magiclake summer 2007

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summer 2007 - anno III - n. 2

Area

Sport

Anniversary

Food & Drink

Piero Busnelli Piero Busnelli

La polizia di Como The Polizia of Como

Un secolo di golf A Century of Golf

Nessi&Majocchi Nessi&Majocchi

I ristoranti dei Vip The VIPs restaurants

summer 2007 - anno III - n. 2 www.comosmagiclake.com E 1,00

Magic Lake Como Review

People

il LAGO delle

star

The Lake of the Stars

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8

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SOMMARIO / SUMMARY

146 128

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80 anni di Nessi&Majocchi Eighty years of Nessi&Majocchi

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Il Lago delle Star The Lake of the Stars

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Piero Busnelli e B&B Italia Piero Busnelli and B&B Italia

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territorio itinerari

Avventura Usa per Joe Fly Joe Fly’s US Adventure

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Un secolo di golf A Century of Golf

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Mr Fontana e il Gatto Nero Mr Fontana and the Gatto Nero

144

Lago balneabile dall’estate 2009 Safe Bathing in the Lake from summer 2009

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Navigare insieme sulla strada d’acqua Sailing together along the way of Water

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Molina, borgo medievale culla di uomini illustri Molina, a mediaeval hamlet where illustrious men were weaned

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Occhi al cielo, ci sono i fuochi Watch the Sky for Fireworks

56

Da un secolo la banca di Cantù A Century with the Bank of Cantù

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Amici di Como, mecenati per scelta Friends of Como, Patrons by Choice

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Tolomeo Gallio, il “Cardinale di Como” Tolomeo Gallio the ‘Cardinal of Como’

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Turismo religioso sul Lago di Como Religious Tourism on Lake Como

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La Murrina, i nuovi modelli La Murrina new models

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Centro Porsche Como & Nausika-Cranchi 31 Centro Porsche Como & Nausika-Cranchi

In caso di emergenza componi il 113 In cases of emergency dial 113

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sport

De Sfroos note d’acqua dolce De Sfroos fresh water notes

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Tremezzo Palace, emozioni a cinque stelle Tremezzo Palace, 5-star Emotions

110

Un’estate da Campione A Summer ‘da Campione’

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Totone di Campione Totone di Campione

125

Sotto il nido dell’aquila Under the eagle’s nest

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I tesori di Inverigo The treasures of Inverigo

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food & drink

Cortesia e originalità ai Due castagni 146 Courtesy and originality at the Due Castagni

advertising

people

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Sapori di lago al Vapore Tastes of the Lake at the Vapore

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Una giornata da Vip all’Harry’s Bar VIPs for a day at Harry’s Bar

150

Il Maestro Martino da Como Master cook Martino da Como

152

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Tutti gli appuntamenti dell’estate in provincia di Como si trovano su What’s on All the events for the summer in the province of Como can be found on What’s On

Forum Como, il nuovo centro di Como Forum Como, the new Como city centre

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Nuova Mecedes Classe C. Solo da S.C.A. New Mercedes Classe C. Only from S.C.A.

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summer 2007 anno III - n. 2

Macef, la fiera della tua casa Macef, your own home fair

60

In sella nel silenzio Riding in Silence

80

Studio Commerciale e Legale Puntello e Bianchi Account and Law Firm Puntello e Bianchi

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In copertina: Robert De Niro nel film “Analyze That”, foto Phillip V. Caruso © Warner Brothers

Zoo di Simona Simona’s Zoo

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In the photo cover: Robert De Niro in the film “Analyze That”, photo by Phillip V. Caruso © Warner Brothers


Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO)

Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. piazza Duomo 17 - 22100 Como Tel. 031.26.89.89 e-mail info@comosmagiclake.com Patrocinata da • Sponsored by Provincia di Como Comune di Como, Comunità Montana Lario Intelvese Comunità Montana Alto Lario Occidentale Camera di Commercio di Como Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Comune di Como Azienda Turistica di Campione d’Italia Cai Como, Touring Club Italiano Progetto editoriale • Research Editors Daniele Brunati Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani Direttore responsabile • Executive Manager Franco Bartolini Direttore editoriale • Editor-in-Chief Paolo Annoni Progetto grafico • Art Director Samuela Chindamo

Copyright Edizioni DIELLE srl Milano - per gentile concessione

Testi • Research and Material Paolo Annoni, Andrea Bambace, Franco Bartolini, Anna Campaniello, Emanuele Caso, Marco Corti, Viviana Dalla Pria, Marcello Dubini, Lorenzo Morandotti, Paolo Moretti, Don Eugenio Mosca, Massimo Moscardi, Duccio Roggini, Samantha Panzeri, Mauro Peverelli, Alfredo Ratti, Enrico Sala, Katia Trinca Colonel Pubblicità • Advertising Andrea Pedretti Traduzioni • Translations Jerry Edwards Revisione testi • Proof reading Carla Pomoni Foto • Photographic Material Sergio Baricci, Franco Bartolini, Mattia Vacca, B&B Italia, Enzo Pifferi per Nessi & Majocchi, Questura di Como, Catholic Press Photo, Navigazione Lago di Como, Archivio Editoriale srl, Archivio Azienda Turistica Campione, Rattiflora, Cai Como, Circolo Golf Menaggio e Cadenabbia, ufficio stampa Tremezzo Palace, ufficio stampa Joe Fly, Andrea Balzaretti, ufficio stampa Macef, Universal Studios, Warner Bros, Fondazione Don Carlo Gnocchi Segreteria di redazione • Editorial Support Team Floriana Pistone Amministrazione • Administration Rosaria Casali Pubblicità • Advertising TBM Service & C. piazza Duomo 17 - 22100 Como Tel. 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it Amici di Como

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Provincia di Como

Comune di Como

Comunità Montana Lario Intelvese

Comunità Montana Alto Lario Occidentale

C.C.I.A.A.

Azienda Turistica Campione d’Italia


La Murrina, in Via Milano 74 a Como è un importante showroom dedicato al design. Un orientamento dell’azienda che è andato consolidandosi, attraverso la collaborazione con importanti progettisti del panorama contemporaneo. Conseguentemente, gli spazi espositivi sono andati modificandosi per ospitare queste nuove collezioni di luci, che seguono un’importante svolta nella storia dell’azienda. Presso il negozio di Como, le nuove collezioni, trovano la loro collocazione in un contesto leggero e volutamente sobrio, per esaltare e rendere leggibile il prodotto. Turnover, Princess, Crazy ed Esibizione, collezioni che giocano sulle varie sfumature dell’arancione. TURNOVER

la murrina

I nuovi modelli

La Murrina is an important showroom situated in Como, at 74 Via Milano, which is completely dedicated to glass design. The company has consolidated this trend through the collaboration with important designers of the contemporary art-world. As a consequence the exibition rooms have been lately modified in order to place the new collection of light objects which represent an important turning point in the history of the company. The new selected pieces have been intentionally shown in a simple and sober framework so that they can appear in all their beauty. Turnover, Princess, Crazy and Esibizione are all objects in which the successful use of the entire range of orange color can be admired.

PRINCESS ESIBIZIONE

CRAZY

la murrina new models

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www.amicidicomo.it

PEOPLE

80 anni di

Ottant’anni di edifici, monumenti famosi nel mondo, costruzioni preziose come gioielli. Ottant’anni di fatiche, sfide e grandi successi. In poche parole, ottant’anni di Nessi&Majocchi. Una storia comasca nata il 30 giugno 1926 dalla voglia di impresa del fondatore Angelo Majocchi che, insieme con Venanzio Nessi e Severino Tagliasacchi, fondarono l’azienda di costruzioni che – non solo metaforicamente – ha realizzato mezza Como e molto di più. Oggi, dopo quasi cinquant’anni al vertice dell’impresa in gran parte condivisi con il fratello Mario e in ultimo con il figlio Angelo, negli occhi del figlio del fondatore, Giampiero Majocchi, classe 1930, brilla ancora una luce orgogliosa per i tanti traguardi tagliati nel tempo. «Ci ha sempre guidati l’amore per questo lavoro – ricorda Majocchi – Costruire richiede impegno, spirito di sacrificio, professionalità. Soltanto con queste doti, mantenute nel tempo da tutti coloro che hanno fatto la storia dell’azienda, si possono creare e poi rivivere nel tempo le opere realizzate». Tantissimi i segni tangibili lasciati dalla Nessi&Majocchi sul territorio. Impossibile non citare la prima grande realizzazione, destinata a scavarsi un posto nella storia. «Tra gli anni ’30 e ’40 c’è un’opera che svetta – ricorda Giampiero Majocchi – il Monumento ai Caduti di Como, un’opera complicatissima, il cui completamento fu

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Eighty years of buildings, famous world monuments, constructions as precious as jewels. Eighty years of sweat, challenges and great success. To sum up, eighty years of Nessi&Majocchi. A Como story born on 30th June 1926 from the spirit of enterprise of founder Angelo Majocchi who, together with Venanzio Nessi and Severino Tagliasacchi, founded the construction company which – not just metaphorically – built half of Como and much more. Today after almost 50 years at the head of the firm largely shared with his brother Mario, and lately with the son, Angelo, the founder’s son Giampiero Majocchi (b. 1930) still has that light of pride in his eyes at all they’ve achieved over the years. “Our love for this work has always been our guiding light”, reminisces Majocchi. “Building requires committment, a spirit of sacrifice and being businesslike. Only with these qualities nurtured over time by all those who have made the firm’s story possible can construction work be executed and then re-lived over time”. And Nessi&Majocchi have indeed left their tangible mark on the area. Mention must be made of their first great undertaking, which went down in history. “Between the 30s and 40s one job stands out”, reminisces Giampiero. “Como’s War Memorial, a highly

Eighty years of Nessi&Majocchi

Nessi&Majocchi

di Emanuele Caso

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però una grande soddisfazione». Il mondo, l’Italia, Como andavano verso la guerra, ma intanto l’impresa iniziava a cambiare il volto del capoluogo lariano, con la costruzione del Mercato Coperto, le demolizioni della vecchia Cortesella sulla scia dell’ordine urbanistico voluto da Mussolini per le città del futuro, e infine il nuovo Palazzo dei Sindacati a ridosso della Casa del Fascio. «Ma è il Dopoguerra, almeno fino alla metà degli anni ’60, il periodo del grande sviluppo – sottolinea Majocchi – Si va dalla realizzazione della fontana di viale Geno, al restauro di Villa Saporiti destinata a ospitare l’amministrazione provinciale, alla costruzione di quartieri veri e propri come Sagnino e Prestino. Erano gli anni in cui l’edilizia popolare per i ceti più deboli arrivò a toccare il 25% di tutta l’edilizia residenziale, elemento su cui anche oggi andrebbe fatta una riflessione importante». L’azienda, intanto, cresce, si espande, costruisce in tutta

complex but very satisfying piece of work”. The world (hence Italy and Como) was on the brink of war, but in the meantime the company began to change the face of the provincial capital through the construction of the Covered Market, the demolition of the old Cortesella in the wake of the urban order instigated by Mussolini for the towns of the future, and last of all the new Palazzo dei Sindacati behind the Casa del Fascio. “But the postwar years, at least up till the mid 60s, was the building boom period”, stresses Majocchi. “The fountain in Viale Geno was built, Villa Saporiti was restored later destined to house the provincial administrative offices, and the construction of actual housing estates undertaken such as Sagnino and Prestino. These were the years when council housing for low-income families accounted for 25% of all residential building, a fact which merits consideration even today”.

A pagina 18, i lavori di demolizione della Cortesella (dal libro “Nessi&Majocchi 1926-1996”, Enzo Pifferi Editore). A pagina 19, Giampiero Majocchi (foto Sergio Baricci). A sinistra, particolari del centro commerciale Bennet a Lentate sul Seveso (Milano) e la ristrutturazione di Villa Belvedere a Blevio. A destra, la fontana e il grattacielo di piazza Camerlata (foto Enzo Pifferi per Nessi&Majocchi) On page 18 the demolition works of the “Cortesella” (by the book ‘Nessi&Majocchi’ 19261996, Enzo Pifferi Editore). On page 19, Giampiero Majocchi (photo by Sergio Baricci). Left, Bennet commercial center in Lentate sul Seveso (Milan) particulars and the restored Villa Belvedere in Blevio on the Lake of Como. Right, the fountain and the skyscraper in Camerlata’s square (photo by Enzo Pifferi for Nessi&Majocchi)

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la provincia comasca e nel Lecchese. Il progresso della Nessi&Majocchi e quello di Como si fondono in opere simbolo: il grattacielo di Camerlata, il nuovo monoblocco dell’Ospedale Sant’Anna (1970), la tangenziale di Como con la copertura del Cosia (1973), l’impianto della Comodepur (1980), la nuova Dogana di Brogeda (1991). «Ma soprattutto – evoca con orgoglio Giampiero Majocchi – il centro espositivo di Villa Erba, opera sofferta, ambiziosa, difficile. Ma bellissima, tanto da farmi commuovere all’inaugurazione». Con tanto passato alle spalle, il futuro potrebbe anche fare paura. «Invece no – chiude con un sorriso Majocchi – il futuro va costruito». Meanwhile the firm grew and expanded as it built all over the provinces of Como and Lecco. The progress of Nessi&Majocchi and that of Como are forged together in symbolic works of construction: Camerlata’s skyscraper, the new mono-block of the Sant’Anna Hospital (1970), the Como ringroad and the covering over of the River Cosia (1973), the Comodepur Plant (1980) and the new Brogeda Customs complex (1991). “But above all”, Giampiero Majocchi points out with pride, “the Villa Erba Exhibition Centre which was a fraught, ambitious, tough job. But beautiful – so much so that I got quite emotional at the inauguration”. With such an awesome past, the future might seem a bit daunting. “Oh no it doesn’t”, Majocchi winds up with a smile, “the future has to be built!”

Il Palazzo della Regione a Como (foto Enzo Pifferi per Nessi&Majocchi) The Region’s palace in Como (photo by Enzo Pifferi for Nessi&Majocchi) 22

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PEOPLE

The Lake of the Stars

di Paolo Annoni

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il lago

Robert De Niro e Matt Damon (The Good Shepherd - Andrew Schwartz / Universal Pictures Š 2006 Universal Studios)

delle

STAR 25


A destra, Hilary Swank in “The Reaping” (© Warner Bros. Pictures) Nella pagina a lato, Hilary all’imbarcadero di piazza Cavour con un gruppo di amici (foto Mattia Vacca) e, sotto, Matt Damon e Angelina Jolie (The Good Shepherd - Andrew Schwartz / Universal Pictures Copyright: © 2006 Universal Studios)

On page 26, Hilary Swank in “The Reaping” (Copyright: © Warner Bros. Pictures) and Matt Damon and Angelina Jolie (The Good Shepherd - Andrew Schwartz / Universal Pictures Copyright: © 2006 Universal Studios) Below, Hilary Swank with some friends at Cavour square marina (photo by Mattia Vacca

Una visita rapida e informale, il tempo di gustarsi una bruschetta pane, olio, origano e pomodoro in piazza San Fedele a Como, oppure un soggiorno un po’ più lungo, nella casa dell’amico George o, infine, un’autentica fuga, con tanto di moglie e figlio fino a Bellagio. La primavera 2007 è stata una stagione record per i Vip sul Lario e l’estate si preannuncia altrettanto ricca di sorprese. Aveva iniziato la bella Hilary Swank, attrice statunitense premio Oscar per “Million Dollar Baby”, in marzo, in compagnia di una decina di amici, a farsi notare in una delle piazze più belle e caratteristiche di Como, San Fedele. «Sono qui per una breve vacanza, conosco da tempo Como», aveva spiegato gustandosi una bruschetta. Tra i suoi accompagnatori anche il fidanzato John Campisi. Hilary è stata nel recente passato anche ospite di Villa Fontanelle, a Moltrasio, di proprietà della famiglia Versace, che ha disegnato alcuni splendidi vestiti per l’attrice. La settimana del Festival di Cannes è stata un autentico viavai di star. Ha iniziato naturalmente il bel George Clooney, che da buon padrone di casa è giunto a Villa l’Oleandra con qualche giorno di anticipo. Il tempo per aprire le finestre e assicurarsi che le nuove siepi garantissero la privacy anche dal campetto di basket dove mister Ocean’s Thirteen si diverte in appassionanti uno contro uno con amici e bodyguard. Primo ospite di Clooney è stato l’attore di colore Don Cheadle, candidato all’Oscar con “Hotel Rwanda” ad arrivare a Laglio con tutta la famiglia. Il suo passatempo preferito? Guardare la figlia pescare con un retino i cavedani del Lario. Il bottino pare sia stato molto scarso. Cheadle, tra i protagonisti della nuova pellicola con la band di Danny Ocean, ha diviso l’ala della villa con un’altra grande star, Matt Damon. Matt, molto amico di Clooney, al pari di Brad Pitt è un habitué del lago di Como. La sua A brief informal visit, just time to enjoy a bruschetta (bread, oil, oregano and tomato) in Piazza San Fedele in Como, or maybe a slightly longer stay at friend George’s house, or last of all a real escape together with wife and son to Bellagio. Spring 2007 was a record season for VIPs on the Lario and summer promises to be just as full of surprises. It all kicked off with the lovely US Oscar winner (for ‘Million Dollar Baby’) Hilary Swank back in March with about 10 friends who was spotted in one of the most beautiful and typical squares in Como, San Fedele. “I’m here for a short vacation; I’ve known Como for some time”, she explained munching a bruschetta. Her boyfriend John Campisi came along too. Hilary was recently a guest at Villa Fontanelle in Moltrasio owned by the Versace family who have designed some beautiful clothes for the actress. Cannes Festival week was really star-studded. It all began of course with handsome George Clooney, who being the perfect host, turned up in advance at Villa l’Oleandra: (you need time to air the house and check out the privacy rating of the new hedges including the view from the basketball court where Mr Ocean’s 13 has fun in exciting one-to-one’s against friends and bodyguards). Clooney’s first guest was actor Don Cheadle, Oscar nominee with ‘Hotel Rwanda’, who turned up in Laglio with the whole family. What’s his favourite pastime? Watching his daughter fishing chud with a net (apparently they weren’t biting). Cheadle co-starring in the new movie with Danny Ocean’s band shared a wing of the villa with another great star, Matt Damon. Matt, Clooney’s great friend on a par with Brad Pitt, is hooked on Lake Como. He’s crazy about motorboats, and George provides one for unforgettable trips to

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A destra, il regista-produttore Robert De Niro sul set di “The Good Shepherd” (Andrew Schwartz / Universal Pictures Copyright: © 2006 Universal Studios) Right, the director-producer Robert De Niro on the set of “The Good Shepherd” (Andrew Schwartz / Universal Pictures Copyright: © 2006 Universal Studios)

passione è il motoscafo, che l’amico George gli mette a disposizione per indimenticabili tour tra Bellagio, Varenna e Menaggio. Cappellino da baseball e occhialoni, Matt ha sempre l’aspetto di un adolescente e riesce così a sfuggire all’obiettivo dei paparazzi e alle fan troppo insistenti. La Swank, Clooney, Cheadle e Damon, insieme farebbero la fortuna di qualsiasi produttore, pensate però a quale film sul Lago di Como si sarebbe potuto girare con un quarto grande protagonista del calibro di Robert De Niro. Proprio il 64enne De Niro ha scelto la tranquillità del Lago di Como per un’autentica fuga dalla vita da star. Barba incolta, jeans, camicia e cappellino, sperava di confondersi tra i turisti tra Villa D’Este, a Cernobbio, e Villa Serbelloni, a Bellagio. Difficile non accorgersi, però, di uno dei più grandi attori di tutti i tempi, mentre prende un aperitivo con la moglie Grace e il figlio Elliot. Qualcosa in realtà è riuscito a disturbare l’attore, un bell’acquazzone pomeridiano mentre in motoscafo si stava recando a Villa Melzi D’Eril, a Bellagio. Niente di male. Robert, quando tornerai l’anno prossimo penseremo a farti trovare soltanto giornate di bel tempo. Il cast del film del Lago di Como intanto è al completo. Non sono escluse nei prossimi giorni partecipazioni straordinarie e brevi cameo, le porte del Lago delle Star sono sempre aperte.

Bellagio, Varenna and Menaggio. With his baseballcap and dark glasses, Matt’s teenage image enables him to dodge the paparazzi and over-ardent fans. Swank, Clooney, Cheadle and Damon would be a dream team in any producer’s books; but just think what kind of film on Lake Como could have been made with a fifth great star of the calibre of Robert De Niro. None other than 64-year-old De Niro chose the peace and quiet of Lake Como to get right away from the limelight. With his unkempt beard, wearing jeans, a T-shirt and cap, he’d hoped to remain anonymous by mixing with tourists between Villa D’Este in Cernobbio and Villa Serbelloni in Bellagio. But you can’t help spotting one of the greatest actors of all time having an aperitif with his wife Grace and his son Elliot. Something in effect did manage to upset the actor: a heavy afternoon shower, while he was cruising along in his motorboat to Villa Melzi D’Eril in Bellagio. Never mind Robert, when you’re back next year we’ll make sure you get fine weather all the time. Meanwhile the cast of the Lake Como movie is complete. But over the next few days you can’t rule out special appearances or short cameo roles – the doors of the Lake of the Stars are still open!

A sinistra, Don Cheadle con le due figlie, mentre pescano dal molo della villa di George Clooney (foto Mattia Vacca) Left, Don Cheadle with his two daughters fishing at George Clooney’s Villa (photo by Mattia Vacca) 28


CENTRO PORSCHE

COMO & NAUSIKA - CRANCHI Un incontro ravvicinato e armonico tra due modi esclusivi di intendere lo spostarsi sulla strada e sull’acqua. Ha avuto un grande successo anche quest’anno la terza edizione del connubio tra il Centro Porsche Como e Cranchi organizzato al Nausika Marine Center di Colico, nell’Alto Lago di Como. L’evento, fortemente voluto da Marco Teli, vulcanico e creativo titolare del Centro Porsche Como, non è stato soltanto un’esposizione di gioielli a quattro ruote e di raffinati yacht. Gli invitati hanno potuto cimentarsi in emozionanti prove dinamiche su strada e sul lago, con le ultime novità firmate Porsche e gli eleganti modelli made in Cranchi. Difficile dire se sia maggiormente emozionante tagliare l’aria al volante delle leggendarie coupé e cabrio sportive, dei Suv della casa tedesca, oppure solcare le onde al timone di uno yacht al top del settore per prestazioni e design, ideale per le acque dei laghi e per il Mediterraneo. I due prestigiosi marchi nel settore dei beni di lusso hanno sviluppato una manifestazione ancora una volta raffinata ed elegante, ma allo stesso tempo dinamica e vitale. Per i clienti Porsche e Cranchi, sono stati due giorni in cui cimentarsi in test drive alla guida di autovetture Porsche messe a disposizione dallo stesso Centro Porsche Como come dei veri e propri piloti e allo stesso tempo godersi in un’atmosfera incantevole il paesaggio del Lario a bordo di uno degli Yacht Cranchi. Un evento unico nel suo genere, con due indimenticabili protagonisti e il Lago di Como con le sue strade che costeggiano le coste e salgono per le montagne a fare da palcoscenico. Un successo che prelude probabilmente all’organizzazione di una quarta edizione, un altro weekend imperdibile per gli amanti dello spirito sportivo, dell’eleganza e del comfort. Nato dalla straordinaria capacità imprenditoriale del suo titolare, Marco Teli, il Centro Porsche Como è dal 2003 concessionario ufficiale del marchio Porsche e copre il territorio di Como, Lecco e Sondrio. Uno spazio altamente organizzato che offre ai clienti competenza, classe e cortesia. Uno staff di meccanici certificati Porsche in grado di risolvere in tempi ridotti qualsiasi problema tecnico e di personalizzare secondo il gusto del cliente il proprio gioiello a quattro ruote.

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A close and harmonious encounter between two exclusive approaches to moving along roads and over water. This year too the third edition of the union of the CentroPorsche Como and Cranchi held at the Nausika Marine Center in Colico (at the top end of Lake Como) was highly successful. The event so strongly endorsed by Marco Teli – the passionate and creative owner of the Centro Porsche Como – was not just an opportunity to show off 4-wheel gems and sophisticated yachts: guests were able to take part first hand in exciting, dynamic trials on both roads and the waters of the lake, in the very latest Porsche models and the elegant ‘Made in Cranchi’ models. It’s a moot point whether it’s more exciting to slice through the air behind the wheel of a legendary coupé or a sporty soft top made by the German company Suv, or else cut through waves at the helm of a top-performance, superlatively designed yacht just right for lakes or the Meditterranean. These two prestigious names in the luxury slot at the top of the market produced a showcase that was even more refined and elegant than in the past, but which was also dynamic and vibrant. Porsche and Cranchi customers had two whole days to test-drive Porsche cars supplied by the Centro Porsche Como like real racing drivers, as well as enjoy the delighful atmosphere of the Lario lakescape on board a Cranchi Yacht. A unique event of its kind featuring two unforgettable leading actors and Lake Como with its roads winding round it, before they climb up into the mountains that provide a backdrop. A successful event which has probably paved the way for fourth edition – another weekend not to be missed by lovers of sporting spirit, elegance and comfort. Brainchild of the exceptional entrepreneurial skills of its owner Marco Teli, the Centro Porsche Como has since 2003 been the official Porsche dealer for the area covering Como, Lecco and Sondrio; a highly organised set-up offering customers competence, class and courtesy. A staff of Porsche-certified mechanics will sort out any techical problems in a very short time, as well as personalising customers’ 4-wheel gems according to their wishes.

