magiclake summer 2012

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LA RICERCA DELLA pRECISIONE Nel 1833, Antoine LeCoultre, giovane fabbro con la passione per la meccanica di precisione, fonda un piccolo laboratorio di orologeria in una valle isolata del Giura svizzero, dove progetta e realizza senza posa attrezzi e strumenti destinati a migliorare la precisione dei segnatempo. passo dopo passo, acquisisce le competenze necessarie per fabbricare movimenti completi. Nel 1866, inaugura la prima Manifattura orologiera della Vallée de Joux: uno stabilimento che riunisce in un unico luogo tutti i savoir-faire indispensabili alla creazione di una vasta gamma di calibri, dai meccanismi più semplici alle complicazioni più raffinate.

LA “GRANDE MAISON” Nel corso di oltre 180 anni di ricerca e sviluppo, la Grande Maison ha depositato 400 brevetti e costruito 1231 movimenti meccanici, un record assoluto nell’universo dell’orologeria. Molti di essi sono dotati delle più prestigiose complicazioni, la cui realizzazione rappresenta un autentico tour de force: più di 200 suonerie a ripetizione, cronografi e calendari perpetui, per non parlare del movimento più piatto e del calibro più piccolo al mondo. Icona dell’orologeria, Reverso, inventato nel 1931 su richiesta di alcuni giocatori di polo in India, ha segnato la storia della scienza e della tecnica. 80 anni più tardi, è ormai un orologio culto. Nel 2004, Jaeger-LeCoultre ha fatto notizia presentando il Gyrotourbillon. Gravitando su due assi per consentire al segnatempo di svincolarsi dagli effetti della forza di gravità, questo rivoluzionario tourbillon si spinge oltre i limiti della precisione.

UNISCITI ALLA COMUNITà DEI VERI INTENDITORI La Manifattura riunisce sotto lo stesso tetto oltre 180 eccellenze del savoir faire orologiero, dalle più rare abilità manuali fino alle tecnologie d’avanguardia. Queste abilità permettono a Jaeger-LeCoultre di creare segnatempi veramente eccezionali mettendo a punto dal più piccolo pignone alle componenti più complicate. Maestri orologiai, artigiani, ingegneri e tecnici collaborano a stretto contatto negli atelier e nei laboratori della Manifattura, che riunisce in un’unica sede 40 mestieri e 20 tecnologie di punta. Insieme, preparano eccezionali segnatempo, dal primo all’ultimo componente. Una cura meticolosa guida la fase di produzione e il 95% delle operazioni è sempre eseguito a mano. Ogni modello è dotato di un calibro progettato appositamente per adattarsi il più precisamente possibile alla forma della cassa. per soddisfare tale esigenza, Jaeger-LeCoultre mette a punto attualmente oltre 60 calibri a carica manuale o automatica, dai movimenti ultrapiatti alle grandi complicazioni. La Manifattura è attenta a preservare le tradizioni orologiere e tramanda i mestieri artigianali più rari. I suoi incastonatori, incisori e smaltatori trasformano l’orologio in un’autentica opera d’arte. prima di lasciare la Manifattura, ogni segnatempo finito deve soddisfare i rigorosi criteri di qualità imposti dal test di controllo 1000 ore. per oltre sei settimane, questa temibile serie di prove verifica in condizioni reali la precisione, l’affidabilità, l’impermeabilità, la resistenza agli urti e la funzionalità delle complicazioni: una caratteristica unica che distingue la Grande Maison della Vallée de Joux.

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EDITORIALE

MAGIC(HE) vacanze

a tutti voi, arrivi direttamente dal cuore patinato di Magic Lake il riconoscimento per la fiducia, il sostegno e la fedeltà che ad ogni numero ci dimostrate. La creatività che Magic Lake ha espresso nei suoi sei anni di vita è solo un esempio di quella ben più significativa che è l'elemento propulsore essenziale per garantire alle imprese l'innovazione indispensabile per il rilancio dell'economia del nostro territorio. Il successo storico del design italiano, che ha contribuito a rendere famoso il Made in Italy in tutto il mondo, sarà illustrato in questo numero che dedica al Salone del Mobile di Milano ampio spazio, facendo risaltare la forza trainante delle medie, piccole e micro imprese della produttiva Brianza, che hanno saputo realizzare, industrializzare e vendere prodotti di celebri designer di fama internazionale, abbinando il loro ingegno alla tradizionale qualità offerta. In esclusiva, su questo numero, troverete un'intervista a Gaetano Pesce che proprio con un'azienda brianzola, Meritalia, ha creato un connubio che dura da dieci anni. Magic Lake, in collaborazione con il Consorzio Imprenditori Alberghieri, CIA è diventato poi strumento indispensabile per promuovere un sistema turistico creato da maestri dell’accoglienza che affondano le loro radici e la loro esperienza in una storia fertile e centenaria tra le più conosciute e accreditate al mondo. Questo numero documenta la partecipazione di Magic Lake e Amici di Como all’evento organizzato dal Forum della Meritocrazia, “La Notte dei Talenti”, svoltasi in una magica notte milanese che ha visto in qualità di testimonial, oltre al sottoscritto, il presidente di Amici di Como, Silvio Santambrogio. In occasione dell'anniversario dei 160 anni della fondazione della Polizia di Stato, il neo questore di Como, Michelangelo Barbato, traccia un bilancio dei primi otto mesi di lavoro dal suo insediamento. Ricordiamo un altro simpatico evento: 30 anni fa la storica nazionale italiana guidata da Enzo Bearzot vinse il mondiale di calcio in Spagna. In copertina un campione che non ha bisogno di presentazione: Claudio Gentile, intervistato dal nostro inviato speciale nonché direttore del Magazine Style del Giornale, Marco Lombardo Giassetti. Il simpatico e disponibile calciatore ci ha raccontato alcuni episodi inediti di quel Mundial dell'82, che è rimasto nel cuore di tutti gli italiani. Sfogliando questo numero questi e tanti altri servizi vi accompagneranno nelle vostre MAGIC(HE) vacanze. Gli Editori

Daniele Brunati Rosaria Casali

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Dear Readers,

thank you all, from the glossy heart of Magic Lake for your trust, support and loyalty we receive in every issue. The creativity that Magic Lake has expressed in its 6-year-long life is just an example of that essential engine that’s necessary for companies to innovate, an indispensable factor you might say to relaunch the economy of our province. The historic success of Italian design, which rendered the ‘Made in Italy’ label famous all over the world, will be illustrated in this issue by dedicating ample space to Salone di Mobile (furniture fair) of Milan, highlighting the driving force behind the middle, small and micro-sized companies in Brianza which successfully realized, industrialized and sold products conceived by internationally famous designers adding their own talents to these traditionally quality products. In this issue you’ll also find an exclusive interview with Gaetano Pesce who, working with Meritalia, a company based in Brianza, has found a perfect partnership that’s been successfully working for the last 10 years. Magic Lake, in collaboration with the consortium of hoteliers, Consorzio Imprenditori Alberghieri, CIA, has become an indispensable aid in promoting tourism ably handled by masters in this field with experience of welcoming tourists that stretch back a 100 years and among the most famous around the world. This issue also documents the participation of Magic Lake and Friends of Como in the event, ‘Night of the Talented,’ organized by Forum of Meritocracy, held at a magical Milanese night attended by testimonials such as myself and Silvio Santambrogio, the president of Friends of Como. On the 160th anniversary of the foundation of Polizia di Stato (state police force), the new chief of police, Michelangelo Barbato reviews the first eight months since his appointment to the job in Como. Let’s also remember that pleasant event of 30 years ago: Back in 1982 the historical Italian team managed by Enzo Bearzot won the World Cup in Spain. On the cover you’ll find champion Claudio Gentile who doesn’t really need a presentation. He was interviewed by our special reporter Marco Lombardo Giassetti, the editor of Style magazine of the daily Il Giornale. The friendly, down to earth footballer narrates some unpublished anecdotes from the 1982 event that has a special place in the heart of all Italians. Leafing through this issue, this and many other stories will keep you company during your MAGIC(AL) sojourn. The Editors Daniele Brunati Rosaria Casali

MAGIC(AL) sojourn

Cari Lettori,


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Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore

sommario summary

Patrocinata da • Sponsored by Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como Camera di Commercio di Como Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Provincia di Lecco Assessorato al Turismo Comune di Como Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati

In copertina: Claudio Gentile photo © Francesco Corbetta In the photo cover: Claudio Gentile photo © Francesco Corbetta

Grafica • Graphic Andrea Pedretti Testi • Research and Material Daniele Brunati, Elisabetta Comerio, Marco Lombardo Giassetti, Alberto Cavalli, Alain Mességué, Rosaria Casali, Nadia Baba, Carla Solari, Giovanni Malcotti, Martin Gani, Tennis Como, Gian Enrico Ghilotti, Barbara Voght, Lorenzo Vanini, Eugenio Gandolfi, Roberta Brucato, Sergio Luce, Stefania De Giorgi, Michela Catalano, Lorenzo Vanini, Eugenio Gandolfi, Marili Fontana, Banca BSI SA, Provincia di Como, Provincia di Lecco, Davide Lacchini, Emanuele Riva

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ESCLUSIVA Claudio Gentile, Un Mondiale lungo 30 anni Claudio Gentile, a world championship lasting 30 years

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Amici di Como alla Magica Notte dei Talenti Amici di Como at the Magic Night of Talents

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Gaetano Pesce, Innamorarsi del futuro Gaetano Pesce, Falling in love with the future

50 54 90

Pubblicità • Advertising TBM Service, Marianna Sgheiz

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Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri Foto • Photographic Material Carlo Pozzoni, Andrea Butti, Francesco Corbetta, Luigi Corbetta, Alberto Locatelli, Emanuele Zamponi, Michela Milani, GioArt, Renato Tombasz, Mario Tacchi, Ladislav Cesnek, Guido Zuccoli Archivi: Claudio Gentile, Villa d'Este, Villa La Massa, Villa d'Este Golf Club, Fondazione Cologni, Meritalia, Polizia di Stato, Clickalps.com, Lorenzo Riva, Alain Mességué, Il Gattonero, A3, Petazzi Costruzioni, Omet, O-Pac, Roda, Tennis Como, Provincia di Lecco, Provincia di Como, Pisa Orologeria, Consorzio Turistico di Madesimo, Moto Club Erba, Moto Club Valchiavenna Comune di Civate, BSI, © Adriano Heitmann, Grand Hotel di Como, Mendrisiotto Turismo, Ristorante Piazza Repubblica, Vecchia Osteria di Seseglio, Hotel Avenue, Politecnico di Milano, ProgeCAD, BetaCAD, Ercole Pignatelli, archivio Protagonista "la Musica": Provincia di Como archivio Focus On: Gioielleria Cappelletti, Eberhard & Co., Proposte Fair, Famiglia Comasca, Martin Gani, Como City Open Tour, Barbara Voght I Saloni: archivio Cosmit, Poliform, Varenna, Tre-P&Tre-Più, OAK, Meritalia, Jumbo Collection, Silik, Creazioni, Matteograssi, Pisa Orologeria Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo Amministrazione • Administration Daniela Fasola Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione; a Elena Massari per l'alta professionalità e la dedizione dimostrata.

piazza Duomo 17 22100 Como Tel. + 39 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it

www.comosmagiclake.com www.issuu.com/magiclakecomo 22

È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©

PEOPLE Michelangelo Barbato, Garanzia di legalità Michelangelo Barbato, Guarantee of legality Paolo De Santis, Imprenditore poliedrico Paolo De Santis, Polyedric entrpreneur Giancarlo Rizzani & Elisabetta Majocchi, Royal green Villa d'Este Giancarlo Rizzani & Elisabetta Majocchi, Royal green Villa d'Este SPECIALI C.I.A., Feeling great on Lake Como C.I.A., Feeling great on Lake Como

96 128

Protagonista "la Musica" Protagonist "the Music"

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Alain Mességué: "mangiare meglio per vivere meglio" Alain Mességué: "healthy food and stay in shape"

15 Progetti per il Lungolago di Como The lakeside of Como became the subject of 15 projects

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Più Salute Lorenzo Vanini, Occlusione e postura: diagnosi e trattamento Lorenzo Vanini, Malocclusion and posture: diagnosis and treatment

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Eugenio Gandolfi, Beauty on the lake Eugenio Gandolfi, Beauty on the lake

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What's on What's on


“DIGITAL BOAT”, 2011-videoinstallazione( due schermi, DVD,acqua in movimento continuo e sonoro,barca in legno d’abete),cm40x342x82

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Eventi Dal 1929 a Villa d'Este regna il Concorso d'Eleganza From 1929 the "Concorso d'Eleganza" reigns to Villa d'Este

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Villa d'Este tiene a battesimo il nuovo corso di Amici di Como Villa d'Este guests the new course of Amici di Como

106 130 157 218

Amici di Como & Magic Lake a Villa d'Este Amici di Como & Magic Lake at Villa d'Este

84 158 68 122 164

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ANNIVERSARI Meritalia, Amore & Tempo leitmotiv per festeggiare il 25° di Meritalia Meritalia, Love & Time leitmotiv to celebrate 25 years of Meritalia

Il Salone Internazionale a Milano The International Salone in Milan Pisa Orologeria celebra il design Pisa Orologeria celebrates the design Proposte, protagonista del tessile mondiale Star Proposte at the World Textile Event

TERRITORIO Bilacus Bilacus

cultura Fondazione Cologni, Maestri del fare Fondazione Cologni, Excellent Craftsmen

news Villa La Massa, Charme e lusso in riva all'Arno Villa La Massa, Charme and luxury on the Arno shore

185 190 197 203

179 182 211 228 230 232

Magic Lake Lecco Antonio Bartesaghi, La crisi: un'opportunitĂ Antonio Bartesaghi, Crisis means opportunity Civate, custode di storia, arte e religione Civate, guardian of history, art and religion Trafilerie di San Giovanni Trafilerie di San Giovanni

Magic MOUNTAIN VALTELLINA Madesimo, una montagna di curve, in sella dallo Sluga al Lago di Como Madesimo, a mountain of curves, on the bike from Spluga to Lake Como Magic SWISS TICINO Acque e Laghi del Mendrisiotto Waters and lake of Mendrisiotto Martha Argerich, 60 artisti per Martha Argerich Martha Argerich, 60 artists for Martha Argerich FOCUS ON Focus on Focus on

Sport Gianluca Roda, Pilota per passione Gianluca Roda, driver for passion Appuntamento imperdibile con l'ATP Tour Challenger Don't miss the ATP Tour Challenger Food and drink La buona cucina per la buona salute alla Vecchia Osteria Seseglio Healthy food to be healty at Vecchia Osteria Seseglio

Amici di Como per l'Arte con il maestro Ercole Pignatelli Amici di Como for art with the maestro Ercole Pignatelli

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Hotel Avenue, nel centro storico di Como Avenue Hotel, in the historical center of Como

Lorenzo Riva, Gli anni '50 in passerella Lorenzo Riva, The '50ies on trhe catwalk

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In cucina e in cantina con Davide ed Emanuele In the kitchen and the cellar with Davide and Emanuele


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CLAUDIO GENTILE

Un MONDIALE lungo 30 anni INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE

di Marco Lombardo Giassetti foto Archivio Claudio Gentile, Francesco Corbetta

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Nella foto, l'esultanza della Nazionale Italiana dopo la vittoria in finale 3-1 con la Germania In the photo, the happiness of the Italian National team after the final match 3-1 with Germany

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Sotto, da sinistra, Italia - Argentina: Claudio Gentile e Maradona; a destra, Italia - Brasile: Claudio Gentile e Zico

Sotto, da sinistra, Claudio Gentile esulta dopo il gol del 2 a 0 segnato da Marco Tardelli durante la finale Italia - Germania; a destra, la Nazionale Italiana incontra Sandro Pertini dopo la vittoria della Coppa del Mondo

«Io non sono nato a Como, ma dopo 50 anni che vivo qui…». Dopo 50 anni Claudio Gentile è praticamente un monumento anche perché da qui, da Brunate, è partita la sua avventura di campione del mondo. Di anni in questo caso ne sono passati 30, quando insomma si incollò a Maradona e Zico in maniera calcisticamente italica, finendo per farli ammattire. Ed ora che celebra la ricorrenza come CT della Libia - adesso di nuovo la sua patria - Claudio non dimentica quando si trovò catapultato da Tripoli sul lago. Aveva solo 8 anni e sicuramente qualche scarpa di meno: «Arrivai a dicembre, a gennaio cominciò a nevicare. Preso dall’entusiasmo uscii di casa a piedi nudi: ricordo ancora il gelo…». Robe da fiction, come quella che dovrebbero presto girare su di lui proprio a Como: «Mah, adesso vedo: ora che sono potuto tornare in Libia dobbiamo decidere cosa fare. La storia parte proprio da lì».

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Below, from left, Italy - Argentina: Claudio Gentile and Maradona; from right, Italy - Brasil: Claudio Gentile and Zico

Above, from left, Claudio Gentile exults at the victory, after the decider 2 - 0 scored by Marco Tardelli during the final match Italy - Germany; on the right, the national team meet Sandro Pertini after the victory of the World Cup

Storia di un esilio, si potrebbe chiamare... «Già, eppure ai tempi vivevo il trasferimento in Italia con grande curiosità ed entusiasmo. La nostalgia è arrivata nel corso degli anni». Così Como è diventata la sua nuova casa. «Sì, un posto magnifico, a pochi passi da Milano e dalla Svizzera ma con la sua realtà fuori dal mondo. E nel corso di questi anni non è cambiata granché, modernità a parte». E’ cambiato invece Claudio Gentile, per sempre nella storia del calcio. «In effetti il mondiale ’82, ancor oggi, viene ricordato da tutti. Senza voler sminuire i ragazzi del 2006, ma se chiedi a dieci sportivi, nove vi parleranno di noi. Anche perché battemmo l’élite del pallone». Qual è stato il segreto di quel successo? «L’unità del gruppo. Nato da critiche ingenerose e attacchi personali e volgari».


Sotto, da sinistra, Claudio Gentile con Sandro Pertini, presidente della Rapubblica Italiana, durante il ritorno in aereo dopo i mondiali; a destra, Claudio Gentile con il Santo Padre Papa Giovanni Paolo II

Sopra, da sinistra, Claudio Gentile con Dino Zoff e la Coppa del Mondo; a destra, Claudio Gentile riceve da Giulio Andreotti il Cavalierato

E soprattutto dalle sue marcature su Maradona e Zico. «Due grandi campioni in campo, ma due persone diverse. Con Zico siamo rimasti in contatto». E con Maradona? «Non ho mai voluto più incontrarlo, disse cose non vere su di me. Perché? Doveva essere il suo mondiale, ma non è mai stato capace di digerire le sconfitte. Insomma, fuori dal campo non è mai stato un campione. Eppoi…». Dica… «…forse non si ricorda che in quel mondiale l’unico espulso per gioco violento fu lui contro il Brasile». E pochi ricordano che lei è stato espulso una sola volta in carriera. «Per un fallo di mano, in semifinale di coppa campioni contro il Bruges, nel

Below, on the left, Claudio gentile wuth Sandro Pertini, the Italian president, during the return flight after the World Cup; on the right, Claudio Gentile with the Holy Father the Pope John Paul II

Above, from left, Claudio Gentile with Dino Zoff together with World Cup; on the right, Claudio Gentile receives the knighthood by Giulio Andreotti

secondo tempo supplementare su un campo infame. Ero stanco». Adesso ci sono gli Europei, con Cassano e Balotelli… «Per carità! Non mi metta in difficoltà… Dico solo che Cassano l’ho avuto nell’Under 21 quando aveva 18-19 anni, adesso sicuramente sarà maturato. Lo stesso farà Balotelli. Ma il talento non si discute, anche se non basta». E la Libia del CT Gentile? «Ci vuole tempo, ma i giocatori ci sono. Devono solo aggiornarsi; Gheddafi li ha tenuti fuori dal giro per troppo tempo. Ma ce la faremo». Ultima cosa: se un giorno le offrissero la panchina del Como la accetterebbe? «Io vivo qui, è la mia casa, non ho mai voluto lasciare la città neppure quando giocavo a Torino. Secondo lei potrei rifiutare?»

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Il pallone originale dei mondiali '82 con gli autografi del presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini, e dei giocatori dell'Italia

A WORLD CHAMPIONSHIP LASTING 30 YEARS «I wasn’t born in Como, but after 50 years I live here…». After 50 years Claudio Gentile is almost a monument even because, here, in Brunate, he started his adventure as a world champion. In these case we are speaking of 30 years ago, when he was so close to Maradona and Zico following the Italian soccer tactics he drove them crazy. Now he celebrates the recurrence as a coach of Libya – now again his country – Claudio doesn’t forget when from Tripoli he was sent to the lake. I was only 8 years old and my feet were smaller: «I came in December, in January it started snowing. I was excited and I went out barefoot: I was freezing…» It was like being in a movie, just like the one that will be shot on him in Como «Well, let’s see: now that I came back to Libya, we should decide what to do. The story starts from there». Story of an exile, we can say… «Yes, anyway I lived the transfer in Italy with great curiosity and enthusiasm. Nostalgia arrived later on». So Como became your new home. «Yes, a magnificent place, not too far from Milan and Switzerland, but with a particular reality. During these years it didn’t change so much, modernity apart». Claudio Gentile changed instead, forever in the history of soccer. «Actually everybody remembers the world championship in 1982. I don’t

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The original ball of the World Championship in 1982 with the autograf of the Italian president, Sandro Pertini, and the Italian players

want to diminish the boys of 2006, but if you ask to ten sportsmen, nine will talk of us. Also because we beat the soccer top ones». What was the secret of that success? «The group was united and it was born from ungenerous criticism and personal and vulgar attacks» And above all from you marking Maradona and Zico. "Two great champions in field but two different persons. I am still in contact with Zico.” And with Maradona? «I never wanted to meet him again, he said false things on me. Why? Because that world championship should have been his world championship, he never managed to accept the defeats. In short, outside the field he has never been a champion. Then…» Please go on.. «Maybe he doesn’t remember that in that world championship, the only player who was sent out of the field for violent behavior was him against Brazil». Now there are the European championships with Cassano and Balotelli. «Please, don’t put me in a difficult position…I can just say I had Cassano in the Under 21 team, when he was 18-19 years old, for sure he will be more mature now. So Balotelli will do. Anyway we cannot discuss the talent, even though sometimes it is not enough». And Libya of coach Gentile? «I need time, but we have the players. They just have to update: Gheddafi kept them aside for too long. But we can make it». Last question: should you be offered one day to coach Como, would you accept? «I live here, my home is here, I never wanted to leave the city even when I played in Turin. Do you think I could refuse?»


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EVENTI

ARTURO ARTOM

AMICI DI COMO

alla Magica

NOTTE dei TALENTI INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE

di Daniele Brunati foto Francesco Corbetta

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La platea della Notte dei Talenti, Auditorium di Milano Notte dei Talenti pubblic, Milano Auditorium

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Sopra, da sinistra, Arturo Artom, presidente Forum della Meritocrazia, Roger Abravanel, presidente onorario Forum della Meritocrazia, Ivan Lo Bello, vicepresidente Confindustria, Oscar Giannino, opinionista

L’associazione Amici di Como e la rivista Magic Lake il 16 maggio 2012 sono state protagoniste all’Auditorium di Milano della “Notte dei Talenti”, iniziativa della quale erano rispettivamente sponsor e media partner. Un evento inedito, lungimirante ed innovativo, che in queste pagine ci sarà raccontato da Arturo Artom, presidente e anima del Forum della Meritocrazia. Arturo Artom è stato il 'papà' della liberalizzazione delle telecomunicazioni in Italia negli anni '90 ed è considerato uno degli imprenditori più innovativi del Paese. Nel ’93, ventenne, fonda Telesystem, prima azienda in Italia a fornire un servizio di telefonia in concorrenza alla Sip, che scalza dal monopolio con una storica sentenza della allora neo-costituita Autorità Antitrust. Successivamente diventa prima vicepresidente di Omnitel e poi amministratore delegato di Viasat. Poi fonda Netsystem SpA, che in due anni diventa leader europeo nell’Adsl via satellite. Attualmente è senior advisor di Accenture, membro del consiglio di Assolombarda e presidente del Forum della Meritocrazia. Sposato, papà di due gemelli, Guido e Gabriele, che ama definire i suoi migliori start-upper. “Forum della Meritocrazia”. Come nasce l’idea di istituire questa realtà? «Il Forum della Meritocrazia prende vita circa un anno fa, in una giornata d’autunno, da uno dei foglietti che tengo in tasca per appuntarmi le cose importanti che mi vengono in mente. L’idea è poi maturata all’interno del network People in Touch - creato da Nicolò Boggian - e supportata dai soci fondatori e sostenitori. L’associazione è nata per promuovere il valore del merito e diffondere la cultura del merito in Italia, dove si pensa ancora che senza raccomandazioni non si può nulla. Il Forum oggi è arrivato ad aggregare circa centomila persone che credono fortemente nelle pari opportunità e ritengono che le ca-

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Above, from left, Arturo Artom, Forum della Meritocrazia president, Roger Abravanel, Forum della Meritocrazia honorary president, Ivan Lo Bello, Confindustria vice president, Oscar Giannino, opinion maker

riche amministrative, le cariche pubbliche, così come qualsiasi ruolo che comporti responsabilità nei confronti degli altri, debbano essere attribuiti secondo criteri di merito, e non di appartenenza lobbistica, familiare, etc… In pochi mesi attraverso eventi, incontri, talk show siamo riusciti a diventare un soggetto autorevole per istituzioni, aziende e opinione pubblica». Più di mille persone, lo scorso 16 maggio hanno assistito, all’Auditorium di Milano, all’evento innovativo e lungimirante: Notte dei Talenti, seguito dai media nazionali come il Tg1, “Otto e mezzo” de La 7 e “Matrix” di Canale 5. Come e perché nasce questa iniziativa? «In un momento molto difficile per l'economia come quello che stiamo attraversando, il Forum della Meritocrazia gioca un ruolo strategico per il rilancio della cultura del merito, attraverso la valorizzazione delle capacità intellettuali, progettuali e creative di giovani e meno giovani. In un contesto così negativo, in molti pensano che la soluzione, soprattutto per i giovani, sia quella di andare all’estero, perché in Italia non ci sono sbocchi professionali, ma andare all’estero non è la soluzione ai problemi che affliggono l’Italia. Bisogna reagire, dare dei segnali forti e così è nata l’idea della notte bianca della meritocrazia. Con la “Notte dei Talenti” siamo stati i promotori di una rivoluzione culturale e abbiamo creato un contenitore per aggregare tutte le eccellenze nei vari ambiti professionali e premiare i talenti più meritevoli, chi è riuscito, sia in Italia che all’estero, ad affermarsi professionalmente nel proprio settore: realtà imprenditoriale, pubblico o privato, artistico, sportivo, medico, ricerca o no profit. La prima edizione ha riscosso notevole successo e sarà replicata annualmente anche in altre città d’Italia».


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Sopra, da sinistra, Chicca Olivetti, fondatrice Metà di tutto, Daniele Brunati, editore rivista Magic Lake, Tommaso Mainini, direttore generale Michael Page Italia, Daniela Javarone, presidente associazione Amici della Lirica, Giovanni Iozza, vice direttore Panorama Economy, Nicolò Boggian, direttore Forum della Meritocrazia, Matteo Marzotto, presidente Vionnet, Roger Abravanel, presidente onorario Forum della Meritocrazia, Pietro Guidani, presidente Vodafone Italia; sotto, a sinistra, Silvio Santambrogio, presidente Amici di Como, Daniele Brunati, editore rivista Magic Lake, Arturo Artom, presidente Forum della Meritocrazia; sotto, a destra, Arturo Artom, presidente Forum della Meritocrazia, Francesca di Carrobio, AD Hermès Italia, Giovanni Iozza, vice direttore Panorama Economy Above, from left, Chicca Olivetti, founder Metà di tutto, Daniele Brunati, editor magazine Magic Lake, Tommaso Mainini, general director Michael Page Italia, Daniela Javarone, president association Amici della Lirica, Giovanni Iozza, vice dirctor Panorama Economy, Nicolò Boggian, director Forum della Meritocrazia, Matteo Marzotto, president Vionnet, Roger Abravanel, honorary president Forum della Meritocrazia, Pietro Guidani, president Vodafone Italia; below, on the left, Silvio Santambrogio, president Amici di Como, Daniele Brunati, editor magazine Magic Lake, Arturo Artom, president Forum della Meritocrazia; below, on the right, Arturo Artom, president Forum della Meritocrazia, Francesca di Carrobio, AD Hermès Italia, Giovanni Iozza, vice director Panorama Economy

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Russian

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Sopra, da sinistra, Daniele Brunati, editore rivista Magic Lake, Silvio Santambrogio, presidente Amici di Como, Antonella Camerana, presidente Missione sogni onlus, Matteo Marzotto, presidente Vionnet, Giuseppe Biesuz, AD Trenord

Quali sono i passi futuri che compierà il Forum della Meritocrazia? «Il 19 giugno abbiamo un altro importante appuntamento a Roma sala della Lupa, Camera dei Deputati: “La giornata della Meritocrazia”. Un evento istituzionale per confrontarci con le istituzioni politiche, il mondo imprenditoriale e fare il punto della situazione sulla meritocrazia nel nostro Paese. Tra i relatori Fini, Enrico Letta, Lupi, l’astronauta Nespoli, etc…, ma non è l’unica iniziativa che abbiamo in cantiere. Vorremmo istituire un Centro Studi del Merito per produrre un rapporto annuale sulla meritocrazia, dare vita ad una commissione che certifichi i curricula meritevoli per persone, enti e aziende… e molto altro ancora».

