata, la creatività delle linee, lo studio nei materiali, portano come risultato soluzioni finemente innovative. EuroCucina è il trampolino di lancio per tutte le nuove tendenze nel settore della produzione italiana e internazionale e nel 2011 c’è stato un incremento delle esportazioni del 1.7%. La cucina non è solo tecnologia, non può essere considerata solo un luogo tecnico pratico, è molto di più. E’ soprattutto convivialità, perché il piacere del buon cibo è sempre stata una prerogativa del popolo italiano. Seduti intorno ad un tavolo si sono discussi molti dei temi fondamentali del nostro essere. Ecco perché è stata squisitamente accolta la sezione dedicata a tutti gli oggetti che incorniciano l’atto del mangiare. E’ così che nasce nella manifestazione il connubio fra produttori di cucine e trend della tavola apparecchiata. EUROCUCINA All the previous editions of Eurocucina were a source of interest for the employees, above all because the kitchen is a sector in which technology has a fundamental role. The automations, the appliances created according to the most advanced research, the creativeness, the study of the materials bring elegantly innovative solutions. EuroCucina is the spring board for all the new tendencies in the sector of the Italian production and in 2011 an increase in exports of 1.7% was registered. The kitchen is not only technology, it cannot just be considered a practical technical place, it is much more. It is above all conviviality, because the pleasure of good food has always been a prerogative of Italian people. Around a table, people used to discuss many fundamental subjects. This is the reason why the section dedicated to all the objects related to the action of eating was warmly welcomed. In this way it was born the union between the kitchen producers and the trend of the table set.
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INTERIOR DÉCOR
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SALONE BAGNO
SALONE INTERNAZIONALE DEL BAGNO Sono passati due anni dall’edizione precedente e il campo made in Italy dell’arredo bagno ha visto, nonostante la crisi, una situazione stabile e tuttavia un’attenzione particolare è stata rivolta a questo settore dai Paesi Mediorientali. Alla luce di ciò, ancora una volta il Salone Internazionale del Bagno si attesta quale vetrina internazionale di tecnologie innovative che si fondono con le tendenze del design. In questa edizione una particolare attenzione è volta verso rivestimenti e complementi naturali considerando il bagno non solo come luogo funzionale ma come fulcro di scelte di stile. Sempre sensibili a quelle che sono le esigenze contemporanee le aziende ampliano l’offerta con un connubio tra maestria artigianale e design nell’interpretazione innovativa di marmi onice e pietre naturali. Una filosofia di vita che mette il benessere della persona al centro dell'attenzione e tutto ciò che favorisce un equilibrio psicofisico è ben rappresentata dal salone internazionale del bagno che offre una zona wellness accessibile a tutto il pubblico che potrà provare il beneficio di massaggi e aromaterapia. SALONE INTERNAZIONALE DEL BAGNO After 2 years from the last edition the bathroom furniture made in Italy experienced, despite the international crisis, a steady situation and the Middle-Eastern countries gave a particular attention to this sector. Once again the international bathroom exhibition is considered to be an international window of innovative technologies combined with design trends. In this edition a particular attention was given to coverings and natural elements, because the bathroom is seen not just as a functional place, but also as a stylish place. The companies attentive to the contemporary needs widen their offer relying on hand-crafted knowledge and design in the innovative interpretation of onyx marble and natural stones. A life philosophy that puts the personal wellness at the forefront, together with everything that favors a psychophysical balance. This is well represented in the international bathroom exhibition that offers a wellness area for visitors, who can try the benefits of massages and aromatherapy.
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Cavour dressing and writing commode. A fine example of English rococo, created by hand by Italian craftsmen. In inlaid solid mahogany, with onyx top, lost-wax casted brasses and ivory leaves inlay.
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Salone Internazionale del Mobile Milan, April 17th -22th 2012 Hall 4, Stand C15-C21 www.jumbo.it
SALONE SATELLITE
SALONE SATELLITE Ritorna, come avviene da 15 anni, il Salone Satellite che nel corso di questi anni è stato trampolino di lancio per molti designer. Nel 1998 Cosmit ebbe l’idea di creare un’ occasione per i giovani under 35 di potersi proporre al mondo del design. Nel corso delle edizioni si è andato intensificando il rapporto fra i giovani designer e le aziende. Così anche quest’anno i creativi si sfideranno con progetti relativi ai temi delle manifestazioni biennali, EUROCUCINA e SALONE INTERNAZIONALE DEL BAGNO. Un comitato di selezione composto da esponenti di rilievo internazionale, provenienti dal mondo del design e della comunicazione, valuterà tutti i progetti. Il SaloneSatellite ha sempre guardato avanti e quest’anno il tema dell'allestimento “Design&Technology” coinvolge un cospicuo numero di designer, ciascuno con la propria interpretazione. Inoltre alla selezione delle scuole di design si sono aggiunte nuove presenze da vari Paesi, ciò dimostra quanto una buona didattica sia importante per il mondo del design. SALONE SATELLITE It is 15 years that the Salone Satellite (Satellite Exhibition) is annually back, during the last few years it represented a spring board for many designers. In 1998 Cosmit had the idea to give young people under 35 the chance to propose themselves to the world of design. The relationships between young people and designers were always growing. So also this year the creative designers are competing with projects related to the topics of the biennial exhibitions, EUROCUCINA (Kitchen Exhibition) and SALONE INTERNAZIONALE DEL BAGNO (International Bathroom Exhibition). A committee made of international experts, coming from the world of design and communication, will evaluate the projects. The Salone Satellite always looked ahead and this year the topic of the installation “Design&Technology” involves many designers, everyone will give his own interpretation. Beside the selection of design schools there are new presences coming from different countries, this shows how a good didactics is important for the world of design.
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ARTE
Il primo BSI Album 2012 entra nel cuore dell’Africa
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1. Bakuba, Maschera elmetto,Repubblica del Congo, Africa centrale. Legno, perline, cauri, cuoio 2. Le bambole della fertilità, Namji, Camerun, Africa centrale. Legno, perline, cauri. 3. Il re Mashambooy, Bakuba, Repubblica del Congo, Africa centrale. Legno, pelle, perline, cauri. 4. Vaso per il latte, Mangbetu, Repubblica Democratica del Congo, Africa centrale. Terracotta. 5. I leopardi, Regno di Benin (Ife), Africa occidentale. Bronzo. 6. Bobo, Maschera, Burkina Faso, Africa Occidentale. Legno.
Le opere africane protagoniste, in anteprima assoluta, del nuovo BSI Album, progetto che intende offrire al pubblico la possibilità di ammirare collezioni di oggetti preziosi come in un museo “open air”. L’edizione 2012 della mostra e del prestigioso catalogo firmati BSI è, infatti, dedicata all’arte africana con una selezione di opere tratte dalla collezione Moser. Un viaggio virtuale alla scoperta del ricco patrimonio etnico e culturale del centro Africa che, a partire dal 23 gennaio 2012, è esposto in tutte le filiali BSI della Svizzera: da Lugano a Bellinzona per arrivare fino a Chiasso, Locarno, Ginevra, Zurigo, St. Moritz e Crans-Montana. La volontà di mettere in mostra la storia delle opere del centro Africa e illustrare le peculiarità culturali delle varie etnie sta alla base della scelta di BSI per la prima collezione del 2012. Una scelta che rispecchia appieno la filosofia “BSI Album”: dare spazio e promuovere mostre di collezioni rare e originali. Una serie di circa 200 opere tra sculture a tutto tondo, bassorilievi, oggetti di uso comune e maschere, che vuole testimoniare la qualità e la tensione espressiva tipica di tutta l’arte africana. Ogni pezzo tramanda una visione del mondo e condensa lo spirito e la vita dell’etnia che l’ha prodotto, spesso rispondendo ad una necessità spirituale. La nuova esposizione BSI è, insomma, un viaggio nell’Africa centrale attraverso oggetti che raccontano mondi e visioni della vita generate da culture a volte scomparse, a volte invece ancora vissute da uomini e donne del nostro tempo.
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1. Bakuba, Helmet mask, Republic of the Congo, Central Africa. Wood, small pearls, cauri, leather 2. The fertility dolls., Camerun, Central Africa. Wood, pearls, cauri. 3. The king Mashambooy, Bakuba, Republic of the Congo, Central Africa. Wood, leather, small pearls, cauri . 4. Vase for the milk, Mangbetu, Democratic Repubblic of the Congo. Central Africa. 5. The leopards, Kingdom of Benin (Ife), Western Africa. Bronze. 6. Bobo, Mask, Burkina Faso, Western Africa. Wood.
The first BSI Album of 2012 goes to the heart of Africa African works of art, never before seen, form the core of the new BSI Album, a project aimed at giving the public the opportunity to admire collections of valuable artefacts as if in an “open air” museum. The 2012 exhibition and prestigious catalogue, sponsored by BSI, are dedicated to African art, with a selection of works drawn from the Moser collection. The exhibition, which will visit all BSI branches in Switzerland from 23 January, – starting in Lugano and Bellinzona, and then moving on to Chiasso, Locarno, Geneva, Zurich, St. Moritz and Crans-Montana – is a virtual voyage of discovery into the rich ethnic and cultural heritage of central Africa. In choosing this subject as the first collection of 2012, BSI aims to showcase the history of central African works and illustrate the cultural diversity of the various ethnic groups. This choice is entirely in keeping with the philosophy behind BSI Album: to exhibit and promote displays of rare and original art collections. The collection, which comprises around 200 artefacts, including sculptures in the round, basreliefs, everyday utensils and masks, bears witness to the quality and expressiveness that is typical of all African art. Each piece transmits a view of the world and encapsulates the spirit and life of the tribe that produced it, often in response to a spiritual need. BSI's new exhibition is a voyage to central Africa via objects that tell of worlds and visions of life that have sometimes been lost, but are sometimes still experienced by men and women of our times.
ARTE
MOSTRA VILLA OLMO
La dinastia BRUEGHEL di Michela Catalano foto Archivio Grandi Mostre Como
Sopra, "Gli Adulatori", Pieter Brueghel il Giovane, olio su tavola circolare; nella pagina successiva, "Trappola per uccelli", Pieter Brueghel il Giovane, olio su tavola Above, "The adulators", Pieter Brueghel the Younger, oil painting; on the next page, "Winter landscape with a bird trap", Pieter Brueghel the Younger, oil painting
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Sopra, "Festa di matrimonio all'aperto", Pieter Brueghel il Giovane, olio su tela
Ritorna anche quest’anno, dal 24 marzo al 29 luglio 2012, l’atteso appuntamento con le grandi mostre d’arte nelle prestigiose sale di villa Olmo a Como. "La dinastia dei Brueghel" ovvero la famiglia di pittori e incisori fiamminghi attivi tra il XVI e il XVII secolo sarà il filo conduttore dell'esposizione. La mostra, promossa dal Comune di Como, vanta il ruolo di tappa inaugurale di un circuito internazionale che proseguirà in molte città europee e negli Stati Uniti. Saranno esposti al pubblico oltre 50 dipinti ad olio accompagnati da una ventina di opere, tra disegni e incisioni, provenienti da importanti collezioni private e musei internazionali. Tra le opere in mostra, per la prima volta esposto al pubblico, un capolavoro di Hieronymus Bosch "I sette peccati capitali", proveniente da una collezione privata di New York.
The BRUEGHEL dinasty From 24th March to 29th July 2012 as every year the appointment with the great art exhibitions held in the prestigious rooms of Villa Olmo in Como. ‘The Brueghel dynasty’ that is the Flemish family of painters and engravers, who worked between the 16th and the 17th century, is the guiding principle of the exhibition. The exhibition, promoted by the Municipality of Como, is the first stage of an international circuit, which continues in many European cities and in the United States. Over 50 oil paintings and about 20 works of art, among which drawings and engravings, coming from important private collections and international museums. Among the works of art exhibited, for the first time in front of a public, a masterpiece by Hieronymus Bosch "The seven deadly sins", coming from a private collection of New York.
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Above,"The outdoor wedding feast", Pieter Brueghel the Younger, oil on canvas
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"I sette peccati capitali", Hieronymus Bosh, olio su tela "The seven deadly sins", Hieronymus Bosh, oil on canvas
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DISTRIBUTORE AUTORIZZATO
www.lafolgorina.it 155
EVENTI
PROPOSTE 2012 progetti di ECOSOSTENIBILITA'
Proposte compie vent’anni, tutti trascorsi a Villa Erba con il godimento di organizzatori, espositori e visitatori. La pagina pubblicitaria di quest’anno mostra un tessuto rosso sagomato a cuore con lo slogan "We weave passion". E di passione deve proprio trattarsi, e dev’essere continuativa, se il successo si è ogni anno ripetuto portando sul Lago di Como migliaia di imprenditori in arrivo da oltre settanta Paesi per vedere le più belle stoffe del mondo. In questi vent’anni però il mondo è cambiato. Nel maggio 1993 i primi industriali europei del tessile d’arredamento che esposero a Proposte erano i leader indiscussi di un mercato che non era ancora “globale”. Non esisteva la WTO, World Trade Organization, non era ancora in vigore il trattato di Maastricht che avrebbe portato alla nascita dell’Euro, la Cina cambiava la Costituzione per favorire l’economia privata, il CERN rendeva pubblica la tecnologia alla base del World Wide Web perché chiunque potesse diventare editore di un sito internet… e così via. In questo mondo nuovo, migliore per alcuni e peggiore per altri, era inevitabile il sorgere di problematiche che avrebbero dato uno scossone planetario e modificato il comportamento degli esseri umani. Il che è puntualmente avvenuto e in breve tempo si sono visti paesi rimasti fino ad allora nell’ombra uscire allo scoper-
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di Sergio Luce foto Proposte Fair
In queste pagine, immagini della scorsa edizione di Proposte
In these pages, images of the last edition of Proposte
to e reclamare giustamente il proprio turno nella conquista del benessere economico. Ed ecco che l’Europa è stata obbligata a rivedere le sue posizioni e a modificare i propri comportamenti. L’Europa deve ora farsi promotrice di un nuovo benessere etico ed ecologico. Questo argomento è emerso con forza durante il convegno di PROPOSTE , il 15 febbraio scorso all’Hotel Principe di Savoia a Milano. Di fronte a un grande pubblico intervenuto al convegno intitolato "Dal contract AL CONTRACT", il presidente di Proposte Mauro Cavelli ha detto: “L’importante lavoro del contract riguarda tutti gli spazi della collettività: hotel e spa, ristoranti e bar, navi e yacht, musei e gallerie, teatri e cinema. Questi spazi richiedono oggi una maggiore riqualificazione rispetto al passato. Deve essere ben chiaro nella mente di noi operatori, da chi costruisce l’immobile a chi lo arreda, che abbiamo il dovere di rispettare l’ambiente e prima ancora la persona”. E così PROPOSTE, dopo vent’anni di ricerca, creatività e innovazione assume ora anche l’obiettivo di presentare collezioni con il parametro della sostenibilità. I relatori del convegno, ognuno nel proprio ambito, hanno sostenuto questa tesi.