CENTRO PORSCHE COMO & NAUSIKA – CRANCHI

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il nuovo centro di

como “Forum Como” è il progetto di riqualificazione dell’ ”Ex Ticosa”, l’area industriale in cui sorgeva la celebre Tintostamperia Comense, che ha chiuso i battenti nel 1982. L’area di 41.800 mq in cui sorgerà il complesso multifunzionale sviluppata da Multi Development-C Italia ospiterà strutture residenziali, negozi di vicinato, medie superfici, servizi pubblici e per le imprese, un hotel /centro servizi, un centro fitness e un museo. Il progetto pone fine a oltre 20 anni di degrado per una zona strategica di Como, tagliata fuori dal tessuto cittadino circostante. Il punto focale del masterplan progettato dallo studio di architetti olandesi T+T Design consisteva proprio nella necessità di eliminare questa frattura. La soluzione innovativa individuata prevede l’interramento dell’asse viario di via Grandi, la principale arteria di collegamento tra il centro e la periferia di Como. Lo schema progettuale sfrutta le caratteristiche del terreno per creare una sovrapposizione di suoli su tre livelli, un parco pubblico di 22.000 mq a livello di superficie, con piazze e percorsi pedonali. I negozi e i servizi si troveranno al primo livello mentre le abitazioni al livello superiore. Abbondanti parcheggi interrati e posti auto in superficie consentiranno un agevole accesso all’area.

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“Forum Como” si armonizzerà con le eccellenze architettoniche della città rispettando gli stili e i materiali tradizionali di Como, senza rinunciare alle più avanzate soluzioni di design negli esterni e negli interni. L’apertura è prevista nel 2011. “Forum Como” creerà un nuovo distretto cittadino grazie allo sviluppo di un’area vivibile 24 ore su 24 e sarà un volano di sviluppo anche per le zone adiacenti. Abbondanti aree verdi, spazi pubblici e piazze collegate da vie pedonali creeranno un mix stimolante tra i classici borghi italiani e gli standard europei di centro storico. Mauro Mancini, managing director di Multi Development-C Italia, ha dichiarato: «Forum Como soddisfa le esigenze della città grazie a un progetto innovativo e affascinante che non si limiterà a riconnettere due aree urbane in precedenza separate ma apporterà nuova linfa a tutta questa parte di Como. Il progetto ha un grande potenziale, porterà benefici alla comunità economica lariana e costituirà un fattore importante di attrazione. Accrescerà l’offerta cittadina, in termini di servizi e di opportunità, favorendo anche le interconnessioni sociali».

the new COMO city centre

A destra, Mauro Mancini, managing director di Multi Development-C Italia. Sopra, il progetto del “Forum Como” Right, Mauro Mancini Managing Director of Multi Development-C Italia. Above, the “Forum Como” project

“Forum Como” is a project regenerating the “Ex-Ticosa”, a former industrial area in the city of Como. It is a 41,800 mq multi-functional project combining residential, retail, a hotel / service centre, public and tertiary services, a fitness centre, and a museum. This project put an end to over 20 years of decay for an area located in the heart of Como and yet cut off from the city. The key-point of the master plan by the Netherland based architects T+T Design was exactly a new way to remove this cut. A truly innovative solution was found by laying underground Via Grandi, the main artery linking the Como centre to its outskirts. The scheme benefits from the geographic location of the site and will effectively create a 3-level project with a 22,000 mq ground-level public park, squares, and pedestrian walkways. Shops and services will be at boulevard level, with housing on top. A wide underground parking will secure easy access to the area. Forum Como will blend in the existing architectural excellence of the city with respect for the traditional styles and materials but

with state-of-the art design in both external and internal surfaces. Opening is planned for 2011. Forum Como will create a new city district with the development of a 24-hour lifely area that will also promote the growth of the surrounding areas. Abundant green areas, public areas, and squares linked by pedestrian connections will create a place that combines Italian flavour and European standards of inner city centres. Mauro Mancini, Managing Director of Multi Development-C Italia, stated that “Forum Como will meet the various demands of the city with an exciting scheme that will not only reconnect previously separated urban areas but also bring a new lease of life to this part of the city. The project has great potential, will benefit the local business community and its customers, and will also be a major factor in attracting shoppers to Como from further afield. It will broaden the city’s range of offerings, rejuvenate the area, create cohesion at various levels”.

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Multi Development-C Italia è una joint-venture tra Multi Corporation Bv e CDS Holding Spa, di Erbusco (BS). L’accordo di cooperazione prevede di co-sviluppare e gestire progetti real estate con l’obiettivo di rafforzare la presenza di Multi nel mercato italiano. Multi Development-C Italia è stata creata nel 2004 per operare nel mercato italiano in qualità di sviluppatore e investitore in progetti con un elevato contenuto innovativo e di grande rilevanza per i soggetti locali coinvolti. Multi sta sviluppando progetti a Reggio Emilia, Roma, Palermo, Como e VeneziaMestre. Multi Development-C Italia Via Palestro 20 - 20121 Milano Office.it@multi-development.com www.multi-development.com

SCHEDA TECNICA Dati Residenziale Medie superfici Negozi Bar & Ristoranti Servizi alle imprese Uffici Hotel / Centro servizi Fitness Servizi pubblici Parco e aree pubbliche Museo Parcheggi

Multi Development-C Italia is the Italian subsidiary of Multi Corporation. It was established in 2004 with the aim to operate on the Italian market as developer and investor in projects with a highly innovative content as well as bringing great significance to the local bodies involved. Multi Development-C Italia is developing projects in Reggio Emilia, Rome, Palermo, Como and Venezia-Mestre.

A destra, la planimetria e, sotto, un rendering del Forum Como Right, the Forum Como planimetry and below a rendering of the project

Multi Development-C Italia 20121 Milan, Via Palestro 20 Office.it@multi-development.com www.multi-development.com

FACTSHEET 16.970 m2 3.000 m2 6.447 m2 2.000 m2 900 m2 2.000 m2 3.000 m2 3.500 m2 3.300 m2 25.259 m2 1.932 m2 1.919

Program Housing Middle surfaces Shops Bar & Restaurants Tertiary services Office Hotel / Service Centre Fitness Public Offices Public parks and areas Museum Parkings

16,970 m2 3,000 m2 6,447 m2 2,000 m2 900 m2 2,000 m2 3,000 m2 3,500 m2 3,300 m2 25,259 m2 1,932 m2 1,919

Sviluppatori Multi Development-C Italia

Developer Multi Development-C Italia

Progetto T+T Design, Gouda (Olanda) – masterplan Studio Archea (Italia) Studio Cattaneo (Italia) Studio Novati (Italia) Urbam (Italia)

Architect T+T Design, Gouda, The Netherlands (master plan) Studio Archea, Italy Studio Cattaneo, Italy Studio Novati, Italy Urbam, Italy

Inizio / Conclusione 2007 - 2011 Start construction / Opening 2007 / 2011

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ADVERTISING

Da 36 anni il Gruppo S.C.A. commercializza e offre assistenza a vetture, veicoli commerciali e industriali: una vera e propria realtà aziendale che conta più di 600 addetti, punti vendita e centri di assistenza tra le province di Como, Lecco, Varese, Sondrio, Milano e recentemente anche Parma e Fidenza. I marchi distribuiti oggi dal gruppo S.C.A. sono Mercedes-Benz, Smart, Subaru, Tata e Mitsubushi Canter. La filosofia dell’azienda è volta a garantire serietà e continuità nel rapporto con il cliente e ad assicurare la soddisfazione costante delle esigenze del mercato. Proprio in quest’ottica nell’estate 2007 all’interno dei concessionari del Gruppo S.C.A. è possibile fare la conoscenza con la nuova Mercedes-Benz Classe C. Sicurezza, comfort e agilità sono le caratteristiche eccellenti con cui si presenta la nuova nata di casa Mercedes nelle versioni Avantgarde, Elegance e Classic. Tutti i modelli vantano la tipica comodità di marcia Mercedes e una straordinaria esperienza di guida, grazie alla tecnologia ulteriormente perfezionata. Classe C rappresenta il nuovo riferimento nel segmento in termini di comfort e maneggevolezza. Due i motori, a quattro e sei cilindri. La potenza è stata incrementata fino al 13% rispetto al modello precedente, mentre i consumi sono stati ridotti fino al 6%. Dimensioni importanti e linea inconfondibile per la nuova Classe C, che con i suoi 4.581 millimetri supera il modello precedente in lunghezza di 55 mm. La larghezza della carrozzeria è aumentata di 42 mm e raggiunge i 1.770 mm, mentre il passo è stato incrementato di 45 mm e raggiunge i 2.760 mm. Numeri che creano le premesse per un’abitabilità generosa e perciò per un comfort maggiore in termini di spazio. Il design della nuova Classe C è basato sul moderno stile Mercedes che, con l’appassionante gioco di superfici curve e linee decise, rispecchia la superiorità tecnologica delle vetture con la Stella. In materia di sicurezza, nell’ambito del suo sviluppo, la nuova Classe C ha brillantemente superato oltre 100 crash test, fra cui le prove di impatto interni, particolarmente severe, i cui criteri sono nettamente superiori alle condizioni previste per legge. Tutte le versioni vantano il tipico comfort di marcia Mercedes e novità tecnologiche; fra queste il pacchetto Agility Control di recente sviluppo, con regolazione degli ammortizzatori in funzione delle condizioni di marcia, l’Intelligent Light System con cinque diverse funzioni luci e il sistema Pre-Safe® con misure di protezione preventive per le persone a bordo. Il modello procedente della Classe C berlina ha venduto più di 1,4 milioni di esemplari dalla primavera del 2000. Mercedes-Benz ha consegnato l’attuale Classe C nelle versioni berlina, station-wagon e coupé sportiva a oltre due milioni di clienti nel mondo. Classe C è il bestseller nella gamma di vetture del marchio di Stoccarda.

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New Class C Only from S.C.A.

Nuova Classe C Solo da S.C.A. For 36 years the Gruppo S.C.A. has been marketing and servicing business and industrial vehicles: a company with real clout with a workforce of more than 600, sales outlets, and service and sales centres spread over the provinces of Como, Lecco, Varese, Sondrio, Milan, and more recently Parma and Fidenza. The makes now being distributed by the S.C.A. group are Mercedes-Benz, Smart, Subaru, Tata and Mitsubishi Canter. The company’s philosophy is to guarantee customers a reliable, long-lasting relationship and constantly satisfy market requirements. To this very end, in summer 2007 at all Gruppo S.C.A. agencies you’ll be able to get to know the new Class C Mercedes-Benz first hand. Safety, comfort and agility are the excellent features of the new Mercedes brainchild in its Avantgarde, Elegance and Classic versions. All the models offer typical Mercedes driving comfort and a superlative driving experience, thanks to further perfected technology. Class C has reached a new milestone in the area of comfort and manoeuvrability. There are 4 and 6 cylinder engines; power has been increased by up to 13% with respect to the previous model, whereas consumption has been cut by up to 6%. The new Class C has impressive dimensions and unmistakable lines; its 4.581 metres mean it is 55 mm longer than the previous model. Bodywork width has gone up by 42 mm making it 1.77 m, whereas the wheeldrive been increased by 45 mm making it 2.76 m. Numbers indicative of generous room to move inside and thus greater comfort in terms of space. The new Class C’s design is based on modern Mercedes styling which with its feisty play of curved surfaces and strong lines, reflects the superior technology of vehicles bearing the Star. Regarding safety, during design development the new Class C passed over 100 crash tests with flying colours, including particularly rigorous internal impact tests going way beyond minimum statutory requirements. All versions boast typical Mercedes ride comfort as well as new technological advances; among which the recently developed Agility Control package with shock-absorber adjustment according to driving conditions, the Intelligent Light System with its 5 different light functions, and the Pre-Safe® system with its preventative protection devices for the people on board. The previous Class C saloon model has sold more than 1.4 million cars since the spring of 2000. Mercedes-Benz has delivered the current Class C in saloon, estate car and sports coupé versions to over 2 million customers worldwide. Class C is a bestseller in the range of vehicles Made in Stuttgart.

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ITINERARI Avvicinarsi all’ornitologia e conoscere meglio l’ambiente ascoltando ciò che hanno da dirci pietre, foglie, piante, ruscelli. L’escursione ha inizio dalla chiesa di Dasio, il più alto paese della Valsolda (m 590). Affrontate la scaletta che porta al limite del sagrato della chiesa, fate pochi passi e imboccate il Sentiero delle Quattro Valli - contrassegnato dal numero 3 sbarrato. Piegando a destra, scendete sul greto del fiume Soldo, attraversate il ponte di legno e risalite sul versante opposto fino a incontrare la strada cementata che sale da Drano. Ora deviate a sinistra seguendo il tratturo, superate alcune baite (Ranco) fino a entrare nella Foresta demaniale della Valsolda. Accompagnati dai pannelli didattici della “Via dei canti”, tra aspre pareti calcaree e boschi di pino silvestre, proseguite fino all’Alpe Serte. Qui inizia il “Sentiero Faunistico Maurizio Monti” contrassegnato da bolli rossi. D’ora in poi vi consigliamo di camminare nel più assoluto silenzio e di ascoltare le voci del bosco e degli uccelli che lo popolano. Un’esperienza davvero unica. Proseguite lungo il sentiero principale (pannello 2 “piccoli mammiferi”), superate il fiume (pannello 3 “la fauna del torrente”) e prendete il tracciato di sinistra fino al pannello 4. Qui si incontra il bivio che verso destra porta al Passo Stretto; nei pressi è posizionato anche un pannello che narra dell’Orso delle Caverne e della scoperta delle sue tracce nel Büs de la Noga sopra l’Alpe Mapel raggiungibile con mezz’ora di cammino. Se siete molto allenati, dalla Grotta potete proseguire la salita fina al Torrione, arrivare al Passo del Boi e scendere all’Alpe Fiorina, dove è stato costruito un piccolo rifugio, sempre aperto. Se invece preferite stare sull’anello, girate a destra: troverete il

A cura del CAI - sezione di Como

Let’s find out a bit about ornithology and get to know the environment better by listening to what stones, leaves, plants and brooks have to say to us. Our outing will set off from the church in Dasio, the highest village (590 m) in Valsolda. Go up the steps to the edge of the Church courtyard, walk on a little bit until you’re on the Sentiero delle Quattro Valli – indicated by a crossed-out ‘3’. Curve round to the right, down to the bed of the River Soldo where you go across the wooden bridge and climb up on the opposite side onto a concrete road coming up from Drano. Next turn left onto a cattle-track and after going past several shelters (Ranco) you’ll enter the Forest of Valsolda belonging to the state. You’ll see informative signboards along the ‘Via dei Canti’ as you walk through a rough, limestone-walled gorge and wild pine woods on to the Alpe Serte. This is the start of the ‘Sentiero Faunistico Maurizio Monti’ indicated by red marks. From here onwards take our advice and walk in complete silence so as to hear the voices of the woods and the birds in them – it’s a unique experience. Go on along the main path (signboard 2 ‘small mammals’), cross the river (signboard 3 ‘river fauna’) and take the track to the left as far as signboard 4. Here you hit a fork where you go left towards Passo Stretta; a signboard nearby tells you about the Cave Bear and how its tracks were discovered in the Büs de la Naga above the Alpe Mapel, which it takes half an hour’s walk to get to. After the Grotta the more fit among you may want to climb up to Torrione, reach the Passo del Boi, then descend to the Alpe Fiorina where a little shelter has been built which is always open. If on the other hand you’d rather stick to the ring trail, then turn 38

Under the eagle’s nest

nido

di Samantha Panzeri ed Enrico Sala

aquila

sotto il dell’

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pannello 5 sui pipistrelli, il 6 sui galliformi (gallo forcello, coturnice...), fino ad arrivare al Passo Stretto (pannello 7 sui rettili), secolare punto di transito fra Valsolda e Val di Rezzo, e snodo di numerosi sentieri. Seguendo i bolli rossi del percorso faunistico (e i blu della via dei canti), svoltate a destra, in salita verso sud: troverete dapprima il pannello 8 sui rapaci, poi il 9 sui carnivori, proprio sotto la tana del lupo, suggestiva grotta lungo il sentiero. Attraversando una valletta, raggiungerete l’Alpe Pessina, antico insediamento ora attrezzato ad area di sosta, dove troneggia il pannello 10 sull’entomofauna forestale (gli insetti del bosco). Poco più in alto, verso il Bronzone, potrete ammirare un grande sorbo, protetto da una parete di roccia: un vero monumento vegetale! Tornati alla Pessina, incontrerete l’ultimo pannello (11) sugli ungulati: caprioli, cervi, camosci e cinghiali che, se sarete fortunati e, soprattutto, muniti di binocolo, potrete osservare dal vivo! Scendete alla Serte, dove si chiudono i due anelli e ammirate i vecchi fabbricati dell’alpe, i grandi larici, l’antica calchera, la fontana... Una volta rientrati a Dasio vi consigliamo di fare quattro passi fra le strette viuzze di questo piccolo e sperduto borgo montano: non sarà tempo perso. Fra le dimore vi sono, infatti, alcuni palazzi patrizi di discreto interesse nonché la chiesa di San Bernardino da Siena dall’appariscente facciata color ocra. Fondata in epoca medievale e inizialmente dedicata ai SS. Giovanni e Stefano la chiesa fu intitolata al santo toscano nel 1450, in occasione della sua canonizzazione.

right: you’ll find signboard 5 about bats, number 6 about galliform birds (fork-chested cocks, quails, etc.), until you get to Passo Stretto (signboard 6 about reptiles), a centuries-old crossing point between Valsolda and Val di Rezzo, and a footpaths’ hub. Follow the fauna trail’s red marks (and the blue ones of the song trail), then go right and climb up towards the south: first you’ll come across signboard 8 about game-birds, then 9 about carnivorous animals, right below the ‘Wolf’s Den’ – an evocative grotto along the path. By crossing a small valley you’ll reach the Alpe Pessina; once an ancient settlement it now acts as a stop-off area with the 10th signboard about insect life (woodland insects). Slightly higher up towards Bronzone you can admire a big sorb, or service-tree, sheltered by a rock face: a real vegetable 40

CONSIGLIATO A: l’escursione non presenta difficoltà tecniche, ma solo un certo impegno fisico.

RATING: not a technically demanding walk, but it is one requiring some physical effort.

COME SI ARRIVA: da Como: Dasio si raggiunge dalla SS 340 “Regina”, deviaz. a Menaggio per Porlezza-Lugano. Giunti alla frazione Cressogno di Valsolda, salire a destra e superare le frazioni Loggio-Drano-Puria e raggiungere Dasio (scarse possibilità di parcheggio).

HOW TO GET THERE: from Como: Dasio may be reached using the main SS 340 ‘Regina’ road, and turning off at Menaggio towards Porlezza/Lugano. At the hamlet of Cressogno di Valsolda, climb up to the right going through the hamlets Loggio/ Drano/Puria to Dasio (not much chance of parking there).

monument! back at the Pessina you’ll find the last signboard (11) about ungulates: roe deer, ordinary deer, chamois and wild boar, which with some luck and (above all) binoculars you’ll be able to see in the flesh! Go down to the Serte, where the two ring ends meet, and admire the Alpe’s old buildings, its great larch trees, the ancient lime-kiln, the fountain... On returning to Dasio we suggest strolling down the narrow streets of this little, out-of-the-way mountain village – it’s well worth it. Its dwellings in fact include some fairly interesting patrician homes as well as the church of San Bernardino da Siena with its striking ochre façade. Founded in the middle ages and first dedicated to Saints John and Stephen, the church was named after the Tuscan saint in 1450 to mark his canonisation.


www.amicidicomo.it

TERRITORIO

Safe Bathing in the Lake from summer 2009

Lago balneabile dall’estate

2009

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Foto di Sergio Baricci e Mattia Vacca

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Nelle pagine precedenti, l’inaugurazione del nuovo depuratore di Colonno. Sotto, il Lago di Como e, a destra, l’interno della caverna dell’impianto On the previous pages, the inauguration ceremony of the big new water purification plant in Colonno. Below the Lake of Como and, right, the water purification plant cavern

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Fare il bagno senza alcun problema di inquinamento in tutto il Lago di Como dall’estate del 2009. È una scommessa nella quale credono gli amministratori locali e che fa sognare i residenti e i turisti di tutto il mondo. Una corsa contro il tempo, che da poche settimane può contare su un nuovo grande impianto di depurazione intercomunale, che serve i residenti e i turisti di ben tredici paesi lariani sulla sponda Est del lago e nella Valle Intelvi: Argegno, Blessagno, Casasco, Castiglione, Cerano, Colonno, Dizzasco, Ossuccio, Lenno, Pigra, Sala Comacina, San Fedele, Schignano. La caverna di alloggiamento del depuratore e le tubazioni di collettamento sono però già pensate per un futuro ampliamento del bacino di utenza ai comuni di Brienno e Laglio, proprio dove ha preso casa Clooney, l’ospite più importante del Lago di Como. I lavori del “Depuratore consortile in caverna delle

Camogge” sono stati eseguiti dalla ditta bolzanina Ati Atzwanger e dall’Impresa Fratelli Biacchi di Plesio, che ha curato le opere di scavo della caverna e i manufatti edili, una garanzia per la buona riuscita del progetto. «I lavori sono iniziati nel 2004 e terminati in meno di tre anni - afferma Oscar Gandola, presidente della Comunità Montana Lario Intelvese - un’opera che fino a qualche anno fa nessuno poteva sognare, oggi è realtà». Così, ora tutta la Valle Intelvi non scaricherà più a lago. L’impianto è imponente, ma a bassissimo impatto visivo. È situato all’interno di una caverna lunga 90 metri e larga 12,5 e conta su 20 chilometri di tubazioni a monte oltre a 9 subacquei. La stazione di pompaggio principale è stata scavata in un pozzo profondo 28 metri (12 sotto il livello del

Bathing without pollution problems in all Lake Como from summer 2009 is the challenge taken up by local councils, and the dream of locals and tourists from all over the world. This race against time will soon be able to count on a big new water purification plant, a joint council venture to serve residents and holiday-makers in no fewer than 13 Lariano villages on the Eastern shores of the lake and the Intelvi Valley: Argegno, Blessagno, Casasco, Castiglione, Cerano, Colonno, Dizzasco, Ossuccio, Lenno, Pigra, Sala Comacina, San Fedele and Schignano. The plant’s cavern site and the supply pipes have already been envisaged for future extension of the catchment basin to Brienno and Laglio, right where Lake Como’s most important guest Clooney has gone to live. Work on the ‘Depuratore consortile in Caverna delle Camogge’ was undertaken

by the Bolzano firm Ati Atzwanger and the Impresa Fratelli Biacchi of Plesio, which saw to the excavation of the cavern and building supplies to ensure the success of the project. “Work began in 2004 and was completed in less than three years,” states Oscar Gandola the president of the Comunità Montana Lario Intelveses. “A few years ago a job like this would have been a pipe dream – now it’s come true”. So no longer will the Intelvi Valley’s effluent be discharged into the lake. This massive plant is very unobtrusive. It’s located in a 90 mt-long and 12.5 mt-wide cavern with 20 km of piping upstreamward in addition to 9 km underwater. The main pumping station is in a dug-out, 28 mt-deep well (12 mt below the level of Lake Como) inside the cavern. An investment of almost 15

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Sotto, Punta Balbianello Below, Punta Balbianello

Lago di Como) all’interno della caverna. Sono stati investiti quasi 15 milioni di euro. I finanziamenti sono arrivati dai Comuni (11 milioni), Provincia (2,5 milioni) e Regione (2 milioni). L’impianto servirà nel periodo estivo, a massimo regime per la presenza dei turisti, ben 30mila persone. Cinquecento persone hanno voluto prendere parte alla suggestiva cerimonia di inaugurazione, che ha dato il via al periodo di sperimentazione. «Nel 2002- ha sottolineato l’assessore all’Ambiente della Provincia, Francesco Cattaneo - il 70% dei comuni rivieraschi scaricava senza depuratore. Oggi siamo al 2%. Ed entro il 2015 nessuno scaricherà più nel lago: la sensibilità degli amministratori ha permesso passi da gigante».

million euros was made. Funding came from Councils (11 million), the Province (2.5 million) and the Region (2 million). The plant will serve in the summer when demand increases with the arrival of 30,000 tourists. Five hundred people attended the evocative inauguration ceremony, marking the start of a trial period. “In 2002”, Provincial Environment Officer Francesco Cattaneo pointed out, “70% of lakeside municipalities’ effluent was discharged untreated. Now we’re down to 2%. And by 2015 there won’t be any direct discharge into the lake: local government’s sensitive attitude has worked wonders”.

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TERRITORIO

Molina borgo medievale uomini illustri

culla di

Testo e foto di Franco Bartolini

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Molina, a Mediaeval Hamlet where Illustrious Men were weaned

Nelle pagine precedenti, la piazzetta di Sant’Antonio, sulla quale si affaccia l’Antica Hostaria Molina. Sopra e a destra, due suggestivi scorci del borgo medievale di Molina e Villa Prada On the previous pages, the little square dedicated to St. Antonio with the Antica Hostaria Molina. Above and right, two suggestive perspective of the Mediaeval Hamlet of Molina and Villa Prada 52

Una suggestiva piazzetta chiaramente medievale, incorniciata da antiche case di pietra, sul cui sfondo inizia una plurisecolare gradinata che pare salire verso il cielo, come se fosse senza fine. Nei tortuosi vicoli il tempo è come se si fosse fermato, gli edifici parlano di attività popolane e, nel contempo, di presenza di famiglie gentilizie. In uno di essi, con la porta a rarissimo sesto acuto, è conservato un prezioso basamento, forse scavato sul posto nella roccia, visti il peso e la mole, di un vecchio torchio. Sulla sinistra della piazza un arco segna l’inizio di quella che, poco meno di un migliaio di anni fa, era la Strada Regia, da Como a Bellagio, passando per le alture, evitando le impervie rive scoscese del lago. Superato l’arco, di fronte, va notato un grosso fossile sulla facciata di una casa, testimonianza non infrequente in zona degli immani movimenti orografici, milioni di anni fa, che hanno dato origine alle Alpi e alle Prealpi, facendo arretrare il mare, che non era poi così lontano. Da osservare, poco più avanti, la fontana lavatoio e abbeveratoio (1860) ingentilita da quattro pilastri di ghiandone locale, tenacemente lavorato dai “picapedra”, gli scalpellini.