AMICI DI COMO

at the Magic NIGHT OF TALENTS The association Amici di Como and the magazine Magic Lake on 16th May 2012 were the protagonists in the Auditorium of Milan on the occasion of the “Notte dei Talenti”, event in which were respectively sponsor and media partner. A unique event, farsighted and innovative, that will be reported in these pages by Arturo Artom, president and soul of the Forum of Meritocracy. Arturo Artom was the “father” of the liberalization of

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Above, from left, Daniele Brunati, Magic Lake publisher, Silvio Santambrogio, Amici di Como president, Antonella Camerana, Missione sogni onlus president, Matteo Marzotto, Vionnet president, Giuseppe Biesuz, AD Trenord

the telecommunications in Italy in the ‘90ies and it is considered one of the most innovative entrepreneurs in Italy. In 1993 he founded Telesytem. Later on he became vice president of Omnitel, then managing director of Viasat and subsequently he founded Netsystem SpA. Currently he is senior advisor of Accenture, member of the council of Assolombardia and president of the Forum of Meritocracy. Why did you decide to found this reality? «The Forum of Meritocracy was born one year ago and the idea was developed from the network People in Touch, created by Nicolò Boggian. The association promotes the value of the merit and the culture in Italy, where people still think that with no recommendations you can’t do much. Today the forum joins around 100.000 people who believe in equal opportunities and also think that administrative and public jobs must be attributed just according to the merit». More than 1000 people on 16th May 2012 assisted to the event: Night of Talents. How and why was this initiative born? «With the "Night of the Talents" we were promoters of a cultural revolution and we created a container to join all the excellences in the different professional fields to award the most talented personalities». What are the future goals of the Forum of Meritocracy? «On 19th June we have another important appointment at the Chamber of Deputies in Rome "The day of Meritocracy." An institutional event to talk with the political institutions and with the world. We would found a Study Center of Merit to produce an annual report on meritocracy to give life to a commission that certifies the curricula of deserving persons, bodies and companies…and much more».



Sopra a sinistra, Fabio Novembre, designer; a destra, Fabio Dadati, assessore al turismo della Provincia di Lecco e direttore organizzazione Forum della Meritocrazia; sotto, Giuseppe Biesuz, AD Trenord, Alessandra Repini, manager; al centro, Oscar Giannino, opinionista; a destra, Rosaria Casali e Elisabetta Comerio, rivista Magic Lake

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Above on the left, Fabio Novembre, designer; on the right, Fabio Dadati, tourism coucillor of the Provincia di Lecco and the director organization Forum della Meritocrazia; below, Giuseppe Biesuz, AD Trenord, Alessandra Repini, manager; in the middle, Oscar Giannino, opinion maker; on the right, Rosaria Casali and Elisabetta Comerio, magazine Magic Lake


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fanno vivere emozioni uniche, che il nostro patrimonio artistico e culturale è un tesoro da scoprire, che la gastronomia è genuina e che i sapori sono veri, che sappiamo divertirvi e farvi rilassare con un accurato relax, che abbiamo tanti bei campi da golf per soddisfare professionisti e neofiti, che abbiamo centri congressuali attrezzati per il turismo d’affari, che non ci siamo improvvisati albergatori ma che ospitiamo con cura e passione da più di due secoli, che l’accoglienza dei nostri alberghi è quella che riservereste al vostro migliore amico, ma una sola cosa vogliamo dirvi:

We could say that Lake Como and the city of Como let you live unique emotions, that our artistic and cultural heritage is a treasure to be discovered, that our food is genuine and the tastes are real, that we know how to entertain you and how to relax you, that we have many beautiful golf courses to satisfy experts and beginners that we have equipped convention center for business tourism, that we don’t leave anything to chance but we have a hotel tradition made of care and passion which started more than two centuries ago, that our hotels welcome you as you will welcome your best friend. We would tell you just one thing:

il tempo è un bene prezioso, scegliete di viverlo con noi!

time is precious, spend it with us! foto Corbetta

Potremmo dirvi che il lago e la città di Como

Antonello Passera Presidente C.I.A.

Il Consorzio raggruppa i maggiori alberghi di Como, Cernobbio, Moltrasio, Tremezzo e rappresenta un attore importante che, con azioni concrete, partecipa alla promozione ed allo sviluppo del comparto turistico lariano. Offre al mercato interessato un’attività di servizio nella logistica alberghiera per l’organizzazione di grandi eventi congressuali a Villa Erba e su tutto il territorio provinciale e lavora in stretta collaborazione con tutti gli enti, sia pubblici che privati, impegnati alla crescita qualitativa della destinazione “Como ed il suo lago” nel mondo.

Our association gathers the best hotels in Como, Cernobbio, Moltrasio and Tremezzo. It acts as an important institution, through concrete actions, for promoting and developping lake Como Turism. C.I.A. offers services in hotel logistics to organize large events in Villa Erba and in the surrounding territory. In addition, the association works in close collaboration with all institutions, both public and private, that are committed to improve the quality of the destination “Como and its lake” around the world.

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PEOPLE

A sinistra, il Questore di Como; a destra, foto storiche della Polizia di Stato On the left, The Chief of Police; on the right, historical photo of Police

MICHELANGELO BARBATO

Garanzia di LEGALITA' di Daniele Brunati foto Archivio Polizia di Stato, Carlo Pozzoni All’inizio del suo insediamento a Como, Lei ha espresso la volontà di essere quanto più vicino ai cittadini, non solo come presenza sul territorio, ma anche e soprattutto attraverso la capacità di risolvere le indagini che riguardano i fenomeni di microcriminalità. Ad otto mesi dal Suo arrivo, quali strategie sono state messe in atto? E con quali risultati? «In questi mesi ho potuto constatare che l’impianto di Polizia di prevenzione già presente nella provincia era adeguatamente articolato alle necessità del capoluogo lariano e di tutto il suo territorio. La continua e costante analisi dei dati relativi alle manifestazioni criminose ed in particolare ai reati legati alla cosiddetta criminalità diffusa e predatoria ha permesso di evidenziarne una progressiva recrudescenza, nonostante i continui interventi al rialzo sia

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in termini di unità operative impiegate, sia in termini di dilazione dei tempi di presenza sul territorio da parte degli operatori. L’attività preventiva è stata innalzata non soltanto nel capoluogo, ma anche in tutto il territorio della provincia, con lo scopo di elevare il senso di sicurezza e garanzia di legalità con la maggiore visibilità delle Forze di Polizia, a contrasto del fenomeno legato al cosiddetto “pendolarismo criminale” che bersaglia il territorio a macchia di leopardo non permettendo un’adeguata attività di intelligence e repressione. Non si possono fornire dati statisticamente apprezzabili considerando che non è possibile stabilire quanto l’attività preventiva abbia permesso di contenere direttamente eventi criminosi, dato certo è rappresentato da un aumento pari a più del 10% del numero di pattuglie impiegate nel precedente omogeneo periodo di riferi-

mento pur non avendo avuto un incremento di organico e avendo operato già nell’anno precedente al limite delle risorse disponibili». Il rapporto cittadini – Forze dell’Ordine spesso prevede che siano i primi ad avanzare richieste ai secondi. Ma se Lei potesse, cosa chiederebbe alla città e ai cittadini di Como? «Premesso che ritengo uno dei principali compiti della Polizia di Stato il saper cogliere le molteplici necessità in termini di sicurezza espresse in vario modo dai cittadini e il saperle trasformare in modelli di intervento idoneo alla loro risoluzione o attenuazione, ciò non toglie che i cittadini stessi possano e debbano essere attori del medesimo disegno. Ciò simboleggia il modello di una sicurezza condivisa e partecipata ove la Polizia di Stato è attivamente impegnata per fornire il proprio


specifico contributo, riuscendo a delineare i contenuti principali, resta spazio di intervento per il cittadino che può collaborare con gli operatori nella risoluzione delle problematiche, segnalando tempestivamente situazioni di disagio e degrado sociale o di reati in atto permettendo un immediato intervento. Il cittadino dovrebbe essere il primo artefice della propria sicurezza e dell’ambiente in cui vive, applicando le basilari regole comportamentali e di condotta per difendere se stesso da possibili insidie, derivabili da situazioni consolidate e ben note nelle loro modalità di attuazione, a titolo meramente esemplificativo: truffe, scippi, furti in appartamento. Nel nuovo ordinamento dell’amministrazione della Pubblica Sicurezza sono enumerati i compiti istituzionali della Polizia di Stato, ovvero “esercita le proprie funzioni al servizio delle istituzioni

democratiche e ai cittadini sollecitandone la collaborazione”, ed è proprio questo rapporto simbiotico che chiedo alla città e ai cittadini comaschi. E’ un mio principio cardine manifestare apertura e disponibilità con tutti i miei collaboratori mantenendo la porta del mio ufficio sempre aperta, come sempre aperte sono le porte della Questura alla cittadinanza». Negli ultimi anni, soprattutto tra i giovani, si è creata una sorta di disaffezione generale nei confronti delle forze dell’ordine. Attraverso l’evento Città dei Balocchi organizzato dal Consorzio Como Turistica, grazie alle iniziative realizzate in collaborazione con le forze dell’ordine cittadine, il tentativo è proprio quello di avvicinare i bambini alle “divise” in modo divertente e allo stesso tempo educativo. Crede che queste attività siano un buon punto di par-

tenza? E come crede sia possibile ricreare un rapporto di stima e rispetto con le nuove generazioni? «Sicuramente l’evento “Città dei Balocchi” rappresenta uno dei momenti di vicinanza tra la Polizia di Stato e i cittadini di domani, maggiormente pubblicizzato, ma sono ormai diversi anni che personale della Polizia di Stato è impegnato giornalmente nello svolgimento di incontri con gli studenti di ogni ordine e grado della provincia. E’ stato deciso di coinvolgerli in iniziative su temi di forte interesse sociale incontrandoli nel loro ambiente e confrontandosi con loro sui pericoli connessi all’abuso dell’alcool, all’uso delle sostanze stupefacenti, sulla sicurezza stradale, sulla legalità e, soprattutto, sul pericolo sempre presente del bullismo. Solo quest’anno grazie anche all’impegno degli operatori che con dedizio-

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A sinistra, le autorità presenti alla cerimonia per il 160° anniversario della fondazione della Polizia di Stato; al centro, un momento della cerimonia; a destra, S.E. Michele Tortora, Prefetto di Como e Michelangelo Barbato, Questore di Como, tra i bambini

ne svolgono attività formativa presso istituti scolastici di tutti gli ordini e gradi, abbiamo coinvolto più di 8.000 alunni in un centinaio di incontri. Il riscontro al gradimento di tali iniziative è corroborato dalle sempre più pressanti e mirate richieste di molteplici scuole della provincia che, nostro malgrado, non siamo in grado di soddisfare tutte». Il 26 maggio sono stati festeggiati i 160 anni della fondazione della Polizia di Stato. In questi anni il ruolo della Polizia si è plasmato ed è mutato in base alla società e alle problematiche dei diversi periodi che l’Italia ha affrontato. Quale crede sia oggi lo scoglio più difficile da superare in termini di pubblica sicurezza? «Il delicato momento socio-economico che sta vivendo tutto il mondo industrializzato è fonte di tensioni sociali che si evidenziano non solo con le varie manifestazioni di piazza, ma anche con una recrudescenza di reati preda-

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tori. In tale contesto ritengo particolarmente importante l’attività giornalmente svolta dalla Polizia di Stato per il mantenimento dell’ordine pubblico, non evidenzio ostacoli insuperabili laddove una corretta politica sociale potrà lenire i disagi della società civile e far accrescere la sinergia con le forze dell’ordine a beneficio della sicurezza». Quella della Polizia di Stato è una storia lunga 160 anni. Quale crede saranno il profilo e i cambiamenti fondamentali nel futuro di questa istituzione? «Anche la Polizia di Stato come tutte le istituzioni democratiche muta il proprio aspetto, le proprie relazioni, capacità di intervento adeguandosi alla metamorfosi ed evoluzione della società al cui servizio è preposta. L’era in cui viviamo è caratterizzata da un senso di globalizzazione che eleva ogni singolo a cittadino del mondo. La mission nell’immediato futuro sarà quella di riuscire a fronteggiare le proble-

matiche e le esigenze di sicurezza derivate da una società multietnica e multiculturale e garantire che il livello di professionalità degli operatori di polizia sia commisurato alle specifiche richieste. La repentina evoluzione delle tecnologie e dei sistemi di comunicazione, se da un lato potranno garantire una migliore qualità di vita, vincoleranno ogni interlocutore con il mondo esterno e, quindi, anche tutti gli operatori di polizia che dovranno assicurarsi, nel bagaglio della propria conoscenza personale, capacità di utilizzo di tali risorse e di risoluzione di problematiche connesse. Sicuramente dovrà essere perseguito il cammino di collaborazione ed interscambio informativo ed operativo con le altre forze di polizia presenti in ambito europeo ed intercontinentale per fronteggiare e contrastare il dilagare delle varie criminalità internazionali i cui interessi sono in continua espansione».


On the left, the authorities at the ceremony for the 160° anniversary of Police Force; in the middle, a moment of the ceremony; on the right, S.E. Michele Tortora, Prefect of Como, with Michelangelo Barbato, Chief of Police, among children

Guarantee of LEGALITY

At your appointment as Questore in Como, you expressed a strong will to be as close to the citizens as possible. What strategies have you deployed for this purpose? «These months I have been able to ascertain that the police force operating in Lake Como area and its surrounds for the prevention of crime is adequate and well-structured. Even so, preventive police action has been increased by rendering our officers more visible to the citizens to make them feel safer and at the same time deterring any wrong-doing». In the relationship between the citizens and the police force, it is usually the citizens who ask the police to act in a certain way, if you could, what would you ask Como and its citizens to do? «The duty of the state police is to know how to deal with the various needs of the citizens regarding security, but this doesn’t mean that the citizens themselves can’t or shouldn’t be part of the same effort. The new ordinance of public security lists the duties

of the police force but also states, ‘...it [police force] carries out its duties at the service of state institutions and citizens inviting also their collaboration,’ it’s this close collaboration that I’d like to ask the citizens of Como». The state police has a history 160 years long. How do you think this institution will be in the future, what fundamental changes are likely to be introduced? «The police force like all democratic institutions changes its structure, relations, and intervention capacity to adapt to the changing society it is serving. We live in a time characterized by a sense of globalization practically making every citizen a citizen of the world. Our mission today and in the near future is to learn to tackle security issues deriving from a multi-cultural society and make sure our officers are able to handle these issues professionally and adequately. Collaboration and exchange of information with European and other international police forces will have to be continued and expanded»

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PEOPLE

PAOLO DE SANTIS

Imprenditore Poliedrico di Daniele Brunati foto Archivio Grand Hotel di Como Scrivere duemila battute su Paolo De Santis può avere le stesse difficoltà di affrontare un viaggio nel deserto africano senza avere una bussola a disposizione: quale direzione prendere? Da dove iniziare? Da De Santis presidente della Camera di Commercio, oppure da De Santis e Sviluppo Como o da De Santis e il Polo Tecnologico Como Next? No, da De Santis e il Chilometro della conoscenza o magari da De Santis e Como Venture. Forse iniziamo da De Santis e l’Expo 2015. Ho deciso: parleremo con

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Paolo De Santis del suo impegno come imprenditore nel campo turistico-alberghiero. Dottor De Santis, Lei ricopre diversi ruoli istituzionali, e non solo, che la impegnano quotidianamente su diversi fronti. Come riesce a gestire il suo impegno di imprenditore? «Rispettare l'agenda non è sempre facile e da anni ho cercato di organizzarmi concentrando se possibile (e non sempre lo è) al mattino l'attività privata ed al pomeriggio l'attività


Veduta aerea del Grand Hotel di Como Aerial view of the Grand Hotel di Como

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A destra, sopra, veduta notturna della piscina del Grand Hotel di Como; sotto, l'auditorium Spazio Como On the right, above, night view of the swimming pool of the Grand Hotel di Como; below, the auditorium Spazio Como

connessa al ruolo pubblico. Devo dire, però, che senza i collaboratori motivati e capaci che mi aiutano su entrambi i fronti le cose sarebbero davvero molto complicate». Dopo la ristrutturazione del Grand Hotel Tremezzo e l’ampliamento del Grand Hotel di Como, cosa bolle in pentola? «Abbiamo appena concluso un ciclo di investimenti molto impegnativo su entrambe le strutture, e ci stiamo dedicando a consolidare questa fase di sviluppo. Credo sia ora il momento di concentrarsi e non disperdere le forze su nuovi fronti, ma sono un imprenditore e seguo con curiosità quello che accade». Chi, della sua famiglia, ha deciso di seguire le sue orme nel settore turistico? «Ho la fortuna di avere adesso al fianco mia figlia Valentina, che dopo la laurea in Economia ed una significativa esperienza nella

consulenza si è presa una bella fetta di responsabilità in azienda. A lei si è aggiunto da pochissimo suo marito, che proviene da un'esperienza analoga e quindi posso dire di essere ottimista sul futuro». Quali potrebbero essere le prossime mosse comasche per intercettare i futuri flussi turistici? «Il turismo nel mondo complessivamente cresce ancora, ma per intercettare nuovi flussi bisogna investire bene le risorse, purtroppo limitate, di cui si dispone. Per questo credo non sia più rinviabile la creazione di un'Agenzia che si dedichi esclusivamente a promuovere il nostro territorio, unendo risorse pubbliche e private. Poi c'è il tema annoso dell'allungamento della stagione che tuttavia si scontra con problemi oggettivi. Su questo fronte però abbiamo di nuovo una grossa carta da giocare. Mi riferisco a Villa Erba, che

stiamo rilanciando sotto l'aspetto sia organizzativo sia commerciale». Da giovane ha sempre avuto la passione per il calcio: buon giocatore, ma con la propensione ad arrivare in porta senza mai passare il pallone, “un mangia-palloni”, come si usava dire. È ancora così? «La definizione di "mangia-palloni" è sicuramente una simpatica cattiveria del mio amico Daniele Brunati. Comunque è chiaro che con l'età da una parte si matura e dall'altra si corre di meno e quindi il pallone lo passo, eccome!» Da liceale a noto imprenditore. Cosa le ha dato più soddisfazione? «Fare impresa è bellissimo, anche se oggettivamente sempre più complicato, soprattutto se ci si dedica anche alla cosa pubblica, ma l'essere stato studente al Volta mi ha consentito di avere basi molto solide per tutto quello che ho cercato di fare dopo».

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A sinistra, sopra, il ristorante Kitchen; sotto, un'immagine del ristorante Kincho On the left, above, the Kitchen restaurant; below, a photo of the Kincho restaurant

Polyedric Entrepreneur Writing 2000 characters on Paolo De Santis is as difficult as starting a journey to the African desert without a compass at disposal: what is the direction to take? Where shall I start? From De Santis president of the Chamber of Commerce or from De Santis and Sviluppo Como (Development Como) or from De Santis and the Technological Center Como Next? No, from De Santis and the Kilometer of knowledge, or maybe from De Santis and Como Venture. Maybe I can start from De Santis and Expo 2015. I took a decision, I start with De Santis and his commitment as an entrepreneur in the tourist-hotel sector. Mr De Santis, you have different institutio-

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nal roles, so you have also different daily commitments. How do you handle your entrepreneurial commitments? «It’s not easy to follow my agenda, it’s some years that when possible I tried to concentrate the private activities in the morning and the public activities in the afternoon. Anyway I have to say that without my staff members, who are motivated and competent and help me on both activities, I would have been very difficult». After the renovations of the Grand Hotel Tremezzo and the enlargement of the Grand Hotel di Como, what is in your agenda? «We just ended a very demanding investment

cycle on both hotels and now we are dedicating to the consolidation of this development phase. I think that the time is ripe to be focus on these projects and not to dispel energies on new fronts, but I am an entrepreneur and I follow with curiosity everything that happens». In your family, who decided to follow in your footsteps in the tourist sector? «I am lucky because my daughter Valentina, after she took her degree in Economics and after she had an important experience in consulting, took a significant responsibility in our enterprise. Then recently her husband, who comes from a similar experience, joined her in the enterprise and so I can say that I am optimistic about the future». What could the next moves of Como be to intercept the tourist flows? «In general tourism around the world is growing, but to intercept new flows you need to invest in the limited resources you have at disposal. For this reason, I think that we need to have an Agency in charge of the promotion of our territory, joining public and private resources. Then there is the topic related to the extension of our tourist season, anyway it isn’t connected to real problems. On this front, we have a significant card to play. I refer to Villa Erba, we are launching it from the organization and from the commercial point of view». Since you were young, you always had a passion for soccer: a good player, but with the attitude to go and score without passing the ball, a “ball eater” as it was used to say. Are you still the same? «The definition “ball eater” is a good wickedness of my friend Daniele Brunati. Anyway it is clear that when you grow, you get more mature but you run slower and so I have to pass the ball!» From high school student to famous entrepreneur. What did it bring you more satisfaction? «To have an enterprise is beautiful, even though it is getting more and more complicated, above all if you dedicate to the public sector. To be a student at the Volta high school let me have a strong preparation to handle everything I wanted to do afterwards».


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EVENTI

Dal 1929 il

Concorso d'Eleganza regna a

Villa d'Este

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di Roberta Brucato foto Luigi Corbetta Il week end più mondano sul lago di Como è senza dubbio quello del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este a Cernobbio, la tradizionale kermesse che vede le migliori auto d’epoca sfilare a Villa d'Este e Villa Erba e farsi ammirare da un pubblico sempre più numeroso ed internazionale. L’edizione 2012 - nei giorni 26 e 27 maggio – è stata suggestiva come sempre, nel rispetto del consueto programma con l’esposizione nei giardini di Villa d’Este e nella sfilata delle ore 14,30 il primo giorno per gli “addetti ai lavori”, e con l’apertura al grande, grandissimo pubblico la domenica, nel parco di Villa Erba. Il clemente tempo primaverile ha permesso di godere in tranquillità dei 52 auto d'epoca in concorso, suddivisi nelle varie categorie: Lancia, Aston Martin, Ferrari, Porsche, Alfa Romeo, Maserati, Jaguar, Bentley, BMW. La più “anziana”, una Rolls del 1922 e poi il futuro, con le conceptcar ed i prototipi portati dai centri stile delle più importanti case automobilistiche tra i quali ha spiccato una rossa Bmw Z4 Coupé Zagato. Un filo di mondanità in più per la presenza di estimatori particolari confusi tra il pubblico, sabato a Villa d’Este: il batterista dei Pink Floyd, Nick Mason (componente della giuria tecnica) e l’attore Rowan Atkinson, alias Mister Bean, semplice spettatore. Entrambi sono grandi collezionisti di auto ed appassionati di motori. E dall’Inghilterra anche l’usuale presenza di Lord Charles March, uno tra i più noti collezionisti mondiali e organizzatore del Goodwood Festival of Speed. Il marchio Alfa Romeo è stato il protagonista assoluto dell’edizione 2012 con l’Alfa Romeo 6C 1750 GS Coupé Figoni del 1933, appartenente al collezionista canadese David Cohen. L’elegantissima due porte bicolore è stata presentata per la prima volta al Salone di Parigi nel 1933 ed ha vinto nel 1935 la “24 ore di Le Mans”. A Cernobbio ha vinto tre riconoscimenti: la prestigiosa Coppa d’Oro, il Primo Premio assegnato per Referendum popolare a Villa D'Este, il Trofeo BMW Group Italia, quello assegnato dal pubblico di Villa Erba, e il Trofeo BMW Group

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Alcune delle vetture esposte nei giardini del Grand Hotel Villa d'Este

conferito dalla giuria durante la cena di gala a Villa d'Este la domenica sera. Con l’Alfa Romeo 4C, la Casa italiana ha dominato anche nella categoria Concept Car, battendo l’agguerrita concorrenza di Pininfarina Cambiano, Italdesign Giugiaro Brivido e Lexus LF-LC. L’Alfa Romeo 4C è stata insignita del “Design Award for Concept Cars & Prototypes”. Un riconoscimento speciale alla vettura arrivata da più lontano, una Tatra 87 del 1939 arrivata dalla Slovacchia, è stato consegnato da Enrico Gelpi a nome dell’Aci di Como, ente che organizzò per la prima volta il Concorso nel 1929. A Villa Erba è sempre suggestivo l’allestimento interno dedicato ai prototipi o a speciali linee della casa tedesca BMW, che patrocina l'evento dal 2005: quest’anno grande mostra sulla storia della BMW Motorsport, con pezzi d’eccezione come la “M3 originale” DTM Gr. A del 1987, la BMW 635 CSI, la Austin Mini Cooper S MK da rally e la Art Car Le Mans (2011). All’esterno, sul grande prato ha incuriosito tutti la collezione di 25 microvetture due posti - dette anche “Bubble cars” - tra cui la leggendaria Fiat Nuova 500, la Autobianchi Bianchina, la Renault 4CV, la NSU Prinz II e l’indimenticabile BMW Isetta. Ben 30 motocicli d’epoca divisi in cinque diverse categorie sono stati esami-

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Some cars show in the park of Villa d'Este

nati da una giuria internazionale di prim’ordine, con quattro illustri esperti: Carlo Perelli, Milano, considerato il decano della stampa motociclistica italiana, Hugo Wilson, Inghilterra, capo redattore di Classic Bike - la rivista di moto d’epoca più antica e più letta al mondo -, Paul d’Orleans, San Francisco, originariamente un interior designer prima di trasformare il proprio hobby in una professione e occuparsi di moto d’epoca come pubblicista per vari media, e Raffaele Zaccagnini direttore del Centrostile di Husqvarna Motorcycles. “Il Concorso d’Eleganza per automobili ha una lunga tradizione. Per BMW, che vanta una lunga storia di motociclette, estendere il Concorso alle moto d’epoca è stata una logica conseguenza, e l’eccellente riscontro dello scorso anno lo ha confermato”, ha affermato Karl Baumer, Presidente del Concorso d’Eleganza Villa d’Este e Direttore di BMW Group Classic.Appuntamento dunque al prossimo anno, per sentire nuovamente il rombo dei motori e godere al sole delle linee brillanti di veri gioielli della tecnica e della creatività di tutti i tempi, passione intramontabile ed emozione per tutti.



Sopra, la giuria; tra i giurati Nick Mason, batterista dei Pink Floyd; sotto, a sinistra, lo speaker Simon Kidston con Ralf Rodepeter, direttore del BMW Museum di Monaco; a destra, i vincitori della Coppa d'Oro Villa d'Este, i signori David Cohen con Karl Baumer, direttore di Bmw Group Classic, e Danilo Zucchetti General Manager di Villa d'Este

From 1929 the "Concorso d'Eleganza" reigns to Villa d'Este The Elegance Contest was as evocative as ever regarding both the exhibition in the gardens of Villa d’Este, the motorcade of 2 pm on the first day devoted to collectors and special guests, as well as the public show held the next day at Villa Erba. In all 52 vintage cars took part in the contest divided into different categories including: Lancia, Aston Martin, Ferrari, Porsche, Alfa Romeo, Maserati, Jaguar, Bentley, and BMW. Then there was the oldest car, a 1922 Rolls Royce, and concept cars and prototypes representing what’s to come in the future. A touch of worldliness was contributed by the presence of celebrities mixing with the crowd at Villa d’Este such as the technical jury member Nick Mason, the drummer of Pink Floyd, and actor Rowan Atkinson attending as a simple spectator. Alfa Romeo was definitely the protagonist of the 2012 edition with the 1933 model Alfa Romeo 6C 1750 GS Coupé Figoni belonging to Canada’s David Cohen and first presented at

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Above, the jury; between the jury Nick Mason, drummer of Pink Floyd; belowe, on the left, the speaker Simon Kidston with Ralf Rodepeter, Monaco BMW Museum director; on the right, the winners of Golden Cup Villa d'Este, Mr. and Mrs. David Cohen with Karl Baumer, Bmw Group Classic director, with Danilo Zucchetti General Manager of Villa d'Este Paris Motorshow in 1933 not to mention the winner of ‘24 Hours of Le Mans’ in 1935. It won three awards at Cernobbio: the prestigious Golden Cup, the top prize at Villa d’Este, the BMW Group trophy awarded by the public at Villa Erba and a third trophy, also offered by BMW Group, awarded by the jury at Villa d’Este during the gala dinner of the Sunday evening. With Alfa Romeo 4C, the Italian carmaker also dominated the Concept Car category. Alfa Romeo 4C received the Design Award for Concept Cars & Prototypes. A 1939 Tatra 87 from Slovacchia received a special award from the hand of Enrico Gelpi on behalf of the Como branch of Italian Automobile Club, ACI. The mounting, interior decoration in Villa Erba devoted to prototypes and special models of BMW, the supporter of the event, is always evocative. This year a major exhibition on the history of BMW Motorsport was held inside the villa with exceptional models like the original 1987 M3 DTM Gr. A and BMW 635 CSI, Austin Mini Cooper S MK and Art Car Le Mans (2011) on display. Outside on the lawns, 25 tiny two-seaters aka ‘bubble cars’ drew curious crowds. “Elegance Contest has a long history. For BMW, who boasts a long history of motorbike making, extending the contest to vintage motorbikes was but a logical consequence and the great success achieved last year proved it,” commented Karl Baumer, President of Elegance Contest, Villa d’Este, and Director of BMW Group Classic.


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“Tradizione contemporanea” Esiste ed opera da tempo in Italia una nuova generazione di giovani chef con una solida formazione professionale, fatta di apprendistato coi grandi maestri, esperienze all’estero e profonda conoscenza della materia prima e delle nuove tecniche per cucinarla. Il risultato è una cucina di oggi, leggera e saporita. Il percorso di Pietro Penna chef del ristorante Piazza Repubblica di Milano, è un esempio di questo iter professionale che nel suo caso parte dalle nevi di St Moritz e dalle cucine del Kulm Hotel con Hans Nussbaumer per approdare al Four Seasons di Milano con Sergio Mei. La stessa mentalità, passione per la cucina di oggi e radici tradizionali che caratterizza anche il giovane sous-chef Fabio Grassitelli, che recentemente si è aggiunto alla brigata di cucina, in arrivo dal Principe Savoia di Milano. La carta estiva del Repubblica rispecchia in pieno la filosofia di questo locale, un'alta cucina travestita da cucina tradizionale. Il risultato lo raccontano le trofie al pesto genovese con patate e vellutata di parmigiano leggera. Ma anche il vitello tonnato con asparagi verdi, capperi e limone vivo, che sembra tradizionale eppure ha una marcia in più. Eleganti elementi di fusion mediterranea caratterizzano l'ombrina cotta al brodo pazzo con cous cous alle spezie orientali e sapa al miele, manifesto di equilibrio e di stratificazione gustativa. Bella la carta dei vini con speciale ricerca sui vini naturali, come Stella Flora il grande vino marchigiano di Maria Pia Castelli e chicche introvabili come i preziosi bianchi siciliani di Nino Barraco. L’ambiente rispecchia la cucina, è un classico contemporaneo caratterizzato da un’illuminazione avvolgente dove dominano il grigio e una semplice eleganza informale.

di Fulvio Bertasso

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Ristorante Piazza Repubblica - Patron F.lli Bernasconi Via Finocchiaro Aprile 11 ang Via Manuzio MILANO Tel. +39 02 62695105 www.piazzarepubblica.com Aperto tutti i giorni.




