Ballon Bleu de Cartier
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Fiorella Radice Romano Fotografie
100% DESIGN 100% MADE IN ITALY PAVILION design Antonio Citterio
Associato
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EDITORIALE
ORGOGLIO comasco
per voi che continuate a seguirci con fedeltà ed interesse, abbiamo deciso di affrontare con coraggio questo editoriale, cercando di stimolare lo spirito di appartenenza e l’orgoglio comasco, iniziando, come è nostra abitudine, con notizie positive. La prima, la più importante, ma anche l’ultima in ordine cronologico che ci rende orgogliosi tanto da fermare le rotative per pubblicarla, riguarda un nostro concittadino che, con umiltà e grande forza ha deciso di accettare un ruolo di prestigio e di grande responsabilità e diventare uno dei nuovi Ministri della Repubblica Italiana, voluto da Mario Monti. Un gruppo di lavoro da cui gli italiani si aspettano molto, soprattutto quel miracolo che ci porti fuori da questa estenuante e infinita crisi. La seconda riguarda Magic Lake. Gli inserzionisti sono in costante crescita e grazie a loro raggiungeremo nuovi traguardi. La rivista, in questi sei anni, ha imparato ad adeguarsi ai tempi trasformando le difficoltà in opportunità, avendo sempre al fianco gli Amici di Como. La terza è la consapevolezza di avere a disposizione una natura di incomparabile bellezza che è stata scelta, negli ultimi mesi, come set televisivi e cinematografici, che potrete scoprire nei nostri servizi di apertura, per poi proseguire nello sfogliare articoli dedicati ai maestri d’arti e agli imprenditori che, con tenacia, affrontano le difficoltà attuali mettendo in gioco tutte le capacità innovative di cui dispongono, il cui denominatore comune è il coraggio unito alla fantasia e alla creatività. Queste notizie ci spronano a continuare con costanza nel percorso intrapreso e, come veri atleti che con impegno si allenano, affrontare con determinazione gli impegni futuri, trasformandoli in successi. La rivista affonda le radici nel territorio lariano che da sempre ha dato a tutto il mondo figure magistrali, esempi da seguire, che si sono distinte nel panorama dei nomi illustri per una dote semplice che spesso si dimentica, quella di fare del bene gratuitamente. Ed è così che, con fierezza, abbiamo voluto pubblicare le immagini della santificazione del Santo dei poveri, Don Luigi Guanella. Magic Lake vuole, attraverso le sue pagine, rafforzare il senso di appartenenza a questo territorio, anche perché, più il mondo diventa globale più servono identità locali forti. La provincia comasca ha grandi potenzialità e noi abbiamo il dovere e l'onore di evidenziarle. Vogliamo essere fedeli alla storia e vicini a tutti coloro che hanno avuto, hanno ed avranno un ruolo importante al servizio del territorio e della collettività. Gli Editori
Daniele Brunati Rosaria Casali
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D ear Readers,
for you who continue showing us trust and interest, we decided to write this editorial with courage and to stimulate the spirit of affiliation, the pride to be citizens of Como, for this reason we would like to start with positive news. The first and also the most important one but also the most recent one, which make us so proud that we stopped the rotary press in order to publish it, is about our fellow citizen who decided with humbleness and courage to accept a prestigious position of great responsibility and to become one of the new Ministers of the Italian Republic headed by Mario Monti. Italians are expecting a lot from this team, above all the miracle that has to bring us out from this exhausting and infinite crisis. The second one is about Magic Lake. Our advertisers are growing and thanks to them we will reach new goals. In these last 6 years, the magazine learned to keep up to date and to turn difficulties into opportunities, with the association Amici di Como by its side. The third is the awareness to have at disposal a nature of incomparable beauty that was selected, in the last few months, as TV and movie sets, you can discover at the beginning of our magazine, to continue with stories of masters of art and entrepreneurs, who face the present difficulties using all their innovative abilities, where the common strength is the courage joined to imagination and creativity. These news give us the motivations to continue with constancy and to act as real athletes who are training with the best of their abilities, facing the future commitments with determination and turning them into successes. The magazine itself was born in the territory of Como, which always gave great persons to the world, examples to follow, who left their sign thanks to a simple gift that sometimes people forget, that is to donate their time to do good. And for this reason, with pride, we wanted to publish the photos of the sanctification of the Saint of poor people, Don Luigi Guanella. Magic Lake with its pages aims at reinforcing the sense of affiliation to this territory, also because in a global world is more and more important to have strong local identities. The province of Como has great potentials and our duty and our honor are to stress them. We want to be faithful to the history and we want to be close to the people who had, have and will have an important role at the service of the territory and of the people. The Editors Daniele Brunati Rosaria Casali
Como's PRIDE
Cari Lettori,
Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore
sommario summary
Patrocinata da • Sponsored by Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como Camera di Commercio di Como Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Provincia di Lecco Assessorato al Turismo Comune di Como Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio
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NEWS Corrado Passera, Super-Ministro Made in Como Corrado Passera, Super-Minister Made in Como
Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Grafica • Graphic Andrea Pedretti Testi • Research and Material Daniele Brunati, Elisabetta Comerio, Marco Lombardo Giassetti, Alain Mességué, CiaoComoRadio, QuiComo.it, Luca Bernardi, Alberto Cavalli, Gianfranco Casnati, Laura d'Incalci, Renata Romano, Tiziano Testori, Lorenzo Vanini, Eugenio Gandolfi, Andrea Panzeri, Marili Fontana, Banca BSI SA, PoliformLab, Provincia di Como, Provincia di Lecco, Consorzio Destinazione Turistica Valtellina, Davide Lacchini, Emanuele Riva
In copertina: Cristiana Capotondi e Fabio De Luigi photo © Loris T. Zambelli/ PHOTOMOVIE In the photo cover: Cristiana Capotondi and Fabio De Luigi photo © Loris T. Zambelli/ PHOTOMOVIE
Pubblicità • Advertising TBM Service, Marianna Sgheiz Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani (inserti Salute Più) Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri Foto • Photographic Material Carlo Pozzoni, Andrea Butti, Francesco Corbetta, Loris T. Zambelli / PHOTOMOVIE, Maurizio Camponovo, Manulela Masciadri, Giacomo Albo, Fernando Pozzi, Vanda Maria Franceschetti, Roby Trab, Ivan Previsdomini, A. Gusmeroli, Jacques Perler, Daniela Zoccola, Giulio Fumagalli, Vittorio Buratti, Pietro Redaelli, Vasconi, Kosaka Kouhei di Tokamachi, Franchi Elisabetta, Siclari Luigi, Salice Francesca, Consorzio Destinazione Turistica Valtellina Archivi: sviluppoeconomico.gov.it, Cardinale Angelo Scola, Alain Mességué, Giulia Luzi, PoliformLab, Frello & Partners, BSI, Il Gattonero, CastaDiva, A3, Emilio Vantadori, Luca Galliano, Classe 1, Petazzi Costruzioni, Provincia di Lecco, Matteo Bigi, Comune di Albavilla, Provincia di Como, Mendrisiotto Turismo, Pallacanestro Cantù, Roda, Locanda del Notaio, Ristorante Piazza Repubblica Archivi "Destinazione Sci" : Provincia di Como, Provincia di Lecco Archivio Focus On: Les Ambassadeurs, Casinò di Campione, Beneggi, La Folgorina, ComON, S.I.L.V.I.A., Fiasp Italia
Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione
piazza Duomo 17 22100 Como Tel. 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it
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È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©
Claudio Amendola, "I Cesaroni" ciak 14 Claudio Amendola, "I Cesaroni" ciak 14
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Giulia Luzi, da "I Cesaroni" un ciclone di nome Giulia Giulia Luzi, from "I Cesaroni" a fireball called Giulia
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Alessandro Gassman, Stefania Rocca, il mistero di "Una grande famiglia" Alessandro Gassman, Stefania Rocca, the mystery of "A great family"
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Pierluigi Testa, l'età della carta "di pietra" Pierluigi Testa, the age of the "stone" paper
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Alessandra Carsana, la persona al primo posto Alessandra Carsana, people in front
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Luca Galliano, "non smetto di sognare" Luca Galliano, "I keep on dreaming"
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S.E. Mons. Diego Coletti, la Diocesi di Como in festa per il suo Vescovo S.E. Mons. Diego Coletti, the Diocese of Como celebrates his Bishop
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Segreteria di redazione • Editorial Support Team Elena Massari Amministrazione • Administration Daniela Fasola
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PEOPLE Fabio De Luigi, "Questo matrimonio non sa da fare" Fabio De Luigi, "This wedding hasn't to be done"
Luigi Guanella, il Santo dei poveri Luigi Guanella, the Saint of poor people Emilio Vantadori, ricordi d'Africa Emilio Vantadori, memories of Africa
Masciadri, "Certo che Como..." 198 Manuela Manuela Masciadri, "That's Como..." Alberto 202 Ciao Ciao Alberto Riva, talento (di)vino 232 Emanuele Emanuele Riva, talent of wine
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Eventi Serata 5 stelle L, Amici di Como & Magic Lake al CastaDiva Evening 5 stars L, Amici di Como & Magic Lake at CastaDiva
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Como Città dei Balocchi compie 18 anni Como Città dei Balocchi 18 years old
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IV Trofeo di Golf Henry Cotton's Amici di Como - Magic Lake IV Trofeo di Golf Henry Cotton's Amici di Como - Magic Lake
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L'arte della fotografia in 1776 immagini The art of photography in 1776 photos
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Evento eccezionale: le reliquie di Santa Bernadette da Lourdes a Como Exceptional event: the relics of Saint Bernadette from Lourdes to Como
70 135 84
cultura Fondazione Cologni, I Maestri del mare Fondazione Cologni, Masters of the Sea. Italian yacht-building, a story of excellence ARTE Basilica di Sant'Abbondio, gli affreschi restaurati Basilica of Sant'Abbondio, restored frescos TERRITORIO PoliformLab, il villaggio delle idee PoliformLab. the village of ideas
tra i monti e la Brianza 152 Albavilla, Albavilla, between the mountains and Brianza
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Sport 62° Centomiglia del Lario. Memorial G.Garvin Brown III 62° Centomiglia del Lario. Memorial G.Garvin Brown III
mondiale Classe 1 222 Motonautica World motor-boating Class 1 Roda è sua la Porsche Cup 2011 228 Gianluca Gianluca Roda got the Porsche Cup 2011
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FOCUS ON Focus on Focus on
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Magic Lake Lecco Card. Angelo Scola, Malgrate nel cuore Card. Angelo Scola, Malgrate in the heart
ricordando colline toscane 168 Montevecchia, Montevecchia, remembering Tuscan hills la viticoltura sa promuovere il territorio 172 Come How the wine growing can promote the territory
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Magic MOUNTAIN VALTELLINA In Valtellina...c'è anche la neve Valtellina...welcome
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Magic SWISS TICINO Il percorso del cemento The path of the cement
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Giovanni Soldini, lancia una nuova e ambiziosa sfida contro il tempo Giovanni Soldini, launches a new ambitious challenge against time SPECIALI What's on What's on Più Salute Più Salute Più Salute
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Alain Mességué: "mangiare meglio per vivere meglio" Alain Mességué: "healthy food and stay in shape" Destinazione sci
160 Ski destination 230 236
Food and drink Ristorante Piazza Repubblica, cucina di "famiglia" Ristorante Piazza Repubblica, kitchen of "family" In cucina e in cantina con Davide e Emanuele In the kitchen and in the cellar with Davide and Emanuele
NEWS
CORRADO PASSERA
SUPER-MINISTRO Made in Como di Marco Lombardo Giassetti foto Archivio sviluppoeconomico.gov.it
Como va al Governo e lo fa con un supermanager: Corrado Passera, 57 anni, una laurea alla Bocconi e una carriera da predestinato, prende il comando del superministero creato da Mario Monti e lancia l’ennesima sfida: “Con Sviluppo, Infrastrutture e Trasporti rilanceremo il Paese”. Normale, per un uomo che, partito dal nostro lago, nel corso degli anni ha basato la sua fortuna sul decisionismo, creando, come accade sempre in questi casi, grandi ammiratori, ma anche feroci critici. Per lui, però, parla il percorso professionale: una prima esperienza da McKinsey negli anni Ottanta, l’approdo nel gruppo De Benedetti, per poi passare nel ’95 alla corte di Giovanni Bazoli, che ha bisogno di rafforzare il Banco Ambrosiano Veneto. Resterà tre anni, prima di accettare l’invito dell'allora Ministro del Tesoro, Carlo Azeglio Ciampi e del Ministro delle Comunicazioni Antonio Maccanico, per risanare le Poste, un’esperienza nella quale ottiene grandi successi, riportando i conti in ordine senza grandi conflitti interni e con il lancio di Bancoposta. Così nel 2002 il ritorno alla base per la nascita di Intesa San Paolo e ora la porta aperta della politica a Roma. Anche se Corrado Passera non ha in realtà mai lasciato Como: qui c’è la sua famiglia, la mamma, il fratello Antonello, gestore e anima del Villa Flori e dell’Albergo Terminus, e la sorella Bianca, che nell’arredamento scenografico del Villa Flori ha messo tutta la sua passione. E qui sul lago ha cresciuto i suoi figli, Luigi, Sofia e Luce. Nome che ricorda l’invenzione della pila del concittadino scienziato, Alessandro Volta, che ha lasciato un segno nella storia come già lo sta facendo Corrado Passera. Parola di comasco.
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A sinistra, il neo Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti; a destra, Corrado Passera in occasione del giuramento avvenuto alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e del Presidente del Consiglio Mario Monti, 16 novembre 2011 Roma, Quirinale. Sotto, il nuovo Governo On the left, the new Minister of the Development, Infrastructures and Transport; on the right Corrado Passera on the occasion of the oath with the President of the Italian Republic Giorgio Napolitano and the President of the Council Mario Monti, 16th November 2011, Rome, Quirinal. Below, the new Government
SUPER-MINISTER Made in Como Como goes to the government with a supermanager: Corrado Passera, 57 years old, a degree at the Bocconi University and a career of a predestinated person, he is in charge of the superministry created by Mario Monti and he launches a new challenge: "With Development, Infrastructures and Transports we will relaunch the Country." It is something usual for a man who left Lake Como and based his fortune on decision-making strategies, creating – as it happens in these cases – great admirers but also strong criticisms. Anyway his professional career speaks for him: his first experience was in McKinsey in the ‘80ies, then the De Benedetti Group and in 1995 he was called by Giovanni Bazoli to strengthen the Banco Ambrosiano Veneto. He stayed there for 3 years and then he accepted the invitation by Ministers, Carlo Azeglio Ciampi and Antonio Maccanico, to restore the Post Service, an experience that brought him lots of success, setting the balances, avoiding an internal conflict and launching Bancoposta. So in 2002 he went back to the base for the birth of Intesa San Paolo and now the door is open for politics in Rome. To tell the truth Corrado Passera never left Como: here is his family, his mother, his brother Antonello – manager and soul of Villa Flori and of the Hotel Terminus – his sister Bianca, who puts all her passion in the scenographic furniture of Villa Flori. Here on Lake Como he raised his children Luigi, Sofia and Luce. The name Luce recalls of the invention of the battery by a fellow citizen, the scientist Alessandro Volta, who left his sign in the history as Corrado Passera. A promise made by a citizen of Como.
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Foto A3
Auguri
Trattoria
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Un posto da favola Il Salone delle Feste: incantevole location, alta cucina, servizio 5 stelle, prezzi competitivi. Una chance in più Se la sposa vince alla roulette con il gettone Just Married*, il viaggio di nozze sarà indimenticabile.
Divertimento per tutti Per gli amici, un gettone omaggio da 10 CHF. Un tris di cene romantiche In occasione dei primi tre anniversari, gli sposi saranno ospiti del Ristorante del Casinó.
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PEOPLE
FABIO DE LUIGI
"Questo Matrimonio
NON SA DA FARE" di Ciao Como Radio foto © Loris T. Zambelli / PHOTOMOVIE INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE C’è il Lario sullo sfondo degli ultimi giorni da fidanzati di Margherita e Paolo. Il loro matrimonio dovrà essere perfetto nella bella villa vista lago della famiglia di lei, peccato che una serie di eventi tra il tragico e il comico mettano seriamente a repentaglio il giorno più bello per i futuri sposi. La sfortuna di Fabio e la dabbenaggine del suo testimone Ivano finiscono con esasperare i genitori di Margherita, il padre borghese e originale e la madre ossessionata dalla perfezione. “La peggior settimana della mia vita” è il film, diretto da Alessandro Genovesi alla sua opera prima, che ha incassato di più nel primo week-end di novembre. Merito di una sceneggiatura pirotecnica, di un cast brillante e anche un po’ del nostro bel lago. Gli interpreti principali sono Cristiana Capotondi e Fabio De Luigi che hanno passato cinquanta giorni nella villa di Croce, appena prima del golf di Menaggio, affittata dalla produzione sia come set che come quartier generale della
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troupe. Molte riprese sono state effettuate anche a Nobiallo, Cadenabbia, all’ospedale di Gravedona e sul traghetto tra Menaggio e Bellagio. Proprio partendo dalla scena girata in mezzo al lago, che vede uno sconsolato Paolo in compagnia dell’amico Ivano (Alessandro Siani), parliamo del film con il protagonista Fabio De Luigi. Sa che qui a Como qualcuno c’è rimasto male sentendo la battuta “il lago fa c.” «Ma serviva solo a sottolineare un momento di “depressione cosmica” attraversato dal personaggio e non voleva assolutamente essere offensiva nei confronti di uno dei luoghi ritenuto da chiunque tra i più affascinanti d’Italia. Siamo stati talmente bene nei due mesi trascorsi a Menaggio che mi dispiacerebbe proprio che qualcuno si fosse risentito. Nel caso mi scuso personalmente». Di chi è stata la scelta di ambientare gran parte dell’azione sul lago di Como, forse qualche rimando a “questo matrimonio non sa da fare” di manzoniana
In questa pagina, Fabio De Luigi e Cristiana Capotondi In this page, Fabio De Luigi and Cristiana Capotondi
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Sopra, Fabio De Luigi e Alessandro Siani in una scena del film girata sul lago di Como
memoria? «Serviva un luogo che fosse verosimilmente vicino a Milano e in questo senso il Lago di Como era perfetto. Inoltre l’elegante stile architettonico delle vostre ville ci pareva ideale per raccontare le vicende di una famiglia alto borghese come quella della mia futura sposa. La suggestione manzoniana è arrivata solo in un secondo momento quando ci siamo resi conto che stavamo girando proprio su “quel” ramo del lago di Como, anzi su “quell’altro”». Il film è una commedia sentimentale con tragicomiche situazioni paradossali, pur conservando un realismo quasi cinico. Merito più di una sceneggiatura scritta bene, alla quale ha contribuito anche lei, o alla vis comica sua e di Alessandro Siani? «Merito del lavoro di squadra che comincia con la scrittura alla quale io - ed in particolare Alessandro
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Above, Fabio De Luigi and Alessandro Siani during a scene of the movie on Lake Como
Genovesi - abbiamo dedicato una grande attenzione e finisce con la capacità da parte di tutti gli attori coinvolti di dare verità ad una storia che tocca spesso corde surreali. Siani è stato il battitore libero con il quale s’è instaurato un rapporto lavorativo e umano che credo si percepisca durante tutto l’arco della storia: eravamo amici per copione, alla fine lo siamo diventati per davvero». George Clooney, e non solo, ha scelto Como quale luogo per passare parte del suo tempo, lei dove ha o amerebbe avere un buen retiro? «Vedi? Come si fa a parlar male di un luogo dove anche il buon George ha preso casa... Io ho un mio buen retiro: una piccola isoletta in mezzo al mare Adriatico, è li che passo il mio tempo quando posso. Se poi un domani Clooney dovesse mettere in vendita la sua fatemi sapere».
In questa pagina Cristiana Capotondi è Margherita, la fidanzata di Paolo, Fabio De Luigi In this page, Cristiana Capotondi is Margherita, fiancè of Paolo, Fabio De Luigi
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Sopra, Fabio De Luigi e Cristiana Capotondi
Above, Fabio De Luigi and Cristiana Capotondi
"This Wedding
hasn't to be DONE" Lake Como is in the background while Margherita and Paolo spend their last days as fiancés. Their wedding has to be perfect, in the beautiful villa on the lake front property of the family of Margherita, but a series of tragic and comic events put seriously to hazard the most beautiful day of the future bridegrooms. The bad luck of Fabio and the foolishness of his best man Ivano exasperate Margherita’s parents, her father is an original middle class man and her mother is obsessed by perfection. “The worst week of my life” is the movie directed by Alessandro Genovesi, his first work, champion of proceeds in the first weekend of November. The merit goes to a pyrotechnic screenplay, a brilliant cast and also to Lake Como. The main actors are Cristiana Capotondi and Fabio De Luigi, who spent 50 days in the Villa Croce, located before the Golf Club of Menaggio, rented by the production to be used both as a set and as headquarter of the cast. Many shots also in Nobiallo, Cadenabbia, at the hospital of Gravedona and on the ferry from Menaggio to Bellagio. Starting from the scene shot in the middle of the lake, in which a sad Paolo is with his friend Ivano (Alessandro Siani), we talk about the movie with the protagonist, Fabio De Luigi. You know that here in Como someone get upset listening to the line “f… lake”. «But it was used it to stress a moment of “cosmic depression” of the protagonist and I didn’t mean to be offensive to a place that everybody considers one of the most fascinating destinations in Italy. We had such a great time in Menaggio during the two months we spent there that I would be sorry if someone got upset. In that case I apologi-
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ze». The choice of Lake Como as a location could have a connection with the wedding of Renzo and Lucia, of the novel “The Betrothed” by Alessandro Manzoni? «We needed a place nearby Milan and in this respect Lake Como was perfect. Moreover the elegant architectonical style of your villas seemed to be ideal to describe the life of an upper middle class family such as the one of my future bride. The link to Alessandro Manzoni arrived in a second moment when we realized that we were “on that branch of Lake Como”, on the contrary on the other one». The movie is a romantic comedy with paradoxical tragicomic situations, but with an almost cynic realism. The merit goes to a well written screenplay, you gave a contribution or goes to your comic abilities and the ones of Alessandro Siani? «The merit goes to the team work which starts with the screenplay, to which I – and in particular Alessandro Genovesi – dedicated a great attention and ends with the ability of all the actors involved who make real a story that often becomes surreal. With Siani I developed a work and human relationship that can be seen in the entire story: we were friends in the screenplay and then we really became friends». George Clooney, and not just him, selected Como as a place to spend his time, where do you have or where would you like to have a buen retiro? Do you see? «How can I speak in a bad way of the place where also George got a house…I have a buen retiro: a small island in the middle of the Adriatic sea, there I like to spend my time as soon as I can. Should Clooney anyway sell his house, let me know».
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PEOPLE
CLAUDIO AMENDOLA
"I CESARONI" CIAK 14 di QuiComo.it foto Carlo Pozzoni INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE
Giulio, Cesare, Ezio. Se questi vi sembrano solo tre nomi maschili e non vi suggeriscono nient'altro, allora non siete fan de "I Cesaroni", la fiction di Canale 5 tra le più amate e seguite di sempre. Proviamo, allora, con i nomi degli attori che interpretano questi tre personaggi: Claudio Amendola, Antonello Fassari e Max Tortora. C'erano anche loro sul set comasco allestito il 27 e il 28 ottobre sulla passeggiata di Villa Olmo, tra Villa Parravicini e l'hangar dell'Aero Club. Non erano, però, gli unici. Ai ciak lariani hanno partecipato altri tre attori che certo il grande pubblico conosce bene: Max Pisu, Claudia Muzzi e Roberta Giarrusso. Nonostante i tempi stretti (solo due giorni di riprese), i numerosi fan che chiedevano autografi e il clima non proprio dei migliori, un allegro e divertente Amendola è riuscito a ritagliare lo spazio per un'intervista a Magic Lake. Cosa vuol dire recitare nella splendida cornice del Lago di Como che ha ospitato anche set molto importanti, come Star Wars, Ocean's Twelve e Casino Royale? «Significa prendersi un bel po' di umidità! Scherzi a parte, è stata davvero una bella esperienza. Siamo stati tutti molto bene a Como
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Claudio Amendola nel giardino di Villa Parravicini - Como, durante una pausa delle riprese de "I Cesaroni" Claudio Amendola in the garden of Villa Parravicini - Como, during a break of the shooting of "I Cesaroni"
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Sopra, a sinistra, Enrico Brignano; a destra, Antonello Fassari e Max Tortora
in questi due giorni. Mi chiedi cosa vuol dire recitare sul lago? Per noi vuol dire semplicemente portare un po' di Cesaroni anche qui e questo ci rende allegri». Quale anticipazione può darci riguardo alla puntata girata a Como? «Nessuna, altrimenti vi tolgo la sorpresa. Posso dirvi solo che è la numero 14. Guardatela e a circa metà puntata vedrete il lago». Sul set abbiamo visto anche Enrico Brignano che non fa parte del cast tradizionale de "I Cesaroni". «Sappiamo che interpreta un cugino imbroglione immigrato al Nord. E siccome questo cugino ha pure una villa sul lago di Como ai Cesaroni non sembra vero di andare a caccia di George Clooney. (Ride)». Come si spiega il successo in Italia delle fiction sulle famiglie? «Forse con il fatto che in Italia c'è una lunga tradizione di questo genere. Ricordiamoci che l'Italia ha inventato la “Famiglia Benvenuti”. Forse i più giovani non sanno nemmeno di cosa sto parlando. Ad ogni modo, quello fu un format esportato in tutto il mondo. Oggi, invece, siamo noi ad importare. Infatti I Cesaroni è un format spagnolo».
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Above, on the left, Enrico Brignano; on the right, Antonello Fassari and Max Tortora
Simmons. Nient’altro.
La scienza migliora il riposo
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A sinistra, immagini delle riprese della puntata numero 14 della quinta serie de "I Cesaroni" girata sul lago
On the left, photos of thre shooting of the episode 14 of the 5th serie of "I Cesaroni" on Lake Como
"I CESARONI" CIAK 14 Giulio, Cesare, Ezio. Should they just be three male names and mean nothing else to you, you are not a fan of “I Cesaroni”, one of the most beloved Italian soap opera of Canale 5. Let’s try and mention the names of the actors who play these three characters: Claudio Amendola, Antonello Fassari and Max Tortora. They were on the set in Como on 27th and 28th October along the promenade of Villa Olmo, between Villa Parravicini and the hangar of the Aero Club. They were not alone, though. On the scene in Como there were also three actors that the public knows very well: Max Pisu, Claudia Muzzi and Roberta Giarrusso. Despite the short time (just two days), the numerous fans asking for autographs and the uncertain climate conditions, a funny and happy Amendola had the time for an interview for Magic Lake. What does it mean to perform in the beautiful set of Lake Como, which was also the location for important sets, such as Star Wars, Ocean's Twelve and Casino Royale? «It means to work in the humidity! Just joking, it has been a great experience. We had a beautiful time in Como in these two days. Do you ask me what it means to perform on the lake? For us it means to bring a bit of “I
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Cesaroni” here and it makes us happy». Can you give us some anticipations regarding the episode on Lake Como? «No, you have to wait for the surprise. I can tell you that is the episode number 14. Watch it and in the middle of the episode you will see Lake Como». On the set we even saw Enrico Brignano who is not part of the traditional cast of “I Cesaroni”. We know that he plays a cheat cousin who moved to the north of Italy. «Since this cousin also has a villa on Lake Como, “I Cesaroni” felt like looking for George Clooney. (He laughs)». How do you explain yourself the success of the fiction about families in Italy? «Maybe it is because in Italy there is a long tradition on this type of fiction. We can’t forget that Italy invented the “Famiglia Benvenuti”. Probably young people don’t know what I am talking about. Anyway, that format was exported all over the world. Today, instead, it’s us those who are importing. Actually “I Cesaroni” is a Spanish format».