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In queste pagine, immagini del convegno di Proposte 2012 tenutasi presso l'Hotel Principe di Savoia a Milano; sotto, i relatori
PROPOSTE 2012 Projects of environmental sustainability Proposte is turning 20 years old and the edition 2012 is about to be fully booked. Once again the pavilions of Villa Erba will be full of exhibitors and the hotels of the area will have to rooms available. In the last 20 years the world changed, it became global and it turned better or worse according to the opinions of the people. Anyway it was certain that some problems will have shaken the planet and changed the behavior of human beings. It happened and shortly some countries which used to be hidden came out and asked for a place in the conquest of wealth. So Europe was forced to recon-
Jean-Marc Droulers: "La sua consuetudine a vivere in ambiti di privilegio l’ha reso arbitro autorevole per decorare spazi interni ed esterni".
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Simone Micheli: “I miei progetti prendono ossigeno intellettuale dal senso della vita, dal variato rapporto tra l’uomo e il circostante antropizzato o non…”.
Luciano Valle: “All’interno di una delle più drammatiche crisi economiche che la storia abbia conosciuto, l’interrogativo che si pone è quali siano la forma e la scala dei valori che possano custodire la risposta di salvezza”.
In these pages, photos of the convention of Proposte 2012 held at the Hotel Principe di Savoia in Milan; below, the speakers
sider its positions and to change its behaviors. Also PROPOSTE updated and now it is in the middle of the discussion. The textile entrepreneurs of PROPOSTE always exhibited products which dictated fashion all over the world. The symbolical words have been creativity, innovation, technology. The conference organized this year on 15th February in Milan www.propostefair.it put two new words in the dictionary, ethics and sustainability to reach a new dialogue between ethics and sustainability and to be up to the competition requested by the global market.
Peter Hefti: "Il gruppo Molteni & C. intende lavorare nel contract non semplicemente con mere forniture, ma sviluppando progetti complessi in team con il cliente".
Marco Piva: "Le assidue ricerche sui caratteri formali e funzionali degli spazi, sulle tecnologie e sui materiali, sviluppate con grande attenzione per l’ambiente, sono gli elementi fondativi della filosofia di pianificazione e di progetto del mio studio".
Mauro Cavelli: “L’importante lavoro del contract riguarda tutti gli spazi della collettività: hotel e spa, ristoranti e bar, navi e yacht, musei e gallerie, teatri e cinema. Questi spazi richiedono oggi una maggiore riqualificazione rispetto al passato. Deve essere ben chiaro nella mente di noi operatori, da chi costruisce l’immobile a chi lo arreda, che abbiamo il dovere di rispettare l’ambiente e prima ancora la persona”.
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PEOPLE
MARCO POLLI Tutto il mio impegno per
il GOLF CLUB MONTICELLO di Daniele Brunati foto Archivio Golf Club Monticello
Marco Polli è il presidente della Fratelli Polli Spa e rappresenta la quinta generazione di una famiglia impegnata in questa azienda leader nel settore delle conserve vegetali. Lo incontriamo, però, non per la sua professione, ma per la sua passione, il golf, che lo ha portato a ricoprire il ruolo di presidente del Golf Club Monticello, uno dei più storici club lariani, diverso, per filosofia, da tante altre strutture golfistiche. Perché? «Monticello è un circolo anomalo perché si è sviluppato, fin dalla sua progettazione, come comprensorio. Infatti, buona parte dei soci possiede una casa all’interno della struttura e questo significa provare un senso d’appar-
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tenenza che va ben oltre la semplice iscrizione ad un circolo». Prima di tutto Marco Polli è un titolare d’azienda. Le sue doti manageriali le sono state utili per ricoprire il ruolo di presidente del golf Club? «Sicuramente, perché di fatto il circolo è un’azienda. Basti dire che il club conta 1.300 soci, 6 milioni l’anno di fatturato e circa 30 dipendenti». Sono sempre di più i giovani golfisti italiani che si stanno facendo conoscere a livello internazionale. Che spazio riserva ai giovani il Club Monticello? «Questo argomento mi è molto caro. Monticello ha sempre dato molto peso all’attività
In questa pagina, un'immagine del Golf Club Monticello In this page, a photo of Golf Club Monticello
giovanile, tanto da ospitare la “Eagle Golf Accademy” che ricopre un ruolo fondamentale nella formazione golfistica, anche grazie alla presenza di professionisti del settore come Alberto Binaghi, allenatore della nazionale italiana e coach di Matteo Manassero. Oggi sono circa 180 i ragazzi iscritti a questa scuola, sicuramente un numero importante». Golf e turismo. Un binomio in continua crescita, su cui investire. Una struttura “chiusa” come quella di Monticello come si rapporta al turismo? «Devo fare una premessa: Monticello nasce e si sviluppa attorno alla proprietà degli immobili, ma da alcuni anni ci siamo aperti all’esterno, per dare un futuro al circolo, per dare continuità ed aggiornare la compagine sociale. Per questo motivo abbiamo studiato una campagna promozionale ad hoc, con sconti per i nuovi iscritti, registrando ottimi risultati: quest'anno abbiamo iscritto 250 nuovi soci, quasi tutti comaschi, nonostante il periodo economicamente non positivo. Non dimentichiamo, poi, che il Golf Club Monticello offre strutture appetibili non solo per golfisti, come piscine, campi da tennis e il “Club per ragazzi”. Questa premessa mi permette di riagganciarmi al discorso turistico perché l’obiettivo non è solo quello di reclutare nuovi soci, ma aprirci ai giocatori giornalieri. Nel 2011 abbiamo avuto un incremento del 40% in questa direzione». Como è candidata per diventare sede, nel 2013, dell’IGTM (International Golf Travel Market). Una fiera ambita da molti paesi. Cosa pensa di questa candidatura? «Sarebbe un grande risultato per il lago di Como e per le tante strutture che ospita, perché il territorio sarebbe al centro dell’attenzione a livello mondiale. Le carte in regola ci sono». E le carte in regola le ha sicuramente il Golf Club Monticello che, alla soglia dei suoi 40 anni, è una struttura giovane, aperta, attenta alle nuove generazioni e al passo con i tempi. Grazie anche al suo presidente.
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All my commitment for Golf Club Monticello Marco Polli is the president of the company Fratelli Polli Spa and he is the fifth generation of a family who operates in the field of the vegetal preserves. On this occasion, anyway, we met him to talk of his passion: golf. Now he is president of the Golf Club Monticello, one of the historical club in the province of Como, this club is different from some other golf clubs. Why? «Monticello is unusual because it developed, since the beginning, as a district. Most of the members owns a house inside the property and it means to feel a sense of affiliation that goes beyond the simple membership». Italian young golfers are growing and they are becoming important at international level. What is the place reserved to young people at the Club Monticello? «Monticello always gave lot of importance to young people, it also guested the “Eagle Golf Academy”, with 180 members, which has a fundamental role in the golf training, also thanks to the presence of professionals, as Alberto Binaghi, coach of the Italian national team and coach of Matteo Manassero». Golf and tourism. A combination to invest in. What is the connection of a “close” structure as the one of Monticello with tourism? «Monticello was born and developed around the property of real estate, but it’s some years we opened to the outside, to give future to the club, to give continuity and to grow. This is the premise to find a connection with tourism, because the goal is not just to have new members, but also to open to guest players». Como is a candidate to become seat of the IGTM (International Golf Travel Market) in 2013. What do you think about it? «It would be a great result for Lake Como, it has got what it takes».
In questa pagina, veduta aerea del Golf Club Monticello In this page, aereal view of Golf Club Monticello
PEOPLE
MARIACIRA VENERUSO
Continente BIANCO foto © PNRA (Programm Nazionale di Ricerche in Antartide)
Mariacira Veneruso nasce a Portici, in provincia di Napoli, e si laurea con lode in Scienze geologiche. Per oltre dieci anni lavora presso l’università di Napoli e di Bari e nel 2004 si trasferisce a Como dove, dal 2007, è docente presso l’IC Como Rebbio “Fogazzaro” (www.istitutocomprensivocomorebbio.it). La incontriamo al termine di un lungo viaggio, che l’ha portata a trascorrere due mesi in Antartide, che lei, a ragion veduta, identifica con “l’altra parte del mondo”. Come è nata questa avventura? «Alla fine di giugno del 2011 ho presentato un curriculum per partecipare alla prima edizione della scuola polare estiva per insegnanti (www.mna.it/SPEs), un’iniziativa che ha fatto incontrare dodici insegnanti di scienze con ricercatori antartici ed esperti di didattica e divulgazione delle scienze polari. Tra i partecipanti hanno scelto me per prendere parte alla XXVII spedizione italiana in Antartide ed entrare a far parte del PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide)».
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Nella pagina precedente, Mariacira Veneruso con alle spalle la stazione italiana di ricerca in Antartide "Mario Zucchelli"; sopra, un iceberg; sotto, la motonave "Italica" e sullo sfondo il Monte Melbourne In the previous page, Mariacira Veneruso in the Italian research station "Mario Zucchelli" in Antarctic; above, an iceberg; below, the "Italica" motorboat and in the back the Mount Melbourne
Dove nasce la scelta di partecipare a questo progetto? «Sin dalle prime lezioni di scienze, mi sono resa conto dell’importanza di incuriosire i ragazzi per far sì che affrontassero e capissero gli argomenti trattati attraverso delle esperienze di laboratorio che li rendessero protagonisti. Quando mi si è presentata l’occasione di partecipare alla SPEs, dove avrei potuto acquisire numerose esperienze didattiche da trasferire ai miei alunni, ero entusiasta. Ma c’era di più: sarei stata il primo insegnante italiano a partecipare ad una spedizione italiana in Antartide». Poi, finalmente, è arrivato il momento della partenza... «Dopo aver fatto e disfatto, pesato e ripesato cento volte il mio bagaglio, avevo l’entusiasmo dei primi esploratori. Quando sono arrivata all’aeroporto di Christchurch in Nuova Zelanda, la nave era già in porto a Lyttelton e il giorno dopo saremmo partiti per l’oceano Meridionale, direzione Antartide. Ricordo la traversata in nave, con il rumore di tutto ciò che vibrava e lo
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In questa pagina, suggestiva immagine di un iceberg blu In this page, unforgettable photo of a blue iceberg
stomaco che si accartocciava e si distendeva seguendo il ritmo del rollio e del beccheggio». Cosa significa la vita in Antartide? «La vita in base (Stazione Mario Zucchelli) è come quella di un piccolissimo paese. Antartide significa dimenticarsi tv, giornali, negozi, telefono, e tutto quanto è entrato a far parte della nostra quotidianità. Il traffico, le code, i semafori sono solo un ricordo e nemmeno desiderato…, mentre dopo un po’ ti mancano quelle cose che consideravi insignificanti come l’abbaiare dei cani, la pioggia, gli alberi, i colori. E ti manca molto l’abbraccio di chi hai lasciato a casa, il poter parlargli ogni volta che vuoi. Qui dividi la tua vita e i tuoi spazi con i pinguini che arrivano fin dove tu lavori e le foche che emergono dai fori che fai sul pack per prelevare campioni d’acqua». Inutile chiedere cosa porterai con te di questo viaggio, ma quale è il fine di questo bagaglio di esperienze? «Raccoglierò i miei ricordi e le cose imparate per trasferirle agli alunni della mia e delle altre scuole d’Italia che mi hanno seguito e chiesto tante curiosità mentre ero lontana, affinchè ne possano far tesoro e mi aiutino a completare il progetto (www.mna.it/blogSPES). Non so quanti di loro riusciranno ad avere un’esperienza del genere, io spero di essere stata comunque i loro occhi e di aver regalato un pezzo del mio sogno a tutti loro».
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White CONTINENT Mariacira Veneruso was born in Portici, in the province of Naples, she graduated with honors in Geological Science. After she worked at the university of Naples and of Bari, in 2004 she moved to Como and since 2007 she works as a teacher at the IC Como Rebbio “Fogazzaro”. We met her at the end of a long trip, she spent two months in Antarctica. How did you start this adventure? «At the end of 2010 I sent my CV to take part in the first edition of the summer Arctic school for teachers (www.mna.it/SPEs) an initiative that involved 12 Science teachers who met Antarctic researchers and experts of didactic and popularization of Arctic sciences. I was chosen among the participants to take part in the 27th Italian expedition to Antarctica and to be part of the PNRA (National Program of Researches in Antarctica)».
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Sopra, da sinistra, esemplari di pinguini Imperatore e di Adelia; a destra, pinguino di Adelia; sotto, a sinistra, un'orca emerge nei pressi di un iceberg; a destra, una foca di Weddell Above, on the left, some penguins Imperatore and of Adelia; on the right, penguin of Adelia; below,on the left, an orca comes out nearby an iceberg; on the right, a seal of Weddell
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Why did you decide to join this project? «Since the first Science lessons, I understood the importance to arouse kid’s curiosity with laboratory experiences. When I got the chance to participate in the SPEs, where I could live many didactic experiences to transmit to my pupils, I was enthusiastic». How is the life in Antarctica? «Living in the base (Station Mario Zucchelli) is like living in a small village. Antarctica means to forget about TV, newspapers, shops, telephone and everything that is part of our everyday life. After a while, you miss things you used to consider meaningless, that is the bark of the dogs, the rain, the trees, the colors. And you miss the hug of those you left home». What is the goal of all these experiences? «I will collect all my memories and everything I learned to transmit them to the pupils of my school and of other Italian schools who followed me and asked me lots of curiosities when I was there».