TERRITORIO

Panoramica di Villa La Massa A view of Villa La Massa

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VILLA LA MASSA Charme e Lusso in riva all'Arno di Rosaria Casali foto Archivio Villa La Massa


A sinistra, sopra, veduta di Villa La Massa sull'Arno; al centro, interno di una camera; sotto, interno del "Bar Mediceo"; nella pagina accanto, la terrazza del ristorante "Il Verrocchio" On the left, above, view of Villa La Massa on the Arno river; in the middle, a room of the hotel; below, the "Bar Mediceo"; on the next page, the terrace of the restaurant "Il Verrocchio"

Villa La Massa CHARME & LUXURY on the Arno shore

"Nell'Arno d'argento si specchia il firmamento" è il refrain di una famosa canzone fiorentina che torna in mente ammirando la sontuosa Villa La Massa. Proprio come una stella, si riflette nelle acque di un fiume il cui nome rimanda inevitabilmente a Firenze, che dista solo 6 km dalla Villa in stile rinascimentale, perla preziosa firmata Villa d'Este. Come per l'hotel migliore del mondo, anche Villa La Massa ha a cuore i suoi ospiti che coccola con attenzione e cura, accogliendoli in un'atmosfera nobiliare d'altri tempi. Riservata e rispettosa della privacy degli ospiti, ha ospitato personalita' internazionali quali Wiston Churchill, Clark Gable, David Niven, Richard

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Burton, Barbara Hutton e Elizabeth Taylor, senza dimenticare che nella sua cappella è stato celebrato il matrimonio di David Bowie. Soggiornare in questo angolo di Toscana permette di soddisfare tutti i desideri, da quelli del palato, ricordiamo il rinomato ristorante "Il Verrocchio", diretto dallo chef Andrea Quagliarella, con una carta dei vini con 300 etichette, a quello del benessere dove la remise en forme e' la parola d'ordine. Per restare in tema di dolci acque, dalla piscina si ammira il lento trascorrere dell'Arno e coloro che desiderano rilassarsi immersi nel paesaggio toscano possono giocare a golf nei vicini Golf Club.

"Nell'Arno d'argento si specchia il firmamento" (in the silver Arno the firmament reflects) is the refrain of a famous Florentine song that comes to your mind when you admire the sumptuous Villa La Massa. Just like a star, it reflects on the waters of a river, whose name is strictly connected with the main city of Florence, which is only 6 km away from the Renaissance villa, a precious pearl signed Villa d’Este. As the best hotel in the world, also Villa La Massa takes care of its guests and cuddle them with attention, welcoming them in a noble atmosphere of the past. Reserved and respectful of the privacy of the guests, to quote but a few, Winston Churchill, Clark Gable, David Niven, Richard Burton, Barbara Hutton and Elizabeth Taylor, without forgetting that in its chapel it was celebrated David Bowie’s wedding. A stay in this part of Tuscany let you satisfy all your desires, from the food at the restaurant “Il Verrocchio”, run by the chef Andrea Quagliarella, with a wine list of 300 labels, to the wellness treatments, that are the rule. Talking of sweet waters, we cannot avoid to mention that from the swimming pool you can enjoy the Arno river and those who want to relax surrounded by a typical Tuscan landscape can play golf in the Golf Club nearby.


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PEOPLE

GAETANO PESCE

INNAMORARSI del FUTURO INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE

di Stefania De Giorgi foto Archivio G.P., Meritalia, SDG

Qual è il segreto del binomio Gaetano Pesce– Meritalia ? «Ci siamo conosciuti dieci anni fa ed è cominciata la nostra collaborazione. In Meritalia ho trovato dei partners favorevoli a quanto io consideri design e cioè innovazione. Giulio e Vanna Meroni hanno sempre dimostrato curiosità e hanno espresso la propria voglia di sperimentare e di creare un’immagine propria e peculiare». La tendenza del minimalismo continua nel panorama del design italiano. Secondo lei deriva da una effettiva ricerca formale o è solo paura del mercato? «Per me è solo ignoranza, non aver capito effettivamente cosa sia il design».

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I suoi progetti, per la loro unicità e per la forte componente estetica, possono essere considerati delle opere d’arte. Qual è il confine fra arte e design? «Non esiste confine fra arte e design. Comunemente all’arte si associa un’idea di qualcosa fine a se stessa. Considerando il passato invece, è evidente il fine utilitaristico che l’arte ha sempre rivestito. Prima che la tecnica fotografica fosse divulgata, i ritratti venivano commissionati a pittori o scultori ai quali il committente non chiedeva un’opera d’arte ma un dipinto che rispecchiasse quanto più possibile la realtà. Così come le rappresentazioni dei paesaggi altro non erano che il dare la possibilità di vedere luoghi che a quei tempi avevano distanze impro-


1. "Sofà Michetta", Meritalia, allestimento Boutique Rolex di Pisa Orologeria per l'evento "Il Tempo del Pesce" 2. "Gli Amici", Meritalia; 3. Poltrona e Pouf "Senza Fine", Meritalia; 4. Salotto "Insieme", Meritalia

ponibili. Michelangelo fu chiamato a dipingere il “Giudizio Universale” non solo per la sua tecnica, ma in quanto aveva la capacità di esprimere l'estrema drammaticità sui volti delle figure, pathos che avrebbe intimorito e fatto credere all’osservatore che l’inferno esistesse veramente. Ciò dimostra la funzionalità dell’arte nel corso dei secoli. Prova che l’arte è sempre, stata funzionale». Qual è la sua metodologia progettuale e da dove trae le sue fonti d’ispirazione? «La mia ispirazione nasce dall’osservazione della realtà, da tutto quello che mi circonda. Talvolta, uno stimolo creativo può scaturire da alcune riflessioni; in Italia attualmente si percepisce una mancanza

1. "Sofà Michetta", Meritalia, setting Rolex Boutique of Pisa Orologeria for the event "Il Tempo del Pesce" 2. "Gli Amici", Meritalia; 3. Armchair and Pouf "Senza Fine", Meritalia; 4. Sofà "Insieme", Meritalia

d’amore, di passione. La gente si carica di negatività continuando ad opporre critiche che non hanno nulla di costruttivo. Da ciò non scaturisce sentimento per quello che si fa e di conseguenza non si creano le basi per poter vivere meglio. Il mio contributo ad un tale stato d’animo si risolve con la creazione di un divano che parli d’amore e di passione». Qual è il tema progettuale che le piacerebbe affrontare ma che non ha ancora sviluppato? «Ho affrontato molti temi progettuali ma non mi sono mai dedicato granché al campo dell’architettura. Per la progettazione architettonica ho sempre avuto bisogno di una condizione fondamentale e cioè che il committente mi lasciasse libertà totale d’espressione. Quando è

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“Non esiste confine tra Arte e Design” “No borders between Art and Design”

Oggetti delle collezioni: "Le Edizioni del Pesce" 1. Elephant-Lamp 2. Alda medium lampada 3. O sole mio circle lampada 4. Some of us lamp

Objects of the collections "Le Edizioni del Pesce" 1. Elephant-Lamp 2. Alda medium lamp 3. O sole mio circle lamp 4. Some of us lamp

accaduto ho sempre rispettato i budget e non ho preteso di utilizzare materiali preziosi. Sottostare tuttavia ai compromessi relativi alle imprese e alla burocrazia sono semmai i punti per i quali il mio interesse sfiorisce. Qualche anno fa un’azienda mi ha proposto di disegnare delle scarpe. Nonostante non fosse il mio mestiere, il prodotto ha avuto un grosso successo per cui penso che in qualunque ambito quello che conta è la possibilità di fare innovazione». Qual è il ruolo delle aziende italiane nell’attuale panorama internazionale del design? «Ritengo che le aziende italiane, più che quelle di ogni altro Paese d’Europa, siano disponibili all’innovazione. Sicuramente più della Francia, della Spagna o dell’Inghilterra».

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Come vede il futuro delle nuove generazioni del design? «I giovani hanno forza ed energia ma la formazione scolastica non li fa innamorare del futuro quanto, invece, del passato. Trovo che questo sia un handicap». Quali sono le sperimentazioni che sta portando avanti in questo momento? «In questo momento sto lavorando alla realizzazione di un ‘tavolo paesaggio’. Questo tavolo raffigura un mare e del mare presenta le diverse profondità, con il fondale più o meno alto, più o meno blu. Ad un certo punto si vede una piccolissima spiaggia ed è lì che si comprende che siamo di fronte ad una narrazione marina della quale viene resa tutta l’intensità».


Ira Corti, “Una finestra sul lago”, tecnica mista su tela, cm. 60x80

L’arte della stampa

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Sopra a sinistra, Gaetano Pesce durante l'intervista presso lo showroom Meritalia; a destra, Gaetano Pesce con la famiglia Meroni taglia la torta dei 25 anni di Meritalia

Above on the left, Gaetano Pesce during the interview in Meritalia showroom; on the right, Gaetano Pesce with the Meroni family cut together the cake for 25th anniversary of Meritalia

Falling in love with the future What is the secret of the collaboration between Gaetano Pesce and Meritalia? «We met 10 years ago and we started our collaboration. In Meritalia I found some good partners because we have the same idea of design, that is design is innovation. Gilio and Vanna Meroni always showed curiosity and they expressed their will to experiment and to create a personal and peculiar image». The trend of minimalism continues in the panorama of the Italian design. Do you think it comes from a real formal research or is it just fear of the market? «For me it is just ignorance, it means you didn’t understand what the design is». Your projects, for their oneness and for the strong aesthetical component can be considered works of art. What is the border between art and design? «There is no border between art and design. Usually art is associated to an idea of something ending to itself. Instead if we think about the past, it is clear that the art has always had an utilitarian goal. Before the photo technique was divulged, painters and sculptures made portraits, they were asked not a work of art but a painting that was as close as possible to reality. So the representations of landscapes aimed at showing places that at the time were too far to be visited. Michelangelo painted the Sistine Chapel not just for his technique, but because he knew how to express the drama on the faces, it could have intimidated the spectators and let the observer think that hell exist. This shows the functionality of art during the centuries, art has always been functional». What is your project methodology and where does your inspiration come from? «My inspiration was born from the observation of reality, from everything that surrounds me. Sometimes a creative stimulus can come from some thou-

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ghts; nowadays in Italy you feel a lack of love, of passion. People are full of negativity and they make critics that don’t bring to something positive. So people don’t show feelings for what they do and so there are no basis to live better. My contribution in such a state of mind is the creation of a sofa which speaks of love and passion». What is the project topic that you would like to use but that you haven’t developed yet? «I used many project topics, but I never focused my attention on architecture. For the architectural project I always wanted a fundamental condition, that is having a total expression freedom. When I had to stay into certain budget I did and I didn’t have the pretensions to use precious materials. When I respect all the compromises related to the enterprises and to the bureaucracy, my interest decreases. Some years ago a company proposed me to design shoes. Despite the fact that it wasn’t my job, the product was successful, so I think that in any field what is important is the possibility to innovate». What is the role of the Italian companies in the present international situation in the design sector? «I believe that the Italian companies, more than the ones in any other European country, promote innovation. For sure more than France, Spain or England». How do you see the future of the new design generations? «Young people have strength and energy, but schools don’t let them fell in love with the future, on the contrary, with the past. I believe that it is a defect». What are the projects you are developing now? «I am working on the project of a “table landscape”. This table represents a sea and its shows the different depths, with a seabed higher and lower, more or less blue. At a certain point you see a small beach and there you understand that we are in front of a sea narration of which you can feel the whole intensity».


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TERRITORIO

BILACUS di Carla Solari

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foto Š Andrea Butti


Se il lago di Como è uno scrigno di gioielli, Bellagio è la sua perla: piccolo borgo medievale al centro del lago, da visitare con lo spirito del cercatore di tesori. Agli appassionati di giardini si offrono due meraviglie famose in tutto il mondo, Villa Melzi, che ha ospitato Napoleone e il musicista Franz Liszt, e Villa Serbelloni-Fondazione Rockfeller, il cui parco è ricco di piante tropicali. Nel borgo di Bellagio sono da visitare la chiesa di San Giacomo e la Torre delle Arti, che ospita una bella sede espositiva e l’ufficio di informazioni turistiche (Promobellagio – www. bellagiolakecomo.com/it, tel +39.031.951.555). Anche le piccole frazioni che circondano il borgo offrono storia e atmosfera. Alcune sono a bordo lago, come Pescallo, Loppia, San Giovanni, altre punteggiano la montagna. Pescallo, antico villaggio di pescatori, si può raggiungere a piedi in 15 minuti. Qui si possono affittare kayak o prendere lezioni di sci nautico. A Loppia si arriva anche attraverso i giardini di Villa

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foto © GioArt

foto © Mario Tacchi

Sopra, a sinistra, salita Serbelloni; a destra, salita Mella

Above, on the left, staircase Serbelloni; on the right, staircase Mella

Melzi. Al molo sono ormeggiate due Gondole Lariane, le tradizionali imbarcazioni per il trasporto delle merci. A San Giovanni si può visitare un piccolo Museo di Strumenti per la Navigazione. Su in montagna, passando da Visgnola, si arriva al belvedere dei Mulini del Perlo, col magnifico panorama sui tre rami del lago. Per gli appassionati di bici tappa d’obbligo è il Museo del Ciclista al Santuario della Madonna del Ghisallo. Le serate estive di Bellagio si animano: il 15 giugno inizia il Festival Internazionale di Marinetti, padre del futurismo italiano; tra giugno e settembre i concerti di musica classica del Festival LisztStendhal, e da maggio a settembre il Lido offre un ricco programma di jazz, rock, blues. Da non mancare lo shopping intrigante nei piccoli negozi per scoprire sia oggetti di tradizione che accessori di moda, la passeggiata serale sotto i portici e, per terminare in bellezza la giornata, la cena in uno dei tanti ristoranti tipici.


graphic Jacopo Frigerio ph Matteo Imbriani

paesaggi interiori

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foto © Renato Tombasz foto © GioArt

Sopra, la frazione di Pescallo; sotto, la frazione di Loppia Above, the suburb of Pescallo; below, the suburb of Loppia

BILACUS Should the Lake Como be a jewel box, the ancient village of Bellagio can’t be anything else than its pearl, just in the center of the lake. Gardens lovers may visit two beauties famous all over the world: Villa Melzi, where important guests as Napoleon and the musician Franz Liszt spent some time; and Villa Serbelloni-Rockefeller Foundation, with a park rich in tropical trees. In Bellagio it’s possible to visit the church of St.Giacomo and to appreciate art

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exhibitions at the Tower of Arts. The Tourist Information Office (www.bellagiolakecomo.com - phone +39.031.951.555) is on its ground floor. Even in the small hamlets around Bellagio it’s possible to feel the history of the place. Pescallo, old fisherman village, can be reached in 15 minutes by walk. Two traditional boats, once used for transporting goods, are still moored at the pier in Loppia. A small Museum of Navigation’s Instruments is nearby, in San Giovanni. The bicycle fans may go to the Bicycle Museum at Madonna del Ghisallo Sanctuary. On the mountain, at Mulini del Perlo, people may enjoy the view of all the three branches of Lake Como. During the summer, Bellagio’s evenings will be animated by the International Festival of Marinetti, founder of Italian Futurism, by concerts of classical music during the LisztStendhal Festival and by a rich program of jazz, rock and blues at Bellagio Lido. No one should miss the intriguing shopping in the small shops where it is possible to buy traditional objects and fashion accessories, an evening walk under the arcades and a dinner in one of the nice typical restaurants.


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PEOPLE

Royal green VILLA D'ESTE di Giovanni Malcotti foto Archivio Villa d'Este Golf Club

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GIANCARLO RIZZANI

Incontriamo il Presidente di Villa d'Este Dr. Giancarlo Rizzani ed il Consigliere D.ssa Elisabetta Majocchi per una breve chiaccherata sul futuro del turismo del golf e del ruolo che avranno, in questo settore, i circoli che rappresentano un forte richiamo per gli appassionati di tutto il mondo. Dr. Rizzani, Villa d'Este è un nome riconosciuto in tutto il mondo perché rappresenta l'essenza del made in Italy, ritiene che potrebbe avere un ruolo di traino per il turismo verso l’Italia e per i milioni di appassionati che in ogni angolo del mondo praticano questo sport? «Il Circolo Golf Villa d’Este ha la fortuna di essere molto conosciuto fuori dall'Italia per vari motivi: il magnifico tracciato del campo, il fascino della club house, la sua anzianità ed il rispetto che

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A sinistra, il Giancarlo Rizzani, presidente del Golf Club Villa d'Este; al centro la Club House; a destra Elisabetta Majocchi, membro del CdA

ha sempre avuto per la tradizione hanno reso questo campo famoso nel mondo golfistico e non, ed il suo nome può fare sicuramente da traino nelle iniziative di promozione turistica della zona». Pensa che manchi ancora qualcosa alla nostra offerta per competere con i grandi player del mercato internazionale quali Spagna e Turchia? «La promozione turistica ha sempre un ritorno piuttosto lento. Per questo bisogna continuare a promuovere, anche per combattere la concorrenza proprio della Spagna e della Turchia. Le regioni devono incentivare la costruzione di nuovi campi a scopo turistico, specialmente nel Mezzogiorno. In Lombardia abbiamo la fortuna d’avere un buon numero di campi e le istituzioni hanno capito l’importanza del golf per

il turismo. Per la nostra provincia ritengo fondamentale che vada a buon fine l’impegno di portare a Como una manifestazione di grande rilievo come la Fiera Mondiale del Golf». Girando all'estero per promuovere il nostro settore, sopratutto in Inghilterra, mi e' capitato di vedere decine di ragazzi che in metropolitana giravano con le mezze sacche come se fosse una cosa normale. Secondo il suo parere cosa possiamo fare per avvicinare i giovani italiani a questo sport? «Nel golf italiano l’attività giovanile si sta sviluppando considerevolmente. In questo settore il Circolo Golf Villa d’Este ha fatto un grande passo avanti, con una settantina di giovani giocatori. L’anno scorso Camilla Mazzola ha vinto il “Campionato Italiano Cadette” mentre è di quest’anno la vittoria al “Torneo Nazionale


On the left, Giancarlo Rizzani, the president of Golf Club Villa d'Este; in the middle, the Club House; on the right, Elisabetta Majocchi, the board member

di Selezione Maschile a Squadre”. Nel nostro circolo si sta vivendo una fase giovanile completamente nuova e di grande speranza per il futuro». Le donne, anche nel golf, stanno diventando una presenza sempre più importante lo testimonia il fatto che nel Consiglio del vostro circolo vi è una rappresentante donna. Ritiene che si debba incentivare con più forza la presenza femminile nei circoli? «Anche le donne che giocano a golf stanno aumentando. Si rileva forse una minor presenza di quelle d’età compresa tra i 25 ed i 35 anni. Questo è sicuramente attribuibile ad impegni familiari, non essendo molti i circoli attrezzati a ricevere bambini in età prescolare». Introducendo l’argomento femminile, proseguiamo la chiaccherata con il Consigliere D.ssa

Elisabetta Majocchi. D.ssa Majocchi, il golf nasce con una forte caratterizzazione maschile, soprattutto nei circoli di tradizione. Nel tempo però molte barriere sono cadute, cosa si prova ad occupare un ruolo così importante come quello che lei ricopre nel Consiglio del Golf Club Villa d'Este? «Se è vero che delle discriminazioni sono esistite, esse rimangono solo in alcuni vecchi club scozzesi e la cosa, nella società in cui ora viviamo, fa francamente sorridere. Per quel che riguarda il mio ruolo all’interno del Consiglio, devo dire che sono largamente facilitata dal fatto che il Golf Club Villa d’Este è un circolo di grande tradizione e organizzazione. Il mio compito è quello di riportare i giudizi ed i suggerimenti dei soci e fare in modo che essi ven-

ELISABETTA MAJOCCHI

gano ascoltati, presi in considerazione, valutati e nel limite del possibile esauditi». Quale aspetto ritiene debba essere perfezionato nei circoli di golf? «Poiché stiamo parlando di golf a livello dilettantistico e amatoriale, l’unica cosa che mi viene in mente è l’insufficiente controllo che generalmente abbiamo sui campi da golf durante le competizioni. Mi riferisco alle frequenti “scorrettezze” che molti giocatori commettono nelle competizioni del fine settimana, causate più dall’ignoranza delle regole che dalla malafede e che rimangono troppo spesso impunite. Per evitare tutto ciò nel nostro circolo i controlli sul campo sono stati notevolmente intensificati e sono stati presi provvedimenti seri». Allora concludiamo questa breve conversazione con un augurio di un’ottima stagione!

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Sopra, a sinistra il green; a destra, interni della Club House del Golf Club Villa d'Este

Above, on the left, the green; on the right, interiors of the Club House of the Golf Club Villa d'Este

Royal green VILLA D'ESTE We meet the President of Villa of Este Mr. Giancarlo Rizzani and the Councillor Ms. Elisabetta Majocchi for a brief conversation about the future of golf tourism. Mr. Rizzani, Villa of Este is a name known all over the world because it represents the essence of the Made in Italy, do you think it could become a driving force for the tourism in Italy? «The Golf Club Villa d’Este has the fortune to be very famous out of Italy. For sure its name can be a driving force in initiatives of tourist promotion». Do you think that our offer is lacking in something to compete with the great players of the international market? «Tourist promotion always has a slower return. In Lombardy we are lucky because a certain number of golf clubs and institutions understood the importance of golf for tourism. For our province, I think it is fundamental that we work to have the International Golf Exhibition in Como». Abroad young people are more focused on golf. How can golf be promoted among young

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people in Italy? «Golf among young people is considerably developing in Italy. The Golf Club Villa d’Este made a great step forward, with about 70 young players. Also in golf, women are becoming an important presence, it is testified by the fact that in the Council of your club there is a woman». Do you think that the presence of women should be increased? «Women who play golf are increasing. Maybe there is a slight decrease in the presence of women between 25 and 35 years old, due to family reasons». After having introduced the topic of women, we continue our conversation with the Councillor Ms. Majocchi. Ms. Majocchi, golf was born with a strong man predominance, above all in the historical clubs. Then barriers fell, can you tell us about your important position in the Council of the Golf Club Villa d’Este? «Should it be some discriminations, they just re-

main in some old Scottish clubs and this thing, in the society in which we live, frankly make us smile. Regarding my role in the Council, I have to say that I am largely facilitated by the fact that the Golf Club Villa d’Este is a club of historical tradition and organization. My commitment is to listen to the ideas and suggestions of the club members, so that we can try and follow them». What is the aspect that should be improved in golf clubs? «Since we are talking of amateur golf, the only thing that comes to my mind is the insufficient control we have on golf courses during the competitions. I refer to the frequent “incorrectness” that many players make during competitions in the weekend, they are mainly caused by ignorance of the rules rather than by bad faith, which are too often unpunished. To avoid all of this in our club controls have been intensified and serious provisions have been taken». So we end this brief conversation wishing a very good season!


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EVENTI

Villa d'Este tiene il NUOVO CORSO

foto Š archivio Villa d'Este

di Elisabetta Comerio foto Francesco Corbetta


a battesimo di Amici di Como


Il nuovo MANAGEMENT Il nuovo MANAGEME Da sinistra, Silvio Santambrogio, presidente; Da sinistra, Da sinistra, Silvio Santambrogio, presidente; Giovanni Anzani, vice presidente; Silvio Santambrogio, presidente; Giovanni Anzani, vice presidente; Alberto Frigerio, consigliere Giovanni Anzani, vice presidente; Alberto Frigerio, consigliere Alberto Frigerio, consigliere

Da sinistra, Guido Gieri, consigliere; Claudio Quarta, consigliere; Celestino Petazzi, consigliere e segretario

Da sinistra, Guido Gieri, consigliere; Claudio Quarta, consigliere; Celestino Petazzi, consigliere

Mario Pittorelli,

A destra, Mario Pittorelli, presidente onorario presidente onorario

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Da sinistra, Guido Gier Claudio Quarta, consig Celestino Petazzi, con

Mario Pittorelli, presidente onorario

In occasione dell’assemblea annuale di Amici di Como, l’associazione ha visto rinnovare le sue cariche sociali. Infatti sono stati nominati i consiglieri delle aziende associate che comporranno il Consiglio Direttivo per il prossimo mandato, ovvero fino al 2014. Le elezioni hanno riconfermato i consiglieri Giovanni Anzani, Alberto Frigerio, Guido Gieri, Fabrizio Milesi, Celestino Petazzi, Pietro Porro, Claudio Quarta, Silvio Santambrogio. La novità di questo mandato è rappresentata dall’ingresso di un nuovo consigliere: Rosaria


Amici di Como di Amici di Como

, Giovanni Sacchi, Stefania Bardin, , revisori dei conti

Dasinistra, sinistra,Roberto RobertoBruni, Bruni,consigliere; consigliere; Da FabrizioMilesi, Milesi,consigliere consigliereeetesoriere; tesoriere; Fabrizio PietroPorro, Porro,consigliere consigliere Pietro

Da sinistra, Giovanni Sacchi e Stefania Bardin, revisori dei conti

Da sinistra, Giovanni Sacchi, Stefania Bardin, Umberto Bianchi, revisori dei conti

Daniele Daniele Brunati, Brunati, coordinatore coordinatore generale generale

DaDasinistra, sinistra, Roberto Bruni, consigliere; Rosaria Casali, consigliere; Fabrizio Milesi, consigliere e tesoriere; Fabrizio Milesi, consigliere e tesoriere; Pietro Porro, consigliere Pietro Porro consigliere

A sinistra, Daniele Brunati, coordinatore generale Daniele Brunati, coordinatore generale

Casali. Allo stesso tempo è stato nominato il nuovo presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Stefania Bardin, che sarà affiancata da Giovanni Sacchi e Roberto Piatti. Durante l’assemblea, Silvio Santambrogio, rieletto presidente nella prima seduta del Consiglio, ha spiegato agli associati presenti tutte le attività svolte da Amici di Como nel periodo compreso tra il 2010 e il 2012, anni in cui l’associazione ha visto incrementare il numero di associati e le attività svolte a favore della città e del territorio.

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Sotto, il nuovo Consiglio Direttivo dell'Associazione Amici di Como

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Below, the new Executive Board of the Association Amici di Como

Villa d'Este guests the new course of Amici di Como On the occasion of the annual meeting of Amici di Como, the association got a new directive board, that is the member of the association who play an active role in the association until 2014. Giovanni Anzani, Alberto Frigerio, Guido Gieri, Fabrizio Milesi, Celestino Petazzi, Pietro Porro, Claudio Quarta, Silvio Santambrogio were reconfirmed. The novelty is the entrance of a new councillor: Rosaria Casali. At the same time, the College of the Auditors of

the Accounts is composed of Stefania Bardin, Giovanni Sacchi and Roberto Piatti. During the meeting, Silvio Santambrogio, reelected president in the first session of the council, explained the members all the activities held by Amici di Como in the period between 2010 and 2012, years in which the association registered an increase in the number of members and in the activities carried out in the city and in the territory.

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foto Š archivio Villa d'Este

EVENTI

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Amici di Como & MagicLake a Villa d'Este di Elisabetta Comerio foto Francesco Corbetta

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Gli OSPITI

La rivista Magic Lake, giunta al suo settimo anno di pubblicazione, è l’espressione del territorio, la voce del lago e di chi lo vive. La testimonianza di questa sempre più forte identità è data dagli attestati di stima giunti dagli inserzionisti e dai protagonisti della rivista che, numero dopo numero, confermano la loro presenza e la loro soddisfazione nel comparire sulle pagine del magazine. Le serate di presentazione di Magic Lake, organizzate con l’associazione Amici di Como, diventano poi occasione per rafforzare il legame esistente tra la rivista e suoi lettori. Lo scorso 3 aprile, oltre 300 ospiti si sono riuniti nelle splendide sale del Grand Hotel Villa d’Este per assistere alla presentazione del nuovo numero, raccontato dalla voce dei suoi protagonisti. La serata, condotta da Daniele Brunati, editore della rivista, ha riservato momenti importanti come gli interventi di Silvio Santambrogio, Mons. Franco Buzzi, Arturo Artom, Guido Gieri. Al termine della presentazione, autorità, inserzionisti, lettori e associati sono stati ospitati nelle magnifiche sale del Grand Hotel Villa d’Este per la cena.

The magazine Magic Lake is 7 years old, it is the expression of the territor y, the voice of the lake and of those who live here. It represents a strong identit y and advertisers and protagonists of the magazine always show their appreciation and edition af ter edition, they confirm their presence and their satisfaction for being part of it. The evening of presentation of Magic Lake, organized with the association Amici di Como, are an occasion to strengthen the bond of the magazine with its readers. On 3rd April, over 300 guests gathered together in the beautiful rooms of Grand Hotel Villa d’Este for the presentation of the new edition of the magazine, carried out by the protagonists. The evening, led by Daniele Brunati, editor of the magazine, was characterized by important moments, such as the speeches of Silvio Santambrogio, Mons. Franco Buzzi, Arturo Artom and Guido Gieri. At the end of the presentation, authorities, advertisers, readers and members of the association had dinner in the wonderful rooms of Grand Hotel Villa d’Este.