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GIULIA LUZI
Da "I CESARONI" un ciclone di nome GIULIA INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE
E’ la Jolanda Bellavista de “I Cesaroni”, la compagna di banco, migliore amica di Alice che, alla fine della scorsa edizione, si è fidanzata con Lorenzo. Nella prossima serie in lavorazione anche a Como e a Milano, oltre che nella classica ambientazione della Garbatella, la sua storia si intreccerà ancor più con quella delle due famiglie protagoniste e il suo personaggio troverà più spazio. Giulia Luzi, diciassette anni di Roma, in televisione ha iniziato prestissimo doppiando prima i cartoni animati e poi prestando la voce a Miley Cirus nelle canzoni in italiano della serie Hanna Montana, la beniamina dei teenager. Cantare è la sua grande passione fin da piccola e, in futuro, sogna che possa diventare anche la sua vera professione. Intanto è uscito il suo primo cd intitolato “Amica nemica”, 14 canzoni scritte per lei da grandi autori tra cui Enrico Ruggeri e Giò Di Tonno. La sua voce in diretta su Ciao Como Radio è quella di una ragazzina, ma i ra-
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di Ciao Como Radio foto Archivio Luzi
gionamenti sono di chi ha le idee chiare su quello che vuole. «Ora c’è la scuola da finire. Poi, nel pomeriggio la televisione che mi impegna moltissimo: "I Cesaroni", ma anche "Un Medico in famiglia" in cui interpreto Giulia Biancofiore. Cerco comunque di dedicare il giusto tempo alle amicizie e alla mia famiglia, però appena posso penso alla musica. Cantare è tutto per me, in estate abbiamo iniziato un musical tratto dalla fiction, si intitola “Gli imprevedibili ragazzi dei Cesaroni” e a dicembre saremo in scena a Roma al teatro Ambra, manco a dirlo, alla Garbatella». Nel tuo primo cd le canzoni parlano delle cose che i ragazzi si dicono e pensano tutti i giorni. «I testi sono assolutamente perfetti per una ragazza della mia età: amore, amicizie, futuro. C’è anche una canzone che affronta il tema dell’omosessualità. Mi sono piaciuti subito e li canto con naturalezza perché li sento assolutamente miei.
Sono onorata di aver lavorato con grandi professionisti della musica, che hanno avuto la sensibilità giusta nello scrivere canzoni per me, una ragazza di 17 anni con tanta voglia di trasmettere sentimenti positivi soprattutto in un momento difficile per tutti». Giocando con il titolo del cd, sei più amica o nemica? «Nella vita, come sul set de "I Cesaroni", credo di essere una buona amica, è il mio carattere socievole e la fiducia che ho negli altri, proprio per questo se c’è da tirar fuori la grinta e dire le cose che non mi vanno, lo faccio. Do molto e mi aspetto reciprocità». Sei così anche nelle questioni di cuore? A proposito continuerà la tua storia d’amore con Lorenzo ne "I Cesaroni"? «Alla prima domanda non rispondo perché adesso sono troppo giovane e troppo coinvolta in quello che sto facendo per avere legami veri, ne "I Cesaroni", invece, ne vedrete di tutti i colori, ma non posso dire di più».
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La copertina dell'album di Giulia Luzi The cover of the album of Giulia Luzi
From "I CESARONI" a fireball called GIULIA She plays Jolanda Bellavista in "I Cesaroni", the companion of bench and the best friend of Alice and, at the end of the last year she got engaged with Lorenzo. In the next series, set not just in the classical location of the Garbatella but also in Como and in Milan, her story will be much more linked to the one of the two protagonist families and her character will find more space. Giulia Luzi, 17 years old, from Rome, started very young on TV, dubbing the cartoons and then she was the Italian voice of Miley Cirus in the songs of the series Hanna Montana, the heroin of the teenagers. Singing was her great passion since she was a child and in the future, she dreams it could become her true profession. In the meantime, her first cd entitled “Amica nemica” (Friend enemy) is out, 14 songs written for her by important singers, such as Enrico Ruggeri and Giò Di Tonno. Her voice live on Ciao Como Radio is the
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one of a girl, but she knows exactly what she wants. «Now I have to finish the school. Then in the afternoon I am very busy with the TV “I Cesaroni”, but also “Un Medico in famiglia”, in which I play Giulia Biancofiore, anyway I try and spend time with my friends and with my family, but as soon as I can, I think about music. Singing is everything for me, in the summer we started a musical taken from the soap opera, entitled “Gli imprevedibili ragazzi dei Cesaroni” (The unpredictable guys of the Cesaroni) and in December we are performing in Rome, in the Ambra theatre at the Garbatella». In your first cd, songs speak of things that guys say and think every day. «The lyrics are absolutely perfect for a girl of my age, love, friends, future, and there is also a song about homosexuality, I immediately liked them and I sing them in a natural way, because I feel they
are mine. I am honored I worked with great musicians who had the right sensibility to write songs for me, I am 17 and I want to transmit positive feelings, above all in a moment that is difficult for everybody». Talking about the title of your cd, are you more friend or enemy? «In my life, just like on the set of “I Cesaroni” I think I am a good friend, my personality is sociable and I trust other people, for this reason if I have to show determination and say what I don’t like, I will do it. I give a lot and I expect the same». Do you act this way also in love relationships? By the way, will your love story with Lorenzo in “I Cesaroni” continue? «I won’t answer to the first question because now I am too young and too busy with what I am doing to have true relationships, instead in “I Cesaroni” all kinds of things will go on around, but I cannot say more than that».
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Da sinistra, Alessandro Gassman; al centro, Stefania Rocca; a destra, Stefania Sandrelli On the left, Alessandro Gassman; in the middle, Stefania Rocca; on the right, Stefania Sandrelli
IL MISTERO di "UNA GRANDE FAMIGLIA" di QuiComo.it foto QuiComo.it / Carlo Pozzoni / Francesco Corbetta INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE
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ALESSANDRO GASSMAN Alessandro Gassman è forse uno dei pochi figli d'arte italiani che è riuscito davvero a slegarsi dalla fama ingombrante del genitore, il grande Vittorio. Magic Lake lo ha incontrato in occasione delle riprese della nuova fiction di Rai Uno, sbarcata in riva al Lario lo scorso 24 ottobre. Con lui sul set anche Stefania Rocca, Gianni Cavina e Primo Reggiani. Assente, invece, dalle scene girate a Como, l'altra grande attrice protagonista della serie che andrà in onda nel 2012: Stefania Sandrelli. «Questo cast – ci tiene a sottolineare Gassman – è davvero di qualità, attori di cinema diretti da un regista di cinema. Per questo usare il termine fiction un po' mi indispone». Classico clima comasco di inizio autunno: fa freddo e piove. Forse è per questo che non ci sembra in grande forma. «Per forza, ho 39 di febbre». Purtroppo il lavoro è anche questo, no? «Mio padre diceva sempre che è meglio fare l'attore che andare a lavorare. Se dovessi zappare in queste condizioni sarebbe sicuramente peggio. Invece faccio l'attore. Sono fortunato. Ho una roulotte riscaldata e tante persone che si prendono cura di me». Tra poco la vedremo girare alcune scene sul set allestito sul pontile dello Yacht Club dove c'è anche un idrovolante che la attende. Ci può anticipare qualcosa sul suo ruolo in questa fiction? «Sinceramente non posso dire nulla,
se non che la mia sarà una partecipazione breve. Il mio è il personaggio che porta il mistero a tutta la serie, se vi anticipassi qualcosa manderei a monte la sorpresa. Se siete davvero curiosi non perdetevela quando sarà trasmessa! E comunque, non chiamatela fiction». Come chiamarla, allora? «Serie tv preferisco. Il termine Fiction viene spesso usato come se fosse una sottomarca del cinema. In effetti ne sono state fatte molte di scadenti. In questo caso, invece, abbiamo una produzione di grande qualità, con un cast e un regista di cinema e quando è così io vi partecipo molto volentieri». E serie tv sia! Come mai in Italia c'è questo grande successo delle serie tv che ruotano intorno a una famiglia? Tra l'altro questa non è nemmeno la prima in cui la vediamo recitare. «E' vero, ha ragione. In effetti ora che ci rifletto credo di essere stato tra i primi ad aprire la strada a questo genere. Molti anni fa girai una serie che ebbe molto successo che si chiamava “Le stagioni del cuore” con Anna Valle. Lavorammo 9 mesi a Torino e anche in quel caso con un regista di cinema, Antonello Grimaldi. Ma se mi chiede il motivo del successo di serie tv incentrate su una famiglia non saprei cosa rispondere. Forse perché l'Italia ha una società in cui la famiglia è centrale rispetto al funzionamento del Paese, più di tanti altri vicini e lontani da noi».
STEFANIA ROCCA Il freddo e la pioggia non sono il massimo per godere appieno della bellezza del paesaggio del Lago di Como. E' un peccato che gli attori del cast “Una grande famiglia” abbiano trovato un clima tanto sfavorevole. Per fortuna, però, tra loro c'è chi non ha bisogno di trovare per forza il sole per apprezzarlo, perché ormai questi luoghi li conosce bene da anni e li ama a tal punto da venirci spesso nei week-end. Stefania Rocca, una delle protagoniste della nuova fiction di Rai Uno, in onda il prossimo anno, ci tiene a precisarlo mentre si dirige verso il suo camerino-roulotte dopo avere girato una scena allo Yacht Club. «E' la prima volta che lavoro e recito sul lago, ma devo dire che la pioggia e il freddo non influenzano per nulla la bellissima immagine che ho di questi luoghi, semplicemente perché li conosco benissimo. Vengo spesso a trascorrere periodi di vacanze più o meno lunghi o semplici fine-settimana». Stefania Rocca è
nata a Torino, ma attualmente vive a Milano. Prima di trasferirsi nel capoluogo meneghino ha potuto conoscere le città più belle del mondo, come Roma e New York, dove ha frequentato l'Actor's Studio. Ora che però la sua casa è a Milano cerca e trova rifugio sulle sponde lariane appena può: «La vicinanza tra le due città ha sicuramente favorito la mia passione per Como. Per me è importantissimo staccare dalla grande metropoli e cercare relax dove i ritmi sono meno frenetici e dove il paesaggio è a dir poco stupendo». Il tragitto dal set al camerino è ormai percorso. L'attrice deve tornare ad immergersi nel copione. Lo si capisce quando un assistente la richiama, stando bene attento a non esagerare con il tono di rimprovero: «Stefania, ci sono le parti da provare per le prossime scene». L'attrice ci saluta mentre sale la scaletta della roulotte, ma fa in tempo a ripetere: «Davvero, adoro Como e il suo lago. Voi comaschi siete fortunati».
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Nelle pagine precedenti, immagini dei set allestiti allo Yacht Club di Como e presso la Poliform, sede di Arosio. In queste pagine, da sinistra, Osvaldo Salvioni, Giacomo Spinelli con la mamma; al centro, Piero Origgi con la figlia; a destra, Stefania Sandrelli con i signori Anzani, ritratti nella sede Poliform di Arosio On the previous pages, photos of the sets at the Yacht Club of Como and at Poliform, headquarters in Arosio. On these pages, from the left, Osvaldo Salvioni, Giacomo Spinelli with his mother; in the middle Piero Origgi with his daughter; on the right, Stefania Sandrelli with Mr and Mrs Anzani, in the headquarters of Poliform in Arosio
The MYSTERY of "A great family" ALESSANDRO GASSMAN is one of the very few son who followed in his father’s job without carrying on himself the imposing fame of his father, the great Vittorio Gassman. Magic Lake met him on the occasion of the shooting of the new soap opera of Rai Uno, which reached Lake Como on 24th February. “Actually – he admitted – I have a high temperature. But if I had to hoe, it would be worse: luckily I am an actor.” On the set with him there were also Stefania Rocca, Gianni Cavina and Primo Reggiani. Instead, Stefania Sandrelli, the other great actress protagonist of the series that will start in 2012, was absent. «This cast – stressed Gassman – is of high level, cinema actors directed by a cinema director. For this reason I don’t like to use the word soap opera». Classical weather in Como at the be-
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ginning of Autumn: it’s cold and rainy. Maybe this is the reason why you don’t look to be in a perfect shape. «Well, I have a high temperature». Unfortunately it can happen when you are working, can’t it? « My father used to say that it is better to be an actor rather than to be a worker. Should I hoe with a high temperature, it would be worse. Instead I am an actor. I am lucky. I have an heated caravan and lots of people who take care of me». We are about to see you acting on the set of the pier of the Yacht Club where there is an hydroplane waiting for you. Could you tell us something about your character in this soap opera? «I am sorry but I can’t tell you anything, except that I will act just for a short time. My character brings mystery in the whole
series, should I anticipate you something, you won’t have any surprise. Should you be really curious, watch it when it will be on TV! However, don’t call it soap opera». How should we call it? «I would rather say TV series. Soap opera is a definition I don’t like, because sometimes it is used to define a lower quality product of the cinema. To tell the truth many soap operas are of low level. In this case, instead, there is a high quality production, cinema actors and a cinema director and so I participate with pleasure». So let’s talk of TV series. Why is there in Italy a great success of TV series about families? This is not even the first one in which we see you acting. «It is true, you are right. Actually now that I am thinking about it, I believe I was among the first ones who
opened the road to this type of series. Many years ago I acted in a TV series which was very successful, it was called “Le stagioni del cuore” (The seasons of the heart) with Anna Valle. We worked in Turin for 9 months and also that time there was a cinema director, Antonello Grimaldi. But if you ask me the reason why TV series about families are so successful, I cannot give you an answer. Maybe it is because Italy is made of a society in which the family has a central position, more than in other countries located nearby or far away from us». STEFANIA ROCCA Cold weather and rain are not the best to enjoy the beautiful landscape of Lake Como. It’s a shame that the actors of the cast of “Una gran-
de famiglia” (A great family) found such a bad weather. Fortunately, anyway, there is someone who doesn’t need the sun to enjoy Lake Como, because she knows these places very well and she loves them so much that she uses to spend her weekends here. Stefania Rocca is one of the protagonists of the new soap opera of Rai Uno, broadcasted next year, and she wants to stress this point, while she is going to her fitting roomcaravan after she shot the scene at the Yacht Club. «It is the first time I work and act on the lake, but I have to say that rain and cold weather don’t influence the beautiful picture I have of these places, simply because I know them very well. I often come and spend short or long vacations or weekends here». Stefania Rocca was born in Turin but now she lives in Milan. Before she moved to
Milan, she got the chance to stay in some of the most beautiful cities of the world, such as Rome and New York, where she attended the Actor's Studio. Now her home is in Milan and as soon as she can, she looks for a refuge on Lake Como: «Milan and Como are not too far away, this has surely favored my passion for Como. For me it is very important to leave Milan and to look for relax where rhythms are less hectic and where the landscape is simply beautiful». From the set she goes to the fitting room and she returns to her script. An assistant calls her without exaggerating with a reproachful tone: «Stefania, there are the parts to try for the next scenes». The actress greets us while she is climbing the stair of the caravan, but she has time to repeat: «Indeed, I love Como and Lake Como. You are so lucky to live here».
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C U LT U R A
Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous foundation, photo by Emanuele Zamponi
Sotto, il restauro dello yacht Eilean, realizzato per Officine Panerai dai cantieri Del Carlo, ha richiesto quattro anni e 40.000 ore di lavoro, di Victor Togliani
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Below, the restoration of the yacht Eilean, made for Officine Panerai by the shipyard Del Carlo, it requires 4 years and 40.000 working hours, by Victor Togliani
I Maestri del MARE di Alberto Cavalli illustrazioni di Victor Togliani
"Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare”, scriveva Jorge Luis Borges, lo scrittore argentino che amava descrivere i misteri del fantastico quotidiano. E il mare è davvero un antico idioma, come ricorda Franco Cologni nella sua introduzione al volume “Maestri del Mare. La nautica italiana, una storia di eccellenza”, pubblicato da Marsilio Editori nella collana “Mestieri d'Arte” e appena uscito in libreria: ovvero, “un ineffabile linguaggio attraverso il quale si esprime la sconfinata bellezza delle acque, con la loro potenza, le loro suggestioni incantatrici e i segreti dei loro flutti. Un linguaggio che l'uomo da sempre ode, e dal quale si è lasciato ammaliare e affascinare sino a lasciare la patria per avventurarsi tra le onde, in cerca di orizzonti nuovi, di possibilità appena intraviste, o più semplicemente per il piacere di affrontare la sfida infinita che lo avvicina maggiormente alla parte più nobile,
più avventurosa di sé”. Scritto dalla docente della Bocconi Luana Carcano, il volume si avvale della preziosa parternship di Officine Panerai, la Maison di alta orologeria che ha da sempre coltivato e sviluppato un rapporto del tutto speciale con il mare: il restauro dello storico yacht Eilean, realizzato per Officine Panerai dai Cantieri Del Carlo, rappresenta un affascinante esempio di artigianalità, dedizione, impegno e passione. Valori imprescindibili per ogni bravo maestro d'arte e naturalmente per ogni vero maestro del mare. Curato dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte con il supporto di Banca BSI, il volume affronta quindi le numerose sfaccettature di un mondo che per anni ha registrato tassi di crescita di assoluto rilievo, fino ad arrivare a conquistare la leadership mondiale nel segmento della costruzione di yacht. Una leadership costruita sul design e sullo stile delle barche italiane,
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ma anche sulle competenze artigianali, sull’ingegno dell’innovazione, sulla tecnologia, sui tradizionali saperi di alcuni territori e sui valori di una consolidata cultura del mare. Gli amanti di questo mondo vi troveranno le testimonianze dirette di alcuni dei principali protagonisti del successo italiano (imprenditori, costruttori, maestri d’ascia, artigiani, designer, armatori, capitani): fra essi, oltre ad alcuni nomi leggendari che hanno fatto la storia della nautica, vi sono anche alcune “eccellenze” che operano dal Lago di Como e dal suo territorio, come la Emmeti Spars di Massimo Tagliaferri, un’azienda artigianale che in poco meno di quindici anni ha conquistato un primato invidiabile - il 90% degli alberi utilizzati nella categoria Star, la classe olimpica della vela, esce infatti dal suo laboratorio. E gli esempi si moltiplicano, in un mosaico complesso e affascinante di attività e attori che restituiscono la bellezza e il prestigio di un mondo ancora vitale, complesso, profondamente radicato nei nostri territori. Le tavole originali di Victor Togliani, uno tra i più noti illustratori italiani, rappresentano uno straordinario corredo iconografico che evoca con grande poesia e forza espressiva tutta la suggestione di questo mondo.
Sotto tavole di Victor Togliani; a sinistra, Maxi Dolphin realizza progetti all'avanguardia che coniugano alto artigianato, eccellenza e originalità; al centro, a destra Carlo Riva, innovativo precursore della nautica moderna, che ha progettato veri simboli della "Dolce Vita"; a destra, il perfetto binomio tra essenze di legno e performance in regata: i cantieri Sangermani.
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Masters of the SEA. Italian yacht-building, a story of excellence The sea is an ancient idiom, as Franco Cologni remembers in the introduction to " Maestri del Mare”. La nautica italiana, una storia di eccellenza” (Masters of the Sea. The Italian navigation, a history of excellence), published by Marsilio Editori in the series “Mestieri d'Arte”. Written by the professor of the University Bocconi Luana Carcano, with the partnership of Officine Panerai, the Maison of high watch-making which always cultivated and developed a very special relationship with the sea. Edited by the Fondazione Cologni of the Mestieri d’Arte with the support of Banca BSI, the book is about different aspects of a world that reached the world leadership built on design but also on artisanal knowledge, on the talent of innovation, on technology, on the traditional competences of some territories and on the values of a consolidated sea culture. The paintings of Victor Togliani, one of the most important Italian illustrators, represent an extraordinary iconographic set which evokes the suggestion of this world.
A destra, la copertina del libro. On the right, the cover of the book.
Below illustrations by Victor Togliani; on the left, Maxi Dolphin makes innovative projects which combine high level handicraft, excellence and originality; in the middle, on the right Carlo Riva, innovative forerunner of the modern navigation, who projected true symbols of the “Dolce Vita�; on the right, the perfect combination between wood and performance in boat race: the boatyard Sangermani.
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PIERLUIGI TESTA
L' età della CARTA "di PIETRA" di Elisabetta Comerio foto Archivio Cartorama
«We are changing the way you look at paper» è il motto che ha ispirato il lancio di Ogami, primo marchio di proprietà del Gruppo Cartorama, che ha introdotto in Italia una carta rivoluzionaria: Repap. Bifronte del termine inglese “paper”, Repap è una carta di nuova generazione, dalle prestazioni uniche ed inconfondibili e prodotta..con la pietra. Incuriositi da questa innovazione assoluta, incontriamo Pierluigi Testa, amministratore delegato del
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REPAP
Gruppo Cartorama. Da quali componenti è composta Repap? «Repap è una carta minerale derivata dall’unione di polvere di pietra – carbonato di calcio riciclato – e resine ecologiche che la rendono, rispetto alla carta tradizionale, più leggera, più bianca, morbida, antitaglio, totalmente impermeabile e più resistente, oltre che 100% tree free. Repap è creata attraverso un processo di produzione pulito,
che non utilizza acqua né emette agenti tossici nell’aria. Non contiene cloro né acidi ed è rispettosa dell’ambiente in cui viviamo». Quali sono le prestazioni offerte? «La penna fluttua sul foglio, l’inchiostro penetra a fondo al punto da creare una totale sintonia e compartecipazione tra autore, penna e carta. Le emozioni e i pensieri dell’artista vengono scolpiti in modo indelebile sulla carta di pietra, che diventa così uno strumento estremamente personale». Torniamo ad Ogami, la prima linea di prodotti realizzati interamente in carta di pietra. «Ogami è un marchio dedicato al mondo del design, nato con lo scopo di produrre oggetti di uso comune caratterizzati da uno stile originale e da un’elevata funzionalità garantita dall’utilizzo, in esclusiva per l’Italia, proprio di Repap. La prima collezione si compone di una linea di taccuini, QUOTES, articolata in 4 modelli ciascuno proposto in tre differenti formati e rigature ideali per tutte le esigenze quotidiane. La grafica dal sapore vintage e l’utilizzo di citazioni di grandi creativi del passato conferiscono al prodotto una forte carica emotiva che, unita alle valenze simboliche della carta di pietra, ne fanno un prodotto estremamente personale, una seconda pelle su cui scolpire i propri pensieri». Il materiale innovativo Repap e la capacità creativa del Gruppo Cartorama, con il contributo dell'Art Director Paolo Frello, hanno dato vita ad un prodotto unico nel suo genere, Ogami Collection.
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A lato, quaderni della linea Ogami On the side, notebook of the line Ogami
The age of the "STONE" paper REPAP «We are changing the way you look at paper» is the motto which inspired the launch of Ogami, the first brand property of the Group Cartorama, which introduced a revolutionary paper in Italy: Repap. The name comes from the word “paper” and it is a paper of new generation, with unique and unmistakable performances and produced with…stone. Curious for this absolute innovation, we met Pierluigi Testa, managing director of the Group Cartorama. How do you produce Repap? «Repap is a mineral paper, made from the union of sto-
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ne dust – recycled calcium carbonate – and ecological resins that makes it lighter, whiter, softer, no-cut, totally impermeable, 100% tree free and more resistant if compared to a common paper. Repap is created with a clean production process that doesn’t use water and it doesn’t send toxic agents in the air. It contains neither chlorine nor acids and it respects the environment in which we live». What does it offer? «The pen fluctuates on the sheet, the ink penetrates well so it creates a total harmony and union among the author,
the pen and the paper. Emotions and thoughts of the artist are carved in an indelible way on the stone paper, which becomes an extremely personal tool». But let’s go back to Ogami, the first line of product entirely made in stone paper. «Ogami is a brand dedicated to the world of design, it was born to produce objects of common use which are characterized by an original style and an elevated functionality guaranteed by the use, exclusive for Italy, of Repap. The first collection is made of a line of notebook, QUOTES, made of 4 models, each one proposed in 3 different formats and linings ideal for all the daily needs. The graphic with a vintage taste and the use of quotations of important creative personalities gives a strong emotional aspect to the product, that together with the symbolic values of a stone paper, makes it an extremely personal product, a second skin on which you can carve your thoughts». The innovative material Repap and the creative ability of the Group Cartorama, with the contribution of the Art Director Paolo Frello, gave life to a unique product, the Ogami Collection.
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ALESSANDRA CARSANA
La persona al PRIMO POSTO di Elisabetta Comerio foto Giacomo Albo
Conta poco che sia una donna cresciuta in mondo tipicamente maschile come è quello d’edilizia. La resistenza incontrata nei primi anni ha lasciato spazio e forse ha aiutato a maturare una consapevolezza che l’ha resa la donna di oggi: attenta, sensibile, determinata e aperta al futuro. Secondo la sua filosofia, l’imprenditoria dovrebbe sposarsi con i valori della persona e della società. Chiediamo ad Alessandra Carsana, titolare dell’impresa edile e stradale Pietro Carsana, in che modo questi principi si concretizzano nel lavoro. «Ho avuto un’educazione cristiana e questo mi ha aiutato a crescere nella convinzione che sia importante trasferire certi valori nel mondo del lavoro. È importante saper mettere i lavoratori nelle condizioni migliori per operare, affinché sia possibile produrre ricchezza da mettere in circolo». E parlando concretamente dell’Impresa Pietro Carsana... «Le persone che lavorano con me sono la mia grande famiglia. Per questo motivo ho sempre creduto nella necessità di andare incontro ai loro bisogni, sia dal punto di vista economico, sia nel quotidiano. Un esempio: la costruzione di un asilo nido interno all’azienda. Mi sono sempre immaginata mamme costrette a correre per portare i bambini all’asilo prima di venire a lavorare. Così, per facilitare lo svolgimento
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"La Casa sull'Albero", Malgrate "The House on the Tree", Malgrate
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Nelle pagine del servizio, immagini de "La casa sull'Albero", a Malgrate
delle attività quotidiane, ho pensato di realizzare una struttura che permettesse loro di usufruire di qualche vantaggio. Questo significa migliorare la qualità della loro vita e, di conseguenza, il loro modo di lavorare». Attenzione alle persone vuol dire anche pensare al loro futuro. Questo si traduce in edifici verdi, riduzione dei consumi e sostenibilità ambientale, come il progetto “La casa sull’albero”. «Oggi tutti gli edifici vengono realizzati in classe A. Scegliere e proporre questo tipo di progetti significa anche educare le persone, perché non è sempre facile far passare il messaggio che un'attuale spesa maggiore offrirà importanti benefici in futuro, non solo per noi, ma per l’ambiente in generale». A proposito di scelte socialmente rilevanti, voltiamo pagina per concentrarci su un altro suo importante progetto: la Fondazione Pietro Carsana. Come nasce questa idea? «La Fondazione nasce con due principali obiettivi: il primo è quello di dare continuità a questo nome e creare un “prolungamento” dell’azienda che possa continuare ad esistere anche se nessuno dei componenti della mia famiglia sceglierà di proseguire sulla strada dell’impresa edile. Il secondo obiettivo è di rafforzare la funzione sociale dell’imprenditoria».
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On these pages, photos of "The House on the Tree", in Malgrate
In che modo? «Dopo aver constatato la difficoltà di molti giovani ad entrare nel mondo del lavoro, ho deciso di aiutarli, creando un punto di incontro tra domanda e offerta. Grazie alla collaborazione con il dottor Giovanni De Censi, presidente del Credito Valtellinese, e dopo aver approfonditamente discusso con il Professor Assunto Quadrio Aristarchi, docente di psicologia del lavoro dell’Università Cattolica di Milano, abbiamo costruito una realtà solida e proficua. Il Progetto “Imparare a lavorare” coinvolge aziende disponibili ad accogliere giovani dai 18 ai 30 anni per un periodo di lavoro-apprendimento della durata di sei mesi. La Fondazione presenta i giovani alle aziende, dopo aver verificato la disponibilità e la motivazione di ciascuno di loro ad impegnarsi in questa esperienza di formazione. I giovani vengono retribuiti direttamente dalla Fondazione, mentre la parte assicurativa è garantita dall’amministrazione provinciale di Lecco. Un dato che vorrei sottolineare è che il 45% dei ragazzi e delle ragazze impegnati in questi primi sei mesi è rimasto nelle aziende, con contratti di diverso genere. Nel secondo anno di attività si prevede l’ampliamento del raggio d’azione, attraverso il coinvolgimento anche di aziende di province limitrofe a Lecco ed un maggior numero di ragazzi».
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Azienda associata
"La Casa sull'Albero", Malgrate "The House on the Tree", Malgrate
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Per me le persone sono insostituibili
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For me people are irreplaceable
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PEOPLE in front It doesn’t matter if she is a woman who grew in typically man world such as the construction. The resistance of the first years is gone and maybe it helped her in developing an awareness that made her the woman of today: careful, sensitive, determined and open to the future. According to your philosophy, the entrepreneurs should follow the values of the person and of the society. We ask her how these principles can be concretized at work. «I had a Christian education and so I am convinced that it is important to transfer certain values in the professional world. The workers have to stay in the best working conditions, so that we can produce wealth to put in circle». Attention to the people means to think about their future. This is translated in “green buildings” as “The house on the tree”. «Today, all the buildings are made following the guidelines of the class A. To choose and to propose this type of projects also means to educate people, because it isn’t always easy to pass the message that if you spend more, you will have important benefits in the future».
