magiclake spring 2014

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EDITORIALE

Investiamo sull’ottimismo

Investing in Optimism

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Cari Lettori,

Dear Readers,

l’editoriale del numero primaverile parte dalla consapevolezza che la gente ormai si aspetta sempre qualcosa di nuovo e di utile da noi e con la percezione degli umori che convivono tra la gente in questi momenti: la rabbia per l’emergenza che viviamo, ancora senza soluzioni giuste e la voglia di non rassegnarci al declino. Noi, persone aperte e curiose che vogliono guardare con serenità ed attenzione realistica il mondo che le circonda, dobbiamo riconoscere che oggi, come ottimisti, siamo una minoranza. I numeri e le statistiche danno ragione ai pessimisti, a quelli convinti che il cammino verso la fine della crisi sia ancora difficile e la meta lontana. Amici di Como e Magic Lake, pur consapevoli della situazione di allarme rosso, sono contrari alla sindrome da apocalisse. Sappiamo anche che non sarà facile sfatare certi luoghi comuni, ma dobbiamo almeno provare a vincere questa battaglia, cercando di cambiare l'umore dell’opinione pubblica depressa, parlando e diffondendo anche le altre verità, quelle virtuose, come l’importante lavoro che stanno svolgendo le aziende nel modificare profondamente la loro specializzazione internazionale, modernizzandosi e sincronizzandosi con le nuove richieste provenienti dai mercati emergenti. Il legno arredo che fa il tutto esaurito al Salone del Mobile di Milano, l’aumento del flusso turistico sul territorio grazie all’attenta promozione fatta dai nostri albergatori, il comparto tessile comasco che tiene anzi, cresce. Magic Lake continuerà a fotografare e a promuovere la storia di chi lotta e di chi cresce in questo nuovo modello Como e la rivista, per amplificarlo, contribuirà mettendo in cantiere alcune idee tolte dal cassetto degli investimenti, come l’inserto Magic City dedicato a Milano che da questo numero dialogherà con la metropoli, potenziando e allargando la distribuzione nei prestigiosi siti meneghini. Non solo. Con altre 12 pagine inizierà a parlare in cirillico ai residenti russi del territorio comasco e di quello ticinese. Un test importante per iniziare a pensare ad una diffusione a San Pietroburgo e a Mosca, luoghi dal crescente interesse economico, turistico, e finanziario. In copertina una bellezza italiana, Elenoire Casalegno, innamorata di Como e di Cantù, luogo dove ha scelto di vivere, e che sul lago ha girato alcune puntate di "Mistero", a bordo dello storico piroscafo "Patria". Insomma, senza disconoscere le criticità del momento, dobbiamo guardandoci negli occhi e, anche se è diventato difficile credere nella ripresa, non dobbiamo sentirci solo delle vittime della globalizzazione. Dobbiamo avere la consapevolezza di aver molto da dare in nome di un patriottismo economico che ancora in pochi osano evocare, dobbiamo avere più fiducia in noi per contagiare chi lavora e produce. Per questo confidiamo in voi attenti lettori: leggete questo numero e investite sull’ottimismo della ragione e su quello della volontà. Buona lettura,

editorial of the spring issue sets out from the awareness that people always expect something new and useful from us and the perception of the mood that pervades these people at present incuding anger for the economic recession, still without proper solutions, and the desire to not to resign ourselves to the on-going emergency. We, as open minded, inquisitive people who want to look at the world around us calmly and realistically, have to admit that as optimists we are a minority. Statistics say the pessimists are right, they also say those who believe economic recovery is still difficult and slow are not wrong. Friends of Como and Magic Lake, though aware of the dire economic circumstances, are against apocalyptic predictions. We also know that it won't be easy to dispel clichés but we at least have to try to win this battle by trying to change the mood and opinion of these depressed individuals by talking and spreading other more virtuous truths like the important work firms are undertaking to modify their international specializations, modernizing and tuning in to the new demand coming from emerging markets. Wooden furniture makers had immense success at Salone del Mobile in Milano, the number of tourists went up thanks to promotion by local hotels, textile production is stable and even showed an increase. Magic Lake will continue to showcase and promote the stories of those who fight back and grow in this new model Como, and the magazine to amplify all will contribute with some new ideas such as the supplement Magic Lake has devoted to Milan and will start a dialogue with Milan by increasing distribution of the magazine in the city. Not only that; with 12 extra pages in Russian, it will address the Russians living in Como and Ticino, the Italian-speaking canton of Switzerland. An important test thinking ahead to distribution in Moscow and St Petersburg, places of increasing economic, touristic and financial interest. On the cover is Elenoire Casalegno, an Italian beauty, in love with Como, and Cantù where she has chosen to live, and shot some episodes of the TV program Misteri on board the steamer, Patria. In short, without denying the critical economic situation, we have to be aware that even if it's hard, we mustn't feel victims of globalization. We need to be aware that we have a lot to do in the name of economic patriotism that still only few manage to evoke, we need to be confident and communicate it to those who work and produce. For this reason we trust you attentive readers. Read this issue and invest in optimism, of reason and willingness. Enjoy your reading,

Gli Editori Daniele Brunati Rosaria Casali

The Editors Daniele Brunati Rosaria Casali

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sommario summary

ESCLUSIVA

In copertina: Elenoire Casalegno foto © Ufficio Stampa Mediaset In the photo cover: Elenoire Casalegno foto © Ufficio Stampa Mediaset

È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©

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Elenoire Casalegno. La donna del mistero Elenoire Casalegno. The woman of mystery

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Bruno Corda. Il Bene Comune Bruno Corda. The Common Wealth PEOPLE

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Marco Berry: "Io, Como e i lanci col paracadute" Marco Berry: "Me, Como and the parachute"

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Gualtiero Marchesi. Il Genio è semplicità Gualtiero Marchesi. The Genius is semplicity Paolo Lopriore. La cucina in un ciuffo d'erba Paolo Lopriore. Kitchen in a tuft of grass news

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Premio Nazionale Manlio Germozzi The National Manlio Germozzi Prize

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Il design protagonista nel cuore di Como The Design protagonist in the heart of Como

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Ivana Spagna presenta "The magic of love" Ivana Spagna presents "The magic of love"

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Scienza, ricerca, prevenzione. Umberto Veronesi sceglie Como Science, research, prevention. Umberto Veronesi chooses Como

speciali

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Più Salute Lorenzo Vanini: lo smalto a "pois" Lorenzo Vanini: the "speckled" enamel

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Guido Corti: poliambulatorio per il benessere Guido Corti: healt center for your wellbeing

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Alain Mességué al Resort Collina d'Oro Alain Mességué at Resort Collina d'Oro



sommario summary

territorio

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Hotellerie al Top Hotellerie at the top Passeggiata Amici di Como ancora protagonista Amici di Como promenade protagonist again

Eventi

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Amici di Como & Magic Lake al Casinò di Campione d'Italia Amici di Como & Magic Lake at Casinò of Campione d'Italia

112 146

Como Città dei Balocchi, un affetto lungo 20 anni Como Città dei Balocchi, a love which lasts for 20 years

160 164

La responsabilità di Proposte The responsability of Proposte

166 178

International Golf Travel Market a Villa Erba International Golf Travel Market at Villa Erba

I Saloni I Saloni

Concorso d'Eleganza Villa d'Este Concorso d'Eleganza Villa d'Este

Hello, my name is Paul Smith Hello, my name is Paul Smith

cultura

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Fondazione Cologni. La regola del talento Fondazione Cologni. The code of talent

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Gigi Meroni. Una vita a tutto campo Gigi Meroni. Una vita a tutto campo

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Il Delitto negli occhi (e nel cuore) di un magistrato The crime in the eyes (and in the heart) of a magistrate Mattia Vacca, Istantanee di un rito Mattia Vacca. Snap-shots of a ritual Andrea Vitali presenta la sua ultima opera Andrea Vitali presents his latest book



sommario summary

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FOCUS ON arte

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Mario Castellani. Azzurro ceramica Mario Castellani. Blue ceramics

Sport

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Roda sbarca in america Roda lands in America

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Progetto Giovani Cant첫 Progetto Giovani Cant첫 Briantea84 porta a Cant첫 il nuoto italiano paralimpico Briantea84 brings the Italian paraolympic swimming in Cant첫

Food and drink

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In cucina e in cantina con Davide ed Emanuele In the kitchen and the cellar with Davide and Emanuele ADVERTISING

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Theoria. Sapori e arte nel cuore di Como Theoria. Flavor and art in the heart of Como


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Abbonati o regala un abbonamento a

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Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Numero iscrizione ROC: 23521 Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO)

Indica di seguito il nominativo e l'indirizzo al quale spedire la rivista

Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore Patrocinata da • Sponsored by Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como Camera di Commercio di Como Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Provincia di Lecco Assessorato al Turismo Comune di Como Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio

Con un totale di € 20,00 (contributo per le spese di spedizione per l'Italia) avrai 4 numeri di Magic Lake

Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali

Compila il documento e invialo al n. di fax 031 267044, via email a

Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati

tbmservice@tin.it o spedisci in busta chiusa a TBM Service & C.

Grafica • Graphic Andrea Pedretti

Piazza Duomo 17, 22100 Como tel. +39 268989

Testi • Research and Material Daniele Brunati, Davide Cantoni, Giovanni Malcotti, Ivan Rota, Stefania De Giorgi, Elisabetta Comerio, Alessandra De Nitto, Piercarlo Viganò, Fabrizio Comerio, Rosaria Casali, Nadia Baba, Gian Enrico Ghilotti, Lorenzo Vanini, Guido Corti, Eugenio Gandolfi, Marili Fontana, Davide Lacchini, Emanuele Riva, Gabriele Palimento Pubblicità • Advertising TBM Service & C. Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani, Ksenia Mayorova Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri

CONDIZIONI GENERALI DELL’ABBONAMENTO A

Art. 1 Oggetto Con la compilazione della presente scheda si sottoscrive l’abbonamento alla rivista Magic Lake Como Review edita da TBM Service & C. Editore, con l’impegno di corrispondere il prezzo pattuito di € 20 (contributo per le spese di spedizione) per n.4 riviste. Il corrispettivo pattuito viene versato contestualmente alla sottoscrizione del presente abbonamento. TBM Service & C. Editore si impegna ad inviare la rivista all’indirizzo indicato nella presente scheda. Art. 2 Durata dell’abbonamento Il presente abbonamento ha durata di anni uno a partire dalla data di sottoscrizione e comprende quattro spedizioni comprensive quattro numeri della rivista de qua. L’abbonamento si rinnoverà tacitamente per un altro anno, e così per i successivi, se non perverrà disdetta a TBM Service & C. Editore (P.zza Duomo, 17 22100 Como) con raccomandata a.r. entro 30 gg. dalla scadenza. Art. 3 Costo dell’abbonamento L’acquisto dell’ abbonamento avverrà tramite pagamento bonifico bancario intestato a TBM Service & C. Editore, codice IBAN: IT 41 V 08430 10900 000000260382. Il prezzo pattuito per il presente abbonamento potrà subire variazioni di anno in anno. TBM Service & C. comunicherà entro il 31/12 di ciascun anno l’eventuale aumento del costo per l’anno successivo al fine di consentire all’abbonato di poter disdettare l’abbonamento alla rivista nei termini previsti. In mancanza di disdetta tempestiva il presente abbonamento verrà rinnovato tacitamente al nuovo prezzo. Art. 4 Foro competente Ogni controversia che dovesse insorgere tra le Parti per l’esecuzione e/o interpretazione del presente contratto di abbonamento sarà competente la Camera Arbitrale e Servizio di Conciliazione presso la CCIAA di Como, in via Parini, 16 Como.

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Foto • Photographic Material Vincenzo Di Cillo, Ufficio Stampa Mediaset, Carlo Pozzoni, Piero Vasconi, Andrea Butti, Francesco Corbetta, Mattia Vacca, Nick Zonna, Emanuele Zamponi, Laila Pozzo, Pollini Sondrio, Enrico Levrini, archivi: Cosmit, Proposte, Archivio Alain Mességué, Resort Collina d'Oro, Studio Vanini, Studio Corti, A3, TBM Service, Villa d'Este, Grand Hotel Tremezzo, Fondazione Cologni, Damiani, Art Therapy, Naughty Dog, Ermenegildo Zegna Couture, Lorenzo Riva, Canali, Corneliani, Cartier, Castadiva Resort e SPA, AeroClub Como, Ivan Rota, Grand Hotel di Como, Confartigianato Como, Petazzi Costruzioni, Roda Gianluca, Progetto Giovani Cantù, Briantea84, Theoria, Castellani, Paul Smith, Mendrisiotto Turismo, archivio Focus On: Clerici Tessuto, Nessi & Majocchi, Guffanti Costruzioni, M.V.B., Riva 1920 Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo Amministrazione • Administration Daniela Fasola Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione

L’ABBONATO.................................

Informativa e Consenso

(artt.13 e 23 D.Lgs. 196/2003 - Codice della privacy) Ai sensi del Decreto Legislativo 196/2003, La informiamo che i dati assunti da TBM Service & C. Editore, titolare del trattamento, saranno utilizzati esclusivamente ai fini degli adempimenti contabili, amministrativi, fiscali e per l’adempimento od assolvimento dei relativi obblighi normativi connessi con la gestione dell’acquisto in oggetto e saranno conservati a cura della stessa in archivi elettronici e cartacei nel rispetto delle misure di sicurezza previste dalla suddetta legge. Il rifiuto al trattamento dei dati richiesti - che sono indispensabili alla gestione dell’acquisto - renderebbe impossibile la prosecuzione dello stesso. I dati verranno trattai e conservati con modalità e procedure di sicurezza al fine di garantire il Suo diritto alla privacy. I suoi dati personali, comuni e sensibili, non saranno trattati per finalità diverse da quelle sopra indicate e comunque non lo saranno per finalità pubblicitariee similari. Lei può esercitare in qualunque momento i diritti indicati dall’art.7 del D. Lgs. 196/2003.

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LA DONNA DEL MISTERO INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE

di Davide Cantoni foto Vincenzo Di Cillo, Ufficio Stampa Mediaset La donna del mistero. Anzi, la donna di Mistero. Naviga lungo le acque placide del lago di Como. Scivola fra i flutti la notte per raccontare storie che scienza e razionalità, almeno per ora, non possono spiegare. Fra i vapori e i pistoni del vecchio e meraviglioso piroscafo "Patria" la donna del mistero decide di aprirsi e raccontare. Di Elenoire Casalegno certo colpiscono bellezza e sguardo ma, ancora di più, una voce intensa e profonda, da donna di teatro. E’ una persona che pesa le risposte, che riflette e che si prende il tempo necessario per parlare con calma, senza fretta. Tutto il contrario delle divette di passaggio che durano il tempo di una stagione in Tv. Periodo straordinario per te: la conduzione di Mistero, fashion blogger di successo e, di recente, l’annuncio del matrimonio. «Sì, è un momento buono e bello, fatto di grandi soddisfazioni. Voglio godermele tutte perché, in passato, di fronte alle belle occasioni cominciavo subito a pensare al dopo, a cosa sarebbe accaduto una volta finito tutto. Mi perdevo il “qui e ora”, un atteggiamento tipico dell’essere umano. Ora sono in contatto col presente». Un approccio molto buddista. «Mi hanno sempre attratta le filosofie orientali. Ho letto e approfondito molto. Ma penso in definitiva che la verità stia sempre nel mezzo. Non sono per un eccesso spirituale o, viceversa, per un eccesso materialista. Cerco un punto di equilibrio». Con ordine. Inviata per Mistero, attratta dall’occulto? «Ho sempre seguito Mistero. Occulto e paranormale sono affascinanti. Sono temi che non possono lasciare indifferenti. Ci sono situazioni dove ho visto anche i più scettici vacillare. Non sono né una credulona né una scettica, ma penso che tutto sia possibile. Con Mistero ho il privilegio di toccare con mano». C’è un caso di cui ti sei occupata che ti ha fatto pensare che davvero vi siano forze invisibili?

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«Il servizio su Sant'Antonio da Padova. Mi ha profondamente stupita. E’ un mistero lungo 750 anni. Molti anni dopo la sua morte hanno aperto la tomba, il corpo, come è normale, era polvere, ma la lingua è rimasta perfettamente intatta e lo è ancora oggi. Nessuno è in grado di dare una spiegazione a questo fatto, soprattutto perché si tratta di un tessuto molle. Trovo sia una vicenda fortemente simbolica, Sant’Antonio era un predicatore e la sua lingua è rimasta a testimoniarlo». Come ti trovi con l’enorme truppa di colleghi alla conduzione della trasmissione? «Benissimo, conoscevo tutti da anni. Ci vediamo poco, solo per registrare i lanci della trasmissione sul "Patria". Poi ciascuno segue un percorso autonomo per realizzare i propri servizi. Quando ci vediamo però c’è un bel feeling». In particolare con chi? «Beh, con Jane Alexander. C’è una splendida alchimia tra noi, alla faccia di chi dice che le donne sono sempre in competizione». Il "Patria", gioiello della navigazione comasca appena restaurato. Com’è lavorare a bordo e spesso in movimento? «E’ affascinante navigare di notte sulle acque del lago di Como. E’ una scenografia naturale, meravigliosa. Certo avrei preferito lavorare con la brezza di aprile piuttosto che con il gelo invernale, ma per il resto è un’esperienza straordinaria». Da otto anni vivi a Cantù. Come mai? «Quando è nata mia figlia abitavo in centro a Milano. Volevo che avesse un ambiente più vivibile, con del verde. Io sono cresciuta a Ravenna. E’ una città è vero, ma a misura d’uomo, fatta di rapporti umani, di gente che si muove solo in bicicletta. Non è una metropoli. Io penso che l’infanzia debba essere vissuta in contesti di questo tipo. Cercavo una soluzione che mi permettesse di rimanere in zona Milano ma che fosse un piccolo paradiso con un fazzoletto di terra. Mi sono innamo-


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rata di Cantù. Una città deliziosa». E spesso è facile incrociarti a Como. «Como mi piace moltissimo, è una città elegante e bella. Adoro il centro storico e il lungolago». Però? «Però penso che meriterebbe più riflettori puntati. Un tale capolavoro deve essere conosciuto ancora di più nel mondo». C’è stato l’enorme spot gratuito di George Clooney. «I comaschi devono essere grati a Clooney per questo. Ma la città deve farsi più pubblicità. Gli italiani sembra non si accorgano del tesoro prezioso che possiedono. Un paese d’arte, cultura e natura unico al mondo. Ci si abitua a tutto, anche al bello. Io credo che tutti potremmo vivere di turismo se sapessimo valorizzare quello che abbiamo. Dobbiamo preservare e magari coltivare un po’ di più lo spirito imprenditoriale». Non solo televisione. Sei una fashion blogger di successo. Cosa che molti personaggi pubblici azzardano, ma che riesce a pochi. Nel tuo caso va benone. “Be fashion not victim” (www.befashionnotvictim. com) è un concetto interessante. «Amo la moda. E’ una passione che ho da sempre. Ma ho sempre pensato che non dobbiamo essere succubi delle tendenze. Bisogna reinterpretare, customizzare gli abiti. Un capo non va indossato a prescindere, solo

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perché va di moda. Un abito deve rappresentare ciò che siamo, è un biglietto da visita che racconta una parte della persona. Non si deve essere all’ultimo grido, piuttosto stare bene ed essere in linea con il proprio stile. Viceversa si diventa fuori luogo e inadeguati anche se si possiede qualcosa di bellissimo. Lo dico sempre, non è necessario spendere molto. Poi oggi con il vintage siamo lontani dal total look degli anni Ottanta. Si può mixare e ci sono aziende che producono ottimi materiali a prezzi accettabili. La qualità si riconosce chiudendo gli occhi e toccando un tessuto. Il tatto dice molto». Pochi giorni fa l’annuncio pubblico del tuo matrimonio con il manager di Mediaset, Sebastiano Lombardi. Hai detto “E' un uomo con la U maiuscola che mi ha portato equilibrio”. Finalmente l’amore? «L’amore sta nel tempo. A vent’anni l’amore è un fuoco che spesso diventa incendio e poi si spegne. Crescendo cambia tutto. L’amore non è solo passione, ma rispetto, stima. Le giornate sono lunghe tra lavoro figli e casa. Una persona straordinaria al proprio fianco dona serenità, migliora la vita. Io l’ho trovata». Dove celebrerete? «E’ un segreto». Un mistero? «Esatto».


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Il cast di "Mistero" The cast of "Mistero"

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Elenoire Casalegno a bordo del Piroscafo "Patria" durante le riprese Elenoire Casalegno on the steamship "Patria" during the shot

The woman of mystery The woman of mystery. Better still, the woman running Mystery. Sails down the placid waters of Lake Como. Glides along the waves during the night to narrate stories that science and rationality, for now, are unable to explain. Engulfed by the steam and pistons of the old and marvelous steamer, "Patria", the woman of mystery decides to open up and narrate. Elenoire Casalegno's beauty and gaze are indeed striking but her intense, deep voice apt for a theater is even more impressive. She weighs her responses well, reflects and takes her time talking calmly without undue rush; the opposite of starlets who last but one season on TV. An extraordinary period for you: presenter of Mystery, successful fashion blogger, and recently the announcement of a wedding. «Yes, it's a positive, fruitful and beautiful moment full of satisfaction. I want to enjoy it all because in the past handling such good opportunities. I began to think about what would follow, what would happen once it was all over. I missed on the "here and now" effect, a typical attitude by any human being. Now I'm more in tune with the present». A very Buddhist approach. «I've always been attracted by Oriental philosophy. I've read and deepened a lot. They are themes that can't leave us unaffected. I feel the truth is always in the middle. I'm not for excessive spirituality nor excessive materialism. I search for balance». As a reporter for Mystery, were you attracted by the occult? «I'd always watched Mystery. The occult and paranormal are fascinating. They cover themes that are difficult to be indifferent. There have been situations where I saw even the most skeptical waver. I'm neither gullible nor a skeptic, I think all is possible. With Mystery I'll have the privilege to have firsthand experience of these phenomena». Is there a case you recall which made you wonder whether there were really invisible forces acting? «The report on St Anthony of Padua; it was stupefying. It's a 750-year-old mystery. Many years after his death, his tomb was opened, the body as expected had turned to dust but his tongue remained perfectly intact, it's still is. Nobody is able to explain this considering it's soft tissue. I find it a strongly symbolic occurrence; St Anthony was a preacher and his tongue survived as testimony to the fact». How do you feel working with an enormous crew of colleagues to realize the program? «Very well, I've known them all for years. We don't meet often, we get together for the filming of Patria's launch segments. After that we all go our way to work on other services. When we meet up, it's nice, there's a good feeling». Good feeling with anyone in particular? «Well, with Alexander Jane. There's a wonderful chemistry between us, despite what people say about women always competing with each other». What's it like working on the "Patria", the jewel of a steamer just resto-

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Sopra, il Piroscafo "Patria" ancorato a Villa Olmo durante le riprese di "Mistero"

red, is it often swaying? «Sailing away on Lake Como at night is really charming. There's a natural, marvelous set around you. I would have preferred to work with the April breeze than the cold winter but for the rest, it was an extraordinary experience». You've lived in Cantù for the last eight years. Why is that? «When my daughter was born, I lived in downtown Milan. I wanted her to grow up in a more livable place with parks and greenery. I grew up in Ravenna. It's a city, true, but has a human size, with human relations where people travel around only by bicycle. It's not a big city. I think childhood should be spent in such an environment. I was looking for a place close to Milan but it had to be a little paradise with a small garden. I fell in love with Cantù. A delightful town». It's easy to run into you in Como then. «I like Como very much; it's a beautiful, elegant city. I love the historical heart on the lakefront». But? «But I think it deserves more attention. Such a masterpiece should be better known around the world». We've had a lot of free publicity thanks to George Clooney. «The Comaschi should be grateful to Clooney for this. But the city must advertise itself more. Italians don't seem to realize the treasure they possess. A country of art, culture and natural beauty unique in the world. We get used to everything, also to beauty. I think we could all live on tourism if we knew how to appraise what we have. We need to conserve it and perhaps cultivate our entrepreneurial spirit a little more». Not only TV. You're an influential fashion blogger too. How come many

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Above, the steamship "Patria" at Villa Olmo during the shot of "Mistero"

public figures try but few succeed? In your case it's going very well. 'Be fashion not victim' (www.befashionnotvictim.com) is an interesting concept. «I love fashion. I've always had this passion; but I've also always thought we shouldn't be dominated, dictated by trends. We need to reinvent, customize clothes. A piece of clothing should not be worn come what may only because it's fashionable. A dress should represent who we are, it's like a business card that reveals a part of the person. It's not necessary to be up to the latest in fashion; it's more important to feel comfortable with one's style. Equally, one could feel out of place even if possessing a gorgeous outfit. I always say, it's not necessary to spend a lot. Besides, today with the vintage look we are far from the total look so fashionable in 1980s. You can mix, there are companies that produce excellent quality materials at affordable prices. You can recognize quality by closing your eyes and touching the fabric; touching reveals a lot». Few days ago we heard the public announcement of your wedding plans with the manager of Mediaset, Sebastiano Lombardi. You said, "He is a real man who brought balance into my life." Love at last? «Love depends on time. At the age of 20 love is like a fire that often becomes a blaze and then goes out. As we grow up, everything changes. Love is not only passion but also respect and esteem. Work, family concerns and chores make the days long. An extraordinary person standing by you gives serenity, improves life and I have found that person». Where will you be wed? «It's a secret». A mystery? «Exactly».


Concept & Styling TBM Service

Varenna


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marco berrY

"Io, Como e i lanci col paracadute" di Davide Cantoni foto Mattia Vacca

Iena, illusionista, escapologo, prestidigitatore, giornalista d’assalto, autore. L’elenco termina solo per questioni di spazio, ma il curriculum di Marco Berry racconta molto più di quanto non concedano poche righe. Eclettico, curioso, generoso, uomo dalla grande disponibilità. Berry è l’anti-divo, cioè proietta un’immagine contraria a quella che tradizionalmente viene cucita su un uomo di spettacolo e di successo. E’ una gradevole sorpresa. Oggi è un elemento di punta della truppa di Mistero, il programma di Italia 1 dedicato all’occulto, al sovrannaturale. Per l’edizione 2014 la produzione ha scelto come set per la trasmissione il gioiello della navigazione comasca, il piroscafo Patria, recentemente restaurato. «Splendido lavorare sul Patria, spettacolare non fosse così umido e freddo», scherza Berry che non nasconde l’entusiasmo. «E’ una zona unica – aggiunge – meravigliosa non potevamo scegliere location migliore». «Quando giriamo con il piroscafo in movimento – racconta ancora – percepiamo tutta l’atmosfera con il silenzio del lago e le barche che navigano sull’acqua, sembra di tornare indietro nel tempo». Berry, il lago, ha potuto conoscerlo dall’alto, da molto in alto. «Sono venuto diverse volte per lanciarmi con il para-

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cadute da un elicottero – rivela – un’esperienza incredibile, l’adrenalina del lancio si completa con lo scenario unico del vostro territorio. Atterrare a un pelo dall’acqua è meraviglioso». La carriera di mago “estremo” inizia da giovanissimo: a 8 anni Marco compare accanto all’attrice Isabella Biagini nel programma Sim Sala Bin, presentato dal mago Silvan. Catturato dall’esibizione cui assiste, scopre la vera passione. Inizia a studiare e già a 11 anni mette in scena i primi spettacoli. Ma il nome che cambia la vita di Marco è quello di Harry Houdini, il padre dell’escapologia. Berry replica i numeri più spettacolari del maestro spirituale, riuscendo a liberarsi da corde e catene immerso in una vasca d’acqua o da una cassa sottoterra. Famoso è il numero che mise in scena allo Stadio delle Alpi in occasione del ritorno in serie A del Torino, squadra di cui è grande tifoso. Appeso per i piedi a un elicottero a 60 metri d’altezza, con mani e braccia legate, Marco dovette liberarsi in meno di 2 minuti prima che la corda che lo teneva - e alla quale era stato dato fuoco - si spezzasse. Mistero è una delle tante tappe 2014 di Berry che ha appena lanciato la nuova edizione di “Lucignolo 2.0”, sempre su Italia 1, con Enrico Ruggeri.


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QUESTA È LA TUA OCCASIONE PER DIVENTARE CAMPIONE ITALIANO

E’ arrivato il momento di mettersi in gioco. Per accedere a una delle tre finali, rientra tra i 6 migliori giocatori della classifica on line di febbraio, marzo o aprile, oppure partecipa a uno dei tornei organizzati al Casinò Campione d’Italia. Entra nel vivo della competizione, conquista la finalissima e ricorda che non esistono due numeri uno. Il 29 marzo, 10 maggio e 7 giugno ci sono le finali. Il 7 giugno, è anche il giorno della finalissima! Leggi il regolamento presente sul sito e nelle sale. E seguici per scoprire quando partecipare ai tornei. Per l’attività di gioco on-line sul sito www.casinocampione.it la Casa da Gioco opera attraverso concessione GAD n. 15244

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europeancasinoassociation.org

Il gioco è vietato ai minori di anni 18 Il gioco può causare dipendenza patologica

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Sopra, a sinistra, la troupe di "Mistero" a bordo del piroscafo "Patria"; a destra Marco Berry; sotto, a sinistra, Elenoire Casalegno e Jane Alexander; a destra, Daniele Bossari

Above, on the left, the film crew of "Mistero" on the steamship "Patria"; on the right Marco Berry; below, on the left, Elenoire Casalegno and Jane Alexander, on the right, Daniele Bossari

Me, Como and the parachute Hyena, illusionist, magician, newshound, author. The list ends only for reasons of space, but the curriculum of Marco Berry tells much more of what can be said in just few words. Eclectic, curious, generous, always available. Berry is the rebel against the star system, he shows a different image from the one that traditionally is the star. He is a surprise. Today he is s key person of the staff of Mistero, the TV program of Italia 1 dedicated to the secret, to the supernatural. For the edition 2014 the production selected the jewel of the navigation of Como, the steamship Patria as a location, which was recently restored. "It is amazing to work on the Patria, wonderful a part from the humidity and the cold" jokes Berry who doesn't hide the enthusiasm. "It is a unique area - he says - we couldn't look for a better location". "When we are filming and the steamship that is moving, we can feel the atmosphere with the silence of the lake and the boats around, it semms to me we are going back in time". Berry learns to know the lake, from very high. "I came many times to parachute from an helicopter - he tells - an amazing ex-

perience, the adrenalin is combined with a unique scenery of your territory. To land on the water is wonderful". The career of "extreme" magician starts when he was very young: 8 years and Marco is with the actress Isabella Biagini in the program Sim Sala Bin, presented by the magician Silvan. Captured by the show he was following with true passion. He starts to study and when he was 11 years old he starts with his shows. But the nane which changed the life of Marco was Harry Houdini, the father of escapology. Berry replays the most spectacular performances of his spiritual master, getting rid of ropes and chains in a bath tub or in a box underground. The performance at the Stadio delle Alpi on the occasion of the return in Serie A of Torino was famous. Hanging from the feet on an helicopter at 60 meters high, with hands and arms tied, Marco has to get free in less than 2 minutes before that the cord - which was burning - was breaking. Mistero is one of many appointments 2014 of Berry which just launched the new edition of "Lucignolo 2.0�, on Italia 1, with Enrico Ruggeri.

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BRUNO CORDA

IL BENE COMUNE INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE

di Daniele Brunati, R.C. foto Francesco Corbetta, Carlo Pozzoni

Incontriamo S.E. Dott. Bruno Corda, Prefetto di Como dal 30 dicembre 2013. A pochi mesi dal Suo insediamento, qual è la Sua idea della realtà comasca? «E’ di sicuro una realtà stimolante. I temi con i quali mi confronto sono molto importanti, molto forti e si basano su una situazione mutata rispetto agli anni scorsi, soprattutto per gli aspetti economici. La sfida è nuova e deve essere assunta dalle Istituzioni e, per quanto mi riguarda, da quella che rappresento. Da subito alcuni problemi di particolare importanza si sono posti nell’ambito della mediazione sindacale, tema che dominerà a lungo. Lo sforzo sarà quello di rendere compatibili le esigenze di chi cerca di razionalizzare le proprie strutture economiche e produttive e le esigenze dei lavoratori, con la loro posizione, aggravate dalla attuale crisi economica. Questa situazione investe diversi settori: dal commercio al terziario. Riuscire a trovare un equilibrio all’interno sarà estremamente complicato. La provincia di Como ha notevoli opportunità determinate da un tessuto produttivo molto efficace, nel quale il rispetto della legalità ha un senso decisamente importante, al quale si unisce una capacità

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imprenditoriale da sempre presente e confermata anche in questo momento di difficoltà». Un’impressione dei “lariani”? «L’idea che mi sono fatto dei comaschi? Stando da poco sul territorio quello che mi viene in mente è l’investimento fatto dal Consorzio Como Turistica e da Amici di Como per riaprire la passeggiata a lago che, a quanto mi raccontano e a quanto ho letto nelle diverse pubblicazioni sul ruolo ricoperto dal lago a partire dall’800, è sempre stata parte della vita dei comaschi. La passeggiata di “Amici di Como” ha il pregio di rendere compatibile l’opera di salvaguardia della città delle barriere antiesondazione in corso di realizzazione con la fruibilità di una parte della città che per i comaschi e i turisti è vissuta come la più importante. E’ da sottolineare che le associazioni del territorio hanno lavorato in una direzione positiva e hanno saputo voltare pagina e non piangersi addosso, operando per il bene della comunità». E un aneddoto che vuole raccontarci? «Quando sono arrivato subito mi hanno detto che portavo un cognome importante, anzi molto importante per Como. Si riferivano a Nini Corda allenatore del Calcio Como negli

anni 2007/2008 che riuscì a portare il Como in serie C2». Expo 2015 a Milano. Cosa significa ospitare un’esposizione universale per l’Italia e per Como? «E’ un’occasione imperdibile per dimostrare che l’Italia non è quella pittoresca rappresentata da alcuni films - anche recenti - o dagli stereotipi, ma è una realtà variegata e ben definita che non ha niente a che vedere con quella visione. L’Expo sarà vincente se si riuscirà a trasmettere l’immagine vera e contemporanea dell’Italia, cambiando così l’idea che qualcuno all’estero si è fatta di noi. Il turismo è una risorsa importante. Io vengo da territori - quali la Sardegna e l’Emilia Romagna - dove il turismo ha una connotazione determinante, ciascuno con peculiarità diverse, con imprenditorialità specifiche relative ad ogni singola località. Entrambi hanno bisogno di promozione. Oggi la domanda turistica è qualificata nel senso che il turista è esigente, non si accontenta solo della bellezza dei luoghi, ma pretende di avere qualche cosa di più. E’ un turista-interlocutore internazionale abituato ad aspettative dei beni e servizi che trova a Melbourne, New York o


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a Tokyo. Bisogna intraprendere, innovare e promuoversi. L’Emilia Romagna ha recentemente approvato una delibera regionale che prevede la costituzione di una “Zona Turistica” che va da Ferrara a Rimini, delibera promossa anche dalle Prefetture ed alla quale ho lavorato insieme ai colleghi per diversi mesi. I vantaggi sono rilevanti, e vanno da maggiori opportunità di accesso al credito alla costituzione della zona a "burocrazia zero"». A Como sono circa duecento le persone che trascorrono la notte nei diversi centri di accoglienza cittadina e le diverse mense gestite da religiosi distribuiscono circa quattordicimila pasti all’anno. Que-

sta situazione ci riporta a uno dei principi ispiratori della Sua attività, espressi nella lettera inviata ai cittadini lo scorso 30 dicembre in occasione del Suo arrivo. Nello specifico espresse il desiderio di volere avere un’attenzione particolare per le fasce più deboli ed indifese, (…)”. Quali azioni pensa di intraprendere per attuare questo Suo proposito? «Sono dati estremamente significativi, sottostimati e in crescita. Sottostimati perché non riescono ad intercettare una fascia di soggetti che per pudore, per dignità o per come si collocano all’interno dell’ambito sociale non emergono; penso ad esempio ai pensionati

Sotto, S.E. Prefetto di Como, Dott. Bruno Corda, con lo staff della Prefettura

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che alla fine della giornata vanno ad acquistare le merci in scadenza. Queste persone non passano dalle istituzioni e talvolta neanche dalle parrocchie. Il mutamento della propria condizione all’interno del contesto sociale viene accompagnato da una connotazione psicologica davvero molto importante, che porta a volte a nascondersi; si deve focalizzare l’attenzione quindi anche sul nostro concittadino, sul nostro vicino di casa. Quali azioni? Un’azione è quella di incrementare il rapporto tra le Associazioni di categoria da un lato e le Onlus dall’altro rendendo ancora più strutturato il sistema di utilizzo delle risorse a disposizione. Secondo i dati di un

recente studio del Politecnico di Milano le quantità di generi alimentari che vengono sprecati sono enormi. Nella mia esperienza di Commissario Straordinario di diversi comuni, anche molto poveri, mi sono reso conto, grazie alla collaborazione con i servizi sociali, che le persone che avevano più bisogno erano quelle che non chiedevano. E' necessario riuscire ad intercettare queste persone e, se possibile, anticipare il crearsi di queste situazioni». Nel 2014 ricorre il centenario della prima Guerra mondiale che ha visto diciassettemilioni di persone perdere la vita. Più di cinque milioni di uomini arruolati nell’e-

Below, S.E. Prefect of Como, Dott. Bruno Corda, with the staff of the Prefecture

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Sopra, S.E. Dott. Bruno Corda, Prefetto di Como, con il Sindaco di Como, Dott. Mario Lucini, e S.E. Mons. Diego Coletti, Vescovo di Como; sotto, S.E. Dott. Bruno Corda al Teatro Sociale di Como durante la consegna della Medaglia di rappresentanza del Capo dello Stato a una bambina del pubblico; a destra, durante il "Giorno della Memoria" a Villa Olmo

sercito italiano erano contadini-soldati e tutte le famiglie italiane di cento anni fa hanno perso qualcuno nella Grande Guerra. Sono stati seicentocinquanta i caduti comaschi i cui nomi sono incisi sul Monumento ai Caduti realizzato a Como nel 1933 posizionato ai giardini a lago. Un evento che ha avuto un enorme impatto nella memoria collettiva europea. Secondo Lei oggi qual è il ruolo che dovrebbe ricoprire nella memoria moderna e contemporanea e come trasmettere gli insegnamenti, soprattutto, alle generazioni cresciute con il web? «Io credo che il messaggio più importante da dare ai giovani, soprattutto a quelli che "vivono" sul web, è quello di riportare ad una condizione di realtà l’analisi storica degli episodi che si sono verificati. Se immaginassimo i ragazzi di 17/18 anni che hanno offerto la loro vita come persone vicine a noi, riusci-

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Above, S.E. Prefect of Como, Bruno Corda, with the Mayor of Como, Mario Lucini, and S.E. Bishop of Como, Mons. Diego Coletti; below, S.E. Prefect at the Teatro Sociale of Como during the delivery of the Official Medal of the Italian president to one little girl of the public; on the right, during the "Day of Memory" in Villa Olmo

remmo a capire che dietro quella realtà non è presente solo l'epica dell'eroe ma la realtà di chi sta facendo ciò che doveva essere fatto in quel momento. Nella nostra concezione della guerra domina da un lato un generalizzato sentimento di contrarietà, peraltro contenuto anche nella nostra Costituzione e dall'altro una visione eroica di chi ha combattuto e difeso la Patria. L’immagine dell’eroe è qualcosa che rischia di allontanarlo da noi stessi. Noi dobbiamo pensare che fortunatamente da 67 anni le nostre generazioni non hanno conosciuto la guerra, fatta naturalmente eccezione per i gloriosi militari che svolgono missioni all'estero per fini umanitari. Mi viene in mente la “Brigata Sassari”, ragazzi che molto spesso non parlavano l’italiano, che servivano uno Stato nato da pochissimi anni, e che ciononostante, con la loro semplicità e forza, sapevano che cosa doveva essere fatto sotto una sola bandiera».