Molina è in un’invidiabile posizione panoramica, a Ovest sul lago, a Est sulle cime, davanti ai borghi gemelli Lemna e Palanzo. Ma è anche in un punto protetto, dato che fu risparmiata dalla devastante alluvione del 3 ottobre 1841. Il torrente Molina, da cui il toponimo, fino al XIX secolo era costellato di opifici e da qui il nome Valle del Molino. Oggi è frazione di Faggeto Lario, comune in riva al lago e un tempo porto operativo dei vecchi comballi, i barconi a vela per i trasporti di merci, materiali pesanti e bestiame lungo le idrovie lacustri. Il cartello stradale sulla Lariana, che collega Como a Bellagio e da qui a Lecco, poco dopo Torno, segnala l’inizio della strada che sale appunto alla Valle del Molino. Camminando in questo pezzetto di “mondo antico” se ne percepisce il fascino, ma nessuno immaginerebbe che da queste quattro case sono partiti verso la gloria non pochi nomi illustri nati qui. Tra i tanti noi abbiamo scelto, emblematicamente, Carlo Pizzala (1803-1868), diventato orefice alla Corte di Spagna. Ma c’è di più. La regina Isabella gli commissionò il triregno, una tiara speciale, che Pio IX usò nella storica cerimonia di definizione del dogma della Immacolata Concezione, l’8

Imagine an evocative little square, framed between ancient stone houses, at the end of which a centuries-old flight of steps seems to begin its apparently endless ascent up to the sky... In the winding little alley it’s as if time had stood still, and the buildings speak to us of the everyday activities of the common people and, at the same time, of the presence of noble families. In one of these, with an acutely arched door, remains – intact – the fine base, possibly hewn out of the rock there, seeing its massive weight and size, of an old press. On the left-hand side of the square an arch marks the beginning of what, just under a thousand years ago, used to be the Strada Regia from Como to Bellagio, which passed over the high ground to avoid the steep, impossible terrain near the lake. Once you’re through the arch, look in front of you at a large fossil on the façade of a house testifying (as often occurs in this area) to the enormous orographic movements millions of years ago which produced the Alps and their Foothills and forced back the sea, which was then fairly close. Just ahead don’t miss the washing and drinking fountain (1860), embellished by four pillars of local volcanic granite carved with tenacity by stone-workers, known as ‘scalpellini’. Molina offers views it is envied for: to the West over Lake Como, to the East mountain tops, ahead the twin hamlets of Lemna and Palanzo. Yet it is also in a protected position – it was spared the disastrous flood of 3rd October 1841. The Molina Brook (hence the place name) was up to the 19th century peppered with factory works, from which comes the name Molino Valley. Nowadays it’s a hamlet of Faggeto Lario, a municipality on the shores of the Lario and one-time working port for the old comballi, the sailing boats used for shipping goods, heavy materials and cattle along the lake’s waterways. The signpost just after Torno on the ‘Lariana’ linking Como to Bellagio and on to Lecco, marks the beginning of the road which in fact climbs up to the Valle del Molino. Walking through this little corner of an ‘ancient world’, you feel its charm; but who would imagine that from these four houses more than one illustrious name born here would set out on the road to glory. From the many we have chosen – emblematically – Carlo Pizzala (1803 – 1868), who would become jeweller to the Spanish Court – but that’s not all. Queen Isabella commissioned him to make a special papal tiara which Pious IX used in the historic ceremony defining the dogma of the Immaculate Conception, on 8th December 1854 in St. Peter’s in Rome. Of the minor (but no less significant) personages, there’s a certain Pietro Casarino, also from Molina, who emigrated to Montevideo, where he would take in fellow countrymen in trouble. And his house

VILLA PRADA

VILLA PRADA

Tra i tanti nomi illustri legati a Molina è da ricordare anche la famiglia Prada, il marchio noto in tutto il mondo per le sue eleganti creazioni. A Molina vi è via Mario Prada - fondatore del marchio Prada nel 1913 - una splendida passeggiata panoramica che costeggia la villa Prada (nella foto a sinistra), dove si recano ancora oggi dei parenti della famosa Miuccia. Miuccia Prada, nipote di Mario, ereditò l’azienda nel 1978 e sviluppò il marchio a livello internazionale. Sempre in via Mario Prada si trova anche il Bed&Breakfast “Le Ortensie” tel.349.8638757.

Beetween the illustrious men bounded to Molina there is Prada’s family. Prada is recognized worldwide for its elegant creations. In Molina there is Via Mario Prada - the founder of the Prada label in 1913 - a wonderful panoramic promenade that run along Villa Prada (in the photo on the left) and where still today live relatives of the famous Miuccia. Mario’s granddaughter, Miuccia Prada, took over the company in 1978, and developed the brand at an international level. In Via Prada there is even a Bed&Breakfast called “Le Ortensie” telephone: 349.8638757.

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dicembre 1854, in San Pietro, a Roma. Tra i personaggi minori, ma non meno significativi, c’è poi tale Pietro Casarino, anch’egli di Molina, emigrato a Montevideo, dove ospitava conterranei in difficoltà. E la sua casa ha visto soggiornare il futuro Eroe dei due Mondi, Giuseppe Garibaldi. A questo punto, dopo aver passeggiato nella storia, una sosta si impone. Molina può essere definita il paese delle tre osterie imperdibili, per i menu, per l’ambiente tipico, per il calore e lo zelo dell’accoglienza. Provate la Trattoria di Pippi, nell’angolo a destra della chiesa di Sant’Antonio (1655), più volte rimaneggiata discutibilmente. Sulla piazzetta dedicata al santo protettore degli animali apre l’Antica Hostaria Molina, di Simona Giorla e Gianantonio, con prelibatezze toscane, tra cui il vero lardo di Colonnata. Infine, trovate veramente tutto sul piazzale del parcheggio, da Tipi Tipici, di Alessandra, Lucio e Gloria Rossetti. Non è soltanto ristorante con veranda, è anche pizzeria, bar, tabaccaio, edicola e soprattutto pasticceria. Perché non portarsi a casa un souvenir dolce?

Sotto, un vicolo di Molina Below, a Molina’s alley

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RISTORANTE I TIPI TIPICI

ANTICA HOSTARIA MOLINA

Alessandra, Lucio e Gloria Rossetti (nella foto a sinistra) vi aspettano al Ristorante, pizzeria con pasticceria “I Tipi Tipici” in via Baragiola 6. Per prenotazioni contattare lo 031.378641

Prelibatezze toscane all’Antica Hostaria Molina di Simona Giorla e Gianantonio (a destra nella foto). Si trova in piazza Sant’Antonio 2/4. Per prenotazioni 031.309950

RESTAURANT I TIPI TIPICI

ANTICA HOSTARIA MOLINA

Alessanda, Lucio and Gloria Rossetti 3 are waitinf for you at “I Tipi Tipici”, Restaurant, pizzeria and cake shop in Via Baragiola. To book dial 031.378641

Tuscan delicacies at Antica Hostaria Molina owned by Simona Giorla and Gianantonio (in the photo on the right). It is in piazza St Antonio 2/4. To book dial 031.309950

accommodated the future Hero of two worlds, Giuseppe Garibaldi. At this point – after going on a stroll through history – you deserve a break. And Molina could be called the ‘three not-to-be-missed inns village’, because of the food on offer, their typical ambience, and the warmth and enthusiasm of the welcome. Try the Trattoria di Pippi in the corner to the right of the church of St. Antonio (1655), which has on occasion been subjected to some rather dodgy revamping. In the little square dedicated to the patron saint of animals stands the welcoming Antica Hostaria Molina owned by Simona and Gianantonio Giorla, with Tuscan delicacies including real Colonnata lard. And finally, you’ll really find the lot in the little parking square at Alessandra, at Lucio and Gloria Rossetti’s Tipi Tipici. It isn’t just a restaurant with a verandah, but it’s also a pizzeria, bar, tobacconist’s, newsagent’s and (above all) a cake shop. Why not take a sweet souvenir home with you?

OLTRE 3.000 ANNI DI STORIA

OVER 3000 YEARS OF HISTORY

La prima traccia scritta del nome Molina è in una Bolla di Papa Lucio III, del 1184. Ma fin dai tempi più antichi la zona era abitata, sicuramente dai Celti (1200 a.C. circa), e prima ancora sulle alture, in particolare nei pressi della fantastica Grotta Guglielmo, al Monte Bolettone, che merita una gita-escursione, sono state trovate punte di freccia che indicano la presenza dell’uomo preistorico. Né mancano i famosi massi avelli, tombe del V-VI secolo d.C. scavate nei trovanti, i macigni trascinati fin qui dai ghiacciai alpini e lasciati sul posto dal loro ritiro con gli scioglimenti, sette volte, dovuti al rialzo delle temperature. Pur tra controversie, visto che gli storici non sono tutti d’accordo, come accade spesso, di queste parti era Frà Filippo, morto nel 1416, uno dei più severi inquisitori che per secoli hanno imperversato nella diocesi di Como, partendo dall’allora convento di San Giovanni in Pedemonte, oggi stazione delle Ferrovie dello Stato. Scrive di Molina, infine, il celebre vescovo Feliciano Ninguarda nel suo meticoloso diario della visita pastorale sul Lario e dintorni durata dal 1588 al 1593. Un’ultima curiosità. L’orrido di Molina, a lago, nei pressi della nota Villa Pliniana, un tempo era detto Grotta di Plinio (il Giovane) dal nome dell’umanista romano scopritore della fonte che ha reso famosa la villa stessa. Nel XVI secolo era utilizzato come luogo di frescura per pic-nic, frequentato anche dal nobile Giovanni Anguissola, artefice della costruzione di Villa Pliniana.

The first written trace of the name Molina is in Lucio III’s Papal Bull of 1184. But right back in ancient times the area was inhabited, certainly by the Celts (circa 1200 B.C.) and even earlier on the high ground, in particular in the vicinity of the fantastic Guglielmo Grotto on Monte Bolettone – well worth an outing – arrow heads have been found indicating the presence of prehistoric man. Then there are many of the famous sepulchre boulders, 5th - 6th century A.D. tombs hewn out of erratic rocks, dragged all the way from Alpine glaciers and deposited here, as on seven different occasions the latter withdrew through melting caused by rising temperatures. Amidst controversy (seeing that historians aren’t all in agreement, as is often the case) Friar Filippo is said to have lived around here; he died in 1416 and was one of the harshest inquisitors who for centuries brutalised the Diocese of Como, setting out from the then Monastery of St. Giovanni in Pedemonte, now the State Railway station. Last of all there is an account of Molina by the renowned bishop Feliciano Ninguarda in his meticulous diary of this pastoral visit to the Lario and district from 1588 to 1593. One last curiosity. The Orrido di Molina on the lake near the famous villa Pliniana, used to be called Plinio Grotto (the Younger) after the Roman humanist who discovered the spring and made the villa itself famous. In the 16th century it used to serve as a cool, shady picnic spot, also visited by the noble Giovanni Anguissola whose brainchild the Pliniana was.

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TERRITORIO

Occhi al

cielo ci sono i FUOCHI di Anna Campaniello Foto Sergio Baricci e Mattia Vacca

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Occhi puntati al cielo per un’estate accesa dagli effetti speciali del pirotecnico “Festival dei Fuochi”. Uno spettacolo di colori e magie di luce che non smette mai di stupire e lascia a bocca aperta gli spettatori. Otto le tappe della kermesse organizzata dalla Provincia di Como e aperta il 23 giugno con il più tradizionale degli appuntamenti, l’incendio dell’Isola Comacina. Migliaia gli spettatori assiepati sulle rive di Sala Comacina e Ossuccio per farsi catturare dallo spettacolo, mentre i più fortunati si sono goduti l’incanto dei fuochi artificiali direttamente dal lago, cullati dalle onde, a bordo di imbarcazioni private o dei battelli della Navigazione Lago di Como. Lo spettacolo pirotecnico evoca i drammatici eventi del 1169, quando l’Isola venne distrutta e incendiata dai Comaschi alleati con Federico Barbarossa, sceso in Italia per riportare i Comuni sotto l’autorità imperiale. Per il quinto anno consecutivo, a rendere ancora più avvincente il Festival dei fuochi ci pensa un vero e proprio concorso. Una sfida che spinge gli organizzatori a superarsi di anno in anno con manifestazioni capaci

It’s all eyes on the sky for a summer lit up by the special effects of the pyrotechnical ‘Festival dei Fuochi’. This spectacular happening consisting of colours and magic lights never fails to astound and leave spectators agape. The 8-part event organised by the Province of Como was opened on 23rd June with the very traditional burning of the Isola Comacina. Thousands of spectators were massed on the shores of Sala Comacina and Ossuccio to let the display thrill them, while the luckiest ones enjoyed the magic of the fireworks directly from the lake, cradled by the waves on board private craft or boats of the Navigazione Lago di Como. The firework display re-enacts the dramatic events of 1169, when the Island was destroyed and burned by the people of Como allied to Frederick Redbeard, who was on a sortie in Italy to reimpose imperial authority over the Municipalities. For the 5th year running, so as to make the Fireworks’ Festival even more thrilling, a real competition has been devised. The challenge is designed to keep the organisers on their toes and produce displays to surprise us every

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Watch the Sky for Fireworks

ogni volta di regalare sorprese. In agosto sarà la volta del Lago di Pusiano (il giorno 4), di Nesso e Brienno (l’11), Menaggio (il 12), Gravedona (il 14), Lenno e Porlezza (il 15). Al di fuori del Festival, ma di grandissimo impatto e richiamo turistico, lo spettacolo di Campione d’Italia, il 28 luglio, con un Gran Galà dei Fuochi con colonna sonora. Nel Festival del Lago di Como, decine di eventi musicali e culturali, ideati per animare ogni serata dell’estate lariana con spettacoli in grado di soddisfare le esigenze del pubblico più svariato. Dal jazz alla raffinatezza della musica sinfonica, le melodie più famose e ricercate sono protagoniste assolute. Completano il ricco carnet estivo la simpatia e la professionalità degli attori del cast della soap opera “Vivere”, che si esibiscono in spettacoli dal vivo e incontrano il pubblico che abitualmente può seguire le loro gesta solo sugli schermi di Canale 5.

Nelle pagine precedenti, il campanile di Ossuccio illuminato dai fuochi. Sopra e a destra, spettacoli pirotecnici sul Lario e sul Ceresio On the previous pages, the Ossuccio bell tower lighted by the fireworks. Above and right, firework displays on Lario and Ceresio Lakes

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time. In August it will be the turn of Lake Pusiano (on the 4th), Nesso and Brienno (on the 11th), Menaggio (on the 12th), Grevedona (on the 14th) and Lenno and Porlezza (on the 15th). Not part of the Festival but nevertheless a high-impact tourist event is the Campione d’Italia show on 28th July, with a Grand Firework Gala set to music. In the Lake Como Festival dozens of musical and cultural events are being thought up to animate Lake Como’s summer nights, with shows to cater for all tastes: from jazz to refined symphonic music featuring the most famous and popular tunes. The event-packed summer programme is completed by the popular and professional cast of actors from the soap opera ‘Vivere’, who are performing in live shows as they meet audiences who normally only see them on TV on Channel 5.

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ADVERTISING

navigare insieme sulla strada d’acqua Sailing together

Per informazioni: Navigazione Lago di Como, via per Cernobbio 18, 22100 Como Tel. 031.579.211 - 800.551.801 www.navigazionelaghi.it For information: Navigazione Lago di Como, via per Cernobbio 18, 22100 Como. Tel: 031.579.211 or 800.551.801 www.navigazionelaghi.it 60

Dal 18 luglio 1826 c’è un modo unico per vivere il Lago di Como che si ripete ogni giorno, ogni ora, grazie alla flotta della Navigazione Lago di Como. Battelli, aliscafi, catamarani e traghetti permettono di muoversi su un’ampia e suggestiva autostrada d’acqua che da Como porta fino a Colico, passando per Bellagio e Menaggio, per poi scendere verso Varenna e Lecco. Una magia che si rinnova da quasi due secoli, da quando l’allora “Società Lombarda” varò il piroscafo “Lario” seguito, nello stesso anno, dal “Plinio”. Da quel momento sono stati introdotti innovazioni e servizi. Negli anni il vecchio piroscafo a vapore a pale “Concordia” è stato affiancato da moderne limousine del lago, come la motonave “Orione”, di tecnologica costruzione, dotata di 3 ponti e con servizio bar e ristorante. Ha una capienza massima di 700 passeggeri, 440 i posti a sedere (inclusi 260 posti ristorante). Anche gli itinerari consigliati sono diventati innumerevoli. Nel primo bacino, da Como, si può scorgere Villa l’Oleandra a Laglio (casa di George Clooney) e si può approdare a Cernobbio dove si possono ammirare Villa Erba e Villa d’Este, senza dimenticare l’altra sponda del Lago con il caratteristico borgo di Torno e, poco distante, Villa Pliniana. Nel Centrolago, il fascino dell’Isola Comacina e le molte ville: l’incantevole Villa Balbianello a Lenno, Villa Carlotta a Tremezzo, Villa Melzi e Villa Serbelloni a Bellagio, Villa Monastero e Villa Cipressi a Varenna, Villa La Gaeta a San Siro. La crociera diurna effettua una navigazione completa del lago partendo da Como e arrivando fino a Piona, dove c’è la caratteristica abbazia, o a Colico, con la possibilità di coniugare la vista del lago con un buon pranzo a bordo (prezzo del menu 14,80 euro). A questi itinerari si affiancano mini-crociere turistiche per il primo bacino con partenza da Como per Cernobbio, Moltrasio e Torno: i battelli salpano ogni mezz’ora dall’imbarcadero di piazza Cavour, dalle ore 8,45 alle 18,15 con partenze cadenzate a 15 e 45 minuti. Nel Centrolago da Bellagio partono crociere con destinazione Lenno, Tremezzo, Villa Carlotta, Cadenabbia e Menaggio. Da provare le crociere notturne del sabato sera con cena e ballo, per passare una serata diversa dal solito. Since 18th July 1826 there’s only been one way to live Lake Como life,and it’s repeated every day, every hour thanks to Navigazione Lago di Como’s fleet. Pleasure boats, hydrofoils, catamarans and ferries all enable you to move along a wide and evocative motorway of water, which from Como gets you to Colico via Bellagio and Menaggio, and then down towards Varenna and Lecco. A magic experience which has been relived for nearly two centuries, since the ‘Società Lombarda’ as was, launched the steamer ‘Lario’ followed (in the very same year) by the ‘Plinio’. Since then services have been updated. In the course of time the old paddle steamer ‘Concordia’ was joined by modern Lake limousines, like the motorship ‘Orione’ with its 3 decks, bar service and restaurant. It can carry up to 700 passengers and can seat 440 (including 260 restaurant seats). The number of itineraries on offer are also hard to keep up with: in the first basin, from Como you can make out Villa l’Oleandra (George Clooney’s house) and stop off at Cernobbio to admire Villa Erba and Villa d’Este, not forgetting the opposite side of the lake with the typical village of Torno, and nearby, Villa Pliniana. Mid Lake there’s the enchanting little Isola Comacina and several villas: the charming Villa Balbianello at Lenno, Villa Carlotta at Tremezzo, Villa Melzi and Villa Serbelloni at Bellagio, Villa Monastero and Villa Cipressi at Varenna, and Villa La Gaeta at San Siro. Day cruises sail right round the lake setting out from Como and getting as far as Piona with its typical abbey, or Colico; you can also combine your views of the lake with a nice on-board lunch (menu price 14.80 euros). Apart from these longer routes there are mini-cruises for tourists round the first basin, setting off from Como to Cernobbio, Moltrasio and Menaggio. And what about a Saturday night cruise with dinner/dance to enjoy a slightly different evening...?

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ITINERARI Gentle hills formed by the might of past glaciers and covered with lush vegetation: this is the evocative landscape to feast your eyes on from Inverigo. The area offers various viewing points and exceptional views. But Inverigo possesses many hidden gems too: its virtually unknown villas and churches are rich in history and art. The fine church of Santa Maria was built – according to tradition – in the very place where in the early 1500s the Madonna appeared to two lost children amidst the the branches of a walnut tree. Some paintings are kept in the sanctuary including one of ‘St Carlo in glory’ dating back to 1618 and attributed to Pier Francesco Mazzucchelli known as the Morazzone, and a 15th century board depicting the ‘Visitation’ by Francesco Crivelli. Near Santa Naria della Noce stands the little oratory of Sant’Andrea del Navello which, according to what is recorded on a gravestone, was built before 1607. The inside consisting of a single nave is adorned with gilded stucco work framing frescoes (probably from the early 1600s) crafted by the Della Rovere brothers also called Fiammenghini. Centuries ago Inverigo used to have a castle, now reduced to its tower, guard-room and dungeons. The building’s tranformation into a villa began in the mid 1600s going on until the early 1800s, with the construction of the most recent wing designed basically by Leopoldo Pollack. A double avenue of cypress trees drops down from the villa towards

The Treasures of Inverigo

Dolci colline plasmate dalla forza dei ghiacciai d’un tempo e coperte da una lussureggiante vegetazione: questo è il suggestivo panorama che si può godere da Inverigo. La zona offre diversi punti d’osservazione e vedute d’eccezione. Inverigo nasconde, però, anche numerosi tesori: le sue ville e le sue chiese sono ricche di storia e arte che pochi conoscono. Bellissima è la chiesa di Santa Maria costruita, come sostiene la tradizione, nel luogo in cui, all’inizio del Cinquecento, la Madonna apparve tra i rami di un noce a due bambini che si erano perduti. Nel santuario sono conservati alcuni dipinti, fra cui un “San Carlo in gloria”, risalente al 1618 circa e attribuito a Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone, e una tavola raffigurante la “Visitazione”, opera di Francesco Crivelli del XV secolo. Nelle vicinanze di Santa Maria della Noce sorge il piccolo oratorio di Sant’Andrea del Navello costruito, secondo quanto riportato da una lapide, prima del 1607. L’interno, costituito da una sola navata, è decorato da stucchi dorati che incorniciano affreschi, probabilmente del primo Seicento, realizzati dai fratelli Della Rovere, detti Fiammenghini. Inverigo disponeva, nei secoli addietro, di un castello di cui rimangono oggi la torre, il corpo di guardia e le carceri. La trasformazione dell’edificio in villa iniziò a metà del Seicento e proseguì poi fino all’inizio dell’Ottocento, con la costruzione dell’ala più recente su disegni di

di Viviana Dalla Pria foto Fondazione Don Gnocchi e Mattia Vacca

I tesori

di Inverigo 62

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Leopoldo Pollack. Un doppio viale di cipressi parte dalla villa scendendo verso Est e verso Ovest e risalendo sulle alture vicine. Con il suo chilometro e mezzo di lunghezza, si tratta sicuramente di una delle prime realizzazioni prospettiche a cannocchiale della regione. Il viale si allunga in una scalinata alla cui sommità si erge una grande statua di Ercole, nota come il “Gigante”. Su un’altura all’estremità del paese sorge Villa Crivelli, dove pare sia stato ospitato anche Ugo Foscolo. L’edificio più imponente di Inverigo è sicuramente La Rotonda, la bellissima dimora di proprietà della famiglia del Canova, ora sede della Fondazione don Carlo Gnocchi. Nella frazione di Cremnago si trova invece Villa Perego, tuttora abitata dalla famiglia, un maestoso edificio settecentesco in pietra grigia ideato dall’architetto Carlo Giuseppe Merlo. the east and towards the west before climbing back onto the higher hillsides nearby. This one and a half kilometre stretch of trees is most certainly one of the area’s first attempts at tapering perspective ever undertaken. The avenue eventually becomes a ramp of steps at the top of which stands a large statue of Hercules, designated the ‘Giant’. On some high ground on the edge of the town stands Villa Crivelli where the poet Ugo Foscolo is supposed to have stayed. The most imposing edifice in Inverigo has to be La Rotonda, the beautiful home belonging to the Canova family and now a branch of the Don Carlo Gnocchi Foundation. In the hamlet of Cremnago on the other hand is Villa Perego (still the family home) and a majestic, 18th century grey stone buiding designed by the architect Carlo Giuseppe Merlo.

Nelle pagine precedenti, un panorama di Inverigo: la torre del castello e uno dei viali di cipressi. A sinistra, la villa “La Rotonda”, di proprietà della famiglia del Canova e ora sede della Fondazione Don Carlo Gnocchi On the previous pages, a Inverigo’s view: the tower of the castle and one of the avenue of cypress trees. Left, ‘La Rotonda’ villa, belonging to the Canova family and now a branch of the Don Carlo Gnocchi Foundation

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Sotto, il viale dei cipressi, che porta al centro del paese. Con il suo chilometro e mezzo di lunghezza, è una delle prime realizzazioni prospettiche a cannocchiale della regione Below, the avenue of cypress trees that arrives at the town center. This one and a half kilometre stretch of trees is most certainly one of the area’s first attempts at tapering perspective ever undertaken

In the locality of Romanò Brianza stands the 17th century Villa Gallarati (later Mezzanotte) whose garden – landscaped in keeping with 17th century tradition by Francesco Maria Richino – has a monumental feel about it and interesting perspective effects. And last of all in Pomelasca Villa Sormani has survived, surrounded by its wide park. This residence of the Counts of Missaglia was the work of the architect Carlo Amati, who turned a baroque structure into a neoclassical building around 1830.