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Sopra, frammenti di mare ghiacciato nella Baia di Tethys Above, fragments of a frozen sea in the Bay of Tethys
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PEOPLE
GERMANO BORDOLI
Pittura giocosa, visionaria e ironica di Stefania De Giorgi foto A3 A due passi dal centro storico di Como scopriamo un posto che ci ricorda Montmartre, è l’atelier di Germano Bordoli. Un open space dove l’aria è carica di creatività artistica e dove il pittore trascorre la maggior parte del suo tempo. Questo spazio è sempre vivo: artisti, allievi ed amici, spesso si incontrano in questo luogo colorato che potrebbe ricordare la Factory di Andy Warhol. Germano Bordoli, Tremezzino di nascita vive e lavora a Como. Ha tenuto la cattedra di tecniche pittoriche presso l'Accademia di Belle Arti e Restauro Aldo Galli di Como. I suoi dipinti hanno un’anima rinascimentale che arriva con dovizia tecnica al metafisico e al surreale. Qual è stata l’evoluzione della sua pittura nel corso degli anni? «Mi piace essere definito “dall’anima rinascimentale”. Ho amato dipingere sin da quando ero molto piccolo; a scuola sono sempre stato apprezzato per la mia creatività, tant’è che nell’edificio della scuola elementare conservano ancora alcune mie statuine. Osservavo i pittori che a Tremezzo arrivavano da ogni parte del mondo per dipingere scorci e paesaggi del lago, ero molto curioso e venivo considerato la loro mascotte. Col passare del tempo in paese tutti impararono a
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conoscere la mia passione per la pittura e il mio modo di disegnare, tanto da soprannominarmi il “pitur”, così, giorno dopo giorno ho finito per crederci anch’io. Ho cominciato con il figurativo, ma quasi subito ho dato una mia interpretazione alla realtà. Le figure che nascevano dalle mie mani si configuravano in una dimensione visionaria ed irreale. Sono un autodidatta, ho imparato le tecniche pittoriche empiricamente, non ho mai avuto vincoli e non ho seguito dettami accademici, così come non ho mai ricercato contatti con galleristi per non sottostare alle loro richieste di una produzione sistematica. Per questo amo definirmi un “non-pittore” di professione. Però sono stato fortunato, ho potuto essere docente dell’accademia “Galli” di Como; questo mi ha consentito di avere un lavoro stabile e di non dover dipingere per vivere. Inoltre mi è sempre piaciuto il rapporto con i miei discenti perché ho sempre considerato l’insegnamento come un arricchimento reciproco». Ci sono grandi maestri del passato che hanno influenzato la sua arte? «Posso dire che la persona alla quale mi sono più riferito nella mia vita artistica è stato Enrico Vannuccini, artista eclettico e dai mille
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In questa pagina, particolari dei dipinti In this page, some details
interessi, pittore, scrittore, pensatore e scienziato, con una visione tutta particolare della vita. Toscano d’origine, venne a vivere a Griante, lo andai a trovare portando con me i miei disegni. Facevamo lunghe chiacchierate su temi filosofici e mi ha sempre stimolato ad andare avanti nel mio lavoro». Dai ritratti agli angeli ai libri volanti, talento tecnico e visionario. Da quali presupposti prendono spunto i suoi soggetti e come si rapporta davanti ad una tela bianca? «Mi conquistano i colori della tavolozza, ho sempre il desiderio di utilizzarli tutti, adoro il gesto del pennello che scivola sulla tavola, sono questi i momenti che mi appartengono. Mi immergo nella materia che poi si trasforma in pittura e non esiste colore che mi possa respingere. Vivo intensamente mentre dipingo, pur mantenendo una certa distanza dall’opera, che, ad un certo punto, prende il sopravvento ed è l’opera stessa che decide per me ed io divengo solo un esecutore. Poi l’incantesimo di questi momenti finisce assieme al compimento del lavoro. Un dipinto, una volta concluso, porta con sé emozioni vissute e finite e, quindi, non ritorno mai ad intervenire sulle mie opere. Mi piace sperimentare supporti diversi per dipingere, dal legno al cartone, così come non sono legato alla forma canonica, posso creare composizioni anche su basi tonde, triangolari ed ovali, come i ritratti di personaggi noti che verranno esposti nella prossima mostra, che si terrà a Villa Carlotta. Amo raccontare storie surreali con un soggetto che ripeto per sette volte o multipli di sette, osservandolo e rappresentandolo in mille sfaccettature. La mia arte non pretende di trasmettere stati d’animo particolari, ma è basata sulla giocosità e sull’ironia; in questa chiave di lettura posso anche trattare temi ritenuti scabrosi senza che turbino l’osservatore».
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Sotto, dipinti di Germano Bordoli
Below, works of art by Germano Bordoli
Funny, visionary and ironic paintings Nearby the historical center of Como we discovered a place that look like Montmartre, it is the atelier of Germano Bordoli. An open space where you can breathe artistic creativity and where the painter spends most part of his time. This is a lively place: artists, students and friends often meet in this colorful place, which remind us of the Factory of Andy Warhol. Germano Bordoli was born in Tremezzo but lives in Como. He was a teacher of pictorial techniques at the academy of Fine Arts and Restoration Aldo Galli of Como. His paintings have a Renaissance soul which reaches the metaphysic and the surreal art thanks to his technical abilities. What was the evolution of your painting during the years? «I like to be defined "a Renaissance soul." I started with the figurative painting, but almost immediately I gave my personal interpretation to reality. The works of art I made had a visionary and unreal dimension. I am an autodidactic, I learned the painting techniques in an empirical way, I never had ties and I don’t follow academic rules. For this reason I like to define myself as a professional “non painter».
Are there important artists of the past who influenced your art? «I can say that the person I referred to in my artistic life was Enrico Vannuccini, he is an eclectic artist with lot of interests, he was a painter, a writer and a scientist with a particular vision of life». From portraits of angels to flying books, a technical and visionary talent. What does inspires you and how do you react in front of a white canvas? «The colors of the palette conquer me, I have the desire to use them all, I love the brush gesture that slips on, these are my moments. I like to experiment different supports to paint, from wood to carton, so I am not tied up to the usual form, I can also create compositions on round, triangular and oval bases as the portraits of important persons that are exhibited in Villa Carlotta. I like to tell of surreal stories, with a subject that I repeat for seven times or multiple of seven, observing and representing it from different perspectives. My art doesn’t mean to transmit my states of mind, but it is based on playfulness and on irony; in this respect I can also speak of subjects that are considered scabrous without touching the observer».
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SPECIALE
a cura di
Alain Mességué
"MANGIARE MEGLIO PER VIVERE MEGLIO" "HEALTHY FOOD AND STAY IN SHAPE" foto tratte dal libro: "Mangiar meglio per vivere meglio" Alain Mességué Hotel & Spa Viale delle Terme ,86 35030 Galzignano Terme ( PD)
Mangiare bene e buona salute!
Oggi si sa che il 60% delle patologie sono dovute a una cattiva alimentazione. Ogni giorno nasce una nuova dieta che va spesso a disturbare ancora di più la buona alimentazione. La fisiologia digestiva ha delle regole, cerchiamo di rispettarle. Per una buona digestione - assimilazione - eliminazione è necessario: - Evitare durante lo stesso pasto di mischiare PROTIDI (carne, pesce, formaggio e prodotti di latteria, uova) con AMIDI (cereali, pasta e riso, legumi, patate, pane e derivati...); - Mangiare frutta e verdura crude all'inizio dei pasti oppure cotte dopo; - Sapere che gli aminoacidi essenziali indispensabili per la nostra digestione si trovano in qualità e in quantità solo nelle proteine animali; - Bere molta acqua tra i pasti. Buon appetito a tutti i lettori e amici di Magic Lake!
Segreteria Alain Mességué Fax: 049 9196103 Ph: 049 919.6000
PH: 049 919 6199 www.alain-messegue.it info@benesseregalzignano.com
Healthy food and stay in shape!
Today 60% of the diseases are connected to a bad diet. Every day a new diet comes out and often it disturbs the assumption of healthy food. The digestive physiology has some rules, we should try and respect them. For a good digestion – assimilation – elimination here follows what is necessary: - Avoid the mix of PROTEINS (meat, fish, cheese and milk product, eggs) with STARCH (cereal, pasta and rice, legumes, potatoes, bread and derivate…); - Eat fruit and vegetables raw as a first course or cooked as a second course; - Know that the essential amino acids necessary for our digestion can be found in quality and in quantity just in the animal proteins; - Drink lot of water between one meal and the other. Enjoy your meal readers and friends of Magic Lake!
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Ostriche gratinate al Monbazillac
100 17,5
kcal
g di proteine
INGREDIENTI PER 4 PERSONE 24 belle ostriche freschissime di preferenza di Fines de Claire; 200 g di funghi di Parigi, in scatola, al naturale; 200 g di polpa di gamberetti; 20 cl di Monbazillac (vino bianco dolce della regione di Bergerac); sale marino non raffinato (poco); pepe macinato al momento PREPARAZIONE Lavare i funghi sotto l'acqua fredda e scolarli bene. In una piccola casseruola mettere i funghi, i gamberetti, sale e pepe. Bagnare con il Monbazillac. Portare ad ebollizione per qualche secondo per fare evaporare l'alcool e le sue calorie e dopo lasciare cuocere a fuoco dolce per 15 minuti. Aprire le ostriche, staccarle dalla conchiglia e svuotarle dalla loro acqua, che bisognerà conservare a parte. Aggiungere 4 c.d.m. dell'acqua delle ostriche alla salsa 5 minuti prima della fine della cottura. Farcire ogni ostrica con il composto. Pepare leggermente e mettere nel forno caldo (280° precedentemente scaldato 15 minuti) per 8 o 10 minuti.
Uova alla Provenzale
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13,3
kcal
g di proteine
INGREDIENTI PER 4 PERSONE 4 piccoli carciofi di 150 g ciascuno, di preferenza la qualità "violets"; 4 uova freschissime, di gallina ruspante; 200 g di pomodori maturi, ma sodi; 300 g di piccole zucchine, preferibilmente la qualità rotonde di Nizza; 20 cl di fondo di pollo benessere; 1 peperone verde o giallo di 150 g circa; 2 c.d.m. di latte scremato (o% di grasso); 50 g di cipolla bianca; 2 spicchi d'aglio fresco (20-25 g); 2 c.d.m. di dragoncello fresco; 1 c.d.m. di prezzemolo fresco; 2 c.d.m. di basilico fresco; 2 fette biscottate integrali senza zucchero; sale marino non raffinato (poco); pepe macinato al momento; un po' di aceto di vino PREPARAZIONE Fare cuocere i carciofi con 2 gocce d'aceto. Togliere le foglie e il fieno e conservare i 4 fondi al caldo. Grattare la parte commestibile di ogni foglia con la punta di un coltello. Nel latte fare ammorbidire le fette biscottate, la polpa delle foglie di carciofo, la cipolla, l'aglio, il prezzemolo, il dragoncello, il basilico, salare leggermente e pepare. Tagliare ogni zucchina in due nel senso della larghezza, poi in quello della lunghezza ottenendo 4 pezzi per ogni zucchina. Scavare leggermente ogni pezzo e farcirlo con un po' della preparazione precedente. Tagliare ogni pomodoro ed il peperone in fette dello stesso spessore e mettere il tutto in un piatto da forno aggiungendo il pepe. Lasciare a forno medio per 30 minuti. Allorché le verdure sono cotte, cuocere le uova in camicia nell'acqua bollente con un goccio d'aceto, 7-8 minuti; scolare delicatamente e depositarle su ogni fondo di carciofo. Mettere il peperone al centro del piatto e intercalare intorno alle uova, pomodori e zucchine farcite. Decorare con un po' di basilico tritato finemente.
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Merluzzo allo zafferano della Mancha
207 28
kcal
g di proteine
INGREDIENTI PER 4 PERSONE 4 fette di merluzzo fresco (in tutto circa 600 g); 500 g di pomodori maturi, ma sodi; 100 g di cipolla tritata; 100 g di bianco di porro tagliato a pezzetti; 2 c.d.m. di prezzemolo fresco finemente tritato; 20 g di aglio pestato; 1 o 2 c.d.m. di olio di oliva, di prima spremitura a freddo, 0, 5° di acidità; 1 o 2 c.d.c. di zafferano della Mancha; sale di mare non raffinato (poco); pepe macinato al momento PREPARAZIONE Tagliare i pomodori in grossi dadi dopo averli pelati e privati dei semi. In un tegame mettere olio d'oliva, pomodori, aglio, cipolla, bianco del porro, prezzemolo, zafferano e sale, coprire e lasciare ridurre a fuoco dolce per circa 25-30 minuti. Aggiungere le fette di merluzzo e coprire il tutto con un bicchiere d'acqua. Pepare. Mettere a fuoco vivo per 2 o 3 minuti e in seguito lasciare a fuoco medio ancora 10 minuti. Pepare se ancora necessario e servire caldo.
Mousse al cioccolato amaro e alla scorza d'arancia
150
12,5
kcal
g di proteine
INGREDIENTI PER 4 PERSONE 80 g di cioccolato amaro, non zuccherato in tavoletta o in polvere tipo Valrhona; 3 uova freschissime di gallina ruspante; la scorza di un' arancia non trattata, tagliata a pezzettini piccolissimi; una tazza di caffè espresso; da 7 a 10 g di aspartame in polvere PREPARAZIONE Fare fondere il cioccolato nel caffè bollente. Aggiungere i tuorli d'uovo e mescolare bene il tutto, con un cucchiaio di legno, aggiungendo a poco a poco la scorza d'arancia e l'aspartame. Montare gli albumi a neve ferma ed amalgamarli molto lentamente al cioccolato. Ripartire il tutto in 4 coppette, cospargere con un pizzico di scorza tenuta da parte per la decorazione e mettere per 2 o 3 ore in frigorifero.