Above, S.E. Prefect of Como, Bruno Corda with Daniele Brunati and Rosaria Casali

Sopra, S.E. Prefetto di Como, Dott. Bruno Corda con Daniele Brunati e Rosaria Casali

The Common Wealth We met S.E. Dott. Bruno Corda, Prefect of Como from 30th December 2013. Few months after your assignment, what is your idea of Como? «No doubt it is an interesting city. From the beginning I found some problems in the union mediation. The difficulty is to combine the needs of those who want to rationalize their economic productive structures and the workers. Differently from other places, Como has the opportunity determined by the production reality which is effective, clean and by the entrepreneurial ability on the territory». An impression of the people from Como? «What it comes to my mind is the investment made by Consorzio Como Turistica and Amici di Como to reopen the promenade on the lake front which let compatible the work of the city safeguard from floodings developing one part of the city which is considered to be the most important one».

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The Expo in Milan next year. What does it mean for Italy and for Como? «It is an occasion you cannot miss to show that Italy is not the "picturesque" country represented in movies or stereotypes but it is a very different and well defined reality. Tourism is an important resource. Today the tourist is more demanding, he is an international tourist-speaker used to services and goods he can find in Melbourne, New York or Tokyo». In Como there are about 200 persons who spent the night in the different homeless shelters and the soup kitchen handled by religious people give about 14.000 meals a year. In the letter sent to the citizens on 30th December 2013, I asked to pay a particular attention to the weakest people. What are the actions you want to carry out to develop your "inspiring principle"? «These figures are very impressive, underestimated and on the rise. We have to focus the attention

on the citizen, on our neighbour. Then it is necessary to create a cooperation between the category associations and the onlus, in order to use goods at disposal in the best way». In 2014 it is the first centenary of the World War I. In your opinion what is its role in the modern memory and how should we transmit the teaching to the generations who grew with the web? «I believe that the most important message to transmit to young people is to bring a condition of reality to the historic analysis of what happened. We are divided between an aversion to war, also present in our Constitution and an opposite vision of those who were involved in the war like they were heros. Should we imagine it as 17/18 years old guys who were involved in a situation they didn't look for, but for which they gave everything, we could understand that it is not the logic of the hero, but the one of a person who had to do it, risking life».


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TERRITORIO

HOTELLERIE AL TOP foto Archivio Villa d'Este

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Veduta di Villa d'Este View of Villa d'Este

Villa La Massa, Hotel Barchetta Excelsior e Palace Hotel fanno parte del Gruppo che porta il nome di uno degli alberghi più belli del mondo, da sempre sinonimo di lusso, eleganza, privacy: Villa d’Este. Queste strutture nell’ultimo anno hanno subìto importanti interventi per essere capaci di offrire ancora più comfort ed esclusività. Iniziamo questo viaggio sulle rive dell’Arno, dove sorge Villa La Massa, un cinque stelle che si trova a soli otto chilometri dal centro di Firenze. Una raffinata villa medicea, composta da tre edifici dai toni giallo pallido e rosa-terra: La Villa Nobile, Il Vecchio Mulino e il Villino, rinnovati e decorati con lo stile classico delle ville toscane. Villa La Massa è il luogo ideale per una vacanza all’insegna dell’intimità, della tranquillità e del romanticismo, ma anche della cultura e dell’enogastronomia. La novità che Villa La Massa si appresta a presentare è l’apertura della nuova “Arno Spa”, uno spazio suggestivo di 325mq ricavato nelle antiche cantine di Villa La Massa, con volte a crociera e a botte in mattoni originali, antichi portali in pietra, capitelli. Le tre aree (Acqua con la zona umida, Sport con la palestra e Beauté per i trattamenti di bellezza) saranno all’insegna dell’autentica Toscanità. Como fa invece da cornice all’Hotel Barchetta Excelsior e al Palace Hotel che si affacciano sul primo bacino del lago. Il primo è stato interessato lo scorso anno

da un profondo restyling che ha riguardato sia la facciata, sia parte delle camere, che sono 84 in tutto, tra cui l’executive floor al sesto ed ultimo piano: una suite con salotto separato e due ampi balconi comunicanti e, tre junior suite con spazio living tutte con vista lago. Sulla piazza principale affaccia invece un ampio dehors, anch’esso profondamente rivisto per essere il nuovo biglietto da visita di una struttura ricettiva che propone ambienti classici, data anche la sua origine di fine Ottocento, quando era il punto di incontro dell’aristocrazia cittadina, ma con comfort contemporaneo. Anche la cucina dell’Hotel Barchetta Excelsior è stata rivisitata grazie al contributo del nuovo chef Christian Babuin che vanta un’importante esperienza al fianco di Sergio Mei al Four Seasons di Milano, e propone una cucina regionale di tradizione con tocchi di leggerezza e modernità. Il Palace Hotel, invece, sempre affacciato sulle acque del primo bacino del lago di Como, si presenterà da fine aprile con una nuova veste: le camere dell’edificio Plinius sono state infatti completamente ristrutturate e, alcune, ingrandite, senza rinunciare allo charme che da sempre caratterizza la struttura comasca. Durante il periodo invernale, anche Villa d'Este è stata interessata dai consueti ammodernamenti in vista della stagione 2014 che vedrà il Grand Hotel protagonista internazionale.

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Villa La Massa, Hotel Barchetta Excelsior and Palace Hotel are all part of a group that carries the name of "Villa d'Este", one of the most beautiful hotels in the world, considered a paragon of luxury, elegance and discretion. Over the last year, these hotels have partly been renovated to enable them to offer more comfort and exclusivity still. Let's start this journey on the banks of River Arno where Villa La Massa, a five-star hotel, is situated at a distance of only 8 km from the heart of Florence. It is a refined Medici villa, composed of three buildings: La Villa Nobile, Il Vecchio Mulino and the Villino, all renovated and decorated in classic Tuscan style. The big news is Villa La Massa is about to announce the opening of "Arno Spa", a 325 sqm suggestive area, set in the old cellars of Villa La Massa with vaulted ceilings, with the original bricks intact, old stone gates and capitals. The three areas (Acqua, the bathing area, Sport, with the gym, and BeautÊ, for beauty treatments) will have an authentic Tuscan character. Como, on the other hand, provides the background for Hotel Barchetta Excelsior and Palace Hotel that overlook Lake Como. The former went through extensive remodeling last year regarding both the façade and some of the 84 rooms In questa pagina, sopra, la facciata del Palace Hotel; sotto, il ristorante In this page, above, the façade of Palace Hotel; below, the restaurant

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In questa pagina, sopra, un esterno di Villa La Massa; sotto, a sinistra, un rendering di "Arno Spa"; a destra, la hall di Villa La Massa In this page, above, an image of Villa La Massa; below, on the left, a rendering of "Arno Spa"; on the right, the hall of Villa La Massa

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it offers including the executive 6th storey, the hotel's top floor, accommodating a suite with separate living room and two large, adjoining balconies, and three junior suites all with lake view. Facing the main square, it has a spacious hall which too has been renovated to welcome guests into the classic ambiance of the hotel bearing in mind it dates back to 19th century and was at the time the meeting place of aristocrats; comfort offered today is of course 21st century. The hotel's cuisine has also been revisited thanks to the contribution of chef, Christian Babuin, who's proud to have worked with Sergio Mei at Milan's Four Seasons, and proposes traditional, regional dishes with a touch of lightness and modernity. The Palace Hotel, also overlooking Lake Como, will have a new look starting the end of April: the rooms in the Plinius building have all been completely remodeled and some enlarged without compromising on charm that has always distinguished the hotel. Villa d'Este too, taking advantage of the winter break, has carried out the usual maintenance and renovation work preparing for the 2014 season that will see the grand hotel once again a protagonist on the international scene. In questa pagina, sopra, la facciata dell'Hotel Barchetta Excelsior; a sinistra, una delle camere ristrutturate In this page, above, the faรงade of Hotel Barchetta Excelsior; on the left, a renoveted room

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L U X U R Y YA C H T

L U X U RY L I V I N G

w w w. g e n t i l i m o s c o n i h o m e . c o m


C U LT U R A

Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous foundation, photo by Emanuele Zamponi

LA REGOLA DEL TALENTO di Alessandra de Nitto foto ©Laila Pozzo

La regola del talento. Mestieri d’arte e Scuole di eccellenza è il nuovo volume (Marsilio Editori, marzo 2014) che la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte ha realizzato, in collaborazione con la neonata Fondazione Deutsche Bank Italia. Con questa iniziativa culturale altamente significativa l'istituto tedesco concretizza il suo primo progetto, avendo come mission la realizzazione di attività filantropiche, sociali ed educative sul territorio italiano. Si tratta di una pubblicazione riccamente illustrata, che per la prima volta racconta la realtà

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straordinaria, e per lo più del tutto sconosciuta al grande pubblico, di alcune delle maggiori scuole italiane di formazione nell'ambito dei mestieri d'arte, vere depositarie del nostro saper fare d'eccellenza, alle quali è demandato il ruolo fondamentale della trasmissione alle nuove generazioni. Le diciassette scuole prescelte, in base a criteri di importanza, riconoscimento internazionale, storia e tradizione, legame anche produttivo con il territorio, certo non esauriscono il panorama formativo nazionale, ma ne rappresentano una vera e propria campionatura virtuosa. Corollario fondamentale ne è il nuovo portale Internet (www.scuolemestieridarte.it) che, attraverso un ricco database consultabile per settori di attività, regioni e tipologie di scuole, fotografa la realtà più che mai vitale dell’intero territorio nazionale. Direttori, presidi e coordinatori didattici di ogni scuola hanno aperto aule e laboratori dei loro istituti per far scoprire al pubblico la loro coinvolgente realtà: una realtà fatta di passione e dedizione, di sacrificio e di regola, perché ciò che apprendiamo da queste pagine e da queste immagini è che il talento non è nulla senza il duro esercizio che solo può portare alla gioia di un lavoro bello e ben fatto, fatto cioè “a regola d'arte”. Grazie alla splendide immagini inedite realizzate dalla fotografa milanese Laila Pozzo, questi luoghi ci appaiono come fucine di creatività dove l’insegnamento passa attraverso l’esempio e la dimensione unica del laboratorio, dello speciale rappor-

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to allievo-maestro, secondo la lezione sempre vitale della bottega rinascimentale. La tradizione è viva e in continua evoluzione nei molti settori di attività cui le scuole presenti nel volume fanno riferimento: dal mosaico (Scuola Mosaicisti di Spilimbergo) al vetro (Scuola del Vetro di Murano) alla ceramica (con gli storici istituti d’arte di Faenza e Caltagirone); dall’oreficeria (Istituto d’Arte Pietro Selvatico di Padova) all’orologeria (Tarì Design School di Marcianise) all’incisione dei metalli (Scuola dell’arte della medaglia di Roma); dalla pelletteria (Alta Scuola di Pelletteria Italiana di Scandicci) alla calzatura (Politecnico Calzaturiero di Vigonza) alla sartoria (Scuola di Sartoria Nazareno Fonticoli di Penne); dai mestieri della scena teatrale (Accademia Teatro alla Scala di Milano) alla liuteria (Scuola Internazionale di Liuteria, Cremona), fino all’enogastronomia (Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana a Colorno) e al restauro, settore in cui l'Italia continua a vantare un primato riconosciuto a livello internazionale, con le quattro grandi scuole di alta formazione: gli storici Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma, l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, la più recente ma altrettanto importante realtà formativa del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale di Torino, custodi di un savoir-faire unico, che il mondo intero desidera e ammira.


Pagina 77: in alto, a sinistra, studenti all'opera nel laboratorio di scultura dell'Istituto d'Arte Pietro Selvatico di Padova, noto per la sua scuola orafa; a destra, restauro alla Scuola di Alta Formazione dell'Opificio delle Pietre Dure; sotto, a sinistra, altri alunni dell'Istituto d'Arte Pietro Selvatico di Padova; a destra, allievi restauratori presso la Scuola di Alta Formazione dell'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma, fiore all'occhiello della formazione italiana Pagina 78: a sinistra, ritratto in mosaico di Antonio Sussi, primo direttore della Scuola Mosaicisti del Friuli, realizzato dagli allievi dello storico istituto; a destra, una delle opere realizzate dagli studenti dell'Istituto d'Arte per la Ceramica di Faenza Pagina 79: la copertina del libro "La regola del talento. Mestieri d'arte e Scuole italiane d'eccellenza" Page 77: above, on the left, students working in the sculpture laboratory of the Istituto d'Arte Pietro Selvatico of Padova, famous for the goldworking; on the right, restoration at the Scuola di Alta Formazione dell'Opificio delle Pietr Dure; below, on the left, some students of thestituto d'Arte Pietro Selvatico of Padova; on the right, students of restoration at the Scuola di Alta Formazione dell'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro in Rome, famous all over Italy Page 78: to the left, mosaic portrait of Antonio Sussi, first director of the Scuola Mosaicisti del Friuli, made by the pupils of the historical school; to the right, one of the works of art made by the students of the Istituto d'Arte per la Ceramica di Faenza Pagina 79: the cover of the book "La regola del talento. Mestieri d'arte e Scuole italiane d'eccellenza"

THE CODE OF TALENT The Code of talent is the new book (published by Marsilio Editori, Mar. 2014) that the Cologni Foundation for the MĂŠtiers d'Art has realized in collaboration with the recently established Fondazione Deutsche Bank Italia. With this new cultural initiative the institution, which aims to realize philanthropic, social and educational projects, has given birth to its first project. It's a richly illustrated volume that for the first time gives a detailed account of some of Italy's extraordinary schools, depositories of knowledge and know-how, largely unknown to the general public, involved in teaching arts and crafts and responsible for the passing of these noble arts to future generations. The seventeen schools chosen on the basis of importance, international standing, history and tradition as well as local connections do not certainly exhaust the list of schools available nationwide, but represent a good cross-section. A fundamental addition is the new website (www.scuolemestieridarte.it) which hosts a rich database that can be consulted for different sectors, regions and types of school offering a general view of Italy's arts and crafts scene. Directors, principals and educational co-ordinators of every school have opened their classes and workshops to the public to show them their fascinating world of passion, devotion, sacrifice and rules; we learn that talent has to be matched with hard work and practice to achieve the joy of a job well done, a beautifully executed work of art. Thanks to splendid, original photos taken by Milanese photo-

grapher Laila Pozzo, these places appear like hives of creativity where teaching takes place via example in an appropriate workshop setting and a special co-operation between teacher and student, a similar setup to a Renaissance workshop that was so successful. The tradition is still alive and continues to evolve in many sectors to which the schools listed in the book refer, from mosaics (Scuola Mosaicisti di Spilimbergo) to glass (Scuola del Vetro di Murano) to ceramics (the historical institutes of Faenza e Caltagirone); from goldsmiths' (Istituto d’Arte Pietro Selvatico di Padova) to watch-making (TarÏ Design School di Marcianise) to leather goods (Alta Scuola di Pelletteria Italiana di Scandicci) to shoemaking (Politecnico Calzaturiero di Vigonza) to tailoring (Scuola di Sartoria Nazareno Fonticoli di Penne); from theater set design (Accademia Teatro alla Scala di Milano) to violin-making (Scuola Internazionale di Liuteria, Cremona) to wine and food (Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana a Colorno). And restoration, a sector where Italy enjoys international acknowledgment, with four major schools training future professionals: the historical Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, the Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma, l'Opificio delle Pietre Dure in Florence, and the most recent but just as important, Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale of Turin, custodians of a unique savoir-faire the whole world desires and admires.

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NEWS

Premio Nazionale Manlio Germozzi foto Archivio Confartigianato Como

Intervista a GIUSEPPE GUZZETTI Presidente Fondazione Cariplo Cosa ha significato per Lei ricevere un riconoscimento come il premio nazionale “Manlio Germozzi”? «Mi ha fatto tornare indietro e rinnovato tanti ricordi. Il mio primo impegno di lavoro, ad esempio, fresco di laurea, presa poche settimane prima di iniziare a lavorare alla Associazione Provinciale degli Artigiani di Como. Il premio Germozzi mi ha fatto ricordare un periodo importante dell’artigianato in Italia: la Cassa Mutua Artigiani, le Commissioni Provinciali e Regionali dell’Artigianato, questo come organismi pubblici di autogoverno della categoria e di rappresentanza presso le Camere di Commercio; le Cooperative Artigiane di Garanzia per migliorare l’accesso al credito delle botteghe artigiane, cooperative che si costituivano con un atto di solidarietà e mutualità degli artigiani stessi. Quelli erano gli anni del boom economico, al quale gli artigiani hanno dato un contributo decisivo in termini di lavoro e di occupazione; la legge sull’apprendistato, che esonerava dal pagare i contributi previdenziali, rappresentò per l’occupazione giovanile in Italia una risposta di migliaia e migliaia di giovani assunti nelle botteghe artigiane. Ricordo la battaglia per la riforma degli assegni familiari, che si concluse con una sconfitta per la cassa degli artigiani, che era gestita bene e dunque era in attivo: essa fu costretta a concorrere a risanare i debiti delle casse di altre categorie economiche…E’ stata per me una stagione nella quale la vita quotidiana a contatto con gli artigiani mi ha fatto toccare con mano quanto essi hanno dato – e continuano a dare – a questo nostro Paese, innanzitutto in termini di “valori”: senso civico, laboriosità, attacca-

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mento al proprio lavoro e alle famiglie, inventiva, senso del sacrificio (la settimana di lavoro in bottega, la domenica i conti, l’amministrazione, i preventivi ecc.). Sono convinto che anche oggi la ripresa economica debba passare per una valorizzazione del nostro artigianato». La Fondazione Cariplo, da lei presieduta dal 1997 è, come specificato nel suo profilo istituzionale, “un soggetto filantropico che concede contributi a fondo perduto alle organizzazioni del Terzo Settore per la realizzazione di progetti di utilità sociale”. Oggi molta attenzione viene riservata alle nuove generazioni. Come i giovani si inseriscono in questa mission? «Negli ultimi mesi Fondazione Cariplo ha ridisegnato la propria strategia di intervento. Alla luce di quel che sta accadendo nel nostro Paese e delle nuove priorità ed emergenze, ha deciso di focalizzare la propria attività filantropica e il sostegno di enti non profit incentrati principalmente su tre temi: 1) Giovani (educazione, formazione capitale umano, occupazione); 2) Welfare di comunità, con la partecipazione attiva dei cittadini; 3) Il benessere della persona (nelle tre dimensioni: fisico, sociale e ambientale, con particolare riguardo alle persone anziane e fragili). Restano ovviamente saldi i quattro settori tradizionali nei quali da sempre la Fondazione opera: arte e cultura, servizi alla persona, ricerca scientifica e ambiente ma cambia l’approccio e diventa interdisciplinare. Si tratta di un passaggio importante, che vede organi e struttura operativa della fondazione impegnati da mesi a lavorare insieme. Lo sforzo consiste nell’indirizzare l’attività della Fondazione verso obiettivi come quello di un nuovo modello di welfare di

comunità, che punta a rispondere alle emergenze generate dalle ormai scarse risorse messe a disposizione dal Pubblico; o come quello del benessere della persona (ad esempio degli anziani), per la qualità della vita e dell’ambiente; quello del sostegno ai giovani rappresenta un obiettivo trasversale, fondamentale, principale della nostra azione dei prossimi cinque anni, per contribuire nel contrastare la situazione drammatica in cui versano le nuove generazioni. Come? Ad esempio, sostenendo la nascita di start up, imprese che operano nell’ambito della cultura, così come in quello dell’innovazione tecnologica: per farlo abbiamo stretto partnership importanti con imprese prestigiose, come Microsoft, insieme alla quale puntiamo a creare 900 posti di lavoro. O ancora lavoriamo per realizzare case a canone calmierato, attraverso il modello dell’housing sociale, per permettere alle giovani coppie di poter accedere ad un’abitazione con un affitto sostenibile, 400/500 Euro al mese. Lavoro, casa, formazione. Cerchiamo e cercheremo di fare la nostra parte, per i nostri ragazzi, anche e soprattutto sul fronte della formazione: i nostri giovani hanno bisogno di riappropriarsi di competenze che consentano loro di trovare lavoro in quei settori da cui provengono richieste, ma che paradossalmente il nostro sistema formativo non è in grado di soddisfare: si fa fatica a trovare persone preparate in ambiti in cui il nostro Paese ha ancora tanta necessità, come il manufatturiero e l’artigianato. Sono convinto che dobbiamo dare ai nostri ragazzi vere opportunità formative, all’interno di un contesto che, invece, oggi non sembra essere in grado di cogliere i bisogni reali. E’ uno dei punti cardine dell’attività di Fondazione Cariplo per i prossimi anni. Una sfida importante davvero per il bene comune».


Sopra, da sinistra, Giuseppe Guzzetti, Giorgio Merletti, Maria Pia Gravaglia durante la consegna del premio

Intervista a EUGENIO MASSETTI Presidente Confartigianato Lombardia Il Premio verrà assegnato ogni anno a personalità che hanno contribuito allo sviluppo e alla valorizzazione dell’artigianato. Un riconoscimento importante che è stato consegnato a Giuseppe Guzzetti. Perché la scelta di attribuire a lui il premio per questa prima edizione? «Oltre alla motivazione del Premio sulla scelta del Presidente Guzzetti, esprimo grande soddisfazione perchè lo stesso rappresenta i valori dei territori e del-

Above, on the left, Giuseppe Guzzetti, Giorgio Merletti, Maria Pia Garavaglia during the delivery of the award

le comunità lombarde, del lavoro, del saper fare, della famiglia vicini al mondo dell'Artigianato». Parliamo ora di artigianato e alimentazione. L'Italia è il primo Paese in Europa per prodotti agroalimentari con marchi di qualità secondo i dati diffusi nel Rapporto Istat ''Noi Italia''. In vista di Expo, che tratterà proprio questa tematica, quale sarà il ruolo di Confartigianato Lombardia? «Expo 2015 sarà un evento memorabile che porterà Milano, la Lombardia e tutta l'Italia sotto i riflettori del mondo, una vetrina imperdibile per le nostre eccellenze,

le eccellenze del "saper fare". Un brand, quello del Made in Italy artigiano, che Confartigianato contribuirà a presentare al monto attraverso: la presenza per tutto il periodo dell'Evento nel Padiglione Italia, la realizzazione di contesti attrattivi "Fuori Expo", l'organizzazione di incontri B2B, tutti finalizzati ad utilizzare il volano di EXPO Milano 2015 per rilanciare la grande capacità, creatività e professionalità dei nostri operatori nella trasformazione e lavorazione delle materie prime agroalimentari che hanno contribuito con le loro produzioni ad esaltare nel mondo il gusto italiano».

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In queste foto, Giuseppe Guzzetti

In these photos, Giuseppe Guzzetti Intervista a MARIA PIA GARAVAGLIA Presidente Fondazione Germozzi

Intervista a GALIMBERTI MARCO Presidente Confartigianato Como Il premio nazionale Manlio Germozzi ha tra i suoi scopi quello di premiare le personalità che hanno contribuito allo sviluppo e alla valorizzazione dell’artigianato. Nella sua prima edizione è stato consegnato a Giuseppe Guzzetti. Nel panorama comasco, chi potrebbe seguire le sue orme? «Premesso che il premio Germozzi ha carattere nazionale e quindi verranno premiate figure importanti e illustri provenienti da tutta Italia, siamo davvero orgogliosi che nella prima edizione sia stata riconosciuta una figura storica e prestigiosa come l’avv. Giuseppe Guzzetti, che è stato segretario della nostra Associazione per diversi anni, contribuendo a dare un’impronta di modernità e di visione nel futuro che ancora oggi viene ricordata. Guzzetti rappresentò una guida sicura per quegli artigiani che capirono l’importanza dello stare insieme per affrontare problemi comuni e, da allora, molta acqua è passata sotto i ponti e tantissime sono le trasformazioni avvenute

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sia nella società che in Associazione sulle quali, in entrambe i casi la figura dell’avvocato comasco ha inciso direi in modo indelebile». Confartigianato Imprese Como nasce nel 1946 per essere punto di riferimento per l’impresa artigiana sul territorio. Come sono mutate in questi anni le realtà associative comasche? «Dopo un inizio tutto rivolto ai problemi sindacali e sociali, l’avvento della burocrazia nelle aziende degli anni ’80 ha fatto da volano ad un’evoluzione della nostra Associazione verso una maggiore offerta di servizi in campo fiscale, come risposta ad una domanda sempre più incalzante delle imprese. Oggi, la generale mancanza di credibilità degli organismi politici ha riportato le Associazioni imprenditoriali a ritornare ad essere uno dei pochi appigli sicuri su cui aggrapparsi, per far arrivare la propria voce e difendere le proprie istanze. Siamo tornati a fare lobby nel significato più positivo del termine, ma soprattutto siamo tornati a rappresentare la forza e la caparbietà di un settore insostituibile per la nostra economia: l’artigianato».

Come nasce l’idea del premio nazionale Manlio Germozzi? «Nasce da un’intuizione di Cesare Fumagalli che vuole trasmettere ai giovani artigiani della generazione 2.0 le idee ed i valori che hanno ispirato la vita e l’opera di Germozzi, fondatore di Confartigianato. Il premio ha lo scopo di ringraziare in maniera pubblica e solenne le personalità amiche degli artigiani. Primo premiato GIUSEPPE GUZZETTI insigne protagonista della democratizzazione del credito e della difesa della vocazione sociale delle fondazioni bancarie». Fra gli scopi della Fondazione Germozzi rivestono particolare importanza la formazione professionale dei giovani artigiani e la valorizzazione dell'eredità culturale dell'artigianato italiano. Per questo sono state strette prestigiose collaborazioni, per esempio con la Fondazione Cologni. Come, concretamente, ha preso vita e si è sviluppata questa partnership? «La Fondazione Germozzi mira a diffondere la formazione professionale dei giovani artigiani e a valorizzarne le capacità realizzative, perché ogni opera frutto delle mani e della creatività di un artigiano è un'opera d’arte e l’artigiano deve sentirsi un maestro d’arte. A causa di questa convinzione, la Fondazione Germozzi ha stretto una collaborazione proficua con la Fondazione Cologni, espressamente dedicata ai Mestieri d’Arte. Con questa Fondazione abbiamo attivato borse di studio per giovani che vengono ospitati in laboratori prestigiosi in vari settori dell’artigianato: liuteria, mobili, orologi, restauro, ecc».


Nella foto, da sinistra, Eugenio Massetti, Francesco Chirico, Giuseppe Guzzetti e Marco Galimberti

The National Manlio Germozzi Prize

In the photo, on the left, Eugenio Massetti, Francesco Chirico, Giuseppe Guzzetti and Marco Galimberti

GIUSEPPE GUZZETTI President of Fondazione Cariplo What does receiving the Manlio Germozzi Prize mean to you? «It has made me go back in time and evoked a lot of memories: my first job, an important period in the world of Italian craftwork, the financial institution, Cassa Mutua Artigiani, set up to help artisans; provincial and regional artisan commissions, as well as the autonomous public organizations for each category of artisans, and of course the artisan co-operatives that supplied collateral to facilitate access to credit. It was a time when everyday life and contact with artisans made me realize how much these people have given to our country. I'm convinced also today the economic recovery will, or should, pass via the appraisal, further development of our craftwork». EUGENIO MASSETTI President of Confartigianato, Lombardy Every year the prize will be awarded to personalities that have contributed to the development and appraisal of Italian craftwork. An important reward for Giuseppe Guzzetti. What made you decide to give him the very first prize? «Besides the decision to award President Guzzetti, I'd like to express great satisfaction because he represents the values of Lombardy region, its communities, work, know-how, and families that stand by local artisans».

MARCO GALIMBERTI President of Confartigianato, Como The National Manlio Germozzi Prize was first awarded to Giuseppe Guzzetti. In Como who could follow his example? «We're really proud that an outstanding figure like Giuseppe Guzzetti was chosen; he was the forward-looking administrator of our association and contributed much to modernize it; he's still fondly remembered. During his time with us, Guzzetti was a totally reliable guide for those artisans who understood the importance of sticking together to combat problems they shared». MARIA PIA GARAVAGLIA Presidente Fondazione Germozzi Where does the idea of awarding a National Manlio Germozzi Prize come from? «It was born out of an intuition by Cesare Fumagalli who wanted to pass the ideas and values that inspired the life and works of Germozzi, the founder Confartigianato, to the new artisans of the web generation. The prize aims to publicly and solemnly thank personalities that have stood by artisans. Giuseppe Guzzetti, the first receiver of the prize, is an outstanding protagonist who helped all artisans obtain credit more easily and defended the right of bank foundations to engage in social activities».

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NEWS

Il design protagonista nel cuore di Como di Stefania De Giorgi foto ©Nick Zonna

Il Posta Design Hotel di Como non è un semplice hotel, ma è espressione di uno dei piloni portanti dell’architettura moderna, originariamente costruito nel 1930 dal grande maestro Giuseppe Terragni, padre del razionalismo italiano. Da tutte le parti del mondo giungono turisti a Como per ammirare i segni e le trasformazioni che Terragni ha regalato alla storia. Opere come la casa del Fascio, l’asilo Sant’Elia, Novacomun, il Monumento ai Caduti hanno riassunto la poetica dell’architetto e rimarcato la propria concezione degli spazi in un purismo geometrico e cromatico. L’edificio che ospita il Posta Design Hotel è una delle prime opere realizzate da Terragni in cui appaiono già le peculiarità avanguardistiche nel disegno essenziale e funzionale delle forme. L’edifi-

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co nel corso del tempo è stato oggetto di empietà derivate da gestioni che hanno trascurato le caratteristiche fondamentali dell’opera. Lo scorso 8 marzo – giorno dell’inaugurazione del nuovo Posta Design Hotel – lo storico edificio è tornato a rivivere dopo un intervento capillare che ha restituito lustro all’opera del suo progettista. Il progetto di ristrutturazione è stato affidato all’Architetto Arturo Montanelli che, partendo da uno studio analitico del pensiero razionalista e della linearità delle componenti architettoniche di Terragni, ha eseguito i lavori di riqualificazione con molta cura del dettaglio e con una minuziosa ricerca dei materiali. Nelle ampie e luminose camere, distinte in “Standard”, “Superior”, “Deluxe” e “Junior Suite” e fornite di tutti i comfort,


Nalla pagina precedente, la facciata del Posta Design Hotel; in questa pagina, sopra, a sinistra, la targa sulla facciata dell'albergo; a destra, particolare della facciata; sotto, a sinistra, il dehors; a destra, particolare del balcone con la ringhiera di Giuseppe Terragni

si può respirare il sapore di un raffinato design con citazioni di quelli che sono gli elementi caratterizzanti del razionalismo di Terragni. L’equilibrio sussiste fra interni ed esterni, giocato con il rimando dell’esultanza delle linee e dei materiali. Tale dialogo viene declamato attraverso il marmo Giallo d’Istria di cui è rivestita la facciata, lo stesso utilizzato in alcune parti interne. Nulla è stato lasciato al caso durante la ristrutturazione eseguita con correttezza formale, l’attenzione è stata posta nella valorizzazione degli elementi presenti che enfatizzano la preziosità dell’edificio: la scala di collegamento interno e il parapetto del balcone, magnifiche creazioni del Maestro che tornano a giocare un ruolo preponderante. In un edificio così carico di passato si è creato

In the previous page, the facade of Posta Design Hotel; on this page, above, on the left, the logo on the facade of the hotel; on the right, detail of the facade; below, on the left, the dehors; on the right, detail of the balcony with railing by Giuseppe. Terragni

un armonico connubio con i sistemi di gestione d’avanguardia. L’Hotel offre l’assoluta libertà di gestione da parte del cliente, al quale, dopo la prenotazione effettuata on line, viene consegnato un badge che gli consente di non avere vincoli d’entrata e di uscita. Annesso all’Hotel, si trova il Posta Bistrot aperto dalle 7 alle 22 con un dehors prospicente alla suggestiva piazza Volta. Il Posta Design Hotel diventa così il terzo albergo della storica e affidabile catena Lario Hotels – www.lariohotels.com, già proprietaria di Hotel Villa Flori e Albergo Terminus – e con le sue 14 camere offre un’esperienza unica per vivere appieno la cultura del razionalismo italiano. www.postadesignhotel.com

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In questa pagina, particolari di due camere "superior" In this page, particulars of "superior" rooms

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In questa pagina, la scala di Giuseppe Terragni che si trova all'interno dell'hotel On this page, the staircase by Giuseppe Terragni in the hotel

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Sopra, Posta Bistrot

Above, Posta Bistrot

The design protagonist in the heart of Como Posta Design Hotel in Como is not just a hotel, it is a major example of modern architecture originally built in 1930 by Giuseppe Terragni, the father of Italy's Rationalist Architecture. From all over the world tourists come to Como just to witness the transformation and legacy Terragni left behind to history. Buildings like Casa del Fascio, Sant’Elia, Novacomun, Monumento ai Caduti (monument to the war heroes) sum up the poetic architecture of the master builder and underline his concept of space within pure geometry and chromatics. The building that houses Posta Design Hotel is one of the earliest works by Terragni where avant-garde characteristics of essential and functional design are already visible. Over the years the building was unfortunately neglected by the preceding owners/management. On Mar. 8, this year - the day the new Posta Design Hotel was inaugurated - the historical hotel returned to its original form after extensive remodeling work carried out by architect Arturo Montanelli who, starting from an analysis of Rationalist philosophy and linear architectural components in Terragni's building style, realized the renovation accurately with great attention to detail and materials used. In the spacious, bright rooms divided into standard, superior, deluxe and junior suite, including all necessary comfort, one can breathe and feel the refi-

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ned design characterizing Terragni's Rationalist creation. Balance between the inside and outside is maintained by the appraisal introduced by the architectural lines and materials. Such an effect was achieved through the use of top grade marble, Giallo d’Istria, which covers the façade, the same was used also for parts of the interior. Nothing was in fact left to chance during the remodeling and much care taken to enhance the architectural value of the building. For instance the staircase inside and the balcony parapet, masterfully designed by Terragni, return to their original splendor. In a building so full of history, with ultra modern management a harmonious ensemble has been created. The hotel offers total freedom to their guests who, once the online booking has been done, are given a badge with which they can come and go as they please. Posta Bistro, annexed to the hotel, stays open from 7 am to 10 pm with outdoor seating facing the magnificent Piazza Volta. Posta Design Hotel has thus become the third hotel in the reliable chain of Lario Hotels, www.lariohotels.com, the owners of Hotel Villa Flori and Albergo Terminus, and with its 14 rooms offers a unique experience to fully appreciate the Italian Rationalist Architecture. www.postadesignhotel.com





PEOPLE

GUALTIERO MARCHESI

Il Genio è semplicità di Davide Cantoni foto Archivio Grand Hotel Tremezzo, Francesco Corbetta Le mani del Maestro descrivono curve nell’aria. Seguono con le dita il profilo ideale dei piatti che racconta. Basta che ne parli perché il sogno di ogni gourmet compaia davanti agli occhi, perché l'aria venga avvolta da fumi e profumi di un genio che fa della cucina uno strumento di piacere, gusto, pensiero e memoria. Gualtiero Marchesi non ha davvero bisogno di grandi presentazioni. E’ il volto, il nome, la scuola della cucina italiana nel mondo. 84 anni e la forza di un 20enne. Conosce la storia, i piatti e il lavoro di ogni chef vivente (alla parola chef storce un po' il naso e corregge: “Si dice cuoco”, è il paradigma del suo pensiero). Sempre vivo, sempre attivo tanto che di recente ha lanciato un nuovo progetto. Nascerà infatti, probabilmente in contemporanea con Expo 2015, a Villa Mylius di Varese, l'accademia della fondazione Marchesi. Un budget da oltre 5 milioni di euro con il sostegno di Regione Lombadia, Comune e Provincia di Varese e Fondazione Cariplo. Uno spazio che diverrà il centro di eventi culturali, mostre, concorsi internazionali, arti visive e, ovviamente, cucina di altissimo livello. Gualtiero Marchesi è profondamente legato a Como, un rapporto che dura da più di vent'anni. Ben note le sue incursioni sorpresa al Centro di Formazione Professionale di Monte Olimpino. Altrettanto noto il legame con il Grand Hotel di Tremezzo e il Grand Hotel di Como, è stato il Maestro a caldeggiare il nome di uno dei suoi allievi diletti, Paolo Lopriore, per la nuova stagione culinaria del Kitchen. Il ristorante che sorge nel parco dell'hotel e che a primavera darà il via a una nuova stagione di ricerca e innovazione culinaria. Lopriore è nella cinquina magica dei suoi discepoli. «Di Paolo non posso che dire cose fantastiche. Sono quasi geloso. Lavoriamo in simbiosi, se siamo in cucina insieme i piatti nascono da soli. E' un concerto. Non importa se l'idea all'origine sia sua o mia. E' quello che cuciniamo che conta». Avete lavorato insieme per dieci anni tra una cosa e l'altra. «Sì, ovviamente ha passato un periodo lontano dall'Italia. Molti tra i miei allievi devono andare all'estero per approfondire. I migliori li mando in Francia. Così è stato anche

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per Andrea Berton, Enrico Crippa, Carlo Cracco e altri». Li ricorda tutti? «Non tutti i migliori, ma tutti i peggiori sì (ride)». Perché? «Perché alcuni commettono errori così gravi in cucina che poi è difficile dimenticarli (ride ancora)». Come sceglie gli allievi? «Domando loro perché vogliono fare i cuochi. Di solito i più brillanti arrivano da una famiglia dove una mamma, una nonna o una zia avevano un talento naturale». Ha nominato Cracco. Una chefstar. «L'altro giorno ero a Milano nei paraggi del suo ristorante. E' uscito e ci siamo incrociati, non sono quasi riuscito ad avvicinarmi, era avvolto da una folla che scattava foto e chiedeva autografi». Effetto mediatico. Pensa che l'esplosione enogastronomica in Tv faccia bene alla cucina? «La Tv è una macchina che produce denaro. Illude le persone che sia possibile diventare cuochi in fretta. Sa, è il mestiere più difficile del mondo. Una volta ero con Ermanno Olmi, lui pensa che la cucina sia la più grande delle arti perché è anche scienza. Stavamo parlando del palato assoluto, simile all'orecchio assoluto in musica, cioè la capacità di riconoscere i sapori senza esperienza. Ernesto Illy una volta, chiacchierando con me, usò una definizione meravigliosa per il cuoco. Disse, “è un chimico dell'intuizione”». In che direzione si spinge la sua ricerca? «Da molto tempo sono affascinato dai grandi cuochi giapponesi. E' una cucina che tende alla perfezione, sa valorizzare la materia, non fa come buona parte della scuola occidentale che distrugge, rimpasta, copre di sapore». Lei ha sempre teorizzato il rispetto della forma, dell'originalità del cibo. Parla della cucina Kaiseki? «Esattamente. I menù Kaiseki possono essere trattati solo da cuochi con una lunghissima esperienza, sono il punto d'arrivo di un'intera vita e non tutti possono affrontarli. Ogni piatto porta la materia prima al suo apice: la purezza. Si lavora solo con prodotti di stagione, perché solo con la stagionalità l'uomo può stabilire un rapporto reale con


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Gualtiero Marchesi con lo chef Osvaldo Presazzi e lo staff del Grand Hotel Tremezzo Gualtiero Marchesi with the chef Osvaldo Presazzi and the staff of Grand Hotel Tremezzo

natura e cibo. La vera cucina non distrugge ma mantiene purezza e potenza del prodotto. Un antico detto brasliano recita: “Lascia com'è per vedere come rimane”, ecco tutto. Troppi cuochi sono dei brucia-padelle (lo dice in dialetto milanese)». Troppa incapacità, inesperienza o, peggio, presunzione? «Molti cuochi dovrebbero tornare in cucina e imparare le tecniche di base come temperatura e cottura. Oggi tutti aprono ristoranti. Ci sono più ristoranti che clienti. E cuochi, anche bravi, che si piegano al gioco del cliente». Si spieghi. «La prendo larga, noi italiani siamo vittime del formaggio. Intendo parmigiano o grana, ottimi ci mancherebbe, ma li mettiamo ovunque. Che si mangi pasta, riso, orzo o farro ecco che ci si scatena con chili di formaggio grattugiato. Sul riso al salto, per esempio, il formaggio non può andare. Il cuoco però non impedisce al cliente di metterlo, è accondiscendente». Lei lo ha fatto? Cioè ha vietato il formaggio? «Ho suggerito al cliente di provare senza. Mi ha dato ragione. Ma vorrei parlare anche di un altro tipo di rigore. Se una cena è programmata alle otto di sera, il cuoco deve poter cucinare in tempo e non aspettare ogni singolo ritardatario. Altrimenti è il cibo a pagarne il prezzo». Parlando dei Kaiseki faceva riferimento all'ambiente. «E' un fatto che stiamo utilizzando ogni risorsa come fosse infinita. Oggi ho iniziato un'ampia riflessione, insieme con una delle mie figlie, a proposito della cucina. Lei è vegetariana, non voglio dire che si debba andare in una direzione esclusiva, cioè dimenticando la carne, ma il pianeta ha

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bisogno di maggiore attenzione e aumentare l'uso della verdura è salutare per l'ambiente e per l'essere umano». Le grandi città contano la proliferazione dei locali fusion. Cucina, diciamo, “nipposinothai” e chi più ne ha... Dove si sta andando? «L'italia ha una fortissima vocazione regionale sul fronte gastronomico. Un bene prezioso che non abbiamo mai esaltato completamente. Inoltre, si tratta di una cucina che va svecchiata e tecnicizzata. I cuochi devono studiare e ricercare. Quando ero giovane i libri di ricette non mi bastavano mai, mi chiedevo il perché di un metodo, mi domandavo quale fosse la storia di un piatto. Non basta eseguire una ricetta. A un cuoco deve sempre mancare qualcosa. Deve farsi una domanda che lo porti fuori dalla cucina, a cercare». Cioè nei mercati. «Esatto. E' così. Se i cuochi andassero tra i venditori, i produttori o nei campi capirebbero cos'è la materia. Torniamo sempre alla materia. Andare al mercato significa guardare, assaggiare, decidere e quindi farsi venire un'idea. Oggi i cuochi teorizzano, pensano, astraggono troppo». Famose le sue ispirazioni all'arte. Da Pollock a Fontana. «Mi sono ispirato ai colori e alle forme. Le ho riprodotte in forma di cibo. Lo dicevano i greci. “Il bello puro è il buono vero”. Quest'oggi cosa cucina? «Oggi sono ospite di Paolo». (Al Kitchen infatti si studia il menù, la nuova stagione all'insegna di Lopriore. In un tegame di rame saltellano felici alcune animelle. Ma la preparazione, per ora, deve restare un segreto).