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Speaking of remarkable choices, let’s talk of an important project: the Foundation Pietro Carsana. How was this idea born? «The Foundation was born with two main goals: the first one is to give continuity to this name and to create a “prolongation” of the company. The second one is to strengthen the social function of the entrepreneurs». How? «Thanks to the collaboration with Doctor Giovanni De Censi, president of Credito Valtellinese and after we discussed with the Professor Assunto Quadrio Aristarchi, professor of working psychology at the Università Cattolica in Milan, we built a solid and useful reality, a meeting point between demand and offer. The Project “Learn to work” involves companies which are available in welcoming young people, from 18 to 30 years old, for a period of job-learning of 6 months. The guys are paid directly by the Foundation, while the insurance covering is granted by the provincial administration of Lecco. The important data is that 45% of the boys and girls involved in this 6 month project stayed in the companies, with different types of contracts».
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TERRITORIO
IL VILLAGGIO
delle IDEE foto Archivio Poliform
Poliform è lieta di annunciare il debutto di Poliform|lab, un nuovo spazio creativo dedicato esclusivamente a tutte le attività di comunicazione dell’azienda. Strutturato come un piccolo villaggio, Poliform|lab è concepito come un luogo dove le idee possono circolare liberamente creando contaminazioni creative tra marketing, showroom, visual merchandising, fotografia e web design. La convergenza di tutte queste attività in un unico spazio incoraggia uno scambio di idee senza precedenti e permette ai vari dipartimenti di influenzarsi l’uno con l’altro. Poliform|lab è, inoltre, è la più grande e coesa finestra sul mondo Poliform, che permette a dipendenti, clienti, architetti e rivenditori una visione chiara e univo-
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ca dell’essenza dell’azienda. Progettato da Carlo Colombo, Poliform|lab è la settima delle strutture Poliform, tutte localizzate nel distretto della Brianza. Costruito seguendo dei rigidi principi ambientali molto importanti per l’azienda, la struttura è in completa armonia con tutto ciò che la circonda ed è stata concepita per essere energeticamente auto sufficiente. Un complesso di pannelli fotovoltaici forniscono interamente l’energia necessaria per il funzionamento dell’edificio, sottolineando, così, il grande impegno eco sostenibile dell’azienda. Uno spazio imponente di 13.500 metri quadri coperti che mette la creatività e il dialogo in primo piano incoraggiando le più diverse ispirazioni e la condivisione delle idee. Lo showroom di 3.000 metri quadri progettato da Chicco Bestetti in collaborazione con il Project Department Poliform, è il nucleo pulsante di tutte le attività. Costruito con la stessa logica di uno spazio aperto, è concepito come una vetrina a rotazione dei prodotti costantemente aggiornato per riflettere le diverse collezioni. E’ il più grande showroom Poliform nel mondo, uno spazio enorme all’interno del quale sperimentare proposte grafiche, stilistiche e architettoniche.
THE VILLAGE
of IDEAS Poliform is pleased to announce the debut of Poliform Lab, a new creative hub dedicated exclusively to the company’s entire communications activity. Conceived as an idea center, the village-like structure offers a unique creative contamination between marketing, showroom design, visual merchandising, photography and web design activity. The convergence in one space encourages anunprecedented exchange of ideas and influence between departments. It has also created the largest, most cohesive window into the world of Poliform, allowing employees, clients, architects, and re-sellers alike a crystal clear vision of this venerable furniture brand. Designed by Carlo Colombo, Poliform Lab is the seventh of Poliform’s structures in its home base of Brianza, Italy. The building has been created according to the company’s strict principles regarding ambience: not only is the structure in complete harmony with its surroundings, but it has also been designed to be energetically self-sufficient. Solar powered panels provide the entire power source for the building, underscoring a commitment to sustainability. Set over an enormous 13.500 square meters, the space was conceived to prioritize creativity and dialogue, and to encourage diverse inspirations and shared solutions. The massive 3.000 square meter showroom design by Chicco Bestetti in collaboration with Poliform Project Department, which serves as the anchor of all activity, is based on the same open plan logic. The space has been devised as a rotating window of product and solution offerings that is constantly updated to reflect changing collections. The largest showroom of Poliform in the world, the large space affords an ideal opportunity for styling, graphic and architectural experimentation. It is designed to be solutions-oriented space, and also provides a contract division dedicated to the largest international suppliers and a logistics unit. Divided by proposed room set-ups and thematic technical areas, the showroom allows for a complete exploration of Poliform’s bookcases to the wardrobes, from the beds to the kitchens Varenna: a collection in the name of versatility to meet the uniqueness of each home. With its laboratory philosophy, Poliform Lab is an ideal meeting place not only for the company’s diverse departments, but also for architects, resellers, and anyone who wants to learn more about the company. This new hub allows for the effortless convergence of ideas and a provides a cohesive global picture.
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EVENTI
Serata
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Amici di Como & Magic Lake a CastaDiva di Elisabetta Comerio foto Carlo Pozzoni, Archivio CastaDiva
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Sopra, gli ospiti presenti al Resort CastaDiva in occasione della presentazione del numero autunnale di Magic Lake Non serviva lasciare spazio all’immaginazione per sognare al Resort CastaDiva. La location che ha accolto gli associati di Amici di Como, inserzionisti della rivista e altre autorità alla presentazione di Magic Lake, edizione autunno 2011, ha infatti regalato agli oltre trecento invitati presenti scenari difficilmente riscontrabili in altri luoghi. La serata è stata scandita da diversi momenti. Il primo è stato la presentazione della rivista Magic Lake, che oltre ai relatori Daniele Brunati e Silvio Santambrogio, è stata arricchita dal contributo di alcuni illustri ospiti presenti in platea: il consigliere delegato, Gabriele Zerbi con il nuovo direttore dell’hotel,
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Above, the public at the Resort CastaDiva on the occasion of the presentation of the autumn edition of Magic Lake Andrea Luri, Vittorio Missoni, il registra di Rai International, Fabio Di Nicola, Alberto Cavalli, Direttore Generale Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte insieme a Partizia Sanvitale autrice del volume “La mano che cura”, e Ivana Spagna che ha presentato la ristampa del suo libro, “Briciola storia di un abbandono”. La serata è poi proseguita all’interno di Villa Roccabruna e dell’Orangerie, allestite dal personale del resort come un unico, grande ristorante capace di accogliere tutti gli ospiti. Lo splendido panorama che ha fatto da cornice alla serata, ha contribuito ad incrementare il fascino di questo esclusivo appuntamento.
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Sopra, a sinistra, Daniele Brunati, editore della rivista; a destra, Silvio Santambrogio, presidente di Amici di Como; sotto, gli ospiti in sala
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Above, on the left, Daniele Brunati, publisher of the magazine; on the right, Silvio Santambrogio, president of Amici di Como; below, the guests in the hall
Sopra, a sinistra, Gabriele Zerbi, consigliere delegato di CastaDiva; a destra, Andrea Luri, direttore di CastaDiva; sotto, il pubblico in sala
Above, on the left, Gabriele Zerbi, managing director of CastaDiva; on the right, Andrea Luri, director of CastaDiva; below, the public
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Sopra,a sinistra, Fabio Di Nicola, regista di Rai International; a destra, Vittorio Missoni; sotto, gli ospiti in sala
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Above, on the left, Fabio Di Nicola,director of Rai International; on the right, Vittorio Missoni; below, the guests in the hall
Sopra, a sinistra, Alberto Cavalli, direttore generale Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte; a destra, Patrizia Sanvitale, autrice del volume "La mano che cura"; nella pagine seguenti, ospiti della serata
Above, on the left, Alberto Cavalli, general director of Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte; on the right, Patrizia Sanvitale, author of the book "La mano che cura"; in the following pages, guests of the evening
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Sopra, a sinistra, Ivana Spagna con i Signori Cappelletti della Gioielleria Cappelletti di Cant첫; a destra, la copertina del libro di Ivana Spagna; a lato, la cantante con Lorenzo Riva e Ugo Cerruti; sotto gli ospiti della serata. Nella pagina successiva un esterno del Resort CastaDiva Above, on the left, Ivana Spagna with Mr. and Mrs. Cappelletti of the Gioielleria Cappelletti of Cant첫; on the right, the cover of the book of Ivana Spagna; on the side, the singer with Lorenzo Riva and Ugo Cerruti; below some guests at the evening. In the following page CastaDiva Resort
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Sopra, lo staff del CastaDiva Resort e il buffet
Evening
Above the staff of the CastaDiva Resort and the buffet
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Amici di Como & Magic Lake at CastaDiva You don’t need to leave space to your imagination to dream of the Resort CastaDiva. The location welcomed the members of the association Amici di Como, the advertisers of the magazine and the authorities for the presentation of Magic Lake, edition autumn 2011. They enjoyed beautiful sceneries you can hardly find in other places. The evening was divided into different parts. The first one was the presentation of the magazine Magic Lake, besides the speakers Daniele Brunati and Silvio Santambrogio, it was enriched by the contribution of some illustrious guests: the managing director, Gabriele Zerbi with the new director of the hotel, Andrea Luri, Vit-
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torio Missoni, the director of Rai International, Fabio Di Nicola, Alberto Cavalli, General Manager of Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte together with Patrizia Sanvitale author of the book “La mano che cura” and Ivana Spagna, who presented her book “Briciola, storia di un abbandono” (Briciola, story of an abandonment). Then the evening continued in the Villa Roccabruna and in the Orangerie, prepared by the staff of the resort as a single big restaurant which welcomed over 300 guests. The beautiful view was the frame of an enchanting evening and it contributed in increasing the charm of this exclusive appointment.
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Buon Natale e felice anno nuovo! Il nostro è un augurio senza confini.
Un altro anno di crescita è trascorso e un anno di nuove prospettive è alle porte. Il nostro ottimismo è sempre attivo, proprio come i nostri trasporti, pronti a sostenere il tuo business, ovunque, 24 ore su 24. UBV group è il partner ideale per fare strada.
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EVENTI
COMO CITTÀ DEI BALOCCHI compie 18 anni di Elisabetta Comerio foto Archivio Città dei Balocchi
Magic Light Festival 2010, piazza Duomo, Como
La Città dei Balocchi è maggiorenne! Un obiettivo importante, raggiunto grazie alla tenacia, alla creatività e alla disponibilità di tante persone che nell’arco di questi diciotto anni hanno saputo dare importanti contributi. In occasione dell’edizione 2011-2012 non poteva tradire le aspettative dei tantissimi appassionati visitatori e ha così deciso di “confezionare” un Natale
all’insegna della tradizione, con uno sguardo rivolto all’Anno Internazionale delle Foreste che lascerà un’importante impronta sulla manifestazione. Così, piazza Cavour sarà resa fruibile a bambini ed adulti, grazie alla proposta del caratteristico Mercatino di Natale e ad un allestimento innovativo, nel quale i giovanissimi potranno addentrarsi, con stupore e
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Immagini delle scorse edizioni della Città dei Balocchi Photos of the past editions of Città dei Balocchi
meraviglia, nella casa di Babbo Natale, nella quale si susseguiranno appuntamenti ludici e didattici. La mostra di presepi, i percorsi di educazione civica con le Forze dell’Ordine cittadine, una mostra e tanti appuntamenti teatrali al Broletto saranno alcuni degli ingredienti insieme agli attesissimi appuntamenti con l’arrivo di Babbo Natale, il Capodanno sul lago e l’arrivo della Befana il 6 gennaio.
COMO CITTÀ DEI BALOCCHI 18 years old Città dei Balocchi is 18 years old! An important moment reached thanks to the tenacity, the creativity and the availability of many people who gave important contributions in these 18 years. On the occasion of the edition 2011-2012 it couldn't fail to come up to the visitor expectations and so it decided to “pack” a traditional Christmas, with a special attention to the International Year of the Forests which leaves an important sign on the event. So, piazza Cavour will be at disposal of children and adults, thanks to the proposal of the characteristic Christmas Market and thanks to an innovative setting, in which young people could discover the house of Santa Claus, with different fun and educational appointments. The crib exhibition, the civics with the City Police, an exhibition and many theatre appointments at the Broletto will be some of the ingredients together with the long-awaited appointments: the arrival of Santa Claus, the New Year's Eve on the lake and the arrival of the Befana on 6th January.
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EVENTI
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CIRCOLO GOLF VILLA D'ESTE
IV Trofeo di Golf Henry Cotton's Amici di Como Magic Lake di Elisabetta Comerio foto Francesco Corbetta
Iniziamo dalla passerella d’onore riservata ai vincitori: 1° netto, Franco Bologna e Mario Aragnetti Bellardi; 1° lordo, Federico Tolu e Alessandro Previero; 2° netto, Andrea Demolli e Alessandro Marelli, 3° netto, M. Sofia Ciceri e Bianca Del Favero; 1° signore, Federica Bologna e Francesca Tieghi. Questi sono alcuni dei protagonisti del Trofeo Amici di Como – Henry Cotton’s - Magic Lake, che si è svolto presso l’ormai famigliare Golf Club Villa d’Este sabato 29 ottobre. Un impegno per lo sport voluto dagli sponsor, un evento che ogni anno si ripete e che rappresenta ormai un appuntamento fisso per tantissimi appassionati che ad ogni edizione confermano la loro affezione, non facendo mancare la loro presenza.
Let’s start with the winners: ° net, Franco Bologna and Mario Aragnetti Bellardi; 1° gross, Federico Tolu and Alessandro Previero; 2° net, Andrea Demolli and Alessandro Marelli, 3° net, M. Sofia Ciceri and Bianca Del Favero; 1° women, Federica Bologna and Francesca Tieghi. These are some of the protagonists of the Trophy Amici di Como – Henry Cotton’s - Magic Lake held at the familiar Golf Club Villa d’Este on Saturday 29th October. A commitment for sport made by the sponsor, an event that every year is back and represents an appointment for all the fans who in every edition show their affection with their presence.
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PEOPLE
LUCA GALLIANO
"Non smetto di SOGNARE" di Marco Lombardo Giassetti foto Archivio Luca Galliano
Per un golfista europeo c’è solo un sogno: partecipare al British Open a Saint Andrews, ma per un golfista di Como c’è molto di più, se è vero che Luca Galliano fin da piccolo pensava a qualcos’altro: «Io vorrei tanto giocare l’Augusta Masters e la Ryder Cup». Ovvero il trofeo messo in palio nella sfida Usa contro Europa, la più importante di questo sport: «Beh, se dev’essere un sogno almeno che sia adeguato…». Quello che Luca non dice, però, è che in fondo a volte i sogni diventano realtà, soprattutto per un golfista – nato a Lugano, ma comasco a tutti gli effetti – che a 26 anni ha ancora tanti green da calcare, soprattutto perché solo nel 2007 ha cominciato a fare il professionista davvero: «Devo ringraziare Bernardo Carvalho: mi allenavo con lui a Barlassina e mi ha messo in testa che potevo farcela. E adesso che mi sono spostato a Monticello con Giovanni Gaudioso ci provo davvero». A che punto siamo, Luca? «Sono entrato nel circuito Alps Tour che si
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svolge principalmente in Francia, Spagna e Austria. E’ quello che qualifica i primi cinque della stagione al Challenge, ovvero il gradino sotto l’European Tour». Risultati? «Quest’anno purtroppo ho potuto partecipare solo a sei tornei, questione di sponsor…». Perché il golf costa… «Ad alto livello sì: già nell’Alps Tour una stagione può variare dai 20 ai 25mila euro. Compreso il coach e lo psicologo». Ovvero? «Ovvero che nel golf bisogna allenarsi tanto, si sta 7-8 ore sul campo ogni giorno. Ma se la testa non funziona…». …la pallina va da un’altra parte. «Già. Infatti adesso stanno arrivando i risultati: sono molto preciso, gioco corto e drive sono i miei punti di forza. C’è da lavorare sul putt, ma sono ottimista». Insomma: pronto al viaggio da Como ad Augusta. «Eh, magari… Di strada ce n’è tantissima e chissà se mai ci arriverò. Diciamo che mi sono
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Sopra, Luca Galliano impegnato in una gara di golf
Above, Luca Galliano, during a golf competition
"I keep on DREAMING" dato un termine fino ai 30 anni. Anche se tanto poi alla fine la passione ti fa andare sempre avanti». E questa passione da dove arriva? «Seguivo mio padre a Lanzo d’Intelvi, avevo 10 anni. Una volta ho detto: ci provo. Da quel momento ho lasciato il tennis per il golf». Poi tanti sacrifici, però nel momento migliore per il golf italiano. «Infatti: davvero stiamo crescendo. Ci sono i due Molinari, Manassero e anche Gagli che è esploso all’improvviso». E tu a chi ti ispiri? «Direi a Francesco: è un grande, gioca in un modo pazzesco. Matteo Manassero invece è un vero talento: impossibile prenderlo come esempio, lui è unico». E Luca Galliano? «Io intanto spero di trovare uno sponsor che mi consenta di giocare con più continuità ad alto livello e a selezionare le gare migliori. E poi…». Già, poi c’è sempre le Ryder Cup… «Vero: in fondo se non si sogna un po’ cosa si gioca a fare?»
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For an European golfer there is just one dream: to take part to the British Open in Saint Andrews. But Luca Galliano thought of something different since he was a child: «The Augusta Masters and the Ryder Cup. Should it be a dream, it has to be a suitable dream». He was born in Lugano, but he is officially a citizen of Como, he is 26 and he still has lots to do, above all because he became a professional player in 2007: «I have to say thank you to Bernardo Carvalho: I practiced with him in Barlassina and he convinced me I could make it. Now I moved to Monticello with Giovanni Gaudioso». He is in the Alps Tour (the circuit that qualifies for the Challenge, a step below the paradise of the European Tour), this year Galliano played in six tournaments: «It is a matter of sponsor: a season like this one costs up to 25000 Euro, including the coach and the psychologist. In golf you practice a lot, but the head is very important». But the results are coming and to become like Francesco Molinari («my idol, while Manassero has a big talent to be imitated») there is still time: «I gave myself a limit: 30 years old». There is always a place that waits for you at the Ryder Cup: «If you don’t dream a little bit, you shouldn’t play».
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Dr. Panzeri, lei che lavora a stretto contatto con gli sciatori professionisti in qualità di medico responsabile della nostra nazionale di sci alpino, ora che siamo alle porte della nuova stagione invernale ci può indicare quali sono i traumi più frequenti nella pratica di questo sport? Lo sci è uno sport a medioalto rischio traumatico, non solo nei professionisti ma anche negli sportivi amatoriali. Il distretto anatomico più colpito è sicuramente il ginocchio, interessato da circa il 40-50% di tutti gli infortuni, con la rottura del legamento crociato anteriore come evento più frequente. Sono in aumento anche le problematiche legate alla schiena: patologie da over use, e soprattutto negli amatori le fratture agli arti inferiori da scontri diretti tra sciatori in pista. Come spiega l’elevato numero di infortuni al ginocchio? Negli ultimi anni abbiamo riscontrato un vero e proprio aumento esponenziale di questi infortuni. Studi scientifici supportati anche dall’esperienza sul campo hanno dimostrato che questo incremento è legato soprattutto all’evoluzione dei materiale tra cui soprattutto l’introduzione degli sci sciancrati che, sebbene da un lato ha permesso di migliorare le performance sportive e ha reso più facile le curve e più divertente sciare, dall’altro ha aumentato la velocità di discesa, soprattutto in curva, riducendo così la possibilità di recuperare dall’errore che spesso fa scaricare tutta l’energia sulla prima articolazione libera di muoversi su più assi, il ginocchio, facendo aumentare così la possibilità di rompersi il legamento crociato anteriore. Fortunatamente le nuove tecniche chirurgiche e una buona riabilitazione permettono ai nostri atleti e anche agli amatori di poter tornare sugli sci allo stesso livello di prima in tempi abbastanza veloci. Ha qualche suggerimento per la prevenzione di questi infortuni in chi si appresta ad affrontare la prossima stagione sciistica? Il pericolo più grande per lo sciatore amatoriale è quello di arrivare impreparato dal punto di vista fisico proprio alla prima uscita. Per questo motivo consiglio un periodo di allenamento adeguato, che dovrebbe iniziare almeno un paio di mesi prima. In particolare deve essere data attenzione al rinforzo degli arti inferiori, alla ginnastica propriocettiva (per migliorare il controllo del proprio equilibrio e l’uso degli attrezzi), alla core-stability, ovvero al rinforzo degli addominali e dei lombari profondi e all’allenamento aerobico (cyclette, corsa e nuoto) per migliorare la propria resistenza e non affaticarsi precocemente. Quali altre attenzioni suggerisce a chi inizia una giornata di sci? Anche nello sci riveste una grande importanza la corretta alimentazione. Per questo motivo è importante iniziare la giornata con una sana e ricca colazione e non appesantirsi invece durante il corso della giornata. Qualche esercizio di stretching e di riscaldamento prima di mettere gli sci ai piedi eviterà fastidi muscolari e più lente reazioni muscolari ad eventi improvvisi. Affrontare sempre le discese con la dovuta prudenza senza dimenticare l’uso del casco, rispettando sempre le regole delle piste e gli altri sciatori. Altra cosa molto importante è quella di utilizzare materiali adeguati alle proprie capacità perché utilizzare sci troppo performanti se non si è allenati e tecnicamente all’altezza, può aumentare il rischio di infortunarsi. Ha qualche trucco da suggerirci? Non esistono trucchi, ma l’uso del buon senso aiuta sempre. Fermatevi prima di essere troppo stanchi: la stanchezza gioca brutti scherzi, i muscoli affaticati reagiscono peggio e con più lentezza ed il rischio di infortunio aumenta. Un segreto potrebbe essere quello di non fare mai “l’ultima discesa” della giornata ma fermarsi prima.
Dr. Panzeri, you work in close contact with professional skiers as the doctor responsible for the physical fitness of Italy’s national alpine skiing team, now that we’re at the start of the winter season could you tell us what the most frequent injuries are when doing this sport? Skiing is a medium-high risk sport regarding injuries, not only for professionals but also amateurs. The most frequently involved part of the body is definitely the knees, some 40-50% of all injuries, the rupture of the anterior cruciate ligaments being the most common. Problems related to the back are also on the rise such as pathologies deriving from overuse, and in amateurs fracturing of the legs in collisions with other skiers on the slopes. How do you explain this high number of injuries to the knees? In recent years we’ve noticed an exponential rise in this type of injury. Scientific studies supported by practical experience have shown that the increase is linked to the evolution in materials, above all to the introduction of carving skis, which, on the one hand have improved performance rendering curving easier and skiing more fun, on the other hand they have increased speed, especially when curving, and reduces the possibility to correct errors which often discharge all the energy to the first articulations free to move in more than one axis, the knees, hence increasing the chances of the anterior cruciate ligaments to rupture. Fortunately new surgical techniques and a good rehabilitation allow our athletes to return to their skis performing at the same level as before quite fast. Do you have any suggestions on how to avoid these injuries for those who are about to hit the ski slopes? The most serious danger for the amateur skiers is turning up at the ski slopes physically unfit. For this reason I recommend an adequate training period which should start a couple of months before attempting the first skiing session. In particular the leg muscles must be reinforced, exercises to improve balance and make the use of equipment easy must be done as well as strengthening the corestability i.e. the abdominal and lower lumbar muscles, and engaging in aerobic activity (running, swimming, exercise bicycle) to improve stamina so as not get tired too soon. Any other suggestions for those planning a day on skis? A well-balanced diet is of great importance also in skiing. For this reason it is a good idea to start the day with a healthy, nutritional breakfast and to keep light during the course of the day. Some stretching and warm up exercises before putting the skis on will help avoid discomfort to the muscles and slower muscular reaction to sudden events. Move down the slopes with due care and attention without forgetting to wear a helmet, respect the rules and other skiers on the ski-runs. The other important point is to use equipment adequate to your capabilities, using high-performance skis, if you’re not trained or technically able to use them, may increase the risk of injury. Do you have any tricks to suggest? There are no tricks but common sense always helps. Stop before you get too tired, fatigue can be troublesome, tired muscles react badly and slowly, and the risk of injury goes up. One secret may be not to do ‘the last run’ of the day, but to call it a day just beforehand.
TERRITORIO
L' Arte della FOTOGRAFIA in 1776 IMMAGINI di Laura d'Incalci
Premio Famiglia Comasca - Kosaka Kouhei di Tokamachi - Giappone
L'arte della fotografia condensata in un'ora di proiezione. E' l'effetto percepito durante la premiazione del 33° Concorso fotografico nazionale Italia e Svizzera, organizzato dal Foto Cine Club Cernobbio lo scorso 13 novembre a Villa d'Este. Su 1776 immagini presentate da 202 concorrenti, la giuria ha premiato 52 foto di 41 autori, ammettendone comunque alla proiezione 229 di 102 autori. L'evento ha espresso un forte legame con il territorio lariano, come sottolineano il premio promosso dall'Assessorato provinciale al Turismo, il premio dedicato a Sante Frantellizzi, già prefetto di Como, quello a ricordo del fotografo Leon Battista Guarisco o il riconoscimento “Famiglia Comasca per la Città di Tokamachi” per il quale sono stati premiati tre autori giapponesi. «A questa edizione, la seconda che ha archiviato la diapositiva aprendo l'ingresso alla fotografia digitale, hanno partecipato dilettanti di gran talento - ha notato Antonio Vasconi presidente del Foto Cine Club Cernobbio - Le immagini premiate rappresentano una sintesi di perfezione, lasciano supporre un lungo tirocinio maturato sul campo».
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Premio Speciale Dott . Frantellizzi - Siclari Luigi di Faggeto Lario -Como
Tema Libero - reportage - Franchi Elisabetta di Como
The ART of Photography in 1776 photos Tema libero ritratto - Salice Francesca di Cantù
The art of the photography concentrated in a hour of projection. This is the effect perceived during the awarding of the 33rd Italy and Swiss national photographic contest, organized by the Photo Cine Club Cernobbio on 13th November 2011 in Villa d’Este. Of 1776 photos presented by 202 competitors, the jury rewarded 52 photos of 41 participants, but the projection included 229 photos of 102 participants. The event presented a strong bond with the territory of Como, because the prize promoted by the Provincial Tourism Department is dedicated to Sante Frantellizzi, who was prefect of Como and to Leon Battista Guarisco, photographer and to “Famiglia Comasca per la Città di Tokamachi” for which three Japanese participants were awarded. «In this edition is the second one that left slides in favour of the digital photos, there were many talented amateurs – noticed Antonio Vasconi president of the Foto Cine Club Cernobbio - the photos awarded represent a synthesis of perfection which let you think of a long apprenticeship developed on the field».
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PEOPLE
S.E. MONS. DIEGO COLETTI
La Diocesi di COMO in Festa per il suo VESCOVO di Laura d'Incalci foto Carlo Pozzoni
Ha spento 70 candeline il vescovo Diego Coletti, attorniato da un'immensa, festosa folla. L'immagine, decisamente hollywoodiana, è per certi versi metaforica. Ma rende comunque l'idea del clima realmente carico di gioia, commozione, gratitudine per una festa di compleanno assolutamente speciale, dedicata dai comaschi al vescovo nato a Milano il 25 settembre del 1941, e che proprio quest'anno ha ricordato un'altra significativa ricorrenza, i dieci anni di ministero episcopale, i primi sei a servizio della diocesi di
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Livorno e i seguenti dedicati alla chiesa lariana. Un primo evento è stato celebrato in cattedrale la sera della vigilia: una solenne liturgia, presieduta dallo stesso monsignor Coletti, ha alimentato sentimenti di affetto e gratitudine per il dono di una comunione ecclesiale vissuta e testimoniata, espressa anche nel desiderio di una particolare vicinanza alla gente, specialmente a quanti vivono oggi le difficoltà prodotte dalla crisi. A connotare con un accento di fraterna solidarietà sociale la festa, che si è conclusa sotto i portici del Bro-
A destra, la solenne liturgia celebrata il 24 settembre in Cattedrale, la sera della vigilia del compleanno di S.E. Mons. Diego Coletti On the right, on 24th September Mons. Diego Coletti presided a liturgy in the cathedral
letto con torta, brindisi, canti e applausi, l'invito, diramato già in precedenza, a tradurre eventuali doni in offerte da destinare al Fondo diocesano di Solidarietà “Famiglia e Lavoro” che già dal 2009 offre sostegno ai nuclei familiari drammaticamente provati dall'emergenza economica. Da sempre immedesimato nelle più diverse istanze, il vescovo Coletti ha meritato anche un riconoscimento a palazzo Cernezzi: nel corso del Consiglio comunale di lunedì 26 settembre, il presidente del Consiglio Mario Pastore, affiancato dal sindaco Stefa-
no Bruni, ha conferito al vescovo la cittadinanza onoraria della città di Como. E del resto il vescovo Diego ha sempre manifestato una concreta attenzione ai problemi di una città che considera “sua”: quando la Classe del 1941 della Stecca, la scorsa primavera, aveva anticipato i festeggiamenti coinvolgendo il coscritto very important in un progetto che prevede l'installazione di panchine in alcune zone urbane, monsignor Coletti non ha esitato a sponsorizzare l'idea regalando una panchina per l'arredo del centro città. (segue)
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Il Vescovo Coletti riceve la cittadinanza onoraria della Città di Como il 26 settembre An important recognition was conferred to the bishop in the town hall on Monday 26th September, he became freeman of the city of Como.