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dell'EVENTO

Sopra, a destra, Beniamino Galbiati, Benito Gattei, Gianna Ratti e Silvio Santambrogio; sotto, da sinistra, alcuni ospiti; al centro, Rosaria Casali e Michelangelo Barbato; a destra, Antonello Passera, Ivana Spagna e Giovanni Anzani

Above, on the right Beniamino Galbiati, Benito Gattei, Gianna Ratti, Silvio Santambrogio; below, from the left, some guests; in the middle, Rosaria Casali, Michelangelo Barbato; on the right, Antonello Passera, Ivana Spagna and Giovanni Anzani

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Sopra, gli ospiti presenti in sala

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Above, some guests of the evening


Sopra, a destra, Silvio Santambrogio, presidente dell'Associazione Amici di Como; sotto, a destra, Daniele Brunati, editore della rivista Magic Lake

Above, on the right, Silvio Santambrogio, president of the Association Amici di Como; below, on the right, Daniele Brunati, editor of the magazine Magic Lake

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Sopra, gli ospiti presenti in sala

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Above, some guests of the evening


Sopra, a destra, Guido Gieri, presidente di S3C; sotto, da sinistra, Mons. Franco Buzzi, prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana; a destra Arturo Artom, presidente del Forum della Meritocrazia

Above, on the right, Guido Gieri, president of S3C; below, on the left, Mons. Franco Buzzi, prefect of the Veneranda Biblioteca Ambrosiana; on the right Arturo Artom, president of the Forum of Meritocracy

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TESTIMONIAL del LAGO DI COMO Momenti della consegna dei riconoscimenti a Ivana Spagna e Lorenzo Riva

Awards delivered to Ivana Spagna and Lorenzo Riva

“Perché portano Como nel cuore e nel mondo”. Questa la motivazione che ha spinto la rivista Magic Lake a premiare, in occasione della serata di presentazione del numero primaverile, due amici del magazine, due persone che hanno dimostrato attaccamento alla nostra città: Ivana Spagna e Lorenzo Riva. Alla celebre cantante internazionale e all’eclettico stilista di alta moda, da più di un anno partecipi di tutte le attività organizzate e promosse da Magic Lake, è stata donata una “Lucia”, come segno di gratitudine dell’amicizia che si è creata in questi mesi. “They bring Como in their heart and in the world”. For this reason the magazine Magic Lake awarded two friends of the magazine on the occasion of the presentation of the spring edition of Magic Lake, two persons who showed a great affection to our city: Ivana Spagna and Lorenzo Riva. The famous international singer and the eclectic high fashion designer took part to all the activities and events promoted by Magic Lake in the last year, so they got a “Lucia” (the typical boat of Lake Como) as a sign of gratitude for the friendship born in these monts.

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Un SEGNO per l'UNITALSI Sotto, da sinistra, Mons. Diego Coletti, Vescovo di Como, riceve la sciarpa in seta, firmata dall'associato di Amici di Como, Europ Marchini e Magic Lake

Below, on the left, Mons. Diego Coletti, Bishop of Como, receives the silk scarf signed by the member of Amici di Como, Europ Marchini and Magic Lake

Durante questa speciale serata, agli ospiti di Magic Lake e Amici di Como è stata riservata una sorpresa con l’arrivo di Mons. Diego Coletti, Vescovo di Como, che dopo aver salutato la platea, ha ricevuto in dono una sciarpa molto speciale. Infatti, al termine dei festeggiamenti per il novantesimo anniversario di fondazione dell’Unitalsi, avvenuti nel 2011, Magic Lake e la Europ Marchini, azienda associata ad Amici di Como, hanno deciso di realizzare un omaggio per tutti i pellegrini che si recheranno a Lourdes tra i mesi di aprile ed ottobre del 2012. Per questa occasione sono state infatti confezionate 12.000 sciarpe in pura seta, oggetto scelto perché rappresentativo della tradizione comasca e del suo storico distretto serico. During this special evening, the guests of Magic Lake and Amici di Como had a surprise, the arrival of Mons. Diego Coletti, Bishop of Como. He welcomed the public and he received a very special scarf. Actually at the end of the celebrations for 90 years of the foundation of Unitalsi, in 2011, Magic Lake and Europ Marchini, member of Amici di Como, decided to make a present to all the pilgrims who will go to Lourdes between April and October 2012. On this occasion, they made 12.000 scarves in pure silk, in order to have a traditional and typical present of the Como area.

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In queste pagine, gli ospiti della serata

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On these pages, the guests of the evening

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In queste pagine, gli ospiti della serata

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In these pages, the guests of the evening

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NEWS

Amici di Como per l'Arte con il Maestro ERCOLE PIGNATELLI di Stefania De Giorgi foto Archivio Pignatelli

Amici di Como in quell’ottica di mecenatismo che negli anni passati ha portato l’associazione ad essere impegnata in diversi progetti di recupero conservativo, come quello della tela leonardesca “Sacra Famiglia” di Lipomo, delle quattro tele dei Santi Vescovi di Milano e delle due pale del ‘600 appartenenti alla quadreria del Duomo e nel sostegno a diverse mostre come “Como quasi da toccare” e “Open mind”, a partire dal 2012 condurrà la città verso un percorso di conoscenza e di avvicinamento all’arte contemporanea. Amici di Como ha infatti deciso di organizzare e promuovere annualmente una mostra monografica dedicata ad un artista contemporaneo. Il primo protagonista sarà Ercole Pignatelli, pittore legato al nostro territorio, che dal 22 settembre al 21 ottobre p.v. allestirà una mo-

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stra personale nella ex chiesa di San Pietro in Atrio a Como. Pignatelli è uno dei pittori contemporanei più dotati ed interessanti del panorama artistico italiano. Milanese d’adozione, ha trovato nel lago di Como il luogo ideale in cui trascorrere parte del suo tempo, dove lasciarsi rapire da incantevoli ed intriganti paesaggi. E’ superfluo specificare come ambientazioni meravigliose possano influenzare la pittura di un artista da sempre legato ad interpretazioni naturalistiche. Passando da Milano alla casa del lago, il Maestro non dimentica mai quelle che sono le sue radici; la sua arte riporta infatti con una carica quasi sensoriale i profumi e i colori vividi del Salento. Un bagaglio fatto non solo di legami con la sua terra e con quel-


A sinistra, l'artista Ercole Pignatelli; al centro, l'ingresso della ex chiesa di San Pietro in Atrio; sotto, un'immagine dello spazio espositivo

On the left, the artist Ercole Pignatelli; in the middle, an external photo of the ex church of San Pietro in Atrio; below, a photo of the exhibition area

la d’adozione, ma costituito da esperienze di vita, da incontri con grandi poeti ed artisti che in qualche verso hanno contribuito alla formazione della sua personalità. Nelle opere di Pignatelli sono racchiusi il carattere e la vocazione decorativa restituiti dalla creatività dell’interpretazione di figure o giardini, che assumono connotazioni di miraggi. Un’emozione avvolge chi osserva Pignatelli lavorare: l’intensità dei colori e di come questi prendono corpo con un unico gesto veloce, l’immediatezza di una forma che acquista tridimensionalità con pennellate virtuosistiche e le sperimentazioni cromatiche che si trasformano in linee voluttuose o rigidi volumi. La ricerca formale del pittore giunge a rendere la pesantezza di un soggetto in un tripudio di allegria e di gioia comunicate dall’energia

del colore. Così le sue nature morte prendono vita caricandosi di quell’ironia che ha sempre contraddistinto il Maestro. I nudi femminili sovradimensionati, composti da forme geometriche in apparenza rigide, acquistano dalle sue mani monumentalità, sensualità ed organicità. Dal legame con la realtà del proprio vissuto e allo stesso tempo dal visionario, nascono i lussureggianti intrecci di “germinazioni” capaci di rapire l’osservatore e di trascinarlo in un mondo di cromatismi sperimentali. Si evince la grande abilità del Maestro nella realizzazione di murali e dunque nell’aver rotto gli argini della tela e invaso una dimensione più consona all’esplosione di colore, regalato dai tralci nodosi che sublimano le emozioni di una natura fantastica in grado di rapire l’osservatore.

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Amici di Como for Art

with the Maestro ERCOLE PIGNATELLI

Amici di Como with the idea of patronage that in last few years was involved indifferent projects of conservative restoration, just like the one of the canvas by Leonardo “Sacra Famiglia” of Lipomo, of the canvas of the Saints Bishops of Milan and the of the two pieces dated back to the 17th century, which were part of the paintings of the Duomo. They also promoted different exhibition such as “Como quasi da toccare” and “Open mind”, from 2012 it will bring the city in direction of a knowledge program to get close to the contemporary art. Every year Amici di Como has decided to organize and promote a monographic exhibition dedicated to a contemporary artist. The first protagonist is Ercole Pignatelli, painter linked to our territory, from 22nd September to 21st October 2012 there is a personal exhibition in the ex church of San Pietro in Atrio, in Como.

Pignatelli, one of the most talented and interesting painter of the Italian artistic panorama. Adopted by the city of Milan, he founded in Lake Como an ideal place in which he can spend his time, to experience enchanting and intriguing landscapes. Enough is to say that such settings influence the painting of an artist who has always been linked to natural interpretations. Passing from Milan to the house on the lake, the Maestro never forgets his roots; his art goes to the perfumes and to the vivid colors of the Salento almost with a sensorial charge. The Maestro has an experience made not just of bonds with his hometown and with his adopted town, but also of knowledge with important poets and artists, who contributed in some ways to form his personality. In the wor-

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On this page and in the previous, works of the painter

In questa pagina e nella precedente, opere del pittore ks of art of Pignatelli you can see the character and decorative vocation in the creativeness of the interpretations of images or gardens, that assume connotations of mirages. You can feel this emotion when you see Pignatelli at work: the intensity of the colors and how they take shape in a single and fast movement, the immediateness of a form that becomes three-dimensional with virtuous brushstrokes and the chromatic experimentations that turned into voluptuous lines or rigid volumes. The formal research of the painter transforms the heaviness of a subject in an exultation of happiness and joy already communicated by the energy of the color. So the

dead natures take life with that irony that always countersigned the Maestro. The oversized female nudes, composed by geometric forms which in appearance are rigid, got monumentality and sensuality. From the bond with his real life and his visionary world, the luxuriant interlacements of “germination� are born to abduct the observer and to drag him in a world of experimental colors. You deduces the great ability of the Maestro in the realization of murals, he broke the borders of the canvas and he invades a dimension consistent with the explosion of color, given by the knotty shoots that sublime the emotions of a fantastic nature able to abduct the observer.

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SPECIALE

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EVENTI

IL SALONE INTERNAZIONALE

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a Milano di Stefania de Giorgi, R. C. foto Archivio Cosmit

Sono tre anni che la situazione economica europea è avvolta da preoccupazioni, incertezze e conseguenti restrizioni attuate dai governi e dalle stesse aziende. Sembra quasi impossibile che in un panorama così grigio possa esserci un settore produttivo che brilli prepotentemente. Ebbene, anche quest’anno il Salone Internazionale del Mobile ha concluso le sue giornate espositive con un risultato entusiasmante. Per l’appuntamento annuale non solo non c’è stato un calo di presenze di espositori e visitatori come si temeva, ma addirittura si è registrato un incremento del 3,5% rispetto al 2011 su entrambi i fronti. Hanno partecipato oltre 2.700 espositori con la consapevolezza di rappresentare il cuore della rinascita economica del Paese. A sottolineare questo ruolo, il Salone è stato visitato da 333 mila persone, tra cui le più alte cariche istituzionali, dal presidente del consiglio Mario Monti al ministro dello sviluppo economico Corrado Passera, oltre che dal presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni e dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Il Premier ha sottolineato l’importanza fondamentale della manifestazione riguardante un settore che può rappresentare un veicolo determinante per l’ascesa economica dell’Italia. L’esito dell’edizione 2012 è stato positivo per tutti i Saloni così come per Il SALONE SATELLITE, spazio che ormai da tempo viene dedicato ai giovani creativi che instancabilmente continuano a portare una ventata di freschezza e genialità nello scenario del design internazionale. Risultati soddisfacenti anche per la biennale EUROCUCINA vetrina delle nuove tendenze dei mobili per cucina che quest’anno ha avuto il valore aggiunto di uno spazio riservato al complemento e all’accessorio. Strettamente legata all’evento biennale di Eurocucina è Technology For the Kitchen, dove si sono incrociati design funzionale, tecnologia, innovazione degli elettrodomestici. In tale iniziativa si sono presentati prototipi e concept per quelli che saranno i supporti tecnologici alla cucina del futuro. Il presidente di Cosmit, Carlo Guglielmi, ha espresso la propria soddisfazione non solo per i buoni numeri delle presenze, ma anche per l’espressione qualitativa che ha dimostrato la manifestazione supportata dall’alto profilo culturale degli eventi collaterali che hanno interessato tutta la città. Sono passati due anni dall'edizione precedente e il campo made in Italy dell'arredo bagno ha visto, nonostante la crisi, una situazione stabile e tuttavia un'attenzione particolare è stata rivolta a questo settore dai Paesi Mediorientali. Alla luce di ciò, ancora una volta il SALONE INTERNAZIONALE DEL BAGNO si attesta quale vetrina internazionale di tecnologie innovative che si fondono con le tendenze del design. In questa edizione una particolare attenzione è stata rivolta verso rivestimenti e complementi naturali, considerando il bagno non solo come luogo funzionale ma come fulcro di scelte di stile. Sempre sensibili a quelle che sono le esigenze contemporanee, le aziende ampliano l'offerta con un connubio tra maestria artigianale e design nell' interpretazione innovativa di marmi, onice e pietre naturali.

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SALONE DEL MOBILE

EUROCUCINA

It’s 3 years that European economic situation brings about worries, uncertainties and consequent restrictions set by governments and by companies. It seems impossible that in such a grey situation there is a productive sector that bossily shines. Actually, also this year the Salone Internazionale del Mobile ended the exhibition recording an impressive result that is a 3,5% increase in exhibitors and visitors. More than 2.700 exhibitors with the awareness they represent the heart of the economic rebirth of the Country. To stress this commitment, the Salone registered 333.000 visitors, among them the President of the Council Mario Monti, the Minister of Economic Development Corrado Passera, the President of the Lombardy region Roberto Formigoni and the Mayor of Milan Giuliano Pisapia. The result of the edition 2012 was positive for all the Saloni, and also for the SALONE SATELLITE, a place for young creative artists who bring freshness and ingeniousness in the scenery of international design. Satisfactory results also for the biennial EUROCUCINA, showcase of new tenden-

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SALONE DEL BAGNO

SATELLITE

cies of the kitchen furniture, this year it had an added value that is a place reserved to the complement and to the accessory. Tightly linked to the biennial event of Eurocucina is Technology For the Kitchen, where functional design, technology, appliance innovation are intersected.The president of Cosmit, Carlo Guglielmi, expressed his satisfaction not just for the good result in the participant numbers, but also for the quality of the exhibition supported by the high cultural profile of the collateral events which involved the whole city. After 2 years from the last edition, the field of bath furniture is experiencing, despite the crisis, a steady situation and a particular attention for this sector came from the Middle-Eastern countries. Considering this situation, once again the SALONE INTERNAZIONALE DEL BAGNO is an international showcase of innovative technologies that are well combined with the design trends. In this edition, coverings and natural complements had an important role, the bathroom was considered not just a functional place but also a fulcrum of style choices.

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BARRIQUE, LA TERZA VITA DEL LEGNO

3, 5, 30, 200 e il nettare degli Dei! Vi domanderete che cosa c'entrano i numeri e il vino con il Salone Internazionale del Mobile. Ecco svelato l'arcano: 3 è la durata di vita delle botti di legno, 4 sono le persone e le realtà imprenditoriali e associative coinvolte nel progetto "BARRIQUE, LA TERZA VITA DEL LEGNO", Maurizio e Davide Riva (Riva 1920), Federvini, FederlegnoArredo, Cosmit e San Patrignano, 30 sono gli architetti e i designer internazionali che hanno disegnato i pezzi di arredo e 200 sono gli ospiti della Comunità di San Patrignano che nel loro lab design hanno realizzato gli oggetti con il legno di recupero delle botti che altrimenti sarebbero andate distrutte. Sedie, tavolini, panche, dondoli, sono stati esposti in occasione de I Saloni. Un consiglio: www.sanpatrignano.org/?q=it/barrique per scoprire tutti gli oggetti che possono essere acquistati anche per fare un regalo davvero unico! 3, 5, 30, 200 and the nectar of Gods! You will ask yourself what is the meaning of numbers and wine at the Salone Internazionale del Mobile. Here comes the explanation: 3 are the living years of the wood barrels, 4 are the persons and the entrepreneurial and association realities which take part in the project "BARRIQUE, LA TERZA VITA DEL LEGNO", Maurizio and Davide Riva (Riva 1920), Federvini, FederlegnoArredo, Cosmit and San Patrignano, 30 are the architects and the international designers who designed the pieces of furniture and 200 are the members of the Comunità di San Patrignano, in their lab they created objects with reused wood of the barrels that would have been destroyed. Chairs, small tables, benches were exhibited on the occasion of the Saloni. A suggestion: www.sanpatrignano. org/?q=it/barrique to discover all the objects that can be bought also for a very special gift!

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LIBROCIELO

FUORI SALONE acquista un’importanza sempre più rilevante nello scenario delle nuove tendenze del design internazionale. I Saloni 2012 hanno allargato il loro orizzonte aprendosi all’espressione più ampia della cultura, compresa quella letteraria. Milano anche quest’anno ha offerto all’evento uno dei propri luoghi simbolo, la storica Biblioteca Pinacoteca Accademia Ambrosiana. "LIBROCIELO. Voci e luci sull’abitare dov’era il cuore romano”, questo era il titolo dell’istallazione multimediale che ha preso vita nel regno della cultura universale.

FUORI SALONE has a growing remarkable importance in the scenery of new trends of the international design. Saloni 2012 widened their horizon opening themselves to the highest expression of culture, including literature. Also this year, Milan offered a symbolical location for the event, the historical Biblioteca Pinacoteca Accademia Ambrosiana with “LIBROCIELO. Voci e luci sull’abitare dov’era il cuore romano” (Booksky. Voices and lights on the living where there was the Roman heart), multimedia installation born in the reign of the universal culture.

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DANCING DESIGN

Al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano con “DANCING DESIGN” si è enfatizzato il rapporto fra gli oggetti del design e il corpo umano in una rappresentazione teatrale dove attori, ballerini e acrobati hanno fatto danzare oggetti del design classico e moderno.

At the Teatro dell’Arte della Triennale di Milano with “DANCING DESIGN” the relationship between design objects and human body was emphasized, during the theatre representation, actors, ballet dancers and acrobats make objects of classical and modern design dance.

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MONTENAPOLEONE DESIGN EXPERIENCE by Citrôen

Nel segno della continuità, che ha visto nella scorsa edizione il fulcro della moda milanese protagonista di uno degli eventi collaterali a I Saloni, si è rinnovato anche per il 2012 il connubio tra Cosmit, l’Associazione della via MONTENAPOLEONE e la Citroën, che ha voluto essere presente con le auto simbolo degli ultimi cinquantanni. Cinque case dipinte di rosso (simbolo del Salone del Mobile) hanno ospitato gli arredi e gli oggetti a testimonianza di cinque decenni di storia delle maestrie del design che si sposano con le eccellenze dei negozi di una delle vie più prestigiose e famose al mondo. In the sign of continuity, which saw the last edition as the center of fashion in Milan protagonist of one of the collateral event and the Saloni, the collaboration among Cosmit, the Association of the via MONTENAPOLEONE and the Citroën, which wanted to be present with its cars symbols of the last 50 years.5 houses painted in red (symbol of the Salone del Mobile) were characterized by the pieces of furniture and the objects to testify 50 years of history of the masters of design who met the shop excellences of one of the most prestigious and famous street in the world.

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VARENNA

A sinistra, gli ospiti allo stand Varenna, Roberto Snaidero presidente FederlegnoArredo, Giovanni Anzani AD Poliform e presidente Assarredo, Mario Monti, presidente del Consiglio dei Ministri e Carlo Guglielmi presidente Cosmit; a destra, Giovanni Anzani, Michele Perini presidente FMI, Corrado Passera ministro per lo sviluppo economico, Roberto Snaidero, Aldo Spinelli, AD Poliform

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On the left, guests at the stand Varenna, Roberto Snaidero president FederlegnoArredo, Giovanni Anzani AD Poliform and president Assarredo, Mario Monti, president of Consiglio dei Ministri and Carlo Guglielmi president Cosmit; on the right, Giovanni Anzani, Michele Perini president FMI, Corrado Passera Minister for the Economic Development, Roberto Snaidero, Aldo Spinelli, AD Poliform


Varenna procede nel suo stile inconfondibile, caratterizzato dalla funzionalità e dalla raffinatezza delle forme. La collezione di quest’anno mantiene i parametri che hanno contraddistinto le cucine e nel contempo denota una ricerca dei materiali e delle tecnologie d’avanguardia. La cucina, ambiente importante di una casa, ambiente parlante, racconta storie ed emozioni ed è capace di comunicare i caratteri connotativi e la personalità di chi la vive. Sono state realizzate cucine per una clientela molto esigente, utilizzando materiali di altissima qualità, ricercatezza e cura per il dettaglio. In occasione di Eurocucina sono state proposte otto composizioni innovative: alcuni di questi modelli flessibili e versatili divengono quindi adattabili a spazi ridotti. I prodotti oramai divenuti storici sono stati rivisitati tenendo conto della possibilità di perfezionarli grazie all’uso di tecnologie più avanzate. La collaborazione dell’azienda con importanti nomi internazionali del design, i quali hanno colto appieno la filosofia del brand, contribuisce ineccepibilmente a fare dei prodotti di Varenna un vanto del made in Italy.

Varenna continues and follows its unique style characterized by functionality and sophistication of the forms. The collection of this year keeps the same parameters that marked kitchens and at the same time it shows a research in the materials and in the avant-garde technologies. Kitchen, an important part of the house, it tells stories and of emotions and it is able to communicate the characteristics and the personality of those who live it. They made kitchen for very demanding customers, using very high quality materials, research and attention to the details. On the occasion of Eurocucina 8 innovative compositions have been presented : some of these models are flexible and versatile and sot hey can be adapted to reduced spaces. The products already part of the collection have been readapted taking into account the possibility to improve them thanks to the use of the most advanced technologies. The collaboration of the company with important international name of the design, who understood the philosophy of the brand, contributed to make the products of Varenna a glory of the Made in Italy.

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POLIFORM

Sopra, gli ospiti allo stand Poliform, Roberto Formigoni presidente Regione Lombardia, Giovanni Anzani, AD Poliform; a destra, Anna Maria Cancellieri ministro dell'Interno, Giovanni Anzani, Antonio Girone, generale Corpo d'Armata Comandante Interregionale Carabinieri

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Above, the guests at the stand Poliform, Roberto Formigoni president Lombardy Region, Giovanni Anzani, AD Poliform; on the right, Anna Maria Cancellieri Minister of the Interior, Giovanni Anzani, Antonio Girone, General Corpo d'Armata Interregional Commander Carabinieri


Ancora una volta Poliform non smentisce le aspettative, riconferma la raffinatezza e dimostra come sia possibile, anche in un periodo non proprio roseo per il panorama economico mondiale, impegnarsi nella ricerca e nell’innovazione. L’azienda si avvale di grandi nomi del design in sintonia con la propria filosofia. Poliform nella nuova collezione incrementa i letti e gli imbottiti con progetti innovativi sempre riconoscibili nel proprio stile inconfondibile. Le linee sobrie ed essenziali, cariche di espressività e personalità mantenengono un carattere contemporaneo senza tralasciare il comfort. Ad esempio il letto di Giuseppe Viganò dal design avvolgente, regolabile in altezza per una versatilità totale. Quest’anno, il designer JeanMarie Massaud ha presentato oggetti di notevole interesse formale, infinite combinazioni per le preziose madie Pandora con forme e colori raffinati. La collezione Paris Seul, sempre del designer francese, è una perfetta interpretazione, elegante e originale di forme rétro.

Once again Poliform comes up to our expectations, it reconfirms the refinement and it shows how in a difficult time for economy it is possible to commit in research and innovation. The company works together with important names of the design, who follow its philosophy. In the new collection Poliform increases the number of beds and stuffed pieces with innovative projects following its unmistakable style. The sober and essential lines, full of expressiveness and personality have a contemporary character without forgetting the importance of comfort. For instance the bed of Giuseppe Viganò, with a winding design, adjustable in height for a full versatility. This year, the designer Jean-Marie Massaud presented objects of notable formal interest; many combinations for the precious Pandora made of precious forms and refined colors. The collection Paris Seul of French design is a perfect original elegant interpretation of old style forms.

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TRE-P & TRE-PIU’

Procede l’ascesa del successo indiscusso dell’azienda leader nel campo delle porte e dei sistemi divisori di ambienti. Non si ferma l’evoluzione del prodotto di punta di Tre-P & Tre-Più: il sistema divisorio Pavillon disegnato da Antonio Citterio. L’articolo, divenuto ormai un elemento fondamentale da contemplare nei progetti degli arredamenti contemporanei, vanta un consistente numero di varianti realizzate nel corso degli anni. L’idea del designer di quest’anno è la Pavillion Libro, una concezione che mantiene l’eleganza e la leggerezza propri della Pavillon, ma con il vantaggio di poter aprire le ante scorrevoli a libro in modo da ottimizzare gli ingombri. L’azienda nel proprio inesorabile progresso si è avvalsa della collaborazione di un designer d’eccezione: Daniel Libeskind, il quale ha progettato una porta dagli aspetti innovativi sia dal punto di vista estetico che delle prestazioni tecnologiche. Una porta nata dall’attenzione al futuro dell’interior designer, dal confronto tecnico culturale dato dalla sinergia fra la famiglia Santambrogio e lo studio Libeskind. L’idea del grande architetto è quella di arrivare ad un futuro nel quale non sia l’uomo a scegliere come vivere ma il designer ad inseguire gli interessi e le esigenze di esso. La porta, da considerarsi un elemento iconografico identificabile come unico nel suo genere, è stata presentata dal Maestro allo showroom di Tre-P & Tre-Più a Milano.

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The growing undisputed success of the company leader in the field of doors and room dividing systems continues. The evolution of the main product of Tre-P & Tre-Più doesn’t stop: the dividing system Pavillion by Antonio Citterio. This product became a fundamental element in the projects of the contemporary furniture and it is characterized by a number of variations during the years. The idea of the designer for this year is the Pavillion Libro, it maintains the elegance and the lightness of the Pavillion, with the advantage of the door opening optimizing the surrounding space. The company during its inexorable progress relied on the collaboration with important designers: Daniel Libeskind, who projected an innovative door both from the aesthetical and from the technological point of view. A door born from the attention to the future of interior design, from the cultural and technical comparison created by the synergy between the family Santambrogio and the studio Libeskind. The idea of the great architect is to reach a goal: the man doesn’t have to decide how to live, on the contrary the design has to pursue the interests and the needs of him. The door has to be considered a unique iconographic element, it was presented by the Maestro in the showroom of Tre-P & Tre-Più in Milan.


Silvio e Filippo Santambrogio con il designer - architetto internazionale Daniel Libeskind nello showroom Tre-P & Tre-Pi첫 a Milano

Silvio and Filippo Santambrogio with the international designer - architect Daniel Libeskind in the showroom Tre-P & Tre-Pi첫 in Milan

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JUMBO COLLECTION

Prosegue l’incessante successo dell’azienda con i propri valori di esclusività, distinzione e lusso, valori con i quali ha viziato la clientela che diviene sempre più esigente. In occasione del Salone Internazionale del Mobile, Jumbo Collection ha inaugurato la nuova sede dello showroom con un evento estremamente rilevante che ha registrato la presenza, fra i tanti ospiti, di molti stranieri, a conferma dell’internazionalità del marchio. Un progetto impegnativo del quale si fa garante

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l’indiscussa crescita dell’azienda. Negli oltre 2.500 metriquadri saranno ospitati uffici e showroom di Jumbo Collection, JCPassion e Roberto Cavalli Home Interiors by JC Passion. In un panorama economico non proprio fiorente l’azione dell’azienda è da ritenersi come una nota positiva che può essere da stimolo anche per altre realtà. L’investimento a livello d’immagine, come la presentazione di Roberto Cavalli Home, si rende necessario per distinguersi e fare della qualità il proprio vessillo.


The incessant success of the company based on the values of exclusiveness, distinction and luxury continues and aims at spoiling their more and more demanding customers. On the occasion of the Salone Internazionale del Mobile, Jumbo Collection is inaugurated the new headquarters of the showroom with an extremely remarkable event with many guests, some of them came from abroad and this fact confirmed the international importance of the company. A binding project linked to the undispu-

ted growth of the company. On over 2.500 square meters there will be the offices and the showroom of Jumbo Collection, JCPassion and Roberto Cavalli Home Interiors by JC Passion. In a non-positive economic situation, the action of the companies has to be considered as a positive note that can represent a stimulus for other realities. The investment form the image point of view, as the presentation of Roberto Cavalli Home is necessary to distinguish and to rely on quality.

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OAK

La storica azienda si presenta al Salone con la nuova collezione «Galleria», sempre nel suo impareggiabile stile classico. I prodotti di OAK nascono da una ricerca progettuale e formale rafforzata da influenze legate alla cultura di differenti Paesi. L’azienda, capace di rivitalizzare gli stili del passato, dona suggestioni visive in sintonia con i gusti e le culture della clientela internazionale più esigente. Le produzioni possono infatti viaggiare in autonomia o essere liberamente inserite in contesti caratterizzati da elementi di design contemporaneo. Gli in-

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tagli, gli intarsi, i marmi e gli accostamenti fra materiali sono sempre governati da un’estrema maestria esecutiva. Il risultato, regalato dalla conoscenza sublime delle lavorazioni, fa dei prodotti di OAK l’emblema della raffinatezza e dello stile. Le lacche nere e gli ori riportano ad una sintesi perfetta di linee e decorazioni che riecheggiano il mondo orientale. L’indiscussa qualità e le fedeli riproduzioni storiche fanno dell’azienda una realtà in grado di essere perfettamente riconoscibile in ogni parte del mondo.


The historical company is at the Salone with the new collection ÂŤGalleryÂť, with its inimitable classical style. The products of OAK are born from a formal project research strengthened by influences tied up to the culture of different countries. The company, able to give a new life to the styles of the past, gives us visual suggestions which satisfied the tastes of the most demanding international customers. The products can travel in autonomy or can be inserted in contexts characterized by elements of contemporary

design. The carvings, the inlays, the marbles and the combinations are always governed by an extreme executive ability. The result, given by the sublime knowledge of the manufacturing, let the products of OAK be the emblem of the refinement and of the style. Black lacquers and gold bring to a perfect synthesis of lines and decorations that recall the oriental world. The undisputed quality and the faithful historical reproductions let the company be a reality that can be recognized all over the world.

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MATTEOGRASSI BORBONESE CASA

Il gruppo Matteograssi, con i prodotti dei brand Pierantonio Bonacina e Borbonese Casa by Matteograssi, da sempre ha fatto della cura del dettaglio e della qualità il proprio vessillo. Quest’anno, per il Salone internazionale del Mobile di Milano, l’azienda ha presentato le nuove collezioni in un unico grande stand. Matteograssi ha sempre fatto parlare di sè per le sue sedute, per la ricercatezza della lavorazione delle pelli e per le linee raffinate ed eleganti. Piero Lissoni ha disegnato una coppia di poltroncine innovative ed i designer austriaci Eoos hanno

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sperimentato un interessante intreccio del cuoio. Le raffinate intramontabili sedute di Pierantonio Bonacina sono state reinterpretate in una varietà di colori brillanti, ponendo attenzione a quelle che sono le tendenze del momento. Borbonese casa by Matteograssi propone nella nuova collezione un'elegante linea di imbottiti realizzati con una particolare cura nella ricerca dei rivesimenti, una zona living e una notte caratterizzate da un’alta qualità dei materiali e dalla forte personalità determinata dal motivo principale OP del brand Borbonese.