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Sopra, a sinistra, anelli di ricotta; a destra, riso con filetti di pesce persico, fave e pancetta croccante; al centro, risotto oro e zafferano; sotto, a sinistra, branzino sfogliato alla russa; a destra, millefoglie di ovis mollis, crema al mascarpone e fragoline di bosco Above, on the left, ricotta rings; on the right, rice with fillets of perch, broad bean and bacon; in the middle, risotto gold and saffron; below, on the left, sea bass in Russian style; on the right, millefoglie pastry, mascarpone cream and small strawberries

The Genius is semplicity The hands of the Maestro describe curves in the air. They follow with the fingers the ideal profile of the dishes that he tells. Anytime he speaks, the dream of any gourmet comes out, the air is surrounded by smokes and perfumes of a genius that makes food a tool of pleasure, taste, thought and memory. Gualtiero Marchesi doesn't need indeed great presentations. He is the face, the name, the school of the Italian cuisine in the world. 84 years old and the strength of a 20 years old. He knows the history, the dishes and the job of every living chef (he doesn’t like the word chef, he would rather say cook: this is his personal opinion). Gualtiero Marchesi is deeply linked to Como, a relationship of more than 20 years. Sometimes he goes by surprise to the Centro di Formazione Professionale (Professional Training Center) of Monte Olimpino. He is also linked to the Grand

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Hotel di Tremezzo and the Grand Hotel di Como, he suggested the name of one of his pupils, Paolo Lopriore, for the new cooking season of Kitchen. The restaurant is located in the park of the hotel and in spring a new season of research and culinary innovation is starting. You believe in the abilities of Lopriore. «I can just say beautiful things about Paolo. I am almost jealous. We work in symbiosis when we are together in the kitchen the dishes are born naturally. It is a concert. It doesn’t matter if the original idea is mine or his. The result is the important thing». How do you select you pupils? Or better, your disciples. «I ask them why they want to become cooks. Usually, the most brilliant ones come from a family where a mother,


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A sinistra, Gualtiero Marchesi con Valentina De Santis; a destra con Osvaldo Presazzi chef Grand Hotel Tremezzo On the left, Gualtiero Marchesi with Valentina De Santis; on the right with Osvaldo Presazzi chef Grand Hotel Tremezzo

A sinistra, Gualtiero Marchesi con Davide Cantoni; a destra con Eleonora Silvia Ferro e Rosaria Casali A sinistra, Gualtiero Marchesi with Davide Cantoni; on the right with Eleonora Silvia Ferro and Rosaria Casali

a grandmother or an aunt had a natural talent». In what direction does your research go? «For a long time I am fascinated by the great Japanese cooks. It is a cuisine very close to perfection, it gives value to the material, it doesn’t do like most the western school which destroys, kneads again and covers the taste». You have always given theories about the form, the originality of the food. Do you speak of the Kaiseki cuisine? «Exactly. The Kaiseki menus are just made by cooks with a very long experience, they represent a aim of a lifetime and they are not for everybody. Every dish brings the material to its top: purity. You just work with products of the season, because only with these products man can set a real relationship with nature and food. The true cuisine doesn’t destroy, but it keeps the purity and the power of the product. An ancient Brasilian proverb says “Leave as it is to see how it stays”, that’s the point. Too many cooks are pot-burners (he says in Milanese dialect)». Too much inability, inexperience or even worst, presumption? «Many cooks should go back to the kitchen and learn the basic techniques, such as temperature and cooking. Today everybody open restaurants. There are more restaurants than clients. And then some cooks, also the ones, follows the rules set by the clients». Let us know «It comes from far, Italians are victims of cheese. I mean Parmesan cheese, great of course, but we put it everywhere. No matter if it is pasta, rice, barley or spelt and so we

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add kilos of Parmesan cheese. For example, on the sauté rice you don’t have to add cheese. The cook doesn’t prevent the client to use it, he is compliant». When you spoke of Kaiseki you were talking of the environment too. «The fact is that we are using all the resources as if they were infinite. Today I started a long speech with one of my daughters about cuisine. My daughter is vegetarian, I don’t want to say that we have to go in just one direction, that is forgetting meat, but the planet needs more attention and increasing the use of vegetables is good for the environment and for the human being». Big cities experience the opening of many fusion restaurant. A “nipposinothai” cuisine and much more…Where are we heading? «Italy has a strong regional vocation regarding food. A precious good we never completely exalted. Moreover, it is a cuisine that needs to be less old and technical. Cooks have to study and research. When I was young, I was always looking for new cooking books, I asked myself the reason of using a certain method or the history of a dish. It wasn’t enough to make a recipe. A cook should always go outside the kitchen to look for something». You mean in the markets. «Yes, of course. Should the cooks go among the vendors, the producers or on the fields, they would understand the material. We always go back to the material. To go to the market means to look, taste, decide and so develop an idea. Today the cooks make theories and thinks too much».


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PEOPLE

PAOLO LOPRIORE

La cucina in un ciuffo d'erba di Davide Cantoni foto Francesco Corbetta, Archivio Grand Hotel di Como

Non se ne dispiacciano altri chef. Paolo Lopriore è l'erede diretto. Parola del suo maestro, Gualtiero Marchesi. 41 anni, di Appiano Gentile. A bottega da Marchesi è entrato da adolescente, 17 anni appena. Privilegio per pochi. Prima uno stage, poi un altro, quindi qualche incursione all'estero, in particolare in Francia, e in un attimo sono stati 10 anni di scuola. La cucina di Lopriore (se le analisi di specialisti e esperti possono davvero incardinare un metodo e uno stile) è stata definita in tanti e tali modi da far pensare a molti chef diversi: minimalista, estrema, geniale, coraggiosa, sregolata, pura, tradizionale e di ricerca. Probabilmente è questa la cifra della sua grandezza: essere, pirandellianamente, “uno nessuno e centomila” davanti a un fornello. Idee chiare. Gesto sicuro. Lopriore è tornato a casa. Il maestro Marchesi ha sponsorizzato il suo nome con la proprietà del Grand Hotel di Como perchè dirigesse la nuova stagione del Kitchen, il ristorante che sorge nel parco dell'albergo. Poco più di trenta coperti e un mandato preciso dello chef: cucinare sia a pranzo che a cena un menù a fortissima vocazione territoriale. L'incontro inizia con una provocazione voluta. Alla domanda circa la presunta povertà di prodotti lariani Lopriore

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Paolo Lopriore nella cucina del ristorante Kitchen; sopra, a destra, un piatto cucinato dallo chef Paolo Lopriore in the kitchen of the restaurant KItchen; above, on the right, a dish cooked by the chef

risponde con molta calma: «Venga con me». Ci alziamo, passeggiamo fino a un prato. Il giovane maestro si china e strappa qualcosa che apparentemente è una manciata di fili verdi. «Senta, annusi, questa è erba cipollina di altissima qualità, cresce così, spontanea. Non le basta? Guardi». Un altro ciuffo strappato. «E' una carota, ha mai sentito una carota così giovane spandere un tale profumo?». Uno a zero, lo chef vince. Ma era scontato. Quindi ha esordito all'apice, con Marchesi. «Ero alle prime armi, goffo e impacciato. Ho imparato a entrare in cucina in punta di piedi. Ho visto e imparato. Ero l'ultimo. Un ristorante funziona solo se ha una gerarchia». E' una brigata. «Sì, esatto. Pelare le patate, lavare le pentole devono essere considerati un onore. A 17 anni io ascoltavo il maestro. Poi sono cresciuto. Ho imparato che l'Italia ha bisogno di una scuola culinaria forte che va alimentata e mantenuta. Dobbiamo mostrare e trasmettere il sapere del sapore». Conserva sempre il mandato di Marchesi? «Certo. Il cuoco deve essere rigoroso, preciso al limite dell'esasperazione. Deve bere poco, essere

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sempre ordinato e pulito ma, sopra ogni cosa, deve rispettare la forma del cibo. Non deve alterare il prodotto. Ma, oltre la cucina, ho imparato quanto sia essenziale il servizio». Cioé? «Anche il cliente deve godere di un coltello che taglia come si deve». Un lungo periodo in Toscana. Ora il ritorno alle origini, quantomeno anagrafiche. «L'esperienza toscana (A Siena, ristorante Certosa, ndr) è stata straordinaria. Ho imparato a mettermi al servizio del territorio, del sapore, del prodotto locale». Cosa che replicherà qui. «Ma certamente. Sono stufo di sentir dire che il Lario è terra povera. Ha sentito prima il profumo delle piante che abbiamo raccolto a caso nel prato? Ieri ero a Erba e, guardi, in un fiume ho trovato questo sedano acquatico. Straordinariamente fresco, pulito, saporito, cresciuto spontaneamente. Ho trovato anche una cicoria straordinaria. Vede, ognuno la terra la guarda con i propri occhi. Se la si vuole vedere povera, la si vedrà povera, anche se non è vero». So che sta incontrando diversi pescatori.


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Paolo Lopriore con Gualtiero Marchesi Paolo Lopriore with Gualtiero Marchesi

«Giro molto. In vista della nuova stagione del Kitchen stiamo studiando tutti i prodotti locali. Il pesce, naturalmente, è al centro della ricerca. Ieri abbiamo preparato un cavedano da 2 chili che, mi creda, non aveva niente da invidiare a un branzino». Basta sottovalutare il pesce d'acqua dolce, insomma. «Bisogna stimolare il cliente perché superi alcuni pregiudizi. Il pesce di lago è meraviglioso». Come lo inserirà nel menù? «Al momento sto cercando di ingentilire il persico con il riso». Altri piatti in vista? «Sto lavorando sulle anatre selvatiche, le verze, e la cassoela. Ma, mi creda, la chiave di un piatto è sempre l'abbinamento. Il sedano di cui le parlavo sarà protagonista di una speciale insalatella. E' un sedano emozionante». Coraggioso scegliere un piatto come la cassoeula. «La sto rivisitando. Un trionfo di verza dove la carne avrà un ruolo diverso da quello svolto fino ad ora. Sto cercando di renderla più gastronomica».

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Ma le costine rimarranno? «Beh una costina ci sta sempre (ride)». Che ristorante sarà il Kitchen? «Un posto che non imbarazzi il cliente, dove tutti si sentano bene. Una volta, in Spagna, in un ristorante mi hanno imposto la cravatta. Non è stato bello. Bisogna accogliere, non escludere. Pochi coperti, una piccola carta dei vini molto ragionata. In ogni cosa non si dovrà abbondare ma semplificare». Doppia apertura, pranzo e cena. Bella sfida. «E' un modo per ricercare ancora meglio. Sono due pasti completamente diversi». Inevitabile una domanda sulla Tv. E sull'esplosione del fenomeno gastronomico. «Non sono contrario. Cracco (con cui Lopriore ha lavorato, ndr), Barbieri e Scabin sono veri professionisti. Grandissimi nomi, finché ci sono loro sarò certo della serietà dei contenuti di un programma». Il suo piatto preferito? «Orecchiette con le cime di rapa. Ora dovrei tornare in cucina».


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Il ristorante Kitchen The restaurant Kitchen

Kitchen in a tuft of grass Other chefs don't have to be sad. Paolo Lopriore is the true heir. These are the words of his master, Gualtiero Marchesi, 41 years old, from Appiano Gentile. When he was 17 he went to Marchesi to learn the job. A privilege for few. First a stage, then another one, and some experiences abroad, in particularly in France, and in a moment he reached 10 years of training. The dishes of Lopriore are defined in many different ways, actually it seems you are talking about different chefs: minimal, extreme, gifted, brave, pure, traditional and innovative. Probably it is his strength: to be always different in the kitchen. Clear ideas. Firm gesture. Lopriore is back home. The master Marchesi suggested him to the owners of Grand Hotel di Como to direct the new season of Kitchen, the restaurant located in the park of the hotel. About 30 seats and a clear message: a menu with a strong territorial vocation. The meeting starts with a provocation. The question was about the supposed poverty of the products of the area of Como, Lopriore replies with calm: «Come with me». We reach a lawn. The young master takes something from the ground, apparently some green yarns.«Smell it, this is chives of high quality, it grows spontaneously. Is it not enough? Then look». Another bunch pulled out. «It is a carrot, have you ever smell a carrot like this?». 1-0 for the chef. But that was expected. So you started from the top, with Marchesi.

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«I was at the beginning, clumsy and awkward. I learn to enter the kitchen on tiptoe. I saw and learnt. I was the last one. A restaurant worked only if there is a hierarchy». Do you always follow the school of Marchesi? «Sure. The chef has to be rigorous, very meticulous. He has to drink a little, to be neat and clean, but above all, he has to respect the form of the food. He cannot adulterate the product. But, beyond the food, I lerant the importance of the service». What do you mean? «Also the customer has to use a knife that cuts well I know you are meeting lots of fishermen. I go around a lot. For the new season of Kitchen we are working on all the local products. Fish is obviously in the center of the research. Yesterday we prepared a chub of 2 kilos, that, believe me, had nothing less than a seabass». Other fishes? «I am working on wild ducks, Savoy cabbages and the typical cassoela dish. But, believe me, the key of the success of a dish is the matching». What kind of restaurant will Kitchen be? «A place where everybody feels comfortable. Once,in a restaurant in Spain, I was asked to wear a tie. It wasn't nice. We have to welcome, not to exclude. Few seats, a small but studied wine selection. It is important to simplify, not to abound».


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AMICI DI COMO & MAGIC LAKE: al Casinò di Campione di N.B. foto ©Nick Zonna

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On this page, above, on the left, Rosaria Casali, Celestino Petazzi, Daniele Brunati, Giovanni Anzani, Giovanni Sacchi, Mario Pittorelli, Alberto Frigerio e Fabrizio Milesi; below, a moment of the presentation; on this page, above, on the left, the mayor of Campione d'Italia, Maria Rita Piccaluga; the managing director of Casinò di Campione d'Italia Carlo Pagan; the vice president of Amici di Como, Giovanni Anzani; below, on the left, Alain Mességué; the councilor of Amici di Como, Rosaria Casali; the architect Giuseppe Blengini

Nella pagina precedente, sopra, da sinistra, Rosaria Casali, Celestino Petazzi, Daniele Brunati, Giovanni Anzani, Giovanni Sacchi, Mario Pittorelli, Alberto Frigerio e Fabrizio Milesi; sotto, un momento della presentazione; in questa pagina, sopra, da sinistra, il sindaco di Campione d'Italia, Maria Rita Piccaluga; l'Amministratore Delegato del Casinò di Campione d'Italia Carlo Pagan; il Vice Presidente di Amici di Como, Giovanni Anzani; sotto, da sinistra, Alain Mességué; il consigliere di Amici di Como, Rosaria Casali; l'architetto Giuseppe Blengini

Un salone delle feste, una vista sul lago mozzafiato, l’imponenza dei grandi volumi in pietra, ancora una volta ingredienti inediti per la serata Amici di Como e Magic Lake Como Review, due realtà che sono diventate sinonimo di grandi progetti e prestigiose location, vita associativa e progetti editoriali. Una serata speciale, resa possibile grazie alla collaborazione con l’associato Casinò di Campione d’Italia che per l’appuntamento invernale della presentazione della rivista Magic Lake ha aperto le porte del salone delle feste, una music hall suggestiva e allo stesso tempo all'avanguardia, all’ultimo piano della casa da gioco. Una staffetta di interventi ha preceduto l’inizio della festa, prima fra tutti Maria

Rita Piccaluga, sindaco dell’enclave italiana, seguita da Carlo Pagan, amministratore delegato del Casinò di Campione per gli onori di casa. Per questa volta saluti intercontinentali inviati da New York da Silvio Santamborgio, presidente dell’Associazione Amici di Como; Daniele Brunati, editore della rivista Magic Lake e coordinatore dell’Associazione ha ricondotto i presenti sul lago di Lugano per dare il via alla serata. Un momento importante per Amici di Como per ritrovarsi tutti insieme in vista della conclusione di un anno che l’Associazione e gli associati hanno vissuto intensamente, come attori di un’impresa epica: la riapertura della passeggiata del lungolago. Opera temporanea, ma che ha impegnato

davvero tutti, un gioco di squadra, una condivisione di esperienze che ha stravolto la routine di molti, trasformandola in un’occasione di poter concretamente essere partecipi di un’avventura. Ma come tutti sanno, l’entusiasmo ha il potere di essere contagioso, per questo motivo, davanti ad una folta platea di associati e amici, è stato annunciato il nuovo e importante progetto che l’Associazione sta realizzando, complice anche la positiva notizia giunta: l’ottenimento di un nuova proroga per l’apertura del lungolago. Amici di Como sta lavorando ad nuovo progetto di ampio respiro, in vista dell’esposizione universale che attende il capoluogo lombardo nel 2015, ma che inevitabilmente coinvolgerà il territo-

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rio. A presentarlo unitamente a Daniele Brunati e Giovanni Anzani, rispettivamente coordinatore dell’Associazione e vice presidente di Amici di Como, l’architetto Giuseppe Blengini portavoce dell’archistar Daniel Libeskind. L’idea è quella di un tributo dalle dimensioni monumentali, un’interpretazione contemporanea e d’impatto per celebrare Alessandro Volta, lo scienziato comasco, che con la sua invenzione ha rivoluzionato il mondo. La serata è proseguita con la presentazione del numero winter della rivista. L’anteprima si conferma per tutti gli ospiti l’occasione per conoscere i contenuti di ogni numero, raccontato direttamente dai protagonisti, come in questo caso dal famoso nutrizionista Alain Mességué e la sua nuova collaborazione stretta con il Resort Collina d’Oro. Una carrellata di servizi ha

svelato in anteprima altri protagonisti della rivista come Elio Fiorucci, Maurizio Riva, oltre alle sezioni dedicate alla Valtellina e al Ticino. Ma la vera festa ha preso il via quando ha fatto il suo ingresso in sala, o meglio sul palco del salone delle feste, un ospite speciale, Ivana Spagna, in un’esclusiva esibizione live. Gli invitati sono stati travolti da uno show coinvolgente, durante il quale l’artista ha cantato i suoi successi internazionali, dal brano d’esordio “Easy Lady” a “Gente come noi”, successi che le sono valsi quattro dischi di platino e un disco d’oro e più di dieci milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Insomma, un vero regalo di Natale con i fiocchi per la serata firmata Amici di Como e Magic Lake, resa possibile grazie all’amicizia che lega Ivana Spagna all’associazione e alla rivista.

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Amici di Como and Magic Lake at Casinò di Campione A special evening for Amici di Como and Magic Lake, possible thanks to the collaboration with the member Casinò di Campione d’Italia, for the Winter appointment it opened the door of the room reserved for parties located at the top floor. Many speaches before the party: Maria Rita Piccaluga, mayor of the town, Carlo Pagan, managing director of Casinò di Campione, Silvio Santamborgio, president of the association Amici di Como, from New York and Daniele Brunati, publisher of the magazine Magic Lake and coordinator of the association. This is an important moment for Amici di Como to stay together at the end of a year in which they reached an important result: the reopening of the promenade on the lake front. But as everybody knows, enthusiasm can be contagious. For this reason, in front of a big

audience of members of the association and friends, the association announced the next important project for the universal Expo 2015 in the main city of the Lombardy region, Milan. Daniele Brunati and Giovanni Anzani, together with the architect Giuseppe Blengini, spokesperson of the archistar Daniel Libeskind present it. The idea is a tribute of monumental dimension, a contemporary interpretation to celebrate Alessandro Volta. The evening continued with the presentation of the winter edition of the magazine. The preview is a good occasion for all the guests to know the contents of every edition directly by the protagonists.But the real party started when Ivana Spagna was on stage for an exclusive live performance. The guests enjoyed an involving show, during which the artist sang her international hits.

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Nella foto, Ivana Spagna, durante la sua performance; nelle pagine successive, gli ospiti In the photo, Ivana Spagna during the performance; in the previous pages, the guests

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EVENTI

20 Edizione

UN AFFETTO LUNGO 20 ANNI di Elisabetta Comerio foto Francesco Corbetta, ©Nick Zonna La manifestazione Como Città dei Balocchi, organizzata da Consorzio Como Turistica con il sostegno dell’Associazione Amici di Como, delle istituzioni e di tanti sponsor privati, anche in occasione della sua 20a edizione ha saputo confermarsi come un evento di grande richiamo, registrando un’affluenza record. Tante le iniziative che hanno consolidato il loro successo: il Mercatino Tipico e la pista del ghiaccio in piazza Cavour, la IV edizione del Como Magic Light Festival, la mostra di presepi nella Chiesa di San Giacomo e le numerose attività proposte per i bambini hanno richiamato in città migliaia di visitatori. Nel palinsesto della 20a edizione sono state inserite anche importanti novità come la presenza del piroscafo Patria e del presepe di luce sulla “Passeggiata Amici di Como” ed importanti eventi legati alla solidarietà come il concerto di Davide Van De Sfroos al Teatro Sociale, una festa per la città che ha permesso di raccogliere fondi a favore della Croce Azzurra Como. La manifestazione ha saputo dunque riconfermarsi come evento natalizio per eccellenza della Regione Lombardia, catalizzando su di sè l’attenzione di migliaia di visitatori che ogni anno scelgono di visitare Como in occasione del Natale. Cultura, sport, solidarietà, musica, teatro e didattica si sono fuse ancora una volta per costruire la 20a edizione di questa kermesse, capace di destagionalizzare il flusso turistico e di proporre ogni anno eventi, iniziative e spunti sempre nuovi. Grazie alla collaborazione nata con la Fondazione Setificio, Ex Allievi del Setificio ed il Museo della Seta in occasione della 20a edizione della manifestazione, è nato il contatto con l’ISIS P. Carcano. L’illustrazione dell’anno dei quattro lustri è stata realizzata da Martina Tosato, un’allieva del ISIS P. Carcano. Infatti, gli studenti delle classi 3GI e 4GI sono stati coinvolti, grazie alla disponibilità del professor Giandomenico Angelillis, nella realizzazione dell’immagine della Città dei Balocchi.

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The event Como Città dei Balocchi, organized by Consorzio Como Turistica with the support of the association Amici di Como, of the institutions and of many private sponsors, also in occasion of its 20th edition was a very successful event, registering a record of people. Many traditional initiatives: the market of the typical products and the ice rink in piazza Cavour, the 4th edition of Como Magic Light Festival, the exhibition of cribs in the Church of San Giacomo and the different activities for children, bringing many people to the city. Lots of new activities in the program, for example the steamship Patria and the crib of light on the lakefront “Passeggiata Amici di Como” and important events linked to charity, such as the concert of Davide Van De Sfroos at the Teatro Sociale, to collect money for the Croce Azzurra Como. The event is of great importance for the Lombardy Region, having many visitors coming to Como in the Christmas time. Culture, sport, charity, music, theatre and educational activities are the key elements of the 20th edition of this important appointment, in order to attract tourists also in the Winter time. Thanks to the collaboration with the Foundation Setificio, Ex Students of the Setificio and the Museum of Silk on the occasion of the 20th edition it was developed a contact with the ISIS P. Carcano. The illustration of the year of the 20th edition was made by Martina Tosato, a student of the ISIS P. Carcano. In fact, the students of the classes 3GI and 4GI have been involved, thanks to the availability of professor Giandomenico Angelillis, in the realization of the poster of Città dei Balocchi.


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COMO MAGIC LIGHT FESTIVAL

37 giorni di luce con oltre 100 proiettori Da sabato 30 novembre a lunedì 6 gennaio, ogni sera, piazza Duomo, piazza Verdi, piazza Grimoldi e piazza Cavour si sono illuminate con il Como Magic Light Festival, iniziativa inserita nella manifestazione Como Città dei Balocchi e sostenuta dall’associazione Amici di Como. La quarta edizione dello scenografico progetto di proiezioni architetturali ha coinvolto il duomo di Como e tutti gli edifici della piazza, il teatro Sociale e la zona retrostante la cattedrale, palazzo Terragni, piazza Cavour e la chiesa di San Giacomo, oltre ad altri edifici di piazza Grimoldi. Tema ricorrente delle proiezioni la stella e tanti elementi natalizi che hanno vestito a festa le zone fulcro della manifestazione ed alcune sedi delle tante attività proposte soprattutto per i bambini. Un grande successo, un’iniziativa ormai entrata nel cuore di tutti i comaschi e non solo, che ogni anno godono di questo spettacolo e che realizzano cartoline virtuali di Como che viaggiano nel mondo attraverso il web. Il Como Magic Light Festival è stato anche oggetto di un concorso fotografico riservato a bambini ed amatori che hanno immortalato con le loro macchine le proiezioni architetturali presenti nel centro della città.

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From Saturday 30th November to Monday 6th January, every evening, piazza Duomo, piazza Verdi, piazza Grimoldi and piazza Cavour were illuminated with the Como Magic Light Festival, initiative of Como Città dei Balocchi, supported by Amici di Como. The fourth edition of the wonderful project of architectural projections involved the cathedral of Como and all the buildings of the square, the Teatro Sociale and the area behind the cathedral, palace Terragni, piazza Cavour and the church of San Giacomo, as well as other building in piazza Grimoldi. Recurrent theme of the projections the star and so many Christmas elements that have dressed to party the main areas and some of the seats of the different activities proposed above all to children. A great success, an initiative in the heart of all the people of Como and not only them, who every year enjoy this show and who make virtual postcards of Como which in the world through the web. Como Magic Light Festival has also been object of a photographic contest reserved to children and amateurs who have immortalized the projections present in the center of the city.


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PISTA DEL GHIACCIO

37 giorni di eventi & migliaia di pattinatori La 20ª edizione della Città dei Balocchi ha visto il grande ritorno della pista del ghiaccio in piazza Cavour per la gioia di bambini, giovani e famiglie, che grazie alla struttura ghiacciata hanno potuto respirare l’atmosfera del Natale. Dal 30 novembre al 6 gennaio migliaia di visitatori hanno avuto la possibilità di pattinare nella splendida cornice del primo bacino del lago che fa naturalmente da sfondo alla piazza. In più, quest’anno, la pista di pattinaggio è stata gestita da personale qualificato e il ricavato, dedotti i costi di realizzazione e di gestione, è stato devoluto in beneficenza alla Croce Azzurra Como Onlus, realtà da anni attiva sul territorio. Quindi, un’occasione in più per fare del bene, trascorrendo qualche ora di spensieratezza.

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The 20th edition of the Città dei Balocchi saw the great return of the ice rink in piazza Cavour for the joy of children, young people and families, thanks to the frozen structure they could breathe the atmosphere of Christmas. From November 30th to January 6th thousands of visitors had the possibility to skate in the splendid frame of the first basin of the lake that naturally serves as background to the square. Moreover, this year, the ice rink was managed by a qualified staff and the proceeds, after having covered the costs, was given to the Croce Azzurra Como Onlus, association present on the territory for many years. An occasion to promote charity, spending some hours together.


MERCATINO DI NATALE

Una calda e colorata atmosfera: il mercatino di Como. Un appuntamento ormai atteso, il mercatino della “Città dei Balocchi”, un luogo d’incontro sospeso tra colori e sapori. Punto di incontro della cultura locale e mediterranea, si trasforma e si veste dei suoni e dei colori del Natale. Piazza Cavour ha ospitato le caratteristiche casette con tanti espositori che hanno proposto prodotti della tradizione gastronomica locale e non solo ed originali idee regalo. La 20ª edizione ha visto un importante incremento di espositori, grazie alla credibilità raggiunta dalla manifestazione e allo splendido contesto nel quale il mercatino è stato inserito. Questo evento, presente da oltre 10 anni nel panorama comasco è oggi diventato un punto di riferimento sia per il turismo di prossimità, sia per il turismo stanziale.

A warm and colored atmosphere: the market of Como. An attended appointment, the market of “Città dei Balocchi”, it transforms itself and it is dressed with the sound and the colors of Christmas. Piazza Cavour guested the characteristics cottages with so many exhibitors that have proposed products of the local gastronomic tradition and not only and original ideas for gifts. The 20th edition has seen an important increase in the number of exhibitors, thanks to the notoriety of the event and to the beautiful setting. This event, present from over 10 years in Como, has become a point of reference today both for short and long distance tourists.

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CITTA' DEI BALOCCHI E I BAMBINI

10.000 bambini coinvolti Nel corso della manifestazione il Broletto ha subito delle trasformazioni e dei “cambi d’abito” che hanno permesso ai bambini di entrare in mondi sempre diversi. Ogni fine settimana, a partire dal 7 dicembre, la Città dei Balocchi ha proposto tante attività legate al tema della seta, del legno e della stella cometa. Presenza costante dei fine settimana che hanno preceduto il Natale è stato poi il Palio del Baradello che ha coinvolto i bambini in divertenti momenti di investitura e laboratori per i più piccoli che hanno dipinto stelle e scudi di cartone. Insomma, un poliedrico programma di attività sempre gratuite ha coinvolto migliaia di bambini. Sono stati poi circa 3.000 gli alunni delle scuole del territorio coinvolti gratuitamente nelle attività organizzate nell’ambito del Progetto Scuole. Durante i dieci giorni di laboratori le attività si sono svolte in diverse location: biblioteca, pinacoteca e Musei Civici di Como, Broletto e chiesa di San Giacomo, Aero Club Como e il Museo della Seta, il piroscafo Patria e il Teatro Sociale di Como. Sono state in questo modo coinvolte alcune delle più prestigiose realtà presenti in città che sono diventate sede di questi laboratori, dando ai bambini la possibilità di scoprirle ed apprezzarle.

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During the event the Broletto underwent transformations and "changes of suit" to allow children to enter always different worlds. Every weekend, from December 7th, Città dei Balocchi proposed so many activities linked to silk, wood and the star comet. Constant presence of the weekends that preceded Christmas was the Palio of the Baradello which involved children in amusing moments of investiture and laboratories for the smallest one who painted stars and shields of cardboard. A rich programs of free activity always involved thousands of children. About 3.000 pupils of the schools of the territory free involved in the activities organized within the Project Schools. During ten days of laboratories, the activities took place in different location: library, art gallery and Civic Museums of Como, Broletto and the church of St. Giacomo, Air Club Como and the Museum of Silk, the steamship Patria and the Teatro Sociale of Como. Some of the most prestigious present realities in city were involved becoming seats of these laboratories, giving the children the chance to discover and appreciate them.



MOSTRA DI PRESEPI

36 giorni di evento La mostra di presepi nella chiesa di San Giacomo è giunta quest’anno alla sua ottava edizione, riconfermando il suo grande successo, sia dal punto di vista delle visite, sia per quanto riguarda il numero sempre crescente di opere esposte. Sono stati presentati per oltre un mese più di 90 presepi appartenenti a tantissimi collezionisti e artigiani. San Giacomo, grazie alla disponibilità della Chiesa Cattedrale che ogni anno apre le porte di questo luogo sacro per la manifestazione, ha ospitato anche un evento che ha visto la presenza di centinaia di persone: domenica 22 dicembre si è esibito il Coro Gap, guidato da Carlo Rinaldi, in un concerto gospel che ha presentato un repertorio natalizio internazionale.

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70.000 visitatori The exhibition of cribs in the church of St. Giacomo this year reached its 8th edition, confirming its success, both for the visits and for the increasing number of exhibited cribs. For more than a month 90 cribs properties of collectors and artisans who choose Città dei Balocchi to exhibit their works. St. Giacomo, thanks to the availability of the Cathedral Church that every year opens the doors of this sacred place for the event, also hosted hundreds of persons who came for the performance of the Choir Gap, directed by Carlo Rinaldi, in a Christmas gospel.


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FORZE DELL'ORDINE

Un rapporto che si rafforza di anno in anno quello instaurato tra la manifestazione e le forze dell’ordine cittadine che ogni anno rinnovano la loro presenza nel calendario della Città dei Balocchi. Nei fine-settimana di dicembre ed il giorno dell’Epifania, piazza Volta, piazza Verdi, via Magistri Comacini e piazza Cavour sono state animate dalle attività con le forze dell’ordine. Polizia locale, Polizia di Stato, Polizia stradale, Polizia penitenziaria, Carabinieri e Guardia di finanza hanno proposto per i giovanissimi visitatori delle attività coinvolgenti ed educative che sono sempre capaci di riscuotere un grande successo. Grazie alle forze dell’ordine la Città dei Balocchi inserisce tra le sue peculiarità anche quella di proporre laboratori di educazione civica che rappresentano un arricchimento per il bambino, ma anche per l’adulto che assiste a queste attività.

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A relationship that strengthens year after year is the one that is established between the event and the city police between the demonstrations and the city police that every year renews their presence in the calendar of the Città dei Balocchi. In the weekends of December and the day of the Epiphany, piazza Volta, piazza Verdi, via Magistri Comacini and piazza Cavour were animated by activities with the police. Local police, Police of State, road Police, penitentiary Police, Policemen and finance police proposed to the young visitors educational activities which are always very successful. Thanks to the police Città dei Balocchi also inserts among its peculiarities laboratories of civic education that represent an enrichment for children, but also for the adults who assist to these activities.


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SOLIDARIETA'

In occasione della 20ª edizione della manifestazione Como Città dei Balocchi, Consorzio Como Turistica e l’associazione Amici di Como hanno deciso di concentrare grande attenzione su diversi aspetti legati alla solidarietà. Il primo importante evento solidale che ha coinvolto la cittadinanza è stato il concerto al Teatro Sociale di Como organizzato con l’artista lariano Davide Van De Sfroos. Il 13 dicembre il Teatro Sociale di Como ha ospitato sul suo palco l’inedito spettacolo TERRA&ACQUA, abbinando questo evento ad un fine solidale: tutti i biglietti sono stati venduti ad un prezzo simbolico e il ricavato è stato devoluto alla Croce Azzurra Como. Consorzio Como Turistica ha deciso di sostenere un progetto della cooperativa sociale “Questa generazione” che da anni si occupa di organizzare attività presso la casa circondariale di Como. Il progetto prevede il coinvolgimento degli alunni di alcuni istituti superiori in esperienze che li metteranno a contatto con la realtà del carcere. Inoltre, come accade già da diversi anni, la Città dei Balocchi ha scelto di devolvere un contributo al Fondo Diocesano di Solidarietà Famiglia-Lavoro, per essere da supporto a tante famiglie comasche in difficoltà.

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On the occasion of the 20th edition of the event Città dei Balocchi, Consorzio Como Turistica and the association Amici di Como decided to dedicate great attention to different aspects of charity. The first important charity event that involved the citizens was the concert at the Teatro Sociale di Como organized with the singer of Como Davide Van De Sfroos. On December 13th the Teatro Sociale of Como hosted on its stage the new show TERRA&ACQUA, combining this event with a charity purpose: all the tickets have been sold at a symbolic price and the proceeds were given to the Croce Azzurra Como. Consorzio Como Turistica decided to support a project of the social cooperative “Questa generazione” that for years is involved in the organization of activities in the prison of Como. The project foresees the involvement of the pupils of some high schools in experiences that will bring them in contact with this reality. Moreover, as already it happens for many years, Città dei Balocchi decided to give a contribution to the Fondo Diocesano di Solidarietà Famiglia-Lavoro, to support many families of Como who are experiencing difficulties.


La “Città dei Balocchi” ha deciso poi di sposare e promuovere un importante progetto sociale, spostando il suo sguardo oltre i confini nazionali. In collaborazione con l’associazione Variopinto, ha promosso una raccolta di fondi attraverso la vendita di tavolette di cioccolato equo–solidali. Con il ricavato, l’associazione Variopinto, ASCI Don Guanella, la “Città dei Balocchi” ed i suoi visitatori hanno coinvidiso l’mportante progetto di costruzione di un istituto per persone diversamente abili in Rwanda. Questo importante progetto, in perfetta sintonia con lo spirito che ha contraddistinto la manifestazione fin dal primo anno, ha permesso di portare a termine un’iniziativa concreta e importante, come la costruzione di un edificio che darà alloggio e conforto a tante persone.

“Città dei Balocchi” decided then to promote an important social project moving its look over the national borders In collaboration with the association Variopinto, it promoted a fund raising selling chocolate. With the proceeds, the association Variopinto, ASCI Don Guanella and “Città dei Balocchi” decided to support an important project to build an institute of disabled people in Rwanda. This important project, following the spirit that countersigned the event from the first year, allowed to complete a concrete and important initiative, that is the construction of a building that it will give lodging and comfort to many people.

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GRANDI EVENTI

ARRIVO DI BABBO NATALE: 2.000 regali distribuiti

Come ogni anno, Babbo Natale ha fatto il suo trionfale ingresso nella Città dei Balocchi. La Vigilia di Natale sono stati distribuiti circa 2000 regali ai giovanissimi visitatori che si sono dati appuntamento in piazza Duomo per assistere a questo grande evento che rappresenta uno dei momenti clou della manifestazione. Tutti i bambini che hanno scelto di partecipare alla distribuzione hanno trovato ad accoglierli, oltre a Babbo Natale – alias Maurizio Riva - comodamente seduto su un trono molto particolare, firmato Meritalia, tanti aiutanti pronti a regalare ai giovani visitatori un momento indimenticabile. Un ringraziamento particolare a Bennet, Artsana Group e Gruppo Cartorama, che anche per questa edizione hanno voluto dare il proprio contributo per la buona riuscita dell’evento.

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As every year, Santa Klaus made his triumphal entry in the Città dei Balocchi. The Eve of Christmas about 2000 gifts were distributed to the children who met in piazza Duomo to take part in this great event, one of the most important moment of the event. All the children decided to take part in this moment found Santa Klaus – alias Maurizio Riva – who comfortably sat on a very particular throne, signed Meritalia, many assistants ready to give as a gift an unforgettable moment to the young visitors. A particular thanks to Bennet, Artsana Group and Group Cartorama, that also for this edition wanted to give their own contribution for the good result of the event.