The Diocese of COMO celebrates his BISHOP The diocese of Como celebrated an important birthday, the bishop Diego Coletti turned 70 years old and this is also the year of the decennial of his episcopal office. On 24th September 2011 monsignor Coletti presided a liturgy in the cathedral expressing feelings of deep communion with the priests and the communities of the submitted diocesan church and inviting the believers to turn possible gifts into donations for the diocesan fund of Solidarity “Family and Work” that already in 2009 gave support to family who have dramatic economic emergencies. An important recognition was conferred to the bishop in the town hall on Monday 26th September, he became freeman of the city of Como. Moreover the event organized by the cultural Association Famiglia Comasca in the basilica of Sant’Abbondio was of strong suggestion: the presentation of the frescos recently restored by the Academy Aldo Galli, followed by the concert of the Choral San Nicola directed by Marco Monti. It was an experience of great fascination and it was particularly appreciated by the bishop Coletti who expressed feelings of deep gratitude. Another exciting occasion was the one in Rome, in St. Peter square, on 23rd October 2011: over 1000 inhabitants of Como took part in the ceremony of canonization of St. Luigi Guanella, the first modern saint of the diocese of Como. “He walked in our streets. He was in our parish churches. He helped and still helps poor, humble and needy people – says Coletti – he reminds us that holiness and involvement for our brothers are not for few, but for everybody”.
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ARTE
Basilica di SANT' ABBONDIO: gli affreschi RESTAURATI Basilica of Sant' Abbondio, restored frescos
di Laura d'Incalci foto Vanda Maria Franceschetti
A sinistra, la Basilica di Sant'Abbondio On the left, Basilica of Sant'Abbondio
(...) Ma la vera festa di compleanno il vescovo Diego Coletti l'ha vissuta nella basilica di Sant'Abbondio dove proprio la Bellezza messa a tema nel suo discorso per la ricorrenza del santo patrono di Como è affiorata attraverso le suggestive espressioni artistiche degli affreschi di recente restaurati ad opera dell'Accademia Aldo Galli e le armonie musicali della Corale San Nicola diretto da Marco Monti. Un evento organizzato dalla Famiglia Comasca presieduta da Piercesare Bordoli, indomabile promotore di progetti a vantaggio della città e del suo prezioso patrimonio culturale, che ha introdotto la serata, salutato il pubblico, le autorità presenti, i soggetti che hanno sostenuto l'impresa dall'Accademia diretta da Clemente Taiana che ha curato i restauri realizzati dagli studenti sotto la guida della coordinatrice Vanda Franceschetti agli sponsor che l'hanno sostenuta, fra i quali la Fondazione provinciale Comunità Comasca, l'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), la Confederazione nazionale artigianato (Cna). Anche il velo di tristezza nel ricordo del rettore della basilica Luciano Salvadé scomparso da pochi anni, si è assottigliato quando il vescovo ha esternato un messaggio di fede : «Non so come immaginiate il Paradiso, ma io penso che don Salvadè oggi abbia chiesto un permesso speciale e sia qui con noi» ha suggerito esprimendo sentimenti di profonda gratitudine per un'esperienza di una bellezza connessa alla possibilità di verità e di bene. (segue)
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In queste pagine, alcuni affreschi prima e dopo il restauro
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In these pages, some frescos before and after the restoration
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PEOPLE
Luigi Guanella, il SANTO dei POVERI di Laura d'Incalci foto Fernando Pozzi
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The Saint of Poor People
Roma, 23 ottobre, Piazza San Pietro, Papa Benedetto XVI durante l'evento di santificazione di Don Luigi Guanella
Rome, in St. Peter Square, on 23rd October, ceremony of canonization of St. Luigi Guanella by Pope Benedetto XVI
(...) E ancora il fascino di una attrattiva intrecciata alla vita che diventa amicizia, contemplazione, preghiera, si è evidenziato durante l'evento di canonizzazione di don Luigi Guanella che ha coinvolto oltre mille comaschi a Roma, lo scorso 23 ottobre in piazza san Pietro, insieme a papa Benedetto XVI e alle migliaia di fedeli giunti da tutto il mondo. «Il convenire di tanta gente spinge a chiedersi perché un numero così notevole di persone si mette in moto per essere presente a una cerimonia di santificazione - ha commentato il vescovo Diego Coletti che ha condiviso la solenne celebrazione - Il trovarsi di fronte a un’umanità così invasa dal Signore, tanto da rendere visibili i valori del Vangelo nella concretezza di azioni generose e gratuite, e non solo nelle parole, è una circostanza che commuove e chiama a una forte responsabilità - ha suggerito - La città e la diocesi di Como, da domenica 23 ottobre, avranno un onere e un onore in più. Il Guanella non è un santo lontano... Egli ha camminato per le nostre strade. Ha guidato le nostre parrocchie. Ha aiutato, e continua ad aiutare, i nostri poveri, i nostri umili, i nostri bisognosi. Ci ricorda, insomma, che la santità e l’impegno per i fratelli non sono solo per pochi, ma per tutti».
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EVENTI
Le reliquie di Santa Bernadette portate in processione; le reliquie all'Ospedale Valduce di Como; la Santa Messa nella Cattedrale di Como A procession accompanied the relics of St. Bernadette; the relics at the Valduce hospital; the High Mass in the Cathedral of Como
Evento Eccezionale: le Reliquie di SANTA BERNADETTE da LOURDES a Como di Elisabetta Comerio foto Carlo Pozzoni
Giovani, bambini, adulti, anziani. Centinaia di persone giunte nella chiesa di San Giacomo e in Duomo, a Como, per un evento storico ed eccezionale: la presenza delle reliquie di Santa Bernadette in città. Infatti, per la terza volta nella storia, sono state ospitate in Italia le reliquie della Santa francese in occasione del novantesimo anniversario della fondazione dell’Unitalsi lombarda, realtà fortemente radicata nel territorio. Il viaggio in terra comasca delle reliquie è iniziato presso l’Ospedale Valduce, per poi proseguire all’interno della chiesa di San Giacomo dove, nella serata di sabato 19 novembre, si è svolto un incontro di
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preghiera con i giovani. Domenica 20 novembre si sono susseguite diverse espressioni di devozione, culminate poi in Duomo durante la celebrazione della S. Messa presieduta dal Vescovo Diego Coletti. Una processione ha poi accompagnato le reliquie fino alla chiesa di San Giorgio, aperta ai fedeli tutta la notte. Un richiamo straordinario, un’occasione che ha coinvolto una folla di fedeli uniti dal desiderio di affidare a Santa Bernadette i desideri più profondi, come accade ogni giorno a Lourdes, davanti alla statua della Vergine apparsa ad una piccola ragazza di un villaggio ai piedi dei Pirenei.
Exceptional event: the Relics of SAINT BERNADETTE from Lourdes to COMO
Young people, children, adults, elderly people. Hundreds of people reached the church of San Giacomo and the Cathedral of Como for an historical and exceptional event: the presence of the relics of Saint Bernadette in the city. In fact, for the third time in the history, the relics of the French Saints are in Italy on the occasion of the 90th anniversary of the foundation of the Lombardy Unitalsi, a reality that is strongly rooted in the territory. The travel of the relics in the Como area started from the Valduce hospital and continued in the church of San Giacomo, where in the evening of Saturday 19th November, there was a
prayer meeting with young people. On Sunday 20th November, different expressions of devotion followed and ended with the celebration of the Holy Mass presided by the Bishop Diego Coletti. A procession accompanied then the relics up to the church of San Giorgio, which stayed open for the believers all night long. An extraordinary event, an occasion which involved a crowd of believers who were united to entrust Bernadette with their deepest desires, as it happens every day in Lourdes, at the feet of the statue of the Virgi, who appeared in front of a young girl in a village at the foot of the Pyrenees.
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I fedeli durante la Santa Messa nella Cattedrale di Como The congregation during the High Mass in the Cathedral of Como
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S alute
pi첫 Traduzioni: Martin Gani
Pi첫 Sorriso Pi첫 Bellezza
GLI SPECIALISTI Lorenzo Vanini, Eugenio Gandolfi 143
Dr. Lorenzo Vanini
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L’individuo è un essere dinamico unitario ed esiste quindi una stretta inter-relazione tra struttura e funzione Fryman e Lay, 1977
INFO
Studio Odontoiatrico Associato Dr. Lorenzo Vanini Dr.ssa Olga Klimovskaia Via Provinciale 86 22028 San Fedele Intelvi Tel. +39 031 830646 st.vanini@tiscali.it www.lorenzovanini.it
B ellezza
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Polispecialistico San Giuseppe
Continua con questo numero l’intervista al dr Eugenio Gandolfi, noto chirurgo plastico estetico di Como fondatore del Polispecialistico San Giuseppe dal 1993 sulla cresta dell’onda presso i pazienti italiani e stranieri per le novità che propone. Dr. Gandolfi cosa le ha permesso di essere oramai quasi da 20 anni all’avanguardia con le tecnologie e le metodiche mediche più innovative in medicina e chirurgia estetica? La risposta è semplice, perché amo imparare e ricercare ameno altrettanto quanto mi piace fare ed operare. Questo desiderio d’ innovazione unito alla mia passione per lo studio ed alla voglia di conoscere mi spingono da anni ad essere sempre in movimento attraverso i 5 continenti per incontrare colleghi e confrontarmi con loro. Attraverso congressi e simposi e visitando le sale operatorie di chirurghi molto noti nel mondo, oramai divenuti amici, ho potuto “importare” a Como delle novità in anteprima assoluta. L’amore per lo studio ha fatto il resto. Chi mi conosce da anni sa che fin da ragazzo ho studiato molto. Oggi possiedo una delle biblioteche di chirurgia plastica più fornite d’Italia e dalla continua lettura degli articoli scientifici pubblicati capisco quali sono le novità più valide da seguire ed approfondire. Quali sono state, Dr. Gandolfi, le novità che grazie a lei Como ha avuto in anteprima in questi ultimi anni. Nel 1995 sono stato uno dei primi chirurghi plastici italiani ad offrire ai pazienti le tecnologie laser. Oggi i miei collaboratori che lavorano presso la sezione Laser del polispecialistico San Giuseppe hanno un’esperienza che attira pazienti da tutt’italia e dall’Europa. Ci occupiamo di problemi di carattere estetico che spaziano dalla depilazione laser alla rimozione dei tatuaggi, dalla riduzione delle rughe alla cancellazione delle macchie cutanee, dall’asportazione delle neoformazioni benigne a quella dei capillari e di tutte le patologie vascolari della pelle. Nel 1997 sono stato uno dei primi chirurghi plastici ad eseguire il lifting endoscopico del volto ed oggi siamo sicuramente all’avanguardia assoluta nelle tecniche minivasive e naturali. Non va dimenticato che nel 1993 ho iniziato ad operare in Day Hospital. Oggi è normale essere dimessi lo stesso giorno dell’intervento, ma allora era una vera novità e pochi sanno che i cittadini comaschi sono stati tra i primi italiani a disporre di un servizio che gli permettesse di essere operati e di rientrare al proprio domicilio il giorno stesso. Ed oggi, Dr. Gandolfi, cosa attira i pazienti che vivono lontano a Como a farsi curare da lei? Oggi siamo leader nell’uso dell’autotrapianto di cellule staminali di provenienza adiposa in chirurgia estetica. I miei studi in questo settore sono apprezzati nel mondo e sono stato invitato dagli Stai Uniti alla Cina e persino in Arabia Saudita a presentarne i risultati. Attraverso queste metodiche di trasferimento da una parte all’altra del corpo del tessuto adiposo e delle cellule staminali in esso contenute si possono rimodellare il viso, il seno, i glutei in modo efficace e naturale. Ma lei Dr .Gandolfi esegue anche le tecniche più diffuse e convenzionali di chirurgia estetica? Certamente dopo più di 25 anni di attività ,molti dei quali trascorsi in Ospedale, ho maturato un ‘esperienza in tutta la chirurgia estetica del volto e del corpo, dal lifting alla liposcultura alla mastoplastica additiva con protesi. Oggi la maggior parte delle persone che vengono a trovarmi hanno avuto referenze da altri miei pazienti o da colleghi medici che hanno potuto apprezzare i miei risultati negli anni. In conclusione descriva con pochi aggettivi le caratteristiche del suo modo di lavorare. La chirurgia e le tecniche dolci di medicina estetica che offro ai miei pazienti sono: sicure, scientificamente valide ed innovative e soptrattutto danno risultati naturali. E la sua dote migliore? Non credo la modestia, ma sicuramente il buon senso.
The interview with Dr. Eugenio Gandolfi continues in this issue. Dr. Gandolfi is a well-known aesthetic surgeon from Como and the founder of Polispecialistico San Giuseppe still at the height of its success with both Italian and foreign patients for the innovative methods it proposes.How have you managed to be at the forefront of aesthetic medicine and surgery for 20 years and introduced the most innovative methods and techniques in this field? The answer is simple, I love learning and doing research almost as much as I love the practical side of my job and operating. This desire for innovation, my passion for research and learning mean that I’m always on the move travelling the five continents to meet colleagues from around the world and exchange views with them. By attending conventions and symposiums and visiting the operating rooms of highly esteemed surgeons, by now friends, I’ve been able to import to Como brand new techniques before anyone else. My love for studying has done the rest. All those who know well can attest that I’ve always studied a lot. Today I own one the largest libraries on plastic surgery in Italy and by continuing to read scientific articles I pick out which innovations are worth pursuing further and understanding in depth. Which are the innovations that thanks to you, Dr. Gandolfi, Como has had for the first time in recent years? In 1995 I was one the first Italian plastic surgeons to offer laser technology to patients. Today my staff working in the Laser section of Polispecialistico San Giuseppe has such a high reputation that they attract patients from all over Italy and Europe. We deal with problems regarding aesthetics from the removal of unwanted hair and tattoos using laser, reduction of wrinkles to cancellation of marks and blemishes, surgical removal of benign moles and capillaries involved in vascular pathologies. In 1997 I was one of the first to carry out an endoscopic (by viewing from inside) facelift operation and today we’re definitely at the forefront of minimally invasive, natural surgery techniques. I’d like to remind that in 1993 I began operating on out-patients. Today it is normal to be operated on and leaving the hospital the same day after the operation, then it was a totally new, few people realise that the citizens of Como were among the first patients in Italy to be have a health service that allowed them to have an operation and return home the same day. And today Dr. Gandolfi what makes patients living far from Como to come to your centre for an operation? Today we’re leaders in autotransplantation surgery whereby stem cells from patient’s own adipose tissue are used in another part of the body for aesthetic improvement. My studies in this field have been appreciated around the world and I’ve been invited to present my results is USA, China even Saudi Arabia. The method we use allows the use patient’s own stem cells and adipose tissue to remodel the face, the breasts and buttocks in a natural and effective way. Do you also perform most popular conventional aesthetic surgery? Certainly, after 25 years of work, mostly in a hospital setting, I’ve gained experience in all types of plastic surgery on the face and body, from facelifting to liposuction to breast enlargement. Today many of the people who come to consult me have been referred to me by other patients or colleagues who have appreciated my work over the years. In conclusion, how would you briefly describe the way you work? Surgery and minimally invasive techniques in aesthetic medicine I offer my patients are: Safe, scientifically valid, innovative and above all they give natural results.And you best skill? Common sense.
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SPECIALE
a cura di
Alain Mességué
"MANGIARE MEGLIO PER VIVERE MEGLIO" "HEALTHY FOOD AND STAY IN SHAPE" foto tratte dal libro: "Mangiar meglio per vivere meglio"
Mangiare bene e buona salute!
Oggi si sa che il 60% delle patologie sono dovute a una cattiva alimentazione. Ogni giorno nasce una nuova dieta che va spesso a disturbare ancora di più la buona alimentazione. La fisiologia digestiva ha delle regole, cerchiamo di rispettarle. Per una buona digestione - assimilazione - eliminazione è necessario: - Evitare durante lo stesso pasto di mischiare PROTIDI (carne, pesce, formaggio e prodotti di latteria, uova) con AMIDI (cereali, pasta e riso, legumi, patate, pane e derivati...); - Mangiare frutta e verdura crude all'inizio dei pasti oppure cotte dopo; - Sapere che gli aminoacidi essenziali indispensabili per la nostra digestione si trovano in qualità e in quantità solo nelle proteine animali; - Bere molta acqua tra i pasti. Buon appetito a tutti i lettori e amici di Magic Lake!
Healthy food and stay in shape!
Today 60% of the diseases are connected to a bad diet. Every day a new diet comes out and often it disturbs the assumption of healthy food. The digestive physiology has some rules, we should try and respect them. For a good digestion – assimilation – elimination here follows what is necessary: - Avoid the mix of PROTEINS (meat, fish, cheese and milk product, eggs) with STARCH (cereal, pasta and rice, legumes, potatoes, bread and derivate…); - Eat fruit and vegetables raw as a first course or cooked as a second course; - Know that the essential amino acids necessary for our digestion can be found in quality and in quantity just in the animal proteins; - Drink lot of water between one meal and the other. Enjoy your meal readers and friends of Magic Lake!
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“AIGUILLETTES” (FILETTI) DI ANATRA SELVATICA ALL'INFUSO DI PEPE VERDE E ANICE INGREDIENTI PER 4 PERSONE 1 anatra selvatica di circa 1,8 kg (l'anatra domestica, è troppo grassa) oppure 2 “magret's” (petto d'anatra con la sua pelle, normalmente grassa) di anitra selvatica di circa 300 g ciascuno – cioè 250 g senza la pelle da cui ricavare 2 fettine per petto – e sostituire, in questo caso, il fondo d'anatra della ricetta con 20 cl di fondo di pollo benessere, 400 g di mele di tipo renette, 3 o 4 fettine sottili di lardello, 2 c.d.m. di formaggio bianco magro 0% di grasso, o di yogurt magro (0% di grasso), 30 g di pepe verde, 1 peperoncino rosso d'Espelette di 20 g o pimento d'Espelette in polvere (3 c.d.c.), 1 foglia di alloro, 2 chiodi di garofano, 80 g di cipolla cruda, 1 mazzetto di prezzemolo (50 g), 5 cl di vino bianco secco, 1 c.d.m. di semi di anice verde di Spagna, un po' di sale di mare non raffinato. Utensile: spago da cucina
200 29,5
kcal
g di proteine
PREPARAZIONE Conservare le zampe, la punta delle ali e le frattaglie per la salsa. In precedenza, arrostire l'anatra, coperta di lardelli, a fuoco vivo (250-260 °C) per 30 minuti al massimo (la carne deve assolutamente rimanere colore rosa). Togliere l'anatra dal recipiente di cottura e lasciarla raffreddare senza tagliarla, ma togliendo i lardelli. In una scodella con rivestimento antiaderente fare dorare le mele sbucciate, prive dei semi e tagliate a cubetti. Non utilizzare grassi (aggiungere solamente, se necessario, 1 cucchiaio di acqua). Se si utilizzano i petti d'anatra (magret): cuocerli per 10 minuti in una padella con rivestimento antiaderente con un fondo di acqua e con poco olio di paraffina, rigirandoli con regolarità insistendo sulla parte con la pelle. A cottura ultimata, togliere la pelle, sgrassarli e dividerli ognuno in due filetti. Per la salsa: preparare un fondo d'anatra con le frattaglie, le zampe, le punte delle ali, 1 l d'acqua, 1 cipolla, 2 chiodi di garofano, una manciata di prezzemolo, 1 foglia di alloro, un po' di sale. Sgrassare bene il fondo e prelevarne 20 cl (o prendere 20 cl di fondo di pollo benessere). Aggiungere l'infuso alla salsa, poi i 20 g di peperoncino rosso.
FONDO DI POLLO BENESSERE
INGREDIENTI PER 4 PERSONE 2 litri di acqua fredda 1 kg circa di carcassa, rigaglie, zampe e punta delle ali di un pollo ruspante (quando si prepara un pollo, tenere da parte questi pezzi e fiammeggiarli), 150 g di funghi coltivati freschi (o 100 g in scatola al naturale), 100 g di carote 1 piccola cipolla (50 g circa) sbucciata e steccata con un chiodo di garofano, 20 g di scalogno tritato, 50 g di foglie di sedano, 10 g d'aglio pestato, 100 g di parte bianca di porro pulita, 10 cl di vino bianco secco, 1 rametto di timo 1 rametto di prezzemolo, 2 foglie d'alloro, 1 rametto di maggiorana per gli odori
25
kcal
3 g di proteine
PREPARAZIONE In una casseruola a fondo spesso mettere la carcassa schiacciata o ridotta pezzetti, le punte delle ali, le zampe, le rigaglie (fegato, ventriglio,...) ben pulite e sgrassate. Aggiungere le verdure mondate e tritate. Scaldare e aggiungere il vino bianco. Portare ad ebollizione di modo che il vino perda l'alcool e quindi le sue calorie e lasci solo il suo aroma. Fare evaporare tutto il suo liquido. Bagnare poi con i due litri di acqua fredda, aggiungere la cipolla e gli odori. Cuocere a fuoco basso e a pentola scoperta per 3 ore. Schiumare per 20 minuti con una schiumarola. Filtrare attraverso un setaccio di stamigna o un “chinois” ciò che resta del brodo e mettere in frigorifero per 6 ore. Togliere il grasso che è solidificato in superficie e filtrare di nuovo. Il fondo è pronto. Tenerlo al fresco in un recipiente di vetro.
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CODE DI ASTICE ALL'ARMORICANA INGREDIENTI PER 4 PERSONE 4 code di astice freschissimo (in totale circa 600 g di polpa), 300 g di pomodori maturi, ma sodi, 150 ml di vino bianco secco, 150 ml di Bas – Armagnac invecchiato almeno 10 anni, 20 g di scalogno tritato, 1 spicchio d'aglio (10 g) 1 c.d.m. d'olio d'oliva, di prima spremitura a freddo, 0,5° di acidità, 1 c.d.m. di erbe aromatiche fresche, tritate finemente (prezzemolo, cerfoglio, erba cipollina, dragoncello), 1 punta di coltello di pepe di Cayenna, sale marino non raffinato (poco)
195 26
kcal
g di proteine
PREPARAZIONE Tagliare le code in due nel senso della larghezza. Far rinvenire nell'olio bollente le code d'astice fino a quando si colorano di rosso. Versare l'Armagnac e farlo fiammeggiare facendo evaporare alcool e calorie, ma senza far perdere l'aroma. Tagliare i pomodori a dadi e metterli nel piatto di cottura con lo scalogno, lo spicchio d'aglio intero, un po' di sale, il pepe di Cayenna e bagnare il tutto con il vino bianco secco. Lasciare cuocere il tutto a fuoco medio per 15 minuti, mescolando di tanto in tanto con una paletta di legno. Servire su piatti molto caldi.
COCOTTINE DI CREMA ALLA FRUTTA DI STAGIONE PROFUMATA ALL'ARANCIA DI SICILIA INGREDIENTI PER 4 PERSONE 30 g di latte scremato in polvere (0% di grasso), 30 cl di acqua minerale naturale, 2 uova freschissime di gallina ruspante, 100 g di frutta fresca di stagione (peso della frutta lavata, pulita, sbucciata, senza semi: fragole, lamponi, mele, pere, ciliegie, ananas, arance, kiwi); utilizzare sempre 3 o 4 frutti differenti, 1 arancia matura di Sicilia, non trattata, 7-10 g di aspartame puro in polvere, Utensili: 4 cocottine di vetro o di terracotta alte circa 5 cm e di 8 cm di diametro
98 6
kcal
g di proteine
PREPARAZIONE Sbucciare e mondare la frutta. Tagliarla a fette o a dadini. Se si usano frutti tipo ciliegie, fragole, lamponi, conservarne 4 interi; se si usano pere, arance, ananas, conservarne 4 fette per la decorazione. Immergere i frutti in acqua bollente per 3 o 4 minuti, scolarli e tritarli molto finemente. Spremere l'arancia e tenere il succo in fresco. A parte sciogliere nell'acqua il latte in polvere e l'edulcorante e battere con la frusta. Sempre a parte, battere le due uova con la frusta e incorporarle alla miscela precedente, battere ancora e passare al passino foderato di stamigna. Mescolare con la frutta tritata e versare nelle 4 cocottine. Preriscaldare il forno per 20 minuti a 130 °C. Mettere la 4 cocottine in un recipiente di vetro contenente acqua calda: l'acqua deve arrivare a metà dell'altezza delle cocottine. Cuocere a bagnomaria per 60 minuti. Servire su piattini, decorando con i frutti tenuti da parte e bagnare con succo d'arancia fresco.
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“AIGUILLETTES” (FILLETS) OF WILD DUCK AT THE INFUSION OF GREEN PEPPER AND ANISE
TO SERVE 4 1 wild duck of about 1,8 kg (the domestic duck is too fat) or 2 “magret's” (duck breast with skin, usually fat) of wild duck of about 300 g each – that is 250 g without skin from which you get 2 cutlets for each breast – and substitute, in this case, the rest of the duck with 20 cl of wellness chicken broth; 400 g of Renette apples; 3 or 4 thin slices of lard; 2 small spoons of white cheese, 0% fat, or low-fat yogurt 30 d of green pepper; 1 Espelette hot pepper of 20 g or Espelette allspice in powder (3 spoons); 1 bay leaf ; 2 cloves; 80 g of raw onion 50 g of parsley; 5 cl of dry white wine; 1 small spoon of seeds of Spanish green anise; a bit of unrefined sea salt. Kitchenware: kitchen rope PREPARATION Preserve the legs, the points of the wings and the chitterlings for the sauce. Before that, roast the duck, covered with lard with fire at 250-260 °C for 30 minutes (the meat has absolutely to stay pink color). Remove the duck from the cooking container and leave it to cool without cutting it, but removing the lards. In a bowl with a nonstick covering gild the peeled apples, take the seeds away and cube them. Don't use fat (only add, if necessary, 1 spoon of water). If you use the duck breasts (magret): cook them in a frying pan with a nonstick covering with water and a little of paraffin oil, turn them with regularity insisting on the part with the skin. When cooking is completed, remove the skin, remove the fat and cut both of them into two fillets. For the sauce: prepare the chitterlings, the legs, the points of the wings, 1 liter of water, 1 onion, 2 cloves, parsley, 1 bay leaf, some salt. Take the fat away and use 20 cl (or take 20 cl of wellness chicken broth). Add the infusion to the sauce, then 20 g of hot pepper.
LOBSTER TAILS ARMORICANA STYLE
TO SERVE 4 4 fresh lobster tails (total about 600 g of meat); 300 g of ripe and firm tomatoes; 150 ml of dry white wine; 150 ml di Bas – Armagnac aged at least 10 years; 20 g of chopped shallot; 1 clove of garlic (10 g); 1 small spoon of olive oil, of first cold pressing, 0,5° of acidity; 1 small spoon of fresh aromatic herbs, finely chopped (parsley, chervil, chives, tarragon); 1 point of knife of Cayenne pepper; a bit of unrefined sea salt PREPARATION Cut the tails in two in the sense of the width. Make the lobster tails recover in the hot oil until they become red. Pour the Armagnac and make it flame evaporating alcohol and calories, without losing the aroma. Cube the tomatoes and put them in the cooking dish with the shallot, the clove of garlic, a bit of salt, the Cayenne pepper and add all the dry white wine. Cook it at medium flame for 15 minutes, mixing once in while with a wood scoop. Serve on warm dishes.