PIERANTONIO BONACINA

The Matteograssi group, with the products of the brand Pierantonio Bonacina and Borbonese Casa by Matteograssi, has always focused its attention on the details and on quality. This year, for the Salone Internazionale del Mobile di Milano, the company presented the new collection in a single big stand. Matteograssi has always been mentioned for his seatings, for the research of the leather manufacturing and for the refined and elegant lines. Piero Lissoni designed a group of innovative small armchairs and the Austrian designers Eoos experi-

mented an interesting leather manufacturing. The refined everlasting chairs by Pierantonio Bonacina were interpreted in a variety of brilliant colors, posing the attention on the present new trends. Borbonese casa by Matteograssi proposes an elegant line of stuffed products made with a particular attention to the research of the covering, a living area and a bedroom area characterized by the high quality of the materials and the strong personality determined by Borbonese's most known OP motif.

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Il tuo mutuo, costruIamolo InsIeme. Mutuo DoMuS PER LA tuA PRIMA CASA. FLESSIbILE E Su MISuRA. E DAL 30 APRILE AL 30 gIugno LA PoLIzzA InCEnDIo è gRAtIS. tI ASPEttIAMo nELLA FILIALE PIù vICInA.

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SILIK

Le prestigiose collezioni, la ricercatezza del particolare, la maestria artigianale e la capacità progettuale, fanno sì che l’azienda mantenga il generoso profilo con il quale si è proposta alla clientela da cinquantuno anni. Silik ha presentato la nuova collezione che ha visto come protagonista la cabina armadio con colonne regali dalle finiture oro. Qualità, ricchezza del dettaglio, la vasta palette di finiture e decori preziosi dei tessuti vengono esaltati dalla sobrietà dello stand del Salone Internazionale del Mobile. Indubbiamente la carta vincente dell’azienda è sempre stata e continua ad essere la forza di una mentalità dinamica che è riuscita a realizzare progetti esclusivi diffondendo il made in Italy nel mondo.

The prestigous collections, the research of the details, the handicraft ability and the project ability let the company be at the top profile, with which it always presented itself for 51 years. Silik presented the new collection, the protagonist was the walk-in closet with royal pillars with gold finishing. Quality, richness in the details, wide palette of finishings and precious decorations of the fabrics which are exalted by the sobriety of the stand of the Salone del Mobile. For sure the winning card of the company has always been and still is the strength of a dynamic mentality, in order to reach exclusive projects to promote the Made in Italy in the world.

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Extraordinary homes

Como: appartamento di circa 200 mq in villa d’epoca dei primi ‘900 con parco e piscina. “Immobile non soggetto all’obbligo di certificazione energetica”

Lago di Como - Cernobbio: elegante appartamento di circa 180 mq con splendida vista lago ed ottime finiture. Due posti auto coperti di proprietà. Classe Energetica: C, IPE: 66.43 kWh/m2a

Lago di Como - Bellagio: villa storica direttamente a lago con parco pianeggiante di circa 9.000 metri, dependance, portineria, porticciolo e darsena. “Immobile non soggetto all’obbligo di certificazione energetica”

Como - Erba: importante villa d’epoca di circa 600 mq sapientemente ristrutturata inserita in un parco secolare di circa 17.000 mq. Due dependance di circa 180 mq e circa 50 mq. Classe Energetica: G, IPE: 220.91 kWh/m2a

Lago di Como - Blevio, affittasi: elegante appartamento di circa 120 mq, all’interno di una villa d’epoca dell’ottocento in riva al lago, parco condominiale con piscina. Posto auto e posto barca privati. Classe Energetica: G, IPE: 252.01 kWh/m2a

Lago di Como - Brunate: villa in stile liberty perfettamente ristrutturata recuperando i materiali originali in posizione panoramica con parco di circa 9.000 mt. Classe Energetica: G, IPE: 328.57 kWh/m2a

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CREAZIONI

Creazioni, brand dello storico marchio Silik, dal 1997 reinterpreta in chiave moderna prodotti dalle linee classiche. Nato quasi come un gioco con le sue forme ed i colori vivaci e divertenti, Creazioni si è immediatamente imposto sul mercato. Quest’anno l’azienda è stata presente al Salone Internazionale del Mobile con la nuova collezione. Nuova collezione che propone un'intrigante palette di colori e di tessuti nati da una sopraffina ricerca per creare un'immagine innovativa ai prodotti oramai affermati. Per la realizzazione di alcuni tessuti l’azienda si è avvalsa della collaborazione di designer di importanza internazionale. A fare da protagonista nella nuova collezione è la zona pranzo, il cui tavolo racchiude in sé molto della filosofia del brand, incarna il perfetto connubio tra cromatismi arditi contemporanei e l’eleganza raffinata delle linee tradizionali. Non è da meno la zona notte presentata al Salone 2012 con la versione del letto «Cherubino», la cui testata imbottita offre una notevole gamma di possibili rivestimenti. La continua ricerca delle finiture innovative, gli svariati materiali e gli arditi accostamenti evidenziano la forte personalità di Creazioni, distinguendosi per classe e creatività.

Creazioni, brand of the famous enterprise Silik, since 1997 it interpreters the products with classical lines in a modern way. Born as a joke with its forms and fun colors, Creazioni immediately imposed on the market. This year the company was present in the Salone Internazionale del Mobile with the new collection. A new collection that proposes an intriguing range of colors and fabrics born from a detailed research to create an innovative image for the famous products. For the realization of some fabrics, the company relied on the collaboration of designers of international importance. The dining room is the protagonist of the new collection, the table represents the philosophy of the brand, that is the perfect union of contemporary cromatisms and a refined elegance of the traditional lines. Also the bedrooms presented at the Salone 2012 are up to our expectations, with the bed « Cherubino », its stuffed bedhead offers different covering opportunities.The constant research of innovative finishing, the different materials and the daring mixings stress the strong personality of Creazioni, differing for class and creativity.

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MERITALIA

Meritalia quest’anno festeggia il 250 compleanno. Anni che sono caratterizzati da un filo conduttore che l’azienda ha sempre mantenuto: quello della ricerca e dell’innovazione. Per fare ciò Meritalia ha scelto di avvalersi della collaborazione di designer con evidenti connotazioni creative in modo da avere costantemente, nella gamma dei prodotti, elementi che possano lasciare una traccia di riconoscibilità e dare un’identità ben precisa all’azienda riuscendo così a distinguersi e rimanendo sulla cresta dell’onda anche in tempi difficili. Gaetano Pesce ha contribuito a creare l’immagine dell’azienda, forse per una vera affinità creativa con i signori Meroni, fondatori del marchio. Il progettista, per sottolineare il solido rapporto con il brand, ha curato l’allestimento dello stand della 51a edizione del Salone Internazionale del Mobile in fiera a Rho e dello showroom di via Durini 23, Milano.

Meritalia celebrates 25 years. Years characterized by a main topic that the company always followed: research and innovation. For reaching this commitment, Meritalia decided to rely on the collaboration of designers with a strong creative ability, so that there are elements that can leave a sign of recognition and can give a precise identity of the company, which distinguishes itself and is at the top even in the present difficult situation. Gaetano Pesce gave an important contribution to the image of the company, maybe it is due to a real creative affinity with the family Meroni, founders of the brand. To stress the important relation with the brand, the designer was in charge of the stand of the 51st edition of the Salone Internazionale del Mobile in Rho and of the showroom of via Durini 23, Milan.

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ANNIVERSARIO

AMORE & TEMPO leitmotiv per festeggiare il 25° di MERITALIA

Venticinque anni di intenso lavoro creativo di Meritalia: come celebrare il tempo che passa se non con una lettura allo stesso tempo simbolica e reale? Nasce così il connubio fra Pisa orologeria e Meritalia. Le due prestigiose aziende hanno intensi caratteri connotativi in comune, a cominciare dall’essere entrambe italiane, storiche e familiari, con l’evidente volontà di tramandare la propria specificità alle generazioni successive. È proprio grazie alla condivisa solidità dei sentimenti che è stato possibile raggiungere il conseguimento di questo obiettivo. La compenetrazione fra “amore e tempo” è stata mirabilmente interpretata da Gaetano Pesce con l’allestimento che ha visto le sue ultime creazioni protagoniste del percorso verticale della boutique Rolex di Pisa orologeria in via Montenapoleone, con un evento esclusivo e glamour: "Il tempo del Pesce".

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LOVE & TIME leitmotiv to celebrate 25 years of MERITALIA Twenty-five years of intense creative job of Meritalia: how can you celebrate the time that passes by Maybe with a symbolic and real reading? So it was born the union between Pisa Orologeria and Meritalia. The two prestigious companies have intense connotative elements in common, both are Italians, historical and family-organized and both aim at transmitting their specificity to the future generations. Thanks to the shared solidity of the feelings it was possible to reach this goal. The mix between “love and time” was admirably interpreted by Gaetano Pesce with the installation that saw his last creations as protagonists of the vertical path of Rolex boutique of Pisa Orologeria in via Montenapoleone, with an exclusive and glamour event: “Il tempo del Pesce”.


EVENTI

PISA OROLOGERIA celebra il DESIGN

Sopra, installazione Skitsch; sotto da sinistra, Laura Teso, Chiara Pisa, Davide Oldani; al centro, Maristella Pisa, Adriana Squinzi; a destra Stefania Pisa, Luca Bombassei, Chiara Pisa In occasione del Salone del Mobile, Pisa Orologeria ha celebrato questo evento internazionale con due appuntamenti glamour, il cui comune denominatore è stato il tempo. Il primo "Il Tempo del Pesce" organizzato con Meritalia nella boutique Rolex di Pisa Orologeria di via Montenapoleone, dove nei tre piani del palazzo arredato da Gaetano Pesce si sono svolti i festeggiamenti per il 25° anniversario della nota casa di design. Il secondo, nell'esclusiva sede Pisa in via Verri. "Forward in Time" questo il titolo dell'installazione realizzata dall'azienda di desing contemporaneo Skitsch. Pisa Orologeria, sinonimo di qualità e professionalità ha saputo dare eco con eleganza alle eccellenze del design.

Above, installation Skitsch; below on the left, Laura Teso, Chiara Pisa, Davide Oldani; in the middle, Maristella Pisa, Adriana Squinzi; on the right Stefania Pisa, Luca Bombassei, Chiara Pisa

PISA OROLOGERIA celebrates DESIGN On the occasion of the Salone del Mobile, Pisa Orologeria celebrated this international event with two glamour appointments, where the main topic is time. The first “Il tempo del Pesce” organized with Meritalia in the Rolex boutique of Pisa Orologeria in via Montenapoleone, where on the three floors of the palace furnished by Gaetano Pesce, were held the celebrations for the 25th anniversary of the famous design brand. The second one, in the exclusive headquarters Pisa in via Verri. “Forward in Time” this is the title of the installation realized by the contemporary design company Skitsch.

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C U LT U R A

Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous foundation, photo by Emanuele Zamponi

Maestri del FARE di Alberto Cavalli foto di Emanuele Zamponi, Archivio Fondazione Cologni

Il campo dell’artigianato artistico – dalle produzioni di ceramica alla liuteria, dalla lavorazione del vetro a quella del legno, dalla decorazione alla creazione di abiti e accessori moda, per citare solo alcune declinazioni di questo ricchissimo universo – è un sistema complesso, radicato nella storia delle eccellenze del nostro Paese, ma tuttora investito da mutamenti che ne impongono frequentemente la ridefinizione dei confini disciplinari. La Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, in partnership con la Scuola Cova di Milano (storico ente che da oltre 80 anni forma i giovani nei mestieri e nelle arti, allo scopo di sostenere il loro inserimento nel lavoro e nella società), ha cercato di mettere in luce le particolari dinamiche che si ingenerano tra i protagonisti di questo proteiforme universo e le realtà produttive dell'area milanese nel volume “Maestri del fare. Indagine socio-economica sulla domanda di mestieri d’arte a Milano”. Pubblicato a maggio da Marsilio Editori nella collana “Ricerche”, anche grazie al sostegno della Fondazione Cariplo, il volume è frutto dell'indagine di Isabella Medicina e Silvia Mazzuco-

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In questa pagina, momenti di lavorazioni artigianali On this page, moments of handicraft works

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Sopra, a sinistra, zuppiera in ceramica di Licia Martelli; sopra, sandalo di Guillaume Hinfray; sotto, a sinistra, caraffa Treboc di Gabriele De Vecchi Above, on the left, a ceramic tureen by Licia Martelli; above, sandals by Guillaume Hinfray; below, on the left, carafe Treboc by Gabriele De Vecchi

telli Salice del Centro di ricerca “Arti e mestieri” dell'Università Cattolica. La scelta di concentrarsi sull'area milanese è stata legata non solo alla rilevanza del capoluogo lombardo come epicentro di un sistema creativo, operativo e industriale di rilievo internazionale, ma anche alla precisa richiesta di uno storico ente di formazione professionale – la Scuola Cova, appunto – di comprendere l’attuale corrispondenza tra offerta formativa e mondo del lavoro per riformulare le proposte didattiche dell'ente con uno sguardo nuovo e orientato al futuro. Talento, abilità manuale, capacità organizzativa, competenza tecnica: quali sono le caratteristiche che un maestro d'arte del futuro dovrebbe non solo possedere, ma anche padroneggiare? Quali sono le figure che vengono ricercate dalle imprese quando orientano la loro selezione verso i cosiddetti maestri d'arte? E quale tipo di formazione è richiesta? Domande e risposte emergono, in filigrana o controluce, dalle interviste alle aziende, agli atelier e ai maestri d'arte nonché ad alcune figure istituzionali chiave, che arricchiscono questo volume, alla ricerca delle caratteristiche che la Scuola Cova ha da sempre perseguito, e che dovranno necessariamente far parte del bagaglio formativo delle nuove generazioni di maestri d'arte. Un volume che formula domande e ipotizza risposte, dunque, ma che soprattutto cerca di illuminare aspetti chiave di una figura professionale, quella del maestro d'arte, troppo spesso sconosciuti o trascurati.

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A sinistra, la copertina del volume "Maestri del fare" On the left, cover of the volume "Maestri del fare"

EXCELLENT CRAFTSMEN In the volume “Maestri del fare. Indagine socio-economica sulla domanda di mestieri d’arte a Milano” (Excellent Craftsmen. Social-economic survey on the demand of artisanal jobs in Milan), published by Marsilio, the researchers Isabella Medicina and Silvia Mazzucotelli Salice of the research center “Arti e mestieri” of the Cattolica University have shown the interactions among the protagonists of the world of fine craftsmanship in the Milan area: the masters, the studios and the enterprises. Realized by Fondazione Cologni together with Cova Art School and with the support of the Fondazione Cariplo, this volume studies the present correspondence between the educational offer and the world of work, with a new glance to the future. What are the characteristics that an artisan of the future has to possess, but also has to master? The survey poses questions and presupposes replies, trying and giving light to some key aspects of a job, the one of the craftsman, that often is unknown or neglected.

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NEWS

GLI ANNI '5O IN PASSERELLA foto Archivio Lorenzo Riva

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in questa pagina e nella successiva, collezione prêt-à-porter Lorenzo Riva Autunno/Inverno 2012-2013 On this page and in the next one, collection prêt-à-porter Lorenzo Riva Autunno/Inverno 2012-2013

Bon ton attitude: gli anni Cinquanta reinterpretati con spirito nuovo, con un occhio alle muse di Alfred Hitchcock, come Grace Kelly, ed uno alle nuove webstar come Lana Del Rey e ad icone di bellezza come Veronica Lake. Rifacendosi alle atmosfere de "la fiamma del peccato", Lorenzo Riva ci propone cappotti e caban in casentino effetto optical bianco/ nero, rosso/nero, microquadretti stretch per giacche avvitate con manica a kimono, vera stuoia, in verde o fucsia, per i tubini con baschina a cloche e rivisitazioni di materiali preziosi della haute couture come il matelassé in brillanti tinte. Stampe zebra per abiti da giorno e da sera arricchiti di colletto garçon. Per la

sera morbidi cady con inserti di sensuali pizzi per un effetto nude. Atmosfere hard boiled per una donna decisa, forte, elegante. Alla sfilata sono abbinati i gioielli di Barbara Cardamone che, su indicazione di Lorenzo Riva, ha rielaborato i mitici gioielli, fra i quali il grande corno in avorio era la cifra distintiva, che indossava sempre Diane Vreeland, grande superstiziosa. La colonna sonora originale è stata composta dai mai dimenticati fratelli La Bionda, ovvero Carmelo e Michelangelo, artefici dei più grandi successi degli anni Ottanta: in anteprima sono state ascoltate le canzoni da loro composte per la cantante scozzese Sandra Rose Gunn, presente alla sfilata.

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The '50ies on the catwalk Bon ton attitude, the '50ies interpreted again with a new spirit, an eye to the muses of Alfred Hitchcock, Grace Kelly and an eye to the new webstar, Lana del Rey and icons of beauty, Veronica Lake: going back to the atmospheres of "the flame of sin", Lorenzo Riva proposes coats and wool caban optical effect black/white, red/ black, small checked stretch fabric for jackets with kimono sleeves, real mat, in green or in fuchsia, for the sheath dresses with small cloche beret. The use of precious materials of the haute couture such as the matelasse' in bright colors. Zebra fabrics for day and night dresses with a garcon collar. For the evening, soft cady with sensual laces for a nude effect. Hard boiled atmospheres with a strong and elegant woman. At the fashion show the jewels are by Barbara Cardamone, following the suggestions of Lorenzo Riva, she elaborated the mythical jewels, such as the corn in ivory the most important piece that used to wear Diane Vreeland, she was a great superstitious person. The original sound-track was composed by the neverforgotten brothers La Bionda, Carmelo and Michelangelo, important artists in the '80ies: in previews songs they wrote for the Scottish singer Sandra Rose Gunn, who was at the fashion shows.

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In questa pagina le celebrities internazionali amiche di Lorenzo Riva presenti agli eventi On this page international celebrities friends of Lorenzo Riva, who took part in the event

1. S.A.R. la Principessa Carolina di Monaco, Lorenzo Riva e Federica Nardoni Spinetta 2. Lorenzo Riva con Sharon Stone 3. Franca Sozzani e Elsa Martinelli 4. Manuela Arcuri 5. Gaia Bermani Amaral

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SPECIALE

a cura di

Alain Mességué

"MANGIARE MEGLIO PER VIVERE MEGLIO" "HEALTHY FOOD AND STAY IN SHAPE" foto tratte dal libro: "Mangiar meglio per vivere meglio" Alain Mességué Hotel & Spa Viale delle Terme, 86 35030 Galzignano Terme ( PD)

Mangiare bene e buona salute! Oggi si sa che il 60% delle patologie sono dovute a una cattiva alimentazione. Ogni giorno nasce una nuova dieta che va spesso a disturbare ancora di più la buona alimentazione. La fisiologia digestiva ha delle regole, cerchiamo di rispettarle. Per una buona digestione - assimilazione - eliminazione è necessario: - Evitare durante lo stesso pasto di mischiare PROTIDI (carne, pesce, formaggio e prodotti di latteria, uova) con AMIDI (cereali, pasta e riso, legumi, patate, pane e derivati...); - Mangiare frutta e verdura crude all'inizio dei pasti oppure cotte dopo; - Sapere che gli aminoacidi essenziali indispensabili per la nostra digestione si trovano in qualità e in quantità solo nelle proteine animali; - Bere molta acqua tra i pasti. Buon appetito a tutti i lettori e amici di Magic Lake!

Segreteria Alain Mességué Fax: 049 9196103 Ph: 049 919.6000

PH: 049 919 6199 www.alain-messegue.it info@benesseregalzignano.com

Healthy food and stay in shape! Today 60% of the diseases are connected to a bad diet. Every day a new diet comes out and often it disturbs the assumption of healthy food. The digestive physiology has some rules, we should try and respect them. For a good digestion – assimilation – elimination here follows what is necessary: - Avoid the mix of PROTEINS (meat, fish, cheese and milk product, eggs) with STARCH (cereal, pasta and rice, legumes, potatoes, bread and derivate…); - Eat fruit and vegetables raw as a first course or cooked as a second course; - Know that the essential amino acids necessary for our digestion can be found in quality and in quantity just in the animal proteins; - Drink lot of water between one meal and the other. Enjoy your meal readers and friends of Magic Lake!

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Insalata estiva al tonno fresco con salsa alle erbe aromatiche INGREDIENTI PER 4 PERSONE 1 cavolfiore da 800 g ; 1 lattuga molto fresca da 200 g; 250 g di pomodori maturi, ma sodi; 250 g di ravanelli rosa (peso delle verdure pulite, lavate, scolate pronte per l’uso); 200 g di tonno fresco cotto al vapore ( o di tonno in scatola al naturale) Per la salsa 1 c.d.c. di senape forte di Dijon; 1 c.d.m di olio d’oliva, di prima spremitura a freddo, 0,5° di acidità; pepe macinato al momento; 1 c.d.m di olio di paraffina; 2 c.d.m di erbe aromatiche fresche tritate finemente (prezzemolo, cerfoglio, erba cipollina, dragoncello, menta); 1 c.d.m di succo di limone; 1 c.d.m di acqua fredda; un po’ di sale di mare PREPARAZIONE Pulire bene le 4 verdure e scolarle. Farle cuocere al massimo 3 minuti in pentola a pressione. Dividere il cavolfiore in cimette. In una capace insalatiera mettere i pomodori affettati, i ravanelli ben lavati e parzialmente sbucciati, le foglie di lattuga, intere o tagliate a seconda della grandezza e qualche foglia di ravanello. Prendere il tonno; se in scatola scolare il tonno, passarlo rapidamente sotto l’acqua fredda per eliminare il sale e scolarlo bene di nuovo. Sbriciolarlo nell’insalatiera. Preparare a parte la salsa, mescolarlo rapidamente con la frusta e nell’ordine: i due oli, il succo di limone, l’acqua, la senape, il sale, il pepe e infine le erbe aromatiche. Versare questa salsa sull’insalata e mescolare il tutto.

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Fresh tuna summer salad with aromatic herb sauces

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275 Kcal 19 g of proteins TO SERVE 4 1 cauliflower of 800 g; 1 very fresh lettuce of 200 g; 250 g of mature and firm tomatoes; 250 g of pink radishes (weight refers to vegetables already washed and cleaned, ready to be used); 200 g of steamed fresh tuna (or natural tuna in box) For the sauce 1 spoon of strong mustard of Dijon; 1 small spoon of olive oil, of first cold pressing, 0,5° of acidity; pepper grind at the moment; 1 small spoon of paraffin oil; 2 small spoon of aromatic herbs fresh cut (parsley, chervil, chives, tarragon, mint); 1 small spoon of lemon juice; 1 small spoon of cold water; a bit of sea salt PREPARATION Clean well the 4 vegetables and drain them. Cook them for no more than 3 minutes in a pressure cooker. Cut the cauliflower in small parts. Put the already cut tomatoes, the well washed and partially peeled radishes, the lettuce leaves, entire or cut according to the length and some leaves of radish in a salad bowl. Take the tuna; should it be in box, drain it and pass it under the cold water to eliminate the salt and drain it again. Add it to the salad. Prepare the sauce apart, mix it quickly with the whip and add in this order: the two oils, the lemon juice, the water, the mustard, the salt, the pepper and finally the aromatic herbs. Pour this sauce in the salad bowl and mix everything.


Aragosta al prezzemolo fresco INGREDIENTI PER 4 PERSONE 2 piccole aragoste freschissime di circa 600 g ciascuna, o 1 aragosta di circa 1,2 Kg che darà circa 600 g di parte commestibile; 200 g di prezzemolo fresco; 40 cl di fumet di pesce benessere; 25 g di cerfoglio fresco; 140 g di pomodori maturi, ma sodi; 50 g di scalogno tritato; 1 rametto di dragoncello fresco; 300 g di formaggio bianco 0% di grasso; 25 g di tartufo nero del Périgord; pochissimo sale; pepe verde in grani macinato al momento. PREPARAZIONE Disporre su un letto di prezzemolo ben lavato e sgocciolato (circa 100 g) sul fondo di una pentola a fondo spesso. Adagiarvi l’aragosta, lavata in acqua fredda corrente e ben asciugata. Coprire con altri 100 g. di prezzemolo e aggiungere il tartufo intero. Bagnare con fumet di pesce, portare ad ebolizione cuocere per 15-17 minuti a fuoco medio. Togliere l’aragosta e metterla da parte su un piatto. Per la salsa: Prendere circa 50 g del prezzemolo utilizzato per la cottura, tritarlo finemente insieme allo scalogno sbucciato, al cerfoglio e al dragoncello. Togliere il picciolo dei pomodori, sbollentarli per qualche secondo, strizzarli delicatamente per eliminare i semi e l’acqua, schiacciarli con la forchetta o frullarli grossolanamente. Mescolarli alle erbe. Con la frusta montare il formaggio bianco aggiungendo a poco a poco 2 cucchiai di acqua di cottura fredda e filtrata. Battere fino ad ottenere una pasta spumosa. Aggiungere la miscela erbe- pomodoro, continuare a battere con la frusta, salare moderatamente e pepare con pepe verde macinato al momento. Aprire l’aragosta raffreddata come per presentarne le due metà. Disporla su un piatto di portata guarnito con foglie di prezzemolo fresco. Decorare con il tartufo tagliato a fettine e presentare a parte la salsa, che verrà versata direttamente su ciascuna porzione.

Lobster with fresh parsley 226 Kcal 35,5 g of proteins TO SERVE 4 2 very fresh small lobsters of about 600 g each, or 1 lobster of about 1,2 Kg, that is 600 g to eat; 200 g of fresh parsley; 40 cl of wellness fish fumet; 25 g of fresh chervil; 140 g of mature and firm tomatoes; 50 g of chopped shallot, 1 small part of tarragon; 300 g of fat free white cheese; 25 g of black Périgord truffle; a very small quantity of salt; green pepper grind at the moment. PREPARATION Prepare a bed of well washed and dripped parsley (around 100 g) on the fund of a pot. Lay the lobster, already washed in cold water and well dried. Cover with 100 g of parsley and add the black truffle. Add the fish fumet, boil it for 15-17 minutes at middle fire. Take the lobster and put it on a dish. For the sauce: Take about 50 g of the parsley used for the cooking, chopped it together with the peeled shallot, the chervil and the tarragon. Remove the stem from the tomatoes, boil them for some seconds, gently squeeze them to eliminate the seeds and the water, crush them with the fork or beat them. Mix them with the herbs. Whip the white cheese adding 2 spoons of cold and filtered cooking water. Beat until you get a foamy pastry. Add the mix herbs-tomatoes, continue to beat with the whip, moderately add salt and pepper with green pepper grind at the moment. Open the cooled lobster as if you serve two halves. Prepare it on a dish garnished with leaves of fresh parsley. Decorate with the truffle cut into small pieces and serve the sauce separately, it will be poured on every single portion.

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Yogurt gelato ai lamponi INGREDIENTI PER 4 PERSONE 100 g di lamponi freschi, mondati, lavati e scolati; 50 g di yogurt magro 0% di grasso; 1 bustina da 5 g di aspartame puro o 4 o 6 compresse di aspartame. PREPARAZIONE Scegliere una decina di lamponi e tenerli da parte. Battere rapidamente con la forchetta lo yogurt l’ edulcorante, aggiungere i rimanenti lamponi e rimescolare delicatamente il tutto. Versare in una coppa di vetro e mettere nel congelatore per almeno un’ora. Nel frattempo, schiacciare bene 7 dei lamponi tenuti da parte, aggiungervi un cucchiaio d’acqua e rimescolare accuratamente. Conservare questo coulis al fresco. Tagliare a metà gli altri tre lamponi. Al momento di servire, togliere dal congelatore la coppa gelata, decorarla con i pezzi di lamponi e versarvi sopra i coulis fresco.

Raspberry yoghurt ice cream RASPBERRY YOGHURT ICE CREAM 87 Kcal 3 g of proteins TO SERVE 4 100 g of washed and drained fresh raspberries; 50 g of fat free yoghurt; 1 sachet of 5 g of pure aspartame or 4 or 6 pills of aspartame. PREPARATION Choose about 10 raspberries and keep them aside. Quickly beat the yoghurt with a fork and the aspartame, add the rest of the raspberries and gently mix everything. Pour in a glass cup and put in the freezer for at least 1 hour. In the meantime, crush 7 raspberries you kept aside; add a spoon of water and carefully mix. Keep this coulis in a cold place. Cut into two the other 3 raspberries. When you serve them, remove the frozen cup from the freezer, decorate it with pieces of raspberries and pour on it the fresh coulis.

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Occlusione e postura: diagnosi e trattamento.