GRANDI EVENTI

ARRIVO DELLA BEFANA: 3.000 regali distribuiti La location dei giardini a lago, il bel tempo e l’ormai consolidata formula proposta da Consorzio Como Turistica per l’evento Capodanno sul lago, organizzato in collaborazione con il Comune di Como, ha reso quella del 31 dicembre una notte davvero indimenticabile. Sono state migliaia le persone che hanno scelto anche quest’anno di trascorrere il capodanno in compagnia della Città dei Balocchi che per la sua 20ª edizione ha scelto di ritornare alla location del Tempio Voltiano, una scommessa che risulta essere ancora vincente. Già a partire dalle ore 22.00 una folla di giovani e famiglie ha invaso la città e soprattutto le zone di piazza Cavour, la “Passeggiata Amici di Como”, i giardini a Lago, le passeggiate di Villa Olmo e di viale Geno per attendere sulle rive del primo bacino l’arrivo del nuovo anno. L’apertura straordinaria della pista del ghiaccio fino alla 1.00 di notte ha riscosso grandissimo successo, così come il prolungamento dell’apertura della nuova passeggiata a lago che è diventata una vera e propria location per il brindisi di Capodanno. A ridosso della mezzanotte, poi, è stato registrato il clou di affluenza con tutta la zona interessata dai festeggiamenti, ovvero la riva del lago da viale Geno fino a Villa Olmo, colma di persone che insieme alla Città dei Balocchi hanno fatto il conto alla rovescia per l’arrivo del 2014.

The location of the gardens on the lakefront, the beautiful weather and the consolidated formula proposed by Consorzio Città dei Balocchi for the New Year’s Eve on the lake, organized in collaboration with the Municipality of Como, made the 31st December an unforgettable night. Thousands of people decided to spend the New Year’s Eve with Città dei Balocchi that for its 20th edition was back to the Tempio Voltiano, a bet that results to be still winning. From 10.00 pm a crowd of young people and families invaded the city and above all the area of piazza Cavour, the promenade “Passeggiata Amici di Como”, the gardens on the lake front and Viale Geno to celebrate the new year on the first basin of Lake Como. The extraordinary opening of the ice rink until 1.00 am was really successful, as well as the new part of the promenade which became a real location for the toast of the New Year’s Eve. Close to midnight, the highest peak of participants, the whole area was celebrating, from viale Geno to Villa Olmo, full of people who together with Città dei Balocchi made the countdown for the arrival of 2014.

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30.000 persone presenti al CAPODANNO sul lago

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PASSEGGIATA AMICI DI COMO

25.000 visitatori al Piroscafo Patria Tra le tante novità introdotte durante la 20ª edizione della Città dei Balocchi, quella che ha riscosso maggiore successo è stata senza dubbio la presenza del piroscafo "Patria" ancorato sulla passeggiata Amici di Como. Lo storico mezzo di trasporto del lago di Como dai primi giorni di dicembre e fino al 6 gennaio è stato fruibile al pubblico negli orari mattutini e pomeridiani, anche con la presenza di personale qualificato che ha organizzato visite guidate. Il Patria è stato poi sede di spettacoli teatrali e laboratori. Sulla passeggiata Amici di Como, per tutto il periodo della manifestazione, è stato posizionato un presepe di luce che ha portato l’atmosfera natalizia anche sul lungolago comasco e che è stato oggetto di centinaia di scatti.

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Among so many novelties introduced during the 20th edition of Città dei Balocchi, the most successful one was the presence of the steamship Patria anchored on the promenade Amici di Como. The historical mean of transport of Lake Como from the beginning of December until the 6th of January could be visited by everybody in the morning and in the afternoon, also with presence of qualified staff that organized guided visits. Then the Patria was the location of theatre shows and laboratories for children who were able to visit it, a jewel of our lake which was in the shade for too long. On the promenade Amici di Como, for the whole period of the event, there was a crib of light which brought the Christmas atmosphere also on the lakefront of Como, attracting many people who took photos.


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LO SPORT

LE ATTRAZIONI

Oltre alla pista del ghiaccio di piazza Cavour, lo sport ha trovato il suo spazio in due diversi appuntamenti non competitivi che sono stati organizzati nell’ambito della Città dei Balocchi. Il primo è il VII Trofeo Città dei Balocchi, manifestazione podistica che ogni anno si svolge in città con partenza dallo stadio G. Sinigaglia di Como la domenica che precede il Natale. Quest’anno sono stati oltre 800 gli iscritti alla gara podistica organizzata in collaborazione con FIASP Italia e con i Camminatori Sant’Anna. Un’altra iniziativa, dedicata ai più piccoli, si è svolta durante le domeniche di dicembre presso la bocciofila “I Combattenti” di Como. Infatti sono state organizzate 4 giornate di porte aperte dove nonni e nipoti, con l’aiuto di atleti della bocciofila, hanno imparato le regole base del gioco delle bocce e hanno scoperto questa storica realtà comasca. Besides the ice rink in piazza Cavour, sports also found its place in two different noncompetitive appointments organized by Città dei Balocchi. The first one was the 8th Trophy Città dei Balocchi, run competition that is held every year and starts from the stadium G. Sinigaglia of Como on the Sunday before Christmas. This year over 800 participants took part in it, it was organized in collaboration with FIASP Italia and the Camminatori Sant’Anna. Another initiative, dedicated to the youngest, held during the Sundays of December at the bowling club “I Combattenti” of Como. 4 days of open doors where grandchildren and grandparents, with the help of athletes of the bowling club, learned the basic rules of the game and discovered this historical reality of Como.

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Per la gioia dei più piccoli non potevano mancare le storiche attrazioni della Città dei Balocchi. La ruota panoramica ai Giardini a Lago, la giostra del ‘700 in Piazza Volta e il Trenino turistico hanno donato ai bambini momenti divertenti e coinvolgenti. For the joy of the youngest, the historical attractions of Città dei Balocchi: the Ferris wheel in the gardens of the lakefront, the carousel of the 18th century in Piazza Volta and the tourist train gave amusing and involving moments to the children


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20 Edizione

Concorso Fotografico In occasione della 20ª edizione della manifestazione Como Città dei Balocchi, è stato indetto, per il secondo anno consecutivo, un concorso fotografico dedicato al "Como Magic Light Festival". Il concorso ha coinvolto tantissimi amatori che si sono cimentati nella fotografia, nel tentativo di immortalare da un punto di vista nuovo ed originale, le proiezioni architetturali. In queste pagine, troverete le foto del vincitore e gli scatti selezionati dalla giuria. On the occasion of the 20th edition of the event Como Città dei Balocchi, for the second year it took place the photo contest dedicated to Como Magic Light Festival. The contest involved many people who love photography, aiming at representing a new and original point of view, the architectural projections. In these pages you will find the photos of the winner and the shots selected by the jury. Cristina Mauri - Foto vincitrice

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NEWS

"The Magic of Love" il nuovo singolo che Ivana Spagna regalerà al suo pubblico dall'11 marzo. Un successo annunciato, un inno all'amore per raccontare cosa quest'ultimo può fare. Un singolo che si aggiunge ad una lunga lista di successi. Una carriera musicale che si riassume con cifre da capogiro, 10 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, 18 album incisi e 35 singoli che hanno scalato le classifiche italiane e internazionali in quasi 30 anni di carriera. In questi anni Ivana Spagna, senza pensare troppo alla sua celebrità, ha sempre scelto di regalare testi ricchi di sentimenti e di passione, che conducono chi ascolta le sue canzoni a vivere appieno ogni momento, così come Ivana, capace di regalare un arcobaleno di emozioni anche con un semplice sorriso.

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"The Magic of Love", the new hit of Ivana Spagna which comes out on 11th March. An announced success, a celebration to love to tell its importance. A song which will be another success for the singer. A career sumarizes with amazing figures, 10 million cd sold all over the world, 18 albums and 35 hits at the top of the Italian and international hit lists in about 30 years of career. In these years, Ivana Spagna, without thinking too much about her celebrity, decided to speak of feelings and passion, to let people live any single moment, just like Ivana, able to convey a rainbow of emotions even with a simple smile.



EVENTI

Presentazione SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE MILANO 2014 Palazzo Reale Sala delle Cariatidi di Stefania De Giorgi foto Archivio Cosmit

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Sopra, da sinistra, Roberto Snaidero, presidente Federlegno; al centro, Claudio Luti, presidente Cosmit; a destra, Giovanni Anzani, presidente Assarredo; sotto, Claudio Luti con il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia Above, from left, Roberto Snaidero, president of Federlegno; in the middle, Claudio Luti, president of Cosmit; on the right, Giovanni Anzani, president of Assarredo; below, Claudio Luti with the major of Milan, Giuliano Pisapia

Aspettavamo da un anno il ritorno dei Saloni a Milano, appuntamento-vetrina dove poter conoscere le proposte innovative nell’ambito del design, una delle note positive che l’Italia può continuare a vantare in questo momento storico. Una ventata di ottimismo giunge dal numero degli espositori e dalla previsione di 300.000 visitatori provenienti da ogni parte del mondo. “Il Salone è una preziosa risorsa dell’economia italiana che non solo va preservata ma soprattutto arricchita con sempre nuovi servizi e progetti che rispondano alle esigenze delle imprese e dei visitatori internazionali, per aumentare la capacità attrattiva della manife-

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stazione a Milano”. Questo sostiene Claudio Luti presidente di Cosmit durante la consueta conferenza stampa ufficiale, tenutasi a Milano il 12 febbraio a Palazzo Reale e alla quale, fra gli altri, presenziavano il vice presidente Cosmit Giovanni Anzani, Roberto Snaidero presidente Federlegno Arredo, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. L’evento clou del Salone per il 2014 è rappresentato da un interessante excursus nelle case di otto dei più grandi fautori dell’architettura contemporanea (Shigeru Ban, Mario Bellini, David Chipperfield, Massimiliano e Doriana Fuksas, Zaha Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind e Bijoy Jain di


Sopra, da sinistra, arch. Mario Bellini, arch. Fabio Novembre, arch. Massimiliano Fuksas; sotto, a sinistra, arch. Bijoy Jain; a destra, arch. Daniel Libeskind Above, from left, arch. Mario Bellini, arch. Fabio Novembre, arch. Massimiliano Fuksas; below, from left, arch. Bijoy Jain; on the right, arch. Daniel Libeskind

Studio Mumbai), i quali nella mostra “Dove vivono gli architetti?” racconteranno attraverso video, suoni e ricostruzioni in uno spazio dedicato, la quotidianità della propria vita domestica, cioè la cultura dell’abitare. Ad illustrare il progetto e a raccontare il proprio concetto di casa durante la conferenza stampa, alcuni dei protagonisti coinvolti come Massimiliano e Doriana Fuksas, Mario Bellini, Bijoy Jain dello Studio Mumbai e Daniel Libeskind, il quale ha narrato le vicende legate a tutti i suoi vari traslochi fino ad arrivare all’attuale casa newyorkese. Per la 53°edizione sono presenti all’interno della Fiera di Rho le biennali

EuroCucina con l’evento collaterale FTK, che offre la possibilità di conoscere le novità nel campo degli elettrodomestici, il Salone Internazionale del Bagno e il Salone Satellite. Come ogni anno la città di Milano si lascia sinergicamente coinvolgere nell’evento offrendo un notevole contributo: anche quest’anno i visitatori dei Saloni potranno accedere ai musei della città gratuitamente. Saranno inoltre istituite alcune postazioni informative dedicate ai visitatori dei Saloni e progettate da Piero Lissoni, dislocate nei punti strategici della città e gestite dagli studenti delle scuole del design di Milano.

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Il Made in Italy degli Amici di Como ai SALONI

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SALONE DEL MOBILE E DEL COMPLEMENTO D'A RREDO

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The Saloni in Milan are an appointmentwindow where you can see the innovative proposals in the field of design. "The Salone is an economic resource of the Italian economy which has tobe not just preserved, but also enriched, to increase the attractive potential of the event." These are the words of Claudio Luti president of Cosmit during the official press conference on 12th February in Milan at Palazzo Reale, with the vice president of Cosmit Giovanni Anzani, Roberto Snaidero president of Federlegno Arredo, the mayor of Milan Giuliano Pisapia. The main event of Salone in 2014 is represented by an interesting path in the houses of eight of the creators of contemporary architecture (Shigeru Ban, Mario Bellini, David Chipperfield, Massimiliano and Doriana Fuksas, Zaha Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind and Bijoy Jain of Studio Mumbai), in the exhibition "Where do architects live?" they will tell with videos, sounds and reconstructions in a dedicated area, their everyday life. For the 53rd edition in the exhibition halls of Fiera di Rho there ar also the biennal EuroCucina with the collateral event FTK, the Salone Internazionale del Bagno and the Salone Satellite. As every year the city of Milan is involved in the event offering a great contribution: also this year the visitors of Saloni can visit the city museums for free. Moreover there will be some information points dedicated to the visitors of Saloni by Piero Lissoni, located in strategic points of the city and organized by the students of the design schools of Milan.

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EUROCUCINA FTK In occasione del Salone Internazionale del Mobile, al polo fieristico di Rho ritorna immancabile dopo due anni EuroCucina, fortemente attesa per scoprire le ultime tendenze in ambito cucine. Saranno di scena tutte le novità del panorama internazionale in questo campo. Il rilievo crescente che la zona cucina ha assunto è legato ad una riscoperta del modo di vivere lo spazio non solo come arredamento, ma come luogo conviviale e aggregante. Lo studio dei materiali e la creatività delle linee sono la prerogativa delle collezioni presentate, le quali spaziano dalle forme classiche all’altissimo design, dalla muratura al metallo, con particolare attenzione al legno e ai materiali naturali. Lo sviluppo progettuale nell’ambito delle automazioni e dell’alta tecnologia degli elettrodomestici è espresso nell’evento collaterale FTK, che racchiude le innovazioni dei prodotti attraverso prototipi e concept. On the occasion of Salone Internazionale del Mobile at the Rho exhbition halls, EuroCucina is back after 2 years, everybody waits to this event to discover the new trends in the kitchen world. The visitors will see all the news from all over the world of this field. The kitchen area became more and more important, because this place is no more see as just furniture, but also as a place to live. The study of the materials and the creativity of the lines are the prerogative of the collections presented, in which you can see classic forms of high design, from walls to metal, with a particular attention to wood and to natural materials. The development of the project in the automation field and of the high technology of the home appliances is expressed in the side event FTK, which includes the innovation of the products through prototypes and concept.

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SALONE DEL BAGNO Il Salone del Bagno ha meritato dalla Regione Lombardia l’appellativo “Internazionale” per la qualità espositiva e per il cospicuo numero di visitatori. Quest’anno il ritorno è caratterizzato da un incremento dello spazio espositivo del 20% rispetto al 2012, dovuto anche al fatto che rispetto agli esordi del 2003 le aziende sono più che raddoppiate. In quest’edizione si tende a rimarcare il valore aggiunto nel confort e nell’immagine che il bagno ha acquisito col passare degli anni, giungendo ad essere considerato il centro gravitazionale della casa. L’offerta, come sempre, è molto ampia e abbraccia diversi ambiti: innovazione tecnologica, accurata ricerca del prodotto, soprattutto rivolta agli accessori per il bagno, cabine doccia e impianti sauna, porcellana sanitaria, radiatori, rubinetteria sanitaria e di cucina, vasche da bagno e idromassaggio, con una tendenza all’uso sempre più diffuso di materiali naturali. Salone del Bagno deserved the title "International" by the Lombardy region thanks to the exhibition quality and to the high number of visitors. This year the return implies an increase in the exhibition area which accounts for 20% if compared to 2012 and from 2003 the companies almost doubled. In this edition the aim is to stress the added value in comfort and in the idea that the bathroom represents in the last few years, now it actually represent the core of the house. The offer is rich and it embraces different fields: technological innovation, detailed research of the product, above all related to the accessories of the bathroom, showers and sauna plants, sanitary porcelain, radiators, sanitary taps, bath tub and hydro-massage, with a trend in the use of natural materials.

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Location: THE CHEDI HOTEL 5*L. Andermatt Switzerland

CONSONNI L’ECCELLENZA È UNA QUESTIONE DI DETTAGLI

MILANO from 8th to 13th April 2014 SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE HALL 8 STAND E47 Consonni International Contract via Rienti, 27 22063 Cantù Asnago (Como) Italy ph. +39 031 706393 fax +39 031 705665 www.consonni.it - info@consonni.it Branch offices in: Consonni Company W.L.L. (UAE) Consonni Contract CH SA (Switzerland) Consonni Contract India PVT LTD (India)

INTERNATIONAL CONTRACT COMOREVIEW

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SALONE SATELLITE Il Salone Satellite, nato per creare opportunità alla creatività degli under 35, sposta la propria sede, lasciando comunque la possibilità di entrare gratuitamente. La nuova collocazione del Salone Satellite sottolinea la sinergia con la vicina FTK (Technology For the Kitchen), pronta ad accogliere idee creative per il futuro nel campo delle tecnologie degli elettrodomestici. Dopo il coinvolgimento ottenuto dall’iniziativa della scorsa edizione dal titolo “Design e artigianato: insieme per l’industria”, quest’anno l’integrazione dell’artigianato con le moderne tecnologie della produzione dialoga con i maestri del tessuto, della ceramica, della pelle e della stampa 3D.

Satellite, born to create opportunities to the creativity of designers under 35, moves its seat, leaving anyway the opportunity to enter for free. The new location of Salone Satellite stresses the synergy with the close FTK (Technology For the Kitchen), ready to welcome creative ideas for the future in the field of technologies of home appliances. After the success of the initiative of last edition entitled “Design e artigianato: insieme per l’industria” (Design and handicraft: together for the industry), this year the integration of handicraft with the modern technologies of production interacts with the masters of fabric, ceramic, leather and 3D printing.

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EVENTI

LA RESPONSABILITÀ DI

PROPOSTE di Piercarlo Viganò foto Archivio Proposte

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All’interno di una delle più drammatiche crisi economiche che la storia abbia conosciuto, l’interrogativo da porsi è quali siano i valori che possano condurre verso la salvezza. Dal 2004 a oggi, intuendo che i tempi si facevano critici, gli organizzatori di PROPOSTE, fiera produttori di tessuti, tendaggi e passamanerie per arredamento, hanno offerto a espositori, visitatori, giornalisti e architetti molte occasioni d’incontro per dibattere i problemi nel tentativo di trovare soluzioni nelle rispettive attività, divenute sempre più complesse. I nostri convegni presero l’aspetto di vere provocazioni basate però su comportamenti reali, al punto che divennero profetici. Un nostro relatore, per esempio, Alessandro Gigli, Presidente dell’Associazione Italiana Chimica Tessile e Coloristica, dopo aver precisato che dal 1° gennaio 2008 le importazioni sarebbero state liberalizzate e le aziende esposte quindi alla concorrenza aperta, disse queste precise parole: “Le aziende italiane, quelle tessili in particolare, sono troppo piccole per

In queste pagine, immagini della passata edizione di Proposte

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disporre delle risorse necessarie agli investimenti, alla ricerca, per organizzare reti di vendita in tutto il mondo. Esse devono unirsi per fare massa critica, per fare sistema”. Leggo ora, sette anni dopo, su Obiettivo Crescita dell’ottobre 2013 lo stesso invito ripetuto da Giuseppe De Rita, Presidente del Censis; egli sostiene che la tendenza italiana a seguire la cultura dell’ego deve cambiare perché si può crescere solo puntando sul valore del noi. Superare quindi l’individualismo e fare sistema. In un altro convegno ci fu un noto architetto che dichiarò d’essere stato costretto a cercare all’estero un particolare tessuto per arredare un grande albergo, tessuto che nella realtà risultò prodotto in Italia. Mentre un altro archistar, ignorando il doveroso sostegno al settore tessile, per il semplice desiderio di novità, inaugurò a Milano addirittura un albergo dove il tessuto compariva solo nelle lenzuola del letto e negli asciugamani del bagno. Questi messaggi, che PROPOSTE ha sempre sentito il bisogno di lanciare per

vivo senso di responsabilità, hanno goduto nel 2012 del significativo intervento di Luciano Valle, un filosofo con più di trent’anni d’impegno sui temi dell’etica, con particolare attenzione per l’etica aziendale. Davanti a un folto pubblico, partecipe e attento, Valle sostenne che il modo per fronteggiare l’attuale crisi economica, finanziaria, sociale e politica era di conferire all’etica, appunto, il ruolo centrale di ogni attività umana, in specie quelle imprenditoriali. Il suo discorso ha confermato la missione che PROPOSTE si è assegnata: quella di essere responsabile in solido con i propri espositori, analizzando ogni possibilità di ricerca, di sviluppo, di lavoro per l’immediato presente e per il futuro. La fedeltà a tale missione, dopo oltre vent’anni di manifestazione, ha fatto sì che la fiera diventasse sempre più internazionale. Ogni anno giungono a Cernobbio visitatori da circa 80 Paesi del mondo dimostrando che i prodotti tessili made in Europe dettano la legge della decorazione d’interni su tutti i mercati del mondo.


The responsibility of PROPOSTE During one of the most dramatic economic crisis of our history, the question is: what are the values which could save us? From 2004 until now, considering the fact that the situation is turning difficult, the organizers of PROPOSTE, manufacturers of furnishing fabrics, curtains and trimmings, offered to exhibitors, visitors, journalists and architects many occasions of meeting to talk about the problems in order to find solutions in the different sectors, which became more and more complex. Our conferences were provocations based on real behaviours, which became prophetic. One of our speakers, for example, Alessandro Gigli, president of the Italian chemical, textile and colour association, after he stressed that from 1st January 2008 imports were liberalized and companies were exposed to the free market, he said: "The Italian companies, in particular the textile compa-

nies, are too small to invest in research and to organize a net of sale all over the world. They have to work as a team to be strong". After 7 years, I read on Obiettivo Crescita of October 2013 the same invitation made by Giuseppe De Rita, president of Censis; he stressed that the Italian trend to follow the personal ego has to change because growth is connected to a union of energies. Forget the individual and work together. In another conference, a famous architect said that he had to look abroad to find a particular fabric for a big hotel, a fabric that was actually produced in Italy. While another archistar, ignoring he should on the contrary support the textile sector, just to introduce something new, inaugurated an hotel in Milan, in which fabric was just used for the bed-linen and for the towels in the bathroom. These messages, that PROPOSTE always felt the need of promoting

for a vivid sense of responsibility, were also supported by Luciano Valle in 2012, a philosopher involved in ethics for more than 30 years, with a particular attention to company ethics. Facing a very attentive audience, Valle said that a way to cope with the present economic, financial, social and political crisis is to give to ethics a central role in any human activity, above all in the entrepreneurial one. His speech confirmed the mission that PROPOSTE has: to be jointly liable with the exhibitors for the analysis of any opportunity of research, development, immediate job chances in the present and in the future. The loyalty to this mission, after 20 years, makes the exhibition more and more international. Every year in Cernobbio visitors come from about 80 different countries, showing the interest in the made in Europe textile products which rule the decoration in the world markets.

In this pages, images of the latest edition of Proposte

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EVENTI

Concorso d'Eleganza Villa d'Este 23-25 Maggio 2014 foto Archivio Villa d'Este

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Correva l’anno 1929 quando il lago di Como ospitò per la prima volta il fascino delle auto d’epoca grazie al Concorso d’Eleganza Villa d’Este, un evento di caratura internazionale che fa della classe e dello stile delle quattro ruote, e dal 2011 anche delle due ruote, i suoi punti cardine. Un’atmosfera aristocratica da allora la fa da padrone durante i giorni di esposizione nelle due location d’eccellenza che lo ospitano, Villa d’Este e Villa Erba, entrambe affacciate sulle acque del lago. L’edizione 2014 si svolgerà dal 23 al 25 maggio, giornate in cui si assegneranno il premio "Best of Show” e la storica “Coppa d’Oro”.

In1929 Lake Como hosted for the first time the fascination of the vintage cars for the first time, thanks to Concorso d'Eleganza Villa d'Este, an event of international importance focused on class and style of cars, and since 2011 also of motorbike. An aristocratic atmosphere can be felt during the days of the event in the two excellent locations, Villa d'Este and Villa Erba, both located on the lake front. The edition 2014 is held from 23rd to 25th May, during the event the delivery of the awards "Best of Show” and the historic “Coppa d’Oro”.

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EVENTI

International Golf Travel Market a Villa Erba 27-30 ottobre 2014 di Giovanni Malcotti foto Archivio TBM Service

JEAN MARC DROULERS

Presidente, dopo tanti anni di lavoro siete riusciti a portare IGTM in Italia. Un evento importante che va oltre i confini delle provincie di Como e di Lecco. Ci sono stati momenti in cui ha pensato che tale sogno potesse non realizzarsi? «E’ la prima volta che IGTM viene accolta nel nostro Paese che conta campi da golf di altissimo livello sportivo e paesaggistico (solo attorno a Milano sono più di 67). Le negoziazioni con l’organizzatore Reed Travel, iniziate dalla Federazione Italiana Golf e poi proseguite da Regione Lombardia e Provincia di Como, sono state lunghe per la difficoltà di far fare sistema ai diversi soggetti pubblici e privati, direttamente o indirettamente coinvolti. Vi è stata una circostanza in cui il progetto sembrava non più realizzabile: quindici giorni prima della firma del contratto ufficiale con Reed Travel, a fine ottobre 2013, Regione Lombardia e Provincia di Como si sono dichiarate indisponibili, per motivi istituzionali, ad assumersi il ruolo di capofila organizzatorie dell’evento; immediatamente ci siamo assunti questo ruolo assai impegnativo, anche sotto l’aspetto finanziario, consentendo così che si facesse l’evento». Ora vi aspetta un periodo importante dal punto di vista organizzativo, arriveranno buyer da tutto il mondo e per l'Italia è una nuova occasione per mettersi in mostra. Cosa bisogna fare secondo lei per evitare che questa opportunità non vada sprecata?

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«Gli operatori legati direttamente o indirettamente al golf sono consapevoli del potenziale di sviluppo dei flussi turistici legati a questo sport: il nostro Paese è oggi solo al 12° rango. Integrando l’offerta specifica con tutte le possibilità culturali ed enogastronomiche legate all’Italian style, non dovrebbe essere difficile – se lo sforzo organizzativo e di sistema viene mantenuto – elevare di diverse posizioni il nostro Paese nella classifica delle destinazioni golfistiche». I circoli italiani sono troppo spesso concentrati sulle gare del sabato e della domenica, perdendosi una bella fetta di opportunità. Secondo il suo parere, i nostri Golf Course sono pronti per affrontare una delle sfide che verrà lanciata da questo evento ovvero l'attitudine a lasciare spazi nei week end al turista golfista? «L’attuale congiuntura ha pesanti riflessi sui bilanci dei circoli golf, i quali tradizionalmente mirano al raggiungimento del mero equilibrio tra ricavi e costi e non hanno finalità di lucro. La diminuzione degli sportivi iscritti porta tutti i circoli a rivedere il loro modello di funzionamento, oggi basato essenzialmente se non esclusivamente sui giocatori soci locali. Sorge dunque la consapevolezza che il modello va modificato, aprendo i circoli sette giorni su sette ed a un maggior numero di giocatori stranieri, cambiando così la struttura dei ricavi. IGTM sarà l’occasione per accelerare questa indispensabile


evoluzione, rendendo consapevoli i presidenti e direttori di circolo della consistenza della domanda dall’estero che, se trova servizi integrati, dall’accesso ai campi all’ospitalità in generale, può rapidamente essere indirizzata verso le nostre strutture». E' d'accordo che creando gli spazi per accogliere i turisti golfisti, tutta la filiera territoriale (hotel, ristoranti, servizi etc.) ne trarrebbe beneficio? Per quale motivo secondo lei l'Italia non è ancora a pieno regime nella commercializzazione di questo prodotto turistico? «Come già detto prima, occorre semplificare le decisioni del golfista potenzialmente interessato, attraverso l’elaborazione di pacchetti omnicomprensivi di tutti i servizi necessari; ciò richiede ai diversi attori della filiera di fare sistema. Per ottenere il maggior beneficio, è necessario poi il cambio di atteggiamento dei circoli attraverso una maggior apertura verso i giocatori stranieri ed inoltre con l’apertura sette giorni su sette dei campi, oggi chiusi un giorno o un giorno e mezzo la settimana. Ciò avrà la conseguenza sperata che vi sia maggior attenzione nella promozione di questo peculiare segmento turistico che può dare ampie soddisfazioni in particolare se si integra con l’offerta culturale, di cui il nostro Paese eccelle». Pensa che sia necessario un maggior dialogo a livello territoriale per affrontare e condividere una strategia commerciale e di

marketing in questo particolare segmento turistico? «Purtroppo occorre constatare come i Paesi nostri concorrenti abbiano saputo impostare delle politiche molto più efficaci in quanto dirette e coordinate a livello di governo; la nostra organizzazione, con la delega in materia di turismo alle Regioni, è assai meno efficace nel trasmettere un messaggio unitario e nell’implementare politiche di medio termine che sono indispensabili per lo sviluppo di segmenti turistici sin’ora trascurati». IGTM sarà una vetrina eccezionale per chi opera nel settore. Una volta concluso l'evento, però, i riflettori si spengono e bisogna iniziare a lavorare per ottenere il massimo da questi incontri B2B. Secondo lei, quali sono le prime 4/5 azioni da mettere in atto per rilanciare le nostre destinazioni rispetto a competitor sempre più aggressivi come la Spagna e la Turchia? «IGTM riunisce durante 4 giorni 350 agenti di viaggio e TO specializzati come lo sono gli oltre 150 giornalisti, anch’essi stranieri. Il loro incontro con i 700 operatori italiani e stranieri permetterà – ne sono sicuro – di mettere in moto un circuito virtuoso che produrrà rapidamente dei risultati anche significativi. Il ritardo che abbiamo nei confronti di altri Paesi concorrenti del Mediterraneo non è affatto incolmabile, perché disponiamo, in aggiunta ai percorsi di golf invidiabili, di un’offerta lifestyle impareggiabile, che può fare la differenza».

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PETER GRIMSTER Golf Club Villa d'Este

Per quali motivi ha scelto il Lago di Como per il IGTM 2014? «Il Lago di Como è stato scelto per il IGTM 2014 perché è una meta sempre più richiesta dai giocatori di golf e sicuramente lo aspetta un futuro radioso. L'accesibiltà in Europa è un fattore molto importante e il Lago di Como, essendo così vicino a Milano, una delle principali vie di accesso in Europa, è facilmente raggiungibilie per i 1.200 delegati attesi. Villa Erba, situata lungo il lago, è un notevole luogo di incontro, è davvero attraente per soggiornare quattro giorni durante i lavori di IGTM». Quali aspetti del nostro Paese l'hanno sorpresa di più e quali secondo lei dovremmo migliorare per aumentare l'offerta di turismo per i giocatori di golf? «Siamo rimasti sorpresi dall'alta qualità dei corsi di golf offerti nella regione e sul territorio del Lago di Como. Per quanto riguarda i miglioramenti, suggerirei che tutti coloro, soggetti privati e pubblici, che lavorano nel settore del golf, continuino a collaborare strettamente per trasformare l'Italia in una delle mete principali di questo sport in Europa».

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Per la prima volta, l'Italia, un Paese con un grande potenziale, ospiterà IGTM, l'evento B2B più importante nel mondo. Crede che questo evento possa dare una decisiva spinta alla nascità del turismo del golf in Italia, che riesca ad attrarre golfisti da tutto il mondo? «IGTM sicuramente avrà un impatto positivo sull'industria del turismo del golf, visto che è la prima volta che quest'evento si svolge in Italia. A ottobre aspettiamo fino a 350 tour operator internazionali specializzati nel turismo del golf, tanti di loro saranno interessati a vedere i prodotti italiani per il golf e si incontreranno molti fornitori italiani. Tutto ciò darà un importante impulso a tutta l'industria del turismo del golf per gli anni a venire». Lei crede che i personaggi affermati, i professionisti come Matteo Manassero e Francesco Molinari possano giocare un ruolo importante come ambasciatori del turismo del golf in Italia? «Giocatori di golf famosi come Manassero sicuramente possano alzare il profilo del golf in Italia e incoraggiare i giocatori internazionali e appassionati di golf a venire in Italia per una vacanza abbinata al golf».


Golf Club Menaggio & Cadenabbia

Golf Club Monticello

CARLTON CARUGATI A proposito di turismo del golf, quali sono, secondo lei, le lacune che l'Italia dovrebbe colmare per poter competere con i Paesi più progrediti in questo campo come la Spagna e la Turchia? «L'Italia è ancora da scoprire per i viaggiatori di golf e per cambiare la sua immagine l'Italia deve essere molto più aggressiva nel promuovere le regioni dove si gioca a golf. Il settore del turismo, gli enti del turismo, gli alberghi devono abbracciare il turismo del golf come fanno la Spagna e la Turchia. Nel futuro i nuovi sviluppi dovrebbero concentrarsi sulla creazione dei raggruppamenti di golf per rendere le regioni più attraenti ai giocatori al fine di offrire una maggior varietà di corsi, così come fa la Spagna».

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IGTM at Villa Erba

Golf Club Carimate

JEAN MARC DROULERS President, after years of work, you have manages to bring IGTM to Italy. Were there moments you felt you wouldn't be able to realize this dream? «For the first time IGTM will be hosted in our country which counts top level golf courses offering not only sports facilities but also beautiful landscapes (around Milan are 67 golf courses alone). Negotiations with the organizer, Reed Travel, began by the Federazione Italiana Golf and then continued by Regione Lombardia and Provincia di Como, were long and complex. Two weeks before the signing of the official agreement with Reed Travel at the end of Oct. 2013, Regione Lombardia and Provincia di Como announced they were unable to take on the responsibility for organizing the event; we immediately stepped in and took on this difficult role to make sure the event does take place». What do you think should be done to avoid this opportunity being wasted? «It's necessary to integrate the specific golf offer with cultural and gastro-

Golf Club La Pinetina

PETER GRIMSTER What were the main reasons that helped to choose Lake Como as the destination for the next IGTM 2014? «Lake Como was chosen as the destination for IGTM 2014 as it is clearly an upcoming golf tourism destination that has a very bright future. The accessibility within Europe is an important factor particularly as it’s located so close to Milan, one of the main gateways in Europe making it easy for the expected 1,200 delegates to travel to. The venue Villa Erba is impressive with its lake-side setting making it an attractive place to do busy over the 4 days at IGTM». What are the aspects of our country that have surprised you the most and which ones you feel we should work on to improve our tourism offer for golfers? «We have been surprised with the high quality of the golf courses in the region and around Lake Como. In terms of improvement I would suggest that all those involved in the golf industry including public bodies and the private sector continue to work closer for the benefit of the industry which will ensure that Italy becomes one of Europe’s leading golf destinations in

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nomical possibilities and taking advantage of the 'Italian style' brand to improve the world ranking of our country as a golf destination». Italian clubs often concentrate on the weekend competitions missing on significant amount of opportunity to play on other days. In your opinion, are our golf courses ready to take on the challenge that will be launched to give more space to golf tourism? «The current economic recession has seriously affected the finances of golf clubs which, traditionally, aim to break even not make a profit. The reduction in the number of club members is pushing all golf clubs to reconsider the way the clubs function which today is essentially based on the number of local members. Clubs are aware that this model has to change and open the courses seven days a week and to more, nonmember players. IGTM will therefore be an opportunity to accelerate this indispensable evolution». Do you agree that creating more opportunities for golf tourists will benefit all tourist facilities and services in the area?

«As I said, it's necessary to simplify life for the golf player who may be, potentially, interested in other tourist activities by offering all-inclusive packages. It's necessary then to change the attitude of the clubs to be more open to foreign golf players». IGTM will be an exceptional showroom. Once the event is over, the spotlights go out, that's when it would be necessary to make the most of the B2B meetings. What are the first things to do to launch our golf destinations to truly compete with more and more aggressive Spain and Turkey? «During the four days of IGTM, some 350 travel agents, specialist tour operators and over 150 foreign journalists will come together. They will meet with over 700 Italian operators and this will get the ball rolling and shortly after start producing significant results. The gap we have with other competitor, Mediterranean countries is not hard to bridge because besides excellent golf courses, we also offer an enviable lifestyle which may make the difference in the long run».

A.S.D. Golf Club Lanzo

Golf Club Lecco

the future». For the fisrt time Italy , a country with great potential , will host IGTM , the most important B2B golf event in the world. Do you believe this event can give a decisive boost to the birth of a Italian tourist offer for golfers from all over the world? «IGTM will most certainly have a positive impact on Italy’s golf tourism industry particularly as this is the first time the event is being staged in the country. We expect up to 350 international golf tour operators to attend the event in October and many of these will be interested to see the Italian golf product and meet with the many Italian golf tourism suppliers which will be a huge boost to the country’s golf tourism industry in the years to come». Do you believe prominent personalities, among professionals, as Matteo Manassero and Francesco Molinari, can play an important role as ambassadors of golf tourism to Italy? «Famous golf personalities such as Manassero will most certainly raise the profile of golf in Italy and encourage international players and golf enthusiasts to go to Italy for a golfing holiday».

CARLTON CARUGATI Speaking about golf tourism, which are, in your opinion, the "gaps" that Italy will have to fill in order to compete with the most advanced country such as Spain and Turkey? «Italy is still really undiscovered to the golf traveller so to change its image Italy needs to become more aggressive to promote the number of golf regions within Italy. The tourism sector from the tourist boards to the hotels need to embrace the golf tourism product just like they do in Spain and Turkey. Also in the future new golf developments will need to focus on golf clusters so that regions become more attractive to visiting golfers in terms of golf course available so that they can provide the variety of choice that a country such as Spain offers».

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NEWS

SCIENZA, RICERCA, PREVENZIONE Umberto Veronesi sceglie Como Nella foto, Paolo Veronesi e Francesca Ruffini Stoppani In the photo, Paolo Veronesi and Francesca Ruffini Stoppani

di Davide Cantoni foto Mattia Vacca

La Fondazione Veronesi ha scelto Como per aprire una nuova delegazione. Il sodalizio fondato dall’oncologo di fama internazionale punta sul capoluogo lariano per promuovere la ricerca scientifica, la divulgazione, la prevenzione e per dare vita a raccolte di fondi da destinare al territorio. L’iniziativa è stata presentata a Villa del Grumello dove il figlio di Umberto Veronesi, Paolo, numero uno dell’Ente, e la neopresiden-

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te della delegazione comasca, Francesca Ruffini Stoppani, hanno accolto cittadini e istituzioni per spiegare mission e intenti del progetto. Con loro il sindaco di Como, Mario Lucini e il presidente della Camera di Commercio Paolo de Santis. “Sono felice e grata di essere stata scelta per ricoprire questo ruolo”, ha detto la presidente. “I valori enunciati nella carta della Fondazione – ha spiegato - sono i valori che hanno

guidato la mia vita di donna e di cittadina, sin da quando ero ragazza”. Valori che, ha voluto evidenziare con passione, invitano a “riconoscere l’importanza della ricerca scientifica e soprattutto della divulgazione dei suoi risultati per garantire un’esistenza più sana e, dunque, qualitativamente migliore per tutti i cittadini indistintamente”. Paolo Veronesi ha spiegato come “l’85% dei fondi raccolti, circa 10 milioni di euro all’an-


In this page, above, on the left Umberto Veronesi; on the right the speakers; below, the audience

In questa pagina, sopra, a sinistra, Umberto Veronesi; a destra, i relatori; sotto, la platea

no, vengano destinati ai progetti e solo il 15% alle spese di gestione”. “Sosteniamo e pensiamo progetti di ricerca nell’ambito dell’oncologia, della cardiologia e delle neuroscienze. Iniziative sempre legate dal filo conduttore della prevenzione”, ha evidenziato il medico. Obiettivo dichiarato della Fondazione e delle sue delegazioni è creare una generazione di nuovi ricercatori. “Vogliamo alimentare lo studio e il progres-

so della scienza attraverso borse di studio – ha evidenziato Veronesi - quest’anno ne abbiamo erogate 170 e ormai sono più di 500 i giovani ricercatori che abbiamo sostenuto”. Molte anche le iniziative sul fronte della divulgazione; ogni anno la Fondazione esamina problemi relativi il futuro della scienza con l’intervento di personaggi di primissimo livello tra cui diversi premi Nobel. Sul fronte comasco nei prossimi mesi

la Delegazione si occuperà di promuovere nuovi progetti, sostenendo giovani scienziati lariani e varando eventi in concerto con le realtà sanitarie, didattiche e associative del territorio. “Mio padre punta molto su Como”, ha concluso Veronesi “ci aspettiamo una grande collaborazione con il territorio”. “La ricerca è dentro di noi e non può essere fermata” ha detto Umberto Veronesi. Como ha raccolto il messaggio.