A destra, il Santuario di Santa Maria della Noce Right, the Santa Maria della Noce Sanctuary

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In località Romanò Brianza ecco la secentesca Villa Gallarati, poi Mezzanotte, il cui giardino, disegnato secondo la tradizione nel XVII secolo da Francesco Maria Richino, presenta un’impostazione monumentale e interessanti effetti prospettici. A Pomelasca è conservata, infine, Villa Sormani, circondata da un ampio parco. Residenza dei conti di Missaglia, è opera dell’architetto Carlo Amati, che intorno al 1830 trasformò una costruzione barocca in un edificio neoclassico.


www.amicidicomo.it

TERRITORIO

Da un secolo la

BANCA

di

Cant첫 di Mauro Peverelli

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Da un secolo la Cassa Rurale e Artigiana di Cantù viene considerata la custode dei tesori della Città del Mobile e della Brianza. L’atto costitutivo della banca, vergato a mano, fu firmato da diciannove soci cento anni fa. Quel primo nucleo di illuminati canturini, il 2 giugno del 1907, diede vita a quella che ancora oggi è una delle realtà finanziarie più solide e importanti della Brianza lariana, la Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù. Il capitale iniziale fu di 19 lire. Oggi quelle poche monete del vecchio conio sono diventate 200 milioni di euro, vale a dire ben 21 miliardi di volte l’originale investimento, mentre i soci sono passati da 19 a sfiorare le 6.000 unità. Il centenario della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù è stato festeggiato lo scorso 2 giugno al palasport Pianella di Cucciago, prima uscita ufficiale del neoeletto presidente, Gaetano Volpe. Volpe guida un consiglio d’amministrazione che rimarrà in carica fino al 2009 e composto da: Alberto Cappelletti, Carlo Cattaneo (vicepresidente), Renato Della Moretta, Ambrogio Giudici, Mario Marelli, Massimo Montorfano, Franco

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For a century the Cassa Rurale e Artigiana di Cantù has been looked upon as the custodian of the wealth of Furniture City and Brianza. The bank’s hand-written statute was signed by 19 partners 100 years ago. On 2nd June 1907 that first nucleus of far-sighted citizens of Cantù gave birth to – even today – a financial institution which is the most solid and important in Brianza Lariana, the Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù. The initial capital was 19 lira. Today former small change has become 200 million euros, i.e. 21 billion times the original investment, and 19 associates are now about 6000 shareholders. The Bank’s Centenary was celebrated on 2nd June at palasport Pianella di Cucciago, the newly-elected president Gaetano Volpe’s first public appearance. Volpe heads a board of directors which will hold this honour till 2009 consisting of: Alberto Cappelletti, Carlo Cataneo (vice-president), Renato Della Moretta, Ambrogio Giudici, Mario Marelli, Massimo Montorfano, Franco Ezio Pallavicini, Angelo Terraneo, Gaetano Volpe, Carlo Zampese and Ernesto Zanfrini. “1907 when

A Century with the Bank of Cantù

Ezio Pallavicini, Angelo Terraneo, Gaetano Volpe, Carlo Zampese, Ernesto Zanfrini. «Il 1907, anno di nascita della nostra banca, è stato un periodo importante per tutta la provincia lariana - è stato il saluto del presidente Volpe - Da un punto di vista sportivo è stato l’anno di fondazione del Calcio Como, mentre da un punto di vista culturale è stato quello dell’acquisto, da parte del Comune di Cantù, della basilica di San Vincenzo in Galliano. E io oggi, nel 2007, ho l’onore di festeggiare da presidente il centenario della nostra banca al posto di Angelo Terraneo, che dopo anni di grandi risultati, alla scadenza del terzo mandato, ha deciso di passare la mano rimanendo comunque nella nostra famiglia come consigliere. Io sono il sesto presidente della storia e spero di non deludere nessuno». Nella giornata di festa della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù non sono mancati giochi e spettacoli per bambini e ragazzi fin dal mattino, nei pressi della sede centrale della banca, in corso Unità d’Italia. Presentati anche i due volumi realizzati per il centenario: “1907-2007. Una banca, la sua storia”, scritto dalla professoressa Rosanna Moscatelli, e l’opera fotografica “Cantù cento volti”. Nella festa del Pianella anche una poesia di Orfeo Saldarini e la proiezione di un filmato, un tributo allo storico presidente Giovanni Zampese.

A pagina 69 e a sinistra, due momenti della festa in piazza a Cantù. Sopra, la sede di corso Unità d’Italia. A pagina 70, le foto storiche dell’inaugurazione della sede e dei falegnami di Cantù al lavoro. Sotto, la mostra filatelica On page 69 and left, two images of the celebration in the square of Cantù. Above the headquarter in corso Unità d’Italia. On page 70, the headquarter inauguration old photos and some Cantu’s carpenters. Below the philately exposition

our bank was founded was an important year for the whole province of Como,”was President Volpe’s opening remark. “For sport it was the year when Calcio Como was founded, whereas from a cultural point of view it was the year when Cantù Town Hall bought the Basilica of St Vincenzo in Galliano. And today I have the honour as president of celebrating the centenary of our bank in place of Angelo Terraneo, who after a distinguished career, decided at the end of his 3rd term of office to retire , albeit remaining in the family in a advisory capacity. I’m the 6th president and I hope not to disappoint you”. During the festivities of the Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù there were shows for children and young people all day, near the bank’s main branch in corso Unità d’Italia. Two books were published for the centenary: “1907-2007, A Bank and its History”, by Prof. Rosanna Moscatelli, and a photographic work “Cantù times a Hundred”. At the party in Pianella there was a poem by Orfeo Saldarini and the screening of a film, a tribute to the legendary president Giovanni Zampese. The Cassa Rurale di Cantù is big-hearted as well and has always backed sport, non-profit trusts and public health. President Volpe has recently announced on behalf of the board of directors that

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A destra, i relatori dell’evento organizzato al palasport di Cucciago. Sotto, la premiazione di una nonnina centenaria da parte del presidente della Cassa Rurale, Gaetano Volpe Right, the relators at the event organized at Pianella Sport Hall in Cucciago. Below, the privy-giving of a centenarian grannie by the Cassa Rurale president, Gaetano Volpe

La Cassa Rurale di Cantù ha anche un grande cuore e da sempre sostiene lo sport, le associazioni no-profit e la sanità pubblica. Il presidente Volpe ha di recente annunciato, a nome del consiglio d’amministrazione, lo stanziamento di un milione di euro per il completamento della ristrutturazione dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù. Il notevole aiuto economico servirà per il nuovo quartiere operatorio, fondamentale per lo sviluppo del presidio canturino. «Questo nuovo consiglio – ha detto ancora Volpe - ha il compito di iniziare il secondo secolo di vita della nostra Cassa Rurale e intende continuare sulla strada indicata dai fondatori, per far crescere sempre più e sempre meglio la nostra banca, le Comunità locali e il territorio dove opera».

a million euros will be donated to refurbishing the hospital St Antonio Abate di Cantù. This will serve to build a new operating section, basic to the development of the complex. “This new board,” said Volpe, “has the task of commencing the 2nd century of life of our bank and intends to continue down the road our founders indicated, to increasingly promote our bank, the local Community and our area of operation more effectively”.

A destra, il cardinale Ersilio Tonini Right, the Cardinal Ersilio Tonini

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PEOPLE

Piero Busnelli and B&B ITALIA A destra, Piero Ambrogio Busnelli, fondatore di B&B Italia Right, Piero Ambrogio Busnelli, B&B Italia patriarch

Ha esportato nel mondo il design made in Italy, convinto che per divani e mobili la forma e il colore non fossero accessori, ma sostanza. A metà degli anni Sessanta ha scommesso sulla tecnologia e rivoluzionato il modo di produrre le poltrone introducendo il poliuretano, schiumato a freddo in stampi, al posto del lattice per le imbottiture. Ha industrializzato la produzione e fondato una delle aziende leader nel campo dell’arredamento contemporaneo. B&B Italia e Maxalto oggi sono marchi conosciuti ovunque, che raccontano la capacità tutta italiana di innovare e plasmare i materiali. Tre stabilimenti (Novedrate, Misinto e Ascoli Piceno), 500 dipendenti, una decina di store tra New York, Parigi, Londra, Milano, Tokyo, Monaco di Baviera e Barcellona, collezioni firmate da celebri designer: artefice di questo successo è Piero Ambrogio Busnelli, nato a Meda nell’aprile di 81 anni fa. Per ben due volte, prima di fondare B&B Italia (www.bebitalia.com),

piero busnelli e

It has exported ‘Made in Italy’ design all over the world with its philosophy that the shape and colour of divans and furniture were not optionals but an intrinsic part of them. Back in the mid 60s it took a technological gamble and revolutionised its armchair manufacturing methods, by adopting cold-foam polyurethane stuffing instead of latex. Production was industrialised and a company destined to become a leader in the furnishing field was founded. B&B Italia and Maxalto are now makes known everywhere, testifying to the typically Italian flair for inventing and shaping materials. Three factories (Novedrate, Misinto and Ascoli Piceno), 500 staff, a dozen showrooms in New York, Paris, Milan, Tokyo, Munich and Barcellona, and collections endorsed by acclaimed designers: the man responsible for this success is Pietro Ambrogio Busnelli, born in Meda in April

B&B di Marcello Dubini

Foto Archivio B&B Italia

I TA L I A

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ha rotto i rapporti con i suoi partner industriali ricominciando da solo. Perché, ha spiegato lo stesso imprenditore, “avevo voglia di fare, di cambiare. Il lavoro ripetitivo distrugge l’uomo”. La sede centrale di Novedrate riassume Busnelli e la sua visione del mondo. Firmata da Renzo Piano, con la struttura in tubolare metallico e i condotti colorati richiama il Beaubourg di Parigi, opera fondamentale dell’architetto genovese. Realizzata all’inizio degli anni Settanta, quando ancora non era di moda la fabbrica “griffata”, testimonia il respiro internazionale di Busnelli, la sua attenzione alla modernità e la sua passione per la tecnologia. Tre caratteristiche che ancora oggi si riverberano nei tavoli, nei divani, nei mobili, nelle poltrone e nei complementi d’arredo prodotti da B&B Italia. E che ancora oggi rappresentano le linee guida per il futuro, per continuare a essere competitivi in un mercato sempre più mondiale. «Ritengo che investire nella ricerca e nell’innovazione tecnologica possa essere la strada da perseguire per distinguersi all’interno di un mercato globale – sottolinea Piero Ambrogio Busnelli - Noi ci abbiamo creduto sin dal principio e la ricerca 81 years ago. Before founding B&B Italia (www.bebitalia. com), he twice broke off relations with his business partners and recommenced by himself. Because, in his own words, “I wanted to get things moving, to change things. Repetitive work destroys you”. The head branch in Novedrate took him back with his view of the world. Signed by Renzo Piano, with coloured tubes and metal structures the factory’s reminiscent of the Beaubourg in Paris, a pivotal work by the Genova architect. Undertaken in the early 70s before ‘logoed’ factories came into style, it bears witness to Busnelli’s international slant, his love of things modern and his passionate relationship with technology. Three characteristics which still reverberate in B&B’s tables, divans, furniture, armchairs and décor accessories. And that even today are the guidelines to go on being competitive in an ever-more global market. “I think investing in research and technological innovation - says Piero Ambrogio Busnelli - may be the road to go down if you want to stand out in a global market. We’ve believed with from the start that research has always been

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A destra, l’headquarter di B&B Italia a Novedrate. Gli uffici hanno sede nell’edificio progettato da Renzo Piano nel 1972. Sotto, Arne - I, il sistema di sedute realizzato dal designer Antonio Citterio (2005) Right, the B&B Italia headquarter in Novedrate. Offices are situated in the building projected by Renzo Piano in 1972. Below, the Arne - I seats system designed by Antonio Citterio (2005)

A sinistra, lo stabilimento di Bosisio Parini. A destra, alcuni dei prodotti che Rodacciai distribuisce nel mondo Left, the Bosisio Parini factory. Right, some of the products that Rodacciai delivers all over the world

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Sotto, “Shift”, il sistema di contenitori (libreria aperta) della designer Patricia Urquiola (2006) e “Tufty Time”, i divani componibili della stessa artista (2005) Below, Shift, the furniture system Designed by Patricia Urquiola (2006) and Tufty Time, modular sofas by the same designer (2005)

and important strategic factor in the B&B Italia’s policy of research with a yearly investment of over 3% of the turnover. All this of course without neglecting our product’s plus factors, i.e. quality and design, which are an intrinsic part of our company’s DNA. Secondly, I’d like to focus on a precise distribution strategy aimed at enhancing our presence in reference markets via the opening of Flagship Stores or areas set aside inside highly-qualified multibrand sales outlets”. And if you had to start out from scratch again, what would you do, Mr Busnelli? “Nowadays you’ve really got to be set up to deal effectively with the challenges of globalisation and guarantee the continuity of what are basically family businesses, and also develop specific skills to be able to compete at international level. B&B Italia is definitely not typical of our sector, because right from its birth in 1966 it has succeeded in developing strategic managerial structures (research and development, marketing, commercial, financial). B&B Italia’s next ambitious aim is namely to be floated on the stock exchange, planned for 2008; to this end the company had already for some time been structured for incorporation by a closed private equity fund (Opera) which took place in 2002, as it finalised development programmes for business and marketing policies at international level”.

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è da sempre un importante elemento strategico nella politica di sviluppo di B&B Italia con un investimento annuo superiore al 3% del fatturato. Tutto ciò naturalmente senza trascurare quelli che sono i plus di prodotto, quali qualità e design, anch’essi insiti nel nostro Dna aziendale. In secondo luogo bisogna puntare su una precisa strategia di distribuzione che miri a qualificare la presenza nei mercati di riferimento attraverso l’apertura di Flagship Store o di aree dedicate all’interno dei punti vendita multimarca più qualificati». E se dovesse ripartire, ancora una volta, su che cosa scommetterebbe oggi Busnelli? «Credo sia oggi necessario strutturarsi adeguatamente per affrontare al meglio le sfide

della globalizzazione, garantendo continuità a realtà nate fondamentalmente come aziende familiari, e sviluppare competenze specifiche in modo da concorrere a livello internazionale. B&B Italia è una realtà decisamente atipica per il nostro settore perché ha saputo introdurre sin dalla sua nascita nel 1966 una struttura manageriale nei ruoli strategici (ricerca e sviluppo, marketing, commerciale, finanza). Il prossimo ambizioso obiettivo di B&B Italia è pertanto la quotazione in Borsa, prevista per il 2008, per cui l’azienda si è già da tempo strutturata considerando l’ingresso in un fondo chiuso di private equity (Opera) nel 2002 e finalizzando programmi di sviluppo delle politiche commerciali e di marketing a livello internazionali».


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IN SELLA nel silenzio Riding in Silence

Non poteva che nascere dalla terra di Alessandro Volta il veicolo elettrico in grado di affrontare qualsiasi percorso sia stradale sia fuoristrada. “Magic Lake” ha provato per voi il primo e unico quad elettrico omologato per la circolazione stradale esistente al mondo. La moto fuoristrada a quattro ruote viene costruita a Vertemate con Minoprio dalla Geo Vehicles. Siamo saliti in sella a un Geo Country Quad e accompagnati dal responsabile delle relazioni esterne della Geo Vehicles, Andrea Balzaretti, siamo andati alla scoperta di uno dei gioielli della nostra Brianza, l’Abbazia di Vertemate. Edificio dell’XI secolo, gioiello dell’architettura cluniacense, il complesso di Vertemate è dedicato a San Giovanni Battista ed è immerso nel verde delle colline comasche. Restaurato di recente, il monastero era abitato fino a poco tempo fa dai frati della Santissima Trinità che si dedicavano ad attività artistiche fra cui il restauro di libri antichi. La presenza di una moto dalle ruote artigliate non si sposa con la pace di un monastero e dei boschi che lo circondano, direte voi, ma il quad elettrico della Geo Vehicles si muove con il rumore di un soffio. Geo Vehicles è la casa costruttrice nota per i successi di vendita ottenuti con i veicoli Gem di DaimlerChrysler Company di cui è distributrice in Europa, oltre che per la produzione di bus elettrici per i centri storici. I clienti di Geo Vehicles sono sparsi in tutto il mondo e i più conosciuti sono Papa Benedetto XVI, che usa un veicolo elettrico Geo nella residenza di Castel Gandolfo, così come George Bush e Vladimir

The electric vehicle able to take on any kind of road or terrain just had to be born in Alessandro Volta country. Specially for you ‘Magic Lake’ has test-driven the first – and currently the only – type-approved electric quad bike in the world. This 4-wheel off-road motorbike is manufactured in Vertemate con Minoprio by Geo Vehicles. We got into the seat of a Geo Country Quad with Geo Vehicles’ External Relations’ manager Andrea Balzaretti, and set off to discover a Brianza gem, the 16th century Vertemate Abbey (a jewel in the crown of Cluniac architecture), a complex dedicated to St John the Baptist set in the verdant Como hills. The recently restored monastery was until recently the dwelling place of the Friars of the Most Holy Trinity devoted to such artistic activities as the restoration of old books. The noise of a motorbike with off-road tyres is incompatible with the tranquillity of a monastery or the woods around it, might be your comment. But the electric quad produced by Geo Vehicles moves as quietly as a breath of air. Geo Vehicles is the company famous for excellent sales of the Daimler Chrysler Company’s Gem Vehicles which it distributes in Europe; it also produces electric buses for city centres. Geo Vehicles’ customers are spread all over the world; the most wellknown are Pope Benedict XVI,who uses an electric Geo car in his Castel Gandolfo residence, and George Bush and Vladimir Putin who chose an eco-friendly way of getting around the G8 Summit complex. The vehicle we tried is

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Nelle pagine precedenti e sotto, il Geo Country Quad sulle verdi colline dell’Abbazia di Vertemate On the previous pages and below, the Geo Country Quad on the green Vertemate Abbey’s hills

propelled by energy from rechargable maintenance-free batteries and is 100% ecological. To top up simply plug into a normal mains socket, giving you about a 50 km ride and costing approx. 40 eurocents, using the same electricity as an electric razor. The Geo Quad is also available in two original camouflage colours typical of the foliage and terrain in Brianza. The vehicle is astonishingly powerful and nippy, despite its weight of 387 kg (138 of which depend on its 6 batteries) which is important to guarantee stability and safety. The top speed is limited to a statutory 45 km/h; but thanks to the thrust generated by its rear-wheel drive, the quad can handle the steepest of gradients. It’s ideal for driving up to moutain huts and farmhouse restaurants ecologically thanks to the fact that its exhaust-fume emissions are zero, and the same goes for ordinary roads. The only 2-person vehicle of its kind to be type-approved all over the world, the Geo Country Quad light quadricycle is classed as a moped and even a 14-year-old with a restricted licence can drive one. What about the price? It’s comparable to a medium-powered quad , with a high quality:price ratio and an amazingly good performance. Prices are moeover subject to discounts due to national and local government incentives. Take our advice and go for a light-headed spin on the only silent ecological quad on the market, maybe to that very Abbey in Vertemate, and enjoy the peace and quiet of the countryside on a modern, reliable, fun-bike.

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Putin, che hanno scelto un mezzo eco-friendly per gli spostamenti durante i summit dei G8. Il quad che abbiamo provato è ecologico al 100% e viene spinto dall’energia emessa da batterie ricaricabili che non necessitano di alcuna manutenzione. Per fare il “pieno”, con cui percorrere circa 50 km, basta una normale presa di corrente, e il costo per una ricarica completa è di circa 40 centesimi di euro, con un assorbimento di energia elettrica paragonabile a quella di un rasoio elettrico. Il quad della Geo Vehicles è disponibile anche in due originali colori mimetici che riprendono le foglie e il verde della Brianza. Colpiscono potenza e agilità di questo quad che con i suoi 387 kg di peso (138 dei quali costituiti dalle sei batterie) sono garanzia di stabilità e sicurezza. La velocità massima è limitata per legge a 45 km orari, ma grazie alla potente forza motrice del motore elettrico, il quad può superare qualsiasi tipo di pendio. Ecco il mezzo ideale per

raggiungere rifugi e agriturismi nel rispetto della natura grazie alle emissioni zero dei gas di scarico, cosi come per spostarsi utilizzando percorsi stradali. Infatti Geo Country quad è l’unico veicolo del suo genere dotato di omologazione in tutto il mondo per la circolazione di due persone. Geo Country Quad è un quadriciclo leggero, quindi equiparato a un ciclomotore, e lo può guidare anche un 14enne con il patentino. Il costo? È paragonabile a quello di un quad di discreta cilindrata, con un rapporto qualità/prezzo elevato e prestazioni che vanno al di là di ogni aspettativa. Inoltre è soggetto a sconti che derivano da incentivi dello Stato o delle amministrazioni locali. Il consiglio è provare l’ebbrezza di un giro sull’unico quad ecologico esistente, magari proprio all’Abbazia di Vertemate, per godersi la tranquillità e il silenzio della natura utilizzando un veicolo moderno, affidabile e divertente.

SCHEDA TECNICA Il Geo Country Quad è costruito con i più alti standard qualitativi ed è equipaggiato con le più moderne soluzioni tecnologiche: motore dell’italiana Best Motors di ultima generazione, 4 kw di potenza gestiti da un processore Curtis americano, Software con programma di personalizzazione delle prestazioni. Tecnologicamente avanzatissimo è il sistema di recupero energia in frenata che permette di aumentare l’autonomia mentre speciali batterie al gel senza manutenzione con tecnologia Agm garantiscono una lunga durata. Sospensioni anteriori e posteriori indipendenti, insieme con una sella spaziosa, permettono una guida confortevole anche su percorsi impegnativi. Un moderno display Lcd permette di tenere facilmente sotto controllo il livello di carica delle batterie oltre che altri importanti dati. Le dimensioni sono m 1,95 x 1,12 x 1,13. La sicurezza del Geo Country è garantita da potenti freni, da un telaio in acciaio tubolare di dimensioni generose e robusto oltre che da un freno motore elettrico programmabile. Nel sito web www. geoquad.it si possono trovare maggiori dettagli tecnici e materiale informativo. Per info, prove su strada e prezzi, si può chiamare la Geo Vehicles tel. +39 031.887435.