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MONBAZILLAC OYSTERS AU GRATIN TO SERVE 4 24 beautiful fresh oysters, prefer Fines de Claire; 200 g of natural mushrooms of Paris, in box; 200 g of prawn pulp; 20 cl of Monbazillac (sweet white wine of the region of Bergerac); non refined sea salt (in a small quantity); pepper grind at the moment
100 17,5
kcal
PREPARATION Wash the mushrooms under cold water and drain them well. Put the mushrooms, the prawns, salt and pepper in a small casserole. Sprinkle with the Monbazillac. Bring to ebullition for some second to evaporate the alcohol and its calories and later on cook at sweet fire for 15 minutes. Open the oysters, eliminate the shell and drain the water inside, that you will keep apart. Add 4 cl of this water in the sauce 5 minutes before the end of the cooking. Stuff every oyster with the mixture. Slightly pepper and to put in the warm oven (280° previously heated for 15 minutes) for 8 or 10 minutes.
g of proteins
EGGS PROVENCE STYLE TO SERVE 4 4 small artichokes of 150 g each, prefer the “violet” quality; 4 fresh eggs of farm hen; 200 g of mature and firm tomatoes; 300 g of small zucchini, prefer the round quality of Nice; 20 cl of wellness chicken broth; 1 green or yellow pepper of about 150g; 2 small spoons of skimmed milk (0% fat); 50 g of white onion; 2 cloves of fresh garlic (20-25 g); 2 small spoons of fresh tarragon; 1 small spoon of fresh basil; 2 slices of integral rusks without sugar; non refined sea salt (in small quantity); pepper grind at the moment, some wine vinegar
182
13, 3
kcal
g of proteins
PREPARATION Cook the artichokes with 2 vinegar drops. Remove the leaves and the hay and keep the 4 funds in warm. Scratch the edible part of every leaf with the point of a knife. Soften the rusks, the pulp of the artichoke leaves, onion, garlic, parsley, tarragon, basil in the milk, slightly salt and pepper. Cut every zucchini in length and then in width to get 4 pieces for each zucchini. Slightly dig every piece and stuff it with a bit of the previous mixture. Cut every tomato and the pepper in slices of the same thickness and put everything in an oven dish adding pepper. Leave at middle oven for 30 minutes. When the vegetables are cooked, cook the poached eggs in hot water with a drop of vinegar for 7-8 minutes; gently drain and put them on evry fund of artichoke. Put the pepper in the middle of the dish and combine stuffed tomatoes and zucchini around the eggs. Decorate with some finely minced basil.
CODFISH WITH MANCHA SAFFRON TO SERVE 4 4 slices of fresh codfish(in all around 600 g); 500 g of mature, but firm tomatoes; 100 g of minced onion; 100 g of white leek cut into pieces; 2 small spoons of fresh parsley elegantly minced; 20 g of crushed garlic; 1 or 2 small spoons of olive oil, of first cold pressing, 0,5° of acidity; 1 or 2 spoons of Mancha saffron, non refined sea salt (in small quantity); pepper grind at the moment
207 28
kcal
PREPARATION Cut the tomatoes in big dices after you peeled them and eliminated the seeds. Put olive oil, tomatoes, garlic, onion, white of the leek, parsley, saffron and salt in a saucepan, cover it and leave it to reduce at sweet fire for about 25-30 minutes. Add the slices of codfish and cover everything with a glass of water. Add pepper. Cook with strong fire for 2 or 3 minutes and subsequently cook at medium flame for 10 minutes. Pepper if necessary and serve warm.
g of proteins
BITTER CHOCOLATE MOUSSE WITH ORANGE PEEL TO SERVE 4 80 g of bitter chocolate, sugar free in tablet or in dust, like Valrhona; 3 fresh eggs of farm hen; an untreated orange peel, cut into small pieces; a cup of Espresso coffee; from 7 to 10 g of aspartame in dust. PREPARATION Melt che chocolate in the hot coffee. Add the yolks of the eggs and mix well with a wood spoon, then add the peel and the aspartame little by little. Whip the egg whites and add them to the chocolate. Divide the mixture in cups, sprinkle a bit of peel kept for decoration and put it in the refrigerator for 2-3 hours.
150
12,5 180
kcal
g of proteins
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PEOPLE
VITTORIO FANFARILLO
CIFA, un compleanno ROYALE di Rosaria Casali foto Archivio CIFA
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Sotto, immagine dell'azienda CIFA con sede a Lomazzo
Lomazzo, 3 febbraio, San Biagio. Cappuccino con “panettone” per rispettare la tradizione, preparati con maestria ed orgoglio da un self-made man in un bar un po’ speciale. Così abbiamo avuto modo di incontrare e conoscere Vittorio Fanfarillo, presidente della CIFA di Lomazzo. Sentendolo raccontare delle sue aziende, dei suoi figli che lavorano con lui e dei suoi dipendenti, si percepisce l’attaccamento al lavoro, l’attenzione alla qualità della produzione e il rispetto per i clienti. 8.000 mq, 2000 clienti, 15000 articoli, sono alcuni numeri del Centro Italiano Forniture Alberghiere che quest’anno compie 30 anni di attività. Quale è il segreto del successo della CIFA? «Il successo della CIFA è dovuto al grande impegno mio, di mia moglie, dei miei figli e alla scelta dei collaboratori che sono incentivati e motivati nello svolgere il proprio lavoro. Per avere successo nella vita ci vuole tran-
Below, a photo of the company CIFA located in Lomazzo
quillità interiore e, per questo, parte del mio successo lo devo anche a Mons. Mario Sala, che è stato il mio grande maestro. Lui mi ha insegnato ad amare, perdonare e aiutare chi è meno fortunato di me». “Royale”, brand prestigioso a livello mondiale di articoli complementari in porcellana per la ristorazione professionale, con la fabbrica a Lomazzo. La scelta di restare in Italia con la produzione è stata coraggiosa. “Made in Italy” ancora vincente? «Il marchio “Royale”, nato nel 1990, è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. La scelta di rimanere in Italia non è stata facile, i costi di produzione sono molto elevati, ma abbiamo clienti affezionati che prediligono il Made in Italy. La “Royale” è un’azienda autonoma in tutto: siamo in grado di produrre qualsiasi richiesta, anche per piccoli quantitativi. Certo, il futuro non è roseo, ma contiamo molto sulla fiducia dei nostri clienti e sul Made in Italy, che è sempre un valore aggiun-
to per i nostri distributori». Imprenditore, marito, padre, nonno, amante della cucina italiana da condividere in compagnia e viaggiatore con la passione per la fotografia. Chi è Vittorio Fanfarillo? «Sono un comasco d’adozione, attaccato alle radici della propria terra, la Ciociaria, che ho lasciato all’età di sedici anni per trasferirmi a Milano. Amo cucinare, la compagnia, l’accoglienza di amici veri, la solidarietà, specie nei riguardi dell’Africa, che ho cominciato a visitare solo dieci anni fa, provando emozioni che può comprendere solo chi le ha vissute e che mi ha aiutato a coltivare la passione per la fotografia. Quest’anno, poi, è molto importante per me, perchè festeggio 30 anni della mia azienda e 60 anni della mia vita, fatti di 36 anni di matrimonio, due figli, due meravigliosi nipoti. Traguardi veramente importanti, tanto da poter dire che nella mia vita ho avuto più di quanto mi aspettassi».
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A lato, sopra, la sede dell'azienda Royale a Lomazzo; sotto, alcune immagini della produzione On the side, above, the headquarters of the company Royale in Lomazzo; below, some pictures of the production
CIFA, a "ROYALE" birthday Lomazzo, 3rd February. San Biagio. Cappuccino with “panettone” in a special cafè to follow the tradition. So we had the chance to meet Vittorio Fanfarillo, president of the CIFA of Lomazzo. 8.000 square meters, 2000 customers,
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1500 items, these are some figures of the Centro Italiano Forniture Alberghiere (Italian Center of Hotel Supplies) that is turning 30 this year. What is the secret of your success? «The success of CIFA is linked to my commitment, to the commitment of my wife, my children and to the choice of our staff members. To be successful in life you need to have an interior peace and for this reason, part of my success is also linked to Mons. Mario Sala, my great master”. “Royale”, prestigious international brand
A lato, lo showroom all'interno della sede di Lomazzo On the side, the showroom in the headquarter in Lomazzo
of complementary items in porcelain for hotels and restaurants, with the headquarters in Lomazzo. Is the “Made in Italy” still a winning choice? “We have affectionate customers who prefer the Made in Italy, they consider it an added value. The “Royale” is an independent company: we can produce anything our customers need, also in small quantities.” Entrepreneur, husband, father, grandfather, a fan of the Italian food to eat with friends and traveller with a passion for
photography. How is Vittorio Fanfarillo? «Vittorio Fanfarillo was adopted by the city of Como, he is linked to his origins, that is the Ciociaria (in the province of Frosinone), he left when he was 16 to move to Milan. I love cooking, staying with friends and welcome of true friends, charity, above all for Africa and photography. Then this year is very important for me because I celebrate 30 years of my company and I turn 60, made of 36 years spent with my wife, two children and two wonderful grandchildren”.
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swiss MENDRISIOTTO E BASSO CERESIO
Una regione da SCOPRIRE
Nella pagina precedente, cartina geografica con rappresentato l'itinerario culturale del Basso Mendrisiotto; a sinistra, Palazzo della Nunziatura, Balerna In the previous page, the map with the cultural itinerary of the Basso Mendrisiotto; on the left, Palazzo della Nunziatura, Balerna
di Marili Fontana foto Mendrisiotto Turismo Dando seguito al progetto regionale che ha preso il via nel 2009 con la posa dell'itinerario culturale del centro storico di Mendrisio, seguito nel 2010 dall'itinerario della ValMara, nel corso del 2011 é stato realizzato l'itinerario del Basso Mendrisiotto. Il fil rouge di quest'itinerario é chiaramente la frontiera ed in particolare le tematiche, intense ed a volte trambustate, con le quali i comuni nei quali sono stati posati i pannelli si sono confrontati nel tempo. Significative, come nel caso degli altri itinerari, le fotografie che grazie al generoso contributo di numerosi collezionisti permettono al visitatore di godere del territorio
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della memoria e di momenti che possono essere soltanto ricordati. I temi specifici inseriti nei pannelli a sei facce posati nei comuni di Stabio, Genestrerio, Novazzano, Coldrerio, Balerna, Pedrinate, Chiasso e Vacallo, descrivono le peculiarità del comune, sottollineano le eccellenze del luogo e presentano una curiosità per ogni luogo. L'itinerario é percorribile a piedi o in auto e può condurre alla scoperta di fatti, personaggi e luoghi davvero interessanti, rappresentando così un'ulteriore ottima occasione per una visita nella Regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio: La Regione da Scoprire!
A destra, sopra, veduta di Coldrerio; al centro, il M.A.X. Museo di Chiasso; sotto, la dogana "Pignora" On the right, above, view of Coldrerio; in the middle, the M.A.X. Museum of Chiasso; below, the dogane "Pignora"
A region to be DISCOVERED Following a regional project which started in 2009 with the cultural itinerary in the historical center of Mendrisio and continued in 2010 with the itinerary of ValMara and in 2011 with the itinerary of the Low Mendrisiotto. The topic of this itinerary is clearly the border and in particular the intense and sometime difficult subjects, presented by the panels in the different towns. Meaningful photos, as the ones of the other itineraries, give an important contribution thanks to help of numerous collectors, so that the visitor can enjoy moments which
just memories. The specific topics in the panels located in the towns of Stabio, Genestrerio, Novazzano, Coldrerio, Balerna, Pedrinate, Chiasso and Vacallo, describe the characteristics of the towns, stress the excellences of the territory and present a curiosity for each place. The itinerary is practicable on foot or by car and it can lead you to the discovery of interesting facts, people and places representing a perfect occasion to visit the Region of Mendrisiotto and the Low Lake Lugano: A region to be discovered!
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ARTE
Hans Steiner CRONACHE DELLA VITA MODERNA foto © Musée de l'Elysée
L’attività espositiva del Museo Villa dei Cedri di Bellinzona inaugura il 2012 con un’importante retrospettiva che rende omaggio al grande fotografo Hans Steiner (1907-1962). L’esposizione dal titolo "Cronache della vita moderna", curata da Daniel Girardin, Jean-Christophe Blaser del Musée de l'Elysée di Losanna e, per l'adattamento bellinzonese da Anna Lisa Galizia, propone una selezione delle immagini più rappresentative e più interessanti del fotografo bernese - oltre duecento opere tra tirature originali dell’epoca (vintage) e tirature recenti - e presenta il ritratto di una Svizzera assolutamente fuori dai cliché raccontandone l’evoluzione del costume. La rassegna, inoltre, pone l’accento sulla qualità grafica dell’opera di Steiner e sull’originalità dei soggetti in modo da non lasciare dubbi sul suo valore di “creatore di immagini”. Da un punto di vista stilistico i suoi lavori, soprattutto quelli realizzati per l’industria e la pubblicità, sono finemente arrangiati, caratterizzati da una perfetta padronanza della luce e da un linguaggio visivo e grafico complesso. Conosciuto innanzitutto per i suoi reportage durante il secondo conflitto mondiale, Hans Steiner si è distinto anche per molti altri generi, fra cui i ritratti e le foto pubblicitarie ed è stato testimone privilegiato, talvolta poco convenzionale e risolutamente ottimista, di una società che stava evolvendo verso il consumismo.
COMMENTARY OF MODERN LIFE With a great exhibition dedicated to Hans Steiner, the Museum Villa dei Cedri of Bellinzona inaugurates the exhibition season 2012. The title is "Cronache della vita moderna" (Commentary on modern life) and it pays homage to an important representative of the European photography in the 20th century, who wrote one of the most colorful page of the Swiss photojournalism. A surprising sequence of more than 200 works of art, exhibited to the public for the first time after some decades, proposes a picture of an unusual Switzerland. With a contemporary and absolutely optimistic look , the lens of Steiner shows the changes and the habit evolution between the'30ies and the '60ies.
Museo Civico Villa dei Cedri - Piazza San Biagio, 9 - 6500 Bellinzona Tel.: + 41 (0)91 821 8520 - museo@villacedri.ch - www.villacedri.ch dal 10/3 al 3/6
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1. Hans Steiner, Officina ferroviaria, 1945–1950; 2. Hans Steiner, Piscine, Berna, 1945-1950; 3. Giovane donna svizzera, 1940 ca.; 4. Hans Steiner, Bremgarten, 1945 ca. 1. Hans Steiner, Railway shop , 1945–1950; 2. Hans Steiner, Swimming pools, Bern, 1945-1950; 3. Young Swiss woman, 1940 approx.; 4. Hans Steiner, Bremgarten, 1945 approx.
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Anche se non
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L’ a r t e d e l l a s t a m p a
Vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996
scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”.