Dr. Lorenzo Vanini

Studio Odontoiatrico Associato Dr. Lorenzo Vanini Dr.ssa Olga Klimovskaia Via Provinciale 86 22028 San Fedele Intelvi Tel. +39 031 830646 st.vanini@tiscali.it www.lorenzovanini.it

La sindrome posturale è una patologia caratterizzata da dolori muscolo-scheletrici diffusi, inizialmente localizzati nel tratto cervicale e lombare fino ad arrivare ad una costante tensione di tutti i muscoli dell’apparato muscoloscheletrico. Oltre al dolore a livello mascellare e mandibolare, si presentano spesso altri sintomi quali disturbi del sonno, emicrania, formicolio alle dita delle mani, acufeni, alterazione dell’equilibrio, vomito, senso di pienezza, bruciori di stomaco e instabilità dell’umore. Prima di intraprendere l’iter diagnostico di questa patologia risulta comunque fondamentale escludere attraverso pareri di altri specialisti (neurologo, otorinolaringoiatra, ortopedico) la presenza di altre patologie che possono dare segni e sintomi simili. D: Quali sono gli esami clinici necessari per evidenziare la sindrome posturale? 1.L’ESAME ORO-FACCIALE. Dalla posizione dei denti dipende la posizione della mandibola, che condiziona a sua volta l’equilibrio della testa strettamente collegato alla posizione di vertebre e bacino. Si analizza attentamente l’occlusione del paziente: i cattivi rapporti occlusali possono infatti causare danni alle articolazioni temporomandibolari, sviluppando nel tempo una degenerazione del disco e un’artrosi dei capi ossei articolari (condilo e fossa). Si procede quindi con una valutazione dei movimenti della mandibola e dell’apertura massima della bocca, l’auscultazione delle articolazioni temporo-mandibolari (ATM) e la palpazione dei muscoli masticatori. La presenza di una ridotta apertura della bocca (meno di 4,5-5cm), rumori articolari (click, scroscio) e dolori a livello dei muscoli masticatori sono importanti segni diagnostici che indicano lo stadio della patologia. 2.L’ESAME KINESIOLOGICO. La kinesiologia (da Kinesis=movimento e logos=discorso) studia il movimento del corpo umano interpretandolo in senso biomeccanico. L’esame muscolare rappresenta il punto focale della tecnica kinesiologica e permette di valutare la capacità del paziente di contrarre uno specifico muscolo isolato o un gruppo muscolare contro l’opposizione e la resistenza dell’esaminatore. Si usa il termine “debole” quando la forza sviluppata dal paziente nella contrazione di resistenza è insufficiente: saper distinguere tra muscolo forte e muscolo debole significa interloquire con il sistema corporeo giungendo, attraverso le risposte che esso ci dà, ad un’analisi approfondita dei problemi che lo affliggono. 3.LA RISONANZA MAGNETICA dell’ATM e POSTURALE. La RNM è una moderna tecnica diagnostica che utilizza onde radio entro campi magnetici e pertanto non presenta alcun rischio di radiazioni X. Con questa tecnica si ottengono immagini di sezioni del corpo che possono essere tagliate indifferentemente nei tre piani dello spazio, creando in tal modo una visione virtuale tridimensionale dell’organismo. La sua utilità come esame diagnostico per la sindrome posturale risiede nell’evidenziare in modo chiaro e preciso i problemi dell’ATM (dislocazione del disco, versamenti articolari e degenerazioni artrosiche/necrotiche) e il grado di contrattura muscolare con l’eventuale presenza di liquido tra le fibre. D: In cosa consiste e quanto dura indicativamente il piano di trattaumento? La prima parte del trattamento consiste nella realizzazione di una placca o “bite”, ovvero di un apparecchio funzionale, che ha lo scopo primario di correggere la dislocazione mandibolare. Lo spessore del bite viene calcolato grazie alle informazioni ricevute dalla RNM e dai test muscolari. È fondamentale che l’occlusione del paziente non venga mai ritoccata direttamente in bocca senza prima aver decontratto la muscolatura masticatoria. Per ottenere un risultato soddisfacente il bite va portato il più possibile (24 ore su 24) in quanto riduce la tensione dei muscoli masticatori, diminuisce la tensione intracapsulare dell’ATM e ristabilisce i corretti i rapporti articolari (condilo-disco-fossa). Il trattamento è tanto più efficace quanto più il paziente si impegna a seguire fedelmente le indicazioni fornitegli. D: Dove deve essere posizionato il “bite”, superiore o inferiore? L’evolversi della sindrome posturale causa a livello dell’ATM una degenerazione progressiva di tutte le sue strutture. Per questo motivo la costruzione del” bite” si basa sullo stadio della patologia articolare, il cui trattamento ha sempre la precedenza rispetto ai problemi muscolari, in quanto si cerca in primis di salvaguardare il più possibile l’articolazione. 1-Negli stadi muscolotensivi iniziali, in cui non vi è ancora una particolare sofferenza articolare ma si riscontrano solo contratture muscolari compensatorie e parafunzioni occlusali (bruxismo e serramento notturni, faccette di usura) è necessaria una deprogrammazione neuromuscolare e si esegue una placca inferiore di svincolo e di rilassamento. Questo bite viene usato per eliminare le parafunzioni, decontrarre la muscolatura e ribilanciare l’occlusione. Il paziente viene poi inviato dal fisioterapista; il bite deve essere controllato e regolato periodicamente in particolare dopo ogni seduta fisioterapica. Si può associare infine una terapia a base di integratori (magnesio) in grado di rilassare ulteriormente la muscolatura. Il bite va portato 24 ore su 24 per 6-8 mesi circa, ad esclusione solo dei pasti. 2-Negli stadi più avanzati della patologia, dove la RNM evidenzia problemi alle strutture articolari, è necessario procedere con una placca superiore di riposizionamento condilo-mandibolare, che ha sia una funzione ortopedica per la ricattura del disco, sia valenza di supporto muscolare. Questo particolare tipo di placca viene costruito in modo che la mandibola sia costretta in una posizione avanzata che permetta di ricatturare il disco articolare e di rigenerarlo lentamente. Per fare ciò al bite si associa solitamente anche una terapia a base di integratori che favoriscono la rigenerazione della cartilagine. Il paziente è inoltre sempre indirizzato verso una terapia fisioterapica di rilassamento e riprogrammazione del tono muscolare. Infine, nel caso in cui siano presenti versamenti articolari viene introdotta una terapia medica per eliminare l’edema e ridurre il dolore articolare. Il bite va portato 24 ore su 24 per 8-12 mesi circa. Ultimata questa prima fase di trattamento con bite si è in grado di capire l’entità e la gravità dei difetti occlusali e di procedere con la fase di stabilizzazione o ricostruzione dei rapporti occlusali mediante terapie ricostruttive o ortodontiche più o meno complesse.


Malocclusion and Posture: Diagnosis and Treatment Postural syndrome is a condition characterized by widespread skeletal muscle pain initially located in the cervical and lumbar regions that can lead to constant strain in all skeletal muscles. Besides the pain in the upper and lower jaws, often other symptoms appear such as sleep disturbance, headache, pins and needles in the hands, tinnitus, loss of balance, nausea, bloated stomach sensation, heartburn and mood swings. Before going ahead with the diagnosis of this condition, it is fundamental to consult other specialists like neurologists, orthopedists, and otolaryngologists to exclude other illnesses that cause similar symptoms. Which are the clinical tests necessary to diagnose postural syndrome? 1. Orofacial Test: The position of the teeth depends on the position of the jaw; this in turn conditions the balancing of the head which is closely associated with the positioning of the vertebrae and hips. Patient’s occlusion is carefully analyzed bearing in mind malocclusion can damage jaw articulation and in time develop disc degeneration and arthrosis of the bone surfaces (condyle and fossa). Therefore the movement of the jaws and maximum aperture of the mouth are evaluated and temporomandibular joint (TMJ) sound auscultation (listening) and palpation of the mastication muscles carried out. A reduced mouth aperture (less than 4.5 - 5 cm), articulation noises (clicking, roaring) and pain in the chewing muscles are important diagnostic signs for the investigation of this pathology. 2. Kinesiological Test: Kinesiology (from kinesis: movement; and logos: discourse) is the study of human body from a biomechanical point of view. Muscular testing is the focus of kinesiological testing and allows the assessment of the ability of the patient to contract a specific muscle or a group of muscles against opposition and/or resistance by the examiner. The term “weak” is used when the force developed by the patient during contraction against resistance is insufficient, knowing how to distinguish between weak and strong muscles means communicating with the body and from the responses obtained to carry out a detailed analysis of problems that are afflicting it. 3. Magnetic Resonance (MR) of TMJ and Posture: RM is a modern diagnostic technique that uses radio waves within magnetic fields and hence causes no radiation risk from X-rays. With this technique images of sections of the body are obtained by slicing in three spatial planes and creating a virtual 3D image. Its usefulness in the diagnosis of postural syndrome is noted in its clear and precise indication of TMJ problems (disc dislocation, joint effusions, arthritic/necrotic degeneration) and the extent of muscle contraction with possible fluid between the fibres. What does the treatment plan consist of and how long does it last? In the first part of treatment, a bite or a functional appliance is made mainly aiming to correct the mandible dislocation. The thickness of the bite is calculated using the information obtained with MR and muscular testing. It is fundamental that the occlusion of the patient is not readjusted directly in the mouth without first relaxing the chewing muscles. For a satisfactory result the bite should be worn for as long as possible (24 hours a day) because it reduces the tension of the chewing muscles and the intracapsular tension in the TMJ as well as restoring proper articulation relationships (condyle-disc-fossa). The efficacy of the treatment depends on how closely the patient follows the advice offered. Where is the bite placed, on the upper or lower jaw? As the postural syndrome evolves, it causes a progressive degeneration of all structures at the TMJ. For this reason the construction of the bite depends on the stage of joint pathology whose treatment has priority over muscular problems; protection of the joint is in fact the main concern. 1.In the early stages of increased muscle tension when there’s no particular suffering at the joint and only compensatory muscle contraction or parafunctional occlusion (teeth grinding, jaw clenching, wear and tear veneers) is encountered, a muscular deprogramming is necessary and a lower jaw bite is devised to relax the muscles. This bite is used to eliminate parafunctions, to relax the muscles and rebalance the occlusion. The patient then undergoes physiotherapy; the bite must be checked and regulated periodically especially after a physiotherapy session. Supplements (e.g. magnesium) may also be prescribed to further relax the muscles. The bite is worn 24 hours a day, save during meals, for a period of six to eight months. 2. In the more advanced stages when MR indicates problems at the joint, it is necessary to proceed with an upper jaw bite to reposition mandibular condyle; the bite in this case has both an orthopedic function, it recaptures the disc, and also supports the muscles. This type of bite is made to force the mandible into an advanced position to allow the recapturing of the joint disc and its gradual regeneration. Supplements are prescribed to favor the regeneration of the cartilage. The patient also undergoes physiotherapy to relax and reprogram muscle tone. Finally in case of joint effusions, the edema is eliminated to reduce joint pain. The bite is worn 24 hours a day for about eight to twelve months. Once this first phase of the treatment using a bite is completed and the extent and gravity of malocclusion is understood, the stabilization and reconstruction can now be undertaken to correct the malocclusion and its consequences using standard or complex dental treatment.

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Beauty on the lake

Dr. Eugenio Gandolfi

Polispecialistico San Giuseppe Via Carso 71 tel. +39 031 30 30 03 www.sgmedicina.com info@sgmedicina.com

Si è svolto all’inizio del mese di giugno nel centro congressi di Villa Erba a Cernobbio il Congresso della Società Mondiale di Chirurgia Estetica dal titolo Beauty on the Lake. Il tema di questo corso è stato la chirurgia estetica più efficace ed innovativa per il ringiovanimento del volto.Uno degli organizzatori è stato il Dr Eugenio Gandolfi. Il corso di Como è stato definito un evento storico per la chirurgia plastica estetica a Como, può spiegarci perché? “E' la prima volta che la nostra città ospita un evento scientifico di questa portata nell’ambito della chirurgia plastica estetica. Al corso hanno partecipato delegati provenienti da più di 37 Paesi del globo ed è la prima volta che un chirurgo di Como ne è organizzatore.” Cosa ha reso il corso così apprezzato? “Sicuramente l’aver potuto invitare a Como una faculty di professori tra i più noti e capaci del mondo.Altro aspetto non trascurabile è l’attrazione che il nostro lago e la nostra bellissima città hanno e che troppo spesso si sottovalutano preferendo mete più esotiche” Il tema analizzato è stato la chirurgia del ringiovanimento del viso. Quali sono le novità? “Mai più visi stirati e labbra a canotto, ma risultati naturali, una chirurgia estetica efficace, mininvasiva e che non si fa scoprire. I temi trattati hanno spaziato dal lifting alla chirurgia delle palpebre, passando attraverso la rinoplastica, il ringiovanimento delle labbra, fino ad arrivare ai temi più di attualità come l’uso delle cellule staminali e delle tecnologie di ultima generazione contro l’invecchiamento” Anche lei Dr Gandolfi ha fatto parte della faculty internazionale, quale è stato l’argomento della sua lezione? “La mia specializzazione oramai quasi ventennale è sicuramente la chirurgia estetica mininvasiva: laser, radiofrequenza, trapianto adiposo e cellule staminali, i nuovi fili di sospensione sono parole d’ordine della mia pratica quotidiana. In particolare ho spiegato alcuni “segreti” che ci permettono di integrare la medicina estetica (che si effettua in studio e senza alcuna convalescenza) alla chirurgia mininvasiva (che si esegue in Day Hospital e con pochi giorni di convalescenza) per ottenere nel complesso un risultato naturale e che soddisfi il paziente. Chi oggi si rivolge a me, infatti, ha esigenze diverse che raramente avranno come soluzione per tutti un lungo intervento chirurgico con anestesia generale in grado di cancellare in poche ore anni ed anni di invecchiamento. La maggioranza dei pazienti chiede solo di apparire meno stanca, di ridurre i segni dello stress. Per queste persone è quindi sufficiente ricorrere ad un protocollo dove le mini iniezioni di acido jaluronico, quelle di tossina botulinica e le tecnologie precedono e seguono con discrezione alcuni piccoli, ma efficaci trattamenti chirurgici in anestesia locale. Il tutto calibrato nei tempi e nei modi sullo stile di vita e sulle esigenze sociali di chi lo riceve. Sappiamo che lei ha dato un nome a questo protocollo di ringiovanimento: “Natureal face” “Sì con questo termine abbiamo voluto dare la rappresentazione di una tecnica Naturale e Reale allo stesso tempo, che si adatta a tutti i volti, a tutte le stagioni della vita e dell’anno e che permette una personalizzazione unica .” Da tempo si parla di speciali suture con punti di sospensione per il volto che possono risolvere i cedimenti dovuti all’età senza ricorrere a lunghe cicatrici. Quali sono le ultime novità? “L’idea che fosse sufficiente sospendere i cedimenti senza effettuare incisioni e scollamenti sembrava fantascientifica. Oggi sappiamo invece che nei casi indicati questi fili di sutura possono dare ottimi risultati.I fili di sospensione hanno raggiunto oramai la quarta generazione e si sono integrati completamente nel protocollo Natureal Face. Sono stati recentemente inventati infatti dei fili completamente riassorbibili che vengono inseriti sottocute attraverso il foro di un piccolo ago senza interventi chirurgici durante una seduta ambulatoriale di medicina estetica avanzata. Questi fili vengono poi tirati e grazie a speciali coni sono in grado di fare risalire la cute rilassata dando risultati duraturi. Dr. Gandolfi ci può fare un esempio pratico del protocollo Natureal face? “La paziente-tipo inizia con una seduta non chirurgica di laser frazionale per "ringiovanire" la cute del volto. Subito dopo si passerà a ripristinare i volumi del volto perduti grazie all'ultima generazione di acidi jaluronici iniettati in modo completamente indolore grazie a speciali microcannule. Se vi è stato un cedimento dei tessuti, allora verranno applicati alcuni fili riassorbibili. Le rughe più profonde saranno attenuate con la nuova tossina botulinica che con delicatezza rilassa il volto senza paralizzarne i lineamenti. Una Peeling mask fatta "su misura" ed eventuali touch up con la radiofrequenza bipolare completeranno il tutto. A questo punto la paziente potrà decidere di continuare a mantenere i risultati con una seduta ogni 4 o 6 mesi oppure passare alla chirurgia mininvasiva per renderli definitivi. Quindi grazie a “Natureal face” niente più esagerazioni e volti tutti uguali? “Certo, la traduzione chirurgica della moderazione, del buon gusto e soprattutto del buon senso che sono concetti che da sempre guidano la mia vita non solo professionale”.


Early June convention of the World Society of Esthetic Surgeons was held at Villa Erba, Cernobbio, with the tagline: Beauty on the Lake. The theme of the convention was the most effective and innovative esthetic surgery to rejuvenate the face; one of the organizers was Dr. Eugenio Gandolfi. The convention has been defined a historic event for esthetic, plastic surgery in Como, could you explain why that is? “It’s the first time that our city has hosted a scientific event of this importance in the field of esthetic plastic surgery. Delegates of 37 countries from around the world participated and for the first time a doctor from Como was the organizer.” What made the convention so successful? “One reason was certainly managing to bring to the event some of the best known and gifted professors in the world. The second reason, which shouldn’t be overlooked, was the beauty of our lake and city often underestimated compared to more exotic locations.” The theme you focused on was the rejuvenation of the face. What’s new? “No more pulled, smoothed out faces or rubbery lips; instead more natural results, effective, minimally invasive surgery that go unnoticed. The topics handled went from face lift to eyelid and rhinoplasty (nose) surgery to rejuvenation of the lips not to mention current themes like the use of stem cells and latest technologies to combat aging.” You were among the world-renowned professors, what was the topic of your lecture? “My specialization for the past 20 years has been in the field of minimally invasive esthetic surgery: laser, radiofrequency, adipose and stem cell transplantation, anti-sagging sutures are all part of my everyday practice. In particular I explained some of the ‘secrets’ that allow us to integrate esthetic medicine (practiced in the surgery that doesn’t necessitate convalescence) with minimally invasive surgery (performed in a day hospital with a few days’ convalescence) to obtain a natural result that satisfies the patient. Those that come to my surgery have differing needs and will rarely undergo a long operation under total anesthesia to cancel in a few hours the damage caused by years and years of aging. Most people ask us to make them look less tired and reduce the signs of stress. For these patients it is therefore enough to give small injections of hyaluronic acid or botulinum toxin (botox) before or after small but effective surgical treatment using only local anesthesia. It’s all carefully balanced depending on the style of living and social expectations of the individual in question.” We know that you’ve given this rejuvenation treatment protocol the title of: Natureal Face. Could you expand on that? “Yes, with this term we wanted to represent a technique that is Natural and Real at the same time and that it can be adapted to all faces in all seasons of life and year and allow a unique personalization.” For some time now there is talk of special sutures for the face that can repair sagging caused by aging without incision and the consequent long scars, what’s new in this field? “The idea of stopping sagging without incision and detachment used to be considered science fiction, today we know that in appropriate cases these sutures can give excellent results; they have now reached fourth generation and have been fully integrated into the Natureal Face protocol. Recently sutures have been invented that are completely reabsorbed; they’re inserted under the skin through a pore made with a tiny needle in an outpatient clinic of advanced esthetic surgery without the need for an operation. The sutures are then pulled and are able to lift the relaxed skin producing lasting results.” Dr. Gandolfi, could you give us a practical example of Natureal Face protocol? “A typical patient starts with a session of fractional laser, not a surgical operation, to rejuvenate the facial skin. We then swiftly move on to restoring the facial volume loss by using the latest generation of hyaluronic acid injected via microcannulas that renders the process totally painless. If tissue sagging has set in, then reabsorbing sutures are applied. The profound wrinkles will be smoothed out by botox which delicately relaxes the face without paralyzing facial features. A tailor made peeling mask and possibly touching up with bipolar radio frequency will complete the treatment. At this stage the patient decides whether to maintain the results obtained with a session every four to six months, or undergo minimal surgery to render them permanent.” So thanks to Natureal Face no more exaggeration and everyone looking the same? “Certainly, translation to surgery of moderation, good taste and above all common sense, concepts that have always guided my life not only professionally.”

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Acque e laghi del MENDRISIOTTO 179


Nella pagina precedente, Estival Jazz, Mendrisio; in questa pagina, a destra, vista sul lago e del monte San Giorgio da Rovio; sotto, Monte San Giorgio On the previous page, Estival Jazz, Mendrisio; on this page, on the right, view of the lake and of Mount San Giorgio from Rovio; below, Mount San Giorgio

di Marili Fontana foto Mendrisiotto Turismo Il territorio del Mendrisiotto e Basso Ceresio, un angolo di Svizzera a due passi da casa che nel corso dell'estate propone una ricca serie di manifestazioni e di occasioni di svago, in un territorio ricco di contrasti e capace di sorprendere in ogni stagione! L'offerta di questa piccola regione, di carattere elvetico e cultura italiana, é vasto e spazia dalle proposte di shopping di qualità offerte dall'outlet più famoso d'Europa alle proposte ricreative a lago. L'acqua é il tema nazionale per l'anno 2012 e nel territorio del Mendrisiotto vi é una ricca offerta di prodotti legati a questo importante tema che spazia dai mulini ad acqua ai fiumi e alle piscine. Nei comuni a lago di Bissone, Maroggia, Melano, Capolago e Riva San Vitale splendidi Lidi offrono tutta l'estate momenti di benessere e di svago, con proposte di manifestazioni collaterali interessanti. Questi villaggi a lago, un tempo terra di pescatori, offrono anche attrattivi punti di ristoro e tipici grotti dove trovare beneficio nel corso dell'estate. Occasioni da non perdere!

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A sinistra, sopra, le gole del Breggia; sotto, il Mulino di Bruzella On the left, above, the gorges of the Breggia; below, the Mill of Bruzella

Waters and lakes of Mendrisiotto The territory of Mendrisiotto and the Lower Lake Lugano, a part of Switzerland that is so close to Italy, proposes a rich set of events in a territory characterized by many contrasts which surprises you in every season! The proposals of this small Swiss region with an Italian heart are different, from quality shopping of the most famous outlet in Europe to the recreational proposals linked to Lake Lugano. Water is the national subject of 2012 and in the territory of Mendrisiotto there is a rich offer in products linked to this important subject, which goes from the watermills to the rivers and to the swimming pools. In the municipalities of Bissone, Maroggia, Melano, Capolago and Riva San Vitale, beautiful Lido on the lakefront offer moments of wellness and entertainments with interesting collateral events. These villages on the lake, which used to be fishermen villages, also have restaurants, cafes, typical grottos where you can enjoy a nice time in the summer. Don’t miss this opportunity!

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BSI 60 artisti per Martha Argerich

60 artists for Martha Argerich foto © Adriano Heitmann Il Progetto Martha Argerich, organizzato da Lugano Festival, RSI Rete Due e BSI, in corso di svolgimento fino al 28 giugno, giunge quest’anno alla sua undicesima edizione riunendo ancora una volta a Lugano una sessantina di artisti intorno alla grande pianista. Giovani talenti e artisti di fama si alternano in coppia, in gruppi di musica da camera e con l’Orchestra della Svizzera italiana nell’esecuzione di composizioni di rara belleza e di capolavori del repertorio. Il “fil rouge” di quest’anno è costituito dalla tipologia delle composizioni fondate sul principio dell’elaborazione da parte di un autore di temi di altri autori: variazioni, parafrasi, fantasie e souvenir. Fra i protagonisti di questa edizione troviamo i pianisti Maria Joao Pires, Stephen Kovacevich, Lilya Zilberstein, Nelson Goerner, Nicholas Angelich, Khatia Buniatishvili, Polina Leschenko, Alexander Mogilevsky, Alexander Gurning, Alan Weiss, Gabriela Montero, che interpreterà la sua ultima composizione “ExPatria” per pianoforte e orchestra. Fra i violinisti si esibiranno Renaud Capuçon, Ilya Gringolts, Dora Schwarzberg, Alissa Margulis. I violisti saranno Nathan Braude, Lyda Chen, Nora Romanoff, mentre i violoncellisti Mischa Maisky, Gautier Capuçon, Torleif Thedéen. Come ogni anno, anche questa edizione del Progetto Martha Argerich riserva una particolare attenzione ai giovani talenti. Ed è così che, in collaborazione con il Ministero degli esteri della Repubblica Argentina e l’Ambasciata svizzera di Buenos Aires sarà organizzata una master class di pianoforte riservata a giovani pianisti argentini, come pure una master class di violino affidata a Ivry Gitlis. Nel concerto finale del 27 giugno, con l’Orchestra della Svizzera italiana diretta da Alexande Vedernikov, Martha Argerich e Mischa Maisky interpreteranno il Doppio Concerto a loro dedicato da Rodion Scedrin, intitolato “Romantic Offering”.

The Project Martha Argerich, organized by Lugano Festival, RSI Rete Two and BSI is in progress until 28th June, this year it reached its 11th edition gathering once again about sixty artists in Lugano around the great pianist. Young talents and famous artists alternated in couple, in groups of room music and with the Orchestra of Italian Switzerland for the execution of rare compositions and repertoire masterpieces. The main topic of this year is the typology of compositions founded on the principle of elaboration by an artist on topics of other artists: variations, paraphrases, imaginations and souvenir. Among the protagonists of this edition there are the pianists Maria Joao Pires, Stephen Kovacevich, Lilya Zilberstein, Nelson Goerner, Nicholas Angelich, Khatia Buniatishvili, Polina Leschenko, Alexander Mogilevsky, Alexander Gurning, Alan Weiss, Gabriela Montero, who is performing her last composition "ExPatria" for piano and orchestra. Among the violinists there are the performances of Renaud Capuçon, Ilya Gringolts, Dora Schwarzberg, Alissa Margulis. The violists are Nathan Braude, Lyda Chen, Nora Romanoff, and the cellists are Mischa Maisky, Gautier Capuçon, Torleif Thedéen. As every year, also this edition of the Project Martha Argerich poses a particular attention to young talents. For this reason, in collaboration with the Foreign Department of the Republic of Argentina and the Swiss embassy in Buenos Aires is organized a piano master class reserved to Argentinian young pianists, and also a violin master class by Ivry Gitlis. In the final concert on 27th June, with the orchestra of the Italian Switzerland directed by Alexande Vedernikov, Martha Argerich and Mischa Maisky perform the Double Concert dedicated to them by Rodion Scedrin, entitled “Romantic Offering”.

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lake ANTONIO BARTESAGHI

La CRISI: un'OPPORTUNITÀ


Sopra, l'azienda Omet; nella pagina successiva, la consegna del Premio Innovazione e Tecnologia FTA Awards, Marzo 2008 Sant'Antonio, Texas; al centro, Angelo Bartesaghi fondatore delle aziende Omet e O-Pac

di Marco Lombardo Giassetti foto Archivio Omet, O-Pac «Sa cosa vuol dire crisi in cinese? Opportunità…». Così Antonio Bartesaghi rivela il segreto del successo di una famiglia lecchese con due aziende fiore all’occhiello del made in Italy. La prima – la Omet – nata da un’intuizione di papà Angelo nel 1963 e la seconda che, dalla fine degli anni 80, ha fatto delle salviette rinfrescanti un vero business intelligente ed ecologico. Perché è lì, alla O-Pac, ad Oggiono, che la semplice "carta" diventa innovazione. Cominciamo dall’inizio, Ingegner Bartesaghi. «Cominciamo da quando mio padre fu capace di leggere la richiesta del mercato. Partì con Omet dalle minuterie metalliche per arrivare a veri e propri macchinari per realizza-

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re i prodotti in carta piegati. E passando per i cuscinetti a sfera che ancora oggi produciamo nell’azienda di Lecco studiati ad hoc per i clienti». Geniale. «Infatti, mio padre fu geniale nel capire il momento e conquistarsi la fiducia delle persone. Più avanti poi passò a produrre anche macchinari per la stampa, sempre sotto il brand Omet, e nel 1989 nacque la seconda azienda del gruppo, la O-Pac, produttrice di salviettine umidificate». Un settore curioso, quello delle salviettine igieniche. «Sì, ma quasi una conseguenza del fatto che ai tempi la Omet faceva macchinari speciali per carta sottile e fragile. Così da quella

tecnologia che piegava i fazzoletti di carta, si passò a sviluppare un macchinario per includere la bagnatura e il confezionamento ermetico». Un successo. «Lo è stato, è vero. Ma perché abbiamo sempre pensato che innovazione vuol dire intraprendere strade che nessuno ha percorso prima e soprattutto guardare avanti cercando di precorrere i tempi anticipando le esigenze delle persone o delle aziende con soluzioni che "rompono" con il passato. Tant’è che abbiamo vinto anche premi internazionali nel nostro settore come quello per l'azienda con il più alto grado di soluzioni innovative. Così adesso siamo passati all’ecosostenibilità».


In the previous page, the company Omet; on this page, above, the delivery of the Prize Innovation and Technology FTA Awards, March 2008 Sant'Antonio, Texas; in the middle, Angelo Bartesaghi founder of the companies Omet and O-Pac

In che modo? «La "rivoluzione" nel settore delle confezioni di salviette umidificate di O-Pac sta nel fatto che si è riusciti ad elaborare un processo che ha portato alla creazione di una speciale plastica per il confezionamento delle salviette (l'involucro delle salviette stesse) che sia biodegradabile pur essendo il prodotto interno sostanzialmente imbevuto di acqua. Esistono già delle plastiche particolari che sono biodegradabili, come quelle dei sacchetti leggeri dei supermercati, giusto per intenderci, ma queste plastiche con l'acqua si dissolvono! Inoltre il materiale delle salviettine umidificate che non è carta ma un tessuto composto da diverse tipologie di fibre è stato modificato per poter essere assolutamen-

te biodegradabile. Le faccio una domanda: come si rende biodegradabile la carta? » Con l’acqua… «Appunto. E invece noi l’acqua l'abbiamo nei prodotti cosmetici di cui è imbevuta la salvietta. Insomma: abbiamo dovuto lavorare con dei materiali plastici facendo sinergia tra le due aziende per trovare la soluzione che permette ermeticità e solubilità senza disperdere la qualità del prodotto». Le dirò: sembra impossibile… «Già. Ma quello che sembra pazzia a volte non lo è: ci vuole solo tanta volontà». Però ci sarà un segreto nel vostro successo. «Certo, ma è molto semplice: si tratta innanzi tutto di investire sui collaboratori, la vera for-

za ed il vero plus delle nostre aziende come di tutte le aziende, perché non sono i muri o i macchinari che determinano il successo di ogni attività imprenditoriale, ma le capacità e lo spirito degli uomini che vi lavorano. Inoltre si tratta di saper investire quello che si ha, un passo alla volta senza sperperare risorse. Questo permette di poter osare quando gli altri tirano i remi in barca». Come dicono i cinesi, insomma. «Sì, ma come sanno fare gli italiani, con il loro innato intuito e fantasia. Noi abbiamo 80 dipendenti in O-Pac e 200 in Omet: la nostra forza è quella di una squadra dove lo spirito è creare valore, lavorando uno per gli altri». Come una vera azienda di famiglia. «Quello che infatti noi siamo. Una famiglia».

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“Quello che noi siamo: una FAMIGLIA”. “We' re a FAMILY”. L'azienda O-Pac

The company O-Pac

CRISIS means OPPORTUNITY «Do you know what does the word crisis in Chinese means? Opportunity…». This is how Antonio Bartesaghi reveals the secret of the success of a family from Lecco, which runs two important companies for the Made in Italy. The first one –Omet– was born from an intuition of his father Angelo in 1963 and the second one, O-Pac, which created a real clever and environmentally friendly business for the refreshing towels. But let’s start from the beginning Engineer Bartesaghi. «Let’s begin where my father was able to understand the market demands and needs. He started with Omet from the metallic small parts and then he moved to the actual machines that attain products in folded pa-

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per. Passing through ball bearing production, that we still produce in the company located in Lecco, with products studied ad hoc for our customers». Brilliant. «My father was a genius, in understanding the momentum gaining the trust of people. Later on he started the production of printing machines and in 1989 O-Pac, the second company among the group was born». The refreshing towels is quite a particular field. «Yes, but it became a consequence of the fact that previously Omet produced special machines for thin and fragile paper. consequently from that technology used to fold papers, we developed a new machine with

a technology that include the wetting and the hermetic closure». A success. «Actually it was a real success. We always thought that innovation means to take new roads, that no one took before, and above all to look ahead anticipating the time and the needs of the market and the companies, breaking through the past». What is your secret? «To invest in our employees, the value of their capabilities and well-being, is beyond the value of our walls and machines, and is what determines our success, furthermore, to invest what you have, step by step, without wasting or holding back your resources».