TECHNICAL FILE The Geo Country Quad is manufactured to the highest possible quality standards and is bang up to date technologically: the engine is a latest generation Italian Best Motors one generating 4 kw of power controlled by an American Curtis processor. The software includes a personalised performance program. Very advanced technologically is its energy recovery system during braking increasing its mileage, and its non-maintenance gel batteries with AGM technology are guaranteed to be long-life. It has independent front and rear suspension and a wide saddle seat for a comfortable ride even on demanding terrain. Modern LCD display ensures easy battery charge monitoring as well as other basic data. Its dimensions are 1.95 x 1.12 x 1.13 mts. Geo Country’s safety is guaranteed by its powerful brakes and its heavy-duty, large-bore, tubular steel frame. And also by an electric motor brake you can program. Our website www. geoquad.it will provide further technical details and general information. For info, test-drives and prices give us a call at Geo Vehicles Tel. +39 031 887435

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TERRITORIO

Mecenati per scelta

Friends of Como Patrons by Choice

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Solidarietà, grandi eventi, sport, cultura ed editoria: tutto questo è “Amici di Como”, un’associazione, nata cinque anni fa dalla passione di un gruppo di imprenditori comaschi, che è stata in grado di trasformare lo spirito filantropico di ogni singolo associato in un’unica e nuova linfa per la terra lariana, promuovendo e sostenendo eventi, iniziative e progetti con grande impegno e passione. Con spirito imprenditoriale “Amici di Como” ha indirizzato, in questi cinque anni, il proprio intervento prestando grande attenzione alla valorizzazione e alla promozione del territorio e delle sue tradizioni e al contempo ha deciso di sostenere valori universali e sempre d’attualità come la famiglia, la cultura e lo sport. Un gruppo che cresce e produce valore, cresce grazie all’impegno degli associati, alla qualità degli eventi proposti e sostenuti. Oggi sono 70 gli “Amici” associati, ma l’obiettivo è allargare ulteriormente la famiglia di imprenditori. Sul fronte degli eventi, il primo semestre del 2007, in linea con la spirito polinterventista di “Amici di Como”, ha visto l’associazione e i suoi associati impegnati in importanti appuntamenti, a partire dal rinnovato sostegno, in qualità di main sponsor, anche per la stagione 2007, alla storica società sportiva Como Nuoto che con la sua prima squadra di pallanuoto è stata capace di chiudere la stagione qualificandosi per i playoff di serie A2. Proseguendo il connubio tra “Amici di Como” e tutti quegli sport acquatici tipici delle nostre tradizioni lacustri, l’associazione ha deciso di sostenere e sponsorizzare Paola Tagliabue, atleta lariana, che l’anno scorso ha raggiunto un importante traguardo sportivo: la medaglia d’oro ai campionati mondiali 2006 di apnea dinamica. Dallo sport alla promozione del territorio: infatti gli “Amici di Como” si sono fatti promotori e hanno collaborato alla realizzazione di una puntata del programma “Belpaese - Turisti per scelta” della durata di un’ora, interamente dedicata a Como, in onda su Rai International, canale satellitare seguito da venti milioni di telespettatori in tutto il mondo. Nel mese di maggio si è tenuta la tradizionale assemblea associativa, che quest’anno ha rappresentato un momento particolare, in quanto è stata l’occasione per festeggiare un compleanno importante. L’Associazione ha raggiunto il primo lustro d’attività. È un momento di bilanci, perché in questi 5 anni l’associazione ha operato attivamente e con impegno, guadagnandosi di diritto il titolo di “mecenate del territorio” . Per l’occasione si è deciso di festeggiare trasformando l’assemblea in un vero e proprio evento, richiamando a Como dopo tre anni d’assenza la compagnia dialettale dei Legnanesi con l’applauditissimo spettacolo “Pover Crist Superstar”. Un spettacolo che durante le due serate in cui è stato messo in scena ha fatto il tutto esaurito regalando ai tanti comaschi presenti ore di vera e propria comicità, ma che ha permesso anche di raccogliere fondi a favore di due importanti progetti di solidarietà promossi da Comocuore e Croce Azzurra di Como, realtà che operano sul fronte delle malattie cardiache e del pronto soccorso. Le due serate al Teatro Sociale di Como sono state solamente una prima tappa di questo impegno. Il secondo atto ha riguardato un’insolita espressione d’arte contemporanea, infatti alla Triennale di Milano il 25 giugno è stata battuta all’asta da Sotheby’s per 10mila euro la “mucca d’autore” commissionata dall’Associazione. “Hot milk”, un’opera di Marijana Savic, artista originaria

Nelle pagine precedenti, sopra e a destra, alcuni momenti della serata al Teatro Sociale di Como, con l’assemblea degli Amici di Como, il buffet e lo spettacolo dei Legnanesi (foto Sergio Baricci) On the previous pages, above and right, some highlights of the Friends of Como evening at Teatro Sociale: the congress, the buffet and the Legnanesi show (photo by Sergio Baricci)

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Solidarity, grand events, sport, culture and press coverage: that’s what ‘Friends of Como’ is about; the association was born 5 years ago out of the passionate commitment of Como entrepreneurs, and has managed to transform the philanthropic spirit of single members into combined new lymph for the Como area, by promoting and backing events, initiatives and projects with passioate dedication. With its spirit of enterprise ‘Friends of Como’ has over the last 5 years carefully focused its efforts on consolidating and promoting the area’s image and traditions, while supporting such universal yet current values as the family, culture and sport. The group is growing and performing well, also thanks to its members’ commitment and the quality of events considered and implemented. Today there are 70 member ‘Friends’ but it is hoped the family will continue to grow. Regarding events, the first 6 months of 2007 in keeping with the Friends of Como’s multi-action approach saw the Association and its members launching on an impressive agenda, beginning with its 2007 sponsorship of the historic sports society Como Nuoto; its first water-polo team rounded off the season by qualifying for the A2 Series play-offs. Continuing Friends of Como’s intimate relationship with all our typical lake watersports, the Association decided to sponsor Paola Tagliabue (a Como sportswoman) who last year hit an important sporting target: a gold medal in the 2006 underwater swimming world championships. From sport to promotion of the area: ‘Friends of Como’ have taken on the promotion and implementation of an instalment of the hour-long programme all about Como ‘Belpaese – Tourists by Choice’ screened on satellite channel Rai International, watched worldwide by 20 million viewers. In May the traditioned AGM was held, which was rather special this year as it marked an important birthday: the Association reached its first milestone, a time to take stock of 5 years’ active commitment when it can justifiably call itself ‘area patron’. To mark the occasion it was decided to turn the AGM into a fully-fledged event and, after an absence of 3 years, bring back the dialect theatre company the Legnanesi with their much-acclaimed show ‘Pover Crist Superstar’. This show enjoyed two evenings with full houses offering Como citizens hours of rib-splitting comedy raising funds for two

Sopra, un momento dello spettacolo “Pover Crist Superstar” Above, a scene of “Pover Crist Superstar” show

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A destra e sotto, la squadra degli Amici di Como allo stadio Sinigaglia per il quadrangolare “Alessandro Volta” Right and below, the ‘Friends of Como’ soccer team at Sinigaglia Stadium for the 4-way football charity event “Alessandro Volta”

della Bosnia Erzegovina, è stata esposta per oltre due mesi in piazza Cordusio, centro nevralgico della finanza milanese. L’opera rappresenta una metafora o meglio una sintesi ricca di richiami allo spirito imprenditoriale di tutti i nostri associati: dall’insolito colore rosa del nobile bovino, rimando al quotidiano economico “Il Sole-24 Ore”, ai tanti grafici che ricoprono il fianco dell’animale, simbolo dell’andamento delle Borse. La statua è stata tra i pezzi maggiormente apprezzati della “Cow Parade”. L’ultima tappa di questo percorso dedicato alla solidarietà è stato lo scorso 30 giugno allo stadio Sinigaglia di Como, con un quadrangolare di calcio benefico tra gli “Amici di Como”, le nazionali degli Stilisti, di Confindustria e una rappresentativa della ditta lariana Chicco-Artsana. «In questi anni – spiega il presidente degli Amici di Como, Mario Pittorelli – l’impegno è stato rivolto alla promozione e al consolidamento dell’identità distintiva del gruppo, attraverso la progettazione, l’organizzazione e il sostegno a importanti eventi su grandi temi, tra i quali: mostre, rassegne, eventi sportivi e di solidarietà, progetti di comunicazione, manifestazioni e proposte migliorative che hanno focalizzato l’attenzione sulla città di Como e sul suo territorio, diffondendone il nome e l’immagine in Italia e all’estero. Nel futuro vogliamo seguire questa strada, ampliare i nostri orizzonti e lasciare un segno tangibile del nostro operato e della passione per questa terra».

big solidarity projects promoted by Comocuore and Como Blue Cross, who are concerned with heart disease and emergency services. The two nights at the Teatro Sociale di Como were just the start of this commitment. Round 2 entailed an unusual expression of contemporary art: on 25th June in the Triennale of Milan, Sotheby’s auctioned off for 10,000 euros ‘Hot Milk’, a statue of cow commissioned by the Association. A work by Marijana Savic an artist originally from Bosnia Erzegovina, which was exhibited for two months in Piazza Cordusio, the hub of Milanese Finance. The work represents a metaphore or rather a rich synthesis of aspects of the spirit of enterprise of all our members: from the unusual pink of the noble bovine creature – like the finance paper ‘Il Sole-24 Ore’ – to the many graphs on the flanks ot the animal symbolising Stock Exchange fluctuations. This work was one of the most appreciated of the ‘Cow Parade’. The last leg on the solidarity trail was on 30th June at Como’s Sinigaglia Stadium, with a 4-way football charity event between ‘Friends of Como’, Stylists’ National team, Confederation of Industry and a representative team of the firm Chicco-Artsana. “Over the last few years”, explains Friends of ComoPresident Mario Pittorelli, “we’ve attempted to promote and consolidate the group’s distinctive identity, via the planning, organisation and support of important theme events including: exhibitions, themed-series, sports and solidarity events, communication projects, shows and enhancement schemes hinging around Como and its hinterland by spreading its name and image in Italy and abroad. It’s a journey we’re planning to continue as we widen our horizons and leave our tangible mark by what we do, inspired by our passionate love of this land”.

A sinistra, Paola Tagliabue. Sotto, la statua “Hot milk” in piazza Cordusio a Milano Left, Paola Tagliabue. Below, the “Hot milk” in Milan, at Piazza Cordusio

A destra, un’azione della Como Nuoto - Amici di Como Right, an action of Como Nuoto - Amici di Como waterpolo team

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+- ÷= +-x Lo studio commerciale e legale Puntello e Bianchi, attivo dal febbraio del 2006, è il partner ideale per qualsiasi azienda. Il team di giovani e preparati professionisti, guidato dai due soci, Giovanni Puntello, dottore commercialista e revisore contabile, e Andrea Bianchi, avvocato civilista, entrambi con una pregressa esperienza, si è ben presto inserito nel tessuto economico e sociale della Provincia di Como e del Nord Lombardia, seguendo in una consulenza a 360° importanti clienti anche internazionali, dall’artigiano al commerciante, dalla grande industria all’associazione no-profit. Giovanni Puntello, 34 anni, sposato, con un bimbo, campione del mondo nella vela, tutt’ora impegnato con oltre un team in regate internazionali, sindaco dello Yacht Club Como e tesoriere del Windsurf Club Valmadrera, consulente di ben 50 aziende anche di

società quotate, ha portato nella sua professione la filosofia che lo ha fatto vincere nello sport: impegno, precisione, professionalità e capacità di fare squadra. L’avvocato Andrea Bianchi, 32 anni, assessore al Turismo e allo Sport del Comune di Cernobbio e assistente universitario alla cattedra di Diritto Civile dell’Università dell’Insubria, è un professionista cordiale, elegante e preparato, che opera tanto nel campo della consulenza stragiudiziale in ambito societario e del diritto del lavoro, quanto nell’ambito delle controversie giudiziali a favore sia di soggetti pubblici sia di privati, siano essi aziende (recupero crediti, responsabilità contrattuale ecc.) o persone fisiche (controversie individuali, separazioni ecc.). Il costante aggiornamento dello studio sul fronte della tecnologia e il suo anticipato utilizzo per risolvere tutti i problemi di adempimenti fiscali colloca oggi lo

Studio Puntello e Bianchi tra le realtà maggiormente all’avanguardia nella consulenza aziendale su scala nazionale, nel convincimento che la congiuntura economica, le riforme istituzionali in atto e i nuovi adempimenti rappresentano non un ostacolo, ma una grossa opportunità da far cogliere ai loro clienti. Uno studio di nuova generazione, che, grazie all’esperienza maturata nel rapporto con la pubblica amministrazione e il tessuto economico e alla fondamentale amicizia e sinergia tra i due soci, mette in campo un inedito e fondamentale appoggio per i clienti. “Instauriamo relazioni, sottraiamo ostacoli, moltiplichiamo profitti e condividiamo idee” è lo slogan dello studio. Puntello e Bianchi, è la capacità di guardare avanti e di essere i primi, anche ad andare con una pubblicità su un giornale.

PUNTELLO E BIANCHI

commerciale e legale

STUDIO

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The Account and Law Firm Puntello and Bianchi has been operating since Fenruary 2006 and is your ideal corporate partner. The team of highly-trained qualified professionals led by two partners, chartered accountant and auditor Giovanni Puntello and civil law solicitor Andrea Banchi, both fully experienced, quickly found its place in the economic and social fabric of the Province of Como and Northern Lombardy by handling important Italian and international clients at all levels, from craftsmen to traders, from big business to non-profit trusts. Giovanni Puntello (34), married and father of a child, a world sailing champion involved with various teams in international regattas, mayor of Como Yacht Club and treasurer of Valmadrera Windsurf Club, and consultant for a good 50 companies including those quoted on the Stock Exchange, has brought to his profession the same philosophy he won with in sport: commitment, precision, professionality and the ablity to create a team. The lawyer Andrea Bianchi (32), in charge of Tourism

Account and Law Firm

and Sport at Cernobbio Town Hall is assistant lecturer at the Chair of Civil Law of the University of Insubria, and a professional who is friendly, elegant and knowledgeable, who undertakes both extrajudicial consultancy work pertaining to company law and working pactice, and public and private litigation work, be it corporate (bad debts, contract disputes, etc.) or personal (individual disputes, divorces etc.). The Firm’s constant updating on the technological front and its anticipated utilization to solve fiscal problems, places the Firm Puntello and Bianchi in the avant-garde regarding corporate consulancy on a national scale, convinced that economic sitations, institutional reforms being introduced and new regulations do not constitute an obstacle, but a great opportunity to be siezed by their clients. A firm of a new generation, which thanks to the experience acquired via relations with government departments, the economic fabric and the basic friendship and synergy between the two partners, represents a fundamentally new support vehicle for clients. “We set up relations, remove obstacles, multiply profits and share ideas”, is the firm’s slogan. Puntello and Bianchi – the ability to look ahead and be the first, even by advertising in the paper.

A sinistra, Giovanni Puntello Left, Giovanni Puntello

A destra, Andrea Bianchi Right, Andrea Bianchi

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TERRITORIO

Testo e foto di Franco Bartolini

Tolomeo Gallio il “cardinale di Como” primo segretario di Stato in Vaticano 94

Among Como’s most illustrious sons, including Pope Innocent 11th (an Odescalchi), Alessandro Volta, Paolo and Benedetto Giovio, the Recchi brothers (painters) and, to a certain extent the two Plini whom Como adopted, is the never-to-be forgotten Bartomoleo Gallio – now better known as Tolomeo. He was the Vatican’s first Secretary of State (24th June 1576), although Pope Pious 4th had already bestowed upon him the purple robe of Cardinal (15th March 1565) and the title of St Theodor. In his letter of reply to that of the exuberant citizens of Como he wrote: “We wish to call him Cardinal of Como”. This year the 4th centenary of his death (Rome, in the night between 3rd and 4th February 1607) is being observed with a series of historical, artistic, musical and even gastronomic events. This last one somewhat curious one is the Feast of the Semuda in Gravedona’s Palazzo Gallio – one of the numerous buildings

the ‘Cardinal of Como’ the first Secretary of State in the Vatican

Tra i molti uomini illustri originari di Como, tra i quali Papa Innocenzo XI (un Odescalchi), Alessandro Volta, Paolo e Benedetto Giovio, i pittori fratelli Recchi e, per certi versi, i due Plini, lariani di adozione, non si può dimenticare Bartolomeo Gallio, oggi meglio noto come Tolomeo. Fu il primo segretario di Stato in Vaticano (24 luglio 1576), ma già in precedenza Papa Pio VI lo aveva insignito della porpora (15 marzo 1565) con il titolo di San Teodoro. Nella sua lettera di risposta a quella dei comaschi esultanti scrisse: “Vogliamo chiamarlo cardinale di Como”. Quest’anno si celebra il quarto centenario della sua morte (Roma, notte tra il 3 e il 4 febbraio 1607) con una serie di appuntamenti storici, artistici, musicali e perfino gastronomici. Tra questi ultimi desta curiosità la Sagra della Semuda, a Palazzo Gallio di Gravedona – uno dei numerosi edifici sul Lario e in varie zone d’Italia che portano il suo nome – il prossimo 18 agosto. Perché la Semuda è un formaggio tipico preparato soltanto nella contea del cardinale, vale a dire le tre Pievi di Dongo, Sorico e della stessa Gravedona, di cui ebbe la nomina nel 1580. Recenti ricerche di don Eugenio Bonacina, docente dell’insigne Collegio Gallio,

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on the Lario and various other parts of Italy bearing his name – on 18th August, because Semuda is a typical cheese only produced in the Cardinal’s county, namely the three parishes of Dongo, Sorico and Gravedona which appointed him parish priest in 1580. Recent research by Don Eugenio Bonacina (illustrious Collegio Gallio professor) indicates that Bartolomeo was not born in Cernobbio as had been affirmed, but actually in the heart of Como where his father Nicola – who was indeed born in Cernobbio – was a shopkeeper. This initially affluent family almost went bankrupt when business was bad, including a deal to supply bread to Charles V’s army. From a life of hardship in Como Bartolomeo then went on to a high-flying career in the church, politics and finance when his cousin Benedetto Giovio sent him to Rome, to stay with his brother Paolo a renowned humanist, Bishop of Nocera and a member of the papal in-crowd. He had close ties with Carlo Borromeo Pious IV’s nephew, and offices and honours were showered upon him under the aegises of various popes, among whom Pious V (a former inquisitor in Como) and Gregory XIII who practically gave him a free hand to do what he liked. Yet despite owning real estate all over Italy, he never neglected Como and its lake. Thanks to him the first restoration work (1586-88) was undertaken on the basilica of St Abbondio and in his presence the body of the saint thought to be buried in the Cathedral was recovered. On 26th July 1557 Tolomeo purchased what is now Villa d’Este for 2,132 lira, a croft called Garrovo after the nearby brook where his father had bought furniture which was sold after his death. And that was the very place the present-day Villa d’Este would be built. Nowdays Tolomeo would be styled a top international manager. He was almost made pope: only his sympathetic stance towards Spain prevented this happening.

Nelle pagine precedenti, il Collegio Gallio di Como. Sopra, interni del collegio, la statua di Ercole e il sarcofago di San Giovanni da Meda. A sinistra, la statua dedicata al Cardinale nel Duomo di Como On the previous pages the Como’s Collegio Gallio. Above, interiors of the Collegio, the Ercole’s statue and the sarcophagus of St Giovanni da Meda. Left, the Cardinal’s statue in Como’s Cathedral 96

nell’omonima via, a Como, dimostrano che Bartolomeo non nacque a Cernobbio, come pareva accreditato, bensì nel cuore del capoluogo, dove suo padre Nicola – lui sì nato a Cernobbio – aveva una bottega di commerciante. Famiglia inizialmente benestante, ma poi sull’orlo di un fallimento per affari andati male, tra cui una fornitura di panni all’esercito di Carlo V. Bartolomeo passò da una vita economicamente difficile a Como a una folgorante carriera ecclesiastica, politica e finanziaria, quando il cugino Benedetto Giovio lo inviò a Roma, presso il fratello Paolo celebre umanista, vescovo di Nocera e ben introdotto alla corte pontificia. Ebbe stretti legami con Carlo Borromeo, nipote di Pio IV e ricevette cariche e onorificenze in quantità sotto l’egida di vari papi tra i quali Pio V (già inquisitore a Como) e Gregorio XIII, dal quale ebbe facoltà praticamente illimitate. Ma, al di là delle molte proprietà sparse per l’Italia, non trascurò mai Como e il lago. Suo il merito dei primi restauri (1586-88) alla Basilica di Sant’Abbondio e in sua presenza fu rinvenuto il corpo del santo che si riteneva sepolto in Duomo. Il 26 luglio 1557 Tolomeo acquistò per 2.132 lire la cascina detta Garrovo, dal nome del vicino torrente, dove il padre aveva comprato immobili venduti dopo la sua morte. E proprio al Garrovo sorgerà l’attuale Villa d’Este. Oggi potremmo definire Tolomeo un manager internazionale di vertice. Sfiorò perfino la tiara, non l’ebbe perché filospagnolo.

Papa Benedetto XVI assiste a un concerto in Vaticano, nella Cappella Sistina. Grazie agli “Amici di Como” il “Coro Musicale della Cappella Sistina Pontificia” sarà a Como in ottobre per un concerto nell’ambito delle celebrazioni del quadricentenario della morte di Tolomeo Gallio (foto ©catholicpressphoto/ pool) Pope Benedict XVI attends a concert by at the Sistine Chapel in the Vatican. Thanks to ‘Amici di Como’, the ‘Coro Musicale della Cappella Sistina Pontificia’ will move to Como for a concert in October to celebrate Tolomeo Gallio

CAPPELLA

LE CELEBRAZIONI

Gli eventi in onore del quarto centenario della morte di Gallio dureranno fino al 3 febbraio 2008, organizzati da vari enti e associazioni, tra cui gli “Amici di Como”. Il calendario è fittissimo, ne diamo alcuni appuntamenti tra i più significativi. In Biblioteca, a Como, presentazione del libro sulla sua vita (15 settembre). Al Collegio Gallio collezionisti di antichità della sua epoca (12 ottobre). Concerto del coro della Cappella Sistina (data e luogo da definire). Rassegna gastronomica di cucina rinascimentale in vari ristoranti (dal 21 ottobre al 2 dicembre). In Biblioteca mostra di libri d’epoca (dal 3 al 10 novembre) e un convegno (8 novembre alle 21). Visita guidata a Villa d’Este (28 novembre alle 18, prenotazione obbligatoria - tel. 031.343253. Per il programma completo visitate il sito www.tolomeogallio.net/ celebrazioni

SISTINA

THE CELEBRATIONS

The events to mark the 400th anniversary of Gallio’s death will go on until 3rd February 2008, organized by various bodies and associations including the Friends of Como. The agenda is packed, so we’ll give you a few of the more significant items: Como Library is the venue for the presentation of his biography (15th Sept); in Collegio Gallio collectors of antiques of his times will be meeting (12th Oct); aconcert by the Sistine Chapel Choir (Oct); Renaissance cookery will be featured in various restaurants (20th Oct - 2nd Dec); the Library will host a period books exhibition (3rd - 10th Nov) and a lecture (8th Nov at 9pm); conducted tour of Villa d’Este (6pm on 28th Nov with prior booking - Tel: 031.343253. To see the whole programme visit site: tolomeogallio.net/celebrazioni

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TERRITORIO Il Lario è terra di paesaggi mozzafiato, storia e monumenti importanti. Un mix di questi tre elementi è condensato negli edifici sacri, spesso in posizione incantevole e con tesori al loro interno. Proprio per questo il turismo religioso difficilmente lascia insoddisfatti. E proprio per questo, chi meglio del vescovo di Como, Diego Coletti, può spronare a conoscere le virtù del nostro territorio? «Le parole hanno una loro forza evocativa - dice - e la parola “vacanza” deriva dal latino, dove la si ricollega al concetto di “vuoto”. In questo senso la vacanza ha un significato positivo, in quanto vede lo svuotarsi della vita dagli impegni, dagli assilli, dalle scadenze: la vita viene in un certo senso liberata dalle oppressioni quotidiane. Ma c’è un’altra espressione, ancora più bella, molto più ricca, che accompagna il concetto di vacanza, ovvero ricreazione. La vacanza diventa un momento in cui ci si può dedicare finalmente alle cose che contano davvero, che ci permettono di costruire un’autentica qualità della vita, e che possono veramente ricrearci dopo gli affanni e le stanchezze che spesso rischiano di annullarci... Il mio augurio per tutti è che la vacanza non sia soltanto uno svuotamento dagli impegni, ma una nuova creazione di tutto ciò che a livello spirituale, psichico e psicologico fa della nostra vita qualcosa di pieno e di ricco». Ecco dunque qualche suggerimento per una visita che esuli dai luoghi più conosciuti. Perle fuori dal grande flusso turistico che tuttavia

turismo

religioso

sul Lago di Como The Lario is a land of stunning scenery, history and important monuments. A mix of the three is to be found in sacred edifices, often in an enchanting position with treasures inside. For this reason religious tourism is bound to be satisfying. And for this very reason, who better than the Bishop of Como Diego Coletti can encourage us to get to know what is best in our area? “Words have an evocative power”, he says. “And the word ‘vacation’ which stems from Latin has connotations of ‘empty’. In this sense your holiday takes on a positive significance, in that one’s life is emptied of commitments, worries and deadlines: there’s a sense in which life is freed up from everyday oppression. But there’s another even nicer and much richer expression linked to the concept of holiday, i.e. recreation. Your vacation becomes a time at last devoted to the things that really matter, which allow us to build real quality of life and which can really recreate us after the anxieties and fatigue which often threaten to crush us... My wish for all of you is that your holiday is not simply a time of non-commitment, but a new creation of all that at a spiritual, psychic and psychological level makes our lives fuller and richer”. So here are some suggestions for visits avoiding

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Religious Tourism on Lake Como

di Mauro Peverelli

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non deluderanno i visitatori. A indicarli è don Andrea Straffi, dell’Ufficio Diocesano Inventariazione dei Beni culturali ed ecclesiastici. «Il primo consiglio è la chiesa romanica di Sant’Agata a Moltrasio – dice – che contiene frammenti di affreschi molto antichi. Di recente i restauri hanno portato alla luce anche affreschi rinascimentali». L’edificio è situato lungo l’antica via Regina, in frazione Crotti, ed è stato costruito in due tempi ravvicinati: inizialmente (1050-1075) comprendeva una cappella di due campate con volta a crociera, abside semicircolare e torre campanaria; poco dopo fu aggiunta verso il lago una navata laterale e un’altra campata alla navata maggiore. «Molto interessante e fuori dal giro è anche la Parrocchiale di Mezzegra, dedicata a Sant’Abbondio – continua don Andrea – Una chiesa settecentesca molto bella architettonicamente, con affreschi sulla cupola di Giulio Quaglio, figura di rilievo del panorama pittorico europeo, e l’altare in marmo di Stefano Salterio». Questa chiesa si erge su un terrazzo ricavato dalla montagna in modo da dominare la sponda occidentale del lago. Opere dell’intelvese Giulio Quaglio fanno bella mostra anche nel coro della Parrocchiale di Lezzeno. «Pure questa poco conosciuta. Pregevole anche il bassorilievo di una madonna con bambino del 1500». Il percorso di don Andrea prosegue a Torno, con la chiesa di San Giovanni. «Ricchissima, con un portale dei fratelli Rodari, gli stessi che hanno realizzato il Duomo di Como». L’edificio in stile romanico-gotico fu costruito nel XII secolo, restaurato e ampliato nel 1494 e di nuovo restaurato (per quanto riguarda la facciata) nel 1999. L’ultima indicazione è

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Sopra a sinistra e nelle pagine precedenti, il vescovo di Como, Diego Coletti (foto Mattia Vacca). In alto, San Benedetto in Val Perlana e, a destra, San Miro a Pognana (foto Franco Bartolini) Top left and on the previous pages, the Bishop of Como, Diego Coletti (photos by Mattia Vacca). Above, St Benedetto in Val Perlana and right, St Miro in Pognana (photos by Franco Bartolini)

better-known places. Gems off the beaten tourist track which certainly won’t disappoint visitors. The person illustrating them is Don Andrea Straffi of the Ufficio Diocesano Inventariazione pertaining to Cultural and Ecclesiastical Heritage. “My first suggestion is the Romanesque Church of Santa Agata in Moltrasio”, he says. “It contains fragments of very ancient frescoes, and recent restoration work has even brought Renaissance frescoes to light”. The building is located along the ancient Via Regina in the hamlet of Crotti, and was built in two phases close together in time: initially (1050-1075) it included a dual-span chapel with a cross vault, a semicircular apse and a bell tower; a short time later towards the lake a side nave was added and another span to the main nave. “Also of great interest is the out-of-theway Parish Church of Mezzegra, dedicated to St Abbondio”, Don Andrea continues. “An 18th century, architecturally very fine church with frescoes on the dome by Giulio Quaglio, a European artsit of some standing; the marble altar was made by Stefano Salterio”. This church stands on a terrace hewn out of the mountain so as to dominate the western shores of the lake. Works by Intelvi man Giulio Quaglio also stand out in the choir of Lezzeno Parish Church. “This too is little known. Another fine work is the 1500 basrelief of a Madonna with Child”. Don Andrea’s trail goes on to St Giovanni’s Church in Torno.