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GIANCARLO VITALI
L' URLO del COLORE di Stefania De Giorgi foto Carlo Borlenghi (copertina), Archivio S.V.P. Giancarlo Vitali
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Macello 1991, olio su tavola. Il dipinto è la copertina del catalogo della grande mostra allestita da Mario Botta nella Casa dei Costruttori a Lecco Slaughteraus 1991, oil on canvas. The painting is the cover of the catalogue of the great exhibition made by Mario Botta in the Casa dei Costruttori in Lecco
Giancarlo Vitali, artista lecchese per nascita, ha un profondo legame con il nostro lago del quale ha saputo cogliere le emozioni, i frammenti di vita raccontati attraverso quelli che sono gli oggetti più semplici e comuni della nostra quotidianità. Talento tecnico, conoscitore di grandi maestri come Caravaggio, Velàzquez e Picasso, dei quali ha appreso il saper guardare e “vedere” la realtà circostante. I suoi dipinti sono un’esegesi emozionale trasmessa attraverso colori malinconici, talvolta urlati, che fanno di Vitali uno dei più interessanti interpreti della scena contemporanea italiana. Nella sua grande tradizione figurativa ha avuto la sensibilità di saper vedere e saper interpretare la luce e le emozioni di un contesto. Ci sono grandi maestri che in qualche modo hanno influenzato le sue opere? «La mia pittura può essere più strettamente ascritta all’ambito della figurazione espressionista, ma è soprattutto pittura figurativa. I grandi maestri mi hanno accompagnato come riferimenti imprescindibili in tutta la mia lunga pratica con la pittura e l’incisione. Ho "fatto nomi e cognomi” nella cartella di incisioni "Il mio museo quotidiano" che raccoglie omaggi e d’après fino a e da Tiziano, Caravaggio, Van Gogh, Ceruti, Velazquez, Bruegel, Goya, Rembrandt e poi Ensor, Soutine, Picasso. Sempre a metà degli anni ’80 ho dipinto soggetti sugli stessi temi». Si può dire che ha trovato la sua ispirazione nelle configurazioni geografiche dei monti e delle acque del lago di Como sua terra natia? «Sono un pittore di figure. Il paesaggio è raramene il protagonista delle mie opere. Cre-
do di aver ‘ritratto’ il Lago di Como attraverso i volti, le espressioni della gente, dei miei bestiari e delle nature morte. Soltanto nelle Forme del tempo, un lavoro a cui mi sono dedicato nel 1990, trattano un aspetto del nostro paesaggio molto peculiare le stratificazione geologiche, i fossili studiati da Antonio Stoppani». Dalle rose ai tori squartati, colore denso che non separa le figure dal fondo in modo da emanare un’intensa carica emozionale. Da dove scaturiscono i soggetti delle sue opere? «Non sono il frutto di una ricerca ma di un incontro che mi imprime un’emozione. È quell’emozione che poi ho cercato di riproporre sulle mie tele».
Com’è nato l’evento alla “Casa dei costruttori di Lecco” che ha visto germogliare il connubio fra la sua arte e l’architettura di Mario Botta? «Ho conosciuto Mario Botta nel 2007 durante un incontro organizzato dall’Ance. Abbiamo subito simpatizzato. L’anno successivo Botta stava per concludere una sua bellissima opera, La Casa dei Costruttori a Lecco e per inaugurarla ha allestito una vera e propria antologica della mia pittura. Gli fui molto grato per questo importante invito e da quel momento il nostro rapporto si è saldato in una collaborazione e in una vera amicizia. Quest’anno il nostro binomio si è di nuovo riproposto in quella stessa sede. Botta ha allestito una mia mostra di 156 incisioni
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A. Bruegel, 1985. Acquaforte e acquatinta. Dalla cartella "Le Forme del Tempo" A. Bruegel, 1985. Etching and aquatint. From the book "Le Forme del Tempo"
Teatrino, 1985. Acquaforte, acquatinta e Ceramolle. Dalla cartella "Le Forme del Tempo" Small theater, 1985. Etching, aquatint and wax. From the book "Le Forme del Tempo"
che raccontano il mio breve e intensissimo percorso di incisore. Proprio in questi giorni l’Ance ha deciso di farla diventare un’esposizione permanente». Giancarlo e Velasco: due grandi artisti. Quanta influenza ha avuto lei nelle scelte di suo figlio e quanta influenza ha avuto suo figlio nelle sue scelte? «Velasco è stato un talento precoce. Ha iniziato col disegno e poi è passato alla pittura e da qualche anno alla scultura. Da subito, entrambi abbiamo fatto di tutto per non influenzarci tanto che all’inizio lui non mi mostrava mai le sue opere. Così si è presto affrancato dai miei modi, imboccando una brillante strada personale, molto diversa dalla mia. Come padre sono orgoglioso del suo successo; come pittore guardo alle sue proposte spesso con ammirazione, talvolta con sorpresa, visto che certi ultimi linguaggi sono molto lontani dalla mia maniera».
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THE SCREAM of the color Giancarlo Vitali, artist born in Lecco, has a strong bond with our lake. He knew how to describe emotions and life fragments using the simplest objects of our everyday life. Is it right to say that you found your inspiration in the geographical configurations of the mountains and of the waters of your familiar Lake Como? «I think that I described it in the faces, in the people’s expressions, in the animals and ain the still life. Just in the “Forms of the time” I handle an aspect of our landscape, the geological stratifications, the fossils studied by
Antonio Stoppani». From roses to bulls, dense colors that it doesn’t separate the subjects from the back in order to deliver an intense emotional charge. Where do the subjects of your works of art come from? «They don’t come from a research, but from a meeting that gives an emotion I try and represent again in my works». Giancarlo and Velasco. How much did you influence the choices of your son and how much did he influence your choices? «Velasco was a precocious talent. Immediately we both did everything in order not to influence one another. So Velasco quite early decided to developed a brilliant personal career. As any father, I am proud of his success; as a painter I look at his works of art with admiration and sometimes with surprise».
I figli di Velasco e il “Popi�, 1993, olio su tela The children of Velasco and the "Popi", 1993, oil on cavas
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TERRITORIO
Dervio
di Elisabetta Comerio foto Provincia di Lecco
foto © Daniele Zoccola
Il Paradiso della vela
Sopra, Dervio visto dal lago; nella pagina successiva, veduta aerea di Dervio Above, Dervio from the lake; in the following page, aerial view of Dervio
Dervio ha la sua parte più quieta esattamente sul lago, nel piccolo borgo con casette medievali e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, affiancata da un campanile dalla base romanica. Dervio, capoluogo del territorio, ha avuto il suo massimo sviluppo da fine 1800 ad oggi con la crescita economica che ha portato a triplicare la popolazione; negli anni più recenti lo sviluppo demografico si è arrestato, ma è in rapido incremento il turismo che gradatamente sta diventando il settore portante dello sviluppo economico del paese. Infatti, grazie alle sue bellezze naturali ed artistiche ed i recenti interventi infrastrutturali, come il ristrutturato lungo lago, Dervio è destinata a diventare una delle località più importanti per il turismo del lago di Como e già ora è considerata il “paradiso della vela”.
Sail Paradise Dervio has its calmer part on the lake front, in the small suburb with medieval houses and the church of the Saints Peter and Paul, with the bell tower characterized by a base in Romanesque style. Dervio is the main town of the territory, thanks to its natural and artistic beauties and the recent infrastructural interventions is about to become one of the most important touristic destination on Lake Como and it is also considered the “sail paradise”.
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199 foto Š Angelo Colombo
TERRITORIO
Corenno Plinio foto © Angelo Colombo
Il borgo medievale
Sopra, il castello degli Andreani e la chiesa di San Tommaso; nella pagina successiva, il borgo di Corenno Plinio visto dal lago Above, the castle of the Andreani and the church of San Tommaso; on the following page, the suburb of Corenno Plinio from the lake
Superato l’abitato di Dervio, salendo verso la Valtellina, si presenta il borgo di Corenno Plinio, uno dei luoghi più affascinanti della zona dove è possibile provare una forte suggestione storica e immaginare le vicende del lago durante il Medioevo. Pittorescamente addossato a uno sperone roccioso che si addentra nel lago, l’abitato di Corenno Plinio conserva il bellissimo trecentesco Castello degli Andreani, innalzato tre il 1363 ed il 1370 sui ruderi di un’antica rocca, una cinta muraria rafforzata da due torri, accanto a cui sorge la parrocchiale di San Tommaso di Canterbury che custodisce affreschi medievali e rinascimentali; all’esterno tre arche funerarie dei conti Andreani, feudatari del luogo. L’abitato conserva il raccolto volto medievale, con viuzze che precipitano verso una piccola darsena con spiaggetta sul lago, ed è venendo dal lago che si gode la più affascinante vista di Corenno, con le antiche case patrizie che dominano la rupe e le ripide “scalotte” che salgono, con i caratteristici gradini intagliati nella roccia, fino alla piazza in acciottolato.
The Medieval suburb Once you cross the inhabited area of Dervio, in direction of Valtellina, you find the suburb of Corenno Plinio, with the beautiful castle of the Andreani family dated back to the 14th century, a fortress with two towers, nearby the parish church of San Tommaso of Canterbury with Medieval and Reinassance frescos; outside there are three funeral arks of the counts Andreani, local lords. The inhabited area has a Medieval aspect, with streets that end in a dock with a small beach on the lake.
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TERRITORIO
Valvarrone foto © B. Mezzera
Vista da 2.610 metri
Sopra, veduta da Ca' Maggiore dell'ingresso della Valvarrone; nella pagina seguente, la Valvarrone Above, view from Ca' Maggiore at the beginning of Valvarrone; in the next page, Valvarrone La valle del torrente Varrone è la parte più aspra e suggestiva della sponda orientale del Lario ed i monti che la dividono dalla Valtellina costituiscono la catena più elevata del territorio lecchese. Questa valle è addossata ai monti Legnone, vetta più alta della provincia con i suoi 2.610 metri, e Legnoncino ed è percorsa dal torrente omonimo che dai monti sopra Premana va a sfociare nel lago, a Dervio.
View from 2.610 meters L' Assessore al Turismo, Fabio Dadati
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The valley of the river Varrone is the harshest and the most suggestive part of the eastern shore of Lake Como, it is located on the mountains Legnone and Legnoncino and it is crossed by the homonym river, that from the mountains above Premana flows into Lake Como, in Dervio.
foto Š Mauro Lanfranchi
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TERRITORIO
Tentori Veicoli Industriali
Qualità, affidabilità e tecnologia foto Archivio Tentori Spa
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Quella della “Tentori Veicoli Industriali S.p.a.” è una storia di crescita che inizia negli anni ’50 quando i cinque fratelli Tentori, dopo aver aperto un’autofficina, si dedicano al commercio di auto, motociclette ed infine autocarri. Col tempo, il settore dedicato ai veicoli industriali diventa sempre più importante fino a diventare l’attività esclusiva dell'azienda. Nel 1974 si costituisce la concessionaria Iveco “Colombo e Tentori Spa” che ha sede prima a Dolzago, poi a Molteno in un nuovo e più ampio impianto. Alla fine degli anni '80 nascono all’interno del gruppo Tentori due società: la "Tecofin Leasing Spa" e la "Delcar Srl", rispettivamente per finanziare ed allestire direttamente i veicoli commercializzati. Gli anni passano e i figli danno quei segni di continuità che spingono i fondatori a rilevare l’intero pacchetto azionario. La “Colombo e Tentori Veicoli Industriali” diviene così l’odierna “Tentori Veicoli Industriali Spa”. Oggi l’azienda
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può contare su una forza lavoro di circa 100 persone di cui: 17 venditori, 15 addetti al settore ricambi e 50 addetti all’officina. La Tentori V.I. Spa si occupa della commercializzazione di veicoli nuovi di marchio Iveco e Fiat Professional, di rimorchi e semirimorchi, di veicoli usati, della vendita di ricambi originali, nonché della manutenzione e riparazione dei veicoli stessi. La carrozzeria Delcar S.r.l. con sede in Oggiono (LC) realizza la maggior parte degli allestimenti dei veicoli. Per soddisfare con tempestività le richieste di intervento dei clienti, Tentori dispone di due officine, a Molteno e a Monza, di un “Servizio 24H” e di una capillare rete di officine autorizzate. Garantisce inoltre immediatezza nelle consegne di ricambi originali Iveco, grazie al fornitissimo magazzino di Molteno che dispone di circa 20.000 articoli. Tentori offre anche un servizio di noleggio autocarri, il servizio dedicato ai tachigrafi digitali e alle revisioni.
A sinistra, esterno della sede; a destra, l'officina On the left, outside the headquarters; on the right, the workshop
Quality, reliability and technology The story of “Tentori Veicoli Industriali S.p.a.” is the story of a growth which started in the ’50ies when the fiveTentori siblings, after they opened a workshop, they started selling cars, bikes and then trucks. After a while, the sector dedicated to the industrial vehicles became more and more important until it became the only activity of the company. In 1974 they founded “Colombo e Tentori Spa” and worked as a dealer for Iveco, the seat was first in Dolzago and then in Molteno, in a new and larger establishment. At the end of the ‘80ies inside the group Tentori two other companies were born: “Tecofin Leasing Spa” and “Delcar Srl” to finance and to fit out commercial vehicles. Years passed by and the children continued in the same direction so that the founders decided to take over the whole share package. The “Colombo e Tentori Veicoli Industriali” becomes the present “Tentori
Veicoli Industriali Spa”. Today the company has about 100 employees: 17 sellers, 15 employees in the spare part division, 50 employees in the workshop. The Tentori V.I. Spa is in charge of the marketing of new Iveco and Fiat Professional vehicles, trailer and semitrailer, of the sale of original spare parts, as well as of the vehicle maintenance and reparation. The workshop Delcar S.r.l. with seat in Oggiono (LC) is in charge of the most part of the vehicle set up. To satisfy the customer intervention requests with timeliness Tentori has two workshops, one in Molteno and one in Monza, a 24 hour service and a capillary net of authorized workshops. Moreover it guarantees a fast delivery of original Iveco spare parts, thanks to the huge store of Molteno with about 20.000 items. Tentori also offers a truck rental service, the service dedicated to digital tachographs and to vehicle services.