TERRITORIO

CIVATE

custode di storia, arte e religione

di Elisabetta Comerio foto Alberto Locatelli, Archivio Comune di Civate, Archivio Provincia di Lecco

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Nella pagina precedente, veduta aerea di Civate; sotto, a sinistra, l'Oratorio di San Benedetto; a destra, la Basilica di San Pietro al Monte

On the previous page, aerial view of Civate; below, on the left, the Oratory of San Benedetto; on the right, the Basilica of San Pietro al Monte

Civate è un comune della provincia di Lecco, posto nella valle Magrera, allo sbocco della valle dell'Oro, e lambito dal torrente Rio Torto. Si trova ai piedi del monte Cornizzolo con dirimpetto la mole del monte Barro. Civate si divide in diverse frazioni: il caratteristico centro storico, la Santa, Tozio, il Pozzo, Scola. A questi si aggiunge la frazione di Isella costruita sull'istmo che divide in due parti il lago di Annone. Sul suo territorio si trovano l'Abbazia di San Pietro al Monte, la chiesa di San Calogero, con due importanti cicli di affreschi dell'XI secolo, la chiesa dei Santi Nazario e Celso e la parrocchiale dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia. Il complesso benedettino di S. Pietro al Monte in Civate è senza dubbio uno dei complessi abbaziali più interessanti dell'intera Lombardia, meta di notevole interesse storico, artistico, religioso raggiungibile dal paese di Civate in un'ora circa di cammino. Molti sono ogni anno i visitatori che salgono l'erta mulattiera fino alle pendici del monte Cornizzolo per incontrare la serena atmosfera del luogo, la storia millenaria raccontata dalle bianche pietre, la spiritualità che emana dall'austera bellezza del suo patrimonio artistico. L'associazione amici di San Pietro, nata nel 1975, raccoglie un gruppo di volontari che collaborano alla conservazione del complesso monumentale della basilica di San Pietro al Monte e dell'Oratorio di San Benedetto e all'accoglienza dei visitatori. Proseguendo il proprio cammino è possibile poi raggiungere la vetta del monte Cornizzolo che regala uno dei più bei panorami del Triangolo Lariano. L'anno 2012 è anche stato nominato “Anno del Cornizzolo": le amministrazioni comunali del circondario hanno indetto ufficialmente un calendario di eventi che copre tutto il 2012 per valorizzare le ricchezze del territorio. Questo monte è famoso tra gli appassionati di deltaplano e parapendio, visto che presenta un campo di decollo accessibile quasi tutto l'anno, dove da diversi anni vengono organizzate competizioni sportive di livello internazionale.

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Sopra, la frazione di Isella

Above, the Isella hamlet

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Civate is a town in the province of Lecco, located in the Magrera valley, at the opening of the Gold Valley, touched by the river Rio Torto. It is at the foot of the mount Cornizzolo, in front of the mount Barro. In this territory there are the remains of the abbey of San Pietro al Monte, the church of San Calogero, with two important cycles of frescos dated back to the 11th centuries, the church of the Saints Nazario and Celso and the parish church of the Saints Vito, Modesto and Crescenzia. The Benedictine complex of S. Pietro al Monte in Civate is certainly one of the most interesting abbey complex in the entire Lombardy region, a destination of historical, artistic, religious interest which from Civate it can be reached in about one hour walk. Continuing the walk, you can reach the peak of the mount Cornizzolo, famous among those who love hanggliding and paraglinding, since it has a take-off field accessible all year long, where sports competitions at international level are organized.


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TERRITORIO

TRAFILERIE di SAN GIOVANNI

di Michela Catalano foto Michela Milani

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Le Trafilerie di San Giovanni rappresentano un importante esempio di azienda che ha saputo, nell’arco di più di cinquant' anni, mantenere ed accrescere la propria attività produttiva nel settore specifico dei trafilati di ferro e acciaio a basso tenore di carbonio. Come è iniziata la vostra storia e quali sono gli elementi che hanno determinato il vostro successo? «Le origini delle trafilerie di San Giovanni risalgono al 1947 e affondano le loro radici nel territorio lecchese. Le famiglie Frigerio e Milani conducono e tramandano l'azienda di generazione in generazione. Quando abbiamo iniziato nel quartiere di San Giovanni, da cui deriva il nome dell’azienda, disponevamo di una piccola officina di soli 800 mq, oggi il nuovo polo industriale, localizzato in zona Maggianico, conta circa 25.000 mq. Questo dato testimonia l’evoluzione e la crescita che la nostra azienda ha conseguito negli anni. La passione per il lavoro, la professionalità delle persone che la costituiscono oltre ad una buona dose di fortuna o meglio di intuito hanno determinato il successo dell'azienda». Quali sono i mercati di riferimento e i prodotti derivati dall’impiego dei trafilati di vostra produzione? «Possiamo affermare, che la produzione di trafilati di acciaio e ferro a basso tenore di carbonio, si aggira attorno alle 60 mila tonnellate annue e che l’85% dell’intera produzione è destinato al mercato nazionale mentre il rimanente 15% a quello estero. I Paesi in cui esportiamo maggiormente sono: Francia, Germania, Spagna, Algeria.


Gli ambiti di applicazione del semilavorato spaziano dalla minuteria stampata agli elettrodomestici (produzione di cestelli per lavastoviglie), dall’edilizia all’arredamento». Ricerca, sicurezza, qualità, impiego di nuove tecnologie rappresentano i valori su cui si fonda la filosofia delle Trafilerie di San Giovanni. Sono questi gli elementi che conferiscono alla vostra azienda la posizione di leader indiscusso nel settore della produzione di trafilati metallici? «La ricerca riveste un ruolo essenziale nella nostra azienda, sia per quanto riguarda l’impiego di nuove tecnologie di lavorazione che per la selezione dei materiali di base quali ferro e acciaio. La nostra politica è da sempre quella di reinvestire parte degli utili in ricerca e innovazione. L’introduzione di nuovi macchinari di lavorazione per le diverse fasi di decapaggio, sabbiatura e trafilatura ha favorito un aumento significativo della produttività, pur mantenendo alti standard qualitativi. Siamo stati tra i primi, a partire dagli anni Ottanta, ad introdurre il tema della sicurezza in azienda sia per quanto riguarda l’impiego di nuovi macchinari che per l’adozione di sistemi di protezione dei lavoratori». Che importanza riveste, per la vostra azienda, il tema sempre più rilevante della sostenibilità? «Siamo sensibili al tema dell'ecologia, il rispetto del territorio rappresenta uno dei valori primari. La nostra azienda, già dagli anni Settanta, ha adottato un sistema di impianti di depurazione dell'acqua»


A lato da destra, Enrico Frigerio, Angelo Milani e Pietro Milani, titolari delle Trafilerie di San Giovanni; sotto, veduta aerea delle Trafilerie; nella pagina accanto, vergelle On the side from right, Enrico Frigerio, Angelo Milani e Pietro Milani, the owners of the Trafilerie di San Giovanni; below, an aerial view of the Trafilerie; on the next page, wire rod

TRAFILERIE

di SAN GIOVANNI

The Trafilerie di San Giovanni represents an important example of a company which knew how to maintain and increase its production activity in the specific sector of iron and steel drawn products at low carbon content. How did your story start? «The origins of the Trafilerie di San Giovanni are dated back to 1947 and are linked to the territory of Lecco with the families Frigerio and Milani, who continued with this tradition from generation to generation. When we started in the area of San Giovanni, the company is named after it, we had a small shop

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of about 800 square meters, today the new industrial building, located in Maggianico, amounts to 25.000 square meters». What are the reference markets and the products which derive from the use of drawn products? «The production of iron and steel drawn products at low carbon content amounts to 60.000 tons per year and 85% of the entire production is for the national market, while 15% is for the foreign market. The application fields goes from the small parts printed on appliances, to house building or to furniture». Research, safety, quality, use of new

technologies. Are these elements that let your company be a leader in the production of metallic drawn products? «Our politics is the one of reinvesting part of the profits in research and in innovation. The introduction of new working machines for the different phases of the production favored an increase in productivity. We were among the first who introduced the topic of safety in the company». What is the importance of sustainability? «Ecology plays a fundamental role and the respect of the territory represents one of the main values».



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Vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996

scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”.

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MADESIMO, una montagna di curve, in sella dallo Spluga al Lago di Como

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foto ©Ladislav Cesnek

foto ©Ladislav Cesnek foto ©clickalps.com

di Gian Enrico Ghilotti foto Consorzio Turistico di Madesimo, Moto Club Erba, Moto Club Valchiavenna Che differenza c’è tra una curva e una piega? La prima è il preludio al piacere della seconda. Se lo chiedete ai tanti motociclisti che transitano dal Passo dello Spluga, con quella piacevolissima fatica nelle braccia che solo un centauro può apprezzare fino in fondo, di curva in curva, di tornante in tornante, molto probabilmente è la risposta che porterete a casa. A voi magari il compito di tradurla dalle varie lingue di questo eterogeneo e appassionante mondo internazionale di amanti della moto. Una babele che una volta in sella trova una sua lingua comune. Una sua letteratura. Nemmeno il grande poeta Carducci, Nobel della letteratura, che a Madesimo e in Valle Spluga ha trascorso le vacanze estive dal 1888 al 1905 potrebbe essere così letterariamente teatrale. Il poeta qui ci veniva in carrozza, per

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godersi l’aria buona che nelle vallate di Madesimo è un prodotto a denominazione di origine controllata e protetta. C’è chi dice che Carducci qui venisse forse anche per le curve, ma non quelle della strada. Donne e motori, da sempre connubio più che di dolori, di gran belle vacanze. L’unica differenza era che nella carrozza che lo portava a Madesimo e da qui anche al Passo dello Spluga, i cavalli stavano davanti e non sotto la sella, come invece è per questi centauri che allo Spluga e a Madesimo arrivano da tutto il mondo. Carducci non andava in moto ma scriveva. Un altro dei piaceri dell’uomo. Ma a lui va il merito – e i motociclisti potrebbero essergliene grati – di aver cantato questi luoghi, facendoli conoscere. Da Madesimo è possibile raggiungere mete interessanti della Valchiavenna e della Valtellina.


foto ©Guido Zuccoli foto ©Guido Zuccoli

Il Lago di Como è a portata di mano e lo stesso dicasi della vicina Svizzera. Valicato il Passo dello Spluga, è possibile spingersi fino alle Cascate del Reno a Sciaffusa, al Lago di Costanza, a Vaduz la capitale del Liechtenstein oppure, scendendo verso Chiavenna, addentrarsi per la Val Bregaglia e l’Engadina fino a St. Moritz. Basta sfogliare una delle tante guide moto-turistiche per trovare itinerari ad anello con partenza ed arrivo a Madesimo per una giornata in sella alla propria moto attraverso il Passo Spluga, dello Julier o dell’Albula, fino al passo Maloja, rientrando poi da Chiavenna. Oppure spingendosi oltre, da Chiavenna a St. Moritz, fino al Passo del Bernina, seguendo in parte i binari del famoso Trenino Rosso Patrimonio dell’UNESCO, con rientro dalla Val Poschiavo e poi di nuovo in Valtellina, a Tirano,

percorrendo la magnifica via valtellinese del vino. Una grande storia di moto e tornanti che non nasce oggi. Questi grandi passi alpini, soglie di ingresso privilegiato per il “gran tour” del Lago di Como, hanno un posto nella grande storia della motocicletta e nel cuore di molti motociclisti italiani e stranieri. Uno scrigno che ha un nome, Mandello e un tesoro industriale che il mondo ci invidia, Moto Guzzi. Per questa estate Madesimo sta preparando un programma speciale per gli amici motociclisti, riservando loro pacchetti di soggiorno, show motociclistici e test drive. Un’accoglienza unica, come si fa per questi amici di riguardo. Il nome di Madesimo pare derivi da “amatissimus”. Non è un modello di moto, ma in sella, dallo Spluga a Madesimo, di piega in piega, si pronuncia benissimo.

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foto ©Guido Zuccoli

MADESIMO A MOUNTAIN OF CURVES, on the bike from Spluga to Lake Como From Madesimo bikers can reach interesting destination of the Valchiavenna and of the Valtellina. Lake Como is very close so is Switzerland. After the Spluga Pass, you can reach the Rhein waterfalls and Schaffausen, Lake Constanz, Vaduz, the capital of Liechtenstein, going in direction of Chiavenna, and then continuing towards Val Bregaglia and Engadin until you get to St.Moritz. Enough is to take a look at one of the different motor-tourist guides to find itineraries with departure and arrival in Madesimo passing from the Spluga Pass, Julier, Albula, until the Maloja Pass, coming back from Chiavenna. Or going further, from Chiavenna to St.Moritz, until the Bernina Pass, following the binaries of the famous Trenino Rosso Heritage of UNESCO, coming back from Val Poschiavo and then again in Valtellina, in Tirano, crossing the beautiful Valtellina path of wine. A great story of bikes and curves that wasn’t born today. These great alpine passes, privileged entrance of the “grand tour” of Lake Como, have an important part in the heart of many Italian and foreign bikers. A special place that has a name, Mandello and an industrial treasure envied all over the world, Moto Guzzi. For this summer Madesimo is preparing a special program for the bikers, handling hotel reservations, bikers shows and test drive.

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Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo. Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territory in the world.

Walesa, Nobel per la pace 213 Lech Lech Walesa, Nobel peace prize winner

Canape, il Ragazzo del Lago si racconta 220 Aimone Aimone Canape, the boy of the lake tells of himself

Yunus, il banchiere dei poveri a Lugano 215 Muhammad Muhammad Yunus, the banker to the poor in Lugano

Gani, i miei 25 anni in Italia 222 Martin Martin Gani, my 25 years in Italy

& Co., da 125 anni custodi del tempo 216 Eberhard Eberhard & Co., for 125 years guardian of the time

Open Tour Lake Como 224 City City Open Tour Lake Como

protagonista del tessile mondiale 218 Proposte Star Proposte at the World Textile Event

& Tokamachi due cittĂ gemelle 226 Como Como & Tokamachi two twin cities

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Magic Lake

Lech Walesa, Nobel per la pace Text text Lech Walesa, Nobel Peace Prize winner

di E. C. foto Carlo Pozzoni Una presenza straordinaria ha aperto la seconda edizione delle “Primavere di Como” ciclo di incontri organizzati dal quotidiano “La Provincia”. Il 12 aprile il Teatro Sociale ha avuto l’onore di ospitare sul suo palco Lech Walesa, Nobel per la Pace e fondatore di Solidarnosc. Per lui si è trattato di un ritorno nella nostra città, con la quale ha un legame iniziato 30 anni fa. Infatti, nel 1982 il sindaco Antonio Spallino decise di insignire l'ex sindacalista che liberò la Polonia dal controllo sovietico, della cittadinanza onoraria del Comune di Como. Lui fu il primo a ricevere questo riconoscimento. «La libertà come destino comune» è stato il tema dell’intervento che rispecchia la sua vita, il suo impegno, la sua determinazione che lo ha portato ad essere uno degli uomini simbolo del Novecento e che lo ha spinto a dare un contributo determinante per i cambiamenti della fine del secolo scorso. Oggi Walesa ha deciso di mettere la propria esperienza al servizio della società, del mondo. Così, anche durante il suo intervento al Teatro Sociale, ha spronato le nuove generazioni ad impegnarsi per la costruzione di un’Europa unita, sfruttando le maggiori opportunità oggi offerte anche dalla tecnologia grazie alla quale i cambiamenti possono avvenire in modo più veloce. Il messaggio è chiaro: i giovani devono prendere in mano il proprio destino, per costruire un futuro migliore e darsi da fare per lasciare un’impronta del loro passaggio. Lasciata Como, siamo certi che Lech Walesa sia ripartito alla volta di altri palcoscenici, altre platee da stregare con la sua semplicità unita al suo spirito rivoluzionario e al suo indiscutibile carisma.

An extraordinary presence opened the second edition of the “Springs of Como”, a set of meetings organized by the newspaper “La Provincia”. On 12th April the Teatro Sociale had the honor to have Lech Walesa on stage, Nobel Peace Prize winner and founder of Solidarnosc. It is not the first time he comes to Como, he was here 30 years ago. In 1982 the mayor of Como, Antonio Spallino, decided to give the honorary citizenship to the former union organizer, who free Poland from the Soviet control. He was the first one who got this recognition. “Freedom as a common destiny” is the subject of the speech, which represents his life, his commitments, his determination so he became one of the men symbols of the 20th century and he also gave an important contribution for the changes at the end of the last century. Today Walesa has decided to put his experience at disposal of the people, of the world. Even during his speech at the Teatro Sociale, he encouraged the new generations to do something for the creation of a united Europe, exploiting the great opportunities offered by technology, in order to make changes happen in a faster way. The message is clear: young people must take in hand their own destiny to build a better future and to leave a sign of their passage. Then he left Como and we are sure that Lech Walesa is about give speeches in other places, because he know how to enchant people with his simplicity joined to his revolutionary spirit and his indisputable charisma.

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Muhammad Yunus, il banchiere dei poveri a Lugano Muhammad Yunus, the banker to the poor in Lugano

testo e foto di Barbara Voght

Più di 500 persone si sono riunite presso l’Università della Svizzera italiana a Lugano il 18 maggio per incontrare Muhammad Yunus, premio Nobel per la pace noto come il “Banchiere dei Poveri”, inventore del microcredito che ha aiutato milioni di persone a sconfiggere la povertà. In tempi in cui il capitalismo mostra i suoi punti deboli, l’Occidente è in cerca di un nuovo approccio economico. Molti vedono nel Social Business una soluzione. Cancellare la povertà dal mondo è l’obiettivo, ma non è una lotta contro il capitalismo, bensì la promozione di un sistema economico più altruista, che mira a risolvere i problemi della società. Alla domanda, in che modo il Social Business può evolvere in zone come il Ticino e la Lombardia in cui il capitalismo di vecchio stampo è radicato, la risposta dataci da Yunus è semplice. “Incentivando menti imprenditoriali creative. Non viene chiesta una nuova formula chimica, ma di pensare a un problema della società da risolvere, proporre un business plan creativo, implementarlo, esportarlo, e dare il buon esempio”.

More than 500 people gathered on May 18th at the Università della Svizzera italiana in Lugano to listen to Muhammad Yunus, Nobel Peace Prize also known as “Banker to the Poor”, pioneer of the microcredit movement, who helped millions of people broke out of poverty. In a time were capitalism is showing its flaws, the Western world seems to be looking at new solutions. Many believe that Social Business might be the way. The goal is to eradicate poverty from the world, but is not a fight against capitalism. It is to promote an altruist economic system focused on solving social issues. When asked how Social Business can evolve in areas such as Ticino and Lombardy where old school capitalism is rooted, the answer was simple. “By using your creative entrepreneurial minds; it’s easier than finding a new chemical ingredient. Think of a social problem to solve, draw a creative business plan, implement it, export it, set an example”.

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Modello Extra-fort Roue à Colonnes Grande Date edizione limitata 125° anniversario Extra-fort Roue à Colonnes Grande Date model, limited edition for 125° anniversary

di R. C. foto Archivio Gioielleria Cappelletti, Eberhard & Co Le ore, i minuti e i secondi scandiscono il tempo delle vita di ciascuno di noi. Ogni nostra azione, sentimento e stato d'animo o momento importante sono inesorabilmente scanditi dal trascorrere del tempo. Ci sono ore che segnano la nostra memoria, che non si dimenticano mai come quella della nascita di una nuova vita o di un appuntamento importante. Già, il tempo, c'è persino chi è riuscito a fermarlo! In via Matteotti 30, a Cantù, nella prestigiosa

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gioielleria Cappelletti, si possono ammirare i modelli di orologi realizzati in edizione limitata o prodotti per ricordare eventi importanti tutti firmati Eberhard & Co. in 125 anni di alta orologeria. Un traguardo speciale festeggiato per sottolineare il connubio fra tempo e sport. Eberhard & Co., è sponsor della pallacanestro Cantù e i giocatori canturini hanno voluto condividere con la storica casa svizzera questo importante anniversario.


Text text & Co. for 125 years guardian of the time Eberhard

Foto di gruppo con gli atleti della Bennet Cantù; al centro, da destra, Mario Peserico, AD Eberhard Italia, Anna Cremascoli, presidente Bennet Cantù, Andrea Trinchieri, allenatore Bennet Cantù; al centro, a sinistra, i proprietari della prestigiosa gioielleria Cappelletti di Cantù

Group photo with the players of Bennet Cantù; in the middle, from the right, Mario Peserico, AD Eberhard Italia, Anna Cremascoli, Bennet Cantù president, Andrea Trinchieri, the coach of Bennet Cantù; in the middle, from the left, the owners of prestigious jewelry Cappelletti of Cantù

Hours, minutes, seconds beat the time of our life. Every action, every feeling, every state of mind or every important moment are linked to the time which passed by. There are hours which leave a mark in our memory, which you can never forget, such as the birth of a new life or an important appointment. Actually someone also manages to stop the time! In Via Matteotti in Cantù, in the prestigious jewelry Cappelletti you can admire

the models of watches in limited edition or other pieces to remember important moments by Eberhard & Co, representing 125 years of high watchmaking. A special event celebrated to pose the attention on the combination between time and sport. Eberhard & Co. is the sponsor of the Cantù basketball team and the players wanted to celebrate this important anniversary with the historical Swiss company.

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Magic Lake

PROPOSTE PROTAGONISTA DEL TESSILE MONDIALE

di Sergio Luce foto Archivio Proposte Quando abbiamo varcato il cancello di Villa Erba, l’8 maggio scorso, nelle orecchie e negli occhi avevamo frasi e immagini pessimistiche, frutto di notizie provenienti da radio, televisioni e giornali che nelle ultime settimane ci avevano demoralizzati. Ma già nel parco e arrivando poi al Centro Espositivo, ci siamo subito accorti che qui l’atmosfera era diversa. Due grandi XX rivestite di velluto rosso campeggiavano all’ingresso per testimoniare il ventennale della fiera e centinaia di persone riempivano i corridoi e tutti gli stand. Proposte non pensava quindi al presente, Proposte era già proiettata nel futuro. Le 104 aziende europee che esponevano a Cernobbio avevano già riposta tutta l’attenzione sulle sfide dell’avvenire. Affrontare i mercati residenziali del mondo intero, promuovere il settore contract, acquisire

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nuove aree di forniture con prodotti di tecnologia avanzata e realizzati con sistemi e materiali etici in ogni singola fase della lavorazione. Perché questo è il modo europeo per essere protagonisti del tessile mondiale. E i risultati si sono visti. La fiera, in tre giorni, è stata visitata da 6363 operatori, di cui due terzi stranieri, provenienti da 76 Paesi, da Paesi sempre più lontani: Taiwan, India, Cina, Russia, Stati Uniti, Giappone, Panama, Australia. Anno dopo anno, editori tessili, produttori di mobili imbottiti, grossisti, grandi catene di distribuzione, converter e operatori del contract, s’incontrano sempre qui, in questi tre giorni, sul Lago di Como per trovare a colpo sicuro le collezioni pregiate di cui hanno bisogno per ogni applicazione. Il prossimo appuntamento è ancora qui, a Cernobbio, dal 7 al 9 maggio 2013.


Star Proposte at the World Textile Event

When we crossed the gates of Villa Erba on May 8th, our ears and eyes were full of pessimistic words and images fed by the mass media which in recent weeks had demoralized us. Entering the park and arriving at the Exposition Center we soon realized, here, the atmosphere was different. Two big XX’s upholstered with red velvet stood at the entrance as testimony to the 20th anniversary of the event and 100s of people filled the corridors and stands. Proposte didn’t therefore concern the present, they looked into the future. The 104 European companies that exhibited at Cernobbio had already shifted their attention to future challenges: Taking on the markets all over the world, promoting the contract sector, acquisition of new areas to supply with technologically advanced products made using ethical

systems and materials in every stage of their realization. This is the European way of becoming protagonists on world textile markets; and the results were there to see: the fair was visited by 6,363 operators over three days of whom two thirds were foreigners from 76 different countries some coming from as far away as Taiwan, India, China, Russia, USA, Japan, Panama and Australia. Year after year textile designers, makers of padded furniture, wholesalers, chain store reps, converters and contract operators always come together here for three days on the shores of Lake Como trying to find prestigious collections they need for every occasion and are sure they won’t fail. Next year the event will again be here in Cernobbio on May 7,8 and 9, 2013.

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Magic Lake

AIMONE CANAPE Il ragazzo del lago si racconta

di E. C. foto Carlo Pozzoni Nel libro “Il Ragazzo del Lago” scritto da Marcello Foa, si ripercorre un pezzo della straordinaria vita di Aimone Canape che, guidato dal destino, durante la sua vita è stato partecipe e protagonista di vicende straordinarie che lo hanno portato ad incontrare personaggi del calibro di Hitler e Mussolini. Questa storia inizia all’hotel Metropole Suisse di Como, dove il 21 marzo questo volume è stato presentato direttamente dal “ragazzo del lago”, Aimone Canape. Marcello Foa, in queste pagine, racconta le vicende vissute da un ragazzino di 16 anni che, trasferitosi in Germania dal lago di Como, per la precisione Dongo, si trova, per una straordinaria coincidenza, a vivere come un aristocratico nel mondo sfarzoso

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della capitale nazista, entrando in contatto con ministri, capi di Stato, industriali. Durante il primo bombardamento aereo di Berlino, finisce anche nel bunker con Adolf Hitler. Ma questo è solo l’inizio. Tornato in Italia, fa il militare, dopo l'8 settembre 1943 scappa, diventa partigiano, e infine viene torturato. Il 27 aprile 1945 è l’unico tra gli abitanti di Dongo a saper parlare il tedesco e per questo viene inviato a trattare la resa della colonna, bloccata a Dongo, che trasporta Mussolini e la Petacci. Della cattura del Duce in questo libro si svelano dettagli inediti e storicamente interessanti che certo non solo l’unico motivo per addentrarsi questa storia, ma che sicuramente ne rappresentano uno dei punti cruciali.


AIMONE CANAPE The boy of the lake tells of himself

The book "Il Ragazzo del Lago” (The Boy of the Lake) written by Marcello Foa, is about a part of the extraordinary life of Aimone Canape, during his life he participated and he was also protagonist of extraordinary events, which let him meet important persons, such as Hitler and Mussolini. This story started at the Hotel Metropole Suisse in Como, where on 21st March the book was presented directly by the “boy of the lake”, Aimone Canape. In these pages Marcello Foa tells the story of a 16 year old boy who moved to Germany from Lake Como and by an extraordinary coincidence and there he lived as an aristocrat in the sumptuous world of the Nazi capital. Du-

ring the first aerial bombing of Berlin, he was also in the bunker with Adolf Hitler. When he returned in Italy he became a soldier and after 8th September 1943 he run away and became a partisan, finally he was tortured. On 27th April 1945 he was the only person in Dongo who spoke German and for this reason he was sent to negotiate the surrender of the column, stopped in Dongo, who was transporting Mussolini and Claretta Petacci. From the capture of the Duce, in the book you can find unpublished historical details that are not the only reason to go into details about this story, but for sure they represent one of the crucial points.

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Magic Lake

Martin Gani: i miei 25 anni in Italia

di Martin Gani foto Archivio Gani "25 Anni in Italia" racconta la vita in Italia divertendo e informando contemporaneamente. Da dettagli sulla vita di tutti i giorni, cultura, cibo e lingua di quest’affascinante paese dal punto di vista dell’autore residente sul Lago di Como da un quarto di secolo. Attraverso 20 capitoli colmi di informazioni di ogni genere tenta di rispondere alle domande del tipo: Perché George Clooney vive sul Lago di Como? Come mai il Grana Padano è il formaggio più consumato quando ce ne sono ben altri 820 tipi da scegliere? Perchè agli italiani piace "abbellire" la loro lingua con espressioni inglesi e americane? Cosa guardano in TV? Come ha fatto l’Italia a trasformarsi in un Paese multi-culturale con 4.5 milioni di stranieri nel 2010? Come organizzano gli italiani un matrimonio, quanto sono disposti a spendere? E tante altre domande curiose. "25 Anni in Italia" è un e-book disponibile su Amazon (solo in inglese).

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Martin Gani: my 25 years in Italy

"25 Years in Italy" is an informative, insightful and entertaining account of life in contemporary Italy. It sheds light on daily life, culture, food and language of this fascinating country as observed from the inside by the author over a quarter of a century of uninterrupted stay on the shores of Lake Como. Through 20 information-packed chapters we get answers to questions like, why did George Clooney come to live by Lake Como? Why is Grana Padano the most popular cheese when there are 820 types to choose from? Why do Italians lace their language with English/American terms? What do they watch on TV? How did Italy become a multi-cultural country with a foreign population topping 4.5 mlllion in 2010? How do Italians prepare for a wedding, how much are they willing to spend on it, and many other intriguing questions. "25 Years in Italy" is an e-book available on Amazon.

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Magic Lake

City Open Tour Lake Como

di E. C. foto City Open tour Londra, Parigi, Madrid e Vienna sono solo alcune delle città che, tra i tanti servizi che offrono al turista, possono annoverare anche quello che comunemente viene chiamato “pullman scoperto”, un modo molto apprezzato per godersi la città comodamente seduti al primo o al secondo piano di questo caratteristico mezzo. Certo sarà saltato all'occhio di molti, impossibile che passasse inosservato, questo pullman rosso che nelle ultime settimane sta girando anche per le vie di Como. Questa iniziativa è nata da un'idea di Alberto Barindelli.

Come?

«Questa idea mi è venuta viaggiando e lavorando quotidianamente con i tanti visitatori che ogni settimana raggiungono le rive del lago di Como. Mi sono accorto che l'ultima tendenza non è più di ricercare

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viaggi individuali, ma esperienze di gruppo».

Detto fatto.