WELLNESS CHICKEN BROTH
TO SERVE 4 2 liters of cold water; 1 kg of carcass, giblets, legs and points of the wings of a domestic fowl (when you prepare the chicken, take these pieces apart and flame them); 150 g of fresh cultivated mushrooms (or 100 g natural in the box); 100 g of carrots; 1 small onion (about 50 g) peeled and fenced with a clove; 20 g of chopped shallot; 50 g of celery leaves; 10 g of beaten garlic; 100 g of the white part of the leek, cleaned; 10 cl of dry white wine; 1 small branch of thyme; 1 small branch of parsley; 2 bay leaves; 1 small branch of marjoram PREPARATION In a casserole with a thick bottom put the carcass crushed or cut into small pieces, the points of the wings, the legs, the giblets (liver, gizzard...) well cleaned and with no fat. Add the peeled and minced vegetables. Heat and add the white wine. Bring to ebullition so that the wine loses the alcohol and its calories and leave just its aroma. Let all its liquid evaporate. Add 2 liters of cold water, the onion and the herbs. Cook at low fire and with the open pot for 3 hours. Skim for 20 minutes with a perforated spoon. Filter with a sieve or a “chinois” the rest of the broth and put it in the refrigerator for 6 hours. Remove the fat that has solidified on the surface and filter again. The dish is ready. Keep it in a glass container.
SMALL COCOTTE WITH CREAM AND FRUIT PERFUMED WITH SICILIAN ORANGE
TO SERVE 4 30 g of low-fat powdered milk (0% fat); 30 cl of natural mineral water; 2 fresh eggs of farm hen; 100 g of fresh fruit (weight of the fruit washed, cleaned, peeled, without seeds: strawberries, raspberries, apples, pears, cherries, pineapple, oranges, kiwi); always use 3 or 4 types of fruits; 1 ripe non-processed Sicilian orange; 7-10 g of pure aspartame in dust. Kitchenware: 4 small cocotte in glass or in terracotta 5 cm high and with a diameter of 8 cm PREPARATION Peel and clean the fruit. Cut it into slices or cube it. If you use cherries, strawberries, raspberries keep 4 apart; if you use pears, oranges, pineapple, keep 4 slices for decoration. Dip the fruits in hot water for 3 or 4 minutes, drain, cut and mince them finely. Squeeze the orange and keep the juice in a cool place. Loosen the powdered milk and the aspartame in the water and beat with the whip. Separately beat the eggs with the whip and add them to the mixture, beat again and pass at the colander. Mix with the minced fruit and pour it in the 4 small cocotte. Preheat the oven for 20 minutes at 130°C. Put the 4 cocotte in a glass container with warm water: the water must reach half of the height of the small cocotte. Cook in a bain-marie for 60 minutes. Serve on dishes decorating with the fruits you left apart and sprinkle with fresh orange juice.
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INTERIOR DÉCOR
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TERRITORIO
ALBAVILLA: tra i monti e la Brianza di Renata Romano foto Matteo Bigi e Archivio comune di Albavilla
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Esistono delle località nella nostra bella Italia, il cui nome, da solo, evoca una sensazione di pace e bellezza: Albavilla, è uno di questi. Già il toponimo dalle antiche origini, infatti, ci permette di immaginare questo paese ai limiti delle prealpi lombarde quale località di soggiorno, di riposo, di villeggiatura. Questa sua caratteristica fu assunta fin da tempi remoti: sembra che qui soggiornassero sia i due Plinio sia Cicerone, accolti in una delle tante “villae” patrizie dell'impero Romano. Nei secoli continuò la costruzione di dimore prestigiose, che ancor oggi possiamo intravvedere sulle pendici della collina. Possiamo sovrapporre la storia di questo paese alla tormentata storia della Lombardia: tracce del periodo preistorico ci raccontano di popoli Umbri, Liguri, Insubri, per arrivare ai citati Romani e poi ai Visigoti, Unni e Longobardi. Ma prepotentemente Albavilla ed il suo circondario entrano nella storia nel 1160 con l'epica battaglia di Carcano, quando si scontrarono le truppe milanesi con l'esercito dell'imperatore Federico
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Sopra, chiesetta della Madonna di Loreto in Molena; sotto, chiesetta dei Santi Cosma e Damiano in Corogno Above, the church of the Madonna di Loreto in Molena; below, the small church of the Saints Santi Cosma and Damiano in Corogno
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Sopra, a sinistra, Villa Giobbia; a destra, Villa Pina
Barbarossa, costretto alla fine a fuggire verso Como. Questo episodio è rimasto vivo nella tradizione, al punto di venir ricostruito annualmente con dovizia di particolari sia negli abiti, sia nelle armi e nelle infrastrutture. Un vero tuffo in un accampamento medioevale dove conoscere i costumi, i cibi ed i giochi di un tempo lontano. Albavilla però non si adagia solo nei ricordi di un illustre passato; l'impegno dei suoi abitanti permette ogni anno di offrire continue occasioni di incontro, di divertimento e di cultura. Ne è un esempio la valorizzazione dei crotti, cavità originariamente naturali, che nei secoli sono state adattate dall'uomo a cantine; grazie alla costante temperatura, garantita dall'aerazione naturale, si ottiene una perfetta conservazione dei vini, dei formaggi e dei salumi. Tutto ciò li ha trasformati, fin da tempi remoti, in luoghi dove incontrarsi in allegria fra amici. La festa dell'uva e dei Crotti, che viene proposta ogni anno, mantiene viva questa tradizione del passato e permette agli avventori di gustare gli ottimi prodotti tipici. Dalle
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Above, on the left, Villa Giobbia; on the right, Villa Pina
sagre gastronomiche alle corse podistiche, tutte le attività sono volte alla valorizzazione di un territorio che si presenta estremamente interessante e vario. Infatti il visitatore non ha che da scegliere tra le numerose e ricche possibilità offerte da questo poliedrico paese: può scoprire il Museo della grotta del Buco del Piombo, che fu custode di reperti preistorici oppure raggiungere le panoramiche cime del Monte Bolettone, dove in primavera fioriscono narcisi selvatici; può percorrere la riva del Lago di Alserio per osservare la ricca fauna avicola; può passeggiare nel centro storico alla ricerca del “Fous”, antico lavatoio, può recarsi all'Alpe del Vicerè per un piacevole pic-nic. Se ama l'architettura antica potrà visitare le chiese di Santa Maria di Loreto a Molena o quella dei SS Cosma e Damiano a Corogna, oppure ammirare le numerose ville, che in parte pubbliche in parte private, sorgono qua e là come piccoli e spesso sorprendenti gioielli, testimoni della vocazione dell'antica e della moderna Villa Albensis.
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In questa pagina, immagini dei tipici crotti di Albavilla On this page, photos of the typical crotto of Albavilla
ALBAVILLA: between the mountains and Brianza Place of stay, of rest and of vacation. This characteristic goes back to the ancient times: it seems that the two Pliny and Cicero used to spend their time here, in one of the many patrician “villae” of the Roman empire. We can overlap the history of this village to the tormented history of the Lombardy region: traces of the prehistoric period reveal us of Umbrian, Ligurian and Insubria populations and then of the Romans and Visigoths, Huns and Longobards. But Albavilla and its district officially enter in the history in 1160 with the epic battle of Carcano, when the Milanese troops fought against emperor Federico Barbarossa's army, who was forced to run away in direction of Como. Albavilla however is not just linked to its illustrious past; thanks to its inhabitants every year it offers continuous occasions for meetings, fun and culture. The crotti are an example, they are natural original cavity, that in the centuries have been adapted to cellars; thanks to the constant temperature, guaranteed by the natural airing, the maintenance of wine, cheeses and cold cuts is perfect. The visitor just has to select among the numerous opportunities offered by this eclectic village: you can discover the Museum of the cave of Buco del Piombo, with its prehistoric finds, or you can reach the panoramic peaks of the Mount Bolettone, where in spring wild narcissuses bloom; you can walk on the shore of the Lake Alserio to observe the rich poultry fauna; you can walk in the historical center to look for the “Fous” the ancient washtub, or you can reach the Alp of Vicerè for a pleasant picnic. If you like ancient architecture, you can visit the churches of Santa Maria di Loreto in Molena or the one of SS Cosma e Damiano in Corogna, or you can admire the numerous villas of the village.
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CARD. ANGELO SCOLA
Malgrate nel CUORE di Luca Bernardi foto Š Archivio Cardinal Angelo Scola
Nella pagina precedente, l'ingresso in Diocesi del cardinale Angelo Scola: l'arrivo a Milano a Sant'Eustorgio; sopra, il cardinale Angelo Scola, a destra, incontro con la Zona pastorale III a Lecco; sotto, una conferenza tenutasi a Lecco
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On the previous page, the official entrance of the Cardinal Scola in the Diocese: the arrival in Sant'Eustorgio in Milan; above, the cardinal Angelo Scola, on the right, a meeting with the pastoral area III in Lecco; below, a conference in Lecco Il nuovo Arcivescovo di Milano, Cardinale Angelo Scola, ha voluto iniziare il suo ingresso nella diocesi ambrosiana partendo dal suo paese natale, Malgrate (Lc) , dove il cardinale è nato il 7 novembre 1941. Questo evento ha subito evidenziato il desiderio del nuovo Arcivescovo di rivivere le origini di quel percorso che lo ha portato sulla prestigiosa Cattedra di San Marco prima e successivamente nella sede di Ambrogio. Il motivo di questa scelta risiede forse nell’intenzione di iniziare il proprio ministero ambrosiano dal Popolo di Dio; come primo gesto non ha voluto fare discorsi solenni, ma ha ricercato un incontro diretto per proporre la propria esperienza cristiana. In seguito, nella Basilica di Sant’Eustorgio a Milano, ha notato come in questo luogo, dove si custodisce la memoria viva dei martiri milanesi, prende l’avvio il ministero degli Arcivescovi. Qui l’Arcivescovo ha incontrato i catecumeni che iniziavano il cammino di vita cristiana, proprio come Lui si accingeva a iniziare il suo ministero ambrosiano. Nelle sue prime parole rivolte nel Duomo di Milano, ha voluto sottolineare una continuità con i vescovi che lo hanno preceduto affermando come la successione apostolica conferma che la promessa di fedeltà del Signore al suo popolo non viene meno. Il nuovo Arcivescovo di Milano in continuità con la tradizione iniziata da San Carlo ha proposto un ciclo di predicazioni in Duomo in occasione dell’Avvento ambrosiano di cui tutti stanno apprezzando il rigore teologico e l’autorevolezza e che costituiscono una vera scuola della Parola di Dio.
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L’ingresso in Diocesi del cardinale Angelo Scola: l’arrivo a Milano in piazza Duomo, l'incontro con il cardinale Dionigi Tettamanzi The entrance of the cardinal Angelo Scola in Diocese: the arrival in the Duomo square in Milan, meeting with the cardinal Dionigi Tettamanzi
Malgrate in the HEART The new Archbishop of Milan, Cardinal Angel Scola, entered in the Ambrosian diocese starting from his native village, Malgrate (Lc), where the cardinal was born on 7th November 1941. This event immediately stressed the desire of the new Archbishop to go back to the origins of the path that leads him to the prestigious cathedral of St. Mark and then to the seat of Ambrose. The reason of this choice perhaps is linked to the intention to start his office from the People of God; at first he didn’t want to give solemn speeches, but he looked for a direct meeting to propose his Christian experience. Subsequently, in the Basilica of St. Eustorgio in Milan, he noticed how in this place, where the lively memory of the martyrs from Milan is kept, the ministry of the Archbishops starts. Here the Archbishop met the catechumens who started their Christian path, just like he started his Ambrosian ministry. In his first words in the Cathedral of Milan, he wanted to stress a continuity with the bishops that preceded him, affirming how the apostolic succession confirms the promise of fidelity of God to his people. The new archbishop of Milan continues the tradition started by St. Charles and proposed a cycle of preaching in the Cathedral on the occasion of the Ambrosian Advent, of which everybody is appreciating the theological rigor and the authoritativeness which constitute a true school of the Word of God.
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TERRITORIO
MONTEVECCHIA: ricordando le colline toscane di Provincia di Lecco foto Provincia di Lecco, Daniela Zoccola, Giulio Fumagalli
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Nella pagina precedente e sopra, immagini di Montevecchia; al centro, il Santuario della Beata Vergine del Carmelo
All’estremo lembo verde della Brianza sudorientale, su una collina verdeggiante, sorge Montevecchia, grazioso nucleo di poco più di duemila abitanti racchiuso nello straordinario Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Grazie alla sua posizione invidiabile, già in epoca romana, era luogo ideale per avvistamenti e segnalazioni. In seguito, nel Medioevo, fu iniziata l’opera di terrazzamento per strappare ai ripidi pendii della collina il maggior spazio di terra coltivabile, diventando una rinomata località vinicola con un vino di nobile bontà già celebrato dal Settecento da Carlo Porta. La sua bellezza attuale bisogna attribuirla alle numerose famiglie nobili che nel corso dei secoli hanno influito sullo sviluppo del paese
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insieme alle attività svolte come l’agricoltura e l’estrazione di marna di cemento dalle miniere dell’Italcementi e l’inaugurazione della linea ferrovia Milano – Lecco. Si potrebbe affermare che l’immagine della svettante collina morenica ricorda un poco il paesaggio toscano. Una strada a tornanti sale a Montevecchia facendo immergere i visitatori in un ambiente collinare dai toni romantici con le sue cascine, nobili dimore e vigne che si alternano in un armonico panorama. Al culmine il Santuario della Beata Vergine del Carmelo, complesso monumentale di impronta barocca, simbolo del culto mariano in Brianza. Conserva affreschi interessanti. L’accesso avviene attraverso una lunghissima scalinata di 181 gradini intersecata da un sen-
tiero che circonda il colmo del colle alberato e che porta alle secentesche edicole della Via Crucis. Meritano una visita anche la Chiesa Parrocchiale S. Giovanni Battista Martire, l’Oratorio di S. Bernardo, l’Oratorio S. Mauro - Passone , l’Oratorio S. Giuseppe – Ostizza, la Villa Vittadini posta sulla cresta della collina e Villa Agnesi – Albertoni, sul lato nord del Santuario. La stagione autunnale della vendemmia è il periodo ideale per beneficiare delle bellezze del territorio e sollecitare la propria curiosità gastronomica nelle trattorie e aziende agrituristiche dove vengono serviti salumi e formaggio “robiolini” e i locali vini. Infine, consigliamo di percorre a piedi o in mountain bike i numerosi sentieri per ammirare lo splendido panorama multicolore.
In the previous page and above, photos of Montevecchia; in the middle, the Sanctuary of the Beata Vergine del Carmelo
MONTEVECCHIA:
remembering the Tuscan hills On the extreme green patch of the southeastern part of Brianza, on a hill it is located Montevecchia, a nice village with a little bit more than 2000 inhabitants, in the extraordinary Regional Park of Montevecchia and in the Valley of Curone. Thanks to its enviable position, already in the Roman time, it was an ideal place to control the area. Subsequently, in the Middle Ages, there was a work of terracing to get the most part of the cultivable land and it became a famous place for the production of a noble wine already celebrated in the 18th century by Carlo Porta. Its present beauty is linked to the numerous noble families who, in the course of the centuries, gave an important contribution to the development of the vil-
lage with activities such as agriculture and extraction of cement from the mines of Italcementi and the inauguration of the railroad Milano-Lecco. We can say the image of the towering morainic hill makes it similar to a Tuscan landscape. A winding road goes up to Montevecchia and the visitors are surrounded by a hilly environment with romantic tones, with its farmhouses, its noble residences and its vineyards, that alternate in this harmonic landscape. At the top there is the Sanctuary of the Beata Vergine del Carmelo, a monumental building in Baroque style, symbol of the cult of the Holy Mary in Brianza. It contains interesting frescos. The access is made of a very long stairway of 181 steps, intersected by a path that surrounds
the top and that leads to the 16th century aedicule of the Way of the Cross. The Parish Church S.Giovanni Battista Martyr, the Oratory of St. Bernard, the Oratory of St. Mauro – Passone, the Oratory St. Joseph – Ostizza, the Villa Vittadini on the crest of the hill and Villa Agnesi – Albertoni on the northern side of the Sanctuary deserve a visit. The autumn season is characterized by the grape harvest and it is the ideal time to enjoy the beauties of the territory and to discover the particular food of the restaurants and of the farms where you can taste salami and “robiolini” cheese and local wines. Finally, we recommend to walk or to go with the mountain bike along the numerous paths to admire the beautiful multicolor view.
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TERRITORIO
Come la
VITICOLTURA
sa promuovere il
TERRITORIO
di Provincia di Lecco foto Archivio Provincia di Lecco, Vittorio Buratti, Pietro Redaelli
Le aree di Montevecchia, di Domaso e del Ceresio sono da sempre zona dedita alla viticoltura. I vini prodotti venivano utilizzati sia per l’autoconsumo, sia immessi sul mercato, soprattutto di Milano. Nel corso dell’800 le superfici vitate sono state progressivamente abbandonate. La causa è sia ambientale che economica: se da un lato l’arrivo dall’America della temibile fillossera ha devastato la viticoltura in tutta Europea, dall’altro lo sviluppo dell’industria siderurgica e serica nel nostro territorio ha strappato alla terra ciò di cui ha sempre avuto bisogno: tempo di lavoro ed energia per farlo. Oggi le cose sono cambiate e, fortunatamente in meglio. La produzione vitivinicola di queste zone è una realtà con potenzialità di crescita e di sviluppo di interesse interprovinciale, tanto da spingere le Province di Lecco e di Como a elaborare uno studio per presentare al Ministero competente la richiesta di riconoscimento di zona di produzione vitivinicola a indicazione geografica tipica. Il riconoscimento arriva nel 2008 e prende il nome di IGT “Terre Lariane”. Nasce il Consorzio per la produzione e la tutela dei vini IGT “Terre Lariane” e subito diviene una delle forme associative maggiormente rappresentative operanti nel territorio delle due province. Il Consorzio dimostra subito grande entusiasmo e volontà di portare avanti progetti ambiziosi. Intraprende un percorso di crescita che lo porta a mappare le produzioni attuali e a formare gli operatori. Nel 2010 viene presentato il marchio del Consorzio e creato il sito web. Vengono avviate azioni di promozione rivolte alla stampa e agli addetti di settore. Partecipa attivamente alle iniziative della Provincia di Lecco come importante veicolo di promozione dei prodotti tipici del territorio e attrattiva turistica. Il futuro è ancora più interessante e ricco di novità. A partire dal prossimo anno il Consorzio Vini IGT “Terre Lariane”, supportato dalle Province di Lecco e di Como, dalle rispettive Camere di Commercio, da Unioncamere Lombardia e da Regione Lombardia, sarà l’attore principale di un ambizioso progetto finalizzato al miglioramento agronomico ed enologico delle produzioni e a realizzare azioni di promozione dei prodotti enologici e del territorio nel suo
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complesso legando le peculiarità dei vini alle specificità del luogo. LE ZONE DI PRODUZIONE Sono stimati circa 150 ettari di vigneti concentrati soprattutto: areale del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone e comuni adiacenti, corrispondente al 70% dei vigneti presenti nelle due province; Domaso, lungo le sponde del Lario Occidentale e il Ceresio, ai confini con la Svizzera. Inoltre ci sono una serie di vigneti isolati, gestiti per lo più a livello familiare. Ciò che accomuna queste zone è il paesaggio, il terrazzamento e le forti pendenze, di conseguenza la manualità delle lavorazioni. La vite trova le condizioni agro climatiche ideali per vegetare e produrre e la sua coltivazione dà vita a una sistemazione agraria e paesaggistica unica e altamente specifica. Nella zona di Montevecchia, che va dai 300 ai 500 m s.l.m., l’allevamento a terrazze permette di sfruttare al meglio la pendenza della collina, intorno al 30% con punte del 45/47%. Sui terrazzamenti in pietrame della sponda del Lago di Como e del Ceresio le viti sono disposte su filari a ritocchino oppure allevate a pergola. I VINI IGT “TERRE LARIANE” OGGI Si contraddistinguono per sapidità, lunghezza retrolfattiva, intensità e ampiezza aromatica. La varietà autoctona dell’IGT è la Verdesa, vitigno a bacca bianca locale. IL PROGETTO PER GLI ANNI 2012/2014: LA VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI VINICOLE DELL’INDICAZIONE GEOGRAFICA TIPICA TERRE LARIANE Caratterizzazione viticola. Si pensa a un vino bianco ottenuto partendo dal vitigno Verdesa, con l’inserimento di altri vitigni quali: Riesling, Sauvignon, Pinot bianco, Incrocio Manzoni e alcune varietà cromatiche quali Traminer e Moscato bianco. Si potranno poi valutare alcune specificità di vini bianchi Spumanti o dolci e passiti. Si affianca anche la valorizzazione di un rosso prodotto in aree circoscritte; indagine di mercato per un’efficace commercializzazione dei vini locali; formazione per gli imprenditori con l’istituzione di sportelli agronomici ed enologici; comunicazione e promozione anche in veste turistica.
In questa pagina, filare In this page, a row
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In queste pagine, panoramiche dei vigneti
How the WINE GROWING can promote the TERRITORY The areas of Montevecchia, Domaso and Ceresio have always been areas known for the wine growing. These wines were used both for the personal consumption and for the market distribution, above all in Milan. In the 19th century, the wine growing areas were progressively abandoned. This was due was environmental and economic causes: from one side, the arrival from America of the dangerous phylloxera which devastated the wine growing all over Europe, from the other side, the development of the steel and the silk industry in our territory took away from the land what it always needed: time to work and energy to do it. Today things have changed and fortunately in better. The wine growing production in these areas is a reality with growth and development potentials of interprovincial interest, so much that the Provinces of Lecco and of Como it was elaborated a study for the appropriate Ministry for their recognition as a wine growing production area with typical geographic connotation. This recognition arrives in 2008 and it is called IGT “Terre Lariane”. The consortium for the production and the conservation of the wines IGT “Terre Lariane” was born and immediately it became one of the most represented associations in the territory of the two provinces. The Consortium immediately shows great enthusiasm and the will to carry on ambitious projects. It undertakes a path of growth: they map the present productions and train the workers. In 2010 the brand of the Conso-
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tium was presented and they also created a web site and developed promotion actions addressed to the press and to the employees of this sector. They took part in the initiatives promoted by the Province of Lecco, which are considered an important mean to promote the typical products of the territory and tourist attraction. The future is even more interesting and rich in novelties. Starting from the next year, the Consortium Wines IGT “Terre Lariane”, supported by the Provinces of Lecco and Como, by the Chambers of Commerce, by Unioncamere Lombardia and by the Lombardy Region, will be the main protagonist of an ambitious project which aims at improving the agronomic and wine aspects of the productions and at creating promotion actions of the enological products and of the territory linking the wine characteristic to the territory. THE PRODUCTION AREAS About 150 hectares of vineyards: regional Park of Montevecchia and in the Valley of Curone and surrounding villages, which accounts for 70% of the vineyards of the two provinces; Domaso, along the shores of the western part of Lake Como and Lake Lugano, nearby the Swiss border; moreover there are some isolated vineyards, handled by families. What unifies these areas is the landscape, the terracing and the strong inclination of the hill, as a consequence the manual skills of the workmanships. The grapevine finds the ideal climatic conditions to vegetate and to produce, so that its cultivation
In these pages, views of the vineyards
gives life to an unique and highly specific landscape. In the area of Montevecchia, which goes from 300 to 500 meters above the sea level, the terracing allows the best exploitation of the inclination of the hill, about 30% with peaks of 45/47%. On the stone terracing on the shores of Lake Como and of Lake Lugano the grapevines are positioned on rows or raised at pergola. THE WINES IGT “TERRE LARIANE� TODAY They are countersigned for flavor, olfactory length, intensity and aromatic taste. The autochthonous variety of the IGT is the Verdesa, white berry local grapevine. THE PROJECT FOR THE YEARS 2012/2014: THE VALORIZATION OF THE WINE PRODUCTIONS OF THE TYPICAL GEOGRAPHICAL CONNOTATION TERRE LARIANE. Grapewine Characteristic. A white wine obtained by a grape variety Verdesa, with the insertion of other grape variety, that is: Riesling, Sauvignon, Pinot blanc, Incrocio Manzoni and some chromatic variety such as Traminer and Muscat blanc. Then there will be evaluated some specificities of white wines sparkling or sweet and passito. The you add the valorization of a red wine produced in circumscribed areas; market research for an effective marketing of local wines; training for entrepreneurs with the institution of agronomic and wine front offices; communication and promotion also for tourists; support to the access to recognitions and incentives.
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MARCO LUPI vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico
Paolo Levi nel 1996 scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”.
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...c'è anche la NEVE 179
Nella pagina precedente Chiesa San Gallo - walking in inverno; a lato, piscina esterna Bagni Vecchi In the previous page, Chiesa San Gallo - walking in winter; on the side, the outside swimming pool of Bagni Vecchi
testi e foto Consorzio per la Destinazione Turistica Valtellina In effetti a pensarci bene in inverno in Valtellina… c’è anche la neve! Già perché se la neve è una garanzia e un must per le vacanze invernali in Valtellina, a fianco e sotto la coltre bianca ci sono mille altre opportunità per chi vuole divertirsi e rilassarsi in montagna: 4 centri termali con acqua calda naturale, un ricco calendario di eventi sia internazionali che locali da vivere in prima persona, tradizioni uniche che solo qui potete conoscere, sport in tutte le sue forme, parchi e aree naturali, piccoli borghi ricchi di fascino e poi i sapori di una terra difficile ma che dà frutti incredibili e la cui qualità è testimoniata da marchi di tutela europei. Insomma in Valtellina c’è molto da scoprire… sotto la neve. EVENTI E... DIVERTIMENTO PER TUTTI Un territorio turistico come quello valtellinese rappresenta anche un prestigioso palcoscenico per grandi eventi e anche quest’inverno la Valtellina ha un cartellone di tutto rispetto e di grande varietà. “Uomini e montagne” (Valmalenco, 26.11-8.12.2011) mostre, concerti, convegni, eventi dedicati allo spirito della montagna e agli uomini che hanno la montagna nel cuore. “Art in Ice” (Livigno, 30.11-4.12.2011) concorso internazionale di sculture su ghiaccio. Si prosegue con la “Fis Supercontinental Cup Freestyle ski” (Valmalenco, 13-16.12.2011) “La Sgambeda” (Livigno, 16-18.12.2011) gara di apertura del circuito internazionale FIS di sci nordico, da anni in abbinata la “Minisgambeda”, dedicata agli atleti in erba. “Coppa del Mondo di sci alpino” (Bormio, 29.12.2011) appuntamento classico con la discesa libera maschile sulla pista Stelvio. Natale è periodo classico di tradizioni ed iniziative come i mercatini che in Valtellina sono molti e animano i borghi più belli e suggestivi del fondovalle oltre alle località sciistiche: si parte con Madesimo per tutto il mese di dicembre, così come a Livigno e Sondrio, il 4 dicembre è la volta di Mazzo in Valtellina, uno dei borghi più belli d’Italia, l’8 dicembre a Villa di Tirano, così come ad Aprica mentre ad Albosaggia i più famosi della Valtellina si tengono il 10 e 11 dicembre. Talamona è famosa per i suoi presepi nelle contrade, così come altre sono le località che offrono agli ospiti tradizioni da scoprire e vivere in prima persona da dicembre fino all’Epifania, come il “Gabinat”, il 6 gennaio i bambini cercano di ottenere un regalo dicendo prima dell’interlocutore la parola magica gabinàt. “Tira li Toli” (Tirano, 31.01.2011) ancora i bambini protagonisti trascinando latte di ferro per le vie del paese per risvegliare la primavera. Sempre in tema primaverile il “Sunà de Mars” ad Aprica il 29 febbraio, si sfila per il paese con grossi campanacci per risvegliare l’erba e decretare la fine dell’inverno. Il Carnevale è un altro periodo molto amato dai valtellinesi e in quasi tutti i paesi non mancano le sfilate e le maschere tradizionali, come a Grosio, o a Bormio con il “Carneval dei Matt” (19.02.2012), a Morbegno, Sondrio e Tirano… senza dimenticare che in maschera si
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In questa pagina, sleddog - centro husky village Arnoga On this page, sleddog - center husky village Arnoga
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Sopra, ciaspole in Val Viola
può andare anche sugli sci, dando libero sfogo alla fantasia. “Valtellina Free Ride Tour 2012” è l’invito che la Valtellina fa agli amanti della neve fresca per avvicinarsi al fuori pista e alla filosofia della “Valtellina Free Ride Academy”. Una serie di appuntamenti da gennaio ad aprile 2012 per scoprire i più bei fuori-pista della Valtellina accompagnati da Guide Alpine. Fuori-pista ma non fuori di testa! Un approccio alla neve fresca ed al freeride più consapevole, che abbini il buon senso alle conoscenze tecniche e dell’ambiente in cui ci si muove. La lunga stagione degli eventi valtellinesi prosegue con “Peek to Creek” (Bormio, 14.01.2012) gara di sci dalla cima Bianca fino a Bormio paese, “Jagermeister Vertical Tour” evento dedicato al freestyle e al suo colorato mondo (Madesimo 25-26.02.2012), “World Rookie Fest” (Livigno, 14-19.01.2012) l’evento dedicato ai nuovi talenti dello snowboard mondiale. Spettacolo e adrenalina per il “River Jump” (Livigno, 21-24.02.2012) il salto del fiume… con lo snowboard. “Ciaspoluna” (Valmalenco, 4-5.02, 3-4.03.2012) per ciaspolare al chiaro di luna,
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Above, ski raquets in Val Viola
l’agonistica “Ciaspoleda” (Livigno, 18.03.2012), ma di eventi dedicati alle ciaspole ce ne sono decine in Valtellina. “Coppa del Mondo di Snowboard” (Valmalenco, 12-18.03.2012), i Mondiali Juniores di Freestyle Ski” (19-25.03.2012) ed i Campionati Italiani Assoluti di Snowboard nel grandioso snowpark dell’alpe Palù (26.03-04.12.2012). Telemark protagonista del “Free Heel Fest” (Livigno, 24-31.04.2012) l’evento più cool dell’inverno. “Free ride festival” (S. Caterina Valfurva, 10-15.04.2012) per provare l’emozione del fuori pista in sicurezza. “La Pozza dei Matt” (Bormio 2000, 15.04.2012) l’evento più goliardico della stagione, si scende sulla neve con ogni mezzo con l’obiettivo di attraversare una immensa piscina d’acqua gelata. Una chiusura col botto! Questo è solo un antipasto di una stagione ricca di eventi sportivi che vanno dallo sci alpinismo al polo, dalle auto su ghiaccio allo sleddog, sciate in notturna, serate in rifugio con rientro in cabinovia, feste in piazza, concerti, stagioni teatrali, degustazioni e tanto altro lo potete trovare su www.valtellina.it/eventi.