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Ristorante Lounge Bar Tea Room Art Gallery THEORIA Via Bianchi Giovini, 41 • Como Tel. +39 031 305272 info@theoriagallery.it www.theoriagallery.it 174

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In questa pagina e nelle successive, gli ospiti della presentazione On this page and in the following ones, the guests of the presentation

SCIENCE, RESEARCH, PREVENTION Umberto Veronesi chooses Como Fondazione Veronesi selected Como to open a new delegation. The foundation of the famous oncologist aims at promoting scientific research, information programs, prevention in the territory of Como in order to make fund raisings for the territory. The initiative was presented at Villa del Grumello, where the son of Umberto Veronesi, Paolo, in charge of the foundation and the new president of the delegation of Como, Francesca Ruffini Stoppani, welcomed the citizens and the institutions to explain the mission and the goals of the project. Also the mayor of Como, Mario Lucini, and the president of the Chamber of Commerce, Paolo De Santis took part in the event. "I am happy I was chosen for this role", says the president. "The values mentioned in the chart of the Foundation - she explains - are the values that I followed as a woman and as a citizen, since I was very young". I wanted to stress this values with passion, because "it is important to recognize the importance of scientific research and above all the publication of the results to ensure a healthy life

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and also a better life quality for everybody". Paolo Veronesi explained how "85% of the raised funds, about 10 million euro per year, are used for projects to develop and only 15% are used for cover management expenses". "We support and create projects in the oncology, cardiology and neurology sectors. All the initiatives are focused on prevention", stressed the doctor. The goal declared by the Foundation and by the delegations is to create a generation of new researchers. "We want to increase the study and the progress of science with scholarships - says Veronesi - this year we gave 170 scholarships and we supported more than 500 young researchers". Many initiatives also for the information programs, every year the Foundation examines problems related to the future of science with the intervention of important personalities, among them also Nobel prize winners. Regarding Como, in the next months the Delegation is in charge of the promotion of new projects, supporting young scientists from Como and promoting events in association with sanitary, didactic and associative realities of the territory. "My father has great expectations for Como", says Veronesi "we are looking for a great collaboration with the territory". "The research is inside us and we cannot stop it" says Umberto Veronesi. Como got the message.

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EVENTI

HELLO,MY NAME IS PAUL SMITH di N.B. foto Francesco Corbetta, Archivio Paul Smith

Serata-evento eccezionale quella che Tessabit, simbolo comasco di un cosmopolitismo a tutto tondo, ha dedicato a un ospite d’onore molto atteso, accogliendo nella storica sede, al 107 di via Milano, quartier generale dell’autorevole marchio dell’eleganza comasca: Sir. Paul Smith. Fascino senza tempo, emblema di un’eleganza comoda, immagine di un entusiasmo contagioso, dove il mondo è decisamente a colori. L’occasione è stata la presentazione della biografia dello stilista inglese, dove con molto garbo e altrettanta modestia si presenta al lettore: “Hello, my name is Paul Smith”. Gli ospiti accolti nel tempio lariano dello “shopping experience” per antonomasia, hanno potuto trovare un’atmosfera carica di attesa, ma la vera sorpresa è stata quella di poter incontrare una persona estremamente amichevole, che svela il suo

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entusiasmo anche in una stretta di mano, e che fa dimenticare al suo interlocutore di essere di fronte al protagonista di uno stile che da più di trent’anni è un riferimento. Conoscere Sir. Paul significa apprezzare un modo d’essere, dove l’equilibrio trova la sua espressione nelle forme e nei colori, dove l’essere eclettico dello stilista si svela anche semplicemente nella fodera di una giacca da uomo o nella stampa di una camicia, da dove emerge il profondo legame con la fotografia. Protagonista di una mostra al Design Museum di Londra, una carriera da raccontare, una vita da conoscere e un messaggio da trasmettere al mondo d’oggi, annotato dallo stilista a mano in un modo quasi distratto su un pezzo di carta: “ogni giorno è un nuovo inizio”, con questa massima chiude la sua biografia, ma saluta ogni alba.


A sinistra, immagini della collezione P/E 2014; a destra, immagini della collezione A/I 2014-2015 On the left, photos of the collection S/S 2014; on the right, photos of the collection A/W 2014-2015

A sinistra, immagini della collezione P/E 2014; a destra, immagini della collezione A/I 2014-2015 On the left, photos of the collection S/S 2014; on the right, photos of the collection A/W 2014-2015

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Exceptional evening-event that Tessabit, symbol of Como of cosmopolitan trend, dedicated to a very special guest in the historical seat, at 107 in via Milano, known as the headquarter of the elegance in Como: Sir Paul Smith. Timeless fascination, symbol of a comfortable elegance, image of a contagious enthusiasm, where the world is colourful. The occasion was the presentation of the biography of the English stylist, in which he introduces himself with elegance and simplicity: “Hello, my name is Paul Smith�. The guests gathered together in the temple of the shopping experience found a special atmosphere, but the real surprise was

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to meet a very friendly person, who shows his enthusiasm also shaking hands and people forget they are in front of a protagonist of a style that for more than 30 years is a reference point. When you meet Sir. Paul you appreciate the balance in the forms and in the colors, his eclecticism is seen in the line of a man jacket or in the printing of a shirt, where you can see a strong bond with photography. Protagonist of an exhibition at the Design Museum in London, a career to tell, a life to know and a message to give to the world: "every day is a new beginning", with these words he ends his biography, but he says hello at every sunrise.


In queste pagine, gli ospiti della serata On these pages, the guests of the evening

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Sopra, un idrovolante sul lago di Como; nella pagina successiva, alcune copertine della rivista Magic Lake

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Milano

foto Š Nick Zonna

The Capital of Fashion


EVENTI

di Ivan Rota foto ©Nick Zonna

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ilanoCollezioniDonna: dati impressionanti di presenze di giornalisti e buyers,: stranamente, però, i taxi li trovavi in due minuti. Iniziata sotto una pioggia torrenziale, la kermesse della moda ha riservato ben poche sorprese, almeno per quanto riguarda il lato mondano. La mancanza di trasversalità impedisce di unire vip diversi tra loro e le mailing list sono ormai obsolete e tutte uguali. Come dice la saggia Silvia Urso Falck: "ormai sono sempre le stesse cinquanta persone". Foto con sempre gli stessi personaggi, tant'è che persino i fotografi si lamentano e, a volte, fanno finta di scattare: azionano solo i flash. La voce di Barbara Sukowa che evoca il grande Rainer Werner Fassbinder quindi basta a mandare in brodo di giuggiole gli astanti alla sfilata di Prada, naturalmente bella. Imprenditori e vip a valangate da Beatrice B., marchio del gruppo Plissè: Paolo Mason e Lorena Bragagnolo hanno ricevuto molti ospiti tra cui Luigi Tabita, Gabriella Magnoni Dompè, Silvana Giacobini, Umberta Gnutti Beretta, Vittorio Brumotti, Camilla Filippi, Matt Bomer allo Spazio Edit di Via Maroncelli, cocktail, cena e DJ set by Fingerland per una serata che iniziata alle venti, si è protratta sino a notte fonda: in molti pensavano che Beatrice B. stesse per Beatrice Borromeo. Ressa di stampa internazionale, Suzy Menkes in primis, in un appartamento di via Benedetto Marcello per la vera (e unica) scoperta della settimana della moda, ovvero lo stilista viennese Arthur Arbesser. Amanda Lear è stata la guest star di Massimo Carlotta, famoso anche per aver creato l'abito da sposa di Belen Rodriguez: da Giacomo Arengario, una ressa inenarrabile con un'affascinante signora che accoglieva gli ospiti. Apertura anticipata della settimana (corta) di MilanoCollezioniDonna con la mostra di Alan Gelati, mirabile il suo ritratto di Kate Blanchett, al mitico ristorante Da Giannino. Almeno qui si respirava un'aria "giovane". Per Bulgari è arrivata Naomi Watts accompagnata da Dave Franco e Zhang Zilin: dopo una cena per pochi, party per tutti gli altri, molti dei quali sono stati rimbalzati per ragioni di sicurezza: anche qui un parterre da "urlo". Secondo i più, la festa più chic e internazionale è stata quella per la presentazione della rivista "Paper" a Palazzo Crespi, festa che avrebbe fatto scattare l'ira di Franca Sozzani: la zarina della moda non avrebbe gradito la sovrapposizione al suo evento "Vogue talents corner" a Palazzo Morando: qui si sono visti Jeremy Scott, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, Dean and Dan Caten, Delfina Delettrez, Giuseppe Zanotti, Michele e

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Maria Franca Norsa, Sibilla Della Gherardesca, Remo e Francesca Ruffini. Per fortuna da "La Perla" si è materializzata l'unica e sola luce di questo circo: Maria Carla Boscono, la top model italiana più famosa nel mondo: solare, nonostante l'aspetto dark, simpatica con tutti, ha davvero una marcia in più. Ospiti "cult" anche per l'inaugurazione del flagship di Gianbattista Valli e tanta gente al party di Miani. Yvonne Strahovski e Dermot Mulroney sono state le guest di Maurizio Pecoraro che ha dato vita ad uno dei pochi eventi raffinati: ha aperto un nuovo concept store e a casa sua ha dato vita ad una serie di tableaux vivants che ricordavano Edward Hopper. E poteva mancare Valeria Marini con la festa per il suo marchio di abbigliamento? Naturalmente no. E Nina Moric? E Elena Santarelli? E Filippa Lagerback? Naturalmente no. Solito pienone da Philip Plein. La solita Anna Wintour era disperata: l'abito di Valentino da indossare alla presentazione del libro di Giancarlo Giammetti, le stava largo: ha chiamato Angela Formaggia, titolare del salone Angela Haute Couture, che glielo ha subito ristretto: Angela è di una bravura tale che tutti gli stilisti se la contendono per la realizzazione di abiti di alta moda. E c'è anche chi invita solo 10 persone 10 e non ne vuole di più: Carla Maria Orsi Carbone, a Palazzo Trivulzio, ha presentati i suoi Bibi, serpenti in oro e brillanti, circondata da poche amiche. Poi le solite Monica Bellucci, Bianca Balti e Eva Herzigova da Dolce & Gabbana: cambiare un pò, no? E poteva mancare Belen Rodriguez? No , eccola da Le Silla in compagnia della rediviva Mietta. Lapo Elkann invita per Italia Indipendent: velinismo a gogò, un parterre televisivo, una Martina Colombari sempre più "boombastica" con il seno sempre più grande strizzato da un vestitino rosa, e un'Alena Seredova "dopo Buffon" scura in volto, in un angolo senza parlare con nessuno. E ci mancavano pure Luca Argentero e la moglie Miryam Catania stilisti: anche loro hanno presentato una nuova linea di abbigliamento. Vabbè, dopo la figlia di Christian De Sica, ci possono stare pure loro. Stanca pure andare da una sfilata all'altra: quanto si lamentano in tanti... A risollevare gli animi Mirko Fontana e Diego Marquez, inventori di Au jour le jour, vestiti di derivazione fumettistica: forse servono i fumetti a salvare il mondo della moda. Barbara D'Urso si è materializzata dall'amico Francesco Scognamiglio, mentre le due Marte (Marta Marzotto e Marta Brivio Sforza), causa troppi impegni, hanno dato buca a molti: due vere e proprie regine delle "sòle".


In questa pagina, immagini della Milano Fashion Week Women's Collection Fall Winter 2014-2015; sopra, un capo Gucci, sotto, a sinistra, un capo Roberto Cavalli; a destra, un capo Missoni On this page, photos of the Milano Fashion Week Women's Collection Fall Winter 2014-2015; above a dress by Gucci, below, on the left, a dress by Roberto Cavalli; on the right, a dress by Missoni

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In questa pagina, immagini del backstage della Milano Fashion Week Women's Collection Fall Winter 2014-2015 On this page, photos of the backstage of Milano Fashion Week Women's Collection Fall Winter 2014-2015

Milano Women's Collections: impressive number of journalists and buyers. The onlookers at Prada's fashion show, fascinating as always, listening to the voice of Barbara Sukowa evoking Rainer Werner Fassbinder were truly in ecstasy. Entrepreneurs and VIPs turned up in big numbers such as Beatrice B., Plissè Group's brand, Paolo Mason and Lorena Bragagnolo welcomed many guests including Luigi Tabita, Gabriella Magnoni Dompè and Silvana Giacobini. Hordes of foreign journalists, Suzy Menkes among them, in an apartment in Via Benedetto Marcello assembled to discover the week's real (the only) fashion designer, Arthur Arbesser, of Vienna. For Bulgari Naomi Watts was there. According to many, the most elegant and international party was for the presentation of the magazine, Paper, at Palazzo Crespi, the get-together angered Franca Sozzani no end. The fashion zarina apparently didn't appreciate the party overlapping her own event, Vogue talents corner, at Palazzo Morando.

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In questa pagina, sopra, immagini del backstage della Milano Fashion Week Women's Collection Fall Winter 2014-2015; a destra, un'immagine della sfilata Missoni On this page, above, photos of the backstage of the Milano Fashio Week Women's Collection Fall Winter 2014-2015; on the right, a photo of the catwalk Missoni

Here you would have met the likes of Jeremy Scott, Domenico Dolce and Stefano Gabbana, Dean and Dan Caten. Luckily at La Perla, Maria Carla Boscono, the most famous Italian top model, and the only ray of light in this circus, materialized. Yvonne Strahovski and Dermot Mulroney were the guests over at Maurizio Pecoraro who organized one of the few refined events. The usual Anna Wintour was desperate, the Valentino gown she was going to wear at Giancarlo Giammetti's book presentation fitted too large for her; she called Angela Formaggia, the owner of Angela Haute Couture who had it altered for her straight away. Angela is so good at her job, all fashion designers are after her to tailor haute couture outfits. There are also those who invite only 10 people and want no more. For instance, Carla Maria Orsi Carbone, at Palazzo Trivulzio, presented her Bibi, diamond-studded golden snakes, surrounded by few girl friends.

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GIORGIO ARMANI

ETRO

SALVATORE FERRAGAMO

JOHN RICHMOND

MAX MARA

FENDI

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BLUMARINE

LAURA BIAGIOTTI

ROBERTO CAVALLI

DOLCE E GABBANA

COSTUME NATIONAL

MISSONI

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EVENTI

Biagiotti foto Archivio Ivan Rota

Sopra, a sinistra, Benedetta Gori, Laura Biagiotti, Lavinia Biagiotti e Cristina Parodi; a destra Laura Biagiotti con Pamela Villoresi; sotto, a sinistra, Lavinia e Laura Biagiotti con Armin Zoeggeler; a destra, Lavinia Biagiotti con Rosita Celentano Above, on the left, Benedetta Gori, Laura Biagiotti, Lavinia Biagiotti and Cristina Parodi; on the right, Laura Biagiotti with Pamela Villoresi; below, on the left, Lavinia and Laura Biagiotti with Armin Zoeggeler; on the right, Lavinia Biagiotti with Rosita Celentano

Moschillo foto Archivio Ivan Rota

Sopra, il parterre della sfilata di John Richmond; sotto, a sinistra, Laura Torrisi; al centro, Alessandra Moschillo con Fedez; a destra, Alessandra Moschillo con Aldo Montano Above, the parterre of the catwalk John Richmond; below, on the left, Laura Torrisi; in the middle, Alessandra Moschillo with Fedez; on the right, Alessandra Moschillo with Aldo Montano

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ARTE

Ristorante Giannino "in mostra" di Ivan Rota foto Archivio Ivan Rota

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Una serata degna della Milano da bere: anfitrione Lorenzo Tonetti, patron del ristorante Giannino. Una retrospettiva del lavoro più importante di Alan Gelati attraverso 40 immagini di celebrity selezionate tra i numerosi editoriali realizzati per Vogue, Vanity Fair, In Style, Harper’s Bazaar, MySelf, S Moda, Numero. In esposizione da Giannino, storico ristorante milanese appositamente allestito per la mostra, “Faces” è un racconto per immagini della profonda empatia che Gelati ha saputo instaurare con i volti di celebrità del mondo della moda, del cinema e dello spettacolo quali Nicole Kidman, Francis Ford Coppola, Kim Kardashian, Lindsay Lohan, Kristin Scott Thomas, Eva Herzigova, Michael Bublé, Lily Allen, Janet Jackson, Cate Blanchett, David Hallberg, Karen Mulder, Elle MacPherson. Un percorso di luce in tre parti che irrompe in apertura con la forza della fotografia in bianco e nero immortalando il glamour del cinema hollywoodiano per proseguire poi nel colore pulsante con gigantografie di icone dello star system. La mostra, supportata da Hublot, è stata inaugurata, con un cocktail party da Giannino a cui hanno partecipato personalità della moda e dello spettacolo, stampa e socialite. Ad animare la serata è stato il dj set di Radio Monte Carlo. Tra gli ospiti Francesco Facchinetti, Adriano Galliani, Luisa Beccaria, Elenoire Casalegno, Randi Ingerman, Gabriella Magnoni Dompè, Umberta Gnutti Beretta, Filippa Lagerback e molti altri trend setter in città per MilanoCollezioniDonna.

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An evening worthy of Milan was hosted by Lorenzo Tonetti, the owner of restaurant, Giannino, where the most important retrospective work by Alan Gelati via 40 photos of celebrities selected from numerous editorials realized for Vogue, Vanity Fair, In Style, Harper’s Bazaar, MySelf, S Moda and Numero was to take place. At Giannino's, the historical Milanese restaurant, the exhibition called, Faces, was thus organized narrating a pictorial story of the profound empathy Gelati established with many faces from the world of fashion, cinema and show business in general including: Nicole Kidman, Francis Ford Coppola, Kim Kardashian, Lindsay Lohan, Kristin Scott Thomas, Eva Herzigova, Michael Bublé, Lily Allen, Janet Jackson, Cate Blanchett, David Hallberg, Karen Mulder and Elle MacPherson. An itinerary divided into three parts that bursts on the opening scene with black and white photos immortalizing the glamour of Hollywood cinema to then continue with, blow-up, color images of icons symbolizing the star system. The exhibition sponsored by Hublot was inaugurated with a cocktail party at Giannino's attended by fashion personalities, journalists and socialites. The evening was animated by Radio Monte Carlo djs. Among the guests were: Francesco Facchinetti, Adriano Galliani, Luisa Beccaria, Elenoire Casalegno, Randi Ingerman, Gabriella Magnoni Dompè, Umberta Gnutti Beretta, Filippa Lagerback and many other trend setters all in the city to participating in Milano Collezioni Donna.


1. Alessandro Pera, Filippo Inzaghi, Lorenzo Tonetti; 2. Fabio Novembre e da Candela Pelizza Tricarico; 3. Adriano Galliani e compagna; 4. Filippa Lagerback;5. Grazia e Ivan Rota; 6. Alan Gelati con Gabriella DompĂŠ; 7. Alan Gelati con Luisa Beccaria; 8. Alan Gelati con Menaye Donkor e Samuel Muntari; 9. Guido Taroni; 10. Cristina De Pin; 11. Francesco Facchinetti; 12. Elenoire Casalegno 1. Alessandro Pera, Filippo Inzaghi, Lorenzo Tonetti; 2. Fabio Novembre and Candela Pelizza Tricarico; 3. Adriano Galliani and lady; 4. Filippa Lagerback; 5. Grazia and Ivan Rota; 6. Alan Gelati with Gabriella DompĂŠ; 7. Alan Gelati with Luisa Beccaria; 8. Alan Gelati with Menaye Donkor and Samuel Muntari; 9. Guido Taroni; 10. Cristina De Pin; 11. Francesco Facchinetti; 12. Elenoire Casalegno

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PEOPLE

Damiani, una famiglia da Oscar foto Archivio Damiani Sopra, Silvia, Gabriella, Guido e Giorgio Damiani; nella pagina successiva, sopra, a sinistra, bracciale Bloody Mary; a destra, particolare di un gioiello della collezione Magnolia; sotto, a sinistra, particolare di un gioiello della collezione Fronde; a destra, bracciale Sahara Above, Silvia, Gabriella, Guido and Giorgio Damiani; in the next page, on the left bracialet Bloody Mary; on the right, jewels of the collection Magnolia; below, on the left, particular of jewels of the collection Fronde; on the right, bracialet Sahara Guido Damiani, presidente e AD del Gruppo Damiani, l’unico marchio al mondo ad avere vinto 18 Diamonds International Awards, racconta ai lettori di Magic Lake la storia dell'alta gioielleria che ha reso il Made in Italy famoso a livello internazionale, ci dà un ideale benvenuto a Valenza, il distretto italiano della gioielleria: “Valenza è il luogo dove avviene la nostra produzione. E dove ha avuto inizio la nostra storia. Mio nonno, Enrico Damiani, ha iniziato qui a disegnare e produrre gioielli nel 1924, creando capolavori e gioielli speciali con diamanti, studiati su misura per le famiglie nobili del tempo. Presto fu seguito da mio padre, Damiano, che assunse il controllo della società nel 1953, trasformando il piccolo laboratorio a gestione familiare in un’impresa internazionale. Mia sorella Silvia e mio fratello Giorgio sono entrati in azienda nei primi anni ‘90 ed io nel 1994, all’età di 26 anni.” Mentre illustra la storia della società, Guido Damiani ci accompagna in un giro del reparto di produzione, dove lavorano 100 persone fra designer, orafi e incastonatori. E’ sorprendente constatare quante fasi di lavorazione siano ancora interamente fatte a mano. “Il lavoro dell’orafo e dell’incastonatore é ancora esattamente lo stesso dei tempi di mio nonno. La nostra tradizione é il regalo più prezioso che mio nonno e mio padre ci hanno lasciato in eredità. Siamo gli unici gioiellieri nati come disegnatori e produttori, mentre tutti i nostri competitor hanno esordito come venditori al dettaglio ed hanno poi acquistato dai laboratori per produrre, oppure hanno esternalizzato la produzione. Ma poiché la sola tradizione non sarebbe sufficiente, siamo orgogliosi di mostrare anche l’esclusività, l’innovazione e la passione per ciò che facciamo”.

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Damiani, a family Oscar Guido Damiani, the president and managing director of Gruppo Damiani, the only company to win 18 Diamonds International Awards, tells the readers of Magic Lake the story of high-end jewelry that has rendered the Made in Italy label famous around the world. He welcomes us in Valenza, Italy's jewelry city par excellence. "Valenza is where our production takes place and where our story begins. My grandfather, Enrico Damiani, began designing and producing jewelry right here in 1924, creating masterpieces and special jewelry with diamonds tailor-made for the noble families of the time. Soon my father, Damiano, followed suit and took control of the firm in 1953 transforming the little, family-run workshop into an international company. My sister Silvia and my brother Giorgio joined the company early 1990s and I in 1994, at the age of 26." While he narrates the history of the company, he shows us around the production department where 100 people including designers, gold smiths and gem setters are at work. It's amazing how many production steps are still done by hand. "The work of a gold smith and gem setter is still exactly the same as in my grandfather's time. Our tradition is the most valuable inheritance left to us by my father and grandfather. We're the only jeweler's born both designers and producers whereas all our competitors began as retailers and then went into production or they outsourced the production. But as tradition alone wouldn't be enough, we're also proud of our exclusivity, innovation and passion for what we do."


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EVENTI

Art Therapy presenta Lia Bosch di Stefania De Giorgi foto Archivio Art Therapy Sopra, Lia Bosch e Elio Fiorucci

Elio Fiorucci e la sua caleidoscopica figura, stupisce ancora con una delle sue spumeggianti visioni: portare l’arte fuori dalle gallerie creando un approccio universale con il progetto Art therapy. Una rinascita del Pop, che trova le proprie radici nella passione ancestrale per l’arte di Fiorucci, con la quale crea un connubio fra stile e tendenze della moda da indossare. L’idea porta in sé il valore aggiunto dato dalla ricerca orientata su giovani artisti emergenti. Il progetto è nato in collaborazione con l’amico Davide Rampello, presidente fino al 2011 della Triennale di Milano e attuale curatore del Padiglione Zero per l’Expo Milano 2015. A fare da location, lo scorso 18 febbraio, il celebre concept store creato da Carla Sozzani: ”10 Corso Como”, nel quale si è tenuta la presentazione delle detonanti opere di Lia Bosch. Un’artista dalle varie sfaccettature, che con versatile effervescenza sperimenta molteplici forme espressive. Un vortice di colori, spesso urlati vengono recinti da linee compatte e uniformi che descrivono forme di corpi, i quali nel loro apparente rigore respirano una fremente passione poetica. Il manifesto visivo di un mondo articolato in un’armonica convivenza con un impianto austero nelle geometrie delle opere dell’eclettica Lia Bosch, viene trasposto nella leggiadria dei foulard. Il sorprendente risultato ha trovato consensi da parte del pubblico e dalle personalità del mondo della cultura e dello spettacolo presenti alla kermesse. Un prodotto che, oltre alla raffinata estetica porta con sé il simbolo del made in Italy. La stampa delle opere è stata affidata ad una azienda specializzata, Lisa Spa, che ha sede a Como, città simbolo della produzione serica made in Italy.

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Above, Lia Bosch and Elio Fiorucci

Elio Fiorucci and his kaleidoscopic figure is back with another of his scintillating vision of art. He wants to take art out of galleries creating a universal approach with his Art Therapy. It can be defined, a rebirth of Pop, which traces its roots to Fiorucci's ancestral passion for art with which he blends style and fashion trends. The idea is further enriched with the involvement of young, emerging artists. The project was born out of a collaboration with friend, Davide Rampello, the president of Triennale di Milano till 2011, currently the curator of Padiglione Zero at Expo Milano 2015. On Feb. 10 a presentation was made at the well-known concept store, 10 Corso Como, created by Carla Sozzani for the works of art by Lia Bosch, a multi-faceted artist who with versatile enthusiasm experiments with multiple forms of expression. A vortex of colors that seem to scream are fenced by compact, uniform lines that describe body shapes with their apparent rigor breathing out a quavering, poetic passion. The vision of a world living in harmony with the austere geometry in the works of eclectic Lia Bosch, is transformed into to the comeliness of a foulard. The surprising result has met the approval of the public and personalities from the world of high culture and show business who attended the event. A product that apart from refined aesthetics symbolizes the Made in Italy label. The printing of the artworks will be handled by a specialized firm, Lisa Spa, based in Como, the city that has symbolized Italian silk production for time immemorial.


Sopra, da sinistra, Lia Bosch con Fabio Novembre; a destra, con Elio Fiorucci e Lapo Elkann; sotto, in senso orario, Lia Bosch con Mario Boselli; Lia Bosch con Franca Sozzani; Lia Bosch con Davide Oldani; Lia Bosch con Umberto Smaila; i foulard della linea Art Therapy; Davide Rampello con Franca Sozzani

Above, on the left, Lia Bosch with Fabio Novembre; on the right, with Elio Fiorucci and Lapo Elkann; below, from the left, Lia Bosch with Mario Boselli; Lia Bosch with Franca Sozzani; Lia Bosch with Davide Oldani; Lia Bosch with Umberto Smaila; the scarf of the line Art Therapy; Davide Rampello with Franca Sozzani

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EVENTI

Chantecler lancia "Pailettes" di Ivan Rota foto Archivio Ivan Rota

A destra, Federica Fontana; sotto, a sinistra, Marta Marzotto e Cesare Cunaccia; al centro, Gabriele Aprea e Giorgia Surina; a sinistra, Serena Autieri On the right, Federica Fontana; below, on the left, Marta Marzotto and Cesare Cunaccia; in the middle, Gabriele Aprea and Giorgia Surina; on the left, Serena Autieri

Chantecler ha festeggiato a Milano il lancio della nuova Collezione Paillettes in un’ambientazione che non poteva essere più adatta: le suggestive officine dell’ottocentesca Fonderia Napoleonica, antica sede di produzione di campane artistiche.Qui l’esprit della filosofia del marchio si è fuso con un luogo dell'eccellenza artigiana italiana per fare nascere un’atmosfera unica dove la famiglia Aprea ha accolto gli amici di Chantecler, tra cui anche Serena Autieri, Marta Marzotto, Federica Fontana, Giorgia Surina, abbacchiata dopo la fine del matrimonio con Nicolas Vaporidis, il dandy Cesare Cunaccia, che hanno vissuto una serata particolare, in piena sintonia con il dress code: paillettes touch!

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Chantecler has celebrated the launch of their new Collezione Paillettes (sequin collection) in Milan in a setting that couldn't be more apt: the suggestive workshop of 19th century foundry, Fonderia Napoleonica, where artistic bells are produced. Here the philosophy of the brand blended with a place of admirable Italian craftwork to create a unique atmosphere where the family Aprea welcomed the friends of Chantelier, among them: Serena Autieri, Marta Marzotto, Federica Fontana, Giorgia Surina, looking sad after the end of her marriage with Nicolas Vaporidis, and the dandy Cesare Cunaccia, who all spent a special evening perfectly in line with the theme of the event; pailletes touch!



EVENTI

Daniela Javarone il Bene di Milano di Ivan Rota foto ©Nick Zonna A destra, gli invitati al pranzo di compleanno di Daniela Javarone "Il Baretto al Baglioni" di Milano On the right, the guests for the birthday lunch of Daniela Javarone "Il Baretto al Baglioni" of Milan

E' la regina della mondanità e della cultura milanese, una donna unica che spazia dalle opere liriche alle più innovative rappresentazioni teatrali: il grande Filippo Timi, in tournée in giro per l'Italia, è un suo mito. Ama il cinema, sia popolare, sia impegnato, il teatro e naturalmente la lirica. Una persona trasversale che passa da un cocktail alle opere di bene. E', tra l'altro, madrina dei City Angels, capitanati da Mario Furlan, volontari che si occupano di aiutare i senzatetto. Un aspetto solare, una donna sempre pronta a aiutare il prossimo, una donna instancabile: solo negli ultimi mesi ha festeggiato il suo compleanno con Cristiano Malgioglio e tantissimi altri vip al Baretto dell'Hotel Baglioni, ha organizzato una serata con Belen Rodriguez, premiata come donna dell'anno, all'Hotel Principe di Savoia, e, dulcis in fundo, ha presentato l'ultima fatica editoriale di Vittorio Feltri. Daniela Girardi Javarone nasce a Milano e sposa giovanissima un imprenditore, dal quale ha due figli, Manuela e Francesco. Dall'aprile 1991, affianca il Marchese Alberto Litta Modignani nella gestione dell'Associazione Amici della Lirica, di cui da due anni è Presidente. Oggi, l'associazione conta oltre 250 soci e, grazie all'instancabile attività ed alla qualità degli eventi, le persone più note della città sono onorate di poter partecipare a serate di elevato livello, in cui si dibatte dei problemi della città, si fa beneficenza, ci si conosce e si stabiliscono importanti reti. Tra le iniziative benefiche più significative, ricordiamo: l'appoggio, in veste di madrina, per la raccolta fondi dei "City Angels", volontari di emergenza sulle strade di Milano, per le sue iniziative umanitarie, Daniela ha

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ricevuto numerosi premi e riconoscimenti quali ad esempio Comune di Campione d’Italia, “Premio della Bontà”, Settembre 2002, Comune di Milano, premio nazionale “Valore Donna”, Marzo 2005, Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali, premio internazionale “Donna di Successo”, Luglio 2005, Associazione Vetrinisti, premio speciale “Arte ed Operosità”, Ottobre 200, Circolo della Stampa di Milano, premio “Giovanni Danzi per la Milanesità”, Novembre 2005, Provincia di Milano, medaglia d’oro di riconoscenza (massimo riconoscimento della Provincia), “l’Angelo dell’Anno” VII edizione, Gennaio 2006, N.A.T.O. (North Atlantic Treaty Organisation) – Rapid Deployable Corps Headquarters – Italy, “Certificate of Apreciation” per l’impegno umanitario in Afghanistan, Marzo 2006, Comune di Milano, attestato di benemerenza civica “Ambrogino d’Oro”, Dicembre 2006 (massimo riconoscimento del Comune), Onorificenza di Cavaliere dell'Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, con Decreto del Presidente Napolitano, 2 Giugno 2010, L'elenco potrebbe continuare all'infinito, dato che è stata anche invitata al Chinese Theatre a Los Angeles, per la cerimonia che precede gli Oscar. Una vera e propria forza della natura, disponibile con tutti, tanto che tutti i potenti della politica, della cultura, dello spettacolo e dell'imprenditoria hanno sempre accettato gli inviti ai suoi galà. Tutti sono passati da lei: da Giulio Andreotti ad Alberto Sordi, da Valeria Marini all'attuale sindaco di Milano Giuliano Pisapia, solo per fare alcuni nomi. La nostra "fatina", nei suoi splendidi look della Sartoria Angela, continuerà a riservarci bellissime e innumerevoli sorprese.


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In queste pagine, gli ospiti all'evento di consegna del premio "Donna dell'anno", assegnato a Belen Rodriguez al Principe di Savoia

In these pages, the guests at the event of the delivery of the award "Woman of the year" given to Belen Rodriguez by the Prince of Savoy

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In queste pagine, gli ospiti alla presentazione del libro "Una Repubblica senza patria" di Vittorio Feltri a Palazzo Visconti

In these pages, the guests at the presentation of the book "Una Repubblica senza patria" by Vittorio Feltri at Palazzo Visconti

Daniela Javarone good actions in Milan She's the queen of Milan's high society, an exceptional woman whose interests range from opera to the most innovative theatre, the great actor, Filippo Timi, on tour around Italy, for her is a legend. She loves the cinema, both mainstream an art-house, the theatre and of course the opera. She passes from a cocktail party to charitable work. She sponsors City Angels, the voluntary organization helping the homeless, captained by Mario Furlan. She has a sunny aspect, a tireless woman always ready to help anyone. In recent months she celebrated her birthday with Cristiano Malgioglio and many other VIPs at Hotel Baglioni; she organized an evening with Belen Rodriguez; was awarded the woman of the year prize at Hotel Principe di Savoia, and finally she presented the last effort of journalist Vittorio Feltri. Daniela Girardi Javarone was born in Milan, she married a businessman when she was very young with whom she had a daughter, Manuela, and a son, Francesco. Starting Apr. 1991, she collaborates with Marchese Alberto Litta Modignani to run, Associazione Amici della Lirica (association of friends of the opera) where she has been the acting president in the last two years. The association was founded in 1974 by a group of opera lovers. Over the years Daniela has organized more than 200 charity events hosting top politicians, fashion designers, and personalities from the world of culture and show business. Today the association counts over 250 members. Among the most significant initiatives we can list: the

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establishment of Pio Albergo Triulzio, to help the elderly; financing oncologist, Dr. Franco Cavalli at the children's hospital, Berta Calderon de Managua, in Nicaragua, on two occasions; financing the project, Warriors for Peace, set up by Sara Castelli, taking aid to children in Iran and Iraq; two fund raising events for children in Afghanistan; a fund raising event for the pediatric oncology department directed by Dr. Fossati Bellani at, Istituto dei Tumori di Milano; fund raising for the ENT department of Ospedale Sacco di Milano directed by Dr. Ottaviani; fund raising for the association, A Buondiritto, to offer legal aid to prisoners in Milan's San Vittore jail; other fund raising events followed, for the ballet school, Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, for the Spina Bifida department of Ospedale Niguarda di Milano, for the Urology department of San Gerardo di Monza directed by Dr. Guido Raffaele Strada, for the nursery school in India dedicated to Martina on the day of her birth in collaboration with Care and Share Association, for Casa Silvana, helping young single mothers, numerous meals with the elderly at Christmas, and fund raising for the children's oncology hospital, Ortopedia Oncologica Infantile. For her humanitarian work, Daniela has received numerous prizes. A real force of nature, open and helpful with everyone, so much that all high ranking politicians, people of culture, entrepreneurs and show business personalities have always accepted her invitations to various gala evenings.


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In questa pagina, il Dixie Express

On this page, the Dixie Express

di Marili Fontana foto Mendrisiotto Turismo Una regione che vive i contrasti e i valori di Svizzera e Italia. La Regione da scoprire. Genuina, dinamica, particolarmente attaccata alle tradizioni ed ai prodotti del suo territorio. Questa regione, a soli 50km dal centro di Milano, è la prima Svizzera che s’incontra provenendo da sud. L’architettura, l’enogastronomia e la cultura raccontano del legame che questa regione ha da sempre con la Lombardia. Tra le offerte turistiche e ricreative più particolari quella proposta dal Club del San Gottardo, un’associazione nata oltre 20 anni fa che raggruppa volontari appassionati del mondo della ferrovia. Dopo anni di lavoro ed un’intensa collaborazione con le autorità dei comuni di Valmorea e Malnate, l’associazione ha ripristinato il tratto ferroviario della Valmorea, che congiunge Mendrisio con Malnate. Una tratta che era caduta in disuso e che è diventata una tratta turistica. I volontari hanno anche lavorato per acquisire e restaurare parecchio materiale rotabile storico, riuscendo a rimettere in attività diversi locomotori e vagoni storici, che possono essere charterizzati per eventi e grazie ai quali è possibile allestire un calendario di

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manifestazioni organizzate lungo la tratta italo-svizzera. Da tre anni a questa parte, in collaborazione con Mendrisiotto Turismo, il Jazz Club del Mendrisiotto, Cantina Sociale Mendrisio e Chicco D’oro, il Club del San Gottardo ha creato una nuova serie di eventi che incontrano i favori del pubblico. Eventi che attirano l’attenzione di chi vuole trascorrere una giornata in modo davvero particolare, ma anche di coloro che apprezzano la musica jazz, il dixie e il blues. Il programma di questi eventi, che abbinano il piacere del viaggio con le carrozze d’epoca alla buona musica, prevede un accompagnamento musicale lungo tutto il tragitto, durante l’aperitivo a Malnate e durante il pranzo o la cena, che prevedono una sosta al Grotto Santa Margherita o presso la Tenuta Monticello a Stabio. La scelta dei gruppi musicali è affidata al Jazz Club del Mendrisiotto. Sul treno viene inoltre proposta una degustazione di vini della Cantina Sociale di Mendrisio. Le date pianificate per i treni musicali sono: domenica 18 maggio, domenica 15 giugno e sabato 12 luglio. Per maggiori informazioni: www.mendrisiottoturismo.ch


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In questa pagina, un'immagine di Agroblues

MENDRISIOTTO: Switzerland closer to EXPO 2015 A region which lives the contrasts and the values of Switzerland and Italy. A region to discover. Genuine, dynamic, particularly linked to the traditions and to the products of its territory. This region, just 50 km away from Milan, is the first Swiss region you find when you come from the south. The architecture, the food and wine and the culture speak of a connection with the Lombardy region. Among the tourist opportunities, one of the most particular one is proposed by the Club of San Gottardo, an association born 20 years ago, made by voluntaries with a passion for the railway world. After years of work and an intense collaboration with the authorities of the municipalities of Valmorea and Malnate, the association rebuilt a railway of Valmorea, which connects Mendrisio with Malnate. It wasn't used any more and it became a tourist destination. The voluntaries also worked to buy and restore historic material and they managed to use again some locomotives and historical coaches for

special occasions and for a calendary of events along the ItalianSwiss section. For 3 years, in collaboration with Mendrisiotto Turismo, Jazz Club of Mendrisiotto, Cantina Sociale Mendrisio and Chicco D’oro, the Club del San Gottardo created a new set of events the public appreciated. Events which attract the attention of those who want to spend a day in a particular way, but also of those who like jazz, dixie, blues. The program of these events, which combines the pleasure of the travel in historical coaches with good music, foresees a music entertainment along the way, during the apetizer in Malnate and during lunch or evening, with a stop at Grotto Santa Margherita or at Tenuta Monticello in Stabio. The choice of the bands is made by Jazz Club del Mendrisiotto. On the train the wine tasting organized by Cantina Sociale di Mendrisio. The dates of the musical trains are: Sunday 18th May, Sunday 15th June and 12th July. For further information: www.mendrisiottoturismo.ch

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academiadayclinic.ch Il nuovo sito della scienza che crea la bellezza Academia Day Clinic, la struttura di Chiasso in cui operano il dottor Eugenio Gandolfi e la sua équipe di specialisti è ormai una realtà consolidata. A pochi metri dal confine italiano, Academia Day Clinic offre a una clientela internazionale qualità, servizio, innovazione, competenza e ascolto. Insisto sull’ascolto, perché credo che sia un elemento molto importante nella filosofia del dottor Gandolfi. «Ha ragione. Qui, in Academia Day Clinic, siamo davvero all’avanguardia sia nelle tecniche sia nella strumentazione di cui disponiamo; abbiamo una struttura confortevole e, soprattutto, sicura e collaudata. Inoltre, possiamo contare su specialisti di valore, noti anche a livello internazionale. Ma l’altro elemento che ritengo molto importante nel nostro approccio è la disponibilità. Noi ascoltiamo le nostre pazienti. Vogliamo capire veramente quali sono i loro desideri e le loro aspettative. Perché siamo convinti che questa sia l’unica strada per offrire le migliori soluzioni di bellezza sia da un punto di vista medico che estetico. E, sempre in quest’ottica di ascolto e di disponibilità, abbiamo appena rivisto integralmente il nostro sito – www.academiadayclinic. ch». Un sito che ti ascolta…mi sembra interessante. Ma cosa significa in pratica? «Progettando il sito abbiamo pensato principalmente al pubblico e abbiamo cercato di creare una struttura facilmente navigabile, in grado di dare immediatamente risposte alle domande delle persone che sentono un’esigenza estetica e di benessere. Per questo abbiamo messo in primo piano i nostri quattro reparti: chirurgia estetica, medicina estetica, medicina antiaging, cosmetologia e, al loro interno, abbiamo indicato le metodiche e i trattamenti».