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per la Parrocchiale di Santa Maria Rezzonico: «Era la chiesa dei domenicani – conclude don Andrea - costruita tra il 1464 e il 1474 per ospitare i frati, anche se la torre campanaria rivela tracce d’epoca romanica». La facciata dell’edificio ha un interessante portale di marmo bianco, databile tra il 1520 e il 1530. All’interno la chiesa è caratterizzata da affreschi del XVI secolo eseguiti da Sigismondo De Magistris, Agostino Calvi e Michelangelo Carminati. Ecco infine tre ulteriori perle da non perdere: la prima è San Benedetto, di origine romanica (1083), a meno di due ore di cammino dal piazzale dell’Abbazia dell’Acquafredda di Lenno. Il complesso sorge nei pressi del torrente Perlana, che forma un suggestivo orrido. Poi San Miro a Pognana, e per finire è impossibile non citare l’incantevole Santa Maria del Tiglio a Gravedona, forse l’edificio più bello del Lario per l’unione dello stile longobardo e romanico e per l’alternanza di pietre bianche e nere. Da ammirare il crocifisso ligneo del 1200.

“Such a fine church with a portal by the Rodari brothers who also built Como Cathedral”. This Romanesque/Gothic buiding was built in the 12th century, restored and extended in 1494, then rerestored (at least the facade) in 1999. The last church to be mentioned is the Santa Maria Rezzonico Parish Church: “This was a Domenican church”, Don Andrea draws to a close, “built between 1464 and 1474 to house the friars, although the bell tower has hints of the Romanesque about it. “The building’s facade has an interesting white marble portal, dating back to 1520-30. The inside of the church has typical 16th century frescoes executed by Sigismondo De Magistris, Agostino Calvi and Michelangelo Carminati. And lastly three further gems not to missed: the first is St Benedetto of Romanesque origin (1083), less than two hours’ walk from the Piazzale of the Abbey of Acquafredda in Lenno. The complex is near the River Perlana in its evocative ravine. Than St Miro in Pognana and to wind up mention has to be made of the delightful Santa Maria del Tiglio in Gravedona, possibly Lake Como’s finest building with its combined Longobard and Romanesque styles and its alternate black and white stones. Worthy of admiration is the 1200 wooden cross.

A sinistra, Santa Maria del Tiglio a Gravedona e un’altra immagine di San Benedetto Left, Santa Maria del Tiglio in Gravedona and a St Benedetto another photo


TERRITORIO

In CASO di emergenza componi il

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di Paolo Moretti Foto archivio Questura di Como e Sergio Baricci

In Cases of Emergency dial 113 105


Nelle pagine precedenti e sotto, la polizia a cavallo nei pressi del Tempio Voltiano di Como. A sinistra, l’elicottero e, a destra, auto e moto della Questura di Como On the previous pages and below the mounted police close to the Tempio Voltiano in Como. Left the helicopter and right Questura di Como’s cars and motorbikes

«Como? Dal punto di vista della sicurezza sicuramente una tra le province più vivibili in Italia»: parola del questore, Massimo Mazza. Il quale durante la festa della polizia, che ogni anno viene celebrata in tutti i capoluoghi italiani, ha trovato l’occasione per tessere le lodi di un territorio che ai turisti offre non solo inestimabili bellezze naturali, ma anche una sicurezza che ha pochi eguali. Merito, tra gli altri, del lavoro della Polizia di Stato presente – soprattutto nella città di Como – con oltre trecento uomini suddivisi tra le varie specialità: dalla polizia stradale alla squadra volante, dalla squadra mobile (il reparto investigativo) alla polizia postale, dalla polizia ferroviaria a quella delle frontiere. E sono proprio queste ultime ad accogliere i turisti provenienti sul Lario dal Nord Europa, in auto attraverso la Svizzera, oppure con il treno. Una presenza che da sola trasmette tranquillità: «Il nostro compito – ha spiegato il questore al suo arrivo a Como – è trasmettere una maggiore sicurezza attraverso un contatto e un rapporto sempre più stretti con i cittadini». In caso di emergenza, la polizia risponde al numero 113. Un numero di risposta immediata disponibile 24 ore al

“Como? From a security point of view it’s one of the most ‘livable’ provinces in Italy”: so says police chief Massimo Mazza. During the police party celebrated every year in all of Italy’s provincial ‘capitals’ he took the opportunity to praise an area which not only offers oustanding natural beauty, but also virtually unequalled security. One reason is the presence of the Polizia di Stato (especially in Como itself) with over 300 men subdivided into various special branches: traffic police, flying squad, mobile investigative squad, postal police, railway police and border police. And the latter are the very ones to welcome Northern European tourists to Lake Como – driving through Switzerland – or else arriving on the train. Their presence alone is quietly reassuring: “Our task”, explained the chief constable on his arrival in Como, “is to increase the feel-safe factor via ever greater direct contact with the public”. In the event of an emergency, the police respond to the number 113. An immediate response number functioning 24 hours a day. But contact with the police takes place on the streets too. Or on the lake in the summer when a police-station boat

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patrols the Lario. In town too neighbourhood policemen act as real guardian angels for townspeople and holiday-makers alike. On hand for all kinds of information, they enjoy the approval of those who need a presence to count on. It’s hard to assess the exact impact of this work of prevention. “Personally,” Chief Constable Mazza went on to say at the police party, “I don’t think dawn raids or window dressing operations reassure people, but rather a vigilant, discrete police presence instilling trust and consolidating a sense of law and order, but which at the same time respects individual and social freedoms.” So a police force like the one guaranteeing the safety of citizens and tourists on Lake Como’s enchanting shores.

A sinistra, due momenti della Festa della Polizia a Villa Giovio. Sotto, una dimostrazione con l’unità cinofila Left, two Police party moments at Villa Giovio. Below a doggie team dimostration

Cierre giorno. Ma il contatto con gli agenti avviene anche in strada. Oppure sulle acque del lago. Una motovedetta della Questura, specialmente nel periodo estivo, pattuglia il Lario. In città, poi, i poliziotti di quartiere rivestono il ruolo di veri e propri angeli custodi di comaschi e turisti. Disponibili per ogni tipo d’informazione, il loro lavoro riscuote i favori di coloro che sentono il bisogno di avere un punto di riferimento su cui poter contare. Un’attività di prevenzione i cui risultati sono «difficilmente quantificabili. Personalmente – ha detto, sempre durante la festa della polizia, il questore Mazza – ritengo che non siano i blitz o le operazioni di facciata a infondere sicurezza nel cittadino, ma piuttosto sia la presenza di una polizia attenta, ma discreta, che dia fiducia e rafforzi il senso di legalità, ma al tempo stesso sia rispettosa delle libertà individuali e sociali». Una polizia, insomma, come quella che garantisce la sicurezza di cittadini e turisti sulle affascinanti sponde del Lago di Como.

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TERRITORIO

di Paolo Annoni

Emozioni a cinque stelle

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5-star Emotions

Tremezzo palace

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«Ai nostri ospiti cerchiamo di regalare delle emozioni». Cosi Elena de Santis, General Manager del Grand Hotel Tremezzo Palace, ci accoglie in una delle perle del Lago di Como. La struttura alberghiera, tra le più celebri e raffinate del Lago e del Nord Italia, nel 2010 festeggerà il suo primo secolo a servizio del turismo. Il Tremezzo Palace è stato ampiamente rinnovato in particolare per questa stagione 2007. Il corpo principale in stile Liberty è costituito da 6 piani con 94 camere affacciate sul lago e sul parco. Cento finestre sui riflessi dell’acqua o sul verde per una vacanza a cinque stelle sul Lario. I saloni affrescati e le camere sono arredati con mobili e oggetti dell’epoca che conservano intatti il sapore e il fascino tipico degli hotel della Belle Époque. Il tema dell’acqua e quello del vino identificano due delle novità offerte agli ospiti nella stagione 2007. È l’acqua infatti il tema dominante della nuovissima T SPA con piscina coperta dotata di idromassaggio, cascata benessere e area relax con un’esposizione panoramica unica sul lago. La T SPA “Salus per Aquam” offre esclusivi trattamenti corpo e viso personalizzati, firmati “ligne St.Barth”, in ambienti capaci di fondere design con comfort e assoluto benessere. Sul tema del vino, il ristorante “La Terrazza”, con vista panoramica unica e copertura a vetri per le serate più fresche, propone cucina raffinata e genuina basata su menu3 di tradizione rivisitati dalla creatività dello chef Osvaldo Presazzi, oltre a piatti internazionali apprezzati da generazioni di turisti di tutto il mondo. Ancor più, Il tema “Salus per Vinum” si identifica con il secondo ristorante, “Escale Grill & Wine Bar”, scavato nella roccia, ambiente sportivo e di carattere, ideale per un aperitivo, una cena informale o un dopocena, nel quale poter contare su una carta prestigiosa di 250 vini italiani. La Terrazza e l’Escale Grill & Wine Bar sono aperti agli ospiti esterni. Il nostro viaggio all’interno del Tremezzo Palace prosegue con un passaggio attraverso le facilities congressuali, con le raffinate Sala Mosaico e Caminetto e il Centro Le Azalee, quindi nel parco che ha incastonata la “Piscina dei Fiori” con l’esclusivo pool bar all’ombra “We try to give our Guests an emotional experience”. That’s how Elena de Santis, General Manager of Grand Hotel Tremezzo Palace welcomed us to one of Lake Como’s gems. In 2010 this hotel complex – one of the most renowned and refined on the Lake and in Northern Italy – will be celebrating its first 100th anniversary in the service of tourism. The Tremezzo Palace has been extensively renovated in particular for the current 2007 season. The main structure in Liberty style consists of 6 floors with 94 rooms looking out over the lake and the park – a hundred windows to see reflections of the water or a green view on a 5-star holiday on the Lario. The fresco-adorned lounges and bedrooms are furnished with period furniture and other trappings totally in keeping with the flavour and charm typical of Belle Époque hotels. Water and wine are two of the new themes on offer to Guests in the 2007 season. Water is in fact the dominating theme in the brand new T SPA with its covered swimming-pool containing a jacuzzi, a wellness fountain and a relaxation area with a unique view of the Lake. The T SPA Salus per Aquam offers exclusive personalised body and face treatments endorsed by ‘ligne St Barth’, in environments combining design with comfort and total well-being. On the subject of wine the restaurant ‘La Terrazza’ with its unique panoramic view and glass screens for use on cooler evenings, provides refined but authentic cuisine based on revisited traditional menus created by Chef Osvaldo Presazzi, in addition to international dishes appreciated by generations of holiday-makers from all over the world. Even more so, the theme Salus per Vinum is associated with the second restaurant ‘Escale Grill & Wine Bar’ hewn out of the rock, which is a sporty, feisty setting ideal for an aperitif, informal dinner or a nightcap, boasting a wine list of no fewer than 250 Italian wines. The Terrazza and the Escale Grill & Wine Bar are open to outside Guests. We continue our tour of the Tremezzo Palace as we go through the conference facilities with the refined Mosaic Hall and Fireplace and the Azalee Centre, then into the park which has set the ‘Flower Pool’ with its exclusive pool bar in the shade of a centuries-old tree. We stop off

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Sopra e a sinistra, il ristorante “La Terrazza”. A destra, la piscina galleggiante con il beach club Above and left, the ‘Terrazza’ restaurant. Right, the floating swimming pool with the Beach Club

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Sotto, il beach club e la sala fitness Below, the beach club and the fitness center

di un albero secolare. E ancora nello Sporting e nel Gift Shop, per portarsi un po’ di lago e di Tremezzo Palace fino a casa. Scendiamo alla suggestiva piscina galleggiante sul lago “water on the water”, con il suo Beach Club, il solarium con sabbia finissima, incantati dallo skyline mozzafiato che spazia da Bellagio alla Punta Balbianello. Sull’ascensore panoramico che ci riporta al ristorante incontriamo un cliente americano. «Sono stato prima a Positano, poi in Toscana – ci ha detto – e ho pensato: “Non esiste posto più bello al mondo”. Ora sono venuto qui e posso dire che un posto più bello al mondo esiste». Un’altra impagabile emozione è stata regalata dal Grand Hotel Tremezzo Palace. Grand Hotel Tremezzo Palace via Regina 8 – 22019 Tremezzo, Lake Como, Italy Ph. +39 0344 42491 Fax +39 0344 40201 info@grandhoteltremezzo.com www.tremezzopalace.com

at the Sporting and Gift Shop, so as to take a bit of the Lake and Tremezzo Palace back home with us. We walk down to the evocative swimming-pool floating on the Lake called ‘water on the water’, with its Beach Club and very fine sand, as we’re enchanted by the stunning skyline stretching out between Bellagio and Punta Balbianello. In the panoramic lift taking us back up to the restaurant we meet an American guest. “I went to Positano first, then on to Tuscany”, he told us. “And I thought: there’s no such thing as the most beautiful place in the world. Now I’ve come here and I can honestly say that the most beautiful place in the world does exist”. Grand Hotel Tremezzo Palace strikes again with yet another priceless emotional experience. Grand Hotel Tremezzo Palace via Regina 8 – 22019 Tremezzo, Lake Como, Italy Tel: +39 0344 42491 Fax: +39 0344 40201 info@grandhoteltremezzo.com www.tremezzopalace.com

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ZOO

Simona’s Zoo

ADVERTISING

di Simona

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Lo Zoo di Simona sbarca a Como. Ma cos’è? Non è uno spazio espositivo. O almeno non solo, e tanto meno non è un semplice negozio. È un luogo che racconta il mondo di Simona Angeletti. Quello di una giovane creativa che in questi ultimi anni ha esplorato con successo il mondo del design internazionale, un vulcano di idee ed energia che si esprimono in un grande circo di colori, animali, fiori e cuori. Simona Angeletti ne lo Zoo di Simona ha trasformato la sua passione per l’arte, il disegno e la creatività in una professione. Di Simona e del suo Zoo hanno parlato testate prestigiose come Glamour, Vogue Gioiello, Diners Magazine e la Tv digitale Sitcom, e le sue creazioni sono in vendita presso dieci rivenditori italiani nel Centro e Nord Italia, in una galleria del Benelux e persino in un negozio di Shanghai. Le sue creazioni spaziano dalle tele ai mobili passando per i complementi d’arredo, ma Simona realizza anche borse, collane, accessori coloratissimi e una linea di giocattoli in cachemire che è in procinto essere di lanciata sul mercato italiano. Ora quest’artista tanto poliedrica quanto internazionale trova a Como un luogo dove esporre e far conoscere anche sul Lario la sua arte. All’ombra del Duomo comasco, in via Rodari 16, nasce, infatti, il primo negozio monomarca a lei dedicato e che identifica la filosofia di Simona, che lei stessa riassume così: «Lo Zoo di Simona è creatività che si è tramutata anche in attività commerciale. L’aspetto più importante è però sicuramente l’attenzione che ripongo sugli altri: da sempre sono molto attenta ai bambini. Mi piace mettermi a disposizione loro e delle persone in generale per poter, insieme, coltivare il bello». Simona, che opera sulla linea sottile fra arte, design e artigianato, in questi anni infatti si è appassionata a diverse cause nel sociale: dagli anziani indigenti di Milano all’acquisto di macchinari per i reparti pediatrici dell’Umberto I di Roma e del Regina Margherita di Torino. Tantissime le creazioni fatte di animaletti antropomorfi di memoria umana, realizzati nei materiali più diversi ma sempre di pregio. Ma da dove nasce questa creatività? «Tutto il mio lavoro parte da un concetto che può essere una frase, una riflessione che associo ad animali, che però rimangono pur sempre uomini. Questo viene riversato in un quadro dove sono sempre presenti delle frasi, a volte direttamente sulla creazione, a volte scritte dietro la tela. Una volta creato il quadro questo viene trasportato su una collana, su una borsa, su una spilla». Vale la pena visitare anche l’indirizzo Internet, www.lozoodisimona.it

Simona’s Zoo is coming to Como: But what is it? It’s not a exibition, or at least not just that – and even less it’s not merely a shop. It’s a place telling us about Simona Angeletti’s world. That of a creative young person who over the last few years has successfully explored the international design world, a vulcano of ideas and energy finding expression in a great circus of colours, animals, flowers and hearts. Simona Angeletti’s Zoo has turned her passionate love of art, design and creativity into a profession. Simona and her Zoo have enjoyed media coverage by Glamour, Vogue Gioiello, Diners Magazine and digital TV’s Sitcom, and her creations are sold by 10 Italian retailers in the centre and north of Italy, in a Benelux gallery, and even in a shop in Shaghai. Her creations range from paintings to furniture via furnishing accessories, but Simona also produces bags, necklaces, highly coloured accessory items and a cashmere toy line just about to be launched on the Italian market. Now this artist who is as talented as she is international has found a place in Como to showcase and introduce her art to this area too. In the shadow of Como Cathedral in Via Rodari 16 is in fact where her first one-brandname shop is being opened expressing Simona’s philosophy, which she sums up like this: “Simona’s Zoo is creativity turned into business as well. But its pivotal aspect is definitely my focus on others: I’ve always put children in first place. I love being at their (and other people’s) disposal to cultivate all that is beautiful together”. Simona who walks that subtle line between art, design and craftsmanship, has become a passionate champion of social causes over the last few years: from destitute old folk in Milan to the purchase of equipment for pedriatric units in the Umberto l hospital in Rome and the Regina Margherita hospital in Turin. Her creations made of humanoid little animals from human memory are many, made from various high-quality materials. But what is the source of such creativity? “All my work is born of a concept which may be a phrase, a reflection that I associate with animals, but which always remain people. This is poured out onto a picture where phrases are always present, sometimes directly on the created object and sometimes written behind the picture. The created picture is then transposed onto a necklace, bag or broach”. It’s also worth checking out her official Website: www.lozoodisimona.it

Lo Zoo di Simona via Rodari 16, 22100 Como Tel. +39 031 300371 como@lozoodisimona.it

Lo Zoo di Simona via Rodari 16, 22100 Como Tel. +39 031 300371 como@lozoodisimona.it

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TERRITORIO

A sinistra, l’architetto Mario Botta (foto Beat Pfändler). A destra, il Casinò di Campione d’Italia (foto Enrico Cano) Left, the architect Mario Botta (photo by Beat Pfändler) Right, the new Casinò of Campione d’Italia (photo by Enrico Cano)

un’estate da

campione A Summer ‘da Campione’ 118

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Santa Maria dei Ghirli e la piazzetta Grandini. «Si tratta di luoghi storici e molto importanti per Campione - ha proseguito Brunati - Siamo molto contenti che la nuova amministrazione comunale abbia condiviso il nostro programma mirato a incrementare i flussi turistici estivi, valorizzando la storia dell’enclave oltre al paesaggio, in stretta collaborazione con il Casinò». Recupero della storia, ma anche tanto divertimento, si diceva. Dopo lo show di Vergassola il 12 luglio, il 19, sempre per la rassegna “Ridestatevi”, arriva Grazia Scuccimarra, e il 26 Beppe Braida, a fare da antipasto allo spettacolo pirotecnico del 28. Agosto si apre con la comicità al vetriolo di Paolo Migone (il 2) seguita il 9 da quella tutta romana di Marco Marzocca. Non mancherà un momento di sport, rappresentato dalla 87esima edizione della Tre Valli Varesine, che partirà proprio da Campione d’Italia martedì 21 agosto. Infine l’appuntamento con la bellezza e la moda, la finale di Miss Lombardia per Miss Italia, sabato 25 nella piazza del Casinò.

Sopra, la premiazione della Tre Valli Varesine. A destra, Grazia Scuccimarra, Beppe Braida e Marco Marzocca Above, the Tre Valli Varesine privy-giving. Right, Grazia Scuccimarra, Beppe Braida and Marco Marzocca

Campione d’Italia si trasforma questa estate nel palcoscenico nazionale della comicità, della musica, dello sport e della bellezza. Dopo il successo degli appuntamenti di giugno, la rassegna “Un’estate da... Campione” realizzata dall’Azienda Turistica locale è pronta ad accogliere artisti del calibro di Dario Vergassola, Grazia Scuccimarra, Bebbe Braida, Paolo Migone e Marco Marzocca, personaggi che hanno fatto la fortuna dei programmi di cabaret targati Rai e Mediaset degli ultimi dieci anni (“Zelig”, “Colorado Cafè”, “Parla con me” ecc.). Una stagione, insomma, all’insegna del divertimento, come ha sottolineato il presidente dell’Azienda Turistica dell’enclave, Daniele Brunati. «Abbiamo improntato un programma nel segno della continuità rispetto allo scorso anno - ha spiegato il presidente Brunati - Mi pare che siamo riusciti a coniugare identità e qualità, con eventi di richiamo nazionale e internazionale oltre a preziose collaborazioni con le realtà culturali comasche». Per i raffinati appuntamenti con la musica - il prossimo, il 18 luglio con Lucilla Giagnoni - l’Azienda del Turismo ha voluto riscoprire due insolite cornici: il santuario di

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Campione d’Italia will turn into the national summer stage for comedy, music, sport and beauty. After the success of June’s events the local Tourist Board’s ‘Un’estate da... Campione’ will welcome artists of the calibre of Dario Vergassola, Grazia Scuccimarra, Beppe Braida, Paolo Migone and Marco Marzocca, stars responsible for successful RAI and Mediaset cabaret shows over the last 10 years (Zelig, Colorado Cafè, Parla con me, etc.). So it’s a fun-packed season as Head of the enclave’s Tourist Board Daniele Brunati points out: “We’ve based the program on last year”, he explained. “I think we’ve managed to blend identity with quality by having national and international events, plus crucial collaboration with Como’s cultural scene”. For refined musical events (on 18th July the next one with Lucilla Giagnoni) the Tourist Board wanted us to rediscover two unusual backdrops: the Sanctuary of Santa Maria dei Ghirli and Piazzetta Grandini. “These historic places are very important to Campione,” Brunati went on. “We’re so pleased that the new council shared our agenda aimed

at safeguarding summer boosting tourism flow, by highlighting the enclave’s history apart from the views and in collaboration with the Casino”. Historical regeneration but loads of fun too, we were saying. After Vergassola’s show on 12th July at 7pm, ‘Ridestatevi’ goes on with Grazia Scuccimarra and Beppe Braida on the 26th paving the way for the firework display on the 28th. August kicks off with cutting-edge comedy from Paolo Migone (on the 2nd), followed on the 9th by Marco Marzocca’s typically Roman brand. Sport too, in the form of the 87th edition of the Tre Valli Varesine actually setting off from Campione on Tuesday 21st August. Lastly beauty and fashion take the floor with the finals of Miss Lombardy for Miss Italy, on Saturday 25th in the Casino square.

Sopra, un momento di Miss Italia e Paolo Migone. A sinistra, la violinista dell’appuntamento con la musica classica Above a moment of Miss Italia and Paolo Migone. Left, the violinist at the classic music concert

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ADVERTISING Grande attesa per la 83esima edizione del Macef Settembre, il Salone Internazionale della Casa nato nel 1964 e pronto a ospitare e incantare gli almeno 75mila visitatori previsti (tutti operatori professionali) dal 7 al 10 settembre nel nuovo quartiere di Fiera Milano a Rho-Pero. Sono 106mila i metri quadrati espositivi netti che hanno consacrato il Macef tra le fiere d’affari più grandi al mondo nel settore della casa. Circa 2.200 le aziende espositrici, il 25% delle quali estere. Il Salone Internazionale della Casa si articolerà, come è ormai tradizione, in parte per percorsi verticali (cioè per prodotti), in parte in orizzontale, in un viaggio multisettoriale pensato prevalentemente per la grande distribuzione. In particolare, l’area Tavola/Cucina e Cultura della Tavola sarà nei padiglioni 1/3; lo stile Classico in tutti i suoi aspetti sarà presentato nei padiglioni 5/7 (nel 7 ci sarà anche tutto il mondo della Cartoleria); la Decorazione della casa nei padiglioni 9/11 e 13/15 (e nel padiglione 9 sarà collocata anche l’area Experience, dedicata alle proposte più “trendy”); gli Articoli da Regalo nei padiglioni 14/18. A questa già vastissima area si aggiungono i settori dedicati prevalentemente alla “persona”, e cioè la bigiotteria – con la mostra Bijoux nei padiglioni 2/4 – con l’Argenteria nei padiglioni 6-10. Nel padiglione 8 trovano poi spazio l’area September Gold, dedicata alla gioielleria semifinita e alle pietre, e la mostra More, dedicata alla gioielleria e agli accessori preziosi. Fra le novità di questo Macef si segnalano il progetto Creazioni, realizzato d’intesa con il Consorzio Artex e volto a far emergere l’artigianato di qualità. Poi il gemellaggio Storie d’autore, nel quale sei giovani e affermati designer e altrettante aziende tipiche del modo di produrre italiano creano interessanti e originali prodotti-novità. Ricerca della novità anche in The Best of Ornamenta, dedicato alla bigiotteria. Torna infine il progetto Shop Village, organizzato con la collaborazione di Art, Arte della Tavola e del Regalo. Per fidelizzare i visitatori ha preso piede un sistema di “welcome” che farà leva sul versante dell’offerta – pacchetti viaggio a prezzi particolarmente bassi per i visitatori italiani – e su quello dell’ospitalità, con una serie di interventi di tipo “estetico-funzionale” (musica nei padiglioni, aree relax e ristoro di grande impatto…) volti a rendere “indimenticabile” l’ospitalità del Macef.