Sopra, a sinistra, Valtellina, Aprica; a destra, Valtellina Free Ride Academy, Valfurva; sotto, Valdidentro, scuola di sci
Above, on the left, Valtellina, Aprica; on the right, Valtellina Free Ride Academy, Valfurva; below, Valdidentro, ski school
VALTELLINA ...WELCOME Bormio, twice seat of the Ski Worldcup (1985 and 2005) a of one of the most beautiful ski slopes of the Worldcup (29th December) that can offer a rich offer of spa to its guests. Livigno is the place for young people and for those who love shopping, it is the most international destination in Valtellina. S. Caterina Valfurva is small and located in the National Park of Stelvio, where the nature presents itself in its beauty. Oga-S. Colombano and Valdidentro are the mountain “in the middle” between Bormio and Livigno, sunny and with accommodations studied for children and families. Aprica is an historical ski area, among the first ones in Valtellina which gained an international importance in the ‘70ies with high level competitions and today it is relaunched after the renovation of many facilities and the enlargement of the ski area. Valmalenco is set in the Bernina Group and it is protected by the Alps, it has modern ski facilities, a part of the ski area is completely devoted to the non-competitive ski contests and it has a snow park among the most beautiful of the Alps which guested 3 times the finals of the Worldcup,
now it is nominated for the Worldcup 2015. Madesimo and the skiarea Valchiavenna, the closest to Milan, is one of the historical destinations and it celebrated its 100 years. In the last seasons it completed the total renovation of the facilities keeping the charm of the ski of the past, the one that made Madesimo and its “big canal” famous in the world. The Valgerola is small but to discover, ski area not too far from Lake Como, thanks to its position it offers very good snow conditions and it is beloved by the alpine skiers for the beautiful excursions in the Park of the Orobie in Valtellina. And finally the Stelvio which doesn’t need introductions, destination for summer trainings, it is a theatre of an extraordinary union of sport, the great cycling of the Giro d’Italia, that here has its Coppi Peak and in 2012 will decide the destiny of this contest and the ski of the people “crazy” for snow…those who cannot stop skiing also in the summer time. For them and for the lovers of this beautiful sport, Valtellina is a real paradise and even more this year, we can really say that “in Valtellina you ski all year long!”
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via Rodari 6, 22100 Como tel. 031 264042 www.ristorantesociale.it
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Il percorso del CEMENTO di Marili Fontana foto Mendrisiotto Turismo, Jacques Perler
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Nella pagina precedente e sopra, immagini del Geoparco delle Gole della Breggia; al centro, veduta dell' Alpe Pianspessa - Alta Valle di Muggio; a destra, simulazione della rinaturazione e di una parte del Percorso del Cemento
La regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio è la prima destinazione turistica svizzera che s’incontra, a pochi km di Como; una realtà svizzera che ha il sapore di “casa”. La scoperta di questo territorio può sicuramente svelare qualche realtà intrigante e sconosciuta, i progetti in divenire sono molti, progetti importanti e unici che vogliono sorprendere ed affascinare il visitatore. Un esempio su tutti è quello del PERCORSO DEL CEMENTO. Nell’area che si estende tra Balerna, Castel San Pietro e Morbio, all’entrata della Valle di Muggio, il GeoParco delle Gole della Breggia attira da anni molti visitatori; amanti della natura, dell’escursionismo o della geologia. A partire dal prossimo mese di maggio all’interno di questo parco si potrà visitare l’ampia zona rinaturalizzata che troverà posto dopo l’abbattimento dell’importante cementificio che per molti decenni ha avuto un ruolo centrale in quest’area. E fin qui niente di par-
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ticolare. Ma l’idea dei promotori, con la collaborazione della Fondazione che gestisce il Parco, è stata quella di concepire una sorta di area di archeologia industriale dedicata al cemento, un percorso che, grazie al concetto elaborato, porterà il visitatore a percorrere in prima persona le fasi della lavorazione della materia che attraverso le tappe dell’escavazione (nelle lunghe gallerie) e della trasformazione portano la roccia al prodotto finale: il cemento. Un progetto ed un’occasione per conoscere meglio il Mendrisiotto e il Basso Ceresio, da non perdere! Il PERCORSO DEL CEMENTO sarà visitabile a partire dal mese di maggio 2012 in gruppo, accompagnati da una guida. Per ottenere informazioni in merito a questo progetto ed agli ulteriori progetti e prodotti turistici che la regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio propone, consigliamo di visitare il sito www.mendrisiottoturismo.ch
In the previous page and above, photos of the Geopark of the Gole della Breggia; in the middle, the view of Alpe Pianspessa - Alta Valle di Muggio; on the right, simulation of the rinaturation and the Path of the Cement
The Path of the CEMENT The region of the Mendrisiotto and the lower part of Lake Lugano is the first Swiss tourist destination you find after you cross the border from Como; a Swiss destination with an “Italian heart�. The discovery of this territory can surely disclose some intriguing and unknown aspects, there are many projects which are about to be developed, important projects which aim at surprising and fascinating the visitors. One example above the others is the PATH OF THE CEMENT. In the area among Balerna, Castel San Pietro and Morbio, at the entrance of the Muggio Valley, the GeoParco of the Gole della Breggia has been attracting many visitors for different years; people who love nature, touring or geology. From May 2012 in the park you can vi-
sit the wide re-naturalized area which will take the place of the important cement factory that had a central role in this area for many decades. So far nothing special. But the idea that the promoters and the Foundation which manages the park had, was to create a sort of industrial archeology area dedicated to cement, a path that, thanks to the elaborated concept, will let the visitor experience the phases of the material processing through the phases of excavation (in the long tunnels) and of transformation, turn the rock into the final product: cement. A project and an occasion to discover the Mendrisiotto and the lower part of Lake Lugano: you cannot miss it! The PATH OF THE CEMENT could be visited from May 2012 in groups with a guide. To get more information on this project and on further projects and touristic products proposed by the Mendrisiotto and the lower part of Lake Lugano, go to the web site www.mendrisiottoturismo.ch
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NEWS
GIOVANNI SOLDINI lancia una nuova ambiziosa sfida contro il tempo GIOVANNI SOLDINI launches a new ambitious challenge against time
BSI, Generali e Maserati insieme al grande navigatore per battere i record atlantici. Cosa unisce BSI, una delle più antiche banche svizzere specializzata nel private wealth management, il Gruppo Generali, tra i maggiori assicuratori europei, e Maserati, la nota casa automobilistica? Sono pronte a unire le proprie forze per sostenere una sfida contro il tempo sulle rotte del Nord Atlantico. In che modo? «Salendo a bordo” del VOR 70, l’imbarcazione che ha partecipato al giro del mondo in equipaggio 2008-2009, ribattezzata “Maserati” dal nome dello sponsor principale. Al timone ci sarà Giovanni Soldini, velista italiano che ha all’attivo due giri del mondo e oltre 30 traversate atlantiche. In questa sfida Soldini e il suo equipaggio di nove persone cercheranno di conquistare nel 2012 tre importanti record del Nord Atlantico: Cadice-San Salvador (Bahamas); Miami-New York; e New York-Cape Lizard (UK). Tutti i percorsi saranno monitorati dal World Sailing Speed Record Council (WSSRC), l’organismo internazionale che certifica i migliori tempi di percorrenza sulle rotte storiche dei clipper. Una sfida che viene descritta così dal navigatore milanese: “Potremmo essere la prima barca italiana a compiere il tempo di riferimento su una rotta ufficiale del WSSRC. La conquista del record del Nord Atlantico è da sempre uno dei sogni della mia vita». A tal fine si è lavorato molto per rendere il natante particolarmente adatto alle andature più veloci. Dopo tre mesi di cantiere, lo scafo è ora la “sublimazione della tecnologia nautica», afferma Harald Wester, amministratore delegato di Maserati Spa. Ma non si tratta solo di tecnologia. Alfredo Gysi, CEO di BSI SA, dichiara al riguardo: «Siamo lieti di sostenere, insieme a Maserati, Giovanni Soldini e il suo equipaggio per la grande valenza sportiva della loro impresa. Affrontare una tale sfida richiede grandi competenze tecniche, spirito di team e aspirazione all’eccellenza, tutti valori nei quali il nostro Gruppo si rispecchia pienamente». Non ci resta pertanto che augurare a Soldini e al suo team di navigare con il vento in poppa per poter raccogliere un memorabile successo.
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BSI, Generali and Maserati together with world-renowned sailor Giovanni Soldini to break the Atlantic sailing records. What does it unite BSI, one of the oldest banks in Switzerland specialized in private wealth management, the Generali Group, one of the largest European insurance firms and Maserati, the famous car company? They are ready to join their efforts in a race against time across the North Atlantic. How? By “going on board” VOR 70, the boat that participated in the 2008-2009 round-the-world-race, renamed “Maserati” from the name of the main sponsor. The helm will be taken by the Italian yachtsman Giovanni Soldini, who already has two circumnavigations and over 30 Atlantic crossings to his name. In this challenge Soldini and his team of nine sailors in 2012 will attempt to break three important North Atlantic sailing records: Cadiz-San Salvador (Bahamas); Miami-New York; and New York-Cape Lizard (UK). All these ocean course attemps will be monitored by the World Sailing Speed Record Council (WSSRC), the international body certifying the record times on the historic clipper routes. A challenge that is described by the italian navigator in this way: «We intend to be the first Italian boat to set a record on an official WSSRC route and breaking the North Atlantic record has always been one of my life’s dreams». To reach this goal, a lot of work was carried out to have the boat particularly well suited for sailing at higher speeds. After three months in dry dock , the hull now represents the “synthesis of nautical technology», said Harald Wester, CEO of Maserati Spa. But it is not all about technology. Alfredo Gysi, CEO of BSI SA, declared: «We are pleased to support, together with Maserati, Giovanni Soldini and his crew and recognize the great sporting value of their project. Tackling such a challenge requires great technical expertise, team spirit and aspiration to excellence: all values that are fully reflected in our group». Now we just have to wish Soldini and his team to have the wind in their sails in order to reach an unforgettable success.
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PEOPLE
EMILIO VANTADORI
Ricordi d'
AFRICA
di Elisabetta Comerio foto Archivio Emilio Vantadori
Come promesso, è arrivato il momento di raccontare i dieci anni trascorsi da Emilio Vantadori nel continente africano. Correva l’anno 1973… «…e partivo per la Costa d’Avorio. Questa avventura mi ha visto impegnato come Direttore dei Ristoranti, Eventi e Catering all'Hotel Ivoire Inter-Continental ad Abidjan e come Vice Direttore del Palazzo dei Congressi. Sono stati anni molto intensi nei quali ho organizzato appuntamenti e congressi per il presidente della repubblica,
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Houphouet Boigny e per i suoi ministri, durante i quali ho conosciuto presidenti africani, da Senghor a Bokassa che era in esilio ad Abidjan, presidenti francesi come Francois Mitterand e Valery Giscard d'Estaing e Sua Altezza Re Baldovino e la Regina Fabiola». Sfogliando l’album dei ricordi, sappiamo che ce n'è uno al quale Emilio Vantadori è particolarmente legato. «L'organizzazione del soggiorno del Santo Padre Giovanni Paolo Il in Costa d'Avorio nella Nunziatura ad
Abidjan è stata un’esperienza straordinaria. Non dimenticherò mai i momenti trascorsi in sua compagnia: quando gli portavo la colazione, le sue domande sulla vita in Costa D'Avorio, le Sue benedizioni, il Suo rosario e le visite in cucina per un caffè. Prima della partenza ci ringraziò tutti, uno ad uno, e insieme abbiamo scattato una foto di gruppo, nella quale il Santo Padre mi stringeva la mano. In quel momento portavo dei guanti bianchi che ancora oggi custodisco con af-
A sinistra, sopra, Emilio Vantadori con il Santo Padre Giovanni Paolo II e il Nunzio Apostolico S.E. Mons. Justo Mullor Garcia; sotto, guanti che hanno stretto le mani del Santo Padre e Rosario donato per la madre di Emilio Vantadori On the left, above, Emilio Vantadori with the Holy Father John Paul II and the Apostolic Nuncio S.E.Mons. Justo Mullor Garcia; below, the gloves which shake the hands of the Holy Father and the rosery donated for the mother of Emilio Vantadori
Memories of AFRICA
fetto». Poi ci fu un cambiamento che la portò ad intraprendere una nuova avventura presso l'Hotel Kafolo Safari Lodge. «Dopo pochi mesi dalla visita del Santo Padre, ho deciso di cimentarmi in una nuova avventura al Safari Lodge a Kafolo, ai confini del Parco Nazionale Comoè. Ci sono voluti mesi di duro lavoro per il restauro delle camere, della piscina, dei recinti per gli animali. Attorno a noi una natura senza eguali la
faceva da padrone e ci ripagava quotidianamente di ogni fatica, come quella di dover percorrere tre ore di pista prima di poter fare degli acquisti. Come nel film “La mia Africa”, ho vissuto le stesse sensazioni e sofferenze nel lasciare quel villaggio, la sua gente e lo spirito di condivisione tipico di quei popoli. La mia Africa è rimasta nel mio cuore, ancora oggi mi mancano il suo profumo, la natura, la musica, l’arte, le danze e lo sguardo di tante persone che porto con me...».
As we promised, the time is ripe to tell about the 10 years that Emilio Vantadori spent in Africa. It was 1973… «…and I was leaving for the Ivory Coast. At the beginning of this adventure I was an employee at the Hotel Ivoire Inter-Continental in Abidjan at the Congress Palace». We know that there is a memory you are particularly connected to. «The organization of the stay of the Holy Father Pope John Paul II in the Ivory Coast in Abidjan, it was a great experience. I will never forget the moments I spent with him. Before his departure we took a group picture, in which the Holy Father was shaking my hand. In that moment I was wearing a pair of white gloves, that I still keep it with affection». Then a change occurred… «After few months from the visit of the Holy Father, I decided to start a new adventure at the Safari Lodge in Kafolo, at the border of the National Park Comoè. As in the movie “My Africa”, I experienced the same sensations and sorrows in leaving that village. My Africa remained in my heart and still today I miss its perfume, the nature, the music, the art, the dances and the look of many people I still carry with me…».
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1. Hotel Ivoire Inter Continental, Abidjan, Côte d'Ivoire, 750 camere, 5 ristoranti, 4 bar, cafè, casinò, 2 piscine, 7 campi da tennis, bowling, campi da golf di 18 e 9 buche, pista di pattinaggio, cinema, eliporto, centro congressi; Palais des Congrès Houphouet-Boigny (2.000 addetti - traduzione simultanea); 2. pubblicazione relativa al matrimonio della nipote del Presidente Houphouet-Boigny, organizzato da Emilio Vantadori; 3. Emilio Vantadori con lo stilista Renato Balestra; 4. con il Ministro degli Affari Esteri Siméon Ake. Nella pagina successiva, sopra a sinistra, Alberto Vantadori, fratello di Emilio, con l'aereo privato cessna del Safari Lodge; a destra, bungalow del Safari Lodge; a seguire, immagini che raccontano l'Africa 1.Hotel Ivoire Inter Continental, Abidjan, Côte d'Ivoire, 750 rooms, 5 restaurants, 4 bars, cafès, casinò, 2 swimming pools, 7 tennis courses, bowling, golf courses of 18 and 9 holes, skating rink, cinema, heliport, congress center; Palais des Congrès Houphouet-Boigny (2.000 employees -simultaneous translation); 2. publication related to the wedding of the nephew of the President Houphouet-Boigny, organized by Emilio Vantadori; 3. Emilio Vantadori with the fashion designer Renato Balestra; 4. with the Minister of Foreign Affairs Simèon Ake. In the following page, above on the left, Alberto Vantadori, brother of Emilio, with the cessna private plane of Safari Lodge; on the right, bungalow of the Safari Lodge; then some more photos of Africa
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L’arte della stampa
Ira Corti, Sogno per due, tecnica mista su tela, cm. 80x80
LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws 195
Tratto dal film "La mia Africa" di Sydney Pollack
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PEOPLE
MANUELA MASCIADRI
"Certo che
COMO..."
di Marco Lombardo Giassetti foto © Manuela Masciadri
La fotografia di Como è questa: «E’ magia». Detto tra l’altro da una che se ne intende, perché Manuela Masciadri ha lo scatto per professione, anche se la sua città adesso la guarda da lontano: «Ho fatto il liceo al Gallio, poi mi sono spostata a Milano per l’università e alla fine ho scelto Bologna per lavorare: dal punto logistico e creativo è stata la scelta migliore. Certo che Como…». Certo che Como è il posto del cuore, dove vivono ancora i genitori e dove Manuela, che a 33 anni ormai è una fotografa affermata nel mondo, trova sempre lo scenario migliore: «Ancora l'estate scorsa abbiamo utilizzato Villa Balbianello come location per un lavoro commissionato da clienti americani. Uno spettacolo,
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come sempre». E da Como a Bologna Manuela ne ha già fatta di strada: oggi il suo studio, che ha aperto una sede anche a Valencia, si occupa di ritratti e di moda, due cose che nel suo lavoro coincidono «perché io amo fotografare le persone e personalizzo anche la moda. Per me i vestiti parlano, ma soprattutto chi li indossa: per questo trovo difficile a volte fare scatti per i cataloghi, non mi piace serializzare come capita durante le sfilate: le persone vengono prima di tutto. Certo che Como…». Certo che Como sono comunque gioie e dolori, perché qui le persone si nascondono, è tutto un po’ nell’anima del lago e quindi ecco che può capitare di lavorare a casa propria e ritrovarsi con niente in mano,
nonostante lo si faccia con il cuore: «Grazie a un mio amico d’infanzia l’anno scorso mi hanno chiamato dalla Croce Azzurra per fare un calendario un po’ creativo, visto che avevano assolutamente bisogno di raccogliere fondi. E’ stato umanamente esaltante: ho regalato dieci giorni di lavoro ai volontari, persone davvero fantastiche che sono state al gioco, perché l’intento era di fare foto buffe e un po’ ironiche. Si sono fatti insomma riprendere nudi – non del tutto, per carità! – durante le loro attività. E c’erano proprio tutti: giovani, anziani, perfino il presidente. Poi, all’ultimo, qualcuno del direttivo si è tirato indietro e ha fatto saltare tutto. Si sono vergognati senza motivo, peccato davvero …». Per-
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In queste pagine, scatti di Manuela Masciadri
"That's ché forse questa è davvero Como, il posto dove Manuela Masciadri ha ricevuto la sua prima fotocamera («papà è giornalista e usava scattare le immagini per i suoi pezzi») e dove ha deciso di farne una questione di vita: «Anche perché questo è davvero un posto unico al mondo, io che spesso sono in viaggio lo posso dire: a livello visivo non c’è nulla di paragonabile. E’ una città proprio magica». Certo che Como, però… «Già…».
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COMO..."
«Como? It’s magic». It is said by a person who knows what is talking about, because Manuela Masciadri –photographer-hasn’t forgotten her city, even though now she is watching it from far away: «I studied at the Gallio high school, then I moved to Milan for the university and finally I decided to work in Bologna». But Como still remains the place in her heart, her parents still live in Como and Manuela, who
On these pages, shots by Manuela Masciadri
is now 33 years old and is known all over the world (she opened an office also in Valencia), she always finds the best location for her portraits and fashion services: «I love to take pictures of different people and I also personalize fashion. I believe that dresses speak, but above all people who wear dresses speak: people are in front of everything». Then there is Como, but here it’s difficult to get people involved: «Last
year the Croce Azzurra (Blue Cross) called me for a calendar. It was humanly thrilling: I donate 10 days of work to the volunteers, fantastic people who were photographed naked –not completely naked obviously! – during their activities. Then, at the end, someone of the board of directors, toppled everything. They were ashamed without a reason, what a pity…». Anyway I still love Como: «as I told: it is real magic».
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Ciao Alberto Quando ti lascia qualcuno che conosci, molti dubbi su come ricordarlo ti assalgono contemporaneamente, senza lasciare la tranquillità che serve per focalizzare i momenti trascorsi insieme: un capodanno trascorso in compagnia a Bormio, rincorrendo la mezzanotte per un brindisi sulla neve, un'escursione sulle tue montagne preferite, un incontro al Coni durante un corso per dirigenti sportivi, la discussione intorno ad un tavolo per organizzare quell’evento mondiale che furono le celebrazioni Voltiane, la ricerca affannata di uno sponsor per regalare ai bambini l’attrezzatura per il campus estivo e, ancora, allo stadio di Como per un'iniziativa a loro dedicata. Caro Alberto, ho deciso di scriverti queste parole alcuni giorni fa, guardando una tua foto su un giornale. Un primo piano del tuo sguardo fiero e sincero, nei tuoi occhi si leggeva tutta la determinazione ed il coraggio di chi, conoscendo il suo destino, ha deciso di lottare fino all’ultimo per non far soffrire chi veramente da oggi ti ricorderà per sempre. Momenti vissuti insieme ad una persona che ha fatto della coerenza e della trasparenza il suo credo quotidiano, che ha tracciato un percorso limpido vissuto in prima linea, sostenendo i diritti dei suoi concittadini. A te che hai fatto dell’etica professionale un esempio, del coraggio la dote da perseguire, del confronto e dell’impegno per gli altri una ragione di vita, dico grazie perché non mi hai mai fatto mancare la tua amicizia. Non ti sono stato vicino quando soffrivi anche perché non lo hai mai fatto capire, non sono venuto al tuo funerale perché non potevo esserti utile e non verrò al cimitero perché non serve per ricordare un amico. Mi mancherà sicuramente la tua figura di uomo semplice, stimato, competente nel proprio lavoro, ma soprattutto mi mancherà la persona educata, gentile ed onesta, legata alla sua città e al suo impegno, all’educazione dello sport e al fair play. Sei stata una persona che creava intorno a sé un'atmosfera di condivisione proficua, leale e senza barriere. Io mi tengo solo una piccola parte di questi ricordi. Vorrei scegliere dal film della tua vita solo il fotogramma di quando sulla tua cara amica bicicletta e con l' inseparabile borsa fissata al portapacchi posteriore, pedalavi spedito, attraversando la tua Como, a testa alta, fiero di esserne stato il primo Cittadino. Ed è cosi che ti voglio ricordare, un vero signore e un galantuomo che non ha mai avuto paura di pedalare, anche verso la tua ultima meta. Daniele B.
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Magic Lake
FOCUS
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Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo. Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and not, which are able to improve continuously and which with their work are personally committed in the promotion of our territory in the world.
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Les Ambassadeurs e Jaeger-LeCoultre: coppia vincente Les Ambassadeurs and Jaeger-LeCoultre: the winning couple
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Che vinca l'amore! Un'incredibile proposta per gli sposi Love wins! An incredible proposal for bride and groom
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Vesti la tua casa Dress up your home"
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La Folgorina cresce nel settore alberghiero La Folgorina grows in the hotel sector
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Grande successo per la quarta edizione di comON Great success for the 4th edition of comON
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S.I.L.V.I.A. Sorridere Illumina La Via Infondendo Allegria S.I.L.V.I.A. A smile gives light to your path and conveys happiness
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Giuseppe Colantonio neo presidente International Federation of Popular Sports Giuseppe Colantonio new president International Federation of Popular Sports
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Magic Lake
Les Ambassadeurs e Jaeger-LeCoultre: coppia vincente
Venerdì 25 ottobre, nelle eleganti sale dell’Hotel Villa Principe Leopoldo di Lugano, Les Ambassadeurs e Jaeger-LeCoultre hanno presentato in esclusiva ai loro ospiti le nuove collezioni della manifattura della Vallée de Joux, “Reverso, una leggenda in continuo movimento”. La celebre manifattura Jaeger-LeCoultre, fondata nel 1883 a Le Sentier da un geniale inventore, Antoine LeCoultre, ha segnato la storia dell’orologeria con creazioni quanto mai rappresentative come Reverso, realizzato nel 1931 per i giocatori di polo, che festeggia quest’anno il suo 80° anniversario. Durante l’evento, sono stati presentati agli ospiti veri e propri gioielli, opere d’arte senza tempo, che perfettamente miscelano tradizione e ultime tecnologie. La vera perla della serata è stata l’occasione unica ed eccezionale di ammirare dal vivo e scoprire i segreti del meccanismo di questi preziosi, grazie alla presenza del maestro orologiaio che ha mostrato agli ospiti la tecnica utilizzata negli anni per realizzare questi gioielli.
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Les Ambassadeurs and Jaeger-LeCoultre: the winning couple
On Friday 25th October, in the elegant rooms of the Hotel Villa Principe Leopoldo in Lugano Les Ambassadeurs and Jaeger-LeCoultre presented as an exclusive event for their guests the new collections of the factory Vallè de Joux, “Reverso, a legend in continuos movement. The famous factory Jaeger-LeCoultre, founded in 1883 in Le Sentir by a genial inventor Antoine LeCoultre, marked the history of the watchmaking with representative creations such as Reverso, created in 1931 for the polo players, which celebrates its 80th anniversary this year. During the event, there was the presentation of proper jewels, timeless works of art that perfeclty combine tradition and new technologies. The real pearl of the evening was the unique and exceptional occasion to admire and discover the secrets of the mechanism of these precious jewels thanks to the presence of the master watchmaker who showed to the guests the technique used in the course of the years to make these jewels
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Magic Lake
CHE VINCA L’AMORE! Un’incredibile proposta per gli sposi
Come? Festeggiandolo al Casinò Campione d’Italia, l’avveniristica struttura progettata da Mario Botta - architetto di fama mondiale – che l’ha pensata per incastonarla nella splendida cornice del lago Ceresio, di cui godrete una vista mozzafiato. Il Casinò Campione d'Italia vi offre l’opportunità di vivere un sogno che solo l’ambiente raffinato ed esclusivo del suo Salone delle Feste è in grado di realizzare, mettendo a vostra disposizione l’alchimia tra l’impeccabilità e la classe del nostro servizio e l’eccellenza della nostra cucina. Il tutto con un punto di forza che probabilmente non vi aspettate, ovvero la grande competitività dei nostri prezzi. Inoltre, siccome costruire sogni e realizzarli è il nostro mestiere, la Sposa puntando il “Gettone Just Married” su un numero della roulette, potrà vincere la somma di 3.500 franchi svizzeri per il vostro viaggio di noz-
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ze. E per tutti i vostri invitati un gettone omaggio di CHF 10.- per tentare la sorte e divertirsi con voi. Ma non è finita, perché - per i primi tre anniversari - avremo il piacere d’invitare gli sposi a cena presso il nostro Ristorante Seven. Come vedete, al Casinò Campione d’Italia, sognare è lecito e festeggiare il proprio matrimonio nel Salone un’opportunità! E se amate la musica, il nostro pianista accompagnerà la cena con le melodie più belle e romantiche e la nostra orchestra – dopo il taglio della torta – aprirà le danze. Allora, cos’aspettate? Contattateci telefonando al +4191 640 11 71 (centralino +4191 640 11 11, numero verde 00800 80077700) oppure inviando un’e-mail a: justmarried@casinocampione.ch. Siamo a vostra completa disposizione per fissare un appuntamento e fornirvi tutte le informazioni necessarie. Vi aspettiamo.