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Spero proprio che non siate partiti dalle tecniche e dai nomi dei prodotti… io non ne capirei nulla! «Non si preoccupi! Siamo partiti dalle aree del corpo e dai problemi che ognuno percepisce su di sé. È il modo migliore per orientarsi. Per esempio se una paziente ci consulta perché vuole intervenire sui glutei, con due “click” è già sulla pagina in cui le spieghiamo le varie metodiche, i risultati ottenibili e anche, orientativamente, il prezzo dell’intervento. Dopodiché, la invitiamo a venirci a trovare. Perché è ovvio che il punto culmine della relazione tra medico e paziente è sempre la visita, il colloquio». Questo è evidente. Ma vedo che ci sono anche altri punti interessanti. Una sezione video, per esempio. «L’abbiamo chiamata “Oltre 200 videorisposte alle vostre domande”. Attualmente abbiamo qualcosa come duecento video nei quali cerchiamo di rispondere a gran parte delle domande più frequenti – ma anche più importanti - che una paziente può farci. Un patrimonio di informazioni che continueremo ad accrescere». Mi sembra tutto molto attraente e facile da usare. Ci sono altre cose che vuole spiegarci su questo sito? «Ce ne sarebbero molte come, per esempio, le testimonianze dei pazienti e la visita alla clinica con delle bellissime foto panoramiche a 360°, ma non voglio togliere a chi vorrà visitare il sito il piacere di scoprirlo da solo». Allora è tutto? «Solo un’ultima cosa, mi permetta. Il sito, ovviamente, è aperto 24 ore su 24, 365 giorni all’anno e quindi anche il nostro telefono e a disposizione di chi lo visita 24/24h – 365 giorni l’anno. Potete chiamarci sempre e in ogni momento troverete una persona affabile e cortese che riceve la vostra chiamata e vi aiuta ad esaudire la vostra richiesta». È una cosa molto bella. «Diciamo che è un segno di disponibilità e di rispetto nei confronti delle persone che chiedono la nostra consulenza».


academiadayclinic.ch The place where science creates beauty Academia Day Clinic where Dr Eugenio Gandolfi and his team of specialists operate is now a consolidated facility. Just across the Italian border, Academia Day Clinic offers quality service, innovation, competence and attention to an international clientele. I insist on attention, really listening to patients' needs is an important element in Dr Gandolfi's philosophy. «You're right. Here at the Academia we really are cutting edge both regards techniques and equipment we have at our disposal; we have a comfortable facility and, above all, it is tested and safe. What's more, we can rely on worthy specialists of international standing. The other element I consider very important in our approach is our helpfulness, accessibility. We listen to our patients. We want to understand what they desire, what they expect. We're convinced this is the only way we can offer the best solutions both from a medical and aesthetic point of view. And returning to listening to our patients, we have completely redesigned our website, www.academiadayclinic.ch». A website that listens to you...sounds interesting, what does it mean exactly? «Designing the website we essentially thought about the public and tried to create a site that can be easily visited, capable of giving responses immediately to people in search of good aesthetics and wellbeing. For this reason in the foreground we put our four departments: aesthetic surgery, aesthetic medicine, anti-aging medicine and cosmetology and, within them, we have indicated the treatment methods». I sincerely hope you didn' t start from the techniques and names of products...I personally wouldn' t understand much of that.

«No, don't worry! We began from the areas of the body and problems that everyone perceives on themselves. It is the best way to find your bearings. For example if a patient consults us because she wants to remodel her buttocks, with two clicks she'd be on the appropriate page where we explain the various methods to do this, the possible results we can obtain and also, approximately, the cost of the operation. After which we invite the patient to come for a consultation. Obviously the most important factor in establishing doctor-patient relationship is the interview ». Obviously. But I see the website has other interesting aspects, a video section for instance. «We called it "More than 200 video-responses to your questions." At the moment we have something like 200 videos where we try to respond to most frequent, and most important questions, that a patient may ask us. A wealth of information we'll carry on expanding». To me it all seems fascinating and easy to use. Are there other things you'd like to explain to us? «There are many, like the testimony of patients, and the virtual visit to the clinic but I don't want to reveal all, let's leave the pleasure of discovering the content of the website to the visitors». Is that all then? «One last thing, if you don't mind. The website, obviously, can be consulted 24 hours a day, 365 days a year, that goes for our phone lines, operating 24 hours a day, 365 days a year. Anyone interested can call us anytime, they'll always find someone kind and helpful that will answer and help with whatever is requested». That's nice. «Let's say it's a sign of willingness to help, and respect for people who want to consult us».

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L’arte della stampa

Anna Ghirardello, Introspezione, olio su tela, cm. 80x80

Anna Ghirardello, architetto libero professionista, pittrice per passione, privilegia temi figurativi e ritratti, realizzati ad olio su tela o tavola, declinati in atmosfere sospese. Ha scritto di lei Maria Proja De Santis su geniodonna.it: “con i pennelli sbalza da fondi quasi monocromi e neutri, enigmatici volti femminili, attraversati da veli di colori che creano dialettica tra pittura e scultura immanente nei suoi dipinti”. La sua ricerca attuale la vede transitare da posizioni ascrivibili al realismo onirico, verso più matura riflessione tecnica e tematica: sta liberando la pennellata privilegiando le masse cromatiche e ponendo in secondo piano la struttura disegnata, progettata, del quadro.

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LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws


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Valtellina Bike downhills tra Italia e Svizzera

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di Gian Enrico Ghilotti foto ©Pollini Sondrio “Ma quando arriva la discesa?” In fondo l’abbiamo detto tutti. Ce lo siamo chiesti da piccoli, forzando sui pedali in quell’ultimo strappo di salita, con l’impazienza tipica dei bambini di fronte ad un futuro di libertà, veloce e spensierato, con il vento in faccia. L’abbiamo pensato da grandi, monitorando pensierosi un cuore ed un respiro che girava a mille, ben più delle nostre stanche pedalate. Con il desiderio di fermarci, aspettando “di ripigliarci” dallo sforzo, asciugandoci quei rigagnoli di sudore, innocenti traditori di età e preparazione fisica “da scrivania”. Con la voglia di lasciare che anche la vista rimettesse a fuoco il mondo intorno a noi, godendoci finalmente il panorama. Bene, vi accontento subito. Andate sul sito www.fivecrazydown.com, date start al video che contiene. Una bella ragazza dal sorriso sincero e sportivo vi parla delle sue emozioni a pedali e di cinque spettacolari discese (e salite) in mountain bike sulle montagne che Tirano e la media Valtellina condividono con la svizzera Valposchiavo. Il video dura solo pochi minuti, ma alla fine il vostro sguardo andrà oltre le due dimensioni dello schermo piatto del computer o del vostro tablet, a ricercare quei paesaggi e, soprattutto, la vostra amata mountain bike. Qualcuno di voi sarà attratto della tecnica di discesa o da quella delle bike che vi sfrecciano davanti mentre derapano nel bosco o ancora dalla meticolosa e attenta preparazione del mezzo. Poco importa. Sono però sicuro che a nessuno sfuggirà la bellezza dei luoghi. Quinte di montagne, tappeti di praterie alpine, riflessi di torrenti e laghi. Ne sentirete il profumo e quel senso di avventura e di

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libertà che, di fotogramma in fotogramma, inizierà a ritmare solfeggiando con il vostro respiro, come se steste già pedalando. Credetemi, è il momento di staccare e partire. E allora che aspettate? Bike in macchina, destinazione Tirano, media Valtellina, crocevia tra Italia e Svizzera. Non preoccupatevi per la mountain bike, potrete noleggiarla sul posto e dormire in uno dei vari hotel, tutti bike-friendly, o nei molti B&B e agriturismi che nei dintorni di Tirano fanno a gara per familiarità e accoglienza, cullandovi nel sogno delle vostre pedalate. Monte Padrio, Tornantissima, Lagrosina, Schiazzera, Col D’Anzana, sono i nomi di questo vostro bike-divertimento. In tutto fanno quasi 150 chilometri di salite e discese, tra boschi e alpeggi, su mulattiere e sentieri tracciati. Percorsi che profumano ancora di caffè e tabacco di contrabbando, di transumanze, di latte e di formaggi, di mosto e di vino. In sella, si sale. Lo sguardo passa zoomando dal percorso della strada e del sentiero all’infinito del paesaggio. La vista entra in un moto armonico con il respiro e, nonostante la fatica, ci dipinge sulla retina emozioni e ci fa ascoltare i nostri pensieri, musicandoli con i suoni dell’ambiente che attraversiamo. Noi siamo quel paesaggio. A volte e troppo spesso ce lo dimentichiamo. In fondo pedalare, così come camminare, trasforma la mente, ci mette online con ciò che ci sta intorno. Certo il bello è la discesa, ma il fantastico è essere lì. Siete pronti alla sorpresa? Vi basta guardare le foto di questo servizio per “assaggiare” le emozioni che vi attendono. All’arrivo – o alla partenza – di queste “cinque spettacolari salite e discese in mountain


In copertina, un tratto della discesa "SCHIAZZERA"; nella pagina precedente, un tratto della discesa "TORNANTISSIMA"; in questa pagina, un tratto della discesa "COL D’ANZANA"

bike” vi troverete magari un po’ affaticati, ma sicuramente spettatori, emozionati e stupiti davanti a veri e propri anfiteatri in quota. Sipari che si solleveranno davanti a vostri occhi. L’Alpe Trivigno, un altopiano adagiato a 1800 metri nel cuore delle Orobie e facilmente raggiungibile anche dall’Aprica; il Monte Varadega, che raggiungerete passando dal mitico Passo del Mortirolo, per “tuffarvi” nella discesa in mtb, più lunga della Valtellina; la Val Grosina, uno dei tesori paesaggistici e rurali delle Alpi; Schiazzera, una balconata naturale affacciata sulla media Valtellina e quasi sospesa sul tracciato del famoso Sentiero Italia; Col d’Anzana, una sella naturale, proprio sul confine tra Italia e Svizzera. Se non vi va di far aspettare la vostra crazy-voglia di discesa, ai punti di partenza di queste discese ci potete arrivare anche con la vostra auto o con il servizio navetta che il Consorzio Turistico Terziere Superiore di Tirano mette a vostra disposizione (vedi box info). Ma, credetemi, non privatevi dell’emozione di salirci pedalando. E’ vero, il depliant e il sito vi parlano di “Five Crazy Down”, ma la vera pazzia sarebbe quella di voler tracannare subito la discesa senza sorseggiare il piacere della salita, a volte anche spingendo la vostra mountain bike, che sicuramente capirà. Ma torniamo alle nostre “cinque spettacolari salite e discese in mountain bike”. Non so come a questo punto sarà la vostra giornata. Se vi fermerete a mangiare un boccone al sacco o se (azione consigliatissima) metterete le “gambe sotto al tavolo” in un rifugio o in uno degli agriturismi che in queste vallate si svelano come tappe salutari ed attese. Oppure se,

In the cover, the downhill "SCHIAZZERA"; in the previous page, the downhill "TORNANTISSIMA"; on this page, the downhill "COL D'ANZANA"

impazienti, vi tufferete subito nella discesa. A voi la scelta. A me rimane – spero – il piacere di avervi parlato della bicicletta, delle emozioni che da quel sellino si provano e del paesaggio che le contiene. Beh!, forse non ho parlato molto della discesa. Ma è un’emozione e come tutte le emozioni sta sempre molto stretta nelle parole. E’ da provare. Ognuno di noi con i suoi ritmi, la sua storia e la sua libertà. Se no, che emozione sarebbe? Leggendo i testi del sito e del materiale scaricabile, troverete scritto che queste “five crazy down”, alcune più facili, altre più impegnative, ma tutte divertenti, vanno affrontate con una buona capacità fisica e conoscenza delle tecniche di discesa. Certo che sì, i bikers esperti lo sanno ed inorridirebbero di fronte ad un approccio “slow”, troppo diverso dal loro divertimento, volutamente adrenalinico. Ma, vi svelo un segreto: i panorami sono lì e i sentieri pure. Nessuno vi vieta di percorrerli a piedi, magari pensando – come preparatori atletici – di fare una supervisione del tracciato di gara. Pronti ad uno start, reale o di fantasia. Un proposito riservato a tempi e preparazioni migliori. Un’ultima raccomandazione. In queste cinque salite e discese attraversate paesaggi che vivono con voi. Ascoltateli e, soprattutto, ogni tanto fermatevi. In fondo la bicicletta più che un mezzo a pedali è una fantastica amica e compagna di relazioni, intermediaria di sorrisi e di parole con chi condivide con voi queste pedalate in libertà. Non cercate questo rapporto sul manubrio della vostra bike, lì non c’è, è dentro di voi. Basta un clic e lo attivate. Anche da fermi.

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Cinque spettacolari discese in mountain Bike Sono cinque spettacolari discese in mtb che dalle alte quote dei monti della Valtellina e della Valposchiavo (Svizzera) precipitano sul fondovalle lungo sterrate, mulattiere, strade militari e sentieri, appositamente segnalate per i biker. Alcune più facili altre più impegnative, ma tutte divertenti, vanno affrontate con una buona capacità fisica e conoscenza delle tecniche di discesa. La fatica (o il piacere) della salita può essere attenuata dai trasferimenti in quota con la proprie auto o utilizzando il servizio shuttle. Il piacere (o la fatica) della discesa è invece tutto un discorso tra voi e la vostra fidata mtb. Eccole qui di seguito, precedute dalla numerazione che troverete nella segnaletica che vi guiderà sui singoli tracciati. B410 PADRIO - La discesa da Trivigno a Tirano 12,9 km 1500 m B450 TORNANTISSIMA - La discesa dal Monte Varadega a Grosio 10,7 km 1852 m B251 LAGROSINA - La discesa da Cigoz a Grosio 8,7 km1372 m B201 SCHIAZZERA - La discesa da Schiazzera a Tirano  12 km 1782 m B301 COL D’ANZANA - La discesa dal Col D’Anzana a Tirano  12,3 km  1805 m ALTA REZIA e Mountain BIKE. Per gli amanti della mtb il nome Alta Rezia identifica, oltre ad un territorio ricco di sentieri da percorrere in sella alla propria bici (Alta e Media Valtellina e Valposchiavo), anche un’offerta di servizi di qualità: bikehotel, servizi shuttle, bikepark, scuole e guide mtb, impianti di risalita, mappe e pubblicazioni. Tutto quanto serve per pedalare nel Parco Nazionale dello Stelvio, scendere lungo strade militari e sentieri, attraversare malghe ed alpeggi, percorrere boschi e vigneti. Alla sera, bresaola e pizzoccheri, formaggi e vini dai sapori decisi sapranno riunire gli amici attorno al tavolo per raccontare di gite e paesaggi stupendi.

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In the previous page, the downhill "LAGROSINA"; on this page, the downhill "PADRIO"

Nella pagina precedente, un tratto della discesa "LAGROSINA"; in questa pagina, un tratto della discesa "PADRIO"

Five Crazy Down Five remarkable descents plunging from the highest peaks of Valtellina and Valposchiavo (Switzerland) right to the valley bottom, through dirt roads, mule tracks, old military roads and steep flow trails. Some of them are quite easy, some other a bit more difficult. It’s all fun – but - from novice to experienced mountain riders, a proper physical and technical condition is strongly recommended. The strain (or the pleasure!) of the climb can be eased by reaching the start of the tours with your car or using the shuttle service. The pleasure (or the strain!) of the descent is just a matter between you and your trustworthy bike! B410 PADRIO - Downhill from Trivigno to Tirano 12,9 km 1500 m B450 TORNANTISSIMA - Downhill from Monte Varadega to Grosio 10,7 km 1852 m B251 LAGROSINA - Downhill from Cigoz to Grosio 8,7 km1372 m B201 SCHIAZZERA - Downhill from Schiazzera to Tirano  12 km 1782 m B301 COL D’ANZANA - Downhill from Col D’Anzana to Tirano  12,3 km  1805 m To mtb lovers Alta Rezia means both a large area full of awesome trails to ride (High and middle Valtellina, Valposchiavo) and a wide range of services: bike hotels, shuttle services, bike parks, mtb schools and guides, ski lifts, maps and publishing. Alta Rezia offers all you need for bike riding in the Stelvio National Park, descending old military roads and trails, passing through incredible alpine landscapes, woods and vineyards. In the evening “bresaola” and “pizzocheri”, as well as strong-flavoured cheese and red wine will bring friends together around a table, eating and telling one each other of stunning bike trails and amazing alpine landscapes.

Info www.fivecrazydown.com info@ fivecrazydown.com www.altarezia.eu info@altarezia.eu www.valtellinaturismo.com info@valtellinaturismo.com www.valtellina.it info@valtellina.it MTB - Schools - Service Obiettivo Avventura - Levissima www.obiettivo-avventura.com Scuola MTB Rambikino http://nuke.tonyservice.com/EVENTS Valtellina MTB htpp://www.mtbvaltellina.com Ufficio Informazioni di Tirano - Piazza delle Stazioni, 18 Tel. +39 0342 706066

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via Rodari 6, 22100 Como tel. 031 264042 www.ristorantesociale.it


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Salute

a cura degli specialisti

Dr. Lorenzo Vanini, Dr. Guido Corti


Lo smalto a “pois” Dr. Lorenzo Vanini

Sempre

più

frequentemente giungono all’attenzione dell’odontoiatra pazienti per richiedere il trattamento di antiestetiche macchie bianco/giallastre presenti da lungo tempo sui denti anteriori. In genere non si tratta di pigmentazioni dovute all’alimentazione (caffè, tè, liquirizia, ecc.), facilmente rimovibili con una accurata seduta di igiene orale professionale, ma di anomalie di formazione dei tessuti dentali. In questi casi lo smalto, durante i primi anni di vita quando è in via di formazione nelle ossa mascellari, non viene generato in maniera corretta e risulta ipomineralizzato e, nei casi più gravi, deficitario, mancando, cioè, di intere porzioni (ipoplasia). Tra le più frequenti anomalie di formazione dei tessuti dentali, vi è la Molar Incisor Hypomineralization (Ipomineralizzazione dei Molari e degli Incisivi), chiamata così proprio in virtù del fatto che colpisce prevalentemente gli incisivi e i primi molari definitivi. La patologia è in aumento e nei vari studi viene riportata una prevalenza nelle varie popolazioni che varia da circa il 2% al 40%.

dell’adolescenza, un problema che influenza in maniera determinante il successo nelle relazioni sociali. Non trattare questi difetti estetici può causare forte disagio! Le relazioni sociali, infatti, possono essere notevolmente compromesse durante tale fase della vita, soprattutto se il danno prodotto dal difetto diventa il fulcro dell’accettazione estetica del soggetto. Per la terapia della MIH è fondamentale che la patologia sia diagnosticata quanto prima possibile: colpendo gli incisivi e i primi molari permanenti in genere è possibile fare una diagnosi già con l’eruzione nel cavo orale di questi elementi, intorno al sesto/settimo anno di età. Intercettando la MIH in questa fascia di età è infatti possibile intervenire efficacemente con terapie non invasive e conservative.

Tra le più frequenti anomalie di formazione dei tessuti dentali, vi è la Molar Incisor Hypomineralization

Le cause non sono ancora chiare, ma sembra che influiscano molti fattori nello sviluppo della MIH. Le ipomineralizzazioni sono, infatti, il risultato dell’azione sistematica, durante il periodo prenatale, perinatale e postnatale, di fattori ambientali, uso di farmaci e predisposizione genetica. Tra i fattori causali della patologia vi sono, ad esempio, deficit nelle cellule che formano lo smalto, malattie respiratorie, otiti ricorrenti, uso ripetuto di amoxicillina durante i primi mesi di vita, diossina nel latte materno.

I casi meno gravi sono caratterizzati da limitate zone di smalto affetto che appaiono di aspetto bianco/gessoso a causa della ridotta mineralizzazione del tessuto. Quando la gravità aumenta, lo smalto affetto risulta di aspetto sempre più giallastro e, come detto, può anche essere deficitario. Lo smalto ipomineralizzato, oltre a essere anti-estetico, è anche molto meno resistente sia all’usura, sia agli acidi (prodotti dai batteri dopo ogni pasto e/o introdotti con la dieta – es. cola, bevande energetiche, soft-drink…). Oltre al danno estetico, quindi, il paziente riferisce spesso sensibilità o dolore. Per i pazienti affetti da difetti di formazione dello smalto nei settori frontali, inoltre, il disagio estetico rappresenta, soprattutto durante la delicata fase

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Lo smalto dei denti appena erotti è ancora facilmente remineralizzabile con prodotti appositi. Recentemente sono stati introdotti in commercio mousse derivate dalle proteine del latte che contengono alte concentrazioni di calcio e fosfato, minerali costituenti lo smalto dentale, in forma altamente biodisponibile. Attraverso l’applicazione del prodotto con mascherine trasparenti simili a quelle utilizzate per lo sbiancamento, è in genere possibile remineralizzare efficacemente lo smalto affetto, ottenendo miglioramenti sia estetici, sia sulla resistenza dello smalto all’usura.

Bisogna sottolineare l’importanza di intervenire precocemente perché più anni si attendono dopo l’eruzione dei denti, più lo smalto viene sottoposto a un processo di “stabilizzazione” e quindi la remineralizzazione con questi prodotti diventa sempre più difficile da ottenere. L’intervento nei casi di soggetti adulti affetti da MIH degli incisivi, qualora non fosse possibile la remineralizzazione, prevede un approccio ultra-conservativo: è rimosso solo lo smalto affetto con l’ausilio di microscopio e microsabbiatrice. Questo è poi sostituito con materiali compositi che abbiano lo stesso indice di rifrazione della luce naturale così da ottenere una integrazione estetica perfetta. Se il difetto interessa anche i molari, che risultano molto frequentemente usurati, si prediligono materiali compositi che abbiano un indice di abrasione simile a quello dello smalto naturale; questa caratteristica è, infatti, molto importante per ottenere una integrazione funzionale ottimale e non incidere negativamente sulla biomeccanica del cavo orale.


STUDIO ODONTOIATRICO DR. LORENZO VANINI Corso San Gottardo 25 Chiasso (Svizzera) Tel. +4191 6829527

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The "speckled" enamel patients

are

their dentists for aesthetic treatment asking them to remove unbecoming, long-standing white/yellowish stains on their front teeth. Usually this unwanted pigmentation is not caused by food or drink (cof fee, tea, licorice etc.), which can easily be removed by the dental hygienist, but an abnormal dental tissue formation. In these cases the enamel, during the early years of life when it is being formed in the jaw bone, is not properly generated and ends up under-mineralized and in serious cases may lack entire portions (hypoplasia). Among the most frequent dental tissue formation anomalies is the so- called, Molar Incisor Hypomineralization (MIH), which primarily af fects the incisors and first molars. The condition is on the increase and in various group studies it was found that from around 2 to 40% of the population may be af flicted.

fortu n a te l y h a ve to co p e with th e ps ych o l o g i ca l b u rd e n o f this a e sth e ti c p ro b l e m whi ch m a y se ri o usl y i nf l u e nce th e i r so ci a l l i fe . N ot tre a ti n g th e se a e sth e ti c f la w s m a y i n d e e d ca use se ri o us e m b a r rassm e nt a n d u n e asi n e ss co m p ro mi si n g so ci a l i nte ra c ti o n e sp e ci a l l y i f th e f la ws b e co m e th e ce nte r o f a t te nti o n . Fo r a su cce ss f u l tre atm e nt o f M I H , e a rl y d i a g n osis is a n e ce ssit y. Ta p p i n g th e i n ciso r s a n d th e p e rm a n e nt f i r st m o l a r s , it is p ossi b l e to m a ke a d ia g n osis by th e a g e o f 6 o r 7 wh e n th e se te e th co m e thro u g h . B y i nte rce pti n g M I H a t this a g e , it is p ossi b l e to tre at th e co n d iti o n with non-invasive, conservative methods.

Among the most frequent dental tissue formation anomalies is the so-called, Molar Incisor Hypomineralization

The causes are not clear yet but there seems to be a series of factors involved in the development of MIH. The hypomineralization is in fact the result of systematic action by environmental factors and drugs during the pre-, peri, and post-natal periods, or the genetic predisposition of the subject. Among the causes leading to MIH we have for instance a deficit in the enamel-forming cells, respirator y disease, recurrent ear infection, frequent use of the antibiotic, Amoxicillin, during the early years of life, and the presence of dioxin in maternal milk.

In less serious cases limited areas of the enamel appear with white, chalk y stains due to reduced mineralization. As the gravit y of the condition increases, the enamel appears increasingly more yellow. The hypomineralized enamel, apart from being unappealing, is also less resistant both to wear and tear and acids (produced by bacteria af ter ever y meal and/or introduced with food and drink e.g. energy drinks, cola and other sof t drinks). Besides the aesthetic damage, therefore, the patient of ten also has sensitive teeth and suf fers pain. Ado lescents with enamel formation flaws in their front teeth, un-

The enamel of teeth that have just emerged can still be easily mineralized with appropriate products. Recently products deriving from milk protein containing high concentrations of calcium and phosphate, that make up the enamel, have been launched on the market in an easily absorbable formula. The product is applied via transparent braces similar to those used in tooth bleaching and successfully remineralizes the enamel leading to better aesthetics and more resistant teeth to wear and tear.

T h e i m p o r t a n c e o f e a rl y i nte r ve nti o n h as to b e u n d e rl i n e d , th e m o re ti m e p asse s a f te r th e e m e rg e nce o f te e th , th e m o re sta b l e th e te e th b e co m e a n d th e m o re d if f i cu lt it b e co m e s to re m i n e ra l ize usi n g th e a fo re m e nti o n e d p ro d u c t s . I n th e case o f a d u lt s a f f l i c te d by M I H o f th e i nciso r s , i f re m i n e ra l izati o n is n ot p ossi b l e , a n u ltra - co nse r vati ve a p p ro a ch is a d o pte d wh e re by th e a f fe c te d a re as a re re m ove d usi n g a m i crosco p e a n d m i crosa n d b laste r. T h e se a re th e n re p l a ce d by co m p osite s th at h a ve th e sa m e n atu ra l l i g ht re f ra c ti o n p ro p e r ti e s as te e th p ro d u ci ng p e r fe c t a e sth e ti c re su lt s . I f th e f l a ws a lso a f fe c t th e m o la r s , th at o f te n a p p e a r e ro d e d , co m p osite s th a t h a ve th e sa m e a b ra si o n i n d e x as n a tu ra l e n a m e l a re uti l ize d; this is a n i m p o rta nt p ro p e r t y th a t e nsu re s i d e a l i nte g rati o n a n d d o e s n ot co m p ro m ise th e p ro p e r f u n c ti o ni n g o f th e o ra l ca vit y a n d ch e w i ng m e ch a nism .

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Poliambulatorio

per il benessere

Dr. Guido Corti

Dott. Corti, qual è la sua opinione sull’origine delle malattie?

«Io sono profondamente convinto di un concetto base della Medicina Ayurvedica. Secondo questa visione la medicina dovrebbe innanzitutto promuovere il benessere e prevenire le malattie. Solo in un secondo tempo, e laddove si ritenesse necessario, il medico dovrebbe intervenire attivamente sul sintomo».

Può indicarci qualche esempio pratico di quanto appena sostenuto?

«Nel nostro poliambulatorio di Cernobbio, abbiamo cercato di tradurre nella pratica clinica questa filosofia improntata sulla promozione della salute. Ciò è valido sia per il tipo di interventi medici che sono effettuati, sia per gli specialisti che collaborano nello studio».

Potrebbe riassumerci quali sono le prestazioni mediche che è possibile svolgere nel suo studio?

Secondo la medicina Ayurvedica la medicina dovrebbe innanzitutto promuovere il benessere e prevenire le malattie.

«Io sono Medico Chirurgo Allergologo, i miei interventi comprendono tutti i test ambulatoriali della allergologia ufficiale: Prick Test: sono test cutanei per le allergie ad inalanti e alimenti. Patch Test: sono test cutanei che vengono effettuati mediante l’apposizione sulla schiena di cerotti contenenti le sostanze da testare. Il vaccino EPD – prodotto dal Dott. Mc Ewen – indicato per la iposensibilizzazione verso le allergie da inalanti (pollini – acari – muffe – animali). Effettuo inoltre i test di kinesiologia per la diagnosi delle intolleranze alimentari e Il test per il dosaggio dei radicali liberi (le tossine) e degli antiossidanti (sostanze che nell’organismo combattono e neutralizzano gli stessi radicali liberi). Essendo medico ayurvedico, eseguo il trattamento dei punti MARMA, mirato alla promozione dell’ottimale circolazione dell’energia nell’organismo. Questo trattamento si rivela utile in svariate patologie; dallo stress, all’insonnia, al mal di schiena e cervicale, alle sindromi del tunnel carpale e del dito a scatto».

Quali sono gli specialisti che operano nello studio di Cernobbio? «Il Dott. Francesco Sacchi, già primario dell’Ospedale Valduce, flebologo, specialista in chirurgia generale e mini invasiva esegue consulenze

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flebologiche e chirurgiche. Propone trattamenti medico chirurgici per varici, varicole e capillari. Esegue safenectomie con laser e radiofrequenza. Per la cura dei capillari utilizza in particolare uno sclerosante anallergico. Tutti i trattamenti sono mininvasi e rispettosi dell’estetica. Lo psicologo Dott. Diego Corti che fornisce consulenza e supporto psicologico nell’ambito dell’adulto e dell’adolescente. L’intervento è indicato per tutte quelle forme di disagio psichico relative all’ambito dei disturbi dell’umore, dell'ansia, dell’alimentazione e della sfera sessuale. Più in generale, la terapia è efficace in tutti quei casi in cui il sintomo influisce negativamente sulla vita della persona, limitandone la mobilità tanto fisica quanto psicologica. La Dott.ssa Caterina Funari – Dietista – Dietologa dell’adulto e del bambino è specializzata in: valutazione dello stato nutrizionale; correzione degli errori alimentari tramite stesura di programma personalizzato; stesura di programmi alimentari per sovrappeso ed obesità; stesura di programmi alimentari specifici per patologie. L’osteopata Laura Fasana esegue valutazioni posturali e interviene con tecniche manuali non invasive che comprendono una valutazione della struttura scheletrica, di quella viscerale e del sistema cranio sacrale. Il trattamento ha lo scopo di ripristinare l’equilibrio corporeo, agendo sulla causa del dolore e non sul sintomo. L’intervento si ritiene utile in caso di problemi muscolari e scheletrici come dolori alla schiena, alla testa e alle articolazioni in generale. L’osteopatia è utile anche in ambito pediatrico per alcuni disturbi come plagiocefalie posizionali, torcicollo, rigurgiti e coliche.

In conclusione, nel poliambulatorio è possibile trovare una risposta globale alla necessità di promuovere la salute e il benessere dell’individuo?

«La compresenza di diverse competenze di cui sono portatori gli specialisti che operano nello studio riflettono appunto la mia visione dei concetti di cura, salute e patologia. ln tal senso il sintomo è sempre considerato come un'espressione particolare della condizione generale dell'organismo, in accordo con una concezione olistica dell'individuo. Proprio per incentivare e sviluppare questa concezione, sono aperto alle eventuali proposte che altri specialisti vorranno avanzare per ampliare I'offerta terapeutica dello studio».


STUDIO MEDICO DOTT. GUIDO CORTI Via Garibaldi 15 22012 Cernobbio Tel. +39 031/510100 segreteria@dottcorticernobbio.it www.dottcorticernobbio.it SYNLAB (ex San Nicolo') Viale Innocenzo XI, 70 22100 Como Tel. +39 031/2764111

Health center for your wellbeing

Dr. Corti what's your opinion on the origin of disease?

I'm truly convinced Ayur vedic Medicine has the answer. According to this discipline, medicine, above all, promotes wellbeing and prevent illness. Only then, if necessar y, should a doctor focus on symptoms.

Could you give us an example?

At our health centre in Cernobbio, we tr y to put this philosophy in practice focusing on promoting good health. This is true both for the t ype of treatment prescribed and the specialists working at the centre.

Could you tell us what type of treatments the center offers?

Carries out sapheneus vein removal with laser and radio frequenc y technology and treats varicose capillaries with sclerotherapy using non - allergic pro duc ts . Needless to say all treatments are mini invasive and respec t ful of aesthetics . Psychologist D r. Diego Cor ti of fers psychological consultation and suppor t for adolescents and adults alike. All forms of psychological distress related to mo o d, anxiet y, fo o d and se xual mat ters are addressed. The therapies of fered in ge neral are ef fec tive in all cases when symptoms inf luence the life of the individual negatively, limiting his or her physical but also psychological mobilit y. 1D r. Caterina Funari, die tician specialized in: assessment of nutritional state of pa tient; correc ting errors in fo o d intake by planning a perso nalized nutrition program; preparation of diet regimes for over weight or obese patients; preparation of diet programs to treat certain diseases .Osteopath Laura Fasana, analy zes posture and with manual, non - invasive techniques including an assessment of the skeletal, visceral and cranium -sacral bone struc ture. The therapy aims to restore bo dy balance ac ting on the cause of pain rather than symptoms . The inter vention is useful in cases of muscular and bone problems such as backache, headache and pain ful joints in general. Osteopathy is also useful in children for some conditions like plagiocephaly (f lat head syndro me), stif f neck , regurgitation and colic.

According to the Ayurvedic Medicine, medicine, above all, promotes wellbeing and prevent illness.

I'm a qualified allergy specialist, my medical practice include all outpatient, official allergy tests: the Prick Test, which is a skin test whereby a small amount of allergen is introduced into the skin using a needle or pin; the Patch Test whereby an allergen containing patch is applied to the skin; the EPD vaccine - produced by Dr. McEwen - for desensitization to the allergen inhaled (pollen, mites, fungi). I do kinesiology tests to diagnose food intolerance and measure free radical (toxin) levels and concentration of antioxidants (these combat and neutralize free radicals). As an Ayur vedic doctor I also do MARMA point therapy to promote good energy circulation around the body. This therapy is useful for a variet y of conditions from stress to insomnia to back and neck- ache to carpal tunnel to trigger finger (tenosynovitis) syndrome.

Who are the specialists that work at the health center in Cernobbio?

Dr. Francesco Sacchi, ex- chief consultant at Valduce Hospital in Como. A general surgeon specializing in mini invasive surger y, phlebology (venous disease) consultant and surgeon.

I n co nc lu s io n , a t the hea lt h ce nte r it ' s po s s ible to f i nd a re s po nse to a l l tha t ' s ne ce s sa r y to p romote goo d hea l th a nd we l l b e i ng?

H a vi n g sp e ci a l ist s with d i f fe re nt f i e l ds o f e x p e r tise u n d e r th e sa m e ro o f is i n fa c t a te sti m o ny to my visi o n o f tre a tm e nt, h e a lth a n d i l l n e ss . A s y m pto m is a lwa ys co nsi d e re d a p a r ti cu l a r e x p re ssi o n o f th e b o d y ' s g e n e ra l co n d iti o n i n a cco rd a n ce with a h o l isti c co n ce pt o f th e i n d i vi d u a l. A n d to e n co u ra g e a n d d e ve l o p this h o l isti c co nce pt, I a m o p e n to a ny i d e as oth e r sp e ci a l ist s m a y wa nt to su g g e st to e x p a n d th e ra ng e o f th e ra p i e s th e ce nte r o f fe r s .

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SALUTE

foto Archivio Alain Mességué, Resort Collina d'Oro

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Dagli inizi della sua carriera, più di 40 anni fa, Alain Mességué ha sempre cercato di perfezionare ed accrescere le conoscenze e le tecniche impiegate: oggi, al Resort Collina d’Oro, una struttura che dona un panorama d’incanto e che coniuga lusso e benessere ad Agra, a due passi da Lugano, stabilisce il punto d’arrivo di un lungo percorso, in cui, le medicine alternative vengono applicate con grande equilibrio ed esperienza da uno staff altamente specializzato e sotto il suo personale e costante controllo quotidiano. Da questi pilastri traggono origine i percorsi da 5, 8, 11 e 16 giorni studiati da Alain Mességué: Soggiorno “Manager” (8 giorni e 7 notti), Soggiorno “Esclusivo” (11 giorni e 10 notti) e Soggiorno “Gold” (16 giorni e 15 notti), Soggiorno “Alla Scoperta” (formula più leggera - 5 giorni e 4 notti). La filosofia di Alain Mességué si pone come obiettivi la disintossicazione, o meglio, la detossinazione ed il riequilibrio dell’organismo stressato dai frenetici ritmi della vita moderna, per raggiungere e mantenere una migliore forma fisica e psichica. Obiettivi per il cui conseguimento Alain Mességué si avvale delle virtù scientificamente provate delle erbe mediche e

della ricerca di un’alimentazione sana ed equilibrata, connubio ideale per andare incontro al reale fabbisogno del metabolismo del singolo individuo e a un riadattamento alle buone abitudini di vita. Grazie al metodo Alain Mességué, l’antichissima sapienza della natura e delle erbe si sposa con le più avanzate tecnologie. Ecco allora che approfonditi check up si accompagnano a pediluvi e maniluvi in cui, per osmosi, l’organismo recepisce le proprietà detossinanti, antinfiammatorie, rigeneranti o calmanti delle sostanze naturali. Con i cataplasmi si agisce invece direttamente sugli organi sui quali sono applicati, in particolare il fegato, mentre tisane e decotti aiutano la digestione, l’eliminazione dell’acido urico, delle tossine, favorendo nel contempo il relax. Ed ecco ancora l’importanza fondamentale di una dieta appropriata e ad personam. Mangiare bene è fondamentale, perché il 70% delle patologie è legato ad una cattiva alimentazione. Mangiare meglio e avere un ritmo di vita più sano, questo è il vero benessere, questa è la filosofia che Alain Mességué continua a trasmettere da quarant’anni e che tante persone ha aiutato.

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Since the beginning of his career, over 40 years ago, Alain Mességué has always tried to perfect and increase the variety of techniques he has used. Today at Resort Collina d’Oro, he has reached a destination after a long journey, a place where alternative medicine is practiced with great balance and experience by highly specialized staff working under his daily, constant supervision. From this basis are born the 5, 8, 11 and 16-day sojourns formulated by Alain Mességué: 'Manager' (8 days 7 nights); 'Exclusive (11 days and 10 nights) and 'Gold' (16 days and 15 nights), 'Discovery' (5 days and 4 nights). The aim of Mességué's philosophy is detoxification and finding the right balance within the body constantly under attack from stress and frenetic lifestyle imposed by modern life, to reach and maintain a better physical and psychological form. To reach these objectives, Mességué uses the scientifically proven healing properties of medicinal herbs combined with healthy, balanced nutrition. An ideal approach to meet

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real metabolic needs of every individual and restore a healthy lifestyle. Thanks to Mességué, ancient knowledge of nature and herbs espouse the most advanced modern technologies. That's why a scrupulous, medical check-up is accompanied by hand and foot baths whereby via osmosis the body responds to the detoxification, anti-inflammatory, regenerating or calming effect of natural substances. Poultices, on the other hand, act directly on the organs they're applied to, especially the liver, whereas herbal teas and tisanes facilitate digestion, elimination of uric acid, toxins and at the same time favor relaxation. Again an appropriate, personalized diet is of fundamental importance. Good nutrition is essential because 70% of illnesses is related to bad nutrition. Healthy eating habits and lifestyle, this is real wellbeing, and this is the philosophy that Alain Mességué has been teaching for the last 40 years, a philosophy that has helped numerous people.