«Grazie a “City Open Tour” i turisti hanno la possibilità di effettuare un giro panoramico che da Como porta fino a Cernobbio, passando per i punti più caratteristici della città: piazza Cavour, piazza Verdi, piazza Vittoria, il lungolago che porta fino a Cernobbio, oltre a tanti altri luoghi simbolo di Como, come la chiesa di Sant'Abbondio». Il biglietto, valido tutto il giorno (15 € per adulti, 10 € dai 5 ai 15 anni e gratuito per i bambini sotto i 5 anni), permette di scendere e salire ad ogni fermata (hop on – hop off), così da potersi gustare le varie tappe toccate dal tour. Il servizio è corredato da un commento realizzato con la collaborazione delle guide turistiche di Como e tradotto in 8 lingue.


City Lake Como Art Open GalleryTour CONTINI: art appointments

London, Paris, Madrid and Vienna are just some of the cities that, among the different services offered to the tourists, also have the so called “open bus”, a nice and a comfortable way to enjoy the city. For sure many of you already noticed it, this red bus in the last few weeks around the streets of Como. This initiative was born from an idea of Alberto Barindelli. How? «This idea came to my mind travelling and working daily with many tourists, who reach the shores of Lake Como every week. I noticed that the new trend is not for individual travels but for group travels. Thanks to “City Open Tour” the tourists have the possibility to experience a panoramic tour from Como to Cernobbio, passing from the characteristic points of the city: piazza Cavour, piazza Verdi, piazza Vittoria, the lakefront up to Cernobbio and many other symbolical places of Como, such as the church of Sant’Ab-

bondio». The ticket, valid for the whole day (15 € for adults, 10 € from 5 to 15 years and free for children under 5 years), you can hop on – hop off, so that you can enjoy the different stops of the tour. During the tour you can listen to explanations in 8 languages made with the collaboration of the tourist guides of Como.

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Magic Lake

COMO & TOKAMACHI due città gemelle

Sopra, a sinistra, il Monumento alla Fratellanza dell'artista giapponese Hidemasa Fujiimaki; a destra, due donne giapponesi indossano il kimono, abito tradizionale

«Ogni volta che arrivo a Tokamachi mi sembra di tornare a casa». Questa è la frase che potrebbe riassumere perfettamente tutto quello che diremo in questo articolo sul gemellaggio tra Como e la città giapponese raccontato da Piercesare Bordoli, presidente della Famiglia Comasca. «Questo ormai consolidato e sentito rapporto è iniziato quando Renzo Pigni ha proposto proprio alla Famiglia Comasca di vivacizzare il gemellaggio tra le due città, nel tentativo di ridare linfa ad un rapporto bilateralmente molto sentito, ma che a causa di diversi motivi stava scemando». Così, ecco scendere in campo Piercesare Bordoli che, affiancato dall’insostituibile Rita De Maria e guidato dal suo entusiasmo, ha creato una fitta rete di rapporti, mantenendoli vivi con scambi di corrispondenza, aiuti umanitari inviati da Como in occasione dello tsunami, visite con cadenza quinquennale, gemellaggi tra scuole elementari, nello specifico oggi quella di via Brambilla, e “scambi” culturali che coinvolgono alunni di scuole superiori. E portando in città segni tangibili di questo rapporto, come la scultura in bronzo situata all’inizio della passeggiata che porta a Villa Olmo. «Nel 2000 l’artista giapponese Hidemasa Fujimaki donò a Como il Monumento alla Fratellanza, creato per “dar voce al cuore dei cittadini di Tokamachi, desideroso che la pace e l’amicizia

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Above, on the left, the Monument of the Brotherhood by Hidemasa Fujiimaki; on the right, two Japanise women with the traditional kimono

tra la città di Como e la città di Tokamachi siano costruite permanentemente nel tempo”. In Giappone questo gemellaggio è molto sentito, tanto da aver portato anche alla fondazione di un’associazione apposita che cura i rapporti con la nostra città. Inoltre, due sculture, create da Massimo Clerici e Bruno Luzzani, sono state posizionate rispettivamente davanti al municipio e nella via chiamata “via Como” e la "Lucia", simbolo del nostro territorio, che è stata donata dal Comune di Como al sindaco di Tokamachi, è custodita gelosamente in un luogo sicuro». Intanto Piercesare Bordoli, in attesa di ricevere, come ogni anno, l’invito a partecipare al ricevimento che a dicembre il consolato giapponese a Milano organizza in occasione del compleanno dell’imperatore nipponico, ha appena presenziato ad una festa voluta per ringraziare tutti coloro che, in seguito alla catastrofe dello tsunami, hanno inviato fondi ai Paesi colpiti. Insomma, ci sarebbe un libro intero da scrivere su questo gemellaggio, sulla dedizione con la quale viene portato avanti questo progetto, sulle innumerevoli iniziative organizzate, sui meravigliosi kimono, simbolo della città giapponese, che sono stati esposti nella sede di via Bonanomi, ma soprattutto sull’unicità della Famiglia Comasca, il miglior biglietto da visita della nostra città.


COMO & TOKAMACHI two twin cities

Sopra, Silvano e Alba Leoni a Tokamachi

«Every time I come to Tokamachi, it’s just like coming home». This sentence summarizes everything we can say of the twinning between Como and the Japanese city told by Piercesare Bordoli, president of the Famiglia Comasca. «This relationship started when Renzo Pigni asked the Famiglia Comasca to promote the twinning between the two cities». So, Piercesare Bordoli together with the irreplaceable Rita De Maria and her enthusiasm, created a strong net of relationships, maintaining them alive with correspondence exchanges, humanitarian helps sent by the city of Como on the occasion of the tsunami, a visit every 5 years, twinning between elementary schools and cultural exchanges with

Above, Silvano and Alba Leoni in Tokamachi

high schools. He brought tangible signs of this relationship, such as the bronze sculpture by the Japanese artist, Hidemasa Fujimaki, placed at the beginning of the promenade that brings you to Villa Olmo. «In Japan this twinning is considered very important, there is even an association that takes care of the relationship with our city. Moreover, two sculptures, created by Massimo Clerici and Bruno Luzzani, have respectively been located in front of the town hall and in the street called “via Como”». There would be an entire book to write on this friendship, on the innumerable events organized, but above all on the uniqueness of the Famiglia Comasca. The best presentation for our city.

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SPORT

RODA pilota per PASSIONE foto Archivio Roda

Eccoci tornati sulle piste insieme a Gianluca Roda, che agli esordi di questo campionato ha già conseguito una vittoria alla 12 ore di Sebring, nell’anno del 60° anniversario della gara, insieme a Paolo Ruberti e Christian Ried. La seconda prova del Campionato del Mondo GT, la 6 ore di Spa, ha visto il pilota comasco salire sul secondo gradino del podio. Ora Gianluca Roda si trova in testa alla classifica del Campionato del Mondo, alla vigilia della prestigiosa prova della 24 ore di Le Mans che si svolgerà sul mitico tracciato francese nel mese di giugno.

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Driver for PASSION We are back on the track with Gianluca Roda, at the beginning of this championship he already got a victory at the 12 hours of Sebring, in the year of the 60th anniversary of the competition, together with Paolo Ruberti and Christian Ried. In the second challenge of the GT World Championship, the 6 hours of Spa, the champion from Como was on the second step of the podium. Now Gianluca Roda is at the top of the classification of the World Championship, at the eve of the prestigious competition of the 24 hours of Le Mans, held on the mythical French track in June.

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SPORT

Appuntamento imperdibile con

Sopra, da sinistra Andreas Beck, finalista torneo ATP 2011; a destra, Pablo Carreno-Busta, vincitore torneo ATP 2011

l'ATP

Above, on the left, Andreas Beck, torneo ATP 2011 finalist; on the right, Pablo Carreno-Busta, torneo ATP 2011 winner

foto Archivio Tennis Como Alexander Dolgopolov, attuale numero 18 delle classifiche mondiali, Robin Haase, numero 40, ed infine Pablo Carreno Busta sono gli ultimi vincitori del torneo ATP di Como. Sono questi i nomi di alcuni protagonisti delle passate edizioni della manifestazione lariana che si sono sfidati sui campi della società Tennis Como a Villa Olmo. L’edizione 2012 si svolgerà dal 27 agosto al 2 settembre, con inizio da sabato 25 col tabellone di qualificazioni. Da lunedì si comincerà col tabellone principale

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di singolo e doppio. Novità molto importante ed innovativa, “battezzata” l’anno scorso, è il nuovo sito internet con la possibilità di assistere ogni giorno a due incontri in diretta streaming ad avere in tempo reale i risultati delle partite in corso. Inutile dire che tutto ciò ha riscosso un enorme successo a livello internazionale. Non è previsto per l’edizione 2012 lo svolgimento del torneo femminile per problemi legati all’inserimento della manifestazione nel calendario internazionale.


Tour Challenger

Sopra, da sinistra Andreas Beck, finalista torneo ATP 2011, Giulio Pini, presidente Tennis Como, Pablo Carreno-Busta, vincitore torneo ATP 2011 Above, on the left, Andreas Beck finalist of the tournament ATP 2011, Giulio Pini, president Tennis Club, Pablo Carreno-Busta winner of the tournament ATP 2011

Sopra da sinistra, Thomas Rathmaier, Alberto Fossati, Pierluigi Marzorati, presidente Coni, Federico Lucini Below, on the left, Thomas Rathmaier, Alberto Fossati, Pierluigi Marzorati, president of Coni, Federico Lucini

Don't miss the ATP Tour Challenger Alexander Dolgopolov, present number 18 of the world classifications, Robin Haase, number 40, and finally Pablo Carreno Busta, last winner of the ATP tournament of Como. These are the names of some of the protagonists of the last editions of the event in Como who challenged on the courts of the club Tennis Como in Villa Olmo. The edition 2012 is held from 27th August to 2nd September, starting on Saturday 25th with the qualifications. From

Monday it starts the single and double. A very important and innovative novelty, “baptized� last year, is the new web site with the possibility to watch in streaming two matches a day and to have the results in real time. Needless to say that the event got a great success at international level. In the edition 2012 the women tournament is not held, due to problems in including the event in the international calendar.

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FOOD AND DRINK

La BUONA CUCINA

per la buona salute

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AMBROGIO STEFA­NETTI

di R.C. foto Archivio V.O.di Seseglio

Il paesaggio agreste che ricorda un po’ l’entroterra toscano fa da cor­ nice alla “Vecchia Osteria “di Seseglio, piccolo borgo del Canton Ticino a due passi da Chiasso. Il clima famigliare che si respira entrando fa da cornice agli ambienti sapientemente restaurati che conservano le memorie di un passato ricco di tradizioni. La conferma della cura e dei dettagli che si notano nelle diverse sale e nella corte esterna si ritrova nelle pietanze preparate personalmente dallo chef Ambrogio Stefa­ netti, che riesce a sorprendere i commensali attraverso la riscoperta di sapori genuini di una tradizione gastronomica lombardo-ticinese un po’ dimenticata. Ideale punto d’incontro e sosta per viaggiatori di piacere e d’affari, sita fra i laghi Lario e Ceresio, la Vecchia Osteria di Seseglio offre un ambiente di classe, dall’atmosfera di seducente riservatezza e discrezione. Ideale per cene a due come per banchetti, nozze e ricorrenze, La Vecchia Osteria di Seseglio dispone inoltre di ambienti e spazi ideali per presentazioni, conferenze e vernici, oltre a due camere, la terrazza, il bel giardino con giochi e due ampi posteggi a disposizione degli ospiti. Allo chef Ambrogio Stefanetti originario della provincia di Como, cuoco e sommelier professionista, Chef ticinese dell’anno 2011 secondo la guida Gault Millau che gli conferisce 16/20 punti, poniamo alcune domande. La scelta delle materie prime quale ruolo ricopre nella preparazione dei suoi piatti? «La scelta delle materie prime ricopre un ruolo essenziale nella mia cucina. Utilizzo sempre prodotti di grande qualità e freschezza, che tratto con grande rispetto dei tempi, modi di conservazione e cottu-

ra per preservarne gusto, profumo e consistenza originari. Favorisco i prodotti che posso trovare nelle nostre zone e sono fedele al divenire delle stagioni. Credo molto nell’alimentazione come principio per la nostra salute. “La buona cucina è un viatico per la buona salute” questo è il mio motto». Come compone i menu e la carta dei vini? «La ricerca di un equilibrio, evitando le ripetizioni sono la base per la composizione dei miei menu. I ricordi ovviamente costituiscono un leit motiv soprattutto nei menu dei giorni festivi. Non amo mischiare le varie influenze e gli abbinamenti bizzarri. Mi piace proporre prodotti nostrani e ricercati: i formaggini e lo zincarlin della valle di Muggio, delizioso quale farcia dei ravioli rigorosamente fatti a mano, la polenta macinata a pietra del mulino di Bruzella, i formaggi d’alpeggio con pan tramvai e miele artigianale, i pesci pescati nel lago Ceresio. Sempre presente sulla carta delle vivande il risotto dell’Erminio ricetta esclusiva del sig. Fontana, primo oste della Vecchia Osteria, la testina di vitello in varie preparazioni e le carni a lunga cottura quali il ganassino di manzo brasato e la punta di manzo all’olio di oliva. Per gli amanti della carne si alternano animali da cortile e da macello: anatre, polli, faraone, conigli, capretti, agnelli e maialini. Particolarmente apprezzati dalla clientela sono l’anatra laccata al miele, il maialino al cacao, la tartare di manzo e la doppia costoletta di vitello del Simmental. Dalla fine di agosto la selvaggina diviene protagonista e la sella di capriolo alla Baden Baden con le sue guarnizioni tutte prodotte in casa è pietanza preferita fino a dicembre inoltrato. Ogni preparazione viene


Info

Vecchia Osteria Seseglio Via Campora, 11 6832 Seseglio - Chiasso Tel. 004191 6827272 info@vecchiaostera.ch www.vecchiaosteria.ch giorni di chiusura: lunedì e domenica sera

alla Vecchia Osteria Seseglio accompagnata da verdure di stagione. A seconda del pescato, il menu offre pesci cotti interi al sale, in crosta di patate e secondo l’estro del momento. Il salmone, delicato e aromatico, è marinato e affumicato nei camini esterni all’osteria. Non mancano i dolci della tradizione: le torte fresche di giornata con i gelati cremosi o la crema alla vaniglia bourbon, lo zabaione al nocino, la torta di pane e la zuppa inglese. Il tortino al cioccolato dal cuore fondente col sorbetto al frutto della passione e le mousse sono raffinate delizie per gli appassionati. La carta dei vini, curata da me e da esperti sommelier conta oltre 300 etichette rappresentative dei migliori produttori ticinesi, italiani e francesi». Quale ricordo vorrebbe che avessero i suoi ospiti della Vecchia Osteria Seseglio? «Principalmente di piacere e leggerezza, convivialità e autenticità».

HEALTHY FOOD TO BE HEALTHY The rural landscape that reminds us of the Tuscan landscape is the frame of the “Vecchia Osteria” in Seseglio, a small village in Canton Ticino in Switzerland. Ideal meeting point and a stop for tourists and business travellers, the Vecchia Osteria in Seseglio offers an ideal place for a romantic dinner as well as for parties, weddings and events. Moreover it has rooms for presentations and conferences, two bedrooms, the terrace, the beautiful garden with toys and two wide parking lots. We pose some que-

stions to the chef and sommelier, Ambrogio Stefanetti, from the province of Como, he was awarded as Chef of Ticino 2011 by the guide Gault Millau: What is the role of the main ingredients in the preparation of your dishes? «I always use high quality and fresh products. I prefer the products I can find in our area and I select them according to the season». How do you make the menu and the wine list? «The research of a balance avoiding repetitions are the basis of my menu. I like to propose local and particular products: the small cheeses and the zincarlin of the valley of Muggio, the polenta milled on stone of the mill of Bruzella, the alpine cheeses with tramvai bread and handmade honey, fishes of Lake Lugano. In the list there is always the risotto of Erminio, exclusive recipe of Mr Fontana, first owner of the Vecchia Osteria, the calf’s head and meat of long cooking. For those who like meat, you can taste farmyards animals and animals for slaughter: ducks, chickens, guinea hens, rabbits, kidskins, lambs and piglets and from the end of August the game becomes the protagonist. According to the fresh fish, the menu offers fishes cooked with salt, in crust of potatoes and in different other ways. The salmon, delicate and aromatic, is marinated and smoked in the external fireplaces of the restaurant. The wine list, made by myself together with experienced sommeliers, has 300 representative labels of the best producers in Ticino, Italy and France». What is the memory you want your guests to have of the Vecchia Osteria Seseglio? «First of all of pleasure and lightness, conviviality and authenticity».

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FOOD AND DRINK

AVENUE HOTEL

nel centro storico di Como foto Archivio Avenue Hotel

Nel cuore di Como è nata una struttura 4 stelle, accogliente e moderna. Situato nella stessa piazza che ospita il chiostrino di Sant’Eufemia, spazio espositivo utilizzato per mostre ed eventi, e la sede della Fondazione Giuseppe Terragni, Avenue Hotel è la soluzione ideale per gli ospiti e i turisti che sono alla ricerca di un luogo immerso nelle caratteristiche vie del centro storico, a due passi dal lago, in un ambiente completamente ristrutturato e dotato di tutti i confort. Le 18 stanze sono distribuite su tre piani e si caratterizzano per la varietà dei materiali scelti e per il pregio delle finiture. Gli ospiti possono usufruire di un'accogliente sala per le colazioni e di una piacevole corte interna

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(accessibile durante la bella stagione). La tipologia di camere si suddivide in singole, matrimoniali, suite e family che offrono un maggiore spazio e comprendono anche una confortevole zona salotto. Avenue Hotel offre gratuitamente ai sui ospiti la possibilità di usufruire di biciclette, mezzo ideale per visitare le vie del centro storico e costeggiare il primo bacino del lago di Como, l’accesso a internet Wi-Fi attivo 24 ore su 24, oltre a personale qualificato, in grado di dare al turista ogni tipo di informazione. Tra i servizi a pagamento, invece, l’hotel offre la possibilità di usufruire di un centro massaggi, una sala meeting, una navetta da e per aeroporti e stazioni e un parcheggio auto.


AVENUE HOTEL

in the historical center of Como

In the heart of Como, there is a pleasant and modern 4 stars hotel. Avenue Hotel is the ideal solution for guests and tourists who look for an hotel located in the city center of Como, close to the lake, in a completely restructured location with all the comfort. 18 rooms on three floors characterized by different selected materials and by the value of the finishes. A pleasant breakfast room and a nice inside court (at disposal according to the weather) are at disposal of the guests. There are single rooms, double rooms and suite and fa-

mily rooms which offer more space and include a comfort living room. Avenue Hotel has bicycles for the guests for free, bicycles are an ideal mean to visit the streets of the historical center of Como and to discover the lakefront of the first basin of Lake Como, Wi-Fi internet access 24 hours, qualified staff able to supply all the necessary information to the tourists. Among the payment services, a massage center, a meeting room, a shuttle service from and to the airport and train stations and a parking area.

Info

Avenue Hotel Piazzolo Terragni, 6 22100 Como Tel. +39 031 272186 Fax +39 031 261825 info@avenuehotel.it www.avenuehotel.it

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dal 1813

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via Rodari 6, 22100 Como tel. 031 264042 www.ristorantesociale.it


FOOD AND DRINK

In CUCINA e in CANTINA con DAVIDE e EMANUELE

In the KITCHEN and in the

CELLAR with DAVIDE and EMANUELE

di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni

MISTO DI PESCE DI LAGO ALL’ ACETO DI MIELE

MIXED LAKE FISH WITH HONEY VINEGAR

( dose x 6 p. )

( to serve 6 )

Pulire e sfilettare circa 1 kg di pesce di lago misto: alborelle, lavarelli, agoni, trote, anguille, olio per frittura 1,5 lt, 150 gr di farina bianca, 150 gr di cipolla, 150 gr di sedano, 100 gr di carote, 6 grani di pepe nero, 2 chiodi di garofano, 5 dl di aceto di miele, 5 dl di vino bianco secco, 1 dl di brodo vegetale 20 gr di segrigiola ( timo selvatico ), 20 gr di prezzemolo tritato, 1 foglia di alloro, 20 gr di zucchero semolato, sale e pepe q.b.

Clean and fillet about 1 kg of mixed lake fish Bleaks,whitefish, shad, trout, eel, oil for frying 1,5 lt, 150 G of white flour, 150 g of onion, 150 of celery, 100 g of carots, 6 grains of black pepper, 2 cloves, 5 dl of honey vinegar, 5 dl of dry white wine, 1 dl of vegetable broth, 20 g of wild thyme, 20 g of chopped parsley, 1 leaf of laurel, 20 g of sugar, salt and pepper

ESECUZIONE Pulire dalle interiora le alborelle, lavarle ed asciugarle, sfilettare il restante pesce e farne dei tranci. Infarinare e friggere in olio bollente finché non siano croccanti, adagiarli sopra un foglio di carta assorbente per alimenti. Tagliare la cipolla, il sedano e la carota a lamelle molto sottili, imbiondirli in poco olio ed aggiungere la segrigiola, i chiodi di garofano, l’alloro, i grani di pepe, l’ aceto di miele, il vino ed il brodo, portare ad ebollizione e lasciare ridurre di 1/3, quindi unire lo zucchero. Disporre il pesce in una terrina di terracotta, versarvi sopra l’intingolo, il prezzemolo tritato e lasciare intiepidire e riposare coperto. Si può consumare già tiepido oppure freddo dopo qualche giorno.

PREPARATION Remove the interior parts of the bleaks, wash and clean them, fillet and divide into small parts the rest of the fish.Flour and fry in hot oil until they turn crispy, lay them on a sheet of absorbent paper for foods. Cut the onion, the celery, the carot into thin parts, brown lightly in a small quantity of oil and add the wild thyme, the cloves, the laurel, the grains of pepper, the honey vinegar, the wine and the vegetable broth boil everything and leave to reduce of 1/3 then add the sugar. Prepare the fish in a clay terrine, pour the sauce, the chopped parsley and leave it covered, you can eat it warm or after some days cold.

BEERBERA - Birrificio LoverBeer Il birrificio LoverBeer, con sede a Marentino, in Piemonte, intende mantenere le radici saldamente ancorate al proprio territorio, infatti la Beerbera è il punto d'incontro tra birra e vino. Rientra nella categoria delle birre a fermentazione spontanea, 8° alcolici, il mosto di birra è aggiunto all’uva barbera. Birra dall’olfatto vinoso, sensazioni di frutta, ciliegia ed amarena, ben amalgamate in un insieme complesso. Molto particolare al gusto, abbastanza secca, ma senza acidità pungente; l’ abbinamento con pesci saporiti, di verdure in pastella e sottoaceti lascia la bocca estremamente pulita! Servire a 10-12°.

The brewery LoverBeer, located in Marentino, in Piedmont, aims at maintaining the roots firmly anchored to its territory, actually the Beerbera is the meeting point between beer and wine. It is in the category of beer with spontaneous fermentation, 8° alcohol, the must of beer is added to barbera grape. Beer with a grape taste, fruit sensations, cherry and black cherry, well mixed in a complex combination. Very particular taste, quite dry, but without a biting acidity; the combination with tasty fishes, vegetable in pastry and pickles leave an extremely clean mouth! Temperature to serve 10-12°.

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Davide Lacchini Si ringrazia per la disponibilità e collaborazione la dott.ssa Isa Botta e il Centro di Servizi Formativi di Como ENAIP, via Dante 127 (www.enaip.lombardia.it)

MISSOLTINI E POLENTA ALLA GRIGLIA ALLA CREMA DI ACETO BALSAMICO

Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il Ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como, Albergo AnticoSuisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como.

GRILLED MISSOLTINI AND POLENTA WITH BALSAMIC VINEGAR CREAM ( to serve 6 )

( dose x 6 p. ) N18 missoltini, 2 Cucchiai di prezzemolo tritato, 6 cucchiai di olio extra vergine di oliva, 4 cucchiai di aceto bianco, 6 Fette di polenta abbrustolita (pari a circa 600 g.).

N18 missoltini, 2 spoons of chopped parsley, 6 spoons of extra virgin olive oil, 4 spoons of white vinegar, 6 slices of toasted polenta (about 600 g.)

ESECUZIONE Preparare una polenta con la dose di 500 g di farina gialla -2,5 dl di acqua leggermante salata, un cucchiaio di olio di oliva e aromatizzare con una foglia di alloro, cuocere per circa 40 minuti e lasciarla raffreddare in uno stampo. Tagliarla a fette dello spessore di circa 1 cm e grigliarla, mantenere in caldo. Risciaquare i missoltini in acqua tiepida con aceto per eliminare l’accesso di sale e il grasso rassegato. Pressarli delicatamente con il batticarne e porli su una griglia sufficentemente calda o su una piastra in leggera inclinazione per evitare che friggano nel loro olio. Grigliare per pochi minuti, spruzzare con aceto e cospargerli con il prezzemolo, servire insieme alle fette di polenta anch’esse grigliate. Guarnire con crema di aceto balsamico.

PREPARATION Prepare the polenta with 500 g of yellow flour, 2,5 of salty water, a spoon of olive oil and aromatize with a leaf of laurel, cook for about 40 minutes and leave it to cool in a mould, cut it into slices and grill it, keep it warm. Rinse the missoltini in warm water with vinegar to eliminate the excess of salt and the fat.Gently press them with the meat mallet and put them on a warm grate or on a hotplate slightly inclinated to avoid that they fry in the oil. Grill for few minutes, sprinkle with vinegar and sprinkle them with parsley, serve with the slices of grilled polenta and decorate with balsamic vinegar cream.

WESTMALLE TRIPLE Van Westmalle Brouwerij La Westmalle è una birra trappista prodotta in Belgio dai Monaci Cistercensi dell’Abbazia di Malle ad Anversa. Questa famosissima birra ad alta fermantazione, ricca di storia, presenta un bel colore oro antico, schiuma compatta, cremosa e abbondante, con un perlage che ricorda lo champagne (in Belgio la chiamano ancora, non a caso, “lo champagne di Campine"). L’aroma è ricco e complesso, con sentori fruttati, presenta un corpo robusto e strutturato. Birra molto versatile negli abbinamenti, da provare su piatti di pesce dal carattere affumicato e forte come il nostro Missoltino alla griglia! Da bere a 10-12°.

The Westmalle is a trappist beer produced in Belgium by the Cistercensi Monks of the Abbey of Malle in Antwerpen. This famous beer with high fermentation rich in history, it has a beautiful ancient gold color, compact, creamy and abundant foam, with a perlage that reminds us of the champagne (in Belgium they still call it, not by chance, “the champagne of Campine”). The aroma is rich and complex, with fruit tastes, it has a strong structured body. Very versatile beer, to taste with smoked fish, just like our grilled missoltino! Temperature to serve 10-12°.

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Emanuele Riva

RISOTTO SALSICCIA ZAFFERANO E LUGANEGA

RISOTTO WITH SAUSAGE AND SAFFRON

( dose x 6 p. )

( to serve 6 )

360 g di riso Carnaroli, 20 g di cipolla tritata, 300 g di luganega, 1 dl di olio di oliva, 40 g di burro, 2dl di vino bianco secco, 40 g di padano grattugiato, 2 lt di brodo di carne, 2 bustine di pistilli di zafferano

360 G of Carnaroli rice, 20 g of chopped onion, 300 g of sausage, 1 dl of olive oil, 40 g of butter, 2 dl of dry white wine, 40 g of grated parmesan cheese, 2 lt of meat broth, n.2 Sachets of saffron pistils.

ESECUZIONE Togliere la luganega dal budello, metà la usate in piccoli tranci da rosolare in padella aggiugendo alcuni cucchiai di sugo di arrosto, e l’altra metà la sgranate ed in una casseruola la stufate in olio e cipolla, insieme tostare il riso e sfumare con il vino bianco, lasciare asciugare e aggiungere il brodo ben caldo fino a coprire il riso, aggiungere i pistilli di zafferano e mescolare con un cucchiaio di legno, aggiungendo il brodo gradatamente e continuare la cottura per circa 13/15 minuti. Togliere il riso dal fuoco e con il cucchiaio di legno mantecare con il burro e il padano grattugiato. Lasciare riposare un minuto e servire decorando con la rimanente salsiccia precedentemente rosolata.

PREPARATION Remove the luganega from the gut, use half of it cut in small parts and brown them in a frying pan adding some spoons of roast sauce and put the other half of it in a casserole, stew it in oil and onion, then toast the rice and steam with white wine. Dry it and add the warm broth until you cover the rice, add the saffron pistils and mix with a wood spoon adding the broth step by step and continue the cooking for about 13/15 minutes. Remove the rice from the fire and whip with the butter and the grated parmesan cheese. Leave to rest for one minute and serve decorating with the remaining sausage previously browned.

SAISON D’ ERPE MERE Birrificio Glazen Toren Tempo d’estate...tempo di Saison! Saison d’Erpe Mere del microbirrificio Glazen Toren, rispecchia i canoni classici di questo famoso stile belga della Vallonia. Nel bicchiere si presenta di colore giallo dorato con schiuma bianca, fine e sorprendentemente pannosa. Il naso esprime toni pepati a cui si unisce un tocco floreale molto piacevole ed una lieve asprezza agrumata. In bocca si manifesta una nota leggermente acidula con toni maltati che la rendono moderatamente secca. Finale lievemente dolce ma allo stesso tempo rinfrescante, particolarmente adatto a primi piatti saporiti. Temperatura di servizio 10-12°.

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Summer time…time of Saison! Saison d’Erpe Mere of the microbrewery Glazen Toren, it respects the classical canons of this famous Belgian style of the Vallonia. In the glass it is gilded yellow with a white fine and creamy foam. The nose can recognize some peppery tones with a very pleasant flower touch and a light citrus sourness. In the mouth it is slightly sour with malt tones, par ticularly good with tasty first courses. Temperature to serve 10-12°.

Emanuele Riva, classe 1984, gestisce dal 2007 il locale di famiglia “La Cava dei Sapori” a Como. Nello stesso anno diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell'eccellenza”. In seguito partecipa ad altri concorsi e master (Gran Premio del Sagrantino, Scuola Concorsi, Master del Sangiovese). Nel 2009 è secondo al concorso “Miglior Sommelier di Lombardia”. Nell'ottobre 2010, a Perugia, è semifinalista al concorso Miglior Sommelier d'Italia. Nel 2011 conquista il titolo di miglior sommelier Ais della Lombardia.




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