Love wins! An incredible proposal for bride and groom
You are about to live your most important day, make it unforgettable. How? Celebrate you wedding at the Casinò Campione d'Italia, the futuristic building by Mario Botta –architect of international fame – who studied it to set it in the beautiful landscape on the Ceresio Lake, of which you will enjoy a beautiful view. The Casinò Campione d'Italia offers you the opportunity to live a dream created by a refined and exclusive atmosphere of its Salone delle Feste, you will have at disposal the alchemy between the impeccability and the class of our service and of our food. Everything with something unexpected, that is the great competitiveness of our prices. Moreover, since building dreams and making dreams come true is our job, the bride can bet the “JustMarried Chip” on a number of the roulette and she can win 3500 Swiss francs for your
honeymoon. And for all your guests there is a free chip of 10 Swiss francs to play and have fun with you. But there is more, because –for your first three anniversaries – we will be pleased to invite the bride and the groom for a dinner in our Restaurant Seven. As you can see, at the Casinò Campione d'Italia you can dream and celebrate your wedding in the Salone delle Feste! Should you love music, our pianist will play the most romantic music during the dinner and our orchestra – after the cake –will open the dances. What are you waiting for? Please contact us calling 004191/640.11.71 or the free tool number 00800 80077700, or sending an email at justmarried@casinocampione.ch. We stay at your disposal to fix an appointment and give you all the information you need. We are waiting for you
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Magic Lake
Vesti la tua casa
"Vesti la tua casa" è un progetto dedicato ai privati, alle pubbliche amministrazioni ed alle imprese edili, nato dall'idea di due imprese operanti nel comparto dell'edilizia, Ateco srl e Bpcom spa, sensibili allo sviluppo della cultura dell'efficienza energetica degli edifici e, di conseguenza, alla sensibilizzazione della comunità ai temi del risparmio energetico e della riqualificazione edilizia. Principio guida del progetto è catturare l'attenzione sulla diversità dei termini "consumo" e "risparmio" e valorizzare il "risparmio dei consumi" quale cardine per indirizzare verso comportamenti ecocompatibili. Quindi non maggiore produzione di energia, anche se pulita, per far fronte a maggiori consumi, ma riduzione dei consumi in modo intelligente, migliorando la qualità della vita. Il concetto, sviluppato nel contesto specialistico degli ideatori, si riflette nella riqualificazione del patrimonio edilizio esistente di cui l'80% risulta costruito con inadeguate qualità prestazionali dal punto di vista ener-
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getico e nel quale il comfort abitativo ed il clima interno lasciano spesso molto a desiderare, anche se il riscaldamento funziona a pieno regime. Queste considerazioni hanno portato a sviluppare l'immagine che le case esistenti dovrebbero essere "vestite" isolando l'involucro, perché è l'intervento che può portare maggiori benefici sia per l'ambiente che per le economie familiari. "Vesti la tua casa" vuole quindi proporsi come interlocutore per le famiglie interessate ad ampliamenti o a ristrutturazioni per il miglioramento del comfort abitativo ed il risparmio energetico, occupandosi direttamente degli aspetti progettuali, realizzativi e fiscali. Questa iniziativa vuole inoltre essere di supporto alle pubbliche amministrazioni, agli imprenditori e ai progettisti per creare la cultura dell’efficienza energetica degli edifici e spingere verso città sempre più green e meno grigie attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente. Maggiori informazioni: www.vestilatuacasa.it
Dress up your home
Sopra, l'edificio dopo la riqualificazione energetica; a destra, prima dell'intervento
Above, the building after the energy riqualification; on the right, before the intervention
"Vesti la tua casa" (Dress up your home) is a project dedicated to the private customers, to the Pubblic Administrations and to the construction firms, born from the idea of two firms working in this sector, Ateco srl and Bpcom spa which are attentive to the development of the energy efficiency of the buildings and as a consequence to the community awareness to energy conservation and construction upgrading. The main idea of the project is to attract the attention on the difference in the words “consumption” and “saving” and to give value to the “saving of consumptions” as a key to develop environmentally friendly behaviours. The goal is not an increase in the clean energy production to face an increase in the consumptions, but a consumption reduction in a clever way, improving the life quality. The idea developed in the specialistic contest by the creators, is reflected in the riqualification of the existing construction heritage, of which 80% is built with inap-
propriate performance qualities from the energy point of view and in which the living comfort and the inside temperature are not at their best even though the heating is working at full capacity. These considerations brought to the idea that the existing houses should be “dressed up” isolating the shell, beacuse this kind of intervention can bring advantages to the environment and to the home economics. “Vesti la tua casa” wants to interact as a interlocutor for families interested in extending or restoring their houses in order to improve the house comfort and the energy saving, it takes care of the project technical and fiscal aspects. This initiative aims at supporting public administrations, entrepreneurs and designers to create a culture of energy efficiency in the buildings and to encurage “green” cities thanks to the restoration of the existing construction heritage. For more information: www.vestilatuacasa.it
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Magic Lake
La Folgorina cresce nel settore alberghiero
La Folgorina è un’azienda specializzata nel servizio di ristoro a mezzo distributori automatici, presente sul mercato da oltre 40 anni. E’ un team giovane e azienda certificata ISO 9001:2008. E’ da poco presente in alberghi, B&B e agriturismi con distributori per la prima colazione del settore ho.re.ca. nel quale si stanno progettando ulteriori investimenti per poter ingrandire la cerchia di clienti e migliorare dove possibile la qualità del servizio. Sempre negli alberghi La Folgorina offre la possibilità di avere comodamente in camera piccoli distributori Lavazza a cialde. Inoltre mette a disposizione distributori automatici di bevande calde, fredde e snack sia per il personale sia da posizionare sui piani all’esterno delle camere, in sostituzione o come valore aggiunto al servizio frigobar. I distributori presentano un aspetto moderno ed elegante e la varietà dei prodotti inseriti garantisce la soddisfazione di un’ampia varietà di gusti. Particolare attenzione è dedicata al rispetto delle norme di sicurezza edw igiene (manuale HACCP). Può vantare una tecnologia all’avanguardia che garantisce un servizio e un’assistenza veloci ed efficienti. Ha impostato una politica di mercato che privilegia la qualità del servizio e del prodotto offerto.
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La Folgorina grows in the hotel sector
La Folgorina is a company specialized in drinks machines, it is on the market for more than 40 years. It is made of a young team and the company is certified ISO 9001:2008. It just started to be present in hotels, B&B and farm where tourists can board with its machines for breakfast of the sector ho.re.ca., in which they are planning further investments to increase the number of customers and improve when possible the quality of the service. In hotels, La Folgorina offers the possibility to have small Lavazza machine with capsules in the room. Moreover it sells drinks machines for hot drinks, cold drinks and snacks both for the staff and for the guests on each floor in substitution or as an alternative to the minibar. The drinks machines are modern and elegant and the variety of the products grants a big choice. A particular attention is dedicated to the respect to the safety and hygiene rules (Manual HACCP). It can boast an avant-garde technology which grants a fast and efficient service and assistance. It sets a market policy which is focused on the quality of the service and of the product.
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Magic Lake
Grande successo per la quar ta edizione di comON
Si è tenuta dal 14 al 22 ottobre la quarta edizione di comON 2010, unico progetto di creativity sharing dedicato ai giovani talenti della moda, del design e dell’arte. Tema di quest’anno: NOMAD CULTURE. Progetto multidisciplinare nato nel 2008 da un’intuizione di un gruppo di giovani imprenditori e con il supporto attivo di Confindustria Como, giunto alla sua terza edizione, comON si pone l’obiettivo di individuare e supportare i giovani talenti più creativi nell’ambito della moda, dell’arte e del design per avvicinarli al mondo dell’industria. Momento culminante di questa iniziativa è "La settimana della creatività" che si è tenuta dal 14 al 22 di ottobre a Como e che ha trasformato la città lariana in un crocevia di laboratori, eventi e mostre di profilo internazionale. Oltre quaranta giovani fashion designer provenienti da tutta Europa sono stati i protagonisti dell’area comON Fashion e si fermeranno per gli stage nelle aziende più note del distretto tessile comasco e, come già successo, alcuni di questi saranno trattenuti negli uffici-stile per iniziare una carriera creativa. Sul fronte design, invece, grazie al supporto attivo del Politecnico di Milano sono stati individuati i dodici più talentuosi product designer
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del celebre ateneo milanese e a loro è stato affidato il compito di realizzare prototipi nelle sei aziende di design del circuito comON 2011 (Lema, Limonta, Desalto, Poliform, Riva 1920, Living Divani). Tutti i lavori hanno composto la straordinaria Design Exhibition ospitata fino al 6 novembre alla Caserma de Cristoforis di Como e dall’11 novembre all’11 dicembre nella suggestiva Triennale di Milano. Sul fronte dell’arte contemporanea due grandi mostre hanno animato la Caserma de Cristoforis: Contemporary Lighting Context, il primo festival di LIGHTING AMBIENT in Italia e Abito viaggiante, esposizione di 150 abiti realizzati dagli studenti del Politecnico con tessuti di scarto di alcune delle più note aziende comasche. Inoltre da segnalare il grande successo del concorso Nomad Bag che ha riservato ampio spazio alle scuole superiori locali. Un concorso di talent scouting che ha saputo coinvolgere i giovani studenti più creativi sulla realizzazione di un prototipo di “borsa viaggiante trasformabile”. Le borse più belle sono state presentate in una sorta di gallery e la più creativa farà il giro del mondo “nelle mani” di uno dei giovani studenti europei arrivati a Como per comON.
Great success for the 4th edition of comON
The 4th edition of comON was held from 14th to 22nd October, the only project of creativity sharing dedicated to young talents of fashion, design and art. The subject of this year: NOMAD CULTURE. The multidisciplinary project started in 2008 from an intuition of a group of young entrepreneurs and with the active support of Confindustria Como reached its third edition, comON aims at looking for and supporting the most creative young talents in the world of fashion, art and design to approach them to the industry world. The culminating moment of this initiative is The week of creativity held in Como from 14th to 22nd October, it transformed the city of Como in a crossroad of international laboratories, events, shows. Over 40 young fashion designers coming from all over Europe were the protagonists of the area comON Fashion and they will be involved in a stage in the most important cities of the Como textile district and as it already happened, some of them will continue and work in the style offices to start a creative career. Regarding the design, instead, thanks to the active support of the Politecnico di Milano twelve product designer of this famous university of Mi-
lan got the chance to create prototypes in the six design company of the circuit comON 2011(Lema, Limonta, Desalto, Poliform, Riva 1920, Living Divani). All their works composed the extraordinary Design Exhibition in the Caserma de Cristoforis of Como and from 11th December in the suggestive Triennale of Milan. Regarding the contemporary art, two exhibitions animated the Caserma de Cristoforis: Contemporary Lighting Context, the first festival of LIGHTING AMBIENT in Italy and Abito viaggiante (Travelling Dress) exhibition of 150 dresses made with waste fabrics of some of the most important companies of Como by the students of the Politecnico. Moreover we have to mention the great success of the contest Nomad Bag, which dedicated lot of place to the local high schools. A contest of talent scouting that involved the most creative young students for the realization of a prototype of a “transformable travelling bag”. The most beautiful bags were presented in a sort of gallery and the most creative one will travel all over the world “in the hands” of one of the young European students who arrived in Como for comON.
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S.I.L.V.I.A. S ORRIDERE I LLUMINA L A V IA I NFONDENDO A LLEGRIA
«Quando siamo malati la pediatria diventa la nostra casa. Lì possiamo fare mille cose dimenticando ogni sofferenza!» Con questa finalità nel 2010 nasce S.I.L.V.I.A. Onlus. La missione dell’associazione è quella di finanziare progetti e attività che possano supportare l’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como nel rendere il meno traumatico possibile la degenza pediatrica. I progetti che S.I.L.V.I.A. Onlus implementa sono i più svariati, focalizzati principalmente su: CLOWNTERAPIA: attraverso l’intervento di clown professionisti ed opportunamente formati, si riesce ad aiutare i bambini a non sentirsi in ospedale e a ritrovare il sorriso nonostante la malattia; ARTETERAPIA: permette ai bambini di spostare l’attenzione dalla loro malattia al lavoro creativo della pittura; MUSICOTERAPIA: attività che mira ad alleviare gli stati d’ansia e le tensioni connesse alla malattia. Queste attività danno un concreto beneficio se realizzate in modo continuativo ed è proprio ciò che fa S.I.L.V.I.A. Onlus, implementando tali progetti su base pluriennale. Come si riesce a garantire tale supporto? «In primo luogo con il nostro impegno e la nostra voglia di fare, – spiega Lydia Salice, presidente di S.I.L.V.I.A. Onlus – come ci ha insegnato mia figlia Silvia a cui è dedicata l’associazione. In pratica realizziamo diverse attività di raccolta fondi durante tutto l’anno e grazie all’aiuto di numerosi amici e di alcuni sostenitori riusciamo, almeno per adesso, a far fronte agli impegni presi con l’Azienda Ospedaliera Sant’Anna. La voglia di fare sempre meglio e sempre di più cresce di giorno in giorno e per questo siamo alla costante ricerca di nuovi sostenitori che possano condividere con noi il sorriso di un bambino».
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S.I.L.V.I.A. A smile gives light to your path and conveys happiness
«When we are ill, the pediatrics department becomes our home. There we can do lots of things and we can forget all the pains!» This is the goal of S.I.L.V.I.A. Onlus since 2010. The mission of the association is to finance projects and activities which can help the Hospital Sant’Anna of Como to promote a less traumatic stay in the pediatrics department. The projects that S.I.L.V.I.A. Onlus develops are different, they are mainly focused on: CLOWNTHERAPY: with professional and trained clowns, children can be helped so that they don’t feel themselves alone in the hospital and they can smile again despite the disease; ARTSTHERAPY: children can shift their attention from their disease to the creative painting; MUSICTHERAPY: activity which aims at relieving anxiety and tensions linked to the disease. These activities give a real benefit if carried out continuously and this is what S.I.L.V.I.A. Onlus does, developing these projects during different years. How can you grant this help? «First of all with our commitment and our will,” – says Lydia Salice, president of S.I.L.V.I.A. Onlus – “as my daughter Silvia taught us, in fact the association is dedicated to her. We develop different activities to raise money all year long and thanks to the help of many friends and some supporters we can, up to now, face the commitments with the Hospital Sant’Anna. The will to do always better and always more increases day after day and for this reason we are always looking for new supporters who can share the happiness of a child’s smile with us».
S.I.L.V.I.A. Onlus: Sorridere Illumina La Via Infondendo Allegria (A smile gives light to your path and conveys happiness) Per maggiori informazioni scrivere a silvia.onlus@gmail.com oppure visitare il sito www.silviaonlus.org Per sostenere le iniziative di S.I.L.V.I.A.Onlus To support the initiatives Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù IBAN IT80M0843051060000000960436
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Giuseppe Colantonio neo presidente International Federation of Popular Spor ts
Tenace e determinato, sorridente e disponibile. Questo è Giuseppe Colantonio, medico nel reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Sant’Anna di Como, che è stato capace di mettere talmente tanto entusiasmo nella sua grande passione, il podismo, da arrivare a ricoprire cariche prestigiose a livello internazionale. Negli anni, ha conquistato ruoli di responsabilità nella Federazione Nazionale degli Sport Popolari (FIASP): nel 1990 diventa segretario provinciale, dal 1993 al 2005 presidente del Comitato di Como-Lecco-Sondrio, nel 2001 viene eletto Vice Presidente Nazionale e referente Regionale della Lombardia, nel 2005 Presidente Nazionale della FIASP, carica che tuttora ricopre. Ma non finisce qui: nel 2006 a Otepaa, in Estonia è nominato Vice Presidente Internazionale degli Sport Popolari (IVV) ed il 19 ottobre 2011 ad Antalya in Turchia, viene proclamato Presidente Internazionale degli Sport Popo-
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lari. «Sono molto soddisfatto per questo incarico che vede un dirigente FIASP sul più alto gradino della Federazione Internazionale degli Sport Popolari. Sono felicissimo soprattutto per la FIASP perché la nostra Federazione meritava un riconoscimento di pregio». Ci confessa, e chi lo conosce non ne sarà affatto stupito, che uno dei suoi obiettivi, è di «portare i valori dello sport anche dove lo sport non può praticamente esistere per via della povertà, delle ingiustizie o delle guerre». Il futuro parla di nuovi traguardi da raggiungere e nuove sfide per le quali Giuseppe Colantonio non si farà trovare impreparato. E il prossimo impegno del presidente? «Dobbiamo organizzare un buon Trofeo Città dei Balocchi domenica 11 dicembre, una rimpatriata podistica che partirà dallo Stadio Sinigaglia, come da tradizione, e inonderà la città di podisti che giungeranno da tutta la Lombardia».
Giuseppe Colantonio new president of the International Federation of Popular Spor ts
Giuseppe Colantonio, secondo da sinistra
Giuseppe Colantonio, the second from the left
Tenacious and determined, smiling and available. This is Giuseppe Colantonio, doctor in the Nephrology and Dialysis department in the hospital Sant’Anna in Como, he put so much enthusiasm in his great passion, the running, that he also reached prestigious offices at international level. During the years, he had responsibility roles in the National Federation of the Popular Sports (FIASP) and in the International Federation of the Popular Sports (IVV) where he also became President. “I am very satisfied for this office, because a manager of FIASP is at the highest level of the International Federation of Popular Sports. Above all I am very happy for FIASP because it deserved a recognition of merit". He confesses us that one of his goals as a new president is to “bring the values of sport also where sport cannot exist because of poverty, injustices or wars” and people who know him are not surprised of it.
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SPORT
62 CENTOMIGLIA del Lario a
Memorial G.GARVIN BROWN III di Gianfranco Casnati foto Archivio Casnati
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La Centomiglia del Lario è la storia stessa della cantieristica lariana, madre dei più grandi costruttori di barche da corsa e dei più grandi campioni. Fu Remo Cademartori, il re dei formaggi, che 62 anni fa mise sul tavolo l’assegno di un milione, permettendo al presidente della M.I.La, Sandro De Col, di svolgere la prima Centomiglia il 4 settembre 1949. La corsa crebbe di anno in anno fino a raggiungere i 130 partecipanti negli anni ‘60. Mano a mano andava accorciandosi anche il percorso, dall’originario periplo del lago, aumentando i giri e guadagnando sempre più in passaggi e spettacolo. La Centomiglia ha laureato grandi campioni e costruttori del nostro lago come Guido Abbate senior, Tullio Abbate (record di 11 vittorie), Beppe Roda, Renato Molinari, Cesare Scotti, Chicco Vidoli, Pinuccio Todeschini, Stefano Casiraghi, Jean Marc Droulers e
Bruno Ragazzi, Carlo Bodega, Guido Cappellini, Tullio Abbate Junior. Serafino Barlesi, nell’edizione di quest’anno, ha scritto il suo nome per la quinta volta nell’albo d’oro della corsa. La Centomiglia ha raccontato anche aneddoti curiosi e creato grandi polemiche. C’è stato anche qualche “giallo”. Come quello di Stefano Casiraghi, vincitore della Centomiglia del 5 ottobre 1986, alla guida di un catamarano di colore rosso, costruito da Tullio Abbate e motorizzato Lamborghini 8000 cc. 12 cilindri. La barca è attualmente nel Museo Abbate di Grandola ed Uniti. Quella fu la prima vittoria conquistata da Stefano tutta da solo e lo disse con orgoglio nell’intervista del dopo gara. Ma le polemiche non mancarono, perché qualcuno mise in giro la voce che il suo principale avversario, Gianni Pedon, fosse stato investito da un’onda anomala, provocata da
un motoscafo “amico” di Casiraghi, sfrecciatogli vicino e che fece colare a picco la sua barca Mostes davanti alla punta di Torno. Ultimo grande personaggio che ha legato il proprio nome alla Centomiglia è stato il compianto George Garvin Brown III, meglio conosciuto come mister Jack Daniel's, il re del whisky americano. Abitava ad Erba ed aveva uno grosso cabinato di sua proprietà, con tanto di capitano, di stanza nel porto dello Yacht Club Como. E’ stato grazie a G.Garvin Brown III se il suo autista, Roberto Ruggieri, ha sposato la causa della motonautica, vincendo nel 2009 il campionato del mondo Endurance. Il figlio Campbell Brown e Ruggieri gli hanno dato l’estremo saluto l’anno scorso, proprio alla vigilia della Centomiglia, ma quest’anno lo hanno ricordato mettendo in palio il Memorial, che è stato vinto da Serafino Barlesi.
Una delle prime edizioni della Centomiglia del Lario One of the first edition of the Centomiglia of Lake Como
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Sopra, in alto, immagine della Centomiglia del Lario; a lato, Mostes, Gimbus e Abbate; a destra, Serafino Barlesi, vincitore dell'edizione 2011 Above, a photo of the Centomiglia of Lake Como; on the side, Mostes, Gimbus and Abbate; on the right, Serafino Barlesi, winner of the edition 2011
62° CENTOMIGLIA del Lario Memorial G.GARVIN BROWN III The Centomiglia del Lario is part of the history of the shipbuilding on Lake Como, “mother” of the biggest shipbuilders and of the biggest champions. Remo Cademartori, the king of cheeses, 62 years ago, signed a check of 1 million Italian lira and let the president of M.I.La, Sandro De Col, organize the first Centomiglia on 4th September 1949. The competition grew year after year and it reached 130 participants in the ‘60ies. The route was getting shorter and shorter, the laps were more and more and the show was getting always more exciting. The Centomiglia celebrated important champions and builders of Lake Como, such as Guido Abbate senior, Tullio Abbate (record of 11 wins), Beppe Roda, Renato Molinari, Cesare Scotti, Chicco Vidoli, Pinuccio Todeschini, Stefano
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Casiraghi, Jean Marc Droulers and Bruno Ragazzi, Carlo Bodega, Guido Cappellini, Tullio Abbate Junior. Serafino Barlesi, in the edition of this year, wrote his name in the gold book for the fifth time. The Centomiglia also told us curious anecdotes and created big controversies. There was also some “rumors”. For example the one of Stefano Casiraghi, winner of the Centomiglia on 5th October 1986, driving a red catamaran, built by Tullio Abbate with a Lamborghini 8000 cc. 12 cylinders. Now the boat is in the Museo Abbate in Grandola ed Uniti. That was the first victory of Stefano by himself and in the interview after the competition he said he was proud of it. But there were some rumors, because someone said that his main opponent, Gianni Pedon, was
hit by an abnormal wave, caused by a motorboat “friend” of Casiraghi, which made his boat Mostes fall down in front of the point of Torno. The last important person who linked his name with the Centomiglia was George Garvin Brown III, better known as Mister Jack Daniel's, the king of the American whisky. He lived in Erba and he owned a big cabin cruiser, with a captain and a place in the Yacht Club Como. Thanks to G.Garvin Brown III, his driver Roberto Ruggieri, started to compete and in 2009 he won the World Championship Endurance. The son Campbell Brown and Ruggieri said him the last goodbye last year, on the eve of the Centomiglia, but this year they remembered him with the Memorial, which was won by Serafino Barlesi.
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Yacht Club Como
Club esclusivo - Porto marina - Fitness - Ristorante panoramico
Viale Puecher, 8 - 22100 Como Tel. +39.031.57.47.25 - Fax +39.031.57.65.00 www. yachtclubcomo.it - info@yachtclubcomo.it
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SPORT
Motonautica
MONDIALE Classe 1 di Gianfranco Casnati foto Archivio Classe 1
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In questa pagina, la partenza della gara del campionato del mondo Classe 1 svoltosi a Cernobbio In this page, the departure of the world competition Classe 1 held in Cernobbio
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Il lago di Como ha aperto una nuova pagina della lunga e gloriosa storia della sua motonautica. Dopo la primogenitura in Italia della Formula 1 Inshore nel 1981, adesso si apre una nuova “collana d’autore”: il campionato del mondo di Classe 1 Offshore, svolto a Cernobbio nel week end dal 14 al 16 ottobre. Ormai parlare di offshore (che significa “fuori costa”) è improprio, perché le grandi competizioni d’altura non ci sono più. Il pubblico vuole lo spettacolo a portata di mano. Ergo offshore e inshore (circuito chiuso) sono diventati un tutt’uno. Cosa cambia allora? Le misure e le potenze. Se i catamarani di F1 sono lunghi 6.50 metri e sono sospinti da singoli motori fuoribordo di 2.5 litri, i “grandi” catamarani di Classe 1 sono il doppio (dai 12 ai 14 metri) con due propulsori entro o fuoribordo di 850 cavalli ciascuno, per un totale di 16.400 cc. Ma entrambi, piccoli o grandi che siano, vanno come schegge a 240 all’ora. I primi hanno un solo pilota, gli altri due (il driver e il copilota, detto throttleman, alle manette del gas). A portare la Classe 1 per la prima volta sul lago di Como erano stati Bruno Abbate e Pasquale Maspero nel 1987 con la prima vittoria in motonautica di Adriano Panatta. Questa volta è arrivato un Mondiale vero, propiziato dal dieci volte campione del mondo di F1 Guido Cappellini, ormai “convertito” alla Classe 1. Dopo Abu Dhabi e Arendal (Norvegia), il Gran Premio d’Italia sul Lario, ha battuto tutti i record, registrando la presenza di almeno 50 mila spettatori nel week end. Dieci imbarcazioni in lizza, sul circuito antiorario di 4.5 miglia nautiche (8.200 chilometri) con partenza e arrivo a Cernobbio, passando davanti a Villa Olmo, Villa Geno, Villa Erba Villa d’Este e Casta
Diva di Blevio. Dominatori della kermesse i dubaiani del Victory Team, Arif Al Zafeen e Nadir Bin Hendi, campioni del mondo in carica, che hanno corso praticamente in solitaria. Se in Gara 1 Cappellini si era dovuto ritirare per mille problemi tecnici, in Gara 2, lui e il suo throttleman, il veneziano Giampaolo Montavoci, sono stati capaci di mandare in delirio l’immensa tifoseria locale, arrivando secondi. Il pilota, dunque, fa ancora la differenza sulla macchina, visto il gap che esiste tra i Mercury V8 di Poliform 74 di Cappellini e i Lamborghini V12 dei dubaiani. Buon terzo un altro lariano, il lecchese Matteo Nicolini alle manette del gas di Spirit Of Qatar 95, che è andato più veloce del suo compagno di squadra, lo sceicco di Doha, Hassan Bin Jabor Al Thani alla guida di Spirit Of Qatar 96.