Info ALAIN MESSÉGUÉ & RESORT COLLINA D'ORO via Roncone 22, 6927 Agra Collina D'Oro, Lugano - Switzerland alainmessegue@resortcollinadoro.ch alainmessegue@resortcollinadoro.com info@resortcollinadoro.com www.alainmesseguespa.com www.resortcollinadoro.com

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FOCUS

ON

Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo. Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territor y in the world.

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Carlo Cracco, star a Lariofiere Carlo Cracco, star at Lariofiere

Tessuto presenta la nuova collezione BROCHIER 246 Clerici Clerici Tessuto presents the new collection BROCHIER ed immobili: innovare in un settore conservativo 248 Costruzioni Building construction and real estate: innovation in a conservative sector

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Brianza Design Exhibition Brianza Design Exhibition

Lake Resort 252 Como Como Lake Resort d'Oro alla Famiglia Comasca 254 L'Abbondino The Abbondino d'Oro to Famiglia Comasca si chiama Perlitech® 256 L'innovazione The innovation is called Perlitech®

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CARLO CRACCO STAR LARIOFIERE F O C U S O N

Un’accoglienza degna di una star quella che il 19 febbraio RistorExpo ha riservato a Carlo Cracco, lo chef pluristellato saltato alle luci della ribalta grazie alla sua partecipazione e al grande successo di Masterchef, talent show che vede protagonisti cuochi non professionisti che si sfidano ai fornelli sotto lo sguardo severo di tre guru della cucina. Carlo Cracco, a Lariofiere per presentare il suo nuovo libro “A qualcuno piace Cracco”, è stato accolto da una foltissima platea di fan e studenti delle scuole alberghiere del territorio ai quali lo chef si è rivolto condividendo la propria esperienza all’estero, per la precisione in Francia, ed elargendo consigli riguardo il futuro professionale delle nuove generazioni. «Viaggiare in questo lavoro è fondamentale. Finita la scuola, è importante trascorrere uno, due o tre anni all’estero per imparare altre culture, altre usanze. Andare in Asia, America, Nord Europa, Sud Africa ti aiuta a capire le diverse cucine, ma anche a comprendere fino in fondo l’importanza della tradizione culinaria italiana». Carlo Cracco durante il suo intervento ha dedicato poi un passaggio alla sua presenza in televisione, sottolineando come la popolarità non sia sinonimo di professionalità, ma anzi ha spiegato come l’essere sotto i riflettori richieda ancor più competenza ed attenzione. Al termine della conferenza, lo chef si è reso disponibile per la firma di decine di autografi e per foto con studenti e non, giunti ad Erba solo per incontrare il vero masterchef italiano.

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Carlo Cracco was welcomed like a star on 19th Februar y at RistorExpo, the famous chef who became famous thanks to the great success of Masterchef, a talent show where non pro fessional chefs compete under the eyes of three guru of food. Carlo Cracco was at Lariofiere to present his new book "A qualcuno piace Cracco" and lots of fans and students came to hear about the experience of Cracco abroad, in France, he also gave advice for the professional future of new generations. «Travelling is essential for this job. Af ter the school, it is important to spend one, two or three years abroad to learn other cultures, other habits. When you go to Asia, America, North of Europe, South Africa, you learn other t ypes of food, but also the importance of the Italian food tradition». During his speech, Carlo Cracco talked about his presence on T V stressing the point that celebrit y doesn' t mean professional skills, but on the contrar y when you are on T V, you have to be more professional and precise. At the end of the conference, the chef was at disposal for autographs and photos with students and participants, who came to Erba just to meet the real Italian masterchef.


CARLO CRACCO STAR AT LARIOFIERE

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Clerici Tessuto presenta la nuova collezione BROCHIER F O C U S O N

Ispirata ai fasti e al glamour della Hollywood degli anni Sessanta, DIVA, la nuova collezione di BROCHIER, azienda leader nella creazione e produzione di tessuti per arredamento di alta gamma, acquisita nel 2007 da Clerici Tessuto, è stata presentata in anteprima a Parigi in occasione di Déco Off. La nuova collezione di tessuti BROCHIER DIVA rappresenta il perfetto connubio fra tradizione e innovazione. Una raffinata raccolta di qualità ispirate a classici della moda, ridisegnate e colorate per gli architetti e decoratori più esigenti, per una casa moderna, elegante e mai scontata. Rigorosamente e orgogliosamente made in Italy, spazia da spettacolari bouclet di lino con mani morbidissime, resistenti per divani e poltrone, a velluti tramati in oro zecchino, a lussuosi damaschi di seta realizzati con filati inediti. Specifici per il contract una serie di falsi uniti

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flame retardant in Trevira CS, che per aspetto e mano potrebbero essere scambiati per vaporosi, naturali lini. Durante la quinta edizione dell’evento parigino che si è svolto dal 23 al 27 gennaio, per la presentazione della collezione si è scelto di offrire ai visitatori una forma di espressione inconsueta capace di aprire a nuove prospettive: il body painting, un’antica forma d’arte, utilizzata in origine durante i riti religiosi e di caccia, che ha assunto nel tempo diversi significati ed è tornata di gran voga proprio a partire dagli anni '60. La performance ha coinvolto un artista di fama mondiale che ha dipinto su una modella un differente e lussuoso tessuto per ogni giorno di esposizione. Un piccolo teatro di rappresentazione di un design vivo e in movimento, una fusione di pittura, moda e arredo che abbatte i confini sino ad ora conosciuti.


Clerici Tessuto presents the new collection BROCHIER

Ispired by the richness and the glamour of Hollywood in the '60ies, DIVA, the new collection of BROCHIER, leader company in the creation and in the production of high level furniture fabrics bought in 2007 by Clerici Tessuto, was presented in preview in Paris on the occasion of DĂŠco Off. The new collection of fabrics BROCHIER DIVA represents the perfect combination between tradition and innovation. A refined combination of qualities inspired to the classic of fashion, studied and coloured for the most demanding architects and the decorators, for a modern, elegant and innovative house. Made in Italy with rigour and proud, it goes from soft linen, resistant for sofas and armchairs, to velvets woven with pure gold and luxury silk damask made of unusual yarns. Specific for the contract a

set of flame retardant type in Trevira CS, which looks like vaporous, natural linen. During the fifth edition of the event in Paris, which was held from 23rd to 27th January, for the presentation of the collection, they decided to offer to the visitors a form of unusual expression in order to develop new perspectives: the body painting, an ancient form of art used originally during the religious and hunting rituals, which had had different meanings and from the '60ies became popular again. The performance involved an artist of international importance who painted on a model a different and luxuory fabric for e ery day of the exhibition. A small theatre to represent a lively and moving design, a fusion of painting, fashion and furniture which go behind the borders we know.

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Costruzioni ed immobili: innovare in un settore conservativo F O C U S O N

Quello delle costruzioni edili è un settore radicato alla tradizione ma che negli ultimi tempi e per ragioni diverse sta vivendo importanti trasformazioni. Luca Guffanti, consigliere delegato dell’impresa di costruzioni Guffanti A. SpA, commenta così la situazione attuale: «Il nostro è un settore economico che vive una fase di grande dinamicità e di integrali trasformazioni delle quali ci renderemo conto solo tra alcuni anni in quanto la contrazione delle compravendite registrata negli ultimi periodi non consente il manifestarsi immediato al grande pubblico di queste innovazioni. I processi progettuali e produttivi sono in continua evoluzione, così come le nostre formule commerciali che devono essere in grado di soddisfare la domanda abitativa delle famiglie di oggi che hanno necessità e desideri radicalmente differenti rispetto ai decenni scorsi. Per questo motivo, negli ultimi anni abbiamo ampliato e diversificato la nostra offerta proponendo ville e appartamenti moderni di design al fianco di abitazioni tradizionali. Le nostre formule commerciali prevedono sia la vendita sia la locazione per incontrare anche la domanda di abitazioni per un utilizzo nel medio termine. Ma non è solo il mercato abitativo ad essersi trasformato: un’alta specializzazione, competenze progettuali,

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realizzative e finanziarie diventano essenziali per poter dare risposta alle esigenze immobiliari di industrie ed attività commerciali». La situazione economica del Paese non agevola certo l’acquisto di immobili da parte di aziende e famiglie, ma nel nostro territorio non mancano segnali positivi, a partire dai turisti che scelgono le sponde del nostro lago per acquistarvi una dimora e dai molti connazionali che scelgono di trasferirsi sul nostro territorio per ragioni lavorative. «Oggi è senza dubbio un ottimo momento per comprare un immobile. I prezzi sono rimasti invariati rispetto al 2008, ma le costruzioni di oggi sono qualitativamente superiori. Poiché la qualità costa, questo maggior costo è stato fino ad ora sostenuto dagli operatori del settore sacrificando i loro margini. Non appena le condizioni economiche miglioreranno, è prevedibile un sensibile rialzo dei prezzi». Innovazioni di processo e di prodotto, prestazioni energetiche, qualità e comfort abitativo notevolmente migliorati, normative in continua evoluzione e nuove dinamiche sociali fanno del ‘mattone’, settore storicamente conservativo, un mondo dinamico e creativo dove solo l’alta professionalità, la specializzazione e la formazione continua possono garantire agli operatori di restare sul mercato.


Building construction and real estate: innovation in a conservative sector

The building construction sector is very much linked to the tradition, but recently, for different reasons it is experiencing important changes. Luca Guffanti, managing council of the company Guffanti A. SpA., talks about the present situation: «Our sector is economic, it is very dynamic and is experiencing integral transformations we will understand in a few years, as the concentration of buying and selling registered in the last period doesn’t directly involve everybody in these innovations. The project and production processes are always evolving, as well as our trade formula which have to satisfy the needs of families who have different requests from what they used to have decades ago. For this reason, in the last few years we increased and diversified our offer proposing modern villas and apartments together with traditional ones. Our commercial formula foresees sale and renting to meet the needs of houses for a certain period of time. The transformation anyway occurred not just in the house market: high professional skills, project abilities and financial support are es-

sential to answer to the real estate need of industries and commercial activities». The economic situation of the country doesn’t simplify the purchase of real estate by companies and families, but in our territory we still have positive signs, starting from tourists who choose the shores of our lake to buy a property and also people living in other parts of Italy move in our territory for working reasons. «Today no doubt it’s a good time to buy a property. Prices are the same as in 2008, but the building today are better from the quality point of view. Quality costs more, but this extra cost is paid by the people who work in this sector, reducing their profit. As soon as the economic conditions will improve, probably prices will rise». Process and product innovations, energy performances, improved quality and comfort of houses, norms in evolution and new social dynamics make the building construction sector, traditionally conservative, a dynamic and creative world where high professional skills, qualification and continuous training can grant a company to be in the market.

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BRIANZA DESIGN EXHIBITION F O C U S O N

Combattere la crisi economica che negli ultimi anni ci attanaglia in qualche modo si può… Sarebbe importante che ciascuno, a seconda delle proprie competenze, potesse dare un contributo, cercare di proporre soluzioni per sostenere le aziende che vivono un periodo abbastanza grigio. Maurizio Riva, presidente di Riva 1920, che si è sempre contraddistinto per la grande passione per il territorio e per il design, ha ideato un social working in grado di coinvolgere e valorizzare le piccole realtà artigianali e i designers giovani e meno giovani. L’idea geniale del vulcanico Riva consiste nel voler trovare una soluzione di continuità fra le piccole aziende e la creatività degli esperti del settore del mobile. La Brianza, comasca e milanese, da sempre rappresenta la sapienza del fine artigianato legato alla lavorazione del legno la quale, incontrando le soluzioni funzionali ed estetiche di una valida progettazione, incrementa la valorizzazione del made in Italy nel mondo. La presentazione del progetto si è svolta il 24 gennaio nel magnifico contesto del “Museo del Legno”, messo a disposizione per l’incontro dallo stesso Maurizio Riva, il quale ha illustrato i punti salienti

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dell’iniziativa e con il suo affabile carisma è riuscito a coinvolgere tutti gli astanti. L’affluenza è stata tale da indurre l’organizzazione a replicare l’appuntamento per quattro serate con un totale più che lusinghiero di oltre mille adesioni fra operatori italiani e svizzeri. L’auspicio dell’ardito ideatore è che artigiani, designers e aziende di servizio confidino nella bontà dell’iniziativa: il progetto può effettivamente offrire opportunità nella creazione di una fitta rete di contatti e nella salvaguardia delle peculiarità del territorio brianzolo. L’iniziativa mira a coinvolgere imprese, artigiani di arredi di design, designers e architetti di tutto il mondo, giovani e meno giovani. L’iscrizione è gratuita per tutte le categorie sopra citate, con suddivisione degli iscritti nei tre settori di appartenenza. Inoltre il progetto offre uno spazio utilizzabile per una presentazione e una descrizione delle aziende, in modo da permettere la creazione di un database di contatti, fruibile ed utilizzabile da tutti gli iscritti. Il tema del progetto è la zona pranzo: tavolo, credenza, vetrina e per chi vorrà, in abbinamento al tavolo si potrà presentare anche la seduta. www.brianzadesign.net


BRIANZA DESIGN EXHIBITION

It is possible to fight the economic crisis that has hit for some years... everyone, following his personal inclinations, can give a contribution and look for solutions to support the companies who are experiencing a difficult time. Maurizio Riva, president of Riva 1920, always identified for his great passion for the territory and the design, promoted a contest to involve and give value to the small artisans and to the young and non-young designers. The brilliant idea of the volcanic Riva is based on finding a solution of continuity between the small companies and the creativity of the experts in the furniture sector. The area of Brianza has always represented the knowledge of the fine handicraft linked to the wood working, linked to the functional and aesthetic solutions of a valiant design, increases the value of the Made in Italy in the world. The presentation of the project was held on 24th January in the beautiful location "Museo del Legno" (Wood Museum) put at disposal by Maurizio Riva, who illustrated the main goals of the event and with his charisma, he managed  to involve

everybody. Due to the big participation, it was organized a replica of the event for four evenings, reaching a total of more than 1000 participants of Italian and Swiss operators. The hope of the organizer is that artisans, designers and companies understand the importance of the initiative: the project can actually offer opportunities for the creation of a strong net of contacts to safeguard the characteristics of the area of Brianza. The initiatives aims at involving companies of Brianza, design furniture artisans, designers and architects from all over the world. The registration is free for all the above mentioned categories, who will be divided according to the sector they belong to. Moreover the project offers a space to use for a presentation and a description of the companies, so that it is possible to create a database of contacts, which can be used by all the participants. The topic of the project is the dining room: table, cupboard, window and in combination with the table there is the possibility to present the chair seat. www.brianzadesign.net

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Como Lake Resort F O C U S O N

La Nessi & Majocchi ha terminato a febbraio il Como Lake Resort, un nuovo insediamento residenziale affacciato sul lago di Como a Laglio. Situata in un contesto eccezionale, la struttura residenziale, composta da appartamenti di altissimo pregio, è adagiata sulle rive Lario ed è dotata di una darsena unica nel suo genere. Una scelta che certamente non è stata fatta per caso. Incontriamo Angelo Majocchi, presidente dell'azienda leader nel settore edile comasco che in questi due anni ha effettuato importanti investimenti sul lago, dimostrando di credere molto nel mercato immobiliare del territorio. Quali sono i motivi che vi hanno spinto ad investire in questo momento particolare e perché proprio sul lago di Como? «Crediamo che i prodotti di eccellenza abbiano ancora un loro mercato e crediamo altresì che il lago di Como rappresenti al meglio questo segmento. Abbiamo fatto delle ricerche per trovare insediamenti che fossero particolari ed esclusivi e, non senza un po’ di fatica, siamo riusciti ad individuarne un paio, tra cui proprio quello di Laglio». Considerata la vostra spiccata attenzione all'ambiente, avete avuto problemi a creare degli insediamenti in un contesto come questo? «Devo dire che dal punto di vista ambientale non abbiamo incontrato nessuna difficoltà, anche perché il progetto è di grande qualità dal punto di vista architettonico. Fin da subito abbiamo avuto un ottimo dialogo sia con l’amministrazione che con la sovrintendenza, forti anche di un know how acquisito

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negli anni che oggi ci permette di muoverci subito nella giusta direzione, con la convinzione che un luogo magico come il nostro lago meriti la massima sensibilità. Il nostro intervento a Laglio rappresenta anche l'ennesimo passo fatto nel recupero di luoghi degradati. Infatti, quello dove sorgerà il Como Lake Resort, era un cantiere nautico abbandonato da anni che verrà riqualificato». A quale mercato è rivolto? «Principalmente ad un mercato straniero che conosce e ama molto il nostro lago. Abbiamo avuto anche degli interessamenti dal mercato italiano e questo significa che il lago di Como ha un forte appeal fuori e dentro i nostri confini. Detto questo, non si può non considerare che il lago di Como si rivolge ad un mercato globale, con una serie di difficoltà e attenzioni particolari che necessitano di una conoscenza approfondita dell'utenza e delle sue necessità». Insomma, una visione molto positiva di Como e delle sue capacità turistiche e attrattive. «Assolutamente sì. Credo che oggi più che mai questo sia testimoniato anche dal mercato alberghiero. Non possiamo non considerare che una volta avevamo come strutture 5 stelle solo Villa d’Este e il Grand Hotel Villa Serbelloni. Recentemente si sono aggiunti il Grand Hotel Tremezzo e il CastaDiva Resort. Questo dimostra che il lago di Como ha un appeal in un mercato di lusso, anche se non dobbiamo dimenticare che anche le altre strutture funzionano molto bene».


Como Lake Resort

Nessi & Majocchi ended the building Como Lake Resort, a new residencial complex located on the shores of Lake Como in Laglio. Located in an exceptional position, the residence made of high level apartments, is on the shores of Lake Como and it has a unique dock. The choice was not made by chance. We met Angelo Majocchi, president of this company leader in the building sector in Como, in the last 2 years he did important investments on Lake Como, showing how much he believes in the real estate in the territory. Why did you decide to invest in this particular moment and why did you select Lake Como? «We believe that excellence products still have their market and we also believe that Lake Como represents this segment very well. We did lots of researches to find particular and exclusive building site, and it wasn’t easy, but then we found two, one of them is Laglio». Considering your strong attention to the environment, did you have problems in building in this environment? «I have to say that from the environmental point of view we didn’t find problems, also thanks to the high architectural quality. From the beginning we had a very good dialogue both with the administration and with the superintendence, thanks to the know how he

got during the years that let us move straight in the right direction, sure that magic places like ours need the highest sensibility. Our project in Laglio also represents a further step to recover the degraded places. Actually, the place of the Como Lake Resort was an abandoned shipyard that will be regenerated». What is the market it is addressed to? «Mainly the foreign market that know and love our lake. We had also some requests from the Italian market and this means that Lake Como has a strong appeal inside and outside our borders. Anyway we cannot avoid saying that Lake Como is a destination for a global market, with a set of difficulties and particular attentions that need a deep knowledge of the clients and their requests». So you have a very positive idea of Como and its tourist and attraction abilities. «Sure. I believe that today more than ever, it is testified by the hotel market. We have to consider the fact that we used to have only two 5 stars hotel: Villa d’Este and Grand Hotel Villa Serbelloni. Recently there were added other two: Grand Hotel Tremezzo and CastaDiva Resort. This is a proof that Lake Como has an appeal for the luxury market, even though we shouldn’t forget that also the other hotels work very well».

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ABBONDINO D'ORO ALLA FAMIGLIA COMASCA F O C U S O N

I primi festeggiamenti per il traguardo dei 45 anni di attività della Famiglia Comasca si sono svolti sabato 8 febbraio a Villa Olmo, dove ha avuto luogo la cerimonia per la consegna della benemerenza che ogni anno il Comune attribuisce a persone e/o associazioni comasche che spiccano per dedizione ed impegno nei confronti della città e di chi la abita: l’Abbondino d’Oro. Quest’anno la Famiglia Comasca, che proprio dal 1969 è attiva sul territorio con una serie di iniziative e progetti, ha ritirato dalle mani del Sindaco di Como, Mario Lucini, l’Abbondino “per l’impegno profuso nella tutela e valorizzazione della tradizione comasca”. Un riconoscimento prestigioso e certamente dovuto per un’associazione cul-

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turale che ha fatto della città e del territorio il proprio terreno d’azione e dell’amore per Como il motore per perseguire obiettivi importanti di tutela, valorizzazione e promozione. Negli anni sono stati moltissimi i progetti portati a termine grazie alla tenacia e alla determinazione di tutti coloro che scelgono di fare parte di questa grande famiglia, guidati dal presidentissimo Piercesare Bordoli, il primo esempio di dedizione nei confronti della città. Arte, progetti civici, sostegno a grandi opere ed iniziative culturali sono soltanto alcuni degli ingredienti dell’attività che quotidianamente viene svolta dalla Famiglia Comasca che in città non perde il suo appeal e ottiene sempre un notevole seguito.


ABBONDINO D'ORO TO FAMIGLIA COMASCA

The first celebrations of 45 years of activit y of Famiglia Comasca were held Saturday 8th Februar y in Villa Olmo, where the cerimony for the assignment of the certificate of merit that ever y year the Municipalit y gives to persons and/or associations of Como who distinguished themselves for devotion and commitment towards the cit y and its inhabitants: Abbondino d'Oro. This year Famiglia Comasca, which since 1969 is active on the territor y with dif ferent initiatives and projects, got the Abbondino from the hands of the mayor of Como, Mario Lucini, " for the commitment to protect and give value to the tradi-

tion of Como". A prestigious award for a cultural association which was always concentrated its ef forts on the cit y and on the territor y supported by its love for Como to reach important goals of promotion and protection. In the years, many projects were developed thanks to the tenacit y and to the determination of those who decide to be part of this big family, with his great president, Piercesare Bordoli, first example of devotion for the cit y. Art, civic projects, support to the great events and cultural initiatives are just few ingredients of the daily activit y carried out by Famiglia Comasca.

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L’innovazione si chiama Perlitech® F O C U S O N

“Un sistema per combattere la crisi: facile da posare, che fa risparmiare tempo all’impresa, che risponde dal punto di vista prestazionale alle più severe richieste di comfort e di risparmio energetico certificato. Una risposta a un periodo stagnante basata sull’innovazione, una marcia in più per il progettista e anche per la rivendita”, dice Nemesio Brenna, titolare, insieme al fratello Claudio, di M.V.B., azienda comasca di riferimento per blocchi da costruzione e masselli per pavimentazioni di qualità. Il Sistema modulare Perlitech®, blocchi in cemento alleggeriti con perlite espansa, si traduce in quattro linee Tagliafuoco, Termico, Termoacustico e Portante per rispondere a tutte le esigenze del cantiere moderno. I blocchi sono formulati con un mix design basato su materie prime naturali e di elevata qualità come la perlite espansa, certificata ANAB, prodotto di origine vulcanica, leggero, chimicamente inerte e dalle incredibili proprietà sia termi-

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che che di protezione al fuoco. Per queste sue caratteristiche, il Sistema è particolarmente indicato nei cantieri di bioarchitettura e in tutti quei casi in cui venga richiesta la certificazione LEED® dell’edificio. Leggerezza, facilità di posa, prestazioni termiche, acustiche e tagliafuoco al top fanno di Perlitech® il sistema costruttivo di qualità di ultima generazione. Perlitech® è stato sviluppato in collaborazione con CertiMaC, il laboratorio di certificazione, ricerca e sviluppo per soluzioni e prodotti innovativi, fondato da ENEA e CNR. La sperimentazione, durata circa un anno, ha portato a delle soluzioni estremamente soddisfacenti e migliorative rispetto a ciò che è già presente sul mercato, attraverso lo sviluppo, la messa a punto e la certificazione di impasti a base cemento-perlite a prestazioni incrementate e di blocchi con layout innovativo finalizzato a massimizzare la sinergia tra prestazioni termiche e meccaniche.


The innovation is called Perlitech®

"A system to fight the crisis: easy to use, the company saves time, which corresponds to the most demanding request of comfort and a certified energy saving. A good innovation answer in a difficult time, an added value for the project and for the resale" says Nemesio Brenna, owner, together with his brother Claudio, of M.V.B., company of Como specialized in construction blocks and bars for quality flooring. The modular System Perlitech®, cement blocks lighter thanks to the use of expanded perlite, is made of four lines: Fire Break, Heat, Heat-Sound, Support to meet the needs of the modern construction sites. The blocks are made with a mix of design based on high quality natural raw materials, such as the expanded perlite, certified ANAB, product of volcanic origin, light, chemically inactive and with incredible heat and fire break properties. For the-

se characteristics, the System is particularly suitable for bioarchitecture construction sites and for all the cases when the certification LEED® of the building is required. Light, easy to use, heat, sound and fire break performances of high level of Perlitech® the high quality building System of latest generation. Perlitech® was developed in collaboration with CertiMaC, the certification, research and development laboratory for innovative solutions and products, established by ENEA and CNR. The experimentation, which lasted one year, brought efficient and better solutions if comoared to the ones already on the market, through the development and the certification of mixtures of cement-perlite of high performance and of blocks with an innovative layout aiming at increasing the synergy between heat and mechanic performances.

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THEORIA Sapori e Arte nel cuore di Como

Ca’ del Vescovo, edificio storico del patrimonio edilizio di Como edificato per volontà di Branda Castiglioni, eletto Vescovo della città nel 1462, si trova nella posizione privilegiata in prossimità del lago e del Duomo. La dimora conserva ancora oggi elementi ornamentali ben distinti: i capitelli con lo stemma della casata dei Castiglioni, il soffitto ligneo a cassettoni e le mensole decorate, il pavimento in pietra nell’atrio, gli archi e le cornici delle finestre in cotto. Questo contesto di importanza storica,

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caldo e molto accogliente, ospita un RISTORANTE elegante e raffinato che offre la possibilità di assaporare menù prelibati; un socievole LOUNGE BAR, per trascorrere momenti in tutto relax, e una raffinata SALA DA TÈ, dove si possono sorseggiare miscele pregiate. Risaltano sulle pareti moderne espressioni artistiche policrome di soggetti in prevalenza figurativi, che si integrano e convivono con le tracce del passato. Un’atmosfera fortemente evocativa di ristoro e cultura, di sapori e di arte.


Ca’ del Vescovo, historical building of the heritage of Como, commissioned by Branda Castiglioni, Bishop of Como in 1462, it is located in a preferred position close to the lake and to the Cathedral. The building is still characterized by well defined ornamental elements: the capitals with the coat of arms of the family Castiglioni, the wooden ceiling moulding and the decorated shelves, the stone floor at the entrance, the arches and the cotto tile frame of the windows. This location of historical importance,

warm and very welcoming, has an elegant and refined RESTAURANT, which offers the opportunity to taste delicious menus; a nice LOUNGE BAR, to spend relaxing moments and a refined TEA ROOM, where you can taste selected blends. On the walls there are modern artistic polychrome expressions of mainly figurative subjects, that are integrated and live with traces of the past. An atmosphere linked to refreshment and culture, tastes and art, to satisfy the most demanding guests and to inspire the mind.

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Info

THEORIA Via Bianchi Giovini, 41 • Como Tel. +39 031 305272 info@theoriagallery.it www.theoriagallery.it

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ARTE

MARIO CASTELLANI azzurro ceramica di Davide Cantoni foto Archivio Castellani

Castellani e l’azzurro. Castellani e la pittura a olio, stesa con tanta delicatezza da trasformare la tela in una porcellana d’antica e preziosa tradizione. Castellani e Brera. Castellani e il Corriere dei Piccoli. A cento anni dalla nascita si onora il genio di uno dei grandi protagonisti del Novecento artistico italiano. Un secolo di storia narrato attraverso le tele e il gesto del Maestro. Una mostra a doppio passo. Per celebrarne la memoria sono in programma due esposizioni. La prima dal 24 maggio al 4 giugno a Villa Carlotta nella WunderKammer Saal. Il piano ammezzato della dimora di Tremezzo aprirà a una piccola ma significativa preview con una selezione di tele. Dal 16 al 23 novembre, poi, il Broletto di Como ospiterà una personale completa ed esaustiva sull’artista. La tavolozza di Castellani è spesso sobria e austera, ma sempre vibrante di emozioni e sentimenti. Ogni pezza di colore, ogni forma sembra suggerire un’attesa misteriosa sospesa tra il reale e l’ignoto. Le tele qui esposte sono legate l’una all’altra da un elemento comune, il colore azzurro. È un azzurro silenzioso dalle

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molte sfumature, che ritorna e predomina sulla tela, unendo paesaggi, volti di donne e nature morte, simbolo di un'intima serenità che tutto supera e riscatta: il colore dell'anima. “I colori dell’anima” è appunto il titolo dell’esposizione. Nato a Genova nel 1914, Castellani si trasferisce con la famiglia a Milano. Frequenta i corsi della Scuola Serale degli Artefici con i maestri De Amicis e Bogliardi dove ottiene la maturità artistica. Nel 1938 inizia ad esporre con il gruppo "La Rotonda" del quale fanno parte Longaretti, Consadori, Rognoni, D'Accardi e Cappello, ma anche il critico Giolli. Nel ’41 è richiamato alle armi e parte per l’Africa. Trascorre alcuni anni a Roma e poi a Napoli. I colori e i volti di questa città ferita dalla guerra lasciano un segno indelebile nella produzione artistica. Nel 1947 torna nel capoluogo lombardo dove, a partire dal 1964, insegna figura al Liceo Artistico di Brera. Ha partecipato alla IV Quadriennale di Roma nel 1943, alla Mostra d’Arte Italiana a Ginevra nel 1948, alle Mostre Nazionali Premio Matteotti dal 1945 al 51, alla Promotrice di Belle Arti di Torino,


Sopra, a sinistra, "Lucia", 1970 - cm 60x90; a destra, sopra, "Oggetti sul tavolo", 1968 cm 70x50; sotto, "Case nel paesaggio toscano", 1982 - cm 70x50

al Premio Melegnano, all’Associazione Artistica d’Italia nel 1951, alle Biennali di Milano a partire dal’53, al Premio Marzotto del 1954 e alle più importanti manifestazioni artistiche nazionali. Ha allestito personali a Milano, Napoli, Roma, Piacenza e in diverse altre città. Ha collaborato come illustratore al «Corriere dei piccoli» e per vari editori. Numerose opere sono entrate a far parte di collezioni private e di raccolte pubbliche quali ad esempio quelle della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, del Museo d’Arte Internazionale di Firenze, del Comune di Milano. «L’idea è nata per il centenario di papà» – racconta Grazia Castellani secondogenita del pittore, oggi residente a Villa Guardia. «Desideriamo mantenere vivi nome e memoria di nostro padre così abbiamo raccolto molte opere tra quelle ereditate e altre esposte alla galleria Monterosso di Milano, in via Brera». «Mario Castellani – racconta la figlia – era indubbiamente un uomo vecchio stampo ed era un artista vero. Si dedicava molto alla famiglia e all'arte. Non amava la vita mondana, era schivo e riservato.

Above, on the left, Lucia", 1970 - cm 60x90; on the right,"Oggetti sul tavolo", 1968 cm 70x50; below,"Case nel paesaggio toscano", 1982 - cm 70x50

Ho chiara, davanti a me, l’immagine dello studio dove passava giornate intere con il suo camice da lavoro». La produzione del Maestro, spiega ancora Grazia, «ha certamente risentito della prima parte della sua vita, la guerra, le missioni in Africa, gli anni duri della ricostruzione dopo la fine del conflitto». Ma non solo. «Ciò che certamente ha condizionato l’intensità del suo lavoro, del colore dell’espressione e del gesto è stata la disabilità di mia sorella maggiore». Un’esperienza famigliare «che ha influito sulla sua vita e sulla sua arte. Per questo la scelta del colore azzurro, filo narrante tra un’opera e l’altra. Mio padre era un fatalista, quindi un uomo che affrontava con serenità ogni evento della vita. L’azzurro era la risposta ai fatti più oscuri e difficili. Un modo per dire che ogni cosa si può affrontare». «Anche io ho avuto una figlia disabile – aggiunge – e capisco cosa possa aver affrontato nostro padre, lui ha risposto con l’arte, io fondando un’associazione (Ariel Onlus di Vertemate con Minoprio, ndr) che offre un servizio di ippoterapia per persone diversamente abili».

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"Nudo", 1980 - cm 50x60 "Nudo", 1980 - cm 50x60

MARIO CASTELLANI Blue ceramics Castellani and blue. Castellani and the oil painting, with such a delicate touch he transforms the canvas in an ancient precious porcelain. Castellani and Brera. Castellani and il Corriere dei Piccoli. 100 years after his birth, we give honor to the genius of one of the great protagonists of the 20th century in Italy. A century of history told by the canvas and the hand of the Master. An exhibition at double pace. To celebrate the memory there are two exhibitions. The first one from 23rd May to 3rd June in Villa Carlotta in the WunderKammer Saal. The middle level floor of the villa of Tremezzo opens a small but significative preview with a selection of canvas. From 16th to 23rd November, then, the Broletto of Como hosts a complete personal exhibition of the artist. The works of art by Castellani are often sober and severe but always full of emotions and feelings. Every color, every form suggests a mysterious wait suspended between the real and the unknown. The canvas are linked by a common element, the blue color. It is a silent blue with many nuances, which comes back and dominates the canvas, joining landscapes, faces of women, still natures, symbol of an inimate peace that overcomes everything: the color of the soul. Actually the title of the exhibition is "I colori dell'anima" (The colors of the soul). «The idea was to celebrate the centenary of my father»- explains Grazia Castellani second daughter

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of the painter, now she lives in Villa Guardia. «We wanted to keep alive his name and his memory, so we collected many works of art, some are inherited and some are exhibited in the gallery Monterosso of Milan, in via Brera». «Mario Castellani - tells his daughter - was a man of the old school and he was a real artist. He dedicated himself a lot to his family and to art. He didn't like the social life, he was shy and reserved. I have clear in front of me the image of his studio where he spent days with his working overalls».. The production of the master, explains Grazia, «was influenced by his youth, the war, the missions in Africa, the difficult years of the reconstruction after the end of the conflict». But not only this. «The intensity of his work, of the color of the expression, of the act were influenced by the disability of my older sister». A family experience which «influenced his life and his art. For this reason he selected the blue, common element between one work and the other. My father was a fatalist, so he faced any event in his life with serenity. The blue was the answer to the darkest and most difficult event. A way to say that you can face any situation». «I had a disabled daughter too - she says - and I understand what he had to face, he answered with the art, I founded an association (Ariel Onlus di Vertemate con Minoprio) which offers a service of horse therapy to disabled people».


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C U LT U R A

GIGI MERONI

UNA VITA A TUTTO CAMPO di F.C. foto Carlo Pozzoni I primi calci al pallone li ha tirati all’oratorio di San Bartolomeo, ma che fosse un predestinato lo si è visto subito e la convocazione in Nazionale, pochi anni dopo, ne è stata la conferma. Alla figura di Gigi Meroni, il più grande calciatore nato in riva al Lario, è dedicato il libro realizzato da Carlo Pozzoni Fotoeditore e scritto dal giornalista Pierluigi Comerio, dal titolo “Gigi Meroni - Una vita a tutto campo”. Un ritratto assolutamente inedito del campione perito tragicamente a soli 24 anni nell’ottobre del 1967 in un terribile incidente stradale in Corso Re Umberto a Torino, proprio davanti alla sua abitazione, investito da un’auto condotta da Attilio Romero, l’uomo che, per ironia della sorte, qualche decennio dopo sarebbe diventato presidente proprio del Torino. Un volume di 160 pagine in cui si ripercorre la vita del calciatore comasco, vista sotto una luce diversa: più personale, intima, sconosciuta, dal momento che della sua storia calcistica si è detto e scritto molto. Pur senza tralasciare quest’ultimo aspetto, il libro porta il lettore alla scoperta del personaggio nelle sue sfumature meno note o addirittura sconosciute dell’uomo. Il volume si avvale di una prefazione del giornalista di La Repubblica Gianni Mura e una postfazione dello scrittore e giornalista Massimo Gramellini, grande tifoso del Toro e di Meroni. All’interno vi sono le testimonianze di chi

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ha condiviso il breve percorso terreno di Gigi: la sorella Maria, gli amici del cuore di Como (da Livio Prada a Graziano Brenna, da Giampiero Della Torre a Giampiero Majocchi), i tifosi di Genova e quelli di Torino. In primo piano, in questa sezione, l’ex compagno di squadra Natalino Fossati e il cantante Dino, all’epoca grande amico di Meroni. Vi sono poi i ricordi di Sandro Mazzola ed Emiliano Mondonico, del suo sarto di fiducia a cui affidava la realizzazione dei vestiti da lui disegnati e del tifoso torinese che fece invasione per avere la sua maglia. Di grande rilievo è anche la parte iconografica con molto materiale inedito e alcune “chicche” come il telegramma che Nereo Rocco spedì a Meroni alla vigilia dei Campionati del Mondo in Inghilterra, la lettera di convocazione dell’Inter o il contratto firmato con il Genoa. Infine il libro è arricchito da un cd realizzato dal cantautore comasco Luca Ghielmetti che ha scritto, dedicato e inciso una canzone all’indimenticato campione del calcio italiano. «Finalmente un libro che racconta com’era davvero Luigino - sottolinea commossa la sorella Maria -. In quelle pagine ho ritrovato mio fratello, il suo carattere aperto e solare, la sua voglia di vivere, le sue stravaganze che riflettevano il suo modo di essere. Tutto, però, raccontato nel modo giusto, senza sensazionalismi e senza esagerazioni. Luigino era davvero così come lo ricordano in questo bellissimo libro gli amici che lo hanno frequentato».


In alto, a sinistra, Gigi Meroni con la maglia del Torino; al centro, durante Genoa - Milan; a destra, con Livio Prada allo Stadio G. Sinigaglia; sotto, a sinistra, Gigi con un abito disegnato da lui; al centro, con la maglia del Calcio Como; a destra, con la maglia del Torino

Above, on the left, Gigi Meroni with the jersey of Torino; in the middle, during Genoa - Milan; on the right, with Livio Prada at Stadio G. Sinigaglia; below, on the left, Gigi with a suit by himself; in the middle, with the jersey of Calcio Como; on the right, with the jersey of Torino

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In alto, a sinistra, la copertina del libro; a destra, Maria Meroni; sotto, alcune pagine del volume "Gigi Meroni. Una vita a tutto campo" Above, on the left, the cover of the book; on the right, Maria Meroni; below, some pages of the book "Gigi Meroni. Una vita a tutto campo"

Gigi Meroni UNA VITA A TUTTO CAMPO To Gigi Meroni, the most important player born on the shores of Lake Como, is dedicated the book by Carlo Pozzoni Fotoeditore written by the journalist Pierluigi Comerio, entitled "Gigi Meroni - Una vita a tutto campo". An unpublished story of this champion who tragically died when he was 24 in October 1967 in a terrible car accident in Corso Re Umberto in Turin; Attilio Romero was driving the car, the man who 10 years later became the president of Turin. A volume of 160 pages about the life of the soccer player from Como represented in a more personal, intimate, unknown way; actually it was written a lot about his soccer experience. Without avoiding this last aspect, the book let the reader discover the soccer player including less known or also completely unknown episodes of his life. The preface of the book is by the journalist of Repubblica Gianni Mura and at the end there is a piece written by the writer and journalist Massimo Gramellini. Inside there are the interviews of the people who shared with him important

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moments of his life: his sister Maria, his best friends from Como (Livio Prada, Graziano Brenna, Giampiero Della Torre, Giampiero Majocchi), the fans of Genoa and those of Turin. At the beginning, the former team mate Natalino Fossati and the singer Dino, who at that time was a great friend of Meroni. Then the memories of Sandro Mazzola and Emiliano Mondonico, his personal tailor and a fan of Turin who enter the field to have his jersey. Pictures are also very interesting with lots of unpublished ones, for example the telegram sent to Meroni by Nereo Rocco at the eve of the World Championship in England. Then the book is enriched by a CD of the singer-songwriter of Como, Luca Ghielmetti who wrote and dedicated a song to the Italian soccer champion. ÂŤFinallly a book which tells exactly how Luigino was - stressed his sister Maria touched -. In those pages I found again my brother, his open and sunny personality, his lust for life, his extravagancies which reflected him. Luigino was really as his friends described him in this bookÂť.