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Ovidio, l’estetica e l’utilità 211
Nella pagina precedente, Camera di Napoleone; in questa pagina, Sala dello Zodiaco In the previous page, the Napoleon Room; on this page, the Zodiac Room
di Gian Enrico Ghilotti foto Archivio Palazzo Vertemate Franchi Quello che stupisce è trovarlo lì. Un palazzo cinquecentesco con tanto di giardino all’italiana, aristocraticamente appartato in mezzo ai castagneti. Siamo a Prosto di Piuro, alle porte di Chiavenna. Sulla strada che attraverso la Val Bregaglia, dall’Italia porta alla Svizzera, al passo del Maloja e all’altopiano della Engadina dai colori segantiniani. Ma quel che più affascina di Palazzo Vertemate Franchi è il contrasto. Anzi i contrasti. Molti e tutti con un unico esito, la meraviglia. Uno stupore da sindrome di Stendhal, che accompagna l’incontro con questa dimora rinascimentale di campagna, dall’esterno all’interno. Da quella severità dei luoghi, ripresa dall’essenzialità delle sue forme architettoniche, al trionfo mitologico dei colori dei suoi saloni affrescati, coccolati dal legno di soffitti e boiserie. Lasciata a destra la strada della Bregaglia e salendo dalla via di accesso, varcato il cancello in ferro, l’incontro con il Palazzo si svela piano, piano. Quasi a nascondersi, con teatralità dietro molte quinte che ne arricchiscono la messa in scena. Muri, scale, portali, una chiesa, rustici destinati alla servitù, orti, frutteti e, sullo sfondo ancora castagni. Un elemento decorativo che ritroviamo spesso all’interno del Palazzo, anche perché figlio dell’utilità. Ma andiamo con ordine. Finalmente si entra. Il cinquecentesco portone bugnato è come una sorta di “Armageddon”, una soglia tra presente e passato. Lo oltrepassate e la mitologia inizia ad avvolgervi. Ercole e Nettuno sulla sinistra, Saturno e Vulcano sulla destra. I confini del tempo si sciolgono tra affreschi che giocano a rubare la tridimensionalità delle boiserie e degli intarsi lignei e immagini esoteriche neoplatoniche. Un esercizio metamorfico che ha un suo maestro indiscusso: Ovidio. Se mesi, stagioni e segni zodiacali stanno frequentemente nella ricerca estetica di molte dimore cinquecentesche, la scelta dei due fratelli Guglielmo e Luigi Vertemate e dei loro pittori di intingere il pennello nelle Metamorfosi del grande Ovidio è sicuramente un’unicità che alimenta la meraviglia della visita e dà fiato a quel dialogo di contrasti al quale il Palazzo, metamorficamente abitua il suo visitatore. Lo stupore vi segue tra le tante stanze affrescate. Il grande Salone di Giove e Mercurio, quello dello Zodiaco, la sala di Giunone, ovattata nel caldo degli intarsi e della boiserie dove è incisa la data del 1577 e la galleria con i ritratti dei componenti del casato di questa grande famiglia di aristocratici
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In questa pagina, Sala delle Cariatidi On this page, Sala delle Cariatidi
commercianti e notai. E poi le altre stanze. Quella di Napoleone, quella del Vescovo e quella delle Cariatidi dove, per non far mancare nulla alla meraviglia di una rappresentazione iconografica unica, troviamo una Cariatide insolitamente seduta. “Industria auget imperium”, recita una scritta intagliata nella boiserie del Palazzo, fatta intarsiare dai due fratelli Vertemate nella loro sala delle Udienze di Palazzo. Ecco svelato un altro contrasto dove prevale l’aristocrazia del commercio sulla nobiltà contadina. Non a caso le fortune della famiglia Vertemate storicamente poggiavano più sull’artigianato della pietra ollare e dei famosi “lavéec” e sul commercio della seta che sull’agricoltura, come invece era più facile trovare nella costruzione dei patrimoni patrizi rinascimentali. Una differenza che dà spazio al dialogo tra estetica e utilità. Rincorrendosi tra peschiere, orti, frutteti, boschi di castagni e piccoli corsi d’acqua regimentati dall’arte, tra vasche a forma di conchiglia e disegni che riportano inaspettatamente al mare e a Nettuno, ormai sbiaditi sul muro di ingresso a Palazzo. Ma, affascinati dalla luce che filtra dalle finestre, tra i vetri contornati in piombo, la natura si riappropria dei colori e dei disegni, ripassandone la tridimensionalità e facendo filtrare anche l’altro grande contrasto. Quello tra natura e arte. Era la sera del 4 settembre 1618 e Piuro venne sommersa da un’immane grande frana che la distrusse completamente, causò la morte dei suoi mille abitanti e cancellò quel borgo che per arte, gusto e commercio doveva essere tanto bello da essere conosciuto, già allora, in tutt’Europa. Il Palazzo Vertemate si salvò, perché distante dall’abitato. Stava sull’altro versante. Certo la razionalità di edificazione di una residenza di campagna voluta da una famiglia aristocratica di commercianti come i Vertemate sembra dare ragione, beffanda la natura, a quel loro credo tra estetica e utilità. Certo è che quel richiamo alle Metamorfosi di Ovidio, viaggia sul confine tra natura e mitologia, tra controriforma e giudizio divino, quasi a voler dar forma alle maledizioni che la grande frana portò a valle, insieme ai massi e al lutto. Ma qui, a cavallo delle Alpi, i confini non si sentono. L’arte, la storia e i commerci tra Nord e Sud Europa, percorrendoli, li hanno più volte superati e anche il vento che soffia spesso dalla Bregaglia sembra voglia cancellarli come una leggera linea di polvere di gesso sulla lavagna, dopo aver tracciato nomi indimenticabili come Giacometti, Segantini e molti altri. L’arte e la cultura in fondo giocano con i confini che passano dentro ognuno di noi. Chissà, forse è questo che voleva dirci Ovidio.
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Ovidio, the aesthetics and the usefulness Palazzo Vertemate Franchi in Prosto di Piuro
Veduta del Palazzo Vertemate Franchi View of Palazzo Vertemate Franchi
A palace dated back to the 16th century, an Italian garden aristocratically set apart in the middle of chestnut trees. We are in Prosto di Piuro, nearby Chiavenna, on the road that from Italy goes to Switzerland, crossing the Val Bregaglia you get to the Pass of Maloja and to the plateau of the Engadine. What is really fascinating of Palazzo Vertemate Franchi is the contrast. Or better the contrasts. They are lots of contrasts and they all result in the wonder. An amazement that is like the syndrome of Stendhal, accompanies the passage from the outside to the inside in this Renaissance residence. It comes from the severity of the places, given by the essentiality of its architectural forms, to the mythological triumph of the colors of its rooms, cuddled by the wooden ceilings and by the woodworks.The front door dated back to the 16th century is a sort of “Armageddon”, a threshold between the present and the past. Hercules and Neptune on the left, Saturn and Volcano on the right. The time borders dissolve among frescos, which steal the dimensionality of the woodworks and the wooden inlays together with Neo-Platonist esoteric images. A metamorphic exercise that has its undisputed teacher: Ovidio. The astonishment follows you in the different rooms. The great Room of Jupiter and Mercury, the one of the Zodiac, the room of Juno, with the warm inlays and the woodwork, on which is written the year 1577 and the gallery with portraits of the members of this aristocratic family of dealers and notaries. Then there are the other rooms. The one of Napoleon, the one of the Bishop and the one of the Caryatids, where there is a seated Caryatid, in a unique iconographic representation. “Industria auget imperium” is written in a carved woodwork of the Palace and commissioned by the two brothers Vertemate in their room Udienze di Palazzo. This is another contrast in which prevails the aristocracy of the commerce on the country nobility. It is not by chance that the fortunes of the family Vertemate were linked more to the handicraft of the local stone and of the so called "lavéec" rather than to the commerce of silk and to agriculture, as it was typical for the rich Renaissance families. Here, on the Alps, it doesn’t seem that there are borders. Art, history and commerce between the north and the south of Europe overcame the borders and also the wind that blows from the Bregaglia seems that wants to cancel them. Art and culture play with the borders that pass inside each of us. Perhaps this is what Ovidio wanted to tell us.
Info
Palazzo Vertemate Franchi Prosto di Piuro - Loc. Cortinaccio Apertura: dal 24/03 al 4/11 Orari: 10-12; 14.30-17.30 Chiuso: mercoledì (non festivi) Agosto aperto tutti i giorni www.palazzovertemate.it
Comune di Chiavenna
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UMBERTO BIANCHI
Ciao BU!
Un saluto che avrei voluto fosse pubblicato tra 40 anni. E’ un momento triste fra difficoltà economiche e tensioni sociali di ogni genere. Un momento in cui c’è bisogno di persone per bene che, nella loro umiltà, trovino la loro conferma, di persone che, attraverso l'esempio, stimolino gli altri a fare meglio per il bene comune e per la tutela dei più deboli, di persone che credano ancora che il lavoro, i diritti, il progresso e la solidarietà siano valori per cui valga la pena di impegnarsi. Nonostante il bisogno che abbiamo di loro in questa città, ancora una volta, il destino ci mette di fronte ad una di quelle prove che fanno vacillare le nostre speranze, portandoci via le emozioni e gli uomini migliori. Nonostante Umberto Bianchi, “BU” per gli amici, ci abbia lasciato aprendo un vuoto che per chi lo ha conosciuto sembra incolmabile, cercherò di scrivere alcune righe anche se il tempo non cancellerà dalla memoria il ricordo del suo volto sorridente. Il volto di un amico gentile, equilibrato, cordiale, aperto, sincero, un amico sempre disponibile verso chi lo conosceva bene, una persona amica per chi ne aveva bisogno. Vi racconterò qualcosa di “BU”. Innanzitutto un uomo libero. Non ha mai sopportato imbrigliamenti di qualsiasi genere, è sempre stata una persona semplice, non l'ho mai sentito alzare la voce con qualcuno, anzi in alcuni casi l'ho visto intervenire per superare malumori o sedare accese discussioni. Lo ricordo nelle sue abitudini quotidiane: come buon padre, mentre era al lavoro nel suo ufficio di Olgiate oppure all’immancabile appuntamento con gli amici per l’aperitivo al Bar Argentino. Tutte le sere poi il suo dovere solidale lo portava alla piccola Casa Ozanam dove umilmente serviva la cena ai numerosi ospiti, regalando loro una presenza utile e rassicurante. Il suo altruismo, la sua generosità, la sua discrezione, ma anche la sua caparbietà sono le qualità che lo hanno reso stimato da molti perché lui non era proprio capace di salutare frettolosamente qualcuno, per lui tutti meritavano attenzione e si dispiaceva quando non riusciva a scambiare due chiacchiere con chi lo conosceva o gli chiedeva aiuto. Persone come lui sono rare da trovare, era un amico eccezionale, buono e onesto. La nostra storia di amicizia è lunga ben 40 anni e una cosa gli rimprovero, quella di averci tenuto nascosto il suo male fino a quando ha deciso di lasciarci. Forse, però mi sto sbagliando, l’ha fatto perché non voleva vederci tristi. Ciao “BUon” amico di tutti, ci manchi già. Daniele B.
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Magic Lake
FOCUS
ON
Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo. Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territory in the world.
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Chantecler e i coralli: una passione che dura da oltre 60 anni Chantecler and the corals: a passion for more than 60 years
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Galleria d'Arte CONTINI: appuntamenti d'arte Art Gallery Contini: art appointments
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Resort Collina d'Oro, un lusso che vale oro Resort Collina d'Oro, a golden luxury
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Fondazione Pietro Carsana: progetto "Imparare a lavorare" Foundation Pietro Carsana: project "Learn to work"
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Giovani idee per il lungolago di Como Young ideas for the lakefront of Como
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Magic Lake
Chantecler e i coralli: una passione che dura da oltre 60 anni
Il Corallo. Una gemma antica, magica, legata a leggende e miti, a cui, nel corso dei secoli, è stata attribuita una proprietà benefica e di portafortuna. Il Corallo quale amuleto, ornamento, medicina. Gemma preziosa, che ha affascinato regine e nobildonne di tutte le epoche, testimoni del suo incommensurato fascino, scelto per le loro magnifiche parure. Il Corallo è da oltre 60 anni legato ai gioielli Chantecler. La maison di Alta Gioielleria e Gioielleria caprese ne ha fatto un simbolo, un’icona del colore, della gioia, della passione, dell’energia vitale. Abbinato ad altre pietre preziose e semi-preziose, protagonista di gioielli da sogno nelle più rare e strabilianti versioni. La profonda passione per il mare e la conoscenza del corallo, gemma leggendaria, sempre più raro e prezioso - dalle sfumature che vanno dal rosso acceso, al salmone, al rosa pallido, per arrivare al bianco candido - ha permesso a Chantecler di realizzare parure straordinarie. Come Capri 1947, la straordinaria collezione Chantecler ispirata a quella dei gioielli realizzati nel 1947, per l’apertura della prima boutique. Il bianco delle pietre di luna, dei coralli e dei diamanti abbinato agli zaffiri grigi; il viola delle ametiste e della fosfosiderite, abbinato agli zaffiri rosa. Le sfumature dei coralli orange, rossi e rosa, a tratti illuminati da diamanti e zaffiri orange, che catturano i colori dell’alba di un’estate caprese. Chantecler, il fascino dell’Alta Gioielleria da indossare ogni giorno…
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Chantecler and the corals: a passion for more than 60 years
The Coral. An ancient and magic gem linked to legends and myths, during the centuries it was attributed a beneficial property and a good-luck charm to the coral. It was seen as an amulet, an ornament, a medicine. The precious gem fascinated queens and noblewomen all over the centuries, thanks to its high charm, it was selected for their magnificent parure. For more than 60 years, the coral is linked to the Chantecler jewels. The maison of High Jewelry and Jewelry located in Capri has the coral as a symbol, an icon of color, joy, passion and vital energy. Combined with other precious and half-precious stones, protagonist of dream jewels in the rarest and most amazing versions. The deep passion for the sea and the knowledge of the coral, legendary gem, which is more and more rare and precious - from the tones that they go from the strong red, to the salmon, to the pale pink, to the candid white – it allowed Chantecler to create extraordinary parure. Capri 1947 is the extraordinary collection Chantecler inspired to the one of the jewels created in 1947, for the opening of the first boutique. The white of the moon stones, of the corals and of the diamonds combined with the grey sapphires; the violet of the amethysts and of the phosphosiderite, combined with the pink sapphires. The tones of the orange, red and rose coral, illuminated by diamonds and orange sapphires, that capture the colors of the summer dawn in Capri. Chantecler, the charm of the High Jewelry to wear every day‌
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Magic Lake
Galleria d'Arte CONTINI: appuntamenti d'arte
Sotto, a sinistra, Enzo Fiore, Archivio Paul Newman 2010 tecnica mista (resina, terra, foglie, radici...) su tela; a destra, Fabrizio Plessi, immagine dell'esposizione "Blu"
Below, on the left, Enzo Fiore, Archivio Paul Newman 2010 mixed technique (resin, soil, leaves, roots..) on canvas; on the right, Fabrizio Plessi, photo of the exhibition "Blu"
Negli spazi espositivi della Galleria d’Arte Contini di Venezia (San Marco 2288 - Calle Larga XXII marzo), 21 aprile al 23 settembre 2012, Fabrizio Plessi presenta la mostra “Blu”, esposizione che raccoglie disegni, progetti e installazioni di “Mariverticali”, già esposti nel Padiglione Venezia della 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia del 2011, e i progetti “Llaut Light” presenti nel 2011 alla Llotja di Palma di Mallorca. Per l’occasione l’artista ha realizzato tre “digital boat”, video-sculture inedite che saranno presentate nella mostra. Sempre a Venezia, nella medesima sede e medesime date, si terrà l'esposizione di Sophia Vari, con i suoi gioielli, sculture, oli e tecniche miste. Sophia Vari, pittrice e scultrice, nasce in Grecia e viene fortemente influenzata dalle origini della cultura mediterranea. Vivendo a Parigi fin dalla fine dell’adolescenza, diviene un’attenta studiosa in particolare del cubismo e del surrealismo. Più di recente, Sophia Vari si è rivelata anche nel campo del design dei gioielli e dei semipreziosi, lasciandosi suggestionare con successo da materiali diversi, come argento, avorio, oro e corallo. Inaugura sempre il 21 aprile, ma nella sede della galleria Contini di San Marco 2765 (Campo Santo Stefano) la mostra di fotografie di Teresa Emanuele, artista romana, poco più che trentenne, a cura di Luca Beatrice, dall’enigmatico titolo “Ecfrasi”. Nel progetto di Teresa Emanuele c’è il tentativo di riqualificare l’estetica del bello, soffermandosi su particolari e dettagli del meraviglioso che esiste in natura e che uno sguardo distratto non riesce a catturare. L’artista si concentra oggi sulla fotografia in bianco e nero, sperimentando nuove tecniche di stampa. In occasione della mostra presso la Galleria Contini, che sarà visitabile fino al 23 settembre 2012, saranno quindi le ombre le indiscusse protagoniste dei lavori, tutti inediti. La Galleria Contini sarà poi promotrice della mostra “Enzo Fiore. Genesi: i miti della storia”, ospitata al Complesso del Vittoriano di Roma, dal 29 marzo al 27 maggio 2012, che vuole offrire una panoramica sull’intera opera dell’artista, dalle sculture fino all’ultima serie dei ritratti di personaggi illustri. La mostra, presentata dalla Galleria Contini, è a cura di Achille Bonito Oliva ed è organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia. Nelle opere di Fiore emerge il fortissimo legame con la natura dalla quale, fin dagli esordi nel 1997, l’artista attinge per plasmare i suoi lavori.