Macef your own home fair

Macef

The 83rd edition of Macef Settembre is being eagerly awaited; this International Home Show born in 1964 is ready to welcome and enchant an expected number of at least 75,000 visitors (all sector operators), from 7th to 10th September in the new Milan Fair zone in Rho-Pero. With its 106,000 sq mts of effective display space Macef is considered to be one of the largest trade fairs in the world in the house sector. About 2,200 firms will be exhibiting, 25% of which from abroad. In keeping with tradition the International Home Show will be split up into vertical (i.e. products) and horizontal walkarounds, on a multi-sector journey mainly aimed at big distribution operators. To be more precise, the Table/Kitchen and Table Culture area will be in pavilions 1-3; Classic Style in its varied aspects will be displayed in pavilions 5-7 (7 will also play host to the world of Paper Items); House Decoration will occupy pavilions 9-11 and 13-15 (and pavilion 9 will act as an Experience Area given over to more ‘trendy’ ideas); for Gift Items go to pavilions 14-18. Apart from this already huge area there will also be sections mainly highlighting one’s ‘person’, i.e. costume jewellery – with a Bijoux exhibition in pavilions 2-4 and Silverware in pavilions 6-10. Hall 8 will house the September Gold area, dedicated to semi-finished jewellery and stones, and the More Exhibition dedicated to jewellery and precious accessories. New to this Macef will be the Creations Project undertaken jointly with the Artex Consortium, highlighting quality craftsmanship. Then there’s the twinned Authors’ Stories project, where six succsessful young designers and the same number of firms with a typically Italian approach to production, create interesting and original novelty products. This search for novelty continues in. The Best of Ornamenta, given over to costume jewellery. And lastly the Shop Village project is back organised with the collaboration of Art, Arte della Tavola e del Regalo. So as to keep visitors loyal, a welcome has been devised pushing special offers (such as very low-cost travel packages for Italian visitors), and hospitality via the introduction of various ‘aesthetic/functional facilities’ (piped music in the pavilions, relaxation areas and highimpact refreshment...) all designed to make Macef hospitality unforgettable.

INFORMAZIONI

INFORMATION

Macef - Salone Internazionale della Casa Edizione 83ª - Prima edizione 1964 Quando: 7-10 settembre 2007 Dove: Quartiere fieristico Fiera Milano Strada Statale del Sempione 28 - 20017 Milano, Rho, Italia Orari: dalle 9.30 alle 18.30. Per informazioni: www.macef.it

Macef International Home Show 83 rd edition - First edition 1964 On: 7th -10 th September 2007 At: Fiera Milano Fairground, Strada Statale del Sempione 28 - 20017 Milan, Rho, Italy Open: 9.30am - 6.30pm. Info: www.macef.it

la fiera della tua casa


TERRITORIO Totone di Campione apparteneva a una famiglia della media aristocrazia dei Longobardi. Proprietario terriero e anche commerciante, è il personaggio che nell’anno 777 determinò il corso della storia di Campione per i secoli successivi, quando si mise sotto la protezione dell’arcivescovo di Milano, Tommaso e di Sant’Ambrogio, con la donazione dei suoi beni, case e chiese comprese. Totone visse nel periodo di transizione tra il regno dei Longobardi, la conquista dei Franchi di Carlo Magno e il loro successivo insediamento nelle terre lombarde. Dai documenti giunti fino a noi, la sua attività risulta essersi svolta tra gli anni 769 e 807. Tali documenti, trattando di economia e di relazioni sociali del suo gruppo familiare, sono una straordinaria finestra aperta sulla società dei secoli ottavo e nono. Per la precisione dovremmo parlare di Totone II, visto che un altro Totone precede il nostro nella cronologia familiare.

Totone di Campione belonged to a moderately aristocratic Longobard family. In 777 this land owner and trader determined the course of Campione’s history for centuries to come, when he placed himself under the tutelage of the Archbishop of Milan Tommaso and St Ambrogio, with the donation of all his assets, house and churches included. Totone lived in that transition period between the reign of the Longobards and the conquest by Charles the Great’s Franks and their consequent colonisation of Lombard lands. From documentary evidence in our possession his period of activity seems to be between 769 and 807; this evidence pertaining to economic matters and his family’s social relations spreads fascinating light on the society of the 8th and 9th centuries. To be precise we should really talk about Totone 2nd, as there was another earlier Totone in the family tree. The documentary evidence (22 papers) and archeological excavation carried out in the churches off St Zeno and St

Totone

di Campione

Il volto di un componente femminile della famiglia di Totone ricostruito sulla scorta del cranio rinvenuto in San Zenone (foto Franco Bartolini) The face of a female component of Totone’s family, reproduced thanks to the skull found in St. Zenone (photo by Franco Bartolini)

testo di Don Eugenio Mosca 124

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Le testimonianze documentarie (22 carte) e gli scavi archeologici condotti nelle chiese di San Zeno e di San Pietro permettono di individuare ancora oggi le tracce lasciate da Totone e contemporanei nella storia e nella terra di Campione. Campione e i Longobardi Parte significativa della donazione di Totone fu la chiesa di famiglia, San Zeno o San Zenone. Gli scavi archeologici completati in anni recenti hanno permesso di portare alla luce le uniche testimonianze ancora visibili, insieme con i reperti della chiesa di San Pietro, della presenza dei Longobardi a Campione. La fondazione della chiesa è antichissima: risale, secondo una ricostruzione della datazione da parte di chi ha condotto gli scavi, alla fine del VI-inizio VII secolo. Inizialmente fu cappella funeraria della famiglia, luogo della celebrazione della memoria. In seguito fu ampliata, tanto da essere indicata già nei documenti dell’VIII secolo come basilica. Gli scavi hanno portato al rinvenimento di numerose sepolture

A sinistra, il documento del 777 con il lascito di Totone. Sotto, tre donne nobili longobarde (foto Azienda Turistica Campione)

Pietro, enable us to detect – even today – traces left by Totone and his contempories in the history and area of Campione. Campione and the Longobards A significant part of Totone’s donation went to the family church St Zeno or St Zenone. Archeological excavations completed in recent years have revealed the only evidence still visible, together with artefacts from the church of St Pietro, of the Longobards in Campione. The church dates back a long way: according to archeological dating to the end of the 6th -beginning of the 7th century. To start with it was the family’s funeral chapel, a place for the celebration of memory. It was later extended and mentioned in 8th century documents as a basilica. Excavation has revealed many Longobard burials, now visible through glass flooring. In the sepulchres next to the skeletons remains of ornaments and apparel have been found,

Left, the act written in 777 with the Totone’s bequest. Below, three Longobard miladies (photo by Azienda Turistica Campione)

A sinsitra, una delle tombe longobarde della famiglia Totone scoperte nella chiesa di San Zenone a Campione (foto Sergio Baricci) Left, one of the Longobard tombs belonging to the Totone family, found in the church of St. Zenone in Campione (photo by Sergio Baricci)

xenodochio (una casa per l’accoglienza dei pellegrini e dei viandanti e per l’assistenza ai poveri) e dall’ambiente rurale di Campione si orientò verso una grande città, Milano appunto, effettuando una salto sociale significativo con l’assicurarsi l’acquisizione di un patrono prestigioso, l’episcopato cittadino. Dalla scelta di Totone derivò l’appartenenza millenaria di Campione all’Abate del Monastero di Sant’Ambrogio Maggiore di Milano. Il feudo monastico di Campione, di diritto imperiale, rimase fino alla soppressione napoleonica intoccabile da ogni altro potere, anche quando il territorio circostante, di proprietà del duca di Milano, passò ai Signori Svizzeri attorno al 1512. Per questo motivo oggi Campione è territorio italiano ed ecclesiasticamente appartiene alla Diocesi di Milano.

longobarde, visibili attraverso una pavimentazione a vetri. Nelle sepolture, presso gli scheletri, sono stati trovati resti di corredo e abbigliamento, in particolare un anello digitale in oro e una coppia di orecchini di tipo bizantino. Inoltre sono state recuperate due monete di notevole importanza: una siliqua del re longobardo Pertari e un denaro di Ottone I, imperatore del Sacro Romano Impero. Le sepolture, di epoca altomedievale (VII-VIII secolo), sono caratterizzate da diverse tecniche costruttive. Campione e Milano Quando Totone ereditò il patrimonio familiare, erano gli anni difficili dell’inizio della dominazione dei Franchi in Italia. Non compromesso con legami clientelari, né con i sovrani, né con alcuno dei grandi longobardi, non risentì del cambio di regime, anzi proprio in quel periodo accumulò la maggior parte della sua fortuna e intrecciò rapporti stabili con la Chiesa di Milano. Una scelta lungimirante, vista la predilezione della dinastia di Carlo Magno per Milano e Sant’Ambrogio in particolare. A questo punto costruì uno

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in particular a gold ring and Bizantine-type earrings. Moreover, two remarkably valuable coins were recovered: a siliqua of Longobard king Pertari and a denarius of Ottone 1st, emperor of the Holy Roman Empire. The High Middle Age sepulchres (7th -8th century) exibit various building features. Campione and Milan When Totone came into the family inheritance, they were the difficult years of the start of the dominion of the Franks in Italy. Uncompromised by clientèle ties with either kings or great Longobards, he was not affected by the change of regime; indeed this was the very time he amassed most of his fortune and set up a stable relationship with the Church in Milan. A far-sighted move, considering the sympathetic stance of the dynasty of Charles the Great towards Milan in general and St Ambrogio in particular. At this point he built a xenodochium (a

welcome-house for pilgrims and travellers, which also served to aid the poor), and from the rural environment of Campione he moved towards a big city, namely Milan; this significant social climb ensured the prestigious patronage of the city’s episcopate. From Totone’s choice, the 1000-year period of Campione being owned by the Abbot of the Monastery of St Ambrogio Maggiore of Milan was derived. The monastic feud of Campione, of imperial right, was until its Napoleonic suppression immune from outside intervention, including when the surrounding territory belonging to the Duke of Milan, was made over to the Swiss Overlords around 1512. That’s why Campione is still Italian and ecclesiastically linked to the Diocese of Milan.

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www.amicidicomo.it

SPORT

Avventura USA

per Joe Fly Foto archivio Joe Fly

Joe Fly’s US Adventure 128

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Months of preparation and 4th place after a spirited comeback in the last few regattas gave the Joe Fly Sailing Team a place in the history books about the Melges 24 sailing class world championships. The crew of the fitter-out and Como businessman Giovanni Maspero (founder of Gruppo Prima) who sails for Canottieri Lecco, ran aground in California at the very foot of the podium. The victory went to Californian Dave Ullman, ahead of another American crew (Full Throttle) and the French Efg/Groupe Patrocher crew. The Joe Fly Sailing Team left with a win in sea conditions which were to say the least prohibitive”. In 40 years’ sailing rarely have I come across such extreme conditions as those today”, commented expert Andrea Felci who together with the fitter-out Maspero, Gabrio Zandonà at the helm (Olympic 470 class champion), tactition Daniele Cassinari and Federico Insabato at the prow, was one of the leading protagonists of the Californian adventure: 30-knot winds and towering, mighty waves meant

Mesi di preparazione e un quarto posto dopo una strepitosa rimonta nelle ultime regate hanno consegnato il Joe Fly Sailing Team nella storia dei campionati del mondo di vela classe Melges 24. L’equipaggio dell’armatore e imprenditore lariano Giovanni Maspero (fondatore del Gruppo Prima), che regata per la Canottieri Lecco, si è fermato in California ai piedi del podio. La vittoria è andata al californiano Dave Ullman, davanti a un altro equipaggio americano (Full Trottle) e ai francesi di Efg/Gruope Patrocher. Il Joe Fly Sailing Team lascia con una vittoria in condizioni di mare a dir poco proibitive. «In 40 anni di vela raramente ho visto situazioni estreme come quelle di oggi», ha dichiarato l’esperto Andrea Felci, che con l’armatore Maspero, Gabrio Zandonà al timone (olimpionico della classe 4.70), Daniele Cassinari tattico e Federico Insabato a prua è stato uno dei grandi protagonisti dell’avventura californiana. Vento a 30 nodi e onde altissime e intense,

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that only 19 of the 58 contestants actually finished the race. In first place were the Lake Como crew, who bitterly regretted their poor start in the competition with 2 mistakes on the first day of the regatta. Joe Fly was the best boat in the second part of the world event, and the Americans took their hats off to the light blue team not only for their ‘touch of style’ in ‘non-regatta’ events, but above all for their performance in horrifically bad sea conditions. It doesn’t take a rocket scientist to see that three first places, one second and one third in the last five trials are a clear indication of the team’s potential – all they need now is an outright world victory. Their date with fame has simply been postponed, with the advantage that next year’s Mondial Melges 24 will be held at Port Cervo in Sardinia, with winds and sea conditions that Giovanni Maspero and his Joe Fly Sailing Team are very familiar with.

con solo 19 dei 58 partecipanti in grado di finire la regata. Al primo posto l’equipaggio del Lago di Como, al quale rimane ora il grande rammarico per il cattivo avvio di competizione, con due errori nel primo giorno di regata. Joe Fly è stata la barca migliore nella seconda parte del Mondiale e gli americani hanno levato tanto di cappello al team bluceleste non solo per il «tocco di stile» nel «fuori regate», ma soprattutto per quanto ha fatto vedere in mare anche in condizione di piano d’acqua terribile, cattivo. La matematica non è un’opinione e tre primi posti, un secondo e un terzo nelle ultime cinque prove parlano chiaro sulle potenzialità del team al quale ora manca soltanto una vittoria iridata. L’appuntamento è soltanto rimandato, con il vantaggio che il prossimo anno il Mondiale Melges 24 si correrà a Porto Cervo, in Sardegna, vento e mare che Giovanni Maspero e il suo Joe Fly Sailing Team conoscono molto bene.

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Il rock comasco ha un’anima profondamente “laghée”, che s’incarna in Davide Van De Sfroos, il 41enne menestrello della Tremezzina capace d’interpretare i colori, i segreti e le voci della “piccola patria” lariana. A questo forte senso di appartenenza crede fermamente Davide Bernasconi, “bardo eletto” ormai celebre anche fuori dal nostro territorio con le grezze ballate che gli detta un’anima appassionata e schietta, umorale, ironica e a volte anche graffiante, in cui rivive con sonorità attuali l’epopea di chi appunto andava “di sfroso” da un confine all’altro, per necessità. La bricolla di De Sfroos, sempre colma di parole e musiche d’acqua e rumori guizzanti come alghe e pesci e voci di fantasmi da gridare e cantare, prenderà tra pochi mesi forma in un nuovo disco che l’artista sta testando nei concerti estivi – memorabile il suo live alla “Notte Bianca” dello scorso 16 giugno, una ininterrotta jam session durante la quale si sono alternate molte voci - all’insegna della collaborazione con artisti che ritiene affini per formazione e tempra. Come un sasso lanciato nel lago che genera cerchi via via più larghi, De Sfroos ha sempre più voglia di salire su un palco ed esprimersi con la naturalezza di sempre. «Adoro sempre più esibirmi nelle piazze – dice l’artista comasco – significa stare a contatto con la gente, percepire la sua forza vitale e portarle tutto il calore di una tipica festa di paese. E sto riscoprendo Como, grazie alla musica. Prima la vedevo più distante, ero un po’ più “rustico”, ora rivivo il piacere che provavo da ragazzo di girare per le strade con la

Como rock’s soul is deeply laghèe and finds its expression in Davide Van De Sfroos, the 41-yearold minstrel from Tremezzina, who can interpret the colours, secrets and voices of the ‘little Lariano fatherland’. And Davide Bernasconi firmly believes in this great sense of belonging; the ‘bard elect’ has found acclaim ouside our area too thanks to his gritty ballads dictated to him by his blunt, passionate, moody, ironic, and sometimes even abrasive soul, in which he effectively relives the epos of people going de sfroso from one border to another out of necessity. De Sfroos’s smuggler’s bag is ever full of words and water music, gushing noises like water-weed and fish, and phantasmagorical voices to be shouted and sung, which will find expression in a few months in the shape of a new CD the artsit is trying out on his summer gigs. Never to be forgotten was his live performance at last year’s ‘Night on the Tiles’ on 16th June, which was an uninterrupted jam session featuring many voices by way of a collaboration with artists he considers to be on his wavelength with regard to background and temperament. A bit like a stone thrown into the lake which produces ever larger circles, De Sfroos is keener than ever to get up a stage and do his thing in his typical natural way. “I get more and more of a buzz performing in squares”, says the Como star. “It’s a case of being in touch with people, feeling their life force, and giving them all the warmth of a typical village festival. And I’m rediscovering Como, thanks to music: it used to seem more distant in

Fresh water notes

De Sfroos

PEOPLE

note d’acqua dolce testo di Lorenzo Morandotti

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Nelle pagine precedenti Davide Van De Sfroos. Sotto, il cantante con Miss Como, Manuela Monti, sulla diga foranea (foto Mattiva Vacca) On the previous pages, Davide Van De Sfroos. Below, the singer with Miss Como, Manuela Monti, on the Foranea dam (photo by Mattia Vacca)

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chitarra in spalla, misurandomi faccia a faccia col pubblico. Per questo sono tornato a comporre ballate folk e country». Il nuovo disco in uscita a fine anno sarà molto acustico, registrato quasi in presa diretta, in modo spartano, come si faceva un tempo, e sarà un disco fatto di personaggi. Un “album delle figurine”, come lo definisce Davide: dal romantico contrabbandiere all’ex gigolò e sempre, sullo sfondo, l’amata culla d’acqua del lago. Il “Woody Guthrie della Tremezzina” tornerà a cantare in dialetto, ma ci saranno anche testi in italiano. Davide non trascura però il suo lavoro

letterario che gli ha già fatto scalare le classifiche con due libri di narrativa editi da Bompiani. «Mi piacerebbe scrivere un libro fantasy di ambientazione lacustre. Lo immagino molto visionario e psichedelico, attraversato dai suoni con cui sono cresciuti quelli della mia generazione come quelli del mitico lp “Ummagumma” dei Pink Floyd. Ma per contrasto, per prepararmi al mio nuovo disco “folk”, sto ascoltando valanghe di heavy metal. È un mondo musicale schietto e sincero, onesto e pieno di energia». Proprio come De Sfroos.

my ‘rustic’ view; now I’m reliving the pleasure I would get as a boy bumming around the streets with a guitar on my shoulder, sizing people up and being sized up by them. That’s why I’ve gone back to writing country and folk ballads”. The new CD coming out at the end of the year is going to be very unplugged, almost a direct-take, no-frills recording as they used to do them; and it will revolve around personalities. An ‘album of figurines’ is how Davide describes it: from a romantic smuggler to an ex-gigolo, with his beloved lake waters providing a constant backdrop. ‘Tremezzina’s answer

to Woody Guthrie’ is back singing in dialect, but some lyrics will be in Italian as well. But Davide isn’t neglecting his writing which has put two narrative works published by Bompiani up with the bzestsellers. “I’d love to write a fantasy book set on a lake. I see it as very visionary and psychedelic, full of the sounds my generation grew up with like Pink Floyd’s legendary Ummagumma LP. But by way of a contrast, I’m working up to my new ‘folk’ CD by fully immersing myself in heavy metal; it’s stark, sincere, honest, high-energy music”. Just like De Sfroos.

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SPORT

un secolo di golf A Century of Golf

testo di Massimo Moscardi

foto Sergio Baricci e Golf Club Menaggio Cadenabbia

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Una grande festa, cui ha partecipato come ospite d’onore anche George Clooney, che del circolo è abituale frequentatore. Il Golf Club Menaggio e Cadenabbia nel 2007 compie cento anni e per la celebrazione sono state previste una serie di iniziative tra cui la cena alla quale ha preso parte anche il divo di Hollywood. Clooney ama giocare sul campo che si affaccia sul Lario, dove trova tranquillità e riservatezza e può ammirare la bellezza della location. E l’attore americano è uno dei tanti personaggi che hanno giocato a golf sul green lariano, che negli anni ha visto quali ospiti personaggi del calibro di Sophia Loren, Michael Douglas, Catherine Zeta-Jones, Matt Damon, Brad Pitt e Julia Roberts. Il circolo è stato fondato nel 1907 dal banchiere inglese Henry John Milius, che volle ricreare un ambiente dalle connotazioni britanniche. Il Golf Club Menaggio e Cadenabbia è stato il secondo a nascere

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It was a big party with George Clooney as its guest of honour – he often plays at the club. Menaggio and Cadenabbia Golf Club will be 100 in 2007 and celebrations were planned with a series of events including the dinner with the Hollywood star. Clooney loves playing on this course overlooking the Lario where he finds peace and privacy, and can admire the beauty of the location. And the American actor is just one of the many personalities who have played golf on these Lariano greens, which have been visited by such big names as Sophia Loren, Michael Douglas, Catherine Zeta-Jones, Matt Damon, Brad Pitt and Julia Roberts. The club was founded in 1907 by English banker Henry John Milius who sought to give the place a British feel. The Menaggio and Cadenabbia Golf

Nelle pagine precedenti, due immagini del green del Circolo Golf Villa d’Este a Montorfano. Sopra, la buca “1” in una foto d’epoca. A destra, Gregory Peck ritratto nella club house del circolo In the previous pages, two images of the Villa d’Este Golf Club in Montorfano. Above hole ‘1’ in an old image. Right, Gregory Peck in the Villa d’Este Club House 139


Nelle pagine precedenti, il green del Golf Menaggio e Cadenabbia e la club-house. Sopra, la festa con George Clooney e il presidente del circolo, Vittorio Roncoroni On the previous pages, the green and the club-house of the Menaggio and Cadenabbia Golf. Above, George Clooney and the Golf Club president, Vittorio Roncoroni at the party

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in Italia, dopo l’Acquasanta di Roma, la cui fondazione risale al 1903. Lo scenario in cui è collocato il campo è nel verde delle colline prealpine della riva occidentale del Lago di Como. La caratteristica del percorso è di essere particolarmente stretto e di avere ostacoli naturali che non facilitano sicuramente il compito dei giocatori. Ma oltre al percorso ci sono altre peculiarità, ispirate all’english-style, che caratterizzano la struttura, come spiega il presidente del circolo, Vittorio Roncoroni: «Nella nostra club-house c’è una biblioteca con una raccolta di libri sul golf tra le più importanti al mondo. Ne fanno parte oltre 1.200 volumi, tra cui uno del 1496». Cento anni di storia, dunque, e una lunga serie di iniziative per festeggiare il compleanno: dalla citata cena di gala, a una sfilata di vetture d’epoca abbinata a una gara di golf. Senza dimenticare la pubblicazione di un libro e una serie di prove di carattere nazionale e internazionale. Ma, oltre che al suo passato, il Golf Menaggio e Cadenabbia guarda avanti. Tra i punti di rilievo del programma dei dirigenti c’è infatti il reclutamento di giovani e per questo motivo è stata instaurata una collaborazione con le scuole della zona, con l’organizzazione di corsi per far conoscere meglio questo sport anche ai ragazzi. Ed è proprio la crescita delle nuove leve il punto di partenza per il futuro e il riferimento per cominciare l’avventura del secondo secolo di vita.

Club was the second one to be opened in Italy, after Acquasanta in Rome founded in 1903. The course is situated in the green Alpine foothills on the western shores of Lake Como. It’s a particularly narrow course with natural obstacles making players’ lives difficult. But apart from the course there are other English features making the building typical, as club president Vittorio Roncoroni explains: “Our club-house has a collection of golf books second to none in the world. There are are over 1200 books including one dating back to 1496”. So 100 years of history and a long list of events to celebrate the birthday: from the above-mentioned gala dinner to a vintage car rally combined with a golf match. Not to forget the pubblication of a book and a series of national and international friendly games. But rather than live in the past, the Menaggio & Cadenabbia Golf Club is looking ahead. One aim management has is to recruit young people, and to this end involment with local schools is being promoted and couses are being organised to get young people more acquainted with this sport. And this very growth in young people is the starting point for the future and a pivotal aspect of the start of the adventure of the second century of life.

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FOOD & DRINK

INFORMAZIONI INFORMATIONS Ristorante “Gat to Nero” Cernobbio, fz. Rovenna (Como) Via Monte Santo, 69 Tel 031.512042

A sinistra, Fausto Fontana e la veranda del “Gatto Nero” Left, Fausto Fontana and the ‘Gatto Nero’ verandah

Mr Fontana and the Gatto Nero

Mr Fontana di Katia Trinca Colonel Foto di Sergio Baricci

e il Gatto Nero 144

Dalla sua tavola, di vip ne passano tanti e più di una volta. Fausto Fontana scatta ogni volta una fotografia («così vedo i cambiamenti nel corso del tempo - scherza»): Alanis Morisette, Chelsea Clinton, Britney Spears, Sylvester Stallone, Michael Douglas, Catherine Zeta-Jones, e, pare, di recente, anche Robert De Niro con famiglia. Pare, perché il tenebroso regista di “The Good Shepherd” non sarebbe stato riconosciuto dai collaboratori di Mr Fontana. Stiamo parlando del Gatto Nero, un grazioso e unico ristorante poco sopra Cernobbio, con una splendida veranda che abbraccia la sponda occidentale del Lago di Como. Un ristorante che è divenuto non solo un luogo di culto gastronomico, ma anche un vero e proprio catalizzatore di personaggi famosi dello spettacolo e dello sport. «Ci vollero pochi secondi, la prima volta che vidi questo locale abbandonato, che un tempo era una legnaia, per rendermi conto che le finestre dello stabile, disposto su tre piani, permettevano di affacciarsi sul più bel colpo d’occhio del mondo», ricorda Fausto Fontana. Forte poi della sua ventennale esperienza di ristoratore a fianco del padre Giuseppe e della madre Cecilia, ci sono voluti pochi anni perché il Gatto Nero raggiungesse livelli di eccellenza. «Il fatto che il Gatto Nero sia il preferito da molte personalità italiane e straniere è dovuto all’ambiente di riservatezza e di tranquillità che io ho voluto e appositamente creato attorno ai miei ospiti». Non a caso un habitué del locale è George Clooney, che in fatto di riservatezza e pace ha qualcosa da esigere. Rincorso da stuoli di giornalisti e fotografi, assediato dalle fan, il bell’attore - che ha scelto il Lago di Como per ritemprarsi dalle fatiche cinematografiche - apprezza moltissimo il Gatto Nero e ha ormai stretto amicizia con il titolare. «È un cliente affezionato - ammette con gioia Fontana - Clooney sa che qui può trovare, oltre a un’ottima bistecca, momenti di pace e di relax ». Magari davanti a un buon bicchiere di vino. «Adora i rossi piemontesi della mia cantina», precisa con orgoglio Fausto Fontana.