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C U LT U R A

Il Delitto negli occhi (e nel cuore) di un magistrato testo Davide Cantoni foto Carlo Pozzoni, Mattia Vacca

Amore e morte. Una danza dell'orrore antica quanto la storia dell'essere umano. Sentimento che diviene follia, talora drammaticamente lucida, e poi distruzione. L'affermazione dell'io, una postura tradizionalmente maschile, che si trasforma nell'atto più violento, l'omicidio di una donna. Attraversa le parti più buie della mente e del cuore il libro di Vittorio Nessi, “Strani amori” (Robin edizioni, 260 pagine, 15 €). Il magistrato comasco, oggi procuratore aggiunto a Torino, ha raccolto alcune delle vicende più oscure di cui si è occupato (quelle che i giornali raccontano nelle pagine della cronaca nera, prima, e giudiziaria, poi) e ne ha fatto romanzo, racconto, in qualche modo anche un saggio. Un saggio atipico, però, dove l'io narrante di un procuratore, l'alter ego di Nessi Bruno Ferretti, riflette sulla condizione umana, sul rapporto dell'individuo e della società con la giustizia. L'uomo di legge, rigoroso, acuto, preciso non dimentica l'uomo nella sua carnalità nella sua inciampante ordinarietà. Un dialogo interno all'anima di Ferretti, segno di una mente viva, attenta, che nel quadro generale coglie i dettagli, le piccole pennellate dell'esistenza e ne fa una narrazione delicata, pulita, in cui la penna quasi non tocca il foglio. Un magistrato raccoglie, o meglio trova, i ricordi di una vita e scopre di poterne fare romanzo e racconto. Perché?

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«Vivendo mi è sembrato di capire che l’esistenza è formata da tre periodi egualmente intensi: il tempo per desiderare, il tempo per prendere, il tempo per restituire. Tra le tante cose che si possono donare, scrivere significa restituire una parte importante di sé». Vittorio Nessi diventa Bruno Ferretti. Dove inizia e dove finisce la sovrapposizione fra il pubblico ministero di carne e quello di carta? «Il pubblico ministero si muove nella realtà; Bruno Ferretti vive la fantasia come se fosse realtà. A ben vedere non c’è molta differenza. Quanta realtà giudiziaria c'è nei casi che racconta? «Il libro è liberamente ispirato a fatti realmente accaduti. E’ il frutto del materiale raccolto per le requisitorie dei processi ma ben presto se ne discosta perché lo scrittore è interessato ai contenuti simbolici della narrazione. In sintesi: è la voce di un pubblico ministero che ricerca sé stesso nei suoi rapporti con il male, attento ai grandi temi dell'esistenza, al dubbio, al dolore e al valore della poesia come elemento rasserenante delle vicende umane». Delitto per amore, delitto per pietà, delitto per rabbia. L'anima dell'essere umano pare giocare di continuo sul filo della bestia che ciascuno custodisce in sé. «Quando sembra che la crudeltà e il dolore

abbiano occupato l’intera volta celeste anche nei più efferati fatti di sangue arriva il momento di ascoltare la sofferenza propria e quella degli altri. E’ questo l’attimo più alto dell’esistenza. Quando la commozione si svela dal mondo scompaiono la violenza, la prevaricazione, i lutti, la solitudine». Dalle pagine emerge forte, a stretto giro di cronaca, quello che oggi viene definito “femminicidio”. Lei sembra suggerire che violenze di questo tipo muovano sempre dalla presa di coscienza del maschio. Che, prima o poi, coglie la netta superiorità della donna. «Nel libro si suggerisce un principio di analisi. Le regole che hanno canalizzato, per secoli, le dinamiche familiari sono entrate, all’improvviso, in crisi. La donna si è emancipata emotivamente e sessualmente. Lavorando, ha scardinato la ragione prima della dipendenza, quella economica. All’uomo è rimasta l’unica cosa oggettivamente superiore di cui l’ha provvisto la natura per adempiere ai suoi compiti biologici, la forza fisica, l’aggressività. Nel contempo, la donna ha rafforzato quelle caratteristiche che le hanno consentito di sostenere così a lungo il ruolo subalterno: la capacità di adattamento, la percezione dei mutamenti legati anche alla trasformazione del corpo nel corso della gravidanza, il valore della vita da lei simbolicamente trasmesso ai figli. La forza, come mezzo per il controllo,


Sopra, un momento della presentazione del libro

non è stata più sufficiente a contenere le dinamiche della coppia. Le donne se ne vanno quando decidono di andare, senza chiedere permesso, senza finzioni o compromessi e lasciano l’uomo perso, incredulo, incapace di darsene una ragione. Vulnerabile nella sua stessa essenza di dominio e di possesso, egli si abbandona all’impulso di vendetta, al delirio di voler sottomettere, nella fallace convinzione che quella sia l’unico risarcimento possibile. E’ un vero e proprio corto circuito che coglie molti, resi impreparati dal deserto emotivo, indifesi rispetto al cambiamento. Un cupio dissolvi, pieno e totale che invoca il nulla per sé e per il mondo intero. Da qui, in buona parte, nasce la tragedia». C'è un uso molto forte della citazione, letteraria, poetica, musicale. Spesso diretta, talora suggerita. Una scelta che evidenzia un registro stilistico e un ritmo precisi. «La narrazione è fortemente interessata ai valori simbolici delle vicende e i poeti, con la loro sensibilità, hanno lo straordinaria capacità di coglierne l’essenza delle cose con la forza e l’intensità delle loro parole». Un libro che nasce da un grande privilegio professionale. Lei è stato avvocato, giudice e infine pubblico ministero. Assume su di sé ogni prospettiva. E' stato un vantaggio in fase di stesura? «L’avvocato vede il processo dal punto di vista delle garanzie della difesa; il giudice è

Above, a moment of the book launch

terzo e imparziale. Sottoposto solo alla legge è orientato dal contesto probatorio. Il pubblico ministero è parte pubblica, interessato all’accertamento dei fatti realizza la pretesa punitiva dello Stato per le più gravi violazioni del patto sociale. Sommare nella propria esperienza professionale tutte queste sensibilità è un privilegio non indifferente. La narrazione ne ha beneficiato come se si potessero utilizzare tre macchine da presa per filmare un solo evento». Lasciamo il libro un istante. La sua carriera comasca è stata molto lunga. Quali casi affrontati negli anni lariani l'hanno segnata? «Quelli in cui l’imputato affermava con convinzione la propria innocenza contro l’evidenza della prova». Un pm non vince e non perde ma, certo, può vedere il giudice andare in una direzione diversa rispetto a quanto sperava. Cosa significa essere sicuri di una responsabilità, non poterla dimostrare e magari vedere un omicida a piede libero? «Il processo si occupa della giustizia possibile non di quella assoluta. Senza prove non si può condannare e solo il giudice può valutarle. A volte la conclusione di un processo sembra riduttiva rispetto alle aspettative. Le sentenze possono essere criticate ma devono essere rispettate. L’esito di un processo è giusto quando ha rispettato la legge. Queste

sono le regole del gioco. Nel suo percorso terreno l’uomo non è riuscito a inventare niente di meglio». Un pm comasco prestato a Torino. Molti si aspettano un suo ritorno, si dice in grande stile, nel tribunale lariano. E' vero? «Da qualche tempo ho imparato che la mattina è già difficile fare programmi per la sera, s’immagini parlare di cose di là da venire» Si dice che le avventure di Bruno Ferretti siano tutt'altro che finite. Qualche altro romanzo dovrebbe essere già in cucina. Come crescerà il suo personaggio? Abbandonerà, se non per qualche spunto, la realtà della cronaca per avventurarsi nella letteratura di genere? «Ogni persona interessata alla scrittura è legata a un tema che costituisce la sua lente di ingrandimento della realtà. Sotto questo aspetto il processo rappresenta un elemento che mi consente di declinare i più importanti sentimenti dell’uomo. Devo però dire che, nella mia esperienza, sono state le parole a condurmi la mano e non viceversa. Saranno loro a decidere». In ultimo, i cinque libri che tiene sempre a portata di mano. «Tre camere a Manhattan di Simenon, Un amore di Buzzati, Le braci di Marai, Una questione privata di Fenoglio, Educazione Europea di Romain Gary. Come si vede si torna sempre lì, all’amore e alla morte».

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Sopra, un momento dell'intervista

Above, a moment of interview

The crime in the eyes (and in the heart) of a magistrate Love and death. A dance of horror as ancient as the history of the human being. Feeling that becomes folly, sometimes dramatically lucid, and then destruction. The affirmation of the self, a traditionally masculine posture, that becomes the most violent action, a woman's homicide. It crosses the darkest parts of the mind and the heart the book by Vittorio Nessi, "Strani amori" (Strange loves) (Robin edizioni, 260 pages, 15 €). The magistrate of Como, today assistant attorney in Turin, picked up today some of the darkest stories of which he took care and he made a novel of it, in some ways also an essay. A particular essay however, where the narrating self of an attorney, the alter ego of Nessi Bruno Ferretti, talks about the human condition, about the relationship of the individual and the society with the justice. A magistrate picks up, or better finds, the memories of a life and he discovers to be able to make novel of it and story. Why? «In my life, it seemed I understood that life is equally formed from three intense periods: the time to desire, the time to take, the time to return. Among the so many things that can be given, to write means to return an important part of yourself». Vittorio Nessi becomes Bruno Ferretti. Where does it begin and where does the overlap between the real district attorney and the character of the book end? «The district Attorney moves in the reality; Bruno Ferretti lives imagination as if it were reality. And

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actually there is not a big difference. How much judicial reality can you find in the reported cases of the book? The book is freely inspired to facts really happened. It is the fruit of the material picked for the closing speech for the prosecution but well soon it becomes more focused on the symbolic contents of the narration. In synthesis: it is the voice of a district attorney that looks for himself in his relationships with the evil, attentive towards the great themes of the existence, the doubt, the pain and the value of the poetry as calming element of the human stories». Crime for love, crime for pity, crime for anger. The soul of the human being seems to play continuously on the thread of the beast that every guards inside. «When it seems that the cruelty and the pain have also spent the whole celestial time in the most ferocious facts of blood it comes the moment to listen to the personal suffering and the one of the others. And this the highest instant of the existence. When the emotion discloses, violence, abuse of power, mourning and loneliness disappear from the world». From the pages it strongly emerges, what is defined today in Italian "femminicidio" (women homicide). Such kind of violences come from the taking of conscience of the male. Sooner or later, he finds out the clear superiority of the woman. «The rules that for centuries canalized the family dynamics suddenly experienced a crisis. The wo-

man becomes emotionally and sexually emancipated. With her job, she destroyed the first reason of dependence, the economic one. The man just kept the only superior thing that nature gave him to carry out his biological assignments, the physical strength, the aggressiveness. At the same time, the woman has strengthened those characteristics that allowed her to play for a long time the subordinate role: the ability of adaptation, the perception of the changes linked to the transformation of her body during pregnancy, the value of life she symbolically transmitted to her children. The strength as a mean for control is no longer enough to contain the couple dynamics. Women go when they decide to go, without asking permission, without pretenses or compromises and they leave the lost man, incredulous, incapable of finding a reason. Vulnerability in his same essence of dominion and possession, he surrenders to the impulse of revenge, to the delirium to want to subdue, in the fallacious conviction that that it is the only possible reimbursement. It is a short circuit that gathers many, made unprepared by the emotional desert, defenseless in comparison to the change. A cupio dissolvi, full and total that invokes the nothing for himself and for the whole world. From here, in good part, tragedy is born». Finally, the five books always ready to read. «Three rooms in Manhattan by Simenon, A love by Buzzati, The fires by Marai, A private matter by Fenoglio. Finally, War and peace; in this book there is everything».


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anno X n.1

SPRING 2014

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LA GUIDA AGLI EVENTI DEL LAGO DI COMO, LECCO, VALTELLINA E TICINO LAKE COMO, LECCO, VALTELLINA AND TICINO EVENTS’ GUIDE

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foto© Archivio Villa D’este

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C U LT U R A

Mattia Vacca Istantanee di un rito di Davide Cantoni foto©Mattia Vacca La lotta rituale dei belli dei brutti (Bèi e i brùt), dei ricchi e dei poveri, dei grassi e dei magri, sempre in conflitto, in un'eterna danza che li contrappone. Tradizione secolare, canone primordiale, che passa da una generazione all'altra così come le maschere in noce che la rappresentano. E' il carnevale di Schignano, piccolo paese della Val d'Intelvi, in provincia di Como. Una celebrazione arcaica che ogni anno, tra dicembre e febbraio, viene rievocata lungo le frazioni del piccolo borgo per culminare in una celebrazione continua tra il sabato e il martedì che precedono le Ceneri. Un'opera teatrale corale dove non v’è distinzione tra verità e menzogna, tra figurante e spettatore, dove si rappresenta il momento in cui i migranti devono ripartire, lasciare casa, famiglia e avventurarsi lungo le strade dell’Europa per lavorare. I migranti che tutto sommato ce l’hanno fatta, i Bèi, e quelli che non hanno cavato un soldo, I Brùt. Un rito pubblico, una laica religiosità finita al centro di un fotoprogetto durato quasi tre anni. Il lavoro è del fotografo comasco Mattia Vacca, collaboratore del Corriere della Sera e di altre testate. Pluridecorato a livello internazionale, vincitore di decine di premi e menzioni per i suoi reportage. Su tutti è doveroso citare il Royal Photographic Society Awards nel 2013 e il Sony World Photography Awards nel 2012. “Mi è stato concesso il dono di entrare nell'intimità di una comunità tradizionalmente chiusa”, racconta con semplicità non sottolineando a sufficienza la straordinaria capacità di aver conquistato la fiducia degli schignanesi, di aver fatto

aprire le porte delle loro case, dei laboratori, di aver mangiato, bevuto e dormito con loro per quasi tre anni. E’ talento anche questo, l’altra arte di Vacca: farsi voler bene. “Non ho mai amato il carnevale – racconta Vacca – almeno fino a quando otto anni fa sono arrivato a Schignano per un servizio”. E’ stato subito amore. “Caos, bolgia, baraonda mi hanno travolto, straniato. Ne sono rimasto così affascinato da decidere di tornare con più calma”. Poi, qualche anno dopo, l’intuizione. “Stavo cercando uno spunto per un progetto long-term, un lavoro che fosse la naturale prosecuzione di “S’Ardia”, sviluppato in Sardegna”. La ricerca di Vacca si concentra sui luoghi che resistono, nonostante tutto. Piccoli spazi sociali, rurali, culturali dove la velocità ipertrofica della società urbanizzata 2.0 non riesce a penetrare. Ma non si tratta di comunità ferme o nostalgicamente rivolte al passato, piuttosto di borghi e paesi dove la tradizione evolve, cambia e progredisce, passando di padre in figlio, senza snaturarsi. L'occhio del fotografo esplora con discrezione la sapienza dei maestri mascherai, mostra il volto nascosto di un paese che, con un equilibrato lavoro di postproduzione, pare scolpito nel sale mentre ospita i colori e le forme dalla follia tribale di un carnevale delle origini. Il libro, “A winter's tale”, curato da una dei guru italiani in campo fotografico, Emanuela Mirabelli, è al centro di un progetto di Crowfunding (sostegno attraverso internet). E’ possibile contribuire attraverso questo link: www.kisskissbankbank.com/a-winter-s-tale

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In queste pagine, immagini del carnevale di Schignano contenute nel libro In these pages, images of the carnivak of Schignano contained in the book

Mattia Vacca Snap-shots of a ritual The ritual fight of the beauty and the ugly ones (Bèi e i brùt), of the rich and the poor ones, of the fat and the skin ones, always in conflict, in an eternal dance which make them be in opposition. Ancient tradition, essential element, which goes from one generation to the other, just like the masks in walnut representing it. It is the carnival of Schignano, small village in the Val d'Intelvi, in the province of Como. An ancient celebration that every year, between December and February, takes place along the suburbs of the small village to end with a non-stop celebration between Saturday and Tuesday which continue until Wednesday. A coral theatre show where there is no distinction between truth and lie, between character and spectator, with the representation of the moment when the migrants have to depart, leaving home, family and they go along the streets of Europe to work. The migrants who made it, the Bèi and those who didn't, the Brùt. A public ritual a laic religiousity represented in a photoproject of about three years. The work of the photographer of Como, Mattia Vacca, who collaborates with the newspaper Corriere della Sera and other magazines. Famous at international level, he won dozen of awards and recognitions for his reports. Two above the others, the Royal Photographic Society Awards in 2013 and Sony World Photography Awards in 2012. “I got the opportunity to reach intimancy with a community that traditionally is very closed", says Mattia with simplicity, without stressing the extraordinary ability he

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had to conquer the trust of the people of Schignano; actually they opened the doors of their houses, laboratories and so he ate and stayed with them for about three years. This is another talent Mattia has: let people love him. "I never liked the Carnival - he says - at least until I came to Schignano for work 8 years ago". It was love at first sight. "Caos, crowd, big noise overwhelmed me. I was so fascinated that I decided to come back with more calm". Then, after some years, the intuition. "I was looking for an idea for a long term project, a work that could be the the natural continuation of "S'Ardia", developed in Sardinia". The research of Vacca is focused on places which are still there, despite everything. Small social,rural, cultural areas where the high speed of the urban society 2.0 cannot interfere. But we are not talking about closed community nostalgically focused on the past, instead we are talking of suburbs and villages where tradition continues, changes and develops, passing from father to son, without losing its significance. The eye of the photographer explores the knowledge of the mask masters with discretion. It shows the secret side of a country that, with a balanced work of postproduction, looks like sculptured in the theatre while it hosts colors and forms of tribal insanity of a primordial carnival. The book, "A winter's tale�, edited by one of the Italian guru of photography, Emanuela Mirabelli, is in the middle of a "Crowfunding" project. It is possible to join the cause: www.kisskissbankbank.com/a-winter-s-tale

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C U LT U R A

Andrea Vitali presenta la sua ultima opera di Gabriele Palimento foto Enrico Levrini

Una passione nata nel 1982 durante l’anno di “naja”. Un modo per sentirsi vicino al suo Lago, un senso di appartenenza ed un amore che ha il colore della casacca del Como. Così Andrea Vitali, scrittore bellanese, ma è più esaustivo il termine lariano, ha voluto introdurre la conferenza di presentazione della sua ultima opera intitolata “Premiata ditta sorelle Ficcadenti” edita da Rizzoli. Un amore per il Como che negli anni si è sempre più rafforzato. Il piacere di gustarsi una partita di pallone sugli spalti descritto in poche parole, ma pregne di fascino e capacità narrativa come solo Vitali sa fare. Un legame testimoniato anche dalla sciarpa da tifoso che l’autore indossa durante tutta la conferenza. Poi il nuovo libro. La fotografia perfetta del paese di provincia. Ambientato a Bellano, narra le storie che si tramandano di persona in persona, di generazione in generazione, partendo da un luogo, ormai in disuso da diversi anni ma che all’interno racchiude ricordi, profumi e sentimen-

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ti non ancora scrostati da quelle mura ormai dimenticate da tutti. Ci pensa l’autore a riaprire quel luogo e a raccontarne con ironia e sagacia le avventure dei personaggi che là dentro hanno vissuto o soltanto sono stati di passaggio. Strana non solo la location della conferenza, ma anche l’orario: appena prima della partita di campionato di prima divisione, nella sala stampa dello stadio G. Sinigaglia. Un connubio reale tra sport e cultura. Il calcio, da sempre fenomeno di massa ed espressione di cultura sportiva quando trasmette valori sani e puliti, si sposa con la manifestazione massima della cultura ovvero la scrittura. La società comasca anche in questo sta dando segnali positivi di cambiamento e di partecipazione sociale. Un cammino intrapreso che si sta sviluppando con iniziative non necessariamente legate al mondo dello sport, ma che con lo sport vanno strettamente a braccetto per l’accrescimento culturale e il coinvolgimento del territorio.


Sopra, da sinistra, Fabio Bruni, Andrea Vitali e Flavio Foti; sotto, Andrea Vitali mentre firma uno dei suoi libri Above, from left, Fabio Bruni, Andrea Vitali and Flavio Foti; below, Andrea Vitali signs a book

Andrea Vitali presents his latest book

A passion born while he was doing military service in 1982. A way to feel close to his, Lake Como, a sense of belonging and a love that bears the colors of Como's football team. With this in mind author Andrea Vitali, born in the village of Bellano but more a citizen of Lario (another name for Lake Como) wanted to present his new book, Premiata ditta sorelle Ficcadenti, (award-winning company, Ficcadenti Sisters) published by Rizzoli. A love for Como that down the years has only become stronger. The pleasure of watching a game of football at the stadium is briefly but charmingly narrated in a style only Vitali is capable of doing. The author shows his bond with the local football team by wearing their scarf during the whole of the book presentation. Then came the new book itself, a perfect snapshot of village life. Set in Bellano, it narrates stories that pass on from person to person, generation to generation starting from a place abandoned years ago but inside it still housed memories, scents

and sentiments not yet peeling off the walls forgotten by everyone. The author opens up that place to tell with irony and sagacity the stories of characters who lived in it, or just dropped by. Not only was the setting of the book presentation but also the hour was unusual: at the press office of Como's football stadium, G. Sinigaglia, just before the beginning of a scheduled, official game. A real mixture of sport and culture. Football, a phenomenon that has always involved the masses and is considered an expression of sport culture, when it embodies respect for human values, here espouses writing, perhaps the highest expression of culture. The society in Como also in this field is showing positive signs of change and social participation. The path taken, the new attitude is leading to further developments with initiatives not necessarily linked to sport but share many aspects with it regarding cultural growth that involves the whole area.

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SPORT

RODA SBARCA IN AMERICA foto Archivio Roda

Nel 2014 Gianluca Roda è stato protagonista di un duplice, prestigioso, esordio: quello sul circuito di Daytona per la storica 24 ore che si svolge dal 1966 in Florida e quello che lo ha visto al volante di una Ferrari 485 GT Grand AM a fianco dei compagni Paolo Ruberti, Piegiuseppe Perazzini e Davide Rigon, dopo anni trascorsi alla guida di una Porsche. Ma l’avventura 2014 di Gianluca Roda ha visto sul circuito statunitense solo il suo esordio perché Gianluca Roda da aprile sarà impegnato nel mondiale endurance insieme allo storico compagno Ruberti e ad un pilota venezuelano al volante di una Ferrari 458 GT2.

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Roda lands in America In 2014 Gianluca Roda is protagonist of a double prestigious beginning: on the circuit of Daytona for the historical 24 hours held from 1966 in Florida and on a Ferrari 485 GT Grand AM with his mates Paolo Rubert, Piegiuseppe Perazzini and Davide Rigon, after years spent on a Porsche. But the adventure of Gianluca Roda saw on the American circuit just the beginning because Gianluca Roda is involved from April in the world endurance together with his historical mate Ruberti and a driver from Venezuela on a Ferrari 458 GT2.

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SPORT

A sinistra, Antonio Munafò On the left, Antonio Munafò

Progetto Giovani Cantù di Fabrizio Comerio foto Progetto Giovani Cantù Il Progetto Giovani della Pallacanestro Cantù sta acquistando sempre più valore ed importanza e il merito di questa crescita sempre più vertiginosa è sicuramente in primis di Antonio Munafò, ideatore e creatore del progetto. Una vera e propria scuola di sport, ma soprattutto di vita, il Progetto Giovani ogni giorno raggruppa migliaia di ragazzi e bambini devoti a questo magnifico gioco. In questa intervista Antonio Munafò ci spiega quali sono i segreti, ma soprattutto gli obiettivi futuri del Progetto Giovani. Come sta andando il percorso di Progetto Giovani? «Direi molto bene. In questi anni abbiamo sicuramente conosciuto un processo di crescita sia dal punto di vista organizzativo che da quello tecnico e ora possiamo dire che il Progetto Giovani Cantù è una realtà affermata e apprezzata non solo nella nostra zona, ma in tutta Italia. E’ chiaro che il lavoro da fare è molto, così come è ingente l’impegno economico che il PGC richiede: per questo voglio ringraziare tutti i nostri partner che con il loro contributo permettono a questa realtà di continuare il suo cammino con l’auspicio che se ne aggiungano sempre di nuovi. Non dimentichiamoci che il Progetto Giovani ha anche un rilevante ruolo sociale visto che coinvolge, tramite le società collegate, circa 2000 bambini e 3000 ragazzi e che lo sport, con i

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suoi valori, è un importante veicolo di formazione». Quali sono gli obiettivi futuri di Progetto Giovani? «L’obiettivo rimane sempre quello: formare dei ragazzi che un giorno possano allenarsi e, perché no, giocare, con la nostra Serie A. Un aspetto a cui teniamo molto e su cui ci impegneremo ancora di più nei prossimi anni è quello della collaborazione con tutte le società che costituiscono il Progetto Giovani Cantù che rappresentano una parte fondamentale del nostro mondo». Un giovane cresciuto in Progetto Giovani come Awudu Abass sta facendo molto bene in serie A, è un motivo di orgoglio? «Assolutamente sì. Abass, insieme a Giacomo Maspero e Sebastiano Bianchi che calcano comunque palcoscenici prestigiosi rispettivamente in Legadue Gold e Silver, è il primo giovane cresciuto nel nostro vivaio che ha avuto l’occasione di ricoprire un ruolo importante nel roster della Serie A e deve essere un esempio per tutti i ragazzi che fanno parte del Progetto Giovani». C'è qualcun altro che sta seguendo le sue orme? «Non voglio fare dei nomi perché non sarebbe giusto. Segnalo però che diversi nostri ragazzi sono stati convocati nei raduni delle varie nazionali italiane di categoria e anche questo per noi rappresenta un riconoscimento importante».


In questa pagina, immagini della Opening Night In this page, images of Opening Night

Progetto Giovani of Pallacanestro Cantù is getting more and more value and importance thanks to Antonio Munafò, who developed this project, in this interview he explains us the future goals. How is the path of Progetto Giovani going? «I would say very well. In these years for sure we experienced a growth both from the organization point of view and from the technical point of view and now we can say that Progetto Giovani Cantù is a strong reality appreciated all over Italy. It is clear that there is a lot of work to do and the economic effort that PGC requires: for this reason I want to say thank you to all our partners who with their contribution let this reality continue on its path. Progetto Giovani has also an important social role, because it involves, with the other connected clubs, around 2000 children and 3000 kids and sport and its values represent an important training». What are the future goals of Progetto Giovani?

«The goal is to prepare kids who one day could practise and why no, play with our Serie A. We rely a lot on this aspect and we will strongly commit ourselves during the next years in order to collaborate with all the clubs that are part of Progetto Giovani Cantù». A kid grown in Progetto Giovani, that is Awudu Abass is doing very well in serie A, are you proud of him? «Sure. Abass, together with Giacomo Maspero and Sebastiano Bianchi who play at a prestigious level, in Legadue Gold and Silver, is the first player who grew in our breeding ground who got the opportunity to have an important role in the roster of Serie A and he is an example for all the kids». Is there someone else who could be so successful? «I don't want to mention someone in particular, but I want to say that many kids took part in the meetings of the Italian national teams of the different categories».

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SPORT

Briantea84 porta a Cantù il nuoto italiano paralimpico di Fabrizio Comerio foto Archivio Briantea84

Il 27 aprile a Cantù si disputerà il Campionato italiano giovanile di nuoto paralimpico, evento organizzato dalla Briantea84 che sarà presente anche con quattro suoi atleti. Sarà una grande kermesse quella in programma nella piscina comunale di Cantù che per la prima volta ospiterà un evento di tale importanza. Ci saranno molti dei futuri campioni del nuoto perché l’età dei ragazzi in gara oscillerà tra i 10-22 anni, ossia si andrà dagli esordienti fino ai juniores. Il responsabile tecnico di nuoto della Briantea84 Alessandro Pezzani è entusiasta dell’avvenimento: «Siamo davvero felici che i campionati nazionali si disputino a casa nostra; quel giorno la piscina di Cantù ospiterà un centinaio di atleti provenienti da tutta Italia e saranno 35 le squadre in competizione. Il

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livello sarà ovviamente molto alto, arriveranno i migliori prospetti di tutta la nazione e noi siamo fieri di partecipare con quattro giovani di grande livello provenienti dal vivaio della Briantea84 come Cristian Sirica, Elena Pietroni, Daniele Castello e Ruggero Colombo. Siamo contenti perché la nostra città e la provincia stanno rispondendo alla grande in questo 2014: infatti dopo i bellissimi campionati italiani paralimpici invernali, che si sono svolti proprio nella piscina di Muggiò, ora toccherà a Cantù ospitare questo importante evento, vuol dire che Como è viva e tiene allo sport in generale. Per Cantù sarà la prima volta per cui non abbiamo esperienza, ma stiamo lavorando tanto e bene per far sì che questi campionati vadano alla grande».


In questa pagina,atleti della Briantea84

In this page, athletes of Briantea84

Briantea84 brings the Italian paraolympic swimming in Cantù O n 27 t h A p r i l i n C a n t ù i s h e l d t h e I t a l i a n y o u t h c h a m pionship of paralympic swimming and Briantea84 is taking par t with 4 of its athlets. An impor tant event in the swimming pool of Cantù, that for the first time hosts this competition. Many of the future champions will be there, t h e a g e a c t u a l l y i s f r o m 10 t o 2 2 y e a r s o l d . T h e c o a c h o f B r i a n t e a 8 4 , A l e s s a n d r o P e z z a n i i s v e r y p r o u d : « We a r e r e ally ver y happy that the national championship is played here; on that day the swimming pool of Cantù will guest a b o u t 10 0 a t h l e t s c o m i n g f r o m a l l o v e r I t a l y a n d t h e t e -

a m s w i l l b e 35 . T h e l e v e l i s v e r y h i g h , t h e b e s t i n I t a l y a n d we are proud to take par t with 4 young athlets of high level coming from Briantea84, that is Cristian Sirica, Elena P i e t r o n i , D a n i e l e C a s t e l l o a n d R u g g e r o C o l o m b o . We a r e happy because our cit y and our province are ver y activ e i n 2 014 , a f t e r t h e b e a u t i f u l I t a l i a n w i n t e r p a r a l y m p i c championship in the swimming pool of Muggiò, now it is the turn of Cantù. It means that Como is alive and is inter e s t e d i n s p o r t . F o r C a n t ù i t i s t h e f i r s t t i m e , w e a r e w o rk i n g a l o t t o l e t t h e s e c h a m p i o n s h i p s b e a g r e a t s u c c e s s ».

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FOOD AND DRINK

CUCINA & CANTINA KITCHEN & CELLAR

Davide Lacchini Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il Ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo AnticoSuisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como".

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di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni

Emanuele Riva Emanuele Riva, classe 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d' Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore.

Si ringrazia per la disponibilità e la collaborazione la dott.ssa Isa Botta e il Centro di Servizi Formativi di Como ENAIP, via Dante 127 (www.enaip.lombardia.it)


CREMA DI ZAFFERANO CON FILETTI DI MISSOLTINO, POMODORI CONFIT E FIORI EDULI

SAFFRON CREAM WITH FILET OF MISSOLTINO, CHERRY TOMATOES, 12 EDIBLE FLOWERS

Dose per 6 persone:

To serve 6:

kg 0,8 di patate, 4 g di zafferano, 3 missoltini, 6 pomodori confit ciliegino, 12 fiori eduli, 2 scalogni, 1 dl olio di oliva extra vergine, 1 bicchiere di vino bianco,1,5 dl di brodo vegetale, sale q.b.

kg 0,8 potatoes, 4 g of saffron, 3 missoltino, 6 cherry tomatoes, 12 edible flowers, 2 shallots, 1 dl of extravirgin olive oil, 1 glass of white wine, 1.5 liters of vegetable broth, salt

Procedimento Preparare circa 1,5 lt di brodo vegetale (con 2 carote, 2 gambi di sedano, 1 cipolla, 1 ciuffo di prezzemolo). Sbucciare le patate, tagliarle a piccoli pezzi e rosolarle leggermente in una casseruola con l'aggiunta di olio e scalogno precedentemente soffritto, sfumare con il vino e aggiungere il brodo. Cuocere per circa 40 minuti e per non perdere il profumo aggiungere lo zafferano solo a cottura ultimata. Mixare per ottenere una crema vellutata. Nel frattempo eliminare la testa e la coda dei missoltini ed eventuali squame, lasciarli a rinvenire in abbondante acqua fredda per circa 15 minuti. Scottarli leggermente da entrambi le parti in padella antiaderente, sfilettare e tagliare i filetti ottenuti in listarelle, tenerli al caldo ed inserirli in seguito nella crema. Lavare i fiori ed eliminare il gambo. Asciugare i petali che vi serviranno per guarnire il piatto.Presentazione: adagiare la crema ben calda in un piatto fondo, sistemare in centro il pomodoro confit e ultimare lasciando casualmente cadere qualche petalo di fiore.

Preparation Prepare 1.5 liters of vegetable broth (with 2 carrots, 2 celery stems, 1 onion, some parsley).Peel the potatoes, cut them into small pieces and cook brown in a pot adding oil and shallot, previously fried, simmer with white wine until reduced, add the broth and cook for about 40 minutes, add the saffron when the cooking is finished, in order not to lose the fragrance. Mix to have a velvet cream. In the meantime cut the head and the tail of the missoltini and also the scales, put them in abundant cold water for about 15 minutes. Sear them on both sides in a nonstick pan, fillet and cut the fish into small stripe, keep them warm and add them to the cream. Wash the flowers and eliminate the stem, dry the petals you need for the decoration of the plate. Presentation: put the warm cream in a soup plate, put one tomato in the middle and then decorate with some flower petals.

CURIOSITA' “DA AGONI A MISSOLTINI” All'origine, appena pescati, hanno il nome di agoni. In seguito, dopo il procedimento di essicazione, di salagione e di conservazione in contenitori chiamati missolte, prendono il nome di missoltini, forse prendono il nome proprio dall'uso di questi ultimi. I missoltini sono una semi-conserva ittica tipica del lago di Como.

CURIOSITY “FROM TWAITE SHAD TO MISSOLTINI” Once fished they are called twaite shad, after the drying procedure, the salt procedure and the conserve in containers called 'missolte', they are named after them: missoltini. They are a ichthyic half conserve typical of the area of Lake Como.

ROSATO VALLAGARINA IGT DUMALIS - GRIGOLLI BRUNO La morbidezza e il profumo di un petalo di rosa, un sorso pieno ma delicato. La zona è quella del merlot, del cabernet, ma anche del marzemino e del lagrein, i famosi rossi del Trentino. Questo vino è una versione rosata di quelle uve che Bruno Grigolli ama molto. Un naso fresco ed accattivante, che racconta di un bianco e un palato che più si avvicina a quello di un vino rosso, sorregge anche piatti di media struttura, aromatici e saporiti.

ROSATO VALLAGARINA IGT DUMALIS - GRIGOLLI BRUNO The softness and the flavour of a rose, a full but delicate sip. The area is the one of Merlot, cabernet; but also of marzemino and lagrein, the famous red wines from Trentino. This wine is a rosè version of the grapes that Bruno Grigolli loves so much.. A fresh and captivating nose, which tells of a white and a palate that get close to the one of a red wine, it also supports aromatic dishes of medium structure.

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TESTAROLI ALLA CREMA DI BASILICO CON ASPARAGI E PINOLI IN FONDUTA AL PECORINO DI PIENZA.

TESTAROLI WITH BASIL CREAM, ASPARAGUS AND PINE NUTS IN FONDUE OF PECORINO CHEESE OF PIENZA.

Per i testaroli:

Preparation of the testaroli:

Dosi per 6 persone: 300 g di farina di semola o farro, 300 g di farina tenera bianca, 600-700g. di acqua, un pizzico di sale.

To serve 6: 300 g of wheat flour or hulled wheat, 300 g of soft white flour, 600 g - 700 g of water, a pinch of salt.

Preparazione In un recipiente mescolare le due farine passate al setaccio e, sempre mescolando, aggiungere poco alla volta dell’acqua tiepida ed un pizzico di sale, ottenendo una pastella molto morbida (fluida), passarla da un colino per togliere eventuali grumi e ancora mescolare. Lasciare riposare per 15 minuti circa. Scaldare il testo in ghisa sul fuoco che può essere sostituito da una padella antiaderente e versare la pastella fino a raggiungere uno spessore di circa 3 mm. Cuocere circa 4 minuti per lato. Raffreddare e tagliare a losanghe di circa 3 cm per lato. Immergere i testaroli in abbondante acqua calda e salata (importante l’acqua non deve bollire) e lasciare rinvenire alcuni minuti (max 2.) Colare e condire a freddo con pesto e distribuirli nel piatto ricoperto a specchio con la fonduta di pecorino e contornare con punte di asparagi precedentemente cotti a vapore e pinoli tostati.

Preparation Mix the two flours passed through a sieve in a pot and keep mixing adding gradually lukewarm water and a pinch of salt, so you get a very soft batter (fluid) pass it in a strainer to eliminate possible lumps and keep mixing. Let it stand for about 15 minutes. Warm a cast iron pot or in a non-stick pot on the fire and add the batter until you reach a thickness of about 3 mm. Cook for about 4 minutes each side. Cool down and cut the lozenge of about 3 cm each side. Put the testaroli in abundant warm water with salt (important: no boiling water) and let it come out in 2 minutes. Drain and add the pesto, put them on the dishes covered with the fondue of pecorino and add the asparagus previously cooked with steam and toasted pine nuts.

Ingredienti e preparazione della crema di basilico: 150 g di foglie di basilico, 100 g di pinoli, 30 g di gherigli di noci, 1 dl di olio extra vergine di oliva, 1 dl di crema di latte, sale q.b. Porre gli ingredienti in un mortaio e pestare fino a ridurre tutto in poltiglia, versare l’olio, la panna e aggiungere il sale.

Ingredients and preparation of the basil cream: 150 g of basil leaves, 100 g of pine nuts, 30 g of nut kernel, 1 dl of extravirgin olive oil, 1 dl of milk cream, salt. Put the ingredients in a mortar and make a mush, pour oil, cream and salt.

Ingredienti e preparazione della fonduta di pecorino: 200 g di pecorino morbido, 2 dl di latte, fare una besciamelle con 10 g di burro e 10 g di farina piu un tuorlo d'uovo, unire il pecorino tagliato a dadini e sciogliere a fuoco leggero.

Ingredients and preparation of the fondue of pecorino: 200 g of soft pecorino, 2 dl of milk. Make a béchamel with 10 g of butter and 10 g of flour and a yolk and then add the pecorino cut in small parts, melt at low flame.

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TIMORASSO DI DERTHONA 2010 VINO BIANCO - VIGNETI MASSA Tra le colline dell’Oltrepò ed i promontori del Gavi, non distante dal confine emiliano e dall’entroterra ligure, nasce questo vino poliedrico, identità di un territorio vinicolo quasi sconosciuto. Siamo nei colli tortonesi dove l’uva Timorasso regna nei vigneti! Questo vino una volta assaggiato lascia il segno; il suo carattere fresco e sapido, ha tutte le carte in regola per gareggiare contro i più rinomati vini del nord Italia! Temperatura di servizio 10°C

TIMORASSO DI DERTHONA 2010 VINO BIANCO - VIGNETI MASSA In the hills of the Oltrepò and the promontories of the Gavi, not far from Emilia and from Liguria, this polyhedric wine was born, identity of a wine area almost unknown. Located in the hills of the Tortona area, the grapes Timorasso rule! Once tasted, this wine leaves a sign; its fresh and fruity taste has all the characteristics to compete with the most important wines from the north of Italy! To serve at 10°




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