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Art Gallery CONTINI: art appointments
Sotto, a sinistra, Sophia Vari,Minotaure II,2011,marmo; a destra, Teresa Emanuele, Misteriosamente
Below, on the left, Sophia Vari,Minotaure II,2011,marble; on the right, Teresa Emanuele, Misteriosamente
In the exhibition area of the Gallery Contini in Venice (San Marco 2288 - Calle Larga XXII marzo), from the 21st April to the 23rd September 2012 Fabrizio Plessi presents the exhibition “Blu”, which collects drawings, projects and installations of "Mariverticali", already exhibited in the Padiglione Venezia of the 54th Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia 2011 and the projects “Llaut Light” present in the Llotja di Palma di Mallorca in 2011. On this occasion the artist presented three “digital boat”, video sculptures presented in the exhibition. Always in Venice in the same place and time will be the exhibition of Sophia Vari, painter and sculptress, born in Greece and influenced by her Mediterranean origins. She lived in Paris since she was adolescent and she studied cubism and surrealism. Most recently, Sophia Vari revealed in the field of jewel and semiprecious jewel design, she was influenced by different materials, such as silver, ivory, gold and coral. Always on 21st April in the Gallery Contini of San Marco 2765 (Campo Santo Stefano) inaugurates the photographic exhibition by Teresa Emanuele, artist from Rome, 30 years old, under the supervision of Luca Beatrice, with the enigmatic title “Ecfrasi”. In the project of Teresa Emanuele there is the effort to pose the accent on the aesthetic of the beauty, above all on the details of the marvelous aspect that exists in nature and sometimes it is not seen. The artist concentrates herself on black and white photos, experimenting new printing techniques. On the occasion of the exhibition at the Gallery Contini, until 23rd September 2012, the shades will be the undisputed protagonists of all the works of art, all of them are exhibited for the first time. The Gallery Contini is also promoting the exhibition “Enzo Fiore. Genesi: i miti della storia” (Enzo Fiore. Genesis: the myths of the history), held in the Complex of the Vittoriano in Rome, from 29th March to the 27th May 2012, which aims at offering an overview of all the works of art of the artist, from the sculptures until the last series of portraits of illustrious persons. The exhibition, presented by the Gallery Contini, is edited by Achille Bonito Oliva and it is organized by Comunicare Organizzando by Alessandro Nicosia. In the works of art by Fiore you can feel a strong bond with the nature, to which the artist is linked since the beginning in 1997.
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Magic Lake
Resort Collina d'Oro, un lusso che vale oro
È un paesaggio straordinario quello che accoglie il “Resort Collina d’Oro”. Un luogo d’incanto, in una delle più suggestive e cosmopolite regioni della Svizzera Italiana. Lugano e la sua Collina d’Oro. Una cornice unica, come unico è il progetto immobiliare. Frutto di un’attenta rivisitazione della “Deutsches Haus”, il complesso conserva i fasti di un tempo e li riscrive in chiave moderna. Il risultato è un sogno, che coniuga lusso e benessere. 43 appartamenti con servizi alberghieri che donano comfort e assoluta privacy sono in vendita o in affitto con diverse tipologie e metrature. Un Residence, una SPA Well-Aging dotata di piscina interna ed esterna con Pool House, sale trattamenti, fitness e un ristorante.
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Resort Collina d'Oro, a golden luxury
Info
The “Resort Collina d’Oro” lies amidst most extraordinary landscapes. An enchanting resort in one of Italian-speaking Switzerland’s most attractive and cosmopolitan regions. Lugano and its Collina d’Oro present a unique picture and singular real estate project. Fruit of painstaking refurbishment of the former “Deutsches Haus”, the complex reserves its glory while writing a new chapter in contemporary living, luxury with wellbeing. 43 totally private dream apartments with hotel services and all comforts are the result. The apartments, available in diverse sizes and style, are for sale or rent in a unique residence comprising Well-Aging SPA with Pool House, indoor and outdoor pools, treatments, fitness and restaurant.
RESORT COLLINA D’ORO Via Roncone 22 6927 Collina d’Oro-Lugano-Switzerland Info: Tarchini Group Centro Galleria 3 Via Cantonale 6928 Manno-Switzerland Tel. +41 (0) 91 610 81 11 Fax + 41 (0) 91 610 81 31 info@resortcollinadoro.com www.resortcollinadoro.com
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Magic Lake
Fondazione Pietro Carsana: progetto "Imparare a lavorare"
Sopra, Alessandra Carsana saluta i partecipanti al corso di formazione "Imparare a lavorare"
Il 17 dicembre 2009 nasce a Lecco, da un’idea lungimirante dell’imprenditrice Alessandra Carsana condivisa con la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, la “Fondazione Pietro Carsana” realtà che ha come obiettivo l’aiuto ai giovani per il loro inserimento nel mondo del lavoro attraverso una adeguata selezione formativa. Per raggiungere tale obiettivo, la proprietà della Impresa Pietro Carsana e C. S.r..l. ha trasferito quote della società alla Fondazione. Per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta, nel 2010 è stato avviato il progetto “Imparare a lavorare”. Questo progetto prevede sei mesi di inserimento di giovani in attività lavorative di ogni genere, senza alcun onere economico per il datore di lavoro poiché le borse di apprendimento, pari a 600,00 € mensili per sei mesi, sono finanziate dalla Fondazione Pietro Carsana mentre la copertura assicurativa è garantita attraverso il patrocinio istituzionale della Provincia di Lecco. La Fondazione Pietro Carsana effettua una valutazione di tutti i candidati e successivamente li fa partecipare ad un corso propedeutico all’inizio del
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Above, Alessandra Carsana with the participants of the project "Learn to work"
periodo lavorativo/formativo. Lo scorso anno, il Progetto “Imparare a lavorare” è terminato con risultati che appaiono rilevanti. Il dato più significativo riguarda il numero di giovani a cui è stata proposta una collaborazione professionale da parte delle aziende ospitanti per il tirocinio: 22 su 45 sono stati confermati con contratti vari. Volontà della Fondazione per il 2012 è replicare il progetto per 60 giovani adoperandosi altresì per un maggior coinvolgimento delle aziende affinché, sempre più condividano le motivazioni della Fondazione e la partecipazione al progetto. In tutti gli incontri con i giovani che hanno partecipato al progetto la Fondazione ha sempre constatato grande entusiasmo, attesa e speranza ed anche una profonda maturazione al termine dei sei mesi e ancor più nel caso di loro conferma nel posto di lavoro. Ad oggi oltre 500 giovani hanno fatto domanda di partecipare, fiduciosi di un inserimento lavorativo, ma anche, e comunque, nella certezza di una esperienza professionale da spendere utilmente nei propri curricula.
Foundation Pietro Carsana, project "Learn how to work"
Sopra, giovani e docenti partecipanti al corso
On 17th December 2009 the “Fondazione Pietro Carsana” was born thanks to the far-sighted idea of the entrepreneur Alessandra Carsana with the support of the Foundation Gruppo Credito Valtellinese; it aims at helping young people finding a job after a proper training. To reach this goal, the property of the Impresa Pietro Carsana e C. S.r..l. shifted some shares to the Foundation. To implement the combination between demand and supply and in 2010 the project “Learn how to work” started. This project foresees 6 months of training in different types of enterprises, with no costs for the employer, because the grant, 600,00 € montly, for 6 months, are financed by the Foundation Pietro Carsana, while the insure coverage is granted thanks to the institutional support of the Province of Lecco. The Foundation Pietro Carsana gives an evaluation for all the participants and later on they can take part in a preparatory course at the beginning of their
Above, participants and teachers of the project
working/training activities. Last year, the Project “Learn how to work” ended up with important results. The most relevant data was about the percentage of young people who got a working proposal by the companies which had them during the period of training: 22 out of 45. The goal of the Foundation in 2012 is to continue with this project for 60 persons, involving more and more companies which can share the same motivations of the Foundation and which can take part in the project. In every meeting we could feel enthusiasm, expectation, hope and an important development of young people who took part in this project at the end of the 6 months and above all of those who got the confirmation for a job. Today over 500 young people were interested in this experience with the hope to find a job, or at least with the certainty of a professional experience to include in their CV.
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Magic Lake
GIOVANI IDEE per il LUNGOLAGO di COMO
Sopra, i tre gruppi di universitari premiati del Laboratorio di Progettazione Architettonica II del Politecnico di Milano per la riqualificazione del lungolago di Como; sotto, alcune immagini dei progetti
Sabato 10 marzo sono stati presentati presso la biblioteca di Como i progetti per il lungolago realizzati dagli studenti del Laboratorio di Progettazione Architettonica II del politecnico di Milano. I lavori sono stati realizzati dopo un sopralluogo guidato da Fulvio Caradonna, già assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Como. Un comitato scientifico presieduto dal Professor Cesare Stevan, già preside della Facoltà di Architettura, ha giudicato i lavori e insieme al direttore commerciale della progeCAD srl (sponsor tecnico dell’iniziativa) Dino Spatafora, ha consegnato agli studenti numerose licenze dei software BIM progeCAD Architecture e il CAD DWG progeCAD Professional, offerte dalla software house comasca. In seguito i lavori saranno pubblicati in un libro prodotto grazie al contributo dello sponsor Coedil.
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YOUNG IDEAS for the lakefront of Como
Above, the three awarded group of students of the Laboratory of Architectonic Projects II of the Politecnico di Milano for the renovation of the Como's lakefront; below, some renderings of the projects
On Saturday, March 10 the projects for the Como lakefront made by the students of the Laboratory of Architectonic Projects II of Politecnico di Milano were presented at the library of Como. They were developed after a site inspection guided by Fulvio Caradonna, the former Councillor of Public Works of the city of Como. A scientific committee presided over Professor Cesare Stevan, already president of the Architecture Faculty, judged the projects and together with commercial director progeCAD srl (technical sponsor of the event) Dino Spatafora, delivered different licences of the software BIM progeCAD Architecture and the CAD DWG progeCAD Professional, offered by the software house of Como. After that, the projects are published in a book made thanks to the contribution of the sponsor Coedil.
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SPORT
BENNET CANTÙ un'emozione continua di Elisabetta Comerio foto Carlo Pozzoni
L’adrenalina delle top 16 di Eurolega, l’entusiasmo delle Final Eight di Coppa Italia, la lotta per il campionato (ancora in corsa e del quale, per scaramanzia, non diremo nulla di più..) in un Pianella gremito ogni domenica, tutto racchiuso in un insieme di emozioni che hanno coinvolto una città, migliaia di tifosi. Questi i sogni che ha regalato fino ad ora la stagione 2011-2012 della Bennet Cantù e che ancora non sono finiti, per la gioia di tutti gli appassionati. I traguardi già raggiunti sono molti e tanti altri ancora l’attendono. Per questo la rivista Magic Lake e l’associazione Amici di Como continueranno a seguire passo passo le gesta della Bennet Cantù, fino alla fine di questa lunga ed avvincente stagione che ci terrà con il fiato sospeso, ne siamo certi, per molto tempo ancora..