His tables are frequented by many VIPs on many occasions. Fausto Fontana takes a snap every time... “so I can see any changes over time”, he jokes: Alanis Morisette, Chelsea Clinton, Britney Spears, Sylvester Stallone, Michael Douglas, Catherine Zeta-Jones and recently, so it seems, also Robert de Niro with his family. ‘So it seems’ because the broody director of The Good Shepherd apparently passed unnoticed by Mr Fontana’s staff. We’re talking about the Gatto Nero, a picturesque and unique restaurant just above Cernobbio with a magnificent verandah hugging Lake Como’s western branch. The restaurant has not only become a cult eating spot but a really stimulating point of encounter for well-known sports and showbiz personalities. “As soon as I saw these abandoned premises which were once a woodshed, I realised that the windows of the three-storey building would give you the most beautiful glimpse of views in the world” recalls Fausto Fontana. So with his 20 years’ experience and the help of his mother Cecilia, the Gatto Nero was soon to attain high standards of excellence. “The fact that the Gatto Nero is a favourite spot with many Italian and foreign celebrities is due to the ambience of privacy and tranquility I’ve purposely created for my guests”. It’s no coincidence that one of the establishment’s ‘regulars’ is George Clooney, for whom privacy and peace are certainly a priority. Hounded by hoards of reporters and photographers, mobbed by fans, the good-looking actor – who has chosen Lake Como to chill out after his movie exertions – greatly appreciates the Gatto Nero and is now a friend of the proprietor. “He’s a fond customer”, Fontana admits with evident delight: “Clooney knows that not only will he get a great steak here, but also some peace and relaxation”. Maybe over a nice glass of wine! “I just love the red Piedmont wines in my cellar”, Fausto Fontana specifies proudly.

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FOOD & DRINK Lo staff, alcuni interni, il terrazzo e la facciata della Taverna “Due Castagni” The Tavern Due Castagni staff, some interiors, the verandah and the façade

Cortesia e originalità ai 146

2 Castagni

Courtesy and originality at the Due Castagni

Il nostro itinerario gastronomico alla scoperta delle perle della ristorazione sul Lario parte dalla Valle Intelvi. Da San Fedele saliamo per la strada che porta a Pigra e dopo meno di un chilometro in corrispondenza di una singolare grossa pietra a lato del ciglio stradale svoltiamo a sinistra. Siamo a Lura di Blessagno, alla Taverna “Due Castagni” di Giuseppe Casanova. L’aspetto esterno del ristorante è quello di un fantastico chalet di legno e muratura. Dai terrazzi si gode un’impagabile vista su tutta la valle. Il panorama spazia dal Monte Generoso al Sasso Gordona, sembra di essere sul tetto del mondo. Il locale è stato aperto 30 anni fa e da poco più di due anni viene gestito da Giuseppe e dalla moglie Simona. Giuseppe ha un sorriso e un modo di fare che ti catturano subito. Nonostante la giovane età è una “vecchia volpe” della ristorazione, ha girato i locali di mezza Europa (ha lavorato in Inghilterra, a Saint-Moritz e a Lugano) prima di scegliere di fermarsi in Valle Intelvi. Gli ambienti della Taverna “Due Castagni” sono una piacevole scoperta. Sassi e travi a vista, splendidi camini di pietra, arredamento caldo e curato. Si può scegliere tra una delle sale interne, una delle quali attrezzata con pianoforte a coda per le serate con musica dal vivo, o le ampie terrazze. Il calore dell’ambiente ben si sposa con la cortesia del personale, non resta quindi che sedersi e gustare la cucina. Il “Due Castagni” offre piatti della tradizione culinaria lombarda uniti a un tocco di ricercata fantasia. I primi sono tutti con pasta fatta in casa, si passa poi a una vasta scelta di carni, il vero punto di forza del ristorante. Difficile scegliere tra il gustoso filetto “Cafè de Paris”, cucinato con burro composto, curry e paprica, oppure un capriolo in salmì con un po’ di polenta, o l’ottima grigliata mista. Per abbinare i piatti a del buon vino c’è solo l’imbarazzo della scelta, la carta dei rossi e dei bianchi curata direttamente da Giuseppe Casanova conta su 135 diverse etichette delle migliori case italiane. Il locale è frequentato anche da numerosi vip, sulle pareti compaiono le foto di Michelle Hunziker e Manuela Arcuri, tanto per gradire, Davide Van De Sfroos è un altro amico dei “Due Castagni”, dove ha cenato anche Eros Ramazzotti. Un menu consigliato dallo chef per “Magic Lake”? Lumache – un piatto da non perdere durante una vacanza sul Lario – capriolo in salmì con polenta e, come dolce, una raffinata crema catalana. Il tutto per 26 euro, bevande escluse. Tra i dessert da provare anche la coppa due castagni, con gelato e marroni, mentre per chi non ha problemi di linea e si accontenta di una sola portata, ecco il piatto valligiano: zola, polenta e uovo, un’autentica bomba. La Taverna “Due Castagni” nella stagione estiva accoglie fino a 150 commensali tra gli spazi interni e quelli esterni. Vengono organizzate periodicamente degustazioni e giornate a tema. Le specialità si possono gustare sia al mezzogiorno sia la sera, il giorno di chiusura è il martedì e la prenotazione è consigliata.

Our gastronomic trail seeking gems of places to eat on the Lario sets out from Valle Intelvi. From San Fedele we go up the road to Pigra; after less than 1 km at a huge boulder at the side of the road we turn left. We’re in Lura di Blessagno at Giuseppe Casanova’s Tavern ‘Due Castagni’. The restaurant looks like a fantastic wood and brick chalet. From its terraces there’s a stunning view over the valley, with panoramas sweeping round from Monte Generoso to Sasso Gordona making you feel on top of the world. The place was opened 30 years ago and for just over 2 years has been run by Giusepppe and his wife Simona. Giuseppe’s smile and attitude win you over immediately. Though young he’s an old hand at catering, having been round half the restaurants in Europe (he worked In England, St Moritz and Lugano) before deciding to stop in Valle Intelvi. The taverna’s ambience is a pleasant surprise: exposed stone and beams, splendid stone hearths and warm, well cared-for décor. You can choose between an inside room (including one with a piano for live-music evenings), or the wide terraces. The warm ambience matches the courtesy of the staff – so sit down and enjoy your meal. The ‘Due Castagni’ offers traditional Lombard dishes with a refined, imaginative slant to them. First courses consist of home-made pasta; next there’s a vast choice of meat – the restaurant’s real forte. It’s hard to choose between the tasty ‘Cafè de Paris’ fillet, cooked in butter, curry and paprika, or stewed venison with some polenta, or a great mixed grill. Suitable accompanying wines abound; the list of reds and whites overseen by Giuseppe personally includes 135 different bottles from superlative Italian vintners. The establishment is also frequented by numerous VIPs; on the walls are photos of Michelle Hunziker and Manuela Arcuri just for starters, then Davide Van De Sfroos is a friend of the Due Castagni where Eros Ramazzotti has dined too. A menu suggested by the chef for Magic Lake? Snails – a dish not to be missed during a holiday on the Lario – stewed venison with polenta, and for dessert a refined crema catalana. And all for 26 euros excluding drinks. Sweets worth trying: the ‘due castagne cup’, with icecream and chestnuts; whereas for slim people happy with just one course, what about gogonzola, polenta and eggs? It’s knock-out! In summer the Taverna ‘Due Castagni’ can seat 150 in- and outside. It’s open lunchtime and in the evening, it’s closed on Tuesdays and it’s better to book.

INFORMAZIONI INFORMATIONS Taverna “Due Castagni” Lura di Blessagno (Como) via Selva 12 Tel e Fa x 031.8427022

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FOOD & DRINK Una storia lunga 300 anni, quella della trattoria del “Vapore” a Cernobbio. Affacciata su via Garibaldi, adiacente alla storica piazzetta Roma, la trattoria del “Vapore” ha infatti origini lontane, come raccontano lo chef Silvano Garzola e il maître di sala Eugenio Trascurato, che dal 1983 gestiscono questo locale con molta cura e attenzione. «Il Vapore nasce come antica locanda del porto, grazie anche alla sua vicinanza con il lago. Ci sono tracce certe della sua esistenza già dal 1700 quando in effetti il locale offriva anche qualche camera». Di questa lunga storia ci parlano le mura del “Vapore”, appena restaurato lo scorso inverno, dove sono appese fotografie storiche, vecchi conti dei primi anni del Novecento e stampe del Lago di Como. Il nome trattoria del “Vapore” trova le sue origini nel fatto che la parola “vapore” era comunemente usata per indicare i battelli che, in passato, avevano la loro stazione nelle prossimità del centro storico. Oggi il locale ha mantenuto un aspetto unico e caratteristico e offre piatti tradizionali e specialità del lago cucinati con grande cura. La clientela abituale, persone ricercate e discrete, possono scegliere tra le numerose specialità di pesce di lago. Su può gustare un ottimo riso al pesce persico, o del lavarello. In alternativa una gustosa pasta con la bottarga di lago e l’immancabile missoltino. Nel menu del “Vapore” anche tutte le primizie di stagione. Inoltre non manca una selezione di formaggi locali prodotti nella vicina Valle Intelvi. All’interno del locale si trova anche un’enoteca che compone la carta dei vini ricca di oltre 200 etichette. Tutte queste specialità e un servizio accurato per un prezzo medio che non deve spaventare, si spendono circa 40 euro a persona. Per i mesi estivi la trattoria del “Vapore”, che offre 50 coperti, aggiunge anche 30 posti nella caratteristica piazzetta.

INFORMAZIONI INFORMATIONS La trattoria del “Vapore” si trova a Cernobbio in via Garibaldi 17. Chiuso il martedì. È gradita la prenotazione telefonando al numero 031.510308 The ‘Trattoria del Vapore’ is in Cernobbio in via Garibaldi 17 Closed Tuesdays. Please book by phoning 031.510308.

Sapori di lago al

Vapore

di Viviana Dalla Pria Foto di Mattia Vacca

Sopra, Eugenio Trascurato e Silvano Garzola. A destra, la sala e la facciata del “Vapore” Above, Eugenio Trascurato and Silvano Garzola. Right, Vapore’s room and the façade

Tastes of the Lake at the Vapore 148

The ‘Vapore’ restaurant in Cernobbio has 300 years of history behind it. Looking out onto Via Garibaldi next to the historic Piazzetta Roma, the trattoria of the ‘Vapore’ dates back a long time as we were told by chef Silvano Garzola and the maitre de sale Eugenio Trascurato, who have managed this establishment with care and attention since 1983. “The Vapore began as an old harbour inn as it was near the lake. There are traces of its existence as far back as 1700 when in fact it even had some bedrooms”. The walls of the Vapore (recently restored last winter) speak to us of this long history; on them are hung old photographs, old bills from the early 1900s and prints of Lake Como. The name ‘Vapore’ stems from the fact that this word used to indicate boats which were stationed near the historic centre. Even today the restaurant’s unique typical look is the same, and it offers traditional dishes and lake specialities cooked with great care. Habitual diners (refined and discreet) can choose from many lake-fish specialities. You can enjoy a great rice dish with perch, or common whitefish. Otherwise some tasty pasta with lake botargo and inevitable missoltino (typical lake fish). On Vapore’s menu there is also the first produce of the season. And local cheeses from nearby Valle Intelvi are always on offer. In the establishment there’s also a cellar producing a list of over 200 wines. All these specialities and excellent service for an average reasonable price of about 40 euros per person. Over the summer the ‘Vapore’ normally seating 50 is adding 30 seats in the typical little square too.

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FOOD & DRINK A Roma è stato sinonimo della Dolce Vita. A Venezia è un locale d’elite ideato da una grande famiglia industriale, i Cipriani, inventori anche del cocktail Bellini e del carpaccio. Ma l’Harry’s Bar di Cernobbio, non ha nulla da invidiare ai due omonimi. Come spesso accade, più il locale è famoso e rinomato, più il titolare si dimostra alla mano: così è Pietro Sacchi, l’uomo che trent’anni fa con alcuni soci fondò l’Harry’s Bar in piazza Risorgimento a Cernobbio. “Magic Lake” è andato a scoprire i segreti del successo del suggestivo ed esclusivo locale. «Ci terrei a un’immagine sobria, un profilo modesto. Non esageriamo», continua a ripetere Pietro da dietro il bancone dell’Harry’s. Difficile però scegliere un “low profile”, quando dai suoi tavoli è passata gente come J.J. Kennedy e Clooney. Dal 1973 l’Harry’s di Cernobbio è tra i locali più citati da turisti e residenti della costa occidentale del Lario. «Intuimmo – ricorda Sacchi - che in una piazza così bella, in un paese così suggestivo, un bar avrebbe potuto funzionare. Il nome? Nessun significato in particolare, vuole solo richiamare agli altri famosi Harry’s. Eravamo partiti come un semplice american bar, oggi invece facciamo un po’ di tutto». Da Harry’s a Cernobbio si parte dalla colazione, ma si può anche pranzare e cenare, fino a notte fonda. Cucina per palati fini, mai troppo ricercata: è questa la ricetta che ha fatto tornare più di una volta tra i tavoli a pochi metri dal lago George Clooney. Pare che Mister Ocean gradisca in particolar modo gli spaghetti e la pasta al pesto. I palati fini possono chiedere anche funghi e tartufi, a seconda ovviamente della stagione. Di vip, Pietro, in trent’anni, ne ha visti passare un’infinità: escono da Villa d’Este e passano dai suoi tavoli. Calciatori, attori, politici, principi e principesse. Carolina di Monaco, ad esempio. O Clay Regazzoni, l’ex pilota di Formula Uno, o ancora, il calciatore Clarence Seedorf. «Anche se – ammette Pietro – non sono un grande appassionato di calcio, quindi capita anche che arrivino giocatori famosi e io non li riconosca». C’è tuttavia un personaggio che è rimasto impresso nella memoria di Sacchi. Non è un calciatore, tantomeno un attore. «John John Kennedy – rivela Pietro – venne a mangiare da me un paio d’anni prima di morire (perse la vita in un incidente aereo nel 1999 ndr). Era in compagnia della moglie, mangiò un piatto di spaghetti e un secondo. Rimasi colpito dalla sua semplicità».

una giornata da VIP all’Harry’s Bar

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di Andrea Bambace Foto di Mattia Vacca

In Rome it used to be synonymous with La Dolce Vita. In Venice it’s an elite spot, brainchild of a great industrial family the Ciprianis who also invented the cocktails Bellini and Carpaccio. But Harry’s Bar in Cernobbio isn’t eclipsed by those two. As is often the case the more renowned an establishment is, the more the proprietor rises to the occasion: just like Pietro Sacchi, the man who 30 years ago with some partners founded Harry’s Bar in Piazza Risorgimento in Cernobbio. Magic Lake went along to ferret out the secrets of success of this evocative and exclusive bar. “I favour a quiet, fairly low profile image. We don’t go over the top”, repeats an adamant Pietro from behind the bar at Harry’s. But low profiles don’t cut much ice when you’ve served prople like Kennedy and Clooney. Since 1973 Harry’s in Cernobbio has been the most talked about by tourists and residents on the western shores of the Lario. “We realised,” reminisces Sacchi, “that in such a lovely square in such an evocative town a bar could work. The name wasn’t specially significant – it simply referred to the other famous Harry’s Bars. It kicked off as a basic American bar, whereas now we do a bit of everything”. At Harry’s in Cernobbio you start with breakfast, but you can also have lunch and dinner till the small hours. Food for the refined, but not over so: that’s the recipe that has brought George Clooney back to the lakeside tables more than once. Apparently Mr Ocean is very partial to spaghetti and pasta al pesto. Refined gourmets can also request mushrooms and truffles, depending of course on the season. Over 30 years Pietro has seen a plethora of VIPs pop in: they leave Villa d’Este and sit at his tables. Footballers, actors, politicians, princes and princesses; for instance Caroline of Monaco or Clay Regazzoni, ex-pilot of Formula One, or footballer Clarence Seedorf. “Even though”, Pietro admits “I’m not mad on football, so it sometimes happens that famous players turn up and I don’t recognise them”. One face however is impressed on Sacchi’s memory. Neither a footballer n or an actor: “J.J. Kennedy,” reveals Pietro, “came to eat something here a couple of years before his death (in a plane crash in 1999). He was with his wife and had a dish of spaghetti and a second course. He was so down to earth”.

VIP for a Day at Harry’s Bar

Pietro Sacchi e il suo Harry’s Bar a Cernobbio (foto Mattia Vacca) Pietro Sacchi and his Harry’s Bar in Cernobbio (photo by Mattia Vacca)

INFORMAZIONI INFORMATIONS “Harr y’s Bar” Cernobbio (Como) piazza Risorgimento, 2 Tel 031.3347057

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FOOD & DRINK In che modo è meglio cocer lo storione Sopra’ terrai lo storione che sia un poco passato, trito o frolo et non fresco; se vole che sia bono in perfectione habi di bon vino bianco o aceto mescolato con acqua pura che sia tanto l’uno quanto l’altro, et del sale a sufficentia; et qui lo farai molto bene allessare facendolo bollire per tanto spatio quanto faresti la carne de vitello o de manzo, secundo la sua grandezza tagliandolo in pezi grandi et grossi come pare a la tua discrezione; ma chi per più magnificentia lo vole cotto integro faccia d’avere li vasi grandi et capaci a cocerlo sano como fa il mio Signore, perché ogni pesce è molto migliore integro che in pezi o altramente. Sapor di storione Con il storione si vol dare sapor biancho et zenzevero assai, overo de bona agliata ben biancha, o de la mostarda, secundo li tempi et li appetiti; et questi sapori farai como è ditto di sopra ni capitoli loro. Piglia dell’amandole secundo la quantità che tu vuoi, che siano ben mondate, et ben piste. Et perché non facciano olio como ho ditto più volte, pistando vi mecti un pocha d’acqua fresca. Et pigliarai un pocha de mollicha di pane biancho stata prima a moglio nell’agresta, et pistarala con le ditte amandole, agiungendovi del zenzevero biancho, cioè mondato a sufficientia. Et questa tal composizione distemperarla et passarla con bon agresto, overo con sucho di pomernci o di limoni, facendolo dolce con il zucchero et bruscho con agresto, et pomeranci più et mancho secundo il gusto del tuo Signore o altri. Et tal sapore si vol dare con ogni allesso a tempo di carne, o di Quadragesima.

La “cucina atipica” di Alfredo Ratti The ‘atypical cousine’ by Alfredo Ratti

È nel ’400 che germogliando dal terreno fecondo della prosperità borghese e dell’opulenza principesca e curiale, poco badando alla salute del destinatario dei manicaretti codificati ma mirando solo al suo piacere, prende l’avvio nel suo senso più ristretto e specifico la gastronomia moderna. Tra spiedi e tegami nella sua umiltà di inventori (misconosciuti), appartiene a pieno diritto a quella operosa famiglia di artefici laici e popolani, educati alla spregiudicatezza profana della ricerca, da cui uscirono in quei decenni i grandi innovatori di tutte le arti: ingegneri e pittori, fabbri e architetti, cioè i precursori della nuova scienza sperimentale, saggiata nelle prove del concreto operare e aperta a ogni inventiva, traendo spunto dal gusto dei convitati e dalla fatica dei fornelli. Nelle tasche unte, sotto i banconi da pasticcere, serbano scartafacci disordinati, appunti rozzi di mescolanze e di dosi, accumulano esperienze di tentativi e d’insuccessi fino a raggiungere la ricetta prelibata, il “segreto” che strapperà il plauso e la mancia dei potenti. La contrapposizione e l’incontro fecondo tra l’esperienza dei pratici e la dottrina degli umanisti son resi oggi tangibili, nel campo di sapienza gastronomica, dalla possibilità di mettere a confronto due testi gemelli e pur tanto dissimili: Il libro “De arte coquinaria” del Maestro Martino di Como e il “De honesta voluptate et valetudine” dell’umanista Bartolomeo Sacchi detto il Platina. Il primo è il manuale di un uomo del mestiere, formatosi professionalmente nelle grandi cucine curiali, di cui descrive le attrezzature per illustrare con asciutta efficacia varietà e proprietà dei cibi, modi e tempi di cottura, sughi e salse appropriate. Di questa summa di dati sperimentali, che venne posta in carta dopo la metà del ’400, il Platina si appropriò con naturalezza, implicitamente negando al Maestro Martino ogni diritto sull’opera sua in quanto sprovvista di dignità letteraria e ne riversò la materia tecnica in un elegante dissertazione in cui gli ideali classici della misura e del distacco sembrano filtrare le suggestioni corpose della mensa, non già ricusandole con l’ascetismo, bensì dominandole in vista del “piacere onesto” e della buona salute. Il Platina riserva al “Maestro” da parte sua accenti di calorosa gratitudine: “Quale cuoco o dei immortali può essere paragonato al mio Martino da Como del quale ho imparato la maggior parte delle cose che vado scrivendo. Lo diresti un Carucade se lo ascoltassi quando parla all’improvviso sugli argomenti che gli proponi”. La proposta delle ricette è fedelmente e integralmente riprodotta dal Testo originale del Maestro Martino da Como da “Arte Coquinaria”, scritto dallo stesso intorno alla metà del secolo XV quando era cuoco personale del “Reverendissimo Monsignor Camerlengo” et Patriarcha de Aquileia e si riferisce alle preparazioni e alle considerazioni che riguardano i pesci di lago. In questo numero di “Magic Lake” ne prendiamo in analisi tre: • • •

LO STORIONE L’ANGUILLA IL LUCCIO D’ACQUA DOLCE

Anguilla Anguilla grossa vole essere arrostita scorticandola et nettandola prima molto bene, mettendola poi nel speto, et cocendola molto ad ascio, che sopra tutti li altri pesci vole esser ben cotta. Et l’anguilla piccola si vole frigere in l’olio; poterai etiamdio allessare la grande et la piccola mettendo con esse a bollire qualche herbicine odorifere, como sarebe petrosillo, salvia, et alchune foglie di lauro, con del pepe et un pocho d’agresto. Luccio d’acqua dolce Fallo allessare quando è grosso, cavandoni prima fori le interiori, ma no lo raschiare di fora, perché si vogliono mondare le scaglie quando serà cotto; et con esso darai del sapore bianco o dell’agliata o de la mostarda. Et se il luccio è piccolo fallo fritto.

In the 1400s middle class prosperity and princely and ecclesiastic opulence paved the way for what basically is modern gastronomy, with scant regard for the recipient’s health and much more for his pleasure. Amidst spits and pans this (unsung) inventor belonged to an ordinary, hardworking, lay family whose unbiased research background was typically fertile terrain in those years for innovative artists: engineers, painters, smiths and architects, i.e. the forerunners of the new experimental science, tested by practical usage and open to invention, inspired by the taste of the family and fatigue over the oven. In greasy pockets or below confectioners’ counters he would store messy rejects, rough notes of mixtures and doses; but his many experiences of attempts and failures eventually led to that winning recipe, the ‘secret’ that would be acclaimed and patronised by the great. Similar and opposite positions born of practical experience and humanist doctrine have now been made tangible in the field of gastronomic knowledge by the fact that we can now compare two twin yet dissimilar works: the book De arte coquinaria by Maestro Martino of Como and the De honesta voluptate et valetudine by humanist Bartolomeo Sacchi called the Platina. The former is a working manual by a man with an ecclesiastic kitchen background, whose equipment he describes to illustrate with dry efficacy varieties and properties of foods, ways and times needed to cook appropriate gravies and sauces. These experiments published around the mid 1400s were brazenly plagierized by Platina, implicitly denying that Maestro Martino had any rights regarding the work, in that it was lacking in literary dignity; technical matters were subjected to a veneer of elegant dissertation where classic ideals of measurements and detachment imbue robust canteen suggestions, not rejecting them with aestheticism but submerging them with ‘honest pleasure’ and healthy eating considerations. Platina’s warm gratitude to the ‘Maestro’ is kept separate: “What other cook or immortals could be compared with my Martino da Como who taught me most of what I’m writing? You would call him a Carucade if you heard him improvising on his subject”.

Master cook Martino da Como forerunner of modern cookery and gastronomy

(Photo courtesy of © Royal Rose Radicchio)

Complete suggested recipes have been faithfully reproduced from the Original Text of Maestro Martino da Como from ‘Arte Coqinaria’ which he wrote in the mid 1400s when he was personal cook to the “Very Reverend Monsigor Camerlengo’ et Patriarcha de Aquileia regarding the cooking of lake fish. In this number of “Magic Lake” we are going to analyse three: • LO STORIONE (THE STURGEON) • L’ANGUILLA (THE EEL) • IL LUCCIO D’ACQUA DOLCE (THE PIKE) On page 152 you can read the resets in the original ancient italian language, as Maestro Martino da Como wrote

il Maestro

Martino da Como 153



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