World motor-boating CLASS 1 Lake Como opened a new page in the long and glorious history of its motor-boating. After the first appointment in Italy of the Formula 1 Inshore in 1981, now it comes the new “author series”: the world championship of Class 1 Inshore, held in Cernobbio in the weekend from 14th to 16th October. It is not correct to speak of offshore, because there are no more important competitions “offshore”. The public wants to see the show nearby. So offshore and inshore (closed circuit) became a single discipline. What
does it change? The measures and the powers. The catamarans of F1 are 6.50 meters long and have single motors outboard of 2.5 liters, the “big” catamarans of Class 1 are twice as big as the others (from 12 to 14 meters) with two propulsors in and outboard of 850 horsepower engine each, for a total of 16.400 cc. Both the small and the big ones go very fast, 240/hour. The first ones have just the driver, the other ones two (the driver and the throttleman). The first time the Class 1 arrived in Como was with Bruno Abbate and Pasquale Maspero in 1987, with the first win of Adriano Panatta in motorboating. This time it was a real World Cup, with the 10 times world champion of F1 Guido Cappellini, “converted” to the Class 1. After Abu Dhabi and Arendal (Norway), the Italian Gran Prix on Lake Como beat all the records, with 50000 spectators in the weekend. Ten boats, on an anticlockwise circuit of 4.5 nautical miles (8.200 kilometers) which started and ended in Cernobbio, passing in front of Villa Olmo, Villa Geno, Villa Erba Villa d’Este and Casta Diva di Blevio. Arif Al Zafeen and Nadir Bin Hendi, the Victory Team from Dubai dominated the competition, they are the champions in charge and they were solo competitors. In Game 1 Cappellini has to quit for lots of technical problems, in Game 2, he and his throttleman, the Venetian Giampaolo Montavoci, were so much celebrated by the local fans, getting the second place. The driver still makes the difference, considering the gap between Mercury V8 of Poliform 74 of Cappellini and Lamborghini V12 of the driver from Dubai. The third place went to a driver from Lecco, Matteo Nicolini with Spirit Of Qatar 95, he was faster than his team mate, the sheik of Doha, Hassan Bin Jabor Al Thani, who was driving Spirit Of Qatar 96.
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Nella pagina precedente e in questa, immagini della gara di campionato del mondo nelle suggestive atmosfere del Lago di Como; a sinistra, i vincitori, Arif Al Zafeen e Nadir Bin Hendi In the previous page and in this one, images of the world competition in the suggesting atmosphere of Lake Como; on the left, the winners, Arif Al Zafeen and Nadir Bin Hendi
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SPORT
Gianluca Roda è sua la PORSCHE CUP 2011 di Elisabetta Comerio foto Archivio Roda
La stagione sportiva 2011 si è conclusa e con il primo posto nella prestigiosa gara “6 ore di Zhuhai”, valida per l’International Le Mans Series, nella categoria GTE AM, il pilota Roda Gianluca si è assicurato la vittoria nella prestigiosa Porsche Cup, conquistando anche il 3° posto assoluto della International Le Mans Series. La Porsche Cup, nata da un’idea di Ferdinand Porsche, dal 1974 premia il pilota più vittorioso al mondo nel corso dell’anno e, per la seconda volta di fila, il pilota comasco si è aggiudicato questo prestigioso riconoscimento.
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Gianluca Roda got the PORSCHE CUP 2011 The sports season 2011 ended and with the 1st place to the prestigious competition “6 hours of Zhuhai�, valid for the International Le Mans Series, in the category GTE AM, the driver Roda Gianluca won the prestigious Porsche Cup, conquering also the 3rd place of the International Le Mans Series. Since 1974, the Porsche Cup, born from an idea by Ferdinand Porsche, awards a prize to the drivers who got more wins in the year and for the second time in arrow, the driver from Como received this prestigious prize.
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FOOD AND DRINK
RISTORANTE PIAZZA REPUBBLICA
Cucina di "FAMIGLIA" di Marco Lombardo Giassetti foto Archivio Ristorante Piazza Repubblica
Pacchero mantecato allo zabaione d’uovo con guanciale croccante. E’ uno dei piatti dello chef Pietro Penna nel menù del ristorante Piazza Repubblica, che è a Milano, ma è provincia di Como. Perché i tre fratelli proprietari – Giorgio, Matteo e Marco Bernasconi – sono proprio laghée, oltre che essere partiti da un’altra professione. Giorgio è avvocato, Matteo assicuratore e Marco architetto: il risultato è un ristorante in cui le opere d’arte in cucina fanno da contorno ad un ambiente di classe dal giusto prezzo. «Mi occupo personalmente delle materie prime – rivela Giorgio – e sono esigente con i fornitori. Le prossima novità? Risotto al pesce persico e missultin. Perché qui da noi, Como è sempre di casa».
The kitchen "FAMILY" Creamy pacchero with zabaione of egg with crisp lard. It is one of the dishes of the chef Pietro Penna, in the menu of the restaurant Piazza Repubblica, in Milan but it is like it is in the province of Como. The three owners are three brothers – Giorgio, Matteo and Marco Bernasconi – they are from Lake Como and they started with other jobs. Giorgio is a lawyer, Matteo is an insurer and Marco is an architect: the result is a restaurant in which the works of art in the kitchen are a side dish to a high class place with reasonable prices. «I am personally in charge of the ingredients – says Giorgio – and I am demanding with the suppliers. The next novelty? Risotto with perch fish and misultin (Typical dish of Lake Como). Here Como is always present».
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RISTORANTE PIAZZA REPUBBLICA Via Aldo Manuzio, 11 angolo Finocchiaro Aprile Milano Tel.+39 0262695105, Fax +39 0262695232, Mobile +39 3470637311 www.piazzarepubblica.it info@piazzarepubblica.com Aperto tutti i giorni
Nella pagina precedente, lo staff del Ristorante Piazza Repubblica; sopra, il tartufo, la specialitĂ del ristorante; sotto, un interno
In the previous page, the staff of Ristorante Piazza Repubblica; above, the truffle, restaurant's speciality; below, a room
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PEOPLE
EMANUELE RIVA
Talento (DI)VINO di Elisabetta Comerio foto Francesco Corbetta
«Un gioco, un mestiere, la mia professione: per me è tutto questo. La passione per il vino diventa un gioco nella vita privata, quando mi trovo con gli amici ed apriamo una bottiglia in piena libertà. Allo stesso tempo è la mia professione, a cui dedico molte ore della giornata, anche per far diventare il mio locale un punto di riferimento importante nella zona». Queste le parole di Emanuele Riva, sommelier presso il suo ristorante “La Cava dei Sapori” a Como e semifinalista nel concorso per il titolo di miglior sommelier d’Italia lo scorso anno, partecipazioni al master del Sangiovese, al Gran Premio del Sagrantino e al Concorso Maschio Bonaventura, che dopo
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essersi classificato secondo nel 2009, si è recentemente imposto, risultando vincitore nel Concorso per il miglior sommelier della Lombardia, svoltosi nell’Oltrepò pavese. Una forte personalità, volontà di applicazione, uniti ad un forte spirito d’iniziativa fanno di questa giovane leva comasca, soltanto ventisettenne, un grande professionista. I numerosi concorsi e i master di approfondimento a cui partecipa lo tengono in continuo esercizio, dimostrazione che, anche nella sommellerie come nello sport, grandi si nasce, ma campioni si diventa. A lui appartengono gli aggettivi più adatti per descrivere un vino: giovane, ma con le caratteristiche e la tradizione
In queste pagine, immagini di Emanuele Riva all'interno del suo ristorante "La Cava dei Sapori" a Como On these pages, photos of Emanuele Riva in his restaurant "La Cava dei Sapori" in Como
di un forte vino d’annata. Lo incontriamo nelle sale del suo ristorante “La Cava dei Sapori” dove ci accoglie con il sorriso e lo sguardo acceso di un giovane talentuoso che non nasconde la sua voglia di fare sempre meglio. Attento ai dettagli nel creare un’atmosfera piacevole, si siede accanto a noi e si addolcisce lasciando trasparire anche un po’ d’orgoglio nel raccontarsi. «Ho deciso di intraprendere la strada dei concorsi quando sono stato scelto per partecipare al premio Bonaventura. Da lì ho iniziato a familiarizzare con la parola confronto, importantissima per crescere». E’ riuscito ad avere la meglio sui sette sommelier professionisti in gara. Quali sono le armi
necessarie? «Probabilmente la preparazione alla sfida, fatta di mesi di allenamento, che consiste in prove di accoglienza, di decantazione, di degustazioni orali e scritte e di simulazioni di abbinamenti corretti come se dovessi affrontare la finale». Questo è solo l’inizio: la sua intraprendenza e la sua determinazione lo porteranno, il prossimo autunno, a partecipare al concorso nazionale che a sua volta qualificherà i finalisti al campionato del mondo. Nel frattempo, si dedicherà al suo ristorante, senza dimenticare però la sua grande passione, che continuerà a coltivare, con una straordinaria umiltà che gli fa dire «c'è ancora molto da sapere».
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Emanuele Riva
Talent
OF WINE
«A game, a job, my profession: for me it is everything». These are the words of Emanuele Riva, sommelier at his restaurant “La Cava dei Sapori” in Como and semifinalist in the contest for the award as best sommelier of Italy last year, he also took part in the master of Sangiovese, in the Gran Premio del Sagrantino and in the Contest Maschio Bonaventura, where he got the second place in 2009 and recently he won the Contest for the best sommelier of the Lombardy region. We met him in his restaurant “La Cava dei Sapori” where he welcomes us with a smile and the glance of a talented person who doesn’t hide his will to do better and better. «I decided to participate in different contests when I was selected to take part in the Award Bonaventura. From there I started and got used to the world competition». You were the best among the seven professional sommeliers who were participating at the contest. What are the necessary qualities? «Probably the preparation to the challenge, that is made of different months of training». This is just the beginning: his initiative and his determination will bring him to take part in a national contest in Autumn, which will be the qualification for the finalists of an international contest.
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FOOD AND DRINK
In CUCINA e in CANTINA con DAVIDE e EMANUELE* In the KITCHEN and in the
CELLAR
with DAVIDE and EMANUELE di Davide Lacchini, *Emanuele Riva, intervista nelle pagine precedenti foto Carlo Pozzoni
CONSOMME’ DI BUE CON JULIENNE DI VERDURE E RAVIOLI AL “PLIN” ( dose x 6 p. ). 360 G. DI RAVIOLI AL “PLIN” ; 2 LT DI BRODO CLASSICO; 300 G. DI CARNE MACINATA MAGRA DI BOVINO ADULTO, 30 G. DI PARMIGIANO- 1 CAROTA-1 GAMBO DI SEDANO-1 CIPOLLA BIANCA; 1 ALBUME- 2/3 GRANELLI DI PEPE-1 DL CHERRY BRANDY; 200 G. DI VERDURE MISTE TAGLIATE A JULIENNECAROTA, ZUCCHINA, SEDANO, PORRO (PER LA GUARNIZIONE). ESECUZIONE PER IL CONSOMME’ Preparare precedentemente del buon brodo anche il giorno prima nel modo classico con un pezzo di reale di manzo, del biancostato, un pezzo di pollo e le solite verdure, carote, sedano e cipolla. Serviranno circa due litri di brodo. Il rapporto tra carne ed acqua dovra’ essere di 3 kg-6 lt. Mondare le verdure e tagliarle a cubetti, mischiarle con la carne tritata, l’albume e i granelli di pepe. Versare tutti gli ingredienti in una pentola possibilmente alta e stretta, unire un mestolo di acqua fredda e mescolare con cura. Aggiugere poco alla volta il brodo leggermente tiepido mescolando delicatamente, quindi mettere il tutto sul fuoco e portare dolcemente a bollore. Lasciare sobbollire il composto per circa 1ora e ½. avendo l’avvertenza di eliminare la schiuma che sale di tanto
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in tanto. Filtrare il consomme’ con una garza di lino e sgrassate in superfice facendovi scorrere sopra un tovagliolino di carta assorbente. Pulire le verdure dedicate alla guarnizione del consommé, tagliarle a julienne e spadellarle con pochissimo olio ed un pizzico di sale; ritirarle ed unirle alla fine nel consommé. Portare delicatamente ad ebollizione il consommé, versarvi i ravioli al plin e cuocere per alcuni minuti, aromatizzare con lo cherry brandy. Servire in un piatto fondo guarnito con la julienne di verdure. ESECUZIONE DEI RAVIOLI AL PLIN PER LA SFOGLIA: ½ KG DI FARINA DI GRANO TENERO 00 -5 UOVA INTERE, 1 CUCCHIAIO DI OLIO DI OLIVA, 1 CUCCHIAIO DI ACQUA SECONDO L’OCCORRENZA. PER IL RIPIENO: 200 G. DI VITELLO , 200 G . DI LONZA DI MAIALE, 200 G. DI SPINACI 1 TUORLO D’UOVO, 40 G. DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO, UNA NOCE DI BURRO, UN RAMETTO DI ROSMARINO , ½ SPICCHIO DI AGLIO ED UN PIZZICO DI NOCE MOSCATA. Si inizia cuocendo le carni in un tegame, facendole rosolare con olio, una noce di burro, il rosmarino e
l’aglio prima a fuoco vivace poi medio, continuando la cottura con il coperchio per almeno 40 minuti e aggiungendo all’occorrenza un poco di brodo. Lasciare raffreddare e tritare la carne con gli spinaci cotti precedentemente, con una forchetta amalgamare tutto in una terrina, aggiungendo il parmigiano, il tuorlo, un pizzico di noce moscata e sale pepe q.b. Preparare la pasta: disponete la farina a fontana unite le 5 uova intere, 1 cucchiaio di olio di oliva e, se necessita, il cucchiaio di acqua. Impastare con cura e con il mattarello tirare la sfoglia sottilissima, preparare i ravioli: con le dita formate delle piccole nocciole di ripieno e disponetele sulla sfoglia a circa un centimetro dal bordo e dalla distanza di circa un centimetro l'una dall’altra. Ripiegate sulla fila di mucchietti di ripieno il bordo della sfoglia e fatelo aderire con una leggera pressione delle dita, quindi tagliare la fila di ravioli con una rondella . Eseguite successivamente l’operazione di saldatura fra una nocciola e l’altra, imprimendo un pizzicotto alla pasta. Pizzicotto in vernacolo piemontese si dice plin ed ecco l’origine del nome di questo raviolo. Ancora con la rondella separate i ravioli l'uno dall’altro. Fateli riposare al fresco almeno un'ora in modo che asciughino leggermente.
Franciacorta Brut Saten Docg “Magnificentia” 2005 Uberti LOMBARDIA “Negli abbinamenti darò sempre spazio ad un vino lombardo, a due italiani, ed un quarto prodotto non per forza vino, a scelta nel panorama mondiale del beverage..” Scelgo un vino di buona acidità che si contrappone alla tendenza dolce dei molluschi, la bollicina fine e sottile di un saten aiuterà a sgrassare la leggera pastosità della gratinatura. Il profumo di zenzero del piatto creerà un equilibrio con i profumi di questo vino, il cui bouquet è arricchito da un particolare affinamento in legno, prima del riposo in bottiglia sui lieviti. Temperatura di servizio 8°. “In the matching I will always select a wine from the Lombardy region, two Italian ones and a fourth one, to represent the world selection of beverage” I select a wine with a good acidity level, which is in contrast with the sweetness of molluscs, the light and soft bubble of a Saten will help in removing the fat of the gratin. The ginger taste will create a balance with the perfumes of this wine, its bouquet is enriched with a particular refinement in wood, before leaving it in the bottle on yeasts. Temperature to serve 8°.
BEEF CONSOMME’ WITH VEGETABLE AND “PLIN” RAVIOLI ( to serve 6 ) 360 G OF “PLIN” RAVIOLI; 2LT OF CLASSICAL BROTH; 300 G. OF LEAN MINCED MEAT OF BEEF, 30 G. OF PARMESAN CHEESE – 1 CARROT – 1 STICK OF CELERY – 1 WHITE ONION; 1 EGG WHITE -2/3 GRAINS OF PEPPER -1 DL CHERRY BRANDY; 200 G OF MIXED VEGETABLES – CARROT, ZUCCHINI, CELERY, LEEK (FOR DECORATION) PREPARATION FOR THE CONSOMME’ Previously prepare some good broth, also th day before, in the classical way with a piece of beef, a piece of chicken and the usual vegetables, carrot, celery and onion. you need about 2 liters of broth. the ratio between meat and water has to be 3 kg-6 lt. Peel the vegetables and cube them, mix them with the minced meat, the egg white and the grains of pepper. Pour all the ingredients in a tall and narrow pot, add a spoon of cold water, mix with care. add the lukewarm broth little by little and gently mix it, then put everything on the fire and boil. Leave it like this for 1 hour and 30 minutes. Eliminate the foam which you will see, filter the consommé' with a gauze of linen and skim the fat with a blotting napkin.Clean the vegetables you will use for the decoration of the consommé', cut them into small pieces and cook them with some oil and a pinch of salt.
add them at the end of the consommé'. Genlty boil the consomme’ and pour the plin ravioli, cook them for some minutes, add the cherry brandy. serve in a deep dish decorated with the vegetables. To gently bring to ebullition the and to pour you the ravioli a the plin cuocere for some minutes to aromatize with the cherry brandy. To serve in studded deep dish with the julien di vegetables. PREPARATION OF THE PLIN RAVIOLI FOR THE PASTRY: ½ KG OF SOFT WHEAT FLOUR 00 – 5 EGGS , 1 SPOON OF OLIVE OIL, 1 SPOON OF WATER FOR THE STUFFING: 200 G. OF VEAL, 200 G. OF LOIN OF PORK, 200 G. OF SPINACH, 1 YOLK OF EGG, 40 G OF GRATED PARMESAN CHEESE, A KNOB OF BUTTER, A BIT OF ROSEMARY, ½ CLOVE OF GARLIC AND A BIT OF NUTMEG Start cooking the meats in a saucepan and brown them with oil, a knob of butter, rosemary and garlic first at high flame and then a medium flame, continue the cooking for
about 40 minutes with a cover and if necessary add a bit of broth. Cool it and mince the meat with the spinaches, previously cooked. Mix everything in a bowl with a fork, add the parmesan, the yolk and a bit of nutmeg, salt and pepper Prepare the pasta putting the flour, 5 eggs, 1 spoon of olive oil and if necessary one spoon of water. Mix with care and with the mattarello make a very thin pastry and prepare the ravioli, with the fingers create some small balls of stuffing and put them on the pastry at about 1 centimeter from the edge and at a distance of one centimeter one to the other. Refold on the line of the balls of stuffing and stick it with a soft pressure, then cut the line of ravioli with a washer. Then close the ravioli with a pinch to the pastry. The word for pinch in the piedmont region is plin, this is the origin of the name of this raviolo. then separate the ravioli with the washer. leave them in a cool place for at least one hour, so that they dry a bit.
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Vernaccia di Oristano Doc Riserva 1988 Attilio Contini SARDEGNA La Vernaccia di Oristano è un vino che per complessità ed eleganza rappresenta la massima espressione enologica della Sardegna. Il vino viene posto a maturare in botti di rovere o di castagno di media capacità. I fusti, mai riempiti completamente, vengono lasciati scolmi e all'interno di essi, la presenza di ossigeno sviluppa un particolare lievito (flor) che dona al vino profumi ed aromi di indimenticabile eleganza. 14° sul consommé. The Vernaccia di Oristano is a wine that for its complexity and elegance represents the maximum wine expression of Sardinia. The wine is put in oak or chestnut barrels of medium capacity. The barrels are never completely filled so that oxygen develops a particular yeast (flor) that gives tastes and aromas of unforgettable elegance. 14° on consommé.
TACCHINELLA RIPIENA DI CASTAGNE
TURKEY FILLED WITH CHESTNUTS ( to serve 8-10 p. )
( dose x 8-10 p. )
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1 TACCHINELLA DI CIRCA 3 KG-300 G. DI CASTAGNE SBUCCIATE-150 G DI SALSICCIA-150 G DI LONZA 6 FETTE DI PAN CARRE’- 100 G DI PANCETTA ,40 G DI PARMIGIANO REGGIANO ,1 ROSSO D’UOVO,30 G DI PREZZEMOLO TRITO,1 BICCHIERE DI LATTE SALE PEPE NOCE MOSCATA Q.B.
1 TURKEY OF ABOUT 3 KG, 300 G. OF PEELED CHESTNUTS, 150 G. OF SAUSAGE, 150 G. OF LOIN, 6 SLICES OF SANDWICH LOAF, 100 G. OF BACON, 40 G. OF PARMESAN CHEESE, 1 YOLK OF EGG, 30 G. OF CHOPPED PARSLEY, 1 GLAS OF MILK, SALT, PEPPER, NUTMEG
Lessate le castagne sbucciate in acqua leggermente salata ed aromatizzata con una foglia di alloro. quando sono cotte lasciarle leggermente raffreddare e togliere la pellicina, meta’ le schiacciate e le altre le lasciate possibilmente intere unite il composto con la salsiccia a pezzetti la lonza tritata aggiungendo il parmigiano,1 tuorlo d’uovo le fette di pan carre’ sbriciolate e precedentemente ammorbidite in un poco di latte aggiungere il prezzemolo e insaporire. Con l’impasto farcire la tacchinella cucite l’apertura ricoprite il petto con delle fette di pancetta e legate con spago da cucina. Ungere un tegame adagiarvi il tacchino e cuocere in forno preriscaldato a 180 ° per almeno un’ora e mezzo avendo cura di bagnarlo di tanto in tanto con il suo sugo . Controllate la cottura togliere le fette di pancetta e tenere il tacchino in forno per un'altra mezzora in modo che la carne colorisca bene. Sistemare la tacchinella sopra un piatto di portata e guarnire a piacere con insalate colorate servire accompagnandolo con il suo sugo oppure con marmellata di ribes rossi e marron glace.
Boil the peeled chestnuts in salty water with a laurel leaf. when they are cooked, cool them and remove the pellicle. sqeeze half of them and leave the other ones unite. put the mixture together with the sausage cut into pieces, the minced loin and add the parmesan cheese, 1 yolk of egg, the sandwich loaf cut into pieces and soften in some milk, add the parsley. With the mixture stuff the turkey, sew the opening up and cover the breast with some slices of bacon, tie up with some kitchen rope. Put some butter in the pan and then put the turkey in a preheated oven for 30 minutes and once in a while add some sauce. check the cooking, take the slices of bacon away and keep the turkey in the oven for another 30 minutes, so that the meat becomes brown. Put the turkey on a dish a decorate with salads, serve it with its sauce or with a jam of redcurrant and marron glace.
Nerello Mascalese Sicilia Igt 2007 – Benanti Etna SICILIA Il Nerello Mascalese è il vitigno autoctono principe della zona etnea ed è coltivato sino a 1.050 mt di quota. Dá vini con sfumature e caratteristiche notevolmente diverse tra loro, in base alla posizione sul vulcano, spesso si paragona ad un Pinot Nero di montagna. Predominano sensazioni olfattive di frutta rossa, fiori e spezie,con un tannino fine e delicato adatto anche alle carni bianche. Da provare fresco a 14 - 15°. The Nerello Mascalese is the main native wine of the area of Etna and it is cultivated up to 1.050 meters. It creates wines with very different tones and characteristics, according to the position on the volcano, often it is compared with a mountain Pinot Nero. The main tastes are connected to red fruits, flowers and spices with an elegant and delicate tannin, which it could be also combined with white meats. To try fresh 14 - 15°.
CONCHIGLIE DI S. GIACOMO GRATINATE AL SAPORE DI GINGER
PILGRIM SCALLOPS AU GRATIN WITH GINGER
( dose x 6 p. )
( to serve 6 )
12 CONCHIGLIE DI S.GIACOMO-2 SCALOGNI-1 DL. OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA – 10 G. BURRO-0,5 DL DI FUMETTO DI PESCE-1 DL DI MARTINI DRY- 1 DL DI COGNAC -30 G. DI PANE GRATTATO -SALE E PEPE QB
12CONCHIGLIE DI S.GIACOMO-2 SCALLOT-1 DL. OF EXTRA VIRGIN OLIVE OIL -10G. OF BUTTER -0,5 DL. OF FISH BROTH -1DL. OF MARTINI DRY -1DL. OF COGNAC -30G. OF GRATED BREAD – SALT AND PEPPER
PER IL BURRO AL GINGER 50 G. DI BURRO-1 TUORLO D’UOVO-40 G. DI PANE CARRE’ GRATTATO-20 G. DI PARMIGIANO-20 G. DI ZENZERO FRESCO GRATTUGIATO -1 MAZZETTO DI PREZZEMOLO TRITATO, UN PIZZICO DI SALE In una ciotola mischiare gli ingredienti e lavorare con una spatola per alcuni minuti . Con il composto ottenuto riempire un sacco da pasticcere e coprire leggermente ogni frutto di s. Giacomo.
FOR THE GINGER BUTTER 50G OF BUTTER -1YOLK -40G.OF GRATED SANDWICH LOAF -20G. OF PARMESAN CHEESE -20G. OF FRESH GRATED GINGER –SOME CHOPPED PARSLEY AND A BIT OF SALT In a bowl mix the ingredients and work with a paddle for some minutes. With the mixture you got, fill a pastry bag and cover every fruit of the pilgrim scallops.
Aprire le conchiglie ed estrarre il frutto , pulire bene con acqua fredda corrente ed eliminare i residui di sabbia , staccare dal guscio e tenere solo il frutto bianco e centrale (noce) e quel’appendice arancione (corallo). Tritare gli scalogni ed imbiondirli in pentola soute’ con dell’ olio e del burro, aggiungere i frutti, spadellare e versare il martini dry e il cognac, flambare ed unire anche il fumetto, il sale e il pepe qb, lasciare asciugare aggiungendo una spolverata di pane grattato e terminare la cottura da effettuarsi in tempi rapidi per non compromettere la morbidezza del frutto. Pulire bene le conhiglie quelle concave e inserire ad ogn’una un frutto con il suo corallo e ricoprire con il burro al ginger, gratinare in forno a 200 g.
Open the shells and extract the fruit, clean well with cold water and eliminate the residues of sand, reparate from the hull and keep just the white fruit (inner part) and the orange part (coral). Mince the shallot and cook it in a soute' pot with oil and butter, add the fruits and pour the martini dry, the cognac, flame and add the fish broth, salt, pepper. let it dry and add some grated bread and then fish the cooking quickly to avoid compromising the softness of the fruit. Clean well the shells and insert one fruit with his corall for each shell, cover with the ginger butter, put in oven at 200 degrees
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Cinque Terre Sciacchetrà Doc Riserva 2008 Capellini LIGURIA Un omaggio alle Cinque Terre che da poco hanno vissuto la catastrofe dell’alluvione. Vino ricco, dolce, dai profumi tropicali e di frutta candita che si avvicinano molto al gusto del panettone; un vino di mare con nota sapida e salina che richiama quella del sale rosa. Temperatura di servizio 12°. A homage to the Cinque Terre, which they just experienced the tragedy of the flood. A rich and sweet wine with tropical and candied fruit tastes which are so close to the taste of the panettone; a sea wine with a savory and salt note that recalls the one of the pink salt. Temperature to serve 12°.
Davide Lacchini
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PANETTONE TRADIZIONALE CON CREMA DEL LARIO AL SALE ROSA DELL’HIMALAYA
TRADITIONAL PANETTONE WITH LAKE COMO CREAM WITH HIMALAYA PINK SALT
AD UN PANETTONE CLASSICO ARTIGIANALE, CON UVETTE E CANDITI , MAGARI DI QUELLI DECORATI DA QUALCHE PASTICCERE DI VOSTRA FIDUCIA, ABBINATE LA SEGUENTE CREMA: PER 6 P: ½ LITRO DI PANNA FRESCA-1 TUORLO D’UOVO-4 CUCCHIAI DI ZUCCHERO; 250 G DI MASCARPONE –ALCUNE GOCCE DI RUM- E DI CARAMELLO- LA SCORZA DI UN LIMONE GRATTUGIATA-UN PIZZICO DI SALE ROSA DELL’HIMALAYA
TO A TRADITIONAL PANETTONE WITH RAISINS AND CANDIED FRUITS, MADE BY A PROFESSIONAL PASTRY CHEF, ADD THE FOLLOWING CREAM: TO SERVE 6; ½ LITER OF FRESH WHIPPED CREAM -1 YOLK OF EGG-4 SPOONS OF SUGAR; 250 Gs Of MASCARPONE CHEESE-SOME DROPS OF RUM AND CARAMEL- THE GRATED PEEL OF A LEMON – A BIT OF HIMALAYA PINK SALT
Montare la panna freddissima in una ciotola pure molto fredda, con frusta elettrica, finche diventi soda; montare il tuorlo con lo zucchero ed unire il mascarpone, la scorza di limone ed il rum. Incorporare delicatamente il mascarpone alcune gocce di caramello e una leggera macinata di sale rosa dell’Himalaya.
Whip the cream when is very cold in a very cold bowl with the electric whip, until it becomes firm; whip the yolk with sugar and add the mascarpone cheese, the peel of the lemon and the rum. Gently add the mascarpone cheese, some drops of caramel and a bit of himalaya pink salt.
Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il Ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como, Albergo AnticoSuisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Si ringrazia il direttore, Massimo Abbati, e lo staff dell'Hotel Regina Olga di Cernobbio per la generosa disponibilità e concreta collaborazione; il maestro pasticcere Paolo Verga della pasticceria Fuin-Como per la realizzazione del panettone decorato.