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Bennet Cantù, a continuous emotion The adrenalin of the top 16 in Eurolega, the enthusiasm of the Final Eight of the Italian Cup, the fight for the championship (still on and to avoid bad luck we won’t say more…) in the Pianella court crowed with fans every Sunday, everything in a mix of emotions which involved a city and thousands of people. These are the dreams of the season 2011-2012 of Bennet Cantù and they haven’t finished, for the happiness of all the fans. They already reached many goals and many others are to be reached. For this reason, the magazine Magic Lake and the association Amici di Como will continue to follow Bennet Cantù step by step, until the end of this long and gripping season that will still leave us in suspense for quite a while…
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FOOD AND DRINK
Sapori & Sorrisi di CASA Alida Clerici con la figlia Rosita e il collaboratore Michele; interni della Locanda Alida Clerici with her daughter Rosita and her collaborator Michele; the restaurant
Stagionalità, territorialità, freschezza, genuinità delle materie prime unite ad accoglienza e cortesia sono gli ingredienti dei piatti, sapientemente cucinati, dalla signora Alida, che da oltre 30 anni conosce i segreti per soddisfare i desideri dei suoi clienti che considera Amici, anche grazie all'insegnamento prezioso ricevuto dal marito Claudio, che porterà sempre nel cuore. «Per me il cliente deve sentirsi come a casa, con il diritto di mangiare sano e in buona compagnia»: questi sono i motivi che l’hanno spinta a ritornare in cucina aprendo la “Locanda degli Amici”, anche grazie alla collaborazione di Michele, grande amico di Claudio. Sceglie personalmente tutti gli ingredienti dai fornitori di fiducia, prediligendo quelli a km 0, niente surgelati e soprattutto pesce appena pescato. Famosa per i primi piatti, allieta i suoi ospiti il giovedi, venerdi e sabato sera con il gnocco fritto. E per dessert dolci rigorosamente fatti in casa portati in tavola dell'insostituibile figlia Rosita con l'aiuto di Corrado. L'arrivederci di Alida ai suoi ospiti è con il sorriso di una persona coraggiosa, semplice ed onesta, fiera ed orgogliosa di portare sul colletto del grembiule i colori della bandiera italiana.
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Tastes & Smiles of HOME Info
Ristorante La Locanda degli Amici Piazza Amendola, 4 22100 Como Tel. 00 39 031.306.552 Chiuso la domenica
Seasonal opening, territoriality, freshness, genuineness of the ingredients, kindness and courtesy are the main elements of the dishes, which are wisely cooked by Mrs Alida, who for more than 30 years, knows the secrets to satisfy the desires of her guests she consideres Friends, thanks also to the precious teaching of her husband Claudio, who will always has a place in her heart. “For me our guests have to feel like being home, to eat well and to stay among good friends”: these are the reasons that pushed her to return in the kitchen and to open the “Locanda degli Amici”, also thanks to the collaboration of Michele, great friend of Claudio. She personally selects all the ingredients from the direct suppliers she trusts, no frozen food and above all fresh fish. Famous for the first courses, on Thursday, Friday and Saturday evenings she cooks the fried potato dumpling. The desserts are homemade and are served by the irreplaceable daughter Rosita with the help of Corrado. Alida usually says bye to her guests with the smile of a brave, simple and honest person, who is proud to wear the colors of the Italian flag on the apron collar.
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FOOD AND DRINK
In CUCINA e in CANTINA con DAVIDE e EMANUELE
In the KITCHEN and in the
CELLAR with DAVIDE and EMANUELE
di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni
POACHED EGG AU GRATIN WITH UOVO IN CAMICIA GRATINATO ALLO ZABAGLIONE SALATO CON PUNTE DI SALTY EGGNOG, TOPS OF ASPARAGUS AND LAKE COMO CAVIAR ASPARAGI E CAVIALE DEL LARIO ( dose x 6 p. ).
( to serve 6 )
6 UOVA, 4 CUCCHIAI DI ACETO,1 L DI ACQUA, 1 KG ASPARAGI,100G DI UOVA DI TROTA (CAVIALE DEL LARIO), SALE Q.B
6 EGGS, 4 SPOONS OF VINEGAR, 1L OF WATER, 1 KG ASPARAGUS, 100 G OF TROUT EGGS (LAKE COMO CAVIAR), SALT
ESECUZIONE In una casseruola larga a bordi bassi portare a leggero bollore acqua e aceto. Rompere ad una ad una le uova in un piattino, farle scivolare nell’acqua , cuocerle per circa ¾ minuti a fuoco dolce. Sgocciolarle con una schiumarola e passarle in un'altra casseruola con acqua fredda, poi scolarle di nuovo adagiandole su un canovaccio di cotone pulito e con la punta di un coltello levare le eventuali sbavature dell’ albume. Accomodare le uova in piatti tenuti in caldo, guarnire con le punte di asparagi precedentemente bollite in acqua salata ,versarvi sopra lo zabaglione , gratinare con una fiamma a cannello ed in ultimo disporre il caviale del Lario. ESECUZIONE ZABAGLIONE SALATO 2 TUORLI, 2 CUCCHIAI DI PANNA LIQUIDA , UN PIZZICO DI SALE,1 DL DI VINO BIANCO SECCO Montare il tutto a bagno maria con una frusta fino ad ottenere un composto cremoso e ricoprire le uova.
PREPARATION In a wide casserole with a low rim lightly boil water and vinegar. Break the eggs in a saucer, put them in the water and cook them for about 3 or 4 minutes on a low flame. Drip with a perforated spoon and put them in another casserole with cold water, then drain on a clean cotton cloth and with the point of a knife remove the possible part of the egg white, put the eggs in warm dishes, decorate with the tops of asparagus previously boiled in salty water, pour the eggnog, make it au gratin with a flame and then put the Lake Como caviar. PREPARATION OF SALTY EGGNOG 2 YOLKS, 2 SPOONS OF CREAM, A BIT OF SALT, 1 DL OF DRY WHITE WINE Beat everything with a whisk in a bain-marie until you have a creamy mixture and cover the eggs.
VERNATSCH “FASS NR. 9” ALTO ADIGE DOC 2010 KELLEREI GIRLAN I vigneti intorno al paese di Cornaiano, AltoAdige, si trovano a 450 metri d'altitudine su colline moreniche dell’epoca glaciale. La posizione e l’esposizione del pendio garantiscono un’insolazione ottimale, questo terroir dona al vino sapidità e lo rende ricco di sostanze minerali. Caratteristiche di buon alcol e morbidezza ma allo stesso tempo freschezza e buona persistenza. Il carattere leggero dell’ uva Schiava e la notevole concentrazione di tannini vellutati fanno della “Fass Nr. 9” un vino straordinario da tutto pasto adatto anche a preparazioni complesse ma delicate. Servire fresco a 15- 16° C. The vineyards around the village of Cornaiano, AltoAdige, are located 450 meters high on morainic hills dated back to the ice age. The position and the exposure of the slope guarantees an optimal isolation, this ground gives flavor to the wine and it makes it rich in mineral substances. These are characteristics for good alcohol and softness, but at the same time for freshness and good persistence. The light character of the Schiava grape and the high concentration of velvet tannins make the “Fass Nr. 9” an extraordinary wine for the entire meal and ideal also for complex but delicate preparations. To serve fresh 15- 16° C.
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dal 1813
via Rodari 6, 22100 Como tel. 031 264042 www.ristorantesociale.it
CODE DI SCAMPI SU CREMA DI FAGIOLI AL ROSMARINO CON PORRI E BECON STUFATI AL BALSAMICO
LOBSTER TAILS ON A ROSEMARY BEAN CREAM WITH STEWED LEEKS AND BACON STEWED WITH BALSAMIC VINEGAR
( dose x 6 p. )
( to serve 6 p. )
18 SCAMPI SGUSCIATI, 250 G DI FAGIOLI TOSCANELLI FRESCHI, 80 G DI OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA, 1RAMETTO DI ROSMARINO, 1CAROTA,1 COSTA DI SEDANO, 1/2 CIPOLLA, 1 SPICCHIO DI AGLIO VESTITO, 18 POMODORI CILIEGINO, SALE PEPE QB, 2 PORRI, 3 FETTE SOTTILI DI BACON , 2 CUCCHIAI DI ACETO BALSAMICO.
18 SHELLED LOBSTERS, 250 G OF FRESH TUSCAN WHITE BEANS, 80 G OF EXTRA VIRGIN OLIVE OIL, SOME ROSEMARY, 1 CARROT, 1 STALK OF CELERY, ½ ONION, 1 PIECE OF GARLIC, 18 CHERRY TOMATOES, SALT AND PEPPER, N.2 LEEKS N.3 THIN SLICES OF BACON, 2 SPOONS OF BALSAMIC VINEGAR.
Sgusciare i fagioli cannellini e metterli a bollire in acqua con sale, odori (carota sedano cipolla tagliate) il rametto di rosmarino, lo spicchio d’aglio e cuocerli per circa un'ora. Scolarli conservando l’acqua di cottura, eliminare l’aglio e le verdure e frullarli, aggiungendo il pepe e un poco alla volta l’olio di oliva extra vergine. Se il composto è troppo denso aggiungere un poco di acqua di cottura. Conservare poi questa salsa in caldo a bagno maria. Bollire gli scampi in acqua leggermente salata, ma per pochissimo tempo (circa 2 minuti), disporre la salsa nei piatti e nel centro adagiarvi la julienne di porri e bacon spadellati e stufati con aceto balsamico. Posizionare infine le code di scampi , guarnire con dei pomodori ciliegino, un piccolo rametto di rosmarino ed un filo di olio.
Shell the Tuscan white beans and boil them in salty water with carrot, celery and onion cut into small pieces and with the rosemary and the piece of garlic, cook them for about one hour. Drain them and save some cooking water, remove the garlic and the vegetables, beat them adding pepper and bit by bit the extra virgin olive oil. Should the mixture be too thick, add some cooking water. Keep this sauce in warm in a bain-marie. Boil the lobsters in salty water for about 2 minutes, prepare the sauce in the dishes and in the middle of the dish lay the leeks and the bacon cut in strips and stewed with balsamic vinegar and finally put the lobster tails, decorate with some cherry tomatoes, some rosemary and olive oil.
Davide Lacchini
Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il Ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como, Albergo AnticoSuisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como.
Si ringrazia per la disponibilità e collaborazione la dott.ssa Isa Botta e il Centro di Servizi Formativi di Como ENAIP, via Dante 127 (www.enaip.lombardia.it)
MALVASIA COLLI PIACENTINI DOC “SORRISO DI CIELO” 2010 LA TOSA
L' uva è la Malvasia di Candia Aromatica, da più di quattro secoli coltivata sulle colline piacentine, in genere frizzante, aromatica e leggera. Questa versione ferma, secca, con leggero residuo zuccherino, a dare maggiore morbidezza, è ricca di corpo grazie alla sosta di quattro mesi a contatto con i propri lieviti fini. Accostata ad un piatto così ricco di profumi e sapori differenti, sarà in grado di valorizzare ogni sfaccettatura. Apprezzabilissima sin da giovane, ma anche una sosta in cantina aumenterà i piaceri dell’ attesa! Servire a 10 °C . The grape is the Malvasia of Candia Aromatica, for more than 4 centuries grown on the hills of Piacenza; it is fizzy, aromatic and light. This version is still, dry, with a light sugar residue and it gives a certain softness, with a rich body thanks to the four-months contact with thin yeasts. With a dish rich in flavors and different tastes, it will enhance every aspect. Very much appreciated since young, but also a rest in the wine cellar will increase the pleasure of the wait! Temperature to serve 10 °C
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COCKTAIL “TIRAMISU DESSERT” ALL’ AMARETTO DI SARONNO ( dose x 6 p. )
MARSALA SUPERIORE ORO 5 ANNI DOC “VIGNA LA MICCIA” MARCO DE BARTOLI
( to serve 6 )
Il grande vino siciliano che ha fatto la storia dell'enologia d'Italia e del mondo, dopo alti e bassi, da circa venti anni sta finalmente rivivendo i fasti del suo celebre e importante passato. Questa piccola azienda famigliare si distingue dalle altre e propone diverse tipologie del prodotto. La versione superiore oro, dalla facile beva, ha un residuo zuccherino significativo; il suo vasto e variegato mondo di aromi ricchi e complessi, dai sapori forti e decisi, fanno di questo vino uno dei più emozionanti piaceri che un calice può regalare. Servizio 12 - 14° C.
300 G DI SAVOIARDI, 250 G DI CAFFÈ, 300 G DI MASCARPONE, 3 UOVA, 4 CUCCHIAI DI AMARETTO DI SARONNO, CACAO AMARO Q.B., 3/4 CUCCHIAI DI ZUCCHERO
300 G OF SPONGE FINGERS, 250 G OF COFFEE, 300 G OF MASCARPONE CHEESE, 3 EGGS, 4 SPOONS OF AMARETTO DI SARONNO LIQUEUR, BITTER COCOA, 3 OR 4 SMALL SPOONS OF SUGAR
Versare i tuorli in una terrina, unire lo zucchero e montare a spuma con la frusta elettrica, incorporare il mascarpone poco alla volta sempre sbattendo. Unire l’amaretto di Saronno e uno degli albumi montato a neve densa, mescolare delicatamente dal basso verso l’alto. Mettere il caffè in una terrina larga e bassa zuccherarlo a gusto, immergere rapidamente un savoiardo alla volta nel caffè in modo che resti morbido , dividerlo e adagiarlo in un bicchiere da Martini cocktail, alternando la crema ed il savoiardo fino ad arrivare quasi a riempire il bicchiere e finendo ancora con la crema. Mettere in frigo per un paio di ore. Al momento di servire spolverizzare la superfice con cacao amaro e una piccola mandorla di guarnizione.
Pour the yolks in a mixing bowl, add the sugar and beat with a whisk, slowly add the mascarpone and keep on beating. Add the amaretto di Saronno liqueur and one of the egg white beaten until stiff, mix everything from the bottom to the top. Put the coffee in a wide mixing bowl with a low rim and add some sugar, according to your taste, quickly dip one sponge finger until it becomes soft, divide it and put it in a Martini cocktail glass alternating the cream and the sponge finger until you fill the glass finishing the cream. Put in the refrigerator for a couple of hours and before serving it dust the top with bitter cocoa and a small almond.
Emanuele Riva
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COCKTAIL “TIRAMISU DESSERT” WITH AMARETTO DI SARONNO LIQUEUR
Emanuele Riva, classe 1984, gestisce dal 2007 il locale di famiglia “La Cava dei Sapori” a Como. Nello stesso anno diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell'eccellenza”. In seguito partecipa ad altri concorsi e master (Gran Premio del Sagrantino, Scuola Concorsi, Master del Sangiovese). Nel 2009 è secondo al concorso “Miglior Sommelier di Lombardia”. Nell'ottobre 2010, a Perugia, è semifinalista al concorso Miglior Sommelier d'Italia. Nel 2011 conquista il titolo di miglior sommelier Ais della Lombardia.
The great Sicilian wine plays an important part in the history of wines in Italy and all over the world, after some ups and downs, it is 20 years that it is finally revived the importance it had in the past. This small family company distinguishes itself from the other ones and it proposes different types of products. The superior gold version has a meaningful sugar residue; its wide and complex aromas are characterized by strong and definite tastes which make this wine one of the most exciting pleasures that a wine glass can give. Temperature to serve 12 - 14° C